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I GIOVEDI DI TV CENTRO MARCHE ore 20.20: Gli Incontri di Alceo Moretti

domani

ALCEO MORETTI DIRETTORE Periodico di Cultura - Economia Informazione - Politica - Sport Anno XXVII - N. 2 - MARZO 2012 Spedizione in A.P. 70% Filiale di Ancona Pubblicità non superiore al 50% Distribuzione gratuita E-mail: info@marchedomani.com

I GIOVEDI DI TV CENTRO MARCHE ore 21.00: Servizio Pubblico di Michele Santoro

Rivolti al turismo In tempi difficili sembra stia cambiando anche la fisionomia del turista: villeggiature brevi ma ben ponderate, all’insegna del risparmio ma senza per questo rinunciare alla bellezza. E’ l’occasione per guardarsi intorno: questa regione ha tutte le carte in regola per corrispondere alle esigenze del viaggiatore accorto, com’è emerso anche durante la Bit di Milano. Natura, storia, tradizioni, enogastronomia, luoghi dello spirito: molti sono i punti di forza nel legame tra ambiente e cultura. Ecco che l’attrattività di cui il nostro territorio è capace passa attraverso la messa in rete di molte eccellenze: un grimaldello per l’economia marchigiana, che in queste potenzialità ha individuato il suo secondo motore di sviluppo

Sono intervenuti: GIAN MARIO SPACCA, SERENELLA MORODER, MATTEO RICCI, GUGLIELMO MASSUCCI, FEDERICO GUAZZARONI, ALESSANDRO DESIDERI, MARIO ANDRENACCI, CARLO NEUMANN, GIAMPAOLO GIAMPAOLI, ALDO ROSCIONI, RAFFAELE JANNUCCI, LUDOVICO SCORTICHINI, RODOLFO GIAMPIERI, ANNA OLIVUCCI, GABRIELE MICOZZI, GIANFRANCO MARIOTTI GLI INCONTRI DI ALCEO MORETTI

LUCA LORENZI

Economia Parlano: Giuseppe Casali, Giampaolo Giampaoli

Politica

GIACOMO BUGARO

La parola a: Silvana Amati, Remigio Ceroni, Palmiro Ucchielli

Cultura • Ancona, Stagione lirica: attesa per il concerto di Antonio Pappano, sul palco delle Muse dal podio al pianoforte • Le parole della fi losofia: l’infinito di Margherita Hack nel capoluogo dorico

Sport Calcio Intervista a Stefano Stronati Basket - All Star Game 2012 a Pesaro


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MORETTI – Buonasera cari amici; rispondendo alle varie telefonate, e sono molte, che in questi giorni fate a me,

MARCHEdomani a ricordarlo, Lorenzi è stato premiato nel 2009 a Berlino come leader nel suo campo. Fatto davvero significativo: ce ne vuole perché i tedeschi premino un personaggio italiano e gli diano la laurea di migliore del mondo! Senta, com’è la situazione dell’economia attuale? La gente è preoccupata, telefona, vuol sapere, chiede spiegazioni. LORENZI – Intanto voglio sperare che il disagio tra Btp e Bund non sia, rispetto a quella premiazione, una retrocessione che i tedeschi ci hanno voluto infliggere poi nel tempo e che ci fanno

Sostanzialmente, è quello che si dice premio di rischio per il singolo paese: ovvio che più il paese è rischioso, più viene percepito come rischioso, più lo spread è alto per indurre i sottoscrittori ad investire nel titolo suddetto. La differenza fra l’uno e l’altro è quindi una differenza in termini di fiducia nel paese che lo emette. L’Italia ha perso molto perché il confronto non era solamente con il Bund tedesco, ma anche con analoghi titoli che emettono gli spagnoli, i francesi, gli austriaci: sono paesi che hanno pure loro problemi, problemi che però in Italia sono stati pagati a caro prezzo proprio per questa perdita di credibilità cui accennavo prima. MORETTI – Però stiamo migliorando: poco tempo fa lo spread era sui 520, adesso è intorno a 416... LORENZI – …sì, però bisogna che riconquistiamo, perché ogni punto che lasciamo sul tappeto è un punto in più che i nostri imprenditori,

vamente, faccio fatica ad individuare dei fili conduttori: il primo è la presenza preponderante di piccola e media imprenditoria, molto orientata all’individualismo. MORETTI – Il difetto delle Marche, per esempio… LORENZI – …un difetto sicuramente, ma anche in Toscana è un difetto che non manca. Diverse le cose forse in Emilia, dove lo spirito delle cooperative, dell’insieme cooperativista, ha fatto anche un po’ scuola, però in generale sono realtà dove è difficile trovare imprese di dimensioni ampie. In un momento in cui parliamo di mercati globali e di sfide internazionali, abbiamo quindi imprese molto valide dal punto di vista qualitativo, dal punto di vista del processo del prodotto, ma che raramente riescono a spingere la loro produzione lontano dai propri confini, perché non hanno ancora le dimensioni necessarie, quelle giuste. MORETTI – Rimanendo

MARZO 2012 coraggiosi, vanno in tutto il mondo, eccetera. Come li trova lei dal suo punto di vista di osservazione? LORENZI – Comincio dalla seconda parte della sua domanda: li trovo personalmente molto vicini a me, che sono romagnolo, quindi sono un grande appassionato e appassionato anche di vedere quel che c’è oltre il muro, oltre il confine. Il marchigiano è una persona che contribuisce al nostro export in maniera più che proporzionale rispetto al peso della propria regione: è un imprenditore abituato a viaggiare lontano e a varcare i mercati, indipendentemente dal fatto che la sua azienda sia grande o piccola, e questo gli va riconosciuto. Quindi, francamente, alle Marche il ruolo di polo importante per quanto concerne l’export, l’internazionalizzazione, va attribuito. Dall’altra parte, però, rispetto al ruolo di Unicredit in questa regione, la lettura non può che essere a luci e ombre: noi abbiamo

tributato alla freddezza e alla lontananza. MORETTI – Il banchiere Lorenzi dorme tranquillo riguardo ai prestiti fatti ai marchigiani? LORENZI – Il banchiere Lorenzi probabilmente non esiste, perché io mi ritengo più un bancario: sono pro tempore -diciamo così- responsabile di tanti colleghi e quando ci penso in maniera così precisa come adesso, quindi nei momenti in cui faccio mente locale, magari mi preoccupo di più, però in generale Lorenzi dorme tranquillo perché la sera va a casa con l’idea di aver fatto più o meno quello che riteneva giusto fare. MORETTI – Ma la domanda tendeva a sapere se il marchigiano è preciso nel rispondere… LORENZI – ….come lei ha ricordato prima, abbiamo notevoli investimenti nelle Marche: noi qua investiamo quasi 4 miliardi di euro, raccogliendone 1.3, quindi contribuiamo molto all’e-

LUCA LORENZI

“Riprendere forza dalle radici”: legame stretto tra banca e territorio per la televisione, e a Marche domani, chiedendo notizie, sensazioni, sulla situazione economica, io ho pensato bene di sfruttare amicizie, relazioni, e così ho chiesto alla più importante banca d’Italia, la 28/a nel mondo, Unicredit, se mi poteva mandare un personaggio di rilievo in trasmissione per dare delle spiegazioni, delle risposte ai miei telespettatori. E questa sera ho la piacevole sorpresa di vedere uno degli uomini più importanti di Unicredit, Luca Lorenzi, qui seduto vicino a me. Grazie di essere venuto. LORENZI – Grazie a lei dell’invito. MORETTI – Grazie alla sua banca di aver risposto in maniera veramente adeguata e importante al mio invito. Mi scuso subito con il dottor Lorenzi se non leggerò tutto il suo curriculum, altrimenti i 30 minuti di trasmissione se ne andrebbero così; dico solo che ha avuto esperienze in tutto il mondo, ha presieduto realtà prestigiose, sempre dell’Unicredit, tra l’altro Unicredit Leasing Russia, Unicredit Leasing Croatia, ed è stato anche direttore generale di Unicredit Leasing Spa. Inoltre, e questo ci tengo

ora pagare a caro prezzo. Al di là della battuta, adesso noi consideriamo 4 punti di spread un livello già accettabile e invece non lo è, perché questi sono costi che i nostri imprenditori pagano a differenza di imprenditori che invece non sono soggetti a questa tassa di affidabilità, come la chiamo io. E’ una credibilità che abbiamo perso nel tempo e che con fatica stiamo cercando di riconquistare: i nostri fondamentali non sono peggiori di quelli degli altri, solo che noi in termini di internazionalizzazione abbiamo perso smalto, abbiamo perso credibilità, abbiamo perso fiducia. E nel sistema finanziario internazionale senza la fiducia non si va molto lontano. MORETTI – La prego di dar lei una risposta al posto mio -pur avendo fatto la Bocconi, io non sono purtroppo bravo in queste cose-: che cos’è esattamente lo spread? LORENZI – E’ un differenziale, quindi è la differenza in termini algebrici fra un numero e l’altro, nello specifico la differenza fra il costo dei Btp italiani e il Bund tedesco, che è l’analogo titolo venduto in Germania.

che le nostre famiglie pagano alle banche e le banche pagano al sistema internazionale. Quindi dobbiamo trovare spazio per ulteriori riduzioni auspicabilmente in questo stesso anno. MORETTI – Lei adesso ha una responsabilità molto importante: per Unicredit coordina il Centro Nord Italia: Toscana, Marche, Emilia Romagna e Umbria. Trova differenza di mentalità tra le varie regioni? LORENZI – Sì; la domanda è acuta e prevede vari tipi di risposta: qui mi limiterò a dare una sensazione, dunque una risposta emotiva. Questa regione che si chiama Centro Nord in effetti non esiste, né a livello geografico, né a livello economico: è un’organizzazione che noi abbiamo deciso in tal senso e quindi si tratta solamente di pura scelta organizzativa, perché riguardo all’economia queste quattro regioni sono molto diverse, sono diverse in alcuni casi le capacità imprenditoriali, anche le singole qualità e le singole dinamiche, spesso e volentieri anche la situazione delle infrastrutture di tipo pubblico. Quindi, effetti-

nelle Marche, un difetto che riconosco agli industriali di questa regione è che fanno fatica a riunirsi. LORENZI – Non c’è dubbio, ma non va circoscritto solamente alla regione Marche o al Centro Nord, perché è un po’ un difetto della nostra Italia, tant’è che il nostro istituto di credito, ma in generale il sistema bancario, sta ultimamente molto appoggiando le reti di impresa, che possono essere una buona soluzione alla ricerca di un ottimale livello dimensionale: l’idea è quella di cercare di aumentare le dimensioni dell’impresa, se non proprio come crescita per fusioni, per acquisizioni, o almeno per accordi commerciali o industriali fra singoli partner. MORETTI – Com’è il rapporto tra la vostra banca e le Marche? Per esempio, so che date alle Marche molto più denaro di quello che le Marche poi pensano di versare ai vostri sportelli: questo potrebbe essere un gesto di furberia (scherza), di prudenza, il fatto di incamerare piuttosto che di sborsare, però i marchigiani, che sono imprenditori molto

qui una rete di 99 sportelli, quindi non una rete notevolissima; non siamo così presenti come per esempio in Emilia Romagna, dove abbiamo delle radici molto più solide. MORETTI – Lei quanti sportelli coordina, controlla? LORENZI – Circa un migliaio, per 7.400 persone in totale nel Centro Nord; nelle Marche sono 664 i colleghi che abbiamo … MORETTI – …lei è un uomo dai nervi solidi? Perché in questi momenti… LORENZI – …no; io sono un appassionato, quindi non sono quello che viene detto un uomo dai nervi saldi: sono uno che vive con molto calore le proprie passioni e questo è forse un limite, però nelle mie esperienze all’estero ho notato che la passione, quando è condita di sincerità, di tenacia e volontà, raramente viene misconosciuta dagli altri o non viene apprezzata. Quindi, in generale, credo che sia una caratteristica che possa essere considerata come dote, anche se per un banchiere la passione spesso viene vista come un qualche cosa che deve essere

conomia della regione, nel senso che diamo di più di quello che riceviamo. Devo anche segnalare che, rispetto alle altre regioni che coordino, le Marche hanno delle percentuali di sofferenza leggermente più alte. MORETTI – Forse anche perché investono più di altri? Sono più coraggiose, forse. LORENZI – Sì, però abbiamo tassi di investimento sensibili anche in Emilia Romagna, per esempio, dove i tassi di sofferenza sono minori. Quello che posso dire è che le insolvenze non sono solamente il riflesso degli investimenti fatti, sbagliati o meno: sono il riflesso di una situazione di crisi molto pesante che colpisce in alcuni casi distretti molto specialistici -e nelle Marche ve ne sono alcuni- dove quando è in crisi il ‘dominus’, tutto il resto, quindi ciò che fa capo a quella grande specializzazione, va inevitabilmente in crisi. Ciò che crea un problema non solo alla mia banca, ma in generale all’assetto economico di questa regione. MORETTI – Tempo fa Unicredit aveva perso valore notevole in borsa; adesso avete lanciato un aumento


MARCHEdomani

MARZO 2012 di capitale che devo dire sta avendo un successo notevolissimo: secondo lei, perché questo cambio di direzione, di opinione? LORENZI – Ormai credo sia chiaro a tutti che il valore della Borsa raramente riflette il valore intrinseco delle aziende, specialmente aziende grandi come la nostra, con un flottante molto elevato, uno dei titoli a largo flottante più grande d’Europa: in un momento di grande speculazione, è evidente che chi vuole speculare contro l’euro o aggredire la zona euro trova in Unicredit, che

le maniche. Per forma mentis, sono più vicino a costoro che non ai grandi investitori, che, sia pur avendo logiche e strategie allineate alle nostre, in questo momento io sento più alti. Quindi preferisco occuparmi di quello che è la banca per il territorio, ed è ciò che faccio dalla mattina alla sera. MORETTI – E’ importante che la struttura, la tessitura sia buona, ma è anche importante che fondi internazionali -asiatici, americani- abbiano fiducia nella vostra banca: questa congiunzione degli interessi dei grandi

ad esportare o a lavorare o a fare una joint venture o ad aprire una filiale o uno stabilimento in uno di questi paesi noi rappresentiamo un partner quasi naturale perché vengano messi in contatto non solo con le autorità fiscali, finanziarie, legali della zona, ma anche con quei milioni di persone che già sono nostri clienti. E’ questo ponte che noi siamo organizzati a fare, perché c’è tutta una struttura che poi segue: basta che uno chiami la propria filiale italiana e manifesti il proprio interesse ad andare in Romania,

Sguardo al mondo dell’economia e della finanza dall’osservatorio di chi ha il polso della situazione: ospite degli “Incontri” di Alceo Moretti è Luca Lorenzi, responsabile dell’area Centro Nord (Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria) di Unicredit. L’aumento di capitale lanciato dall’istituto di credito: un’operazione di successo che è un attestato di fiducia. “La vera soddisfazione per noi è quella che vediamo sulle facce dei nostri clienti, degli imprenditori che quotidianamente incontriamo, che cercano di farcela e si rimboccano le maniche”. Rivolta ai marchigiani l’esortazione a fare rete, assecondando la propria vocazione all’export è una banca -quindi parliamo del settore finanziarioitaliana -quindi di per sé sotto l’occhio dei riflettori- e a larghissimo flottante un campione ideale. Quindi la nostra è stata una banca che nel periodo di massima pressione dei mercati ha subito fortissime oscillazioni: questo ottovolante -un giorno si faceva meno 10, il giorno dopo più 11, poi meno 8, poi più 13- ha sfinito molti risparmiatori privati, me ne rendo conto, però speriamo che adesso, in fondo al tunnel, e anche con questo aumento di capitale sociale -che è stato molto ben accolto non solo dai grandi partner internazionali, ma anche dalla rete retail italiana-, possa aprirsi una fase nuova, per Unicredit ma anche per tutte le grandi istituzioni italiane, che meritano molto di più di quello che valgono in borsa. Le banche italiane capitalizzano meno del 30% rispetto al loro valore di patrimonio, il che è completamente assurdo da un punto di vista algebrico proprio, perché hanno immobili, asset, capitali che andrebbero enfatizzati, non depressi in questa misura. MORETTI – Ho visto con molto piacere questo rilancio della vostra banca: tra l’altro ieri ho letto delle dichiarazioni di Diego Della Valle molto favorevoli nei vostri confronti, con attestati di stima notevole; Maramotti ha investito 50 milioni di euro, che non è poco. E mentre riguardo alla Libia si registra un calo, ma a causa dei danni della guerra, Abu Dhabi ha aumentato notevolmente il suo apporto. Quindi la vostra banca vive un momento buono. LORENZI – Sì, vive un momento buono, però, ripeto, dal mio punto di vista il momento buono della banca non è tanto legato –anche se lo apprezzo molto- alla sua quotazione in borsa, quanto alla soddisfazione dei nostri clienti. E la vera soddisfazione per noi è quella che vediamo sulle facce degli imprenditori che quotidianamente incontriamo, della gente che ha avuto fiducia in noi, che apre il conto, che cerca di farcela e si rimbocca

e dei piccoli nel quotidiano mi sembra rilevante, no? LORENZI – Assolutamente sì, ma ribadisco l’importanza che gente come me, come i miei colleghi, vada a visitare quotidianamente centinaia di migliaia di clienti, cerchi di farne di nuovi e cerchi di avere con loro un rapporto trasparente, chiaro, serio. Cosa che a volte, al sistema bancario e anche a noi, in un passato che crediamo essere chiuso, non è stata attribuita, o non è avvenuta: la nostra reputazione in passato ha conosciuto anche delle problematiche, dei momenti di dialettica con i clienti, quindi adesso la nostra banca deve riprendere forza dalle radici, in modo che possa avere le ali per valorizzare in borsa quello che merita. MORETTI – E mi sembra che ci stia riuscendo. LORENZI – Lavoriamo per questo. MORETTI – Senta, una delle vie di salvezza per la nostra economia è l’internazionalizzazione; voi siete in grado di seguire le nostre aziende che vanno all’estero? le potete accompagnare, le potete sostenere? LORENZI – Proprio questo è uno dei punti centrali di quello che ho fatto per tre anni ed è anche un elemento distintivo della nostra compagnia. Noi abbiamo banche -quindi non delle organizzazioni, non delle fi liali, non dei box- in 22 paesi del Centro Est Europa, banche con migliaia, a volte milioni di clienti. Lei pensi che in Turchia, in cui noi abbiamo la seconda banca locale, sono circa 10 milioni i clienti: un numero maggiore anche rispetto all’Italia, dove sono 9 milioni e 600 mila. Quindi noi abbiamo più clienti turchi che italiani e fra un po’ anche quelli polacchi probabilmente supereranno i clienti italiani; in questi paesi che le citavo, ma anche in molti altri -penso alla Russia, alla Romania, alla Bulgaria, alla Germania dove siamo la seconda banca-, abbiamo milioni di clienti che ci seguono: è dunque logico che per un’azienda marchigiana -piccola o grande che sia- che voglia andare

Bulgaria o in qualche altro paese, ed ecco che lì viene messo in contatto con un desk dove si parla italiano e quindi gli vengono date tutte le informazioni di cui ha bisogno. MORETTI – Questa è una grossa forza per gli imprenditori. Torniamo adesso in Italia, ai nostri giovani: voi avete qualcosa di particolare per loro? per accompagnarli, per aiutarli, per incoraggiarli? LORENZI – Questa è una domanda alla quale onestamente diventa difficile rispondere, perché tocchiamo una questione epocale: non si tratta solo di ciò che la nostra banca ha pensato nei confronti dei giovani, ma di che cosa ha questa società da poter loro offrire, ed è un tema molto difficile. Oggettivamente, noi avevamo preventivato una parte di scivolo di nostre risorse che quest’anno, nel 2012, dovevano uscire per fare posto ad alcune assunzioni –anche se in numero ridotto e a salari diversi-, ma la riforma delle pensioni non ci ha consentito di fare questo, quindi anche le nuove assunzioni sono ritardate o monitorate in maniera diversa. Noi sentiamo il dovere sociale di stare a fianco dei giovani e a categorie che peraltro sono difficili da incasellare. Adesso le rubo un po’ di tempo, ma parliamo di un argomento che mi sta particolarmente a cuore e spesso certi ragionamenti sono viziati da falsi miti che portano fuori strada rispetto ad un’analisi corretta. Quando, per esempio, io menziono i subprime, la gente pensa che io parli di una cosa più o meno illegale, qualcosa che ha a che fare con i titoli tossici e che ha creato finanza

dissoluta in tutto il mondo. Invece, nel caso nostro, i subprime erano i mutui per coloro che non hanno un lavoro a tempo indeterminato, che erogavamo quindi per coloro che hanno contratti a tempo determinato oppure per gli immigrati –adesso lo facciamo in maniera molto, molto ridotta-. Quindi niente a che fare con i titoli tossici. Allora, se parli di subprime la gente guarda male la banca, poi quando si parla di inclusione degli immigrati, dei giovani, di finanziare le giovani coppie, sono tutti d’accordo. Resta il fatto che noi non possiamo finanziare queste categorie come vorremmo, perché nessuno ci può comprare quei crediti lì: sono incedibili e una banca che non è in grado di ricollocare sul mercato secondario questi titoli è una banca che finisce per ingolfare i propri asset. Ciò per dire che le leggi dell’economia sono molto complicate: quelle che appaiono in alcuni casi argomentazioni da evitare sono argomentazioni che poi toccano anche noi e non sono solamente roba americana o di finanza evoluta. MORETTI – Lei ha iniziato quest’ultimo intervento parlando di comunicazione; se posso trovare un difetto alla sua banca, è nella scarsa comunicazione di ciò che fate,

perché leggendo, andando a fondo in varie cose, ho scoperto che fate molto di più di quello che la gente sa. Per esempio, l’altro giorno ho saputo di un’operazione che avete fatto a livello locale, dando un grosso aiuto ad una realtà sanitaria anconetana: un ospedale, che tra l’altro è molto gradito agli anconetani, dove una delegazione guidata da Giampaoli, questa specie di terremoto marchigiano che è nelle vostre fi le, si è recata, e che avete fornito di una grossa cifra per aiutare nell’acquisto di macchinari preziosi. Ecco, salvo un ultimo messaggio, nessuno sapeva di questa cosa: perché non siete più attenti nel comunicare quello che fate? Sono in genere cose positive, ed è bene farle conoscere. LORENZI – Ne prendo atto; noi effettivamente comunichiamo certe cose con difficoltà, cose complesse alcune, mentre altre sarebbero più semplici, quindi lei ha ragione. Quello che lei chiama il terremoto Giampaoli è il nostro vicepresidente nel Consiglio del territorio, una persona che invece ha una grande comunicativa, una passione che … MORETTI – …molti lo vogliono sindaco della città... LORENZI – …in proposito non mi posso esprimere, perché, diciamo così, non è il mio campo; credo che comunque nel ruolo di sindaco farebbe sicuramente bene. Ho esordito questa chiacchierata parlando di passione e di volontà: certamente Giampaolo è una persona caratterizzata da una grande quantità di passioni e di volontà, un aspetto che mi rende molto simile a lui ed è per questo che spesso ci arrabbiamo; abbiamo

