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Gioventù musicale d’Italia • Sede di Modena
almanaccodeivent’anni
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almanacco deivent’anni Gioventù musicale d’Italia Sede di Modena
Con il contributo di
a Marta e Andrea
Gioventù musicale d’Italia Sede di Modena - Staff 2009
Sponsor unico
Presidente - Direttore artistico
Contributi da
Donatella Pieri Vicepresidente - Promozione e comunicazione
Mauro Bompani Segreteria
Giampiero Lazzaretti Segreteria organizzativa
Alessandro Bardelli Marta Bompani Cecilia Brandoli (Biglietteria) Marina Pivetti Crissula Valiuli Laboratorio di pubblicistica musicale dell’Istituto Vecchi-Tonelli Coordinamento
Tarcisio Balbo Archivio audio
Alfredo Rumpianesi Archivio foto
Giampaolo Prampolini
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
Comune di Modena Comune di Mirandola Comune di Fiorano Modenese Compagnia del Taglio Azienda vinicola Bonluigi
Patrocini e collaborazioni istituzionali 1989-2009 Ministero per i beni e le attività culturali Regione Emilia-Romagna Provincia di Modena Comune di Modena Università di Modena e Reggio Emilia Fondazione Teatro Comunale di Modena Fondazione Marco Biagi Accademia Militare Fondazione Collegio San Carlo Galleria Civica Istituto musicale Vecchi-Tonelli Comune di Fiorano Modenese Comune di Mirandola Comuni della provincia di Modena
Progettazione grafica Immagine di copertina acquerello di Giuliano Della Casa
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Fondazione Gioventù musicale d’Italia
Ringraziamenti
Consiglio direttivo
A tutte le persone della sede centrale, che in questi venti anni hanno tanto lavorato a favore della musica a Modena. E magari qualcuna di loro l’ha nemmeno mai visitata.
Presidente - Consigliere delegato
Maria Luisa Vanin Tarantino Soci fondatori
Margit Spirk Lando Lanni della Quara Soci promotori
Donatella Pieri Rita Virgili Paolo Colombi Enzo Stefan
almanacco è una delle tante parole
italiane (soprattutto di origine scientifica, matematica o astronomica) derivanti dall’arabo. In questo caso al-mana¯kh, che significa calendario o annuario (derivazione mediata dallo spagnolo almanaque). Oltre al significato di “pubblicazione annuale contenente la successione dei giorni, dei mesi e delle festività, dei principali fenomeni astronomici e delle fasi lunari”, almanacco significa anche “pubblicazione periodica realizzata da un’ istituzione, che fornisce informazioni sulla sua organizzazione”. Appunto.
A Roberto Franchini, che ha letto l’Almanacco in bozza quasi definitiva. Abbiamo cercato di accogliere le sue osservazioni per migliorarne la leggibilità, ma non è sua la responsabilità se qualche lettore si perderà lungo il testo. A tutte le persone che hanno risposto a domande a volte impertinenti.
Comitato d’indirizzo Vittorino Andreoli Salvatore Carrubba Enrico Dindo Alberto Sinigaglia Giorgio Vidusso Carlo Fontana Lando Lanni della Quara
Collegio dei revisori Daniele Tumietto Franco Angelico Carlo Perucchetti
Editrice Cooptip Chiuso in tipografia il 12 dicembre 2008 Riproduzione riservata
Gioventù musicale d’Italia Sede di Modena
almanacco deivent’anni •
I concerti, i programmi, i dati sul pubblico e sui prezzi, le immagini 1989 2009. Riflessioni e testimonianze sull’organizzazione delle attività culturali e musicali •
a cura di Mauro Bompani e Donatella Pieri
INDICE Persone e fatti della storia della Gmi Donatella Pieri
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2009-1989 Gmi dalla Z alla A Stagione 2008-2009 I programmi di Metronomi Giemmeì nel metrò La stagione dei vent’anni
14
Stagione 2007-2008 Programmi Immagini Testi ripescati Scenergie 2008 Una moxa per l’Africa Musica a impatto zero Musica a parole: Chiavi d’ascolto Dal fare al dire. Suite in cinque movimenti Allegro programmato Le scelte artistiche
20
27
Stagione 2007 Programmi Immagini Testi ripescati Su e giù per le scale: i luoghi dei concerti Un auditorium per Modena la prima volta dell’auditorium Marco Biagi Proposte di miglioramento per l’auditorium Biagi Scenergie 2006-2007
28
Stagione 2006 Programmi Immagini Testi ripescati Un autografo mozartiano Effetto musica 2006 La camera da musica - Prove di acustica
40
Stagione 2004-2005 Programmi Immagini Testi ripescati Roberto Verti, un amico L’impero delle luci, di Roberto Verti Uno, due, tre Bach per Bachrami Due anni di Effetto musica per la Gmi Una sera per Lo
48
Stagione 2003-2004 Programmi Immagini Testi ripescati Piani diversi Dal fare al dire. Suite in cinque movimenti Scherzo Un dì, felice, eterea
58
Stagione 2002-2003 Programmi Immagini Testi ripescati Bach e le regole autoinflitte I giovani e la musica: un’indagine Eurisko per Gmi I 50 anni della Gmi nazionale La Gmi e il Festivalfilosofia
66
32
Stagione 2002 Programmi Immagini Testi ripescati I concerti al Palazzo Ducale
76
Stagione 2001 Programmi Immagini Testi ripescati Accadde un dì Concerti con gelato Musica e parole
80
Stagione 1999-2000 Programmi Immagini Testi ripescati Il festival pianistico internazionale Considerazioni banali e brutali
86
Stagione 1999 Programmi Immagini Testi ripescati
92
Stagione 1998 Programmi Immagini Testi ripescati
96
79
90
Stagione 1996-1997 Programmi Immagini Testi ripescati Dal fare al dire. Suite in cinque movimenti Rondò spaziale I luoghi della musica La giovane musica europea a Modena I luoghi sacri del suono Concerti d’organo Stagione di Fiorano Modenese Dal fare al dire. Suite in cinque movimenti Serioso, guardingo La Siae: burocrazia o servizi?
100
Stagione 1995-1996 Programmi Immagini Testi ripescati I luoghi sacri del suono Stagione concertistica di Fiorano Modenese
108
Stagione 1994-1995 Programmi Immagini Testi ripescati
112
Stagione 1993-1994 Programmi Immagini Testi ripescati Oh che bel castello Il concorso Modena Musica
114
Stagione 1992-1993 Programmi Immagini Testi ripescati España Hoy Concerti al castello di Spezzano
118
Stagione 1991-1992 Programmi Immagini Testi ripescati Festa Rossini Aperitivi estivi in provincia di Modena Musica al castello di Spezzano
124
103
107
62 64
74
Stagione 1990-1991 Programmi Immagini Testi ripescati Festa Mozart Musica in Appennino
130
Stagione 1989-1990 Programmi Immagini Testi ripescati Scuola di musica di Fiorano
136
Stagione 1989 Le prime risorse: dai guanti al parquet
140
I concerti dei vincitori di concorso
142
La “missione” Gmi Maria Luisa Vanin Tarantino
143
Centalogo dell’imperfetto spettatore teatrale Mauro Bompani
144
Appendici I rapporti tra sede centrale e sedi locali Donatella Pieri
152
Quali prezzi? Quanto pubblico? Barbara Rubino e Mauro Bompani
153
Carmina non dant panem Mauro Bompani e Donatella Pieri
160
Per conoscere e progettare la cultura a Modena Stefania Saltini e Mauro Bompani
163
Dal fare al dire. Suite in cinque movimenti Finale: tesi con variazioni La Promunicazione
164
Proposte di criteri per valutare le attività di spettacolo Mauro Bompani
174
Libammo, libiamo e liberemo
179
Che bei momenti!
188
Indici Dove abbiamo sbagliato? Concorso a premi
195
Indice cronologico dei concerti
196
Indice dei solisti, delle formazioni, dei conferenzieri
238
indice degli autori e delle opere
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una domanda a Mauro Bompani e Donatella Pieri Giorgio Pighi Mario Lugli Andrea Landi Maria Luisa Vanin Tarantino Bruno Borsari Fabrizio Festa Marco Turci Marina Orlandi Biagi Paola Reggiani Gelmini Cristina Ceretti Giampaolo Ziroldi Paolo Montanari Maria Luisa Vaccari Giovanni Indulti Ramin Bahrami Piergiorgio Odifreddi Maurizio Franco Giulio Vannini Aldo Sisillo Gian Paolo Minardi Francesco Tarricone Adriana Querzè Filippo Faes Gianni Cottafavi Gabriele Betti Giorgio Prampolini Roberto Franchini Maria Concetta Pezzuoli Adriano Zavatti Tarcisio Balbo Egidio Pagani Maria Paola Bonilauri Giampiero Lazzaretti Alberto Garcia Demestres Franco Bellei Andrea Marini Ernesto Tuliozi Giancarlo Gatti Antonio Zappador Gianfranco Baldini Giuliano Barbolini Stefano Marchetti Giuseppe Fausto Modugno Paola Pace e Luca Giovanardi Saul Beretta Tindara Addabbo Ivan Bacchi Carlo Guidetti Marina Bersani Antonio Cherchi Luigi Boni
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Mauro Bompani
responsabile comunicazione della Gioventù musicale d’Italia - sede di Modena.
Donatella Pieri
presidente e direttore artistico della Gioventù musicale d’Italia - sede di Modena.
Ma chi ce l’ha fatto fare, di spendere tante energie e tanto tempo per realizzare questo Almanacco? Ci ringraziamo per la domanda che ci siamo rivolta, che ci consente, con una risposta articolata, di scrivere la presentazione dell’Almanacco senza ricorrere alla consueta “Presentazione”, che quasi nessuno legge. Anzitutto l’abbiamo fatto per uno smodato autocompiacimento, caratteristico del tempo attuale. Poi, perché “se non lo comunichi, non è accaduto”, principio fondante caratteristico del tempo attuale. Ancora: perché la comunicazione caratteristica del tempo attuale è contemporaneamente “vedere” ciò che si è fatto, “fare vedere” l’attività prodotta, “farsi vedere” (cioè: “guardate quanto siamo stati bravi!”), “vedersi” a ritroso (e così ragionare su se stessi). Questi quattro aspetti della “camera ubiqua” si ritrovano anche nell’Almanacco.* E adesso che ci siamo ben collocati nel mainstream della comunicazione culturale, due parole sugli elementi di originalità e di resistenza alla barbarie individuabili dallo sfogliare la pubblicazione. Prima di tutto, l’Almanacco è rendicontazione trasparente e aperta di una attività di volontariato che dura da venti anni, ne mostra pregi e difetti, successi e crepe progettuali o organizzative attraversati. Abbiamo cercato di ragionare sui programmi e sui prezzi dei biglietti, su progetti di successo e su iniziative che non hanno avuto continuità, sull’aumento del pubblico, ma anche della sua età media, e così via. Solo per questo ci siamo permessi di inserire qualche “istruzione per l’uso”, nella forma semiseria di una suite, intitolata non a caso “dal fare al dire”. Chi volesse realizzare un’attività simile alla nostra potrà accogliere o rifiutare le nostre conclusioni, ma non potrà non porsi gli stessi problemi che abbiamo dovuto affrontare noi. Dai 460 eventi censiti si può anche individuare lo sforzo compiuto per avere, nello stesso tempo, aumento del pubblico, rigore nella scelta di repertorio e interpreti, offerta di opportunità a giovani talenti e a “forze locali”, presenza di grandi nomi della scena internazionale. Questo è il “mix” che emerge dai due indici dei compositori e degli esecutori. Scorrendo invece l’indice cronologico generale si individua un progressivo sviluppo della qualità e un consolidarsi dell’attività: a noi non dispiace affatto avere offerto opportunità sia a giovani la cui carriera si sviluppa solo in dimensione locale, sia a splendide promesse uscite dai concorsi internazionali (non poche delle quali divenute in seguito luminose realtà), assieme a grandi Maestri del concertismo entrati nella storia dell’interpretazione musicale. Raccogliere la documentazione di 20 anni non è stato affare né breve né semplice: in certi casi abbiamo dovuto scrivere o telefonare ai musicisti per ricostruire i programmi eseguiti; di molte stagioni non esiste adeguata documentazione fotografica o audio, e così via. Il fatto è che – venti anni fa – non pensavamo certo che la Gmi modenese avrebbe avuto vita così lunga e che si sarebbe così irrobustita (basti leggere gli “sponsor” della prima stagione per rendersi conto di quanto fosse fragile la base di avvio), ed è ciò che oggi ci fa chiedere, in particolare all’Amministrazione pubblica, di coccolare un po’ le realtà emergenti, di offrire loro servizi e competenze organizzative, archivistiche, documentarie, non meno importanti del sostegno finanziario. Crediamo infatti che dare visibilità alle realtà associative e alle loro storie, aiutandole così a strutturarsi e a crescere, sia una delle più strategiche attività di “sviluppo culturale del territorio” che si possano realizzare, anche perchè la buona immagine di un territorio inizia dal valore che ad esso riconoscono i suoi abitanti, e tra essi le comunità più attive e impegnate nella vita sociale. E questo è forse il motivo più profondo che ci ha spinto a realizzare l’“Almanacco dei vent’anni”. L’Almanacco contiene anche pensieri, suggerimenti, opinioni di molte persone che a vario titolo sono entrate in questi venti anni in contatto con la Gmi. Il nostro sincero ringraziamento è rivolto a tutte loro per averci dedicato, anche in questa occasione, tempo ed energie; ringraziamo anche quei pochi che non hanno risposto al nostro invito, per i motivi più diversi, e ci scusiamo con tutti coloro che avrebbero magari voluto intervenire ma che non abbiamo pensato di interrogare: la caratteristica della pubblicazione non richiedeva completezza, ma solo esemplarità (e comunque il sito www.gmimo.it è sempre aperto e disponibile ad ospitare interventi e riflessioni). Abbiamo posto ad ogni “testimone” una domanda specifica, non solo per evitare la stucchevole e a volte insincera raccolta dei complimenti e degli auguri di buon compleanno
(anche se francamente contavamo su una certa dose di apprezzamenti, puntualmente pervenuti!), ma per offrire un panorama di diversi punti di vista sulla proposta e l’organizzazione di attività culturali e musicali a Modena, coerentemente con l’idea di fondo dell’Almanacco. Ecco, dunque, chi ce l’ha fatto fare. E nel fare abbiamo anche rilevato, con nostra stessa sorpresa, aspetti poco visibili ma assai significativi: per esempio, la quantità di attività alle quali abbiamo dato il via, per nostra iniziativa o sollecitati dalle istituzioni locali, da soli o in partecipazione con enti e associazioni: dai Luoghi sacri del suono ai Concerti d’organo, dai concerti in collaborazione con l’Università al rilancio di Effetto musica nei comuni dell’area Nord. Iniziative che poi hanno preso altre strade organizzative, a volte anche modificandosi, contribuendo ad arricchire con qualità e continuità il panorama dell’offerta culturale. Non è, questo, un mero autoelogio, perché in alcuni casi c’è stata anche la verifica di nostri limiti, laddove non abbiamo potuto o saputo continuare alcune esperienze. L’importante, però, è che tante attività abbiano poi trovato altre gambe su cui correre, e che abbiano arricchito il panorama dell’offerta. L’Almanacco contiene molto altro, e in particolare alcuni risultati di cui siamo orgogliosi: la fortunata proposta dei “concerti aperitivo” e l’ideazione di un festival pianistico cameristico annuale, il “copia-modifica-incolla” di un trasmissione Rai che ha dato vita a “Piani diversi” e il ruolo di primo piano nella richiesta di realizzazione dell’Auditorium Marco Biagi, la collaborazione con il Festivalfilosofia e con l’Accademia Militare, il teatro musicale a Mirandola, ecc. Dunque, chi ce l’ha fatto fare, l’Almanacco? La voglia di sintetizzare tutto questo, e di strappare un “ooh!” e qui e là anche un sorriso a qualche lettore (ancora il narcisismo!). Infine, l’Almanacco risponde a un’altra, possibile domanda; “ma chi ce l’ha fatto fare di sacrificare per 20 anni tanto del nostro tempo libero per organizzare la Gmi?” E qui ci separiamo. Bompani risponde: “Domanda contestabile, perché non c’è stata, in questi 20 anni, libertà maggiore di quella “sacrificata” per costringermi a organizzare rassegne e concerti. Come ben sanno tutti coloro che svolgono con passione attività di volontariato. Compilando il nostro “diario di ciò che è vita e di ciò che è solo sopravvivenza”, tutte le ore destinate a questa figlia di 20 anni, chiamata Gioventù musicale, sono senz’altro dal lato della vita, e dunque della libertà.” Pieri risponde: “Il tempo libero nella professione del musicista quasi non esiste: personalmente ho sempre vissuto, e vivo tuttora, la Gmi come una delle attività che compongono il collage del mio lavoro. Venti anni fa mi avevano convinto l’onestà intellettuale e la sincera passione che avevo trovato nei soci della Gmi nazionale; ed ora le profonde mutazioni della Gmi (basti pensare alla trasformazione in Fondazione) e le aspettative del nostro pubblico mi spingono a condividere sempre più con gli amici questa attività che ancora oggi cerca di non perdere di vista il suo obiettivo principale: dare voce ai giovani musicisti”. Post scriptum, fuori tempo massimo Se dovessimo formulare ora (inizio di gennaio 2009) una domanda a noi stessi, sarebbe: “quali sono a nostro giudizio le prospettive per la Gmi alla luce delle tendenze e delle decisioni nazionali e locali riguardanti i finanziamenti alle attività culturali e alle rassegne musicali?” La risposta non sarebbe molto ottimistica e tante parti dell’Almanacco dovrebbero essere rivedute. Meglio lasciare tutto com’è: cercheremo anche noi di “fare della crisi una opportunità” di ulteriore sviluppo per la Gmi e per quella fetta della vita culturale cittadina nella quale da vent’anni l’associazione opera. Non perdiamoci di vista.
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Questo modello concettuale quadripartito, il termine “camera ubiqua” e il richiamo all’ossessione sull’essere “all’altezza dei tempi” sono liberamente tratti da: Raffaele Simone, Il Mostro Mite, Garzanti, 2008. Sarebbe interessante sostituire “vedere” con “ascoltare” per verificare se simile articolazione sia caratteristica del tempo attuale anche nella proposta di eventi musicali: probabilmente si.
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Giorgio Pighi
avvocato e docente universitario, è sindaco di Modena dal 2004.
Quale importanza riveste per l’Amministrazione Comunale lo sviluppo culturale della città? Quale ruolo possono assumere le associazioni culturali attive sul tema? L’investimento sulla cultura oggi si dimostra un potente strumento di promozione del territorio e del suo sviluppo, quindi un patrimonio di idee e progetti a cui tutti possono e debbono contribuire. Modena è sempre di più una città ricca di Cultura. Anche Modena, infatti, sta sperimentando quel fenomeno comune a molti altri centri, di una forte crescita nel consumo di cultura e di un altrettanto significativo allargamento della platea di coloro che frequentano appuntamenti culturali. In alcuni casi non è improprio parlare di consumo di massa; le folle che accorrono a Modena durante il Festival della Filosofia ne sono una plateale conferma. Questo fenomeno, per il rilievo che ha nelle politiche cittadine, merita un’attenzione che non può più essere solo occasionale, anzi ci ha indotto a dedicarvi un momento straordinario e intenso di confronto e riflessione. È questo l’intendimento con cui abbiamo pensato di convocare gli Stati Generali della Cultura a Modena, avviando un momento di confronto e di riflessione in città con tutti quanti sono interessati alla cultura e al ruolo che svolge nella vita della comunità cittadina e nello sviluppo della città. Perché, come appare chiaro a molti, da qualche anno a questa parte le politiche culturali sono divenute decisive nel creare le condizioni per lo sviluppo sociale, ma anche economico. Per questo penso che sia determinante l’attivo coinvolgimento, nei percorsi e progetti culturali, di tutto il variegato e ricco mondo di coloro che si dedicano a comporre le proposte che la città di Modena offre agli appassionati, di tutti coloro che, direttamente o indirettamente impegnati nel campo delle arti e della cultura, sono interessati allo crescita e allo sviluppo della città, in primo luogo l’associazionismo culturale del territorio. Nei prossimi anni Modena vedrà accrescere in modo significativo i luoghi della città destinati alla cultura. Il definitivo recupero di Palazzo Santa Margherita ha mostrato con significativa evidenza quanto forte sia il bisogno di spazi per l’incontro e per soddisfare le esigenze di arricchimento culturale. Accanto alle tante realizzazioni già attuate (l’ultima è stata il museo della figurina), abbiamo in cantiere progetti di rilevanza strategica per la qualificazione di veri e propri “poli culturali” nella città: in programma nei prossimi anni ci sono il recupero dell’ex-ospedale Sant’Agostino e di tutta l’area attorno ad esso, la realizzazione nell’area dell’ex-Amcm del nuovo Teatro delle Passioni e della multisala d’essai, il museo Casa natale di Enzo Ferrari. Tutti questi spazi andranno pensati e progettati secondo l’ottica di un sistema di industria culturale, di luoghi cioè che risultino stimolanti, aperti, creativi, luoghi di incontro, socializzazione, scambio di idee, nella logica che muove tutti coloro oggi pensano e progettano nel mondo spazi per istituzioni culturali.
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Mario Lugli
insegnante, è vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Modena dal 2004.
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Andrea Landi
professore ordinario di economia degli intermediari finanziari presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, dal 2005 è presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Qual è il contributo dell’Amministrazione comunale alle attività del volontariato culturale modenese? Modena è una città in cui le forme di attività associata hanno una grande diffusione. L’ex presidente del consiglio Prodi ebbe a dire che se in una piazza emiliana dici “Presidente” si voltano in 10! Modena non fa eccezione. La ricchezza dell’associazionismo quasi tutto a base volontaria è fortissima ed è un elemento caratterizzante la vita cittadina. Solo le associazioni iscritte alla Consulta comunale sono più di 200. Questo dato fa già di per sé una politica pubblica, nel senso che questa realtà ricchissima determina un naturale orientamento delle nostre politiche verso il volontariato culturale della nostra città. I modi in cui questo orientamento si estrinseca sono molteplici. Da un lato attraverso strumenti istituzionali come la Consulta si attiva un rapporto praticamente permanente con questo vario mondo. L’ascolto delle esigenze, reciproche, è di aiuto a noi nella determinazione delle risposte più pertinenti e necessarie, al volontariato per un confronto ampio con la città nelle sue più diverse espressioni evitando il rischio della claustrofobia. Non manca ovviamente, ed è anzi cresciuto negli ultimi anni, il sostegno di natura economica a riconoscimento da parte dell’amministrazione del valore culturale e sociale delle proposte dell’associazionismo.
Come si inserisce il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena alla Gmi modenese nel quadro della politica di sostegno alle attività culturali della città? La Fondazione Gioventù musicale d’Italia è un’associazione attiva a livello nazionale da oltre cinquant’anni, nata per diffondere tra i giovani la conoscenza del patrimonio musicale classico. Grazie alla sua estesa ramificazione sul territorio, Gmi ha potuto realizzare numerose iniziative concertistiche e di promozione musicale, offrendo spunti e metodi sempre nuovi. Le intuizioni dei suoi fondatori – una capillare diffusione della musica, una maggior conoscenza del repertorio classico, l’attenzione particolare al pubblico giovane, il sostegno agli esecutori agli inizi della carriera – hanno tracciato una via per numerose altre associazioni concertistiche. La sezione modenese della Gmi, della quale ricorre nel 2009 il ventennale della fondazione, rappresenta un significativo tassello di questa organizzazione e, attraverso il suo operato, ha contribuito alla definizione dell’ampia offerta musicale che oggi caratterizza il nostro territorio e che abbraccia più tipologie, dalla musica antica alla contemporanea, al jazz. Un merito che Gmi condivide con le altre associazioni e Fondazioni locali, come il Teatro Comunale. Secondo un’indagine del 2006 promossa dall’Osservatorio sullo Spettacolo dell’Emilia Romagna, Modena è la terza città in regione nella produzione di musica, subito dopo Bologna e Parma. Una successiva analisi, svolta da ArtCAPP del Dipartimento di Economia Politica dell’Università di Modena e dal Comune di Modena e tuttora in corso, evidenza che il 17% delle iniziative culturali svolte in città è di carattere musicale; per quanto riguarda le modalità di reperimento di fondi, il 57% delle associazioni intervistate si affida a contributi di privati, per lo più fondazioni bancarie, imprese e banche. La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena svolge un ruolo prezioso in quest’ambito: basti ricordare che, negli ultimi due esercizi (2006 e 2007), ha deliberato complessivamente oltre 1,4 milioni di euro a sostegno di iniziative musicali, coprendo in media il 55% della spesa totale per la realizzazione degli eventi. Nel 2008, inoltre, la Fondazione ha promosso per la prima volta un bando specifico dedicato all’attività delle bande e dei gruppi corali amatoriali, con l’obiettivo di arricchire l’offerta musicale e favorire gli aspetti formativi e di aggregazione sociale collegati all’esperienza musicale di esecutori non professionisti. Parallelamente alla crescita del pubblico dei concerti a livello locale, la Fondazione si è adoperata anche per offrire alla città una sede adeguata alle iniziative musicali, struttura della quale, fino a pochi anni fa, si avvertiva la mancanza: a costituire un punto di svolta è stata la creazione di un moderno auditorium presso la Fondazione Marco Biagi, la cui aula magna è stata adattata in modo da garantire un’acustica soddisfacente e accogliere oltre 300 persone.
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Maria Luisa Vanin Tarantino presidente della Fondazione Gioventù musicale d’Italia.
Come si è evoluta nel tempo la Gioventù musicale, nella sua dimensione europea e nazionale? Bruxelles 1940 Marcel Cuvelier, direttore generale della Sociètè Philarmonique di Bruxelles, ha un’intuizione, meglio, un’idea. La sua città e il suo paese sono occupati; non è facile vivere, comunicare, parlarsi sotto gli occhi degli occupanti. Ma la musica, che a differenza delle parole non ha significati oggettivi, poteva avere una funzione aggregante; poteva essere veicolo di libertà. Ed i giovani, nell’età in cui intelligenza e sensibilità si coniugano e danno un’impronta alla personalità, potevano, dovevano essere i destinatari dell’idea. È nato così il Movimento delle Jeunesses Musicales, il cui motto “Pour les jeunes et par les jeunes” da quel momento è stato assunto da decine di organizzazioni che nei vari paesi europei, americani, asiatici e africani hanno via via fatti propria l’intuizione di Cuvelier e hanno creato quella rete fitta che va sotto il nome di Fédèration Internationale des Jeunesses Musicales. Milano La Federazione nasce nel 1947 avendo come primi Paesi partecipanti Milano, Belgio e Francia. C’è una signora, Dorothy Lanni della Quara, che a Parigi qualche anno prima ha la ventura di assistere ad un concerto alla Salle Pleyel: mille giovani applaudivano Edwin Fischer. Promette a se stessa che qualcosa di simile sarebbe nel futuro accaduto anche in Italia. Dopo i primi concerti nel 1951 prende il via a Milano la Gioventù musicale d’Italia, che entrerà nel 1957 a far parte della Federazione Internazionale. In occasione dei cinquant’anni celebrati nel 2002, la Gioventù musicale ha potuto ripercorrere la sua storia con un briciolo di nostalgia e molto orgoglio. Nostalgia per l’entusiasmo degli inizi; per la sorpresa di vedere le sale da concerto piene di ragazzi e di giovani; per scoprire come la musica, potesse interessare al punto di dar voce all’immaginario dell’universo giovanile. Orgoglio per quanto da allora è stato via via costruito. E non mi riferisco solo ai 25mila concerti realizzati negli anni, alle centinaia di migliaia di spettatori, e di spettatori giovani, che hanno potuto prendere contatto con la musica e assistere a un concerto grazie alla Gioventù musicale, né alle innumerevoli iniziative che anno dopo anno, hanno tradotto per l’Italia il motto di Cuvelier. Tutto ciò fa parte della storia della musica in Italia, che è fatta non solo di compositori, di esecutori, di musicisti, di teatri, ma anche di istituzioni e di organizzazioni. Mi riferisco alla struttura che la Gioventù musicale fin dall’inizio si è data, e che risulta valida ancor oggi, quando la primitiva Associazione si è trasformata in Fondazione. Da Milano la Gioventù musicale si è divulgata regione per regione, città per città fino a toccare negli anni circa duecento località della Lombardia, dal Trentino e dall’Alto Adige al Veneto all’Emilia, al Piemonte alle Marche alla Toscana fino alla Sicilia. Ed in ogni località si è creata una Sezione che ha diffuso nel suo territorio la musica e la cultura musicale, avendo ben presente sia l’universalità di questo linguaggio e quindi la finalità di far conoscere la produzione musicale internazionale, sia la necessità della politica culturale locale, variegata e diversa sito per sito data la ricchezza e la diversità delle tradizioni culturali italiane. Modena 1989 Tra le città che hanno accolto la Gioventù musicale, e che ne hanno abbracciato le finalità e i metodi spicca Modena. Ricordo l’incontro, in una lontana mattina d’inverno a Milano con una giovanissima Donatella Pieri, e ricordo anche l’impressione che ne ebbi di chiara e al tempo stesso ragionevole determinazione; giusta impressione suffragata dal fatto che la Sezione, oggi Sede di Modena, festeggia i suoi primi 20 anni con l’ininterrotta presidenza di Donatella. È stato un percorso, quello di Modena, certamente non scevro di difficoltà e di qualche incomprensione (tutti coloro che hanno operato e che operano nella Gioventù musicale hanno esperienze analoghe), ma lineare e coerente nei suoi propositi e nei suoi metodi, e soprattutto attento ai bisogni, alle richieste, alle esigenze della città. Dai primi concerti, ai concerti-aperitivo, al Festival pianistico e di musica da camera, tutto lo staff modenese ha saputo coniugare con crescente professionalità e con sensibilità proposte musicali e proposte di cultura, giovani esecutori accanto a nomi di fama, forme tradizionali e forme innovative, così come la tradizione della Gioventù musicale ha insegnato. Leviamo i calici dunque a questi 20 anni, al passato e al futuro della Gioventù musicale a Modena.
Persone e fatti della storia della Gmi di Donatella Pieri
Detesto ogni conoscenza che non mi spinga irresistibilmente all’azione e che non sia feconda per l’attività Goethe
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li inizi della Gmi a Modena furono tutt’altro che memorabili e fortunati. Da quando fui contattata per verificare la possibilità di portare anche a Modena l’attività di questa Associazione nazionale, ci vollero diversi mesi perché si materializzasse il progetto. Vi furono mille difficoltà di ordine burocratico, organizzativo e logistico e la stagione musicale (fu la cosa più semplice da ideare), prevista all’inizio del 1988, si concretizzò nella primavera 1989: la piccola stagione di musica da camera presso il Teatro Cittadella, (8 concerti 8!) prese il via… e nessuno se ne accorse, tranne i musicisti che suonarono e noi organizzatori con relativi familiari presenti in sala. Dati i risultati quindi si cercò immediatamente di dare un’impostazione (all’epoca) nuova e - considerando i plagi successivi - decisamente attraente: nacquero i “Concerti aperitivo”. Il primo aiuto fondamentale fu di Giancarlo Gatti, allora direttore del Teatro Comunale, che intuì che la giusta collocazione della neonata Stagione dei Concerti aperitivo non poteva altro che essere il Ridotto del Teatro e che ci offrì condizioni ottimali: ci mise a disposizione lo spazio, i servizi di sala, la promozione, il pianoforte. “O alter Duft aus Märchenzeit!” (“O antica fraganza del tempo delle fiabe”), come dice il Pierrot Lunaire di Arnold Schönberg. Così nel Ridotto del Teatro si realizzò uno degli scopi dei nostri progetti e cioè abbattere la distanza con l’interprete, smitizzare il rituale del concerto. La vicinanza fisica diventò vicinanza mentale. Il coinvolgimento fu tale da indurre il pubblico a familiarizzare e a colloquiare con l’interprete anche durante il concerto. Il secondo incontro fortunato (la persona giusta al momento giusto) fu con Franco Bellei, vicepresidente di UnicreditGroup, e anche in quella occasione ci fu “lo zampino” di Giancarlo Gatti. Egli ci diede fiducia e ci accordò la sponsorizzazione unica della Cassa di Risparmio (in seguito Carimonte). Significò per noi da quel momento non dover più bussare di porta in porta per trovare i fondi necessari alla realizzazione delle stagioni e, fatto ancora più importante, significò poter progettare con continuità e senza timore che quella a cui si stava lavorando potesse essere l’ultima edizione dei concerti Gmi. Lo sviluppo delle attività ci pose davanti ad un nuovo problema: avevamo assolutamente bisogno di disporre di un ufficio dove poterci riunire e lavorare. La nostra richiesta fu esaudita grazie alla sensibilità dell’amministrazione comunale, nella persona dell’assessore alla Cultura Gianni Cottafavi, e grazie all’interessamento che Mirella Freni, persona straordinaria oltre che artista impareggiabile, ebbe per gli Amici dei Teatri, che soffrivano della stessa emergenza. Oggi condividiamo quello spazio utilissimo, sito nel cuore di Modena, con il Fai e per l’appunto con gli Amici dei Teatri. Pagando l’affitto, sia chiaro.
La missione principale della nostra associazione è di offrire opportunità ai giovani interpreti che, ai fini della propria carriera e immagine, traggono vantaggio dall’essere inseriti in cartelloni dove anche musicisti di chiara fama si cimentano con i grandi repertori. La nostra idea, alle soglie del Duemila, era quella di presentare un approfondimento su singoli compositori o correnti artistiche per incrementare la conoscenza del repertorio cameristico: il recital per pianoforte era la forma storica che meglio si adattava a sviluppare di anno in anno un percorso musicale che fosse gradito al pubblico e nello stesso tempo potesse costituire un’opportunità in più per i neovincitori di prestigiosi concorsi internazionali. Andammo a discutere dell’idea alla Fondazione Cassa di Risparmio trovando nel Presidente, Gianfranco Baldini e nel Segretario Generale, Maria Concetta Pezzuoli, interlocutori attenti e disponibili; in poco tempo riuscimmo ad avviare quello che resta tuttora il nostro “fiore all’occhiello” (ancora una volta persone, ma anche situazioni, giuste al momento giusto; in questo caso il recupero della Chiesa di S. Vincenzo, realizzato dalla stessa Fondazione, che fu la prima sede del festival). La qualità del contenuto musicale, non importa quanto alta, non è sufficiente ad attirare pubblico se non si accompagna ad una struttura funzionale, fruibile e gradevole. Oggi sono progettati e costruiti musei che puntano sulla spettacolarizzazione dell’architettura museale e nuovi auditorium artisticamente arditi che rappresentano una sfida estetica, oltre che acustica, destinata a cambiare molte cose e molte abitudini. Durante i venti anni di Gmi abbiamo traslocato in molti luoghi, non tutti adatti all’ascolto della musica, spesso improvvisando soluzioni ad emergenze che potevano seriamente compromettere l’evento. La necessità di uno spazio adeguato da diversi punti di vista era ormai ineludibile. L’auditorium della Fondazione Marco Biagi è ciò che oggi possiamo finalmente offrire al pubblico, e al musicista ospite: un ambiente razionale, comodo, godibile, e soprattutto... sempre lo stesso! Questo recente, ambitissimo traguardo è stato realizzato grazie a persone che rivestono ruoli importanti nella nostra città: Andrea Landi, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e la Presidente della Fondazione “Marco Biagi”, Marina Orlandi Biagi, hanno ascoltato e accolto le nostre richieste, con la determinazione e i mezzi necessari alla realizzazione del progetto. Molti amici hanno sostenuto l’avventura Gmi aderendo in prima persona e mettendo a disposizione dell’associazione il proprio tempo libero. Ciascuno, a modo proprio, vi ha contribuito con generosità mettendo in pratica i tre concetti cardine del volontariato: cittadinanza attiva, condivisione e partecipazione per la comunità. Se non ci fossero stati Paola Luberto, Maria Luisa Malavasi, Elisabetta Bertoli, Francesca Setti, Francesca Pieri, Pietro Morselli, Elena Toni, Simona Boni, Simonetta Tanari, Tiziano Franceschi, Laura Silingardi, Giovanni Indulti, Roberto Verti, Roberta de Piccoli, Marina Pivetti, Marta Bompani, Alessandro Bardelli, Crissula Valiuli, Piero Lazzaretti, non saremmo qui a raccontare la nostra storia.
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Foto Golinelli
2009 1989
gmi dalla alla
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Gioventù musicale Stagione 2008-2009
metronomi
mappa dei concerti
14 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
Giemmeì nel metrò Il bello della metropolitana è anche questo: si emerge da tunnel (dal tube, dicono a Londra), dopo un viaggio spesso di breve durata, in un luogo completamente diverso da quello di partenza. Strade, case, piazze, popolazione, odori, persino le lingue delle scritte sui muri: tutto è diverso. La stagione dei 20 anni della Gmi contiene diverse linee, che percorrono differenti “quartieri sonori”: una ventina di fermate, tra novembre e aprile, ci consentono di uscire alla luce dal tunnel della vita quotidiana, e ogni volta di sorprenderci un poco per la varietà dei paesaggi musicali collegati dalla rete del metrò Gmi 2008-2009. L’architettura settecentesca del clavicembalo bachiano, perfettamente conservata, convive con il “restauro conservativo” delle versioni pianistiche degli edifici alla stazione Bahrami. Le percussioni etnico-avanguardistiche della fermata Glennie, sono vicine alla piazza in cui dialogano fitto fitto Scarlatti e Berio (la Lucchesini) e alla fermata, che porta un nome simile (stazione Lucchesini-Mirabassi), dove si confrontano a sorpresa approccio classico e jazz. Quest’ultima è solo una delle uscite della linea che attraversa il quartiere abitato da etnie musicali tanto varie che potrebbe essere ribattezzata “piani diversissimi”, da semplicemente “diversi” come sono. Ma il percorso può condurre anche a quartieri più familiari, con solidi e meravigliosi edifici classici e piazze ottocentesche.
Le fermate Romanovsky, Lonquich, Zilberstein, conducono a bellissimi quartieri già visitati negli anni scorsi dal treno “Festival pianistico”, i cui paesaggi sonori ci sono familiari: si chiamano Chopin, Beethoven, Rachmaninov. Un paio di linee portano a quartieri nuovi e nuovissimi, dove si scende ad ascoltare vincitori di premi e concorsi internazionali che spesso, in seguito, traslocano nei “quartieri alti”, e che dunque è bello conoscere in momenti chiave della loro evoluzione. E poi, in queste fermate delle 17,30, l’accoglienza è calda e festosa, con ottimi vini e cibi, serviti dopo i concerti. Una nuova linea si aggiunge quest’anno alla rete, una “tratta” (come dicono i burocrati) extraurbana. In questo caso il trasporto è anche fisico, perché sarà un pullman a portare a Bologna i soci che acquisteranno i biglietti di quattro eventi musicali straordinari: le fermate della linea “Musica Insieme” conducono alle Piramidi, alla Piazza della Signoria, al Partenone della musica. Tanto famose e ambite queste uscite, che i posti disponibili sono pochissimi, e perciò prenotabili anzitutto dai più assidui frequentatori della rete (i soci sostenitori). È confermata l’altra linea extraurbana, che circola nell’inconsueto paesaggio mirandolese fatto di teatro musicale, affascinante come tutti i trenini un poco “esotici”, al di fuori dalle linee più frequentate. Né mancano le possibilità di scegliere percorsi trasversali, secondo i gusti personali, scendendo alle fermate più originali, contrassegnate in giallo, o negli ampi atrii che contengono i tre appuntamenti con orchestre di giovani, oppure - perchè no? – saltare da una linea all’altra, in un percorso scarlattiano. O scovando altri percorsi e corrispondenze, bighellonando qua e là come flâneur, un poco sbarazzini, per una Giemmeì dans le métro. Novità anche in biglietteria: i ‘titoli del viaggio’ si possono acquistare ad ogni fermata della stagione modenese, per qualunque appuntamento, oppure anche da casa, direttamente dal sito www.gmimo.it. Signori, in carrozza. Si parte!
Tessere e prenotazioni biglietti sede Gmi Rua Muro 59, Modena · Telefono 059 235736 gioventu.musicale.mo@libero.it Dal 31 ottobre al 4 dicembre: lunedì-venerdì ore 16-19; sabato ore 10-13
anni Gmie 0 2 li ia c e siem fferte sp Musica In
O Biglietto singolo Linee rossa - ocra - arancio da 6 a 10 € Linee blu - azzurra da 8 a 15 € Linea extraurbana Mirandola 5 €
Stazioni speciali e linee trasversali Nuove stazioni musicali Le orchestre
linea ee esclusa Tutte le lin 50 € re 100 € e Metà) 1 . un viaggiato ula Dolce rm o (f 200 € ri to ca Insieme si . due viaggia u M a e n sa li a) ee compre da Bologn Tutte le lin man per e ll u p in o asport (incluso tr
Scarlattiana
Linea riservata ai soci sostenitori 100 €
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La stagione dei vent’anni tra grandi ritorni e ottime novità La stagione dei venti anni della Gmi modenese presenta alcune rilevanti novità, associate a qualche opportuno “ritorno alle origini”: la promozione dei musicisti modenesi o formati a Modena e dei giovani. Rimane negli anni immutato il grande sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena alla Gmi. Tre orchestre Tra le novità, tre orchestre da camera: la prima, l’Accademia dell’Orchestra Mozart, residente a Bologna, è la fucina da cui escono straordinari musicisti come quelli che già i modenesi hanno ascoltato, sia nella stagione 2006 della Gmi (i Solisti dell’Orchestra Mozart), sia nella stagione del Comunale 2007, nei concerti brandeburghesi di Bach, sotto la direzione del fondatore dell’Orchestra, Claudio Abbado. Alla guida dell’Accademia della Mozart, che inaugura la stagione Gmi il 22 novembre, sarà uno dei musicisti prediletti da Abbado: il violoncellista Enrico Bronzi. La seconda orchestra è frutto dell’attività dell’Istituto Vecchi – Tonelli, sostenuto dalla Fondazione Antonio Zamparo: l’ensemble “Zamparo”, terrà il concerto annualmente riservato ai soci della Gmi, nel Salone d’Onore del Palazzo Ducale. Crediamo che la città e il territorio modenese debbano sostenere la cultura musicale “prodotta in loco”, quando è in grado di dare ottimi frutti, come in questo caso; la Gmi offre volentieri, per quanto le è possibile, questa opportunità. Alla guida del complesso, la sua fondatrice Paola Besutti, docente dell’Istituto VecchiTonelli. “Ospiti d’onore” due musicisti nati e formatisi tra Modena e Bologna, ora attivi come solisti e in orchestra in una dimensione internazionale: il violinista Stefano Pagliani e l’oboista Luca Vignali. Terzo appuntamento sinfonico è con Spira mirabilis; non un’orchestra, ma un progetto, un ente un poco indefinibile: alcune decine di giovani musicisti che da importanti orchestre europee (tra esse: Orchestra Mozart, Berliner Philharmoniker
Akademie, Luzern Festival Orchestra, Mahler Chamber Orchestra, Chamber Orchestra of Europe) si ritrovano di tanto in tanto per stage autogestiti volti a studiare un brano del grande repertorio, eseguito poi senza direttore. A Modena, sarà una sinfonia di Beethoven. Quale, dipende dalla possibilità di alcune parti “strategiche” (fiati, soprattutto) di avere la possibilità di partecipare allo stage nella prima settimana di febbraio. I concerti aperitivo Anche per il 2008-2009 i “Concerti aperitivo” (che comprendono la rassegna “Piani diversi”, quest’anno, per la verità, “Piani diversissimi”) e il “Festival internazionale pianistico e cameristico” sono le rassegne che si dividono i 16 concerti della stagione, ai quali si aggiungono i due soli appuntamenti gratuiti: il contributo della Gmi al programma del Festivalfilosofia (la perfomance di music action painting di Gabriele Amadori con il Sax Four Fun) e il concerto inaugurale dell’Accademia dell’Orchestra Mozart. I sei appuntamenti con i concerti aperitivo presentano giovani realtà di grandissimo talento del panorama musicale internazionale, affermatesi prevalentemente nell’ultimo decennio: alcune sono presenti in quanto acclamate giovani promesse europee (la diciottenne violinista inglese Jennifer Pike, beniamina della BBC, o il trio austriaco Broz), o vincitori di concorsi internazionali tra i più prestigiosi (Marcin Zdunik e Irina Zahharenkova). Nomi che a volte molto rapidamente avviano importanti carriere, come è accaduto nel caso del violinista cinese Feng Ning, vincitore nel 2006 del Concorso Paganini, ospite dei Concerti aperitivo nella scorsa stagione e già in questa presente come solista con Orchestra nella programmazione del Teatro Pavarotti. Il chitarrista Emanuele Segre è invece di una generazione precedente ed è uno dei più affermati solisti dello strumento, in grado di affrontare il brano in prima esecuzione assoluta commissionato al vincitore del “Concorso 2 agosto”, edizione 2008, istituzione con la quale la Gmi modenese inaugura quest’anno una collaborazione.
una domanda a
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Bruno Borsari
direttore di Musica Insieme, Bologna. Da ventidue anni, i concerti di Musica Insieme rappresentano una delle più prestigiose stagioni cameristiche, un punto di riferimento internazionale tanto per gli artisti, quanto per gli addetti ai lavori. Dalla stagione 2008-2009 Musica Insieme ha attivato una collaborazione con la Gmi modenese.
Caro Borsari, a te riserviamo la domanda degli amici “invidiosi”, ma in senso buono, quello che si traduce con “guardo e imparo”: come si fa a portare stabilmente circa 1000 persone ad ascoltare musica da camera? Rigore ed entusiasmo. Ovvero consolidare e osare, con strategia, coerenza e soprattutto passione. Questa la linea che seguiamo da ormai 22 anni, nella convinzione che la musica costituisca un valore essenziale della vita civile: con una stagione cameristica che riunisca interpreti riconosciuti e nuovi talenti, repertorio e contemporanea, miriamo a dare visibilità, a rendere familiare un patrimonio che di norma non ‘fa audience’, ma soltanto perché poco conosciuto, e meno ancora promosso. Ed infatti formare e divulgare sono le nostre parole d’ordine, in ciò spesso cercando di colmare le lacune di un servizio che dovrebbe essere appannaggio delle istituzioni, ma che sovente latita, nelle proposte come nel sostegno agli operatori privati. Negli anni tuttavia Musica Insieme ha intessuto una rete di collaborazioni con aziende, fondazioni ed enti - dal Teatro Comunale all’Università di Bologna, dall’Ufficio Scolastico Provinciale agli Assessorati culturali di Comune, Provincia e Regione - che hanno permesso di affiancare ai Concerti di Musica Insieme una serie di rassegne e di attività per gli studenti (Musica per le Scuole, Musica Insieme in Ateneo), o dedicate a chi risiede fuori città (Invito alla Musica, con un servizio di trasporto gratuito), cui si aggiungono un festival di nuova
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Piani diversissimi “Piani diversissimi”, si diceva, dell’edizione 2008-2009 della rassegna a cavallo tra classica e jazz. La formula consolidata nelle edizioni precedenti (brani proposti da un pianista classico ad un jazzista tenuto all’oscuro del programma, e che improvvisa dopo ognuno di essi) viene confermata per il primo concerto, al quale partecipa uno dei più dotati jazzisti modenesi: Stefano Calzolari, con la giovane pianista montenegrina Vedrana Kovac. Il secondo appuntamento è con un unico musicista, che - potremmo dire - ricopre entrambi i ruoli: Enrico Pieranunzi, jazzista di fama mondiale, presenterà anche a Modena il proprio progetto “scarlattiano”, eseguendo alcune sonate di Domenico Scarlatti seguite poi da proprie improvvisazioni. Una rivisitazione che ha ottenuto grande successo in diverse stagioni concertistiche (tra le quali “I concerti del Quirinale” prodotti da Rai-radio3) e anche in disco. L’ultimo appuntamento è con un inedito duo formato da Andrea Lucchesini e Gabriele Mirabassi. Il primo è un eccellente e versatile pianista (e anche organizzatore musicale), ben noto al pubblico della Gmi modenese, che lo ha apprezzato nei Festival dedicati a Bethoven, Chopin, Schubert e che avrà l’occasione di ascoltarlo due volte in 72 ore, il 18 e il 21 marzo 2009. La prima occasione è un recital che peraltro presenta un programma di grande originalità e interesse, soprattutto per l’accostamento e l’impaginazione dei brani, collocato in apertura dell’annuale convegno della Fondazione Marco Biagi, dedicato - nei giorni dell’anniversario dell’uccisione dello studioso - ai temi del giuslavorismo dei quali era esperto. La seconda esibizione di Lucchesini è, appunto, questo appuntamento con l’improvvisazione jazzistica assieme al clarinettista Gabriele Mirabassi, le cui collaborazioni musicali spaziano dal migliore jazz internazionale alla musica d’avanguardia alla musica popolare di qualità, come nel caso della recente collaborazione con Gianmaria Testa ed Erri De Luca.
Il Festival internazionale La nona edizione del festival non è, a differenza delle precedenti, dedicata ad uno specifico compositore né ad un particolare periodo storico: per il ventennale della Gmi la rassegna è una sorta di “Il meglio di…”. Bahrami, Lucchesini, Romanovsky, Zilberstein sono tra gli ospiti più apprezzati che abbiamo avuto nelle otto edizioni passate. Ad essi si aggiungono due “new entry” di valore assoluto: la percussionista Evelyn Glennie, fenomenale talento e concentrato di energia al servizio di sonorità eleganti e personalissime, e Alexander Lonquich, uno dei pianisti più attivi sulla scena europea, più volte ospite delle stagioni del Comunale, anche come direttore-solista. Oltre al citato programma di Lucchesini è da segnalare anche il concerto per “pianocembalo” dell’amico Ramin Bahrami, che farà ascoltare e racconterà diversi modi e sensibilità con i quali si può eseguire la musica di Bach, fuori da troppo rigide e “ideologiche” imposizioni filologiche ma anche da indebite e irragionevoli libertà interpretative. Le schede per l’ascolto dei concerti della stagione sono redatte, come avviene da qualche anno, dagli allievi dell’insegnamento di pubblicistica musicale dell’Istituto musicale Vecchi-Tonelli, con il coordinamento di Tarcisio Balbo, musicologo e docente dell’Istituto. Infine, una grande novità, e però piccola. Si tratta di un accordo raggiunto tra Gmi e Musica Insieme, un’Associazione bolognese anch’essa ventenne, anch’essa nata e cresciuta senza rilevante impegno pubblico, ma di ben diversa caratura e possibilità e frequentazione (quasi 1000 abbonati alla stagione cameristica!). Insomma, per molti versi “la realtà che potremmo essere se in città ci fosse più attenzione e amore per la musica”. Be’, sarà l’obiettivo del prossimo ventennio.
musica (MICO), un bimestrale di informazione (“MI”) e la promozione di viaggi culturali nelle principali mete europee. Fiducia e rispetto sono gli ingredienti fondamentali di ogni amicizia: quella che ci lega al nostro pubblico come agli artisti che ospitiamo, molti dei quali (da Barenboim a Kissin, a Pollini) ci premiano scegliendo proprio la nostra Fondazione per le loro apparizioni bolognesi. E se l’amicizia crea opere, la nuova collaborazione con Gioventù musicale d’Italia ne è un ulteriore esempio, contribuendo ancora una volta ad ampliare il bacino d’utenza di questo inestimabile patrimonio sonoro.
Quattro grandi a Bologna Per ora, offriamo ai primi soci sostenitori della Gmi che lo chiederanno (i biglietti a disposizione sono veramente pochissimi) la possibilità di assistere, a condizioni di particolare favore a quattro appuntamenti assolutamente
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una domanda a
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Fabrizio Festa
compositore, docente di musica e critico musicale (tra le sue collaborazioni, il quotidiano la Repubblica). È direttore artistico del Concorso Internazionale di Composizione “2 Agosto”. La Gmi lo ha invitato ad eseguire due suoi melologhi, a Scenergie 2007 e al Festivalfilosofia 2008.
Da dove nasce la proposta del Concorso internazionale 2 agosto di proporre alla Gmi modenese di eseguire ogni anno un pezzo del vincitore? Il primo pensiero, quello che subito s’affaccia, è che la collaborazione con la Gmi di Modena, una collaborazione che dura da molti anni, e credo con reciproca soddisfazione, in certo senso per me rappresenta un itinerario parallelo alla mia stessa carriera. Molte sono state le occasioni, e diverse. Occasioni che mi hanno permesso di dare il mio contributo di volta in volta in panni differenti: quelli del relatore, quelli del divulgatore, e naturalmente quelli del compositore e dell’interprete. Dunque, si è trattato di un percorso speculare, nel quale, se da un lato si è riflessa la necessaria articolazione delle mie attività in ambito musicale, dall’altro emergeva ed emerge quella larghezza di vedute, quell’ampiezza d’interessi e soprattutto quella lungimiranza strategica, che ha fatto della Gmi di Modena una delle più significative realtà musicali del Paese. Che si trattasse del confronto tra classica e jazz, che si affrontassero i temi della composizione contemporanea o del grande repertorio cameristico, che si portassero in scena melologhi o si eseguissero nuove partiture, tutto questo fa parte non di un generico puzzle, ma al contrario di un preciso mosaico, dove ciascuna tessera è integrazione logica ed artistica di quelle vicine. Ed è questo che mi ha colpito e mi colpisce nelle scelte della Gmi. C’è una vicinanza artistica e morale che trova un’ulteriore conferma nella scelta di collaborare nel 2009 in occasione dei quindici anni del Concorso Internazionale di Composizione «2 Agosto».
straordinari nell’ambito della stagione di Musica Insieme: Maurizio Pollini e Daniel Barenboim, pianisti eccelsi e personalità impegnate nel campo della cultura, della solidarietà internazionale, della pace; il violoncellista Yo Yo Ma, le cui apparizioni in Italia non sono certo frequenti, artista curioso e coraggioso come pochi altri, come dimostra anche il programma proposto a Bologna; infine la pianista francese Hélène Grimaud, un grande talento del pianismo internazionale, che è però anche una singolare presenza nel mondo della letteratura e della riflessione sulla musica, l’estetica, la vita. Biglietti facili L’ultima, piccola grande novità, riguarda il miglioramento del servizio di biglietteria, che rende possibile da quest’anno prevendita, assegnazione di posto numerato a tutti (e non solo ai soci sostenitori), vendita on-line. La sede della Gmi, in via Rua Muro, 59, è il luogo dedicato quest’anno all’adesione alla Gmi e alla prenotazione o prevendita dei biglietti, nei giorni e nelle ore indicati: che ci sia almeno una Wall Street funzionante, visto che quella più nota è decisamente in crisi. All’auditorium Biagi sarà possibile acquistare il biglietto di tutti i concerti 90 minuti prima dell’inizio di ciascuno e, al sabato, anche durante il servizio dell’aperitivo.
Gioventù m Stagione 200 Sabato 19 settembre 2008 ore 22,30 PERFORMANCE DI MUSIC PAINTING
Piazza Roma Gabriele Amadori & Sax Four Fun Zeni, Davis. Rollins, Hancock In collaborazione con Festivalfilosofia Sabato 22 novembre 2008 ore 21
CONCERTO DI INAUGURAZIONE
Teatro Comunale Luciano Pavarotti Accademia dell’Orchestra Mozart Enrico Bronzi direttore e violoncello solista CPE Bach, Haydn Giovedì 4 dicembre 2008 ore 20,30
FESTIVAL INTERNAZIONALE
Auditorium Marco Biagi Concerto per Pianocembalo, con commento Ramin Bahrami clavicembalo, pianoforte, commento Bach Sabato 13 dicembre 2008 ore 17,30
PIANI DIVERSI
Auditorium Marco Biagi Vedrana Kovac pianoforte Stefano Calzolari pianoforte jazz Musica classica a sorpresa e improvvisazioni jazz Conduce Maurizio Franco In collaborazione con Modena jazz club Sabato 10 gennaio 2009 ore 17,30
CONCERTI APERITIVO
Auditorium Marco Biagi Quartetto di Venezia Mendelssohn Bartholdy, Cherubini Venerdì 16 gennaio 2009 ore 20,30
FESTIVAL INTERNAZIONALE
Salone d’Onore dell’Accademia Militare Orchestra “Zamparo” dell’istituto Vecchi Tonelli Stefano Pagliani violino Luca Vignali oboe Maestro concertatore Paola Besutti Sammartini, Bach, Mozart in collaborazione con Istituto Vecchi-Tonelli Sabato 24 gennaio 2009 ore 17,30
CONCERTI APERITIVO
Auditorium Marco Biagi Trio Broz Beethoven, von Donhanyi
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usicale d’Italia Sede di Modena 8-2009 Martedì 10 marzo 2009 ore 20,30
Sabato 7 febbraio 2009 ore 17,30 CONCERTI APERITIVO
Auditorium Marco Biagi Spira mirabilis Beethoven
FESTIVAL INTERNAZIONALE
Giovedì 12 febbraio 2009 ore 21 FESTIVAL INTERNAZIONALE
Teatro Comunale Luciano Pavarotti Alexander Romanovsky pianoforte Chopin, Skrjabin, Liszt In collaborazione con Fondazione Teatro Comunale
Venerdì 13 marzo 2009 ore 21
Mirandola, Auditorium Castello dei Pico Metamorphosis e Videosogno Alessandra Celletti pianoforte pianoforte e proiezioni video Glass, Satie, Celletti
Mirandola, Auditorium Castello dei Pico I sette peccati capitali Conferenza funebre per una poesia defunta David Riondino voce recitante, regia Roberto Fabbriciani flauti Testi: Benn, Ragazzoni, Ginsberg, Aretino, Mutis, Callot, Hölderlin Musiche: Mozart, Debussy, De Lorenzo, Kurtág, Sotelo, Piazzolla, Fabbriciani
Sabato 21 febbraio 2009 ore 17,30
Mercoledì 18 marzo 2009 ore 20,30
SCENERGIE
Venerdì 13 febbraio 2009 ore 21 SCENERGIE
PIANI DIVERSI
Auditorium Marco Biagi Evelyn Glennie percussioni Zivkovic, Schmidt, Reich, Abe, Bach, Alvarez, Masson, Stevens
Auditorium Marco Biagi Enrico Pieranunzi pianoforte Alessandro Scarlatti e improvvisazioni In collaborazione con Modena jazz club
FESTIVAL INTERNAZIONALE
Auditorium Marco Biagi Andrea Lucchesini pianoforte Scarlatti, Berio, Beethoven In collaborazione con Fondazione Marco Biagi Sabato 21 marzo 2009 ore 17,30
Martedì 24 febbraio 2009 ore 20,30 FESTIVAL INTERNAZIONALE
Auditorium Marco Biagi Lilya Zilberstein pianoforte Brahms, Rachmaninov
PIANI DIVERSI
Venerdì 27 febbraio 2009 ore 21 SCENERGIE
Mirandola, Auditorium Castello dei Pico Storie raccontate e suonate Modern Saxophone Quartet Roberto Pangrazzi percussioni Giacomo Anderle voce recitante/ regia Musorgskij
CONCERTI APERITIVO
Martedì 24 marzo2009 ore 20,30 FESTIVAL INTERNAZIONALE
Auditorium Marco Biagi Alexander Lonquich pianoforte CPE Bach, Haydn, Mozart, Chopin, Schubert Venerdì 27 marzo 2009 ore 21
Auditorium Marco Biagi Emanuele Segre chitarra Villa-Lobos, Albeniz, Caballero, Baden Powell, Dyens In collaborazione con Concorso 2 Agosto
Mirandola, Auditorium Castello dei Pico Piani diversi Musica classica a sorpresa e improvvisazioni jazz Giuseppe Fausto Modugno pianoforte Stefano Calzolari pianoforte jazz
Sabato 7 marzo 2009 ore 17,30
Sabato 4 aprile 2009 ore 17,30
Sabato 28 febbraio 2009 ore 17,30 CONCERTI APERITIVO
Auditorium Marco Biagi In viaggio con Scarlatti dall’Europa al Nuovo Continente Andrea Lucchesini pianoforte Gabriele Mirabassi clarinetto Scarlatti, Copland, Bernstein
Auditorium Marco Biagi Marcin Zdunik violoncello 1° premio Concorso internazionale Lutoslawski, Varsavia 2007 Irina Zahharenkova pianoforte Schumann, Chopin
SCENERGIE
CONCERTI APERITIVO
Auditorium Marco Biagi Jennifer Pike violino Jeremy Pike pianoforte Bach, Franck, Ravel
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Varvara Ivanova
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Concerto inaugurale 19 novembre 2007 Carlo Balzaretti e Enrico Intra con Maurizio Franco Feng Ning Alessandra Celletti Saul Beretta e Mario Brunello Alessandra Mostacci e Roberto “Freak” Antoni Luigi Maio Alberto Garcia Demestres
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aperitivi&diversi
Musica, parole, immagini tra Bach e la multimedialità
15 settembre 2007 ore 21 Auditorium Marco Biagi Concerto straordinario Un sapere abissale Melologo di Fabrizio Festa David Riondino voce recitante Fabrizio Festa sintetizzatore Fabio Battistelli clarinetto
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca Nuove forme di concerto e di spettacolo caratterizzano la stagione 2007-2008 della Gmi: dal melologo di Fabrizio Festa alla musica per cinema eseguita nel concerto di inaugurazione dal gruppo guidato da Mauro Maur, dal concerto multimediale di Alessandra Celletti alla rivisitazione bachiana con videoproiezione all’opera breve (anche) per bambini del catalano Alberto Garcia Demestres, tutti questi concerti utilizzano in diverso modo le tecnologie acustiche e video disponibili all’Auditorium Marco Biagi, che per il secondo anno ospita la stagione Gmi. Non manca, coerentemente con la “mission” della Gmi, “la meglio gioventù musicale internazionale”. Cinque dei concerti aperitivo del sabato pomeriggio sono affidati ai giovani vincitori di importanti concorsi musicali internazionali: dieci musicisti provenienti da nove Paesi diversi, per un totale di 250 anni di età! Completa il programma pomeridiano del sabato la quinta rassegna di “Piani diversi”, che mette a confronto la tradizione pianistica classica (per repertorio e formazione degli esecutori) e l’improvvisazione di origine jazzistica. Il festival cameristico è intitolato per il 2008 “Pianisti di PianoBach” e segue un percorso su e intorno al grande musicista tedesco. Le sue meravigliose costruzioni intellettuali, che sono allo stesso tempo capolavori barocchi e razionalisti, “reggono” anche letture attuali, “sporgono” dal loro tempo con tale forza da consentirne interpretazioni con gli strumenti e per le sensibilità contemporanei. La rassegna affianca così esecuzioni integrali di grandi capolavori come l’Arte della Fuga e Il Clavicembalo ben temperato, affidate a interpreti come Ramin Bahrami e Angela Hewitt, anche riletture “trasgressive” di Bach o delle sue influenze su musiche e musicisti dei secoli successivi.
Il cast di Joc de mans
19 novembre 2007 ore 21 Teatro Comunale Concerto di inaugurazione Mauro Maur tromba Françoise De Clossey pianoforte Klemens Marktl percussioni Nuovo Quartetto italiano Morricone, Piccioni, Rota 1 dicembre 2007 ore 17,30 Auditorium Marco Biagi Piani diversi Marco Tezza pianoforte Franco D’Andrea pianoforte jazz Bach, Schumann, Stravinskij, Chopin, Piazzolla, Schönberg, Ginastera
Conferenza stampa Pianisti di piano Bach
Angela Hewitt
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15 dicembre 2007 ore 10,30 Auditorium Marco Biagi Prova generale per le scuole Joc de mans Opera lirica di Alberto Garcia Demestres Libretto di Valenti Gómez y Oliver Direttore Alberto Garcia Demestres 15 dicembre 2007 ore 17,30 Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Joc de mans Opera lirica di Alberto Garcia Demestres Libretto di Valenti Gómez y Oliver Direttore Alberto Garcia Demestres Prima esecuzione assoluta 12 gennaio 2008 ore 17,30 Auditorium Marco Biagi Piani diversi Carlo Balzaretti pianoforte Enrico Intra pianoforte jazz Conduce Maurizio Franco Brahms, Mozart, Scarlatti, Mendelssohn Bartholdy, Chopin, Intra, Skrjabin, Guastavino, Gershwin 19 gennaio 2008 ore 17,30 Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Varvara Ivanova arpa Bach, Chopin, Salzedo, Liszt, Bovio, Prokof’ev, Mchedelov 2 febbraio 2008 ore 17,30 Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Agata Szymcewska violino Igor Levit pianoforte Schubert, Debussy, Ravel, Wieniawski
16 febbraio 2008 ore 17,30 Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Alessandra Celletti pianoforte Glass, Satie, Celletti
ottava edizione
1 marzo 2008 ore 17,30 Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Romain Descharmes pianoforte Ravel, Brahms, Rzewski 15 marzo 2008 ore 17,30 Auditorium Marco Biagi Piani diversi Luigi Moscatello pianoforte Roberto Tarenzi pianoforte jazz Conduce Maurizio Franco Debussy, Liszt, Ravel, Chopin, Musorgskij 5 aprile 2008 ore 17,30 Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Feng Ning violino Thomas Hoppe pianoforte Beethoven, Tartini, Schumann, Vieuxtemps 5 aprile 2008 ore 20,30 Auditorium Marco Biagi Concerto straordinario Francesca Provvisionato mezzosoprano Donatella Pieri pianoforte Donizetti, Bellini, Rossini, Verdi, Puccini, Mascagni 12 aprile 2008 ore 17,30 Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Quartetto Voce Schubert, Janácˇek
24 gennaio 2008 ore 21 Teatro Comunale Luciano Pavarotti Ramin Bahrami pianoforte Bach 21 febbraio 2008 ore 20,30 Auditorium Marco Biagi Angela Hewitt pianoforte Bach 23 febbraio 2008 ore 20,30 Auditorium Marco Biagi Angela Hewitt pianoforte Bach 8 marzo 2008 ore 20,30 Auditorium Marco Biagi Emanuele Arciuli pianoforte Bach 28 marzo 2008 ore 20,30 Auditorium Marco Biagi Mario Brunello violoncello Knaifel, Bach 11 aprile 2008 ore 20,30 Salone d’Onore del Palazzo Ducale Orchestra da camera della Campania Direttore Luigi Piovano Telemann, Bach
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Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
A Mirandola il gioco dell’improvvisazione e delle affinità La seconda edizione di Scenergie propone l’approfondimento di uno degli aspetti più affascinanti della contemporaneità: la complicità della musica con l’arte estemporanea. Dalle suggestioni della video-art alle divagazioni del componimento poetico surreale, dalla action-painting alla improvvisazione scenica, verbale, poetica. Nella musica l’improvvisazione o comunque l’andamento improvvisativo affondano radici robuste e sotterraneamente molto diffuse, dal barocco al jazz alla musica etnica. Alcune delle proposte di Scenergie si collocano appunto all’incrocio tra improvvisazione e suggestione di accostamenti tra parola e musica. È per questo motivo che la contemporaneità della musica d’oggi è spesso associata alla multimedialità teatrale, è spesso anche nuova espressione teatrale performativa: la sperimentazione non è così fine a se stessa, non è autoreferenziale, come sovente è accaduto a certe avanguardie, ma ampio spazio è lasciato alla creatività che elabora con conoscenza e fantasia nuove forme di spettacolo strutturato e compiuto. Scenergie mostra così un piccolo panorama dei rapporti esistenti e possibili tra linguaggio, arte e comunicazione. Scenergie è un progetto riconosciuto all’interno del “Progetto musica” del ministero dell’Istruzione, coordinato nazionalmente da una commissione presieduta dall’on. Luigi Berlinguer, ex Ministro dell’Istruzione, e regionalmente dall’Assessorato all’Istruzione e dall’Ufficio scolastico regionale, che intende sviluppare all’interno della scuola, con forza, il sapere musicale.
Scenergie 2008 Auditorium Castello dei Pico, Mirandola 11 gennaio 2008 ore 21 Ironikontemporaneo Roberto Freak Antoni voce Alessandra Mostacci pianoforte Einaudi, Ligeti, Biscarini, Gulda, Cage, Luppi, Costantini, Satie, Fabbi 18 gennaio 2008 ore 21 Un piccolo Flauto Magico Luigi Maio musicattore, regia e disegni Bruno Fiorentini flauto Valerio Giannarelli violino Guido Bottaio pianoforte Maio (da Mozart) 1 febbraio 2008 ore 21 Music action painting Gabriele Amadori pittore Quartetto Sax four fun Zeni, Davis, Rollins, Hancock 8 febbraio 2008 ore 21 Viva Rota, viva Fellini Otto e mezzo quartet Rota 29 febbraio 2008 ore 21 Suoni da favola Duo pianistico Clavier Saint-Saëns, Prokof’ev 7 marzo 2008 ore 21 Cerca del tango… Astor y otros Marco Tezza pianoforte Piergiorgio Piccoli voce recitante Granados, Albeniz - Godowski, Piazzolla, Ginastera, Stravinskij, Puccini, Satie, Cage, Barber
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una domanda a
La Gmi e la solidarietà internazionale
Francesca Provvisionato
Modena per gli altri è un’associazione di volontariato onlus impegnata in progetti di solidarietà in Etiopia, dove ha realizzato infrastrutture sanitarie e culturali, promosso lo sviluppo con tecniche razionali di atttività produttive tradizionali locali (apicoltura), allestito biblioteche e aule scolastiche nel villaggio di Shallalà. A Modena l’associazione intraprende iniziative culturali ed incontri con la comunità etiope, è stata promotrice della ricerca storica e delle mostre “Modena - Addis Abeba andata e ritorno ”tenutasi nel 2007 ed è promotrice e cofinanziatrice del progetto “Relazioni sonore”, che ha dato vita a un’orchestra composta da una trentina studenti della scuola media statale “Guidotti”, italiani e non, organizzata e diretta da un insegnante di musica della scuola e dall’etnomusicologo Luciano Bosi. La Gmi ha volentieri aderito alla richiesta di Moxa di co-organizzare una serata di autofinanziamento e di promozione dell’associazione, progettata a partire dalla generosa disponibilità del mezzosoprano Francesca Provvisionato.
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Marco Turci
medico, è fondatore dell’associazione Modena per gli altri, attiva nel volontariato internazionale, in particolare con progetti a favore di alcuni villaggio dell’Etiopia. La Gmi ha collaborato all’organizzazione di due eventi rivolti a pubblicizzare l’associazione e alla raccolta di fondi.
La collaborazione tra associazioni di volontariato così diverse per natura e obiettivi è sintomatica del fatto che passione civile ed entusiasmo, unite a competenza e professionalità, possono dare vita ad eventi interessanti. Secondo lei, le istituzioni pubbliche sostengono adeguatamente questo potenziale della collettività? Limitandosi ad analizzare la realtà modenese, con le sue centinaia associazioni di volontariato attive nei più svariati ambiti di interesse sociale e culturale, potremmo dire che sono tantissime le persone che decidono di diventare volontari e di regalare una piccola o grande parte di se per contribuire a rendere migliore la qualità della vita dei cittadini, ma cosa non secondaria a dare maggiore senso alla propria. I volontari svolgono spesso una attività di sussidiarietà in ambiti che gli enti locali da soli non riuscirebbero a garantire, né tantomeno a finanziare. E sarà proprio la nostra passione civile, la creatività e l’entusiasmo, la voglia di metterci in discussione, di sperimentare (anche relazioni interdisciplinari se così si può dire) che ci consentirà di continuare nel nostro impegno, valutando criticamente il seguito che eventualmente riusciremo ad avere e gli interessi che riusciremo ad intercettare. Anche gli amministratori fanno i loro conti…! Un grazie
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Musica a parole Il 29 marzo 2008, presso la libreria Feltrinelli di Modena, la Gmi ha co-organizzato la presentazione di una nuova casa editrice bolognese, Albisani, che si è proposta con tre titoli di “divulgazione musicale colta”, dedicati ad altrettanti capolavori della storia della musica: le Variazioni Goldberg di Bach, la Sinfonia Pastorale di Beethoven, il Concerto per clarinetto e orchestra di Mozart. Tre agili volumi, che hanno inaugurato la collana “Chiavi d’ascolto”, redatti da giovani musicologi e studiosi, tra i quali il collaboratore “volontario” della Gmi Tarcisio Balbo, docente all’Istituto VecchiTonelli, destinati a chi conosce la musica ma anche a chi solamente la ascolta, senza conoscerne il linguaggio specifico.
Presentazione di “Chiavi d’ascolto” A destra, Tarcisio Balbo e Stefano Malferrari
Musica a impatto zero Il 21 giugno si tiene, ogni anno, la “giornata della musica”. È un momento di festa, dedicato a tutti coloro che ascoltano e che praticano attività musicali, e soprattutto a coloro che non lo fanno, perché si avvicinino a una delle forme fondamentali della vita espressiva e della comunicazione umana, oltre che dell’arte e della cultura. La Provincia di Modena ha interpretato questa finalità rivolgendosi alle Associazioni modenesi maggiormente attive in campo musicale, e chiedendo un contributo di idee per animare la città in questo giorno di festa dedicato alla musica. Da parte sua, essa si è fatta garante non solo del finanziamento, ma anche dell’organizzazione complessiva, della risoluzione delle mille incombenze burocratiche, del confronto con tutte le altre Istituzioni coinvolte, ottenendone la piena collaborazione anche grazie al proprio peso istituzionale. L’attivo coinvolgimento delle
associazioni musicali ha consentito un forte contenimento dei costi, ha costituito un’occasione di positiva relazione tra le associazioni stesse, ha dato loro un’opportunità di visibilità verso la comunità modenese. Ci auguriamo dunque che questa iniziativa, che ha anche visto un grande afflusso di pubblico e riscosso unanime apprezzamento, si ripeta negli anni futuri e soprattutto che questa modalità di progettazione e organizzazione condivisa di attività culturali (musicali, ma non
solo) si diffonda come scelta di tutte le istituzioni pubbliche, per sostenere e qualificare l’attività delle associazioni di volontariato culturale. La Gioventù musicale d’Italia ha partecipato alla prima edizione con l’organizzazione di un concorso riservato a musicisti non professionisti, la cui “finale” si è tenuta il 21 giugno, all’interno del cortile dell’Amministrazione provinciale. Una giuria di esperti ed il pubblico presente hanno potuto valutare e premiare i migliori esecutori.
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dalfarealdire Allegro programmato
Le scelte artistiche Organizzare una stagione musicale e “scegliere” i musicisti con i quali realizzarla è un’azione che può prendere due strade: una facile e una impegnativa. Quella facile: ci si può permettere di non fare assolutamente nulla, perché sono gli agenti e i musicisti che ti cercano e offrono la propria arte. Fra l’altro, una componente nuova e sempre più necessaria a chi voglia intraprendere oggi la carriera concertistica, è quella legata alla capacità imprenditoriale e alla promozione di se stessi. Tuttavia, delegare in modo illimitato un’agenzia di spettacolo nasconde un rischio insito nella ricerca di non rischiare: essendo interessati innanzi tutto alla riuscita della proposta, ad essere premiato sarà il garantito “prodotto di livello” e, di conseguenza, quasi esclusivamente il musicista già famoso. Seconda strada, quella impegnativa ed ambiziosa, che richiede la chiara coscienza della propria funzione di connessione tra varie esigenze e competenze: questa comporta ideare un progetto che risponda ad un percorso di approfondimento (perché l’offerta musicale oggi non può prescindere da una azione “formativa”), muoversi come “intermediario culturale” cercando di intuire il valore dell’arte e contemporaneamente soddisfare le esigenze e i gusti del pubblico, scegliere nel vastissimo panorama di proposte artistiche con criteri e finalità coerenti con la propria missione. Per produrre compiutamente arte musicale bisogna ricercare la qualità sia nel programma proposto sia nell’interprete. Nell’interprete è “l’espressione” di personalità, di idee, la ricerca di qualcosa di “alto”; il concertista esalta la creatività del compositore attraverso la fedeltà e la comprensione profonda dell’interpretazione. Oggi molti giovani artisti si propongono tra mille difficoltà in un settore che, nel passare del tempo, è diventato sempre più povero di occasioni professionali soprattutto per le nuove generazioni. Una delle conseguenze di questa situazione infelice riguarda anche la scelta del repertorio. Il giovane musicista che desidera lavorare cerca di rispondere ai profondi cambiamenti dei gusti e del modo di fare e accogliere la musica, moltiplicando le proposte di programmi poco comuni, di repertori poco frequentati, di commistioni di generi, dando libero sfogo alla propria creatività. Si è verificato però che alcuni degli “ammodernamenti” introdotti nei programmi concertistici degli ultimi anni, siano stati il frutto di scelte disorientate e velleitarie che, a lungo andare, hanno determinato una “omologazione”, quasi sempre verso il basso, della proposta. Non esiste quindi una ricetta o una formula da applicare per confezionare una buona rassegna concertistica perché per ottenere l’equilibrio dell’offerta artistica, come nella musica, “movendo dalla sintesi, è possibile procedere all’analisi, mentre non è consentito muovere all’inverso” (Camillo Togni). Fra l’altro, per dare compiu-
tezza alla produzione di arte musicale, manca un terzo elemento, alquanto problematico, che deve ritrovarsi in piena sintonia con programma e interprete: il pubblico. È nell’incontro, nella “simpatia” profonda dei tre elementi che avviene la completezza del prodotto artistico, permettendo di instaurare una “relazione sociale” veramente sui generis tra autore, interprete e pubblico, forse unica nel campo di tutte le arti. La partecipazione del pubblico contribuisce direttamente alla creazione musicale, della quale chi suona si fa tramite privilegiato anche se il pubblico oggi sembra più attento alla valutazione della qualità dell’interpretazione che sull’ascolto dell’opera musicale. Harold Bloom dice che “si è o si diventa ciò che si legge” e “quello che sei è l’unica cosa che puoi leggere”. Le implicazioni di queste affermazioni sono infinite e, applicate alla musica, devono prendere in considerazione l’esecuzione; ma, allora, è il pubblico che si trasforma e cresce per effetto di ciò che ascolta, o esso è il soggetto unico responsabile del mercato dell’arte? Stabilire la supremazia diventa questione molto complicata. Gli unici dati certi sono che la musica, in entrambi i casi, è una rassicurante mercanzia emotiva per l’ascoltatore, e che chi oggi sceglie programma e interprete getta le radici del futuro dell’arte. Se la proposta musicale deve essere matrice di cultura non può limitarsi a ripetere stancamente le ricette di un tempo e, per adeguarsi ai cambiamenti, non deve necessariamente diventare un supporto ad un non ben definito modello di sviluppo creativo. Vivificare l’offerta musicale significa attingere instancabilmente al pensiero creativo che gli uomini più avvertiti (filosofi, scrittori, scienziati ed artisti) stanno coltivando non dimenticando mai che niente più della musica raggiunge il cuore e la mente di tutti gli uomini.
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Alexej Nabioulin Cristina Ortiz Maurizio Franco, Stefano Nozzoli e Renato Chicco Alberto Maria Ruta, Alain Meunier e Antonello Cannavale
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Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Musica classica, auditorium nuovo Una stagione romantica 17 concerti per la diciannovesima stagione della Gioventù musicale di Modena, come sempre sostenuta dalla collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Filo rosso della stagione 2007: il Romanticismo musicale tedesco. Proprio quello famoso, del “BelSchubert” (lo SchönSchubert a cui è intitolato il Festival pianistico e cameristico) e di Chopin, Brahms, Liszt, Schumann. I grandi del romanticismo, a partire dal programma del concerto inaugurale, “che più romantico non si può”. Ma non la semplice proposta dei “brani celebri”: è importante depurare le esecuzioni e l’ascolto da incrostazioni improprie, da sentimentalismi e passionalità troppo volgarmente esibite. Con questa specifica scelta di repertorio, di musicisti, di lettura di un’epoca e di una poetica musicali abbiamo voluto caratterizzare le due rassegne della stagione 2007, che non sono dunque “una serie di 17 concerti”, metà pomeridiani e metà serali. Grande novità per Modena è la sede dei concerti: il nuovo Auditorium della Fondazione Marco Biagi, Aula Magna universitaria appositamente adattata alle esigenze musicali, capace di oltre 300 posti. Prezzi fermi rispetto all’anno scorso, con una agevolazione in più: la formula “Dolce e Metà”, che prevede il dimezzamento del prezzo di uno dei due abbonamenti di una coppia.
13 gennaio 2007 ore 17,30 Salone d’Onore del Palazzo Ducale Concerti aperitivo Silete venti Danzi, Beethoven 20 gennaio 2007 ore 17,30 Auditorium Marco Biagi Piani diversi Antonio Ballista pianoforte Rossano Sportiello pianoforte jazz Conduce Maurizio Franco Prokof’ev, Poulenc, Liszt, Chopin, Granados, Rossini, Mozart, Debussy, De Falla 27 gennaio 2007 ore 17,30 Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Duo Giun - Haruka Schumann, Brahms 3 febbraio 2007 ore 17,30 Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Irina Zahharenkova pianoforte Liszt, Mozart, Brahms 17 febbraio 2007 ore 17,30 Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Artyom Dervoed chitarra Garcia, Castelnuovo Tedesco, Villa Lobos, Brouwer
24 febbraio 2007 ore 17,30 Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Alberto Maria Ruta violino Alain Meunier violoncello Antonello Cannavale pianoforte Fauré, Brahms 3 marzo 2007 ore 17,30 Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Lorenzo Di Bella pianoforte Czerny, Schubert - Liszt, Liszt, Chopin 10 marzo 2007 ore 17,30 Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Stefano Nozzoli pianoforte Renato Chicco pianoforte Conduce Maurizio Franco Gurdjieff, Bach, Poulenc, Satie, Mozart, Brahms, Ginastera 19 marzo 2007 ore 21 Auditorium Marco Biagi Concerto straordinario Christine Waldmann violino Carlo Balzaretti pianoforte Pärt, Faurè, Kreisler, Mendelssohn Bartholdy, Chopin, Schubert, Schumann, Skrjabin, Rachmaninov, Gershwin, Webber
Artyom Dervoed
aperitivi&diversi 16 settembre 2006 ore 21 Auditorium Fondazione San Carlo Concerto straordinario Le voci dell’umanità Jubilee Shouters Direttore Gianna Grazzini Tarver, Dawson, Stoker, Trenet, Waller, Gershwin, canti tradizionali 13 dicembre 2006 ore 21 Teatro Comunale Concerto di inaugurazione Quartetto d’archi della Scala Maurizio Zanini pianoforte Schubert, Schumann 30 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
settima edizione
Auditorium Marco Biagi 24 marzo 2007 ore 20,30 Mario Brunello violoncello Andrea Lucchesini pianoforte Ligeti, Schubert, Berio, Brahms 28 marzo 2007 ore 20,30 Alexej Nabioulin pianoforte Schubert, Chopin, Schumann 30 marzo 2007 ore 20,30 Gianluca Luisi pianoforte Schubert, Liszt 4 aprile 2007 ore 20,30 Cristina Ortiz pianoforte Schubert, Debussy, Brahms, Chopin 14 aprile 2007 ore 20,30 David Trio Haydn, Schubert 19 aprile 2007 ore 20,30 Arcadi Volodos pianoforte Schubert, Schumann, Liszt 22 aprile 2007 ore 20,30 Wandering stars Schubert, Händel, Rossini, Paganini, Chopin 28 aprile 2007 ore 20,30 Matthias Goerne baritono Alexander Schmalcz pianoforte Schubert
Gianluca Luisi Mario Brunello e Andrea Lucchesini
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Su e giù per le scale Ma dove farli, questi concerti? Ridotto del Teatro Comunale: la norma di sicurezza consentiva 99 posti a sedere, e ci trovammo da un certo momento in poi con persone sulle scale e nei corridoi ad allungare il collo (e le orecchie) come davanti alla passerella degli Oscar. Teatro della Fondazione San Carlo: 154 poltroncine, più le (abusive) invenzioni (proprio nel senso etimologico di sedie trovate, chissà dove) del pubblico. E ci capitò di distribuire i bigliettini all’esterno per dare la precedenza ai soci e a chi si presentava per primo, come al supermercato. Finalmente, dal 2006, l’Auditorium Marco Biagi: 328 posti comodi, che accolgono anche gli spettatori dell’ultimo minuto. E un po’ ci dispiace, perché vorremmo il tutto esaurito anche qui. Speriamo che accada presto! In queste tre fondamentali tappe si condensa l’evoluzione della Gmi modenese e la sua crescita in venti anni. Ma, scorrendo l’indice dei concerti organizzati in 20 anni, si può fare un viaggetto storico-artisticorimediale del centro storico di Modena, ripercorrendo alcuni luoghi notevoli, e altri per niente notevoli, ma semplicemente disponibili ad ospitare attività concertistiche. All’inizio fu il
Sala prove del Comunale Teatro Storchi Galleria Civica Auditorium Chiesa San Carlo Auditorium Marco Biagi
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Teatro Cittadella, caratteristica struttura parrocchiale adattata alle evolute esigenze teatrali dell’ultimo quarto del secolo scorso. Ben presto iniziò l’alternanza con il bellissimo Ridotto del Teatro Comunale, magico luogo di intervalli, fumo (un tempo), ristoro e rinfreschi, relazioni sociali, parte non trascurabile dell’affezione al Teatro in generale (come per tutti i luoghi di riti e ritrovi periodici: lo stadio, “tutte le sere al tempio…” e via dicendo). Tenere i concerti al Comunale significava per ciò stesso accreditarne la qualità, e fu un elemento chiave per lo sviluppo dell’Associazione. Però. Però i posti non sono numerati, il pavimento di antico legno cigola come in un film horror, le finestre danno direttamente sulla strada e i suoi bus, l’acustica è decisamente “abbondante”, i camerini sono distanti 100 metri e tre piani; insomma, i luoghi da concerto non si possono improvvisare, nemmeno in un teatro. Senza contare i giorni di indisponibilità, o la presenza di gruppi da camera, che al Ridotto non ci stanno proprio. E furono occasioni per esplorare tutti i recessi dell’edificio: la sala prove (affascinante mansarda sui tetti, quanto mai inadatta alla musica per un pubblico pagante), la platea (in casi eccezionali) e persino il palcoscenico, con i musicisti spalle alla sala e il pubblico rivolto a guardare come sfondo platea e palchi vuoti: ambientazione affascinante e anche acusticamente valida. Se non fosse per la limitata capienza e per norme sulla sicurezza sempre più rigide, che oggi vietano simili allestimenti, sarebbe una delle pochissime soluzioni da mantenere in vita. E poi, l’Auditorium dell’Istituto musicale Orazio Vecchi: inadeguato e male attrezzato (singolare caso, per una scuola di musica. Come un ristorante senza cucina, un campo da calcio senza le porte, una chiesa senza l’altare). Qua e là, nei vent’anni, altri luoghi. Uno prestigiosissimo, per qualche appuntamento che si conferma ogni anno: il Salone d’Onore del Palazzo Ducale; altri per dare particolari atmosfere (ma anche, diciamolo, per ripiego), come la Galleria Civica; altri per esigenze di rassegna, come il Cortile del Melograno. Infine, immancabili come in ogni città italiana, le rassegne musicali nelle chiese: soprattutto Sant’Agostino, San Vincenzo, San Carlo. Freddo, caldo, esigenze del culto, acustica assolutamente infelice, sedute scomodissime, niente o quasi servizi per artisti e pubblico, difficoltà ad organizzare la biglietteria, rumori esterni: una meraviglia. Finchè disposizioni vaticane stabilirono che le Chiese adibite al culto possono ospitare solo musica sacra e ad accesso gratuito. Solo il San Carlo, che non è luogo di liturgia, rimase disponibile per le attività concertistiche, dopo che il teatro della stessa Fondazione si mostrò insufficiente a contenere tutto il pubblico. L’installazione di una costosa camera acustica, appositamente noleggiata (vedi il capitolo dedicato alla stagione 2006), ne migliorò sensibilmente la qualità sonora. Infine, e finalmente, l’Auditorium della Fondazione Marco Biagi, che è un buon compromesso tra esigenze musicali e destinazione diversa (accademica): ma quanta fatica! E forse non è ancora finita. Salone d’Onore Accademia Militare Teatro Comunale Teatro Fondazione San Carlo Chiesa di San Vincenzo
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Un auditorium musicale per Modena
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Marina Orlandi Biagi
presidente della Fondazione Marco Biagi. La sua volontà è stata determinante nel fare si che l’Aula Magna della Fondazione fosse adattata ad Auditorium e messa a disposizione dell’intera città.
Quale bilancio si sente di stilare dopo due anni di apertura della Fondazione Marco Biagi come Auditorium e sala convegni per l’intera città?
da Fondazione Marco Biagi a cura di Tiziano Lugli e Luciano Rivi, ed. Franco Cosimo Panini, 2008 Foto Raffaello Scatasta
Era il 2-02-2002: forse il due e lo zero sono i “numeri magici” dell’ira e della rivendicazione. Infatti, dopo il concerto del pianista Alexander Romanovsky (allora un ragazzo e oggi un giovanissimo grande talento, ospite per la terza volta nel 2009 della stagione Gmi) tenuto nel ridotto del Comunale in condizioni assurde, la Gmi disse “basta!” e promosse una campagna perché Modena finalmente si dotasse di un auditorium per la musica. L’elenco delle iniziative che si susseguirono sarebbe piuttosto lungo: molti luoghi vennero esplorati (il futuro Baluardo Cittadella allora in restauro, l’exAmcm, la chiesa del Paradisino, altri ancora) da un gruppo comprendente istituzioni e associazioni istituito dall’allora assessore alla Cultura Gianni Cottafavi. Nemmeno un ragno uscì però dal buco, e si continuò in situazioni precarie per acustica e attrezzature o insufficienti per capienza (il Teatro e l’Auditorium San Carlo, la Chiesa di San Vincenzo). Il problema ha avuto una soluzione nel 2006, purtroppo a seguito della tragica vicenda di terrorismo che sta all’origine della
una domanda a
realizzazione della Fondazione Marco Biagi, quando la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena intervenne a finanziare l’adattamento dell’Aula Magna ad auditorium. Ci sarebbe molto da dire sulle modifiche progettuali introdotte nell’attuale Auditorium, sulla difficoltà a fare comprendere le esigenze specifiche dell’esecuzione musicale, ma anche sulla collaborazione del Teatro Comunale e dei suoi tecnici, sull’appoggio generoso e intelligente della Presidente della Fondazione Biagi, Marina Orlandi Biagi, in fin dei conti sulla buona volontà di tutti gli enti e le istituzioni coinvolti. Ma tant’è: l’auditorium c’è, venne inaugurato per la musica il 1° dicembre 2006 e i modenesi si possono godere finalmente un luogo “quasi ottimo” per la musica.
Anzitutto sono lieta che la ex-Aula Magna (possiamo ben dire così, credo!) della Fondazione intitolata a Marco Biagi sia un luogo non solo accademico, ma aperto alla città, alle istituzioni locali, alle associazioni culturali, alle imprese che ne fanno richiesta e che la utilizzano per i più vari scopi. Ciò non era scontato: non era previsto nel progetto, nè nella previsione iniziale dei costi, e se si è data una risposta positiva alle richieste che venivano da molte parti (e tra esse, non certo ultima per tenacia e argomentazioni, dalla Gioventù musicale), lo si deve al rispetto della volontà di realizzare una struttura viva e produttiva di cultura - obiettivo per il quale mi sono personalmente impegnata - e all’adesione convinta della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che ha investito le risorse necessarie per la trasformazione e l’adattamento ad uso pubblico e di auditorium. Dalla fine del 2006 questo utilizzo è aumentato e si è organizzato sempre meglio. Importante è stato anche l’impegno del Comune, e dell’Assessorato alla cultura, che ha inteso sostenere l’utilizzo da parte delle Associazioni culturali con una convenzione che copre, per un certo numero di eventi ogni anno, i rilevanti costi di apertura dell’Auditorium. Mi piace ricordare, tra questi eventi, i concerti organizzati dalla Gmi, che sono anche numericamente la frazione principale dell’utilizzo esterno della struttura. Ho partecipato qualche volta ai concerti della Gmi con amici appassionati di musica, o con i miei figli,
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compatibilmente con i miei impegni di lavoro e di vita, che sono per lo più non modenesi. A parte la grande qualità delle esecuzioni, l’entusiasmo e la passione di giovani talenti o di grandi Maestri dell’interpretazione, ho potuto cogliere un clima di attenzione e curiosità intellettuale, ma anche un tono leggero, un’atmosfera quasi amicale, un’attenzione al pubblico e un rispetto per il luogo veramente singolari. Insomma, direi che le attività dell’Auditorium Biagi e in particolare quelle della Gmi costituiscono un piccolo contributo di civiltà, di buone relazioni, di stimolo alla curiosità intellettuale. Il che è la base della cultura e della civiltà di un popolo, e dunque un fatto certamente non estraneo ad un luogo che è dedicato all’alta formazione, e in particolare allo studio delle relazioni e delle regole che governano le imprese e le istituzioni, che in buona misura dipendono dalla cultura e dalla civiltà delle persone che le devono formulare e vivere quotidianamente.
I quotidiani modenesi, all’inizio del febbraio 2002, diedero grande risalto all’esigenza di un auditorium per la musica
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La prima volta dell’auditorium Biagi Il convegno “Cultura Benessere Crescita” organizzato da Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Comune di Modena, Università di Modena e Reggio Emilia, Centro di analisi delle politiche pubbliche, Consulta della Cultura del Comune, inaugurò il 1° dicembre 2006 le attività dell’Auditorium Biagi, “sfruttandone” in un’unica giornata tutte le potenzialità: parole, immagini, musica, canto. Il convegno fece il punto sul progetto che sta tuttora analizzando sotto diversi aspetti il rapporto tra cultura e qualità della vita urbana (si veda in proposito l’Appendice al presente volume), presentando in particolare i risultati di un’indagine condotta su oltre 70 delle circa 200 Associazioni di volontariato culturale presenti in città. Dopo il convegno pomeridiano, la giornata si concluse con “I suoni dell’Auditorium”, un programma progettato e condotto da alcune associazioni musicali modenesi: oltre alla Gmi, gli Amici dei teatri, gli Amici della Musica, l’Associazione musicale estense, la Corale Luigi Gazzotti, il Modena jazz club. La Gmi contribuì con la proiezione del video “L’altra voce della musica”, realizzato dal giornalista e musicologo Helmut Failoni sull’attività didattica di Claudio Abbado a Caracas e commentato dall’autore con Giuseppe Fausto Modugno, pianista e ora responsabile didattico dell’Accademia dell’Orchestra Mozart e con Mirella Freni, ospite d’onore della serata. Giuseppe Fausto Modugno e il pianista jazz Luigi Bonafede, proposto dal Modena jazz club, si sono poi esibiti e “sfidati” in un breve concerto secondo la formula “Piani diversi”.
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Paola Reggiani Gelmini
dopo una lunga carriera di dirigente pubblico presso il Comune e l’Università di Modena, è attualmente direttore generale della Fondazione Marco Biagi.
Quali sono le principali opportunità e quali le difficoltà affrontate per aprire ad un utilizzo pubblico l’Auditorium e i servizi della Fondazione Marco Biagi? Alla fine del 2004 quando ormai il progetto per la riqualificazione dell’Edificio XXVI Settembre era completata e la Fondazione Marco Biagi si apprestava, unitamente all’Agenzia del Demanio, ad appaltare i lavori, il Sindaco ed il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena proposero una modifica al progetto per permettere di utilizzare l’Auditorium della Fondazione per attività concertistiche e musicali.
Foto di Raffaello Scatasta, da Fondazione Marco Biagi, cit.
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Per non smentirci Proposte di miglioramento per l’auditorium Biagi Gli effetti positivi della disponibilità di un auditorium “vero” si vedono già ora: in due anni abbiamo organizzato al Biagi spettacoli multimediali, ospitato grandi interpreti, aumentato il pubblico, registrato le esecuzioni con qualità professionale. È dunque giunto il momento… di chiedere nuovi sviluppi e adeguamenti. E magari ci fosse qualche impresa privata o cooperativa che finalmente si rendesse conto che una vivace attività culturale cittadina porta benefici all’economia tutta, attira o trattiene sul territorio i migliori talenti e i giovani più intellettualmente dotati, e dunque mettesse mano al portafoglio, “lato sponsorizzazione”: non a un’associazione, ma a una struttura aperta alla città. Ecco le principali esigenze di migliorie rilevate dal pubblico o dalla Gmi, riguardo le quali è in corso un’attenta analisi di fattibilità e costi, in positiva collaborazione con la Fondazione Biagi. Innalzamento del palco I musicisti sono quasi invisibili dalle poltrone di platea, e la consuetudine alla frequentazione di teatri fa immediatamente percepire questo limite al pubblico. Anche l’acustica si gioverebbe di un posizionamento più alto degli strumenti.
Biglietteria La Gmi ha investito risorse, a partire dalla stagione 2008-2009, nell’attivazione di un sistema di biglietteria informatizzata, con tanto di prevendita e vendita on-line. Tale sistema dovrebbe invece essere attivato, con il contributo di qualche sponsor, a servizio permanente della struttura, e non dal singolo utilizzatore, promuovendo così un sistema di supporto per tutti gli organizzatori, che fino ad ora hanno lavorato “in parallelo”, indipendentemente l’una dall’altra, moltiplicando così attività tra loro simili e realizzandole con risorse molto scarse. La condivisione di un unico punto di vendita legato al luogo di spettacolo sarebbe certo più efficace ed efficiente. Tecnologie e connessioni Sempre più spesso spettacoli e anche concerti si avvalgono di proiezioni, effetti audio e video, ecc. Inoltre, si va diffondendo la trasmissione via web di programmi in diretta o la possibilità di un ascolto differito (di grande interesse è il sito www.magazzini-sonori.it, promosso e gestito dalla Regione Emilia-Romagna). Occorre dunque adeguare gli impianti dell’Auditorium Biagi a queste esigenze. Anche le attività convegnistica e accademica si gioverebbero della possibilità di una connessione diretta via web (audio e video).
Foto d’epoca dell’interno del “Centro rionale XXVI Settembre”, da Fondazione Marco Biagi, cit.
Fin dalla sua costituzione la Fondazione Marco Biagi, nella persona del suo Presidente, avevano ipotizzato un utilizzo polifunzionale della struttura affinché questa sede fosse aperta alla città e al territorio e non rimanesse un luogo chiuso alle sole attività di alta formazione, di studio e ricerca. Con il contributo finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena la struttura è stata perciò modificata rendendola idonea acusticamente per attività concertistiche. Fino dall’apertura dell’edificio (novembre 2006) è iniziata una collaborazione molto positiva con la Gioventù musicale che, soprattutto all’inizio, ha posto dei problemi organizzativi abbastanza complessi. Fare convivere attività universitarie con iniziative pubbliche ha richiesto una grande duttilità nella organizzazione degli eventi e delle varie iniziative. Va dato atto che la collaborazione molto stretta ha portato comunque, al di là di piccoli problemi, ad una gestione estremamente positiva e molto apprezzata dalla città. In questi due anni i miglioramenti sono stati notevoli e proprio in questi giorni stiamo presentando insieme alla Gioventù musicale un progetto di modifiche, molto limitate ma indispensabili per rendere ancora più accogliente l’Auditorium con la certezza che le autorità locali così come è avvenuto per la modifica del progetto, saranno disponibili a contribuire alla realizzazione di queste migliorie. Con soddisfazione possiamo inoltre rilevare che oggi siamo in grado di rendere disponibili non solo gli spazi dell’Auditorium ma anche i servizi annessi e di poter permettere alla Gioventù musicale di svolgere appieno le proprie attività con piena soddisfazione degli amanti della musica della nostra città.
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Testi ripescati
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Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Un incontro di linguaggi Teatro musicale, teatro strumentale, concerto scenico, micro-opera, performance, melologo, art song o sprechoper: una grande varietà di forme di spettacolo interagiscono con la musica d’oggi, una varietà di linguaggi estetici - parola gesto suono immagine drammaturgia - che nel dialogo con il mondo della musica innesca evoluzioni d’arte a cui corrispondono scoperte e invenzioni ogni volta differenti. Musica contemporanea è, oggi più che mai, anche rilettura del passato realizzata con gli strumenti e le cognizioni del presente. È la rivisitazione integrale o la trascrizione più o meno fedele, la interpretazione improvvisata del jazz, l’armonia contemporanea che
audacemente prende forma dalle composizioni “classiche” originali, è la metamorfosi dell’antico nel contagio con la musica elettronica, il jazz, il rock. La scommessa è coltivare la “contaminazioni” utili anche ad un percorso di “formazione alla musica”, rifuggendo un eclettismo indiscriminato, ed evitando il sincretismo banale. Questo multiforme binomio di teatro e musica è il fil rouge della rassegna “Scenergie”, che la Gioventù musicale di Modena ha progettato per il Comune di Mirandola, con un “vantaggio” di partenza: il fascino del luogo, il Castello dei Pico finalmente restituito a vita e funzioni pubbliche. Tra il 30 settembre 2006 e il 9 marzo 2007 avremo otto occasioni
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Cristina Ceretti
assessore alla cultura del Comune di Mirandola dal 2004 al 2008, ha promosso e sostenuto la rassegna Scenergie, che la Gmi modenese organizza dal 2006.
Quali sono le particolarità della gestione di attività culturali in un comune non capoluogo di provincia? Leggere, ascoltare e vivere il tempo presente. E metterlo in scena. Non accontentarsi mai, non chiudersi dietro al pretesto di bilanci contenuti. E tenere sempre un accurato equilibrio tra i soggetti coinvolti, dal semplice cittadino all’artista di fama, dall’associazione di volontari alle Istituzioni. Ognuno contribuisce a fare la sua parte, con onestà intellettuale e coerenza di progetto. Tenere lo sguardo dritto verso il futuro e mescolarsi nelle piazze. Capire cosa vogliono le persone, senza sottrarsi alle cose inedite. Un esempio concreto: Scenergie. È un’esperienza molto bella, in cui la musica si mette in gioco con linguaggi differenti: con il cinema, la letteratura, l’arte e le tecnologie più avanzate. E prova a mettere in campo produzioni nuove, per valorizzare i giovani di talento. Credo che anche questo sia un compito di chi amministra. Valorizzare le competenze e i talenti del proprio territorio, costruendo occasioni di stimolo e di crescita. Oggi, in ambito culturale, tutto si è complicato e semplificato allo stesso tempo. La cultura passa attraverso una prospettiva relazionale e reticolare che ci avvolge, nonostante tutto. È in quella relazione che va cercata la forma più profonda dello “stare insieme”, nello spazio delle nostre città, piccole o grandi che siano non importa.
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per “mettere in scena le energie”, musicali e teatrali, con riferimento al teatro musicale da camera contemporaneo, alle avanguardie del Novecento alla musica elettroacustica, alla multimedialità, e anche con prime esecuzioni scritte appositamente per “Scenergie”. Largo spazio è lasciato di proposito a giovani musicisti, affiancati nel cartellone a famosi interpreti e autori: ovviamente non solo musicisti, ma anche letterati e attori. È stata dura portare a termine senza Roberto Verti, musicologo e docente dell’Orazio Vecchi, le due produzioni “mirandolesi-modenesi” destinate a Scenergie, da lui volute e curate. I colleghi e gli amici di Roberto hanno avuto la presunzione di continuare il suo lavoro e dedicano questo originale aspetto di “Scenergie” alla sua memoria, confidando di non tradirla.
Scenergie 2006-2007 Auditorium Castello dei Pico, Mirandola 30 settembre 2006 ore 21 Un petit train de plaisir di Azio Corghi (da Rossini) Versione con voce recitante prima esecuzione assoluta Milena Vukotic voce recitante Angela Annese pianoforte Filippo Faes pianoforte 7 ottobre 2006 ore 21 Chi è Wolfgang? di Saul Beretta La Crus - Musicamorfosi Mozart, Brubeck, La Crus, Prokof’ev, Nirvana, Bataloni, Nozzoli, Otolab 20 ottobre 2006 ore 21 Cose viste a destra e a sinistra da un’idea di Roberto Verti Scenergie Ensemble Pärt, Satie, Cage, Schnittke 24 novembre 2006 ore 21 Pierrot solare Luisa Sello flauto Chaminade, Zanettovich, Iafigliola, Calderoni, Stockhausen, Talmelli, Strobl, De Raaf, Coral 26 gennaio 2007 ore 21 Il vecchio in gabbia Scenergie Ensemble Stravinskij, Indulti 9 febbraio 2007 ore 21 Tanit Melologo di Fabrizio Festa Simone Santini sassofoni Federico Poli percussioni Fabrizio Festa sintetizzatori 23 febbraio 2007 ore 21 Muti musicati Sonata Islands Galante, Del Corno, De Rossi Re
una domanda a
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Giampaolo Ziroldi
dirigente dei servizi culturali del Comune di Mirandola. In questa veste segue la convenzione tra Comune e Gmi per la progettazione e lo svolgimento della rassegna Scenergie.
Quali sono, a suo avviso, gli elementi di maggiore qualità e interesse nel lavoro comune tra un ente pubblico e un’associazione di volontariato? Le realtà associative costituiscono di norma un prezioso strumento di valorizzazione e crescita di un territorio. Dell’impegno e delle competenze che esse sono in grado di mettere a disposizione può trarre grande vantaggio in termini generali l’intera comunità. L’ente locale, che per propria natura è l’ente esponenziale rappresentativo degli interessi di una collettività, è tenuto a promuovere le attività delle associazioni e può positivamente e nobilmente sfruttare nel contempo il partecipato apporto di queste. Si tratta di un equlibrio sottile però. Come per tutte le forme di collaborazioni, cooperazioni o anche, in forma più stretta, di matrimoni, ciascun soggetto è chiamato a svolgere in maniera piena e consapevole la propria parte. Non devono esserci invasioni di campo o tentativi più o meno manifesti di ridurre il ruolo e la parte dell’altro. Comune ed associzione hanno obiettivi, finalità e compiti diversi, ma le azioni di entrambi devono ricadere in maniera utile e proficua su tutta la cittadinanza. Quando l’ente locale e la forma associativa riescono a trovare la formula giusta di rispetto e cooperazione reciproca, i risultati che si possono ottenere da un lavoro comune di entrambi possono davvero raggiungere livelli di assoluta qualificatissima eccellenza.
9 marzo 2007 ore 21 Boîte à Musique Simonetta Bungaro pianoforte Walter Zanetti chitarra Corrado Bungaro violino, viola a bordone, steel drum Carlo La Manna contrabbasso Caridad Isabel Barragan scenografia di luce Stockhausen, Gurdjieff, Brahem 1 9 9 8 ı 1 9 9 6 - 1 9 9 7 ı 1 9 9 5 - 1 9 9 6 ı 1 9 9 4 - 1 9 9 5 ı 1 9 9 3 - 1 9 9 4 ı 1 9 9 2 - 1 9 9 3 ı 1 9 9 1 - 1 9 9 2 ı 1 9 9 0 - 1 9 9 1 ı 1 9 8 9 - 1 9 9 0 ı 1 9 8 9 39
Rudolf Buchbinder
Herbert Schuch
Marco Rizzi
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Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
La stagione La stagione 2006 è la più ricca finora proposta dall’impegno volontario della Gmi modenese, sostenuto dalla fiducia e collaborazione accordate come sempre dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Cinque Concerti aperitivo si terranno tra il 14 gennaio e il 25 febbraio, al Teatro e all’Auditorium San Carlo. L’inaugurazione, grazie alla sensibilità dell’Accademia Militare, si terrà nel Salone d’Onore del Palazzo Ducale. Due concerti della rassegna Piani diversi si terranno il 18 marzo e l’1 aprile. La rassegna, giunta al suo terzo anno di vita, è organizzata con la collaborazione del Modena jazz club. Il sesto Festival pianistico internazionale: dieci concerti che configurano in realtà sempre più un festival cameristico, mantenendo alcune costanti: grandi nomi, prezzi molto contenuti, un filo conduttore ben evidente. K’06 è il titolo scelto quest’anno, 250° anniversario della nascita di Mozart. Il sottotitolo del festival dice che siamo al 250° anno di Mozart, non da lui, e quella che ci attende in tutto il mondo, per tutto l’anno, è in fondo una sua grande, unica opera: la K2006.
Il festival L’inaugurazione del festival, al teatro Comunale, il prossimo 9 marzo, è affidata ai Solisti della straordinaria Orchestra Mozart, creata a Bologna da Claudio Abbado. La conclusione, al decimo concerto, il 12 maggio, con Rudolf Buchbinder. Un ringraziamento particolare va al Maestro Aldo Ciccolini, che torna come ospite della Gmi dopo una memorabile presenza alla prima edizione del festival, nel 2000. Molti dei più giovani tra i pianisti ospiti sono stati suoi allievi, a riprova del fatto che nel suo caso la grande arte si accompagna alla grande capacità didattica. Tutta la stagione è costellata dalla presenza di grandi interpreti: alcuni molto conosciuti anche dal pubblico modenese, come la concittadina Francesca Provvisionato, mezzosoprano dalla luminosa carriera internazionale, che per la prima volta si esibirà in duo con Bruno Canino, grande Maestro e appassionato divulgatore della musica. Anche il Quartetto di Cremona, Gianluca Luisi, Matteo Fossi, il Trio Archè, Roberto Cominati, sono già stati ospiti delle stagioni della Gmi. E tutti hanno negli anni confermato doti e mantenuto promesse. Quasi tutti i concerti si terranno nel Teatro e nell’Auditorium della Fondazione San Carlo, dove verrà installata, per i due mesi di K’06, una “camera acustica” migliorativa delle condizioni di ascolto. È un impegno organizzativo ed economico che la Gmi sostiene a beneficio della città, che in certa misura supplisce alla mancanza di un vero auditorium musicale. Una realizzazione che ha visto la collaborativa disponibilità della Fondazione San Carlo e la competenza professionale di Salv.a.t.i. (l’Associazione per la salvaguardia dell’acustica dei teatri italiani). Nuova anche l’ora di inizio dei concerti del Festival, anticipati alle 20,30 (mentre restano alle 18 i “Concerti aperitivo”): un allineamento “europeo” che segue il mutamento degli stili della nostra vita e dei tempi che la scandiscono. Cambiano un poco anche gli aperitivi che seguono i concerti del sabato pomeriggio. Con il sostegno della condotta modenese di Slow Food proponiamo prodotti e vini “di nicchia”, in particolare dell’Appennino modenese, da affiancare alle selezioni offerte dalla “Compagnia del Taglio”: perché Gmi è per la diversità culturale, ma anche colturale. 17 settembre 2005 ore 21 Chiesa di San Vincenzo, Modena Concerto straordinario ...Il giardino dei nostri istinti... Milena Vukotic voce Angela Annese pianoforte Filippo Faes pianoforte Debussy, Ravel
20 dicembre 2005 ore 21 Teatro Comunale Concerto di inaugurazione Igor Oistrakh violino Natalia Zertsalova pianoforte Mozart, Beethoven, Mendelssohn Bartholdy, Cˇajkovskij, Paganini - Kreisler
aperitivi&diversi 14 gennaio 2006 ore 18 Salone d’Onore del Palazzo Ducale Concerto aperitivo Quartetto di Venezia Mozart 21 gennaio 2006 ore 18 Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Kenji Nakagi violoncello Miho Nagata pianoforte Martinu°, Dvorˇák, Poulenc 4 febbraio 2006 ore 18 Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Trio Archè Mendelssohn Bartholdy, Smetana 18 febbraio 2006 ore 18 Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Adriano Del Sal chitarra Llobet, Anonimo, Regondi, Rodrigo, Morricone, Barrios 25 febbraio 2006 ore 18 Auditorium Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Giovanni Allevi pianoforte Allevi 4 marzo 2006 ore 21 Auditorium Fondazione San Carlo Piani diversi Roberto Prosseda pianoforte Michele Di Toro pianoforte jazz Conduce Maurizio Franco Schubert, Chopin, Pärt, Boulez, Ligeti, Clementi, Bach, Scarlatti, Mozart 1 aprile 2006 ore 21 Auditorium Fondazione San Carlo Piani diversi Matteo Fossi pianoforte Paolo Birro pianoforte jazz Conduce Maurizio Franco Schumann, Brahms, Schöenberg, Chopin, Janácˇek, Bach, Bartók
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sesta edizione
9 marzo 2006 ore 20,30 Teatro Comunale I solisti dell’Orchestra Mozart Mozart
12 aprile 2006 ore 20,30 Auditorium Fondazione San Carlo Andrea Padova pianoforte Mozart
11 marzo 2006 ore 20,30 Auditorium Fondazione San Carlo Francesca Provvisionato mezzosoprano Bruno Canino pianoforte Schumann, Mozart
21 aprile 2006 ore 20,30 Auditorium Fondazione San Carlo Aldo Ciccolini pianoforte Mozart, Musorgskij
25 marzo 2006 ore 20,30 Auditorium Fondazione San Carlo Quintetto di fiati Bibiena Roberto Cominati pianoforte Ravel, Mozart 31 marzo 2006 ore 20,30 Auditorium Fondazione San Carlo Quartetto d’archi di Cremona Mozart WAM: la vita e il tempo di Mozart Conferenza di Piero Melograni 4 aprile 2006 ore 20,30 Auditorium Fondazione San Carlo Gianluca Luisi pianoforte Bach, Mozart
30 aprile 2006 ore 20,30 Auditorium Fondazione San Carlo Marco Rizzi violino Luca Ranieri viola Mozart Mozart e i soldi Conferenza di Rudolf Angermüller 3 maggio 2006 ore 20,30 Auditorium Fondazione San Carlo Herbert Schuch pianoforte Bach, Haydn, Mozart, Schumann 12 maggio 2006 ore 20,30 Auditorium Fondazione San Carlo Rudolf Buchbinder pianoforte Mozart, Beethoven
I Solisti dell’Orchestra Mozart
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In occasione del 250° anniversario della nascita di Mozart, la Gmi modenese ha pubblicato, in collaborazione con l’Agenzia Einaudi di Bologna e Modena, una cartella contenente la stampa anastatica della composizione che il giovane Wolfgang Amedeus scrisse come prova d’esame per l’ammissione all’Accademia dei Filarmonici di Bologna, nel 1770. La cartella contiene la “brutta copia” consegnata da Mozart alla commissione esaminatrice, le “correzioni” del Rettore dell’Accademia, padre Martini, e la versione definitiva della composizione, l’antifona
“Quaerite primum regnum Dei” KV 86. Un saggio del curatore dell’edizione, Antonio Baroncini, autore anche delle riproduzioni fotografiche degli spartiti, completa la strenna, regalata ai soci sostenitori della Gmi. I manoscritti mozartiani originali sono oggi conservati in due luoghi diversi, il Museo della Musica e l’Accademia Filarmonica di Bologna, e sono molto difficilmente visionabili. Questo ci pare un ulteriore motivo di interesse dell’iniziativa, resa possibile dal contributo dell’Agenzia per la vendita rateale della casa editrice Einaudi.
