ALBERTO MORSIANI
L’INVASIONE DEGLI ULTRACORPI di
DON SIEGEL
I MIGLIORI
FILM della
NOSTRA VITA
« Quando sarete immersi nel sonno, assorbiranno la vostra mente
per farvi rinascere in un mondo tranquillo e senza problemi »
I MIGLIORI FILM DELLA NOSTRA VITA Collana diretta da Enrico GiacovElli
L'INVASIONE DEGLI ULTRACORPI
[Invasion of the Body Snatchers, 1956] di
DON SIEGEL
ALBERTO MORSIANI
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L'INVASIONE DEGLI ULTRACORPI DI DON SIEGEL
Cognome Nome
Donald, detto “Don”
Nato il a
26 ottobre 1912
Chicago, Illinois (Stati Uniti)
Morto il a
Siegel
20 aprile 1991
Nipomo, California (Stati Uniti)
per
cancro
Sepolto a
Cayucos-Morro Bay District Cemetery, California (Stati Uniti)
LA CARTA D’IDENTITA DEL REGISTA
FilmograFia Star in the Night (1945) Hitler Lives? (1945) La morte viene da Scotland Yard (The Verdict, 1946) Night Unto Night (1949) Il tesoro di Vera Cruz (The Big Steal, 1949) Fuga all’Ovest (No Time for Flowers, 1952) Duello al Rio d’Argento (Duel at Silver Creek, 1952) Le ore sono contate (Count the Hours, 1953) China Venture (1953) Rivolta al blocco 11 (Riot in Cell Block 11, 1954) Dollari che scottano (Private Hell, 36, 1954) An Annapolis Story (1955) L’invasione degli ultracorpi (Invasion of the Body Snatchers, 1956) Delitto nella strada (Crime in the Streets, 1956) Passione gitana (Spanish Affair, 1957) Faccia d’angelo (Baby Face Nelson, 1957) Agguato nei Caraibi (The Gun Runners, 1958) Crimine silenzioso (The Line-Up, 1958) Sei colpi in canna (Edge of Eternity, 1959) Sull’orlo dell’abisso (Hound Dog Man, 1959) Stella di fuoco (Flaming Star, 1960) L’inferno è per gli eroi (Hell Is for Heroes, 1962) Contratto per uccidere (The Killers, 1964) All’ombra del ricatto (The Hanged Man, 1964) Straniero (Stranger on the Run, 1967) Squadra omicidi, sparate a vista! (Madigan, 1968) L’uomo dalla cravatta di cuoio (Coogan’s Bluff, 1969) Ultima notte a Cottonwood (Death of a Gunfighter, 1969) Gli avvoltoi hanno fame (Two Mules for Sister Sara, 1970) La notte brava del soldato Jonathan (The Beguiled, 1971) Ispettore Callaghan – Il caso Scorpio è tuo (Dirty Harry, 1971) Chi ucciderà Charley Varrick? (Charley Varrick, 1973) Il caso Drabble (The Black Windmill, 1974) Il pistolero (The Shootist, 1976) Telefon (Telefon, 1977) Fuga da Alcatraz (Escape from Alcatraz, 1979) Taglio di diamanti (Rough Cut, 1980) Un giocatore troppo fortunato (Jinxed, 1982)
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L'INVASIONE DEGLI ULTRACORPI DI DON SIEGEL
L'INVASIONE DEGLI ULTRACORPI (Invasion of the Body Snatchers, 1956)
regia: Donald Siegel; sceneggiatura: Daniel Mainwaring, Richard Collins (non accreditato) e Sam Peckinpah (non accreditato), dal racconto The Body Snatchers di Jack Finney apparso su «Collier’s Magazine»; fotografia: Ellsworth Fredericks (bianco e nero, SuperScope); scenografia: Ted Haworth; montaggio: Robert S. Eisen; musica: Carmen Dragon; suono: Ralph Butler; montaggio del suono: Del Harris; effetti speciali: Milt Rice, Don Post; trucco: Emile LaVigne, Mary Westmoreland; arredi del set: Joseph Kish; montaggio delle musiche: Jerry Irvin; registi delle seconde unità o assistenti alla regia: William Beaudine Jr., Richard Maybery, Don Torpin (non accreditato). interpreti e personaggi: Kevin McCarthy (dr. Miles Bennell), Dana Wynter (Becky Driscoll), Larry Gates (dr. Dan “Danny” Kauffman), King Donovan (Jack Belicec), Carolyn Jones (Theodora “Teddy” Belicec), Jean Willes (Sally Whiters, infermiera), Ralph Dumke (Nick Grivett, capo della polizia), Guy Way (Sam Janzek, ufficiale di polizia), Virginia Christine (Wilma Lentz), Tom Fadden (zio Ira), Jean Andren (zia Eleda), Kenneth Patterson (Stanley Driscoll), Eileen Stevens (Anne Grimaldi), Bobby Clark (Jimmy Grimaldi), Beatrice Maude (nonna Grimaldi), Everett Glass (dr. Ed Pursey), Dabbs Greer (Mac Lomax, proprietario della stazione di servizio Century), Pat O’Malley (uomo dei bagagli), Guy Rennie (proprietario del ristorante), Marie Selland (Martha Lomax), Sam Peckinpah (Charlie, l’uomo che legge il contatore del gas; uomo che insegue), Harry J. Vejar (l’uomo che trasporta il baccello nell’ufficio di Bennell). altri interpreti non accreditati: Whit Bissell (dr. Hill), Richard Deacon (dr. Harvey Bassett), Frank Hagney (passante), Robert Osterloh (guidatore dell’ambulanza).
