I GIOVEDI DI TV CENTRO MARCHE ore 20.20: Gli Incontri di Alceo Moretti
domani
ALCEO MORETTI DIRETTORE Periodico di Cultura - Economia Informazione - Politica - Sport Anno XXVI - N. 11 - NATALE 2011 Spedizione in A.P. 70% Filiale di Ancona Pubblicità non superiore al 50% Distribuzione gratuita E-mail: info@marchedomani.com
Auguri
I GIOVEDI DI TV CENTRO MARCHE ore 21.00: Servizio Pubblico di Michele Santoro
SPECIALE NATALE 2011
All’interno gli interventi di GIAN MARIO SPACCA, MONSIGNOR EDOARDO MENICHELLI, PATRIZIA CASAGRANDE E MATTEO RICCI E un breve itinerario nel mondo della solidarietà GLI INCONTRI DI ALCEO MORETTI
GIORNATA DELLE MARCHE
PAOLO PETRINI SERGIO E GIAMPIERO SCHIAVONI
VII edizione a Recanati, testimonial Leopardi; il Governatore Gian Mario Spacca:
“Siamo aperti al mondo”
GIAMPAOLO GIAMPAOLI Banche ed economia Interviste con: Luciano Goffi, Ubi - Banca Popolare di Ancona, e Dario Pilla, Banca dell’Adriatico
Parliamo di politica La parola a: DAVID FAVIA, ENZO MARANGONI, GIANCARLO SAGRAMOLA, DANIELE SILVETTI, ALDO TESEI, ROBERTO ZAFFINI
Sport
Cultura
“Il ragazzo che io fui”: la Coni L’allenamento... lezione civile e morale di Sergio Zavoli del cervello, un convegno Il mestiere dell’attore: la Il libro - Una Scuola di Teatro dello Stabile si specializza nelle selezioni regione a 5 per le accademie nazionali Cerchi, la pubblicazione Form, dal classico al jazz: di Andrea la Stagione sinfonica 2011Carloni 2012 con grandi nomi
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MORETTI – Buonasera cari amici, continuando nella serie di interviste ai personaggi importanti della nostra regione, quelli che ci possono dire cose interessanti, oggi ospito Paolo Petrini, vicepresidente della Regio-
MARCHEdomani il funzionamento della macchina amministrativa. Noi abbiamo diminuito molto, ad esempio, il peso del personale, dei dirigenti, sul bilancio regionale, ma abbiamo anche cercato di risparmiare cercando di far sì che le strutture arrivino a delle performance migliori in maniera sempre più efficiente. MORETTI – E poi va detto che la Regione Marche ha sempre dimostrato serietà, prontezza nel riconoscimento degli impegni assunti, anche con riferimento ad episodi precedenti, e questo è tornato oggi a beneficio… PETRINI – …sì, assolutamente; ricordo che anche due legislature fa la Regione
te queste materie prime che ormai sono esposte anche alle oscillazioni dei mercati finanziari, non garantiscono più tal quali un reddito sufficiente alle aziende agricole, quindi i nostri agricoltori si devono industriare a fare tante cose, e cose diverse. MORETTI – Da quello che leggo, un settore che mi sembra nelle Marche vada bene è quello del vino… PETRINI – …anche in questo caso, con qualche distinguo. E’ un settore che nel tempo è cresciuto moltissimo, sia in qualità che in vendite, soprattutto verso l’esterno. Oggi abbiamo delle difficoltà legate al fatto che in Italia il mercato è saturo, anche per le leggi che
titativi è molto circoscritta. MORETTI – Ho detto della Vernaccia perché ho letto l’altro giorno di un grande successo che ha avuto una manifestazione… PETRINI – … “Appassimenti aperti”: bellissima manifestazione, anche perché questo è il momento in cui i vigneti sono più belli con i colori dell’autunno … MORETTI – …una manifestazione che ha avuto un numero di visitatori eccezionale, che si è riverberato anche nelle località limitrofe. Adesso un riferimento alle ultime tragedie causate nel nostro Paese dalle alluvioni: ciò è dovuto anche a caratteristiche negative dei terreni?
NATALE 2011 doppio filo a molti altri: dall’agricoltura arriviamo al cibo, alla cucina che dà alle Marche una forza incredibile, non è così? PETRINI – L’agricoltura, come dice lei, è paesaggio, biodiversità, cultura, cibo, enogastronomia e quindi fornisce tutta quella rappresentazione che oggi giudichiamo prioritaria anche per dare motivazioni al turista che deve scegliere una meta. Ormai non ci si rappresenta solo in termini di accoglienza, ma di contenuti, a volte pure specifici e di dettaglio, verso segmenti, target di quella che può essere una potenziale platea a cui rivolgersi e che predilige, nel caso, anche gli aspet-
ne degli strumenti che abbiamo denominato “Pacchetto giovani” e che di fatto permettevano ad un giovane che era in possesso della terra di esprimere un’idea imprenditoriale e quindi rappresentare il proprio progetto imprenditoriale. Su questo abbiamo avuto davvero centinaia e centinaia di domande, che abbiamo in gran parte anche soddisfatto, e il modello che porta avanti il giovane è innovativo rispetto alla monocultura, per esempio, di una volta. E’ un modello che fa riferimento ad un’azienda diversificata, multifunzionale, un’azienda che non fa solo cereali o solo carne o solo frutta, ma che fa anche turismo, che produce
PAOLO PETRINI
Macrocosmo agricoltura: multifunzionalità e diversificazione per un motore allo sviluppo ne. Vi chiedo venia se non enumero le tante deleghe che Petrini ha come assessore, ma se lo facessi trascorrerebbe così tutto il tempo della trasmissione. (All’ospite) Come fa a dirigere, vigilare, promuovere undici settori della vita politica della nostra regione? Politica amministrativa ed economica… PETRINI – …è una questione di organizzazione; dipende anche dalle strutture di cui possiamo ancora avvalerci in Regione, dico ancora perché non so cosa ci riserverà il futuro... MORETTI – …con le restrizioni che ci sono… PETRINI – …pur per quel che riguarda il personale pubblico, e quindi a quale altro tipo di organizzazione dovremo approdare. MORETTI – A proposito di restrizioni: ho visto che dall’ex Governo centrale – ex fortunatamente, secondo me- avete avuto delle riduzioni incredibili, quasi totalitarie; come avete fatto? Glielo chiedo perché so che, per evitare che la vita della regione ne risentisse pesantemente, avete messo in campo grandi abilità, andando a scovare finanziamenti da tutte le parti. PETRINI – Diciamo che la ragione di una stabilità nel flusso finanziario che riusciamo a far approdare ai diversi servizi, a tutte le politiche che abbiamo messo in piedi, dipende anche da questa capacità di approvvigionarsi con risorse esterne. Dipende però pure da un’operazione continua, senza sosta -che tra l’altro è cominciata ben prima della crisi economica- legata al riposizionamento delle funzioni della Regione, soprattutto per quello che riguarda
si prese un impegno per quel che riguardava la sanità, e che ha perfettamente raggiunto. Certo, adesso c’è un orizzonte nuovo e anche complesso con il quale confrontarsi, ma di fronte ad una situazione finanziaria per quel che riguarda la sanità assolutamente precaria, oggi siamo una delle migliori regioni: noi e la Lombardia abbiamo il sostanziale pareggio di bilancio. MORETTI – Io ricordo quando anche sulla stampa internazionale vi fu riconosciuta la serietà con cui onoraste gli impegni assunti per fronteggiare le conseguenze del terremoto; banche americane sono intervenute, poi regolarmente saldate. PETRINI – L’affidabilità e la serietà sono probabilmente le prime doti di un’amministrazione pubblica... MORETTI – …peccato che queste doti non tutti in Italia le abbiano. Senta, tra i vari assessorati che le sono stati affidati, uno è molto importante, quello all’Agricoltura: come va l’agricoltura marchigiana? PETRINI – E’ difficile dare una risposta, perché ormai ci sono le agricolture, non più l’agricoltura... MORETTI - …tanti settori, certo… PETRINI - …se si possedessero cento ettari di terreno per coltivare solo cereali, al contrario di quel che avveniva negli anni Novanta anche solo per fare un esempio temporale-, oggi non si riuscirebbe: una volta si era un riccone latifondista, oggi invece si sarebbe solo un agricoltore con scarsa possibilità di fare reddito, perché tutte queste commodity, tut-
si sono stratificate nel corso del tempo e che certo non stimolano più il consumo del vino neanche fuori casa. La situazione è dunque variegata: coloro che hanno innovato, posizionandosi e presidiando i mercati esteri, quindi facendo internaziona-
PETRINI – Le Marche sono una regione notoriamente fragile per quella che è la sua conformazione morfologica: una regione che -del resto in una nazione già molto fragile- deve fare molta attenzione a quello che è l’assetto idrogeologico e quindi
La risposta ai pesanti tagli ai trasferimenti: “Abbiamo fatto ogni possibile sforzo per riuscire a mantenere ancora intatte le nostre politiche sociali”, l’inciso del vicepresidente della Giunta regionale. Orientati in maniera selettiva i minori finanziamenti: “Per quello che riguarda il mondo produttivo –spiega Petrini-, l’aspetto legato al credito è sicuramente quello più sensibile in questo momento. Sul fronte dell’occupazione, sostegno alle persone che vengono espulse dal lavoro” lizzazione, oggi stanno meglio degli altri. MORETTI – Il Verdicchio va sempre bene? PETRINI – Il Verdicchio è di gran lunga il vino bianco più premiato d’Italia -ha preso 13 premi tra quelli più importanti- e il terzo vino bianco più venduto d’Italia. MORETTI – Questo è importante. E la Vernaccia? PETRINI – La Vernaccia, come diceva Veronelli, è uno dei migliori vini che ci sono in Italia, ma la sua produzione in termini quan-
anche alla manutenzione del territorio. Una manutenzione cui sono chiamati per primi gli agricoltori attraverso il loro lavoro, tant’è che oggi ci sono molte norme legate alla cosiddetta ‘condizionalità’; per prendere i contributi dell’Europa gli agricoltori devono cioè soddisfare quelle norme: arare in un certo modo i terreni, faccio solo l’esempio principale, ma poi ci sono anche tante altre questioni. MORETTI – L’agricoltura è un settore legato a
ti enogastronomici. Noi su questo stiamo diventando davvero bravi. MORETTI – L’agriturismo marchigiano va bene? PETRINI – L’agriturismo marchigiano segue la scia del turismo regionale, che ha un trend di crescita consolidato nel tempo, perché, come lei sa e come sanno tutti i telespettatori, le Marche stanno investendo moltissimo nel turismo, nella notorietà della nostra regione, e con azioni molto mirate. In questo trend positivo, l’agriturismo è tra gli attori che si comportano meglio, perché sta in quello spazio, lo spazio rurale, che è forse la caratteristica più originale della nostra regione. Se una cosa ci invidiano gli altri è il nostro paesaggio agrario, che però è poco conosciuto: ce lo invidiano quelli che lo conoscono, dunque se riusciamo a rappresentarlo, così come stiamo facendo, i flussi si consolidano e aumentano nel corso del tempo. Oggi abbiamo più di 800 agriturismi nelle Marche… MORETTI – …ah, è una bella forza anche economica! PETRINI – Certo, una bella forza economica e un valido sostegno al reddito dell’impresa agricola. MORETTI – Senta, qual è l’atteggiamento dei giovani nei confronti dell’agricoltura? Ci sono giovani che vanno verso questo settore? PETRINI – Ci sono; devo dire che anche noi, con i provvedimenti in merito assunti, abbiamo avuto una notevole soddisfazione nel corso degli ultimi anni: noi abbiamo messo a disposizio-
energia, che a volte ha la fattoria didattica o propone anche qualche servizio per i propri ospiti di livello più qualificato come può essere un centro benessere… MORETTI – …una forte evoluzione positiva… PETRINI – …a volte aziende che riescono ad essere anche aziende artigiane e a mantenere tutto all’interno del reddito agricolo. Noi abbiamo approvato da poco un’importantissima legge, prima in Italia, sulla multifunzionalità e la diversificazione dell’azienda agricola che permetterà agli agricoltori di fare quasi tutto quello che la loro fantasia gli permetterà di pensare. MORETTI – E quindi più possibilità economiche? PETRINI – Certamente, lo scopo è esattamente questo. MORETTI – Ha parlato di energia: com’è vista dal mondo dell’agricoltura la green economy? PETRINI – Il mondo dell’agricoltura è uno di quelli più avanzati in relazione alla consapevolezza dell’importanza della produzione di energia rinnovabile. Devo dire che qualche volta non è ben compreso tutto questo da parte degli altri o a volte è stato attuato in maniera non equilibrata, come per i pannelli fotovoltaici a terra che, prima che noi intervenissimo con una legge che ha regolamentato, sono sorti in maniera anche disordinata, occupando terreni agricoli che rappresentavano sotto il profilo paesaggistico dei pregi. Resta il fatto che l’agricoltura, anche per quelle che sono le politiche europee, ha un ruolo di primo piano: agricoltura con
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NATALE 2011 riferimento agli ol vegetali, al legno, con conseguente valorizzazione delle aziende agro-forestali, al biogas cui noi puntiamo molto attraverso le nostre aziende zootecniche, e poi anche con riferimento alla produzione di energia solare, perché anche in campagna ci sono spazi o tetti che possono essere sostenibilmente occupati. MORETTI – Dalla sua posizione di vertice in Regione, che cosa si sente di dire ai marchigiani, che mi risulta siano molto preoccupati per la situazione finanziaria? Riuscite, nonostante i pesantissimi tagli ai trasferimenti, ad intervenire, a sostenerli, ad aiutarli a progettare? PETRINI – uesta è una
presidente di un organismo a Bruxelles… PETRINI – …sì, la Rete delle Regioni Ogm- ree; hanno scelto me, ma soprattutto hanno scelto le Marche perché si sono distinte nel corso di questi anni nel perseguimento di un obiettivo di qualità e lo hanno fatto attraverso un’azione che si è sviluppata in maniera completa. Dunque nel momento in cui c’era bisogno di guidare queste Regioni europee –e ci sono i tedeschi, gli inglesi, i francesi, i greci, gli spagnoli, ecc.- che perseguono la qualità e che all’interno di questo obiettivo rifuggono dall’utilizzo di organismi geneticamente modificati -perché uniformerebbe la rappresentazione della
stata proprio questa: di portare delle aziende che erano già integrate, che avevano già formato dei consorzi, delle reti di impresa, che avevano già delle partnership tra loro per potersi confrontare con un mercato così grande e complesso com’è quello indiano. Noi siamo andati come coordinatori delle Regioni italiane per l’internazionalizzazione insieme al overno, insieme a Confindustria nazionale e insieme a grandissime aziende come inmeccanica, come Danieli per l’acciaio, che erano venute al seguito di Confindustria nazionale; noi abbiamo partecipato con trentasei piccole imprese che però erano integrate tra di loro e che quindi si sono potute con-
Ambiente, enogastronomia, biodiversità, artigianato, cultura. Con il turismo, insomma, un legame a doppio filo. E’ sullo sfondo delle colline leopardiane che Dustin Hoffman, nello spot promozionale della Regione, mostra il nostro paesaggio: quello spazio rurale che “è forse la nostra caratteristica più originale” e le cui risorse “danno qualità all’intero territorio”, sottolinea l’assessore Paolo Petrini ospite degli “Incontri” di Alceo Moretti. Recente l’approvazione di una legge, prima in Italia, che ripensa l’azienda agricola secondo un nuovo modello, eclettica e capace di aumentare, per servizi offerti e apertura alle rinnovabili, la notorietà delle Marche bella domanda, perché viviamo in un momento in cui tutti sentiamo traballare le basi della nostra coesione sociale e anche la visione che abbiamo nei confronti dello Stato non è più quella che ci dava sicurezza in passato. Devo dire che noi abbiamo fatto ogni sforzo possibile per riuscire a mantenere ancora intatte le nostre politiche sociali; stiamo riorganizzando la nostra sanità ma senza fare passi indietro sulla qualità, e la stiamo riorganizzando certamente per renderla più sostenibile sotto il profilo economico, ma anche per adeguarla a quelle che sono le nuove esigenze: penso, ad esempio, alla popolazione anziana, che sta crescendo moltissimo e che ha bisogno di una diversa offerta da parte della sanità. E poi riusciamo ancora ad essere vicini alle nostre piccole e medie imprese… MORETTI – … ma come fate? Dove trovate i mezzi? PETRINI – Le risorse finanziarie sono minori: cerchiamo di mirarle in maniera molto più selettiva, per quel che riguarda il mondo produttivo laddove serve di più: penso all’aspetto legato al credito, che è quello sicuramente più sensibile in questo momento, oltre a quello legato alla mancanza di lavoro e quindi al bisogno di dare sostegno a tutte le persone che vengono espulse dal mondo del lavoro. MORETTI – La sua è una figura davvero interessante; so che tra l’altro è
nostra produzione agricola a quella di altri Paesi e continenti-, la scelta è caduta su una realtà, la nostra Regione
frontare in maniera adeguata con quel mercato, tornando con un notevole livello di soddisfazione.
La recente missione economico istituzionale in India per far sì che anche le imprese di più piccole dimensioni possano vincere la sfida dell’internazionalizzazione: “C’è bisogno di fare integrazione a tutto campo, e la soddisfazione è stata proprio questa: portare delle realtà che avevano già delle partnership tra loro per potersi confrontare con un mercato così grande e complesso” appunto, che dava affidabilità anche nei rapporti con l’Europa. MORETTI – Questo è un momento in cui bisogna pensare molto a collegamenti, accordi anche con Paesi stranieri, perché ciò rappresenta una delle risorse che ci rimangono; lei, di recente, ha portato una delegazione in India: che risultati ha avuto? PETRINI – Proprio come dice lei, noi abbiamo bisogno di fare integrazione a tutto campo: abbiamo bisogno di integrare le strutture in Regione, abbiamo bisogno di integrare gli Stati in Europa, ma abbiamo anche bisogno di integrare le aziende. E la soddisfazione in India è
MORETTI – Possono avere sviluppo i contatti presi? PETRINI – Assolutamente sì; le nostre aziende hanno già stabilito delle partnership che io credo consolideranno nelle prossime settimane, nei prossimi mesi; il report che abbiamo fatto, ripeto, era assolutamente soddisfacente. MORETTI – Via libera è stato dato dall’Europa alla Macroregione adriatico-ionica, rispetto alla quale le Marche hanno spinto molto. Credo che l’approvazione di questa strategia avrà ricadute molto positive per il nostro territorio; di quali sviluppi può essere suscettibile?
PETRINI – Il nostro destino è in Europa e il nostro sviluppo è verso quella direzione: verso l’est dell’Adriatico, sull’altra sponda dell’Adriatico, perché c’è una naturale relazione che questo mare ci procura con i Paesi dirimpettai. uest’area non ha ancora, tuttavia, un peso in Europa, al contrario di altre: un peso che possa determinare la scelta di politiche funzionali al suo sviluppo, soprattutto per quel che riguarda le politiche infrastrutturali. Ma non è solo questo: fare una macroregione adriatica significa ispessire le relazioni con i Paesi che ne fanno parte, quindi migliorare anche quelle di stampo economico, puntando ad una crescita degli scambi. MORETTI – Senta, le Marche in questi giorni hanno dato dimostrazione di organizzazione nell’assistenza: ho visto che la nostra Protezione civile è andata in Liguria... PETRINI – …purtroppo noi siamo allenati e devo
dire che siamo allenati bene: oggi abbiamo una struttura di Protezione civile… MORETTI – …diretta molto bene… PETRINI – …diretta molto bene, che tutti ci invidiano; non possiamo mancare di portare solidarietà, come del resto è avvenuto anche in altre occasioni, in questo caso in Liguria, e devo dire che ogni volta questo è motivo di soddisfazione, perché, al contrario di quanto ha dimostrato il overno lo scorso mese di marzo, noi manteniamo una visione solidaristica dello Stato: il overno, come ricorderete, ha deciso che in caso di calamità ogni Regione deve provvedere da sola e quindi noi siamo stati costretti ad aumentare l’accise della benzina per far fronte ai danni dell’alluvione del e 3 marzo scorsi. MORETTI – So che avete dovuto fare anche dei dolorosi e doverosi tagli; dove avete inciso particolarmente? PETRINI – Più che aver fatto dolorosi tagli, noi abbiamo sopportato dolorosi tagli, perché dei 0 milioni di trasferimenti che ci arrivavano come legge e assanini, come fondi unici per i vari settori, oggi rimangono solo 0 milioni. Nel 013 avremo ulteriori 00 milioni di tagli nella sanità. ià oggi non sappiamo come faremo a mandare avanti i nostri trasporti, e quando parliamo di trasporti parliamo di studenti, di pensionati, di lavoratori. Insomma, ci sono situazioni dove con difficoltà, se lo Stato non precisa meglio la direzione della sua riorganizzazione, potremo riuscire da soli a risolvere i problemi. MORETTI – In questi giorni è stato ad Ancona per un convegno Rifkin, noto economista statunitense, il
PAGINA quale ha dato grande rilievo all’importanza che la green economy riveste, dicendo che le Marche sono un territorio ideale per lo sviluppo di questo settore. PETRINI – Sì, lo credo anch’io, così come lo credono il nostro presidente e tutta la iunta regionale: tra gli obiettivi che ci diamo nella nostra politica di bilancio, all’inizio di ogni anno quando facciamo la programmazione, c’è proprio questo delle energie rinnovabili. E’ l’obiettivo di un territorio che ha prospettive di crescita anche dando espressione alle proprie risorse, che sono quelle naturali, che sono anche quelle culturali, ciò che quindi fa riferimento alle possibilità turistiche che ci diamo, ma soprattutto alle nostre imprese, realtà che ormai puntano all’innovazione, all’internazionalizzazione, che sono flessibili e quindi si adeguano molto più velocemente di altre ai cambiamenti del mercato, nei gusti dei consumatori, o ai cambiamenti tecnologici che pure ci sono. Pensiamo alle nostre aziende calzaturiere: qualcuno ipotizzava che potessero essere spazzate via, rappresentando una produzione cosiddetta matura; oggi sappiamo che lo scorso anno hanno registrato un incremento del per cento nell’esportazione, ben al di sopra di sopra della media nazionale, proprio per questa capacità di rinnovarsi continuamente e di dare risposte immediate ogni volta che c’è un cambiamento nel mercato. MORETTI – A mio parere noi abbiamo nelle Marche un grande prodotto: è il marchigiano, che non si arrende, che vuol sempre sapere, che vuole andare a scovare. Ricordo quando lavoravo all’estero: ogni marchigiano che arrivava sapeva da subito cosa fare, provvisto di un elenco di cose che voleva vedere, sapere, con le idee precise circa le industrie che voleva visitare, e questa è una grande forza. Senta, la produzione rurale -che è molto vasta oggi, non è più la raccolta solo di grano- è in sviluppo o no? PETRINI – uello dell’agricoltura è sempre stato un settore anticiclico; oggi, però, non ci sono più neanche i cicli nell’economia, perché sono saltati tutti gli schemi. Diciamo che come settore agricolo resistiamo meglio di altri, ma i redditi stanno comunque soffrendo molto, perché anche se c’è una diversità nel mercato mondiale, mi riferisco ad una
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tendenza all’aumento dei prezzi delle materie prime agricole, però la speculazione finanziaria e quindi le oscillazioni generate nel settore stanno portando molto scompiglio nelle aziende che non riescono a star dietro al mercato in maniera adeguata. MORETTI – Nella campagna per la promozione della nostra regione, Dustin Hoffman mostra le nostre colline, il nostro paesaggio a tutto il mondo. E l’ospitalità rurale, che credevo non esistesse al di fuori della gentilezza di un agricoltore che ti offriva un bicchiere di vino, oggi si è trasformata in una scienza dell’ospitalità.... PETRINI – …mi fa piacere questo riferimento specifico al rurale, perché, come dicevo prima, noi abbiamo uno spazio rurale originale, quello che costituisce anche una differenza per le Marche rispetto ad altre realtà. Ed è attraverso le risorse di questo spazio rurale che noi possiamo migliorare la capacità del territorio di produrre valore aggiunto, perché le risorse dello spazio rurale danno qualità all’intero territorio. uando avviene questo, anche le altre produzioni, quelle manifatturiere, acquisiscono valore aggiunto, quindi in un territorio di qualità le imprese sono più convinte a rimanerci. MORETTI – Ho visto che sbalorditivi risultati sono venuti per i nostri prodotti dalla grande, tradizionale fiera della calzatura... PETRINI – …sì; lì siamo riusciti a fare un’operazione di co-mar eting, affiancando alla calzatura quelle che sono le nostre tipicità enogastronomiche, e questo ha migliorato molto la relazione con il prodotto. MORETTI – Questo dimostra che il marchigiano ha sempre le idee pronte. PETRINI – Infatti. MORETTI – Grazie della sua partecipazione, grazie per quello che ha detto; grazie ai telespettatori e arrivederci alla prossima settimana.
Trasmissione del 17 novembre 2011 www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti Marche domani - Anno XXVI Numero 11 - Dicembre 2011 Direttore responsabile Alceo Moretti Gestione editoriale Gruppo Alceo Moretti Comunicazione S.r.l. C.so Mazzini, 64 - 60121 Ancona - Tel. 071/205115 - Fax 071/53082 E-mail: info@marchedomani.com Presidente: Alceo Moretti Vicepresidente: Giorgio Moretti Consiglio: Sergio Moretti Stampa Rotopress International srl - Via Brecce - 60025 Loreto (AN) Tel. 071-7500739 - Fax 071 - 7500570 - E-mail: info@rotoin.it Chiuso in tipografia il 13 dicembre 2011 Prestampa Ediga s.a.s. - Via Abbruzzetti, 2A - Jesi (AN) Reg. tribunale di Ancona n. 5 del 14/02/87 Pubblicazione periodica Spedizione in Abbonamento Postale Pubblicità inferiore 50% Pubblicità GRUPPO ALCEO MORETTI COMUNICAZIONE Tel. 071/205115 (4 l. r.a.) E-mail info@alceomoretti.it www.alceomoretti.it
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Bilancio regionale 2012 – Il presidente Spacca: “Drammatica la riduzione dei trasferimenti statali, passati da 220 a 20 milioni di euro”
Missione esplorativa a Ginevra, incontri al Cern, all’Oms e al Wto
“Sacrifici veri in arrivo”
“Attenzione per la nostra qualità”
ROBERTO I. ROSSI
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er il triennio 2009–2011 avevamo annunciato l’arrivo di un annus horribilis a seguito della crisi economica mondiale, ma pensavamo che alla fine la ripresa sarebbe partita. Non è stato così, ed i sacrifici veri cominciano adesso”. E’ quanto ha affermato il Governatore delle Marche, Gian Mario Spacca, nel presentare i contenuti del bilancio di previsione per il 2012, a seguito di quanto prevede il recente patto di stabilità nazionale con una riduzione della capacità di spesa da 172 a 230 milioni di euro nel triennio 2012-2014. “Allora –ha aggiunto Spacca- decidemmo di attivare per il triennio 20092011 delle operazioni di grande rigore con particolare attenzione nei confronti delle famiglie, delle imprese e delle autonomie locali, non contraendo i rispettivi bilanci regionali annuali. Ora dobbiamo far fronte alla drammatica riduzione dei trasferimenti statali al nostro territorio regionale, passati dai 220 milioni di euro dell’anno in corso a soli 20 milioni per l’anno 2012. E il nostro obiettivo, nonostante i drastici tagli attivati dal Governo nazionale, continuerà ad essere quel-
Un momento della presentazione del Bilancio di previsione 2012 da parte della Giunta regionale lo di proteggere il lavoro, i lavoratori che stanno entrando in difficoltà e gli Enti locali, oltre a sostenere l’economia e lo sviluppo. La nostra volontà è di non incrementare la pressione fiscale per evitare la recessione, puntando allo sviluppo di nuove opportunità di lavoro”. “Un aspetto particolare, in negativo –ha evidenziato Spacca– è che in questi ultimi tempi l’Europa ha ricominciato a crescere, mentre l’Italia è ancora ferma. Sull’economia del nostro Paese pesa non poco il pesante debito pubblico, pari al 118% del Pil. Il 111% del debito pubblico proviene dallo Stato centrale e la parte restante dagli Enti locali, Regioni, Province e Comuni. Questo è un dato che Barroso
Intesa con i sindacati per sviluppo e difesa del lavoro Il Governo regionale riconferma con il bilancio 2012 la priorità della tutela dell’occupazione, sottoscrivendo anche per l’anno prossimo l’intesa con le Organizzazioni sindacali sulle misure di intervento per la difesa del lavoro, la coesione sociale e il sostegno allo sviluppo. Cgil, Cisl e Uil valutano positivamente i risultati delle misure anticrisi concertate con il Governo regionale e finora realizzate. Di seguito le nuove misure 2012 approvate per un totale risorse di 11 milioni di euro. Incentivi alle imprese per la stabilizzazione di contratti a termine ed atipici: 4.800.000 euro; incentivi per la stipula dei contratti di solidarietà: 300 mila euro; brse di ricerca finalizzate all’assunzione a tempo indeterminato di giovani laureati: 1.150.000
euro; progetto di Flexicurity: “Rete distrettuale per la sicurezza del lavoro”, 300 mila euro; nuova sperimentazione per la valorizzazione delle zone montane anche in funzione anticrisi-progetto Appennino: 500 mila euro; contributo una tantum per sostenere gli studi: 300 mila euro; progetti di valorizzazione dei lavoratori precari della scuola di cui al d.m. 82/2009: 660.000 euro; borse di studio per studenti Its: 150 mila euro; contributi di solidarietà: 1.440.000 euro; agevolazioni sanitarie a favore di lavoratori disoccupati, in mobilità, in cig o in contratto di solidarietà: esenzioni ticket per le prestazioni specialistiche ambulatoriali e di diagnostica strumentale, erogazione gratuita di farmaci di fascia c: 1.400.000 euro.
Dalla Bei 200 milioni per sostenere gli investimenti “Un pilastro finanziario fondamentale per sostenere tutti gli investimenti che la Regione Marche effettuerà dal 2012 al 2014”. Con queste parole il presidente Gian Mario Spacca ha presentato l’erogazione di 200 milioni di euro che la Banca europea degli investimenti (Bei) ha assegnato alle Marche. La stipula è avvenuta a Roma, alla presenza, oltre che del Governatore Spacca, del direttore Bei del dipartimento Mare Adriatico, Romualdo Massa Bernucci, e dell’assessore al Bilancio, Pietro Marcolini. “Una firma importante –ha commentato il presidente–, sintomatica dell’attenzione e della fiducia che la Bei riconosce alla solidità del bilancio regionale. Un rapporto, quello con la Bei, di lunga data e che ha già visto negli anni la disponibilità di risorse per le Pmi, il servizio idrico, le strutture turistiche. Oggi questo nuova provvista che arriva in un momento particolarmente difficile per il Paese. Dopo il Patto di stabilità verticale, la Regione può immettere altra liquidità nel circuito istituzionale marchigiano per sostenere i settori produttivi e infrastrutturali, in un momento molto duro per tutto il sistema economico nazionale. Ricerca e innovazione, ambiente e cultura, trasporto pubblico ed energia, sono i settori su cui saranno concentrate le risorse Bei”.
