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IL TRIANGOLO LATERALE Tex Winter


INDICE DEGLI ARGOMENTI VOCABOLARIO tecnico di Coach Tex Winter……………………………………………………………… PREMESSA di Coach Tex Winter………………………………………………………………………………. CAPITOLO PRIMO Sette principi per un attacco equilibrato………………………………………… CAPITOLO SECONDO Le sette regole di passaggio……………………………………………………. CAPITOLO TERZO Usare il palleggio………………………………………………………………………... CAPITOLO QUARTO Legenda………………………………………………………………………………….. CAPITOLO QUINTO Simmetria degli spazi e delle posizioni in campo…………………………… CAPITOLO SESTO Procedura di allineamento……………………………………………………………. CAPITOLO SETTIMO Schieramento iniziale e formazione del triangolo laterale…………….. CAPITOLO OTTAVO Come si forma il triangolo…………………………………………………………. CAPITOLO NONO Possibili passaggi nel triangolo……………………………………………………… CAPITOLO DECIMO Passaggi al pivot…………………………………………………………….………… CAPITOLO UNDICESIMO Passaggi alla guardia in punta………………………………….…………. CAPITOLO DODICESIMO Passaggi al post alto……………………………………….…………………. CAPITOLO TREDICESIMO Passaggi in angolo……………………………………….………….……….. CAPITOLO QUATTORDICESIMO Serie di opzioni con un singolo taglio…….………….…….…. CAPITOLO QUINDICESIMO Le rimesse dal fondo………………………………….………….……….. CAPITOLO SEDICESIMO Le rimesse laterali ………………………………………….………….………. CAPITOLO DICIASETTESIMO Servire il pivot …………………………………….…………….……….. CAPITOLO DICIOTTESIMO Transizione offensiva……………………………….…………….……….. CAPITOLO DICIANNOVESIMO Attacco al pressing…………………………….…………….………… CAPITOLO VENTESIMO Contropiede da tiro libero………………………….…………………….…… CAPITOLO VENTUNESIMO Idee per l’attacco contro la zona………………………………………. CAPITOLO VENTIDUESIMO Blocchi stagger……………………………………………………………… CAPITOLO VENTITREESIMO Iniziare con il palleggio…………………………………………………. CAPITOLO VENTIQUATTRESIMO f, il ruolo chiave…………………………………………………….. CAPITOLO VENTICINQUESIMO L’importanza cruciale del secondo passaggio…….…………. CAPITOLO VENTISEIESIMO Opzioni con palla in angolo…………………………………………….. CAPITOLO VENTISETTESIMO Quattro contro quattro ……………………………………………….. CAPITOLO VENTOTTESIMO Ribaltamento………………………………………………………………… CAPITOLO VENTINOVESIMO Bilanciamento difensivo……………………………………………….. CONCLUSIONE……………………………………………………………………………………….………………

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VOCABOLARIO TECNICO di Coach TEX WINTER “52”-“53”-“54”: è la serie dei giochi-a-due del triangolo laterale ATTACK, STORM, FLOW: contropiede primario, secondario ed entrata nel gioco metà campo BANANA CUT: taglio a banana, tipo dai-e-vai BASIC CUT: taglio base BLIND PIG: alla lettera maiale cieco, difensore facile preda di un blocco che non vede (vedi diagr. 99) CENTER OPPOSITE: posizione del post medio opposto alla palla CLEAR AREA: sono gli spazi di manovra dell’attacco CLEAR THE BACKBOARD: fare una rimessa dal fondo fuori dall’ingombro del tabellone CLEAR-OUT: ripulita COME BACK SCREEN: ritorno in palleggio sul pick-and-roll (vedi diagr. 147) CUT: taglio DEPLOYMENT: procedura di allineamento palla-post medio-canestro DIRECT LINE: linea diretta, di passaggio o di taglio DIVE CUT: taglio a tuffo DROP PASS: passaggio breve lasciato cadere dal post medio sui tagli degli esterni DROP STEP: partenza dorsale con un passo lungo ENTRY PASS: è il primo passaggio dell’attacco schierato FADE AWAY: cercare spazio allontanandosi FRESHMEN: nella NCAA sono i giocatori al primo anno. Gli altri sono sophemore, junior, senior. HIGHT SIDE POST: sequenza di soluzioni con il post alto KEY PASS: in genere è il secondo passaggio dell’attacco schierato. KEY SPOT: posizione chiave dell’attacco schierato LAG PASS: passaggio indietro, come valvola di sicurezza, che non penetra la difesa, che può rompere un raddoppio di marcamento, generalmente fatto da guardia a guardia LAG: stare dietro LINE OF TRUTH: (true line) linea della verità - in qualsiasi parte del campo è la distanza tra le guardie ed i difensori che le marcano LOOK LONG: guardare avanti MISMATCH : differenza MOMENT OF TRUTH: (truth line) momento della verità, dell’aggancio difensivo, quando un difensore inizia a rallentare l’avanzata della palla - è ora di iniziare l’attacco OFF HIS TALE CUT: taglio dietro la coda di un compagno ON CATCH: sulla presa della palla ONE AND GONE: tirato e sbagliato PASS OFF: passaggio inutile PINCH POST: posizionamento sul gomito dell’area, da cui consegue quasi sempre un gioco a due POINT: guardia al centro del campo POST LANE SPRINT: corsia centrale del campo per il pivot PUSH MAN: l’attaccante che spinge il contropiede, generalmente in centro al campo - sinonimo di pushguard” READ THE DEFENSE: lettura della difesa REBOUN SCREEN CUT: taglio lontano dalla palla, con blocco in basso per proseguire poi a rimbalzo (vedi diagr. 145) REVERSE ACTION: blocco cieco che favorisce l’occupazione del post medio lato palla in ribaltamento (vedi diagr. 142) SCREEN CUT: taglio sul blocco SPACING: spaziatura tra i giocatori, circa sei metri SPEED CUT: taglio in velocità SPLIT CUT: incrocio di due attaccanti SQUEEZE: spremere la difesa STAGGER: due blocchi consecutivi per uno stesso giocatore STORM: contropiede SWING IT: muovi la palla UCLA CUT: taglio shuffle

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LA MENTE INTERFERISCE SUL COMPORTAMENTO - Abbiamo detto che nel basket si tratta di giocare una singola azione: dopo si giocherà quella successiva. Se il giocatore si mette a pensare quanto tempo è passato dal suo ultimo canestro, oppure quale finta vorrà fare giocando 1vs1 la prossima azione, oppure il motivo per cui gli hanno fischiato il terzo fallo, allora LA SUA MENTE INTERFERISCE SULLA PARTITA. I giocatori impareranno ad essere autonomi quando saranno capaci di entrare nell’istante, nel qui e ora, e riusciranno a perdersi in esso. Essi stanno semplicemente respirando e giocando a basket, e tutto viene naturale come dovrebbe essere: non c’è conflitto con se stessi né con i compagni e la porta del gioco è ora spalancata davanti ad essi… CONDIVIDERE LA PALLA - …Le qualità del gioco fanno emergere i giusti valori: l’individualismo può far andare avanti un giocatore fino ad un certo punto, perché (per quanto talento egli abbia) troverà sempre qualcuno che ne ha almeno altrettanto. Ne deriva che l’unico modo per vincere è quello di CONDIVIDERE LA PALLA CON GLI ALTRI, altrimenti ti consumi e vedrai che prima o poi succederà… PERCHÈ UN SISTEMA DI GIOCO? 1) Fornisce gli obiettivi 2) Educa i giocatori e li addestra 3) Ricompensa un atteggiamento altruista 4) Rende più facile apportare delle modifiche 5) Fornisce un contesto al cui interno un leader può integrare le qualità della squadra Avere una serie di principi ben definiti su cui lavorare, riduce i conflitti, e rende anche meno soggettivo un qualsiasi richiamo fatto al singolo giocatore. I giocatori possono capire così che tutti i tentativi sono fatti per la migliore comprensione del sistema… ALLA RICERCA DEL SITEMA OFFENSIVO PERFETTO - …La lunga ricerca di un sistema offensivo perfetto che possa consentire alla squadra di giocare con intensità ed intelligenza, trova sbocco in un gioco che possa coinvolgere tutti e cinque, e che preveda molta libertà, pur restando sempre fedele ad una struttura generale… EQUILIBRIO TRA LIBERTA' E DISCIPLINA - …Ogni gioco di attacco è una occasione, non solo per immergersi nel flusso, ma anche per entrare in comunione con i compagni, gli avversari e se stessi… …Il triangolo laterale è più di un gioco semplice, strutturato, flessibile, logico, essenziale, ed anche diversificato per poter allineare la difesa: è una filosofia altruista!...Un veicolo di integrazione tra corpo e mente, sport e spirito, vissuto in una forma pratica e concreta… Con esso si possono leggere le scelte dei nostri avversari e fondere insieme i nostri talenti, diventando ancora più completi, e scoprire le opzioni che ci lasciano, pur rimanendo in perfetto equilibrio tra libertà e disciplina e soprattutto senza dover ridefinire le proprie libertà di giocatore. Il triangolo permette di rimanere fiduciosi e determinati fino a far germogliare i semi dell’unità della squadra… CONDIVIDERE LE ENERGIE - …Nell’attacco triangolo, l’impegno diventa l’ispirazione di tutta la squadra. Nessun giocatore è trascurato o calpestato da altri: ciascun giocatore ha un compito da svolgere, e il suo contributo gli è sempre riconosciuto. Il triangolo può influenzare il modo in cui i giocatori vivono la gara, dimostrando che tutti possiamo essere, a nostro modo, importanti… …Non ci si può stancare gli uni degli altri, e tanto meno perdere la voglia di lavorare insieme come un gruppo unito. Bisogna trovare il modo di far coesistere le energie di tutti i nostri giocatori per contrapporle alle energie degli avversari. Non importa quanta strada si dovrà percorrere per entrare in sintonia con i tuoi compagni… perché quella sola è la strada!... CAPITOLO PRIMO - SETTE PRINCIPI PER UN ATTACCO EQUILIBRATO Un attacco equilibrato deve: 1) penetrare la difesa: la possibilità di penetrare offre più varietà di soluzioni. A. Creare tiri ad alta percentuale: definire quale sia un buon tiro per ciascun giocatore. B. Insistere sul gioco interno e sui movimenti di potenza. Cercare giochi da tre punti. C. Rompere le difese pressing a tutto campo e non cadere nei raddoppi di marcamento. Ciò significa guadagnare spazio sin dalla metà campo di difesa, impegnando i difensori ed imponendo il nostro sistema di attacco. 2) il basket oggi è un gioco tutto campo, che si svolge da linea di fondo a linea di fondo. Ogni movimento tecnico deve essere imparato alla velocità del contropiede. Ogni giocatore deve conoscere la propria velocità ottimale e lavorare per migliorarla. La transizione nasce già in difesa. Cerchiamo sempre di correre. 3