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Effetto Musica Il secondo anno di collaborazione della Gmi con l’Unione dei Comuni dell’Area Modena Nord ha visto la suddivisione dell’organizzazione dei concerti con il Teatro Comunale di Modena, che dall’anno successivo avrebbe poi avuto il pieno affidamento dell’iniziativa. I quattro concerti proposti dalla Gmi ben rappresentano la varietà dei generi e delle ascendenze musicali, di tradizioni culturali e provenienze geografiche diverse. Dopo questo biennio di feconda collaborazione, la Gmi ha ricondotto il proprio impegno sulle stagioni modenesi, attivando con il Comune di Mirandola la collaborazione per la rassegna di teatro musicale “Scenergie”. 31 marzo 2006 ore 21 Auditorium del Centro Culturale, San Felice sul Panaro Sport e divertimenti nella Parigi della Belle Époque Michele Marelli clarinetto Stefano Nozzoli pianoforte Dario Scapitta voce recitante Satie, Debussy, Poulenc, Honegger 22 aprile 2006 ore 21 Auditorium del Centro Culturale, San Felice sul Panaro Stelle e striscie. La musica del nuovo continente Christine Waldmann violino Carlo Balzaretti pianoforte Macdowell, Dvorˇák, Tradizionale, Blues, Johnson, Gershwin, Glass, Webber 5 maggio 2006 ore 21 Sala Polivalente, San Prospero sulla Secchia Le danze della terra Giorgio Dellarole fisarmonica Piazzolla, Corelli, Schederjew, Tradizionale, Scappini, Pozzoli 26 maggio 2006 ore 21,30 Teatro Varini, San Possidonio Il sabato in un villaggio dell’Est europeo Trio Klezmer Tradizionale
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Paolo Montanari
musicista, collaboratore del quotidiano L’informazione, edito a Modena da poco più di un anno. Segue con assiduità e attenzione critica le stagioni della Gmi, recensendone i concerti.
Come si coniugano la competenza “tecnica” musicale, la necessità di sintetizzare in brevi spazi giudizi complessi e articolati e il dovere del giornalista di un quotidiano di essere comprensibile alla maggior parte dei lettori? In duemila battute è impossibile fare discorsi profondi sull’arte. Spesso ho la sconfortante impressione di compilare una sterile pagellina. Essere un musicista poi non aiuta. Quanti capiranno se scrivo “controsoggetto”? Non saranno certo i miei articoli a rimediare all’impreparazione musicale degli italiani. Piuttosto, tento di stimolare un dibattito nei miei 15 lettori offrendo schiettamente la mia opinione. Il “bravi tutti” di circostanza è inutile e dannoso. L’offerta culturale di Modena si è molto arricchita negli ultimi anni, ma l’atteggiamento del pubblico rimane provinciale. Com’è possibile che ci fossero posti vuoti al “Clavicembalo ben temperato” di Angela Hewitt, l’appuntamento musicale più importante della stagione 2007-2008 (e personalmente una delle esperienze più belle della mia vita)? La formazione del pubblico è il problema cruciale della musica colta oggi. La Gmi ha promosso iniziative significative in questo campo, ma si può e si deve fare di più, se vogliamo che ci sia un pubblico per la musica colta anche tra 40 anni. Io cerco di portare il mio contributo, dando visibilità anche e soprattutto a quelle associazioni che non possono godere di grandi finanziamenti e soprattutto di strutture e organizzazione stabili, ma che sono indispensabili alla vita culturale di questa città. A Modena, musica da camera significa Gmi. Al riguardo, mi augurerei di ascoltare più musica vocale, dopo il bel concerto di Goerne della primavera 2007 - non solo Lieder, ma anche musica francese e italiana - un repertorio fondamentale che in Italia viene colpevolmente trascurato.
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La camera da musica L’aumento del pubblico che frequenta le stagioni della Gmi modenese e il particolare interesse destato dall’anno mozartiano hanno reso necessario trasferire i concerti del festival (e anche il concerto aperitivo tenuto da Giovanni Allevi) dal Teatro della Fondazione San Carlo (che ha la capienza di 154 posti, ampliata con aggiunta “spontanea” di panche e sedie a circa 180) alla Chiesa Auditorium sottostante, restaurata e adibita a sala da concerto negli anni Settanta. La Gmi ha affrontato il problema della cattiva resa acustica per la musica da camera, che caratterizza questo, come molti altri luoghi nati per scopi diversi, adottando soluzioni tecnologiche di avanguardia. Con un investimento finanziario rilevante, è stata allestita una camera acustica
sul palco dell’Auditorium San Carlo e sono stati collocati dei grandi tendaggi sul fondo, il che ha migliorato notevolmente l’adeguatezza della sala all’attività concertistica. Della struttura si è giovata anche la rassegna “A viva voce”, organizzata ogni anno da Ert e Fondazione San Carlo. L’Azienda Suono Vivo di Padova, attiva in molti teatri e luoghi concertistici, al chiuso e all’aperto, ha realizzato l’allestimento, con la generosa collaborazione dell’Associazione Salvati. A riprova del fatto che - in campo culturale - non esiste qualità senza la presenza contemporanea di competenza professionale e passione. Con il trasferimento delle attività all’Auditorium Marco Biagi, dalla stagione 2007, le esigenze di condizioni adeguate all’ascolto sono in gran parte state soddisfatte da modifiche strutturali introdotte.
Prove di acustica Suono Vivo ha realizzato gratuitamente uno studio di acustica dell’auditorium San Carlo, affidandolo ad una équipe guidata dal prof Nicola Prodi, dell’Università di Ferrara. Le prove di acustica sono state realizzate: a sala vuota e senza camera acustica; a sala vuota dopo l’allestimento della struttura; con la presenza di un pubblico di 300 persone. Sono state giudicate le variazioni dei tre “parametri di qualificazione sonora” derivanti dall’allestimento della camera acustica. Riverberazione e tempo di riverbero (sensazione di permanenza del suono dopo che esso è cessato). Camera e tendaggi hanno diminuito di circa 1 secondo il tempo di riverberazione delle frequenze medie. Chiarezza del suono (il “ritardo” con cui il suono arriva nelle diverse zone della sala rispetto al suono diretto). Il miglioramento è stato consistente soprattutto per le posizioni più lontane dal palco, perché partivano da condizioni più sfavorevoli. “Rinforzo” del suono (come dire: l’amplificazione naturale della sala). L’introduzione di materiali fonoassorbenti ha inevitabilmente causato una complessiva diminuzione del livello di ascolto, ma il riequilibrio così ottenuto tra suono riverberato e prime riflessioni, a favore di queste ultime, ha provocato un sensibile aumento della nitidezza dell’ascolto. La relazione contiene grafici dettagliati e suggerimenti per ulteriori interventi migliorativi dell’acustica della sala, sia per la musica, sia per il parlatorecitazione.
La camera acustica allestita nella Chiesa San Carlo Giovanni Allevi Bruno Canino e Francesca Provvisionato
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Maria Luisa Vaccari
presidente e fondatrice di Suono Vivo srl, azienda padovana leader nel Service acustico naturale che dal suo esordio, nel 1998, progetta, produce e distribuisce camere acustiche per orchestra in Italia ed in Europa. Ha trasformato la propria grande passione per la musica in un’idea imprenditoriale funzionale, 100% made in Italy, a beneficio concreto sia del pubblico che degli esecutori.
Perchè tanta attenzione alla qualità della resa acustica dei luoghi della musica? Non è sufficiente soprattutto nel caso di concerti nelle chiese o all’aperto, destinati spesso ad un pubblico non esperto, offrire l’occasione di ascoltare brani di musica colta? Chi coglierà la differenza? Innanzitutto capita sempre più spesso - basti pensare ai festival estivi, ad esempio - di assistere a concerti in luoghi non deputati all’esecuzione musicale proprio come gli spazi aperti oppure le chiese, che presentano caratteristiche acustiche differenti e di rado a vantaggio dell’intelligibilità del suono. Suono Vivo si occupa di restituire ad ogni nota, sul palco e nell’area di ascolto, il giusto volume, timbro, colore e definizione, mantenendo intatti e nitidi, fino nei minimi dettagli, equilibri e dinamiche. Tutto il pubblico beneficerà di un’esperienza sensibilmente migliore. Tra gli estimatori delle camere acustiche Suono Vivo ci sono molti grandi artisti di fama internazionale, direttori, solisti, intere orchestre. Krystian Zimerman, di recente, ha espresso ad esempio il desiderio di poter continuare a studiare all’interno di una delle nostre strutture, tale era la sensazione di comfort provata. Un ascolto migliore da parte di chi suona si traduce in un concerto eccellente per il pubblico e la qualità acustica sta guadagnando sempre più spazio tra le priorità degli organizzatori. È un segno di rispetto nei confronti sia dei musicisti che dell’audience.
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Andrea Dindo e Antonello Salis Michele Marasco e Quartetto Elisa Laura Gorna
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Testi ripescati
aperitivi&diversi
Il Festival pianistico Gmi caratterizza il “Maggio Musicale Modenese” 2005
18 settembre 2004 ore 21 Chiesa di San Vincenzo Concerto straordinario Yesh Gvul Musica klezmer
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Incuranti del crescente successo “di critica e di pubblico” ottenuto dai concerti delle precedenti quattro edizioni del Festival pianistico internazionale Gmi Modena”, abbiamo avuto la bella idea – per questa quinta edizione - di non fare più un festival di soli concerti, e nemmeno di solo pianoforte. Come mai? Così, per complicarci l’esistenza, ponendoci nuove sfide. In realtà, è il pubblico ad averci chiesto di ampliare il panorama della musica prescelta per affrontare un tema o un periodo, seguendo il filo conduttore che caratterizza ogni edizione, e ad averci anche espresso il desiderio di un po’ di parole, oltre a tanta musica. Quindi, ecco il pianoforte affiancato da altri strumenti, fino al Sestetto cameristico, ed ecco tre conferenze-concerto, che affiancano alla musica la trattazione dei temi in cui si articola il Festival 2005: la musica russa e francese tra Ottocento e Novecento, la rottura delle forme classiche (precedente o laterale rispetto alla rivoluzione dodecafonica), l’intreccio tra simbolismo, recupero di identità nazionali, virtuosismo legato alla grande diffusione del concertismo e alla nascita della “riproducibilità tecnica” dell’arte musicale. Gli appuntamenti del Festival aumentano così di numero e diventano otto, nella stagione più ricca dei quasi venti anni di vita della Gmi modenese: complessivamente, 32 concerti. I “soliti” Concerti aperitivo, alcuni appuntamenti straordinari, la rassegna “Piani diversi”, organizzata in collaborazione con il Modena jazz club, questo quinto Festival (non solo) pianistico, e l’avvio della collaborazione con l’Associazione dei Comuni dell’Area Nord, che ha chiesto alla Gmi modenese di proporre i dieci concerti della rassegna “Effetto Musica”, anch’essa in svolgimento tra aprile e maggio. Va da sé che l’insieme delle attività organizzate non avrebbe visto la luce (e nemmeno la progettazione) senza l’attivo contributo e sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Una stagione assai positiva, con più concerti, più pubblico, grande qualità dell’offerta, che si chiude in un Maggio 2005 fitto di altri appuntamenti e rassegne, organizzati da Istituzioni grandi e piccole, a Modena e in provincia. Praticamente, uno al giorno. Ah, se ci fosse la capacità di promuovere e pubblicizzare in modo integrato questi eventi, che bell’azione di marketing territoriale sarebbe! Un vero e proprio MaMuMo: Maggio Musicale Modenese, perché Modena non vive solo di motori e cibi vari. Sarà per un altro anno.
17 novembre 2004 ore 21 Teatro Comunale Concerto di inaugurazione Quartetto Artis Mozart, Zemlinsky, Mendelssohn Bartholdy 4 dicembre 2004 ore 18 Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Kyoko Ebisawa-Ogawa pianoforte Mozart, Schubert 11 dicembre 2004 ore 18 Galleria Civica Concerti aperitivo Quartetto Elisa - Michele Marasco Mozart, Haydn, Boccherini 15 gennaio 2005 ore 18 Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Trio David Haydn, Beethoven, Šostakovicˇ 22 gennaio 2005 ore 18 Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Masataka Goto pianoforte Taneyev, Schubert, Smetana, Liszt 4 febbraio 2005 ore 21 Galleria Civica Piani diversi Carlo Balzaretti pianoforte Enrico Intra pianoforte jazz Conduce Maurizio Franco Bach, Satie, Chopin, Beethoven, Schumann, Poulenc
Antonio Ballista e Massimo Crispi
Quartetto Artis
5 febbraio 2005 ore 18 Galleria Civica Concerti aperitivo Ritratti di Signore Massimo Crispi tenore Antonio Ballista pianoforte Bellini, Hahn, Wolf, Mozart, Montsalvatge, Granados, Debussy, Gershwin, Tosti, Fernandez, Porter, Ponchielli Masataka Goto
Guillame Martigné e Juliana Steinbach
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12 febbraio 2005 ore 21 Teatro Fondazione San Carlo Concerto straordinario Ramin Bahrami pianoforte Bach 26 febbraio 2005 ore 18 Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Guillame Martigné violoncello Juliana Steinbach pianoforte Brahms, Stravinskij 5 marzo 2005 ore 18 Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Flavio Sala chitarra Re Alfonso X “El Savio”, Bach, Barrios, Mertz, Torroba, Turina 10 marzo 2005 ore 21 Teatro Fondazione San Carlo Piani diversi Gianluca Luisi pianoforte Davide Fregni pianoforte jazz Conduce Maurizio Franco Schubert, Cˇajkovskij, Bach, Petrassi, Liszt 19 marzo 2005 ore 18 Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Laura Gorna violino Stefania Bellocchio pianoforte Stravinskij, Debussy, Ravel 3 aprile 2005 ore 20,30 Teatro Fondazione San Carlo Concerto straordinario Gabriele Betti flauto Donatella Pieri pianoforte Davide Fregni pianoforte jazz Bach, Debussy, Poulenc, Donizetti, Scarlatti
quinta edizione
2 maggio 2005 ore 21 Chiesa di San Vincenzo Rocco Filippini violoncello Andrea Bacchetti pianoforte Bach, Beethoven, Webern, Wagner Passaggi d’epoca Conferenza di Roberto Verti 6 maggio 2005 ore 21 Chiesa di San Vincenzo Lorenza Borrani violino Matteo Fossi pianoforte Prokof’ev, Stravinskij L’anima russa e il primo Novecento Conferenza di Maria Rosaria Boccuni 10 maggio 2005 ore 21 Teatro Comunale Mikhaïl Rudy pianoforte Debussy, Stravinskij, Prokof’ev 13 maggio 2005 ore 21 Chiesa di San Vincenzo Donatella Pieri pianoforte Giuseppe Fausto Modugno pianoforte Debussy, Ravel Impressioni francesi Conferenza di Gian Paolo Minardi
16 maggio 2005 ore 21 Chiesa di San Vincenzo Simone Pedroni pianoforte Debussy, Hindemith, Skrjabin, Prokof’ev 23 maggio 2005 ore 21 Teatro Comunale Quartetto Elisa Michel Dalberto pianoforte Dmitri Sitkovetsky violoncello Webern, Debussy, Mahler, Chausson 25 maggio 2005 ore 21 Teatro Comunale Igor Kamenz pianoforte Šostakovicˇ, Debussy, Ravel, Cˇajkovskij, Skrjabin, Rachmaninov, Balakirev 31 maggio 2005 ore 21 Teatro Comunale Andrei Gavrilov pianoforte Skrjabin, Ravel, Prokof’ev
21 aprile 2005 ore 21 Teatro Fondazione San Carlo Piani diversi Andrea Dindo pianoforte Antonello Salis pianoforte jazz, fisarmonica Conduce Maurizio Franco Beethoven, Scarlatti, Schumann, Rossini, Satie, Debussy 6 giugno 2005 ore 21 Auditorium Fondazione San Carlo Concerto di chiusura della stagione Orchestra Filarmonica di Bacau Direttore Ovidiu Balan Gabriele Betti flauto Rossini, Verdi, Chaminade, Stravinskij
Lorenza Borrani
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Roberto Verti, un amico Con la stagione 2004-2005 si consolidò il rapporto di collaborazione volontaria tra la Gmi modenese e Roberto Verti, musicologo, critico e docente dell’Istituto Orazio Vecchi, dove era docente di Storia della musica e aveva avviato un
laboratorio di pubblicistica musicale. Oltre a redigere in prima persona saggi e programmi di sala per la Gmi, si impegnò in questa veste di docentemaieuta nella collaborazione che portò da quell’anno a commissionare ai giovani studenti le “schede per l’ascolto” relative ai programmi del festival pianistico e, più recentemente, anche dei concerti aperitivo. Erano numerosi i progetti comuni in cantiere: dalle produzioni per “Scenergie” che stava curando, ad una più articolata e ricca convenzione tra Gmi e Istituto Vecchi, quando Roberto Verti morì improvvisamente, il 15 marzo 2006. Anche per onorarne la passione e l’impegno abbiamo comunque proseguito nello sviluppo delle attività e dei progetti avviati con lui. Ma è proprio Roberto, che ci manca.
Pubblichiamo nella pagina a fianco il saggio scritto da Roberto Verti per il programma di sala del festival pianistico Gmi “Bianchi e Neri” (che egli inaugurò con una conferenza il 2 maggio 2005): un esempio della sua intelligenza critica e delle sue vaste conoscenze (esattamente all’opposto dell’erudizione iper specialistica di tanta musicologia). Dalla sua scrittura traspaiono arguzia argomentativa e quella calda e sorridente disposizione d’animo propria della cultura intesa anzitutto come stile di vita.
L’impero delle luci Note su qualche cosa di francese, in musica di Roberto Verti Le pagine sulla musica che ci ha lasciate Alberto Savinio, il fratello non solo pittore di Giorgio De Chirico, sono sparse di odori, una miniera di figure, d’immagini, cui - ma con tratto più umorale e una vena in più di sottil cattiveria - può paragonarsi, nella prosa musicale italiana del Novecento, forse solo il genio di Bruno Barilli (cose bellissime ne ha pubblicate Alfredo Casella: ma la sua prosa e l’aria ch’egli respirava erano francesi, piuttosto che italiane). Per dir qualcosa di “musica francese” si può partire dallo strumento in bianco e nero. Negli scritti che Einaudi pubblicò col titolo di Scatola sonora, uno è dedicato appunto a “L’ora del pianoforte”. Saremo intorno al 1940, il testo non è datato. Savinio scrive che “non è la prima, questa nostra, delle grandi epoche del pianoforte”, e ricorda lo Chopin “Orfeo del pianismo”, Clara Schumann, Liszt. Ma aggiunge: “Quelle però non sono le vere epoche del pianoforte. La vera epoca del pianoforte comincia soltanto adesso. Soltanto adesso il pianoforte comincia a parlarci la sua lingua chiara e nuda, a rivelarci la verità. Soltanto adesso avviene l’incontro tra il pianoforte, strumento dell’astrazione musicale, e una musica fatta a immagine sua, ossia nuda, fredda, precisa, astratta. Soltanto adesso il pianoforte trova “pane per i suoi denti”. Per Savinio, la “lingua chiara e nuda” del pianoforte si trovò con lo Stravinskij di Petrouchka, o nei pianoforti delle Noces. Parla, Savinio, della “dentatura” del pianoforte, di un pianoforte “strumento del nostro tempo” - sottolineatura che potrebbe persino far pensare a improbabili tentazioni futuriste - e che di questo strumento intendesse appunto cogliere la percussiva ferocia piuttosto che il cantabile. “Apparentemente Benedetti
una domanda a
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Giovanni Indulti
docente all’Istituto Vecchi-Tonelli, è uno dei “soci fondatori” della Gmi modenese e - da lontano - ne ha sempre seguito l’attività, con qualche episodico ma prezioso coinvolgimento. Testimoniato anche dal presente Almanacco.
Caro Giovanni, sei stato legato da un sodalizio professionale e di amicizia con Roberto Verti, e per questo ti chiediamo un ricordo del nostro comune amico. A detta di molti, Roberto Verti era del tutto anti-accademico. Il fatto però di essere socio onorario della gloriosa Accademia Filarmonica di Bologna lusingava la sua vanità, e non cercava di nasconderlo, anzi ogni tanto ci civettava su. Era solito abbordare le questioni più serie e impegnative con toni leggeri, spesso con fare ironico e leggermente provocatorio; soprattutto dava l’impressione di credere che i suoi interlocutori conoscessero bene quel che si stava trattando, che anzi ne sapessero (quasi) più di lui. Questione di bon ton, da accademico. E, come gli accademici genuini, era terribilmente tollerante, persino di
Michelangeli suona il pianoforte; sostanzialmente egli suona più strumenti in uno, e particolarmente l’organo nei registri acuti, la celeste e anche il flauto”. Ha nelle orecchie l’ineffabile, faustiana Arietta dell’opera 111 beethoveniana, il Savinio che dice di Benedetti Michelangeli, e quello dei Reflets sur l’eau di Debussy (“il pianismo di Michelangeli diventò riflesso e sprazzo di luce”). Ecco, questa idea del cercare il “vero” pianoforte laddove il pianoforte fa di tutto per non essere tale, e anzi s’adopera per ‘imitare’ altro - sia esso il flauto o la percussione argentina della celesta o la furia slava e percussiva di Petrouchka - questa idea di uno “strumento dell’astrazione musicale” si può forse legittimamente forzare a chiave di lettura di qualche cosa che si possa definire “francese” nel pianismo e, per estensione, qualcosa che si possa definire “musica francese” tout court, ammesso abbia un senso ragionar di nazioni nel nostro contesto. Nel luogo comune - e quindi con un sicuro fondamento di verità - la “musica francese” è quella cosa che non ha molta forma e disegno, che non ha granché rigore, che ha molto colore; è la musica che ha inventato il sassofono in pieno Ottocento perché il gigantismo orchestrale postrivoluzionario alla Berlioz aveva bisogno della sutura fra legni e ottoni; è la musica esotica che già in Massenet, ma ovviamente soprattutto nel Claude Debussy ammaliato dall’Oriente all’Expo del 1889 (quella della Tour Eiffel), trova spazi abbondanti per la seduzione di scale senza semitoni che tanto lontana fecero sembrare, d’un botto, la musica d’ogni giorno che fino a poco prima aveva riempito l’atmosfera dei salons pronti alla Recherche proustiana. Musica esotica, musica che cerca motivi in un altrove, in una alterità: magari nell’immagine simbolista, nel pomeriggio di un fauno alla Mallarmé, nell’eco mitica del flauto debussiano di Syrinx. A Debussy, per esempio, il belga César Franck provocava qualche prurito: era “belga”, appunto, quell’uomo così intrigato di armonie germanizzanti, di contrappunto e senso della forma, e non certo un francese dell’Ile-de-France, dove nelle tele di Monet le ombre degli alberi si scioglievano nelle tinte dell’acqua. Il pianoforte regna, in
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questo empire des lumières, l’impero delle luci: perché il pianoforte, visto da questa prospettiva, torna utilissimo per l’intrinseca astrazione, perché sul pianoforte “si dice” di poterlo fare, ma non si può davvero “cantare”, si ambisce a farlo ma non si può davvero “legare”, non si può davvero “respirare”, perché del pianoforte tocchi un tasto e poi c’è qualcosa d’altro, c’è la meccanica a incaricarsi di “tradurre” in suono – sempre un po’ impropriamente – quel tocco lontano sull’ebano e l’avorio. Suggestione per suggestione, molto “francese” nel senso della “luce” era stato già il Settecento di Rameau e soprattutto di Couperin amatissimi da Debussy e da Ravel, con quel loro uso della tastiera cembalistica in funzione coloristica, quel loro trasformare gruppetti trilli mordenti semplici e doppi all’insù e all’ingiù in grumi di materia pittorica, in lumini di biacca brillantissimi, à la manière dei coevi vedutisti veneziani, intrisi delle acque lagunari abitate da Bellotto, Guardi e Canaletto, amate poi da Turner e ancora dopo dagli impressionisti, da Ruskin e da Proust, da Wagner che muore di febbraio a Ca’ Vendramin Calergi, nella città che, allo scorcio del Cinquecento, aveva ascoltato per mano di Giovanni Gabrieli la prima partitura della storia nella quale si parlasse di “piano” e di “forte”; nella città che aveva portato alla pittura il culto della luce e alla musica quello dello spazio, spartito nella croce della basilica di San Marco e nei colori, ancora, di pifferi e cornetti a raddoppiare le voci acute e tromboni e violoni a raddoppiare il grave. Mutatis mutandis, nelle cento varianti che rendono Ravel lontano da Debussy, Debussy lontano da Massenet, Massenet lontano da un Fauré, il fil rouge sembra essere, sempre, questo sguardo sull’altrove. E, a furia di pensare a quello, di pensare a ciò che era altro dalla musica, in terra di Francia si finì per ‘inventare’ il Novecento, scoprendo la cosa che più di tutte era lontana dalla musica intesa come insieme organizzato: il Suono, ritrovato dopo mille seduzioni nella sua qualità primigenia, nel suo tutto tondo primordiale, prossimo alla mistica di un Olivier Messiaen.
fronte alla stolidità. C’era una cosa che, almeno questa, lo irritava: l’invadenza di quei professor Sotutto, che coniugano la mediocrità con la certezza che gli altri ne sappian meno di loro, in particolar modo se questi altri usano appunto toni leggeri e magari divertiti. E gli è capitato a volte di ricevere istruzioni e “direttive” da veri fenomeni della mediocrità, proprio nel campo in cui lui scorazzava con la libertà più sicura: la musicologia. Io ghignavo allora dicendogli che a me cose del genere non potevano capitare: non avevo la sua tolleranza e il suo bon ton. Quel che cercava di non lasciare apparire, era il rigore. Ad alcuni potevano anche sfuggire la solidità delle sue connessioni e la precisione dei suoi inestinguibili riferimenti, ma quel rigore emergeva comunque anche dai suoi non infrequenti (troppi) «non so» e dalla sua ricorrente ritrosìa a proporsi come esperto in qualcosa. Quando però si riusciva a coinvolgerlo (bisognava fargli un poco la corte) apriva la cornucopia delle idee, le lasciava maturare un po’ e infine le selezionava spietatamente. Metteva allora gran passione nel lavoro, e tendeva a coinvolgere gli altri, a volte anche i propri studenti, con generosità. Della sua attenzione a rispettare il lavoro altrui e della sua generosità, già avevo avuto prova molti anni addietro, quando ci trovammo a lavorare insieme su alcune farse in musica andate in scena nel Teatro San Moisè nei primi anni dell’Ottocento. Eravamo in lotta contro il tempo, e questa non era certo una novità, per nessuno dei due. Mentre un nostro amico s’arrabattava in maniera sospetta in cucina con il dichiarato proposito di contribuire al nostro sostentamento, Verti, dopo aver dichiarato di non saper nulla di analisi musicale, mi illustrava lucidamente la struttura di partiture che avevano dormito dimenticate negli archivi veneziani per più di centocinquant’anni. In quello stesso periodo, insieme con Paolo Da Col, mettemmo in cantiere un progetto che allora si rivelò pretenzioso e al quale avevamo infine rinunciato: riprendere Il Giosuè di Giovanni Bononcini. Non è stato, quello di allora, lavoro inutile e lo scorso inverno Da Col ha finalmente diretto Il Giosuè a Bologna. Non mi sono meravigliato, quando ho scoperto che Verti era anche abile nell’usare la cultura a scopo consolatorio: lo conoscevo già da anni. Capitò a Roma una sera che mi lasciai convincere, nonostante fossimo un poco stravolti dalla fatica, a scarpinare per andare a guardare fino a notte tarda la Colonna Traiana; funzionò davvero, e dopo ci sentivamo tutti e due meno stanchi. Con lui sembrava che musica, teatro, pittura, architettura, Settecento, Ottocento e Novecento fossero lì a disposizione per poterne cogliere con facilità quel che poteva servire al momento, come se ci si trovasse in un hortus con tutte le varietà di insalate, cultivar e selvatiche. Non ricordo un’occasione in cui Verti «facesse lezione», ma se capitava che spiegasse minuziosamente perchè una tale insalata doveva assolutamente accompagnarsi con quei piatti e non con altri, allora diventava un poco «professore». A me ha impartito alcune lezioni sul taràssaco (tarassacum officinale), siglate da una raccomandazione: al pari di altre eccellenti insalate selvatiche, il taràssaco lo si può trovare anche nei prati di casa, ma è consigliabile coltivarlo da sementi selezionate, preferibilmente olandesi.
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Ramin Bahrami
uno dei pochissimi musicisti “classici” a essere entrato nella classifica dei dischi più venduti, con le sue intepretazioni bachiane. È stato ospite della Gmi modenese il 12 febbraio 2005, il 24 gennaio e il 4 dicembre 2008.
Perché sottoporre a Ramin una domanda, visto che l’intervista immaginaria condotta da Vinicio Capossela a “Bachrami” era già pronta e pubblicata? Perciò, con il suo consenso (e, speriamo, con quello dell’editore), copiamo e pubblichiamo.
Uno, due, tre Bach per Bachrami A volte, capita per quella combinazione di caso e necessità che taluni chiamano “serendipity” (per i filosofi della scienza: trovare casualmente ciò che si stava cercando o a cui si tendeva programmaticamente). Fatto sta che, la sera di un 2 agosto in Piazza Maggiore a Bologna, durante l’annuale concerto in ricordo delle vittime della strage terroristica “nera” del 1980, una casuale vicinanza di posto con il fino ad allora personalmente sconosciuto Alberto Spano, musicologo e produttore-manager, diede il via al percorso che ha portato una delle nuove “star” della musica classica, Ramin Bahrami, a esibirsi già tre volte per la Gmi. Caso, ma anche serendipity. Avevamo infatti già sentito Ramin, uno dei migliori allievi dell’Accademia pianistica di Imola, in una esecuzione affascinante e suggestiva, tutt’altro che accademica e pedante, delle Variazioni Goldberg, corredata da un video della Maestra di Bahrami, la pianista canadese Rosalyn Tureck, scomparsa nel luglio 2003, che con il connazionale Glenn Gould ha rivoluzionato il modo di interpretare le partiture per tastiera di Bach. E così cominciò, con la riproposizione dello stesso programma: le variazioni Goldberg e il video e la presentazione di Alberto Spano, in un concerto affollatissimo al Teatro San Carlo, la collaborazione e l’amicizia tra la Gmi e Ramin Bahrami, proseguita poi, in apertura del festival pianistico 2008, con l’esecuzione dell’estremo monumento musicale bachiano: l’Arte
Capossela Voi che avete amato e molto scritto per Klavier, tastiera, come avete vissuto il passaggio al pianoforte, strumento di cui voi avete visto gli albori, costretto come eravate a collaudare i diversi Silbermann, di cui Federico il Grande andava fiero? Trovate che il pianoforte giovi alla vostra musica, oppure che il rigore, l’uniformità del clavicembalo rendano maggiormente il suo ascetismo, il suo esercizio di intelligenza al di là della passione? Bach Il pianoforte che conobbi io non aveva nulla a che fare con il pianoforte moderno. Mi fece un’impressione devastante. Suonava come una chitarrina... Invece il mio strumento preferito era il clavicordo, su cui io potevo imitare il vibrato degli archi. Capossela Trovate che il pianoforte abbia modernizzato la vostra musica, le abbia dato un grado di comprensione più universale, guadagnando in ritmo, energia delle voci? Bach Assolutamente si. Il pianoforte moderno è di certo adatto a rendere chiara e lucida la mia musica. Soprattutto le mie linee polifoniche, queste voci che si allontanano, si avvicinano e formano le croci, eccetera eccetera. Il pianoforte è lo strumento più adeguato, senza dubbio... Capossela E cosa pensate: è da abolire l’uso del pedale? Bach Assolutamente no. Ti pare, giovane, che un uomo che ha fatto venti figli possa abolire il pedale? Capossela No, certo, ma il pedale di risonanza non esisteva nei vostri strumenti. Bach Vero, ma non ho mai composto musica per gli strumenti. Ho composto musica per la musica ed essa si è sempre servita degli strumenti per l’appunto come tali, ossia come strumenti. Il mio pensiero non è mai stato legato a questo aspetto, ma è piuttosto come un verbo musicale che può essere adattato a qualsiasi strumento. dal volume: Corpo a corpo. Interviste impossibili, Torino, Einaudi, 2008, pagg. 58-59
della Fuga. Bahrami non poteva mancare anche in questa stagione del ventennale, intitolata “the best of”, alla quale parteciperà avendo accolto una nostra proposta: un concerto per pianoforte e clavicembalo, anzi, per “pianocembalo”. Qualcuno storce il naso affermando che Ramin è “solo specialista di Bach”; a parte che non è vero, sarebbe comunque un difetto simile a quello di un centravanti che fosse “solo specializzato a fare gol”. E poi, giocando con la onomaturgia (come anche Bach amava fare), basta appena una letterina aggiunta per fare Bachrami; dunque insisti, amico Ramin.
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Due anni di Effetto Musica per la Gmi Tra le tante positive collaborazioni che caratterizzano l’Unione dei Comuni dell’area Nord della provincia di Modena, spicca l’attività musicale. Oltre ad una affermata e molto frequentata rete di scuole di musica, l’Unione organizza ormai da molti anni la rassegna Effetto Musica, che propone nella primavera di ogni anno musica di qualità nei dieci Comuni dell’Unione: una specie di piccolo festival itinerante. La Gmi modenese ha avuto l’invito ad organizzare l’intera rassegna nel 2005 e - a metà con il Teatro Comunale di Modena - nel 2006 ed ha accettato, facendo una eccezione alla regola stabilita autonomamente, secondo la quale non accetta di organizzare rassegne musicali a ingresso totalmente gratuito. La Gmi è stata lieta di rilanciare l’immagine e la frequentazione di pubblico di Effetto Musica, oltre che di portare nei teatri o nei centri culturali dei comuni proposte di qualità e rigore, tuttavia contrassegnate da una cifra stilistica adatta ad un pubblico in gran parte non abituato a frequentare le sale da concerto. Dal 2007 la gestione della rassegna è interamente passata al Teatro Comunale di Modena, mentre la Gmi ha assunto la progettazione e direzione artistica di “Scenergie”, la rassegna di teatro musicale contemporaneo che si tiene all’Auditorium del Castello dei Pico di Mirandola.
23 aprile 2005 ore 21 San Felice sul Panaro, Rocca Estense Di terre, di suoni Dal klezmer alla musica araba al jazz Yesh Gvul Anonimo 29 aprile 2005 ore 21 Finale Emilia, Teatro sociale Piper’s night La cornamusa nella musica tradizionale irlandese, scozzese, francese Birkin Tree Tradizionale 7 maggio 2005 ore 21 Auditorium del Centro Culturale, San Felice sul Panaro Lorenza Borrani violino Matteo Fossi pianoforte Prokof’ev, Schumann
1 aprile 2005 ore 21 Auditorium del Centro Culturale, Medolla The book of songs Stefano Battaglia Theatrum Trio 9 aprile 2005 ore 21 Sala Polivalente di San Prospero Piani diversi Improvvisazioni jazz su brani classici Luca Saltini pianoforte Stefano Calzolari pianoforte jazz 15 aprile 2005 ore 21 Teatro Varini, San Possidonio Pop and jazz Girl Talk Loesch, Gaber, Plankesteiner, Petretti, Rossi, Pregadio, Martin, Lennon - Mc Cartney, Brambock, Hefti
14 maggio 2005 ore 21 Villa Giardino, Cavezzo Omaggio ad Astor Piazzolla Alessio Nebiolo chitarra Nadio Marenco fisarmonica Rossini, Rodrigo, Piazzolla 20 maggio 2005 ore 21 Concordia s/Secchia, Teatro del Popolo Omaggio a Duke Ellington Tiger Dixie Band Ellington, Tiger band 27 maggio 2005 ore 21,30 San Martino Spino (Mirandola), Barchessone Vecchio Dai classici spagnoli al flamenco Eva Duero danza spagnola, flamenco, nacchere Michele Manuguerra chitarra Granados, Rodrigo, Albeniz, Malats, Turina, Sagreras Julio Salvador, Lorenzo, popolare, Falla, Martin
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Una persona normalmente eccezionale Lorenzina Lotti lavorava all’assessorato alla Cultura del Comune di Modena, al servizio Biblioteche; la malattia l’ha uccisa, a cinquanta anni. Era una persona “normale”: un “normale” impegno a dare al proprio lavoro un significato positivo per sé e per gli altri; una “normale” incapacità di tenere distinte le proprie (tante) letture, il cinema, il teatro, le mostre visitate, le relazioni e le discussioni personali dalla propria attività professionale: l’eccezionalità della normalità, di questi tempi. Un gruppo di amici, tra i quali la Gmi, ha organizzato una serata in suo ricordo: l’associazione Moxa (Modena per gli altri) ne ha fatto occasione per realizzare e intitolare a Lorenzina un tucul-biblioteca realizzato in un villaggio dell’Etiopia. Abbiamo cercato di ricordare Lorenzina non tanto nei contenuti, quanto piuttosto nelle modalità del porgere: ricco di sentimento ma non sentimentale, argomentato ma non retorico, appassionato sempre; e condito di ironico buon gusto, possibilmente.
Programma Johann Sebastian Bach dalla Sonata in si minore BWV 1030: Largo Gabriele Betti, flauto - Donatella Pieri, pianoforte Improvvisazione Davide Fregni, pianoforte Gaetano Donizetti Sonata in do maggiore: Largo, Allegro Gabriele Betti, flauto - Donatella Pieri, pianoforte Improvvisazione Davide Fregni, pianoforte 12 tra i nomi di Dio Filippo Partesotti La divulgazione scientifica Piergiorgio Odifreddi Claude Debussy Syrinx Gabriele Betti, flauto Improvvisazione Davide Fregni, pianoforte Domenico Scarlatti dalla Sonata in la maggiore L. 483: Allegro Donatella Pieri, pianoforte Improvvisazione Davide Fregni, pianoforte Parole per Lo Giuliano Della Casa La scienza e il mondo moderno Piergiorgio Odifreddi Francis Poulenc dalla Sonata per flauto e pianoforte: Presto giocoso Gabriele Betti, flauto - Donatella Pieri, pianoforte Improvvisazione Davide Fregni, pianoforte Sei Mei Shi Filippo Partesotti Il viaggio e l’oriente Piergiorgio Odifreddi
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una domanda a
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Giuliano Della Casa Acquerelli per gli amici di Lorenzina
Piergiorgio Odifreddi
matematico e saggista, è anche esperto di musica ed ha pubblicato - tra l’altro - diverse riflessioni sul rapporto tra estetica e matematica in musica.
Un autentico Odifreddi apocrifo Estate 2007: Bompani della Gmi di Modena mi tampina al Parco Ducale di Modena (i Giardini pubblici, come lo chiamate voi modenesi), dove ero per presentare il mio libro “Perché non possiamo essere cristiani”, e mi chiede un testo: su Bach, nientemeno, per il Festival pianistico 2008 e per questo Almanacco, appioppandomi in mano opuscoli e pieghevoli “per farmi un’idea”. Gli dico “scrivi pure tu qualche cosa e mandamela; vedrai che te la firmerò”, autorizzandolo a saccheggiare dal mio libro “Penna, pennello e bacchetta”, che anche di Bach parla, e immaginando di cavarmela così. E invece, eccomi qui, sul Camino de Santiago, pellegrino per conto di Radio3, a leggere questo testo per decidere se posso fare finta di esserne io l’autore. Non bastavano Valzania e i pellegrini (quelli con la motivazione religiosa), ci voleva anche la Gmi di Modena! Beh, sapendo che questo scritto è destinato alla pagina dell’Almanacco dedicata alla serata co-organizzata dalla Gmi modenese in ricordo di Lorenzina Lotti, non posso che ricordare l’intelligenza e la capacità dell’amica, una delle appassionate menti del Servizio Biblioteche del Comune di Modena, che con intelligenza e capacità organizzava le conferenze di “Modena per la Scienza”. E ricordo anche l’intensa serata del 3 aprile 2005, quando l’abbiamo ricordata con parole, musica, immagini; senza retorica celebrativa, con leggerezza e attenzione a non eccedere con i sentimenti e la commozione. E dunque non posso rifiutare di inviare questa testimonianza, in modalità “ricorsiva”, che è anche una forma logica molto bachiana. Dunque: complimenti per il programma di sala del 10 maggio 2003, relativo alle suites per violoncello, ricco di contenuti e argutamente stampato in formato 14 X 41, “numeri magici” bachiani. Mi piace questo omaggio sorridente al suo genio musicale-matematico: anche il mio “Penna, pennello e bacchetta” è costruito sui numeri primi 11, 13, 17 (la cui somma è, guarda caso, 41), ai quali Bach attribuiva significati particolari, decisamente extra matematici. Complimenti anche per lo sforzo di spiegare in due o tre colonne di testo, nel programma del Festival “Pianisti di PianoBach”, il lungo percorso verso il temperamento della scala musicale, che nel Clavicembalo ben temperato trova una sua concretizzazione estetica straordinaria. E la ricorsività, dov’è? Sta nel fatto che io firmo un testo inviatomi dalla Gmi, dove si parla bene di due testi della Gmi stessa, che mi citano in modo elogiativo. Adesso, alla Gmi potrebbero scrivere una recensione positiva di questa mia testimonianza, e avanti così, a cavallo tra Borges e la forma della fuga a due voci (a proposito di Bach). E anche io sono un po’ in fuga: a Santiago de Compostela; ma a piedi, non a cavallo. Ma sì, dai, la firma la metto; tanto, non l’ho mica scritto io. E poi fanno tutti così: politici, giornalisti, professori universitari: “io parlo bene di te così poi tu parli bene di me”. Solo che di solito loro non lo dichiarano apertamente, il che fa una bella differenza etica. E, in più, è decisamente meno divertente. Auguri e ancora complimenti alla Gmi modenese.
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Michel Dalberto
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Vittorino Andreoli Filomena Moretti
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Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Al pubblico della Gmi modenese Cari Amici, la Gmi modenese presenta anche per la stagione 2003-2004 un programma che affianca al grande repertorio della musica “classica” proposte innovative e modalità inedite per accostarsi alla musica. I Concerti aperitivo continuano ad affiancare giovani di sicuro e affermato talento, vincitori dei più prestigiosi concorsi internazionali, a solisti pienamente affermati sulla scena internazionale e a Maestri riconosciuti: Dindo, Filippini (che completerà il fantastico viaggio nel razionalismo delle suites bachiane avviato per la Gmi modenese nel maggio scorso). Tra gli elementi di innovazione, segnaliamo anzitutto la collaborazione con il Modena Jazz club, con la proposta di una nuova formula concertistica all’interno dei concerti aperitivo: “Piani diversi”. La formula prevede che un conduttore presenti un repertorio di musica “scritta”, in accordo con l’esecutore (un pianista classico). Al termine di ogni brano un pianista jazz, tenuto all’oscuro fino a quel momento del pezzo eseguito, mostrerà “un’altra faccia” possibile del pianismo, quella dell’improvvisazione, del suonare a partire dalla suggestione di un tema, di un’armonia, di un’atmosfera. Piani diversi, appunto, ma che possono benissimo coesistere ed essere entrambi graditi e amati dagli ascoltatori. Chi conosce la trasmissione di Radio3 “Invenzioni a due voci” capisce bene da dove… abbiamo copiato! La Gmi modenese è poi orgogliosa di essere una delle tre sedi in Italia ad ospitare il “Concerto per flauto e psichiatra”, frutto della ricerca intellettuale e musicale del prof. Vittorino Andreoli. Una sorpresa da non perdere, per la sera di San Valentino 2004. Il pubblico della Gmi va aumentando costantemente, e ciò crea a volte qualche disagio per lo spettatore “occasionale”. La invitiamo perciò ad associarsi agli “Amici della Gmi”, per avere sia condizioni di particolare favore su biglietti e abbonamenti, sia la riserva dei migliori posti nelle varie sale in cui si tengono i nostri eventi. Tutto ciò, in attesa della realizzazione di un Auditorium per la musica da Camera, obiettivo che vede la Gmi modenese impegnata attivamente ormai da diversi anni. È anche per dare più forza a questa richiesta che vogliamo confermare e irrobustire l’Associazione “Amici della Gmi”.
aperitivi&diversi 20 settembre 2003 ore 21 Teatro Storchi di Modena Concerto straordinario Überbrettl Ensemble Berio, Ravel, Schönberg 5 dicembre 2003 ore 21 Teatro Comunale di Modena Concerto di inaugurazione I solisti di Pavia - Enrico Dindo Mozart, Schubert 10 gennaio 2004 ore 18 Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Quartetto d’archi di Cremona Schubert, Bartók 17 gennaio 2004 ore 18 Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Filomena Moretti chitarra Paolo Ghidoni violino Giuliani, Paganini, Machado, Schubert 24 gennaio 2004 ore 21 Galleria Civica Piani diversi Luca Saltini pianoforte Dado Moroni pianoforte jazz Conduce Maurizio Franco Bach, Mozart, Schubert, Brahms, Schumann, Chopin, Debussy, Rachmaninov, Nino 7 febbraio 2004 ore 18 Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Quatuor Terpsycordes Silvia Careddu Bach, Mozart, Schumann 14 febbraio 2004 ore 21 Teatro Comunale Stagione concertistica Vittorino Andreoli voce recitante Bruno Cavallo flauto Bach, Fukushima, Schubert, Debussy, Dvorˇák, Gluck, Telemann, Varèse, Anonimo
Rocco Filippini Filomena Moretti I solisti di Pavia - Enrico Dindo Olaf John Laneri
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28 febbraio 2004 ore 21 Galleria Civica di Modena Piani diversi Giuseppe Fausto Modugno pianoforte Stefano Calzolari pianoforte jazz Chopin, Bach, Mozart, Brahms, Debussy 6 marzo 2004 ore 18 Galleria Civica di Modena Concerti aperitivo Roberto Plano pianoforte Debussy, Ravel 13 marzo 2004 ore 21 Chiesa di Sant’Agostino Concerto straordinario Lilya Zilberstein pianoforte Beethoven, Musorgskij 20 marzo 2004 ore 18 Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Trio Archè Beethoven, Dvorˇák 27 marzo 2004 ore 18 Auditorium Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Rocco Filippini violoncello Bach 7 giugno 2004 ore 21 Chiesa di San Vincenzo Concerto di chiusura della stagione Ensemble Harmonia Flautus Direttore Angelo Persichilli Donizetti, Gounod, Strauss, Dvorˇák
Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Festival pianistico Chopiniamo Introduzione al libretto di sala Quarto appuntamento con il festival pianistico Gmi di Modena, dedicato al compositore per pianoforte forse più amato dal grande pubblico, Fryderyk Chopin (e Chopin - I - Amo è un possibile calembour del nostro titolo). Per molti, Chopin è la musica romantica per pianoforte, che affascina con il suo potere immediatamente seduttivo, anche senza mediazione e conoscenza critica o storica. Ciò ha prodotto negli anni e nei decenni il massacro di valzer e notturni da parte di vecchie zie pianiste gozzaniane, ma anche l’avvicinamento di tante persone alla musica colta. Le caratteristiche fondamentali del Festival pianistico Gmi 2004 sono le stesse delle occasioni precedenti: grandi interpreti, siano giovani di affermato talento o “nomi illustri” del concertismo internazionale, e la presenza di un’idea forte, che connota il Festival, che lo
rende una cosa affatto diversa da “una serie di concerti”, che consente di dargli una fisionomia, un titolo unitario. “Chopiniamo. Pianismo europeo tra oriente e occidente” è il titolo di questa edizione 2004, che si tiene - guarda caso - proprio nei giorni in cui oriente e occidente di Europa si avvicinano, con l’allargamento a Est della Unione (tra i più importanti Paesi entranti, proprio la Polonia, patria di Chopin). Oriente e occidente nella musica di Chopin: artista profondamente radicato nella propria terra, fervente patriota, che attinse alle melodie e ai ritmi popolari per rivoluzionare l’arte pianistica, e artista francese (tra l’altro, di padre francese), presenza di spicco dei salotti musicali e intellettuali della Francia, della Parigi crocevia di mezza Europa negli anni Trenta e Quaranta dell’Ottocento, tra avanguardie artistiche ed esuli politici.
quarta edizione
15 maggio 2004 ore 21 Chiesa di San Vincenzo Olaf John Laneri pianoforte Chopin, Rachmaninov, Prokof’ev 19 maggio 2004 ore 21 Teatro Comunale Michel Dalberto pianoforte Chopin, Fauré, Ravel 23 maggio 2004 ore 21 Teatro Comunale Joaquin Achucarro pianoforte Chopin, Ravel, Debussy, Rachmaninov, Skrjabin 25 maggio 2004 ore 21 Chiesa di San Vincenzo Alexander Romanovsky pianoforte Chopin
Angelo Persichilli dirige l’Ensemble Harmonia Flautus
29 maggio 2004 ore 21 Teatro Comunale Andrea Lucchesini pianoforte Chopin
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Piani diversi
Un pianista classico e un pianista jazz a confronto Testi ripescati
Che cos’è Piani diversi?
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Piani diversi è una formula proposta dalla Gmi al Modena jazz club, che riprende una (purtroppo defunta) trasmissione di Radio3: “Invenzioni a due voci”. Un pianista “classico” propone un programma composto di brani di musica “colta”, di ogni epoca, di breve durata. Dopo ognuno di essi, un pianista “jazz”, tenuto all’oscuro del programma, esegue una improvvisazione, derivante dai temi, dal ritmo, dalle suggestioni, dal mood di ciò che ha ascoltato. Il conduttoremusicologo Maurizio Franco, come un basso continuo, conduce il pubblico in questo percorso di ascolto, in realtà
Basta avere in mente da una parte sale da concerto un po’ liturgiche o aristocratiche, di contro a fumosi, rumorosi e “bevuti” sotterranei, per avere un’idea della differenza che separa la musica cosiddetta classica, o colta, dal jazz, o musica afroamericana. Eppure anche il jazz è spesso classico e colto, anche la “classica” venne eseguita davanti a spettatori che parlavano e mangiavano, con spazi lasciati all’improvvisazione dei musicisti, con “standard” ripresi e rielaborati. Le modalità della proposta musicale spesso amplificano le differenze di contenuto, la impermeabilità esclusiva dei pubblici a volte è frutto di consuetudini, pregiudizi, pigrizia intellettuale. Ciò vale spesso anche per chi organizza le stagioni e i concerti: diffidenza e senso di superiorità (o timore?) prevalgono; le stagioni si ripetono senza novità, si invita il pubblico a ripetere le stesse emozioni, a cercare la stessa musica, la stessa poltrona, le stesse facce. Vale per le più illustri istituzioni musicali, come per le associazioni di volontariato, la tendenza a trasformarsi in “club”, chiusi e autoreferenziali. Beninteso, fino a esaurimento; inevitabile del resto, per la legge dell’entropia. “Piani diversi” è una proposta di ascolto nuova, stimolante, ma tutt’altro che semplice, tutt’altro che riposante e “curiosa”, ma anzi impegnativa, intellettualmente complessa, che richiede grande attenzione, sia al pubblico del jazz sia al pubblico della classica. Gmi e Modena jazz club affermano anche con la realizzazione di “Piani diversi” la volontà di collaborazione, le possibilità di integrazione che le attività culturali consentono.
tutt’altro che semplice, tutt’altro che riposante e “carino”, ma anzi impegnativo, intellettualmente complesso, che richiede grande attenzione, sia al pubblico del jazz sia al pubblico della classica.
La top ten dei compositori classici proposti “Il catalogo è questo”: circa 100 brani di 38 compositori diversi, con una forte presenza dei “soliti noti”, guardacaso i dedicatari dei festival pianistici. Le scelte sono state influenzate anche dalla necessità di proporre pezzi brevi e dalla ritrosia di molti esecutori “classici” a presentare un tempo solo di una composizione.
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Fryderyk Chopin Johann Sebastian Bach Wolfgang Amadeus Mozart Johannes Brahms, Claude Debussy, Robert Schumann Franz Liszt, Domenico Scarlatti Ludwig van Beethoven, Francis Poulenc, Eric Satie, Franz Schubert Alberto Ginastera, Sergej Rachmaninov, Gioachino Rossini, Arnold Schönberg Bartók, Boulez, Cˇajkovskij - Pletnev, Clementi, De Falla, Gershwin, Granados, Guastavino, Gurdjieff, Intra, Janácˇek, Ligeti, Mendelssohn Bartholdy, Musorgskij, Pärt, Petrassi, Piazzolla, Prokof’ev, Ravel, Rota, Šcˇedrin, Skrjabin, Šostakovicˇ, Stravinskij. Maurizio Franco, Carlo Balzaretti e Enrico Intra
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dal
2004 al 2009 15 sfide15 25 pianisti 25 52 mani 52 1fisarmonica1 1clarinetto1
Tutte le coppie degli “sfidanti” 24 gennaio 2004
Luca SaltiniVs Dado Moroni 28 febbraio 2004
Giuseppe Fausto ModugnoVs Stefano Calzolari 4 febbraio 2005
Carlo BalzarettiVs Enrico Intra 10 marzo 2005
Gianluca LuisiVs Davide Fregni 21 aprile 2005 con aggiunta di fisarmonica
Andrea DindoVs Antonello Salis 4 marzo 2006
Roberto ProssedaVs Michele Di Toro 1 aprile 2006
Matteo FossiVs Paolo Birro 20 gennaio 2007
Antonio BallistaVs Rossano Sportiello 10 marzo 2007
Stefano NozzoliVs Renato Chicco 1 dicembre 2007
Marco TezzaVs Franco D’Andrea 12 gennaio 2008
Carlo BalzarettiVs Enrico Intra 15 marzo 2008
Luigi MoscatelloVs Roberto Tarenzi 13 dicembre 2008
Vedrana KovacVs Stefano Calzolari 21 febbraio 2009 piano diverso
Enrico PieranunziVs Enrico Pieranunzi 21 marzo 2009 piano-clarinetto
Andrea LucchesiniVs Gabriele Mirabassi
una domanda a
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Maurizio Franco
coordinatore didattico della Scuola civica di jazz di Milano, è uno dei punti di riferimento della cultura jazzistica italiana ed europea. Conduce da sempre “Piani diversi”, la rassegna organizzata dalla Gmi in collaborazione con il Modena jazz club.
Si può rendere visibile al pubblico la sotterranea rete di corrispondenze musicali che pure esiste tra classica e jazz, tramite proposte come Piani diversi? L’originalità di Piani Diversi non risiede soltanto nel far dialogare tra loro un pianista classico e uno di jazz, operazione che in realtà è avvenuta molte volte e a tutte le latitudini, bensì nel modo in cui questa conversazione viene proposta. Qui non si tratta, infatti, di mettere a confronto le qualità dell’interprete e quelle dell’improvvisatore, ma di realizzare una ben più sottile operazione artistica, culturale e formativa. La presenza di un musicologo che conduce l’intero incontro e interagisce con i due artisti, commentando dal vivo la tipologia delle improvvisazioni e spiegando le ragioni e le caratteristiche dei brani di provenienza accademica, contribuisce alla circolarità dell’evento, alla dimensione “da trio” del progetto. La stessa scelta dei brani, brevi e provenienti da un ampio lasso temporale (generalmente due o tre secoli di storia della musica) determina una varietà di situazioni del tutto inedite nelle normali serate concertistiche, offrendo molteplici spunti per l’improvvisazione jazzistica. In questa linea, le connessioni tra il mondo euro colto e quello di derivazione africana americana rappresentato dal jazz presentano angolature anche diverse da quelle abitualmente considerate, pongono in luce corrispondenze nascoste, legami sotterranei, intuizioni comuni pur nella diversa concezione del fare musica; una diversità che si evidenzia anche nel modo di utilizzare, si potrebbe dire di “pensare”, lo strumento pianoforte. Ma Piani Diversi riveste anche una funzione pedagogica, favorendo quella integrazione tra pubblici differenti che consente di avvicinare all’estetica jazzistica lo spettatore delle stagioni di concerti classici e, nel contempo, di coinvolgere quella parte di amatori di jazz poco avvezza alla frequentazione e all’ascolto delle pagine della musica di derivazione accademica. Alla fine, si integrano tra loro tre differenti situazioni: due “miniconcerti” e una “miniconferenza”, riunite in organica unità, grazie alla quale si tiene costantemente desta l’attenzione dell’ascoltatore, facendolo riflettere e solleticandone la curiosità intellettuale. Un coinvolgimento che, sempre, si è esteso agli stessi protagonisti, generalmente spinti a superare ogni idea di competizione per trovare una singolare corrispondenza creativa: come nel caso di Carlo Balzaretti e Enrico Intra (per fare solo un esempio), che hanno poi dato vita a un sodalizio artistico tuttora felicemente attivo. In questo primo lustro del progetto, sia a Modena sia in altre sedi italiane della Gioventù musicale, la formula ha riscosso un successo entusiasta, dimostrando che il bisogno di cultura e di proposte in grado di uscire dalla routine sono esigenze reali alla quale si possono (si devono) offrire risposte originali.
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dalfarealdire Scherzo
Un dì, felice, eterea. Ovvero: ma perché la poverina deve sempre morire? Atto primo Da giovanissima, era grande il vantaggio di essere un’associazione culturale cittadina, basata sul lavoro volontario di appassionati e di “cultori della materia”, di non essere impresa, di non avere la priorità assoluta di garantire istituzionalmente ogni anno al ministero, al sindaco, allo sposo - pardon, allo sponsor (ma dipende dalla benevola saggezza dello sponsor!) l’aumento del pubblico o degli incassi. In verità, non è che desiderassi solamente “di voluttà nei vortici perire”: cercavo - come ora, del resto - un equilibrio; certamente non ero, né sono ora, uno di quegli enti autistici o bacchettoni, che organizzano eventi pubblici… prescindendo dal pubblico e accontentandosi dei “40 ascoltatori” manzoniani; però, non sono nemmeno mai stata una ragazza esibizionista, che cerca in ogni modo di mostrarsi, che si concede a tutti considerando solo la quantità degli spettatori e le tabelle degli incassi: sono mica una velina per la quale l’audience è tutto e la capacità nulla. “Tutto è follia nel mondo ciò che non è piacer”: il mio ingresso in società era legato solo a buone idee, proposte di qualità, divertimento. Se non si viene apprezzate, pazienza. Con pochi bagagli al seguito e nessun legame familiare o di bilancio avrei potuto fare come tante altre ragazze del mio ambiente e continuare altrove una salottiera vita randagia: mica c’è solo Flora dove passare le serate. Atto secondo Ma, come ben sanno tutte le ragazze ventenni come me, “folleggiare di gioia in gioia” è si un vantaggio della libertà, ma alla lunga è anche una bella difficoltà a trovare stabilità di vita e ad essere prese sul serio. E poi: capita di innamorarsi di ciò che si fa e un poco anche del proprio pubblico, si cerca un nido più ampio e confortevole, si assumono responsabilità. Qui cominciano gli svantaggi della condizione di associazione volontaria: aumenta la considerazione che si ha di me, alcune mie idee di successo stimolano la mia creatività e dunque ne elaboro altre; il tenore di vita, le proposte si arricchiscono e non sono certo disposta a rinunciare a portarle a compimento. Così, l’attività libera e spensierata diventa stretta, mi sento un po’ “sola, abbandonata, in questo popoloso deserto che appellano”… volontariato culturale. Ormai ho sufficienti conferme: il mio lavoro vale, se lo facesse qualche istituzione costerebbe forse il doppio; eppure, devo sempre fare conto sulla necessità di sacrificarmi lavorando per amore. Me l’hanno detto certi Germont anziani, per la verità con una certa dose di ipocrisia: “è grave il sacrifizio”, e ad esso non c’è rimedio: occupa le ferie, le feste comandate, le serate, le domeniche. Alla fine, saranno anche eventi che fanno immagine e
che recano soddisfazione, ma “è dura prova” non potere mai dire: no. E poi, ormai vorrei essere considerata un po’ più di una ventenne sbarazzina. Insomma, non sono più una ragazzina che si diverte nel tempo libero, ma non ho le risorse per entrare nel mondo dei grandi, e non voglio nemmeno perdere la mia fresca spensieratezza. Atto terzo Dunque? Chiusa tra l’uscio e il muro, ricordo i miei vent’anni e le mie imprese, perché non si pensi che il mondo, senza di me, sarebbe proprio rimasto tale e quale, ma anche perché nessuno pensi che con un “qui pagata l’ho” si ristabiliscono le distanze tra professionisti e dilettanti, tra mondo serio e mondo del divertimento (anche se, per fare bene il mio mestiere, è indispensabile divertirsi, e molto). E così dobbiamo e possiamo cambiare il finale; non mi piego perciò a gridare “amami” al primo Alfredo che passa: non siamo mica più nell’Ottocento e anche noi ragazze ventenni sappiamo batterci per vedere riconosciuto a buon diritto il nostro posto. A Parigi e nel mondo. E anche restando single.
Mirella Freni in “La Traviata”, Londra 1967. Dal volume Christiane Issartel, Les dames aux camelias, Hachette 1981
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Giulio Vannini
fondatore e attualmente vicepresidente dell’Associazione Modena jazz club, con una passione talmente grande che lo ha recentemente portato ad intraprendere l’attività di manager musicale. Da sei anni il Modena jazz club collabora con la Gmi per la realizzazione della rassegna “Piani diversi”.
Come vedi, sulla base della tua esperienza, il panorama della vita musicale modenese? Non vi trovi un po’ di prigrizia conservatrice?
Andrea Lucchesini Trio Archè Carlo Balzaretti e Enrico Intra
Prima di tutto, voglio sottolineare che gli amici della Gmi furono un modello da seguire per il Modena Jazz Club, nato nel 1991, e che il nostro successivo sodalizio artistico è una esperienza molto ricca e che ci ha dato molte soddisfazioni. Credo che poche città abbiano due associazioni che collaborano da anni senza problemi e con lo stesso obiettivo, proporre musica di qualità con un ascolto qualitativo e con il rispetto del pubblico. Non si è mai cercato di creare un evento popolare, senza avere le garanzie della qualità musicale e senza avere i mezzi per produrlo. Le scelte musicali non sono mai state dettate da mode e la sostanza dei concerti, nonostante i mezzi economici non siano di grande possibilità, hanno garantito una programmazione di alto livello. Una piacevole scoperta da parte dei “Jazzisti” è stata la musica classica, così come per i classici c’è stata la scoperta della musica afroamericana; si è così creata una osmosi che ci ha saldato in un lavoro comune che spero duri negli anni. Penso dunque che la “pigrizia” alla quale fa riferimento la domanda non sia così profonda, e che le cose stiano evolvendo positivamente. Tra gli aspetti positivi della vita musicale modenese voglio evidenziare una estrema disponibilità delle istituzioni e della Fondazione Cassa di Risparmio per progetti musicali, a patto che questi progetti siano gestiti in toto dalle associazioni, il che non è tuttavia facile. La difficoltà spesso è data dal fatto che nonostante le associazioni siano preparate sotto il profilo artistico e organizzativo, hanno bisogno di un supporto istituzionale per propagandare le iniziative. A mio parere, basterebbe inserire le attività musicale nel cartellone istituzionale del Teatro Comunale e avere la possibilità di entrare il contatto con i fruitori della stagione concertistica del Teatro Comunale Luciano Pavarotti. In altre città che frequento, le stagioni Jazzistiche sono curate da associazioni no profit, che godono di cachet inferiori da parte delle agenzie, ma il tutto viene fatto in perfetto accordo con i vertici della stagione concertistica classica e inserite nella stagione ufficiale. Anche sotto il profilo artistico esistono delle commissioni artistiche dove troviamo le associazioni che lavorano con i direttori dei teatri e con gli assessorati alla cultura per far sì che non ci siano doppioni e che la linea musicale abbia un senso artistico e in alcuni casi producono Festival. Un esempio è Bergamo, dove c’è un importante Festival del Jazz gestito dal Comune e dal Teatro, ma con il contributo di scuole di musica e associazioni culturali. Mi capita anche spesso di vedere nei cartelloni dei teatri le stagioni degli amici della musica o del jazz, con abbonamenti gestiti dei teatri stessi. Credo comunque con tutta sincerità che gli assessori e i direttori dei teatri modenesi, siano sempre stati attenti e competenti, certamente il margine di miglioramento c’è, e in una Italia dove i mezzi di informazione (Tv, Radio e giornali) non danno spazio alla musica di qualità, sia compito delle associazioni e delle istituzioni di proteggere e dare i mezzi alle nuove generazioni di conoscere la musica vera e non solo le canzonette o la musica legata al business.
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Pietro De Maria
Maurizio Zanini
Gianluca Cascioli
Andrea Lucchesini
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Grandi maestri e giovani talenti Stagione straordinaria per eventi, presenza di pubblico, qualità e varietà delle proposte: a partire dall’inaugurazione, affidata al duo pianistico forse più famoso d’Italia, formato da Bruno Canino e Antonio Ballista, due affezionati amici della Gmi che hanno “servito l’antipasto” di una stagione articolata attorno al nome di Beethoven, al quale è stato dedicato il festival pianistico internazionale, ricco di ottimi interpreti. Molto varia la proposta dei Concerti aperitivo, che ha presentato al pubblico modenese anche alcuni giovani la cui carriera si sta affermando con sicura qualità. Tantissime anche le iniziative straordinarie: il primo di due appuntamenti con le suites per violoncello di Bach e Rocco Filippini, la presentazione di una indagine demoscopica nazionale sui giovani e la musica. Il tutto “anticipato”, a settembre, dall’avvio di una collaborazione con il Festivalfilosofia, che da allora si è riproposta ogni anno.
aperitivi&diversi 21 settembre 2002 ore 21 Teatro Comunale Concerto straordinario Nuovo Quartetto Italiano Webern, Beethoven, Stravinskij 30 novembre 2002 ore 21 Teatro Comunale Concerto di inaugurazione Bruno Canino pianoforte Antonio Ballista pianoforte Beethoven - Liszt 7 dicembre 2002 ore 18 Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Cristiano Rossi violino Marco Vincenzi pianoforte Busoni, Ravel
14 dicembre 2002 ore 18 Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Trio Reger Brahms, Rachmaninov 11 gennaio 2003 ore 18 Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Hisako Kawamura pianoforte Mozart, Prokof’ev 25 gennaio 2003 ore 18 Galleria Civica Concerti aperitivo Quartetto Terpsycordes Schubert 8 febbraio 2003 ore 18 Galleria Civica Concerti aperitivo Esther Hoppe violino Biliana Tzinlikova pianoforte Mozart, Messiaen, Beethoven 22 febbraio 2003 ore 18 Auditorium Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Ensemble folcloristico “Rasputin” Musica tradizionale russa 1 marzo 2003 ore 18 Auditorium Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Entr’Acte Musicisti del Teatro alla Scala Martinu˚,Milhaud 15 marzo 2003 ore 18 Galleria Civica Concerti aperitivo Tatjana Vassiljeva violoncello Andrea Dindo pianoforte Stravinskij, Prokof’ev 22 marzo 2003 ore 18 Galleria Civica Concerti aperitivo Tristango Piazzolla 10 maggio 2003 ore 18 Salone d’Onore del Palazzo Ducale Concerto straordinario Rocco Filippini violoncello Bach
una domanda a
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Aldo Sisillo
direttore d’orchestra, è direttore della Fondazione Teatro Comunale di Modena dal 1999.
Il Teatro e la Gmi hanno attivato negli anni diversi eventi in collaborazione. Pensa che sia giusto sviluppare più organiche e durature integrazioni nella progettazione e organizzazione delle stagioni? Ritiene che il pubblico gradirebbe una maggiore sinergia tra i diversi soggetti organizzatori di attività musicali? Ritengo che Modena sia un esempio positivo di collaborazione fra istituzioni culturali, e una città capace di offrire al pubblico una significativa varietà nel campo dell’arte e dello spettacolo. Un buon merito di questa sua ricchezza va senz’altro riconosciuto alle numerose associazioni che, come la Gmi, agiscono da molti anni in questo contesto grazie alla vitalità dei loro organizzatori e all’impegno dei loro promotori. Peraltro, dopo un’ampia riflessione fatta con l’amministrazione comunale, si è stabilito che la strada migliore per sviluppare la vita musicale modenese fosse, sia dal punto vista economico sia per quanto riguarda l’offerta al pubblico, quella di distribuire i compiti e le competenze fra il Teatro Comunale e le diverse realtà dell’associazionismo cittadino, in modo da salvaguardare la specificità e l’identità di ognuno. Questo ha voluto dire, in pratica, coordinarsi per agire su spazi diversi della programmazione musicale, senza suddivisioni troppo rigide, ma senza sovrapporsi. A Modena si sono venute delineando con successo delle preziose specificità per quanto riguarda ad esempio la musica contemporanea, la musica antica, il pianismo e la musica sinfonica, facendo sì che ogni istituzione riaffermasse in questi anni una forte identità e capacità progettuale. Sono convinto, d’altra parte, che la collaborazione rappresenti un elemento indispensabile del nostro sistema e che vada ulteriormente sviluppata, ma che costituisca una vera ricchezza quando avviene su progetti specifici, ovvero su possibili punti di contatto o linee che emergono di volta in volta tra le diverse stagioni, pur tuttavia all’interno di percorsi autonomi. Solo così si può arricchire l’offerta alla città, realizzando economie di scala e allo stesso tempo salvaguardando l’identità e responsabilità di ciascun soggetto.
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Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Van copiati Finché non ne sai abbastanza, copia Un testo sulle 32 Sonate di Beethoven per pianoforte? Scritto così, nel tempo libero, da “non addetti”? Ma vogliamo scherzare? Meglio, molto meglio, copiare. Peraltro, non è poi tanto facile anche scegliere le cose giuste da copiare. Senza chiedere permessi, ma sicuri che gli editori sapranno ben comprendere che l’abbiamo fatto anche per il loro bene. Infine: ma come si citano in bibliografia i fascicoli di accompagnamento ai dischi? E perché tante volte sono assolutamente anonimi o senza data? Un ingresso omaggio a chi ci aiuterà a rispondere a questa domanda. [...] Beethoven e il pensiero del suo tempo [...]Questo tenere insieme tradizione e innovazione, enfatizzando la dialettica musicale interna alle composizioni, assieme alla originaria complessità della concezione (della quale fa parte anche l’accostarsi “orchestrale” al pianoforte, così diverso dalla tradizione mozartiana, e che non piacque agli spiriti classicisti come Goethe, per esempio), hanno suggerito accostamenti di tipo culturale e filosofico tra Beethoven ed i pensatori del suo tempo, a volte eccessivi ed ingenui, ma certamente fondamentali Jörg Demus · Foto Rolando Paolo Guerzoni
per comprenderne la poetica. [...] “Mentre il pensiero speculativo scopriva con Hegel la logica dialettica, la musica con Beethoven scopriva anch’essa, nella dialettica sonora, la sua nuova anima motrice. [...] Intuizione ed espressione partecipano alla stessa lotta che combatte lo spirito per vincere la materia e in cui le forze opposte e contrastanti si compongono entro la stessa necessaria unità, che in Kant si configura come sintesi a priori, in Hegel come dialettica, come sonata in Beethoven” (L. Magnani, Beethoven nei suoi quaderni di conversazione, Einaudi, 1975). [...] Totalmente e radicalmente opposta a questa concezione “basata su congetture filosofiche, anziché sull’analisi musicale... che raggiunge vette di assurdità con romanzieri contemporanei, fra cui, massimi colpevoli, Thomas Mann e Aldous Huxley” è quella espressa da Glenn Gould in scritti irriverenti e tendenziosi, discutibili ma anche salutari bagni di antiretorica. “Quando, come nelle opere che abbiamo davanti [le
ultime tre Sonate di Beethoven], la musica ci trasporta in un mondo di godimento paradisiaco, la soluzione più felice è trattenersi dal farlo” (Gould, L’ala del turbine intelligente, Adelphi, 1988, pag. 107 – 110). La storia dell’interpretazione del pianismo di Beethoven sta tutta inscritta in questa polarità tra misticismo protoromantico e enfatizzazione delle ascendenze razionalistiche, barocche e bachiane, soprattutto nelle forme fugate delle ultime Sonate e nelle opere “di transizione”. Queste ultime, non a caso, quelle che a Gould piacevano maggiormente, perché “equilibrate… ambivalenti sul piano tonale… al di fuori dall’ispirazione eroica e di impianto armonico trionfalmente tonale” (Gould, 1988, pag. 92, all’interno della deliziosa “autointervista” su Beethoven). Che cosa ci proporranno i musicisti invitati al terzo festival della Gmi modenese? Quale strada interpretativa seguirà ciascuno di loro, tra le infinite possibili? [...]
terza edizione
17 maggio 2003 ore 21 Chiesa di San Vincenzo Pietro De Maria pianoforte Beethoven 21 maggio 2003 ore 21 Chiesa di San Vincenzo Maurizio Zanini pianoforte Beethoven, Chopin 24 maggio 2003 ore 21 Chiesa di San Vincenzo Jörg Demus pianoforte Beethoven 28 maggio 2003 ore 21 Teatro Comunale Gianluca Cascioli pianoforte Beethoven, Chopin 31 maggio 2003 ore 21 Teatro Comunale Andrea Lucchesini pianoforte Beethoven
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Testi ripescati
Testi ripescati
Agli Amici della Gioventù musicale
Bach e le regole autoinflitte
Cari Amici, si avvicina uno degli appuntamenti più importanti della stagione, quello a Voi riservato: il concerto del violoncellista Rocco Filippini, all’Accademia Militare di Modena, previsto per sabato 10 maggio 2003, alle ore 18. Poi, un buffet nelle splendide sale del circolo Ufficiali. In programma, quello che si può considerare il capolavoro del razionalismo musicale: le Suites per violoncello solo di Johann Sebastian Bach, composte nel periodo di Köthen, tra il 1717 e il 1723. Sono dunque circa venti anni più giovani degli affreschi che Franceschini dipinse per il Salone d’Onore del Palazzo Ducale, dove le suites verranno eseguite, e sono praticamente contemporanee del meraviglioso Stradivari sul quale Filippini le eseguirà, con la maestria del grande artista quale egli è. Il concerto di Rocco Filippini è come i libri editi dalle banche o l’aceto balsamico fatto in casa: non si può acquistare; o si riceve in dono, o niente da fare! Però, l’omaggio non è destinato “ai soliti privilegiati”, ma disponibile per tutti: basta associarsi agli “Amici della Gmi”.
Che a Bach piacesse mettersi nei pasticci da solo è noto, anzitutto generando 19 figli (e si potrebbe peraltro affermare che i problemi suoi erano poca cosa in confronto a quelli della seconda moglie, che per di più gli faceva anche da copista), ma anche per le regole e i vincoli che si autoinfliggeva nel comporre. Obblighi, ricerca di simmetrie o regolarità sempre più complesse e ardue da rispettare, considerazioni numerologiche che per il nostro sentire contemporaneo sono al limite dell’enigmistica. Per esempio, quelle giocate sui numeri 14 ed il suo inverso, il 41; numeri che sono – rispettivamente - la somma del posto che occupano le lettere B, A, C, H nell’alfabeto tedesco e l’aggiunta ad esse delle iniziali J e S. [...] Oggi, per fortuna, tutti (proprio tutti?) riconosciamo che il genio di Bach consiste proprio nella capacità di trasformare problemi matematici in grandissima arte musicale, o viceversa di risolvere l’ispirazione poetica in teoremi musicali, anche matematicamente elegantissimi. Anzi: il bello (esteticamente parlando) è che nello stesso tempo la costruzione matematica è anche grande arte (qualcosa, o molto, di più, della “estetica della matematica” decantata giustamente da – per esempio – Piergiorgio Odifreddi, non a caso facendo diversi riferimenti a Bach). [...] In particolare, per quanto riguarda le Suite per violoncello, Basso (Alberto Basso, L’età di Bach e di Händel, Torino, EDT, 1978, pagg. 115-116) afferma: “L’ésprit de géometrie… vi trova ancora una volta, e più che mai, applicazione rigorosa… anzitutto nella struttura delle Suite, che è la medesima per ogni coppia successiva… Nonostante la galanterie della situazione, il discorso musicale è improntato a quella severità contrappuntistica e a quell’indistruttibile meccanismo tematico cui Bach non rinuncia mai, qualunque sia la destinazione dell’opera e la sua funzione sociale.” [...] Bach dunque non è un enigmista, non è “Bachtezzaghi”; la sua poesia musicale non è solamente gioco intellettuale. Sarebbe come pretendere che, pubblicando un programma di sala di un concerto bachiano di dimensioni corrispondenti ai “numeri magici” 14 e 41, il suo contenuto fosse per ciò stesso di qualità. Magari!
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Rocco Filippini · Foto Rolando Paolo Guerzoni
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Fisiognomica bachiana Il grande direttore sir John Eliot Gardiner, specialista di musica sei e settecentesca eseguita con strumenti antichi o copie, e tecniche e organici restituiti filologicamente, è un sostenitore della “nuova immagine di Bach”. Del compositore egli mette in luce, anche nelle composizioni sacre, l’uso di stilemi profani, i riferimenti a ritmi e tempi di danza, anche popolaresca. Secondo Gardiner, la razionalità assoluta della musica di Bach non va intesa secondo la tradizione esecutiva
squadrata e un po’ cupa di stampo protestante; piuttosto, occorre metterne in risalto la componente di libertà creativa, di materialità e di sensualità. Questa doppia natura di Bach sarebbe individuabile, secondo Gardiner, anche nei suoi più celebri ritratti. Se la parte superiore del viso, infatti, mostra uno sguardo severo e un atteggiamento autorevole e accademico - favorito anche dalla parrucca - la bocca e la parte inferiore del viso denoterebbero invece una disposizione serena dell’animo e anche un’espressione alquanto ironica.
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Testi ripescati
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I giovani e la musica Un’indagine Eurisko per Gmi Credevo che mi portassero a un concerto, e invece ho sentito della bellissima musica Uno studente modenese di scuola elementare
La frase riportata in epigrafe, pronunciata nell’ambito dell’indagine “I giovani e la musica”, condotta da Eurisko per conto della Gmi nazionale, è la perfetta sintesi dello stato dell’arte e insieme l’indicazione delle strategie da adottare per lo sviluppo di una cultura musicale in Italia. La Gmi modenese presenta nel corso dell’incontro di illustrazione della stagione 2002-2003, sabato 30 novembre 2002 presso il Ridotto del Teatro Comunale di Modena, i risultati della ricerca su “I giovani e la musica”, condotta nell’ambito delle iniziative per celebrare i 50 anni di vita della Gmi nazionale. Modena è stata una delle tre città scelte per lo svolgimento dell’indagine “qualitativa” (effettuata cioè con colloqui approfonditi con piccoli gruppi, i cosiddetti focus group, di giovani), alla quale Eurisko ha fatto seguire due indagini quantitative nazionali che hanno coinvolto circa 10.000 giovani di età compresa tra i 12 e i 24 anni. L’incontro vedrà discutere, attorno a questi temi e alla indagine Eurisko: Giovanni Minoia, Presidente di Eurisko; Gianni Cottafavi, Assessore alla Cultura del Comune di Modena; Maria Luisa Vanin Tarantino, consigliere delegato della Gioventù musicale d’Italia; Maria Concetta Pezzuoli, Segretario della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. La stagione della Gmi verrà presentata da Donatella Pieri, Presidente della sede modenese della Gmi; l’incontro verrà condotto da Mauro Bompani, Responsabile promozione e comunicazione della Gmi modenese.
Sintesi della ricerca Presentazione di Giuseppe Minoia, presidente di Eurisko e responsabile dell’indagine Il quadro emerso mette in evidenza, nell’ottica dei giovani: • l’immagine della musica classica quale mondo separato, per pochi privilegiati, senza parole • senza racconto, troppo impegnativo in quanto richiede un ascolto individuale e non di gruppo • una realtà che non è facile incontrare per i giovani, in riferimento ai contesti e agli spazi della vita quotidiana • un mondo troppo rigido e formale, con riti e codici respingenti • con una consumer image di individui “impegnati”, intellettuali, introversi, troppo maturi. Con alcuni aspetti positivi: • un “genere” che forse è un peccato non dominare • nella logica di arricchire le proprie conoscenze sulle “musiche” (dal pop al rock al blues, al jazz alla classica). Come i giovani vorrebbero venire avvicinati dalla classica • inserendo la musica classica nei percorsi giovanili, facendo in modo che la classica vada dai giovani, in maniera inaspettata: in Tv, alla radio grazie alla scuola nel mondo dell’entertainment (cinema, pubblicità) nei posti giovanili, ma anche nelle biblioteche. Quale ruolo per Gioventù musicale d’Italia • a Gmi si suggerisce di impegnarsi per portare la musica classica fuori dai suoi luoghi deputati • a Gmi è richiesto di diventare una agenzia segnaletica per i giovani, una sorta di provider della musica classica adatta ai giovani, possibilmente in ambienti giovanili. La ricerca ha anche analizzato la composizione dell’universo degli utenti della musica classica e lirica in Italia, con queste evidenze • gli interessati alla musica classica e lirica in Italia sono circa 10 milioni di individui • i frequentatori di concerti e di teatri d’opera sono 1 milione e 400 mila • gli esclusivi della classica o lirica e di nessun altro genere musicale sono 1 milione e 100 mila persone • gli appassionati vivono di più nei medio-piccoli centri (sotto i centomila abitanti), sono equamente distribuiti tra uomini e donne e assumo consistenza a partire dai 45 anni • i giovani sino ai 17 anni quasi non esistono quali appassionati di musica classica-lirica; a partire dai 18 anni cominciano a prendere consistenza gli interessati non esclusivi • il titolo di studio degli appassionati non è al top, il picco si trova tra chi possiede il diploma di scuola media • anche per reddito, gli appassionati spiccano per un profilo medio, tendente al basso (i ricchi sono poco attratti) • per professione, gli appassionati sono soprattutto impiegati/ insegnanti, donne in casa senza occupazione extra e pensionati.
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I 50 anni della Gmi nazionale Nel 2002 la Gmi nazionale ha festeggiato il suo 50° anno di vita con una riflessione sul ruolo dell’associazionismo musicale, a partire dalla considerazione che “quanto più aumentata negli ultimi anni l’offerta di musica classica, tanto più il pubblico è proporzionalmente diminuito e non è avvenuto il necessario ricambio generazionale”. In particolare, il 25 ottobre 2002 si è tenuto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica un convegno, a Milano, le cui caratteristiche multidisciplinari e di apertura ai nuovi approcci e linguaggi guidano il rinnovamento della “forma concerto” che la Gmi propone. Queste le relazioni principali: Giuseppe Minoia sondaggista Risultati dell’indagine sul rapporto musica-giovani Vittorio Mathieu filosofo Musica senza parole Vittorino Andreoli psichiatra La musica e la mente Michele Trimarchi economista della cultura La musica nell’economia della cultura Atti del convegno
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una domanda a
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Gian Paolo Minardi
critico musicale della Gazzetta di Parma dal 1973, è docente di storia della musica moderna presso l’Università di Parma. Ha collaborato in varie occasioni con la Gmi modenese, per la quale ha scritto anche diversi saggi introduttivi ai programmi dei Festival pianistici.
Come descriverebbe l’evoluzione pluridecennale dell’attività della Gmi nazionale e delle sue sedi locali, che Lei ha vissuto come protagonista? Questa richiesta muove inevitabilmente ricordi lontanissimi, che mi riportano agli anni in cui l’iniziativa aveva da poco preso vita. Ho presente, ancora vivissima per l’autorevolezza del tratto e la gradevolezza dell’approccio, l’immagine di Dorothy Lanni della Quara che seguiva con apprensione e passione i primi passi della sua creatura; passi che nella mia città, Parma, furono subito ricchi di esiti. Importantissima, infatti, fu la funzione della Gioventù nello stabilire un accesso all’esperienza concertistica a giovani interpreti per i quali le porte delle storiche istituzioni concertistiche erano chiuse e nel creare così anche una nuova fascia di ascoltatori. Solo sui grandi nomi, in effetti, erano costruite la stagioni: penso, appunto, a Parma dove operava fin dall’Ottocento la Società dei Concerti; cartelloni favolosi, con Backhaus, Rubinstein, Benedetti Michelangeli, Gieseking, Segovia e tanti altri ma nessun giovane, con l’unica esclusione per Gulda che era entrato poco più che sedicenne, dopo la vittoria di Ginevra, nella categoria dei”grandi”. Ed è stato quindi grazie alla costituzione di una sezione della Gioventù musicale, affidata all’entusiasmo e all’intelligenza di un indimenticabile amico, Ettore Peretti, talentoso allievo di Carlo Zecchi, che ho potuto venire a contatto con una fresca generazione di interpreti, tutti più disponibili anche verso giovani appassionati come noi fino a dar vita a rapporti di amicizia, come è avvenuto con François-Joel Thiollier, allora sprizzante un vitalismo travolgente che gli anni non hanno per nulla smorzato. E tra questo intreccio così vivo di proposte non mancarono alcune sortite sorprendenti, come l’apparizione inattesa in un memorabile concerto al Teatro Regio, gremito di giovani e giovanissimi, di Sviatoslav Richter, che con la sua generosità aveva voluto offrire un tangibile contributo all’iniziativa. Dopo tanti anni, decenni direi, ho ritrovato la Gioventù musicale ancora in piena forma, proprio a Modena dove ho potuto partecipare per due volte alla commissione per la selezione di giovani complessi e seguire poi alcune stagioni concertistiche che per qualità della programmazione e degli esecutori credo costituiscano l’attestazione più eloquente, specie in un contesto difficile quale quello che stiamo vivendo, di quanto illuminante sia stato il disegno di Dorothy Lanni della Quara.
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La Gmi e il Festivalfilosofia
Un impegno straordinario per un evento straordinario festivalfilosofiasullabellezza2002
Il 21 settembre 2002 un concerto del Nuovo Quartetto italiano ha segnato l’avvio della collaborazione della Gmi con il Festivalfilosofia, che la Fondazione San Carlo progetta e guida con crescente e meritato successo, fino al recente approdo europeo, con la nascita di una rete di festival filosofici, che ha Modena come capofila. Una delle caratteristiche più originali del Festivalfilosofia è il coinvolgimento attivo di decine di enti e istituzioni cittadine (e analoga rete di collaborazioni si sviluppa a Sassuolo e Carpi, le altre sedi del festival): dai ristoratori alle FS, dalle Poste alle scuole dell’infanzia, dalle biblioteche alle maggiori associazioni culturali. La Gmi è presente nel programma del Festival con un evento musicale concordato con la Direzione scientifica del Festival, correlato al tema scelto per la tre giorni filosofica. Nel corso degli anni il Festival ha sviluppato queste collaborazioni, nella sempre difficile ricerca di equilibrio tra unicità della programmazione e omogeneità del “tono di voce” da un lato, e ampliamento della rete di rapporti con tanti e diversi soggetti dall’altro. È una sfida che ci piace, è la strada migliore per la crescita culturale della comunità, che evita sia la “parata di stelle” estemporanea e casualmente costruita, sia la kermesse tutta localistica e inevitabilmente un po’ provinciale. È per questo che onoriamo con orgoglio e al massimo delle nostre capacità questo annuale appuntamento “straordinario”, che precede di due mesi la stagione concertistica.
21 Settembre 2002 Teatro Comunale - Modena Nuovo Quartetto Italiano Webern, Beethoven, Stravinskij Quanto più la musica si è spinta verso i limiti del sistema tonale - o li ha valicati - tanto più è stata considerata “brutta”, perché priva di senso, incomprensibile, non decifrabile. Il programma del concerto è una sorta di “piccola storia della dissonanza”, dagli echi del Quartetto K.465 di Mozart, detto appunto “delle Dissonanze” che si ritrovano nel beethoveniano “Rasumowski” fino alla “brutta” (per un certo senso comune) musica di Webern
festivalfilosofiasullavita2003 20 settembre 2003 Teatro Storchi - Modena Überbrettl Ensemble Katarina Nikolic mezzosoprano Tania Bussi voce recitante Berio, Ravel, Schönberg Il concerto è stato progettato come un “omaggio a Luciano Berio”, rigoroso e denso pensatore oltre che insigne musicista, la cui presenza era prevista nel programma del festival, e purtroppo deceduto nel maggio 2003. Ad alcune sue composizioni, tra le quali la struggente elegia per Martin Luther King, vennero affiancate musiche del “Novecento storico” all’origine della ricerca musicale di Berio, sempre impegnata tra sperimentazione e rapporto con la tradizione
festivalfilosofiasulmondo2004 18 settembre 2004 Chiesa di San Vincenzo - Modena Yesh Gvul Marco Fusi direttore e clarinetto Musica Klezmer La scelta nell’impostazione del repertorio è stata di utilizzare il Klezmer (kley e zemer, in ebraico “strumento che canta”) come punto
di partenza, parola che individua la musica popolare prevalentemente strumentale degli ebrei dell’Europa orientale. Si tratta di un filo conduttore per esplorare culture musicali vicine o di lontana parentela: da quelle araba e gitana fino al jazz. Le scelte artistiche hanno anche un valore simbolico: la musica diviene la metafora di una società possibile, dove le differenze non portino necessariamente allo scontro ma ad un arricchimento reciproco
festivalfilosofiasuisensi2005 17 settembre 2005 Chiesa di San Vincenzo - Modena ...Il giardino dei nostri istinti... Concerto per voce due pianoforti e immagini Milena Vukotic voce Angela Annese - Filippo Faes due pianoforti Mallarmé, Debussy, Longo Sofista, Chagall, Ravel Il concerto, con i suoi fitti rimandi interni (anche se purtroppo il maltempo impedì la proiezione delle litografie di Chagall) propone un universo espressivo nel quale, come Vasilij Kandinskij scrive, “la parola è una risonanza interiore” e le affinità tra musica e pittura danno vita a vere e proprie “impressioni spirituali”, la musica diviene luogo privilegiato nel quale processo creativo ed esperienza sensoriale si sovrappongono e si intrecciano in quella poetica del mistero e dell’inesprimibile che sulla percezione simultanea più che sulla comprensione posa le sue fondamenta.
festivalfilosofiasull’umanità2006 16 settembre 2006 Chiesa di San Vincenzo - Modena Le voci dell’Umanità Jubilee Shouters in concerto Direttore Gianna Grazzini Il programma è stato elaborato in sintonia con il tema prescelto: Umanità, partendo sia dal pensiero
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eterodosso di Marius Schneider, e cioè che esista una comune visione fondante della Musica per l’Umanità, trasversale ad epoche e culture, sia per il programma, costituito essenzialmente da musiche sacre e profane della tradizione afroamericana: gospel e jazz, spiritual e crossover, ma anche da musica etnica africana, culla e madre di tutte le Voci dell’Umanità.
festivalfilosofiasulsapere2007 Sabato 15 settembre 2007 Auditorium Marco Biagi - Modena Un sapere abissale Fabrizio Festa testi e musica David Riondino voce recitante “Un sapere abissale” è un viaggio musicale, poetico, visivo, tra alcune fonti ed emergenze letterarie del sapere occidentale. Riondino veste i panni del Capitano Nemo: è lui che, ormai rimasto solo sul Nautilus nel rifugio della sua Isola Misteriosa, ricorda, vede e prevede, le parole di Verne trasformandosi in quelle di Omero, Lautreamont, di Poe, di Ginsberg, di Pasolini e altri, in una dimensione in cui il tempo si dilata, aprendosi e lasciando intravedere un domani possibile, a partire dall’Ulisse omerico, immagine per eccellenza del sapere occidentale.
festivalfilosofiasullafantasia2008 19 settembre 2008 Piazza Roma - Modena Chrono/Topo Music Painting Gabriele Amadori pittore Sax Four Fun quartetto di sassofoni Zeni, Rollins, Davis, Hancock L’intreccio produttivo di due fantasie diverse: quella sonora che si sviluppa nel tempo e quella pittorica che si fissa sullo spazio di una grande tela. La costruzione musicale è ottenuta da una stratificazione progressiva delle sonorità e delle melodie che interagiscono con il gesto pittorico, con colori e timbri che costruiscono progressivamente l’aspetto più strettamente musicale. Queste sonorità traggono così spunti ed energie dall’immagine che via via si forma e si trasforma in un continuo scambio reciproco che porta all’opera pittorica finale.
David Riondino in “Un sapere abissale” Gabriele Amadori - Sax Four Fun in “Chrono/Topo” Ciò che resta dello spartito del sax dopo la Music painting performance. Con autografo di Gabriele Amadori
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2002: una stagione senza festival, ma ricca di novità Stagione di passaggio, il 2002, caratterizzata da alcuni appuntamenti di particolare interesse e richiamo per il pubblico. Il Coro Mondiale della Jeunesse Musicale fece di Modena una delle tappe della sua tournèe mondiale, in occasione dei 50 anni della Gmi, e fu un intenso messaggio di pace e di “globalizzazione buona” quello portato dai giovani, eccellenti coristi provenienti da decine di paesi diversi. Aneddoto: poiché i canti in programma non erano liturgici, benché parlassero di pace e di fratellanza, il concerto – anche se tenuto da una formazione “ambasciatore di pace” dell’Unesco - non potè essere svolto in una grande Chiesa adibita al culto, ma ebbe luogo in uno strapieno Auditorium San Carlo. Potenza dell’assurdo rigore di certe burocrazie, evidentemente non solo laiche. Stagione senza Festival pianistico, il 2002. La prima edizione “Seiliszt”, ebbe infatti luogo nel settembreottobre 2000. La seconda, “Brahms-Schumann, una coppia romantica” nel settembre-ottobre 2001. La terza, “Van Sonate”, nel maggio-giugno 2003. Nel 2002, niente. Il salto di un anno e lo spostamento del festival dal settembre ottobre alla primavera fu deciso autonomamente dalla Gmi perché fu organizzata per l’autunno 2002 la prima edizione di un’altra rassegna di musica classica a Modena. Insomma, abbiamo dato strada a quello che sfarfallava con gli abbaglianti. Stagione anche “esplosiva”, il 2002, nel senso che il Ridotto del Comunale letteralmente esplose per il sovraffollamento, con il concerto di Alexander Romanovsky. Da allora iniziò una costante e tenace attività di proposta, di ricerca di alleanze, di attivazione delle più diverse energie affinché Modena si dotasse di un Auditorium, attività che ebbe la convinta adesione ed anzi lo stimolo fondamentale da parte della Fondazione Cassa di Risparmio e del suo Presidente di allora, Gianfranco Baldini, apertamente impegnati a sostenere l’onere della realizzazione, come poi si verificò con l’Auditorium Marco Biagi. Infine, il 2002 segna anche l’avvio della collaborazione con l’Accademia militare, per un concerto che si va consolidando come appuntamento annuale fisso, riservato ai soci, nel Salone d’Onore del Palazzo Ducale. 76 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
Alexander Romanovsky
aperitivi&diversi 10 gennaio 2002 ore 21 Auditorium Fondazione San Carlo Concerto di inaugurazione World Youth Choir Poulenc, Debussy, Saint-Saens, Ravel, Rens, Verdi, Cayabyab, Federizon, Tradizionali 19 gennaio 2002 ore 18 Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo So-Hee Lee soprano Yun-Jung Lee mezzosoprano Cataldo Caputo tenore Lorenzo Battagion basso Mario Delli Ponti - Kyoko Saito pianoforte a quattro mani Brahms 2 febbraio 2002 ore 18 Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Alexander Romanovsky pianoforte Beethoven, Liszt 9 febbraio 2002 ore 18 Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Trio del Conservatorio di Mosca Mozart, Brahms 23 febbraio 2002 ore 18 Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Bruno Cavallo flauto Andrea Dindo pianoforte Rota, Giuseppe Verdi - Nino Rota
2 marzo 2002 ore 18 Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Danilo Rossi viola Stefano Bezziccheri pianoforte Brahms, Ravel, Piazzolla 9 marzo 2002 ore 18 Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Filippo Faes pianoforte Chopin, Liszt, Debussy, Ravel 23 marzo 2002 ore 18 Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Nadine Cheek Jurgensen mezzosoprano Eddi De Nadai pianoforte Niles, Copland, Ives, Duke, Norem, Barber, Burleight, Johnson 13 aprile 2002 ore 18 Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Geoffrey Rutkowski violoncello Giuseppe Fausto Modugno pianoforte Brahms, Šostakovicˇ 20 aprile 2002 ore 18 Salone d’Onore del Palazzo Ducale Concerti aperitivo Quartetto d’archi Psophos Haydn, Mozart
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Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Il Coro mondiale della Jeunesse Musicale in Italia per i 50 anni della Gmi nazionale apre la stagione 2002 Si apre giovedì 10 gennaio 2002, alle ore 21, presso l’Auditorium della Fondazione Collegio San Carlo, la tredicesima stagione dei “Concerti aperitivo” organizzata dalla Sede modenese della Gioventù musicale d’Italia. Saranno i 48 giovani, provenienti da 20 diversi paesi del mondo, che compongono il World Youth Choir (WYC), ad aprire la stagione, con un concerto che comprende brani di compositori classici europei, sotto la Direzione di Denis Meier, e cori scelti dal secondo Direttore della serata, Jonathan Velasco, tratti dal repertorio popolare del suo paese, le Filippine. Il Coro Mondiale della Gioventù musicale, promosso dalla Jeunesse Musicale Internationale, è attivo dal 1987, ed ha tenuto numerosissime tournées in tutto il mondo, ha inciso diversi dischi, ha collaborato con prestigiose istituzioni. Ogni anno il coro, composto per metà da nuovi cantanti, selezionati attraverso un lungo e difficile processo di audizioni e di prove, e per metà da coristi reinvitati, si riunisce in un diverso luogo del mondo per uno stage al quale segue una tournée internazionale. Una parte dei giovani si ritrova in seguito, per la formazione di un coro da camera, attivo nella stagione invernale. Ogni sessione del coro prepara un programma di repertorio “a cappella”, composto per metà da musiche contemporanee e tardo romantiche, e per metà da brani del repertorio folcloristico e popolare. Numerosi musicisti contemporanei hanno scritto brani per il WYC; uno di essi è in programma, in prima esecuzione mondiale, nella serata di giovedì. Il messaggio di fraternità e di socializzazione, senza barriere ideologiche, religiose o razziali, implicito nella musica in generale e nella formazione stessa del WYC, ha fatto sì che l’Unesco gli abbia attribuito il titolo di “Ambasciatore per la pace”.
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una domanda a
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La Gmi ha iniziato nel 2002 un positivo rapporto di collaborazione con l’Accademia Militare di Modena, istituzione sempre più aperta alla città e in particolare ad attività musicali. I concerti finora organizzati nel meraviglioso Salone d’Onore del Palazzo Ducale, arricchito dagli affreschi del Franceschini e dello Stringa, sono stati riservati ai soci della Gmi. Particolarmente ricco e curato, in queste occasioni, è il rinfresco, servito nelle splendide sale dell’Appartamento ducale di Rappresentanza, aperte e visitabili per l’occasione, con i loro ricchi arredi e opere d’arte.
comandante dell’Accademia Militare di Modena dal 2005 al 2008. Durante questo periodo, di grande apertura dell’Istituzione Militare alla città, la Gmi ha consolidato una consuetudine di appuntamenti musicali annuali nel Salone d’Onore del Palazzo Ducale.
Da un certo numero di anni si assiste ad un progressivo sviluppo dei rapporti tra Accademia militare e città. Che importanza ha avuto l’organizzazione di eventi come i concerti della Gmi in questa prospettiva?
Aperitivo al Palazzo Ducale · Foto di Rolando Paolo Guerzoni
I concerti per i soci al Palazzo Ducale
Francesco Tarricone
20 aprile 2002 Quartetto d’archi Psophos Haydn, Mozart 10 maggio 2003 Rocco Filippini violoncello Bach 14 gennaio 2006 Quartetto d’archi di Venezia Mozart 13 gennaio 2007 Silete Venti Quartetto di fiati e fortepiano Danzi, Beethoven 11 aprile 2008 Orchestra da Camera della Campania Direttore Luigi Piovano Bach, Telemann 16 gennaio 2009 Orchestra Zamparo Maestro concertatore Paola Besutti Sammartini, Bach, Mozart
Accolgo con piacere l’invito della Fondazione Gioventù musicale, sede di Modena, a portare una mia testimonianza per l’“Almanacco dei venti anni”. Il tema dello sviluppo di rapporti e anche di sinergie tra l’Accademia Militare e la Città è per noi di grande interesse e l’identificazione è divenuta nel tempo tanto forte da sentire frequentemente parlare di “Accademia di Modena”. L’Accademia Militare ha ospitato diverse volte Concerti della Gioventù musicale, sia nel quadro delle iniziative di collaborazione intraprese con la Città e le sue Istituzioni, sia in concomitanza di iniziative indette su scala nazionale dal Ministero dei Beni Culturali. Sosteniamo con piacere lo sforzo organizzativo che ci deriva dall’accogliere queste attività, perché abbiamo rilevato quanto grandi siano, da parte della cittadinanza, l’attesa ed il gradimento per gli eventi ospitati nel Palazzo Ducale. In questo contesto ritengo che la grande affluenza di pubblico ai concerti della Gioventù musicale ospitati in Accademia possa essere dovuta alla combinazione dell’alta qualità dell’offerta musicale con la suggestiva, direi unica, cornice rappresentata dal Salone d’Onore; ascoltare musica nello stesso ambiente in cui lo hanno fatto i Duchi Estensi è certamente un’esperienza straordinaria. Siamo lieti di aver contribuito, insieme alla Gioventù musicale, a far conoscere il Palazzo a tanti cittadini, che forse lo hanno visitato per la prima volta in occasione dei Concerti, e che hanno modo, in queste circostanze, di apprezzare il nostro costante impegno nelle opere di conservazione e restauro. Infine, nel complimentarmi per questo ventesimo “compleanno”, auguro alla Fondazione Gioventù musicale ancora tanti successi.
Salone d’Onore del Palazzo Ducale, Quartetto Psophos, 20 aprile 2002. Foto di Rolando Paolo Guerzoni
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Alexander Madzar
Benedetto Lupo
Gerhard Oppitz
Maurizio Baglini
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Tante idee e tante iniziative con successi alterni
concertodiinaugurazione
Galvanizzati dal successo della prima edizione del festival pianistico, tenutasi nell’autunno del 2000, progettammo la stagione successiva puntando a pubblici nuovi variando formule e tipologia dell’offerta musicale. Così, ai Concerti aperitivo e al Festival pianistico (nel 2001 dedicato alla “coppia romantica” Brahms Schumann) si aggiunsero due nuove rassegne: i “Concerti con gelato”, tre appuntamenti specificamente dedicati al pubblico dei giovanissimi e “Musica e parole”, una rassegna programmata nell’ambito di una convenzione con l’Università di Modena. I risultati delle rassegne “tradizionali” confermarono la tendenza all’aumento costante dell’interesse e del pubblico della Gmi; non ottennero invece analogo favore le due sperimentazioni: poche decine di spettatori, per lo più appartenenti allo “zoccolo duro” dei soci Gmi, attratti dalla qualità indiscutibile degli eventi proposti, non costituivano certo un risultato soddisfacente, tanto che decidemmo di non riproporre queste rassegne. Certamente esse richiedevano più forti investimenti in promozione, un maggiore coinvolgimento delle istituzioni, una visibilità in città che un’associazione da sola non può generare. Peccato, però: sono andare sprecate energie, lavoro, fantasia. Forse sarebbero bastati un poco di attenzione e di interesse da parte delle istituzioni per dare continuità alle iniziative (per la verità, l’Università ha in seguito dato vita ad una interessante rassegna annuale di incontri e concerti, in collaborazione con il Teatro Comunale) e contribuire così al rinnovamento anagrafico e all’ampliamento del pubblico.
12 gennaio 2001 ore 21 Teatro Comunale Giorgia Tomassi pianoforte Granados, Liszt, Ravel, Debussy
concertiaperitivo2001 Teatro della Fondazione San Carlo 20 gennaio 2001 ore 18 Claudio Montafia flauto Gianmaria Bonino pianoforte Gaubert, Festa, Rota, Kuhlau 3 febbraio 2001 ore 18 Benjamin Bernstein viola Franco Calabretto pianoforte Bloch, Britten, Brahms 10 febbraio 2001 ore 18 Vitaly Samoshko pianoforte Brahms, Schumann 24 febbraio 2001 ore 18 Natalia Lomeiko violino Olga Sitkovetsky pianoforte Cˇajkovskij, Grieg, Paganini 17 marzo 2001 ore 18 Trio di Torino Mozart 24 marzo 2001 ore 18 Alessandro Andriani violoncello Claudia Bracco pianoforte Fauré, Brahms, Chopin
Accadde un dì Accadde che nel 2001 il Teatro Comunale e Ert -Teatro Storchi diedero vita ad una bella iniziativa: la pubblicazione di un periodico, “Modena Musica”, che promuoveva l’insieme delle proposte musicali e teatrali offerte sia dalle Istituzioni sia dal mondo dell’associazionismo. “Musica Modena dal 2001 sarà un periodico strumento informativo sulle stagioni musicali della città”, era scritto sulla prima pagina. E invece fu esperienza di breve durata. Eppure, era un ottimo servizio per il pubblico e uno strumento per mostrare la varietà e la ricchezza di questo aspetto dell’offerta culturale cittadina. Accadde (solo) un dì. Un bel dì, lo rivedremo, quel segnale di fumo? 82 s t a g i o n e 2 0 0 8 - 2 0 0 9 ı 2 0 0 7 - 2 0 0 8 ı 2 0 0 7 ı 2 0 0 6 ı 2 0 0 4 - 2 0 0 5 ı 2 0 0 3 - 2 0 0 4 ı 2 0 0 2 - 2 0 0 3 ı 2 0 0 2 ı 2 0 0 1 ı 1 9 9 9 - 2 0 0 0 ı 1 9 9 9 ı
Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Il “secolo lungo” della musica romantica Con “Schumann Brahms, una coppia romantica”, si conferma il fortunato insieme di fattori che ha determinato il grande successo della edizione 2000 del festival, dal titolo “Seiliszt”: la restituzione al pubblico di uno spazio importante per Modena, la Chiesa di San Vincenzo (quest’anno affiancata dal Teatro Comunale, per i concerti di apertura e di chiusura), la scelta di “aprire” di fatto, con il festival, la stagione autunnale delle attività musicali e culturali in città, e soprattutto la scelta di non organizzare “semplicemente” una serie di sei concerti di alto livello, ma di proporre al pubblico un percorso, una focalizzazione su un momento della storia della musica: in questo caso, la linea Schumann - Brahms. Questo cammino inizia dalla scoperta schumanniana (parallela ma diversissima da quella lisztiana) delle infinite possibilità del pianoforte, sia tecniche, sia di espressione musicale e poetica, che conduce fino all’esaltazione virtuosistica, benché quasi sempre formalmente sorvegliatissima, di una sorta di “poetica del frammento” o meglio dell’ispirazione musicale. Il “passaggio di testimone” a Brahms è più che metaforico. Tre anni prima di morire, nel 1853, Schumann scriveva della “più alta espressione del tempo, che ci manifesta la perfezione magistrale non in uno sviluppo graduale, bensì di colpo, come Minerva uscì già interamente armata dal capo del Cronide. Ed eccolo qui: un giovane alla cui culla hanno vegliato Grazie ed Eroi. Il suo nome è Johannes Brahms”. Ma quel giovane, se era un musicista “nato già pronto”, nondimeno trascorse l’intera vita sviluppando e modificando la propria arte, e veramente un abisso estetico separa, per esempio, le sue prime opere pianistiche dalle ultime, la cui esecuzione concluderà anche il festival Gmi 2001. Dalla lezione schumanniana dell’op. 5 di Brahms si passa alla estrema rarefazione delle sue ultime composizioni, vero preludio alla dissoluzione formale novecentesca, allo sfarinarsi definitivo della forma classica, ciò che ha prodotto l’accostamento di Brahms ai grandi scrittori di inizio Novecento, come “uno dei protagonisti della crisi del mondo moderno”. È questo percorso, che si sviluppa durante tre quarti di quel “secolo lungo” che è stato l’Ottocento, ad essere riassunto nei sei concerti dedicati alla coppia romantica.
seconda edizione
20 settembre 2001 ore 21 Teatro Comunale di Modena Lilya Zilberstein pianoforte Clementi, Liszt, Brahms 26 settembre 2001 ore 21 Chiesa di San Vincenzo Maurizio Baglini pianoforte Bach - Busoni, Bartók, Brahms, Schumann 30 settembre 2001 ore 21 Chiesa di San Vincenzo Roberto Cominati pianoforte Schumann 3 ottobre 2001 ore 21 Chiesa di San Vincenzo Aleksandar Madzar pianoforte Schubert, Schumann, Ravel 6 ottobre 2001 ore 21 Chiesa di San Vincenzo Benedetto Lupo pianoforte Schumann, Brahms 9 ottobre 2001 ore 21 Chiesa di San Vincenzo Gerhard Oppitz pianoforte Brahms
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una domanda a
“ Concerti con gelato Tre programmi di concerti e conversazione, studiati appositamente per il pubblico più giovane. E al termine, un “buono gelato” per tutti. Ma, se le mamme e i papà non frequentano le sale da concerto, perché mai avrebbero dovuto accompagnarci i figli? Infatti, l’esperienza durò una sola stagione. 8 aprile 2001 ore 16 Auditorium Fondazione San Carlo Sulle ali del canto Gabriele Baffero violino Carlo Balzaretti pianoforte Gluck, Paganini, Beethoven, Brahms, Gershwin, Ravel, Falla, Rachmaninov 22 aprile 2001 ore 16 Auditorium Fondazione San Carlo Quale musica? Concerto-conversazione Antonio Ballista pianoforte Gemma Bertagnolli mezzosoprano Stravinskij, Rossini, Berberian, Cage, Lucchetti 6 maggio 2001 ore 16 Auditorium Fondazione San Carlo Emozioni in musica Concerti di un quarto d’ora Marzia Ragazzoni pianoforte Fabiana Ragazzoni pianoforte Debussy, Dvorˇák, Grieg Quintetto John Williams Haydn, Rota, Williams, Ibert, Morricone, Verdi, Gershwin, Courage
Adriana Querzè
dirigente scolastico, dal 2004 è assessore all’Istruzione, politiche per l’infanzia, autonomia scolastica, rapporti con l’Università del Comune di Modena.
