ArteCasa Living 2018

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IL MEGLIO DELL’ITALIA A PAGINA 20

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Città di Lugano

Un caro saluto ad ArteCasa 2018 ArteCasa è un appuntamento irrinunciabile del calendario fieristico luganese dove scoprire le ultime tendenze su una gamma ampia e variegata di prodotti e servizi per la casa.

Nata nel ‘62, questa manifestazione ha saputo farsi apprezzare dalle migliaia di visitatori che ogni anno animano gli stand espositivi. Oggi è un punto di riferimento per molte aziende di successo, una vetrina dove promuovere la propria attività, tessere relazioni e curare gli aspetti promozionali.

Con sempre maggiore frequenza, Lugano accoglie importanti fiere specializzate, andando ad accrescere, con stimoli e idee innovative, settori importanti come quello turistico, del tempo libero e in generale dell’economia.

Non mi resta che porgere il mio più caloroso benvenuto ad ArteCasa e ringraziare gli organizzatori per l’impegno profuso alla perfetta riuscita di questo evento.

Marco Borradori Sindaco di Lugano

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INDICE INFORMAZIONI UTILI p. 5 GIARDINI PENSILI p. 7

CO2 RIBASSATO ON TOUR p. 11 OTTIMIZZARE GLI SPAZI p.13

COME RENDERE LA CASA UN MUSEO p. 17 RIFINITURE E MATERIALI p. 21 RISTORANTI IN FIERA p. 25

PROGRAMMA COMPLETO p. 27 ELENCO ESPOSITORI p. 29

IVIAGGIATORI, SALONE DELLE VACANZE p. 37

Michele Di Geronimo DIREZIONE

Greta Consoli COMMERCIALE

ARTECASA MAGAZINE UFFICIALE EDIZIONE 2018 Progetto editoriale Promax Communication Via Purasca, 28 - 6988 Ponte Tresa - Lugano - CH Tel. +41 91 6118072 Fax. +41 91 6118079

Federica Busti COMMERCIALE

Selene Martinelli COMMERCIALE

Segreteria organizzativa Francesca Borghi Chiara Falconi Direttore commerciale Michele Di Geronimo Team Commerciale Federica Busti Greta Consoli Selene Martinelli

Francesca Borghi SEGRETERIA

Tanja Gaberell AMMINISTRAZIONE

Giovanni Calogero LOGISTICA

Impaginazione grafica Giorgia Bianchi Crediti fotografici Shutterstock, Adobe Stock Stampa Centro Stampa Ticino CARTA SVIZZERA

Per esigenze tipografiche e di stampa questa edizione è stata chiusa il 25/09/2018. Tutte le successive modifiche sono disponibili su www.fieraartecasa.ch

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ari ospiti, con immenso piacere ed orgoglio l’edizione 2018 di ArteCasa è pronta ad accogliervi nel mondo del lifestyle e del design, dal 12 al 21 ottobre presso il Centro Esposizioni di Lugano.

ed internazionale e per creare network tra i professionisti del settore. Il padiglione 7 del Centro Esposizioni, con entrata libera e dedicata, diventa un angolo della città che parlerà e vivrà il Design.

La 56° edizione di ArteCasa si presenta al pubblico in una veste completamente rinnovata, dall’ingresso gratuito all’inedito evento Lugano Design District, progettato su misura, per richiamare un bacino d’utenza di esperti dal mondo del Design e portare nuova energia e nuova linfa alla manifestazione.

Al centro di quest’area il “salotto del design” accoglierà architetti, docenti e designer che avranno il piacere di discutere particolari tematiche legate al mondo del design e dell’arredamento confrontandosi sulle proprie visioni, richieste del mercato e nuove tendenze. Una conferenza al giorno, per un totale di 10 incontri aperti al pubblico, alimenterà curiosità e spunti all’interno di un’ambiente conviviale e accogliente, arricchito da uno spazio bar e aperitivi, con un’edicola dove poter trovare tutte le principali riviste del settore.

È una nuova edizione quella di ArteCasa 2018 organizzata con la preziosa collaborazione dell’Architetto François Croci, per raccontare come gli stili di vita cambiamo e come questi si riflettono sulle nostre case, su come gli spazi sono progettati, costruiti e vissuti. Tra tendenze e mode, tra necessità e innovazione, le mura domestiche si confermano come volano economico capace di coinvolgere una pluralità di attori, ma che hanno un solo protagonista: chi li abita.

In più quest’anno si arricchisce grazie ad un evento unico, Lugano Design District, ideato per valorizzare il design svizzero

Mercoledì 17 ottobre Giovedì 18 ottobre Venerdì 19 ottobre Sabato 20 ottobre Domenica 21 ottobre

DATE 12 – 21 ottobre 2018 LUOGO Centro Esposizioni Via Campo Marzio 6900 Lugano ORARI Venerdì 12 ottobre Sabato 13 ottobre Domenica 14 ottobre Lunedì 15 ottobre Martedì 16 ottobre

ArteCasa insieme all’evento Lugano Design District sono una vetrina sul mondo della progettazione, della costruzione e dell’arredamento con tantissimi prodotti e servizi.

Tutto è pronto quindi per poter avviare un flusso di creatività aggregante e socializzante che permetterà alla città di Lugano di diventare un polo di Design riconosciuto grazie ad un’energia creativa e vitale, senza limiti.

17.30 – 22.00 17.30 – 22.00 17.30 – 22.00 10.00 – 22.00 10.00 – 20.00

Ingresso Gratuito Sono ammessi cani di piccola taglia al guinzaglio.

17.30 – 22.00 10.00 – 22.00 10.00 – 22.00 17.30 – 22.00 17.30 – 22.00

COME RAGGIUNGERCI IN AUTO

Autostrada A2/E35 Uscita Lugano Sud (Bollino a pagamento 40.- CHF) Direzione Lugano-Centro e, poi, Gandria.

IN TRENO

Dalla stazione FFS di Lugano, il Centro Esposizioni è raggiungibile utilizzando la Linea 2 dei Trasporti pubblici luganesi (TPL SA) Direzione Cornaredo – Fermata Palazzo Studi o Lido. In alternativa, è disponibile un servizio Taxi.

A PIEDI DAL CENTRO CITTÀ

Il Centro Esposizioni dista circa 10 minuti a piedi dal centro di Lugano. È possibile usufruire della Linea 3 della TPL SA Direzione Cornaredo – oppure della Linea 2 - Direzione Castagnola - Fermata Palazzo Studi o Lido.

VOGLIA DI UN GIRO VIRTUALE NEL SIMULATORE? Una visita allo stand «Routinier – alla guida con saggezza» vi farà vivere un’esperienza utile ad aumentare e rafforzare la sicurezza al volante con un programma dedicato a voi che vantate una lunga militanza come conducenti. In modo semplice e divertente, potrete eseguire test e allenamenti interattivi.

DAL 12 AL 21 OTTOBRE 2018 ARTE CASA LIVING, LUGANO PADIGLIONE 5, STAND 522

Vi aspettano queste appassionanti prove: guida nel simulatore: allenamento interattivo della pratica al volante e della capacità di reazione quiz di teoria «prova per l’esame», il test delle conoscenze con effetto eureka ginnastica mentale: esercizi per la concentrazione e l’attenzione consulenza, informazioni e raccomandazioni da parte degli specialisti A tutto gas! Come Routinier potete allenarvi fin d’ora sul sito www.routinier.ch/

«Routinier – alla guida con saggezza» è una campagna dell’Automobile Club Svizzero (ACS) con il sostegno del Fondo per la sicurezza stradale.

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VERDE E ARREDO

GIARDINI PENSILI IL VERDE COME COMPLEMENTO D’ARREDO ESTETICO E FUNZIONAL SULLE NOSTRE TERRAZZE Avere a disposizione uno spazio ristretto non significa essere obbligati a rinunciare al verde. La bellezza delle piante si accompagna alla loro importanza per l’umore. Sapere di poter contare su un bel terrazzo fiorito, o addirittura su un orto pensile è già da se origine di ottime sensazioni. La strada è in salita, specie se lo spazio è stato concepito con un approccio poco adatto ad accogliere vasi, graticci e irrigatori, ma non è impossibile ottenere un risultato eccellente anche partendo dalle basi peggiori. Quel che serve in realtà è un pizzico di realismo e di fantasia, che mescolati ci permettono di raggiungere risultati eccezionali. Cerchiamo di procedere con ordine, preparando un progetto di massima su cui lavorare e da piegare a quanto abbiamo a disposizione e alle spese che siamo intenzionati a sostenere, con un po’ di attenzione ai carichi, perché per quanto ben costruita, una terrazza ha pur sempre dei limiti, e se volessimo azzardare soluzioni davvero folli, prima di procedere dovremmo consultarci con un

amico architetto o ingegnere per evitare che il peso della terra dei vasi possa causare danni. Vediamo quindi come ci si orienta nella realizzazione di uno spazio verde sulla terrazza.

Esplorare lo spazio Il primo passo per iniziare la realizzazione di uno spazio verde in terrazza è quello di effettuare un sopralluogo e di fare i rilievi aiutandosi con un metro da carpentiere ed un foglio di carta. In questa maniera possiamo crearci una piantina dello spazio disponibile definendo almeno in parte le aree che resteranno calpestabili e quelle che dedicheremo ai vasi. L’ideale sarebbe riuscire a realizzare uno schizzo di massima che rappresenti ipoteticamente il futuro giardino pensile, sarà più che sufficiente giocare di immaginazione, figurandoci l’aspetto finito del terrazzo. Sempre in questa fase conviene cercare di capire se la direzione da prendere è quella di un orto o di un giardino orizzontale o verticale.

Questa fase è estremamente importante perché è proprio dalle idee che buttiamo giù con gli schizzi che dobbiamo partire per ridimensionare i nostri progetti ed adattarli alle effettive disponibilità del terrazzo.

Cercare i vasi Una volta fatti gli schizzi e fissate le idee si può iniziare a preparare la realizzazione fisica del giardino pensile. Se vogliamo affidarci a vasi in terracotta o in ceramica il

costo è destinato a salire e con esso il peso che dovrà sosterene il terrazzo. Se invece si opta per vasi in plastica il budget sarà decisamente più contenuto.

Riempire i vasi In un giardino pensile si deve optare per la scelta di materiali come l’argilla espansa, concepiti per favorire il radicamento e l’ossigenazione profonda del terreno e fare in modo che le piante possano crescere liberamente e soprattutto senza rischiare che si manifestino due dei problemi tipici per la coltivazione in vaso: l’essiccamento e l’insorgere di muffe. L’argilla espansa infatti consente di mantenere un livello di umidità ottimale senza accumuli di acqua. È necessario preparare un terriccio adatto che deve essere al tempo stesso ricco di nutrienti e non troppo concentrato altrimenti brucerebbe le radici. Il terriccio deve essere selezionato in base a ciò che desideriamo coltivare.

Scegliere le piante Un passaggio indispensabile per la creazione di un giardino o di un orto pensile è stabilire quali piante andremo a coltivare.

Possiamo scegliere tra moltissime piante decorative molto facili da coltivare anche in spazi poco adeguati. Per fortuna i vivai ci hanno favorito preparando selezioni che si adattano bene anche a condizioni molto ristrette. Le piante possono essere coltivate direttamente a partire dal seme o dalla talea

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estetico e funzionale la tendenza moderna è quella di introdurre specie dall’aspetto quanto più selvatico possibile, inserendole all’interno di contesti ordinati, per farle spiccare, prediligendo le foglie piccole e la grossa densità.

a seconda del tipo, oppure trapiantate. Se scegliamo il vivaio abbiamo anche occasione per consultarci con personale specializzato che ci aiuti nella scelta e ci dia dei consigli.

Irrigare e proteggere L’ultima fase per la realizzazione di un orto pensile è quella di prevedere i sistemi di supporto come i graticci e i cannicci e la modalità per irrigare. Di solito basta un annaffiatoio, ma in alcuni casi ci si può affidare a sistemi a gocciolamento con timer che ci permettono di non dover dedicare troppo tempo al nostro giardino sul terrazzo. Importante è anche preparare le serrette di protezione e tenere sotto controllo le malattie ed i parassiti con metodi se possibili naturali, perché il terrazzo è comunque parte di uno spazio abitato e non è bene avere contatti frequenti con certi prodotti.

Tendenze Le ultime tendenze in fatto di giardini pensili sono quelle che prevedono un’area calpestabile interamente verde, con manti erbosi ed aree in vaso. Se si ha a disposizione una terrazza molto grande, sicuramente trasformarla in un vero e proprio giardino completamente calpestabile è un’idea fantastica, anche se prevede un certo costo ed una cura costante, specie per il rifacimento delle parti erbose in sofferenza. Con questa scelta è possibile mascherare vasi

per piante a medio fusto ed arbusti, inserendoli al centro di aiuole, e rendere molto organico l’aspetto generale, integrando sedute in legno e persino punti per ombra come gazebo con rampicanti.

A fianco di questa che è una soluzione accessibile solo a pochi, troviamo giardini pensili con vasi verticali e sfalsati, realizzati con apposite strutture tubolari (si possono anche fare con spezzoni di condotte per l’acqua), da cui fioriscono piante con gettate lunghe. Se il verde deve essere un complemento d’arredo

Arredi Un giardino pensile non si può considerare completo se non viene opportunamente arredato. È questo che lo rende vivibile. Assolutamente al bando i mobili per esterni in plastica bianca, che devono lasciare il passo alle sedute in legno trattato, o in ferro battuto, ideali per mettere a proprio agio chi sceglie di riposare qualche minuto immerso nel verde. Aggiungere lanterne in vetro e ottone per un’illuminazione serale soft, a candele, dedicando loro postazioni dall’aspetto naturale di pietre o ceppi di legno coperti di muschio.

