Editoriale
Un’opportUnità da non sottovalUtare Per rispondere alle sfide del mercato, rappresentate oggi da bassa natalità e abbassamento dell’età del gioco dei bambini, è necessario rinforzare anche in Italia le basi del Toy attraverso la sensibilizzazione del valore del gioco come strumento di crescita e di socializzazione
I
l Giocattolo, mai come quest’anno, si trova ad affrontare grandi sfide che stanno costringendo Industria e Normal Trade a reagire in maniera sempre più veloce e con idee capaci di affrontare un mercato in continua innovazione. Dall’inchiesta presente su questo numero, in cui la voce viene data ai fornitori, infatti, sicuramente emerge una partenza positiva per quanto riguarda il business 2015, ma i player non nascondono che, considerata anche la chiusura in crescita per il Toy nel 2014, è chiaro come a oggi non ci sia stata ancora un’inversione di tendenza nella situazione economica generale del Paese, ma soprattutto come anche l’andamento demografico continui a proporre grandi riflessioni anche all’Industria del Giocattolo. L’abbassamento della natalità non è, però, l’unica criticità che si trova ad affrontare il mercato. Uno dei problemi che sta emergendo in maniera sempre più forte è l’abbassamento dell’età di gioco dei bambini; tematica che è stata oggetto di discussione anche all’ultima fiera di New York in cui, come appare dalle parole di Marian Bossard, Senior Vice President e Global Market Event di Toy Industry Association, il mercato si è fermato per dibattere su come le innovazioni tecnologiche stiano influenzando il modo di giocare dei bambini di oggi, ma soprattutto su quali metodi innovativi si possano mettere in campo per catturare i nativi digitali, coinvolgendoli in esperienze di gioco di elevata qualità. E proprio in quest’ottica, e come spunto per il 2015, la kermesse di New York indica sette nuove tendenze, che Toy Store analizza all’interno di questo numero, che dovrebbero aiutare Industria e Normal Trade ad allungare l’età di permanenza nei punti vendita. Ma il vero passo che deve fare oggi il nostro Paese è investire su un fattore culturale per rinforzare le basi del mercato di giocattolo: è importante, infatti, lavorare per una maggiore sensibilizzazione del valore del gioco come strumento di crescita e socializzazione e non solo come oggetto di intrattenimento. Un concetto questo, considerata la differenza della spesa media pro-capite del Giocattolo italiana rispetto ad altri Paesi europei, non ancora chiaro a molti genitori italiani e su cui, quindi, è possibile fare ancora molto: un lavoro faticoso, ma da non sottovalutare perchè può rappresentare una chiave per smuovere il mercato e garantire una ricaduta positiva anche sul business delle singole realtà imprenditoriali, siano esse negozianti o imprese. Silvia Balduzzi
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Sommario
■ Guarda le photogallery dell’Isola deI gIochI (MaGenta) e del drago FanFarone (Fano)
22 30 Focus – Dino Bikes
La nostra forza è il servizio
32 Marketing © ivanastar/iStockphoto.com
Quercetti? Presente
34 Strategie 36
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News di mercato
– Asterion Giochi (da tavolo) che fanno vincere
36 Inchiesta
Attualità Giocare con il design
44 Guida al settore
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Mercato visto da Oltre il rapporto commerciale
52 Manager del mese –
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Opinione È l’assortimento a fare la differenza
54 Location
Cover Story – Binney&Smith Liberare la creatività
56 Vetrina
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Nuove tendenze L’engagement nell’era del commerce
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Fiere – New York Saper affrontare il mercato globale
■ leGGi le IntervIste coMplete di hasBro, lego e chIcco Cover story
LIBERARE
LA CREATIVITÀ
Binney&Smith con la propria offerta 2015 a marchio Crayola cavalca le principali tendenze del mercato del Giocattolo. Senza tralasciare le opportunità offerte da Ty, Corolle, Multiprint e Nattou e con un occhio di riguardo al Normal Trade di Silvia Balduzzi
LABORATORIO MILLEFILI
Appartenente alla linea Creations, sarà uno dei prodotti di punta del Natale di Crayola
l 2014 ha visto, nonostante un inizio lento, una conclusione molto soddisfacente che ha premiato le scelte aziendali di investire in un momento così critico per arrivare a uno scattante fine anno con i risultati interessanti su Crayola e la distribuita Ty. Crayola ha visto premiata l’innovazione dei prodotti presentati e la campagna marketing che ha spaziato dalla stampa, all’online, alla Tv. Infatti i prodotti del Natale sono diventati dei veri e propri fenomeni con il tutto esaurito in particolare con il Color Spray e il Laboratorio dei Pennarelli. Per soddisfare i numerosi consumatori e il trade abbiamo già in sviluppo versioni aggiornate dei prodotti di maggiore successo da abbinare alle novità. La distribuita Multiprint ha avuto un calo fisiologico a seguito del decrescere del fenomeno Peppa Pig, ma si è difesa bene con l’inserimento di sempre nuove licenze per mantenere ampia e aggiornata la sua offerta. Corolle, invece, è in difficoltà così come tutta la categoria delle bambole, ma mantiene la sua nicchia di affezionati al marchio storico». Sono queste le parole con cui Marco Rosetti e Marisa De Zorzi, rispettivamente Managing Director e Marketing Manager di Binney&Smith, commentano l’andamento dell’anno che il mercato del Giocattolo si è da pochi mesi lasciato alle spalle: ma quali sono i progetti e gli obiettivi per il 2015? Toy Store li ha incontrati. Siete soddisfatti della collaborazione portata avanti con gli operatori del Normal Trade? «Abbiamo sempre investito molto sul punto vendita con soluzioni espositive dedicate e nel corso del 2015 il supporto sarà incrementato con il “Kit Vetrine” per l’allestimento degli spazi Crayola e
Ty. L’obiettivo è di creare vetrine ancora più impattanti per dare risalto sia al punto vendita sia alle linee di riferimento creando un’ambientazione in grado di catturare l’attenzione e l’interesse del consumatore. Questa iniziativa va a integrare quella dei Laboratori Creativi tematizzati che offriamo ai nostri clienti per dare supporto al punto vendita creando un’area attività e ai consumatori per provare con mano i nostri prodotti». Quali sono i progetti Binney&Smith per il 2015? «Il 2015 vedrà un offerta Crayola in linea con i trend identificati alla Fiera di Norimberga all’interno del mondo del giocattolo: Beyond Reality, Express Yourself e Little Scientist. Il primo trend, andare oltre la realtà, s’identifica perfettamente nel Color Alive che unisce il mondo manuale e del colorare con l’esperienza virtuale, dando l’opportunità ai bambini di avere l’esperienza in modo semplice e immediato della realtà aumentata e rivoluzionando così il modo di colorare. E quale modo migliore per esprimere se stessi se non con i clas-
L’offerta Crayola è in linea con i trend identificati alla Fiera di Norimberga
Così cambia il giocattolo
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■ Scopri altrI prodottI di BInney&smIth
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© Brickrena/iStockphoto/Thinkstock
ECCO GLI EXTRA DELLA DIGITAL EDITION
Little Scientist crescono
IL DISEGNATUTTO
LABORATORIO DEI PENNARELLI
Un’innovativa proposta rivolta ai bambini dagli otto anni in su che permette di disegnare in 2D o 3D, sfruttando un ingegnoso gioco di lenti che riflettono l’immagine sulla carta
Bestseller del Natale 2014, viene proposto in una versione rinnovata e di grande appeal
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Startrade A colloquio con Marina Colombo
Rispondere a tutte le esigenze dei clienti I giocattoli su cui puntare
58 Si parla di
Disponibile gratuitamente su App Store, Windows Store e Google Play, arricchita da contenuti extra.
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News Mercato, Distribuzione&Marketing
Amazon: la classifica dei prodotti top a febbraio 2015
SSONO NOTIZIE PO TUTTE LE COMMENTATE SU T E R SE ES -DUESSEE.IBOOK WWW.E A FAC IN G PA A RE E SULL DI TOYSTO
Fisher-Price mette in palio 1 anno di Nido
Assogiocattoli a 3D Print Hub
Di seguito pubblichiamo la classifica dei prodotti top a febbraio 2015 suddivisi per categoria fornita, come di consueto da Amazon. BUILDING SETS • LEGO Disney Princess - Il Castello di Ghiaccio di Elsa • LEGO Mindstorms - Mindstorms 2013 EV3 • LEGO Creator - Negozio di animali GAMES & PUZZLES • Hasbro - Monopoly Rettangolare, in Italiano • Hasbro – Twister • RisiKo! INFANTS PRE-SCHOOL • Famosa - Baby Twist Girl • Peppa Pig Casa+2 Pers. Tv • Fisher-Price - La Poltroncina del Cagnolino DOLLS • Barbie - Villa sull’Oceano • Hasbro - My Little Pony Il Palcoscenico Delle Equestria Girls • Disney Princess - Elsa Scintillante ACTION FIGURES & ACCESSORIES • Spinmaster - Paw Patrol Collezione Personaggi • Nickelodeon, Paw Patrol - Set di personaggi - Action Pack 3 Cuccioli • Playmobil - Galeone dei Pirati OUTDOOR • Knorrtoys.Com - Tenda a 4 lati, con 100 palline • Hasbro - Nerf Mega Magnus • Famosa - Feber House ARTS, CRAFTS & SCHOOL SUPPLIES • Playdoh - Sforna Magie • Hasbro Playdoh Pizzeria • Giochi Preziosi - Diario Segreto con Luci Violetta Gift
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Opportunità oppure minaccia? A ipotizzare l’impatto che la stampa 3D potrebbe avere per i settori del gioco e del giocattolo ci ha pensato il convegno organizzato da Assogiocattoli nell’ambito di 3D Print Hub, l’evento per la stampa 3D professionale tenutosi a Milano dal 5 al 7 marzo 2015. Secondo il direttore generale dell’associazione, Paolo Taverna, la stampa 3D può rappresentare un’opportunità per il settore, e se sono le piccole e medie aziende italiane del Giocattolo quelle potenzialmente più interessate al 3D per la prototipazione e la customizzazione, al momento sono soprattutto le grandi aziende che stanno studiando con più attenzione il fenomeno. Guarda con ottimismo alla stampa 3D anche un altro esperto del settore, il game designer Spartaco Albertarelli, secondo il quale la stampa 3D è un’interessante innovazione soprattutto
per i giochi da tavola, perché consente una customizzazione che però non toglie spazio, e possibilità di guadagno, agli editori di tali giochi in quanto solo una parte degli stessi è riproducibile in 3D, mentre un’altra rimane ad appannaggio esclusivo dei produttori. Al di là delle opportunità, la stampa 3D, come ogni nuova tecnologia, porta con sé anche minacce. Come quella della sicurezza del prodotto, che coinvolge i materiali, ma non solo. Un’altra criticità riguarda la possibile violazione dei diritti industriali. Così come sottolineato da Gabriella Reniero, dottore in Legge Mandataria abilitata per Marchi e Design comunitari, le stampanti 3D, in quanto replicatori, sono potenzialmente capaci di rendersi veicolo di violazioni non solo dei diritti d’autore, ma anche dei diritti atti a tutelare un marchio tridimensionale, un design, un modello di utilità e, in teoria, anche un brevetto.
Nuovo presidente e Ceo per Toy Industry Association (Usa) Toy Industry Association Usa (TIA) ha annunciato che, a fine aprile, Stephen J. Pasierb entrerà a far parte di TIA in veste di presidente e amministratore delegato. In tale ruolo, sarà incaricato di prendere le redini dell’espansione, dello sviluppo e della supervisione dell’associazione che, con oltre 750 membri, rappresenta il 90% del mercato del giocattolo interno agli Stati Uniti. Subentrerà a Carter Keithley. Pasierb ha in passato ricoperto il ruolo di presidente e amministratore delegato della Partnership for Drug-Free Kids, la principale organizzazione non profit impegnata a ridurre il consumo di sostanze stupefacenti tra gli adolescenti. Oltre alla sua esperienza di-
rigenziale, Pasierb ha preso parte, in veste di commentatore, a programmi giornalistici televisivi e a dibattiti tenuti nei social media, trattando una varietà di temi, tra cui i cambiamenti di scenario nell’uso di droghe e alcol tra i bambini in America, le strategie più efficaci di prevenzione da parte delle famiglie, il ruolo e la validità dei trattamenti di disintossicazione e di recupero, e l’utilizzo dei social media, del cause-related-marketing e dei prodotti digitali nell’affrontare le problematiche relative alla salute pubblica. Quest’aspetto del suo lavoro lo ha portato a comparire più volte sui maggiori canali informativi degli Stati Uniti. Prima del suo incarico alla Partnership,
Si chiama “Vinci 1 anno di Nido”, il nuovo concorso attraverso il quale Fisher-price mette in palio tre buoni per il pagamento della retta annuale dell’asilo nido e la fornitura di prodotti per gli asili preferiti dagli utenti. Il concorso del brand del gruppo mattel si rivolge infatti sia alle famiglie dei bambini, sia agli asili. Per le prime stanzia tre buoni dal valore di 3.200 euro ciascuno per il pagamento della retta annuale (il premio è calcolato su un costo medio stimato dall’Osservatorio Prezzi & Tariffe in 302 euro per 10 mesi) accompagnati dalla Poltroncina del Cagnolino; per i secondi, una fornitura di prodotti Fisher-price e napisan che saranno messi a disposizione dei dieci istituti più votati dagli utenti affinché siano condivisi dai bambini che frequentano l’asilo. Per aderire alla promozione, valida fino al 31 maggio, è sufficiente acquistare un qualsiasi prodotto a marchio Fisher-Price presso i punti vendita in Italia o mediante i siti e-commerce italiani convenzionati e collegarsi al sito www. lascatoladeigiocattoli.it.
pasierb ha lavorato Pasierb maryland Exeexeper il Maryland department, cutive Department, alle dipendenze del governatore William donald Scheafer, scheafer, in Donald veste di responsabile del marketing e delle relazioni con i me- Stephen J. Pasierb commisdia per la Commissull’abuso di Alcol alcol e Droghe droghe istituita sione sull’Abuso prima ancora ha lavorato dal governatore. Prima account Supervisor e direttore del setcome Account new Business Development development alla Freed tore New associates, un’agenzia di pubblicità e pu& Associates, blic relations di Baltimora, e come vice pregnvc Comcomsidente di Media Service alla GNVC munications, società di comunicazioni busipittsburgh. ness-to-business di Pittsburgh.
Grandi novità per G! come Giocare 2015 Un’area Gioco in Scatola completamente rinnovata, un’area della nutrizione “Mangiando S’Impara” che porterà avanti i progetti expo 2015, “Ghisalandia” sulla sicurezza stradale, la giornata dedicata ai buyer e, last but not least, la terza edizione “g! come giocare - toy award 2015”, l’evento speciale più importante, che offrirà ai visitatori la possibilità di votare il gioco preferito dal pubblico tra quelli candidati dalle aziende. Sarà davvero impossibile annoiarsi alla prossima edizione di G! come Giocare in programma dal 20 al 22 novembre come di consueto presso Fiera Milanocity. Verrà dedicata particolare attenzione al tema della disabilità e inclusione, che sarà sviluppato nell’ambito del progetto “Gioco Anch’io” che, oltre ad assogiocattoli, vede protagoniste alcune aziende produttrici di giochi educativi. Altra importante novità è la giornata dedicata ai buyer: ogni azienda partecipante potrà invitare i propri buyer con le rispettive famiglie nella giornata di venerdì 20 novembre per far gratuitamente trascorrere loro
un momento magico e dedicato prima del rush finale delle vendite natalizie. G! come Giocare ospiterà anche grandi tornei di giochi in scatola e videogiochi per tutti i bambini, dimostrazioni di tanti giochi da tavolo e una mostra di giocattoli che mette a confronto i prodotti vintage che hanno fatto la storia del mercato italiano dei giocattoli con le versioni rinnovate, ancora oggi presenti sul mercato. Assogiocattoli sta anche programmando una serie di eventi dedicati al gioco per la settimana antecedente alla manifestazione presso i negozi delle aziende che saranno presenti nel padiglione di esposizione. L’obiettivo è di far vivere l’evento ancor prima che cominci e di rafforzare ulteriormente l’iniziativa degli sconti che i negozianti offriranno ai visitatori della fiera. Basterà che tornino in negozio dopo averla visitata esibendo il biglietto per accedere a uno sconto sugli acquisti per i regali di Natale.
Dario Bianchi
Lego Group cresce a doppia cifra in tutto il mondo «Nel 2014 abbiamo registrato un aumento delle vendite del 15% e offerto esperienze di gioco creative e di alta qualità a milioni di bambini (oltre 85, secondo quanto dichiarato dalla stessa Lego – Ndr.) in tutto il mondo». Così Jørgen vig Knudstorp, presidente e Ceo di lego group ha commentato i risultati finanziari ottenuti nel 2014 dal gruppo che ha chiuso l’anno con una crescita dei ricavi che, escludendo gli effetti dei cambi esteri, è stata del 15% rispetto al 2013 utilizzando come riferimento la valuta locale. I ricavi sono aumentati del 13%, fino a 28,6 miliardi di corone danesi (erano 25,3 nel 2013) e l’utile operativo d’esercizio è aumentato del 16% rispetto al 2013 passando da 8,3 a 9,7 miliardi di corone danesi. Inoltre, gli utili netti sono stati pari a 7 miliardi di corone danesi, con un incremento del 15% rispetto ai 6,1
miliardi del 2013, mentre gli investimenti in immobili, impianti e macchinari hanno toccato i 3,1 miliardi di corone danesi, a +18% rispetto all’anno precedente. In particolare nel 2014 il gruppo ha registrato una crescita delle vendite a due cifre in tutte le regioni. Le linee best-seller del 2014 comprendono classici quali Lego City, Lego Star Wars e Lego Friends. Tassi elevati di crescita anche per Lego Creator e Lego Technic. Bene anche la linea The Lego Movie, lanciata in concomitanza Jørgen Vig con il film The Knudstorp Lego Movie.
