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Anno I SETTEMBRE/OTTOBRE 2003 Numero 6 - Spedizione in a.p. art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Caltanissetta

ATTIVITA’ DEL POR SICILIA 2000-2006

Mensile di informazione a cura del Dipartimento della Programmazione della Presidenza della Regione Siciliana

ARTE E CULTURA NEL POR Unione Europea

Regione Siciliana

Sommario

In questo numero: L’Itinerario dei Castelli Siciliani Dai Romaioi ai Viceré Bandi e scadenze Il Progetto made in Sicily Il Partenariato della Comunicazione informa: Il Parco dell’Etna Le nuove adesioni al Partenariato della Comunicazione

Giuseppe Grado Dirigente Generale Dipartimento Beni Culturali e Ambientali

Saranno oltre 50 i Musei, 160 tra scavi ed aree archeologiche valorizzate, 190 tra chiese, conventi palazzi, etc., 13 gli interventi di adeguamento e potenziamento di reti bibliotecarie, circa 400 dunque gli interventi che, usufruendo dei Fondi europei, verranno consegnati a tutti i destinatari, alla fine del percorso avviato con la programmazione 20002006 e rientranti nell’obiettivo specifico del recupero e fruizione del patrimonio culturale ed ambientale con particolare riferimento ai circuiti, reti e sistemi. Le operazioni selezionate sulla base di criteri che hanno avuto riguardo prioritariamente al grado di integrazione, all’impatto sullo sviluppo locale etc. gravano sulla Misura 2.01- Recupero e fruizione del patrimonio culturale ed ambientale dell’ASSE II, che ha una dotazione finanziaria pubblica di 659,184 di Meuro (titolarità - PIT).La Misura in atto risulta attivata per oltre il 50%. E ancora interventi quali il Catalogo unico informatizzato regionale, la Carta del Rischio, Piani paesaggistici d’ambito, oltre 50 iniziative artistico - culturali, inserite nell’ambito della promozione turistica dei territori e dell’internazionalizzazione della cultura grazie a forme di partenariato tra Enti locali, questi a gravare sulle Misure 2.02 Sistematizzazione e divulgazione delle conoscenze, (114 Meuro) e 6.06 C Internazionalizzazione della cultura (14 Meuro).

Inoltre interventi di grande impatto quali la Scuola del Cinema a Palermo, il Centro di Documentazione e produzione d’arte contemporanea a Messina, il Teatro sperimentale siciliano a Catania, previsti nella 5.01 C Infrastrutture per attività legate all’arte contemporanea (33 Meuro).Nella Misura 2.03 (Gestione innovativa…-111 Meuro) destinata ai regimi d’aiuto si attiveranno interventi finalizzati ad una gestione innovativa del patrimonio culturale. Le risorse umane Misura 2.04- Formazione mirata e strumenti per la cooperazione (71.452.857euro), a cura dell’Assessorato Lavoro, rappresentano un fattore decisivo per la realizzazione delle linee di intervento individuate nell’Asse II. L’attivazione della spesa (circa 4 Meuro) è stata garantita con l’imputazione al POR di circa 90 interventi coerenti con gli obiettivi della Misura 2.01 la cui finalità generale consiste nella realizzazione di un sistema organico delle immense e variegate risorse culturali, strutturato in reti, circuiti, ed itinerari. L’itinerario dei castelli siciliani, è uno dei primi esempi di organizzazione di itinerari, altri di tipo storicotematico sono in corso di elaborazione. Tutte le linee di intervento contenute nel Complemento di Programmazione sono state attivate attraverso la predisposizione di bandi sia per le risorse destinate alla titolarità regionale, che per quelle territorializzate. Giuseppe Grado