Per spazi grandi, si può pensare anche ad un’illuminazione periferica rasoterra, unita a punti sopraelevati, utili per operazioni di servizio.

Nulla vieta di scegliere un giardino mediterraneo, che alla parte puramente decorativa unisce la coltivazione di piante aromatiche e commestibili, molte delle quali hanno esigenze di spazio davvero ridotte.

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Testate gratuitamente i diversi modelli dal 12 al 21.10.2018 alla fiera ArteCasa di Lugano.

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Un’opportunità offerta dal Roadshow di co2ribassato presso Artecasa. Il nostro stand è davanti all’entrata della fiera, riconoscibile da un container rosso.

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Iouri Podladtchikov e co2ribassato

o2ribassato è una campagna nazionale di SvizzeraEnergia per la promozione di veicoli a co² ribassato e ad alta efficienza energetica.

Soddisfano i criteri tutti i veicoli che presentano un’emissione massima di CO2 pari a 95 g/km e appartengono alla categoria di efficienza energetica A o B. Attualmente sono oltre 200 i modelli disponibili elencati sul sito web di co2ribassato.

Durante la fiera viene presentato un assortimento di veicoli a co2 ribassato di 6 differenti marchi, di cui 5 a trazione elettrica ed una a trazione ibrida. I visitatori di Artecasa potranno convincersi dell’efficienza di queste auto effettuando un giro di prova sulle strade di Lugano.

Con il gioco a premi presentato dal nostro partner nazionale TCS, i vistitatori hanno la possibilità di vincere dei fantastici premi immediati, oppure il premio ufficiale: un corso di guida del TCS.

Oltre al Roadshow, il progetto co2ribassato prevede anche uno spot televisivo che vede come testimonial Iouri Podladtchikov.

Lo stesso campione olimpionico di snowboard è alla guida di un veicolo a co2 ribassato e afferma quanto segue: «Nello sport, per rimanere sempre in testa, è importante continuare ad evolversi. Anche nella tecnologia delle auto è così. Ecco perché co2ribassato rappresenta chiaramente il futuro dell’automobilistica.»

Inoltre, con un pò di fortuna i visitatori potranno vincere una settimana intera alla guida di un VW e-Golf.

Al nostro stand, ben riconoscibile con la scritta color argento su sfondo rosso, saranno presenti accanto al TCS altri partner: l’Unione Petrolifera (Erdöl-Vereinigung) come partner nazionale e il partner regionale

Emotì. Emotì è un marchio di Enertì SA, creato dalle aziende di distribuzione di energia elettrica del Canton Ticino, con lo scopo di offrire una gamma completa di prodotti destinati alla ricarica dei veicoli elettrici e ibridi ricaricabili.

Potete trovare tutti i veicoli a «co2ribassato» e maggiori informazioni in merito all’indirizzo co2ribassato.ch.

Iouri Podladtchikov, snowboarder professionista e testimonial di co2ribassato.

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ARREDO INTERNI

OTTIMIZZARE GLI SPAZI L’ARREDAMENTO IN UN’ABITAZIONE RAPPRESENTA SENZA DUBBIO L’INGREDIENTE FONDAMENTALE POICHÉ È PROPRIO ATTRAVERSO DI ESSO CHE IL PADRONE DI CASA CREA UNO SPAZIO UNICO E PERSONALE.

Come arredare la casa per ottimizzare gli spazi Arredare la casa rappresenta senz’altro uno dei lavori più amati da chi è appassionato del settore ma anche da chi ha appena acquistato una nuova abitazione.

L’arredamento infatti è espressione della propria personalità e del proprio modo di essere. Per arredare in maniera ottimale una casa ci sono degli elementi che non devono essere dimenticati come ad esempio i metri quadrati dell’abitazione, lo stile che si vuole conferire alle stanze e le proprie esigenze. Tali fattori sono indispensabili al fine di creare un ambiente sereno e vivibile. Le dimensioni dell’abitazione sono senza dubbio l’elemento che maggiormente influisce nell’arredamento di una casa.

Ci sono infatti dei particolari tipi di mobili oppure degli accorgimenti che non possono essere utilizzati in abitazioni troppo piccole poiché andrebbero a rendere lo spazio ancora più esiguo.

Tuttavia non tutti sanno che ci sono delle semplici ma fondamentali regole che possono aiutare ad ottimizzare gli spazi e a far sembrare le stanze più grandi senza dover ricorrere ad una ditta di costruzioni. Il primo elemento che bisogna considerare è l’illuminazione: quest’ultima è estremamente importante in casa perché un ambiente buio e cupo tende ad essere decisamente più piccolo e angusto.

Pertanto bisogna fare riferimento a due tipi di luce: la luce naturale e la luce artificiale.

Per ciò che concerne la luce naturale è necessario fare in modo che essa penetri nelle stanze il più possibile attraverso le finestre.

Queste ultime devono essere piuttosto grandi e non coperte da tende troppo pesanti che andrebbero a filtrare il passaggio della luce. Per rendere l’ambiente più luminoso inoltre è possibile dipingere le pareti con colori molto chiari come ad esempio il bianco, l’avorio o il beige, che danno immediatamente l’effetto di stanza più grande.

Per quando riguarda la luce artificiale invece è necessario curare l’illuminazione nei minimi dettagli. Se si utilizzano lampade è bene fare in modo che esse non siano disposte in maniera confusionaria poiché dovranno direzionare bene la luce.

Per ottenere un’illuminazione maggiore inoltre è consigliabile usare delle lampade da soffitto oppure dei faretti a LED che punteranno al pavimento.

Ottimizzare gli spazi in casa: scegliere i mobili giusti Un altro modo per ottimizzare gli spazi in una casa piccola è quello di utilizzare un mobilio compatto, che possa essere riposto e messo da parte ogni volta che ce n’è la necessità.

Se ad esempio in una stanza la spazio a disposizione è molto piccolo è bene

Comprare Casa e Vivere a Lavena Ponte Tresa – Italia – Negli ultimi anni il trend delle richieste provenienti dal Canton Ticino ha avuto una crescita esponenziale tale da portare la nostra società a strutturarsi in modo da soddisfare le pù ampie esigenze di ogni cliente.

La maggior parte di queste richieste è pervenuta da persone prossime al pensionamente o già in pensione, comunque over 50. La necessità nasce dal fatto che la "vita" in Italia costa meno. In modo particolare Lavena Ponte Tresa ed i paesi limitrofi offrono una qualità di vita e benessere tra le più alte d'Italia. Inoltre la comodità di raggiungere comodamente, con i mezzi pubblici, la città di Lugano.

Le opportunità offerte dal Vivere in Italia sono molteplici, dalla sanità, alla sicurezza pubblica; dall'organizzazione statale, alle tasse.

Sanità: in Italia è pubblica e gratuita, se si necessitano visite specialistiche d'urgenza il settore privato è tra i migliori d'Europa, ed i costi vengono sostenuti solo se utilizzato, non vi è una Cassa Malati obbligatoria da pagare tutti i mesi.

Sicurezza pubblica: la zona di Lavena Ponte Tresa non avendo industrie ed avendo costi di vita mediamente più alti rispetto al resto d'Italia, non ha affluenze di persone nulla facenti. L'ottimo controllo svolto h24 dalle forze dell'ordine comunque rassicura tutti i residenti e consente di vivere in totale serenità.

Tasse: vivere in Italia non è assolutamente costoso. Le tasse sugli immobili per una casa media si possono quantificare in un totale di circa 1000,- euro/anno.

Soprattutto gli immobili acquistati anche senza l'apertura di un'ipoteca non sono gravati da alcuna tassa extra sul valore, neanche in sede di vendita non vi è tassa sulla rivalutazione immobiliare. Altro esempio il canone della TV costa solo 90 euro/anno, e si ricevono tutti i canali, comprese le reti svizzere. Un abbonamento Internet di media/alta velocità costa circa 25 euro/mese.

Non dimentichiamo il vivere quotidiano, dalla spesa di tutti i giorni, al caffè, al parrucchiere ed al ristorante.

L'Italia è nota per avere una qualità di prodotti agroalimentari unici al mondo, che naturalmente acquistati nei vari supermercati della zona, come già è usualità fare per la maggior parte da residenti in Canton Ticino. Basta paure nel varcare la dogana avendo acquistato vino od olio di qualità.

Non ultima l'istruzione, che sino alle scuole medie viene garantita da ogni comune della zona. Le scuole Superiori tra Luino, Varese e Bisuschio offrono una istruzione sia classica che tecnica; senza dimenticare le prestigiose università di Milano che distano un'ora di treno da Porto Ceresio.

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e precise. Naturalmente in tali casi è consigliabile adoperare delle nuance molto chiare e tenui ed evitare invece quelle cupe o troppo sature.

utilizzare un tavolo e delle sedie pieghevoli, in maniera tale da poterle togliere quando non servono più. Anche un divano che si trasforma in letto può essere la soluzione ideale quando non c’è spazio in camera: di giorno si presenta come un comodo divano su cui rilassarsi mentre di notte diventa un pratico letto su cui dormire.

Oltre ad utilizzare colori chiari sulle pareti per allargare la stanza, è possibile anche creare un’illusione ottica in grado di ingannare la vista. Per questo scopo si può utilizzare una carta da parati con uno sfondo che possa generare un senso di profondità. Naturalmente questa soluzione può essere adottata in qualsiasi stanza ed è consigliabile utilizzarla soltanto su una parete per non creare un effetto confusionario.

Se la casa non ha molto spazio in orizzontale, è opportuno sfruttare lo spazio in verticale. Oggigiorno ci sono molti mobili che si estendono in altezza e che permettono quindi di usare ogni centimetro della stanza in maniera funzionale ed efficiente. Un esempio è il letto a castello: quest’ultimo può essere adoperato nelle camerette dei bambini ed è la soluzione ideale per chi condivide la stanza. Anche il letto a castello con annessa scrivania può essere una buona idea in questi casi.

Strategie e trucchi per l’arredamento d’interni: ottimizzazione degli spazi Se la casa è a due oppure più piani e ci sono delle scale è possibile sfruttare lo spazio sottostante magari inserendo un piccolo mobile oppure qualche accessorio per abbellire l’ambiente.

Per ottimizzare lo spazio è bene sfruttare ogni angolo della casa, facendo attenzione però a non esagerare con gli oggetti poiché si andrebbe a ridurre ulteriormente lo spazio. Inoltre è consigliabile mantenere sempre la casa ordinata e pulita perché il disordine non fa altro che aumentare il senso di casa ridotta e angusta.

Un altro espediente consiste nell’adoperare il tono su tono: tappeti dello stesso colore del pavimento, tende della stessa tonalità delle pareti e così via.

Ciò servirà a creare un effetto di continuità e non ci saranno divisioni troppo nette

Come ottimizzare gli spazi della casa grazie al feng shui Per ottimizzare gli spazi della casa è possibile anche affidarsi al feng shui, un’antica disciplina cinese che insegna ad organizzare lo spazio abitativo in modo da rendere la casa più armoniosa e personale.

Ad esempio se l’abitazione possiede un corridoio è bene mantenerlo sempre in ordine e privo di qualsiasi oggetto superfluo in maniera da rendere l’area più luminosa e ampia.

Se è possibile è bene inserire degli armadi o dei ripostigli nei quali poter nascondere tutti gli oggetti necessari in casa. Secondo il feng shui inoltre bisogna sempre lasciare le porte delle stanze aperte in modo tale da far circolare l’energia e rendere il tutto più ordinato e armonico.

Nelle stanze i mobili devono essere proporzionati e può essere posizionata una lampada nell’angolo opposto alla porta di ingresso.

Per quanto concerne i colori sono invece da evitare quelli troppo scuri o comunque troppo accesi e saturi come il rosso oppure il nero.

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ELENA MIRÓ - LINEA CINQUE – CORTE DEI GONZAGA

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ARREDARE CON L’ARTE

COME RENDERE LA CASA UN MUSEO UN OPERA D’ARTE È ELEMENTO CARDINE NELL’ARREDAMENTO DI UNO SPAZIO O DI UN AMBIENTE: SCEGLIERE UN QUADRO O UNA SCULTURA NON AVRÀ IL SOLO SCOPO DI ARREDARE, MA SARÀ IL PROTAGONISTA DELLE EMOZIONI E DEL CARATTERE DI QUELLO SPAZIO.

Oltre ai mobili anche i complementi d’arredo assumono una funzione estremamente importante. Sono infatti degli accessori che non hanno uno scopo specifico ben preciso ma sono usati per abbellire l’ambiente e farlo esteticamente più gradevole. Tra i complementi d’arredo più utilizzati ed apprezzati non possono che esserci i quadri.

