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LIBERI Periodico gratuito di informazione politico - culturale
Anno IX n. I
Fondato nel 2006
Cantone: la corruzione è un problema di mentalità
“Il massimo ribasso è uno strumento pericolosissimo che favorisce infiltrazioni” di Teresa Cerisoli
EDITORIALE
RiECCOCI! E’ finito l’anno sabbatico. Causato dalla mancanza fondi requiem anche perdeil’itanecessari per andare in stampa. liano Un anno che, inizialmente, non ci serviva per riflettere sul progetto nato e costruito negli anni. Ma che è stata l’occasione per un attento esame di coscienza. Personale, professionale. Un anno che va inteso come “otium”. Ovvero come quell’occupazione votata alla speculazione intellettuale, attività che, nella Roma antica, di fatto era riservata alle classi dominanti, in contrapposizione al concetto di “negotium”, inteso come occuparsi, più per necessità che per scelta, dei propri affari. Rientriamo, con la testa alta e la schiena dritta, in un panorama giornalistico locale che, purtroppo, vediamo sempre più corrotto o prostituito. Con le debite distinzioni. Ossigenati al momento da uno sponsor, che speriamo possa non essere l’unico nel più breve tempo possibile, siamo tornati. E lo facciamo in un momento delicato della vita di Frattamaggiore, di Frattaminore, della Campania, dell’Italia. Perché ci sono, e speriamo siano gli ultimi, gli strascichi della crisi economica che si è abbattuta sull’Italia e che al Sud ha mietuto migliaia di vittime tra i lavoratori, gli artigiani, i piccoli imprenditori, e ci avviamo alla primavera elettorale sia a Frattamaggiore, sia in Campania. segue a pag. 2
Ci impiega poco più di trenta minuti, Raffaele Cantone, presidente dell’Anticorruzione, a tracciare in una articolata lezione, il ruolo importante che può assolvere la stampa nella nostra società, per combattere la corruzione. Lo ha fatto al corso di formazione promosso dall’ordine dei giornalisti della Campania, alla presenza del Presidente Ottavio Lucarelli e dei giornalisti Mauro Fellico e Alfonso Pirozzi. Cantone ha evidenziato che è difficile individuare fatti di corruzione per cui è difficile che la Nella foto: i lavori di costruzione della clinica prevenzione da sola basti a contrastarla. “E’ più facile individuare infiltrazioni mafiose”. “Con indagini serie e approfondite emergono i valori di livello della corruzione che sono elevatissimi”, ha affermato alla platea di giornalisti. “La lotta alla corruzione deve essere uno strumento per spingere il PIL di almeno l’1 %” ha affermato il presidente, aggiungendo che “il massimo ribasso è uno strumento pericolosissimo che favorisce infiltrazioni e che dietro può nascondere imprese che utilizzano capitale illecito”. Ultima ora: Frattamaggiore. Si è dimesso l’assessore Luigi D’Agostino. Il motivo andrebbe ricercato nell’impossibilità di mantenere a Frattamaggiore la sede del Giudice di Pace. Nonostante l’impegno dei vari comuni a nord di Napoli, che si erano impegnati a pagare tutte le spese per il mantenimento della struttura, il Ministero della Giustizia ha bocciato la proposta. Qualcuno mormora, invece, che le dimissioni potrebbero essere legate alla prossima primavera elettorale ed alle esigenze del consigliere regionale di riferimento di Luigi D’Agostino, Nicola Marrazzo.