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news Mercato, distribuzione&Marketing
ssono noTizie po TuTTe le commenTaTe su t e r se es -duessee.ibook www.e a fac in g pa a re e sull di ToysTo
622 mila euro da Regione Lombardia e Unioncamere per il rinnovo vetrine regione lombardia e unioncamere lombardia investono per il miglioramento degli spazi espositivi di esercizi pubblici e commerciali. Con il “Bando creatività e commercio: spazi espositivi per l’attrattività territoriale” hanno, infatti, stanziato un totale di 622 mila euro «per promuovere l’attrattività e la competitivitità del comparto degli esercizi pubblici e commerciali attraverso una misura di intervento volta alla realizzazione di vetrine e spazi espositivi creativi», come si legge sul bando. Destinato alle imprese con sede in Lombardia, rientranti nel perimetro dei distretti urbani del commercio, il bando ha permesso di attingere a un contributo a fondo perduto – per un tetto massimo di 10 mila euro in caso di domanda per un solo punto vendita, e di 15 mila euro per due o più negozi – per la realizzazione di vetrine e spazi espositivi creativi nel proprio negozio «che
migliorino l’esperienza di visita e promuovano lo shopping esperienziale ed emozionale nei punti vendita». Il contributo messo a disposizione dal bando, scaduto il 24 marzo 2015, sarà concesso dopo una valutazione del progetto (i criteri sono: qualità del progetto in termini di innovazione, creatività e coinvolgimento emozionale; creazione di valore aggiunto in termini di competitività e attrattività; coerenza del piano di spesa in relazione all’investimento proposto e ai suoi obiettivi; qualità, completezza e fattibilità del progetto) e secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda. Chi riceverà il contributo avrà 12 mesi dall’assegnazione per realizzare e concludere il rinnovo. Un’interessante opportunità per i retailer lombardi, anche del Giocattolo, che adesso ci chiediamo se potrà essere replicata anche in altre regioni e aree d’Italia.
Famosa con l’operazione Pinypon Iniziativa in store targata Pinypon per Famosa. È partita il 15 marzo in 400 punti vendita su tutto il territorio italiano: a fronte di un qualsiasi acquisto Pinypon, i consumatori ricevono dei gadget del marchio, quali spille e tattoo. A fronte di una spesa di 15 euro, da effettuare anche per l’acquisto dei nuovi playset Pinypon Burger, L’Albero delle Fate e il Regno delle Sirene, si riceve, invece, una t-shirt disponibile in quattro colori: bianco, rosa, fucsia e viola.
Per Barbie un compleanno da vera Super Principessa Sono stati 56 anni vissuti da vera diva e costellati di importanti riconoscimenti – tra gli altri, Andy Warhol che nel 1985 decide di immortalarla in un quadro e la Barbie Black Issue con cui Vogue ha festeggiato i suoi 50 anni – quelli che Barbie ha festeggiato il 9 marzo scorso. Esattamente in quella data, la bambola destinata a diventare un’icona di stile per più generazioni di bambine, debuttava alla Fiera del Giocattolo di New York. La prima fashion doll al mondo era alta 29,5 cm, aveva le fattezze di una giovane donna, e interpretava il desiderio e le aspirazioni delle nuove generazioni di rapportarsi con la vita adulta. Da allora, anche grazie all’abilità con cui mattel a partire dall’inizio degli anni ‘60 ha saputo identificare i trend correlati ai gusti e ai desideri delle teenager, Barbie ha saputo imporsi come bambola-diva icona capace di incarnare uno stile che le ha consentito di contaminare con il suo fascino anche ambienti molto lontani da quello della bambola.
toys center, con oltre 130 punti vendita su tutto il territorio nazionale, ha presentato il nuovo progetto di eCommerce. Fulcro del progetto è il nuovo sito www.toyscenter.it, che propone oltre 4.000 giocattoli, libri, CD musicali e DVD, oltre ad accessori per la scuola cartoleria e colouring, facilmente ricercabili per età, genere, prezzo, marca e personaggio preferito. L’integrazione con i punti vendita è garantita dalla possibilità di ritirare la merce gratuitamente nei negozi distribuiti su tutto il territorio italiano, opportunità che facilita il consumatore secondo il concetto di click & collect. «Il Web e il social offrono l’opportunità di
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rafforzare e valorizzare la nostra presenza e visibilità sul mercato - ha affermato cristiano Flamigni, Direttore Vendite e Responsabile Web & Digital di Toys Center - Rappresentiamo il più semplice ponte fra produttori e consumatori, ponendoci come vero e proprio contenitore multimediale con il quale informare al meglio i responsabili d’acquisto, ovvero i genitori». triboo digitale, eCommerce Company, è il partner cui Toys Center ha affidato la realizzazione e la gestione in outsourcing del nuovo store online. Più in particolare, a Triboo Digitale spetterà la gestione del negozio virtuale, dei pagamenti e dei
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Toys Center: nuovo progetto di eCommerce integrato con la rete dei punti vendita
servizi di Customer Care. Il progetto, che ruota intorno al sito, comprende inoltre una app e la pagina Facebook dedicata dove si svolge l’operazione “gli imperdibili di Toys Center”: i giocattoli di punta vengono presentati con dei video messaggi dagli store manager della catena.
attualità
gIocare
Grande successo per lo stand Design for Kids and Toys dell’ultima edizione della fiera di Norimberga dove sono stati esposti prototipi, disegni e progetti dei toy designer del corso
CON IL DESIGN Dal Corso di Alta Formazione Design for Kids and Toys i toy designer del futuro, quelli capaci di regalare un’identità al giocattolo italiano. Perché è tempo di Kidnascimento, anche in Italia. L’intervista al professore Luca Fois di Daniela Sapone ossono i giocattoli creare un mondo migliore? Sì, ma devono essere giocattoli di design ed etici, capaci quindi di offrire al bambino un’interazione creativa, stimolandone la socialità, l’autoconsapevolezza, senza dimenticare la giocosità fine a se stessa. Giocattoli per costruire i quali servono toy designer di ultima generazione. Come quelli che forma Design for Kids and Toys, il Corso di Alta Formazione organizzato da Poli.design Consorzio del Politecnico di Milano, promosso, sostenuto e patrocinato da Assogiocattoli, e giunto quest’anno alla sua quarta edizione. Ne abbiamo parlato con Luca Fois, co-direttore del corso, insieme ad Arianna Vignati e Francesco Zurlo. Da dove nasce l’idea di Design for Kids and Toys? Il corso nasce per supplire a una carenza del comparto italiano del giocattolo. Siamo la patria del design, nelle sue diverse declinazioni, dal food al fashion passando per il furniture, eppure il giocattolo italiano non ha una sua precisa identità. I giocattoli tedeschi, scandinavi e, paradossalmente anche quelli cinesi, hanno una loro identità riconoscibile, quelli italiano no. Eppure un’identità cultura-
Molti dei toy designer che hanno preso parte al corso hanno poi trovato occupazione o collaborano con aziende italiane e non: da Lego a Ravensburger, da Chicco a Milaniwood passando per Minelli e Wizards le di prodotto di qualità riconoscibile sarebbe strategicamente molto importante per le aziende, che oggi competono in un mercato globale. A chi si rivolge il corso? Laureati in design, architetti, psicologi: il background degli iscritti al corso è molto vario. In genere sono persone interessate a un approccio più innovativo e professionale in materia di prodotti e servizi per bambini. Persone che
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Dal 13 aprile al 31 maggio 2015 si terrà a Milano la mostra, organizzata con Assogiocattoli, Design in Toys, dove ai prodotti iconici del mondo del giocattolo saranno affiancate le nuove tendenze
hanno sposato quello che definiamo, con un neologismo di nostra invenzione, il Kidnascimento. Kidnascimento? Che cosa significa? Vuol dire considerare il bambino portatore autonomo di diritti e metterlo al centro dell’attenzione del designer e, quindi, di tutto il processo di progettazione, produzione e distribuzione del giocattolo. Una vera e propria rivoluzione. Anche perché quello del Giocattolo, soprattutto in Italia, è un mercato molto legato alla tradizione, caratterizzato da una contraddizione di fondo: sono i genitori ad acquistare i prodotti, che però devo piacere ed essere utilizzati dai bambini. In questo senso per noi il designer deve diventare il produttore di equilibri. Qual è il risultato del nuovo approccio? Il giocattolo di design è un prodotto di maggiore qualità e sicuramente più etico. L’etica si collega direttamente al concetto di cervello plastico dei bambini, secondo il quale ogni input ricevuto nei primi anni di vita lascia nella materia tracce neurologiche. Stimoli che permettono ai più piccoli di sviluppare quell’auto-consapevolezza dalla qua-
le poi dipenderà la loro libertà di scelta e di opinione, la loro autonomia. Quando un giocattolo risulta essere etico? È etico quando tutto il sistema prodotto lo è. Per quanto riguarda il giocattolo in sè deve consentire al bambino un’interazione creativa, che lo porti a essere protagonista del gioco e non soggetto passivo, ma deve anche offrirgli la possibilità di socializzare, sia con altri bambini sia con gli adulti. Ma il sistema prodotto comprende anche la comunicazione, che risulta etica quando in-forma i genitori sul corretto utilizzo del giocattolo, il packaging e il rapporto che il prodotto avrà con il punto vendita, con l’espositore e con i suoi due target: i genitori e il figlio. La sicurezza naturalmente è la conditio sine qua non. Come si pone in questo discorso la tecnologia? In questo caso la contraddizione non è fra tradizione-manualità-artigianalità e modernità-tecnologia-industria, la contraddizione è sui principi, sui valori che si esprimono attraverso la tecnologia. Sono i contenuti a fare la differenza, la tecnologia, infatti, oltre a permettere di esse-
re passivi, offre potenzialmente una fantastica interattività. Certo creare un percorso che agevoli un utilizzo consapevole degli strumenti digitali è sicuramente un comportamento etico, d’altro canto è anche etico capire a che età un bambino può affrontare uno strumento digitale e quando invece l’utilizzo può essere controproducente. Parliamo di materiali… Negli ultimi anni, sia a livello europeo sia globale, si continua a confermare la tendenza a utilizzare il legno in accoppiamento a nuove tecnologie, colori e materiali. Contemporaneamente si assiste a un uso delle plastiche buone, quelle di natura bio o comunque quelle in cui i valori chimici (in materia di rilascio di sostanze e colori) sono certificati. Importante è anche il tema della sostenibilità del prodotto e della sua seconda vita, i materiali che lo compongono e che ne costituiscono l’imballaggio devono poter essere smaltiti facilmente e poi rimessi in circolo. E la necessità delle aziende di vendere? Etico non vuol dire solo mettere il bambino al centro, è etico fare un giocattolo che venda. E poi se c’è un messaggio educativo, più il prodotto è venduto, più il messaggio passa e si diffonde. Come deve porsi il retail? Deve tornare alle origini, quando il giocattolaio era la figura in grado di fornire un servizio, e non solo di vendere un prodotto, capace di orientare e di in-formare il cliente. Il mediatore tra produzione e consumatore finale. ●
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il mercato visto da
OLTRE IL RAPPORTO
commercIale Oggi all’agente non basta più solo vendere i prodotti dei brand che rappresenta, deve offrire ai clienti un vero servizio di assistenza con visite periodiche, anche dopo l’ordine. Intervista a Calogero Giuffrida di Giuffrida Rappresentanze di Massimo Gianvito
alogero Giuffrida entra nel mondo del giocattolo nel 1967 collaborando con il padre Mario (che a sua volta aveva iniziato la sua carriera di agente nella metà degli anni ‘50) e con il fratello Pietro. Giuffrida Rappresentanze, l’attuale agenzia di rappresentanza del signor Calogero, comincia a operare a gennaio del 1996 e sin dall’inizio si avvale della collaborazione della moglie, la signora Sirpa e della figlia Monica. L’organico dell’agenzia è completato da Gianfranco Vasquez, in qualità di subagente che si occupa in particolare dei rapporti esterni di rappresentanza vera e propria. «Le mie zone di riferimento», spiega Calogero Giuffrida, «sono la Sicilia e la Calabria e attualmente il mio portafoglio clienti è piuttosto ampio comprendendo aziende come Biemme Giochi by BCS che rappresento in Sicilia e Calabria; Bontempi, della quale sono agente per la Sicilia; Piccino Piccio’, marchio Bontempi specializzato nella Prima Infanzia, che rappresento in Calabria. Sempre per la Calabria sono agente di Carnaval Queen, brand specializzato nell’ideazione e nella creazione di costumi di Carnevale e per il travestimento. E ancora Dulcop International, che produce bolle di sapone e prodotti da spiaggia, di cui sono agente per la Sici-
lia; New Plast, piscine, e Re.El Toys, radiocomandi, in Sicilia e Calabria e Solchim, che realizza prodotti di decorazione per le feste, in Sicilia. Infine, sono agente Ginmar per la Sicilia e la Calabria». Come vede oggi il mercato del Giocattolo? «Da un paio d’anni, nel nostro mondo del Giocattolo, ma non solo, tutte le componenti della filiera, i produttori, gli importatori, i grossisti, i dettaglianti, la Gdo e naturalmente anche gli agenti stanno vivendo un periodo molto difficile a causa della crisi». In particolare, come va questo mercato nella sua zona? «Calabria e Sicilia presentano un trend analogo a quello generale: il mercato del Giocattolo ha subito, e purtroppo subisce ancora, una forte contrazione a causa delle obiettive difficoltà economiche generali. Inoltre continua ad abbassarsi l’età in cui i bambini ricercano i giocattoli: si interessano sempre più presto ai prodotti elettronici trascurando così i giocattoli tradizionali. In pratica si restringe il mercato potenziale». Come sta cambiando la professione dell’agente? «Il ruolo degli agenti è molto cambiato nel corso dell’ultimo decennio. Un buon agente deve prima di tutto sapersi adattare all’evoluzione del mercato; inoltre, una volta effettuato l’ordine deve saper offrire la massima assistenza ai clienti con visite pe-
Uno dei problemi da guardare e affrontare con attenzione è l’abbassamento costante dell’età in cui i bambini ricercano i giocattoli
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CALOGERO GIuFFRIDA
riodiche per far sentire loro che oltre al rapporto commerciale ne esiste anche uno di consulenza». C’è ancora spazio per questa figura nel mercato? «Nonostante tutto sono convinto che la funzione e la figura dell’agente siano ancora necessarie e non credo che scompariranno così velocemente come si possa pensare». E c’è ancora spazio per il grossista? «Sicuramente sì, ma solo per quelli ben organizzati e in grado di offrire un buon assortimento. Per essere vincenti oggi i grossisti devono proporre dei prezzi che consentano di realizzare i giusti margini di guadagno non solo a loro stessi ma anche ai loro clienti. Inoltre devono essere in grado di consegnare la quasi totalità degli articoli che sono ordinati presso di loro». Come si sono evoluti i negozi di giocattoli in questi anni? «A parte gli specializzati, che rimangono tali, altri negozi hanno preferito ampliare la gamma di prodotti da vendere con altre tipologie».
C’è ancora margine per aprire punti vendita di giocattoli in Calabria e Sicilia? «In questo momento mi sembra una possibilità abbastanza remota, a meno che l’iniziativa non parta da negozianti motivati e ben strutturati, e che siano anche capaci di scegliere zone non coperte da altri punti vendita». Qualche previsione per il 2015? «Non è facile rispondere a questa domanda, ma poiché io e tutto il mio staff siamo ottimisti, confidiamo in una rapida ripresa del settore». Un consiglio per il trade specializzato? «Il trade realmente specializzato non ha bisogno di insegnamenti o suggerimenti da parte mia, ma una cosa vorrei sottolineare: al momento della stipula dell’ordine con i grandi marchi pubblicizzati, il dettagliante dovrebbe avere un minimo di garanzia sui prezzi al pubblico rispetto alla Gd o chiedere una diversificazione degli articoli fra la stessa Gd e il Normal Trade». ●
Entra nel mondo del Giocattolo nel 1967 ed è ora titolare dell’agenzia Giuffrida Rappresentanze. Le aree di competenza dell’agente di commercio sono la Sicilia e la Calabria e il protafoglio clienti, ognuno per una zona di riferimento, si compone di Biemme Giochi by BCS, Bontempi, Carnaval Queen, Dulcop International, New Plast, Re.El Toys, Solchim e Ginmar. Nell’agenzia Giuffrida Rappresentanze lavorano, insieme a Calogero Giuffrida, la moglie Sirpa, la figlia Monica e Gianfranco Vasquez, in qualità di subagente.