–l’attuale presidente della Commissione europea, ndr.ha già fatto presente, di recente, al nuovo premier Monti, ed ora ci aspettiamo che il risanamento inizi proprio a partire dallo Stato. Per questo come Regione abbiamo deciso di costruire per il 2012 un bilancio ‘a base zero’, azzerando i vecchi capitoli di spesa ed indirizzando le risorse in base alle nuove priorità individuate dalla Giunta. Sarà, comunque, una manovra molto critica, perché pesa il taglio del 90% dei trasferimenti statati, inoltre, per il triennio 2014 i tagli ammonteranno a 600 milioni. Che arriveranno ad 1,1 miliardi di euro, compresa la sanità”. “Le risorse che abbiamo a disposizione -ha sottolineato il Go-
vernatore- sono nell’ordine di 653 milioni di euro. Un altro aspetto da evidenziare e sul quale stiamo continuando ad operare è legato alla lotta all’evasione fiscale, un dato: negli ultimi cinque anni siamo passati dal recupero dell’evasione fiscale da 5 a 28 milioni di euro”. “Senza modifiche dell’economia da parte dello Stato –ha affermato l’assessore al Bilancio, Pietro Marcolini- la proiezione verso il nostro territorio è drammatica nel mantenere l’equilibrio finanziario e non ci sarà futuro a seguito dei costanti tagli che il Governo centrale continua ad attivare. E nelle Marche, con il taglio di 200 milioni di euro, saranno sempre più a rischio la sanità, il trasporto pubblico locale, il welfare e, ovviamente, il lavoro. Cinque le priorità del nostro Bilancio di previsione: difesa attiva del lavoro; sostegno all’Ict-Information and communication technology; sostegno a liquidità, investimenti e internazionalizzazione; sostegno a nuova occupazione e imprenditorialità giovanile; sostegno alle politiche sociali e al welfare. Stiamo cercando fondi aggiuntivi attraverso l’Fse-Fondo sociale europeo, ci adopereremo per rifinanziare il credito alle pmi-piccole e medie imprese e punteremo anche sulla green economy, oltre che alla coesione sociale”.
Sanità al centro della seconda giornata della missione esplorativa marchigiana a Ginevra. Dopo la visita al Cern organizzazione europea per la ricerca nucleare, ndr.-, è stata la volta dell’Organizzazione mondiale della sanità, nella cui sede il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca -che ha partecipato alla missione con una ristretta delegazione marchigiana, con, tra gli altri, il direttore della Banca d’Italia-sede di Ancona, Cosimo Centrone, e il componente del Direttivo di Confindu- Ginevra stria Marche, Enrico Loccioni-, ha avuto una serie d’incontri con alcuni dei principali responsabili dell’Organismo internazionale. “L’Oms –afferma Spaccareputa la sanità italiana una delle migliori e delle più efficienti al mondo e, dal momento che il sistema sanitario marchigiano, così come riconosciuto anche da numerosi istituti di ricerca e dallo stesso ministero della Salute, si contende con la Lombardia il primato nazionale dell’eccellenza, alta è l’attenzione nei confronti della sanità regionale”. Nel corso degli incontri che il presidente Spacca ha avuto nella sede dell’Oms si è parlato, in particolare, di longevità attiva, della cui rete nazionale le Marche sono capofila, e dei
progetti ad essa collegati, anche nella prospettiva del 2012, che sarà l’anno dedicato, in Europa, all’Active ageing -invecchiamento attivo, la longevità come motore di sviluppo, ndr.-. Particolare interesse anche dagli incontri nella sede del
Wto-World trade organization, con i responsabili dell’organizzazione dedicata al commercio internazionale. La missione marchigiana di “scouting” a Ginevra è stata organizzata, su invito dell’Ambasciatore della Rappresentanza permanente italiana presso le Organizzazioni internazionali “Laura Mirachian”, con l’obiettivo di stringere contatti ed esplorare possibili collaborazioni con i principali organismi internazionali di ricerca, sanità e commercio, in particolare nei campi dell’Ict-Information and communication technology, degli strumenti di diagnostica medicale, delle energie innovative e dei materiali avanzati.
La convenzione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, ultimo atto per avviare le procedure di aggiudicazione definitiva dell’opera
Uscita ad Ovest al via E’ stata pubblicata, di recente, in Gazzetta Ufficiale, la convenzione relativa all’Uscita Ovest, l’ultimo atto necessario per dare il via alle procedure di aggiudicazione definitiva dell’opera. “Dopo le numerose sollecitazioni della Regione Marche a stringere i tempi burocratici per non tenere fermi centinaia di migliaia di euro di investimenti privati per la realizzazione di questa infrastruttura strategica per il nostro territorio –commenta l’assessore alle Infrastrutture Luigi Viventi– si conclude finalmente una parte fondamentale dell’iter amministrativo. A questo punto l’Anas può procedere con l’immediato invio delle lettere di invito alle sei ditte che hanno superato la fase di prequalifica. Siamo, di fatto, nella seconda fase della procedura di aggiudicazione del project, che permetterà di assegnare definitivamente i lavori”. Lo schema di convenzione disciplinerà il rapporto tra il concedente (Anas Spa) e il concessionario per la progettazione, realizzazione e gestione del collegamento viario tra il Porto di Ancona, la A14 e la Ss 16. La durata della concessione è fissata in trentasei anni, che decorrono dalla data di efficacia della convenzione. Il costo complessivo dell’intervento è pari a 479,8 milioni di euro, al netto dell’Iva, di cui 353,3 milioni di euro per lavori, 12,8 milioni di euro per oneri di sicurezza e 113,7 milioni di euro per somme a disposizione. La realizzazione è prevista mediante inte-
grale ricorso alla finanza di progetto e il piano finanziario prevede il completo ammortamento dell’opera a fine concessione. Si prevede che l’aggiudicazione al contraente generale possa avvenire entro il 2012 e, a seguire, il progetto esecutivo e l’inizio
vigilare affinché non si presentino altri stop alla realizzazione di questa infrastruttura strategica per il nostro territorio”. L’iter amministrativo della gara è iniziato con la pubblicazione, da parte dell’Anas, del bando nell’agosto 2010 per l’aggiudicazione al
dei lavori. Negli ultimi mesi e, in particolare, nelle ultime settimane, l’assessore Viventi ha seguito e sollecitato la conclusione dell’iter con numerosi incontri e lettere ufficiali al ministero e al Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe). “I tempi sono stati comunque troppo lunghi –afferma Viventi– e ora speriamo di velocizzare. Tra la prima delibera Cipe e la pubblicazione in Gazzetta sono trascorsi sei mesi. Altri sei ne sono occorsi per avere la delibera Cipe sullo schema di convenzione, e oggi, dopo più di sei mesi, siamo riusciti ad avere la pubblicazione della seconda delibera. Continueremo a
contraente generale (il soggetto che completerà la progettazione, eseguirà e gestirà l’opera). Tale aggiudicazione avviene mediante procedura ristretta: gli operatori economici presentano la richiesta di invito nel rispetto delle modalità e dei termini fissati dal bando di gara e, successivamente, le proprie offerte rispettando le indicazioni previste nella lettera invito. Alle procedure ristrette sono invitati tutti i soggetti che ne abbiano fatto richiesta e che siano in possesso dei requisiti di qualificazione previsti dal bando. Essendo già avvenuta la verifica dei requisiti di qualificazione da parte della stazione appal-
tante, Anas–Direzione generale, può, a questo punto, procedere con la gara vera e propria e, quindi, con l’affidamento della concessione al contraente generale. L’intervento riguarda la realizzazione di un collegamento viario ad elevata capacità tra il Porto di Ancona, l’Autostrada A14 e la Variante alla Ss 16, di cui è in corso di progettazione l’ampliamento. Il tracciato origina dall’innesto sulla viabilità portuale, all’altezza di via Enrico Mattei, realizzato con un nuovo svincolo sull’Asse attrezzato, comprensivo delle connessioni con la nuova darsena e il porto storico. Superato questo, il tracciato si mantiene in viadotto, e dopo un tratto in rettilineo scavalca il fascio di binari della stazione di Ancona, imboccando in galleria la rupe della Palombella, all’altezza della ex scuola elementare Benincasa. All’uscita dalla galleria, il tracciato viaggia per circa 250 metri a mezzacosta, e curvando decisamente in direzione ovest si riporta in galleria per circa 3 chilometri. Il tracciato fuoriesce poi nella vallata Valle Lunga, dove prosegue seguendo il fondovalle fino alla sua parte meridionale, dove è localizzata l’area di pedaggio e lo svincolo di innesto sulla A14. La connessione con la Ss16 è realizzata con una bretella di collegamento che costeggia il fosso Barcaglione e si attesta sulla Statale in località Madonna del Carmine tramite uno svincolo.
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I pareri politici
2–Pensioni e patrimoniale: il suo punto di vista. 3-Come possono le Marche vincere la sfida della crisi?
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Vicepresidente Provincia di Ancona-Pd
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Le domande 1–Quali riforme vorrebbe dal Governo Monti?
Pagine a cura di Roberto I. Rossi
Giancarlo Sagramola
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Interviste del 1° dicembre 2011
Roberto Zaffini Consigliere regionale, capogruppo Lega Nord
“Debito pubblico: “Risollevare il Paese azione determinata” con il federalismo” 1 - “Vorrei delle riforme improntate al concetto di equità, in grado di far partecipare tutti secondo le loro possibilità al risanamento del Paese. Un’azione determinata per la riduzione del debito pubblico ed un supporto alle imprese che innovano e intendono rimanere saldamente in Italia. Un’azione immediata verso le liberalizzazioni ed una che rafforzi il lavoro a tempo indeterminato e/o che aumenti le garanzie del lavoro flessibile per consentire ai giovani di guardare con più speranza al futuro. Attivare una vera politica per sostenere le famiglie anche attraverso la leva fiscale”. 2 - “Concordo con chi crede che vada attivata
un’imposta patrimoniale che non tocchi la prima casa e il cui risultato venga impiegato per lo sviluppo e la riduzione del debito. Sulle pensioni il discorso è più complesso e deve riguardare il cumulo di tutte le pensioni ed i vitalizi di chi già è in pensione. Non possiamo più permetterci pensioni che superano lo stipendio di un lavoratore di pari livello ed i vitalizi di chi dopo 5 anni riceve un compenso che non è commisurabile a quanto versato. Sui sistemi e gli anni necessari ci sarebbe bisogno di un discorso più articolato”. 3 – “Le Marche possono vincere la sfida se tutti insieme ci crediamo, cioè siamo disposti a rischiare qui
il nostro futuro, ripongo la nostra fiducia nelle qualità delle persone, del territorio che dobbiamo valorizzare e delle imprese che hanno potenzialità inaspettate. Penso che possiamo crescere nell’innovazione, come si sta realizzando nel sistema delle imprese con omelab o nel campo sociosanitario con lo sviluppo del concetto della longevità attiva. Nel campo dell’ambiente e della valorizzazione del territorio con il progetto Appennino. Con una nuova idea di turismo destagionalizzato che la regione sta efficacemente promuovendo, integrato ad una riscoperta e valorizzazione delle eccellenze delle Marche in tutti i campi”.
1 - “Con Monti il federalismo, che per noi è l’unica speranza per risollevare il Paese, non farà certamente passi in avanti. Noi siamo convinti che la scelta del governo tecnico è un bluff, come già dimostrato dallo spread che non è diminuito. Questa anomalia ha in seno un vizio preoccupante, Monti fa parte di quel mondo dei mercati, delle banche e della finanza che è responsabile della crisi epocale che stiamo vivendo. Monti sarà la lunga mano che determinerà la colonizzazione e la svendita di quello che di sano rimane in questo Paese: i servizi delle municipalizzate, il patrimonio demaniale e immobiliare e le banche”. 2 - “Rivendichiamo la difesa delle pensioni di anzianità, perché non si possono togliere le pensioni ai lavoratori, in gran parte al centro-nord, che hanno già pagato.
Non si può colpire chi è entrato giovanissimo nel modo del lavoro. Le regioni del nord danno più di quello che ottengono, al contrario di quelle del sud. Chiediamo le ‘gabbie previdenziali’ in difesa delle pensioni dei lavoratori del centronord, ispirate al principio ‘dell’ottenere per quel che pago’. La proposta dell’Eu è irricevibile, perché l’Europa non vede il Paese per quello che è in realtà, cioè due Paesi divisi, il pil del sud è fermo agli anni ’60. Se il nord fosse libero l’Italia sarebbe uno dei Paesi più ricchi d’Europa. Per quanto riguarda l’eventualità di una tassa patrimoniale, personalmente non sono affatto contrario, ovviamente sopra la cifra di almeno un milione”. 3 - “La Regione Marche deve puntare sulle eccellenze che ha, come il turismo in tutte le sue forme,
sui prodotti agroalimentari e su alcuni comparti industriali di nicchia. Le Marche devono chiedere con forza all’Europa il ripristino dei dazi a tutela della qualità dei nostri prodotti, perché la concorrenza sleale è una delle cause della mancata crescita. Bisogna investire sui giovani, parlando loro senza più illusioni di poter svolgere solo lavori di concetto come prospettiva di occupazione, perché questa non c’è più. I nostri giovani se vorranno entrare nel mondo del lavoro dovranno svolgere, come facevano i loro genitori, anche i lavori manuali, artigianali e commerciali. Adesso questi settori sono occupati sempre di più dagli extracomunitari. Con la crisi gli italiani hanno perso 500 mila posti di lavoro, mentre gli extracomunitari ne hanno guadagnati un milione”.
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Le domande
1–Quali riforme vorrebbe dal Governo Monti? 2–Pensioni e patrimoniale: il suo punto di vista. 3-Come possono le Marche vincere la sfida della crisi?
Aldo Tesei
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Presidente Comitato Marche Udc-Casini
Marche 1 deputati non sono marchigiani… Inoltre, è necessario attivare delle iniziative per favorire il lavoro ai nostri giovani”. – “Pensioni: bisogna programmare tutto il sistema seguendo le modifiche necessarie in relazione al prolungamento della vita e soprattutto adeguando le nostre pensioni a quelle della comunità europea. Patrimoniale: una tassa che va attivata nei confronti chi ha di più”. 3 – “Come Marche pensavamo di essere in condizioni diverse, viste le nostre qualità sotto tutti i punti di vista, mentre il nostro territorio, purtroppo, sta soffrendo il periodo di crisi economica, anche le nostre grandi imprese sono in difficoltà. Le istituzioni sono chiamate a verificare il senso di responsabilità delle imprese. La
produzione va riorganizzata per incrementare la competitività a livello anche internazionale. E le imprese dovrebbero avere una minore pressione fiscale per incrementare la competitività. Le Marche devono aiutare le pmi per provare ad uscire dalla crisi il prima possibile, puntando, soprattutto sulla diffusione dei valori culturali, avendo così, di seguito, un prezioso incremento del turismo. E ad aiutare le pmi, oltre alla politica, devono essere anche gli istituti di credito, offrendo adeguati apporti ai programmi delle aziende. Un altro aspetto importante da evidenziare è legato all’aumento della lotta all’evasione fiscale, da attivare in modo molto duro, forte e preciso, non per recuperare soldi a favore dello Stato ma per dare corpo all’equità e alla giustizia”.
“Abolire le Province e tagliare i costi” 1 - “ agliare i costi della politica e della burocrazia inutile e dispendiosa della pubblica amministrazione; abolire le Province; dimezzare i parlamentari; creare un senato delle Regioni e degli Enti locali. Le riforme principali che vorrei vedere attuate presto dal overno Monti sono principalmente quelle inerenti alla riduzione di costi inutili e degli sprechi che considero vergognosi in un momento di crisi come questa. Crisi che ha portato inevitabilmente ad un generalizzato senso di malessere e di sfiducia nei confronti della classe politica. Servono riforme radicali e concrete che dimostrino un cambiamento etico in atti, ancor prima che economico. Dalla fiducia si può ripartire con ogni tipo di manovra e sacrificio, purché ben equilibrato, ma occorre sottolineare e dimostra-
Il convegno organizzato dal Comitato di coordinamento Marche Udc, presente Ciriaco De Mita; l’incontro con il overnatore Spacca
“Puntare sui cattolici” “ uardare al futuro dei cattolici in politica”. E’ il messaggio lanciato dall’europarlamentare dell’Udc-Unione di centro, Ciriaco De Mita, nel corso del recente incontro con il overnatore delle Marche, Gian Mario Spacca, che ha chiesto all’e presidente del Consiglio di “farsi carico nell’Assemblea europea della nascita della Macroregione adriatico-ionica, progetto già approvato dal comitato delle Regione d’Europa”, ed anche “di prolungare il corridoio altico-Adriatico da Ravenna alla Puglia”. A seguito della riunione in Regione, De Mita ha poi partecipato, sempre nel capoluogo dorico, al convegno “Laici e cattolici insieme per il Paese”, organizzato dal Comitato di coordinamento Marche dell’Udc-Casini, al quale erano presenti, tra gli altri, Aldo Tesei, presidente Coordinamento Marche UdcCasini, Luigi Viventi, assessore regionale, Massimiliano Colombi, direttore Dipartimento di sociologia Università Cattolica di Milano, ed Andrea Speciale, capogruppo Udc in Consiglio comunale di Ancona. “Stiamo vivendo un momento storico di cambiamento -ha dichiarato De Mita nel corso del convegno-; questo governo tecnico guidato da Monti è l’ultima occasione per recuperare la politica. La presenza dei cattolici nel governo nazionale è
Ciriaco De Mita con Gian Mario Spacca fondamentale, purtroppo, con l’assenza dei cattolici i problemi si sono aggravati. Oggi c’è l’esigenza di riportare i cattolici in politica”. “Abbiamo il dovere -ha precisato De Mita- di conservare il sistema di democrazia. La crisi del ceto medio si risolve nell’offrire risposte adeguate alle diverse problematiche. Un aspetto sul quale puntare è quello di ricostruire la comunità attraverso i veri valori della vita”. Ad evidenziare i concetti espressi da De Mita è stato poi Aldo esei: “Il nostro intento è di offrire un prezioso contributo al nuovo governo che è stato recentemente costituito. Casini, da oltre un anno, sostiene che si doveva attivare un governo che operasse per
Onorevole, responsabile Idv Marche
Interviste del 1° dicembre 2011
“Priorità: modificare gli Enti locali” 1 – “Una riforma prioritaria è quella della riduzione dei costi della politica. Non si può continuare a mettere in difficoltà i cittadini attraverso manovre che prevedono solo aumenti a svariati livelli. Le riforme per migliorare lo Stato sono legate alla revisione degli Enti locali, con le Province che dovrebbero essere eliminate, ma non solo, dovrebbero essere soppresse anche altre associazioni come quelle dei Comuni e delle Comunità montane. Il sistema dello Stato deve essere riorganizzato, tutelando soprattutto le zone più in difficoltà. Poi, deve essere attuata la riforma della legge elettorale, reinserendo le preferenze, in quanto attualmente il cittadino non si sente più rappresentato in Parlamento, considerato che a decidere chi diventa onorevole o senatore sono i partiti. Un dato allarmante: nelle
David Favia
l’interesse del Paese. Auspichiamo che ci sia la ripresa economica, soprattutto legata alle famiglie”. “La politica -ha dichiarato esei- deve essere una scelta di vita; la mancanza di cattolici alla guida del paese ha inciso sulla caduta del overno erlusconi; Casini sta portando avanti un’iniziativa per il cambio della legge elettorale. Nei momenti di bisogno ognuno deve promuovere le proprie idee”. “Stiamo attraversando un momento particolare -ha affermato Viventi-; l’attivazione del bipolarismo dal 1 ha creato sempre e solo confusione politica, non a caso tanti problemi non sono stati ancora risolti. La necessità è di avviare una nuova unione dei cattolici, in
quanto l’Italia non può restare priva di questa parte politica. I cattolici devono riunirsi, rimettendosi insieme, costruendo il Partito della Nazione, puntando sulla responsabilità nei confronti del Paese attraverso un progetto chiaro per la ricostruzione del nostro Paese, con scelte di qualità, per avere una speranza nel prossimo futuro”. Concetti che sono stati sottolineati anche da Colombi: “Diversi partiti si stanno muovendo secondo i temi proposti dai cattolici. Non è un caso che l’ultimo governo abbia incontrato molte difficoltà, non avendo al suo interno il partito dei cattolici. Il cattolicesimo deve essere utilizzato come brand a livello politico. Il pluralismo dei cattolici fa parte della cultura sociale, una cultura che va sostenuta per provare a superare questo periodo di crisi economica. Per tornare ad essere credibili, a livello politico, è fondamentale riaggregare il mondo individuando sfide di ancoraggio”. A concludere il convegno l’intervento di Speciale: “L’associazionismo cattolico deve essere riconosciuto sempre di più. L’equità sociale è stata per molto tempo un concetto non tenuto in considerazione. Lo sforzo al quale siamo tutti noi chiamati è di cercare di rendere comprensibili le forme associative per ricreare un tessuto sociale dei un certo spessore basato sui veri valori”. Rob. I. Ros.
re che ognuno fa la sua parte: politica, pubblica amministrazione e cittadini. Occorre anche investire sullo sviluppo e sulla ripresa, sulla formazione e sulla ricerca”. – “Sono assolutamente favorevole alla patrimoniale: devono essere fortemente tassati i grandi patrimoni. Non ci sono sé o ma. Lo Stato, come ogni buona e grande famiglia che si rispetti, deve inevitabilmente chiedere di più a chi sta meglio. Le pensioni, invece, vanno toccate il meno possibile: vanno sanate quelle di anzianità e non di vecchiaia, ma in generale, ripeto, sono i grandi patrimoni a dover essere chiamati in causa”. 3 – “Siamo in una situazione di crisi senza pari. Le aziende chiudono e lasciano gli operai per strada dalla mattina alla
sera. Occorre, quindi, principalmente e al più presto, tutelare il lavoro con ammortizzatori per i lavoratori e con forme di garanzia per gli imprenditori: bisogna incentivare e promuovere l’iniziativa, non scoraggiarla, ma non si possono dimenticare l’etica, né le regole di tutela e salvaguardia del lavoro e della dignità dei lavoratori. Secondo passo è investire sulle infrastrutture e sulle piccole e medie imprese, cercando di valorizzare i siti e la produzione e di intercettare fondi per la qualità dei progetti messi in campo. Infine, per uscire dalla crisi, bisogna salvaguardare i posti di lavoro esistenti, come già detto, ma, subito dopo, occorre crearne di nuovi per consentire una crescita che porti ad investire, investire sul proprio made in Marche, gioiello prezioso della nostra economia”.
De Mita alla Mole, accompagnato da monsignor Edoardo Menichelli
Spiritualità e laicità nell’omaggio alla bellezza
Ciriaco De Mita con monsignor Edoardo Menichelli ed Aldo Tesei durante la visita alla mostra “Alla mensa del Signore” Apertura di convegno all’insegna della bellezza. In occasione della sua partecipazione, ad Ancona, all’iniziativa del Comitato di coordinamento Marche Udc, l’onorevole Ciriaco De Mita ha visitato la mostra “Alla mensa del Signore”, che alla Mole offre un percorso emotivo dove spiritualità e laicità si compenetrano ed esaltano a vicenda. Consonanza con i temi del convegno “Laici e cattolici insieme per il Paese”, con esortazione ad un forte spirito di unità rimettendo l’uomo al centro nella costruzione di una dimensione anche etica della politica, chiamata a confrontarsi con temi che declinino le necessarie virtù umane al governo della cosa pubblica. Con il parlamentare europeo, nelle stanze vanvitelliane, l’arcivescovo di Ancona-Osimo, monsignor Edoardo Menichelli: “Sono lieto di accompagnare in questa visita l’on. De Mita, qui per un convegno su un tema che al presente sembra risultare di fascino
politico: laici e cattolici insieme per un comune servizio, restituendo centralità alla persona ed al suo bene, ciò che viene prima delle ideologie e delle appartenenze”. “Va colto il passaggio dalla condizione che avevamo a quella che sta per crearsi, e ciò dipende da come sapremo organizzare la via d’uscita”, ha sottolineato De Mita durante la conferenza stampa che ha preceduto il convegno e cui hanno partecipato gli assessori regionali Luigi Viventi e Luca Marconi. Nella definizione dei contorni di “un momento epocale di trasformazione”, un inciso sul bipartitismo che “non ha funzionato”: “Abbiamo organizzato le risposte in maniera schematica, ma quella italiana è una storia di partiti che sono plurali. Adesso -il monito di De Mita- l’ultima occasione per recuperare la politica, se il Parlamento saprà dimostrare capacità di indirizzo e di aiuto”. Silvana Coricelli
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Le domande
1–Quali riforme vorrebbe dal Governo Monti? 2–Pensioni e patrimoniale: il suo punto di vista. 3-Come possono le Marche vincere la sfida della crisi?
Daniele Silvetti
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Consigliere regionale, capogruppo Fli
Interviste del 1° dicembre 2011
“Politica: vanno eliminati i privilegi” 1 - “Il Paese ha bisogno di grandi riforme necessarie per superare l’attuale fase di grave crisi economico-finanziaria; riforme strutturali che consentano di aumentare la competitività del nostro sistema economico. Punto fondamentale è la riforma delle pensioni, una riforma che serva ad eliminare gli squilibri attuali del sistema previdenziale. Sui costi della politica occorre una netta e chiara presa di posizione da parte del Governo Monti sui tagli da effettuare, sia eliminando i privilegi finora esistenti, sia riducendo sensibilmente il numero dei parlamentari con l’introduzione di una nuova legge elettorale che non comporti più listini bloccati ma conceda una massima libertà di scelta agli elettori sulle preferenze da accordare”. 2 – “La riforma del sistema pensionistico è affidata ora a Enza
Enzo Marangoni
Fornero, una delle massime esperte di spesa previdenziale. Sono favorevole ad un innalzamento dell’età pensionabile, così come avviene negli altri Paesi europei, tenendo ovviamente conto di alcune peculiarità relative alla tipologia di attività svolta. Sono favorevole all’introduzione di una patrimoniale cosiddetta leggera, cioè con una bassa aliquota sulla ricchezza finanziaria ed immobiliare abbinata a delle forme di esenzione per i patrimoni più piccoli e collegata ad una riduzione dell’Irpef. Così si otterrebbe una riduzione dell’onere dell’imposizione su famiglie, lavoro, pensioni ed imprese”. 3 – “Occorre, come obiettivo primario in questo periodo di difficoltà, sostenere le imprese con politiche che salvaguardino i posti di lavoro intervenendo di concerto con il sistema bancario sul fronte
creditizio. Rilanciare il modello marchigiano fatto di tradizione, artigianalità e qualità insieme a interventi di modernizzazione, sviluppo tecnologico ed internazionalizzazione. Puntare sull’innovazione come risposta alla crisi incentivando la ricerca e lo sviluppo, elementi chiave per il rilancio dei prodotti marchigiani. Credo che le aziende marchigiane, con il supporto del Governo regionale e di altri enti interessati, potrebbero costituirsi in reti d’impresa con contratti legalmente costituiti per abbattere i prezzi delle materie prime, elaborare strategie uniche per la commercializzazione all’estero e vincere appalti. Il settore turistico, fiore all’occhiello della nostra regione, necessita di un ulteriore consolidamento nel mercato italiano ed internazionale”.
Consigliere regionale Libertà e autonomia noi Centro
“Economia: riforme per lo sviluppo” 1 – “Vorrei riforme finalizzate non solo al taglio dei costi e al recupero dell’efficienza della pubblica amministrazione. Vorrei, soprattutto, riforme finalizzate allo sviluppo dell’economia, al rilancio della produttività aziendale, all’incremento dei livelli occupazionali per i giovani, le donne e le molte persone che hanno perso il lavoro”. 2 – “E’ assurdo mettere in discussione il diritto al pensionamento dopo 40 anni di lavoro (soprattutto se in fabbrica) dopo decenni di pensionamenti regalati nel pubblico impiego dopo soli 14 anni, 6 mesi e un giorno. E’ inaccettabile colpire le pensioni di anzianità ed ignorare milioni di false pensioni di
invalidità, mentre ai veri invalidi si dà una miseria. Allo stesso modo è ipocrita ignorare il metodo, lungamente
“Rilanciare la produttività aziendale ed incrementare i livelli occupazionali per i giovani” praticato, di aumentare ad arte inquadramento e retribuzione negli ultimi mesi del rapporto di lavoro dei futuri pensionati del pubblico impiego, al solo scopo di elevare poi gli importi della pensione dell’interessato. Ora,
sono tutti i cittadini a dover pagare per tali abusi. Sulla patrimoniale ritengo sia eticamente corretto che chi ha grandissimi patrimoni debba aiutare i meno fortunati, anche per spirito di solidarietà”. 3 - “Nell’economia mondiale nessuna regione, da sola, può vincere la sfida della crisi. Tuttavia, la nostra regione ha un potenziale enorme sottoutilizzato, il turismo in tutte le sue forme, non solo quello marino: città d’arte e cultura, paesaggio agreste, collinare e montano, enogastronomia, percorsi religiosi, moda e turismo, tradizione-identità e turismo, eccetera. In generale, le Marche non sanno proporsi, in termini di marketing, soprattutto all’estero”.
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Missione in Cina – Manifatturiero, agroalimentare, turismo e cultura al centro della tappa di Pechino Delegazione guidata da Spacca, primo governatore italiano ricevuto in forma ufficiale nella sede del Pcc
“Grandi opportunità per le Marche” Oltre cento le imprese, anche umbre, che hanno partecipato
P
rimo governatore italiano ad essere ricevuto in forma ufficiale nella sede del Comitato centrale del Partito comunista cinese, il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca -accompagnato dall’Ambasciatore italiano in Cina, Attilio Massimo Iannucci– ha incontrato a Pechino, nell’ambito della missione economica marchigiana, il direttore generale vicario per l’Europa del Pcc, Zhang Jianguo. Nel corso del colloquio si è discusso in particolare dei rapporti Italia-Cina, sia nella logica di incremento degli scambi commerciali tra i due Paesi (dalla crisi, si è detto, si esce non solo attraverso la crescita quantitativa ma soprattutto qualitativa degli scambi) che di rafforzamento ed integrazione delle rispettive economie, anche investendo nei settori nevralgici delle infrastrutture e della logistica in Italia. Sempre accompagnato dall’Ambasciatore Iannucci, Spacca ha incontrato a Pechino il vicepresidente della Camera di commercio agroalimentare, Yu Lu, con deleghe all’agricoltura per l’intero Paese. Al centro della riunione, esportazioni di vino, certificazione e tracciabilità
Il Governatore Gian Mario Spacca in uno degli incontri a Pechino fissati importanti impegni per L’export del comparto mardei prodotti, tecnologie di le aziende agroalimentari chigiano in Cina nel primo conservazione e distribuziomarchigiane ed umbre: nella semestre 2011 è del resto ne, settori in cui le Marche prossima primavera si svolaumentato dell’11%, rispetto vantano grandi esperienze. La gerà un’iniziativa preliminaallo stesso periodo del 2010: Camera di commercio agroare nell’Ambasciata d’Italia a un trend che presenta ultelimentare vede con particolaPechino in cui gli imprendiriori prospettive di crescita. re interesse una maggiore pretori delle due regioni presensenza di prodotti italiani sul In questo quadro il presiteranno vino, olio, cioccolamercato cinese: la riconosciudente Spacca ha illustrato a ta ed altre produzioni. A ta qualità della dieta mediteru Lu le grandi qualità delnovembre 2012, poi, Marche ranea è infatti sinonimo di le produzioni agroalimentari e Umbria saranno ospiti effettiva sicurezza alimentamarchigiane, le numerose d’onore alla grande Fiera del re. Non solo per l’industria produzioni tipiche e il marvino di Pechino. Sempre manifatturiera, dunque, le chio Qm-Qualità garantita nella prossima primavera u prospettive di crescita nel delle Marche. Caratteristiche Lu visiterà personalmente le mercato cinese sono particoriconosciute e apprezzate in due regioni per mettere in larmente interessanti. Cina, tanto che sono stati già
collegamento gli imprenditori agricoli marchigiani e umbri di vino e di altri prodotti con i canali distributivi della Cina, oltre che per avviare scambi tra operatori marchigiani e la Camera di commercio agroalimentare su procedure, qualità, certificazione, tracciabilità. Sempre a Pechino Spacca ha incontrato nella sede dell’Ambasciata italiana una rappresentanza dello Shandong, Provincia con cui la Regione è gemellata dal 1992. In vista del ventennale delle relazioni tra Marche e Shandong, si è stabilito di rilanciare nel 2012 i contenuti dell’accordo con un rafforzamento delle relazioni tra i rispettivi distretti produttivi dell’elettrodomestico, della cantieristica, della meccanica, del fashion, come nel campo del turismo, della cultura, della salute e dell’agricoltura (a tal fine è stato costituito un gruppo di lavoro formato da Regione Marche, Provincia di Shandong e Ambasciata). “Grandi opportunità sono già emerse in questa missione –afferma Spacca– anche per le imprese agroalimentari, oltre che per la meccanica e il fashion. In Europa e in
Italia l’economia non riesce ancora ad uscire dal tunnel della crisi, mentre nel resto del mondo il commercio viaggia oggi al 4-5%. Siamo convinti che le produzioni marchigiane, il cui valore è particolarmente apprezzato all’estero, così come dimostrano gli incontri avuti in questi giorni, debbano agganciarsi a queste opportunità e le imprese devono avere più coraggio e determinazione. La Cina offre incredibili possibilità e prospettive per le nostre imprese, ed i risultati ottenuti in questi giorni da così tanti imprenditori in un momento difficile dell’economia, deve essere di incoraggiamento per gli altri”. La missione organizzata dalla Regione Marche in Cina è stata realizzata con l’obiettivo di contribuire al riequilibrio dello scambio commerciale tra l’Italia e il Paese asiatico attraverso l’incremento delle esportazioni italiane come concordato nell’accordo sottoscritto lo scorso anno tra i primi ministri dei due Paesi. Oltre 100 le imprese marchigiane e umbre che hanno partecipano alla missione, accompagnate dal ministro economico dell’Ambasciata cinese Zhang Junfang.