Tra Istituzioni scolastiche pubbliche, statali e comunali, Istituto musicale Vecchi-Tonelli, associazionismo musicale, esistono esempi di collaborazione positiva. Come renderli stabili nel tempo? Come progettare attività comuni annuali e pluriennali, salvaguardando le reciproche autonomie e tenendo conto dei limiti e dei vincoli di ogni soggetto coinvolto? “Molti amano tornare a casa dopo una lunga giornata di lavoro e mettere un cd per dimenticare i problemi. Tuttavia sono convinto che la musica ci dia anche un altro strumento di gran lunga più prezioso, grazie al quale possiamo imparare qualcosa di noi, della società, della politica: in poche parole, qualcosa che riguarda l’essere umano”.1 In questa capacità della musica di restituirci qualcosa della nostra umanità consiste il suo valore formativo: l’educare con la musica - oltre che educare alla musica - consente il dialogo tra saperi, favorisce gli incontri tra generazioni, generi e culture, rende possibile apprendere attraverso canali formali ed informali per tutta la durata della vita, oltre che nelle sue fasi iniziali. Perché ciò accada, tuttavia, è indispensabile che il fare artistico sia al centro dei contesti educativi e che la pratica musicale abbia cittadinanza nella scuola. “La necessità di rivalutare il ruolo educativo della pratica musicale nasce dalla convinzione che l’essenza dell’apprendimento musicale risieda nella creazione e non nella replicazione”.2 Ciò richiede la manipolazione di oggetti e materiali sonori, il lavoro compositivo, l’improvvisazione vocale e strumentale, la sperimentazione di tecniche. Avviene tutto questo nelle scuole? In linea generale dobbiamo purtroppo rispondere negativamente: le risorse calanti, la formazione dei docenti ancora inadeguata, le troppe riforme incompiute hanno spinto l’intero sistema formativo su una china pericolosa. Solo laddove le scuole non sono state lasciate sole dagli enti locali, dalle associazioni, dalla società nel suo insieme, la situazione è migliore. La nostra città rientra tra queste realtà fortunate: la sua vitalità musicale è forte; sono numerosi e qualificati i soggetti, le associazioni, gli enti che si occupano a diverso titolo di musica; il Comune sostiene la realizzazione di veri e propri curricoli musicali nei nidi e in tutte le scuole dell’infanzia, realizza in convenzione con le scuole primarie e secondarie di primo grado attività di ampliamento dell’offerta formativa ed ha avviato con un istituto superiore cittadino un corso sperimentale ad orientamento musicale; sostiene l’Istituto musicale “Vecchi - Tonelli” che ormai accoglie centinai di studenti provenienti da molte parti del mondo. Sono quindi migliaia i bambini e i ragazzi modenesi che possono usufruire dell’opportunità di crescere e vivere “in musica”. Tuttavia penso che questa pluralità di esperienze possa e debba trovare migliori forme di raccordo, incrementando in qualità e quantità le occasioni formative a disposizione dei
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Musica e parole Un tour in cinque tappe attraverso i tanti modi di combinare voce e musica: il melologo, la musica sacra, la canzone, il musical, il canto di origine folclorica, ecc. Destinato particolarmente agli studenti universitari, raccolse invece quasi esclusivamente il pubblico tradizionale della Gmi, che non si lascia scappare alcuna proposta. 21 maggio 2001 ore 18,30 Auditorium Fondazione San Carlo Musica e voce nella Francia del Novecento Maurizio Moretti pianoforte Angela Oliviero pianoforte Luigi Maio voce recitante Poulenc, Satie, Milhaud
25 settembre 2001 ore 18,30 Chiesa di San Vincenzo Versi e melodie delle tradizioni nazionali Romina Basso mezzosoprano David Giovanni Leonardi pianoforte Britten, Mahler, Copland, Obradors
9 giugno 2001 ore 21 Chiesa di San Pietro Canto e musica sacra Coro “Canticum novum” direttore Erina Gambarini Franck
10 ottobre 2001 ore 18,30 Chiesa di San Vincenzo Addio Berlino Karin Schmidt soprano Roberto Negri pianoforte Weill
18 settembre 2001 ore 18,30 Auditorium Fondazione San Carlo Dal Madrigale al Novecento L’una e cinque voci a cappella Donato, Desprèz, Passereau, Di Lasso, Anonimo, Spiritual, Kahal-Fain, Charmichael/Arodin, Charmichael, Lennon/McCartney, canzone tradizionale
ragazzi anche superando nuove resistenze e antiche forme di autoreferenzialità. Il salto di qualità potrebbe essere costituito dalla realizzazione di un vero e proprio Patto territoriale per educare con la musica da sottoscrivere da parte dei soggetti che a diverso titolo si occupano di educazione e musica in città. Un Patto che dia maggiore ricchezza e sistematicità all’offerta musicale cittadina per bambini, ragazzi e adolescenti, ottimizzi le risorse umane e materiali, faciliti le relazioni e gli scambi, metta risorse a disposizione delle scuole ed aiuti istituti musicali, scuole, associazioni, scuole di musica, bande, cori, gruppi di ex allievi, musicisti ad individuare obiettivi comuni per fare della musica uno strumento di crescita, cittadinanza e partecipazione. Nel rispetto delle reciproche autonomie, i sottoscrittori del Patto potrebbero operare affinché la musica, da pratica ancora riservata a pochi, diventi gradualmente uno straordinario strumento di promozione ed opportunità per tutti e contribuisca, con la potenza formativa e comunicativa che la contraddistingue, a migliorare i processi di inclusione e a facilitare la convivenza. 1
Daniel Barenboim, La musica sveglia il tempo, Feltrinelli, Milano, 2007
2 C.M. Prot. n. 4624/FR, Diffusione pratica musicale nelle scuole, Roma, 13 marzo 2007
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Alexej Nabioulin Massimiliano Damerini Jeffrey Swann Mzia Simonishvili Aldo Ciccolini Foto Rolando Paolo Guerzoni
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Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
L’orchestra della Gmi inaugura una stagione ricca di giovani talenti L’undicesima stagione della Sezione modenese della Gioventù musicale d’Italia si presenta con le caratteristiche ormai “classiche” che contraddistinguono l’impegno dell’associazione. Un concerto di apertura “serale” nella sala principale e nove “concerti aperitivo” che si terranno tra gennaio ed aprile al Ridotto del Teatro Comunale, di sabato pomeriggio. Ad ogni concerto farà seguito un momento di incontro con i musicisti, accompagnato da un piccolo rinfresco. Nell’anno che segna il passaggio di millennio si conferma anche l’impegno della Gmi, volto a presentare al pubblico modenese alcuni dei maggiori nuovi talenti musicali presenti sulla scena, non solo nazionale. Avremo così due vincitori di premi internazionali di grandissimo prestigio: il Van Cliburn ed il Mozart di Salisburgo […] Le musiche di Johann Sebastian Bach, nel 250° anniversario della morte, sono una costante della stagione 2000, e si affiancano in una voluta collaborazione ai concerti bachiani presenti nella stagione concertistica del Comunale. Il concerto inaugurale è dedicato alle quattro Suite/Ouverture per orchestra, eseguite dalla Pegasus Chamber Orchestra, nata recentemente per volontà della Gioventù musicale, che ha costituito l’orchestra a partire dai giovani allievi del corso di perfezionamento musicale tenuto dalla Filarmonica della Scala. Si tratta dunque di una inaugurazione di stagione che è quasi un “battesimo” anche per il complesso invitato, composto comunque da giovani di sicuro talento e di prestigiosa formazione. La rassegna bachiana proseguirà con il concerto di un giovane grande talento, Gianluca Luisi, alle prese con “Il Clavicembalo ben temperato” e si concluderà con l’ultimo concerto aperitivo, tenuto dal duo formato da Bruno Cavallo ed Emilia Fadini.
concertiaperitivo Ridotto del Teatro Comunale 15 dicembre 1999 ore 21 Teatro Comunale Concerto di inaugurazione Pegasus Chamber Orchestra Direttore Corrado Rovaris Bach 27 dicembre 1999 ore 21 Teatro “Primavera” Fiorano Modenese Concerto straordinario Orchestra filarmonica di Arad Direttore Ovidiu Balan Elisabetta Marino arpa Claudio Montafia flauto Mozart, von Weber, Strauss 8 gennaio 2000 ore 18 Gianluca Luisi pianoforte Bach 15 gennaio 2000 ore 18 L’una e cinque gruppo vocale a cappella Madrigali, jazz, pop, spiritual 22 gennaio 2000 ore 18 Xavier Phillips violoncello Alexander Gasparov pianoforte Debussy, Franck 29 gennaio 2000 ore 18 Jon Nakamatsu pianoforte Haydn, Chopin, Cˇajkovskij, Rachmaninov 12 febbraio 2000 ore 18 Barnabas Kelemen violino Gergely Boganyi pianoforte Mozart 26 febbraio 2000 ore 18 Alberto Bologni violino Giuseppe Fausto Modugno pianoforte Beethoven 4 marzo 2000 ore 18 Benedetto Lupo pianoforte Chopin, Skrjabin 11 marzo 2000 ore 18 Antonio Graziani clarinetto Marco Tezza pianoforte Saint-Saëns, Schumann, Brahms 1 aprile 2000 ore 18 Bruno Cavallo flauto Emilia Fadini clavicembalo Bach
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La prima edizione del festival pianistico Preceduta da una anteprima liederistica, in occasione della riapertura della Chiesa di S. Agostino dopo lunghi lavori di restauro, la prima delle otto edizioni del festival pianistico internazionale Gmi fu dedicata a Franz Liszt, l’“inventore” della moderna forma del recital pianistico, oltre che grandissimo musicista e straordinario virtuoso, didatta e organizzatore. La Chiesa di S. Vincenzo è stata per i primi cinque anni uno dei luoghi del festival pianistico: non sede esclusiva, purtroppo, perché le condizioni acustiche delle chiese sono quasi sempre inadatte alla musica pianistica. Non essendo questa un’eccezione, per alcuni concerti fu necessario ricorrere al Teatro Comunale, molto costoso e decisamente sovradimensionato per il festival. Recentemente, inoltre, la chiesa è stata nuovamente adibita al culto, e ciò ha reso ancora più difficile organizzarvi le attività musicali.
Arnaldo Cohen
prima edizione
Chiesa di San Vincenzo 15 settembre 2000 ore 19 Anteprima Jana Mrazova mezzosoprano Donatella Pieri pianoforte Liszt 23 settembre 2000 ore 21 Arnaldo Cohen pianoforte Liszt, Chopin 26 settembre 2000 ore 21 Massimiliano Damerini pianoforte Liszt, Debussy, Ravel 30 settembre 2000 ore 21 Alexej Nabioulin pianoforte Schubert, Liszt, Schubert - Liszt 2 ottobre 2000 ore 21 Mzia Simonishvili pianoforte Beethoven, Liszt, Chopin
Massimiliano Damerini
4 ottobre 2000 ore 21 Aldo Ciccolini pianoforte Beethoven, Chopin, Liszt 7 ottobre 2000 ore 21 Jeffrey Swann pianoforte Liszt
Aldo Ciccolini
Alexej Nabioulin
Mzia Simonishvili
Jeffrey Swann
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Il festival internazionale Gmi
La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, finanziatore generoso dei restauri della chiesa di San Vincenzo, volle che essa fosse aperta alla città e ad attività culturali, non essendo utilizzata come luogo di culto, almeno nei primi anni dopo il restauro. Il festival pianistico, proposto dalla Gmi alla Fondazione, fu immediatamente accolto come un’occasione importante per un uso pubblico della chiesa e per renderne visibili sia l’ammirevole architettura sia le opere d’arte contenute. Il festival, che da pianistico si è via via modificato ed arricchito di formazioni cameristiche con pianoforte, affianca dal 2000 la rassegna dei Concerti aperitivo della Gmi modenese. Se la rassegna tradizionale ruota attorno alla presentazione di giovani talenti, per lo più vincitori di importanti concorsi, secondo la “vocazione” della Gmi, il festival intende invece presentare sia giovani esecutori già affermati e “in carriera”, a volte riproposti dopo qualche anno dalla loro presenza nei Concerti aperitivo, sia alcuni grandi nomi del concertismo internazionale, compatibilmente con le risorse dell’Associazione. La caratteristica più importante della rassegna è stata costituita dalla scelta di un filo conduttore che ogni anno l’ha caratterizzata: quasi sempre un compositore, non essendo possibile la scelta di temi molto particolari o specialistici, sia per ragioni di
programmazione, sia per cercare un equilibrio con la domanda esistente in città. Si è trattato comunque – per otto anni – di individuare esecutori particolarmente legati a un autore, a diversi modi di interpretarlo, oltre che disponibili a proporre programmi complementari a quelli presentati da altri solisti. Insomma, un lavoro diverso e ben più complesso della semplice scelta tra le opportunità offerte continuamente dalle diverse Agenzie. Abbiamo cercato di individuare una modalità utile alla tanto citata “formazione del pubblico”, evitando la semplice proposta di una ennesima rassegna di appuntamenti musicali. Anche i “Concerti conferenza” proposti in alcune edizioni, condotti da importanti musicologi e studiosi, e infine la pubblicazione di libretti di sala contenenti saggi e interventi critici o bibliografie, sitografie, spunti di riflessione sui diversi compositori attorno ai quali sono stati costruiti i festival, portano lo stesso segno distintivo - di divulgazione culturale - al quale il festival pianistico-cameristico Gmi Modena è improntato. Senza rinunciare mai, a partire dai titoli delle edizioni annuali, a una certa ricerca di leggerezza, a un tono possibilmente non erudito né pedante. D’altronde, si sta più attenti e si impara meglio se ci si diverte, no? Dopo otto edizioni, era necessario rinnovare la formula (anche per motivi “oggettivi” esposti molto francamente nella pagina a fianco). Però, continueremo a rifuggire la “logica dell’imbianchino”, secondo al quale si scelgono esecutori e concerti da catalogo, semplicemente con una selezione in base al gusto o alla moda. L’edizione 2009, la nona, privilegia le riproposizioni di esecutori delle edizioni precedenti, quasi a chiudere una fase con una rassegna “The Best Of”, che bene si addice ad un anniversario, come è il nostro ventennale.
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Considerazioni banali e brutali sul perché non possiamo più organizzare un festival pianistico come gli otto passati Per otto stagioni abbiamo potuto pensare ad altrettanti “fili conduttori” del nostro festival pianistico che si ponessero all’interno del diagramma riportato a fondo pagina; più o meno vicini al centro, ma comunque tutti interni. Alcuni mutamenti sono stati necessari, negli anni: per esempio, si è verificato che la sala inizialmente scelta (Chiesa di San Vincenzo) aveva caratteristiche “sotto zero” (spigolo Est) per un festival pianistico (per agibilità, comfort, acustica); per motivi molto diversi, anche il Comunale era inadeguato (troppo grande e costoso); e infatti a quei luoghi si è rinunciato. Anche il “classico” formato festival dei primi anni (due-tre concerti per settimana) si è dimostrato insostenibile per il pubblico modenese, tendenzialmente ristretto di numero e raggiunto da una grande mole di proposte. Da qualche anno la programmazione del festival Gmi si è dunque diluita nel tempo. Ciò che però ci ha convinto a modificare radicalmente la formula è la “fuoriuscita” dai margini di sostenibilità degli oggetti stessi dei possibili Festival (vertici Nord e Ovest). In parole povere: non ci sono più compositori o epoche o scuole pianistiche abbastanza attraenti per un pubblico numericamente sufficiente (diciamo: una media di 200 spettatori paganti per ogni concerto) a giustificare l’organizzazione di una rassegna di sei-otto concerti, mantenendo la qualità degli esecutori finora invitati. Dunque, che fare? Vorremmo evitare di cercare “semplicemente” più pubblici, selezionando a questo scopo dalle offerte delle Agenzie e degli impresari, oppure programmare solamente sulla base delle nostre predilezioni personali. Contemporaneamente, escludiamo l’ipotesi di ridurre coscientemente il pubblico ad una nicchia di esperti, o amici, o habitués. Per mantenere l’identità del nostro festival, e continuare ad ampliarne i fruitori gradualmente, come finora è avvenuto, bisogna dunque trovare una modalità di proposta, un elemento concettuale che possa variare di anno in anno rimanendo sempre all’interno dell’area tracciata dalle condizioni interne ed esterne date. Dopo la stagione del ventennale, che è una specie di “il meglio di…” lavoreremo su un paio di ideuzze già abbozzate. State in campana, anzi: state accordati! tasso di innovazione della forma concerto che il pubblico accetta 0 m in
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caratteristiche 0 dei luoghi (la città, la sala, ecc.)
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notorietà e popolarità dei compositori 0
0 risorse disponibili per l’organizzazione (progettuali, economiche, di tempo,...)
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Giovani musicisti che avrebbero poi fatto tanta strada Progetto Chopin: una specie di anticipazione del festival pianistico, che sarebbe nato l’anno successivo; tre concerti e una conferenza di un musicologo illustre come Piero Rattalino, la collaborazione con il Teatro Comunale che inserì il terzo appuntamento nella propria programmazione annuale. Questo fu uno degli elementi più significativi della stagione 1999, decennale della Gmi modenese, che si preparava al salto di qualità organizzativa e di proposta che sarebbe avvenuto l’anno successivo, con l’avvio del festival già ricordato ma anche con la capacità di programmazione annuale e anticipata, la ricerca di sedi più idonee, l’apertura del sito Internet. Tra le giovani promesse dei Concerti aperitivo, qualche nome (da non citare qui per non generare spiacevoli esclusioni) che nel decennio successivo avrebbe consolidato una brillantissima carriera. Modena fu anche scelta come primo luogo di esecuzione pubblica per i vincitori delle audizioni 1998 della Gmi nazionale. Il 1999 fu anche l’anno dell’ultima edizione del concorso Modena Musica, riservato alla formazione di duo, con qualche finalista destinato ad avviare una vicenda artistica di primissimo livello.
aperitivi&diversi 4 gennaio 1999 ore 21 Teatro Storchi Concerto di inaugurazione Orchestra Filarmonica Mihail Jora di Bacau Direttore Ovidiu Balan Glinka, Donizetti, Borne - Bizet, Rossini, Strauss 30 gennaio 1999 ore 18 Auditorium dell’Istituto Musicale Orazio Vecchi, Modena Concerti aperitivo Mzia Simonishvili pianoforte Mozart 6 febbraio 1999 ore 18 Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Quartetto d’archi di Venezia Mozart 20 febbraio 1999 ore 18 Ridotto del Teatro Comunale Progetto Chopin Maurizio Baglini pianoforte Chopin
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Filippo Faes
pianista, costantemente presente nelle attività della Gmi con proposte di originale integrazione tra musica, letteratura, poesia. È stato ospite della Gmi modenese quattro volte, tra il 1997 e il 2006.
L’evoluzione verificatasi negli anni della forma del recital concertistico è dovuta a una “crisi di pubblico” o a esigenze comunicative ed estetiche degli esecutori della nuova generazione? Vorrei rispondere alla vostra domanda ampliando l’argomento, attraverso una riflessione sulla mia esperienza di Conversazioni Concerto. Una volta ho letto che, durante un temporale, ogni fulmine è preceduto da un’altra scarica, invisibile e di segno opposto, che traccia nell’aria un sentiero, un canale ionizzato [...] È solo attraverso quest’ultimo che, un istante dopo, il fulmine vero e proprio potrà scaricarsi. Credo che la parola agisca in modo simile nei confronti della musica, e forse la cosa è reciproca. La forza evocativa della voce, il potere che il raccontare possiede di indurre l’ascoltatore alla ricettività creano inumerevoli “sentieri“ tra la scena e il pubblico, lungo i quali corre poi la comunicazione musicale vera e propria. Ed è una sensazione tangibile di aria ionizzata quella che ho mentre suono se, prima di cominciare, ho avuto la possibilità di comunicare col pubblico, se insomma l’evento è in forma di conversazione concerto. La musica è un linguaggio che, per quanto universale e profondo sia, obbedisce alle regole di qualunque altra comunicazione semantica. La prima di esse impone che i codici su cui il linguaggio è basato debbano essere preventivamente depositati sia nel cervello di chi trasmette, sia in quello di chi ascolta. Credo che il problema dell’ascolto della musica classica (e soprattutto di quella contemporanea!) nel nostro tempo stia soprattutto qui, nella progressiva perdita da parte del pubblico di gran parte di quei codici e riferimenti su cui la nostra musica è stata creata e ai quali, continuamente, essa si richiama. Penso che la situazione culturale di oggi presenti degli aspetti inediti. Mai prima d’ora la globalizzazione aveva costretto a semplificare a tal punto i linguaggi, per far arrivare un’informazione al pubblico il più vasto possibile. Mai prima d’ora un messaggio ha potuto raggiungere tante persone, caricandosi quindi di un inedito potere economico e quindi politico, un potere che poi alimenta una ulteriore semplificazione del messaggio, essendo questa la caratteristica che lo ha reso così penetrante, persistente, e dunque efficace.* Essere esposti pressoché continuamente a questo sottofondo (spesso parecchio invadente) sonoro non può che condizionare la maniera con cui le persone ascoltano la musica, non può che generare una crescente distrazione e in definitiva una scarsa curiosità di sapere “come andrà a finire“ il brano. I concetti di narrazione, di progressivo sviluppo e di raffronto dei diversi momenti formali sono andati progressivamente scomparendo e la mancanza di un percorso dialettico toglie interesse e senso al seguirne la vicenda interna. Pensiamo anche come la musica contemporanea (per lo meno gran parte di quella che è seguita alle
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27 febbraio 1999 ore 18 Ridotto del Teatro Comunale Progetto Chopin Ilia Kim pianoforte Chopin 13 marzo 1999 ore 18 Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Enrico Dindo violoncello Andrea Dindo pianoforte Schumann, Chopin, Debussy 20 marzo 1999 ore 18 Auditorium dell’Istituto Musicale Orazio Vecchi Concerti aperitivo Ilia Gringolts violino Irina Ryumina pianoforte Ravel, Paganini, Saint-Saëns 26 marzo 1999 ore 21 Teatro Primavera, Fiorano Modenese Concerto straordinario Original Perdido Jazz Band 10 aprile 1999 ore 18 Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Maurizio Moretti pianoforte Brahms, Schumann, Chopin, Liszt 19 aprile 1999 ore 18 Auditorium dell’Istituto Musicale Orazio Vecchi Concerti aperitivo Vincitori delle audizioni Gmi 1998 Luca Saltini pianoforte Marco Ferri violino Enrico Ferri violoncello 24 aprile 1999 ore 18 Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Igor Tchetuev pianoforte Beethoven, Skrjabin, Prokof’ev 17 novembre 1999 ore 21 Teatro Comunale Progetto Chopin Simone Pedroni pianoforte Chopin
avanguardie storiche del ‘900) si trovi necessariamente agli antipodi da questa tendenza globalizzata. A fronte di un progressivo impoverimento e semplificazione dei codici di cui il pubblico è in possesso, molti compositori del ‘900, sull’onda di una ricerca di progresso che potesse non sfigurare a confronto di quello scientifico, si sono dedicati alla creazione di nuovi sistemi compositivi, ovvero di codici ancor più complessi spesso usati solo per una fase, un periodo della loro creatività, e poi ulteriormente, radicalmente rinnovati. Tutto questo mentre il pubblico andava nella direzione opposta. Tra le tante conseguenze di questo gap irrisolto, possiamo ascoltare qua e là rinnovate semplificazioni, talvolta estreme (minimalismo, new age...) della musica cólta e svariate esplorazioni in generi crossover. La musica contemporanea propriamente detta, però, è da tempo ghettizzata in un ambiente di addetti ai lavori che rischia di perdere il contatto vitale col suo pubblico e con il proprio tempo. Direi che in una tale discrasia tra capacità di ricezione del vasto pubblico e produzione contemporanea, mai verificatasi prima d’ora, stia il punto centrale del nostro discorso, un punto da tener presente nei progetti per il futuro di chi opera in questo campo. Occorrono idee per superarla. Io sono convinto che la formula della conversazione concerto, specialmente se multimediale e il più possibile interdisciplinare, possa portare nuova vitalità a quello che rischia di trasformarsi in un rito un po‘ stanco ed espropriato della sua forza vitale. In questi ultimi anni ho realizzato molti progetti di questo genere, in svariati teatri, per la Rai, per alcune fondazioni bancarie che perseguono progetti indirizzati ai giovani, e sto lavorando ad un progetto discografico per una casa tedesca, che pubblicherà una serie di miei cd ognuno dei quali sarà corredato di un booklet sonoro in quattro lingue. Ritengo che sempre, in ogni epoca storica, l’Arte abbia svolto un’importante funzione politica, più o meno riconosciuta, a seconda della sensibilità del suo tempo. Essere musicisti oggi significa secondo me prima di tutto rendersi conto di quale può essere questa funzione oggi, di come l’interazione tra musica e società possa vivere e infondere vitalità e rinnovamento a entrambe. * È logico che una Major dello spettacolo, se vuole promuovere un artista dalla Norvegia alle Filippine, debba sceglierne uno che usi un linguaggio che sia il minimo comune multiplo tra i riferimenti culturali dei due Paesi. È altrettanto logico che, per allargare il più possibile il bersaglio, ci sarà tutto l’interesse a far sì che il multiplo sia veramente minimo. Si arriva così alla conseguenza che il pubblico che accetta di accontentarsi del minimo diventa quello che detta i canoni estetici (essendo numeroso e quindi generatore di grandi profitti) e così il processo si alimenta ulteriormente. Viaggiando per le campagne dell’Europa orientale, si nota subito come anche nelle cittadine più sperdute la maggioranza delle case sia ormai dotata di una parabola satellitare. Che ne sarà delle sottilissime asimmetrie ritmiche, delle scale e della sensibilià ai quarti di tono patrimonio di quelle culture, se le nuove generazioni si sintonizzano su M-TV?
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Paolo Poli e Antonio Ballista
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Gianni Cottafavi
assesssore alla Cultura del Comune di Modena dal 1996 al 2004.
Quali sono state le caratteristiche principali del rapporto tra Assessorato e associazionismo culturale, durante i suoi due mandati da Assessore? Come mai luogo e risorse per realizzare un Auditorium per la musica da camera si sono resi disponibili solo a seguito della tragica vicenda del prof Marco Biagi? Nel decennio che va dalla metà degli anni ’90 al 2004, l’offerta culturale nel settore musicale si è aperta a nuovi generi, è cresciuta qualitativamente e ha occupato nuovi spazi. Decisivo, per questo, è stato il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio che, nel medesimo periodo, da “semplice” partner di alcune stagioni o eventi, ha assunto un ruolo più marcato nella definizione delle scelte strategiche per la cultura in città. Nel settore musicale, i frutti più significativi della collaborazione tra Comune e la Fondazione bancaria sono stati la costituzione della Fondazione Teatro Comunale e la scelta di concentrare le risorse della nuova istituzione nella stagione sinfonica, lirica e nelle programmazioni innovative dedicate alla musica extracolta e alla danza contemporanea (Altro Suono e Altra Danza). Scelta, quest’ultima, mirata espressamente anche a lasciare più spazio e a dare maggior rilievo alle stagioni concertistiche delle associazioni musicali, prevalentemente solistiche e cameristiche, e ai festival e rassegne che nel frattempo erano nati, come il festival pianistico della Gioventù musicale, il festival di musica antica Grandezze & Meraviglie della neonata Associazione Musicale Estense, Luoghi Sacri del Suono della Corale Gazzotti, o erano stati significativamente rinnovati, come nel caso dei Concerti d’Inverno degli Amici della Musica “Mario Pedrazzi”, principalmente dedicati alla musica del Novecento. La crescita anche quantitativa dei programmi musicali e l’aumento del pubblico fece esplodere l’esigenza di un luogo attrezzato e acusticamente idoneo. Il Comune di Modena aveva da tempo destinato ad auditorium l’antica Chiesa di Santa Margherita, vista anche la vicinanza con l’Istituto Orazio Vecchi. Alla luce dei tassi di crescita degli utenti della Biblioteca Delfini, si rivelò ben presto ineludibile la necessità di destinare quegli spazi all’ampliamento del servizio bibliotecario. Assieme alle associazioni valutammo così l’ipotesi di collocare l’auditorium nell’ex Amcm, presso la Chiesa di San Vincenzo o in sale cinematografiche chiuse; esaminammo anche un possibile adattamento dell’Aula Magna dell’Istituto Barozzi. Nessuna delle soluzioni ipotizzate parve ottimale e, soprattutto, realizzabile in tempi ragionevoli. Alla fine, è vero, l’assegnazione all’Università dell’edificio in cui oggi si trova l’auditorium e la nascita della Fondazione “Marco Biagi” offrì una soluzione che altrimenti non sarebbe stata possibile in tempi così ridotti e, credo, con risultati di cui la città può essere giustamente orgogliosa. Gioventù musicale intuì da subito gli aspetti positivi della proposta e si adoperò non poco per la realizzazione del progetto. A questo fine, fu decisiva in particolare la sensibilità di Marina Biagi, presidente della Fondazione dedicata al memoria del marito, che volle da subito aprire gli spazi della Fondazione alla città e alla musica in particolare.
Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Grande avvio con la coppia Poli-Ballista e nuova sede per i Concerti aperitivo Riprende il 5 gennaio la stagione dei Concerti aperitivo organizzati dalla sede modenese della Gmi, con qualche piccola novità rispetto al passato. Non rientra tra le cose nuove la collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che da diversi anni sostiene generosamente l’associazione di volontariato modenese, consentendole, tra l’altro, l’organizzazione del concorso Modena Musica. Tra le novità si segnala, invece, il cambio di sede dei concerti, a causa della chiusura per restauro del Teatro Comunale. Però, come si dice(va), ex malo bonum. Il settecentesco Teatro della Fondazione San Carlo non è certo un luogo sostitutivo meno suggestivo ed affascinante del Ridotto del Comunale. Anch’esso, tra l’altro, ha ospitato manifestazioni musicali (recentemente, per esempio, una affascinante lezione-concerto di Charles Rosen). L’aperitivo verrà servito nella attigua Sala dei Cardinali. Dal punto di vista logistico, infine, via San Carlo è perfettamente all’interno del petit tour del sabato pomeriggio. Unica eccezione alla sede provvisoria, il concerto inaugurale, che – come sempre alle ore 21 - si terrà alla vigilia dell’Epifania, al Teatro Storchi. Un inizio leggermente posticipato, rispetto agli anni scorsi, ma con il botto: la proposta di una grande coppia artistica. Paolo Poli, uno dei mostri sacri del teatro italiano, e Antonio Ballista, ormai “inauguratore” quasi fisso delle nostre stagioni. D’altra parte, la sua versatilità artistica e disponibilità umana a sostenere l’attività - tutta volontaria della Gmi, ne rendono la presenza, mai ripetitiva, una vera sicurezza per la nostra organizzazione […]. Il prosieguo della stagione è anch’esso di alta qualità, come l’inaugurazione. Se è vero che i concorsi musicali, come i premi letterari, sono ormai numerosissimi, è anche vero che c’è differenza tra il Nobel, il Campiello, e il premio “Città di Roccasecca”. E non c’è nessun “Premio Roccasecca” tra i quattro, i cui vincitori si esibiranno nella stagione 1998 della Gmi. Perciò, seguite il suggerimento: conservate i programmi di sala e potrete dire: “io c’ero!” Né poteva mancare un omaggio alla musica sei e settecentesca, nell’anno di Modena Capitale: il Concerto delle Dame sarà uno dei “contributi” della Gmi aIle celebrazioni. I prezzi della stagione? Come sempre, popolari. I vini, come sempre, dell’ottima qualità fornita dall’Enoteca di via del Taglio.
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concertiaperitivo Teatro Fondazione San Carlo 5 gennaio 1998 ore 21 Teatro Storchi Concerto di inaugurazione Paolo Poli narratore Antonio Ballista pianoforte Ravel, Prokof’ev, Poulenc 17 gennaio 1998 ore 18 Quartetto David Beethoven 24 gennaio 1998 ore 18 Giuseppe Fausto Modugno pianoforte Schumann 14 febbraio 1998 ore 18 Marco Fumo pianoforte Gershwin 21 febbraio 1998 ore 18 Concordia Woodwind Quintet Danzi, Hindemith, Taffanel, Milhaud 28 febbraio 1998 ore 18 Il Concerto delle Dame Monteclair, Forqueray, Duphly, Charpentier 7 marzo 1998 ore 18 Jana Deshkova violino Nigel Hutchinson pianoforte Brahms, Grieg 14 marzo 1998 ore 18 Sandro Naglia tenore Eddi De Nadai pianoforte Schubert, Mahler 21 marzo 1998 ore 18 Duo Pollice Schumann, Cilea, Serrao 4 aprile 1998 ore 18 Corrado Rollero pianoforte Schumann, Beethoven 27 dicembre 1998 ore 21 Concerto di fine anno Teatro Primavera - Fiorano Modenese Orchestra Filarmonica di Bacau “Michail Jora” Direttore Ovidiu Balan Glinka, Beethoven, Strauss
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Gabriele Betti
flautista, allievo di Roberto Fabbriciani, ha collaborato con alcuni dei più importanti compositori contemporanei. È docente presso l’Istituto superiore di studi musicali Vecchi-Tonelli di Modena.
Spesso la musica di ricerca, ma anche la pittura o la poesia, sono accusate di autoescludersi volontariamente dalla possibilità di comunicare ad un ampio pubblico, confinando se stesse in sperimentazioni puramente linguistiche e autoreferenziali. Quale è il parere di un musicista come lei, impegnato sia nell’esecuzione di musica contemporanea, sia nell’avvicinamento di nuovo pubblico alla musica? Non penso che, nella maggior parte dei casi, sia una scelta volontaria dell’artista quella di autoescludersi dalla possibilità di rendere comprensibile il proprio lavoro ad un ampio pubblico. Tutto ciò che è moderno ed esce dai canoni è sicuramente destinato ad essere apprezzato e compreso da una minoranza. E questo non solo nelle arti. In musica poi gli stessi programmi dei Conservatori italiani non prevedono lo studio brani contemporanei. Personalmente mi ritengo fortunato ad avere avuto un insegnante come Roberto Fabbriciani che, quando ero poco più che adolescente, mi ha dato la possibilità di ascoltare ed apprezzare un repertorio che negli anni ‘70 non si ascoltava con facilità anche in una città come Bologna. Inizialmente mi ha sicuramente attratto la sfida di apprendere tecniche nuove e decifrare una scrittura che, ancora oggi è il primo ostacolo per chi si avvicina all’esecuzione di queste partiture. Poi, crescendo, anche il messaggio è stato più chiaro. Penso comunque che la difficoltà di comprensione di questa musica sia dovuta anche alla scarsa diffusione della stessa, poco presente e/o mal programmata da molte associazioni musicali e totalmente assente dalla programmazione dei mass media (ad eccezione di RadioTre). Forse si potrebbe dare più fiducia all’ascoltatore, cercare di facilitarne la comprensione creando un rapporto meno formale tra esecutore e ascoltatore e non puntare solo su motivazioni e curiosità personali.
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Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Pianoforte romantico e bicentenario schubertiano ai Concerti aperitivo Nove stagioni musicali della Gmi; dieci concerti tra il 5 dicembre e il 22 marzo raggruppati in due cicli: un concerto inaugurale e tre appuntamenti al mese a partire da gennaio. Questi i numeri della stagione 1996-1997 che anche quest’anno è stata organizzata con il sostegno determinante della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e con la preziosissima collaborazione del Teatro Comunale di Modena. Come per le stagioni precedenti il concerto inaugurale di giovedì 5 dicembre è l’unico che si tiene nel luogo e nell’ora “canonici” delle manifestazioni musicali: i “Concerti aperitivo” veri e propri si terranno infatti alle ore 18 del sabato pomeriggio presso il Ridotto del Teatro Comunale. Ai programmi che hanno una durata limitata (4045 minuti), segue la degustazione di un aperitivo in compagnia dei musicisti, occasione di conoscenza e di rapporto diretto con gli interpreti, generalmente giovani ma già affermati esecutori. La imminente stagione della Gmi si preannuncia di livello particolarmente alto per la consolidata e meritata fama di tutti i solisti e complessi che si esibiranno, a cominciare dal primo: il duo pianistico composto da Antonio Ballista e Bruno Canino. Da gennaio la stagione riprenderà con il primo ciclo di concerti dedicato al pianoforte romantico: Roberto Poli, vincitore del premio del pubblico della passata edizione del concorso “Modena Musica”; Carlo Guaitoli, terzo premio al sesto “International Japan Competition” e Filippo Faes, premio “Schubert 1989”, proporranno alcuni capolavori della letteratura pianistica da Schubert a Ravel. Il recital di Filippo Faes chiude il miniciclo dedicato al pianoforte e contemporaneamente anticipa l’inizio del secondo dedicato alla ricorrenza del bicentenario della nascita di Schubert. Nel penultimo concerto verrà proposto lo Schwanengesang in una insolita e inedita versione e in quello del 22 marzo ascolteremo musiche di Brahms: ultimo musicista di quella generazione romantica e del quale ricorre il centenario della morte. In questo ciclo, intitolato Schubertiade, aprirà una parentesi nel repertorio tutto pianistico il concerto del quartetto d’archi Dafo, vincitore del premio “Bucchi 1995”.
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Giorgio Prampolini
socio sostenitore della Gmi modenese e appassionato di musica, ha trascorso l’intera sua vita professionale nel mondo cooperativo. È attualmente presidente di Coop Chico Mendes e consigliere comunale.
Il mondo della cooperazione modenese, una realtà nella quale lei è profondamente inserito da decenni, offre all’associazionismo culturale un sostegno decisamente minore rispetto ad altre realtà simili, anche molto vicine. Quali sono secondo lei i motivi? Vi sono speranze che questa situazione migliori? È una domanda impegnativa e “scomoda” come nella filosofia e nei tratti caratteristici della Gioventù musicale. Ma è anche utile perché permette di aprire una finestra e una breve riflessione critica sulla cooperazione modenese. La Dichiarazione di Manchester (1995) che ha aggiornato i Principi Fondanti e il Sistema dei Valori del movimento cooperativo mondiale dice, fra le altre affermazioni, che “L’impresa cooperativa svolge il proprio ruolo economico a favore dei cooperatori, delle generazioni future, della comunità”. Questo ed altri principi sono contenuti in tutti gli statuti delle cooperative del mondo e, perciò, anche delle cooperative modenesi. La risposta alla domanda va ricercata nella coerenza fra obbiettivi fondanti e statutari e attività realmente prodotta; e la si può trovare nei bilanci sociali delle singole cooperative e in quello di Legacoop organizzazione maggiore di rappresentanza delle cooperative sul territorio modenese, alla quale aderisce anche la cooperativa Chico Mendes che sviluppa commercio equo e solidale, che io presiedo. Da una lettura molto superficiale di alcuni bilanci delle più importanti cooperative e da quello di Legacoop si evince che la priorità degli investimenti in “favore... della comunità” consiste in un massiccio intervento nel settore della sanità e del sociale e della solidarietà internazionale (basti pensare al progetto No Poverty di Coop Estense o al sostegno al Commercio equo e solidale). Buono mi sembra anche l’appoggio dato all’associazionismo e alle iniziative culturali, le più disparate: vengono sponsorizzate miriadi di piccole associazioni e di iniziative realizzate nella nostra provincia che non fanno notizia sui media locali, ma contribuiscono a rafforzare reti corte e, alla fine, coesione sociale. Ciò premesso debbo purtroppo confermare che verso la musica “colta” possiamo confermare un ritardo che si spiega a fatica. Forse anche in questo caso si sono assunte priorità diverse. Ad un’attenta analisi si può vedere una attenzione alle istituzioni culturali come la Fondazione Teatro Comunale o all’ERT e ad alcune iniziative di altre espressioni artistiche come la pittura e la fotografia. Allora possiamo dire che, pur in un quadro di importante presenza in campo sociale e culturale nel nostro territorio, la cooperazione presenta ancora una scarsa sensibilità verso la cultura musicale soprattutto se confrontata con territori e province limitrofi a Modena. Questo è dunque un terreno sul quale lavorare. Potrebbe diventare un impegno per una organizzazione competente, agile e snella come la Gioventù musicale alla quale mi sento di dare un contributo di conoscenza del mondo cooperativo e un impegno nella costruzione e diffusione di proposte e progetti che vorrà elaborare.
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concertiaperitivo Ridotto del Teatro Comunale 5 dicembre 1996 ore 21 Teatro Comunale Concerto di inaugurazione Bruno Canino pianoforte Antonio Ballista pianoforte Mozart, Brahms, Ravel, Milhaud 11 gennaio 1997 ore 18 Roberto Poli pianoforte Chopin, Ravel 18 gennaio 1997 ore 18 Carlo Guaitoli pianoforte Brahms, Chopin, Ravel, Mendelssohn Bartholdy
25 gennaio 1997 ore 18 Filippo Faes pianoforte Schubert
8 marzo 1997 ore 18 Quartetto d’archi Dafo Schubert
8 febbraio 1997 ore 18 Leonardo De Lisi tenore Sara Airoldi violoncello Mario Delli Ponti pianoforte Kioko Saito pianoforte Schubert
15 marzo 1997 ore 18 Carlo Bertola violoncello Luca Brancaleon pianoforte Michele Di Mauro voce recitante Schubert
15 febbraio 1997 ore 18 Duo pianistico Alkan Schubert, Czerny
22 marzo 1997 ore 18 Trio Debussy Elena Gallafrio violoncello Riccardo Memore viola Brahms
22 febbraio 1997 ore 18 Mauro Loguercio violino Carlo Balzaretti pianoforte Schubert
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Rondò spaziale
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dalfarealdire
I luoghi della musica Una rapida storia dei luoghi in cui si sono tenuti i concerti della Gmi modenese rende evidenti sia la crescita dell’attività, che ci ha portato alla ricerca di luoghi più capienti, sia la drammatica carenza in città di sale adeguate alla musica cameristica e acustica in generale, sia la graduale, crescente richiesta di competenza professionale e di rigore da parte di una normativa che non concede più nulla all’improvvisazione estemporanea (sedie aggiunte, posti in piedi, accrocchi impiantistici elettroacustici o di illuminazione, e così via). Per non parlare delle crescenti e sacrosante esigenze del pubblico, che deve e vuole pagare un biglietto, ma domanda qualità e condizioni adeguate per l’accesso e per l’ascolto. Tutto ciò ha richiesto un vero e proprio salto di qualità nelle competenze degli organizzatori, e se ciò è stato relativamente semplice per le istituzioni teatrali, non altrettanto si può dire per le associazioni, che peraltro non hanno avuto sostegno formativo o attenzione sufficiente da parte della Pubblica Amministrazione, che - come spesso accade - si è limitata ad emanare norme, il più delle volte sacrosante, senza però curarsi se e come facilitare il loro rispetto da parte degli utilizzatori “deboli”. Ciò continua anche oggi, con le benvenute più stringenti norme sulla sicurezza. Forse gli enti pubblici, che hanno le risorse e la necessità di adeguarsi ai mutamenti normativi, potrebbero favorire una diffusione di competenze anche presso i soggetti non istituzionali, per evitare illegalità o
l’impoverimento del panorama delle proposte. Perciò, l’istruzione per l’uso è di costruirsi un piccolo archivio dei luoghi disponibili, che contenga le caratteristiche connesse alle norme di legge, rispondenti (almeno) alle seguenti domande: è locale adibito a spettacolo? Quale è la sua codificazione Siae, in questo caso? Quale è la capienza massima concessa? I posti sono numerati? C’è una pianta elettronica per la vendita dei biglietti? Si possono effettuare proiezioni? Si possono installare impianti di amplificazione? Si possono installare luci adeguate? Sono predisposte le connessioni per trasmissioni via web o registrazioni? Com’è l’isolamento acustico? E il riscaldamento, fa rumore? Ci sono servizi per artisti e pubblico? Ci sono barriere architettoniche? Chi è il responsabile per la sicurezza a cui rivolgersi per ogni richiesta “speciale”? Inoltre, quanto costa il noleggio, chi apre e chiude, le condizioni del contesto esterno, i parcheggi e così via, ma queste sono cose di più immediata evidenza. E poi, tenersi aggiornati sulle modifiche normative. Che bello sarebbe trovare un bel sito Internet pubblico con tutte queste notizie!
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Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
La giovane musica europea a Modena Musicisti austriaci, finlandesi, italiani, rumeni e ungheresi partecipano dal 19 al 31 luglio alla prima edizione del festival-rassegna “Il giovane concertismo europeo a Modena”, in programma al Cortile dei Melograni (via dei Servi) per iniziativa della sede di Modena della Gioventù musicale d’Italia e del Centro musica del Comune con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. La rassegna è resa possibile dall’affiliazione della Gioventù musicale d’Italia alla Federation Internationale des Jeunesses Musicales, il che favorisce lo scambio di proposte artistiche da inserire nelle offerte rivolte, a prezzi particolarmente contenuti, alle sezioni locali. Il progetto prevede l’intervento di esecutori e la proposizione di programmi non solo di musica cosiddetta classica ma anche di musica etnica, di musica contemporanea e di musica folk, in un fecondo rapporto di generi e in una concezione radicalmente innovativa della cultura e dell’educazione musicale.
Il giovane concertismo europeo a Modena 19 luglio 1997 ore 21,30 Cortile dei melograni New Helsinki Quartet Haydn, Beethoven, Sibelius 22 luglio 1997 ore 21,30 Cortile dei melograni Duo Tomescu Bach, Brahms, Sarasate, Smetana, Paganini 23 luglio 1997 ore 21,30 Cortile dei melograni Toys Ensemble Milita, Negretti, Giacomazzo, De Simone, Donatoni, Talmelli, Visconti Prasca 24 luglio 1997 ore 21,30 Cortile dei melograni Concentus Consort Gibbons, Susato, Demanchius, Phalèse, Gervaise, Praetorius 29 luglio 1997 ore 21,30 Cortile dei melograni Quartetto Mirò Stamitz, Rossini, Mozart 31 luglio 1997 ore 21,30 Sala delle Dame Wiener Glasharmonika Reicha, Schmittbaur, Vivaldi, Reichardt, Röllig, Strauss, Mozart, Chopin, Müller, Haydn, Czibulka
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Roberto Franchini
direttore dell’Agenzia di informazione e ufficio stampa della Giunta regionale dell’EmiliaRomagna, è presidente della Fondazione Collegio San Carlo.
Quali sono, secondo lei, la principale caratteristica positiva e il più importante aspetto da migliorare nell’offerta culturale modenese? Inoltre: per quali motivi gran parte del pubblico è legato ad una sola o a poche forme musicali? La domanda è: perché siamo o siamo tornati a essere un “uomo a una dimensione sola”? Francamente non credo di possedere “la risposta”; posso azzardare qualche riflessione, ben sapendo che è condizionata dall’età e dalle esperienze del passato. Di solito, in questi casi, si fa ricorso a ciò che ha funzionato, nel tempo (il passato, appunto) o nello spazio (altri luoghi, altri paesi). Se non facciamo ricorso alle esperienze consolidate è dovuto spesso a un infantile senso di superiorità verso il mondo, che ci impedisce di imitare e, perciò, di crescere. Che cosa manca alla cultura modenese? Prima di tutto una riflessione su se stessa. E, soprattutto, una riflessione sul proprio ruolo: ovvero, a chi e a che cosa serve. A ogni sfogliare di capitolo del tempo questa è una riflessione che va condotta: qual è il ruolo sociale e comunitario della cultura? Qual è la condizione creativa del territorio? Qual è la strutturazione di impresa della cultura? Azzardo una sintesi. Alla vigilia della introduzione (possibile) del federalismo fiscale in Italia sono certo di ciò che non faremo: una discussione sui “livelli essenziali” dei servizi culturali. So che mi chiedete (anche) altro. Rispondo in questo modo: si è prodotto un abbraccio inevitabile ma non del tutto creativo tra la segmentazione degli interessi personali (e la chiusura, a volte settaria, nei singoli generi o nelle singole discipline artistiche) e la strutturazione degli enti che ne hanno fatto la loro ragione sociale. Non ho una risposta, ma solo una proposta: un grande progetto annuale “di cartellone” (non un festival, in-
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I luoghi sacri del suono
Concerti d’organo
Nell’estate 1997 ebbe luogo la seconda stagione de “i luoghi sacri del suono”, organizzata “a mezzadria” con la Corale Gazzotti: a carico della Gmi, la proposta di tre concerti nella Chiesa di S. Agostino, nell’ambito dei programmi dell’estate modenese.
In quel periodo, di metà anni Novanta, la Gmi non si è fatta mancare proprio nulla, organizzando anche una rassegna di concerti d’organo, nel Duomo di Modena, in collaborazione con la Cappella Musicale del Duomo stesso. In seguito è nata a Modena una associazione espressamente dedita alla proposta del repertorio organistico e alla valorizzazione dell’importante patrimonio strumentale presente nelle chiese modenesi e della provincia.
Chiesa di S. Agostino 24 giugno 1997 ore 21,30 Orchestra sinfonica delle Marche direttore Marco Boni Stefano Pagliani violino Luca Marziali violino Simonide Braconi viola Vivaldi, Bach 1 luglio 1997 ore 21,30 Concerto armonico Bach, Pergolesi, Vivaldi, Telemann 15 luglio 1997 ore 21,30 Gli ottoni moderni Händel, Bach, Vivaldi, Pachelbel, Mozart
Duomo di Modena 21 settembre 1997 ore 21 Gian Paolo Ferrari Mendelssohn Bartholdy, Franck, Alain 28 settembre 1997 ore 21 Rose Kirn Bach, Mozart, Mendelssohn Bartholdy, Franck, Mulet, Widor 5 ottobre 1997 ore 21 Luca Salvadori Mendelssohn Bartholdy, Händel, Fanticini, Beethoven, Sgambati, Martucci, Salvadori 12 ottobre 1997 ore 21 Francesco Finotti Bach, Mendelssohn Bartholdy, Brahms, Liszt
Chiesa di S. Agostino
19 ottobre 1997 ore 21 Andrea Filippini Brahms, Franck, Dupré, Messiaen
somma) nel quale i soggetti culturali decidano di lavorare assieme su un tema comune. Solo un pezzetto del cartellone, anche solo una frangia. La cessione volontaria (e guidata) di un angolo del proprio campo per coltivare qualcosa di nuovo. Per ottenere un raccolto, forse anche solo sacchi di sementi. Musica colta, musiche dal mondo, arte visiva, teatro, cinema, performing arts, pensiero e parola tutte assieme per scavare nella contemporaneità. Non è un’idea nuova, almeno in altri luoghi. Ma può reggere l’usura del tempo e spezzare le croste del “particolare”. Infine, ultime riflessioni sulla seconda domanda. Una domanda che è, in realtà, anche una affermazione. Per mescolare i generi occorre che i generi abbiano la stessa dignità: e a Modena non è così. (Non mi ritraggo dall’affermare che per avere un pubblico “educato” occorre educare il pubblico). Ma, soprattutto, occorre che la società sia “mescolata”. E a Modena non lo è. Non ancora. Dal punto di vista creativo non vi è dubbio che la mescolanza (produce scontro e incontro) sia creativamente più feconda. Ma dal punto di vista sociale produce insicurezza e, quindi, chiusura. Insomma, ciò che è buono (profondamente) per la cultura non lo è sempre per la società. Almeno, in apparenza.
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Breve stagione fioranese, di grande successo È ormai una tradizione il “gemellaggio” del Comune di Fiorano con orchestre rumene, in Italia per accompagnare giovani solisti a importanti concorsi, dotate in genere di un suono spigliato e brillante, e in grado di proporsi con cachet molto contenuti, offrendo programmi “popolari”, senza tuttavia mai scadere nella trivialità o nel cattivo gusto.
Stagione concertistica Fiorano Modenese 27 febbraio 1997 ore 21 Teatro “Primavera” Caffè Concerto Strauss Strauss, Lombardo, Lehar, Ranzato, Kálmán, Loewe, Webber 20 marzo 1997 ore 21 Chiesa di San Giovanni Battista Orchestra Ion Dumitrescu Direttore Teodor Costin Mozart, Mercadante, Vivaldi 27 dicembre 1997 ore 21 Teatro “Primavera” Orchestra filarmonica di Bacau Direttore Ovidiu Balan Suppé, Borodin, Gershwin, Dvorˇák, Brahms, Strass
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Maria Concetta Pezzuoli
già segretario generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, è stata interlocutore fondamentale della Gmi dal 1991 al 2005.
Quale evoluzione ha riscontrato, nel corso della sua attività professionale, nel numero e nella qualità delle richieste di sostegno e di intervento a favore di proposte culturali? Quali strumenti innovativi sono stati adottati nel tempo per garantire trasparenza, rigore ed equanimità nelle risposte? Nell’agosto del 1991 iniziava la propria attività la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena come ente autonomo e distinto dall’azienda d’origine bancaria, divenuta nel contempo Carimonte Banca. L’impegno era allora quello di proseguire l’opera di sostegno alle attività culturali e sociali che aveva contraddistinto fin dalla loro nascita le Casse di Risparmio. Per raggiungere questo obiettivo, fin da subito, la Fondazione si diede un regolamento che disciplinava le modalità di intervento e stabiliva criteri per la gestione dell’attività erogativa. Nel corso degli anni, per sovvenire in maniera organica e programmata alle esigenze sempre più numerose del territorio e per garantire un utilizzo efficiente delle risorse ed un equilibrato sostegno alle politiche di intervento, la Fondazione ha adottato piani programmatici e procedure di selezione rigorose che permettessero di valutare con precisione i contenuti ed i soggetti coinvolti, i beneficiari e gli obiettivi da raggiungere, le risorse ed i tempi necessari per la loro realizzazione. Al ruolo crescente di ente promotore di interventi si è accompagnata una attività di comunicazione volta a dare diffusione e trasparenza alle iniziative effettuate. Tra i criteri richiesti ha trovato fin dall’inizio piena corrispondenza il programma proposto da una associazione di giovani volenterosi e professionalmente preparati e per questo apprezzati, che muoveva i primi passi in città. Un concerto di musica da camera, eseguito da musicisti di talento agli esordi ed un aperitivo a seguire il sabato pomeriggio nella sala del Ridotto del Teatro Comunale. È stata la novità ed insieme la formula fortunata adottata dalla Gioventù musicale modenese, intesa come occasione di avvicinamento alla musica colta da un pubblico in parte nuovo e diverso da quello che frequenta le normali stagioni concertistiche.
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Serioso, guardingo
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La Siae: burocrazia o servizi? Ogni volta che un’opera viene eseguita, rappresentata o utilizzata nelle forme più diverse, l’autore ha diritto a un compenso, il cosiddetto diritto d’autore, dovuto a chi ha creato l’opera in relazione all’utilizzo del proprio lavoro. Nel 1995 è stata approvata la legge che stabilisce la durata della protezione di un’opera fino a 70 anni post mortem auctoris per garantire i proventi fino alla terza generazione. Nel 1882 nacque a Milano anche la Società Italiana degli Autori ed Editori -Siae- alla cui fondazione contribuirono fra gli altri Arrigo Boito, Giuseppe Verdi, Giovanni Verga, Edmondo De Amicis, Giosuè Carducci. Oggi, grazie al decreto legislativo 419 del 1999 la Siae è definita ente pubblico a base associativa ed è sottoposta alla vigilanza del Consiglio dei Ministri. La Siae, che è presente con i suoi uffici su tutto il territorio italiano, si occupa di tutelare le opere degli autori che vi aderiscono, e di gestire i rapporti con i cosiddetti “utilizzatori”. Oltre alla tutela economica del diritto di autore, la Siae svolge un importante e necessario “servizio antipirateria”. Attraverso la convenzione con il Ministero delle Finanze, la Siae collabora con gli uffici delle entrate e gli uffici Iva, esercita un controllo ed un monitoraggio utile a fornire al Ministero dati sull’andamento delle varie attività di spettacolo. La convenzioni stipulate con l’Enpals e con l’Inps favoriscono l’adempimento degli obblighi previdenziali ed esercitano una azione di contrasto all’evasione dei contributi. La Siae esercita anche un’importante azione di monitoraggio circa l’andamento della partecipazione del pubblico secondo la varietà e tipologia di spettacolo: ma ciò accade solo nel caso in cui lo spettacolo sia a pagamento, poiché solo il titolo d’ingresso consente il calcolo delle presenze. Non è un’azione importante solo ai fini delle valutazioni statistiche ma anche ai fini della sicurezza, poiché la quantità di biglietti autorizzati deve essere equivalente alla capienza della sala. Quando si organizza uno spettacolo bisogna quindi recarsi ad una agenzia Siae, richiedere e compilare insieme all’agente il permesso con la dichiarazione di tutte le caratteristiche (data e durata dello spettacolo, luogo e capienza della sala, modalità di ingresso del pubblico). La Siae rilascia, oltre al Permesso, il Programma Musicale che deve essere compilato riportando tutti i dati specifici riguardante l’esercente o organizzatore titolare del Permesso Siae, il direttore delle esecuzioni e tutti gli associati o mandanti Siae che abbiano partecipato all’esecuzione. Inoltre devono essere riportate tutte le opere eseguite, anche se di pubblico dominio (autore, titolo, editore, elaboratore o revisore e durata). Il Programma Musicale deve essere riconsegnato dal titolare del Permesso all’Ufficio competente della Siae entro la data prestabilita; all’atto della consegna si adempiono i pagamenti relativi al diritto d’autore. Successivamente si versa l’Iva degli incassi secondo il calcolo dei biglietti venduti e quindi del pubblico pagante.
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Adriano Zavatti
studioso di tematiche ambientali, già dirigente pubblico, ora consulente per enti pubblici di diverse Regioni, è un appassionato musicofilo, socio sostenitore della Gmi.
Quali sono le caratteristiche che più apprezza delle stagioni della Gmi modenese? Quale aspetto prioritario ritiene necessario migliorare? Cari Amici della Gmi, non so perchè, ma da molti anni l’estate passa più lentamente dell’inverno, almeno per me. Questa constatazione mi è apparsa evidente e l’arcano mi si è disvelato chiarissimo quest’anno, per ben due volte, in occasione della pirotecnica chiusura dei programmi dei Concerti aperitivo e del Festival pianistico della Gmi; qualcosa dunque manca nella mia estate, e forse anche in quella di altri: quegli appuntamenti del sabato e di tante serate. Appuntamenti apparentemente non dissimili dai tradizionali concerti dei programmi che altre istituzioni propongono, belli e molto seguiti, ma quelli della Gmi sono un’altra cosa. Sarà la verve degli appassionati e intelligenti organizzatori, così capaci di soddisfare le esigenze dei melomani (e non solo)? Sarà che riescono sempre a stupirci con un’offerta musicale (e non solo) originale e fuori dagli schemi? Sarà che anche quando i programmi ti fanno risentire pezzi noti, questi sono sempre proposti in un contesto rinnovato o con esecutori giovani (e non solo) che conferiscono, anche al già udito, la freschezza del nuovo e sempre nuovo? Sarà che soddisfare gli appetiti sonori, spesso assieme a quelli più prosaici, con un’alta qualità di “slow food” (specialmente negli ultimi tempi) è idea vincente, secondo il noto assunto che “lo spirito è forte, ma la carne è debole”? O saranno tutte queste cose assieme? Sicchè l’andare agli appuntamenti della Gmi non è solo partecipare ad un evento mondano o culturale di alto livello, ma anche ritrovare degli amici, sentirsi parte di un corpo vivo e attento alle novità proposte; ritrovare lo spirito, che nei secoli ha sempre contraddistinto l’ascolto della bella musica: la curiosità, il gusto di stupirsi, l’essere attenti ai sentimenti, alle riflessioni, alle provocazioni, che l’autore ci propone con la sua musica, attraverso la mediazione dell’interprete, scoprendo tutte le volte molti mondi paralleli, che ci fanno apparire più credibile (e sopportabile) quello “possibile” nel quale siamo, anche gustando l’opera di moderni artigiani del viver bene. Insomma alla Gmi si sta bene! Al punto che agli eventi sono riuscito a portarci anche chi, in altre più paludate o più prestigiose occasioni musicali, si rifiuta di andare. Se dunque una critica si può fare ai programmi della Gmi è di non poter garantire una copertura più ampia dell’anno con le sue iniziative, così da rendere meno lunghe le nostre estati, ben consci, tuttavia, che in questo mondo (possibile, ma rudemente reale) i bilanci non si fanno solo con le anime belle, ma con sonanti euro di nuovo conio. Perciò, cari Amici della Gmi, con tutto il cuore vi auguro Buon Compleanno. Non demordete! stupiteci ancora per tanti e tanti anni; avrete sempre il nostro appoggio e quello di molti nuovi soci, ne sono sicuro.
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Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Prima stagione dei concerti aperivino Noleggiate i vostri sci ai parenti minori, “sprenotate” eventuali settimane bianche già fissate (o regalatele ai parenti maggiori), fatevi invitare a cena ogni sabato, dal 20 gennaio al 30 marzo 1996 compresi, visto che non avrete tempo di cucinare. Perchè? Perchè la Gmi modenese occuperà tutti gli 11 pomeriggi del sabato, con i concerti aperitivo della stagione 1995 – 1996. […] Dieci concerti ed un “incontro con il compositore” (una novità che speriamo di rendere una consuetudine): Lyell Cresswell, un neozelandese da anni ambientatosi in Europa, che è diventato uno dei beniamini dei cultori della musica post-moderna. […] Il fatto è che siamo stati folgorati da un’intuizione musichenologica: come la musica classica, anche il vino buono è oggi patrimonio culturale di una élite, fatica a diffondersi tra i giovani, richiede dedizione e gusto per apprezzarne la qualità. E siccome il vino sta ai cocktail come la musica colta sta agli arrangiamenti pop, abbiamo deciso di cambiare. Belle scuse per mascherare le difficoltà di bilancio, vero? Chissà che cosa ci inventeremo quando torneremo agli intrugli degli anni passati! Comunque, avremo vini italiani, presentati con il loro spartito (la scheda di degustazione), una scelta equilibrata delle zone di origine, con prevalenza del centro nord austriacante (come per la musica europea, del resto). Chi crede che il Malvasia sia solo un vino dolce, che Müller Thurgau sia un centravanti e Gewürztraminer uno sciatore della nazionale azzurra, che l’Albana esista solo in bottiglioni - tappo - a - vite - da - due - litri, che Pigàto sia una parola da non usare nei salotti, che Greco di Tufo sia un pittore del Seicento, potrà farsi una cultura. Basta non esagerare: per non confonderli l’uno con l’altro. Ed è l’unica differenza tra il vino e la musica: l’abuso del primo fa male alla salute. […]
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concertiaperitivo Ridotto del Teatro Comunale 5 dicembre 1995 ore 21 Teatro Comunale Concerto di inaugurazione Shawna Farrell vocalist Raimondo Campisi pianoforte Bizet, Martini, Strauss, Bernstein, Weill, Ravel, Porter, Gershwin, Williams, Zippel - Coleman, Ellington 16 dicembre 1995 ore 16 Tuttoflauto Debora Rosti flauto Sara Otello arpa Anonimo, Amorosi, Fauré, Rossini, Rota, Ravel, Chopin ore 17 Matteo Ferrari flauto Enrico Ferri violoncello Enrico Maria Cacciari pianoforte Bach, Händel, Bononcini, Vivaldi ore 18 Stefania Morselli flauto Simonetta Tanari pianoforte Enescu, Poulenc, Doppler, Dvorˇák
20 gennaio 1996 ore 18 Gruppo da camera Amarilli Bruch, Brahms
2 marzo 1996 ore 18 Alexander Shtarkman pianoforte Schubert, Liszt, Ravel, Stravinskij
27 gennaio 1996 ore 18 Francescantonio Pollice pianoforte Paolo Pollice pianoforte Liszt, Debussy, Wagner - Bülow
16 marzo 1996 ore 18 Gabriele Baffero violino Carlo Balzaretti pianoforte Schumann, Ravel, Gershwin
3 febbraio 1996 ore 18 Lyell Cresswell Cresswell
23 marzo 1996 ore 18 Trio Šostakovicˇ Palermo, Galante, Smetana
10 febbraio 1996 ore 18 Vizönto La musica tzigana
30 marzo 1996 ore 18 Tiziana Ghiglioni voce Attilio Zanchi contrabbasso Ellington
17 febbraio 1996 ore 18 Cristina Bianchi arpa Bach, Debussy, Spohr 24 febbraio 1996 ore 18 Klavier Trio Mozart, Beethoven, Mendelssohn Bartholdy
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I luoghi sacri del suono Chiesa di S. Agostino Tra i numerosi “start-up” ai quali la Gmi ha dato il proprio contributo, spicca la rassegna “i luoghi sacri del suono”, le cui due prime edizioni sono state co-organizzate da Gmi e Corale Gazzotti. Quattro gli appuntamenti proposti dalla Gmi per la prima edizione, nell’estate 1996. 18 giugno 1996 ore 21,30 Chiesa di S.Agostino in Modena I luoghi sacri del suono Fabio Biondi violino Claudio Gasparoni viola Giorgio Barbolini clavicembalo Rachmaninov, Corelli, Vivaldi, Bach, Veracini 25 giugno 1996 ore 21,30 Chiesa di S.Agostino in Modena I luoghi sacri del suono L’incanto seicentesco Vivaldi, Bach, Händel 5 luglio 1996 ore 21,30 Chiesa di S.Agostino, Modena I luoghi sacri del suono Ensemble Oswald von Wolkenstein 9 luglio 1996 ore 21,30 Chiesa di S.Agostino in Modena I luoghi sacri del suono Maria Laura Deponte flauto Paolo Carlini fagotto Eleonora Giannetti clavicembalo Vivaldi, Bach, Devienne
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Tarcisio Balbo
musicologo, da tre anni sotto la sua guida il laboratorio di pubblicistica musicale del Vecchi-Tonelli realizza le schede illustrative per i programmi di sala della Gmi.
Prof. Balbo, esistono, in generale, prospettive professionali per giovani musicisti in campo critico-giornalistico? La questione non riguarda tanto le prospettive professionali dei giovani musicisti, ormai cronicamente scarse in Italia per ciò che riguarda sia la pubblicistica sia la pratica musicali. La questione, soprattutto per chi come me insegna nel settore dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, sta piuttosto nel chiedersi perché un giovane musicista dovrebbe includere nel proprio percorso di studi l’esercizio della critica e i rudimenti dell’attività pubblicistica. Se ci si pone questa domanda, la futura attività professionale in tali campi è solo uno tra i possibili esiti di una completa formazione musicale (e forse neppure il più importante: il mio compito in quanto docente nell’AFAM è contribuire a formare dei musicisti, non dei musicologi né dei critici né degli addetti stampa). Per un futuro strumentista, un futuro cantante o un futuro compositore, saper ricercare, selezionare e utilizzare informazioni bibliografiche, saper scrivere in modo efficace un programma di sala, imparare a redigere un comunicato stampa o una scheda biografica, aggiornare un portale web, muoversi in un ufficio stampa o in una redazione giornalistica, servono non solo – e non tanto – a prepararsi per un eventuale futuro lavorativo da pubblicisti della musica: tali abilità servono soprattutto, in un contesto di apprendimento, ad affinare le proprie capacità analitiche e di giudizio, e il proprio senso critico verso la musica appresa o praticata in prima persona; e fanno sì che, da professionisti, ci si possa confrontare in maniera efficace, in quanto musicisti, con le istituzioni del settore. Era – ed è – questa l’intenzione di Roberto Verti e mia allorché, circa quattro anni fa, nacque l’attuale Laboratorio di pubblicistica musicale attivato nel Biennio sperimentale di II livello dell’Istituto “Vecchi - Tonelli” a Modena; ed è questo il senso della partnership – nata quasi in contemporanea – con la sezione modenese della Gmi, per la quale il Laboratorio cura le note di sala che accompagnano la serie dei Concerti aperitivo e il Festival pianistico.
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La stagione concertistica di Fiorano Modenese
Concerti di Natale a Vignola
Sei appuntamenti musicali per la stagione 1995-1996 organizzata dall’Ufficio cultura del comune di Fiorano, che ne affidò la direzione artistica alla Gmi modenese. Oltre all’ormai consueto “Concerto di Natale”, un vario panorama di formazioni musicali e un viaggio in tre secoli di musica, con grande successo di pubblico.
Altra “escursione” in provincia, un appuntamento annuale nella splendida “sala dei Contrari” del Castello di Vignola
Teatro “Primavera” Fiorano Modenese 27 dicembre 1995 ore 21 Orchestra filarmonica di Ploiesti Direttore Ovidiu Balan Manzino, Šostakovicˇ, Strauss 10 gennaio 1996 ore 21 Giancarlo Valerio chitarra Cristina Fiscon clavicembalo Grattoni d’Arcano, Giordani, Monza, Vivaldi, Rodrigo, Boccherini 25 gennaio 1996 ore 21 Francescantonio Pollice pianoforte Paolo Pollice pianoforte Schubert, Wagner - Bülow, Fauré, Serrao, Rossini 19 febbraio 1996 ore 21 Gabriele Betti flauto Donatella Pieri pianoforte Donizetti, Massenet, Briccialdi, de Sarasate, Gastaldon, Saint Saëns, Krakamp, Reynaud 29 febbraio 1996 ore 21 Cristina Bianchi arpa Bach, Debussy, Spohr, Tailleferre, Grandjany, Flothuis, Rota 27 marzo 1996 ore 21 Cristina Barbieri soprano Marco Bellei pianoforte Rossini, Mozart, Bizet, Tosti, Gounod, Bellini, Verdi, Puccini
15 dicembre 1995 ore 21 Rocca di Vignola, Sala dei Contrari Concerto di Natale Caffè concerto Strauss Direttore artistico Marco Spinelli Straus jr, Brahms, de Micheli, Monti, Lara, Ferraris, Lehar 13 dicembre 1996 ore 21 Rocca di Vignola, Sala dei Contrari Concerto di Natale Raimondo Campisi pianoforte Addinsel, Liszt, Strauss, Ravel, Gershwin
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Egidio Pagani
assessore alla viabilità, mobilità, edilizia e patrimonio della Provincia di Modena, è stato sindaco di Fiorano per 24 anni, dal 1980 al 2004.
Che importanza ha avuto, nella vita fioranese, la presenza della scuola comunale di musica? Quale contributo possono fornire le attività culturali degli enti locali alla formazione culturale dei giovani? La scuola di musica di Fiorano, diretta da Donatella Pieri, ha avuto una notevole importanza nella crescita culturale dei ragazzi e dei giovani. Quando, in qualità di sindaco, ho chiesto a Donatella di avviare l’attività di una scuola di musica a Fiorano, scherzando ma non troppo, avevo posto un obiettivo ambizioso: “fare di Fiorano una piccola Salisburgo”. In vent’anni la scuola di musica ha fatto conoscere ed apprezzare il linguaggio musicale ad oltre 1000 ragazzi, contribuendo così a diffondere una cultura musicale nel nostro territorio. Dato il successo incontrato, abbiamo ritenuto opportuno assegnare alla scuola una sede di prestigio in un edificio adiacente a Villa Guastalla, ciò come stimolo a continuare e qualificare ulteriormente le proprie attività. La collaborazione degli enti locali con associazioni come la Gmi offre la possibilità ai giovani di ampliare e sviluppare le proprie competenze musicali, non sempre valorizzate nella scuola italiana. Parallelamente alla scuola di musica abbiamo organizzato insieme il concerto di capodanno, che nei primi anni ha visto la partecipazione di pochi spettatori, ma ora è diventato un evento culturale tradizionale molto apprezzato da tutta la popolazione fioranese, che riempie il teatro ad ogni concerto. Colgo l’occasione per ringraziare la Gmi, Donatella Pieri e le sue collaboratrici e collaboratori, per l’impegno profuso con grande professionalità e competenza a favore della crescita della cultura musicale dei ragazzi di Fiorano. Complimenti anche per i 20 anni di attività della Gioventù musicale italiana e per il successo ed il consenso che i vostri concerti ottengono presso il pubblico modenese.
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Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Musica, barman e sorprese Ma sì, ma sì, anche per la stagione 1994-1995 la Gmi modenese organizza i “Concerti Aperitivo”. Il leggero ritardo dell’inizio e soprattutto della pubblicizzazione del programma, rispetto agli anni scorsi, ha seminato inquietudine ed apprensione tra i nostri fedeli soci (oltre 500 nel 19931994). Niente paura: eccoci qui, a riprendere la formula collaudata, come sempre arricchita da qualche variazione (speriamo gradita). Se l’anno scorso sono stati gli Archi della Scala ad inaugurare la stagione, quest’anno si esibiranno trombe e timpani della stessa orchestra, la prima d’Italia, con un programma che spazia dal barocco di Haendel al jazz di Chick Corea. Ancora un paio d’anni così, e potremo vantarci di avere avuto l’unico “concerto a rate” dell’intera Filarmonica scaligera […]. A seguire, l’immancabile cocktail champagne, che fa molto “serata culturale mondana”. Come sempre, un sentito ringraziamento alla Fondazione Cassa di Risparmio, i cui rinnovati vertici hanno voluto confermare ed ampliare il sostegno alla nostra associazione, assicurandole peraltro la più completa autonomia organizzativa e gestionale. Ultima novità: agli artisti della musica si affiancano gli artisti della ristorazione: gli aperitivi della stagione 1994-1995 sono offerti da “il Gargantua”, impresa modenese-reggiana che ci offre le “interpretazioni” del barman Gianni Coron e tutti gli ingredienti per un dopo concerto che porterà anche qualcuno a rincasare un po’ accaldato fischiettando e canticchiando Chopin o Gesualdo da Venosa.
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21 novembre 1994 ore 21 Teatro Comunale Concerto di inaugurazione Ensemble trombe e timpani del Teatro alla Scala Händel, Philidor, Susato, Pretorius, Di Lasso, Arbeau, Morley, Praetorius, Anonimo francese, Cabanilles, Anonimo
concertiaperitivo Ridotto del Teatro Comunale 3 dicembre 1994 ore 18 Francesca Salvemini flauto Silvana Libardo pianoforte Reinecke, Martinu˚, Prokof’ev 10 dicembre 1994 Vincitori delle selezioni Gmi 1994 ore 16 Monica Catania pianoforte Liszt, Brahms ore 17 Giovanni Cerutti pianoforte Gianni Arfacchia percussioni Bozza, Green, Milhaud, Mayazumi ore 18 Carlo Guaitoli pianoforte Brahms, Schumann
14 gennaio 1995 ore 18 Quartetto David Haydn, Šostakovicˇ, Mendelssohn Bartholdy 11 febbraio 1995 ore 18 Ivano Battiston fisarmonica Picchi, Frescobaldi, Bach, Sauget, Cisrenino, Tcherepnin, Scarlatti, Battiston 18 febbraio 1995 ore 18 Adalisa Castellaneta chitarra Scarlatti, Giuliani, Ponce 4 marzo 1995 ore 18 Pietro Borgonovo oboe Maria Grazia Bellocchio pianoforte Schumann, Krenek, Poulenc, Britten 11 marzo 1995 ore 18 Il Salotto Ottocento Giordani, Galuppi, Braga, Tirindelli, Donizetti, Sanfiorenzo, Tosti, Paganini, Rossi, Ricordi, Arditi, Margaria 18 marzo 1995 ore 18 Marco Gerboni sassofono Giorgio Farina pianoforte Chailleux, Planel, Gotkowskj, Gershwin, Woods, Piazzolla 1 aprile 1995 ore 18 Roberto Metro pianoforte Chopin
17 dicembre 1994 ore 16 Vincitori delle selezioni Gmi 1994 8 aprile 1995 ore 18 ore 16 I madrigalisti di Praga Gianluca Turconi violino Gesualdo, Caldara Marco Sala pianoforte Mozart, Pizzetti, Ravel ore 17 Nicola Oteri chitarra Bach, Giuliani, Villa Lobos, Brouwer, Albeniz, Sanza, Tarrega, Turina, Rodrigo ore 18 Trio Debussy Haydn, Schumann
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Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Il concerto è l’aperitivo, il concorso è il piatto forte E con questa fanno cinque! Cinque stagioni musicali della Gmi all’insegna dei concerti aperitivo che quest’anno, finalmente, saranno seguiti da una succulenta proposta di “nuove ricette”, assai ben cucinate. Per questo, per non fare indigestione, l’aperitivo che proponiamo è un poco più snello: tredici concerti tra il 22 novembre ed il 16 aprile. Con una certa regolarità, due o tre appuntamenti ogni mese, tenendo fede alla giovane tradizione della Gmi modenese: organici a volte inconsueti o originali, repertorio che ha spesso il fascino dell’inaspettato e del mai ascoltato. […] Aperitivi concentrati, si diceva; ma, proprio per questo, scelti di altissima qualità: a cominciare dal primo, il Sestetto d’ Archi che vede tra i suoi componenti il Trio formato dalle prime parti soliste della Filarmonica della Scala. […]. E sarà anche quest’anno l’unica concessione agli orari “da grandi”. Per il resto, si conferma l’appuntamento del sabato, alle 18. Ed il pranzo di cui si diceva all’inizio? Quattro anni di aperitivi ci hanno fatto venire fame ed abbiamo perciò ideato un vero banchetto, degno di Don Giovanni (...che bocconi da gigante!). Banchetto musicale, ovviamente. Si terrà il 26 aprile, dal pomeriggio a notte inoltrata, e tutti i nostri soci sono già da ora invitati: sarà la finale del primo concorso di musica da camera “Modena Musica”, che la Gmi modenese organizza in collaborazione con il Teatro Comunale e l’Istituto Musicale Pareggiato “Orazio Vecchi”. Nei tre giorni precedenti si svolgeranno le eliminatorie, che vedranno impegnati gruppi cameristici (dal duo al quintetto) provenienti da tutta Italia. Il 26, al Teatro Comunale, le prove finali saranno aperte ai soci Gmi, che potranno con il loro voto assegnare un premio del pubblico, per i giovani interpreti sicuramente non meno importante del premio della giuria (di altissima qualificazione musicale). Cari soci, che altro dire? Vi aspettiamo numerosi anche quest’anno. Tra l’altro, noterete che il prezzo dell’aperitivo è rimasto invariato, e che questo eccellente primo piatto finale vi viene offerto gratuitamente.
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concertiaperitivo 22 novembre 1993 ore 21 Platea del Teatro Comunale Concerto di inaugurazione Sestetto d’archi Trio d’archi della Scala Schönberg, Brahms 4 dicembre 1993 ore 18 Sala prove del Teatro Comunale Trio Jolivet Ibert, Rota, Debussy 11 dicembre 1993 Auditorium Fondazione San Carlo Vincitori delle audizioni Gmi ore 16 Sara Sternieri violino Leonardo Bartelloni pianoforte Mozart, Franck ore 17 Duo Franchini Brahms, Šostakovicˇ, Dvorˇák ore 18 Cristina Bianchi arpa Albeniz, Spohr, Rota, Tournier, Roussel, Parish-Alvars 15 gennaio 1994 ore 18 Sala prove del Teatro Comunale Gli ottoni moderni Mozart, Rossini, Debussy, Crella, Joplin, Telemann, Haydn, Traditionals 22 gennaio 1994 ore 18 Palcoscenico del Teatro Comunale Monica Minarelli mezzosoprano Simone Baroncini corno Donatella Pieri pianoforte Berlioz, Schubert, Strauss, Brahms, Strauss, Kallivoda, Lachner 5 febbraio 1994 ore 18 Palcoscenico del Teatro Comunale Ruggero Ruocco pianoforte Sgambati, Liszt
5 marzo 1994 Palcoscenico del Teatro Comunale ore 17 Musica e poesia Cinzia Bartoli pianoforte Schubert, Mendelssohn Bartholdy, Chopin Luigi Tanganelli pianoforte Schubert, Schumann Dimitri Pasquali voce recitante 19 marzo 1994 ore 18 Palcoscenico del Teatro Comunale Pier Narciso Masi pianoforte Christa Butzberger pianoforte Mozart, Schubert, Ravel 26 marzo 1994 ore 18 Ridotto del Teatro Comunale Andrea Dieci chitarra Ponce, Giuliani
19 febbraio 1994 ore 18 Palcoscenico del Teatro Comunale Paolo Franceschini violino Giuseppe Pelli pianoforte Beethoven, Mendelssohn Bartholdy
9 aprile 1994 ore 18 Palcoscenico del Teatro Comunale Stefano Bagliano flauti diritti Enrico Bronzi violoncello Piero Barbareschi clavicembalo Marcello, Castello, Vivaldi
26 febbraio 1994 ore 18 Sala prove del Teatro Comunale Quintetto di fiati italiano Hindemith, Barber, Gershwin
16 aprile 1994 ore 18 Ridotto del Teatro Comunale Stefano Intrieri clavicembalo Bach, Reincken, Bach
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Oh che bel castello di giovani esecutori
Concerti al Castello di Spezzano
Giovanissimi, ma proprio giovanissimi, diplomati - e qualche loro maestro nella programmazione dei concerti al castello di Spezzano. La cultura musicale è anche questo fiorire di iniziative locali, questa disseminazione di eventi che offrono il naturale sbocco a chi studia musica, che è suonare per un pubblico, e non solo per se stessi o per gli esaminatori, e anche occasione di ascolto per un pubblico non avvezzo alle sale e stagioni concertistiche. Dunque, onore al merito del Comune di Fiorano che per anni ha organizzato queste rassegne, in collaborazione con la Gmi modenese.
1 maggio 1994 ore 16,30 Antonio Salvemini pianoforte Beethoven, Prokof’ev ore 17,30 Claudia Sisca soprano Massimo Nalbandian chitarra Torroba, Falla, Lorca, Sor, Turína, Valis 15 maggio 1994 ore 16,30 Alessandro Biserni clarinetto Gian Luca Deserti pianoforte Schumann, Gade, Weber ore 17,30 Saxensemble Tonelli Joplin, Desmond, Gershwin, Monk, Lennon/McCartney, Mancini, Miller, Jones 22 maggio 1994 ore 16,30 Massimo Pasi flauto Eugenia Grassetto pianoforte Donizetti, Briccialdi, Bolling ore 17,30 Domenico Danna pianoforte Liszt, Prokof’ev 5 giugno 1994 ore 16 Adriano Cirillo pianoforte Rossella Ressa canto Franco Martini voce recitante Poulenc, Grieg, Cirillo
una domanda a
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Maria Paola Bonilauri docente di filosofia e storia, è vicesindaco e assessore alle politiche culturali del Comune di Fiorano Modenese.
Qual è il bilancio di 20 anni di scuola di musica a Fiorano? Una presenza importante, radicata sul territorio, conosciuta, frequentata ed apprezzata: da più di vent’anni la “Scuola di Musica” di Fiorano contribuisce, con la qualità dei suoi interventi, all’arricchimento formativo e culturale della nostra comunità. La chiara consapevolezza del ruolo che riveste l’arte musicale nel processo di crescita dei giovani, così come nella vita quotidiana di ciascuno, ha motivato nel tempo le Amministrazioni fioranesi a sostenere il progetto della “Gioventù musicale d’Italia”, offrendo alla propria cittadinanza un’importante occasione di ampliamento dell’orizzonte di conoscenza e di sensibilità. Anche per questo si è ritenuto opportuno entrare direttamente nelle aule scolastiche proponendo varie iniziative di approccio al linguaggio della musica con l’obiettivo di suscitare interesse, curiosità e, magari, quella passione che stimoli il desiderio di approfondire e lasciarsi personalmente coinvolgere dal fascino e dalla piena bellezza di quest’arte. È con soddisfazione che oggi possiamo contare a centinaia il numero dei ragazzi che hanno frequentato i corsi, sempre più ricchi di proposte e declinati attentamente per fasce d’età. L’apprendimento di questo linguaggio universale che apre all’incontro al di là delle differenze, che dà voce anche alle parole inesprimibili, che aiuta a comprendere se stessi e gli altri e stimola sia le capacità intellettive che affettive è una risorsa educativa di cui nessun giovane dovrebbe essere privato. Il nostro impegno e la nostra collaborazione con la “Scuola di Musica” continua in quest’ottica di servizio e di offerta e si accompagna ad uno speciale ringraziamento per la presidente e tutti gli insegnanti che si adoperano con grande competenza e dedizione per il comune obiettivo.
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Le tre edizioni del concorso Modena Musica La Gmi non si è fatta nemmeno mancare un concorso musicale. La scelta di temi o di particolari formazioni e di giurie formate da musicisti e musicologi di indiscusso valore sono stati gli elementi fondamentali per dare qualità al concorso. I nomi e le successive carriere di alcuni tra i finalisti e tra i vincitori ci sembra che confermino la positività di questa scelta. Le tre edizioni svolte hanno avuto un notevole successo, tanto da… indurci a chiudere l’esperienza, sia per l’impossibilità di seguire le sempre maggiori incombenze organizzative, sia per la difficoltà di mantenere l’alto profilo della giuria. Il vincitore del concorso e il vincitore del premio del pubblico erano per regolamento invitati a tenere un concerto aperitivo nella stagione successiva della Gmi modenese.
Prima edizione 23-26 aprile 1994 numero formazioni partecipanti 53 Finalisti Cecilia Franchini pianoforte Raffaele Franchini violoncello Marco Gerboni sassofono Giorgio Farina pianoforte Quartetto d’archi Elisa Primo premio Daniele Giorgi violino Damiano Giorgi pianoforte Giuria Roberto Hazon, presidente Marco Boni, Pier Narciso Masi, Angelo Persichilli, Vincenzo Saldarelli Seconda edizione 22-25 aprile 1995 numero formazioni partecipanti 35 Finalisti Duo Zauli - Ropa clarinetto - pianoforte Donzelli - Avantario canto pianoforte Ros - Anselmi sassofono pianoforte Trio Šostakovicˇ violino violoncello pianoforte Giuria Salvatore Sciarrino, presidente Mario Ancillotti, Marco Boni, Pier Narciso Masi, Giovanni Indulti Primo premio non assegnato Terza edizione 18-20 novembre 1999 Tema del bando Formazione cameristica di duo numero formazioni partecipanti 70 Finalisti Romina Basso mezzosoprano David Giovanni Leonardi pianoforte Laura Andriani violino Achille Lampo pianoforte Andrea Scacchi violoncello Alessandra Gelfini pianoforte Primo premio ex aequo Roberto Noferini violino Denis Zardi pianoforte Alessandro Andriani violoncello, Claudia Bracco pianoforte
La giuria del concorso edizione 1999 Da sx Giovanni Indulti, Alberto Bologni, Gian Paolo Minardi, Alessandro Specchi, Salvatore Sciarrino (presidente), Donatella Pieri (direttore artistico)
Giuria Salvatore Sciarrino, presidente Alberto Bologni, Giovanni Indulti, Gian Paolo Minardi, Alessandro Specchi
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Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Piano e bar, ma non pianobar Quattro quartetti, tre appuntamenti con violino e pianoforte in duo, tre “long drink” dedicati rispettivamente al pianoforte solista, al jazz (trio e quartetto) e al pianoforte a quattro mani, un chitarrista, una festa dedicata alla primavera, tre concertiesplorazione all’interno della più recente musica spagnola. II soci della Gmi modenese sono autorizzati anche a giocarsi al lotto questa singolare (ma non casuale) cabala numerica, che riassume la stagione 1992-1993 dei concerti aperitivo, giunti al quarto anno: il quinto di vita dell’associazione ed il secondo del felice “matrimonio” con lo sponsor unico Carimonte Banca spa. Un’età ormai adulta, tanto da permettere alla Gioventù musicale di uscire anche di sera. Ed è infatti un appuntamento serale, nell’ora destinata ai concerti “da grandi”, ad inaugurare la stagione: straordinario ospite sarà Antonio Ballista, pianista tra i più noti e giustamente apprezzati del panorama non solo nazionale, virtuoso dal repertorio quanto mai vasto, particolarmente attento all’evoluzione della musica contemporanea, pioniere della “contaminazione” tra i generi. Insomma, l’ideale per la programmazione della Gmi di Modena. […]. Tra marzo ed aprile 1991 si svilupperà, inoltre, un importante ciclo di concerti-conferenze, organizzati in collaborazione con il Teatro Comunale (che anche per la stagione dei concerti aperitivo ha offerto generosamente il proprio sostegno organizzativo). Nessuna novità, invece, per quanto riguarda la “parte etilica” degli appuntamenti: alcuni grandi classici da bar verranno riproposti, alla fine dei concerti, per favorire il commento e lo scambio di opinioni. O anche per essere solamente gustati. Ciò che importa è continuare a offrire qualità e rigore musicali ed ottimo servizio e qualità dell’aperitivo. Pianoforte e bar, nei nostri voti, non dovranno mai dare vita al piano bar.
concertiaperitivo 11 novembre 1992 ore 21 Teatro Comunale Concerto di inaugurazione La musa leggera Antonio Ballista pianoforte Gershwin, Ljadov, Debussy, Chabrier, Rubinstein, Poulenc, Ravel, Schubert-Liszt, Rossini, Milhaud, Moszkowski 21 novembre 1992 ore 18 Sala prove del Teatro Comunale Quartetto di clarinetti “Claravoce” Arma, Luppi, Farkas, Harvey, Gentile, Rossini 28 novembre 1992 ore 18 Sala prove del Teatro Comunale Quartetto di sassofoni di Perugia Rossini, Rimskij-Korsakov, Gershwin, Richardson, Brubeck 12 dicembre 1992 ore 18 Sala prove del Teatro Comunale Quartetto Hans Brehme Brahms, Strauss, Seiber, Beltrami, Amadei, Lewis, Goetz, Rossini 9 gennaio 1993 ore 18 Palcoscenico del Teatro Comunale Mauro Loguercio violino Barbara Tolomelli pianoforte Brahms 16 gennaio 1993 ore 16,30 Palcoscenico del Teatro Comunale Maratona pianistica Sandro Baldi pianoforte Fulvio Maffia pianoforte Carlo Balzaretti pianoforte Beethoven, Chopin, Auric, Milhaud, Poulenc, Debussy, Prokof’ev
ore 17,30 Paola Tarditi - Mirella Barzanò Brahms, Schumann ore 18,30 Antonella Tuzzato – Cristina Fiscon Schumann, Schubert Presentazione di Guido Salvetti 20 febbraio 1993 ore 16 Ridotto del Teatro Comunale Quartetto Wihan Schubert 27 febbraio 1993 ore 18 Ridotto del Teatro Comunale Hasan Bakalli violino Adriano Cirillo pianoforte Schubert, Dvorˇák 6 marzo 1993 ore 18 Ridotto del Teatro Comunale Massimo Laura chitarra Rodrigo, Sainz de la Maza, Llobet, Albeniz, Tarrega 20 marzo 1993 ore 18 Ridotto del Teatro Comunale Federico Guglielmo violino Jolanda Violante pianoforte Beethoven, Poulenc, Debussy 27 marzo 1993 ore 18 Platea del Teatro Comunale Ensemble Oswald von Wolkenstein Vecchi, Compère, Desprez, Fogliani, Anonimo, Cara, Isaac, Banchieri, Ruffo, Brade
30 gennaio 1993 Teatro Comunale ore 17,30 Trio Davide Fregni ore 18,30 Stefano Calzolari trio Lara Luppi voce 13 febbraio 1993 Ridotto del Teatro Comunale Salotto Ottocento per duo pianistico ore 16,30 Livio Ariani - Charlotte Lootgieter Brahms, Schubert
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La Spagna musicale contemporanea La stagione 1992-1993 dei concerti modenesi della Gmi è stata chiusa dalla rassegna España Hoy, presentata nello stesso periodo in numerose importanti realtà teatrali italiane. Il programma ha offerto l’opportunità di ascoltare un ampio panorama di una delle realtà musicali contemporanee europee più interessanti, con proposte articolate tra musiche del Novecento storico spagnolo e di compositori contemporanei, alcune delle quali scritte espressamente per questa rassegna.
España Hoy 28 marzo 1993 ore 18 Auditorium Fondazione San Carlo Ensembla sueña de alabastro Direttore E. Martinez Izquierdo Demestres 17 aprile 1993 ore 21 Palcoscenico del Teatro Comunale Patrizia Biccirè soprano Donatella Pieri pianoforte Toldrà, Halffter, Montsalvatge, Mompou, Turina, Falla 24 aprile 1993 ore 18 Teatro Comunale Llorenç Barber voce e campane Barber 27 aprile 1993 ore 21 Teatro Comunale Quintetto Arnold Gehrard, Llanas, Encinar, Pablo
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Giampiero Lazzaretti
già dirigente pubblico, da molti anni svolge attività di volontariato con la Gmi modenese.
Caro Piero, dicci un po’: che cosa ti ha spinto a offrire il tuo contributo di lavoro alla Gmi, e che cosa ti fa continuare da tanti anni? Io iniziai il mio rapporto con Gmi nel modo più semplice e diretto... un sabato pomeriggio, credo fosse l’anno 2000, passeggiando distrattamente in centro... vidi la locandina del Concerto Aperitivo della Gmi che allora si tenevano nel Teatro della Fondazione S.Carlo e questo mi incuriosì... e divenni spettatore dei Concerti Aperitivo. Dopo qualche concerto, ne fui tanto soddisfatto che sentii il bisogno di complimentarmi con gli organizzatori per l’impegno e la competenza che stavano prodigando. Da questo colloquio, graditi i miei complimenti, mi esposero le difficoltà che avevano al momento per il disimpegno di un componente il gruppo. Mi candidai allora a dare una mano... e la mia disponibilità fu accolta... eccomi qua. Certo la musica trovava in me uno spettatore attento e sensibile, certamente sentivo il piacere dell’ascolto e della condivisione di pezzi musicali di grande bellezza e di finissima esecuzione; questo mi ha certamente sorretto e tenuto legato all’associazione, compreso il fatto che la continua presenza ha allargato la sfera dei miei conoscenti e mi ha permesso di farmi amici nuovi. Credo che la qualità delle stagioni musicali della Gmi modenese siano state un segno forte e sicuro che ha caratterizzato gli anni che ho trascorso insieme agli altri amici, tanto da aver favorito una crescita costante del numero degli spettatori e anche l’avvio di una loro diversificazione... abbiamo visto avvicinarsi più giovani che nel passato e una forte fidelizzazione... gli spettatori si confermano, anno dopo anno. Il mio contributo personale è molto semplice e non tanto impegnativo...del resto è ciò che concretamente posso fare... non altro... provvedere alle più semplici pratiche burocratiche insieme agli amici e alle amiche rende quel senso di partecipazione alla vita dell’associazione che fa sentire anche un po’ nostro il successo delle stagioni. Credo sia per questo che i collaboratori della Gmi modenese, superando difficoltà e fastidi che sempre sono presenti nel lavoro concreto di ognuno, mantengono il legame con l’associazione e la sostengono.
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Alberto Garcia Demestres
compositore, poeta, tenore, conduttore radiofonico, attore, pittore, pianista, qualsiasi cosa, ma soprattutto musicista e soprattuttotutto un acuto e irriverente talento, tipicamente catalano/spagnolo e insieme europeo. È stato ospite della Gmi per quattro volte, tra il 1992 e il 2008.
Caro Demestres, le chiediamo un contributo di qualunque forma e natura, purchè sia riproducibile a stampa, entro una superficie di 21 X 28 cm Vissi a Modena dal 1985 al 1994. Mi sono spogliato tante volte in quegl’anni di ricerca personale, e son felice, son contento: Motown, Progetto Mezz, Aperta, I cortili, España hoy, le collaborazioni con la Gmi, tutte le sere al Tempio (be’, quasi tutte), i party, le domeniche pomeriggio a casa mia… Il mio contributo a questo Almanacco, che mi sembra un apprezzabile, faticoso sforzo per recuperare la memoria di tante belle attività organizzate nella vostra (anche un po’ mia) città dalla Gmi, è qualche foglio di una composizione che scrissi nel 1991 fra Pesaro e Modena. Si nomina “Menefrégh” - ho sempre ritenuto fosse dialetto modenesee il titolo mi venne suggerito da Luciano Pavarotti, un Maestro e un amico che ricordo con amore, dopo avergli raccontato la trama: un tenore -grassissimo- ha la prima prova con un nuovo gruppo strumentale; questi non smettono di ridere e di sfotterlo per il suo peso, prima in modo pacato, poi senza misura. Luciano, prendendo il ruolo del tenore, cantò in forma di vocalizzo “Menefrégh, menefrégh, stò ben cosí”. Ed è così che è stato trovato il titolo. Vi mando quattro pagine del manoscritto della partitura: tra venti anni ve ne manderò altre quattro, perciò resistete e continuate. Ma non preoccupatevi troppo: il brano finisce con la cena pronta e con gli strumentisti che mangiano quello che il tenore tira fuori dalle tasche. Ciao, besos!
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Un castello musicale Prima stagione dei concerti al castello di Spezzano, organizzata dal Comune di Fiorano con la direzione artistica della Gmi modenese. “Approfittando” della contemporaneità con i “concerti aperitivo” modenesi, fu possibile portare a Fiorano anche solisti e gruppi di notorietà ed esperienza superiori alla dimensione locale e giovanile, che tuttavia restava prevalente.
Concerti al castello di Spezzano 9 maggio 1993 ore 16,30 Mario Sanpaolo clarinetto Flavia Brunetto pianoforte Weber, Schumann, Brahms ore 17,30 Sandro Baldi pianoforte Satie, Debussy, Ravel, Skrjabin, Chopin ore 18,30 Corale G.C. Malavasi De Marzi, Anonimo, Kodály 16 maggio 1993 ore 16,30 Harmonia Ensemble Eno, Rota, Mertens, Garosi, Odori ore 17,15 Riccardo Grigolo flauto Roberta Micelli pianoforte Ravel, Poulenc, Fauré, Borne 23 maggio 1993 ore 16,30 Quartetto Aulos Händel ore 17,30 Maria Luisa Cascini pianoforte Chopin, Grieg 6 giugno 1993 ore 16,30 Stefano Pagliari violino Gian Luca Sfriso pianoforte Mozart, Schubert, Brahms ore 17,30 Solisti dell’Orchestra da camera di Bologna Schubert
una domanda a
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Franco Bellei
ex presidente della Cassa di Risparmio di Modena, ora vice presidente di UnicreditGroup e presidente dell’istituto musicale Vecchi-Tonelli di Modena.
Quale spazio riveste, nelle politiche di Unicredit, il contributo alle attività culturali? Quali sono i requisiti indispensabili per ottenere attenzione e sostegno da parte dell’Istituto di credito? Prima di rispondere alle domande, credo sia doveroso fare una premessa. Unicredit ora è una banca internazionale, presente su 23 paesi dove in almeno 5 è tra le tre banche principali e negli altri è presente in modo rilevante. A livello di Capogruppo, i nostri ambiti di intervento in termini di sponsorizzazioni alle attività culturali, sono nell’arte contemporanea, nella musica classica e nell’opera lirica. Ad oggi, in Italia, le sponsorizzazioni pluriennali sono con la Filarmonica della Scala, con la Filarmonica ‘900 del Teatro Regio, con l’Arena di Verona, con il MART-Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, con Castello di Rivoli - Museo d’Arte contemporanea e la Fondazione Pomodoro. All’estero, importanti iniziative nell’arte contemporanea sono state realizzate a Vienna, Istanbul e Monaco di Baviera, mentre in campo musicale collaboriamo anche con l’Orchestra Filarmonica di Vienna. I macro - criteri di selezione sono la realizzazione di una collaborazione di elevato standing con potenzialità di sviluppo nel tempo, la maggior diffusione territoriale possibile con partner capaci e affidabili. Per iniziative a livello locale le valutazioni di collaborazione vengono affidate alle banche di segmento operanti sul territorio. Fortunatamente in Unicredit le banche conferite al Gruppo provengono da Fondazioni bancarie che, in termini culturali, hanno contribuito sempre più a sostenere le esigenze locali. Ciò è avvenuto alla Gmi di Modena, che l’allora Cassa di Risparmio ha sostenuto fin dagli inizi e la Fondazione stessa ha poi seguito ininterrottamente.
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Giovanni Galvani e Giorgio Rabagliati
Alberto Garcia Demestres e Giampaolo Salbego · Foto Primo Gnani
Dimitri Pasquali
Octandre - al centro, Patrizia Biccirè · Foto Primo Gnani
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Testi ripescati
concertiaperitivo
Quindici appuntamenti aperitivo in una stagione itinerante all’interno del Teatro Comunale
23 novembre 1991 ore 18 Ridotto del Teatro Comunale Lauretta Brovida mezzosoprano Cristina Ariagno pianoforte Granados, Alvarez, Obradors, Satie, Gershwin
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
La quarta stagione della sezione modenese della Gioventù musicale d’Italia si apre all’insegna di una continuità di fondo e di alcune novità. Come negli ultimi due anni, lo sforzo del consiglio direttivo si é concentrato nell’organizzazione dei “Concerti Aperitivo”, una formula che intende accostare all’ascolto della musica colta un pubblico più vasto di quello che frequenta normalmente i concerti serali. A proposte musicali di durata limitata (40-45 minuti), fa seguito la possibilità per il pubblico di degustare un aperitivo in compagnia degli esecutori e di scambiare opinioni e giudizi. Sempre di sabato pomeriggio, quasi sempre alle ore 18: l’ora canonica della passeggiata in centro e dell’aperitivo, appunto. Sin qui le continuità con le ultime due stagioni, che hanno portato i soci della Gmi modenese a quota 500. La stagione 1991-1992 vede però alcune particolarità. L’occasione offerta dalla ricorrenza del centocinquantenario del Teatro Comunale di Modena, che anche quest’anno offre il proprio indispensabile sostegno, ci ha suggerito di coniugare ai concerti la “scoperta” di luoghi certamente inesplorati da parte della maggioranza del pubblico. Si é cosi ideata una “stagione itinerante” all’interno del Teatro Comunale, che vedrà i nostri appuntamenti del sabato pomeriggio tenersi di volta in volta nel ridotto, nella sala prove, sul palcoscenico e in platea. Luoghi di ottima acustica e di grande suggestione visiva, che certamente renderanno ancora più interessanti le proposte musicali. Il grande successo della festa Mozart dello scorso gennaio ci ha poi indotto a ricordare con una kermesse musical-gastronomica il festeggiato del 1992: Gioachino Rossini. […]. La crescente attenzione e il successo che la Gmi ha ottenuto nei suoi primi tre anni di vita ha portato la novità di maggior rilievo: la decisione della Carimonte Banca s.p.a., da sempre sensibile alle esigenze della promozione culturale in città, di sostenere come sponsor unico i nostri concerti aperitivo. La struttura e la qualità complessive del programma ripropongono lo stile delle scorse stagioni: organici in parte inconsueti, programmi con ampio spettro di scelta (dal barocco alla musica da film), all’insegna del gusto per la buona musica. La riprova? Sta in questo programma, crediamo; una miniagenda del sabato pomeriggio, un memorandum di 15 appuntamenti alla scoperta di cocktails inediti tra musica, ambiente ed altri ingredienti per il piacere dell’orecchio, dell’occhio e del palato.
30 novembre 1991 ore 18 Palcoscenico del Teatro Comunale Riccardo Grigolo flauto Roberta Micelli pianoforte Schumann, Schubert 7 dicembre 1991 Palcoscenico del Teatro Comunale Giovani diplomati del Liceo musicale Orazio Vecchi ore 16,30 Luca Saltini pianoforte Bach-Busoni, Liszt, Prokof’ev ore 17,30 Armando Saielli pianoforte Bach, Beethoven, Brahms ore 18,30 Enrico Maria Cacciari pianoforte Beethoven 14 dicembre 1991 ore 18 Auditorium dell’Istituto Musicale Orazio Vecchi Piero Vincenti clarinetto Giuseppe Pelli pianoforte Schumann, Saint-Saëns, Rossini 21 dicembre 1991 ore 18 Palcoscenico del Teatro Comunale Massimiliano Urbinati pianoforte Roberta Contrastini pianoforte Mozart, Schubert, Poulenc 11 gennaio 1992 ore 18 Sala prove del Teatro Comunale Quartetto Elisa Haydn, Dvorˇák 18 gennaio 1992 ore 18 Sala prove del Teatro Comunale Trio Mondrian Vivaldi, Paganini, Lotti
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25 gennaio 1992 Platea del Teatro Comunale Festa Rossini ore 17,30 Carlo Balzaretti pianoforte Rossini ore 18,40 Patrizia Biccirè soprano Marco Bellei pianoforte Rossini ore 19,15 Roberto Fabbriciani flauto Carlo Alberto Neri pianoforte Rossini, Briccialdi Dimitri Pasquali - Alberto Garcia Demestres voci recitanti e sorprendenti 1 febbraio 1992 ore 18 Ridotto del Teatro Comunale Giovanni Galvani violino Giorgio Rabagliati pianoforte Paganini, Schumann 8 febbraio 1992 ore 18 Palcoscenico del Teatro Comunale Marco Fumo pianoforte Lack, Chaminade, Copland, Prokof’ev, Morricone, Hubert, Castelnuovo Tedesco, Beiderbecke, Joplin, Gershwin
15 febbraio 1992 ore 18 Palcoscenico del Teatro Comunale Fabio Bonizzoni clavicembalo Bach, Scarlatti
14 marzo 1992 ore 18 Palcoscenico del Teatro Comunale I Solisti Dauni Beethoven
22 febbraio 1992 ore 18 Auditorium dell’ Istituto Musicale Orazio Vecchi, Modena Gabriele Bonolis violoncello Francesca Romana Gualtieri pianoforte Dvorˇák, Grieg
21 marzo 1992 ore 18 Ridotto del Teatro Comunale Giuseppe La Marca pianoforte Schumann, Chopin
7 marzo 1992 Palcoscenico del Teatro Comunale Maratona pianistica al femminile ore 16,30 Cristina Brigolin pianoforte Mozart, Clementi, Debussy ore 17,30 Patrizia Prati pianoforte Mozart, Schumann ore 18,30 Cecilia Franchini pianoforte Mendelssohn Bartholdy, Liszt, Chopin, Ravel
23 aprile 1992 ore 21 Auditorium dell’Istituto Musicale Orazio Vecchi Concerto straordinario Leonhard Westermayr Beethoven, Schubert, Chopin, Gershwin, Gulda
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Musica al castello di Spezzano Sei appuntamenti per la prima delle tre stagioni dei concerti al castello di Spezzano, voluti dal comune di Fiorano Modenese. Giovani interpreti, orchestre di nuova formazione, qualche esecutore “locale”, ma anche musicisti di più consolidata esperienza, per una iniziativa che coinvolse molto pubblico e tanti giovani allievi della scuola comunale di musica, gestita fino da allora dalla Gmi modenese.
Aperitivi estivi in provincia di Modena Su incarico della Provincia di Modena, secondo anno di organizzazione di concerti estivi gratuiti, en plein air, in vari comuni della provincia di Modena, turistici e no. Un tourbillon di gruppi e date e piazze, “miracolosamente” giunto a buona fine, con proposte di organici e repertori non troppo contrastanti con le caratteristiche della manifestazione, puntando comunque sempre a musicisti di giovane età e di grande qualità. 19 luglio 1992 ore 18 Piazza Matteotti, Marano Quartetto Hans Brehme Brahms, Strauss, Seiber, Beltrami, Amadei, Lewis, Goetz, Rossini 2 agosto 1992 ore 11,30 Cortile del Palazzo Ducale, Pavullo Quartetto di sassofoni di Perugia Harvey, Rossini, Stravinskij, Bizet, Šostakovicˇ, Gershwin 2 agosto 1992 ore 17 Comune di Riolunato Paola Perrucci arpa Giovanni Pirani flauto Bach, Spohr, Salzedo, Rota, Ibert 2 agosto 1992 ore 18 Piazza Matteotti, Marano Quartetto di sassofoni di Perugia Harvey, Rossini, Stravinskij, Bizet, Šostakovicˇ, Gershwin 16 agosto 1992 ore 11,30 Cortile del Palazzo Ducale, Pavullo Clarinet Choir Albinoni, Rossini, Schikele, Rota
16 agosto 1992 ore 17 Comune di Riolunato Clarinet Choir Albinoni, Rossini, Schikele, Rota 30 agosto 1992 ore 17 Villa Boschetti, S. Cesario Quartetto Hans Brehme Brahms, Strauss, Seiber, Beltrami, Amadei, Lewis, Goetz, Rossini 13 settembre 1992 ore 17 Villa Boschetti, S. Cesario Gli Ottoni moderni Händel, Gabrieli, Gange, Barboteau, Morricone, Traditional, Joplin 20 settembre 1992 ore 17 Villa Boschetti, S. Cesario Coro “T. L. De Victoria” Direttore Giovanni Torre Madrigali, folk e spiritual
10 maggio 1992 ore 15,30 · 19,30 Duo Rota Rossini, Fauré, Roesgen-Champion, Molnar Carlo Lo Presti chitarra Giorgio Spriano pianoforte Diabelli, Giuliani, Carulli, Castelnuovo Tedesco Alessandro Marchese violoncello Umberto Battegazzore pianoforte Fauré, Schumann Corale d’altrocanto di Fiorano Tradizionale (Arr. M. Bondi), Berlin, Tradizionale, Gershwin, Jobim 17 maggio 1992 ore 16,30 · 19,30 Giuseppe La Marca pianoforte Beethoven, Schumann, Chopin, Prokof’ev Andrea Maggiora pianoforte Marco Polidori violino Mozart, Beethoven, Schumann 24 maggio 1992 ore 17 Cristina Ariagno pianoforte Scarlatti, Beethoven, Chopin, Ravel 14 giugno 1992 ore 16,30 · 19,30 Margarita Castañon chitarra Federico Bañuelos chitarra Dowland, Falkenhagen, Sor, Roloff, Brouwer, Tamez Tito Cicarese flauto Pierluigi Di Tella pianoforte Mozart, Schubert, Nielsen 21 giugno 1992 ore 17 Orchestra da camera “Erlebnis” Direttore Manlio Benzi Vivaldi, Rossini, Hindemith, Bach
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Andrea Marini
è responsabile delle pagine culturali della Gazzetta di Modena.
Quali criteri segue la Gazzetta di Modena per “selezionare” gli eventi di maggiore interesse e qualità ai quali dare visibilità preventiva e da recensire? Non c’è, forse, un certo affidarsi al “marchio” dell’organizzatore, a prescindere da non sempre agevoli valutazioni di merito? E ciò forse non tende a penalizzare i soggetti non istituzionali? Modena ha una grande fortuna, rispetto a realtà noi vicine come Reggio, Ferrara, Mantova e la stessa Parma.Quella di proporre ogni anno al pubblico una ricca offerta di stagioni teatrali e concertistiche di vario genere e di buon livello. Non solo il capoluogo, ma anche i comuni modenesi sono in grado di presentare, da settembre a primavera inoltrata, spettacoli ed eventi con una assiduità quasi quotidiana. Per non parlare delle mostre d’arte che in provincia possono contare su una fitta rete di gallerie. Questa fortuna, per un giornale locale, si trasforma in un bella sfida: come riuscire a dare a tutti l’adeguato risalto? E ancora, come riuscirci se lo spazio per la sezione Cultura e spettacoli non è abbastanza ampio per tutti? A questo si cerca di ovviare cercando, innanzitutto, di seguire la filosofia del giornale di servizio: dare a tutti gli eventi visibilità, almeno in tema di lancio o segnalazione dell’evento, in modo da fornire al lettore la possibilità di sapere ogni giorno tutto quello che accade nei teatri del capoluogo e della provincia e quindi fare le sue scelte. Quanto alle recensioni, è indubbio che si finisce con il privilegiare le stagioni dei teatri di tradizione, ma se il nome o la rassegna di turno seppur non proposti da teatri di marchio ci paiono interessanti cerchiamo di non far mancare la nostra presenza.
Pubblico sul palcoscenico del Teatro Comunale il 17 maggio 1992· Foto Primo Gnani
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Testi ripescati
Lettere, presentazioni, comunicati, lamentazioni, amenità d’epoca
Terzo anno: diciassette concerti e una festa per Mozart La Gmi ricomincia da tre. Il terzo anno di vita della sezione modenese dell’associazione diffusa in tutta Italia (ed affiliata alla Federation Internationale des Jeunesses Musicales) vede un ulteriore ampliarsi dell’offerta musicale [...]. La Gmi ricomincia da sei. Tanti sono infatti i mesi toccati dal ciclo dei concerti programmati, che si sviluppa da novembre ad aprile: i concerti aperitivo del sabato pomeriggio, «pezzo forte» della stagione 89-90, riproposti a partire dal 17 novembre; come l’anno scorso alle ore 18, come l’anno scorso nel Ridotto del Teatro Comunale (la cui direzione, in accordo con l’Assessorato alla Cultura del Comune, ha voluto confermare la preziosa collaborazione), sempre cercando di abbinare buona musica classica, alimento dello spirito, con altrettanto buoni e «classici»aperitivi - di cui vari «spiriti» sono ingredienti - da gustare, al termine dei concerti, in compagnia degli artisti. La Gmi ricomincia da 18: tanti sono i concerti aperitivo in cartellone, altrettanti i cocktails delle diverse serate (e per ognuno c’è qualcosa di comune con il concerto: un ingrediente, un’atmosfera, a volte il nome). Anzi, la Gmi ricomincia da 17 più uno: il 26 gennaio, infatti, all’inizio dell’anno bicentenario della morte di Mozart è in previsione una «serata a sorpresa», dedicata al compositore di Salisburgo, strutturata e condotta con una varietà di offerte musicali intervallate da letture ed eventi teatrali di vario genere e, naturalmente, da una ricca varietà gastronomica e di libagioni. Diciotto aperitivi diversi per diciotto diversi concerti, si diceva: e risiede nella varietà uno dei punti di maggiore interesse dell’offerta Gmi, quest’anno ulteriormente accentuato rispetto alle stagioni precedenti. Basta una scorsa al cartellone per avere un panorama di formazioni cameristiche tradizionali accanto ad «accoppiate» certo meno usuali: ingredienti apparentemente disparati che danno vita a cocktails musicali di grande raffinatezza ed armonia. Anche la gamma degli autori eseguiti presenta un’estrema varietà di stili ed epoche: ma il diverso «invecchiamento» non è certo indice di diversa qualità […] Rifiuteremo per questo di gustare sapori nuovi? No, certamente. La musica, come gli aperitivi, non si divide in classica e anticlassica, ma in buona e cattiva. Cin cin
concertiaperitivo Ridotto del Teatro Comunale 17 novembre 1990 ore 18 Quintetto di fiati del ‘900 Respighi, Ravel, Gershwin 24 novembre 1990 ore 18 Livio Ariani pianoforte Charlotte Lootgieter pianoforte Schubert, Ravel 1 dicembre 1990 ore 18 Pamela Hebert canto Florindo Baldissera chitarra Garcia Lorca, Falla 15 dicembre 1990 ore 18 Elisabetta Sepe pianoforte Liszt, Albeniz 22 dicembre 1990 ore 18 Stefano Battaglia pianoforte Improvvisazioni 12 gennaio 1991 ore 18 Paolo Ardinghi violino Leonardo Bartelloni pianoforte Schuster, Franck 19 gennaio 1991 ore 18 Sergio Bosi clarinetto Riccardo Bartoli pianoforte Weber, Debussy, Poulenc 26 gennaio 1991 Platea del Teatro Comunale Festa Mozart ore 17 Manuela Rasori soprano Maurizio Leoni baritono Roberto Calidori pianoforte Paola Castagnoli voce recitante Mozart, Pusˇkin ore 18 Silvano Casadei flauto Claudia Rondelli pianoforte Giovanni Radicia voce recitante Giuseppe Radicia voce recitante Mozart, Pusˇkin ore 19 Quartetto di Fiesole Boccherini, Mozart 2 febbraio 1991 ore 18 Maria Pia Carola pianoforte Janácˇek, Stravinskij, Skrjabin Quartetto Ronchini
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Ernesto Tuliozi
architetto, è art director di Avenida, lo studio di design molto attiva nel campo della comunicazione pubblica e nel settore no profit, che da sempre cura l’immagine della Gmi di Modena.
“Come è lavorare con un’Associazione culturale?” era la domanda. La risposta: un mini amarcord. Stiamo invecchiando!
9 febbraio 1991 ore 18 Vittorio Marchese violino Luigi Giachino pianoforte Mozart, Brahms 16 febbraio 1991 ore 18 Massimo Pasi flauto Egidio Collini chitarra Giuliani, Piazzolla 23 febbraio 1991 ore 18 Laura Cerbini pianoforte Chopin, Schumann 2 marzo 1991 ore 18 Quartetto Ronchini Mahler, Mozart 9 marzo 1991 ore 18 Stefania Donzelli soprano Sabrina Avantario pianoforte Schumann 16 marzo 1991 ore 18 Andrea Maggiora pianoforte Schubert 23 marzo 1991 ore 18 Nello Alessi chitarra Marina Gallo pianoforte Ponce, Pupillo, Santorsola, Corea, Duarte 6 aprile 1991 ore 18 Margherita Gallini clavicembalo Bach, Scarlatti 13 aprile 1991 ore 18 Vincenzo Saldarelli chitarra Paganini, Falla, Torroba
Ammiro chi coltiva con costanza la propria passione come ha sempre fatto Mauro con la musica. Per molto tempo lui e la Gmi di Modena per me hanno coinciso. L’ho conosciuto per aver comperato una enciclopedia usata di cui ho ereditato l’appuntamento mensile con il rateale Einaudi. Insofferente dei debiti gli ho pagato tutto subito. Luigi [Ghirri, ndr], che si negava quando lo cercava, mi aveva parlato di lui come di un esattore implacabile. Poi abbiamo lavorato assieme a giornali (anche come obiettori di coscienza), campagne pubblicitarie, “grafica di pubblica utilità”, scambiandoci i ruoli e divertendoci sempre, nonostante qualche piccolo incidente di percorso. Ho sperato per lui che vincesse il concorso per un posto all’Ufficio stampa del Teatro Comunale di Bologna, anche se ricordo la preoccupazione per l’impegno che l’incarico avrebbe comportato. “Si lavora mica male con la Donatella, vero?” è come me l’ha fatta conoscere dopo qualche anno che la sentivo solo evocare, giudice inappellabile, quando guardava i materiali che avevo preparato: “Chissà se le piace”. I Concerti aperitivo, il Festival pianistico, le rassegne in collaborazione con l’Opera universitaria, il Comune di Mirandola e tanto altro, giusto 20 anni. E per i 20 anni questo tomo a cui Giorgia ha dedicato più straordinari di quanti ne ha fatti in tutto il resto della sua storia professionale. Grazie Bompi. Grazie Donatella. [E grazie anche a Giorgia, ndr].
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Musica in Appennino Primo anno di concerti estivi nei comuni della provincia di Modena, alcuni vicinissimi alla città (San Cesario), altri al confine con la Toscana (Fiumalbo). Ensemble originali, scelti, oltre che per qualità, anche per l’attitudine degli organici e dei programmi ad una esecuzione all’aperto, e un complesso incastro di date e trasferimenti per soddisfare una forte domanda che richiese un forte impegno ai giovani musicisti.