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All’interno: Speciale allargamento del cimitero: la vergogna
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Salvo il Centro Anziani Pezzullo
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Sporcizia, abbandono e incuria nel vecchio posto dell’amore
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Urbanistica privata e speculazioni edilizie
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Gli orrori di psicologia
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Frattaminore virtuosa
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Liberi è e sarà sempre stampa locale, quasi di quartiere. Lo rivendichiamo, con orgoglio. Avremmo, come sempre, però, uno sguardo che va oltre i confini territoriali delle nostre città, il cosiddetto glocale. Non in contrapposizione. Anzi, in un rapporto d’amore. Ciò che è considerato locale è essenzialmente incluso nel glocale. Localizzazione e glocalizzazione, così come già inteso dal sociologo Robertson, sono fenomeni strettamente interconnessi, in un processo di reciproca inclusione. Ci siamo interrogati su cosa tiene in piedi la nostra società e la politica. Sappiamo cosa tiene insieme il giornale. La passione! Che nel rispetto dei lettori, che qualcuno definiva l’unico padrone, ci impone professionalità, integrità morale ed intellettuale. Cercheremo di analizzare le
diverse prospettive. Le dinamiche evolutive. Senza pregiudizio alcuno. Senza ingabbiarci in questo od in quello schema. Poi faremo le nostre scelte. Responsabili. Non avremmo paura di trattare alcun argomento. Da quelli scivolosi, a quelli che più
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leggeri. Vogliamo essere ottimisti, perché non abbiamo mai visto un pessimista raggiungere obiettivi e perché ci giochiamo oggi, e non domani, una partita importante per il nostro futuro.
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“Nei sistemi dove opera la corruzione non vi è innovazione”, ha affermato. Ed anche che “la corruzione la paga il cittadino, blocca il mercato e peggiora i livelli dei servizi”. Il presidente dell’Anticorruzione ha spezzato una lancia a favore della Legge Severino, pur riconoscendone i limiti. Centrale è il ruolo culturale che la stampa può avere nel far rilevare le tante storture della politica. “Qualcuno dice che la Severino mette in discussione la presunzione di non colpevolezza, ma ciò è sbagliato. La corruzione - ha spiegato Cantone - è soprattutto un problema di mentalità collegato a un dato culturale: bisogna cominciare a capire quanto sia fondamentale la stigmatizzazione sociale del corrotto e del corruttore, che non sono due simpatici signori in grado di aggirare le regole. Sono, invece, persone che fanno un enorme danno a tutto il sistema economico e sociale”, ha concluso il magistrato. “Una cosa è il diritto penale, altra cosa è l'integrità morale. Nei paesi anglosassoni basta non pagare i contributi alla colf e ci si dimette. Da noi, invece, succede anche che un sindaco patteggia una condanna e torni a fare il primo cittadino. In realtà ci vuole la certezza che si sia in presenza di una persona perbene”. A parere del presidente dell'Autorità, “fino a quando la corruzione sarà tollerata dal punto di vista culturale ci sarà poco da fare”. Le foto sono di Salvatore Cacace
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Direttrice responsabile Teresa Cerisoli Registrazione al Tribunale di Napoli n. 57 del 30 giugno 2006 Sede Via Cavone, 51 - Frattaminore Stampa Tipografia F.lli Del Prete Frattaminore Email: teresacerisoli@gmail.com chiuso in tipografia il 12 novembre 2014
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Salvo Centro Sociale Anziani “per ilildopo bassolino serve una Pezzullo
“La lotta alla mafia ( p r i m o problema da risolvere nella nostra t e r r a , bellissima e disgraziata) non doveva e s s e r e
Sconfitta per l’Amministrazione Russo
soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, anche religioso, che coinvolgesse tutti, che tutti abituasse a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà che si contrappone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.
“Ho sempre avuto questo senso di orgoglio che io al potere gli stavo di faccia, lo guardavo, e lo mandavo a fanculo. Aprivo la porta, ci mettevo il piede, entravo dentro, ma quando ero nella sua stanza, invece di compiacerlo controllavo che cosa non andava, facevo le domande. Questo è il giornalismo”. Tiziano Terzani
legge nella sentenza - a criteri di logicità dell'azione amministrativa l'aver scartato la soluzione di una conferma della sede provvisoria nel Comune di Pozzuoli, la cui continuità consentirebbe di evitare i nuovi costi derivanti dalla scelta di nuova sede”. Una sconfitta per l’amministrazione del sindaco Francesco Russo che, pur inimicandosi gli anziani del centro e l’opinione pubblica cittadina, non aveva voluto trovare nessun’altro locale da destinare alla sede strategica, pur essendo liberi i locali dell’ex Tribunale, dotati anche di un ampio parcheggio. Indiscussa la gioia ed il sollevo che si respirano nel centro anziani, per lo scampato pericolo dello sfratto. Gli anziani avevano chiesto a più riprese che fosse presa in considerazione una soluzione diversa da quella di via Lupoli, ma l’amministrazione Russo ha perpetrato nella sua scelta, bocciata infine dal Tar.
