Marche domani n. 8

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SERGIO MORETTI DIRETTORE Periodico di Cultura - Economia Informazione - Politica - Sport Anno XXVII - N. 8 - OTTOBRE 2012 Spedizione in A.P. 70% Filiale di Ancona PubblicitĂ non superiore al 50% Distribuzione gratuita E-mail: info@marchedomani.com

Il futuro è la realtà del sogno

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na vita che è un romanzo. Un viaggio nel tempo di chi i tempi li ha saputi anticipare. Creatore di linguaggi, pioniere delle pubbliche relazioni, re della comunicazione che trasformerĂ la ‘reclame’ in pubblicitĂ e che di pubblicitĂ parlerĂ con Johnson alla Casa Bianca, portandovi a pranzo 150 italiani. Un maestro nel forgiare avvenimenti con i fatti, condottiero di brillanti campagne elettorali e di azioni promozionali dispiegate sulla scena del mondo. Da Londra a Tokyo, da Bruxelles a Washington, da Rio de Janeiro a Buenos Aires, da Miami a Hong Kong, a Kuala Lumpur. “Le ho mai raccontato di quella volta che‌â€?; la figura imponente dietro la grande scrivania ricolma di storia: fotografie, vecchi ritagli di giornale, appunti parto di chissĂ quale idea. Debordanti i ricordi di Alceo Moretti: tutti tasselli di uno straordinario mosaico ricomposto allo specchio di una vita capace di riverberare lo spaccato di un’epoca intera. Segnata a suon di sfide. E di intuizioni. A quella foto in cornice di vetro ancora appesa nella sua stanza Moretti teneva molto: lui, Gian Mario Spacca e Romano Prodi. Sotto una frase, vergata con l’inseparabile pennarello nero: “Il cuore del progetto!â€?. Era il 1983, l’istantanea di una riunione romana per delle consulenze del Gruppo Merloni. Un episodio che continuava a riempirlo di soddisfazione: “Prodi mi si avvicinò e, riferendosi a Spacca, mi chiese: che cosa ne facciamo di questo giovane?â€?. E Moretti, di getto: “Il presidente della Regioneâ€?. Il credo nelle persone, quando ne intuiva il talento, rinvigoriva la passionaccia dell’allenatore. CosĂŹ è nato “Marche domaniâ€?: fondato perchĂŠ, spiegava 26 anni fa Alceo Moretti nell’editoriale con cui teneva a battesimo il suo periodico (e che riproponiamo qui a lato), i marchigiani fanno bene ma non lo fanno sapere e su questa regione bisognava dunque ‘spingere’. La redazione del giornale, la scrivania posizionata al fondo dell’ampia stanza con affaccio su Corso Garibaldi: il ponte di comando, nel cuore di Ancona, del Gruppo che porta il suo nome ed anche l’impronta: spirito di squadra, il valore della collaborazione. PerchĂŠ lui, il giornalista, lo sportivo, il public relator, il partigiano, l’editore, il promotore di eventi conosciuti dal marketing internazionale, era prima di tutto uomo di fine stoffa. Che ha saputo unire l’ardire del sogno all’etica del lavoro. Silvana Coricelli

Speciale

Voglia di ripresa

Le interviste

Sono intervenuti:

GIAN MARIO SPACCA, PATRIZIA CASAGRANDE, FABRIZIO CESETTI, MATTEO RICCI, STEFANO MASTROVINCENZO, FRANCESCO CASOLI, IOSELITO GALASSI, ENRICO CAPPANERA, RENATO PICCIAIOLA, ENRICO DONI, LAURO COSTA, ADRIANO FEDERICI, CORRADO MARIOTTI, LUIGI LACCHĂˆ, STEFANO PIVATO, MASSIMILIANO POLACCO, FRANCESCO RANGHIASCI, AUGUSTA BONCI

GIAN MARIO SPACCA, DINO LATINI, SILVANA AMATI, GIOVANNI ZINNI, NUNZIO TARTAGLIA, LUCIANO GOFFI

Cultura „ Il

tesoro di Serrapetrona: in mostra eccezionali reperti archeologici e paleontologici della musica, il cartellone 2012-2013: 14 concerti; novitĂ l'incontro con il grande jazz

Sport Cartellino Verde Parla Tarcisio Pacetti

„ Amici

„ Omaggio

a Svoboda: Jesi, Stagione lirica con i celebri allestimenti di “Macbeth� e “Lucia di Lammermoor�

„ Sguardi

sonori: cento artisti ospitati alla Mole nel nome di Gino De Dominicis

Focus - I i giovani: interventi di Fabio Sturani, Merio Merli, Gianmarco Tamberi, Vela Nuoto Ancona e Michele Brisighelli


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PARLIAMO DI POLITICA... 1 - Spending review: quali sono le conseguenze nelle Marche? 2 - Occupazione giovanile, dati preoccupanti sia a livello nazionale che regionale: che cosa pensa degli interventi che si stanno assumendo sui vari fronti? 3 – Sanità: che cosa pensa delle novità volute dal ministro Balduzzi e quali saranno le ricadute nelle Marche? 4 – Legge elettorale: si è intrapresa la strada giusta?, che tempi si prevedono per la riforma?

“Controllo della spesa senza tagli lineari” 1 - L’obiettivo dichiarato della cosiddetta ‘spending review’ è di m i g l i o r a re la gestione e il controllo della spesa a t t r av e r s o la razionalizzazione dei processi di bilancio e il controllo di efficienza e qualità della spesa pubblica. Si tratta di una buona pratica, per altro iniziata dall’ultimo Governo Prodi, con il ministro Padoa Schioppa. Ma certo non può assolutamente risolversi in una serie di puri e semplici tagli lineari. Questi comporterebbero, infatti, solo sacrifici per i più deboli e nessuna autentica riqualificazione della spesa pubblica. Ora, poiché le riduzioni di spesa hanno riguardato con particolare rilievo gli Enti locali è qui che effettivamente bisogna vigilare. E non mi riferisco tanto alla soppressione o

accorpamento di Province, ma proprio alla sottrazione di risorse proporzionalmente alle spese sostenute: basti pensare che per il 2012 è previsto un calo dei trasferimenti centrali alle Regioni di 1,3 miliardi e 2,2 per il 2013. Per quant o r i g u a rd a la nostra regione certo sappiamo già della protesta espressa degli Enti locali e dalle Province, che temono in particolare di non poter far fronte agli impegni già assunti. C’è stato un lavoro di noi parlamentari marchigiani per reperire risorse rispetto all’emergenza neve. Sono infatti ancora molte le imprese che debbono essere risarcite per il lavoro compiuto. Il dato che ogni emergenza ambientale ricada sempre di più su amministrazioni locali in debito di ossigeno rispetto alle risorse resta un problema irrisolto”.

Silvana Amati, senatrice Partito democratico

1 - “Sicuramente la nostra Regione non ne sarà immune: il peso dei tagli si sentirà, eccome. Ad essere sinceri l’operazione di spending era già iniziata con il Governo Berlusconi, con i tagli sulle risorse meno importanti della Regione. Oggi, purtroppo, è molto peggio con Monti: si tocca anche la sanità. Questo vuol dire da un lato un disastro, ma dall’altro si costringe la politica regionale a fare delle scelte senza andare avanti con il sistema clientelare assistenzialistico degli ultimi anni... Comunque, un dato è certo: la Regione Marche conta poco a Roma. Ci tolgono il Nucleo elicotteri, l’Ammiragliato, l’Aeroporto, i soldi per le imprese o le infrastrutture importanti delle Marche non ci sono mai, aumentano le tasse a dismisura senza contropartite... La classe politica regionale che ha governato in questi anni ha delle responsabilità in questo senso”. 2-

“Sul piano nazio-

nale mi sembra che la riforma Fornero sui contratti di lavoro sia di poca sostanza, anche perchè il problema principale del lavoro è in realtà la ripresa economica che nei territori dell’Unione europea stenta ad esserci. Quindi, la circolazione del denaro nella società. Toccare i contratti in questo modo e filosofeggiare ad universitaria maniera mi sembra un po’ come andare al ristorante specializzato in pesce e mangiare la carne... Sicuramente alcuni istituti come l’apprendistato sono stati potenziati, ma un problema del mercato del lavoro importante in Italia è il turn-over: per tutti quelli che ancora sono lontani dalla pensione e che non hanno lavoro ma che non provengono dalla mobilità non c’è nulla di nuovo, anzi... Insomma, in considerazione delle difficoltà della politica ad operare, mi sembra che ci sia poca creatività da parte del Governo tecnico per mettere in campo qualche idea buona. Il rischio, ancora una volta, è che l’Italia si salvi solo grazie alle imprese...

2 - Anche in questo campo bisogna passare dai tagli ad una politica seria per la crescita. Dell’economia, dell’occupazione, dell’occupazione giovanile in particolare. Ora, se il Governo Monti intende davvero favorire l’accorciamento dei tempi della transizione scuola-lavoro, fermo restando il diritto di tutti i giovani ad una formazione di qualità e di quella da disoccupazione a occupazione, questo va bene. Molto meno bene va invece quando ai nostri giovani si dà dei ‘bamboccioni’, li si invita a disdegnare il posto fisso perché ‘noioso’, soprattutto si cerca di contrapporre il loro diritto al lavoro ai diritti del lavoro conquistati dai loro padri. E che, invece, sono un presupposto irrinunciabile di giustizia sociale e di civiltà. Uno dei fondamenti, tra l’altro, del patto fra le generazioni, fra giovani e adulti. Quanto al nuovo modello della ‘società semplificata a responsabilità limitata’ , è in sé un fatto positivo. Come noto è rivolto, infatti, precisamente ai giovani, agli under 35, che possono costituire una srl senza ricorrere al notaio e senza un capitale sociale minimo, se non

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“Le assistenze sanitarie presto al via” 1- “Un taglio di circa il 20% delle spese. Bisogna dire, però, che la Regione Marche durante la governance Spacca è stata molto previdente in tema di risparmio di spesa soprattutto sul versante sanitario”. 2 - “I giovani non possono trovare lavoro stante il costo dello stesso e l’imperante crisi economica. Bisognerebbe ridurre del 30% il peso fiscale per i primi 10 anni di lavoro dei giovani. Punturei, poi, soprattutto sulle start-up, che però devono essere alla portata di tutti i giovani e non dei pochi eccellenti”. 3 - “Il decreto Balduzzi sui medici di base ha recepito quello che da anni la gente comune proponeva e che anche gli stessi medici interessati la cifra simbolica di un euro. Per altro, un recente regolamento ministeriale ha predisposto un modello standard tipizzato che facilita l’atto pubblico di costituzione della società e la comunicazione per via telematica al registro delle imprese. Tutto bene dunque, ma deve restar chiaro che per uscire da una crisi economica e finanziaria come quella in cui siamo immersi occorre una più generale svolta di politica economica, che ponga su un piano diverso il problema della crescita e sappia trovare una sintesi avanzata fra rigore e sviluppo, economia e ambiente, diritti e libertà”.

3 - “Quello della salute è un altro settore cruciale per la vita di tutti noi, in cui non sono accettabili tagli generalizzati al Sistema sanitario nazionale. Fra il 2011 e il 2014, in tutto saranno 12,2 miliardi di riduzione di spesa in sanità, in pratica il 4% annuo dell’intero fondo sanitario. Questo significa immediatamente un colpo

pubblica. Nelle Marche si potranno avviare veramente le assistenze sanitarie sul territorio”.

non rifiutavano. Occorre anche dare un taglio preciso fra chi fa assistenza privata e chi fa quella

4 - “Credo che la modifica alla legge elettorale per il Parlamento vedrà la luce nel novembre prossimo e si andrà a votare nell’aprile del 2013. Circa il contenuto, penso che il fortino dei nominati sarà in una percentuale ancora troppo alta e che l’ipotesi di collegi stile mattarellum determinerà il fatto che altri nominati potrebbero essere paracadutati sul territorio. Ritengo che l’ipotesi migliore sia quella di un proporzionale alla tedesca, più consono alla tradizione italiana del voto e non distante dalla possibilità di avere la sera dell’esito elettorale la certezza di quale governo guiderà il Paese”.

pesante ai servizi, una riduzione drastica di posti letto negli ospedali, ma messi a repentaglio sono gli stessi Piani di rientro di molte Regioni. Va detto che da ultimo il ministro Balduzzi ha dichiarato di voler andar oltre i puri e semplici tagli, per mettere mano alla riorganizzazione della medicina sul territorio. Si dice che con ‘l’assistenza h. 24” si potrà ‘spendere meno, spendendo meglio’. Staremo a vedere, anche perché le maggiori novità riguardano proprio i territori. Va infatti seguita con interesse la proposta di aggregare medici di famiglia, pediatri, specialisti ambulatoriali e guardia medica per garantire un’offerta completa, di qualità e appunto h. 24. Ma poiché con niente non si fa niente, anche la creazione di queste strutture poliambulatoriali territoriali e sempre aperte, che indubbiamente possono servire a diminuire la ‘pressione’ sugli ospedali e soprattutto sui ‘pronto soccorso’, richiederà alle Regioni, oltre alla disciplina del tutto, anche la messa a disposizione di non poche risorse”.

4 - “La riforma della legge elettorale è da tempo il primo punto di impegno delle forze politiche, alternative tra loro, ma oggi legate al sostegno al Governo Monti. Restano però in Aula, per votare il nuovo testo, i numeri della maggioranza e dell’opposizione del Governo Berlusconi. La proposta politica del Partito democratico richiama notoriamente al ritorno ai collegi così come votati dopo la riforma del 1992, e la definizione di un premio di maggioranza alla coalizione vincente. Diversa la posizione del Pdl, soprattutto sul premio di maggioranza che si vuole minore e destinato al partito che otterrà il maggior numero di consensi. Mi auguro, sinceramente, che si riesca a definire una sintesi positiva e in particolare non prevalga quell’interesse non tanto velato del Pdl di predefinire un campo incerto che non potrà indubbiamente servire per governare il Paese in tempo di crisi”.

Dino Latini, consigliere regionale Api-Alleanza per l’Italia

“Mancano le riforme vere per lo sviluppo” Spero che ci sia più politica nei prossimi mesi. Il Governo dei tecnici si è molto limitato a fare operazioni di cassa di breve periodo antispread. Mancano le riforme vere per lo sviluppo”.

3 - “Credo, senza tanta ipocrisia, che si inizieranno a chiudere taluni ospedali. Spacca e il suo governo regionale non lo ammetteranno mai, ma temo sia questo l’epilogo. Ci saranno meno soldi e andranno fatte delle scelte di merito. Tutto come prima sarà tecnicamente impossibile. Prima Spacca ha il coraggio di aprire il dibattito e meglio è. Altrimenti lo faremo noi dell’opposizione molto presto... Il Consiglio regionale ha il dovere di discutere sin da subito su come gestire la sanità marchigiana nei prossimi anni. Non c’è più tempo per nascondere la pratica sotto il tappeto...”.

Giovanni Zinni, consigliere regionale Pdl 4 - “In sincerità l’argomento è di difficile comprensione per chi opera in politica, figuriamoci per il

cittadino. Auspico due direzioni: una sul modello, l’altra sulla scelta. Sul modello credo sia giusto salvare il bipolarismo, che è stata l’unica vera grande novità rispetto alla Prima Repubblica. Il fatto che i poli che hanno governato in questi venti anni non siano riusciti ad essere molto efficienti non può essere solo attribuibile alle leggi elettorali... La complessità culturale geografica italiana si è rispecchiata nella politica, non il contrario... In questi anni è mancato un progetto culturale concreto per rinnovare l’Italia, per questo la politica ha stentato. Anche se quel poco che si è rinnovato lo ha fatto solo il centrodestra al Governo e non il centrosinistra, troppo legato ai suoi apparati. Sul piano

delle scelte della selezione della classe dirigente credo sia ora di dare un taglio netto alle cooptazioni, inserendo le preferenze e le primarie per la scelta dei candidati a sindaco, parlamentari, eccetera. Dico no ai collegi uninominali perchè sono simili al criterio dei nominati di partito. Il clientelismo non si combatte con la riforma della legge elettorale, ma culturalmente: tutto gli italiani, e non solo i politici, devono avere il coraggio di abbandonare antichi malcostumi di esasperato ‘do ut des’. Quindi la gente ha sempre diritto di scegliere il partito, la persona e il programma senza limitazioni... Una democrazia cresce se cresce interiormente ed esteriormente il suo popolo. Così finirebbe anche l’era dell’antipolitica... Bisogna ridurre il distacco fra il popolo e chi ambisce a guidarlo nel futuro prossimo”.

Interviste del 7 settembre 2012


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Intervista con Gian Mario Spacca, presidente Regione Marche

“La nostra priorità è il lancio del Progetto Giovani” ROBERTO I. ROSSI

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l nostro territorio sta vivendo un momento decisamente particolare, e, a fronte di quanto ha attivato il Governo Monti, la Regione Marche ha dovuto improntare un difficile cammino per mantenere la coesione sociale. E per scoprire tale percorso, abbiamo intervistato il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca. Quali sono le conseguenze della spending review nelle Marche? “Molto pesanti, anche se l’iniziativa del governo delle Marche e la responsabilità di tutti gli operatori del sistema sanitario regionale, che hanno consentito di mantenere in equilibrio il rapporto tra costi e servizi, ci consentiranno di alleviare gli effetti della spending review. Considerato che in molte regioni italiane si dovrà aumentare l’Irpef, chiudere immediatamente un considerevole numero di ospedali minori, tagliare gli organici in modo pesantissimo, nelle Marche, grazie alla gestione virtuosa dei conti da parte della Regione, 70 cittadini su 100, quelli con il reddito più basso, continueranno a non pagare neppure un euro di Irpef regionale. Circa 2 mila lavoratori della sanità non rischieranno il posto di lavoro per un taglio lineare. Nessun ospedale sarà chiuso, ma ci sarà una profonda riconversione dei posti letto da acuti in sociosanitari, di cui la popolazione anziana ha un grande bisogno. Vero è che il giudizio sulla spending

nazionali, ammontano a 1.350 milioni di euro, di cui 1.000 dalle manovre precedenti e 350 dalla manovra sulla spending review. E’ di tutta evidenza come con tali cifre, che colpiscono soprattutto la sanità, risulta addirittura impossibile anche solo pensare ad un Patto per la salute per il prossimo anno”. Riordino delle Province. Come valuta e giudica questa modifica che sta attivando il Governo Monti collegata alla spending review? “N e c e s s ar ia, anche se sta provocando inevitabilmente polemiche e diatribe sui territori. Quanto alla Regione, la Giunta è in attesa che il Consiglio delle autonomie l o c a l i fo r m u l i un’ipotesi di riordino, perché è questo che la legge 135/2012 prevede e perché la volontà dell’esecutivo regionale è quella di rispettare l’orientamento delle autonomie locali, evidenziato nella decisione che il Cal dovrà assumere. Nel frattempo siamo in attesa di altri pareri, già richiesti, sulla legittimità costituzionale dell’articolo 17 della legge 135, dopo il primo predisposto dalla professoressa Barbara Randazzo dello Studio ‘Onida’ di Milano, componente del Comitato legislativo che è organismo di consulenza della Regione. Sicuramente ci coordineremo con le altre Regioni con cui è in corso una costante con-

Ossigeno ai Comuni: “La Regione aggiunge quest’anno oltre 4 milioni e 577 mila euro propri, elevando a 27 milioni e 461 mila euro (rispetto agli iniziali 22 milioni e 883 mila euro) la disponibilità complessiva a favore dei Comuni marchigiani” review del Governo nazionale resta negativo, perché si tagliano i servizi più che la spesa. Tagli lineari che, soprattutto sulla sanità, non sono accettabili. Nel triennio 2012-2014 i tagli per le Marche a sanità, trasferimenti e patto di stabilità, derivanti dalle manovre

sultazione. Affronteremo questa delicata questione con il massimo equilibrio, con buon senso ed equanimità, senza pregiudizi, nell’interesse di tutta la comunità marchigiana. E, soprattutto, nel rispetto del diritto. Non vogliamo, come qualcuno sembra

chiedere, buttarci in un ricorso che –se altri pareri lo confermeranno– non ha alcuna chance di essere vinto, solo per poter poi dire le abbiamo tentate tutte, solo per nasconderci dietro una foglia di fico. Certamente la questione va affrontata con il giusto equilibrio rispetto alle istanze dei singoli territori interessati, ma senza farsi prendere –come vediamo

occupati nella manifattura, 10 punti in più della media nazionale. Azioni prodotte e condivise con i sindacati, categorie produttive, banche. La misura più impegnativa è stata sicuramente la tutela attraverso ammortizzatori sociali per 364 milioni che hanno consentito la protezione di 65 mila lavoratori e aiuti alle assunzioni. Non solo resistenza, però. Pur nelle difficoltà finanziarie, sono state varate numerose misure per la crescita e la creazione di nuovo lavoro, soprattutto in tre direzioni: sostegno ai processi di innovazione e trasferimento tecnologico; internazionalizzazione; liquidità per le imprese. La nostra priorità riguarda soprattutto i giovani. Il progetto più importante della regione è il Progetto Giovani: reperire cioè consistenti risorse, attraverso una ricognizione delle fonti finanziarie (financial review), per l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro. Non si tratterà di risorse a pioggia, ma di un progetto specifico che consenta l’inserimento dei giovani nei settori strategici per la crescita regionale”. Anche quest’anno la Regione ha fatto ricorso al

sta accadendo a molti– dal campanilismo”. Com'è la situazione del lavoro nella nostra regione?, e che progetto si dovrebbe attivare per ridurre la percentuale di disoccupazione e migliorare l’occupazione giovanile? “I dati ci dicono che, nonostante la grave crisi internazionale, la nostra regione ha mantenuto intatta la propria base occupazione: 658 mila erano gli occupati a inizio crisi, 659 mila sono quelli attuali. Considerando che il saldo naturale della popolazione marchigiana è negativo, questo dato ha un significato ancora maggiore. Questo risultato è il frutto di un’azione molto forte della Regione che ha gestito la crisi esplosa nel primo trimestre del 2008 puntando essenzialmente sulla fiducia, sull’equilibrio tra le diverse componenti della comunità per garantire la resistenza e la coesione. E lo ha fatto soprattutto su un fattore: il lavoro e l’occupazione. Pur nelle difficoltà, la Regione è riuscita a realizzare gli obiettivi che si proponeva e la dimostrazione è che siamo riusciti a mantenere il primato di regione più manifatturiera d’Italia e tra le prime in Europa, con il 40% della quota di

Patto di stabilità verticale regionale. Perché questa scelta? “Come è avvenuto lo scorso anno, la Regione Marche, con grande senso di solidarietà istituzionale, ha deciso di alleviare le difficoltà degli Enti locali rispetto ai vincoli del patto di stabilità. Non nascondo che per l’ente si tratta di un enorme sacrificio, visti gli enormi disagi che la stessa Regione incontra a fronte dei propri vincoli di bilancio. Nonostante questo, abbiamo riconfermato anche per quest’anno la disponibilità a sacrificare una parte della nostra capacità di spesa a favore dei Comuni per aiutarli a fronteggiare le loro necessità di pagamento, soprattutto verso imprese private, con un patto di stabilità verticale. Il provvedimento dà quindi ossigeno ai Comuni e sostegno all’economia marchigiana. La Regione aggiunge quest’anno oltre 4 milioni e 577 mila euro propri, elevando a 27 milioni e 461 mila euro (rispetto agli iniziali 22 milioni e 883 mila euro) la disponibilità complessiva a favore dei Comuni marchigiani. Uno sforzo notevole che consente ai Comuni di operare con maggiore incisività a favore delle comunità locali. Rispetto

Gian Mario Spacca

Reperire consistenti risorse, attraverso una ricognizione delle fonti finanziarie, per l’inserimento delle nuove generazioni nel mercato del lavoro, nei settori strategici per la crescita Regione inviterà gli 8 amai 125 milioni stabiliti dal basciatori dei Paesi dell’Iai Patto, le risorse integrate nelle Marche. Ci troviamo dalla Regione, sacrificana vivere un momento che dole dalle proprie capacità registra cambiamenti vedi bilancio, consentono di locissimi, che mettono in coprire un quinto del fabdiscussione anche le nobisogno comunale”. stre più profonde categorie La Macroregione adriadi riferimento. In questo tico ionica come sta procemomento abbiamo la fordendo e quali sono i vantuna straordinaria di essere taggi che potrà far partire? dentro un progetto di po“Il percorso è in una litica estera di grandissimo fase avanzata. La Macrorilievo con ricadute sulle regione non è più un’iinfrastrutture, le imprese, dea, ma una certezza: la la tutela dell’ambiente, la Commissione europea a pesca e tanti altri campi giugno 2011 ha deciso che che riguardano da vicino la questa stratevita della nostra comunità. g i a s i d eve Un solo esempio, le infrarealizzare. Il strutture: le reti denominate Comitato delTEN-T, dall’inglese Transle 271 RegioEuropean Networks-Tranni d’Europa a sport, delineate dall’Unione ottobre 2011 europea negli anni ’90, preha dichiarato vedevano strade di grande all’unanimità penetrazione, tutte dirette che la Maverso la Russia. L’Europa croregione si ha infatti costruito il suo deve fare. Per sviluppo in una visione dicembre è in ‘Baltico-centrica’. Se oggi si calendario la sta invertendo questa rotta riunione del e si parla concretamente Commissario di sviluppo infrastrutturale europeo per la verso il Mediterraneo, è politica regiograzie all’azione fatta dalnale, Johannes le Regioni e dai Governi Hahn, con i dell’area. La dimostrazione ministri degli è il corridoio Baltico-AdriaEsteri degli tico che doveva arrivare a otto Paesi Vienna, poi grazie proprio Iai (Albania, all’azione delle Regioni è Bosnia Erzestato prolungato prima a govina, Croazia, Grecia, Trieste, poi a Ravenna, poi Italia, Montenegro, Serbia si è esteso ad Ancona. Ora, e Slovenia) per discutere del piano d’azione che doSpending review: vrà essere poi approvato en“Necessaria, anche tro l’anno dai se sta provocando 27 Paesi che appartengo inevitabilmente alla Unione europea. Già polemiche e diatribe sui i l M i n i s t ro territori. Quanto alla degli Esteri, Terzi, aveva confer mato, Regione, la Giunta è in nel giugno attesa che il Consiglio scorso a Brudelle autonomie locali xe l l e s d ove aveva inconformuli un’ipotesi di trato Hahn, che nel 2014 riordino, perché è questo quello della che la legge 135/2012 Macroregione adriatico-ioprevede” nica sarebbe stato il progetto che qualificherà la nostro obiettivo è prevederpresidenza italiana della ne lo sviluppo fino a Bari. Ue. Siamo, quindi, assoluLa Macroregione è dunque tamente dentro un processo un progetto per ritrovareale. Questo deve essere re la strada della crescita il quadro in cui orientare del nostro Paese attraverso i nostri comportamenti un nuovo protagonismo come Regioni, Universidell’area adriatico-ionica tà, Camere di Commercio che rafforzi le capacità di dell’Adriatico. Si tratta di accesso alle risorse dispoun processo fondamentale nibili della Ue”. per la stabilizzazione politica e lo sviluppo economico di queste aree. Entro il Intervista del mese di ottobre, proprio 13 settembre 2012 allo scopo di diffondere e spiegare queste strategie, la


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Intervista con Nunzio Tartaglia, nuovo direttore generale Ubi-Banca Popolare di Ancona, la quinta grande banca nell’Italia centro-meridionale a livello di gruppo, presente in sette regioni

“Conquistare nuovi mercati” ROBERTO I. ROSSI

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unzio Tartaglia è il nuovo direttore generale della UbiBanca Popolare di Ancona, la 5a grande banca nell’Italia centro-meridionale a livello di gruppo, con 250 sportelli distribuiti in 7 regioni, 1.700 dipendenti e 20 miliardi di masse gestite, dopo aver ricoperto dal 1° settembre 2009 il ruolo di condirettore generale, sempre in Ubi-Bpa. Un incarico deciso ed attivato dal Consiglio di amministrazione dell’istituto di credito dorico a seguito delle dimissioni del precedente direttore generale, Luciano Goffi, passato alla direzione generale della Banca Marche. Da condirettore a direttore generale: un passaggio importante dal punto di vista professionale… “Certo. Un passaggio che mi onora e mi gratifica, soprattutto pensando di essere il successore di personaggi che, a vario titolo, in 120 anni di vita della Banca hanno portato l’istituto a crescere e ad espandersi. Mi sento onorato, ma al tempo stesso avverto un senso di forte responsabilità nel dover preservare una sana e corretta gestione, nell’inte-

resse dei clienti della Banca Popolare di Ancona e di tutto il suo territorio di riferimento”. Quali sono i punti fondanti di questo suo nuovo incarico? “Vogliamo dare continuità all’azione di vicinanza e di sostegno alle nostre realtà locali. In questi tre anni di condirezione ho lavorato al fianco di Luciano Goffi e posso dire che così ho accorciato i tempi della mia conoscenza del territorio. Per questo motivo, potendo contare su di un management qualificato, vogliamo continuare a recitare il nostro ruolo di banca locale, beneficiando delle solide fondamenta di un importante gruppo nazionale”. In questo perdurante periodo di crisi economica come si sta attivando l’UbiBanca Popolare di Ancona nel provare ad offrire un prezioso e concreto aiuto alla ripresa? “Nonostante il periodo di difficoltà, l’incremento delle situazioni di insolvenza e la domanda di investimenti non troppo elevata, la

nostra Banca sta dando risposte concrete. Sia nel 2010 che nel 2011 abbiamo erogato oltre 1,2 miliardi di euro all’anno. In questo 2012, nonostante il perdurare delle diffiNunzio coltà, chiuTartaglia deremo con oltre 800 milioni di euro di nuovi impieghi. E’ la dimostrazione che siamo pronti a sostenere gli operatori economici del nostro territorio”. La Ubi-Bpa manterrà l’attuale numero di sportelli e il proprio numero di dipendenti? “In un momento di forte contrazione della redditività delle Banche, il nostro Gruppo, allo scopo di garantire una gestione sana e sostenibile, ha avviato un processo di ottimizzazione dei costi. Nell’ambito di tale riorganizzazione, la Banca Popolare di Ancona sta pensando ad una riduzione di 9 sportelli e circa 70 dipendenti, ma questo nel complesso delle sette regioni di nostra presenza (Emilia Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Lazio e Campania, ndr)”.

A fronte del calo del Pil del 2,6% a livello nazionale, come pensa che reagiranno il nostro territorio e il suo istituto di credito? “Questo calo non deve sorprendere, perché va interpretato riferendoci al -5% del 2009. Tuttavia, un calo superiore al 2% testimonia la perdurante debolezza della nostra economia. Posso garantire che la Ubi-Banca Popolare di Ancona saprà porsi al fianco delle imprese, sostenendole e guidandole, anche grazie all’alto livello dei servizi erogati ed alla qualificazione del nostro personale”. Per tornare a crescere, dal punto di vista economico, in che modo occorrerà allargare gli orizzonti? “Consapevoli di vivere in un sistema economico che va al di là dei nostri confini, dobbiamo pensare che la torta che abbiamo in Italia non rappresenta un banchetto a cui partecipano solo gli italiani; al tempo stesso, però, nel mondo ci sono ugualmente tante torte alle quali possiamo attingere anche noi. Soltanto aprendoci a questa visione di internazionalizzazione potremo affermare i nostri prodotti, essere competitivi e conquistare nuovi mercati”. Come giudica il momento caratterizzato dalla spen-

ding review? “Nessuna famiglia può vivere stabilmente al di sopra delle proprie possibilità ed è quanto –da anni– avviene nel nostro Paese. L’adeguamento della spesa pubblica ad un livello compatibile con le disponibilità reali è elemento necessario e imprescindibile; peraltro, non sempre a minor spesa corrisponde minor servizio, soprattutto in un Paese che presenta ampi margini per migliorare la propria efficienza”. Ritiene che il Governo Monti dovrebbe ridurre le tasse, oltre che intervenire nell’abbassare i prezzi dei carburanti, per offrire un passo alla ripresa economica? “Credo che il Governo

Monti abbia svolto un incredibile lavoro per restituire credibilità internazionale al nostro Paese e stabilizzare il rapporto tra entrate e uscite della finanza pubblica; due condizioni essenziali per evitare il collasso finanziario e forse regredire -a livello economico- di 25-30 anni. A questo punto è però indispensabile riattivare un percorso di crescita economica per il quale la riduzione delle tasse (incluse le accise sui carburanti) è auspicabile, ma solo se finanziato da tagli di spesa e recupero di evasione fiscale, senza rimettere in discussione quell’equilibrio tra entrate e uscite, condizione indispensabile per una crescita economica sana e sostenibile nel tempo”.

