Onde di pietra

Christian Roccati Fabio Pierpaoli

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1000 vie a Est di Finale 1000 routes East of Finale 1000 Kletterrouten รถstlich von Finale

OndediPietra La copertina è stata realizzata da Deborah Alterisio

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«Il lavoro, i soldi, gli obblighi, tutte queste cose mi sembravano così importanti. Ma poi, quando si passa in rassegna la propria vita, si comprende come tutti questi obblighi che ti tengono costantemente sotto pressione siano in realtà cose che raramente valgono la pena di essere ricordate. Le cose che facevo a quei tempi le ho dimenticate da un pezzo. Una cosa che ho imparato […] è stata quella di godersi l’attimo e di cogliere la palla al balzo».

Christian Roccati Fabio Pierpaoli

«Jobs, money, duties, all those things seemed so important. But when you look back and consider what you did in your life you understand that all these obligations keep you constantly under pressure and yet they’re rarely memorable things. The things I used to do in those years are long forgotten now. And I learnt one thing [...] to enjoy every moment and seize the opportunity». „Die Arbeit, das Geld, die Pflichten. All das schien mir so wichtig zu sein. Aber dann, wenn man das eigene Leben Revue passieren lässt, versteht man, dass all diese Pflichten, die dich ständig bedrücken, sich in Wirklichkeit als Sachen erweisen, die nur selten erwähnenswert sind. Was ich damals tat, habe ich längst vergessen. Eines habe ich aber gelernt […] und zwar, dass man den Augenblick genießen und die Gelegenheit beim Schopf fassen soll“.

John Harlin III A “Giuanin” Guderzo †, Ottavio Bastrenta †, Lorenzo Zunino †, Mario Porcile †, Secondo “Dino” Dotta †, Euro Montagna, Gianni Pastine, Giorgio Noli, Lorenzo Bodrato, Italo Repetto.

ISBN 978-88-95224-14-5 nnCopyright: Idee Verticali Edizioni / Andrea Gallo nnI diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o

parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i paesi. nnRedazione: Idee Verticali Edizioni, www.ideeverticali.it info@ideeverticali.it nnEditing: Rossella Borra nnFoto: Christian Roccati dove non specificato nnTraduzioni: Inglese : Veronica de Crignis - Tedesco : Nicola Vicquéry nnStampa: Grafiche F.lli Spirito - Cosseria (SV) nnPrima edizione: ottobre 2012 A pagina 1: Valentina “Nanà” Roccati sulle lastre di Moneglia. Foto di Felice Brambilla.

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1000 vie a Est di Finale 1000 routes East of Finale 1000 Kletterrouten östlich von Finale

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Indice Premessa

pag. 7

Intervista a Fabio Pierpaoli

100

Locus Amoenus

226

Il Fungo

346

Intervista a Gianfranco Caforio

230

Falesia Pian dei Nespoli

348

Sant’Anna 104

Reopasso 234 Masso a monte

353

Introduzione 9

Anchise parete Sud

239

Sant’Anna Classica

108

Masso a valle

356

Ringraziamenti 12

Anchise parete Nord

242

Ringraziamenti ai chiodatori

Sant’Anna Settore Boulder

112

Parete Sud-Ovest della Biurca

244

Sciarborasca 358

12

Mappa 13

Intervista a Ubaldo Firenze

114

Parete Nord della Biurca

248

La Rocca di Nascio 118 Onde di Pietra 14

Intervista a Carlo Valente

252

La Rocca

124

I Torrioni

361

Intervista a Roberto Bolzan

366

Monte Castellaro 372 Pietragrande 256

Outdoor Liguria

18

Christian Roccati

20

Sassi dei Garibaldi 128

Parete Nord ed Ovest

260

Fabio Pierpaoli

21

Settore U Cervin Piccin

134

Parete Sud ed Est

264

Legenda 23

Settore U Capitàn

136

Rocca Maccà 268

Settore U Corno La Sfinge 27

138

Rocca Maccà

142

Crave 388 Cravasco 276

Parete Sud

30

Settore a Trilugia

Parete Nord Est

36

Passo del Ghiffi 144

Ciapun Lisciou 150 Moneglia 40 Sopralacroce 154 Provaci ancora Sam 46

273

Parete dei Pipistrelli

378

Demua 380 Me Scampu

382

Scarusci 384

La Piccola

280

Anfiteatro di sinistra

La Grande

282

Paxe 392

Anfiteatro di destra Prou Ballou 286

390 394

50

Il Pilastro

160

Sperone Nord

53

Placca Nera

164

Monte Pennone 294 Il Naso

402

Il Paretone

56

Monte Maggiorasca 166

Parete della Grotta

299

Il Paretone

404

Salto nel Blu

58

Maggiorasca 172

Prion du Gattu

302

Falesia di Selvola 176 I massi di Vasca 60

Il Masso

408

Placca Canepa

304

Le Placche Grigie

410

Settore nel Bosco

413

Placca a Buconi Nuovi Orizzonti

291

Piani di Vasca

63

Settore Erne

182

Parete Guderzo

306

I passaggi dei massi di Vasca

65

Settore Eva

184

Ultima Balza

308

Intervista a Stefano Righetti 186 Lastre di Riva 68 Ansa dei Graniti 194 Placca e triangolo dei Chiavaresi 74

Intervista a Michele Picco

310

Placche delle Ferriere

314

Ombre Verdi Punta Manara 78

198

Muro Walterlitz

320

202

Placca Mikke

324

Gavi Storica 396

Intervista a Carlo Cabella e Giorgio Consogno

416

Gavi Nuova 422 La Scogliera

428

Gravago 204

Il Titanic Bric Scarpeggin 326

435

88

Intervista a Luca Bazzani

Bric Scarpeggin

331

Cliff Area

90

Rian Croeua 210

Masso Vallarino

333

La Terrazza

94

Settore Alto

215

Scagiun da Lellua 336

Secondo Picco

448

Muro dei Cugini

96

Settore Basso

217

Parete Sud

340

Terzo Picco

454

Il Menhir

98

Locus Amoenus 220

Parete Nord

344

Il Paretone

460

Manara classica e Placca di Sestri

82

Placca dei Maiali

Il Dado

86

Manara Beach

6

206

Il Caimano

Guardamonte

437

442

7

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nnPremessa: Vent’anni non son niente…

di Fabio Pierpaoli

Diego Sirtori on “Play the Cross” 8c, Scudi di Valgrande, Italy - Ph. Klaus Dell’Orto

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... recitava una pubblicità del mitico Rockstore di Finale, e invece per me sono tanti... non ancora troppi, ma già abbastanza per poter fare un piccolo bilancio personale di un periodo importante della mia esistenza.

Anno domini 1989, novembre. Con Andrea “Punta” Costaguta (gran Visir del Monkey’s club di Recco), il genovese Ivano Costa, e un gran freddo bastardo che blocca anche il nostro trapanino Valex a 12 volts, attrezziamo la nostra prima falesia nel vallone di Cornei: l’Invidia. Vie che non hanno mai incontrato il favore dei climbers, ma non importa perché, per me risultano il punto di partenza di una passione lunga, appunto, vent’anni!

Da allora sono cambiati i compagni di fatica (in verità sempre pochissimi), i luoghi, i materiali e le tecniche usati, ma rimane sempre un unico denominatore comune: il donare tutto questo agli altri.

Da allora infatti, ho sempre cercato di lavorare (perché di lavoro si tratta, anche se quasi mai retribuito), non per mero “interesse”, (la solita domanda: “ma cosa ci guadagni?”), ma per lasciare un qualcosa a disposizione della comunità. Perché tutti possano fruirne liberamente (ma consapevolmente) e da queste ore passate sulla pietra, ove tutto rallenta, possano trarne giovamento per affrontare un po’ più sereni questo mondo troppo veloce.

Velocità o lentezza, appunto. Io ho optato per la seconda, con tutte le difficoltà che la scelta impone, perché se scegli di andare “fuoritempo”, rischi l’emarginazione... ma a me questa condizione non ha mai spaventato.

Nelle innumerevoli giornate passate in solitudine, (non per scelta, ma per necessità), appeso ad una statica a decine di metri da terra, ho da subito imparato ad apprezzare ogni istante concessomi, anche se con il naso tappato dalla polvere, le dita incollate dalla resina, e i reni che urlano vendetta... Nel silenzio, la caduta di un riccio di castagno sembra una sassata!

Sulla scorta di questa mia pluriennale esperienza vi esorto a fare una cosa prima di tutte: riprendetevi il vostro tempo e se potete donatelo al vostro prossimo, ognuno per ciò che è capace di fare, poco o tanto che sia, e vedrete che potremo ambire ad un mondo un po’ migliore.

Il “mio” tempo lo troverete anche tra le pagine di questo libro. nnPreface: Twenty years is nothing... ... read a commercial of the famous Rockstore in Finale, but for me 20 years are a long time...not too long, but already enough to start considering what I did in a very important period of my life.

1989 A.D., November It’s just me, Andrea “punta” Costaguta (big chief of the Monkey’s club of Recco), the Genoese Ivano Costa and it’s so cold that our drill (Valex, 12 volts) gets stuck...we’re bolting our first crag in the Vallone di Cornei: the Invidia. These routes were never very popular among climbers, the reason’s not important, for me this is the starting point of a passion that began 20 years ago!

Since then many things changed, climbing mates (always a few, as a matter of facts), the places, the materials and the techniques, but there’s always one firm point: give all this to other climbers.

I’ve always tried to work (for this is really working, even if it’s done for free) not just for a personal gain (the usual question “what are the advantages of doing this?”), but to leave a sign, something everybody could enjoy. Something the whole climbing community could enjoy freely (but consciously) and even learn something in a place where the rhythm of life is slower and more serene.

9

La magnifica Valletta di Moneglia, settore Provaci ancora Sam ed il Campanile. Foto Felice Brambilla

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2

Framura

Castagnola

Caraschi

7’

ne-sw

60m

60m

2

11

26,34

24

6

1-12

a La Sfinge

c

Casello Deiva Marina

Piazza

45

nnIl cellulare ha campo soprattutto nello spiazzo di fronte al masso dei 7 Nani e di fronte alla via

Nessun Dorma.

d

Riva Levante

Nessun Dorma route. nnDas Handy hat einen guten Empfang vor allem auf dem offenen Platz gegenüber dem Felsblock 7 Nani und gegenüber der Kletterroute Nessun Dorma. nnSnobbata da alcuni, frequentata da molti, amata veramente da pochi...

Certo non si può dire che sia il posto più bello del pianeta, ma se in qualunque giorno dell’anno potete trovare qualcuno a giocarci sopra, ci sarà un motivo!? Sia quel che sia, ma Ubaldo Firenze da Sesta Godano quando la scovò nel ‘98, sotto una coltre di rovi e liane da foresta amazzonica, fece un gran regalo agli scalatori di Levante. Il “Bigo” della Outdoor Liguria ed un manipolo di “eroi”, poi, hanno fatto il resto.

La Sfinge, così denominata per il suo caratteristico profilo, è formata da un durissimo diaspro e da gabbri di diverse colorazioni, con stratificazioni dovute a movimenti tettonici e curiosissimi buchi, (presenti sugli “strapiombi egizi”), generati dalla fuoriuscita di gas in epoche remote, in fase di formazione e raffreddamento.

Potete trovare qui tutti gli stili di scalata concentrati in pochi metri: placca, strapiombo, corte sequenze o gran continuità, su roccia sempre buona. Una falesia “democratica” quindi, dove tutti possono trovare un po’ di divertimento a prescindere dalle proprie capacità.

Scalerete protetti dalle fronde d’acacia nei periodi caldi, (se proprio non volete andare sul lato nord) e coccolati dai raggi solari in quelli freddi, (ricordandovi però di non arrivare prima delle 10).

Consigliamo un po’ di attenzione solo alle giornate più umide, siamo pur sempre in prossimità di un torrente.

La falesia si raggiunge in pochi minuti su tranquillo sentiero in falso piano (altro elemento di sicuro successo per ogni “rocciodromo”), con annessa fonte praticamente sempre attiva.

A puro titolo informativo, potete trovare qui il tiro più duro del Tigullio, ottenuto anche con del “sano” bricolage... Vista la situazione di penuria di pietra in loco e non solo, speriamo che i sostenitori del “no chipping” potranno perdonare. Scavando, appunto, è in pratica una variante dell’Ubaldo Furioso, ed un itinerario storicamente molto importante perché ha permesso ai locals un vero balzo in avanti nella loro crescita sportiva, ciò che aspettavano da anni! Sempre a titolo informativo, c’è da segnalare anche la ripetizione (indovinate da parte di chi...) del29

La Sfinge

Sestri Levante

f

e

Riva Trigoso

Casarza Ligure

Casello Sestri Levante

Bargonasco

b

Moneglia

Bracco

Deiva Marina

nnMobile phone coverage is good in the clearing in front of the 7 Nani boulder and in front of the

Lavagna

Genova

28

La Sfinge

La Spezia

a La Sfinge, b Moneglia, c Massi di Vasca, d Lastre di Riva, e Punta Manara, f Sant’Anna.

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le vie del settore superiore più strapiombanti con l’ausilio di pinne, maschera e boccaglio!

Ma questa è un‘altra storia… nnSome climbers snub this climbing site, a place only a few climbers love...

La Sfinge

...of course, this is not the most beautiful place in the world, but if there’s always someone climbing here there must be a reason... Anyway, this climbing site was discovered by Ubaldo Firenze from Sesta Godano in 1998 beneath brambles and creepers and this was a great gift for climbers in eastern Liguria. The “Bigo” of Outdoor Liguria and a handful of real heroes did the rest.