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Il TAR salva dallo sfratto i 700 soci della struttura. Adeguare i locali del Centro per l’ASL Na2 Nord sarebbe stato troppo oneroso.
FRATTAMAGGIORE La prima sezione del Tar Campania ha accolto il ricorso del Comune di Pozzuoli ed ha accolto la richiesta di annullamento della deliberazione regionale numero 30 del 7 febbraio 2014 e gli atti conseguenziali, con la quale si trasferiva la sede legale dell’Asl Napoli 2 Nord da Pozzuoli a Frattamaggiore. E’ quindi salvo il Centro Sociale Anziani Pezzullo, di via Lupoli, dove l’amministrazione comunale di Frattamaggiore, in accordo con la dirigenza strategica dell’Asl Napoli 2 Nord, aveva fissato la nuova sede sanitaria, nel cuore della città, creando disagio ai 700 nonni del centro, per cui era stato già firmato un avviso di sfratto. Uno sfratto che avrebbe innescato una reazione a catena, perché ospitare il centro anziani in altre strutture comunali, come Villa Laura a via Sossio Russo, avrebbe fatto venire meno tutta una serie di iniziative intraprese negli anni dalla stessa amministrazione comunale. Un trasferimento mal gradito ai frequentatori del centro, alla maggioranza dei cittadini ed a tutte le associazioni presenti sul territorio cittadino. Lo sfratto era stato votato da 21 consiglieri comunali, nel giorno della festa dei nonni, a seguito di una accesa ed affollata seduta del consiglio comunale. Frattamaggiore avrebbe accolto per trent’anni gli uffici dell’Asl gratuitamente. Scegliendo Frattamaggiore, secondo i giudici del Tar, “non è stato propriamente valutato il criterio normativo del baricentro della popolazione”. Il Collegio giudicante è entrato ancora di più nel merito della questione, facendo un chiaro riferimento ai costi stimati per l'adattamento della nuova sede di Frattamaggiore, “indicati nella relazione istruttoria in 473.994 euro”. “Non corrisponde – si
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LA NOTIZIA
ce ne siamo già occupati!
dal numero 10 di Liberi settembre 2011
Foto: Gennaro D’Andrea
La vergogna del nuovo cimitero Nicchie e monumentini di pessima qualità a prezzi esorbitanti
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Grumo Nevano, invece, Vincenzo Brasiello ne aveva chiesta la revoca. Della questione dei monumentini fantasma si è occupata anche la trasmissione televisiva “Mi manda Rai 3”, ed il direttore del consorzio Mauro Sarnataro, che ha presenziato alla trasmissione al posto del sindaco Francesco Russo, ha fatto sapere che quanti non vorranno sottoscrivere la concessione novantanovennale potranno farlo. Gli saranno restituiti in tre giorni i soldi versati negli ultimi due anni. Tanto, da quanto abbiamo appreso, c’è già la fila per potersi accaparrare le nicchie o i monumentini che saranno rifiutati. Sono, comunque, tante le anomalie venute fuori già ad una prima visita del nuovo cimitero. Non tutte le nicchie sono dotate di una copertura idonea. I marmi usati
non sono di prima qualità; alcuni sono scheggiati, altri presentano macchie di ruggine. Lo spazio tra una verticale e l’altra è insufficiente se i parenti dei prossimi defunti dovranno recarsi a recitare una preghiera. Le verticali ed i monumentini sono stati accresciuti di una unità, senza uno sgravio sui costi per chi acquisterà uno degli altri sei loculi. Eppure al Consorzio il settimo loculo non è costato niente. Si tratta di strutture prefabbricate che potrebbero essere state scartate durante la costruzione di un cimitero del Nord Italia. C’è da chiedersi se la variante che ha permesso di passare da sei a sette loculi le verticali ha ricevuto il parere favorevole dell’assemblea del Consorzio Cimiteriale e del Consiglio Comunale di Frattamaggiore, che ha dato l’ok alla
