Copertinario siciliano | grafica editoriale 2017

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24 giovani grafici x 24 grandi autori

COPERTINARIO SICILIANO grafica editoriale | accademia belle arti catania


copertinario siciliano

24 giovani grafici x 24 grandi autori Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica presidente | Santo Di Nuovo direttore | Virgilio Piccari

materiali del corso di grafica editoriale primo livello | scuola di graphic design progetto editoriale e coordinamento Marco Lo Curzio con la collaborazione di Florinda Giannino e Valeria Sciacca progetto grafico e design dell’oggetto Maurizio Raniolo Tiziana Percipalle progetto fotografico e shooting Gianluca Carotenuto con la collaborazione di Marco Mancuso, Stefania Luvarà, Giuliana Giannetto

via del Bosco, 34 A 95151 Catania www.accademiadicatania.com

supervisione contenuti ed editing Florinda Giannino




Il copertinario, per gli addetti ai lavori, è lo strumento di comunicazione con il quale un editore periodicamente propone il suo catalogo di novità ai librai. Non è un oggetto destinato al pubblico, ma rappresenta comunque uno momento delicato nella catena della promozione e della distribuzione del libro. Per le copertine dei nuovi libri è una sorta di prova generale, che spesso può portare l’ufficio grafico dell’editore a fare qualche passo indietro e correggere la proposta.

Voce del verbo copertinare Marco Lo Curzio docente di Grafica Editoriale

Questo non è un copertinario; o meglio, lo è, ma in forma atipica, visto che raccoglie, con una certa analogia, una selezione di novità. Nelle sue pagine troverete delle ipotesi grafiche per nuove copertine di opere già note ed edite, frutto del lavoro svolto da giovani studenti di grafica editoriale dell’Accademia di Belle Arti di Catania. Copertinare è un mestiere complesso in campo grafico, perché presuppone la narrazione di una narrazione. Ideare un vestito adatto ad un libro significa scegliere una sua possibile rappresentazione, passando attraverso approcci progettuali ogni volta diversi, didascalici o evocativi, senza mai perdere di vista il lettore a cui il libro è destinato. La copertina deve velare più che svelare, indicare una strada, ma non la destinazione. Tutto questo rappresenta un esercizio di grande intensità in un percorso didattico di progettazione grafica, perché supera la trasmissione di competenze tecniche proponendo la sensibilità all’ascolto del testo, la riflessione sui modi di vedere e sull’uso delle immagini, come basi fondanti di quegli “effetti di senso” necessari nella comunicazione visiva. E dato che le copertine sono un po’ il volto del libro, nei ritratti fotografici che completano la scheda di progetto l’esercizio è diventato un ironico gioco delle parti, in cui l’opera citata e il grafico sono uno parte dell’altro. Come spesso accade quando si incontrano libri e narrazioni.



brief |a.a. 2016-2017

Simona Arcifa Ylenia Bucolo Federica Calleri Gianluca Carotenuto Annamaria Castrianni Agata Cavallaro Annalisa Costantino Simona Di Stefano Giuliana Giannetto Erika Loreto Stefania Luvarà Damiano Macca Marco Mancuso Rosaria Saitta Alessia Sparacino

L’esercizio parte dalla “passeggiata nel bosco”, una visita in libreria che porta alla scelta di un libro edito, la cui copertina colpisca nel bene o nel male; un libro letto o da leggere, un libroricordo o un colpo di fulmine. Dopo aver studiato le edizioni nazionali e internazionali del titolo scelto, la proposta di ridisegno di copertina viene fatta ipotizzando un cambio di editore. La duplice sfida prevede da un lato la costruzione di una nuova strategia comunicativa e dall’altro il dover affrontare il problema di raccontare graficamente con una voce dal timbro consolidato e per un pubblico che, in qualche modo, è già definito.


STORIA DI COPERTINA

1a ed. it. Ed. Roma Tariffi, 1945

Simona Arcifa

Jane Austen

il design Il romanzo è un invito ad andare oltre la superficie delle impressioni. L’intento del restyling è quello di rievocare, attraverso una figura rappresentata in uno stile minimal, una complessità da immaginare e un’atmosfera elegante di provincia inglese di fine Settecento.

Pride and prejudice

la scelta Capolavoro della letteratura inglese, dal 1813 affascina i lettori narrando di un amore che nasce dal rancore e dal pregiudizio. Jane Austen delinea i personaggi interiormente, raccontandoli all’interno di una cornice che ricostruisce in modo attento usi e costumi del secolo.

Jane Austen Pride and prejudice


“Ho lottato invano. Non c’è rimedio. Non sono in grado di reprimere i miei sentimenti.”

Simona Arcifa

arcifasimona@gmail.com

Pride and prejudice


il design Ho affrontato questa avventura con lo stesso spirito con cui si prova ad uscire dalla comfort zone. Così ho scelto un bambino che si spinge a uscire ed avventurarsi oltre le paure più profonde, a circa ventimila leghe sotto i mari.

Ylenia Bucolo

1a ed. it. A. Barion, 1929

la scelta Scegliere una via lastricata di semplicità, quasi monotona, o qualcosa che avesse ancora tanta possibilità di essere raccontata? L’idea di presentare la rivisitazione di una delle strabilianti avventure di Jules Verne è arrivata nel momento in cui ho scelto di imbattermi in qualcosa che avesse dentro una forte componente iconografica.

Jules Verne Ventimila leghe sotto i mari

STORIA DI COPERTINA


“Il mare è il veicolo di un’esistenza soprannaturale e prodigiosa, è movimento ed amore, è l’infinito vivente.”