La Sfinge, named like this for its characteristic outline, is made of hard jasper and gabbro with different colours and different stratifications (due to tectonic movements). It has really curious holes (on the “strapiombi egizi” route) that were caused by the gas spills in ancient times when the rock formed and cooled.

Here you can find all climbing styles concentrated in just a few metres: slab, overhang, short sequences, endurance all on good rock. A “democratic” crag where everybody can climb and have fun no matter their climbing ability.

The ascents are comfortable under the shades of the acacia branches (if you don’t want to move to the northern face) and you can bathe in the sun during the cold days (just don’t come here before 10 o’clock). Be careful in damp weather, there’s a stream nearby.

You can reach this crag strolling on a quiet track on a slight slope for just a few metres (this is another great asset for the climbing site), there’s a drinking fountain nearby (it’s available more often than not).

Here you can find the hardest route of the “Tigullio”, it was created thanks to some serious chipping and we hope that “no chipping” fanatic will forgive us, considering the shortage of climbable rock in the area. Scavando, [Chipping], is a variation of the Ubaldo Furioso route, an important classic route that allowed the local climbers to improve their climbing level... it was a long awaited possibility! In the area you can also find the repetition (guess who did it...) of the more overhanging routes of the higher section with fins, diving mask and snorkel! ... but this is another story... nnVon einigen ignoriert, von vielen besucht, von wenigen wirklich geliebt …

Man kann zwar nicht behaupten, dass es der schönste Ort des Planeten ist, aber, wenn man an jedem Tag des Jahres jemanden da drauf spielen sehen kann, ist es doch kein Zufall, oder!? Wie dem auch sei, Ubaldo Firenze aus Sesta Godano hat den Kletterern von Levante ein großes Geschenk gemacht, als er das Gebiet 1998 unter einer Schicht Brombeersträucher und urwaldartiger Lianen entdeckt hat. Der “Bigo” von Outdoor Liguria und eine Heldenschar hat dann den Rest gemacht.

La Sfinge (die Sphinx), die wegen ihres charakteristischen Profils so benannt worden ist, besteht aus einem sehr harten Jaspis und aus buntem Gabbro mit Stratifikationen, die auf tektonische Bewegungen zurückzuführen sind, und merkwürdigen Löchern, welche auch die „ägyptischen Überhänge“ zieren und sich infolge von Gasausströmungen in weit zurückliegenden Formationsund Abkühlungszeiten bildeten.

Hier sind alle Kletterstile innerhalb weniger Meter anzutreffen: Platte, Überhang, kurze Sequenzen oder große Seillänge auf stets gutem Fels. Es handelt sich also um ein „demokratisches“ Gebiet, wo jeder – unabhängig von seinem Können – Spaß haben kann.

Wenn Sie nicht gerade die Nordseite wählen, werden Sie hier im Sommer im Schatten der Akazienblätter klettern. Im Winter, – vorausgesetzt, dass Sie nicht vor 10.00 Uhr ankommen – wer30

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den Sie hingegen von warmen Sonnenstrahlen gehätschelt. Eine gewisse Vorsicht empfehlen wir jedoch an feuchten Tagen, denn man klettert immerhin in der Nähe eines Bachs.

Das Klettergebiet wird entlang einem gemütlichen und eher ebenen Pfad (was für jeden Klettergarten sehr wichtig ist) erreicht und ist mit einem fast immer aktiven Brunnen ausgestattet.

Zur Information weisen wir Sie darauf hin, dass Sie hier die schwierigste Seillänge im Tigullio finden können. Sie ist auch das Ergebnis der „gesunden“ Bastelarbeit, die uns die Anhänger des „no chipping“ – angesichts des hiesigen Steinmangels – hoffentlich verzeihen werden. Scavando ist nämlich eine Variante der Ubaldo Furioso und somit eine – historisch gesehen – sehr bedeutende Kletterroute, weil sie den Einheimischen einen echten Sprung nach vorne in ihrem sportlichen Wachstumsprozess ermöglich hat, und genau das erwarteten sie seit Jahren! Zu erwähnen ist außerdem die Wiederholung (raten Sie mal von wem …) der überhängenderen Routen im oberen Abschnitt mit Hilfe von Flossen, Maske und Schnorchel!

Aber das ist eine andere Geschichte …

Accesso nnDall’autostrada Genova-La Spezia si raggiunge l’uscita di Deiva Marina. Dal casello si prosegue fino al primo bivio e si continua a DX in direzione dell’abitato. Si raggiunge il paese di Piazza e si continua sempre a DX in discesa. Dopo un ultimo tornante a DX in prossimità di una grande placca di roccia rossa a SX, si raggiunge una zona di campeggi in un grande rettilineo (Località Gea). Al termine di esso si svolta a DX nella stradina che porta al camping “La Sfinge”. Si percorre la sterrata ma non si entra nel campeggio e si prosegue invece a SX, sulla stradina, parcheggiando in un primo grande spiazzo a SX. Access - Zugang nnReach the Deiva Marina exit on the Genova-La Spezia highway. Reach the first junction and turn

right towards Deiva. Reach the village of Piazza and go down to the right. After a last right hairpin bend near a big red rocky slab on the left reach a camping area (near the hamlet of Gea). After the camping area turn right on the narrow road leading to the camping area “La Sfinge”. Drive along the dirt road and continue to the left past the camping area on a narrow road, park the car in the first big widening on the left. nnAuf der Autobahn Genova - La Spezia bis zur Ausfahrt Deiva Marina. Ab der Mautstelle fährt man zunächst bis zur ersten Kreuzung, wo man nach rechts Richtung Ortschaft abbiegt. Nachdem man Piazza erreicht hat, fährt man immer noch nach rechts hinunter. Nach einer letzten Rechtskehre in der Nähe einer großen roten Steinplatte auf der linken Seite kommt man zu mehreren Campingplätzen an einer langen Gerade. Die Ortschaft heißt Gea. Am Ende dieser Gerade, biegt man rechts in eine kleine Straße ein, die zum Campingplatz „La Sfinge“ führt. Man folgt der Schotterstraße und, statt auf den Campingplatz einzukehren, fährt man nach links bis zu einem großen offenen Platz auf der linken Straßenseite weiter, wo man das Auto parkt.

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La Sfinge

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nnLa parete sud si divide in realtà in parete sud della Sfinge a SX e masso dei 7 Nani a DX. La Sfinge

è una struttura possente con linee più elevate e severe per tutti i gusti che in molti casi ricordano la montagna. Il masso invece è una parte della falesia minore con tiri corti, ma non per questo banali o poco eleganti. nnThe Parete Sud (southern face) is divided into the southern face of the Sfinge on the left and the

Die Einstiegsseillänge, die zu den links gelegenen Platten führt

2 - Ultima fermata Sturla L1: 6a+ - 11 rinvii - 25 m

Una tacca sul tetto può far la differenza A small holds on the roof can make all the difference in the world Eine Leiste auf dem Dach kann ausschlaggebend sein

3 - Non disprezzar il diaspro L1: 6a - 8 rinvii - 20 m

7 Nani boulder on the right, La Sfinge is a great rocky structure with higher and more severe routes, very “alpine” in some cases and suitable for all “tastes”. The boulder has shorter, but complex and elegant routes.

Il ristabilimento finale darà del filo da torcere a molti The final mantling can be really difficult

nnDie Südwand teilt sich in zwei Bereiche: Südwand der „Sfinge“ links und Felsblock der „7 Nani“ rechts. Die „Sfinge“ ist ein mächtiger Sektor mit höheren und strengeren Routen für jeden Geschmack, die oft an das Gebirge erinnern. Der Felsblock ist hingegen Teil des kleineren Gebiets und weist Seillängen auf, die zwar kürzer sind, aber deswegen nicht fade oder weniger elegant.

Avvicinamento nnDal parcheggio di fronte al camping si continua sulla sterrata che transita fra due costruzioni e prosegue nel bosco. Si sale incontrando un primo bivio a SX verso il corso d’acqua che si trascura continuando in salita. Si raggiunge quindi una fonte a DX e poco dopo un secondo sentiero che scende al torrente verso SX. S’imbocca quest’ultimo incontrando subito un laghetto formato da una piccola polla. Lo si supera mediante un ponticello e si continua con un secondo. S’incontra quindi una traccia di sentiero che s’insegue a SX, parallelamente al torrente, sino a sbucare di fronte al masso dei 7 Nani alla propria DX in leggera salita. approach - Zustieg

Riuscirete a star sui piedi dal primo metro alla catena?

Will you manage to stay on your feet from the first movement up to the top?

nnFrom the parking area walk along the dirt road between two buildings and enter the woods.

La Sfinge - Parete Sud

1 - Cercasi Quinto disperatamente L1: 5b - 11 rinvii - 25 m

Il tiro d’ingresso alle placche di SX The entrance pitch of the slabs on the left side

Go up the track and reach the first track branching off to the left towards the stream, ignore it and continue until you reach a spring on the right and, right afterwards, a second track on the left going down to the stream. Take this last track and reach a small lake. Walk on the bridge and then on a second one. Take then the track on the left (parallel to the stream) until you reach the 7 Nani boulder (on your right). nnAb dem Parkplatz gegenüber dem Campingplatz folgt man der Schotterstraße, die sich zwischen zwei Gebäude erstreckt und dann in den Wald hinaufführt. Ohne eine erste Abzweigung, die nach links Richtung Bach führt, zu beachten, setzt man den eigenen Weg fort, geht an einem Brunnen auf der rechten Seite vorbei und erreicht kurz danach einen zweiten Pfad, der nach links zum Bach hinunterführt. Nachdem man in diesen Pfad eingebogen ist, kommt man bald zu einem kleinen See, den eine Quelle gebildet hat. Man überquert ihn auf einem Holzsteg und erreicht anschließend eine Pfadspur, die links parallel zum Bach verläuft und zum 7 Nani genannten Felsblock führt. Er befindet sich auf der rechten Seite oberhalb des Pfades.

Der Mantle zum Schluss wird vielen zu schaffen machen

4 - Placca batterica L1: 6a+ - 8 rinvii - 15 m

Werden Sie vom ersten Meter bis zur Kette auf den Füßen bleiben können?

5 - Polpot a polpette L1: 6b+ - 7 rinvii - 18 m

Spigolo, traversino, placca… il tutto in pochi metri Arête, traverse and slab... all this in just a few metres

Kante, kleiner Quergang, Platte… das Ganze in wenigen Metern

6 - Perché Craxi non torna L1: 6a/b - 7 rinvii - 18 m

Bellissima sequenza finale tutt’altro che scontata A beautiful (and quite complex) final sequence

Wunderschöne Sequenz im Schlussteil, die alles andere als erwartet ist

7 - Variante-Varia L1: 6b/c - 3 rinvii - 20 m

Variante alla partenza di Occhio al di-diedro, 3 spit di forza a destra del diedro A variation of the initial part of Occhio al di-diedro, there are three bolts on the right side of the corner where you’ll need strength Variante am Anfang der Route Occhio al di-diedro, 3 bohrhacken rechts von der Verschneidung

8 - Occhio al di-diedro L1: 6a - 8 rinvii - 20 m

Un angolo di Graie tutto per voi. Magnifica l’ultima sequenza con ristabilimento A small part of the Graian Alps for you... The last sequence with mantling is wonderful

Ein Blick auf die Grajischen Alpen nur für Sie. Wunderschön ist die letzte Sequenz mit Mantle

9 - Tukdam L1: 5c - 15 m

Via aggiunta dai visitors, pericolosa e su roccia pessima A route added by visiting climbers, it’s dangerous and on really bad quality rock

Von den Besuchern hinzugefügte Route. Sie ist gefährlich und verläuft auf sehr schlechtem Fels

10 - Oggi mi sento pesante L1: 6c - 8 rinvii - 15 m

Un metro di 6c… ma se lo passate, arrivate in catena. Usate i piedi This route is a 6c for one metre...but if you manage that you’ll reach up to the top. Use your feet!

Ein Meter im 6c-Bereich… aber, wenn Sie ihn überwinden, erreichen Sie die Kette. Benutzen Sie die Füße

11 - Nessun dorma L1: 6a - 8 rinvii - 15 m

Divertenti strapiombetti e finale “facile” Enjoyable overhangs and an “easy” final part

Kleine amüsante Überhänge und leichter Schlussteil

12 - In linea di massima L1: 5b/c - 10 rinvii - 20 m

La via di 5 più estetica che esista. Molto “montagnard” The most aesthetic 5 grade route ever With a great mountain flair Die ästhetischste Route im 5er-Bereich. Sehr „bergisch“

13 - Tonglen L1: 6b+/6c - 20 m

Via recente di alcuni visitors, logica e carina, uscita non banale ma poco sicura la chiodatura A recently added route (thanks to some visiting climbers), nice, logic and with a complex exit. The bolting is not very safe

Neue, von einigen Besuchern eröffnete Route, die logisch und anmutig verläuft und einen gar nicht so einfachen Ausstieg hat. Die Haken sind leider nicht immer sicher

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La Sfinge - Parete Sud

Parete Sud

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14 - Lavori forzati L1: 7a - 12 rinvii - 20 m

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Se riuscirete a capir l’enigma dello spigolo iniziale… vi toccherà affrontare la sorpresa finale!

If you manage to understand the riddle in the initial arête..you’ll have to face the surprise ending!

Wenn Sie das Rätsel der Anfangskante lösen können, müssen Sie mit einer Überraschung im Schlussteil rechnen!