Concerti aperitivo in provincia di Modena 14 luglio 1991 ore 11 Cortile del Palazzo Ducale, Pavullo Duo Synaulia Donizetti, Rossini, De Boisvalee, Rota, Ibert 14 luglio 1991 ore 18 Piazza Matteotti, Marano Duo Synaulia Donizetti, Rossini, De Boisvalee, Rota, Ibert 21 luglio 1991 ore 11 Cortile del Palazzo Ducale, Pavullo Massimo Pasi flauto Egidio Collini chitarra Molino, Giuliani, Villa Lobos, Piazzolla 21 luglio 1991 ore 18 Piazza Matteotti, Marano Massimo Pasi flauto Egidio Collini chitarra Molino, Giuliani, Villa Lobos, Piazzolla 28 luglio 1991 ore 11 Cortile del Palazzo Ducale, Pavullo Trio Mondrian Haydn, Lotti, Bach, Paganini, Maasz 28 luglio 1991 ore 17,30 Piazza della Chiesa, Fiumalbo Trio Mondrian Haydn, Lotti, Bach, Paganini, Maasz 28 luglio 1991 ore 18 Piazza Matteotti, Marano Ensemble Chalumeau Grundman, Mozart, Harvey, Crosse, Wilson, Joplin
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Giancarlo Gatti
direttore del Teatro Comunale di Modena dal 1973 al 1998 e in seguito direttore del Festival internazionale delle bande militari.
Lei ha vissuto da protagonista gli ultimi trenta anni di vita musicale modenese. Ci sono, secondo lei, caratteristiche di originalità e innovazione portate dalla Gmi nella vita musicale modenese di questi venti anni? Qual è la prospettiva futura che vede per l’Associazione, che conosce fino dalla sua nascita? Il contesto in cui nacque la sezione modenese della Gmi fu particolare, tale da propiziarne la costituzione e l’inizio dell’attività. È il caso di ricordare che nello stesso anno, il 1989, si verificò un evento che influì in modo rilevante sull’assetto della vita culturale modenese: la riapertura del Teatro Storchi, recuperato alla funzione di teatro di prosa. Si rese così possibile avviare a compimento il restauro conservativo del Teatro Comunale e, nell’immediato, riservare lo stesso Teatro alle sole attività musicali per consentirne una migliore e più estesa programmazione, anche favorendo forme di collaborazione e di coordinamento dei ruoli con realtà associative non istituzionali attive nel settore musicale. Fu veramente rilevante lo sviluppo dell’attività concertistica-sinfonica e cameristica - che si ebbe in quegli anni, anche grazie alla predisposizione ad uso auditorium della chiesa del Collegio San Carlo. In questa realtà, cosi viva e stimolante, si inserì la nuova sezione della Gmi con una sua precisa identità e una sua specifica funzione. È motivo di vanto per il Teatro Comunale avere tenuto a battesimo e, nei limiti del possibile, favorito la crescita della Gmi, finchè le sue dimensioni non hanno ampiamente superato la capienza delle sale del Ridotto, l’unico luogo disponibile nella struttura teatrale, per assicurare una prima sede adeguata all’associaziomne. Pensando ora ai vent’anni trascorsi e al consuntivo dell’esperienza finora vissuta dall’Associazione, vorrei richiamare la validità attuale di talune sue caratteristiche particolarmente significative collaudate e consolidate nel tempo, e, inoltre, sottolineare qualche indubbio risultato conseguito. Anzitutto, la Gmi si è caratterizzata per avere offerto un palcoscenico “vero” ai giovani di talento. È un elemento distintivo che si è mantenuto costante in tutti questi anni, importante per i giovani esecutori non meno che per il pubblico. Un’altra caratteristica originale è stata introdotta con la formula dei “concerti aperitivo”, che ha favorito un “incontro ravvicinato” con i musicisti, mitigando la ritualità da concerto. Questa formula ha riscosso il favore e il consenso di un pubblico, in parte nuovo e, comunque, interessato alle novità emergenti nel panorama dell’offerta musicale. La Gmi ha saputo anche conquistare e mantenere la fiducia di uno sponsor importante come la Cassa di Risparmio di Modena e, in seguito, della Fondazione omonima. I risultati conseguiti non sono casuali, ma il frutto del lavo-
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11 agosto 1991 ore 17,30 Piazza della Chiesa, Fiumalbo Quartetto Claravoce Clementi, Diabelli, Haslinger, Mozart, Poot 18 agosto 1991 ore 17,30 Piazza della Chiesa, Fiumalbo Giovanni Della Vecchia violino Elisabetta Marino arpa Rust, Spohr, Rossini, Saint-Saëns 8 settembre 1991 ore 17 Villa Boschetti, S. Cesario Ensemble Gounod Gounod, Françaix, Orff 15 settembre 1991 ore 17 Villa Boschetti, S. Cesario Luca Ludovici clarinetto Simonetta Paladino clarinetto Angelo Benedetti clarinetto Cristina Montreson clarinetto Mozart, Dubois, Wilson 22 settembre 1991 ore 17 Villa Boschetti, S. Cesario Giovanni Della Vecchia violino Elisabetta Marino arpa Rust, Spohr, Rossini, Saint-Saëns
ro intenso e appassionato di persone, dirigenti e collaboratori, che non hanno mai allentato l’impegno, arricchendo via via i programmi dell’Associazione (ad esempio, con il festival cameristico), salvaguardando la continuità della propria funzione e della propria storia. Tra i risultati di maggiore rilievo a cui la Gmi ha concorso figura la realizzazione dell’auditorium Marco Biagi, anche in funzione dell’esecuzione di musica cameristica: una soluzione non ottimale, ma più che accettabile e dignitosa, in una struttura nata per funzioni diverse ma in grado anche di rispondere positivamente ad una esigenza reale, da molto tempo posta all’attenzione della città. È merito della Gmi avere sollevato e tenuto aperto per anni il tema dell’assenza di luoghi fisici per la musica cameristica. E oggi, è merito della Gmi organizzare annualmente una stagione cameristica in quel luogo, frequentato ormai abitualmente da un pubblico crescente. Dispiace rilevare che, contemporaneamente all’apertura dell’auditorium Biagi, si sia invece compromessa la funzionalità dell’auditorium dell’Istituto Orazio Vecchi, con una opprimente tamponatura muraria, assai discutibile in un edificio storico. Che cosa suggerire alla Gmi per il futuro? Anzitutto, di continuare a difendere e sviluppare le proprie caratteristiche di identità e di eccellenza. Eventualmente anche con l’inserimento nei programmi, già cosi densi di motivi di interesse, di qualche iniziativa collaterale quale un ciclo di “lezioni-concerto”, scegliendo all’interno della programmazione alcuni eventi che si prestino in modo particolare ad argomentazioni sulla storia della musica, ma anche sul linguaggio musicale. Mi pare, infatti, che presso il pubblico di oggi l’interesse per l’ascolto si accompagni all’interesse per la conoscenza. Tenendo conto di questa premessa, potrebbe risultare di largo gradimento l’organizzazione di incontri periodici dedicati alle novità discografiche ed editoriali, così come la diffusione, a margine dei concerti o sul sito internet dell’Associazione, di informazioni sugli appuntamenti musicali di particolare interesse per il pubblico della Gmi, in programma in altre sedi, quanto meno della regione.
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Doppia stagione nel 1990 Già dal secondo anno di vita la Gmi modenese moltiplicò l’offerta musicale, affiancando alla stagione serale la prima rassegna dei “Concerti aperitivo”. Ecco perchè il ventesimo anno dell’associazione coincide con la ventunesima stagione concertistica. Nata come proposta “di supporto” alla tradizionale stagione serale, rivolta ad un pubblico nuovo, con minore consuetudine alle sale da concerto, la rassegna pomeridiana, che propone un concerto breve con un piccolo rinfresco al termine, sarebbe invece divenuta l’asse portante dell’attività della Gmi modenese. La nascita di questa formula è stata possibile grazie alla collaborazione del Teatro Comunale e del suo Direttore di allora, Giancarlo Gatti, che ha incoraggiato e sostenuto la nascita e il consolidamento della Gmi, anche con la concessione gratuita del Ridotto del Comunale per i Concerti aperitivo. La scelta degli esecutori e dei programmi era completamente circoscritta all’interno del catalogo che la Gmi
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nazionale metteva a disposizione delle sedi locali. Nell’insieme delle proposte confluivano, allora come ora, giovani gruppi ed esecutori selezionati attraverso audizioni della Commissione artistica, vincitori di importanti concorsi nazionali e internazionali, che ottengono così la possibilità di effettuare una serie di concerti nei mesi immediatamente successivi al concorso vinto, colte ad alcuni importanti nomi di solisti pienamente affermati, che si propongono a cachet decisamente calmierati alle sedi della Gmi per favorire, con la loro presenza, l’organizzazione di stagioni concertistiche che servano da opportunità per i più giovani musicisti del catalogo. Questo mix di presenze si è sostanzialmente confermato nei venti anni di vita della Gmi modenese, pur evolvendosi in direzione di una assai maggiore articolazione e dell’acquisizione di una solidità tale da consentire di presentare al pubblico modenese anche alcuni grandi musicisti del panorama internazionale e di elaborare progetti con forti caratteristiche innovative.
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Antonio Zappador “Grande cliente” di tutta l’offerta musicale modenese, Antonio Zappador frequenta assiduamente le stagioni concertistiche, dal barocco al jazz. Richiesto di un parere sul futuro, ci ha inviato considerazioni poetiche su musiche del passato. L’uso di particolari e inconsuete tecnologie di scrittura, dette “manoscritto” e “dattilografia”, ne hanno consigliato la riproduzione fotografica.
concertiaperitivo Ridotto del Teatro Comunale 2 dicembre 1989 ore 18 Sandro Caldini corno inglese Fulvio Caldini pianoforte Rejcha, Lalliet, Guillou, Hindemith 9 dicembre 1989 ore 18 Michele Gioiosa pianoforte Rachmaninov, Musorgskij 16 dicembre 1989 ore 18 Gaspare Tirincanti clarinetto Franca Bacchelli pianoforte Debussy, Honegger, Saint-Saëns, Poulenc 13 gennaio 1990 ore 18 Mario Marzi sassofono Paolo Zannini pianoforte Bernstein, Gershwin, Creston, Joplin
20 gennaio 1990 ore 18 Eugenio Becherucci chitarra Cristiano Becherucci pianoforte Diabelli, Mertz, Giuliani, Carulli, Schwertberger 27 gennaio 1990 ore 18 Francesca De Santis pianoforte Bach, Chopin, Brahms 10 marzo 1990 ore 18 Quartetto goriziano di flauti Joplin, Casterede, Desportes, Bozza 17 marzo 1990 ore 18 Ugo Piovano flauto Giuseppe Parisi clavicembalo Quantz, Bach, Federico II il Grande, Kirnberger, Benda 24 marzo 1990 ore 18 Luca Marziali violino Paola Devoti arpa Gillman, Rossini, Ravel, Saint-Saëns
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Scuola di musica di Fiorano Una ventennale attività della Gmi modenese La Scuola di musica ha preso l’avvio nel 1984 per volontà dell’Amministrazione del Comune di Fiorano ed è stata gestita interamente, per alcuni anni, dal Comune stesso; successivamente la gestione è passata all’associazione nazionale “Gioventù musicale d’Italia” che a tutt’oggi ne organizza e dirige l’assetto didattico e amministrativo. L’ufficio Cultura del Comune provvede alla promozione su tutto il territorio comunale delle attività svolte dalla Scuola, sia quelle didattiche sia quelle pubbliche. La Scuola organizza infatti oltre ai saggi finali anche i concerti itineranti nelle scuole elementari, tenuti direttamente dai docenti. I corsi attivati negli ultimi anni scolatici sono pianoforte, chitarra, flauto, canto, violino, canto corale e animazione musicale (quest’ultimo rivolto ai bambini di età compresa fra i tre ed i sei anni). Negli oltre venti anni di attività, la Scuola di musica ha avvicinato più di mille ragazzi allo studio musicale in generale e ad alcuni strumenti, ha organizzato circa ottanta concerti al Castello di cui una parte al mattino per le scuole di Fiorano e Spezzano. I successi riportati ad ogni saggio finale (gli ultimi hanno visto una affluenza di pubblico particolarmente numerosa) ed il numero crescente dei giovani allievi che si esibiscono sono ulteriori conferme della necessità e validità di tale scuola nell’ambito della comunità cittadina.
stagioneconcertistica Teatro Cittadella 11 febbraio 1990 ore 21 Quartetto Aurora Bach, Cimarosa, Haydn, Mozart 2 marzo 1990 ore 21 Marco Ferretti violoncello Marco Sollini pianoforte Beethoven, Schumann, Brahms 8 marzo 1990 ore 21 Trio Leonardo Beethoven, Zemlinsky, Brahms 15 marzo 1990 ore 21 Leonardo Bartelloni pianoforte Chopin
5 aprile 1990 ore 21 Vittorio Marchese violino Luigi Giachino pianoforte Mozart, Beethoven, Schumann, Ravel 19 aprile 1990 ore 21 Alessandra Bianco pianoforte Gianfranco Rossi pianoforte Mozart, Bizet, Rachmaninov, Poulenc 27 aprile 1990 ore 21 Franca Fabbri voce recitante Giorgio Brustia pianoforte Schumann, Liszt, Strauss, Tennyson 3 maggio 1990 ore 21 Séline Arcand violino Martin Roos corno Andrea Maggiora pianoforte Beethoven, Brahms
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Gianfranco Baldini
presidente della Fondazione Casso di Risparmio di Modena dal 1994 al 2005, anni in cui si è fortemente sviluppato il rapporto tra la Fondazione e la Gmi.
Quale opportunità ha rappresentato per la Fondazione Cassa di Risparmio il sostegno all’associazionismo culturale, e musicale in particolare? Ho sempre considerato una fortuna che nella nostra città vi fossero realtà quali le associazioni che, grazie al volontariato, si occupano di cultura e precisamente di musica ed ho sempre scelto di sostenere quelle che offrissero maggiori garanzie di continuità e di crescita della qualità nella continuità. Da appassionato di musica ho partecipato alle stagioni concertistiche per cui, non solo per dovere ma anche per piacere, ho seguito le manifestazioni organizzate dalla Gioventù musicale: li ho visti al lavoro ed ho vissuto di riflesso la loro crescita. Hanno dimostrato professionalità ma anche gusto, hanno offerto alta qualità sostenendola con modi allettanti, la Fondazione Cassa di Risparmio ha messo a loro disposizione mezzi cospicui ma hanno dimostrato la capacità di trarne il maggiore profitto. Oggi mi sento di sostenere che a Modena, dopo la prestigiosa attività del Teatro Comunale, l’offerta musicale della Gmi è la più completa e la più capace di avvicinare al consumo della musica colta le fasce di pubblico più differenti. Ho sempre sostenuto che il mio ruolo di Presidenza della Fondazione cassa di Risparmio non si esaurisse con l’accordare l’erogazione di un contributo ma che, quando possibile e se richiesto, fosse necessario lasciarmi coinvolgere anche nel rapporto umano e sociale. E se si condivide la buona musica, è impossibile non farsi partecipe dei successi e delle difficoltà; ricordando quanto insieme abbiamo costruito, continuerò a seguire questa splendida attività. Auguro di trovare la volontà di proseguire con la solita tenacia e passione.
29 marzo 1990 ore 21 Allievi diplomandi dell’Istituto Musicale Pareggiato “Orazio Vecchi” Debussy, Poulenc, Schubert, Petrassi, Rossini, Prokof’ev 1998 ı 1996-1997 ı 1995-1996 ı 1994-1995 ı 1993-1994 ı 1992-1993 ı 1991-1992 ı 1990-1991 ı 1989-1990 ı 1989
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Le prime risorse: dai guanti al parquet L’attività della Sezione modenese della Gmi iniziò il 10 aprile 1989, al teatro Cittadella, con un concerto della pianista Maria Cristina Mohovich; la stagione era articolata in otto concerti serali, ai quali si accedeva solo per abbonamento. Un piccolo club, insomma, che nel suo primo anno ebbe ben(!) 58 soci, ai quali aggiungere - di volta in volta - il pubblico invitato. Il calendario affiancava a concerti scelti all’interno del catalogo musicale offerto dalla sede centrale della Gmi alcuni appuntamenti con solisti e gruppi “locali”, offrendo a giovani talenti occasioni di esibirsi in una stagione musicale che cercava comunque di presentare le indispensabili caratteristiche di rigore e qualità. La stagione venne finanziata da alcuni inserzionisti del libretto di accompagnamento dei concerti, ben consapevoli che, al sia pure modesto loro contributo non avrebbe sicuramente corrisposto un “ritorno” economico adeguato. Alcuni di essi erano semplicemente amici, altri erano fornitori dell’Associazione. Tutti quanti, in realtà, si sono comportati come veri mecenati d’altri tempi, sostenendo concretamente la vita culturale della città in modo assolutamente disinteressato. Fino al 2000 nessun finanziamento della pubblica amministrazione è stato erogato alla Gmi modenese. I finanziatori della stagione 1989 della Gmi Modena: Elioprint copisteria Lenzotti pianoforti Giorgio Bettelli mobili d’arte Molinari Bruno fabbrica guanti sportivi Amcm gas, acqua, elettricità del Comune di Modena Sdm operazioni doganali Italauto sport accessori auto e sport Vaneton pavimenti e rivestimenti Carnevali autovendite
Maria Cristina Mohovich
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stagioneconcertistica Teatro Cittadella 10 aprile 1989 ore 21 Maria Cristina Mohovich pianoforte Chopin, Schumann 22 aprile 1989 ore 21 Luigi Tanganelli pianoforte Chopin 27 aprile 1989 ore 21 Mario Marzi sassofono Paolo Zannini pianoforte Chailleux, Creston, Koechlin, Jolivet, Joplin, Françaix, Gershwin, Bernstein, Milhaud 2 maggio 1989 ore 21 Allievi diplomandi Istituto Musicale Orazio Vecchi 10 maggio 1989 ore 21 Livio Ariani pianoforte Charlotte Lootgieter pianoforte Mozart, Schubert, Fauré, Brahms 17 maggio 1989 ore 21 Franca Bacchelli pianoforte Bach, Schubert, Beethoven, Prokof’ev 24 maggio 1989 ore 21 Paola Perrucci arpa Beethoven, Bach, Fauré, Caplet, Hindemith, Salzedo 31 maggio 1989 ore 21 Coro polifonico di Reggio Emilia Direttore Giuliano Giaroli Palestrina, Victoria, Giaroli, Grossi, Lasso, Bartolucci, Morales Comitato promotore della Gmi sede di Modena · anno 1989 Donatella Pieri presidente Massimo Nalbandian vicepresidente Pietro Morselli segretario Giovanni Indulti consulente Franca Bacchelli consulente Mauro Bompani ufficio stampa Francesca Pieri delegato Elisabetta Bertoli delegato Luisa Malavasi delegato
Luigi Tanganelli Duo Marzi - Zannini Un diplomando dell’Istituto Orazio Vecchi
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I concerti dei vincitori di concorso Si è ripetuto più volte, in queste pagine, che la “missione” fondamentale della Fondazione Gmi è quella di offrire, a giovani musicisti di talento, opportunità di esibirsi in “vere” stagioni musicali. Ne è prova questo elenco di esecutori che hanno partecipato alle stagioni della Gmi in quanto vincitori di concorsi nazionali o internazionali nell’anno precedente. Ovviamente, molti altri ospiti delle nostre stagioni sono stati vincitori di concorso, ma in anni remoti rispetto alla loro partecipazione ai concerti aperitivo o al festival internazionale, e sono giunti a Modena con una carriera già sviluppata alla loro spalle. Alcuni degli artisti
Concorso Axa - Dublino Romain Descharmes Primo premio 2006 Stagione Gmi 2008 Concorso Bach - Lipsia Irina Zahharenkova Primo premio 2006 Stagione Gmi 2007 Concorso Busoni - Bolzano Alexander Romanovsky Primo premio 2001 Stagione Gmi 2002 Alexander Shtarkman Primo premio 1995 Stagione Gmi 1995-1996 Mzia Simonishvili Primo premio 1994 Stagione Gmi 1999 Concorso Casagrande - Terni Hisako Kawamura Primo premio 2002 Stagione Gmi 2002-2003 Irina Zahharenkova Primo premio 2006 Stagione Gmi 2007 Concorso Cleveland Roberto Plano Primo premio 2004 Stagione Gmi 2003-2004 Concorso di Bordeaux Quartetto d’archi Psophos Primo premio 2001 Stagione Gmi 2002 Concorso di Cremona Quartetto di Cremona Primo premio 2002 Stagione Gmi 2003-2004
elencati di seguito sono diventati o stanno diventando personalità importanti e molto richieste nel panorama internazionale, altri invece non hanno avuto lo sviluppo artistico e la tenacia necessari ad affermarsi in un mondo difficile come quello del concertismo internazionale. Altri, semplicemente, non hanno avuto fortuna, o le occasioni giuste. La Gmi può dire di avere fatto la propria piccola parte per favorire lo sviluppo dei talenti e, se si può dire, per dissuadere dalla “fuga dei cervelli (e delle mani)”; anzi, semmai per attirarne dall’estero, lavorando perché l’Italia resti nel circuito del giovane concertismo internazionale.
Concorso di Ginevra Quartetto Terpsycordes Primo premio 2001 Stagione Gmi 2002-2003 Quartetto Voce Primo premio 2006 Stagione Gmi 2008 Concorso Horowitz - Kiev Lorenzo Di Bella Primo premio 2005 Stagione Gmi 2007 Concorso Lutoslawski - Varsavia Kenji Nakagi Primo premio 2005 Stagione Gmi 2006 Marcin Zdunik Primo premio 2007 Stagione Gmi 2008-2009 Concorso di musica da camera - Parigi Concordia Winwood Quitet Primo premio 1996 Stagione Gmi 1998
Concorso Geza Anda – Zurigo Corrado Rollero Primo Premio 1997 Stagione Gmi 1998 Concorso Gui - Firenze Duo Guglielmo - Violante Primo premio 1991 Stagione Gmi 1992-1993 Duo Martigné - Steinbach Primo premio 2002 Stagione Gmi 2004-2005 Concorso Haydn - Vienna Trio David Primo premio 2004 Stagione Gmi 2004-2005 Music competition of Japan Carlo Guaitoli Terzo premio 1996 Stagione Gmi 1996-1997
Concorso Regina Elisabetta - Bruxelles Vitaly Samoshko Primo premio 1999 Stagione Gmi 2001
String Quartet Competition - London New Helsinki Quartet Primo premio1994 Stagione Gmi 1997 Quartetto d’archi Wihan Primo premio 1991 Stagione Gmi 1992-1993
Concorso Ptna - Tokio Masataka Goto Primo premio 2004 Stagione Gmi 2004-2005
Concorso Lipizer - Gorizia Jana Deshkova Primo premio Concorso 1998 Stagione Gmi 1998
Concorso Trio di Trieste Duo Giun - Haruka Primo premio 2005 Stagione Gmi 2007
Concorso Modena Musica Romina Basso Secondo premio 1999 Stagione Gmi 2001
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Concorso Mozart - Salisburgo Barnabas Kelemen Primo premio 1999 Stagione Gmi 1999-2000 Esther Hoppe Primo premio 2002 Stagione Gmi 2002-2003 Concorso Paganini - Genova Ilia Gringolts Primo premio 1998 Stagione Gmi 1999 Natalia Lomeiko Primo premio 2000 Stagione Gmi 2001 Feng Ning Primo premio 2006 Stagione Gmi 2008 Concorso Pittaluga - Alessandria Flavio Sala Primo premio 2003 Stagione Gmi 2004-2005 Adriano Del Sal Primo premio 2005 Stagione Gmi 2006 Artyom Dervoed Primo premio 2006 Stagione Gmi 2007 Concorso Rostropovich - Parigi Enrico Dindo Primo premio 1997 Stagione Gmi 1999 Tatjana Vassiljeva Primo premio 2001 Stagione Gmi 2002-2003 Concorso Rubinstein - Varsavia Igor Tchetuev Primo premio 1998 Stagione Gmi 1999 Concorso Schubert - Graz Jerusalem Quartet Primo premio 1997 Stagione Gmi 1998 Van Cliburn piano competition Fort Worth Jon Nakamatsu Primo premio 1997 Stagione Gmi 1999-2000 Concorso Wieniawski - Varsavia Agata Szymcewska Primo premio 2006 Stagione Gmi 2008
La “missione” Gmi di Maria Luisa Vanin Tarantino
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hi può dire di non amare i giovani, di non essere interessato alla crescita culturale e spirituale dei giovani, di non avere a cuore il loro inserimento nella vita di lavoro e professionale, di non apprezzare una personalità giovanile straordinaria, un talento artistico che aspetta solo di essere conosciuto? Nessuno, ovviamente. Ma chi, al di là delle parole, può dire di avere dedicato tempo e denaro ai giovani nella fase della loro vita in cui si forma la loro personalità; di avere dedicato energie ed intelligenza per creare i presupposti e i mezzi affinché giovani di merito potessero misurarsi con le sfide del lavoro e giovani talenti potessero essere conosciuti ed apprezzati? Nel mondo della musica sono pochi, pochissimi, coloro che, privati e istituzioni, possono vantare d’aver dedicato ai giovani musicisti attenzione non saltuaria ma convinta e ininterrotta. Tra i pochissimi, la Gioventù musicale che, anche in virtù del suo nome e fin dal suo nascere, ha avuto tra gli scopi, se non lo scopo fondamentale, d’individuare i giovani musicisti di talento e di sostenerli agli inizi della loro carriera. Assolutamente impossibile elencare tutti coloro che hanno iniziato la loro avventura nella musica con la Gioventù musicale. E citare solo alcuni di quelli poi divenuti famosi da Riccardo Muti a Teresa Berganza, a Mario delli Ponti e a Salvatore Accardo, è francamente riduttivo, anche se Gioventù musicale ha da sempre rivolto la propria attenzione e la propria attività ai giovani non semplicemente sostenendoli economicamente, o procurando loro qualche conoscenza utile alla carriera. Ha costantemente preso a carico quello di cui un giovane musicista, ha bisogno: suonare; suonare in pubblico; misurarsi con il pubblico; verificare la propria crescita artistica, in una realtà dove il mercato e la predilezione delle “agenzie” e delle istituzioni per i nomi di fama ha purtroppo caratterizzato e continua a caratterizzare le scelte di programma. Gioventù musicale propone giovani selezionati attraverso i Concorsi e attraverso le proprie scelte. La partecipazione ad un concorso significa studio, impegno e fatica. La vittoria significa generalmente denaro (più o meno) e qualche concerto: di fatto la vittoria ad un Concorso è sostanzialmente fine a se stessa. Gioventù musicale si impegna ad offrire presso le proprie sedi il maggior numero possibile di concerti ai vincitori dei Concorsi internazionali che così possono farsi conoscere nel maggior numero possibile di città, presso pubblici diversi. Per molti anni poi sono state indette dalla Gioventù musicale audizioni nazionali alle quali hanno partecipato centinaia di giovani musicisti, diplomati e non, e che hanno messo in luce autentici talenti. A tutti viene dato un premio: suonare. Consolidare la preparazione, fare esperienza. Mi pare che per un giovane sia il migliore dei premi.
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Prefazione dell’autore alla ristampa 2009 “Formazione del pubblico” è una delle frasi topiche del mondo degli organizzatori musicali, e tutti pensano all’educazione all’ascolto o al rapporto tra musica e altre forme culturali, e così via. Ci sono però alcuni “fondamentali” spesso trascurati, che riguardano le relazioni tra le persone radunate per l’ascolto dal vivo: quanto più sono sottili i limiti da non valicare per non infastidire il prossimo, tanto più abbondano le opportunità per distruggere l’equilibrio nervoso degli spettatori “normali”. La domanda, dunque, sorge spontanea: “ma lo fa apposta?”, e la risposta spesso non è scontata. D’altra parte, i precetti del Galateo o il sette in condotta non sono, oggigiorno, i modi con cui si può sperare di modificare i comportamenti altrui. Provai dunque – come espediente retorico-psicologico – il “metodo Watzlawick” (si veda: Istruzioni per rendersi infelici, Feltrinelli editore), proponendo nel libretto di sala della stagione 1995 una serie di risposte alla ipotetica domanda: “come potrebbe andare peggio di così?” L’origine del pamphlet che qui si ristampa è la raccolta di quegli sparsi “sconsigli”. Tra gli altri numi tutelari, esplicitamente citati o chiaramente individuabili: Achille Campanile, Isaac Asimov, l’autore delle “leggi di Murphy” Arthur Bloch. A quasi 15 anni da allora si nota un’evoluzione tecnologica di opportunità e tecniche a disposizione dell’Imperfetto Spettatore Teatrale (i.s.t.), che è persona aggiornatissima. Il tentativo di “castigare il costume presente ridendoci sopra” è completamente fallito, tranne che presso il pubblico della Gmi: educato, silenzioso, persino rispettoso di quella breve pausa da lasciare tra la fine di un brano e l’inizio degli applausi. Sarà perché all’ultimo che ha applaudito troppo presto abbiamo tagliato ridendo le mani, esponendole poi in biglietteria?
Mauro Bompani
Centalogo dell’imperfetto spettatore teatrale Tecniche di antigalateo per assistere alle rappresentazioni musicali e ottenere il dominio sul prossimo Questo libretto è dedicato a tutti coloro che, nonostante le barbarie dei tempi e il dominio degli arroganti, continuano ad amare la musica e a frequentare i teatri. Sperando che Marta continui a far parte dei pochi, benchè perdenti.
Premessa: le tre leggi dell’imperfetto spettatore teatrale
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CAPO I DELL’ACQUISTO DEI BIGLIETTI TEATRALI L’imperfetto spettatore teatrale (d’ora in poi i.s.t.) cerca in ogni modo, possibilmente illecito, di ottenere biglietti gratuiti. Per ottenere biglietti gratuiti, l’ i.s.t. si spaccia per giornalista “semplice”, qualora non lo sia (caso peraltro raro). Nei casi più difficili, l’i.s.t. si spaccia per giornalista “accreditato”, dopo avere spedito un fax da casa propria su carta intestata di riviste “di fantasia” o di Repubblica. In Italia sono molto più numerosi i giornalisti dei lettori di giornali. La richiesta dell’accredito è l’unica arma rimasta in mano ai pochi teatri alleati del pubblico pagante per riuscire ad avere qualche poltrona da vendere, piuttosto che un gran numero di buone critiche. Il buon i.s.t. deve contribuire al peggioramento della situazione, inventando accrediti per sè e famiglia. Per avere ingresso gratuito in mancanza di un accredito, sia esso semilegale o totalmente truffaldino, l’i.s.t. fa un enorme casino. Nell’ordine: 1) impreca contro la segretaria; 2) impreca contro l’ufficio stampa del teatro (se è pubblico, può fare con successo una “tirata” contro i dipendenti pubblici); 3) vanta amicizia con Strehler; 4) vanta amicizia con il primo violino; 5) cerca di sedurre la responsabile della biglietteria o il capo maschere. Una volta ottenuto abusivamente un biglietto omaggio, l’i.s.t. protesta perché il posto che vi è stato elargito non è di suo gradimento. Una volta ottenuta una poltrona in ottima posizione, ne chiede una seconda per: amico/a, moglie/marito, amante/i, ecc.
biglietti e insieme la necessità di impedire l’ingresso “a quei pezzenti di loggionisti, studenti, pensionati” che si presentano senza l’abbigliamento adatto. Quanto più l’argomentazione sarà palesemente contraddittoria e sbracata, tanto più facilmente egli otterrà l’attenzione ed il consenso di chi lo circonda.
CAPO II DELL’ACCESSO AL TEATRO Moralismo “da treno” e dotta analisi degli sprechi del teatro in cui siete devono essere tanto più saccenti ed apodittici quanto minore era il vostro diritto ad entrare gratis. Se proprio dovete pagare il biglietto, prendetevela con la bigliettaia per il prezzo troppo alto, proprio come se l’avesse stabilito lei, e chiedete lo sconto.
file. I sociologi dicono che una sola persona, motivata ed allenata, può “tenere occupati” fino a 12 posti. In caso di teatro strapieno, con molte persone in piedi e posti non numerati, recatevi nelle primissime file due minuti prima dell’inizio dello spettacolo e chiedete in modo imperioso, con il dito indice puntato via via sui rarissimi posti vuoti: “libero?” Gli statistici dicono che avete una probabilità su mille che il posto sia veramente libero e 992 di prendervi del coglione (sette intervistati su mille non rispondono). Nel caso in cui sulla poltrona additata fossero ammonticchiate decine di cappotti, le probabilità che il posto sia veramente libero salgono a tre su mille, quelle di prendervi un “che ti venga un canchero” salgono a mille su mille, tra i proprietari dei cappotti. Questo punto vale anche per il cinema.
Pretendete di occupare un intero palco pagando un solo biglietto (potete trattare fino a due, ma non andate oltre).
Se, infine, i posti sono numerati, occupate quello rimasto ancora miracolosamente libero, preparandovi ad ostentare la massima indifferenza all’arrivo del legittimo assegnatario. Avete discrete probabilità che egli vi riconosca d’istinto e rinunci ad importunare un i.s.t.
Se la biglietteria non vi dà “l’esclusiva” di un palco, esigete che venga indicato sul biglietto che avete diritto alla prima fila del palco stesso. Se l’addetto si rifiutasse, scrivete da voi tale diritto sul biglietto, preparandovi ad una feroce lotta la sera dello spettacolo.
Nel caso in cui siate titolari di un posto numerato, le vostre possibilità di esibirvi come i.s.t. sono limitate. Siete pertanto invitati ad acquistare solo generici biglietti di ingresso palchi o di loggione, se veramente avete la vocazione dell’i.s.t.
Pretendete di prenotare telefonicamente il posto, scavalcando tutte le persone in attesa alla biglietteria, soprattutto se sono in fila dalla sera precedente.
La conquista dei primi posti in loggione o in altri settori non numerati dipende più dalla intima vocazione e dall’assoluta mancanza di ritegno che dall’efficienza fisica.
Se siete ricchi o esibizionisti, andate in biglietteria con il telefono cellulare. Se c’è fila, cercate di ottenere la prenotazione del posto telefonando, per evitare la coda.
Non occorre essere i primi a raggiungere il settore prescelto; basta essere i primi ad occupare la poltrona (ad esempio lanciando una borsa da lontano o sgomitando chi, ormai rilassato, sta per sedersi. Comunque giova sempre affermare “c’ero prima io”). Se siete i.s.t. donne, avete notevoli chances in più.
Dopo avere ottenuto fraudolentemente i biglietti omaggio, l’i.s.t. cerca di scroccare anche uno o più programmi di sala (solo se sono a pagamento), proclamando un grande interesse, suo e della testata per cui milanta di lavorare, per l’intero prosieguo della stagione. Il buon esito di questa pretesa è il primo indicatore del livello di eccellenza dell’i.s.t.
Pretendete di acquistare almeno 10 - 15 biglietti, se c’è molta richiesta per quello spettacolo. (Il numero sale a 20 - 25 per gli abbonamenti; la cifra esatta sarà frutto di un’attenta ricognizione di mercato svolta tra amici, colleghi di lavoro, parenti, ecc. Ricordate che l’i.s.t. ha una libera e gratuita vocazione, non vuole arricchirsi facendo il bagarino).
Raggiunto l’obiettivo di entrare gratis, l’i.s.t. cerca in ogni modo prima, dopo e - possibilmente - anche durante lo spettacolo, di sobillare i vicini di posto con argomentazioni “da treno” riguardanti l’eccessivo costo dei
Se i posti non sono numerati (concerti nei palasport, piazze, chiese, ecc.), non occorre accaparrarsi i biglietti. Basta munirsi di innumerevoli borse, sciarpe, cappelli, e, all’apertura della sala, sparare la volata per le prime
Non abbiate paura di correre, per conquistare i primi posti: persone meno efficienti e più spregiudicate potrebbero precedervi. Non c’è da vergognarsi a presentarsi in smoking e scarpette da footing, se è per conquistare la prima fila con uno scatto: basta avere le scarpe di vernice in uno shopper, per cambiarsi una volta seduti. (Scarpette e borsina sono molto utili anche per tenere occupati i posti degli amici).
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Se avete un “ingresso palco”, è consigliabile una scommessa pascaliana sul fatto che il palco sia chiuso a chiave. Puntate direttamente la maschera addetta all’apertura, e statele letteralmente incollati dietro, in modo da essere i primi ad entrare nel palco. Anche se altri stanno aspettando da tempo davanti alla porta chiusa, avranno posti peggiori del vostro. I gomiti sono forse la parte più importante del corpo dell’i.s.t. Iniziate ad usarli in fila alla biglietteria e poi all’ingresso. Soprattutto se siete anziani ed avete un’aria malaticcia, fatevi avanti a gomitate, stupendo così gli astanti. Siate il più ingombranti possibile: portatevi a teatro borse, capelli, cappotti, pellicce, ombrelli. Vi saranno certamente utilissimi nella vostra serata da i.s.t. Un particolare apprezzamento và all’i.s.t. che riesce a portarsi l’ombrello in sala, senza essere costretto a depositarlo al guardaroba. Non dimenticate il binocolo da bird watching (preferibilmente in tinta mimetica - militare) ed una torcia “antiaerea” per seguire il libretto, se si tratta di opera lirica. Potete usare la torcia anche per leggere il giornale, o l’etichetta dei vostri pantaloni, o per disegnare eleganti arabeschi sul soffitto del teatro, dimostrando così la più profonda noia.
CAPO III DELL’ASSISTERE ALLA RAPPRESENTAZIONE A teatro pieno, nell’attimo che precede l’abbassarsi delle luci (cogliere precisamente questo momento è vera arte), sbracciatevi dal palco per salutare un amico in platea: che egli sia realmente presente non ha la minima importanza. Se siete in forma, chiamatelo urlandogli l’epiteto più sconveniente che conoscete. Se vedete un vostro nemico, l’uso di questa tattica nei suoi confronti è vivamente consigliato. Una preparazione accurata e professionale è indispensabile per ben figurare come i.s.t. nel momento della verità: la rappresentazione. L’adozione di almeno dieci delle tecniche descritte ai Capi I e II vi rende degni della qualifica di i.s.t. e vi prepara adeguatamente al momento topico: buio in sala, entra il maestro e lo spettacolo inizia.
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DELL’IMPERFETTO SPETTATORE TEATRALE
Fatevi rispettare come i.s.t. fin da subito: appaludite fortissimo all’entrata del maestro, continuando anche dopo che egli avrà alzato la bacchetta per dare l’attacco alla musica. Quietatevi non prima del terzo - quarto brusio di disapprovazione da parte del pubblico (ma senza violare la terza legge dell’i.s.t.), o meglio cambiate tattica: tossite forte, agitatevi facendo cadere l’ombrello (ecco l’importanza di non farselo “sequestrare” all’entrata!) o gridate “bravo maestro!” cercando di fare ripartire l’applauso di altri spettatori (in virtù della seconda legge dell’i.s.t.). A questo punto, senza avere violato le leggi dell’i.s.t., lasciate pure che lo spettacolo inizi. Ormai tutti sanno chi siete, ed avete già calamitato l’attenzione di tutto il pubblico, che non ha occhi che per voi. Anche il direttore d’orchestra sta certamente sulle spine. Ricordatevi che avete su di lui un enorme vantaggio: vi volge le spalle! Il Maestro è dunque in vostra balìa, non può difendersi in alcun modo. Un detto popolare è metafora adeguata ed elegante di questo rapporto di forza: l’é come amazèr un c’al chèga. Una vasta gamma di sgradevoli e fastidiosi effetti sonori, patrimonio indispensabile dell’i.s.t., è producibile grazie all’ausilio di semplici strumenti, oggetti di uso comune che nel contesto del teatro musicale ottengono effetti acustici molto interessanti, esteticamente pregevoli tanto quanto l’inserimento dei rumori nella più recente musica contemporanea. Date il vostro contributo di i.s.t. al rinnovamento esecutivo anche della musica più antica. Uno dei più diffusi interventi rumoristici è ottenuto con il più povero degli strumenti: la carta. L’i.s.t. scarterà quindi una caramella scelta accuratamente tra quelle in confezioni particolarmente rumorose, non più di trenta secondi dopo l’inizio del movimento lento di una qualsiasi composizione musicale (meglio se cameristica). La scelta del momento dello scartocciamento della caramella è importante: dovete far capire a chi vi circonda, suo malgrado a voi molto interessato, che non avete bisogno di una caramella, ma che intendete proprio partecipare al concerto con la vostra performance “straniante”.
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Vari tipi di caramella sono adatti allo scopo dell’i.s.t.: in testa a tutti le liquerizie Saila, confezionate nel loro sacchettino, dallo straordinario stropiccìo di durata imprevedibile. Molto efficaci anche le Charms in stick (è preferibile il modello duro, perché consente anche un rumoroso sgranocchiamento, a differenza di quello gommoso). Pressoché inservibili per accompagnamento musicale le Golia confezionate singolarmente in carta cerata, totalmente silenziosa. Si può ottenere al massimo un “effetto maracas” agitando la scatola di cartone. Per ottenere “l’effetto maracas” migliore, conviene puntare sui “Tic Tac” o sui tronchetti di liquerizia Saila (le Golia “nude” vanno bene per ottenere un effetto più morbido). Evitare accuratamente le Morositas ed anche le Ricola in stick, confezionate nella maledetta carta cerata, che pare abbia il silenziatore. Gli i.s.t. più virtuosi ed esibizionisti sovrasteranno anche i “fortissimo” orchestrali scartocciando i lussuosi cioccolatini Cuba (circa 100 cmq di ottimo cellophane ciascuno!) La scelta delle scarpe da concerto richiede particolare attenzione: devono “cigolare” moltissimo mentre camminate (come i campanelli dei lebbrosi medioevali, annunciano di lontano l’arrivo di un i.s.t.) e soprattutto devono avere suole bullonate, o perlomeno di cuoio molto duro. Altrimenti, non otterrete l’effetto Fred Astaire, eccezionale sui pavimenti di legno dei teatri di tradizione. A molte composizioni di Bach e di Beethoven si addice l’accompagnamento di tip tap. Le scarpe da concerto vanno dunque abbinate sia al calzone (per lui) o alla borsetta (per lei) per quanto riguarda il colore della tomaia, sia alla musica in programma per quanto riguarda la consistenza della suola. I più virtuosi tra gli i.s.t. non si limiteranno all’accompagnamento punta - tacco (charleston e grancassa), ma daranno vita sonora ad una “batteria dei poveri” completa di piatti (scuotimento di monetine o chiavi) e di rullante (il bracciolo della poltrona, la borsetta a bauletto rigido scelta appositamente, ecc.).
Può l’i.s.t. rinunciare al primo strumento musicale dell’umanità, la voce? Certamente no. Sarà dunque sua cura apprendere le diverse modalità dell’accompagnamento vocale, sicuro sostegno dei musicisti ed elemento indispensabile per la promozione delle relazioni sociali con gli altri spettatori, che ad esso si uniscono; più spesso, per la verità, in “controcanto”. Prima modalità dell’accompagnamento vocale (da usarsi preferibilmente durante un brano con le caratteristiche della forma sonata). L’i.s.t. accenna appena il tema principale, ogni volta che esso si presenti, anche solo parzialmente (o variato). È un accompagnamento rigorosamente “a bocca chiusa”. Presenta il vantaggio di indispettire senza durare tanto da giustificare una reazione. L’i.s.t. particolarmente abile riesce a rendere difficile anche l’individuazione esatta della fonte. Se i vostri vicini di posto praticano yoga o meditazione zen, non riuscirete a scuoterli più di tanto. Ma se avete la fortuna di sedere dietro ad un manager schizzato, di quelli che “solo - la - musica - mi - rilassa un - po’”, ma anche se siete solamente alle spalle di un normale nevrotico di città, farete un figurone. Seconda modalità dell’accompagnamento vocale. L’i.s.t. di livello avanzato non deve mostrare la propria ignoranza musicale: anzi, deve farsi credere un esperto (Ma l’i.s.t. di livello avanzato si proponga un virtuosismo da professionista: far capire che sta fingendosi esperto). Quindi accompagna vocalmente la musica come se la conoscesse, con un indistinto “basso di bordone” buono per tutti gli usi, e con qualche “fiammata”, un poco più decifrabile, in corrispondenza dei “da capo” e della ripresa del tema. Terza modalità dell’accompagnamento vocale. L’i.s.t. particolarmente abile riesce a ripetere canticchiando, con appena un attimo di ritardo, ciò che viene eseguito. In questo modo, oltre a disturbare moltissimo i vicini con questa eco, che crea anche un ansiogeno “effetto attesa”, riesce a far capire loro che sta solo facendo finta di conoscere il pezzo. È l’eccellenza assoluta. Molto indicati per le signore i.s.t. sono i “braccialetti multipli”: serie di anelli (meglio se di bigiotteria) molto larghi, infilati tutti allo
stesso polso, in grado di produrre un clangore spaventoso al minimo movimento. Nessun i.s.t. che si rispetti è così taccagno da non acquistare un orologio digitale multifunzione. Quello che interessa, ovviamente, è l’avviso sonoro dello scoccare dell’ora, da lasciare sempre inserito. Non sottovalutate l’importanza di inserire il bip bip elettronico del vostro orologio, anche se produrrà il suo effetto una volta sola nel corso di un normale concerto (alle 22): pensate che in sala ci saranno probabilmente altri i.s.t. come voi, e che nell’arco di uno o due minuti il teatro sarà tutto un cinguettare di orologi. I più esperti spettatori sono ormai in grado di distinguere le diverse marche meglio dei violini dalle viole. È molto apprezzato da ogni i.s.t. l’orologio che fa bip bip ogni mezz’ora (sono assicurati tre interventi per ogni concerto; molti di più, ovviamente, durante un’opera lirica). Il vero “cult-watch” per l’i.s.t. è quello che, allo scoccare dell’ora, invece di fare bip bip attacca la Quinta di Beethoven, eseguendone i celeberrimi primi quattro accordi (che l’i.s.t. commenterà sempre con la battuta parawagneriana “che sia arrivata la mia ora?”). Diceva un umorista: “su cento ammalati di bronchite, 10 sono a casa a curarsi, e 90 sono a teatro”. Parole sante. “Sull’uso della tosse durante i concerti”, è la definitiva trattazione dell’argomento, sviscerato da Achille Campanile (ora in “Poltroni numerati”, editore Il Mulino).* Una chiosa merita l’uso di soffiarsi il naso a teatro, attività assai più volontaria del tossire (e rientrante pertanto appieno tra le tecniche dell’i.s.t., in virtù della seconda legge): soffiatevi, durante i “pianissimo”, forzando molto l’emissione e con fazzoletto leggermente “lento”, in modo da favorire la massima vibrazione delle narici (e dunque il massimo volume di suono). All’opera, soffiatevi il naso con un mezzo lenzuolo bianco ogni volta che vedete un fazzoletto sul palcoscenico (le occasioni sono frequentissime: Desdemona, Mimì, Pavarotti in concerto, ecc.). Se riuscirete in tal modo a provocare ilarità tra i musicisti dell’orchestra (che, standovi di fronte, vi vedono), potrete considerarvi i.s.t. di prima classe. La nuova frontiera del disturbo ottenuto tramite strumenti artificiali è tecnologicamente avanzata, richiede un certo investimento e presenta
notevoli rischi, che vedremo immediatamente. Tuttavia, essa non può essere taciuta, poiché rappresenta il futuro: è il telefono cellulare (per l’i.s.t., sempre e solo “telefonino”). I rischi dell’uso del “telefonino” a teatro sono i seguenti: 1) che la persona a cui avete detto di telefonarvi proprio a quell’ora in cui siete a teatro, non lo faccia; 2) che l’affronto arrecato ad un pubblico non aggiornato, non ancora pronto ad accettare l’innovazione tecnologica, porti alla violazione della terza legge dell’i.s.t. Variante nell’uso del “telefonino”: entrate in sala esibendo platealmente (e come sennò?) il telefonino all’orecchio e parlando a voce altissima. Anche se lo spettacolo non è ancora iniziato, un certo effetto lo otterrete comunque, sia di immediata ammirazione, sia di diffusione delle più ansiose aspettative. Se non volete investire in un telefonino vero, potete esibire e giocherellare con uno finto (le migliori imitazioni costano poche migliaia di lire e sono indistinguibili dagli originali). Potete anche fare gli spiritosi pigiando i tasti del giocattolo, che solitamente suonano “Nella vecchia fattoria” o “Jingle Bells”, fino all’entrata del direttore d’orchestra. Oltre al canto ed alla percussione, la danza ritmica è un’ancestrale attività dell’uomo, magica e musicale insieme. L’i.s.t. la fa rivivere ballonzolando sulla sedia. Poiché le norme sulla pubblica sicurezza impongono che le sedie siano tra loro solidali, dovrà forzatamente ballonzolare anche un certo numero di altri spettatori, come in ogni rito propiziatorio che si rispetti. L’i.s.t. rende di solito partecipe del rito anche chi gli è seduto davanti, spingendone con le ginocchia lo schienale della sedia. Questa tecnica si giova della stessa opportunità di domino psicologico che l’i.s.t. ha nei confronti del direttore d’orchestra, e vale anche per il cinema. A teatro, le parti del corpo più libere sono la testa ed i piedi. L’i.s.t. li agita seguendo la musica, come ha visto fare nei documentari di Quark sui riti sciamanici.
* La tosse, in verità, non rientra appieno nelle tecniche proprie dell’i.s.t., a causa della sua involontarietà. Essa appartiene semmai al campo del “disturbo involontario” arrecato al prossimo dai nevrotici naives, categoria che comprende anzi le vittime predilette dagli i.s.t. Heinrich Böll, nel racconto “Tosse durante il concerto” (ora in “Vai troppo spesso ad Heidelberg”, editore Einaudi) suffraga autorevolmente questa tesi. Si ringrazia per la segnalazione la giovane ricercatrice Iole Pippo.
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Agitare le braccia facendo la caricatura del direttore d’orchestra è tecnica riservata agli i.s.t. di livello avanzato: espone, infatti, al rischio di violare la prima legge e - Dio non voglia - del secondo comma della terza, qualora l’i.s.t. non abbia sufficiente autocontrollo. Gli i.s.t. anziani consigliano di cominciare dirigendo l’orchestra con un solo dito, con la mano vicina all’ombelico, e di allargare il gesto solo dopo lunga pratica esecutiva. Se siete in un palco piuttosto laterale di un teatro tradizionale (a forma di ferro di cavallo) sappiate che la vostra mano o il gomito, sporgenti dal parapetto, impediscono a chi sta nel palco di fianco al vostro, più lontano dalla scena, la vista di un buon 30% del palcoscenico. Dunque: sporgetevi! Accavallare cappotti e soprabiti sul parapetto del palco è notoriamente proibito: per non farvi richiamare dalla maschera, basta farlo a spettacolo iniziato (ottenendo inoltre l’effetto di ostacolare la visuale di chi sta nel palco di fianco al vostro). I sistemi classici non muoiono mai, ed ottengono sempre l’effetto della “prima volta” (d’altronde, è caratteristico della “magia del teatro” riprodurre sempre le emozioni come fossero inedite): applaudite dopo il primo movimento di qualsiasi composizione venga eseguita, purché duri più di 8 - 10 minuti (non violerete la prima legge e mostrerete che ne avete già abbastanza e che volete tornare a casa). L’apoteosi della tecnica dell’applauso fuori tempo è raggiunta nei concerti di Lieder. Applaudendo al termine di ogni Lied (durata media 2 - 4 minuti), l’i.s.t. mostrerà tutta la propria gioia di vivere, allungherà di un buon 20% la durata del concerto e soprattutto distruggerà totalmente la necessaria atmosfera di raccolta concentrazione. Se in programma ci fosse poi il ciclo “Winterreise” di Schubert (24 Lieder, da eseguire possibilmente senza nemmeno l’intervallo), avreste a disposizione ben 23 occasioni di applausi abusivi. Certi atteggiamenti durano nel tempo in virtù della loro straordinaria efficacia rispetto allo scopo. Nel caso seguente, essa è accompagnata da una rara eleganza e semplicità formale: l’i.s.t. inizia ad appaludire sempre 3 - 5 secondi prima della conclusione del brano musicale (anche 8 secondi prima, se il pezzo si conclude con un pianissimo). Con un semplice, spontaneo e - quel che più conta - contagioso
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DELL’IMPERFETTO SPETTATORE TEATRALE
gesto si vanificheranno ore ed ore di prove dello smorzando finale effettuate dai più grandi direttori e dalle migliori orchestre. Non c’è che dire: sono soddisfazioni! L’i.s.t. di sesso maschile applaude con le mani a coppa, disposte a 90° l’una rispetto all’altra; le mani partono da una distanza di circa 40 cm, con un ritmo di 2 colpi al secondo (metronomo 108), allo scopo di produrre soprattutto molto rumore. L’i.s.t. di sesso femminile applaude a mani tese e rigide, che si chiudono sovrapponendosi perfettamente, all’indiavolato ritmo di 8 - 10 colpi al secondo (metronomo oltre 208). Il suo obiettivo è di generare fastidio e strepito: se è concessa l’immagine, si tratta di un “applauso stridulo”. Coerentemente con gli applausi, l’i.s.t. maschio e femmina esibiranno verbalmente il proprio entusiasmo: con voce tonante e cadenzata Egli griderà “bravo maestro!”, o “sei grande!” (quest’ultimo apprezzamento, solo qualora il destinatario sia un concittadino), mentre Ella si sgolerà in frenetiche iterazioni del grido: “bis! bis!”, urlate contemporaneamente all’isterico battere delle mani. Una frequenza sonora altissima, ai limiti dell’udibile, caratterizza tali urla, lanciate possibilmente nell’orecchio del vicino, che ella guarderà ridendo (il vicino, non l’orecchio), cercando sostenitori per la propria richiesta. Primo Assioma dell’applauso. L’uso delle diverse tecniche dell’applauso e dell’approvazione vocale durante le rappresentazioni di opera lirica può raggiungere una soglia di rumore e frequenza assai più alta di quella raggiungibile durante gli spettacoli concertistici, senza rischio di violare le leggi dell’i.s.t. Secondo Assioma dell’applauso. Solo durante l’opera lirica è concesso all’i.s.t. di interrompere a lungo la rappresentazione con applausi e con la richiesta di bis senza violazione delle leggi (dopo la romanza celebre, è anzi dovere di ogni buon i.s.t. dare il meglio di sè). Molti teatri realizzano i programmi di sala piegandoli nello striminzito formato americano (10,5 x 21 cm). Ciò rende più difficile, ma non impossibile, il loro uso come ventagli, allo scopo di infastidire il prossimo. Basta allenarsi.
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Durante l’opera lirica, l’i.s.t. non mancherà di sfogliare nervosamente il libretto, avanti e indietro, bofonchiando qualcosa relativamente ai tagli praticati o a quelli “aperti”, nelle edizioni filologiche. (Ovviamente, a suo giudizio, il taglio è sempre stato inutilmente aperto o dannosamente praticato). Un impermeabile iper economico, di cellophane, è un utilissimo generatore di rumore. Ne fa tanto con pochissimo sforzo manipolatorio. L’i.s.t. può ostentare totale disinteresse per lo spettacolo, contando gli spiccioli (che producono anche rumore) o mettendo finalmente ordine tra i mille foglietti che intasano le tasche e il portafoglio. La torcia modello antiaereo che avrà portato con sè è molto adatta allo scopo. Le signore i.s.t. sceglieranno le borsette, oltre che con i criteri ricordati in altra parte, anche in base al meccanismo di chiusura: la cerniera lampo ed ancora più il velcro presentano il duplice vantaggio dell’ineleganza e della rumorosità. La seguente tecnica vale solamente per l’opera lirica, vista ed ascoltata (si fa per dire) in matinée domenicale, da un palco: incollatevi all’orecchio la radiolina sintonizzata su “Tutto il calcio minuto per minuto”. Nei momenti di più struggente commozione, nei pianissimo che preludono alla morte dell’eroina, la voce di Sandro Ciotti in sottofondo sarà il miglior contrappunto. A cadenza più o meno fissa, l’i.s.t. veramente determinato chiederà al vicino: “Che cosa succede adesso?”, costringendolo a raccontare la trama dell’opera e a perderne momenti importanti. Questa è una tecnica mutuata dal cinema e vale soprattutto per i.s.t. di sesso femminile. In quel caso, per la verità, la ragazza che chiede ogni due-tre minuti al fidanzato come proseguirà la trama del film (egli ovviamente non lo può sapere, al pari di lei e di tutti gli altri spettatori) non rispetta la prima legge dell’i.s.t., vale a dire l’involontarietà solo apparente dell’azione di disturbo. In altre parole, è cretina per davvero.
L’i.s.t. giovane, alto e prestante, seduto nella prima fila del palco, è perfettamente in grado di impedire la vista dell’80% della scena allo spettatore non i.s.t. e/o piccolo e/o anziano e/o timido seduto dietro di lui; basta che eserciti una modesta attività ginnica, l’esercizio del “raddrizzamento schiena”. Ma ciò non basta. Egli deve girarsi indietro di tanto in tanto e dire con tono aggressivo: “se non vede, può venire davanti, dopo” ed immediatamente dare di nuovo le spalle. Naturalmente, l’i.s.t. si guarderà bene dal dare seguito effettivo a tale promessa. L’i.s.t. seduto in palco, che non sia riuscito ad ottenere il posto nella prima fila, può riscattare la sconfitta subita sporgendo il collo come un tacchino, con il pretesto di vedere la scena (soprattutto in occasioni di scarso interesse visivo). L’i.s.t. si avvicinerà gradualmente spostando la sedia verso il parapetto, fino ad una distanza, da chi gli sta davanti, minima ed imbarazzante. In tal modo egli potrà alitare nelle orecchie di uno degli occupanti della prima fila, o anche enfatizzare i rumori che riuscirà a produrre: particolarmente indicati in questo caso sono i sibili otorinolaringoiatrici. Anche una specifica attenzione dieteticostomatologica tesa ad avere l’alito pesante, aiuta - pur se nel silenzio - a distrarre non poco il non i.s.t. antistante. Se si alzerà in piedi, l’i.s.t. potrà appoggiarsi allo schienale della sedia del malcapitato, agitandola ritmicamente con il braccio.
CAPO IV DELL’OCCUPARE L’INTERVALLO L’i.s.t. seduto vicino al corridoio della platea, a capofila, indugia il più possibile ad alzarsi dalla poltrona per fare passare chi vuole uscire durante l’intervallo. Viceversa, l’i.s.t. seduto al centro della fila calpesta piedi, getta a terra cappotti altrui, distrugge rotule scattando come una molla verso l’uscita, non appena termina la prima parte dello spettacolo. L’i.s.t. con posto in palco deve sbattere la porta rientrando dopo l’intervallo, a spettacolo già ripreso, ed assestare fragorosamente la sedia. Una volta individuato il più solerte (o il più nevrotico) dei vigili del fuoco in servizio, l’i.s.t.
gironzolerà nei suoi pressi con aria svagata, sigaretta in bocca ed accendino in mano. L’obiettivo è quello di riuscire a farsi “pedinare” per tutti i corridoi del teatro, senza tuttavia incorrere in alcun richiamo, non facendo alcunché di vietato. L’i.s.t. che riesca tuttavia a farsi richiamare dai vigili del fuoco senza avere acceso la sigaretta, ma solo perché ha l’aria di accingersi a farlo, è degno di particolare menzione di lode. L’i.s.t. che ritiene - con ragionevole certezza - di avere di fronte una “maschera” timida ed insicura, è invitato ad accendere una sigaretta in qualunque luogo del teatro si trovi, assumendo una strafottente espressione di sfida e dileguandosi prima di essere richiamato. “C’ero prima io” è l’espressione verbale che contraddistingue ogni i.s.t. che si reca nell’intervallo al bar interno del teatro. “Un cappuccino in bicchiere, con latte tiepido, senza schiuma, e con una spolveratina di cacao. Subito!” Dopo trenta secondi: “mi dà il dolcificante?” Una volta servito: “avevo detto decaffeinato!” Questa è l’ordinazione - tipo dell’i.s.t. al bar interno al teatro, durante l’intervallo, in situazione di affollamento medio - alto. La complessità e bizzarria dell’ordinazione effettuata dall’i.s.t. durante l’intervallo aumenta in ragione direttamente proporzionale al numero degli avventori ed in ragione inversa al numero dei baristi. L’i.s.t. preferisce un servizio bar dilettantesco e scadente, occasione di caratteristiche ed indimenticabili osservazioni, rivolte al casuale vicino di fila (ma con un volume di voce tale che siano sicuramente udite anche dal barista), riguardanti - per esempio - la necessità di dare lavoro anche agli handicappati fisici e psichici, o agli abitanti di certe zone del Paese. L’i.s.t. è estremamente veloce ed agile, nonché muscolarmente efficiente, nell’avvicinarsi al banco del bar durante l’intervallo. Non appena raggiunta la “pole position” diviene però impacciato e legnoso nei movimenti, creando grande intralcio agli altri avventori. Il caffè o il te dell’i.s.t. sono sempre troppo caldi. La bibita, sempre troppo fredda. Queste semplici regole tecniche consentono sia le contumelie verso il barista, sia l’occupazione stabile - gambe e gomiti ben larghi - di almeno un metro di banco per 2/3 della durata dell’intervallo: ad aspettare che si raffreddi il troppo caldo o che si riscaldi il troppo freddo.
La tecnica del rientro in sala, al termine dell’intervallo, è speculare a quella dell’uscita: se l’i.s.t. ha il posto a capo fila, si siede molto prima dell’inizio della seconda parte e non si alza più, per nessun motivo. Per dare credibilità al suo “non accorgersi” dell’arrivo degli altri spettatori che occupano la medesima fila, l’i.s.t. si finge assorto nella lettura dei nomi degli orchestrali sul programma di sala. Se il posto dell’i.s.t. è al centro della fila, egli attende in piedi il buio in sala e poi si precipita al proprio posto, facendo alzare tutti quanti e provocando la caduta di borsette, cappotti, programmi, chiavi, monetine, ecc. Dati A e B i due corridoi che delimitano lateralmente le file delle poltrone, ed essendo il posto assegnato all’i.s.t. a tre poltrone di distanza dal capofila del corridoio A ed a 15 dal capofila del corridoio B, qualora tutti gli altri spettatori della fila siano seduti, sarà cura dell’i.s.t. medesimo raggiungere il proprio posto a partire dal corridoio B. Ovviamente, anche l’uscita avverrà secondo la “lectio difficilior”, cioè dirigendosi verso il corridoio laterale B. Questa regola vale anche per il cinema. Due i.s.t. ben allenati e determinati sono in grado di paralizzare l’afflusso e il deflusso degli spettatori durante l’intervallo, bloccandosi in piacevole conversazione al centro del corridoio della platea, apparentemente noncuranti di ciò che accade intorno a loro, “incrollabili come scogli tra i marosi del mare in tempesta” (Goethe).
CAPO V DELLA CRITICA MUSICALE Il dopo teatro è normalmente un dileguarsi rapido degli spettatori. L’i.s.t. avrà perciò solamente il tempo di lanciare qualche frase lapidaria, che faccia sognare chi la sente e ne cambi il giudizio sulla natura del genere umano, almeno per qualche attimo. Se ben trovati, questi aforismi verranno divulgati dai loro ascoltatori e quell’i.s.t. diverrà oggetto di ammirazione, vero e proprio mito. Nel corso della stagione la sua fama si diffonderà e saranno in tanti a circondarlo, all’uscita da teatro, per cogliere le sue perle di saggezza e di acume critico.
C e n t a l o g o d e l l ’ i m p e r f e t t o s p e t t a t o r e t e a t r a l e s t a g i o n e 1 9 9 5 - 1 9 9 6 149
Spunti di critica musicale Regole: le frasi seguenti sono da pronunciare ad alta voce, in mezzo alla folla che defluisce dal teatro dopo il concerto. La forma italiana deve essere giustamente approssimata per difetto. “Dio come si vestono male i suonatori inglesi”. (N.B.: l’i.s.t. dice sempre “suonatori”, mai “musicisti”.) “Ero proprio seduto che potevo vedere le mani del pianista”. (Detto ad un concerto di clavicembalo, fa un bell’effetto.) “Però questa musica mi piace di più come la suonano in quella pubblicità”. (Preferenza da accordare anche ai testi delle romanze celebri, modificati per promuovere detersivi, sughi, ecc., con la motivazione che “almeno si capiscono le parole”). “Le orchestre dell’Est suonano sempre tutto uguale, sembrano tanti soldati. Si vede proprio che là non c’è la libertà”. L’obsolescenza di tale affermazione la rende ancora più valida per la finalità principale dell’i.s.t.: che essa si fissi indelebilmente nel ricordo di chi la ode. “Però che bell’uomo che è Uto Ughi”. “Wagner non è adatto al carattere allegro di noialtri italiani”. “Che cos’era quel bis? Mozart o Brahms?” (Ogni alternativa proposta tra musicisti distanti tra loro almeno cent’anni rende l’i.s.t. indimenticabile). “Però sono stati dei bei maleducati a non fare neanche un bis”. “Come mi rilassa Chopin non c’è niente: a momenti mi addormentavo”. “Chi non ha visto il Mare del Nord non può capire Debussy”. (È stata detta veramente, ed è tanto “raffinata” da far pensare non ad un i.s.t., ma ad un cretino normale che credeva veramente in quelle parole). “I veri intenditori d’opera vanno in loggione; perché la musica si sente meglio”. “Questa musica di adesso mi muove il sistema nervoso; preferisco quella romantica, che non mi fa pensare a niente” (da dire dopo ogni esecuzione di musica che abbia meno di 80 anni). Il vero i.s.t. ha letto anche Adorno. “Le sinfonie di Mahler sono belle, ma vorrebbero più corte”. “L’opera mi piace, ma non capisco le parole. Quelle forestiere, poi...”. “Ma perché non dicono mai che bis suonano? Speriamo che ci sia sul giornale”. “I suonatori delle orchestre italiane non stanno attenti al Maestro e parlano tra loro. Ci facciamo proprio sempre conoscere!”. L’i.s.t. esprime il proprio giudizio positivo sulla rappresentazione soprattutto fischiettando
ininterrottamente il Leitmotiv, o un qualunque brano che egli ritenga di ricordare, dal momento in cui si alza dalla propria poltrona fino a che vi sia qualcuno nei pressi (normalmente, fino al parcheggio dell’auto); ovviamente, variando e storpiando malamente ritmo e melodia. Si può anche canticchiare, invece di fischiare.
TRAGEDIA CONCLUSIVA IN DUE BATTUTE (Personaggi: l’i.s.t.; l’Altro) (Scena: sotto il portico antistante il teatro, l’Altro si stringe nel suo cappotto cercando di scomparire nella nebbia notturna, ma vinee implacabilmente rincorso e infine raggiunto da uno scamiciato e rubicondo i.s.t.). Incontrando lo sguardo implorante di dell’Altro, che lo ha sopportato per l’intera serata, l’i.s.t. giustifica così il proprio ostinato fischiettare il tema dell’ultimo bis: -Voglio ricordarmi a memoria questa musica che mi è proprio piaciuta. Ce la canto a mia moglie (o marito), ‘desso che vado a casa, così domani compra il disco. Della Grammofon, che sono i più migliori. È abbonato Lei, che lo vedo sempre?L’Altro, disperato e rassegnato: - Purtroppo si.Tenace, ed incurante del dolore altrui, l’i.s.t. conclude: -Mo che bello! Anch’io, ma non sono molto pratico di muscia. Si vediamo al prossimo concerto che, se c’è posto, si mettiamo vicini, così mi spiega la sinfonia. Arrivederlo e buonanotte!E sogni d’oro, mio povero i.s.n. (indifeso spettatore normale). (Sipario).
Questa lepre, esperta arpista, suona Liszt senza una svista ma sparisce dalla vista non appena grido “Bis!” Toti Scialoja
L’autore si scusa per l’alternarsi nel testo della terza persona singolare e della seconda plurale, dovuto al proprio permanente oscillare tra la descrizione fenomenologica dell’i.s.t. e il desiderio perverso e masochistico di assumere il ruolo di “cattivo maestro”.
150 C e n t a l o g o d e l l ’ i m p e r f e t t o s p e t t a t o r e t e a t r a l e s t a g i o n e 1 9 9 5 - 1 9 9 6
appendici 152 I rapporti tra sede centrale e sedi locali Donatella Pieri
153 Quali prezzi? Quanto pubblico? Anno per anno l’andamento delle presenze e del costo di biglietti e abbonamenti Barbara Rubino e Mauro Bompani
160 Carmina non dant panem Quanto costa e come si finanzia la Gmi Mauro Bompani e Donatella Pieri
163 Per conoscere e progettare la cultura a Modena Stefania Saltini e Mauro Bompani
174 Proposte di criteri per valutare le attivitĂ di spettacolo Mauro Bompani
179 Libammo, libiamo e liberemo Vent’anni di aperitivi
188 Che bei momenti!
I rapporti tra sede centrale e sedi locali di Donatella Pieri La Gmi di Modena è solo una delle sezioni della Fondazione Gmi, che opera sul territorio nazionale da oltre cinquant’anni. La struttura organizzativa della Gioventù musicale è basata su una strettissima relazione fra la sede centrale, cuore della produzione, e le sezioni che realizzano le iniziative e i progetti. La sede milanese mantiene rapporti diretti con il Ministero dei Beni Culturali, con la Federation Internationale des Jeunesses Musicales e con tutte le sedi/sezioni italiane. Gli organi della Fondazione (Consiglio Direttivo, Comitato d’indirizzo, Collegio dei Revisori dei Conti) e gli uffici della sede centrale (Amministrazione, Segreteria artistica e rapporti internazionali, Promozione, Eventi speciali e relazioni esterne, Organizzazione concertistica e tournée, Segreteria, Ufficio Stampa) guidano, progettano ed aiutano le Sezioni a realizzare le iniziative. Cosi la sede di Modena, così come le altre, può contare su un’organizzazione completa ed efficiente, e dedicarsi a progettare ed organizzare gli eventi e a costruire un’immagine ed una rete di rapporti locali. Questa struttura permette di programmare con ampio respiro, di realizzare progetti condivisi calmierandone i costi di realizzazione e di proporre programmazioni sempre nuove e moderne fornendo una ampissima “offerta”: l’elenco artistico, redatto e aggiornato dalla sede centrale, ha consentito di sviluppare, in questi anni, molti progetti che le sezioni hanno riproposto localmente. Alcuni esempi sono rappresentati da Omaggio all’Europa, Il folk e la musica popolare europea, Musica etnica, Jazz, Conoscere Uno Strumento, Musica sacra e Musica antica, Concerti d’organo, Musicasì - progetto per il pubblico di domani. Le sedi hanno fatto conoscere al proprio pubblico giovani musicisti di grande talento provenienti da tutto il mondo, come i vincitori dei primi premi dei concorsi internazionali, i vincitori delle audizioni Gmi, i giovanissimi ovvero “le promesse”; anche tutte queste iniziative sono coordinate dalla sede centrale. La relazione fra sede centrale e sezione è uno strettissimo rapporto che si traduce in contatti quotidiani praticamente per tutto l’anno, perché quando non ci sono eventi in corso, si programma e si lavora per realizzarli. Tra questi “contatti”, uno in particolare mette in luce uno spirito che negli anni si è mantenuto intatto. Quando iniziammo, tre la modulistica necessaria all’organizzazione dei concerti vi era un prestampato a cui si dava enorme importanza, l’unico che si doveva compilare e rispedire alla sede, intitolato: “Cosa ne pensiamo”. Non si trattava di un rapporto di cifre, ma di una riflessione sul pubblico presente, sul gradimento espresso, sull’atteggiamento del musicista verso il pubblico e gli organizzatori; si riportava anche il giudizio del presidente della sezione sul musicista ospite, oltre a dubbi e proposte in merito al programma, e si concludeva con la domanda “vorreste ancora invitare questo musicista?” Oggi non ci si può limitare a questa semplice corrispondenza perché sono diventati preminenti aspetti gestionali; tuttavia, il giorno dopo il concerto, in una telefonata con la sede milanese, si riferiscono le stesse riflessioni che, vent’anni orsono, riempivano il “modulo”. Così, dall’inizio, la Gioventù musicale ha applicato quelle che oggi ritengo essere le norme basilari di una buona organizzazione: progettare, fare, verificare e poi adeguare, che significa progettare un nuovo ciclo. È un processo che richiama alla mente le procedure aziendali per il miglioramento continuo della qualità, il circuito virtuoso tendente al “meglio” al quale si dedicano risorse umane ed economiche. Nella Gmi questo “circuito della qualità” è nato spontaneamente, con l’intendimento di progettare il nuovo successivo ciclo di eventi condividendo ogni singolo aspetto dell’attività. Ed i progetti condivisi sono quelli vincenti.
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una domanda a
“
Giuliano Barbolini
dopo quindici anni come amministratore regionale e provinciale, è stato sindaco di Modena dal 1995 al 2004. Dal 2006 è senatore della Repubblica.
Quale considerazione ha avuto nella politica culutrale della sua Giunta il sostegno alle Associazioni? E ora, che cosa può fare il Parlamento per sostenere la diffusa rete di centro di attività culturale basati sul volontariato? A Modena, nel periodo in cui ho avuto la responsabilità di Sindaco, tra il 1995 e il 2004, l’offerta culturale si è arricchita e ulteriormente articolata. Con il concorso di enti pubblici e privati, sono stati recuperati importanti edifici; istituti, fondazioni ed associazioni sono nate o hanno incrementato la loro attività; nuovi festival ed eventi sono stati proposti al pubblico. Il Comune, di fronte alla pluralità degli attori pubblici e privati coinvolti, ha cercato di svolgere il proprio ruolo di governo coordinando e promuovendo attività, investendo e ricercando più risorse rispetto al passato. L’obiettivo di affermare maggiormente Modena quale città d’arte e di cultura, è stato perseguito con l’attenzione rivolta sia ai visitatori, sia ai modenesi, vecchi e nuovi, fruitori attuali o potenziali dei servizi e delle manifestazioni. Si è lavorato molto per sollecitare vivacità e innovazione culturale, intesi come capacità di uscire dai modelli precostituiti grazie a nuovi strumenti e nuove tecnologie utili a leggere, interpretare e scoprire culture antiche e moderne, anche molto distanti da noi. E incentivi alla produzione e alla creatività; divulgazione e approfondimento di modelli ed esperienze culturali di alto profilo, sono stati gli indirizzi seguiti per l’attività degli istituti culturali, la progettazione di nuovi investimenti, il sostegno alle associazioni. In questo processo, la Gioventù musicale d’Italia, sede di Modena, ha interpretato un ruolo dinamico e propositivo, contribuendo a sollecitare il Comune sulle politiche di investimento, sviluppando un rapporto di interlocuzione organica con la direzione del Teatro sulla programmazione degli eventi, caratterizzandosi per una proposta musicale qualificata e specifica, che ha incontrato un
Quali prezzi? Quanto pubblico? Anno per anno l’andamento delle presenze e del costo di biglietti e abbonamenti di Barbara Rubino Sintesi , a cura di Barbara Rubino e Mauro Bompani, del capitolo IV: “il caso di studio” della tesi di laurea di Barbara Rubino, “Analisi del consumo di spettacolo: il caso della Gmi - sede di Modena”, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Facoltà di lettere e filosofia, corso di laurea in: “Progettazione e gestione di attività culturali”, anno accademico 2007-2008, relatore dott. Stefania Saltini. Il testo integrale del capitolo e le tabelle analitiche dei dati sono pubblicati sul sito www.gmimo.it
Tra le realtà organizzative che operano nel campo della musica nel nostro Paese, una menzione particolare va fatta per la Gioventù musicale d’Italia. Questa fa parte di una più ampia organizzazione non governativa, la Jeunesses Musicales Internationale (JMI), creata a Bruxelles nel 1945 e di cui fanno parte più di 45 Paesi in tutto il mondo. Gli obiettivi della JMI sono dichiarati nell’art. 3 dello Statuto, nel quale si afferma che questa organizzazione no profit è orientata alla diffusione della cultura musicale tra i giovani a prescindere da qualunque distinzione (politica, sociale, religiosa, razziale o linguistica). I mezzi per raggiungere tale scopo sono identificati nella forte cooperazione tra le sezioni nazionali della JMI ed altre organizzazioni associate; nello studio di questioni rilevanti e nella circolazione delle informazioni sull’attività, sulle idee e sulle esperienze dell’Associazione e dei membri; nello scambio tra i membri, soprattutto di giovani artisti; nell’organizzazione di attività a livello internazionale. Attualmente la Federazione Mondiale delle Jeunesses Musicales conta organizzazioni membri in 45 stati e contatti con organizzazioni in altri 35 paesi, toccando 2.000 città e impiegando 230 collaboratori professionali e 2.200 volontari. Con le circa 36.000 attività realizzate ogni anno riesce a raggiungere circa 5 milioni di giovani tra i 13 e i 30 anni; questo network globale offre tantissime esperienze, il cui ambito spazia dalla musica classica, che ne è la base, al jazz, al folk, alla musica etnica, fino alle più recenti espressioni musicali. I campi di azione dell’Associazione sono la ricerca di giovani talenti, tramite concorsi internazionali, audizioni e bandi; la valorizzazione di questi talenti con l’organizzazione di festival e rassegne; la promozione di professionalità nel campo musicale cercando partnership e stipulando convenzioni e accordi; l’attività divulgativa. Oltre ai tanti eventi organizzati, la Jeunesses Musicales Internationale ha creato due formazioni, la World Orchestra e il World Youth Choir, che si riuniscono due volte all’anno per le prove intensive a cui seguono tourneés internazionali. Come già accennato, tra le sezioni nazionali c’è anche l’Italia, che ha assunto la denominazione di Gioventù musicale d’Italia, fondata a Milano nel 1952, e trasformata in Fondazione nel 2005.[...] Le azioni a livello centrale spaziano dagli scambi internazionali all’interno della FIJM alle convenzioni con concorsi internazionali, all’esistenza di una commissione artistica nazionale e di audizioni biennali. I benefici in tal senso che si riversano sull’offerta locale in cui sono presenti sedi e sezioni sono quindi lo sviluppo di progetti innovativi, la selezione internazionale di giovani talenti, l’omogeneità del livello qualitativo, il contenimento dei compensi per gli artisti e dei costi organizzativi. Nel caso della sede di Modena, scorrendo brevemente l’evoluzione dell’offerta e delle relative scelte promozionali e comunicative, si rileva come l’associazione sia riuscita a penetrare nella più ampia proposta musicale della città, ad accrescere il proprio pubblico e ad affermarsi come una realtà autonoma anche sotto il profilo della programmazione artistica. Anche i cambiamenti avvenuti nel campo della promozione provano che l’attività della Gmi a Modena è passata ad una fase di maturità; le decisioni dei responsabili dell’associazione ora sono volte a mantenere questo successo e rinnovare continuamente le modalità di contatto con il pubblico abituale e quello potenziale.
grande favore di partecipazione, critica, aderenti. Un’attività che, per merito dei suoi dirigenti, sostenuta dalla collaborazione del Comune, e in particolare negli ultimi anni grazie al contributo finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio, ha potuto e saputo realizzare un salto di qualità, imponendosi come un punto fermo nella programmazione e ricerca musicale cittadina, in rete con altre significative esperienze nazionali e internazionali. Nell’occasione del ventennale c’è dunque da auspicare che il rapporto col Comune e il Teatro, ed il sostegno della Fondazione, abbiamo a consolidarsi, in attesa che anche dal Legislatore nazionale maturino scelte più appropriate di incentivazione e promozione. Penso ad una legge nazionale (finalmente!) di sostegno all’associazionismo sia culturale, sia ricreativo e sportivo, alla individuazione di sistemi di fiscalità premiale per chi ne aiuti l’attività, specie nel campo dell’educazione e della formazione-ricerca, e ad una messa a regime di strumenti come il 5 per mille, da rendere tempestivi ed automatici nella assegnazione ed erogazione, e certi in ordine alla quantità delle risorse esigibili, svincolandoli così dagli arbitri delle leggi finanziarie annuali. Temi su cui, nei limiti del mio potere di incidere, assicuro impegno e iniziative, di sollecitazione e proposta, a partire dal contributo della vostra esperienza.
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una domanda a
Quali prezzi? Tra le caratteristiche dell’offerta è opportuno anche analizzare la politica dei prezzi, esaminando gli andamenti delle principali manifestazioni che compongono la proposta musicale della Gmi di Modena. Si è deciso di svolgere tale analisi esponendo non solo il valore nominale del costo dei titoli d’ingresso interi e ridotti, ma anche il valore reale tramite la destagionalizzazione. Questo procedimento consente di ravvisare l’effettiva evoluzione dei prezzi, tenendo conto dell’inflazione e quindi considerando il differente potere d’acquisto della moneta attraverso gli anni. Per rendere più agevole la lettura dei dati, tutti gli importi, anche quelli precedenti al 2001, sono stati convertiti in euro. Per quanto riguarda l’evoluzione del costo dei biglietti dei Concerti aperitivo e dei Piani diversi (TAB. 1), si segnala che, a parte la prima edizione della seconda rassegna, i prezzi delle due manifestazioni sono stati omogeneizzati. Le stagioni concertistiche 1989 e 1989-1990 tenute al Teatro Cittadella non sono state considerate perché l’ingresso agli spettacoli era riservato esclusivamente ai soci della Gmi, che entravano gratuitamente. TAB. 1 - Concerti aperitivo e Piani diversi - Stagioni, numero concerti, prezzo biglietti interi e ridotti (valore nominale e valore reale) Stagioni 1989-1990 1990-1991 1991-1992 1992-1993 1993-1994 1994-1995
N. concerti Interi (valore Interi a pagamento nominale) (valore reale) 9 € 4,13* € 7,60* 18 € 4,13 € 7,16 15 € 4,13 € 6,73 17 € 5,16 € 7,98 13 € 5,16 € 7,66 12 € 5,16 € 7,37
Ridotti (valore nominale) (---) € 2,67 € 2,58 € 3,61 € 3,61 € 3,61
Ridotti (valore reale) (---) € 3,58 € 4,21 € 5,58 € 5,36 € 5,16
1995-1996
10
€ 6,20
€ 8,39
€ 4,13
€ 5,59
1996-1997
9
€ 6,20
€ 8,08
€ 4,13
€ 5,38
1998
9
€ 6,20
€ 7,80
€ 4,13
€ 5,20
1999
9
€ 6,20
€ 7,68
€ 4,13
€ 5,12
1999-2000
9
€ 7,23
€ 8,96
€ 5,16
€ 6,40
2001
9
€ 7,75
€ 9,11
€ 6,20
€ 7,29
2002
9
€ 7,50
€ 8,61
€6
€ 6,89
2002-2003
10
€8
€ 9,19
2003-2004
9
€8
€ 8,97
2004-2005
12
€ 8 (b) € 12 (c)
€ 8,79 (b) € 12,97 (c)
2006
7
€8
€ 8,47
€ 6,50 €7 € 6 (a) € 7 (b) € 10 (c) € 6 (a) € 5 (a)
€ 7,46 € 7,84 € 6,72 (a) € 7,69 (b) € 10,81 (c) € 6,59 (a) € 5,30 (a)
2007
8
€8
€ 8,33
€ 5 (a)
€ 5,21 (a)
2007-2008
10
€ 10
€ 10,41
€ 6 (a)
€ 6,25 (a)
2008-2009
9
€ 10
€ 10
€ 6 (a)
€ 6 (a)
Fonte: Elaborazione sui dati dei programmi delle stagioni della Gmi di Modena, 1989-2009.
* Biglietto unico (a) Amici della Gmi (b) Concerti aperitivo (c) Piani diversi
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“
Stefano Marchetti
è vicecaposervizio responsabile delle pagine culturali modenesi e di portali web del Resto del Carlino.
Perché sono quasi scomparse le recensioni degli eventi concertistici dai quotidiani? Quali criteri hanno i quotidiani per “selezionare” gli eventi di maggiore interesse e qualità tra le innumerevoli proposte di cui giornalmente viene chiesta visibilità? Non c’è, forse, un certo affidarsi al “marchio” dell’organizzatore, a prescindere da non sempre agevoli valutazioni di merito? E ciò forse non tende a penalizzare i soggetti non istituzionali? La domanda, con i suoi quattro punti interrogativi (più che una domanda, è una ‘multisala’), contiene una provocazione e uno stimolo, che voglio raccogliere. Partiamo da un dato di fatto: di sicuro oggi nei giornali e – per limitarci al nostro osservatorio – quotidiani locali l’arte e gli spettacoli trovano decisamente più spazio che in passato. Negli anni in cui ho iniziato a fare questo mestiere (e ho già festeggiato un giubileo d’argento...), annunci e recensioni, quando c’erano, venivano ‘costretti’ all’interno di pagine generaliste, e magari coabitavano con gli avvisi sulla viabilità, le polemiche politiche e, qualche volta, le cronache sportive. Da allora a oggi, i giornali hanno ampliato gli spazi di informazione locale, la ricchezza e la ‘freschezza’ del prodotto offerto ai lettori. Sul ‘Carlino’, per esempio, abbiamo creato una sezione appositamente dedicata a cultura e spettacoli della città e della provincia, tutto un settore che in passato non esisteva. Del resto, l’espansione era quasi una scelta obbligata, per venire incontro agli interessi e alla curiosità di un pubblico che a Modena segue ogni forma di spettacolo molto più che in altre città. Qui c’è davvero ‘fame’ di spettacoli, di musica, di prosa, di balletto, di teatro leggero, di poesia... Mentre i giornali ampliavano i loro spazi, in parallelo si è accresciuta l’offerta, grazie anche all’attività – decisamente benemerita – di associazioni come la Gioventù musicale che hanno lavorato sodo, e con indiscutibile qualità, per proporre un panorama più ampio e ‘ghiotto’ di iniziative. Insomma, oggi a Modena il ‘piatto’ è molto più ricco che in passato. Ma a volte forse troppo ricco. Si pensi che, in alcune serate, la sovrapposizione di appuntamenti organizzati da istituzioni pubbliche, associazioni, club, locali, porta ad avere anche dieci o
Il grafico (FIG. 1) mostra l’andamento del valore reale del prezzo dei biglietti, di cui si può notare un graduale aumento, sia per avvicinarlo ai normali prezzi delle stagioni concertistiche, sia per adeguarlo al crescente valore dei musicisti invitati e della relativa spesa per il cachet, superando dunque il solo recupero dell’inflazione. FIG. 1 - Concerti aperitivo e Piani diversi Valore reale del prezzo biglietti interi, ridotti e per gli Amici Gmi
Fonte: Elaborazione sui dati dei programmi delle stagioni della Gmi di Modena, 1989-2009.
Le riduzioni sono state prima applicate agli abbonati alla stagione concertistica e lirica del Teatro Comunale di Modena, ai giovani fino ai 26 anni, agli anziani oltre i 65 anni; dalla stagione 2003-2004, poi, si decide di incentivare chi decide di associarsi, applicando un’ulteriore riduzione per gli Amici della Gmi. Ciò è dovuto sia alla preferenza per la scelta di mantenere un cliente rispetto all’investimento necessario per acquisirne uno nuovo, sia ad una spontanea costituzione di una “comunità” di spettatori legati anche affettivamente alla proposta. Il Festival pianistico presenta una differenziazione delle categorie di prezzo più complessa, in base al luogo di svolgimento delle stagioni e alle caratteristiche dei singoli concerti. TAB. 2 - Festival pianistico - Stagioni, numero concerti, prezzo biglietti interi e ridotti (valore nominale e valore reale)
Edizione
N. concerti Interi Interi a pagamento (valore nominale) (valore reale)
Ridotti (valore nominale)
Ridotti (valore reale) € 9,36 (a) € 12,48 (b) € 15,19 (a) (b) € 11,21 (c) (d) € 16,81 (e) € 13,19 (c) (g) € 16,48 (d) (e) € 8,79 (f) € 12,96 (c) € 8,64 (f) € 16,21 (d) (e) € 10,80 (g) € 7,41 (h)
2000
6
€ 12,91
€ 15,60
2001
6
2003
5
€ 15,48 € 15 (c) (d) € 20 (e)
€ 18,23 € 16,81 (c) (d) € 22,41 (e)
2004
5
€ 15 (c) € 20 (d) (e)
€ 16,48 (c) € 21,98 (d) (e)
2005
8
€ 15 (c) € 20 (d) (e)
€ 16,21 (c) € 21,61 (d) (e)
2006
10
€ 12
€ 12,71
€ 7,75 (a) € 10,33 (b) € 12,91 (a) (b) € 10 (c) (d) € 15 (e) € 12 (c) (g) € 15 (d) (e) € 8 (f) € 12 (c) € 8 (f) € 15 (d) (e) € 10 (g) € 7 (h)
2007
8
€ 12
€ 12,50
€ 7 (h)
€ 7,29 (h)
2008
6
€ 15
€ 15,36
€ 8 (h)
€ 8,19 (h)
2009
7
€ 15
€ 15
€ 8 (h)
€ 8 (h)
Fonte: Elaborazione sui dati dei programmi delle stagioni della Gmi di Modena, 2000-2009.
(a) Ridotti (b) Minori di 26 anni e maggiori di 65 (c) Chiesa di San Vincenzo (d) Teatro Comunale III ordine palchi
(e) Teatro Comunale platea, I e II ordine palchi (f) Chiesa di San Vincenzo - Amici Gmi (g) Teatro Comunale - Amici Gmi (h) Amici Gmi
più iniziative in contemporanea. Per chi, come me, si occupa di coordinare pagine di spettacoli, è quasi un rompicapo districarsi in un’agenda così fitta e spesso di assoluto interesse. Una scelta che (almeno nel nostro caso) abbiamo cercato di applicare è di dare alle pagine una specifica connotazione di servizio: la sezione di spettacoli deve essere una guida alle scelte, uno sguardo, il più possibile completo, a quanto c’è da vedere e da ascoltare, a teatro come all’auditorium, come al cinema o in discoteca, nella giornata di pubblicazione o in quelle immediatamente a ridosso. Si offrono spunti, indicazioni, presentazioni, tentando di individuare, sera dopo sera, gli appuntamenti da non perdere. Si danno suggerimenti e idee per la sera, ma non per questo le recensioni degli eventi già trascorsi sono scomparse: la loro presenza va inquadrata – per forza di cose e di spazi - nel contesto più generale del ‘cartellone’. Per noi del ‘Carlino’, poi, esiste la sinergia con le pagine regionali e nazionali del giornale, che spesso danno conto di eventi in tournée. Uno spettacolo può aver debuttato a Firenze e, dopo una settimana, essere proposto a Modena: una nuova recensione, a pochi giorni da quella firmata dal critico di settore, potrebbe risultare un semplice doppione. In chiave locale, cerchiamo di individuare nelle stagioni (e non solo in quelle organizzate dai soggetti istituzionali...) gli eventi clou, oppure le ‘chicche’, le piccole delizie d’eccellenza, e a questi appuntamenti riserviamo una recensione, che ad alcuni potrà sembrare asciutta o lapidaria, ma comunque di solito non manca. Per il futuro, credo che, pure in questo campo, l’avvento dei ‘nuovi media’ potrà risultare rivoluzionario. Penso alle possibili sinergie fra la ‘carta’ e il ‘web’, penso alla possibilità di inserire in rete recensioni di concerti accompagnate magari da brevi spezzoni di un’esecuzione. Ma penso anche alla possibilità di veder nascere una nuova generazione di critici, capaci di uscire dalla loro cerchia dorata, per parlare davvero a tutti, e non solo a pochi (sia pur apprezzabili) specialisti o iniziati. Questa sarà una sfida per tutti: per i giornalisti, per le associazioni, per le scuole, ma anche per il pubblico. In questo c’è anche il mio augurio alla Gmi che festeggia vent’anni d’oro. The show must go on: dovrà andare avanti e crescere. Da parte loro i media, ne sono certo, ci proveranno e sapranno farlo.
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Mentre le prime due edizioni del festival si svolgono nella Chiesa di San Vincenzo, dal 2003 si aggiungono i concerti eseguiti al Teatro Comunale. Per i concerti nell’Auditorium della Chiesa, gli ingressi sono rimasti articolati in interi e ridotti; diversamente, per il Teatro Comunale le due categorie si sono ulteriormente differenziate (posto di platea, primo e secondo ordine di palchi o terzo ordine di palchi). Per le edizioni del 2004 e del 2005 non si è più effettuata questa differenziazione di prezzo a seconda dei posti al Teatro Comunale, ma è stata aggiunta un’ulteriore riduzione di prezzo per gli Amici della Gmi. Dal 2006 la situazione si è ulteriormente semplificata, avendo adottato un unico luogo in cui svolgere il festival; ciò ha consentito di ridurre il prezzo del biglietto di ingresso. In generale, si assiste ad una graduale armonizzazione dei prezzi, dopo una differenziazione probabilmente eccessiva nei primi anni (FIG. 2). FIG. 2 - Festival pianistico Valore reale del prezzo biglietti interi, ridotti e per gli Amici Gmi
Fonte: Elaborazione sui dati dei programmi delle stagioni della Gmi di Modena, 2000-2009.
Si fa sempre più evidente la scelta di favorire la fidelizzazione del pubblico, poiché accanto alla formula associativa degli Amici della Gmi è stata aggiunta la categoria dei Soci Sostenitori (TAB. 3), per i quali l’ingresso a tutti i concerti della stagione è gratuito. TAB. 3 - Stagioni, numero concerti, prezzo quota associativa Sostenitori Gmi, prezzo medio per singolo concerto (valore attuale e valore reale) N. concerti Quota associativa a pagamento (valore nominale) 2002-2003 15 € 100 Stagioni
Quota associativa Singolo concerto* Singolo concerto* (valore reale) (valore nominale) (valore reale) € 114,84 € 6,67 € 7,66
2003-2004
14
€ 100
€ 112,09
€ 7,14
€8
2004-2005
20
€ 110
€ 120,89
€ 5,50
€ 6,04
2006
17
€ 110
€ 116,55
€ 6,47
€ 6,85
2007
16
€ 120
€ 124,98
€ 7,50
€ 7,81
2007-2008
16
€ 120
€ 124,98
€ 7,50
€ 7,81
2008-2009
16
€ 100
€ 100
€ 6,25
€ 6,25
Fonte: Elaborazione sui dati dei programmi delle stagioni della Gmi di Modena, 2002-2009. *Media aritmetica sul totale di Concerti aperitivo, Piani diversi, Festival internazionale.
Nonostante il valore reale del costo della quota associativa da Sostenitore Gmi sia aumentato negli ultimi anni (FIG. 3), ad eccezione del prezzo speciale applicato per la Stagione dei vent’anni, il prezzo medio per singolo concerto è comunque inferiore rispetto al prezzo dei titoli d’ingresso delle diverse manifestazioni per i non associati (FIG. 4). Tale incentivo è vantaggioso per lo spettatore, che risparmia, e per l’associazione che crea un legame più stretto e duraturo con il suo bacino d’utenza. Occorre inoltre considerare la formula “Dolce e Metà”, che consente a una coppia di soci sostenitori di dimezzare il costo di una delle quote.
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una domanda a
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Giuseppe Fausto Modugno pianista e conferenziere. È attualmente responsabile didattico dell’Accademia dell’Orchestra Mozart e docente di Pianoforte principale presso l’Istituto Vecchi-Tonelli di Modena e Carpi.
Lei ha collaborato più volte, negli anni, con la Gmi modenese. Quali sono le principali caratteristiche che ha notato? Ho avuto il privilegio negli ultimi anni di collaborare con la sede di Modena della Gmi in molteplici vesti. Sul versante tradizionale del concertismo ho avuto modo di suonare per un pubblico attento e “formato” all’ascolto della musica classica, merito delle tante energie spese negli anni per presentare in modo accattivante ed aggiornato il repertorio legato alla musica colta occidentale e non solo. Parlo di modo accattivante ed aggiornato non a caso, perchè davvero credo che attualmente poche realtà siano in grado come la sezione modenese della Gmi di proporre al proprio pubblico rappresentazioni concertistiche tradizionali e di assoluta qualità assieme a proposte di spettacoli nei quali la musica è incorniciata in contesti multidisciplinari e fantasiosi. La qualità: da sempre il pubblico modenese ha potuto godere dei più affermati nomi del concertismo internazionale e dei migliori giovani talenti. Per il pubblico tradizionale (la Gmi sa bene che è una razza in via di estinzione...) questo è indispensabile, ma per quello nuovo e meno preparato (giovane o meno che sia) qualcosa bisogna inventarsi ogni volta. E qua ci vuole anche fantasia: ho avuto modo di presentare come conferenziere programmi inusuali nei quali alla tradizione si affiancava la sperimentazione compositiva (magari di derivazione jazz come nella rassegna “Piani diversi”), oppure di presentare programmi nei quali le musiche erano accostate secondo alchimie purtroppo ancora inusuali nelle sale da concerto. E ogni volta l’operazione riusciva a coinvolgere in modo inaspettato la gente, portandola anche sui terreni della musica contemporanea e novecentesca (per intenderci, quella che rappresenta la sfida più ardua per gli organizzatori, in perenne conflitto con la presunta insofferenza del pubblico). Confermandomi che il pubblico risponde sempre con attenzione alle proposte fatte con buon senso e rispetto.
FIG. 3 - Valore reale della quota associativa per i Sostenitori Gmi
Fonte: Elaborazione sui dati dei programmi delle stagioni della Gmi di Modena, 2002-2009.
FIG. 4 - Valore reale del prezzo medio per singolo concerto per i Sostenitori Gmi
Fonte: Elaborazione sui dati dei programmi delle stagioni della Gmi di Modena, 2002-2009.
Per quanto riguarda la rassegna Scenergie, si è deciso di mantenere un prezzo decisamente basso, sia perché si tratta di una tipologia di spettacolo di nicchia, sia per favorire l’accesso al Castello dei Pico alla cittadinanza di Mirandola. La volontà di non rendere comunque l’ingresso gratuito risponde ad una precisa politica della Gmi, secondo la quale per qualsiasi evento un sia pure minimo prezzo per l’ingresso vada applicato. La differenziazione dei prezzi dei diversi titoli di ingresso all’interno di ciascuna manifestazione organizzata dalla Gmi di Modena, e tra le manifestazioni stesse, mostra come si sia cercato di adeguare i prezzi alla diversa natura degli eventi, al luogo di svolgimento degli stessi, e per ultimo, ma non meno importante, al prezzo che il pubblico è disposto a pagare in base alle proprie aspettative su ciò che andrà a vedere.
Quanto pubblico? Il secondo obiettivo della presente appendice è analizzare i mutamenti avvenuti nella quantità e nella composizione del pubblico dei vari eventi organizzati dalla Gmi di Modena lungo tutto il suo periodo di attività. È necessaria però un’osservazione preliminare: i dati sugli spettatori sono stati tratti dai quaderni dei borderò Siae conservati dall’associazione, che mostravano diverse lacune e che in alcuni casi erano di difficile lettura per la consunzione dei fogli. Pertanto si precisa che alcuni dati qui riportati sono incompleti o approssimati. Nel complesso, il numero di concerti, e di conseguenza il volume del pubblico, varia sensibilmente da una stagione all’altra (TAB. 4). Naturalmente, fino al 2000 gli utenti della Gmi di Modena si sono riversati esclusivamente sui Concerti aperitivo, essendo stata la principale componente dell’offerta per la sua continuità.
E che bisogna osare come la Gmi sa spesso fare. Sono stato per quattro anni segretario artistico dell’Orchestra Mozart e ho imparato da Claudio Abbado che un’organizzazione che pensa sempre alla qualità della proposta unita all’investimento di risorse ed energie nel campo dell’innovazione non può che avere successo, ed infatti così è stato. Ogni anno ho visto crescere la qualità e la quantità del pubblico. In un epoca nella quale troppe volte ci si lamenta del fatto che l’ascolto della musica classica è in crisi, la Gmi sede di Modena rappresenta, pur tra le enormi e spesso assurde problematiche che in Italia ogni operatore del settore deve sopportare, un isola felice. E la formula sembra semplice: direzione artistica competente ed appassionata, staff affiatato e motivato, pubblico fedele e complice. E le istituzioni pubbliche e private se ne accorgono (meno male, a Modena succede...) e col tempo cominciano a sostenere le iniziative. I musicisti poi comprendono lo spirito sincero delle iniziative e partecipano agli spettacoli con motivazioni ancor più pronunciate. E i giovani: svolgo da un po’ di tempo l’attività di coordinatore di giovani musicisti che, selezionati severamente, fanno parte del progetto “Accademia dell’Orchestra Mozart” e si esibiscono in pubblici concerti nell’ambito di un attività che coniuga il versante didattico (è un progetto cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna tramite il Fondo sociale europeo) con quello esecutivo. Verifico continuamente quanto per loro sia prezioso (e raro) trovare uno spazio per formarsi ed esibirsi. Nella Gmi modenese i giovani sono presenti non solo nella veste di musicisti talentuosi dal futuro promettente, ma anche nella stesura dei programmi di sala, a volte dei gioielli di erudizione e di divertita divulgazione. E anche qui si coglie la cifra della proposta: il brillante e celebre musicologo sposa i suoi testi pregiati a quelli meno accademici ma non per questo meno interessanti degli studenti delle classi di Storia della musica. Anche in questo caso tradizione ed innovazione si sposano sul piano della scrittura, in sintonia con quella che è la proposta musicale e la cura di pubblici dalle diverse esigenze. Questo è il presente, forse le sfide che attendono sono sempre più ardue, ma credo che con venti anni passati in questo modo si possa davvero essere ottimisti. Buon lavoro !
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TAB. 4 - Numero concerti a pagamento, ingressi interi, ridotti, abbonati/ omaggio e totale per ogni stagione Stagioni 1989-1990 1990-1991 1991-1992 1992-1993 1993-1994 1994-1995
N. concerti a pagamento 9 18 15 17 13 12
1995-1996
10
100
157
24
281
1996-1997
9
133
250
6
389
1998
9
137
254
1
392
1999
9
234
340
4
578
1999-2000
15
499
721
82
1302
2001
15
276
369
264
909
2002
9
274
321
40*
635*
2002-2003
15
741
663
486
1890
2003-2004
14
760
1004
485
2249
2004-2005
20
649
688
852
2189
2006
17
740
1019
1250
3009
2007
16
917
856
1181
2954
2007-2008
16
1310
889
1450
3649
Interi
Ridotti
Abbonati/omaggi
Totale
310 133* 440 326* 204 152
(…) 115* 296 208* 245 240
162 49* 92 471* 541 631
472 962* 828 1005* 990 1023
Fonte: Elaborazione sui dati dei borderò Siae della Gmi di Modena, 1989-2008.
* Dato incompleto (…) Dato non rilevato
Il grafico (FIG. 5) offre un’idea generale dell’affluenza media degli spettatori alle stagioni concertistiche allestite dalla Gmi. Nonostante alcuni picchi negativi, si intuisce immediatamente il successo dell’attività della Gmi a Modena, con il continuo aumento di pubblico per ogni stagione. Dai conteggi sono esclusi i concerti a ingresso gratuito (concerto di inaugurazione annuale, concerto straordinario per il Festivalfilosofia, ecc.). FIG. 5 - Concerti aperitivo, Festival pianistico e Piani diversi media del pubblico pagante per spettacolo
Fonte: Elaborazione sui dati dei borderò Siae della Gmi di Modena, 1989-2008.
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una domanda a
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Paola Pace Luca Giovanardi
rispettivamente medico e architetto, sono da lunga data “soci sostenitori” della Gmi e assidui frequentatori delle stagioni teatrali e degli eventi culturali cittadini.
A loro avevamo chiesto una riflessione sul panorama dell’offerta culturale modenese. Invece, ci hanno riportato questo raccontino di viaggio, per comprendere il quale è indispensabile ricordare che il giovane talento Romain Descharmes nella stagione 2007-2008 ha eseguito il brano Winnsboro Cotton Mill Blues del compositore e virtuoso pianista americano Frederic Rzewski (Massachusetts, 1938); il pezzo contiene la parafrasi di una canzone blues degli anni Trenta che descrive con durezza espressiva le condizioni di lavoro dei raccoglitori del cotone. Winnsboro Cotton Mill Blues Revisited Anche quando non se ne ha propriamente bisogno, le riconferme fanno sempre piacere, a patto, come per le adulazioni e i profumi, di annusarle e non berle. Trovarsi alla Carnegie Hall a riascoltare Winnsboro Cotton Mill Blues in una platea di 644 niuiorchesi musicofili e socialmente consapevoli - fra cui comunque non tutti potevano dire di aver riascoltato Rzewski, e non tutti potevano pronunciare il suo nome con sicurezza (rceschi con la r che quasi non si sente) - ha confermato che si può avere la fortuna di essere resi culturalmente consapevoli anche prima di fuoriuscire dal proprio guscio. Versione per due pianoforti di cui uno suonato dall’autore, che è stato l’esecutore della prima di Klavierstücke X di Stockhausen. Ci soffermiamo sul virtuosismo del pianista e sulla irrefrenabile volontà di stupire del compositore, passato dal serialismo al minimalismo al realismo umanista, attitudine che ne ha impedito e ne impedisce una classificazione. Uno che è virtuoso di pianoforte e che compone le proprie musiche vi dice niente (ancor prima di pensare al cognome polacco)? Fortunatamente o sfortunatamente per lui ha però anche un irrefrenabile
Si può osservare nel dettaglio il dispiegamento del pubblico che ha assistito agli eventi dei Concerti aperitivo, del Festival Pianistico e di Piani Diversi (FIG. 6). FIG. 6 - Concerti aperitivo, Festival pianistico e Piani diversi media del pubblico pagante per spettacolo
Fonte: Elaborazione sui dati dei borderò Siae della Gmi di Modena, 1989-2008.
Nell’ambito dei Concerti aperitivo, dopo un primo calo nel 1996 il numero di spettatori torna a crescere, per subire un lieve decremento nella stagione 2001. Una possibile spiegazione è che il pubblico che abitualmente segue le iniziative della Gmi di Modena sia stato parzialmente dirottato verso la novità costituita dal Festival Pianistico Internazionale, avviato l’anno precedente. È da segnalare, poi, che spesso il numero delle presenze è stato condizionato dalla logistica; ad esempio, nella stagione 1991-1992, i concerti non sono stati tenuti solo nel ridotto del Teatro Comunale, ma anche nella sala prove, sul palcoscenico e in platea, con la relativa differenza di capienza degli spazi. Stesso discorso per i concerti che prima nel 1998, e poi di nuovo nel 2002 vengono trasferiti al Teatro San Carlo e nell’Auditorium della Chiesa stessa. Dal 2007, infine, gli eventi della Gmi vengono ospitati nell’Auditorium della Fondazione Marco Biagi che, con una capienza di 328 posti e una struttura appositamente adattata per i concerti, sembra una sede adeguata, realtà confermata dall’alto numero di partecipanti nelle ultime due stagioni dei Concerti aperitivo. La modalità di analisi del pubblico dei Concerti aperitivo viene qui applicata anche per quel che riguarda gli spettatori del Festival internazionale. Il difforme successo che hanno avuto le diverse edizioni del festival, come si può notare dall’andamento altalenante del pubblico, è imputabile a più ragioni. Si può supporre lecitamente che la collocazione degli eventi in programma per il festival abbia una parte di responsabilità; infatti, dalla terza edizione i concerti non si svolgono più esclusivamente nell’Auditorium barocco della Chiesa di San Vincenzo, ma a questo è stato affiancato il Teatro Comunale come sede ospitante della manifestazione. Inoltre, il periodo del Festival Internazionale si sposta: dalle prime due edizioni che si svolgevano da settembre e ottobre, si passa alla terza e alla quarta, totalmente localizzate nel mese di maggio. Queste due condizioni, di luogo e di periodo dell’anno, hanno probabilmente influito sulla maggiore risposta del pubblico nelle edizioni del 2003 e del 2004 del Festival Pianistico, ma è il caso di sottolineare un’altra variabile. Essendo il festival a tema, si può supporre che la maggiore o minore popolarità del compositore a cui è dedicata ogni edizione condizioni il successo delle stesse. È dunque facile intuire il motivo dell’aumento del pubblico nella terza e nella quarta edizione, dedicate rispettivamente a Beethoven e Chopin, oppure del calo di partecipazione nel 2005, anno in cui il festival proponeva la musica russa e francese tra Otto e Novecento. I concerti della rassegna Piani diversi, inframmezzati nel programma dei Concerti aperitivo, mostrano una buona risposta di pubblico. Il fatto che la prima edizione della rassegna si sia tenuta alla Galleria Civica, luogo insolito per un evento musicale, può indurre a giustificare il ridotto numero di partecipanti, che in seguito si è comunque allineato a quello dei Concerti aperitivo.
impulso alla citata consapevolezza sociale (politically correct per comunista arrabbiato) e forse questo è ciò che più lo fa classificare. Il nostro è talmente arrabbiato che il suo pezzo più famoso, un tour de force di 36 variazioni per piano che possono essere la versione tardo XX secolo delle Goldberg, si chiama The People United Will Never Be Defeated. Il concerto si tiene il Primo Maggio. Si esegue Attica che fa venire le lacrime agli occhi pesando a Nanda Pivano e all’Altra America degli anni ’60; la voce recitante Steve ben Israel del Living Theater. Poi un pezzo sulla tv: Spots, la prima di War Songs, contro le guerre e la loro in particolare, la prima di Natural Things, sul massacro di Haymarket, quello del Primo Maggio, per concludere con il nostro Winnsboro Cotton Mill Blues ancor più coinvolgente con due pianoforti. Rzewski vive a Liegi dove insegna al Conservatorio e ha appena compiuto 70 anni: potremmo invitarlo alla nostra Gioventù. P.S.: Zankel Hall, inaugurata nel settembre 2003 nell’interrato di Carnegie Hall, è una sala per musica da camera di cui è stata magnificata con ragione l’acustica perfetta: si riconosce infatti il percorso uptown o downtown della subway lungo la settima, e forse chi ha orecchio assoluto riconosce anche la Q, la N, la R e la W: location perfetta per la ritmica del nostro Winnsboro Cotton Mill Blues.
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Carmina non dant panem
Quanto costa e come si finanzia la Gmi di Mauro Bompani e Donatella Pieri Ricostruire il numero degli spettatori e i prezzi dei biglietti di 20 anni di attività è stato possibile sia per la tenacia e l’attenzione di una specializzanda come Barbara Rubino (vedi pagine precedenti), sia per l’esistenza di documentazione Siae riguardante le presenze o - più banalmente - dei programmi di sala con i prezzi dei biglietti. È stato invece impossibile ripercorrere dettagliatamente e in modo pienamente documentato l’andamento dei bilanci delle diverse stagioni; costi e ricavi, suddivisi almeno per grandi tipologie, sono identificabili con buona approssimazione solamente dal 2000 in poi. D’altronde, è da quella stagione che la Gmi ha assunto l’attuale struttura di attività. Con poche eccezioni (in particolare, quella del 2002), ogni stagione modenese presenta un numero di concerti a pagamento oscillante da 16 a 18, suddivisi nelle due rassegne “Concerti aperitivo” e “Festival pianistico”. Non che non vi siano state variazioni anche importanti di voci di costo: cambiamento dei luoghi dei concerti, evoluzione dei materiali promozionali, nolo della camera acustica nel 2006, e così via. Tuttavia, i dati aggregati che riportiamo nella tabella indicano con buona approssimazione come vengono mediamente distribuite le risorse che la Gmi reperisce ogni anno. Non vanno mai dimenticati, inoltre, i due aspetti che dai dati non figurano: il primo è la quantità e il valore del lavoro volontario di progettazione e gestione dell’attività. Non spetta a chi lo svolge darne un giudizio di qualità, ma si può bene affermare che la quantità è tanta, tantissima. Qualcuno, anche valenti economisti e studiosi, in piena onestà intellettuale, sottolineano che il lavoro volontario - in fondo - provoca turbative del mercato perché toglie spazio o pone difficoltà al lavoro regolarmente retribuito di soggetti imprenditoriali. Non è un’obiezione da liquidare con superficialità. Se il volontariato si sostituisce a ciò che di norma le Istituzioni o le imprese realizzano, allora può esserci il rischio di una sorta di “concorrenza sleale”. Ma quando l’attività volontaria si realizza con obiettivi e motivazioni socialmente ed eticamente nobili e quando va a soddisfare richieste e bisogni che altrimenti rimarrebbero inevasi, allora essa non danneggia proprio nessuno. Per quanto riguarda l’attività della Gmi, occorre chiedersi: quanti di quei giovani che trovano modo di esibirsi in pubblico e di avviarsi alla carriera concertistica avrebbero avuto le stesse opportunità, se non esistesse un folto numero di associazioni musicali basate sull’impegno volontario di tanti appassionati? Senza contare, inoltre, quel poco o tanto lavoro che l’organizzazione volontaria distribuisce a soggetti privati: dalla gestione della biglietteria all’accordatura, dai ristoratori agli alberghi, e così via. Tutto ciò non entra nei bilanci economici, ma fa parte di quella valorizzazione dei talenti, in particolare giovani, che costituisce la sfida - anche economica - del presente. Il secondo fattore che non risulta dal bilancio economico della Gmi modenese è il “valore aggiunto” che viene alla città dalla presenza di una attiva sede locale di una Fondazione nazionale, quale è la Gmi. Contrattualistica, pratiche amministrative, contatti con artisti e agenti, formazione di un elenco di proposte sono condotti dalla Fondazione che ha sede a Milano, e che riceve per l’attività nazionale contributi ministeriali in proporzione al numero di eventi organizzati annualmente secondo determinati, stringenti criteri di rigore e trasparenza. Questo valore aggiunto consiste dunque sia in una consistente riduzione dei cachet degli artisti rispetto agli standard di mercato, dato che la Gmi propone loro tournées e non singoli concerti, sia nel lavoro del personale che opera nelle sede nazionale, che non è dunque a carico della Gmi modenese. La sintetica tabella che segue indica dunque solamente la distribuzione e l’ammontare dei costi operativi diretti, relativi alle diverse stagioni. Essa è quantitativamente approssimata, perché non tiene conto dei costi legati al mantenimento dell’Associazione: affitto della sede, pulizie, spese condominiali, spese generali e di investimento di varia natura (computer, attrezzature varie). La distribuzione percentuale tra le diverse macro voci è anch’essa approssimata, poichè risente della variazione 160 a p p e n d i c i
una domanda a
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Saul Beretta
ideatore e produttore artistico, è il direttore artistico di Musicamorfosi, un’associazione attivissima anche nella produzione di originali forme di proposta del repertorio classico. Per Gmi Modena ha presentato Mozartmorfosi (Scenergie, Stagione 2006-2007) e Pensavo fosse Bach, con Mario Brunello (Festival 2008).