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opinione
Come è cambiato il mercato del Giocattolo negli anni? La condizione economica generale senza dubbio ha avuto un impatto importante anche nel nostro mondo, ma devo dire che pure le abitudini dei consumatori sono cambiate. Se anni fa ci rivolgevamo a teenager fino a 16 anni, oggi il grosso della nostra clientela rientra nella fascia d’età da 0 a 10 anni. Tornando alla congiuntura economica, posso dire che negli ultimi 5 anni lo scontrino medio si è co-
Le aziende capiscono le nuove esigenze del Normal Trade? In realtà, nonostante tutti questi cambiamenti del mercato, il rapporto con le aziende non è cambiato molto e, secondo me, le aziende del Giocattolo dovrebbero dimostrare una maggiore sensibilità nei confronti delle esigenze dei consumatori e quindi di chi si interfaccia loro quotidianamente, ovvero il Normal Trade. Come? Adeguando per esempio la loro offerta, anche a livello di prezzi, alle mutate condizioni economiche del consumatore finale. Quali sono le vostre strategie per superare la crisi? Secondo me non bisogna mai perder di vista la marginalità, per questo per il mio punto vendita scelgo di selezionare, rivolgendomi anche al mercato estero, una gamma di prodotti, difficilmente reperibili nella GD, che mi
Nata a Bernate negli anni ‘50 l’Isola dei giochi si trova ora nel cuore di Magenta
È l’assortImento a fare la differenza La ricetta del successo di Davide Colombo, titolare dell’Isola dei giochi di Magenta
Bisogna adeguare l’offerta alle mutate esigenze economiche dei consumatori
di Daniela Sapone
cegliere con oculatezza il proprio assortimento e proporre servizi capaci di aumentare il traffico sul punto vendita. Semplice, ma efficace, la ricetta del successo di Davide Colombo, titolare dell’Isola dei giochi di Magenta (Mi). Un’insegna storica del Giocattolo, nata a Bernate negli anni ’50 per opera dei nonni di Davide e che oggi, dopo oltre 60 anni e tre generazioni, affronta la difficile congiunta economica con un’offerta ampia, costruita sì per soddisfare le esigenze della clientela ma con un occhio sempre attento alle marginalità. Affiliato Giocheria dal 1991, l’Isola dei giochi propone anche servizi, pubblicizzati con prontezza attraverso i social network, come la vendita di palloncini con gas elio, utili ad aumentare e fidelizzare la clientela. Quali categorie merceologiche trattate? Con quali criteri viene scelto l’assortimento? Se in passato trattavamo anche il videogioco oggi, anche a causa
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delle specificità assunte da questo mercato, ho deciso di concentrare l’offerta del negozio al Giocattolo, dalla prima infanzia fino ai 99 anni, proponendo giochi in scatola, puzzle, peluche, elettronici e creativi. Insomma un’offerta ampia, capace di soddisfare la clientela di ogni fascia di età, ma nel contempo costruita facendo attenzione alle marginalità, anche perché, diciamolo, sono i margini che ci permettono di pagare le spese. Importante è per noi anche il pacchetto di prodotti a marchio Giocheria. Voi siete stati tra i primi a scegliere l’affiliazione a Giocheria… Siamo stati tra i primi clienti Giochi Preziosi e quando hanno costituito la catena Giocheria e ci hanno proposto l’affiliazione abbiamo subito aderito. Una scelta che anche oggi, oltre a pemetterci di contare su un pacchetto di prodotti Giocheria che ci distinguono dalla GD, ci consente di beneficiare di un marchio e di un’insegna capaci di caratterizzarci come punto vendita di qualità agli occhi della clientela. Senza dimenticare l’importanza della leva pubblicitaria.
stantemente abbassato e ormai gli acquisti si concentrano soprattutto nelle prime due settimane, con un calo sostenuto delle vendite nell’ultima parte. Difficile qindi essere ottimisti? No, bisogna esserlo. Se il nostro fatturato del 2014 è diminuito del 10-15% rispetto a quello dell’anno precedente, il 2015 ha già segnato un piccolo risveglio, con i primi mesi dell’anno che, anche senza nessun lancio prodotto particolarmente impattante, ci hanno fatto registrare risultati positivi. È vero che l’incertezza che ancora caratterizza il mercato rende per noi difficoltoso fare una programmazione degli acquisti, come invece era possibile fare anni fa. Oggi i dati storici non hanno più il potere predittivo del passato, quinsi si riesce a pianificare meno, e bisogna improvvisare un po’ di più.
permettano di fare margini interessanti. Per aumentare fatturato e traffico sul punto vendita propongo poi alla mia clientela dei servizi aggiuntivi, come quello con il gas elio e i palloncini. Qui c’è un’ottima marginalità e un passaparola che permette di attrarre e fidelizzare clienti, che poi tornano in negozio per altri acquisti. Per me è molto importante anche l’uso dei social network, l’Isola dei giochi non ha un sito Web, ma dispone di una pagina Facebook, che ho aperto due anni fa dopo che una convention Giocheria illustrava i vantaggi del Web, e che oggi aggiorno quotidiamente con un buon ritorno. L’attività sui social potrebbe evolvere in e-commerce? No, perché online ci sono realtà specializzate in e-commerce con le quali è difficile competere, vedi Amazon, che non ci permettono si vendere con marginalità interessanti. Per noi è sicuramente meglio concentrarci sulla vendita al dettaglio classico. ●
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la creatività
Binney&Smith con la propria offerta 2015 a marchio Crayola cavalca le principali tendenze del mercato del Giocattolo. Senza tralasciare le opportunità offerte da Ty, Corolle, Multiprint e Nattou e con un occhio di riguardo al Normal Trade di Silvia Balduzzi
LABORATORIO MILLEFILI
Appartenente alla linea Creations, sarà uno dei prodotti di punta del Natale di Crayola
Ty. L’obiettivo è di creare vetrine ancora più impattanti per dare risalto sia al punto vendita sia alle linee di riferimento creando un’ambientazione in grado di catturare l’attenzione e l’interesse del consumatore. Questa iniziativa va a integrare quella dei Laboratori Creativi tematizzati che offriamo ai nostri clienti per dare supporto al punto vendita creando un’area attività e ai consumatori per provare con mano i nostri prodotti». Quali sono i progetti Binney&Smith per il 2015? «Il 2015 vedrà un offerta Crayola in linea con i trend identificati alla Fiera di Norimberga all’interno del mondo del giocattolo: Beyond Reality, Express Yourself e Little Scientist. Il primo trend, andare oltre la realtà, s’identifica perfettamente nel Color Alive che unisce il mondo manuale e del colorare con l’esperienza virtuale, dando l’opportunità ai bambini di avere l’esperienza in modo semplice e immediato della realtà aumentata e rivoluzionando così il modo di colorare. E quale modo migliore per esprimere se stessi se non con i clas-
L’offerta Crayola è in linea con i trend identificati alla Fiera di Norimberga
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Liberare
l 2014 ha visto, nonostante un inizio lento, una conclusione molto soddisfacente che ha premiato le scelte aziendali di investire in un momento così critico per arrivare a uno scattante fine anno con i risultati interessanti su Crayola e la distribuita Ty. Crayola ha visto premiata l’innovazione dei prodotti presentati e la campagna marketing che ha spaziato dalla stampa, all’online, alla Tv. Infatti i prodotti del Natale sono diventati dei veri e propri fenomeni con il tutto esaurito in particolare con il Color Spray e il Laboratorio dei Pennarelli. Per soddisfare i numerosi consumatori e il trade abbiamo già in sviluppo versioni aggiornate dei prodotti di maggiore successo da abbinare alle novità. La distribuita Multiprint ha avuto un calo fisiologico a seguito del decrescere del fenomeno Peppa Pig, ma si è difesa bene con l’inserimento di sempre nuove licenze per mantenere ampia e aggiornata la sua offerta. Corolle, invece, è in difficoltà così come tutta la categoria delle bambole, ma mantiene la sua nicchia di affezionati al marchio storico». Sono queste le parole con cui Marco Rosetti e Marisa De Zorzi, rispettivamente Managing Director e Marketing Manager di Binney&Smith, commentano l’andamento dell’anno che il mercato del Giocattolo si è da pochi mesi lasciato alle spalle: ma quali sono i progetti e gli obiettivi per il 2015? Toy Store li ha incontrati. Siete soddisfatti della collaborazione portata avanti con gli operatori del Normal Trade? «Abbiamo sempre investito molto sul punto vendita con soluzioni espositive dedicate e nel corso del 2015 il supporto sarà incrementato con il “Kit Vetrine” per l’allestimento degli spazi Crayola e
il disegnatutto
Laboratorio dei pennareLLi
Un’innovativa proposta rivolta ai bambini dagli otto anni in su che permette di disegnare in 2D o 3D, sfruttando un ingegnoso gioco di lenti che riflettono l’immagine sulla carta
Bestseller del Natale 2014, viene proposto in una versione rinnovata e di grande appeal
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Crayola proporrà soluzioni che copriranno tutti i momenti importanti dell’anno
di creare aree che diano visibilità alla marca, ma anche di spazi emozionali e avvincenti per il punto vendita». Come è articolata l’offerta di Binney&Smith per il Giocattolo per il 2015? «L’offerta Crayola vedrà soluzioni che andranno a coprire tutto l’anno nei momenti clou. Anche le distribuite Ty, Corolle, Nattou, Multiprint vedranno novità e soluzioni sempre nuove e in linea con le richieste del mercato». Partiamo da Crayola: la grande novità è Color Alive? Di cosa si tratta? «Color Alive è un modo rivoluzionario di colorare che permette ai bambini di unire la creatività e la manualità con il mondo virtuale della realtà aumentata. Grazie all’App Color Alive, il bambino potrà trasformare le scenette colorate in animazioni 4D con draghi sputafuoco e fatine scintillanti. I personaggi colorati prendono vita su tablet e smartphone con suoni ed effetti speciali coinvolgendo i bambini in un’esperienza di realtà aumentata. Ogni pagina degli album Color Alive possiede un’animazione unica e sorprendente che si attiva toccando lo schermo; il bimbo potrà anche sbizzarrirsi fotografandosi con i soggetti 4D e condividere le immagini. La gamma Color Alive sarà disponibile in tre titoli: Creature Mitiche, Foresta Incantata e Barbie. Gli album sono costituiti da 16 pagine e 7 mini pennarelli e uno di questi è un colore “speciale” che, una volta utilizzato sulla pagina da colorare, potrà sbloccare ulteriori effetti speciali». Quali saranno i prodotti a marchio Crayola in focus per il Natale 2015? Da quali strumenti di promozione saranno supportati? «Il Natale Crayola sarà ricco e ovviamente coloratissimo. Proporremo le nuove varianti dei fenomeni del Na-
tale scorso: Laboratorio dei Pennarelli, Color Spray, Tappetone Doodle Magic e poi ci saranno le novità, il Laboratorio Millefili della linea Creations e il Disegnatutto. Saranno tutti supportati da una campagna Tv e da soluzioni espositive ad hoc. Il Laboratorio Millefili della linea Creations è rivolto a tutte le bambine che amano dilettarsi in soluzioni creative, ma modaiole. Questo laboratorio permetterà alle bimbe di personalizzare quasi qualsiasi oggetto con i fili colorati inclusi e con colori ad hoc e fantasie in modo semplice. E per continuare il divertimento i set Accessori Colori Caldi e Freddi permetteranno ulteriori possibilità di personalizzazione e nuove creazioni. Oltre alla novità di prodotto, presenteremo una nuova veste grafica per tutta la linea Creations: un look più fresco e acquerellato con leggeri accenni al rosa che meglio riflette il gusto delle tween di oggi. L’altra novità Il Disegnatutto è una soluzione rivolta ai bambini dagli 8 anni in su che permette loro di disegnare qualsiasi soggetto in 2D o 3D in modo semplice con grande soddisfazione finale del bambino che vedrà sfruttare l’ingegnoso gioco di lenti che riflettono l’immagine sulla carta. Quindi potranno creare veri e propri ritratti partendo da foto o figurine o ricreare le loro action figure preferite». Focalizziamoci adesso su Multiprint: cosa riserverà il 2015 per questa linea? Quali innovazioni di prodotto saranno inserite? «Il punto di forza di Multiprint è proprio il suo grande parco licenze e presenterà una ricca offerta quali le attesissime Paw Patrol, Mascia e l’Orso, Minions, Cinderella, The Good Dinosaur e tante altre».
Passiamo adesso all’universo di Ty: siete soddisfatti dell’andamento di questa linea che sta crescendo anno su anno? Quali novità saranno introdotte nel 2015? «Siamo soddisfatti; pero c’è ancora tanto spazio per un prodotto che non è solo peluche, ma un gadget vero e proprio con un ottimo rapporto qualità prezzo e grande attenzione ai dettagli del prodotto. Nel corso dell’anno verranno inseriti nuovi soggetti con nuove rifiniture e nuovi formati che andranno a incrementare la grande famiglia Ty e le sue linee Beanie Boos e Beanie Babies». Di quale supporto marketing&comunicazione sarà protagonista Ty? «Ty avrà a disposizione un kit vetrine che permetterà ai punti vendita di creare spazi d’ambientazione ad hoc per rendere il mondo del brand più impattante ed emozionale. Inoltre abbiamo creato un cataloghino consumer diffuso capillarmente tramite Topolino e Violetta così da permettere ai bambini e bambine di avere sotto mano tutti i Beanie Boos in un’ottica di collezionabilità». E per quanto riguarda il mondo Corolle? Quali saranno i prodotti in focus? «Corolle vedrà la gamma parzialmente rinnovarsi con
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sici pennarelli; però con una grande novità per la linea i Lavabilissimi: una innovativa formula Ultra Clean Washable dei pennarelli che permette ai bambini di avere una stesura con i colori vivaci di sempre, ma aiuta le mamme perché è ultra lavabile sia dalla pelle sia dai tessuti anche in acqua fredda, permettendo così di risparmiare sul lavaggio. La seconda parte dell’anno vedrà poi diverse soluzioni che permetteranno ai bimbi di essere sia piccoli scienziati sia di esprimersi e personalizzare le proprie creazioni con proposte dal gradimento già testato e altre completamente nuove quali il Laboratorio Millefili, il Laboratorio dei Colori, il Disegnatutto e il Color Spray. Prioritaria è anche una distribuzione sempre più capillare e un calendario di iniziative commerciali volte a rendere più dinamica l’offerta sia per il trade sia per il consumatore». Quali strategie nel focus Binney&Smith per il 2015? «Tanta proposività e investimenti, sia di marketing sia commerciali. Quindi un calendario costellato di campagne Tv a supporto dei tre momenti più importanti dell’anno che ci auguriamo diano grande visibilità al marchio Crayola: il lancio di Color Alive in primavera, il BTS con la campagna i Lavabilissimi, e il Natale. Inoltre, più attenzione alle licenze calde del momento come i Minions e, in concomitanza dell’attesissimo film per l’estate 2015, presenteremo una linea di prodotti licenziati Minions in una soluzione espositiva chiavi in mano. Inoltre continuiamo con le proposte di materiale pop per personalizzare gli spazi e creare le aree dedicate che hanno il duplice obiettivo
Color spray
Tra i prodotti in focus per il prossimo Natale, emerge anche Color Spray, in versione rinnovata, un prodotto di grande successo per il brand Crayola
Color alive
Color Alive permette di unire la creatività e la manualità con il mondo virtuale della realtà aumentata
i lavabilissimi
Minions
In concomitanza con l’uscita del film, Crayola propone una linea di prodotti su licenza Minions in una soluzione espositiva chiavi in mano
Crayola presenta l’innovativa formula Ultra Clean Washable dei pennarelli: aiuta le mamme perchè è ultra lavabile sia dalla pelle sia dai tessuti in acqua fredda
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nuove e fresche fantasie e accessori, fornendo sempre nuove soluzioni di gioco per le più piccole e un marchio storico che rimane sinonimo di ricercatezza e qualità». E, infine, quali saranno le novità per Nattou? Quali risultati avete ottenuto nella Prima Infanzia? «Nel mondo della Prima Infanzia Nattou presenta nella prima parte dell’anno la nuova collezione Arthur&Louis, identificata nelle figure di un rinoceronte e giraffa dalle sfumature pastellate. Altre nuove collezioni seguiranno nella seconda parte dell’anno per apportare nuovi colori, soggetti e tipologie di prodotto». Saranno previste delle linee esclusive pensate per il Normal Trade? «Ty ha delle linee di prodotto dedicate solo al Normal Trade, e Corolle è un’esclusiva solo del canale tradizionale, mentre per Crayola, più che di prodotti, si parla di iniziative pensate per il dettaglio specializzato». Sono previste attività e campagne pensate in esclusiva per il Normal Trade? «Abbiamo sempre investito molto sul punto vendita con soluzioni espositive dedicate e nel corso del 2015 il supporto sarà incrementato con soluzioni espositive di “Kit Vetrine” per l’allestimento degli spazi Crayola e Ty. L’obiettivo è di creare vetrine ancora più impattanti per dare risalto sia al punto vendita sia alle linee di riferimento, creando un’ambientazione in grado di catturare l’attenzione e l’interesse del consumatore. Questa iniziativa va a integrare quella dei Laboratori Creativi tematizzati che offriamo ai nostri clienti per dare supporto al punto vendi-
Da sempre investiamo in modo importante sui punti vendita con soluzioni espositive dedicate
COROLLE
Il marchio vedrà la gamma parzialmente rinnovarsi con nuove fantasie e accessori per offrire sempre nuove soluzioni di gioco
MULTIPRINT
Il punto di forza del brand Multiprint è il grande parco licenze e presenterà per il 2015 una ricca offerta, tra cui Paw Patrol
ta creando un area attività e ai consumatori di provare con mano i nostri prodotti». Quali sono le principali problematiche da affrontare? «Sicuramente l’indebolimento dell’euro sul dollaro e conseguente aumento di listini che arriva in un momento in cui l’economia è ancora un po’ traballante. Bisognerà, quindi, vedere come reagirà il consumatore di fronte a questi cambiamenti». Quale opinione sulla situazione della distribuzione in Italia? «Questi anni hanno operato una forte selezione naturale e i player rimasti sul mercato sono sicuramente attrezzati per far fronte alle sfide che il mercato presenta». Quali previsioni e progetti per il futuro per il 2015 di Binney&Smith? «Prevediamo una crescita significativa come B&S e che il marchio Crayola si stabilirà come uno dei principali player nel mercato dell’Art&Craft. Così anche Ty è destinata a raggiungere le prime posizioni nella sua categoria di riferimento. Corolle, come tutto quel mercato, vive momenti non facili, mentre siamo più positivi per Nattou le cui collezioni riscuotono un sempre maggior apprezzamento da parte dei consumatori. Multiprint si avvale della sua grande abilità di cavalcare i fenomeni del momento e un’offerta licenze sempre calda». O
NATTOU
Per la prima parte dell’anno Nattou propone la collezione Arthur&Luis. Nuovi soggetti arriveranno per la seconda parte del 2015
TY