progettazione definitiva dell’opera, autofinanziata, costata alle tasche dei cittadini di Frattamaggiore, Frattaminore e Grumo Nevano ben 10.5 milioni di euro. Chi ha visto effettivamente il progetto? A qualcuno è piaciuto? C’è un consigliere comunale dei tre comuni che ne ha verificato la rispondenza? Nessuno si è accorto che i loculi erano più piccoli e che tutta l’architettura del nuovo allargamento cimiteriale è veramente bruttissima? Certo i controlli non potevano farli i cittadini, a cui l’area è stata interdetta alla vista ed al passaggio fino all’inizio di questo mese. La struttura a breve riceverà il collaudo. Poi loculi e monumentini saranno assegnati, con la riffa. Si potrebbero prevedere delle migliorie. Sarebbero quanto mai opportune e necessarie, per non consegnare ai posteri una struttura vergognosa, il cui costo è stato ed è poco accessibile alla maggioranza dei cittadini.
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Nella festività di Tutti i Santi e nella ricorrenza dei Morti, i cittadini dei tre comuni aderenti al Consorzio Cimiteriale hanno fatto la triste scoperta. Molti, quelli che viaggiano su internet e sui social network, avevano già letto e sentito le polemiche riguardanti i cosiddetti monumentini cimiteriali. Polemiche sollevate dal parroco antiroghi Don Maurizio Patriciello, che aveva comprato per sé e per i suoi, il monumentino per dare sepoltura alle spoglie mortali dei suoi cari. Don Maurizio è stato, per quanti non lo ricordano, il primo a sollevare anche perplessità e dubbi sul tempio crematorio che doveva essere costruito nell’area, la cui procedura di gara, su richiesta del sindaco Vincenzo Caso, è stata annullata in autotutela, perché “palesemente illegittima”. Il sindaco di
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Gli orrori di Psicologia Dott. Raffaela Cerisoli1
Questa rubrica si pone lo scopo di smascherare gli “orrori” che spesso giornali, tv e discorsi del senso comune fanno nell’abuso di termini tecnici della psicologia clinica. E’ facile trovare rubriche di psicologia che dispensano consigli o danno ricette per il vivere felice, e che hanno la presunzione nelle poche righe di una lettera di fare diagnosi. Io, da psicologa iscritta all’albo, so che la psicologia è una scienza e come strumento principe ha il “colloquio clinico” che è insostituibile, ecco perché appena mi è stata affidata questa rubrica ho pensato di non occuparmi di questa rispondendo a lettere. Vorrei con il lettore fare un viaggio in quelli che sono i luoghi comuni e gli errori classici che spesso vengono fatti anche da noti giornali, perché la psicologia è di tutti ma non per tutti e deve essere trattata con la giusta dignità e usando il giusto vocabolario. Quante volte dopo drammi familiari si afferma o si legge: “Quella famiglia sta vivendo uno PSICODRAMMA, indicando per psicodramma un dramma della psiche?”. Lo PSICODRAMMA è invece un metodo psicoterapico, appartenente alle psicoterapie di gruppo, che consente alla persona di esprimere le diverse dimensioni della sua vita e di stabilire dei collegamenti costruttivi fra di esse, mettendo in scena i propri vissuti personali con l’aiuto di un psicoterapeuta che “dirige il gioco”. Psicologa, Phd student of Second University of Naples. Esperta in Psicodiagnostica e Rorschach.