Ylenia Bucolo

bucoloylenia@gmail.com

Ventimila leghe sotto i mari


STORIA DI COPERTINA la scelta Con la profonda originalità che la contraddistingue, Chiara Gamberale racconta quanto il cambiamento sia spaventoso, ma necessario. Un minuto per volta, è possibile tornare a vivere. Un libro che riesce con leggerezza a spiegare che basta davvero poco per stare meglio.

1a ed. Feltrinelli, 2013

Per dieci minuti

Federica Calleri

Chiara Gamberale

il design Dopo aver contattato la stessa scrittrice per domandarle informazioni riguardo la copertina originale, ho deciso di condurre la mia versione di copertina verso qualcosa di magico, surreale, imprevedibile. Il nuovo design vuole dare l'idea di un viaggio matto dentro e fuori di sé, in cui perdere la propria identità per poi ritrovarla migliore, più autentica.

Chiara Gamberale Per dieci minuti


«E a che serve questo gioco dei 10 minuti? – Boh, la dottoressa non me l'ha spiegato».

Federica Calleri

federica_calleri@outlook.it

Per dieci minuti


Gianluca Carotenuto

1a ed. it. Fabbri Editori, 1986

il design Nella maggioranza dei casi, le copertine per questo titolo si basano su famose illustrazioni. Con lo scopo di staccarmi da questa convenzione, mostrando i protagonisti senza mostrarli davvero, è nata l’idea di rappresentare i personaggi attraverso la loro texture di riferimento, inserita all’interno di quattro quadrati.

Lyman Frank Baum

la scelta I miei primi ricordi legati a Il meraviglioso mago di Oz sono relativi agli anni scolastici, essendo stato assegnato come lettura estiva. L’unica edizione disponibile a quel tempo aveva una copertina che non sembrava proprio avere le fattezze di un libro per ragazzi. Ricordare questo episodio mi ha indotto a pensare ad una nuova proposta per il libro.

Il meraviglioso mago di Oz

STORIA DI COPERTINA

Frank Lyam Baum

Il meraviglioso mago di OZ

MONDADORI


“Noi gente di carne e ossa preferiamo abitare lí che in qualsiasi altro luogo, per bello che possa essere.”

Gianluca Carotenuto

giangianluca.carotenuto@live.it

Il meraviglioso mago di Oz


STORIA DI COPERTINA la scelta Di importanza fondamentale nella letteratura italiana e mondiale del Novecento, Il Fu Mattia Pascal è la storia di un grottesco antieroe, un uomo senza certezze e senza vocazioni. Molti i contenuti sempre attuali: catene, convenzioni, compromessi con la società e quanto la nostra sfera personale ed emozionale sia ormai dipendente da quella sociale. 1a ed. it. Fratelli Treves, 1919

Il fu Mattia Pascal

Annamaria Castrianni

Il fu Mattia Pascal

Luigi Pirandello

il design Non è semplice pensare ad una copertina per un grande classico, rivolta ad un pubblico più ampio, senza fare uso dell’immagine stessa dell’autore. L’immagine scelta racconta, oltre alla mancanza di una vera identità, il momento di attesa della svolta nella vita.

Luigi Pirandello


Annamaria Castrianni

Il fu Mattia Pascal

annamariacastrianni93@gmail.com

“La vita è tutta una bestialità, e allora dica un po’ lei che cosa significa il non averne commessa nessuna: significa per lo meno non aver vissuto.”


Agata Cavallaro

PAOLO GIORDANO

1a ed. it. Mondadori, 2008

il design L’idea che ho sviluppato per il restyling della copertina è stata quella di utilizzare una texture di triangoli, i cui colori alternati suggeriscono la condizione dei protagonisti: «Vicini ma mai abbastanza per sfiorarsi davvero», richiamando allo stesso tempo il mondo matematico che sta alla base del libro.

Paolo Giordano

la scelta Ho scelto questo libro perchè trovavo interessante la possibilità di scomporre e analizzare il concetto di solitudine, con lo scopo di far trasparire l’anima del libro e dei personaggi mediante l’utilizzo di elementi astratti.

La solitudine dei numeri primi

STORIA DI COPERTINA

LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI


“Parlavano poco, ma trascorrevano il tempo insieme, ognuno concentrato sulla propria voragine�

Agata Cavallaro

agata.cavallaro@outlook.it

La solitudine dei numeri primi


Annalisa Costantino

Fëdor Dostoevskij

il design Simbolo dell’incontro, del dialogo e luogo intimo, la panchina permette ai due protagonisti di conoscersi e raccontare se stessi. L’applicazione del capovolgimento di prospettiva vuole raccontare visivamente come per i due sognatori siano accomunati da uno sguardo altro verso la realtà. La scelta della bicromia rimanda al nero della notte, momento di passeggiate e di incontri, e al bianco del giorno, quando l’attesa ha luogo.

Le notti bianche

la scelta Lo stile di Dostoevskij appassiona sin dalle prime pagine. Nonostante il romanzo sia caratterizzato dalla delusione vissuta dal protagonista, il lettore riesce a vivere ed immergersi in una realtà contraddistinta da sogni e desideri.

1a ed. it. Casa Editrice M. Carra e C., 1920

STORIA DI COPERTINA

Fëdor Dostoevskij Le notti bianche


Annalisa Costantino

Le notti bianche

annalisacostantino.9590@gmail.com

“Guardate, ecco una panchina: sediamoci. Qui non passa nessuno, nessuno ci può ascoltare...â€?