Il curriculum Nunzio Tartaglia è nato ad Avezzano (L’Aquila), il 1° febbraio 1972. Sposato, una figlia di 5 anni, vive con la propria famiglia ad Ancona. Ha conseguito la laurea in Economia aziendale all’Università Bocconi di Milano (1994) e successivamente un Mba (Master in business administration) all’Insead di Parigi (2000). Dal 1996 al 2003 ha lavorato alla McKinsey, società di consulenza internazionale specializzata nel settore bancario. Dal 2003 al 2007 alla Bpu Banca (oggi Ubi Banca), come responsabile delle attività di Integrazione di Gruppo; dal 2007 al 2009 in Ubi Banca, come responsabile delle attività di Studi, Pianificazione strategica e Finanza straordinaria. Dal 1° settembre 2009 era stato nominato Condirettore generale della Ubi Banca Popolare di Ancona; dal 12 settembre 2012 è il nuovo direttore generale dello stesso Istituto.


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Intervista con Luciano Goffi, nuovo direttore generale Banca delle Marche

“Sostegno per ritrovare i percorsi della crescita” ROBERTO I.ROSSI

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n passaggio professionale importante: Luciano Goffi è il nuovo direttore generale della Banca delle Marche, dopo un’ampia esperienza maturata, sempre con il ruolo di direttore generale, nella Banca Popolare di Ancona. L’essere diventato direttore generale di Banca delle Marche è un grande passo in avanti dal punto di vista professionale… “Sto vivendo il nuovo incarico in Banca Marche come un forte stimolo professionale e una spinta a lavorare con grande impegno, perché questo insostituibile istituto di credito possa continuare a sostenere l’economia di una regione che deve ritrovare i percorsi della crescita”. L’esperienza che ha maturato all’Ubi—Banca Popolare di Ancona, che ha diretto dal 2002, quali vantaggi le sta portando in questo nuovo incarico? “Il lungo percorso professionale in Popolare di Ancona, iniziato nel 1975, mi ha permesso di maturare un’ampia conoscenza del sistema imprenditoriale delle Marche e di alcuni territori dell’Italia

centrale; gli anni di assidua collaborazione all’interno del Gruppo Ubi mi hanno inoltre permesso di comprendere ed assimilare le direttrici lungo le quali deve operare una banca italiana di medio-grandi dimensioni, che alla responsabilità sociale verso le famiglie e le imprese deve sempre unire anche una forte attenzione alla sana e prudente gestione, nell’interesse di tutti i propri stakeholders”. Considerato che Banca delle Marche in questi anni ha svolto un ruolo importante per la comunità, per il tessuto economico e le pmi, come si sta attivando in questo suo nuovo ruolo? “La Banca ha una base organizzativa solida e un patrimonio di risorse umane di straordinario valore, mediamente giovane, con una forte componente femminile. Tutto ciò rappresenta una garanzia che –una volta adattata l’organizzazione e il governo dei rischi alle nuove sfide che il mercato

ci pone davanti- la banca possa continuare a prestare fede alla propria tradizionale missione”. Con la p e rd u ra n t e crisi economica gli istituti di credito come possono intervenire nell’offrire un aiuto concreto per la ripresa? “”Le nostre imprese debbono compiere senza indugio le scelte necessarie per competere su mercati, che non hanno confini e sui quali possono vincere solo con la qualità e l’efficienza. Gli investimenti per innovare e per far crescere il capitale umano e la qualità dell’offerta debbono ripartire al più presto. Una banca come Banca Marche sente il dovere di chiamare a voce alta gli imprenditori ad intraprendere questi percorsi e a quelli che intendono investire in questo processo di rilancio di energie, risorse ed intelligenza dice che la banca sarà vicino a loro”. Come valuta il futuro dei giovani a livello culturale e di lavoro?

“I nostri giovani rappresentano la chiave dei processi virtuosi di rilancio a cui facevo cenno; essi sono capaci –meglio di noi più anziani- di interpretare i cambiamenti ed intraprendere le vie dell’innovazione, volgendo lo sguardo verso i mercati lontani. Paradossalmente, in questa fase sono proprio loro la vittima principale di una crisi che vede il nostro Paese fortemente in ritardo rispetto alle scelte della competitività. Dobbiamo ritornare al più presto ad investire sui nostri figli, pena un inevitabile declino”. Come è cambiato, in questo periodo, il mondo del credito? “Le banche italiane si trovano a fare i conti con una forte riduzione dei ricavi e con gli impatti della crisi del debito sovrano; si trovano, nel contempo, a dover effettuare rilevanti accantonamenti per fronteggiare i rischi di credito resi particolarmente virulenti dal contesto economico che il Paese da qualche anno sta attraversando. Mi sento di invitare la nostra gente ad entrare maggiormente nei meccanismi che regolano l’attività bancaria per far sì che migliori il dialogo tra banca e cliente e la reciproca comprensione e che sempre

più ci si trovi a confrontarsi su progetti di investimento correttamente impostati, veramente utili allo sviluppo dell’economia italiana”. Quali le iniziative bancarie da mettere in azione per il mondo imprenditoriale? “Il futuro dei rapporti banca-impresa deve essere improntato sulla reciproca capacità di ragionare sui progetti. Le banche possono essere in grado di finanziare qualsiasi tipo di progetto, purché degli stessi possa essere correttamente valutata la capacità di generare valore e di sostenere il debito. Le risorse patrimoniali e di liquidità delle banche saranno per definizione limitate; non possono essere disperse e debbono essere rivolte alle iniziative che meglio possono contribuire alla ripresa economica”. L’Italia deve restare nell’euro? “Non vi è alcun dubbio che l’Italia debba restare nell’euro; l’alternativa sarebbe una inaccettabile penalizzazione del risparmio degli italiani e una ulteriore, forse fatale, debolezza nel reperire capitali e materie prime sui mercati internazionali”. Lei ritiene che il Governo Monti dovrebbe ridurre le tasse oltre che intervenire nell’abbassare i prezzi dei car-

buranti per offrire un passo alla ripresa economica? “La riduzione delle tasse per le imprese e del cuneo fiscale delle famiglie si può attuare solo riducendo realmente i costi a carico del bilancio pubblico e la intollerabile evasione fiscale di cui soffre il nostro Paese. Sono due pre-requisiti che

“I nostri giovani rappresentano la chiave dei processi di rilancio, interpretando i cambiamenti” non dipendono solo dal Governo –che deve con rigore e determinazione crearne i presupposti-, ma da tutti noi; siamo tutti noi a dover decidere se vogliamo, con lealtà, sacrifici e senso civico riportare in ordine il nostro Paese. Un aumento del reddito disponibile aiuterebbe la ripresa, favorendo i consumi e gli investimenti, ma illudersi che a ciò si possa arrivare con la bacchetta magica di un governo a scadenza breve è semplicemente fuorviante”.

Le Marche prima regione per donazioni nella classifica nazionale. Attività iniziata nel 2005, l’eccezionale risultato festeggiato alle Muse. Spacca: “Determinante il legame con la comunità”

Trapianti, superata quota cinquecento Le Marche hanno superato il traguardo dei 500 trapianti di organi. L’eccezionale risultato è del Centro Trapianti di Ancona che, in soli sette anni dalla sua inaugurazione nel 2005, ha portato la nostra regione ad essere tra le più attive in Italia in questo settore. Per festeggiare questo successo è stato organizzato alle Muse di Ancona un evento dal titolo “500 trapianti nelle Marche”. “Non avremmo mai potuto fare tali progressi –ha affermato il presidente della Regione, Gian Mario Spacca- senza perseguire l’alta specializzazione delle competenze sanitarie e contemporaneamente la qualificazione di tutta la rete dei servizi in ogni sua componente sanitaria e sociosanitaria. Determinante è anche il legame con la comunità e con tutte le espressioni del volontariato che danno un contributo fondamentale. Abbiamo intrapreso la strada giusta e su questa vogliamo continuare per garantire ai cittadini sempre più servizi di eccellenza”. “Il merito – ha commentato da parte sua il direttore del Centro regionale Trapianti, Duilio Testasecca - va condiviso tra la comunità trapiantologica e la cittadinanza marchigiana: se, infatti, quando si parla di trapianto si pensa all’abilità del chirurgo, alla pro-

fessionalità, all’abnegazione di tutti gli operatori e all’impegno dell’Università e delle istituzioni, va anche ricordato che, se tutto questo accade, è perché alla base c’è un grande gesto di generosità: la donazione”. Tra gli interventi di apertura anche quelli del direttore generale dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, Paolo Galassi, e del Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Marco Pacetti, alla serata, condotta dalla giornalista Rai Barbara Capponi, hanno portato il loro saluto la campionessa olimpica di fioretto Elisa Di Francisca , con una presenza in video, e, in rappresentanza del Comune dorico, l’assessore alle Politiche sociali Adriana Celestini. Un messaggio del Vescovo di Ancona, Monsignor Edoardo Menichelli, ai festeggiamenti, che hanno visto sul palco parlare dell’attività trapiantologica nelle Marche: Andrea Risaliti, direttore della Clinica chirurgica; Marco Vivarelli, professore associato Chirurgia dei trapianti; Giovanni Frasca, direttore dell’Uo Nefrologia di Ancona. Girolamo Sirchia, immunologo e fondatore della Nord Italia Transplant, ha raccontato i suoi 40 anni di esperienza a servizio dei malati. Premiato alle Muse Sirchia, produttore del cortometraggio dal titolo “E la vita continua”, presentato alla 69a Mostra di arte cinematografica a Venezia e proiettato al

Massimo di Ancona, presente il regista Pino Quartullo. Gli interventi si sono quindi concentrati sulla Rete trapianti: hanno parlato l’assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani, il presidente NITp Paolo Rigotti, il direttore NITp Giuseppe Piccolo, il direttore del Centro nazionale Trapianti Alessandro Nanni Costa. Il tema dei trapianti nel mondo è stato affidato invece a Rafael Matesan, direttore dell’Organizza- Il presidente Gian Mario Spacca alla zione naziona- giornata che ha avuto luogo alle Muse di le Trapianti. A Ancona (foto Rillo) seguire, un momento di riflessione con la sero, di comune accordo, testimonianza dei pazienti che era arrivato il momento trapiantati e per concludere giusto per avviare l’attività il concerto del maestro Uto trapiantologica di fegato e Ughi. rene nelle Marche in modo La decisione di inauche i pazienti marchigiani gurare il Centro regionale non fossero più costretti a Trapianti, diretto dal dottor fare i viaggi della speranza Duilio Testasecca, venne altrove. Il primo trapianto presa a suo tempo nel modi rene venne effettuato il 30 mento migliore. Nel 2004 maggio 2005, il primo trala popolazione marchigiana pianto di fegato il 2 agosto dimostrò tutta la sua genesuccessivo. Nel 2007 iniziò rosità con 36 donazioni pmp l’attività di trapianto su (per milione di persone) fasoggetti Hiv, di trapianti di cendo classificare la regione pancreas e quelli combinati prima in Italia a riguardo. rene – pancreas, nel 2010 fu A quel punto, Ospedale, la volta del primo trapianto Università e Regione decidi rene da vivente. Da allora

ad oggi sono stati eseguiti in tutto 518 trapianti: 249 di rene, 260 di fegato, 1 di fegato e rene, 2 di pancreas, 5 di pancreas e rene e 1 di rene da vivente. Nel frattempo è aumentata fortemente la sensibilità della popolazione sul tema delle donazioni che da un tasso dell’11,6 pmp del 2002 sono passate oggi al 44,1 conquistando il primato nazionale. In base ai dati del 31 agosto le Marche in Italia sono inoltre prime in classifica per donatori utilizzati con un tasso del 37,1 pmp. Seguono il Friuli Venezia Giulia con il 35,7 e la Toscana con il 33,5. L’età media dei donatori nelle Marche nel 2011 è stata di 62,8 anni. Alla luce di questi dati si può affermare, ha evidenziato Spacca, che quello donazioni–trapianti – si è rivelato, nelle Marche, un processo di eccellenza nell’ambito del quale i professionisti e gli operatori hanno lavorato in squadra, supportati dalle istituzioni: “L’attività di trapianto, con la sua complessità e con la necessità di competenze avanzate, che richiede in moltissimi campi, determina un accrescimento delle conoscenze in numerose aree, direttamente o indirettamente correlate con il trapianto. Questo significa –inciso del presidente- una crescita del livello qualitativo di tutto il sistema”. Importante l’azione sinergica sviluppatasi fra operatori sanitari, Università, Ospedale e la Regione, che ha

deliberato varie normative e ha stanziato le risorse necessarie; determinante anche la collaborazione con il Nord Italia Transplant (NIT). Aspetto da considerare, ha aggiunto Spacca, è il lato economico e finanziario del progetto Trapianti nelle Marche: è infatti fortemente diminuita la mobilità passiva dei pazienti e si assiste ad un incremento del 30% della mobilità attiva. “Ora vogliamo dare più forza a questo progetto –ha precisato il governatore-, incentivando ancor più lo spirito di generosità che già caratterizza la nostra comunità. In coordinamento con Anci Marche, Centro regionale Trapianti, Aido regionale e Federsanità, intendiamo avviare in via sperimentale, nei Comuni di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Fermo, Pedaso, Porto Sant’Elpidio, Fabriano, Chiaravalle ed Ancona, la campagna di iscrizione di donatori di organi e tessuti all’atto del rinnovo della carta di identità. Il modo più semplice e di maggiore diffusione per raggiungere tutti i cittadini”. L’équipe di Torrette punta inoltre a ridurre ulteriormente il tempo di attesa per il trapianto sia promuovendo il trapianto di rene da vivente sia cominciando ad eseguire trapianti di fegato da vivente.


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MARCHEdomani

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LE GIORNATE DELL’ENERGIA 2013 Fabriano - 18, 19 e 20 aprile 2013

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Voglia di ripresa Fuori dal tunnel nel 2013. Il premier Monti e il suo ministro Passera questa estate si sono lanciati in ottimistiche previsioni sulla situazione economica del nostro Paese. Ottimismo infondato o spiragli positivi di ripresa? Da qui siamo partiti, chiamando a raccolta il mondo imprenditoriale, delle istituzioni, sindacale, bancario ed anche universitario marchigiano. Quale autunno si preannuncia nella nostra regione? Nonostante il momento difficile, abbiamo iniziato la risalita?

Speciale a cura di Silvana Coricelli e Roberto I. Rossi

Gian Mario Spacca Presidente Regione Marche

“Innovazione, ricerca, formazione e internazionalizzazione per tornare ad essere competitivi e agganciare il treno della ripresa annunciato dagli economisti. Sono questi gli elementi necessari per superare il difficile momento che stiamo attraversando e per imboccare la via di una crescita che crei nuova occupazione e nuovo sviluppo. La Regione in questi anni non solo ha resistito alla crisi mondiale mettendo in campo una serie di investimenti a tutela della coesione sociale, ma ha reagito con forza sia

Investimenti a tutela della coesione sociale

incentivando le piccole e medie imprese, spina dorsale del tessuto produttivo marchigiano, ad investire nell’innovazione e nel trasferimento tecnologico, sia affiancandole in un processo di internaziona-

COMUNE DI ANCONA

AVVISO DI AGGIUDICAZIONE DI APPALTO

SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE I.1) Comune di Ancona, Piazza XXIV Maggio 1-60121 Ancona, Italia; punti di contatto: Settore Politiche Sociali e Servizi Scolastici-V.le della Vittoria 37/39, Ancona 60121; silvia.tortorelli@ comune.ancona.it TEL +39(0)712222128/2118/2161/2156 FAX +39(0)712222170/2157;indirizzo internet (URL): www.comune. ancona.it

www.comune.ancona.it/ankonli ; I.2) autoritĂ locale; l’amministrazione aggiudicatrice acquista per conto di altre amministrazioni aggiudicatrici: NO.SEZIONE II: II.1.1) servizio gestione completa asilo nido “Scarabocchioâ€?di Ancona per l’anno scolastico 2012/2013; C.I.G. 4267395DBE ; II.1.2) categoria di servizi n.25; Ancona; codice NUTS ITE32 II.1.5)CPV(vocabolario comune per gli appalti) 85312110-EA02 II.1.6) AAP: NO; SEZIONE IV.IV.1.1) procedura aperta;IV.2.1)offerta economicamente piĂš vantaggiosa;IV.2.2)NO SEZIONE V:V1)10/09/2012;V.2) 2 V.3) Coop.ASSCoop societĂ coop.sociale onlus sede AnconaV.4) va !"#$$ % & ' * dell’appalto â‚Ź 219.144,48 di cui â‚Ź 8428,64 per I.V.A.;numero anni: 1;V.5)subappalto:NO; SEZIONE VI:VI.1) NO;VI.3.1) Tribunale Amministrativo Regionale Marche, Via della Loggia 24 - 60121 Ancona, TEL (+39) 071206946 / 206956 / 206979 / 206978, FAX (+39) 071203853, posta elettronica (non abilitata alla ricezione di atti processuali) taran-segrprotocolloamm@ga-cert.it VI.3.2) termini di cui all’art.120 commi 1 e 5 D.Lgs. 02/07/2010 n.104; VI.4) data di spedizione del presente avviso alla GUUE : 13/09/2012. Ancona,

17.09.2012

IL DIRIGENTE SETTORE POLITICHE SOCIALI E SERVIZI SCOLASTICI (Dott.ssa Silvia Tortorelli)

lizzazione che punta tutto sulla riconosciuta eccellenza del prodotto Made in Marche nei Paesi che crescono a ritmi sostenuti come la Cina, la Russia, il Giappone, il Brasile e gli Emirati Arabi. Vediamo dunque spiragli di luce, ma le difficoltĂ non sono ancora superate e non è certo questo il momento per abbassare la guardia. Gli ultimi dati Istat confermano che la nostra priorità è ancora l’occupazione. Per questo motivo, nonostante i trasferimenti statali ridotti al lumicino, abbiamo confermato e rafforzato le misure messe in campo sin dal 2009 a tutela dei lavoratori in difficoltĂ e delle loro famiglie. Al momento, inoltre, tutti gli assessorati stanno lavorando in strettissima collaborazione con le parti sociali e le associazioni di categoria al fine di trovare le migliori soluzioni da applicare sul territorio per risolvere i problemi e creare nuova occupazione nei settori tradizionali che hanno ancora grandi margini di innovazione e nei settori emergenti delle nuove tecnologie, dei servizi alla persona, della green economy. La Regione Marche fa inoltre la sua parte proseguendo convinta negli interventi di spending review e di riorganizzazione dell’ente per liberare quante piĂš risorse possibili a favore del territorio. Insomma l’emergenza non è ancora conclusa, ma siamo ottimisti, perchĂŠ possiamo contare sulla tenacia e sulla creativitĂ dei marchigiani, volenterosi e determinati a non perdere il primato di regione piĂš produttiva d’Italiaâ€?.

Patrizia Casagrande Commissario straordinario Provincia di Ancona Consiglio regionale â€œĂˆ ancora troppo predelleper Marche sto dire che l’Italia è fuori dal tunnel della crisi. L’opera di risanamento avviata dal governo Monti ha probabilmente contribuito a mettere in sicurezza i conti pubblici e, con ciò, ha frenato i rischi apportati dalla speculazione finanziaria. Tutto ciò, però, non può eludere la domanda che tanti cittadini si pongono: basterĂ ? E a che prezzo? Ăˆ difficile negare che nel corso dell’ultimo anno il quadro economico abbia subito un ulteriore arretramento. Il dato ufficiale piĂš drammatico, quello della disoccupazione giovanile al 35,3%, sta lĂŹ a dimostrarlo impietosamente. CosĂŹ come è evidente che le misure adottate dal governo hanno contribuito ad alimentare sentimenti di sfiducia nella societĂ italiana, pur riscuotendo credito dal mondo e dall’Europa in particolare. Ciò si somma al numero crescente di crisi industriali, che ormai non riguardano piĂš solo le piccole e medie aziende, ma anche i grandi gruppi, come dimostrano da ultime l’Ilva, la Sulcis e l’Alcoa. Insomma, la crescita, considerata da tutti noi il motore della ripresa e opposta al mero rigore economico-finanziario teutonico, resta ancora un miraggio. Per quanto riguarda le Marche, le cose vanno meglio, ma solo leggermente. Sicuramente sono molte le crisi aziendali che, anche nella nostra provincia, hanno inciso sull’andamento dei livelli occupazionali. I dati in nostro possesso fotografano una situazione critica ma stabile. A

Sostenere i nuovi settori economici è imprescindibile

tenere, nonostante le difficoltà , sono soprattutto le nuove leve di sviluppo su cui da anni continuiamo a investire, come il turismo. Considerate le premesse, è sicuramente positivo che non si sia registrato

un tracollo durante la stagione estiva, il che testimonia la soliditĂ della nostra offerta territoriale. Credo che stia proprio qui la chiave per leggere il futuro che abbiamo di fronte e trovare le soluzione piĂš adeguate. Sostenere i nuovi settori economici come il turismo, appunto, ma anche la cultura, l’ambiente e la tutela del paesaggio, è imprescindibile sia per contrastare il lento declino di comparti piĂš maturi, sia, piĂš in generale, per ridisegnare un nuovo modello di crescita, regionale e nazionaleâ€?.

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SEZIONE I: I.1) Comune di Ancona-Area LL.PP. , Piazza XXIV Maggio 1, 60121 Ancona, Italia; a)Direzione Area LL.PP.; maurizio.ronconi@comune.ancona.it TEL +390712222544; FAX +39071222591; b) U.O. Bandi e Gare, Piazza XXIV Maggio 1, 60121 Ancona; TEL +390712222592; FAX +390712222591; raffaelamaria. tonti@comune.ancona.it; http://www.comune.ancona.it/ < ; 1.2) autorità locale, Area Lavori Pubblici; SEZIONE II: II.1.1) servizio gestione,conduzione impianti e manutenzione immobile sede della procura e tribunale per i minorenni di Ancona; C.I.G. 3926738EB1; II.1.2) appalto compreso in allegato II A D.Lgs.163/2006, categoria di servizi 1; Ancona; codice NUTS ITE32; II.1.5) CPV: oggetto principale: 50711000,oggetto complementare:50712000;II.1.6) AAP:NO; SEZIONE IV: IV.1.1) procedura aperta; IV.2) prezzo piÚ basso; SEZIONE V: V1) 10/09/2012; V.2) 2; V.3) RTI Cappalavori S.r.l. sede Fano (PU), / Greenerg S.r.l. sede Pesaro (PU); V.4)valore iniziale ₏ 280.000,00 IVA # * $ ==#== IVA esclusa; subappalto: 30%; SEZIONE VI: VI.1) NO; VI.3.1) Tribunale Amministrativo Regionale Marche, Via della Loggia 24 - 60121 Ancona, TEL +39 071 206946 / 206956 / 206979 / 206978, FAX +39 071 203853, posta elettronica (non abilitata alla ricezione di atti processuali) taran-segrprotocolloamm@ga-cert.it VI.3.2) termini di cui all’art.120 commi 1 e 5 D.Lgs. 104//2010.VI.4) data di spedizione del presente sulla GUUE :11/09/2012 Ancona, 18.09.2012

IL DIRETTORE AREA LL.PP. (Ing. Luciano Lucchetti)


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Fabrizio Cesetti Presidente Provincia di Fermo “A livello di politica europea sicuramente va segnalata positivamente la decisione della Bce, fortemente voluta dal governatore Draghi nonostante le remore della Banca centrale tedesca, di poter intervenire direttamente,

Matteo Ricci Presidente Provincia di Pesaro e Urbino

“Ci aspetta un autunno pesante. La crisi economica resta l’ambito prioritario. La recessione nel Paese è ben più pesante delle previsioni. E anche nel nostro territorio, nonostante i tassi di disoccupazione siano sotto la media nazionale, il problema

Voglia di ripresa

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Politiche attive del lavoro, il nostro impegno è concentrato su quattro fronti a determinate condizioni, nell’acquisto dei titoli di stato dei Paesi maggiormente in difficoltà. Questo evento dei giorni scorsi, che si può considerare a tutti gli effetti epocale, ha subito ottenuto il risultato di frenare le spe-

culazioni in corso, anche relative al nostro Paese, e soprattutto può costituire un ottimo punto di partenza per impostare ed avviare nel 2013 una nuova, diversa strategia di politiche per la stabilità e lo sviluppo a livello comunitario.

Per uscire dal tunnel è altresì necessario che la politica, nel senso più propositivo e positivo del termine, riprenda in mano le sorti del nostro Paese e che quindi si svolgano quanto prima regolari elezioni per dare luogo ad un

Un piano strategico con molte idee per intercettare i fondi comunitari 2013-2020 occupazionale è preoccupante, in primis per i giovani. Un trend destinato, purtroppo, a continuare anche nei prossimi mesi, quando gli ammortizzatori sociali, che abbiamo ottenuto all’inizio della crisi, per molti lavoratori finiranno. Butteremo ogni energia sui problemi della crisi, anche se le questioni sono più grandi di noi. Abbiamo già convocato la commissione provinciale lavoro, che comprende associazioni di categoria e sindacati. Confermiamo la nostra unità d’intenti e la coesione sociale, insieme al nostro impegno sulla resistenza e sull’innovazione.

Tra le azioni di contrasto, portate avanti in questi mesi dall’Ente e dall’organismo, il riferimento è, tra l’altro, a 70 tavoli anticrisi; agevolazioni tariffarie per oltre 2mila famiglie; prestiti agevolati e microcredito per più di 850 persone; sconti sul trasporto scolastico; prestito d’onore per 120 aziende; 406 posti di lavoro scaturiti dal sostegno alla creazione d’impresa; corsi di formazione per più di mille dipendenti di aziende in crisi e per 3mila e 400 disoccupati, svantaggiati, apprendisti; 240 imprese finanziate con check up aziendali. Ma anche tirocini, inse-

rimento mirato, politiche di re-impiego. Nell’immediato abbiamo ancora due milioni di euro da utilizzare. Li destineremo in gran parte all’occupazione giovanile. Anche perché nuove generazioni, donne e over 50 restano le fasce con le criticità maggiori. Non solo. Mentre resistiamo, non perdiamo di vista l’innovazione e la programmazione europea. Con il piano strategico della Provincia ci presentiamo con almeno 10 grandi idee per intercettare i fondi comunitari 2013-2020. Essenziale sarà la collaborazione tra pubblico e privato per la partecipazione ai bandi”.

nuovo Governo forte, coeso e coraggioso in grado di dare un nuovo e definitivo impulso al Paese sotto il profilo sia delle grandi riforme istituzionali, ancora sul tappeto, che delle politiche sociali, per l’occupazione e per le piccole e medie imprese. Certamente da questo punto di vista è stato già commesso un grave passo falso, quello, cioè, di pensare di intaccare il problema della spesa pubblica attraverso la riduzione ed il ridimensionamento delle Province, anziché preoccuparsi di avviare un organico riordino costituzionale dei diversi livelli di Governo della Pubblica amministrazione. A livello più specificatamente locale voglio dire che anche la Provincia di Fermo, che come noto presenta uno dei tassi manifatturieri e artigianali più elevati in campo nazionale, ha risentito e risente ancora della crisi recessiva. In parte l’ondata della crisi internazionale è stata contenuta dal fatto che la nostra economia è molto orientata verso le esportazioni grazie ai suoi prodotti di qualità, soprattutto del sistema moda. Come Provincia, nell’ambito delle politiche attive del lavoro finanziate

attraverso le risorse comunitarie del Fondo sociale europeo che ci sono state attribuite dalla Regione Marche, ci siamo mossi principalmente su quattro fronti: garantire il mantenimento delle professionalità dei numerosi lavoratori che hanno subito periodi di cassa integrazione in deroga, nelle imprese fino a 15 dipendenti; creare opportunità di pre-inserimento lavorativo e/o di avvicinamento al mondo del lavoro per i nostri giovani diplomati e laureati attraverso strumenti come le Work Experience, tirocini formativi e le borse lavoro per la categorie svantaggiate; incentivare i giovani che intendessero intraprendere un’attività di lavoro autonomo, attraverso gli strumenti per il sostegno dell’auto-imprenditorialità; avviare un progetto per favorire il trasferimento di conoscenze tecnologiche nelle piccole imprese, finanziando sia i loro progetti altamente innovativi che prevedendo l’inserimento, attraverso appositi assegni di ricerca, di giovani tecnologi. Pe r s o n a l m e n t e n o n credo che il 2013 possa segnare picchi significativi di ripresa economica, come sostenuto da qualcuno; credo che occorrerà attendere il 2014 per tornare ad un tasso di crescita del Pil del 2%, che è il minimo indispensabile per rimettere in moto investimenti ed occupazione. Sono convinto che il 2013 debba essere e potrà essere l’anno in cui ‘rimettere a posto le cose’ per creare le premesse per una nuova fase di crescita”.

Sappiamo di essere grandi perché di noi si fidano i piccoli Siamo cresciuti naturalmente, prendendoci cura dei nostri territori.

Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana: la fiducia è tutto.

www.carifac.it


Stefano Mastrovincenzo Segretario generale Cisl Marche “La fine del 2012, pur col positivo recupero di credibilità internazionale del nostro paese, ripropone uno scenario in cui debito, tagli di bilancio, recessione produttiva, calo dell’occupazione alimentano un forte disagio sociale. Preoccupano la riduzione dei consumi, la caduta del potere d’acquisto delle famiglie, l’impennata delle sofferenze bancarie. Servirebbe una politica antirecessiva, con riduzione delle tasse sul lavoro, sostegno alla contrattazione decentrata per alzare la produttività, rilancio degli investimenti, superando i vincoli del patto di stabilità per gli enti pubblici virtuosi. Nelle Marche è in atto un ridimensionamento del sistema produttivo, che risente di un gap di internazionalizzazione, verso i paesi a forte sviluppo, e di innovazione, (spesa in ricerca/sviluppo allo 0,3%), e c’è il rischio che si accentui l’uscita senza ritorno di giovani qualificati. Ci sono state positive azioni del governo regionale e delle parti sociali nel sostenere le imprese per l’export e per il credito e nel varare misure per il lavoro, ma è chiaro che l’incisività delle politiche sui singoli territori e settori è limitata dagli spazi globali e dai tempi stretti delle trasformazioni. Consapevoli che non ci saranno riconsegnate le condizioni preesistenti alla grande crisi, si può lavorare

Voglia di ripresa

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Sperimentare sul campo le condizioni per un nuovo sviluppo

sulle possibili fonti di valore economico, sociale e civile per le nostre comunità: consumi, che possono diventare un elemento di promozione territoriale; conoscenza,

Ioselito Galassi Account Manager BidFactory “Oggi più che mai la competitività impone alle aziende di ridurre al massimo i costi. Il mondo degli acquisti, grazie all’avvento delle nuove tecnologie e di internet, sta cambiando velocemente. L’obiettivo di BidFactory è quello di migliorare l’efficacia e l’efficienza dei processi di approvvigionamento tramite la creazione di un servizio via web di E-Marketplace, che favorisca l’incontro tra domanda e offerta e quindi, da parte di chi cerca la fornitura

per rafforzare un rapporto di scambio tra infrastrutture cognitive e sistema produttivo nel suo complesso; cooperazione, per unire imprese, ma anche i tanti soggetti presenti sul territorio, e lavorare su nuovi prodotti complessi frutto di un’interazione tra settori eterogenei; beni comuni; innovazione come approccio e metodo trasversale. Sono possibili fonti di valore su cui ipotizzare alcuni progetti, per sperimentare sul campo, con coraggio ed equilibrio, le condizioni per un nuovo sviluppo”.