Questi ultimi servono a dare un tocco d’arte ad ogni stanza e la rendono molto più personale. Chi utilizza dei quadri in casa per decorare le pareti non ha soltanto intenzione di abbellire la camera ma vuole donare qualcosa di sè alla propria casa, esprimere la propria personalità e le proprie emozioni. Per tale motivo la scelta dei quadri da disporre in casa non bisogna farla in modo superficiale ma deve essere ben ponderata e tenere conto di alcuni particolari aspetti. Innanzitutto è opportuno che i quadri siano in linea con il resto dell’arreamento: mischiare diversi stili può essere una soluzione interessante in alcuni casi ma è bene non esagerare. Oltre allo stile d’arredo naturalmente bisogna considerare anche lo spazio a disposizione perché un quadro molto grande, seppur bello, potrebbe non essere la soluzione ideale in una casa di pochi metri quadrati poiché la farebbe sembrare ancora più angusta e stretta. In ultimo devono essere considerati i gusti personali di chi arreda la casa: anche se un quadro si sposa bene con lo stile dell’abitazione potrebbe non piacere al padrone di casa ed essere quindi poco adatto, al contrario uno con stile diverso che piace al

padrone di casa potrebbe essere la decisione più consona se la strada scelta è l’originalità. Al giorno d’oggi i quadri moderni rappresentano l’opzione perfetta nella quasi totalità delle case perché mettono d’accordo tutti dal momento che si sposano bene con la maggior parte degli stili. Di solito i quadri moderni si dividono in due principali categorie: i dipinti a mano e le stampe su tela. I primi sono sostanzialmente dei quadri che nascono dal pennello di un artista, sono fatti a mano ed hanno quindi un valore aggiunto sia dal punto di vista economico che da quello sociale. In genere sono unici e quasi mai sono presenti delle copie. Per quanto riguarda le stampe su tela invece si tratta di particolari immagini che vengono stampate sulla tela e possono essere riprodotte in numerose copie. Sono quelle preferite soprattutto dalla clientela giovane grazie alla modernità del soggetto ritratto, l’effetto realistico della stampa e per il prezzo decisamente più abbordabile. Qualsiasi sia la scelta, è importante ricordare che non ci sono delle regole prestabilite ma bisogna lasciarsi guidare dalla propria creatività e fantasia.

Bisogna tener presente però che è bene non accostare un quadro con fantasia monocromo ad uno figurativo per non creare confusione.

Inoltre, sebbene i quadri possano essere appesi in ogni parte della parete, è opportuno considerare anche gli angoli nascosti o trascurati. Disponendo il quadro in tali aree si può valorizzare una parte della stanza dimenticata o comunque poco importante.

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Le idee più interessanti per personalizzare l’abitazione Anche le fotografie rappresentano un’idea interessante per arredare la casa con arte.

Possono essere in bianco e nero oppure a colori, di piccole o grandi dimensioni.

Ciò che conta è creare una sorta di continuità tra le foto: si può decidere di disporle al naturale sulla parete oppure è possibile accorparle in un’unica grande cornice. Il risultato in entrambi i casi sarà estremamente moderno e darà quel tocco in più alla stanza. Un altro modo per utilizzare i quadri in maniera originale consiste nel realizzare una gallery wall. Si tratta di una vera e propria galleria d’arte che generalmente viene collocata su una sola parete della stanza. Per fare una gallery wall come si deve è importante partire dal centro dove andrà messo il quadro più grande che diventerà il punto focale di tutta la parete. Dopodiché si possono disporre gli altri quadri in base ai propri gusti personali. Per un risultato ottimale è opportuno alternare le dimensioni dei quadri, utilizzando cornici medie, grandi o piccole. Inoltre si possono usare anche cornici con forme diverse come ad esempio quelle tonde, rettangolari o quadrate. Per ciò che concerne le colorazioni invece è bene mantenersi su tonalità simili o che

comunque si richiamino tra loro: meglio evitare l’alternanza di colori troppo chiari e troppo scuri o di nuance che non si combinano perfettamente tra loro. È opportuno ricordare però che non ci sono solo i quadri per arredare una casa con arte. Le sculture infatti, ancora piuttosto sottovalutate al giorno d’oggi, possono essere la soluzione ideale per chi vuole creare un vero e proprio museo. Anche la disposizione delle sculture però deve essere ben pensata: in una casa molto ampia è possibile disporne alcune di grandi dimensioni negli angoli più nascosti e vuoti. Tuttavia è bene fare attenzione a non esagerare perché si rischierebbe di creare un effetto troppo pacchiano e confusionario. Nelle case piccole invece è consigliabile optare per una scultura che sia di modeste dimensioni ma che regali comunque un tocco di classe

all’ambiente. Inoltre si deve badare bene all’illuminazione: ogni scultura, piccola o grande che sia, ha bisogno di essere valorizzata attentamente attraverso la giusta luce che ne esalti la bellezza.

Perciò il luogo più adatto per collocare una scultura è senz’altro accanto ad una finestra, a un balcone oppure ad una lampada.

Utilizzare la Textile Art Un altro modo per arredare la casa consiste nell’utilizzare la textile art. Si tratta sostanzialmente di opere d’arte realizzate in tessuto: fili, intrecci, grovigli e tessuti vari che creano vere e proprie composizioni uniche ed originali. Al giorno d’oggi la textile art sta spopolando sempre di più nelle case perché si adatta perfettamente a qualsiasi tipo di stile d’arredo, da quello shabby chic a quello più moderno. Le opere d’arte realizzate in tessuto possono essere adoperate in qualunque stanza, dalla camera da letto alla cucina. In quest’ultima si possono usare quadri che richiamano l’attenzione con colori forti e audaci, mentre nel salotto si possono utilizzare colori più neutri e basici come il beige e il tortora. Qualsiasi sia la scelta è bene comunque adoperare pochi ma fondamentali elementi che siano il punto centrale di tutta la stanza.

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NUOVE TENDENZE

RIFINITURE E MATERIALI Nonostante gli incentivi per la ristrutturazione siano ormai agli sgoccioli c’è ancora tempo per pensare a metter mano alla nostra casa puntando ad un miglioramento della qualità degli spazi abitati e dell’ambiente che ci circonda.

Attualmente sono disponibili moltissimi materiali che possono essere usati per intervenire in fase di restauro, di rinnovo o di creazione di uno spazio.

Molti di questi sono ben noti, come il legno, il vetro e la ceramica, ma si sono evoluti ed adattati alle esigenze e alle richieste sempre più pressanti per le normative. Per chiunque volesse cimentarsi in un rinnovo della casa è sempre una buona idea avere sott’occhio la panoramica di ciò che c’è a disposizione e delle innovazioni che si rivelano come investimenti vincenti sia per durata che per resa. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sulle principali idee e soluzioni che stanno rivoluzionando il mercato dell’edilizia che fino a poco tempo fa era ad altissimo impatto e che sta rapidamente evolvendosi cercando di limitare gli sprechi e di non ripetere errori.

Calcestruzzi Il settore dei calcestruzzi negli ultimi anni ha fatto passi da gigante grazie alla ricerca che punta alla realizzazione di materiali attivi nei confronti dell’ambiente. La tendenza è quella di creare calcestruzzi con superfici che in presenza di aria e di luce contribuiscano alla decomposizione di

un’ampia gamma di sostanze organiche e inorganiche disperse in atmosfera.

Questi materiali riescono ad abbattere fino al 30% i livelli di contaminanti nell’aria.

A fianco dei calcestruzzi attivi troviamo materiali ingegnerizzati per ridurre la propagazione delle fessure da trazione.

Si tratta di materiali che aiutano ad allontanare l’orizzonte della manutenzione necessaria abbattendo i costi di restauro anche se intonacati.

L’industria è arrivata persino a realizzare calcestruzzi traslucidi in grado di consentire il passaggio della luce mantenendo intatte le proprietà meccaniche. Dalla ricerca sull’isolamento acustico vengono fuori materiali compositi per un miglioramento della capacità di attenuazione del suono trasmesso attraverso le pareti. Si tratta di blocchi che grazie alla presenza di materiale fibroso nelle cavità impediscono trasmissione di suoni da o verso l’esterno.

Su un principio analogo si basano i muri tagliafiamma che permettono di interrompere la trasmissione del calore anche in caso di incendio, preservando gli ambienti non direttamente toccati dal fuoco.

Intonaci vernici e vetri Sul versante delle pitture e degli intonaci troviamo vernici a base ceramica con traspirazione variabile per la regolazione dell’umidità e il taglio della propagazione del calore. Il pregio principale di questi materiali sta nella natura della formulazione

che è costituita da una base di calce priva di prodotti di sintesi. Per il settore dei vetri invece troviamo soluzioni in grado di filtrare selettivamente la luce solare, mantenendo il giusto grado di illuminazione. Il principio su cui si basano è semplice perché invece di andare a tagliare anche le frequenze necessarie per una buona visione si effettua un filtraggio selettivo delle componenti della luce solare che sono causa dell’effetto serra per interni.

Lo stesso tipo di vetro garantisce, grazie alla lavorazione, un basso coefficiente di trasmissione termica che si traduce nella possibilità di ridurre la dispersione del calore durante la stagione fredda. Anche nel settore dei policarbonati sono stati introdotti nuovi materiali e nuove tipologie di pannelli che permettono la realizzazione di superfici continue isolate dall’umidità ma con un buon grado di trasparenza alla luce solare e di tenuta.

Tegole speciali Per i tetti sono state introdotte tegole minerali catalitiche, che grazie all’aggiunta del biossido di titanio permettono un abbattimento dello smog secondo un meccanismo che consente di trasformare, tramite l’esposizione solare, gli agenti inquinanti in sali inorganici che possono essere dilavati dalla pioggia. Sono state introdotte tegole in alluminio di grosso formato che si basano sullo stesso concetto degli infissi in metallo. L’alluminio è un

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materiale che opportunamente trattato è pressoché inalterabile da parte degli agenti atmosferici, oltre ad essere molto leggero e consentire la realizzazione di coperture di grandi dimensioni. Un vantaggio da non trascurare sta nel fatto che a fine ciclo vitale le tegole sono completamente riciclabili e possono essere inserite in processi di recupero.

La grande sfida delle tegole di ultima generazione è l’attacco passivo alla densità di anidride carbonica contenuta nell’aria. In pratica la tendenza attuale è quella di sviluppare materiali che riescano ad aggredire le molecole dannose, in particolare il biossido di carbonio trasformandole in altro. Questo favorisce un miglioramento della qualità netta dell’aria.

Anche per le coperture di tipo bituminoso sono stati realizzati materiali con proprietà nuove, in controtendenza rispetto alla tradizione, capaci di riflettere la luce solare per ottenere un effetto rinfrescante in estate.

Soluzioni per interni Dedicandosi agli interni dell’abitazione, passi da gigante sono stati fatti nel settore della pavimentazione, introducendo materiali ceramici di concezione nuova.

Sono soprattutto resistenti agli agenti usuranti che tipicamente si incontrano all’interno delle case, come aggressivi chimici usati per l’igiene e l’usura da calpestamento. Il vantaggio di questi materiali ceramici sta nel fatto che sono integrabili anche in prospettiva dell’impiego di sistemi di trasmissione del riscaldamento attraverso il pavimento. Questi permettono una distribuzione ottimale del calore rispetto ai termosifoni nell’aria e una riduzione dei costi di combustibile. Anche il legno è andato incontro ad un processo di miglioramento per l’uso in edilizia.

Ha di recente fatto notizia la realizzazione di un materiale a base di legno trasparente alla luce ma che è ancora in fase sperimentale.

A fianco di questo troviamo prodotti basati su un trattamento superficiale del legno grezzo per renderlo maggiormente resistente agli stress domestici e il sempre crescente impiego di legno usato. Per la realizzazione di pavimentazione negli ultimi anni si è iniziato infatti ad imporre sul mercato il prodotto di riciclo, sia rilavorato che restaurato. Si tratta di due processi differenti perché nel primo il legno viene semplicemente riportato a livello e vengono eliminate le imperfezioni che si sono naturalmente generate per usura, mentre nel secondo caso si tratta di impiegare materiali recuperati, indirizzandoli verso un uso differente rispetto a quello di origine.

A farla da padrone nella pavimentazione attualmente sono il legno e i materiali ceramici che sono andati progressivamente sostituendo quelli tradizionali grazie alle loro proprietà meccaniche.

Serramenti e infissi Per quel che riguarda il mercato della produzione degli infissi quasi tutta la linea è dominata da 3 grandi famiglie di materiali: il PVC, il legno e l’alluminio. Sono soluzioni che godono di proprietà differenti ma che possono essere combinate in varie maniere per realizzare prodotti con proprietà intermedie. Il legno è un grande classico per quel che riguarda la realizzazione degli infissi ed ha una valenza estetica molto radicata nel gusto e nell’immaginario degli utenti. Purtroppo si tratta di un materiale che per sua natura deve subire continue rilavorazioni e restauri, a causa della scarsa resistenza agli agenti atmosferici e soprattutto alla luce solare. Il PVC dal canto suo offre prestazioni eccezionali sia dal

punto di vista della resistenza che del taglio delle componenti inquinanti acustiche, ed anche come materiale utilizzato per la gestione termica degli interni, purtroppo non è molto amato dal grande pubblico a causa della sua natura plastica e fatica un po’ a far valere le sue proprietà.

L’alluminio invece è un materiale inalterabile da parte degli agenti atmosferici ma che purtroppo non gode di prestazioni eccezionali per quel che riguarda l’isolamento termico ed acustico.

Le soluzioni proposte solitamente prevedono l’ibridazione tra questi tre materiali per sfruttare le loro proprietà al fine di migliorare la qualità dello spazio abitativo e ridurre le dispersioni, in particolare di calore. La crescente attenzione nei confronti delle problematiche legate all’acustica ha reso sempre più importante la componente di isolamento dai rumori.