PAGINA un rapporto molto acceso proprio perché siamo due appassionati. Solo le persone che credono in quello che fanno possono discutere accendendosi e accalorandosi, poi dopo ricomponendo il tutto. MORETTI – Sentire queste cose da un alto responsabile in un campo che è quello della finanza, dove non ci sarebbe molta presenza di cuore, di passione, fa molto bene. LORENZI – Per anni ci hanno proposto modelli di banchieri alla Cuccia, molto freddi, distaccati e lontani, ma forse andavano bene per quel tipo di banche e in quel momento lì: adesso dobbiamo occuparci di gente che spesso fatica ad arrivare alla fine del mese, gente che non ha da pagare i contributi o che ha messo l’ipoteca sulla seconda casa per pagare la tredicesima ai dipendenti; gente cui, mentre si sta discutendo di articoli dei codici del lavoro, mai verrebbe in mente di licenziare nessuno dei propri collaboratori, perché hanno dei rapporti quasi filiali, familiari con loro. Questa è l’Italia, un’Italia migliore di quella che noi stessi ci rappresentiamo –senza parlare di quella che si rappresenta all’estero-, e credo che una delle valenze principali di questa Italia sia proprio la passione. Non si può interagire con un imprenditore appassionato se non in maniera appassionata, perché poi la gente sente il distacco, avverte la frattura e non si confida, non si apre: quindi, a quel punto, se hanno bisogno di te ti chiedono i soldi, ma se possono fare diversamente, diversamente fanno. MORETTI – Uno dei motivi di crisi della nostra regione è la quasi inattività dell’edilizia; in questi ultimi tempi sento qualche piccola notizia di ripresa: a lei risulta questa cosa? LORENZI – In maniera sincera direi non tanto. Purtroppo non solo nelle Marche, ma in termini più diffusi nelle regioni che io coordino, le costruzioni, l’edilizia soffrono davvero una crisi profonda. Ciò che stiamo cercando di sbloccare, in alcuni casi con alcuni soggetti anche di partecipazione pubblica, sono alcune grandi infrastrutture. Se c’è la volontà, i soldi si trovano per qualche grande infrastruttura: il completamento di certe reti stradali, l’apertura di certi centri, sono alla portata; quello che manca è forse un po’ di disciplina, la volontà di arrivare in fondo, però non è un problema di

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tipo finanziario. Anche in un momento come questo si può cercare con attività di project di organizzare e fare in modo che la parte finanziaria non sia il freno ma possa essere il supporto. MORETTI – Non devo dimenticare prima della chiusura di portarle un caro saluto da parte del Rettore Pacetti. LORENZI – E’ un amico, oltre che… MORETTI – …sapendo che la avrei avuta ospite in trasmissione, mi ha telefonato e mi ha parlato a lungo di lei: se mi dimenticassi di portarle i suoi saluti… LORENZI – …arrossisco e davvero gliene sono grato. In questa regione ho trovato un grandissimo calore, una grandissima passione e grande verve, voglia di fare; a volte forse una vis polemica un pochino eccessiva, però credo sia il sale della provincia, che poi alla fine è quella che probabilmente fa da nostra ossatura. Adesso bisogna riuscire a vincere qualche individualismo in più e metterci insieme specialmente su alcuni grandi temi come l’innovazione, l’internazionalizzazione, per andare all’estero coesi -le Regioni, le Province, le grandi banche, le grandi istituzioni, le industrie- e fare in modo che anche nelle scelte ci si senta prima, non per essere tutti allineati, questo non sarà possibile, ma almeno per godere di un comune set informativo. Credo che una regione piccola ma importante come le Marche possa guardare al futuro suo, dei propri imprenditori e delle proprie famiglie, con ottimismo. MORETTI – Su questo monito, che è un monito poi molto amichevole, e su questa sua fotografia che lei ha fatto del carattere marchigiano molto fedele alla realtà, chiudiamo l’intervista. Io la devo ancora una volta ringraziare, perché ha lasciato la sua poltrona molto importante per una giornata intera per stare con noi e io le sono molto grato di questo. LORENZI – Grazie a lei e ai suoi telespettatori. MORETTI – Grazie ai telespettatori e arrivederci alla prossima settimana.

Trasmissione del 26 gennaio 2012 www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti Marche domani - Anno XXVII Numero 2 - Marzo 2012 Direttore responsabile Alceo Moretti Gestione editoriale Gruppo Alceo Moretti Comunicazione S.r.l. C.so Mazzini, 64 - 60121 Ancona - Tel. 071/205115 - Fax 071/53082 E-mail: info@marchedomani.com Presidente: Alceo Moretti Vicepresidente: Giorgio Moretti Consiglio: Sergio Moretti Stampa Rotopress International srl - Via Brecce - 60025 Loreto (AN) Tel. 071-7500739 - Fax 071 - 7500570 - E-mail: info@rotoin.it Chiuso in tipografia il 21 febbraio 2012 Prestampa Ediga s.a.s. - Via Abbruzzetti, 2A - Jesi (AN) Reg. tribunale di Ancona n. 5 del 14/02/87 Pubblicazione periodica Spedizione in Abbonamento Postale Pubblicità inferiore 50% Pubblicità GRUPPO ALCEO MORETTI COMUNICAZIONE Tel. 071/205115 (4 l. r.a.) E-mail info@alceomoretti.it www.alceomoretti.it


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MARZO 2012

Emergenza neve - Intervento del Governatore Gian Mario Spacca

“La forza della nostra gente” * GIAN MARIO SPACCA

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meno di un anno dalla drammatica alluvione che a marzo 2011 ha colpito le Marche, un evento atmosferico ecce-

zionale ha di nuovo ferito il nostro territorio. La nevicata che ha interessato l’intero territorio regionale per oltre due settimane è stata straordinariamente intensa: l’Osservatorio meteorologico dell’Università di Urbino ha certi cato che quello appena trascorso va considerato come l’evento nevoso “più importante dal

1884”. Da tutti sarà ricordato come il “nevone del ‘12”. La natura si è quindi riproposta in meno di un anno con la sua prevista ma incontrollabile energia, provocando la perdita di vite umane e pesantissimi danni. Il primo pensiero va alle famiglie delle vittime, alle quali va il nostro messaggio di vicinanza e di profondo cordoglio. La coesione e la forza della gente delle Marche ha consentito di superare anche questo dif cile momento. Il “modello Marche” di Protezione civile regionale è stato ancora una volta apprezzato ad ogni livello per aver offerto una risposta ef cace ed ordinata ad un evento assolutamente straordinario. Il sistema ha dato prova di grande ef cienza e capacità di coordinamento in rete e per questo un ringraziamento particolare va a tutti i livelli dell’amministrazione, Vigili del fuoco, Corpo forestale, Polizia di Stato, Guardia di nanza, Carabinieri, operatori sanitari, i tantissimi volontari, insieme alle reti (Enel, Anas, Società autostrade) che, lavorando in piena collaborazione

e sinergia, hanno offerto una gestione dell’emergenza straordinariamente tempestiva ed ef cace. Passata l’emergenza, siamo ora nella fase della ricognizione dei danni che hanno riguardato cittadini, attività agricole e produttive, strade ed edifici pubblici, ma anche il nostro preziosissimo patrimonio storico-artistico messo a dura prova dalle abbondanti nevicate. Con la volontà di tornare alla normalità nel minor tempo possibile, restano però le incertezze che avvolgono il capitolo delle risorse. La “beffa” della cosiddetta “tassa sulle disgrazie” che ha colpito le Marche lo scorso anno non è ancora superata, nonostante le importanti novità che sono emerse proprio in questi ultimi giorni. Le Marche sono state infatti la prima regione a dover applicare, in occasione dell’alluvio-

zione contrastato questa legge, presentando un immediato ricorso alla Corte Costituzionale. Siamo stata la prima Regione a farlo, nonostante non siano mancate le critiche per questa nostra posizione molto netta. A ruota ci hanno seguito altre regioni colpite, di volta in volta, da altre calamità e quindi obbligate a sottostare alla “tassa sulle disgrazie”. La Consulta, ora, ci ha dato ragione, dimostrando la bontà di quella scelta: è di pochi giorni fa la notizia che la Corte Costituzionale ha sancito l’illegittimità e l’irragionevolezza di quelle norme. Sicuramente un’ottima notizia, perché si ristabilisce in tal modo il principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni. Lo stesso giorno in cui la “tassa sulle disgrazie” è stata riconosciuta incostituzio-

nale, abbiamo richiesto il riconoscimento dello stato di emergenza per il maltempo delle prime due settimane di febbraio, ai sensi della vecchia legge 225/92. Non lo avevamo fatto subito perché, prima del pronunciamento della Consulta, non volevamo nuovamente che il peso della calamità ricadesse sulle spalle e le tasche dei cittadini. Mutato lo scenario giuridico ci siamo subito attivati. Contemporaneamente continuiamo con la determinazione di sempre a reclamare l’immediata erogazione delle risorse statali per l’emergenza del marzo 2011, riconosciuta tale in forma solenne dal Consiglio dei ministri senza alcun seguito. Infine stiamo facendo una riflessione sulla revoca dell’incremento delle accise sui carburanti. * Presidente Regione Marche

Roberto Oreficini, Capo Dipartimento Protezione civile Marche

“Il successo? La sinergia”

La lettera al nostro giornale dell’argentino Fernando H. Pallotti

ROBERTO I. ROSSI

“Auguro una rapida ripresa”

Le incredibili bufere di neve che nelle scorse settimane hanno inginocchiato le Marche hanno creato gravi difficoltà e problematiche. La Protezione civile regionale è stata chiamata ad un intervento a 360° su tutto il territorio. Con l’intervista al Capo Dipartimento marchigiano della Protezione civile, Roberto Oreficini, cerchiamo di scoprire i risvolti dell’impegno messo in campo. Le nevicate di febbraio -che diventeranno storiche nel tempo- quanti problemi hanno creato nelle Marche? “I problemi sono stati innumerevoli, ogni aspetto della vita dei marchigiani è stato condizionato dalle nevicate. La tutela della incolumità dei cittadini ha costituito il più importante obiettivo da salvaguardare. Si è operato soprattutto per consentire la prosecuzione delle attività del servizio sanitario e per assicurare i rifornimenti di viveri, farmaci e beni di prima necessità alle persone rimaste isolate. Analogamente si sono seguite le problematiche relative al sistema dei trasporti: la circolazione stradale, l’assistenza ai passeggeri lungo le dorsali ferroviarie, la funzionalità del porto e dell’aeroporto, nonché tutto quanto utile per consentire i rifornimenti agli esercizi commerciali, ai distributori

“ C a ro D i re t t o re, tina con la pubblicazione ho letto della spaventosa on-line sul sito di Fede nevicata che colpisce tutto Marche, una rete dinamica il territorio marchigiano. di associazioni sparse in Invio le mie più sentite sotutto il territorio argentino. lidarietà e abbia la certezza Un’opportunità di grande che siamo insieme a lei, rilievo per i nostri connaai suoi cari e a tanti cari zionali, che, collegandosi amici, con tutta la nostra a fedemarche.wordpress. forza, augurando una ricom hanno la possibilità presa immediata alla nostra di essere informati sull’atcara regione. La prego di tività politica, istituzioestendere i miei sentimenti a nale, culturale e sportiva tutti i fratelli marchigiani ”. delle Marche. ConsideCosì Fernando H. Pallotti del Consorzio universitario Le Marche/ Region Centro de la Republica Argentina (già presidente dell a Fe d e ra c i o n Marchigiana del Centro-Litoral de la Republica Argentina e già membro d e l C o n s i g l i o Santa Fe, in Argentina dei Marchigiani all’Estero rata la corposa presenza Regione Marche, di Santa di marchigiani nel Paese Fe) in una lettera inviata, sudamericano, offrire loro nei giorni della calamità notizie, informazioni e serneve che ha colpito la novizi giornalistici di vario stra regione, al direttore tipo attraverso internet è del nostro giornale, Alceo un aspetto molto imporMoretti. Un intervento che tante e prezioso, e questo testimonia il forte interesse anche per instaurare un dei marchigiani in Argencollegamento tra i ‘nuovi’ tina verso la loro terra di argentini di provenienza provenienza ed evidenzia italiana con il loro terriil loro desiderio di tenersi torio di origine. “Marche informati sulla vita e gli domani”, dunque, sul filo avvenimenti della loro redi una tradizione che vede gione. A quest’ultimo proda sempre questa testata posito, l’opportunità che farsi mezzo mediatico per “Marche domani”, dallo tenere in contatto le Assoscorso 15 dicembre, offre ciazioni dei marchigiani nel ai marchigiani in Argenmondo con la nostra terra.

ne di marzo dello scorso anno, questa iniqua “tassa” introdotta dalla legge 10/2011. Questa normativa obbligava le Regioni colpite da eventi calamitosi ad aumentare tributi ed accise fino al massimo consentito, nel caso in cui fosse dichiarato lo stato di emergenza: solo così le Regioni potevano sperare di avere la solidarietà dello Stato. L’abbiamo definita “la beffa dopo il danno”. Una beffa “doppia”: non solo i cittadini marchigiani venivano costretti a pagare di propria tasca, dopo aver subito dei danni, le spese per la ricostruzione, ma lo Stato non è intervenuto mettendo a disposizione le risorse che in base alla legge avrebbe dovuto stanziare. Un’assurdità in contrasto con qualsiasi principio di solidarietà. E’ per questo che le Marche hanno sin da subito e con grandissima determina-

di carburante, agli ospedali ed alle case di riposo. Si è anche operato per far giungere materie prime e semilavorati alle imprese, consentire il trasporto dei prodotti finiti e per rifornire di mangimi le aziende agricole. Le interruzioni nell’erogazione dell’energia elettrica hanno avuto conseguenze anche sugli acquedotti, sugli impianti di riscaldamento e su alcuni p o n t i ra d i o per le comunicazioni di servizi pubblici essenziali”. Come si è attivata la Protezione civile regionale per risolvere i tanti problemi? “La Protezione civile regionale, alla diramazione del primo allarme ha raddoppiato il personale che opera nei turni nella Sala operativa unificata permanente della Regione, ed ha disposto l’attivazione delle Sale operative integrate (Soi) provinciali. A loro volta le Soi, coordinate da Provincia e Prefettura, hanno allertato i sindaci ed i Centri operativi comunali (Coc) in modo che la intera rete decisionale del sistema di protezione civile (sindaci/Comuni, Province/ Prefetture, Regione, Stato) fosse pronta ed operativa. Come previsto in occasione di situazioni emergenziali di questa portata, è stato attivato il Centro operativo regionale (Cor), collegato in videoconferenza con le Soi delle Province e con il Dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Un grazie particolare va, oltre che ai tantissimi volontari

delle Marche che si sono impegnati oltre ogni limite, alle Regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Puglia, Veneto, Toscana, alle Province di Brescia e di Belluno ed a quelle autonome di Trento e di Bolzano, alle organizzazioni di volontariato nazionali, nonché alle Amministrazioni statali e comunque pubbliche che hanno inviato personale ed attrezzature di ogni genere. La Protezione civile è un sistema complesso, all’interno del quale operano tante amministrazioni autonome ed indipendenti; quello che ha caratterizzato la gestione di questa emergenza è stata, oltre alla generosità ed alla infinita capacità di lavoro degli operatori, il fatto che è stata posta in essere un’azione sinergica da parte di tutte le componenti del sistema”. Come sono stati i rapporti con lo Stato ed i Comuni? “Potrei dire che Comuni e Province hanno raccolto in emergenza quello che è stato seminato in ‘tempo di quiete’. Gli ottimi rapporti che sono stati costruiti nel tempo hanno generato un clima di fiducia reciproca che ha consentito di rendere più veloce e meno rigidamente formalistica la gestione delle mille e mille attività che sono state poste in essere”. L’Esercito ha effettuato il dovuto lavoro richiesto dal territorio? “Grande e generosa è stata la risposta dell’apparato statale. Vorrei in primo luogo menzionare i Vigili del Fuoco che per molti giorni hanno raddoppiato i turni ed hanno mobilitato circa 160 uomini provenienti da fuori regione. Identico è stato l’impegno delle Forze di Polizia -Corpo Forestale dello Stato, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza-, pur

non interrompendo i servizi di istituto hanno impiegato il loro personale a favore dell’emergenza, facendo giungere anche specialisti e mezzi. Analogo impegno è stato assicurato dalle Forze Armate, che si sono prodigate per intervenire con impegno e professionalità”. Per il futuro è previsto qualche piano neve particolare per evitare quanto è successo nel febbraio 2012? “Credo che il problema vero sia quello della prevenzione. Il miglioramento della rete elettrica, la riqualificazione di quella ferroviaria, l’ammodernamento del materiale rotabile delle ferrovie; la buona manutenzione del territorio consentono che anche in queste situazioni eccezionali gran parte dei servizi essenziali continuino a funzionare. Occorre, poi, la condivisione e la collaborazione dei cittadini, che alcune volte sono poco inclini a riporre fiducia nei messaggi di allerta o a rispettare le prescrizioni emanate. Per quanto riguarda le attrezzature per la rimozione della neve, Comuni e Province potranno dotarsene solo se avranno le necessarie disponibilità economiche. Uno dei criteri da noi suggerito è quello di acquistare mezzi polifunzionali a trazione integrale, in grado di operare quotidianamente per le funzioni istituzionali e di riconvertirsi con specifici accessori per le situazioni emergenziali. In ogni caso, vorrei concludere ricordando a tutti il bell’esempio dato dal volontariato di Protezione civile, dai giovani che si sono resi disponibili per le attività assistenziali e di tutte quelle persone che spontaneamente hanno aiutato chi aveva bisogno. A tutti loro va il grazie della popolazione marchigiana e delle istituzioni”.


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Il punto sull’attività politica, in un perdurante periodo di crisi, del segretario regionale del Partito democratico, Palmiro Ucchielli, ospite della trasmissione “Incontri” condotta da Alceo Moretti

“La ripresa? Puntare sui giovani!” Un progetto su Ancona: “Il capoluogo regionale va rilanciato”

ROBERTO I. ROSSI

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l problema principale che i cittadini stanno affrontando in questo perdurante, purtroppo, periodo di crisi economica, è quello del lavoro, e i partiti devono servire per risolvere i problemi e non per litigare tra loro”. E’ quanto ha evidenziato, televisivamente, il segretario regionale del Partito democratico, Palmiro Ucchielli, nel corso della trasmissione degli “Incontri”, condotta da Alceo Moretti, andata in onda, di recente, sulle frequenze di Tv Centro Marche, e che è possibile vedere nel sito internet www.alceomoretti.it . Palmiro Ucchielli ha effettuato un percorso politico di grande rilievo: partito, da giovanissimo, come assessore al Comune di Colbordolo, in provincia di Pesaro-Urbino, poi, per diversi anni è stato assessore della Provincia di Pesaro-Urbino, per salire poi in Parlamento, prima come onorevole, poi, come senatore, e prima di diventare segretario regionale

Palmiro Ucchielli del Pd, è stato presidente della Provincia di PesaroUrbino per due mandati, dieci anni. “Sul piano dei rapporti con la gente –ha detto Ucchielli- è stato un bel rapporto di passione, di fascino, di relazioni ma molto faticoso; un impegno ed una esperienza che hanno portato anche una simpatia ed una sintonia quasi perfette con il cittadino del territorio; non c’è stato luogo dove io non ho avuto modo di essere stato invitato a partecipare e questo mi ha dato grandi soddisfazioni”.

“Inoltre –ha precisato Ucchielli- quando mi hanno chiamato, per esempio, un sabato pomeriggio, rispetto ad altri che stavano riposando godendosi la vita, magari giocando a tennis, io ero, invece, prima a Civitanova e poi a Tolentino, a dimostrazione che la vita politica se è svolta con serietà e con abnegazione è molto dura, però alla fine paga ed offre soddisfazioni enormi”. Un appunto sulla prossima eliminazione delle Province: “Le riforme costituzionali –ha sottolineato Ucchielli- non si posso-

no fare in pochi giorni, alla chetichella. Qualche anno fa il centrosinistra e il centrodestra hanno discusso la modifica del Titolo V della Costituzione senza giungere ad un risultato finale. Per quanto mi riguarda, oltre ad una riduzione da venti a dieci delle Regioni, avrei dimezzato il numero dei parlamentari, dei ministri, abolendo tutti i viceministri ed i sottosegretari, creando le città metropolitane ed accorpando i Comuni per aree omogenee. Le Province? A seguito dei vari ricorsi presentati da diversi Enti, la Corte Costituzionale potrebbe modificare le attuali Province in Province comunali o Province regionali e come di recente hanno sostenuto i professori dell’Università Bocconi, dopo aver elaborato uno studio specifico, tale modifica finirà con l’aumentare i costi e la confusione, quindi, bisogna stare attenti”. Un progetto per il rilancio di Ancona: “Sto lavorando insieme ai partiti comunali e provinciali di centrosinistra –ha spiegato Ucchielli- per offrire la stabilità al capoluogo

di regione, un ruolo, questo, importante a livello nazionale ed internazionale”. Un appunto su tale progetto: “E’ stato un dovere, da parte mia, impegnarmi su una città importante come Ancona. E’ fondamentale un impegno di tutti noi politici, e come centrosinistra –Partito democratico, Socialisti, Alleanza per l’Italia, Italia dei valori e Unione di centro-

stiamo cercando di dare vita ad una nuova coalizione, simile a quella regionale”. Infine, un appello ai giovani: “I nostri giovani –ha concluso Ucchielli- devono trovare il coraggio di sporcarsi le mani con la politica e con le istituzioni. La fase dello sviluppo, della crescita e del rilancio degli investimenti e dell’occupazione è collegata ai giovani che rappresentano il nostro futuro”.