Francesco Casoli

0,6 a 0,9 milioni di ore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È necessario ora che il modello del distretto si rinnovi e venga ripensato: da distretti produttivi a rete

E-Marketplace, quel luogo virtuale di incontro tra operatori di mercato di un determinato prodotto e/o servizio, l’ottenimento del prezzo ottimale, bypassando la procedura di ricerca di fornitori tramite i canali tradizionali che troppo spesso, oltre a richiedere tempi lunghi, non garantisce al cliente il raggiungimento degli obiettivi di budget prefissati. Un E-Marketplace è un luogo

di incontro tra o p e rat o r i d i mercato, una specie di piazza virtuale di incontro per aziende, che consente di rendere più razionale, veloce ed economico il processo di acquisto, nell’ottica finale dell’ottimizzazione dei costi e delle procedure. In molti casi, una Pmi può trovare in

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E’ necessario che il modello del distretto si rinnovi

Presidente Gruppo Elica “Il manifatturiero marchigiano deve saper rinnovarsi. I fatti di economia verificatisi a livello internazionale e con ripercussioni in tutti i settori non hanno ovviamente risparmiato il nostro territorio. Le Marche, da sempre regione operosa e ricca, si trovano ad affrontare oggi una situazione di grande affanno. I nostri distretti sono sotto pressione e le cifre sugli ammortizzatori sociali parlano chiaro: nei primi cinque mesi del 2012 la cassa integrazione ordinaria ad esempio è aumentata da

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un E-marketplace un primo, rassicurante approccio al commercio elettronico, una risposta semplice e immediata all’esigenza di aprirsi a nuovi mercati. Grazie ad un sistema di gestione piuttosto semplice, per le aziende l’operatività è pressoché immediata; ma soprattutto una Pmi può contare su un ottimo mezzo per aumentare la propria visibilità, obiettivo tanto ambito quanto difficile da conquistare nel mercato della Rete”.

d’impresa così da creare una conoscenza e un sapere diffusi sul territorio. Da soli non possiamo andare da nessuna parte. E lo penso indifferentemente per le grandi e le piccole aziende. Non si può pensare di star fuori da una logica comune che dia origine a una politica industriale in grado di salvaguardare e migliorare le condizioni in cui le imprese si trovano ad agire. La crisi che si è aperta ormai cinque anni fa sembra non voler ancora finire: nel 2008 abbiamo avuto tutti l’idea che nell’arco di due o tre anni l’avremmo affrontata e superata. Invece siamo ancora in una situazione delicata, con dati allarmanti a livello regionale sul mercato del lavoro e disoccupazione a livelli record. Questo nuovo scenario che si è delineato mette in evidenza la necessità di interventi urgenti e improrogabili. Oggi. purtroppo. l’allarme occupazionale non riguarda più solo i giovani alla ricerca del primo impiego ma si è allargato e coinvolge anche quanti il lavoro l’avevano e l’hanno perso e sono costretti a inventarsi nuovamente daccapo. Le nostre Marche sono tuttora una regione operosa: non ci manca certo la voglia di fare! Serve una politica illuminata in grado di dare un sano supporto alle imprese e nuova linfa ai distretti: insieme possiamo farcela”.

Il Direttore

Il Presidente

Geom. Giacomo Aquilanti

Prof. Alessandro Mancinelli


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Enrico Cappanera Amministratore delegato Energy Resources

Voglia di ripresa

MARCHEdomani

OTTOBRE 2012

Energia è potere. L’avanzata di un nuovo modello non si può frenare

“L’Europa sta affrontando un periodo di profonda crisi che convoglia inevitabilmente nell’arresto economico dei paesi aderenti e dei loro piani di sviluppo. In Italia questa incertezza del mercato ha fatto perdere progressivamente l’accesso ai finanziamenti fino al totale blocco del sistema bancario e del credito causando la chiusura di numerose aziende. Nel

caso delle rinnovabili, c’è stata una progressiva interruzione, prima causata dal sistema finanziario e poi dalle istituzioni, con il temporeggiare dell’entrata in vigore del nuovo V conto energia lo scorso 27 agosto, con la conseguenza di veder influenzato l’intero comparto in modo retroattivo già dai primi mesi dell’anno. Il settore delle rinnovabili non solo ha creato sviluppo

“In fondo al tunnel ho visto una luce. Era il treno”. In molti hanno ricordato questa battuta di Woody Allen per descrivere la situazione della nostra economia. Ma in realtà, oltre alla luce del treno, non c’è solo buio in fondo al tunnel! Il buio riguarda un autunno che si preannuncia molto difficile e con prospettive di ulteriore peggioramento per troppe imprese. La luce è quella, seppur flebile, di dinamiche positive e di deciso miglioramento per altre imprese, in particolare quelle che guardano ai mercati esteri. Come si evolve la crisi? Dal lato dei decisori pubblici, la fase del rigore è stata avviata da tempo e ci accompagnerà ancora a lungo perché ha mostrato

di giovare all’immagine internazionale dell’Italia; è però molto importante che si stia cercando in tutti i modi di riavviare anche la crescita, una fase, questa, ancora tutta da intraprendere, e che sarebbe bene portasse frutti già prima della fine dell’anno. Per le imprese di piccole dimensioni tutto questo deve significare ripresa degli investimenti in primo luogo, sia per rimediare a un lungo periodo di calo nella loro diffusione e nel loro ammontare (che ha provocato deterioramento e obsolescenza dei fattori tecnici), sia per avvantaggiarsi delle tecnologie e delle conoscenze nuove rese disponibili da processi innovativi e di ricerca che nel frattempo hanno continuato a marciare velocissimi.

economico e nuovi posti di lavoro, ma soprattutto sostiene e si batte per uno dei maggiori problemi che l’umanità dovrà affrontare nei prossimi anni: il cambiamento climatico. In solo quattro anni, in Italia si è realizzato l’equivalente di dieci centrali nucleari con la potenza di 30 GW di energia pulita e noi della Energy Resources abbiamo nelle Marche un primato per

Renato Picciaiola Presidente Cna Marche

Ma le nostre piccole imprese devono poter contare su risorse finanziarie adeguate, in grado di sostenere progetti di innovazione e di

l’installazione di impianti ad energie rinnovabili con oltre il 40% del mercato. Siamo ad un punto in cui l’avanzata di un nuovo modello energetico non si può frenare, ormai è doppiamente sostenibile, sia a livello economico che ambientale, ma continuano la mistificazione attribuendogli costi e fini solo speculativi. Invece il vero ‘problema’ che ha generato è sensibilizzare

i cittadini verso una produzione di energia libera dai gestori convenzionali, ponendo le basi per un nuovo ‘progresso energetico’, un’era di autosufficienza, di maggiore libertà e di sostenibilità. Questo però sottrae interessi ai grandi produttori di combustibili fossili, alle multinazionali, lobbies finanziarie ed industriali che con la complicità dei

media stanno insidiando il nostro desiderio di indipendenza energetica spingendoci a vivere secondo i loro interessi. Ci aspetta un periodo difficile, ma siamo ottimisti. Noi di ER veniamo da un 2011 in cui abbiamo concluso importanti contratti con prestigiose realtà internazionali quali Tod’s, Ferrari, Arval. Ora puntiamo verso il mercato estero, dove le nostre attività vengono incoraggiate sia dal sistema finanziario che governativo e nella produzione di tecnologie che permettono all’utente finale di gestire e produrre in autonomia la propria energia, crediamo quindi che sarà un autunno di grandi soddisfazioni e traguardi commerciali”.

Il buio di un autunno difficile, la luce di dinamiche positive per le imprese che guardano all’estero cambiamento: i limiti delle nostre banche, incapaci di garantire linee di credito a imprenditori dinamici ma in difficoltà, non devono aggiungersi a quelli della macchina pubblica per frenare ulteriormente il recupero di competitività delle nostre imprese. Più in particolare, per le nostre imprese di piccole e piccolissime dimensioni valgono alcune opportunità che possono essere sintetizzate da termini come ‘flessibilità’, ‘capacità di

personalizzazione’, ‘accuratezza’ e ‘durevolezza delle produzioni’, capacità di ‘recupero’, ‘ristrutturazione’, ‘riconversione’, ‘riparazione’ e ‘manutenzione’. Queste doti, che caratterizzano ampia parte delle imprese più piccole, sono da un po’ di tempo oggetto di riconsiderazione in quanto ritenute unanimemente necessarie al mutamento dei modelli di benessere che le esigenze di sostenibilità dello sviluppo impongono. Si pensi

al risparmio energetico e alla microproduzione di energia tramite fonti rinnovabili: il ruolo delle nostre piccole imprese operanti in diversi settori (costruzioni private e pubbliche, produzione e installazione di impianti, di infissi, ecc.) si configura strategico per una più capillare diffusione della nuova cultura ecologica e, in particolare, per l’affermarsi di una nuova consapevolezza del rapporto tra sviluppo e benessere”.


MARCHEdomani

OTTOBRE 2012

Enrico Doni Direttore generale Carifac “Fare previsioni sul 2013 è evidentemente arduo, ma in riferimento agli spiragli di ripresa di cui ha parlato il ministro Passera non sono tra coloro che lo giudicano un ottimismo infondato. La voglia di reazione è grande. La forza del sistema economico marchigiano e italiano è migliore delle tinte fosche con cui questo momento viene dipinto da piĂš parti, con il rischio di avvitarsi in una pericolosa crisi di fiducia. Basti pensare ai positivi risultati, con i relativi distinguo da settore a settore, dell’export manifatturiero nonostante tutti i vincoli del sistema Paese. Ciò di cui sono certo è che il vero grande ‘scudo’ contro le difficoltà è fare sul serio le cose di cui il sistema economico ha bisogno e di farle tutti insieme: banche, imprese, istituzioni. In una sinergia dove ogni interlocutore sia consapevole delle proprie responsabilitĂ per lo sviluppo. Le banche, ad esempio, possono e debbono accompagnare le imprese nei loro progetti, ma non idearli al posto loro. CosĂŹ come banche e imprese hanno bisogno che le istituzioni garantiscano un quadro normativo con regole chiare e condivise e liberino il Paese dal peso

Lauro Costa

Sinergie, il vero grande scudo contro le diďŹƒcoltĂ

dell’eccessiva burocrazia. Noi banche di territorio siamo ben consapevoli del nostro ruolo, conosciamo e condividiamo da sempre i progetti e le difficoltĂ delle comunitĂ locali in cui siamo presenti. Non è un caso che, come confermano anche i dati semestrali, gli impieghi del Gruppo Veneto Banca verso imprese e famiglie continuino a crescere, pur a fronte di una richiesta di credito che risente della grande caute-

Presidente Banca Marche

la delle aziende e delle innegabili difficoltĂ di molte famiglie. Occorre sostenere l’economia reale e le aziende in grado di competere e creare ricchezza e lavoro nel mutato contesto competitivo, anche per non disperdere il preziosissimo patrimonio di know how e professionalitĂ di cui le Marche sono ricche. In tal senso la crescita e la mission del Gruppo Veneto Banca, di cui Carifac fa parte, sono la testimonianza che fare banca in modo tradizionale è la strada giusta. Ovvero raccogliendo e reimpiegando risorse per supportare concretamente lo sviluppo dei territori e delle economie locali attraverso l’ascolto, la comprensione e la soddisfazione dei bisogni della nostra clientelaâ€?.

“Alla domanda se l’Italia in questo autunno del 2012 stia davvero uscendo dal tunnel della crisi economica è difficile dare una risposta netta e definitiva. E’ la classica situazione in cui la razionalitĂ ci porta ad essere pessimisti, mentre la volontĂ e il cuore ci spingono all’ottimismo. I dati economici continuano ad essere particolarmente critici. La recessione in cui è caduto il nostro Paese un anno fa continua a mordere. Il Pil è in continuo calo, mentre la disoccupazione, soprattutto fra i giovani, è aumentata in maniera drammatica. Preoccupa in modo particolare il dato sul Pil: secondo l’Istat nel decennio 2001-2010 la crescita del Pil italiano è stata del 4,1%, il peggiore risultato fra tutte le econome europee. Molte

Voglia di ripresa

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Riprendere con forza la strada dell’innovazione

imprese, soprattutto quelle medio-piccole, sono in gravi difficoltà finanziarie, cosÏ come tante famiglie, che fanno sempre piÚ fatica a fare quadrare i conti. Non per niente la propensione al risparmio degli italiani tende a diminuire, per il semplice fatto che sempre meno persone riescono a mettere da parte una quota del proprio reddito. Le cause sono molteplici: il rallentamento dell’economia mondiale, che rende

asfittico anche il mercato delle esportazioni, tradizionale bacino commerciale per molte delle aziende marchigiane. Poi c’è la crisi dell’euro, che ha fatto salire il costo del credito e diminuire la disponibilitĂ di finanziamento per il sistema imprenditoriale. Infine a pesare sulla nostra economia è la fortissima pressione fiscale, che ha l’obiettivo di azzerare il deficit pubblico strutturale dell’Italia nel 2014. Da quest’ultimo punto, il fisco, vedo i primi segnali positivi, perchĂŠ il peggio dovrebbe essere passato. La spending review, nel caso abbia successo, dovrebbe dare spazio a una riduzione delle imposte, cosĂŹ come le politiche della Bce e una maggiore integrazione fiscale ed economica europea dovrebbero portare a un calo degli spread, cosĂŹ da facilitare un’immissione di liquiditĂ nel sistema economico. E poi c’è la fiducia nella capacitĂ di reazione degli italiani, che hanno sempre dimostrato le loro qualitĂ migliori proprio nei momenti di difficoltĂ . La nostra tenacia e la nostra fantasia ci permetteranno di uscire da questa crisi, purchĂŠ si accetti la sfida del cambiamento e si riprenda con forza la strada dell’innovazioneâ€?.

Rimini 8 e 9 novembre PER INFO tel. 071/5898326 sviluppo.sostenibile@an.camcom. it ------- (Enterprise Europe Network) tel. 071/5898244 een@an.camcom.it

Ecobusiness 2012: prenota i tuoi incontri La Camera di Commercio di Ancona partecipa, anche quest’anno, alla Fiera di ECOMONDO con uno spazio espositivo all’interno dell’Area Marche e per la prima volta, è partner, in qualitĂ di co-organizzatore, della IV edizione di Ecobusiness Cooperation Event: un’opportunitĂ di interscambio, incontro e business tra imprese, universitĂ e centri di ricerca provenienti da tutto il mondo, per

promuovere opportunità di cooperazione commerciali e di trasferimento tecnologico nonchÊ sviluppare nuove partnership per la partecipazione a progetti europei di Ricerca e Sviluppo. L’evento si svolgerà a Rimini giovedÏ 8 e venerdÏ 9 novembre in occasione di Ecomondo 2012, la piÚ importante vetrina italiana sulle nuove soluzioni tecnologiche per la gestione sostenibile dell’ambiente e delle risorse.

La partecipazione è gratuita. Per aderire è necessario registrarsi online sul portale dedicato all’evento e inseri in lingua inglese entro il 19 ottobre. L’agenda individuale de base agli interlocutori prescelti sul catalogo online e alle preferenze di orario espresse dai partecipanti al momento della compilazione


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Adriano Federici Presidente Camera di commercio Ascoli Piceno “La ‘voglia di ripresa’, a cui Marche domani dedica, molto opportunamente, il suo primo Speciale dopo la pausa estiva, è largamente condivisa nella nostra regione. La crisi economica ha colpito duramente anche il tessuto economico marchigiano, pur solido, laborioso e radicato come tutti lo conoscono. Purtroppo, fattori esogeni –altrettanto noti– hanno inciso con impeto non fronteggiabile con gli strumenti localmente disponibili. Considero che dire lealmente il proprio pensiero sia il miglior modo di contribuire a un utile dibattito con gli operatori economici e istituzionali. Perciò, non voglio nascondere che non ritengo che l’anno in corso offrirà dati confortanti di ripresa dell’economia. E ciò –sia detto con chiarezza– senza alcuna responsabilità degli imprenditori marchigiani. Pesano purtroppo le incerte prospettive a livello nazionale e internazionale: difficoltà dell’euro, debiti sovrani, rapporti tra Cancellerie europee, vuoti di leadership, rallentamento delle ‘locomotive’ extra-europee. In questo quadro penso e spero che la vera ripresa, su cui Marche domani ci chiama a ragionare, ci

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MARCHEdomani

Prospettive incerte; ripresa a partire dal 2013

sarà a partire dal 2013. Ma la ripresa -e riprendo un tema che mi sta molto a cuore- non ci sarà indipendentemente da noi, da quello che facciamo e da quello che scegliamo. Intendo dire che non si possono rinviare scelte impegnative in termini di infrastrutture, servizi, apparato pubblico. Le imprese sollecitano il recupero del ‘gap’ con altri territori, enormemente avvantaggiati su tutti i fronti che ho elencato. Vanno quindi superati campanilismi, localismi, particolarismi che introducono veti incrociati all’effettiva attuazione di quanto è divenuto, più che necessario, indispensabile e vitale. Per essere concreti, nella vita della nostra Camera di commercio abbiamo messo tra gli obiettivi principali: la realizzazione nel territorio della banda larga, strumento fonda-

mentale per l’Ict; l’organizzazione di meeting per tour operator esteri; la diffusione della cultura d’impresa tra i giovani; la valorizzazione delle energie rinnovabili, anche tramite la costituzione di un ‘Distretto delle energie’. Tutto ciò è avvenuto con una continua attenzione agli equilibri di bilancio e con una costante ricerca delle migliori sinergie con la Regione Marche e con le altre Camere di commercio marchigiane, oltre che con gli Enti territoriali del Piceno. Ritengo, in tutta coscienza, che questo sia il percorso corretto per la ripresa e mi auguro che venga condiviso dagli altri soggetti istituzionali”.

Corrado Mariotti Presidente Ubi – Banca Popolare di Ancona “Il Governo Monti ha affrontato la situazione di pesante e perdurante crisi con coraggio e determinazione con il duplice obiettivo di mettere prima al sicuro i conti, per poi procedere ad una riduzione della spesa corrente e, grazie a questa, investirne una parte quale volano per la crescita. Se esaminiamo i testi dei decreti legge originari e li confrontiamo con quelli delle leggi di conversione, nonostante le innumerevoli ‘fiducie’ richieste ed ottenute, notiamo immediatamente quanto la ‘strana maggioranza’ che sostiene il Governo ne abbia modificato la portata originaria. Nel primo decennio di questo secolo la spesa pubblica corrente è aumentata,

OTTOBRE 2012

Tutt’altro che rosea la situazione dell’economia reale

in valore assoluto deflazionato, di oltre 125 miliardi: se teniamo conto che 38 miliardi circa (10 dei quali virtuali, in quanto relativi al lavoro nel settore pubblico) è il gettito della vituperata Irap, che 60 miliardi circa sono il debito delle amministrazioni pubbliche nei con-

fronti delle imprese, è facile comprendere che, senza tale ingiustificato incremento, ci sarebbe stato spazio, oltre che per effettuare tali interventi, anche per ridurre altre imposte alle imprese (si pensi all’aliquota Ires per quelle labour intensive) ed alle famiglie. Ma tant’è, questo non è stato fatto, o meglio si è fatto il contrario, ed ora bisogna rimediare facendo il percorso inverso. E non sarà facile. Vista da una banca del territorio, la situazione dell’economia reale appare tutt’altro che rosea: la debole struttura della grande maggioranza delle imprese, la loro scarsa capitalizzazione, un timido e poco tempestivo ricambio generazionale, il timore di ricorrere a manager esterni sono tutti fattori che hanno accentuato una crisi nei fatti pre-esistente. Il ruolo di una banca è quello di intermediare il denaro: prestare a famiglie ed imprese ciò che i risparmiatori le affidano; ma per poter rendere un servizio all’economia debbono poter contare sulla restituzione, nella misura più alta possibile, dei prestiti; e per ottenere tale risultato deve attentamente esaminare il richiedente e, soprattutto, la necessità per la quale ricorre al credito: altrimenti disperde ricchezza e toglie ossigeno all’economia”.


MARCHEdomani

OTTOBRE 2012

Luigi Lacchè

Ripartire da formazione, qualitĂ e innovazione

Rettore UniversitĂ di Macerata “Un anno fa il tasso di disoccupazione giovanile si attestava al 29% nella media nazionale. Oggi, come è noto, è ulteriormente aumentato segnalando l’ulteriore deterioramento del mercato del lavoro. Anche se nelle Marche la media è di qualche punto inferiore, c’è poco da stare allegri. Nello scorso anno accademico è ulteriormente diminuito il numero dei diplomati che si immatricolano a corsi universitari, segnale di sfiducia e di disorientamento dei giovani maggiorenni. Il sistema universitario marchigiano ha tenuto bene ma non

“Il debito pubblico è l’immagine plastica di chi ha rimandato scelte e soluzioniâ€? possiamo non riflettere. Come rettore di una UniversitĂ il mio angolo visuale è anzitutto quello offerto dalla condizione giovanile. Il nostro paese sconta dei pesanti paradossi: da un lato si amplia la

generazione Neet, ovvero di chi non studia nĂŠ lavora, dall’altro prosegue il processo di ‘esportazione’ di cervelli (laureati e dottori di ricerca) verso istituzioni di ricerca e imprese di nazioni che, a differenza dell’Italia, hanno davvero messo al centro la questione cruciale dell’istruzione, della ricerca, della conoscenza. Il nostro paese è schiacciato sotto il peso del debito pubblico e non sarĂ facile uscirne come capita quando si arriva tardi al capezzale del malato. Il debito è l’immagine plastica (chissĂ quanto spazio occupano i nostri 2 mila miliardi di debito?) di chi ha rimandato al futuro scelte e soluzioni, con scarsi investimenti. Il debito si è cosĂŹ mangiato il futuro di alcune generazioni e questo è un dato drammatico. L’autunno si annuncia

molto difficile. Il governo lancia segnali di fiducia, addirittura di ottimismo. Speriamo che sia cosĂŹ, che la voglia di ripresa abbia la meglio. La crisi ci spinge inevitabilmente ad un combattimento giorno dopo giorno, ma rischia di farci perdere l’orizzonte. Non avremo vere possibilitĂ di ripresa se non ripartiremo dalla formazione, dalla qualitĂ , dall’innovazione, dalla conoscenza e dal mondo delle imprese. Occorrono politiche di sostegno degne di una classe dirigente. Il recente bando regionale per sostenere borse di dottorato di ricerca applicata –che ha avuto un notevole successo (aumentate da 40 ad 80)– è un esempio positivo e dimostra che nelle Marche c’è desiderio di crescita. Le UniversitĂ ci sonoâ€?.

Stefano Pivato Rettore UniversitĂ â€œCarlo Boâ€? di Urbino “Per parlare di ripresa dell’economia in un momento tanto drammatico occorre molta attenzione e senso di responsabilitĂ . Sono stimati infatti a circa 180 mila i posti di lavoro a rischio nei prossimi mesi e giĂ sono sulle prime pagine e sui titoli di apertura situazioni come quelle che investono l’intera regione Sardegna. Per questo le risposte e le proposte di un ateneo non possono che essere nei numeri: i dati Almalaurea 2012 sulle UniversitĂ italiane dicono che i neolaureati triennali dell’UniversitĂ â€˜Carlo Bo’ di Urbino che risultano occupati sono il 48%, un valore superiore alla media nazionale (44%). Tra gli occupati, il 33% è dedito esclusivamente al lavoro, mentre il 15% coniuga il

Voglia di ripresa

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La nostra risposta è tutta nei numeri livello nazionale è il 14%). Chi cerca lavoro è il 27% dei laureati specialistici dell’UniversitĂ di Urbino, contro il 30% del totale laureati. A un anno dalla laurea, il lavoro è stabile per il 41,5% dei laureati, valore anche in questo caso superiore alla media nazionale (33%). Questi risultati confermano che il modello Urbino tiene e anzi migliora. In un percorso verso la laurea specialistica con il lavoro. Chi continua gli studi con la laurea specialistica è il 50%: il 35% è impegnato esclusivamente nella laurea specialistica, mentre il 15% studia e lavora. L’analisi degli sbocchi occupazionali dei laureati triennali deve tenere conto che si tratta di giovani che nella maggioranza dei casi continuano gli studi, rimanda cioè al postlaurea di tipo specialistico l’ingresso nel mondo del lavoro. Cosa avviene, dunque, ai laureati specialistici a un anno dalla laurea? A dodici mesi dalla conclusione degli studi, risulta occupato il 61%; un valore superiore alla media nazionale del 56% che colloca Urbino al 14° posto su 57 atenei. Il 12% dei laureati continua la formazione (a

“In un quadro cosĂŹ difficile per i giovani è fondamentale conoscere le strade da percorrereâ€?: l’UniversitĂ occasione per il lavoro quadro cosĂŹ difficile per i giovani è pertanto fondamentale conoscere le strade da percorrere e sapere che l’Università è ancora un investimento privilegiato per l’inserimento nel mondo del lavoro. Chi decide di iscriversi a Urbino sa che lo è ancora di piĂšâ€?.

VALUTAZIONI SULLA QUALITA’ DELL’ARIA AMBIENTE: UN UTILE E NECESSARIO APPROCCIO "Nel dicembre 2008 l’Unione Europea ha approvato il pacchetto “clima-energia�, meglio noto come “strategia 20-20-20�, in quanto prevede entro il 2020: il taglio delle emissioni di gas serra del 20%; la riduzione dei consumi di energia del 20%; lo sfruttamento delle fonti rinnovabili per il 20% del consumo totale europeo. Il pacchetto comprende anche provvedimenti sui limiti alle emissioni degli autoveicoli e sul sistema di scambio delle quote di emissione dal 2013 al 2020 (ETS: Emissions Trading Scheme). Tale strategia, in origine concepita e riservata al solo comparto industriale, coinvolge ora sia il settore pubblico che quello privato, ed incentiva

ed applicare soluzioni utili ad una attenuazione degli impatti ambientali e, possibilmente, ad una loro soluzione. In questa ottica il cosiddetto “Patto dei Sindaciâ€? rappresenta il tentativo di demandare alle AutoritĂ Locali (Sindaci) l’impegno di intervenire sul proprio territorio per tentare di applicare i principi globali generali alla concreta realtĂ . Ovviamente non si tratta di e con scarse risorse, compiti che possono risultare assai gravosi ed eccedenti i limiti delle menti “in rete integrataâ€? per favorire un dialogo utile allo studio di soluzioni ed alla programmazione di interventi. Tale orientamento deriva dalla constatazione che le realtĂ urbane

Un’applicazione di tale metodologia è rappresentato da uno studio condotto da Igienstudio srl per conto del Comune di Jesi, nel quale vengono analizzati i futuri caratteri di qualitĂ dell’aria nel territorio comunale, alla luce delle trasformazioni che conseguirann o a l l ’ a p p ro v a z i o n e d e l p i a n o a t t u a t i vo dell’Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata (APEA), denominata ZIPA VERDE. Le risultanze di tale studio, ricavate utilizzando anche una griglia di recettori posizionati nell’area

e necessariamente meritevoli di conferma con scenario qualitativamente descrivibile in termini di ricadute emissive sul centro abitato e, ridistribuendo e riorganizzando in parte le attivi attualmente in essere nelle zone ZIPA1, ZIPA2 e ZIPA3, in grado di atViale del Lavoro 37/A - 60035 Jesi (An) tenuarne i relativi impatti Tel. 0731 203232 - info@igienstudio.it sull’aria ambiente".

sono state individuate come “punti caldiâ€? ove è presente il rischio di superamento dei limiti di sicurezza, soprattutto in relazione al settore dei trasporti ed a quello energetico di origine industriale e residenziale. E’ evidente che per l’impostazione di progetti di intervento sono necessari concreti elementi di conoscenza della realtĂ in tema di qualitĂ dell’aria ambiente. Fino al momento attuale sono stati eseguiti interventi di monitoraggio, sia tramite misurazioni in siti del territorio diversi dai siti della rete di riferimento. Un approccio di tale natura può tuttavia produrre esiti a volte fuorvianti perchĂŠ le variabili

esterni contingenti, in grado di mascherare la reale entitĂ dei parametri in gioco. In una fase piĂš recente di studio della problematica, si è individuata, come innovativa fonte di conoscenza, una “modellazione matematicaâ€? che non rappresenta una tecnica a sĂŠ stante, ma che integra i dati provenienti dalle sorgenti regionali ed i dati delle centraline di monitoraggio provinciali, ormai storicamente presenti nel territorio. Tale visione risulterebbe ampia ed esaustiva, in grado di fornire un panorama delle situazioni critiche, attribuendo ad esse un “pesoâ€? effettivo che consentirebbe di programmare interventi di piĂš ampio respiro rispetto a provvedimenti

Dr. Costantino Ricci Presidente Igienstudio srl


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Massimiliano Polacco Coordinatore Confcommercio Imprese per l’Italia Marche

“Ragionando sull’autunno che verrà e sulla situazione economica mi viene in mente uno slogan che negli anni Ottanta è stato un cavallo di battaglia del presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan. Lo Stato, disse Reagan, non è la soluzione ai nostri problemi, lo Stato è il problema. Sembrerebbe una deriva estrema, ma cosa dovremmo dire quando lo Stato fa rima con sprechi, con

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MARCHEdomani

Serve una forte capacità critica per risolvere i problemi costi esorbitanti della politica, con enti inutili, eccetera, eccetera? Politici e governanti si riempiono la bocca con la spending review che dovrebbe tagliare i costi della spesa pubblica e che invece non sta cancellando un bel niente (lo stesso Monti non è intervenuto sulle spese superflue per ridurre il debito). Il risanamento passa attraverso la riduzione dei costi e della spesa pubblica, fornendo un servizio efficiente al cittadino ed un aiuto concreto alle Piccole e Medie Imprese che tengono in piedi il Sistema Italia e che continuamente vengono vessate. Alle nostre imprese spettano i controlli, in molti casi iniqui, le tasse e gli obblighi. Di fronte a questa situazione

ci parlano di ottimismo: come dovremmo sentirci? Di regola l’imprenditore è positivo perché investe nel proprio progetto ma non è più questo il tempo. I canali del credito sono chiusi e non c’è una vera politica sugli strumenti da utilizzare per garantire una ripresa. Senza questi elementi come si fa a ripartire? Taglio alla spesa pubblica, meno tasse alle imprese e ai cittadini, più credito e strumenti normativi per stare al passo con la globalizzazione. La ricetta è semplice, invece si cerca solo di complicare le cose evitando le azioni indispensabili per un salto di qualità, cioè forte capacità critica per risolvere i problemi e rafforzamento delle sinergie interne”.

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Francesco Giovani e Ranghiasci mutazioni genetiche Responsabile sviluppo PuntoDock “Dal 2008, la crisi. Dal 2008 l’habitat è cambiato e le imprese italiane non brillano nel processo di adattamento alle nuove condizioni. Invece di pensare a nuove strategie, preferiscono rassicurarsi ripetendosi a vicenda i soliti consumati mantra: riduzione dei salari, libertà nella risoluzione dei rapporti di lavoro, delocalizzazione. Contemporaneamente il mercato ha dichiarato che per un’intera generazione di giovani italiani non c’è posto: un giovane su tre non lavora, gli altri due lo fanno in condizioni di estrema precarietà. Dal 2008, di conseguenza, i giovani italiani hanno cominciato a fare i conti con un contesto in evoluzione, con nuove regole del gioco, con un mondo che non sarebbe stato più come prima. Da allora questi giovani si stanno

per la sopravvivenza dando da fare per generare nuove idee e nuovi concetti per interpretare la realtà che li circonda... nuove strategie di sopravvivenza in un habitat ostile. Nei comportamenti individuali modificano gli stili di vita, sperimentano nuovi canali di comunicazione e di azione riappropriandosi del proprio ruolo e della propria identità. Nella vita sociale ed economica hanno sviluppato nuove sensibilità verso l’ambiente e verso la collettività, nuove professionalità e nuovi modi di intendere l’economia. Dal 2008 stiamo assistendo ad una mutazione genetica, un processo di adattamento di una generazione di cittadini, professionisti, imprenditori che ambiscono nel prossimo futuro a diventare classe dirigente. Adattamento inevitabile e necessario come ogni strategia di sopravvi-

venza. Non siamo ancora in grado di sapere con quali nuovi ‘organi’ ce li ritroveremo a competere sui mercati, quali tentacoli, branchie o ali l’evoluzione gli avrà riservato. Non siamo neppure in grado di immaginare con quali linguaggi e con quali nuove idee invaderanno il mondo. La via migliore per la ripresa è la stessa della sopravvivenza: comprendere ed incoraggiare la mutazione. Contrastarla del resto sarebbe inutile, indietro non si torna”.