3) spazio: i giocatori devono mantenere sul campo la giusta distanza, circa 5 metri, con l’intento di creare spazi operativi per giocare e per liberare alcune aree sul campo. La corretta spaziatura dei giocatori sul campo terrà occupata la difesa sia sulla palla sia lontano da essa e, dovendo fare troppa strada, preverrà anche eventuali aiuti e/o raddoppi. Per spazio si intende anche considerare la distanza dalle linee del campo laterali e di fondo. 4) creare movimento della palla e dei giocatori con uno scopo preciso: con una sola palla e cinque giocatori, si può ben affermare che, a parità di condizioni, ogni attaccante rimarrà senza palla per l’80% del tempo in cui starà in campo. Lo scopo da raggiungere è tenere la difesa occupata sia sulla palla, che lontano dalla palla. 5) garantire una forte copertura a rimbalzo ed ogni buon bilanciamento difensivo (quasi sempre una guardia e l’ala piccola) su ogni tiro. 6) offrire ad ogni giocatore con la palla la possibilità di passare ad uno qualsiasi degli altri quattro compagni scegliendo sempre la strada dove c’è meno resistenza, dunque cercare di spostarsi verso gli spazi liberi. Ciò richiede che tutti i giocatori sul campo si muovano all’unisono. L’attacco deve prevedere anche una contromossa a qualsiasi diversa azione della difesa. 7) sfruttare al meglio le abilità di ogni singolo giocatore, che dovrà a sua volta coinvolgere gli altri, mediante: - tiri ad alta percentuale per i migliori tiratori; - opportunità di rimbalzo per i lunghi; - occasioni di penetrare per gli attaccanti migliori nell’uno-contro-uno, favorendo situazioni di isolamento. LA SQUADRA DEVE GIOCARE IN MODO FLESSIBILE, SENZA ESSERE COSTRETTA A SVOLGERE SCHEMI RIGIDI E PREDETERMINATI, E LA CHIAVE DI INGRESSO NEL SISTEMA OFFENSIVO SARÀ IL MOMENTO ED IL PUNTO DEL CAMPO IN CUI SI INNESCA L’ATTACCO. DOPO, SARANNO I GIOCATORI AD INTERPRETARE LA DIFESA, E DECIDERE IL DA FARSI, GIOCANDO IN SICUREZZA, E CON INTELLIGENZA E GRANDE FIDUCIA NEL COLLETTIVO, ED AFFIDANDOSI TOTALMENTE AI COMPAGNI. CAPITOLO SECONDO - LE SETTE REGOLE DI PASSAGGIO IL PRIMO OBIETTIVO DI UN BUON ATTACCO È APPLICARE I FONDAMENTALI. I PRINCIPI BASE DA RISPETTARE IN MANIERA CATEGORICA PER LA CORRETTA ESECUZIONE DEI PASSAGGI SONO: 1) LA DISTANZA TRA IL PASSATORE ED IL DIFENSORE DEVE ESSERE MINIMA, non più di quindici centimetri o anche meno. L’attaccante deve mantenere l’equilibrio del corpo e la sicurezza nel controllo di palla, infatti, con una distanza ridotta, anche se intuisce le intenzioni del passatore, il difensore avrà meno tempo per reagire. Questa regola di passaggio è purtroppo la più disattesa. La maggiore distanza dalla palla rende in un certo senso la difesa più veloce e più forte. 2) ELIMINARE I MOVIMENTI INUTILI nel tenere e nel passare la palla. Evitare le azioni lente, eliminare le infrazioni di passi, usare azioni rapide di polso e dita in tutti i passaggi. Evitare qualsiasi passaggio inutile. Se riusciamo a creare un vantaggio ad ogni passaggio, trasformeremo ogni giocatore in una continua minaccia per la difesa. 3) VEDERE SIA LA LINEA DI PASSAGGIO CHE IL GIOCATORE RICEVENTE, SENZA PERÒ GUARDARLO DIRETTAMENTE, salvo che il passaggio sia preceduto da una buona finta: il passaggio deve essere un’azione fulminea. Il compagno va visto con la visione periferica: c’è una grande differenza tra vedere e guardare. BISOGNA DARE LA PALLA AL COMPAGNO CHE SI SMARCA PER PRIMO. 4) USARE LE FINTE SOLO CON SCOPI BEN PRECISI, non fintare tanto per fare: l’attaccante deve eseguire finte verosimili, mirate per raggiungere uno scopo. Il giocatore che usi troppe finte muovendo in continuazione la palla non sarà in grado di stabilire quali movimenti stiano facendo le braccia del difensore: non potrà vedere la linea di passaggio, e gli sarà impossibile eseguire un passaggio preciso, perché probabilmente è andato fuori equilibrio. L’attaccante deve valutare la posizione delle mani del difensore e passare subito lontano da queste: l’aureola vicino alla testa del difensore è sempre la migliore linea di passaggio. 5) PASSARE SUL LATO LIBERO: questa è una regola poco rispettata anche dai giocatori più esperti; gli errori derivano dalla scarsa capacità di vedere non solo il proprio difensore ma anche la linea di passaggio incluso il difensore del ricevente, come abbiamo visto al punto (3). Il passatore deve riconoscere e comprendere ciò che sta facendo la difesa e fare istantaneamente la cosa inversa.

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Anche il giocatore che deve ricevere, specialmente l’ala del lato debole ha alcune responsabilità: deve modellarsi per creare un buon bersaglio e tenere il difensore occupato e lontano dalla linea di passaggio, conservando la posizione dietro la difesa e, non appena il passaggio sia stato eseguito, pronto per giocare la palla appena ricevuta. Ricordiamoci che ANCHE IL PALLEGGIO SERVE PER CREARE UNA LINEA CERTA DI PASSAGGIO SUL LATO LASCIATO LIBERO DAL DIFENSORE. 6) PASSARE LA PALLA, NON ACCAREZZARLA: l’abilità di effettuare un passaggio rapido ad un compagno smarcato è molto importante. I giocatori devono imparare che un buon giocatore deve ricevere la palla da un compagno e attuare immediatamente il proprio gioco (passaggio, tiro, finta e penetrazione, dai e vai…), al massimo entro tre secondi. Il giocatore sarà tanto più bravo quanto più sarà capace di giocare entro questi termini di tempo; per ogni secondo impiegato in più, il giocatore sarà un attaccante più scarso. L’attacco deve muovere la palla per mantenere la difesa occupata e per creare, di conseguenza, le linee di passaggio e le opportunità di andare a canestro. Osservando le squadre migliori, si vedrà che hanno imparato l’importanza dell’applicazione anche di questa regola di passaggio. 7) PREVEDERE QUANDO SI POTRÀ RICEVERE LA PALLA E SVILUPPARE UN BUON INTUITO PER INDIVIDUARE IN ANTICIPO LE MIGLIORE ZONE DEL CAMPO IN CUI SUCCESSIVAMENTE PASSARE: i migliori giocatori di basket hanno tale istinto. Questo è il motivo per cui alcune squadre di professionisti attaccano in modo efficace anche utilizzando pochi schemi di attacco: in questo caso, il genio creativo e la classe eccelsa dei giocatori consente di creare le opportunità per fare canestro. Quei giocatori hanno imparato a giocare ugualmente bene con e senza palla e controllano i propri difensori tenendoli occupati e fuori dal gioco. Quanto migliore è il giocatore, tanto minore è la necessità di creargli meccanismi di squadra per andare a canestro. Salvo che i nostri giocatori siano in possesso di tale e tanto talento e capacità, è necessario stabilire un attacco di squadra che assicuri loro i mezzi per tenere occupata la difesa e per diventare tutti dei potenziali realizzatori, proprio nel cuore dell’azione. Insegnando e facendo sempre riferimento a queste sette regole di passaggio, la manovra di attacco avrà grande probabilità di successo, in qualunque modo si sviluppi. La capacità di eseguire un buon passaggio è un pre-requisito per qualsiasi attacco vincente, anche considerando che già IL PRIMO PASSAGGIO DI ENTRATA DOVRÀ ESSERE IL PRIMO PASSAGGIO DI PENETRAZIONE DELLA DIFESA, PROPRIO PERCHÉ IL PASSAGGIO OTTIMALE È QUELLO CHE CREA IL MAGGIOR GRADO DI PENETRAZIONE DELLA DIFESA. <<…Il passaggio più importante è quello che precede un assist …>> Phil Jackson CAPITOLO TERZO - USARE IL PALLEGGIO