LA CARTA D’IDENTITA DEL FILM
origine: Stati Uniti. produzione: Walter Wanger per Walter Wanger Productions (Budget: 417.000 $) riprese: 23 marzo - 27 aprile 1955 (località varie dell’area urbana di Los Angeles e del sobborgo di Sierra Madre; Bronson Canyon, Griffith Park, Hollywood Hills; Sunset Studios di Los Angeles [interni]). titolo di lavorazione: They Came from Another World. distribuzione: Allied Artists Pictures. titoli internazionali: L’invasion des profanateurs de sépulture (Francia), Die Dämonischen (Germania), La invasión de los ladrones de cuerpos (Spagna), A Terra em perigo (Portogallo), Muertos vivientes (Messico), Vampiros de Almas (Brasile), La invasión de los usurpadores de cuerpos (Argentina). distribuzione italiana: Lux. prima proiezione: 5 febbraio 1956. prima proiezione italiana: 2 ottobre 1957. prima proiezione Francese: 8 novembre 1967 durata cinematograFica: 80’. Formato: 1.85:1
Si raccomanda di guardare questo film, come tutti i film, in lingua originale, con o senza sottotitoli, per gustare le voci, i rumori, le musiche e i dialoghi originali, immancabilmente traditi dalle versioni italiane.
N.B. Il simbolo [ nelle didascalie delle immagini o, in mancanza di didascalie, all’interno delle immagini stesse indica che un fotogramma di film originariamente a colori è stato riprodotto per esigenze editoriali in bianco e nero.
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L'INVASIONE DEGLI ULTRACORPI DI DON SIEGEL
Kevin McCarthy – Miles Bennell
Dana Wynter – Becky Driscoll
LA CARTA D’IDENTITA DEL FILM
King Donovan – Jack Belicec
Carolyn Jones – Teddy Belicec
The others...
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L'INVASIONE DEGLI ULTRACORPI DI DON SIEGEL
plot Un’auto della polizia arriva a sirene spiegate al Pronto Soccorso dell’ospedale di Santa Mira, cittadina della California. Ne scendono un poliziotto e uno psichiatra, il dottor Hill. All’interno, un giovane uomo, il dottor Miles Bennell, dà in escandescenze e, dentro una stanza, racconta la sua incredibile storia. Il resto del film, in flashback, è il suo racconto dei fatti come lui li ha vissuti negli ultimi tre giorni. Bennell torna a Santa Mira da un convegno a Boston. Viene informato dall’infermiera Sally che qualcosa a Santa Mira non funziona: la gente non sembra riconoscere più i propri cari, un ragazzino la propria madre, una donna il proprio zio. Bennell fa visita a quest’ultima, Wilma, cugina di una sua vecchia fiamma, Becky Driscoll, che è appena tornata da un soggiorno di cinque anni a Londra; e si convince che la donna soffre di allucinazioni, come gli altri. La sera Bennell e Becky escono e vanno in un ristorante, dove il dottor Kauffman parla loro di una “isteria collettiva” che si è impadronita degli abitanti di Santa Mira. Mentre la fiamma della passione con Becky sembra riaccendersi, Bennell riceve la telefonata di un amico, Jack Belicec, e nella sua abitazione fa una scoperta inaudita: sul tavolo da biliardo sta un corpo umano che sembra la copia di cera di qualcosa in divenire. Bennell lo esamina: non ha impronte, non è un cadavere, è un corpo completo non finito. La moglie di Jack, Teddy, è convinta che si tratti della copia del marito. Le due coppie si separano. I Belicec vegliano accanto alla “cosa”, Bennell accompagna a casa Becky, che vive col padre. Durante la notte i Belicec, terrorizzati per aver visto la “cosa” muoversi e sanguinare, si recano a casa di Bennell. Insospettito, quest’ultimo corre a casa di Becky e scopre, in una cassa in cantina, una copia esatta di lei. Sveglia la ragazza e fugge con lei. Gli strani corpi sembrano poi scomparire nel nulla, e il dottor Kauffman fornisce una spiegazione “razionale” dell’accaduto. Si parla di un corpo all’obitorio privo di impronte. L’allarme sembra rientrato, anche chi sosteneva di non riconoscere i propri parenti sembra ricredersi. Bennell e Becky passano il resto della notte nell’appartamento di lui, e sboccia l’idillio romantico. La sera si ritrovano con i Belicec per un barbecue all’aperto, ma nella serra accanto stanno crescendo dei grandi baccelli che sfornano corpi