OPPORTUNITA’ Europa

N.6 SETTEMBRE/OTTOBRE 2003

L’ITINERARIO DEI CASTELLI SICILIANI L'itinerario dei castelli siciliani, presentato dal Dipartimento dei Beni Culturali all'ultimo Comitato di Sorveglianza del Por Sicilia, è uno dei primi esempi di organizzazione di itinerari storico-tematici. Consentirà il rilancio del patrimonio castellano diversificando e qualificando l'offerta ed innescando iniziative di sviluppo economico. La Sicilia è terra di castelli di grande valore storico ed architettonico come e più di tante altre regioni d'Italia, d'Europa e del Mediterraneo, basti pensare ai suoi toponimi (Castellamare del Golfo ,Castel di Lucio, Castelbuono, Castelmola etc.). L'itinerario tematico dei castelli siciliani vuole valorizzare, comunicare e favorire la fruizione di tale ricco patrimonio monumentale, che affonda in epoche antichissime le sue origini. Infatti, se la "Storia" del castello siciliano coincide con la conquista normanna, è altrettanto vero che il cosiddetto "incastellamento" inizia in tempi molto più remoti. In Sicilia, solo nell'arco temporale di cinque secoli, dall'XI alla fine del XV, si possono enumerare circa trecento castelli, di cui

Narrano la storia di tipi edilizi e di forme dell'architettura nonché la storia civile, militare dei sistemi sociali, le storie dell’organizzazione del territorio di cui hanno, peraltro, sovente costituito la matrice di sviluppo e l'armatura storica. Per recuperare e riscattare questo considerevole patrimonio artistico, storico ed architettonico è stata operata la scelta di intervenire con il restauro dei castelli, restituendoli alla fruizione culturale che è l'unica ammissibile per una corretta salvaguardia, oltre che costituire un volano per lo sviluppo Itinerario dei castelli in Sicilia economico ed occupazionale. Al fine di valorizzare tale patrimonio, inoltre, l'80% ancora presenti sul territorio e il restante 20% l'Amministrazione regionale nel 2001 ha, inoltre, attestato dalle fonti; alcuni ridotti in ruderi, altri realizzato - in collaborazione con la sezione siciliana manomessi e stravolti da usi non pertinenti. dell'Istituto dei castelli - una pubblicazione dal titolo Monumenti di straordinario interesse scientifico e di Castelli medievali in Sicilia che illustra gli itinerari grande impatto emozionale, una classe di beni, al castellani dell'isola. contempo, "culturali ed ambientali" per il loro articolato e stretto legame con il sito d'impianto.

Dai Romaioi ai Viceré I castra dei romaioi e l'occupazione saracena: l'attività edificatoria propriamente detta castellana fu messa in opera contro la grande invasione saracena dell'Isola soprattutto nel nono secolo d.C. Di questo periodo, nonostante il gran numero di "castelli" e forti edificati dai romaioi (così erano denominati gli abitanti della Sicilia durante l'Impero di Costantinopoli) le uniche presenze ancora leggibili sono quella di Selinunte, incastonata fra i resti archeologici e, da recenti studi, il Castello di Caltavuturo. I saraceni, invece, più che fortezze edificarono caravanserragli per le carovane commerciali, come il Carboi di Sambuca di Sicilia. E' pur vero che alcune fortezze come quella di Guastanella ad Agrigento o il castello Barbacane in Pantelleria restano nella memoria quali costruzioni arabe. I Castelli dei cavalieri: nel 1061 con l'armata del Conte Ruggero d'Altavilla, formata da cavalieri normanni, si prepara la fine del dominio saraceno e l'avvento di una dinastia che doveva controllare il vastissimo territorio conquistato. Accanto ai bagli, case coloniche fortificate, sorsero particolari fortezze, chiamate Dongioni su Motta, affidate ai più fedeli seguaci in guerra. Tra questi edifici a forma di torre, ritroviamo il Castello di Adrano voluto, sembrerebbe, dallo stesso Conte Ruggero incoronato re Ruggero I. Sempre a Ruggero o ai suoi fidi si attribuisce l'impianto di una serie di castelli, erti nei posti più alti ed arroccati, come il Fortia de Agrò, il Castrum di San