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MORETTI – Buonasera cari amici, seguo la strepitosa, luminosa, coraggiosa carriera del mio ospite da tanti anni: Sergio Schiavoni per me è un esempio che potrebbe e dovrebbe essere preso e raccolto da molte persone, perché in un momento nel quale il nostro Paese vive dei momenti tragici dal punto di vista economico, questo signore ha dietro di sé una luminosa strada percorsa nell’arco di cinquant’anni di at-
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messo insieme tutti i materiali, le apparecchiature elettriche, sempre tramite l’Eni, per poter far funzionare la luce di questa città che era rimasta completamente al buio. MORETTI – (Rivolto ai telespettatori) E’ sempre di una semplicità esasperante, ha messo insieme quattro cose pensando di ridare la luce ad una grande città distrutta dalla guerra. A proposito di illuminazione delle città, ho visto che ultimamente a Milano avete vinto un appalto formidabile… SERGIO SCHIAVONI – ...sì, con la A2A, una storica azienda elettrica milanese, nostro vecchio cliente. Tale azienda ci ha affidato la costruzione di quadri elettrici per alimentare una parte della metropoli lombarda che in questi ultimi tempi si è rinnovata molto, con la costruzione di numerosi fabbricati, oltre a dei grattacieli; di conseguenza, aumentando di molto la
abilità incredibile, anche nella scelta. SERGIO SCHIAVONI – Questo è un personaggio importante perché conosce tutti. La visita, principalmente, era per incontrare un funzionario della società Carafi una società tipo Saipem, molto importante in uwait-, perché aveva espresso il desiderio di incontrarci per attivare una eventuale società per costruire i quadri in uwait. E questo funzionario si chiama Palmieri, ha delle parentele ad Ancona ma è tedesco GIAMPIERO SCHIAVONI – all’inizio pensavamo che questa persona fosse italiana, invece mi scrisse: “Io ho un cognome italiano, ma non parlo italiano”.
SERGIO E GIAMPIERO SCHIAVONI
“Puntare sull’alta qualità per conquistare clienti” tività. Lui ha avviato tale attività negli anni Sessanta, poi ha avuto la fortuna di ottenere un incarico da parte del grande Mattei. Un incarico svolto molto bene e poi si è messo per conto suo. L’impero che detiene oggi è stato costruito con un apparecchio che funzionava come parafulmine, una… lamettana… SERGIO SCHIAVONI – in acciaio e rame MORETTI – …da quella particolare partenza l’azienda di Sergio Schiavoni ha operato in 39 Paesi. Negli ultimi anni è stato aiutato dall’intelligenza e dalla capacità dei figli, uno dei quali, Giampiero, che oggi è qui con noi, è presidente di una delle società del Gruppo Schiavoni, l’Imesa. Ora cerchiamo di raccontare quello che ha fatto Sergio. Uno dei tanti aspetti che hanno caratterizzato la vita imprenditoriale di Sergio Schiavoni è legato alla guerra dell’Iraq: distruggono una città intera, non hanno più energia elettrica e per rinascere che cosa pensano di fare? Di rivolgersi in una cittadina marchigiana dove c’era un tale in grado di risolvere tali problemi, persona che fu chiamata a far risorgere Bassora… Ti ricordi questo episodio? SERGIO SCHIAVONI – Come no, perbacco MORETTI – Un bel ricordo… SERGIO SCHIAVONI – sì, è stato un incarico importante. Quando Bassora, durante i bombardamenti, rimase al buio, chi, all’epoca, guidava tale città dopo aver fatto una ricognizione delle società in grado di riattivare l’impiantistica di Bassora scelsero noi. E, al volo, abbiamo
potenza da offrire ai clienti la A2A ha attivato una gara d’appalto per poter adeguare la rete elettrica della città ed anche fuori. Una gara alla quale abbiamo partecipato e che abbiamo vinto, con l’affidamento di una notevole quantità di quadri per alimentare queste nuove utenze. MORETTI – E qui si presenta un’altra forza della famiglia Schiavoni, in quanto a Milano ha una sede importante guidata da Camilla, la figlia… SERGIO SCHIAVONI – sì, mia figlia MORETTI – …che credo abbia qualche merito per questo ultimo appalto… SERGIO SCHIAVONI – sì, Camilla segue molti clienti di Milano e anche della Lombardia, e, naturalmente nella A2A ci va quasi tutte le settimane per vedere che cosa accade. MORETTI – Allora parliamo di clienti. Sergio Schiavoni è fornitore abituale di aziende tipo Eni, Enel, La Terna, cioè tutte le élite di questo settore -produzione di energia- si rivolgono a lui. Mi spieghi come le hai ottenute? SERGIO SCHIAVONI – Queste cose non nascono dalla sera alla mattina. Venendo da una cultura da agente di commercio -una delle mie prime attività-, ho curato molto la rete commerciale delle nostre attività MORETTI – …ed oggi si vedono i risultati… SERGIO SCHIAVONI – naturalmente è stata la carta vincente. Ad esempio, sento, ultimamente, molta gente che è rimasta senza lavoro, non avendo commesse, e mi chiedo: “Ma queste persone quanto hanno investito nella rete
commerciale ”; noi abbiamo sempre investito moltissimo in mezzi, in persone, in qualifiche, in corsi, e i risultati li abbiamo ottenuti e continuiamo ad ottenerli. Noi, come famiglia Schiavoni, siamo sempre in prima linea: visitiamo i clienti e valutiamo le loro richieste cercando di portare a casa dei contratti. Andando in campo, sentendo i clienti, uno vede esattamente quello che serve a tali clienti offrendo il prodotto ad hoc, questa è un po’ la nostra fortuna. MORETTI – Per dare una dimensione ai miei telespettatori, ho visto questo Gruppo ‘corposo’ anche nel numero di persone alle quali offri lavoro; quante sono le persone che oggi lavorano per il Gruppo? GIAMPIERO SCHIAVONI – Solo l’Imesa conta duecento lavoratori, poi ci sono tutte le persone dell’indotto a cui noi forniamo lavoro e sono circa un centinaio di persone. MORETTI – In generale il Gruppo dà lavoro a 750 persone. SERGIO SCHIAVONI – Seicento, 750, dipende dai periodi. MORETTI – Con un fatturato di quanto? SERGIO SCHIAVONI – Sforiamo i 100 milioni di euro. MORETTI – Allora, ti dirò io la cifra precisa, perché l’ho letta con molta attenzione: il Gruppo Schiavoni, in un momento di grande difficoltà, non dimentichiamo questo, non sono tutte rose e fiori, ci sono molte spine fuori, quest’anno ha fatturato 119 milioni di euro. SERGIO SCHIAVONI – Sì. MORETTI – Con un incremento, questo è un dato
molto importante in un momento di crisi dove tutti non sanno dove andare a trovare il lavoro, del 36 per cento all’anno. (Rivolto ai telespettatori) Non vi meravigliate se sono così preciso, perché Sergio Schiavoni lo seguo con molta attenzione da diversi anni. Tra l’altro, una cosa che ti volevo chiedere: il Gruppo Schiavoni ha lavorato e sta lavorando in 39 Paesi del mondo, come riesci a farlo? SERGIO SCHIAVONI – Grazie alla nostra rete commerciale che è molto estesa. Abbiamo un buon direttore
abbiamo anche dei partner in Spagna, insomma diciamo che il mondo industriale elettrotecnico noi lo conosciamo abbastanza e quindi MORETTI – …soprattutto conoscono voi. SERGIO SCHIAVONI – Sì, diciamo anche questo; molte persone, quando andiamo ad incontrare alcune società, vorrebbero accoppiarsi con noi per dare vita ai nostri prodotti; recentemente, ciò si è verificato in Germania con tre società. La stessa cosa è accaduta nell’incontro a Dubai con la più importante società del uwait.
Sergio Schiavoni: “Noi siamo dei tecnici con l’obiettivo di andare al cuore dei problemi. E problemi, nel tempo, ne abbiamo risolti tanti”. Giampiero Schiavoni: “Stare vicino alle aziende ci consente di trovare soluzioni ad hoc” commerciale per l’estero, risiede a Roma, ma realmente vive in tutto il mondo, viaggiando in continuazione. Recentemente è stato con noi a Dubai per una settimana; nell’occasione abbiamo notato che è molto introdotto negli ambienti, dove va viene riconosciuto; la nostra azienda è dunque ben rappresentata. Lui ha concluso accordi con due società cinesi, con altre società di Singapore, coreane, polacche, olandesi MORETTI – (Rivolto ai telespettatori) …ascoltate, ascoltate… SERGIO SCHIAVONI –
MORETTI – A proposito di questo, per accordarci sull’ora della trasmissione mi hai telefonato da Dubai; che cosa stai facendo a Dubai in questo periodo? SERGIO SCHIAVONI – Intanto è da evidenziare il fatto che a Dubai da circa una decina di anni abbiamo un ufficio ben rappresentato MORETTI – …anche… SERGIO SCHIAVONI – sì, esattamente; il nostro direttore è presidente della Camera di commercio italo-emirati, quindi è una persona di livello MORETTI – …sei di una
MORETTI – Senti, tra i tanti risultati ottenuti, poi ti chiederò della Mongolia, della Cina, dell’Algeria, eccetera, come sei riuscito, come Gruppo, a vincere l’appalto a Milano?, un centro di un’importanza estrema dove tutte le aziende si concentrano, ed hai fornito 726… SERGIO SCHIAVONI – ...scomparti. MORETTI – Come ci sei riuscito? E’ stata Camilla? SERGIO SCHIAVONI – No; diciamo che loro hanno partecipato ad una gara dove c’erano MORETTI – …tutti partecipano alle gare, però tu le vinci… SERGIO SCHIAVONI – delle peculiarità non proprio di serie; allora, siccome noi siamo una ditta flessibile, realizziamo il prodotto come lo vuole il cliente, e, chiaramente, abbiamo messo fuori le multinazionali, perché le multinazionali fanno un prodotto, se uno lo vuole quello è, sennò amen. Quindi, avendo realizzato un prodotto di alta qualità, di cui gli altri non se la sentivano di fare, la gara ci è stata affidata. MORETTI – Scusa se ti sottopongo a tante domande, quando affermi “…abbiamo fatto questo…”, tali cose dove le fai? SERGIO SCHIAVONI – A esi. MORETTI – Dove hai questo centro principale. SERGIO SCHIAVONI – C’è il centro di ricerca e di prove, dove noi realizziamo il prodotto e poi lo proviamo, prima del Cesi, l’ente certificatore italiano per eccellenza dove vengono effettuate tutte le prove secondo le normative internazionali. MORETTI – Secondo la
MARCHEdomani
NATALE 2011 New York University tu sei ingegnere. SERGIO SCHIAVONI – Esattamente. MORETTI – La tua ultima invenzione è un grande studio particolare in riferimento all’Enel. SERGIO SCHIAVONI – Sì. MORETTI – Che cosa studiate di particolare tanto da suscitare l’interesse dei giornali di tutta Europa? SERGIO SCHIAVONI – eh, tenendo conto che l’Enel è sempre alla ricerca nel trovare prodotti nuovi che offrano sicurezza -all’operatore, nel manovrare il quadro elettrico, nel trovare apparecchiature che salvaguardino la rete elettrica-, ora l’Enel ci ha affidato il compito di studiare un pannello elettrico; parliamo di pannelli elettrici che noi vediamo nelle cabine vicino agli stabilimenti, sotto i grandi palazzi, dove giunge l’energia che viene poi distribuita e trasformata per le varie abitazioni. uesto pannello ha la peculiarità di offrire grande sicurezza; ovvero, se dovesse scoppiare qualche cosa all’interno, all’operatore posto davanti a tale pannello non accadrebbe nulla. Inoltre, in questo pannello abbiamo incorporato delle apparecchiature che in caso di guasto consentono d’individuare dove sia tale guasto, mentre prima bisognava andarlo a cercare sot-
inoltre, tutte le apparecchiature di controllo e di automazione non funzionerebbero, quindi il quadro elettrico è la parte più importante presente nella nave. MORETTI – Tra l’altro, una cosa che ho letto, c’era una grossa crisi in Algeria per il trasporto del gas e non sapevano più che cosa fare, in quanto il gas in quel lungo tragitto non proseguiva più. Un certo signore ha trovato la soluzione che ha impressionato il mondo… SERGIO SCHIAVONI – iampiero ne sa più di me. MORETTI – Ah lui? Sei stato tu? GIAMPIERO SCHIAVONI – Noi… MORETTI – (Rivolto ai telespettatori) …degno erede di suo padre… GIAMPIERO SCHIAVONI – …il fatto di stare molto… MORETTI – …vorrei ci spiegassi questa storia dell’Algeria, perché so che è stata una soluzione internazionale di grande successo… GIAMPIERO SCHIAVONI – …il fatto di stare sempre molto vicini al cliente, e quindi capire quali sono le loro esigenze, ci consente di trovare delle soluzioni che sono innovative. In Algeria c’era l’esigenza di far aprire e chiudere le saracinesche delle valvole nei lunghi condotti di gas, ed allora abbiamo studiato un
daggine… GIAMPIERO SCHIAVONI – …è un po’ di testardaggine. Sana testardaggine. MORETTI – Un aspetto che mi colpisce è che Sergio Schiavoni -lo dico in generale, poi vedo con piacere che è trasmesso anche ai figli- è stato uno che non ha mai avuto paura: lo chiamano in Mongolia, in Cina, in Bulgaria, lui va tranquillo e risolve. Un altro aspetto di gran rilievo è che una delle più grandi aziende del mondo per sostenere un accordo con il Gruppo Schiavoni non è che invita Schiavoni, ad esempio, in Olanda, ma è tale azienda che va nella sede del Gruppo. E’ una cosa che mi ha colpito molto, soprattutto quando ho letto un articolo sul Corriere della Sera improntato proprio sul fatto che un’azienda importante si è mossa tra Ancona, Jesi, eccetera… GIAMPIERO SCHIAVONI – …fra l’altro, questa Intec la prossima settimana sosterrà una festa in quanto è stata insignita dalla Regina d’Olanda nel potersi fregiare del marchio Royal Industry, quindi… SERGIO SCHIAVONI – …e ci hanno invitato… GIAMPIERO SCHIAVONI – …e andremo lì… MORETTI – …e vorrei vedere… GIAMPIERO SCHIAVONI – …andremmo lì, insom-
Un’attività imprenditoriale incentrata su prodotti innovativi, legati all’energia elettrica, con riscontri eccellenti ottenuti nell’arco di cinquant’anni. A raccontare la storia del Gruppo Schiavoni, il timoniere Sergio e suo figlio Giampiero, quest’ultimo alla guida dell’Imesa: sotto i riflettori degli “Incontri” di Alceo Moretti, la fisionomia di una realtà che opera in 39 Paesi del mondo, con un numero di dipendenti variabile, annualmente, da 600 a 750 persone, di cui 200 impegnate all’Imesa. L’ultimo fatturato del Gruppo è nell’ordine dei 119 milioni di euro. “La nostra carta vincente -evidenzia Sergio Schiavoni- è nella cura della rete commerciale. Noi abbiamo sempre investito moltissimo nella qualità professionale delle persone, e i risultati continuano ad arrivare” to terra. MORETTI – Senti, una volta io sentivo parlare dei tuoi quadri e ti avevo scambiato per un… pittore! Questi famosi quadri del Gruppo Schiavoni, tanto per fornire una precisa idea, sono quadri che servono alle navi da guerra, tu hai realizzato quadri per le navi da guerra francesi, no? SERGIO SCHIAVONI – Sì, francesi e italiane. MORETTI – In tutto il mondo c’è l’uso di questi quadri, che cosa sono esattamente? SERGIO SCHIAVONI – Praticamente il quadro elettrico è quello che, di fatto, comanda la nave. Allora, la nave com’è formata C’è una centrale elettrica di produzione di energia, con degli alternatori che generano energia; inoltre, ci sono tutti i cavi che alimentano le utenze -parlando delle navi da guerra tali utenze sono i radar, i missili, gli antimissili, eccetera- e la propulsione; ed i motori, essendo elettrici, vengono alimentati da questa centrale. uindi, tutta la nave è in funzione della parte elettrica, perché se non ci fosse la parte elettrica bisognerebbe andare a remi come si andava una volta, e,
sistema fotovoltaico, evitando così di trasportare localmente la corrente con cavi, cabine e centrali elettriche, un impianto fotovoltaico in un’isola in grado di attivare l’apertura delle serrande. ueste cose nascono quando si ha molta attenzione nei confronti delle esigenze del cliente; parlando con loro si apprendono le necessità da attivare, e, a seguire, si avvia lo studio di un’adeguata soluzione. Molti dei nostri successi sono nati proprio da questi contatti con il cliente. MORETTI – La cosa che mi colpisce è che ci sono molte persone che ascoltano e che poi non realizzano. Vorrei sapere come riuscite a trovare soluzioni così rapidamente in tanti Paesi… GIAMPIERO SCHIAVONI – …perché ascoltando le esigenze si devono cercare le soluzioni. Spesso accade che si chiede se esiste un prodotto e se la risposta è negativa ci si ferma. Invece, si deve sempre cercare di migliorare le situazioni; in questo modo noi riusciamo a trovare delle soluzioni dove gli altri si fermano prima. SERGIO SCHIAVONI – enendo conto che la… MORETTI – …testar-
ma… MORETTI – Come fai Sergio, questa è una domanda forse banale, a centrare la soluzione di un problema in un paese che ha particolari caratteristiche? SERGIO SCHIAVONI – Noi siamo dei tecnici con l’obiettivo di andare al cuore dei problemi. E problemi, nel tempo, ne abbiamo risolti tanti, e questo ci permette di vedere e capire che cosa può servire a qualcuno. In questi cinquant’anni di lavoro, di soluzioni ne abbiamo trovate molte. Le nuove apparecchiature, create da noi ed anche dai concorrenti e dai nostri fornitori, ci offrono la possibilità di trovare delle soluzioni che prima non era possibile realizzare. Recentemente, parlando con la incantieri ci è stato detto: “ rovateci delle soluzioni per la gestione della parte elettrica che possono rientrare in un certo prezzo”; quindi, ci siamo impegnati in un periodo di sei mesi per trovare delle soluzioni compatibili con il prezzo adeguato per prendere un ordine. MORETTI – Ci sono tante cose che mi sbalordiscono. Mi devi spiegare, per esempio, Accarimum -ci ho impiegato due giorni per trova-
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re dov’è questo Accarimum, che poi ho scoperto essere un’isola dell’Indonesia-; tra l’altro, sei diventato un esperto in geografia… SERGIO SCHIAVONI – …eh sì… MORETTI – …senti, leggo perché è una cosa sempre sbalorditiva, avete avuto l’incarico di trovare la soluzione per 26 sottostazioni che avevano bisogno di energia elettrica nel cantiere della Saipem, ma la Saipem essendo una delle più grandi aziende del mondo ha bisogno di te? SERGIO SCHIAVONI – Sì, non solo di me, ma anche di altre persone. Devo dire che la Saipem è uno dei nostri clienti più importanti… MORETTI – …certo… SERGIO SCHIAVONI – …perché è innovativo, hanno sempre delle soluzioni nuove da proporci, così noi gliene studiamo delle altre, eccetera. Loro hanno acquistato centottanta ettari di terreno per fare una yard, una yard sarebbe una specie di porto-cantiere dove si costruiscono le piattaforme petrolifere, quelle che noi vediamo in mezzo al mare, quelle mezze gru che stanno in mezzo al mare che perforano e poi naturalmente estraggono il gas. Naturalmente, c’era da realizzare l’impianto elettrico, mettendo in gara l’Imesa, due multinazionali francesi, una coreana e una tedesca, e noi siamo risultati quelli più competitivi, perché avevamo trovato delle soluzioni che gli altri non avevano pensato, e così ci hanno affidato l’incarico. La Saipem quando decide di affidarci degli impianti è tutta contenta, perché sa che svolgiamo un buon lavoro. Ultimamente, ci hanno affidato un compito ad un prezzo abbastanza stirato, ma molto competitivo, ed abbiamo trovato una completa collaborazione con la Saipem
insomma tutti tiravano da quella parte e abbiamo acquistato la squadra; poi, ci siamo collegati con la giovane Ancona, una squadra dilettantistica che ha delle squadre giovanili, ha gli Allievi, gli Esordienti. Abbiamo attivato un rapporto con questa società, diretta da alcune persone molto attente affinché le cose vadano bene… MORETTI – …molto appassionate… SERGIO SCHIAVONI – …molto appassionate, c’è il presidente Maccioni, poi ci sono altre persone che collaborano, tutta gente spontanea e disinteressata; c’è uno staff di allenatori, circa 10, c’è iagnolini, che è il capo degli allenatori. in dall’epoca noi abbiamo finanziato questa operazione. Poi, quando l’Ancona ha chiuso i battenti loro si sono trovati un po’ orfani e noi, per continuare nella nostra attività, abbiamo dato a loro un contributo; stiamo offrendo un contributo affinché questa attività non vada dispersa. MORETTI – Non voglio dimenticare l’altro grande episodio che gli sportivi anconetani ricordano, quando l’Ancona fallì tu fosti l’unico che ebbe il coraggio di riprenderla, ti ricordi? SERGIO SCHIAVONI – Sì, sì, come no MORETTI – E poi ti sfuggì una promessa sotto l’entusiasmo dei tifosi… SERGIO SCHIAVONI – …la fece iampiero. MORETTI – In cinque anni vi portiamo in serie B, e pensare che era una società che era fallita, che non riusciva neanche a fare una squadretta, e… sbagliasti perché la riportasti in serie B in quattro anni invece che in cinque. GIAMPIERO SCHIAVONI – uella è stata una bella esperienza…
il capo operaio soprattutto, che è venuto volentieri a lavorare con noi, e abbiamo raccolto una trentina di persone. Adesso, siccome lì stiamo stretti ed abbiamo necessità di andare in una città più grande dove si possono trovare dei materiali che in questo paesetto non ci sono, ci stiamo spostando a Plovdiv e abbiamo preso uno stabile molto più grande, perché il lavoro che abbiamo da fare è tantissimo. MORETTI – Adesso, come chiusura finale, una piccola chicca. Come mai l’Enel, che è una delle più grandi aziende del mondo, ti ha rivolto l’incarico di progettare, costruire e collaudare un impianto per vendere energia? SERGIO SCHIAVONI – Direi questo, qui è sempre un problema di serietà e di affidabilità; è chiaro che queste grosse aziende quando devono fare degli investimenti importanti si rivolgono a ditte consolidate dove c’è un interlocutore che non cambia, perché, per esempio, in diverse multinazionali, nonostante siano importanti e grandi, l’amministratore delegato oggi c’è e domani mattina non ci sarà più, quindi è difficile tenere il filo con queste situazioni. Noi è da cinquant’anni che stiamo qui e quindi è uno dei grossi vantaggi che l’Enel ha di
e quindi il lavoro è riuscito bene, velocemente, tanto da meritarci, alla fine, un adeguato premio. MORETTI – (Sorridendo) Tu hai in azienda uno studioso di geografia per stabilire tutti i posti dove lavorare? SERGIO SCHIAVONI – Noi abbiamo le piante, le carte geografiche e diciamo: andiamo lì, andiamo qua… MORETTI – ...immagino. Senti, in tutte queste cose non voglio dimenticare anche un lato che sempre ti ha appassionato: lo sport. Schiavoni, oltre ad aver lavorato in 39 Paesi nel mondo, ha una persona che gli deve studiare la carta geografica per dire dove deve andare per quel lavoro…, però non dimentica la sua giovane Ancona, che è una società di calcio, se non sbaglio, giovanile… SERGIO SCHIAVONI – …sì, giovanile; quando noi avevamo la prima squadra, direi che qui il più esperto è iampiero, perché è lui il promotore della vecchia Ancona, è stato lui insieme a iacomo e a rancesco a spingere per acquistare la squadra a suo tempo. MORETTI – (Rivolto ai telespettatori) Francesco è suo nipote, Giacomo è suo genero, Giacomo Bugaro. SERGIO SCHIAVONI – Anche Claudio, mio figlio,
MORETTI – …gli sportivi queste cose se le ricordano perché hanno una buona memoria. GIAMPIERO SCHIAVONI – Speriamo. MORETTI – Purtroppo il tempo sta andando a grande velocità; quindi, questa passionaccia ancora ce l’hai? SERGIO SCHIAVONI – Sì, io mi diverto molto ad andare a vedere gli allievi che giocano. Recentemente abbiamo fatto due scontri al vertice e direi che siamo usciti abbastanza vincitori, soprattutto per i ragazzi; è vero che bisognerebbe andare in campo solo per giocare, però la vittoria dà un impulso ulteriore all’attività sportiva. MORETTI – Non voglio dimenticare che, tra l’altro, hai tante sedi anche fuori del Paese, per esempio in Bulgaria dove ultimamente ho visto che avete già potenziato lo stabilimento. SERGIO SCHIAVONI – Sì, noi stavamo in un paesino vicino a Plovdiv, come fosse la Milano della ulgaria, in una vecchia fabbrica dove facevano apparecchiature elettriche. Inizialmente abbiamo preso un po’ di persone da quella fabbrica,
fronte, perché noi, in effetti, se sbagliamo rispondiamo in proprio, e, comunque, l’Enel troverebbe un interlocutore con cui già si è confrontata, mi spiego MORETTI – Come vedete la saggezza porta delle soluzioni semplici. La grande industria di nome mondiale avrebbe fatto chissà che cosa, avrebbe chiamato scienziati per spiegare questa ragione, lui l’ha spiegata molto bene, con molto buon senso, intelligenza, passione, serietà, applicazione, caratteristiche che hanno portato Sergio Schiavoni, che una volta vendeva delle ‘robette’ per parafulmini, ad essere uno dei più grandi industriali del settore in Europa. Sergio, grazie per avermi permesso di esporre ai miei telespettatori i motivi di questa ammirazione che abbiamo nei tuoi confronti, oltretutto adesso sei anche un buon… allenatore, hai tirato su dei figli che giocano bene anche loro. SERGIO SCHIAVONI – Sì, sì. MORETTI – Grazie, grazie ai telespettatori e arrivederci alla prossima settimana.
Trasmissione del 3 novembre 2011 www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti
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NATALE 2011
Intervista con Dario Pilla, direttore generale Banca dell’Adriatico; l’impegno dell’istituto su tre direttrici
“Sfida del merito e della competizione: i marchigiani hanno le carte in regola” MAURIZIO O. DELFINO
L
a crisi del 1929, ufficialmente aperta dalla caduta della borsa del 24 ottobre, fu ritardata di una quindicina di giorni da una passeggiata. Quella del banchiere ohn Pierpont Morgan r. ( P Morgan) che in una giornata cruciale, tesissima, all’inizio di ottobre, scese dai suoi uffici, per entrare, con passo calmo, nella non lontana sede dello Stock Exchange di New ork dove, rivolto qualche segno fugace di saluto, decise , a un certo punto, di chiamare ad alta voce l’acquisto di alcune azioni. Perché aveva capito che il vero nodo di quella situazione, passata poi alla storia come la più drammatica e a tratti tragica crisi economica di cui si ha memoria, era la fiducia. Per questo l’omaggio che possiamo fare al dovere di cronaca è segnalare che il contenuto più originale e degno di nota dell’incontro con il direttore generale di Banca dell’Adriatico è che questo ci sia stato. In un momento in cui l’Europa e l’Italia, anzi il mondo intero (ma non tutti allo stesso modo) sta vivendo situazioni davvero eccezionali, non del tutto ancora chiare, troppo fitte e intense per fare previsioni. Per
Dario Pilla molto meno capita di veder declinare l’invito a simili occasioni di confronto. Dario Pilla proviene da Pavia, con la sua esperienza di banca pluridecennale ed anche vasta quanto a tipologie di settori e incarichi. C’è qualcosa di strano, di insolito, che balena in mente solo verso la conclusione dell’incontro, quando lo sguardo volge verso un grande schermo che riproduce un enorme cerchio con gli spicchi che certamente rappresentano dati importanti, grandezze, etc. Il direttore non fa mai riferimento a un solo numero,
né a una sola percentuale. Cosa inaudita per qualunque manager, figuriamoci per uno di banca. E questo per il motivo che Pilla ha preso talmente sul serio il suo ruolo di “banchiere” che non indugia nelle tipiche (e più che legittime) espressioni del marketing più efficace, cioè le comunicazioni o le anticipazioni sui risultati obiettivi raggiunti o in corso di conseguimento. La concentrazione è invece tutta sulla fisionomia e sull’identità della banca che nel territorio marchigiano incarna la presenza della prima banca na-
zionale, cioè Intesa Sanpaolo, con 79 filiali, 573 addetti, 2,587 miliardi di credito complessivamente erogato nel nostro territorio, di cui 415 milioni dall’inizio dell’anno. Ma, come detto, non è di questo che parla il direttore, che si sofferma invece sulle tre direttrici che dettano l’impegno della banca, “banca sistemica”, ricorda il manager, cioè parte di un Gruppo che è espressione del sistema stesso oltre che “un network internazionale presente in 40 Paesi”. E queste linee sono innanzitutto l’ascolto, spiega con calma e misurando bene la parole, “cioè non l’ambizione di soverchiare o condizionare la situazione, ma invece quella di far accadere le cose entrando a contatto con i fabbisogni del mercato e penetrando le peculiarità dei nuclei rappre-
sentati dalle più piccole zone o settori. In questo quadro, e forti di anni di presidio e conoscenza dell’estero -sottolinea Pilla- ci assumiamo il compito dell’aiuto all’internazionalizzazione senza dover improvvisare nulla, favorendo l’ingresso dell’impresa nei nuovi mercati, stabilendo obiettivi e priorità, sostenendo la ricerca di partner, le analisi di mercato per decifrare la capacità di assorbimento del prodotto, la fiscalità, le consuetudini commerciali e le regole bancarie”. Un’ampiezza di prospettiva che introduce alle altre linee guida che sono la “funzione di leva per l’aggregazione”, cioè la spinta a favorire il coagulo delle energie delle tante “aree di autentica eccellenza ma deboli nelle dimensioni”, dice il direttore, che parla delle reti di impresa e fa esempi tratti da un settore di grande interesse come la produzione vitivinicola, che è fatta anche di una filiera di accessori nel cui ambito superare “la polverizzazione” dell’offerta significherebbe recupero di grande valore. E poi “il mantenimento della coerenza nel sistema creditizio”. Il manager si sofferma con la consueta calma e dedizione su questo cruciale aspetto della necessità, definiti gli scopi e la direzione, di
avere la struttura e la capacità di sostenere nel tempo la strategia messa a punto. Che è anche la parola chiave che viene associata alle Marche, di cui il direttore parla come di un territorio “con una grande storia, con spunti di eccellenza che possono ben rappresentare il meglio del Paese, grazie a doti di concretezza e raffinatezza che i marchigiani fondono e combinano come pochi altri, potendo candidarsi ad essere i primi a raccogliere l’urgenza della sfida del merito e della competizione”. Un’interessantissima impressione di un uomo del nord che, operoso ed esperto, alla domanda su quale sia l’obiettivo personale risponde: “Lasciare un’impronta mettendoci la faccia”; a quella sulla cosa principale che suggerirebbe alla Regione: “Paragone e strategia”. E infine alla domanda sulla difficilissima situazione attuale che “la percezione dell’altitudine dipende dalla prospettiva della visuale”. Contro ogni indulgenza all’emotività, da cui andrebbero slegate l’analisi e le scelte di un periodo storico di passaggio, carico per questo di grandi possibilità, che richiedono quale prima vera materia prima il coraggio e l’autorevolezza, che Dario Pilla esprime in modo molto convincente.
