I luoghi della Distilleria B.lo Nardini

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I luoghi di una storia tutta italiana



La Grapperia al Ponte La storia della Grapperia Nardini inizia con Bortolo Nardini, fondatore dell’omonima distilleria, che nell’aprile del 1779 acquista l’ “Osteria al Ponte”, un piccolo locale situato all’ingresso orientale del Ponte Vecchio di Bassano del Grappa progettato da Andrea Palladio nel XVI° secolo. In attività da allora, la “Grapperia” è stata testimone per oltre due secoli degli avvenimenti storici che si sono susseguiti nel Veneto e che hanno plasmato le sorti d’Europa. Un locale che è rimasto immutato nel tempo tanto da essere annoverato fra i Locali Storici d’Italia. Al tempo il luogo non fu scelto a caso; rappresentava infatti un punto strategico in quanto passaggio obbligato delle attività commerciale del territorio. Sul finire del Settecento, quando la grappa Nardini iniziava a diffondersi e Bassano prosperava grazie all’influenza della Repubblica Serenissima, il Ponte Vecchio era l’unico collegamento tra le due sponde del fiume Brenta. Un fiume su cui le zattere, adibite al trasporto delle merci e del legname che provenivano dalle Alpi e destinati a Venezia, discendevano proprio sotto le finestre della Grapperia.


Dopo la caduta della Repubblica di Venezia e l’alternanza delle dominazioni francesi e austriache, terminate solo nel 1866, il territorio di Bassano, racchiuso tra l’Altopiano di Asiago ed il Monte Grappa, divenne uno dei teatri della Prima e della Seconda Guerra Mondiale. Nonostante i disastri causati dai periodi bellici, la Grapperia continuò la sua attività senza interruzioni. In quegli anni la Nardini superò con determinazione le difficoltà della guerra e dei numerosi passaggi di truppe, assistendo alla distruzione del Ponte e subendo le frequenti requisizioni degli alcolici da parte degli eserciti, senza per questo perdere la passione e dedizione per il proprio mestiere. Il 3 ottobre del 1948, grazie all’opera degli Alpini e seguendo fedelmente il progetto palladiano, il Ponte ricostruito venne inaugurato da Alcide De Gasperi con una bottiglia di grappa Nardini.


La Grapperia al Ponte, situata in un antico edificio medievale su palafitte del 1200, si presenta oggi com’era allora; anche l’insegna “Vendita Aequavita”, alla maniera antica, è rimasta la stessa di un tempo. Le stampe popolari alle pareti, la piccola grata che mostra i numeri del lotto estratti sulla ruota di Venezia, le dimensioni raccolte delle sale e la presenza del caratteristico camino rendono calda e familiare l’atmosfera che vi si respira. Tutto parla di un prodotto che ha origine in tempi remoti, appartenente alla tradizione e alla cultura italiana.


Questo locale accoglie i visitatori che desiderano degustare i prodotti Nardini tra le antiche giare di rame della Val di Cembra, luogo di origine della famiglia, e il vecchio bancone, laccato ai modi dell’arte povera veneta, dove campeggia da oltre due secoli la scritta “Quei che alla vita tiene, beva giusto e beva bene”. La sosta alla Grapperia Nardini è un momento imperdibile per i molti visitatori della città e per gli estimatori della grappa. Non solo un pezzo di storia ma un locale vivo e frequentato, diventato un tradizionale punto d’incontro. Un luogo suggestivo in cui scoprire la storia, la magia e l’unicità di un prodotto e di una famiglia.


“amate i buoni architetti moderni, siate tifosi dell’uno o dell’altro: associate il vostro nome alle opere che resteranno anche con il vostro nome” ed “esigete che onorino il vostro lavoro con civilissimi edifici per la vostra attività”. Giò Ponti


Le Bolle Dalla lungimiranza della famiglia Nardini e dall’estro creativo di Massimiliano Fuksas, che ha interpretato l’alchimia della distillazione, è nata nel 2004 un’architettura dai tratti futuristici: Bolle Nardini. La struttura, inaugurata il 13 dicembre 2004 in occasione del 225° anniversario di fondazione dell’azienda, sorge all’interno del complesso di produzione di Bassano, poco lontano dal Ponte Vecchio sede della storica Distilleria Nardini. Un’architettura moderna che si erge leggera all’interno del parco aziendale, progettato negli anni ’80 dal paesaggista Pietro Porcinai, che si affianca al Vecchio Ponte palladiano diventando anch’essa icona della città.


Espressione concreta del legame che unisce la famiglia Nardini al territorio, Bolle arricchisce il Veneto di un’architettura straordinaria. In sintonia con i linguaggi della cultura contemporanea è anche un’opera ad alto valore tecnologico. Struttura avanguardista, dalle forme fluide rese possibili dalla plasticità del vetro curvato, Bolle costituiscono anche un esempio prezioso di architettura ecologica e sostenibile, costruite all’insegna del rispetto dell’ambiente con tecnologie innovative di risparmio energetico e ad impatto zero. Il complesso si compone di due grandi elissi in vetro ed acciaio, disposte ad altezze diverse e sovrastanti uno specchio d’acqua. All’interno della “bolla inferiore” è posto il laboratorio di analisi: luogo di lavoro dedicato all’indispensabile controllo degli standard qualitativi dei prodotti Nardini. Interrato scenograficamente nel parco, al disotto delle “bolle” e dello specchio d’acqua, trova spazio un auditorium destinato ad ospitare iniziative aziendali e culturali.


La realizzazione di Bolle Nardini è nata da più esigenze: da un lato la necessità di creare un luogo destinato alla ricerca ed al monitoraggio della produzione per garantirne costanza qualitativa, dall’altro il desiderio di dotarsi di uno spazio dedicato alla diffusione della conoscenza della grappa. Contemporaneamente questa architettura straordinaria ospita varie iniziative ad alto valore artistico e culturale. Tra queste, in collaborazione con Operaestate Festival, spicca l’appuntamento internazionale con la danza contemporanea, tanto che Bolle Nardini rappresenta un palcoscenico ambito da coreografi e danzatori di fama mondiale. Bolle Nardini, con la disponibilità di visite guidate, è oggi un nuovo modo per la famiglia Nardini di incontrare i propri estimatori e le persone interessate a conoscere il mondo dell’unico distillato italiano e della più antica distilleria d’Italia.


I numeri Inizio progettazione: 2001 Inizio lavori: settembre 2002 Termine lavori: ottobre 2004 Superficie totale: 2496 mq Specchio d’acqua: 630 mq 11.500 mq di vetro utilizzato 572 coppie differenti di pannelli vetrati (vetro camera stratificato ad elevate prestazioni energetiche)


DITTA BORTOLO NARDINI S.P.A. Tel. +39 0424 227741 Fax +39 0424 220477 www.nardini.it

Belluno Belluno

Grapperia al Ponte Ponte Vecchio, 2 36061 Bassano del Grappa (VI) - Italia nardini@nardini.it

Bolle Via Madonna di Monte Berico, 7 36061 Bassano del Grappa (VI) - Italia bolle@nardini.it A22A22

BASSANO BASSANO DELDEL GRAPPA GRAPPA

A27A27

Trieste Trieste Treviso Treviso

A31A31

A4 A4

Vicenza Verona Verona Vicenza Foto: Museo Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa, A. Parise, A. Piovesan, G. Basilico, G. Chemello, A. Boscato. Concept e Art Direction: Hangar Design Group

Milano Milano

Venezia Venezia

A4 A4

Padova Padova A13A13


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