Possiamo scegliere infissi in alluminio e legno oppure PVC e legno per la grande capacità degli isolamenti che garantiscono una buona resa estetica. Anche per quel che riguarda i materiali vetrosi per la realizzazione degli infissi ci sono stati molti miglioramenti, in particolare per i vetri isolanti che sfruttano diverse formulazioni della materia prima e dei materiali di separazione degli strati.

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PROGRAMMA COMPLETO

VENERDÌ 12 OTTOBRE 17.30

INAUGURAZIONE ARTECASA

17.30

TAGLIO DEL NASTRO DA PARTE DELLE AUTORITÀ

17.30

APERITIVO DI BENVENUTO ARTECASA

18.00

INCONTRI DI DESIGN: “TO DESIGN” Relatore Roberto Borioli

22.00

CHIUSURA ARTECASA

SABATO 13 OTTOBRE 10.00

APERTURA ARTECASA

16.15

PREMIAZIONE DEL TICINOCYCLING KIDS TOUR 2018 SEGUIRÀ UN APERITIVO OFFERTO A TUTTI I PARTECIPANTI

17.00

INCONTRI DI DESIGN: “DESIGN: USER EXPERIENCE” Relatore Gigliana Orlandi

20.00

ARTECASA EXHIBITORS PARTY Ingresso su invito

22.00

CHIUSURA ARTECASA

DOMENICA 14 OTTOBRE 10.00

APERTURA ARTECASA

17.00

INCONTRI DI DESIGN Relatore Giuseppe Mestrangelo

20.00

SERATA DI INTRATTENIMENTO CON RADIO DISCOUNT Ingresso gratuito

22.00

CHIUSURA ARTECASA

LUNEDÌ 15 OTTOBRE 17.30

APERTURA ARTECASA

18.00

INCONTRI DI DESIGN: “IL NUOVO MODO DI PENSARE LA CASA.” Relatore Md Creative Lab

22.00

CHIUSURA ARTECASA

MARTEDÌ 16 OTTOBRE 17.30

APERTURA ARTECASA

18.00

INCONTRI DI DESIGN: “RISTRUTTURARE CASA CON LA TECNOLOGIA IMMERSIVA: LA VOSTRA CASA DEI SOGNI NON È MAI STATA COSI REALE” Relatore Leonardo Marion e Francesco Sorrentino

22.00

CHIUSURA ARTECASA

MERCOLEDÌ 17 OTTOBRE 17.30

APERTURA ARTECASA

18.00

INCONTRI DI DESIGN Relatore Massimo Gaffurini

22.00

CHIUSURA ARTECASA

GIOVEDÌ 18 OTTOBRE

17.30

APERTURA ARTECASA

18.00

INCONTRI DI DESIGN: “DESIGN SENZA TEMPO.” Relatore Adriano Design

22.00

CHIUSURA ARTECASA

17.30

APERTURA ARTECASA

VENERDÌ 19 OTTOBRE

17.30

APRE IL PADIGLIONE ARTECASA WEEKEND

18.00

INCONTRI DI DESIGN: “PROGETTARE SIGNIFICA

22.00

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RACCONTARE DELLE STORIE” Relatore Marco Romanelli CHIUSURA ARTECASA

SABATO 20 OTTOBRE 10.00

APRE IL PADIGLIONE ARTECASA WEEKEND

10.00

APERTURA ARTECASA

18.00

INCONTRI DI DESIGN: “LA PROGETTAZIONE ED IL RE-STYLING DEGLI SPAZI DESTINATI ALLA RISTORAZIONE E ALL’ACCOGLIENZA: LE NUOVE TENDENZE, I NUOVI STILI, IL VALORE AGGIUNTO DELLO STUDIO DELLA LUCE NEL PROGETTO.” Relatore Paola Favretto e Mchela Bonzi

22.00

CHIUSURA ARTECASA

DOMENICA 21 OTTOBRE

10.00

APRE IL PADIGLIONE ARTECASA WEEKEND

10.00

APERTURA ARTECASA

17.00

INCONTRI DI DESIGN: “OPERA D’ARTE O ELEMENTO DI ARREDO?” Relatore Viviana Vergerio Guerra

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l Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze 2018, giunto alla 16° edizione è pronto come ogni anno a far sognare i visitatori. Preparate i bagagli e venite a scoprire le mete più suggestive dal 1°al 4 novembre 2018 al Centro Esposizioni di Lugano.

Ogni viaggio inizia da un sogno ed il Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze è in grado di rendere i sogni realtà. Il giro del mondo in 4 giorni è possibile grazie ai numerosi espositori da ogni continente pronti a condividere, con passione e professionalità, tutti i segreti dei propri territori attraverso un percorso esperienziale tra profumi e sapori che si mescolano insieme per regalare a ciascun visitatore un assaggio della sua prossima vacanza.

Scegliere la prossima vacanza in fiera è garanzia di qualità, oltre ad un risparmio economico garantito dagli espositori, si ha il privilegio di conoscere personalmente persone che vivono in quei luoghi da sogno e che con passione presentano i propri territori e strutture, rispondendo a tutte le domande e curiosità dei visitatori. Attraverso i loro occhi si avrà la possibilità di vivere quei magici luoghi vicini o lontani ancora da scoprire, con il vantaggio di poter fare una scelta consapevole raccogliendo nuove idee e curiosità per le prossime vacanze.

Il Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze 2018 è un contenitore che racchiude tutte le tipologie di viaggio garantendo sempre un’offerta rinnovata di qualità e completa: dalle mete tradizionali, dedicate a chi ama viaggiare in famiglia, in coppia o in solitaria, alle famose mete esotiche da ‘mille e una notte’, come le Maldive o la Repubblica Domenicana, ai luoghi da favola come l’Isola di Pasqua, il Canada, lo Sri Lanka o la Lapponia e molte altre tutte da scoprire!

Il viaggio inizia in fiera a Lugano, attraverso diverse aree tematiche come il turismo religioso e spirituale, turismo “lento” eco-frienly, turismo outdoor e turismo “in love” che, grazie alla presenza del famoso Wedding Designer Mauro Adami, offre una proposta di luoghi incantevoli dedicati non solo al mondo wedding ma anche al turismo romantico ed a destinazioni emozionali.

Riconfermata l’ormai nota area “Food&Wine”, per provare e scoprire nuove emozioni per il palato attraverso il Viaggio del Gusto e l’area dedicata al nostro Territorio Ticinese, garanzie di successo per la prossima edizione del Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze 2018.

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Evento esclusivo dedicato al Design INGRESSO LIBERO

Centro Esposizioni di Lugano dal 12 al 21 ottobre 2018 WWW.LUGANO-DESIGN.CH

Lugano Design District è l’evento-vetrina di riferimento per design e home interior ticinese e si avvale della direzione artistica dell’Architetto FRANÇOIS CROCI che curerà anche gli appuntamenti del design: dieci tavole rotonde tematiche a cui interverranno designer ed architetti ticinesi ed internazionali per creare dei confronti professionali sui temi della progettazione e dell’arredamento di qualità.

L’altra grande firma che autografa il successo di Lugano Design District è l’Architetto ticinese BRUNO HUBER che curerà sia la Casa del Design, un vero e proprio spazio temporary living che ricrea gli ambienti di un’abitazione innovativa e di tendenza sia lo Spazio Icon, un’area museale che mette in mostra oggetti che hanno fatto la storia del design e che sono radicati nell’esperienza quotidiana.

Grande interesse riscuoterà anche la Galleria del Design, una vera e propria esposizione della creatività e dello studio di design che parla di sé e che funge da ispirazione per i professionisti e per i visitatori dell’evento.

Lugano Design District è anche socialità con un design-bar ispirativo creato in collaborazione con Kartell e uno spazio editoriale che presenta riviste e libri di settore.

Assolutamente innovativo sarà lo Spazio-Materia, un’esperienza sensoriale visiva e uditiva creata in collaborazione con Bang & Olufsen.

Grande la campagna mediatica che precede e promuove l’evento e che ci fa prevedere 60.000 ingressi alla manifestazione.

WWW.LUGANO-DESIGN.CH

INDICE

INGRESSO LIBERO ORARI

p. 4

QUO VADIS, ARTECASA? di Bruno Huber

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LUGANO DESIGN DISTRICT di François Croci

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LA NUOVA LUGANO CITY EST di Bruno Huber

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DESIGN E DESIGNERS… di François Croci

p. 13

BAGNO & SPA L’area relax in casa

IN TRENO Dalla stazione FFS di Lugano, il Centro Esposizioni è raggiungibile utilizzando la Linea 2 dei Trasporti pubblici luganesi (TPL SA) Direzione Cornaredo – Fermata Palazzo Studi o Lido. In alternativa, è disponibile un servizio Taxi.

p. 20

FORUM DEL DESIGN (Media Partner) I PROTAGONISTI LA CASA DEL DESIGN, SPAZIO ICON, LA GALLERIA DEL DESIGN

A PIEDI DAL CENTRO CITTÀ Il Centro Esposizioni dista circa 10 minuti a piedi dal centro di Lugano. È possibile usufruire della Linea 3 della TPL SA Direzione Cornaredo – oppure della Linea 2 - Direzione Castagnola - Fermata Palazzo Studi o Lido.

p. 16 p. 18

ESPOSITORI

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17.30 – 22.00 10.00 – 22.00 10.00 – 22.00 17.30 – 22.00 17.30 – 22.00 17.30 – 22.00 17.30 – 22.00 17.30 – 22.00 10.00 – 22.00 10.00 – 20.00

IN AUTO Autostrada A2/E35 Uscita Lugano Sud (Bollino a pagamento 40.- CHF) Direzione Lugano-Centro e, poi, Gandria.

Nuove tecnologie in cucina

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VENERDÌ 12 OTTOBRE SABATO 13 OTTOBRE DOMENICA 14 OTTOBRE LUNEDÌ 15 OTTOBRE MARTEDÌ 16 OTTOBRE MERCOLEDÌ 17 OTTOBRE GIOVEDÌ 18 OTTOBRE VENERDÌ 19 OTTOBRE SABATO 20 OTTOBRE DOMENICA 21 OTTOBRE

COME RAGGIUNGERCI

p. 10 TECNOLOGIA

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A.C.S. CONFALONIERI AURELIO SEREGNO APEIRON - MACHERIO ARCHITECTURE IN FASHION - LUGANO ARREDAMENTI CARUGATI - LOMAZZO ARREDAMENTI COLOMBO - CANNOBIO ARREDAMENTI TAGLIABUE - LURATE CACCIVIO ATELIER ART IN BRONZO DI SILVIA MEIER MAGLIASO BANG & OLUFSEN - LUGANO BRUNO HUBER ARCHITETTI - LUGANO CARACOL STUDIO - LOMAZZO CHRISTOPH ZANG - NAUHEIM CSIA - CENTRO SCOLASTICO PER LE INDUSTRIE ARTISTICHE - LUGANO ERCO SRL - CASNATE GLUCE S.R.L. - LENTATE SUL SEVESO IMAGODESIGNROMA - ROMA KARTELL FLAG - LUGANO OFFICINANOVE - GENOVA PIZTEO FALEGNAMERIA & CARPENTERIA POLLEGIO PLASTART SUISSE SAGL - MAGLIASO QUADRO VEHICLES SA - VACALLO

LA GALLERIA • • • • • • • • • • • • •

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LA CASA DEL DESIGN • • • • • •

BAR

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Per esigenze tipografiche e di stampa questa edizione è stata chiusa il 25/09/2018. Tutte le successive modifiche sono disponibili su www.lugano-design.ch

Quo vadis, ArteCasa?

Architetto Bruno Huber

Arte Casa si reinventa e adotta una nuova sezione, il Design District. La principale e spettacolare manifestazione che ha animato per decenni il centro esposizioni di Lugano intende evolversi per rispondere alle esigenze attuali dei cittadini.

Per poter realizzare al meglio tali ambizioni Arte Casa e i suoi organizzatori potrebbero farsi accompagnare e sostenere da un team di esperti e, con la collaborazione dell’università, identificare la giusta nicchia di mercato in cui posizionarsi.

Per l’edizione del 2018 gli organizzatori hanno deciso di avviare una trasformazione che, tempo qualche anno, sarà davvero importante e permetterà a questa grandiosa esposizione di essere al passo con i tempi – o meglio – di precorrere i tempi, come ha fatto spesso nella sua storia.

Con il collega François Croci, docente di design alla CSIA, quest’anno facciamo posto al design in Arte Casa.

Coinvolgeremo anche la scuola di design di Lugano a alcuni professionisti.

Sarà questo un primo passo. Ma non ho dubbi, è un passo nella giusta direzione. Arte Casa è una splendida manifestazione. Merita tutta la nostra attenzione per i suoi contenuti e merita di restare in una nuova zona il cui pregio sarà presto messo in risalto.

La trasformazione prevista e avviata indubbiamente porterà ad un miglioramento del posizionamento della fiera. Una città come Lugano può puntare sull’alta qualità, per esempio mettendo in evidenza contenuti del migliore design. Uno dei padiglioni verrà dedicato proprio al design inteso come una energia, una forza capace di trasformare un oggetto utile - e qualsiasi - in uno inconfondibilmente bello. Design quindi inteso come ciò che garantisce ad un oggetto di diventare mitico, di attraversare il tempo.

Arte Casa si reinventa, non solo per rispondere a mutate esigenze di mercato, ma cambia di fatto il rapporto tra domanda e offerta. Arte Casa inizia a delineare il suo nuovo profilo con la nuova sezione del design e sarà in grado in breve di differenziarsi dalle molte fiere in Svizzera e altrove. L’obiettivo è di diventare un punto di riferimento nel panorama espositivo nazionale e – perché no - internazionale. Think big!