LA CARTA D’IDENTITA DEL FILM
identici ai quattro amici. Mentre Jack si allontana in cerca di aiuto, Bennell distrugge con un forcone la propria “copia”. Inizia qui un lungo inseguimento, con Bennell e Becky che cercano di sottrarsi alla cattura che li costringerebbe a essere “copiati” e svuotati della propria personalità. La spiegazione di quanto sta accadendo a Santa Mira la fornisce più tardi Kauffman, anch’egli “trasformato”, che racconta ai due, infine catturati, di semi vaganti nello spazio che hanno trovato dimora nei campi vicino alla cittadina, sviluppandosi in grossi baccelli da cui escono copie perfette degli umani. È una cosa bellissima, secondo Kauffman: niente più amore, niente più desiderio, insomma una vita molto più semplice. Basta cadere addormentati, e si è sostituiti. Bennell e Becky riescono però a evadere e fuggono verso l’autostrada, dove intendono avvertire i forestieri del pericolo incombente: da Santa Mira, infatti, stanno partendo camion carichi di baccelli. Ma durante la sosta in una miniera Becky, stanchissima, si addormenta e si trasforma anche lei nella copia di se stessa. Rimasto solo, nonché unico abitante di Santa Mira ancora autentico, Bennell raggiunge l’autostrada e grida agli automobilisti di fermarsi e dargli ascolto. Torniamo, alla fine del flashback, nel Pronto Soccorso dell’inizio, dove nessuno crede al racconto di Bennell e lo si reputa pazzo. Ma in quel momento passa una barella con un ferito: è il conducente di un camion che trasportava baccelli... Immediatamente il dottor Hill dà l’allarme generale. Mentre risuonano le sirene, una lunga inquadratura sul volto stravolto ma felice di Bennell chiude il film.
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LE SILENCE EST D’OR DE RENÉ CLAIR
Fino a qualche tempo fa Santa Mira era la classica smalltown tranquilla, “normale”. Ora, malati che improvvisamente guariscono, bambini che dicono che la madre non è la madre, donne che dicono che lo zio non è lo zio. Qualcosa di strano sta accadendo. Il dottor Bennell vuole capire l’origine vera di questi “disturbi”. È l’inizio di uno dei grandi incubi della storia del cinema, un capolavoro sulla paranoia collettiva anni ’50. Don Siegel firma questo classico della fantascienza aliena e horror, che ha avuto tre remakes, ha influenzato registi e ha terrorizzato spettatori. Il fascino duraturo del film risiede nel piacere proibito che nasce dalla paura profonda di essere sostituiti da una copia di se stessi, insensibile e priva di emozioni. Il terrore dell’Ignoto si somma alle interpretazioni ideologiche, che hanno fatto del film, di volta in volta, un attacco al conformismo borghese o una denuncia dell’egualitarismo comunista. Al fondo, però, sta l’eterna paura di perdere i nostri tratti personali, ciò che ci rende unici e singolari, in un mondo globalizzato e asservito alla tecnologia.
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ALBERTO MORSIANI è direttore dell’Associazione Circuito Cinema di Modena e collabora con riviste e quotidiani. Si occupa soprattutto di cinema americano dal punto di vista dello studio delle mitologie fondative e degli archetipi culturali, dei generi classici e degli autori più significativi. Ha scritto libri, tra gli altri, su John Ford, Quentin Tarantino, Anthony Mann, Oliver Stone, Gus Van Sant, Joseph Mankiewicz, Kathryn Bigelow, Jacques Tourneur, il western e il paesaggio nel cinema hollywoodiano.
978-88-6692-094-6