Castello di Racalmuto

Marco d'Alunzio, di S.Piero Patti e quello di Montalbano Elicona nel messinese, o il Castello di Calatamauro ed il primo nucleo del Castello di Geraci nel palermitano. I Castelli del Re: nel 1130, con l’incoronazione di Ruggero II d'Altavilla, inizia il ciclo dei "Castelli del Re" conclusosi nel 1302, anno della pace di Caltabellotta, che sanzionerà la spaccatura del regno delle due Sicilie. Nel 1220 Federico II di Svevia, divenuto Rex Imperator Romanorum decide di debellare la sedizione feudale, combattere l'autonomia amministrativa delle città e fondare nuove strutture che rafforzino lo Stato e lo rendano più efficiente. Per Federico, i Castelli saranno o residenze venatorie nei siti campestri oppure "prefetture" quando costruite nelle odiate città. Dei più importanti castelli regi oggi restano: il Palazzo Reale (castrum superius e già castro bizantino) e parti del Castello a Mare a Palermo, il Castellaccio a Monreale, le mura della Rocca di Cefalù, il Castello di Milazzo, il magnifico Dongione a Scaletta Zanclea, il Castrum Terranovae a Gela ed il Castello di Lombardia ad Enna. Sempre a Palermo, collocate nell'ampio parco reale, si concentra un gruppo di castelli regi, denominati solatia, che all'interno contemplavano spazi architettonicamente complessi, studiati per un soggiorno gradevole: i castelli di Maredolce, della Zisa e dello Scribene nonché le due Cube. I castrum-palatium federiciani più belli saranno opera del primo architetto regio di Sicilia: Riccardo da Lentini. In questo periodo stesso periodo sorgono il Castello d'Augusta, il Castello Ursino di Catania e il Castello Maniace di Siracusa. I Castelli dei Baroni: il XIV secolo è quello che vide il Baronaggio siciliano raggiungere i propri obiettivi sull'onda dei successi riportati contro gli Angioini di Napoli nella guerra del Vespro. Il trecento è, quindi, per antonomasia, il secolo dei castelli feudali siciliani. Vengono portati a termine bagli come il Castello di Naro o, enormemente ampliati, come il Castello di Carini o edificati ex novo come nel caso di Cefala Diana. I Ventimiglia abbandonano Geraci per costruire il Castello di Castelbuono; i Chiaramonte, i più audaci

Castello di Mussomeli

costruttori di castelli, faranno edificare nella Sicilia centro- meridionale i Castelli di Favara e di Racalmuto nonché sull'alto roccione dantesco il Castello di Mussomeli. Ai Peralta si devono, invece, i primi castelli che fungeranno da cittadelle difensive: Sciacca e Alcamo. Alle soglie del XV secolo il "mal della pietra" del Baronaggio siculo si va gradualmente estinguendo, per quanto riguarda le opere difensive. A partire dal '400, i castelli dei potenti sono edifici che conservano solo alcuni elementi dell'architettura difensiva (torri, garitte e merli), ma che si caratterizzano per essere prevalentemente decorativi, come nel caso del Castello di Acate, oppure edifici che si presentano come residenze genuinamente "civili" e, quindi, non compresi in questo itinerario. I Castelli del Vicerè: altri problemi si affacciano nella storia dell'architettura castellana dovuti alle incursioni piratesche dal Nordafrica ed agli echi dell'espansione turco-ottomana che costringeranno nel Cinquecento ad avviare una grandiosa opera di fortificazione costiera sia come riammodernamento delle Torri costiere sia per proteggere le città portuali, tutte demaniali, con la costruzione di fortezze munite di bastioni e di baluardi. Sorgono così numerosi i Forti: ad Augusta nel siracusano, a Capo Passero nel ragusano, le grandi fortezze nella Zona Falcata di Messina portata a termine nel Seicento con l’edificazione della "Cittadella". Per quanto riguarda invece il Castello Maniace a Siracusa, il Castello di Augusta e il Castello a Mare a Palermo, attorno ad essi furono realizzati le gigantesche bastionature difensive.