STORIA DI COPERTINA la scelta Ad oggi Cuore è forse l’unico libro che parla di uno spaccato di storia italiana attraverso gli occhi puri di un bambino. Classico ricco di valori, avventure e figure portanti per l’educazione infantile, questo libro racchiude un importante significato formativo, che ancora oggi viene consigliato nelle scuole elementari nonostante la sua veneranda età.

1a ed. it. Treves, 1886

Cuore

Simona Di Stefano

Edmondo de Amicis

il design La figura retorica della sineddoche – una parte per il tutto – è il filo conduttore della rappresentazione: una campanella ricorda la scuola, ma anche l’entrata in scena dell’Unità d’Italia.

EDMONDO DE AMICIS


“Così vivrai in una classe sola e l’uomo che pratica una sola classe sociale è come lo studioso che non legge altro che un libro.”

Simona Di Stefano

saymona19@gmail.com

Cuore


1ª ed. it. Salani, 1996

Giuliana Giannetto

Louis Sepulveda

il design “Non dimentico l’impegno ma quel che conta è divertire il L’idea base è di creare un concept che attiri mondo” anche gli adulti. La gabbianella si trova nel suo stato iniziale, all’interno dell’uovo, e l’ombra www.rizzoli.eu posta al di sotto ricrea la sensazione di qualcosa facebook: RizzoliLibri twitter: @RizzoliLibri che vola. I contorni vengono meno e le forme si delimitano grazie al titolo stesso del libro. Il tenue celeste dello sfondo rimanda al mare e all’ingenuità dei bambini.

Luis Sepúlveda

la sua scrittura alle tematiche ecologiste.

“Zorba rimase sul balcone, accanto all’uovo e alla gabbiana morta...Si sentiva ridicolo...Pensava a quando lo avrebbero preso in giro i due gatti rissosi se per caso l’avessero visto. Ma una promessa è una promessa, e così,...si addormentò con l’uovo bianco e macchioline azzurre ben strette contro il suo ventre nero.”

Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare

la scelta Sepúlveda mostra come esseri viventi totalmente diversi, entrati in contatto in maniera casuale, possano trovare un punto d’incontro, rimescolando le leggi del mondoLuis animale Sepúlveda e è nato a Ovalle in Cile nel 1949; venuto al mondo già fuggitivo, come ama creando un nuovo equilibrio. L’uomo riesce ricordare, perché partorito in un albergo durante la fuga d’amore a riscattare la sua natura di avida creatura dei suoi giovanissimi genitori. Viaggiatore e poeta, osservatore disposta a tutto divenendo un prezioso aiuto per della realtà e sognatore, tradotto in quindici paesi, ha girato il monla gabbianella, ristabilendo l’unione con il mondo do anche per conto dell’Unesco e di Greenpeace, lottando per i animale. diritti dell’uomo e improntando

Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare

STORIA DI COPERTINA Luis Sepulveda

Sdi unatoia

GABBIANELLA chee dleel GATTO

ò g n e i s n a volare

Dopo essere capitata in una macchia di petrolio nelle acque del mar Nero, la gabbiana Kengah atterra in fin di vita sul balcone del gatto Zorba, al quale strappa tre promesse solenni: di non mangiare l’uovo che lei sta per deporre, di averne cura e di insegnare a volare al piccolo che nascerà. Così, alla morte di Kengah, Zorba cova l’uovo e, quando si schiude, accoglie la neonata gabbianella nella buffa e affiatata comunità felina del porto di Amburgo. Ma come può un gatto insegnare a volare? Per mantenere la terza promessa, Zorba dovrà ricorrere all’aiuto di tutti, anche a quello di un uomo. In una storia che ha la grazia di una fiaba e la forza di una parabola: l’amore per la natura, la generosità disinteressata e la solidarietà, anche fra «diversi»


“Devi volare. Quando ci riuscirai, Fortunata, ti assicuro che sarai felice.�

Giuliana Giannetto

giulianag95@gmail.com

Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare


Font usati:

Dream Orphans, Miniom

STORIA DI COPERTINA

1ª ed. it. Edizioni Piemme, 2007

Mille splendidi soli

€ 10,00 IVA incl.

Khaled Hosseini

www.hosseini.it

KHALED HOSSEINI

Mille splendidi soli EINAUDI

Erika Loreto

MILLE SPLENDIDI SOLI

medico. Il suo primo romanzo, Il cacciatore di aquiloni

il design Un invito alla riflessione sul tema della libertà vietata attraverso una finestra con grata. L’azzurro assume un significato simbolico, veicolando ulteriormente il concetto di libertà. Adottare uno stile essenziale e concentrare l’attenzione su pochi elementi lascia che il lettore stesso possa concentrarsi su di essi, domandandosi cosa si celi all’interno. La copertina vuole essere in grado di comunicare ad un pubblico ampio, non solamente femminile.