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VI Forum Giovani Imprenditori; il presidente nazionale Jacopo Morelli
“Riforme a costo zero”
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Istao, presentato da Andrea Merloni il Piano triennale 2012-2014
Una business school Interregionale del Centro, eletto Federico Montesi d’eccellenza
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erché l’Italia non è in grado di attrarre i talenti e i capitali Perché tanti cervelli fuggono all’estero quando al giorno d’oggi le scommesse sui mercati internazionali si vincono con le aziende “brain intensive”, piene di cervelli, più che di capitali o di forza lavoro Tema complesso e di strettissima attualità affrontato durante la sesta edizione del Forum dei Giovani Imprenditori di Confindustria Interregionale del Centro, tenutasi a Pesaro all’ otel Excelsior. Platea affollata, con circa 300 imprenditori affluiti da tutta Italia per confrontarsi e trovare soluzioni condivise. “Fin dai tempi di Colombo e di Marco Polo, abbiamo sempre saputo far sentire la nostra voce all’estero –il commento di Jacopo Morelli, presidente nazionale dei Giovani Imprenditori– anche perché sapevamo mettere in campo capacità non solo mercantili, ma anche organizzative e manageriali. Oggi siamo ad un punto di svolta. Le aziende non sono più né capital intensive, né labour intensive, ma brain intensive. I Paesi con i maggiori tassi di sviluppo sono quelli in grado di attrarre i cervelli e i talenti, che non cercano solo i sol-
te Camera di Commercio di di, ma le condizioni dove Pesaro e Urbino, a partire potersi esprimere al meglio, dalla presentazione sugli dove sentirsi liberi di fare. italiani di successo alDobbiamo fare subito le riforme a costo zero che liberino le capacità creative e imprenditoriali dei giovani, dobbiamo scommettere fortemente nelle start up”. Interventi di Jacopo Morelli, presidente nazionale Giovani s p e s s o r e , Imprenditori dopo i sal’estero, oggi come nella luti introduttivi di Federistoria tenuta da Roberto co Ferrini, presidente GioBonzio, giornalista autore vani Imprenditori Confin-
“Siamo a un punto di svolta”: da Pesaro uno sprone a sprigionare le energie creative. Il timoniere dei G.I. marchigiani, Francesco Mascarucci: “Tocca adesso a noi portare l’innovazione nelle nostre aziende” dustria Pesaro Urbino, di Paolo Andreani, presidente Confindustria Marche, e di Alberto Drudi, presiden-
del sito Italiani di Frontiera. Successivamente le esperienze di Lorenzo Thione, fondatore del motore di ri-
cerca Powerset, ora parte di Microsoft Bing, e del musicista Raphael Gualazzi; per finire alla voce fuori dal coro di Vivek Jacob, imprenditore indiano Ceo di Banyan Tree oldings, che ha scelto l’Italia per i suoi investimenti, ed Ermanno Vitali, vicedirettore Faam Asia. Grande soddisfazione è stata espressa anche dal presidente dei Giovani Imprenditori marchigiani, Francesco Mascarucci: “Abbiamo visto giusto, il tema scelto è stato molto apprezzato. Ora tocca a noi portare l’innovazione dentro le nostre aziende e contribuire a modernizzare il nostro Paese”. La giornata pesarese è stata anche l’occasione per rinnovare le cariche all’interno dell’Interregionale del Centro, con l’elezione di Federico Montesi presidente dei giovani umbri che subentra a Stefano Commini. Il Forum è stato organizzato in collaborazione con Istao e grazie al sostegno della Camera di Commercio di Pesaro, Carifano – Gruppo Bancario Credito Valtellinese e otel Excelsior, e con il supporto di Bartolini Corriere Espresso, arnak, Vodafone, GI Group, Poltrona Frau, Api Raffineria di Ancona, Super Dedo e Banca dell’Adriatico.
Internazionalità di docenti e studenti; programmi aggiornati alle esigenze delle imprese attraverso il contributo diretto delle aziende partner, al fine di gestire le complessità dello scenario competitivo. Il neo presidente dell’Istao, Andrea Merloni, ha illustrato le linee guida del Piano triennale 20122014: un progetto per trasformare l’Istituto Adriano Olivetti in una business school d’eccellenza nazionale e internazionale. Perchè l’Istao diventi la “prima scelta” per gli studenti ad alto potenziale, puntando sulle eccellenze anche tra docenti di altri Paesi. “L’Istituto ha un compito difficile e importante ha sottolineato Andrea Merloni-, perché dovrà aiutare i giovani a diventare professionisti qualificati e motivati, in grado di ricoprire posizioni di rilievo all’interno dell’impresa. L’Istao vuole rappresentare una risorsa strategica del territorio e non solo, in grado di rispondere alle nuove esigenze delle imprese e garantirne sviluppo e competitività. Sono convinto –ha aggiunto Merloni- che solo mettendo la formazione al centro delle strategie d’impresa si potranno trovare nuovi modelli di sviluppo per gli anni a venire”. Articolata in sei azioni principali la proposta: aumentare l’efficacia e l’efficienza dell’Istao come promotore di cultura ed amplificatore di business per le aziende; rinforzare la capacità dell’Istituto di essere sostegno primario all’educazione della nuova classe manageriale; adeguare i programmi alle esigenze delle imprese con contribuzione di queste non solo
Andrea Merloni, neo presidente Istao di tipo economico ma mediante la partecipazione diretta alla definizione dei programmi e delle esperienze; rinforzare il marchio Istao e la validità dei suoi insegnamenti mediante l’attrazione di talenti da formare ed inserire nelle aziende partner (“Talent Pool”); gestire nel modo migliore le complessità dello scenario competitivo; puntare sulle eccellenze del mondo accademico per migliorare la qualità dell’offerta formativa. L’incontro è stato anche l’occasione per presentare la nuova struttura dell’Istituto, che vede l’ingresso, come vicepresidente, di Gianluca Gregori, preside della Facoltà di Economia della Politecnica delle Marche, e di Giuliana Calza, direttore generale nonchè responsabile dello Sviluppo organizzativo di Indesit Company. Confermato Valeriano Balloni nel ruolo di direttore scientifico. Ma. Al.
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MARCHEdomani Il Governatore Gian Mario Spacca
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Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: “Capacità di fare sistema” In occasione della Giornata delle Marche 2011, il segretario generale della presidenza della Repubblica, Donato Marra, ha inviato il seguente messaggio al presidente della Regione Gian Mario Spacca: “Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel rammarico di non poter presenziare all’evento ha voluto comunque destinare all’iniziativa l’unita medaglia, quale suo premio di rappresentanza e testimonianza di vivo ap-
prezzamento per le ragioni che la ispirano e per l’impegno dei cittadini marchigiani nel tenere viva e celebrare con giusto orgoglio la propria identità. Le Marche, di fronte alle difficoltà della crisi economico-finanziaria che stiamo vivendo, hanno saputo ‘fare sistema’ e restare fedeli a un modello di sviluppo attento a riconoscere il valore del lavoro e del capitale umano: in questo quadro è apprezzabile l’attenta ricerca di una dimensione produttiva innovativa,
aperta verso una progettualità che persegua una migliore qualità della vita e del territorio, tuteli e valorizzi le risorse naturali, culturali e storiche della regione e contribuisca a rafforzare la coesione sociale dell’intera comunità. Il Capo dello Stato rivolge a lei e a quanti hanno contribuito alla realizzazione delle diverse iniziative i più fervidi auguri per il loro pieno successo e un cordiale saluto, cui volentieri unisco il mio personale”.
Il Governatore Gian Mario Spacca nel corso del suo intervento ha annunciato i progetti futuri: “Il primo riguarda il web computing per la realizzazione di infrastrutture immateriali”
“Siamo aperti al mondo” “La crisi economica ci spinge ad essere più ambiziosi”
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gli scambi commerciali, ma ineopardi è il testimonial progetti mirati che non rientegrare anche la nostra econoforse più prestigioso che trano nei fondi strutturali ma mia con quelle di quei Paesi, la nostra regione può che, in competizione con alcollaborare con loro per defioffrire al mondo. E quest’anno tre regioni europee, ci hanno nire una crescita che sia anche la Giornata delle Marche guarconsentito di ottenere risorse qualitativa. Una integrazione da al mondo perché crediamo importanti. Solo una settimache non è solo economica, che nel mondo possiamo trona fa abbiamo firmato con la ma che riguarda anche l’ecovare l’exit strategy per uscire Bei-Banca europea per gli innomica sostenibile, l’ambienda questa situazione di crisi”. vestimenti una provvista fite, la cultura”. Rispondendo E’ quanto ha affermato il Gonanziaria per ulteriori 200 alle domande del giornalista vernatore delle Marche, Gian milioni di euro. Su Marche Attilio Romita, Spacca ha fatMario Spacca nel celebrare la 2020, anche grazie alla collato il punto sui progetti ansettima edizione della Giornaborazione con Fondazioni nunciati nell’edizione 2010 ta delle Marche al Teatro perprivate come la Fondazione siani di Recanati, città natale del poeta, nell’ambito del 150mo dell’Unità d’Italia. Un evento, quello della Giornata delle Marche, che ha continuato a riproporre uno straordinario momento di condivisione, di riflessione e di rilancio della presenza marchigiana on Italia e nel mondo. “Il significato di questa ricorrenza –ha dichiarato Spacca- è quello di riflettere sulle prospettive dello sviluppo ci- Isabella Ferrari e Alessandro Puliani vile, sociale, ecodella Giornata delle Marche: nomico della nostra comunità, Marche, abbiamo avviato Marche 2020, Domotica e avendo cura di conservare la progetti concreti, come le cattura di risorse libere in Itasua storia, le sue origini, i suoi borse di studio per 20 giovalia e in Europa. “Su queste valori. La data scelta è il 10 ni che andranno negli Usa per tre priorità –ha detto Spacca– dicembre: in ogni parte del studiare la medicina molecoabbiamo lavorato concretamondo, i marchigiani si ritrolare con l’impegno, una volta mente. Vista la drastica riduvano per la solennità della Marientrati in Italia, di restare zione di risorse statali, siamo donna di Loreto, riconosciuta all’interno delle strutture saandati con ancora maggior universalmente come riferinitarie della nostra regione. Il convinzione in Europa con mento ideale e spirituale della terzo impegno era di avviare propria terra e delle proprie origini. E’ una data simbolica che coincide, tra l’altro, con la giornata della pace voluta dal Consiglio regionale delle Marche ed è il giorno della dichiarazione dei diritti dell’uomo”. “Vogliamo dedicare questa Dall’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire) si rileva edizione della Giornata delle che al 31 dicembre 2010 i cittadini marchigiani che risiedono in Marche ad una riflessione sul un Paese straniero sono 103.479, con una tendenza di crescita modo di uscire dalla crisi. Abnegli ultimi anni del 27%. I dati più recenti, alla data del 2 biamo individuato una possisettembre 2011, indicano 105.817 marchigiani iscritti all’Aire: al bile strada, una strada che guarprimo posto la provincia di Macerata con 33.552 iscritti, seguita da al mondo, perché non tutto da Ancona (27.973), Pesaro Urbino (18.975), Ascoli Piceno il mondo è uguale: l’Europa e (13.632) e Fermo (11.685). Più della metà risiede in America l’Italia sono in crisi, ma vi sono meridionale (oltre il 55%) e comunque la maggior parte nel conPaesi che al contrario stanno tinente americano: Argentina (49,8%), con la comunità di marchivivendo una grande crescita, giani più numerosa; Canada (2,8%); Brasile (2,4%); Usa (2,3%). possiamo dire un momento di Oltre un terzo risiede in Europa (il 35%). Dalla distribuzione per splendore”. “Sono Paesi –ha classe d’età, si rileva che la quota preponderante è costituita dagli precisato Spacca- che voglioultrasessantacinquenni (24%), a fronte della classe d’età compresa no lavorare e crescere con noi, tra i 18 e 24 anni che rappresenta la percentuale minore degli perché riconoscono alle Mariscritti (7%). In particolare, i residenti in America settentrionale e che qualità della vita e una centrale sono caratterizzati da una maggiore percentuale di ultragrande storia. La strada per uscisessantacinquenni (36%), mentre, per quanto riguarda i marchigiare dalla crisi non è solo increni residenti in Asia e in Africa, si rileva una maggiore percentuale mentare in termini quantitativi di minorenni (rispettivamente il 27% e il 21%).
I marchigiani all’estero
l’Agenzia nazionale per la longevità attiva: lo abbiamo mantenuto. Anche su questo progetto stiamo ricercando forme di collaborazione all’estero in campo sanitario”. Spacca ha poi annunciato i progetti per il 2012. “Impegni ancora più ambiziosi –ha sottolineato– perché è la crisi che ci spinge ad essere più ambiziosi. Il primo progetto per il 2012 riguarda il web computing per la realizzazio-
ne di infrastrutture immateriali su cui, a differenza di quelle materiali, siamo in ritardo. Il secondo progetto riguarda il sostegno ancora più forte all’internazionalizzazione, non solo per integrare le economie e le società ma anche per aiutare le imprese ad avere maggiori flussi di cassa attraverso l’export. Il terzo ed ultimo impegno è di puntare sul consolidamento dei valori fondamentali
alla base della nostra vita di comunità: abbandonare le rendite di posizione, premiare le capacità e il merito, tenendo un atteggiamento ancor più di sobrietà nelle istituzioni”. Nel corso della serata, di rilievo la recita di Isabella Ferrari legata a Leopardi “Dall’Italia all’Infinito”, con la partecipazione del violoncellista Alesssandro Puliani. Rob. I. Ros.
Museo dell’emigrazione, nascerà nel 2012 Solazzi: “Valorizzare il rapporto” Valorizzare il ruolo delle associazioni dei marchigiani all’estero per promuovere le Marche nel mondo. Un’opportunità da concretizzare attraverso un rapporto proficuo di collaborazione con l’Assemblea legislativa. La questione è stata al centro dell’incontro tra il presidente Vittoriano Solazzi e il Comitato esecutivo del Consiglio dei marchigiani all’estero, nell’ambito della Giornata delle Marche, a Recanati. Le associazioni di marchigiani residenti all’estero sono cresciute nel tempo. Attualmente se ne contano 72, molte organizzate a loro volta in federazioni. Sono dislocate in Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Francia, Germania, Lussemburgo, Svizzera, Uruguay, Usa e Venezuela. “Danno vita – ha detto il presidente del Consiglio dei marchigiani all’estero, Emilio Berionni– a una rete capillarmente diffusa, con migliaia di associati, che rappresenta un potenziale promozionale non sempre conosciuto e adeguatamente valorizzato”. Una rete fondata sul volontariato, sulla solidarietà e sull’appartenenza “a disposizione delle Marche per farsi conoscere nel mondo”. Solazzi ha manifestato “piena e assoluta disponibilità ad attivare iniziative che possano valorizzare questo rapporto per valorizzare il ruolo di
ambasciatori straordinari delle Marche svolto dall’associazionismo nei rispettivi Paesi di origine”. Nei loro interventi, i componenti del Comitato esecutivo hanno sottolineato come le Marche si siano dotate, rispetto alle altre Regioni, di una legge, a favore degli emigrati, “moderna, proiettata verso il futuro e molto generosa”. anno segnalato anche il ricorso di molti giovani marchigiani alla rete dell’associazionismo in Europa per avere informazioni sulle possibilità lavorative all’estero. Il 2012 sarà l’anno in cui nascerà il Museo dell’emigrazione marchigiana nel mondo. L’annuncio è contenuto all’interno della proposta del “Piano emigrazione 2012” discussa nella Sala consiliare del Municipio di Recanati dal Comitato esecutivo del Consiglio dei marchigiani all’estero. In occasione della festa del 10 dicembre si sono ritrovati i rappresentanti designati, appartenenti alle numerose associazioni presenti in tutti i continenti: Franco Nicoletti, vicepresidente, dal Lussemburgo; Javier Pablo Lucca e Gabriela Manetta, dall’Argentina; Lorena Noè, dal Belgio; Anna Claudia Casini, dall’Uruguay. Ad accoglierli, oltre al presidente del Comitato, Emilio Berionni, al sindaco e all’assessore del Comune di Reca-
nati, Francesco Fiordomo e Andrea Marinelli, l’assessore regionale all’Emigrazione, Luca Marconi, il quale ha sottolineato “l’importanza dell’associazionismo per la loro capacità di aggregazione e per il fatto di fungere da trait d’union tra le comunità marchigiane sparse nei vari Paesi e la Regione”. “Il Museo dell’emigrazione –ha detto Marconi– servirà a far conoscere un fenomeno storico che si rinnova con nuovi flussi migratori di nostri giovani diplomati e laureati”. Il progetto si articola in due fasi: la prima riguarda la ricerca di reperti e di documenti. La seconda fase, partendo dal materiale raccolto e catalogato, riguarda la definizione di un percorso espositivo museale dedicato alla fruizione didattica e del pubblico più vasto. La realizzazione del progetto sarà conclusa entro il prossimo anno. Sarà istituzionalizzato l’Albo regionale delle associazioni del marchigiani incrociando la loro attività con iniziative all’estero. Saranno ricercate nuove formule di aggregazione dei marchigiani nel mondo, indirizzando l’attenzione soprattutto ai giovani e sarà posta attenzione allo sviluppo di più adeguati strumenti di comunicazione virtuale (sito internet, posta elettronica, newsletter).
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“Il Picchio d’Oro 2011” assegnato al ministro dell’Economia degli Emirati Arabi Uniti, Sultan Bin Saeed Al Mansouri. Il “Premio del presidente della Regione” all’Ambasciatore della Repubblica di Corea, Thomas Hong-Soon Han
“Due importanti amici delle Marche”
“Unirsi, tutti quanti, per avviare la ripresa”
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remiamo due amici delle Marche, due importanti per sonalità di livello internazionale, particolarmente legati alla nostra regione”. Il presidente Gian Mario Spacca ha commentato con queste parole il conferimento delle due riconoscenze attribuite in occasione delle celebrazioni della Giornata delle Marche. Il “Picchio d’Oro 2011” è stato assegnato al ministro dell’Economia degli Emirati Arabi Uniti, Sultan Bin Saeed Al Mansouri, “E’ un grande onore ricevere questo premio; Spacca ha costruito importanti contatti non solo per le Marche ma anche per l’Italia. Per provare ad uscire dalla crisi economica tutti quanti dobbiamo unirci, bisogna sedersi attorno a un tavolo per capire bene i problemi e trovare le adeguate soluzioni con dei programmi chiari per affrontare il futuro. L’Europa, che in questo momento non è unita, deve trovare soluzioni condivise”, mentre il “Premio del presidente della Regione Marche” è andato all’Ambasciatore della Repubblica di Corea presso la Santa Sede, già Rettore dell’Università di Seul, Thomas Hong-Soon Han, “ringrazio il
Da sinistra, Thomas Hong-Soon Han, Sultan Bin Saeed Al Mansouri, la traduttrice, Gian Mario Spacca e Attilio Romita (le foto di queste pagine sono di Maurizio Rillo) di più protagonista nello scenaprattutto quella italiana in CoGovernatore per il premio molto rio internazionale. E’ questa la rea”. Le due onorificenze sono caro che mi è stato consegnato. via migliore, che passa per l’instate consegnate a Recanati nel Nel nostro Paese Padre Matteo tegrazione delle economie moncorso delle cerimonia ufficiale al Ricci, circa 180 anni fa, ha dato diali che oggi continuano a creTeatro Persiani. “Quest’anno i l’avvio della Chiesa cattolica un scere a ritmi sostenuti e che ci riconoscimenti vanno a due persegnale di grande spessore. Per possono consentire di uscire sonalità che intrattengono profisuperare la crisi, tutti i popoli dalla crisi. Questa urgenza di cui rapporti di amicizia e colladevono partecipare evidenziando aprirci sempre più al mondo inborazione con le Marche –ha i veri valori del bene comune. contra il desiderio di trovare sottolineato Spacca-; la nostra Fondamentale investire nel futunuovi amici nel mondo: siamo regione ambisce a essere sempre ro, valorizzando la cultura, so-
Tutte le scuole che si sono distinte
“Anche io dovrei saperlo” Sono state premiate a Recanati, nel corso delle iniziative per la Giornata delle Marche, le scuole marchigiane che hanno partecipato al bando per la III Campagna regionale informativa sull’ iv-Aids, il cui slogan è “Anche io dovrei saperlo”. Erano presenti il sindaco di Recanati, Francesco Fiordomo e l’assessore regionale ai Servizi Sociali, Luca Marconi. La Campagna, che ha potuto contare sulla preziosa collaborazione dell’Anlaids, è consistita nell’ideazione di una produzione video-grafica allo scopo di orientare la prevenzione e la promozione di informazioni significative sull’ iv-Aids per la popolazione delle Marche. L’iniziativa ha visto il coinvolgimento prioritario degli allievi delle scuole superiori delle Marche i quali, oltre ad essere oggetto di nuove iniziative di informazione, sono stati chiamati a fornire i contenuti creativi da utilizzare nel corso della campagna rivolta alla popolazione generale. Al bando hanno partecipato 71 classi di oltre 30 scuole marchigiane. Le classi hanno prodotto diversi elaborati, una prima verifica dei quali ha determinato una graduatoria di merito di 17 prodotti grafici e 7 video. Ad essere premiati per la categoria “Prodotti grafici” sono stati: 1) Liceo artistico “Licini” di Ascoli Piceno, classe IV B, con l’elaborato “Prevenzione pensiero concreto”; 2) Istituto professionale “Olivetti” di Fano, classe V A, grafica con l’elaborato “Game over”; 3) Li-
ceo artistico “Licini” di Ascoli Piceno, classe V A, con l’elaborato “Cancella i pregiudizi sull’Aids”. Per la categoria “Prodotti video”: 1) Liceo classico “Stabili Trebbiani” di Ascoli Piceno, classe III C, con il video “L’amore per la vita contro l’Aids”; 2) Liceo classico “Vittorio Emanuele III” di esi, con un gruppo interclasse con il video “Tg solidarietà”; 3) Istituto tecnico commerciale “Gentili” di Macerata, classi IV A e IV E, con il video “Diciamo no all’Aids”. La commissione ha ritenuto inoltre di attribuire due menzioni particolari con premi speciali alle seguenti due scuole: Istituto istruzione superiore professionale “Olivetti” di Fano, classe IV A, con il video “Amore” e Liceo scientifico “Torelli” di Fano, classi IV A e IV C, con il video “Smile”, con la seguente motivazione: per la capacità di entrare nei termini del messaggio con linguaggi semplici e riconoscibili, un modello comunicativo adatto ad essere inserito nel sistema delle comunicazioni informative e preventive della sanità marchigiana. Ai vincitori i seguenti premi: 5 mila euro per il miglior progetto grafico, 5 mila euro per il miglior spot video. Ai secondi classificati, nelle rispettive sezioni, è stato assegnato il premio di 3 mila euro. Ai terzi nelle rispettive sezioni, è stato assegnato un premio di mille euro. Per le menzioni speciali 3 mila euro al video “Amore”, 2 mila euro al video “Smile”.
certi di averne trovati nel ministro Sultan Bin Saeed Al Mansouri e nell’Ambasciatore Thomas ong-Soon an che ci hanno onorato con la loro presenza alla Giornata delle Marche”. La Legge regionale che istituisce la Giornata delle Marche (la 26/2005) prevede l’onorificenza denominata “Picchio d’Oro”, assegnata a istituzioni e cittadini che si sono particolarmente distinti in attività culturali, sociali, politiche, economiche, scientifiche e sportive. Il conferimento avviene con decreto del presidente della Giunta regionale, su indicazione di una commissione composta da quattro consiglieri regionali. La commissione, presieduta da Paola Giorgi, all’unanimità ha indicato Sultan Bin Saeed Al Mansouri con la seguente motivazione: “Personalità di spicco del mondo arabo. Imprenditore affermato, ricopre negli Emirati Arabi Uniti, incarichi di governo di grande responsabilità. Da anni amico delle Marche, con le quali intrattiene rapporti proficui di
cooperazione istituzionale ed economica, come rappresentante del Governo e come imprenditore. Si deve alla sua opera se molte aziende delle Marche hanno sviluppato relazioni economiche e commerciali con il mercato emiratino e arabo, e se le Marche hanno acquisito un’attenzione di rilievo nell’area del Golfo”. Il premio speciale, invece, viene assegnato direttamente dal presidente, tra le personalità e le istituzioni che, con il loro operato, si siano distinte a favore della comunità marchigiana. La scelta è caduta su Thomas ong-Soon an per i rapporti di particolare amicizia e collaborazione che l’Ambasciatore ha intrattenuto, con le Marche, sia come Rettore dell’Università di Seul, sia come rappresentante diplomatico, anche in occasione del V Congresso eucaristico nazionale che si è recentemente svolto nella Metropolia di Ancona.
“Premio Valore Lavoro”: la cerimonia di consegna dei riconoscimenti al mondo imprenditoriale nell’Aula Magna del Palazzo comunale di Recanati
Ecco le buone pratiche La buona imprenditoria marchigiana al centro della quinta edizione del “Premio Valore Lavoro”, inserita nell’ambito della Giornata delle Marche. La manifestazione si è tenuta nell’Aula Magna del Palazzo comunale di Recanati, alla presenza dell’assessore regionale alla Formazione e Lavoro, Marco Luchetti. Istituito dalla Regione Marche, con il contributo del Fondo sociale europeo, il premio ha lo scopo di valorizzare le buone pratiche aziendali attuate dalle realtà imprenditoriali marchigiane a favore delle risorse umane e di condividerle tra aziende, istituzioni ed opinione pubblica. Dieci le aziende premiate, appartenenti a diversi settori: dalle produzioni agricole biologiche alle energie rinnovabili, dall’edilizia alla cooperazione sociale. A ricevere i riconoscimenti sono stati i rappresentanti delle aziende Alce Nero Cooperativa Agrobiologica di Isola del Piano (Pesaro Urbino), Atlante Cooperativa Sociale di Ancona, Ecoservice di Matelica (Macerata), Gerico Cooperativa sociale di Fano (Pesaro Urbino), NonSoloStampa di Camerano (Ancona), Santarelli Costruzioni di Ascoli Piceno, Selettra di Comunanza (Ascoli Piceno), Simam di Senigallia (Ancona), Tre Elle di Fermo e Ykk Mediterraneo di Ascoli Piceno. La menzione prevista per l’Associazione che ha prodotto il maggior numero di
segnalazioni per il premio è andata al Ciof di Ascoli Piceno. La cerimonia è stata aperta dal saluto del sinda-
alla presentazione dei risultati di valutazione da parte di Giuseppe Fiorani, della Fondazione Giacomo Bro-
tino (Macerata) e Tre Elle di Fermo. Quest’anno, per la prima volta, è stato riconosciuto anche il valore della continuità degli interventi e delle buone pratiche. Per questo, sono state assegnate delle menzioni fuori concorso ad alcune aziende premiate nelle passate edizioni. Si tratta della Bioaesis di esi (Ancona), Brandoni di Castelfidardo (Ancona), Cooperativa sociale .A.GE.F .A. Onlus di Ascoli Piceno, Inkarta Cooperativa sociale di Fabriano (Ancona), Marcozzi Unipersonale di Campofilone (Fermo), Sartoria Fiorella Ciaboco di esi, Sigma di Altidona (Fermo) e Spes di Fabriano. Sono tutte realtà che hanno continuato ad incentivare programmi e pratiche in linea con i valori del Premio. La manifestazione, condotta da Paolo Notari, ha visto gli imprenditori premiati prendere la parola per raccontare al pubblico alcune esperienze legate alla loro attività. L’evento si è concluso con le foto di rito con le autorità e i rappresentanti istituzionali, che hanno ribadito l’importanza del Premio e il collegamento con la Giornata delle Marche.
Un momento della consegna del “Premio Valore Lavoro” dolini. co della città leopardiana, L’edizione 2011 di “VaFrancesco Fiordomo, cui è seguito l’intervento dell’aslore Lavoro” ha previsto sessore Marco Luchetti, che anche una speciale premiazione da parte della Fedeha evidenziato come “le imprese selezionate per le razione dei Maestri del Lavoro d’Italia - Consolamigliori pratiche aziendali rappresentino la punta di to Regionale Marche, per diamante del patrimonio le aziende che si sono distinte nell’ambito della siimprenditoriale e umano della nostra regione. Chi curezza sul lavoro. Il ricocrede e investe energie per noscimento è andato a: Airforce di Fabriano (Ancona), le buone pratiche aziendali dimostra come si possano Moretti Compact di Lunano (Pesaro Urbino), Santaconiugare insieme, anche nell’attuale periodo di crisi, relli Costruzioni di Ascoli valori quali sviluppo, sicuPiceno, Tigamaro di Tolenrezza, innovazione, integrazione sociale e pari opporIl concerto della Banda musicale tunità”. dell’Arma dei Carabinieri Uno spazio particolare, all’interno dell’iniziativa, è A chiudere le celebrazioni della Giornata delle Marstato riservato agli intervenche, il concerto della Banda musicale dell’Arma dei ti a sostegno della creazioCarabinieri sul tema “A Leopardi, alle Marche, all’Itane di impresa finanziati con lia”, un gruppo di 54 componenti diretti dal maestro il Por (Programma operativo vice direttore, capitano, Massimiliano Ciafrei. Un conregionale) Marche Fse (Foncerto di grande spessore che ha salutato l’evento svoldo sociale europeo), grazie tosi a Recanati.