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15 - L’Ubaldo forzato L1: 7a/b - 20 m

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Prima parte dell’Ubaldo Furioso ed uscita a sinistra sull’ultimo singolo di Lavori Forzati The first part of the Ubaldo Furioso route, the exit is on the last single of Lavori Forzati

Erster Teil der Route Ubaldo Furioso und Ausstieg nach links auf die letzte Seillänge von Lavori forzati

16 - Scavando s’impara L1: 7c - 13 rinvii - 20 m

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Abbiamo creato una linea bella e difficile, ci perdonino i no-cheappers We created a beautiful, difficult route...let the “no-chippers” forgive us...

Wir haben eine schöne und schwierige Linie angelegt und bitten deshalb die „No-chippers“ um Entschuldigung

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17 - L’Ubaldo furioso L1: 7b - 11 rinvii - 20 m

Uno storico “salto nel futuro” per noi locals A classic “back to the future” route for us local climbers

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Für uns Einheimische ein historischer „Sprung in die Zukunft“

18 - Biancaneve L1: 4b - 6 rinvii - 10 m

Una via facile facile per chi vuole iniziare ad andare da primo, tanti spit poca difficoltà!

An easy route for those who want to try leading, there are a lot of bolts and it’s easy!

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Eine besonders leichte Route für all diejenigen, die sich als Vorsteiger versuchen wollen. Viele Haken und geringe Schwierigkeit!

19 - Ghisolo L1: 6a+ - 6 rinvii - 10 m

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that their arms are made of cast iron, which in Italian is called ghisa, from which comes Ghisolo) Die Route scheint einfach zu sein… aber denken Sie an ihren Namen…

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Sembra facile… ma pensate a come si chiama…

It looks easy... but if you think about the name... (in Italian when climbers’ve got a surplus of lactic acid in their arms they say

20 - Lolottolo L1: 5c/6a - 6 rinvii - 10 m

Tacche e tacchette, giratevi ed economizzate che fa bene Holds and small holds, turn around and keep your strength, you’ll need them!

Mehr oder weniger große Leisten. Drehen Sie sich um und sparen Sie mit Ihren Kräften, denn das tut gut

21 - Taccolo L1: 5c/6a - 6 rinvii - 8 m

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Altre tacche, ma partenza più enigmatica Small holds again, but the initial part is more complex

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23 - Broccolo L1: 4c - 5 rinvii - 8 m

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Suchen Sie den Griff an der Schlüsselstelle… es gibt ihn wirklich!

Il tiro d’ingresso al masso dei 7 Nani. Sarà la vostra prima via RP? The entrance pitch of the 7 Nani boulder Could this be your first FA?

24 - Bloccolo L1: 5c - 5 rinvii - 8 m

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Die Einstiegsseillänge zum Felsblock der 7 Nani. Wird das Ihre erste RP-Route sein?

Ristabilimento in uscita tutt’altro che scontato A complex mantling in the final part

La Sfinge - Parete Sud

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22 - Lanciolo L1: 5c - 6 rinvii - 8 m

Cercate la presa sul chiave… che c’è!

Keep looking for the hold on the crux... it’s there!

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Mantle beim Ausstieg, der alles andere al leicht ist

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25 - Zeppolo L1: 5b - 5 rinvii - 8 m

Strapiombetto ammanigliato e di soddisfazione A short overhangs with handles, it’ll give you great satisfaction

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Kleiner, viel Freude bereitender Überhang mit Henkeln

1

La Sfinge - Parete Sud

Andere Leisten, aber rätselhafterer Einstieg

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Deiva Marina

La Sfinge 36 La Sfinge

Autostrada

Parete Sud

La Sfinge

Parete Nord Est

Caraschi

Piazza

Castagnola

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Ettore Delprino sull sud della Sfinge. Foto Felice Brambilla

OndediPietra

Parete Nord Est nnSi tratta di una struttura di norma accantonata durante la maggior parte dell’anno in favore della

sud della Sfinge. In realtà questa parte della falesia è ottimale d’estate e nelle giornate calde. Alcuni locals usano addirittura scalare sugli strapiombi di Tutankamon ed Anubi quando pioviggina. nnThis is the least popular section during most of the year, climbers prefer the southern face of the Sfinge, but this part of the crag is ideal in the hot summer days. Some local climbers ascend on the overhangs of Tutankamon and Anubi even when it rains a bit. nnEs handelt sich um ein Gebiet, das fast das ganze Jahr über zugunsten der „Sfinge-Südwand“ vernachlässigt wird. In Wirklichkeit ist dieser Teil des Gebiets der ideale Kletterort während der warmen Sommertage. Einige Einheimische pflegen an den Überhängen von „Tutankamon“ und „Anubi“ sogar bei Nieselregen zu klettern.

Avvicinamento nnPer raggiungere la parete NE è sufficiente percorrere lo stesso sentiero per la S fino al secondo ponticello. Si tralascia il sentiero a SX per la S e si prosegue a DX in salita nel bosco raggiungendo in breve i primi tiri. (Nomi alla base). Se siete alla S potete direttamente risalire il sentierino che aggira a DX il masso dei 7 Nani ritrovandovi sotto gli strapiombi di Anubi. approach - Zustieg

La Sfinge - Parete Nord Est

nnJust walk along the same track you used to reach the southern face up to the second bridge here

continue to the right in the woods and you’ll soon reach the first routes. (The names are at the basis). If you are on the southern face you can go up the narrow track that goes round the 7 Nani boulder to the right and you’ll end right beneath the overhang of Anubi route. nnUm an die Nordostwand zu gelangen, geht man den gleichen Weg wie zur Südwand bis zur zweiten kleinen Brücke. Hier verlässt man den nach links führenden Pfad und wandert nach rechts weiter durch den Wald hinauf. In Kürze erreicht man die ersten Routen, deren Namen am Wandfuß zu lesen sind. Wenn Sie sich an der Südwand befinden, können Sie direkt dem kleinen Pfad, der sich rechts vom Felsblock der „7 Nani“ hinauf schlängelt, folgen und somit unter die Überhänge von „Anubi“ gelangen.

1 - Tutankamon L1: 6b - 11 rinvii - 25 m

Partenza su terrazzino e buchi che portano in alto!

This route starts on a terrace and the holes will bring you up to the top!

Start auf kleiner Terrasse und Löcher, die weit hinaufführen!

2 - Anubi L1: 6b+ - 11 rinvii - 25 m

Arrampicata aerea con finale da intuire An exposed route with a complex final part Luftkletterei mit zu erahnendem Schlussteil

3 - Osiride L1: 6b+ - 12 rinvii - 30 m

Pilastro di non facile intuizione e bella placca finale A complex pillar with a beautiful final slab

Pfeiler, der nicht leicht zu interpretieren ist, und schöne Schlussplatte

4 - Nefertiti L1: 6b - 12 rinvii - 18 m

Variante alla placca finale di Osiride A variation of the final slab of the Osiride route Variante zur Schlussplatte von Osiride

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Valentina Roccati impegnata a Moneglia sulla Placca Buconi. Foto Felice Brambilla

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5 - Spit per Luciano e Daniele L1: 6b - 12 rinvii - 18 m

Partenza in strapiombo finale in placca…

The route starts with an overhang and ends on a slab...

Einstieg im Überhang, Ausstieg auf Platte

6 - Provaci ancora Marco L1: 6b - 7 rinvii - 15 m

Sequenza su fix difficile da intuire A difficult bolt sequence

Klettersequenz, die sich nur schwer intuitiv erahnen lässt

7 - Nathalie L1: 6c - 7 rinvii - 15 m

Bello strapiombo recentemente richiodato A recently rebolted and nice overhang

Schöner Überhang, der vor kurzem mit neuen Haken versehen wurde

OndediPietra

18 - … Chiodare anca L1: 5a - 3 rinvii - 8 m

Tecnica, semplice, pronta per voi A technical, easy and ready route Technisch, einfach, für Sie bereit

19 - Lines L1: 3c - 3 rinvii - 5 m

Una linea per chi vuole iniziare A route for beginner climbers

Eine Linie für diejenigen, die anfangen wollen

20 - Pampers L1: 3b - 4 rinvii - 5 m

La via più facile della Sfinge The easiest route if the Sfinge

Die einfachste Route der „Sfinge“

8 - Rebus L1: 6b+ - 7 rinvii - 15 m

Muro e strapiombetto da risolvere come da nome A wall and an overhand, you’ll have to solve them, just like the name suggests...

Wand und kleiner Überhang, die – wie ihr Name es sagt – zu lösen sind

9 - Didentroedifuori L1: 5c - 8 rinvii - 18 m

Fessura da usare in camino ed in placca…

A crack you can “use” for chimney climbing and the for slab climbing...

Riss, der sowohl im Kamin- als auch im Plattenklettern benutzt werden muss

10 - Ragazzo, spazzola! L1: 6a/b - 6 rinvii - 13 m

“Facile” fino al run out…

“Easy” until you reach the run out part... „Leicht“ bis zum Run-out

11 - Nevrosi epossidica L1: 6a+ - 6 rinvii - 13 m

Technische Platte und Schlussteil auf den Füßen

12 - Diedro gaudente L1: 6a - 7 rinvii - 15 m

Un pezzo di Marittime tutto per voi A small part of the Maritime Alps for you...

Ein Stück Maritimer Alpen nur für Sie

13 - Cutter L1: 7a/7a+ - 6 rinvii - 10 m

Difficoltà concentrate su incrocio e moschettonaggio da dita capovolte The difficulties are concentrated on the cross over and the clipping with your fingers upside-down Die Schwierigkeiten sind im Kreuzzug und im Einhängen mit umgekehrten Fingern konzentriert

14 - L’urlo L1: 7a+/7b - 5 rinvii - 10 m

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Provata e riprovata ma niente… ed alla fine “migliorata”…

This route has been tried over and over again... and then it was “improved”...

Man hat sie immer wieder versucht, aber es wollte nicht klappen. Man musste sie schließlich „verbessern“

15 - Collutorio antiplacca L1: 6a/b - 5 rinvii - 10 m

Quando la conosci è “facile”, ma a vista trova gli appigli…

If you know it it’s “easy”, but you just can’t see the holds while climbing it on sight...

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Wenn Sie sie kennen, ist sie „leicht“. Schwierig ist aber, die Griffe zu entdecken

16 - Normale alla Sfinge L1: 5b - 6 rinvii - 15 m

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Bel tiro omogeneo: tutto cambia se c’è umido An homogeneous route, but if the weather’s damp all changes...

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Schöne homogene Seillänge: bei feuchtem Fels wird aber alles anders

17 - Lavorare stanca… L1: 6a/b - 4 rinvii - 8 m

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Muretto saponoso e poi traversata alla sosta A nice slippery short wall and the a traverse to the belay station Kleine seifige Wand und dann Quergang zum Standplatz

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La Sfinge - Parete Nord Est

La Sfinge - Parete Nord Est

Placca tecnica e finale sui piedi A technical slab and a final part where footwork really matters

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Punta Manara 2

71

35’

se-sw

40m

8-18m

4

14

26,81

40

11

10-5

nnIl cellulare prende nella zona del sentiero di accesso e sulla prua più a sud. nnMobile phone coverage is good on the access path and on the southern bow

nnGuten Empfang hat das Handy auf dem Zustiegspfad und auf dem Felsvorsprung weiter südlich.

Punta Manara

nnPunta Manara è il promontorio o penisola che si estende verso sud ovest nella costiera levantina,

tra gli abitati di Riva Trigoso e Sestri Levante, o se vogliamo, tra Punta Baffe e la Baia del Silenzio.

Il luogo è conosciuto dagli escursionisti principalmente per il suo bivacco sommitale benché siano ben altre le sue peculiarità. Chiunque vi giunga non può non notare le storiche fasce caratterizzate dalla tradizione rurale dei muretti a secco, delle strafie (teleferiche) e gli incantevoli boschi di lecci e di querce da sughero.

Si può inoltre ricordare che qui il mare cela alla vista alcuni “misteri fra gli abissi”. Tra i flutti che fronteggiano Sestri Levante vi sono infatti vari relitti sommersi come l’Eros-Kit, uno yacht trasformato in cacciasommergibili, affondato il 14 settembre 1944, e il cargo da pesca “Islande”, colato a picco il 19 novembre dello stesso anno. Tra i vari reperti vi è inoltre la Bettolina, una chiatta da cabottaggio lunga 40 m e larga circa 6, che riposa proprio nel fondale tra punta Manara e punta di Sestri proprio a poca distanza dalle suggestive ed incantevoli falesie. Fu affondata nel febbraio del ‘44 ed è oggi un obiettivo per i sub che qui vengono ad immergersi nel blu.

A Punta Manara si comincia a parlar d’arrampicata tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio del nuovo decennio grazie all’opera dell’infaticabile “vertical-esploratore” Gerry Fornaro seguito a ruota dai locali Tavino e Pagano. Ma è sul finire del millennio che il sito assume la veste attuale grazie all’opera di richiodatura ad inox dell’esistente da parte di Outdoor Liguria, culminata con la creazione poi, proprio nell’anno 2000, degli ultimi settori più a levante: il Muro dei Cugini ed il Menhir. Un lavoro enorme, se considerate che venne svolto in gran parte in solitaria, per un totale di otto settori di scalata dove, agli itinerari cosiddetti tradizionali, prevalentemente verticali, furono affiancati muri leggermente strapiombanti secondo le “nuove concezioni”.

La Manara è oggi definita dai locals come “l’Università della Scalata”. Questo grande compendio di brevi vie iper tecniche promette un diploma a qualsiasi scalatore che voglia cimentarsi sulle sue linee.

L’arrampicata, prevalentemente a tacche, necessita di un ottimo uso dei piedi e varia sulla continuità, forza, intelligenza motoria, e grande intuitività per i tentativi “on sight”.

L’arenaria chiara molto compatta è mantenuta in perfetto stato dalla continua erosione del mare che agisce sulla morfologia delle argilliti friabili che sono state eliminate dalle interstizioni tra le bancate.