BRUNO HUBER Coordinatore della Casa di Lugano Design District e dello Spazio Icon, membro del comitato centrale del Gruppo Professionale degli Architetti SIA, membro CSEA e OTIA. Partecipa a diverse giurie di architettura sia nazionali che internazionali. In questi anni realizza diversi edifici industriali, amministrativi e abitativi in Svizzera, Australia, Ungheria, Olanda ed America.

L’attività di progettista non si limita a concezioni di nuovi edifici ma anche a restauri e ristrutturazioni. Il suo studio si occupa inoltre, con la collaborazione dell’architetto Matteo Huber, di pianificazione urbanistica.

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Lugano Design District

Architetto François Croci

Suona attraente e in qualche modo accattivante non vi pare?

O quanto meno è ciò che ha suscitato in me questo connubio. È la parola “distretto” che mi ha colpito maggiormente quando mi è stato presentato il progetto; mi rimanda appunto, ad un territorio ampio in qui c’è spazio per localizzare un determinato fenomeno. Ho pensato subito: “wow, qui c’è qualcuno che punta ad avere spazio, a localizzare un fenomeno, a far convergere delle sinergie dando un immagine urbana rispetto al territorio in cui ci troviamo.”

Credo che come me molti sentano il bisogno di far parte di un gruppo d’appartenenza e di identificarsi in una serie di visioni e valori. Ma per fare questo c’è bisogno di uscire da casa, di uscire dalla rete e di incontrarsi sul serio. Un luogo d’incontro in cui potersi conoscere, scoprirsi e condividere esperienze. Questo è lo spirito con cui il collega Bruno Huber e il sottoscritto affrontano la sfida di Lugano design district, con l’intento di costruire un primo tassello di un mosaico che vuole e deve crescere in questa città, ma che desidera coinvolgere l’intero territorio e anche oltre, nel futuro.

Credo che il territorio ticinese abbia bisogno di momenti come questo. L’aggregazione è uno dei mezzi più importanti per creare connessioni e costruire un senso che nobilita l’operato di ognuno di noi: dal singolo artigiano alla grande industria. In questo senso vi saranno delle tavole rotonde in cui designers, architetti e esperti di settore, si confronteranno su temi rivolti alla progettualità, coniugando esperienze professionali e novità del settore in cui operano.

Parole come interazione, relazione, collaborazione, scambio, sinergia, energia, competenza, riconoscersi, comunicare, generazioni e culture a confronto, fanno tutte parte di uno stesso denominatore comune.

La scuola per esempio, è un microcosmo che cerca di offrire ogni giorno opportunità alle persone che la abitano: di crescere attraverso lo scambio e la differenziazione d’età, culturale, e di ceto sociale. È per questo motivo che sarà

presente la Scuola Superiore Specializzata (SSS_AA) della CSIA di Lugano, in cui si potranno conoscere e capire quali sono oggi le offerte formative e gli sbocchi professionali nel design; dal web design, al computer animation al technical industrial design, ovvero al disegno del prodotto nel senso più specifico del termine. Anche Lugano Design District intende offrire un occasione informativa e formativa al pubblico a cui si propone. Saranno 10 giorni in cui persone di qualsiasi cultura, età, provenienza potranno incontrarsi partendo da un interesse comune, il design. Si potranno scoprire prodotti del passato divenuti icone del design, passando attraverso “la casa del design per famiglie del futuro” e ammirando prodotti di industrial design ideati da designers locali, svizzeri e stranieri. Un percorso che vuole nella sua semplicità avvicinarsi al pubblico e farsi scoprire in maniera chiara ed esaustiva.

L’intento di LDD è quello di creare uno spazio che dia la possibilità di sentire che le opportunità non mancano. Ed io credo che sia un buon intento. È un buon punto di partenza creare spazio, indipendentemente dal profitto. Il design ha bisogno di essere spiegato e offrirsi al pubblico come qualcosa di accessibile e possibile, e per questo ci stiamo lavorando tutti.

FRANÇOIS CROCI Curatore degli appuntamenti di Lugano Design District e Art Director dell’evento, docente dal 1993 di Industrial design e metodologia della progettazione in scuole di design, Padova, Milano, Como e dal 2001 a Lugano presso il centro scolastico per le industrie artistiche – CSIA. Riveste inoltre il ruolo di coordinatore per il corso di Technical Industrial Design –TID, nella Scuola specializzata superiore d’arte applicata (SSS_AA). È titolare di uno studio d’industrial design, ha partecipato a saloni internazionali dell’auto di Tokyo, Torino come designer, in collaborazione con la General Motors Europa.

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REDAZIONALE

LA NUOVA LUGANO CITY EST di Bruno Huber

Una delle zone più pregiate della città, la zona ad est del Cassarate merita un intervento architettonico valido. Lugano ha programmi ambiziosi per quest’area.

Ed è giusto equilibrare lo sviluppo che la città sta vivendo a ovest attorno al LAC e a nord con gli importanti interventi di edilizia residenziale e il futuro polo sportivo.

Lo sviluppo futuro parte proprio dal sedime su cui da anni si svolgono molte esposizioni, tra cui Arte Casa.

Investitori e progettisti di fama internazionale, selezionati da una giuria di esperti, partecipano ad un concorso di architettura per lo sviluppo di Lugano City Est. Le premesse sono davvero interessanti. Indubbiamente, per la Lugano del futuro, questa rappresenta l’occasione per completare con qualità l’assetto urbanistico.

Lugano City Est ha in particolare il potenziale per sviluppare le capacità di ricettività, un punto sul quale attualmente Lugano non è al pari con lo standard internazionale. Il sedime del centro esposizioni costituisce tra l’altro anche una armoniosa e naturale estensione della principale area di svago sulle rive del lago. Oggi questa opportunità manca e non viene percepita perché per esempio i campi da tennis e il lido

sono stati costruiti in modo da chiudere, quasi fossero delle barriere, e rendere impermeabile l’intera zona.

In questa interessante area urbana anche altri contenuti potrebbero essere posizionati in modo più conveniente e tale da migliorare molto la qualità della Città.

Un esempio concreto è il deposito della navigazione che occupa uno dei più bei tratti di riva – impedendo ai cittadini e ai turisti di fruirne in altro modo.

Lugano e questa preziosa zona meritano un riordino dei contenuti: lo spostamento dei depositi della navigazione, magari anche dei campi da tennis verso la zona del polo sportivo permettono di creare un percorso per i cittadini che da Paradiso potrebbero raggiungere l’attuale parco davanti alla Lanchetta. Un percorso sulla riva del lago di 3,5 chilometri. Un gioiello che potrebbe inoltre ospitare alberghi, ristoranti, bar o altre manifestazioni.

Tutte le attività che contribuiscono ad accrescere la qualità della vita a Lugano.

In questo senso il progetto del nuovo Campo Marzio diventa in effetti il punto di partenza per la rivalutazione della spettacolare riva a est del golfo di Lugano.

DESIGN E DESIGNERS…

Sono nato in Ticino e ho frequentato le scuole di base nel mendrisiotto. Poi mi sono trovato da bambino a giovane uomo senza nemmeno rendermene conto ed era la fine degli anni ’80.

Ettore Sottsass, Divisorio, Carlton, 1981 Gli anni ’90 bussavano alla porta di casa, e io, sognavo di fare il designer industriale. Non desideravo guidare un aereo, ma progettarlo si, con tutto me sesso. Non volevo neppure guidare un auto di formula 1, però sognare di disegnarla mi faceva sentire un’adrenalina incredibile! Così, non è difficile dedurre, che avrei dovuto lasciare il Ticino se avessi voluto rincorrere questo mio sogno. Ho trovato lavoro a Zurigo, nel settore dell’aviazione, un’esperienza iniziale che mi ha insegnato moltissimo. Ho poi frequentato una scuola di design a Milano, e in seguito ho esercitato la mia professione presso varie aziende sia in Svizzera che in Italia, trovando nicchie di mercato sia in Ticino che all’estero. Ho avuto il piacere di confrontarmi con l’insegnamento, prima a Padova, Milano, Como e ora a Lugano e sono orgoglioso di imparare ogni giorno qualcosa dai nostri giovani, che rappresenta la nostra più grande risorsa per il futuro.

La posizione geografica in cui ci troviamo la considero strategica per qualsiasi avventura si intenda intraprendere. Nel settore del design industriale si può trovare terreno fertile

viaggiando verso sud nella vicina Italia come verso nord verso la Germania e oltre.

Questo settore è presente a livello mondiale sotto diverse forme e declinazioni, ma si comunica nella stessa lingua nonostante le differenze culturali. Il denominatore comune?

Desiderio e tecnologia. Per desiderio mi riferisco alla propensione dell’uomo di creare oggetti o strumenti in relazione ad un bisogno; per tecnologia mi riferisco a tutto ciò che la società ci spinge ad indagare a livello scientifico e di cui l’uomo, spinto da curiosità, ormai si occupa da Leonardo da Vinci in poi.

Mi interrogo spesso sull’evoluzione del ruolo del designer oggi. E siccome la figura dell’inventore si compenetra, a mio parere, con la figura dell’esteta e del filosofo, non credo esista una definizione fissa o rigida del termine designer, perché ora lo si adopera per qualsiasi settore inerente l’ambito creativo e tecnico. In realtà ciò di cui si parla quando si usa questo vocabolo di lingua inglese, è di base legato al concetto estetico di bello insieme al concetto di funzionalità; e neppure i due marciano sempre di pari passo. Pochi si rendono conto che ciò che sta alla base di un buon design è un buon progetto: il che significa un processo di ricerca tutto fuorché immediato. definizione: “Nella produzione industriale, progettazione (detta più precisamente industrial design) che mira a conciliare i requisiti tecnici, funzionali ed economici degli oggetti prodotti in serie, così che la forma che ne risulta è la sintesi di tale attività progettuale”.

Il design è la mia passione da sempre; creare cose in funzione di un bisogno come risposta ad una domanda è sempre stato un motivo di curiosità e indagine per me, facente parte di una spinta spontanea interiore. “Come posso rendere gli oggetti che ci circondano nella quotidianità più funzionali, comodi, pratici, apprezzabili e piacevoli, e che possano aumentare la qualità della vita?

Mi chiedevo e mi chiedo tuttora”.

Grazie all’osservazione di ciò che è a mia disposizione, cerco di trasformare l’eredità lasciata, in un nuovo modo di percepire lo stesso oggetto. Porsi al centro di un progetto significa filtrare attraverso se stessi una serie di bisogni e valori, appartenenti alla realtà di tutti, e vuol dire in primo luogo mettersi in discussione ponendosi le domande giuste.

9 di François Croci

Con Lugano design district abbiamo voluto focalizzare l’attenzione del pubblico proprio su questo punto: porsi le domande giuste e darsi il tempo per trasformare un idea in qualità di vita. Oggi, rispetto a soli dieci anni fa, ciò che più conta è il profitto; e il desiderio è diventato un mezzo per innescare la macchina del consumismo e accelerare ogni tipo di produzione. Per l’industria che produce beni a qualunque costo e a qualunque livello con qualunque mezzo; dal prodotto di grande massa e produzione, al prodotto più “artigianale” o di nicchia, l’obiettivo resta lo stesso: guadagnare speculando sulla qualità. Ma la qualità è frutto di ricerca e analisi, di tempo dedicato al mestiere e investimento dal profilo culturale, etico, sociale, che ci chiama a riflettere sulla nostra qualità del vivere. Con design district desideriamo offrire ai visitatori un opportunità per sognare con noi questa visione di autentica umanità: un viaggio dentro l’anima delle cose. Concludo ora il mio scritto lasciandovi con una citazione tratta da una lettura che mi ha colpito in modo particolare, e aiutato nel compito che mi sono imposto: riportare la dimensione del dono nel mio lavoro. “ Ci vuole tempo per imparare, ci vuole tempo per sognare, ci vuole tempo per poter pensare.

Ci vuole tempo per studiare, e per studiarsi.

Ci vuole tempo per avere il tempo”. Tratto da: “Codice Montemagno”, di Marco Montemagno, editore, Mondadori Electa S.p.A., 2017 Luca Schieppati per Multiside, Cliclotte

TECNOLOGIA

NUOVE TECNOLOGIE IN CUCINA UN AMBIENTE TRADIZIONALE CHE DIVENTA FUNZIONALE Nella cucina è necessario assicurare la massima funzionalità e un grande ordine.

Infatti la razionalità dell’ambiente risulta essere fondamentale per garantire sicurezza e praticità nei movimenti. Al tempo stesso questo aspetto consente di ridurre i tempi di preparazione e dona un tocco innovativo alla cucina. Proprio per questo motivo sono state sviluppate soluzioni che delineano le ultime tecnologie per rispondere alle esigenze di abitabilità nell’ambiente cucina.

Oltre all’uso di materiali di qualità e un design di alto livello, le tecnologie d’avanguardia permettono di avere una capacità operativa davvero elevata e rendere questo ambiente sempre più living, così da unire alti livelli di funzionalità e un’estetica raffinata. Tra le soluzioni più apprezzate e declinabili in varie modalità si ricordano la domotica, gli elettrodomestici intelligenti e le cappe integrate nel piano cottura.

L’applicazione della domotica in cucina Permette di rendere questo ambiente smart e social grazie a piattaforme interattive. La smart home prevede l’uso di app attraverso cui gestire e monitorare tutti i dispositivi

della casa, compresi gli elettrodomestici, l’illuminazione, il riscaldamento e gli impianti audio.