Il palleggio, in ordine di tempo, è l’ultima scelta del giocatore con la palla, e lo SCOPO DI UN PALLEGGIO è: A. Se hai la palla e non hai nessuno davanti, penetra immediatamente con una linea diretta! B. Usa il palleggio per creare una linea di passaggio. Questo è possibile, in quanto si verificano e si sfruttano gli aiuti difensivi. Per rispettare la spaziatura, quando avviene uno scambio in palleggio dovrà sempre avvenire a metà distanza tra i due giocatori O1 ed O2 (vedi diagr. 1) all’altezza della linea “a”. C. Dopo un isolamento per giocare uno-contro-uno, usare il palleggio il più possibile in linea retta verso il canestro.

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CAPITOLO QUARTO - LEGÈNDA

CAPITOLO QUINTO - SIMMETRIA DEGLI SPAZI E DELLE POSIZIONI IN CAMPO

Diagramma 2 - Per prima cosa è essenziale che ciascun giocatore della squadra comprenda l’importanza di mantenere una corretta spaziatura sul campo. Se la squadra non mantiene le distanze previste, le aree occupate dagli attaccanti saranno troppo affollate per poter fare buoni passaggi. Inoltre la difesa trae vantaggio nelle parti del campo più trafficate, e le soluzioni offensive tendono a diventare caotiche. Nell’NBA agiamo sul campo mantenendo sempre la distanza di cinque-sei metri tra ogni giocatore; nei college (18-22 anni), la distanza varia tra i cinque metri e i cinque metri e mezzo; dai 14 ai 18 anni (HighSchool) la distanza deve essere di circa cinque metri, e sotto i 14 anni (Junior High-School) sono sufficienti quattro metri e mezzo: la distanza logicamente sarà minore, perché i giovani possano passare la palla forte e veloce. Il rispetto di questa regola consente all’attacco di sfruttare molto spazio proprio perché tiene allargata la difesa. Nel diagr. 2 vediamo appunto i giocatori disposti negli spazi di pertinenza, così come avverrà nella maggior parte delle nostre azioni offensive.

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Diagramma 3 - Uno degli aspetti più importati è quello di cambiare lato alla palla e di usare tutto il campo di gioco. Come si può notare i triangoli laterali si possono formare su entrambi i lati; in tale maniera si tiene la difesa ancora più allargata. Si noti anche che si crea un soprannumero sul campo ogni volta che si forma un triangolo laterale e da ciò deriva la possibilità e/o la convenienza di ribaltare il gioco, come vedremo più avanti. È ovvio che la distanza tra gli attaccanti dipende anche dalla profondità della pressione difensiva della squadra avversaria.

Diagramma 4 - Come terzo punto, è essenziale che tutti i giocatori siano coinvolti nella continuità offensiva. Ciascun giocatore dovrà essere ben istruito in merito alle soluzioni che scaturiscono nelle varie posizioni sul campo. Lo stereotipo per il quale le guardie devono sempre giocare di fronte al canestro, le ali a lato e il pivot sempre basso è di gran lunga superato. Tutte le posizioni sul campo potranno essere occupate da qualsiasi giocatore e una volta che gli spazi saranno occupati (vedi il capitolo 8 sulla formazione dei triangoli), gli attaccanti si dovranno solamente preoccupare di dove sia la palla, di che cosa stia facendo la difesa nonché della scelta del miglior passaggio successivo e che potrà portare a realizzare un canestro. Abbiamo anche identificato le due aree tratteggiate, come nel diagr. 4, che abbiamo chiamato rispettivamente in gergo: GIARDINO e PASTICCERIA e che in particolare si riferiscono a scelte di tiro: GIARDINO riguarda situazioni dove si possono cogliere tiri ad alta % di realizzazione. PASTICCERIA intende una “posizione dolce”, di vantaggio, generalmente dietro la difesa, da cui si avranno sempre buoni tiri. CAPITOLO SESTO - PROCEDURA D’ALLINEAMENTO

Diagramma 5 - Un attento studio chiarisce ciò che vogliamo intendere quando richiamiamo il concetto della procedura di allineamento. Poniamo che il difensore (C) stia giocando in difesa contro il pivot O5 che ha preso posizione sulla tacca grande dell'area (in Italia a circa 2,5 m dalla linea di fondo). 7


Per poter assumere una posizione difensiva corretta, il difensore non potrà sempre rimanere sulla linea diretta, e dovrà scegliere se stare davanti o dietro o di 3/4 per il tempo in cui il pivot rimarrà sulla retta immaginaria di allineamento, i cui tracciati vediamo in diagr. 5. Il ruolo di O3 (sul lato destro) è la posizione chiave del nostro schieramento di attacco, in quanto la lettura di questo allineamento può creare la prima situazione di attacco. Tutto ciò implica che, modificando la posizione della palla, gli esterni O3 ed O4 devono essere in grado di dare comunque la palla in pivot, indipendentemente dal posizionamento del difensore (C), che ovviamente dovrà scegliere di volta in volta. Infatti, se il difensore vorrà anticipare e/o contestare la ricezione di O5, sarà costretto a cambiare posizione, spostandosi ad esempio, di fianco all'avversario: e proprio nell'istante in cui il difensore cambia posizione, scegliendo di passare lungo la linea di fondo o lungo quella centrale, egli perde questa posizione. Potremmo quasi dire che il difensore (C) è stato deliberatamente portato fuori posizione dall’arrivo della palla. Da questa manovra deriva il termine di origine militare “allineamento” ovvero posizionamento offensivo. Sarà sufficiente allora fare un rapido passaggio di lettura sul lato libero del pivot, e la palla arriverà in posizione molto critica per qualsiasi difesa, in quanto il pivot O5, chiudendo il difensore, lo tiene fuori posizione ed inoltre lo chiude, creando un angolo ed una linea di passaggio di immediata “lettura” per il compagno perimetrale. CAPITOLO SETTIMO - SCHIERAMENTO INIZIALE E FORMAZIONE DEL TRIANGOLO LATERALE

Diagramma 6 - Normalmente noi scegliamo uno schieramento iniziale con due guardie frontali in linea fra di loro : G1 - G2 = guardie W1 - W2 = ali P = Pivot Distanza dei giocatori m 5 / 5,50 VERIFICARE: - spazio - linea della verità (vedi vocabolario tecnico pag. 2) - momento della verità (si verifica quando un difensore inizia a rallentare l’avanzata della palla, è il momento dell’aggancio difensivo) - letture G2 rimane sempre un metro indietro, per un eventuale passaggio di rovesciamento del gioco. Diagramma 7 - Posizioni per il triangolo laterale. Il triangolo si forma sulla linea laterale, da cui appunto prende nome. W1 = ala sul lato della palla. Nella NBA l’ala riceve quasi sempre con un arresto ad un tempo e con schiena a canestro: accompagnato subito da un giro frontale o dorsale, ecc. per fronteggiare il canestro. “… Un appropriato lavoro di piedi è uno degli aspetti chiave del nostro attacco. È fondamentale nel condizionare un difensore, per ricevere e proteggere la palla (specialmente in ala) e in generale per dare a tutti il tempo di posizionarsi adeguatamente in campo. Noi insegniamo quattro tipi di movimenti diversi basati sul piede perno - due con perni interni e due esterni. Questi sono: il giro dorsale, il giro verso il fondo, il giro frontale e il perno indietro a fronteggiare il canestro. (Gli stessi movimenti si svolgono in modo opposto sull’altro lato del campo, quindi in tutto si tratta di otto varianti) …” Phil Jackson C = angolo, occupato ora da G1 P = pivot, all’ apice del triangolo TC = punta (top of the circle) W2 = ala del lato debole, lontano dalla palla Distanza dei giocatori m 5 / 5,50 8


La posizione cerchiata in ala (W1) è da considerarsi la posizione-chiave di tutto l’attacco con il triangolo. Ecco perché è essenziale che l’ala prenda posizione con un buon smarcamento, arresto, protezione della palla, tenendo il difensore occupato finché pivot o angolo arrivino in posizione. Può tenere la palla per duetre secondi per fare in modo che i compagni si muovano appropriatamente in base alla posizione dei rispettivi difensori. Dopodichè effettuerà il secondo passaggio dell’attacco: questo processo preliminare, della durata appunto di due-tre secondi, viene chiamato allineamento della difesa.