PreamFono: “La ricetta è fare al meglio ciò che sappiamo fare bene” “PreamFono nell’anno della crisi sta crescendo (+80% sul 2011). Il consuntivo di fine luglio ha fatto sorridere tutti e ha permesso di guardare con nuovo slancio all’autunno 2012 e al 2013. Ci siamo interrogati a fondo su quale fosse la ricetta e abbiamo concluso che la ricetta è fare al meglio ciò che sappiamo fare bene nella consapevolezza che i mer-

cati internazionali in questo momento sono i più ricettivi. Abbiamo capacità di trasformare la materia prima e abbiamo industrializzato tale capacità coprendola con brevetti internazionali, abbiamo cercato di cogliere tutte le opportunità che si sono presentate, in pochi mesi abbiamo affrontato problematiche mai viste prima soprattutto con clienti stranieri, diventando

progressivamente protagonisti nei rapporti dell’utilizzatore finale. Nasciamo come azienda produttrice di semilavorati, fornitore di grandi gruppi mobilieri italiani, in un paio d’anni (con una forte accelerazione nel 2012) ci siamo trasformati in un produttore ‘a contratto’. Il cliente è per noi al centro delle attività e l’attenzione

alla soluzione delle esigenze ci permette di costruire relazioni durature nel tempo. Solo per fare un esempio PreamFono ha arredato la sala del consiglio del nuovo parlamento della Georgia e sta già guardando alle esigenze che stanno nascendo. Il governo dei processi e la continua volontà di miglioramento hanno permesso di far fronte a tutti gli impegni, nonostante la

sostanziale indifferenza del sistema creditizio. PreamFono guarda al 2013 con fiducia. Oggi l’attenzione è posta sul rafforzare gli avamposti cercando di creare opportunità di sviluppo all’estero facendo rete con altre aziende e mantenendo rapporti con tutti quegli operatori che investono e sono stabilmente presenti sui mercati in crescita. Cosa abbiamo imparato:

la forza delle competenze e delle tradizioni, apertura al nuovo e flessibilità nel cercare le soluzioni facendo leva su tutte le risorse a disposizione, forte attenzione alla componente finanziaria che in questa fase rischia di far saltare tutti i programmi”. Augusta Bonci Amministratore unico PreamFono


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Ciao Alceo

L’ultimo saluto in un’affollata Chiesa di San Domenico, ad Ancona; l’omelia di don Lamberto Pigini

“Con te la vita è stata piena” V

orrei avere soltanto un briciolo delle capacità comunicative che possedeva Alceo per poter esprimere appieno cosa ho nell’animo”. Emozionato don Lamberto Pigini nell’ultimo saluto all’amico Alceo, celebrando l’omelia funebre in un’affollata Chiesa di San Domenico. “Un uomo fortemente legato ai valori fondamentali della famiglia e che ha dato grande importanza all’impegno nel lavoro. Il Signore gli aveva dato un

La commozione dei figli: “Porteremo avanti i tuoi insegnamenti”

gli omaggio, perché la sua umanità, come ha ricordato don Pigini, “toccava l’anima di tutti quelli che incontrava”. Sull’etica del lavoro una profonda riflessione: “Alceo si è sempre impegnato, fino all’ultimo giorno. E non dobbiamo dimenticare quanti sacrifici ha vissuto durante la guerra, combattendo con i Bersaglieri e con i partigiani”. In conclusione dell’omelia un’immagine che ad Alceo sarebbe piaciuta: “Quante interviste ha fatto, due volte anche con me. Ora riceverà un’intervista dal Signore, che finirà così: ‘Alceo, dammi la mano, vieni con me nella casa per te preparata dall’eternità’”. Toccanti le parole dei figli di Alceo, tutti e quattro stretti nel ricordo: “Nostro padre –ha detto Sergio- è stata una persona capace di trasmettere ogni giorno degli insegnamenti a chi gli stava vicino, gettando dei

maestoso talento e lui l’ha saputo sfruttare al meglio, con l’obiettivo di rendere migliore la nostra società. Diffondere notizie vuol dire, infatti, creare un vaso cui molti possono attingere per creare quelle innovazioni –ha sottolineato don Pigini, sacerdote di Loreto e presidente del Pigini Group- che fanno del bene all’intera umanità. Del resto, non era Gesù stesso verbo e parola di Dio? Per questo sono

convinto che Alceo, che tanto ha fatto anche per la nostra Chiesa, è pronto per essere accolto nell’alto dei cieli”. Commossi i presenti, l’arrivo della bara era stato preceduto da due gonfaloni, della Regione Marche e del Comune di Ancona. Ed erano in moltissimi a salutare Alceo Moretti, nel pomeriggio di un mesto 15 settembre, già dalla Piazza del Plebiscito, in una città che si è raccolta intorno alla famiglia sin dal giorno prima, quando Alceo, all’età di 91 anni, si è spento. In moltissimi a render-

semi da cui potesse germogliare qualcosa, con uno sguardo orientato sempre verso il futuro”. “Un ringraziamento va anche a te mamma –ha aggiunto Giorgio-, perché senza di te non avremmo avuto Alceo così come l’abbiamo conosciuto”. Poi Renata e Francesca: “Nostro padre ha trasmesso i valori della solidarietà, della giustizia e dell’interesse per gli altri. Preghiamo per te, papà, e porteremo avanti i tuoi insegnamenti. Con te è stata una vita piena di affetto e di amore”. Durante la cerimonia hanno preso la parola il giornalista Rai Giancarlo Trapanese, amico di lunga data di Alceo, e Giacomo Bugaro, vicepresidente del Consiglio regionale e nipote di Moretti. Prima del funerale un incontro riservato della famiglia con Sergio Zavoli, per Moretti l’amico di sempre. Moltissimi i volti noti alla cerimonia, rappresentate le istituzioni, il mondo culturale, imprenditoriale, sportivo e del giornalismo. Roberto I. Rossi


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In questa pagina alcuni dei più

Zavoli: “La creatività e la competenza” Di seguito proponiamo la prefazione di Sergio Zavoli al libro “Quella volta che… avventure e ricordi di Alceo Moretti”, scritto da Giancarlo Trapanese ed edito nel 2010. “Alceo Moretti ha il cervello a sonagli, muove la testa e subito, per dir così, risuona un gran numero di idee, tutte nuove e sorprendenti. La sua vita, colma di talento e di sfide, è ancora oggi uno sgorgare di invenzioni - magari non tutte d’oro colato, ma sempre con un seme, dentro, dal quale prima o poi sarebbe nato qualcosa - che hanno fatto di lui uno dei più grandi promotori di eventi conosciuti dal marketing non solo nazionale, un albo che porta, tra i più reputati, anche il suo nome. Questo libro è la narrazione fedele di come si può spendere un’esistenza ascoltando mi scuso per la metafora, se vi parrà come un gioco - il suono di qualcosa che prima non c’era: fosse lo scenario di una sfilata di moda, una squadra calcistica, un giornale, una campagna contro la droga, un concorso di bellezza, una collana editoriale, una crociera per uomini d’affari, la nazionale di atletica leggera, una trasmissione televisiva in cui misurare una generazione di leader, e via così, immaginando e inseguendo la mutevole natura della modernità, dell’umore popolare, degli estri generati dalla crescente velocità dei fenomeni, con le sorprese più avvincenti e le tentazioni più ardite. Ma Alceo è stato anche un inventore di linguaggi, non solo di slogan,

ha anticipato la lotta agli scenari tenuti in vita dalle lobbies e dalle caste, ha messo insieme la creatività e la competenza, il mondo dei campioni e dei gregari, la solidità e la trasparenza. Non ce ne siamo sempre accorti perché - tranne per il Sud America, dove ha insegnato come si diventa creativi, ecco una parola del suo tempo e della sua rabdomantica capacità di interpretarlo - non ha mai cessato di stupirci. Tant’è che è ancora lì, un po’ su di peso, e di giri, perché il cervello è sempre a sonagli e continuerà a sorprenderci, magari attraverso i figli e la... “chicca” della sua vita, che se in testa le metti la maiuscola è il nome della sua vera, sola, paziente, allegra compagna di un inimitabile viaggio. Io gli sono stato vicino quando Alceo Moretti trasformò la reclame in pubblicità, e la pubblicità in promozione, quando i fatti, nelle sue mani, diventarono eventi, quando la stessa struttura linguistica dell’ingrandire si tramutò in penetrare: non nell’effimero clamore, ma nel più duttile farsi largo, cioè nel percepire i tempi dell’opportunità, della crescita e della durata. Un maestro che, attorno a sé, ha visto apparire e dileguarsi molti sogni destinati a non diventare dei segni. Le sue prime tracce, invece, sono divenute poi delle strade. “Largo ai giovani”, continua a dire agli allievi del suo rango; chi più dei figli già ammaestrati? Ma non c’è fretta: l’ottimismo di Alceo è infrenabile. I sonagli si fanno ancora sentire. Io so come fa, ci ride sopra”.

significativi “frammenti” tratti dall’omonimo libro sulla vita di Alceo Moretti notevole riscontro nazionale e il giorno dopo Giuseppe Ambrosini, vecchio senatore dei giornalisti, che allora dirigeva la Gazzetta dello Sport, romagnolo di grande prestigio, riprese sulla “rosea” questo nostro grido di allarme. E’ Il ciclismo è uno sport di incredibile fascino popolare e cominciata in questo modo la prima campagna anti-doping il Tour de France è uno degli esempi più qualificati. che dopo qualche mese ebbe grandi sviluppi, coinvolgendo In una serie di conversazioni e chiacchierate post-tappa anche altri sport. con Gianni Brera e Sergio Zavoli (eravamo all’inizio degli Allora, infatti, il ciclismo era seguitissimo a tutti i livelli anni ’60), vedendo tanti corridori che praticamente senza come vero sport popolare italiano. Questa mia preoccupazione guida medica ingerivano sostanze strane per il doping e le sue implicazioni era e avevano comportamenti non proprio viva in me da molto tempo; si era man normali (tipo quello di un atleta che, mano fatta strada la volontà precisa di arrivato in cima da una salita, all’imintervenire per tutelare la salute degli provviso ha girato la bicicletta ed è atleti e la loro integrità durante gli sforzi tornato indietro in discesa o quello che fisici decisivi. Ma la scintilla decisiva al Vigorelli, dopo l’arrivo di una corsa, scattò quando a Parigi, all’uscita dell’anon riuscivano più a fermare, o ancora scensore di un grande albergo, notai il quello che, finito contro un passaggio massaggiatore di una squadra nell’atto di a livello chiuso, piegato sulla sbarra, vendere una medicina ad un atleta. Alle continuava a pedalare, pur avendo perso mie domande pressanti quest’ultimo mi nell’urto la bicicletta), decidemmo di disse di aver acquistato un cardiotonico fare qualche cosa e di lanciare un grido mentre invece si trattava semplicemente di allarme. di un lassativo! Una volta, l’ignoranza in Così, al Processo della Tappa, tra- Alceo Moretti con Fausto Coppi materia da parte dei protagonisti stessi smissione allora radiofonica, creata da dello sport, era la norma. Come viceSergio Zavoli, alla fine della corsa Saint Etienne-Grenoble, presidente della Lega nazionale ciclistica, mi battei a lungo divulgammo un appello per creare una campagna anti-doping, per informare atleti, dirigenti e pubblico della necessità di parola allora sconosciuta, allertando il mondo sportivo sui conoscere a fondo anche i problemi di doping, così come mi pericoli di questa diffusa pratica. Gianni Brera si affiancò battei con successo perché fosse istituzionalizzata la presenza subito a noi e ci appoggiò l’idea. La trasmissione ebbe un di un medico sportivo per ogni squadra.

Tour de France

Quel “pazzo” treno della moda Conobbi nel vasto mondo della moda la giornalista Andreina Vanni, mitico direttore di riviste del gruppo Rusconi, poi direttore generale del gruppo Mondadori, che mi chiamò per organizzare una campagna che rinvigorisse la popolarità e la penetrazione di “Gioia”. Discutemmo, scambiammo diverse idee, disegnammo vari scenari e alla fine mettemmo a punto un’idea apparentemente rischiosa e forse irrealizzabile: il “Treno della Moda”. Mi misi a studiare la possibilità di ottenere dalle Ferrovie dello Stato il più moderno elettrotreno

che avessero e l’autorizzazione a decorarlo per renderlo festoso e immediatamente riconoscibile lungo tutta la sua corsa attraverso l’Italia. Mi presentati alla Direzione Il “Treno della Moda” ideato da Alceo Moretti generale delle Ferrovie dello Stato il progetto e mi accorsi, (per fortuna presentato dal dall’espressione dei loro visi, Ministro ai Trasporti); esposi che non erano ben sicuri del mio equilibrio mentale! Descrivevo elettrotreni con grandi margherite, stazioni che avrebbero ospitato sfilate di moda, attori e personag-

A volte un bel pugno sul tavolo può risolvere molte cose Kennedy morì pochi giorni prima della nostra visita negli Stati Uniti, fissata per l’ottobre del 1963, quando praticamente eravamo già pronti a partire. Il viaggio, le visite, i contatti, tutto era stato appianato e concordato nei minimi particolari con gli uomini del Presidente scomparso. Ero all’Antoniano di Bologna per una manifestazione quando mi raggiunse una telefonata di Gianfranco Rizzini: mi attendevano quella notte stessa nello studio del Direttore generale del Gruppo del Corriere della Sera, l’avvocato Stagno. Dovevamo decidere se partire ugualmente per partecipare ai funerali di Kennedy o ritardare di qualche settimana ed andare ad incontrare il nuovo Presidente Johnson. Partii subito ed arrivai a Milano alle 1.30 di notte. La riunione fu drammatica (…) Mi imbarcai immediatamente per gli Stati Uniti! Riuscii attraverso vari amici ad ottenere subito un colloquio a Washington con il direttore degli Affari europei, con il quale, alla Casa Bianca, dovevo concordare ex novo l’udienza

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Mi arrabbiai progressiper i giornalisti e per tutti vamente, alzai il tono della gli altri componenti del voce e iniGruppo ziai ad ind e l C o rsistere con riere della più energia Sera. per giunCome gere ad un assistente accordo, e preziosa ma Franinterprecesca, fat e av e vo cendomi da mia figlia interprete, Francesca ad un certo che da dipunto non versi mesi traduceva studiava a più come New York. volevo io. In un E r a primo temmolto più po, grandi accomoc o nv e n e dante, usavoli, ma, va parole nonostante più pacavari tentate… aventivi, non do paura di riuscivo arrivare ad ad entrare Diverse volte Alceo Moretti una rottun e l v i v o ha incrociato nella sua vita professionale la Casa Bianca: in ra. della queAvendo stione. Il questa foto è a Washington con Joe Presidente Napolitan per le presidenziali degli intuito la situazione, J o h n s o n Stati Uniti insistetti non aveva con lei, la invitati ad essere molta simpatia per tutto più severa, ma lei era giovaquello che Kennedy aveva stabilito in precedenza nissima, dolce di carattere (perché come suo vicepree giustamente titubante. sidente era stato tenuto in Allora, nonostante non “isolamento”)… e me ne sia un giocatore, tentai un stavo accorgendo in maniera bluff da pokerista. chiarissima. Appoggiai con forza

la mano sul tavolo rivolgendomi a lei con grande indignazione e le dissi: “Tu devi tradurre esattamente quello che dico io! (…) Nell’appoggiare con notevole forza la mano sul tavolo, feci rovesciare il bicchiere metallico che conteneva le matite. Il mio occhio si spostò, però, dalle matite a terra alla mano del direttore degli Affari europei che alzava il ricevitore del telefono e dopo pochi minuti, col più bel sorriso del mondo, mi diceva: “Okay, va bene sabato?”. E così tutto si sistemò. Ci alzammo, andammo verso l’uscita e alla porta questo signore mi disse, in perfetto italiano: “Posso congratularmi per il perfetto inglese di sua figlia?”, dopo avermi ascoltato quasi cinquanta minuti, e avermi visto fare la fatica “bestiale” di pensare le parole più appropriate e farle tradurre poi a Francesca. Lo guardai in faccia e un gran sorriso ci venne spontaneo: “Mi ha fatto fare tutta questa sfacchinata dialettica e lei invece parla uno stupendo italiano… ah, i diplomatici!”. “Sa, sono stato sei anni console degli Stati Uniti a Firenze”.

gi presenti all’iniziativa, ecc. Ad un certo punto, il capo dell’assemblea mi disse: “Ma lei vuole fare tutte queste cose? Con un treno? Nelle stazioni?”. “Semel in anno licet insanire” e il Treno della Moda partì e non se ne pentirono, visto che lo ripetemmo per alcuni anni. Ricordiamo con orgoglio che negli anni successivi furono molti coloro che imitarono il “nostro” treno.

La prima Tv per Berlusconi Insieme al mio amico Properzi nel 1973 avevo fondato “TeleMilano”, la Tv via cavo del capoluogo lombardo. Dopo pochi mesi ricevetti però una proposta molto interessante per una consulenza negli Stati Uniti e mi ritrovai quindi con solo un mese di tempo per trovare una sistemazione alla televisione, prima del mio trasferimento. In quel periodo ero Presidente italiano dei Public Relations e avevo nel Consiglio nazionale Vittorio Moccagatta, l’attuale portavoce ufficiale di De Benedetti e membro del Consiglio di amministrazione di “Repubblica”, che allora era il capo ufficio stampa di Silvio Berlusconi. Avevo attrezzato la sede di TeleMilano in alcuni locali presi in affitto a Milano 2, il grande centro residenziale realizzato con una concezione avveniristica e con tecniche molto sofisticate. Una delle soluzioni tecnologiche che mi aveva indotto ad aprire in questo centro era che nelle fondamenta erano stati costruiti dei “camminamenti” che contenevano tutti i cavi elettrici, telefonici, televisivi, eccetera, necessari alla vita di queste migliaia di appartamenti. Per una televisione via cavo era una situazione di privilegio, perché immediatamente ci trovammo collegati con una notevolissima audience. In una pausa dei lavori di un Consiglio nazionale della Federazione dei Public Relations stavo parlando con Attilio Consonni della Coca Cola e con Vittorio Moccagatta, della mia preoccupazione relativa alla sistemazione di TeleMilano prima della mia partenza per gli States. Vittorio ci pensò un momento e poi mi disse: “Ne voglio parlare con Berlusconi che è sempre aperto alle innovazioni”. Al Cavaliere l’idea di avere una televisione piacque soprattutto perché vedeva un miglioramento dei servizi per tutti coloro che vivevano in Milano 2. In due giorni combinammo il passaggio di proprietà di TeleMilano e da lì, dimostrandosi un grande e geniale imprenditore, decollò nel mondo della comunicazione grazie anche al fatto che dopo due o tre mesi le televisioni via cavo ebbero l’autorizzazione a trasmettere via etere.


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Alceo Moretti nel racconto del collega e amico Andrea Carloni

“Non smettere mai di osare” ANDREA CARLONI

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uando si perde una persona cara, se ne va sempre anche un po’ di noi. E’ stato così, quel venerdì mattina, perché Alceo era anche per la nostra, uno di famiglia. Ricordarlo non è impresa facile, non si saprebbe da dove cominciare. Il mio primo incontro con lui è datato 1981. Era appena rientrato nelle Marche dall’America, dove si era tolto un sacco di soddisfazioni. Le campagne elettorali in Nordamerica, la tivù in Brasile, la scoperta e il lancio di Raffaella Carrà in Sudamerica e tanto altro che sarebbe impossibile rievocare qui. Sono passati 31 anni. Tre n t ’ a n n i dopo quella prima intervista che gli feci, in occasione del suo compleanno per i 90 anni, con Giorgio, Sergio e Chicca (una parte, con Francesca e Renata, della sua splendida e adorata famiglia) gli giocammo un piccolo scherzo. Un “Incontro di Alceo Moret-

lascio fare”. Non dimenticherò mai quell’incontro, arricchito dagli auguri di alcuni dei suoi amici cari più cari, anche perché nelle sue risposte c’erano tutta la gioia e l’orgoglio per quanto era riuscito a fare, nei tantissimi campi in cui aveva giocato e vinto: le relazioni pubbliche, l a c o m u - A Buenos Aires con Lando Buzzanca per una produzione televisiva nicazione lasciava che finisse la lazione per il patrimonio sigla senza avermi tedi insegnamenti che ci ha lefonato per complilasciato, fino ad un attimo mentarsi; se sbagliavo prima di addormentarsi qualcosa, non perdeva per sempre, felice di aver occasione per ripeterprogrammato un altro po’ mi “che solo chi non del suo futuro. Abbiamo fa, non sbaglia mai”. convissuto con un uomo “E tu – aggiungeva d’altri tempi, che ha avuto – non smettere mai la straordinaria capacità d i f a r e, a n c h e di osare, come ho fatto tant e vo l t e io”. Potrei raccontare tanti aneddoti, lo ha già fatto Giancarlo Trapanese in un libro; ce ne vorrebbero altri per Sopra con Corrado, scelto come presentatore del Treno della Moda ideato da Alceo Moretti; a sinistra alla prima del film “Barbara” (Alceo Moretti produttore) con la protagonista Raffaella Carrà e il regista Gino Landi; a destra alla Casa Bianca in visita al Presidente degli Stati Uniti Johnson

ti… con Alceo Moretti”, a parti invertite. Sulle prime, l’idea che fossi io ad intervistarlo nella sua trasmissione sembrò turbarlo un attimo, ma poi ci fece una risata sopra, anche perché l’avevamo preparata così bene da annunciargli (ed

parlata e scritta, il lancio e la guida di personaggi che hanno fatto epoca, e poi il suo impegno nello sport, fra ciclismo, basket, calcio, atletica leggera e football americano. Insomma, un genio. In questi trent’anni ed

Diversi capi di Governo sono stati ospiti degli “Incontri”: qui Alceo Moretti è con Giovanni Goria era vero) che quello stesso programma sarebbe andato in onda anche sulla mia, di trasmissione. Alla fine, ci prese gusto, rassicurandomi con un “a te lo

in quello che li ha seguiti, ho cercato di fare tesoro di tutti i suoi insegnamenti, che sono stati tanti e fino all’ultimo. Se un mio programma gli piaceva non

raccontare tutto Alceo, ciò che ha fatto, il coraggio e la personalità che ha dimostrato in tanti frangenti della sua vita, in cui non si è fatto mancare niente, mantenendosi sempre in equilibrio fra le coccole della sua famiglia e le sfide del suo lavoro. Credo che l’Italia e soprattutto le Marche, la nostra amatissima regione gli debbano molto ed abbiano Vittoria al Tour de France: il giornalista perso con lui Bruno Raschi intervista Federico Martin un personag- Bahamontes e il general manager Alceo gio raro, ini- Moretti mitabile. Lo di reggere il passo delabbiamo ricordato al Pala modernità. Ci lascia nathlon Club di Ancona; un’eredità di valori e senlo ricorderemo all’Ussi timenti che non dovremo Marche. disperdere. In queste ore di tristezGrazie di tutto Alceo, za e di dolore difficili da continueremo a sentirci. raccontare, resta la conso-

La biografia

Il talento e la sfida Personaggio di spicco della comunicazione e figura poliedrica, la vita di Alceo Moretti, presidente e fondatore del Gruppo Alceo Moretti Comunicazione, ha attraversato con tocchi di maestria tutti i campi, dallo sport allo spettacolo, dalla politica al mondo dei media. Un’attività intensa, contraddistinta da creatività e passione: l’impegno nella lotta partigiana; l’amore per lo sport che lo ha visto, tra l’altro, al fianco di Fausto Coppi e, giovanissimo, allenare la nazionale femminile italiana di atletica leggera; lo spessore del giornalista, dalle colonne del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport alla creazione di una propria testata e di una trasmissione di trentennali successi; pioniere della comunicazione, è stato socio fondatore della Ferpi (Federazione Relazioni Pubbliche Italiane) e ideatore di campagne che hanno aperto le strade a questo mestiere, dalle presidenziali negli Usa all’invenzione, con l’Olimpia Pallacanestro Borletti M i l a n o, di quella forma inedita d i p ro mozione che poi per tutti diventerà la ‘sponsorizzazione’. Nato a Pesaro nel 1921, ha studiato alla Bocconi di Milano e durante la guerra è stato ufficiale dei Bers ag l i e r i . Entrato successivamente nella Resistenza (operando tra Romagna e Marche) è diventato alla data della Liberazione membro del governo provvisorio del Comitato di Liberazione Nazionale delle Marche. Le esperienze in ambito giornalistico e di relazioni pubbliche lo hanno portato a vivere a Roma, Milano, in America del Nord e America del Sud, seguendo campagne di informazione e di comunicazione anche in Europa, Africa e Asia. Dal 1982 è rientrato in Italia, ad Ancona. Giornalista per oltre 40 anni, ha collaborato tra le altre testate con “Corriere della Sera” e “La Gazzetta dello Sport”. Ha inoltre diretto diverse testate giornalistiche come “TeleFlash” (Roma), “Lombardia Domani” (Milano), “TeleMilano” (Milano), “Relazioni Pubbliche” (Milano), “La Gazzetta del Lino” (Milano), “Panorama Italiano” (Rio de Janeiro – Brasile), “Marche Domani” (Ancona). Ha editato riviste come “Liberalsocialismo” diretta da Guido Calogero e

con Carlo Azeglio Ciampi come collaboratore, è stato segretario regionale per la Lombardia e consigliere nazionale del Partito Repubblicano Italiano e ha fondato TeleMilano, successivamente venduta a Silvio Berlusconi e divenuta Canale5. Per 30 anni ha condotto la trasmissione di approfondimento settimanale “Gli incontri di Alceo Moretti”, nata negli anni trascorsi in Sudamerica e proseguita in Italia. Ha intervistato personaggi del mondo politico, imprenditoriale, sportivo, culturale, tra cui politici come Renato Altissimo, Mario Capanna, Armando Cossutta, i capi di Governo Giovanni Goria e Arnaldo Forlani, campioni dello sport come Giacomo Agostini, Gino Bartali, Livio Berruti, Ercole Baldini, Manuel Fangio, Giacinto Facchetti, Emerson Fittipaldi, Niki Lauda, Cino Ricci, Sara Simeoni, Gilles Villenevue, Zico, il ct della nazionale brasiliana Coutinho e della Nazionale argentina Menotti, personalità come Sandro Ciotti, Innocenzo Cipolletta, Claudio De Mattè, Diego della Valle, Bernie Ecclestone, Joao Havelange, Carlo Marcelletti, Vittorio e Francesco Merloni, Corrado Passera, Valeria Moriconi, Gianni Petrucci, Raf Vallone e Paolo Villaggio. E’ stato socio fondatore e Presidente onorario della Ferpi (Federazione Relazioni Pubbliche Italiane). Per oltre un decennio ha ricoperto l’incarico di Responsabile Immagine del Gruppo Corriere della Sera. Ha svolto più di 200 campagne promozionali e comunicative in Europa, America del Nord, America del Sud e Asia, tra cui la campagna presidenziale degli Stati Uniti d’America. Ha vinto numerosi premi nazionali ed internazionali tra cui la Rosa d’Oro Europea, il Premio Mondiale Columbia Pictures di New York, il Leader One a Buenos Aires, la Via della Seta a Tokio e Le chiavi della città a Miami; ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Tropea e Bagno di Romagna e la sua città di adozione, Ancona, l’ha insignito della civica benemerenza con il Ciriachino d’argento. In ambito sportivo, ha detenuto primati nazionali di atletica (lancio del peso e del disco), è stato il più giovane allenatore della nazionale femminile di atletica leggera, nel calcio ha condotto le squadre della Vis Pesaro e dell’Anconitana, portando quest’ultima per la prima volta in Serie B, è stato manager di ciclismo, con campioni del calibro di Fausto Coppi, Gastone Nencini, Federico Martin Bahamontes e Michele Gismondi, ottenendo anche la vittoria al Tour de France. Inoltre ha inventato le sponsorizzazioni in Italia, creando la Olimpia Borletti Milano, primo caso di accostamento del nome di un’azienda ad una squadra sportiva.


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Affettuosi ricordi e testimonianze Spacca: “Grati per i tuoi insegnamenti” Il ricordo del presidente della Regione, Gian Mario Spacca: “Ora che Alceo ha raggiunto il Cielo, credo che anche lassù continuerà il suo lavoro editoriale, e darà sicuramente il via ad un nuovo giornale, magari lo chiamerà ‘Paradiso Domani’, e lì aprirà il confronto tra tutte le Anime, desiderose di offrire la loro luce e la loro energia alla maggiore gloria del Signo-

“Uno spirito libero, un’intelligenza instancabile, una fucina di intuizioni, una mente giovane e ironica” re. Alceo, ti siamo grati per i tuoi insegnamenti, che hai diffuso in ogni angolo della terra, dal Brasile agli Stati Uniti, dall’Argentina all’Europa. L’impegno saldo per difendere e diffondere il valore della democrazia, testimoniato coraggiosamente durante i tempi più bui che l’Italia avesse mai attraversato. Il rispetto per il valore

inviolabile di ogni persona, e delle sue idee, cui tu hai sempre generosamente offerto grandi spazi, proprio perché quelle idee buone potessero divenire azioni concrete, utili alla crescita delle comunità. L’affermazione del valore dell’amicizia, da praticare in ogni circostanza, anche a costo di mortificare una parte di se stessi. Amicizia fonte di ispirazione di ogni progetto, da edificare per migliorare la vita ed il benessere di tutti. L’educazione alla pazienza e soprattutto al rispetto del tempo che scorre: che fa dimenticare le piccole cose futili ed inutili e che illumina solo le azioni che fanno la vita degna di essere vissuta. Ed infine, l’importanza del lavoro, che a ciascuno deve consentire di essere se stesso, ma che richiede il massimo del sacrificio, della dedizione personale e di una profonda motivazione. Diceva un suo grande amico, Sergio Zavoli, che ‘Alceo Moretti ha il cervello a sonagli, muove la testa e subito, per dir così, risuona un gran numero di idee, tutte nuove e sorprendenti. La sua vita, colma di talento e di sfide, è uno sgorgare di invenzioni, sempre con

un seme. Questo libro è la narrazione fedele di come si può spendere un’esistenza ascoltando il suono di qualcosa che prima non c’era’. Sergio Zavoli lo ha ritratto così nell’introduzione alla biografia di Moretti “Quella volta che…”. Oggi che Alceo non c’è più, quell’immagine resta l’istantanea più immediata a rappresentare la sua straordinaria vita. Uno spirito libero, un’intelligenza instancabile, una fucina di intuizioni, una mente giovane e ironica. Alceo Moretti sapeva dipingere un’epoca con un solo aneddoto, popolato dei personaggi che hanno fatto la nostra storia. Perché Alceo, non credo di esagerare, li aveva conosciuti quasi tutti, in Italia e nel mondo. E nel mondo aveva rappresentato l’intraprendenza dei marchigiani, la loro capacità di innovare pur restando saldamente ancorati alla propria terra.

che ha praticato e nei quali ha frequentato personaggi di grande levatura. Contemporaneamente si è dedicato con passione al giornalismo e -con grande lungimiranza- alla comunicazione e al mondo delle pubbliche relazioni. E’ stato autore di numerosissime campagne di comunicazione in Europa, in America del Sud e del Nord e in Asia. Pioniere in Italia in questo settore, ha fondato TeleMilano (ceduta poi a Silvio Berlusconi) ed ha fondato la Ferpi, Federazione italiana delle relazioni pubbliche, di cui è stato presidente. Ha diretto ed editato giornali e riviste -ad Ancona è nota a tutti “Marche domani”- e ha collaborato con prestigiosi quotidiani.

Bucciarelli: “Esempio di dedizione” La dichiarazione di Raffaele Bucciarelli, presidente Gruppo Federazione della sinistra Pdci-Prc Regione Marche: “Con la scomparsa di Alceo Moretti le Marche perdono un protagonista della cultura e della comunicazione regionale, capace di coniugare le problematiche locali ad una ottica nazionale ed internazionale. Piangiamo il giornalista, l’esempio di dedizione di chi ha operato fino agli ultimi giorni della sua lunga esistenza”.

ceo Moretti nel mondo sportivo sarebbe davvero impossibile. A noi piacerebbe che venisse ricordato come uomo di sport, nel senso più vero del termine: un instancabile ideatore e promotore della cultura sportiva, dei suoi valori, delle sue passioni. Ciao Alceo, ci mancherai”.

tive anche nel mondo dei partiti, divenendo un vero e proprio public relation man. I suoi frequenti viaggi in America gli consentirono di acquisire un enorme patrimonio di conoscenze nel settore pubblicitario e comunicativo. Alceo Moretti, per i marchigiani, è stato anche il volto noto che settimanalmente incontrava su Tv Centro Marche i protagonisti della vita politica ed economica delle Marche”. E Solazzi, porgendo alla famiglia le più sentite condoglianze a nome personale e dell’intera Assemblea legislativa, conclude ricordando come le interviste di Alceo Moretti “siano state un fondamentale contributo per capire, analizzare e riflettere sulla realtà della nostra regione in tempi complessi e di cambiamento come quelli che stiamo vivendo”.

Il ricordo del commissario straordinario per la Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande: “Con la scomparsa di Alceo Moretti le Marche non perdono solo un protagonista del giornalismo e della comunicazione, ma soprattutto un intellettuale attento alle vicende locali della politica e della società che, attraverso i suoi innovativi progetti, sempre animati da grande passione, ha saputo raccontare per tanti le trasformazioni sociali ed economiche della nostra regione. La sua importante eredità culturale e professionale continuerà a camminare sulle gambe robuste di chi lo ha avuto come maestro”.

In tanti anni di consumato mestiere ha intervistato dal suo salotto televisivo “Gli incontri di Alceo Moretti” centinaia di personaggi del mondo politico, culturale, imprenditoriale, sportivo, contribuendo a divulgare le eccellenze del territorio. Personaggio di grande eleganza e cortesia, lo ricorderemo con nostalgia, come una figura poliedrica e di forte talento, amante della propria città che nel 2007 lo ha insignito della civica medaglia d’argento. Ai familiari va un messaggio di profonda stima e conforto in questo doloroso momento, nel quale perdono sì il loro capostipite, ma con il conforto di saperlo un modello e esempio per più generazioni”.