Chi scala qui si ritrova in un approdo selvaggio ed isolato, in un ambiente impareggiabile, con una vista a 270°, metà dei quali sono dedicati al mare ed all’orizzonte. Non a caso la salsedine lascerà i 80

suoi effetti sui vostri polpastrelli e l’odore di timo vi accompagnerà fin sotto la doccia! C’è ancora da dire che qui vi è un microclima che garantisce una temperatura quasi caraibica quando da tutte le altre parti si gela. È quindi il caso di venire a scalare alla Manara nelle mezze stagioni, o meglio ancora d’inverno, ad eccezione delle giornate di vento di mare. nnPunta Manara is the promontory (or peninsula) that stretches to south west in the eastern

Ligurian Riviera between Riva Trigoso and Sestri Levante or, if you will, between Punta Baffe and the Baia del Silenzio. The bivi on the top is the most popular feature of the area, but not the only one...

It’s impossible not to notice the terraces and their dry stone walls, the strafie (cable-ways) and the wonderful hold oak and cork oak woods.

Even the sea, here, hides some mysteries in the depths of the sea. In the waters in front of Sestri Levante there are several shipwrecks like that of the Eros-Kit, a yacht transformed in a submarine chaser and sunk on 14 September 1944, and the shipwreck of the cargo ship “Islande”, sunk on 19 November of the same year. There also the Bettolina, a coaster (40 m long and 6 m wide) situated on the seabed between Punta Manara and Punta Sestri, near the crags... This coaster was sunk in February 1944 and now scuba divers come here.

Punta Manara became a climbing site between the late 80s and the early 90s thanks to the efforts of the “vertical-explorer” Gerry Fornaro, joined after a short time by the local climbers Tavino and Pagano. In the late 90s this climbing site began to take its modern shape with the stainless steel bolting made by Outdoor Liguria that culminated in the creation (in 2000) of the last eastern sections: the Muro dei Cugini and the Menhir. This huge work, that was mainly completed by solitary climbers, resulted in a total of 8 climbing sections where “classic” routes (mainly vertical walls) stand together with slightly overhanging and more modern routes.

The Manara is today called by locals the “l’Università della Scalata” (climbing University). The routes here are short and super-technical and climbing here you get a sort of “climbing degree”. Bars are prevalent here, you’ll need good footwork and versatility between endurance, strength, coordination and intuition for on-sight climbing.

The light-coloured, solid sandstone is in perfect conditions thanks to the continuous erosion of the sea that influenced the morphology of the area, removing the crumbling parts from the rocky surface. Here you’ll find a wild and isolated environment, with a 270° sight on the sea and the horizon.

You’ll feel the effects of the salt on your fingertips and you smell the scent of the thyme even on your way home! A particular micro climate guarantees almost equatorial temperatures here, even when in other places it’s freezing cold. It’s beautiful climbing here in spring, autumn and most of all in winter, if there’s no wind from the sea. nnPunta Manara ist das Vorgebirge bzw. die Halbinsel, die sich von der levantinischen Küste gegen Südwesten erstreckt, zwischen den Ortschaften Riva Trigoso und Sestri Levante oder zwischen Punta Baffe und Baia del Silenzio. Die Wanderer kennen diese Gegend hauptsächlich wegen des Biwaks auf dem Gipfel von Punta Manara, obwohl sie viele andere Merkmale besitzt. Jeder, der hierher kommt, bewundert nämlich die typischen Streifen, die von der ländlichen Tradition der Trockenmauern zeugen, die uralten strafie (Schwebebahnen) und die bezaubernden Steineichenund Korkeichenwälder.

Außerdem kann man erwähnen, dass das Meer hier in seinen Tiefen einige „Geheimnisse“ verbirgt.

Im Wasser vor der Küste von Sestri Levante liegen tatsächlich verschiedene Wracks versunken wie etwa die Eros-Kit, eine in einen Unterseebootjäger umgebaute Jacht, die am 14. September 1944 81

Punta Manara

OndediPietra

versenkt wurde, und das Frachtschiff „Islande“, das am 19. November desselben Jahres unterging.

Unter den verschiedenen Schiffsgerippen gibt es auch die „Bettolina“, eine 40 Meter lange und etwa 6 Meter breite Kabotagefähre, die genau auf dem Meeresgrund zwischen Punta Manara und Punta di Sestri unweit von den eindrucksvollen und entzückenden Kletterklippen liegt. Sie wurde im Februar 1944 versenkt und stellt heute ein beliebtes Ziel für Taucher dar.

Das Wort „Klettern“ taucht in Punta Manara zwischen dem Ende der 80er Jahre und dem Anfang des neuen Jahrzehnts dank der Arbeit des unermüdlichen Erforschers senkrechter Wände Gerry Fornaro auf. Ihm folgten dann die beiden Einheimischen Tavino und Pagano. Sein heutiges Aussehen verdankt das Gebiet aber dem Verein Outdoor Liguria, der gegen Ende des Jahrtausends alle Routen mit Edelstahlmaterial neu angelegt hat. Der Höhepunkt dieser Tätigkeit wurde im Jahr 2000 erreicht, als man die letzten östlichsten Sektoren eröffnete: den Muro dei Cugini und den Menhir. Eine großartige Arbeit, wenn man bedenkt, dass sie meistens von einzelnen Kletterern durchgeführt wurde.

Sie umfasste insgesamt acht Klettersektoren, wo man – gemäß der „neuen Philosophie“ – den so genannten traditionellen (meist senkrechten) Routen einige leicht überhängende Wände hinzufügte.

Die Einheimischen bezeichnen heute die Manara als die „Universität der Kletterei”. Die große Anzahl an kurzen höchsttechnischen Routen wirkt nämlich auf die Kletterer, die es mit diesen Linien aufnehmen, wie ein in Aussicht gehaltenes Diplom. Die Kletterei, die hauptsächlich auf Leisten stattfindet, erfordert eine hervorragende Fußfertigkeit und erweist sich als sehr mannigfaltig, was Kontinuität, Kraft, motorische Intelligenz und Intuition bei den Onsight-Versuchen anbelangt.

Der helle und sehr kompakte Sandstein wird durch die stetige Erosionsarbeit des Meeres, die die brüchigen Schiefer aus den Felsspalten ausgewaschen hat, in bestem Zustand erhalten. Wer hier klettert, befindet sich an einem wilden und abgelegenen Anlegeplatz mitten in einer einzigartigen Landschaft mit einer 270°-Sicht, wovon die Hälfte dem Meer und dem Horizont gewidmet ist. Es ist kein Zufall, dass das Salz seine Wirkung auf Ihren Fingerkuppen hinterlässt und der Thymianduft Sie bis unter die Dusche begleitet! Etwas, was vielleicht nicht alle wissen, soll an dieser Stelle noch erwähnt werden: Hier herrscht ein Mikroklima, das für fast karaibische Temperaturen sorgt, wenn man anderenorts friert. Das Klettern in La Manara empfiehlt sich also in den Übergangszeiten oder noch besser im Winter mit Ausnahme der Tage, an denen der Seewind weht.

Accesso nnCon l’autostrada Genova-La Spezia si raggiunge l’uscita di Sestri Levante. Dal casello si prosegue nella rotonda e si continua sino ad un semaforo. Si prosegue dritti verso il ponte della ferrovia e oltrepassato il quale si giunge ad un’altra rotonda. Si continua quindi a SX in direzione di RivaMoneglia. Si prosegue in un lungo rettilineo sino ad incrociare un semaforo, si svolta a DX per la stretta via S. Bartolomeo (cartello indicatore bianco). Si svolta quindi a SX superando la chiesa e dopo poco s’imbocca una stradina a DX (cartello indicatore per la frazione Villa Ginestra). Si prosegue nella strada a tornanti sino al suo termine presso la località. Si parcheggia senza infastidire gli abitanti od intralciare la circolazione.

Access - Zugang

OndediPietra

(road signs for the hamlet of Villa Ginestra). Drive along this winding road until you reach the hamlet. Park carefully here. nnAuf der Autobahn Genova – Ventimiglia bis zur Ausfahrt Sestri Levante. Nach der Mautstelle fährt man zunächst durch einen Kreisverkehr und dann an einer Ampel geradeaus in Richtung der Eisenbahnbrücke weiter. Nach der Brücke kommt man zu einem anderen Kreisverkehr, wo man links in Richtung Riva-Moneglia abbiegt. Nach der langen Gerade erreicht man eine Ampel, wo man rechts in die enge Via S. Bartolomeo (weißes Schild) einbiegt. Man fährt dann nach links, an der Kirche vorbei und kurz danach nach rechts in eine kleine Straße (Schild, das den Weiler Villa Ginestra anzeigt) ein. Man folgt den Kehren der Straße bis an deren Ende, wo man das Auto abstellt, ohne die Bewohner zu ärgern oder den Verkehr zu beeinträchtigen.

Casello Sestri Levante Casarza Ligure

Sestri Levante

Riva Ponente

Villa Ginestra

Riva Trigoso Riva Levante

Placca di Sestri Manara Classica Il Dado

Menhir Muro dei Cugini La Terrazza Cliff Area Manara Beach

Punta Manara

Punta Manara

Punta Manara

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nnReach the Sestri Levante toll-gates (Genova-La Spezia highway). Reach the roundabout and the

traffic lights. Drive to the rail road bridge and reach another roundabout. Drive to the left towards Riva-Moneglia. Drive on a straight stretch and reach the traffic lights, turn right on a narrow road (via S. Bartolomeo, white road sign). After the church turn left and take a narrow road on the right 82

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Manara Classica e Placca di Sestri nnLa Manara Classica fu il primo settore ad esser chiodato e risulta anche uno dei più vari. Vi sono

diedri, placche, strapiombi, e persino fessure. La scalata è varia dai boulder di forza alla resistenza su maniglioni in strapiombo.

La Placca di Sestri non è altro che il suo prolungamento ad ovest dopo che viene doppiato lo spigolo dirimpetto al profilo nord est del Dado. La scalata è qui più omogenea e su intrusioni di quarzo. È l’unico punto della penisola dove può far freddo… sfruttabile nelle giornate davvero troppo calde! nnThe Manara Classica section was the first one to be bolted and it’s one of the more varied of the

Punta Manara Manara Classica e Placca di Sestri

climbing site. There are corners, slabs, bulges and even cracks. You can practice boulder climbing, requiring stamina, and also need endurance on the big overhanging handles.

The Placca di Sestri is the extension to the west of this last section, after the arête in front of the north-eastern outline of the Dado. Here the technique is more homogeneous and there also is some quartz. This is also the only point of the climbing site where you might feel cold, so it’s better to climb here when it’s stifling hot! nnDie „Manara Classica“ ist der Sektor, der als erster angelegt wurde und sicher einer der abwechslungsreichsten ist. Es gibt dort Verschneidungen, Platten, kleine Bäuche und sogar Risse.

Das Spektrum der Kletterei ist weit und reicht vom Kraftbouldern bis hin zum Ausdauerklettern an Überhängen mit großen Griffen.

Die „Placca di Sestri“ ist nichts anderes als ihre Verlängerung nach Westen, nachdem man sich an der Kante, die sich gegenüber dem Nordostprofil des „Dado“ befindet, abgeseilt hat. Die Kletterei ist hier gleichmäßiger und findet auf Quarzintrusionen statt. Es handelt sich um den einzigen Ort der Halbinsel, wo es kalt sein könnte. Das Gebiet ist deshalb an wirklich heißen Tagen zu empfehlen!

Avvicinamento nnDal parcheggio si prosegue in salita entrando nella creuza a mattoni rossi che passa in mezzo alle case (segnavia su palo a SX). La scalinata s’inerpica a DX sino a raggiungere la strada asfaltata: si deve svoltare subito a SX (segnavia freccia rossa ), scendendo pochi gradini rossi e rintracciando dopo 8 metri un sentiero che si diparte a DX. La traccia fiancheggia un uliveto a SX ed un muretto a secco a DX. Il percorso supera alcune coltivazioni, giunge ad una scalinata molto ripida con ringhiera di circa 20 m, e prosegue sino a giungere ad un bivio: si tralascia il sentiero a SX in discesa che congiunge alla spiaggia di Riva e si sale su un ponticello in cemento a DX (cartello indicatore e segnavia quadrato rosso e freccia a DX). Si oltrepassa un uliveto e con saliscendi su sentiero unico si prosegue sino ad un tratto dove la traccia si divide e subito riunisce per pochi metri in corrispondenza di un bivio: si prende il sentiero che scende a SX in assenza di segnalazioni.

Il sentiero piega nel bosco e riprende a mezza costa sino ad un bivio: si tralascia un sentiero che entra in un uliveto e si procede a DX in salita (tre segnavia quadrati rossi ravvicinati ). Si supera quindi un tratto di muro franato e si prosegue sino ad entrare in un bosco di lecci. Si giunge quindi presso una piana, si oltrepassa un rudere, e si continua sino ad attraversare un ghiaione, poi due balze in sequenza con passi di I grado agevolati da una cordicella, un secondo ghiaione e si continua su un canalino segnalato con freccia rossa ( ). Dopo alcune roccette ed un tornante in discesa ripida, si affrontano gli ultimi passi agevolati da una corda. Si giunge in vista di una alcova alla Madonna a SX, crollata sul lato di levante, e si continua invece verso DX (ometti). Le segnalazioni conducono in fine 84

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ad una balconata a pochi metri dalle acque. Il muro che si ha alla propria DX e la Manara Classica (l’enorme blocco che si ha di fronte è il Dado). Se proseguite verso DX troverete anche la Placca di Sestri. approach - Zustieg nnFrom the parking area go up along the creuza, made of red bricks (a pedestrian road with steps,

made of red bricks, which is a typically Ligurian feature) (way marker on a pole on the left ). These steps go up to the right and reach the asphalted road: turn left (way marker: red arrow ) and go down a few steps reaching a track branching off to the right. Walk along this path bordering an olive tree grove on the left and a dry stone wall on the right. Walk past some fields and reach some steep steps (there’s a banister). After about 20 m you’ll reach a road fork: cross a narrow cemented bridge to the right (there’s a sign and the way marker is a red square and an arrow on the right).