Diagramma 8 - L’attacco può essere iniziato a specchio, su entrambi i lati. La guardia G2 può iniziare l’attacco così come G1 ed il primo passaggio può avvenire all’ala W2: in tal caso l’ala W1 diventerà l’ala del lato d’aiuto. Non siate unilaterali: tenetelo bene in mente mentre studiate i diagrammi di questo libro. Ricordate anche che (se non saranno possibili passaggi all’ala o al pivot) ROVESCIARE IL GIOCO DA GUARDIA A GUARDIA non è mai una manovra sbagliata. Diagramma 9 - Il triangolo laterale si è formato a sinistra e la palla è all’ala W1. W2 = ala del lato debole C = angolo, occupato qui da G1 P = pivot G2 = punta, point Ancora una volta la squadra è schierata secondo il modello operativo. Diagramma 10 - Ogniqualvolta queste posizioni saranno occupate da una combinazione qualsiasi di giocatori, si sarà formato il triangolo laterale: questo è il nostro attacco base. A meno che non sia chiamata un’azione speciale su gioco fermo o dopo time out il nostro attacco base sarà sempre pronto a partire in questo modo. CAPITOLO OTTAVO - COME SI FORMA IL TRIANGOLO ESISTONO MOLTI MODI DI FORMARE IL TRIANGOLO LATERALE: NOI VEDREMO I PIÙ SEMPLICI.

Diagramma 11 e 12 - Venendo dal lato forte, sul passaggio di apertura da G1 a W1. Le opzioni di G1 sono quattro : a) taglio esterno b) taglio interno c) taglio diretto in angolo: anche questo taglio deve rispettare la spaziatura d) taglio a canestro (dai e vai) Le posizioni del triangolo sono formate : W1 - P - G1 Diagramma 13 e 14 - Venendo dal lato debole, sul passaggio da G1 a W1: a) la guardia G2 taglia a canestro, partendo prima che G1 raggiunga la cosiddetta LINEA DELLA VERITÀ b) l’ala W2 porta un blocco cieco sul taglio di G2 verso l’angolo c) W1 deve aspettare l’angolo Le posizioni del triangolo sono formate : W1 - P - G2

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Diagramma 15 e 16 - Venendo dal lato debole, sul passaggio da G1 a W1: a) l’ala forte W2 taglia in angolo passando sul fondo (sotto P) b) l’ala W2 taglia in angolo passando dal centro (sopra P) NOTA: la scelta del tempo per il taglio dal lato debole avviene sempre un attimo prima del primo passaggio Le posizioni del triangolo sono formate : W1 - P - W2

Diagramma 17 e 18 - Venendo dal lato forte, sul passaggio da G1 a W1: a) il pivot P va in angolo b) W2 rimpiazza P c) G2 rimpiazza l’ala sul lato debole Le posizioni del triangolo sono formate : W1 - W2 - P

Diagramma 19 e 20 - Venendo dal lato forte, sul passaggio da G1 a W1. Il pivot P esce in angolo. Le guardie G1 oppure G2 tagliano a canestro ed occupano la posizione del pivot. Le posizioni del triangolo sono formate : W1 - G2 - P

Diagramma 21, 22 23 e 24 - Entrata dal palleggio, si presume in questo caso che il passaggio G1-W1 sia reso difficile dall’anticipo di XW1. Anche in questa circostanza risulta evidente il RUOLO CHIAVE DELL’ALA W1. La guardia G1 prosegue in palleggio, in ala verso W1. 10


L’ala W1 si butta a canestro e poi va in angolo. Il pivot P sale in post alto sul gomito dell’area. Distanza tra i giocatori ca. 5 – 5,5 m: giova ripeterlo! Il giocatore W1 è in angolo. Il giocatore W2 taglia in posizione di pivot con un taglio flash improvviso. Il post alto P attraversa l’area e va in ala sul lato debole, rimpiazzando W2. Le posizioni del triangolo sono formate : G1-W2-W1.

CAPITOLO NONO - POSSIBILI PASSAGGI NEL TRIANGOLO QUESTO CAPITOLO RIGUARDA L’INNESTO DEI MECCANISMI DI ATTACCO CON IL SECONDO PASSAGGIO.

Diagramma 25 - Pivot basso, W1 passa direttamente a P in posizione di post basso Diagramma 26 - Guardia, W1 passa a G2 in posizione centrale. Diagramma 27 - Post alto, preparatorio del backdoor. W1 passa a W2 che va incontro con taglio flash per la corretta spaziatura; questo passaggio sarà di 3-4 m. NOTA: ogniqualvolta la palla arriverà in posizione di post alto, scatterà un gioco a due. Diagramma 28 - Angolo, W1 passa a G1 nell’angolo. NOTA: vedremo più avanti che, ogni volta che la palla va in angolo, ci sarà un pick-and-roll. Diagramma 29,30 e 31 - W1 potrà quindi effettuare le seguenti letture: a) palla al pivot (P) b) palla alla guardia (G2) c) palla in post alto (W2) d) palla in angolo (G1) e) pick & roll P con W1

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NOTA: Qualche volta il pick & roll viene chiamato con il segnale di pugno al petto ed è molto usato contro il raddoppio di marcamento (vedi diagr. 31). CAPITOLO DECIMO - PASSAGGI AL PIVOT

Diagramma 32 - W1 dopo aver passato al pivot P incrocia (split) con G1, passandogli in coda, come secondo taglio. Oppure blocca per G1, e successivamente potrà scegliere se buttarsi dentro l’area, od uscire in angolo (molti incroci si organizzano, si definiscono e si chiamano dopo un time-out). G2 si apre, mentre W2 taglia in basso per il rimbalzo, mantenendo la spaziatura. Quando la palla è in pivot, l’ala W2 è l’attaccante più importante, perché vede tutti i compagni, e controlla nove giocatori davanti a sè. Dovrà lavorare forte il più possibile lontano dalla visione del proprio difensore, e dietro di lui. Diagramma 33 - Dopo il passaggio al pivot, W1 inizia un incrocio con l’altra guardia G2, come mostrato dal diagramma. La regola è che, prima ancora del secondo passaggio, appena il difensore di P prende posizione di 3/4, W2 si deve muovere in post alto per tre ragioni: 1) portare via l’aiuto 2) dare una nuova linea di passaggio 3) mantenere la difesa occupata

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Diagramma 34 - W1, dopo aver passato al pivot, inizia un taglio ed un blocco per W2. Diagramma 35 - P passa a G2 che si apre a ventaglio in giardino, ovvero dietro la difesa. REGOLA: Nel momento in cui il post basso (P) s’è creato un angolo di passaggio sono sospesi tutti i tagli sino a quando riceverà la palla. A quel punto sarà il pivot P a decidere ed a regolare il gioco. Diagramma 36 - Se il pivot non è un fulmine, non deve mai uscire. In conclusione, quando la palla arriva al pivot gli altri quattro giocatori, come si vede anche nei diagrammi, devono tagliare, muoversi, allargarsi, bloccare, scambiarsi posizione, ecc. Per semplicità didattica e sino a questo momento abbiamo sempre collocato il pivot (P) in posizione bassa, ma occasionalmente egli potrà occupare tre posizioni: - pivot basso - angolo - ala sul lato debole. CAPITOLO UNDICESIMO - PASSAGGI ALLA GUARDIA IN PUNTA

Diagramma 37 - W1 passa a G2. G2 passa al post in centro area (sponda). È particolarmente efficace quando il pivot è marcato davanti, oppure quando la difesa è in ritardo, o fuori posizione. Diagramma 38 - Taglio sul post. W1 passa a G2. G2 passa a W2 (distanza 3/4 metri) e taglia sul suo blocco per liberare l’area (gioco a due). Ogniqualvolta la palla va al post alto, scatta un gioco a due. Diagramma 39 - Scambio in palleggio. Sul secondo passaggio in punta, G2 palleggia verso il lato forte, G1 viene incontro per usare il suo blocco. NOTA: G2 e G1 scambiano a metà distanza, come abbiamo visto nel diagr. 1.

Diagramma 40 - Scambio in palleggio con il post. Sul secondo passaggio a) G2 passa a W2 e taglia esternamente b) G2 passa a W2 e taglia internamente Intanto W1 blocca basso per G1. W2 inizia l’azione di mezza ruota verso G1 che, venendo dall’angolo, scambia con W2 e può tirare dietro il blocco. CAPITOLO DODICESIMO - PASSAGGI AL POST ALTO TUTTI QUESTI PASSAGGI PREPARANO ANCHE E SEMPRE UN POTENZIALE GIOCO BACKDOOR. Diagramma 41 - L’ala del lato debole W2 deve posizionarsi dietro il difensore, lo deve tenere occupato e deve cercare di nascondersi sino a quando uscirà sul gomito dell’area, cercando e creando contatto fisico con il proprio avversario. 13


a) taglio flash dell’ala W2 b) W2 riceve da W1 c) la guardia G2 taglia back door d) W2 passa a G2 e) W1 taglia su W2 per ricevere consegnato (“hand-off”) e tirare Diagramma 42 - a) W1 passa a W2, che fa un taglio flash b) la guardia G2 taglia back door c) W2 inizia la mezza ruota in palleggio verso l’angolo G1: soluzioni come nel diagramma #39, pagina 25. Diagramma 43 - Azione di passaggio consegnato, penetrazione e scarico. a) W1 passa a W2 b) G2 taglia back door e poi si apre verso il lato debole c) W1 taglia su W2 per un tiro o una penetrazione d) W1 scarica la palla a G2 per un tiro dall’angolo

Diagramma 44 - W1 passa direttamente alla guardia G2 sul taglio flash dell’ala W2 ALTRA OPZIONE: W2 può portare un blocco cieco verticale per la guardia G2 b) W1 dopo aver dato il secondo passaggio a W2, va a bloccare in angolo G1 c) G2 fa un profondo taglio backdoor, e può ricevere d) anche P ha un lato libero, che potrà essere sfruttato con un passaggio o con una sponda Diagramma 45 - a) G2 lascia lo spazio centrale aperto, per favorire la ricezione del post W2.