Durante l’anno verranno introdotte numerose novità che andranno a incrementare le linee Beanie Boos e Beanies Babies
nuove tendenze
l’engagement
to interessante è che il retailer ha individuato un preciso target di riferimento, il londinese in viaggio, e ha trovato il modo per provare a ingaggiarlo offrendogli l’occasione di riempire un momento di vuoto con un’attività utile. A questo proposito, per rifarci al titolo di una sua pubblicazione, può spiegarci “Quel che le aziende non sanno”? Le aziende devono mettersi nei panni dei loro clienti. Può sembrare una cosa vecchia, ma non lo è, se si considera che significa rimettere in discussione tutto il proprio modello di business nella consapevolezza che occorre portare i propri contenuti e i propri approcci là dove il cliente va già spontaneamente e non provare a deviarne il comportamento. E questo vale soprattutto per le realtà piccole e medie, perché si tratta di un’operazione non impossibile, ma indubbiamente costosa e i cui risultati sono incerti e richiedono tempi lunghi. Quali sono, invece, le resistenze culturali e organizzative della distribuzione? La prima constatazione da fare è che sia la grande sia la piccola impresa possono avere barriere di natura organizzativa. Direi, anzi, che, paradossalmente, esse sono anche più complesse nelle realtà più grandi. A prescindere dal settore in cui opera, tutta la grande distribuzione è ancora organizzata per canali e silos. Anche se qualcosa sta cambiando e alcune insegne si stanno orientando verso una logica multicanale integrata che mette al centro il consumatore e l’insegna e fa interagire tra di loro i diversi canali in modo da sviluppare modelli di vendita articolati e diversificati che, ad esempio, contemplano tutte le possibili declinazioni dello “scegli e ritira”: prenoto e pago al ritiro in punto vendita; prenoto e pago e poi ritiro in negozio o, infine, prenoto, pago e mi faccio consegnare a casa. Per arrivare a ciò le prime domande da porsi sono: il mio sistema di incentivi e di strutture mi consente di fare questo? E i miei sistemi operativi? Capita molto spesso che la barriera più grande sia costituita proprio dal sistema informativo interno che è obsoleto, non è strutturato per far dialogare tra loro i sistemi degli acquisti, delle vendite e delle carte fedeltà. Nelle catene che si basano su un franchising di imprenditori capita spesso che i punti vendita abbiano visibilità esclusivamente del proprio ma-
NELL’ERA DEL COMMERCE
L’acquisto è ormai sempre più svincolato dal contesto e questo impone ad aziende e retailer di ripensare il proprio modello di business. Intervista ad Andrea Boaretto Head of Marketing Projects della School of Management del Politecnico di Milano
ulticanalità, omnicanalità, dato acquisito, così com’è assodato che il percorso di acquisto non può più essere chiaramente codificato. Tanto shopping ubiquo, l’e-commerce più l’oggetto è rilevante per l’individuo sul piano emotiche diventa un media, la migravo, più che economico – ad esempio, il giocattolo che vozione dall’e-commerce al comglio comprare è per mio figlio e desidero che lo renda felimerce, il negozio che non è più ce, oppure, è un regalo e voglio essere sicuro di fare bella né off line né on line, ma divenfigura – e tanto più questa stessa rilevanza porta a creare ta onnipresente …. Sono solpercorsi complessi nei quali la marca e il negozio possono tanto alcuni dei concetti di volta in volta utilizzati per dediventare importanti driver di scelta. Nel caso del punto scrivere l’impatto dirompente delle tecnologie mobili sul vendita però, la conditio sine qua non è che sappia semmondo del commercio. Al di là della terminologia, il dato pre essere all’altezza del suo ruolo di aiuto, indirizzadi fatto è che il progressivo svincolarsi dell’acquimento e competenza. E questo anche se c’è il risto dal contesto in cui avviene sta ponendo schio che il cliente, dopo la consulenza, deaziende e distribuzione nella condizione cida di acquistare altrove. di dover ripensare strategie e organizzaUna sfida non da poco, vista la varietà zione per costruire una nuova empatia di situazioni che fanno da sfondo…. con il cliente così da riuscire a inÈ un tema di motivazioni spazio/temgaggiarlo fino a portarlo a finalizzaporali. Pensiamo a due tipiche situaziore il proprio acquisto. Nel concreni di attesa: il consumatore che si trova to quali sono le leve su cui devoin aeroporto per un viaggio di piacere e no puntare e quali gli errori da eviquello che è in metropolitana. Nel pritare? Ne abbiamo parlato con Andrea Boaretto, Head of Marketing mo caso, si tratta di un momento pianificato e definito che vede la persoProjects della School of Managena alla ricerca di stimoli, nel secondo ment del Politecnico di Milano. di un tempo non pianificato e interstiSi parla di un passaggio dall’ecommerce al commerce. Di che ziale dove l’individuo può essere coinvolto soltanto con messaggi e informacosa si tratta esattamente? zioni immediatamente fruibili. Per caOggi il termine e-commerce anpire cosa significhi tutto questo in terdrebbe letto più come contrazione di everywhere commerce che di mini di commerce si può far riferimento al tanto spesso citato esempio di Teelectronic commerce. Ormai ogni Andrea Boaretto sco che, in occasione delle Olimpiadi situazione della nostra vita può diventare contesto di commerce, perché, da un lato, è vedi Londra, ha aperto un negozio virtuale interattivo nell’aeroporto di Gatwick. Scorrendo i prodotti su apposinuta meno la necessità di essere ancorati a un negozio fiti schermi e pannelli, i visitatori avevano la possibilità di sico e, dall’altro, non siamo più noi ad andare dal prodotordinare gli articoli di proprio interesse e programmare la to, ma, grazie alla diffusione di device come smartphone e tablet, è lui a venire da noi. La multicanalità è ormai un consegna in concomitanza con il proprio ritorno. L’aspet-
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di Marilena Del Fatti
Occorre portare i propri contenuti e approcci là dove il cliente va già spontaneamente
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ComuniCare le novità nell’era della multiCanalità
© brickrena/iStockpohoto/Thinkstock
I produttori di giocattoli investono molto in campagne tv. È ancora una scelta valida? La televisione continua ad avere un ruolo importante, specie in Italia. Chi vuole creare awarness, non può prescindere da un minimo di pressione televisiva. Prova ne sia che la maggior parte dei siti di e-commerce va in comunicazione televisiva. Se è vero che la televisione in-
nesca meccanismi di ricerca sulla Rete è anche certo che, da sola, non riesce a portare alla conversion. Non a caso nelle strategie di molte aziende la comunicazione televisiva va in abbinamento ad altre attività, da google alle mamme blog che sono una realtà molto importante, spe-
cie quando si toccano temi come quello della salute, e dell’intrattenimento del bambino. Occorre anche orchestrare una presenza sui social network, non tanto in chiave pubblicitaria quanto di contenuti. L’idea è quella di far parlare i consumatore e monitorarne le discussioni.
Qualcuno ha anche cominciato a dare i propri prodotti in prova, ad esempio, alle mamme blogger. Apparentemente niente di nuovo: marca ha sempre raccontato valori e storie. La differenza è che adesso le fa anche vivere e che l’utente può diventarne protagonista.
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nuove tendenze
gazzino perché le diverse realtà utilizzano sistemi informativi diversi. In molti casi manca anche una cultura alla progettazione delle interfacce. Il mondo della distribuzione è abituato a lavorare con i canali tradizionali: il punto vendita e il volantino o l’affissione o qualsiasi altro tipo di supporto stampato. Succede, così, che ci si limiti a prendere ciò che si faceva sulla stampa e a declinarlo, adattandolo agli altri canali. Con risultati davvero inadeguati a un paradigma di persone smart, abituate a interfacce dinamiche e interattive che cercano la modalità immersiva e che, quando pensano che una app o un sito non diano alcun valore aggiunto, li escludono in un attimo. Cosa dovrebbero fare, invece? L’era in cui il sito, il volantino e gli altri punti di contatto venivano usati tatticamente per portare il cliente in negozio è finita. Oggi occorre sviluppare una visione strategica nella quale l’interazione multicanale è funzionale a fornire la migliore esperienza all’utente. Di solito ci si “schianta” sul processo. E, se guardiamo Amazon che è il leader, notiamo che è proprio su questo che sta investendo per azzerare le paure del consumatore e offrirgli una migliore experience non tanto in termini di sito, quanto di affidabilità. Il concetto che deve passare è che qualsiasi cosa succeda Amazon c’è sempre e comunque. A livello di negozio fisico il retailer deve assicurarsi che il personale di contatto sappia trovare le giuste modalità di interazione con chi entra in negozio, sapendo che in genere si è già informato e ha già fatto parte della scelta. Il venditore bravo riesce molto spesso a coinvolgerlo e far scattare quell’effetto “wow” che apre la strada alla vendita. Tipicamente l’indipendente si scontra con una ridotta disponibilità di tempo, risorse umane e tecnologia. Come può ovviare a questi limiti? Per prima cosa deve cominciare a concepirsi non più come punto vendita, ma come brand che agisce in maniera multicanale e deve trasformarsi in imprenditore
che si muove in un contesto multicanale. Deve capire quale esperienza vuole erogare, quali sono i processi e qual è la customer journey dei suoi clienti. Non solo quelli che vengono nel negozio – che comunque vanno gestiti nella consapevolezza che non sempre si avrà una vendita perché per loro si è solo uno degli enne punti di contatto – ma anche quelli da intercettare e ingaggiare prima che si presentino nel punto vendita. Si tratta di un salto culturale e di modello di business non banale che nasce dal fatto che, ormai, non esiste più il canale pivotale e che lo stesso punto vendita non è più il canale intorno a cui ruota tutto. Il che significa adottare nuove strategie e, ancor prima, impegnarsi per capire come usare in modo creativo e profittevole le tecnologie. Come ha fatto un imprenditore napoletano che, a quanto mi hanno riferito, si è inventato lo “sconto sms” riservato esclusivamente ai clienti che hanno ricevuto un certo messaggio. Gli è stato sufficiente esporre nei propri punti vendita dei cartelli in cui spiegava la dinamica di questa promo per reclutare un gran numero di persone che si sono iscritte al suo database. Un esempio semplice, ma efficace di fidelizzazione. L’altro tema è che il negozio indipendente non è sempre in grado di strutturarsi per gestire un proprio sito di e-commerce e gli è praticamente impossibile reggere il confronto con colossi come Amazon o eBay. Proprio per questo molti decidono di approdare sul loro marketplace, nella consapevolezza che così avranno accesso a mondi altrimenti irraggiungibili. Un suggerimento da dare a chi decide di mettersi su questa strada è di evitare di mettere tutto l’assortimento disponibile e di limitarsi a proporre qualche prodotto civetta in modo da farsi conoscere e trovare clienti che altrimenti non intercetterebbe mai. Chiudo dicendo che in questo mondo non c’è la migliore soluzione, occorre imparare a sbagliare consapevolmente essendo pronti a reinventarsi quando necessario. ●
Bisogna sviluppare un’interazione multicanale funzionale a fornire la migliore esperienza all’utente
la pagina su FaCebook? da sola non basta
In un’ottica di total experience, fanno bene i negozi che rinunciano a un proprio sito e aprono soltanto una pagina su Facebook? Il Facebook commerce non è una novità. Il problema è che su Facebook il negozio non è “a casa propria” e gli utenti non sono suoi. E, quindi, se consideriamo che si tratta comunque di andare su terze parti e se partiamo dal concetto che è meglio non tentare di deviare
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i comportamenti del consumatore, è senz’altro più produttivo puntare su soluzioni come il marketplace. L’indipendente che apre una pagina su Facebook è conosciuto sul territorio in cui opera, ma deve sapere che se vuole attirare nuove persone deve prepararsi a sostenere la sua
fan page con della pubblicità, perché in genere soltanto il 10% dei fan legge quello che pubblica. E i suoi contenuti devono “spaccare”. La differenza è che su Facebook si va per vari motivi, mentre chi approda su un marketplace è già alla ricerca del prodotto. E questo, nonostante
sia innegabile una maggiore sensibilità al fattore prezzo, assicura ritorni più certi e immediati. Forse è preferibile ragionare sulla base di un’analisi costi/benefici più ampia e di un progetto costruito con l’obiettivo di entrare per davvero nella top of mind dei potenziali clienti.
Fiere
i è conclusa con successo l’edizione 2015 della Toy Fair di New York: ne abbiamo parlato con Marian Bossard, Senior Vice President e Global Market Events di Toy Industry Association. Intanto è già in preparazione la kermesse per il prossimo anno: l’industria mondiale del Giocattolo si incontrerà alla 113esima edizione della North America International Toy Fair, che si terrà da sabato 13 a martedì 16 febbraio 2016 al Jacob K. Javits Convention Center di New York. Quali sono stati gli esiti della Toy Fair edizione 2015? L’edizione numero 112 della North American International Toy Fair si è rivelata il mercato del Giocattolo più vasto che si sia mai tenuto nell’emisfero occidentale. Toy Fair 2015 è cresciuta sia come dimensioni sia come portata, vantando uno spazio espositivo da record di ben 39.140 metri quadri, traboccante di centinaia di migliaia di giocattoli e giochi nuovissimi, educativi e all’avanguardia. I 1.064 produttori, importatori, distributori e agenMarian ti di vendita presenti a quest’edizione dell’expo hanno riferito che, negli stand, il flusso di visitatori è stato intenso per tutte e quattro le giornate dell’evento e molte aziende hanno avviato nuovi
Products, e di altri dirigenti impegnati a scovare nuove tendenze e stipulare accordi di licensing con i produttori di giocattoli. L’expo ha anche registrato con soddisfazione un incremento del 4% nelle presenze di giornalisti da tutto il mondo, con un totale di 1.033 membri dei media internazionali presenti sul posto per informare sui prodotti innovativi e stimolanti e sulle tendenze principali nei giocattoli del 2015. Insomma, la Toy Fair 2015 brulicava di animazione, mentre gli addetti si accaparravano nuovi contratti, assistevano a seminari educativi e informativi, e visionavano i giochi e giocattoli più nuovi e accattivanti dell’anno». Quali sono, quest’anno, i dati relativi alle presenze all’expo? «Le corsie della Toy Fair traboccavano di responsabili per gli acquisti intenti a scovare, tra i giocattoli proposti, il prodotto che otterrà più successo. Hanno partecipato all’expo più di 9.000 compratori, sia per il mercato di massa sia per quello specializzato, in rappresentanza di circa 5.000 singoli punti vendita di tutto il mondo. In questo senso, i primi cinque Paesi in termini di presenze sono staBossard ti Canada, Gran Bretagna, Messico, Giappone e Hong Kong; inoltre abbiamo avuto per la prima volta compratori che provenivano da siti lontani come le Isole Marianne Settentrionali, Saint-
Anche quest’anno abbiamo registrato una crescita che ha superato i confini internazionali
L’edizione 2015 della Toy Fair di New York ha proposto uno spazio espositivo di ben 39.140 metri quadrati
SAPER AFFRONTARE
Il mercato gloBale Ecco le riflessioni e le nuove sfide per il Giocattolo emerse dall’ultima edizione della Toy Fair di New York: la parola a Marian Bossard, Senior Vice President e Global Market Events di Toy Industry Association di Silvia Balduzzi Pierre e Miquelon e Sri Lanka. Di fatto, abbiamo sentito dire che i responsabili degli acquisti hanno molto apprezzato la Toy Fair e hanno riconosciuto con entusiasmo l’alto livello di innovazione evidente in tutta l’esposizione. Grazie alla partecipazione di grandi e piccole aziende provenienti da ogni angolo del mondo - tra cui 204 presenti per la prima volta -
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contatti con compratori ansiosi di espandersi in nuovi settori e di diversificare la merce esposta sugli scaffali dei loro punti vendita. Abbiamo visto con entusiasmo un notevole incremento dei licenziatari (+4%), con la presenza dei responsabili di settore di 20th Century Fox, Disney Consumer Products, Dreamworks Animation, Nickelodeon, Warner Brothers Consumer
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Fiere
La kermesse ha visto un aumento del 4% della presenza dei licenziatari
I buyer che hanno partecipato alla Toy Fair sono stati oltre 9 mila, in rappresentanza di 5 mila singoli punti vendita
i rivenditori al dettaglio hanno avuto accesso a una quantità di nuovi e interessanti contatti commerciali e linee di prodotti». Cos’è emerso dagli incontri della Digital Kids Conference? «Per noi è stato un onore che, per il quinto anno consecutivo, la Digital Kids Conference abbia condiviso la sede della Toy Fair. L’evento è stato un comple-
mento perfetto alle attività che contornano la fiera e ha offerto ai produttori di giocattoli e ai professionisti dei media digitali un’occasione importante per dibattere su come le innovazioni tecnologiche continuino a influenzare il modo di giocare dei bambini di oggi. I relatori e presentatori che sono intervenuti alla Digital Kids Conference hanno parlato di metodi innovativi atti non solo a catturare l’attenzione dei nostri
le sette tendenze dominanti del 2015 viste da toy industry assoCiation “MAKER MOVEMENT”, IL FAI-DA-TE DEI GIOCATTOLI Il trend punta i riflettori su giocattoli che consentono ai bambini di costruire e inventare oggetti per loro unici. Questi oggetti con cui giocare stimolano nel bambino un senso di possesso e orgoglio; inoltre lo aiutano a sviluppare mediante il gioco importanti capacità cognitive e fisiche. Secondo i dati 2014 registrati nei punti vendita da NDP, le categorie dei set per costruzioni e per produrre arte e artigianato hanno aumentato le vendite rispettivamente del 13% e del 3%, dimostrando così che ai bambini piace creare strutture, design e invenzioni interessanti, oltre a ideare altri tipi di progetti che li distingua-
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no dagli altri e mettano in risalto il loro personale talento. Comprende: set da costruzioni, giochi programmabili e creati dall’utente; giochi per cucinare oppure a tema culinario; kit per il design e per le produzioni artigianali e artistiche; giocattoli per fare musica e teatro, o per truccarsi e acconciarsi i capelli. GIOCO LIBERO E SENZA REGOLE Giocattoli e giochi senza finalità e regole specifiche aiutano a sviluppare la creatività, a scoprire le proprie risorse e la propria capacità di risolvere problemi, permettendo al bambino di esplorare il suo modo di giocare, in base alle sue capacità e ai suoi interessi.