Ignore the left deviation going down to the Riva beach. Walk past another olive tree grove and follow the path until the track divides and immediately afterwards reunites near a “real” fork: take the left descending path (there are no way markers).

Walk in the woods and half-way up the hillside until you reach a junction: go up to the right (way marker: 3 red squares ) and ignore the path that enters an olive tree grove. Walk past a collapsed wall and enter an holm oak woods. Reach a flat area, walk past some ruins and across a scree slope, past 2 crags with level I passages (there’s a rope) another scree slope and reach a narrow gully (sign: red arrow ). You’ll reach the last part of the access (there’s a rope) after some small boulders and a steep descending hairpin bend. You’ll reach a niche with a small Holy Mary statue on the left (it’s collapsed on the eastern side) and continue to the right (cairns). The way markers finally lead to a terrace only a few feet away from the water. The wall on your right is the Manara Classica (the huge rock wall in front of you is the Dado). Continue to the right to reach the Placca di Sestri. nnVom Parkplatz aus wandert man bergaufwärts und folgt dem Saumpfad aus roten Ziegelsteinen (Pfahl mit Wegweiser auf der linken Seite), der zwischen den Häusern verläuft. Die Freitreppe klettert nach rechts bis zur Asphaltstraße empor, wo man sofort nach links (Wegweiser mit rotem Pfeil ) abbiegen und einige rote Stufen hinabgehen muss, bevor man nach etwa 8 Metern einen Pfad erreicht, der nach rechts abzweigt. Die Trasse verläuft zwischen einem Olivenhain auf der linken und einer kleinen Trockenmauer auf der rechten Seite, führt an einigen Äckern vorbei und führt zu einer sehr steilen, etwa 20 Meter langen Freitreppe mit Geländer. Man kommt dann zu einer Kreuzung, wo man den nach links zum Strand von Riva hinunterführenden Pfad verlässt und stattdessen eine kleine Betonbrücke nach rechts (siehe Schild und viereckigen roten Wegweiser mit Pfeil ) überquert. Nach einem Olivenhain folgt man dem auf- und abverlaufenden Weg bis zu einer Abzweigung, wo man in den nach links hinunterführenden Pfad ohne Markierung einbiegt.

Der Pfad erstreckt sich auf halber Höhe durch den Wald bis zu einer Kreuzung. Statt dem Weg, der in einen Olivenhain führt, zu folgen, geht man nach rechts (Wegweiser mit drei roten Vierecken ) hinauf. Nach einer zum Teil eingestürzten Mauer wandert man durch einen Steineichenwald bis zu einer Ebene. Man geht dann an einer Ruine vorbei, durchquert eine Geröllhalde, überwindet zwei mit Fixseil versehene Steilwände (Schwierigkeitsgrad 1), durchquert eine zweite Geröllhalde und folgt einer mit rotem Pfeil ( )gekennzeichneten kleinen Rinne. Nach einigen kleinen Felsen und einer steil abwärts führenden Kehre beginnt der letzte mit Fixseil gesicherte Abschnitt. Auf der linken Seite erblickt man eine der Muttergottes gewidmete Nische, deren östlicher Teil eingestürzt ist.

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Punta Manara Manara Classica e Placca di Sestri

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Man setzt den eigenen Weg nach rechts (Steinmännchen) fort und gelangt schließlich zu einer Art Balkon nur wenige Meter über dem Meer. Die Wand auf der rechten Seite ist die Manara Classica (der riesige Felsblock gegenüber ist der Dado). Wenn Sie nach rechts weitergehen, finden Sie auch die Placca di Sestri.

Placca di Sestri

1 - Tutto da rifare L1: 6b - 7 rinvii - 17 m

Superate il primo passo… e sorpresa finale!

Overcome the first movement and... there’s a surprise ending!

Überwinden Sie die erste Schwierigkeit … und Überraschung am Ende!

2 - Belin che freidu! L1: 6b+ - 7 rinvii - 17 m

Altra placca non banale con prese più piccole!

Another complex slab with smaller holds!

Andere nicht einfache Platte mit kleineren Griffen!

3 - Marrò pecora nera L1: 6c+ - 7 rinvii - 17 m

Placca in crescendo This slab is all in crescendo

Platte mit steigender Schwierigkeit

12 - Sarà vero? L1: 5c - 7 rinvii - 15 m

Belle maniglie leggermente strapiombanti poi divertente sino in catena Able part up to the top Schöne, leicht überhängende Griffe und dann viel Spaß bis zur Kette

13 - G’Avesse a teu forsa… L1: 6b+ - 6 rinvii - 15 m

Partenza da Pan Gullich poi tecnica e piedi. Se non andate a SX è 6c+ A Pan Gullich initial part... then you’ll need your feet and good technique If you don’t climb to the left it’s a 6c+ Einstieg bei „Pan Gullich“ dann Technik und Fußfertigkeit. Wenn Sie nicht nach links gehen ist es 6c+

14 - Tritadita L1: 6b+ - 7 rinvii - 15 m

Un nome una garanzia…

It’s all in the name! (Finger-killing) Ein Name eine Garantie…

15 - Te Stramanda L1: 7a - 7 rinvii - 15 m

Tasche, spallate ed orecchie fino al passo di ristabilimento… mica facile!

Smal holds and gastons until you reach the mantling...not bad!

Allerlei Schwierigkeiten bis zum Mantle… gar nicht einfach!

16 - Trappola per Buoni L1: 6b/7a+ - 7 rinvii - 18 m

Era bella, ora da richiodare!

This was a wonderful route and now it needs to be rebolted!

Das war eine schöne Route, die nun neuer Haken bedarf!

Strapiombo iniziale e poi placca delicata There’s an initial overhang then a “delicate” slab

Punta Manara Manara Classica e Placca di Sestri

Punta Manara Manara Classica e Placca di Sestri

4 - Egidio sorride L1: 6c+/7a - 6 rinvii - 17 m

OndediPietra

Zu Beginn ein Überhang und dann eine heikle Platte

Manara classica

5 - Gridalo forte! L1: 7a - 7 rinvii - 15 m

Boulder violento e poi continuità A violent boulder then endurance

Heftiger Boulder und dann Kontinuität

6 - A via du Lulle L1: 5a - 7 rinvii - 17 m

Facile e storica rampetta abbattuta An easy and classic route on a ramp/slope

Einfache und denkwürdige kleine geneigte Rampe

7 - Pitagora L1: 6b - 8 rinvii - 17 m

Strapiombetto iniziale su bei movimenti An initial overhang with beautiful movements

Kleiner Überhang am Anfang mit schönen Bewegungen

8 - Preuvighe Pagan! L1: 6b+ - 8 rinvii - 15 m

Prua strapiombante estetica e di soddisfazione, su ottime maniglie!

An overhanging bow, great satisfaction and good handles!

Schöner überhängender und viel Freude bereitender Fels mit sehr guten Griffen!

9 - Diedro du frescu au ma L1: 5c - 7 rinvii - 15 m

Un angolo di Bianco sul mare…

A glimpse of the Monte Bianco on the sea...

Ein Stück Mont Blanc über dem Meer…

10 - Traunaelaltra L1: 5c/6a - 5 rinvii - 15 m

Muretto verticale su tacche nette A vertical wall on clear small bars

Kleine senkrechte Mauer mit reinen Leisten

11 - Restate pure a casa L1: 6a - 5 rinvii - 15 m

… se prima erano tacche mo’ son tacchette… before there were small holds, ...now even smaller

… wenn es davor Leisten waren, sind es jetzt Leistchen…

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Il Dado nnSi tratta di un estetico masso erratico all’estremità ovest della punta, proprio di fronte alla Classica.

A SX è facile, ma a DX son dolori! Vie molto corte iper tecniche, che vi sembreranno lunghissime! nnThis is a beautiful boulder on the western side of the promontory right in front of the Classica section. It’s very easy on the left and really hard on the right side! The routes here are short and super technical, they’ll feel much longer than they really are!

OndediPietra

8 - Passami il sale L1: 6a+ - 4 rinvii - 10 m

Placchetta con bloccaggio di forza a metà A slab with a stamina lock-off in the middle

Kleine Platte mit Kraftblockieren in der Mitte

9 - Re di quarzo L1: 6b - 4 rinvii - 10 m

Bei movimenti su roccia iper lavorata Nice movements on a super prepared rock

Schöne Bewegungen auf hyperbearbeitetem Felsen

nnEs handelt sich um einen ästhetischen Findling am westlichsten Ende der Punta Manara genau gegenüber der „Classica“. Die linke Seite ist leicht, aber rechts leidet man! Sehr kurze und hösttechnische Routen, die Ihnen unendlich lang vorkommen werden!

Avvicinamento nnDal settore classico bastano pochi metri sui blocchi. approach - Zustieg nnFrom the classic section Il Dado is just few feet away.

nnVom klassischen Sektor aus reichen wenige Meter auf den Blöcken.

1 - Bibì L1: 5a - 4 rinvii - 10 m

Bella placchetta per il riscaldamento A nice warm-up slab

Schöne kleine Platte zum Aufwärmen

2 - Bibò L1: 4c - 4 rinvii - 10 m

Via godibile con vista mare… ma come sempre non banale A nice route with a view of the sea...as usual it’s quite complex!

Vergnügliche Route mit Blick aufs Meer … aber wie immer keineswegs einfach

Punta Manara - Il Dado

Punta Manara - Il Dado

3 - Fessura Piras L1: 7b - 8 rinvii - 12 m

Via aperta da basso da un certo Massimo… boulder in partenza davvero duro This route was set up with a ground-up first ascent by some Massimo... the initial boulder is really difficult

Route, die von einem gewissen Massimo von unten eröffnet wurde. Der Anfangsboulder ist wirklich schwierig

4 - Loro non ci credevano L1: 6c - 4 rinvii - 8 m

Altro boulder in partenza e poi continuità su tacche Another initial boulder, then endurance on small bars

Anderer Boulder am Anfang und dann Leistenkletterei

5 - Dita Blindate L1: 6c+ - 4 rinvii - 8 m

Sequenza su tacche orizzontali, oblique o verticali: molto tecnica A sequence with horizontal, vertical and diagonal holds: a very technical route

Sequenz auf waagerechten, schrägen oder senkrechten Leisten: sehr technisch

6 - Il morbo di Zampe L1: 7a+ - 4 rinvii - 8 m

Altra placca iper tecnica Another technical slab

Andere höchsttechnische Platte

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7 - Taccati e cammina L1: 7b+ - 4 rinvii - 8 m

Una tra le più dure della falesia: una micro tacchetta su allungo a metà One of the hardest route of the crag: there’s a micro edge on a reach in the middle of the route Eine der schwersten Routen der Klippe: eine winzige Leiste auf Längenzug in der Mitte

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Manara Beach nnÈ la falesia sul mare più ad ovest del complesso. Le vie sono tecniche e di forza su roccia

incessantemente lavorata dal mare e quindi abrasiva. Si scala sul pelo dell’acqua… da sogno! Il posto ideale per la vostra tintarella. nnThis is the more western cliff of the climbing site The routes here are technical, require strength

and the rock is continually modified by the action of the sea, for this reason it’s really rough. You’ll climb mere inches from the water...wonderful! This is also an ideal place for sunbathing... nnEs handelt sich um Klippe am westlichsten Ende des Gebietes. Die Routen sind technisch und erfordern Kraft. Der Fels, der stets vom Meer bearbeitet wird, hat eine nicht zu verkennende Scheuerwirkung. Ma klettert an der Wasseroberfläche … einfach traumhaft! Der ideale Ort für Ihre Bräune.

Avvicinamento nnVi si accede con una doppia dall’ultima via di DX del settore. È la prima falesia che si incontra sul mare procedendo dalla Classica verso est. approach - Zustieg

OndediPietra

7 - Senza Nome L1: 6b - 4 rinvii - 8 m

Muro a tacche nette ma da stringere A wall with clear edges, but you’ll have to crank them

Mauer mit reinen Leisten, die aber fest zu schließen sind

8 - Senza Nome L1: 6b+ - 4 rinvii - 8 m

Altro muro a tacche, difficile a vista Another wall with small edges, it’s not easy to climb this route on-sight Andere Mauer mit Leisten, die “On Sight” schwierig ist

9 - Senza Nome L1: 6a+ - 4 rinvii - 6 m

Via estetica più semplice sulla SX The easiest aesthetic route on the left side

Ästhetische und einfachere Route auf der linken Seite

10 - Senza Nome L1: 6a+ - 4 rinvii - 6 m

Corta ma con uno spostamento non banale A short, but complex route (in particular the shift)

Kurze Route, die jedoch eine keineswegs banale Seitenbewegung aufweist

11 - Senza Nome L1: 5a - 4 rinvii - 6 m

Più semplice e divertente; è la linea di accesso al settore con la doppia The easiest and most enjoyable route, it’s also the access route for the abseil section

Kürzer und unterhaltsamer: Es handelt sich um die Zugangslinie zu dem Sektor mit dem Doppelseil

nnReach this section abseiling from the last route on the right side of the section and this is the first

nnDas Gebiet lässt sich von der letzten Route am rechten Ende des Sektors durch ein Abseilmanöver erreichen. Es handelt sich um die erste Klippe am Meer, an die man kommt, wenn man von der „Classica“ aus ostwärts weitergeht.