CAPITOLO TREDICESIMO - PASSAGGI IN ANGOLO

Diagramma 46,47,48 e 49 - Serie di opzioni dall’angolo. NOTA: quando l’ala fa un dai e vai con l’angolo, è possibile che il triangolo cambi lato. Riferiamoci ora al diagr. 46: a) W1 passa e taglia b) G1 gli passa la palla 14


c) P libera il lato (vedi diagr. 46) d) se non è possibile il passaggio di ritorno, W1 va nell’angolo opposto, mentre il giocatore d’angolo G1 gioca 1vs1 o gioca a due con il pivot P (vedi diagr. 47) e) G2 si allontana “in giardino”, dietro la difesa (vedi diagr. 47) f) G1 penetra e scarica sulla guardia G2 (vedi diagr. 48) g) il triangolo ha cambiato lato (*) (vedi diagr. 49) Ciò significa anche saper lavorare sino al quarto passaggio, e soprattutto non lasciare ristagnare l’attacco su un lato solo: significa anche creare l’opportunità di dare la palla al nostro pivot creandogli una situazione di isolamento mentre taglia o comunque di poter castigare i difensori che si troveranno per un attimo sbilanciati per aver ben difeso sul lato forte. In questa manovra bisogna sempre ricontrollare: - spaziatura - soluzioni di isolamento - soluzioni per il pick & roll

CAPITOLO QUATTORDICESIMO - SERIE D’OPZIONI CON UN SINGOLO TAGLIO Movimento base, la guardia G1 passa all’ala W1 e taglia forte verso canestro, guardando sempre la palla per tutto il percorso.

Diagramma 50 - W1 vede il taglio di G1 verso il canestro Diagramma 51 - Prima opzione: W1 vede G1 smarcato sulla linea di tiro libero o più avanti verso canestro e gli passa la palla per un tiro in corsa o un arresto e tiro. Diagramma 52 - W1 “vede” che G1 non è smarcato sul taglio

Diagramma 53 - Seconda opzione: palla da ala a pivot basso. a) l’ala W1 serve il secondo passaggio al pivot P ed esegue un taglio sopra o sotto a P che gli passerà la palla se e quando sarà smarcato b) la guardia G2 va in “giardino” c) l’ala W2 blocca in basso per G1 che esce in angolo 15


Diagramma 54 a) l’ala W1 esegue il secondo passaggio al pivot P e segue con un taglio verso la linea di fondo, sfruttando il post basso come posto di blocco b) se W1 non si smarca, va a bloccare sottocanestro per W2 Diagramma 55 - Terza opzione: passaggio a W2 che ha tagliato sul fondo in seguito al blocco di W1, per poter prendere un tiro. Intanto G2 si apre verso la “pasticceria” per un tiro dolce, mentre G1 sale per bilanciare.

Diagramma 56 - Quarta opzione: W1 esegue il passaggio numero due a P in pivot. Taglia alto su P e, se non riceve, continua per portare un blocco a W2 che riceve da P per una conclusione nei pressi del tiro libero. Diagramma 57 - Quinta opzione: se W2 non è smarcato in uscita dal blocco di W1, il pivot P passa alla guardia G2 che taglia verso la pasticceria per ricevere e tirare ad alta percentuale, dietro la difesa. Diagramma 58 - Ritorniamo per un attimo alla situazione mostrata dal #50. G1 passa a W1 e taglia nell’area ma non riesce a smarcarsi. Probabilmente P sarà smarcato, ma intanto G1 continua il taglio, sfruttando il blocco di W2.

Diagramma 59 - Sesta opzione: W1 passa a G2 in punta, mentre P sale per un blocco cieco. Diagramma 60 - Settima opzione: W1 taglia stretto sul blocco cieco di P cercando di ricevere. Se non è smarcato, G2 passa a G1 che esce sul blocco portatogli da W2. Diagramma 61 - Ottava opzione: G2 si accorge che G1 non può ricevere a causa del forte anticipo del difensore X1; passa a W1 sul taglio dietro, oppure a P che si apre dopo il blocco, oppure a W2 che ruota a canestro. CAPITOLO QUINDICESIMO - LE RIMESSE DA FONDO CAMPO RIMESSE DA FONDO CAMPO CONTRO UOMO Diagramma 62 - “TRE IN LINEA”, soluzioni: a) taglio di F b) palla a C c) uscita di g d) palla a G e) palla a f che sfrutta il blocco basso di F Diagramma 63 - “BOX” APERTO a) parte C sul blocco di F b) palla a F che si apre c) g esce sul primo blocco di C d) palla a G e) palla a f che esce sul lato opposto alla rimessa (lato debole) 16


Diagramma 64 - “BOX” CHIUSO a) palla da G a g b) palla a F che si apre c) palla al pivot C d) palla da g a f che esce sul lato debole sfruttando il blocco di C

RIMESSE DA FONDO CAMPO CONTRO ZONA 2-3 Diagramma 65 : a) F porta via un difensore b) Taglio di C c) esce g in ala d) si apre G sul perimetro e) f esce sul lato forte per creare un sovrannumero immediato

CAPITOLO SEDICESIMO - LE RIMESSE LATERALI RIMESSE LATERALI IN ATTACCO

Diagramma 66 - “FISSI”, rimessa laterale contro uomo. - Giochiamo il nostro attacco normale, schierandoci nelle posizioni indicate e mettendo semplicemente la palla in campo. Diagramma 67 - “BOX ALTO”, rimessa laterale contro uomo. a) le due guardie incrociano e g riceve uscendo sul blocco dell’altra guardia b) f e C formano un doppio blocco che verrà sfruttato dalla guardia G che ha portato il primo blocco c) la guardia g palleggia sul lato opposto e potrà passare all’ala F che servirà G oppure direttamente a G che sta tagliando a canestro Diagramma 68 - “LARGHI”, rimessa da metà campo o da fondo campo contro uomo. a) le guardie si schierano fianco a fianco sulla linea di metà campo 17


b) l’ala grande F ed il pivot C si schierano a circa 8 metri dalla palla, in modo che andranno incontro a ricevere un passaggio di circa sei metri c) una delle due guardie si smarca e riceve d) l’altra guardia taglia forte lontano dalla palla nel momento in cui F sta per ricevere la palla da f e) l’ala piccola f che sta effettuando la rimessa, dopo il passaggio entra subito in campo in una posizione tale da poter iniziare subito l’attacco schierato RIMESSA LATERALE CONTRO ZONA 2-3

Diagramma 69 - (VEDI diagr. 65) - Ci si dispone con un triplo stack su lato palla: a) F porta via un difensore b) taglio di C c) esce g in ala d) si apre G sul perimetro e) dopo il primo passaggio si gioca sul lato forte per creare e sfruttare subito il sovrannumero sul lato destro del campo CAPITOLO DICIASSETTESIMO - SERVIRE IL PIVOT Tutte le volte che la palla è nelle mani dell’attaccante posizionato in ala ed il nostro pivot è marcato dietro, sarà obbligatoriamente destinatario del secondo passaggio. Automaticamente, potrà diventare l’autore del terzo passaggio, leggendo la difesa. Ovviamente, potrà concludere con una soluzione di uno-contro-uno comportandosi come nei tre casi che seguiranno. Il giocatore chiave sarà sempre (f) che è in grado di vedere, leggere e passare la palla, direttamente o indirettamente.

Diagramma 70 - Il passaggio è diretto. Diagramma 71 - Il passaggio può essere diretto, ma anche con la sponda portata da (F). Come regola, ogniqualvolta il post (F) non può ricevere subito la palla, in quanto anticipato, deve saper fare un passo indietro, e lasciarsi indirizzare o spingere un poco verso il fondo, per tenere un lato libero. Se il pivot (P) non riceve il passaggio deve spostarsi in post-alto. Diagramma 72 - L’ala (f) può passare in angolo a (G) , oppure aspettare l’azione alto-basso (High-Low) con l’intervento di (F). Infatti, questa è un’azione classica, in quanto L’ALA DAL LATO D’AIUTO DEVE SEMPRE MUOVERSI VERSO LA PALLA PER TOGLIERE LA POSSIBILITÀ DELL’AIUTO da parte del proprio difensore. In questo caso, è anche un aiuto veramente importante per poter passare, indirettamente, a (P). La regola suggerisce anche che, nel momento in cui (P) si è procurato una linea di passaggio, sono sospesi tutti i tagli. Diagramma 73 - Ecco la grafica del movimento “completo”, che sottolinea il momento in cui la palla viene passata a (F) , nella posizione di post-alto. C’è la possibilità, da parte di (F), di passare direttamente a (P) oppure servire il taglio backdoor di (g). Ovviamente, dopo il passaggio di (f) per (F) , c’è il suo successivo movimento con blocco per (G). In questo 18


modo si mantengono i difensori impegnati. Il pivot (P) gioca individualmente buttandosi dentro, sfruttando il tagliafuori d’attacco (mantieni la posizione) contro il suo difensore che anticipava e non deve aspettare i tagli. Diagramma 74 - Una situazione dove si vuole utilizzare il triangolo laterale per servire la palla al pivot (P). Il pivot compie un giro dorsale, tiene la posizione, e si butta dentro. Il pivot (P) mantiene la posizione che il suo difensore aveva assunto anticipando, chiedendo o indicando al compagno (f) di passare palla a (G) nell’angolo. Diagramma 75 - Il pivot (P) decide di liberare il lato (clear-out) se il difensore si muove davanti, a favore dell’azione dai-e-vai di (f) col compagno (G) in angolo.