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Luciano Goffi, direttore generale Ubi-Banca Popolare di Ancona, ospite degli “Incontri” di Alceo Moretti: le linee direttrici perché l’Italia superi le difficoltà che sta affrontando in questo momento
“Rilanciamo il nostro Paese” “Investire, creando occupazione, per uscire dalla crisi economica” ROBERTO I. ROSSI
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icominciare a credere nel Paese, investendo, creando occupazione e non delocalizzando le attività produttive: è quanto si deve fare in questo particolare periodo condizionato dalla crisi economica”. E’ il pensiero espresso da Luciano Goffi, direttore generale Ubi-Banca Popolare di Ancona –un istituto di credito che fa leva su 240 sportelli diffusi in sette regioni italiane, con circa 1.800 dipendenti-, nel corso della trasmissione “Incontri”, condotta da Alceo Moretti, sulle frequenze di Tv Centro Marche. “Lo sforzo che deve fare il nostro imprenditore – sostiene Goffi- è di essere meno individualista e di lavorare insieme, perché deve andare per forza sui mercati internazionali, è lì che si cresce; se rimane un problema di gelosia, di individualismo, effettivamente noi siamo più deboli, però il potere della forza e della capacità del nostro imprenditore c’è tutto”. “Noi – evidenzia Goffi- facciamo bene ad investire ancora nei titoli di Stato del nostro Pae-
l’Iva che penalizza tale situazione. La questione è risolvere la serie di problemi che si stanno diffondendo, offrendo prospettive alla gente”. “C’è una buona dose di speculazione –afferma Goffiche chiaramente attacca i Paesi più deboli, però, se non Un momento degli “Incontri” di Alceo Moretti con il direttore generale vogliamo esseUbi-Banca Popolare di Ancona, Luciano Goffi, anche nella foto a lato re deboli dobbiamo reagire. La chiave di incrementata dall’attuale Gose, perché nel momento in cui volta è realizzare, a breve terverno Monti-: “Sui consumi tutti gli investitori vendono mine, tutte le iniziative proqualche impatto negativo poanziché comprare, deprimono mosse e promesse dal nuovo trà averlo, ma non è questo tale titolo, costringendo lo Governo; sono convinto che che tiene bassi i consumi nel Stato ad emettere titoli semse tali iniziative verranno connostro Paese. I consumi e gli pre più costosi e a tassi semcretizzate e realizzate i mercainvestimenti sono bassi perpre più alti. Dobbiamo aver ti reagiranno positivamente e ché l’italiano non è sicuro del fiducia nel nostro Paese, consi tornerà a comprare le azioni futuro; quindi, quando uno tinuando a tenere in portafoin Borsa”. “Il Governo centranon è sicuro del futuro si tieglio, se l’abbiamo, o a comle –dichiara Goffi- tutto somne da una parte i risparmi, non prare titoli di Stato. Un’obblimato ha fatto bene in questi investe, non compra casa, gazione delle banche è di creanni a non allargare i cordoni spende il meno possibile, cerdere nel nostro Paese: questo della borsa, perché il debito è cando di risparmiare. D’altra è il messaggio che noi dobgià molto alto; fatto sta che le parte, sappiamo come vanno biamo darci”. Goffi esterna, tra Regioni, gli Enti locali hanno le cose in termini di occupale altre cose, il proprio parere una situazione di obiettiva difzione, soprattutto riguardo ai in merito al recente salto delficoltà e lì bisogna trovare il nostri figli. La situazione è l’Iva, dal 20 al 21 per cento – modo per risolvere le varie proquesta, e non è il punto delimposta che potrebbe essere
blematiche. Abbiamo sempre sostenuto che una maggiore collaborazione tra istituzioni e privati può sopperire alla mancanza di risorse pubbliche. Un consiglio: mettere in campo le energie private su progetti intelligenti. Questo io penso che si possa fare; è inutile pensare che nei prossimi anni avremo fondi pubblici in abbondanza, non li avremo, allora dobbiamo in qualche modo organizzarci”. “L’Europa –sottolinea Goffi, se ci pensiamo bene, è un insieme di Stati che mediamente sono abbastanza inde-
bitati, Paesi che crescono poco. La miscela tra un debito alto e una bassa crescita spaventa i mercati, perché gli investitori si chiedono se quel Paese sarà in grado di ripagare quel debito o meno. Questa è un po’ la situazione aggravata da una serie di problematiche che hanno messo in difficoltà varie nazioni, come la Grecia, con l’Europa che ha tardato nell’affrontare tali difficoltà che hanno messo in ginocchio la Grecia”. “E’ emerso –conclude Goffianche un problema legato alla capacità dell’Europa di affrontare i problemi che nascono nel suo ambito. Questo ha generato, dall’estate in poi, un’ondata di pessimismo che chiaramente ha appesantito molto la Borsa, ma soprattutto, e questo è il vero problema, ha innalzato moltissimo il tasso dei titoli di Stato. Non solo del nostro Paese, quindi questo discorso dello spread, di cui ormai tutti siamo esperti, che onestamente è diventato troppo alto, molto alto, rappresenta appunto quello che pensano i mercati”.
Trasmissione del 10 novembre 2011 www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti
Speciale Natale 2011
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Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca
“Continuiamo a guardare con fiducia al nostro futuro” I
l 2011 che sta per chiudersi è stato un anno ricco di emozioni per le Marche. La comunità regionale ha vissuto momenti di straordinaria intensità, come l’incontro, l’11 settembre ad Ancona, con il Santo Padre nell’area Fincantieri. Un evento che è giunto al termine di una settimana altrettanto intensa, quella del V Congresso eucaristico nazionale che le Marche hanno ospitato dimostrando, ancora una volta, la propria capacità di accoglienza, di organizzazione, di generosità. Momenti importanti come l’approvazione, l’11 ottobre a Bruxelles, del parere sulla Macroregione adriatico-ionica: le 275 Regioni europee hanno dato il via libera ad un progetto che aprirà alla nostra regione e a tutte le altre che si affacciano sul Mar Adriatico e sullo Ionio grandi opportunità di sviluppo, una maggior integrazione e prospettive di crescita nel segno di un rafforzamento del fianco sud-est europeo, oggi ancora debole rispetto agli altri quadranti del continente. Opportunità che la comunità dimostra di conoscere sempre di più: è per i cittadini che, sempre quest’anno, abbiamo voluto organizzare l’esposizione internazionale sulla Macroregione, con l’obiettivo di far conoscere ad un pubblico più vasto i vantaggi ad essa legati. Ma il 2011, purtroppo, è stato un anno segnato anche dalla grave alluvione che i primi di marzo ha colpito la nostra regione: tre vittime, enormi danni alle famiglie, alle
attività industriali, alle infrastrutture. La comunità marchigiana ha, come sempre, reagito con grande forza e dignità, rimboccandosi le maniche per risollevarsi nel più breve tempo possibile. Ma le ferite di questa dura calamità sono ancora aperte. La Regione ha fatto la
propria parte, pur nelle grandissime difficoltà finanziarie dovute ai pesanti tagli ai trasferimenti nazionali; lo Stato, sfortunatamente, non ancora. Ci siamo opposti all’iniqua norma prevista nel Milleproroghe che obbliga le Regioni e di conseguenza gli stessi cittadini colpiti a stanziare le risorse per il ristoro dei danni. Abbiamo spinto con forza, e stiamo continuando a farlo, affinché anche lo Stato faccia la propria parte: non molleremo finché questo non accadrà, perché siano riconosciuti ai cittadini marchigiani gli stessi diritti dei cittadini di altri territori colpiti da eguali calamità. Lo spirito con cui le Marche hanno reagito a questo durissimo momento è lo stesso con cui stanno affrontando
la crisi economica che ancora perdura in Europa e in Italia: con il desiderio di vincerla. La Regione, anche nel 2011, si è impegnata con determinazione per la tutela del lavoro e delle imprese, per creare le basi di una ripresa con sviluppo, mettendo in campo importanti risorse finanziarie nonostante il drastico taglio di trasferimenti che, quest’anno, si sono ridotti da 220 milioni ad appena 30. Il 2012 sarà ancora più duro, con le risorse che si ridurranno ulteriormente a 20 milioni. La Regione, nonostante questo, continuerà ad investire su lavoro, sviluppo, coesione sociale. Perché vogliamo continuare a crescere, a tutelare le fasce più deboli della popolazione. A guardare con fiducia al futuro”.
Premio Zamenhof 10a edizione, ecco le voci della pace L’edizione del decennale ha confermato spirito e intenzioni del Premio Zamenhof - Le voci della pace, con una serata al Teatro Sperimentale di Ancona densa di avvenimenti e di ospiti che, con il loro agire, si inseriscono pienamente nella vocazione alla pace, nell’aiuto a paesi in via di sviluppo e nella cooperazione fra i popoli. Proclamati dalla Federazione esperantista italiana (Fei) i vincitori del Premio ideato e coordinato da Aldo Grassini in collaborazione con Gabriella Papini; “Il pane del sole- La suna pano” la scultura dell’artista Walter Valentini realizzata per questa
10a edizione e che è stata consegnata ad Elisabetta Antognoni e Nello Ferrieri che, della Fondazione Cinemovel, portano la magia del cinema nei villaggi rurali e nelle periferie urbane africane, incontrando migliaia di persone per parlare di diritti delle donne, prevenzione dell’hiv e lavoro; a Violetta De Filippo, insegnante non vedente, esperantista, che, dopo il pensionamento, ogni anno va ad insegnare gratuitamente per alcuni mesi nella città di Gondar (Etiopia) nel locale istituto per ciechi; a Simona Marchini, nota attrice, impegnata per la causa dell’Unicef. Al gruppo musicale-
orchestrale Pezzi di Ricambio è andato il Premio “Umberto Stoppoloni” le integrazioni impossibili edizione 2011. Condotta da Andrea Carloni, la serata ha visto sul palco Giuliano Turone recitare in diverse lingue i primi versi della Divina Commedia e alcuni articoli della Costituzione; musiche originali di Mirko Lodedo. Il Premio amenhof, organizzato dalla Fei, con l’Università della Pace, è promosso dalla Provincia di Ancona con il patrocinio della Regione Marche, del Comune di Ancona e del Museo Omero.
Monsignor Edoardo Menichelli, Arcivescovo Ancona-Osimo
“Condivisione, un progetto di vita” “Ricordo uno slogan di qualche anno fa: ‘Torna Natale’. Torna Natale, allora con lo slogan si voleva stuzzicare gli appetiti commerciali; oggi, con la montante crisi occupazionale, nessuno più mette al centro il Natale come occasione di shopping. In questo tentativo di ridare al Natale il senso vero e autentico che gli compete offro due pensieri che non faccio fatica a chiamare intoccabili. 1) Il Natale è un fatto religioso e spirituale: si fa memoria del Mistero della nascita di Gesù Cristo, figlio di Dio e figlio di Maria, Dio– uomo. L’Incarnazione (così si chiama quel mistero) è l’atto d’amore con cui Dio si misura con la fatica dell’uomo prendendone la natura, sopportandone la fragilità al fine di ridare all’umanità tutta la speranza della salvezza. Dio si fa compagnia dell’uomo e per questo, come si ama dire oggi, prende la nostra carne e piazza la sua tenda dentro le giunture della storia. Ci si può credere o non credere, ma questo è il Natale e il suo mistero. L’uomo è chiamato a riconoscere questa compagnia soprannaturale, ad accogliere questo impegno di amore di Dio che si fa visibile in Cristo Gesù. 2) Di questo mistero vanno riconosciuti alcuni tratti che il Vangelo ci presenta. L’Onnipotente Figlio di Dio entra nella storia e sceglie la dimensione della povertà, sopporta l’inimicizia dei potenti, è costretto ad emigrare perché qualcuno lo considera
di inciampo, entra in una famiglia di lavoratori che conquistano il pane con un mestiere semplice, si fa conoscere dagli umili pastori, da coloro cioè che hanno il cuore ancora capace di meraviglia. Questi tratti della vicenda iniziale del Figlio di Dio tra noi ci offrono un’immagine di un Dio solidale, che non costruisce una storia a parte, ma entra dentro il vivere dell’uomo. L’essere solidale del Figlio di Dio si fa icona da imitare al fine di ‘sognare’ un’umanità dove non si compete per emergere, né si lucra per schiavizzare, piuttosto si celebra la vita nella semplicità e nella sobrietà perché ‘un pezzo di pane’ passi di mano in mano dei fratelli. In definitiva, il Natale è proposta di accoglimento dell’amore di Dio e della soprannaturalità, nonché l’assunzione della condivisione come progetto di vita per l’umanità. Per ambedue questi significati occorre il coraggio di essere liberi davanti a Dio e dentro il proprio cuore”.
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Speciale Natale 2011
MARCHEdomani
Matteo Ricci, presidente della Provincia di Pesaro e Urbino
“Ripartiamo dalle nostre risorse e dalla nostra gente”
I
‘doc’ (Pesaro, Fano, Gabicce io–settembre 2011 ( 3,33% n questo momento diffiMare e Mondolfo-Marotta), negli arrivi e 1,90% nelle cile per molte famiglie e 3 Bandiere arancioni per i presenze, sia nelle strutture imprese del territorio, borghi ‘eccellenti’ (Gradara, alberghiere che extralbermesse a dura prova dalla crisi, vorrei fare gli auguri di buone feste puntando l’attenzione su alcuni aspetti che caratterizzano la nostra gente e che possono diventare risorse per risalire la china. Nelle decine di aziende visitate per avere il polso della situazione con imprenditori, artigiani e lavoratori, mi sono reso conto della voglia di reagire, della tenacia e capacità di adattamento che acco- Il presidente Matteo Ricci nella foto il quarto da sinistra muna il nostro tesMondavio, Mercatello sul ghiere) e l’incremento di strasuto economico e sociale. La Metauro), una città come nieri ( 5,29% di arrivi e coesione è sempre stata un Urbino considerata dall’Une3,54% di presenze) testimoelemento di forza e pur sasco ‘patrimonio dell’umaniniano come il settore abbia pendo che le ricette locali tà’ e la prima Bandiera traassunto un ruolo trainante per risolvere i problemi nasparente (Carpegna) per l’elenell’economia provinciale. zionali sono poche, contivata qualità ambientale. I turiSiamo la prima provincia nueremo a lavorare insieme sti scelgono questi luoghi sad’Italia ad avere 4 Bandiere nella soluzione dei problependo di trovare quel valore blu, dedicate alle spiagge mi. Oltre ai settori tradizionali della nostra economia, che vanno aiutati a rinnovar“Per Natale prodotti ‘made in PU’, si e ad investire, ci sono ambiti su cui puntiamo moldando sostegno all’economia to, che stanno già creando locale. La qualità delle nostre posti di lavoro: la green economy e il turismo. Su queproposte artistiche, artigianali ed st’ultimo versante, i buoni enogastronomiche lo merita” risultati del periodo genna-
aggiunto che è la qualità della vita, la possibilità di arrivare, in un’ora, dal mare alle colline fino alla montagna, di essere circondati da storia, arte, cultura, scoprendo cibi e prodotti tipici. E insieme a questi, le nostre eccellenze artigiane (ceramiche, lavorazioni in cuoio, tessuti e arredo casa, legno intagliato, pipe in radica, ecc.) sono un importante biglietto da visita: a Pesaro, in via Rossini, abbiamo uno spazio per l’esposizione e vendita ed altri stanno nascendo nelle aree interne. La possibilità di trovare sempre più spesso, nei negozi e mercatini, i prodotti a km 0 del territorio è una piacevole novità. Il messaggio che vorrei dare ai cittadini è dunque quello di sostenere l’economia locale e le nostre aziende acquistando per Natale prodotti “made in PU”. La qualità e bellezza delle nostre produzioni artistiche, artigianali ed enogastronomiche lo meritano e mi piacerebbe che questo commercio non venisse considerato ‘solo per turisti’, ma diventasse una costante nella nostra spesa”.
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“Il gusto della solidarietà”, terza edizione a Senigallia
La prima linea della Fondazione Paladini Scienza e solidarietà legate a doppio filo. Nerbo di una rete che stringe le sue maglie attorno a chi è in prima linea tutti i giorni nell’affermare il diritto alla salute delle persone distrofiche, all’interno di un percorso assistenziale quanto più completo e integrato possibile. Di una “triangolazione” ha parlato il professor Leandro Provinciali, direttore della Clinica neurologica dell’Ospedale di Torrette di Ancona. E dello “stimolo importante” che a questa viene da uno dei suoi perni: la Fondazione Paladini, punto di riferimento in un tessuto sinergico che vede in correlazione operatori sanitari e attori sociali. Alla Rotonda di Senigallia una serata per sostenere l’impegno della Fondazione: “Un appuntamento consolidato”, ha sottolineato il presidente Roberto Frullini. Alla sua terza edizione, “Il gusto della solidarietà” ha rinnovato l’incontro con l’arte culinaria degli chef Moreno Cedroni e Mauro Uliassi: molti gli ospiti, i fondi raccolti saranno destinati al finanziamento dell’attività di frontoffice e di informazione per le famiglie con malati neuromuscolari ed i pazienti stessi. La Fondazione intitolata a Dante Paladini, realtà che è in rapporto di collaborazione con il Centro clinico
per le malattie neuromuscolari, già nei primi tre anni ha intrapreso iniziative di rilievo; “Fondamentale finanziare la ricerca sul campo –inciso di Frullini-, contribuendo con l’acquisto di attrezzature e il sostegno alle famiglie alle attività all’interno dell’ospedale”. Alla serata, organizzata con il patrocinio della Regione Marche –presente l’assessore Marco Luchetti-, della Provincia di Ancona e del Comune di Senigallia, conferito il Premio nazionale “Giornalismo e solidarietà” intitolato a Mario Di Cicco e assegnato a quegli esponenti della categoria che dell’etica hanno fatto una bandiera, ponendo attenzione ai temi sociali: il riconoscimento – una scultura dell’artista Nazzareno Rocchetti- a Gianni Rossetti, neo direttore della Scuola di giornalismo di Urbino, una cifra distintiva che della passione e della tenacia con cui ha svolto la professione ha improntato anche il proprio ruolo alla presidenza dell’Ordine dei giornalisti delle Marche. Interventi canori degli Operapop e musicali dell’Ensemble Novo Incanto, sostegno all’iniziativa anche dalla Ferrari, che ha messo all’asta i guanti di uno dei propri piloti di Formula 1 per sostenere le attività della Fondazione Paladini. Silvana Coricelli
MARCHEdomani
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Patrizia Casagrande, presidente Provincia di Ancona
“Sobrietà, partecipazione e senso di responsabilità”
L
’anno si conclude in una ‘situazione straordinariamente delicata’ diceva, qualche giorno fa, il presidente Monti. Una situazione per la quale, ci auguriamo, che questo governo possa trovare una via d’uscita equa, per il Paese intero e per i cittadini del nostro territorio chiamato a pagare un prezzo molto alto. A tale proposito, approfitto dello spazio che ‘Marche domani’ mi mette a disposizione per rinnovare il sentimento di vicinanza e assicurare la massima attenzione alla preoccupante condizione dei lavoratori della Fincantieri, della Best e di tutte le piccole imprese in crisi. Sobrietà, partecipazione e senso di responsabilità sono gli elementi necessari in questo particolare momento storico, senza mai dimenticare di dover consegnare gli opportuni strumenti ai più giovani per garantirci un futuro sostenibile. Proprio ai più giovani, penalizzati anche nel loro percorso scolastico da una crisi spietata, si rivol-
gono molte delle iniziative di fine anno della Provincia di Ancona. In questo mese di dicembre abbiamo voluto avviare i ‘Laboratori di cittadinanza partecipata e condivisa’ finanziati dal ministero delle Politiche sociali e rivolti agli studenti degli istituti professionali di Ancona e Fabriano, due cit-
Sostegno alla lotta contro la distrofia di Duchenne e Becker
Il Natale dei bambini di Parent Project Onlus Sono i bellissimi disegni dei bambini di P a r e n t Project Onlus a rendere ancora più speciali i biglietti di Natale che sostengono l’associazione di genitori che combatte per sconfiggere la distrofia muscolare di Duchenne e Becker. Un impegno. quello della onlus, che in quindici anni ha consentito a centinaia di famiglie di assicurare ai propri figli un’adeguata assistenza e una vita di qualità. Parent Project Onlus è oggi parte integrante di
una rete che condivide le conoscenze scientifiche e cliniche nell’ambito di questa grave malattia rara che colpisce progressivamente i muscoli e ha una aspettativa di vita che non supera, in media, i 25-30 anni. In Italia oltre 5 mila persone sono affette da questa patologia, per la quale non esiste una cura. Per essere sempre più vicino alle oltre 600 famiglie associate, Parent Project Onlus ha aperto il Centro Ascolto Duchenne (CAD) che fornisce un aggiornamento sull’approccio clinico che consente di rallentare il grave decorso della patologia. Il CAD,
che ha sede in nove regioni, è un punto di riferimento anche per medici, specialisti e operatori interessati ad approfondire le proprie conoscenze e sviluppare progetti socio-sanitari. Anche ad Ancona è presente una sede CAD che segue le famiglie delle Marche con progetti di orientamento personalizzato e aggiornamento sui trattam e n t i specialistici, sui Centri di riferimento o sugli ausil i . P e r contattare il CAD Nazionale telefonare all’800 943 333; per il CAD Marche, che ha sede in via Marsala 12 ad Ancona, si può scrivere a cadmarche parentproject.it o telefonare al numero 3883727674. Per aiutare Parent Project Onlus con i biglietti di Natale si può v i s i t a r e www.parentproject.it o scrivere a n.madia parentproject.it; altrimenti con una donazione sul C/C postale 94255007 o un bonifico Banca di Credito Cooperativo di Roma IBAN IT 38 V 08327 03219 000000005775.
tà paradigma della crisi economica, dove l’educazione alla solidarietà, alla cooperazione e al rispetto della legalità assume un significato speciale. Solidarietà che un ente come la Provincia sceglie di promuovere in questi giorni sia contribuendo alla raccolta fondi per l’acquisto di un apparecchio per l’anestesia destinato all’ospedale Salesi, sia aderendo alla campagna Telethon per la ricerca scientifica sulle malattie genetiche. Diritti umani e musica sono invece i temi portanti di un progetto dall’esito inedito, ‘LeMusiche LeAli’, che porta sul palcoscenico delle Muse 170 studenti medi del territorio a debuttare nella stagione concertistica del Massimo dorico. Per la sua valenza sociale e culturale, l’importante progetto, pro-
mosso dalla Provincia un paio di anni fa, ha ricevuto l’adesione del presidente della Repubblica. Il concerto si avvale del lavoro di due affermati compositori, autori dei brani sul diritto all’accesso all’acqua eseguiti dai ragazzi: il maestro Toru Takemitsu e il maestro Paolo Marzocchi, anche alla guida dell’orchestra e del coro di giovanissimi. Un’occasione rara per i musicisti in erba, sensibilizzati nel contempo al rispetto dell’ambiente e dell’equità sociale. Aprire lo sguardo su un pianeta ormai senza confini per la Provincia di Ancona significa anche sostenere a distanza tre bambini in Asia e Africa grazie al progetto della ong Cifa onlus per la tutela dei diritti dell’infanzia e il miglioramento delle condizioni di vita nei Paesi del sud del mondo. Con la speranza in un domani migliore, rivolgo uno speciale augurio a tutti coloro che vivono un momento di particolare difficoltà”.
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Cinquant’anni di attività in difesa dei diritti umani
Una candela per Amnesty
Non poteva esserci oggetto migliore della candela, simbolo del movimento stesso, per celebrare i 50 anni di Amnesty International. In mezzo secolo di attività in difesa dei diritti umani, Amnesty ha contribuito alla liberazione di oltre 50 mila prigionieri di coscienza, allo sviluppo e all’adozione di importanti trattati internazionali (come la Convenzione contro la tortura e lo Statuto della Corte penale internazionale) e all’abolizione della pena di morte in quasi 100 Paesi. Per continuare a chiedere libertà per i prigionieri di opinione, processi equi e rapidi per tutti
i detenuti politici, l’abolizione della pena di morte e la fine della tortura, delle sparizioni e della violenza contro le donne, così come per pretendere il rispetto dei diritti economici e sociali fondamentali (tra cui quello all’alloggio, all’acqua e alla salute materna), un’associazione autofinanziata come Amnesty ha bisogno del sostegno di tutti: per avere la candela scrivere al gruppo di Ancona all’indirizzo gr034 amnesty.it; per donare con carta di credito chiamare il numero verde 800 99 79 99 o visitare il sito www.amnesty.it. Is. T.
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MORETTI – Buonasera cari amici; l’ospite di questa trasmissione mi fa venire in mente un vecchio messaggio pubblicitario di un’azienda: “Il nome è una garanzia”, recitava lo slogan. Penso dunque che sia inutile presentare il mio ospite di questa sera, perché non c’è persona, nelle Marche, che non lo conosca: con me è Giampaolo Giampaoli. GIAMPAOLI – Buonasera a tutti. MORETTI – Allora, Giampaolo, ‘Pallì’, così soprannominato fin da quando giocavi a calcio…(rivolto ai telespettatori, riferendosi all’ospite) lui era capitano dell’Anconetana, aveva una grinta tale che voleva vincere a tutti i costi; penso a partite in cui perdevano all’88’ per 1-3, e grazie alla sua grinta finivano 3-3… era con la Torres? GIAMPAOLI – Sì, in Sardegna.
Speciale Natale 2011 in quello che fa, perché si gioca il proprio nome tutte le mattine, anche con riferimento ai nostri prodotti da prima colazione; tutte le mattine ci mettiamo in gioco e andiamo abbastanza bene, devo dire MORETTI – …e tutte le mattine per Giampaoli non cominciano alle nove, come quasi dappertutto succede, ma alle sei e mezzo, tant’è vero che l’edicola di giornali dove lui si rifornisce ha anticipato l’apertura, perché lui passando una mattina alle sei e venti ha trovato chiuso. GIAMPAOLI – Io ho l’abitudine di alzarmi presto: di dormire poco e di alzarmi presto, per avere la possibilità, prima di iniziare la giornata, di leggere i giornali ed informarmi. MORETTI – (Scherzando) Ma ti pagano gli straordinari in azienda? GIAMPAOLI – No, no, però farò una bella vertenza prima di andare via (ridono). MORETTI – Dunque, Giampaoli si reca alle sei e mezzo del mattino nella sua azienda, da dove esce –salvo una piccola pausa per il pranzo- alle otto un quarto, otto e venti di sera: per lui questa è una giornata normale. Se qualcuno lo chiama alle sette e dieci del mattino in ufficio e non lo trova, gli chiede: “Ma come mai non eri ancora in azienda?”. GIAMPAOLI – Adesso non esagerare
domani squadra di collaboratori, che non può essere la mia di oggi. Adesso viviamo un passaggio generazionale, non solo con riferimento a me e ai miei ragazzi, ma anche ai nostri collaboratori, alle persone della produzione e dell’ufficio, quindi sono tre squadre che stanno cambiando MORETTI – …da questo uno spunto: voi siete alla quarta generazione in azienda; ecco, è difficile inserire
MORETTI – Hai parlato della modernità delle confezioni: ho notato, infatti, delle confezioni molto nuove, molto belle; merito dei tuoi ragazzi? Ti hanno suggerito cambiamenti? GIAMPAOLI – Loro hanno dettato i cambiamenti, ma la squadra che ci sta intorno non è fatta soltanto di dipendenti diretti, è fatta anche di collaboratori esterni, e certamente la persona che si occu-
NATALE 2011 ben vestito e non costa molto, la gente se deve fare magari un regalo lo fa più volentieri. MORETTI – Tu sei sempre stato un innovatore, hai inventato un sacco di cose con quel tuo ‘cervellaccio’ (il tono è amichevole, ridono): quando lanciasti il Panciocc, ad esempio, dopo qualche mese venisti copiato da tutti in Italia... GIAMPAOLI – parliamo di 35 anni fa, e non era
to questo incantesimo, chiamiamolo così, questo tabù, fatto sta che tutti adesso ne vediamo anche troppe forse, di ‘incursioni’ riguardo al panettone. MORETTI – Oltre all’invenzione del Panciocc, che fu esplosiva e che venne copiata da tutti, tu hai ideato un sacco di prodotti... GIAMPAOLI – vedi, Alceo, bisogna fare molta attenzione a che cosa succede
GIAMPAOLO GIAMPAOLI
Un innovatore nella tradizione MORETTI – (Sempre rivolto ai telespettatori) Più che un giocatore di classe, era un giocatore di grinta, ma soprattutto sapeva trascinare, qualità che con il tempo si è ancora più perfezionata, portandolo in tutti i campi. Giampaoli è stato presidente dell’Ente Fiera, presidente di Unioncamere Marche, è dirigente nazionale di banche…(scherzando) adesso smetto nell’enumerare gli incarichi che ha avuto, altrimenti la gente pensa che io gli presenti una fattura per la pubblicità che gli faccio (ridono). Ma Paolo veramente è una forza della natura; al suo arrivo, prima della trasmissione, abbiamo chiacchierato un po’, e io gli ho chiesto come va la sua azienda con la crisi. Lui mi ha guardato, e mi ha detto: “Perché, ci può essere una crisi che non si risolve?”. Gli rifaccio quindi adesso la domanda davanti ai telespettatori: come va la tua azienda con la crisi? GIAMPAOLI – Innanzitutto bisogna avere coraggio ed accettare che c’è una situazione difficile: una situazione di mercato difficile, peraltro con un po’ di confusione, però io parto dal presupposto che questo non ci deve fermare, al contrario ci deve stimolare a risolvere la problematica. La nostra è un’azienda di dimensioni medie, basata sulla famiglia: una famiglia che crede
MORETTI – …no, non esagero. GIAMPAOLI – Io cerco di impegnarmi al massimo, ma non sono un martire: sono una persona che trae soddisfazione dal proprio lavoro, soprattutto nella propria impresa, cercando di contribuire al meglio, di dare una mano per superare questo momento difficile con cui il contesto economico chiede di confrontarci. In azienda, oggi, lavorano anche mio figlio e mia nipote, è dunque naturale che io cerchi finché posso di aiutarli, migliorandomi io e migliorandoci insieme per affrontare un mercato che, decisamente, è sempre più difficile. Le prime ore del mattino sono molto produttive, perché sono solo in ufficio, guardo i giornali, mi informo, rifletto, e quando arrivano le otto vado a salutare i miei dipendenti, a cui ho il piacere di dare il buongiorno per primo: è un atto di cortesia e anche di educazione nei confronti di coloro che hanno fatto fino ad oggi il successo della Giampaoli, perché senza la nostra squadra di collaboratori non avremmo fatto niente -per quanto volenterosi si sia, da soli non si fa niente-. Ed è una squadra che cambia, è importante capire questo, Alceo: mio nonno fondò la prima azienda MORETTI – …oltre cento anni fa… GIAMPAOLI – esatto, poi mio padre si creò la sua
la quarta generazione in un’impresa centenaria come la vostra? I giovani ti portano freschezza di idee, progetti nuovi? Fanno fatica a capire i tuoi sistemi? GIAMPAOLI – Da noi il passaggio generazionale è sempre stato molto morbido; è quasi stato automatico il mio nei confronti di mio padre e oggi trovo molta disponibilità in mio figlio e mia nipote. Certo, c’è differenza di età e quindi la visione di certe cose non è la stessa; io sono superatissimo per quanto riguarda la tecnologia, penso ad internet, ai siti e a queste cose qua, dunque devo anch’io accettare MORETTI – …che cosa portano tuo figlio e tua nipote? GIAMPAOLI – Portano una comunicazione più moderna, il packaging più moderno, perché certamente oggi una confezione non può essere come quella della moda di una volta. Bisogna seguire le tendenze moderne, colpire i nuovi consumatori, quindi i miei ragazzi portano la freschezza, l’entusiasmo, il futuro. Io cerco di portare la mia esperienza e di tranquillizzarli in questo momento di difficoltà che per loro potrebbe essere molto preoccupante: è accaduto anche a noi di vivere dei momenti di crisi, però con la grinta, l’impegno nella propria attività, si superano anche certi momenti.