Elettrodomestici innovativi per una maggiore funzionalità Molto apprezzati sono gli elettrodomestici innovativi dalle grandi funzionalità. Tra questi si ricordano i robot che puliscono da soli le griglie del barbecue, i frigoriferi con bilance e porte USB (così da monitorare le quantità e il peso degli alimenti) e soluzioni di pregio per realizzare una vera e propria cucina-bar.

Rientrano in quest’ultima categoria le antine elettroniche hi-tech con un apposito set per la preparazione di aperitivi e cocktail.

Questi elettrodomestici con raffreddatore professionale di bicchieri integrato emergono dal sottopiano grazie ai ripiani telecomandati a movimentazione automatica e sono gestibili con smartphone da remoto.

Un’altra soluzione basata su tecnologie innovative di alto livello che migliorano la funzione della cucina è rappresentata dai forni abbinati a un visore Vive: gli utenti, grazie a una telecamera installata all’interno di questo elettrodomestico, possono entrare nella cucina virtuale e seguire i processi di cottura. In questo modo si applica la realtà virtuale per conoscere tutte le funzionalità e le modalità di funzionamento delle diverse fasi e l’utente riesce anche a conoscere e imparare in maniera semplice e intuitiva le istruzioni d’uso. In secondo luogo è

possibile migliorare i risultati in cucina grazie all’utilizzo di applicazioni sensoriali e controlli vocali. Un altro tipo di forno per una cucina professionale è quello per la cottura sottovuoto dei piatti e degli alimenti. Infatti il forno integra un cassetto appositamente predisposto per il sottovuoto, grazie al quale diventa possibile sigillare in maniera rapida ed efficace il cibo. Inoltre tutti gli ingredienti mantengono le loro proprietà nutritive e il loro aroma naturale perché la cottura avviene a bassa temperatura costante. Un notevole livello di funzionalità e praticità viene assicurato anche da alcuni modelli di lavastoviglie di ultima generazione; non solo sono attivabili e controllabili grazie alla domotica e permettono una collocazione maggiormente versatile delle stoviglie e dei piatti, ma possono lavare e asciugare persino la plastica.

L’importanza della connectivity L’applicazione della tecnologia avanzata in cucina si basa sull’adozione di elementi a scomparsa e isole rispetto a spazi chiusi, una forte interazione tra gli elettrodomestici e di soluzioni social in grado di favorire la convivialità. La dimensione della connectivity risulta essere notevolmente incentivata, così da combinare stile e praticità. Molto apprezzati sono anche gli abbattitori, in grado di garantire una corretta gestione del cibo e una maggiore attenzione alla salute. In secondo luogo tutti

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motivo, la presenza delle classiche cappe risulta essere antiestetica e poco pratica.

Di conseguenza si preferisce abbinare ai sistemi di cottura oppure ai nuovi piani a induzione di ultima generazione cappe integrate molto sofisticate.

Questi modelli adottano una tecnologia touch screen e possiedono capacità aspiranti di alto livello e perfezionate.

In questo modo si eliminano completamente vapori e odori.

gli elementi risultano essere salvaspazio ed estremamente flessibili. Ad esempio possono uscire in orizzontale e applicare soluzioni per rendere la cucina un ambiente vivibile dalle performance elevate.

Al tempo stesso la connectivity e l’adozione di progetti di realtà virtuali garantiscono la presenza di zone cottura che, in caso di necessità, si attivano in autonomia. Il risultato è un locale cucina in grado di rendere più semplice e facilmente gestibile la vita di tutti i giorni.

Il fatto che nelle cucine smart ogni elettrodomestico dialoghi con gli altri aumenta il livello di sicurezza, permette esperienze social relative alla cucina e consente di avere un’ampia gamma di scelte gastronomiche molto diverse. Infatti è possibile predisporre menù differenti in grado di andare incontro alle esigenze alimentari delle età e degli stili di vita più disparati.

Di conseguenza è possibile creare con grande precisione piatti per bambini, per gli atleti, per i celiaci e per le persone che, a causa del poco tempo disponibile, necessitano dei vantaggi offerti dalla cottura sotto vuoto e dalle prestazioni automatiche hi-tech. Queste soluzioni, inoltre, garantiscono consumi intelligenti, così da ridurre le spese in bolletta per quanto riguarda l’uso di energia elettrica.

Cappe di ultima generazione Sul mercato è stata introdotta una selezione di nuove cappe che sono integrate nei piani cottura e quindi possono unire design di alto livello, sofisticato e lineare, alla capacità di aspirare e neutralizzare in maniera efficace e sicura gli odori e i vapori di cottura.

Si tratta di soluzioni adatte a una cucina minimale, che si basano sul principio “less is more”.

In questo caso si eliminano tutti gli elementi superflui e ingombranti e, proprio per questo

In secondo luogo si cura in maniera particolare anche l’aspetto estetico per evitare che si creino effetti spiacevoli. Infatti è sufficiente premere uno specifico comando per presentare un piano cottura lineare e senza interruzioni.

Così la cappa integrata, quando non viene utilizzata, sparisce completamente alla vista.

Il risultato è una vera e propria rivoluzione nel modo di preparare cibi. In secondo luogo bisogna tenere a mente che queste cappe integrate sono realizzate nello stesso materiale del piano cottura, nella maggior parte dei casi l’acciaio inox.

In questo modo l’elettrodomestico garantisce elevati livelli di sicurezza, igiene, resistenza a graffi, urti e usura e durabilità nel corso del tempo.

PERIODICO ILLUSTRATO DEL LUGANESE Cronaca

Rievocazioni

Aneddoti

Tutto sulla vita del Luganese NR. 2 – FEBBRAIO 2018 – ANNO 3 MENSILE ILLUSTRATO DEL LUGANESE

NR. 4-5 – APRILE-MAGGIO 2018 – ANNO 3 MENSILE ILLUSTRATO DEL LUGANESE

NR. 6 – GIUGNO 2018 – ANNO 3 MENSILE ILLUSTRATO DEL LUGANESE

NR. 7/8 – LUGLIO/AGOSTO 2018 – ANNO 3 PERIODICO ILLUSTRATO DEL LUGANESE

Lugano Estival Jazz, la 40.ma edizione Dick Marty e la sua lotta per i diritti

Lilly Polana «dipinge» coi francobolli

Giubileo dei Granatieri e Paracadutisti

Caro Lugano, ti scrivo…

Chris Weston, passione natura

Ugo Bassi, l’uomo che costruisce Minibande a raduno Il Ticino del crimine e del malaffare

Impariamo a volare

Vacanze CRESCE IL DESIDERIO Profilo: Giampaolo Cereghetti

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BAGNO & SPA

L’AREA RELAX IN CASA Al giorno d’oggi arredare una casa non è senz’altro un’operazione semplice poiché ci sono diversi fattori da tenere in considerazione come le dimensioni dell’abitazione, lo stile d’arredo, le necessità e i gusti personali. Una delle tendenze che sta spopolando ultimamente riguarda la zona bagno e consiste nella realizzazione di una Spa personale in casa propria. Sempre più persone infatti sentono l’esigenza di staccare la spina e rilassarsi in un’area relax personale per concedersi qualche ora di totale comfort. Anche se ad alcuni la creazione di una Spa in casa potrebbe sembrare un lavoro decisamente complesso e costoso, in realtà non è affatto così: oggigiorno esistono numerose soluzioni adatte a tutte le tasche e che accontentano i vari gusti. Se prima il bagno era considerato solamente come una zona di servizio, come un luogo di passaggio che non aveva troppa importanza e che quindi veniva arredato in modo grossolano, oggi non è più così, perché esso è diventato uno dei punti focali della casa. Per realizzare una Spa nel bagno di casa non è necessario eseguire troppi interventi ma ci sono delle regole ben precise che è necessario tenere in considerazione, prima fra tutte le dimensioni della stanza. Se quest’ultima è piuttosto piccola è meglio non esagerare con l’utilizzo di mobili o complementi d’arredo che potrebbero non fare altro che ridurre otticamente gli spazi. Naturalmente in un bagno dai pochi metri quadri non sarà

possibile introdurre una sauna finlandese o un bagno turno, ma bisognerà cercare altre soluzioni più adatte.

Una Spa nel proprio bagno: le soluzioni adatte per tutti Come è facilmente intuibile, la sauna finlandese costituisce senz’altro l’elemento caratteristico di una Spa. Tuttavia se quest’ultima deve essere disposta in casa e più precisamente in bagno, la scelta da fare non è così semplice poiché c’è bisogno di uno spazio adeguato e i costi non sono certo irrisori. Tuttavia negli ultimi tempi in commercio sono state introdotte delle soluzioni piuttosto semplici e a basso costo, che permettono di avere un piccolo angolo di relax nel proprio bagno senza dover spendere cifre importanti e senza dover avviare degli interventi di costruzione in casa. Se è possibile introdurre una sauna nel proprio bagno si potrà avere un’esperienza unica ed irripetibile e avere la sensazione di essere in un vero e proprio centro benessere.

I vantaggi di una sauna sono evidenti a tutti: innanzitutto, grazie ad una temperatura compresa tra i 70 e i 100 gradi, permette di espellere le tossine in eccesso attraverso il sudore in modo tale da prevenire le malattie stagionali, ed eliminare lo stress accumulato durante la giornata. Oltre a ciò la sauna è anche molto utile per il sistema immunitario poiché lo rende decisamente più forte. Per rendere la sauna ancora più

piacevole è possibile utilizzare degli oli essenziali come quello alla lavanda, che favoriscono la sensazione di relax e regalano un gradevole profumo per tutto l’ambiente.

Oltre alla sauna finlandese ce ne sono altre tipologie come ad esempio quella ad infrarossi, caratterizzata dal fatto che riesce a produrre un calore più naturale e cura alcuni disturbi e patologie come l’asma, i problemi respiratori, l’artrosi, riduce la cellulite e pulisce a fondo la pelle. Se la sauna non è la soluzione ideale per il proprio bagno è comunque possibile creare il proprio ambiente relax utilizzando una doccia con cromoterapia. Tutto quello che bisogna fare consiste nel disporre la propria doccia di una giusta illuminazione. In particolare una luce verde potrà servire a rendere l’effetto della doccia più stimolante e rinfrescante, una luce blu crea un’atmosfera fresca e rilassante, una luce rossa garantisce un ambiente sensuale e stimolante mentre una luce gialla apporta vitalità ed energia.

Nel caso in cui non fosse possibile utilizzare delle luci colorate è comunque opportuno sapere che la doccia può essere terapeutica allo stesso modo: basta scegliere un modello con base in legno oppure un box doccia minimal che possa creare un’atmosfera armoniosa e rilassante, l’ideale per poter rendere il bagno un vero e proprio centro benessere. Chi preferisce il bagno turco alla sauna può trovare una soluzione alternativa e utilizzare il proprio box doccia.

Crearne uno infatti è davvero molto

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semplice: bisogna solo chiudere la doccia in ogni suo lato (anche quello superiore) e procedere all’installazione di porte a tenuta stagna.

Utilizzando il box doccia come bagno turco, oltre ad avere i numerosi vantaggi che esso comporta, è possibile ottimizzare anche notevolmente lo spazio poiché non verranno utilizzati ulteriori elementi che andranno ad occupare il bagno. La doccia emozionale invece è un elemento che tutti dovrebbero utilizzare nel proprio bagno.

Essa è caratterizzata da alcune funzioni specifiche come la cascata di acqua fredda che apporta un massaggio cervicale, la pioggia tropicale che è caratterizzata da grandi gocce di acqua calda, il massaggio cardiovascolare fatto da getti di acqua calda e fredda che aiutano la circolazione e la nebbia aromatica con deliziosi profumi che fanno bene alla mente e al corpo.

Come il bagno diventa una Spa: le soluzioni più innovative per la cura del corpo e della mente Un altro modo per rilassarsi e rendere il bagno una Spa consiste nell’utilizzare un confortevole idromassaggio domestico.

Quest’ultimo può essere usato all’interno di particolari vasche da bagno che permettono di godere di spumeggianti bollicine ogni

volta che si preferisce. Sul mercato ultimamente le vasche idromassaggio sono davvero tantissime ma è bene tenere in considerazione alcuni elementi prima di acquistarne una. Per prima cosa bisogna sapere che esistono le vasche idromassaggio di dimensioni più piccole che hanno soltanto una funzione di relax mentre quelle più grandi (denominate mini piscine) possono avere un impianto controcorrente che permette alle persone che amano lo sport di mantenersi in forma.

Una vasca idromassaggio classica viene riempita di volta in volta con l’acqua a cui possono essere aggiunti degli oli essenziali oppure dei saponi profumati per rendere l’esperienza del bagno ancora più piacevole e rilassante. Anche in questo caso però è necessario avere una stanza di dimensioni adeguate per poter contenere la vasca.

Realizzare una Spa in bagno con pochi e semplici elementi Nel caso in cui non si dovesse avere l’opportunità di introdurre nel proprio bagno una vasca idromassaggio, una mini piscina oppure una sauna, si può creare nel bagno un ambiente ugualmente rilassante così da avere la sensazione di essere in una Spa. Innanzitutto bisogna iniziare con i sanitari.