“Come un amante dell’arte che fugge da un museo in fiamme, afferrava tutto ciò che poteva uno sguardo, un gemito, un sussurro – perché non andasse distrutto, perché potesse essere conservato. Ma non esistono fiamme più inesorabili di quelle del tempo e Laila alla fine non riuscì a salvare tutto”

A

Khaled Hosseini

la scelta La guerra e l’amore, l’oppressione e la ribellione, la devozione ed il sacrificio, la donna e le sue KHALED HOSSEINI sfaccettature, temi che rendono ilFiglioromanzo di un diplomatico e di un’insegnante, a Kabul, un flusso irrefrenabile di emozioni. Dueè nato donne in Afghanistan, nel 1965 e si è trasferito in seguito negli Stati opposte, accomunate da un destino crudele, Uniti, dove prima di dedicarsi dimostrano che ogni inverno è destinato a finire. alla scrittura ha lavorato come

www.einaudi.it

quindici anni, Mariam non è mai stata a Herat. Dalla sua kolba di legno in cima alla collina, osserva i minareti in lontananza e attende con ansia l’arrivo del giovedì, il giorno in cui il padre le fa visita e le parla di poeti e giardini meravigliosi, di razzi che atterrano sulla luna e dei film che proietta nel suo cinema. Mariam vorrebbe avere le ali per raggiungere la casa di Herat, dove il padre non la porterà mai perché lei è una harami, una bastarda, e sarebbe un’umiliazione per le sue tre mogli e i dieci figli legittimi ospitarla sotto lo stesso tetto. Vorrebbe anche andare a scuola, ma sarebbe inutile, le dice sua madre, come lucidare una sputacchiera. L’unica cosa che deve imparare è la sopportazione. Laila è nata a Kabul la notte della rivoluzione, nell’aprile del 1978. Aveva solo due anni quando i suoi fratelli si sono arruolati nella jihad. Per questo, il giorno del funerale, le è difficile piangere. Per Laila, il vero fratello è Tariq, il bambino dei vicini, che ha perso una gamba su una mina antiuomo ma sa difenderla dai dispetti dei coetanei; il compagno di giochi che le insegna le parolacce in pashto e ogni sera le dà la buonanotte con segnali luminosi dalla finestra. Mariam e Laila non potrebbero essere più diverse, ma la guerra le farà incontrare in modo imprevedibile. Dall’intreccio di due destini, una storia indimenticabile che ripercorre la Storia di un paese in cerca di pace, dove l’amicizia e l’amore sembrano ancora l’unica salvezza.


“Non si possono contare le lune che brillano sui suoi tetti, nĂŠ i mille splendidi soli che si nascondono dietro i suoi muri.â€?

Erika Loreto

erika.loreto@outlook.it

Mille splendidi soli


Stefania Luvarà

J.D. Salinger

il design Gli unici momenti di reale gioia del protagonista sono in presenza della sua amata sorellina. La giostra, nell’ultima scena del libro, è la metafora di una spensierata fanciullezza a cui Holden guarda con tenerezza e malinconia.

Il giovane Holden

la scelta Salinger espresse chiaramente il desiderio di non avere nessun elemento nella copertina di questo libro, trovando qualsiasi soluzione inadeguata. Si sono quindi susseguite negli anni copertine totalmente bianche, libere da ogni raffigurazione. Pensare di creare un’immagine per un libro che finora ne era stato privo era di certo una bella sfida.

1ª ed. it. Gherardo Casini Editore, 1952

STORIA DI COPERTINA


“Io sono il più fenomenale bugiardo che abbiate mai incontrato in vita vostra. È spaventoso.”

Stefania Luvarà

stefanialuvara95@gmail.com

Il giovane Holden


Damiano Macca

1ª ed. it. Einaudi, 2010

il design Essendo il libro una raccolta di frammenti di vita quotidiana, ispirarsi ad uno solo di questi per la copertina mi sembrava riduttivo. Ho così cominciato la ricerca di illustrazioni che rappresentassero, in un certo qual modo, la figura del protagonista: maschio, indipendente, un po’ amante e un po’ pigro.

Francesco Piccolo

la scelta Ho letto Momenti di trascurabile felicità in un momento particolare della mia vita, quindi è per me inevitabilmente legato a ricordi ed emozioni forti. Quando il professore ci chiese di scegliere un libro per ridisegnarne la copertina la mia scelta non poteva non ricadere su questo di Francesco Piccolo.

Momenti di trascurabile felicità

STORIA DI COPERTINA

FRANCESCO PICCOLO MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITÀ


“Tutte le cose che bisogna fare, mi piace rimandarle, oppure averle già fatte.”

Damiano Macca

damiano.macca@gmail.com

Momenti di trascurabile felicità


Marco Mancuso

MINIMUM FAX

1ª ed. it. Feltrinelli, 1986

il design Come raffigurare le personalità di Pessoa? Ho scelto la strada della grafica pop, aggiungendo una sovversione delle regole base dell’editoria: eliminare titolo e nome autore dalla copertina. Queste informazioni sono fornite al lettore attraverso una fascetta, con la duplice funzione di dare identità al volume e diventare segnalibro.

Fernando Pessoa

studiava e perfino pensava in inglese. Visse una vita discreta, trovando espressione nel giornalismo, nella pubblicità, nel commercio e, principalmente, nella letteratura, in cui si scompose in varie altre personalità, contrassegnate da diversi eteronimi. La sua figura enigmatica interessa gran parte degli studi sulla sua vita e opera, oltre ad essere il maggior autore della eteronimia.