Diagramma 76 - Il pivot (P), marcato dietro dal proprio difensore, lascia eseguire il taglio di (f) ed, in scia, piazza un blocco (pick-and-roll) sul difensore di (G). E’ un’azione che ha spesso successo se, per abitudine , il difensore di (P) , aiuta e recupera, oppure fa cambio difensivo. Il passaggio dentro di (G) per (P) sarà vincente. Spesso (P) finta il blocco e, quando vede che il suo difensore si prepara ad aiutare, taglia dentro ricevendo subito da (G). Diagramma 77,78 - Come abbiamo visto in precedenza, dopo il dai-e-vai di (f), nel pick-and-roll che segue ci sono diverse possibilità per concludere leggendo la difesa: - (G) può dare la palla subito a (C), se c’è un raddoppio - (G) può passare dentro a (C) dopo due palleggi, se c’è un mismatch - (G) può passare a (g), che si allarga dietro la difesa, in posizione di tiro ad alta percentuale In caso contrario si gioca passando la palla sul lato d’aiuto dove (g) può avere un tiro ad alta percentuale, avendo (F) eseguito un taglio pericoloso. Si è riformato il triangolo, questa volta con (f) nella posizione di pivot.

Diagramma 79 - (g) può servire (f) per il suo 1c1 o invertire. C’è il passaggio a (G) che gioca col pivot (C): dai e segui è una opzione con un gioco a due sul lato opposto. Se come soluzione del gioco-a-due tra (G) e (C) c’è tiro da fuori, è bene che (F) NON vada a rimbalzo, ma si preoccupi dell’equilibrio difensivo. (f) che deve mantenere la spaziatura ed impegnare il proprio avversario con tagli verso la linea di fondo.

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Diagramma 80 - 81 – 82 - Se (C) pensa di piazzare un blocco sul difensore di (G), che tipo di difesa adotteranno gli avversari? Come è noto, aiuto e recupero è uno dei tanti modi per risolvere questo problema difensivo, ma non è il solo. Se si tenta di risolvere col cambio, (G) avrà il difensore di (C) ma anche la possibilità di passare “dentro” la palla perché si è creato un mismatch. Questo tipo di situazione può essere sfruttata dallo stesso (G), penetrando verso il centro dell’area. In questo caso, si evidenzia il comportamento di (f) che mantiene la spaziatura impegnando il difensore diretto. Variante: invece di andare a canestro dopo il blocco, (C) può ripetere il blocco su (G) che, mantenuto il palleggio, si trova ora in posizione di ala. Interessante e più redditizia è la situazione del dai-e-segui, ricevendo oltre (C), un paio di metri verso la linea di fondo, oltre il pivot (diagr. 81). L’esterno (G) passa e segue, riprendendo la palla oltre (C) ed arrestandosi ad un tempo, per avere due possibilità di partenze “incrociate”. Subito e da dietro , (C) porta il blocco al difensore di (G), che viene sfruttato andando verso il centro dell’area (diagr. 82). Contro il pick-and-roll, se la difesa utilizza il cambio difensivo oppure aiuta e recupera, è sempre battuta. NOTA: la serie di pick-and-roll dei Lakers viene chiamata “PUGNO”, e viene indicata con il pugno al petto.

Diagramma 83 – 84 - QUANDO LA PALLA ARRIVA AL PIVOT (C), È SEMPRE LUI CHE DECIDE E REGOLA IL GIOCO, leggendo la difesa. Prima soluzione: taglio back-door dell’angolo (diagr. 83). Seconda soluzione: taglio dell’ala (diagr. 84). Terza soluzione: passaggio alla guardia sul lato d’aiuto, se il difensore di (g) aiuta. Se non aiuta, (g) rimpiazza l’ala (f). Diagramma 85 - La difesa raddoppia sul pivot - Il raddoppio sul pivot, che viene quasi sempre fatto dal difensore dell’ala, deve trovare i compagni di (C) pronti a ricevere. E’ una questione di SPAZIATURA. Subito ci deve essere il taglio di (G) per impedire l’azione del suo difensore. Il compagno del pivot, l’ala (F), può ricevere subito la palla di ritorno, ma anche (C) ha diverse possibilità per far uscire la palla dal raddoppio. Il pivot (C) deve saper riaprire il gioco. Deve essere rapido nel passare, pensando che ha come ultima possibilità la via di fuga in palleggio, verso il lato del campo. Se il pivot (C) sa in anticipo che verrà raddoppiato perché la difesa lo fa per abitudine, può usare una interessante strategia. E’ sufficiente che si posizioni verso il gomito del T.L , aprendo uno spazio, dopo il passaggio di (F). Quindi dai e vai di quest’ultimo, nello spazio che il pivot ha creato (clearout). CAPITOLO DICIOTTESIMO - TRANSIZIONE OFFENSIVA Volendo essere coerenti nel nostro sistema d’attacco, ne seguiremo lo schema lungo tutto il campo, sino a concludere e/o ristabilire lo schieramento rappresentato dal triangolo laterale. Da fondo campo abbiamo due possibili situazioni: Diagramma 86 - Rimessa dal fondo, fuori dall’ostacolo che potrebbe fornire il tabellone. 20


Diagramma 87 - Due passaggi d’apertura (dopo avere catturato il rimbalzo) per una più netta spaziatura e linea di passaggio pulita. Non sappiamo quando troveremo la nostra linea della verità (la pressione difensiva , se a tre quarti campo o a metà campo), né quando sarà il momento della verità, chi sarà il primo compagno a saltar fuori, chi sarà quello smarcato, su quale lato del campo iniziare, ecc.

Diagramma 88, 89 - Il momento migliore per lo sviluppo della transizione offensiva è la situazione che viene dopo avere subito un canestro. Se la rimessa viene fatta dal pivot avremo questa situazione. La conduzione della transizione viene (quasi sempre) fatta lateralmente dalle due guardie per lasciare l’inserimento centrale a vantaggio di (C), che ha fatto la rimessa. Se è stabilito che il pivot deve fare le rimesse dal fondo, si seguirà l’idea qui sopra illustrata: (C), passa a (g) che dà a (G) per sviluppare la transizione mediante il palleggio. Oppure, lui stesso palleggia lateralmente. La via centrale è lasciata a (C) che si inserisce lateralmente, in pivot medio, a seconda del lato in cui viene fatto il passaggio all’ala. La guardia (G) passa a (f) ed il pivot (C) è pronto per il suo gioco dentro il triangolo laterale. Esempio (diagr. 89) di sviluppo da rimessa eseguita dall’ala piccola (f) :

Diagramma 90 – Variante - Questa è un’altra possibilità di formazione del triangolo laterale, fatto in transizione : consideriamo ora la situazione in cui si esegue la TRANSIZIONE CHE PARTE DAL RIMBALZO DIFENSIVO, con la meta primaria del contropiede ma secondariamente pronti a costruire il triangolo laterale.

Diagramma 91 e 92 - Nel momento in cui (C) oppure (F) o (f) prendono il rimbalzo, il playmaker (g) deve farsi vedere per la conduzione primaria del contropiede. Il pivot (C), passa a (g) mentre tutti corrono con la meta primaria da raggiungere. È importante che il corridore sul lato opposto della palla, tagli sotto canestro per ricevere il passaggio finale oppure posizionarsi in angolo. Quando arriva l’ultimo attaccante, che è il rimbalzista, può entrare subito nel triangolo o bloccare per il compagno. 21


CAPITOLO DICIANNOVESIMO - ATTACCO AL PRESSING Partiamo da alcune idee: OGNI VOLTA CHE DOBBIAMO PRENDERE POSIZIONE CON UN “POST ALTO”, QUESTO GIOCATORE DEVE USCIRE DAVANTI AL PROPRIO DIFENSORE CON “TESTA E SPALLE”, ALTRIMENTI NON DEVE RICEVERE PALLA. La capacità di smarcamento individuale del post-alto è determinante. Diagramma 93, 94 e 95 - Abbiamo una situazione che si sviluppa a tre quarti campo. Il pivot (C) sale per dare una linea di passaggio. Poiché la difesa sta pressando, è evidente la possibilità del taglio back-door di (f) che può finire in angolo ma anche sull’altro lato, come visto precedentemente. La difesa è messa sotto pressione in caso di uscita di (f) sull’altro lato dove può sfruttare blocchi verticali consecutivi (stagger) per ricevere e tirare. Nel frattempo interessanti sono le opzioni di (G): a) giocare a due col Post (C): soluzione a b) mandarlo a giocare a due con (C): soluzione b c) mandarlo a canestro: soluzione c d) uscire in appoggio al gioco di (C) e) bloccando (g): soluzione d

Diagramma 96, 97 e 98 - Vediamo ora la situazione in cui i giocatori "avanti" sono tutti anticipati. Il pivot (C) e l’ala forte (F) porteranno la difesa il più possibile lontano dal canestro per creare spazi maggiori di manovra. La palla va da (G) a (g) con un PASSAGGIO LAG per giocare con (F), che deve essere abile nello smarcamento individuale.