Bugaro: “Quella trascinante fiducia nel futuro” Il messaggio di cordoglio del vice presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, Giacomo Bugaro è stato ripreso nella dichiarazione dell’Ordine dei giornalisti delle Marche, come di seguito riportato. “E’ morto ad Ancona, all’età di 91 anni, il giornalista Alceo Moretti, fondatore e primo Presidente onorario della Ferpi, la Federazione relazioni pubbliche italiana. Dopo una lunga carriera, condotta in Italia e all’estero, aveva fondato nel capoluogo marchigiano il Gruppo Moretti, un centro di consulenza per le relazioni pubbliche e iniziative editoriali. “Con Alceo Moretti scompare un pezzo di storia, fatta di successi sportivi, professionali, di battaglie combattute sempre animato da quella

irresistibile e trascinante fiducia nel futuro che sono la cifra di tutta la sua vicenda terrena. Era mio zio, ma la parentela non aggiunge nulla al giudizio su una delle personalità più vivaci e poliedriche che io abbia conosciuto”. Questo il messaggio di cordoglio diffuso dal vice presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, Giacomo Bugaro. “Dalle lotte partigiane a Fausto Coppi, dalle Marche fino alla Casa Bianca –ha detto Bugaro- Alceo era sempre animato da quella energica capacità propositiva e positiva che faceva di lui un vincente!”. “Troppi gli aneddoti, i racconti delle sue imprese, soprattutto nel suo campo preferito, la comunicazione. Uomo profondamente buono -continua il consigliere Pdl- ha

saputo costruire insieme a una grande donna, mia zia Chicca, una splendida famiglia che lo ha coccolato e assistito sempre, fino alla fine, con un commovente amore”. Alceo Moretti, che ha vissuto per diversi anni negli Stati Uniti, è stato fra i promotori e fondatori di TeleMilano cavo, una tv privata che ha poi venduto (per la cifra simbolica di 50 mila lire) a Silvio Berlusconi. Tornato nelle Marche, ha fondato il periodico “Marche domani” e ha ideato un programma televisivo, “Gli incontri di Alceo Moretti”, trasmesso da Tv Centro Marche, e andato in onda per venticinque anni, ogni giovedì sera. Il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche esprime alla famiglia le più sentite condoglianze”.

Giampieri: “Saldo punto di riferimento” Il ricordo di Rodolfo Giampieri, presidente della Camera di Commercio di Ancona: “Ci commuove la scomparsa di Alceo Moretti, un punto di riferimento per la comunità civile e pro-

Sturani: “Ci mancherai” “Alceo Moretti era un uomo di sport, un grande uomo di sport, un amico del mondo sportivo che ci mancherà con la sua energia e la sua inventiva”. È il ricordo di Alceo Moretti da parte del presidente del Coni Marche, Fabio Sturani: “Atletica, basket, calcio, ciclismo… fare l’elenco delle attività e delle iniziative di Al-

“Con Alceo Moretti se ne va un marchigiano che ha saputo precorrere i tempi nella comunicazione e nel marketing pubblicitario, una figura per molti aspetti unica che ha dato grande prestigio alla nostra regione”. Così il presidente del Consiglio regionale, Vittoriano Solazzi, ricorda Alceo Moretti, al quale era legato, si legge nella nota, “da profonda amicizia e da grande stima professionale”. “Partigiano nel Partito D’Azione, amico di uomini della Patria come Ugo La Malfa –prosegue Solazzi–, Moretti anticipò le nuove tendenze oggi dominanti nell’informazione politica e nel mondo dell’economia. Protagonista nel dopoguerra della prima sponsorizzazione con la squadra di basket milanese “Olimpia Borletti”, estese le sue capacità innovative e crea-

Casagrande: “Un intellettuale attento”

Gramillano: “Uomo di talento” La dichiarazione del sindaco di Ancona, Fiorello Gramillano: “A nome dell’Amministrazione comunale vorrei esprimere sconcerto e tristezza per l’improvvisa scomparsa di Alceo Moretti. Un personaggio notissimo ad Ancona per il suo ruolo mediatico, di giornalista, di comunicatore, di imprenditore, di uomo di cultura e di sport, di intrattenitore intelligente e sensibile. Nella sua lunga e articolata esistenza Alceo si è distinto in giovane età come militante nella Resistenza, a sostegno dei valori della democrazia e della libertà. E’ stato un eccellente sportivo (come atleta prima e come allenatore poi), riscuotendo soddisfazioni e consensi in tutti i settori

Alceo le sue origini non le ha mai abbandonate. Dalla sua casa di Ancona, negli ultimi anni, ha continuato a raccontare la società, la cultura, l’economia della nostra regione. I ricordi che mi legano a lui sono tantissimi e tutti, oggi, si accavallano in modo sorprendentemente triste e sereno. Ciò che più mi mancherà saranno però le sue ‘chiacchierate’, l’ascolto delle storie della sua vita che con incredibile ironia sapeva raccontare e che erano spunto per sempre nuove idee. Alle Marche mancherà l’uomo, il partigiano, il giornalista, l’imprenditore acuto. Il pioniere di tante avventure imprenditoriali di successo. Alla famiglia, a Giorgio, Sergio e Chicca, a tutte le persone a lui legate, manifesto la mia vicinanza in questo momento di profondo dolore, anche a nome di tutta la comunità regionale”.

Solazzi: “Figura unica”

“Un instancabile ideatore e promotore della cultura sportiva, dei suoi valori, delle sue passioni”

fessionale, un amico della nostra Camera di Commercio, sempre attento, curioso, inevitabilmente sulla notizia. Anzi, le notizie Alceo le ha precedute, le ha prevedute, immerso come è stato dentro la storia, diventandone sempre attore protagonista, interprete, fautore. Scorriamo quello che crediamo il noto curriculum, che la redazione del Gruppo Moretti, professionale pur nell’emozione, non ha mancato di divulgare tempestivamente - proprio nello stile Alceo. Leggiamo e ci stupiamo di nuovo per quante vite ci sono state dentro la parabola esistenziale di Alceo: la Resistenza, la comuni-

cazione, i viaggi attorno al mondo che rinasceva, l’Italia da bere, l’avvento della comunicazione commerciale televisiva, il marketing, il fund raising, lo sport, la Cina (per lui vicina prima che lo diventasse per tutti gli altri), l’America della guerra fredda, il territorio. E nonostante la Storia e il Mondo che aveva attraversato, Alceo aveva sempre uno sguardo vigile e incuriosito su ogni novità, anche nel microcosmo cittadino; al contrario di altri Grandi Vecchi, non ha mai avuto la sufficienza verso il Presente del laudator temporis acti, di colui che non può essere più stupito e rapito dalle cose. L’umanità e le vicende del mondo lo hanno riguardato fino

all’ultimo. E questa capacità di stupirsi e interessarsi che ammiriamo, che consideriamo una lezione e un lascito, che più ci mancherà.

“Le notizie Alceo le ha precedute, le ha prevedute, immerso come è stato dentro la storia, diventandone sempre attore protagonista, interprete, fautore”


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Aeroporto Marche - Spacca: “Nulla cambia sul fronte passeggeri� Sagripanti: “Il piano Passera ci gratifica riguardo al cargo�

“Fiduciosi per il futuro� GIORGIO MORETTI

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’ A e ro p o r t o d e l l e Marche rappresenta l’infrastruttura logistica imprescindibile per lo sviluppo e la crescita economica della nostra regioneâ€?. Questo il messaggio di apertura del presidente Gian Mario Spacca all’incontro con la stampa, a cui ha partecipato con il presidente di Aerdorica (societĂ che gestisce l’Aeroporto), Cleto Sagripanti, in previsione del piano del Governo. “I contenuti non sono ancora noti – ha detto Spacca –. Il giudizio che formuliamo è basato sulle indiscrezioni di carattere giornalistico ed è un giudizio moderatamente positivo. Sostanzialmente non cambia nulla rispetto al ruolo dell’Aeroporto delle Marche nel traffico passeggeri. Non era un hub nazionale e l’ultimo investimento statale risale al 2004. Da quella data lo sviluppo del traffico passeggeri si è sempre basato sulle risorse della Regione Marche, a compensazione del pubblico servizio espletato e sulla liquiditĂ della gestione. Cambiano invece le prospettive sul fronte delle merci, in quanto il piano del Governo ricono-

Da sinistra, il governatore Gian Mario Spacca e il presidente di Aerdorica, Cleto Sagripanti; sotto, l’Aeroporto delle Marche

che vogliono investire e questo ci rassicura anche sul fronte dello sviluppo del traffico passeggeri. Cerchiamo un partner che non porti solo risorse finanziarie, ma soprattutto competenza per incrementare le potenzialitĂ logistiche della strutturaâ€?. Secondo il presidente di Aerdorica, Sagripanti, “il piano del ministro Passera gratifica ancora Ancona dal punto di vista del cargo, mentre ci consente di sviluppare il trasporto passeggeri con le nostre forze. La societĂ punta a realizzare gli obiettivi del budget 2012 anche sul fronte dei passeggeri, nonostante l’attuale crisi economica internazionale. Obiettivi a breve sono le

scerebbe l’Aeroporto delle Marche come scalo nazionale, costringendo lo Stato a investire risorse su Anconaâ€?. Spacca ha ribadito che “lo scalo rappresenta una struttura strategica per le Marche, la cui economia sta tenendo proprio grazie alla capacitĂ di relazione con i mercati dell’estremo oriente. Abbiamo bisogno di collegarci con il mondo –inciso del presidentein particolare con l’area Adriatica e l’Aeroporto ce lo consenteâ€?. Spacca ha poi parlato dello sviluppo degli assetti societari di Aerdorica: “Ci sono privati

Campus.Tv, protagonisti gli studenti e i laureati eccellenti Sono storie diverse quelle raccontate. Diverse ma tutte eccellenti, nell’occhio delle telecamere della trasmissione Campus.tv, condotta da Lucio Cristino e prodotta dal Gruppo Alceo Moretti Comunicazione. Sotto i riflettori stu-

denti, ricercatori e docenti che oggi scrivono il futuro. Giovani che vengono dall’universitĂ e che, entrati nel mondo del lavoro, hanno avuto successi internazionali: dal ministro Corrado Clini a Chiara Daraio, professore ordinario di Aeronautica e Fisica applicata al California Institute of Technology, entrambi formati dai docenti dell’UniversitĂ Politecnica delle Marche. Fo c u s a n c h e s u X i n d o n g Zhang, per tutti Pietro, il primo laureato del programma “Marco Poloâ€?, voluto dalla Crui (Conferenza dei Rettori) e dalla Presidenza della Repubblica per incrementare la presenza

Alcuni frame tratti dalla trasmissione: in alto l’intervista al ministro Corrado Clini, a destra Xindong Zhang, il primo laureato cinese alla Politecnica delle Marche, sotto Roberta Mazzanti mentre conduce la rubrica Agenda

degli studenti cinesi nelle nostre universitĂ . Interessante anche la sezione Agenda, rubrica dedicata agli appuntamenti accademici, alle scadenze e ai bandi di concorso, condotta dalla studentessa dell'UniversitĂ Politecnica delle Marche Roberta Mazzanti. Sul sito dell’UniversitĂ Politecnica delle Marche è possibile rivedere e condividere tutte le puntate andate in onda.

rotte su Mosca e Berlinoâ€?. L’auspicio, secondo Sagripanti, “è quello di raggiungere quota un milione di passeggeri. Traguardo ambizioso per una regione con 1,5 milioni di abitanti, ma siamo fiduciosi. Vogliamo poi incrementare le attivitĂ no fly (negozi, shopping) nell’arco di un paio d’anni. GiĂ oggi l’Aeroporto riversa sul territorio 50 milioni di consumi (pernottamenti, acquisti) che potrebbero raddoppiare se riuscissimo a movimentare il milione di passeggeriâ€?.

“Corridoio Baltico Adriatico: prolungamento ďŹ no ad Anconaâ€? * DIEGO FRANZONI

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l prolungamento del Corridoio Baltico Adriatico almeno fino ad Ancona, ma possibilmente fino a Bari e Brindisi, è un atto fondamentale per la ripresa economica delle regioni del versante adriatico e soprattutto per le Marche. A fine giugno si è tenuto ad Ancona un convegno sul prolungamento del Corridoio Baltico Adriatico, organizzato dal Consiglio regionale delle Marche. A confrontarsi i parlamentari europei della Commissione trasporti, David Sassoli, Antonio Cancian e l’austriaca Eva Lichtenberger, oltre che i parlamentari italiani Carlo Ciccioli e Silvana Amati, il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, numerosi consiglieri regionali e il segretario generale dell’Iniziativa Adriatico Ionica, l’Ambasciatore Fabio Pigliapoco. Ci sono novitĂ interessanti che le istituzioni dovrebbero cogliere fino in fondo: la tratta BolognaAncona è stata inserita nel Corridoio trans-europeo n° 5, Helsinki–La Valletta; il 7 giugno il Consiglio europeo ha inserito il porto di Ancona nel Core internazionale; l’istituzione dal 2014 della Macroregione Adriatico Ionica; l’approvazione del piano regionale della Logistica da parte del Consiglio regionale delle Marche. Il presidente Spacca, insieme ai parlamentari marchigiani, a quelli pugliesi e al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, dovrebbe pressare il Governo italiano affinchĂŠ: dia una indicazione chiara all’Unione europea sulle prioritĂ dei porti nel mare Adriatico che

COMUNE DI ANCONA

AVVISO DI AGGIUDICAZIONE DI APPALTO SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE I.1) Comune di Ancona, Area LL.PP.-Settore Tecnologico- Piazza XXIV Maggio 1, Ancona 60121, Italia; punti di contatto: a) Settore Tecnologico, Piazza XXIV Maggio 1, Ancona 60121; luciano.lucchetti@comune. ancona.it; TEL +39(0)71222.2585/222.4204 ; FAX +39(0)712222566; b) U.O. Bandi e Gare, Piazza XXIV Maggio 1, Ancona 60121; TEL +39(0)712222592; FAX +39(0)712222591; raffaelamaria.tonti@comune.ancona.it; indirizzo internet (URL): www.comune.ancona.it

; I.2) autoritĂ locale; l’amministrazione aggiudicatrice acquista per conto di altre amministrazioni aggiudicatrici: NO.SEZIONE II: II.1.1) servizio energia e multiservizio tecnologico per gli impianti di pertinenza del Comune di Ancona; CUP E39H10000440004 C.I.G. 0571057324 ; II.1.2) categoria di servizi n.27; Ancona; codice NUTS ITE32 II.1.5)oggetto principale CPV 71314200-4 ; oggetto complementare CPV 799931002 II.1.6) AAP: NO; ;SEZIONE IV.IV.1.1) procedura aperta;IV.2.1) offerta economicamente piĂš vantaggiosa;IV.2.2)NO SEZIONE V:V1)30/08/2012;V.2) 7 V.3) R.T.I Olicar s.p.a. con sede a BRA(CN)/ Gemmo s.p.a. con sede ad Arcugnano (VI)/Manitalidea s.p.a. con sede a Torino (TO)V.4) valore iniziale dell’appalto â‚Ź 2.265.000,00-valore ?? ? #="*% & ' # sicurezza (valori annuali per tutti i servizi in appalto inclusi i servizi che partiranno nei prossimi anni ed esclusi gli “una tantumâ€?) numero anni: 9;V.5)subappalto:30%; SEZIONE VI.VI.1) NO;VI.3.1) Tribunale Amministrativo Regionale Marche, Via della Loggia 24 - 60121 Ancona, TEL (+39) 071206946 / 206956 / 206979 / 206978, FAX (+39) 071203853, posta elettronica (non abilitata alla ricezione di atti processuali)

VI.3.2) termini di cui all’art.120 commi 1 e 5 D.Lgs. 02/07/2010 n.104; VI.4) data di spedizione del presente avviso alla GUUE : 11/09/2012. IL DIRIGENTE SETTORE Ancona, TECNOLOGICO 18.09.2012 (Ing. Luciano Lucchetti)

assegni a quello di Ancona un ruolo importante, anche perchĂŠ giĂ interconnesso con la Piattaforma logistica delle Marche e inserito nel Core internazionale; fornisca all’Ue una descrizione dettagliata dei nodi intermodali di interconnessione con il Corridoio Baltico Adriatico, come richiesto dalla parlamentare europea Eva Lichtenberger durante il convegno; pianifichi insieme alle istituzioni regionali interessate una soluzione per il reperimento dei fondi necessari al cofinanziamento delle opere infrastrutturali della intermodalitĂ da realizzare sul versante adriatico del territorio italiano; avvii insieme agli altri paesi dell’Ue una strategia di intervento per risolvere il problema della pirateria nel Canale di Suez, che se non risolta rischia di portare fuori dal Mediterraneo i traffici da e per i Paesi dell’Asia. Le istituzioni regionali marchigiane dovrebbero elaborare progetti e fornire all’Unione europea tutti i dati utili all’approvazione del prolungamento del Corridoio Baltico Adriatico. Inoltre, è opportuno che il porto internazionale di Ancona sia inserito dentro l’associazione dei porti del Nord del mare Adriatico – Napa, associazione nata per fare del Nord Adriatico la Piattaforma logistica europea per i traffici con l’Oriente e, perciò, l’AutoritĂ portuale di Ancona dovrebbe aderire alla Napa, da questo punto di vista il messaggio dei parlamentari europei interpellati è stato chiaro e preciso. Ancona deve costruire insieme alle altre cittĂ portuali del mare Adriatico una strategia comune per far sĂŹ che si attivino economie di scala nei trasporti marittimi di merci, affinchĂŠ l’Ue riconosca ai porti del mare Adriatico una valenza strategica. Oggi i dati del traffico container nell’Adriatico, 1,8 milioni di Teus, sono bassi rispetto a ciò che si movimenta in altre aree. L’AutoritĂ portuale di Ancona potrebbe, inoltre, sfruttare l’inserimento del porto nel Core internazionale, per ottenere dall’Ue finanziamenti sul progetto del completamento della banchina lineare e sul progetto di dragaggio dei fondali a -14 metri, opere essenziali per rendere il nostro porto piĂš competitivo. Due ultime considerazioni. La prima riguarda la necessitĂ di ridurre nel porto di Ancona i tempi di sdoganamento delle merci, ed in particolare dei container, per essere competitivi con altri porti. La seconda riguarda un fatto sicuramente positivo: i 40 milioni di euro di finanziamenti per infrastrutture portuali ad Ancona, che sembrava il Ministero riprendesse, sono salvi; la direzione generale del Ministero delle Infrastrutture con l’ultimo decreto ha lasciato all’AutoritĂ portuale i fondi, riconoscendo che i ritardi nella realizzazione delle opere non dipendevano dalla stessa. *GiĂ assessore al Porto del Comune di Ancona


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L’incontro del governatore Spacca con i Giovani Imprenditori di Confindustria Ancona; Loccioni: “Occasione importante di confronto”

Il sì della Giunta regionale al bando per selezionare i progetti

Strategie di crescita

Per l’anziano una casa intelligente

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l punto di forza nelle Marche resta l’economia reale: per questo motivo sono necessarie una difesa attiva dell’impresa manifatturiera che crea reddito e occupazione e una strategia di crescita che punti all’innovazione e all’internazionalizzazione per competere sui mercati mondiali. Da questi assunti di base è partito il dibattito tra il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, e i Giovani Imprenditori di Confindustria Ancona presieduti da Maria Cristina Loccioni, nell’ambito del ciclo d’incontri organizzati dall’associazione con gli stakeholders sul territorio. Nell’incontro sono state toccate tutte le principali tematiche che interessano la categoria: le misure anticrisi a disposizione dei lavoratori e delle imprese; la sfida dell’innovazione e dell’internazionalizzazione; le opportunità delle reti infrastrutturali europee e quelle della lon-

L’incontro dei G.I. con il governatore Spacca, foto di gruppo gevità attiva; il progetto di una crescita intelligente grazie alla creazione della smart community; la semplificazione della pubblica amministrazione e la spending review per ridurre i costi della politica; il potenziamento della logista attraverso un maggior coordinamento delle infrastrutture a disposizione e l’importanza cruciale dell’Aeroporto delle Marche; la promozione del territorio e delle sue eccellenze per un turismo di qualità. In conclusio-

ne è emersa l’esigenza di una maggiore condivisione delle informazioni, delle comunicazioni e delle idee e del recupero dei cosiddetti “rapporti intermedi” tra l’ente e gli imprenditori al fine di lavorare con un maggior coordinamento di insieme che renda più efficaci le azioni in campo e l’utilizzo delle risorse. I primi passi in questa direzione sono già stati compiuti con la programmazione di una serie di incontri tra assessorati competenti e le categorie

Punti franchi nella Dorica e a Livorno, il Ddl Presentato dai senatori Pd Silvana Amati, Marina Magistrelli, Marco Filippi e Vannino Chiti un disegno di legge sull’istituzione dei “punti franchi” ad Ancona e Livorno nei porti, retroporti e aree dedicate. Il Ddl punta alla costruzione di politiche che rendano economicamente positiva la globalizzazione. In particolare per le Marche e per la provincia di Ancona con il suo porto, l’interporto di Jesi e la zona artigianale di Senigallia, il riconoscimento di punti franchi potrà rappresentare una risorsa per lo sviluppo degli scambi e per la produzione.

economico sociali marchigiane, sulle tematiche del credito, dello sviluppo e dell’innovazione. Obiettivo, mettere a punto una strategia condivisa che possa consentire all’economia regionale di riprendere la via della crescita, ora che alcuni segnali di ripresa cominciano a registrarsi a livello nazionale, a partire dai dati sulle esportazioni. “L’incontro con il presidente Spacca è stata un’importante occasione di confronto -ha dichiarato la Loccioni-. Il gruppo che rappresento è formato da 150 giovani sotto i 40 anni che ricoprono all'interno delle loro aziende ruoli di responsabilità”. “Abbiamo difeso a spada tratta la nostra base occupazionale –ha spiegato Spacca nel corso del dibattito– e siamo riusciti a non intaccarla. Ora la resistenza non basta più. In uno scenario economico fortemente complesso il nuovo paradigma di governance deve basarsi soprattutto su: innovazione, appropriatezza e riformismo. Dobbiamo internazionalizzare ed innovare con una strategia ‘smart specialisation’ il sistema manifatturiero regionale, per difendere la sua quota di occupazione settoriale più elevata in Italia”.

Che cos’è uno “smart object”? E’ un qualsiasi oggetto o apparato domestico in grado di comunicare la propria interazione con un utente fragile. Così da monitorarne le attività quotidiane, ricavarne le abitudini e rilevare eventuali comportamenti anomali che possano evidenziare situazioni di disagio o di pericolo. Qualche esempio: una porta dotata di contatto d’apertura, una scarpa con soletta provvista di sensori, un letto opportunamente accessoriato, un rilevatore di apertura di rubinetti. La Giunta regionale, nell’ambito del progetto “Casa intelligente per una longevità attiva ed indipendente dell’anziano”, affidato all’Inrca, ha approvato e pubblicato sul Bur il bando per la selezione di proposte progettuali, delle piccole e medie imprese innanzitutto, finalizzate alla creazione di oggetti (“smart object”) e piattaforme di integrazione con applicazione sia nel mercato dell’edilizia residenziale, in particolare in quello emergente del “social housing”, che in quello dell’adattamento di abitazioni preesistenti. Offrire al cittadino servizi di elevata qualità fondati sulla massima efficienza grazie all’impiego

‘intelligente’ delle nuove tecnologie anche Ict. Il bando, presentato dal governatore Gian Mario Spacca, dall’assessore regionale all’Industria Sara Giannini e dal direttore generale dell’Inrca Giuseppe Zuccatelli, ha l’obiettivo di far emergere l’insieme variegato delle competenze tecnicoscientifiche del territorio riguardanti l’industria, l’artigianato, i servizi sociali e la ricerca, che possono essere indirizzate in maniera sinergica verso la realizzazione di progetti di ricerca e di sviluppo sperimentale nel sistema produttivo e scientifico. Le sue ricadute riguarderanno soprattutto le Pmi, con riferimento a tutti i settori economici regionali: edilizia, design e progettazione, arredamenti, meccanica, software e Ict, tessile, calzaturiero, illuminazione, wellness, telemedicina e teleassistenza, dispositivi medicali, energie rinnovabili, ecc. La copertura finanziaria stanziata per la realizzazione del progetto è di 3,5 milioni di euro. Questa somma potrà essere integrata in base ai progetti ritenuti ammissibili ed alle eventuali risorse disponibili. I progetti dovranno essere presentati entro il 24 ottobre.


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Marche in movimento

MENTRE ERAVAMO IN VACANZA...

Italia internazionale, Cabina di regia: Spacca alla Farnesina Metodo condiviso e coordinato. Focalizzando le azioni da mettere in campo per sostenere la rete estera del sistema Italia. “Potenziare la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti per una strategia condivisa è oggi più che mai un imperativo”: così il governatore Gian Mario Spacca alla prima riunione della Cabina di regia per l’Italia internazionale, organismo che svolge un ruolo decisivo per rilanciare la crescita dell’economia del Paese, assicurando il coordinamento di tutte le attività di promozione all’estero ed internazionalizzazione del sistema produttivo italiano. “Supporto concreto alle imprese e, allo stesso tempo, creare le condizioni per attrarre investimenti dall’estero”, ha sottolineato Spacca,

do Rosa, il presidente di zione –ha aggiunto Spacche in rappresentanza di Rete Imprese Italia Giorca– c’è l’impresa, soggetto tutte le Regioni italiane ha gio Guerrini, il presidenprincipale della creazione partecipato alla riunione te dell’Alleanza delle Codi reddito e occupazione. presieduta, alla Farnesina, Istituzioni, associazioni di operative italiane Luigi dal ministro degli Esteri Marino. categoria, istituti di credito, Giulio Terzi e dal ministro “Al centro della strainsieme, devono assumere dello Sviluppo economico questa prospettiva”. tegia di internazionalizzaCorrado Passera e cui hanno preso parte il ministro per gli Affari regionali Piero Gnudi, per le Politiche agricole Mario Catania, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, il presidente di Unioncamere Ferruccio D a rd a n e l l o , i l m e m b ro del Comitato esecutivo Il presidente Gian Mario Spacca, in rappresentanza delle Regioni, alla dell’Abi Gui- Farnesina per la prima Cabina di Regia per l’Italia internazionale

“Strumento di concretezza”: accordo quadro per favorire il lavoro Molteplici finalità che confluiscono nella prioritaria tutela dei lavoratori e nell’inserimento nel mercato del lavoro. A questi principi si ispira l’accordo quadro che è stato firmato dall’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti, e dal presidente di Italia Lavoro spa, Paolo Reboani. L’accordo, triennale, prosegue una collaborazione che ha già dato negli anni risultati soddisfacenti e contiene i punti fondamentali da affrontare in questa regione durante e dopo la crisi economica: occupazione giovanile, reimpiego dei lavoratori espulsi dal mercato, qualificazione dei servizi

La firma tra l’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti (a destra) e il presidente di Italia Lavoro, Paolo Reboani (foto Rillo) per l’incontro domandaofferta di lavoro. Quindi, esemplificando, promozione dell’apprendistato, sviluppo degli uffici di

Filiere: contributi per oltre 9,8 mln Approvato un importante bando di contributi per le filiere. Ne ha dato notizia l’assessore regionale alle Attività produttive, Sara Giannini: “Si tratta di una misura molto importante per il sistema economico produttivo marchigiano, soprattutto in questo difficile contesto. Il bando non solo ha una dotazione finanziaria consistente, pari a oltre 9,8 milioni di euro, ma va anche nella direzione di un forte impulso ai fattori più innovativi del sistema imprenditoriale locale. Infatti incentiviamo ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle filiere tecnologico-produttive del territorio regionale, attraverso il sostegno alla realizzazione di progetti in grado di generare occupazione qualificata, coinvolgendo università, enti pubblici di ricerca e centri per l’innovazione”. Per filiera tecnologico-produttiva si intende l’insieme dei soggetti che concorrono alla realizzazione e gestione di un prodotto/servizio o processo, comprendendo le fasi che vanno dalla definizione della soluzione fino alla sua commercializzazione.

placement universitari e sostegno al raccordo atenei-imprese, misure di conciliazione per favorire l’occupazione femmini-

economici attuali e le proiezioni per i prossimi anni, hanno convenuto sul fatto che la crisi economica al momento incombe in tutta la sua gravità e non risparmia nessuno e la sfida che le Marche devono affrontare in questo difficile contesto è quella del rigore e dello sviluppo per trasformare gli svantaggi in opportunità. Le basi ci sono: le Marche infatti resistono nonostante la crisi

le, sostegno e assistenza tecnica alla Regione per potenziare i Ciof. “In vista della nuova riforma del Lavoro –ha commentato Luchetti-, questo accordo rappresenta uno strumento già avanzato di concretezza e applicabilità delle misure più urgenti da adottare. Proseguiamo quindi nell’impegno di favorire i giovani e il loro ingresso nel mercato del lavoro attraverso l’apprendistato, nella tutela delle fasce ancora più indebolite da questa particolare fase congiunturale. Inoltre vanno potenziati i servizi pubblici per l’impiego, valorizzando le migliori modalità operative”.

Occupazione: in arrivo 550 mila euro In arrivo risorse per 550 mila euro dal Ministero del Lavoro per l’inserimento dei lavoratori svantaggiati all’interno dell’azione di sistema “Welfare to work”. Si tratta della seconda tranche di finanziamento. La prima, di pari valore, è già stata assegnata lo scorso anno. L’intera somma è frutto dell’accordo che la Regione Marche ha sottoscritto con Italia Lavoro, società che fa capo al Ministero. Significativi i risultati finora ottenuti, tra cui 445 assunzioni di donne in reinserimento lavorativo, giovani, over cinquanta, percettori di ammortizzatori ordinari e in deroga. Tra gli obiettivi prioritari, promuovere e qualificare l’inserimento lavorativo dei giovani, potenziando il raccordo tra istruzione, formazione e lavoro. A quest’ultima esigenza risponde in particolare il programma “FixO Scuola&Università”, per il quale la Regione e il Ministero del Lavoro si preparano a firmare una convenzione per favorire l’occupazione e l’occupabilità dei giovani.

Attività produttive: approvato il Piano integrato per il triennio 2012-2014 Approvato in Assemblea legislativa regionale il Piano integrato per le attività produttive e il lavoro per il triennio 2012-2014. “Si tratta di uno strumento integrato e inedito –commenta l’assessore alle Attività produttive, Sara Giannini- che stabilisce gli obiettivi di medio termine per il sistema produttivo e occupazionale. E’ frutto del lavoro comune di due settori del governo regionale che hanno contributo a mettere a punto una cornice normativa unitaria, che sovrintenderà ai singoli provvedimenti. Il piano annuale d’attuazione è in

Crisi: asse RegioneConfindustria Cinque tavoli politici bilaterali per affrontare insieme la crisi e costruire un futuro di crescita e sviluppo. E’ questo il metodo di lavoro e collaborazione concordato tra la Giunta della Regione Marche, presieduta da Gian Mario Spacca, e il direttivo di Confindustria Marche, guidato dal presidente Nando Ottavi. Le parti, dopo aver analizzato gli indicatori

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e continuano ad essere la prima regione in Italia per vocazione produttiva e imprenditorialità. Regione e Confindustria hanno condiviso la necessità di continuare nel metodo del confronto cadenzato e costante attraverso cinque tavoli dedicati a cinque priorità assolute: innovazione, internazionalizzazione, infrastrutture, finanza, formazione.

corso di emanazione. Uno strumento che, seguendo gli obiettivi fissati, metterà insieme le risorse disponibili del Fondo sociale europeo, del Fondo europeo di sviluppo regionale, di quello per le aree sottoutilizzate e dell’accordo di programma per le aree di crisi, per dare risposte tempestive alla crisi in atto”. “La situazione è estremamente complicata –afferma l’assessore al Lavoro, Marco Luchetti–: attraversiamo una profonda crisi, per questo abbiamo cercato un nuovo approccio metodologico, ponendo obiettivi specifici e le

basi per le azioni di qui alla fine della legislatura. Un obiettivo fondamentale è quello di sviluppare il capitale umano, affinché vi sia un efficace passaggio generazionale tra la storica imprenditorialità regionale figlia degli anni Sessanta e Settanta e le nuove energie, le nuove idee in grado di sostituirla. Per la prima volta nelle Marche e in Italia attività d’impresa, formazione professionale e lavoro trovano una sintesi comune nelle strategie di sostegno, unendo le risorse per massimizzare l’impatto positivo sul sistema economico”.

