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MONICA CORDIVIOLA interview
interview
Eleonora Bove: I soggetti delle sue immagini sono prevalentemente donne. Qual è l’aspetto su cui si sofferma? Monica Cordiviola: Molto probabilmente amo ritrarre donne perché mi rivedo o tento di farlo in ognuna di esse. Mi soffermo soprattutto sui loro punti di forza e sulle loro debolezze per trarne al meglio l’immagine che maggiormente le rappresenta. Adoro soprattutto i dettagli dei loro corpi.
Eleonora Bove: The subjects of his images are mainly women. What is the aspect you focus on? Monica Cordiviola: Most likely I love portraying women because I see myself or try to do it in each of them. I dwell above all on their strengths and weaknesses in order to better draw the image that best represents them. I especially love the details of their bodies.
EB: Le donne fotografate da lei sembrano tutte quante dotate di forte personalità e contemporaneamente molto emotive. Quanto c’è di autobiografico? MC: Credo che ognuno di noi nasconda in sé forza e debolezza; la mia fotografia ancora oggi è completamente autobiografica. Infatti, rivedo sempre qualcosa di me stessa mentre fotografo.
EB: The women photographed by her all seem to have strong personalities and at the same time very emotional. How autobiographical is there? MC: I believe that each of us hides strength and weakness within us; my photography is still completely autobiographical today. In fact, I always see something of myself while photographing.
EB: Le donne nelle sue immagini sono piene di sensualità e carica erotica. Come pone in relazione fotografia ed erotismo? MC: L’erotismo in fotografia è molto soggettivo: in un’epoca in cui il nudo è all’ordine del giorno, trovo molto più erotiche le donne che si coprono e nascondono il proprio corpo. Io sono in controtendenza, da sempre. Ho studiato molto sul tema del corpo femminile nel corso degli anni, a livello antropologico e di cultura; oggi ritengo che sia una delle forme più dirette nella comunicazione e la fotografia il suo mezzo.
EB: The women in her images are full of sensuality and erotic charge. How do you relate photography and eroticism? MC: Eroticism in photography is very subjective: in an era when the nude is the order of the day, I find women who cover and hide their bodies much more erotic. I have always been against the trend. I have studied a lot on the subject of the female body over the years, on an anthropological and cultural level; today I believe that it is one of the most direct forms in communication and photography its medium.
EB: Come si pone quando ritrae i suoi soggetti? MC: Quando ritraggo i miei soggetti cerco di mettere, per quanto possibile, a proprio agio le persone; non sempre ci riesco. Nel lavoro, come nella vita, non sempre abbiamo le famose affinità elettive e quando non vi sono, il risultato finale parla per noi.
EB: How does you stand while portraying your subjects? MC: When I portray my subjects I try to put people at ease as much as possible; I don’t always succeed. In work, as in life, we do not always have the famous elective affinities and when they are not there, the final result speaks for us.
EB: Come è nata la sua passione per la fotografia? Ci racconta un aneddoto? MC: La fotografia è entrata nella mia vita circa quindici anni fa e in maniera molto particolare. In realtà, da spettatrice, sono sempre stata circondata dal mondo della fotografia. Da bambina mi dilettavo con le Polaroid ovunque mi trovassi, poi per molto tempo ritagliavo immagini dai magazine degli anni 80 come Harper’s Bazaar e Vogue e le raccoglievo meticolosamente in quaderni che ancora conservo. A trent’anni avevo talmente tante riviste che sfruttavo i loro fogli per ricavarci comodini e mobili in casa. Poi, intorno ai trentacinque anni, comprai la mia prima reflex semi-professionale e da lì è iniziato il mio vero e proprio percorso fotografico.