pa della grafica non è la stessa che se ne occupava per me. Quindi anche il grafico porta idee nuove, perché la comunicazione sta cambiando, è più immediata. MORETTI – Queste confezioni, che sono molto belle, molto pregevoli, le ho viste peraltro proprio in questi giorni nel preparare la distribuzione dei nostri omaggi che naturalmente sono Giampaoli… GIAMPAOLI – eh, ci mancherebbe (ridono) MORETTI – …appunto, ho visto delle cose molto belle; la confezione di un prodotto ha influenza sulla sua vendita? GIAMPAOLI – E’ come vestirsi bene o vestirsi male MORETTI – …quindi, oltre alla qualità... GIAMPAOLI – un uomo che si presenta ad una donna vestito in modo elegante, fa certamente più figura rispetto ad uno che ha le pezze (in tono scherzoso)... MORETTI – …quindi occorre la qualità ma è anche importante come un prodotto viene presentato… GIAMPAOLI – però oggi si va abbastanza nel concreto, nel senso che la confezione non deve pesare troppo nel prezzo del prodotto: deve essere bella ma essenziale, dunque non pesare troppo nel costo, perché oggi bisogna che ci sia sostanza: se, oltre che essere buono, un prodotto è
molto tempo che noi facevamo i panettoni; andando sul mercato, ci siamo resi conto che i nuovi consumatori del panettone non gradivano i canditi: l’uvetta sì, ma i canditi molto meno, dunque abbiamo pensato di toglierli dal prodotto, dall’ingredientistica, sostituendoli, perché non risultasse povero il prodotto, con delle goccine di cioccolato fondente in azienda. Ecco come venne creato il Panciocc: senza grandi sforzi, fu un’intuizione. Anche il nome è molto semplice: panettone e cioccolato. Nato il Panciocc, l’abbiamo immediatamente registrato in Europa -quindi il marchio Panciocc è registrato in Europa- e questo ci ha permesso di tamponare almeno a livello di nome l’assalto MORETTI – …perché poi, dopo qualche mese… GIAMPAOLI – poi i grandi gruppi, per primo Perugina, cui seguirono tutti gli altri MORETTI – …la Perugina l’ha fatto dopo pochi mesi… GIAMPAOLI – esatto; venne compresa l’innovazione di questo prodotto e tutti ci copiarono. Io dico, però, che la copia è sempre la copia: noi siamo quelli originali. Poi sono arrivate le creme, altri tipi di gusti; in effetti siamo stati anche precursori in questo, perché toccare l’ingredientistica del Panettone di Motta era difficile: noi abbiamo rot-
intorno; io mi alzo presto la mattina per informarmi, perché anche leggendo i giornali riesci a captare quali sono le sensazioni, dove va il modo, dove vanno le persone, se c’è ritorno di certe idee e via dicendo. Allora bisogna capire che cosa vuole la gente di diverso, e bisogna avere anche i tempi giusti, perché non si può uscire con un prodotto nuovo che non venga compreso, perché uscire tardi vuol dire che gli altri ti hanno preceduto. Ecco quindi che occorre stare sul ‘pezzo’ e capire bene. Un esempio riguarda i nostri biscotti: fare dei biscotti normali era difficile, considerata l’offerta dei grandi gruppi, dunque abbiamo cercato la specializzazione, legando il nostro prodotto al salutistico. Per i nostri biscotti integrali abbiamo usato la farina integrale; da considerare che quella volta la farina integrale era la crusca, e la crusca era trattata come un prodotto di serie B, veniva data come alimento agli animali. Quindi far capire l’importanza di usare per i nostri prodotti la crusca all’inizio è stato un po’ difficile, poi siamo stati anche aiutati dal parere dei medici: mangiare la mattina un prodotto come la crusca aiuta senz’altro l’intestino MORETTI – …hai parlato dei medici: con l’aiuto del professor Paolo Fumelli, hai fatto un’invenzione che ebbe una risonanza notevo-
domani
NATALE 2011 le. GIAMPAOLI – Noi, non è la prima volta che lo dico e mi fa piacere ripeterlo, abbiamo avuto la fortuna di conoscere e di avere l’amicizia di Paolo Fumelli, in quel momento direttore del Centro antidiabetico dell’Inrca. Da parte nostra c’erano queste nuove idee, legate al salutistico, ed anche nel settore del senza zucchero ci siamo proiettati perché avevamo colto una
consente anche una collaborazione con il loro centro studi, con il loro controllo qualità, il che ci permette di crescere ulteriormente su quel tipo di canale. A gennaio affronteremo il problema dei celiaci, quindi del prodotto senza glutine, sempre in collaborazione con la Giuliani. MORETTI – Anche questo è un campo interessante... GIAMPAOLI – Assolutamente sì
ché io conosco molti di questi dirigenti, e quando li incontro mi dicono che non hanno il tempo di respirare; tu invece respiravi e creavi… GIAMPAOLI – io respiravo meglio, perché avere contatti, impegni e conoscenze fuori della tua azienda ti fa crescere. E’ vero che ero più impegnato, però per me era una molla in più; ad esempio fare il presidente degli Indu-
E’ stato copiatissimo quando inventò il panettone al cioccolato: il Panciocc, che ha fatto storia, ma sono tante le novità che ha saputo proporre, lanciando prodotti spesso precursori nell’intero panorama nazionale, come quelli della linea Zuccherozero. Forte l’impegno sul fronte salutistico, al punto che i suoi panettoni, grazie ad una collaborazione con la Giuliani Medicinali, hanno fatto ingresso in farmacia. Ospite degli “Incontri” di Alceo Moretti è Giampaolo Giampaoli, nome di una tradizione dolciaria che risale ai primi del Novecento. Un’impresa centenaria, alla quarta generazione. Imperativo categorico: sempre alta la bandiera della qualità, tenendo il passo con i tempi tendenza, con riferimento alle diete, ma anche una precisa esigenza: diabetica il 5-6% della popolazione italiana, un numero che era destinato a crescere perché prima non si facevano le analisi ad hoc e quando si è cominciato a farle anche ai bambini piccoli purtroppo si è scoperto che in molti erano diabetici. Ecco allora in una nostra linea di prodotti la sostituzione del saccarosio, zucchero normale MORETTI – …i prodotti della famosa linea Zuccherozero. GIAMPAOLI – esatto, registrata anche quella in Europa come marchio del nostro prodotto senza zucchero. Fumelli fu molto collaborativo e non finirò mai di ringraziarlo: insieme a lui sperimentammo tutti i nostri prodotti senza zucchero con quanti tutte le mattine andavano a misurare la glicemia all’Inrca. Un test formidabile per capire che il prodotto funzionava perfettamente per il diabetico e quindi ebbe successo; oggi siamo conosciuti in Italia per questo canale. MORETTI – Oltretutto, qualche giorno fa ho visto i risultati di uno studio, il 65 per cento degli italiani è goloso… GIAMPAOLI – è goloso, però adesso si bada di più alla salute. Il diabetico, a cui viene negato il dolce, è più goloso degli altri, quindi bisogna cercare di fare un prodotto buono, per soddisfare anche le esigenze di un diabetico. Tieni presente che da qualche anno noi stiamo portando avanti una collaborazione con la Giuliani Medicinali per cui produciamo 5-6 prodotti, dai panettoni alle colombe, ai biscotti, prodotti che loro vendono con il loro marchio senza zucchero in tutte le farmacie d’Italia. MORETTI – Mi colpì, quando l’ebbi saputo, questa cosa che in farmacia si potevano comprare… GIAMPAOLI – panettoni, colombe MORETTI – …ha avuto sviluppo quella linea? GIAMPAOLI – Assolutamente sì, è in crescendo: sono usciti a settembre due prodotti nuovi, molto buoni, uno ai sette cereali senza zucchero, un biscotto, mentre l’altro è un pasticcino doppio con cioccolato senza zucchero. Questo a marchio Giuliani, ciò che ci
MORETTI –… e invece che cosa hai inventato con il selenio? GIAMPAOLI – Un biscotto, e questo nacque lo stesso dall’idea di Paolo Fumelli MORETTI – …(rivolto ai telespettatori) già da queste poche notizie vi rendete conto che Giampaoli il suo tempo lo impiega bene ogni giorno dalle sei e mezzo del mattino: inventa sempre qualche cosa! GIAMPAOLI – Sono aiutato dagli altri, non è che sono un mago io. Tornando al selenio, si sa che i medici alle persone di una certa età consigliano mezza pillola di selenio la mattina, perché si tratta di un integratore importante per dare forza; ecco che allora ci siamo detti: “Ma perché non farglielo assumere l’equivalente di quella mezza pillola mangiando i biscotti” così è nato il biscotto al selenio. MORETTI – E adesso che cosa hai in gestazione? GIAMPAOLI – La sfida è sicuramente il senza glutine, ed è una sfida importante. Adesso peraltro stanno uscendo nuove normative; ieri la stampa riportava il fatto delle nuove etichette, più chiare per dare al consumatore informazioni più certe. E’ un tema che stiamo affrontando perché entro brevissimo tempo dovremo rivoluzionare la comunicazione delle nostre confezioni; abbiamo già messo in piedi una task force in azienda in merito. Comunque il nostro impegno è sicuramente adesso sul fronte del senza glutine che ha un gran numero, purtroppo, di possibili consumatori... MORETTI – …come hai potuto sempre trovare il tempo anche per altre cose? Tu sei stato, per esempio, presidente di Unioncamere Marche… GIAMPAOLI – della Camera di Commercio di Ancona... MORETTI – …dell’Ente Fiera, poi sei stato e sei dirigente importante di una grande banca nazionale, l’Unicredit, e poi dimentico qualcosa… GIAMPAOLI – beh, ho fatto il presidente degli Industriali (di Confindustria Ancona, ndr.) MORETTI – …ecco, vorrei sapere come sei riuscito a conciliare questi incarichi con il tuo lavoro, per-
striali significa conoscere moltissima gente, confrontarsi con i colleghi, conoscere persone più importanti e più brave di te e di questa possibilità fare tesoro per crescere, appunto. L’ultima esperienza, alla Camera di Commercio di Ancona, è stata straordinaria -lo dico tutte le volte che mi capita-, innanzitutto per il rapporto che ho avuto con la struttura, dal segretario generale a tutti i dipendenti: è sta-
un tavolo unico, vedendo affidato alla Camera di Commercio un ruolo di coordinamento. Nacque così “Welcome to Ancona”, che ancora funziona, come testimoniano i dati sull’affluenza dei turisti. Io lanciai l’idea –idea che l’attuale presidente Giampieri sta sostenendo- di incentivare i croceristi che si imbarcano la domenica ad Ancona ad arrivare nella nostra città il giorno prima per poterla visitare con calma, pernottando qui una notte, con evidenti ricadute positive sotto il profilo economico. MORETTI – Parlando di viaggi: tu sei nel Consiglio di amministrazione di Aerdorica… GIAMPAOLI – Da poco ma ci sono, e devo dire che è stato fatto un ottimo lavoro: l’ha fatto il dottor Conte come ex presidente, lo sta facendo Sagripanti come attuale presidente. Quello di Aerdorica è un cda molto snello perché siamo in tre persone in tutto con il presidente e noi cerchiamo di dare il massimo, considerata l’importanza dell’aeroporto per la nostra regione. Ancora abbiamo qualche difficoltà di liquidità economica, però il numero dei passeggeri è aumentato moltissimo e sono aumentati anche i voli e le rotte, cercando di servire il territorio al meglio. MORETTI – Tu sei un uomo aperto a molte iniziative: perché continui a dire di no a chi ti fa delle offerte politiche? GIAMPAOLI – Perché credo che la politica non sia il mio mestiere; io sono un uomo molto permaloso, mi piace tanto che la gente mi dica che sono bravo, ma quan-
Speciale Natale 2011 non si tratta ancora di grandissimi fatturati, ma è vero che stiamo crescendo. MORETTI – In quali Paesi? GIAMPAOLI – In Inghilterra facciamo un ottimo lavoro, abbastanza anche su Malta, poi, in collaborazione con nostri clienti, andiamo anche in Paesi lontani come il Giappone: il nostro panettone e la nostra colomba vanno in Giappone in collaborazione con Umani Ronchi, con il Rosso Conero di Umani Ronchi. Ci sono inoltre molti nostri amici che preparano i pacchi natalizi con i nostri panettoni, con il nostro torrone: l’Indesit, l’Ariston Thermo, la Guzzini mandano in Inghilterra, in Francia i nostri prodotti. MORETTI – Sorrido perché molti, per conquistare delle posizioni all’estero, fanno fatica: creano filiali, mandano agenti, eccetera, mentre lui (rivolto ai telespettatori, indicando l’ospite) la fatica la fa fare ai suoi clienti: grandi aziende mandano per Natale centinaia di migliaia di panettoni in vari Paesi del mondo ed ecco che l’anno dopo cominciano ad arrivare i primi ordini. GIAMPAOLI – Beh, questo effettivamente è il successo di avere collaborazioni con grandi aziende, che ti permettono di avere canali nuovi senza spendere tanto. MORETTI – Senti Paolo, tu hai un incarico molto importante all’Unicredit; come vedi la situazione nel futuro? GIAMPAOLI – Il futuro è delicato e potrà essere anche difficile, perché viviamo un momento di confusione. Certamente le notizie che arrivano non sono confortanti, però
I Giovani Imprenditori di Confindustria Ancona di recente in “missione” alla Giampaoli to un rapporto umano straordinario, quindi io ho lavorato benissimo alla Camera di Commercio, che è un organismo importantissimo per la nostra economia. Cinque anni di presidenza per me formidabili... MORETTI – …tu una grande intuizione, quando hai spinto sulle crociere... GIAMPAOLI – quella è stata la prima idea: io ero da appena quindici giorni presidente della Camera di Commercio, quando si cominciò a parlare della Costa Crociere che doveva venire ad Ancona, profilandosi delle possibilità anche riguardo alla Msc. Serviva un progetto su che cosa fare, e io mi accorsi che mancava un coordinatore in tutta questa operazione, perché il Comune era interessato, così come la Provincia, l’Apt, la Regione, però ognuno andava per proprio conto. Ecco allora che io proposi di fare
do vai in politica il 50 per cento non è d’accordo con te o se lo è deve dire che non lo è e questo a me infastidisce tanto. MORETTI – (Ride) Buona, come risposta. Psicologica e buona. Torniamo adesso un momento ad uno dei grandi motivi di successo della tua azienda, il biscotto. In questi giorni ho come piacevole ospite mio cognato, che viene da Bruxelles, e ho scoperto che i tuoi biscotti in Belgio sono molto diffusi. GIAMPAOLI – Sì, il nostro biscotto viveva eccessivamente in una nicchia; abbiamo fatto un restyling, sia per quello che riguarda la qualità, sia per quello che riguarda il packaging, e oggi ci possiamo affacciare anche all’estero senza tema di soffrire della nostra concorrenza più importante. I nostri prodotti vanno abbastanza bene all’estero, vengono apprezzati;
io vorrei lanciare un messaggio di positività, perché è vero che oggi leggiamo o vediamo in televisione aziende che vanno in cassa integrazione, che non hanno mercato, però bisognerebbe che parlassimo anche di tutte quelle altre, e che sono molte di più, che ancora vanno bene, che esportano i loro prodotti, che pagano gli stipendi a fine mese, che investono in tecnologie e allargano i propri stabilimenti. Non è tutto da buttare, attenzione: il nostro è un paese straordinario, di persone straordinarie che sanno sacrificarsi, sanno adattarsi ai momenti difficili, quindi io ho molta fiducia che recupereremo abbastanza velocemente. Oggi sembra che tutto sia perduto, che sia tutto irreparabile, ma
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non è così: abbiamo ancora la forza, secondo me, di dare un colpo di reni per cercare di recuperare. Abbiamo passato dei momenti difficili come questi e ne siamo usciti, l’importante è che tutti ci mettiamo a lavorare, svolgendo ciascuno il proprio dovere fino in fondo. Se riusciamo a fare questo, il nostro Paese tornerà ad essere bello come prima e si vivrà bene. D’altronde, il nostro è il più bel Paese del mondo, e se sviluppassimo un po’ di più il turismo già questa sarebbe un’entrata straordinaria. Quindi le leve per recuperare ce l’abbiamo: dobbiamo non perdere la calma, collaborare tutti e cercare di lavorare sempre meglio. MORETTI – Tornando al tuo lavoro: nel tempo il gusto del cliente è cambiato? GIAMPAOLI – Inevitabilmente è cambiato per il modo di vivere: oggi si vive in un modo diverso, più di notte che di giorno, quindi bisogna stare attenti, come dicevamo prima, a che cosa succede e a che tipo di consumo la gente nel mio settore vuol fare. Parlare di salutistico anni fa, quando la gente aveva fame, avrebbe fatto ridere: non si può parlare di dieta quando c’è da riempire lo stomaco. Il mondo era diverso, oggi grazie a Dio abbiamo migliorato la nostra posizione, allora si sta più attenti anche alla salute e questo è un fatto sociale. In sostanza, non bisogna mai abbassare la guardia rispetto a quello che accadrà domani per cercare di essere primi sul mercato, ma soprattutto per poter proporre un prodotto che poi la gente apprezzi. MORETTI – E’ più forte nella tua azienda il successo per la tradizione o per le innovazioni dei prodotti? GIAMPAOLI – Sono due aspetti che vanno a braccetto, l’uno non può essere disgiunto dall’altro: sarebbe pazzesco se io facessi solo innovazione dimenticandomi della nostra tradizione, perchè le vecchie dosi di mio padre, di mio nonno, sono ancora valide, Alceo, perché è sempre una buona farina, un buono zucchero, un uovo fresco a fare un buon prodotto, si tratta di adattarli a quelle che sono le nuove esigenze nella dose, nella percentuale, nella forma. Quindi è importante avere una tradizione, che va rispettata però adeguandola ai tempi. MORETTI – Che cosa hai detto ai Giovani Imprenditori quando sono venuti di recente in missione alla Giampaoli? GIAMPAOLI – “Dovete essere curiosi e amare il lavoro che fate”. MORETTI – (Rivolto ai telespettatori) Come vedete è un saggio, un avveniristico saggio. Paolo, grazie… GIAMPAOLI – Grazie a te; vorrei intanto ringraziare i nostri consumatori e i tuoi telespettatori e fare gli auguri di buon Natale a tutti. MORETTI – Grazie Paolo, grazie ai telespettatori e arrivederci alla prossima settimana.
Trasmissione del 24 novembre 2011 www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti
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Speciale Natale 2011
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Natale alle Muse
“LeMusiche LeAli”: il concerto
G
iovani protagonisti del Concerto di Natale alle Muse di Ancona. Musica e riflessione sociale nell’appuntamento del 15 dicembre (ore 21) con l’esibizione dei partecipanti al progetto “LeMusiche LeAli”, che in questa sua terza edizione ha dato vita ad un’orchestra e a un coro giovanili: 170 gli studenti, dagli 11 ai 18 anni, coinvolti, aderenti 14 istituzioni scolastiche di 9 Comuni della provincia di Ancona. Titolo “Il diritto all’acqua”, giovani studenti e professionisti della FormOrchestra Filarmonica Marchigiana impegnati nell’esecuzione di brani scritti per l’occasione dal compositore Paolo Marzocchi e scelti per essere affiancati ad un percorso di sensibilizzazione al diritto all’acqua, al problema della sua accessibilità e al suo utilizzo responsabile. “La musica implica collaborazione, ascolto, rispetto per l’altro, ed è quindi un mezzo eccellente per affinare il senso di socialità”, sot-
tolinea Annalisa Pavoni, curatrice del progetto. Il concerto, nell’ambito della Stagione degli Amici della Musica “Guido Michelli”, si aprirà con il brano “La meccanica del ruscello”, “giocato –spiega la Pavoni- sull’intreccio di quattro note che, nel sistema musicale tedesco, compongono il nome di Bach, ruscello, appunto, nella traduzione. Dunque un significativo porsi sul doppio binario musicale-sociale. Verrà poi eseguito un brano di Toru Takemitsu, commissionato da Greenpeace per la campagna a favore delle balene. Infine l’esecuzione de ‘L’albero’, con il coro giovanile e l’accompagnamento di una video proiezione”. La riflessione sull’argomento prenderà il via fin dalla mattina del 15 dicembre, con un incontro al liceo classico Rinaldini di Ancona, cui prenderanno parte l’assessore provinciale alla Cultura Carlo Pesaresi, il direttore artistico degli Amici della Musica Guido Bar-
bieri e quello dell’Accademia Filarmonica Romana Sandro Cappelletto, oltre a Congo Lassané, operatore sociale proveniente dal Burkina Faso, che interverrà con una sua testimonianza anche alla serata in programma alle Muse, durante la quale è prevista la lettura –da parte di Simone Levantesi e Alain Marin, giovani attori della Scuola di Teatro dello Stabile delle Marche- di una storia sul diritto all’acqua scritta da Barbieri. Regia dell’appuntamento di Nicoletta Robello, l’iniziativa, con l’adesione del Presidente della Repubblica, è promossa dalla Provincia di Ancona con Regione Marche, Comune di Ancona, Form, Amici della Musica “Guido Michelli”, Fondazione Teatro delle Muse, in collaborazione con Teatro Stabile delle Marche, Istituto superiore di studi musicali “G.B. Pergolesi” e Rotary Club di Ancona. Rosemary Martarelli
Le vacanze natalizie firmate Maraviglia Travellers’ Company
I Sibillini in slitta. E a Camerino ciaspolate sulla neve Ciaspolate sulla neve ed escursioni in slitta con i cani: nelle Marche vacanze natalizie all’insegna dell’originalità e dell’avventura. Inedite le proposte di Maraviglia Travellers’ Company: l’entroterra della nostra regione si arricchisce di nuove sfaccettature con i due pacchetti invernali Maraviglia, per vivere la neve in modo insolito e giocoso. La due giorni a Camerino è un piacevole accostamento di avventura e gastronomia, con un tuffo nella cultura: si parte dalla ciaspolata sulla neve, alla scoperta di scorci suggestivi, per poi
proseguire con una passeggiata lungo le strade della città, scovando le pasticcerie più rinomate. Camerino è infatti una delle più note
località per la produzione di torrone, riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale italiano. E per continuare con l’assaggio dei prodotti tipici locali, la
sera è prevista una cena dai sapori marchigiani in un accogliente relais. Il pacchetto comprende anche una visita guidata alla Pinacoteca civica di Camerino. Per chi vuole sentirsi avvolto in un’atmosfera da fiaba, Maraviglia ha ideato la proposta “Sled dog”, ovvero due giorni sui Monti Sibillini per visitare il parco innevato su un insolito mezzo: una slitta guidata dai cani. Tipica della tradizione nordica, l’escursione in slitta saprà restituire momenti unici di emozione e divertimento. Ro. Ma.
Shopping baby free. E Babbo Natale arriva nel week end L’idea è di una storica attività commerciale di Castelferretti (An), Abc moda: il sabato pomerig-
gio fino a Natale le famiglie troveranno un’area tutta dedicata ai bambini,
dove i più piccoli potranno giocare, disegnare e leggere fiabe seguiti da un’animatrice. E anche il prossimo week end, il 17 e 18 dicembre, arriverà Babbo Natale in persona: i bimbi potranno ricevere in regalo una foto con il magico ospite e lasciare una letterina con i loro desideri. “Con questo servizio vogliamo rendere la vita un po’ più semplice ai nostri clienti –commenta il titolare, Fabrizio Tarroni–
e fare in modo che lo shopping sia un momento ancora più piacevole, senza stress o frenesie per i genitori, diventando anche un’occasione di divertimento per i bambini. Per noi è fondamentale migliorare continuamente la qualità del servizio”. Abc moda è nata nel 1970 a Casteleferretti ed è specializzata nella moda di qualità, con più di 60 marchi che spaziano dagli abiti agli accessori e alle scarpe. una realtà di riferimento nella provincia di Ancona, grazie anche alla presenza di un altro punto vendita a Senigallia.
La cage aux folles con Bocci e Ghini Farà tappa anche ad Ancona, nell’ambito di una tournée nazionale inaugurata con successo al Sistina di Roma, “Il vizietto – La cage aux folles” (in italiano “La gabbia di matti”), in programma alle Muse -fuori abbonamento nell’ambito della Stagione teatrale dello Stabile delle Marche- dal 20 al 22 dicembre. Adattamento, regia e produzione di Massimo Romeo Piparo, il musical, tratto dall’omonima commedia di Jean Poiret, vedrà sul palco due grandi protagonisti delle scene italiane: Massimo Ghini e Cesare Bocci, che vestiranno i panni dei personaggi che tanto successo diedero a Ugo Tognazzi e Michel Serrault nell’adattamento cinematografico di Edouard Molinaro del 1978. Tra balli e canzonette, costumi sgargianti, tacchi a spillo e drag queen, si consuma un’esilarante commedia degli equivoci, tutta giocata sulla commistione tra trasgressione e classicità, ambientata in un locale della Costa Azzurra in pieni anni Settanta. Ai due noti attori si affiancano Russell Russell, Crescenza Guarnieri, Edoardo Sala e Cristian Ruiz, con la presenza di un’orchestra dal vivo e di un corpo di ballo (le “cagelles”) en travesti. “Il vizietto” nella versione firmata da Piparo ha le coreografie di Bill Goodson, la direzione musicale di Emanuele Friello, le scene di Gianluca Amodio ed i costumi di Nicoletta Ercole. R.M.
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RICORDIAMO CHE ... Pesaro, Venturi Spazio all’Arte: “faustomaxìa vitonucci” Resterà aperta fino al 7 gennaio 2012 a Pesaro, negli spazi dell’Ottica Venturi di viale Cialdini n. 39, la mostra proposta dall’associazione culturale Venturi Spazio all’Arte: titolo “faustomaxìa vitonucci”, in esposizione, a cura dell’architetto Alfredo Venturi, le opere dei pittori Fausto Maxìa e Vito Nucci. A raccontare il backstage dei due artisti gli scatti fotografici di Luciano Dolcini: una mostra nella mostra dal titolo “Backstage on poladroid”. L’iniziativa, come ormai di consueto, è patrocinata dal Comune di Pesaro e presentata dal critico d’arte Elisabetta De Blasi. “Per anni Fausto Maxìa –spiega quest’ultima- ha proposto alla sua arte un dialogo guidato tra bianco e nero. Una mina il suo strumento , assidua, costante , a tratti insistente. Ora ( ) gli strumenti della pittura hanno prevalso ( ) l’artista ha trovato il pennello, ma è restata imbrigliata in quelle setole l’abitudine di condurlo veloce e continuo, a formulare cifre di un alfabeto non codificato. Perché di una scrittura si tratta, che annota puntuale e attenta, ansiosa di lasciare qualcosa all’inespresso”. L’approdo alla pittura è invece una “tappa della vita” di Vito Nucci, annota la De Blasi: “Matura nel tempo della sua vicenda umana, viene dopo ricerche di scultura, affianca la sua attività lavorativa. Ma sta diventando una meta, a mano a mano che va assorbendo il tempo migliore, quello che suscita il piacere, che definisce un modo altro di comunicare”.
Musei sulle punte: di scena è la danza Ultimi due appuntamenti per “Danza al museo”, la rassegna di danza contemporanea curata da Inteatro in collaborazione con il Sistema museale della Provincia di Ancona e con il coinvolgimento di numerosi Comuni del territorio. L’iniziativa ha l’obiettivo di portare la performance artistica nei luoghi non convenzionalmente deputati a ciò: spazio museale e movimento entrano in rapporto e si compenetrano, dando vita a spettacoli insoliti e di forte impatto emotivo. Prossimo appuntamento ad Arcevia, il 18 dicembre alla Galleria d’arte moderna e contemporanea “Ruggeri, Mannucci, D’Arcevia”: danza e musica dialogano per creare un’intesa tra reale e immaginario nello spettacolo “Intitolato qui e ora”, della compagnia Aldes e con la danzatrice e coreografa Claudia Catarzi. A chiudere la rassegna, il 15 gennaio 2012, “Prove di mortalità”, lavoro del nuovo gruppo romano Sentimental Noize, che si esibirà all’Antiquarium statale di Numana, con una riflessione ironica e caustica sul mondo femminile e sulle sue nevrosi. Un modo diverso di concepire il museo, come ha commentato Giorgio Mangani, direttore del Sistema museale della Provincia di Ancona; dal presidente Alfonso Maria Capriolo e dal direttore artistico di Inteatro Velia Papa la riflessione sull’opportunità di fare sistema, creando sinergie tra i diversi operatori della cultura e dando luogo ad un innovativo linguaggio interdisciplinare. R.M.
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NATALE 2011
Coinvolta tutta l’area che va dall’ex Fiera alla lanterna
“Porto: puntare sul progetto del waterfront” * DIEGO FRANZONI
L
’Autorità portuale ha dato il via libera all’aggiudicazione definitiva dei lavori del molo di sopraflutto, una scogliera della lunghezza di oltre 700 metri protesa verso il mare aperto da realizzare a prolungamento dell’area Fincantieri, indispensabile per l’utilizzo della nuova darsena. Un altro atto importante è stato l’approvazione da parte del Comitato portuale della delibera che prevede la progettazione esecutiva del completamento della banchina rettilinea (600 metri), realizzata fino ad oggi per un terzo (334 metri). li che verrà collocato il porto commerciale del futuro più adeguato alle esigenze delle navi da trasporto merci e a quelle dei traghetti. L’approvazione dell’atto amministrativo che definisce tempi celeri e certi, anche per le fasi successive, conferma l’efficacia e la validità del rapporto sinergico tra i soggetti istituzionali coinvolti, Comune, Provincia, Regione, Autorità portuale, Camera di commercio ed operatori portuali. Tali opere consentiranno anche uno sviluppo diverso del porto storico, separato da quello commerciale, dedicato più ad attività sociali e turistiche, e senza più barriere. L’Amministrazione comunale, l’Autorità portuale e
Diego Franzoni la Camera di commercio stanno impostando le procedure per arrivare alla progettazione del waterfront, cioè di tutta l’area che va dalla ex Fiera alla lanterna. La progettazione del waterfront potrà prevedere fasi attuative a breve e a medio termine. Una prima fase potrebbe riguardare la parte del porto storico che va dalla lanterna fino all’area archeologica del
porto traianeo. L’ipotesi di consentire l’attracco di grandi yacht, che al porto turistico non trovano fondali adeguati, e di far trovare chi arriva da altri lidi, vicino al centro della città, trova largo consenso e interesse. La parte a terra andrebbe arricchita con servizi, bar, ristoranti: una zona, insomma, collegata all’adiacente area archeologica da destinare ad attività turistico-culturali. Eventi come la Regata del Conero o altri campionati potrebbero trovare li il punto di riferimento naturale. Certo, per procedere in tal senso saranno necessari la condivisione e un accordo con l’Autorità portuale e con il concessionario delle banchine. Un altro aspetto fondamentale sarà l’assetto che si vorrà dare all’area del Mandracchio ora che l’Ente Fiera cessa di esistere. Dovremo studiare con l’Autorità portuale quale dovrà essere la migliore progettualità coerentemente con quanto previsto dal
Ppe (Piano particolareggiato esecutivo, ndr.) del porto. Un’idea potrebbe essere il trasferimento negli edifici che attualmente ospitano il mercato ittico e la Fiera, di istituzioni portuali come la Capitaneria, la Polizia doganale e la Guardia di finanza; per poter destinare gli edifici attualmente occupati da questi Enti agli usi previsti nel progetto del waterfront. Sul versante dell’approvazione del piano particolareggiato del Porto che prevede l’ampliamento del porto turistico e il trasferimento dei pescherecci, Il ministero dell’Ambiente, prima di approvare la Via (Valutazione d’impatto ambientale, ndr.) attende dati più precisi riguardo alla sicurezza dell’area colpita dalla frana del 1982. I dati saranno forniti entro gennaio 2012 dall’Amministrazione comunale insieme all’Autorità portuale e speriamo che il ministero approvi”. * Assessore al Porto del Comune di Ancona
PuntoDock ad Ancona: giovane e innovativa, un nuovo modo di fare impresa In un momento di difficoltà per tante piccole e medie imprese, sette giovani lanciano la propria personale sfida: una cooperativa che offre servizi di consulenza, progettazione e network, ricerca bandi e fondi rivolti ad organizzazioni no profit, enti locali ed imprese e che lavora per creare un modello di svilup-
po locale sostenibile. Inaugurata di recente ad Ancona la sede di PuntoDock (via Maggini n. 212), “non solo un luogo di lavoro – sottolinea il presidente Tommaso Sorichetti-, ma un punto di incontro e scambio con gli attori del territorio. L’innovazione – l’inciso- è nel metodo con cui affrontiamo i problemi, partendo
33° anno NUOVI ORARI per i giovedi di TVCM: Incontri di Alceo Moretti - ore 20.20 Servizio PPubblico ubblico di Michele Santoro - ore 21.00 CANALE 10
Marco Pacetti
Gian Mario Spacca
Rettore Università Politecnica delle Marche
Presidente della Regione Marche
Giovedi 15 dicembre ore 20.20
Giovedi 22 dicembre ore 20.20
Domenica 18 dicembre ore 13.05
Domenica 25 dicembre ore 13.05
da questi per creare un’idea progettuale: un approccio che rivoluziona l’idea stessa di progettualità, poiché costringe a riflettere sulle problematiche prima ancora di pensare alle soluzioni. Siamo facilitatori di processi partecipati che aiutino a strutturare progetti condivisi e sostenibili”.