L’assessore regionale Sara Giannini

Maestro artigiano, attribuite le qualifiche La Giunta regionale ha attribuito la qualifica di Maestro artigiano a 34 imprenditori marchigiani. Le attestazioni, come sottolineato dall’assessore Sara Giannini, sono state attribuite “a testimonianza della capacità, ingegnosità, perizia e competenza con le quali vengono mantenute vive l’arte, la tradizione e la storia del nostro territorio”. L’individuazio-

ne dei Maestri artigiani –attraverso molti mestieri, dalla lavorazione del ferro battuto a quella dei metalli e pietre preziose, dalla realizzazione di calzature su misura agli abiti da sposa, dall’intaglio e restauro di mobili ai fonditori e scultori, dalla tessitura a mano alla rilegatura manuale dei libri, dalla produzione di ceramiche artistiche alla sartoria di costumi teatrali,

dalla realizzazione di cesti al ricamo- è il primo passo per la realizzazione del progetto della “Bottega Scuola”, laboratorio guidato dal Maestro artigiano, luogo di formazione per i giovani che possono trovare nell’artigianato di qualità una prospettiva professionale. La cerimonia di consegna degli attestati di qualifica avrà luogo ad ottobre, a San Severino Marche.


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Viabilità e sicurezza stradale: interventi per 8 milioni Viabilità: la Regione Marche finanzia circa 8 milioni di euro per una serie di interventi. “Finanziamenti importanti –ha dichiarato l’assessore re g i o n a l e Paolo Eusebi- per migliorare la viabilità e la sicurezza stradale delle Marche”. Nello specifico, la Re g i o n e ha erogato alla Provincia di Macerata un finanziamento per la realizzazione di interventi di messa in

sicurezza su strade di interesse regionale: la Strada provinciale 362 “Macera-

ta–Jesi”, la Sp 209 “Valnerina”, la Sp 77 “Val di Chienti”, la Sp 361 “Septempedana” e la Sp 502

“Di Cingoli”. Inoltre, la Regione ha liquidato alla Provincia di Ascoli Piceno il secondo acconto per la realizzazione

Pesaro ed Urbino è stato liquidato un importo per il pagamento del 6° e 7° Stato di avanzamento lavori per la realizzazione degli svincoli Cagli centro

della Strada provinciale cosiddetta “Mezzina 1° lotto”, i cui lavori di contratto sono stati ultimati. Inoltre, alla Provincia di

e Cagli est della Strada pedemontana FabrianoCagli e di un primo tratto di strada che dallo svincolo di Cagli est prosegue verso sud.

Quadrilatero, approvata una variante Approvata dalla Giunta regionale la variante, in corso d’opera, per il progetto esecutivo della Statale 76 “Val d’Esino” –tratti Fossato di Vico-Cancelli e Albacina-Serra San Quiriconell’ambito della Quadrilatero, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Luigi Viventi. “Le variazioni apportate –spiega Viventi- sono il risultato di richieste espresse dai Comuni e in gran parte

recepite dalla Regione per rendere pienamente funzionali gli svincoli di Cancelli, Valtreara e Camponocecchio, garantendo il riammaglio con la viabilità locale e l’uso della Ss 76 anche con i lavori in corso. Abbiamo approvato un atto che ci permette di rendere funzionale l’opera e al contempo di contenere notevolmente i costi aggiuntivi che gli adeguamenti avrebbero compor-

tato”. “Con l’approvazione di questa variante –conclude Viventi- si compie un altro decisivo passo in avanti nei confronti dell’avanzamento dei lavori del raddoppio della Ss 76, che per il tratto Serra San Quirico–Albacina dovrebbero concludersi nell’autunno 2014, mentre il completamento del tratto Cancelli–Fossato di Vico è previsto per la primavera 2015”.

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Marche in movimento

MENTRE ERAVAMO IN VACANZA...

Istituita la Consulta regionale dei giovani La Giunta regionale ha istituito la Consulta dei giovani, in attuazione della legge regionale sulle politiche giovanili. “L’obiettivo –sottolinea l’assessore Paolo Eusebi– è quello di favorire il raccordo tra i giovani e la Regione, ponendo al centro del confronto le questioni dello sviluppo culturale, sociale ed economico della collettività. Nella consape-

volezza che la questione giovanile ha assunto negli ultimi anni una rilevante importanza, la Consulta sarà uno strumento per interessare le nuove generazioni alle politiche giovanili delle Marche”. “In particolare –sottolinea Eusebi- la Consulta costituisce un efficace mezzo di democrazia partecipativa per il miglioramento della qualità dei provvedi-

menti che dovranno essere adottati nei riguardi del mondo giovanile, svolgendo attività di proposizione e di consultazione nell’elaborazione degli interventi riguardanti il mondo giovanile, ed esprimendo propri pareri sui piani del settore, perché i giovani devono diventare attori e protagonisti della costruzione della società marchigiana”.

Picchio d’oro 2012

National Geographic, Marche protagoniste

In considerazione dello straordinario risultato conseguito dalle nostre atlete e dal Ct della nazionale alle Olimpiadi di Londra, il presidente della Regione Gian Mario Spacca ha proposto di conferire il Premio speciale Picchio d’oro della Giornata delle Marche a Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca e Stefano Cerioni, che hanno contribuito, con le loro gesta sportive, a rafforzare l’immagine della nostra regione ai Giochi olimpici di Londra.

“La promozione del territorio passa anche attraverso la cultura. Un’ottima testimonianza è l’importante documentario che il National Geographic ha deciso di girare nelle Marche. Un prodotto che sarà visto da milioni di persone e che sarà dunque un ottimo veicolo di conoscenza della nostra regione”. Così il presidente Gian Mario Spacca in occasione dell’arrivo nelle Marche di una troupe di Beijing Straw Bear Movie and Tv Culture e della rivista National Geographic Traveler Cina. Un progetto nato a seguito di un incoming organizzato a giugno nelle Marche per un gruppo di giornalisti cinesi. La “folgorazione” per le bellezze e le ricchezze paesaggistiche, ambientali e artistiche della nostra terra ha fatto maturare l’idea di realizzare proprio nelle Marche un documentario video e un reportage per la rivista National Geographic. Nella troupe, l’attore e cantante, una stella in Cina, Nicky Wu, che sarà il protagonista del documentario. Riprese e shooting fotografici, in agosto, in tutta la regione, dall’entroterra montano alla costa alle città d’arte.

Task force italo-russa “E’ una nuova conferma del ruolo di primo piano che la Regione Marche ha saputo ritagliarsi nello scenario internazionale. L’evento di ottobre rappresenta un’occasione di altissimo livello per le istituzioni e soprattutto le imprese italiane e marchigiane per approfondire gli storici rapporti con uno dei mercati di maggiore interesse e solidità a livello mondiale, la Russia”. Così il governatore Gian Mario Spacca in merito alla XXI sessione della Task force italo-russa che si svolgerà dal 23 al 26 ottobre nelle Marche. “L’internazionalizzazione –ribadisce Spacca– è la chiave per affrontare con il giusto bagaglio la crisi mondiale”.

Varato il Pershing 82’ A meno di due settimane di distanza dal varo dello scafo numero 2 del Pershing 108’, modello di punta della flotta e primo trimotorico mai prodotto da Pershing, il cantiere di Mondolfo, sede storica del marchio, ha arricchito la flotta con il lancio di un altro prestigioso yacht: alla Marina dei Cesari di Fano il varo del primo scafo del Pershing 82’. Classe e spirito sportivo sono i punti di forza dell’ultimo modello del brand del Gruppo Ferretti . Varato a Fano anche lo scafo numero 15 dell’Itama 75’, ammiraglia della flotta del brand e autentica icona d’eleganza tutta italiana. Itama, marchio del Gruppo Ferretti conosciuto in tutto il mondo per lo stile inconfondibile dei suoi open, concentra nell’ammiraglia Itama 75’ straordinarie qualità abitative, grande innovazione nei materiali e nelle tecnologie e una linea esterna che esalta appieno il carattere sportivo dello yacht.

Cna Crai al via Parte Cna Crai (Confederazione nazionale artigiani-Centro regionale assistenza imprese) per l’assistenza e la consulenza alle imprese a seguito d i u n a c o nv e n z i o n e firmata da Regione e Cna Marche. Dopo aver ottenuto l’accreditamento regionale, con la firma della convenzione da parte del presidente Cna Marche, Renato Picciaiola, e del dirigente del servizio Industria e Artigianato della Regione, Carla Stramignoni, Cna-Crai può adesso garantire assistenza e consulenza alle imprese artigiane e alle piccole e medie imprese per lo svolgimento dell’attività e per l’espletamento delle procedure amministrative. I Centri regionali di assistenza alle imprese sono stati previsti e regolati dalla Regione Marche con una legge del 2008, al fine di semplifica-

re il rapporto tra le imprese e la pubblica amministrazione. Ed è con questo obiettivo che la Cna Marche e le Cna provinciali di Ancona, Pesaro Urbino, Macerata, Ascoli Piceno e Fermo hanno costituito Cna Crai: un organismo di asseverazione per le procedure di iscrizione, modifica e cancellazione dall’Albo delle imprese artigiane, valorizzando il ruolo delle associazioni di categoria nell’assistenza alle imprese artigiane nell’espletamento delle procedure. Tr a l e a l t re at t i vità Cna Crai potrà attuare programmi di infor mazione e assistenza riguardanti la realizzazione di indag i n i , p rog e t t i , s t u d i e ricerche in ambito regionale. D i re t t o re d i C n a Crai è stato nominato Stefano Sallei, responsabile delle politiche finanziarie e legislative della Cna Marche.

Dirigenza: efficacia e risparmi L’Assemblea legislativa regionale ha approvato una proposta di legge contenente alcune misure in materia di contenimento della spesa. Provvedimenti che si inseriscono in un contesto di riduzione delle spese di funzionamento degli apparati amministrativi e che la Regione Marche ha introdotto nel proprio ordinamento sin dal 2010. La legge approvata prevede, tra l’altro, la valorizzazione di attività di dirigenza, svolte da oltre cinque anni, da funzionari dell’ente, in conseguenza del superamento di una selezione per esame. “L’approvazione di questa legge –afferma l’assessore al Personale, Luigi Viventi– consente, in primo luogo, un risparmio quantificato in 550 mila euro annui, poiché le relative posizioni di funzionario saranno soppresse all’interno della Pianta organica regionale”. Marche domani - Anno XXVII Numero 8 - Ottobre 2012 Direttore responsabile Sergio Moretti Gestione editoriale Gruppo Alceo Moretti Comunicazione S.r.l. C.so Mazzini, 64 - 60121 Ancona - Tel. 071/205115 - Fax 071/53082 E-mail: info@marchedomani.com Stampa Rotopress International srl - Via Brecce - 60025 Loreto (AN) Tel. 071-7500739 - Fax 071 - 7500570 - E-mail: info@rotoin.it Chiuso in tipografia il 4 ottobre 2012 Prestampa Ediga s.a.s. - Via Abbruzzetti, 2A - Jesi (AN) Reg. tribunale di Ancona n. 5 del 14/02/87 Pubblicazione periodica Spedizione in Abbonamento Postale Pubblicità inferiore 50% Pubblicità GRUPPO ALCEO MORETTI COMUNICAZIONE Tel. 071/205115 (4 l. r.a.) E-mail info@alceomoretti.it www.alceomoretti.it


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Gate-Away.com sponsor ufficiale del Padiglione italiano

Dalle Marche alle Guadalupa, con l’installazione di 39 colonnine di ricarica per veicoli elettrici prodotte da Energy Resources

Gli immobili a Birmingham

Tecnologia green per il paradiso caraibico

so e + 11% nel cosiddetto L’Italia di nuovo nel settore di fascia bassa. Nel Regno Unito, e questa volta mirino dei potenziali acancora più in grande. Il quirenti soprattutto immonostro Paese ha fatto bella bili di pregio, costruiti con mostra di sé a “A place in materiali ecocompatibili, the sun live”, la più grande immersi nel verde e poco e visitata fiera britannica distanti dal mare: una corsugli immobili all’estero, nice, insomma, che il Bel di cui si è appena conPaese è in grado di offrire clusa l’edizione autunnale, in gran parte del ospitata al Nec suo territorio. di Birmingham. Questi, dunque, Dopo il succesgli ingredienti so dello scorso del successo delle marzo nell’edinostre strutture zione di Londra, all’estero, che trol’Italia ha allestivano particolare to un padigliofortuna proprio ne ancora più nel Regno Unito vasto (150 metri (mercato secondo quadrati), con solo a quello stala coordinazione tunitense), e nei della Camera di Simone Rossi, Paesi nordici e commercio e indu- responsabile russi. Un successo stria italiana per commerciale di che ha portato, in il Regno Unito e Gate-Away.com questa edizione, la sponsorizzaad aumentare il numero zione ufficiale di Gate-Away. di espositori italiani. “Un com, l’unico portale web per segnale importante questo la promozione di immobili –sottolinea Simone Rossi, italiani esclusivamente a responsabile commerciale stranieri. La fiera è stata di Gate-Away.com-, e che un’ottima opportunità per permette alla nostra nazione la promozione della nostra di cogliere più sensibilmenedilizia in un contesto inte l’opportunità presentata ternazionale che ad ogni dalla grande richiesta estera edizione ospita oltre 5 mila di immobili italiani. Il mio visitatori provenienti da auspicio è che la presenza di tutto il mondo. Le richieste agenzie del nostro Paese alla di immobili all’estero momanifestazione britannica strano un trend di crescita continui a crescere, perché costante, con un aumentato c’è spazio per tutti”. budget di investimento: + Rosemary Martarelli 52% nel comparto del lus-

N

una tessera personalizzata el paradiso caraibico si viaggerà a ricaricabile, quando ha biemissioni zero. E’ sogno di energia si ferma ad partita dalle Marche con una colonnina di ricarica, destinazione isole della attacca la spina al mezzo e Guadalupa, nelle Antille accosta la tessera al lettore francesi, una fornitura di Rfid (una tecnologia per l’i39 colonnine per la ricarica dentificazione automatica dei veicoli elettrici proe la memorizzazione dati), dotte da Enerche riconog y Re s o u rc e s sce l’utente Green Mobilie visualizza ty, l’azienda del sul display Gruppo Energy il credito di Resources, con energia disede a Jesi, atsponibile. tivo nel settore Una volta delle rinnovacompletata bili e della sola ricaristenibilità a 360 ca, l’utengradi. te stacca Guadalupa la spina s t a at t u a n d o e ‘passa’ un processo di nuovatrasformazione mente la della mobilità; tessera, il le colonnine display viav r a n n o u n a sualizzerà funzione simil’importo le a quella dei Colonnina di ricarica per residuo. t r a d i z i o n a l i veicoli elettrici prodotta da “ S i distributori di Energy Resources t r at t a d i benzina, ci vorun sistema rà più tempo per rifornire pratico e innovativo che il mezzo ma costerà meno trasformerà il nostro modo e non ci saranno emissioni di muoverci e la nostra inquinanti. Il sistema è quotidianità –commenta semplice quanto rivoluzioErnesto Morandi, presinario: il proprietario del dente di Energy Resources veicolo elettrico acquista Green Mobility-; ci abitue-

remo a lasciare la macchina o lo scooter in carica mentre siamo a lavoro o a fare shopping. Il futuro della mobilità è questo. L’Italia è ancora indietro dal punto di vista degli interventi

tura di un mercato globale in questo settore. Secondo dati Pike Research (Istituto di ricerca internazionale sulle ‘clean technologies’) diffusi dall’associazione Green Value, si stima che

Plage de la Feuillère a Guadaloupe (foto: Smiley) infrastrutturali necessari, ma le cose si stanno muovendo: stiamo entrando nella fase di svolta perché il mezzo elettrico diventi di massa in Europa”. Gli analisti prevedono un grande sviluppo della mobilità elettrica nei prossimi anni, uno sviluppo che dovrà necessariamente essere preceduto dalla creazione di infrastrutture di ricarica e dunque dall’aper-

entro il 2017 verranno installati 7,7 milioni di punti di ricarica a livello globale, con una crescita media annuale dei ricavi del 49%. In Europa si prevede in particolare un boom dei punti di ricarica business, installati presso luoghi di lavoro, reti distributive e centri commerciali, mentre il 31% delle colonnine verrà acquistato da enti pubblici. Is.T.

Da Maraviglia Travellers’ Company proposte per l’autunno: suggestioni tra borghi e cantine, all’insegna del relax

Nuova Simonelli, il sistema di comunicazione interna

Natura e bio: ecco la ricetta del benessere

Sul cammino della qualità

Per eccellenza il periodo della ripresa, l’autunno porta un clima gradevole e segna l’inizio di un periodo dedicato a rinfrancare mente e corpo. Dopo la vita un po’ ‘sregolata’ dell’estate, la ricetta giusta fissa dei criteri irrinunciabili: benessere e mangiare sano. Parole d’ordine su cui puntano anche le nuove proposte del tour operator Maraviglia Travellers’ Company, per prepararsi con gusto e charme alla stagione fredda. Si apre così una verde cornice sui filari di vigneti e sulle dolci colline del Piceno, per una tre giorni di relax ospiti di un relais a Ripatransone. Qui si avrà l’occasione di prendersi cura del proprio corpo dedicandogli i trattamenti più opportuni dopo lo stress estivo: nel pacchetto, infatti, sono compresi due ingressi al centro benessere del relais, provvisto di piscina idromassaggio e bagno turco. Anche il gusto avrà la sua parte, solleticato dai sapori caserecci delle produzioni locali: dolci,

marmellate fatte in casa, miele, pane e cereali bio saranno protagonisti delle ricche colazioni in agriturismo, mentre i pasti principali saranno innaffiati con il delizioso vino biologico prodotto

dal relais e di cui si riceverà una bottiglia in omaggio. La strada dei sapori proseguirà con la visita guidata ad una cantina del posto, dove si potranno degustare l’ottimo Offida Pecorino doc, i prodotti tipici ed il pregiato olio extravergine d’oliva locale. I tre giorni nel Piceno potranno anche essere l’occasione per escursio-

ni e visite nelle località limitrofe: da non perdere il curioso centro cittadino di Ripatransone, che presenta il vicolo più stretto d’Italia, ed il borgo di Grottammare, gioiello sull’Adriatico. Per chi ama fare un tuffo nella storia e nella tradizione, imperdibili Ascoli, città delle cento torri e delle tante bellezze scolpite nel travertino, e Offida, con le sue caratteristiche lavoratrici del merletto a tombolo. Si seguirà invece la via rubina in un’altra proposta innovativa di Maraviglia Travellers’ Company: una due giorni alla scoperta dei tesori enologici del Conero, tra cui il pregiato Rosso Conero, tra i migliori vini in Italia nel suo genere. Un c o l o r e, i l rosso, che fa da vero e proprio filo conduttore dell’area, a partire dal nome del Conero, che gli deriva dal corbezzolo, arbusto molto diffuso in zona e dalle caratteristiche bacche rosse. In alto

i calici, dunque, a Loreto, dove si potrà vivere l’affascinante esperienza di una visita guidata ad una prestigiosa cantina locale, con degustazione dei vini qui prodotti. Tra questi, proprio il Rosso Conero doc, ottenuto da vitigni Montepulciano e Sangiovese, che grazie al particolare microclima della zona imprimono al vino una tipicità fruttata impossibile da riprodurre. Nell’occasione si potrà assaggiare anche un altro pregiato prodotto enologico caratteristico delle terre anconetane: il Verdicchio dei Castelli di Jesi. La due giorni sarà anche un’opportunità per concedersi un po’ di relax nella quiete del delizioso casolare immerso nel verde del Monte Conero in cui si verrà ospitati, con camere dotate di vasca idromassaggio e letto a baldacchino, e centro benessere con sauna e bagno turco. L’ambiente circostante farà da spunto per piacevoli visite e nuove esperienze: suggestivi i borghi carichi di storia di Sirolo e Numana, che si tuffano a strapiombo sul mare, e da provare le escursioni a cavallo nel Conero, il volo in deltaplano sui colli recanatesi ed una partita a golf nell’ampio campo a 18 buche. Ro. Mar.

Presenza in 115 Paesi, sionali cordiali costituisce la una percentuale di esportabase per realizzare prodotti zione giunta all’87% con un di qualità”. Tutto ciò ha incremento del fatturato tra consentito di soddisfare le il 2010 e il 2011 del 15%. aspettative del cliente con Sono alcuni tra i dati più macchine per caffè espresso significativi della crescita distintesi per l’alta tecnoloche, in quest’ultimo periodo, gia user-friendly, il design e ha caratterizzato la Nuole caratteristiche ergonomiva Simonelli, storico brand che. Proprio con l’obiettivo marchigiadi rilanno, 76 anni ciare il di macchiprogetto, ne per caffè ecco “Il espresso nel cammimondo grano della zie ad una qualità”, costante attraverso innovastrumenti zione e ad di comuuna continicazione nua ricerca interna nel campo Nuova Simonelli, interno volti alla della tecnocondivilogia. Dunque una strategia sione di idee per il miglioraaziendale precisa, come ha mento qualitativo in termini sottolineato il presidente di sicurezza, innovazione e Nando Ottavi in occasione sostenibilità: l’intero perdella presentazione del nuosonale potrà avere accesso vo sistema di comunicazione a una serie di informazioni interna “Il cammino della e dati relativi a fornitori, qualità”. Qualità, appunto. segnalazioni dal mercato, Di prodotto e di processo. ispezioni, andamento della Cui è stato dedicato, esattaproduzione, assistenza tecmente venti anni fa, un pronica, ecc., che aiuteranno a getto portato avanti e conticreare conoscenza interna e, nuamente incentivato con il successivamente, a generare coinvolgimento dell’intero contributi per migliorare team Nuova Simonelli. “Dai l’intero processo. “Il nostro dirigenti ai collaboratori, obiettivo -ha spiegato Mauro l’attenzione sulla qualità Parrini, Nuova Simonelli viene mantenuta costanteOperation Manager- è coinmente alta –inciso di Ottavi-. volgere tutto il personale Negli anni abbiamo investito attraverso un interscambio fortemente anche sui temi di informazioni che ci condella sicurezza e della sostesentirà di proseguire con nibilità, consapevoli che un assiduità, velocità e costanza ambiente di lavoro sano e nel processo di miglioramendai rapporti umani e profesto continuo”.


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Dal 6 ottobre a Palazzo Claudi, appena restaurato, la mostra “La conquista del cielo” Esposto l’esemplare di Prosaurolophus risalente a circa 75 milioni di anni fa

Il tesoro di Serrapetrona esposizione, aperta dal 6 ottobre, permette di ammirare per la prima volta uno dei reperti più importanti: lo scheal 6 ottobre a letro di un dinosauro, Serrapetrona più precisamente di un (Mc), nelle sale Prosaurolophus, risalendell’appena restaurate al Cretaceo Superiore to Palazzo Claudi, la (circa 75 milioni di anni mostra “La conquista fa). Accanto, una seledel cielo”, che svela un zione del vasto matetesoro archeologico e riale rinvenuto di circa paleontologico di valore 70 reperti tra paleoninestimabile. L’espositologici, archeologici e zione è organizzata e numismatici, accomupromossa dal Comune nati dal tema del volo. di Serrapetrona, dalla In particolare verranno Soprintendenza per i esposti Beni Archefossili ologici delle che coMarche e dalla prono un Sapienza UniUna settantina i reperti selezionati intervallo versità di Roma tra paleontologici, archeologici e di circa - Dipartimento di Scienze della numismatici, accomunati dal tema cento milioni Terra. I reperti in mo- del volo così come i manufatti, per di anni; insetti stra sono frutto la gran parte di produzione provedel sequestro di nienti una collezione magno-greca ed etrusca sopratprivata detenututto dal ta illegalmente Brasile; e rinvenuta a ‘tesoro di Serrapetrona’ pterosauri (rettili volanSerrapetrona nel dicemè stato avviato un perti) da Sud America e bre 2006. Da allora è corso di musealizzazioGermania; un esemplare stata avviata l’attività ne, con una prima modei primi uccelli basali di recupero, studio e stra nel 2010 incentrata (fondamentali per la valorizzazione; l’analisi sui reperti acquatici. La discussa teoria sull’evoè ancora in corso ma seconda e più ampia luzione degli uccelli dai gli esperti hanno già

ISABELLA TOMBOLINI

D

riconosciuto il grande valore scientifico e didattico della collezione, destinata a diventare un riferimento per studiosi e appassionati a livello internazionale. I pezzi coprono un periodo che va dalla preistoria all’età romana e, per quanto riguarda l’aspetto paleontologico, materializzano attraverso esemplari rarissimi momenti chiave del processo evolutivo. Per rendere fruibile al grande pubblico il

Lo scheletro di dinosauro a Palazzo Claudi (foto scattata in fase di allestimento della mostra, Archivio Fotografico della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche di Ancona; su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche - Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche); sotto, l’esterno di Palazzo Claudi grazie alla collaborazione del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, con il patrocinio e il contributo di: Regione Marche, Provincia di Macerata, Fondazione Carima, Fondazione Claudi e Comunità Montana dei Monti Azzurri; con il sostegno delle aziende Efi, Cava Baroni e iGuzzini. Apertura fino al 30 giugno 2013 con il seguente orario: il sabato dalle ore 16 alle 20 e la domenica dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 20; gli altri giorni su prenotazione. Ingresso: magno-greca ed etrusca, dinosauri) e un piccolo 5 euro; riduzioni per anch’essi legati al tema fossile di pipistrello. gruppi e scuole. Info: del volo grazie a splenIn mostra, inoltre, 0733 908321 (Comune dide decorazioni. manufatti per la gran di Serrapetrona). La mostra è realizzata parte di produzione

Ricordiamo che... tEt in Arcadia Ego: straordinario

Guercino a Fermo

Resterà esposto fino al 4 novembre a Fermo, nel Palazzo dei Priori, Et in Arcadia Ego, straordinario capolavoro del Guercino, proposto insieme ad un prezioso corredo di stampe antiche che riproducono le opere dell’artista conservate nel Gabinetto delle Stampe e dei Disegni della Biblioteca civica. Detto il Guercino per un difetto alla vista che lo colpì durante l’infanzia, Francesco Barbieri (Cento, 1591 – Bologna, 1666) è stato uno dei protagonisti del Seicento italiano. La fama dell’autore, la calda bellezza della materia pittorica e il mistero sospeso del soggetto fanno dell’opera Et in Arcadia Ego, eseguita intorno al 1618, uno dei quadri più apprezzati della pittura barocca. Proveniente dalla Galleria nazionale di Arte antica di Palazzo Barberini, il dipinto sarà visibile al pubblico secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì 10-13/ 15.30-18; sabato e domenica 10-13/15.30-19. La mostra (nella foto sotto un momento dell’inaugurazione) è stata realizzata dal Comune di Fermo in collaborazione con la Soprintendenza speciale per il Patrimonio storico-artistico della Città di Roma e con la Galleria nazionale di Palazzo Barberini; sponsor Daca e Sistema Museo.

tStorie da biblioteca: ancora

aperte le iscrizioni al concorso Aib Che cosa può scaturire dall’incontro di scrittori e fotografi che si danno appuntamento in una biblioteca per raccontarne in quattro ore le peculiarità e scovarne i tesori nascosti? Di certo si tratterà di un meraviglioso viaggio al centro di un mondo tutto da scoprire, anche se ci appartiene già. Perché sebbene le biblioteche rappresentino un servizio essenziale per la vita culturale, sociale e civile di un paese, talvolta non sembrano godere della dovuta attenzione. Ecco allora che la Sezione Marche dell’Aib (Associazione italiana biblioteche), in collaborazione con l’associazione culturale RaccontidiCittà e l’associazione Alberghi del Libro d’Oro / Golden Book Hotels, lancia l’idea di un concorso che stimoli la partecipazione attiva di tutti gli interessati, i quali entro il 30 settembre possono iscriversi gratuitamente compilando la scheda di iscrizione pubblicata sul portale www. bibliotecheaperte.it. Armati di penna e macchina fotografica, avventuriamoci dunque fra gli scaffali, virtuali e non, di questo appassionante tour di alcune delle biblioteche marchigiane, per ricostruirne un’immagine che vada al di là di ogni stereotipo. Di seguito, le date, tutte in ottobre, e le sedi degli appuntamenti:

il 15, Biblioteca “Carlo Cenerelli Campana” di Potenza Picena; il 17, Biblioteca “G. Gabrielli” di Ascoli Piceno; il 19, Biblioteca Oliveriana di Pesaro; il 20, Biblioteca multimediale “G. Lesca” di San Benedetto del Tronto; il 24, Biblioteca “La Fornace” di Moie; il 25, Biblioteca “Romolo Speziali” di Fermo; il 26, Biblioteca “L. Benincasa” di Ancona; il 27, Biblioteca Itc “Gentili” di Macerata; il 30, Biblioteca “Mozzi Borgetti” di Macerata; il 31, Biblioteca “Romualdo Sassi” di Fabriano. Per i vincitori, opportunità di collaborazioni freelance retribuite e pubblicazione degli elaborati in ebook a cura dell’associazione Golden Book Hotels, la quale riunisce un selezionato gruppo di aziende turistiche che hanno scelto di legare la loro immagine al gesto elegante del dono di un libro o un ebook ai propri ospiti. Inoltre, i vincitori regionali si aggiudicheranno un eReader offerto da Aib Marche e un weekend da trascorrere in uno degli alberghi del Libro d’Oro.

tGubinelli, quel segno per Tonino

Guerra

Si è appena chiusa al Palazzo Brancaleoni di Piobbico (PU) la mostra di Paolo Gubinelli “Un segno per Tonino Guerra”: opere su carta, poesie inedite di Enrico Capodaglio, Gianni D’Elia, Tonino Guerra, Feliciano Paoli, Umberto Piersanti. La presentazione critica della mostra di Antonio Paolucci, che l’arte di Gubinelli già da tempo ha posto all’attenzione: entrarvi, argomenta, “è operazione ardua e rischiosa; come una scalata di sesto grado superiore”. Ma raggiunta la vetta, continuando a citare Paolucci, “gli sforzi saranno compensati (…) dalla gratificante conoscenza di un artista che è da considerare fra i più geniali e originali dei nostri giorni”. Invitato da Vittorio Sgarbi e segnalato da Tonino Guerra, il marchigiano Gubinelli è stato presente con una installazione di 28 opere su carta accompagnata da versi di Tonino Guerra alla 54a Biennale di Venezia 2011 del Padiglione Italia. Una mostra in omaggio a Guerra di Gubinelli è stata ospitata questa estate alla Galleria Vero Stoppioni di Santa Sofia (Forlì-Cesena). Una personale dell’artista è stata allestita a Barberino di Mugello (Fi), nel Salone di Palazzo Pretorio. Fino al 13 ottobre, inoltre, Paolo Gubinelli sarà protagonista alla Biblioteca universitaria di Bologna di una mostra in cui l’arte incontra la poesia; versi inediti di Davide Rondoni, Roberto Roversi ed anche alcuni che Guerra aveva dedicato a Gubinelli. Ricordiamo, infine, che la Sezione di Archivio di Stato di Camerino, in occasione delle “Giornate europee del patrimonio”, organizza all’Auditorium di Santa Caterina la mostra “Arte e Poesia”, in cui vengono proposte opere su carta di Gubinelli, accompagnate da alcune poesie dei maggiori autori italiani contemporanei.

tPer Annini cantante ritorno in

Grecia

Successo a Corfù per il cantante anconetano Fabrizio Annini, che con la sua chitarra si è esibito questa estate nelle taverne dell’isola greca. E, dopo Corfù, Annini ha fatto tappa nella celebre piazza Omonia di Atene, dove ha deciso di tornare per il suo compleanno lo scorso mese di settembre.

Cultura, approvati i progetti di rilievo locale Approvati gli elenchi dei progetti culturali di rilievo locale che, individuati dal tavolo di concertazione Regione-Province, otterranno per il 2012 il sostegno regionale. I progetti, che riguardano al momento le province di Ancona, Fermo e Ascoli Piceno, potranno contare su un finanziamento complessivo di 920 mila euro. I progetti individuati dalla Provincia di Ancona sono: “Media Library on line”, “Le memorie dei luoghi”, “La Contemporaneità tra vecchie e nuove arti”, “Le nuove generazioni per le nuove generazioni”, “La memoria del territorio attraverso le rievocazioni”. Un altro progetto riguarda la prosecuzione dell’attività del polo bibliotecario provinciale Sbn e dei servizi connessi. I progetti della Provincia di Fermo promuovono il sostegno al polo bibliotecario interprovinciale Bibliosip, al polo archivistico del Fermano, alle reti “Teatri Comuni” e “Musei Comuni”, e ad altre iniziative di interesse locale. Per il territorio provinciale di Ascoli Piceno, sostegno ai progetti: “Memorie di carta”, “Bibliosip”, “Centro studi tradizioni picene”, “Piceno di travertino”, oltre a progetti di interesse locale proposti da Comuni, da unioni di Comuni, Comunità montane, associazioni, da ammettere a finanziamento tramite bando.