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Sporcizia, abbandono ed incuria nel vecchio posto dell’amore FRATTAMAGGIORE – Degrado ed | GIÀ DIRIGENTE TECNICO MINISTERO abbandono nel piazzale Florindo Ferro, a quattro passi dall’ospedale San Giovanni di Dio e dal consorzio cimiteriale. Le aiuole sono diventate ricettacolo di rifiuti di ogni genere. C’è di tutto, dalle carte sporche ai resti dei fugali pranzi di qualche giovanotto o di qualche senzatetto. Bottiglie di plastica, lattine di alluminio, bottiglie di vetro di birre e di alcolici, bicchieri e piatti di plastica, cartoni di pizze, sacchetti di rifiuti. Ma anche vecchi palloni sgonfi, abbandonati dai ragazzi che usano quello che doveva essere un parco, che doveva migliorare la qualità della vita dei residenti, in un campo di calcetto. Impossibile fare un giro con un bambino o con un passeggino. A dire il vero, piazzale Florindo Ferro non è stato mai un parco. Ha l’aspetto di una piazza, tutta circondata da mura di cinta, lungo le quali vengono depositati decine di sacchetti di rifiuti, dagli sversatori notturni. Un parco che da sempre è stato caratterizzato solo dalla presenza di vere e proprie colate di cemento. Persino le panchine sono in cemento e d’estate si trasformano in vere e proprie fornaci dove è impossibile sedersi. Nel parco non c’è un’area coperta e nei mesi freddi o nei giorni di pioggia è impossibile starci. Uno spreco di denaro pubblico assurdo, costruito semplicemente per cambiare la destinazione di quello slargo che si apriva di fronte alle palazzine, dove
prima si incontravano le coppiette, Su sollecitazione dei residenti, i commissari prefettizi prima e l’amministrazione Russo poi decisero di far scomparire il posto dell’amore per fare spazio al cemento. Le piccole piante sistemate dall’amministrazione nel giorno dell’inaugurazione sono cresciute, ma non hanno ancora coperto quel desolato grigio del cemento che rende impossibile una passeggiata tranquilla, con i piccoli. Le panchine di cemento sono, infatti, un vero ostacolo e creano pericolo per i più discoli. Oltre ai rifiuti, depositati ormai da mesi, da cui esalano odori nauseabondi, il prato del parco è cresciuto oltremodo, nascondendo cumuli di rifiuti, le piante sono tutte diventate grandissime e rischiano di cadere, come accade per i rami del salice piangente. Qualche palo della pubblica illuminazione di sera resta spento e qualcuno è rovinato. Lascia, infatti, fuoriuscire i fili, creando pericolo a chi frequenta la piazza. Secondo i residenti della zona, l’area viene pulita circa due volte all’anno. In quelle stesse occasioni, anche i giardinieri operano le potature e lo sfogliamento delle piante perenni. Una situazione di incuria e di trascuratezza che favorisce i depositi illeciti dei rifiuti e moltiplica le inciviltà. Nel silenzio generale di quanti abitano in zona e di chi dovrebbe controllare il territorio comunale.
Pquando UBBLICA I STRUZIONE facevaP.I. buio.
Urbanistica privata e speculazioni edilizie Abbiamo parlato negli anni passati del famoso escamotage degli abbattimenti e delle ricostruzioni, che non rispettano alcuno standard e che ci hanno attirato addosso l’ira degli speculatori nostrani e forestieri. Abbiamo parlato della necessità di misurare il tasso di cementificazione cittadina al pari di quanto si fa col tasso alcolemico, dopo aver osservato le sbornie di cemento che, ovunque, ci sono state propinate. Abbiamo descritto come la città sia stata trasformata in un campo di battaglia, dove ogni avanzamento di posizione, ovvero ogni palazzo abbattuto, viene segnalato con una bandiera. Abbiamo parlato di una sapiente opera di cancellazione della memoria storico-architettonica cittadina. Abbiamo parlato di pessimi progettisti in una città di pessimi amministratori. Osserviamo trivelle e camion di cemento che vanno avanti ed indietro, anche nel centro cittadino, creando ingorghi e caos. Osserviamo palazzi che vengono sgretolati come si scioglie un biscotto inzuppato nel latte. Osserviamo scritti sui cartelli esterni dei cantieri sempre gli stessi nomi per i progettisti, i direttori della sicurezza, le ditte fornitrici di materiali. Osserviamo, oltre al calpestamento degli standard di vivibilità, la mancanza del cosiddetto “ristoro” ambientale. Osserviamo che, a lavori conclusi, oltre il 55% degli appartamenti resta vuoto, a causa dei costi eccessivi del mattone. Osserviamo la migrazione nei comuni vicini di decine di coppie di sposi, ma anche di famiglie monoreddito e anziani. Osserviamo il crollo della popolazione. Ci chiediamo: a chi conviene? Cosa c’è dentro e dietro ogni singolo cantiere? Intanto, noi continueremo con il nostro lavoro giornalistico a segnalare ed evidenziare. Perché un cittadino bene informato è un cittadino libero e non un suddito. Qualcuno definisce il cittadino informato addirittura come la bomba atomica. Noi siamo pacifisti ed ecologisti quindi ci piace descriverlo come l’esplosione di vita di un seme.