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N.6 SETTEMBRE/OTTOBRE 2003

Bandi e scadenze consultabili sul sito www.euroinfosicilia.it Assessorato Regionale Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca Sottomisura 6.06a “Internazionalizzazione dell’economia siciliana” Bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del 12 settembre 2003 Dipartimento Cooperazione, Commercio e Artigianato Progetti-missione a titolarità regionale (FESR) Nel quadro degli interventi tendenti a migliorare il livello di internazionalizzazione dell’economia siciliana, sono stati previsti dei Progetti-missione volti ad assicurare, a breve-medio termine, l’ingresso od il rafforzamento della presenza di imprese regionali in alcune regioni economiche individuate in ragione della crescita attesa dei loro mercati, dei vantaggi comparati dell’economia regionale nei loro confronti, delle caratteristiche istituzionali dei mercati. Con il presente avviso vengono pubblicizzati 10 bandi relativi alla fornitura dei servizi logistici e ricerca dei contatti di lavoro per i Progettimissione da realizzarsi nei seguenti paesi esteri: Belgio (Bruxelles); Emirati Arabi Uniti (Dubai); Egitto (Il Cairo); Gran Bretagna (Londra); USA (New York); USA (S.Francisco); Romania

(Bucarest); Russia (Mosca); Svizzera (Ginevra); Ungheria (Budapest). Dotazione Finanziaria: La dotazione finanziaria pubblica è di Euro 961.650 Soggetti ammessi a partecipare: Possono partecipare alla gara le società o ditte individuali iscritte alla Camera di Commercio aventi codice di attività (ATECO 91) principale 74.83, 74.83.1, 74.83.11, oppure codici 63.30 e 63.30.1 purché nell’atto costitutivo se trattasi di società, o nel certificato rilasciato dalla CC.I.AA sia compresa la possibilità di organizzare manifestazioni quali convegni, meeting, manifestazioni promopubblicitarie e turistiche. Scadenza: 52 giorni a decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana

Dipartimento Cooperazione, Commercio e ArtigianatoResponsabile attuazione Sottomisura Patrizia Grasso tel. 091 6969515 Ufficio competente Osservatorio PMI tel. 091 6969435 e-mail: osservatoriopmi@regione.sicilia.it patrizia.grasso@regione.sicilia.it

Dipartimento Regionale Bilancio e Finanze Bando di attuazione della misura 6.05 POR Sicilia 2000-2006 Azione 3 “Front Office e servizi di e-government per cittadini e imprese” Reti e servizi per la Società dell Informazione (FESR) Interventi: n.8 Sportelli Unici Telematici n.9 Creazione di reti civiche. Dotazione Finanziaria: Per il finanziamento degli interventi riconducibili all’Azione oggetto di tale bando, sono messi a disposizione complessivamente 10 milioni di Euro IVA inclusa, ai sensi della norma 7 del Reg. CE 1145/2003. Beneficiari: Possono presentare progetti i Comuni e Province localizzati nel territorio siciliano. Il numero di partecipanti può variare da 5 a 15 enti locali. Ciascun Comune o Provincia, a pena di inammissibilità del progetto, può presentare una sola richiesta di finanziamento . Modalità di finanziamento: I soggetti beneficiari, i cui progetti verranno dichiarati ammissibili al

finanziamento ed utilmente posti in graduatoria, verranno finanziati nelle percentuali massime di seguito indicate: - 60% per i Comuni o Province con più di 100.000 abitanti - 80% per i Comuni o Province con abitanti da 25.001 a 100.000 - 90% - per i Comuni con abitanti da 5.001 a 25.000 . - 100% per Comuni con meno di 5.000 abitanti. L’ammontare massimo del finanziamento non potrà essere superiore 1,2 Milioni di Euro IVA inclusa. Pubblicato il 19 settembre 2003. Scadenza: Le proposte dovranno pervenire, a pena di inammissibilità, entro le ore 13.00 del 54° giorno successivo alla data di pubblicazione dell’avviso in GURS.