Trasmissione del 2 febbraio 2012 www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti

S&P conferma il merito di credito indicativo della Regione Marche pari a “aa-” Lo scorso 7 febbraio l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha confermato alla Regione Marche un merito di credito indicativo pari a “aa-”. “Il valore attribuito alla Regione Marche, superiore rispetto al rating della Repubblica italiana, dimostra –sottolinea l’assessore al Bilancio Pietro Marcolini- che l’abbassamento del rating dello scorso 26 gennaio non è stato in alcun modo legato a un peggioramento della finanza e dell’economia regionali, ma è derivato esclusivamente dal downgrading del rating sovrano. La Regione Marche si colloca peraltro in una fascia di valutazione del merito creditizio alta, insieme alle Regioni Emilia Romagna e Umbria”.

Professioni sotto la lente di Stefano Sabatini: un autorevole excursus attraverso le varie figure

Il notaio: luoghi comuni e false leggende

Si è tanto parlato di liberalizzazione delle professioni. Un mondo che è mutato radicalmente e non solo a seguito delle recenti riforme. Ospitiamo, cominciando da questo numero, un excursus a firma del notaio Stefano Sabatini, che passa in rassegna le principali figure professionali. Proprio a partire da quella del notaio. “Gli ingiusti quanto infondati attacchi alla professione notarile probabilmente sono dovuti alla mancata comunicazione da parte dei notai su quanto realmente svolgono per i clienti e per lo Stato (il notaio è responsabile personalmente e direttamente delle imposte connesse all’atto, anche quando il cliente non gliele abbia versate. In questo modo nel 2005 i notai hanno incassato per lo Stato e versato all’Erario immediatamente e direttamente circa cinque miliardi di euro -10 mila miliardi delle vecchie lire, pari allo 0,35% del Pil): solo chi entra in uno studio notarile si rende conto della comples-

sità del lavoro e di quanto, contrariamente a quanto si sente troppo spesso, sia utile il notaio, qual è il ruolo del notaio, quali garanzie fornisce alla tranquilla circolazione dei beni e quanta litigiosità evita nella sua attività antiprocessuale (“tanto più notaio, tanto meno giudice”, diceva Carnelutti). La professione di notaio è stranamente quanto ingiustamente tra le più odiate, probabilmente perché il notaio è un esattore dello Stato (e noi marchigiani ne sappiamo qualcosa visto il detto “meglio un morto in casa che un marchigiano fuori della porta”, dovuto proprio al fatto che i marchigiani erano esattori dello Stato Pontificio): è normale sentir dire “Il notaio mi ha preso 10 mila euro”, dimenticando che la maggior parte di questa cifra è costituita da imposta di registro, di bollo, spese per trascrizione e voltura, tasse varie e Iva sugli onorari e abbandonandosi a critiche a volte addirittura ingiuriose quanto prive di fondamenta: a parte l’ormai nauseante trita e ritrita falsa leggenda che solo i figli o i fratelli dei notai diventano notai, si dipinge il notaio come un pigro burocrate che con la sola apposizione del sigillo (consegnatogli dalla dea bendata) legittima pingui quanto ingiusti guadagni turlupinando ignari clienti ai quali ruba soldi a fronte di una prestazione così banale che potrebbe essere fornita da un qualsiasi impiegato

comunale. Le motivazioni delle critiche mosse al notariato spesso sono dovute ad una totale mancanza di conoscenza del suo ruolo specifico. Probabilmente se giornalisti, gente di spettacolo, comici, ecc. si documentassero prima di parlare eviterebbero di dire sciocchezze (anche se queste spesso producono audience) che non fanno che alimentare l’astio ingiustificato verso questa professione. Però, grazie a Dio, c’è chi dal notaio si reca (magari controvoglia) e scopre una persona molto disponibile, molto preparata, che fornisce consulenze gratuite, cerca la soluzione più adatta al cliente, svolge attività antiprocessuale trovando l’accordo tra le parti, redige atti ai quali attribuisce pubblica fede in quanto pubblico ufficiale, riscuote per conto dello Stato le imposte (che deve comunque versare nei termini di Legge, anche se non le ha incassate dal cliente), provvede alla trascrizione nei Registri immobiliari,alla voltura catastale, alla trascrizione degli atti societari nel Registro delle imprese, riceve disposizioni testamentarie e si occupa delle pratiche successorie, presenta ricorsi di volontaria giurisdizione che ineriscano agli atti che gli viene richiesto di ricevere. E questo elenco non è esaustivo in quanto sono ancor di più le attività notarili… ma sarebbe noioso elencarle tutte”. (1- Continua)


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I pareri politici Pagina a cura di Roberto I. Rossi

Remigio Ceroni

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Come valuta i provvedimen sulle liberalizzazioni: saranno in grado Le domande 1di–aiutare la crescita? 2 – Riforma del mercato del lavoro: quali dovrebbero essere le linee dire rici? 3 – Cos della poli ca: abolire le Province signi cherà o enere un sensibile risparmio?

Silvana Amati

Interviste del 7 febbraio 2012

Onorevole e coordinatore regionale Pdl

Senatrice Partito democratico

“Presentati progetti “Rivedere delle norme per liberare il lavoro” per superare la crisi” 1- “Il Pdl ha cercato di dare una risposta a questa esigenza in passato con una serie di provvedimenti, e, oggi, mediante la presentazione al Governo Monti di 13 proposte che esprimono in maniera chiara non soltanto che il Popolo della libertà è a favore delle liberalizzazioni ma che questi provvedimenti servono da stimolo alla competitività ed alla crescita economica del Paese. Infatti, la liberalizzazione dei servizi e delle attività economiche ha come fine quello di far risparmiare e di alleggerire il più possibile le famiglie e le imprese italiane dalle spese in materia di energia (luce e gas), di distribuzione di carburante, di servizi pubblici locali, di trasporti. Speriamo che i

provvedimenti in corso di discussione possano alla fine essere rispondenti alle reali necessità del Paese”. 2) – “Le politiche del lavoro sono state oggetto di grande attenzione del Pdl. Con la riforma degli ammortizzatori sociali, ad esempio, si sono potuti salvaguardare 700 mila posti di lavoro. Inoltre, abbiamo presentato dei progetti per liberare il lavoro dalle oppressioni fiscali e burocratiche sia nell’ambito della pubblica amministrazione che in ambito privato. Altre proposte sono allo studio del Governo Monti alle quali non faremo mancare il nostro sostegno”. 3) – “Io sono contrario alla soppressione delle Province. Prima bisogna elimi-

nare quell’enorme quantità di Enti di secondo grado come: Comunità montane, Unioni dei Comuni, Ato e vari, Partecipate, la cui eliminazione consentirebbe risparmi ben più elevati. L’eliminazione delle Province contribuirebbe solo in maniera molto relativa a risanare il debito pubblico. E’ vero che le Province hanno dei costi ma la spesa del personale che assorbe gran parte del bilancio delle Province rimarrebbe inalterata e verrebbe trasferita in capo a Comuni e Regioni. Purtroppo, l’opinione pubblica formata dai mezzi di informazione è di tutt’altro avviso, per cui, alla fine, le Province saranno sacrificate sull’altare e completamente cancellate”.

1 - “Sono targate Pd e Governo Prodi le ultime liberalizzazioni fatte nel nostro Paese; liberalizzazioni pensate e realizzate con l’idea di coniugare gli interessi del cittadino/consumatore con la crescita indispensabile allo sviluppo. Ora, le proposte avanzate dal Governo Monti nel ‘Cresci Italia’ riaprono quel cantiere -difficile, perché proprio l’esperienza precedente ci ha insegnato che le norme vanno monitorate affinché le proposte si concretizzino- con la concorrenza e la crescita economica che serve e l’auspicato risparmio per i consumatori. Ad esempio, è positiva l’istituzione dell’Autorità di settore sui trasporti. Positiva la decisione sulla separazione proprietaria del-

la rete gas di Snam da Eni, anche se l’iter prevede un successivo provvedimento specifico. Vanno, invece, estese le norme in materia bancaria e assicurativa per consentire benefici immediati agli utenti. In sintesi estrema vanno riviste alcune norme e, comunque, studiati e eventualmente corretti, in fase di prima applicazione, gli effetti prodotti perché si ottengano i risultati anticrisi richiesti in modo che i cittadini ne abbiano reali vantaggi”. 2 - “La riforma del mercato del lavoro è legata alla grande trasformazione che si è realizzata nell’ultimo quarto di secolo in tutta l’area dei Paesi più sviluppati. Oggi, data la difficile fase economica europea, considerata l’anemia della produttività e l’aumento

della disoccupazione, si deve avere attenzione ad intervenire senza contrapporre strumentalmente gli interessi di giovani e vecchi e senza tenere in giusto conto la coesione sociale”. 3 – “Rispetto alla trasformazione delle Province non condivido il metodo previsto. Serve al Paese una riforma complessiva della organizzazione degli Enti locali. Serve un voto sulla Carta delle Autonomie da tempo da noi proposta. Magari serve finalmente l’attivazione delle città metropolitane e un numero minore di Province. Per altro, l’immediata abolizione delle Province è esposta a dubbi di costituzionalità. Non credo che così si producano risparmi e, anzi, non escludo il contrario”.


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Calamità neve: nei giorni del grande freddo, intervista con Giampaolo Giampaoli: “Colpo di reni”, l’esortazione rivolta agli imprenditori; “Non è il momento di chiudersi, ma di giocare in attacco”

“Battaglia sì, ma per crescere” SILVANA CORICELLI

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iove sul bagnato. Anzi sul bagnato nevica. Cumulando alle difficoltà della crisi i gravi problemi causati dall’incubo bianco, nei giorni del grande freddo. Molti, nei settori più sensibili, gli imprenditori alle corde. Come, soprattutto nell’entroterra, le famiglie. A breve distanza dal fermo degli autotrasportatori, le difficoltà crescenti create nella consegna delle merci da un’ondata di maltempo eccezionale. “Problemi legati alle materie prime, certo”. E i mille rivoli in cui si sono incanalate le ricadute dell’emergenza. Ma la visuale che Giampaolo Giampaoli assume è subito ampia: “Quando accade qualcosa di straordinario le carenze affiorano tutte, si evidenziano”. E si fa presto ad andare in tilt quando si sovraccarica un assetto già fragile. “E’ come guidare un’auto alla velocità massima: se poi tenti il sorpasso, non ce la fai”. Un paese che mostra il fianco debole. Le maglie lente Giampaoli le declina: infrastrutture, territorio, servizi. Le Marche? Costrette a battagliare per riavere indietro ciò che ad esse viene tolto: “Noi dobbiamo alzare di più la voce.

Giampaolo Giampaoli Pensiamo solo alla vicenda Fincantieri o ai treni che erano stati cancellati: ogni volta siamo costretti ad andare a Roma a far valere le nostre ragioni. Un gran dispendio di risorse e di energie solo per ottenere quello che ci spetta. Eppure siamo una regione laboriosa, con un tessuto di imprenditori di livello, che esportano. La battaglia sì, ma per migliorare, per crescere”. Gioco d’attacco, l’esortazione. Per quel “colpo di reni” più che mai necessario adesso, perché “la neve –il richiamo è alla saggezza popolare- pulisce i magazzini”. “Superato questo momento probabilmente conosceremo un rilancio. Ma bisogna lavorare tutti e tutti insieme, senza chiudersi,

portandosi sui nuovi mercati, investendo sulle possibilità di creare occupazione. Aiutati

dalle banche e dagli enti locali”. Imprenditoria coraggiosa, ma non è solo quella la prima

linea di Giampaoli, uomo di variegata esperienza che con cognizione di causa sottolinea l’importanza di fare squadra: istituzioni, realtà del credito, industrie. Tutti allineati verso un unico obiettivo: lo sviluppo. “Bisogna spostare l’attenzione dall’economia finanziaria a quella reale: di chi fa, di chi produce. Le banche non assistono? Le problematiche delle nostre imprese sono purtroppo quelle delle nostre banche: noi abbiamo avuto la neve, loro hanno avuto uno tsunami prima. Il momento è difficile per tutti. Resta il fatto che la vicinanza al territorio, cercando di supportare le iniziative locali, deve tornare ad essere la priorità di una banca. Per fare banca in maniera diversa”. Giampaoli è nelle

file di Unicredit: parla di un progetto nuovo per riuscire ad accompagnare sempre più le imprese che meritano; “La selezione sarà molto accurata, rigorosa. Questo significa intensificare il dialogo, impegnarsi nelle realtà dove si è presenti. L’operazione di ricapitalizzazione è andata ottimamente, segno di una credibilità diffusa. Adesso dobbiamo cercare di valorizzare il territorio: una banca virtuosa è quella al fianco della comunità in cui opera”. E un futuro da sindaco? “Il panorama deve arrivare ad una definizione. Io voglio bene ad Ancona: se ci sarà la possibilità, la valuteremo”. (Intervista del 9 febbraio 2012)

Banca dell’Adriatico, finanziamenti per i danneggiati dal maltempo Banca dell’Adriatico mette a disposizione una serie di finanziamenti a favore di famiglie ed operatori economici che hanno subito danni causati dal maltempo nevoso. Dalla direzione regionale di Intesa Sanpaolo per Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise è stato stanziato un complessivo plafond di 50 milioni di euro per finanziamenti a medio lungo termine a condizioni di particolare favore per il ripristino delle struttu-

re danneggiate (abitazioni, negozi, uffici, laboratori artigianali, immobili ad uso produttivo) ed anche per riparazioni di danni minori ad auto, macchinari ed altro. Ci sarà la possibilità di accedere a linee di credito in conto corrente per finanziare le spese di emergenza, della durata massima di 12 mesi, trasformabili poi eventualmente in mutui a medio termine. Per quest’ultima operazione si garantisce un tempo di istruttoria con-

tenuto entro cinque giorni lavorativi da quando viene presentata la richiesta completa di documentazione. ”Questa attenzione –dichiara Adriano Maestri, direttore regionale Intesa Sanpaolo per Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise– dimostra la sensibilità di un gruppo come il nostro di reagire velocemente ai bisogni ed alle emergenze del territorio”. “Banca dell’Adriatico si conferma banca del territorio –aggiunge Sal-

vatore Immordino, direttore generale della Banca dell’Adriatico- e vuole esprimere la sua concreta vicinanza alle famiglie e alle aziende che alle difficoltà create dalla presente congiuntura aggiungono i nuovi gravi problemi creati da questa ondata di maltempo eccezionale.” Le domande dovranno essere presentate entro il 30 aprile di quest’anno presso tutte le filiali della banca che sono a disposizione per ogni necessità e chiarimento.

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Il punto sull’attività imprenditoriale di Giuseppe Casali, presidente di Confindustria Ancona e vicepresidente del Gruppo Pigini, ospite degli “Incontri” di Alceo Moretti

“Accesso al credito, altrimenti si rischia la recessione” ROBERTO I. ROSSI

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n tempi di crisi economica dal punto di vista imprenditoriale e di associazioni stiamo ottenendo dei risultati positivi, come, ad esempio, quelli che in questi giorni ha ottenuto la Fincantieri con il prossimo arrivo di due navi. L’accordo raggiunto è stato di gran spessore ed ha messo in risalto la sinergia esistente tra gli imprenditori, i lavoratori e i sindacati. Nello specifico, quanto si è verificato alla Fincantieri è molto importante, considerato che tale cantiere per Ancona è una storica azienda che è stata sempre attiva nel tempo”. E’ quanto ha evidenziato, televisivamente, il presidente di Confindustria Ancona e vicepresidente del Gruppo Pigini, Giuseppe Casali, nel corso della trasmissione degli “Incontri”, condotta da Alceo Moretti, andata in onda, di recente, sulle frequenze di Tv Centro Marche, e che è possibile vedere nel sito internet www.alceomoretti.it. A parte il ‘prezioso’ ritorno al lavoro per i dipendenti della Fincantieri, Casali ha sottolineato le perduranti, purtroppo, difficoltà

A lato, un momento della trasmissione “Incontri”, condotta da Alceo Moretti; sopra, il presidente di Confindustria Ancona, Giuseppe Casali della costante crisi economica: “Il momento è molto difficile. Gli imprenditori, soprattutto i medio-piccoli, si stanno facendo in quattro per sopravvivere. Uno dei problemi maggiori è quello collegato alla difficoltà di accesso al credito. Purtroppo, anche le banche stanno affrontando delle ostacoli. Nel passato il volàno dell’economia era attivato dal sistema finanziario bancario. E considerato che in questo periodo le banche non stanno riaprendo i cordoni della borsa, il rischio è di non vedere la tanto attesa ripresa”. “Dopo l’accesso al credito che le banche aveva-

Unicredit – Emergenza neve: plafond di 50 milioni di euro A seguito delle eccezionali nevicate che hanno colpito in modo particolare le zone delle province di Pesaro, Ancona e Macerata, UniCredit ha definito uno speciale piano d’intervento economico a supporto dei privati e delle imprese colpiti dal maltempo. La direzione della Banca ha messo a disposizione uno speciale plafond di 50 milioni di euro per l’erogazione di finanziamenti a condizioni particolarmente agevolate per far fronte alle specifiche esigenze sorte in conseguenza all’evento. I finanziamenti sono erogabili in forma di prestito chirografario con durata totale di 5 anni. Le domande dovranno essere semplicemente corredate da una autocertificazione del richiedente in attesa della dichiarazione formale dello stato di calamità naturale. “La nostra - spiega Luca Lorenzi, responsabile Territorio Centro Nord di UniCredit– non è solo una dichiarazione di vicinanza a questi territori e alle persone in difficoltà, ma un intervento concreto, che privilegia la celerità delle erogazioni per permettere di riavviare quanto prima il ciclo produttivo delle imprese”.

no avuto con il finanziamento da parte della Bce-Banca commerciale europea, all’uno per cento –ha precisato Casali- pensavo che le banche devolvessero una parte di tali finanziamenti continentali al nostro sistema economico. Se le banche non aiuteranno il mondo dell’impresa, il mondo manifatturiero e il mondo dell’edilizia a superare questo momento di empasse, non si verificherà un atteso aumento dei consumi, e, quindi, credo che questa crisi durerà ancora per tutto il 2012. Con le problematiche esistenti al momento per l’accesso al credito si

rischia la recessione”. Un dato tecnico: “Le aziende iscritte a Confindustria Ancona –ha detto Casali- sono circa mille e i dipendenti di tale aziende iscritte alla nostra associazione di categoria sono circa cinquantamila”. Un inciso: “Noi nelle Marche –ha spiegato Casali- stiamo andando meglio nei settori della moda e della calzatura, un po’ meno bene nel settore della meccanica, soprattutto degli elettrodomestici”. Un consiglio: “In futuro –ha sottolineato Casali- chi internazionalizzerà avrà successo, chi, invece, non riuscirà ad internazionaliz-

La tecnologia Imesa in Brasile Imesa spa, società del Gruppo Schiavoni con base a Jesi e attiva nel campo delle costruzioni elettromeccaniche, si è aggiudicata la fornitura di quadri elettrici per 1 milione di euro per la nave-raffineria della Osx che stazionerà al largo delle coste brasiliane. In partnership con realtà internazionali dell’industria oil & gas offshore, Imesa ha infatti studiato

Sergio Schiavoni

Completato il nuovo impianto

Gli stabilimenti di Castelfidardo del Gruppo Tontarelli giunge i 7600 kWp. “L’impianto che abbiamo realizzato per il Gruppo Tontarelli esprime in modo particolarmente rappresentativo quanto le rinnovabili abbiano ricadute positive sia sull’ambiente che sul sistema produttivo –commenta Enrico Cappanera,

Trasmissione del 19 gennaio 2012 www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti

La società del Gruppo Schiavoni scelta per la fornitura di speciali quadri elettrici (1 milione di euro) per la nave-raffineria della Osx

Da Energy Resources per il Gruppo Tontarelli: realizzazione fotovoltaica per una superficie di oltre 60 mila metri quadrati

È stato completato e connesso alla rete elettrica il nuovo impianto fotovoltaico realizzato da Energy Resources spa, realtà marchigiana di spicco del settore delle energie rinnovabili, per gli stabilimenti di Castelfidardo (An) del Gruppo Tontarelli, leader nella produzione di articoli casalinghi in plastica. L’impianto, della potenza di 500 kWp, costituisce un ampliamento della già imponente realizzazione che rappresenta un’eccellenza nel panorama internazionale, sia per potenza che per profilo architettonico: i moduli sono stati installati in modo integrato su coperture degli edifici e pensiline, per una potenza complessiva che oggi rag-

zare avrà qualche problema. L’internazionalizzazione è un’attività che viene portata avanti, ormai da qualche anno, da Confindustria Marche, in sintonia, ovviamente, con tutte le associazioni industriali territoriali. Noi riteniamo che solo facendo rete si potrà andare all’estero, perché da soli i piccoli imprenditori faranno tanta fatica, quindi, i nostri imprenditori dovranno aggregarsi ad imprese più grandi e fare

filiera con loro”. Un appunto sul progetto “Sensoriabilis” attivato, nel tempo, proprio da Confindustria Ancona: “L’edizione 2012 di Sensoriabilis sarà ancora più importante di quanto è stato fatto e realizzato lo scorso anno. L’attività di questo progetto, dedicato ai diversamente abili, se ben seguita offrirà del business di un certo rilievo ed importanza, nel senso che possiamo attivare ed offrire un’accoglienza migliore a questo genere di persone e possiamo diventare una regione sempre più attrattiva”. Una curiosità, infine, legata al lavoro svolto dal Gruppo Pigini: “Negli anni Settanta –ha concluso Casali- abbiamo realizzato, come casa editrice del nostro Gruppo, un libro improntato su un corso di inglese per le scuole elementari della Cina, un ordine arrivato, all’epoca, dalla Cina di 150 mila copie poi passato ad un milione e 500 mila copie. Fu un grande successo editoriale. Oggi, in Italia siamo i terzi fornitori di corsi di lingue nelle scuole primarie e secondarie”.

amministratore delegato di Energy Resources–; grazie all’integrazione tra le migliori tecnologie impiegate e ai risultati ottenuti, l’impianto principale, già funzionante da oltre un anno, si è dimostrato più efficiente di quanto stimato inizialmente: sta producendo circa il 6,5%

di energia pulita in più ogni anno. Per questo l’azienda ha deciso di ampliarlo ulteriormente”. Il nuovo impianto, dotato di pannelli fo t ovo l t a i c i ad alta efficienza, copre il tetto di un fabbricato preesistente di circa 3 mila mq e porta la superficie complessiva della realizzazione a oltre 60 mila mq, pari a 12 campi da calcio. L’edificio è stato sottoposto ad un intervento di bonifica da amianto e sostituzione della copertura. Is. T.

una proposta altamente competitiva, aggiudicandosi la gara indetta dall’armatore sud americano. Un risultato importante che conferma la vocazione del Gruppo marchigiano verso i mercati esteri: “Il Brasile è un paese che offre prospettive molto interessanti -commenta il presidente del Gruppo, Sergio Schiavoni–; al momento siamo in trattativa con un’azienda brasiliana per avviare in loco la costruzione di quadri elettrici, molto richiesti in Sudamerica in particolare nel settore delle attività estrattive in mare. Il nostro interesse attualmente si sta concentrando anche su Arabia Saudita, Kuwait, Germania e Romania”. La commessa ottenuta per la nave Osx mette in luce in particolare la capacità tecnologica di Imesa. Le unità navali Fpso (Floating, Production, Storage and Offloading), per compiere operazioni di trattamento del greggio, richiedono elevate quantità di energia e apparati tecnici molto

specifici. Per questo Imesa ha studiato una speciale tipologia di quadro elettrico per la distribuzione principale in grado di offrire altissime prestazioni in dimensioni “compatte”, solamente 21 metri. Proprio la capacità di rispondere in maniera adeguata e in tempi brevi a necessità così specifiche pone Imesa tra i principali costruttori mondali di quadri elettrici ‘su misura’. La nave è attualmente in costruzione nel Far Est. Nei laboratori Imesa a Jesi sono in corso le fasi di test e collaudo del quadro elettrico; la consegna è prevista entro il mese di marzo. Is.T.