Quali sono i motivi che portano a “manipolare” il repertorio classico? E quali sono, se ci sono, i limiti che è opportuno stabilire per non compiere operazioni arbitrarie o infondate? L’amore muove tutto, anche il cambiamento. John Cage diceva: “Cambieremo meravigliosamente se sapremo accettare le incertezze del cambiamento”. La musica che amiamo spesso è scritta da persone che sono morte, ma è invece viva: vive e si trasforma in continuazione nelle scelte degli interpreti, dei programmatori, degli studiosi. La musica è viva e si trasforma nelle percezioni del pubblico, nelle situazioni di ascolto e possibilità di fruizione che sono sempre in mutamento. Il processo di refrigerazione* della musica “classica” è senz’altro stato mosso da amore: questo fenomeno ha cristallizzato i capolavori, ma ha avuto come effetto collaterale quello di allontanare la Musica dal fluire della vita, dall’attenzione e interesse di una grande fetta di possibili amanti. Spesso è decifrabile più come gesto di sacerdoti che non di amanti… Oggi transitiamo nell’epoca che Gillo Dorfles ha definito dell’horror pleni; siamo costretti ad ascoltare musica anche quando non vogliamo e, spessissimo, musica che non vorremmo assolutamente ascoltare. Faccio fatica persino a immaginare il desiderio di ascolto di altre epoche, di quelle precedenti la riproducibilità meccanica dell’opera, nelle quali la sola possibilità di ascolto era la personale esecuzione o l’attesa trepidante del concerto. Interpretare è sempre un’opera di manipolazione. L’Opera non si suona da sé. Penso su tutti a Glenn Gould, il re spudorato degli interpreti, a quale livello meraviglioso di manipolazione sia stato condotto dal suo desiderio di vita, il suo amore e la sua creatività, e quale ne fosse la sua consapevolezza (Prima o poi scriverò la mia autobiografia e sarà
di imputazione di alcune spese nel corso degli anni e per altri motivi di minore importanza. Ciò che ci pare emerga, tuttavia, è la conferma di quanto sostenuto in altre parti dell’Almanacco: esistono una serie di costi/attività “incomprimibili”, che non variano di molto cambiando numero dei concerti, qualità e costo degli interpreti, presenza di pubblico, offerte “collaterali” (per esempio, gli aperitivi). Vale a dire che, superata la soglia dell’organizzazione episodica e “amatoriale”, la complessità organizzativa e l’esigenza di servirsi di strutture e competenze di alta qualità professionale rappresentano una necessità costante, e anche un costo rilevante, che non varia proporzionalmente al numero degli eventi organizzati e tantomeno in rapporto al costo specificamente artistico. Un’altra considerazione possibile è la seguente: l’aumento del numero degli spettatori produce un aumento dei costi assai superiore all’aumento degli incassi da biglietteria; materiale promozionale, necessità di utilizzo delle tecnologie per la vendita dei biglietti o per tenere le relazioni con una più vasta platea, spese promozionali e soprattutto i costi derivanti da sale adeguate al numero degli spettatori superano di gran lunga il modesto aumento degli incassi. Il che è ciò che si sostiene - sotto traccia - in tutta questa pubblicazione: creare un club di 100 appassionati sarebbe realizzabile, e coerente con la natura del volontariato culturale, e ciò non escluderebbe un’alta qualità dell’offerta. Puntare ad un più vasto e nuovo pubblico, ovviamente sviluppando ulteriormente la qualità, richiede invece un’organizzazione pressoché analoga a quella delle istituzioni culturali, il che è di norma impossibile per la natura stessa dell’associazione basata sul volontariato. Si apre in questo punto la necessità del dialogo con le Istituzioni locali e la riflessione sulle loro politiche per la cultura: cioè - più concretamente - su quali possano essere i supporti o i servizi a disposizione dell’associazionismo più sviluppato e di più forte presenza nella città. A una parte di queste esigenze Modena ha risposto positivamente; per esempio, al modesto contributo finanziario dell’Amministrazione comunale si aggiunge la convenzione che consente alle associazioni di utilizzare l’Auditorium Marco Biagi sostenendo solo le spese per il personale, senza pagare l’affitto della sala. Sotto altri aspetti, invece, molto è possibile fare: promozione, servizi di biglietteria, integrazione delle proposte nell’attività culturale delle istituzioni sono campi sui quali sono possibili innovazioni con forti potenzialità positive, e che non costerebbero nemmeno tanto. Ne riparleremo sull’Almanacco dei 40 anni?
certamente un’opera di finzione). La manipolazione parte da qui, dall’amore, da un desiderio di sorpresa e di rinnovamento dell’ascolto e dell’invenzione, da un tragitto attraverso le contraddizioni, dal suono del passato che attraversa e esalta il presente e dal movente della condivisione e dal piacere di muovere la scoperta collettiva in quel luogo di socialità e scambio che dovrebbe essere sempre la sala da concerto. Credo nel gesto creativo che inventa e squarcia una pagina nota, ingiallita o indecifrabile di un genio del passato, credo alla meravigliosa finzione di Schaeffer e dell’Amadeus di Milos Forman. Credo alla voci che fuggono e si nascondono dentro una partitura, credo alla forza dell’amore che genera l’invenzione che è di per se stessa necessaria e inarrestabile. * Per avere qualcosa che sia un capolavoro bisogna avere il tempo necessario per classificarlo e renderlo classico (John Cage).
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Per conoscere e progettare la cultura a Modena di Stefania Saltini* e Mauro Bompani Da più di due anni sono in corso di svolgimento, a Modena, una serie di iniziative e di indagini su vari aspetti del mondo della cultura: l’offerta, la domanda, il rapporto tra cultura e condizioni di vita, l’economia della cultura. Diversi sono i soggetti protagonisti di questa articolata serie di proposte. Prima tra tutte la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che non solo finanzia gran parte delle attività che si svolgono sul territorio (spettacoli, concerti, mostre, cicli di seminari sul tema della cultura), ma che ne è anche protagonista dal punto di vista scientifico. Attraverso il coinvolgimento della Facoltà di Economia Marco Biagi dell’Università di Modena e Reggio Emilia, in particolare tramite ArtCAPP - l’unità di ricerca del Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche che si occupa della ricerca sul settore dello spettacolo dal vivo, del patrimonio culturale e del nesso esistente tra azione pubblica, disegno urbano, offerta culturale e benessere della comunità locale - è stata avviata un’ampia indagine conoscitiva, ormai in fase conclusiva, sul rapporto tra cultura e qualità della vita urbana. Essa ha coinvolto numerosi Enti ed Associazioni della città di Modena, con l’obiettivo di misurare il livello di benessere generato nel contesto urbano dall’offerta culturale, adottando una definizione estesa di sviluppo che comprende al suo interno, come elemento fondante, anche le dimensioni legate all’arte e alla cultura. Una delle fasi dell’indagine Cultura e qualità della vita a Modena ha riguardato la misurazione delle dimensioni, della composizione e dell’andamento dell’offerta di cultura in città, attraverso una ricognizione quantitativa della produzione di spettacolo dal vivo (oltre che di cinema, mostre, manifestazioni culturali). A tal fine è stata svolta un’ampia indagine attraverso la distribuzione di un questionario a numerosi Enti ed Associazioni che operano nel settore dello spettacolo dal vivo a Modena, ottenendo circa 70 risposte da parte delle istituzioni interpellate. I risultati principali di questa fase sono stati presentati alla città durante il convegno Cultura, benessere, crescita. L’esperienza di Modena che si è tenuto il 1° dicembre 2006. La seconda fase del Progetto ha riguardato la realizzazione di una estensiva analisi della domanda di cultura nel territorio modenese con lo scopo di individuare i meccanismi di determinazione della domanda (profili socio-demografici del pubblico, motivazioni e vincoli, disponibilità a pagare) attraverso indagini campionarie (distribuzione di un questionario nel corso del 2007) rivolte al pubblico dei teatri e degli spettacoli di musica concertistica e cameristica, lirica, balletto, prosa, organizzati sia da istituzioni sia dalle principali associazioni attive sul territorio. I risultati relativi all’Associazione Gmi, che di seguito vengono presentati, scaturiscono proprio dall’elaborazione dei dati dell’analisi della domanda di spettacolo dal vivo nel territorio modenese.
L’articolazione delle indagini Nell’ambito dei progetti Cultura e qualità della vita a Modena - condotto dal Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche (ArtCAPP)- e Il campo della cultura a Modena, condotto dalla Fondazione Mario Del Monte, sono stati organizzati dalla primavera 2007 alla primavera 2008 cicli di seminari e workshop pubblici sulle politiche culturali e sui loro complessi rapporti con la città e la cittadinanza, promossi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Scopo principale del ciclo di incontri è stato quello di fornire gli strumenti per una discussione *
Stefania Saltini è assegnista di ricerca presso la Facoltà di Economia “Marco Biagi” e docente a contratto di “Economia della cultura” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Modena e Reggio Emilia. È membro di ArtCAPP, gruppo universitario di ricerca sul settore dello spettacolo dal vivo e del patrimonio culturale.
una domanda a
“
Tindara Addabbo
docente alla Facoltà di Economia ‘Marco Biagi’ Università di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Economia Politica, componente del comitato scientifico dell’indagine “Cultura e qualità della vita a Modena”.
Quali sono a suo giudizio le principali evidenze del rapporto tra condizioni socio-economiche, stili di vita e fruizione culturale a Modena? Esistono più relazioni sia dirette che indirette fra le condizioni socioeconomiche, gli stili di vita e la fruizione culturale. La presenza di un’offerta culturale ampia e eterogenea consente di alimentare capacità cognitive individuali le cui ricadute sull’individuo e sull’ambiente in cui vive possono sfuggire a chi trascura gli elementi non monetari della ricchezza. Un’offerta culturale ricca inoltre è in grado di attrarre individui che ad essa attribuiscono un valore elevato, individui dotati di maggiori dotazioni di capitale umano che possono contribuire a loro volta ad aumentare il capitale sociale del contesto in cui vivono e partecipare attivamente alla produzione di ricchezza. La maggiore ricchezza monetaria e un elevato livello di partecipazione al mercato del lavoro nel contesto modenese possono rendere possibile per gli individui una maggiore fruizione di spettacoli dal vivo e gli stessi enti pubblici e privati presenti nel territorio possono rispondere alle richieste di fund raising provenienti dal settore. Esistono tuttavia vincoli di tempo che possono limitare la domanda di spettacolo dal vivo sia da parte di chi ha un orario di lavoro pagato più lungo che da parte di chi cumula al lavoro pagato il lavoro non pagato domestico e di cura (e il contesto modenese si caratterizza per un maggiore tasso di occupazione femminile non accompagnato però da una redistribuzione del lavoro non pagato). Importanti sono poi i nessi fra le politiche pubbliche e la domanda di spettacolo. Si pensi, a questo proposito, agli interventi in campo musicale che nella città di Modena vengono attuati a partire dai nidi ponendo in chi li frequenta importanti tracce che, come la letteratura empirica conferma, possono creare un’attitudine all’ascolto e alla fruizione.
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approfondita delle politiche culturali a Modena sia nei loro aspetti sociologici e concettuali che nei loro aspetti economici e sociali, come anche negli aspetti architettonico-urbanistici che coinvolgono i luoghi deputati alla produzione e alla fruizione culturale. Il ciclo di seminari Economia della cultura, sviluppo umano e politiche culturali, organizzato da ArtCAPP, ha visto partecipare in qualità di relatori Claudio Baraldi, Emilio Cabasino, Livia e Claudia Caffagni, Francesco Caporossi Guarna, Silvano Conti, Elena Corradini, Alberto Cottica, Donata Favaro, Piergiorgio Giacchè, Vittorio Iervese, Fabrizio Montanari, Maurizio Nardi, Pier Luigi Sacco Michele Trimarchi, che hanno affrontato i temi della relazione tra cultura e integrazione sociale, esaminata dal punto di vista della società multietnica, del disagio e della esclusione sociale; delle specifiche modalità di intervento sulle politiche culturali, con una attenzione agli indicatori per il disegno delle politiche, la valutazione dei progetti culturali, gli aspetti gestionali dei musei; delle professioni nel settore dello spettacolo dal vivo con una particolare attenzione alla struttura ed all’occupazione, ai diritti, tutele e legislazioni di riferimento, e all’evoluzione delle figure manageriali all’interno delle istituzioni di spettacolo; dell’analisi della domanda nel settore dello spettacolo; del finanziamento delle imprese che operano nel settore; le creative
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La Promunicazione 1 Che c’entra il marketing? La massima che si studia a pagina 1 di ogni manuale di comunicazione: “Fare bene e farlo sapere”, si addice anche alle attività culturali e musicali: non c’è nessuna differenza di strumentazione, di metodo, di teoria tra vendere formaggini e vendere Bach. Ecco fatto: a questo punto qualcuno getta questo Almanacco nel pattume e buona notte (tanto, non costava nulla). E invece è proprio così: per rendere efficace l’investimento che si fa in promozione e comunicazione di una stagione concertistica occorre esattamente seguire le regole codificate dal marketing. Dice: “ma io sono solo una piccola organizzazione, e pure volontaria. Che c’entra il marketing?” A maggior ragione, cara la mia piccolina! Vediamo un po’: hai pochi soldi, perciò non hai speranza di emergere nel mare della ossessiva comunicazione promozionale a cui tutti siamo soggetti; il tuo marchio non rappresenta di per sé una garanzia di qualità e dunque non puoi praticare prezzi elevati (mica c’è un baffo disegnato o un coccodrillo o un nome illustre, che da soli valgono un più 20%!) e nemmeno adeguati alla proposta artistica; a proposito della quale (della proposta), l’ignoranza è grande: se escludiamo alcuni grandi nomi, la maggior parte del pubblico non distingue “a priori” una utilitaria da concerto da un’auto di lusso (tanti, per la verità, anche “a posteriori”; altrimenti non si spiegherebbero certe fioriture di “nuovi Mozart”); infine: come pensi che il pubblico ti valuti se organizzi concerti in sale inadatte, magari rumorosissime, con terribili sedie in vetroresina, pianoforti da ardere, magari “agratis”, sperando che non entrino in troppi con il gelato in mano? Potrebbe anche suonare Benedetti Michelangeli risorto, che non se ne accorgerebbe
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nessuno. Ecco, vedi? Abbiamo parlato di marketing mix, delle famose “4P” in cui si articola, valide per i formaggini come per la musica classica: il Prodotto (il concerto), il Posto (dove si svolge), il Prezzo (del biglietto: che non è dettato dal costo del prodotto o del servizio, ma da quanto il cliente è disposto a pagare per averlo, che può essere di più o anche di meno del costo. Per la cultura, normalmente è di meno, molto di meno!), la Pubblicità, comprendendo nel termine anche l’ufficio stampa, le relazioni pubbliche, la ricerca degli sponsor. Sarebbe dunque la Comunicazione, o se vogliamo la Promunicazione, adattando chirurgicamente i nomi allo schema delle “4P”. Non si sostiene con ciò che si fa una buona stagione solo con tanti soldi, grandi sale, eccellenti esecutori e prezzi da gioielleria. A parte che anche queste condizioni non sono affatto una garanzia di successo, il punto è che occorre studiare un mix coerente tra le “4P”: date le risorse a disposizione, è sbagliato investirle in cachet per il grande interprete se non abbiamo un luogo adatto dove farlo suonare o se non possiamo poi comunicare che ci sarà quel concerto. Così pure, è sbagliato noleggiare un grande teatro per riempirlo al 50%. E sul prezzo? Be’, lì il discorso si fa delicato, dunque giriamo pagina.
industries; gli approcci e gli strumenti per il fund raising culturale. Inoltre il ciclo di incontri Luoghi e forme di integrazione sociale della cultura, proposto nell’autunno 2007 dalla Fondazione Mario Del Monte, ha rappresentato un’occasione per aprire il dibattito su alcuni luoghi e progetti di grande importanza per la cultura nella città di Modena. A tutto ciò si legano altri due importanti strumenti di indagine e di consultazione che riguardano la dimensione culturale locale ed il benessere della comunità. Il Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche (CAPP) della Facoltà di Economia “Marco Biagi” di Modena, in collaborazione con il Comune, la Provincia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, ha realizzato “ICESmo2” la seconda indagine sulla condizione economica e sociale delle famiglie della provincia di Modena, che consentirà di scattare una nuova fotografia della nostra società e di valutare il benessere dei modenesi comprendendo tra gli elementi fondanti, come specificato anche in precedenza, le dimensioni legate all’arte e alla cultura. Il Comune di Modena, con l’organizzazione degli Stati generali della cultura, ha inoltre avviato alcuni momenti di confronto e di riflessione in città con oggetto l’offerta culturale cittadina, i luoghi della cultura, la capacità attratti-
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La Promunicazione 2 Un buono benzina in omaggio al gentile pubblico Terza P: il prezzo. Nessuno di noi è disposto a pagare i servizi culturali al loro costo reale, e per molti di essi – ovviamente – non sarebbe nemmeno giusto: biblioteche, musei, ma anche teatri e mostre sono servizi pubblici, proprio come la sanità o la scuola o l’illuminazione delle strade, e dunque devono essere prevalentemente a carico della collettività. Però chi usufruisce di servizi culturali compie una scelta e gode di un privilegio, e dunque è giusto che contribuisca in parte alla copertura dei costi. Per studenti, anziani, indigenti si studiano sconti e gratuità specifici. Per le attività teatrali questo principio è assodato, invece per altri servizi prevale il criterio della gratuità a tutti gli utenti. Il principio di un doveroso contributo (e anche di un significativo sostegno pubblico!) dovrebbe valere anche per le attività teatrali organizzate da associazioni e soggetti non istituzionali. Ma non è sempre così: una concezione “ingenua” del fattore prezzo ha portato ad organizzare sempre più singoli eventi e intere stagioni completamente gratuiti, pensando che ciò costituisca un fattore di avvicinamento di nuovo pubblico. Il che non avviene, purtroppo: l’ingresso gratuito tende di per sé a svilire ogni proposta, penalizza chi invece chiede al pubblico un piccolo impegno, confonde e turba un mercato già di per sé poco avvezzo a “fare i conti”. In più, l’ingresso a pagamento è l’unico modo per contare con certezza il pubblico presente, e ciò dovrebbe rivestire una certa importanza per l’organizzazione. Soprattutto, non è vero che la gratuità educa a frequentare i teatri: se diventa una consuetudine e non un evento eccezionale (il che, ovviamente, è ammesso) educa certamente ad andare
ai concerti (e alle mostre, e al cinema, ecc.)... ma solo quando gli spettacoli sono gratuiti. Se la gratuità avesse effettivamente questo effetto di aumento del pubblico, perché allora non regalare un buono benzina a tutti quelli che si presentano, per sviluppare così un grande amore la musica? Il punto critico non è il rapporto tra offerta e prezzo, ma la desiderabilità della proposta. Ciò che è desiderabile solamente a costo zero, in verità non è desiderato proprio per niente. L’importanza della quarta P La Promunicazione (il mix di attività relazionali e informative già elencate) è decisiva nel marketing mix delle attività musicali, soprattutto dei soggetti non istituzionali e con una ancora breve tradizione alle spalle: se infatti è vero che l’ignoranza verso la qualità degli esecutori e anche sulla programmazione è molto vasta (Prodotto), che c’è un livellamento verso il basso del Prezzo (anche le istituzioni mantengono i prezzi più contenuti possibile), che non c’è grande scelta dei luoghi per la musica (Posto), ecco allora che la variabile che più delle altre può fare la differenza è la quarta P: l’insieme delle attività comunicative e promozionali. Progettare e gestire bene la “quarta P” significa dare un’identità riconoscibile all’organizzazione: nome, grafica, tono di voce, varietà ma anche continuità di immagine; significa inoltre spendere bene le proprie risorse. Come organizzare e scegliere i mezzi di comunicazione è argomento che merita una nuova pagina.
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va dell’offerta culturale, l’innovazione, le imprese e la produzione culturale, coinvolgendo tutti i soggetti interessati alla Cultura e al ruolo che essa svolge nella vita della comunità cittadina e nello sviluppo della città anche dal punto di vista economico.
Elaborazioni statistiche sul pubblico Le associazioni culturali attive in campo musicale sono state coinvolte, oltre che nell’indagine che riguardava la complessiva offerta culturale, anche nell’elaborazione e somministrazione al pubblico del questionario sulle attività di spettacolo dal vivo. La Gmi si è fortemente impegnata nell’elaborazione e conduzione di queste due attività, attraverso l’attiva partecipazione alla Consulta della Cultura del Comune, organismo che rappresenta oltre 200 sigle associative, di natura assai eterogenea, con lo scopo di favorire la nascita di forme e strumenti di integrazione e coordinamento tra le Associazioni e le Istituzioni. Per ora, bisogna dire, senza grandi risultati! Oltre 400 dei circa 4500 questionari raccolti dal pubblico teatrale provengono dagli spettatori dei concerti della Gmi, e rappresentano un importante elemento di conoscenza della composizione e dei gusti del pubblico. Pubblichiamo di seguito alcune tabelle di sintesi delle risposte fornite ai questionari dagli 1
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La Promunicazione 3 Quale delle due metà sto buttando via? Diceva un famoso pubblicitario americano: “so che il 50% di quanto il mio cliente spende in comunicazione è inefficace; il problema è che non so di quale delle due metà si tratta”. Una strategia di comunicazione è corretta se porta a scegliere gli strumenti più efficaci per ottenere lo scopo che ci si prefigge. Per esempio, consideriamo alcuni strumenti molto diffusi: la pubblicità sui giornali, i manifesti, gli striscioni stradali. Dati i numeri dell’affluenza, e la divisione abbastanza netta tra il pubblico esistente (che normalmente si “fidelizza” e torna) e il “non pubblico” (che di solito non desidera e non è curioso), forse l’uso di questi mezzi è un po’ come sparare alle zanzare con un cannone. Certo, hanno una loro rilevante utilità: mostrano alle Autorità che esistiamo e che operiamo, danno visibilità agli sponsor, ci mettono sullo stesso piano degli altri soggetti organizzatori (chi si azzarderà infatti mai a rinunciare per primo al manifesto o alla locandina, quella che i negozi detestano di affiggere in vetrina?). Il successo di pubblico di una stagione cameristica si misura peraltro su aumenti quantitativi modesti: una media di 10, 20 presenti in più (paganti, e dunque contati con certezza!). I dati nazionali Siae relativi al 2007 danno una media di circa 200 spettatori per la cameristica, in Italia (compresi dunque i concerti delle grandi istituzioni e dei grandi interpreti). Stiamo quindi parlando di numeri piccoli, ma di percentuali rilevanti. Per aumentare la media del pubblico di 10 spettatori bisogna cercarli uno a uno, attivando gli strumenti del cosiddetto direct marketing, o del marketing relazionale: dall’invio postale dei programmi alla più comoda e non
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costosa (ma meno diffusa) e-mail, al passaparola da parte del pubblico esistente: con altri fini e altri numeri, ce lo insegnano le discoteche, con il loro “pierre”, qual è la strada per allargare una comunità di frequentatori abituali. Da qualche anno le associazioni vanno in questa direzione: per esempio, “volantinano” (bel verbo desueto!) nei luoghi frequentati dal pubblico potenziale: nelle biblioteche, all’informacittà, e soprattutto davanti ai teatri maggiori, nelle sere di spettacolo. Quanto siano efficaci queste forme di promozione non è definito e misurato con certezza, ma esse hanno una indubbia utilità. Naturalmente, la polenta dipende, in ultima istanza, dalla qualità della farina a disposizione: se le proposte comunicate sono episodiche o sgangherate, se il materiale promozionale è poco comprensibile, se non ci si costruisce pazientemente una identità, allora c’è poco da fare; la comunicazione non risolve i problemi di sostanza. Non c’è, dunque, una Promunicazione giusta o sbagliata in assoluto, ma solo relativamente al mix dei quattro fattori “P” ricordàti. E questo è l’ultimo tema, forse il più importante, che richiede dunque un’altra pagina.
spettatori dei quattro concerti Gmi durante i quali sono stati distribuiti. Un’avvertenza è d’obbligo: ha risposto al questionario circa la metà del pubblico presente a ogni concerto; non essendo richiesto di compilare il questionario una volta sola, sono molti i “soci sostenitori” (assiduamente presenti alle iniziative Gmi) ad averlo compilato due o più volte, anche perché maggiormente motivati a rendere note le proprie preferenze e consuetudini, mentre persone presenti in modo più saltuario possono avere trascurato la richiesta. Perciò, molti dati sono da interpretare come rappresentativi non tanto del pubblico medio, quanto del pubblico più affezionato.
Che cosa emerge dall’indagine? Non è questa la sede per riportare i dati complessivi dell’indagine svolta, che ha riguardato anche le principali Istituzioni teatrali modenesi e alcune altre associazioni (per la precisione Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione Emilia Romagna Teatro: Teatro Storchi e Teatro delle Passioni, Gioventù musicale d’Italia - sede di Modena, Teatro dei Segni, Corale Gazzotti, Grandezze & Meraviglie, Associazione Amici della Musica, rassegna VivaVoce), raccogliendo un numero di risposte ai questionari abbastanza significativo della composizione dei diversi pubblici. 1
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La Promunicazione 4 Mettere in comune la comunicazione Riepilogando: la corretta strategia di Promunicazione delle attività di cui ci stiamo occupando deve e può limitare l’uso di strumenti di comunicazione di massa, rivolti a un pubblico indistinto, ma richiede piuttosto un grande lavoro nella ricerca delle singole persone a cui rivolgere la propria proposta e nel contatto diretto da attivare con ciascuna di esse. Sono molto utili le tecnologie dell’informazione: posta elettronica e siti Internet, che però raggiungono ancora solo una parte del pubblico. È fondamentale, per ottenere una comunicazione efficace, che essa sia costante nel tempo e proposta non una volta sola, ma abbastanza spesso da essere riconosciuta, tanto da conferire identità a chi propone le iniziative e da entrare nell’agenda culturale di ogni destinatario, il che è il primo passo per “fare desiderare” l’esperienza. Due sono i punti critici fondamentali da affrontare in questo scenario: anzitutto, come costruire l’elenco anagrafico dei destinatari? In secondo luogo, la valutazione dell’impegno e dei costi: è sicuramente più facile quantificare e documentare una campagna di informazione fatta di affissioni e inserzioni rispetto a una composta di contatti, e-mail, volantinaggi, ecc. Ultima, fondamentale avvertenza: a esagerare si fanno danni. Si può cioè essere indotti a promettere un prodotto-servizio migliore di quello che si può offrire effettivamente: a creare con la comunicazione una aspettativa su qualità e afflusso di pubblico molto superiori a quelli effettivi. Ma se poi ci si ritrova in 50, a un concerto così così, non solo si è buttato ben più del 50% dell’investimento in comunicazione, ma si è anche pregiudicata in parte la propria credibilità. Si è
inoltre contribuito all’aumento del “rumore di fondo” che disorienta il pubblico potenziale nella scelta e nella valutazione. Sullo sfondo avanzano, uno all’anno, i “nuovi Mozart”. A volte, è efficace proprio l’opposto: sottolineare l’esclusività o la raffinatezza “per pochi” di certe proposte genera interesse e successo. Conclusione fin troppo ovvia: ma quanto sarebbe utile qualche strumento “di sistema”? Iniziative di formazione e di confronto tra i diversi soggetti, un indirizzario condiviso, un luogo unico per l’acquisto dei biglietti, qualche invio postale anch’esso comune a più soggetti, ecc.? (Per ora, c’è solo il sito informativo della Consulta della Cultura del Comune di Modena: www.associazioniculturali.mo.it). Senza perdere l’identità di ciascuno, ma sfruttando “l’indivisibilità dell’informazione”. Come dicono gli economisti saggi: se due persone si scambiano un dollaro, avranno sempre un dollaro a testa, ma se si scambiano un’informazione ciascuno di essi ne avrà due. Identico principio vale per il consumo culturale di qualità: l’aumento dell’offerta, delle opportunità, dei luoghi – naturalmente entro limiti ragionevoli e purché avvenga in modo progettato e duraturo nel tempo - non genera una polverizzazione del pubblico, ma un suo aumento, a favore di tutti i soggetti promotori, e favorisce la nascita e la crescita di altri soggetti. È importante, però, avere qualche strumento e luogo comune di confronto e seguire una certa “etica della Promunicazione”. Le pagine a disposizione sono terminate, ma si è anche giunti dove si voleva.
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Dalle 457 risposte del pubblico della Gmi (su un totale di 4406 questionari compilati nell’intera indagine) si identificano le seguenti caratteristiche. • Tra coloro che hanno risposto, il 62,21% è pubblico femminile. Se si confronta questa percentuale con la composizione per genere della popolazione di Modena e provincia si può notare una sovra rappresentazione per il pubblico della Gmi delle donne ed una sottorappresentazione del pubblico maschile (che a Modena e provincia sono rispettivamente il 51,86% e il 48,14%).
La collaborazione tra Gmi e Istituto Superiore di studi musicali Vecchi - Tonelli Modelli e possibilità di sviluppo del sistema musicale territoriale Ivan Bacchi
direttore dell’Istituto Vecchi - Tonelli
risposte: 94,77% dei questionari • Oltre ¼ degli spettatori che hanno risposto ha più di 65 anni (la media tra gli abitanti della provincia è del 19%), circa il 35% è tra i 50 e i 65 (media provinciale 20%). Pur con le cautele ricordate sopra, legate alle modalità di somministrazione del questionario, si può affermare che il mancato ricambio generazionale rappresenti uno dei problemi principali da affrontare (non solo per la Gmi, ma per tutti i soggetti che organizzano stagioni di musica colta, e che non seguono mode effimere o segmenti di pubblico molto piccoli).
risposte: 100% dei questionari • Circa il 90% delle risposte è giunto da diplomati e laureati (questi ultimi, circa il 50%). Si tratta di una percentuale molto alta, considerando il numero non esiguo delle risposte. Se si confrontano queste percentuali con la composizione per titolo di studio della popolazione di Modena e provincia è possibile notare per il pubblico della Gmi una sovra rappresentazione sia dei diplomati sia dei laureati (che a Modena e provincia sono rispettivamente il 33,05% e il 12,45%) ed una sottorappresentazione di coloro che sono in possesso della licenza elementare e media (rispettivamente il 25,73% e il 28,77% a Modena e provincia). Se ne può forse dedurre che le stagioni Gmi siano abbastanza note e seguite in un segmento definito, ma non piccolissimo, della popolazione modenese.
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Duemilaotto, l’anno del ventennale, testimoniato anche dalla presente pubblicazione a cura della Gmi, rappresenta pure per l’Istituto Superiore di studi musicali “O. Vecchi - A. Tonelli” un anno cruciale, uno snodo, che sarà ricordato quale tappa fondamentale della recente acquisizione di autonomia in ordine al pieno riconoscimento che discende dallo Statuto di cui la nuova Istituzione, secondo il DPR di autonomia n. 132/07, si è dotata. La recentissima nomina Ministeriale del Dott. Franco Bellei a capo dell’importante Istituzione musicale di Modena e Carpi suggella poi questo virtuoso percorso iniziato nel 2006 con la fusione delle due Sedi storiche. La produzione musicale nei Conservatori, pratica questa già ampiamente diffusa, oltre alla ricerca musicale, anche in molte altre Istituzioni analoghe, trova però nella storia dei due ex Istituti musicali pareggiati una serie di casistiche, iter e sviluppi veramente interessanti. In particolare il legame col territorio ha da sempre rappresentato la cifra caratteristica di maggior rilievo dei due Istituti e ciò proprio in virtù dell’humus culturale e sociale da cui le due realtà, ora omologate nell’unica Istituzione, hanno tratto origine e hanno nel tempo preso corpo. Se si potessero poi analizzare le principali linee di sviluppo ed indirizzo che nel tempo si sono realizzate in ordine alle attività programmate dagli Istituti e legate agli Assessorati di riferimento, si noterebbe da subito quanto siano vari e diversificati i format musicali e pedagogici lì creati, spesso ad hoc, nel corso degli anni. La stessa paternità, per certi aspetti complementare nelle due sedi e suddivisa tra assessorato all’Istruzione da una parte e alla Cultura dall’altra, hanno di fatto “plasmato”, conformando così l’attuale “Vecchi - Tonelli” nella odierna e multiforme realtà, la quale è andata esprimendosi attraverso l’operatività e la formazione nelle scuole o in progetti pedagogici piuttosto che attraverso la capillare diffusione di iniziative musicali integrate negli istituti culturali della città. Da tutto ciò
risposte: 91,68% dei questionari • Età e titolo di studio indicano già le condizioni professionali prevalenti: pensionati (30% circa, una percentuale peraltro non molto distante da quella media nell’intera popolazione di Modena e provincia che si attesta intorno al 27,05%), impiegati e insegnanti (più del 20%), quadri e dirigenti (circa il 10,72%), liberi professionisti (10,02%): queste ultime categorie professionali risultano essere sovra rappresentate rispetto alla popolazione di Modena e provincia (17,35% impiegati e insegnanti, 4,21% quadri e dirigenti, 3,78% liberi professionisti). Rispetto alla popolazione di Modena e provincia risultano invece essere sottorappresentati gli operai (18,45% contro 1,86 del pubblico della Gmi), gli studenti (12,23 contro 7,69 della Gmi) e gli altri lavoratori autonomi (che comprendono gli artigiani, i commercianti, gestori, esercenti, i collaboratori occasionali, continuativi e a progetto) (10,01% contro 6,53% della Gmi).
risposte: 93,87% dei questionari • Il reddito personale o familiare di coloro che lo hanno dichiarato non supera i 30.000 euro l’anno. “Nonostante ciò” – si potrebbe dire – oltre il 40% di chi ha risposto è abbonato alla stagione Gmi; inoltre, coloro che ritengono il prezzo del biglietto troppo basso sono più numerosi di coloro che lo ritengono troppo elevato. Grazie del suggerimento!
non può altro che discendere, come naturale proseguimento di questo processo in divenire, un auspicabile rapporto di osmosi tra ciò che la Gmi ha costruito nel tempo a livello di reti culturali cittadine e, dall’altra parte, una doverosa oltre che necessaria a priori, offerta musicale tratta dall’importante patrimonio umano, pedagogico, formativo ed esperienziale che l’Istituto “Vecchi – Tonelli” rappresenta in sé. L’universo dell’associazionismo poi, con tutte le proprie vitali ramificazioni poste in essere per sua stessa natura, è senza dubbio un’efficace veicolatore di informazioni e di cultura che ben si presta al fine di porre in essere una offerta musicale rispondente a specifiche esigenze e richieste del territorio, sopratutto là dove invece la realtà Istituzionale risulta talvolta più limitata in merito a tale mediazione col territorio e le proprie peculiarità. Recente è inoltre il felice perfezionamento di un protocollo di intesa e collaborazione tra Gmi di Modena ed il “Vecchi - Tonelli”, tale Convenzione prevede la reciproca comunione di idee, mezzi ed intelligenze al fine di creare una offerta musicale integrata: dalla progettazione alla produzione musicale, passando attraverso contributi per la redazione dei supporti informativi, alla ricerca musicale per giungere alla coproduzione vera e propria. Va reso, a questo punto, doveroso onore e merito, rispetto ai prodromi che stanno alla base di tale idea, al compianto M° Roberto Verti, il quale ha lasciato senza dubbio un vuoto difficilmente colmabile nell’Istituto musicale “Orazio Vecchi”, ma, parimenti, altrettanto viva, vasta ed attuale è la sua eredità, quanto mai ancora avvertibile e pulsante. Sua fu infatti l’idea di fondare internamente all’Istituto un vero e proprio Laboratorio di Pubblicistica, senza tuttavia l’accezione sperimentale o teorica che il termine potrebbe denotare, ma piuttosto con l’intenzione di creare una vera e propria “bottega” in cui ad allievi e docenti fosse dato modo di collaborare fianco a fianco, rendendo innanzitutto “vive” le materie curriculari e, nel contempo, porre gli stessi studi così scaturiti in un contesto di piena fruizione esterna alle mura della sede istituzionale. L’evoluzione ed il prodotto di tutto questo lavorìo avrebbe dovuto associarsi in definitiva all’innalzamento della qualità e della fruibilità delle proposte risultanti dai materiali musicali elaborati. Passando poi ad analizzare per sommi capi l’attuale modalità di fruizione dell’offerta concertistica non si può non notare come, anche nella sua forma più semplificata,
a p p e n d i c i 169
risposte: 95,19% dei questionari Se si osserva, inoltre, la modalità di ingresso, a fronte di un 33% che accede in qualità di socio, ben il 55% è invece rappresentato da pubblico pagante la sera stessa dello spettacolo.
risposte: 100% dei questionari • Pur tenendo presente quanto segnalato in precedenza sulla probabile compilazione del questionario più volte da parte dei soci (1/3 delle risposte proviene da soci sostenitori), appare comunque evidente una consuetudine di gran parte del pubblico.
risposte: 93% dei questionari
ha già compilato il questionario quest’anno?
risposte: 89,50% dei questionari
170 a p p e n d i c i
no, è la prima volta si
72,86 27,14
essa non può prescindere dall’esistenza di un contenitore ben identificabile sia nei contenuti musicali, nella qualità intrinseca, nella sede più idonea per le rappresentazioni e, non ultima, in una contestualizzata nella veste grafica. Su questo fronte multiplo non sempre l’Istituto è stato in grado di dare risposte onnicomprensive, anche se negli ultimi anni la problematica dell’offerta musicale è stata affrontata in modo più organico e meno frammentario rispetto al passato. Un elemento di novità e per certi versi assai interessante è costituto dalla proliferazione di “contenitori”, assai vitali, che hanno saputo ben interpretare la richiesta ed il bisogno di cultura coniugata tuttavia a contesti socializzanti rispetto al modo di vivere gli eventi da parte del pubblico. Il riferimento alla modalità “Festival” è chiaro e il fatto che ciò costituisca un fenomeno catalizzante per migliaia di persone dovrebbe in sintesi indicare un format che, una volta sfrondato dagli eccessi numerici del pubblico che mal si coniugano con le caratteristiche “acustiche” degli strumenti convenzionali, può essere quanto mai idoneo a diffondere, oltre che prodotti musicali di qualità, anche un valore aggiunto che Istituzioni come la Gmi e il “Vecchi - Tonelli” posseggono per loro stessa intima costituzione. L’altro versante su cui occorrerebbe ricollocare l’offerta musicale è quello legato alla scelta di spazi fisici contestualizzati e contestualizzanti, idonei ad ospitare eventi musicali, cercando per quanto possibile di non cadere nell’errore di accomunare ogni proposta a siti anonimi da questo punto di vista. Persino la scelta errata di luoghi già deputati tradizionalmente a tali finalità come un teatro o una Chiesa, se non correttamente contestualizzati, rischia di tramutarsi, per lo spettatore, nella sensazione di trovarsi in un non-luogo indifferenziato del contesto urbano cittadino e senza il necessario coinvolgimento a monte. Si vorrebbe in sostanza creare a tutti i livelli un valore aggiunto che faccia sì non tanto di rincorrere il sensazionalismo a tutti i costi o le tendenze temporanee, quanto piuttosto l’esigenza di adeguarsi alle mutate modalità di fruizione rispetto agli eventi musicali, cosa che oramai appare in tutta la sua evidenza analizzando qualitativamente e quantitativamente le platee in occasione di molti eventi musicali. Questa è la sfida, a mio avviso, che due Istituzioni storiche quali la Gmi e l’Istituto Superiore di studi musicali “O. Vecchi - A. Tonelli” dovrebbero cogliere, fortificandone in tal modo gli intenti e le potenzialità.
una domanda a
“
Carlo Guidetti
per molti anni direttore di palcoscenico al Teatro Comunale di Modena, è oggi titolare di una impresa di organizzazione tecnica di eventi teatrali, incaricata tra l’altro di gestire i servizi tecnologici teatrali dell’Auditorium Biagi.
Secondo lei la qualità e i servizi delle sale da concerto modenesi, confrontate con quelle delle altre città che lei professionalmente frequenta, sono adeguati? In particolare, ritiene necessarie modifiche e miglioramenti all’Auditorium Marco Biagi? • Abitudine, fiducia e genere di spettacolo sono tra le motivazioni più frequenti che hanno avvicinato il pubblico alla Gmi.
risposte: 99.34% dei questionari
Sarà interessante verificare se anche il pubblico degli altri enti e istituzioni coinvolti nell’indagine presenti una fedeltà che tende a sconfinare a volte nell’abitudinarietà delle scelte (il 30% circa dei compilatori dichiara di assistere al concerto “per abitudine”), forse dovuta anche a carenza di sufficienti informazioni sulla varietà e l’accessibilità del panorama di proposte esistenti. È tuttavia da notare come gran parte del pubblico motivi la propria presenza soprattutto con la fiducia riposta nell’associazione o con il genere dello spettacolo. Da notare inoltre la provenienza del pubblico, che per ben il 25% risiede nel centro storico e per il 46,23% proviene da Modena fuori centro.
Modena si può considerare in una fascia media, quanto ad attrezzature e logistica, ma ci sono città più e meglio attrezzate, a cominciare dalla vicina Reggio Emilia. Lo Storchi non è molto adatto per attività musicali, essendo nato più per prosa e varietà, il Michelangelo è un cinemateatro. A parte il teatro della Fondazione San Carlo (un gioiello, ma disagevole per l’assenza di servizi indispensabili) restano il Comunale e da un paio di anni il Biagi, che però richiede alcune modifiche, secondo me, per essere considerato un buon auditorium. Anzitutto il palco, che va rialzato sia per motivi di visibilità sia per motivi di acustica: se non c’è amplificazione, è evidente che la voce o il suono “corrono” poco. La stessa conchiglia acustica realizzata è un po’ bassa e - ma questo è un problema non più risolubile -, le prime file di sedie sono troppo vicine. Le americane per le luci, sempre a causa della conchiglia acustica, sono state collocate troppo indietro, sulle sedie e non sul palco, e ciò rende assai difficile annullare le ombre sui musicisti. Una carenza, che non riguarda solo le attività musicali, è l’assenza di adeguati luoghi di ricovero e deposito per i materiali. Occorre poi portare all’interno della sala cavi e prese audio ed elettriche, ora presenti solo all’interno della cabina di regia insonorizzata, dalla quale è dunque impossibile regolare l’eventuale amplificazione di uno spettacolo. Vorrei approfittare di questa occasione per qualche considerazione generale sui luoghi della musica e del teatro a Modena. In generale, un auditorium per una città e per un insieme di offerte come quello esistente a Modena, deve essere molto efficiente, molto flessibile e molto semplice da utilizzare. E qui bisogna dire che a
risposte: 92,78% dei questionari
a p p e n d i c i 171
• I canali di informazione del pubblico sono molto diversificati; si può tuttavia affermare che prevalgono gli strumenti che raggiungono un pubblico “fidelizzato”, che già conosce la Gmi: programmi inviati a casa e “passaparola” personale. Sarebbe interessante seguire nel tempo l’evolversi della penetrazione di nuovi strumenti, come Internet, o la forza che mantengono i mezzi più tradizionali, a tutt’oggi ancora significativi, come la stampa quotidiana e periodica e, soprattutto, l’invio postale.
risposte: 96,28% dei questionari Gli amici ed il partner, inoltre, sono coloro con i quali ci si reca con più frequenza agli spettacoli.
risposte: 100% dei questionari • Il pubblico della Gmi è “abbastanza” propenso ad assistere ad altre forme di spettacolo dal vivo (la risposta riceve oltre il 20% di preferenze su ben sei item), benché mostri una spiccata predilezione per la musica classico-romantica (più ancora della percentuale di scelta, si noti la percentuale dei rispondenti, assai superiore a quella di chi si è pronunciato su altre forme di spettacolo). Percentuali tutt’altro che marginali segnalano una forte attenzione alla musica jazz e contemporanea, oltre che – ovviamente – alla musica più antica e all’opera lirica.
172 a p p e n d i c i
Modena manca uno spazio a disposizione di gruppi, associazioni, enti che producono e operano - magari non continuativamente - dotato delle attrezzature necessarie e dei professionisti competenti che diano supporto agli organizzatori e facciano funzionare la struttura. Mi pare che nessuno dei progetti ora allo studio: dall’ex Amcm al S. Agostino all’ex cinema Principe si proponga come prioritaria questa esigenza strutturale della città, ma rispondano tutti a bisogni e interessi parziali e circoscritti, secondo la logica “una struttura per un utilizzatore”, secondo il peso e la capacità di pressione di ogni ente coinvolto. Ciò può provocare sprechi e inefficienze e comunque toglie possibilità e spazi per nuove forze e nuove proposte. Perché, ad esempio, all’ex Amcm non si pensa di realizzare un modello di teatro - auditorium polifunzionale (capienza modulabile, palco a scomparsa, fruibilità ampia e aperta a diversi soggetti)? Una fenomeno analogo si evidenzia in modo solare nelle strutture temporanee dedicate alle attività estive. Ogni estate a Modena, che non ha le distanze cittadine di New York, si montano e smontano a pochi metri di distanza, spesso più volte nello stesso luogo fisico (Piazza Grande, piazza Roma, parco Ducale, ecc.), costose tribune, palchi e sedie per iniziative che invece, a rotazione, potrebbero andare in uno-due luoghi, dedicati a proposte delle istituzioni pubbliche ma anche ai privati e alle associazioni che offrono spettacolo e cultura (dal Festivalfilosofia ai concerti delle radio, ecc.). Una struttura montata da giugno a settembre potrebbe offrire maggiore qualità e servizi e affidabilità (per esempio, potrebbe essere un palco coperto). Esiste poi un grande luogo, centrale, dotato di tribuna coperta in muratura, con parcheggi nelle immediate vicinanze, senza barriere, pubblico e disponibile, nato proprio per ospitare eventi di carattere spettacolare: è il parco Novi Sad, chissà perché così poco utilizzato.
teatro di prosa teatro danza opera lirica contemp. e sperim
musica antica/ barocca
musica classico/ romantica
musica contemp.
pop, rock, folk, blues
Che genere di spttacolo preferisce?
teatro di prosa %
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
per niente
12,68
32,68
25,17
14,95
13,82
5,33
12,28
9,03
16,17
17,9
22,18
50
jazz
balletto
danza
altro
poco
12,68
23,35
16,08
18,27
10,2
4,06
15,79
11,61
13,91
17,59
18,18
0
abbastanza
22,83
16,73
24,48
24,25
18,09
8,88
24,91
20,32
25,94
16,98
17,82
10
molto
26,81
16,73
16,43
18,27
24,67
18,78
30,88
33,55
22,56
22,84
19,64
10
moltissimo
25
10,51
17,83
24,25
33,22
62,94
16,14
25,48
21,43
24,69
22,18
30
Total
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
%rispondenti
60,39
56,24
62,58
65,86
66,52
86,21
62,36
67,83
58,21
70,9
60,18
2,19
• L’indagine evidenzia, nel suo insieme, che il pubblico (almeno, coloro che hanno risposto) presenta qualche caratteristica propria di un “club”: un gruppo di persone affezionate e soddisfatte, mentre i nuovi spettatori giungono “per cooptazione” e consiglio da parte dei “già aderenti”. • Questo stato di cose indica come sia prioritaria la necessità di sviluppare attività promozionali, pur nella consapevolezza che è molto difficile “incuriosire” e sollecitare il “desiderio di provare”. La Gmi sperimenta da sempre modalità innovative della forma - concerto (come i Concerti aperitivo o Piani diversi) ed è da sempre favorevole ad ogni forma di integrazione e collaborazione tra i diversi soggetti che propongono musica di qualità riguardanti luoghi e modalità dell’informazione, la promozione, la biglietteria, il coordinamento dei calendari, l’utilizzo delle sale.
Proposte di criteri per valutare le attività di spettacolo di Mauro Bompani L’obiettivo di questo intervento nell’Almanacco dei vent’anni è di proporre, in modo del tutto soggettivo e personale, alcuni strumenti di lavoro a chi organizza e a chi finanzia o valuta attività culturali (in particolare, di spettacolo dal vivo). Nei suoi vent’anni di vita la Gmi non ha sistematicamente utilizzato quanto qui descritto: tuttavia ci siamo sempre posti - ogni anno, quasi ad ogni concerto - gli interrogativi per i quali i modelli qui proposti sono stati ipotizzati. La formalizzazione di strumenti di analisi e valutazione anche diversi da questi, ovviamente - potrebbe facilitare l’individuazione di risposte chiare, favorire un’autovalutazione preventiva della programmazione e quindi degli esiti del lavoro svolto, oltre a costituire una possibile griglia a disposizione degli enti che rendono possibili ogni anno le attività di organizzazione e proposta culturale. È solo apparente, a mio parere, l’“ovvietà” di talune indicazioni derivate dai modelli qui proposti: quante volte, per esempio, assistiamo a clamorosi errori di valutazione riguardanti il richiamo di pubblico di un evento? Quante volte abbiamo sbagliato a fissare i prezzi dei biglietti? Quante volte il budget previsto si è dimostrato errato per difetto o per eccesso, o male distribuito? Quante volte abbiamo sprecato energie e denaro per promuovere eventi che invece “si promuovevano da sé”, per il richiamo che avevano, o viceversa che erano talmente “di nicchia” da rendere inutili gli investimenti in promozione? Dunque, non è per nulla “ovvio” cercare di connettere tra loro programmi, esecutori, pubblico, prezzi, logistica, attraverso qualche strumento previsionale che sia minimamente attendibile. Ovviamente, non c’è griglia di analisi preventiva che tenga: nessun soggetto è stato, è o sarà esente da simili errori, e dunque lo sforzo di ridurli al massimo va costantemente perseguito. Penso che - di norma - si possano limitare gli insuccessi (intesi come rilevante difformità degli esiti rispetto alle previsioni) anche grazie all’uso “spontaneo” di strumenti previsionali e analitici come quelli che qui si propone di formalizzare e via via affinare nel tempo. Come si vedrà, si tratta di proposte abbozzate, che richiedono un forte lavoro di concretizzazione (individuazione di indicatori, scale parametriche, algoritmi), che supera le mie competenze. Però, non sarebbe male se qualcuno ci provasse, a tessere le fila di questo lavoro di “oggettivazione” della valutazione delle attività di spettacolo.
Un prerequisito: l’analisi SWOT L’analisi SWOT considera i punti di forza (Strenght) e di debolezza (Weakness) interni a un soggetto collettivo qualsiasi, nonché le Opportunità (Opportunities) e le 174
minacce (Threats) che il contesto esterno gli pone di fronte. Un’analisi SWOT serve a dare forma “oggettiva” a considerazioni e valutazioni soggettive, in mancanza di riscontri reali misurabili (se questi ci sono, tanto meglio, ovviamente!). Sta al lettore giudicare se si tratta, nel caso qui proposto, di un puro espediente retorico-fantastico, o se ciò che qui si afferma, sulla base dei 20 anni di attività della Gmi, trovi rispecchiamento nella realtà. L’analisi SWOT (che dunque in italiano sarebbe FDOM, ma tale acrostico non è usato) offre dunque indicazioni per “sfruttare le Opportunità facendo leva sui propri punti di Forza per evitare le Minacce superando le Debolezze”. Essa non è dunque solo una statica fotografia,ma sollecita specifiche dinamiche operative. L’applicazione qui proposta è relativa in particolare all’attività della Gmi modenese, benché molte affermazioni siano in generale riferibili al mondo dell’associazionismo culturale. A mio parere la natura e la storia della Gmi le hanno finora consentito di evitare alcuni dei rischi e delle minacce più insidiosi che incombono sulle associazioni culturali (ma anche di volontariato in generale), mentre ne ha fatti emergere altri, più specifici. Anche la colonna delle “positività” (punti di forza e opportunità) è popolata da considerazioni valide sia in generale per le associazioni culturali sia nella specifica fase di vita attuale della Gmi modenese. Come appare evidente dalla lettura della matrice, l’eventuale elemento di interesse dell’analisi sta nel rapporto tra le caratteristiche di uno specifico soggetto (la Gmi modenese) e quelle comuni a una intera “categoria” di soggetti più o meno analoghi (le associazioni culturali). Sarebbe di un certo interesse se altri soggetti del volontariato culturale volessero misurarsi con questo strumento di analisi, che potrebbe dunque diventare anche fonte di proposte per consolidare e migliorare il panorama delle scelte di politica culturale, ma anche la capacità del mondo associativo (penso alla Consulta della Cultura del Comune di Modena, ad esempio) di avanzare richieste e proposte alle istituzioni, ecc. Forse, anche i soggetti finanziatori, pubblici e privati, sentono l’esigenza di strumenti per valutare complessivamente le iniziative che richiedono sostegno, senza limitarsi a considerarne i dati meramente quantitativi o - all’opposto - scegliendo l’erogazione di contributi in modo indiscriminato o eccessivamente soggettivo. Una analisi di tipo SWOT (o comunque secondo un modello condiviso, che consenta di valutare le caratteristiche e i limiti dei soggetti organizzatori), seppure necessaria, non è comunque sufficiente a fornire gli elementi essenziali di valutazione della bontà complessiva di una iniziativa, essendo rivolta prevalentemente a sostenere decisioni e valutazioni strategiche, mettendo in relazione caratteristiche del soggetto organizzatore con il contesto esterno di riferimento, e deve essere opportunamente integrata da strumenti di valutazione della capacità programmatoria e degli esiti operativi delle attività progettate e organizzate, come ipotizzato nel paragrafo seguente.
ANALISI ESTERNA
ANALISI INTERNA
ANALISI SWOT DELLE ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO CULTURALE
In nero: il volontariato culturale in generale In rosso: l’esperienza specifica della Gmi Modena
Forza (FdaO) I punti di forza consentono di sfruttare le opportunità esterne
Debolezza (-DxO)* Fattori interni che impediscono di cogliere le opportunità
• Passione - entusiasmo • Bassi costi • Basso prezzo per il pubblico • Flessibilità progettuale e gestionale • Fertilizzazione delle competenze Competenze ed esperienze diverse si sommano nell’Associazione • Immagine Coerenza e durata nel tempo della costruzione di immagine • Soggetto nazionale Gmi è parte di una rete nazionale e internazionale, il che è un punto di forza
• Discontinuità progettuale • Incertezza sulla continuità del volontariato • Dilettantismo/Presunzione A volte le associazioni non riescono a superare limiti connessi alla nascita su una base di pura passione e non sviluppano le competenze necessarie a rimanere in vita e a svilupparsi • Logica di clan/nicchia • Scarsità di risorse materiali • Monosponsor • Insufficiente “peso” verso l’esterno • “Rumore” dell’offerta generale • Scarso confronto con mercato - pubblico Sottovalutazione della necessità di essere trasparenti verso il pubblico, e dunque “contestabili”
Opportunità (FvsM) Possibile utilizzo dei punti di forza contro le minacce esterne
Minacce (-DvsM) Ridurre le debolezze, per evitare che le minacce si trasformino in negatività
• Innovazione di cui il volontariato culturale è generalmente portatore • Rete diffusa delle associazioni • Copertura di spazi culturali vuoti Nel caso Gmi: la musica da camera • Attrazione risorse In generale, il volontariato attiva risorse private per fini socialmente utili. Gmi “attira” a Modena anche risorse nazionali, tramite l’associazione nazionale • Diversificazione/educazione/aumento del pubblico
• Implosione “da crescita” L’Associazione assume dimensioni tali da richiedere una struttura organizzativa che non le è possibile avere • Perdita sponsor • Soggettivismo e leaderismo • Entropia creativa • Delirio di onnipotenza Scambiare la propria passione per eccellenza • Didattica - “paternalismo” Un atteggiamento pedagogico rischia di diventare manipolatorio nei confronti del pubblico • Stanchezza dei “fondatori” • Stanchezza del pubblico di fronte all’iterazione di proposte che non tengono conto dei suoi desideri
* Sui fattori di debolezza, in particolare, potrebbe incidere molto positivamente un supporto di formazione e servizi fornito dall’ente locale, come è avvenuto per il volontariato sociale
Un sistema di radar Come prevedere/programmare eventi singoli e stagioni di spettacolo? Come valutarne l’esito? Quando possiamo dire: “questa stagione (o questo concerto, o questa rassegna) è stata un successo?” Come tenere insieme i diversi criteri di valutazione (pubblico pagante, qualità della proposta, tasso di innovazione, adeguatezza della logistica, bilancio economico, ecc.)? Domanda ancora più difficile: come formulare la previsione di un evento o di una stagione (dal budget al pubblico, dal prezzo dei biglietti alla sede da individuare, ecc.)? Si è detto che non basta, per questo, elaborare una analisi SWOT, anche se è fondamentale interrogarsi con obiettività sui diversi aspetti che riguardano la propria attività nel contesto in cui si sviluppa. Oltre a ciò, è indispensabile per gli organizzatori di attività culturali programmare e valutare tenendo contemporaneamente conto di aspetti oggettivi immediatamente quantificabili e anche di elementi soggettivi, qualitativi, sui quali sia la previsione sia la valutazione post evento non sono di immediata misurabilità. Il difficile è appunto prevedere e valutare questo mix di elementi misurabili (traducibili in valori monetari o almeno numerici) e di fattori valutabili solo con i parametri soggettivi della novità, del prestigio, dell’immagine, della
ricchezza - appunto - culturale. Insomma: vale più un concerto di rara e aristocratica fattura, con 50 paganti, o una serata di valzer e ouverture popolari con 500 persone? Alla Gmi abbiamo organizzato, in questi 20 anni, sia l’uno sia l’altro, cercando di fare sì che il primo non fosse mai troppo aristocratico e il secondo mai “sbracato” e badando, soprattutto, a non confondere l’uno con l’altro, nel progettarli! Tuttavia errori, limiti, ripensamenti non sono mancati, e sono testimoniati in questo Almanacco sia dal riepilogo di ogni stagione realizzata, sia dai dati di sintesi contenuti nell’Appendice su evoluzione del prezzo dei biglietti e andamento delle presenze del pubblico pagante. Proprio per tenere meglio sotto controllo i diversi fattori si propone il modello seguente, mutuato dai grafici denominati “radar”. Prima di ogni evento sarà utile formulare un “radar di valutazione dell’esecutore”, e accanto ad esso un “radar di previsione dell’organizzazione”. Un terzo radar, realizzato post evento, consentirà di valutare gli scostamenti in modo attendibile e produrrà indicazioni utili per migliorare le attività successive. Ovviamente, occorrerà una considerazione complessiva degli eventi di una intera stagione (o di più anni) per trarre indicazioni di valore strategico, verificandone anche la coerenza con l’analisi SWOT descritta sopra. 175
I pentagrammi La proposta evidenzia cinque item, tra loro in relazione, sia per l’esecutore sia per l’organizzatore. Non è detto che i fattori maggiormente critici da considerare siano proprio quelli qui proposti, sempre e comunque (né che debbano essere proprio cinque, invece di quattro o sei). Un po’ per celia, un po’ perché sembra un numero “giusto” di fattori, si propone qui un sistema di radar pentagonali, che possiamo ridenominare - per celia, appunto - “pentagrammi”. Pentagramma dell’esecutore (fig. 1) Anche se i dati relativi all’esecutore sono più facilmente “oggettivabili” delle previsioni organizzative, tuttavia questo pentagramma è sotto certi aspetti aleatorio; per alcuni item l’elemento soggettivo è molto forte (“fama/notorietà” e “qualità attribuita”): essi possono essere soggetti a una quantificazione solo se non ci si riferisce tanto a ciò che pensano gli organizzatori, ma piuttosto a ciò che si dice dell’esecutore nel mondo degli esperti, della critica e dei media (concorsi vinti in caso di giovani, curriculum concertistico, ecc.): l’organizzazione di un evento o di una stagione non dovrà – in altre parole – essere la semplice proposta di un “gusto personale” dell’organizzatore, ma terrà conto anche – in certa misura – dei pareri della critica e della fama consolidata degli esecutori (si tratta di evitare quelle che nell’analisi SWOT sono definite “minacce di soggettivismo” e “delirio di onnipotenza”, che possono enfatizzare debolezze quali la “logica di clan e di nicchia”). Semplificando davvero molto, si può dire che il pentagramma dell’esecutore tenda a dare una rappresentazione articolata visivamente delle caratteristiche intrinseche dell’evento stesso, in base alle quali definire modi e forme della sua proposta al pubblico potenzialmente interessato.
Figura 1 Pentagramma dell’esecutore (o degli esecutori, nel caso del pentagramma dell’intera stagione)
Ele
men
ti soggettivi notorietà/fama riconosciuta
Pentagramma previsionale dell’organizzazione (fig. 2) Esso presenta margini di incertezza particolarmente ampi in due item: “pubblico atteso” e “importanza dell’evento” per l’organizzazione e per l’eventuale sponsor. Due sono le caratteristiche da ricercare in un pentagramma previsionale: la copertura dell’area più vasta possibile (indice della ricerca del migliore esito possibile per quello specifico evento) e la ricerca della maggiore regolarità del pentagono (indice di un equilibrio tra i diversi fattori).
Figura 2 Pentagramma previsionale (del concerto o della rassegna · stagione)
Pr
e
io vis
ggettive ni so pubblico atteso
importanza dell’evento prezzo del biglietto
logistica individuata
Pia
nificazione ogge
ttiv
a
budget stanziato
Va da sé che entrambe queste caratteristiche sono più significative se la previsione è effettuata non sul singolo evento ma sull’intera stagione (presupponendo identici il luogo di svolgimento, il materiale promozionale e il prezzo del biglietto per eventi tra loro diversi, e dunque ricercando un equilibrio medio tra tutti quanti). Il punto difficile è la “taratura” delle bisettrici dei due pentagrammi, finalizzata ad ottenere pentagoni abbastanza regolari, introducendo scale di misura di quantità tra loro Figura 3 Scale di misura errate producono irregolarità
fascia di prezzo consueta dei concerti dell’esecutore
qualità attribuita
logistica richiesta dall’evento
costo totale (cachet, viaggio, promozione)
Elem 176
emti oggettiv
i
La regolarità del pentagono è collegata strettamente alla costruzione di scale di misura, per singoli item, tra loro comparabili. È anche ipotizzabile un “cambiamento di scala” coerente con le caratteristiche del concerto (o stagione). Per esempio, il massimo numero di spettatori previsti per un concerto rock non sarà lo stesso di un concerto di musica da camera.
diverse e una ricerca di graduazione della qualità e della notorietà/fama o immagine che è assai ardua da elaborare metodologicamente (fig. 3). Ma qui sta anche il sale della sfida posta da questo modello: cercare di tenere insieme, e di dare “regolarità geometrica” a elementi normalmente valutati del tutto separatamente, il che è uno dei motivi fondamentali della difficoltà a capire e fare capire che non esiste un metro unico di misura del “successo” di un evento o di una stagione: non il costo di per sé, non il numero di spettatori paganti, non la ricercatezza del repertorio o la qualità riconosciuta degli interpreti, ma una valutazione complessiva di tutti questi (e altri) fattori e la capacità di prevederne correttamente il mix, in relazione con le consuetudini di comportamento del bacino d’utenza a cui ci si rivolge. L’utilità di realizzare, oltre al pentagramma di previsione dell’organizzazione, anche il pentagramma dell’esecutore, consiste nella possibile riduzione del margine di errore previsionale: inserire gli stessi item (o item tra loro correlati biunivocamente) nei due pentagrammi consente di sovrapporre le due figure, traendone utili indicazioni “visive” sui possibili errori di previsione.
Figura 4 Sovrapposizione dei pentagrammi dell’esecutore e previsionale
Figura 5 Pentagramma post evento (o post stagione)
pubblico atteso in rapporto al pubblico effettivo
valutazione qualità percepita (da sponsor, pubblico, media, organizzatori)
valutazione logistica (qualità dell’acustica, posti occupati in rapporto ai posti disponibili)
valutazione prezzi (biglietti invenduti, reclami, richieste omaggi e riduzioni)
costo sostenuto in rapporto al budget stanziato
capacità di cogliere adeguatamente le esigenze del pubblico e di offrire risposte adeguate, il che è ciò che correttamente si può definire come il “successo” di una attività culturale. Infine, confrontare sistematicamente previsioni e risultati rende l’organizzazione trasparente a se stessa e ai propri referenti, ne rende “contestabili” - e perciò stesso anche condivisibili - i risultati effettivamente ottenuti. Che non sono - ahinoi - quelli che ognuno pensa di meritare, ma quelli che le proprie capacità e le condizioni di contesto gli permettono di conseguire. L’importante, appunto, è saperli prevedere abbastanza correttamente, per essere in grado di migliorarli. Questo è l’unico tipo di pentagramma sul quale ho provato a comporre qualche cosa, dopo venti anni di volontariato musicale.
L’obiettivo da perseguire è di sovrapporre quanto più esattamente possibile il pentagramma di previsione a quello dell’esecutore. Quanto maggiore è l’area non in comune, tanto maggiore è “il rischio” previsionale, e dunque il possibile errore (ad esempio, prenotare una sala da 500 posti per un evento che normalmente conta 100 spettatori). Pentagramma post evento (fig. 5): si valutano e si calcolano gli scostamenti rispetto alle previsioni, sullo stesso modello grafico del pentagramma previsionale. La somma degli scostamenti dei singoli eventi ci dà, ovviamente, la misura del successo di una rassegna o di una stagione musicale. Ultima considerazione: la corretta capacità previsionale non ha solo un evidente risvolto “tecnico-economico”, relativo alla capacità che ne deriva di investire le risorse adeguate alle caratteristiche che l’evento avrà, evitando per esempio di “sparare alle zanzare con il cannone”; essa fornisce anche informazioni importanti sul progetto culturale e sull’idea che sta dietro l’evento o la stagione, misura la 177
Libammo, libiamo e liberemo Se la ricostruzione dei vent’anni Gmi deve essere completa, che lo sia fino in fondo. Pubblichiamo dunque l’elenco e la top list dei cocktail serviti nei primi anni dei concerti aperitivo, e l’elenco dei vini serviti a partire dalla stagione 1995-1996. Quest’ultimo è incompleto, perché non abbiamo conservato i vuoti; invece, dei cocktail, abbiamo conservato le ricette, che vi proponiamo. Alcuni esperti vedranno attribuiti ad alcuni intrugli alcoolici nomi improbabili e di fantasia. È esatto: per anni abbiamo adattato i nomi degli aperitivi ai programmi, qualora non fossero “già esistenti in natura” (tipo: il Manhattan con Gershwin, il rosolio con il Salotto Ottocento, la sangria con De Falla). Dal 1995, a causa dell’aumento del pubblico - e anche per la salvaguardia epatica dei soci - siamo passati all’offerta di vini di qualità. Per la verità, l’offerta non è nostra, ma dell’enoteca Compagnia del Taglio, e della titolare Marina Bersani, che non è uno sponsor da poco: se calcoliamo una media di 10 bottiglie di vini selezionati per ogni concerto, per 10 concerti aperitivo ogni anno, per 14 anni, fa 1.400 bottiglie, che in enoteca si servono a 4-5 euro al bicchiere. Be’, grazie Marina! Su questa strada si è inoltrato, da quattro anni, Luigi Boni, produttore di vino (e di aceto) in quel di Pazzano, ora con il marchio Bonluigi (già Villaboni). Non è che il pubblico beva sempre di più, è che è aumentato di numero, e dunque occorreva un rabbocco. La singolarità di Boni è la produzione di vini “a km zero”, realizzati esclusivamente con uve coltivate in loco. Se volete sapere chi glielo ha fatto fare, leggete le loro testimonianze. Da alcuni anni si è affermata l’attenzione ad una offerta “ecologica e sostenibile” dell’aperitivo, con il contributo che la condotta modenese di Slow Food ha fornito all’Associazione, consigliando prodotti e aziende del nostro territorio. Abbiamo così servito formaggi derivati dalla “vacca bianca” modenese, razza in via di estinzione per la quale Slow Food sta combattendo, pare vittoriosamente, una forte battaglia di tutela; o salse e salumi derivanti da tecniche e prodotti del territorio, elaborati da piccoli produttori attenti alla qualità e a alla conservazione delle migliori tradizioni. Se però qualcuno preferisce le patatine e le arachidi industriali, nessun problema: se le può portare da casa. Vorrà dire che gli faremo ascoltare, per coerenza, solo la musica delle pubblicità televisive. Dalla stagione 2007-2008 anche la solidarietà internazionale ha fatto il suo ingresso alla Gmi: torte salate e dolci sono realizzati e proposti dalla Bottega d’Oltremare, che da anni promuove a Modena il commercio equo e solidale con i Paesi del Sud del mondo. Anche di queste forniamo gli ingredienti. Insomma, come ben argomenta Antonio Cherchi, il fiduciario della Condotta Slow Food di Modena: la buona musica si accompagna benissimo al buon bere e al ben mangiare; in entrambi i casi si tratta di armonie del gusto. Non si poteva dunque trascurare questo “secondo tempo” dei nostri concerti aperitivo, che abbiamo qualificato e sviluppato negli anni. Se poi per qualche spettatore si tratta di eventi composti da “un aperitivo a prezzi modici, e c’è anche un concerto gratis”, pazienza. Basta che non siano in troppi a pensarla così. Ci ha accompagnato, negli anni più recenti di questa evoluzione e qualificazione dello “spartito mangereccio” del sabato pomeriggio, un giovanissimo, appassionato e promettente chef: Manuel Mameli, alla cui memoria dedichiamo questa appendice dell’Almanacco.
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Marina Bersani
gestisce l’enoteca Compagnia del Taglio, che negli ultimi 15 anni ha offerto gratuitamente almeno un migliaio di bottiglie di vino di qualità alle stagioni del “Concerti aperitivo”, per il piacere del pubblico.
Per quale motivo un esercizio commerciale ‘di nicchia’, con una clientela ben poco sovrapponibile al pubblico della Gioventù musicale, sostiene da tanto tempo, in modo assolutamente disinteressato, una iniziativa come i Concerti aperitivo? Quando sono arrivata a Modena, circa 14 anni fa, l’apertura di un locale come l’Enoteca del Taglio, per me, è stato un fatto di passione e di valore. La ricerca di vini di pregio ha coinciso con l’approfondimento di altri significati, di cui volevo arricchire il locale. Desideravo che la ricercatezza toccasse anche altri campi, mi sembrava giusto che l’ambiente esprimesse attraverso tante piccole comunicazioni quello che io intendevo dimostrare. Per questo mi è piaciuto scrivere brani di prosa sullo specchio di fianco al bancone; esporre poesie; appendere alle pareti quadri che non fossero solo di abbellimento, ma seguissero una mia scelta precisa; diffondere musica che non seguisse la scia del piano-bar; persino preparare tartine che, nella loro semplicità, dessero l’idea della freschezza e della qualità. Questo senza appesantire il locale con pretese culturali, ma piuttosto per coltivare un mio concetto particolare di bellezza e di eleganza, che mettesse, anzi, i clienti a loro agio. Venendo a conoscenza di questa associazione che, senza fini di lucro, coltiva eventi musicali in una fascia oraria - il sabato pomeriggio - che permette la fruibilità di concerti di musica classica dal vivo a persone che spesso non avrebbero altrimenti questa opportunità, ne sono stata immediatamente attratta. Apprezzo l’impegno disinteressato, quasi romantico della Gioventù musicale, dal momento che una parte di me non si rassegna al fatto di vedere che al giorno d’oggi tutto si muove con finalità specifiche e priorità economiche. È stato uno scambio di valori, di talenti. Buoni vini per buona musica. Per questo ho gradito sponsorizzare i concerti, che hanno rappresentato per me l’inizio di un modo tenero, delicato di partecipare alla vita pubblica della città. Passione in cambio di passione.
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Cocktail anni 1990 - 1995
A cura di Bar Piccolo Diana, Hostaria del Teatro, Funny Bar, il Gargantua, susseguitisi negli anni
Cocktail Champagne 1/8 Cointreau 3/8 Vodka 4/8 Spumante Angostura Zolletta di zucchero Fetta di arancia Sidecar 2/4 Brandy 1/4 Cointreau 1/4 Succo di limone
Manhattan 2/3 Whisky Canadese 1/3 Vermouth Rosso Angostura Negroni 1/3 Vermouth Rosso 1/3 Bitter Campari 1/3 Dry Gin Mezza fetta d’arancia
Alexander 1/3 Cognac 1/3 Crema di cacao 1/3 Crema fresca Bentley 1/2 Calvados 1/2 Dubonnet Mary rose 1/2 Kirsch 1/4 Sherry 1/4 Apricot Brandy
Cocktaiitli esegu e 6 volt
Cocktaiitli esegu e 5 volt
Cocktaiitli esegu e 4 volt
Golfo dei poeti Cocktaiitli 1/4 Vodka esegu e 1/4 Curaçao Blue 3 volt 1/4 Limone Ciliegina Sangria Vino rosso secco e forte Porto Martini rosso Martini bianco Cognac Mele, Arance, Limoni
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Sweet Heart 4/10 Whisky 3/10 Martini Dry 3/10 Apricot Brandy Gocce di Cointreau Buccia di limone Brooklin Cocktaiitli 2/3 Whisky Rye esegu e 1/3 Vermouth rosso 2 volt Una goccia di Maraschino Caruso 1/3 Dry Gin 1/3 Vermouth Dry 1/3 Liquori di menta verde Quattro quarti 1/4 Gin 1/4 Martini rosso 1/4 Bitter Campari 1/4 Aperol Sabrina 60% Vodka 20% Succo di limone 10% Cedrata Tassoni 10% granatina Seltz Bronx Cocktaiitli 1/3 Gin esegu 1/6 Vermouth Rosso 1 volta 1/3 Succa d’arancia Czarina 2/4 Vodka 1/4 Vermouth Dry 1/4 Apricot Brandy Angostura Daiquiri 3/4 Rum 1/4 Succo di limone Acqua tonica Interlude 1/2 Dry Martini Vermouth 1/4 Brandy 1/4 Cointreau Jeux d’eau 2/3 Vodka 1/3 Martini Dry Aperol Sprizzo di buccia d’arancia Leonardo 2/3 Vodka 1/3 Vermouth Dry Succo di limone Ciliegina
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Antonio Cherchi
commercialista, è fiduciario della “condotta di Modena” di Slow Food, che collabora da diversi anni con la Gmi nella scelta di prodotti del territorio per i concerti aperitivo.
C’è qualche parallelo possibile tra l’abitudine e l’educazione al consumo culturale critico e di qualità e la diffusione di una cultura alimentare consapevole, secondo quanto sostiene il movimento slow food? La musica e il cibo procurano esperienze sensoriali fra le più appaganti. Anzi, qualcuno ritiene, e chi scrive è fra questi, che l’esperienza del cibo, dal punto di vista sensoriale, sia la più completa. Non c’è ovviamente bisogno di sottolineare l’importanza della vista, basta pensare ai colori del cibo, alle forme, alle composizioni dei piatti di certi chef acclamati, al modo in cui la pubblicità utilizza le immagini per rendere più desiderabile un alimento. Tuttavia, se si è sempre detto “anche l’occhio vuole la sua parte” è perché l’aspetto ha un ruolo importante, preparatorio, ma il piacere è al culmine quando il cibo è in bocca: un’esperienza in cui si mescolano olfatto, gusto, tatto e perfino, se si vuole, l’udito, visto che la masticazione produce una gamma estesa di vibrazioni, più o meno imbarazzanti, e fin dalla prima infanzia il segnale che il neonato ha gradito il suo pasto è di tipo sonoro. Ma, certo, dei cinque sensi, l’udito è quello che contribuisce meno a rendere piacevole l’esperienza del cibo ed ecco che la musica, con le sue infinite sfumature, ne può diventare il naturale complemento: la musica per l’udito ed il cibo per gli altri sensi. Una complementarietà che spontaneamente accettiamo quando parliamo di un piatto che è “musica per le nostre orecchie” o che è “una sinfonia di sapori”. Perciò non debbono meravigliarci le sinestesie, le sovrapposizioni e confusioni fra le diverse percezioni sensoriali, soprattutto fra suoni e colori, ma anche fra suoni e gusti e fra colori e odori, descritte per esempio da Oliver Sachs in “Musicofilia”, che lasciano intuire che i viventi, in ogni loro forma, più che dalla ricerca della mera sopravvivenza, siano guidati da quella del piacere, un’ipotesi mirabilmente formulata da un economista come Georgescu Roegen quando scriveva
Ludwig 6/10 Vodka 2/10 Succo di limone 1/10 Cedrata Tassoni 1/10 Granatina Seltz Mago Sabbiolino 2/3 Vodka 1/3 Martini Dry Aperol Sprizzo di buccia d’arancia Margarita 2/5 Tequila 1/5 Triple Sec 2/5 Succo di limone Martini Dry 3/4 Martini 1/4 Vermouth Dry Mit Myrthen und Rosen 2/3 Vermouth Dry 1/3 Kirsch Una goccia di sciroppo di fragola Una foglia di menta Papillon 1/3 Sherry Tio Pepe 1/3 Vodka Wyborowa 1/3 Scotch Malt Whisky Sprizzo di buccia d’arancia Paradise 1/4 Gin 1/4 Apricot Brandy 1/4 Succo d’arancia Parisian 2/5 Dry Gin 2/5 Vermouth Dry 1/5 Crème de Cassis Planters 1/2 Rhum Giamaica 1/2 Succo d’arancia Succo di limone Rob Roy 1/2 Scotch Whisky Una goccia di Angostura Bitter Ciliegina Rosolio Rusty nail stravalisée 2/3 Scotch whisky 1/3 Drambuie Lambrusco amabile Rusty nail stravalisèe 2/3 Scotch whisky 1/3 Drambuie Lambrusco amabile Skywasser 1/3 Gin 1/3 sciroppo di granatina 1/3 Succo di limone Vini tipici spagnoli
Concerti aperitivo anni 1995 - 2009 Vini selezionati e offerti da enoteca Compagnia di Via del Taglio - Modena Ricostruzione incompleta Albana di Romagna Arneis Roero Almondo - Piemonte Bianco Piemonte Parusso Bianco Valnure La Tosa Blanquette de Limoux Maison Vergnes Breganze 1995. Fausto Maculan Calzodalla Lambrusco piacentino Azienda agricola Calzodalla Chardonnay Di Lenardo Chasselas Kientzler Colonnara Brut Duble Feudi San Gregorio Spumante Est Est Est di Montefiascone 1998 Falanghina 1998 Gewürtztraminer Greco di Tufo Grignolino Bricco Mondalino Kaiton Riesling - Azienda Pliger - Brizen La Segreta Bianco 2001 - Planeta Lambrusco reggiano - Venturini e Baldini Lagrein Gojer Latinis 2001 - Ronco del Gelso Malvasia Colli di Parma Malvasia del Collio Malvasia frizzante - Venturini Baldini Montepulciano d’Abruzzo 1998 Moscato d’Asti Müller Thurgau Termeno Nipozzano Chianti Rufina Frescobaldi Orvieto 1996 e Castello della Sala Passito di Pantelleria Pecorino Colle dei venti - Abruzzo Pigato Ligure Pignoletto Pinot chardonnay Pinot grigio 2001 - Ronco dei Tassi Pinot grigio 2001 - Tercic Principessa spumante - Luretta Prosecco - Crede Bisol Prosecco Col San Giacomo Prosecco di Valdobbiadene - Foss Marai Prosecco Furlan Riesling Rotari rosé - Trento Sauvignon 2001 - Cantina sociale Termeno Sauvignon Prail Colterenzio - Alto Adige Sauvignon Termeno Scalabrone Antinori Soave San Vincenzo 2001 - Anselmi Spumante Cesarini Sforza 2000 - Trento T bianco Termeno - Alto Adige
“onestamente sospetto che anche le cellule viventi più elementari, mentre trasformano energia e materia disponibile in energia e materia non-disponibile, debbano sentire quel flusso entropico che noi uomini chiamiamo godimento della vita”. Probabilmente perciò il rapporto sensoriale tra musica e cibo è ancestrale, risale alla nostra evoluzione come specie ed in particolare alla selezione degli organi di senso e del cervello come strumenti per capire cosa c’è là fuori, per fare esperienza. Un giorno forse la scienza saprà dirci di più su come e perché esploriamo il mondo interpretando come colori e suoni onde di diversa frequenza o come odori molecole volatili e di come queste sensazioni siano fonte di piacere. Intanto, in una società in cui imperano comportamenti consumistici che portano all’omologazione, la sensibilità nei confronti del cibo come della musica va educata con l’esercizio, con la cultura, con la passione: ”non c’è piacere senza conoscenza e non c’è conoscenza senza piacere”, è lo slogan fortunato coniato da Slow Food per le sue iniziative di educazione del gusto, l’altro pilastro dell’attività della nostra associazione complementare alla salvaguardia della biodiversità alimentare e delle tradizioni gastronomiche. Perciò è stato naturale collaborare con la Gioventù musicale di Modena che unisce alla passione per la musica la consapevolezza della necessità di una costante educazione e che ha proposto questa formula singolare, il concerto aperitivo o meglio, l’aperitivo al termine del concerto, invitando Slow Food a non farlo essere mero momento di ristoro ma un modo per educare e far godere anche altri sensi. E noi l’abbiamo fatto perché crediamo si debba investire sul rapporto fra musica e cibo: non a caso ad ottobre 2008 a Torino, nella terza edizione di Terra Madre, accanto ai contadini ed ai cuochi, faranno la loro comparsa i musicisti, un esito del tutto naturale perché la musica è sempre stata il complemento delle attività fisiche legate alla campagna e alla cucina, fatte di gestualità e ritmi straordinari. In quella civiltà analfabeta ma del saper fare, che comprendeva tutte le attività dal campo alla tavola, in cui i comportamenti si tramandavano da una generazione all’altra per imitazione, che ha prodotto i più grandi piatti della nostra gastronomia, tutti cantavano mentre lavoravano o alla sera nelle aie e nelle stalle e tanti sapevano suonare uno strumento. Una grande lezione su cui riflettere per chi abbia a cuore il futuro del buon cibo e della buona musica.
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Tocai Fornalis Sirch - Friuli Verdicchio Matelica La Romanesca Vergnes Blanquette de Limoux brut - Francia Vermentino di Gallura Vermentino ligure Terenzuola Vino novello Viognier Persimmon - Pays d’Oc
Concerti aperitivo anni 2004 - 2009 Vini prodotti e offerti da Azienda Bonluigi (già Villaboni) in Pazzano Modena Belbianc Belbianc 2007 spumante blanc de blanc Belbianc 2007 spumante rosé Belmount 2004 spumante bianco Belmout 2002 spumante bianco Bucamante Bucamante 2004 rosso fermo Campo della pernice 2005 rosso fermo Esterosa 2004 spumante rosé Frignanes 2004 rosso frizzante Frinés 2005 rosso frizzante con sedimenti Lepraio 2003 rosso fermo Lepraio 2004 rosso fermo Lepraio 2005 rosso fermo Malbo gentile 2003 rosso fermo Malbo gentile 2004 rosso fermo Malbo gentile 2005 rosso fermo Rossignano rosso frizzante Scurone 2005 rosso frizzante con sedimenti Scurone sgrassaporco rosso frizzante Ti sbrino 2005 bianco frizzante Ti sbrino 2005 bianco frizzante con sedimenti Ti sbrino 2005 rosé frizzante Zemian 2004 rosso frizzante Zemiàn 2005 rosso frizzante con sedimenti
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Luigi Boni
titolare dell’azienda acetovinicola Bonluigi, di Pazzano (Modena), che dal 2004 sostiene i Concerti aperitivo della Gmi offrendo una vasta selezione dei suoi migliori prodotti vinicoli.
Per quale motivo un piccolo produttore di vino sostiene un’iniziativa come i “concerti aperitivo”, che non produce certo un aumento significativo della quota di mercato? Anzitutto, perché mi piace la musica: soprattutto la classica e il jazz, e poi perché trovo che questa iniziativa sia importante per la diffusione musicale, rivolta in particolare modo ai giovani e trovo intelligente abbinare la musica con l’aperitivo, il che da un lato “alleggerisce” la forma del concerto e dall’altro cementa ulteriormente l’aggregazione tra le persone generata dalla musica. Attenzione, però: non si tratta di “offrire la merenda a tutti i bambini che vanno a catechismo”. C’è infatti, secondo me, una profonda corrispondenza tra i concerti aperitivo proposti dalla Gmi e la mia attività. Anzitutto, sono entrambi frutto di grande passione, disinteressata. Sia io sia gli amici della Gmi guadagniamo il pane con altre professioni, e queste attività le facciamo non certo con fine di ottenere utili. Altrimenti, alla Gmi sarebbe conveniente organizzare concerti rock o proporre attività senza tanti progetti e fatica, puntando so-
Dalla Cooperativa Oltremare, elaborazioni a base di prodotti del commercio equo e solidale
Tre torte salate
Pasta sfoglia, porri, yogurt, uova, emmenthal, grana, sesamo Pasta sfoglia, spinaci, yogurt, uova, grana, uvetta, cajuo Pasta sfoglia, zucchine, ricotta, riso thay aromatico, parmigiano, uova Insalata di pomodori, peperoni, cipolla e quinoa lessata, olio, sale pepe, succo di agrumi Cous cous della Palestina cous cous, pollo, succo di arancia, uvetta, olive, rucola
Tre torte dolci
Torta Severina farina 00, uova, cioccolato fondente mascao, cioccolato in polvere conacado, zucchero di canna dulcita Torta creola zucchero di canna dulcita, farina di cocco, uova Torta pere e cioccolato farina 00, uova, pere, zucchero di canna dulcita, cioccolato fondente mascao Crostate di frutta pasta frolla e marmellate del commercio equo e solidale vari gusti: mango, arancia, papaya
Prodotti del territorio
lamente a riempire le sale. Anche io potrei produrre vini non fermentati in bottiglia, fatti con uve acquistate qua e là e non frutto solo della terra del nostro Appennino, potrei usare filtri, autoclave, stabilizzazioni di varia natura. Rischierei meno, farei meno fatica, guadagnerei di più. Insomma, entrambi rifiutiamo la logica: prodotto “facile” uguale a redditività. Dunque, sostengo i concerti aperitivo anche perché cerco di non essere dipendente dalle logiche pure del marketing. Infine, c’è una scommessa che ci accomuna e che forse è il vero punto critico: la formazione e l’educazione del pubblico. Educazione al gusto, dell’orecchio come del palato, a distinguere la qualità, a comprendere l’innovazione, che a volte può coincidere con musiche o vitigni di tanti anni fa. E se proporre classica e jazz, o vini di un certo tipo, non è tanto remunerativo, pazienza: può bastare la soddisfazione, che comprende anche il gemellaggio con chi sente le cose in modo un poco simile. Ovviamente, a fine anno anche il pareggio del bilancio non guasta! Alla salute della Gmi!
Ricotta, caciotta e parmigiano di vacca bianca modenese Composte, marmellate e salse del territorio modenese Pane di farro dell’Appennino modenese Prosciutto crudo del Frignano Prosciutto cotto con ricetta medievale
Associazionismo culturale e volontariato insieme per la solidarietà internazionale
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Azienda Acetovinicola Bonluigi di Boni Luigi & C. S.N.C. Via S.Rocco, 1185 Pazzano di Serramazzoni (MO) 41028 Emilia Romagna 路 Italia Telefono 0536 952338 e 346 1842359 Fax 0536 937500 info@bonluigi.it
che
bei momenti!
Il terrore dell’ultimo minuto prima del concerto
Joaquin Achucarro 23 maggio 2004: basta foto!
Il voltapagine
Quiz per Radio3: quale dei due intervistati è il jazzista?
Lei e Lei: la segreteria Lei e Lui: l’accoglienza Lui e Lui: musicisti felici dopo la cena nel tipico ristorante modenese
Invece di ascoltare il bis
Preparando una dolce stagione Duo pianistico molto affiatato Simone Pedroni sgomita al festival pianistico Gmi
Angela Hewitt: Mountain Bach World Tour
A settembre è troppo caldo per i concerti, anche nelle chiese
Magliette con i Bachi
Grazie a voi, da loro e da noi
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Dove abbiamo sbagliato?
Concorso a premi “Almanacco dei 20 anni” Ricostruire il dettaglio dei programmi non è stato affatto semplice: mancavano, soprattutto per i primi anni e per i concerti “miscellanei” estivi, nomi di autori, numeri d’opus, tonalità, che non sempre si è riusciti a ricostruire. La dicitura “musiche”, nell’indice degli autori, sta a indicare proprio tali lacune. Né si è certi della corretta attribuzione in tutti i casi di effettuata ricostruzione. Le titolazioni sono state verificate, ove possibile, sul Dizionario enciclopedico della musica e dei musicisti Utet (DEUMM) e sulle pubblicazioni “Il catalogo è questo” che l’editore Einaudi ha prodotto per Mozart, Beethoven, Brahms, Chopin. Gli strumenti o gli organici dei singoli brani sono stati dettagliati solamente in casi limitati, essendo per lo più “autoevidenti”, sulla base dell’indice cronologico dei concerti. Alcune tonalità dei brani non corrispondono a quelle originali: a volte la causa è da imputare al fatto che si tratta di trascrizioni per altro strumento o altri organici. Detto ciò, il curatore è consapevole che non mancano disomogeneità e mancanze, delle quali si assume la piena responsabilità: d’altra parte, vedesse che roba che mandano le Agenzie, anche le più quotate, Signora mia! Si coglie infine - e dunque - l’occasione per lanciare una iniziativa in logica wiki: al lettore che segnalerà il maggior numero di errori, manchevolezze e incongruenze negli indici sarà regalato un abbonamento per la stagione 2009-2010 della Gmi modenese. A tutti i segnalatori di errori, che saranno citati e ringraziati pubblicamente entro il termine della stagione, sarà consegnato un omaggio musicale esclusivo.