Visto che, al giorno d’oggi, molti bambini hanno una vita troppo strutturata, il gioco aperto e senza regole gli fornisce un’occasione per rilassarsi, divertirsi e godersi il fatto di essere piccoli e liberi da prescrizioni o restrizioni. Comprende: giochi tradizionali e classici (biglie, set per giocare, automobiline, bolle di sapone, bambole, palle e palloni, blocchetti per costruzioni, pupazzi, giochi da fare all’aperto); giochi per creare arte o oggetti (pongo, colori da dita, pastelli, gessetti); giocattoli innovativi (robot programmabili, animaletti elettronici, giocattoli telecomandati). PAZZI PER IL MINI Il trend Pazzi per il Mini spazia
dai giocattoli venduti in piccole confezioni alle versioni in miniatura di linee di prodotti di successo già esistenti. Questi giocattoli offrono grandi possibilità di gioco a basso prezzo, cosa che li rende accessibili alle famiglie e ne fa un articolo ideale per i regalini da fare alle feste di compleanno e per la calza della Befana. Sono anche perfetti come giocattoli da portare con sé in viaggio e sono facili da riporre. Comprende: giocattoli da regalare, versioni in miniatura di linee di prodotti già esistenti e giocattoli da collezione. GIOCARE “SMART” Giocare “Smart” si riferisce ai sempre più numerosi giocatto-
“nativi digitali” ma anche a coinvolgerli in modo significativo attraverso esperienze di gioco di alta qualità, temi di importanza vitale per chi opera nel settore del giocattolo». Quali sono le property di maggior successo negli Stati Uniti? «Secondo NPD, nel 2014 i giocattoli legati a licenze hanno visto un incremento del 7%. Naturalmente, in termini di licensing, l’evento più importante dell’anno scorso è stato Frozen di Disney, con vendite che hanno superato i 550 milioni di dollari. Altre licenze di successo sono state Barbie, le Tartarughe Ninja, le Principesse Disney, Nerf, Guerre Stellari, Hot Wheels, Lego City, Little Tikes e Monster High». In che direzione si sta dirigendo il mercato del Giocattolo? «Nel 2014, il mercato del giocattolo USA è cresciuto del 4%, dato che riflette l’incredibile innovazione che si sta verificando nel nostro settore d’industria. A giudicare dai prodotti creativi e all’ultimo grido che si sono visti alla Toy Fair 2015, per l’anno a venire non possiamo aspettarci che sviluppi positivi. Continuiamo inoltre a rilevare una crescita che supera i confini internazionali, perciò capire come affrontare il mercato globale sarà sempre più importante per i professionisti
li educativi e di supporto allo studio che si trovano sul mercato. Include giocattoli innovativi che insegnano ai bambini le Scienze, la Tecnologia, l’Elaborazione di progetti, l’Arte e la Matematica anche noti con l’acronimo STEAM - una tendenza che TIA ha identificato per la prima volta lo scorso anno - così come attività e giochi classici che promuovono lo sviluppo di capacità cognitive e sociali. Comprende: giochi classici a risvolto educativo; giocattoli per l’apprendimento destinati a prima infanzia ed età prescolare; sofisticati kit per le scienze e la progettazione che insegnano codici e concetti matematici avanzati; libri che propongono attività e giochi da tavolo educativi che fanno conoscere lingue e culture; giochi che stimolano il
Nel 2014 il mercato del Giocattolo Usa, secondo NPD, è cresciuto del 4% del giocattolo. Tenendo in considerazione proprio questo, nel corso della Toy Fair 2015 TIA ha indetto sessioni informative sull’espansione del mercato globale, presentando i risultati di alcune ricerche al fine di aiutare le aziende a introdurre o incrementare le proprie attività di vendita all’interno di Australia, Messico e Stati Uniti. La documentazione relativa ai diversi paesi è disponibile per tutti i membri di TIA». ●
coinvolgimento e l’insegnamento di genitori e insegnanti. IN FONDO AL MARE I giochi a tema acquatico, o che prevedono il giocare con l’acqua, stanno prendendo piede in diverse categorie tra cui bambole, giochi da tavola, oggetti da collezione, giochi da fare all’aperto e altri. Alcuni sono educativi e istruiscono i bambini sulla vita subacquea, altri sono semplicemente uno schizzo di fantasia. Comprende: giocattoli per il bagnetto, barchette, pistole ad acqua, pupazzi da portare al mare; articoli a tema acquatico (per esempio sirene e altri pupazzi di animali marini, decorazioni per le camerette, giochi, oggetti da costruire...); attività educative che illustrano la vita marina, e altro.
TECNOLOGIA AL TOP L’industria del giocattolo continua ad attingere alle nuove tecnologie per creare giocattoli della massima modernità e giochi elettronici in grado di attrarre l’attenzione dei ragazzi appassionati di questo settore. Molti di questi giocattoli a tecnologia avanzata prevedono modelli di gioco liberi o tradizionali in grado di coinvolgere appieno i piccoli utenti, che esplorano così mondi virtuali o nuove tecnologie. Alcuni dei più recenti giocattoli elettronici permettono inoltre al bambino di controllare il gioco e adattarlo alle sue esigenze e ai suoi desideri, dando vita a esperienze di gioco coinvolgenti e istruttive. Comprende: robot e pupazzi elettronici; giochi telecomandati che interagiscono
con smartphone; apps che permettono ai bambini di utilizzare giocattoli fisici in modi nuovi e differenti; smart tablet per la prima infanzia; realtà aumentata; attrezzature interattive da indossare. L’ALBA DEI DINOSAURI Il 2015 significa l’Alba dei Dinosauri, in buona parte spinta dall’uscita del film Jurassic World, prevista per la prossima estate. Aspettatevi di vedere sugli scaffali dei negozi un’invasione di giocattoli sul tema “sauri e affini”, pronti a catturare i bambini di tutte le età.Comprende: libri sui dinosauri, pupazzi e simpatici personaggi che catturano l’immaginazione e dei più piccini; giocattoli basati su licenze; giochi educativi e scientifici per i più grandi.
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Focus
La nostra forza
è il servizio
Insieme al Made in Italy questa è la leva che ha consentito a Dino Bikes di differenziarsi e restare competitiva anche dopo l’arrivo dei prodotti d’importazione sul mercato italiano. Come ci spiega il suo presidente, Valerio Leone di Marilena Del Fatti
azienda piemontese guarda al 2015 con ottimismo e si appresta ad affrontare i mesi primaverili, che di solito coincidono con un picco di stagionalità, forte dei positivi riscontri ottenuti nei primi mesi dell’anno e in occasione dell’ultima edizione di Spielwarenmesse di Norimberga e, ancor prima, dei buoni risultati ottenuti nel 2014. Ne abbiamo parlato con il presidente Valerio Leone. Il servizio è uno dei pilastri della vostra strategia. Quali sono le ragioni che vi hanno convinto a puntare su questo approccio al mercato? Dino Bikes ha sempre avuto un occhio di riguardo verso il servizio, la qualità e lo stile dei nostri prodotti. Crediamo che, a lungo termine, sia la strategia vincente. Quando la Cina, a metà anni 90, ha aperto le porte e ha cominciato a invadere i mercati del mondo con i suoi prodotti, i prezzi sono crollati e chi, come noi, produceva in Italia si è trovato spiazzato. Le vendite sono crollate e si doveva quindi agire in modo diverso. Appurato che combattere con i prezzi era impossibile, abbiamo capito che si doveva puntare su qualità, servizio e stile e abbiamo, quindi, rafforzato questi aspetti. Quale tra i servizi offerti al Normal Trade considera più qualificante? Metterei allo stesso piano la qualità e la possibilità di ordinare quantitativi di prodotto limitati. La qualità, perché il Normal Trade non può fare riparazioni e non può accollarsi l’onere di tenere in casa dei ricambi. Questo canale deve offrire al suo cliente un prodotto che dia problemi solo molto raramente e quando malauguratamente questo succede,
siamo noi ad occuparcene, inviando direttamente al consumatore il ricambio. In questo modo il negoziante non si deve preoccupare di nulla. Considero altrettanto importante offrire la possibilità di acquistare solo e soltanto le quantità necessarie, in modo da evitare al Normal Trade di sostenere i costi extra del magazzino. In che modo il fatto di avere la produzione in Italia, rappresenta un vantaggio anche in termini di servizio offerto? Un servizio efficiente si può avere solamente se la produzione è fatta totalmente in Italia, almeno per quanto riguarda la bicicletta. Abbiamo un magazzino prodotto finito con circa 40.000 pezzi e disponiamo di un altro magazzino con circa 180.000 telai grezzi. Tutto questo ci permette di produrre sia materiale standard come da nostro catalogo, sia un prodotto personalizzato senza far attendere il cliente sei mesi, come invece avviene quando il prodotto è fabbricato in Oriente. I nostri tempi sono decisamente più brevi e questo consente al cliente di organizzarsi al meglio e con costi contenuti. Questa politica di attenzione al cliente retailer è stata premiante? Certamente. Il cliente è sempre alla ricerca del prezzo migliore. E questo è normale. Però, vuole anche avere la garanzia che il prodotto sia di qualità, venga spedito nei tempi giusti e che ci sia un servizio post-vendita efficiente. In altre parole, vuole acquistare un prodotto e non un problema. Ci sono novità in tema di servizio che vuole anticiparci? Novità vere e proprie no. A parte la continua ricerca per migliorare il servizio attuale, seppure già molto buono. ●
Abbiamo capito che il cliente acquista un prodotto e non un problema e abbiamo lavorato per soddisfarlo
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Marketing
QpreSente uerCetti?
Importanti lanci e attività in store per chiudere l’anno con una crescita a doppia cifra. Ce ne parla Alberto Quercetti, Direzione Marketing e R&D di Daniela Sapone
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l Con il gioco di costruzioni tubolari TuboSystem saranno personalizzati corner e vetrine
Tra i lanci 2015 anche Georello Junior, ingranaggi rotanti per la prima infanzia
L’offerta di Pixel Photo sarà completata con una proposta a 4 a una a 16 tavolette
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anci importanti e una presenza sempre più capillare negli store. È questa la strategia di Quercetti per il secondo semestre di un anno, il 2015, che l’azienda prevede di chiudere con una crescita a doppia cifra, in Italia e all’estero. Ne abbiamo parlato con Alberto Quercetti, Direzione Marketing e R&D. Che anno è stato il 2014? E cosa prevedete per l’anno in corso? Il 2014 ha subito un andamento altalenante ma si è chiuso con segni positivi, a conti fatti il sell out è rimasto stabile. Come sempre hanno ben performato la linea di “Costruzioni per biglie”, con i prodotti Migoga e Skyrail, e i classici Chiodini. Grande successo anche per le novità Pixel Art. Consapevoli della necessità di moltiplicare lo sforzo e le risorse per contrastare un mercato sempre più prudente e in continua evoluzione, prevediamo di chiudere con il segno più anche il 2015: ci aspettiamo una crescita a due cifre sia sul mercato interno sia su quelli internazionali. Per raggiungere tali risultati abbiamo in programma numerose novità in catalogo. Ci anticipi qualcosa ... Presenteremo una nuova Pista per Biglie per la prima infanzia dal design curato e dalla palette colori moderna, Migoga Junior; lanceremo il Georello Junior, proposta prima infanzia per un nostro classico sempre amato dai bambini: gli ingranaggi rotanti; e
completeremo l’offerta della linea Pixel Photo con una proposta a 4 e una a ben 16 tavolette. Con quali attività di comunicazione supporterete i lanci e porterete avanti la vostra strategia? Abbiamo in programma una presenza più capillare negli store con operazioni di marketing finalizzate alla dimostrazione dei prodotti; ci saranno anche allestimenti con il nostro Tube System, gioco di costruzioni tubolari che si presta benissimo a personalizzare corner e vetrine. Come supporterete il Normal Trade? Abbiamo pensato soprattutto a iniziative in store che evidenzino le potenzialità di vendita dei nostri prodotti. Il Normal Trade ha esigenze diverse dalla grande distribuzione e noi per mantenere separati i canali proponiamo formati diversi, questo impedisce l’interferenza sul piano dei prodotti e delle offerte. In che modo vi rivolgerete, quindi, alla grande distribuzione? Sono previsti allestimenti di referenze ad hoc, con battuta di cassa contenuta, soprattutto con licenze Walt Disney. Quali consigli dareste al Normal Trade per ottimizzare le vendite? Consigliamo di dare un servizio alla clientela: informarli sulle caratteristiche del prodotto, sull’utilità del gioco e soprattutto evidenziare e valorizzare sempre di più il made in Italy, quello vero. ●
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Strategie
logo e mostrando loro i benefici derivanti dal mondo del gioco di società. Quali sono questi vantaggi? Quello dei giochi da tavolo è un mondo che richiede investimento di tempo, più che di risorse, ma che porta a straordinari vantaggi per il dettagliante. Innanzitutto perché permette di instaurare un rapporto diretto con il cliente: i giochi vanno conosciuti e spiegati, bisogna saper consigliare l’acquisto. Ma questo porta a una fidelizzazione immediata, poiché in realtà ciò che avviene non è una semplice vendita ma il trasferimento di emozioni positive. Quindi bisogna considerare l’assenza di stagionalità tipica del mercato italiano del gioco/giocattolo. Chi gioca ai giochi da tavolo lo fa tutto l’anno, sotto l’ombrellone in spiaggia, in gita in montagna, o a casa con gli amici. Si tratta quindi di una vendita costante, che non interessa solo i bambini, ma che accompagna tutta la famiglia nel corso della vita intera. Quali saranno i prodotti in focus nei prossimi mesi? Per il 2015 abbiamo diverse novità: alcune sono già arrivate, come l’atteso Loony Quest; altre stanno per arrivare, come Five Tribes, Abraca…boh! ed Elysium. Ci sarà poi il ritorno di un grande classico nella versione italiana: Alhambra, gioco per tutta la famiglia sulla linea di Ticket to Ride. Infine forse la perla più preziosa: Assalto Imperiale, un gioco di miniature basato su Star Wars che sta riscuotendo un grande successo nella sua versione inglese e che debutterà a giugno con l’edizione italiana. Come ne sarà supportato il lancio a livello di Comunicazione & Marketing? Il nostro modello di Marketing & Comunicazione può essere riassunto con un solo termine: dimostrazioni. L’idea è di portare il maggior numero di persone a provare i nostri giochi. Questo può avvenire nelle fiere di settore, in quelle non direttamente legate al mondo del giocattolo, in eventi organizzati ad hoc nei negozi, ma anche in eventi estemporanei. Sono sempre di più i dettaglianti che ci chiedono supporto nella creazione di un evento Asterion. La dimostrazione dei giochi ha un enorme successo e porta quasi sempre all’acquisto, anche se magari non immediato. Quali sono i vostri obiettivi per l’anno in corso? L’obiettivo principale dal punto di vista commerciale è molto semplice: raddoppiare le ven-
dite del nostro titolo di punta, ovvero Dobble. L’anno scorso sono stati venduti più di 21.000 pezzi senza alcuna forma di pubblicità mediatica ma con il solo effetto passaparola generato dalle attività dimostrative. Quest’anno, grazie anche alla fusione con Asmodee, intendiamo intensificare questi sforzi per raggiungere ancora più pubblico e arrivare alla vendita di 40.000 Dobble. Crediamo che il potenziale di questo gioco sia enorme e ci sia davvero tanto spazio di crescita. L’obiettivo secondario è raggiungere molti più clienti. A questo scopo stiamo ampliando la nostra rete di agenti sul territorio italiano. Infine dobbiamo completare il processo di crescita interna. Abbiamo assunto due persone dall’inizio dell’anno e stiamo preparando il terreno a un secondo ampliamento di personale nei prossimi sei mesi. Avete dei consigli da dare al Normal Trade? Certamente: innanzitutto buttarsi a capofitto sui giochi da tavolo e questo per i vantaggi già citati legati a questa tipologia di prodotto. L’altro consiglio è di fare attività in negozio, portando i clienti a provare i giochi e a vivere il negozio stesso che non deve più essere solo punto di raccolta, ma diventare elemento vivo e pulsante nella vita ludica delle famiglie. ●
Assenza di stagionalità, mercato ampio e vendita emozionale: ecco i punti di forza dei giochi da tavolo
GIOCHI (DA TAVOLO) ChE FANNO VINCERE
Massimo Bianchini e Luca Cattini, direttori nazionali di Asterion Press, spiegano la nuova dimensione assunta dalla realtà di Correggio dopo la fusione con i francesi di Asmodee Group di Daniela Sapone
er Asterion Press il 2015 è iniziato con una novità, e opportunità, davvero interessante. Il distributore di giochi da tavola e hobby gaming con sede a Correggio (Re) è entrato a far parte di Asmodee Group, uno dei principali editori e distributori di giochi internazionali, con sedi attive in Europa, negli Stati Uniti e in Cina. Se per i francesi tale operazione vuol dire avere un accesso diretto a uno dei più interessanti mercati in Europa, dove introdurre nuovi giochi e incrementare la diffusione e la conoscenza dei prodotti chiave, per la realtà italiana, reduce da anni di crescita costante, è l’occasione per approdare a una nuova dimensione, così come ci raccontano Massimo
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Bianchini e Luca Cattini, fondatori di Asterion Press e ora direttori nazionali della nuova realtà. Cosa succede per Asterion Press con la fusione con Asmodee Group? Il cambiamento più di rilievo per Asterion Press è quello di poter beneficiare di una maggiore disponibilità sul piano marketing. Dopo la grande crescita degli ultimi tre anni avevamo bisogno, per proseguire con il trend, di nuova linfa e una delle priorità di Asmodee Group è proprio quella di dare la giusta visibilità a una fascia di prodotti che ha un enorme potenziale tra il grande pubblico. Cambia qualcosa a livello distributivo? Cercheremo semplicemente di raggiungere più dettaglianti, convincendoli della validità del nostro cata-
Tra le novità 2015 di Asterion Press la più attesa è Assalto Imperiale, gioco di miniature basato su Star Wars, che debutterà a giugno con la versione italiana
Dobble è il titolo di punta del distributore di giochi di Correggio. Nel 2014 ne sono stati venduti 21mila pezzi, l’obiettivo 2015 è di arrivare a 40mila
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inchiesta
COSì CAMBIA il Giocattolo
l’avvIo del BusIness 2015
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La panoramica sui primi mesi del 2015 e le strategie messe in campo dai player dell’Industria per affrontare le sfide del mercato
© ivanastar/iStockphoto.com
di Silvia Balduzzi
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li operatori dell’Industria, che hanno scelto di intervenire in questa inchiesta, hanno spiegato quali siano state le performance registrate nei primi mesi del 2015. «Abbiamo confermato il trend positivo – spiega Carmen Garcia, direttore marketing di Hasbro Italy – continuando a crescere su tutti i fronti e con ogni brand. Solo nei primi due mesi dell’anno abbiamo registrato un +38%. E siamo solo all’inizio. L’obiettivo è incrementare ulteriormente gli investimenti pubblicitari in Tv e sul Web, focalizzandoci sui canali più in target con i nostri prodotti. In più, oltre a un fitto piano di eventi sul territorio e la partecipazione alle principali fiere di settore, rafforzeremo la nostra presenza nel punto vendita, con allestimenti realizzati ad hoc e dedicati alle linee di punta, franchise brand in primis. In più incentiveremo i nostri clienti con prodotti esclusivi e con interessanti promozioni al consumo supportate da veri e propri kit utili a comunicarle al meglio ai consumatori. Insomma, sosterremo i rivenditori con tutte le nostre forze, vogliamo essere i loro primi alleati supportandoli in ogni modo per incrementare le vendite». «La stagio-
Claudio Borella borella-l’orsomago
«Abbiamo messo in campo nuovi strumenti di marketing rivolti sia al negozio sia al consumatore finale»
tanto vero che la riduzione della natalità porta a concentrare molto più di prima le attenzioni dei genitori e degli altri responsabili di acquisto sui bimbi che ancora nascono». «L’inizio del 2015 – dice Cristina Balducci, marketing manager di Famosa Italia – è stato caratterizzato in generale da un avviamento lento. I clienti sono usciti da un Natale non facile e questo ha rallentato la partenza. Famosa sta puntando in particolare su Feber per l’estivo, su una forte attività su Pinypon a marzo e sulla Tv per Nenuco a maggio. Famosa punta molto sui propri brand (Nenuco, Pinypon, Nancy, Feber). Ciascuno verrà sostenuto nel corso dell’anno da attività al consumo e da attività forti nel punto vendita. Su Feber, inoltre, stiamo implementando delle aree promozionali che ci aiutino a evidenziare il prodotto e a esporlo al meglio. Oltre ai brand, Famosa investirà nel lancio di nuove licenze come Heidi, di cui siamo master toy, e sul lancio di prodotti in distribuzione che andranno a completare il nostro catalogo».