Questi ultimi devono avere un design decisamente minimal e tonalità neutre e basiche come ad esempio il bianco, il beige oppure il tortora. Anche il pavimento e le piastrelle della stanza devono avere le nuance adatte al fine di ottenere l’effetto desiderato: via libera quindi a colori rilassanti come il marrone rigorosamente chiaro oppure il beige o il crema caldo. Per quanto riguarda i materiali è bene fare appello a tutti quelli che richiamano la natura come il legno, la pietra o i materiali grezzi. Anche i complementi d’arredo possono essere un buon modo per creare l’atmosfera da centro benessere: ciò che occorre sono delle candele profumate ma non stucchevoli, dei petali sparsi qua e là (ma anche dei fiori delicati) e un’illuminazione soffusa che aiuta a distendere i nervi e rilassarsi. Quest’ultima può essere realizzata con lampade da tavolo o da pavimento ma anche da plafoniere o lampade da soffitto a patto che non emanino una luce troppo forte.

FORUM DEL DESIGN INTERVENTI E CONFRONTI SULLE TENDENZE E SULLE RICHIESTE DEL MERCATO CURATI DALL’ARCHITETTO FRANÇOIS CROCI, GLI APPUNTAMENTI DEL DESIGN, 10 TAVOLE ROTONDE TEMATICHE A CUI INTERVERRANNO DESIGNER ED ARCHITETTI TICINESI ED INTERNAZIONALI, CREANO DEI CONFRONTI PROFESSIONALI SUI TEMI DELLA PROGETTAZIONE E DELL’ARREDAMENTO DI QUALITÀ CONIUGANDO ESPERIENZE E NOVITÀ DEL SETTORE. VENERDÌ 12 OTTOBRE – ORE 18 To Design RELATORE ROBERTO BORIOLI To design significa progettare. Significa pensare, immaginare e perché no anche sognare il nostro mondo.

Vuole dire padroneggiare tecniche, conoscere e applicare tecnologie. Significa pensare, progettare, organizzare, strutturare e realizzare specifici prodotti: beni materiali e artefatti comunicativi. Questa è l’evoluzione del settore delle arti applicate: delle arti che incontrano l’industria.

Un ambito confrontato da sempre con forti cambiamenti.

Un contesto in continua evoluzione. Si tratta di un campo innovativo e creativo, che muta, che si alimenta di novità, di elementi originali, di prodotti unici.

Qui il forte impatto delle tecnologie, sempre nuove, si integra con la costanza dell’applicare le tecniche tradizionali: nel disegno, nella lavorazione e nel trattamento dei materiali, nelle fasi di produzione di quanto progettato. Indipendentemente dai supporti di fruizione e di utilizzo, non limitandoci a immaginare possibili apparecchiature e tecnologie innovative.

Già oggi possiamo avere la certezza che anche in futuro il centro della nostra attenzione sarà e resterà l’ambito della progettazione visiva e sensoriale.

Il valore aggiunto di un progetto, ciò che ne farà la differenza, sarà costituito dai suoi contenuti concettuali, dagli elementi sensoriali che lo contraddistingueranno, dal loro valore emozionale, come anche dai materiali che lo costituiranno.

Nel campo della progettazione, la sfida è ora, come lo sarà anche in futuro, per rispondere sia a bisogni funzionali (logici), sia a necessità espressive (emozionali, profonde) nostre e dei pubblici ai quali facciamo riferimento.

Contribuire a generare contenuti e prodotti di buona qualità, acquisire consapevolezza progettuale, esercitare la capacità di ascolto e dimostrare rispetto verso noi stessi e nei confronti degli altri sono obiettivi che appartengono a questo campo professionale.

SABATO 13 OTTOBRE – ORE 17 Design: User Experience RELATORE GIGLIANA ORLANDI Gigliana Orlandi ha una esperienza di più di 25 anni presso una grande multinazionale di elettrodomestici , lavorando nel dipartimento del Global Consumer Design.

Ha contribuito in modo significativo alla creazione di nuovi elettrodomestici applicando il metodo UCD (User Centered Design) che mette al centro della progettazione il consumatore fin dalla prime fasi della creazione del nuovo prodotto.

L’approccio UCD prevede una fase di ricerca per capire i bisogni espressi e latenti dei consumatori e Gigliana ha gestito e svolto anche in prima persona ricerche etnografiche in diversi paesi (Europa, Latin America, USA, Messico, India e Cina) cercando non solo di capire quali sono i bisogni ma anche quali sono i valori, le abitudini d’uso e preferenze estetiche dei consumatori nelle diverse culture.

I risultati delle ricerche sono la base per lo sviluppo di nuovi concetti ,anche con tecniche creative, con il coinvolgimento diretto degli utenti. Quando i nuovi concetti sono stati visualizzati e/o prototipizzati, è necessaria una nuova fase di valutazione con i consumatori per verificare se i bisogni sono stati soddisfatti e se l’espressione estetica supporta il valore dei marchi.

Il Processo UCD porta ad una maggiore efficienza nello sviluppo di prodotti grazie ad una riduzione di tempi di sviluppo e di costi ed aiuta ad allineare le diverse funzioni aziendali: marketing, Design e Sviluppo industriale perché aiutano a capire quale valore d’ uso ed estetico dovrà avere il prodotto finale.

Sempre usando questo processo Gigliana ha gestito il gruppo di interaction designers per sviluppare le interfacce degli elettrodomestici per garantire il valore dei diversi marchi.

Un’altra competenza di Gigliana è sviluppare metodologia per comprendere la qualità percepita dei consumatori verso determinati prodotti e tradurre queste ricerche in caratteristiche tecniche che permettono di migliorare il prodotto dal punta di vista della qualità.

Gigliana dall’ inizio del 2018 lavora come libera

professionista come Ergonoma Certificata (Eur-Erg) e specializzata nei campi della User eXperience.

DOMENICA 14 OTTOBRE – ORE 18 Illuminare l’arte Comporre la luce tra pensiero e forma RELATORE GIUSEPPE MESTRANGELO La filosofia di Light Studio: l’oggetto prima di tutto…“…amiamo pensare che un oggetto, sia esso un quadro, una scultura, un angolo di un’abitazione o di uno spazio espositivo, non debba essere solo “illuminato”.

L’oggetto in questione deve poter esprimere attraverso la luce la sua “vitalità o drammaticità”.

Al di là delle tecniche e degli strumenti da utilizzare, il nostro primo pensiero è sempre rivolto alla percezione finale, al risultato, alle conseguenze emotive del nostro lavoro.”

LUNEDÌ 15 OTTOBRE – ORE 18 Il nuovo modo di pensare la casa RELATORE MARIA DUBORKINA Come si stanno modificando gli stili di vita e dell’abitare? Come possiamo trarre lezioni dal passato e trasformarle in qualcosa di nuovo?

Troppo spesso l’interior design ci viene presentato come una frivola arte di cuscini e tendenze stagionali, ma si potrebbe celare un potere nascosto tale da rendere le nostre vite migliori fisicamente, emotivamente e visivamente? L’Architetto Maria Duborkina di MD Creative Lab di Lugano condivide il potere degli spazi interni e la sua passione per il design concepito per le persone che lo vivono.

MARTEDÌ 16 OTTOBRE – ORE 18 Ristrutturare casa con la tecnologia immersiva: la vostra casa dei sogni non è mai stata cosi reale.

RELATORE LEONARDO MARION & FRANCESCO SORRENTINO (MATERIAHOME) Dall’Idea al progetto con il supporto della tecnologia immersiva. ristrutturare e arredare casa seguiti da un consulente d’interni che ascolta le esigenze del cliente, crea un feeling per comprendere al meglio gusti ed esigenze, seguendo il cliente nella scelta delle finiture

NEWSPAPER

e arredi e facendo vivere l’esperienza della realtà virtuale.

Il cliente non dovrà più immaginarsi come sarà la propria casa, ma potrà vederla, facendo una camminata tra le varie stanze. La vostra casa dei sogni non è mai stata così reale.

MERCOLEDÌ 17 OTTOBRE – ORE 18 La progettazione ed il re-styling degli spazi destinati alla ristorazione e all’accoglienza: le nuove tendenze, i nuovi stili, il valore aggiunto dello studio della luce nel progetto.

RELATORE PAOLA FAVRETTO & MICHELA BONZI Il valore aggiunto della progettazione e del restyling attraverso la spiegazione delle dinamiche che hanno determinato i cambiamenti nel modo di progettare per il settore.

Domanda e Offerta - Richiesta del mercato e risposta del progettista.

Come è cambiata la progettazione? Le keywords delle nuove tendenze: - contaminaziowne di funzioni e di stili decorativi; - le possibili sinergie con il contesto domestico; Nuovi stili e nuove dinamiche nel settore accoglienza si stanno sviluppando: - nuovi concept creati da grandi catene alberghiere, boutique hotel, maison d’hote, locande, bed & breakfast.

L’importanza dello studio della luce negli spazi destinati all’ accoglienza ed alla ristorazione.

Le parole chiave di un progetto luce di qualità negli spazi dell’ospitalità.

“Luce buona e luce cattiva” good practise and bad practise attraverso l’analisi di casi studio di progetti realizzati.

GIOVEDÌ 18 OTTOBRE – ORE 18 Design senza tempo RELATORI DAVIDE ADRIANO E GABRIELE ADRIANO Delocalizzazione produttiva e logiche di distribuzione e commercializzazione capillari e aggressive trasformano prodotti da strumenti durevoli a oggetti consumabili.

Adriano Design ha da sempre affrontato il prodotto industriale indagando la sua sostenibilità attraverso l’affezione del consumatore ai ‘propri utensili’ che ne determina la longevità d’utilizzo, manutenzione e conservazione.

Trasformare il prodotto nelle sue logiche costruttive e nei suoi valori semantici è da sempre alla base della filosofia progettuale di Adriano Design, innovare drasticamente tutto a partire dai prodotti più industriali come la ruota a quelli più ludico affettivi come il calciobalilla riuscendo a reinterpretare sempre

il prodotto enfatizzandone i valori iconografici e affettivi. Compasso d’oro nel 2014 con un sistema per la conservazione del cibo (Takaje) che reinventa il modo di concepire il sottovuoto alimentare Adriano Design persegue la strada dell’innovazione come arma strategica da dare ai propri clienti per essere etici e vincenti sui mercati mondiali.

Adriano design vanta più di 50 brevetti di invenzione depositati in tutto il mondo e ha vinto tutti i più prestigiosi premi di design nazionali e internazionali VENERDÌ 19 OTTOBRE – ORE 18 Progettare significa raccontare delle storie RELATORE MARCO ROMANELLI In un momento quale quello in cui viviamo, segnato da una forte omologazione, i percorsi progettuali individuali assumono grande pregnanza.

Un’affermazione che non avrebbe avuto alcun senso se utilizzata per la generazione dei “padri” del design italiano: era assolutamente scontato infatti che il linguaggio di Magistretti fosse diverso da quello di Castiglioni e che questo si staccasse dal metodo di Zanuso.

Oggi invece i designer si sono sovente trasformati in art director e gli architetti in interni si sono trasformati in decoratori e, di conseguenza, le differenze sono sfumate.

Senza nessuna presunzione di confronto con i giganti citati, senza nessuna velleità di risolvere i problemi di cui sopra, il mio percorso trentennale cerca di mostrare come ogni occasione di progetto nasconda una diversa storia (storie di tipologie, storie di abitanti, di tendenze, ma anche di amori e di amicizie) e cerchi di affrontare un diverso problema (problemi di produzione, ma anche di auto-rappresentazione).

SABATO 20 OTTOBRE – ORE 18 Archiettura d’interni e architettura A CURA DI VSI ASAI DOMENICA 21 OTTOBRE – ORE 17 Opera d’arte o elemento di arredo?

RELATORE VIVIANA VERGERIO GUERRA Arte ed arredamento sono da sempre indissolubilmente legati.

La premessa invita alla riflessione e a stabilire un ordine dell’argomento trattato attraverso la storia e alcuni esempi. I confini della contaminazione dell’arte sono difficilmente palpabili.

Accanto all’arte legata alla funzione, gli oggetti d’arredo diventano creazioni artistiche. I referenti dell’artista sono diversi e mutati nel tempo, come pure i luoghi del suo intervento e della collocazione della sua opera, influendo sul contesto e sulla sua comprensione.

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I PROTAGONISTI

ROBERTO BORIOLI Direttore presso il CSIA (Centro scolastico per le industrie artistiche), la Scuola d’arte applicata del sud della Svizzera; Presidente di Swiss Design Schools; docente e professionista di comunicazione interpersonale e d’impresa. Direttore creativo, specializzato in identità d’impresa e di marca. Nel campo della comunicazione interpersonale e della comunicazione d’impresa, dal 1983 si occupa di modelli sistemici di comunicazione, di analisi del coordinamento dell’immagine, di strategie di mercato, di semiologia della forma e di progettazione creativa, con un particolare focus dedicato al profilo professionale del designer (progettista). Laurea al DAMS di Bologna, esperienza di pubblicità, marketing e PR alla BSI Banca della Svizzera Italiana. È stato chiamato a creare l’ufficio stampa in lingua italiana di Credit Susse, che coordina per 7 anni.

Contemporaneamente, nel 1993 partecipa alla nascita della Scuola superiore alberghiera e del turismo di Bellinzona, creando il corso di Tecnica della comunicazione. Nel corso degli anni ha insegnato Marketing dei servizi al Centro di studi bancari e ancora oggi riveste il ruolo di esperto di materia a livello federale.

Dal 1997 insegna comunicazione e marketing al CSIA riorganizzando in seguito i corsi post diploma dedicati al web e alla multimedialità e assumendo per la sede anche la responsabilità per la Maturità professionale, nonché agendo come esperto di materia per Informazione e comunicazione. Dal ’98 al 2008 è stato attivo come consulente indipendente di comunicazione e marketing. Nel 2008 diventa Vice direzione del CSIA e dal 2009 subentra come Direttore.

