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Innovazione
La capacità di innovare è un obiettivo strategico primario per mantenere e accrescere il valore dei propri servizi. Gruppo SGR investe nelle persone e impiega le proprie risorse economiche per trasformare le idee in prodotti e servizi sempre più affidabili, accessibili e sostenibili, in uno scenario internazionale in rapido cambiamento e caratterizzato da bisogni dei mercati che richiedono sempre più efficienza, sicurezza e monitoraggio degli impatti ambientali. L’innovazione può alimentare il progresso solo se è sostenibile, generando, dunque, benefici per lo sviluppo socio-ambientale misurabili nel lungo periodo. Tramite lo sviluppo e la promozione della cultura dell’innovazione, Gruppo SGR contribuisce a creare valore per tutti gli Stakeholder, favorendo una crescita economica, ambientale e sociale solida nel tempo. Il mondo dell’energia si sta interrogando sul proprio futuro e al pari di altri importanti settori sta vivendo un’importante transizione. Lo dimostra il forte impegno della Commissione Europea che, mediante il Green Deal, ha delineato l’ambizioso obiettivo comunitario della neutralità climatica al 2050. Per raggiungere questo scopo, Gruppo SGR ha inaugurato una nuova divisione green focalizzata sull’R&D dei combustibili del futuro per interpretare questa grande transizione energetica. SGR Biomethane è la neonata società “green” di Gruppo Società Gas Rimini impegnata su progetti innovativi per lo sviluppo delle filiere di Biometano, Idrogeno, Power to Gas e Carbon Capture Sequestration (CCS). Il suo mercato di riferimento è rappresentato dalle aziende, pubbliche e private, che hanno necessità di gestire rifiuti e scarti organici di diversa natura. L’economica circolare in tal modo si concretizza, cogliendo le opportunità offerte dalle tecnologie più all’avanguardia e gli incentivi promossi dai governi. Tra i progetti realizzati figurano quelli riguardanti: Azienda Agricola Colombaro, Roncocesi (biometano dai fanghi di depurazione) e Ravenna (biometano da biogas di discarica).
SGR BIOMETHANE: BIOGAS E IDROGENO
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Il biogas grezzo è un combustibile naturale prodotto attraverso digestione anaerobica: un processo biologico naturale in cui, in assenza di ossigeno, avviene la degradazione di sostanze organiche realizzata a opera di una flora microbica selezionata. Durante la digestione anaerobica, la sostanza organica complessa viene decomposta nei suoi costituenti elementari e l’energia contenuta nei legami chimici che la compongono viene trasferita e immagazzinata nel gas metano che si libera durante le ultime fasi del processo. Ciascuna biomassa organica con presenza di carbonio, in base agli elementi fondamentali che la compongono, possiede sia diversa produttività di biogas che diversa velocità di degradazione, da poche settimane ad alcuni mesi. L’intero processo naturale è a impatto ambientale nullo, caratteristica che, sommata ai benefici intrinsechi derivanti dall’uso stesso delle biomasse, rende la digestione anaerobica un processo veramente ecosostenibile. La produzione di biometano trattato e immesso in rete presenta diversi vantaggi: • contribuisce alla sostituzione delle fonti energetiche fossili con fonti rinnovabili in linea con gli obiettivi dell’accordo di Parigi; • può essere utilizzata per il settore dei trasporti contribuendo al raggiungimento della quota del 10% da biocarburanti prevista dagli accordi internazionali sul clima; • consente un risparmio logistico grazie alla capacità di stoccaggio e capillarità della rete nazionale del gas naturale, permettendo così di integrarsi al meglio con le altre fonti energetiche rinnovabili non programmabili e intermittenti. È evidente che quando si parla di molecola “verde” si fa riferimento ai “green gas” e tra questi in primis al biometano, ovvero il metano di origine biologica già di attuale produzione. Tuttavia, è necessario citare anche l’idrogeno, che giocherà un ruolo chiave nella transizione energetica nel medio-lungo periodo. L’idrogeno, a differenza del biometano che è un’energia primaria, viene definito come vettore energetico, ovvero rappresenta una forma di stoccaggio smart di energia. Può essere generato dallo Steam Reforming del metano fossile - blue hydrogen - o dall’elettrolisi dell’acqua operata per mezzo di FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) in eccesso altrimenti non utilizzate: il green hydrogen. Una volta generato, rappresenta pertanto una buona fonte energetica facilmente stoccabile, ad alta pressione analogamente al metano, sotto forma di molecola gassosa. L’idrogeno rappresenterà la chiave di volta anche del sec-
tor coupling, permettendo alla rete elettrica e alla rete gas di dialogare come mai accaduto prima d’ora. Pertanto, si può vedere la rete del gas come stoccaggio e trasporto di energia verde e l’idrogeno come elemento di “cerniera” tra le reti di distribuzione del gas e le reti di distribuzione elettriche. L’idrogeno sarà pertanto il mezzo attraverso il quale concretizzare questo importante progetto, totalmente in linea con la politica del Green Deal europeo, data la sua capacità di trasformazione dall’energia elettrica alla molecola gassosa e ancora in energia elettrica.
MENOWATT GE E IL POLITECNICO DI MILANO
Nel 2018 Gruppo SGR, in seguito all’acquisizione del controllo di Menowatt Ge, inizia la propria esperienza nel settore della pubblica illuminazione efficiente e dell’illuminazione interna (impianti di medie e grandi dimensioni) grazie all’attività che l’Azienda marchigiana sviluppa in Italia con prodotti brevettati e marchi registrati. Menowatt Ge partecipa al programma di ricerca realizzato dal Politecnico di Milano denominato Tavolo di Lavoro Smart City 2021/22. La Ricerca nasce all’interno dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico e si pone la mission di generare e condividere conoscenza sulla Smart City e facilitare la creazione di sinergie tra pubblico e privato. Gli obiettivi della Ricerca, per l’edizione 2021/22, sono i seguenti: • analizzare lo scenario applicativo in Italia, e strutturare un confronto con l’estero, anche attraverso studi di caso significativi; • analizzare il ruolo delle startup più innovative e dei grandi player di mercato; • analizzare i progetti avviati e le intenzioni future dei comuni, approfondendone lo stato di avanzamento, le barriere più rilevanti, i benefici ottenibili, le tecnologie più diffuse e le implicazioni legate alla pandemia CO-
VID-19; • approfondire il valore delle informazioni raccolte sul campo dai dispositivi connessi, gli Open Data e gli impatti su Privacy e Cybersecurity; • analizzare le partnership pubblico-privato, i modelli di finanziamento più diffusi, gli approcci per condividere idee, le infrastrutture e i dati.