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Personalità poliedrica, l’impegno nel mondo della cultura
Addio a Bravetti, l’uomo del dialogo
Bruno Bravetti Giornalista, scrittore, saggista. Bruno Bravetti, nato a Fabriano nel 1943, è scomparso la mattina di domenica 27 novembre 2011, all’età di 68 anni, a seguito di una caduta nel bagno della sua abitazione di Albacina, il paese vicino a Fabriano di cui era originario, caduta che gli ha provocato una emorragia cerebrale e un grave trauma cranico. Ricoverato all’Ospedale regionale di Torrette ad Ancona, Bravetti non si è più ripreso. Un pilastro del Comune di Ancona, uomo di cultura e di straordinaria umanità. Oltre ad essere stato un dirigente del Comune di Ancona, Bruno Bravetti, laureatosi alla Facoltà di Magistero dell’Università di Urbino, è stato funzionario di Gabinetto con i sindaci Renato Galeazzi e Fabio Sturani. E’ stato anche segretario generale onorario del Forum delle Cit-
tà dell’Adriatico e presidente dell’Accademia dello Stoccafisso. In lui non mancavano di certo le doti artistiche; oltre ad aver ricoperto alte cariche dirigenziali, ha scritto, di recente, un libro dedicato all’imprenditore Giambattista Miliani. Queste le più recenti sue pubblicazioni: “L’Adriatico non è frontiera”, “Stoccafissando, storia d’amore anconitana” e “Conosci il mondo e lo spirito che lo abita”, un libro, quest’ultimo, di viaggi negli anni 60-70. Il lavoro da giornalista lo ha svolto nelle redazioni de L’Unità e Paese Sera, oltre che alla direzione del Progresso a Fabriano. Nel corso della sua vita ha praticato anche la politica in qualità di dirigente dell’allora Pci e di consigliere comunale a Fabriano, dal ’64 al ’68, e ad Ancona dal ’68 al ’78. (R.I.R.)
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La fotografia post-referendum scattata dall’Autorità d’Ambito 2 in collaborazione con l’Anea; a preoccupare tariffe e investimenti
Il premio del Gruppo Sole 24 Ore, edizione 2011
Le sfide dell’acqua pubblica
L’Ethic Award a Giovanni Fileni
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inacce incombono sull’acqua pubblica, nel contesto di un quadro normativo ancora indefinito che pone il servizio idrico in una situazione di stallo”. A lanciare l’allarme, scattando una fotografia dell’acqua ‘postreferendum’ in provincia di Ancona, l’Autorità d’Ambito territoriale ottimale 2 Marche Centro - Ancona in collaborazione con l’Anea -Associazione nazionale Autorità e Enti di Ambito, in occasione della presentazione della 9a edizione del report annuale sullo stato del servizio idrico integrato nell’Ato 2. Dalla sorgente al depuratore, l’acqua gestita da Multiservizi Spa nei 43 Comuni dell’anconetano, oltre che nei Comuni maceratesi di Matelica ed Esanatoglia, è “pubblica, buona e sufficiente”. A preoccupare non è la qualità e nemmeno la quantità dell’acqua che esce dai nostri rubinetti (il territorio dell’Ato 2 è pressoché autosufficiente dal punto di vista idrico), quanto, piuttosto, le tariffe e gli investimenti. Il secondo quesito del referendum ha infatti abrogato la norma relativa alla determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Ecco allora che, ‘cassata’ la remunerazione delle tariffe, il referendum apre al problema del finanziamento degli investimenti e alla fuga di capitali nel
settore. Senza remunerazione potrebbe, infatti, venire meno l’interesse a investire nel servizio idrico. “Fino a quando non
servizio, secondo quanto evidenziato da Luciano Baggiani, presidente Anea, il quale ha insistito sull’urgenza di una
si saranno sciolti i nodi, vi saranno forti incertezze per i finanziatori”, l’inciso di Marisa Abbondanzieri, presidente dell’Ato 2. A rischio anche le
“nuova politica nazionale di settore e un nuovo metodo tariffario, per favorire gli investimenti e fornire servizi di qualità al giusto prezzo”. Nell’intervento
La proposta di legge regionale in materia di servizio idrico integrato prevede che le attività delle Ato, la cui soppressione è imminente, siano conferite ed esercitate dagli enti locali mediante convenzione obbligatoria fra Comuni e Province tariffe: a fronte del restringimento della coperta della fiscalità pubblica, inevitabile un aumento per adeguare la qualità del
di Massimiliano Cenerini , direttore Ato 2, la sottolineatura sui rischi connessi all’imminente soppressione, il 31 dicembre,
delle Autorità d’Ambito, gli enti regolatori del servizio. Si ricorda in proposito che la proposta di legge regionale presentata dall’assessore Sandro Donati e approvata dalla Giunta prevede che le attività delle soppresse Ato siano conferite ed esercitate dagli enti locali mediante convenzione obbligatoria fra Comuni e Province, in grado di assicurare il pieno coinvolgimento e la diretta partecipazione dei Comuni alle scelte fondamentali del settore. E’ prevista un’Assemblea di ambito quale organo comune dotato di autonomia, di bilancio e di coordinamento, costituita dai sindaci dei Comuni e dai presidenti delle Province compresi nell’Ato senza che sia previsto alcun compenso per gli amministratori. Tale organismo garantisce la partecipazione dei Comuni alle decisioni strategiche sulla gestione integrata del servizio idrico e dei relativi interventi su investimenti e tariffe. Il territorio regionale è suddiviso in Ato 1 Marche Nord – Pesaro e Urbino, Ato 2 Marche Centro – Ancona, Ato 3 Marche Centro – Macerata, Ato 4 Marche Centro Sud – fermano e maceratese e Ato 5 Marche Sud – Ascoli Piceno e Fermo. L’assessore Donati auspica che, come per la legge in materia di rifiuti, anche su questa proposta ci possa essere un’ampia condivisione dei territori e delle forze politiche per continuare a tutelare, con efficacia, un bene comune e di tutti come l’acqua.
Giovanni Fileni premiato con l’Ethic Award 2011. Il premio, nato nel 2002, viene organizzato dal settimanale economico Gdoweek- Gruppo Sole 24 Ore e punta a riconoscere e diffondere l’impegno delle imprese attraverso iniziative concrete in logica di sviluppo sostenibile. La cerimonia di consegna del premio è avvenuta nella sede del Sole 24 Ore, alla presenza della giuria composta da 16 esperti, tra cui rappreGiovanni Fileni (a sinistra) riceve sentanti dell’Ethic Award 2011 l’Unicef, delle Nazioni Unite, Altromercato, Legambiente, Fairtrade Italia, oltre a giornalisti, scrittori, professori universitari e sociologi. Fileni ha concorso all’Ethic Award nella categoria “Salute, minoranze e società”, con un progetto dal titolo “Immigrati in azienda: tra integrazione e sicurezza sul lavoro”. Le motivazioni del premio: “Fileni ha puntato a integrare i lavoratori stranieri, riducendo la loro vulnerabilità agli incidenti sul luogo di lavoro attraverso una guida multilingue di istruzioni ed avvertenze all’uso delle macchine industriali destinata ai dipendenti che non conoscono la lingua italiana”. “Un ambìto risultato –commenta Giovanni Fileni- che arriva a pochissima distanza da un altro importante riconoscimento: lo scorso mese, infatti, abbiamo ritirato a Parigi, insieme a Coop Italia, il premio indetto da Compassion in world farming, associazione internazionale che si batte per sistemi sostenibili di allevamento”. L’impegno verso i consumatori si completa con quello per l’ambiente attraverso l’utilizzo delle energie rinnovabili come fonte primaria di approvvigionamento. Da segnalare anche l’impegno verso la ricerca e l’innovazione con l’allevamento prototipo installato a Montecappone, nelle campagne di esi.
Già acquisite per il 2012; i prossimi obiettivi
Ad hoc e multirischi le nuove polizze Assiteca
Energy Resources, commesse per 45 mln
Tagliata su misura: ecco l’assicurazione del futuro
rinnovabile su strutture inEnergy Resources oldustriali e residenziali. Tra i ding, realtà marchigiana di suoi clienti figurano nomi spicco nel settore delle enercome Ferrari, Tod’s, Poltrogie rinnovabili e della sona Frau, Rainbow, Terna, stenibilità, ha incontrato la Mugello Circuit e Scavolicomunità finanziaria nella ni. sede operativa di esi (An). I vertici del Gruppo hanno Nel corso dell’incontro sono state illustrate anche illustrato ai maggiori istituti di credito, società di leastrategie di più lungo termising, fondi di investimento ne: i progetti principali del Gruppo al 2015 riguardano e venture capital i prossimi progetti: ammontano già a la fase matura del fotovoltaico (attraente anche in 45 milioni di euro le commesse acquisite per il 2012, mancanza di un sistema inEnrico Cappanera, pari a circa 20 mila kW di centivante), l’efficienza amministratore delegato energetica con particolare atimpianti ad energia rinnoEnergy Resources vabile già contrattualizzati. “Dopo un 2011 contraddistinto da incertezze normative e scenari macroeconomici che non hanno favorito il settore, iniziamo il nuovo anno con numerosi elementi di fiducia –commenta Enrico Cappanera, amministratore delegato di Energy Re- L’incontro che si è svolto nella sede operativa di Jesi Turchia e Balcani”. sources-; le nostre strategie tenzione alla produzione di energia termica (che verrà si baseranno in particolare In cinque anni di attivisu diversificazione e intersostenuta da un nuovo sità, Energy Resources ha restema incentivante), l’edilinazionalizzazione: oltre al alizzato impianti per 85 mila fotovoltaico, punteremo su zia sostenibile e la mobilità kW (42 mila nel solo 2011), interventi di efficienza enersostenibile (con veicoli eletconnesso 500 impianti (250 trici integrati a sistemi di getica, svilupperemo mercanel solo 2011) e realizzato ti già avviati tra cui Uk ricarica fotovoltaici). Ulte45 green building, ovvero riore spinta al settore Ricer(dove abbiamo realizzato i edifici energeticamente auprimi impianti) e Usa, e ci ca e sviluppo, che già vanta tonomi e a zero emissioni, apriremo anche a nuovi 24 brevetti depositati. grazie all’integrazione tra i mercati, come Sud Africa, diversi sistemi ad energia Is. T.
Un settore in pieno svirie prime che di prodotti filuppo, quello assicurativo, niti; e l’assicurazione all inma che necessita di adattarsi clusive per il settore albersempre più alle esigenze delle ghiero, che ha la particolariaziende. Il monito viene da tà di riunire in un unico Valentino Olivanti, amminicontratto la copertura dei ristratore delegato di Assiteca schi principali. In risposta Adriatica, società di brokealle crescenti soluzioni greraggio assicurativo nata ad en, Assiteca ha anche introAncona nel 2005 e facente parte del gruppo Assiteca, una delle maggiori realtà nazionali nel campo. Il futuro delle assicurazioni per le aziende, nelle parole di Olivanti, è un’offerta ad hoc tagliata sulle esigenze delle singole imprese. “Il mercato offre molte proposte standar- Valentino Olivanti, amministratore delegato dizzate –il Assiteca Adriatica commento di Olivanti-, ma queste si standotto una polizza ad hoc per no mostrando limitanti. Le gli impianti fotovoltaici, inpolizze assicurative, invece, dispensabile per accedere devono essere create su miagli incentivi statali previsura come una giacca, che sti. “Il lavoro preparatorio copra adeguatamente al moalla stipula di un’assicuraziomento del bisogno”. Una fine è di fondamentale imporlosofia che il gruppo Assitetanza –spiega Olivanti-, perca ha da tempo abbracciato, ché permette di valutare bene ideando polizze multirischi le esigenze delle singole e dedicate a specifiche realtà aziende e di capire quali riindustriali. Ne sono un esemschi si vogliono coprire. pio la polizza trasporti all Nelle Marche abbiamo recenrisks per le piccole e medie temente avuto il caso alluaziende del settore alimentavione: i nostri assicurati sono re, che assicura tutti i rischi stati indennizzati sia per i legati al trasporto, alla modanni materiali diretti, sia per vimentazione ed alla giaceni fermi e gli intralci produtza in magazzino sia di matetivi che sono occorsi. Le
aziende hanno avuto così la certezza di una copertura finanziaria senza dover attendere gli interventi pubblici”. Assiteca Adriatica opera in molteplici campi d’azione: dall’analisi dei rischi ai quali è esposta l’azienda e dei contratti assicurativi in corso, alla realizzazione di programmi assicurativi personalizzati, dall’assistenza nei Paesi esteri per programmi internazionali alla gestione di tutte le tipologie di sinistro ed alla consulenza per le imprese in merito a rilevanti argomenti assicurativi. Negli anni la società anconetana, che estende il suo raggio d’azione anche all’Umbria, ha maturato una considerevole esperienza anche nei settori della metalmeccanica, cantieristica navale, calzature, abbigliamento e mobili. La Dorica è una delle diciannove città italiane in cui è presente il gruppo Assiteca, realtà indipendente da gruppi bancari ed industriali e che vanta anche tre uffici in Spagna ed una presenza in centosettanta Paesi nel mondo. Assiteca ha anche ideato un riconoscimento, giunto alla sua seconda edizione, per premiare le aziende che hanno saputo gestire al meglio il rischio, utilizzando gli strumenti più opportuni.
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Gli specialisti di Villa dei Pini tra i protagonisti, a Fermo, del convegno della Società italiana di chirurgia della spalla e del gomito
Firma del 50 anniversario del gruppo norvegese Boen
Un’eccellenza in campo ortopedico
Omnia, la grande competizione vinta
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ltre duecento medici sono giunti da tutta Italia per il convegno che si è tenuto all’ otel RoyalRe di Casabianca di Fermo. Il meeting, organizzato dalla Società italiana di chirurgia della spalla e del gomito, con il patrocinio della Società italiana di artroscopia e della Regione Marche, si incentrava sul trattamento della spalla e del gomito ed ha ospitato come relatori i maggiori esperti del settore a livello nazionale, affrontando in particolare le problematiche relative alla protesica e alla fase riabilitativa del paziente, con ampia e dettagliata illustrazione di casi clinici e di tecniche particolarmente innovative. Tra i principali protagonisti del confronto scientifico, gli specialisti dell’équipe di Raul Zini di
Antonio Aprile, direttore generale Villa dei Pini Villa dei Pini (Civitanova Marche), eccellenza marchigiana in campo ortopedico. Il convegno, presieduto da Roberto Castricini, specialista dell’équipe di ini, giunto alla terza edizione ha approfondito un ramo della medicina di particolare attualità. “Villa dei Pini ha incre-
mentato notevolmente le attività in questo settore negli ultimi anni –spiega il direttore generale, Antonio Aprile–, arrivando a costituire un punto di riferimento in campo ortopedico, grazie alla presenza di importanti professionalità e all’impiego di tecniche innovative. Una crescita che ha contribuito ad arginare la mobilità passiva, cioè i casi in cui il cittadino ricorre a servizi sanitari fuori regione, attirando nel contempo arrivi da fuori regione”. Sono quasi 3 mila i pazienti che si sono rivolti a Villa dei Pini nei primi 10 mesi del 2011, con un costante aumento negli ultimi anni; tra i fiori all’occhiello della clinica, la protesica dell’anca, del ginocchio e della spalla, il trattamento delle lesioni della cartilagine del ginocchio e della caviglia
Disturbi alimentari, ad Ancona un centro per la cura Inaugurato ad Ancona, in piazza Diaz n. 2, il Centro multidisciplinare per il disagio psichico e i disturbi alimentari, “Heta”. Quello dei disturbi del comportamento alimentare è un fenomeno in progressiva crescita che sta procurando un consistente allarme mondiale dato
l’abbassamento della fascia di età coinvolta, che arriva fino ai quattro anni. Secondo i più recenti dati del Ministero della Salute, pubblicati da Eurispes, in Italia si ammalano oltre 9 mila persone ogni anno, soprattutto tra i 12 e i 25 anni. Nelle Marche la stima è di oltre 230 nuovi casi l’anno,
con numeri in aumento. L’apertura nelle Marche di un nuovo centro per la cura dei disturbi alimentari, associato alla federazione nazionale Fida (Federazione italiana disturbi alimentari), offre ulteriori e specifiche possibilità di cura a chi soffre di queste psicopatologie.
e altri interventi mini invasivi del piede, l’artroscopia dell’anca e della spalla, e le più recenti tecniche che riguardano le prime fasi dell’artrosi dell’anca, le riparazioni delle lesioni della cuffia e trapianti di cartilagine. Notevoli i progressi nella cura delle patologie della spalla: “Fino a 15 anni fa poco si conosceva dei disturbi alla spalla – sottolinea Piergiorgio Pirani, responsabile scientifico del convegno- e si interveniva quasi esclusivamente attraverso infiltrazioni o farmaci. Oggi, grazie ad un notevole ampliarsi delle conoscenze e al conseguente sviluppo delle terapie, le patologie della spalla hanno possibilità di cura decisamente maggiori. Una evoluzione importante, visto che questi disturbi hanno un impatto sociale notevole: rendono difficoltosi gesti quotidiani come mangiare o svolgere le attività di cura della persona. La prevenzione riveste un ruolo fondamentale: se si riconosce la patologia in fase precoce, con il trattamento fisioterapico in molti casi il problema si risolve; dunque l’invito è a non trascurare i primi episodi di dolore”. Is.T.
Omnia Comunicazione firma il 50 anniversario del gruppo Boen, multinazionale norvegese leader nel settore pavimentazioni in legno. L’agenzia di comunicazione con sede a Fano ha vinto la sfida contro i grandi concorrenti internazionali per aver saputo
interpretare al meglio i valori e la filosofia del brand scandinavo in una pubblicazione prestigiosa e al tempo stesso originale, dedicata alla linea sport del marchio. Grazie a un design ironico e non convenzionale, che gioca sullo slogan Part of the game, la brochure si apre inaspettatamente con un effetto pop-up, e ricrea in 3D il tipico spazio sportivo insieme ai suoi stessi protagonisti: gli atleti. Il gioco, dunque, come metafora di una partita intrapresa dall’azienda esattamente 50 anni fa, e nata dal sogno del suo fondatore, non a caso primo personaggio ad ‘uscire’ dal volume. Il gioco, e quindi anche l’ironia, come stile comunicativo contemporaneo, dove passato e presente si fondono insieme, nella commistione di generi e linguaggi. A completare efficacemente la strategia, sullo stesso concept Omnia Comunicazione ha ideato per Boen Sport anche l’allestimento dello stand alla fiera internazionale di settore Fsb di Colonia, in Germania. “La nostra agenzia non si è mai preclusa la possibilità di guardare oltrefrontiera–sottolinea Marcello Di Piazza–. Se la creatività è una risorsa autentica e di valore, oggi più che mai può essere premiata dal mercato globale. Non a caso Boen ha selezionato Omnia Comunicazione per le sue specifiche competenze, che hanno reso la nostra proposta differente dalle altre. Per noi, oltre che un’occasione di prestigio, è soprattutto motivo d’orgoglio: finalmente la creatività italiana, di cui ci sentiamo interpreti, ha conquistato l’ambìto mercato scandinavo, da sempre punto di riferimento in ogni campo, dalla grafica al design”.
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“Il ragazzo che io fui”, il nuovo libro di Sergio Zavoli. Memoria e storia alla ribalta della contemporaneità: una lezione civile e morale
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La testimonianza, il sodalizio con i giovani SILVANA CORICELLI
grande gioco di luci e di suoni”: la luce che strappa bagliori al ricordo, filo d’Arianna che penetra
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e stanze del passato hanno la lucentezza del ritorno condiviso. “Mi è venuto in mente di portarti con me, lungo queste pagine, camminando insieme e tenendoci per mano come quando stavo con la mia in quella di mio padre”. Dedicato ad Andrea, “al suo bellissimo immaginare”. L’incipit del nuovo libro di Sergio avoli è in un episodio della sua prima giovinezza: un bambino che sognava a colori, nel 1929, quando “andava il bianco e nero”. Un episodio raccontato con le parole di allora: la forza della parola, salda come un baluardo a difesa del sogno e del pensiero. “Vorrei chiederti, Andrea, di partecipare a un’amabile finzione”. Uno scambiarsi le vite, quasi per gioco: avoli, “Il ragazzo che io fui”, e il ragazzino di oggi, suo nipote Andrea. Le stanze dell’adolescenza, il tempo della giovinezza: “Nel riandare a quegli anni (…) ritrovo un
vita. Gli esordi nel mondo del giornalismo, gli anni più felici della radio e della televisione, la stagione della maturità, con le tante prove dello scrittore e del poeta di talento. “Il ragazzo che io fui” (Mondadori) è un annodarsi di
Sergio Zavoli, a lato il frontespizio del suo ultimo libro sottile il senso delle cose, riconsegnandone il significato. Nella tessitura dei continui rimandi temporali, un libro che allarga centri concentrici alla vicenda personale, cifra di quella collettiva nella lezione civile e morale che l’autore, raccontando se stesso, offre simbolicamente ad un bambino: il nipote che pare avviato, anch’egli, a diventare “scriventista”, e che avoli porta con sé in questo viaggio ricolmo di
memoria e storia nella contiguità che trovano le questioni quotidiane e quelle interiori, toccando la complessità del mondo e della società umana. Il “mestiere di fare domande” nelle interviste celebri, sostrato alle riflessioni su Dio e sulla natura, su scienza, tecnologia ed etica, temi portati alla ribalta della contempora-
Un’ala, un volo a planare sul telaio di legno. “Freewords” il titolo: parole in libertà nella libera composizione di materiali, la pagina di giornale che dal supporto si libra, come sospinta da una folata d’aria fresca. Quella in cui circolano le opinioni e le idee: l’aria che respirano gli uomini senza censura. E’ l’omaggio alla libertà di espressione dell’artista anconetana Monica Pennazzi, che con la Quadrura n. 24 (tecnica mista, rete metallica, carta di giornale, polvere di colore) ha aderito all’invito dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche, contribuendo con un’opera ad hoc ad arricchire un’iniziativa in progress: la mostra itinerante che, secondo il progetto realizzato dall’Ordine con la partecipazione diretta del Consiglio nazionale, in questo mese di dicembre fa
Le parole libere di Monica tappa nel capoluogo dorico dopo aver toccato Caldarola, Ascoli Piceno, esi, Fermo, con l’anno nuovo alla volta di Senigallia, Pesaro, e poi Firenze, Roma. Nove località d’approdo con cadenza mensile: fino ad aprile 2012, una collezione unica nel suo genere per una riflessione su un tema, la libertà d’espressione, che unisce stampa ed arte nel loro più alto punto di congiunzione. Una cinquantina le opere contemporanee raccolte alla Mole Vanvitelliana (fino al 18 dicembre, tutti i giorni, dalle 17.30 alle 20, ingresso libero), gli autori in massima parte marchigiani. Nella raccolta, una creazione dell’unica marchigiana, Monica Pennazzi, selezionata per partecipare in rappresentanza del centro Italia al “Padiglione Italia” della Biennale di Venezia curato da Vittorio Sgarbi all’interno del palazzo degli Alessandri di Viterbo. “L’arte non è cosa nostra”, un percorso nazionale in cui espongono circa 30 autori contemporanei (apertura fino al 18 dicembre); la Pennazzi è presente con Salto quantico- Primo viaggio. Si.Co.
Form, dal classico al jazz
Aperte le iscrizioni alla Scuola di Teatro dello Stabile. Che si specializza nella preparazione degli allievi alle selezioni per le più importanti accademie nazionali Stabile di Genova, la Scuola di Teatro dello Stabile di Torino. La Scuola di propedeutica teatrale dello Stabile delle Marche rappresenta l’evoluzione progettuale dei due anni di sperimentazione in cui si è orientata la Scuola negli ultimi anni. Il percorso è dedicato ad allievi giovanissimi che vogliano intraprendere il “mestiere del teatro” attraverso lo studio nelle scuole di recitazione nazionali, sezioni di recitazione, regia o drammaturgia. La Scuola di recitazione del Teatro Stabile delle Marche si specializza perciò in un’annualità di formazione che prepari gli allievi alle selezioni in ingresso delle scuole nazionali, fornendo le basi teoricopratiche del lavoro in teatro. Le iscrizioni sono aperte fino al 10 gennaio 2012 (ore 17). Rispetto agli arrivi delle domande ci saranno delle audizioni di ammissione
Monica Pennazzi, Quadrura 24 “Freewords”, tecnica mista
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La Stagione sinfonica 2011-2012: in cartellone grandi nomi internazionali e giovani talenti
Il mestiere dell’attore
La Scuola di Teatro dello Stabile delle Marche compie dieci anni e si rinnova ampliando i propri orizzonti progettuali e confini territoriali. Specializzandosi, unica per il centro Italia, nella preparazione degli studenti alle selezioni per l’ingresso nelle più importanti scuole e accademie nazionali. Il nuovo corso sarà costituito da un anno propedeutico per preparare a ciò gli allievi tra i 17 e i 28 anni (quattro allievi della Scuola dello Stabile sono stai ammessi quest’anno ai corsi per attori di tre scuole nazionali); partner del progetto dello Stabile marchigiano, le più importanti realtà italiane: l’Accademia d’arte drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, a Milano il Teatro scuola Paolo Grassi, la Scuola di recitazione del Piccolo di Milano, la Scuola di recitazione del Teatro
neità. “Frenata da una crisi mondiale che ha nel dollaro (…) l’esorcismo non solo allegorico di un travaglio oggi disseminato dalla speculazione, la Terra ha bisogno di tutte le sue energia e rimanda tutti i suoi sogni”. Particolare attenzione è rivolta ai giovani, malati del disincanto “nel quale tutto tramonta”: i giovani di oggi “socialmente irrilevanti”, “privi di un loro passato”, “costretti a vivere in fretta”. Riattraversando la propria vita, avoli ha generosità di sguardo e di restituzione: l’esemplarità di un sodalizio vero con i giovani in tempi in cui le conseguenze di un patto generazionale disatteso sono presagio, anche nel futuro, di gravi incertezze. L’ “amabile finzione” diventa allora chiara, palesandosi il suo senso “non più recondito”: una testimonianza di impegno consegnata ai nuovi giovani “ancora in perdita”, trasformando le speranze relegate “in qualcosa che agirà senza di loro” in qualcosa, “per piccolo che sia”, “da mettere nella propria storia”.
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che si terranno il 12 e 13 gennaio. Le lezioni si terranno dal 15 gennaio al 30 maggio 2012 presso il Teatro delle Muse e presso il Teatro Studio alla Mole di Ancona. Alla Scuola di Teatro “Il mestiere dell’attore” si studiano recitazione, grammatica scenica, tecnica vocale e verbale, drammaturgia e drammaturgia fisica. Il progetto didattico è di Nicoletta Robello. Gli insegnanti, oltre alla Robello, sono Alessandro Scarroni, Leo Muscato, Luciano Colavero, Sonia Antinori, Annalisa Pavoni, Simona Lisi, Isabella Carloni, Andrea Caimmi. Nella Scuola si studia per 304 ore di lezione, più 50 ore di seminari e incontri tenuti dagli insegnanti delle maggiori accademie italiane. Info e bando pubblico su www.stabilemarche.it oppure rivolgersi alla segreteria 071.5021611, segreteria stabilemarche.it
Dal repertorio classico a quello contemporaneo e al jazz: ampio e variegato il ventaglio di proposte per la Stagione sinfonica 2011-2012 della Form –Orchestra Filarmonica Marchigiana. Apertosi con il violinista Uto Ughi, il cartellone proseguirà con artisti sia italiani che internazionali, che si esibiranno in molti teatri della regione, da Ancona ad Ascoli Piceno, da Macerata a Pesaro, a Cagli, a Civitanova Marche, e ancora Fabriano, Fermo, esi, Osimo, Porto Sant’Elpidio, Senigallia: la musica di ajkovskij sarà protagonista del concerto diretto, il prossimo mese di gennaio, da Donato Renzetti, in cui si eseguiranno anche brani di Grieg e del marchigiano Carlo Boccadoro, e in quello, sempre a gennaio, del violoncellista Enrico Bronzi, al suo debutto come direttore solista. Un altro marchigiano, l’oboista Francesco Di Rosa, si esibirà a febbraio diretto da
Alessio Allegrini. Nell’ambito della Stagione lirica delle Muse il recital del tenore Paolo Fanale (vedi pagina 29), mentre gli appuntamenti con il violoncellista Francesco Dillon e con le note di Luigi Nono – ambedue i concerti per la direzione di Yoichi Sugiyamasono organizzati in collaborazione con la Rassegna di Nuova Musica di Macerata. Il duo pianistico Paola Biondi – Debora Brunialti eseguirà, diretto da David Crescenzi, brani di Ravel, Gaslini e Poulenc, in un concerto in collaborazione con gli Amici della Musica “Guido Michelli”; stessa collaborazione per l’appuntamento con il direttore e violino solista Sergej Krylov. Protagonista Beethoven nei due appuntamenti diretti da Hubert Soudant, uno dei quali vedrà la partecipazione di Giuseppe Albanese, giovane talento del pianoforte; l’altro, nell’ambito della Stagione lirica delle
Muse, vedrà l’esecuzione della Nona Sinfonia. Gidon Kremer al violino e Giedre Dirvanauskaite al violoncello si esibiranno in un omaggio a Woldemar Nelsson (direttore Roman Kofman); Daniel Trifonov, pianista, vincitore dell’ultimo concorso ajkovskij, eseguirà brani di Schumann e Brahms, direttore Johannes Wildner. Il grande jazz sarà interpretato dal trombettista Fabrizio Bosso, in un concerto in collaborazione con Marche azz Network. La Form sarà anche impegnata in altre numerose iniziative, come quelle rivolte ai giovani e quelle in collaborazione con l’Istituzione Sinfonica Abruzzese. “Un’ottica di sistema che permette di mantenere inalterata la qualità riducendo i costi”: così Renato Pasqualetti, presidente della Form, che ha sottolineato anche come l’Orchestra, che ha registrato un pareggio di bilancio, sia un’istituzione in grado di restituire molto al territorio e ai suoi lavoratori. Da Stefania Benatti, consulente per la Cultura della Regione Marche, e da Carlo Pesaresi, assessore provinciale alla Cultura, l’accento sulla valenza sociale ed educativa della Form, soggetto di particolare rilievo all’interno del Consorzio Marche Spettacolo. Info: www.filarmonicamarchigiana.com Rosemary Martarelli
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cultura
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Off/side, grande partenza con Filippo Timi Sarà Filippo Timi (nella foto a lato) ad aprire col suo “Favola”, il 20 dicembre al Teatro Sperimentale di Ancona (ore 21), la terza edizione di Off/side, la rassegna di teatro contemporaneo dedicata ai circuiti alternativi e alle realtà emergenti nel settore. Ad affiancarlo, l’attrice anconetana Lucia Mascino. Nel calendario della rassegna appuntamenti fino
Metodo Effe diventa associazione E’ stata presentata nello studio dell’artista Silvia Fiorentino, ad Ancona, l’Associazione Metodo Effe, una nuova realtà dedicata alla promozione della cultura, del linguaggio e della teoria del femminile. L’Associazione nasce per iniziativa di quattro professioniste che operano ad Ancona: l’artista Silvia Fiorentino, la psicoterapeuta Giovanna Curatola, la
ad aprile 2012, vedendo in scena, tra Sperimentale e Teatro Studio alla Mole, 17 compagnie per 12 serate di spettacolo, protagoniste la realtà e le difficoltà della vita quotidiana. L’Amat presenterà i suoi progetti: “Nuova danza italiana – Anticorpi Explo” (20 gennaio 2012), “[S]he’s”, da “Purgatorio” di Ariel Dorfman (17 marzo) e le quattro performance di
neurologa Maria Del Pesce, l’insegnante e giornalista Lucilla Niccolini, e rappresenta il naturale sviluppo del progetto ‘Metodo Effe’, nato nel 2006 come metodo volto a teorizzare una via nuova di approccio e di esplorazione alla specificità femminile nella vita e nell’arte. “Nel novembre 2008 abbiamo lanciato il nostro manifesto d’intenti, con un convegno e una mostra alla Mole Vanvitelliana realizzati grazie anche al sostegno del Comune e della Provincia di Ancona – spiega Silvia Fiorentino–. Oggi, con la nascita dell’Associazione Metodo Effe, vogliamo crescere ancora e coinvolgere sempre più donne del territorio dove viviamo ed operiamo, anche in vista del nuovo importante appuntamento in programma per la primavera del 2012: un festival che coinvolgerà i luoghi più suggestivi della città e che si svilupperà intorno al tema del paesaggio”. Info: www.metodoeffe.it Is.T.