Proposta altamente competitiva, la prestigiosa realtà marchigiana si è aggiudicata la gara indetta dall’armatore sudamericano. Confermando spiccata vocazione verso i mercati esteri


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MORETTI – Buonasera cari amici, grazie per il diluvio di auguri che mi avete mandato per le feste, adesso abbiamo il 2012 che ci apre davanti il suo avvenire. Ho chiuso le trasmissioni con il Governatore Spacca, ora le apro, giustamente e doverosamente, con l’opposizione, non potendo invitare il presidente dell’Assemblea legislativa regionale, Solazzi, perché è della stessa parte politica di Spacca, Solazzi che io stimo molto per

MARCHEdomani che stiamo attraversando, altre cose sono più criticabili, ma questo appartiene alla dialettica politica. MORETTI – Poi, vorrei vedere che l’opposizione esprima il 100% di gradimento. BUGARO – No, assolutamente, è al di sotto del 50%. MORETTI – Adesso parliamo di Giacomo Bugaro. Giacomo Bugaro è uno che da ragazzo non è che avesse molto affaticato la vista sui libri scolastici, però improvvisamente, crescendo di età, ha iniziato a dar segni di grande e intelligente valutazione dei problemi che lo circondavano. Ho sempre dimenticato di chiederti: come ti è venuto questo desiderio di interessarti alla vita politica? BUGARO – E’ sempre stata la mia passione, ho avuto la fortuna di entrare in contatto con alcune personalità che hanno stimolato questa mia passione, e poi, così, ci si entra in politica, ripeto spinti dalla passione, ma,

con una serietà di comportamenti che è apprezzato dalla gente; non vedo altre motivazioni, anche perché con il sistema elettorale della preferenza il cittadino elettore deve proprio scrivere il nome sulla scheda e quindi è molto impegnativa come campagna elettorale. Nello specifico, il dato elettorale del 2010, avendo raccolto circa la metà delle preferenze nella mia città, Ancona, e il resto delle preferenze in tutti gli altri Comuni della provincia, è un motivo di grande orgoglio che mi impegna molto nei confronti del territorio, essendo presente e cercando di offrire risposte nei limiti del possibile, e, comunque, condurre una vita estremamente votata all’impegno quotidiano. MORETTI – Ecco questa è stata sempre una tua caratteristica, continui sempre nel contatto con i tuoi elettori che vai a trovare nelle varie località quasi tutti i giorni…

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in tutti i distretti industriali che vanno ripensati, soprattutto in una regione a forte vocazione manifatturiera qual è quella nostra. I nostri imprenditori sono geniali ed anche un po’ solisti, bisognerebbe favorire le aggregazioni tra i gruppi d’impresa, cercando di mettere insieme le energie per non disperderle, offrendo risposte in un mondo che è sempre più globalizzato. Oggi riesce a resistere solo chi prende la valigetta tutti i giorni e non va più a Milano o Roma, ma va a Pechino piuttosto che in Asia, o addirittura in Brasile. MORETTI – Quello che hai detto della coesione e dell’alleanza sono dei problemi più acuti, perché il marchigiano non è molto favorevole a fare fusione, riunioni, azioni in comune, eccetera… e questo è uno dei grandi problemi… BUGARO – …il pregio e il difetto dell’imprenditore in generale è che il self made man, cioè l’uomo che si è fatto

GIACOMO BUGARO

“Riconquistare la fiducia dei cittadini con la vera politica” la sua laboriosità, intelligenza ed attività. Ed ora iniziamo il trentaquattresimo anno di Incontri -per chi non lo sappia, è la più antica trasmissione del genere in Italia- con Giacomo Bugaro -vicepresidente dell’Assemblea legislativa delle Marche e consigliere regionale del Pdl-Popolo della libertà- che ritengo essere una delle figure politiche più interessanti della nostra regione. BUGARO – Grazie, buonasera a tutti. MORETTI – Questa è la mia opinione e la dico. BUGARO – L’autorevolezza del personaggio fa corpo nel pensiero, quindi, ne sono orgoglioso. MORETTI – Bene. Senti, ah, tra l’altro, ho visto che ieri Spacca è entrato nella top-ten dei Governatori d’Italia, con un gradimento che è aumentato del 2%, 52%, quindi si vede che i cittadini marchigiani apprezzano, non so cosa ne pensi tu, anzi te lo chiedo: che cosa ne pensi del Governo Spacca? BUGARO – Mah, un giudizio luci ed ombre, nel senso che proprio l’altro ieri il governo regionale ha partorito una decisione, quella di abbassare il numero dei consiglieri regionali e degli assessori, ricalcando una nostra proposta di legge e quindi onore al merito, speriamo che la portiamo fino in fondo insieme e… MORETTI – …quindi, vuoi dire che è anche attento alle indicazione dell’opposizione? BUGARO – Beh no, è attento al sentimento della gente; in questo momento penso che dobbiamo tutti quanti riconquistare una fiducia con i cittadini per questa ondata di anti-politica che spesso è eccessiva, altrettante volte è giustificata per degli accessi che la politica ha mostrato, soprattutto in virtù del momento di crisi

progressivamente, ho iniziato a frequentare il partito, all’epoca stava nascendo, di Forza Italia, facendo i lavori più umili, come attaccare i manifesti, fare il ragazzo di bottega come si suol dire, poi, piano piano… MORETTI – …questo, in genere, è il percorso che fanno i veri politici. BUGARO – Beh, dovrebbe essere così, io ho sempre criticato chi, grazie a leggi elettorali troppo favorevoli, parte subito dall’alto, salvo casi chiaramente giustificabili, personalità riconosciute. Io sono una persona normale, essendo partito dal basso e piano piano mi sono candidato in Comune, in Provincia, in Regione ed ho avuto la possibilità di… MORETTI – …qual è stato il tuo primo incarico politico? BUGARO – Elettivo? In Consiglio provinciale nel 1998… MORETTI – …avevi 27 anni. BUGARO – Sì, poi il Comune nel 2001 e, per la prima volta, la Regione nel 2005; la seconda volta in Regione un anno e poco più fa. MORETTI – Allora, riguardo al tuo ingresso in Regione sei stato il più votato, con oltre seimila voti la prima volta e più di novemila nella seconda. Come sei riuscito ad essere il più votato? Quali meriti di attribuisci? BUGARO – E’ difficile fare queste valutazioni sulla propria persona; penso che questa domanda bisognerebbe rivolgerla ai cittadini, se posso dare un’interpretazione, se mi posso permettere, la gente… MORETTI – …anche se non te lo permettessi lo diresti lo stesso, quindi… BUGARO – …va bene, visto che me l’hai chiesto, penso che i cittadini abbiano riconosciuto un impegno quotidiano, costante, che va di pari passo

BUGARO – …diciamo trecentosessantrè giorni all’anno, togliendo Natale e Ferragosto; sì, è uno dei miei piaceri, cerco di essere presente da tutte le parti senza essere invasivo, cercando di portare sempre una parola di unione e di essere soprattutto presente nei problemi. MORETTI – Quali sono i problemi più seri, più preoccupanti che ti sottopongono quotidianamente? BUGARO – Oggi come

da solo, l’imprenditore che dal nulla, genialmente, con tanto impegno e con tanto coraggio, si mette in moto è anche orgoglioso della sua creatura azienda e quindi fa difficoltà a fondersi con il suo concorrente che sta una vallata al di là, magari insieme possono superare meglio la crisi e fare massa critica in modo da poter essere più competitivi. Questo va stimolato, e consentimi anche di dire che questo sì attiene

La nostra è una buona sanità. Riteniamo, come Pdl, che sarebbe il caso di impegnare le attuali 5 Aree vaste dal punto di vista giuridico, assegnando ad esse budget precisi ed eliminando l’Asur: sarebbe uno snellimento burocratico molto importante oggi, in assoluto, il problema del lavoro, oggi… MORETTI – …potete fare qualche cosa? BUGARO – …si riesce a risolvere un caso su dieci, però la gente vedo che apprezza anche l’impegno. Io dico sempre: non voglio essere maledetto se non riesco a risolvere un problema, né benedetto se invece lo risolvo; penso che la gente debba comunque apprezzare l’impegno. L’impegno io ce lo metto, anche vigoroso. MORETTI – Questo problema del lavoro è praticamente acuito tra i giovani, si può fare qualche cosa? BUGARO – Ma certo, c’è da ripensare un pochino. Oggi siamo in emergenza. Una regione come la nostra, che era tradizionalmente tranquilla, oggi è un focolaio di problematiche

a tutte le istituzioni, non solo quelle elettive, ma anche all’università ed alle associazioni di categoria, tutto il concerto che sta dietro il mondo dell’impresa. Per favorire la competitività del territorio sono fondamentali il completamento di quelle infrastrutture che consentono alle imprese di essere competitive, non solo materiali, ma anche immateriali; quindi, tutto quello che riguarda la trasmissione dei dati, porto, aeroporto, interporto, mettendo in condizione le aziende di essere competitive anche sul versante della logistica dei trasporti, una voce importantissima nei costi delle imprese. MORETTI – Ecco, su questo concetto arrivo anche ad un punto tuo, e tu insisti sempre nel costruire una casa comune nella politica, il tuo sogno sarebbe di

creare un agglomerato per il Partito popolare europeo, ma è una illusione oppure ci si può riuscire? BUGARO – In politica i progetti vanno coltivati, come del resto tutte le cose nella vita. Noi dobbiamo cercare di mettere insieme i simili, e chi a Bruxelles sta nella stessa casa perché condivide gli stessi valori di base non vedo perché in terra nostrana non debba percorrere la stessa strada, quindi creare la grande famiglia dei Popolari in Italia è una delle nostre missioni, un obiettivo da percorrere e da centrare sul quale in molti dobbiamo lavorare. MORETTI – Adesso, però, c’è un aspetto che va in antitesi: il tuo partito praticamente è diviso dalla Lega, mentre prima eravate molto uniti; adesso ci sono delle uscite degli esponenti della Lega che in certi casi sono veramente micidiali… BUGARO – …beh sì, in questa ultima parte di legislatura nazionale c’è un momento molto difficile della vita politica, da una parte la Lega, dall’altra vedo le intemperanze di Di Pietro e di Vendola; insomma, diciamo che se Sparta piange Atene non ride o il contrario, adesso non ricordo bene… MORETTI – …restiamo un momento nella Lega e il Pdl. BUGARO – Io penso che probabilmente… MORETTI – …c’è Calderoli che fa delle dichiarazioni… BUGARO – …il 2012 può essere l’anno in cui si possono verificare una disgregazione ed una aggregazione delle coalizioni non tanto per vincere le elezioni ma per governare. Aggiungo che se domani mattina ci fossero le elezioni e il modello vasto -cioè il modello Partito democratico, quindi Bersani– Di Pietro e Vendola- dovesse

vincerle un mese dopo il Paese sarebbe allo stallo. Questo ci dovrebbe far riflettere e mettere nei momenti di emergenza come questo un pochino di particolarismi, cercando di unire, proprio il discorso che facevo prima, i simili, per trovare soluzioni utili a questo nostro grande Paese. MORETTI – Come ti trovi nelle Marche a seguito di questa situazione? BUGARO – A volte mi trovo bene, a volte male, nel senso che in politica e in democrazia bisogna farsi concavi e convessi a seconda delle situazioni. A volte provo disagio su alcune posizioni troppo rigide da parte di alcuni miei colleghi di partito, altre volte, invece, prevale la mia linea e quindi è una lotta continua, questo non lo nego e sarebbe riduttivo dire che va tutto quanto bene. MORETTI – Nella configurazione generale della tua parte politica tu sei esponente di che cosa? BUGARO – Della parte più moderata del Pdl, dell’ala cattolica, questo è risaputo e lo dico anche che rivendico con orgoglio questa mia posizione. Io ho una tradizione culturale che viene dal centro, dalla parte moderata, e intendo difendere anche questo modo di fare politica. MORETTI – Senti, una volta eri sempre legato ad un personaggio che adesso è scomparso, adesso so che sei particolarmente legato al vicepresidente del Governo. BUGARO – No, della Camera dei deputati. Ho un buon rapporto con Maurizio Lupi; anzi, colgo l’occasione per dire che il prossimo 2 febbraio sarà ad Ancona e faremo un incontro di presentazione del suo libro insieme a Monsignor Edoardo Menichelli, l’Arcivescovo della Diocesi di Ancona-Osimo.


MARCHEdomani

MARZO 2012 Ho un buon rapporto con Lupi perché ho un’affinità culturale che è al di là della simpatia personale e quindi… MORETTI – …lo seguo spesso in televisione, che tipo è politicamente? BUGARO – E’ un giovane molto dinamico. MORETTI – Che formazione ha? BUGARO – E’ cattolico; lui viene da un antico rapporto con l’allora don Giussani e con il movimento Comunione e Liberazione. Oggi rappresenta a pieno titolo la nuova infornata di personaggi politici nazionali che annoverano Fitto, Alfano e tanti altri; lui è un esponente autorevole, mi sembra, vedendolo come te in televisione, che si destreggi abbastanza bene, insomma, mi sembra che l’audience che sviluppa sia assolutamente apprezzabile. MORETTI – Tra l’altro, molte volte mi trovo in imbarazzo perché ha la stessa voce del vice di Fini; allora, se sento la voce mi confondo e dico: ma come fa a dire queste cose… BUGARO – …chi è il vice di Fini? Bocchino? Beh, o Dio! MORETTI – Sì, Bocchino ha la stessa voce. BUGARO – Magari quella. MORETTI – No, in televisione ha la stessa voce; quindi, ascoltando una persona senza guardarla rimango disorientato. Senti, torniamo un momentino a casa nostra, ad Ancona. In questi giorni ho avuto ospite a casa un grande personaggio nazionale, il quale mi ha fatto un quadro di Ancona e alla fine del pranzo piangevamo tutti, perché dovendo attivare un importante avvenimento non sta trovando corrispondenza ed ospitalità. Tu che sei responsabile del “Rinasci Ancona”, che cosa state facendo? Siete inerti? BUGARO – Noi denunciamo la situazione non da oggi, penso che i cittadini si siano accorti in vari modi, dai manifesti ai giornali, insomma tutto quello che democraticamente possiamo fare; non abbiamo strumenti per mandare a casa questa Giunta e questo sindaco totalmente improduttivi, non ci sono strumenti giuridici… MORETTI – …il sindaco è una brava persona, però… BUGARO – …lo so, anche mio nonno era una brava persona ma non faceva il sindaco del capoluogo di regione; essere brave persone dovrebbe essere la cifra che contraddistingue un pochino tutti, soprattutto chi gestisce la cosa pubblica, ma questo non significa avere le capacità politiche e amministrative per governare una macchina complessa come quella di una città capoluogo. Purtroppo, la città di Ancona è completamente spenta, i suoi problemi sono sotto gli occhi di tutti, e giorno dopo giorno si aggravano perché chiaramente si acuiscono, e io ripeto sempre la stessa cosa: fa male al cuore, da anconetano ancorché da esponente politico, vedere una città che una volta era molto più vivace, più vincente, più piena di opportunità, ora ridotta a quello che in questi giorni noi abbiamo sotto gli occhi. Leggere i giornali è veramente… MORETTI – …indubbiamente è una cosa triste. BUGARO – Triste. MORETTI – E io mi aspetterei da te, che sei il leader dell’opposizione, qualche iniziativa particolare. BUGARO – Vedi Alceo, ne abbiamo fatte; addirittura i miei colleghi consiglieri comunali per una notte hanno occupato la sede del Consiglio comunale per denunciare la situazione. C’è da dire anche un’altra cosa: questa è anche una città molto sorda, molto conservatrice, una città che difficilmente si appassiona. Faccio un esempio: a Parma si è creata una situazione simile a

quella di Ancona; un gruppo di cittadini, al di fuori delle forze politiche, si sono messi sotto i loggioni del Comune e hanno protestato in maniera vibrante per un mese intero, attirando l’attenzione di tutta la stampa nazionale, finché il sindaco non ha rinunciato al suo mandato. Ad Ancona, dove la situazione è ancora più pesante, non dimentichiamoci che noi viviamo due anni e mezzo di stallo con questo sindaco, ma veniamo dall’altro sindaco che si è dovuto dimettere per i noti motivi, quindi è una striscia negativa che continua, ma alla gente gli va ugualmente bene; questo è un aspetto abbastanza preoccupante, ovvero il rifiuto di partecipazione da parte dei nostri concittadini. MORETTI – Tu, nel 2009 sei stato candidato all’incarico di sindaco di Ancona, hai avuto il 43 ed oltre per cento di voti, in caso di prossime elezioni ti ripresenteresti per il ruolo di primo cittadino? BUGARO – No, penso di no. MORETTI – Per paura di responsabilità, o no? BUGARO – Assolutamente; io nel 2009, un anno prima delle elezioni regionali, se avessi fatto un flop alle elezioni avrei probabilmente messo a rischio la mia rielezione l’anno dopo, a dimostrazione che la politica va vissuta con coraggio. Nel 2009 ho perso le elezioni pur avendo un risultato…

ondata di anti-politica sta allontanando la gente dalla politica e questo è un male, perché si rischia che la politica la facciano solamente o gli usceri, con tutto il rispetto per gli usceri, o i furboni, e invece c’è bisogno dell’impegno civico, perché di tale impegno di qualità ne gode tutta la collettività; questo è un altro di quei problemi che va risolto. Voi dell’informazione avete un ruolo importante, insieme a noi, per cercare di risolvere anche questo aspetto. MORETTI – Al personaggio politico nazionale ho indicato due nomi, che adesso, per ragioni di correttezza, non posso citarli, due nomi che non c’entrano niente con la politica attuale, perché ci sono dei cittadini anconetani che potrebbero benissimo rappresentare la nostra città. Senti, come procede -io spazio di qua e di là perché sei una miniera di notizie e di episodi- il tuo Consolato con la Bulgaria?, ti hanno buttato fuori, o no? BUGARO – No, no, perché mi devono buttare fuori? MORETTI – Anche lì riesci a far… BUGARO – …sì, però è un’attività, come dire, molto minore, perché i cittadini bulgari in terra di Marche sono pochi e quindi è gente abbastanza diligente, tranne qualche sporadico episodio, soprattutto legato al porto, all’andare e venire dei camion e via dicendo; insomma, non creano grandi problemi, quindi l’attività con-

be uno snellimento burocratico molto importante. La legge 13, uscita nel 2003, aveva creato l’Asur con 13 aree vaste, oggi noi chiediamo di compiere un salto in più: passare a 5 zone giuridiche, perché questo è il livello giusto di governance della sanità, con l’assessorato che sta al di sopra, e, quindi, con l’assessore e il direttore generale, controlla l’operatività. MORETTI – Purtroppo, il tempo sta volando, la tua dialettica è molto efficace, e devo andare in fretta. Senti, come vedi il futuro del Pdl dopo l’andata a lato di Berlusconi, i dissidi con la Lega… BUGARO – …guarda, io dico sempre una cosa, che per circa vent’anni il sistema politico italiano si è diviso fra berlusconiani e anti-berlusconiani; uso sempre un’immagine che è questa: quella di mettere due mani, Alceo guardami, due mani una contro l’altra, se uno toglie il puntello da una parte viene giù pure l’altro, dico, che se Berlusconi è entrato in una parte della sua carriera politica differente rispetto al protagonismo… MORETTI – …diciamo è entrato in ombra… BUGARO – …no, in ombra no, svolgerà un ruolo diverso, non dimentichiamo che è sempre un grandissimo leader dal punto di vista politico ed elettorale… MORETTI – …un po’ ristretto adesso…