Copia dell’Avviso e dei relativi allegati sono reperibili in formato elettronico su: www.regione.sicilia.it/bilancio www.euroinfosicilia.it. www.crcitalia.it/sicilia Informazioni e chiarimenti: Ogni richiesta di informazioni relativa al presente Avviso dovrà essere inoltrata al Dipartimento Bilancio e Tesoro esclusivamente via e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica . Il gruppo di lavoro composto da esperti dell’Assessorato Bilancio e Finanze e del CRC Sicilia (Centro Regionale di Competenza per l’E-government e la Società dell’Informazione), sarà a disposizione dei proponenti per rispondere alle eventuali richieste di chiarimenti al numero di tel./fax. 0916966625.

Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste – misura 1.09 POR Sicilia 2000-2006 (FEAOG) Bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 33 del 25.7.03 "Mantenimento dell'originario uso del suolo attraverso il recupero della funzionalità dei sistemi naturali, il mantenimento dell'uso tradizionale agro-forestale del territorio, la prevenzione degli incendi, la prevenzione e la riduzione dei fenomeni di desertificazione". Dipartimento Foreste.

PQP Responsabile attuazione di misura: Salvatore Marranca tel. 091 6966042 e-mail: smarranca.foreste@regione.sicilia.it Referente attuazione di misura: Rosalba Tuttobene tel. 091 6066340 e-mail: rosalba.tuttobene@regione.sicilia.it

Referente per il Piano di Comunicazione: Noemi Badami tel. 091 6966024 Alessandra Di Pietra tel. 091 6966055 e-mail: program.foreste@regione.sicilia.it Scadenza: 22 dicembre 03.


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N. 6 SETTEMBRE/OTTOBRE 2003

Il Progetto made in Sicily Il progetto regionale Made in Sicily - Network di Animatori Territoriali del Dipartimento Cooperazione, Commercio e Artigianatoche si pone l’obiettivo di supportare le aziende siciliane fino al 2006 al fine di incrementare la loro capacità di operare sui mercati esteri e promuovere i prodotti oltreconfine, ha iniziato la sua attività provinciale da Agrigento il giorno

26 Settembre presso la Camera di Commercio. Il presidente Filippo Gandolfo ha presentato la collaborazione tra la Camera e il progetto Regionale, dimostrando che “fare sinergia è utile per le imprese”. “Le imprese possono utilizzare gli strumenti messi a disposizione dai fondi comunitari attraverso le sottomisure 6.06 a e 4.04 b ” ha sostenuto Patrizia Grasso, responsabile della sottomisura 6.06 a, “ed è sulla scorta di un’analisi regionale e provinciale che sono stati formulati 10 progetti-missione per l’internazionalizzazione, per i quali sono stati pubblicati i bandi per l’affidamento dei servizi. Per Simone Santi, direttore del progetto Made

in Sicily, “le imprese siciliane sono quelle che hanno il maggior supporto dagli strumenti messi in campo dalle istituzioni, e l’obiettivo del progetto è anche quello di far puntare le PMI sul marchio Made in Sicily, per far conoscere la Sicilia nel mondo”. Carlo Giuffrè, coordinatore degli animatori provinciali, ha presentato alle imprese le azioni del progetto ed invitato le stesse al successivo incontro settoriale (Agroalimentare). David Parish, esperto di certificazione di qualità internazionale, ha sottolineato che “le PMI siciliane devono certificare i loro prodotti anche con strumenti e modalità riconosciute all’estero”.

Il Partenariato della Comunicazione informa: Il Parco dell’Etna Come si “racconta un'area protetta”? Come se ne comunicano i messaggi ed i valori ? Gaetano Perricone, responsabile dell'Ufficio Stampa del Parco dell'Etna, lo ha spiegato a Bologna, nell’ambito di “COM-P.A. 2003” (l’annuale Salone della Comunicazione pubblica) ai ragazzi degli Istituti superiori, coinvolti nell’apposito progetto dedicato alle scuole. Gaetano Perricone, ha affrontato con gli studenti diverse tematiche: l'informazione e i rapporti con i mass media, la comunicazione (esterna, interna, il sistema di gestione ambientale), l'importanza strategica della multimedialità, la trasmissione dei “messaggi” della natura e la sensibilizzazione delle giovani generazioni, il ruolo fondamentale dell'educazione ambientale.