Dopo il passaggio bisogna sempre muoversi per impegnare la difesa. Lo shuffle verticale di (G) (TAGLIO UCLA) mette in difficoltà la difesa mentre lo spostamento in angolo di (g) serve per equilibrare gli spazi mantenendo la difesa impegnata. L’ala forte (F) potrebbe giocare 1vs1ma anche servire (G) in pivot, dentro il triangolo. Il pivot (C), dopo aver bloccato per (G), è pronto a ricevere e dare continuità al gioco del triangolo. Inversione del gioco e dai-e-vai in pivot. I ruoli sono di nuovo rispettati e ripristinati. CONSIDERIAMO IL CASO IN CUI LA GUARDIA SIA ANTICIPATA Diagramma 99 – IL DIFENSORE X1 È CHIAMATO IN GERGO “MAIALE CIECO” perché, giocando faccia-afaccia, anticipa senza guardare la palla. L’inserimento di (F) per ricevere e creare un’azione back-door è scontata. Se (g) non riceve subito da (G) continua sfruttando un blocco stagger di (C) ed (f). Anche in questa situazione si capisce l’importanza dell’allineamento delle guardie (g) e (G); tale allineamento serve per rompere la pressione e per superare la prima linea difensiva. 22


La successione dei tagli è la seguente: (F) esegue il primo taglio (g) esegue il secondo taglio VARIANTE

Diagramma 100 – Quando (F) riceve palla, (C) blocca cieco per (f) e il taglio di (g) deve trovare un’altra soluzione, sistemandosi in angolo a sx, per non disturbare l’azione di (C). CAPITOLO VENTESIMO - CONTROPIEDE DA TIRO LIBERO

Diagramma 101 – Le responsabilità sono: - (F) e (C) devono prendere il rimbalzo - il pivot (C) deve fare la rimessa in caso di canestro realizzato dagli avversari (oppure f qualora sia il miglior passatore) - l’ala (f) esegue il tagliafuori sul tiratore e corre sulla fascia laterale sinistra mentre (F) è pronto a scattare sull’altra - le guardie (g) e (G) stanno parallele e pronte per i rimbalzi lunghi. Si muovono fino ai “gomiti” del tiro libero. Quando il compagno (C) fa la rimessa, si muovono andando incontro alla palla ma SOLO QUANDO SONO CERTI CHE NON SIA POSSIBILE UN PASSAGGIO LUNGO.

Diagramma 102 - (g) e (G) escono (si fanno vedere) sulla coda dei tagli di (f) e (F). Se (g) oppure (G) sono anticipati, tagliano l’area in modo orizzontale andando a ricevere nello spazio che si sono creati col movimento. Diagramma 103 e 104 – (C), dopo il passaggio a (G), ENTRA SUBITO IN CAMPO e può ricevere il passaggio di ritorno che rompe il possibile raddoppio. Anche la guardia (g) taglia per la SECONDA APERTURA che crea sempre la linea di passaggio PULITA E VINCENTE. Saltata la prima linea difensiva del pressing tutto campo, è probabile che si arrivi in attacco con un vantaggio numerico che bisogna sfruttare assolutamente. E velocemente. Anche nel caso di 3c2 bisogna attaccare senza perdere tempo, prendendo con decisione le 23


soluzioni del contropiede primario. Se i difensori sono in due dentro l’area, l’arresto-e tiro del palleggiatore dai gomiti del tiro libero è da considerarsi una soluzione ad alta percentuale, da prendere senza indugio. Se invece si deve rallentare perché la difesa ha assunto un buon equilibrio difensivo, bisogna optare per lo schieramento col triangolo laterale. Come costruirlo? Ci sono tanti modi. Quello più rapido e semplice è rappresentato dalla utilizzazione del palleggio da parte delle guardie. Riassumiamo gli obiettivi del contropiede: - Attaccare, con velocità e sicurezza - Contropiede Primario, quasi sempre 3c2 - Fluidità, la soluzione della transizione finale descritta nel diagr. 104 è quella più semplice possibile, ma sul lato opposto alla palla possono essere studiate diverse azioni.

Diagramma 105, 106 e 107 – La guardia (G) ed il pivot (C) hanno organizzato un blocco stagger per liberare centralmente l’ala (f). Come conseguenza del blocco verticale (stagger) la guardia (G) completa il triangolo, ma può farlo anche (C). Oppure lo stagger è in favore di (G), come dimostrano i diagrammi #106 e #107.

Diagramma 108 – Post lane sprint. Dal tiro libero è possibile organizzare il contropiede con una azione speciale: bloccare sul difensore di (C) facendolo correre in contropiede. È un vantaggio notevole far arrivare in attacco in anticipo un lungo quando l’equilibrio difensivo degli avversari è realizzato sempre con le guardie. Dopo il tiro, (F) salta fuori per fare la rimessa mentre (C) corre a canestro sfruttando il blocco di (g) sul suo avversario diretto. La guardia (G) riceve la rimessa e può passare lungo a (C) , oppure sfruttare l’aiuto di (f). (f) e (g) corrono sulle fasce laterali.

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CAPITOLO VENTUNESIMO - IDEE PER L’ATTACCO CONTRO LA ZONA Molti college giocano a zona ed il triangolo laterale si è affermato proprio in virtù delle migliori spaziature, della sua semplicità e della facilità di creare soprannumero con un solo taglio.

Diagramma 109 – La costruzione dello schieramento per l’attacco a qualsiasi difesa nasce dalla transizione finale. La palla viene passata in ala e subito c’è l’inserimento del pivot dentro le linee difensive. Diagramma 110 – Il taglio frontale di (G) è ottimo contro la zona 2-3. La regola potrebbe essere questa: “OGNI VOLTA CHE TRA L’ATTACCANTE ED IL CANESTRO C’È UN AVVERSARIO (come nella difesa individuale) IL TAGLIO RENDE LIBERO L’ATTACCANTE”. Infatti, il difensore nella zona classica marca la palla e lo lascia libero di muoversi. Se il cacciatore della zona seguisse (G) la difesa si discosterebbe dal concetto di zona classica. Il playmaker (g) dopo avere passato a (f) si posiziona nel buco frontale. Il soprannumero in questo caso è proprio frontale perché ci sono tre attaccanti contro due difensori.

Diagramma 111 – Taglio libero di (G) per posizionarsi a sx e spostare la formazione del triangolo laterale sull’altro lato. Diagramma 112 – (G) è già nei buchi della difesa 1-3-1 e non esegue alcun taglio. Quando riceve palla può penetrare e scaricare al compagno libero. È risaputo che la difesa 1-3-1 raddoppia sistematicamente in angolo ed è bene che gli attaccanti siano giocatori alti. Con palla a (g) sarà (F) che taglia sul fondo verso l’angolo opposto per formare il triangolo insieme a (C) e (f). Può anche tagliare sul centro e prendere posizione in post alto. CAPITOLO VENTIDUESIMO - BLOCCHI STAGGER In molti sistemi offensivi balza evidente l'impiego ricorrente dei blocchi stagger, blocchi sequenziali portati in favore di uno stesso giocatore in tempi successivi ma ravvicinati e su linee diverse per favorire il raggiungimento di una posizione favorevole e migliori condizioni di libertà per il tiro. Difficile difendere ma non impossibile. Dipende dalla situazione, se sono fatti sul lato della palla o di aiuto. Sul lato della palla occorre inseguire o passare in mezzo a seconda delle situazioni. Un blocco stagger può essere orizzontale, verticale, diagonale.

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Diagramma 113 – La guardia tiratrice (G), passa a (f) e taglia profondamente fin sotto canestro. L’ala (f) serve subito (g) in mezzo mentre anche (F) si abbassa per offrire un blocco semplice. La guardia sceglie da che lato uscire. Solitamente finta di uscire dal lato di (F) ma poi sfrutta il blocco stagger diagonale. Se il difensore di (f) prova a cambiare l’ala è libera in mezzo all’area. Il difensore di (G) deve rincorrere sul blocco di (C) e provare a passare in mezzo o sopra a quello di (f). Diagramma 114 – Formato il triangolo laterale e con palla nelle mani di (C), (G) taglia back-door sul fondo mentre sull’altro lato (F) e (f) preparano lo stagger. Il playmaker (g) è pronto a ricevere il passaggio di uscita da (C) per servire (G).