“Un giudizio sul Governo Spacca? Luci ed ombre. Onore al merito per aver partorito una decisione, quella di abbassare il numero dei consiglieri e degli assessori, ricalcando una nostra proposta di legge”. E’ quanto sostiene Giacomo Bugaro, consigliere regionale del Popolo della libertà e vicepresidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, nel corso degli “Incontri” di Alceo Moretti. Questione lavoro: “I distretti industriali vanno ripensati, soprattutto in una realtà a forte vocazione manifatturiera come la nostra. E i giovani, in questo particolare periodo di crisi economica, devono essere più dinamici e disponibili alle richieste ed esigenze, nello specifico, degli imprenditori nei loro confronti” MORETTI – …le hai perse, però hai avuto un bel risultato. BUGARO – Le ho perse numericamente, ma politicamente il risultato è stato apprezzabile; al di là di qualcuno che dice il contrario per sua convenienza, il dato è sotto gli occhi di tutti: il 43 ed oltre per cento di voti, e nel ballottaggio sono riuscito, in un’occasione unica in tutto il panorama regionale del momento, a firmare un apparentamento con l’Udc nella nostra città. Insomma, abbiamo battagliato ad armi pari con la sinistra, però ritengo che quello doveva essere non un punto di arrivo, ma un punto di partenza; quindi, la prossima volta non dobbiamo più cercare di esprimere una persona di partito, bensì trovare una figura civica che riesca a dare quel qualcosa in più per non arrivare al 43 e rotti, ma al 50,01%. MORETTI – Sorrido perché a colazione l’altro giorno questo personaggio politico nazionale mi ha chiesto la stessa cosa: mi indichi, per favore, due nomi di candidati, ma che non siano attualmente politici… BUGARO – …vedi, non sono l’unico a pensarla così. MORETTI – Veramente, Ancona ha dei cittadini… BUGARO – …tutte le città hanno delle personalità illustri. Sai Alceo qual è una condizione che iniziamo a respirare noi che siamo, diciamo a pieno titolo, nella vita politica? Che questa

solare è estremamente ridotta. MORETTI – Tu sei in una commissione per la sanità? BUGARO – No, lo ero nella scorsa legislatura. MORETTI – Come va, secondo te, la sanità marchigiana? BUGARO – Dunque, la sanità marchigiana è un discorso complesso da fare. E’ sicuramente una sanità buona che tende alle regioni del nord. Se facciamo uno schema nazionale, le regioni del centronord sono quelle che offrono le migliori condizioni ai cittadini per quanto riguarda il servizio erogato; invece, il sud d’Italia è in condizioni molto più critiche, non solo dal punto di vista del servizio, ma anche da quello economico-finanziario. Nelle Marche siamo in un buon sistema che potrebbe, però, essere ulteriormente migliorato. Io mi auguro che Spacca accolga anche quelle che sono le nostre proposte. Faccio un esempio: noi abbiamo le Aree vaste -le Aree vaste sono una sorta di zona provinciale, per chi non lo sapesse, che è chiamata a gestire la sanità ed è governata ad un livello superiore dall’Asur, l’Azienda sanitaria unica regionale-; e considerato che prima l’Asur era divisa in 13 Aree vaste ed ora sono diventate 5, una per provincia, noi riteniamo che sarebbe il caso di impegnare le attuali 5 Aree vaste dal punto di vista giuridico, assegnando loro budget precisi ed eliminando l’Asur, che sareb-

BUGARO – …io penso che non scompariranno i moderati; un esempio: quando De Gasperi venne meno si pensava che la Democrazia cristiana sarebbe scomparsa, mentre i democristiani dell’epoca si sono messi intorno ad un tavolo ed hanno creato un grande partito. MORETTI – Mi auguro che abbiate anche altri uomini oltre Berlusconi… BUGARO – …infatti è quello che sto dicendo; quando è scomparso De Gaulle in Francia è nato il gaullismo che ancora governa la Francia; non è che scompaiamo nel momento in cui Berlusconi andasse a fare qualcos’altro; noi non scompariremo, continueremo a far politica con questo simbolo, con un altro simbolo, con un altro partito, con il Partito popolare europeo. MORETTI – Quindi, non ti preoccupano le uscite di Bossi e di… BUGARO – …no, non mi preoccupano assolutamente, perché sono le idee, i programmi e i valori le cose fondamentali che stanno alla base dell’impegno politico, e se uno ne ha di credibilità e le offre ai cittadini, i cittadini ti sanno corrispondere con un adeguato consenso. MORETTI – La foga dialettica non ti manca. Senti, devo farti delle domande pratiche: l’edilizia, è un settore che tu conosci bene, come va? BUGARO – Malissimo.

PAGINA Purtroppo il settore edilizio, che è trainante in Italia e anche nelle Marche, in questo momento soffre in particolar modo, una sofferenza dovuta, tra le altre cose, da un rapporto molto difficile con il mondo del credito; abbiamo dei dati molto preoccupanti per quanto riguarda il comparto edilizio; insomma, penso che il 2012 sarà un anno molto, molto difficile da questo punto di vista. MORETTI – Ma questo perché i banchieri non si fidano dei costruttori o perché il consumatore non chiede costruzioni? BUGARO – E’ riduttivo dirlo così; abbiamo casi in cui i banchieri non si fidano dei costruttori, abbiamo casi in cui i banchieri non possono più dare denaro perché se lo sono finito. Il sistema capitalistico quando consuma due aspetti fondamentali, quando toglie dal sistema questi due aspetti che sono la fiducia e il credito, il sistema va in crisi. Questo è quello che noi stiamo vivendo in questo periodo in tutti i settori, con particolare riguardo a quello dell’edilizia, perché dalle banche è considerato quello più a rischio, perché è scesa la domanda e quindi il sistema è fortemente in crisi e io sono estremamente preoccupato, in generale, di questa cosa. MORETTI – Le ultime domande. Come va il rapporto governo ed opposizione nelle Marche? BUGARO – E’ un rapporto dialettico, però, devo dire in questo momento, è un rapporto basato estremamente sulla correttezza e penso che sia giusto; anzi, auspico che questo rapporto venga coltivato di più, perché in momenti straordinari, e questo è un momento particolarmente drammatico della vita del Paese, bisogna mettere da parte del particolarismo per guardare alle cose serie e alle cose fondamentali. Faccio un esempio. Quando uno in una famiglia vive un momento di abbondanza si può permettere qualche lusso, qualche vacanza in più, una macchina più bella e via dicendo, oggi noi viviamo un momento di grande ristrettezza e quindi dobbiamo guardare non alla politica politicante, ma alla politica seria e la politica seria non si fa solo criticando, ma anche proponendo e sedendosi intorno ad un tavolo, a prescindere dalle posizioni di partenza, cercando di guardare all’interesse comune. Questo è il mio modo di fare politica, soprattutto in questo momento. MORETTI – Il nostro Governatore ad una mia domanda mi ha risposto affermando che tu sei uno che lavora bene. BUGARO – Questo mi fa piacere. MORETTI – Senti, per quanto riguarda il difficile rapporto tra i giovani e il lavoro, c’è una speranza per migliorare tale rapporto? BUGARO – Penso di sì; è anche nostro compito, mantenendo posizioni responsabili, cercare di infondere ottimismo, anche perché non dobbiamo abituare i nostri giovani al fatto che comunque c’è qualcuno che deve trovare loro un lavoro. Quando tu eri ragazzo, subito dopo la guerra, non c’era nulla, ma c’era la speranza di un futuro: ecco, già creare la speranza, dire ai giovani di impegnarsi, di trovare nuove strade e di provare, anche da parte nostra insieme a loro, a crearne di nuove, questo è uno dei compiti fondamentali che la politica deve svolgere. MORETTI – Ecco, colgo l’ultimo spunto da una cosa che hai detto, voi che cosa potete fare?

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BUGARO – Quello che ho detto prima, possiamo mettere in campo politiche attive, cioè cercare di ristrutturare il sistema industriale delle Marche, favorirne perlomeno una ristrutturazione in modo che sappia cogliere nuove opportunità. Certo è che bisogna che ci abituiamo ad un pensiero, che abbiamo vissuto anni al di sopra, tutti quanti, delle nostre possibilità; bisogna che ci diamo una ridimensionata un pochino tutti, lavorando un pochino di più sapendo che guadagneremo di meno. Questo è un fatto; poi, se un giorno arriverà l’abbondanza vedremo come affrontarla, ma oggi va attivato questo tipo di ragionamento… MORETTI – …e l’abbondanza sarebbe facile affrontarla… BUGARO – …bisogna che i giovani inizino a pensare che il mercato non è più il mercato delle Marche e dell’Italia, ma il mercato è il mondo. Faccio un esempio. Parlando con alcuni imprenditori di Milano mi è stato evidenziato questo aspetto: quando dicono ad un loro collaboratore “domani devi andare a Londra”, il collaboratore prende la valigetta e il giorno dopo parte, spesso per un fatto culturale, che è anche piacevole ascoltare; mentre, spesso, degli imprenditori marchigiani mi riferiscono che quando ad un loro collaboratore dicono “domani devi andare a Milano”, tale collaboratore risponde sostenendo che “ma io devo andare a fare la spesa con mia moglie, devo andare a prendere il bambino a casa”; quindi, bisogna cambiare mentalità, piaccia o non piaccia, perché, purtroppo, oggi noi viviamo in un mondo che è globalizzato e se vuoi stare sul mercato devi prendere la valigetta e tutte le mattine camminare nelle strade del mondo. MORETTI – Però, per fortuna, ho visto che quando Spacca porta le sue delegazioni industriali in Cina ci vanno volentieri. BUGARO – Certo, voglio dire, oggi qualsiasi opportunità di apertura di nuovi mercati deve essere colta con grande dinamismo e guardata con grande attenzione da parte di tutti. MORETTI – Prima hai detto una cosa molto giusta: il mercato per un marchigiano non è Macerata, Ascoli, eccetera, ma è Cina, India, Brasile, eccetera. Ti ringrazio molto, sei stato molto esauriente. BUGARO – Vengo sempre volentieri. MORETTI – L’unica cosa che devo e posso dire tranquillamente, essendo Giacomo mio nipote, è la seguente: Giacomo è una persona di parola eccezionale nel lavoro, poi, nei rapporti affettivi è una frana, “zio ti vengo a trovare”, me lo dice da un anno, è venuto solo a Natale per gli auguri… BUGARO – …ma sai, io preferisco seguire prima i marchigiani che la famiglia. MORETTI – Beh, questo è grave, la famiglia è sempre importante. Grazie Giacomo, grazie ai telespettatori e arrivederci alla prossima settimana.

Trasmissione del 12 gennaio 2012 www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti


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Turismo sostenibile e Mobilità Dolce: verso nuove prospe ve di sviluppo per il turismo e l’ambiente delle Marche

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a ges one delle a vità turis che deve svilupparsi a raverso una proge azione a enta degli spazi ed essere in linea con le esigenze delle comunità locali e dell’ambiente; esiste infa una correlazione dire a fra ges one, risulta economici e concorrenzialità di una des nazione nel lungo periodo. Inoltre, va aggiunto, che i bene ci che si possono trarre dallo sviluppo delle a vità turis che devono essere duraturi e basarsi sul rispe o dei diri e delle esigenze delle future generazioni. Sono queste le principali ri essioni emerse durante il corso di formazione professionale organizzato dalla Regione sul Turismo Sostenibile a cui hanno partecipato tecnici prove-

Faggeta di Canfaito sul Monte San Vicino - foto di Claudio Ciabocchi

nien dai se ori cultura, turismo, ambiente ed agricoltura delle amministrazioni provinciali, dei parchi e delle riserve naturali delle Marche oltre che della stessa Regione. Come so olinea l’Assessore al Turismo della Regione Marche Serenella Moroder: “nel terzo millennio non è possibile parlare di turismo prescindendo dal conce o di sostenibilità: si tra a di un impera vo morale e una responsabilità civile ineludibile far sì che tu e le a vità legate al turismo siano compa bili con la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio non solo nel momento presente, ma anche, sopra u o, per le generazioni future.” “Per le is tuzioni e le amministrazioni”, aggiunge Moroder, “è un compito imprescindibile far sì che venga sempre rispe ato il delicato equilibrio tra la crescita economica portata da un buon usso turis co e il rispe o della natura e delle popolazioni residen . Lo sviluppo sostenibile, inteso come integrazione tra risorse naturali, culturali e turis che, è indispensabile per un futuro di nuova crescita economica e culturale dell’intera comunità marchigiana: puntare sulla qualità dell’o erta turis ca signi ca anche pensare alla tutela dell’ambiente, considerando la tradizione della nostra terra, in cui l’equilibrato rapporto uomo-ambiente è stato sempre un elemento cardine della cultura marchigiana.” Ges one sostenibile di un territorio signi ca però anche riconoscere il valore fondamentale del sostegno territoriale, ovvero della partecipazione reale di tu gli operatori economici ad un proge o. Se è vero infa che i territori sono elemen che cos tuiscono la base della compe vità fra le imprese è anche vero che le imprese sono elemen chiave per garan re uno sviluppo sostenibile nei di eren territori. In altri termini la compe vità di una impresa non dipende quindi unicamente dalla sua e cienza ma anche dal contesto territoriale, ovvero dalla qualità ambientale in cui si trova ad operare. Ne discende che oggi deve essere garan ta, più che mai, una responsabilità ambientale e sociale delle imprese. Le aziende devono perciò essere non più sogge a favore dei quali avviare azioni ed interven pubblici ma vanno considera , a tu gli e e , quali par integran e co-protagonis del processo di costruzione di una sostenibilità del territorio. È proprio in tale senso che con un proge o a regia regionale è stato avviato nei Parchi, vis quale aree pilota e sperimentali, il processo di riconoscimento e adesione alla Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) che è uno strumento metodologico ed opera vo, interes-

sante per il mercato, nato speci catamente per favorire lo sviluppo di un turismo sostenibile. L’obie vo di questo proge o è di far dialogare insieme, per condividere una strategia comune, i gestori di un’area prote a, gli en territoriali coinvol nel territorio, le aziende, gli operatori interessa al turismo a livello locale e i tour operator. La CETS si sviluppa a raverso alcune fasi fondamentali: - realizzazione di un Rapporto diagnos co in cui viene e e uata l’analisi della realtà socio-economica, l’inventario dei beni e delle risorse ambientali, culturali locali che poi cos tuiranno la base della ri essione volta a de nire la strategia di sviluppo da a uare, nonché lo studio del usso dei visitatori, da realizzarsi a raverso anche l’analisi dell’uso delle diverse aree nello spazio e nel tempo, la de nizione degli obie vi di controllo dei ussi turis ci, in funzione di quelli di difesa del patrimonio, di sostegno allo sviluppo socio-economico, di miglioramento del contesto di vita e della qualità dell’esperienza dei visitatori; - Analisi SWOT nalizzata ad individuare i pun di forza, di debolezza, i rischi, gli obblighi e le opportunità del turismo nel territorio Monte Bove (Sibillini) - foto dell'archivio Regione Marche, Servizio Turismo - Piano quinquennale delle azioni in cui dovranno essere formula , in sintonia fra i diversi partner, gli obidi un sistema di Mobilità Dolce per le Marche cos tuisce, e vi della strategia di sviluppo turis co sostenibile, per oltre il 68%, non solo fa ore importante per favoriprevedendo azioni di erenziate (nei se ori della difere un modello di fruizione sostenibile del territorio, ma sa dell’ambiente, dello sviluppo economico e sociale, anche per assicurare il recupero di infrastru ure spesdel miglioramento della qualità di vita degli abitan so abbandonate, come ad esempio le vecchie ferrovie. e della qualità dell’o erta turis ca), operando scelte La piani cazione generale del sistema, che è in corso strategiche, ssando una gerarchia delle priorità, nel di realizzazione, deve peraltro essere vista anche quale tempo e nello spazio ed organizzando la ripar zione elemento fondamentale di una Infrastru ura Verde Redei compi fra i diversi partner, sia pubblici che Rete escursionis ca regionale priva , in rapporto ai reLa legge di is tuzione ali mezzi a disposizione. Tra andosi di una strategia La legge regionale n. 2 del 2010, modi cata con la legge a cara ere essenzialmente n. 18 dello stesso anno, stabilisce che per escursionismo opera vo, dovrà essere in- si intende l’a vità turis ca, ricrea va e spor va che, oltre individuato un certo prevalentemente al di fuori dei centri urbani, si realizza numero di indicatori facili da nella visita o nella esplorazione degli ambien naturali, misurare che cos tuiranno anche antropizza , senza l’ausilio di mezzi a motore. Ai gli elemen di riferimento sensi della legge, la Giunta regionale ha varato il Regolaper valutare, nel tempo, mento a ua vo (approvato con DGR n. 1108/2011) con l’e cacia dell’azione avviata. il quale sono sta individua i criteri e le linee guida per In sintonia con la CETS si sta la presentazione delle proposte da parte delle amminaltresì sviluppando, sem- istrazioni locali. Aree prote e e Province, individua pre sul piano regionale, un dalla legge quali sogge a uatori, devono presentare proge o per lo sviluppo alla Regione, entro il mese di dicembre di ciascun anno della Mobilità Dolce che solare, le proposte di inserimento di percorsi nel catasto cos tuisce anch’esso un regionale. “Al di là di alcuni aspe più tecnicis - a erma l’assessore all’Ambiente forte contributo alla costru- Sandro Dona - il merito di questa legge è sopra u o di aver avviato un processo zione di un modello di tur- per l’a vazione di un sistema di mobilità dolce regionale, ovvero la possibilità di gaismo sostenibile con cui si ran re una scoperta del territorio a piedi, in bicicle a o a cavallo”. “Una legge quindi vuole, oltre a perme ere - so olinea Dona - che apre anche per le Marche nuove possibilità per valorizzadi scoprire i valori più seg- re appieno l’o erta del territorio, che ne valorizza la realtà e i valori paesaggis ci, re e straordinari di una re- storici e culturali e che vuole legare la natura ai centri storici, e ridurre, nel contempo, gione, contribuire a ridurre l’inquinamento e l’impa o sull’ambiente migliorando altresì l’esperienza di visita dei l’inquinamento, riducendo il turis nonché la qualità di vita dei ci adini”. consumo di anidride carbonica, sostenendo l’economia Il logo del proge o, una “M” s lizzata che ricorda le delle aree più fragili, in paralte montagne dell’Appennino, è formato da di er colare di quelle montane e en tra colora che, a loro volta simboleggiano i consentendo ai visitatori e ai mille diversi paesaggi che compongono la realtà delci adini di vivere a più stretle Marche; esso si chiude quindi con una freccia che to conta o con la natura, vuole ricordare a tu il “Giusto cammino” da seguire. la storia e la cultura locale. È proprio per tu ques importan mo vi che nel deligionale; una infrastru ura che si vuole porre, così come cato processo di cos tuzione della rete, oltre al conquelle di comunicazione o quelle ele riche, come realtà fronto con i sogge is tuzionalmente prepos , con essenziale per il benessere e la vitalità sociale ed economi quali sono sta a va speci ci momen di dialogo, è ica della nostra regione. I percorsi della mobilità dolce, in apparso altresì importante capire le cara eris che e questo contesto vogliono quindi essere delle vere e prople aspe a ve dei visitatori a raverso un ques onario. rie greenway, che si muovono in un paesaggio sostenibile Lo scopo è quello di comprendere le esigenze non solo di di cui la società odierna sente sempre più forte il bisogno. coloro che vogliono visitare le Marche a piedi, in bicicletUn contributo formidabile allo sviluppo e alla realizta o a cavallo, ma anche di tu i ci adini della regione. In zazione della rete dovrà essere assicurato, in par par colare sono state chieste informazioni sulle mo vazicolare, dai Parchi e dalle Riserve naturali che cos oni e le aspe a ve della visita, le ricadute economiche tuiscono le aree di eccellenza del territorio regionale, possibili per il territorio e gli aspe connessi alla fruizione dove si mantengono quindi, più vivi che mai, i valori e da parte dei diversamente abili o la necessità di tutelare la realtà naturalis ca e storico-culturale della regione. le aree naturalis camente più fragili. Compilato da oltre Promuovere il Turismo Sostenibile e la Mobilità 400 persone, il ques onario ha permesso di evidenziare Dolce nelle Marche vuol dire quindi non solo procome i visitatori di un’area siano par colarmente interesmuovere una vera e reale Green Economy, ma uno sa a scoprire i valori lega all’ambiente naturale (oltre sviluppo responsabile e duraturo del territorio, tuil 45%) e a quello culturale (23%); che per quasi il 47% di telare la bellezza e la peculiarità dei luoghi e la saloro la spesa media giornaliera può variare da un minimo lute di chi li percorre, ma anche o rire nuove spedi 26 no ad un massimo di 50 Euro e che la realizzazione ranze e possibilità di lavoro ed occupazione ai giovani.


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Pagine a cura di Silvana Coricelli e Roberto I. Rossi

Governatore Gian Mario Spacca

Incrementi a due cifre degli stranieri “Le Marche sono state ‘elette’ dai turisti quale regione dal forte appeal, una terra da scoprire, ascoltare, gustare, assaporare, guardare e toccare. Lo dimostrano anche i dati turistici a chiusura del 2011, dati che, nonostante la perdurante crisi economica internazionale, hanno registrato una crescita degli arrivi e delle presenze rispetto al 2010 con incrementi a due cifre degli stranieri. Per l’Osservatorio nazionale del turismo, le Marche hanno superato anche la Toscana e la Liguria per camere occupate nel mese di agosto 2011. Un trend positivo -soprattutto alla luce del contesto- ottenuto anche grazie alla brillante campagna promozionale con Dustin Hoffman che ha attirato sul nostro territorio i riflettori internazionali e grazie alla passione degli operatori del settore che hanno continuato ad investire per migliorare l’accoglienza con il sostegno della Regione e della Banca europea degli investimenti. Da questo quadro emerge chiaramente che il turismo è una risorsa fondamentale, un pilastro per lo sviluppo economico e occupazionale della regione. E’ stato quindi naturale puntare su questo settore anche nel bilancio 2012 -anno che si preannuncia ancora difficilissimo-, confermando le risorse per il suo sviluppo. Continueremo ad insistere sulla strategia di consolidamento nei mercati italiano ed europeo e di rafforzamento nei mercati internazionali puntando su beni culturali, paesaggistici, ambientali, del manifatturiero e dell’agroalimentare. Ci impegneremo con convinzione per il consolidamento di un prodotto turistico di alta qualità in grado di intercettare le tendenze del mercato e fruibile tutto

In tempi difficili sembra stia cambiando anche la fisionomia del turista: villeggiature brevi ma ben ponderate, all’insegna del risparmio ma senza per questo rinunciare alla bellezza. E’ l’occasione per guardarsi intorno: se l’Italia è un distillato del mondo, le Marche, citando Piovene, sono un distillato dell’Italia. Questa regione che ha tutte le carte per corrispondere alle esigenze del viaggiatore accorto. Natura, storia, tradizioni, enogastronomia, luoghi dello spirito: molti sono i punti di forza nel legame tra ambiente e cultura. Ecco che l’attrattività di cui il nostro territorio è capace passa attraverso la messa in rete di molte eccellenze: un grimaldello per l’economia marchigiana, che in queste potenzialità ha individuato il suo secondo motore di sviluppo. La nostra testata ha chiamato a raccolta gli “addetti ai lavori”: proposte e riflessioni perché la nostra regione diventi laboratorio per una sfida reale.