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Amici della Musica, il cartellone 2012-2013: 14 concerti, nomi di punta e incontro con il jazz Il ritorno di Ivo Pogorelich (alle Muse il 24 novembre); insieme le chitarre di Eliot Fisk e Bill Frisell

Una stagione preziosa, aspettando il centenario

Donata ad Urbino un’opera di Renzo Scopa E’ stata donata alla città di Urbino un’opera del pittore e incisore Renzo Scopa (Urbino 1933 – Città di Castello 1997), di dimensioni 110x186, raffigurante una veduta del Palazzo Ducale (foto sotto). La consegna del dipinto (tavola in tecnica mista), da parte del figlio Saulo Scopa al sindaco Franco Corbucci, è avvenuta nell’ambito della mostra itinerante di arte sacra contemporanea “Renzo Scopa. Nel segno del Sacro”, svoltasi nel Palazzo Ducale di Urbino. L’esposizione, curata da Francesco Santaniello, ha proposto oltre 50 opere tra incisioni, dipinti e creazioni su carta, in gran parte inedite, di un artista profondamente legato alla città di Urbino, dove nacque e si formò alla Scuola del Libro, iniziando la sua lunga ricerca espressiva.

La carta di pagamento per sostenere la cultura Uno strumento innovativo e funzionale a sostegno della cultura delle Marche. Si tratta di una carta di pagamento elettronico riservata ai dipendenti della Regione -compresi i propri enti, agenzie e aziende, per un’utenza potenziale di circa 20 mila unità- che nasce per alimentare un fondo a favore dei beni e delle attività culturali della regione. La Carta, che offrirà notevoli benefici ai suoi possessori, è lo strumento che, con una quota percentuale del valore delle transazioni effettuate con la stessa, permetterà, in sostanza, di sostenere il patrimonio culturale regionale. Presentato di recente anche il blog della Regione Marche Cultura Marche Lab, (http://culturamarchelab.regione.marche.it) nuovo spazio virtuale per confrontare idee e dibattere in tema di cultura.

Pergolesi nel mondo, ecco lo “Stabat Mater” La Fondazione Pergolesi Spontini e Casa Ricordi hanno pubblicato il primo volume dell’Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Battista Pergolesi: presentato a Jesi lo “Stabat Mater” dall’amministratore delegato della Fondazione, William Graziosi, dal presidente delle Edizioni Nazionali Renato Di Benedetto, dal curatore scientifico Claudio Toscani, e dal general manager della Ricordi, Cristiano Ostinelli. Annunciata l’imminente pubblicazione del secondo volume, “La Fenice sul rogo”.

gennaio 2013): quella di dedicare nei prossimi tre anni “alla storia e al tempo presente di un medium straordinariamente vitale come il quartetto d’archi” un vero e proprio festival, itinerante. C’è poi la novità dell’artista ‘in residenza’: si inaugura con con Roberto Cominati, pianista napoletano, già vincitore del Premio Busoni, che eseguirà l’integrale delle opere per pianoforte solo di Maurice Ravel in due concerti (Sperimentale, 5 e 6 marzo), aprendo il ciclo con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana (Muse, 2 marzo). “Vogliamo offrire alla città, di volta in volta, il ritratto monografico di un solista illustre della scena musicale, così da poterlo ascoltare nelle sue diverse attitudini, cameristica e sinfonica”. Tra i compiti chiave di una società di concerti, continua Barbieri, anche l’ “aggiornamento permanente degli spettatori” sull’arte dell’interpretazione musicale: uno dei percorsi più intensi della Stagione conduce attraverso le “tre età della vita” di strumenti principe come

il violino e il pianoforte, a ciascuno accostando giovinezza, prima maturità

Bill Frisell

Isabelle Faust

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’invito è a guardare ad ogni concerto come un “segno”, un “simbolo” che rimanda a qualcosa d’altro. E che diventerà “più esplicito” aspettando il centenario. Nel 1914 la fondazione della società Amici della Musica “Guido Michelli”, una delle più antiche istituzioni culturali della città di Ancona. E questa Stagione 2012-2013, preludio a quella della ricorrenza, ha tutta la forza di una storia di pregio, capace di affrontare una fase complicata rilanciando. Scatto di reni, dice il presidente Guido Bucci, per superare la situazione difficile in cui versa, in generale, la cultura: il carnet è prezioso, allo specchio di una vocazione colta che si apre a nuove

prospettive, sul tracciato dei richiami e delle corrispondenze delineato dal direttore artistico Guido Barbieri nello snodarsi del calendario. Un “segno” già nel concerto d’apertura, che, il 7 ottobre nella Chiesa di San Domenico, ha reso omaggio al repertorio di Faustina Bordoni, leggendaria cantante del Settecento: avvio di un progetto triennale incentrato sulle primedonne del belcanto, un appuntamento -protagonisti il mezzosoprano Mary - Ellen Nesi e il Concerto De’ Cavalieri, direttore Marcello Di Lisa- con preciso rimando “all’interesse -spiega Barbieri- che vogliamo sviluppare per l’epoca assai trascurata del pre-classicismo”. Un’altra idea si annida tra le pagine del libretto, legata alla presenza del Quartetto Casals (al Teatro Sperimentale il 18 Ivo Pogorelich

SILVANA CORICELLI

e maturità piena di artisti tra i più rilevanti. Ed ecco un condensato di alcuni dei più significativi violinisti nel panorama internazionale, dalla giovanissima Rachel Kolly d’Alba, in duo con il pianista Christian Chamorel (Sperimentale, 11 febbraio), alla grande Isabelle Faust (Auditorium della Mole, 5 maggio), passando per Victoria Mullova, che si esibirà con il ricercatissimo clavicembalista (e direttore) Ottavio Dantone

(Muse, 13 marzo), e Pekka Kuusisto, insieme con un fuoriclasse come Olli Mustonen nella doppia veste di pianista e compositore (Auditorium della Mole, 20 aprile), fino a Ilya Grubert, accompagnata dalla Filarmonica dell’Adriatico (Muse, 13 novembre). Il filo del pianoforte si arricchisce di un nome di punta come quello del maestro Ivo Pogorelich, che ritorna dopo una lunga assenza (Muse, 24 novembre), e di un giovane, sfolgorante talento, Gloria Campaner (nominata Ambasciatore europeo della cultura), sul palco con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Donato Renzetti (Muse, 17 dicembre). Quattordici concerti (uno in più dello scorso anno), la proposta aumentata “tenendo dritto il timone delle integrazioni e collaborazioni per garantire continuità –commenta Barbieri- ad un’istituzione che si è ritagliata sul campo cento anni di vita”.

Prestigiose le collaborazioni in cartellone, strette con alcune delle maggiori realtà musicali nazionali, dall’Antica Pietà de’ Turchini di Napoli alla Società dei Concerti “B. Barattelli” de L’Aquila. Con Cidim il concerto di Enrico Bronzi, violoncello e direttore dell’Orchestra di Padova e del Veneto (Sperimentale, 31 ottobre); commissione Amici della Musica “G. Michelli”, MiTo, Amici della Musica di Modena e Accademia Filarmonica Romana Sites auriculaires di Lucia Ronchetti, in prima esecuzione assoluta nell’appuntamento che vedrà protagonisti il violoncello di Francesco Dillon e il pianoforte di Emanuele Torquati (Sperimentale, 11 aprile): ispirata a Ravel, un’opera per suoni, parole ed immagini. Ormai storica, sul piano cittadino, la collaborazione con la Form (tre concerti nella nuova Stagione), nuova quella con Ancona Jazz per un incontro che vedrà la chitarra classica di Eliot Fisk e quella jazz di Bill Frisell incrociare le corde (Sperimentale, 2 febbraio). Info: www. amicimusica.an.it

Sesta edizione del Festival dei due mari: 200 tra artisti e intellettuali, 45 mila presenze

AdMed, voci da una città di frontiera Fronte mare di Ancona, un palcoscenico naturale che sull’acqua riverbera il flusso degli accadimenti. Parole, musica, danza, teatro, incontri. Duecento tra artisti e intellettuali in nove giorni, venti luoghi della città allacciati dalla linea ideale lungo la quale trova sviluppo il Sopra, Festival. Teresa Adriatico Salgueiro; Mediterra- a destra, neo, sesta Paolo Villaggio edizione: (foto di il segno Rosalia della pecu- Filippetti) liarità del capoluogo, chiamato a riscoprire uno spirito di frontiera. Quarantacinquemila presenze alla kermesse dei due mari, “un contenitore che sa amplificare storie, culture, identità diverse eppure uguali tra loro. Perché uguali sono le radici, il Mediterraneo, che le ha generate”. L’accento

del governatore Gian Mario Spacca è sulla “straordinaria attualità” della manifestazione, con richiamo forte alla costruzione della Macroregione Adriatico Ionica, che vede le Marche in prima linea. La vocazione di un territorio che ha storia antica

di relazioni con i paesi dell’altra sponda e che con la città dorica si candida ad assumere un ruolo culturale strategico nel Mediterraneo. Ambizione del Festival, dice il direttore artistico Giovanni Seneca, farsi “punto di riferimento” della discussione geopolitica.

Ancona luogo ispirante, “nuovo umanesimo”. promosso All’insegna dal filosofo dell’unità Massimo e delle difCacciari ferenze. E’ che nella il cum su cui Cacciasede del ri insiste: Segretariala cornice to Iai ha geofilosoricevuto fica in cui il premio Adriatico Adriatico MediterraMediterraneo assume neo per il una valenza suo contriche supera buto intel- Massimo Cacciari (foto di la mera filettuale alla Rosalia Filippetti), sotto creazione l’Orchestra di Piazza Vittorio sionomia di un festival, dell’identità palesando i mediterraperni di un nea. vero e pro“La prio progetcultura to cultuha enormi rale. Un difficoltà progetto, a definire sottolinea un’area l’assessore di idee in dorico Ancui potersi drea Nobili, ritrovare”: “che conl’Europa in tribuisca a crisi a pardisegnare tire dalla un orizzonte per il Grecia, da quell’ “arcinostro territorio”: quel pelago” in cui ha troconfine tra terra e mare vato radici il pensiero che diventa frontiera occidentale. “Non con“sospesa tra storia e fine ma frontiera”, il contemporaneità”. Per mare nostrum cuore di “dialogare con il nostro un’Europa che, se non tempo”. vuol tradire se stesSilvana Coricelli sa, deve assumere un


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Cento artisti ospitati alla Mole, nutrita schiera dalle Marche

Sguardi sonori nel nome di De Dominicis SILVANA CORICELLI

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oma chiama Ancona. Sull’eco che ha il nome di Gino De Dominicis, personalità tra le più interessanti del panorama creativo italiano. La settima edizione di “Sguardi sonori”, festival nazionale di arte e musica contemporanea diretto dal 2007 da Sandro Cecchi, è un omaggio al grande autore dorico. “Gino on my mind” si intitola la mostra che di recente è stata allestita alla Mole Vanvitelliana: un centinaio di artisti italiani e stranieri, una nutrita schiera dalle Marche. Prologo nella capitale, con presentazione al Teatro Colosseo, sul filo rosso che ancora una volta allaccia Ancona e Roma nel segno di De Dominicis. Nel 2005 l’esposizione nella corte interna della Mole della Calamita cosmica, fruibile al pubblico dopo anni di oblio e di seguito scelta come evento clou per la festa inaugurale del Maxxi. Recupero e riedizione dell’imponente opera nella città del suo autore, visibilità nazionale al museo delle arti del XXI secolo a Roma. E adesso al nome di De Domicis la risonanza di un festival che dell’artista affronta le tematiche care e che è intenzionato, com’è nel suo campo d’azione, anche ad approdi internazionali: “Stiamo lavorando per poter portare la mostra a Napoli, prima della fine dell’anno, e poi a Bucarest e a Boston”, annuncia Cecchi, ideatore con Carlo Fatigoni, direttore artistico del festival, dell’evento “Infinite Spaces”, concerto per astronauta ed orchestra in collaborazione con Ennio Morricone e Roberto Vittori: il progetto è stato selezionato per l’Expo di Shanghai 2010, partecipando alla mostra sull’ “Italia degli innova-

tori” presso il padiglione Pantaleo per fare tappa italiano creato appositanei luoghi cari al quotimente per l’Esposizione diano della vita dell’artimondiale. In linea di sta nella capitale”. E al continuTeatro ità con i Colostemi dello seo, l’ospazio maggio infinito dell’atche hanno trice caratteMita rizzato le Medici ultime tre e del ediziodanni della zatore manifeAlessanstazione, dro Pinquelli ora tus; “A trattati Roma dell’imsi parla mortalità, delle dell’eMarche ternità, come che in genius Gino De loci, Dominicis terra trovano privilerestituzio- Installazione di Oskar Barrile (dal giata di catalogo della rassegna) ne dalla creacifra indetivi”, lebile, come testimoniato dice Fatigoni. Un labodalla Calamita cosmica. ratorio, “un luogo di In perfetta assonanza il frontiera”, e Ancona, grande prologo a Roma, sottolinea l’assessore alla la città eterna, della moCultura Andrea Nobili, stra di Ancona: “Al Teè intenzionata a fare la atro Colosseo –racconta sua parte, “con attenzioCecchi- si è giunti dopo ne alle nuove sensibilità un walk show organizzadella scena contempoto da Urban Experienranea”. Un testimonial ce per trenta fortunati nella figura di De Domipartecipanti e che è cis, con le cui tematiche partito dalla casa di De si sono confrontati gli Dominicis a Piazza San artisti della rassegna,

articolata in quattro sezioni: visualart, videoart, soundart, live performances. Tra i nomi di spicco quelli di Claudio Abate, Franko B e Fathi Hassan; questi due ultimi vivono nelle Marche. E sono molti gli artisti marchigiani che hanno esposto alla Mole, grazie alla partecipazione alla Call for artists indetta dall’associazione culturale no profit FaticArt, presidente lo scultore e video sound artista Fatigoni. Tra gli altri: Oskar Barrile, Ivana Spinelli, Alessandro Petrolati, Gianluca Proietti, Matteo Brozzi, Gabriele Cesaretti, Tommaso Buglioni, Paolo Bragaglia, Mattia Stefanini, Lucia Galati, Florindo Rilli, Marco Montenovi, Antonio De Luca, Laura Ghiandoni, Andrea Simonetti, Riccardo Sabbatini, la Ur.L.O Urbino Laptop Orchestra. Significativa rappresentanza di marchigiani in una delle serate conclusive della rassegna; presentate live performances con Alex Savelli, Gianluca Stefanelli e Roberto Memoli, Luca Moroni e Stefano Vinciarelli, Coro Polifonico Malatestiano di Fano, Lux Arcana Cristina Diaz Abella e Luciano Daini.

Stagione teatrale di Ancona: Michele Placido sarà Re Lear Aperta la Stagione teatrale di Ancona 2012/13 curata dal Teatro Stabile delle Marche in collaborazione con la Fondazione Teatro delle Muse e il Comune di Ancona (partner sostenitori Banca dell’Adriatico spa, Prometeo, AnconAmbiente). Il cartellone è stato inaugurato al Teatro delle Muse con Kramer contro Kramer di Avery Corman immortalato dalla pellicola pluripremiata (4 Premi Oscar) con Dustin Hoffman e Meryl Streep diretti da Robert Benton. Protagonisti a teatro Daniele Pecci e Federica Di Martino. Lo spettacolo ha provato alcuni giorni in città per poi debuttare in prima nazionale ad Ancona. La regia di Patrick Rossi Gastaldi, produzione di Teatro e Società srl. La Stagione prosegue sempre al Teatro delle Muse dall’8 all’11 novembre con Re Lear di William Shakespeare, definita la migliore tragedia del Bardo, interpetata e diretta da Michele Placido, per Ghione produzione. Scritta nel 1605/1606, la storia affonda le radici nell’antica mitologia inglese, sulla leggenda di Leir, un re della Britannia. È un dramma a doppio intreccio nel quale la trama secondaria contribuisce a far risaltare i vari momenti dell’azione principale. Il vecchio Re Lear decide di dividere il regno tra le tre figlie, a seconda dell’amore che sapranno dimostrargli. Biglietteria Teatro delle Muse 071 52525 biglietteria@teatrodellemuse.org Aperto lo sbigliettamento a tutti gli spettacoli. Per pacchetti e sconti per gruppi e scuole si può chiamare lo 071 5021631.

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Da Venezia, i film da non perdere BEATRICE GIONGO Venezia è sempre Venezia. Il Lido in fiore, un’installazione, che mette allegria ed è un piacere per gli occhi, accoglie i tanti spettatori del festival davanti al Palazzo del Cinema. La Mostra internazionale d’arte cinematografica si è presentata alla 69a edizione con un nuovo direttore e una nuova immagine. Alberto Barbera ha guidato il festival così come lo fece nel 1999 e, il cambiamento, ci è apparso anche attraverso l’arte grafica del marchigiano Simone Massi, che ha realizzato per l’occasione la sigla animata ispirandosi a E la nave va di Federico Fellini, dove colpisce un enorme rinoceronte dietro a un bambino che pesca sogni. Trenta secondi, ottenuti da 300 disegni realizzati a mano che citano Fellini, Angelopoulos, Wenders, Olmi. Altra novità al Lido è stata l’area-giardino recuperata dal cantiere davanti al Casinò. Da non perdere: Apres mai di Olivier Assayas, ritratto generazionale semiautobiografico del regista della gioventù post-68. Il film racconta i destini di giovani parigini che, dopo l’entusiasmo dell’attivismo politico, si trovano a fare i conti con la vita. Colonna sonora da urlo. Bella addormentata di Marco Bellocchio: tutto si svolge in sei giorni, gli ultimi di Eluana Englaro, la cui vicenda resta sullo sfondo. Personaggi dalle diverse fedi e ideologie, le cui storie si collegano emotivamente a quella vicenda. Nel cast spiccano Toni Servillo, David Riondino e il giovanissimo Fabrizio Falco che qualcuno ricorderà in teatro nel Sogno di una notte d’estate per la regia di Carlo Cecchi, e che ha vinto a Venezia il premio come miglior attore emergente. The Tightrope di Simon Brook: quando un gigante del teatro come Peter Brook decide di alzare il sipario per permettere alle telecamere di filmare i suoi dietro le quinte, l’occasione è imperdibile. Così

nasce il film documentario girato dal figlio Simon. Novanta minuti di viaggio nell’affascinante mondo del teatro. Un film delicato ed emozionante. Pietà di Kim Ki-Duk: il regista coreano è tornato al Lido dopo il Leone d’argento vinto nel 2004 per Ferro-3 con un film che non può lasciare indifferenti e premiato in questa 69a edizione con il Leone d’oro. Come in una tragedia greca, i personaggi si fanno maschera di sentimenti primordiali: l’odio, la vendetta, la famiglia. The Company you keep di Robert Redford: il divo americano è sbarcato per la prima volta alla Mostra con un thriller politico tratto dal libro di Neil Gordon. Storia di finzione ambientata ai nostri giorni, che evoca gli anni ‘70, le manifestazioni contro la guerra in Vietnam e una delle organizzazioni più violente: la Weather Underground. Nel cast anche Julie Christie, Susan Sarandon, Nick Nolte. Disconnect di Henry-Alex Rubin, il regista al suo primo lungometraggio dopo il successo del documentario Murderball, nominato agli Oscar. Un film forte, indipendente, che tocca le corde più profonde dello spettatore e capace di creare un percorso narrativo avvincente. Ma la Mostra non è solo film: da segnalare il libro a cura di Stefano Della Casa e Dario Viganò, Pop Art film visual culture, moda e design nel cinema italiano anni ‘60 e ‘70, all’interno del volume anche una conversazione testimonianza dal titolo Pop décor del maestro Pier Luigi Pizzi, presente al Lido per l’occasione.

Land Art al Furlo: opere secondo... natura “Tutto cominciò con la ‘Festa del fiume’, nove anni fa”. Lei, Andreina De Tomassi, e i suoi compagni di viaggio: Giuseppe Ferrara, Luca Latini, Stefano Marzani. “Il team è cambiato, ma il teatro naturale è rimasto sempre questo, il Furlo meraviglioso”, dove ha avuto luogo la terza edizione della “Land Art” che vede nello scenario della maestosa Gola in provincia di Pesaro-Urbino l’ambiente a supporto dell’opera. Oltre 50 artisti da tutta Italia, il paesaggio del Furlo l’orizzonte per l’esercizio di una creatività con manifesta attenzione per la natura e la sua armonia di ritmi ed ordine. Andreina De Tomassi direttrice artistica

della manifestazione (dedicata a Renato Nicolini) e fondatrice della Casa degli Artisti che per questa collettiva sotto il cielo ha visto il patrocinio dei Comuni di Fermignano e Fossombrone (sponsor Enel). Bella la passeggiata d’arte, che ha trovato snodo fino al borgo di Sant’Anna. D’obbligo Allegra Corbo, “Masques d’Amour puor le Vent”: maschere-bandiere una visita alla appese al ponte della diga del Furlo mostra di cerapaesaggio di Loreno alla Casa degli Artisti. miche “Testa a testa”, Sguanci per un “risveE poi è cominciata la allestita nella Chiesetta lamento” a un anno passeggiata, che tanto di Santa Maria deldalla scomparsa dell’arsuccesso ha riscosso le Grazie, così come tista: al figlio Luca nelle ultime edizioni. una sosta davanti alla la personale dedicata Dal coronamento della scultura incastonata nel

diga l’affacciarsi de “Il tuffo”, opera-logo di Antonio Sorace, che quest’anno ha presentato “Equilibrio”; lungo il percorso fino a Sant’Anna opere materiche, sculture in legno, ferro e pietra, installazioni sonore, lavori su stoffa, labirinti botanici, teatrini naturali, scatole della memoria, mosaici, opere in vetro e fil di ferro, e poi una piccola cattedrale in raku, l’albero dei pinocchi, una sirena di muschio, un’equilibrista in resina e smalti sospesa sul fiume. Dell’anconetana Allegra Corbo l’installazione “Masques d’Amour pour le Vent”, mascherebandiere appese al ponte della diga del Furlo, strette nella spirale dei forti venti che attraver-

sano la Gola: volteggiavano, talora sembravano degli aquiloni, la loro una danza d’amore, un corteggiamento. Parte di un progetto più grande, preparato da Allegra Corbo insieme con Andreco e presentato nel 2011 in Croazia e poi a Bologna (in occasione di una parata con i Tamburi di Offagna), queste tre maschere stampate su tessuto hanno interagito con il vento che “ha accolto” un progetto di arte pubblica-urbana in connessione perfetta con la natura. Altri artisti della provincia di Ancona hanno partecipato alla manifestazione: Oskar Barrile, Silvia Paoletti; Bruno Mangiaterra e Massimo Cartaginese insieme con l’opera “Io sono natura”. Sil. Cor.


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“La dodicesima notte”, ossia il quel che volete di Valentina Rosati frenesia di un testo in cui la violenza si stempera SILVANA CORICELLI nell’ironia del linguaggio shakespeariano. “Vittime e carnefici, consapevoli e Viola come Amleto. inconsapevoli. ‘Il tempo E la folla dei personaggi è fuori sesto’, come dice che tessono d’ambiguità Amleto”: lo spettacolo di la storia come Viola. Valentina Rosati, proTutti sul palcoscenico dotto dal Teatro Stabile degli inganni: attori delle Marche in collabocomici votati al tragico, razione con Belteatro e al limitare tra ciò che è e proposto –con grande ciò che non è. Sempre in seguito di pubblico- in bilico, sul filo di lana deluna lunga successione di la sfida lanciata da Sharepliche nell’ambito della kespeare. “La dodicesima rassegna estiva “Amo la notte” viene Mole” dopo considerata la il debutto sua commedia in Archeo.s migliore. VaFestival, lentina Rosati rappresenta ne ripercorre la continuità i mille rivoli rispetto al sotto la lente fil rouge del d’ingrandilavoro su mento del Shakespeare suo lavoro di condotto da riscoperta, Valentina affascinata in questi dal gioco del ultimi anni: drammaturgo assistente inglese con il alla regia di teatro. Trama Carlo Cecchi e sottotrama per il “SoLa regista anconetana infittiscono gno di una Valentina Rosati questa pièce notte d’edegli equivoci: state”, due gran vorticare dei ruoanni fa la direzione di li, spinti all’eccesso nel “Amleto” e adesso un’alprecipitare degli ingratra bella prova di regia naggi di una macchina alla guida di un’affiatata perfetta nello sparigliare compagnia di attori. Vinle carte di quello che è e cenzo Giordano, Barbara quello che sembra. Ecco Ronchi, Daniele Sala, che il sottotitolo dell’oElisa Di Eusanio, Elsa pera, citando la giovaBossi, Simone Francia, ne regista di Ancona, Lino Musella, Gabriele “assume un significato Portoghese: tutti protagostrutturale”: “La dodinisti in un accostamento cesima notte o quel che di figure che si stagliano volete” è parodia della con nettezza e sfumano vita perché ne palesa la nel loro doppio. O l’altro cangiante rappresentazioda sé, nei destini che si ne nel moltiplicarsi degli incrociano e intercettano, angoli di visuale. Luogo nell’eterna dialettica tra di naufraghi, l’Illiria, ben e male, torti, vizi, dove tutti i personaggi follie d’amore e ambiziosono inconsapevolmente ni rovesciate nel ridicolo folli e il ritmo segue la del paradosso.

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Jesi, 45a Stagione lirica dedicata allo scenografo ceco nel 10° anniversario dalla scomparsa; séguito ad un importante progetto

Omaggio a Svoboda Nel cartellone due suoi celebri allestimenti

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a 45a Stagione lirica di tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi, dedicata allo scenografo Josef Svoboda nel decimo anniversario dalla scomparsa, è stata inaugurata con “I Puritani” di Vincenzo Bellini in un allestimento in coproduzione tra Fondazione Pergolesi Spontini e i Teatri del Circuito Lirico Lombardo. L’opera è tornata sul palcoscenico del Pergolesi dopo 161 anni: vi fu rappresentata per la prima e unica volta nel 1851. Regia di Carmelo Rifici, scene di Guido Buganza, costumi di Margherita Baldoni, la direzione d’orchestra è stata affidata al giovane direttore marchigiano Giacomo Sagripanti sul podio della Form Orchestra Filarmonica Marchigiana. Ha cantato il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”. Maria Aleida interprete di Elvira, Luca Tittoto di Sir Giorgio, Yijie Shi di Lord Arturo, Julian Kim di Sir Riccardo Forth, Elide De Matteis Larivera di Enrichetta di Francia, Luciano Leoni di Lord Gualtiero Valton, Dario Di Vietri di Sir Bruno Roberton. In omaggio a Svoboda la Fondazione Pergolesi Spontini prosegue il progetto iniziato nel 2009 con la ricostruzione nei propri Laboratori scenografici a Jesi dei più celebri allestimenti operistici realizzati in Italia dallo scenografo ceco. Dopo la messa in scena della “Traviata”

Il Teatro Pergolesi di Jesi, interno detta “degli specchi” nel 2009, la Fondazione propone in questa Stagione 2012 la ricostruzione del “Macbeth” di Giuseppe Verdi, e della “Lucia di Lammermoor” di Gaetano Donizetti, ad opera di Henning Brockhaus per la parte registica e di Benito Leonori (già assistente di Svoboda) per le scene. Tutte queste produzioni risultano una sintesi estrema del genio svobodiano: tradizione, interpretazione, magia della luce e vibrazione continua dello spazio scenico sulla drammaturgia musicale. “Macbeth”, in scena dal 7 novembre (repliche 9 novembre e 11 novembre, anteprima giovani il 5 novembre) è un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con la Fondazione Teatro Lirico G. Verdi di Trieste e la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova. Giampaolo Maria Bisanti dirige la Filar-

monica Marchigiana, il Coro Bellini ed una compagnia di spessore con il Macbeth di Luca Salsi, la Lady Macbeth di Tiziana Caruso, il Banco di Mirco Palazzi; Macduff è Ji Myung Hoon, Malcolm è Thomas Yun. I costumi sono di Nanà Cecchi. La “Lucia di Lammermoor”, in scena dal 23 novembre (repliche il 24 e il 25, con anteprima giovani il 22), è un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con i Teatri del Circuito Lirico Lombardo, il Teatro dell’Aquila di Fermo, il Teatro Coccia di Novara ed il Teatro Alighieri di Ravenna. Matteo Beltrami sul podio della Filarmonica Marchigiana dirige il Coro Bellini ed il doppio cast in cui si alternano Julian Kim (Lord Enrico Asthon), Sofia Mchedlishvili (Miss Lucia) e Gianluca Terranova (Sir Edgardo di Ravenswood) con

Ricostruzione di “Macbeth” e “Lucia di Lammermoor” ad opera di Brockhaus e di Benito Leonori i giovani vincitori del Concorso AsLiCo. Lord Arturo Bucklaw è Matteo Falcier, Raimondo Bidebent è Giovanni Battista Parodi, Alisa è Cinzia Chiarini. I costumi sono di Patricia Toffolutti. Il “Progetto Svoboda” proseguirà nei prossimi anni con attività di approfondimento e di divulgazione sulla figura dell’artista e della sua opera, in collaborazione con l’organizzazione non-profit “Josef Svoboda – Scénograf ”. Info: Fondazione Pergolesi Spontini tel. 0731.202944 www.fondazionepergolesispontini.com

Media e pubblico internazionali al Rof La XXXIII edizione del Rossini Opera Festival, sovrintendente Gianfranco Mariotti, ha riscosso un grande successo sia in termini di affluenza di pubblico (teatri completamente esauriti per le 15 serate operistiche) che di copertura mediatica. Il botteghino ha registrato oltre 16 mila presenze, per un incasso che supera il milione di euro. La percentuale di stranieri ha raggiunto il 67%, confermando la capacità del Festival di attrarre un pubblico sempre più internazionale, che tocca ormai tutti e cinque i continenti: si confermano ai primi tre posti Francia, Germania e Giappone, mentre continua la forte crescita delle presenze dalla Russia: +50% rispetto al 2011. Tutto ciò ribadisce lo stretto legame del Festival rossiniano con i propri spettatori, in aumento nonostante la forte instabilità economica internazionale, e con la città che, secondo un recente studio prodotto dall’Università di Urbino, beneficia di un indotto economico stimato intorno agli 11 milioni di euro l’anno. Eccellenza ricono-

canale internazionale Unitel Classica HD, da 27 emittenti di tre continenti. Quanto alla seconda opera in programma, “Matilde di Shabran” la realizzazione da parte della trasmissione di Rai 3 Prima della prima di una puntata interamen-

“Ciro in Babilonia”, a fianco “Il Signor Bruschino”, sotto “Matilde di Shabran” (foto: Studio Amati Bacciardi) Lussemburgo, Messisciuta, il Rof: approvata co, Olanda, Repubquesta estate al Senato la blica Ceca, Russia, legge che dispone un miSerbia, Slovacchia, lione anche per il Festival Spagna, Stati Uniti, pesarese, così come per Sud Africa, Svezia, quello Pucciniano di Torre Svizzera, Ucraina, del Lago, quello di RaUngheria. Tra essi, venna e per il Festival dei presenti il critico del Due Mondi (un milione New York Times e per ogni Festival). quello del quotidiaOltre 150 i giornalino giapponese Yomiuri sti accreditati da tutto Shimbun, il maggiore al il mondo alla XXXIII mondo per tiratura (14 edizione del Rof, con milioni di copie). Senza inviati provenienti da precedenti la copertura Argentina, Austria, Belgio, televisiva: la prima del Corea del Sud, Francia, “Ciro in Babilonia” è stata Germania, Giappone, trasmessa da Rai 5 e, sul Grecia, Inghilterra, Israele,

te dedicata allo spettacolo ideato da Mario Martone. Una troupe del National Geographic China è stata a Pesaro nell’ambito di

un progetto sulla regione Marche. L’attore e cantante Nicky Wu, protagonista del documentario, presente a Pesaro nel pomeriggio del 10 agosto, giorno in cui la troupe cinese ha ripreso le immagini della serata inaugurale del Festival. Inoltre il canale satellitare tematico cinese (www.ngtraveler. cn) realizzerà uno speciale all’interno di una rivista di settore. La Orf, tv pubblica austriaca (ospitata da Aspin 2000) realizzerà da parte sua un filmato su Gioachino Rossini e il suo territorio nel quale avrà ampio spazio il Festival rossiniano, con interviste ai protagonisti de “Il Si-

gnor Bruschino”, immagini di backstage e della prova generale dello spettacolo. Anche quest’anno Rai Radio3 ha trasmesso in diretta su Euroradio in 15 nazioni il cartellone operistico della manifestazione nel quadro di RadioTre Suite. Le tre opere sono state inoltre ascoltate in tutto il mondo in diretta on line sul sito di Rai Radio3. Presenti a Pesaro, accanto ai grandi nomi della critica internazionale, i rappresentanti di alcuni tra i più importanti teatri e festival: Metropolitan Opera di New York, Royal Opera House di Londra, Deutsche Oper di Berlino, Bayerischer Staatsoper di Monaco, De Nederlandse Opera di Amsterdam, Teatro de la Maestranza di Siviglia, De Vlaamse Opera di Anversa, Opéra Nationale du Rhin, Teatro alla Scala, Teatro comunale di Bologna. Il Rossini Opera Festival del 2013 proporrà due nuove produzioni: “Guillaume Tell”, e “L’Italiana in Algeri”, nonchè “La donna del lago” in forma di concerto.