uno sguardo aI trend deI prImI mesI
T giacomo milani chicco
«La sfida oggi è proporre prodotti capaci di cogliere i bisogni emergenti, andando però incontro alle esigenze di budget»
alessandro sordi bestway
«La stagione di vendita 2015 è terminata con riscontri positivi. Non ci resta che attendere che estate sarà per poter valutare il sell out»
oy Store, inoltre, insieme ai fornitori ha cercato di individuare le tendenze che stanno caratterizzando l’andamento dell’anno. «Siamo partiti bene, in ulteriore incremento verso il 2104, grazie a un assortimento continuativo ben strutturato e una collezione “aria aperta” più ampia rispetto agli anni precedenti – racconta Stefano Colombo, direttore commerciale di Globo – Nel 2015 continueremo il percorso intrapreso negli ultimi due anni. Brandizzazione delle categorie più importanti, incremento dell’offerta Natale, aumento della “qualità” dell’assortimento e delle categorie merceologiche. A tutto questo aggiungiamo il nostro punto di forza storico: un eccellente rapporto qualità prezzo». «I primi mesi del 2015 – precisa Roberto Corbellini, marketing manager di Lego Italia – hanno confermato il trend positivo degli ultimi 9 anni, ancora una volta oltre le più rosee aspettative. Le novità di gennaio e l’assortimento continuo ci stanno dando grandi soddisfazioni al punto tale
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oy Store, in collaborazione con alcuni player dell’Industria, traccia una panoramica sull’andamento dei primi mesi del 2015 e illustra le strategie che i fornitori hanno scelto di mettere in campo con l’avvio dell’anno. Ma non solo. Toy Store pone anche una riflessione su quali siano le principali problematiche da affrontare nel mercato del Giocattolo: uno spunto da cui ripartire per migliorare il Toy, sempre insieme al Normal Trade.
ne di vendita 2015 è terminata con riscontri positivi – aggiunge Alessandro Sordi, export area manager di Bestway – Non ci resta che attendere che estate sarà per poter valutare il sell out». «L’inizio del 2015 indica che non c’è stata ancora un’inversione di tendenza nella situazione economica generale del Paese, anche l’andamento demografico continua a proporre grandi sfide all’industria del Giocattolo, tuttavia siamo convinti che il mercato sia fertile per quei brand capaci di innovare – precisa Giacomo Milani, Responsabile Marketing e Trade Marketing Giochi Chicco Italia – Si rivela fondamentale reagire alla contrazione dei consumi con prodotti sempre più attuali e interessanti: idee capaci di cogliere bisogni e gusti emergenti in modo rilevante per la vita quotidiana dei nostri consumatori, andando incontro alle loro esigenze di budget senza però rinunciare a proporre un valore aggiunto per il quale spendere qualcosa in più. Questa è la sfida oggi. Se è vero che il bilancio familiare deve fare i conti con tante necessità e in moltissimi casi si è ridotto rispetto a un tempo, è altret-
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Il mercato continua a essere fertile per quei brand capaci di innovare tamento della gamma già presente sui punti vendita. Quindi un buon inizio, ma dobbiamo tenere alta l’attenzione e l’impegno per raggiungere l’obiettivo che ci siamo dati per il 2015. Le strategie per quest’anno? Una selezione di prodotto molto attenta con focus sugli item con una maggiore componente tecnologica, l’acquisizione di alcune licenze che dovrebbero avere importanti risultati nel 2015 con la creazione di collezioni dedicate a questi brand
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Cristina balduCCi famosa
«Puntiamo molto sui nostri brand. Ciascuno verrà sostenuto nel corso dell’anno da attività al consumo e da attività forti nel punto vendita»
stefano colombo e mirate a coprire tutte le fasce di età. Incrementeremo il posizionamento e la presenza di alcune distribuzioni che dal 2013 ad oggi sono cresciute con valori a due cifre anno su anno. Completa il nostro programma 2015 l’imminente partenza del già citato B2B e B2C che ci permetterà di affiancare i nostri clienti con un supporto informatico importante e con un magazzino online in grado di soddisfare le loro richieste con tempi di evasione di 48 ore dal ricevimento degli ordini». «La crescita fatta registrare nel 2014 si conferma anche nei primi mesi del 2015 – sottolinea Luigi Carillo, Commercial Manager di Playmobil Italia – Generare sell out è il nostro primo obiettivo. Esserci riusciti nel Natale appena concluso ci ha permesso di partire nel 2015 con ottimi incrementi». «L’inizio dell’anno è stato per noi buono finora soprattutto nei comparti puzzle, puzzle 3D e giochi in scatola grazie a innovazioni di prodotto e promozioni taylor made – aggiunge Francesco Bracone, General Manager di Ravensburger Italia – Le strategie per il 2015? Continueremo a investire sulle nostre linee di prodotto strategiche: Puzzle 3D Building (che hanno confermato il loro successo nel 2014), Tiptoi; inoltre
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da portare una crescita su un 2014 che aveva visto in questi mesi l’uscita nelle sale del primo film targato Lego. L’obiettivo nel 2015 è continuare a offrire un’esperienza di gioco premium ai bambini e alle bambine dall’età prescolare in su. Per raggiungere questo scopo, punteremo a cogliere tutte le più importanti occasioni d’acquisto e avremo grandi novità di prodotto continuando a consolidare lo “zoccolo duro” del portafoglio, cavalcando i fenomeni caldi del momento e sperimentando nuove forme di comunicazione per un impatto sul business sempre più efficace. Molte novità sono già arrivate sul mercato e molte altre arriveranno nel corso dell’anno». «L’inizio dell’anno – aggiunge Mario Barbagallo, Direttore Commerciale Business Unit Toys & Stationary di MT Distribution – si è presentato in maniera abbastanza positiva, molte delle catene a cui somministriamo i nostri prodotti, distribuiti e nativi, hanno fatto buone vendite e quindi i riassortimenti ci sono arrivati già dopo l’Epifania. Anche la strategia adottata di proporre un ampio portafoglio di prodotti di facile inserimento già a inizio anno è stata vincente, ci ha infatti consentito di referenziare molti nuovi item a comple-
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«Brandizzazione delle categorie più importanti, incremento dell’offerta Natale, aumento qualità e categorie merceologiche: nel 2015 continueremo con le azioni intraprese»
carmen garcia hasbro italy
«Allestimenti, prodotti esclusivi e promozioni al consumo: sosterremo i rivenditori con tutte le nostre forze per incrementare le vendite»
inchiesta
un’analIsI delle strategIe 2015
I stefano galli imc toys italia
«Miriamo a presentare la nostra collezione al mercato italiano e promuovere i nostri prodotti di punta attraverso la comunicazione televisiva»
player dell’Industria sono intervenuti anche per quanto riguarda le strategie studiate e che hanno scelto di mettere in capo per affrontare quest’anno con soddisfazione. «L’anno è partito piuttosto bene – spiega Claudio Borella, amministratore unico di Borella-L’Orsomago – Per il 2015 abbiamo messo in campo nuovi strumenti di marketing rivolti sia al negozio sia al consumatore finale». «La linea strategica del 2015 è molto chiara – aggiunge Flavio Di Maio, Marketing Manager - Brand Activation Lead di Mattel Italy – vogliamo focalizzarci. Questo è vero a livello di brand: incrementiamo in maniera importante gli sforzi su Barbie, MH, Fisher Price Core, Thomas, Max Steel e al lancio Boomco. Ma è vero anche a livello di prodotti. Senza poter anticipare troppo, prevediamo nella seconda parte dell’anno un importante serie di iniziative intorno a 12 Prodotti Stella. Oltre a questo, il
roberto corbellini lego italia
«Avremo grandi novità di prodotto, punteremo a tutte le più importanti occasioni d’acquisto e sperimenteremo nuove forme di comunicazione»
flavio di maio mattel italy
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«Vogliamo focalizzarci a livello di brand, con sforzi su Barbie, MH, Fisher Price Core, Thomas, Max Steel e Boomco, ma anche di prodotto»
2015 sarà il grande anno di Mega. Durante questi primi mesi stiamo ancora lavorando a livello di integrazione organizzativa, ma la seconda parte dell’anno ci vedrà protagonisti con investimenti tre volte superiori rispetto al 2014». «Per quanto riguarda le strategie per quest’anno – dice Stefano Galli, Sales Director di Imc Toys Italia – miriamo a presentare la collezione Imc
Una delle principali sfide da affrontare è quella storica della stagionalità Toys al mercato italiano e promuovere i nostri prodotti di punta attraverso la comunicazione televisiva». «Il 2015 è iniziato molto bene – aggiunge Pierluigi Drocco, direttore vendite di Mondo – Abbiamo riscontrato molto interesse per le linee di Mondomotors, sia per i prodotti statici sia per quelli dinamici, la nuova linea di elicotteri e droni Ultradrone, e i prodotti su licenza Minions e gli articoli outdoor su licenza Frozen. Le strategie per il 2015? Punteremo sulla licenza Minions (sia per l’estivo che per il Natale), la linea dei droni, la gamma di R\C a licenza Hot Wheels, e tutti i prodotti brandizzati Frozen». «È ancora presto per poter raccogliere segnali positivi o negativi, abbiamo comunque registrato interesse verso i nostri nuovi prodotti – precisa Alberto Quercetti, Direttore Marketing e R&D di Quercetti – Il mercato cambia, cambiamo anche noi ad esempio per mantenere separati il mondo della GD da quello del Normal Trade proponiamo formati diversi ai due canali, questo impedisce l’interferenza sul piano dei prodotti e delle offerte, inoltre puntiamo sul Web che ci offre ottimi risultati. Per continuare nell’ambito dei prodotti, il nostro programma è ricco di novità e di sviluppo vedi Tube System e Pixel Photo, ma anche di restyling dei nostri clas-
mario barbagallo mt distribution
«La nostra strategia si basa su: selezione prodotto molto attenta, acquisizione di licenze e incremento di posizionamento e presenza di distribuzioni» sici: abbiamo presentato da poco Pixel Evo, il gioco dei chiodini rinnovato nel design, nei colori e nella funzionalità». «La nostra realtà è in crescita anche quest’anno – aggiunge Luca Ronchi, direttore commerciale di Rstoys – Per il 2015 punteremo su assortimento e punto prezzo centrati». Interviene sul tema anche Christoph Niederkofler, ad di Nici Italia: «Il 2015 è iniziato per noi con una netta ripresa, probabilmente anche grazie alle novità che abbiamo presentato. Le nuove linee Nicidoos e Ayumi sono state accolte molto bene dal mercato e i clienti ci trasmettono feedback positivi. A queste si affiancano inoltre le novità nelle linee tradizionali, come i Wild Friends e le bambole Nici Wonderland, considerate un punto vincente della nostra offerta. La nostra strategia principale per il 2015 è creare una forte partnership con i nostri rivenditori e fornire loro un supporto costante. La stretta collaborazione si concretizza anche nell’aiutarli in particolari situazioni, come nel caso in cui alcuni articoli non escano così facilmente». «Reclutare nuovi consumatori e puntare sul classico sono i due temi chiave della strategia Playmobil per il 2015. La prima par-
pierluigi drocco mondo
«Punteremo sulle licenze Minions, sulla linea dei droni, sulla gamma di RC a licenza Hot Wheels e su tutti i prodotti brandizzati Frozen»
cristoph nielderkofler nici italia
«La nostra strategia principale per il 2015 è creare una forte partnership con i nostri rivenditori e fornire loro un supporto costante»
te dell’anno è incentrata sui kit ‘Apri e Gioca’ come Scrigni Magici e Valigette e sulle Figures e gli Special Plus, prodotti dal punto prezzo medio-basso – aggiunge Luca Di Porto, Marketing Manager di Playmobil Italia – Il Natale vedrà invece protagonisti i grandi temi classici del mondo Playmobil: le linee evergreen sono, infatti, da sempre il cuore del nostro catalogo. Ovviamente non mancheranno novità che andranno ad allargare l’universo Playmobil come la linea Esploratori dell’Avventura e il Mondo delle Missioni Spaziali. Quest’anno – molto più dell’anno scorso – incontreremo i nostri consumatori con eventi, feste Playmobil e altre attività di coinvolgimento legate ai social e ci legheremo a quelli che sono i grandi eventi in calendario su Milano e non solo. Daremo seguito al progetto di trade marketing Playmobil 100 negozi continuando la decorazione dei punti vendita sul territorio e partiremo con un nuovo progetto che coinvolgerà le nostre cosiddette punte di diamante».
le prIncIpalI proBlematIche da aFFrontare
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oy Store, inoltre, si è confrontata con l’Industria del Giocattolo per tracciare una panoramica di quali siano le principali problematiche da affrontare nel mercato. «Non parlerei di vere e proprie minacce quanto piuttosto di aree “poco chiare” all’interno delle quali capire come muoversi – spiega Flavio Di Maio – Fra queste, le dinamiche dei consumi sempre più difficili da predire e analizzare fra integrazione col modo virtuale, voglia di personalizzazione da un parte, e gioco tradizionale, potere educativo e libertà d’immaginazione dall’altra. Il ruolo dell’e-commerce nei comportamenti dei responsabili d’acquisto: mera fonte d’informazione o canale completamente concorrente? Non tanto problematiche dunque, quanto aree di riflessioni sulle quali poi attuare specifiche azioni». «Una delle principali problematiche riguarda la concentrazione dei consumi nell’ultimo periodo a ridosso del Natale con indubbie ricadute sugli aspetti organizzativi di
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rafforzeremo le linee di prodotti creativi e la gamma puzzle bambino con forti novità».
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Inchiesta
clienti e fornitori – aggiunge Carmen Garcia – L’obiettivo di Hasbro è quello di contribuire alla destagionalizzazione del mercato con importanti lanci di prodotto anche nella prima parte dell’anno». «L’eccessiva stagionalità delle vendite e all’interno di questa la sempre più marcata concentrazione del sell-out in pochissimi giorni – aggiunge Stefano Galli – Il tema pagamenti e rischio credito sono altre problematiche di fronte alle quali le aziende sono sempre più sensibili». «Il problema – spiega Cristina Balducci principale rimane la grande capillarità del mercato del giocattolo nel nostro Paese, con le problematiche che questo comporta in termini di costi logistici e di raccolta del credito». «Le principali sfide sono la stagionalità, la dipendenza dai fenomeni, l’innovazione di prodotto e l’evoluzione dei consumatori – dice Roberto Corbellini – È un mercato estremamente stagionale con la maggior parte delle vendite concentrate nelle ultime settimane dell’anno con un conseguente aumento del rischio e incertezza sino all’ultimo. Le vendite sono influenzate dalle licenze forti e nuove, basti pensare all’impatto che i fenomeni Violetta, Peppa Pig o film di Super Eroi hanno avuto
I temi dei pagamenti e rischio credito sono sempre attuali per il Toy nel 2014. La difficoltà in questi casi sta nel riconoscerli in tempo per cavalcarli e nel trovare ogni anno la tendenza giusta. È un mercato “severo”, si sa i bambini sono schietti e sinceri, se il giocattolo non li soddisfa non c’è verso di farli giocare. È, quindi, molto importante aver successo nello sviluppare quei prodotti che meglio incontrano i desideri dei piccoli e incorporare nuovi trend (come quello tecnologico) in modo coerente all’esperienza di gioco.
