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Sempre al fianco dei più deboli

CLAUDIA GUIDETTI, MAESTRA DI UMANITÀ

Claudia Guidetti ai Laghi di Mantova nella primavera 2018, insieme alla figlia Simona.

Nella serata del 7 marzo scorso, alla vigilia della Festa della Donna, ci ha lasciato Claudia Guidetti: una mamma, una moglie, un’autentica protagonista nel mondo del volontariato, una donna che ha condotto con tenacia una vita esemplare. Una grande combattente, che mai si è arresa davanti alle difficoltà e alle traversie. Noi, del

mondo della disabilità, ci sentiamo orfani del suo attivismo, della

sua contagiosa voglia di fare. Metteva in movimento ciò che di più bello e caro custodiamo nei nostri cuori: l’oggi e il domani dei nostri ragazzi e ragazze. Tutta Correggio, nella vitalità delle sue Associazioni del volontariato, si sente persa, smarrita, poiché Claudia era un’anima bella e preziosa, che cimentava, riuniva, interloquiva con quello straordinario mondo che quotidianamente si mette a disposizione degli altri, dei più deboli, di chi fatica a tenere il passo: Auser, Proloco, I ragazzi di Trocia, Progetto Valerio, Ciao Correggio insieme, una associazione che ha donato per Claudia, il gruppo Feste di Gianni Catellani, gli attivisti di sport e solidarietà, gli Amici del cuore, Ciao Correggio insieme, il laboratorio Creazioni, Siamo con Te, il gruppo feste di Fosdondo, e altri. La stessa Amministrazione Comunale, così come la direzione distrettuale dell’Asl, ha sempre trovato in Claudia una protagonista agguerrita, un’interlocutrice capace di mettersi al tavolo dove si costruivano nuovi servizi, nuove attività, nuove visioni rivolte alla disabilità. Un immane lavoro ha fatto nel superare ostacoli di varia natura: culturali, sociali e umani, affinché il mondo della disabilità venisse conosciuto nella sua dimensione reale, nella sua sofferenza, ma anche e soprattutto nell’autenticità positiva che riesce ad infondere in un modello sociale a volte distante dai bisogni delle persone in carne ed ossa.

I gioielli che ci lascia Claudia sono

tanti, tutti di attualità e vitalità. Due in particolare meritano di essere ripresi: il primo è la costituzione, risalente a trent’anni fa, di ANFFAS Correggio, l’associazione delle famiglie con persone disabili, che ha animato e cresciuto con passione e determinazione. Il secondo è la nascita, risalente a fine 2008, della “Fondazione Dopo di Noi” di Correggio, d’intesa con le associazioni “Sostegno & Zucchero” e “Traumi cranici” e con il coinvolgimento dell’associazionismo e delle Amministrazioni comunali del distretto. I laboratori “socio-occupazionali” d’inserimento lavorativo, il ruolo importante nella cooperativa sociale “Il Bucaneve”, il qualificato e importante lavoro svolto nelle commissioni locali, regionali e nazionali, ove partecipava con assiduità, rimangono e rimarranno la prova provata della sua forza, del suo coraggio, sempre in prima linea. La vita di Claudia è stato un atto d’amore. Ci sentiamo orfani, in quanto privi di un’amica vera, di una

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compagna di viaggio che aveva ben chiaro quale fosse l’approdo sicuro al quale attraccare; una combattente di razza che, nonostante una vita irta di asperità, ha saputo sempre gettare il suo sguardo ed il suo ardore oltre ogni ostacolo. Nel giorno delle sue esequie, celebrate nella Chiesa di San Pietro all’Espansione sud, dopo il saluto di Antonella Ternelli dell’Anffas, la nipote Sofia ci ha ulteriormente aperto il cuore, parlando di una nonna vera, materna, straordinaria. Al marito Franco Schiatti, alle figlie Sara e Simona, a Sofia va tutto il nostro affetto, la nostra vicinanza e soprattutto una promessa: sosterremo ciò che Claudia ha creato con determinazione, per onorare lei ed il mondo della disabilità. In primis l’impegno di portare a termine la costruzione di “Casa Mia”, la casa per il futuro dei nostri ragazzi e ragazze, il progetto che ha visto Claudia sempre in prima linea.

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Dopo di Noi Onlus di Correggio, riunitosi in via straordinaria il giorno 10 marzo scorso, ha unanimemente deliberato di denominare “CASA CLAUDIA” la costruenda dimora d’accoglienza per i ragazzi, ragazze, persone disabili che sta sorgendo tra Via Ghidoni e Via Mandriolo Superiore a Correggio, fin qui conosciuta come Casa Mia. La decisione del Consiglio vuole riconoscere alla vice presidente Claudia Guidetti lo straordinario apporto dato per la nascita e la crescita della Fondazione. Il suo nome rimarrà in un luogo, da Lei fortemente voluto, ove abiteranno i valori della famiglia, della solidarietà, dell’amore.

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