indici 196 Indice cronologico dei concerti
238 Indice dei solisti, delle formazioni, dei relatori ospiti 245 Indice degli autori e delle opere
Coordinamento Mauro Bompani Realizzazione programma informatico Giovanni Indulti Ricostruzione archivio, ricerca informazioni e inserimento dati Roberta De Piccoli Alberto Dolfi Donatella Gallo Barbara Rubino
George Gershwin Tre preludi Leonard Bernstein Suite da “West Side Story” Darius Milhaud Scaramouche Scott Joplin The easy winners ragtime
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
2 maggio 1989 ore 21 · Teatro Cittadella Stagione concertistica Allievi diplomandi Istituto musicale Orazio Vecchi
10 aprile 1989 ore 21 · Teatro Cittadella Stagione concertistica Maria Cristina Mohovich pianoforte Fryderyk Chopin Polacca op. 44 in fa diesis minore | Mazurca op. 33 n. 4 in si minore | Mazurca op. 33 n. 2 in do maggiore | Mazurca op. 68 n. 2 | Mazurca op. 63 n. 2 | Scherzo op. 31 in si bemolle minore Robert Schumann Studi sinfonici op. 13 22 aprile 1989 ore 21 · Teatro Cittadella Stagione concertistica Luigi Tanganelli pianoforte Fryderyk Chopin Mazurca op. 33 n. 1 in sol diesis minore | Mazurca op. 33 n. 2 in re maggiore | Mazurca op. 33 n. 3 in re maggiore | Mazurca op. 33 n. 4 in si minore | Valzer op. 64 n. 3 in la bemolle maggiore | Polacca op. 26 n. 1 in do diesis minore | Scherzo op. 31 in si bemolle minore | Sonata op. 35 in si bemolle minore | Polacca op. 40 n. 1 in la maggiore 27 aprile 1989 ore 21 · Teatro Cittadella Stagione concertistica Mario Marzi sassofono Paolo Zannini pianoforte André Chailleux Andante et Allegro Paul Creston Sonata op. 19 Charles Koechlin Studio op. 188 André Jolivet Fantasie-Impromptu Scott Joplin Something doing ragtime Jean Françaix Cinq danses exotiques 196 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
10 maggio 1989 ore 21 · Teatro Cittadella Stagione concertistica Livio Ariani pianoforte Charlotte Lootgieter pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 497 in fa maggiore Franz Schubert Rondò op. post.138 in re maggiore Gabriel Fauré Dolly suite op. 56 Johannes Brahms Danze ungheresi (Primo libro) 17 maggio 1989 ore 21 · Teatro Cittadella Stagione concertistica Franca Bacchelli pianoforte Johann Sebastian Bach Partita BWV 825 in si bemolle maggiore Franz Schubert Sonata D 537 op. post. 164 in la minore Ludwig van Beethoven Sonata n. 30 op. 109 in mi maggiore Sergej Prokof’ev Sonata n. 3 op. 28 in la minore 24 maggio 1989 ore 21 · Teatro Cittadella Stagione concertistica Paola Perrucci arpa Ludwig van Beethoven Sei variazioni su un’aria svizzera Carl Philipp Emmanuel Bach Sonata in sol maggiore Gabriel Fauré Une chatelaine en sa tour André Caplet Divertimento alla francese | Divertimento alla spagnola Paul Hindemith Sonata Carlos Salzedo Scintillation 31 maggio 1989 ore 21 · Teatro Cittadella Stagione concertistica Coro polifonico di Reggio Emilia Giuliano Giaroli direttore Giovanni Pierluigi Palestrina O bone jesu | Sicut cervus | Super flumina | Adjuro vos Tomás Luis de Victoria Tenebrae factae sunt | Caligaverunt | Jesu, dulci Giuliano Giaroli Victimae paschali Lodovico da Viadana Grossi Exultate justi Orlando Di Lasso Jubilate Deo Domenico Bartolucci O sacrum convivium Cristobal Morales Per tuam crucem Jacques Arcadelt Ave Maria 2 dicembre 1989 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Sandro Caldini corno inglese Fulvio Caldini pianoforte Antonin Rejcha Recitativo e rondò Theodore Lalliet Fantasia op. 6 René Guillou Sonatina Paul Hindemith Sonata
9 dicembre 1989 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Michele Gioiosa pianoforte Sergej Rachmaninov Momento musicale op. 16 n. 3 in si minore | Preludio op. 23 in sol minore Modest Musorgskij Quadri di una esposizione 16 dicembre 1989 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Gaspare Tirincanti clarinetto Franca Bacchelli pianoforte Claude Debussy Premiére Rhapsodie Arthur Honegger Sonatina Camille Saint-Saëns Sonata op. 17 in mi bemolle maggiore Francis Poulenc Sonata 13 gennaio 1990 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Mario Marzi sassofono Paolo Zannini pianoforte Leonard Bernstein Suite da “West Side Story” George Gershwin Tre preludi Paul Creston Sonata op. 19 George Gershwin Suite american stories Scott Joplin Something doing | The easy winners ragtime 20 gennaio 1990 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Eugenio Becherucci chitarra Cristiano Becherucci pianoforte Anton Diabelli Quattro rondino op. 140 Johann Kaspar Mertz Barcarole op. 41 Mauro Giuliani Due rondò op. 68 Ferdinando Carulli Ouverture d’Armida (da Rossini) Gerald Schwertberger Cuatro piezas para dos 27 gennaio 1990 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Francesca De Santis pianoforte Johann Sebastian Bach Partita BWV 825 in si bemolle maggiore Fryderyk Chopin 4 mazurche op. 67 | Grande valzer brillante op. 18 in mi bemolle maggiore Johannes Brahms 16 valzer op. 39 11 febbraio 1990 ore 21 · Teatro Cittadella Stagione concertistica Quartetto Aurora Giorgio Bernabò flauto Franco Mezzena violino Lorenzo Donna viola Marco Perrini violoncello Johann Christian Bach Quartetto in do maggiore Domenico Cimarosa Quartetto n. 2 in fa maggiore | Quartetto n. 3 in la minore Franz Joseph Haydn Quartetto op. 5 n. 1 in re maggiore Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto K 285 in re maggiore
2 marzo 1990 ore 21 · Teatro Cittadella Stagione concertistica Marco Ferretti violoncello Marco Sollini pianoforte Ludwig van Beethoven Dodici variazioni sopra un tema dell’oratorio di Haendel “Judas Maccabeus” WoO 45 in sol maggiore | Sonata op. 69 in la maggiore Robert Schumann Cinque pezzi in stile popolare op. 102 Johannes Brahms Sonata op. 38 in mi minore 8 marzo 1990 ore 21 · Teatro Cittadella Stagione concertistica Trio Leonardo Mauro Pedron clarinetto Lorenzo Corbolini violoncello Francesco Ciammarco pianoforte Ludwig van Beethoven Trio op. 11 in si bemolle maggiore Alexander Zemlinsky Trio op. 3 in re minore Johannes Brahms Trio op. 114 in la minore 10 marzo 1990 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Quartetto goriziano di flauti Daniela Brussolo flauto Maria Laura Deponte flauto Francesca Stalbano flauto Fosca Valentinuzzi flauto Scott Joplin Anouchka Jacques Casterede Flûte en vacances Yvonne Desportes Suite italienne Eugène Bozza Jour d’été a la montagne 15 marzo 1990 ore 21 · Teatro Cittadella Stagione concertistica Leonardo Bartelloni pianoforte Fryderyk Chopin 16 Valzer 17 marzo 1990 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Ugo Piovano flauto Giuseppe Parisi clavicembalo Johann Joachim Quantz Sonata per flauto e cembalo in re maggiore Carl Philipp Emmanuel Bach Sonata per flauto e cembalo in sol minore Federico II il Grande Solo per flauto e basso continuo n. 11 in re minore Johann Philipp Kirnberger Sonata per flauto e basso continuo in sol maggiore Georg Benda Sonata per flauto e cembalo in sol maggiore Carl Philipp Emanuel Bach Sonata per flauto e basso continuo in sol maggiore 24 marzo 1990 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Luca Marziali violino Paola Devoti arpa Kurt Gillman Poema Gioachino Rossini Andante con variazioni Maurice Ravel Pièce en forme hebonera Camille Saint-Saëns Fantasie op. 124 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 197
29 marzo 1990 ore 21 · Teatro Cittadella Stagione concertistica Allievi diplomandi dell’Istituto Musicale Pareggiato “Orazio Vecchi” Mirco Rapini clarinetto Gianpaolo Pasini clarinetto Debora Rosti flauto Enrico Maria Cacciari pianoforte Silvia Ruscelli chitarra Barbara Vignudelli soprano Sergio Foresti pianoforte Luca Saltini pianoforte Claude Debussy Prèmiere rhapsodie Francis Poulenc Sonata per clarinetto e pianoforte Franz Schubert Introduzione, tema e variazioni op. 160 in mi minore Goffredo Petrassi Suoni notturni Gioachino Rossini Selva opaca, da “Guglielmo Tell” Sergej Prokof’ev Sonata n. 7 op. 83 in si bemolle maggiore
17 novembre 1990 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Quintetto di fiati del ‘900 Marzio Conti flauto Paolo Pollastri oboe Giovanni Riccucci clarinetto Paolo Carlini fagotto Paolo Faggi corno Ottorino Respighi Quintetto a fiati in sol minore Maurice Ravel Le Tombeau de Couperin George Gershwin Selezione da “Porgy and Bess”
5 aprile 1990 ore 21 · Teatro Cittadella Stagione concertistica Vittorio Marchese violino Luigi Giachino pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 301 in sol maggiore Ludwig van Beethoven Sonata n. 5 op. 24 in fa maggiore Robert Schumann Sonata op. 105 in la minore Maurice Ravel Tzigane
1 dicembre 1990 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Pamela Hebert canto Florindo Baldissera chitarra Federico Garcia Lorca Canciones españolas antiguas Manuel de Falla Homenaje per “Le tombeau de Debussy” | Siete canciones populares españolas
19 aprile 1990 ore 21 · Teatro Cittadella Stagione concertistica Alessandra Bianco pianoforte Gianfranco Rossi pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 381 in re maggiore Georges Bizet Jeux d’enfants op. 22 Sergej Rachmaninov Six Pieces op. 11 Francis Poulenc Sonata 27 aprile 1990 ore 21 · Teatro Cittadella Stagione concertistica Franca Fabbri voce recitante Giorgio Brustia pianoforte Robert Schumann Romanza in fa maggiore | Schön Edwig (ballata di F. Hebbel) op. 106 Franz Liszt Sonetto del Petrarca n. 104 da “Années de Pèlerinage II livre: Italie” | Des Toten Dichter Liebe Richard Strauss Enoch Arden op. 38 | Il sogno di Anna Anton Tennyson Poema 3 maggio 1990 ore 21 · Teatro Cittadella Stagione concertistica Séline Arcand violino Martin Roos corno Andrea Maggiora pianoforte Ludwig van Beethoven Sonata op. 12 n. 1 in re maggiore | Sonata op. 17 in fa maggiore Johannes Brahms Trio op. 70 n. 2 in mi bemolle maggiore
198 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
24 novembre 1990 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Livio Ariani pianoforte Charlotte Lootgieter pianoforte Franz Schubert Allegro op. 144 | Lebensstürme Maurice Ravel Ma mère l’oye
15 dicembre 1990 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Elisabetta Sepe pianoforte Franz Liszt La chapelle de Guillaume Tell, da “Année de Pélérinage I: Suisse” | Au bord d’une source, da “Année de Pélérinage I: Suisse” | Vallée d’Obermann, da “Année de Pélérinage I: Suisse” Isaac Albeniz El Puerto, da Iberia | El corpus en Sevilla, da Iberia 22 dicembre 1990 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Stefano Battaglia pianoforte Improvvisazioni 12 gennaio 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Paolo Ardinghi violino Leonardo Bartelloni pianoforte Joseph Schuster Divertimento n. 6 in sol maggiore César Franck Sonata per violino e pianoforte in la maggiore 19 gennaio 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Sergio Bosi clarinetto Riccardo Bartoli pianoforte Carl Maria von Weber Gran Duo concertante op. 48 Claude Debussy Prémière rhapsodie Francis Poulenc Sonata 26 gennaio 1991 ore 17 · Teatro Comunale Festa Mozart Manuela Rasori soprano Maurizio Leoni baritono
Roberto Calidori pianoforte Paola Castagnoli voce recitante Wolfgang Amadeus Mozart Cinque, dieci...da “Le nozze di Figaro” | Dans un bois solitaire K 308 in la bemolle maggiore | Abendempfindung K 523 in fa maggiore | Donne mie la fate a tanti, da “Così fan tutte” | Ach, ich fuhl’s - da “Die Zauberflöte” | Pa..Pa... Papageno... Papagena - da “Die Zauberflöte” 26 gennaio 1991 ore 18 · Teatro Comunale Festa Mozart Silvano Casadei flauto Claudia Rondelli pianoforte Giovanni Radicia voce recitante Giuseppe Radicia voce recitante Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 13 op. 6 in fa maggiore | Sonata K 14 in do maggiore 26 gennaio 1991 ore 19 · Teatro Comunale Festa Mozart Quartetto di Fiesole Alina Company violino Alberto Intrieri violino Pietro Scalvini viola Luca Bellentani violoncello Luigi Boccherini Quartetto op. 6 in mi bemolle maggiore Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto K 168 in fa maggiore
Maria Ronchini viola Matteo Ronchini violoncello Gustav Mahler Quartetto in la minore Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto K 478 in sol minore 9 marzo 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Stefania Donzelli soprano Sabrina Avantario pianoforte Robert Schumann Frauenliebe und Leben op. 42 | Liederkreis op. 39 16 marzo 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Andrea Maggiora pianoforte Franz Schubert Sonata D 960 in si bemolle maggiore 23 marzo 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Nello Alessi chitarra Marina Gallo pianoforte Manuel Maria Ponce Prelude Mario Pupillo Preludio, Andante e Scherzo Guido Santorsola Sonata a due n. 3 Chick Corea Christal Silence Joan Duarte Insieme op. 72
2 febbraio 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Maria Pia Carola pianoforte Leósˇ Janácˇek Sonata “Nella strada 1/10/1905” Igor Stravinskij Sonata in fa diesis minore Alexander Skrjabin Sonata n. 5 op. 53 in fa diesis maggiore
6 aprile 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Margherita Gallini clavicembalo Johann Sebastian Bach Fantasia cromatica e fuga BWV 903 in re minore | Toccata BWV 912 in re maggiore Domenico Scarlatti Sonata K 347 | Sonata K 348 | Sonata K 208 | Sonata K 491 | Sonata K 492 | Sonata K 18 | Sonata K 24
9 febbraio 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Vittorio Marchese violino Luigi Giachino pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 305 in la maggiore Johannes Brahms Sonata n. 3 op. 108 in re minore
13 aprile 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Vincenzo Saldarelli chitarra Niccolò Paganini Tre pezzi · Grande sonata in la maggiore Manuel de Falla Homenaje per “Le tombeau de Debussy” Federico Moreno Torroba Sonatina
16 febbraio 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Massimo Pasi flauto Egidio Collini chitarra Mauro Giuliani Grande sonata op. 85 Astor Piazzolla Histoire du Tango
14 luglio 1991 ore 11 · Cortile del Palazzo Ducale, Comune di Pavullo Concerti aperitivo Duo Synaulia Raffaella De Coltana flauto Elisabetta Marino arpa Gaetano Donizetti Sonata per flauto e pianoforte in do maggiore Gioachino Rossini Andante con variazioni F. De Boisvalee Première Sonate Nino Rota Sonata Jacques Ibert Entr’acte per flauto e arpa
23 febbraio 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Laura Cerbini pianoforte Fryderyk Chopin Fantasia op. 49 in fa minore Robert Schumann Carnaval op. 9 2 marzo 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Quartetto Ronchini Giacomo Ronchini pianoforte Carlo Feige violino
14 luglio 1991 ore 18 · Piazza Matteotti, Marano Concerti aperitivo Duo Synaulia Raffaella De Coltana flauto Elisabetta Marino arpa Gaetano Donizetti Sonata per flauto e pianoforte in do maggiore Gioachino Rossini Andante con variazioni INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 199
F. De Boisvalee Première Sonate Nino Rota Sonata Jacques Ibert Entr’acte per flauto e arpa 21 luglio 1991 ore 11 · Cortile del Palazzo Ducale, Pavullo Concerti aperitivo Massimo Pasi flauto Egidio Collini chitarra Francesco Molino Notturno op. 38 Mauro Giuliani Serenata op. 127 Heitor Villa Lobos Bachiana Brasileira n. 5 Astor Piazzolla Bordel 1900 | Cafè 1930 | Nightclub 1960 21 luglio 1991 ore 18 · Piazza Matteotti, Marano Concerti aperitivo Massimo Pasi flauto Egidio Collini chitarra Francesco Molino Notturno op. 38 Mauro Giuliani Serenata op. 127 Heitor Villa Lobos Bachiana Brasileira n. 5 Astor Piazzolla Bordel 1900 | Cafè 1930 | Nightclub 1960 28 luglio 1991 ore 11 · Cortile del Palazzo Ducale, Pavullo Concerti aperitivo Trio Mondrian Stefano Bullo flauto Gianluca Saccari violoncello Piergiorgio Simoni chitarra Franz Joseph Haydn Cassazione Hob.III : 6 in do maggiore Antonio Lotti Sonata op. 44 n. 4 in sol maggiore Johann Sebastian Bach Sonata n. 3 BWV 1035 in mi maggiore Niccolò Paganini Terzetto in re maggiore Gerhard Maasz Suite (Gigue) 28 luglio 1991 ore 18 · Piazza Matteotti, Marano Concerti aperitivo Ensemble Chalumeau Massimo Palombini clarinetto Alfredo Ramazzotti clarinetto Paolo Bisconti clarinetto Franco Lippiello clarinetto Francesco Straccia clarinetto David Montecchia clarinetto Clare Grundman Caprice for clarinets | Bagatelle Wolfgang Amadeus Mozart Adagio K 484a Paul Harvey Fantasia W. A. Crosse Petit Quartett Kennet Wilson Variazioni per 4 clarinetti in sib su un tema di Paganini Scott Joplin The Entertainer 28 luglio 1991 ore 17,30 · Piazza della Chiesa, Fiumalbo Concerti aperitivo Trio Mondrian Stefano Bullo flauto Gianluca Saccari violoncello Piergiorgio Simoni chitarra Franz Joseph Haydn Cassazione Hob.III: 6 in do maggiore Antonio Lotti Sonata op. 44 n. 4 in sol maggiore Johann Sebastian Bach Sonata n. 3 BWV 1035 in mi maggiore 200 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
Niccolò Paganini Terzetto in re maggiore Gerhard Maasz Suite (Gigue) 11 agosto 1991 ore 17,30 · Piazza della Chiesa, Fiumalbo Concerti aperitivo Quartetto Claravoce Piero Vincenti clarinetto piccolo mib e sib Marco Palazzetti clarinetto in sib Emanuela Sinigaglia corno di bassetto Catia Zaganelli clarinetto basso e contrabbasso Muzio Clementi Sonatina per quattro clarinetti in sib op. 36 Anton Diabelli Sonatina per quattro clarinetti in sib Tobias Haslinger Sonatina per quattro clarinetti in sib Wolfgang Amadeus Mozart Divertimento n. 2 per 2 clarinetti e corno di bassetto K 439b Marcel Poot “Legende” per 2 clarinetti, corno di bassetto e clarinetto basso 18 agosto 1991 ore 17,30 · Piazza della Chiesa, Fiumalbo Concerti aperitivo Giovanni Della Vecchia violino Elisabetta Marino arpa Friedrich Wilhelm Rust Sonata in la maggiore Ludwig Spohr Sonata in do minore Gioachino Rossini Andante con variazioni Camille Saint-Saëns Fantasie op. 124 8 settembre 1991 ore 17 · Villa Boschetti, S. Cesario Concerti aperitivo Ensemble Gounod Bruna Fetà, Massimo Orazietti flauto Alberto Ricci, Lorenzo Luciani oboe Salvino Ercoli, Piergiuseppe Quadrini clarinetto Enrico Ricci, Costantino Properzi fagotto Massimo Burocchi, Claudio Mercuri corno Charles Gounod Petite symphonie Jean Françaix Sept danses Carl Orff Carmina burana 15 settembre 1991 ore 17 · Villa Boschetti, S. Cesario Concerti aperitivo Luca Ludovici clarinetto Simonetta Paladino clarinetto Angelo Benedetti clarinetto Cristina Montreson clarinetto Wolfgang Amadeus Mozart Divertimento n. 3 per 2 clarinetti e corno di bassetto Pierre Max Dubois Quatour per 4 clarinetti in sib Kennet Wilson Variazioni per 4 clarinetti in sib su un tema di Paganini 22 settembre 1991 ore 17 · Villa Boschetti, S. Cesario Concerti aperitivo Giovanni Della Vecchia violino Elisabetta Marino arpa Friedrich Wilhelm Rust Sonata in la maggiore Ludwig Spohr Sonata in do minore Gioachino Rossini Andante con variazioni Camille Saint-Saëns Fantasie op. 124
23 novembre 1991 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Lauretta Brovida mezzosoprano Cristina Ariagno pianoforte Enrique Granados La maja de Goya | El majo discreto Nicola Alvarez La Partida Fernando Obradors Del cabello mas sutil | El Vito Erik Satie Tendrement | La diva de “L’Empire” | Je te veux George Gershwin Embraceable you | Summertime 30 novembre 1991 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale Concerti aperitivo Riccardo Grigolo flauto Roberta Micelli pianoforte Robert Schumann Tre Romanze op. 94 Franz Schubert Introduzione, tema e variazioni op. 160 in mi minore 7 dicembre 1991 ore 16,30 · Palcoscenico del Teatro Comunale Concerti aperitivo Luca Saltini pianoforte Bach-Busoni Ciaccona (dalla II partita BWV 1004) in re minore Franz Liszt Studio trascendentale | Mazeppa Sergej Prokof’ev Sonata n. 7 op. 83 in si bemolle maggiore 7 dicembre 1991 ore 17,30 · Palcoscenico del Teatro Comunale Concerti aperitivo Armando Saielli pianoforte Johann Sebastian Bach Siciliana, dalla II sonata per flauto e cembalo in re minore Ludwig van Beethoven Sonata n. 32 op. 111 in do minore Johannes Brahms Variazioni sopra un tema di Paganini (1° libro) op. 35 in la minore 7 dicembre 1991 ore 18,30 · Palcoscenico del Teatro Comunale Concerti aperitivo Enrico Maria Cacciari pianoforte Ludwig van Beethoven Sonata n. 31 op. 110 in la bemolle maggiore | Sonata n. 21 “Waldstein” op. 53 in do maggiore 14 dicembre 1991 ore 18 · Auditorium dell’ Istituto Musicale Orazio Vecchi Concerti aperitivo Piero Vincenti clarinetto Giuseppe Pelli pianoforte Robert Schumann Pezzi Fantastici op. 73 Camille Saint-Saëns Sonata op. 167 in si bemolle maggiore Gioachino Rossini Introduzione, Tema e Variazioni 21 dicembre 1991 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale Concerti aperitivo Massimiliano Urbinati pianoforte Roberta Contrastini pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 19d in do maggiore Franz Schubert Sonata D 617 op. 30 in si bemolle maggiore Francis Poulenc Sonata
11 gennaio 1992 ore 18 · Sala prove del Teatro Comunale Concerti aperitivo Quartetto Elisa Paolo Ardinghi violino Gabriele Bellu violino Leonardo Bartali viola Eliana Gintoli violoncello Franz Joseph Haydn Quartetto “L’Allodola” op. 64 n. 5 in re maggiore Antonín Dvorˇák Quartetto “Americano” op. 96 in fa maggiore 18 gennaio 1992 ore 18 · Sala prove del Teatro Comunale Concerti aperitivo Trio Mondrian Stefano Bullo flauto Gianluca Saccari violoncello Piergiorgio Simoni chitarra Antonio Vivaldi Sonata n. 4 da “Il pastor fido” op. 13 Niccolò Paganini Terzetto n. 4 Antonio Lotti Sonata op. 44 n. 4 in sol maggiore 25 gennaio 1992 ore 17,30 · Platea del Teatro Comunale Festa Rossini Carlo Balzaretti pianoforte Gioachino Rossini Tre Riens: n. 18, 17,19, da “Quelques riens pour album” (vol. XII dei “Pechées de viellesse”) | Specimen de l’Ancien Regime, dall’”Album de chateau” (vol. VIII dei “Péchées de vieillesse”) | Petite Caprice “style Offenbach” da “Miscellanée pour piano” (vol. X dei “Péchées de vieillesse”) 25 gennaio 1992 ore 18,40 · Platea del Teatro Comunale Festa Rossini Patrizia Biccirè soprano Marco Bellei pianoforte Gioachino Rossini Di piacer mi balza il cor, da “La Gazza ladra” | Bel raggio lusinghier, da “Semiramide” 25 gennaio 1992 ore 19,15 · Platea del Teatro Comunale Festa Rossini Roberto Fabbriciani flauto Carlo Alberto Neri pianoforte Dimitri Pasquali, Alberto Garcia Demestres voci recitanti e sorprendenti Gioachino Rossini Andante e allegro | Fantasia in mi bemolle maggiore Giulio Briccialdi Grande fantasia sul “Guglielmo Tell” di Rossini 1 febbraio 1992 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Giovanni Galvani violino Giorgio Rabagliati pianoforte Niccolò Paganini Capriccio n. 1 Robert Schumann Sonata op. 105 in la minore 8 febbraio 1992 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale Concerti aperitivo Marco Fumo pianoforte Theodor Lack Idillio Cécile Chaminade Scarf-dance INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 201
Aaron Copland Story of our Town; Conversation at the Soda Fountain; Ther Resting-place on the Hill, dal film “Our Town” Sergej Prokof’ev Contradance; Mephisto waltz, dal film “Lermontov” Ennio Morricone Nuovo Cinema Paradiso; Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto Edoardo Hubert Balletto di Charlot Mario Castelnuovo Tedesco Mickey Mouse, da “Due film studies” Bix Beiderbecke In a mist Scott Joplin The Entertainer George Gershwin Sweet and Low-Down; Someone to watch over me; ‘S wonderful/Funny face 15 febbraio 1992 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale Concerti aperitivo Fabio Bonizzoni clavicembalo Johann Sebastian Bach Preludio e fuga BWV 846 in do maggiore | Preludio e fuga BWV 857 in fa minore | Preludio e fuga BWV 850 in re maggiore Domenico Scarlatti Sonata in re minore | Sonata in do maggiore | Sonata in re minore | Sonata in do minore Johann Sebastian Bach Preludio e fuga BWV 881 in fa minore | Preludio e fuga BWV 876 in mi bemolle maggiore 22 febbraio 1992 ore 18 · Auditorium dell’ Istituto Musicale Orazio Vecchi Concerti aperitivo Gabriele Bonolis violoncello Francesca Romana Gualtieri pianoforte Antonín Dvorˇák Rondo op. 94 in sol minore Edvard Grieg Sonata op. 36 in la minore 7 marzo 1992 ore 16,30 · Palcoscenico del Teatro Comunale Concerti aperitivo Cristina Brigolin pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 332 in fa maggiore Muzio Clementi Sonata op. 24 n. 2 in si bemolle maggiore Claude Debussy Pour le piano 7 marzo 1992 ore 17,30 · Palcoscenico del Teatro Comunale Concerti aperitivo Patrizia Prati pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 397 in re minore | 12 variazioni su “La belle Françoise” K 353 in mi bemolle maggiore Robert Schumann Humoreske op. 20 in si bemolle maggiore 7 marzo 1992 ore 18,30 · Palcoscenico del Teatro Comunale Concerti aperitivo Cecilia Franchini pianoforte Felix Mendelssohn Bartholdy Rondò Capriccioso op. 14 in mi minore Franz Liszt Danza degli gnomi | Mephisto valzer n. 1 Fryderyk Chopin Fantasia - Improvviso op. 66 in do diesis minore Maurice Ravel Jeux d’eau op. 30 in mi maggiore 14 marzo 1992 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale Concerti aperitivo I Solisti Dauni Vincenzo Conteduca clarinetto Domenico Losavio fagotto Vito Dicorato pianoforte Ludwig van Beethoven Trio op. 38 in mi bemolle maggiore 202 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
21 marzo 1992 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Giuseppe La Marca pianoforte Robert Schumann Fantasia op. 17 in do maggiore Fryderyk Chopin Ballata n. 3 op. 47 in la bemolle maggiore 23 aprile 1992 ore 21 · Auditorium dell’ Istituto Musicale Orazio Vecchi Concerto straordinario Leonhard Westermayr Ludwig van Beethoven Sonata n. 12 op. 26 in la bemolle maggiore Franz Schubert Improvviso op. 142 n. 3 in si bemolle maggiore Fryderyk Chopin Notturno op. 15 n. 2 in fa diesis maggiore | Ballata n. 3 op. 47 in la bemolle maggiore | Polacca op. 53 in la bemolle maggiore George Gershwin Songs Friedrich Gulda “Play piano play” | Jazz-improvvisationen 10 maggio 1992 ore 15,30 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Duo Rota Mariella Balzani flauto Flora Uboldi arpa Gioachino Rossini Andante con variazioni Gabriel Fauré Sicilienne op. 78 · Berceuse op. 16 Marguerite Roesgen-Champion Suite française Josef Molnar Fantasia su temi popolari giapponesi 10 maggio 1992 ore 16,30 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Carlo Lo Presti chitarra Giorgio Spriano pianoforte Anton Diabelli Grande sonata brillante op. 102 Mauro Giuliani Due rondò op. 68 Francesco Carulli Gran duo op. 68 Mario Castelnuovo Tedesco Fantasia op. 145 10 maggio 1992 ore 17,30 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Alessandro Marchese violoncello Umberto Battegazzore pianoforte Gabriel Fauré Élégie op. 24 in do minore | Sicilienne op. 78 | Berceuse op. 16 Robert Schumann 5 Stücke in Volkston op. 102 | Fantasiestücke op. 73 10 maggio 1992 ore 18,30 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Corale d’altrocanto di Fiorano Modenese Tradizionale Old time religion | When the Saints go marchin’ in | Roll Jordan roll | Deep river Irving Berlin No string Tradizionale Oh happy day | Amen George Gershwin It ain’t necessarily so Tom Jobim Samba di una nota 17 maggio 1992 ore 16,30 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Giuseppe La Marca pianoforte Ludwig van Beethoven Sonata n. 14 “Chiaro di luna” op. 27 n. 2 in do diesis minore
Robert Schumann Warum, Grillen, In der nacht, da “Fantasiestücke” op. 12 Fryderyk Chopin Ballata n. 3 op. 47 in la bemolle maggiore Sergej Prokof’ev Sonata n. 7 op. 83 in si bemolle maggiore 17 maggio 1992 ore 17,30 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Andrea Maggiora pianoforte Marco Polidori violino Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 302 in mi bemolle maggiore Ludwig van Beethoven Sonata op. 12 n. 1 in re maggiore Robert Schumann Sonata per violino e pianoforte n. 1 op. 105 in la minore 24 maggio 1992 ore 17 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Cristina Ariagno pianoforte Domenico Scarlatti Sonata in sol minore | Sonata in mi maggiore | Sonata in re maggiore Ludwig van Beethoven Sonata n. 13 op. 27 n. 1 in mi bemolle maggiore Fryderyk Chopin Fantasia op. 49 in fa minore Maurice Ravel Alborada del gracioso, da “Miroirs” 14 giugno 1992 ore 16,30 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Margarita Castañon chitarra Federico Bañuelos chitarra John Dowland My Lord Chamberlain’s Galliard | My Lord Willoughby his welcome home Adam Falkenhagen Duetto Fernando Sor Souvenir de Russie op. 63 J Roloff Cartas de Africa N°1 Leo Brouwer Cinque piccoli pezzi per suonare a due Gerardo Tamez Percuson 14 giugno 1992 ore 18 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Tito Cicarese flauto Pierluigi Di Tella pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 301 in sol maggiore Franz Schubert Introduzione e variazioni per flauto e pianoforte sul tema “Trockne Blumen” tratto da “Die Schöne Mullerin” D 802 op. 160 Carl Nielsen Two fantasy pieces op. 2 21 giugno 1992 ore 17 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Orchestra da camera “Erlebnis” Direttore Manlio Benzi Gabriele Betti flauto Massimo Pasi flauto Donatella Pieri pianoforte Claudia Rondelli pianoforte Antonio Vivaldi Concerto per due flauti ed archi Gioachino Rossini Sonata a quattro n. 3 in do maggiore Paul Hindemith Cinque pezzi per orchestra op. 44 n. 2 Johann Sebastian Bach Concerto per due pianoforti e archi BWV 1060 in do minore
19 luglio 1992 ore 18 · Piazza Matteotti, Marano Concerti aperitivo Quartetto Hans Brehme Mario Milani fisarmonica Anna Uccelli fisarmonica Paolo Vignali fisarmonica Roberto Sgaria fisarmonica Johannes Brahms Danza ungherese n. 5 Johann Strauss jr. Tritsch - Tratsch Polka schnell op. 214 Matias Seiber Suite Irlandese Wolmer Beltrami Il treno Amadeo Amadei Suite campestre Lux Lewis Honky Tonky Train Blues Adolf Goetz Harlekinaden Gioachino Rossini Ouverture da “Il signor Bruschino” 2 agosto 1992 ore 11,30 · Cortile del Palazzo Ducale, Pavullo Concerti aperitivo Quartetto di sassofoni di Perugia Marco Falaschi sassofono soprano Alda Dallelucche sassofono contralto Sandro Tani sassofono tenore Roberto Frati sassofono baritono Paul Harvey The Harfleur Song Gioachino Rossini Sonata n. 3 Igor Stravinskij Quattro danze (andante, balalaika, polka, galop) Georges Bizet Habanera Dimitrij Šostakovicˇ Lyrical waltz, Polka, Hurdy-Gurdy, dalle “Danze delle bambole” George Gershwin Visit to George Gershwin 2 agosto 1992 ore 17 · Comune di Riolunato Concerti aperitivo Paola Perrucci arpa Giovanni Pirani flauto Johann Sebastian Bach Sonata per flauto e arpa BWV 1020 Ludwig Spohr Sonata concertante per arpa e flauto op. 114 Carlo Salzedo Variations sur un thème dans le style ancien, per arpa sola Nino Rota Sonata per flauto e arpa Jacques Ibert Entr’acte per flauto e arpa 2 agosto 1992 ore 18 · Piazza Matteotti, Marano Concerti aperitivo Quartetto di sassofoni di Perugia Marco Falaschi sassofono soprano Alda Dallelucche sassofono contralto Sandro Tani sassofono tenore Roberto Frati sassofono baritono Paul Harvey The Harfleur song Gioachino Rossini Sonata n. 3 Igor Stravinskij Quattro danze (andante, balalaika, polka, galop) Georges Bizet Habanera Dimitrij Šostakovicˇ Lyrical waltz, Polka, Hurdy-Gurdy, dalle “Danze delle bambole” George Gershwin Visit to George Gershwin
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 203
16 agosto 1992 ore 11,30 · Cortile del Palazzo Ducale, Pavullo Concerti aperitivo Clarinet Choir Piero Vincenti direttore Tommaso Albinoni Concerto di S. Marco per tromba e coro di clarinetti Gioachino Rossini Sinfonia dall’opera Tancredi Paul Schikele Monochrome III° Gioachino Rossini Variazioni per clarinetto e coro di clarinetti in do maggiore Nino Rota Fantasia su musiche da film 16 agosto 1992 ore 17 · Comune di Riolunato Concerti aperitivo Clarinet Choir Piero Vincenti direttore Tommaso Albinoni Concerto di S. Marco per tromba e coro di clarinetti Gioachino Rossini Sinfonia dall’opera Tancredi Paul Schikele Monochrome III° Gioachino Rossini Variazioni per clarinetto e coro di clarinetti in do maggiore Nino Rota Fantasia su musiche da film 30 agosto 1992 ore 17 · Villa Boschetti, S. Cesario Concerti aperitivo Quartetto Hans Brehme Mario Milani fisarmonica Anna Uccelli fisarmonica Paolo Vignali fisarmonica Roberto Sgaria fisarmonica Johannes Brahms Danza ungherese n. 5 Johann Strauss jr. Tritsch - Tratsch Polka schnell op. 214 Matias Seiber Suite Irlandese Wolmer Beltrami Il treno Amadeo Amadei Suite campestre Lux Lewis Honky Tonky Train Blues Adolf Goetz Harlekinaden Gioachino Rossini Ouverture da “Il signor Bruschino” 13 settembre 1992 ore 17 · Villa Boschetti, S. Cesario Concerti aperitivo Gli ottoni moderni Roberto Maj tromba Viviana Ferrari tromba Tiziana Zaina corno Stefano Ravelli trombone Aleandro Martinelli basso tuba Georg Friedrich Händel Ouverture to Berenice Giovanni Gabrieli canzona per sonare n. 4 Klenn Gange Rag Burlesque George Barboteau Chansonnerie Ennio Morricone Western of Morricone Tradizionale When the Saints go marchin’ in Scott Joplin Rag for five
204 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
20 settembre 1992 ore 17 · Villa Boschetti, S. Cesario Concerti aperitivo Coro “T. L. De Victoria” Direttore Giovanni Torre Madrigali, folk e spiritual 11 novembre 1992 ore 21 · Teatro Comunale Concerto di inaugurazione La Musa leggera Antonio Ballista pianoforte George Gershwin The man I love Anatolij Ljadov Une tabatière à musique Claude Debussy La plus que lente Emmanuel Chabrier Scherzo-valse Anton Rubinstein Melodie Francis Poulenc Pastourelle Maurice Ravel À la manière de Emmanuel Chabrier | Paraphrase sur un air de Gounoud (Faust deuxième acte) Schubert-Liszt Ständchen Gioachino Rossini Petite Caprice “style Offenbach” da “Miscellanée pour piano” (vol. X dei “Péchées de vieillesse”) Darius Milhaud Copacabana Moritz Moszkowski Studio op. 72 n. 11 Jules Massenet Elégie jouée dans les Erynnies Pëtr Il’ic Cˇajkovskij Nathalie-valse Franz Liszt Première valse oubliée Leopold Godowsky Alt Wien Erik Satie Je te veux Giacomo Puccini Foglio d’album Scott Joplin The entertainer 21 novembre 1992 ore 18 · Sala prove del Teatro Comunale Concerti aperitivo Quartetto di clarinetti “Claravoce” Piero Vincenti clarinetto piccolo in mib e clarinetto in sib Marco Palazzetti clarinetto sib e la Stefano Bertozzi corno di bassetto Catia Zaganelli clarinetto basso e contrabbasso Paul Arma Petite suite Gianpaolo Luppi Erwartung Ferenc Farkas Antiche danze ungheresi dal secolo XVII Paul Harvey Quartetto per tre clarinetti e clarinetto basso Ada Gentile Canzon prima per clarinetto piccolo mib e tre clarinetti sib Gioachino Rossini Quartetto n. 6 28 novembre 1992 ore 18 · Sala prove del Teatro Comunale Concerti aperitivo Quartetto di sassofoni di Perugia Marco Falaschi sassofono soprano Alda Dallelucche sassofono contralto Sandro Tani sassofono tenore Roberto Frati sassofono baritono Gioachino Rossini Quartetto n. 1 Nicolaj Rimskij-Korsakov Selezione da Shérérazade George Gershwin Visit to George Gershwin Nigel Richardson Jazz suite Dave Brubeck Bluette | Blue rondo
12 dicembre 1992 ore 18 · Sala prove del Teatro Comunale Concerti aperitivo Quartetto Hans Brehme Mario Milani fisarmonica Anna Uccelli fisarmonica Paolo Vignali fisarmonica Sgaria Roberto fisarmonica Johannes Brahms Danza ungherese n. 5 Johann Strauss jr. Tritsch - Tratsch Polka schnell op. 214 Matias Seiber Suite Irlandese Wolmer Beltrami Il treno Amadeo Amadei Suite campestre Lux Lewis Honky Tonky Train Blues Adolf Goetz Harlekinaden Gioachino Rossini Ouverture da “Il signor Bruschino” 9 gennaio 1993 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale Concerti aperitivo Mauro Loguercio violino Barbara Tolomelli pianoforte Johannes Brahms Danze ungheresi vol. 1° (trascr. Joachim) 16 gennaio 1993 ore 16,30 · Palcoscenico del Teatro Comunale Concerti aperitivo Sandro Baldi pianoforte Fulvio Maffia pianoforte Carlo Balzaretti pianoforte Ludwig van Beethoven musiche Fryderyk Chopin musiche George Auric musiche Darius Milhaud musiche Francis Poulenc musiche Claude Debussy musiche Sergej Prokof’ev musiche 30 gennaio 1993 ore 17,30 · Teatro Comunale Concerti aperitivo Trio Davide Fregni Davide Fregni pianoforte Glauco Zuppiroli contrabbasso Andrea Burani batteria 30 gennaio 1993 ore 18,30 · Teatro Comunale Concerti aperitivo Lara Luppi voce Stefano Calzolari pianoforte Enrico Lazzarini contrabbasso Lucio Caliendo batteria 13 febbraio 1993 ore 16,30 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Salotto Ottocento per duo pianistico Presentazione di Guido Salvetti Livio Ariani pianoforte Charlotte Lootgieter pianoforte Johannes Brahms Variazioni sopra un tema di Schumann Franz Schubert Sei polacche op. 61
13 febbraio 1993 ore 17,30 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Salotto Ottocento per duo pianistico Paola Tarditi pianoforte Mirella Barzanò pianoforte Johannes Brahms Valzer op 39, nn. 1, 2, 3, 4, 6, 9, 10, 11, 14, 15 Clara Schumann Trascrizione dal Quintetto in mi bemolle maggiore op. 44 di Robert Schumann 13 febbraio 1993 ore 18,30 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Salotto Ottocento per duo pianistico Antonella Tuzzato pianoforte Cristina Fiscon pianoforte Robert Schumann Bilder aus Östen, Sei improvvisi op. 66 Franz Schubert Fantasia D 940 op. 103 in fa minore 20 febbraio 1993 ore 16 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Quartetto Wihan Leos Cepicky violino Jan Schulmeister violino Jiri Zigmund viola Ales Kasprik violoncello Franz Schubert Quartettsatz D 703 op. posth. in do minore | Quartetto n. 14 D 810 “La morte e la fanciulla” in re minore 27 febbraio 1993 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Hasan Bakalli violino Adriano Cirillo pianoforte Franz Schubert Sonatina D 406 in sol minore Antonín Dvorˇák Sonatina op. 100 in sol maggiore 6 marzo 1993 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Massimo Laura chitarra Joaquin Rodrigo Tre pezzi spagnoli Edorado Sainz de la Maza Campanas del alba Miguel Llobet Tre canzoni popolari catalane | El testament d’Amelia | El noy de la mare | El mestre Isaac Albeniz Asturias op. 47 | Cataluña Francisco Tarrega Capriccio arabo | Recuerdos de l’Alhambra | Gran Jota de concierto 20 marzo 1993 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Federico Guglielmo violino Jolanda Violante pianoforte Ludwig van Beethoven Sonata op. 30 n. 1 in la maggiore Francis Poulenc Sonata per violino e pianoforte Claude Debussy Sonata 27 marzo 1993 ore 18 · Platea del Teatro Comunale Concerti aperitivo Ensemble Oswald von Wolkenstein Andrea Bornstein flauti diritti, viola da gamba, cromorno, tromba marina Maurizio De Paoli dulciana, bombarde,flauti diritti, cromorno INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 205
Volker Oberegger bombarde, dulciana, flauti diritti, trombone, ghironda, canto, cromorno Heidrun Oberegger flauti diritti e traversi, viola da braccio, canto, bombarda, trombone, ghironda,cromorno Trude Saltuari canto, percussioni, trombone, ghironda Giorgio Uliveri violino, viola da braccio, canto, percussioni Orazio Vecchi Gioite tutti Loyset Compère Scaramella fa la galla Josquin Desprèz Scaramella Ludovico Fogliani Fortuna di un gran tempo Anonimo Pavana “La battaglia” Marchetto Cara Non è tempo di aspettare Heinrich Isaac Helogierons nous Adriano Banchieri Intermedio di spazzacamini Anonimo La gamba Vincenzo Ruffo La gamba in basso e soprano Adriano Banchieri Sentite tre fanciulli William Brade La danza dei satiri Anonimo La pastorella si leva per tempo - Daphne - Lanx Lanx Schut Schut Giorgio Mainerio Putta nera (ballo furlano) Nicolò Pifaro Per memoria quel giorno Christian Loffelhotz Dansa polonica Filippo Azzaiolo Gentil madonna Gasparo Zanetti La bella Pedrina Giacomo Fogliani L’amor dona ch’io ti porto Anonimo Schiarazula marazula (ballo francese) 28 marzo 1993 ore 18 · Auditorium Fondazione San Carlo España Hoy Ensembla sueña de alabastro Direttore E. Martìnez Izquierdo Alberto Garcia Demestres Gestos | 7 canciones de soledad | Apuntes para una pintura de fleyre | A la misma y a uno que me denunciò por exibirme con un panecillo (per Cristina) | Suena de alabastro 17 aprile 1993 ore 21 · Palcoscenico del Teatro Comunale Festa spagnola Patrizia Biccirè soprano Donatella Pieri pianoforte Edouard Toldrà Mananita de San Juan | Cantarcillo Ernesto Halffter Canciones del niño de cristal Xavier Montsalvatge Canciones para niños Frederic Mompou Rosa del calmi | Incertitud | Cantar del alma | Olas gigantes Joaquin Turina Olas gigantes Manuel de Falla Olas gigantes 24 aprile 1993 ore 18 · Teatro Comunale España Hoy Llorenç Barber voce e campane Llorenç Barber Musiche 27 aprile 1993 ore 21 · Teatro Comunale España Hoy Quintetto Arnold R. Gehrard Musiche Alberto Llanas Musiche José Ramón Encinar Musiche Luis De Pablo Musiche 206 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
9 maggio 1993 ore 16,30 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Mario Sanpaolo clarinetto Flavia Brunetto pianoforte Carl Maria von Weber Gran Duo concertante op. 48 Robert Schumann Fantasiestücke op. 73 Johannes Brahms Sonata op. 120 n. 2 in mi bemolle maggiore 9 maggio 1993 ore 17,30 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Sandro Baldi pianoforte Erik Satie Gnossiennes Claude Debussy dai “Préludes, I livre”: Le sons et le parfums tournent dans l’air du soir | Des pas sur la neige | Ce qu’a vu le vent d’ouest | La fille au cheveaux de lin | La serenade interrompue | Minstrels Maurice Ravel Sonatine Alexander Skrjabin A capriccio, con forza, dagli “Studi op. 8” | Brioso, dagli “Studi op. 8” | Patetico, dagli “Studi op. 8” Fryderyk Chopin Tre notturni op. 15 9 maggio 1993 ore 18,30 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Corale G.C. Malavasi Direttore Donatella Pieri Paolo Panzani pianoforte Giuseppe De Marzi Signore delle cime Anonimo Swing Lord, sweet chariot | Sunshine in my soul | Let us go | My Lord, what a morning Zoltán Kodály Esti Dal Anonimo On my old friends | Happy day 16 maggio 1993 ore 16,30 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Harmonia Ensemble Orio Odori clarinetto Damiano Puliti violoncello Alessandra Garosi pianoforte Roger Eno Classical Music Moviment IV | Interlude | Accordeon Music | An Excursion Nino Rota Cantilena | Rocco e i suoi fratelli | La strada | Il Padrino Wim Mertens Close Cover Alessandra Garosi Erik Orio Odori Minor | Esito 16 maggio 1993 ore 17,15 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti al Castello di Spezzano Riccardo Grigolo flauto Roberta Micelli pianoforte Maurice Ravel Pavane pour une infante défunte Francis Poulenc Sonata Gabriel Fauré Fantasia | Sicilienne op. 78 François Borne Fantasia sulla “Carmen” di Bizet 23 maggio 1993 ore 16,30 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Quartetto Aulos Chiara Staibano oboe Alessandro Baccini oboe
Alberto Guerra fagotto Michele Liuzzi clavicembalo Georg Friedrich Händel Triosonata per 2 oboi, fagotto e continuo op. 5 n. 1 in si bemolle maggiore | Triosonata per 2 oboi, fagotto e continuo op. 5 n. 2 in re minore | Triosonata per 2 oboi, fagotto e continuo op. 5 n. 3 in si bemolle maggiore | Triosonata per 2 oboi, fagotto e continuo op. 5 n. 4 in fa maggiore
11 dicembre 1993 ore 16 · Auditorium Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Sara Sternieri violino Leonardo Bartelloni pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Sonata per violino e pianoforte K 301 in sol maggiore César Franck Sonata per violino e pianoforte in la maggiore
23 maggio 1993 ore 17,30 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Maria Luisa Cascini pianoforte Fryderyk Chopin Valzer op. 69 n. 1 in la bemolle maggiore | Valzer op. 69 n. 2 in si minore | Valzer op. posth. | Preludio op. 28 n. 4 in mi minore | Preludio op. 28 n. 20 in do minore | Preludio op. 28 n. 22 in sol minore | Ballata n. 1 op. 23 in sol minore Edvard Grieg Tre pezzi lirici, dai “Klavierstücke” op. 52 | Sonata op. 7 in mi minore
11 dicembre 1993 ore 17 · Auditorium Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Duo Franchini Raffaele Franchini violoncello Cecilia Franchini pianoforte Johannes Brahms Sonata per violoncello e pianoforte op. 38 in mi minore Dimitrij Šostakovicˇ Sonata per violoncello e pianoforte op. 40 in re minore Antonín Dvorˇák Rondò brillante op. 64 in sol minore
6 giugno 1993 ore 16,30 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Stefano Pagliari violino Gian Luca Sfriso pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 301 in sol maggiore Franz Schubert Sonatina op. 137 n. 3 in sol minore Johannes Brahms Sonata op. 108 in re minore 6 giugno 1993 ore 17,30 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Solisti dell’Orchestra da camera di Bologna Luca Falasca violino Roberto Molinelli viola Antonio Mostacci violoncello Luciano Mitillo contrabbasso Miriam Garagnani pianoforte Franz Schubert Quintetto D 667 “La Trota” op. 114 in la maggiore 22 novembre 1993 ore 21 · Platea del Teatro Comunale Concerto di inaugurazione Sestetto d’archi. Trio d’archi della Scala Stefano Pagliani violino Danilo Rossi viola Enrico Dindo violoncello Paolo Ghidoni violino Stefano Pancotti viola Marco Boni violoncello Arnold Schönberg Verklärte Nacht op. 4 Johannes Brahms Sestetto op. 18 in si bemolle maggiore 4 dicembre 1993 ore 18 · Sala prove del Teatro Comunale Concerti aperitivo Trio Jolivet Gloria Lucchesi flauto Patrizia Di Paolo viola Elisabetta Marino arpa Jacques Ibert Due Interludi Nino Rota Sonata 1937 Jacques Ibert Entr’acte per flauto e arpa Claude Debussy Sonata
11 dicembre 1993 ore 18 · Auditorium Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Cristina Bianchi arpa Isaac Albeniz Sonata op. 6 in sol maggiore Ludwig Spohr Variations sur l’air “Je suis encore dans mon printemps” Nino Rota Sarabanda e Toccata Marcel Tournier La volière magique Albert Roussel Improptu Elias Parish-Alvars Variazioni su un tema della “Norma” di Bellini 15 gennaio 1994 ore 18 · Sala prove del Teatro Comunale Concerti aperitivo Gli ottoni moderni Roberto Maj tromba Viviana Ferrari tromba Tiziana Zaina corno Stefano Ravelli trombone Aleandro Martinelli basso tuba Wolfgang Amadeus Mozart Ouverture dal “Flauto magico” Gioachino Rossini “Largo al factotum” dal Barbiere di Siviglia Claude Debussy Minstrels W. H. Crella Mississippi Rag Scott Joplin Rag for five Georg Philipp Telemann Allegro Franz Joseph Haydn Gypsy rondò Tradizionale The Saints hallelujah 22 gennaio 1994 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale Concerti aperitivo Monica Minarelli mezzosoprano Simone Baroncini corno Donatella Pieri pianoforte Hector Berlioz Le jeune patre Buton (da Fleurs des landes) op. 13 n. 4 Franz Schubert Auf dem Stram D 943 op. posth 119 Franz Strauss Notturno per corno e pianoforte op. 7 Johannes Brahms Sapphische Ode Richard Strauss Nacht | Zueignung per soprano e pianoforte Johann Wenzel Kallivoda Heimweh per soprano corno e pianoforte Franz Lachner Frauenliebe und Leben per soprano corno e pianoforte
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 207
5 febbraio 1994 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale Concerti aperitivo Ruggero Ruocco pianoforte Giovanni Sgambati Suite op. 21 in si minore Franz Liszt Notturno n. 3 “Sogno d’amore” in la bemolle maggiore | Waldesrauschen - Studio da concerto in re bemolle maggiore | Isoldes Liebestod (da Wagner) | Parafrasi dal “Coro di festa e marcia funebre” del Don Carlos (da Verdi) 19 febbraio 1994 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale Concerti aperitivo Paolo Franceschini violino Giuseppe Pelli pianoforte Ludwig van Beethoven Sonata “Primavera” op. 24 in fa maggiore Felix Mendelssohn Bartholdy Sonata in fa maggiore 26 febbraio 1994 ore 18 · Sala prove del Teatro Comunale Concerti aperitivo Quintetto di fiati italiano Michele Marasco flauto Diego Dini Ciacci oboe Fabrizio Meloni clarinetto Claudio Gonella fagotto Danilo Stagni corno Paul Hindemith Kleine Kammermusik op. 24 n. 2 Samuel Barber Summer music George Gershwin Suite da “Porgy and Bess” 5 marzo 1994 ore 17 · Palcoscenico del Teatro Comunale Concerti aperitivo Cinzia Bartoli pianoforte Franz Schubert Improvviso op. 142 n. 2 in la bemolle maggiore Felix Mendelssohn Bartholdy Variations sérieuse op. 54 in re minore Fryderyk Chopin Mazurca op. 17 n. 4 in la minore | Mazurca op. 67 n. 4 in la minore | Sonata op. 58 in si minore 5 marzo 1994 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale Concerti aperitivo Luigi Tanganelli pianoforte Franz Schubert Sonata D 664 op. posth. 120 in la maggiore Robert Schumann Studi sinfonici op. 13 19 marzo 1994 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale Concerti aperitivo Pier Narciso Masi pianoforte Christa Butzberger pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 358 in si bemolle maggiore Franz Schubert Gran Duo op. posth. 140 in do maggiore Maurice Ravel Ma mère l’oye 26 marzo 1994 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Andrea Dieci chitarra Manuel Maria Ponce Variations sur “Follie de Espana” et Fugue Mauro Giuliani Rossiniana n. 4 op. 122 9 aprile 1994 ore 18 · Palcoscenico del Teatro Comunale Concerti aperitivo Stefano Bagliano flauti diritti 208 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
Enrico Bronzi violoncello Piero Barbareschi clavicembalo Benedetto Marcello Sonata in re minore Dario Castello Sonata quarta dal “primo libro...” Antonio Vivaldi Sonata in mi minore | Sonata n. 6 da “Il pastor fido” in sol minore 16 aprile 1994 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Stefano Intrieri clavicembalo Johann Christoph Bach Aria eberliana variata Johann Adam Reincken Toccata in sol maggiore | Aria “Die Meierin” von J. J. Froberger: partite diverse Johann Sebastian Bach Capriccio BWV 993 “in honorem Johann Christoph Bach Ohrdruf” in mi maggiore | Sonata BWV 965 nach Adam Reincken in la minore | Fuga BWV 954 nach Adam Reincken in si bemolle maggiore | Capriccio BWV 992 “sopra la lontananza del fratello dilettissimo” in si bemolle maggiore 1 maggio 1994 ore 16,30 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Antonio Salvemini pianoforte Ludwig van Beethoven Sonata n. 23 “Appassionata” op. 57 in fa minore Sergej Prokof’ev Sonata n. 6 op. 82 in la maggiore 1 maggio 1994 ore 17,30 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Claudia Sisca soprano Massimo Nalbandian chitarra Federico Moreno Torroba Sonatina Manuel de Falla El paño moruno | Nana | Jota Federico Garcia Lorca Los rejes de la boraja | Las Morillas | Sevillanas Fernando Sor Si dices que mis ojos | Cosa de atormentarme Joaquin Turína Garrotin, Soleares, Sevillana M. Valis Durme, durme | Abris mi galanica; Paxaro 15 maggio 1994 ore 16,30 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Alessandro Biserni clarinetto Gian Luca Deserti pianoforte Robert Schumann Tre Romanze op. 94 Niels Wilhelm Gade Fantasiestücke op. 43 Carl Maria von Weber Gran Duo Concertante op. 48 15 maggio 1994 ore 17,30 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Saxensemble Tonelli Direttore Angelo Gabrielli Scott Joplin The Entertainer · Sensation Paul Desmond Take Five George Gershwin Summertime Scott Joplin Maple leaf rag Thelonious Monk Round midnight Lennon/McCartney Yesterday Henry Mancini Pink Panter Glenn Miller Moonlight serenade Scott Joplin Original rags
George Gershwin Tre Preludi Thad Jones A child is born Chick Corea Electric city George Gershwin Blues, da “un americano a Parigi”
Silvana Libardo pianoforte Carl Reinecke Sonata “Undine” op. 167 in mi minore Bohuslav Martinu˚ First Sonata Sergej Prokof’ev Sonata op. 94 in re maggiore
22 maggio 1994 ore 16,30 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Massimo Pasi flauto Eugenia Grassetto pianoforte Gaetano Donizetti Sonata per flauto e pianoforte in do maggiore Giulio Briccialdi Il vento, capriccio op. 112 Claude Bolling Suite for flute and jazz piano
10 dicembre 1994 ore 16 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Monica Catania pianoforte Franz Liszt Sonata in si minore Johannes Brahms Paganini - Variationen II serie op. 35 in la minore Franz Liszt Sonetti del Petrarca n. 47, 104, 123, da Années de Pèlerinage II livre: Italie”
22 maggio 1994 ore 17,30 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Domenico Danna pianoforte Franz Liszt Ballata in si minore Sergej Prokof’ev Sonata n. 3 op. 28 in la minore
10 dicembre 1994 ore 17 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Giovanni Cerutti pianoforte Gianni Arfacchia percussioni Eugène Bozza Rytmic per timpani, batteria e pianoforte George Hamilton Green Cross corners, per xilofono e pianoforte Darius Milhaud Concerto per batteria e pianoforte Toshiro Mayazumi Concertino per xilofono e pianoforte
5 giugno 1994 ore 16 · Castello di Spezzano Concerti al Castello di Spezzano Adriano Cirillo pianoforte Rossella Ressa canto Franco Martini voce recitante Francis Poulenc La storia dell’elefantino Babar Edvard Grieg Chanson d’enfants op. 61 Adriano Cirillo Sei filastrocche di Gianni Rodari 21 novembre 1994 ore 21 · Teatro Comunale Concerto di inaugurazione Ensemble trombe e timpani del Teatro alla Scala Giuseppe Bodanza tromba Luciano Cadoppi tromba Vito Calabrese tromba Mauro Edantippe tromba Sandro Malatesta tromba David Searcy timpani Jonathan Scully timpani Georg Friedrich Händel Suite per trombe e timpani da “Water Music” Fancois Andrè Philidor Marcia per quattro timpani Thylman Susato Morentanz · Hupfauf Michael Praetorius Courante Orlando Di Lasso Allemande Thoinot Arbeau Pavane Thomas Morley Now the month of Maying Michael Praetorius Volte Anonimo Rigaudom (solo percussioni) Juan Batista Josè Cabanilles Batalla imperial Anonimo Batterie du premier empire Gioachino Rossini Fanfare de chasse Nino Rota La strada Chick Corea Children’s song n. 4 Ron Simpson Sonatina Chick Corea Children’s song n. 1 Brent Heisinger March per timpani e cinque trombe 3 dicembre 1994 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Francesca Salvemini flauto
10 dicembre 1994 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Carlo Guaitoli pianoforte Johannes Brahms Klavierstücke op. 118 Robert Schumann Sonata op. 22 in sol minore 17 dicembre 1994 ore 16 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Gianluca Turconi violino Marco Sala pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 296 in do maggiore Ildebrando Pizzetti Tre canti Maurice Ravel Sonata per violino e pianoforte n. 2 in sol maggiore 17 dicembre 1994 ore 17 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Nicola Oteri chitarra Johann Sebastian Bach Suite BWV 995 in do maggiore Mauro Giuliani Grande ouverture op. 61 Heitor Villa Lobos Preludio N°1 e 4, studi n° 11 e 12, choro tipico Leo Brouwer Elogio della danza Isaac Albeniz Asturias op. 47 Gaspar Sanza Sette danze Francisco Tarrega Lagrima, Adelita, Recuerdos de Alhambra Joaquin Turina Sonata Joaquin Rodrigo Invocazione e danza 17 dicembre 1994 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Trio Debussy Piergiorgio Rosso violino Francesca Gosio violoncello Antonio Valentino pianoforte Franz Joseph Haydn Trio Hob. XV: 25 in sol maggiore Robert Schumann Trio n. 3 op. 110 in sol minore
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 209
14 gennaio 1995 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Quartetto David Mauro Loguercio violino Gabriele Baffero violino Antonello Leofredi viola Sandro Laffranchini violoncello Franz Joseph Haydn Quartetto op. 76 n. 4 in si bemolle maggiore Dimitrij Šostakovicˇ Quartetto n. 13 op. 138 in si bemolle maggiore Felix Mendelssohn Bartholdy Quartetto op. 44 n. 2 in mi minore 11 febbraio 1995 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Ivano Battiston fisarmonica Giovanni Picchi Ballo detto “Todesca” | Ballo detto “Il Pichi” (ad. I. Battiston) Girolamo Frescobaldi Canzona IV dal 2° libro (ad. I. Battiston) Johann Sebastian Bach Toccata e fuga BWV 565 in re minore (trascr. I. Battiston) in re minore Henri Sauget Choral variè Nicola Cisrenino Sama e...venti Anton Tcherepnin Tzigane Domenico Scarlatti Sonata K 380 in mi maggiore | Sonata K 87 in si minore Ivano Battiston (arr.) Zefiro torna 18 febbraio 1995 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Adalisa Castellaneta chitarra Domenico Scarlatti Quattro Sonate Mauro Giuliani Rossiniana n. 1 Manuel Maria Ponce Sonatina meridional 4 marzo 1995 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Pietro Borgonovo oboe Maria Grazia Bellocchio pianoforte Robert Schumann Adagio Allegro op. 70 · Tre romanze op. 94 Ernst Krenek Quattro piccoli studi Francis Poulenc Sonata FP185 Benjamin Britten Variazioni temporali 11 marzo 1995 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Il Salotto Ottocento Susi Picchio soprano Concetta Rinaldi flauto Davide Cossu violino Cristina Ariagno pianoforte Antonella Gotta pianoforte Silvia Cristofari voce recitante Giuseppe Giordani Caro il mio ben Baldassarre Galuppi Andante dalla sonata in do maggiore Gaetano Braga Leggenda valacca Pier Adolfo Tirindelli Portami via! Gaetano Donizetti Sonata in do maggiore Cesare Sanfiorenzo Inferno: La barca di Caronte, La tempesta infernale; Purgatorio: La carità; Paradiso: Il canto degli angeli, La gloria celeste. 210 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
Francesco Paolo Tosti Due arie su testi di D’Annunzio: Vorrei, L’alba separa dalla luce l’ombra Niccolò Paganini Due capricci Lauro Rossi Cinque brevi valzer Giuseppe Ricordi Due galop per pianoforte a quattro mani: La bicicletta, L’automobile. Luciano Arditi Il bacio Gian Andrea Margaria Divertimento su temi dell’Aida 18 marzo 1995 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Marco Gerboni sassofono Giorgio Farina pianoforte Antoine Chailleux Andante e Allegro Robert Planel Preludio e Saltarello Gor Gotkowskj Brillance George Gershwin Tre Preludi Phil Woods Sonata Astor Piazzolla Oblivion | Libertango 1 aprile 1995 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Roberto Metro pianoforte Fryderyk Chopin I 14 valzer 8 aprile 1995 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo I madrigalisti di Praga Milada Cechalova soprano Veronika Jensivska soprano Eva Krizova contralto Petra Noskaiova contralto Damiano Binetti tenore Ladislav Neshyba basso Jiri Hannsmann basso Vaclav Navrat violino barocco Jan Simon violino barocco Carlo Gesualdo Principe di Venosa Responsoria | Gagliarda | Madrigali Antonio Caldara Trio sonata B op. 1 n. 4 | Madrigali 5 dicembre 1995 ore 21 · Teatro Comunale Concerto di inaugurazione Shawna Farrell vocalist Raimondo Campisi pianoforte Georges Bizet Habanera Johann P. A. Martini Plaisir d’amour Johann Strauss jr. Fantasia sul valzer (trascr. Campisi) Leonard Bernstein West Side Story medley Kurt Weill Surabaya Johnny Maurice Ravel Bolero (trascr. Campisi) Cole Porter Begin the beguine George Gershwin Summertime John Williams Tema da “Schindler’s List” Zippel - Coleman With every breath I take George Gershwin Rhapsody in blue (trascr. Campisi) Duke Ellington Caravan, Satin doll George Gershwin It ain’t necessarily so
Kurt Weill Speak low | September song | Mack the Knife Cole Porter Night and Day George Gershwin Fascinating rhythm 15 dicembre 1995 ore 21 · Rocca di Vignola, Sala dei Contrari Concerto di Natale Caffè Concerto Strauss Direttore artistico Marco Spinelli Nicola Tcherni primo violino Veronica Tcherni secondo violino Iuri Mocano violoncello Teodoro Montiano contrabbasso Marco Spinelli flauto, ottavino Alessio Baranovski pianoforte Johann Strauss jr. Ouverture da “Il pipistrello” Johannes Brahms Danza ungherese n. 1 in sol minore | Danza ungherese n. 5 in fa diesis minore | Danza ungherese n. 6 in re bemolle maggiore G. De Micheli Le canzoni d’Italia (potpourri), Voglio a Ti così (potpourri beguine) Vittorio Monti Csardas Augustin Lara Granada (fantasia spagnola) A. Ferraris Due chitarre Franz Lehar La vedova allegra (fantasia d’operetta) Johann Strauss jr. Tritsch - Trasch Polka schnell op. 214 | Sul bel Danubio blu - valzer op. 314 16 dicembre 1995 ore 16 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Debora Rosti flauto Sara Otello arpa Anonimo Greensleeves Maurizio Amorosi Due danze medioevali Gabriel Fauré Berceuse Gioachino Rossini Andante con variazioni Nino Rota Sonata Maurice Ravel Pavane pour une infante défunte Fryderyk Chopin Andante con variazioni (su tema di Rossini) 16 dicembre 1995 ore 17 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Matteo Ferrari flauto Enrico Ferri violoncello Enrico Maria Cacciari pianoforte Johann Sebastian Bach Sonata BWV 1034 in mi minore Georg Friedrich Händel Sonata op. 1 n. 4 in la minore Giovanni Bononcini Divertimento I Antonio Vivaldi Sonata n. 6 da “Il pastor fido” in sol minore 16 dicembre 1995 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Stefania Morselli flauto Simonetta Tanari pianoforte George Enescu Cantabile e presto Francis Poulenc Sonata Carl Doppler Fantasia pastorale ungherese Antonín Dvorˇák Sonatina
27 dicembre 1995 ore 21 · Teatro Primavera · Fiorano Stagione concertistica Orchestra filarmonica di Ploiesti Direttore Ovidiu Balan Maurizio Barboro pianoforte Giuseppe Manzino Preludio alla notte Dimitrij Šostakovicˇ Concerto n. 2 op. 102 in fa maggiore Johann Strauss jr. Ouverture da “Il pipistrello” | Voci di primavera - valzer | Tritsch - Tratsch Polka schnell op. 214 | Sul bel Danubio blu - valzer op. 314 | Annen Polka op. 117 | Valzer dell’imperatore op. 437 | Pizzicato Polka op. 449 Johann sr. Strauss Marcia di Radetzki op. 228 10 gennaio 1996 ore 21 · Teatro Primavera · Fiorano Stagione concertistica Giancarlo Valerio chitarra Cristina Fiscon clavicembalo Paolo Grattoni d’Arcano Sonata VIII in la minore T. Giordani Sonata in do maggiore C. Monza Sonata in do maggiore Antonio Vivaldi Sonata in re maggiore | Sonata in sol minore Joaquin Rodrigo Fantasia para un gentil hombre | Villano y ricercar | Fanfare de la Caballeria de Napol | Danza de las hachas Luigi Boccherini Fandango 20 gennaio 1996 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Gruppo da camera Amarilli Andrea Massimo Grassi clarinetto Cecilia Radic violoncello Maria Luisa Gori pianoforte Max Bruch Rumänische Melodie, Nachtgesänge, da “Acht Stücke” op. 83 Johannes Brahms Trio op. 114 in la minore 25 gennaio 1996 ore 21 · Teatro Primavera · Fiorano Stagione concertistica Francescantonio Pollice pianoforte Paolo Pollice pianoforte Franz Schubert Sonata D 617 op. 30 in si bemolle maggiore Wagner - Bülow Ouverture dal “Tannhäuser” Gabriel Fauré Dolly suite op. 56 Paolo Serrao Fantasia sull’opera “Aida” Gioachino Rossini Ouverture da “L’Italiana in Algeri” 27 gennaio 1996 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Francescantonio Pollice pianoforte Paolo Pollice pianoforte Franz Liszt Les Préludes (poema sinfonico) S 97 Claude Debussy Six épigraphes antiques Wagner - Bülow Ouverture dal Tannhäuser 3 febbraio 1996 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Lyell Cresswell Lyell Cresswell Musiche presentate dall’autore
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 211
10 febbraio 1996 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Vizönto Jànos Hasur violino Béla Agoston viola da braccio Géza Fàbri liuto Tàmas Nagy Vàlvi contrabbasso Tradizionale La musica tzigana 17 febbraio 1996 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Cristina Bianchi arpa Johann Sebastian Bach Suite n. 1 BWV 996 in mi minore Claude Debussy Suite bergamasque Louis Spohr Fantasia in do minore 19 febbraio 1996 ore 21 · Teatro Primavera, Fiorano Stagione concertistica Gabriele Betti flauto Donatella Pieri pianoforte Gaetano Donizetti Sonata Jules Massenet Meditazione dalla Thaïs Giulio Briccialdi Fantasia su “Guglielmo Tell” di Rossini Pablo de Sarasate Zigeunerwissen op. 20 Stanislao Gastaldon Musica proibita Camille Saint Saëns Romance Emanuele Krakamp Souvenir di Napoli Cécile Reynaud Chant d’alouette 24 febbraio 1996 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Klavier Trio Luca Rinaldi violino Renato Insinna violoncello Luigi Tanganelli pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Trio K 564 in sol maggiore Ludwig van Beethoven Trio op. 70 n. 1 in re maggiore Felix Mendelssohn Bartholdy Trio op. 49 in re minore 29 febbraio 1996 ore 21 · Teatro Primavera, Fiorano Stagione concertistica Cristina Bianchi arpa Johann Sebastian Bach Suite n. 1 BWV 996 in mi minore Claude Debussy Suite Bergamasque Luis Spohr Fantasia in do minore Germaine Tailleferre Sonata Marcel Grandjany Fantasia su un tema di Haydn op. 31 Marius Hendrikus Flothuis Per la tomba di Orfeo Nino Rota Sarabanda e Toccata 2 marzo 1996 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Alexander Shtarkman pianoforte Franz Schubert Impromptu D 899 op. 90 n. 1 in do minore | Impromptu D 899 op. 90 n. 2 in mi bemolle maggiore | Impromptu D 899 op. 90 n. 3 in sol bemolle maggiore | Impromptu D 899 op. 90 n. 4 in la bemolle maggiore Franz Liszt Rapsodia spagnola Maurice Ravel Gaspard de la nuit 212 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
Igor Stravinskij Tre movimenti da Pétrouchka: Danse russe; Chez Pétrouchka; La semaine grasse 16 marzo 1996 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Gabriele Baffero violino Carlo Balzaretti pianoforte Robert Schumann Tre romanze op. 94 Maurice Ravel Sonata per violino e pianoforte George Gershwin Summertime | Bess, you is my woman now | It ain’t necessarily so | Tempo di blues, da “Porgy and Bess” 23 marzo 1996 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Trio Šostakovicˇ David Romano violino Diego Romano violoncello Vincenzo Palermo pianoforte Vincenzo Palermo Divertimento Carlo Galante Poemetto Bedrich Smetana Trio op. 15 in sol minore 27 marzo 1996 ore 21 · Teatro Primavera, Fiorano Stagione concertistica Cristina Barbieri soprano Marco Bellei pianoforte Gioachino Rossini dalle Soirées Musicales Wolfgang Amadeus Mozart dal Don Giovanni Georges Bizet dalla Carmen Francesco Paolo Tosti Ideale Charles Gounod dal Faust Vincenzo Bellini Il fervido desiderio Giuseppe Verdi da Otello Francesco Paolo Tosti Non t’amo più Giacomo Puccini da Gianni Schicchi 30 marzo 1996 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Tiziana Ghiglioni voce Attilio Zanchi contrabbasso Duke Ellington Ellingtoniana 18 giugno 1996 ore 21,30 · Chiesa di S. Agostino I luoghi sacri del suono Fabio Biondi violino Claudio Gasparoni viola Giorgio Barbolini clavicembalo Sergej Rachmaninov Sonata per violino e basso (L’Annunciazione) Arcangelo Corelli Sonata in mi minore Antonio Vivaldi Sonata in do minore Johann Sebastian Bach Sonata per violino e basso continuo in sol maggiore Angelo Maria Veracini Sonata quinta dalle Sonate Accademiche 25 giugno 1996 ore 21,30 · Chiesa di S. Agostino I luoghi sacri del suono L’incanto seicentesco Soprano - Direttore Patrizia Macrelli Domenico Lamacchia oboe
Francesco Quaranta oboe George Babuadze violino Sergio Lazarev violino Andrea Anzalone violoncello Filippo Ravizza clavicembalo Antonio Vivaldi musiche Johann Sebastian Bach musiche Georg Friedrich Händel musiche 5 luglio 1996 ore 21,30 · Chiesa di S. Agostino I luoghi sacri del suono Ensemble Oswald von Wolkenstein Andrea Bornstein flauti diritti, viola da gamba, cromorno, tromba marina Maurizio De Paoli dulciana, bombarde,flauti diritti, cromorno Volker Oberegger bombarde, dulciana, flauti diritti, trombone, ghironda, canto, cromorno Heidrun Oberegger flauti diritti e traversi, viola da braccio, canto, bombarda, trombone, ghironda, cromorno Trude Saltuari canto, percussioni, trombone, ghironda Giorgio Uliveri violino, viola da braccio, canto, percussioni 9 luglio 1996 ore 21,30 · Chiesa di S. Agostino I luoghi sacri del suono Maria Laura Deponte flauto Paolo Carlini fagotto Eleonora Giannetti clavicembalo Antonio Vivaldi musiche Johann Sebastian Bach musiche Françoise Devienne musiche 5 dicembre 1996 ore 21 · Teatro Comunale Concerto di inaugurazione Bruno Canino pianoforte Antonio Ballista pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 19d in do maggiore Johannes Brahms Otto danze ungheresi (nn: 11, 15, 16, 17, 2, 5, 8, 6) Maurice Ravel Ma mère l’oye Darius Milhaud Le boeuf sur le toit op. 58 13 dicembre 1996 ore 21 · Rocca di Vignola, Sala dei Contrari Concerto di Natale Raimondo Campisi pianoforte Richard Addinsel Warsaw concerto Franz Liszt Notturno n. 3 “Sogno d’amore” in la bemolle maggiore | La campanella, dai sei grandi studi su “I capricci” di Paganini | Rapsodia ungherese n. 2 in do diesis minore Johann Strauss jr. Fantasia su “Il bel Danubio blu” (trascr. Campisi) Maurice Ravel Bolero (trascr. Campisi) George Gershwin Rhapsody in blue 11 gennaio 1997 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Roberto Poli pianoforte Fryderyk Chopin Ballata n. 1 op. 23 in sol minore | Ballata n. 2 op. 38 in fa maggiore | Ballata n. 3 op. 47 in la bemolle maggiore | Ballata n. 4 op. 52 in fa minore Maurice Ravel La Valse (trascription pour piano par l’exècuteur)
18 gennaio 1997 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Carlo Guaitoli pianoforte Johannes Brahms Ballata op. 10 n. 1 in re minore | Ballata op. 10 n. 2 in re maggiore Fryderyk Chopin Fantasia op. 49 in fa minore Maurice Ravel Valses nobles et sentimentales Felix Mendelssohn Bartholdy Variations sérieuses op. 54 in re minore 25 gennaio 1997 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Filippo Faes pianoforte Franz Schubert Sonata D 568 op. posth. 122 in mi bemolle maggiore | Sonata D 575 op. posth. 147 in si maggiore | Sonata D 894 op. 78 in sol maggiore 8 febbraio 1997 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Leonardo De Lisi tenore Sara Airoldi violoncello Mario Delli Ponti pianoforte Kioko Saito pianoforte Franz Schubert Auf dem Wasser zu singen D 744 | Fischerweise D 881 | Die Forelle D 550 | Der Tod und das Mädchen D 531 | Ganymed D 554 op. 19 n. 3 | Nachstück D 672 | An die Musik D 547 | An Sylvia D 891 | Stänchen da “Schwanengesang” D 957 | Der Wanderer an der Mond D 870 | Der Doppelgänge da “Schwanengesang” D 957 | Nacht und Träume D 827 | Sonata “Arpeggione” D 821 op. 103 in la minore | Fantasia D 940 in fa minore 15 febbraio 1997 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Duo Alkan Anne Colette Ricciardi pianoforte Alberto Baldrighi pianoforte Franz Schubert Allegro D 947 in la minore · Rondò D 608 in re maggiore Carl Czerny Fantasia elegante su “Norma” di Bellini 22 febbraio 1997 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Mauro Loguercio violino Carlo Balzaretti pianoforte Franz Schubert Sonata D 384 in re maggiore | Sonata D 408 in sol minore | Rondò D 895 op. 70 in si minore 27 febbraio 1997 ore 21 · Teatro Primavera, Fiorano Concerto straordinario Caffè Concerto Strauss Virgilio Iuriciud violino Nichiteano Ilie violino Michele Cristeco violoncello Tudor Monteano contrabbasso Giorgio Babbini clarinetto Sorin Dogariu pianoforte Johann Strauss jr. Ouverture da “Il pipistrello” | Kusswalzer (il bacio) da “Der lustige Krieg” op. 400 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 213
Carlo Lombardo Spesso a cuori e picche Franz Lehar Aria di Vilja, da “La vedova allegra” Virgilio Ranzato Fox della Luna, da “Il paese dei campanelli” Franz Lehar Ballsirenen, da “La vedova allegra” Emmerich Kálmán La principessa della csarda (fantasia) Franz Lehar Tu che m’hai preso il cor, da “Il paese del sorriso” Frederick Loewe My fair lady (selezione) Andrew Lloyd Webber Memory, da “Cats” Johann Strauss jr. Banditen Galop, da “Prinz Methusalem” op. 378 8 marzo 1997 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Quartetto Dafo Justina Duda violino Ewa Filek violino Rafal Daszkiewick viola Anna Armafys violoncello Franz Schubert Quartetto n. 14 D 810 “La morte e la fanciulla” in re minore 15 marzo 1997 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Carlo Bertola violoncello Luca Brancaleon pianoforte Michele Di Mauro voce recitante Franz Schubert Il canto del cigno D 957 (adatt. di Gianluca Favetto) 20 marzo 1997 ore 21 · Chiesa di San Giovanni Battista, Fiorano Stagione concertistica Orchestra Ion Dumitrescu Direttore Teodor Costin Wolfgang Amadeus Mozart Concerto per flauto e orchestra K 313 in sol maggiore Saverio Mercadante Concerto per flauto e orchestra in mi minore Antonio Vivaldi Le Quattro stagioni op. 8 22 marzo 1997 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Trio Debussy e solisti Antonio Valentino pianoforte Piergiorgio Rosso violino Francesca Gosio violoncello Elena Gallafrio violoncello Riccardo Memore viola Johannes Brahms Trio op. 8 in si maggiore | Quintetto op. 34 in fa minore 24 giugno 1997 ore 21,30 · Chiesa di S. Agostino I luoghi sacri del suono Orchestra sinfonica delle Marche Direttore Marco Boni Stefano Pagliani violino Luca Marziali violino Simonide Braconi viola Antonio Vivaldi Concerto per archi e cembalo in la maggiore | Concerto per archi e cembalo in sol maggiore | Concerto per due violini, archi e cembalo in la minore Johann Sebastian Bach Concerto per viola, archi e cembalo in do minore | Concerto per violino, archi e cembalo BWV 1042 in mi maggiore 214 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
1 luglio 1997 ore 21,30 · Chiesa di S. Agostino I luoghi sacri del suono Concerto armonico Loredana Bacchetta soprano Pietro Corna oboe Graziano Beluffi violoncello Riccardo Doni clavicembalo Johann Sebastian Bach “Gott versoget, alles Leben”, dalla cantata BWV 187 | “Ich will auf den Herren schau’n”, dalla cantata BWV 93 | Sonata in sol minore | “Phebus eilt mit schnellen pferden”, dalla cantata BWV 202 Giovanni Battista Pergolesi Sonata in fa maggiore Antonio Vivaldi Domine Deus Georg Philipp Telemann Cantata per la II domenica d’Avvento “Endlich wird die Stunde schlagen” 15 luglio 1997 ore 21,30 · Chiesa di S. Agostino I luoghi sacri del suono Gli ottoni moderni Roberto Maj tromba Viviana Ferrari tromba Denis Salvini corno Luigi Salvatoni trombone Aleandro Martinelli tuba Georg Friedrich Händel Suite da “Musica sull’acqua” | Dal Messia:”Hallelujah” Johann Sebastian Bach Fuga BWV 578 in sol minore (trascr.) Antonio Vivaldi Concerto per due trombe in do maggiore Johann Pachelbel Kanon Wolfgang Amadeus Mozart Fuga, dal Requiem K 626 in re minore 19 luglio 1997 ore 21,30 · Cortile dei melograni Il giovane concertismo europeo a Modena New Helsinki Quartet Jan Söderblom violino Petri Aarnio violino Illari Angervo viola Marko Ylönen violoncello Franz Joseph Haydn Quartetto op. 74 n. 2 in fa maggiore Ludwig van Beethoven Quartetto op. 95 in fa minore Jean Sibelius Quartetto “Voces Intimae” op. 56 in re minore 22 luglio 1997 ore 21,30 · Cortile dei melograni Il giovane concertismo europeo a Modena Duo Tomescu Alexandru Tomescu violino Adrian Tomescu pianoforte Johann Sebastian Bach Ciaccona, dalla Partita II BWV 1007 in re minore Johannes Brahms Sonata n. 2 op. 100 in la maggiore Pablo de Sarasate Airs bohémiens op. 20 Bedrich Smetana De mon pays Niccolò Paganini Le streghe op. 8 23 luglio 1997 ore 21,30 · Cortile dei melograni Il giovane concertismo europeo a Modena Toys Ensemble Claudio Ortensi flauto Erica Cuoghi clarinetto
Claudio Mastropiero chitarra Matteo Cavicchini pianoforte Marco Mora violino Enrico Nadalini violoncello Francesco Milita Las floreras Luigi Negretti Variazioni su una sequenza antica Gianni Giacomazzo Draga | Exit Domenico De Simone Irgo | Beta Franco Donatoni Lame Andrea Talmelli Klinamen II Marco Visconti Prasca Matt in Vier Zug 24 luglio 1997 ore 21,30 · Cortile dei melograni Il giovane concertismo europeo a Modena Concentus Consort Cecilia Szak liuto e viola da gamba Peter Levai cromorno, bombarda, cornamusa e flauto dolce Orlando Gibbons musiche Thylman Susato musiche Demanchius musiche Pierre Phalèse musiche Claude Gervaise musiche Michael Praetorius musiche 29 luglio 1997 ore 21,30 · Cortile dei melograni Il giovane concertismo europeo a Modena Quartetto Mirò Michele Marasco flauto Marco Ortolani clarinetto Paolo Carlini fagotto Guido Corti corno Ian Antonin Stamitz Quartetto op. 8 n. 2 in mi bemolle maggiore Gioachino Rossini Quartetto n. 5 Wolfgang Amadeus Mozart Cassazione K 62 in re maggiore Gioachino Rossini Andante, tema e variazioni 31 luglio 1997 ore 21,30 · Sala delle Dame Il giovane concertismo europeo a Modena Wiener Glasharmonika Christa Schönfledinger glasharmonika Gerardo Schönfledinger glasharmonika Antonin Reicha dal Gran Solo per glasharmonika e orchestra Johan Schmittbaur Rondò per glasharmonika Antonio Vivaldi Largo dal concerto per liuto e orchestra d’archi in re maggiore Johan Reichardt dal Rondò per glasharmonika e quartetto d’archi Carl Röllig due piccoli pezzi Johann Strauss jr. Sperl polka Wolfgang Amadeus Mozart Due danze tedesche Fryderyk Chopin Notturno op. 9 n. 2 in mi bemolle maggiore Johann Müller Romanza e variazioni agli “studi per glasharmonika” Wolfgang Amadeus Mozart Adagio K 617 in do maggiore Franz Joseph Haydn Minuetto dalla sonata per pianoforte Hob n. 13 in mi maggiore Alphons Czibulka Stephanie gavotta
21 settembre 1997 ore 21 · Duomo di Modena Concerti d’organo Gian Paolo Ferrari organo Felix Mendelssohn Bartholdy Sonata op. 65 n. 1 in fa minore | Sonata op. 65 n. 6 in re minore | Preludio, finale e fuga op. 37 n. 3 in re minore César Franck Chorale n. 3 in la minore Jehan Alain Litanies 28 settembre 1997 ore 21 · Duomo di Modena Concerti d’organo Rose Kirn organo Johann Sebastian Bach Toccata, adagio e fuga BWV 564 in do maggiore Wolfgang Amadeus Mozart Fantasia K 608 in fa minore Felix Mendelssohn Bartholdy Sonata op. 65 n. 3 in la maggiore César Franck Corale n. 2 in si minore Henri Mulet Toccata “Tu es Petra” Charles-Marie Widor Allegro, da Symphonie n. VI, I op. 42 5 ottobre 1997 ore 21 · Duomo di Modena Concerti d’organo Luca Salvadori organo Felix Mendelssohn Bartholdy Sonata op. 65 n. 2 in do minore Georg Friedrich Händel Concerto in sol maggiore Fabrizio Fanticini Dolci...sofferte risonanze Ludwig van Beethoven Ouverture da “Le creature di Prometeo”, op. 43 in do maggiore Giovanni Sgambati Benedizione nuziale op. 30 Giuseppe Martucci Allegro fugato Luca Salvadori Improvvisazione su tema dato dal pubblico 12 ottobre 1997 ore 21 · Duomo di Modena Concerti d’organo Francesco Finotti organo Johann Sebastian Bach Preludio BWV 552 in mi bemolle maggiore | “Christ unser Herr zur Jordan kam” BWV 684 | “Vater unser in Himmelreich” BWV 682 | Fuga a cinque voci BWV 552 in mi bemolle maggiore Felix Mendelssohn Bartholdy Sonata op. 65 n. 5 in re maggiore Johannes Brahms Preludio e fuga in la minore Franz Liszt Fantasia e fuga sul nome di B-A-C-H 19 ottobre 1997 ore 21 · Duomo di Modena Concerti d’organo Andrea Filippini organo Johannes Brahms Preludio e fuga in sol minore | 2 Choralvorspiele César Franck Piece Héroique, Chorale n. 1 in mi maggiore Marcel Dupré Quattro versetti sull’Ave Maris Stella Olivier Messiaen Dieu parmi nous 27 dicembre 1997 ore 21 · Teatro Primavera, Fiorano Stagione concertistica Orchestra Filarmonica di Bacau “Michail Jora” Direttore Ovidiu Balan Franz Suppé Cavalleria leggera Alexander Borodin Danze polovesiane George Gershwin Rhapsody in blue Antonín Dvorˇák Danze slave INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 215
Johannes Brahms Danze ungheresi Johann Strauss jr. Tritsch - Tratsch Polka schnell op. 214 | Vita d’artista | Polka francese | Rose del sud - valzer | Leichtes Blut Polka | Kaiser Valzer Johann Strauss sr. Radetzki Marsch 5 gennaio 1998 ore 21 · Teatro Storchi Concerto di inaugurazione Paolo Poli narratore Antonio Ballista pianoforte Maurice Ravel La bella addormentata nel bosco (Perrault - Collodi) · La bella e la bestia (Beaumont - Collodi) Sergej Prokof’ev Giulietta e Romeo (Matteo Bandello) Francis Poulenc La storia dell’elefantino Babar (Jean de Brunhoff) 17 gennaio 1998 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Quartetto David Mauro Loguercio violino Gabriele Baffero violino Antonio Leofreddi viola Marco Decimo violoncello Ludwig van Beethoven Quartetto op. 132 in la minore 24 gennaio 1998 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Giuseppe Fausto Modugno pianoforte Robert Schumann Arabeske op. 18 in do maggiore | Humoreske op. 20 in si bemolle maggiore | Sonata n. 3 (concerto senza orchestra) op. 14 in fa minore 14 febbraio 1998 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Marco Fumo pianoforte George Gershwin Three-quarter blues | Rubato | Merry Andrew | Blue Lullaby | Spanish prelude | Impromptu in two keys | Melody n. 17 | Novellette in fourths | Allegro ben ritmato | Finale | Song book 18 song hits | Swanee; Nobody but you | I’ll build a starway to paradise; Do it again | The man I love; Fascinating rythm; Oh lady be good; Somebody loves me; Sweet and low down; That certain feeling | Clap yo’ hands; Do do do | My one and only; ‘s wonderful; Strike up the band | Liza | Who cares? | I got rhythm | Rapsody in blue (riduzione per pianoforte solo) 21 febbraio 1998 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Concordia Woodwind quintet Veronica Oross flauto Szilvia Papai oboe Rudolf Szitka clarinetto Zòltan Holb corno Nikoletta Korda fagotto Franz Danzi Quintetto op. 67 n. 3 in mi bemolle maggiore Paul Hindemith Kleine Kammermusik op. 24 n. 2 Claude Paul Taffanel Quintetto Darius Milhaud La cheminée du Roi Renée
216 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
28 febbraio 1998 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Il concerto delle dame Gloria Giovannini soprano Andrea Zepponi contraltista Marco Farolfi clavicembalo Giulia Costa violoncello barocco Michel Pinolet Monteclair “Le Songe”, VIIme Cantate à voix seule (troisième livre) Antoine Forqueray “La Rameau”, “La Léon” (sarabande), “La boisson” (per clavicembalo) Michel Pinolet Monteclair Godimento e pena in amore, Cantata italiana a voce sola Jacques Duphly La Forqueray, Medée, La Felix Marc Antoine Charpentier Beate mie pene 7 marzo 1998 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Jana Deshkova violino Nigel Hutchinson pianoforte Johannes Brahms Sonata per violino e pianoforte op. 78 in sol maggiore Edvard Grieg Sonata per violino n. 3 op. 45 in do minore 14 marzo 1998 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Sandro Naglia tenore Eddi De Nadai pianoforte Franz Schubert Im Frühling D 882 | Ganymed D 544 op. 19 n. 3 | Nachtstück D 672 | Ihr Bild da “Schwanengesang” D 957 | Nacht und Traüme D 827 | Abschied von der Erde D 829 | An Sylvia D 891 Gustav Mahler Lieder eines fahrenden Gesellen 21 marzo 1998 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Duo Pollice Aurelio Pollice pianoforte Paolo Pollice pianoforte Robert Schumann Bilder aus Östen, sei improvvisi op. 66 Francesco Cilea Danza del terzo atto da “Adriana Lecouvreur” Paolo Serrao Fantasia sull’opera “Aida” 4 aprile 1998 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Corrado Rollero pianoforte Robert Schumann Sonata n. 1 op. 11 in fa diesis minore Ludwig van Beethoven 33 variazioni su un valzer di Diabelli op. 120 in do maggiore 27 dicembre 1998 ore 21 · Teatro Primavera, Fiorano Concerto di fine anno Orchestra Filarmonica di Bacau “Michail Jora” Direttore Ovidiu Balan Maurizio Moretti pianoforte Michail Ivanovic Glinka Ludmilla - Ouverture Ludwig van Beethoven Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra op. 15 in do maggiore Johann Strauss jr. Ouverture da “Il pipistrello” | Voci di primavera | Polka 214 | Rose del Sud
4 gennaio 1999 ore 21 · Teatro Storchi Concerto di inaugurazione Orchestra Filarmonica di Bacau “Michail Jora” Direttore Ovidiu Balan Mihail Ivanovic Glinka Ouverture da “Ludmilla” Gaetano Donizetti Ouverture da “La figlia del reggimento” François Borne Fantasia sulla “Carmen” di Bizet Gioachino Rossini Ouverture da “Il barbiere di Siviglia” Johann Strauss jr. Ouverture da “Il pipistrello” | Voci di primavera - valzer | Tritsch - Tratsch Polka schnell op. 214 | Rose del sud valzer | Perpetuum mobile | Sul bel Danubio blu - valzer 30 gennaio 1999 ore 18 · Auditorium dell’Istituto Musicale Orazio Vecchi Concerti aperitivo Mzia Simonishvili pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Fantasia K 397 in re minore | Sonata K 310 in la minore | Sonata K 331 in la maggiore 6 febbraio 1999 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Quartetto di Venezia Andrea Vio violino Alberto Battiston violino Luca Morassutti viola Angelo Zanin violoncello Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto K 387 in sol maggiore | Quartetto K 590 in fa maggiore 20 febbraio 1999 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Progetto Chopin Maurizio Baglini pianoforte Fryderyk Chopin 12 studi op. 10 | 12 studi op. 25 27 febbraio 1999 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Progetto Chopin Ilia Kim pianoforte Fryderyk Chopin 24 Preludi op. 28 | Sonata op. 35 in si bemolle minore 13 marzo 1999 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Enrico Dindo violoncello Andrea Dindo pianoforte Robert Schumann Phantasiestücke op. 73 Fryderyk Chopin Sonata per violoncello e pianoforte op. 65 in sol minore Claude Debussy Sonata 20 marzo 1999 ore 18 · Auditorium dell’ Istituto Musicale Orazio Vecchi Concerti aperitivo Ilia Gringolts violino Irina Ryumina pianoforte Maurice Ravel Sonata per violino e pianoforte Niccolò Paganini God save the Queen | Variazioni sulla corda di sol, dal “Mosè” di Rossini | Nel cor più non mi sento (per violino solo) Camille Saint-Saëns Introduzione e rondò capriccioso
26 marzo 1999 ore 21 · Teatro Primavera, Fiorano Concerto straordinario Original Perdido Jazz Band 10 aprile 1999 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Maurizio Moretti pianoforte Johannes Brahms Ballata op. 10 n. 1 in re minore | Ballata op. 10 n. 2 in re maggiore | Ballata intermezzo op. 10 n. 3 in si minore | Ballata op. 10 n. 4 in si maggiore Robert Schumann Kinderszenen op. 15 Franz Liszt Vallée D’Obermann, da “Années de Pèlerinage I: Suisse” Fryderyk Chopin Mazurca op. 17 n. 4 in la minore | Mazurca op. 67 n. 2 in sol minore | Mazurca op. 67 n. 3 | Mazurca op. 67 n. 4 in la minore 19 aprile 1999 ore 18 · Auditorium dell’Istituto Musicale Orazio Vecchi Concerti aperitivo Vincitori delle audizioni nazionali Gmi 1998 Luca Saltini pianoforte Marco Ferri violino Enrico Ferri violoncello 24 aprile 1999 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Igor Tchetuev pianoforte Ludwig van Beethoven Sonata n. 7 op. 10 n. 3 in re maggiore Alexander Skrjabin Sonata - Fantasia n. 2 op. 19 in sol diesis minore Sergej Prokof’ev Sonata n. 6 op. 82 in la maggiore 17 novembre 1999 ore 21 · Teatro Comunale Progetto Chopin Simone Pedroni pianoforte Fryderyk Chopin Ballata n. 3 op. 47 in la bemolle maggiore | Polacca op. 40 n. 2 in do minore | Mazurca op. 7 n. 1 in si bemolle maggiore | Mazurca op. 33 n. 1 in sol diesis minore | Mazurca op. 24 n. 4 in si bemolle minore | Scherzo op. 20 in si minore | Polacca - Fantasia op. 61 in la bemolle maggiore | Mazurca op. 63 n. 1 in si maggiore | Polacca op. 53 in la bemolle maggiore | Mazurca op. 63 n. 2 in fa minore | Mazurca op. 63 n. 3 in do diesis minore 15 dicembre 1999 ore 21 · Teatro Comunale Concerto di inaugurazione Pegasus Chamber Orchestra Direttore e clavicembalista Diego Fasolis Johann Sebastian Bach Suite n. 1 BWV 1066 in do maggiore | Suite n. 2 BWV 1067 in re maggiore | Suite n. 3 BWV 1068 in si minore | Suite n. 4 BWV 1069 in re maggiore 27 dicembre 1999 ore 21 · Teatro Primavera, Fiorano Concerto straordinario Orchestra filarmonica di Arad Direttore Ovidiu Balan Elisabetta Marino arpa Claudio Montafia flauto Carl Maria von Weber Ouverture da “Oberon” Wolfgang Amadeus Mozart Concerto per flauto arpa e orchestra K 299 in do maggiore Johann Strauss jr. Ouverture da “Il Barone tzigano” | Vita d’artista INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 217
Johann Strauss sr. Annen Polka Johann Strauss jr. Tuoni e lampi - polka | Vino donne e canti - valzer | La caccia - polka | Sul bel Danubio blu - valzer 8 gennaio 2000 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Gianluca Luisi pianoforte Johann Sebastian Bach Preludio e fuga BWV 860 in sol maggiore | Preludio e fuga BWV 847 in do minore | Preludio e fuga BWV 857 in fa minore | Preludio e fuga BWV 866 in si bemolle maggiore | Preludio e fuga BWV 853 in re diesis minore | Preludio e fuga BWV 886 in la bemolle maggiore | Preludio e fuga BWV 848 in do diesis maggiore 15 gennaio 2000 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo L’una e cinque - gruppo vocale a cappella Giorgio Celestre basso Simona Rodano soprano Michele Napolitano alto Gianfranco Montalto baritono Marco Andrioletti tenore Da Monteverdi ai Beatles 22 gennaio 2000 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Xavier Phillips violoncello Alexander Gasparov pianoforte Claude Debussy Sonata | Prologo | Serenade et finale César Franck Sonata per violoncello e pianoforte in la maggiore 29 gennaio 2000 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Jon Nakamatsu pianoforte Franz Joseph Haydn Sonata n. 33 Hob. 20 in do minore Fryderyk Chopin Fantasia op. 49 in fa minore | Mazurca op. 59 n. 1 in la minore | Mazurca op. 59 n. 2 in la bemolle maggiore | Mazurca op. 59 n. 3 in fa diesis minore | Scherzo op. 39 in do diesis minore Pëtr Il’ic Cˇajkovskij Tema e variazioni op. 19 n. 6 Sergej Rachmaninov Sonata n. 2 op. 36 in si bemolle minore 12 febbraio 2000 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Barnabas Kelemen violino Gergely Boganyi pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 301 in sol maggiore | Sonata K 306 in re maggiore | Sonata K 454 in si bemolle maggiore 26 febbraio 2000 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Alberto Bologni violino Giuseppe Fausto Modugno pianoforte Ludwig van Beethoven Sonata op. 23 in la minore | Sonata ”La Primavera” op. 24 in fa maggiore 4 marzo 2000 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Benedetto Lupo pianoforte Fryderyk Chopin Sonata op. 58 in si minore Alexander Skrjabin 12 Études op. 8 218 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
11 marzo 2000 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Antonio Graziani clarinetto Marco Tezza pianoforte Camille Saint-Saëns Sonata op. 167 in si bemolle maggiore Robert Schumann Fantasiestücke op. 73 Johannes Brahms Sonata op. 120 n. 2 in mi bemolle maggiore 1 aprile 2000 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Bruno Cavallo flauto Emilia Fadini clavicembalo Johann Sebastian Bach Sonata per flauto e basso continuo BWV 1034 in mi minore | Sonata per flauto e basso continuo BWV 1032 in la maggiore | Sonata per flauto e basso continuo BWV 1030 in si minore | Sonata per flauto e basso continuo BWV 1035 in mi maggiore 15 settembre 2000 ore 19 · Chiesa di San Vincenzo Festival Seiliszt Jana Mrazova mezzosoprano Donatella Pieri pianoforte Franz Liszt Kennst du das Land? | Oh! quand je dors | Es muss ein wunderbares sein | Der König in Thule | O Lieb so lang du lieben kannst 23 settembre 2000 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo Festival Seiliszt Arnaldo Cohen pianoforte Franz Liszt Sonata in si minore Fryderyk Chopin 24 preludi op. 28 26 settembre 2000 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo Festival Seiliszt Massimiliano Damerini pianoforte Franz Liszt Sposalizio, da “Années de Pèlerinage II livre: Italie” | Tre sonetti del Petrarca, da “Années de Pèlerinage II livre: Italie“ | Vallée d’Obermann, da “Années de Pèlerinage I livre: Suisse” Claude Debussy Suite bergamasque Maurice Ravel Jeaux d’eau op. 30 in mi maggiore · La valse 30 settembre 2000 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo Festival Seiliszt Alexej Nabioulin pianoforte Franz Schubert Sonata D 960 in si bemolle maggiore Franz Liszt Rapsodia ungherese n. 13 in la minore Schubert - Liszt Güte Nacht | Der Lindenbaum, da “Winterreise” D 911 | Le soirées de Vienne Franz Liszt Valse Oubliée n. 1 in fa diesis minore 2 ottobre 2000 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo Festival Seiliszt Mzia Simonishvili pianoforte Ludwig van Beethoven Sei variazioni WoO 70 in sol maggiore Franz Liszt Rapsodia ungherese n. 2 in do diesis minore | Rapsodia ungherese n. 6 in re bemolle maggiore | Rapsodia ungherese n. 12 in do diesis minore Fryderyk Chopin 12 studi op. 25
4 ottobre 2000 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo Festival Seiliszt Aldo Ciccolini pianoforte Ludwig van Beethoven Sonata n. 14 “Chiaro di luna” op. 27 n. 2 in do diesis minore | Sonata n. 31 op. 110 in la bemolle maggiore Fryderyk Chopin Notturno op. 62 n. 1 in si maggiore | Notturno op. 62 n. 2 in mi maggiore | Tarantella op. 43 in la bemolle maggiore | Mazurca op. 59 n. 1 in la minore | Mazurca op. 59 n. 2 in la bemolle maggiore | Mazurca op. 59 n. 3 in fa diesis minore Franz Liszt Isoldes Liebestod (da Wagner) | Mephisto Polka | Parafrasi da Rigoletto 7 ottobre 2000 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo Festival Seiliszt Jeffrey Swann pianoforte Franz Liszt Ballata n. 2 in si minore | Au bord d’une source, da “Années de Pèlerinage I livre: Suisse” | Sonetto del Petrarca n. 123, da “Années de Pèlerinage II livre: Italie” | Aux cyprès de la Villa d’Este, da “Années de Pèlerinage II livre: Italie” | Jeux d’eau a la Villa d’Este, da “Années de Pèlerinage II livre: Italie” | Sonate àpres une lecture de Dante, da “Années de Pèlerinage II livre: Italie” | Fantasia e fuga sul nome di B-AC-H | Legendes: St. Francois d’Assise: la predication aux oiseaux; St. Francois de Paule marchand sur le flots | Mephisto valzer n. 1 12 gennaio 2001 ore 21 · Teatro Comunale Concerto di inaugurazione Giorgia Tomassi pianoforte Enrique Granados Danza española “Orientale” op. 37 n. 2 in do minore | Danza española “Andaluza” op. 37 n. 5 in mi minore | Danza española “Valenciana” op. 37 n. 7 in sol maggiore | Danza española “Danza triste” op. 37 n. 10 in sol maggiore Franz Liszt Legendes: St. Francois d’Assise: la predication aux oiseaux; St. Francois de Paule marchand sur le flots | Tarantella Maurice Ravel Gaspard de la nuit Claude Debussy L’isle joyeuse 20 gennaio 2001 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Claudio Montafia flauto Gianmaria Bonino pianoforte Philippe Gaubert Seconda sonata Fabrizio Festa “Skycrapers” for flute and piano Nino Rota Cinque pezzi per flauto e pianoforte Friedrich Kuhlau Grande Sonata 3 febbraio 2001 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Benjamin Bernstein viola Franco Calabretto pianoforte Ernst Bloch Suite per viola e pianoforte Benjamin Britten Lachrymae (meditazioni sopra una canzone di Dowland) op. 48 Johannes Brahms Sonata op. 120 n. 2 in mi bemolle maggiore 10 febbraio 2001 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Vitaly Samoshko pianoforte Johannes Brahms Sonata op. 1 in do maggiore Robert Schumann Fantasia op. 17 in do maggiore
24 febbraio 2001 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Natalia Lomeiko violino Olga Sitkovetsky pianoforte Pëtr Il’ic Cˇajkovskij Meditation “Souvenir d’un lieu cher” op. 42 n. 1 Edvard Grieg Sonata per violino n. 3 op. 45 in do minore Niccolò Paganini I palpiti op. 13 in do maggiore 17 marzo 2001 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Trio di Torino Sergio Lamberto violino Dario Destefano violoncello Giacomo Fuga pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Divertimento K 254 in si bemolle maggiore | Trio K 542 in mi maggiore | Trio K 502 in si bemolle maggiore 24 marzo 2001 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Alessandro Andriani violoncello Claudia Bracco pianoforte Gabriel Fauré Élégie op. 24 in do minore Johannes Brahms Sonata op. 38 in mi minore Fryderyk Chopin Introduzione e polacca op. 3 in do maggiore 8 aprile 2001 ore 16 · Auditorium Fondazione San Carlo Concerti con gelato Gabriele Baffero violino Carlo Balzaretti pianoforte Cristoph Willibald Gluck - Fritz Kreisler Melodia, da “Orfeo e Euridice” Niccolò Paganini Cantabile Ludwig van Beethoven Allegro, dalla sonata per violino e pianoforte “Primavera” op. 24 in fa maggiore Johannes Brahms Danza ungherese n. 2 | Danza ungherese n. 6 George Gershwin - Jascha Heifetz Tempo di blues, da “Porgy and Bess” Maurice Ravel Blues, dalla sonata per violino e pianoforte Manuel de Falla Danze spagnole, da “La vida breve” Sergej Rachmaninov Vocalise op. 34 n. 14 22 aprile 2001 ore 16 · Auditorium Fondazione San Carlo Concerti con gelato Antonio Ballista pianoforte Gemma Bertagnolli mezzosoprano Igor Stravinskij Trois histoires pour enfants Gioachino Rossini Un petit train de plaisir Cathy Berberian Stripsody John Cage A valentine out of season (per piano preparato) A. Lucchetti (trascr.) Incantesimi - Canzoni dei film di Walt Disney 6 maggio 2001 ore 16 · Auditorium Fondazione San Carlo Concerti con gelato Marzia Ragazzoni pianoforte Fabiana Ragazzoni pianoforte Claude Debussy Petite Suite Antonín Dvorˇák Danza slava op. 46 n. 8 Edvard Grieg Danza norvegese op. 35 Antonín Dvorˇák Danza slava op. 46 n. 5 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 219
6 maggio 2001 ore 16 · Auditorium Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Quintetto John Williams Stefania Morselli flauto Morena Boschetto oboe Federico Biolchini clarinetto Benedetto Dallaglio corno Christian Maria Galasso fagotto Franz Joseph Haydn dal Divertimento in si bemolle maggiore Nino Rota Petite Offrande Musicale John Williams Tema da “Jurassic Park” Jacques Ibert Tre pezzi brevi Ennio Morricone Mission Giuseppe Verdi Ouverture da Nabucco George Gershwin Selezione da “Porgy and Bess” Alexander Courage Tema from “Star Trek” 21 maggio 2001 ore 18,30 · Auditorium Fondazione San Carlo Musica e Parole Maurizio Moretti pianoforte Angela Oliviero pianoforte Luigi Maio voce recitante Francis Poulenc La storia dell’elefantino Babar Erik Satie Sports e divertissements Darius Milhaud Le boef sur le toit op. 58 9 giugno 2001 ore 21 · Chiesa di San Pietro Musica e Parole Coro “Canticum novum” Direttore Erina Gambarini Stella Doz soprano Stefano Ferrari tenore Cristian Senn baritono Cristina Ghidotti arpa Flavio Bombardieri violoncello Riccardo Crotti contrabbasso Fabio Galessi organo César Franck Messe solennelle op. 12 18 settembre 2001 ore 18,30 · Auditorium Fondazione San Carlo Musica e Parole L’una e cinque - gruppo vocale a cappella Giorgio Celestre basso Selanna Martorana soprano Arianna Fornero contralto Gianfranco Montalto tenore Marco Andrioletti tenore Baldassarre Donato Chi la gagliarda Josquin Desprèz El Grillo Pierre Passereau Il est bel et bon Orlando Di Lasso Matona mia cara Anonimo La Sirena | Donne venite al ballo Tradizionale Give me that old religion, Yes indeed, My Lord (Spirituals) Kahal-Fain I’ll be seeing you Charmichael/Arodin Lazy River Charmichael Stardust Lennon/McCartney When I’m sixty-four Tradizionale Candy Ben Oakland Java Jive 220 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
Paul Simon Wake up little Susy Tradizionale L’era bella come gli orienti | Caro Toni palpa qua Luigi Tenco Vedrai vedrai Harold Arlen Over the rainbow Tradizionale Danny boy 20 settembre 2001 ore 21 · Teatro Comunale Festival Schumann Brahms una coppia romantica Lilya Zilberstein pianoforte Muzio Clementi Sonata op. 40 n. 3 in re minore Franz Liszt Consolation | Fantasia e fuga sul nome di B-A-C-H Johannes Brahms Tre intermezzi op. 117 | 28 Variazioni su un tema di Paganini op. 35 in la minore 25 settembre 2001 ore 18,30 · Chiesa di San Vincenzo Musica e Parole Romina Basso mezzosoprano David Giovanni Leonardi pianoforte Benjamin Britten Bonny at morn, The miller of Dee, Lemady, Bird Scarer’s song, da Folk Song Arrangments Gustav Mahler Ich atmet’ einen Linden Duft - Ich bin der Welt abhanden gekommen, da “Funf Lieder nach Ruckert” | Rheinlegendchen, Wer hat dies Liedlein erdacht? da “Des knaben Wunderhorn” Aaron Copland Three little horses, At the river, Long time ago, Ching-a-ring chaw, da Old American songs Fernando Obradors El Majo geloso, La guitarra sin prima, aquel sombrero de monte, El Vito, da Canciones clásicas españolas 26 settembre 2001 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo Festival Schumann Brahms una coppia romantica Maurizio Baglini pianoforte Bach-Busoni Tre preludi corali Béla Bartók Due danze romene op. 8 | Allegro barbaro Sz. 49 in fa diesis minore Johannes Brahms Klavierstück op. 76 n. 1 in fa diesis minore | Klavierstück op. 76 n. 2 in si minore | Klavierstück - Intermezzo op. 118 n. 2 in la maggiore Robert Schumann Fantasiestück “In der Nacht” op. 12 n. 5 in fa minore | Carnaval op. 9 30 settembre 2001 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo Festival Schumann Brahms una coppia romantica Roberto Cominati pianoforte Robert Schumann Davidbündlertänze (Von Florestan und Eusebius) op. 6 | Sonata n. 3 (Concert sans orchestre) op. 14 in fa minore 3 ottobre 2001 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo Festival Schumann Brahms una coppia romantica Aleksandar Madzar pianoforte Franz Schubert Allegretto D 915 in do minore Robert Schumann Kreisleriana op. 16 Maurice Ravel Le tombeau de Couperin | La Valse 6 ottobre 2001 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo Festival Schumann Brahms una coppia romantica Benedetto Lupo pianoforte Robert - Wieck Clara Schumann Romanza op. 21 n. 1 in la minore | Romanza op. 21 n. 2 in fa maggiore | Romanza op. 21 n. 3 in sol minore
Johannes Brahms Ballata op. 10 n. 1 in re minore | Ballata op. 10 n. 2 in re maggiore | Ballata intermezzo op. 10 n. 3 in si minore | Ballata op. 10 n. 4 in si maggiore Robert Schumann Études en forme de variations op. 13 9 ottobre 2001 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo Festival Schumann Brahms una coppia romantica Gerhard Oppitz pianoforte Johannes Brahms Sonata n. 3 op. 5 in fa minore | Scherzo op. 4 in si bemolle maggiore | Rapsodia op. 79 n. 1 in si minore | Rapsodia op. 79 n. 2 in sol minore | Intermezzo op. 119 n. 1 in si minore | Intermezzo op. 119 n. 2 in mi minore | Intermezzo op. 119 n. 3 in do maggiore | Rapsodia op. 119 n. 4 in mi bemolle maggiore 10 ottobre 2001 ore 18,30 · Chiesa di San Vincenzo Musica e Parole Karin Schmidt soprano Roberto Negri pianoforte Kurt Weill Das Lied von den braunen Inseln | Moritat, da “Dreigroschrenoper” | Surabaya Johnny, Song von Mandelay, Das Lied von Branntwelnhandler, da “Happy End” | Mon ami, my friend, da “Johnny Johnson” | It never was you, September Song, da “Knickerbocker Holidays” | The saga of Jenny, This is new, One life to live, da “Lady in the dark” | I am a stranger here myself, Speak low, da “One touch of Venus” | Lonely House, da ”Street Scene” | Lost in the stars 10 gennaio 2002 ore 21 · Auditorium Fondazione San Carlo Concerto di inaugurazione World Youth Choir Direttore Denis Menier Direttore Jonathan Velasco Francis Poulenc Cantata “Un soir de neige” | Pilons l’orge, les Tisserands, dal ciclo “Chanson Françaises” Claude Debussy Deux chansons de Charles d’Orléans Camille Saint-Saëns Du calme des nuits, Le fleur et les arbres op. 8 Maurice Ravel Nicolette, La ronde Jean Marie Rens Trois petits poèmes lettristes (prima esecuzione integrale mondiale) Giuseppe Verdi Ave Maria Ryan Cayabyab Sanctus e Agnus Dei dalla “Misa” Ruben Federizon Tinig ng Lupa (Canto della Terra) Tradizionale Ilay Gandangan Ryan Cayabyab Caturog na Nonoy Tradizionale Paraiso | Mmbop | Circle of life George Hernandez (arr.) Paraiso Rodolfo Delarmente (arr.) Ilay Gandangan 19 gennaio 2002 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo So-Hee Lee soprano Yun-Jung Lee mezzosoprano Cataldo Caputo tenore Lorenzo Battagion basso Kyoko Saito, Mario Delli Ponti pianoforte a quattro mani Johannes Brahms Liebesliederwalzer op. 52 | Neues Liebesliederwalzer op. 65
2 febbraio 2002 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Alexander Romanovsky pianoforte Ludwig van Beethoven Sonata n. 14 “Chiaro di luna” op. 27 n. 2 in do diesis minore Franz Liszt Sonata in si minore 9 febbraio 2002 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Trio del Conservatorio di Mosca Konstantin Masliouk pianoforte Timur Vorotnikov violino Mark Fridman violoncello Wolfgang Amadeus Mozart Trio K 548 in do maggiore Johannes Brahms Trio op. 8 in si maggiore 23 febbraio 2002 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Bruno Cavallo flauto Andrea Dindo pianoforte Nino Rota Suite dal balletto La Strada Giuseppe Verdi - Nino Rota Valzer dal film “Il Gattopardo” 2 marzo 2002 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Danilo Rossi viola Stefano Bezziccheri pianoforte Johannes Brahms Sonata op. 120 n. 1 in fa minore Maurice Ravel Pavane pour une infante défunte Astor Piazzolla Le grand tango 9 marzo 2002 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Filippo Faes pianoforte Fryderyk Chopin Grande valzer brillante op. 34 n. 1 in la bemolle maggiore Franz Liszt Bagatella senza tonalità (V Mephisto - Valse) | Valzer dal “Faust” di Gounod Claude Debussy ...Le sons et le parfums tournent dans l’air du soir, dai “Préludes, I livre” Maurice Ravel Valses nobles et sentimentales 23 marzo 2002 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Nadine Cheek Jurgensen mezzosoprano Eddi De Nadai pianoforte John Jacob Niles The Black Dress, Go ‘way from my window, The wild River Aaron Copland The Dodger, Lullaby, The Boatmen’s Dance Charles Ives In the mornin’ John Duke Richard Cory, February Twilight N. Norem Rain in Spring, I am Rose Samuel Barber The Daises Harry T. Burleight Sometimes I feel like a Motherless Child (Negro Spiritual) Hall Johnson Ride on, King Jesus! (Negro Spiritual) Harry T. Burleight Deep river (negro spiritual)
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 221
13 aprile 2002 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Geoffrey Rutkowski violoncello Giuseppe Fausto Modugno pianoforte Johannes Brahms Sonata per violoncello e pianoforte op. 38 in mi minore Dimitrij Šostakovicˇ Sonata per violoncello e pianoforte op. 40 in re minore 20 aprile 2002 ore 18 · Salone d’Onore del Palazzo Ducale Concerti aperitivo Quartetto Psophos Ayako Tanaka violino Bleuenn La Maitre violino Cécile Grass viola Florence Auclin violoncello Franz Joseph Haydn Quartetto per archi op. 20 n. 5 in fa minore Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto K 465 “Les dissonances” in do maggiore 21 settembre 2002 ore 21 · Teatro Comunale Concerto straordinario Nuovo Quartetto Italiano Alessandro Simoncini violino Luigi Mazza violino Demetrio Comuzzi viola Luca Simoncini violoncello Anton Webern Langsamer Satz Ludwig van Beethoven Quartetto “Rasumowski” op. 59 n. 3 in do maggiore Igor Stravinskij Tre pezzi per quartetto d’archi Ludwig van Beethoven Quartetto op. 135 in do maggiore 30 novembre 2002 ore 21 · Teatro Comunale Concerto di inaugurazione Bruno Canino pianoforte Antonio Ballista pianoforte Ludwig van Beethoven Tre marce per pianoforte a quattro mani op. 45 Ludwig van Beethoven - Franz Liszt Sinfonia n. 9 (trascrizione per due pianoforti di Franz Liszt) op. 125 in re minore 7 dicembre 2002 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Cristiano Rossi violino Marco Vincenzi pianoforte Ferruccio Busoni Sonata n. 2 op. 36 in mi minore Maurice Ravel Sonata per violino e pianoforte n. 2 in sol maggiore 14 dicembre 2002 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Trio Reger Alfredo Persichilli violino Arianne Mathaus violoncello Anna Lisa Bellini pianoforte Johannes Brahms Trio op. 8 in si maggiore Sergej Rachmaninov Trio elegiaco op. posth. in sol minore
222 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
11 gennaio 2003 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Hisako Kawamura pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 576 in re maggiore Sergej Prokof’ev Sonata n. 2 op. 14 in re minore 25 gennaio 2003 ore 18 · Galleria Civica Concerti aperitivo Quartetto Terpsycordes Girolamo Bottiglieri violino Raya Raytcheva violino Caroline Haas viola François Grin violoncello Franz Schubert Quartetto n. 14 D 810 “La morte e la fanciulla” in re minore 8 febbraio 2003 ore 18 · Galleria Civica Concerti aperitivo Esther Hoppe violino Biliana Tzinlikova pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 378 in si bemolle maggiore Olivier Messiaen Tema e variazioni Ludwig van Beethoven Sonata n. 5 op. 24 in fa maggiore 22 febbraio 2003 ore 18 · Auditorium Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Ensemble folkloristico russo “Rasputin” Direttore e balalaika Viktor Skriptchenko Oleg Guriew baritono Alexandra Gontcharowa mezzosoprano Anatolij Pogorelskich domra Igor Kolmakov bandura Alexander Korotenko balalaika e contrabbasso Lidia Skriptchenko gusli Danil Skriptchenko percussioni Musica tradizionale russa 1 marzo 2003 ore 18 · Auditorium Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Entr’Acte - Musicisti del Teatro alla Scala Paola Fre flauto e voce recitante Denis Zanchetta clarinetto Valentino Zucchiatti fagotto Mauro Edantippe tromba Renato Filisetti trombone Elena Faccani violino Jacob Ludwig violoncello Andrea Carcano pianoforte Andrea Dulbecco percussioni Bohuslav Martinu˚ Favole in musica Darius Milhaud Caramel mou Tibor Harsany - Jakob e Wilhelm Grimm La storia del piccolo sarto 15 marzo 2003 ore 18 · Galleria Civica Concerti aperitivo Tatjana Vassiljeva violoncello Andrea Dindo pianoforte Igor Stravinskij Suite italienne Sergej Prokof’ev Sonata op. 119 in do maggiore
22 marzo 2003 ore 18 · Galleria Civica Concerti aperitivo Tristango Massimiliano Pitocco bandoneon Marco Tezza pianoforte Daniele Roccato contrabbasso Astor Piazzolla Musiche 10 maggio 2003 ore 18 · Salone d’Onore del Palazzo Ducale Concerto straordinario Rocco Filippini violoncello Johann Sebastian Bach Suite n. 3 BWV 1009 in do maggiore | Suite n. 2 BWV 1008 in re minore | Suite n. 4 BWV 1010 in mi bemolle maggiore 17 maggio 2003 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo Festival Van Sonate Pietro De Maria pianoforte Ludwig van Beethoven Sonatina n. 25 op. 79 in sol maggiore | Sonata n. 26 “Gli addii” op. 81a in mi bemolle maggiore | Sonata n. 24 “à Thérèse” op. 78 in fa diesis maggiore | Sonata n. 23 “Appassionata” op. 57 in fa minore 21 maggio 2003 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo Festival Van Sonate Maurizio Zanini pianoforte Ludwig van Beethoven Sonata n. 10 op. 14 n. 2 in sol maggiore | Sonata n. 11 op. 22 in si bemolle maggiore Fryderyk Chopin Ballata n. 1 op. 23 in sol minore | Ballata n. 2 op. 38 in fa maggiore | Ballata n. 3 op. 47 in la bemolle maggiore | Ballata n. 4 op. 52 in fa minore 24 maggio 2003 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo Festival Van Sonate Jörg Demus pianoforte Ludwig van Beethoven Sonata n. 27 op. 90 in mi minore | Sonata n. 30 op. 109 in mi maggiore | Sonata n. 31 op. 110 in la bemolle maggiore | Sonata n. 32 op. 111 in do minore 28 maggio 2003 ore 21 · Teatro Comunale Festival Van Sonate Gianluca Cascioli pianoforte Ludwig van Beethoven Sonata n. 13 “Quasi una fantasia” op. 27 n. 1 in mi bemolle maggiore | Sonata n. 18 op. 31 n. 3 in mi bemolle maggiore Fryderyk Chopin Polacca op. 40 n. 1 in la maggiore | Notturno op. 9 n. 2 in mi bemolle maggiore | Notturno op. 15 n. 2 in fa diesis maggiore | Grande valzer brillante op. 18 in mi bemolle maggiore | Valzer op. 34 n. 2 in la minore | Valzer op. 64 n. 1 in re bemolle maggiore | Berceuse op. 57 in re bemolle maggiore | Improvviso op. 29 in la bemolle maggiore | Fantasia - Improvviso op. 66 in do diesis minore | Scherzo op. 31 in si bemolle minore 31 maggio 2003 ore 21 · Teatro Comunale Festival Van Sonate Andrea Lucchesini pianoforte Ludwig van Beethoven Sonata n. 14 “Chiaro di luna” op. 27 n. 2 in do diesis minore | Sonata n. 8 “Patetica” op. 13 in do minore | Sonata n. 29 “Hammerklavier” op. 106 in si bemolle maggiore
20 settembre 2003 ore 21 · Teatro Storchi Concerto straordinario Überbrettl Ensemble Katarina Nikolic mezzosoprano Tania Bussi voce recitante Pierpaolo Maurizzi pianoforte Sandu Nagy flauto Massimo Ferraguti clarinetto Igor Cantarelli violino Michele Ballarini violoncello Luciano Berio Quattro canzoni popolari Maurice Ravel Chansons madécasses Luciano Berio O King! Arnold Schönberg Pierrot Lunaire op. 21 5 dicembre 2003 ore 21 · Teatro Comunale Concerto di inaugurazione I solisti di Pavia - Enrico Dindo Hans Liviabella violino Roberto Righetti violino Massimo Piva viola Umberto Clerici violoncello Enrico Dindo violoncello Wolfgang Amadeus Mozart Divertimento per trio d’archi K 563 in mi bemolle maggiore Franz Schubert Quintetto D 956 op. posth. 163 in do maggiore 10 gennaio 2004 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Quartetto di Cremona Cristiano Gualco violino Paolo Andreoli violino Simone Gramaglia viola Giovanni Scaglione violoncello Anton Webern Langsamer Satz Ludwig van Beethoven Quartetto op. 130 in si bemolle maggiore 17 gennaio 2004 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Filomena Moretti chitarra Paolo Guidoni violino Mauro Giuliani Gran duo op. 85 Niccolò Paganini Sonata concertata Celso Machado Musica popolare brasiliana Franz Schubert Sei valzer 24 gennaio 2004 ore 21 · Galleria Civica Piani diversi - conduce Maurizio Franco Luca Saltini pianoforte Dado Moroni pianoforte jazz Johann Sebastian Bach Minuetto BWV 114 in sol maggiore, Wolfgang Amadeus Mozart Alla turca, dalla sonata K 331 in la maggiore Franz Schubert Impromptu op. 90 n. 2 in mi bemolle maggiore Johannes Brahms Rapsodia op. 79 n. 2 in sol minore Robert Schumann Traumerei (da Kinderszenen) op. 15 Fryderyk Chopin Preludio op. 28 n. 15 in re bemolle maggiore Claude Debussy Golliwogg’s cake-walk, da “Children’s corner” Sergej Rachmaninov Preludio op. 3 n. 2 in do diesis minore Nino Rota Preludio in si bemolle maggiore INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 223
7 febbraio 2004 ore 18 · Ridotto del Teatro Comunale Concerti aperitivo Quatuor Terpsycordes - Silvia Careddu Girolamo Bottiglieri violino Raya Raytcheva violino Caroline Haas viola François Grin violoncello Silvia Careddu flauto Carl Philipp Emmanuel Bach Sonata per flauto in la minore Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto K 285 in re maggiore Robert Schumann Quartetto op. 41 n. 2 in fa maggiore 14 febbraio 2004 ore 21 · Teatro Comunale Stagione concertistica Vittorino Andreoli voce recitante Bruno Cavallo flauto Johann Sebastian Bach Allemanda dalla partita BWV 1013 in la minore Kazuo Fukushima Requiem Franz Schubert Trauermusik Claude Debussy Sirènes Antonín Dvorˇák Humoresque Johann Sebastian Bach Sarabanda dalla partita BWV 1013 in la minore Christoph Willibald Gluck Siciliana (dall’opera Armida) Georg Philipp Telemann Adagio dalla fantasia n. 2 Edgar Varèse Density 21.5 Anonimo Greensleeves 28 febbraio 2004 ore 18 · Galleria Civica di Modena Piani diversi Giuseppe Fausto Modugno pianoforte Stefano Calzolari pianoforte jazz Fryderyk Chopin Ballata n. 4 op. 52 in fa minore Johann Sebastian Bach Allegro, dal concerto italiano BWV 971 Wolfgang Amadeus Mozart Fantasia K 397 in re minore Johannes Brahms Klavierstück - Intermezzo op. 118 n. 2 in la maggiore Claude Debussy La plus que lente 6 marzo 2004 ore 18 · Galleria Civica di Modena Concerti aperitivo Roberto Plano pianoforte Claude Debussy Nocturne in re bemolle maggiore | La sérénade interrompue, dai “Préludes, I livre” | Voiles, dai “Préludes, I livre” | Des pas sur la neige, dai “Préludes, I livre” | La puerta del vino, dai “Préludes, II livre” | Les collines d’Anacapri, dai “Préludes, I livre” | L’isle joyeuse Maurice Ravel Pavane pour une infante défunte | La valse 13 marzo 2004 ore 21 · Chiesa di S. Agostino Concerto straordinario Lilya Zilberstein pianoforte Ludwig van Beethoven Sonata n. 2 op. 2 n. 2 in la maggiore · Sonata n. 23 “Appassionata” op. 57 in fa minore Modest Musorgskij Quadri di una esposizione
224 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
20 marzo 2004 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Trio Archè Massimo Marin violino Dario Destefano violoncello Francesco Cipolletta pianoforte Ludwig van Beethoven Trio “Degli spettri” op. 70 n. 1 in re maggiore Antonín Dvorˇák Trio op. 65 in fa minore 27 marzo 2004 ore 18 · Auditorium Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Rocco Filippini violoncello Johann Sebastian Bach Suite n. 1 BWV 1007 in sol maggiore | Suite n. 5 BWV 1011 in do minore | Suite n. 6 BWV 1012 in re maggiore 15 maggio 2004 ore 21 | Chiesa di San Vincenzo Festival Chopiniamo Olaf John Laneri pianoforte Fryderyk Chopin Polacca op. 40 n. 2 in do minore | Berceuse op. 57 in re bemolle maggiore | Notturno in do diesis minore | Sonata op. 35 in si bemolle minore Sergej Rachmaninov Preludio op. 3 n. 2 in do diesis minore | Melodia op. 3 n. 3 in mi maggiore | Preludio op. 23 n. 6 in mi bemolle maggiore | Preludio op. 32 n. 12 in sol diesis minore Sergej Prokof’ev Mercuzio, da Romeo e Giulietta op. 75 | Frate Lorenzo, da Romeo e Giulietta op. 75 | Montecchi e Capuleti, da Romeo e Giulietta op. 75 Alexander Skrjabin Sonata fantasia op. 19 in sol diesis minore 19 maggio 2004 ore 21 · Teatro Comunale Festival Chopiniamo Michel Dalberto pianoforte Fryderyk Chopin Ballata n. 1 op. 23 in sol minore | Mazurca op. 68 n. 4 in fa minore | Mazurca op. 41 n. 3 in la bemolle maggiore | Mazurca op. 30 n. 3 in re bemolle maggiore | Mazurca op. 59 n. 3 in fa diesis minore | Mazurca op. 33 n. 3 in re maggiore | Preludio op. 45 in do diesis minore | Ballata n. 4 op. 52 in fa minore Gabriel Fauré Tema e Variazioni op. 73 in do diesis minore | Notturno n. 13 op. 119 in si minore Maurice Ravel Gaspard de la nuit 23 maggio 2004 ore 21 · Teatro Comunale Festival Chopiniamo Joaquin Achucarro pianoforte Fryderyk Chopin Fantasia - Improvviso op. 66 in do diesis minore | Barcarola op. 60 in fa diesis maggiore | Notturno op. 9 n. 2 in mi bemolle maggiore | Scherzo op. 39 in do diesis minore | Valzer op. 69 n. 2 in si minore | Valzer op. posth. in mi minore | Polacca op. 53 in la bemolle maggiore Maurice Ravel Alborada del gracioso, da “Miroirs” Claude Debussy Voiles, Minstrels da “Préludes, I livre“ |Tierces Alternées, Feux d’artifice da “Préludes, II livre“ Sergej Rachmaninov Preludio op. posth. | Preludio op. 39 n. 5 in sol maggiore | Preludio op. 2 n. 1 in do maggiore Alexander Skrjabin Studio op. 2 n. 1 in do diesis minore | Studio op. 8 n. 12 in re diesis minore
25 maggio 2004 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo Festival Chopiniamo Alexander Romanovsky pianoforte Fryderyk Chopin Notturno op. 9 n. 1 in si bemolle minore | Notturno op. 55 n. 2 in mi bemolle maggiore | Scherzo op. 31 in si bemolle minore | Scherzo op. 54 in mi maggiore | Ballata n. 2 op. 38 in fa maggiore Sergej Prokof’ev Sonata n. 7 op. 83 in si bemolle maggiore Sergej Rachmaninov Étude-tableaux op. 39 n. 5 in mi bemolle minore | Étude-tableaux op. 33 n. 4 in do maggiore | Étudetableaux op. 33 n. 5 in mi bemolle minore | Étude-tableaux op. 39 n. 1 in do minore | Étude-tableaux op. 39 n. 8 in re minore | Marcia orientale, Étude-tableaux op. 39 n. 9 in re maggiore 29 maggio 2004 ore 21 · Teatro Comunale Festival Chopiniamo Andrea Lucchesini pianoforte Fryderyk Chopin Sonata op. 58 in si minore | 24 preludi op. 28 7 giugno 2004 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo Concerto di chiusura della stagione Ensemble Harmonia Flautus Direttore Angelo Persichilli Marta Rossi flauto Francesco Sorrentino, Maurizio Marino oboe GIancarlo Cecca, Lelio di Tullio clarinetto Filippo Pignani, Alfonso Patriarca fagotto Salvatore Acierno, Marco Venturi, Domenico Gabrieli corno Piero Salvatori violoncello Giuseppe Viri contrabbasso Gaetano Donizetti Sinfonia Charles Gounod Petite Symphonie Johann Strauss jr. Ouverture da “Il pipistrello” Antonín Dvorˇák Serenade op. 44 18 settembre 2004 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo Concerto straordinario Yesh Gvul Direttore e clarinetto Marco Fusi Pietro Marazza fisarmonica Maurizio Dehò violino Luigi Maione chitarra Musica tradizionale klezmer 17 novembre 2004 ore 21 · Teatro Comunale Concerto di inaugurazione Quartetto Artis Peter Schuhmayer violino Johannes Meissl violino Herbert Kefer viola Othmar Müller violoncello Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto K 428 in mi bemolle maggiore Alexander Zemlinsky Quartetto n. 4 Felix Mendelssohn Bartholdy Quartetto op. 80 in fa minore
4 dicembre 2004 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Kyoko Ebisawa-Ogawa pianoforte Franz Xavier Mozart Quatre polonaise melancoliques op. 22 Franz Schubert Sonata D 960 in si bemolle maggiore 11 dicembre 2004 ore 18 · Galleria Civica Concerti aperitivo Quartetto Elisa - Michele Marasco Duccio Beluffi violino Gabriele Bellu violino Fabrizio Merlini viola Giovanni Lippi violoncello Michele Marasco flauto Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto per flauto e archi K 285b in do maggiore Franz Joseph Haydn Quartetto op. 77 n. 1 in sol minore Luigi Boccherini Quintetto “Las Pareyas” per flauto e archi in re maggiore 15 gennaio 2005 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Trio David Claudio Trovajoli pianoforte Daniele Pascoletti violino Giovanni Gnocchi violoncello Franz Joseph Haydn Trio Hob XV: 14 in la bemolle maggiore Ludwig van Beethoven Trio op. 1 n. 1 in mi bemolle maggiore Dimitrij Šostakovicˇ Trio n. 2 op. 67 in mi minore 22 gennaio 2005 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Masataka Goto pianoforte Aleksandr Taneyev Preludio e fuga op. 29 in sol diesis minore Franz Schubert Fantasia D 760 “Wanderer” op. 15 in do maggiore Bedrich Smetana Studio da concerto, “Am Meeresufer” op. 17 Franz Liszt Mephisto valzer n. 1 4 febbraio 2005 ore 21 · Galleria Civica Piani diversi - conduce Maurizio Franco Carlo Balzaretti pianoforte Enrico Intra pianoforte jazz Johann Sebastian Bach Sarabanda dalla V suite francese BWV 816 in sol maggiore Erik Satie Gymnopédie n. 1 Fryderyk Chopin Mazurca op. 67 n. 2 in sol minore | Mazurca op. 67 n. 4 in la minore Ludwig van Beethoven Rondò op. 51 n. 1 in do maggiore Robert Schumann Arabeske op. 18 in do maggiore Francis Poulenc Improvvisation n. 11 | Improvvisation n. 15 “Hommage à Edith Piaf” 5 febbraio 2005 ore 18 · Galleria Civica Concerti aperitivo Ritratti di signore Massimo Crispi tenore Antonio Ballista pianoforte Vincenzo Bellini Torna, vezzosa Fillide (l’amante scomparsa) Reynaldo Hahn A Chloris (la ninfa) INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 225
Hugo Wolf Der Gärtner (l’aristocratica inarrivabile) Wolfgang Amadeus Mozart An Chloë K 524 in mi bemolle maggiore (l’adolescente) Xavier Montsalvatge Canción de cuna para dormir a un negrito (la mamma) Enrique Granados Cuellas o La maya y el ruyseñor (l’innamorata) Claude Debussy La fille aux cheveux de lin (l’angelicata) George Gershwin The man I love (la sognatrice) Paolo Francesco Tosti L’ultima canzone (la traditrice) ‘A vucchella (la popolana) Oscar Lorenzo Fernandez Toada p’ra você (l’esotica) Cole Porter Love for sale (la prostituta) Amilcare Ponchielli Dimenticar ben mio (l’ingrata) 12 febbraio 2005 ore 21 · Teatro Fondazione San Carlo Concerto straordinario Ramin Bahrami pianoforte Johann Sebastian Bach Variazioni Goldberg BWV 988 26 febbraio 2005 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Guillame Martigné violoncello Juliana Steinbach pianoforte Johannes Brahms Sonata n. 1 op. 38 in mi minore Igor Stravinskij Suite italiana 5 marzo 2005 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Flavio Sala chitarra Re Alfonso X “El Savio” Cantigas de Santa Maria Johann Sebastian Bach Preludio, fuga e allegro BWV 998 Augustin Barrios Mazurca “Appassionata” Johann Kaspar Mertz Elegia Federico Moreno Torroba Sonatina Joaquin Turina Fantasia - Sevillana 10 marzo 2005 ore 21 · Teatro Fondazione San Carlo Piani diversi - conduce Maurizio Franco Gianluca Luisi pianoforte Davide Fregni pianoforte jazz Franz Schubert Impromptu op. 90 n. 3 in sol bemolle maggiore Pëtr Il’ic Cˇajkovskij Marcia, da “Lo Schiaccianoci” Johann Sebastian Bach Allemande, dalla suite francese n. 5 BWV 816 in sol maggiore Goffredo Petrassi Allemande, dalla Partita Franz Liszt Parafrasi da Rigoletto 19 marzo 2005 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Laura Gorna violino Stefania Bellocchio pianoforte Igor Stravinskij Divertimento, da “Le baiser de la fée” Claude Debussy Sonata Maurice Ravel Tzigane
1 aprile 2005 ore 21 · Auditorium del Centro Culturale, Medolla Effetto Musica 2005 Stefano Battaglia Theatrum Trio The book of Songs. L’interpretazione della canzone Stefano Battaglia pianoforte Giulio Corini contrabbasso Emanuele Maniscalco batteria 3 aprile 2005 ore 20,30 · Teatro Fondazione San Carlo Concerto straordinario Gabriele Betti flauto Donatella Pieri pianoforte Davide Fregni pianoforte jazz Johann Sebastian Bach Largo, dalla sonata BWV 1030 in si minore Claude Debussy Syrinx Francis Poulenc Presto giocoso, dalla sonata per flauto e pianoforte Gaetano Donizetti Sonata per flauto e pianoforte in do maggiore Domenico Scarlatti Allegro, dalla sonata L. 483 in la maggiore 9 aprile 2005 ore 21 · Sala Polivalente, San Prospero Effetto Musica 2005 Luca Saltini pianoforte Stefano Calzolari pianoforte jazz Piani diversi Musica a sorpresa e improvvisazioni jazz Fryderyk Chopin Polacca op. 53 in la bemolle maggiore Johann Sebastian Bach Minuetto BWV 114 in sol maggiore | Corale dalla cantata BWV 147 Claude Debussy Golliwogg’s cake-walk, da “Children’s corner” 15 aprile 2005 ore 21 · Teatro Varini, San Possidonio Effetto Musica 2005 Girl Talk Pop and jazz Helga Plankesteiner sax alto Emanuela Timpano sax alto Giuliana Beberi sax alto, voce Rosarita Crisafi sax tenore Renzo De Rossi sax baritono 21 aprile 2005 ore 21 · Teatro Fondazione San Carlo Piani diversi - conduce Maurizio Franco Andrea Dindo pianoforte Antonello Salis pianoforte jazz, fisarmonica Ludwig van Beethoven Bagatella op. 126 n. 1 Domenico Scarlatti Sonata K 427 in sol maggiore Robert Schumann Vogel als Prophet (dalle Waldszenen) Gioachino Rossini Petite Caprice “style Offenbach” da “Miscellanée pour piano” (vol. X dei “Péchées de vieillesse”) Erik Satie Gymnopédie n. 1 Claude Debussy Doctor Gradus ad Parnassum, da “Children’s Corner“ 23 aprile 2005 ore 21 · San Felice sul Panaro, Rocca Estense Effetto Musica 2005 Yesh Gvul Di terre, di suoni
226 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
Marco Fusi clarinetto Pietro Marazza fisarmonica Maurizio Dehò violino Luigi Maione chitarra Musica tradizionale klezmer 29 aprile 2005 ore 21 · Teatro sociale, Finale Emilia Effetto Musica 2005 Birkin Tree Piper’s night. La cornamusa nella musica tradizionale irlandese, scozzese e del centro Francia Fabio Rinaudo uilleann pipes, Scottish small pipes, musette bourbonnaise, whistles Daniele Caronna violino Stefano Eterno chitarra 2 maggio 2005 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo Festival Bianchi Neri e altri colori Rocco Filippini violoncello Andrea Bacchetti pianoforte Johann Sebastian - Kodály Zoltán Bach Preludio e fuga Ludwig van Beethoven 12 variazioni sul tema “Ein Mädchen oder Weibchen” dal Flauto Magico di Mozart op. 66 in fa maggiore Anton Webern 3 Kleine Stücke op. 11 Richard Wagner Wesendonk Lieder Roberto Verti conferenza Passaggi d’epoca 6 maggio 2005 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo Festival Bianchi Neri e altri colori Lorenza Borrani violino Matteo Fossi pianoforte Sergej Prokof’ev Sonata per violino e pianoforte n. 1 op. 80 in fa minore Igor Stravinskij Suite italiana per violino e pianoforte op. 67 in sol maggiore Maria Rosaria Boccuni conferenza L’anima russa e il primo Novecento 7 maggio 2005 ore 21 · Auditorium del Centro Culturale San Felice sul Panaro Effetto Musica 2005 Lorenza Borrani violino Matteo Fossi pianoforte Sergej Prokof’ev Sonata n. 1 op. 80 in fa minore Robert Schumann Sonata n. 2 op. 121 in re minore 10 maggio 2005 ore 21 · Teatro Comunale Festival Bianchi Neri e altri colori Mikhaïl Rudy pianoforte Claude Debussy Studio n. 3 pour le quartes, dai Douze études (I livre) | Studio n. 1 pour les cinq doigts, dai Douze études (I livre) | Studio n. 6 pour les huit doigts, dai Douze études (I livre), Igor Stravinskij Petrouchka (trascr. di M. Rudy) Sergej Prokof’ev Prélude, dai 10 pezzi op. 12 n. 7 | Cinque quadri da Romeo e Giulietta op. 75 | Sonata n. 2 op. 14 in re minore
13 maggio 2005 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo Festival Bianchi Neri e altri colori Donatella Pieri pianoforte Giuseppe Fausto Modugno pianoforte Claude Debussy Lindaraja Maurice Ravel Rhapsodie espagnole | La Valse Gian Paolo Minardi conferenza Impressioni francesi 14 maggio 2005 ore 21 · Villa Giardino, Cavezzo Effetto Musica 2005 Omaggio a Piazzolla Alessio Nebiolo chitarra Nadio Marenco fisarmonica Gioachino Rossini La gazza ladra (arr. Marenco - Nebiolo) Joaquin Rodrigo Adagio dal “Concerto de Aranjuez” Astor Piazzolla Storia del tango: bordel 1900, Cafè 1930, Nightclub 1960, Libertango 16 maggio 2005 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo Festival Bianchi Neri e altri colori Simone Pedroni pianoforte Claude Debussy Children’s Corner Paul Hindemith Suite op. 26 Alexander Skrjabin Vers la flamme - Poema op. 72 Sergej Prokof’ev Pittoresco, da “Visions fugitives“ op. 22 n. 7 | Commodo, da “Visions fugitives” op. 22 n. 8 | Allegretto tranquillo, da “Visions fugitives” op. 22 n. 9 | Ridicolosamente, da “Visions fugitives” op. 22 n. 10 | Con vivacità, da “Visions fugitives” op. 22 n. 11 | Assai moderato, da “Visions fugitives” op. 22 n. 12 | Feroce, da “Visions fugitives” op. 22 n. 14 | Inquieto, da “Visions fugitives” op. 22 n. 15 | Dolente, da “Visions fugitives” op. 22 n. 16 | Poetico, da “Visions fugitives” op. 22 n. 17 Sergej Rachmaninov Il mare...i gabbiani..., Étude tableaux op. 39 n. 2 | Marcia funebre, Étude tableaux op. 39 n. 7 | Marcia orientale, Étude tableaux op. 39 n. 9 Maurice Ravel La valse 20 maggio 2005 ore 21 · Teatro del Popolo, Concordia s/Secchia Effetto Musica 2005 Tiger Dixie Band Omaggio a Duke Ellington Paolo Trettel tromba, cornetta Stefano Menato clarinetto Luigi Grata trombone Enrico Merlin banjo, chitarra Giorgio Beberi sax basso Stefano Caniato pianoforte Claudio Ischia batteria 23 maggio 2005 ore 21 · Teatro Comunale Festival Bianchi Neri e altri colori Quartetto Elisa Duccio Beluffi violino Gabriele Bellu violino Fabrizio Merlini viola Giovanni Lippi violoncello Michel Dalberto pianoforte Dmitri Sitkovetsky violino INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 227
Anton Webern Langsamer Satz Claude Debussy Sonata n. 3 per violino e pianoforte in sol minore Gustav Mahler Quartettsatz Ernest Chausson Concerto per violino pianoforte e quartetto d’archi in re minore 25 maggio 2005 ore 21 · Teatro Comunale Festival Bianchi Neri e altri colori Igor Kamenz pianoforte Dimitrij Šostakovicˇ Preludio e Fuga n. 24 in re minore Pëtr Il’ic Cˇajkovskij Troika, da “Le stagioni”, n. 11 - Novembre Claude Debussy L’isle joyeuse Maurice Ravel Pavane pour une enfante défunte Alexander Skrjabin Poema op. 32 n. 1 in fa diesis maggiore | Poema op. 32 n. 2 in re maggiore | Studio op. 8 n. 12 in re diesis minore | Studio op. 42 n. 8 in mi bemolle maggiore | Studio op. 42 n. 5 in do diesis minore Sergej Rachmaninov Tre preludi Milij Alekseevic Balakirev Islamey, Fantasia orientale Claude Debussy La fille aux cheveaux de lin, dai “Préludes I livre” | Les collines d’Anacapri, dai “Préludes I livre” | Danseuses de Delphes, dai “Préludes I livre” 27 maggio 2005 ore 21,30 · Barchessone Vecchio, San Martino Spino (Mirandola) Effetto Musica 2005 Dai classici spagnoli al flamenco Eva Duero danza spagnola, flamenco, nacchere Michele Manuguerra chitarra Enrique Granados Danza española n. 5 Juan Rodrigo En los Trigales Isaac Albeniz Rumores de la caleta Joaquim Malats Serenata spagnola Joachin Turina Rafagà Sagreras Julio Salvador El colibrì J. - Martin J. Lorenzo Farruca Tradizionale Alegrias Manuel de Falla Cancion del fuoco fatuo Isaac Albeniz Granada Juan Martin Soleares-Alegrias-Bulerias Tradizionale Tanguillo J.- Lorenzo J. Martin Zambra 31 maggio 2005 ore 21 · Teatro Comunale Festival Bianchi Neri e altri colori Andrei Gavrilov pianoforte Alexander Skrjabin Preludio op. 13 n. 1 in do maggiore | Preludio op. 15 n. 1 in la maggiore | Preludio op. 15 n. 5 in do diesis minore | Preludio op. 16 n. 2 in sol diesis minore | Preludio op. 16 n. 4 in mi bemolle minore | Preludio per la mano sinistra op. 9 n. 1 in do diesis minore | Preludio op. 11 n. 6 in si minore | Sonata n. 4 op. 30 in fa diesis maggiore Maurice Ravel Gaspard de la Nuit Sergej Prokof’ev Sonata n. 8 op. 84 in si bemolle maggiore 6 giugno 2005 ore 21 · Auditorium Fondazione San Carlo Concerto di chiusura della stagione Orchestra Filarmonica di Bacau “Michail Jora” Direttore Ovidiu Balan 228 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
Gabriele Betti flauto Gioachino Rossini Ouverture, da ”Il barbiere di Siviglia” | Ouverture, da “La gazza ladra” Giuseppe Verdi Ouverture, da “Nabucco” | Ouverture, da “I vespri siciliani” Cécile Chaminade Concertino per flauto Igor Stravinskij L’uccello di fuoco 17 settembre 2005 ore 21 · Chiesa di San Vincenzo Concerto straordinario Il giardino dei nostri istinti Milena Vukotic voce Angela Annese pianoforte Filippo Faes pianoforte Claude Debussy Prélude à l’après-midi d’un faune | Nocturnes Maurice Ravel Daphnis et Chloé Stephane Mallarmè l’après-midi d’un faune Longo Sofista Dafni e Cloe 20 dicembre 2005 ore 21 · Teatro Comunale Concerto di inaugurazione Igor Oistrakh violino Natalia Zertsalova pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Sonata per violino e pianoforte K 304 in mi minore Ludwig van Beethoven Sonata per violino e pianoforte n. 9 “a Kreutzer” op. 47 in la maggiore Felix Mendelssohn Bartholdy Sonata per violino e pianoforte in fa maggiore Pëtr Il’ic Cˇajkovskij Meditation “souvenir d’un lieu cher” op. 42 n. 1 Niccolò Paganini - Fritz Kreisler Variazioni sulla corda in sol dal “Mosè” Niccolò Paganini Rondò “La campanella” op. 7 in si minore 14 gennaio 2006 ore 18 · Salone d’Onore del Palazzo Ducale Quartetto di Venezia Andrea Vio violino Alberto Battiston violino Luca Morassutti viola Angelo Zanin violoncello Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto K 80 in re maggiore | Quartetto K 157 in do maggiore | Quartetto K 499 in re maggiore 21 gennaio 2006 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Kenji Nakagi violoncello Miho Nagata pianoforte Bohuslav Martinu˚ Variazioni su un tema di Rossini Antonín Dvorˇák Rondo op. 94 in sol minore Francis Poulenc Sonata per violoncello e pianoforte 4 febbraio 2006 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Trio Archè Francesco Cipolletta pianoforte Massimo Marin violino Dario Destefano violoncello Felix Mendelssohn Bartholdy Trio n. 2 in do minore Bedrich Smetana Trio op. 15 in sol minore
18 febbraio 2006 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Adriano Del Sal chitarra Miguel Llobet Quattro canzoni popolari catalane Tradizionale Waltzing Matilda - Scotish lament Giulio Regondi Reverie Joaquin Rodrigo Invocacion y danza Ennio Morricone La leggenda del pianista sull’oceano Augustin “Mangorè” Barrios Choro de saudade | Danza paraguaya 25 febbraio 2006 ore 18 · Auditorium Fondazione San Carlo Concerti aperitivo Giovanni Allevi pianoforte Allevi No concept 4 marzo 2006 ore 18 · Teatro Fondazione San Carlo Piani diversi - conduce Maurizio Franco Roberto Prosseda pianoforte Michele Di Toro pianoforte jazz Franz Schubert Impromptu D 899 op. 90 n. 2 in mi bemolle maggiore Fryderyk Chopin Notturno op. 32 n. 1 in si maggiore Arvo Pärt Für Alina Fryderyk Chopin Valse “Minute-Waltz” op. 64 n. 1 in re bemolle maggiore Pierre Boulez Notations n. 4 e 2 György Ligeti Etude n. 5 “Arc-en-ciel” Aldo Clementi B.A.C.H. Johann Sebastian Bach Invenzione a tre voci BWV 796 in fa minore Domenico Scarlatti Sonata K 427 in sol maggiore Wolfgang Amadeus Mozart Adagio per Glasharmonika K 356 in do maggiore 9 marzo 2006 ore 20,30 · Teatro Comunale Festival K.2006 I solisti dell’Orchestra Mozart Gregory Ahss, Hans Liviabella violino Diemut Poppen, Anitta Rajakoski, Simone Jandl viola Enrico Bronzi, Benoît Grenet, Iseut Chuat violoncello Jacques Zoon flauto Guido Gualandi, Marco Ambrosini oboe Francesco Negrini, Miriam Caldarini clarinetto Luca Franceschelli, Diego Chenna fagotto Giuseppe Russo, Geremia Iezzi corno Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto per flauto e archi K 285 in re maggiore | Quintetto per archi K 516 in sol minore | Quintetto per corno e archi K 407 in mi bemolle maggiore | Serenata per fiati K 388 in do minore 11 marzo 2006 ore 20,30 · Auditorium Fondazione San Carlo Festival K.2006 Francesca Provvisionato mezzosoprano Bruno Canino pianoforte Robert Schumann Papillons 12 pezzi op. 2 | Frauenliebe und Leben op. 42 Wolfgang Amadeus Mozart Als Luise K 520 in do minore | Das Veilchen K 476 in sol maggiore | An Chloë K 524 in mi bemolle maggiore | Variazioni K 455 sul tema di “Unser dummer Pöbel” di Gluck in sol maggiore | Porgi amor qualche ristoro, da “Le nozze di Figaro” | Deh vieni, non tardar, da “Le nozze di Figaro” | È Amor un ladroncello, da “Così fan tutte”
25 marzo 2006 ore 20,30 · Auditorium Fondazione San Carlo Festival K.2006 Quintetto di fiati Bibiena Giampaolo Pretto flauto Alessandro Carbonare clarinetto Paolo Grazia oboe Roberto Giaccaglia fagotto Stefano Pignatelli corno Roberto Cominati pianoforte Maurice Ravel Sonatine Wolfgang Amadeus Mozart Quintetto per oboe, clarinetto, corno, fagotto e pianoforte K 452 in mi bemolle maggiore | Fantasia per quintetto (trascr. di W. Meyer della fantasia per organo meccanico KV 608) in fa minore Maurice Ravel Ma mère l’Oye 31 marzo 2006 ore 20,30 · Auditorium Fondazione San Carlo Festival K.2006 Quartetto di Cremona Cristiano Gualco violino Paolo Andreoli violino Simone Gramaglia viola Giovanni Scaglione violoncello Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto K 158 in fa maggiore | Quartetto K 159 in si bemolle maggiore | Quartetto K 160 in mi bemolle maggiore | Quartetto K 387 (dedicato a Haydn) in sol maggiore Piero Melograni conferenza WAM: la vita e il tempo di Mozart 31 marzo 2006 ore 21 · Auditorium del Centro Culturale, San Felice sul Panaro Effetto Musica 2006 Sport e divertimenti nella Parigi della belle époque Michele Marelli clarinetto Stefano Nozzoli pianoforte Dario Scapitta voce recitante Erik Satie Jack in the box | Sport et divertissements Claude Debussy Première Rhapsodie Erik Satie Gymnopédie n. 3 Francis Poulenc Sonata: 1° tempo Arthur Honegger Sonatina: 1° tempo Francis Poulenc Mouvements Perpétuels per pianoforte 1 aprile 2006 ore 18 · Auditorium Fondazione San Carlo Piani diversi - conduce Maurizio Franco Matteo Fossi pianoforte Paolo Birro pianoforte jazz Robert Schumann Romanza op. 28 n. 1 in si bemolle minore Johannes Brahms Intermezzo op. 116 n. 5 in mi minore Arnold Schönberg Klavierstücke op. 19 n. 2 Fryderyk Chopin Fantasia - Improvviso op. 66 Leóš Janácˇek Andante, da “Nella nebbia” Fryderyk Chopin Berceuse op. 57 in re bemolle maggiore Johann Sebastian Bach Fantasia BWV 906 in do minore Béla Bartók Improvvisazione op. 20 n. 8 Johann Sebastian Bach Fuga, dalla toccata BWV 914 in mi minore
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 229
4 aprile 2006 ore 20,30 · Auditorium Fondazione San Carlo Festival K.2006 Gianluca Luisi pianoforte Johann Sebastian Bach Suite francese n. 5 BWV 816 in sol maggiore Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 330 in do maggiore Johann Sebastian Bach Suite francese n. 1 BWV 812 in re minore Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 576 in re maggiore 12 aprile 2006 ore 20,30 · Auditorium Fondazione San Carlo Festival K.2006 Andrea Padova pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Andantino K 236 in mi bemolle maggiore | Allegro K 312 in sol minore | Adagio per Glasharmonica K 356 in do minore | Sonata K 311 in re maggiore | Fantasia K 475 in do minore | Sonata K 457 in do minore 21 aprile 2006 ore 20,30 · Auditorium Fondazione San Carlo Festival K.2006 Aldo Ciccolini pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 333 in si bemolle maggiore | Sonata K 331 in la maggiore Modest Musorgskij Quadri di una esposizione 22 aprile 2006 ore 21 · Auditorium del Centro Culturale, San Felice sul Panaro Effetto Musica 2006 Stelle e strisce Christine Waldmann violino Carlo Balzaretti pianoforte Edward A. Macdowell An old love story Antonín Dvorˇák Tema blues dalla “Sonatina in sol maggiore” op. 100 Tradizionale Nobody knows the trouble I’ve seen Blues Why don’t you do right, dal film “Chi ha incastrato Roger Rabbit?” John R. Johnson Sometimes I feel like a motherless child George Gershwin Summertime | Oh lady be good! Philip Glass Metamorphosis 3° Andrew Lloyd Webber Music of the nights, da “Il fantasma dell’opera” | Memory, da “Cats” 30 aprile 2006 ore 20,30 · Auditorium Fondazione San Carlo Festival K.2006 Marco Rizzi violino Luca Ranieri viola Wolfgang Amadeus Mozart Duo per violino e viola K 423 in sol maggiore | Duo per violino e viola K 424 in si bemolle maggiore Rudolf Angermüller conferenza Mozart e i soldi 3 maggio 2006 ore 20,30 · Auditorium Fondazione San Carlo Festival K.2006 Herbert Schuch pianoforte Carl Philipp Emmanuel Bach Fantasia in mi bemolle maggiore Franz Joseph Haydn Sonata n. 38 in fa maggiore Wolfgang Amadeus Mozart Sonata K 310 in la minore Robert Schumann Humoreske op. 20 in si bemolle maggiore
230 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
5 maggio 2006 ore 21 · Sala Polivalente, San Prospero sulla Secchia Effetto Musica 2006 Le danze della terra Giorgio Dellarole fisarmonica Astor Piazzolla Libertango Arcangelo Corelli Variazioni sulla follia Georgi Schederjew Russicher Tanz Tradizionale Havah Nagilah Sergio Scappini Variazioni su Domino Ettore Pozzoli Da “Canti popolari d’altri tempi”: Variazioni su Funicolì Funicolà | Danza fantastica 12 maggio 2006 ore 20,30 · Auditorium Fondazione San Carlo Festival K.2006 Rudolf Buchbinder pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Fantasia K 397 in re minore | 12 variazioni K 265 in do maggiore | Sonata K 332 in fa maggiore Ludwig van Beethoven Sonata n. 6 op. 10 n. 2 in fa maggiore | Sonata n. 23 “Appassionata” op. 57 in fa minore 26 maggio 2006 ore 21,30 · Teatro Varini, San Possidonio Effetto Musica 2006 Trio Klezmer Il sabato in un villaggio dell’Est europeo Antonio Sacco violino Massimiliano Limonetti clarinetti e chitarra Giorgio Dellarole fisarmonica Paolo Zavattaro narratore Tradizionale Havah nagilah | Zweite hora | Clapping dance | Russian shetl | Danza della gioia | Canto ebraico | Vilna 16 settembre 2006 ore 21 · Auditorium Fondazione San Carlo Concerto straordinario Jubilee Shouters Direttore Gianna Grazzini Tarver Every body is free Tradizionale Hold on Canto afroamericano | Mupepe Ninna nanna pigmea | Ain’t got time to die Dawson Soon ah will be done Stoker Festival Response Tradizionale Umngoma Canto Zwahili | Nana Ninna nanna ispano araba Charles Trenet I wish you love Anonimo La Folia Tema rinascimentale Fats Waller Black & Blue George Gershwin A Foggy Day Tradizionale Le voci dell’Umanità | I wanna be ready | Elijah Rock | I want Jesus | Deep River | Hush and Listen | Oh Happy Day 30 settembre 2006 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola Scenergie Milena Vukotic voce recitante Angela Annese pianoforte Filippo Faes pianoforte Azio Corghi Un petit train de plaisir. Suite per due pianoforti, versione con voce recitante.