Serenella Moroder, assessore regionale al Turismo l’anno, con una strategia di comunicazione che continua a premiarci. Allo stesso tempo proseguiremo nel percorso di riqualificazione delle strutture ricettive e di miglioramento del sistema di accoglienza per sostenere l’imprenditorialità turistica e dare ai giovani nuove opportunità occupazionali. In questa direzione vanno, per esempio, gli oltre 4 milioni di euro che potranno essere investiti per lo sviluppo e la promozione dell’offerta turistica regionale, a seguito della sottoscrizione, pochi giorni fa, dell’Accordo di programma tra il Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri e la Regione Marche”.

“Crescita degli arrivi e delle presenze: un trend positivo ottenuto anche grazie alla brillante campagna promozionale con Dustin Hoffman”

“Promozione, parola d’ordine Il sesto senso è qui”

“Il turismo è un settore trainante dell’economia, e la scelta di considerarlo, da parte della Giunta regionale, come il secondo volano di sviluppo del territorio, si sta rivelando assolutamente fondata. Per il 2012 ‘promozione’ è la parola d’ordine: le Marche, grazie alle fortunate campagne con Dustin Hoffman come testimonial, ora sono più conosciute. Occorre però continuare a diffondere, attraverso una comunicazione efficace e coinvolgente, che le Marche sono una destinazione di qualità, dove tutte le componenti che costituiscono il benes-

sere dell’ospite concorrono ad assicurare un soggiorno speciale: arte, natura, cultura, spiritualità, enogastronomia, shopping. Quest’anno, in occasione della Bit, declineremo il claim ormai vincente ‘Marche. Le scoprirai all’infinito’con ‘il sesto senso è qui’. Si tratta del passo successivo rispetto ai ‘cinque sensi’ con cui ci eravamo presentati lo scorso anno: è vero che le meraviglie delle Marche vanno assaporate con tutti i sensi, ma è pur vero che la nostra regione ha quel ‘quid’ in più, che non si può spiegare con le parole, ma che permette a chi le visita di provare un grande senso di benessere e di piacere di vivere. L’attività di promozione deve oggi più che mai seguire l’evoluzione del mercato: da una parte la comunicazione istituzionale si orienterà con più convinzione verso il web e i social media, perché è noto che il 70% dei turisti europei cercano le informazioni sulle destinazioni in internet, di questi un 63% ama anche cercare e condividere quello che dicono gli altri attraverso

le reti sociali, e ormai oltre il 50% delle prenotazioni alberghiere in Europa si fa attraverso internet. Inoltre siamo consapevoli che oggi non si effettua più la vacanza lunga, ma soprattutto i cosiddetti ‘short break’: fine settimana lunghi, da organizzare lungo tutto l’anno. Questo dato gioca in nostro favore: le Marche hanno

“Occorre continuare a diffondere che le Marche sono una destinazione di qualità, dove tutte le componenti che costituiscono il benessere dell’ospite concorrono ad assicurare un soggiorno speciale”

attrattive da gustare in tutte le stagioni, e, nella durata di pochi giorni, è possibile vivere una varietà di esperienze tutte entusiasmanti e adatte ai vari gusti. Con la consapevolezza che la crisi economica si affronta lavorando di squadra, la Regione Marche sta sviluppando forme di collaborazione con gli altri settori produttivi. Alla Bit abbiamo presentato la ‘Marche Card’, una speciale carta che permetterà ai turisti che vorranno visitare e vivere la nostra regione di poter usufruire di sconti e benefit presso le strutture ricettive, gli esercizi commerciali, gli outlet, i musei, le botteghe tipiche. Il turismo deve essere il propulsore economico per ridare impulso a tutto il territorio. Nello stesso momento, attraverso tavoli di lavoro con imprese turistiche e istituti di credito, ci stiamo operando per trovare accordi e soluzioni che permettano agli imprenditori del settore di poter accedere al credito in maniera più agevole. Per ripartire occorre investire, e occorre investire in qualità”.


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Le Marche alla Borsa internazionale del turismo di Milano: alto interesse, soddisfacente il bilancio

In anticipo sulle tendenze

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e l’interesse e l’attenzione che abbiamo registrato in quattro giornate di manifestazione sarà pari alla domanda, allora dobbiamo attrezzarci a rispondere adeguatamente. E questo fa comunque ben sperare”. Così l’assessore regionale al Turismo Serenella Moroder a bilancio della manifestazione della Bit -Borsa internazionale del turismo, che si è tenuta alla Fiera di Milano. “Del resto noi marchigiani siamo abituati a lavorare sodo -prosegue l’assessore-. Ci aspettavamo meno frequenza di visite, considerato il periodo di crisi, ed invece il bellissimo stand delle Marche ha letteralmente calamitato l’attenzione, senza conoscere sosta, né riguardo all’ospitalità dei tanti visitatori che hanno richiesto informazioni e materiale, né riguardo alla partecipazione agli eventi numerosi che si

sono susseguiti. Lo stand simboleggiava perfettamente il ‘senso’ delle Marche, che sanno coniugare passato e futuro: l’atmosfera un po’ magica di luce sospesa, che poggia però su una s t r u t t u ra m o l t o solida e moderna. Un’attenzione e valutazioni positive anche da parte dei media, come dimostrano gli spazi dedicati alle Marche dai quotidiani nazionali più importanti che ci hanno dedicato i titoli, e poi televisioni e riviste specializzate che dedicano spazio proprio alla regione del “sesto senso” . La Bit dà il polso della tendenza delle richieste del visitatore: vacanze meno lunghe ma con esperienze originali e diverse che arricchiscano e lascino comunque la voglia di tornare. In questo la nostra regione, che ogni volta stupisce chi la visita, sicuramente sa soddisfare il turista. E la Bit ancora una volta ha offerto la preziosa opportunità di far conoscere le Marche sotto l’aspetto di terra-scrigno di tesori, contenitore plurale di piacevolezza, armonia, relax, atmosfere magiche e “sensitive”: questo significava il ‘sesto senso’, appunto, scelto come concetto identificativo e che significa emozione vissuta e coinvolgimento. “Dai commenti di apprezzamento ricevuti non posso che essere soddisfatta –sottolinea la Moroder-, ripagata del lavoro lungo e impegnativo che tutto lo staff del servizio turismo non ha risparmiato in mesi di preparazione e realizzazione delle idee e dei progetti. Mi piace ricordare, a bilancio dell’iniziativa, che siamo in linea con le tendenze dei mercati esteri e in qualche caso le anticipiamo, come il turismo di charme che ha av u t o u n importante riscontro con i 40 tour operator stranieri in

Partecipato il workshop promosso dalla Regione e curato da GGF Group

L’unione fa lo charme Quando in un anagramma c’è l’essenza di una terra: dici Marche e dici charme, e il binomio diventa indistricabile. La nostra regione, infatti, si sta imponendo sempre più all’attenzione nazionale ed internazionale, ed è diventata, sempre con maggiore frequenza, ambita meta di un turismo che al viaggio chiede un’esperienza motivazionale, un percorso dei e con i sensi, senza trascurare tradizioni e qualità. C’è tutto questo nel nuovo concetto di charme promosso dalle Marche, che hanno trovato la loro importante ribalta alla Borsa del turismo (Bit)

Hotel Excelsior, Pesaro

Nardo Filippetti: “Notevoli possibilità di sviluppo nei mercati esteri, con numeri in crescita” di Milano, recentemente conclusasi. Un concetto che ha definitivamente abbandonato i canoni rigidi di categoria, per lasciare spazio ai valori di un’ospitalità fatta di sorrisi, atmosfera, tradizioni ed accoglienza personalizzata. Il futuro del turismo passa dunque per un nuovo modo di intendere la ricettività, così come è ben emerso dal workshop, tenutosi nel corso della Bit, intitolato “L’accoglienza di qualità nelle dimore di charme delle Marche”. L’iniziativa, promossa dalla Regione Marche, con la cura e l’organizzazione di GGF Group, nota società di marketing strategico e operativo, è stato un importante momento di incontro tra i diversi operatori del settore, che hanno avuto occasione di confrontarsi e di discutere fattivamente di strategie innovative un workshop dedicato ad informare sulla destinazione Marche e sull’accoglienza di qualità”. Marche terra di tesori nascosti: ne ha parlato Philippe Daverio nello stand della Regione; “Ci vorrebbe un settimo senso –ha detto-: le Marche una delle poche aree d’Italia che non si sono ancora suicidate. Non hanno cioè avuto una modificazione radicale

per l’incoming nelle Marche. Sette le strutture ricettive che hanno presentato le peculiarità che le rendono punte di diamante della nostra regione, e davvero ce n’era per tutti i gusti: alberghi, country house, hotel, relais, agriturismi, tenute private, ville e dimore storiche, in uno snodarsi di offerte raffinate ed eleganti che rendono le Marche patria del viaggio esperienziale. A tener banco il meglio dell’accoglienza marchigiana, fatta di umanità, cura dei dettagli e attenzione ai gusti della clientela, mostrata ai presenti anche attraverso le stupende immagini proiettate e che hanno saputo restituire gli scorci più belli e l’atmosfera familiare o ff e r t i d a l l a nostra terra. Alla presenza di operatori turistici ed agenzie di viaggio italiani ed esteri, associazioni di categoria e diverse tipologie di buyer, ha brillato, dunque, la regione declinata al plurale, quella che ha saputo puntare sulla qualità e sull’unicità, e che anche a Milano ha fatto apprezzare il proprio modo di intendere il turismo di charme: puro e completo coinvolgimento del viaggiatore che, rapito alla quotidianità, viene guidato attraverso un percorso del vivere sano, tra benessere e avventura, dove genuinità e tradizione la fanno da padrone. Di pari passo a questa nuova concezione dello charme, il workshop si è focalizzato anche su un altro fondamentale aspetto per un turismo all’avanguardia: la capacità di mettersi in rete e di creare una sinergia forte ed efficace tra i vari operatori del settore, per promuovere al meglio e con più completezza la nostra regione. In tal senso l’incontro di Milano non è stato solo un mero dibattito, ma un confronto costruttivo che ha portato all’impegno concreto di creare un network virtuoso, un circuito in cui possa scorrere sempre nuova linfa per la valorizzazione del nostro territorio. A credere fortemente nel progetto è la Regione stessa, rappresentata dall’assessore al Turismo Serenella Moroder, e tutti i relatori intervenuti all’incontro. Così, ad esempio, Guido Guidi,

che le ha trasfor mate in peggio. Nelle Marche si compie un viaggio di conquista: è la regione la meno ovvia, e per questo c’è bisogno di intuito e di fantasia”.Tra il materiale distribuito durante la Bit, di particolare interesse le cartine delle Marche e già nella seconda giornata ne erano state distribuite 2.500. Molto bene anche la pubblicazione Plein Air, con la sua propo-

amministratore delegato di GGF Group: “L’unione è la forza del territorio. Questo workshop è partito proprio dall’idea di collegare in un network gli addetti ai lavori per porre sempre più la nostra terra all’attenzione, con uno sguardo privilegiato verso l’estero”. E nella stessa direzione è andato anche l’intervento di Nardo Filippetti, presidente del noto tour operator Eden Viaggi: “Il turismo marchigiano –ha detto Filippetti- ha notevoli possibilità di sviluppo nei mercati esteri, con numeri interessanti di crescita. Farsi conoscere all’estero però è un impegno importante che si può affrontare solamente facendo rete e sinergie”. Rosemary Martarelli

Nardo Filippetti

Guido Guidi

Guido Guidi: “Collegare in un network gli addetti ai lavori per porre sempre più la nostra terra all’attenzione”

sta di ben 13 itinerati adatti a qualsiasi turista che voglia conoscere il territorio marchigiano, dal mare alla collina, alla montagna. Molto richiesti i Dvd sul ‘sesto senso’, mille andati letteralmente a ruba. Passati in rassegna, durante la manifestazione, gli aspetti peculiari di una regione dai mille volti: cultura, enogastronomia, paesaggio, arte, natura, luoghi

dello spirito. Chiusura all’insegna dello sport, in efficace ‘tandem’ con il turismo perché consente di destagionalizzare l’offerta e può far vivere le città dove si svolgono gli eventi in maniera diversa, con il plus valore della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente assicurati dalla sensibilità verso questi temi da parte degli atleti e di tutto il mondo sportivo.


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Matteo Ricci, presidente della Provincia di Pesaro e Urbino

“Investire sul brand Marche: grandi potenzialità di crescita”

“In questo periodo di crisi, nella provincia di Pesaro e Urbino il turismo è uno dei pochi settori in controtendenza, con un incremento di arrivi e presenze (molti gli stranieri, soprattutto inglesi e olandesi) ed un aumento di assunzioni. Abbiamo grandi

potenzialità di crescita e di creazione di nuovi posti di lavoro ed i buoni risultati ci incoraggiano ad andare avanti, continuando ad investire sul ‘brand Marche’, regione che nell’arco di breve tempo può diventare di moda. Stiamo valorizzando tutti i tipi di turismo (culturale, sportivo, enogastronomico, naturalistico, ecc.), puntando sull’elemento forte che è la qualità della vita. Nella provincia di Pesaro e Urbino i turisti possono arrivare, in un’ora, dal mare alle colline fino alla montagna trovando storia, arte, cultura, tipicità, tradizioni, eccellenze enogastronomiche (dal prosciutto di Carpegna alla casciotta di Urbino, dal tartufo di Acqualagna

“La Provincia di Fermo persegue con impegno l’obiettivo di promuovere e valorizzare al meglio le eccellenze presenti nel territorio, attraverso il ‘Programma operativo turistico 2011-2014’, scaturito dalla concertazione fra le associazioni turistiche componenti l’Assemblea del ‘Tavolo azzurro’, un programma ambizioso che individua le linee direttrici attraverso le quali sviluppare il turismo nel territorio, ‘un territorio di qualità e delle qualità’, che merita di essere scoperto a 360° e per 365 giorni all’anno. Il turista desidera conoscere le abitudini, i sapori, i profumi della terra che lo ospita, per un periodo più o meno lungo, vuole insomma sentirsi parte integrante di essa, ma la

formula base del prodotto turistico, costituita solo dal binomio attrattive – servizi, è troppo riduttiva e risponde ad una visione ormai superata del settore. Infatti, il turista oggi richiede un ‘prodotto territoriale integrato’, che risponda alla domanda del mercato attuale, che sia altamente modulabile, e che stimoli la interrelazione e la cooperazione fra le aziende e i produttori di servizi diversi. E’ indispensabile c o i nvo l g e re tutti i settori della nostra società, della nostra economia: dalla cultura

all’olio di Cartoceto, fino ai vini, ecc). Abbiamo quattro Bandiere blu, dedicate alle spiagge ‘doc’ (Pesaro, Fano, Gabicce Mare e Mondolfo-Marotta), tre Bandiere arancioni per borghi storici ‘eccellenti’ (Gradara, Mondavio,

Rivolti al turismo puntare. Dopo il passaggio di gestione degli Iat di Pesaro, Urbino, Fano e Gabicce Mare dalla Regione alla Provincia, abbiamo creato una rete di uffici e servizi che, grazie al lavoro di squadra pubblico-privato, sta promuovendo a 360° il territorio, rappresentando una vetrina per le produzioni tipiche dell’enogastronomia e dell’artigianato. Altri 25 punti informativi e bookshop verranno aperti nell’entroterra, con vendita di prodotti di qualità. Vanno valorizzati i piccoli borghi, i centri storici, le rocche,

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i castelli. Nei turisti c’è sempre più l’esigenza di una vacanza sana, alla riscoperta di valori, cibi genuini, tradizioni e di un contatto con la natura, come dimostra anche la crescente attenzione verso il cicloturismo: basti pensare che la ciclabile Pesaro – Fano viene considerata ‘imperdibile’ dalla guida ufficiale Touring, mentre il mensile Ciclismo dedica 16 pagine del numero di febbraio al cicloturismo nelle Marche, definendoci la provincia meglio organizzata per l’accoglienza cicloturistica”.

Mercatello sul Metauro), una città come Urbino considerata dall’Unesco ‘patrimonio dell’umanità’ e la prima Bandiera trasparente (Carpegna) per l’elevata qualità ambientale. E’ su questi elementi che vogliamo sempre più

Guglielmo Massucci, assessore al Turismo Provincia di Fermo

“Un territorio delle qualità, da scoprire tutto l’anno” alle attività produttiveartigianali, dalla viabilità all’ambiente, ecc., ponendo particolare attenzione all’a-

Federico Guazzaroni, consigliere delegato al Turismo Comune di Loreto

gricoltura ed ai frutti della terra, che si traducono in ‘eccellenze enogastronomiche’, che devono essere

commercializzate, anche in funzione dello sviluppo del settore turistico. E’ necessario, quindi, puntare soprattutto sull’accoglienza e costruire diverse ‘Filiere turistiche’, legate a tutti gli aspetti e peculiarità del territorio, che devono poi essere sviluppate concretamente dagli addetti ai lavori, at-

traverso la realizzazione di pacchetti turistici, finalizzati a rendere accattivante e coinvolgente il soggiorno dell’ospite”.

Alessandro Desideri, assessore al Turismo Comune di Offagna

“Dove arte, fede e storia si specchiano”

“Uno degli obiettivi è la Bandiera arancione”

“Arte, fede, cultura, storia: sono innumerevoli i fattori che spingono un turista, o chiunque ami viaggiare, a venire nella nostra regione per assaporare questa atmosfera magica e piena di ricchezze. E se le Marche possono considerarsi uno spaccato d’Italia, Loreto si può considerare, a sua volta, un piccolo specchio su cui si riflettono tutti quelli che sono gli aspetti peculiari del nostro territorio. Il settore turistico ricopre dunque, inutile a dirsi, un ruolo importantissimo nell’economia della nostra città. Milioni di turisti raggiungono ogni anno Loreto

“Sicuramente la crisi porterà un mutamento alle abitudini degli italiani, anche il turismo si trasformerà, si cercheranno nuove mete. Le Marche con le loro eccellenze si potranno far valere in questo nuovo mercato. Offagna ha deciso di continuare ad investire su questo settore, il costante aumento di turisti registrati in questi ultimi anni ci impone di continuare su questa strada, e le direzioni che intendiamo seguire sono due: potenziamento delle reti di collaborazione per promuovere meglio il territorio e maggiore qualità dei servizi di accoglienza. Attualmente Offagna fa parte del prestigioso club dei ‘Borghi più belli d’Italia’ e già questo per un turista è una garanzia; dell’associazione Riviera del Conero, che ci permette di presentare al turista un pacchetto completo mare-collina-montagna, cultura-storia-religione-relax; dell’iniziativa internazionale AdriacLands, che punta a valorizzare i Comuni di interesse storico-artistico delle aree del Mediterraneo; del progetto ‘Terra dei castelli’, atto a valorizzare

per motivi principalmente devozionali, determinando una tipologia turistica di passaggio. Gli ultimi dati pervenuti, infatti, oltre a riscontrare un aumento dei flussi turistici sia dall’Italia che dall’estero, hanno evidenziato quella che è ormai una tendenza costante della nostra città e cioè una durata media del soggiorno che non va oltre ai due giorni. Una situazione che, data la difficile congiuntura economica, tenderà ad acutizzarsi se non riusciremo a mettere in atto strategie ben mirate e a vedere questo momento come opportunità di rinnovamento e di fattiva collaborazione tra le varie realtà del territorio, per riuscire a proporre ciò che la nostra regione può

offrire, attraverso percorsi turistici ‘a tema’ che sappiano soddisfare le varie tipologie di turista. Loreto, con l’adesione all’associazione Riviera del Cònero, sta già sperimentando, da alcuni anni, questa messa in rete di servizi tra i Comuni egli Enti associati e i risultati raggiunti fino ad ora ci hanno dimostrato che questa è la strada giusta da percorrere per creare opportunità che portino il turista a fermarsi nelle città trasformando la visita in soggiorno. Per noi il punto di partenza per progettare queste iniziative è una fattiva collaborazione con le istituzioni presenti nel territorio come fondazioni, pro loco, ecc., e con la Delegazione Pontificia della Santa Casa, cosa che ci permette di gestire in maniera congiunta sia l’accoglienza che l’offerta turistica. La consapevolezza di vivere in una regione come la nostra e la volontà di tutti gli ‘addetti ai lavori’ ad unire le proprie forze e a lavorare in sinergia faranno da solide basi ad una strategia che potrà risultare vincente sotto tutti i punti di vista”.

l’entroterra e i prodotti tipici dei Comuni dell’Unione di cui facciamo parte come Comune; del progetto ‘Slow look’ dedicato ai turisti alla ricerca di mete da visitare con tranquillità. Obiettivo dei prossimi anni è ottenere

il riconoscimento della Bandiera arancione rilasciata dal Tci, importante circuito turistico, e la nascita di collaborazioni internazionali. Parlando di servizi, puntiamo al potenziamento del Punto informativo, alla creazione di una nuova area verde da mettere a disposizione del turismo giornaliero (inizio previsto lavori maggio), alla realizzazione di un percorso ciclo-pedonale per gli amanti del verde, alla valorizzazione dei musei-monumenti-chiese con apposite targhe esplicative; prevediamo anche sviluppi legati alle nuove tecnologie. Altro obiettivo è il recupero di locali del centro storico per favorire la nascita di nuove attività artigianali; speriamo, quindi, che la crisi in atto possa essere un punto di partenza per un futuro migliore”.