WEBSITE | monicacordiviola.com INSTAGRAM | @monicacordiviola FACEBOOK | Monica Cordiviola
Interview by ELONORA BOVE INSTAGRAM | @eleonoraannabove
EB: How was your passion for photography born? Can you tell us an anecdote? MC: Photography entered my life about fifteen years ago and in a very particular way. In fact, as a spectator, I have always been surrounded by the world of photography. As a child I dabbled with Polaroids wherever I was, then for a long time I cut out images from 80’s magazines such as Harper’s Bazaar and Vogue and meticulously collected them in notebooks that I still have. At thirty I had so many magazines that I used their sheets to make bedside tables and furniture in the house. Then, around the age of thirty-five, I bought my first semi-professional SLR and from there my real photographic journey began. EB: Dove si dirige la sua fotografia? MC: La mia fotografia si dirige verso la ricerca dell’essenza del ritratto, sempre contestualizzato ma molto più intimo. Inoltre, sto pensando di iniziare a ritrarre anche gli uomini con la stessa identica intensità.
EB: Where is your photography headed? MC: My photography is directed towards the search for the essence of the portrait, always contextualized but much more intimate. Also, I’m thinking of starting portraying men with the exact same intensity as well. EB: Se dovesse utilizzare una parola, quale riterrebbe più appropriata per definire la sua fotografia? MC: Una parola sola? Carnale.
EB: If you were to use one word, which one would you consider most appropriate to define your photograph? MC: One word? Carnal.
EB: Molte sue immagini sono in bianco e nero. Come giustifica questa scelta? MC: La scelta di produrre prevalentemente in bianco e nero deriva dal fatto che adoro la vecchia pellicola. Nonostante oggigiorno è sempre più difficile utilizzare l’analogico, amo editare le mie immagini con quel sapore. A livello emotivo, mi trasmettono molto di più le immagini in bianco e nero.
EB: Many ofyoutimages are in black and white. How do you justify this choice? MC: The choice to produce mainly in black and white comes from the fact that I love the old film. Although nowadays it is increasingly difficult to use analog, I love editing my images with that flavor. On an emotional level, black and white images convey to me much more. EB: Dove si sta dirigendo la fotografia attuale? MC: La fotografia attuale non la guardo troppo. A parte alcune eccezioni ovviamente, per me oggi la fotografia è violentata e dissacrata. Molto probabilmente ciò accade perché sta andando di pari passo con la nostra società. Non vorrei sembrare “catastrofista” o colei che è legata alla vecchia scuola, tutt’altro, ma purtroppo vedo un ambiente inflazionato e deprezzato dal suo vero valore. Abusata. Io dico spesso che la fotografia è una cosa seria. EB: Where is current photography heading? MC: I don’t look at the current photograph too much. Apart from some exceptions, of course, for me today photography is raped and desecrated. Most likely this happens because it is going hand in hand with our society. I don’t want to sound like a “catastrophist” or one who is tied to the old school, far from it, but unfortunately I see an environment inflated and depreciated by its true value. Abused. I often say that photography is a serious matter. EB: Ci sono dei fotografi da cui si è sentita particolarmente ispirata durante il suo percorso fotografico? MC: Certamente. Per anni, mi sono nutrita di immagini di Helmut Newton, Dorothea Langee Steven Meisel.
EB: Are there any photographers that you felt particularly inspired by during your photographic journey? MC: Certainly. For years, I have fed on images of Helmut Newton, Dorothea Lange and Steven Meisel. Il corpo è il vero protagonista delle immagini di Monica Cordiviola. Esso è inevitabilmente il punto di partenza per comunicare e la fotografia è il mezzo di cui si serve per farlo. Ne deriva una visione della donna che si distanzia da quella proposta attualmente dalla società; sensualità, carattere e grande personalità risultano i caratteri peculiari delle sue donne.
The body is the real protagonist of Monica Cordiviola’s images. It is inevitably the starting point for communicating and photography is the means used to do so. The result is a vision of the woman who distances herself from that currently proposed by society; sensuality, character and great personality are the peculiar characteristics of her women.