Punta Manara - Manara Beach

Punta Manara - Manara Beach

cliff on the sea going east from Classica.

1 - Senza Nome L1: 4c - 4 rinvii - 8 m

Bello spigolo su grandi appigli A nice arête on big holds

Schöne Kante mit großen Griffen

2 - Senza Nome L1: 6a+ - 4 rinvii - 8 m

Boulder su prese arrotondate A boulder with rounded holds

Bouldern auf rundlichen Griffen

3 - Senza Nome L1: 6c - 4 rinvii - 8 m

Due chiusure in stile pannello Two panel-like lock-offs

Zwei plattenartige Verschneidungen

4 - Senza Nome L1: 6b - 4 rinvii - 8 m

Inventiva e precisione You’ll need creativity and precision Erfindungsgabe und Genauigkeit

5 - Senza Nome L1: 6a - 4 rinvii - 8 m

Esile fessura e qualche buco There’s a narrow crack and some holes Enger Riss und einige Löcher

6 - Senza Nome L1: 5b - 4 rinvii - 8 m

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Facile arrampicata in generosa fessura An easy ascent on a generous crack Leichte Kletterei in großzügigem Riss

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Cliff Area nnQuesto settore vi potrà regalare delle soddisfazioni grazie alle sue caratteristiche morfologiche ed

ai gradi un po’ più contenuti su bella roccia! nnThis section is (understandably) hidden from view, but you can get great satisfaction from

climbing here, thanks to its morphological characteristics and the lower difficulty grades on good quality rock! nnDieser Sektor, der selbstverständlich nicht der einfachste ist, kann Ihnen dank seiner morphologischen Eigenschaften und der etwas geringeren Schwierigkeitsgrade auf gutem Fels große Freude bereiten.

Avvicinamento nnContinuando ad est, verso DX, dalla Manara Classica, saltando il settore di Manara Beach, è possibile scendere alla Cliff Area. Per le vie di SX si può scendere comodamente in arrampicata assicurati grazie all’apposito ancoraggio. Per le linee di DX è necessaria una doppia nel diedro al centro della parete. approach - Zustieg

OndediPietra

6 - Senza Nome L1: 3c - 3 rinvii - 8 m

Diedro camino di accesso al settore This corner chimney is the access point for the section

Verschneidung, die den Zugangskamin zum Sektor bildet

7 - Senza Nome L1: 4a - 3 rinvii - 8 m

Finalmente una placca abbattuta And finally a nice slab Endlich eine geneigte Platte

8 - Senza Nome L1: 4c - 3 rinvii - 8 m

Altra placchetta divertente Another enjoyable slab

Andere kleine Platte, die Spaß macht

9 - Senza Nome L1: 5a - 4 rinvii - 6 m

Muretto quasi verticale An almost vertical wall

Fast senkrechte kleine Mauer

10 - Senza Nome L1: 5c - 4 rinvii - 8 m

Sequenza di due strapiombetti ammanigliati Sequence on two short overhangs with good holds

Sequenz aus zwei kleinen Überhängen mit Henkeln

nnGo down to the east (to the right) from the Manara Classica section, bypassing the Manara

nnWenn man von der Manara Classica aus nach Osten bzw. nach rechts weitergeht und den Sektor Manara Beach überspringt, kann man zur Cliff Area hinuntersteigen. Die Routen auf der linken Seite lassen sich dank eines Umlenkers hinunterklettern, während die Linien auf der rechten Seite ein Abseilmanöver an der Verschneidung in der Mitte der Kletterwand erfordern.

Punta Manara - Cliff Area

Punta Manara - Cliff Area

Beach area and going down to the Cliff Area section. You can easily reach the routes on the right downclimbing thanks to the apposite belay anchor. For the routes on the right side you’ll need to abseil on the corner in the middle on the wall.

1 - Senza Nome L1: 3c - 3 rinvii - 6 m

Forse una tra le più semplici e corte del sito This is probably one of the easier and shorter routes of the climbing site

Vielleicht eine der einfachsten und kürzesten Routen im gesamten Gebiet

2 - Senza Nome L1: 5a - 4 rinvii - 8 m

Difficoltà concentrate nei primi movimenti The first movements are the most difficult

Die Schwierigkeiten sind in den ersten Bewegungssequenzen konzentriert

3 - Senza Nome L1: 6b - 4 rinvii - 8 m

Breve sequenza difficile a vista The short sequence isn’t easy on-sight

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Kurze Sequenz, die „on Sight“ schwierig ist

4 - Senza Nome L1: 5a - 6 rinvii - 8 m

Tacche in continuità Endurance and small edges

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Immer wieder Leisten

5 - Senza Nome L1: 5c/6a - 6 rinvii - 10 m

Il grado lo da il primo passo The difficulty grade refers the first movement

Den Schwierigkeitsgrad bestimmt der erste Schritt

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Ettore Delprino prende la tintarella a Manara Beach. Foto Felice Brambilla

Christian Roccati su Te Stramanda a Manara Classica. Foto Felice Brambilla

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La Terrazza nnSi tratta di una parete leggermente strapiombante con vie prevalentemente corte. Tra questi

itinerari ve ne sono alcuni anche di notevole impegno incastonati in un ambiente davvero particolare.

Mare e cielo dappertutto! nnThis is a slightly overhanging wall, its routes are quite short. Among the routes there some very difficult one and the environment is really incredible. You’ll be surrounded by the sea and the sky!

8 - Senza Nome L1: 6c - 4 rinvii - 8 m

Altro muro a tacche nette Another wall with clear edges

Andere Mauer mit reinen Leisten

9 - Senza Nome L1: 6b - 4 rinvii - 8 m

Esile fessura a sinistra There’s a narrow crack to the left Enger Riss nach links

10 - Senza Nome L1: 6c+ - 4 rinvii - 8 m

nnEs handelt sich um eine leicht überhängende Wand mit vorwiegend kurzen Routen. Darunter gibt es einige sehr anspruchsvolle Linien in einer echt besonderen Landschaft. Meer und Himmel überall!

Avvicinamento nnContinuando a camminare dalla Classica verso est e saltando il settore Manara Beach e Cliff Area si arriva al pulpito terminale. Tralasciando la corda fissa per il Muro dei Cugini ci si cala in doppia sulla catena al margine sinistro della parete. approach - Zustieg

Un pannello a giorno dai buchi simil finalesi A panel with Finale-like holes

nnFrom the Classica section walk to the east, bypass the Manara Beach and the Cliff Area sections

Eine der schönsten Routen, die ab der untersten Terrasse dem Pfeiler folgt

you’ll reach the final dais. Ignore the fixed rope for the Muro dei Cugini and abseil down on the chain on the left side of the wall. nnWenn man von der Manara Classica aus nach Osten weitergeht und die Sektoren Manara Beach und Cliff Area überspringt, erreicht man den letzten Felsvorsprung. Ohne sich um das Fixseil an der Route Muro dei Cugini zu kümmern, seilt man sich auf die Kette am linken Ende der Wand ab.

Eine lichtüberflutete Platte mit Löchern, welche an die von Finale erinnern

11 - Senza Nome L1: 6c - 4 rinvii - 8 m

Linea in fessura: dopo la pioggia rimane umida a lungo A crack route: after heavy rains it takes a long time to dry

Linie entlang einem Riss, der nach dem Regen lange feucht bleibt

12 - Senza Nome L1: 7a+ - 8 rinvii - 15 m

Una tra le più belle, segue il pilastro partendo dal terrazzo più basso One of the most beautiful routes of the climbing site: it goes along a pillar starting from the lower terrace

13 - Senza Nome L1: 6c - 8 rinvii - 15 m

Semplicemente da cartolina… e su buone prese!

An incredibly beautiful route... with good holds!

Wie aus dem Bilderbuch… und mit guten Griffen!

Menhir

1 - Senza Nome L1: 6a - 4 rinvii - 7 m

Parte in traverso e poi continuità The route starts with a traverse and then endurance

Punta Manara - La Terrazza

Punta Manara - La Terrazza

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Es beginnt mit einem Quergang und dann Kontinuität

2 - Senza Nome L1: 5c - 4 rinvii - 7 m

Ancora traversino in partenza ma poi tutto più semplice Another short traverse at the beginning, but then the route becomes easier Noch ein kurzer Quergang am Anfang, aber dann wird alles leichter

3 - Senza Nome L1: 5c - 3 rinvii - 6 m

Bella breve fessura sul mare A short crack on the sea

Schöner kurzer Riss über dem Meer

4 - Senza Nome L1: 6c - 3 rinvii - 7 m

Boulder tattico all’inizio Initial boulder

Taktischer Boulder am Anfang

5 - Senza Nome L1: 7a - 4 rinvii - 7 m

Tutt’altro che banale anche dopo il primo giro Anything, but easy route even after you passed the first part Alles andere als banal selbst nach der ersten Runde

6 - Senza Nome L1: 6c - 4 rinvii - 8 m

Muretto con passo dinamico A short wall with a dyno

Kleine Mauer mit dynamischem Schritt

7 - Senza Nome L1: 6c+ - 4 rinvii - 8 m

Linea elegante: fosse alta venti metri…

An elegant route: if only it were 20 m high...

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Elegante Linie: wenn sie bloß zwanzig Meter hoch wäre…

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Muro dei Cugini nnSi tratta di uno dei gioielli della falesia. È un muro strapiombante molto tecnico con vie estetiche

e divertenti. Lo stile qui è tutt’altro che scontato in un ambiente come sempre unico. C’è da dire che questo settore ha richiesto un iper lavoro in fase di riqualificazione e moltissima fatica… ma ne è valsa la pena.

OndediPietra

4 - Momi L1: 7b - 9 rinvii - 17 m

Altra linea impegnativa su tutta la lunghezza: tutta da guadagnare!

Another difficult sustained route: you’ll have to fight for it!

Andere anspruchsvolle Linie auf der gesamten Länge: die muss man sich erst verdienen!

5 - Nené L1: 7b - 9 rinvii - 17 m

Linea in parte ricavata… ma con buoni risultati!

A partially chipped route...with good results!

Linie, die zum Teil aus einer älteren entstanden ist. Das Ergebnis ist aber gut!

nnThis is one of the jewels of the cliff It’s an overhanging, very technical and very climbable wall

with beautiful and enjoyable routes. Climbing here can be quite complex and the environment is wonderful. This section required a huge work and great efforts... but it was worth them!

nnCross the crag to the left facing the sea (to the east) and bypass the chains of the Manara Beach,

Punta Manara - Muro dei Cugini

Punta Manara - Muro dei Cugini

nnEs handelt sich um eines der Kleinodien des Gebiets. Die überhängende Wand ist sehr technisch, lässt sich gut klettern und hat besonders ästhetische und interessante Routen. Der Kletterstil ist abwechslungsreich und die Landschaft einzigartig wie immer. Sei hier darauf hingewiesen, dass die Sanierungsarbeit gewaltig war und viel Mühe gekostet hat. Gelohnt hat es sich aber auf jeden Fall.

Avvicinamento nnSi percorre tutta la falesia verso SX guardando il mare, cioè ad est, passando sopra le catene dei settori Manara Beach, Cliff Area e La Terrazza. All’altezza di quest’ultimo settore, dopo i detriti, si trova una corda fissa (da controllare) che permette di scendere alla cala sottostante (possibilità di assicurazione). La parete è il muro che si incontra a SX. approach - Zustieg Cliff Area and La Terrazza sections. When you’re level with this last section, after the debris, you’ll find a fixed rope (test it) that allows the descent to the creek beneath (you can belay here). The wall is there on the left. nnMit Blick zum Meer durchquert man den ganzen Felsrücken nach links bzw. nach Osten oberhalb der Ketten der Sektoren Manara Beach, Cliff Area und La Terrazza. Auf der Höhe des letztgenannten Sektors (nach dem Geröll) gibt es ein (zu überprüfendes) fixes Hanfseil, das einem ermöglicht, die darunter liegende Bucht zu erreichen (Sicherungsmöglichkeit vorhanden). Die Kletterwand ist die Mauer auf der linken Seite.

1 - Lasciu ai Nevi L1: 6c - 5 rinvii - 10 m

Movimento dinamico in partenza e poi tacche in continuità An initial dyno and then endurance on small bars

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Dynamo am Anfang und dann Leistenkletterei

2 - Giadina L1: 6c+ - 5 rinvii - 10 m

Sembra molto più dura, ma capiti i tre allunghi…

It looks harder than it really is... but as soon as you understand the three reaches...

Sie scheint viel schwieriger zu sein, aber, nachdem man die drei Längenzüge verstanden hat…

3 - Pitto L1: 7a+ - 9 rinvii - 17 m

Iniziano i tiri seri… lunga sequenza con obbligatorio buon uso dei piedi Here star the “serious” routes...a long sequence with mandatory good footwork

Hier beginnen die ernsten Seillängen … lange Sequenz, wo eine gute Fußfertigkeit gefragt ist

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Il Menhir nnQuesto settore è un piccolo concentrato di vie su tutti i tipi di scalata. Anche qui è necessaria

ottima intelligenza motoria. Si tratta della parte più a levante della Manara. Provate a scalare verso il tramonto, quando il cielo si tinge di arancione, con alle spalle il mare ed il monte di Moneglia… foto da cartolina! nnThis is a small section, but you can find all categories of climbing here. You’ll need excellent

coordination. It’s the last section of Manare to the east. Try climbing here at sunset, when the orange sky, the sea and the Monte Moneglia really give their best!

OndediPietra

7 - Nul’ègiurnà L1: 6b+ - 6 rinvii - 14 m

Semplice all’inizio, ma più sali…

The route starts easy and then the difficulties increase...