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Mario Andrenacci, sindaco di Porto Sant’Elpidio

“Una vacanza a misura d’uomo ed anche ricca di emozioni”

“Benvenuti a Porto Sant’Elpidio, la città con il litorale più lungo dell’intera costa picena. Ben sette chilometri di fascia costiera incorniciati da ampi spazi verdi che segnano il confine tra la spiaggia e la passeggiata, in cui si affianca una pista ciclabile che attraversa il lungomare da nord a sud. Contribuiscono a rendere ancor più suggestivo il paesaggio la pineta demaniale e numerosi stabilimenti bal-

neari che, nel pieno rispetto dell’ambiente circostante, operano non soltanto per i servizi di spiaggia ma anche per quelli di bar e ristorazione, tant’è che la maggioranza di essi è aperto tutto l’anno. Pur essendo un Comune relativamente giovane, avendo ottenuto l’indipendenza amministrativa dalla vicina Sant’Elpidio a Mare nel 1952, Porto Sant’Elpidio ha origini antiche. I numerosi ritrovamenti archeologici, tra i quali i resti di un villaggio a palafitte che accludeva una necropoli, fanno giungere alla conclusione che già nel IX secolo A.C. nel territorio elpidiense vi fosse una fiorente città appartenente alla civiltà Villanoviana, di età pre-etrusca. Reperti che oggi possono essere ammirati nella mostra ‘Origini, vita e morte nell’Età del Ferro’, allestita nella Torre dell’Orologio. La vacan-

La Riviera del Conero, un territorio che non si finisce mai di scoprire, dove sono racchiuse bellezze naturali, artistiche, culturali. Dove l’offerta integrata di pacchetti turistici per tutti i target e le esigenze ha fatto dell’associazione Riviera del Conero un punto di riferimento per i visitatori e ancora prima uno strumento di aggregazione per i Comuni, ben 13, che ne fanno parte. Proprio in questi giorni si è aggiunto anche Osimo, la cui richiesta è stata accolta all’unanimità e con grande entusiasmo da parte di tutti i soci. “Siamo molto orgogliosi dell’ingresso di Osimo -ha dichiarato il presidente dell’associazione Riviera del Conero, Carlo Neumann- che rende ancora più interessante la destinazione turistica del

Conero. Ci auguriamo che ci sia una forte collaborazione nell’ottica di una maggiore valorizzazione del nostro patrimonio, puntando in particolare sulle grotte e sull’affascinante percorso ipogeo che si snoda per tutto il perimetro della città, sempre molto apprezzato dai turisti e che contribuiremo a promuovere sia in Italia che all’estero”. Insomma, la promozione si fa sempre più integrata proprio per valorizzare al meglio le numerose eccellenze del territorio. “E’ importante mettere in campo una strategia di rete nell’azione turistica di promozione -ha affermato Achille Ginnetti, assessore al Turismo del Comune di Osimo-, abbiamo riscontrato questo interesse all’interno dell’associazione, impegnata a in-

za a Porto Sant’Elpidio è davvero a misura d’uomo. Tutto avviene in una sorta di grande villaggio che comprende camping, alberghi,

dalle famiglie locali. Porto Sant’Elpidio è anche una città a misura dei bambini, degli anziani e delle famiglie, con ben 34 parchi

bed & breakfast, country house e, per la stagione estiva, appartamenti affittati

gioco, ed è leader nella programmazione culturale. Spettacoli, convegni, mo-

“La via della salvezza per il nostro futuro passa attraverso il porto. Dobbiamo capire che l’incoming turistico, che ho sempre difeso e sostenuto, porta un notevole indotto complessivo a beneficio della città”

e imprenditoriali che lo caratterizzano. Attualmente sono ben 672 le imprese calzaturiere che operano nel territorio elpidiense e molte di queste sono marchi illustri conosciuti in tutto il mondo, che hanno fatto della qualità del made in Italy il loro punto di forza. Numerosi sono anche gli outlet sorti intorno al nostro distretto calzaturiero, che rappresentano anche un importante connubio tra imprenditoria e turismo. Infine l’attenzione costante per l’ambiente ci ha portato a conquistare per il quarto anno consecutivo la Bandiera blu e ad ottenere due vele nella Guida blu del Touring club italiano. E’ proprio in quest’ottica che abbiamo promosso la raccolta differenziata dei rifiuti, che ci ha visto per ben due anni consecutivi primi nel centro Italia per la percentuale di raccolta e che anche quest’anno ci ha portato ad ottenere un ottimo piazzamento. Non mi resta quindi che invitare tutti a Porto Sant’Elpidio, una città vivace e ricca di tradizione che non mancherà di stupire e emozionare i suoi visitatori”.

“Un’efficace promozione? Bisogna unire le eccellenze” tegrare l’offerta di turismo balneare con proposte altrettanto valide e attrattive anche nell’entroterra”. La collaborazione tra l’associazione Riviera del Conero e il Comune di Osimo si era consolidata la scorsa estate con il progetto “Conero open tour”, il bus turistico per collegare tutti i Comuni sia della costa sia dell’entroterra, di cui la città era capofila e che è stato coordinato proprio dall’associazione. Nel 2012 sale così a 13 il numero dei Comuni soci: Ancona, Agugliano, Camerano, Camerata Picena, Castelfidardo, Lo-

reto, Numana, Offagna, Ostra Vetere, Polverigi, Porto Recanati, Santa Maria Nuova, Osimo. Fanno parte dell’associazione -che si occupa di formazione, promozione e accoglienza sul territorio- anche privati rappresentanti di varie categorie come albergatori, agenti immobiliari, bagnini associati, Bcc Filottrano, associazione turistica portorecanatese, Ente Parco del Conero. Rimane ancora fuori dall’associazione il Comune di Sirolo, nonostante i numerosi inviti a rientrare, con una proposta di collaborazione anche in

forma scritta inviata dal presidente Neumann al sindaco Moreno Misiti: “Le nostre richieste sono sempre cadute nel vuoto -spiega Neumann-, forse perché il sindaco, come ha affermato pubblicamente sulla stampa, ritiene che in un’associazione ampia come quella attuale il ruolo di Sirolo finisca per essere svilito. L’associazione, invece, ritiene fondamentale ai fini di un’efficace promozione turistica unire le eccellenze del nostro territorio. Strategia pienamente condivisa da anni dagli altri Comuni soci. Auspi-

chiamo quindi che l’Amministrazione comunale riveda la sua posizione”.

Aldo Roscioni, presidente sezione Turismo Confindustria Ancona

“Per le aziende una vetrina” luppo. E invece, inciso del noto imprenditore, anche le industrie devono fare la loro parte per il rilancio dell’economia. Rilancio che deve vedere nel turismo un importante strumento: “Per

stre, competizioni sportive si susseguono durante tutto il corso dell’anno. A fare da cornice a questi eventi, edifici ricchi di storia, come Villa Baruchello e Villa Murri, mentre il nuovissimo Teatro delle Api, inaugurato nell’ottobre del 2006, ospita il teatro di prosa, curato dal suo direttore artistico Neri Marcorè, i concerti e la stagione invernale del teatro per ragazzi. Durante il mese di luglio invece è la pineta, la Torre dell’Orologio e il parco di Villa Murri a ospitare il Festival internazionale del teatro per ragazzi, giunto quest’anno alla sua XXII edizione. Una manifestazione interamente dedicata alle giovani generazioni, con compagnie provenienti dai cinque continenti, che ha ottenuto un riconoscimento prestigioso come il patrocinio Unesco. Da non dimenticare la nuova uscita del casello autostradale, un punto di partenza e di arrivo per tutti coloro che vorranno conoscere il nostro territorio, assaporandone i paesaggi e le importanti realtà artigiane

Carlo Neumann, presidente dell’associazione Riviera del Conero

Giampaolo Giampaoli, imprenditore

“Come presidente della Camera di commercio dorica fu convinto promotore, nel 2005, di “Welcome to Ancona”, progetto di accoglienza turistica e di valorizzazione del capoluogo, ideato in occasione dell’approdo delle grandi navi da crociera nel porto dorico. Giampaolo Giampaoli ricorda che lo scopo del progetto era coordinare diversi soggetti operanti nel settore turistico, uno scopo che, a suo parere, andrebbe perseguito oggi più che mai. “La via della salvezza per il nostro futuro passa attraverso il porto. Dobbiamo capire che l’incoming turistico, che ho sempre difeso e sostenuto, porta un notevole indotto complessivo a beneficio di tutta la città”. Le preoccupazioni di Giampaoli sono volte ai meccanismi aziendali di risparmio sui costi, che rischiano di chiudere le aziende in un guscio, a tutto discapito dello svi-

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“Preservare la bellezza” le aziende si tratta di una notevole vetrina, per questo invito tutti gli imprenditori, congiuntamente agli enti pubblici, ad impegnarsi in una grande campagna di comunicazione che promuova questo settore. Le Marche –aggiunge Giampaoli- hanno tutte le carte in regola per puntare sul turismo: sono come una bella tavola imbandita che attende che si invitino gli ospiti”. Un pensiero alle ripercussioni del recente naufragio della nave Concordia sul settore crocieristico: “Il comparto conosceva un periodo di sviluppo; speriamo che quanto è successo non blocchi questa crescita e che i viaggiatori continuino ad avere fiducia nelle navi da crociera, come finora hanno fatto”. Rosemary Martarelli

“Abbiamo la fortuna di vivere in un territorio meraviglioso, su questo non ci sono dubbi. Bellezze naturali, città d’arte, località montane e balneari, un sito straordinario come il Parco del Conero, ma non solo. Percorsi enogastronomici, wellness, turismo religioso, e, perché no, spacci aziendali di grandi marche famose in tutta Italia. E il ‘genio marchigiano’ che ha visto nel passato personaggi eccellenti nel campo della cultura e dell’arte rivive oggi anche nei tantissimi imprenditori creativi e innovativi che danno lustro a questa terra e la proiettano anche al di fuori dei confini del nostro Paese. Ecco perché noi tutti abbiamo il dovere di preservare e difendere le bellezze che abbiamo,

di esserne custodi fedeli e onesti: smettiamo di criticare quello che non funziona e concentriamoci sulla valorizzazione di quello che abbiamo. Le infrastrutture non sono perfette, è vero, alcune manifestazioni non vengono promosse al meglio, ma cerchiamo di vedere il bicchiere sempre mezzo pieno! Facciamo rete, investiamo sulla filiera del turismo e valorizziamo le nostre punte d’eccellenza. Sono convinto che il turismo è un volano potentissimo per rendere il nostro territorio attrattivo nella sua totalità e di conseguenza capace di portare indubbi vantaggi a tutte le

“Definiamo un progetto trasversale che metta a sistema tutte le peculiarità”

componenti che su di esso vivono, lavorano ed operano. E lavoriamo anche sul concetto dell’accoglienza: gli imprenditori del turismo devono cambiare mentalità se vogliamo fare un salto di qualità: dagli albergatori ai ristoratori, ma anche i negozianti e tutti coloro che lavorano col pubblico. Se il turista troverà un intero territorio accogliente tornerà volentieri e soprattutto sarà lui stesso un importantissimo strumento di promozione. Serve dunque uno sforzo da parte di tutti, pubblico e privato insieme, per lavorare con logiche imprenditoriali, di pianificazione e programmazione; definiamo un vero piano di marketing territoriale di ampio respiro, un progetto trasversale che metta a sistema tutte le peculiarità citate prima e, soprattutto, la qualità di vita che è alla base del nostro modello socio-economico”.


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Rivolti al turismo

Raffaele Jannucci, direttore editoriale Plein Air

“Le Marche un laboratorio per i nuovi orientamenti”

“Le Marche, una regione che nella sua configurazione ambientale, storica, culturale e economica, può essere considerata un vero e proprio laboratorio nel quale si possono sperimentare e rendere concreti i nuovi orientamenti del turismo. Una regione che

ha come punti di riferimento non solo tante località, in una variegata caratterizzazione, ma ha il motivo centrale nel luogo. Un’espressione che non indica un punto geografico ma il contenuto, una vera e propria ‘materia’ che può essere plasmata in tanti modi e che diventa espressione di turismo. Una terra fertile, viene spontaneo dire, per mettere a dimora un’offerta che ha le radici nei centri storici, nei parchi, nella campagna, nei panorami, nei paesaggi, nelle tradizioni, nei borghi, nelle strade. Le strutture ricettive sono coordinate con questa realtà e i posti letto, espressione statistica delle attività turistiche, si coniugano con i posti

natura, i posti ambiente, i posti paesaggi. Con queste premesse possiamo dire, in sincronismo con la testata, che per le Marche il domani non è solo un auspicio ma una prospettiva che è pronta ad aprirsi e a connettersi con una domanda desiderosa di trovare nel turismo non più solo un acquisto di beni e servizi, ma quei valori che arricchiscono la vacanza nei motivi della conoscenza e nell’emozione della scoperta. Dall’angolo visuale di Plein Air, il mensile del turismo secondo natura, le Marche rappresentano una vera e propria palestra. Ogni servizio che dedichiamo alla regione, a luoghi spesso sconosciuti, è per

noi un’esperienza nella quale troviamo non solo il piacere della descrizione e il colore delle immagini, ma da cui percepiamo sensazioni profonde. Vediamo, osserviamo, tracciamo itinerari, raggiungiamo questa e quella località e ogni volta sentiamo le voci di una terra che, proprio così, sa parlare a chi vuole visitarla. Il territorio, mai in modo così bello come nelle Marche, quando lo interroghi, risponde. Una regione che possiede un patrimonio che è la prima risposta, già pronta e in mille ‘confezioni’ per un turismo che si dovrà coordinare con le esigenze, non solo economiche, di un tempo libero e di una vacanza che saranno chia-

mati ad ispirarsi sempre di più alla semplicità, alla genuinità, alla sobrietà. In questa ottica le Marche hanno la semplicità, cioè i valori di madre natura; la genuinità, quella di una terra che si è saputa proteggere; della sobrietà, cioè di una cultura di vita che si raccorda alla qualità

dei luoghi. Il turismo sarà molto di più che una risorsa. Sicuramente sotto l’aspetto economico ma ancora di più per rigenerare modelli comportamentali che faranno della vacanza un motivo fondamentale della qualità della vita. Meglio possiamo dire: la qualità delle Marche”.

Ludovico Scortichini, tour operator, membro Consiglio direttivo Confindustria “Sono anni che racconto delle aziende che vogliono crescere, aziende che hanno bisogno di aggregarsi. Poco importa se l’aggregazione è verticale od orizzontale. Poco importa se si usano contratti di rete -Ati, consorzi, joint venture-. Poco importa se ci si mette insieme per il migliorare il prodotto, l’organizzazione , la redditività e il cash flow. Importante è mettersi insieme. Racconto ciò perché sono stato il primo in Italia, sei anni fa, ad aggregare cinque tour operator nazionali: quindi, non sono uno che predica bene e razzola male. Questa aggregazione –ovvio, con tutte le difficoltà del caso- ha permesso alle mie aziende di avere nel 2011

un aumento medio del fatturato del 28,8%. Ripeto: 28,8%. Ma questo risultato è dovuto non perché ‘sono il più bravo’, ma dal fatto che oggi ‘insieme conviene’. Uso lo slogan di Confindustria, coniato a tal proposito. Tra gli stake holder delle Marche, peggio ancora tra quelli della provincia di Ancona, ciò è impensabile. Eppure, c’è moltissimo da fare. Gli alberghi da soli non vanno da nessuna parte, idem per i territori, le guide, eccetera. Nessuno degli stake holder ormai ha risorse –anzi, piangono tutti dalla mattina alla sera, dal primo all’ultimo giorno dell’anno- per affrontare le sfide di oggi e di domani. Però, pensare di mettersi attorno a un tavolo, con un piattino e

qualche euro sopra, e proporre di mettere insieme i piattini e di condividere un progetto commerciale, di comunicazione, di posizionamento e di prodotto, piuttosto… crepo!, ma con il mio vicino mai! Quelli più eleganti, invece, dicono che ci volevano provare, ma non hanno trovato il tempo... Pensate, il tempo! Come imprenditore sono fondamentalmente ottimista, ma credo che se i miei colleghi marchigiani, peraltro intelligenti, non mettono da parte l’individualismo che li attanaglia, vedranno in pochi la luce del dopo crisi, e i pochi che ci arriveranno saranno dilaniati finanziariamente e progettualmente, e non avranno né forza né lucidi-

“Imprenditori unitevi: insieme conviene” tà per approfittare della ripresa. Quindi, imprenditori, mettetevi insieme e pensate che il vostro collega vicino non è un competitor, ma un futuro alleato. Il vostro competitor più aggressivo è,

“Non bisogna vedere nel collega vicino un competitor, ma un futuro alleato”

paradossalmente, il cliente finale che sceglie ormai i servizi turistici tra chi è più forte -guarda caso, perché è aggregato-. Per creare una rete di imprese basta la volontà per farlo. Le risorse, in parte, si trovano -ci sono molti finanziamenti a tal proposito-; si trovano anche tanti professionisti che sono esperti, uno per tutti il professor Gabriele Micozzi, che segue Confindustria di mezza Italia su questa tematica. Quindi, come suggeriscono gli esperti di aggregazioni: basta fare un passo indietro

insieme, per poi farne tre in avanti. Buona condivisione a tutti”.

ad esempio, alla facilità di accesso, alla professionalità del personale e alla genuinità dei prodotti, compare anche la sostenibilità ambientale: la promozione turistica rappresenta infatti anche uno strumento privilegiato per sensibilizzare il pubblico sulle questioni di rispetto dell’ambiente e del patrimonio storico e culturale locale. Collegata alla partecipazione al progetto Isnart è anche la creazione di un osservatorio turistico nazionale, recepito dalla nostra Camera di commercio con la costituzione di una analoga realtà che fornisce periodicamente analisi della congiuntu-

ra del comparto a livello provinciale. L’impegno e le attività delle Camere di commercio in quest’ambito ha suscitato l’attenzione e l’interessamento del ministero del Turismo con cui l’Unioncamere ha già siglato un accordo di collaborazione in tema di azioni per lo sviluppo del settore; è del mese scorso l’ultimo incontro con il ministro Piero Gnudi per valutare l’estensione della collaborazione a nuovi aspetti strategici della questione turistica, come la valorizzazione dello strumento delle Reti d’impresa e l’affinamento dell’utilizzo dei Fondi europei”.

Rodolfo Giampieri, presidente Camera di commercio di Ancona

“Una forza di attrazione che può far vincere la sfida”

“Un’accorta offerta turistica di qualità può

rappresentare una preziosa strategia in questi anni di crisi e di progressiva terziarizzazione delle economie; la forza di attrazione dei nostri territori può consentire all’economia di vincere la sfida che va affrontata a livello nazionale: è essenziale intercettare nuovi mercati e nuovi viaggiatori, operazione possibile solo con un lavoro condotto a livello di sistema, dove pub-

“Siamo in un’epoca di post turismo di massa, dove non possiamo più parlare di offerta generalizzata, ma di marketing esperienziale e di segmenti di clienti ben differenziati”. Ad affermarlo è Anna Olivucci, responsabile di Marche Film Commission e recentemente eletta vicepresidente di Italian Film Commission. In tempi di crisi il turista non vuole più un viaggio fine a se stesso, ma un’esperienza complessa e sfaccettata. Un concetto che, secondo la Olivucci, va posto alla base di operazioni di collegamento virtuoso tra turismo, cultura e cinema. “Noi siamo stati tra i primi a parlare di cineturismo,

in collaborazione con il Festival internazionale delle location e del cineturismo di Ischia, e ad effettuare ricerche in merito”, sottolinea la responsabile. Marche Film Commission, infatti, ha collaborato più volte con l’università, fornendo materiali per studi sull’argomento, ed ha già attuato progetti di cineturismo, con tour di un giorno attraverso i luoghi marchigiani ripresi dal grande schermo. In particolare, sono state organizzate esperienze di viaggio ad Ancona e ad Ascoli Piceno, con guida turistica ed esperto cinematografico, pranzo con prodotti tipici e visione delle scene dei film girate in quelle località, allo

blico e privato interagiscano. Con questa convinzione la Camera di commercio di Ancona partecipa da anni alla più qualificata operazione di rating per il turismo: il progetto marchio Ospitalità italiana, lanciato da Isnart (Istituto nazionale ricerche turistiche del sistema camerale) a livello nazionale. Ben 69 sono le realtà certificate solo nella nostra provincia

(tanto che nel 2011 Ancona si è attestata come la prima provincia delle Marche come numero di strutture certificate Isnart) e nei prossimi mesi il numero è destinato ad aumentare, dal momento che altre 18 strutture sono già in via di accreditamento. Tra i criteri di qualità in base ai quali gli esercizi ricettivi e ristorativi vengono valutati e certificati, oltre,

Anna Olivucci, responsabile Marche Film Commission

“Quel passo in più, da compiere anche nel cinema” scopo di restituire l’appeal del cinema e dei luoghi da esso ripresi. “Queste esperienze dovrebbero solleticare anche i tour operator, che potrebbero ideare apposite offerte –aggiunge la Olivucci-. Certo, la Regione dovrebbe fare il resto, ovvero produrre nuova filmografia in loco”. A mancare nella nostra regione, secondo la responsabile, non è la richie-

sta di cineturismo, quanto la prontezza di risposta da parte delle amministrazioni. In tal senso, c’è ancora molto da fare per mettere in rete le eccellenze marchigiane e per offrire proposte competitive. “Le Marche hanno al loro attivo una filmografia non rilevante –continua la Olivucci-, e dobbiamo partire da questa consapevolezza per crearci

ulteriore spazio. Sarebbe importante anche un intervento più consistente delle aziende, magari attraverso le nuove formule di investimento attivate da tax credit e tax shelter: solo credendoci questa regione potrà fare quel passo in più che ha già dimostrato di essere in grado di fare con le Pmi di altri settori, e che è ora che affronti anche

nel cinema”. Rosemary Martarelli


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Gabriele Micozzi, docente Marketing dei servizi alla Politecnica

“Lavoriamo con più forza sulla capacità ricettiva” Generale accorciamento della durata media delle vacanze e loro distribuzione nell’arco di tutto l’anno, non più solo nel periodo estivo: questa è l’immagine fotografata da numerose ricerche sui nuovi stili del viaggiare, come riferito da Gabriele Micozzi, docente di marketing dei servizi all’Università Politecnica delle Marche. Un quadro che il professore ha definito valido

anche per le Marche, per lungo tempo considerate regione poco conosciuta, e che invece, grazie alla campagna promozionale con testimonial Dustin Hoffman, si sono viste legittimare come offerta turistica di qualità in Italia e all’estero. “Il profilo del turismo nelle Marche –afferma il docente- disegna una forte presenza di persone interessate alle eccellenze locali, sia eno-

gastronomiche che artistiche e culturali. Capita, però, che molti visitatori lamentino una mancanza di promozione integrata ed una sorta di campanilismo del nostro territorio. Ritengo, invece, che mettere in rete le eccellenze locali sia fondamentale per ampliare la promozione della nostra regione, e che dovremmo quindi lavorare con più forza sulla nostra capacità ricettiva,

MARZO 2012 sulla fornitura di servizi adeguati e sul rapporto qualità-prezzo”. Proprio a questo proposito, Micozzi sta sviluppando con Confindustria Ancona un osservatorio sull’accessibilità, per mappare il grado di accoglienza nei confronti di ogni fascia sociale, e con la Regione Marche, insieme con il professor Gregori, sta supportando il team del dottor Orsetti nello sviluppo di progetti innovativi di marketing che il docente spiega così: “Sogno una sorta di scuola internazionale dedicata ad operatori e studenti di tutto il mondo del settore turistico, food e fashion, e a giornalisti e blogger: una struttura in loco come la Mole di Ancona, dove si

possa insegnare la qualità della vita che contraddistingue la nostra regione, facendo leva su momenti didattici, show room, musei dinamici e punti vendita delle nostre tipicità”. Con il tour operator Go Asia, invece, Micozzi sta mettendo a punto due tipologie di prodotti che rispondono alle diverse esigenze del mercato attuale: da una parte viaggi low cost verso diverse località asiatiche, dall’altra un’offerta top di gamma che permette di visitare cinque continenti in meno di un mese. Si tratta del primo outlet del turismo: si può andare a Tokio con 580 euro o fare il giro del mondo con 3 mila. Rosemary Martarelli

Gianfranco Mariotti, sovrintendente Rossini Opera Festival “A Pesaro accadono cose. E’ questo che dicono i nostri spettatori, provenienti da ogni parte del mondo. Di essi, due su tre sono stranieri, e spesso appartengono al flusso di

turismo culturale estivo che scorre lungo la filiera Salisburgo – Bayreuth – Aix en Provence – Glyndebourne – Verona, e che il Rof intercetta come ultima tappa, collocato com’è nel pieno

Rof 2011, “Mosè in Egitto” (foto: studio Amati Bacciardi)

“I nostri spettatori provengono da tutto il mondo” dell’agosto. Tuttavia una

buona parte del pubblico del Festival, come emerge dai nostri recenti rilevamenti, ha solo Pesaro come meta del suo viaggio: un viaggio che ha motivazioni precise e costanti nel tempo, ciò che rappresenta il vero fondamento della sua fortissima fidelizzazione. I

“Una buona parte del pubblico ha Pesaro come meta del suo viaggio”

nostri spettatori sono in genere più colti e informati, ma anche più esigenti e avvertiti, rispetto alla media. Essi conoscono bene sia le ragioni fi lologiche che sostengono un cartellone fatto di titoli inconsueti, sia quelle della strenua ricerca attorno ai nuovi linguaggi teatrali, più vicini alla sensibilità contemporanea: un mix ossimorico – massimo rigore e massima libertà – che qualche volta li irrita e sconcerta, ma non li distoglie mai dal tornare. Perché al Rof si aspettano di scoprire non solo il Rossini sconosciuto, ma anche ciò

che bolle nella pentola del mondo. Appunto: a Pesaro accadono cose”.