7 ottobre 2006 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola Scenergie La Crus - Musicamorfosi Chi è Wolfgang? di Saul Beretta Andrea Zani pianoforte Debora Mancini attrice Rachel O’Brien mezzosoprano Guglielmo Bussolini basso Elena Longoni violino Eloisa Manera violino Avishai Chameides viola Naomi Berrill violoncello Mauro Ermanno Giovanardi voce Wolfgang Amadeus Mozart dal “Don Giovanni” Dave Brubeck Musiche di scena La Crus Musiche di scena Sergej Prokof’ev Musiche di scena Nirvana Musiche di scena Giovanni Bataloni Musiche di scena Stefano Nozzoli Musiche di scena Otolab Musiche di scena 20 ottobre 2006 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola Scenergie Cose viste da destra e da sinistra (da un’idea di Roberto Verti) Scenergie Ensemble Michele Poggio violino Marco Bonechi pianoforte Francesco Bocchi voce recitante Luca Mantovani voce recitante Sandra Moretti voce recitante Arvo Pärt Fratres, violino e pianoforte Erik Satie Embrions dessechés, pianoforte John Cage Études australes nn. IV, X, pianoforte Erik Satie 1ère gymnopédie | 2ème sarabande | 3ème gnossienne John Cage Six melodies for violin and keyboard Erik Satie Choses vues à droit et à gauche (avec et sans lunettes) per violino e pianoforte | Le fils des étoils-wagnerie kaldéenne du Sar Peladan John Cage In a Landscape Alfred Schnittke Sonata n. 2 (quasi una sonata), violino e pianoforte 24 novembre 2006 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola Scenergie Pierrot solare Luisa Sello flauto Cécile Chaminade Piece romantique Daniele Zanettovich Les Agànis Antonio Iafigliola Oltre il ricordo Caterina Calderoni Chrysalis II Karl Heinz Stockhausen Flautina Daniele Zanettovich Aurora, dita rosate Andrea Talmelli Studio coreografico n. 1 sui Klinamen Bruno Strobl S.A.E. with expansion Robin De Raaf Contradictie I Giampaolo Coral Esorcismo del serpente marino
13 dicembre 2006 ore 21 · Teatro Comunale Concerto di inaugurazione Quartetto d’archi della Scala - Maurizio Zanini Francesco Manara violino Pierangelo Negri violino Simonide Braconi viola Massimo Polidori violoncello Maurizio Zanini pianoforte Franz Schubert Quartetto n. 14 D.810 “La morte e la fanciulla” in re minore Robert Schumann Quintetto con pianoforte op. 44 in mi bemolle maggiore 13 gennaio 2007 ore 17,30 · Salone d’Onore del Palazzo Ducale Concerti aperitivo Silete venti Naoko Mizuno fortepiano Simone Toni oboe Danilo Zauli clarinetto Alberto Guerra fagotto Ermes Pecchinini corno Franz Danzi Quintetto op. 41 in re minore Ludwig van Beethoven Quintetto op. 16 in mi bemolle maggiore 20 gennaio 2007 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Piani diversi - conduce Maurizio Franco Antonio Ballista pianoforte Rossano Sportiello pianoforte jazz Sergej Prokof’ev Marcia dall’ “Amore delle tre melarance” Francis Poulenc Assez modéré (da Mouvements perpetuels) Franz Liszt Valse-impromptu Fryderyk Chopin Valzer op. 64 n. 1 in la bemolle maggiore Enrique Granados Quejas, o la Maja y el Ruiseñor, da “Goyescas” Gioachino Rossini Petite Caprice “style Offenbach” da “Miscellanée pour piano” (vol. X dei “Péchées de vieillesse”) Wolfgang Amadeus Mozart Alla turca dalla sonata K 331 in la maggiore Claude Debussy Clair de lune Manuel De Falla Danza rituale del fuoco 26 gennaio 2007 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola Scenergie Scenergie Ensemble Il vecchio in gabbia Andrea Ponzi clarinetto Veronica Simeoni voce Santo Risorto clarinetto piccolo Cosimo Linoci clarinetto Roger Basso Brusa pianoforte Giovanni Indulti pianoforte Michele Poggio violino Francesco Bocchi voce recitante Silvia Mazzali voce recitante Igor Stravinskij Tre pezzi per clarinetto | Les berceuses du chat | Five easy pieces in four scenes | L’Histoire du soldat, Suite per violino, clarinetto e pianoforte Giovanni Indulti Il vecchio in gabbia
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 231
27 gennaio 2007 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Duo Giun - Haruka Junichiro Murakami viola Haruka Moritada pianoforte Robert Schumann Märchenbilder op. 113 in re minore Johannes Brahms Sonata op. 120 n. 2 in mi bemolle maggiore 3 febbraio 2007 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Irina Zahharenkova pianoforte Franz Liszt Parafrasi da Rigoletto Wolfgang Amadeus Mozart Rondo K 511 in la minore Johannes Brahms Variazioni e Fuga su un tema di Händel op. 24 in si bemolle maggiore 9 febbraio 2007 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola Scenergie Simone Santini sassofoni Federico Poli percussioni Fabrizio Festa sintetizzatori Fabrizio Festa Tanit, dramma musicale per due attori, quartetto di tastiere elettroniche, quartetto di clarinetti, supporti sonori registrati e immagini video 17 febbraio 2007 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Artyom Dervoed chitarra Dioniso Aguado Garcia Rondò brillante n. 2 Mario Castelnuovo Tedesco Capriccio diabolico Heitor Villa Lobos Quattro studi Leo Brouwer Sonata 23 febbraio 2007 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola Scenergie Sonata Islands Muti musicati Emilio Galante flauto e flauto basso Andrea Pecolo violino Bianca Fervidi violoncello Andrea Dulbecco vibrafono e percussioni Carlo Galante Musiche per film muti Fabrizio De Rossi Re Musiche per film muti Filippo Del Corno Musiche per film muti Emilio Galante Musiche per film muti 24 febbraio 2007 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Alberto Maria Ruta violino Alain Meunier violoncello Antonello Cannavale pianoforte Gabriel Fauré Trio op. 120 in re minore Johannes Brahms Trio op. 101 in do minore 3 marzo 2007 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Lorenzo Di Bella pianoforte Carl Czerny Variazioni sopra un tema di Schubert op. 12 Schubert - Liszt Soirées de Vienne n. 6 232 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
Franz Liszt Ballata n. 2 in si minore Fryderyk Chopin Ballata n. 1 op. 23 in sol minore Franz Liszt Grande fantasia sulla Norma di Bellini 9 marzo 2007 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola Scenergie Boîte à musique Simonetta Bungaro pianoforte Walter Zanetti chitarra Corrado Bungaro violino, viola a bordone, steel drum Carlo La Manna contrabbasso Caridad Isabel Barragan scenografia di luce Karl Heinz Stockhausen Pisces Georges Ivanovich - de Hartmann Thomas Alexandrovich Gurdjieff Bayaty, Persian Song, Sayyd Chante and Dance n. 29, Sayyd Chante n. 26, Danza Caucasica, Meditation, Sayyd Chante and Dance n. 9 Anouar Brahem C’est ailleurs 10 marzo 2007 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Piani diversi - conduce Maurizio Franco Stefano Nozzoli pianoforte Renato Chicco pianoforte George Ivanovich Gurdjieff Sayyid Dance Johann Sebastian Bach Variazioni Goldberg BWV 988 n. 1-7 Francis Poulenc Mouvement perpetuel n. 1 Erik Satie Gnossienne n. 5 Wolfgang Amadeus Mozart Marcia funebre K 453a Johannes Brahms Klavierstück op. 118 n. 2 Alberto Ginastera Danze argentine n. 1 - 2 19 marzo 2007 ore 21 · Auditorium Marco Biagi Concerto straordinario Christine Waldmann violino Carlo Balzaretti pianoforte Arvo Pärt Spiegel im Spiegel Gabriel Fauré Après un rêve Fritz Kreisler Sicilienne Felix Mendelssohn Bartholdy 3 Lieder ohne Wörte Fryderyk Chopin Notturno op. 9 n. 2 in mi bemolle maggiore Franz Schubert Improvviso op. 142 n. 2 in la bemolle maggiore Robert Schumann Arabeske op. 18 in do maggiore Alexander Skrjabin Studio op. 2 n. 1 Sergej Rachmaninov Vocalise op. 34 n. 14 George Gershwin Songs per violino e pianoforte Andrew Lloyd Webber da “Phantom of the Opera”: The Music of the Night | da “Cats”: Memory 24 marzo 2007 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi Festival SchönSchubert Mario Brunello violoncello Andrea Lucchesini pianoforte György Ligeti Sonata per violoncello solo Franz Schubert Sonata D.821 “Arpeggione” in la minore Luciano Berio Six encores Johannes Brahms Sonata op. 99 n. 2 in fa maggiore 28 marzo 2007 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi Festival SchönSchubert Alexej Nabioulin pianoforte
Franz Schubert Drei Klavierstücke D.946 · Sonata D.664 op. 120 in la maggiore Fryderyk Chopin Fantasia op. 49 in fa minore · Barcarola op. 60 in fa maggiore Robert Schumann Faschingsswank aus Wien op. 26 in si bemolle maggiore
Gioachino Rossini Una voce poco fa, dal “Barbiere di Siviglia”, trascr. per due clarinetti Niccolò Paganini Capriccio n. 24, trascr. per due clarinetti di E.Levitas Fryderyk Chopin Sonata per violoncello e pianoforte op. 65 in sol minore
30 marzo 2007 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi Festival SchönSchubert Gianluca Luisi pianoforte Franz Schubert Fantasia D.760 Wanderer op. 15 in do maggiore Franz Liszt Annèes de Pèlerinage Deuxième Annèe: Italie | Après une lecture du Dante
28 aprile 2007 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi Festival SchönSchubert Matthias Goerne baritono Alexander Schmalcz pianoforte Franz Schubert Winterreise D.911 op. 89
4 aprile 2007 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi Festival SchönSchubert Cristina Ortiz pianoforte Franz Schubert Sonata D.784 op. 143 in la minore | Impromptu D 899 op. 90 n. 3 in sol bemolle maggiore | Impromptu D 899 op. 90 n. 2 in mi bemolle maggiore Claude Debussy Reflets dans l’eau | L’Isle joyeuse Johannes Brahms Intermezzo op. 117 n. 2 in si bemolle minore | Klavierstück - Intermezzo op. 118 n. 2 in la maggiore | Klavierstück op. 118 n. 6 in mi bemolle minore Fryderyk Chopin Studio op. 25 n. 1 in la bemolle maggiore | Studio op. 25 n. 5 in mi minore | Studio op. 25 n. 7 in do diesis minore | Studio op. 25 n. 12 in do minore 14 aprile 2007 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi Festival SchönSchubert David Trio Daniele Pascoletti violino Giovanni Gnocchi violoncello Claudio Trovajoli pianoforte Franz Joseph Haydn Trio XV:7 in re maggiore Franz Schubert Trio D.929 op. 100 in mi bemolle maggiore
15 settembre 2007 ore 21 · Auditorium Marco Biagi Concerto straordinario David Riondino voce recitante Fabio Battistelli clarinetto Fabrizio Festa Un sapere abissale “Viaggi e visioni sonore ispirate da Jules Verne e da altri autori.” 19 novembre 2007 ore 21 · Teatro Comunale Luciano Pavarotti Concerto di inaugurazione Mauro Maur tromba Françoise De Clossey pianoforte Klemens Marktl percussioni Alessandro Simoncini violino Luigi Mazza violino Demetrio Comuzzi viola Luca Simoncini violoncello Ennio Morricone Bugsy, La leggenda del pianista sull’oceano, Per un pugno di dollari, Mission Piero Piccioni Amore mio aiutami, Il viaggio, Incontri particolari Nino Rota Amarcord, La dolce vita, I vitelloni, La strada, Le notti di Cabiria, Otto e mezzo
19 aprile 2007 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi Festival SchönSchubert Arcadi Volodos pianoforte Franz Schubert Moments Musicals D.780 op. 94 n. 1 in do maggiore | Moments Musicals D.780 op. 94 n. 2 in la bemolle maggiore | Moments Musicals D.780 op. 94 n. 5 in fa minore | Sonata D.625 in fa minore Robert Schumann Waldszenen op. 82 Franz Liszt La lugubre gondola 2 | Funérailles, da Armonie poetiche e religiose
1 dicembre 2007 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Piani diversi - conduce Maurizio Franco Marco Tezza pianoforte Franco D’Andrea pianoforte jazz Johann Sebastian Bach Corale dalla Cantata BWV 147 (trascr. Myra Hess) Robert Schumann Intermezzo, da “Carnevale di Vienna” op. 26 | Slancio, da “Pezzi fantastici” op. 12 Igor Stravinskij Tango Fryderyk Chopin Notturno op. 9 n. 1 in si bemolle minore Astor Piazzolla Adios Nonino Arnold Schönberg Sechs kleine Klavierstücke op. 19 Alberto Ginastera Tres danzas argentinas op. 2
22 aprile 2007 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi Festival SchönSchubert Wandering stars Oxana Yablonskaya pianoforte Shinni Liu pianoforte Dmitry Yablonsky violoncello Alexander Gurfinkel clarinetto Daniel Gurfinkel clarinetto Franz Schubert Fantasia, pianoforte a quattro mani op. 103 in fa minore Georg Friedrich Händel Passacaglia, trascr. per due clarinetti di R.Feigelson
15 dicembre 2007 ore 10,30 · Auditorium Marco Biagi Prova generale per le scuole Joc de mans - Opera lirica di Alberto Garcia Demestres Libretto di Valenti Gómez y Oliver Direttore Alberto Garcia Demestres Maria Gallego soprano Olivia Biarnés soprano Inés Moraleda mezzosoprano Antoni Comas tenore Stefano Palatchi basso Stanislav Stepanek violino INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 233
François Ragot violoncello Joan Marc Pino percussioni Josep Buforn pianoforte
Bruno Fiorentini flauto Valerio Giannarelli violino Guido Bottaio pianoforte
15 dicembre 2007 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo · Prima esecuzione assoluta Joc de mans - Opera lirica di Alberto Garcia Demestres Libretto di Valenti Gómez y Oliver Direttore Alberto Garcia Demestres Maria Gallego soprano Olivia Biarnés soprano Inés Moraleda mezzosoprano Antoni Comas tenore Stefano Palatchi basso Stanislav Stepanek violino François Ragot violoncello Joan Marc Pino percussioni Josep Buforn pianoforte
19 gennaio 2008 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Varvara Ivanova arpa Johann Sebastian Bach Ciaccona dalla Partita n. 2 BWV 1004 per violino solo (trascr. Dewey Owens) Fryderyk Chopin Valzer op. 70 n. 2 in fa minore (trascr. Varvara Ivanova) Carlos Salzedo Ballade op. 28 Franz Liszt Notturno n. 3 “Sogno d’amore” in la bemolle maggiore Angelo Bovio Divertissement su temi da “Il Trovatore” Sergej Prokof’ev Juliet Girlhood, Montague and Capulets, Romeo and Juliet at Parting, dalla Suite per pianoforte “Romeo e Giulietta” (trascr. Varvara Ivanova) Mikhail Mchedelov Variazioni su un tema di Paganini
11 gennaio 2008 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola Scenergie Ironikontemporaneo Roberto “Freak” Antoni voce recitante Alessandra Mostacci pianoforte Ludovico Einaudi Leggero György Ligeti Giuda Marco Biscarini Meccano György Ligeti Cito Majakovskij e sogghigno Marco Biscarini Compagno Dio Friedrich Gulda Margherita Blues John Cage In a Landscape Gianpaolo Luppi Manifesto Andreina Costantini Skerzo per pianoforte e violino “impreparato” Erik Satie Gnossienne Marco Biscarini Breve storia della cioccolata R. Fabbi Diventa verde Marco Biscarini X... Daniele Furlati Il gigante e il nano Gian Paolo Luppi Balletto Plastico 12 gennaio 2008 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Piani diversi - conduce Maurizio Franco Carlo Balzaretti pianoforte Enrico Intra pianoforte jazz Johannes Brahms Sarabanda in la maggiore Wolfgang Amadeus Mozart Allegro dalla sonata K 545 in do maggiore Domenico Scarlatti Sonata K87 in si minore Felix Mendelssohn Bartholdy Lied ohne Worte op. 53 n. 2 Fryderyk Chopin Mazurca op. 67 n. 2 in sol minore Enrico Intra Mazurca Alexander Skrjabin Studio op. 2 n. 1 Carlos Guastavino El patio, preludio da “La Siesta” George Gershwin Preludio n. 2 18 gennaio 2008 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola Scenergie Eine kleine Zauberflöte, di Luigi Maio (da Mozart) Musicattore, regia e disegni Luigi Maio 234 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
24 gennaio 2008 ore 21 · Teatro Comunale Luciano Pavarotti Festival Pianisti di PianoBach Ramin Bahrami pianoforte Johann Sebastian Bach L’arte della fuga BWV 1080 1 febbraio 2008 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola Scenergie Music action painting Quartetto Sax four fun Stefano Menato sax Hans Tutzer sax Fiorenzo Zeni sax Giorgio Beberi sax Gabriele Amadori pittore Fiorenzo Zeni musiche Miles Davis musiche Sonny Rollins musiche Herbie Hancock musiche 2 febbraio 2008 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Agata Szymcewska violino Igor Levit pianoforte Franz Schubert Sonata D.574 op. 162 in la maggiore Claude Debussy Sonata n. 3 per violino e pianoforte in sol minore Maurice Ravel Tzigane Henryk Wieniawski Polonaise da concerto op. 4 in re maggiore 8 febbraio 2008 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola Scenergie Otto e mezzo quartet Viva Rota, viva Fellini Giuliana Beberi sassofono Lorenzo Corbolini violoncello Luca Merlini percussioni e voce Patrick Trentini pianoforte Riccardo Gadotti voce recitante Nino Rota Lo sceicco bianco | I vitelloni | La strada | Il bidone | Le notti di Cabiria | Otto e mezzo | Amarcord | Casanova | Prova d’orchestra
16 febbraio 2008 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Metamorphosis e Videosogno Alessandra Celletti pianoforte Philip Glass Metamorphosis Erik Satie Gymnopédie n. 1 | Yachting, da “Sport et divertissment” | Le bain de mer, da “Sport et divertissment” | Trois gnossiennes Alessandra Celletti La mosca d’oro, suite per pianoforte e immagini 21 febbraio 2008 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi Festival Pianisti di PianoBach Angela Hewitt pianoforte Johann Sebastian Bach Il clavicembalo ben temperato, Libro Primo. Preludi e Fughe da BWV 846 a BWV 869 23 febbraio 2008 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi Festival Pianisti di PianoBach Angela Hewitt pianoforte Johann Sebastian Bach Il clavicembalo ben temperato, Libro Secondo. Preludi e Fughe da BWV 870 a BWV 893 29 febbraio 2008 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola Scenergie Duo pianistico Clavier Suoni da favola Paolo Dirani pianoforte Mauro Landi pianoforte Matteo Belli voce recitante Camille Saint-Saëns Il carnevale degli animali Sergej Prokof’ev Pierino e il lupo op. 67 1 marzo 2008 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Romain Descharmes pianoforte Maurice Ravel Sonatine Johannes Brahms Sonata n. 3 op. 5 in fa minore Frederic Rzewski Winnsboro cotton mill blues 7 marzo 2008 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola Scenergie Cerca del tango... Astor y otros Marco Tezza pianoforte Piergiorgio Piccoli voce recitante Enrique Granados Quejas, o La Maja Y El Ruiseñor, da “Goyescas” Isaac Albeniz - Leopold Godowski Tango, dalla suite “Espana” Astor Piazzolla Adios Nonino Alberto Ginastera Tres danzas argentinas op. 2 Igor Stravinskij Tango Giacomo Puccini Piccolo tango Erik Satie Le tango perpetuel, da “Sport et divertissements” John Cage Perpetual tango (da Erik Satie) Samuel Barber Hesitation tango...a bedroom affair, da “Suite souvenir” op. 28 Astor Piazzolla Oblivion | Libertango
8 marzo 2008 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi Festival Pianisti di PianoBach Emanuele Arciuli pianoforte Johann Sebastian Bach Concerto n. 3 BWV 974 (da Alessandro Marcello) in re minore | Siciliana, dalla sonata BWV 1032 per flauto e cembalo (arr. Wilhelm Kempff) | “Wachet auf, ruft und die Stimme” BWV 655 (trascr. Ferruccio Busoni) | “Nun Komm’ der Haiden Heiland” BWV 659 (trascr. Ferruccio Busoni) | Concerto nello stile italiano BWV 971 in fa maggiore (trascr. Ferruccio Busoni) | Preludio BWV 906 in do minore (trascrizione Egon Petri) | Adagio, dal concerto in fa minore per clav. e orch. (arr. Alfred Cortot) | “Jesu, Joy of my desiring”, dalla Cantata BWV 147 (arr. Myra Hess) | “Blithe Bells”, dalla cantata BWV 208 (arr. Percy Grainger) | Ciaccona dalla partita BWV 1004 in re minore (trascr. Busoni) 15 marzo 2008 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Piani diversi - conduce Maurizio Franco Luigi Moscatello pianoforte Roberto Tarenzi pianoforte jazz Claude Debussy Valzer in fa minore Franz Liszt Studio da concerto Gnomenreigen Maurice Ravel Pavane pour une infante défunte Fryderyk Chopin Studio op. 10 n. 12 Modest Musorgskij Dai “Quadri di un esposizione”: Promenade, Gnomo, Baba Yaga, Grande Porta di Kiev 28 marzo 2008 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi Festival Pianisti di PianoBach Pensavo fosse Bach, di Saul Beretta e Mario Brunello Mario Brunello violoncello Alexander Knaifel estratti da Lux Aeterna per due violoncelli e due voci cantanti Johann Sebastian Bach Suite n. 4 BWV 1010 in mi bemolle maggiore · Suite n. 5 BWV 1011 in do minore Alexander Knaifel estratti da Lux Aeterna per due violoncelli e due voci cantanti 5 aprile 2008 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Feng Ning violino Thomas Hoppe pianoforte Ludwig van Beethoven Sonata op. 12 n. 2 in la maggiore Giuseppe Tartini Il trillo del Diavolo Robert Schumann Sonata n. 2 per violino e pianoforte op. 121 in re maggiore Henri Vieuxtemps Ballade Polonaise op. 38 5 aprile 2008 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi Concerto straordinario Francesca Provvisionato mezzosoprano Donatella Pieri pianoforte Gaetano Donizetti Che cangi tempra | La lontananza | “Brindisi” da Lucrezia Borgia Vincenzo Bellini Il fervido desiderio | Vaga Luna | “Deh, tu bell’anima” da I Capuleti e i Montecchi Gioachino Rossini Chanson de Zora | Canzonetta spagnola | “Una voce poco fa” da Il barbiere di Siviglia Giuseppe Verdi Lo stornello | Perduta ho la pace | “O don fatale” da Don Carlo INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 235
Giacomo Puccini Sole e Amore | E l’uccellino | “Quando men vo” da La Bohème Pietro Mascagni Ave Maria | M’ama non m’ama | “O pallida che un giorno” da L’amico Fritz 11 aprile 2008 ore 20,30 · Salone d’Onore del Palazzo Ducale Festival Pianisti di PianoBach Orchestra da Camera della Campania Direttore Luigi Piovano Georg Philipp Telemann Concerto per viola, archi e cembalo in sol maggiore Johann Sebastian Bach Aria sulla quarta corda in sol maggiore Georg Philipp Telemann Suite per flauto dolce, archi e cembalo in la minore Johann Sebastian Bach Quarto concerto brandeburghese BWV1049 per due flauti barocchi e archi in sol maggiore 12 aprile 2008 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Quartetto Voce Sarah Dayan violino Cécile Roubin violino Guillame Becker viola Julien Decoin violoncello Franz Schubert Quartetto n. 14 D.810 “la Morte e la Fanciulla” in re minore Leóš Janácˇek Quartetto n. 2 “Lettere intime” 19 settembre 2008 ore 21 · Piazza Roma Concerto straordinario Crono/Topo. Performance di music action painting Sax Four Fun Stefano Menato sassofono contralto Hans Tutzer sassofono contralto Fiorenzo Zeni sassofono tenore Giorgio Beberi sassofono baritono Gabriele Amadori pittore Davis, Rollins, Hancock e improvvisazioni 22 novembre 2008 ore 21 · Teatro Comunale Luciano Pavarotti Concerto di inaugurazione Accademia dell’Orchestra Mozart Direttore e violoncello solista Enrico Bronzi Carl Philipp Emmanuel Bach Concerto per violoncello e orchestra in la maggiore Franz Joseph Haydn Concerto per violoncello e orchestra in do maggiore Carl Philipp Emmanuel Bach Sinfonia n. 4 H 666 Wq 183: 4 in sol maggiore Franz Joseph Haydn Sinfonia n. 85 “La Reine” in si bemolle maggiore 4 dicembre 2008 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi Festival internazionale Gmi Modena Ramin Bahrami pianoforte, clavicembalo Johann Sebastian Bach Adagio in sol maggiore per clavicembalo BWV 968 dalla Sonata per violino in do maggiore | Capriccio “Sopra la lontananza del fratello dilettissimo” per clavicembalo BWV 992 in si bemolle maggiore | Quattro duetti per clavicembalo
236 INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI
BWV 802-805 | Partita n. 1 BWV 825 in si bemolle maggiore | Suite francese in do minore | Aria variata per clavicembalo BWV 989 in la minore | Concerto “nach italienischen Gusto” BWV 971 13 dicembre 2008 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Piani diversi - conduce Maurizio Franco Vedrana Kovac pianoforte Stefano Calzolari pianoforte jazz Musica classica a sorpresa e improvvisazioni jazz Ludwig van Beethoven Sonata n. 27 op. 90 in mi minore, primo movimento Domenico Scarlatti Sonata in do maggiore Wolfgang Amadeus Mozart Rondò alla Turca dalla Sonata K 331 in la maggiore Fryderyk Chopin Notturno op. 27 n. 2 in re bemolle maggiore | Fantasie Impromptu op. 66 in do diesis minore Franz Liszt Liebestraum Rodion Kostantinovicˇ Šcˇedrin Omaggio a Isaac Albeniz Sergej Rachmaninov Momento musicale op. 16 n. 4 Dmitrij Šostakovicˇ Polca dalla Golden age 10 gennaio 2009 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Quartetto di Venezia Andrea Vio violino Alberto Battiston violino Luca Morassutti viola Angelo Zanin violoncello Felix Mendelssohn Bartholdy Quattro pezzi per quartetto d’archi op. 81 Luigi Cherubini Quartetto n. 1 in mi bemolle maggiore 16 gennaio 2009 ore 20,30 · Salone d’Onore del Palazzo Ducale Festival internazionale Gmi Modena Orchestra da Camera Zamparo Maestro concertatore Paola Besutti Stefano Pagliani violino Luca Vignali oboe Giovanni Battista Sammartini Sinfonia per archi in sol maggiore Johann Sebastian Bach Concerto per violino, archi e basso continuo BWV 1041 in la minore | Concerto per oboe, violino, archi e basso continuo BWV 1060 in re minore Wolfgang Amadeus Mozart Serenata per archi e timpani K 239 in re maggiore 24 gennaio 2009 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Trio Broz Barbara Broz violino Giada Broz violino e viola Klaus Broz violoncello Ludwig van Beethoven Serenata op. 8 in re maggiore Ernst von Dohnanyi Serenata per archi op. 10 7 febbraio 2009 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Spira mirabilis Ludwig van Beethoven Sinfonia n. 8 op. 93 in fa maggiore
12 febbraio 2009 ore 21 · Teatro Comunale Luciano Pavarotti Festival internazionale Gmi Modena Alexander Romanovsky pianoforte Fryderyk Chopin Notturno op. 9 n. 1 in si bemolle minore | Notturno op. 48 n. 1 in do minore | Sonata op. 58 in si minore | Quattro mazurche op. 30 Alexander Skrjabin Vers la flamme - Poema op. 72 Franz Liszt Sonata n. 9 “Messe noire” op. 68 | Mephisto valzer 13 febbraio 2009 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola Scenergie Metamorphosis e Videosogno Alessandra Celletti pianoforte Philip Glass Metamorphosis Erik Satie Gymnopédie n. 1 | Yachting, da “Sport et divertissment” | Le bain de mer, da “Sport et divertissment” | Trois gnossiennes Alessandra Celletti La mosca d’oro, suite per pianoforte e immagini 21 febbraio 2009 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Piani diversi Enrico Pieranunzi pianoforte Domenico Scarlatti Sonate e improvvisazioni jazz 24 febbraio 2009 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi Festival internazionale Gmi Modena Lilya Zilberstein pianoforte Johannes Brahms Otto Klavierstücke op. 76 | Variazioni su un tema originale op. 21 n. 1 | Variazioni su un tema ungherese op. 21 n. 2 Sergej Rachmaninov Tredici preludi op. 32 27 febbraio 2009 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola Scenergie Modern saxophone quartet Enrico Dellantonio sassofono soprano Mario Ciaccio sassofono contralto Marco Pangrazzi sassofono tenore Giorgio Beberi sassofono baritono Giacomo Anderle voce recitante Modest Musorgskij Quadri di una esposizione 28 febbraio 2009 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Emanuele Segre chitarra Heitor Villa Lobos Preludio n. 1 | Studio n. 11 Isaac Albeniz Mallorca op. 102 | Asturias op. 47 Javier Farias Caballero El vuelo del condor Baden Powell de Aquino Retrao brasileiro | Charà Roland Dyens Songe capricorne | Fuoco 7 marzo 2009 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Marcin Zdunik violoncello Irina Zahharenkova pianoforte Ludwig van Beethoven Sonata op. 102 n. 1 in do maggiore Antonín Dvorˇák Rondò op. 94 in sol minore Maurice Ravel Sonata in sol maggiore
10 marzo 2009 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi Festival internazionale Gmi Modena Evelyn Glennie percussioni Nebojsa Zivkov Ilijias Matthias Schmidt Sechs Miniaturen Nebojsa Zivkov To the Gods of rithm Steve Reich Clapping music Johann Sebastian Bach Toccata e fuga Jeviwer Alvarez Temazcal Askell Masson Prim Leigh Howard Stevens Rhythmic caprice 13 marzo 2009 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola Scenergie I sette peccati capitali David Riondino voce recitante Roberto Fabbriciani flauto 18 marzo 2009 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi Festival internazionale Gmi Modena Andrea Lucchesini pianoforte Domenico Scarlatti Sonata K 491 in re maggiore | Sonata K 454 in sol maggiore | Sonata K 239 in fa minore | Sonata K 342 in la maggiore | Sonata K 146 in sol maggiore Luciano Berio Six éncores: Brin, Leaf, Erdenklavier, Wasserklavier, Luftklavier, Feuerklavier Ludwig van Beethoven Sonata n. 30 op. 109 in mi maggiore | Sonata n. 31 op. 110 in la bemolle maggiore 21 marzo 2009 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Piani diversi Andrea Lucchesini pianoforte Gabriele Mirabassi clarinetto In viaggio con Scarlatti dall’Europa al nuovo Continente 24 marzo 2009 ore 20,30 · Auditorium Marco Biagi Festival internazionale Gmi Modena Alexander Lonquich pianoforte Carl Philipp Emmanuel Bach Fantasia Franz Joseph Haydn Fantasia in do maggiore Wolfgang Amadeus Mozart Fantasia K 475 in do minore Fryderyk Chopin Polacca - Fantasia op. 61 in la bemolle maggiore Franz Schubert Sonata D 894 op. 78 in sol maggiore 27 marzo 2009 ore 21 · Auditorium Castello dei Pico, Mirandola Scenergie Giuseppe Fausto Modugno pianoforte Stefano Calzolari pianoforte jazz Piani diversi - Musica classica a sorpresa e improvvisazioni jazz 4 aprile 2009 ore 17,30 · Auditorium Marco Biagi Concerti aperitivo Jennifer Pike violino Jeremy Pike pianoforte Johann Sebastian Bach Sonata in sol minore per violino BWV 1001 Claude Debussy Sonata per violino e pianoforte Ernest Chausson Poème op. 25 Maurice Ravel Tzigane
INDICE CRONOLOGICO DEI CONCERTI 237
INDICE DEI SOLISTI DELLE FORMAZIONI DEI RELATORI OSPITI
Arfacchia, Gianni 10-12-1994 Ariagno, Cristina 23-11-1991 · 24-5-1992 · 11-3-1995 Ariani, Livio 10-5-1989 · 24-11-1990 · 13-2-1993 Armafys, Anna 8-3-1997 Auclin, Florence 20-4-2002 Avantario, Sabrina 9-3-1991
A
Aarnio, Petri 19-7-1997 Accademia dell’Orchestra Mozart 22-11-2008 Achucarro, Joaquin 23-5-2004 Acierno, Salvatore 7-6-2006 Agoston, Béla 10-2-1996 Ahss, Gregory 9-3-2006 Airoldi, Sara 8-2-1997 Alessi, Nello 23-3-1991 Allevi, Giovanni 25-2-2006 Allievi diplomandi dell’Istituto Musicale Pareggiato “Orazio Vecchi” 2-5-1989 · 29-3-1990 Amadori, Gabriele 1-2-2008 · 19-9-2008 Ambrosini, Marco 9-3-2006 Anderle, Giacomo 27-2-2009 Andreoli, Paolo 10-1-2004 · 31-3-2006 Andreoli, Vittorino 14-2-2004 Andriani, Alessandro 24-3-2001 Andrioletti, Marco 15-1-2000 · 18-9-2001 Angermüller, Rudolf 30-4-2006 Angervo, Illari 19-7-1997 Annese, Angela 17-9-2005 · 30-9-2006 Antoni, Roberto “Freak” 11-1-2008 Anzalone, Andrea 25-6-1996 Arcand, Séline 3-5-1990 Arciuli, Emanuele 8-3-2008 Ardinghi, Paolo 12-1-1991 · 11-1-1992
B
Babbini, Giorgio 27-2-1997 Babuadze, George 25-6-1996 Bacchelli, Franca 17-5-1989 · 16-12-1989 Bacchetta, Loredana 1-7-1997 Bacchetti, Andrea 2-5-2005 Baccini, Alessandro 23-5-1993 Baffero, Gabriele 14-1-1995 · 16-3-1996 · 17-1-1998 · 8-4-2001 Bagliano, Stefano 9-4-1994 Baglini, Maurizio 20-2-1999 · 26-9-2001 Bahrami, Ramin 12-2-2005 · 24-1-2008 · 4-12-2008 Bakalli, Hasan 27-2-1993 Balan, Ovidiu 27-12-1995 · 27-12-1997 · 27-12-1998 · 4-1-1999 · 27-12-1999 · 6-6-2005 Baldi, Sandro 16-1-1993 · 9-5-1993 Baldissera, Florindo 1-12-1990 Baldrighi, Alberto 15-2-1997 Ballarini, Michele 20-9-2003 Ballista, Antonio 11-11-1992 · 5-12-1996 · 5-1-1998 · 22-4-2001 · 30-11-2002 · 5-2-2005 · 20-1-2007 Balzani, Mariella 10-5-1992 Balzaretti, Carlo 25-1-1992 · 16-1-1993 · 16-3-1996 · 22-2-1997 · 8-4-2001 · 4-2-2005 · 22-4-2006 · 19-3-2007 · 12-1-2008 Bañuelos, Federico 14-6-1992 Baranovski, Alessio 15-12-1995 Barbareschi, Piero 9-4-1994 Barber, Llorenç 24-4-1993 Barbieri, Cristina 27-3-1996 Barbolini, Giorgio 18-6-1996 Barboro, Maurizio 27-12-1995 Baroncini, Simone 22-1-1994 Barragan, Caridad Isabel 9-3-2007 Bartali, Leonardo 11-1-1992 Bartelloni, Leonardo 15-3-1990 · 12-1-1991 · 11-12-1993 Bartoli, Cinzia 5-3-1994 Bartoli, Riccardo 19-1-1991 Barzanò, Mirella 13-2-1993 Basso Brusa, Roger 26-1-2007 Basso, Romina 25-9-2001 Battagion, Lorenzo 19-1-2002 Battaglia, Stefano 22-12-1990 · 1-4-2005 Battegazzore, Umberto 10-5-1992 Battistelli, Fabio 15-9-2007 Battiston, Alberto 6-2-1999 · 14-1-2006 ·
238 INDICE DEI SOLISTI DELLE FORMAZIONI DEI RELATORI OSPITI
10-1-2009 Battiston, Ivano 11-2-1995 Beberi, Giorgio 20-5-2005 · 1-2-2008 · 19-9-2008 · 27-2-2009 Beberi, Giuliana 15-4-2005 · 8-2-2008 Becherucci, Cristiano 20-1-1990 Becherucci, Eugenio 20-1-1990 Becker, Guillame 12-4-2008 Bellei, Marco 25-1-1992 · 27-3-1996 Bellentani, Luca 26-1-1991 Belli, Matteo 29-2-2008 Bellini, Anna Lisa 14-12-2002 Bellocchio, Maria Grazia 4-3-1995 Bellocchio, Stefania 19-3-2005 Bellu, Gabriele 11-1-1992 · 11-12-2004 · 23-5-2005 Beluffi, Duccio 11-12-2004 · 23-5-2005 Beluffi, Graziano 1-7-1997 Benedetti, Angelo 15-9-1991 Benzi, Manlio 21-6-1992 Bernabò, Giorgio 11-2-1990 Bernstein, Benjamin 3-2-2001 Berrill, Naomi 7-10-2006 Bertagnolli, Gemma 22-4-2001 Bertola, Carlo 15-3-1997 Bertozzi, Stefano 21-11-1992 Besutti, Paola 16-1-2009 Betti, Gabriele 21-6-1992 · 19-2-1996 · 3-4-2005 · 6-6-2005 Bezziccheri, Stefano 2-3-2002 Bianchi, Cristina 11-12-1993 · 17-2-1996 · 29-2-1996 Bianco, Alessandra 19-4-1990 Biarnés, Olivia 15-12-2007 Biccirè, Patrizia 25-1-1992 · 17-4-1993 Binetti, Damiano 8-4-1995 Biolchini, Federico 6-5-2001 Biondi, Fabio 18-6-1996 Birkin Tree 29-4-2005 Birro, Paolo 1-4-2006 Bisconti, Paolo 28-7-1991 Biserni, Alessandro 15-5-1994 Bocchi, Francesco 20-10-2006 · 26-1-2007 Boccuni, Maria Rosaria 6-5-2005 Bodanza, Giuseppe 21-11-1994 Boganyi, Gergely 12-2-2000 Bologni, Alberto 26-2-2000 Bombardieri, Flavio 9-6-2001 Bonechi, Marco 20-10-2006 Boni, Marco 22-11-1993 · 24-6-1997 Bonino, Gianmaria 20-1-2001 Bonizzoni, Fabio 15-2-1992 Bonolis, Gabriele 22-2-1992 Borgonovo, Pietro 4-3-1995 Bornstein, Andrea 27-3-1993 · 5-7-1996 Borrani, Lorenza 6-5-2005 · 7-5-2005 Boschetto, Morena 6-5-2001 Bosi, Sergio 19-1-1991 Bottaio, Guido 18-1-2008
Bottiglieri, Girolamo 25-1-2003 · 7-2-2004 Bracco, Claudia 24-3-2001 Braconi, Simonide 24-6-1997 · 13-12-2006 Brancaleon, Luca 15-3-1997 Brigolin, Cristina 7-3-1992 Brocculi, Renzo 19-2-1996 Bronzi, Enrico 9-4-1994 · 9-3-2006 · 22-11-2008 Brovida, Lauretta 23-11-1991 Broz, Barbara 24-1-2009 Broz, Giada 24-1-2009 Broz, Klaus 24-1-2009 Brunello, Mario 24-3-2007 · 28-3-2008 Brunetto, Flavia 9-5-1993 Brussolo, Daniela 10-3-1990 Brustia, Giorgio 27-4-1990 Buchbinder, Rudolf 12-5-2006 Buforn, Josep 15-12-2007 Bullo, Stefano 28-7-1991 · 18-1-1992 Bungaro, Corrado 9-3-2007 Bungaro, Simonetta 9-3-2007 Burani, Andrea 30-1-1993 Burocchi, Massimo 8-9-1991 Bussi, Tania 20-9-2003 Bussolini, Guglielmo 7-10-2006 Butzberger, Christa 19-3-1994
C
Cacciari, Enrico Maria 29-3-1990 · 7-12-1991 · 16-12-1995 Cadoppi, Luciano 21-11-1994 Caffè Concerto Strauss 15-12-1995 · 27-2-1997 Calabrese, Vito 21-11-1994 Calabretto, Franco 3-2-2001 Caldarini, Miriam 9-3-2006 Caldini, Fulvio 2-12-1989 Caldini, Sandro 2-12-1989 Calidori, Roberto 26-1-1991 Caliendo, Lucio 30-1-1993 Calzolari, Stefano 30-1-1993 · 28-2-2004 · 9-4-2005 · 13-12-2008 · 27-3-2009 Campisi, Raimondo 5-12-1995 · 13-12-1996 Caniato, Stefano 20-5-2005 Canino, Bruno 5-12-1996 · 30-11-2002 · 11-3-2006 Cannavale, Antonello 24-2-2007 Cantarelli, Igor 20-9-2003 Caputo, Cataldo 19-1-2002 Carbonare, Alessandro 25-3-2006 Carcano, Andrea 1-3-2003 Careddu, Silvia 7-2-2004 Carlini, Paolo 17-11-1990 · 9-7-1996 · 29-7-1997 Carola, Maria Pia 2-2-1991 Caronna, Daniele 29-4-2005 Casadei, Silvano 26-1-1991 Cascini, Maria Luisa 23-5-1993 Cascioli, Gianluca 28-5-2003
Castagnoli, Paola 26-1-1991 Castañon, Margarita 14-6-1992 Castellaneta, Adalisa 18-2-1995 Catania, Monica 10-12-1994 Cavallo, Bruno 1-4-2000 · 23-2-2002 · 14-2-2004 Cavicchini, Matteo 23-7-1997 Cecca, Giancarlo 7-6-2004 Cechalova, Milada 8-4-1995 Celestre, Giorgio 15-1-2000 · 18-9-2001 Celletti, Alessandra 16-2-2008 · 13-2-2009 Cepicky, Leos 20-2-1993 Cerbini, Laura 23-2-1991 Cerutti, Giovanni 10-12-1994 Chameides, Avishai 7-10-2006 Cheek Jurgensen, Nadine 23-3-2002 Chenna, Diego 9-3-2006 Chicco, Renato 10-3-2007 Chuat, Iseut 9-3-2006 Ciaccio, Mario 27-2-2009 Ciammarco, Francesco 8-3-1990 Cicarese, Tito 14-6-1992 Ciccolini, Aldo 4-10-2000 · 21-4-2006 Cipolletta, Francesco 20-3-2004 · 4-2-2006 Cirillo, Adriano 27-2-1993 · 5-6-1994 Clarinet Choir 16-8-1992 · 16-8-1992 Clerici, Umberto 5-12-2003 Cohen, Arnaldo 23-9-2000 Collini, Egidio 16-2-1991 · 21-7-1991 Comas, Antoni 15-12-2007 Cominati, Roberto 30-9-2001 · 25-3-2006 Company, Alina 26-1-1991 Comuzzi, Demetrio 21-9-2002 · 19-11-2007 Concentus Consort 24-7-1997 Concerto armonico 1-7-1997 Concordia woodwind quintet 21-2-1998 Conteduca, Vincenzo 14-3-1992 Conti, Marzio 17-11-1990 Contrastini, Roberta 21-12-1991 Corale d’Altrocanto 10-5-1992 Corale G.C. Malavasi 9-5-1993 Corbolini, Lorenzo 8-3-1990 · 8-2-2008 Corini, Giulio 1-4-2005 Corna, Pietro 1-7-1997 Coro “Canticum novum” 9-6-2001 Coro “T. L. De Victoria” 20-9-1992 Coro polifonico di Reggio Emilia 31-5-1989 Corti, Guido 29-7-1997 Cossu, Davide 11-3-1995 Costa, Giulia 28-2-1998 Costin, Teodor 20-3-1997 Cresswell, Lyell 3-2-1996 Crisafi, Rosarita 15-4-2005 Crispi, Massimo 5-2-2005 Cristeco, Michele 27-2-1997 Cristofari, Silvia 11-3-1995 Crotti, Riccardo 9-6-2001 Cuoghi, Erica 23-7-1997
D
D’Andrea, Franco 1-12-2007 Dalberto, Michel 19-5-2004 · 23-5-2005 Dallaglio, Benedetto 6-5-2001 Dallelucche, Alda 2-8-1992 · 28-11-1992 Damerini, Massimiliano 26-9-2000 Danna, Domenico 22-5-1994 Daszkiewick, Rafal 8-3-1997 David Trio 14-4-2007 Dayan, Sarah 12-4-2008 De Clossey, Françoise 19-11-2007 De Coltana, Raffaella 14-7-1991 De Lisi, Leonardo 8-2-1997 De Maria, Pietro 17-5-2003 De Nadai, Eddi 14-3-1998 · 23-3-2002 De Paoli, Maurizio 27-3-1993 · 5-7-1996 De Rossi, Renzo 15-4-2005 De Santis, Francesca 27-1-1990 De Sena, Donato 19-2-1996 Decimo, Marco 17-1-1998 Decoin, Julien 12-4-2008 Dehò, Maurizio 18-9-2004 · 23-4-2005 Del Sal, Adriano 18-2-2006 Della Vecchia, Giovanni 18-8-1991 · 22-9-1991 Dellantonio, Enrico 27-2-2009 Dellarole, Giorgio 5-5-2006 · 26-5-2006 Delli Ponti, Mario 8-2-1997 · 19-1-2002 Demestres, Alberto Garcia 25-1-1992 · 28-3-1993 · 15-12-2007 Demus, Jörg 24-5-2003 Deponte, Maria Laura 10-3-1990 · 9-7-1996 Dervoed, Artyom 17-2-2007 Descharmes, Romain 1-3-2008 Deserti, Gian Luca 15-5-1994 Deshkova, Jana 7-3-1998 Destefano, Dario 17-3-2001 · 20-3-2004 · 4-2-2006 Devoti, Paola 24-3-1990 Di Bella, Lorenzo 3-3-2007 Di Mauro, Michele 15-3-1997 Di Paolo, Patrizia 4-12-1993 Di Tella, Pierluigi 14-6-1992 Di Toro, Michele 4-3-2006 Di Tullio, Lelio 7-6-2004 Dicorato, Vito 14-3-1992 Dieci, Andrea 26-3-1994 Dindo, Andrea 13-3-1999 · 23-2-2002 · 15-3-2003 · 21-4-2005 Dindo, Enrico 22-11-1993 · 13-3-1999 · 5-12-2003 Dini Ciacci, Diego 26-2-1994 Dirani, Paolo 29-2-2008 Dogariu, Sorin 27-2-1997 Doni, Riccardo 1-7-1997 Donna, Lorenzo 11-2-1990 Donzelli, Stefania 9-3-1991 Doz, Stella 9-6-2001 Duda, Justina 8-3-1997
INDICE DEI SOLISTI DELLE FORMAZIONI DEI RELATORI OSPITI 239
Duero, Eva 27-5-2005 Dulbecco, Andrea 1-3-2003 · 23-2-2007 Duo Alkan 15-2-1997 Duo Franchini 11-12-1993 Duo Giun - Haruka 27-1-2007 Duo pianistico Clavier 29-2-2008 Duo Pollice 21-3-1998 Duo Rota 10-5-1992 Duo Synaulia 14-7-1991 Duo Tomescu 22-7-1997
E
Ebisawa-Ogawa, Kyoko 4-12-2004 Edantippe, Mauro 21-11-1994 · 1-3-2003 Ensembla sueña de alabastro 28-3-1993 Ensemble Chalumeau 28-7-1991 Ensemble folkloristico russo “Rasputin” 22-2-2003 Ensemble Gounod 8-9-1991 Ensemble Harmonia Flautus 7-6-2004 Ensemble Oswald von Wolkenstein 27-3-1993 · 5-7-1996 Ensemble trombe e timpani della Scala 21-11-1994 Entr’Acte - Musicisti della Scala 1-3-2003 Eterno, Stefano 29-4-2005
F
Fabbri, Franca 27-4-1990 Fabbriciani, Roberto 25-1-1992 · 13-3-2009 Fàbri, Géza 10-2-1996 Faccani, Elena 1-3-2003 Fadini, Emilia 1-4-2000 Faes, Filippo 25-1-1997 · 9-3-2002 · 17-9-2005 · 30-9-2006 Faggi, Paolo 17-11-1990 Falasca, Luca 6-6-1993 Falaschi, Marco 2-8-1992 · 28-11-1992 Farina, Giorgio 18-3-1995 Farolfi, Marco 28-2-1998 Farrell, Shawna 5-12-1995 Fasolis, Diego 15-12-1999 Feige, Carlo 2-3-1991 Ferraguti, Massimo 20-9-2003 Ferrari, Gian Paolo 21-9-1997 Ferrari, Matteo 16-12-1995 Ferrari, Stefano 9-6-2001 Ferrari, Viviana 13-9-1992 · 15-1-1994 · 15-7-1997 Ferretti, Marco 2-3-1990 Ferri, Marco 19-4-1999 Ferri, Enrico 16-12-1995 · 19-4-1999 Fervidi, Bianca 23-2-2007 Festa, Fabrizio 9-2-2007 Fetà, Bruna 8-9-1991 Filek, Ewa 8-3-1997 Filippini, Andrea 19-10-1997 Filippini, Rocco 10-5-2003 · 27-3-2004 · 2-5-2005
Filisetti, Renato 1-3-2003 Finotti, Francesco 12-10-1997 Fiorentini, Bruno 18-1-2008 Fiscon, Cristina 13-2-1993 · 10-1-1996 Foresti, Sergio 29-3-1990 Fornero, Arianna 18-9-2001 Fossi, Matteo 6-5-2005 · 7-5-2005 · 1-4-2006 Franceschelli, Luca 9-3-2006 Franceschini, Paolo 19-2-1994 Franchini, Cecilia 7-3-1992 · 11-12-1993 Franchini, Raffaele 11-12-1993 Franco, Maurizio 22-1-2004 · 4-2-2005 · 10-3-2005 · 21-4-2005 · 4-3-2006 · 1-4-2006 · 20-1-2007 · 10-3-2007 · 1-12-2007 · 12-1-2008 · 15-3-2008 · 13-12-2008 Frati, Roberto 2-8-1992 · 28-11-1992 Fre, Paola 1-3-2003 Fregni, Davide 30-1-1993 · 10-3-2005 · 3-4-2005 Fridman, Mark 9-2-2002 Fuga, Giacomo 17-3-2001 Fumo, Marco 8-2-1992 · 14-2-1998 Fusi, Marco 18-9-2004 · 23-4-2005
G
Gabrielli, Angelo 15-5-1994 Gabrieli, Domenico 7-6-2004 Gadotti, Riccardo 8-2-2008 Galante, Emilio 23-2-2007 Galasso, Christian Maria 6-5-2001 Galessi, Fabio 9-6-2001 Gallafrio, Elena 22-3-1997 Gallego, Maria 15-12-2007 Gallini, Margherita 6-4-1991 Gallo, Marina 23-3-1991 Galvani, Giovanni 1-2-1992 Gambarini, Erina 9-6-2001 Garagnani, Miriam 6-6-1993 Garosi, Alessandra 16-5-1993 Gasparoni, Claudio 18-6-1996 Gasparov, Alexander 22-1-2000 Gavrilov, Andrei 31-5-2005 Gerboni, Marco 18-3-1995 Ghidoni, Paolo 22-11-1993 Ghidotti, Cristina 9-6-2001 Ghiglioni, Tiziana 30-3-1996 Giaccaglia, Roberto 25-3-2006 Giachino, Luigi 5-4-1990 · 9-2-1991 Giannarelli, Valerio 18-1-2008 Giannetti, Eleonora 9-7-1996 Giaroli, Giuliano 31-5-1989 Gintoli, Eliana 11-1-1992 Gioiosa, Michele 9-12-1989 Giovanardi, Mauro Ermanno 7-10-2006 Giovannini, Gloria 28-2-1998 Girl Talk 15-4-2005 Glennie, Evelyn 10-3-2009 Gli ottoni moderni 13-9-1992 · 15-1-1994 · 15-7-1997
240 INDICE DEI SOLISTI DELLE FORMAZIONI DEI RELATORI OSPITI
Gnocchi, Giovanni 15-1-2005 · 14-4-2007 Goerne, Matthias 28-4-2007 Gonella, Claudio 26-2-1994 Gontcharowa, Alexandra 22-2-2003 Gori, Maria Luisa 20-1-1996 Gorna, Laura 19-3-2005 Gosio, Francesca 17-12-1994 · 22-3-1997 Gotta, Antonella 11-3-1995 Gramaglia, Simone 10-1-2004 · 31-3-2006 Grass, Cécile 20-4-2002 Grassetto, Eugenia 22-5-1994 Grassi, Andrea Massimo 20-1-1996 Grata, Luigi 20-5-2005 Grazia, Paolo 25-3-2006 Graziani, Antonio 11-3-2000 Grazzini, Gianna 16-9-2006 Grenet, Benoît 9-3-2006 Grigolo, Riccardo 30-11-1991 · 16-5-1993 Grin, François 25-1-2003 · 7-2-2004 Gringolts, Ilia 20-3-1999 Gruppo da camera Amarilli 20-1-1996 Guaitoli, Carlo 10-12-1994 · 18-1-1997 Gualandi, Guido 9-3-2006 Gualco, Cristiano 10-1-2004 · 31-3-2006 Gualtieri, Francesca Romana 22-2-1992 Guerra, Alberto 23-5-1993 · 13-1-2007 Guglielmo, Federico 20-3-1993 Guidoni, Paolo 17-1-2004 Gurfinkel, Alexander 22-4-2007 Gurfinkel, Daniel 22-4-2007 Guriew, Oleg 22-2-2003
H
Haas, Caroline 25-1-2003 · 7-2-2004 Hannsmann, Jiri 8-4-1995 Harmonia Ensemble 16-5-1993 Hasur, Jànos 10-2-1996 Hebert, Pamela 1-12-1990 Hewitt, Angela 21-2-2008 · 23-2-2008 Holb, Zòltan 21-2-1998 Hoppe, Esther 8-2-2003 Hoppe, Thomas 5-4-2008 Hutchinson, Nigel 7-3-1998
I
I madrigalisti di Praga 8-4-1995 I Solisti Dauni 14-3-1992 I solisti dell’Orchestra Mozart 9-3-2006 I solisti di Pavia 5-12-2003 Iezzi, Geremia 9-3-2006 Il concerto delle dame 28-2-1998 Ilie, Nichiteano 27-2-1997 Indulti, Giovanni 26-1-2007 Insinna, Renato 24-2-1996 Intra, Enrico 4-2-2005 · 12-1-2008 Intrieri, Alberto 26-1-1991 Intrieri, Stefano 16-4-1994 Ischia, Claudio 20-5-2005
Iuriciud, Virgilio 27-2-1997 Ivanova, Varvara 19-1-2008
J
Jandl, Simone 9-3-2006 Jensivska, Veronika 8-4-1995 Jubilee Shouters 16-9-2006
K
Kamenz, Igor 25-5-2005 Kasprik, Ales 20-2-1993 Kawamura, Hisako 11-1-2003 Kefer, Herbert 17-11-2004 Kelemen, Barnabas 12-2-2000 Kim, Ilia 27-2-1999 Kirn, Rose 28-9-1997 Klavier Trio 24-2-1996 Kolmakov, Igor 22-2-2003 Korda, Nikoletta 21-2-1998 Korotenko, Alexander 22-2-2003 Kovac, Vedrana 13-12-2008 Krizova, Eva 8-4-1995
L
L’incanto seicentesco 25-6-1996 L’una e cinque - gruppo vocale a cappella 15-1-2000 · 18-9-2001 La Crus 7-10-2006 La Maitre, Bleuenn 20-4-2002 La Manna, Carlo 9-3-2007 La Marca, Giuseppe 21-3-1992 · 17-5-1992 Laffranchini, Sandro 14-1-1995 Lamacchia, Domenico 25-6-1996 Lamberto, Sergio 17-3-2001 Landi, Mauro 29-2-2008 Laneri, Olaf John 15-5-2004 Laura, Massimo 6-3-1993 Lazarev, Sergio 25-6-1996 Lazzarini, Enrico 30-1-1993 Lee, So-Hee 19-1-2002 Lee, Yun-Jung 19-1-2002 Leofreddi, Antonio 17-1-1998 Leofredi, Antonello 14-1-1995 Leonardi, David Giovanni 25-9-2001 Leoni, Maurizio 26-1-1991 Levai, Peter 24-7-1997 Levit, Igor 2-2-2008 Libardo, Silvana 3-12-1994 Limonetti, Massimiliano 26-5-2006 Linoci, Cosimo 26-1-2007 Lippi, Giovanni 11-12-2004 · 23-5-2005 Lippiello, Franco 28-7-1991 Liu, Shinni 22-4-2007 Liuzzi, Michele 23-5-1993 Liviabella, Hans 5-12-2003 · 9-3-2006 Lo Presti, Carlo 10-5-1992 Loguercio, Mauro 9-1-1993 · 14-1-1995 · 22-2-1997 · 17-1-1998 Lomeiko, Natalia 24-2-2001
Longoni, Elena 7-10-2006 Lonquich, Alexander 24-3-2009 Lootgieter, Charlotte 10-5-1989 · 24-11-1990 · 13-2-1993 Losavio, Domenico 14-3-1992 Lucchesi, Gloria 4-12-1993 Lucchesini, Andrea 31-5-2003 · 29-5-2004 · 24-3-2007 · 18-3-2009 · 21-3-2009 Luciani Lorenzo 8-9-1991 Ludovici, Luca 15-9-1991 Ludwig, Jacob 1-3-2003 Luisi, Gianluca 8-1-2000 · 10-3-2005 · 4-4-2006 · 30-3-2007 Lupo, Benedetto 4-3-2000 · 6-10-2001 Luppi, Lara 30-1-1993
M
Macrelli, Patrizia 25-6-1996 Madzar, Aleksandar 3-10-2001 Maffia, Fulvio 16-1-1993 Maggiora, Andrea 3-5-1990 · 16-3-1991 · 17-5-1992 Maio, Luigi 21-5-2001 · 18-1-2008 Maione, Luigi 18-9-2004 · 23-4-2005 Maj, Roberto 13-9-1992 · 15-1-1994 · 15-7-1997 Malatesta, Sandro 21-11-1994 Manara, Francesco 13-12-2006 Mancini, Debora 7-10-2006 Manera, Eloisa 7-10-2006 Maniscalco, Emanuele 1-4-2005 Mantovani, Luca 20-10-2006 Manuguerra, Michele 27-5-2005 Marasco, Michele 26-2-1994 · 29-7-1997 · 11-12-2004 Marazza, Pietro 18-9-2004 · 23-4-2005 Marchese, Alessandro 10-5-1992 Marchese, Vittorio 5-4-1990 · 9-2-1991 Marelli, Michele 31-3-2006 Marenco, Nadio 14-5-2005 Marin, Massimo 20-3-2004 · 4-2-2006 Marino, Elisabetta 14-7-1991 · 18-8-1991 · 22-9-1991 · 4-12-1993 · 27-12-1999 Marino, Maurizio 7-6-2004 Marktl, Klemens 19-11-2007 Martigné, Guillame 26-2-2005 Martinelli, Aleandro 13-9-1992 · 15-1-1994 15-7-1997 Martìnez Izquierdo, E. 28-3-1993 Martini, Franco 5-6-1994 Martorana, Selanna 18-9-2001 Marzi, Mario 27-4-1989 · 13-1-1990 Marziali, Luca 24-3-1990 · 24-6-1997 Masataka, Goto 22-1-2005 Masi, Pier Narciso 19-3-1994 Masliouk, Konstantin 9-2-2002 Mastropiero, Claudio 23-7-1997 Mathaus, Arianne 14-12-2002 Maur, Mauro 19-11-2007
Maurizzi, Pierpaolo 20-9-2003 Mazza, Luigi 21-9-2002 · 19-11-2007 Mazzali, Silvia 26-1-2007 Meissl, Johannes 17-11-2004 Melograni, Piero 31-3-2006 Meloni, Fabrizio 26-2-1994 Memore, Riccardo 22-3-1997 Menato, Stefano 20-5-2005 · 1-2-2008 · 19-9-2008 Menier, Denis 10-1-2002 Mercuri Claudio 8-9-1991 Merlin, Enrico 20-5-2005 Merlini, Fabrizio 11-12-2004 · 23-5-2005 Merlini, Luca 8-2-2008 Metro, Roberto 1-4-1995 Meunier, Alain 24-2-2007 Mezzena, Franco 11-2-1990 Micelli, Roberta 30-11-1991 · 16-5-1993 Milani, Mario 19-7-1992 · 30-8-1992 · 12-12-1992 Minardi, Gian Paolo 13-5-2005 Minarelli, Monica 22-1-1994 Mirabassi, Gabriele 21-3-2009 Mitillo, Luciano 6-6-1993 Mizuno, Naoko 13-1-2007 Mocano, Iuri 15-12-1995 Modern saxophone quartet 27-2-2009 Modugno, Giuseppe Fausto 24-1-1998 · 26-2-2000 · 13-4-2002 · 28-2-2004 · 13-5-2005 · 27-3-2009 Mohovich, Maria Cristina 10-4-1989 Molinelli, Roberto 6-6-1993 Montafia, Claudio 27-12-1999 · 20-1-2001 Montalto, Gianfranco 15-1-2000 · 18-9-2001 Monteano, Tudor 27-2-1997 Montecchia, David 28-7-1991 Montiano, Teodoro 15-12-1995 Montreson, Cristina 15-9-1991 Mora, Marco 23-7-1997 Moraleda, Inés 15-12-2007 Morassutti, Luca 6-2-1999 · 14-1-2006 · 10-1-2009 Moretti, Filomena 17-1-2004 Moretti, Maurizio 27-12-1998 · 10-4-1999 · 21-5-2001 Moretti, Sandra 20-10-2006 Moritada, Haruka 27-1-2007 Moroni, Dado 24-1-2004 Morselli, Stefania 16-12-1995 · 6-5-2001 Moscatello, Luigi 15-3-2008 Mostacci, Alessandra 11-1-2008 Mostacci, Antonio 6-6-1993 Mrazova, Jana 15-9-2000 Müller, Othmar 17-11-2004 Murakami, Junichiro 27-1-2007
N
Nabioulin, Alexej 30-9-2000 · 28-3-2007 Nadalini, Enrico 23-7-1997
INDICE DEI SOLISTI DELLE FORMAZIONI DEI RELATORI OSPITI 241
Nagata, Miho 21-1-2006 Naglia, Sandro 14-3-1998 Nagy Vàlvi, Tàmas 10-2-1996 Nagy, Sandu 20-9-2003 Nakagi, Kenji 21-1-2006 Nakamatsu, Jon 29-1-2000 Nalbandian, Massimo 1-5-1994 Napolitano, Michele 15-1-2000 Navrat, Vaclav 8-4-1995 Nebiolo, Alessio 14-5-2005 Negri, Pierangelo 13-12-2006 Negri, Roberto 10-10-2001 Negrini, Francesco 9-3-2006 Neri, Carlo Alberto 25-1-1992 Neshyba, Ladislav 8-4-1995 New Helsinki Quartet 19-7-1997 Nikolic, Katarina 20-9-2003 Ning, Feng 5-4-2008 Noskaiova, Petra 8-4-1995 Nozzoli, Stefano 31-3-2006 · 10-3-2007 Nuovo Quartetto Italiano 21-9-2002
O
O’Brien, Rachel 7-10-2006 Oberegger, Heidrun 27-3-1993 · 5-7-1996 Oberegger, Volker 27-3-1993 · 5-7-1996 Odori, Orio 16-5-1993 Oistrakh, Igor 20-12-2005 Oliviero, Angela 21-5-2001 Oppitz, Gerhard 9-10-2001 Orazietti, Massimo 8-9-1991 Orchestra da camera “Erlebnis” 21-6-1992 Orchestra da Camera della Campania 11-4-2008 Orchestra da Camera Zamparo 16-1-2009 Orchestra filarmonica di Arad 27-12-1999 Orchestra filarmonica di Bacau “Michail Jora” 27-12-1997 · 27-12-1998 · 4-1-1999 · 6-6-2005 Orchestra filarmonica di Ploiesti 27-12-1995 Orchestra Ion Dumitrescu 20-3-1997 Orchestra sinfonica delle Marche 24-6-1997 Original Perdido Jazz Band 26-3-1999 Oross, Veronica 21-2-1998 Ortensi, Claudio 23-7-1997 Ortiz, Cristina 4-4-2007 Ortolani, Marco 29-7-1997 Otello, Sara 16-12-1995 Oteri, Nicola 17-12-1994 Otto e mezzo quartet 8-2-2008
P
Padova, Andrea 12-4-2006 Pagliani, Stefano 22-11-1993 · 24-6-1997 · 16-1-2009 Pagliari, Stefano 6-6-1993 Paladino, Simonetta 15-9-1991 Palatchi, Stefano 15-12-2007 Palazzetti, Marco 11-8-1991 · 21-11-1992
Palermo, Vincenzo 23-3-1996 Palombini, Massimo 28-7-1991 Pancotti, Stefano 22-11-1993 Pangrazzi, Marco 27-2-2009 Panzani, Paolo 9-5-1993 Papai, Szilvia 21-2-1998 Parisi, Giuseppe 17-3-1990 Pascoletti, Daniele 15-1-2005 · 14-4-2007 Pasi, Massimo 16-2-1991 · 21-7-1991 · 21-6-1992 · 22-5-1994 Pasini, Gianpaolo 29-3-1990 Pasquali, Dimitri 25-1-1992 · 5-3-1994 Patriarca, Alfonso 7-6-2004 Pecchinini, Ermes 13-1-2007 Pecolo, Andrea 23-2-2007 Pedron, Mauro 8-3-1990 Pedroni, Simone 17-11-1999 · 16-5-2005 Pegasus Chamber Orchestra 15-12-1999 Pelli, Giuseppe 14-12-1991 · 19-2-1994 Perrini, Marco 11-2-1990 Perrucci, Paola 24-5-1989 · 2-8-1992 Persichilli, Alfredo 14-12-2002 Persichilli, Angelo 7-6-2004 Phillips, Xavier 22-1-2000 Picchio, Susi 11-3-1995 Piccoli, Piergiorgio 7-3-2008 Pieranunzi, Enrico 21-2-2009 Pieri, Donatella 21-6-1992 · 17-4-1993 · 9-5-1993 · 22-1-1994 · 19-2-1996 · 15-9-2000 · 3-4-2005 · 13-5-2005 · 5-4-2008 Pignani, Filippo 7-6-2004 Pignatelli, Stefano 25-3-2006 Pike, Jennifer 4-4-2009 Pike, Jeremy 4-4-2009 Pino, Joan Marc 15-12-2007 Piovano, Luigi 11-4-2008 Piovano, Ugo 17-3-1990 Pirani, Giovanni 2-8-1992 Pitocco, Massimiliano 22-3-2003 Piva, Massimo 5-12-2003 Plankesteiner, Helga 15-4-2005 Plano, Roberto 6-3-2004 Poggio, Michele 20-10-2006 · 26-1-2007 Pogorelskich, Anatolij 22-2-2003 Poli, Federico 9-2-2007 Poli, Paolo 5-1-1998 Poli, Roberto 11-1-1997 Polidori, Marco 17-5-1992 Polidori, Massimo 13-12-2006 Pollastri, Paolo 17-11-1990 Pollice, Aurelio 21-3-1998 Pollice, Francescantonio 25-1-1996 · 27-1-1996 Pollice, Paolo 25-1-1996 · 27-1-1996 · 21-3-1998 Ponzi, Andrea 26-1-2007 Poppen, Diemut 9-3-2006 Prati, Patrizia 7-3-1992 Pretto, Giampaolo 25-3-2006 Properzi Costantino 8-9-1991
242 INDICE DEI SOLISTI DELLE FORMAZIONI DEI RELATORI OSPITI
Prosseda, Roberto 4-3-2006 Provvisionato, Francesca 11-3-2006 · 5-4-2008 Puliti, Damiano 16-5-1993
Q
Quadrini Piergiuseppe, Ercoli Salvino 8-9-1991 Quaranta, Francesco 25-6-1996 Quartetto Artis 17-11-2004 Quartetto Aulos 23-5-1993 Quartetto Aurora 11-2-1990 Quartetto Claravoce 11-8-1991 Quartetto d’archi della Scala 13-12-2006 Quartetto Dafo 8-3-1997 Quartetto David 14-1-1995 · 17-1-1998 Quartetto di clarinetti “Claravoce” 21-11-1992 Quartetto di Cremona 10-1-2004 · 31-3-2006 Quartetto di Fiesole 26-1-1991 Quartetto di sassofoni di Perugia 2-8-1992 · 28-11-1992 Quartetto di Venezia 6-2-1999 · 14-1-2006 · 10-1-2009 Quartetto Elisa 11-1-1992 · 11-12-2004 · 23-5-2005 Quartetto goriziano di flauti 10-3-1990 Quartetto Hans Brehme 19-7-1992 · 30-8-1992 · 12-12-1992 Quartetto Mirò 29-7-1997 Quartetto Psophos 20-4-2002 Quartetto Ronchini 2-3-1991 Quartetto Sax four fun 1-2-2008 Quartetto Terpsycordes 25-1-2003 · 7-2-2004 Quartetto Voce 12-4-2008 Quartetto Wihan 20-2-1993 Quintetto Arnold 27-4-1993 Quintetto di fiati Bibiena 25-3-2006 Quintetto di fiati del ‘900 17-11-1990 Quintetto di fiati italiano 26-2-1994 Quintetto John Williams 6-5-2001
R
Rabagliati, Giorgio 1-2-1992 Radic, Cecilia 20-1-1996 Radicia, Giovanni 26-1-1991 Radicia, Giuseppe 26-1-1991 Ragazzoni, Fabiana 6-5-2001 Ragazzoni, Marzia 6-5-2001 Ragot, François 15-12-2007 Rajakoski, Anitta 9-3-2006 Ramazzotti, Alfredo 28-7-1991 Ranieri, Luca 30-4-2006 Rapini, Mirco 29-3-1990 Rasori, Manuela 26-1-1991 Ravelli, Stefano 13-9-1992 · 15-1-1994 Ravizza, Filippo 25-6-1996 Raytcheva, Raya 25-1-2003 · 7-2-2004 Ressa, Rossella 5-6-1994
Ricci, Alberto 8-9-1991 Ricci, Enrico 8-9-1991 Ricciardi, Anne Colette 15-2-1997 Riccucci, Giovanni 17-11-1990 Righetti, Roberto 5-12-2003 Rinaldi, Concetta 11-3-1995 Rinaldi, Luca 24-2-1996 Rinaudo, Fabio 29-4-2005 Riondino, David 15-9-2007 · 13-3-2009 Risorto, Santo 26-1-2007 Rizzi, Marco 30-4-2006 Roberto, Sgaria 12-12-1992 Roccato, Daniele 22-3-2003 Rodano, Simona 15-1-2000 Rollero, Corrado 4-4-1998 Romano, David 23-3-1996 Romano, Diego 23-3-1996 Romanovsky, Alexander 2-2-2002 · 25-5-2004 · 12-2-2009 Ronchini, Giacomo 2-3-1991 Ronchini, Maria 2-3-1991 Ronchini, Matteo 2-3-1991 Rondelli, Claudia 26-1-1991 · 21-6-1992 Roos, Martin 3-5-1990 Rossi, Cristiano 7-12-2002 Rossi, Danilo 22-11-1993 · 2-3-2002 Rossi, Gianfranco 19-4-1990 Rossi, Marta 7-6-2004 Rosso, Piergiorgio 17-12-1994 · 22-3-1997 Rosti, Debora 29-3-1990 · 16-12-1995 Roubin, Cécile 12-4-2008 Rudy, Mikhaïl 10-5-2005 Ruocco, Ruggero 5-2-1994 Ruscelli, Silvia 29-3-1990 Russo, Giuseppe 9-3-2006 Ruta, Alberto Maria 24-2-2007 Rutkowski, Geoffrey 13-4-2002 Ryumina, Irina 20-3-1999
S
Saccari, Gianluca 28-7-1991 · 18-1-1992 Sacco, Antonio 26-5-2006 Saielli, Armando 7-12-1991 Saito, Kyoko 8-2-1997 · 19-1-2002 Sala, Flavio 5-3-2005 Sala, Marco 17-12-1994 Saldarelli, Vincenzo 13-4-1991 Salis, Antonello 21-4-2005 Saltini, Luca 29-3-1990 · 7-12-1991 · 19-4-1999 · 24-1-2004 · 9-4-2005 Saltuari, Trude 27-3-1993 · 5-7-1996 Salvadori, Luca 5-10-1997 Salvatoni, Luigi 15-7-1997 Salvatori, Piero 7-6-2004 Salvemini, Antonio 1-5-1994 Salvemini, Francesca 3-12-1994 Salvetti, Guido 13-2-1993 Salvini, Denis 15-7-1997 Samoshko, Vitaly 10-2-2001
Sanpaolo, Mario 9-5-1993 Santini, Simone 9-2-2007 Saxensemble Tonelli 15-5-1994 Scaglione, Giovanni 10-1-2004 · 31-3-2006 Scalvini, Pietro 26-1-1991 Scapitta, Dario 31-3-2006 Scenergie Ensemble 20-10-2006 · 26-1-2007 Schmalcz, Alexander 28-4-2007 Schmidt, Karin 10-10-2001 Schönfledinger, Christa 31-7-1997 Schönfledinger, Gerardo 31-7-1997 Schuch, Herbert 3-5-2006 Schuhmayer, Peter 17-11-2004 Schulmeister, Jan 20-2-1993 Scully, Jonathan 21-11-1994 Searcy, David 21-11-1994 Segre, Emanuele 28-2-2009 Sello, Luisa 24-11-2006 Senn, Cristian 9-6-2001 Sepe, Elisabetta 15-12-1990 Sestetto d’archi della Scala 22-11-1993 Sfriso, Gian Luca 6-6-1993 Sgaria, Roberto 19-7-1992 · 30-8-1992 Shtarkman, Alexander 2-3-1996 Silete venti 13-1-2007 Simeoni, Veronica 26-1-2007 Simon, Jan 8-4-1995 Simoncini, Alessandro 21-9-2002 · 19-11-2007 Simoncini, Luca 21-9-2002 · 19-11-2007 Simoni, Piergiorgio 28-7-1991 · 18-1-1992 Simonishvili, Mzia 30-1-1999 · 2-10-2000 Sinigaglia, Emanuela 11-8-1991 Sisca, Claudia 1-5-1994 Sitkovetsky, Dmitri 23-5-2005 Sitkovetsky, Olga 24-2-2001 Skriptchenko, Danil 22-2-2003 Skriptchenko, Lidia 22-2-2003 Skriptchenko, Viktor 22-2-2003 Söderblom, Jan 19-7-1997 Solisti dell’Orchestra da camera di Bologna 6-6-1993 Sollini, Marco 2-3-1990 Sonata Islands 23-2-2007 Sorrentino , Francesco 7-6-2004 Spinelli, Marco 15-12-1995 · 15-12-1995 Spira mirabilis 7-2-2009 Sportiello, Rossano 20-1-2007 Spriano, Giorgio 10-5-1992 Stagni, Danilo 26-2-1994 Staibano, Chiara 23-5-1993 Stalbano, Francesca 10-3-1990 Steinbach, Juliana 26-2-2005 Stepanek, Stanislav 15-12-2007 Sternieri, Sara 11-12-1993 Straccia, Francesco 28-7-1991 Swann, Jeffrey 7-10-2000 Szak, Cecilia 24-7-1997 Szitka, Rudolf 21-2-1998 Szymcewska, Agata 2-2-2008
T
Tanaka, Ayako 20-4-2002 Tanari, Simonetta 16-12-1995 Tanganelli, Luigi 22-4-1989 · 5-3-1994 · 24-2-1996 Tani, Sandro 2-8-1992 · 28-11-1992 Tarditi, Paola 13-2-1993 Tarenzi, Roberto 15-3-2008 Tcherni, Nicola 15-12-1995 Tcherni, Veronica 15-12-1995 Tchetuev, Igor 24-4-1999 Tezza, Marco 11-3-2000 · 22-3-2003 · 1-12-2007 · 7-3-2008 Theatrum Trio 1-4-2005 Tiger Dixie Band 20-5-2005 Timpano, Emanuela 15-4-2005 Tirincanti, Gaspare 16-12-1989 Tolomelli, Barbara 9-1-1993 Tomassi, Giorgia 12-1-2001 Tomescu, Adrian 22-7-1997 Tomescu, Alexandru 22-7-1997 Toni, Simone 13-1-2007 Torre, Giovanni 20-9-1992 Toys Ensemble 23-7-1997 Trentini, Patrick 8-2-2008 Trettel, Paolo 20-5-2005 Trio Archè 20-3-2004 · 4-2-2006 Trio Broz 24-1-2009 Trio David 15-1-2005 Trio Debussy 17-12-1994 · 22-3-1997 Trio del Conservatorio di Mosca 9-2-2002 Trio di Torino 17-3-2001 Trio Jolivet 4-12-1993 Trio Klezmer 26-5-2006 Trio Leonardo 8-3-1990 Trio Mondrian 28-7-1991 · 18-1-1992 Trio Reger 14-12-2002 Trio Šostakovicˇ 23-3-1996 Tristango 22-3-2003 Trovajoli, Claudio 15-1-2005 · 14-4-2007 Turconi, Gianluca 17-12-1994 Tutzer, Hans 1-2-2008 · 19-9-2008 Tuzzato, Antonella 13-2-1993 Tzinlikova, Biliana 8-2-2003
U
Überbrettl Ensemble 20-9-2003 Uboldi, Flora 10-5-1992 Uccelli, Anna 19-7-1992 · 30-8-1992 · 12-12-1992 Uliveri, Giorgio 27-3-1993 · 5-7-1996 Urbinati, Massimiliano 21-12-1991
V
Valentino, Antonio 17-12-1994 · 22-3-1997 Valentinuzzi, Fosca 10-3-1990 Valerio, Giancarlo 10-1-1996 Vassiljeva, Tatjana 15-3-2003 Velasco, Jonathan 10-1-2002
INDICE DEI SOLISTI DELLE FORMAZIONI DEI RELATORI OSPITI 243
Venturi, Marco 7-6-2004 Verti, Roberto 2-5-2005 Vignali, Luca 16-1-2009 Vignali, Paolo 19-7-1992 · 30-8-1992 · 12-12-1992 Vignudelli, Barbara 29-3-1990 Vincenti, Piero 11-8-1991 · 14-12-1991 · 16-8-1992 · 21-11-1992 Vincenzi, Marco 7-12-2002 Vio, Andrea 6-2-1999 · 14-1-2006 · 10-1-2009 Violante, Jolanda 20-3-1993 Viri, Giuseppe 7-6-2004 Vizönto 10-2-1996 Volodos, Arcadi 19-4-2007 Vorotnikov, Timur 9-2-2002 Vukotic, Milena 17-9-2005 · 30-9-2006
W
Waldmann, Christine 22-4-2006 · 19-3-2007 Wandering stars 22-4-2007 Westermayr, Leonhard 23-4-1992 Wiener Glasharmonika 31-7-1997 World Youth Choir 10-1-2002
Y
Yablonskaya, Oxana 22-4-2007 Yablonsky, Dmitry 22-4-2007 Yesh Gvul 18-9-2004 · 23-4-2005 Ylönen, Marko 19-7-1997
Z
Zaganelli, Catia 11-8-1991 · 21-11-1992 Zahharenkova, Irina 3-2-2007 · 7-3-2009 Zaina, Tiziana 13-9-1992 · 15-1-1994 Zanchetta, Denis 1-3-2003 Zanchi, Attilio 30-3-1996 Zanetti, Walter 9-3-2007 Zani, Andrea 7-10-2006 Zanin, Angelo 6-2-1999 · 14-1-2006 · 10-1-2009 Zanini, Maurizio 21-5-2003 · 13-12-2006 Zannini, Paolo 27-4-1989 · 13-1-1990 Zauli, Danilo 13-1-2007 Zavattaro, Paolo 26-5-2006 Zdunik, Marcin 7-3-2009 Zeni, Fiorenzo 1-2-2008 · 19-9-2008 Zepponi, Andrea 28-2-1998 Zertsalova, Natalia 20-12-2005 · 20-12-2005 Zigmund, Jiri 20-2-1993 Zilberstein, Lilya 20-9-2001 · 13-3-2004 · 24-2-2009 Zoon, Jacques 9-3-2006 Zucchiatti, Valentino 1-3-2003 Zuppiroli, Glauco 30-1-1993
244 INDICE DEI SOLISTI DELLE FORMAZIONI DEI RELATORI OSPITI
INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE A
Addinsel, Richard Warsaw concerto 13-12-1996 Alain, Jehan Litanies 21-9-1997 Albeniz, Isaac Asturias op. 47 6-3-1993 · 17-12-1994 · 28-2-2009 Cataluña 6-3-1993 El corpus en Sevilla, da Iberia 15-12-1990 El Puerto, da Iberia 15-12-1990 Granada 27-5-2005 Mallorca op. 102 28-2-2009 Rumores de la caleta 27-5-2005 Sonata op. 6 in sol maggiore 11-12-1993 Albeniz, Isaac - Godowski, Leopold Tango, dalla suite “Espana” 7-3-2008 Albinoni, Tommaso Concerto di S. Marco per tromba e coro di clarinetti 16-8-1992 Allevi, Giovanni no concept 25-2-2006 Alvarez, Jeviwer Temazcal 10-3-2009 Alvarez, Nicola La Partida 23-11-1991 Amadei, Amadeo Suite campestre 19-7-1992 · 30-8-1992 · 12-12-1992 Amorosi, Maurizio Due danze medioevali 16-12-1995
Anonimo Batterie du premier empire Donne venite al ballo Greensleeves Happy day La Folia. Tema rinascimentale La gamba La pastorella si leva per tempo Daphne Lanx Lanx Schut Schut La Sirena Let us go My Lord, what a morning On my old friends Pavana “La battaglia” Rigaudom (solo percussioni) Schiarazula marazula (ballo francese) Sunshine in my soul Swing Lord, sweet chariot Arbeau, Thoinot Pavane Arcadelt, Jacques Ave Maria Arditi, Luciano Il bacio Arlen, Harold Over the rainbow Arma, Paul Petite suite Auric, George musiche Azzaiolo, Filippo Gentil madonna
21-11-1994 18-9-2001 16-12-1995 · 14-2-2004 9-5-1993 16-9-2006 27-3-1993 27-3-1993 27-3-1993 27-3-1993 18-9-2001 9-5-1993 9-5-1993 9-5-1993 27-3-1993 21-11-1994 27-3-1993 9-5-1993 9-5-1993 21-11-1994 31-5-1989 11-3-1995 18-9-2001 21-11-1992 16-1-1993 27-3-1993
B
Bach-Busoni Ciaccona (dalla II partita BWV 1004) in re minore 7-12-1991 Tre preludi corali 26-9-2001 Bach, Carl Philipp Emanuel Concerto per violoncello e orchestra in la maggiore 22-11-2008 Fantasia 24-3-2009 Fantasia in mi bemolle maggiore 3-5-2006 Sinfonia n. 4 H 666 Wq 183:4 in sol maggiore 22-11-2008 Sonata in sol maggiore 24-5-1989 Sonata per flauto in la minore 7-2-2004 Sonata per flauto e cembalo in sol minore 17-3-1990 Sonata per flauto e basso continuo in sol maggiore 17-3-1990 Bach, Johann Christian Quartetto in do maggiore 11-2-1990 Bach, Johann Christoph Aria eberliana variata 16-4-1994 Bach, Johann Sebastian Adagio in sol maggiore per clavicembalo BWV 968 dalla Sonata per violino in do maggiore 4-12-2008 Adagio, dal concerto in fa minore per clav. e orch. (arr. Alfred Cortot) 8-3-2008 Allegro, dal concerto italiano BWV 971 28-2-2004 Allemanda dalla partita BWV 1013 in la minore 14-2-2004
INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 245
Allemande, dalla suite francese n. 5 BWV 816 in sol maggiore 10-3-2005 Aria sulla quarta corda in sol maggiore 11-4-2008 Aria variata per clavicembalo BWV 989 in la minore 4-12-2008 Blithe Bells, dalla cantata BWV 208 (arr. Percy Grainger) 8-3-2008 Capriccio BWV 992 “sopra la lontananza del fratello dilettissimo” in si bemolle maggiore 16-4-1994 · 4-12-2008 Capriccio BWV 993 in honorem Johann Christoph Bach Ohrdruf in mi maggiore 16-4-1994 “Christ unser Herr zur Jordan kam” BWV 684 12-10-1997 Ciaccona dalla Partita BWV 1004 in re minore (trascr. Busoni) 8-3-2008 Ciaccona dalla Partita n. 2 BWV 1004 in re minore per violino solo (trascr. Dewey Owens) 19-1-2008 Concerto “nach italienischen Gusto” BWV 971 4-12-2008 Concerto n. 3 BWV 974 (da Alessandro Marcello) in re minore 8-3-2008 Concerto nello stile italiano BWV 971 in fa maggiore (trascr. Ferruccio Busoni) 8-3-2008 Concerto per due pianoforti e archi BWV 1060 in do minore 21-6-1992 Concerto per oboe, violino, archi e basso continuo BWV 1060 in do minore 16-1-2009 Concerto per viola, archi e cembalo in do minore 24-6-1997 Concerto per violino, archi e basso continuo BWV 1041 in la minore 16-1-2009 Concerto per violino, archi e cembalo BWV 1042 in mi maggiore 24-6-1997 Corale dalla cantata BWV 147 9-4-2005 Corale dalla Cantata BWV 147 (trascr. Myra Hess) 1-12-2007 Ciaccona dalla Partita II BWV 1004 in re minore 22-7-1997 Fantasia BWV 906 in do minore 1-4-2006 Fantasia cromatica e fuga BWV 903 in re minore 6-4-1991 Fuga BWV 954 “nach Adam Reincken” in si bemolle maggiore 16-4-1994 Fuga BWV 578 in sol minore (trascr.) 15-7-1997 Fuga a cinque voci BWV 552 in mi bemolle maggiore 12-10-1997 Fuga, dalla toccata BWV 914 in mi minore 1-4-2006 “Gott versoget, alles Leben”, dalla cantata BWV 187 1-7-1997 “Ich will auf den Herren schau’n”, dalla cantata BWV 93 1-7-1997 Il clavicembalo ben temperato, Libro Primo. Preludi e Fughe da BWV 846 a BWV 869 21-2-2008 Il clavicembalo ben temperato, Libro Secondo. Preludi e Fughe da BWV 870 a BWV 893 23-2-2008 Invenzione a tre voci BWV 795 in fa minore 4-3-2006 “Jesu, Joy of my desiring”, dalla Cantata BWV 147 (arr. Myra Hess) 8-3-2008 L’arte della fuga BWV 1080 24-1-2008 Largo, dalla sonata BWV 1030 in si minore 3-4-2005 Minuetto BWV 114 in sol maggiore, dal libro di Anna Magdalena 24-1-2004 · 9-4-2005 Musiche 9-7-1996 Musiche 25-6-1996 “Nun Komm’ der Haiden Heiland” BWV 659 (trascr. Ferruccio Busoni) 8-3-2008 Partita n. 1 BWV 825 in si bemolle maggiore 17-5-1989 · 27-1-1990 · 4-12-2008 “Phebus eilt mit schnellen pferden”, dalla cantata BWV 202 1-7-1997 246 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE
Preludio BWV 552 in mi bemolle maggiore 12-10-1997 Preludio BWV 906 in do minore (trascrizione Egon Petri) 8-3-2008 Preludio e fuga BWV 846 in do maggiore 15-2-1992 Preludio e fuga BWV 847 in do minore 8-1-2000 Preludio e fuga BWV 848 in do diesis maggiore 8-1-2000 Preludio e fuga BWV 850 in re maggiore 15-2-1992 Preludio e fuga BWV 853 in re diesis minore 8-1-2000 Preludio e fuga BWV 857 in fa minore 15-2-1992 · 8-1-2000 Preludio e fuga BWV 860 in sol maggiore 8-1-2000 Preludio e fuga BWV 866 in si bemolle maggiore 8-1-2000 Preludio e fuga BWV 876 in mi bemolle maggiore 15-2-1992 Preludio e fuga BWV 881 in fa minore 15-2-1992 Preludio e fuga BWV 886 in la bemolle maggiore 8-1-2000 Preludio, fuga e allegro BWV 998 5-3-2005 Quarto concerto brandeburghese BWV1049 per due flauti barocchi e archi in sol maggiore 11-4-2008 Quattro duetti per clavicembalo BWV 802-805 4-12-2008 Sarabanda dalla Partita BWV 1013 in la minore 14-2-2004 Sarabanda dalla V suite francese BWV 816 in sol maggiore 4-2-2005 Siciliana, dalla II Sonata per flauto e cembalo in re minore 7-12-1991 Siciliana, dalla Sonata BWV 1032 per flauto e cembalo (arr. Wilhelm Kempff) 8-3-2008 Sonata in sol minore 1-7-1997 Sonata BWV 1034 in mi minore 16-12-1995 Sonata BWV 965 nach Adam Reincken in la minore 16-4-1994 Sonata n. 3 BWV 1035 in mi maggiore 28-7-1991 Sonata per flauto e arpa BWV 1020 2-8-1992 Sonata per flauto e basso continuo BWV 1030 in si minore 1-4-2000 Sonata per flauto e basso continuo BWV 1032 in la maggiore 1-4-2000 Sonata per flauto e basso continuo BWV 1034 in mi minore 1-4-2000 Sonata per flauto e basso continuo BWV 1035 in mi maggiore 1-4-2000 Sonata per violino e basso continuo in sol maggiore 18-6-1996 Sonata per violino solo BWV 1001 4-4-2009 Suite BWV 995 in do maggiore 17-12-1994 Suite francese n. 2 BWV 813 in do minore 4-12-2008 Suite francese n. 1 BWV 812 in re minore 4-4-2006 Suite francese n. 5 BWV 816 in sol maggiore 4-4-2006 Suite n. 4 BWV 1010 in mi bemolle maggiore 10-5-2003 · 28-3-2008 Suite n. 5 BWV 1011 in do minore 27-03-2004 · 28-3-2008 Suite n. 1 BWV 1007 in sol maggiore 27-03-2004 Suite n. 1 BWV 1066 in do maggiore 15-12-1999 Suite n. 1 BWV 996 in mi minore 17-2-1996 · 29-2-1996 Suite n. 2 BWV 1008 in re minore 10-5-2003 Suite n. 2 BWV 1067 in re maggiore 15-12-1999 Suite n. 3 BWV 1009 in do maggiore 10-5-2003 Suite n. 3 BWV 1068 in si minore 15-12-1999 Suite n. 4 BWV 1069 in re maggiore 15-12-1999 Suite n. 6 BWV 1012 in re maggiore 27-03-2004 Toccata BWV 912 in re maggiore 6-4-1991 Toccata e fuga 10-3-2009 Toccata e fuga BWV 565 in re minore (trascr. I. Battiston) in re minore 11-2-1995
Toccata, adagio e fuga BWV 564 in do maggiore 28-9-1997 Variazioni Goldberg BWV 988 12-02-2005 Variazioni Goldberg BWV 988 n. 1-7 10-3-2007 “Vater unser in Himmelreich” BWV 682 12-10-1997 “Wachet auf, ruft und die Stimme” BWV 655 (trascr. Ferruccio Busoni) 8-3-2008 Bach, Johann Sebastian - Kodály, Zoltán Preludio e fuga 2-5-2005 Balakirev, Milij Alekseevic Islamey, Fantasia orientale 25-5-2005 Banchieri, Adriano Intermedio di spazzacamini 27-3-1993 Sentite tre fanciulli 27-3-1993 Barber, Llorenç Musiche 24-4-1993 Barber, Samuel “Hesitation tango... a bedroom affair,” da Suite souvenir op. 28 7-3-2008 Summer music 26-2-1994 The Daises 23-3-2002 Barboteau, George Chansonnerie 13-9-1992 Barrios, Augustin Mazurca “Appassionata” 5-3-2005 Barrios, Augustin “Mangorè” Choro de saudade 18-2-2006 Danza paraguaya 18-2-2006 Bartók, Béla Allegro barbaro Sz. 49 in fa diesis minore 26-9-2001 Due danze romene op. 8 26-9-2001 Improvvisazione op. 20 n. 8 1-4-2006 Bartolucci, Domenico O sacrum convivium 31-5-1989 Bataloni, Giovanni Musiche di scena 7-10-2006 Battiston, Ivano (arr.) Zefiro torna 11-2-1995 Beethoven, Ludwig van 12 variazioni sul tema “Ein Mädchen oder Weibchen” dal Flauto Magico di Mozart op. 66 in fa maggiore 2-5-2005 33 variazioni su un valzer di Diabelli op. 120 in do maggiore 4-4-1998 Allegro, dalla sonata per violino e pianoforte “Primavera” op. 24 in fa maggiore 8-4-2001 Bagatella op. 126 n. 1 21-4-2005 Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 op. 15 in do maggiore 27-12-1998 Dodici variazioni sopra un tema dell’oratorio di Haendel “Judas Maccabeus” WoO 45 in sol maggiore 2-3-1990 Musiche 16-1-1993 Ouverture da “Le creature di Prometeo” op. 43 in do maggiore 5-10-1997 Quartetto op. 132 in la minore 17-1-1998 Quartetto op. 135 in do maggiore 21-9-2002 Quartetto “Rasumowski” op. 59 n. 3 in do maggiore 21-9-2002 Quartetto op. 95 in fa minore 19-7-1997 Quartetto op. 130 in si bemolle maggiore 10-01-2004 Quintetto op. 16 in mi bemolle maggiore 13-1-2007 Rondò op. 51 n. 1 in do maggiore 4-2-2005
Sei variazioni su un’aria svizzera 24-5-1989 Sei variazioni WoO 70 in sol maggiore 2-10-2000 Serenata op. 8 in re maggiore 24-1-2009 Sinfonia n. 8 op. 93 in fa maggiore 7-2-2009 Sonata op. 12 n. 1 in re maggiore 3-5-1990 · 17-5-1992 Sonata op. 12 n. 2 in la maggiore 5-4-2008 Sonata op. 17 in fa maggiore 3-5-1990 Sonata op. 23 in la minore 26-2-2000 Sonata op. 30 n. 1 in la maggiore 20-3-1993 Sonata op. 69 in la maggiore 2-3-1990 Sonata “La primavera” op. 24 in fa maggiore 19-2-1994 · 26-2-2000 Sonata op. 96 in sol maggiore 4-4-2009 Sonata n. 30 op. 109 in mi maggiore 17-5-1989 · 18-3-2009 Sonata n. 31 op. 110 in la bemolle maggiore 4-10-2000 · 18-3-2009 Sonata n. 5 op. 24 in fa maggiore 5-4-1990 · 8-2-2003 Sonata n. 6 op. 10 n. 2 in fa maggiore 12-5-2006 Sonata n. 9 “a Kreutzer” op. 47 in la maggiore 20-12-2005 Sonata n. 10 op. 14 n. 2 in sol maggiore 21-5-2003 Sonata n. 11 op. 22 in si bemolle maggiore 21-5-2003 Sonata n. 12 op. 26 in la bemolle maggiore 23-4-1992 Sonata n. 13 op. 27 n. 1 in mi bemolle maggiore 24-5-1992 Sonata n. 13 “Quasi una fantasia” op. 27 n. 1 in mi bemolle maggiore 28-5-2003 Sonata n. 14 “Chiaro di luna” op. 27 n. 2 in do diesis minore 17-5-1992 · 4-10-2000 · 2-2-2002 · 31-5-2003 Sonata n. 18 op. 31 n. 3 in mi bemolle maggiore 28-5-2003 Sonata n. 2 op. 2 n. 2 in la maggiore 13-3-2004 Sonata n. 21 “Waldstein” op. 53 in do maggiore 7-12-1991 Sonata n. 23 “Appassionata” op. 57 in fa minore 1-5-1994 · 17-5-2003 · 13-3-2004 · 12-5-2006 Sonata n. 24 “à Thérèse” op. 78 in fa diesis maggiore 17-5-2003 Sonata n. 26 “Gli addii” op. 81a in mi bemolle maggiore 17-5-2003 Sonata n. 27 op. 90 in mi minore 24-5-2003 · 13-12-2008 Sonata n. 29 “Hammerklavier” op. 106 in si bemolle maggiore 31-5-2003 Sonata n. 30 op. 109 in mi maggiore 24-5-2003 Sonata n. 31 op. 110 in la bemolle maggiore 7-12-1991 · 24-5-2003 Sonata n. 32 op. 111 in do minore 7-12-1991 · 24-5-2003 Sonata n. 7 op. 10 n. 3 in re maggiore 24-4-1999 Sonata n. 8 “Patetica” op. 13 in do minore 31-5-2003 Sonata per violino e pianoforte op. 102 n. 1 in do maggiore 7-3-2009 Sonatina n. 25 op. 79 in sol maggiore 17-5-2003 Tre marce per pianoforte a quattro mani op. 45 30-11-2002 Trio “Degli spettri” op. 70 n. 1 in re maggiore 20-03-2004 Trio op. 1 n. 1 in mi bemolle maggiore 15-1-2005 Trio op. 11 in si bemolle maggiore 8-3-1990 Trio op. 38 in mi bemolle maggiore 14-3-1992 Trio op. 70 n. 1 in re maggiore 24-2-1996 Beethoven, Ludwig van - Liszt, Franz Sinfonia n. 9 op. 125 in re minore (trascrizione per due pianoforti di Franz Liszt) 30-11-2002 Beiderbecke, Bix In a mist 8-2-1992 Bellini, Vincenzo “Deh, tu bell’anima” da I Capuleti e i Montecchi 5-4-2008 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 247
Il fervido desiderio 27-3-1996 · 5-4-2008 Torna, vezzosa Fillide 5-2-2005 Vaga Luna 5-4-2008 Beltrami, Wolmer Il treno 19-7-1992 · 30-8-1992 · 12-12-1992 Benda, Georg Sonata per flauto e cembalo in sol maggiore 17-3-1990 Berberian, Cathy Stripsody 22-4-2001 Beretta, Saul Chi è Wolfgang? 7-10-2006 Pensavo fosse Bach 28-3-2008 Berio, Luciano O King! 20-9-2003 Quattro canzoni popolari 20-9-2003 Six encores 24-3-2007 · 18-3-2009 Berlin, Irving No string 10-5-1992 Berlioz, Hector Le jeune patre Buton (da Fleurs des landes) op. 13 n. 4 22-1-1994 Bernstein, Leonard Suite da “West Side Story” 27-4-1989 · 13-1-1990 West Side Story medley 5-12-1995 Biscarini, Marco Breve storia della cioccolata 11-1-2008 Compagno Dio 11-1-2008 Meccano 11-1-2008 X... 11-1-2008 Bizet, Georges dalla Carmen 27-3-1996 Habanera 2-8-1992 · 5-12-1995 Jeux d’enfants op. 22 19-4-1990 Blacher, Boris Divertimento 19-2-1996 Bloch, Ernst Suite per viola e pianoforte 3-2-2001 Blues Why don’t you do right, dal film “Chi ha incastrato Roger Rabbit?” 22-4-2006 Boccherini, Luigi Fandango 10-1-1996 Quartetto op. 6 in mi bemolle maggiore 26-1-1991 Quintetto “Las Pareyas” per flauto e archi in re maggiore 11-12-2004 Bolling, Claude Suite for flute and jazz piano 22-5-1994 Bononcini, Giovanni Divertimento I 16-12-1995 Borne, François Fantasia sulla “Carmen” di Bizet 16-5-1993 · 19-2-1996 · 4-1-1999 Borodin, Alexander Danze polovesiane 27-12-1997 Boulez, Pierre Notations n. 4 e 2 4-3-2006 Bovio, Angelo Divertissement su temi da “Il Trovatore” 19-1-2008 Bozza, Eugène Jour d’été a la montagne 10-3-1990 Rytmic per timpani, batteria e pianoforte 10-12-1994 248 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE
Brade, William La danza dei satiri 27-3-1993 Braga, Gaetano Leggenda valacca 11-3-1995 Brahem, Anouar C’est ailleurs 9-3-2007 Brahms, Johannes 16 valzer op. 39 27-1-1990 2 Choralvorspiele 19-10-1997 28 Variazioni su un tema di Paganini op. 35 in la minore 20-9-2001 Ballata op. 10 n. 1 in re minore 18-1-1997 · 10-4-1999 · 6-10-2001 Ballata op. 10 n. 2 in re maggiore 18-1-1997 · 10-4-1999 · 6-10-2001 Ballata op. 10 n. 4 in si maggiore 10-4-1999 · 6-10-2001 Ballata intermezzo op. 10 n. 3 in si minore 10-4-1999 · 6-10-2001 Danza ungherese n. 1 in sol minore 15-12-1995 Danza ungherese n. 2 in re minore 8-4-2001 Danza ungherese n. 5 in fa diesis minore 19-7-1992 · 30-8-1992 · 12-12-1992 · 15-12-1995 Danza ungherese n. 6 in re bemolle maggiore 15-12-1995 · 8-4-2001 Danze ungheresi 27-12-1997 Danze ungheresi (Primo libro) 10-5-1989 Danze ungheresi vol. 1° (trascr. Joachim) 9-1-1993 Intermezzo op. 119 n. 2 in mi minore 9-10-2001 Intermezzo op. 119 n. 3 in do maggiore 9-10-2001 Intermezzo op. 116 n. 5 in mi minore 1-4-2006 Intermezzo op. 117 n. 2 in si bemolle minore 4-4-2007 Intermezzo op. 119 n. 1 in si minore 9-10-2001 Klavierstück op. 118 n. 6 in mi bemolle minore 4-4-2007 Klavierstück op. 76 n. 1 in fa diesis minore 26-9-2001 Klavierstück op. 76 n. 2 in si minore 26-9-2001 Klavierstück - Intermezzo op. 118 n. 2 in la maggiore 26-9-2001 · 28-2-2004 · 10-3-2007· 4-4-2007 Klavierstücke op. 118 10-12-1994 Liebesliederwalzer op. 52 19-1-2002 Neues Liebesliederwalzer op. 65 19-1-2002 Otto danze ungheresi (nn: 11, 15, 16, 17, 2, 5, 8, 6) 5-12-1996 Otto Klavierstücke op. 76 24-2-2009 Paganini - Variationen II serie op. 35 in la minore 10-12-1994 Preludio e fuga in la minore 12-10-1997 Preludio e fuga in sol minore 19-10-1997 Quintetto op. 34 in fa minore 22-3-1997 Rapsodia op. 119 n. 4 in mi bemolle maggiore 9-10-2001 Rapsodia op. 79 n. 1 in si minore 9-10-2001 Rapsodia op. 79 n. 2 in sol minore 9-10-2001 · 24-1-2004 Sapphische Ode 22-1-1994 Sarabanda in la maggiore 12-1-2008 Scherzo op. 4 in si bemolle maggiore 9-10-2001 Sestetto op. 18 in si bemolle maggiore 22-11-1993 Sonata op. 1 in do maggiore 10-2-2001 Sonata op. 108 in re minore 6-6-1993 Sonata op. 120 n. 1 in fa minore 2-3-2002 Sonata op. 120 n. 2 in mi bemolle maggiore 9-5-1993 · 11-3-2000 · 3-2-2001 · 27-1-2007 Sonata op. 38 in mi minore 2-3-1990 · 24-3-2001 Sonata op. 99 n. 2 in fa maggiore 24-3-2007 Sonata n. 3 op. 108 in re minore 9-2-1991 Sonata n.1 op. 38 in mi minore 26-2-2005