Il libro dell’inquietudine

la scelta L’edizione che avevo notato in libreria aveva in copertina un collage, solo in seguito ho capito che si cercava di mostrare le molteplici identità Fernando António Nogueira Pessoa è considerato uno dei maggiori poeti di lingua dell’autore. Ho pensato di provare a creare portoghese. Il critico letterario Harold Bloom lo definì, accanto a Pablo Neruda, il poeta più rapprequalcosa che mantenesse lo stesso significato, sentativo del XX secolo. Avendo vissuto la maggior parte della sua ma accantonando la natura surrealista della giovinezza in Sudafrica, la lingua inglese giocò un ruolo fondamentale nella sua maggior parte delle immagini legate Pessoa. vita, tanto cheatraduceva, lavorava, scriveva,

Fernando PessoaIl Libro Il Libro dell’Inquietudine Fernando Pessoa dell’Inquietudine

STORIA DI COPERTINA

Il Libro dell’inquietudine è costituito da un’ibrida e innumerevole quantità di pagine scritte, «frammenti, tutto frammenti» come rivela Pessoa in una lettera. Pessoa non è riuscito a dare forma compiuta al suo lavoro. Tuttavia, aveva già abbozzato uno schema ed effettuato una prima selezione di testi da inserire in quello che sarebbe dovuto essere, nelle sue intenzioni, il libro definitivo. Fra i brani accolti e che, con molte probabilità, sarebbero entrati nell’edizione da dare alle stampe, ve ne sono alcuni che per il loro contenuto o, addirittura, per espressa indicazione del poeta portoghese, avrebbero potuto costituire – presumibilmente – l’Introduzione al volume, a firma di Bernardo Soares.


“Ognuno di noi è più d’uno, è molti, è una prolissità di se stesso.”

Marco Mancuso

marco.mancuso96@hotmail.it

Il libro dell’inquietudine


STORIA DI COPERTINA la scelta Nabokov ci pone davanti ad un personaggio non semplice. Desideri ed istinti sessuali del professore sono delineati da gesti, senza mai nuovece o sfociare in violenza ai danni delle bambine. Si tratta di una lettura non semplice, per cogliere il messaggio dell’autore bisogna andare a fondo e trovarne la morale.

1ª ed. it. Arnoldo Mondadori Editore, 1959

Lolita

Rosaria Saitta

Lolita

Vladimir Nabokov

il design Due i punti fondamentali di partenza: la committenza, la casa editrice minimum fax; il romanzo, oltre ad affrontare temi delicati, è anche un grande classico. Il restyling vuole essere un salto che allontani dalla pesantezza del romanzo e avvicini alla protagonista, trovando un’immagine diversa dalla consolidata iconografia.

VLADIMIR NABOKOV


“Lolita si sa, era una ragazzina un po’ distratta, vestita un po’ a caso e coi calzini sempre scivolati.”

Rosaria Saitta

rosaria.saitta@yahoo.it

Lolita


STORIA DI COPERTINA la scelta Ho scelto di ideare una copertina per la collana dei classici Penguin, casa editrice inglese nota storicamente per l’attenzione e il ruolo centraleposto alla grafica delle sue copertine.

1ª ed. it. Sansoni 1942

WILLIAM SHAKESPEARE

Romeo and Juliet

Alessia Sparacino

Romeo and Juliet

William Shakespeare

il design Creare equilibrio tra immediatezza della comunicazione visiva e qualità estetica della soluzione progettuale. Attinente allo stile grafico portato avanti dalla Penguin, la geografia utilizzata per la copertina di questa collana editoriale è una separazione, ripresa ed ispirata alla costruzione del layout originale di Romek Marber. Maggiore l’attenzione al titolo, rappresentato da icone che fanno diventare questa veste rivolta ad un pubblico giovane.

Penguin Classics


“Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo.â€?

Alessia Sparacino

sparacino.alessia@gmail.com

Romeo and Juliet



brief |a.a. 2014-2015 |a.a. 2015-2016

Dario Buccheri Francesca Barbagallo Florinda Giannino Giorgia Malandrino Pietro Nicotra Tiziana Percipalle Valerio Platania Maurizio Raniolo Valeria Sciacca

L’esercizio parte dalla “passeggiata nel bosco”, una visita in libreria che porta alla scelta di un libro edito, la cui copertina colpisca nel bene o nel male, un libro letto o da leggere, un libroricordo o un colpo di fulmine. La proposta di ridisegno di copertina è fatta pensando al libro scelto come parte di una collana monografica dedicata all’autore. Oltre alla costruzione di una nuova strategia comunicativa per il libro, deve essere affrontato il problema di ideare un sistema grafico che garantisca la percezione distinta del singolo titolo, mantenendo elementi di riconoscibilità di un’identità visiva seriale.


STORIA DI COPERTINA la scelta Ritengo Friedrich Nietzsche uno dei più grandi e originali pensatori che l’umanità abbia mai conosciuto, autore di un particolare modello di riflessione rivoluzionario e provocatorio, divulgato attraverso saggi e opere aforistiche.

Friedrich Nietzsche (1844-1900)

il design Il ridisegno della copertina delle tre opere si fonda sull’elaborazione di un piccolo sistema di simboli rappresentanti l’argomento più importante trattato nella singola opera: la ü di übermensch (oltreuomo) per Così parlò Zarathustra, il crocifisso rovesciato (trasvalutazione dei valori cristiani) per L’Anticristo e il serpente che si morde la coda (eterno ritorno) per La Gaia Scienza. Così parlò Zarathustra | 1885 Dario Bucchieri

L’Anticristo | 1888

La gaia scienza | 1882


«Vi scongiuro, fratelli, restate fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di sovraterrene speranze!