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ALBERTO QUERCETTI QUERCETTI
«Il nostro programma è ricco di novità e di sviluppo, ma anche di restyling dei nostri classici»
FRANCESCO BRACONE Ciò è ancora più rilevante in un mercato con sempre più prodotti sostitutivi ai giocattoli tradizionali e in un contesto italiano dove la spesa pro capite per i bambini è tra le più basse in Europa». «C’è un fattore culturale su cui bisogna lavorare per rinforzare le basi del mercato – conclude Luca Di Puorto – In Playmobil crediamo nel gioco come strumento di crescita e socializzazione del bambino. Per la crescita dei nostri figli giocare è importante tanto quanto andare a scuola e questo è ben chiaro se si osservano i Paesi del Nord Europa dove giocare assieme ai bimbi è un’attività alla quale i genitori dedicano moltissimo tempo. La spesa media pro-capite per il giocattolo in Italia ci dimostra come questo concetto non sia ancora ben chiaro e forse noi operatori dovremmo interrogarci sul perché non si sia fatto di più da questo punto di vista. Playmobil si sta impegnando, direttamente e attraverso Assogiocattoli, per ridare al giocattolo il ruolo di fattore fondamentale nella sviluppo dei bambini e lo fa relazionandosi con i genitori di oggi e di domani attraverso i social, ma anche partner autorevoli come le istituzioni, i blogger e la carta stampata». ●
RAVENSBURGER
«Continueremo
a investire sulle nostre linee di prodotto strategico, ma anche sui creativi e sulla gamma puzzle bambino»
LUCA RONCHI RSTOYS
«Per il 2015 punteremo su assortimento e punto prezzo centrati»
Guida al settore
crescono
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l bambino non è un vaso da riempire, ma un fuoco da accendere». L’aforisma è di Francois Rabelais e descrive alla perfezione lo spirito che deve caratterizzare l’approccio al tema del ruolo educativo del giocattolo con particolare riferimento all’introdurre i bambini alle materie scientifiche come la matematica e la chimica, o alla scoperta della natura. In questo ambito al gioco spetta la funzione chiave di “facilitatore”, capace di coinvolgere ed entusiasmare in modo da stimolare l’interesse nel bambino, ma anche da renderlo confidente sulle proprie possibilità di cimentarsi con successo anche con materie come queste che, tradizionalmente, almeno nel nostro Paese, vengono troppo spesso concepite come “noiose, difficili e faticose”. E non mancano certo i segnali che dimostrano quanto possa essere sbagliato sottovalutare l’impatto della tendenza a non dare il giusto rilievo a queste discipline in termini di prospettive professionali, ma anche e ancor prima, di qualità della vita scolastica, degli stessi bam-
Per questo segmento di prodotto le prospettive appaiono buone. Come dimostra il moltiplicarsi di novità messe sul mercato dalle aziende che provano così a intercettare un bisogno sempre più emergente di Marilena Del Fatti
bini. Proprio mentre da Norimberga arrivava la notizia che il comitato di esperti incaricato di individuare i trend del mercato per il 2015 aveva indicato nei Little Scientist una delle tendenze più importanti tra quelle destinate a caratterizzare il mercato del Giocattolo, la stampa nazionale dava ampio risalto alle conclusioni di uno studio dell’Ocse sul livello di ansietà degli studenti dei 63 Paesi membri di fronte alla soluzione di problemi matematici. Studio che vede i nostri studenti in una posizione di netto svantaggio, visto che la probabilità che entrino in ansia di fronte a un problema di matematica è risultata essere pari al 33%. Ben al di sopra della media Ocse, che si è attestata sul 25%. Se a questo si aggiunge che l’Italia ottiene risultati inferiori alla media dei Paesi dell’Ocse in matematica, dove si colloca tra la 30esima e 35esima posizione, in lettura (tra la 26esima e 34esima) e in scienze (tra la 28esima e 35esima), appare evidente
Borella-L’Orsomago Il trend resterà posItIvo
L’azienda parte dai positivi riscontri evidenziati dai consumatori per prevedere che questo segmento di prodotto continuerà a funzionare in tutti i canali e sarà tra quelli che evidenzieranno le crescite più importanti nel periodo natalizio. Le attività di comunicazione a sostegno del sell out la vedono sempre più orientata verso la comunicazione internet con l’ausilio dei social network. Sul piano del marketing, invece, sono previsti specifici materiali per la vetrina e per l’interno del negozio. In questo modo Borella intende fornire al Normal Trade gli strumenti più idonei per sostenere le vendite. Il consiglio dato a questi retailer, infatti, è di curare moltissimo sia la conoscenza dei giochi sia l’allestimento del prodotto e delle vetrine, che considera i due fattori più determinanti.
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Little Scientist
che, forse, il tema dell’imparare giocando da noi assume una rilevanza del tutto particolare. Va quindi letto come estremamente positivo il crescente interesse e l’attenzione dimostrata da genitori, parenti e, più in generale, da tutto il variegato mondo degli acquirenti di giocattoli per il segmento di prodotto dei Little Scientist, per usare la definizione adottata dalla Fiera di Norimberga. Praticamente tutte le aziende da noi interpellate concordano nel prevedere che esso è destinato a continuare almeno per tutto l’anno in corso e, qualcuno, si è anche spinto a pronosticare per i giocattoli Little Scientist un posto tra i best seller del Natale 2015. Questa è indubbiamente una buona notizia per il Normal Trade a patto, però, che, come non mancano di sottolineare i player dell’industria, sappia garantire la giusta visibilità a questi prodotti nel punto vendita e interpreti al meglio il proprio ruolo di esperto e di consigliere.
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# BORELLA-L’ORSOMAGO
I principi del magnetismo non saranno più un mistero per chi si cimenta con i 10 esperimenti di Magnet Science, che consentono di realizzare diversi oggetti e farli muovere magicamente o realizzare il gioco della pesca. Con Solar Mechanics, invece, è possibile sperimentare tutte le potenzialità dell’energia solare costruendo diversi oggetti alimentati da un pannello solare vero. Infine, ecco Codice Segreto 13+4,il gioco Haba ideato per esercitare in modo dinamico e originale le quattro operazioni. Età: 8+.
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# CLEMENTONI
Si conferma come un valido alleato dei bimbi nella scoperta delle diverse discipline scientifiche la linea Scienza&Gioco che quest’anno si arricchisce di vari titoli. Con Stelle e Costellazioni ad esempio è possibile costruire un fantastico planetario, completo di circuito elettrico luminoso che riproduce la volta celeste. Con La Mia prima Serra, invece, avranno la possibilità di costruire una vera serra trasparente e di piantare e coltivare tante piantine e vederle crescere in tutte le stagioni. Torba, semi e strumenti
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# DV GIOChI
Sarà presentato in anteprima a Play 2015, festival del gioco di Modena e sarà nei negozi da fine aprile Anno Domini - Scienza e Natura. Insoliti fenomeni naturali, scoperte scientifiche e curiosità sulla flora e sulla fauna del nostro pianeta accompagnano i giocatori (da 2 a 8) nelle loro sfide dove il bluff è un ingrediente fondamentale. L’obiettivo è cercare di finire le proprie carte collocandole in ordine cronologico al centro del tavolo. Può anche essere mescolato alle carte degli altri titoli della linea. Età: 10+.
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# FEBER BY FAMOSA
Mega 4 in Linea è un gioco di strategia e intelligenza per due o più giocatori. È ideale per tutta la famiglia ed è concepito per stimolare la mente dei bambini. Per le sue dimensioni (122x57x117 cm) è ideale per organizzare campionati. Vi si può giocare sia in casa sia all’esterno. Età: 3+.
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# FIShER-PRICE
Grazie alla tecnologia Smart Stages, il Cagnolino Ridi e Impara adatta i contenuti alla crescita del bimbo. Basta spostare la levetta e scegliere il livello più adatto tra i 3 disponibili: Esplora – 12M+ che stimola con le prime parole e i suoni; Scopre – 18M+ che coinvolge con domande e indicazioni; Immagini – 24M+ che libera la fantasia con i primi giochi di ruolo. Con i 5 blocchetti da impilare de I blocchi degli animali la scoperta è continua, perché sul lato di ogni blocchetto c’è qualcosa da imparare, come riconoscere un animale, contare o distinguere i colori.
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# GIOChI uNITI
La sfida de Il verme è tratto è avvicinare al calcolo delle probabilità in modo divertente. I giocatori sono delle accanite galline ruspanti che cercano di accaparrarsi quanti più vermi possibili fra quelli rappresentati sulle tessere. Essendo basato su strategia, addizioni e sottrazioni, il gioco aiuta a velocizzare le abilità di calcolo. Adatto a partire dai 4 anni. Anche con Hick Hack che è ambientato in una fattoria sono necessari tanti calcoli a mente per racimolare quanti più cereali possibili per sfamare il proprio pollame e rapire quello degli avversari. Età: 10+.
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# LEGLER
Entomologi all’erta con il display «Vetro per osservare insetti». Il coperchio in legno colorato ha una lente di ingrandimento integrata che consente un´osservazione attenta fino al minimo dettaglio. Il vetro fornisce anche un sacco di spazio per un comodo “salotto” di foglie e d´erba, così da offrire agli animaletti che ci abitano un luogo dove essere a proprio agio. Rappresenta, invece, un esempio di grande classico rivisitato l’Abaco dalle misure adatte all’uso in viaggio. Il tempo scorrerà più veloce con il bimbo impegnato a risolvere i primi calcoli.
La scelta di inserire la linea Anno Domini Scienza e Natura è frutto di un sondaggio svolto a Lucca Comics&Games tra i visitatori affluiti allo stand aziendale. L’obiettivo? Riuscire ad individuare i temi di loro maggior interesse. Su tutte sono state le tematiche scientifiche e ambientali a catturare il gradimento più elevato. Con questa linea Dv Giochi intende inserirsi nel mercato dei giochi per famiglie che considera ancora relativamente poco sviluppato. Nel corso del 2015 Anno Domini Scienza e Natura sarà supportato da attività dimostrative in occasione di tutte le fiere di settore, con la distribuzione di copie demo a distributori e negozianti e con recensioni su Web e attività di divulgazione sui social network. Sarà inoltre oggetto di promozioni ad hoc, sia verso il trade sia verso i clienti finali.
Fisher-Price Il ruolo essenzIale deI Focus group
Per tutti i prodotti della categoria Infant Toys è previsto un supporto importante sul Web con spazi dedicati sui social network e sul sito aziendale, visto il ruolo sempre più importante del canale digitale nella fase di raccolta di informazioni prima dell’acquisto. Dal focus group che l’azienda ha condotto sulle “first time mums” è emer-
so, infatti, un senso di ansia al momento della scelta dei giocattoli per il bambino. Di qui la necessità di avere un punto di riferimento autorevole che le guidi in questo tipo di decisioni, l’impegno nella ricerca di informazioni e la disponibilità a ricevere consigli da esperti del settore, da chi vive la loro stessa situazione o l’ha già vissuta e dai brand. Il Cagnolino Smart Stages, in particolare, rimane uno dei prodotti iconici ed è uno dei protagonisti della campagna Piccole Scoperte, partita a metà marzo con una serie di contenuti divertenti, un sito web creato ad hoc e una campagna banner e video su social media e siti targetizzati.
i Il crescente interesse de tria consumatori porta l’induson a essere fiduciosa sul bu andamento del sell out
Giochi Uniti Ottime le prOspettive per il Natale
L’azienda rileva un crescente interesse per il prodotto GDT da parte di più operatori distinti e canali e questo la porta a prevedere una crescita sostenuta per il prossimo Natale. Per riuscire a intercettare questo trend positivo, l’azienda sta investendo in azioni tramite uffici stampa e nella partecipazione ad eventi dedicati al settore. Tra i fattori che più di altri condizionano le scelte di acquisto dei consumatori figurano il prezzo, le licenze e il packaging. Ovviamente, anche il punto vendita può fare la differenza, a patto però che sappia mettere in campo una conoscenza anche se superficiale del prodotto e abbia la possibilità di mostrare il contenuto, magari utilizzando una copia demo.
Liscianigiochi CresCe l’iNteresse tra i ClieNti
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co può proseguire sulla Lisciani Web Tv, una sorta di tutor online con esperimenti sulla scienza, che rende la fruizione di questi contenuti ancora più adatta a questo target di età. La linea Talent School, invece presenta giochi basati sui programmi della scuola primaria e li coadiuva, aiutandoli ad avvicinarsi alla disciplina con il giusto approccio. Sul piano dei consigli al Normal trade, l’azienda
Partendo dalla considerazione che sono in aumento la percezione e l’apprezzamento di questa categoria di giochi e l’interesse anche culturale per le materie scientifiche, l’azienda ha arricchito la propria offerta di giochi scientifici con una nuova linea di prodotto, Primi Esperimenti, per i primi approcci con le scienze naturali. Il gio-
sottolinea che, essendo questi prodotti orientati a fasce di età in cui la scelta d’acquisto è molto condizionata dal bambino stesso, diventa molto importante che il prodotto trasmetta divertimento, fantasia, aggregazione. E questi sono esattamente i messaggi che ha cercato di trasmettere anche attraverso le confezioni. Un altro punto essenziale, infine, è la soddisfazione post vendita del consumatore che determina la sua fidelizzazione.
Mattel È vincente la visibilità extra scaffale
Nel 2015 i prodotti di questo segmento, tanto le carte Uno (compresa l’evoluzione Uno Dare) quanto Skipbo, godranno d’importanti investimenti digital, con particolare focus sui social media e saranno supportati da un’importante campagna televisiva a ridosso della stagione estiva. Con riferimento alle carte Uno, l’azienda rileva che appare sempre più evidente che il target del Brand si sta polarizzando fra bambini (maschi e femmine) e
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DV Giochi per noI sI apre un nuovo mercato
Con i playmobil alla sCoperta del mondo
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Che si tratti di giochi dichiaratamente educational oppure no, è attraverso il Gioco che il bambino incomincia a conoscere la realtà che lo circonda. Ad esempio, che cosa si può o non si può fare con determinati oggetti, l’esistenza di regole comportamentali da rispettare e l’interazione sociale. Giocando acquista consapevolezza del proprio mondo interiore e di quello esteriore, incominciando a intrecciare trame tra queste due realtà e gettando le basi della socializzazione. Il gioco con i kit playmobil
si fonda proprio su immaginazione, imitazione e relazione. Si tratta di “mini-mondi” concepiti per accompagnare il bambino nella crescita contribuendo allo sviluppo di creatività, immaginazione, apprendimento e delle capacità relazionali. Grazie alla cura del dettaglio, al vastissimo assortimento e alla varietà di temi e personaggi questa piattaforma è ampliabile all’infinito. Vengono utilizzati anche da educatori e pedagoghi per spiegare ai bambini le realtà più disparate, dalla vita degli animali della fattoria o della
savana, alla socializzazione, all’integrazione tra diverse etnie, all’educazione stradale o all’ospedalizzazione. Da anni il Pronto Soccorso Pediatrico e il Reparto di Pediatria dell’Ospedale di Vimercate (Mb) utilizza un video girato con i playmobil per spiegare ai bimbi in un linguaggio allegro e rassicurante come verranno accompagnati nel ricovero ospedaliero, chi si prenderà cura di loro, quali esami diagnostici potrebbero essere necessari, ma anche che mamma e papà saranno sempre accanto a loro.
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Young Adults, i quali colmano l’esigenza di passare alcune ore in compagnia degli amici divertendosi “come quando eravamo piccoli”. Ed è proprio per questa ragione che il piano marketing a supporto del brand prevede tanto una campagna televisiva, notoriamente driver principale di consumi sul target bambino, quanto una campagna digital, decisamente più efficace per creare brand engagement per un target di età più elevata. Nel caso specifico di Uno, le dinamiche che ne contraddistinguono i consumi sono molto simili al settore del FMCG. Si tratta di un brand storico con una solida radice di vendite “di base”: i picchi maggiori si ottengono grazie alle campagne televisive, o a promozioni che abbattano per un limitato periodo di tempo il prezzo al pubblico creando una sensazione di “occasione imperdibile”. Il suggerimento da dare al Normal Trade è molto semplice: trattandosi di prodotti dai prezzi relativamente bassi che si prestano all’acquisto d’impulso, la visibilità extra scaffale, soprattutto in prossimità della cassa, può contribuire a creare uplift alle rotazioni anche del 60-70%.
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# LEGO
Introduce al mondo della robotica Lego Mindstorms EV3, il sistema di costruzione di robot pilotabili tramite un’app gratuita per iOS e Android. La piattaforma è stata di recente proposta nella nuova versione basata sul mattoncino intelligente EV3, più potente e veloce e dotato di più memoria, che svincola il robot dal computer e offre ampie possibilità di programmazione e di integrazione con i dispositivi mobili. Contiene le istruzioni per costruire 17 modelli di robot e una serie di costruzioni “modulari” per aiutare i bambini a iniziare a programmare e giocare in pochi minuti.
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# LISCIANIGIOChI
I giochi della collezione Piccolo Genio stimolano la curiosità dei ragazzi. Gli esperimenti de Il grande laboratorio delle scienze guidano alla scoperta di come assemblare un periscopio, far nascere un piccolo giardino, conoscere l’anatomia umana… Con il kit sperimentale di Come funziona l’elettricità si possono realizzare ben 30 circuiti elettrici. Per imparare con l’aritmetica ecco Tabelline e problemini, un gioco di percorso a quiz. Infine, il tablet Mio Tab Genius 2.0 della collezione Talent Scount contiene programmi specifici ad apprendimento progressivo riguardanti la matematica.
Ravensburger Il mercato premIerà l’InnovazIone
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Anche se al momento il mercato è stabile, l’azienda ritiene che si orienterà sempre di più verso prodotti innovativi, spesso affiancati da supporti tecnologici esterni, e che un prezzo di vendita contenuto continuerà a essere fondamentale per la vendita fuori stagione, così come resterà altrettanto essenziale riuscire sempre a proporre temi innovativi e al passo con i tempi. In tutto questo la comunicazione Tv continuerà ad avere un’importanza preponderante, anche se, sottolineano in Ravensburger, la similitudine fra i vari prodotti offerti inizia a generare confusione nel consumatore. Sul piano della comunicazione
# MATTEL
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Uno si compone di 108 carte da abbinare per colore o per valore e con carte speciali che rendono il gioco ancora più imprevedibile. Nella versione Uno Dare tutta la famiglia potrà sfidarsi con le tre categorie di carte sfida: family, show-off e daredevil, che propongono ben 16 sfide per ciascuna. Molto divertente la versione Uno Spin, con la ruota e le regole speciali. Tutto può cambiare in un solo turno. È adatto a tutta la famgiia: anche Skip-bo; la sfida consiste nello scartare tutte le carte del proprio mazzo Base in ordine numerico da 1 a 12. Vince il primo giocatore che riesce a usare tutte le carte del proprio mazzo Base.
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# RAVENSBuRGER
Adatto ai bambini dai 4 ai 7 anni Rummikub Junior, stimola a riconoscere il valore da 1 a 10 e a combinarli. La Giungla Rampicante è, invece, pensato per i bambini a partire dai 6 anni che utilizzando i semi di piante di piselli e cobea inclusi possono coltivarsi una piccola giungla personale. Infine, va incontro alle curiosità degli appassionati di tecnologia “L’auto del futuro, che propone una serie di esperimenti messi a punto con l’istituto Genius con cui rispondere a domande del tipo “come saranno alimentate le auto di domani?” Età: 8+.