ADRIANO DESIGN Adriano Design è lo studio fondato dai fratelli Davide e Gabriele Adriano.

Ha collaborato con importanti realtà nazionali ed internazionali come Olivetti, Merlo, Astoria, Foppapedretti, Scavolini, Meritalia, OGTM,

Centro Ricerche FIAT, Bemis e Melitta. Laureati in Architettura, docenti presso il Politecnico di Torino e Guest Professors presso prestigiose Università nazionali ed internazionali, Davide e Gabriele hanno ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui il Compasso d’Oro ADI, IF Product Design Award, Design Plus award, Designpreis Deutschland, the Good Design Award, the International Design Competition in Osaka, the Koizumi Award. Nel 2011 in occasione dei 20 anni del Salone Satellite di Milano, invitati ad esporre e raccontare al pubblico i loro lavori più rappresentativi, scrivono il loro Manifesto, una riflessione sul design contemporaneo, etico, responsabile e sostenibile.“disegnare tutto ed accettare sempre la sfida: ogni cosa può essere sempre progettata in maniera diversa e migliore”.

Così Davide e Gabriele si raccontano capaci di violare gli schemi e rimischiare le carte verso un’evoluzione continua.

Ricerca e innovazione sono alla base della loro filosofia progettuale tanto che lo studio vanta ad oggi più di 50 brevetti depositati in tutto il mondo. Nel solo 2014 Adriano Design ha ricevuto il premio tedesco IF design con la cappa aspirante PURA progettata per l’azienda Brasiliana CINEX, Il premio Americano Good Design Awards, e la vittoria al più importante premio di design al mondo il Compasso d’Oro ADI, istituito nel 1954 a Milano da un’idea di Giò Ponti, con Takaje, il sistema per la conservazione del cibo sottovuoto sviluppato per TRE SPADE e la Menzione d’onore allo stesso premio con Stack, la collezione di stufe in ceramica progettate per La Castellamonte.

GIGLIANA ORLANDI Nel 1987 Gigliana ha iniziato a lavorare presso la multinazionale Whirlpool Europe nel dipartimento Ricerce e Sviluppo con la responsabilità di sviluppare cicli di cottura per semplificare e migliorare l’uso dei forni a microonde .Dal 1989 al 1992, Gigliana ha lavorato nel gruppo Marketing per facilitare la traduzione dei bisogni del consumatore di nuovi prodotti o nuove funzioni negli elettrodomestici. Dal 1995, Gigliana ha creato un nuovo dipartimento di ergonomia e usabilità

con responsabiltà di tutte le categorie di elettrodomestici nel gruppo di Global Consumer Design in Europe. La sua mansione principale era di capire I macro trends sociali e tecnologici e idenficare I bisogni degli utenti sviluppando ricerche dirette ed indirette con I consumatori . I risultati delle ricerche sono stati usati per lo sviluppo di nuovi prodotti e migliorie negli elettrodomestici utilizzando l ‘approccio User Centred design. Dal 2000 al 2018 è stata responsabile globale dei dipartimenti User Experience della Whirlpool Corporation per Messico, Europa, USA, Brasile e India. Negli ultimi 10 anni ha sviluppato anche il dipartimento internazionale di interaction design con lo scopo di sviluppare le competenze necessarie per creare nuove interfacce capaci di esprimere Il valore di ogni marchio. Insegna Usabilità ed User eXperience nel corso TID presso la CSIA a Lugano. Gigliana ha una laurea in Tecnologie Alimentari all’Università Degli Studi di Milano. Ha frequentato corsi di Etnografia presso l’ Indiana University in America e Antropologia Applicata all’Università LIUC a Milano. E’ diventata Ergonoma Europea (EUR-ERG) certificata dal CREE a Londra dal 2004. Ha partecipato come speaker in parecchie conferenze di Ergonomia Usabilita e User eXperience a livello Europeo.

MARCO ROMANELLI Nato a Trieste nel 1958, progettista e critico, si laurea in Architettura a Genova nel 1983. É stato redattore di Domus dal 1986 al 1994, di Abitare dal 1995 al 2007, attualmente è columnist di Inventario. Tra le mostre curate Aperto Vetro 2000, a Venezia; nel 2002-03, “Gio Ponti: A World” a Londra, Rotterdam, Milano; nel 2007 a Tokio “Bruno Munari”; nel 2011 a Roma “Design una storia Italiana”; nel 2012 a Milano “Gino Sarfatti”; nel 2016 “Design behind Design” al Museo Diocesano di Milano. Ha scritto volumi monografici su Gio Ponti, Joe Colombo, Gino Sarfatti, Ico Parisi, Bruno Munari, Umberto Riva, Paolo Ulian e altri. È attivo nei campi degli interni e del furniture design, associato, fino al 2017, con Marta Laudani, ha disegnato, tra gli altri, per Arflex, Azzurra, Bosa, da a, Driade, Fiam, Fontana Arte, Glas, Hands on Design, O luce.

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VIVIANA VERGERIO GUERRA Viviana Vergerio Guerra, critico e art consultant indipendente. Laureata in Architettura a Venezia; Master Europeo in Storia dell’Architettura a Roma; e specializzazione in Arte Contemporanea e Management dell’Arte a Brera. Dopo l’attività museale e d’insegnamento, si è indirizzata al talent scouting di artisti, sviluppando ricerche critiche volte alla promozione e alla diffusione del loro lavoro. Per fondazioni, società di servizi per l’arte, per collezionisti e per aziende, interviene come curatrice, nella riqualificazione e valorizzazione di collezioni private e nell’ambito di progetti finalizzati al brand building. Autrice di testi critici e di saggi per cataloghi, è ideatrice di iniziative istituzionali multitematiche e multidisciplinari.

GIUSEPPE MESTRANGELO Esercita la sua professione di lighting design ed artista a Milano, dal 1971.

Studia illuminotecnica e fisica della luce applicandola all’illuminazione di opere d’arte, tanto da rendere il suo studio una realtà unica nel suo genere. Nel 1994 nasce Light Studio: con l’apporto scientifico e progettuale di Alberto Cottarelli, Iskra Mestrangelo e Patrizia Savino, inizia una nuova fase in cui la ricerca ancora più approfondita sullo sfruttamento del flusso luminoso fa sì che lo studio si trovi ad operare anche in altre realtà del settore, fino alla progettazione e realizzazione di corpi illuminanti altamente specifici. Oggi, con una nutrita serie di progetti illuminotecnici realizzati sia in ambito pubblico che privato, Light Studiocostituisce una realtà atipica e pressoché unica nel settore, affermandosi come eccellenza di riferimento per una progettazione illuminotecnica innovativa. Ciò che contraddistingue Light Studio è la modalità di approccio alle problematiche illuminotecniche che tengono conto di varie esigenze, tra cui fattori estetici e compositivi, percezione, conservazione dell’opera d’arte e non ultimo il risparmio energetico.

MARIA DUBORKINA Nata in Russia, ha conseguito la sua laurea all’Accademia di Architettura di @elenakroxphoto.

Mendrisio e nel 2012 fonda il suo studio di Architettura ed Interior Design “MD Creative Lab” a Lugano. Fin dall’inizio dello studio la sua clientela target non è solo svizzera, con progetti sia nel sottoceneri che nel sopraceneri, ma internazionale con lavori firmati a Milano, in Brasile ed in Russia.

Parte importante della sua clientela, come evidenziato nelle diverse pagine a lei dedicate nell’edizione di ottobre 2018 di Marie Claire Maison Italia, arriva dai suoi oltre 20’000 follower nei vari social network dove giornalmente condivide idee, progetti e spunti. Fin da subito l’obiettivo dello studio è stato quello di fornire un servizio di progettazione “tailor-made”, che permetta di “cucire” la futura casa come un abito su misura al cliente, arrivando anche a progettare e disegnare pezzi unici come arredi, porte e maniglie, poi prodotti artigianalmente.

L’obiettivo dell’Architetto Duborkina è quello di cercare di unire funzionalità e bellezza in uno spazio dove lusso e ricercatezza dialogano con la sobrietà, disegnando qualcosa che sia contemporaneamente durevole, desiderabile e senza tempo.

L’interpretazione della percezione della vita del cliente è fondamentale per un progetto di successo, ma allo stesso tempo l’architetto ha la capacità e la sensibilità di suggerire e sviluppare scenari personalizzati per far vivere con intensità i nuovi spazi creati per i suoi clienti.

ASSOCIAZIONE SVIZZERA DEGLI ARCHITETTI D’INTERNI La VSI.ASAI è stata fondata nell’anno 1942 a Zurigo da un gruppo di studenti dell’università delle belle arti di Zurigo (Kunstgewerbeschule).

Tra i membri fondatori erano le personalità d’arte come Otto Glaus, Willy Guhl, Wilhelm Kienzle und Oskar Burri. Oggi l’associazione é rappre-

sentata e opera su tutto il territorio Svizzero con i comitati regionali e a livello internazionale quale membro ECIA (European Council of Interior Architects).

MICHELA BONZI “Lighting-designer da oltre 10 anni, ho maturato esperienza nell’ambito della progettazione luce e del product design. Laureata in Architettura c/o il Politecnico di Milano, membro IALD Associate dal 2018 (International Lighting Designer Association). Sono una persona creativa e multitasking che crede fermamente nello scambio di conoscenze e nel lavoro in team.

Possiedo doti organizzative, gestionali e comunicative, grazie anche alle competenze linguistiche acquisite. Abbraccio con positività e determinazione nuove sfide e sono ben felice di continuare ad imparare. La mia personalità è positiva e svolgo il mio lavoro con passione.”

PAOLA FAVRETTO Mi occupo di ristrutturazione d’interni ed interior design da oltre vent’anni. Penso che la nostra casa sia veramente lo specchio della nostra esistenza: l’obiettivo del mio lavoro è sempre restituire agli ambienti significato e bellezza, in armonia con la cultura, l’inclinazione e il vissuto di chi li vive quotidianamente. Ho vissuto significative esperienze nel campo dell’ospitalità -che ho sempre seguito per passione nella sua evoluzione, ed ho avuto modo di trasferire queste conoscenze nella progettazione di strutture ricettive e case di vacanza.

MATERIAHOME MATERIA HOME Dall’esperienza di oltre vent’anni nel mondo dei pavimenti e rivestimenti nasce l’idea di creare Materia Home. Entrare mondo degli interni proponendo nuove soluzioni ed un format unico per seguire il cliente nel percorso di arredare la casa.

LA CASA DEL DESIGN

La casa del design è un punto d’incontro per il Design e l’innovazione La Casa del Design è un vero palcoscenico per l’industria creativa dell’arredamento e del lifestyle che presenta un concept di abitazione che nei suoi dettagli e con le sue linee traccia le tendenze dell’abitare moderno.

La Casa del Design mostra mura domestiche d’autore grazie all’Architetto ticinese Bruno Huber che presenta un habitat domestico creativo, ma anche intimo e conviviale, perché l’uomo contemporaneo possa costruirsi il proprio nido, un luogo che permetta di ritrovare la propria routine e quiete domestica. Si tratta di una casa dove l’architettura diventa elemento d’arredo, spazi che accolgono esigenze quotidiane di nuclei familiari moderni.

Gli spazi sono curati da:

LUGANO T. 091 9944544 info@selvainterior.com www.selvainterior.com

MANNO T. 0764426636 tecnicpool@hotmail.com www.tecnicpool.ch

LUGANO T. 031930129 lugano@peverelliinteriordesign.ch www.peverelliinteriordesign.ch

LUGANO - CASSARATE T. 0919719206 info@knupferarredamenti.ch www.knupferarredamenti.ch

PURA T. 031930129 gardentimegiardini@gmail.com www.gardentimegiardini.ch

MATERIAHOME LUGANO T. 0798382931 leonardo.marion@materiahome.ch www.materiahome.ch

GALLERIA DEL DESIGN

SPAZIO ICON

La Galleria del design è uno showcase allestito per dare centralità e visibilità agli oggetti e alle loro linee rendendoli fonte d’ispirazione e di confronto.

Le aziende mettono in mostra un prodotto flagship che illustri e spieghi ai visitatori e agli addetti ai lavori la loro filosofia e il progetto concettuale che racchiude tutta la loro produzione. Oggetti di uso comune vengono presentati al massimo della loro forma e della loro usabilità evidenziando il lato artistico che li ha visti nascere.

Lo Spazio Icon è un’area museale nata dalla collaborazione tra gli architetti Bruno Huber e François Croci, che mette in mostra oggetti che hanno fatto la storia del design e che sono radicati nell’esperienza quotidiana. Un vero e proprio viaggio artistico tra oggetti indelebilmente legati al periodo in cui sono nati e allo stesso tempo immortali. I grandi classici del design, vere e proprie icone che non passeranno mai di moda, vengono presentati al pubblico rimanendo sempre attuali e fonte d’ispirazione per il design moderno.

• PAOLO FANCELLI

• LUCA SCHIEPPATI

• ELIA FURGIUELE

• MULTIPLE DESIGN/ MARTINE JACOT

• GIANCARLO SOMAINI /SOMAINI DESIGN • ARCH. CRISTIANA SEVESO • FRANCOIS CROCI/ STUDIOSPHERA • CARACOL STUDIO • PLAST ART • DINO SALVATICO

• SANDRO BERTOSSA • SELVA INTERIOR SA • CHRISTOPH ZANG

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