“Amare ancora”: la famiglia nel libro di Massimo Camisasca La famiglia come bellissima tentazione per il futuro e non istituto del passato da difendere. Va controcorrente don Massimo Camisasca con il suo nuovo libro Amare ancora (Messaggero Padova): da prete, egli parla della famiglia in modo laico, comprendendone le difficoltà e mostrandone, allo stesso tempo, le potenzialità: una promessa, una sfida, un’opportunità da riscoprire. Il sottotitolo Genitori e figli nel mondo di oggi e di domani suggerisce il tema portante del libro: i rapporti familiari, il legame tra genitori e figli, tra marito e moglie, strada esaltante e talvolta complicata verso la vita. Don Camisasca legge tra le pieghe più nascoste i valori per cui ogni uomo vive e lotta, anche quando sembra dimenticarsene. Amare ancora è uno strumento utile per approfondire i temi cari a Benedetto VI, che ha deciso di celebrare nel 2012 l’Anno internazionale della famiglia con il VII incontro mondiale dal titolo La famiglia: il lavoro e la festa, in programma a Milano.
“Giardini d’aria”, i racconti di Maria Lenti Si intitola “Giardini d’aria” (edizioni Marte) il libro di racconti dato recentemente alle stampe da Maria Lenti. “In un volume
di racconti –scrive Enrico Capodaglio nella postfazione- si cerca in genere un’unità di sguardo, tanto più essendo i personaggi discordi. Si guadagna così una persona, una maschera letteraria incarnata nel volto invisibile dell’autore. Questo libro imbocca un’altra strada: lascia che si mostri e si sfaccetti nel corso del tempo (si va dal 1949 al 2010) una personalità imprevedibile, una donna con la sua ambivalenza tra la memoria, risalente a un’infanzia ferita, e l’attualità della vita. Il presente è smemorato, ma vivo, vivissimo. E il passato, realtà parallela, è impressionante, perché caldo di un bisogno di verità inappagabile”.
febbraio, il suo “Il carnevale degli insetti”, mentre la Compagnia dei Demoni sarà sul palco il 25 febbraio con “Hate mail”. Seguirà un marzo denso di appuntamenti: “Falluja” di Francesco Niccolini (domenica 4), “Ingannati” di e con Nicola Pannelli (sabato 10) e la produzione della Compagnia Vicolo Corto “A tempo indeterminato” (sabato 24). Il 15 aprile sarà la volta di “Lo show dei tuoi sogni”, con parole di Tiziano Scarpa e
musica dal vivo dei Marlene Kuntz, e in appendice alla rassegna il minifestival “Nuove tensioni”, con tre appuntamenti che sono tutti dei debutti. Off/side è curato dalla Compagnia Vicolo Corto, in collaborazione con Stabile delle Marche, Amat, Teatro del Canguro, Fondazione Teatro delle Muse, e con il sostegno di Comune e Provincia di Ancona. Info: 071/52525. Rosemary Martarelli
Cartellone di Senigallia - Dopo “Infundibulum”, “Propaganda”, il 17 e 18 dicembre, della compagnia Acrobat: unica occasione nazionale
Circo in festa alla Fenice I
Un’immagine della tessera dell’Associazione Metodo Effe
“Notte Matilde” (31 marzo). Il 28 gennaio 2012 andrà in scena “Crack machine”, di e con Paolo Mazzarelli e Lino Musella, mentre l’11 febbraio sarà la volta di Rosetta Martellini con “Sono stata amore”, una produzione Fabrica Teatro – Stabile delle Marche incentrata sulla vita della scrittrice Sibilla Aleramo. Il Teatro del Canguro presenterà, il 18
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l gigante imbuto di legno campeggia sullo sfondo, ripido sostrato di vertiginose acrobazie. Saltano, scivolano, si aggrappano e intanto disegnano teoremi nell’aria gli otto protagonisti di questo spettacolo sospeso tra sogno e realtà, entrando nei meandri di un eccentrico inconscio. Ciò che allo spettatore si presenta è quello che accadrebbe se un uomo buttasse all’aria tutto il suo guardaroba, fantasmi compresi. Eletto miglior spettacolo 2010 dalla redazione di Circus Magazine “per la sua impressionante scenografia e la sua dimensione mitologica”, “Infundibulum” della compagnia belga Feria Musica è stato proposto sul palco della Fenice di Senigallia nell’ambito della Stagione teatrale promossa dal Comune: diretto dal coreografo Mauro Paccagnella, un travolgente balletto lungo i precipizi dell’infundibulum (in medicina, quella parte di cervello che collega l’ipotalamo e la ghiandola pituitaria), vedendo in scena otto danzatori-acrobati e tre musicisti in una cornice di forte impatto emozionale. Due, alla Fenice, gli appuntamenti col circo contemporaneo, in collaborazione con Amat e Inteatro curatori di “Circo in festa”: sempre in doppia replica e unica
De Luca, appunti di fotografia Per chiunque, con passione e fiducia, da addetto ai lavori o spinto da semplice interesse culturale, si occupi di un universo come quello della fotografia, così forse –ancorapoco frequentato nell’Italia accademica-snob, il libro di Michele De Luca, Appunti di fotografia.1986 – 2010, pubblicato, con una interessante prefazione di Italo annier, dalle Edizioni Ghirlandina di Nonantola (Mo), offre un’occasione davvero suggestiva per ripercorrere vicende perlopiù obsolete, trattandosi di un genere di immagini che molti considerano tuttora ‘secondario’. Nel volume sono raccolte le recensioni apparse nella rubrica “Fotografia” sulla rivista “Rocca” della Pro Civitate Christiana di Assisi nel corso di venticinque anni; si tratta, come suggerisce il titolo, di “appunti” che da questo osservatorio De Luca ha annotato, circa rimarchevoli eventi espositivi o editoriali che una successione cronologica del tutto casuale ha offerto alla sua attenzione in quest’ultimo quarto di secolo riguardo alla fotografia, al fine di metterli a fuoco, di “raccontarli” e di darne testimonianza.
occasione nazionale, il 17 e 18 dicembre sarà la volta della compagnia australiana Acrobat: in Italia arriveranno
farà tappa a Senigallia “Tutto su mia madre”, adattamento teatrale a cura di Samuel Adamson ; in scena Elisabet-
“Infundibulum”, della compagnia belga Feria Musica, è stato ospitato sul palco della Fenice a Senigallia (foto Guy Baudoin) con “Propaganda”, lavoro dal titolo esplicito che interroga (e invita) il pubblico su comportamenti responsabili in ottica ecologica comunitaria. La Stagione strettamente teatrale curata dall’Amat riprenderà il 21 gennaio con “Dr Jekyll & Mr Hyde. Sogni e visioni”, musical ideato e diretto da Giancarlo Sepe; in scena, tra gli altri, Alessandro Benvenuti e Rosalinda Celentano, con la partecipazione straordinaria delle gemelle Alice e Ellen Kessler (produzione di Bis Tremila). In prima ed esclusiva regionale, il 18 febbraio
ta Pozzi e Eva Robbin’s, dirette da Leo Muscato. Marzo il mese del teatro civile portato da due delle migliori voci della scena italiana: Ascanio Celestini e Marco Paolini. Il primo tornerà il 4 a Senigallia con il nuovo progetto “Pro Patria”, produzione di Fabbrica / Teatro Stabile dell’Umbria; il secondo il 25 porterà in scena, in questo suo ritorno nella cittadina rivierasca, “Itis Galileo”, prodotto da olefilm e scritto con Francesco Niccolini. La stagione si chiuderà il 21 aprile con la compagnia dell’Aterballetto di Reggio
Emilia in “Certe notti”, evento speciale proposto dall’Amat: in scena le coreografie di Mauro Bigonzetti e le canzoni e le poesie di Luciano Ligabue. Il cartellone di Senigallia prevede anche diversi eventi speciali: dopo Luca Carboni, preparerà il tour a Senigallia, regalando alla città la data zero, anche Pino Daniele che il 21 marzo tornerà a calcare dal vivo i palcoscenici italiani (in lavorazione il nuovo album di inediti). L’11 febbraio in programma “Una piccola impresa meridionale”, esperimento di teatro-canzone portato in scena dall’attore e regista Rocco Papaleo. Riproposto l’appuntamento di Natale sulle punte: il 25 dicembre sul palco della Fenice “Il lago dei cigni” di Tchaikovsky, a cura del Teatro Lirico Siciliano; a dare corpo alle coreografie del grande Petipa sarà il Russian Ballet Moscow,. L’anno nuovo si aprirà, il 5 gennaio, con il musical “La Sirenetta” (doppia replica alle 15.30 e 18.30): lo spettacolo ha già fatto registrare il sold out in giro per l’Italia. Info e prenotazioni: www.fenicesenigallia.it – email info fenicesenigallia.it Biglietteria: 071.7930842 – 335.1776042 S.C.
Ascoli, Stagione di prime Il prossimo appuntamento è per il nuovo anno, che si aprirà il 4 e 5 gennaio con Emilio Solfrizzi e Lunetta Savino protagonisti di Due di noi di Michael Frayn per la regia di un maestro della scena come Leo Muscato: tre atti unici sulle diverse dinamiche che si possono instaurare tra moglie e marito sul palco del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, dando seguito alla ricca stagione teatrale promossa dal Comune, dall’Amat e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno con il contributo della Regione Marche e del Ministero per i Beni e le Attività culturali. Il 14 e 15 gennaio sarà la volta di Alessandro Preziosi, che in veste di interprete e regista di Cyrano de Bergerac debutterà ad Ascoli in prima italiana al termine di una residenza di allestimento. Residenza di allestimento anche per Orlando furioso, interpretato da un altro amatissimo attore a tutto tondo come Stefano Accorsi, che porterà in scena il 4 e 5 febbraio in prima italiana l’opera di Ludovico Ariosto nell’adattamento teatrale e nella regia di
Marco Baliani. Il 24 e 25 febbraio sarà la volta di Mamma ce n’è due sole nella simpaticissima interpretazione di Paola Quattrini, Alessandro Preziosi
Debora Caprioglio e Rosario Coppolino diretti da un maestro della commedia come Patrick Rossi Gastaldi. Per tutti Colazione da Tiffany è il film di Blake Edwards con l’indimenticabile Audrey epburn e George Peppard. Il fascino di quelle atmosfere
rivivranno a teatro l’8 e 9 marzo nello spettacolo interpretato da due giovani attori di talento come Francesca Inaudi e Lorenzo Lavia diretti da Piero Maccarinelli su testo adattato da Samuel Adamson. Il 24 e 25 marzo, in calendario, Chat a due piazze, la commedia di Ray Cooney seguito della famosissima Taxi a due piazze , recitata da ohnny Dorelli nel 1986 e poi ripresa dal figlio Gianluca Guidi in tempi più recenti e al quale è stata affidata la regia di questa nuova scoppiettante versione interpretata da Fabio Ferrari, Silvia Delfino, Gianluca Ramazzotti, Miriam Mesturino e con la partecipazione straordinaria di Raffaele Pisu. A chiudere il ricco cartellone la grande danza, protagonista il 21 aprile (fuori abbonamento) con il balletto Carmen danzato da Rossella Brescia e Josè Perez e coreografato da Luciano Cannito su musiche di Georges Bizet.
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Consorzio Marche Spettacolo cresce: mettersi in rete premia E’ nato pochi mesi fa, ma ha già dimostrato che fare sistema è una scelta vincente. Positivo il bilancio del Consorzio Marche Spettacolo sui risultati finora raggiunti in relazione alle previsioni del piano strategico di sviluppo annuale. A sottolineare il successo del Consorzio, che si pone come principale obiettivo
la promozione di un sistema unitario regionale dello spettacolo, il notevole sviluppo della compagine associativa, che è passata da 18 a 25 enti. Una rete della cultura che intende anche razionalizzare i costi di gestione: in questa direzione, l’adozione di un consulente fiscale e tributario unico e di un consulente unico per aggiornare
i consorziati in materia di sicurezza sul lavoro, oltre alla decisione di proporre un contratto per la telefonia mobile con un unico fornitore e all’elaborazione di un progetto integrato regionale per la biglietteria. Numerose anche le attività rivolte a fasce sempre più ampie di popolazione: il bando per gli under 35 in
ordine alla concessione di contributi a sostegno di iniziative artistico-culturali; il progetto “Contenitori culturali aperti. Sostegno al volontario qualificato degli over 60”, che il Consorzio sta coordinando per conto della Regione Marche, e i diversi seminari per la diffusione di buone pratiche nel settore. In questi mesi il Consorzio ha
Coronata la trilogia Mozart Hubert Soudant, nell’appuntamento del 23 marzo, per una prima esecuzione nella Dorica: la Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 di Beethoven, che vedrà protagonista anche il Coro Bellini. Il 21 e il 22 aprile tornerà ad Ancona la grande
Dopo “Don Giovanni” e “Così fan tutte”, “Le nozze di Figaro”, opera che alle Muse aprirà il nuovo cartellone lirico; direttore Guillaume Tourniaire, regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi
Carmela Remigio e Paolo Fanale nel “Così fan tutte” dello scorso anno ROSEMARY MARTARELLI
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tagione lirica 2011/2012 del Teatro delle Muse di Ancona al via il prossimo mese di gennaio. Ad aprire, un nuovo allestimento della Fondazione Muse: “Le nozze di Figaro”, opera che va a chiudere la trilogia Mozart, dopo il “Don Giovanni” di due stagioni fa e il “Così fan tutte” dello scorso anno, realizzate in coproduzione con lo Sferisterio Opera Festival. In scena il 27 e il 29 gennaio 2012, l’opera, in quattro atti su libretto di Lorenzo Da Ponte, sarà diretta da Guillaume Tourniaire, con la regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi. Accanto a nomi noti del panorama lirico del calibro di Carmela Remigio e Riccardo Novaro, il cast è formato principalmente da artisti di nuova generazione, come Alessandro Luongo, Adriana Kuèerova e Giacin-
ta Nicotra; partecipano l’Orchestra Filarmonica marchigiana e il Coro lirico “Vincenzo Bellini”, diretto dal maestro Simone Baiocchi. La presenza della Form sarà una costante anche per gli altri appuntamenti in cartellone, in un’ottica di valorizzazione dei talenti locali, come hanno evidenziato, in occasione della conferenza stampa di presentazione, il direttore artistico della Stagione lirica Alessio Vlad e l’assessore alla Cultura della Provincia di Ancona Carlo Pesaresi. La Form, diretta da Carla Delfrate, accompagnerà il 18 febbraio il recital di Paolo Fanale, che si esibirà su musiche di Donizetti, Mozart, Gounod e Verdi. Al tenore palermitano è stato attribuito il Premio “Franco Corelli”, giunto all’ottava edizione, per il suo ruolo di Ferrando nel “Così fan tutte” prodotto e messo in scena lo scorso anno dalla Fondazione Teatro delle Muse in coproduzione con lo Sferisterio Opera Festival. Ancora la Form, diretta da
Photoforchange, concorso internazionale di fotografia Concorso fotografico di rilevanza europea “Photoforchange - Sustainable living in changing economy”, organizzato da Svim in collaborazione con Regione, Università Politecnica delle Marche e Comune di Torino, partner del progetto. Il concorso ha l’obiettivo di informare e accrescere la consapevolezza, in particolar modo dei giovani dei cinque Paesi europei coinvolti nel progetto (Italia, Croazia, Polonia, Ungheria, Svezia e Grecia), sui temi della green economy, della transizione energetica e della riduzione dell’impatto ecologico per promuovere un cambiamento verso un sistema di vita sostenibile e rispettoso dell’ambiente. La giuria del concorso si compone di tre fotografi di notevole esperienza professionale, maturata anche in contesti internazionali, quali Matias Klum, fotografo svedese, e Stefano Unterthiner, naturalista italiano, che collaborano con la National Geographic, e Roberto Caccuri, fotografo per l’agenzia Contrasto. Le migliori opere selezionate saranno esposte a Bruxelles durante la settimana europea per l’Energia sostenibile (Eusew) che si terrà dal 18 al 22 giugno 2012 e ai vincitori verrà assegnato un premio. Info: www.citu sec.ue
danza con il Balletto Accademico di Stato di San Pietroburgo, che si esibirà ne “Il lago dei cigni”, su musica di ajkovskij e con le coreografie di Marius
Premio Corelli a Paolo Fanale. La grande danza con “Il lago dei cigni”. Sinfonia n. 9 di Beethoven; l’appuntamento con Piovano e Pappano in collaborazione con gli Amici della Musica. La Form sempre presente Petipa e Lev Ivanov. Anche in questa occasione la partecipazione della Filarmonica Marchigiana, diretta da
Mikhail Gertz. Il 25 febbraio, in cartellone, Luigi Piovano e Antonio Pappano, che si esibiranno in uno dei due unici concerti italiani del prossimo anno. Pappano, uno dei massimi direttori d’orchestra contemporanei, sarà al pianoforte; Piovano è uno dei principali violoncellisti italiani: insieme eseguiranno musiche di Giovanni Battista Cirri, Giuseppe Martucci, Brahms e Beethoven Il concerto è organizzato in collaborazione con gli Amici della musica “Guido Michelli”. Nella cooperazione tra i diversi operatori culturali del territorio il punto di forza di questa Stagione lirica, “originale nelle proposte e negli accostamenti”: lo hanno sottolineato il sindaco di Ancona Fiorello Gramillano e l’assessore alla Cultura Andrea Nobili, per il quale “si sta andando verso la giusta direzione, facendo sistema in modo compiuto. La dimostrazione che dalla crisi possono nascere opportunità e spinte a mettersi in gioco”. Di una risposta alla crisi ha parlato anche Vlad, che ha messo in evidenza la necessità di essere flessibili e di offrire un prodotto diversificato. L’accento del direttore della Fondazione Teatro delle Muse, Velia Papa, sulla scelta di calmierare i prezzi, mantenendoli invariati rispetto all’anno scorso: “Con questa politica – ha detto- vogliamo favorire l’afflusso di pubblico, che apprezzerà sicuramente anche le scelte artistiche”. La Stagione lirica delle Muse è sostenuta dalla Fondazione Cariverona con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività culturali, dalla Regione Marche, da Comune e Provincia di Ancona, e dalla Camera di Commercio di Ancona. Dal 15 dicembre vendita singoli biglietti (biglietteria Muse 071/52525 – biglietteria teatrodellemuse.org Dal 27 dicembre vendita on line www.geticket.it
cultura anche avviato una campagna di comunicazione a livello nazionale, intrecciato un proficuo rapporto con l’Osservatorio regionale per la cultura, contribuendo inoltre all’implementazione del progetto “Censimento dei soggetti e degli eventi dello spettacolo dal vivo nelle Marche”. E poi un obiettivo internazionale: sviluppare un vero progetto di sistema, ampio e condiviso,
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affiancato da una formazione specifica a livello europeo per i consorziati. Soddisfazione dall’assessore regionale alla Cultura Pietro Marcolini, che ha evidenziato la capacità del Consorzio di praticare economie di scala, auspicando anche la condivisione di un progetto di riordino del settore lirico sinfonico e della prosa. Ro. Ma.
Pesaro, la Stagione concertistica
Nomi di spicco, da Ughi a Zimerman
Krystian Zimerman Pesaro, continuano gli appuntamenti nel calendario della 52a Stagione concertistica, a cura dell’Ente Concerti. Una stagione che sfida i tagli al mondo della cultura facendo salire sul palcoscenico del Teatro Rossini nomi prestigiosi -come quelli di imerman, Uto Ughi (che si è esibito il 30 novembre), Sollima- e personalità del jazz (Bosso, Rea, Girotto e Roberto Gatto).Il 17 dicembre (ore 18) concerto di solidarietà fuori abbonamento, organizzato dal Rotary Club, con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Simone Baiocchi, mentre il 2012 si apre con la Budapest Mav Symphony Orchestra, il 4 gennaio, vedendo Carlo Pari al pianoforte e Federico Mondelci direttore. L’8 gennaio (ore 18) spettacolo fuori abbonamento con il prestigioso Balletto di Mosca, che porterà in scena “La bella addormentata” di ajkovskij. Il 14 gennaio ancora la Filarmonica Marchigiana diretta da Donato Renzetti; il 29 gennaio l’Orchestra Sinfonica Rossini salirà sul palcoscenico insieme con il
grande violoncellista Giovanni Sollima, diretti da Salvatore Percacciolo. Il 5 febbraio sarà la volta di Danilo Rea in uno dei suoi spettacoli più applauditi “Piano solo”; il 17 febbraio concerto della Sinfonica Rossini diretta da Roberto Molinelli con due clarinettisti d’eccezione: Eddie Daniels e Corrado Giuffredi. Il 2 marzo protagonista sarà il pianoforte di Giuseppe Albanese; il 10 marzo il jazz con gli straordinari Fabrizio Bosso e Javier Girotto in “Latin Mood”. Il 28 marzo l’Orchestra Filarmonica Marchigiana insieme con il grande violinista Gidon Kremer con un omaggio a Woldemar Nelsson. Il 6 aprile andranno in scena i fiati dell’Orchestra Sinfonica Rossini diretti da Noris Borgogelli; il 14 aprile l’Orchestra Filarmonica Marchigiana con il giovane e talentuoso Daniil Trifonov, diretti da Johannes Wildner. Il 20 aprile toccherà alla giovanissima e straordinaria violinista Laura Marzadori, insieme con il pianoforte di Olaf John Laneri; il 10 maggio il grande Krystian Zimerman con un programma dedicato a Debussy. La Stagione concertistica di Pesaro è realizzata in collaborazione con il Comune ed il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività culturali, Regione Marche - assessorato alla Cultura e con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio, Banca dell’Adriatico e Banca Marche.
Civitanova, a teatro con brio
La collaborazione con l’Amat porterà il 16 dicembre al Teatro Rossini Antonio Albanese (foto sopra), protagonista di “Personaggi”, spettacolo per la regia di Giampiero Solari. Continuano gli appuntamenti nel cartellone della Stagione teatrale di Civitanova Marche, tra prosa,
musica e comicità. Dopo il successo ottenuto con la terza serie in onda su Mtv Italia, arrivano il 22 dicembre al Rossini Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio, conosciuti come “I soliti idioti”, che daranno vita ad un esilarante live fatto di sketch, musica e canzoni. Altro musical al Rossini, il 28 dicembre, ma stavolta dedicato ai bambini che assisteranno alla storia della “Sirenetta”. Il 18 gennaio, al Teatro Cecchetti, sarà la volta di Muta Imago con “Displace#1 La rabbia rossa”, una riflessione sul senso che governa in questo momento particolare le nostre vite. Il 19 gennaio la Piceno Eventi porterà nel massimo civitanovese Roberto Cacciapaglia, un innovativo musicista
diventato un riferimento, in Italia e all’estero (concerto in collaborazione con “Civitanova Classica”, la rassegna concertistica ideata da Lorenzo Di Bella). Il calendario del Rossini prosegue il 27 gennaio con “Tre cuori in affitto”, la più classica delle sit-com in un nuovo e inedito adattamento teatrale. A febbraio, il 15 e 16 al Rossini, Luisa Corna si esibirà in “Pirates”, il nuovo musical firmato Maurizio Colombi. Arriverà a Civitanova anche Nancy Brilli, l’8 marzo al Rossini, con “Sette donne, 7 come i peccati capitali”, mentre il 9 marzo sarà la volta di Giuseppe Giacobazzi. Il 27 marzo, al Cecchetti, la Sociètas Raffaello Sanzio interpreta “Flatlandia”, lettura drammatica e
musicale di Chiara Guidi, dall’omonimo racconto fantastico. Musical fantasy in 3D live, “L’Arca di Giada” al Rossini il 28 e 29 marzo; negli stessi spazi la Piceno Eventi porterà il 14 aprile un altro musical per le famiglie: “Biancaneve”. La Stagione si chiuderà il 21 aprile al Teatro Annibal Caro di Civitanova Alta con “L’innocente” di Giancarlo Marinelli, liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Gabriele D’Annunzio, con Ivana Monti, Debora Caprioglio, Rosario Coppolino, Ruben Sigillo e Elenora Tiberia. Inizio spettacoli ore 21.15. Info e biglietteria tel.: 0733 812936 www.teatridicivitanova.com www.amat.marche.it
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CONI MARCHE Il PalaRossini di Ancona
Il contributo delle neuroscienze per l’apprendimento motorio-sportivo al centro del quarto incontro dell’Area psicopedagogica organizzato dalla Scuola regionale dello sport
“Allenare il cervello, un obbligo” Il relatore Robazza: “Fondamentale mantenere una buona condizione psicofisica” ROBERTO I. ROSSI
L
a capacità di raggiungere e mantenere una buona condizione psicofisica in allenamento e gara è un requisito fondamentale affinché l’atleta possa esprimere al meglio le sue potenzialità”. E’ il punto focale espresso da Claudio Robazza, psicologo dell’Università di Chieti e dell’Unione italiana Tiro a segno, in qualità di relatore del seminario dal titolo “Allenare il cervello: il contributo delle neuroscienze per l’apprendimento motorio-sportivo”, organizzato dalla Scuola dello sport del Coni Marche nell’ambito del quarto incontro dell’Area psicopedagogica e svoltosi, di recente, nella Sala “Terzo Censi” al PalaRossini di Ancona. “Per incrementare e massimizzare le capacità e le abilità di prestazione –ha precisato Robazza- , sono stati proposti molteplici programmi e procedure di preparazione mentale che comprendono la formulazione degli obiettivi, il controllo dell’attivazione psicofisica e dell’attenzione, il controllo dei pensieri e delle rappresentazioni immaginative, la gestione dello stress e delle emozioni”. “Un aspetto particolarmente importante nell’ambito applicativo della psicologia dello sport –ha evidenziato Robazza- è la possibilità di identificare e valutare nell’atleta le abilità mentali o altri importanti aspetti psicologici che concorrono alla performance sportiva. La letteratura internazionale inerente la psicologia del-
lo sport riporta molteplici strumento diagnostici finalizzati a tale scopo”. Accanto ai programmi di preparazione mentale sono stati sviluppati modelli di intervento maggiormente incentrati sugli aspetti di controllo, esecuzione, correzione e perfezionamento dell’azione motoria, anche questi finalizzati ad aiutare l’atleta a migliorare e ottimizzare la sua performance sportiva. Il seminario ha divulgato i recenti progressi delle neuroscienze sui temi del controllo motorio e dell’apprendimento motorio-sportivo, con l’obiettivo di offrire a tecnici ed insegnanti un’occasione per migliorare le loro conoscenze teoriche, fornendo, inoltre, degli stimoli applicativi per innovare le loro metodologie di lavoro. Un approccio scientifi-
co in grado di fornire a tecnici ed addetti ai lavori stimoli applicativi per innovare le metodologie di lavoro. “In ambito sportivo –ha precisato Maurizio Bertollo, vicedirettore del Centro di ricerca Binf-Behavioral
imaging and neural dynamics e psicologo dello sport per la Federazione italiana hockey- la capacità di autoregolare le proprie reazioni psicofisiologiche è molto importante per l’instaurarsi delle condizioni più favorevoli per
raggiungere e mantenere un buon livello di prestazione agonistica. In particolare, le misure psicofisiologiche permettono di monitorare e regolare il giusto livello di attivazione psicofisica e aiutano a comprendere il funzionamento dell’atleta
Coni – Presentati i dati del censimento
Fotografia: 3.100 gli impianti nel territorio Una fotografia fedele e completa, uno strumento di promozione del territorio messo gratuitamente a disposizione di tutti: 3.100 impianti, 4.369 spazi di attività in una regione che a livello di tesserati -11.190 per 4.864 società regolarmente iscritte al registro- vanta l’inci-
denza più alta rispetto alla popolazione dopo Valle d’Aosta e Trentino: sono i dati emersi dal censimento degli impianti sportivi, un progetto avviato dal Coni Marche, portato a compimento con la preziosa collaborazione dei Comitati provinciali, degli Enti locali e
della Regione Marche che tramite la cooperativa anzibar ha completato la raccolta e l’inserimento in rete. “Il problema che si pone –ha spiegato il presidente Coni Marche, Fabio Sturani– non è tanto la necessità di nuovi impianti, quanto la manutenzione e riqualificazione di
durante i diversi tipi di prestazione, siano esse buone o cattive. I successivi interventi di bio-neurofeedback sono in grado di aiutare l’atleta a utilizzare al massimo le procedure di preparazione mentale al fine della performance sportiva”. quelli esistenti; come Coni non intendiamo interferire con l’autonomia gestionale, ma proponiamo linee di indirizzo e chiediamo alla Regione una cabina di regia che consenta di programmare gli interventi”. La provincia di Ancona conta il 26% del totale regionale (807 impianti, 1.160 spazi attività), Ascoli l’11% (rispettivamente 345 e 504), Fermo il 9% (287 e 417), Macerata il 21% (657 e 941), Pesaro è in valore assoluto la più ricca con il 33%, che sta a significare uno spazio attività ogni 245 abitanti (1.009 gli impianti, 1.347 gli spazi).
La storia dei 150 atleti della nostra regione a livello olimpico: il libro, scritto da Andrea Carloni, è stato presentato a Recanati
“Le Marche a 5 Cerchi” Centoquindici anni di Olimpiadi per 150 atleti che hanno scritto la storia dello sport italiano nel mondo: è il contributo al medagliere azzurro dato dalle Marche raccontato nel volume “Le Marche a cinque cerchi”, scritto da Andrea Carloni e realizzato in collaborazione con la Regione Marche, il Coni, l’Ubi-Banca Popolare di Ancona e l’Edilcost. Il libro, presentato in apertura delle celebrazioni della Giornata delle Marche al Teatro Persiani di Recanati, raccoglie in 250 pagine illustrate la storia del-
Da sinistra, Dennis Mendez, Andrea Carloni e l'assessore regionale allo Sport, Serenella Moroder, durante la presentazione del libro
le glorie sportive, degli atleti e delle personalità del mondo dello sport. “Il volume è stato realizzato –scrive l’autore, Andrea Carloni- con lo scopo di far conoscere i nomi, le imprese e le vicende di atleti, tecnici, dirigenti, giudici di gara, sanitari e giornalisti marchigiani, che hanno preso parte ai Giochi olimpici e paralimpici, estivi e invernali, da Atene 1896 a Vancouver 2010”. Il volume veicola i valori più forti dello sport, attraverso i risultati e le storie di tanti protagonisti, raccontate con centinaia di immagini, dati, notizie e curio-
sità, raccolte in alcuni anni di ricerca, con il contributo di fonti direttamente collegate allo svolgimento delle competizioni ed ai verbali redatti nelle varie epoche. “Le Marche a 5 Cerchi” è un’iniziativa unica in Italia, attraverso un percorso di comunicazione multimediale che sarà declinato e si concretizzerà in una serie di eventi e di manifestazioni che vedranno coinvolti, in qualità di testimonial, gli stessi campioni dello sport o i diretti discendenti delle varie epoche. (R.I.R.)
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