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# RSTOYS
L’azienda di Cornate d’Adda (Mb) ha in assortimento diversi giochi pensati per accompagnare i più piccoli nelle loro prime scoperte. Con il puzzle e la mappa magnetica il bambino potrà cominciare a conoscere il nostro Paese e anche il mondo grazie alle descrizioni dei Paesi e dei loro principali monumenti. Per imparare cos’è il tempo e a riconoscere le ore ecco l’orologio Prime Ore in legno, mentre l’obiettivo di Kiddy Play è di introdurre ai numeri e all’alfabeto. Magari per poi mettersi alla prova con il Puzzle alfabeto.
l’azienda annuncia che per Rummikub è in corso di definizione un’attività di collaborazione con gli insegnanti di matematica delle scuole medie che, all’apertura del nuovo anno, potranno ricevere delle confezioni da utilizzare nelle classi. Per quanto riguarda la serie di esperimenti scientifici Science X, invece, a fine 2015 verrà ripetuta la campagna Tv sul tema dell’Auto del Futuro, un prodotto sviluppato in collaborazione con la Daimler Mercedes. Come gli altri player del mercato anche Ravensburger tiene a sottolineare al Normal Trade il plus valore della competenza del negoziante, che può fare la vera differenza nell’indirizzare correttamente l’acquisto, fidelizzando il cliente e stimolando un riacquisto.
Rstoys Il prodotto Ideale per glI IndIpendentI
Dal punto di vista dell’azienda i fattori che più di altri possono influenzare le scelte del consumatore sono: il rapporto qualità/prezzo, il packaging , il materiale utilizzato, colori e pure la giocabilità. La licenza e il sostegno pubblicitario sono altri elementi considerati importanti. Rstoys ritiene che questo tipo di articolo si presti maggiormente alla vendita tramite il canale del Normal Trade, che riesce a garantirgli una maggiore visibilità. Inoltre, la proposizione al cliente finale è supportata dalla conoscenza del prodotto da parte del personale di vendita. Per tutte queste ragioni, l’azienda tiene a dare il massimo risalto alla conoscenza del prodotto, ma anche alla capacità di relazionarsi con il consumatore e di interpretarne e recepirne le aspettative in termini di qualità, prezzo, età del bimbo a cui è destinato e caratteristiche ludiche. ●
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il manager del mese
a colloquio con
marIna colomBo L’esperienza, gli obiettivi e il punto di vista sul mercato del Giocattolo, ma anche la vita, i gusti e le passioni della marketing manager di Grandi Giochi di Massimo Gianvito
ual è la sua opinione oggi sul mercato del Giocattolo? «Negli ultimi anni abbiamo assistito a diversi cambiamenti che stanno lentamente scardinando alcune peculiarità del mercato italiano: le quote di mercato sono più mobili, le logiche dei vari player sono in continua evoluzione e lo scenario è diventato più competitivo anche a livello di comunicazione televisiva, dapprima strumento ad appannaggio di pochi, è diventata ora un investimento imprescindibile per ogni azienda. A mio avviso, adesso il consumatore italiano è più attento al rapporto qualità/prezzo, è sensibile al brand ed è interessato al contenuto innovativo di un prodotto. Di conseguenza, sono queste le aree su cui l’azienda deve focalizzare la propria attenzione, e mi pare che molte realtà lo stiano già facendo con successo». In quale direzione si sta evolvendo? «Credo che in questo momento il mercato italiano sia in grado di offrire opportunità interessanti, e questo è confermato anche dall’attenzione che il nostro territorio sta registrando da parte di realtà multinazionali che hanno deciso di consolidare partnership di distribuzione o addirittura di operare direttamente con una struttura propria». Qual è la sua opinione sulla situazione della distribuzione oggi nel Giocattolo? «La distribuzione in Italia è molto frammentata, almeno per quanto riguarda il Normal Trade. Rispetto ad altri paesi, qui in Italia mancano le centrali d’acquisto: se i dettaglianti si organizzassero in consorzi
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acquisterebbero un maggior potere contrattuale nei confronti dell’Industria, potrebbero fare richieste specifiche ed ottenere prodotti esclusivi per contrastare la Gd. Dall’altra parte, oggi secondo me l’Industria sarebbe anche pronta a operare in modo diverso con il dettaglio e a investire su di esso più di quanto abbia fatto in passato». E sullo sviluppo dell’e-commerce in Italia? «Sicuramente il Giocattolo è una categoria merceologica che si presta ottimamente alla vendita online e in altri Paesi sta da tempo generando fatturati importanti. In Italia l’e-commerce è praticamente all’inizio, ma secondo me è già possibile valutare la portata del fenomeno con particolare riguardo al potenziale di crescita. L’acquisto online non soppianterà quello nel punto vendita ma lo affiancherà, e la vetrina vir-
tuale diventerà un requisito imprescindibile per molte realtà distributive». Quali consigli vuole rivolgere al Normal Trade per affrontare al meglio il 2015? «In questo momento credo che la differenziazione sia la vera chiave del successo, e parlo sia di differenziazione in termini di offerta di prodotto sia di modalità con cui il prodotto viene proposto al consumatore finale. Costruire l’assortimento sulla base dell’esperienza, della professionalità acquisita, della conoscenza del proprio territorio e della propria clientela. Puntare poi sulla connotazione del momento d’acquisto come esperienza positiva per il cliente, curando il layout del punto vendita, chiedendo alle aziende un materiale instore adeguato alla customizzazione delle aree espositive e non dimenticando mai che il vero valore aggiunto che il dettaglio specializzato deve offrire è l’approccio consulenziale, che naturalmente deriva dall’accurata conoscenza dei prodotti».
Quali obiettivi e previsioni per il primo semestre 2015? «Quest’anno partiamo un po’ più tardi del solito con la comunicazione Tv dei key-item del primo semestre, che si concentrerà nei mesi di aprile, maggio e giugno. Ad aprile lanceremo Filly, brand di Dracco già conosciuto in Italia, che verrà supportato con un’importante campagna televisiva: abbiamo una pianificazione di sette settimane che include tutti i maggiori canali kids. Insieme a Filly, altri due prodotti dedicati alla bambina: Weavy Loops e Cupcake Surprise. Mentre a fine maggio arriverà l’altra linea di Dracco, questa volta rivolta al maschio: Predasaurs, distribuita anche nel canale edicola da Gedis. Sempre a maggio, anche due giochi in scatola: Panzai, con una versione rinnovata dello spot, e Occhio all’Uovo». Quali anticipazioni per il secondo semestre 2015? «Anche il Natale 2015 ci vedrà impegnati nella categoria Games, nella quale presenteremo alcune importanti novità. Ci saranno poi dei lanci riguardanti il prodotto su licenza, un business su cui stiamo puntando particolarmente e per cui prevediamo una crescita consistente. Infine, abbiamo già programmato un cospicuo aumento del budget media del secondo semestre che confermerà per un altro anno la nostra posizione fra i top spender del mercato». ●
La differenziazione dell’offerta e della modalità con cui il prodotto viene proposto al consumatore finale è la vera chiave del successo
la vita, i gusti e le passioni età? sposata? Figli? «Ho 37 anni, convivo e sono la mamma di Sofia, 4 anni». Qual era il suo giocattolo preferito nell’infanzia? «Il Castello di Lego: credo di averlo smontato e rimontato migliaia di volte». Quali sono le sue principali passioni oggi? «Leggo molto, adoro viaggiare, ma la mia più grande passione è la mia bimba». libro, canzone e film preferiti e perché? «La canzone è “This must be the place” dei Talking Heads, perchè parla dell’importanza di trovare un “proprio” posto, un luogo da condividere, in cui sentirsi a casa. Il film è “Il favoloso mondo di Amélie”: poetico, colorato e surreale al punto giusto, trovo che aiuti a sorridere (e non è poco). Come libro scelgo Siddartha di Hesse: un inno alla ricerca interiore letto alle superiori (come tutti credo), e mai dimenticato». a cosa non rinuncia mai prima di uscire di casa? «A un’abbondante colazione: detesto uscire di casa a stomaco vuoto». Il sogno nel cassetto? «Una lunga vacanza per girare il mondo».
APRILE 2015 TOY STORE 53
location
Risale a circa un anno fa, per opera di Marta Galli, l’apertura de Il Drago Fanfarone di Fano
Il punto vendita in breve
› INSEGNA: ............................... IL DRAGO FANFARONE › INDIRIZZO: ............ VIA GARIBALDI 75 FANO 61032 (Pu) › DIMENSIONI: ................................................. 50 Mq › VETRINE: ............................................................... 2 › ADDETTI: ................................................................ 1 › PARCHEGGIO: .................... DISPONIBILE A 150 METRI DAL NEGOzIO
›
riSpondere a tutte
le esIgenze deI clIentI Il Drago Fanfarone di Fano (PU) nasce dalla passione per i giocattoli didattici e creativi della titolare Marta Galli di Massimo Gianvito
prire un negozio di giocattoli didattici e creativi è sempre stato il sogno di Marta Galli, titolare del Drago Fanfarone di Fano (PU), da sempre appassionata del settore del Giocattolo. Quando si è presentata l’occasione, il sogno si è trasformato in realtà. «L’idea che sta alla base del negozio», spiega la signora Galli, «è di fornire un servizio specializzato, proponendo un’offerta capace di rispondere a tutte le esigenze dei clienti, dalle più semplici a quelle più complesse e originali». «Ho aperto da appena un anno», prosegue, «e non sono ancora riuscita a farmi un’idea precisa di quali siano i prodotti più venduti: capita, infatti, che alcuni articoli restino fermi per mesi, per poi venderne anche due o tre pezzi di seguito in un fine settimane». Nome piuttosto insolito per un punto vendita, il Drago Fanfarone deve la sua origine, così come ci
Marta
galli Titolare
spiega Marta Galli, al fatto che «è la filastrocca preferita dalle mie figlie, Anita e Matilde, che l’hanno letta con il loro babbo per molti mesi alla sera prima di dormire. Quando si è trattato di scegliere il nome del negozio nessuna delle proposte formulate era abbastanza bella o originale. Così una sera, mentre leggevano la loro filastrocca è nata l’idea: “Mamma, chiamiamo il negozio Il Drago Fanfarone. E così è stato». Anche a Fano, naturalmente, il mercato richiede i prodotti pubblicizzati, ma non manca l’interesse per gli articoli che escono un po’ dagli schemi più tradizionali. «Come altrove, i giochi pubblicizzati in televisione sono quelli che i clienti chiedono per primi, poi però chi è curioso cerca di conoscere e di capire anche come si gioca con altre tipologie di giocattoli e piano piano ci si avvicina. Penso che la parte più difficile sia sensibilizzare la clientela e far conoscere il prodotto, ma sono sicura che nel tempo i miei clienti sapranno rispondere sempre più positivamente alle proposte del negozio. Per quanto mi riguarda, cerco di seguire il più possibile i clienti e di consigliarli al momento dell’acquisto, realizzo delle confezioni regalo molto curate e sono sempre disponibile a essere contattata tramite WhatsApp, e-mail
SOCIAL NETWORK: .................................... FACEBOOk
e Facebook. Inoltre il negozio propone prezzi onesti e i clienti ne sono consapevoli». Per quanto riguarda la promozione del punto vendita, la signora Galli appare un po’ scettica nei confronti della pubblicità preferendo il contatto diretto con il pubblico. «Non credo in volantini e slogan», precisa. «Sono mamma anch’io e sono convinta che la migliore pubblicità, quella più affidabile, sia il passaparola. Certo si tratta di uno strumento lento ma a lungo termine ripaga più di ogni altra cosa. Nei limiti del possibile preferisco investire i soldi della pubblicità in iniziative socialmente utili, per esempio quest’ anno a Natale ho
Ho molti progetti per il futuro, ma per ora voglio ancora consolidare le performance del negozio donato dei giochi ai reparti di Pediatria e Neuropsichiatria dell’ospedale di Fano. Ho aperto una pagina Facebook del negozio che curo personalmente cercando di postare novità e notizie in maniera continua, tanto che le clienti mi contattano anche da lì». Il punto vendita non dispone ancora di un sito per la vendita online, ma questo rappresenta sicuramente uno “dei sogni nel cassetto”. «Mi piacerebbe tanto avere un sito di e-commerce, ma per come lo immagino mi occorrerebbe un aiuto fisso: vorrei che fosse un sito sempre aggiornato e ben fornito, insomma una cosa fatta bene». «In generale», conclude, «di progetti per il futuro ne avrei tanti, ma per ora rimangono solo idee, anche perché il negozio è attivo da poco più di un anno, devo ancora capire, osservare e imparare. Nulla, infatti, può essere lasciato al caso, soprattutto in questo momento in cui non ci si può “buttare” senza ponderare bene le proprie decisioni». ●
APRILE 2015 TOY STORE 55
Vetrina
I GIOCATTOLI
su cuI puntare
Una panoramica su alcune delle novità presentate dalle aziende del Giocattolo. Con uno sguardo alle principali argomentazioni di vendita per i negozianti Famosa
Mario Schiano
Novità d’appeal per piNypoN
AllA ricercA di nuove Avventure
Mattel
Rstoys
L’azienda propone tante novità per la linea Pinypon con play set dedicati alla primavera. Tra i prodotti in focus Pinypon Albero delle Fate, un play set fatato con un personaggio e mascotte inclusi, Pinypon Regno delle Sirene (in foto) per sognare di vivere in fondo al mar e giocare con le sirene e Pinypon Fiabe con nuovi personaggi che arricchiscono la collezione: Pinocchio, Mary Poppins, Peter Pan e Pocahontas.
BarBie diventa Super principeSSa
Barbie è la protagonista del nuovo film di animazione Barbie Super Principessa. La fashion doll Barbie Super Principessa veste un abito magico: premendo la gemma sul corpetto la principessa si trasforma in una supereroina. La gonna rosa si apre e diventa uno scintillante mantello e il diadema è una mascherina per rimanere in incognito e non farsi scoprire dai nemici. La linea si compone anche di Corinne Trasformazione Magica, Ken Reporter, Amiche Magiche e la Specchiera Super Trasformazioni.
Schiano Kids è la linea di Mario Schiano dedicata ai bambini e al loro mondo fantastico. Le bici Schiano Kids sono colorate e ricche di luci e suoni per accompagnare il bambino nella sua crescita evolutiva, in un percorso ludo-educativo che gli consenta di appassionarsi al mondo delle due ruote. Con particolare attenzione ai materiali, ai colori e agli assemblaggi che rispondono alle più severe omologazioni.
Focus sul mondo dei dinosauri
Rstoys propone Jurassic Planet Adventures, una nuova linea tutta dedicata ai dinosauri. La gamma si compone sia di dinosauri a batteria, come il TRex Predator con occhi e fauci luminosi e artigli che si muovono, sia serie di collezione come il play set da sei pezzi giganti con i sei più temibili dinosauri dell’era giurassica con dettagli particolareggiati.
Spin Master Meccanoid: una sfida per grandi e piccini
Meccanoid è la proiezione verso il futuro di Meccano. È dotato di un’intelligenza artificiale programmabile per assemblare il proprio robot e insegnargli a interagire con l’ambiente. Il modello maggiore, G15 KS, è alto circa 120 cm nella sua forma umanoide, può muovere braccia e collo, è dotato di ruote bidirezionali e può essere assemblato in forme diverse. Apprende e risponde a comandi vocali, ha in memoria una serie di frasi preconfezionate, impara e ripete intere frasi, interagisce via Bluetooth con tablet e smartphone e, grazie a un’app, registra i movimenti di chi gli sta di fronte e li riproduce in tempo reale.
56 TOY STORE APRILE 2015
Si parla di
SOCIETÀ
SITO INTERNET
Amazon
www.amazon.it
6
Hasbro
Assogiocattoli
www.assogiocattoli.it
6
IMC Italia
-
36
Asmodee Group
www.asmodee.com
34
L’isola dei giochi
-
14
Asterion Press
site.astriopress.com
34
Legler
www.legler-italia.it
Bestway
www.bestway-global.com
36
Lego
www.lego.com/it
6, 36
Borella – L’Orsomago
www.orsomago.it
Mario Schiano
www.schiano.eu
56
Binney&Smith
www.binneysmith.com
16
Mattel
www.mattel.com
6, 36, 44, 56
Chicco
www.chicco.com
36
Mondo
www.mondotoys.com
36
Clementoni
www.clementoni.com
44 Mt Distribution
www.mtdistribution.it
36
Dino Bikes
www.dinobikes.com
30 Nici Italia
www.waldmueller.it
36
-
54 Playmobil
www.playmobil.com
36, 44
Dv Giochi
www.dvgiochi.com
44
Famosa Italia
www.famosaitalia.com
36, 44, 56
Quercetti
www.quercetti.com
32, 36
Fisher-Price
www.fisher-price.com/it
6, 36, 44
Ravensburger
www.ravensburger.it
36, 44
Giochi Uniti
www.giochiuniti.it
44
Rstoys
www.rstoys.it
-
12
Spin Master
www.spinmaster.it
56
Drago Fanfarone
Giuffrida Rappresentanze
PAGINE
36, 44
SOCIETÀ
SITO INTERNET
PAGINE
www.hasbro.com
36
44
36, 44, 56
Globo
www.globo.it
36
Toys Center
www.toyscenter.it
6
Grandi Giochi
www.grandigiochi.it
52
Toy Fair New York
www.toyfairny.com
26
Gruppo Lisciani
www.liscianigroup.it
44
Toy Industry Association
ww.toyassociation.com
Anno XVIII - n. 4 - Aprile 2015 Direttore Responsabile: Vito Sinopoli Direttore: Silvia Balduzzi (sbalduzzi@e-duesse.it) Redazione: Daniela Sapone (dsapone@e-duesse.it) Hanno collaborato: Marilena Del Fatti, Susanna Genova, Massimo Gianvito, Federico Neri, Angela Pedrotti Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso il Servizio Abbonamenti, Via Donatello 5/b – 20131 Milano, Tel. 02.277961, fax 02.27796300 ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D.Lgs 196/03.
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58 TOY STORE APRILE 2015
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