Am Anfang ist sie einfach, aber je höher Sie klettern…

8 - Nughedesensu L1: 6b+ - 6 rinvii - 14 m

Via continua ed estetica An aesthetic and continuous route

Gleichmäßige und ästhetische Route

9 - Nughedesugu L1: 6b - 6 rinvii - 14 m

Altra via di soddisfazione: per alcuni è il riscaldamento Another satisfactory route: some may consider it a warm-up

Andere genussvolle Route, die einige zum Aufwärmen benutzen

nnDieser Sektor ist eine Ansammlung von Routen mit den verschiedensten Kletterarten. Auch hier benötigt man beste Bewegungsfertigkeiten. Es handelt sich um den östlichsten Teil der Manara.

Versuchen Sie dort bei Sonnenuntergang zu klettern, wenn der Himmel orange wird, das Meer hinter Ihnen rauscht und sich der Berg von Moneglia im Hintergrund erhebt. Das passende Bild für eine Ansichtskarte!

Avvicinamento nnQuesto grande blocco si trova a pochi metri a DX del Muro dei Cugini. Lo si raggiunge in pochi passi dal precedente settore. approach - Zustieg nnThis big boulder is just a few metres to the right of the Muro dei Cugini. A few metres away from

the previous section.

1 - Nughenò L1: 6c - 5 rinvii - 10 m

Punta Manara - Il Menhir

Punta Manara - Il Menhir

nnDieser große Block befindet sich wenige Meter rechts von der Route Muro dei Cugini und lässt sich vom vorherigen Sektor aus in ein paar Schritten erreichen.

Difficoltà concentrate nel primo boulder The first boulder is the most difficult

Die Schwierigkeiten sind im ersten Boulder konzentriert

2 - Nugarìu L1: 6a+ - 4 rinvii - 10 m

Bella lolotte su presa di spalla e poi… difficoltà in cima. Non banale Nice lolotte on a shoulder lock...then there’s a difficult part on the top. Not easy!

Schönes Lolot auf Schultergriff und dann … Schwierigkeit im Gipfelbereich. Keineswegs banal

3 - Nuaveidu L1: 6b+ - 5 rinvii - 10 m

Necessaria astuzia ed intelligenza motoria You’ll need inventiveness and coordination

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Schlauheit und eine gute Bewegungsfertigkeit sind hier gefragt

4 - Nuasentu L1: 7a - 4 rinvii - 10 m

… come la precedente… ma qui serve anche la forza! ... just like the previous one... but you’ll need strength too!

… wie die vorherige Route… aber hier braucht man auch Kraft!

5 - Nuategnu L1: 6c+ - 4 rinvii - 10 m

Diedrino tecnico e piacevole ma davvero “acido” A technical little corner, nice, but “harsh”

Kleine, technische und angenehme Verschneidung, die jedoch echt „sauer“ ist

6 - Nugheninte L1: ? - 5 rinvii - 10 m

Sarà poi vero che non c’è niente?

Is it really nothing? (There’s nothing)

Stimmt es wirklich, dass es dort nichts gibt?

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OndediPietra

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Nome Cognome Fabio Pierpaoli Soprannome Bigo, Shaolin Anno di nascita 28-12-1969 Luogo in cui vivi e città di nascita Nato a Moneglia e, per ora, ritornato a Moneglia. Per ora…

Qual è la tua specialità L’arrampicata sportiva su roccia.

Massima realizzazione In falesia ho scalato fino al 7a+ a vista ed al 7c lavorato. In ambiente invece ho arrampicato fino al 7a a vista, effettuando ripetizioni in libera di molti itinerari spesso dimenticati nelle Alpi del Sole. La massima realizzazione però è stata forse la rivalutazione ed il rilancio dell’arrampicata sportiva nel Levante ligure!

Numero vie aperte/chiodate Al momento poco più di 500, ma il numero salirà a breve…

Dove hai chiodato/aperto vie Ho attrezzato in tutto l’arco ligure, da ponente a levante e nel primo Piemonte, con un attaccamento particolare per la pietra, a volte difficile, dell’Appennino.

Quando e come hai iniziato a scalare Prima frequentai la montagna da ragazzino con i primi 4000 nelle Alpi, poi, dopo la “folgorazione” d’aver visto una cordata in azione sulle scogliere di arenaria di casa, incominciai a scalare con alcuni soci del CAI di Chiavari; era il 1987.

Quando e come hai iniziato a chiodare Ho cominciato ad attrezzare nell’89 con Andrea Costaguta, ahimè da autodidatti perché nessuno ci ha mai spiegato nulla Qual è stata la tua prima chiodatura od apertura La falesia dell’Invidia in val Cornei, a Finale In che modo chiodi Praticamente da sempre utilizzo collanti chimici (resine epossidiche bicomponenti) perché danno ottimi risultati su tutti i tipi di rocce a differenza degli ancoraggi ad espansione che sono problematici su rocce molto tenere. Chiodo per favorire al massimo la fruizione delle strutture che valorizzo, privilegiando quelle per un pubblico che è agli inizi di questa pratica.

Da chi hai imparato Ho iniziato provando da autodidatta e poi ho continuato a leggere ed informarmi grazie alla scuola francese sui manuali del Cosiroc. Mi sono confrontato con i principali chiodatori italiani viaggiando in tutte le regioni della penisola.

Qual è la tua filosofia di chiodatura Opero da sempre per la diffusione di questa pratica sportiva, e per far si che ciò accada, devi poter offrire “strutture sportive”, vulgo-falesie, che attraggano i potenziai fruitori: itinerari attrezzati coscienziosamente, facilità di accesso, luoghi per quanto possibile adatti anche alle famiglie.

Cosa davvero è importante in una tua falesia La mia falesia ideale è quella “democratica”, quella in cui in pochi metri possono divertirsi il principiante ed il campione, quella in cui puoi portare a scorazzare anche i figli, (se non fanno

troppa confusione), quella che devi raggiungere con una bella passeggiata e quella in cui... non piove mai!

La montagna per contro mi è sempre piaciuta aspra, selvaggia, remota… Da “sudarsela” per ore con lo zaino che ti rompe le spalle, ma che ti permette per qualche ora di avvicinarti all’infinito.

Che cos’ha cambiato la tua opera, che segno lasci La mia ostinazione in questa opera, che mi porta a superare ogni volta pesanti problemi economici, è volta a lasciare un qualcosa a disposizione degli altri. È quello che so fare. Perché non farlo ciascuno di noi, ognuno per le proprie possibilità e capacità... riuscite a immaginare come sarebbe migliore questo mondo?!?

Qual è il tuo prossimo progetto o quello in cui ora sei impegnato In cima ai miei pensieri c’è sempre lo sconosciuto Appennino: un paio di idee ce l’ho ancora…

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Name and Surname Fabio Pierpaoli Nickname Bigo, Shaolin Date of birth 28-12-1969 Place of birth and current city I was born in Moneglia and now I’m living here again. ...for the moment...

What’s your area of expertise?

Rock-climbing Greatest achievement Up to a 7a+ on sight and a 7c beta, on a crag. I climbed a 7a on sight, with various repetitions, on several routes of the Alpi del Sole, in often forgotten areas. My greatest achievement may have been the valorization of sport climbing in eastern Liguria!

Number of the routes you set up or equipped.

A little over 500, at the moment...but the figures will rise in a short while...

Where are these routes?

Along the whole range of Ligurian mountains, from east to west, I especially enjoy the rock of the Apennines, even if it sometimes difficult to deal with.

When and how did you begin climbing?

I started to go to the mountains when I was young, with my first 4000 in the Alps, then it was like a sudden flash after seeing a rope party climbing on the sandstone crags near home and so I began climbing with the CAI group of Chiavari (in 1987).

When and how did you begin equipping routes?

I began in 1989 with Andrea Costaguta, we taught ourselves unfortunately...

Where was the first route you set up or equipped?

The falesia dell’Invidia in val Cornei, near Finale Which is your technique?

I’ve always used chemical glues (bi-component epoxy) because they guarantee great results on all kinds of rock, much better than expansion anchors that give problems on soft rocks. My goal is to bolt routes valorizing the climbing site and the maximum fruition possible, even for beginner climbers.

Who taught you?

I started by myself and then I continued to read and keep up with the new techniques thanks to the French books of the Cosiroc. I talked with the main Italian bolters while travelling around Italy.

What’s your philosophy in bolting the routes?

My main goal is the diffusion of this sport and, to make this happen, you need to offer “sport facilities”, crags, that can attract new climbers, the routes need to be equipped carefully, the access needs to be easy and the climbing sites need to be suitable for families.

OndediPietra

OndediPietra

What’s the most important thing in “your crags”?

My “ideal crag” is a “democratic crag”, where both an expert climber and a beginner climber can enjoy this sport, where you can bring your children and you can reach with a nice stroll and, of course...the one where never rains!

I’ve always loved the mountains, but in a different way...they’re harsh, wild and faraway, you need to earn them, in order to almost touch the infinite for a brief time.

What’s important in your work? What mark will you leave for future generations?

I’m stubborn and this sometimes makes me overcome the big financial difficulties in order to leave something behind for others to enjoy. This is what I do. If only everyone of us acted like this the world would be a far better place to live in...

What’s the next project or the one you’re working on now?

The Apennines are always on my mind...I’ve still got some ideas...

Vor- und Nachname Fabio Pierpaoli Spitzname Bigo, Shaolin Geburtsdatum 28.12.1969 Wohn- und Geburtsort Ich bin in Moneglia geboren und nun auch hierher zurückgekehrt, wenn auch nur vorläufig.

Was ist deine Spezialität?

Das Sportklettern auf Fels.

Was ist das Höchste, was du erreicht hast?

Im Klippenbereich habe ich bis 7a+ On-Sight und bis 7c bei Wiederholungen geklettert. Im freien Gelände haben ich hingegen den Schwierigkeitsgrad 7a On- Sight erreicht und viele oft vergessene Freikletterrouten in den Sonnenalpen wiederholt. Mein größter Verdienst ist aber vielleicht die Aufwertung und Förderung des Sportkletterns im ligurischen Levante!

Anzahl der Routen, die du eröffnet oder mit Haken versehen hast.

Zur Zeit sind es knapp über 500 Routen, aber diese Zahl wird bald ansteigen …

Wo hast du eingebohrt bzw. Routen erschlossen?

Ich habe in ganz Ligurien – von Westen nach Osten – an Kletterwänden gearbeitet, obwohl ich eine besondere Vorliebe für das manchmal sehr schwierige Gestein des Apennins habe.

Wann und wie hast du mit dem Klettern begonnen?

Als kleiner Junge hatte ich bereits meine ersten Viertausender in den Alpen bestiegen, als ich eines Tages eine Seilschaft an den heimischen Sandsteinklippen sah. Das wirkte wie ein Blitzschlag auf mich ein und ich begann mit einigen Mitgliedern des CAI (Italienischen Alpinclubs) von Chiavari zu klettern. Es lief das Jahr 1987.

Wann und wie hast du mit dem Einbohren begonnen?

Ich habe 1989 in Begleitung von Andrea Costaguta mit dem Einbohren begonnen. Da uns niemand je etwas erklärt hatte, mussten wir uns die Arbeitstechnik selbst beibringen.

Welche Route hast du als erste präpariert oder eröffnet?

Die „Falesia dell’Invidia“ im Corneital bei Finale.

Wie bohrst du ein?

Ich verwende eigentlich immer chemische Klebstoffe (Zweikomponenten-Epoxidharze), weil sie – anders als die Expansionsanker, die sich bei sehr milden Felsen als problematisch erweisen – zu sehr guten Ergebnissen auf allen Felsarten führen. Ich bohre ein, damit so viele Menschen wie möglich – vor allem Anfänger – von diesen Routen Gebrauch machen können.

Von wem hast du gelernt?

Nach den ersten Versuchen als Autodidakt habe ich leidenschaftlich die Handbücher des Cosiroc gelesen und somit wichtige Informationen der französischen Schule gesammelt. Ich bin in allen italienischen Regionen 104

unterwegs gewesen und habe die bekanntesten Kletterer der Halbinsel kennen gelernt.

Welche ist deine Philosophie beim Einbohren?

Ich setze mich seit jeher für die Verbreitung dieser sportlichen Disziplin ein. Damit dieses Vorhaben auch erfolreich ist, muss man so genannte „Volksklippen“ anbieten, die weite Benutzerkreise anlocken. Die Routen müssen mit Verstand angelegt sein, eine einfache Zufahrt aufweisen und sich – wenn möglich – in familienfreundlichen Gegenden befinden.

Was ist an einem deiner Klettergebiete wirklich wichtig?

Mein ideales Klettergebiet ist die „demokratische“ Felswand, wo in wenigen Metern sowohl der Anfänger als auch der Profi Spaß haben, wo man auch mit den eigenen Kindern (wenn sie nicht zu viel Radau machen) klettern kann, wo der Zustieg ein angenehmer Spaziergang ist und wo es nie regnet!

Für mich muss das Gebirge hingegen rau, wild und entlegen sein. Man muss stundenlang unter der Last des Rucksacks schwitzen. Nur das ermöglicht einem, sich ein paar Stunden lang dem Unendlichen zu nähern.

Was hat deine Tätigkeit verändert und welches Zeichen hinterlässt du?

Das hartnäckige Vorgehen bei dieser Arbeit, das mich jedes Mal große Geldschwierigkeiten überwinden lässt, zielt darauf hin, anderen etwas zur Verfügung zu stellen. Das ist, was ich tun kann. Warum sollte nicht jeder von uns je nach Möglichkeit und Können das tun? Stellen Sie sich vor, wie diese Welt dann besser wäre!