Dario Buccheri

dario.buccheri.1@gmail.com

Così parlò Zarathustra


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Dian Hanson was born in Seattle, Washington, November 2, 1951. Dian Hanson was born in A hippie and high school Seattle, Washington, Nodrop 2, out, she moved east vember 1951. at ageand 20, high first to Oxford, A hippie school Mississippi, Allentown, drop out, she moved east at Pennsylvania, age 20, first tofinally Oxford,settling in New Allentown, York City in Mississippi, 1976 to work on the Pennsylvania, finally set-sex magazine tling in New Puritan. York City in Over next years 1976 to the work on25the sexshe edited magazines magazine Puritan. including Partner, Oui, Over the next 25 years she Adult Cinema Review, edited magazines Harvey, Hooker, Juggs and including Partner, Oui, Leg Show. She founded the Adult Cinema Review, magazines Outlaw Biker, Harvey, Hooker, Juggs and Hawgs, Big Butt, Bust Out Leg Show. She founded the and Tight. In 1993 Hanson magazines Outlaw Biker, became friends with BenHawgs, Big Butt, Bust Out edikt Taschen, and in 2001 and Tight. In 1993 Hanson she finally agreed to leave became friends with Bensex magazines and take edikt Taschen, and in 2001 over the Sexy Book division she finally agreed to leave of TASCHEN Publishing. She sex magazines and take currently lives in over the Sexy Book division of TASCHEN Publishing. She currently lives in

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il design Il concept della collana Taschen The little book of… parte dall’idea di rappresentare il tema di ciascun libro traducendo la fotografia in un’icona antropologica. L’approccio è ironico e pop: la varietà di tipologie differenti di pussy, penis e butts diventano un punto di forza e vengono rappresentate attraverso l’uso di font differenti, per evidente analogia formale. La ripetizione tipografica e i colori sgargianti evocano volutamente la cultura pop.

Dian Hanson was born in Seattle, Washington, Dian Hanson was born inNovember 2, 1951. Seattle, Washington, NoA hippie and high school vember 2, 1951. drop out, she moved east A hippie and high school at age 20, first to Oxford, drop out, she moved east Mississippi, Allentown, at age 20, first to Oxford, Pennsylvania, finally setMississippi, Allentown, tling in New York City in Pennsylvania, finally set1976 to work on the sex tling in New York City in magazine Puritan. 1976 to work on the sex Over the next 25 years she magazine Puritan. edited magazines Over the next 25 years she including Partner, Oui, edited magazines Adult Cinema Review, including Partner, Oui, Harvey, Hooker, Juggs and Adult Cinema Review, Leg Show. She founded the Harvey, Hooker, Juggs and magazines Outlaw Biker, Leg Show. She founded the Hawgs, Big Butt, Bust Out magazines Outlaw Biker, and Tight. In 1993 Hanson Hawgs, Big Butt, Bust Out became friends with Benand Tight. In 1993 Hanson edikt Taschen, and in 2001 became friends with Benshe finally agreed to leave edikt Taschen, and in 2001 sex magazines and take sheover finally to leave theagreed Sexy Book division sexofmagazines and takeShe TASCHEN Publishing. over the Sexy Book currently lives in division of TASCHEN Publishing. She currently lives in

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la scelta In libreria fui subito attratta da The little book of pussy, sfogliarlo significò far concentrare su di me molti occhi puntati addosso. La mia passione per la fotografia mi spinse comunque a comprarlo.

The little book of penis | 2012

Dian Hansen (1851)

STORIA DI COLLANA COPERTINA

The little book of butts | 2013

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Francesca Barbagallo

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Julio Cortázar (1914-1984)

STORIA DI COPERTINA la scelta Iconografia consolidata nelle diverse edizioni internazionali del romanzo, dal 1963 a oggi, è la rayuela, quel gioco che in Italia prende il nome di “gioco del mondo” o “campana”. Nell’edizione italiana in occasione del 50° anniversario dall’uscita del libro (2013) si optò ancora una volta per questa strada.

I re | 1949 Storie di cronopios e di famas | 1962

Florinda Giannino

Rayuela

Rayuela | 1963

il design Il concept parte dall’idea di romanzo «aperto» e dalla possibilità di dare la chiave d’accesso al lettore: attraverso una texture legnosa e una serratura, la copertina diventa una porta verso un mondo nuovo da fare proprio. Il nome dell’autore si fa testata e marchio di collana: il nome appare come una scia di fumo che protende da una pipa, vezzo di Cortázar, posta come accento acuto del cognome.

I re

Storie di cronopios e di famas


“Camminavamo senza cercarci, eppure sapendo che camminavamo per incontrarci.� Florinda Giannino florinda.giannino@gmail.com

Rayuela


la scelta Everyman è l’incessante battaglia di un uomo con la propria mortalità, che vive la vecchiaia «come un massacro». Segnato come se la vita non avesse più nulla da offrirgli, è un uomo destinato a naufragare. Questo non è un incontro con la morte, ma una decadenza psichica dinanzi l’impotenza umana, viaggio che volevo intraprendere anche io prima attraverso la lettura e poi con la grafica.

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La macchia umana | 2000

Giorgia Malandrino

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Everyman | 2006

il design Mi sono chiesta chi fosse l’Everyman di Roth, ho risposto con un’immagine capace di far sentire l’avvicinarsi di un uragano che, come la morte, ti sconvolge la vita. Ecco il perché di un movimento così marcato sul capo: parliamo di uno sconvolgimento psichico, mentale. Un uomo senza volto, consumato dall’idea di perdere tutto e ossessionato dai rimorsi, si guarda indietro proprio come fa il protagonista del libro.

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Lo scrittore fantasma | 1979

Philip Roth (1933)

STORIA DI COPERTINA

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macchia umana

Einaudi SUPER ET


“La vecchiaia non è una battaglia, la vecchiaia è un massacro.”