Sonata n. 2 op. 100 in la maggiore 22-7-1997 Sonata n. 3 op. 5 in fa minore 9-10-2001 · 1-3-2008 Sonata per violino e pianoforte op. 78 in sol maggiore 7-3-1998 Sonata per violoncello e pianoforte op. 38 in mi minore 11-12-1993 · 13-4-2002 Tre intermezzi op. 117 20-9-2001 Trio op. 101 in do minore 24-2-2007 Trio op. 114 in la minore 8-3-1990 · 20-1-1996 Trio op. 70 n. 2 in mi bemolle maggiore 3-5-1990 Trio op. 8 in si maggiore 22-3-1997 · 9-2-2002 · 14-12-2002 Valzer op 39, nn. 1, 2, 3, 4, 6, 9, 10, 11, 14, 15 13-2-1993 Variazioni e Fuga su un tema di Händel op. 24 in si bemolle maggiore 3-2-2007 Variazioni sopra un tema di Paganini op. 35 in la minore 7-12-1991 Variazioni sopra un tema di Schumann 13-2-1993 Variazioni su un tema originale op. 21 n. 1 24-2-2009 Variazioni su un tema ungherese op. 21 n. 2 24-2-2009 Briccialdi, Giulio Grande fantasia sul “Guglielmo Tell” di Rossini 25-1-1992 · 19-2-1996 Il vento, capriccio op. 112 22-5-1994 Britten, Benjamin Bonny at morn, The miller of Dee, Lemady, Bird Scarer’s song, da Folk Song Arrangments 25-9-2001 Lachrymae (meditazioni sopra una canzone di Dowland) op. 48 3-2-2001 Variazioni temporali 4-3-1995 Brouwer, Leo Cinque piccoli pezzi per suonare a due 14-6-1992 Elogio della danza 17-12-1994 Sonata 17-2-2007 Brubeck, Dave Blue rondo 28-11-1992 Bluette 28-11-1992 Musiche di scena 7-10-2006 Bruch, Max Rumänische Melodie, Nachtgesänge, da “Acht Stücke” op. 83 20-1-1996 Burleight, Harry T. Deep river (negro spiritual) 23-3-2002 Sometimes I feel like a Motherless Child (Negro Spiritual) 23-3-2002 Busoni, Ferruccio Sonata n. 2 op. 36 in mi minore 7-12-2002
C
Cabanilles, Juan Batista Josè Batalla imperial 21-11-1994 Cage, John A valentine out of season (per piano preparato) 22-4-2001 Études australes nn. IV, X, pianoforte 20-10-2006 In a Landscape 20-10-2006 · 11-1-2008 Perpetual tango (da Erik Satie) 7-3-2008 Six melodies for violin and keyboard 20-10-2006 Cˇajkovskij, Pëtr Il’ic Marcia, da “Lo Schiaccianoci” 10-3-2005 Meditation “Souvenir d’un lieu cher” op. 42 n. 1 24-2-2001 · 20-12-2005
Nathalie-valse 11-11-1992 Tema e variazioni op. 19 n. 6 29-1-2000 Troika, da “Le stagioni”, n. 11 - Novembre 25-5-2005 Caldara, Antonio Madrigali 8-4-1995 Trio sonata B op. 1 n. 4 8-4-1995 Calderoni, Caterina Chrysalis II 24-11-2006 Caplet, André Divertimento alla francese 24-5-1989 Divertimento alla spagnola 24-5-1989 Cara, Marchetto Non è tempo di aspettare 27-3-1993 Carulli, Ferdinando Ouverture d’Armida (da Rossini) 20-1-1990 Carulli, Francesco Gran duo op. 68 10-5-1992 Castello, Dario Sonata quarta dal “primo libro...” 9-4-1994 Castelnuovo Tedesco, Mario Capriccio diabolico 17-2-2007 Fantasia op. 145 10-5-1992 Mickey Mouse, da “Due film studies” 8-2-1992 Casterede, Jacques Flûte en vacances 10-3-1990 Cayabyab, Ryan Caturog na Nonoy 10-1-2002 Sanctus e Agnus Dei dalla “Misa” 10-1-2002 Celletti, Alessandra La mosca d’oro, suite per pianoforte e immagini 16-2-2008 · 13-2-2009 Chabrier, Emmanuel Scherzo-valse 11-11-1992 Chailleux, André Andante et Allegro 27-4-1989 Chailleux, Antoine Andante e Allegro 18-3-1995 Chaminade, Cécile Concertino per flauto 6-6-2005 Piece romantique 24-11-2006 Scarf-dance 8-2-1992 Charmichael Stardust 18-9-2001 Charmichael-Arodin Lazy River 18-9-2001 Charpentier, Marc Antoine Beate mie pene 28-2-1998 Chausson, Ernest Concerto per violino pianoforte e quartetto d’archi in re minore 23-5-2005 Poème op. 25 4-4-2009 Cherubini, Luigi Quartetto n. 1 in mi bemolle maggiore 10-1-2009 Chopin, Fryderyk 12 studi op. 10 20-2-1999 12 studi op. 25 20-2-1999 · 2-10-2000 16 Valzer 15-3-1990 24 Preludi op. 28 27-2-1999 · 23-9-2000 · 29-5-2004 4 mazurche op. 67 27-1-1990 Andante con variazioni (su tema di Rossini) 16-12-1995 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 249
Ballata n. 1 op. 23 in sol minore
23-5-1993 · 11-1-1997 · 21-5-2003 · 19-5-2004 · 3-3-2007 Ballata n. 2 op. 38 in fa maggiore 11-1-1997 · 21-5-2003 25-5-2004 Ballata n. 3 op. 47 in la bemolle maggiore 21-3-1992 · 23-4-1992 · 17-5-1992 · 11-1-1997 · 17-11-1999 · 21-5-2003 Ballata n. 4 op. 52 in fa minore 11-1-1997 · 21-5-2003 · 28-2-2004 · 19-5-2004 Barcarola op. 60 in fa diesis maggiore 23-5-2004 · 28-3-2007 Berceuse op. 57 in re bemolle maggiore 28-5-2003 · 15-5-2004 · 1-4-2006 Fantasia op. 49 in fa minore 23-2-1991 · 24-5-1992 · 18-1-1997 · 29-1-2000 · 28-3-2007 Fantasia - Improvviso op. 66 in do diesis minore 7-3-1992 · 28-5-2003 · 23-5-2004 · 1-4-2006 · 13-12-2008 Grande valzer brillante op. 18 in mi bemolle maggiore 27-1-1990 · 28-5-2003 Grande valzer brillante op. 34 n. 1 in la bemolle maggiore 9-3-2002 I 14 valzer 1-4-1995 Improvviso op. 29 in la bemolle maggiore 28-5-2003 Introduzione e polacca op. 3 in do maggiore 24-3-2001 Mazurca op. 17 n. 4 in la minore 5-3-1994 · 10-4-1999 Mazurca op. 24 n. 4 in si bemolle minore 17-11-1999 Mazurca op. 30 n. 3 in re bemolle maggiore 19-5-2004 Mazurca op. 33 n. 1 in sol diesis minore 22-4-1989 · 17-11-1999 Mazurca op. 33 n. 2 in do maggiore 10-4-1989 · 22-4-1989 Mazurca op. 33 n. 3 in re maggiore 22-4-1989 · 19-5-2004 Mazurca op. 33 n. 4 in si minore 10-4-1989 · 22-4-1989 Mazurca op. 41 n. 3 in la bemolle maggiore 19-5-2004 Mazurca op. 59 n. 1 in la minore 29-1-2000 · 4-10-2000 Mazurca op. 59 n. 2 in la bemolle maggiore 29-1-2000 · 4-10-2000 Mazurca op. 59 n. 3 in fa diesis minore 29-1-2000 · 4-10-2000 · 19-5-2004 Mazurca op. 63 n. 1 in si maggiore 17-11-1999 Mazurca op. 63 n. 2 in fa minore 10-4-1989 · 17-11-1999 Mazurca op. 63 n. 3 in do diesis minore 17-11-1999 Mazurca op. 67 n. 2 in sol minore 10-4-1999 · 4-2-2005 · 12-1-2008 Mazurca op. 67 n. 3 in do maggiore 10-4-1999 Mazurca op. 67 n. 4 in la minore 5-3-1994 · 10-4-1999 · 4-2-2005 Mazurca op. 68 n. 2 in la minore 10-4-1989 Mazurca op. 68 n. 4 in fa minore 19-5-2004 Mazurca op. 7 n. 1 in si bemolle maggiore 17-11-1999 Musiche 16-1-1993 Notturno in do diesis minore 15-5-2004 Notturno op. 15 n. 2 in fa diesis maggiore 23-4-1992 · 28-5-2003 Notturno op. 27 n. 2 in re bemolle maggiore 13-12-2008 Notturno op. 32 n. 1 in si maggiore 4-3-2006 Notturno op. 48 n. 1 in do minore 12-2-2009 Notturno op. 55 n. 2 in mi bemolle maggiore 25-5-2004 Notturno op. 62 n. 1 in si maggiore 4-10-2000 Notturno op. 62 n. 2 in mi maggiore 4-10-2000 Notturno op. 9 n. 1 in si bemolle minore 25-5-2004 · 1-12-2007 · 12-2-2009 Notturno op. 9 n. 2 in mi bemolle maggiore 31-7-1997 · 28-5-2003 · 23-5-2004 · 19-3-2007 Polacca op. 26 n. 1 in do diesis minore 22-4-1989 Polacca op. 40 n. 1 in la maggiore 22-4-1989 · 28-5-2003 250 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE
Polacca op. 40 n. 2 in do minore 17-11-1999 · 15-5-2004 Polacca op. 44 in fa diesis minore 10-4-1989 Polacca op. 53 in la bemolle maggiore 23-4-1992 · 17-11-1999 · 23-5-2004 · 9-4-2005 Polacca - Fantasia op. 61 in la bemolle maggiore 17-11-1999 · 24-3-2009 Preludio op. 28 n. 15 in re bemolle maggiore 24-1-2004 Preludio op. 28 n. 20 in do minore 23-5-1993 Preludio op. 28 n. 22 in sol minore 23-5-1993 Preludio op. 28 n. 4 in mi minore 23-5-1993 Preludio op. 45 in do diesis minore 19-5-2004 Quattro mazurche op. 30 12-2-2009 Scherzo op. 20 in si minore 17-11-1999 Scherzo op. 31 n. 2 in si bemolle minore 10-4-1989 · 22-4-1989 · 28-5-2003 · 25-5-2004 Scherzo op. 39 in do diesis minore 29-1-2000 · 23-5-2004 Scherzo op. 54 in mi maggiore 25-5-2004 Sonata op. 35 in si bemolle minore 22-4-1989 · 27-2-1999 · 15-5-2004 Sonata op. 58 in si minore 5-3-1994 · 4-3-2000 · 29-5-2004 · 12-2-2009 Sonata per violoncello e pianoforte op. 65 in sol minore 13-3-1999 · 22-4-2007 Studio op. 10 n. 12 in do minore 15-3-2008 Studio op. 25 n. 1 in la bemolle maggiore 4-4-2007 Studio op. 25 n. 12 in do minore 4-4-2007 Studio op. 25 n. 5 in mi minore 4-4-2007 Studio op. 25 n. 7 in do diesis minore 4-4-2007 Tarantella op. 43 in la bemolle maggiore 4-10-2000 Tre notturni op. 15 9-5-1993 Valzer op. 34 n. 2 in la minore 28-5-2003 Valzer op. 64 n. 1 in re bemolle maggiore 28-5-2003 · 4-3-2006 20-1-2007 Valzer op. 64 n. 3 in la bemolle maggiore 22-4-1989 Valzer op. 69 n. 1 in la bemolle maggiore 23-5-1993 Valzer op. 69 n. 2 in si minore 23-5-1993 · 23-5-2004 Valzer op. posth. in mi minore 23-5-2004 Valzer op. 70 n. 2 in fa minore (trascr. Varvara Ivanova) 19-1-2008 Valzer op. posth. 23-5-1993 Cilea, Francesco Danza del terzo atto da “Adriana Lecouvreur” 21-3-1998 Cimarosa, Domenico Quartetto n. 2 in fa maggiore 11-2-1990 Quartetto n. 3 in la minore 11-2-1990 Cirillo, Adriano Sei filastrocche di Gianni Rodari 5-6-1994 Cisrenino, Nicola Sama e...venti 11-2-1995 Clementi, Aldo B.A.C.H. 4-3-2006 Clementi, Muzio Sonata op. 24 n. 2 in si bemolle maggiore 7-3-1992 Sonata op. 40 n. 3 in re minore 20-9-2001 Sonatina per quattro clarinetti in sib op. 36 11-8-1991 Compère, Loyset Scaramella fa la galla 27-3-1993 Copland, Aaron Story of our Town; Conversation at the Soda Fountain; Ther Resting-place on the Hill, dal film “Our Town” 8-2-1992
The Dodger, Lullaby, The Boatmen’s Dance 23-3-2002 Three little horses, At the river, Long time ago, Ching-a-ring chaw, da “Old american songs” 25-9-2001 Coral, Giampaolo Esorcismo del serpente marino 24-11-2006 Corea, Chick Children’s song n. 1 21-11-1994 Children’s song n. 4 21-11-1994 Christal Silence 23-3-1991 Electric city 15-5-1994 Corelli, Arcangelo Sonata in mi minore 18-6-1996 Variazioni sulla follia 5-5-2006 Corghi, Azio Un petit train de plaisir. Suite per due pianoforti, versione con voce recitante. 30-9-2006 Costantini, Andreina Skerzo per pianoforte e violino “impreparato” 11-1-2008 Courage, Alexander Tema from “Star Trek” 6-5-2001 Crella, W. H. Mississippi Rag 15-1-1994 Cresswell, Lyell Musiche presentate dall’autore 3-2-1996 Creston, Paul Sonata op. 19 27-4-1989 · 13-1-1990 Crosse, W. A. Petit Quartett 28-7-1991 Czerny, Carl Fantasia elegante su “Norma” di Bellini 15-2-1997 Variazioni sopra un tema di Schubert op. 12 3-3-2007 Czibulka, Alphons Stephanie gavotta 31-7-1997
D
Danzi, Franz Quintetto op. 41 in re minore 13-1-2007 Quintetto op. 67 n. 3 in mi bemolle maggiore 21-2-1998 Davis, Miles Musiche 1-2-2008 Dawson Soon ah will be done 16-9-2006 De Boisvalee, F Première Sonate 14-7-1991 · 14-7-1991 De Marzi, Giuseppe Signore delle cime 9-5-1993 De Micheli, G. Le canzoni d’Italia (potpourri) Voglio a Ti così (potpourri beguine) 15-12-1995 De Raaf, Robin Contradictie I 24-11-2006 De Rossi Re, Fabrizio Musiche per film muti 23-2-2007 De Simone, Domenico Beta 23-07-1997 Irgo 23-07-1997 Debussy, Claude Ce qu’a vu le vent d’ouest, dai “Prèludes” 9-5-1993 Children’s Corner 16-5-2005
Clair de lune 20-1-2007 Danseuses de Delphes, dai “Préludes I livre” 25-5-2005 Des pas sur la neige, dai “Préludes, I livre” 9-5-1993 · 6-03-2004 Deux chansons de Charles d’Orléans 10-1-2002 Doctor Gradus ad Parnassum, da “Children’s Corner“ 21-4-2005 Feux d’artifice dai “Préludes, II livre” 23-5-2004 Golliwogg’s cake-walk, da “Children’s corner” 24-1-2004 · 9-4-2005 L’isle joyeuse 12-1-2001 · 6-03-2004 · 25-5-2005 · 4-4-2007 La fille aux cheveaux de lin, dai “Préludes I livre” 9-5-1993 5-2-2005 · 25-5-2005 La plus que lente 11-11-1992 · 28-2-2004 La puerta del vino, dai “Préludes, II livre” 6-03-2004 La sérénade interrompue, dai “Préludes, I livre” 9-5-1993 · 6-03-2004 ...Le sons et le parfums tournent dans l’air du soir, dai “Préludes, I livre” 9-5-1993 · 9-3-2002 Les collines d’Anacapri, dai “Préludes, I livre” 6-03-2004 · 25-5-2005 Lindaraja 13-5-2005 Minstrels, dai “Préludes, I livre” 9-5-1993 · 15-1-1994 · 23-5-2004 Musiche 16-1-1993 Nocturne in re bemolle maggiore 6-03-2004 Nocturnes 17-09-2005 Petite Suite 6-5-2001 Pour le piano 7-3-1992 Prélude à l’après-midi d’un faune 17-09-2005 Première Rhapsodie 16-12-1989 · 29-3-1990 · 19-1-1991 · 31-3-2006 Prologo 22-1-2000 Reflets dans l’eau 4-4-2007 Sérénade et finale 22-1-2000 Sirènes 14-2-2004 Six épigraphes antiques 27-1-1996 Sonata per violino e pianoforte 20-3-1993 · 4-12-1993 · 13-3-1999 · 22-1-2000 · 19-3-2005 · 23-5-2005 · 2-2-2008 · 4-4-2009 Studio n. 1 pour les cinq doigts, dai Douze études, I livre 10-5-2005 Studio n. 3 pour le quartes, dai Douze études, I livre 10-5-2005 Studio n. 6 pour les huit doigts, dai Douze études, I livre 10-5-2005 Suite bergamasque 17-2-1996 · 29-2-1996 · 26-9-2000 Syrinx 3-4-2005 Tierces alternées dai “Préludes, II livre” 23-5-2004 Valzer in fa minore 15-3-2008 Voiles, dai “Préludes, I livre” 6-3-2004 · 23-5-2004 Del Corno, Filippo Musiche per film muti 23-2-2007 Delarmente, Rodolfo (arr.) Ilay Gandangan 10-1-2002 Demanchius musiche 24-7-1997 Demestres, Alberto Garcia Joc de mans - Opera lirica 15-12-2007 Gestos · 7 canciones de soledad · Apuntes para una pintura de fleyre · A la misma y a uno que me denunciò por exibirme con un panecillo (per Cristina) · Suena de alabastro 28-3-1993 Desmond, Paul Take Five 15-5-1994
INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 251
Desportes, Yvonne Suite italienne 10-3-1990 Desprèz, Josquin El Grillo 18-9-2001 Scaramella 27-3-1993 Devienne, Françoise Musiche 9-7-1996 Di Lasso, Orlando Allemande 21-11-1994 Matona mia cara 18-9-2001 Diabelli, Anton Grande sonata brillante op. 102 10-5-1992 Quattro rondino op. 140 20-1-1990 Sonatina per quattro clarinetti in sib 11-8-1991 Dohnanyi, Ernst von Serenata per archi op. 10 24-1-2009 Donato, Baldassarre Chi la gagliarda 18-9-2001 Donatoni, Franco Lame 23-07-1997 Donizetti, Gaetano “Brindisi” da Lucrezia Borgia 5-4-2008 Che cangi tempra 5-4-2008 La lontananza 5-4-2008 Ouverture da “La figlia del reggimento” 4-1-1999 Sinfonia 7-6-2004 Sonata per flauto e pianoforte in do maggiore 14-7-1991 · 22-5-1994 · 11-3-1995 · 19-2-1996 · 3-4-2005 Doppler, Carl Fantasia pastorale ungherese 16-12-1995 Dowland, John My Lord Chamberlain’s Galliard 14-6-1992 My Lord Willoughby his welcome home 14-6-1992 Duarte, Joan Insieme op. 72 23-3-1991 Dubois, Pierre Max Quatour per 4 clarinetti in sib 15-9-1991 Duke, John Richard Cory, February Twilight 23-3-2002 Duphly, Jacques La Forqueray, Medée, La Felix 28-2-1998 Dupré, Marcel Quattro versetti sull’Ave Maris Stella 19-10-1997 Dvorˇák, Antonín Danza slava op. 46 n. 5 6-5-2001 Danza slava op. 46 n. 8 6-5-2001 Danze slave 27-12-1997 Humoresque 14-2-2004 Quartetto “Americano” op. 96 in fa maggiore 11-1-1992 Rondo op. 94 in sol minore 22-2-1992 · 21-1-2006 · 7-3-2009 Rondò brillante op. 64 in sol minore 11-12-1993 Serenade op. 44 7-6-2004 Sonatina 16-12-1995 Sonatina op. 100 in sol maggiore 27-2-1993 Tema blues dalla “Sonatina in sol maggiore” op. 100 22-4-2006 Trio op. 65 in fa minore 20-03-2004 Dyens, Roland Fuoco 28-2-2009 Songe capricorne 28-2-2009 252 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE
E
Einaudi, Ludovico Leggero Ellington, Duke Caravan, Satin doll Ellingtoniana Encinar, José Ramón Musiche Enescu, George Cantabile e presto Eno, Roger Accordeon Music An Excursion Classical Music Moviment IV Interlude
F
11-1-2008 5-12-1995 30-3-1996 27-4-1993 16-12-1995 16-5-1993 16-5-1993 16-5-1993 16-5-1993
Fabbi, R. Diventa verde 11-1-2008 Falkenhagen, Adam Duetto 14-6-1992 Falla, Manuel de Cancion del fuoco fatuo 27-5-2005 Danze spagnole, da “La vida breve” 8-4-2001 Danza rituale del fuoco 20-1-2007 El paño moruno 1-5-1994 Homenaje per “Le tombeau de Debussy” 1-12-1990 · 13-4-1991 Jota 1-5-1994 Nana 1-5-1994 Olas gigantes 17-4-1993 Siete canciones populares españolas 1-12-1990 Fanticini, Fabrizio Dolci...sofferte risonanze 5-10-1997 Farias Caballero, Javier El vuelo del condor 28-2-2009 Farkas, Ferenc Antiche danze ungheresi dal secolo XVII 21-11-1992 Fauré, Gabriel Après un rêve 19-3-2007 Berceuse 16-12-1995 Berceuse op. 16 10-5-1992 Dolly suite op. 56 10-5-1989 · 25-1-1996 Élégie op. 24 in do minore 10-5-1992 · 24-3-2001 Fantasia 16-5-1993 Notturno n. 13 op. 119 in si minore 19-5-2004 Sicilienne op. 78 10-5-1992 · 16-5-1993 Tema e Variazioni op. 73 in do diesis minore 19-5-2004 Trio op. 120 in re minore 24-2-2007 Une chatelaine en sa tour 24-5-1989 Federico II il Grande Solo per flauto e basso continuo n. 11 in re minore 17-3-1990 Federizon, Ruben Tinig ng Lupa (Canto della Terra) 10-1-2002 Fernandez, Oscar Lorenzo Toada p’ra você 5-2-2005 Ferraris, A. Due chitarre 15-12-1995 Festa, Fabrizio “Skycrapers” for flute and piano 20-1-2001
Tanit, dramma musicale 9-2-2007 Un sapere abissale, viaggi e visioni sonore 15-9-2007 Filmore, Henry Shoutin’ Liza 19-2-1996 Flothuis, Marius Hendrikus Per la tomba di Orfeo 29-2-1996 Fogliani, Giacomo L’amor dona ch’io ti porto 27-3-1993 Fogliani, Ludovico Fortuna di un gran tempo 27-3-1993 Forqueray, Antoine “La Rameau”, “La Léon” (sarabande), “La boisson” (per clavicembalo) 28-2-1998 Françaix, Jean Cinq danses exotiques 27-4-1989 Sept danses 8-9-1991 Franck, César Chorale n. 3 in la minore 21-9-1997 Chorale n. 2 in si minore 28-9-1997 Messe solennelle op. 12 9-6-2001 Piece Héroique, Chorale n. 1 in mi maggiore 19-10-1997 Sonata per violino e pianoforte in la maggiore 12-1-1991 · 11-12-1993 Sonata per violoncello e pianoforte in la maggiore 22-1-2000 Frescobaldi, Girolamo Canzona IV dal 2° libro (ad. I. Battiston) 11-2-1995 Fukushima, Kazuo Requiem 14-2-2004 Furlati, Daniele Il gigante e il nano 11-1-2008
G
Gabrieli, Giovanni Canzona per sonare n. 4 Gade, Niels Wilhelm Fantasiestücke op. 43 Galante, Carlo Musiche per film muti Poemetto Galante, Emilio Musiche per film muti Galuppi, Baldassarre Andante dalla sonata in do maggiore Gange, Klenn Rag Burlesque Garcia Lorca, Federico Canciones españolas antiguas Garcia, Dioniso Aguado Rondò brillante n. 2 Garosi, Alessandra Erik Gastaldon, Stanislao - Pieroni, Leopoldo Musica proibita Gaubert, Philippe Seconda sonata Gehrard, R. Musiche Gentile, Ada Canzon prima per clarinetto piccolo mib e tre clarinetti sib
13-9-1992 15-5-1994 23-2-2007 23-3-1996 23-2-2007 11-3-1995 13-9-1992 1-12-1990 17-2-2007 16-5-1993 19-2-1996 20-1-2001 27-4-1993 21-11-1992
Gershwin, George A Foggy Day 16-9-2006 Allegro ben ritmato 14-2-1998 Bess, you is my woman now 16-3-1996 Blue Lullaby 14-2-1998 Blues, da “un americano a Parigi” 15-5-1994 Clap yo’ hands; Do do do 14-2-1998 Embraceable you 23-11-1991 Fascinating rhythm 14-2-1998 · 5-12-1995 Finale 14-2-1998 Funny face 8-2-1992 I got rhythm 14-2-1998 I’ll build a starway to paradise; Do it again 14-2-1998 Impromptu in two keys 14-2-1998 It ain’t necessarily so 10-5-1992 · 5-12-1995 · 16-3-1996 Liza 14-2-1998 Melody n. 17 14-2-1998 Merry Andrew 14-2-1998 My one and only; ‘s wonderful; Strike up the band 14-2-1998 Novellette in fourths 14-2-1998 Oh lady be good! 14-2-1998 · 22-4-2006 Preludio n. 2 12-1-2008 Rhapsody in blue 27-12-1997 Rhapsody in blue (per pianoforte) 5-12-1995 · 13-12-1996 · 14-2-1998 Rubato 14-2-1998 Selezione da “Porgy and Bess” 17-11-1990 · 6-5-2001 Song book 18 song hits 14-2-1998 Songs 23-4-1992 Songs per violino e pianoforte 19-3-2007 Spanish prelude 14-2-1998 Suite american stories 13-1-1990 Suite da “Porgy and Bess” 26-2-1994 Summertime 23-11-1991 · 15-5-1994 · 5-12-1995 · 16-3-1996 · 22-4-2006 Swanee; Nobody but you 14-2-1998 Sweet and Low-Down 8-2-1992 · 14-2-1998 Someone to watch over me 8-2-1992 ‘S wonderful 8-2-1992 Tempo di blues, da “Porgy and Bess” 16-3-1996 The man I love 14-2-1998 · 11-11-1992 · 5-2-2005 Somebody loves me 14-2-1998 That certain feeling 14-2-1998 Three-quarter blues 14-2-1998 Tre preludi 27-4-1989 · 13-1-1990 · 15-5-1994 · 18-3-1995 Visit to George Gershwin 2-8-1992 · 28-11-1992 Who cares? 14-2-1998 Gershwin, George - Heifez, Jascha Tempo di blues, da “Porgy and Bess” 8-4-2001 Gervaise, Claude musiche 24-7-1997 Gesualdo, Carlo principe di Venosa Gagliarda 8-4-1995 Madrigali 8-4-1995 Responsoria 8-4-1995 Giacomazzo, Gianni Draga 23-07-1997 Exit 23-07-1997
INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 253
Giaroli, Giuliano Victimae paschali 31-5-1989 Gibbons, Orlando Musiche 24-7-1997 Gillman, Kurt Poema 24-3-1990 Ginastera, Alberto Danze argentine n. 1 - 2 10-3-2007 Tres danzas argentinas op. 2 1-12-2007 · 7-3-2008 Giordani, Giuseppe Caro il mio ben 11-3-1995 Giordani, T. Sonata in do maggiore 10-1-1996 Giuliani, Mauro Due rondò op. 68 20-1-1990 · 10-5-1992 Gran duo op. 85 17-01-2004 Grande ouverture op. 61 17-12-1994 Grande sonata op. 85 16-2-1991 Rossiniana n. 1 18-2-1995 Rossiniana n. 4 op. 122 26-3-1994 Serenata op. 127 21-7-1991 · 21-7-1991 Giuseppe Verdi - Nino Rota Valzer dal film “Il Gattopardo” 23-2-2002 Glass, Philip Metamorphosis 16-2-2008 · 13-2-2009 Metamorphosis 3° 22-4-2006 Glinka, Mihail Ivanovic Ouverture da “Ludmilla” 27-12-1998 · 4-1-1999 Gluck, Christoph Willibald Siciliana (dall’opera Armida) 14-2-2004 Gluck, Cristoph Willibald - Kreisler, Fritz Melodia, da “Orfeo e Euridice” 8-4-2001 Godowsky, Leopold Alt Wien 11-11-1992 Goetz, Adolf Harlekinaden 19-7-1992 · 30-8-1992 · 12-12-1992 Gotkowskj, Gor Brillance 18-3-1995 Gounod, Charles dal Faust 27-3-1996 Petite symphonie 8-9-1991 · 7-6-2004 Granados, Enrique Danza española “Andaluza” op. 37 n. 5 in mi minore 12-1-2001 Danza española “Danza triste” op. 37 n. 10 in sol maggiore 12-1-2001 Danza española “Orientale” op. 37 n. 2 in do minore 12-1-2001 Danza española “Valenciana” op. 37 n. 7 in sol maggiore 12-1-2001 Danza española n. 5 27-5-2005 El majo discreto 23-11-1991 La maja de Goya 23-11-1991 Quejas, o la Maja y el Ruiseñor, da “Goyescas” 5-2-2005 · 20-1-2007 · 7-3-2008 Grandjany, Marcel Fantasia su un tema di Haydn op. 31 29-2-1996 Grattoni d’Arcano, Paolo Sonata VIII in la minore 10-1-1996 Green, George Hamilton Cross corners, per xilofono e pianoforte 10-12-1994 254 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE
Grieg, Edvard Chanson d’enfants op. 61 5-6-1994 Danza norvegese op. 35 6-5-2001 Sonata op. 36 in la minore 22-2-1992 Sonata op. 7 in mi minore 23-5-1993 Sonata per violino n. 3 op. 45 in do minore 7-3-1998 · 24-2-2001 Tre pezzi lirici, dai “Klavierstücke” op. 52 23-5-1993 Grossi, Lodovico da Viadana Exultate justi 31-5-1989 Grundman, Clare Bagatelle 28-7-1991 Caprice for clarinets 28-7-1991 Guastavino, Carlos El patio, preludio da “La Siesta” 12-1-2008 Guillou, René Sonatina 2-12-1989 Gulda, Friedrich Jazz-improvvisationen 23-4-1992 Margherita Blues 11-1-2008 “Play piano play” 23-4-1992 Gurdjieff, George Ivanovich Sayyid Dance 10-3-2007 Gurdjieff, Georges Ivanovich de Hartmann, Thomas Alexandrovich Bayaty, Persian Song, Sayyd Chante and Dance n. 29, Sayyd Chante n. 26, Danza Caucasica, Meditation, Sayyd Chante and Dance n. 9 9-3-2007
H
Hahn, Reynaldo A Chloris 5-2-2005 Halffter, Ernesto Canciones del niño de cristal 17-4-1993 Hancock, Herbie Musiche 1-2-2008 Händel, Georg Friedrich Concerto in sol maggiore 5-10-1997 ”Hallelujah”, dal Messia 15-7-1997 Musiche 25-6-1996 Ouverture to Berenice 13-9-1992 Passacaglia, trascr. per due clarinetti di R.Feigelson 22-4-2007 Sonata op. 1 n. 4 in la minore 16-12-1995 Suite da “Musica sull’acqua” 15-7-1997 Suite per trombe e timpani da “Water Music” 21-11-1994 Triosonata per 2 oboi, fagotto e continuo op. 5 n. 1 in si bemolle maggiore 23-5-1993 Triosonata per 2 oboi, fagotto e continuo op. 5 n. 2 in re minore 23-5-1993 Triosonata per 2 oboi, fagotto e continuo op. 5 n. 3 in si bemolle maggiore 23-5-1993 Triosonata per 2 oboi, fagotto e continuo op. 5 n. 4 in fa maggiore 23-5-1993 Harvey, Paul Fantasia 28-7-1991 Quartetto per tre clarinetti e clarinetto basso 21-11-1992 The Harfleur song 2-8-1992 Haslinger, Tobias Sonatina per quattro clarinetti in sib 11-8-1991 Haydn, Franz Joseph
Cassazione Hob.III : 6 in do maggiore 28-7-1991 Concerto per violoncello e orchestra in do maggiore 22-11-2008 Dal Divertimento in si bemolle maggiore 6-5-2001 Fantasia in do maggiore 24-3-2009 Gypsy rondò 15-1-1994 Minuetto dalla sonata per pianoforte Hob n. 13 in mi maggiore 31-7-1997 Quartetto op. 74 n. 2 in fa maggiore 19-7-1997 Quartetto op. 5 n. 1 in re maggiore 11-2-1990 Quartetto op. 76 n. 4 in si bemolle maggiore 14-1-1995 Quartetto op. 77 n. 1 in sol minore 11-12-2004 Quartetto “L’Allodola” op. 64 n. 5 in re maggiore 11-1-1992 Quartetto per archi op. 20 n. 5 in fa minore 20-4-2002 Sinfonia n. 85 “La Reine” in si bemolle maggiore 22-11-2008 Sonata n. 33 Hob. 20 in do minore 29-1-2000 Sonata n. 38 in fa maggiore 3-5-2006 Trio Hob XV:14 in la bemolle maggiore 15-1-2005 Trio Hob. XV:25 in sol maggiore 17-12-1994 Trio XV:7 in re maggiore 14-4-2007 Heisinger, Brent March per timpani e cinque trombe 21-11-1994 Hernandez, George (arr.) Paraiso 10-1-2002 Hindemith, Paul Cinque pezzi per orchestra op. 44 n. 2 21-6-1992 Kleine Kammermusik op. 24 n. 2 26-2-1994 · 21-2-1998 Sonata 24-5-1989 · 2-12-1989 Suite op. 26 16-5-2005 Honegger, Arthur Sonatina 16-12-1989 · 31-3-2006 Hubert, Edoardo Balletto di Charlot 8-2-1992
I
Iafigliola, Antonio Oltre il ricordo Ibert, Jacques Due Interludi Entr’acte per flauto e arpa Tre pezzi brevi Indulti, Giovanni Il vecchio in gabbia Intra, Enrico Mazurca Isaac, Heinrich Helogierons nous Ives, Charles In the mornin’
24-11-2006 4-12-1993 14-7-1991 · 2-8-1992 · 4-12-1993 6-5-2001 26-1-2007 12-1-2008 27-3-1993 23-3-2002
J
Janácˇek, Leóš Andante, da “Nella nebbia” Quartetto n. 2 “Lettere intime” Sonata “Nella strada 1-10-1905” Jobim, Tom Samba di una nota Johnson, Hall Ride on, King Jesus! (Negro Spiritual)
1-4-2006 12-4-2008 2-2-1991 10-5-1992 23-3-2002
Johnson, John R. Sometimes I feel like a motherless child 22-4-2006 Jolivet, André Fantasie-Impromptu 27-4-1989 Jones, Thad A child is born 15-5-1994 Joplin, Scott Anouchka 10-3-1990 Maple leaf rag 15-5-1994 Original rags 15-5-1994 Rag for five 13-9-1992 · 15-1-1994 Sensation 15-5-1994 Something doing ragtime 27-4-1989 · 13-1-1990 The easy winners ragtime 27-4-1989 · 13-1-1990 The Entertainer 28-7-1991 · 8-2-1992 · 11-11-1992 · 15-5-1994
K
Kahal-Fain I’ll be seeing you 18-9-2001 Kallivoda, Johann Wenzel Heimweh per soprano corno e pianoforte 22-1-1994 Kálmán, Emmerich La principessa della csarda (fantasia) 27-2-1997 Kirnberger, Johann Philipp Sonata per flauto e basso continuo in sol maggiore 17-3-1990 Knaifel, Alexander Estratti da Lux Aeterna per due violoncelli e due voci cantanti 28-3-2008 Kodály, Zoltán Esti Dal 9-5-1993 Koechlin, Charles Studio op. 188 27-4-1989 Krakamp, Emanuele Souvenir di Napoli 19-2-1996 Kreisler, Fritz Sicilienne 19-3-2007 Krenek, Ernst Quattro piccoli studi 4-3-1995 Kuhlau, Friedrich Grande Sonata 20-1-2001
L
La Crus Musiche di scena 7-10-2006 Lachner, Franz Frauenliebe und Leben per soprano corno e pianoforte 22-1-1994 Lack, Theodor Idillio 8-2-1992 Lalliet, Theodore Fantasia op. 6 2-12-1989 Lara, Augustin Granada (fantasia spagnola) 15-12-1995 Lasso, Orlando Di Jubilate Deo 31-5-1989 Lehar, Franz Aria di Vilja, da “La vedova allegra” 27-2-1997 Ballsirenen, da “La vedova allegra” 27-2-1997 La vedova allegra (fantasia d’operetta) 15-12-1995 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 255
Tu che m’hai preso il cor, da “Il paese del sorriso” 27-2-1997 Lennon-McCartney When I’m sixty-four 18-9-2001 Yesterday 15-5-1994 Lewis, Lux Honky Tonky Train Blues 19-7-1992 · 30-8-1992 · 12-12-1992 Ligeti, György Cito Majakovskij e sogghigno 11-1-2008 Etude n. 5 “Arc-en-ciel” 4-3-2006 Giuda 11-1-2008 Sonata per violoncello solo 24-3-2007 Liszt, Franz Années de Pèlerinage. Deuxième Année: Italie 30-3-2007 Après une lecture de Dante 30-3-2007 Au bord d’une source, da “Années de Pèlerinage I: Suisse” 15-12-1990 · 7-10-2000 Aux cyprès de la Villa d’Este, da “Années de Pèlerinage II: Italie” 7-10-2000 Bagatella senza tonalità (V Mephisto - Valse) 9-3-2002 Ballata in si minore 22-5-1994 Ballata n. 2 in si minore 7-10-2000 · 3-3-2007 Consolation 20-9-2001 Danza degli gnomi 7-3-1992 Der König in Thule 15-9-2000 Des Toten Dichter Liebe 27-4-1990 Es muss ein wunderbares sein 15-9-2000 Fantasia e fuga sul nome di B-A-C-H 12-10-1997 · 7-10-2000 · 20-9-2001 Funérailles, da Armonie poetiche e religiose 19-4-2007 Grande fantasia sulla Norma di Bellini 3-3-2007 Isoldes Liebestod (da Wagner) 5-2-1994 · 4-10-2000 Jeux d’eau á la Villa d’Este, da “Années de Pèlerinage III” 7-10-2000 Kennst du das Land? 15-9-2000 La campanella, dai sei grandi studi su “I capricci” di Paganini 13-12-1996 La chapelle de Guillaume Tell, da “Années de Pèlerinage I” 15-12-1990 La lugubre gondola 2 19-4-2007 Legendes: St. Francois d’Assise: la predication aux oiseaux; St. Francois de Paule marchand sur le flots 7-10-2000 · 12-1-2001 Les Préludes (poema sinfonico) S 97 27-1-1996 Mazeppa 7-12-1991 Mephisto Polka 4-10-2000 Mephisto valzer n. 1 7-3-1992 · 7-10-2000 · 22-1-2005 · 12-2-2009 Notturno n. 3 “Sogno d’amore” in la bemolle maggiore 5-2-1994 · 13-12-1996 · 19-1-2008 · 13-12-2008 O Lieb so lang du lieben kannst 15-9-2000 Oh! quand je dors 15-9-2000 Parafrasi da Rigoletto 4-10-2000 · 10-3-2005 · 3-2-2007 Parafrasi dal “Coro di festa e marcia funebre” del Don Carlos (da Verdi) 5-2-1994 Première valse oubliée 11-11-1992 Rapsodia spagnola 2-3-1996 Rapsodia ungherese n. 2 in do diesis minore 13-12-1996 · 2-10-2000 Rapsodia ungherese n. 12 in do diesis minore 2-10-2000 Rapsodia ungherese n. 13 in la minore 30-9-2000 256 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE
Rapsodia ungherese n. 6 in re bemolle maggiore 2-10-2000 Sonata in si minore 10-12-1994 · 23-9-2000 · 2-2-2002 Sonata n. 9 “Messe noire” op. 68 12-2-2009 Sonetto del Petrarca n. 47, “da Années de Pèlerinage II” 10-12-1994 · 26-9-2000 Sonetto del Petrarca n. 104, da “Années de Pèlerinage II“ 10-12-1994 · 27-4-1990 · 26-9-2000 Sonetto del Petrarca n. 123, da “Années de Pèlerinage II” 10-12-1994 · 26-9-2000 · 7-10-2000 Sposalizio, da “Années de Pèlerinage II” 26-9-2000 Studio da concerto Gnomenreigen 15-3-2008 Studio trascendentale 7-12-1991 Tarantella 12-1-2001 Vallée d’Obermann, da “Années de Pèlerinage I” 15-12-1990 · 10-4-1999 · 26-9-2000 Valse Oubliée n. 1 in fa diesis minore 30-9-2000 Valse-impromptu 20-1-2007 Valzer dal “Faust” di Gounod 9-3-2002 Waldesrauschen - Studio da concerto in re bemolle maggiore 5-2-1994 Ljadov, Anatolij Une tabatière à musique 11-11-1992 Llanas, Alberto Musiche 27-4-1993 Llobet, Miguel El mestre 6-3-1993 El noy de la mare 6-3-1993 El testament d’Amelia 6-3-1993 Quattro canzoni popolari catalane 18-2-2006 Tre canzoni popolari catalane 6-3-1993 Loewe, Frederick My fair lady (selezione) 27-2-1997 Loffelhotz, Christian Dansa polonica 27-3-1993 Lombardo, Carlo Spesso a cuori e picche 27-2-1997 Longo Sofista Dafni e Cloe 17-09-2005 Lorca, Federico Garcia Las Morillas 1-5-1994 Los rejes de la boraja 1-5-1994 Sevillanas 1-5-1994 Lorenzo, J. - Martin, J. Farruca 27-5-2005 Lotti, Antonio Sonata op. 44 n. 4 in sol maggiore 28-7-1991 · 18-1-1992 Lucchetti, A. (trascr.) Incantesimi - Canzoni dei film di Walt Disney 22-4-2001 Luppi, Gian Paolo Balletto Plastico 11-1-2008 Luppi, Gianpaolo Erwartung 21-11-1992 Manifesto 11-1-2008
M
Maasz, Gerhard Suite (Gigue) Macdowell, Edward A. An old love story
28-7-1991 · 28-7-1991 22-4-2006
Machado, Celso Musica popolare brasiliana 17-01-2004 Mahler, Gustav Ich atmet’ einen linden Duft - Ich bin der Welt abhanden gekommen, da “Fünf Lieder nach Ruckert” 25-9-2001 Lieder eines fahrenden Gesellen 14-3-1998 Quartetto in la minore 2-3-1991 Quartettsatz 23-5-2005 Rheinlegendchen, Wer hat dies Liedlein erdacht? da “Des knaben Wunderhorn” 25-9-2001 Mainerio, Giorgio Putta nera (ballo furlano) 27-3-1993 Maio, Luigi (da Mozart) Eine kleine Zauberflöte 18-1-2008 Malats, Joaquim Serenata spagnola 27-5-2005 Mallarmè, Stephane l’après-midi d’un faune 17-09-2005 Mancini, Henry Pink Panter 15-5-1994 Manzino, Giuseppe Preludio alla notte 27-12-1995 Marcello, Benedetto Sonata in re minore 9-4-1994 Margaria, Gian Andrea Divertimento su temi dell’Aida 11-3-1995 Martin, J.- Lorenzo, J. Zambra 27-5-2005 Martin, Juan Soleares-Alegrias-Bulerias 27-5-2005 Martini, Johann P. A. Plaisir d’amour 5-12-1995 Martinu˚, Bohuslav Favole in musica 1-3-2003 First Sonata 3-12-1994 Variazioni su un tema di Rossini 21-1-2006 Martucci, Giuseppe Allegro fugato 5-10-1997 Mascagni Pietro Ave Maria 5-4-2008 M’ama non m’ama 5-4-2008 “O pallida che un giorno” da L’amico Fritz 5-4-2008 Massenet, Jules Elégie jouée dans les Erynnies 11-11-1992 Meditazione, dalla “Thaïs” 19-2-1996 Masson, Askell Prim 10-3-2009 Mayazumi, Toshiro Concertino per xilofono e pianoforte 10-12-1994 Mchedelov, Mikhail Variazioni su un tema di Paganini 19-1-2008 Mendelssohn Bartholdy, Felix 3 Lieder ohne Worte 19-3-2007 Lied ohne Worte op. 53 n. 2 12-1-2008 Preludio, finale e fuga op. 37 n. 3 in re minore 21-9-1997 Quartetto op. 44 n. 2 in mi minore 14-1-1995 Quartetto op. 80 in fa minore 17-11-2004 Quattro pezzi per quartetto d’archi op. 81 10-1-2009 Rondò Capriccioso op. 14 in mi minore 7-3-1992
Sonata in fa maggiore 19-2-1994 · 20-12-2005 Sonata op. 65 n. 1 in fa minore 21-9-1997 Sonata op. 65 n. 2 in do minore 5-10-1997 28-9-1997 Sonata op. 65 n. 3 in la maggiore Sonata op. 65 n. 5 in re maggiore 12-10-1997 Sonata op. 65 n. 6 in re minore 21-9-1997 Sonata per violino e pianoforte in fa maggiore 20-12-2005 Trio op. 49 in re minore 24-2-1996 Trio n. 2 in do minore 4-2-2006 Variations sérieuses op. 54 in re minore 5-3-1994 · 18-1-1997 Mercadante, Saverio Concerto per flauto e orchestra in mi minore 20-03-1997 Mertens, Wim Close Cover 16-5-1993 Mertz, Johann Kaspar Barcarole op. 41 20-1-1990 Elegia 5-3-2005 Messiaen, Olivier Dieu parmi nous 19-10-1997 Tema e variazioni 8-2-2003 Milhaud, Darius Caramel mou 1-3-2003 Concerto per batteria e pianoforte 10-12-1994 Copacabana 11-11-1992 La cheminée du Roi Renée 21-2-1998 Le boeuf sur le toit op. 58 5-12-1996 · 21-5-2001 Musiche 16-1-1993 Scaramouche 27-4-1989 Milita, Francesco Las floreras 23-07-1997 Miller, Glenn Moonlight serenade 15-5-1994 Molino, Francesco Notturno op. 38 21-7-1991 · 21-7-1991 Molnar, Josef Fantasia su temi popolari giapponesi 10-5-1992 Mompou, Frederic Cantar del alma 17-4-1993 Incertitud 17-4-1993 Olas gigantes 17-4-1993 Rosa del calmi 17-4-1993 Monk, Thelonious Round midnight 15-5-1994 Monteclair, Michel Pinolet Godimento e pena in amore, Cantata italiana a voce sola 28-2-1998 “Le Songe”, VIIme Cantate à voix seule (troisième livre) 28-2-1998 Monti, Vittorio Csardas 15-12-1995 Montsalvatge, Xavier Canción de cuna para dormir a un negrito 5-2-2005 Canciones para niños 17-4-1993 Monza, C. Sonata in do maggiore 10-1-1996 Morales, Cristobal Per tuam crucem 31-5-1989 Morley, Thomas Now the month of Maying 21-11-1994 Morricone, Ennio Bugsy 19-11-2007 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 257
Per un pugno di dollari 19-11-2007 La leggenda del pianista sull’oceano 18-2-2006 · 19-11-2007 Mission 6-5-2001 · 19-11-2007 Nuovo Cinema Paradiso 8-2-1992 Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto 8-2-1992 Western of Morricone 13-9-1992 Moszkowski, Moritz Studio op. 72 n. 11 11-11-1992 Mozart, Franz Xavier Quatre polonaise melancoliques op. 22 4-12-2004 Mozart, Wolfgang Amadeus · 7-10-2006 12 variazioni K 265 in do maggiore 12-5-2006 12 variazioni su “La belle Françoise” K 353 in mi bemolle maggiore 7-3-1992 Abendempfindung K 523 in fa maggiore 26-1-1991 “Ach, ich fuhl’s” da Die Zauberflöte 26-1-1991 Adagio K 484a 28-7-1991 Adagio K 617 in do maggiore 31-7-1997 Adagio per Glasharmonika K 356 in do maggiore 4-3-2006 · 12-4-2006 “Alla turca” dalla sonata K 331 in la maggiore 24-1-2004 · 20-1-2007 Allegro, dalla sonata K 545 in do maggiore 12-1-2008 Allegro K 312 in sol minore 12-4-2006 Als Luise K 520 in do minore 11-3-2006 An Chloë K 524 in mi bemolle maggiore 5-2-2005 · 11-3-2006 Andantino K 236 in mi bemolle maggiore 12-4-2006 Cassazione K 62 in re maggiore 29-7-1997 “Cinque, dieci...” da Le nozze di Figaro 26-1-1991 Concerto per flauto arpa e orchestra K 299 in do maggiore 27-12-1999 Concerto per flauto e orchestra K 313 in sol maggiore 20-03-1997 dal Don Giovanni 27-3-1996 Dans un bois solitaire K 308 in la bemolle maggiore 26-1-1991 Das Veilchen K 476 in sol maggiore 11-3-2006 “Deh vieni, non tardar” da Le nozze di Figaro 11-3-2006 Divertimento K 254 in si bemolle maggiore 17-3-2001 Divertimento n. 3 per 2 clarinetti e corno di bassetto K 439b 15-9-1991 Divertimento n. 2 per 2 clarinetti e corno di bassetto K 439b 11-8-1991 Divertimento per trio d’archi K 563 in mi bemolle maggiore 5-12-2003 “Donne mie la fate a tanti” da Così fan tutte 26-1-1991 Due danze tedesche 31-7-1997 Duo per violino e viola K 423 in sol maggiore 30-4-2006 Duo per violino e viola K 424 in si bemolle maggiore 30-4-2006 “È Amor un ladroncello” da Così fan tutte 11-3-2006 Fantasia K 397 in re minore 7-3-1992 · 30-1-1999 · 28-2-2004 · 12-5-2006 Fantasia K 475 in do minore 12-4-2006 · 24-3-2009 Fantasia K 608 in fa minore 28-9-1997 Fantasia per quintetto (trascr. di W. Meyer dalla fantasia per organo meccanico KV 608) in fa minore 25-3-2006 Fuga, dal Requiem K 626 in re minore 15-7-1997 Marcia funebre K 453a 10-3-2007 Ouverture dal “Flauto magico” 15-1-1994 “Pa..Pa...Papageno... Papagena” da Die Zauberflöte 26-1-1991 “Porgi amor qualche ristoro” da Le nozze di Figaro 11-3-2006 258 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE
Quartetto K 157 in do maggiore 14-1-2006 Quartetto K 158 in fa maggiore 31-3-2006 Quartetto K 159 in si bemolle maggiore 31-3-2006 Quartetto K 160 in mi bemolle maggiore 31-3-2006 Quartetto K 168 in fa maggiore 26-1-1991 Quartetto K 387 in sol maggiore 6-2-1999 · 31-3-2006 Quartetto K 428 in mi bemolle maggiore 17-11-2004 Quartetto K 465 “Les dissonances” in do maggiore 20-4-2002 Quartetto per pianoforte e archi K 478 in sol minore 2-3-1991 Quartetto K 499 in re maggiore 14-1-2006 Quartetto K 590 in fa maggiore 6-2-1999 Quartetto K 80 in sol maggiore 14-1-2006 Quartetto per flauto e archi K 285 in re maggiore 11-2-1990 · 7-2-2004 · 9-3-2006 Quartetto per flauto e archi K 285b in do maggiore 11-12-2004 Quintetto per archi K 516 in sol minore 9-3-2006 Quintetto per corno e archi K 407 in mi bemolle maggiore 9-3-2006 Quintetto per pianoforte e fiati K 452 in mi bemolle maggiore 25-3-2006 Rondo K 511 in la minore 3-2-2007 Serenata per archi e timpani K 239 in re maggiore 16-1-2009 Serenata per fiati K 388 in do minore 9-3-2006 Sonata K 13 per pianoforte e violino in fa maggiore 26-1-1991 Sonata K 14 in do maggiore 26-1-1991 Sonata K 19d in do maggiore 21-12-1991 · 5-12-1996 Sonata per pianoforte e violino K 296 in do maggiore 17-12-1994 Sonata per pianoforte e violino K 301 in sol maggiore 5-4-1990 · 14-6-1992 · 6-6-1993 · 11-12-1993 · 12-2-2000 Sonata per pianoforte e violino K 302 in mi bemolle maggiore 17-5-1992 Sonata per pianoforte e violino K 304 in mi minore 20-12-2005 Sonata per pianoforte e violino K 305 in la maggiore 9-2-1991 Sonata per pianoforte e violino K 306 in re maggiore 12-2-2000 Sonata K 310 in la minore 30-1-1999 · 3-5-2006 Sonata K 311 in re maggiore 12-4-2006 Sonata K 330 in do maggiore 4-4-2006 Sonata K 331 in la maggiore 30-1-1999 · 21-4-2006 Sonata K 332 in fa maggiore 7-3-1992 · 12-5-2006 Sonata K 333 in si bemolle maggiore 21-4-2006 Sonata K 358 in si bemolle maggiore 19-3-1994 Sonata per pianoforte e violino K 378 in si bemolle maggiore 8-2-2003 Sonata K 381 in re maggiore 19-4-1990 Sonata per pianoforte e violino K 454 in si bemolle maggiore 12-2-2000 Sonata K 457 in do minore 12-4-2006 Sonata K 497 in fa maggiore 10-5-1989 Sonata K 576 in re maggiore 11-1-2003 · 4-4-2006 Sonata per violino e pianoforte K 301 in sol maggiore 11-12-1993 Sonata per violino e pianoforte K 304 in mi minore 20-12-2005 Trio per pianoforte e archi K 502 in si bemolle maggiore 17-3-2001 Trio per pianoforte e archi K 542 in mi maggiore 17-3-2001 Trio per pianoforte e archi K 548 in do maggiore 9-2-2002 Trio per pianoforte e archi K 564 in sol maggiore 24-2-1996 Variazioni K 455 sul tema di “Unser dummer Pöbel” di Gluck in sol maggiore 11-3-2006 Mulet, Henri Toccata “Tu es Petra” 28-9-1997
Müller, Johann Romanza e variazioni agli “studi per glasharmonika” 31-7-1997 Musica classica a sorpresa e improvvisazioni jazz 13-12-2008 Musica klezmer tradizionale 18-9-2004 Musorgskij, Modest Dai “Quadri di un esposizione” : Promenade, Gnomo, Baba Yaga, Grande Porta di Kiev 15-3-2008 Quadri di una esposizione 9-12-1989 · 13-3-2004 · 21-4-2006 · 27-2-2009
N
Negretti, Luigi Variazioni su una sequenza antica 23-07-1997 Nielsen, Carl Two fantasy pieces op. 2 14-6-1992 Niles, John Jacob The Black Dress, Go ‘way from my window, The wild River 23-3-2002 Nirvana Musiche di scena 7-10-2006 Norem, N. Rain in Spring, I am Rose 23-3-2002 Nozzoli, Stefano Musiche di scena 7-10-2006
O
Oakland, Ben Java Jive 18-9-2001 Obradors, Fernando Del cabello mas sutil 23-11-1991 El Majo geloso, La guitarra sin prima, aquel sombrero de monte, El Vito, da Canciones clásicas españolas 25-9-2001 El Vito 23-11-1991 Odori, Orio Esito 16-5-1993 Minor 16-5-1993 Orff, Carl Carmina burana 8-9-1991 Otolab Musiche di scena 7-10-2006
P
Pablo, Luis De Musiche 27-4-1993 Pachelbel, Johann Kanon 15-7-1997 Paganini, Niccolò Cantabile 8-4-2001 Capriccio n. 1 1-2-1992 Capriccio n. 24, trascr. per due clarinetti di E.Levitas 22-4-2007 Due capricci 11-3-1995 God save the Queen 20-3-1999 Grande sonata in la maggiore 13-4-1991 I palpiti op. 13 in do maggiore 24-2-2001 Le streghe op. 8 22-7-1997 Nel cor più non mi sento (per violino solo) 20-3-1999 Sonata concertata 17-01-2004 Terzetto in re maggiore 28-7-1991
Terzetto n. 4 18-1-1992 Tre pezzi 13-4-1991 Paganini, Niccolò - Kreisler, Fritz La campanella, dal concerto per violino op. 7 in si minore 20-12-2005 Variazioni sulla corda in sol dal “Mosè” 20-3-1999 · 20-12-2005 Palermo, Vincenzo Divertimento 23-3-1996 Palestrina, Giovanni Pierluigi Adjuro vos 31-5-1989 O bone jesu 31-5-1989 Sicut cervus 31-5-1989 Super flumina 31-5-1989 Parish-Alvars, Elias Variazioni su un tema della “Norma” di Bellini 11-12-1993 Pärt, Arvo Fratres, violino e pianoforte 20-10-2006 Für Alina 4-3-2006 Spiegel im Spiegel 19-3-2007 Passereau, Pierre Il est bel et bon 18-9-2001 Pergolesi, Giovanni Battista Sonata in fa maggiore 1-7-1997 Petrassi, Goffredo Allemande, dalla Partita 10-3-2005 Suoni notturni 29-3-1990 Phalèse, Pierre Musiche 24-7-1997 Philidor, Fancois, Andrè Marcia per quattro timpani 21-11-1994 Piazzolla, Astor Adios Nonino 1-12-2007 · 7-3-2008 Bordel 21-7-1991 Cafè 21-7-1991 Histoire du tango 16-2-1991 Le grand tango 2-3-2002 Libertango 18-3-1995 · 5-5-2006 · 7-3-2008 Musiche 22-03-2003 Nightclub 21-7-1991 Oblivion 18-3-1995 · 7-3-2008 Libertango 14-5-2005 Picchi, Giovanni Ballo detto “Il Pichi” (ad. I. Battiston) 11-2-1995 Ballo detto “Todesca” 11-2-1995 Piccioni, Piero Amore mio aiutami, Il viaggio, Incontri particolari 19-11-2007 Pifaro, Nicolò Per memoria quel giorno 27-3-1993 Pizzetti, Ildebrando Tre canti 17-12-1994 Planel, Robert Preludio e Saltarello 18-3-1995 Ponce, Manuel Maria Prelude 23-3-1991 Sonatina meridional 18-2-1995 Variations sur “Follie de Espana” et Fugue 26-3-1994 Ponchielli, Amilcare Dimenticar ben mio pianoforte solo 5-2-2005
INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 259
Poot, Marcel “Legende” per 2 clarinetti, corno di bassetto e clarinetto basso 11-8-1991 Porter, Cole Begin the beguine 5-12-1995 Love for sale 5-2-2005 Night and Day 5-12-1995 Poulenc, Francis Assez modéré (da Mouvements perpetuels) 20-1-2007 Cantata “Un soir de neige” 10-1-2002 Improvvisation n. 11 4-2-2005 Improvvisation n. 15 “Hommage à Edith Piaf” 4-2-2005 La storia dell’elefantino Babar 5-6-1994 · 5-1-1998 · 21-5-2001 Mouvement perpetuel n. 1 31-3-2006 · 10-3-2007 Musiche 16-1-1993 Pastourelle 11-11-1992 Pilons l’orge, les Tisserands, dal ciclo “Chanson Françaises” 10-1-2002 Presto giocoso, dalla sonata per flauto e pianoforte: 3-4-2005 Sonata 16-12-1989 · 19-4-1990 · 19-1-1991 · 21-12-1991 · 16-5-1993 · 16-12-1995 Sonata FP185 4-3-1995 Sonata per clarinetto e pianoforte 29-3-1990 Sonata per violino e pianoforte 20-3-1993 Sonata per violoncello e pianoforte 21-1-2006 Sonata: 1° tempo 31-3-2006 Powell de Aquino, Baden Charà 28-2-2009 Retrao brasileiro 28-2-2009 Pozzoli, Ettore Da “Canti popolari d’altri tempi”: Variazioni su Funicolì Funicolà 5-5-2006 Danza fantastica 5-5-2006 Praetorius, Michael Courante 21-11-1994 Musiche 24-7-1997 Volte 21-11-1994 Prokof’ev, Sergej Allegretto tranquillo, da “Visions fugitives” op. 22 n. 9 16-5-2005 Assai moderato, da “Visions fugitives” op. 22 n. 12 16-5-2005 Cinque quadri, da “Romeo e Giulietta” op. 75 10-5-2005 Commodo, da “Visions fugitives” op. 22 n. 8 16-5-2005 Con vivacità, da “Visions fugitives” op. 22 n. 11 16-5-2005 Contradance; Mephisto waltz, dal film “Lermontov” 8-2-1992 Dolente, da “Visions fugitives” op. 22 n. 16 16-5-2005 Feroce, da “Visions fugitives” op. 22 n. 14 16-5-2005 Frate Lorenzo, da “Romeo e Giulietta” op. 75 15-5-2004 Giulietta e Romeo (Matteo Bandello) 5-1-1998 Inquieto, da “Visions fugitives” op. 22 n. 15 16-5-2005 Juliet Girlhood, Montague and Capulets, Romeo and Juliet at Parting, dalla Suite per pianoforte “Romeo e Giulietta” (trascr. Varvara Ivanova) 19-1-2008 Marcia dall’ “Amore delle tre melarance” 20-1-2007 Mercuzio, da “Romeo e Giulietta” op. 75 15-5-2004 Montecchi e Capuleti, da “Romeo e Giulietta” op. 75 15-5-2004 Musiche 16-1-1993 Musiche di scena 7-10-2006 Pierino e il lupo op. 67 29-2-2008 260 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE
Pittoresco, da “Visions fugitives“ op. 22 n. 7 16-5-2005 Poetico, da “Visions fugitives” op. 22 n. 17 16-5-2005 Prélude, dai 10 pezzi op. 12 n. 7 10-5-2005 Ridicolosamente, da “Visions fugitives” op. 22 n. 10 16-5-2005 Sonata per violoncello e pianoforte op. 119 in do maggiore 15-3-2003 Sonata per flauto e pianoforte op. 94 in re maggiore 3-12-1994 Sonata per pianoforte n. 3 op. 28 in la minore 17-5-1989 · 22-5-1994 Sonata per pianoforte n. 2 op. 14 in re minore 11-1-2003 · 10-5-2005 Sonata per pianoforte n. 6 op. 82 in la maggiore 1-5-1994 · 24-4-1999 Sonata per pianoforte n. 7 op. 83 in si bemolle maggiore 29-3-1990 · 7-12-1991 · 17-5-1992 · 25-5-2004 Sonata per pianoforte n. 8 op. 84 in si bemolle maggiore 31-5-2005 Sonata per violino e pianoforte n. 1 op. 80 in fa minore 6-5-2005 · 7-5-2005 Puccini, Giacomo da Gianni Schicchi 27-3-1996 E l’uccellino 5-4-2008 Foglio d’album 11-11-1992 Piccolo tango 7-3-2008 “Quando men vo” da La Bohème 5-4-2008 Sole e Amore 5-4-2008 Pupillo, Mario Preludio, Andante e Scherzo 23-3-1991
Q
Quantz, Johann Joachim Sonata per flauto e cembalo in re maggiore
R
17-3-1990
Rachmaninov, Sergej Étude-tableaux op. 33 n. 4 in do maggiore 25-5-2004 Étude-tableaux op. 33 n. 5 in mi bemolle minore 25-5-2004 Étude-tableaux op. 39 n. 1 in do minore 25-5-2004 Étude-tableaux op. 39 n. 5 in mi bemolle minore 25-5-2004 Étude-tableaux op. 39 n. 8 in re minore 25-5-2004 Il mare...i gabbiani..., Étude tableaux op. 39 n. 2 16-5-2005 Marcia funebre, Étude tableaux op. 39 n. 7 16-5-2005 Marcia orientale, Étude-tableaux op. 39 n. 9 in re maggiore 25-5-2004 · 16-5-2005 Melodia op. 3 n. 3 in mi maggiore 15-5-2004 Momento musicale op. 16 n. 3 in si minore 9-12-1989 Momento musicale op. 16 n. 4 in mi minore 13-12-2008 Preludio op. 2 n. 1 in do maggiore 23-5-2004 Preludio op. 23 in sol minore 9-12-1989 Preludio op. 23 n. 6 in mi bemolle maggiore 15-5-2004 Preludio op. 3 n. 2 in do diesis minore 24-1-2004 · 15-5-2004 Preludio op. 32 n. 12 in sol diesis minore 15-5-2004 Preludio op. 39 n. 5 in sol maggiore 23-5-2004 Preludio op. posth. 23-5-2004 Six Pieces op. 11 19-4-1990 Sonata n. 2 op. 36 in si bemolle minore 29-1-2000 Sonata per violino e basso (L’Annunciazione) 18-6-1996 Tre preludi 25-5-2005 Tredici preludi op. 32 24-2-2009
Trio elegiaco op. posth. in sol minore 14-12-2002 Vocalise op. 34 n. 14 8-4-2001 · 19-3-2007 Ranzato, Virgilio Fox della Luna, da “Il paese dei campanelli” 27-2-1997 Ravel, Maurice À la manière de Emmanuel Chabrier 11-11-1992 Alborada del gracioso, da “Miroirs” 24-5-1992 · 23-5-2004 Blues, dalla sonata per violino e pianoforte 8-4-2001 Bolero (trascr. Campisi) 5-12-1995 · 13-12-1996 Chansons madécasses 20-9-2003 Daphnis et Chloé 17-09-2005 Gaspard de la nuit 2-3-1996 · 12-1-2001 · 19-5-2004 · 31-5-2005 Jeux d’eau op. 30 in mi maggiore 7-3-1992 · 26-9-2000 La bella addormentata nel bosco (Perrault - Collodi) 5-1-1998 La bella e la bestia (Beaumont - Collodi) 5-1-1998 La valse 11-1-1997 · 26-9-2000 · 3-10-2001 · 6-03-2004 · 13-5-2005 · 16-5-2005 Le Tombeau de Couperin 17-11-1990 · 3-10-2001 Ma mère l’oye 24-11-1990 · 19-3-1994 · 5-12-1996 · 25-3-2006 Nicolette, La ronde 10-1-2002 Paraphrase sur un air de Gounoud (Faust deuxième acte) 11-11-1992 Pavane pour une infante défunte 16-5-1993 · 16-12-1995 · 2-3-2002 · 6-03-2004 · 25-5-2005 · 15-3-2008 Pièce en forme hebonera 24-3-1990 Rhapsodie espagnole 13-5-2005 Sonata per violino e pianoforte 16-3-1996 · 20-3-1999 Sonata per violino e pianoforte n. 2 in sol maggiore 17-12-1994 · 7-12-2002 · 7-3-2009 Sonatine 9-5-1993 · 25-3-2006 · 1-3-2008 Tzigane 5-4-1990 · 19-3-2005 · 2-2-2008 · 4-4-2009 Valses nobles et sentimentales 18-1-1997 · 9-3-2002 Re Alfonso X “El Savio” Cantigas de Santa Maria 5-3-2005 Regondi, Giulio Reverie 18-2-2006 Reich, Steve Clapping music 10-3-2009 Reicha, Antonin dal Gran Solo per glasharmonika e orchestra 31-7-1997 Reichardt, Johan dal Rondò per glasharmonika e quartetto d’archi 31-7-1997 Reincken, Johann Adam Aria “Die Meierin” von J. J. Froberger: partite diverse 16-4-1994 Toccata in sol maggiore 16-4-1994 Reinecke, Carl Sonata “Undine” op. 167 in mi minore 3-12-1994 Rejcha, Antonin Recitativo e rondò 2-12-1989 Rens, Jean Marie Trois petits poèmes lettristes (prima esecuzione integrale mondiale) 10-1-2002 Respighi, Ottorino Quintetto a fiati in sol minore 17-11-1990 Reynaud, Cécile Chant d’alouette 19-2-1996 Richardson, Nigel Jazz suite 28-11-1992
Ricordi, Giuseppe Due galop per pianoforte a quattro mani: La bicicletta, L’automobile. 11-3-1995 Rimskij-Korsakov, Nicolaj Selezione da Shérérazade 28-11-1992 Rodrigo, Joaquin Adagio dal “Concerto de Aranjuez” 14-5-2005 Danza de las hachas 10-1-1996 Fanfare de la Caballeria de Napol 10-1-1996 Fantasia para un gentil hombre 10-1-1996 Invocacion y danza 17-12-1994 · 18-2-2006 Tre pezzi spagnoli 6-3-1993 Villano y ricercar 10-1-1996 Rodrigo, Juan En los Trigales 27-5-2005 Roesgen-Champion, Marguerite Suite française 10-5-1992 Röllig, Carl Due piccoli pezzi 31-7-1997 Rollins, Sonny musiche 1-2-2008 Roloff, J Cartas de Africa n. 1 14-6-1992 Rossi, Lauro Cinque brevi valzer 11-3-1995 Rossini, Gioachino Andante con variazioni 24-3-1990 · 14-7-1991 · 18-8-1991 · 22-9-1991 · 10-5-1992 · 16-12-1995 Andante e allegro 25-1-1992 Andante, tema e variazioni 29-7-1997 “Bel raggio lusinghier” da Semiramide 25-1-1992 Canzonetta spagnola 5-4-2008 “Chanson de Zora” 5-4-2008 dalle Soirées Musicales 27-3-1996 “Di piacer mi balza il cor” da La Gazza ladra 25-1-1992 Fanfare de chasse 21-11-1994 Fantasia in mi bemolle maggiore 25-1-1992 Introduzione, Tema e Variazioni 14-12-1991 La gazza ladra (arr. Marenco - Nebiolo) 14-5-2005 “Largo al factotum” dal Barbiere di Siviglia 15-1-1994 Ouverture da “Il Barbiere di Siviglia” 4-1-1999 · 6-6-2005 Ouverture da “Il signor Bruschino” 19-7-1992 · 30-8-1992 · 12-12-1992 Ouverture da “L’Italiana in Algeri” 25-1-1996 Ouverture da “La gazza ladra” 6-6-2005 Petite Caprice “style Offenbach” da “Miscellanée pour piano” (vol. X dei “Péchées de vieillesse”) 25-1-1992 · 11-11-1992 · 21-4-2005 · 20-1-2007 Quartetto n. 1 28-11-1992 Quartetto n. 5 29-7-1997 Quartetto n. 6 21-11-1992 “Selva opaca” da Guglielmo Tell 29-3-1990 Sinfonia dall’opera Tancredi 16-8-1992 Sonata a quattro n. 3 in do maggiore 21-6-1992 Sonata n. 3 2-8-1992 Specimen de l’Ancien Regime, dall’”Album de chateau” (vol. VIII dei “Péchées de vieillesse”) 25-1-1992 Tre Riens: n. 18, 17,19, da “Quelques riens pour album” (vol. XII dei “Pechées de viellesse”) 25-1-1992 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 261
Un petit train de plaisir 22-4-2001 “Una voce poco fa”, dal Barbiere di Siviglia, trascr. per due clarinetti 22-4-2007 “Una voce poco fa”, da Il barbiere di Siviglia 5-4-2008 Variazioni per clarinetto e coro di clarinetti in do maggiore 16-8-1992 Rota, Nino Amarcord 19-11-2007 · 8-2-2008 La dolce vita 19-11-2007 Cantilena 16-5-1993 Casanova 8-2-2008 Cinque pezzi per flauto e pianoforte 20-1-2001 Fantasia su musiche da film 16-8-1992 I vitelloni 19-11-2007 · 8-2-2008 Il bidone 8-2-2008 Il Padrino 16-5-1993 La strada 16-5-1993 · 21-11-1994 · 19-11-2007 · 8-2-2008 Le notti di Cabiria 19-11-2007 · 8-2-2008 Lo sceicco bianco 8-2-2008 Otto e mezzo 8-2-2008 Petite Offrande Musicale 6-5-2001 Preludio in si bemolle maggiore 24-1-2004 Prova d’orchestra 8-2-2008 Rocco e i suoi fratelli 16-5-1993 Sarabanda e Toccata 11-12-1993 · 29-2-1996 Sonata 14-7-1991 · 16-12-1995 Sonata 1937 4-12-1993 Sonata per flauto e arpa 2-8-1992 Suite dal balletto La Strada 23-2-2002 Roussel, Albert Improptu 11-12-1993 Rubinstein, Anton Melodie 11-11-1992 Ruffo, Vincenzo La gamba in basso e soprano 27-3-1993 Rust, Friedrich Wilhelm Sonata in la maggiore 18-8-1991 · 22-9-1991 Rzewski, Frederic Winnsboro cotton mill blues 1-3-2008
S
Sagreras Julio Salvador El colibrì 27-5-2005 Saint-Saëns, Camille Du calme des nuits, Le fleur et les arbres op. 8 10-1-2002 Fantasie op. 124 24-3-1990 · 18-8-1991 · 22-9-1991 Il carnevale degli animali 29-2-2008 Introduzione e rondò capriccioso 20-3-1999 Romance 19-2-1996 Sonata op. 167 in si bemolle maggiore 14-12-1991 · 11-3-2000 Sonata op. 17 in mi bemolle maggiore 16-12-1989 Sainz de la Maza, Edorado Campanas del alba 6-3-1993 Salvadori, Luca Improvvisazione su tema dato dal pubblico 5-10-1997 Salzedo, Carlos Ballade op. 28 19-1-2008 Scintillation 24-5-1989 Variations sur un thème dans le style ancien, per arpa 2-8-1992 262 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE
Sammartini, Giovanni Battista Sinfonia per archi in sol maggiore 16-1-2009 Sanfiorenzo, Cesare Inferno: La barca di Caronte, La tempesta infernale; Purgatorio, La carità; Paradiso: Il canto degli angeli, La gloria celeste 11-3-1995 Santorsola, Guido Sonata a due n. 3 23-3-1991 Sanza, Gaspar Sette danze 17-12-1994 Sarasate, Pablo de Airs bohémiens op. 20 22-7-1997 Zigeunerwiessen op. 20 19-2-1996 Satie, Erik Sarabande n. 2 20-10-2006 Gnossienne n. 3 20-10-2006 Choses vues à droit et à gauche (avec et sans lunettes) per violino e pianoforte 20-10-2006 Embrions dessechés, pianoforte 20-10-2006 Gnossienne 11-1-2008 Gnossienne n. 5 10-3-2007 Gnossiennes 9-5-1993 Gymnopédie n. 3 31-3-2006 Gymnopédie n. 1 4-2-2005 · 21-4-2005 · 20-10-2006 · 16-2-2008 · 13-2-2009 Jack in the box 31-3-2006 Je te veux 23-11-1991 · 11-11-1992 La diva de “L’Empire” 23-11-1991 Le bain de mer, da “Sport et divertissment” 16-2-2008 · 13-2-2009 Le fils des étoils-wagnerie kaldéenne du Sar Peladan 20-10-2006 “Le tango perpetuel”, da Sport et divertissements 7-3-2008 Sport et divertissements 21-5-2001 · 31-3-2006 Tendrement 23-11-1991 Trois gnossiennes 16-2-2008 · 13-2-2009 Yachting, da “Sport et divertissment” 16-2-2008 · 13-2-2009 Sauget, Henri Choral variè 11-2-1995 Scappini, Sergio Variazioni su Domino 5-5-2006 Scarlatti, Domenico Allegro, dalla sonata L. 483 in la maggiore 3-4-2005 Quattro Sonate 18-2-1995 Sonata in do maggiore 15-2-1992 · 13-12-2008 15-2-1992 Sonata in do minore Sonata in mi maggiore 24-5-1992 Sonata in re maggiore 24-5-1992 Sonata in re minore 15-2-1992 Sonata in sol minore 24-5-1992 Sonata K 146 in sol maggiore 18-3-2009 Sonata K 18 in re minore 6-4-1991 Sonata K 208 in la maggiore 6-4-1991 Sonata K 239 in fa minore 18-3-2009 Sonata K 24 in la maggiore 6-4-1991 Sonata K 342 in la maggiore 18-3-2009 Sonata K 347 in sol minore 6-4-1991 Sonata K 348 in sol maggiore 6-4-1991 Sonata K 380 in mi maggiore 11-2-1995 Sonata K 427 in sol maggiore 21-4-2005 · 4-3-2006 Sonata K 454 in sol maggiore 18-3-2009
Sonata K 491 in re maggiore 6-4-1991 · 18-3-2009 Sonata K 492 in re maggiore 6-4-1991 Sonata K 87 in si minore 11-2-1995 · 12-1-2008 Sˇcˇedrin, Rodion Kostantinovic Omaggio a Isaac Albeniz 13-12-2008 Schederjew, Georgi Russicher Tanz 5-5-2006 Schikele, Paul Monochrome III 16-8-1992 Schmidt, Matthias Sechs Miniaturen 10-3-2009 Schmittbaur, Johan Rondò per glasharmonika 31-7-1997 Schnittke, Alfred Sonata n. 2 (quasi una sonata), violino e pianoforte 20-10-2006 Schönberg, Arnold Klavierstücke op. 19 n. 2 1-4-2006 Pierrot Lunaire op. 21 20-9-2003 Sechs kleine Klavierstücke op. 19 1-12-2007 Verklärte Nacht op. 4 22-11-1993 Schubert - Liszt “Der Lindenbaum”, da Winterreise D 911 30-9-2000 Güte Nacht 30-9-2000 Le soirées de Vienne 30-9-2000 Soirée de Vienne n. 6 3-3-2007 Ständchen 11-11-1992 Schubert, Franz Abschied von der Erde D 829 14-3-1998 Allegretto D 915 in do minore 3-10-2001 Allegro D 947 op. 144 in la minore 15-2-1997 · 24-11-1990 An die Musik D 547 8-2-1997 An Sylvia D 891 8-2-1997 · 14-3-1998 Auf dem Stram D 943 op. posth 119 22-1-1994 Auf dem Wasser zu singen D 744 8-2-1997 Der Doppelgänge da “Schwanengesang” D 957 8-2-1997 Der Tod und das Mädchen D 531 8-2-1997 Der Wanderer an der Mond D 870 8-2-1997 Die Forelle D 550 8-2-1997 Drei Klavierstücke D.946 28-3-2007 Fantasia D 760 “Wanderer” op. 15 in do maggiore 22-1-2005 · 30-3-2007 Fantasia D 940 op. 103 in fa minore 13-2-1993 · 8-2-1997 · 22-4-2007 Fischerweise D 881 8-2-1997 Ganymed D 544 op. 19 n. 3 8-2-1997 · 14-3-1998 Gran Duo op. posth. 140 in do maggiore 19-3-1994 Ihr Bild da “Schwanengesang” D 957 14-3-1998 Il canto del cigno D 957 (adatt. di Gianluca Favetto) 15-3-1997 Im Frühling D 882 14-3-1998 Impromptu D 899 op. 90 n. 1 in do minore 2-3-1996 Impromptu D 899 op. 90 n. 2 in mi bemolle maggiore 2-3-1996 · 24-1-2004 · 4-3-2006 · 4-4-2007 Impromptu D 899 op. 90 n. 3 in sol bemolle maggiore 2-3-1996 · 10-3-2005 · 4-4-2007 Impromptu D 899 op. 90 n. 4 in la bemolle maggiore 2-3-1996 Improvviso op. 142 n. 2 in la bemolle maggiore 5-3-1994 · 19-3-2007 Improvviso op. 142 n. 3 in si bemolle maggiore 23-4-1992
Introduzione, tema e variazioni op. 160 in mi minore 29-3-1990 · 30-11-1991 Introduzione e variazioni per flauto e pianoforte sul tema “Trockne Blumen” tratto da “Die Schöne Mullerin” D 802 op. 160 14-6-1992 Lebensstürme 24-11-1990 Moments Musicals D 780 op. 94 n. 1 in do maggiore 19-4-2007 Moments Musicals D 780 op. 94 n. 2 in la bemolle maggiore 19-4-2007 Moments Musicals D 780 op. 94 n. 5 in fa minore 19-4-2007 Nachstück D 672 8-2-1997 Nacht und Traüme D 827 8-2-1997 · 14-3-1998 Nachtstück D 672 14-3-1998 Quartetto n. 14 D 810 “La morte e la fanciulla” in re minore 20-2-1993 · 8-3-1997 · 25-1-2003 · 13-12-2006 · 12-4-2008 Quartettsatz D 703 op. posth. in do minore 20-2-1993 Quintetto D 667 “La Trota” op. 114 in la maggiore 6-6-1993 Quintetto D 956 op. posth. 163 in do maggiore 5-12-2003 Rondò op. posth.138 in re maggiore 10-5-1989 Rondò D 608 in re maggiore 15-2-1997 Rondò D 895 op. 70 in si minore 22-2-1997 Sei polacche op. 61 13-2-1993 Sei valzer 17-01-2004 Sonata “Arpeggione” D 821 op. 103 in la minore 8-2-1997 · 24-3-2007 Sonata D 384 in re maggiore 22-2-1997 Sonata D 408 in sol minore 22-2-1997 Sonata D 537 op. posth. 164 in la minore 17-5-1989 Sonata D 568 op. posth. 122 in mi bemolle maggiore 25-1-1997 Sonata D 575 op. posth. 147 in si maggiore 25-1-1997 Sonata D 617 op. 30 in si bemolle maggiore 21-12-1991 · 25-1-1996 Sonata D 664 op. posth. 120 in la maggiore 5-3-1994 · 28-3-2007 Sonata D 894 op. 78 in sol maggiore 25-1-1997 · 24-3-2009 Sonata D 960 in si bemolle maggiore 16-3-1991 · 30-9-2000 · 4-12-2004 Sonata D 574 op. 162 in la maggiore 2-2-2008 Sonata D 625 in fa minore 19-4-2007 Sonata D 784 op. 143 in la minore 4-4-2007 Sonatina op. 137 n. 3 in sol minore 6-6-1993 Sonatina D 406 in sol minore 27-2-1993 Stänchen da “Schwanengesang” D 957 8-2-1997 Trauermusik 14-2-2004 Trio D 929 op. 100 in mi bemolle maggiore 14-4-2007 Winterreise D 911 op. 89 28-4-2007 Schumann, Clara Trascrizione dal Quintetto in mi bemolle maggiore op. 44 di Robert Schumann 13-2-1993 Schumann, Robert 5 Stücke in Volkston op. 102 10-5-1992 Adagio Allegro op. 70 4-3-1995 Arabeske op. 18 in do maggiore 24-1-1998 · 4-2-2005 · 19-3-2007 Bilder aus Östen, Sei improvvisi op. 66 13-2-1993 · 21-3-1998 Carnaval op. 9 23-2-1991 · 26-9-2001 Cinque pezzi in stile popolare op. 102 2-3-1990 Davidbündlertänze (Von Florestan und Eusebius) op. 6 30-9-2001 Études en forme de variations op. 13 6-10-2001 Fantasia op. 17 in do maggiore 21-3-1992 · 10-2-2001 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 263
Fantasiestück “In der Nacht” op. 12 n. 5 in fa minore 26-9-2001 Fantasiestücke op. 73 10-5-1992 · 9-5-1993 · 11-3-2000 Faschingsswank aus Wien op. 26 in si bemolle maggiore 28-3-2007 Frauenliebe und Leben op. 42 9-3-1991 · 11-3-2006 Humoreske op. 20 in si bemolle maggiore 7-3-1992 · 24-1-1998 · 3-5-2006 Intermezzo, da “Carnevale di Vienna” op. 26 1-12-2007 Kinderszenen op. 15 10-4-1999 Kreisleriana op. 16 3-10-2001 Liederkreis op. 39 9-3-1991 Märchenbilder op. 113 in re minore 27-1-2007 Papillons 12 pezzi op. 2 11-3-2006 Pezzi Fantastici op. 73 14-12-1991 Phantasiestücke op. 73 13-3-1999 Quartetto op. 41 n. 2 in fa maggiore 7-2-2004 Quintetto con pianoforte op. 44 in mi bemolle maggiore 13-12-2006 Romanza in fa maggiore 27-4-1990 Romanza op. 28 n. 1 in si bemolle minore 1-4-2006 Schön Edwig (ballata di F. Hebbel) op. 106 27-4-1990 Slancio, da “Pezzi fantastici” op. 12 1-12-2007 Sonata op. 105 in la minore 5-4-1990 · 1-2-1992 · 17-5-1992 Sonata op. 22 in sol minore 10-12-1994 Sonata n. 1 op. 11 in fa diesis minore 4-4-1998 Sonata n. 2 op. 121 in re minore 7-5-2005 · 5-4-2008 Sonata n. 3 (Concert sans orchestre) op. 14 in fa minore 24-1-1998 · 30-9-2001 Studi sinfonici op. 13 10-4-1989 · 5-3-1994 Traumerei (da Kinderszenen op. 15) 24-1-2004 Tre Romanze op. 94 30-11-1991 · 15-5-1994 · 4-3-1995 · 16-3-1996 Trio n. 3 op. 110 in sol minore 17-12-1994 Vogel als Prophet (dalle Waldszenen) 21-4-2005 Waldszenen op. 82 19-4-2007 Warum, Grillen, In der nacht, da “Fantasiestücke” op. 12 17-5-1992 Schumann, Robert - Wieck, Clara Romanza op. 21 n. 1 in la minore 6-10-2001 Romanza op. 21 n. 2 in fa maggiore 6-10-2001 Romanza op. 21 n. 3 in sol minore 6-10-2001 Schuster, Joseph Divertimento n. 6 in sol maggiore 12-1-1991 Schwertberger, Gerald Cuatro piezas para dos 20-1-1990 Seiber, Matias Suite irlandese 19-7-1992 · 30-8-1992 · 12-12-1992 Serrao, Paolo Fantasia sull’opera “Aida” 25-1-1996 · 21-3-1998 Sgambati, Giovanni Benedizione nuziale op. 30 5-10-1997 Suite op. 21 in si minore 5-2-1994 Sibelius, Jean Quartetto “Voces Intimae” op. 56 in re minore 19-7-1997 Simon, Paul Wake up little Susy 18-9-2001 Simpson, Ron Sonatina 21-11-1994
264 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE
Skrjabin, Alexander 12 Études op. 8 4-3-2000 9-5-1993 A capriccio, con forza, dagli “Studi op. 8” Brioso, dagli “Studi op. 8” 9-5-1993 Patetico, dagli “Studi op. 8” 9-5-1993 Poema op. 32 n. 2 in re maggiore 25-5-2005 Poema op. 32 n. 1 in fa diesis maggiore 25-5-2005 Preludio op. 11 n. 6 in si minore 31-5-2005 Preludio op. 13 n. 1 in do maggiore 31-5-2005 Preludio op. 15 n. 1 in la maggiore 31-5-2005 Preludio op. 15 n. 5 in do diesis minore 31-5-2005 Preludio op. 16 n. 2 in sol diesis minore 31-5-2005 Preludio op. 16 n. 4 in mi bemolle minore 31-5-2005 Preludio per la mano sinistra op. 9 n. 1 in do diesis minore 31-5-2005 Sonata - Fantasia n. 2 op. 19 in sol diesis minore 24-4-1999 · 15-5-2004 Sonata n. 5 op. 53 in fa diesis maggiore 2-2-1991 Sonata n. 4 op. 30 in fa diesis maggiore 31-5-2005 Studio op. 2 n. 1 in do diesis minore 23-5-2004 · 19-3-2007 · 12-1-2008 Studio op. 42 n. 5 in do diesis minore 25-5-2005 Studio op. 42 n. 8 in mi bemolle maggiore 25-5-2005 Studio op. 8 n. 12 in re diesis minore 23-5-2004 · 25-5-2005 Vers la flamme - Poema op. 72 16-5-2005 · 12-2-2009 Smetana, Bedrich De mon pays 22-7-1997 Studio da concerto, “Am Meeresufer” op. 17 22-1-2005 Trio op. 15 in sol minore 23-3-1996 · 4-2-2006 Sor, Fernando Cosa de atormentarme 1-5-1994 Si dices que mis ojos 1-5-1994 Souvenir de Russie op. 63 14-6-1992 Šostakovicˇ, Dimitrij Concerto n. 2 op. 102 in fa maggiore 27-12-1995 Lyrical waltz, Polka, Hurdy-Gurdy, dalle “Danze delle bambole” 2-8-1992 Polca, dalla “Golden age” 13-12-2008 Preludio e Fuga n. 24 in re minore 25-5-2005 Quartetto n. 13 op. 138 in si bemolle maggiore 14-1-1995 Sonata per violoncello e pianoforte op. 40 in re minore 11-12-1993 · 13-4-2002 Trio n. 2 op. 67 in mi minore 15-1-2005 Spohr, Ludwig Fantasia in do minore 17-2-1996 Sonata in do minore 18-8-1991 · 22-9-1991 Sonata concertante per arpa e flauto op. 114 2-8-1992 Variations sur l’air “Je suis encore dans mon printemps” 11-12-1993 Fantasia in do minore 29-2-1996 Stamitz, Ian Antonin Quartetto op. 8 n. 2 in mi bemolle maggiore 29-7-1997 Stelle e strisce 22-4-2006 Stevens, Leigh Howard Rhythmic caprice 10-3-2009 Stockhausen, Karl Heinz Flautina 24-11-2006 Pisces 9-3-2007
Stoker Festival Response 16-9-2006 Strauss, Franz Notturno per corno e pianoforte op. 7 22-1-1994 Strauss, Johann jr. Annen Polka op. 117 27-12-1995 · 27-12-1999 Banditen Galop, da “Prinz Methusalem” op. 378 27-2-1997 Fantasia su “Il bel Danubio blu” (trascr. Campisi) 13-12-1996 Fantasia sul valzer (trascr. Campisi) 5-12-1995 Kaiser Valzer 27-12-1997 Kusswalzer (il bacio) da “Der lustige Krieg” op. 400 27-2-1997 La caccia - polka 27-12-1999 Leichtes Blut Polka 27-12-1997 Ouverture da “Il Barone tzigano” 27-12-1999 Ouverture da “Il pipistrello” 15-12-1995 · 27-12-1995 · 27-2-1997 · 27-12-1998 · 4-1-1999 · 7-6-2004 Perpetuum mobile 4-1-1999 Pizzicato Polka op. 449 27-12-1995 Polka 214 27-12-1998 Polka francese 27-12-1997 Rose del sud - valzer 27-12-1997 · 27-12-1998 · 4-1-1999 Sperl polka 31-7-1997 Sul bel Danubio blu - valzer op. 314 15-12-1995 · 27-12-1995 · 4-1-1999 · 27-12-1999 Tritsch - Tratsch Polka schnell op. 214 19-7-1992 · 30-8-1992 · 12-12-1992 · 15-12-1995 · 27-12-1995 · 27-12-1997 · 4-1-1999 Tuoni e lampi - polka 27-12-1999 Valzer dell’imperatore op. 437 27-12-1995 Vino donne e canti - valzer 27-12-1999 Vita d’artista 27-12-1997 · 27-12-1999 Voci di primavera - valzer 27-12-1995 · 27-12-1998 · 4-1-1999 Strauss, Johann sr. Marcia di Radetzki op. 228 27-12-1995 · 27-12-1997 Strauss, Richard Enoch Arden op. 38 27-4-1990 Il sogno di Anna 27-4-1990 Nacht 22-1-1994 Zueignung per soprano e pianoforte 22-1-1994 Stravinskij, Igor Divertimento, da “Le baiser de la fée” 19-3-2005 Five easy pieces in four scenes 26-1-2007 L’Histoire du soldat, Suite per violino, clarinetto e pianoforte 26-1-2007 L’uccello di fuoco 6-6-2005 Les berceuses du chat 26-1-2007 Petrouchka (trascr. di M. Rudy) 10-5-2005 Quattro danze (andante, balalaika, polka, galop) 2-8-1992 Sonata in fa diesis minore 2-2-1991 Suite italiana per violino e pianoforte op. 67 in sol maggiore 26-2-2005 · 6-5-2005 Suite italienne 15-3-2003 Tango 1-12-2007 · 7-3-2008 Tre movimenti da Pétrouchka: Danse russe; Chez Pétrouchka; La semaine grasse 2-3-1996 Tre pezzi per clarinetto 26-1-2007 Tre pezzi per quartetto d’archi 21-9-2002 Trois histoires pour enfants 22-4-2001 Strobl, Bruno S.A.E. with expansion 24-11-2006
Suppé, Franz Cavalleria leggera Susato, Thylman Hupfauf Morentanz musiche
27-12-1997 21-11-1994 21-11-1994 24-7-1997
T
Taffanel, Claude Paul Quintetto 21-2-1998 Tailleferre, Germaine Sonata 29-2-1996 Talmelli, Andrea Klinamen II 23-07-1997 Studio coreografico n. 1 sui Klinamen 24-11-2006 Tamez, Gerardo Percuson 14-6-1992 Taneyev, Aleksandr Preludio e fuga op. 29 in sol diesis minore 22-1-2005 Tarrega, Francisco Capriccio arabo 6-3-1993 Gran Jota de concierto 6-3-1993 Lagrima, Adelita, Recuerdos de Alhambra 17-12-1994 Recuerdos de l’Alhambra 6-3-1993 Tartini, Giuseppe Il trillo del Diavolo 5-4-2008 Tarver Every body is free 16-9-2006 Tcherepnin, Anton Tzigane 11-2-1995 Telemann, Georg Philipp Adagio dalla fantasia n. 2 14-2-2004 Allegro 15-1-1994 Cantata per la II domenica d’Avvento “Endlich wird die Stunde schlagen” 1-7-1997 Concerto per viola, archi e cembalo in sol maggiore 11-4-2008 Suite per flauto dolce, archi e cembalo in la minore 11-4-2008 Tenco, Luigi Vedrai vedrai 18-9-2001 Tennyson, Anton Poema 27-4-1990 Tibor Harsany - Jakob e Wilhelm Grimm La storia del piccolo sarto 1-3-2003 Tirindelli, Pier Adolfo Portami via! 11-3-1995 Toldrà, Edouard Cantarcillo 17-4-1993 Mananita de San Juan 17-4-1993 Torroba, Federico Moreno Sonatina 13-4-1991 · 1-5-1994 · 5-3-2005 Tosti, Francesco Paolo Due arie su testi di D’Annunzio: Vorrei, L’alba separa dalla luce l’ombra 11-3-1995 Ideale 27-3-1996 Non t’amo più 27-3-1996 Tosti, Paolo Francesco ‘A vucchella 5-2-2005 L’ultima canzone 5-2-2005
INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 265
Tournier, Marcel La volière magique 11-12-1993 Tradizionale Ain’t got time to die 16-9-2006 Alegrias 27-5-2005 Amen 10-5-1992 Candy 18-9-2001 Canto ebraico 26-5-2006 Caro Toni palpa qua 18-9-2001 Circle of life 10-1-2002 Clapping dance 26-5-2006 Danny boy 18-9-2001 Danza della gioia 26-5-2006 Deep river 10-5-1992 · 16-9-2006 Elijah Rock 16-9-2006 Give me that old religion, Yes indeed, My Lord (Spirituals) 18-9-2001 Havah Nagilah 5-5-2006 · 26-5-2006 Hold on (Canto afroamericano) 16-9-2006 Hush and Listen 16-9-2006 I wanna be ready 16-9-2006 I want Jesus 16-9-2006 Ilay Gandangan 10-1-2002 L’era bella come gli orienti 18-9-2001 Mmbop 10-1-2002 Mupepe Ninna nanna pigmea 16-9-2006 Nana Ninna nanna ispano araba 16-9-2006 Nobody knows the trouble I’ve seen 22-4-2006 Oh happy day 10-5-1992 · 16-9-2006 Old time religion 10-5-1992 Paraiso 10-1-2002 Roll Jordan roll 10-5-1992 Russian shetl 26-5-2006 Tanguillo 27-5-2005 The Saints hallelujah 15-1-1994 Umngoma Canto Zwahili 16-9-2006 Vilna 26-5-2006 Waltzing Matilda - Scotish lament 18-2-2006 When the Saints go marchin’ in 10-5-1992 · 13-9-1992 Zweite hora 26-5-2006 Trenet, Charles I wish you love 16-9-2006 Turina, Joaquin Rafagà 27-5-2005 Fantasia - Sevillana 5-3-2005 Olas gigantes 17-4-1993 Sonata 17-12-1994 Garrotin, Soleares, Sevillana 1-5-1994
V
Valis, M. Abris mi galanica; Paxaro Durme, durme Varèse, Edgar Density 21.5 Vecchi, Orazio Gioite tutti Veracini, Angelo Maria Sonata quinta dalle Sonate Accademiche 266 INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE
1-5-1994 1-5-1994 14-2-2004 27-3-1993 18-6-1996
Verdi, Giuseppe Ave Maria 10-1-2002 da Otello 27-3-1996 Lo stornello 5-4-2008 “O don fatale” da Don Carlo 5-4-2008 Ouverture da “I vespri siciliani” 6-6-2005 Ouverture da “Nabucco” 6-5-2001 · 6-6-2005 Perduta ho la pace 5-4-2008 Victoria, Tomás Luis de Caligaverunt 31-5-1989 Jesu, dulci 31-5-1989 Tenebrae factae sunt 31-5-1989 Vieuxtemps, Henri Ballade Polonaise op. 38 5-4-2008 Villa Lobos, Heitor Bachiana Brasileira n. 5 21-7-1991 Preludio n. 1 17-12-1994 · 28-2-2009 Preludio n. 4 17-12-1994 Studi n. 11 e 12 17-12-1994 Choro tipico 17-12-1994 Quattro studi 17-2-2007 Studio n. 11 28-2-2009 Visconti Prasca, Marco Matt in Vier Zug 23-07-1997 Vivaldi, Antonio Concerto per archi e cembalo in la maggiore 24-6-1997 Concerto per archi e cembalo in sol maggiore 24-6-1997 Concerto per due flauti ed archi 21-6-1992 Concerto per due trombe in do maggiore 15-7-1997 Concerto per due violini, archi e cembalo in la minore 24-6-1997 Domine Deus 1-7-1997 Largo dal concerto per liuto e orchestra d’archi in re maggiore 31-7-1997 Le Quattro stagioni op. 8 20-03-1997 Musiche 9-7-1996 Musiche 25-6-1996 Sonata in do minore 18-6-1996 Sonata in mi minore 9-4-1994 Sonata in re maggiore 10-1-1996 Sonata in sol minore 10-1-1996 Sonata n. 4 da “Il pastor fido” op. 13 18-1-1992 Sonata n. 6 da “Il pastor fido” in sol minore 9-4-1994 · 16-12-1995
W
Wagner - Bülow Ouverture dal “Tannhäuser” 25-1-1996 · 27-1-1996 Wagner, Richard Wesendonk Lieder 2-5-2005 Waller Black & Blue 16-9-2006 Webber, Andrew Lloyd “Memory”, da Cats 27-2-1997 · 22-4-2006 · 19-3-2007 “Music of the nights”, da Il fantasma dell’Opera 22-4-2006 · 19-3-2007 Weber, Carl Maria von Gran Duo concertante op. 48 19-1-1991 · 9-5-1993 · 15-5-1994 Ouverture da “Oberon” 27-12-1999
Webern, Anton 3 Kleine Stücke op. 11 2-5-2005 Langsamer Satz 21-9-2002 · 10-01-2004 · 23-5-2005 Weill, Kurt Das Lied von den braunen Inseln 10-10-2001 I am a stranger here myself, Speak low, da “One touch of Venus” 10-10-2001 It never was you, September Song, da “Knickerbocker Holidays” 10-10-2001 Lonely House, da ”Street Scene” 10-10-2001 Lost in the stars 10-10-2001 Mack the Knife 5-12-1995 Mon ami, my friend, da “Johnny Johnson” 10-10-2001 Moritat, da “Dreigroschrenoper” 10-10-2001 September song 5-12-1995 Speak low 5-12-1995 Surabaya Johnny 5-12-1995 Surabaya Johnny, Song von Mandelay, Das Lied von Branntwelnhandler, da “Happy End” 10-10-2001 The saga of Jenny, This is new, One life to live, da “Lady in the dark” 10-10-2001 Widor, Charles-Marie Allegro, da Symphonie n. VI, I op. 42 28-9-1997 Wieniawski, Henryk Polonaise da concerto op. 4 in re maggiore 2-2-2008 Williams, John Tema da “Jurassic Park” 6-5-2001 Tema da “Schindler’s List” 5-12-1995 Wilson, Kennet Variazioni per 4 clarinetti in sib su un tema di Paganini 28-7-1991 · 15-9-1991 Wolf, Hugo Der Gärtner 5-2-2005 Woods, Phil Sonata 18-3-1995
Z
Zanetti, Gasparo La bella Pedrina Zanettovich, Daniele Aurora, dita rosate Les Agànis Zemlinsky, Alexander Quartetto n. 4 Trio op. 3 in re minore Zeni, Fiorenzo Musiche Zippel - Coleman With every breath I take Zivkov, Nebojsa Ilijias To the Gods of rithm
27-3-1993 24-11-2006 24-11-2006 17-11-2004 8-3-1990 1-2-2008 5-12-1995 10-3-2009 10-3-2009
INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE 267
268
corporate identity avenida w w w . a v e n i d a . i t
Nata a Modena, si è diplomata in pianoforte presso l’Istituto Musicale O. Vecchi e laureata in architettura presso l’Università di Firenze. Ha perfezionato i propri studi pianistici con musicisti quali Justus Franz, Alexander Lonquich, Piernarciso Masi approfondendo anche il repertorio cameristico vocale con Leone Magiera ed Erik Werba. Si è dedicata agli studi di composizione seguendo i corsi tenuti da Camillo Togni alla Scuola di Musica di Fiesole. Ha suonato come solista, con orchestra e in formazioni cameristiche in Italia, Europa e Stati Uniti ed ha effettuato incisioni discografiche e registrazioni per la Rai, per la Televisione svizzera e per la Televisione spagnola. Ha pubblicato per Unicopli saggi sui lieder di J.Brahms e sulla poesia e musica francese del Novecento. Nel 1989 ha costituito la Sezione modenese della Gioventù musicale d’Italia della quale è tuttora Presidente; è anche membro del Consiglio Direttivo nazionale della Fondazione Gmi. È docente presso il Conservatorio G.B. Martini di Bologna nel quale ricopre anche l’incarico di Vice Direttore. È stata nominata componente del Consiglio di amministrazione dell’Istituto Vecchi Tonelli di Modena, in qualità di esperto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Coniugata e mamma di Andrea, non ha tempo libero (come tutte le mamme che lavorano).
Mauro Bompani
Donatella Pieri
Foto di Rolando Paolo Guerzoni
Nato a Roma nel 1955, vive a Modena. Dopo la maturità classica, ha studiato filosofia nelle Università di Firenze e Bologna; in quest’ultima si è laureato. Giornalista pubblicista dal 1985, ha lavorato per 10 anni come venditore rateale di libri, maturando contemporaneamente esperienze come addetto stampa per enti pubblici (Teatro Comunale di Modena, Gabinetto del Sindaco, Assessorato alla Cultura). In seguito, per 10 anni è stato responsabile Comunicazione dell’Azienda Municipalizzata del Comune di Modena (ora Hera spa) e dal 1998 è responsabile Comunicazione di Arpa EmiliaRomagna, dal 2002 con la qualifica di Dirigente. Ha esperienze come copywriter e come docente e consulente di comunicazione pubblica e di impresa; qualche suo contributo sui temi della comunicazione pubblica e sulle proprie esperienze professionali è stato pubblicato, in volumi collettivi o antologici, da F. Angeli, Il Sole 24 Ore, D’Anselmi editore e da vari giornali e riviste. Svolge attività di volontariato presso la Gioventù musicale d’Italia, sede di Modena, dal 1989, anno della sua costituzione. Dal 2001 fa parte dell’Esecutivo della Consulta Cultura del Comune di Modena; dal 2004 al 2007 ne è stato il presidente. Nel (poco) tempo libero residuo si dedica all’unica figlia, al teatro, alla lettura, al podismo, alla cucina.
Progetto grafico e impaginazione
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Coptip Gennaio 2009
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