Was ist dein nächstes Projekt, mit dem du dich jetzt beschäftigst?

Auf dem Gipfel meiner Gedanken steht immer der unbekannte Apennin: ein paar Ideen habe ich noch…

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OndediPietra

Sant’Anna 16

1’

2

s

40m

8-18m

26,108

11

3

9-6

nnIl cellulare prende, di norma, dappertutto. nnMobile phones coverage is good in the whole area.

nnGewöhnlich hat man überall einen guten Empfang.

Sant’Anna

nnPer tutto il resto del globo le gallerie di Sant’Anna rappresentano un passaggio obbligato per chi

deve percorrere la trafficata via Aurelia tra Lavagna e Sestri Levante. Per il nostro piccolo mondo verticale di arrampicatori invece rappresentano un sito di scalata davvero sui generis, a metà tra l’underground e il circolo Dlf. Fin dall’attrezzatura dei primi itinerari operata da Andrea Vignolo e Giordano Riulino, una ventina di anni or sono, sulla bastionata esterna del tunnel, questa piccola falesia di arenaria ha infatti riscosso un buon successo tra i locali, per la comodità di accesso e per la relativa tranquillità che mai ti aspetteresti di trovare durante i pochi, ma molto caotici, minuti di accesso. Considerando poi il buon impegno che questi itinerari richiedono nonostante la loro brevità, il gioco per un proficuo allenamento pomeridiano all’aria aperta era fatto!

Una decina di anni dopo il primo approccio, la creatività di Ubaldo Firenze ha fatto sì che si siano potuti sviluppare diversi settori al di sopra della galleria stessa, sfruttando i “cappotti” di calcestruzzo spruzzati sulla roccia per impedire la caduta di pietre: hanno visto la luce così dei veri e propri pannelli a giorno con vie ricavate nella quasi totalità con prese scavate o artificiali create artigianalmente, frutto anche del lavoro e della passione di Mario Cecconi e, negli ultimi tempi, di Ettore Delprino. La grande fatica è stata ripagata da belle linee caratterizzate principalmente da una scalata di continuità, dinamicità e forza. Attualmente il comprensorio di Sant’Anna vanta quindi ben cinque settori, tre dei quali su roccia e due su cemento.

Purtroppo per tutta questa meritevole opera c’è un «però»... che riguarda gli accessi a tali strutture, generalmente complessi e poco consigliabili ad un pubblico giustamente non avvezzo a certe manovre funamboliche od alpinistiche. Si è preferito quindi in questa sede dare merito al lavoro fatto, ma non divulgare altre informazioni per ovvi motivi di sicurezza.

Siamo ben felici di descrivere invece la falesia Classica e l’ultimo gioiellino dell’infaticabile opera del gruppo. Nella stessa zona sono stati infatti tracciati alcuni boulder in stile psicobloc: una serie di piccoli “problemi” che partono dall’acqua e che risalgono le pareti più compatte. Li si effettua senza corda vincendone la difficoltà o cadendo (possibilmente non in testa agli amici) nel mare sottostante, qui davvero trasparente e accogliente già da primavera inoltrata.

Se avete due ore dopo il lavoro non vi resta quindi che venire a Sant’Anna con scarpette e magnesite, ma anche con sdraio e crema solare… non dimenticando però anche di godervi lo spettacolo della 106

costa, da est ad ovest, e lo splendido fondale che si vede ad occhio nudo, o magari uno dei magnifici ed infuocati tramonti. Ecco che per una volta l’arrampicata diverrà davvero un gioco che unisce e diverte, in un ambiente che, in pochi metri, si trasforma da urbano a silente e selvaggio. nnMost people are forced to use the Sant’Anna tunnels when driving along the well-travelled Aurelia

(SS 1) between Lavagna and Sestri Levante. For the climbing community, instead, this is a strange place, halfway between the “underground” climbing world and an after work club.

This sandstone crag has been very popular among the locals since the first route were cleaned and equipped by Andrea Vignolo and Giordano Riulino, it’s easy to reach the climbing site and it’s surprisingly quiet, despite the confusion you’ll experience during the short access path. Moreover the routes are quite challenging, even if they’re short. This is a good training site in the open air!

Ubaldo Firenze, a decade after the crag was first equipped, was responsible for the development of several sections of the crag just above the tunnel. These sections uses the concrete covering laid over the rock to prevent rockfalls, the result are routes designed on panels, with chipped holds and handcrafted resin holds, the result of the passionate efforts of Mario Cecconi and, more recently, of Ettore Delprino. The final result of these efforts are the beautiful, continuous, dynamic,stamina routes of this climbing site. At the moment Sant’Anna comprises 5 sections, 3 on rocks and 2 on concrete..

The only flaw of this climbing site concerns the access to the climbing area since they’re are often complex and suitable only to those who are used to performing acrobatics or mountain climbing.

Therefore, for safety reasons, we chose not to divulge more information about this climbing site.

We are happy, on the other hand, to describe the Classica cliff and the last masterpiece of this dynamic group of climbers. In the same area there are some boulders designed in the deep-water soloing (or psicobloc)style: a series of small “problems” starting from the water and going up on the more solid walls. These are free solo routes, but the clear waters of the sea just below you are just fine already in late spring.

If you’ve got two hours, even after a work, come to Sant’Anna with shoes and chalk, but bring also suntan cream and a deck chair... you can climb or relax here, admiring the wonderful view of the coast from East to West, the beautiful seabed and later a great sunset. This is a place where climbing becomes a game in an incredible environment that goes from urban to wild and quiet in just a few metres. nnDem Rest der Welt bedeuten die Tunnel von Sant’Anna den vorgeschriebenen Weg für all diejenigen, die die verkehrsreiche Via Aurelia zwischen Lavagna und Sestri Levante befahren müssen. Für unseren kleinen Kreis aus leidenschaftlichen Kletterern sind sie hingegen ein ganz besonderes Klettergebiet, das sich zwischen Underground und Freizeitverein der Italienischen Bahn einbetten lässt.

Seit der Eröffnung der ersten Kletterrouten durch Andrea Vignolo und Giordano Riulino vor ungefähr zwanzig Jahren an der äußeren Felswand des Tunnels ist dieser kleine Klettergarten aus Sandstein unter den Einheimischen sehr beliebt. Dies verdankt er vor allem der einfachen Anfahrt und der relativen Ruhe, die man während des kurzen aber sehr chaotischen Zustiegs dort nie vermuten würde.

Wenn man dann an die Anstrengung denkt, welche diese Routen trotz ihrer Kürze erfordern, wird einem klar, dass es sich um einen geeigneten Ort für ein nützliches Nachmittagstraining handelt!

Etwa zehn Jahre nach dem ersten Annäherungsversuch konnten – dank der Kreativität von Ubaldo Firenze und der Ausnutzung der zum Schutz vor Steinschlag auf den Fels gespritzten „Betonmäntel” – verschiedene Sektoren oberhalb des Tunnels erschlossen werden. Somit entstanden taghelle 107

Sant’Anna

OndediPietra

Platten mit Kletterrouten, die meist ausgehöhlte oder künstliche, handwerklich hergestellte Griffe aufweisen. Mit der Anlage dieser Routen haben sich auch Mario Cecconi und – in letzter Zeit – Ettore Delprino beschäftigt. Ihrem unermüdlichen Einsatz und ihrer Leidenschaft verdanken wir schöne Linien, die vor allem durch Kontinuität-, Dynamik- und Kraftklettern geprägt sind. Zur Zeit gibt es im Sant’Anna-Gebiet insgesamt fünf Sektoren: drei auf Fels und zwei auf Beton.

Diese verdienstvolle Arbeit hat aber einen Haken: Der Zustieg ist meistens schwierig und Leuten, die über keine seiltänzerischen und alpinistischen Fähigkeiten verfügen, daher nicht zu empfehlen. In diesem Zusammenhang hat man es vorgezogen, die erledigte Arbeit zu würdigen und aus offenbaren Sicherheitsgründen keine anderen Informationen zu veröffentlichen.

Wir freuen uns hingegen darüber, das „klassische“ Gebiet (Classica) und das letzte Kunstwerk der unermüdlichen Gruppe zu beschreiben. Im gleichen Gebiet sind nämlich einige Boulder im Psychoblock-Stil angelegt worden: eine Reihe kleiner „Probleme“, die an der Wasseroberfläche beginnen und sich an den festesten Felswänden empor erstrecken. Geklettert wird hier ohne Seil, denn die Schwierigkeiten werden überwunden oder man fällt (möglichst nicht auf den Kopf der Freunde) ins darunter liegende Meer, das an dieser Stelle wirklich durchsichtig und bereits im fortgeschrittenen Frühling sehr anmutig ist.

Wenn Sie nach Feierabend zwei Stunden Zeit haben, müssen Sie mit Kletterschuhen und Magnesia, aber auch mit Liegestuhl und Sonnencreme nach Sant’Anna kommen. Vergessen Sie auch nicht, das Schauspiel der Küste von Osten nach Westen zu genießen und den wunderschönen Meeresgrund, den man auch mit bloßem Auge sehen kann, zu bewundern. Sehenswert sind auch die grandiosen und glühenden Sonnenuntergänge. Somit wird das Klettern zu einem wahren Spiel, das in einer Umgebung, wo das städtische Leben innerhalb von wenigen Metern der stillen Wildnis weicht, unterhalten und verbinden kann.

Accesso nnAutostrada Genova-La Spezia, uscita Sestri Levante. Dal casello si entra nella rotonda e si procede verso DX, in direzione di Chiavari. Si percorre l’Aurelia SS1 sino alla galleria di Sant’Anna.

Si può parcheggiare prima di accedere ad essa presso lo spiazzo antistante un negozio sportivo.

Eventualmente si può continuare oltre la galleria e trovare posteggio a SX nell’area nei pressi del ristorante “Il Cigno”. Questa seconda ipotesi è utile per chi giungesse sulla litoranea da Chiavari.

Access - Zugang nnReach the Sestri Levante toll-gate (Genova-La Spezia highway). Reach the roundabout and turn

Sant’Anna

right towards Chiavari. Drive on the Aurelia SS1 to the Sant’Anna tunnel. You can park your car before the tunnel near a sports store. You can also park the car after the tunnel on the widening on the left near the restaurant “Il Cigno”. This second option is the best one for those coming from Chiavari along the coastal road. nnAuf der Autobahn „Genova-La Spezia“ erreicht man die Ausfahrt von Sestri Levante. Nach der Maut kommt man zu einem Kreisverkehr, wo man nach rechts in Richtung Chiavari abbiegt. Man fährt auf der Staatsstraße 1 „Aurelia“ bis zum Tunnel von Sant’Anna weiter. Kurz vor dem Tunnel kann man auf dem Platz vor einem Sportgeschäft parken. Es ist eventuell aber auch möglich, durch den Tunnel zu fahren und das Auto dann links in der Nähe des Restaurants „Il Cigno“ abzustellen.

Diese zweite Möglichkeit ist vor allem für diejenigen gedacht, die die Küstenstraße von Chiavari aus befahren.

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Simeone Dussoni attacca i pilastri di Sant’Anna.

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Sant’Anna Classica nnL’arrampicata in questo settore è prettamente verticale, su un’arenaria molto ortogonale e davvero

simile nella logica alla scalata classica da montagna. Attualmente è oggetto di richiodatura a cavallotti inox resinati grazie all’opera dei “soliti noti”. Si raccomanda la non frequentazione dopo forti periodi di pioggia causa possibile caduta di piccoli detriti. nnThis section is mainly dedicated to vertical climbing, on an orthogonal sandstone and it’s very

similar in to mountain climbing. The usual bolters are undertaking a re-equipment work of the area with stainless steel resin u-bolts. It’s advisable to avoid the days after heavy rains when small rockfalls are possible. nnDie Kletterei in diesem Sektor verläuft meist senkrecht auf sehr rechtwinkligem Sandstein und weist in ihrer Logik viele Ähnlichkeiten mit dem klassischen Bergklettern auf. Zurzeit wird der Sektor einem neuen Einbohren mit Klebehaken aus Edelstahl unterzogen. Darum kümmern sich die „üblichen Bekannten“. Nach starken Regenfällen sind die Kletterrouten wegen Steinschlaggefahr zu meiden.

Avvicinamento nnSi percorre la galleria a piedi superando il primo tratto aperto e con vista mare ed il secondo che è praticamente un tunnel chiuso. Si continua sino a raggiungere il tratto mediano nuovamente aperto.

Si scavalca la prima ringhiera sul margine destro (verso Chiavari) di questa parte centrale rintracciando subito un sentierino. Si percorrono trenta metri verso SX in discesa giungendo alla falesia. approach - Zustieg nnThe first part of the tunnel is open and has a view of the sea, the second part is closed (more

Sant’Anna Classica

closed), walk to the central part of the tunnel, which is again open, step over the first fence (on the right, towards Chiavari). To reach the cliff walk down the narrow path on the left for about 30 m. nnMan geht zu Fuß durch den Tunnel. Auf den ersten offenen Teil, der einen schönen Blick aufs Meer bietet, folgt zunächst ein geschlossener Abschnitt und dann wieder ein offener Bereich in der Mitte des Tunnels. Hier überschreitet man das erste Geländer am rechten Rand (in Richtung Chiavari) und man erblickt sofort einen kleinen Pfad. Man steigt etwa dreißig Meter nach links hinab und man erreicht die Felswand.

Chiavari

Lavagna

Santa Vittoria di Libiola

Sant’Anna Riva Ponente

Bargonasco

Sestri Levante Casarza Ligure

110 Riva Trigoso

Ettore Delprino sull’abrasiva arenaria di Sant’Anna classica.