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Frattaminore virtuosa
Cresce ancora l’impegno per la differenziata, ma soprattutto contro roghi e botti
Quella appena trascorsa è stata la dieci giorni più grande di impegno ambientale cittadino. Un obiettivo che parte da lontano. Dalle piccole e buone pratiche per migliorare la raccolta differenziata, come gli strumenti offerti ai cittadini, a quelle che quotidianamente sono state messe in cantiere, consentendo a Frattaminore di essere il primo comune deroghizzato della cosiddetta Terra dei fuochi, premiato anche il Comune più virtuoso d’Italia del 2014. Si è partiti con una nuova campa-
gna, quella contro i fuochi d’artificio, che liberano nell’aria ingenti quantità di inquinanti danni all’uomo ed all’ambiente, alla manifestazione di sabato scorso in collaborazione con il Coordinamento Comitato Fuochi. Poi di corsa con il collegamento con il Tg2 e con Tv2000. Ma non ci si crogiola nei successi. Per continuare ad essere più virtuosi, il dodici novembre è partito il nuovo calendario per la raccolta differenziata. Una raccolta ancora più spinta, che prevede la raccolta dell’umido, porta a porta, un giorno un più. La frazione umida, quella che le massaie con maggiore difficoltà tengono in casa per le esalazioni dovute alla degenerazione degli alimenti, sarà depositata il martedì, il mercoledì, il venerdì e la domenica. Un’ottima iniziativa, che ha riscosso il plauso dei cittadini sui social network. Aumentando la raccolta della frazione umida diminuirà il secco indifferenziato che va in discarica, il cui sversamento ha tariffe imposte altissime, che poi devono essere coperte dai cittadini. Soddisfatto il primo cittadino Vincenzo Caso che, ringraziando la maggioran-
za dei cittadini di Frattaminore che sono precisi e puntuali nel deposito, ha ricordato ai pochi incivili che abbandonare rifiuti in giorni sbagliati, in orari diversi da quelli previsti ed in luoghi non consentiti comporterà pesanti sanzioni, fino a quarantadue mesi di reclusione. Un nuovo passo per incrementare ancora di più la percentuale di raccolta differenziata, cui si aggiunge anche alla possibilità, scattata sempre dal 12 novembre, di poter depositare le altre frazioni differenziate (carta, plastica, vetro, lattine di alluminio, banda stagnata ed indumenti usati) direttamente al centro di raccolta di via Crispano, con la possibilità di accumulare ecopunti, il cui valore sarà decurtato dalla tassa. Basterà recarsi all’isola ecologica con il documento di riconoscimento e la tessera sanitaria dell’intestatario della bolletta della tassa sei rifiuti. Tutti i dati relativi alla raccolta differenziata sono disponibili sul sito www.mysir.it, scaricando gratuitamente l’applicazione Mysir sul Appe Store o su Play Store si potrà controllare un tempo reale gli ecopunti accumulati.
Se vedi inquinare e non denunci sei colpevole anche tu! Non aspettare che siano gli altri a farlo.
Scrivici. teresacerisoli@gmail.com denuncialiberi@gmail.com news
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