Movimento UCLA n. 1. Diagramma 115 – La guardia (g) passa a (F) mentre (f) si è abbassato verso la linea di fondo. Dopo il passaggio, (g) sfrutta il blocco cieco di (C) che subito dopo si allontana per ricevere il passaggio da (F) . Intanto (g) è già dentro l’area mentre (F), dopo il passaggio a (C), si appresta a formare lo stagger di seguito a (g). Il pivot (C) può passare a (f) ma anche a (G) per andare lui stesso a rinforzare la catena di blocchi. Movimento UCLA n. 2. Diagramma 116 – L’inizio è uguale al precedente movimento. Il pivot (C), dopo il blocco cieco per (g), fa pick & roll con (F). Avremo (F) che palleggia verso il centro, mentre (G) rimpiazza (f) in ala. Se durante il taglio shuffle (g) non si è liberato per un tiro ravvicinato si posiziona in angolo, sfruttando il blocco di (3). Questa azione non è fatta solamente per tenere impegnata la difesa perché, con palla a (F), il play (g) potrebbe ancora ricevere.(diagr. 116) Diagramma 117 – Se il pick-and-roll induce un cambio difensivo, potrebbe verificarsi la soluzione Hi-Low. (C) fa tre spostamenti: su, lato, dentro. Movimento UCLA n. 3. Diagramma 118 – Si è già formato il triangolo laterale in uno dei modi più semplici: (g) ha passato a (f) per poi posizionarsi in angolo. Mentre (G) scala la posizione per sistemarsi centralmente, (F) gli offre un blocco cieco per ricevere il secondo passaggio da (f). Se l’azione non ha successo, (F) è libero di prendere palla da (f). (f) fa dai-e-vai, blocca (g) in angolo o rimpiazza (G) in punta. La collaborazione in palleggio tra (F) e (g) risulta molto efficace.

CAPITOLO VENTITREESIMO - INIZIARE CON IL PALLEGGIO Diagramma 119 – Tutti i compagni sul lato forte sono anticipati. A (G) non resta altro che penetrare e magari passare a (g), che come appoggio resta distante cinque metri ed un metro indietro. Nella penetrazione di (2) avremo sicuramente l’aiuto del difensore di (g). Diagramma 120 – Anche (g) è anticipato, ma il movimento di (F) in pinch-post risolve la situazione. Se (G) penetra, il taglio back-door di (g) è vincente. La stessa cosa succede in caso di passaggio di (G) a (F). La

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guardia (G) ed il post (F) possono giocare a due mentre (C) e (f) possono usare il blocco stagger per liberare (g) dopo il suo taglio back-door. Il palleggio può essere usato dentro il triangolo laterale. Diagramma 121 – Il triangolo è già formato e l’ala (f) esegue il secondo passaggio ad 1) per giocare in dai-e -cambia. Blocca per (G) e va sull’altro lato. Intanto (g) usa il palleggio per una collaborazione con (G). Ricevuta la palla col passaggio flip, (G) tenta la via verso il centro dove trova la collaborazione di (F). (F) potrebbe usare il back-door, portare un blocco o ricevere. (g), dopo la collaborazione con (G), si allarga per ricevere. Una delle soluzioni più imprevedibili è il palleggio di (G) verso (F).

CARATTERISTICHE GENERALI DELLE NOSTRE GUARDIE: In ogni situazione, devono: - saper giocare a testa alta, per vedere tutto il campo e subito - essere anche poco interessate a manovrare sempre la palla od esserne sempre in possesso - sapersi muovere senza palla per creare spazio ai compagni. CAPITOLO VENTIQUATTRESIMO - f, IL RUOLO CHIAVE Diagramma 122 - Nell’attacco a triangolo, (f) è sempre il giocatore chiave in quanto nella maggior parte dei casi sarà lui a fare il secondo passaggio, al pivot, alla guardia, all’ala del lato d’aiuto, in angolo. L’ala (f) è il giocatore strategico.

CAPITOLO VENTICINQUESIMO - L’IMPORTANZA CRUCIALE DEL SECONDO PASSAGGIO IL SECONDO PASSAGGIO INNESCA I MOVIMENTI DEGLI ALTRI QUATTRO COMPAGNI.

Diagramma 123 - Si evidenziano i movimenti in relazione all’azione di penetrazione di (f). Diagramma 124 - Osserviamo il taglio flash di (F) col difensore di (g) che si abbassa per aiutare. L’attacco segue la regola di dare la palla all’attaccante smarcato più vicino. (g) riceve la palla in punta. Diagramma 125 - Sono evidenziate le quattro possibilità di secondo passaggio.

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Diagramma 126 - Se le linee di passaggio sono tutte negate, (f) inizia il palleggio verso il centro del campo per crearne una nuova. Per facilitarlo (C) potrebbe salire per un pick & roll. Diagramma 127 - Mostra i movimenti per una corretta spaziatura, in relazione alla penetrazione di (f). Diagramma 128 - Viene evidenziato la ricostruzione del triangolo laterale. IL QUARTO PASSAGGIO - Al quarto passaggio … si va al tiro! CAPITOLO VENTISEIESIMO – OPZIONI CON LA PALLA IN ANGOLO

Diagramma 129 - Quando la palla viene passata in angolo, il pivot (C) esce per un pick & roll laterale. Se non accade nulla, la palla va a (G) con il secondo passaggio. Diagramma 130 - Mentre (g) usava il blocco di (C), (f) ha scelto se giocare dai e cambia o bloccare diagonale per (F). (F) sale per ricevere mentre (g) taglia in angolo. La palla va con il terzo passaggio a (g) che è posizionato in ala. (f) si allarga in angolo. Diagramma 131 - (G) sfrutta il blocco cieco di (F) e, se non riceve da (g) , forma il triangolo laterale posizionandosi in pivot. Diagramma 132 - Una diversa soluzione è non fare il pick & roll tra (C) ed angolo. Allora (C) esce in ala per ribaltare il gioco e creare spazio per l’1vs1 di (F). Diagramma 133 - SE L’ANGOLO VIENE ANTICIPATO, prende l’iniziativa l’ala dal lato d’aiuto: (F) diventa il giocatore più importante, ed il suo movimento decisivo. E’ il giocatore più lontano dalla palla e vede tutti gli altri nove tra sé e la palla. Taglia flash in post alto e riceve.

CAPITOLO VENTISETTESIMO – QUATTRO CONTRO QUATTRO CON IL 4VS4 SI POSSONO ALLENARE LE SEQUENZE ED I RIBALTAMENTI CHE CREANO CONTINUITÀ DI MOVIMENTO.

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Diagramma 134 - (G) passa e taglia sul blocco cieco di (F) posizionandosi in angolo. (F) impegna il proprio difensore e sale per ricevere. Tutte le possibilità di (f) sono rispettate. Diagramma 135 - (G) passa a (f) e sfrutta il blocco cieco di (F), per poi andare in angolo. Diagramma 136 - (f) passa a (F) per realizzare l’incrocio su (C). Dopo il blocco in angolo, se (f) ritorna in ala, abbiamo il gioco col pivot e la continuità dell’azione. Infatti, (F) può ridare a (f) e tagliare lui stesso in angolo.

Diagramma 137 - (G) può iniziare anche col dai-e-vai per posizionarsi sull’altro angolo. (f) può giocare con (C) o penetrare sul centro per ribaltare e ricreare il triangolo. Diagramma 138 - Completamento dell’azione col movimento di (C). L’allenatore è in grado di proporre situazioni diverse: a) Palla in ala; b) Palla al pivot; c) Palla al post alto; d) Palla in angolo; e) Penetrazione in palleggio; f) ecc. Diagramma 139 - (C) sale e riceve per il back-door di (f) o il gioco-a-due con la guardia. Sull’altro lato uscita di (f) sul blocco di (F). Diagramma 140 - (C), dopo il passaggio, taglia in angolo per realizzare il triangolo.

CAPITOLO VENTOTTESIMO – RIBALTAMENTO Nel passaggio della palla da un lato all’altro della metà campo di attacco, vogliamo sfruttare le seguenti situazioni: - 1vs1 con la palla - 1vs1 senza palla (back-door) - passaggio lob - pinch post sul gomito dell’area (che prepara il taglio back-door di (G)) 29


Diagramma 141 - Sono evidenziate le quattro possibilità di passaggio di (f). Può ribaltare passando a (G), a (F) e palleggiando verso il centro. Diagramma 142 - Inversione con (F), che riceve dopo un movimento senza palla. Può giocare 1vs1, con (G) e con il triangolo.

Diagramma 143 - Se (F) viene anticipato, oltre al back-door immediato con (G) avrà anche il back-door con (g), a seguito del palleggio di (G) verso (g). Diagramma 144 - Se non vede la possibilità di passare al backdoor di (F), (g) palleggia in ala per formare il triangolo sull’altro lato. CAPITOLO VENTINOVESIMO – BILANCIAMENTO DIFENSIVO Quando viene effettuato un tiro è necessaria una equilibrata spartizione dei compiti. Vogliamo sempre tre giocatori a rimbalzo e due a bilanciare. Diagramma 145 - Si devono rispettare compiti e ruoli : - (G) e (g) corrono indietro verso metà campo - (C), (f) e (F) formano un triangolo a rimbalzo d’attacco Il blocco di (f) per (G) è chiamato il “Rebound Screen Cut”, e serve per creare un vantaggio dinamico al giocatore (f).(diagr. 145)

CONCLUSIONE Quante sono le opzioni del triangolo di Tex Winter? Alcuni allenatori ne hanno sviluppate più di quaranta. Con un solo passaggio effettuato, quattro giocatori senza palla possono occupare una qualsiasi delle altre posizioni e due qualsiasi di loro possono completare la formazione del triangolo offensivo. Inoltre, poter giocare contemporaneamente con due guardie consente di ribaltare il gioco molto più facilmente e di comporre il triangolo in modi sempre diversi. Anche per questa ragione possiamo definirlo l’attacco delle pari opportunità, a patto che l’impegno dei singoli diventi l’ispirazione di tutta la squadra.

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