Giorgia Malandrino

giorgia.malandrino@live.it

Everyman


Charles Bukowski (1920-1994)

STORIA DI COPERTINA

Pietro Nicotra

Storie di ordinaria follia | 1972

il design Raccontare non attraverso gli oggetti di lavoro del protagonista, ma attraverso il suo contesto. Scegliendo pochi elementi, ho scelto di contestualizzare l’uomo nel suo tessuto urbano, così come è descritto dall’autore. Questo contesto non è mai fermo, ma in continuo cambiamento in parallelo con il protagonista.

Factotum | 1975

la scelta Factotum è un insieme di racconti ed eventi di un periodo della vita dell’autore. Bukowski si racconta spesso con cinica ironia, decrivendo le sue vicessitudini del passare da un lavoro all’altro, attraversando l’America e vivendo alla giornata. Le sue giornate sono racconti di alcool, sesso e scommesse con i cavalli, tutti descritti in un contesto suburbano e grottesco.


“Mai che ti mandassero a casa dopo le sei, per esempio. Poteva restarti il tempo per pensare.�

Pietro Nicotra

nicotrapietro7@gmail.com

Factotum


STORIA DI COPERTINA la scelta Maestri del cinema è una collana monografica che nasce da un attenta ricerca sui layout di copertine esistenti che trattano l’argomento. Questa ha portato all’idea finale: l’unione della tecnica del regista (l’inquadratura usata nei propri film), ad elementi che rendono immediatamente riconoscibile il regista che si affronta (colori e forme geometriche). Al fine di creare una sorta di manuale in cui per ogni regista si esplorano le tecniche cinematografiche. il design Il colore, le forme geometriche e il modo in cui queste interagiscono richiamano una determinata inquadratura, marchio di fabbrica del regista in questione. Per la costa è stata creata una texture che richiama il ciak di scena. Tiziana Percipalle

Maestri del cinema

Stanley Kubrick

George W. Lucas

Quentin Tarantino


“Se può essere scritto, o pensato, può essere filmato.”

Tiziana Percipalle

tizianapercipalle3@gmail.com

Stanley Kubrick


STORIA DI COPERTINA la scelta Autore geniale e profeta anticipatore, McLuhan è padre della moderna sociologia dei media. Oltre a discutere di metodologie di comunicazione dei nuovi media crea il paradosso semantico “il villaggio globale” e la sua celebre tesi secondo cui “il medium è il messaggio” nonché la nozione di “media caldi e media freddi”. Un omaggio sembra esser d’obbligo. il design Le copertine, pensate come fossero una sequenza, mettono in movimento il layout. Quest’ultimo cambia in base al contenuto testuale e alla costa di ciascuno dei libri appartenenti alla collana monografica. Il ritratto fotografico dell’autore viene pixellato in copertina ed in quarta. L’effetto pixel esprime una serie di richiami al mondo tecnologico.

Marshall McLuhan (1911-1980)

The Gutemberg galaxy | 1962

Maurizio Raniolo

Understanding media | 1964

The medium is the massage | 1967


“Per l’uomo tribale, lo spazio era il mistero incontrollabile. Per l’uomo tecnologico, è il tempo a occupare lo stesso ruolo.”

Maurizio Raniolo

maurizio_raniolo@live.it

Understanding media


STORIA DI COPERTINA la scelta Per la realizzazione del redesign di queste copertine, l’autore scelto è Giancarlo De Cataldo che all’interno delle sue opere riesce a trattare argomenti all’ordine del giorno quali criminalità e mafia, affascinando il lettore mostrandogli ogni tipo di sfaccettatura con grande stile scrittorio. il design Il ridisegno delle copertine punta sull’idea che all’interno dei libri di De Cataldo ci sia qualcosa di vero, un pezzo di realtà. Attraverso una separazione in tre moduli, si è pensato di usare un’immagine virata in rosso, nero o bianco, che possa contenere pezzi di realtà evocata attraverso la foto di cronaca. Il carattere tipografico è un Times, carattere legato all’immaginario giornalistico e quindi ulteriore rafforzamento della percezione del concept “documentario”. Valerio Platania

Giancarlo De Cataldo (1956)

Romanzo criminale | 2002

Nelle mani giuste | 2007

Teneri assassini | 2000


“Se i soldi si dividono non servono più a niente. Se ci dividiamo non serviamo più a niente. Uniti si vince.”

Valerio Platania

valerioplatan@gmail.com

Romanzo criminale


STORIA DI COLLANE

– Ah sì, signor Sapientone? Allora, se sei così bravo, dicci di che colore dovremmo farla.

Guida galattica per autostoppisti | 1979

DOUGLAS ADAMS

“Tutti, nella vita, hanno qualche grande occasione. Ristorante al termine Se vi capita di perdervi quella chedell’Universo vi sta a cuore, tutte le altre cose nella vostra esistenza diventeranno sinistramente facili.”

Ristorante al termine dell’universo | 1980

Una gigantesca autostrada cosmica sta per essere costruita nei pressi del sistema solare. Un’uscita secondaria è prevista nei pressi di un piccolo pianeta azzurro-verde, abitato da primitive forme di vita intelligenti, discendenti dalle scimmie. Un pianeta vecchio e inutile, insomma, che va rimosso. Viene a saperlo Ford Prefect, un alieno in incognito sulla Terra. Che fare? Abbandonare al più presto il pianeta in demolizione alla ricerca di lidi più sicuri. E così, in compagnia dell’amico umano Arthur Dent, dell’ex presidente della galassia Zaphod Beeblebrox, del lunatico androide Marvin e della sensuale profuga Trillian, Ford inizia le sue peregrinazioni attraverso l’universo.