OPPORTUNITA’ Europa Attività del POR SICILIA 2000-2006 Mensile di informazione a cura del Dipartimento della Programmazione della Presidenza della Regione Siciliana - Servizi della Comunicazione tel. 091 6960021 – 091 6960089 Editore Innovazioni Culturali P.s.c. a r.l. Direttore Gabriella Palocci Direttore responsabile Gianpiero Casagni Redazione Valentina Velis Progetto grafico Rino Liotta Stampato presso Officine grafiche riunite SpA - Palermo Registrazione Tribunale di Caltanissetta n. 179 del 6 marzo 2003 Tiratura 60.000 copie

Pubblicazione cofinanziata dall’Unione Europea

Con un'attenzione particolare all'esperienza del Parco dell'Etna: il più grande vulcano attivo d'Europa perno centrale e straordinario “valore aggiunto” per la promozione del territorio di riferimento. Un’esperienza quanto mai significativa per l’Ente di Nicolosi – che da tempo ha aderito al Partenariato della Comunicazione, in stretto rapporto con le amministrazioni locali e con le strutture private del territorio, si prepara ad attivare il suo sportello informativo ed a diffondere la newsletter “Oppotunità Europa” insieme al suo Bollettino ufficiale - unica area protetta in Italia invitata, nell’ambito della rassegna bolognese, per affrontare ed esemplificare la delicata problematica della comunicazione ambientale. Ed è stata anche, ovviamente, un’occasione importante per “mettere in vetrina” un territorio straordinario come quello che sta attorno al vulcano attivo più grande d’Europa. L’argomento-chiave dell’affollato incontro bolognese è stato quello che, in realtà, è il compito fondamentale della comunicazione di un’area protetta: fare amare il Parco non soltanto dai visitatori esterni, ma, anche e soprattutto, da chi lo abita. Farlo sentire non più soltanto come una fonte di vincoli, ma anche di ricchezza, prosperità e possibilità occupazionali, legate proprio alle sue peculiarità naturali, ai prodotti tipici, alle tradizioni locali. Sotto questo punto di vista, per il Parco dell’Etna il vulcano è un vero

Le nuove adesioni:

“valore aggiunto”. Lo è sia durante le eruzioni, grande evento mediatico sia pure con frequenti casi di distorsione dell’informazione, sia in condizioni normali: l’Etna, un vero e proprio “logo” della Sicilia nel mondo, uno dei luoghi più conosciuti ed amati dell’intero pianeta, rappresenta sempre, per la comunicazione, un elemento di attrazione unico, da valorizzare in tutti i suoi aspetti. Proprio su questo impegno di valorizzazione e sull’educazione, di giovani e meno giovani, al rispetto di un patrimonio naturale che va considerato un bene dell’umanità, il Parco dell’Etna articola il suo quotidiano lavoro di comunicazione.

Le nuove adesioni

CO.SVI.S, Associazione Onlus "C.A.R.TUR. Acqua Terra e Fuoco", Comune di Sortino, Comune di Porto Palo, LE.CA.DA. srl, Centro Studi Assistenza-Geo-Agronomica, Ditaf, Ergon Ambiente e Lavoro, Comune di Pachino, Comune di Valderice, Iurato Associati Engineering, Oasi Società Cooperativa, Comune di Riesi, Associazione Euro, Comune di Capo d'Orlando, UCIIM Sicilia, Consulenze Globali, Bios, Comune di Lercara Friddi, Comune di Carini, CIDEC, Comune di Cerami, Co.P.A.I., G.A.L. Castell'Umberto Nebrodi, Studio professionale dott.ssa Barberi, Agenzia Empedocle Sviluppo, Comune di Alia, Agenzia Pro.Pi.Ter., R.P.L.Engineering, Quadrifoglio, Comune di Carini.


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