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Intervista con Tarcisio Pacetti, ex dirigente sportivo, ideatore dell’iniziativa attivata già dalla Figc “Lo sport si arricchisce di un elemento disciplinare con finalità elogiative e non punitive”

“Il Cartellino Verde? Un ‘premio’ per gli atleti corretti” ROBERTO I. ROSSI

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’arrivo del Cartellino Verde: un atto di un certo spessore per migliorare il mondo dello sport. Una iniziativa proposta e lanciata, tempo fa, dall’ex dirigente sportivo di volley ed ex presidente del Panathlon Ancona, Tarcisio Pacetti, che in questo periodo sta prendendo forma. E proprio con Tarcisio Pacetti andiamo a scoprire come si sta svolgendo tale evento. Di recente la Figc ha deciso di attivare la “green card”, ovvero il Cartellino Verde. Di che cosa si tratta? “Lo sport si arricchisce di un nuovo elemento disciplinare, questa volta con finalità elogiative, e non punitive. Si tratta di evidenziare e segnalare gesti ed atteggiamenti positivi . Siamo di fronte ad un possibile cambiamento epocale: iniziando dai giovani dobbiamo riuscire a ‘costruire mentalmente’ dei ragazzi, gli uomini del domani, che devono emergere per propri meriti senza comportamenti da… furbetti”. Una particolarità: il Cartellino Verde è stato inventato e improntato da lei nel periodo in cui ha presieduto il Panathlon di Ancona. Da che cosa è scattata la sua preziosa idea nel voler dar vita alla green card? “L’idea è nata -avevo preso spunto anche da un comportamento del mio

Tennis Le Marche vincono la Coppa Si è conclusa, di recente, al Centro estivo Fit-Federazione italiana tennis di Serramazzoni (provincia di Modena) la fase finale della 14esima edizione della Coppa Belardinelli, competizione a squadre per rappresentative regionali per i nati negli anni 1999 e 2000. Nella finale per il primo posto le Marche hanno battuto la Sicilia per 4-3. Terzo posto per la Lombardia. Esprime grande soddisfazione l’assessore allo Sport, Paolo Eusebi: “Si tratta di un risultato storico –commenta–; è la prima volte che le Marche vincono questo prestigioso trofeo, un evento che ci riempie di orgoglio. I nostri giovani atleti hanno dominato il torneo grazie al loro talento, alla loro forza e all’impegno costante in tutta la Coppa. A tutta la squadra rivolgiamo il grazie più sentito come Regione Marche”.

Tarcisio Pacetti con il Cartellino Verde al Congresso mondiale del Panathlon Club a Siracusa amico compagno di scuola ed insegnante di educazione fisica, professor Carlo Scacciapiche- visto il reale decadimento di valori, da un forte desiderio di provare a cooperare per un cambiamento di comportamento degli atleti, affinché ci si potesse rendere conto che lo sport deve essere vera palestra di vita non solo a parole, ma facendo qualcosa di pratico affinché il gioire per un proprio personale risultato o di squadra sia la conseguenza di attenzione al lavoro, all’impegno, alla cooperazione”. Un dato di cronaca: come Marche domani siamo stati i primi a presentare questo suo progetto sportivo, attraverso una sua intervista. Ritiene che sia stato un momento decisivo nel lanciare tale progetto? “Marche domani diede giusto risalto all’iniziativa, comportandosi come portabandiera. Sono stato felicissimo di questo vostro interessamento come battistrada. Il mondo della comu-

nicazione, sono certo, ha un ruolo determinante -se solo lo desidera- per far volare questo progetto. Nel momento in cui l’informazione seguirà l’esempio di Marche domani si riuscirà sicuramente a far comprendere il concetto del Cartellino Verde ai giovani, ai genitori, ai dirigenti, agli sportivi, promuovendo il tanto sospirato cambiamento”. Il Cartellino Verde sarà utilizzato solo nel calcio oppure lei confida che venga attivato anche in altre discipline? “Il Cartellino Verde deve essere utilizzato da tutto il

mondo dello sport. E’ già stato impiegato durante il torneo di calcio ‘Memorial Loris Tarantino-Telethon’ e in vari tornei di Volley -Torneo internazionale della Scuola Anderlini-Modena, Volley Europe Ancona, Volley Game Falconara-, tornei aziendali di Confindustria Marche, manifestazioni sportive di varie organizzazioni brasiliane -Curicaba e Taubatè-. Il Cartellino Verde ha già ricevuto forte attenzione dalle massime autorità istituzionali della Repubblica di San Marino, da oltre 500 direttori delle Scuole di pallavolo in

applicazione del Cartellino Verde sul territorio nazionale da parte del mondo del calcio darà una spinta eccezionale per inculcare nei giovani una nuova mentalità: sarà difficile avere sviluppi in tempi brevi, ma in fondo sappiamo tutti bene che la sola repressione attraverso il cartellino giallo/ammonizione e rosso/espulsione non ha mai portato semina convinta di veri valori. Esaltare, incensare atteggiamenti e gesti positivi con continuità, sicuramente, farà germogliare il seme della lealtà, dell’etica e dei veri valori sportivi: io ci credo”.

Volley – Parla il presidente Pallavolo Loreto, Antonio Giordano

“Puntiamo ai play-off” Presidente Giordano, sta per partire una nuova stagione con Loreto al sedicesimo anno consecutivo in A. Una soddisfazione importante… “Abbiamo concluso un anno particolare, con diverse soddisfazioni sportive, ma anche importanti decisioni societarie causate dai problemi economici che stanno toccando in maniera decisa anche il mondo dello sport. Per questo essere ancora ai nastri di partenza di un campionato prestigioso come la serie A2 maschile, per il sedicesimo anno

consecutivo ed una stagione in A1 alle spalle, è motivo di orgoglio per una società come la nostra. Ci siamo ancora e proveremo a regalare ai tifosi altri momenti da ricordare come i playoff promozione disputati lo scorso aprile”. In campo nel 2012-13 ci sarà una squadra a fortissima trazione marchigiana… “E’ stata una precisa direzione nelle scelte di mercato per il nuovo

I ringraziamenti del governatore Spacca e del presidente Coni regionale Sturani

Londra 2012, la medaglia delle Marche La bandiera tricolore orgogliosamente portata in testa alla squadra azzurra nella cerimonia inaugurale e il bronzo di Valentina Vezzali, lo splendido oro di Elisa Di Francisca e il podio tutto azzurro firmato da Stefano Cerioni: sono un immenso orgoglio per Jesi, le Marche e l’Italia che hanno tifato per loro. In considerazione dello straordinario risultato conseguito dalle nostre atlete e dal Ct della nazionale –Cerioni- alle Olimpiadi di Londra 2012, il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, ha detto che “gli straordinari successi conseguiti dai nostri atleti e tecnici costituiscono motivo di grandissimo prestigio per l’intero territorio”, proponendo, inoltre, di conferire il Premio speciale Picchio d’oro della Giornata delle Marche a Stefano

Italia, dalla organizzazione dei Campionati del Mondo di volley svoltisi ad Ancona nel 2010, oltre ad un importante riconoscimento con il Premio Sport e Cultura dalla Asi-Alleanza sportiva italiana il 28 novembre 2009 a Fiuggi. La direttrice della Child Protection in Sport Unit–CPSU–Inghilterra, corresponsabile dello sport giovanile inglese, Anne Tivas, sta già studiando la possibile applicazione in Gran Bretagna”. Oltre alla green card, lei ha altre idee per ulteriori cartellini? “La giusta e determinata

Cerioni, Elisa Di Francisca e Valentina Vezzali. In merito all’argento conquistato nella Fossa olimpica da Massimo Fabbrizi, nato a San Benedetto del Tronto e residente a Monteprandone, Spacca ha evidenziato tale conquista: “Massimo ha centrato un risultato grandioso alla sua prima Olimpiade, dimostrando grandi doti sportive e sangue freddo. Grazie alla sua impresa la nostra regione conquista nuovamente la ribalta alle Olimpiadi di Londra, confermando così per le Marche un evento da incorniciare”. Due medaglie, un record del mondo e tante emozioni. E’ il bilancio dello sport marchigiano alle Paralimpiadi di Londra. Le medaglie sono quella d’oro (con record del mondo) di Assunta Legnante nel

getto del peso, categoria F11-12 e quella d’argento di Giorgio Farroni nella gara di ciclismo su strada, categoria T1-2. Ci sono poi il decimo posto generale (quinto nella sua categoria) di Andrea Cionna nella maratona, categoria T12 e i buoni piazzamenti di Riccardo Scendoni nei 100, 200 e 400 metri, categoria T44. “E’ un bilancio molto positivo –ha dichiarato Fabio Sturani, presidente del Coni Marche-; Olimpiadi e Paralimpiadi confermano il buon momento dello sport marchigiano. Ora, insieme con la Regione, organizzeremo un evento per festeggiare tutti, atleti, accompagnatori, tecnici, che con il loro impegno fanno sì che le Marche siano un punto di riferimento per lo sport a livello nazionale”. R.I.R

campionato: dare spazio a g i o c at o r i che sono legati al nostro territorio e alla nostra regione. Praticamente, in tutti i ruoli ci sono forti atleti esperti e giovani interessanti, marchigiani o che comunque in qualche maniera sono collegati alle Marche, e siamo contenti di essere riusciti a costruire una squadra competitiva seguendo questa linea”. Facendo le carte a que-

sta serie A2, che campionato sarà? “Sicuramente più corto, con 13 squadre invece che 16, ma come al solito equilibrato. Alcune formazioni sono state costruite per vincere, altre hanno comunque messo in piedi buoni organici e non escludo sorprese. Noi ci candidiamo a giocarcela con tutti, credo che la nostra rosa sia completa in ogni reparto e battagliera al punto giusto. Ci divertiremo senza dubbio, cercando di fare il miglior risultato possibile”.

Lettera di un gruppo di giovani a difesa di Marco Galeazzi, atleta disabile di Falconara Marittima

“Non ledere la dignità” Caro ragionier Ugo Fantozzi, come si direbbe da noi “prima c’hai fatto ride, adè c’hai fatto piagne”. Chi si prende la briga di scriverle è un gruppo di giovani della provincia di Ancona, di cui fa parte un ragazzo paraplegico. Sono ben sedici anni che il nostro amico Marco Galeazzi -28 anni, un ragazzo di Falconara Marittima, disabile dalla nascita, paraplegico- si dedica con passione e dedizione al wheelchair hockey (hockey in carrozzina, perseguendo risultati a livello nazionale. Come avrà ormai capito, sono state le sue affermazioni in merito alle Paralimpiadi a destare in noi indignazione e rabbia. Sentimenti mai completamente sopiti in chi, come noi e il nostro amico, è abituato a vedere lesa la dignità dei disabili. Riteniamo che per costruire un mondo “migliore” sia impossibile non ripartire da questo punto. Il nostro auspicio è che chi è detentore di un potere mediatico sia pienamente consapevole della risonanza delle sue esternazioni pubbliche. Chiara, Marco, Silvia, Giulia, Giovanni e Luca


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Focus – I benefici per i giovani L’importanza della pratica sportiva sin dall’infanzia: abbiamo raccolto da parte degli addetti ai lavori alcuni consigli, contattando anche delle autorità in materia

Fabio Sturani, presidente Coni Marche

“Fare sport per crescere bene” ROBERTO I. ROSSI

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risultati ottenuti dagli atleti marchigiani alle Olimpiadi di Londra stanno trasmettendo la volontà ai giovani di praticare sport? “Sicuramente le Olimpiadi e le Paraolimpiadi di Londra hanno rappresentato un forte elemento di spettacolo e di agonismo: tanti campioni, tanti risultati e per l’Italia un buon risultato con 28 medaglie conquistate. Le Marche, con due ori, un argento e due bronzi, si confermano come la prima regione medagliata in rapporto alla popolazione. E’ soprattutto merito della scherma con la Vezzali e la Di Francisca, ma anche del tiro a volo con Massimo Fabbrizi e del volley con Papi, Birarelli e Bari. Ora questo evento va sfruttato per far sì da un lato che tutti i giovani possano praticare sport, e dall’altro che cresca la collaborazione e la vicinanza tra le società sportive e le istituzioni, a partire dalla disponibilità degli impianti sportivi sul nostro territorio”. Esercitare una qualsiasi attività sportiva che vantaggi può portare ai giovani? “I vantaggi per un ragazzo che decida di fare sport sono tanti e diversi: dal punto di vista sociale e culturale è fondamentale per la crescita di ogni persona potersi confrontare con gli altri coetanei, e lo sport è un elemento prioritario. Per la maturazione dei ragazzi; stare insieme, competere, rispettare le regole e gli avversari, come momento di integrazione con gli altri, di inclusione sociale senza distinzioni di razza, di religione, di cultura. C’è poi l’aspetto strettamente sanitario: fare sport vuol dire fare prevenzione, è un momento di tutela della salute. In Italia il 65% dei ragazzi fa sport; ma c’è un terzo che non fa nulla. Su questi dovremo intervenire, consapevoli che, da uno studio del Ministero della Salute, abbiamo tra i ragazzi di 9-10 anni un 12% di ragazzi obesi e un 23% di ragazzi in sovrappeso. E’ il dato più preoccupante e negativo in Europa”. A che età si consiglia ai genitori di iniziare a svolgere una qualsiasi disciplina sportiva ai propri figli? Ci sono delle discipline particolari da far praticare inizialmente ai giovani? “Non c’è un’età fissa e precisa, ma dipende dalle singole discipline. L’importante è che i ragazzi, sin dai primi anni di vita, possano giocare e divertirsi facendo attività motoria e non competi-

zioni. Imparare a correre, saltare, lanciare e nuotare dovrebbero essere i primi elementi per i ragazzi. I genitori devono dal canto loro accompagnare questo percorso, lasciando provare ai propri figli quanti più sport possibili; non puntare solo su una singola disciplina, magari il calcio. Lo stesso dovrebbero fare i tecnici delle società sportive. Poi è fondamentale che si svolga l’attività motoria e sportiva nella scuola, a partire dalla scuola primaria. In Ungheria hanno introdotto un’ora al giorno di attività sportiva nella scuola primaria. Il sindaco di Londra, Boris Johnson,

dopo le recenti Olimpiadi, ha dichiarato che vorrebbe estendere a due ore giornaliere di sport nella scuola primaria. L’Italia è l’unico Paese in Europa che non prevede questa attività nei programmi curricolari: noi proponiamo almeno due ore settimanali svolte con personale tecnico laureato in scienze motorie. Su questo aspetto il Coni, insieme al Miur, ha iniziato un progetto nelle scuole primarie che ha coinvolto circa il 25% dei ragazzi a livello nazionale. Ma non basta: è necessario che il Ministero dell’Istruzione inserisca nei programmi almeno le due ore setti-

Merio Merli, medico sportivo e docente nazionale Coni

“Coordinare lo sviluppo” Come valuta l’importanza della pratica sportiva da parte dei giovani per la loro crescita? “E’ indispensabile far crescere i giovani il meglio possibile, e per centrare tale obiettivo si richiede una forte e corposa preparazione tecnica considerato che i ragazzi dai 4 ai 13 anni crescono e si evolvono in modo particolare, e le fasi costruttive, fisicamente, sono molto Merio Merli caratteristiche ed è quindi fondamentale apprendere come tecnici le giuste funzioni da applicare ai giovani, coordinando le capacità di sviluppo in questa particolare fascia di età. Considerato che dopo la pubertà si perdono, canonicamente, delle qualità bisogna seguire tali giovani evidenziando le loro capacità sportive, coordinando al meglio gli allenamenti”. Che tipo di discipline dovrebbe praticare un giovane all’avvio della sua attività sportiva per migliorare fisicamente il suo sviluppo? “In generale tutte le discipline possono essere praticate. Nello specifico, il cambiamento naturale del corpo nel corso degli anni prevede un adeguato equilibrio nello svolgere tali sport. Di norma, è consigliabile far parte dei giochi di squadra, come il calcio, il basket e il volley, ma anche di quelli singoli, come scherma. karate, judo, tennis ed altre discipline similari, che evidenziano le qualità e le caratteristiche di tali atleti”. Che consigli offre ai giovani per mantenere un adeguato

fisico a livello sportivo? “Servono allenatori di grande spessore tecnico che sappiano valorizzare le peculiarità dei giovani, sviluppando il loro percorso con una adeguata progressione sportiva, collegata ad una a p p ro p r i at a costanza di allenamento e ad una precisa alimentazione a seguito del rispettivo fisico e dello sport praticato”. Da sempre, le visite mediche sono d’obbligo per praticare un qualsiasi sport. Oggi come funzionano tali visite rispetto al passato? “Nel tempo sono rimaste invariate ed inalterate, oggi sono più sensibili e si richiede uno stato maggiore di preparazione cardiologia. Considerate le diversità a livello di disciplina sportiva e di età le visite mediche sono, ovviamente, diversificate ma fondamentali, come prevede l’adeguata legge sportiva, per garantire un buono stato di salute ai giovani”. Nel nostro territorio regionale lo sport si sta svolgendo nei modi adeguati e giusti? “Penso di sì, i preparatori atletici sono all’altezza del loro ruolo; una cosa è importante e fondamentale: per offrire un’adeguata partecipazione a qualsiasi tipo di sport ai giovani è necessario essere, come preparatori sportivi e come allenatori, sempre più aggiornati, addestrati ed esercitati nel presentare la loro disciplina e farla praticare nel modo adeguato”. Rob. I. Ros.

Fabio Sturani manali nelle primarie e finanzi tale progetto”. Come sta procedendo l’attività sportiva nelle Marche? “Nella nostra regione la pratica sportiva va abbastanza bene: ci sono quasi 5 mila società sportive diffuse sul territorio e tutte le discipline sportive sono praticate. Certo, la crisi economica crea difficoltà per le famiglie, per le società sportive e per gli Enti locali. Ci sono meno soldi, meno sponsor e sa-

rebbe quindi auspicabile una forte sinergia fra tutti coloro che hanno a cuore il futuro dei nostri giovani. I risultati si vedono: non solo con le medaglie olimpiche, che comunque hanno c o n f e r m a t o l a nostra regione –e in particolare la provincia di Ancona- come la migliore in Italia in rapporto alla popolazione. Ma anche a livello di sport praticato quotidianamente”. Una valutazione sulla recente Legge regionale sullo sport rinnovata dalla Regione Marche. “Quella varata dalla Regione è una buona legge, fatta anche con il contributo del Coni; ora bisogna attuarla, impegnandosi a realizzare quanto scritto, coinvolgendo il mondo dello sport e le istituzioni locali. Tutela sanitaria, prevenzione, adeguamento dell’impiantistica, finanziamento dell’attività motoria nella scuola primaria, sviluppo dello sport per tutti, ga-

rantire lo sport per i diversamente abili sono gli obiettivi da attuare. Per fare questo, oltre alla volontà politica, ci devono essere anche adeguate risorse economiche. In questi anni la nostra regione molto poco ha investito su questo settore; siamo convinti che lavoreremo per recuperare”. Come stanno procedendo i rapporti tra il Coni e le Società sportive? “Direi che i rapporti sono buoni. Le Federazioni e gli enti di promozione hanno garantito un radicamento sul territorio e il Coni è stato un interlocutore tra le società sportive e le istituzioni locali. Oggi qualche preoccupazione può esserci, dovuta alla previsione di chiudere i Comitati provinciali del Coni, per quanto riguarda la garanzia di proseguire quel lavoro capillare sul territorio. Ma sarà questa la nuova sfida per i Comitati regionali del Coni”.

Gianmarco Tamberi, olimpionico di salto in alto

“Una lezione di vita” Le Marche, Offagna (provincia di Ancona) nello specifico, hanno la fortuna di avere un giovane campione: Gianmarco Tamberi, 22 anni, che pratica l’atletica leggera, il salto in alto, e ha partecipato alle Olimpiadi di Londra 2012, purtroppo non riuscendo ad arrivare alla finale del salto in alto, avendo superato nella pre-finale solo la quota di 2.21 metri. Un atleta che possiede un forte potenziale considerato che ha conquistato il pass per Londra avendo saltato ai Campionati italiani di Bressanone (provincia di Bolzano) la quota di 2.31 metri!, una quota che in finale avrebbe assicurato il podio. E in qualità dell’atleta più giovane della squadra italiana che ha partecipato ai Giochi a cinque cerchi svoltosi in Gran Bretagna, abbiamo incontrato ed intervistato Gianmarco Tamberi. Un commento alla sua prima partecipazione alle Olimpiadi, quelle di Londra 2012. “Prima e non ultima speriamo!! E’ stata un esperienza che credo non dimenticherò mai. Quello che mi è piaciuto di più è stato gareggiare davanti ad 80 mila persone. Un’emozione unica! Purtroppo, il risultato non è stato dei migliori, ma ci sono state varie circostanze che non ‘mi hanno permesso’ di arrivare in forma per le Olimpiadi: in particolar modo, il fatto di essermi qualificato nell’ultima gara possibile e nell’ultimo salto a disposizione mi ha finito tutte le energie ner-

vose! In sostanza, posso dire che questa Olimpiade mi è servita per guardare come si vince, e a Rio de Janeiro –Edizione Giochi 2016- cercherò di ricordarmi quanto ho imparato”. Quando ha iniziato a praticare sport e con quale disciplina? “Di base faccio sport da quando ho 4 anni e ho iniziato con il basket! Ho continuato con il basket fino a febbraio del 2009, quando ho deciso a malincuore di smettere e di iniziare a fare salto in alto, poiché avevo vinto precedentemente i campionati italiani studenteschi senza allenarmi! Questa scelta mi è pesata moltissimo perchè io ero e sono tutt’ora innamorato del basket, ma purtroppo è una scelta che sono quasi ‘stato obbligato’ a fare, poiché ero nettamente più forte in questo sport senza praticarlo rispetto al basket anche se lo svolgevo già da 12 anni!”. Che consiglio si sente di trasmettere ai giovani nel praticare sport? “Beh, è inutile dire che lo sport a mio parere è indispensabile. Tutti dovrebbero fare sport perchè ti aiuta a vivere bene la vita e ad essere sereni con se stessi. Poi, per chi vuole qualcosa di più dallo sport è fondamentale la dedizione, la forza di volontà e il non arrendersi mai di fronte a niente e nessuno! Se si vuole arrivare in alto bisogna trovarsi davanti al nostro avversario, chiunque esso sia, con la convinzione di poterlo battere senza essere arroganti e presuntuosi, ma bisogna

Gianmarco Tamberi essere determinatissimi nel nostro obiettivo. Purtroppo, a differenza di altri atleti io non dirò che per arrivare in alto devi fare lo sport che ami, perchè io amo il basket ma sto praticando il salto in alto! Quindi, fai lo sport che ami per divertirti, mentre se vuoi raggiungere i vertici devi fare lo sport in cui ai talento”. A che età si consiglia ai genitori di far svolgere una qualsiasi disciplina sportiva ai propri figli? “Io sono dell’idea che un bambino già all’età di 4-5 anni può iniziare a fare sport, in quanto a quell’età lo sport è fatto come un gioco, ma allo stesso tempo i bambini crescono con maggiore coordinazione, miglior salute e altri mille aspetti positivi”. Ci sono delle discipline particolari da far svolgere inizialmente ai giovani? “Qualsiasi tipo di sport va bene per i bambini, in quanto è qualcosa di nuovo da imparare. Credo sia fondamentale far fare sport/gioco ai bambini poiché aumenta notevolmente le loro abilità motorie”. Il suo sogno sportivo nel cassetto. “Il mio sogno sin da quando sono bambino era giocare nell’Nba! Ora potrei dire che il mio sogno è diventato di svegliarmi un giorno, di punto in bianco, con il talento per lo sport che amo! Purtroppo, però, so che ormai è un sogno quasi impossibile, quindi, può essere sostituito con un oro olimpico! Magari a Rio, chissà…!!!”. Rob. I. Ros.


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La Vela Nuoto Ancona: “I piccoli atleti saranno… grandi” “Le recenti medaglie ai Campionati italiani estivi di nuoto a Roma non sono frutto del caso. Nascono dalla programmazione, sono la logica conseguenza di una scuola nuoto invidiata da capoluoghi di regione più grandi di Ancona. La Vela Nuoto Ancona vanta, infatti, un settore di iniziazione al mondo acquatico di lunga storia ed esperienza, un vivaio di piccoli nuotatori -dai tre anni in poi- che imparano a muovere le prime bracciate in vasca -al Passetto a Ponterosso e alle Savio-, per poi diventare abituali frequentatori delle piscine anconetane. E quando le capacità fanno rima con l’impegno, allora si conquista anche l’attività agonistica, la promozione a una squadra. Quella di nuoto, con le sue medaglie ai Campionati italiani, quelle numerose di pallanuoto -c’è anche la femminile, che potrebbe essere ripescata in serie A2- quella di nuoto sincronizzato, disciplina richiestissima dalle ragazzine, quella degli irriducibili nuotatori master. Tante diverse declinazioni di sport da vasca che continuano a far brillare le tre stelle Coni al merito sportivo che la società di via Panoramica ha ottenuto nei suoi centodieci anni di storia. La scuola nuoto della Vela Ancona non è solo un vivaio sportivo, ma è molto di più.

Un impegno sociale, visti gli oltre mille iscritti ogni anno, un’attività ludico-motoria per i più piccini, che in piscina trovano anche l’acqua-favola, storie liquide raccontate da appassionati istruttori, un simbolo della storica società anconetana, che grazie a questa piattaforma qualitativa riesce ogni anno a portare l’abc della bracciata in tantissime famiglie anconetane, e permette a tanti piccoli atleti di diventare grandi in acqua. Certo, si potrebbe fare di più. Soprattutto se le piscine anconetane permettessero di allenare una squadra di nuoto nel modo migliore, cioè in vasca da 50 metri, e di ospitare manifestazioni regionali e nazionali. Ad Ancona manca una vasca olimpionica: se ne parla da decenni e intanto non c’è. Peccato, perché gli obiettivi della Vela Nuoto per la stagione che sta cominciando sono ambiziosi. Ci sono le medaglie del nuoto da confermare, una serie B di pallanuoto da onorare, una squadra femminile che spera di tornare in A2, diversi giovani giocatori e giocatrici da prestare alle nazionali -altra eccellenza della Velae le sincronette da portare a raccogliere trofei in giro per l’Italia. È una missione che si rinnova ogni anno. Che la Vela Nuoto vuole portare a termine nel migliore dei modi”.

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Focus – I benefici per i giovani Michele Brisighelli, assessore allo Sport Comune di Ancona

“Avvalersi di esperienze utili” Partiamo dalle Olimpiadi di Londra, per i nostri atleti della provincia di Ancona è stata un’esperienza di grande spessore… “Una esperienza indimenticabile, per le Marche e per la nostra Provincia. Non solo per chi, e siamo felicissimi di questo, è riuscito a portare a casa una medaglia (abbiamo tutti letto con emozione l’indagine del Sole 24 ore che fa di Ancona la provincia più “medagliata di Italia”), ma complessivamente per il numero di atleti, di preparatori, di arbitri del nostro territorio presenti alle giornate di Londra. Un bellissimo risultato reso possibile grazie alla sinergia tra le istituzioni locali, il Coni a tutti i livelli, le società e l’associazionismo sportivo del territorio”. Quali sono le discipline che nel nostro territorio stanno attirando più giovani in questo particolare periodo? “Ad Ancona il tessuto associativo sportivo ci racconta –e di questo non possiamo che esserne felicissimi– di un mondo capace di abbracciare un

Michele Brisighelli numero incredibile di discipline, dalle più conosciute, come ad esempio il calcio, il calcio a 5, il basket, la pallavolo, fino ad arrivare ad esperienze caratterizzate –anno dopo anno– da un numero sempre più grande di iscritti e praticanti, e penso all’atletica, alle discipline della palla-ovale, alla pallamano, la scherma, la pallanuoto, la boxe. Ma non si possono dimenticare anche esperienze legate ai cosiddetti ‘sport minori’, che minori non sono assolutamente, se si va a vedere su che numeri possono contare da noi, e penso al baseball, al cricket, al tiro con l’arco, al pattinaggio, senza dimenticare ovviamente tutte le discipline legate al mare,

che non possono certo mancare ad Ancona. E potrei continuare”. Che strutture sportive dovrebbero essere realizzate per incrementare l’organizzazione di iniziative particolari? “In periodi di crisi terribili come questa, cercherei di indirizzare tutte le energie e le risorse economiche –pochissime– ancora disponibili a mantenere perfettamente usufruibile il grande patrimonio di impianti sportivi di cui è dotata la nostra città. Ma non abbiamo voluto rinunciare a sognare: la manutenzione straordinaria della pista Italico Conti, che assieme al Palaindoor costituiscono oggi una delle cittadelle sportive indoor e outdoor dell’atletica più importanti in Italia, la realizzazione, prevista entro l’anno, del campo della palla-ovale delle Palombare, il rifacimento della Piscina di Vallemiano, sono impegni presi che stiamo via via realizzando, difendendo in ogni modo la nostra volontà di continuare ad investire –nonostante tutto- sullo sport”. Esercitare una qualsiasi

attività sportiva che vantaggi può portare ai giovani? “Mille vantaggi. Li fa crescere sani, insegna loro ad affrontare i propri limiti, a credere nella possibilità di potersi sempre migliorare, imparando ad accettare la sconfitta non come la fine ineludibile di un percorso, ma l’inizio di una nuova avventura che può avvalersi di esperienze utili per migliorare gli errori fatti. E avendo conosciuto direttamente il meraviglioso mondo dello sport cittadino, dei dirigenti, degli allenatori, dei presidenti e dei tanti volontari delle società, mi permetto di dire che lo sport consente ai nostri ragazzi di conoscere valori e principi fondamentali che -se colti– sono l’anticamera di una maturità vera e consapevole”. Ci sono delle discipline particolari da far praticare inizialmente ai giovani? “Non sarebbe giusto segnalare questa o quella disciplina. Penso sia più corretto invitare tutti i nostri ragazzi, seguendo ognuno le proprie inclinazioni o le predisposizioni naturali, a fare tanto, ma tanto sport”. Roberto I. Rossi

Vela Nuoto Ancona, da 110 anni al servizio dello sport _________________ Perché vado in piscina!!!? Perché imparo a nuotare e i miei istruttori sono tutti preparatissimi e simpatici. Sono tutti tecnici della Federazione Italiana Nuoto. Ogni anno siamo più di 1000 a frequentare i corsi della “Vela” e tutti impariamo a nuotare ... ... o a stare a galla, ma io ho compiuto solo 3 anni !! Perché mi diverto! ... alla “Vela” hanno più di 50 anni di esperienza in piscina e ogni volta mi propongono cose nuove. Semplice nuoto o spinning, circuit training, ... trovo sempre un corso e un orario adatti a me per il tness in acqua. Perché voglio diventare un campione !!! nuoto per gareggiare. Mi alleno duramente per partecipare ai prossimi campionati italiani e magari a qualche cosa in più. La “Vela” rappresenta lo sport in Ancona da 110 anni.

Fondata nel 1902

Perché mi piace giocare! Io sto imparando la pallanuoto, ma la “Vela” ha una squadra femminile e una maschile in serie B oltre a ben 10 squadre giovanili nei campionati interregionali.

_________________ www.velanuotoancona.it

Perché mi piace stare in acqua, ma al tempo di musica, con la grazia della danza! Per questo ho scelto il nuoto sincronizzato.

Vado in piscina, vado in piscina con la “Vela” perché loro sanno farmi fare bene tutte queste cose.

_________________ ringraziamo per il sostegno e la collaborazione


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Profondamente toccati dall’abbraccio di una comunità intera nel moltiplicarsi delle espressioni che hanno saputo rendere più sereno il nostro grande dolore, vogliamo esprimere la nostra più sincera gratitudine: grazie per esserci stati vicini; grazie per l’affermazione di quel valore, l’amicizia, che di Alceo era l’essenza più autentica.

Grazie, di cuore Chicca, Francesca, Giorgio, Renata, Sergio

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