Addio e grazie per tutto il pesce

Guida galattica per autostoppisti

Ristorante al termine dell’Universo

Valeria Sciacca

Guida Galattica per autostoppisti

Ci sono ovviamente molti problemi che la vita ci pone: alcuni dei più noti sono rappresentati da domande quali Perché noi uomini nasciamo? Perché moriamo? Perché passiamo tanta parte del tempo concessoci a portare orologi da polso digitali?

il design Per realizzare la collana di Douglas Adams ho deciso di mantenere lo stile illustrato dell’edizione originale, perché si adatta perfettamente alla narrazione ironica di Adams, ma adottando il concetto di mappa stellare. Sulle mappe vengono ricostruite, mediante l’intersezione dei punti-stelle, delle figure che richiamano un oggetto presente nel libro o nel titolo, come se fossero delle costellazioni. Il risultato finale cerca di richiamare lo spirito giocoso del libro.

Lontano, Douglas Noël Adams (Cambridge, 11 marzo 1952nei– dimenticati spazi non segnati nelle carte dell’estremo limite della Spirale Ovest della Santa Barbara, 11 maggio 2001) è statogeografiche uno scrittore Galassia, c’è un piccolo e insignificante sole giallo. A di fantascienza, sceneggiatore e autore umoristico intorno, britannico. È ricordato in particolare orbitargli per la serie di alla distanza di centoquarantanove milioni dinata chilometri, romanzi Guida galattica per gli autostoppisti, nel si trova un minuscolo, 1978 come radio commedia della BBC,trascurabilissimo prima di diventarepianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti una trilogia di cinque romanzi, che ha venduto più di 15dalle scimmie, sono così incredibilmente credere ancora che gli orologi da polso milioni di copie, oltre ad essere ancheprimitive una seriedatelevisiva, siano fumetto, gioco per computer e fino a digitali diventare nelun’ottima 2005 un invenzione. Quel pianeta sta per per lasciare il posto a una gigantesca film. Il contributo di Adams alla radio essere inglesedistrutto, è ricordato nella Radio Academy’s Hall of Fame. circonvallazione iperspaziale... Nata da una fortunata serie radiofonica trasmessa dalla BBC, la pentalogia di Adams con le irriverenti e surreali avventure di Arthur Dent e Difficoltà? – disse Ford – Difficoltà? Come sarebbe a dire che Ford Prefect, viaggiatori delle galassie, è un fenomeno di avete difficoltà? La ruota è il congegno più semplice di tutto culto per molti lettori che qui possono trovare riuniti in un l’Universo. La ragazza del marketing lo fulminò con un’occhiata unico volume tutti i cinque romanzi.

DOUGLAS ADAMS

DOUGLAS ADAMS

Douglas Noël Adams (Cambridge, 11 marzo 1952 – Santa Barbara, 11 maggio 2001) è stato uno scrittore di fantascienza, sceneggiatore e autore umoristico britannico. È ricordato in particolare per la serie di romanzi Guida galattica per gli autostoppisti, nata nel 1978 come radio commedia della BBC, prima di diventare una trilogia di cinque romanzi, che ha venduto più di 15 milioni di copie, oltre ad essere anche una serie televisiva, fumetto, gioco per computer e fino a diventare nel 2005 un film. Il contributo di Adams alla radio inglese è ricordato nella Radio Academy’s Hall of Fame.

DOUGLAS ADAMS

Douglas Noël Adams (Cambridge, 11 marzo 1952 – Santa Barbara, 11 maggio 2001) è stato uno scrittore di fantascienza, sceneggiatore e autore umoristico britannico. È ricordato in particolare per la serie di romanzi Guida galattica per gli autostoppisti, nata nel 1978 come radio commedia della BBC, prima di diventare una trilogia di cinque romanzi, che ha venduto più di 15 milioni di copie, oltre ad essere anche una serie televisiva, fumetto, gioco per computer e fino a diventare nel 2005 un film. Il contributo di Adams alla radio inglese è ricordato nella Radio Academy’s Hall of Fame.

Douglas Adams (1952-2001)

DOUGLAS ADAMS

la scelta L’edizione Mondadori di Guida galattica per autostoppisti che trovai in libreria aveva una copertina fatta di vivaci illustrazioni dai colori acidi e stridenti, capaci di attirare subito l’attenzione, ma che non accennano nulla sull’ambientazione stellare.

DOUGLAS ADAMS Addio e grazie per tutto il pesce

Addio e grazie per tutto il pesce | 1984

“La vita, l’Universo e tutto quanto”, il terzo volume della saga Guida galattica per gli autostoppisti, si concludeva con il protagonista, Arthur Dent, in possesso del prezioso Messaggio Finale di Dio alle Sue Creature. Ma, avendolo sbadatamente dimenticato, Arthur ricorre a ogni espediente per cercare di ricordarselo. Tutto si rivela inutile: il Messaggio è proprio dimenticato. “Addio, e grazie per tutto il pesce”, quarto episodio dell’epopea, ci riserva la sorpresa di un’inaspettata ricomparsa. Infatti, dopo Otto anni di folle girovagare per lo spazio, Arthur e i suoi compagni tornano sulla Terra, decisi a trovare, oltre al messaggio divino, la risposta a due altri quesiti di primaria importanza...


“Potrei calcolare le tue probabilità di sopravvivenza, ma non ti piacerebbe.”

Valeria Sciacca

valeriasciacca01@gmail.com

Guida galattica per autostoppisti


STORIA DI COPERTINA

copertinariosiciliano@gmail.com


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