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Sferisterio, il cartellone 2012 La Traviata di Josef Svoboda aprirà il 20 luglio (repliche il 29 luglio, 4 e 12 agosto) all’arena Sferisterio di Macerata la 48/a Stagione lirica, sotto la direzione artistica di Francesco Micheli. Seguiranno La Bohéme (21 e 27 luglio, 5 e 10 agosto) e Carmen (22 e 28 luglio, 3 e 11 agosto). Agli spettacoli lirici si aggiungerà un ricco programma di eventi, quasi

un festival nel festival in cui l’intera città diverrà il palcoscenico di una grande festa della musica e del teatro; “Proposte variegate –inciso di Micheli- adatte ad un pubblico vasto ed eterogeneo, culminanti in una tripletta di opere per ogni weekend”. Sarà dedicata al magistero del grande scenografo Svoboda -cui lo Sferisterio rende omaggio nel decimo anniversario

Concerti aperitivo: Don Chisciotte riletto dall’istrionico Riondino La figura mitica di Don Chisciotte, cavaliere errante che si mette in viaggio, come gli eroi dei romanzi, per difendere i deboli e riparare i torti. Il celebre personaggio di Cervantes vive in un suo mondo ideale di sogno, di illusioni, dal quale non si distacca; esprime il rapporto tra illusione e realtà, incarnando un disperato bisogno d’evasione: è proprio per evadere dalla realtà che il gentiluomo, ispirandosi agli antichi personaggi del mondo cavalleresco, decide di farsi cavaliere. Cavalli e cavalieri, dame e amori, al centro delle svariate soluzioni narrative proposte da David Riondino (nella foto) che, grazie alla sua sottile capacità di passare dal comico al tragico, saprà emozionare e divertire rileggendo in chiave contemporanea uno dei personaggi della letteratura più conosciuti e amati dal vasto pubblico: l’appuntamento è al teatro La Nuova Fenice di Osimo domenica 4 marzo (ore 17.30): Riondino, voce recitante, e Andrea Candeli, chitarra, in “Don Chisciotte”, viaggio suggestivo proposto nell’ambito dei Concerti aperitivo del Carlino. Spettacoli ad ingresso gratuito, la raccolta fondi di questa nona edizione della rassegna per l’acquisto di un macchinario destinato al reparto di Terapia intensiva neonatale dell’Ospedale Salesi di Ancona.

“Città di Porto Recanati”: poesie entro luglio Disabilità, solitudine, nuovi poveri, extracomunitari, anziani, eventi catastrofici: sono le tematiche che l’organizzazione del Concorso internazionale di poesia “Città di Porto Recanati” suggerisce di considerare ai poeti che vogliano partecipare alla 23/a edizione del Premio (con il patrocinio del Comune di Porto Recanati e della Regione Marche e la collaborazione dell’associazione “Lo specchio”). Una sola poesia dovrà essere inviata e non dovrà superare i 35 vv (può essere stata anche edita, ma non deve mai aver vinto il primo premio in altri concorsi). La giuria stilerà una graduatoria di tre vincitori dei premi in denaro e di altri meritevoli sino al 10° classificato. Le poesie dovranno essere spedite entro il 31 luglio 2012 in quattro copie, per posta ordinaria al seguente indirizzo: Prof. Renato Pigliacampo c/o Concorso internazionale di poesia “Città di Porto Recanati”, XXIII Edizione 2012, Casella Postale n. 61 62017 Porto Recanati (Macerata). La poesia potrà anche essere inviata per e-mail a: pigliacampo@cheapnet.it La premiazione avverrà a Porto Recanati; prevista una raccolta delle migliori opere in una silloge. Per ogni informazione contattare l’organizzazione.

della morte e nel ventennale della mitica Traviata “degli specchi”- la Stagione 2012 dello Sferisterio: un’edizione con cui “il Cda ha fatto una scelta politica coraggiosa che guarda verso nuovi scenari”, commenta il presidente Romano Carancini, parlando di un festival “rinnovato, aperto alle energie nuove e creative dei giovani”. “Abbiamo voluto coniugare tradizione e

come Francesca Inaudi e Lorenzo Lavia diretti da Piero Maccarinelli su testo adattato da Samuel Adamson. La stagione prosegue con Orlando furioso interpretato da un altro amatissimo attore come Stefano Accorsi, che porterà in scena il 13 e 14 marzo l’opera di Ludovico Ariosto nell’adattamento teatrale e per la regia di Marco Baliani. Antonio Latella, regista tra i più innovativi, firma di Un tram che si chiama desiderio, testo capolavoro di Tennessee Williams in scena il 24 e 25 marzo. La chiusura della stagione del Pergolesi è affidata il 21 e 22 aprile a Il ventaglio, commedia

sarà Francesca Ballarini, art director, illustratrice e designer ventinovenne di Moie di Maiolati, a realizzare, in stretto contatto

con il direttore Micheli, il nuovo brand con cui la Stagione 2012 si presenterà al pubblico nazionale ed internazionale.

Ancona, Stagione lirica: un successo Le nozze di Figaro firmate Pizzi

Mozart per tre: alle Muse è standing ovation bravo Guillaume Tourniaire la Form, nel cast artisti di nuova generazione, accanto agli applauditissimi Carmela Remigio e Riccardo Novaro. Nel programma l prossimo appuntamendella Stagione –direttore to è in collaborazione artistico Alessio con gli Amici delVlad-, il recital la Musica “Guido per l’8/a edizione Michelli”: concerto del Premio interatteso nel cartellone nazionale “Franco della Stagione liriCorelli”, attribuito ca di Ancona quelquest’anno al telo di Luigi Piovano nore Paolo Fanale e Antonio Pappano (data da destinarche il 25 febbraio si); il 23 marzo preeseguiranno musiche vista l’esecuzione di Giovanni Battista della Sinfonia n.9 Cirri, Ludwig van in re minore op.125 Beethoven, Giuseppe di Beethoven: proMartucci, Johantagonisti Sabina nes Brahms. Uno von Walther, sodei massimi diretprano, Stefanie tori d’orchestra del Iràny, mezzosonostro tempo, Papp ra n o, M i c h a e l pano, dal podio al Smallwood, baripianoforte sul palco tono, Luca Tittoto, del Teatro delle Muse baritono, la Form (ore 21) in un’esidiretta da Hubert bizione al fianco di “Le nozze di Figaro”, nuovo allestimento della Fondazione Muse per la regia, le Soudant e il Coro Piovano, violoncel- scene e i costumi di Pier Luigi Pizzi Bellini, maestro lista di punta: un stilistica. Standing ovation del Coro Simone Baiocduo che offrirà alla città Prossimo per Pizzi, cui il pubblico ha chi. Chiusura di cartellone l’occasione di assistere ad ancora una volta tributato con il ritorno, ad Ancona, uno dei due unici concerti appuntamento la propria riconoscenza: per della grande danza: il 21 italiani del 2012. E le cacon Luigi la possibilità, ancora una e 22 aprile il Balletto Acratteristiche di ‘unicità’ ha volta, di trovarsi al cospetto cademico di Stato di San avuto l’inaugurazione della Piovano al di un’opera d’arte che diviePietroburgo si esibirà nel Stagione, vedendo coronata violoncello ne e pulsa. Mentre dipana, Lago dei Cigni, musica di la trilogia Mozart-Da Ponte raccontando la “giornata Cajkovskij, coreografie di (avviata tre anni fa con Don e Antonio folle” di Figaro e degli alMarius Petipa e Lev IvaGiovanni e proseguita nel Pappano al tri numerosi personaggi, il nov. Parteciperà l’Orchestra 2011 con Così fan tutte) fitto intreccio di un titolo Filarmonica Marchigiana con il nuovo allestimento pianoforte del teatro musicale che prediretta da Mikhail Gertz. della Fondazione Muse firSILVANA CORICELLI

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Mistero buffo a Maiolati

Ancora molti gli appuntamento che fino ad aprile comporranno il cartellone della stagione teatrale della Fondazione Pergolesi Spontini realizzato in collaborazione con l’Amat e gli assessorati alla Cultura dei Comuni di Jesi, Maiolati Spontini, Montecarotto, Monte San Vito e San Marcello. Per tutti Colazione da Tiffany è il film di Blake Edwards con l’indimenticabile Audrey Hepburn e George Peppard: il fascino di quelle atmosfere rivivrà sul palcoscenico del Pergolesi di Jesi il 3 e 4 marzo nello spettacolo interpretato da due giovani attori di talento

novità - aggiunge Antonio Pettinari, vicepresidente dell’Associzione Sferisterio-: opere liriche famose in un contesto di nuova impostazione generale, che pone attenzione al territorio, ai giovani e a diverse risorse culturali”. Decisa anche la nuova veste grafica del Festival e della Stagione lirica; tra i tanti profili dei giovani creativi di alta qualità,

corale di Goldoni interpretata da un gruppo di attori giovani del Teatro Stabile del Veneto diretti da Damiano Michieletto, regista noto al pubblico marchigiano per le applaudite regie al Rof. Al Teatro Spontini di Maiolati il 26 febbraio sarà la volta di Mamma ce n’è due sole nella simpaticissima interpretazione di Paola Quattrini, Debora Caprioglio e Rosario Coppolino diretti da un maestro della commedia come Patrick Rossi Gastaldi. Il 2 marzo Emilio Solfrizzi e Lunetta Savino saranno i protagonisti di Due di noi di Michael Frayn, tre atti unici sulle diverse dinamiche che si

mato da Pier Luigi Pizzi: suoi regia, scene e costumi delle Nozze di Figaro, un lavoro di mirabile tessitura che per scelte estetiche e capacità di perfezione corale ha indelebile cifra

possono instaurare tra moglie e marito diretti da Leo Muscato. Il 30 marzo la chiusura del cartellone di Maiolati sarà con Paolo Rossi (nella foto) che reinventa Mistero buffo, testo per il quale Dario Fo ricevette il Nobel per la letteratura: un omaggio al maestro per la regia di Carolina De La Calle Casanova, musiche composte ed eseguite dal vivo da Emanuele Dell’Aquila. Al Teatro Comunale di Montecarotto la comicità di Giorgio Montanini -attore marchigiano di “Matilde”, progetto della Regione Marche e dell’Amat- sarà protagonista il 4 febbraio di Degustazioni postribolari. Il 17 marzo concluderà la stagione Se “in vivo veritas”… in vino meritas, spettacolo musicale e teatrale diretto da Gianluca Barbadori. Al Teatro Condominale La Fortuna di Monte San Vito, Amleto a pranzo e cena, di e con Oscar De Summa, sarà in scena il 23 febbraio. L’8 marzo Hula hop, scritta ed interpretata da Antonio Lucarini.

tende gran ritmo e sapienza finemente variegata per restituire la temperie umana raccontata dalla complessa partitura di Mozart. Bene integrati il piano scenico e quello musicale: diretta dal

INSIEME,

PER FARE DI PIÙ.

APPROVATO IL PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI PER L’ANNO 2012.

Ogni anno Fondazione Cariverona aiuta a realizzare progetti nei settori della sanità, dell’educazione, dell’arte, del sociale e della ricerca. Informazioni e moduli per la richiesta di contributi su: www.fondazionecariverona.org Info: 045 805 73 23 Termine di presentazione delle domande: Mercoledì 29 febbraio 2012


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“Le parole della filosofia”, l’infinito di Margherita Hack nella Dorica Attesa per il ritorno ad Ancona di Margherita

Hack, che il 7 maggio sarà all’Aula magna d’Ateneo di Monte Dago (ore 21). L’astrofisica toscana sarà ospitata nell’ambito de “Le parole della filosofia”, la storica rassegna ideata e coordinata da Giancarlo Galeazzi, presidente della Società filosofica italiana sezione di Ancona, e promossa dal Comune dorico. Centrale,

nel corso della serata con la Hack, il tema dell’infinito, una delle quattro “questioni di frontiera” trattate in questo ciclo di incontri. Il prossimo appuntamento, il 5 marzo al Teatro Sperimentale, sarà incentrato sulla razionalità e vedrà protagonista Franca D’Agostini, logica e docente al Politecnico di Torino. Stessa sede

per l’incontro con il giurista Francesco D’Agostino, docente all’Università di Roma 2, che il 16 aprile parlerà di moralità. Un pieno di ospiti illustri per questa sedicesima edizione della rassegna, che rientra nel più ampio “Festival del pensiero” dorico e che da sempre si propone di tramandare la logica dell’alta divulgazione

Donne e paesaggio: ricco programma di eventi ad Ancona

8 marzo: “Lo sguardo che cura”

L

’8 marzo come momento per riflettere non solo sulla condizione femminile nelle sue implicazioni sociali e politiche, ma sulla specificità del vissuto delle donne. Questo il motivo ispiratore di “Lo sguardo che cura. Cura di sé e del mondo”, programma di conversazioni, laboratori e mostre che si svilupperanno ad Ancona attorno al tema del paesaggio. Un progetto nato da un’idea dell’artista Silvia Fiorentino e realizzato dall’Associazione culturale Metodo Effe, con il sostegno della Regione Marche, della Provincia e del Comune di Ancona, con la collaborazione dell’Arcidiocesi Ancona - Osimo. L’iniziativa si inserisce in un

ampio percorso di ricerca avviato dall’Associazione, teso all’esplorazione di una via femminile nei processi creativi nella vita e nell’arte. Due gli eventi di punta l’8 marzo: il convegno “Lo sguardo che cura. Cura di sé e del mondo” nell’Aula del Rettorato dell’Università Politecnica delle Marche, e l’apertura nella Chiesa del Gesù della mostra “Ritratti Effe”, visitabile fino al 25 marzo (ingresso libero). Il convegno si propone di esplorare la specificità dello sguardo femminile sul paesaggio, colto nella duplice accezione di paesaggio interiore e di paesaggio-mondo. Il tema verrà discusso a partire da molteplici punti di osservazione: quello dell’amministrazio-

del pensiero filosofico dando centralità alla parola e, per dirla con Galeazzi, “restituendo ad essa la verità di cui è portatrice”. Accanto a questi appuntamenti, la rassegna propone “A scuola di filosofia”, tradizionale serie di incontri tenuti dallo stesso Galeazzi nella sala del Rettorato di Piazza Roma: si parte il 24 febbraio alle

21

ore 17, per una lezione sul tema del vero. Si proseguirà con le discussioni sul buono (23 marzo), sul bello (20 aprile) e sul sacro (18 maggio). L’iniziativa dorica si caratterizza per la sua capacità di creare un sostrato culturale ed identitario, una sorta di circuito del pensiero non episodico, ma con appuntamenti nel corso dell’intero anno. Rosemary Martarelli

Mostra personale a Frosinone

Viaggi nell’arte contemporanea: con Monica Pennazzi un “tuffo” nell’iperspazialismo ne pubblica del territorio, del pensiero filosofico, dell’arte e dell’architettura. Interverranno, tra gli altri, Patrizia Casagrande, presidente della Provincia di Ancona; Serenella Moroder, assessore alle Pari Opportunità della Regione Marche, e Adriana Celestini, assessore alle Pari Opportunità del Comune di Ancona. Alessandra Galletta, curator e autrice televisiva, presenterà in anteprima la mostra in programma alla Mole in estate. Verrà inoltre approfondito il cuore concettuale della ricerca: ‘Ritratti Effe’, progetto che Silvia Fiorentino ha realizzato insieme con la giornalista e fotografa Francesca Pieroni e che trova espressione nella mostra allestita alla

Chiesa del Gesù. L’esposizione restituisce il vissuto femminile attraverso ritratti fotografici e video d’arte, che mescolano video-interviste, testi poetici e disegni (nella foto un frame della video-intervista a Giulia Salvarani): il punto d’arrivo di una esplorazione durata oltre un anno durante il quale sei donne hanno raccontato il loro rapporto con il territorio. In programma anche eventi collaterali: l’8 marzo nella Sala espositiva del Rettorato un laboratorio per bambini e nella Chiesa del Gesù proposte librarie a cura della Libreria Feltrinelli; il 9 sempre alla Chiesa del Gesù un laboratorio di scrittura creativa. Info su www.metodoeffe.it Is. T.

Off/Side: “Sono stata Amore” il 23 marzo Spostato al 23 marzo l’appuntamento di Off/ Side con il monologo “Sono stata Amore” con Rosetta Martellini e la regia di Luigi Moretti, prodotto da Fabrica Teatro - Teatro Stabile delle Marche. Il monologo è incentrato sulla vita di Sibilla Aleramo, protagonista della letteratura italiana del Novecento e donna di grande fascino che sostenne, tra le prime nel nostro Paese, la causa del femminismo. Il testo è tratto in gran parte da citazioni di opere della scrittrice, abilmente scelte in modo da evocarne, più che di narrarne cronologicamente, la lunga e travagliata esistenza. Ricordiamo il prossimo appuntamento della rassegna, il 25 febbraio, con “Hate mail” di Bill Corbett e Kira Obolensky, con Elisabetta Fischer e Mauro Parrinello e la regia di Mauro Parrinello, prodotto dalla Compagnia Dei Demoni. A marzo gli appuntamenti sono cinque, al Teatro Studio come i precedenti: primo appuntamento del mese il 4 marzo con “Falluja” di Francesco Piccolini, con Roberta Biagiarelli, regia di Sandro Fabiani e prodotto da Babelia&C. A seguire, il 10 marzo, “Ingannati” di e con Nicola Pannelli e la collaborazione alla regia di Carlo Orlando, produzione Narramondo Teatro.

SILVANA CORICELLI

intercettando lo spazialismo di Fontana. Facendo della dialettica tra spazio e opera peculiare cifra stilistica. Sul movimento iperspazialista che consente all’artista marchigiana un “cambiamento di vista” –da “statico a dinamico”, da “solido a crepuscolare”-, si sofferma il curatore dell’esposizione, Alfio Borghese. Con un inciso. Perchè “Monica ha fatto di più: ha inventato le Quadrure, né quadri né sculture, ma composizioni,

Le opere sospese di Monica Pennazzi prossimamente in mostra alla Villa comunale di Frosinone, viaggi sulla strada maestra di una coraggiosa sperimentazione nel viaggio di una rassegna d’arte visiva contemporanea che con le libere composizioni di linee, colore e filamenti di luce firmate dall’autrice anconetana propone un “tuffo” nell’iperspazialismo: per poter apprezzare, sottolinea l’assessore alla Cultura del Comune di Frosinone, Angelo Pizzutelli, “uno stile tutto particolare all’interno di un percorso personale che esce dalle consuetudini e approda ad esiti dove anche la tridimensionalità risulta insuffiSalto quantico – Quinto viaggio ciente, trascolorandosi in una tessiture di fili e di plexicommistione tra immagine glass che scendono dall’alpiena e opera plastica e to colorando il nostro estangibile”. “Salto quantico” sere, ricordandoci presenze il titolo della personale: immateriali, eteree del dopo il successo riscosso nostro inconscio, o il molo scorso autunno a Roma, vimento degli astri intornegli spazi dell’associazione no al sole, nell’universo, o Massenzio Arte, continuaintorno a se stessi”. Salto no a suscitare attenzione le quantico, “proprio a voler sculture trasparenti che la partire dalle particelle Pennazzi ha realizzato con elementari”: un salto della filo di nylon e plexiglass, percezione del reale che capolavori di leggerezza offre al mistero cosmico in una ricerca attenta alle un tributo di nuova belduttili qualità espressive lezza. E che alla mostra di della materia, riconsegnate Frosinone farà proposta all’essenzialità del segno. della quinta opera sospeUn’indagine che farà della sa, tessuta con filo traspacorrente degli Informali rente dorato: è l’ultimo e di Burri un punto di viaggio di Monica. riferimento e che evolverà

Borse di studio “G. Solari”: domande entro il 19 marzo La Fondazione “G. Solari” bandisce anche per l’anno scolastico ed accademico 2011/2012 un concorso pubblico per il conferimento di 55 borse di studio, a favore degli studenti loretani, universitari e delle scuole superiori, più meritevoli. Un’iniziativa che si tramanda da oltre 100 anni e nata dal lascito del marchese Giannuario Solari. “In un momento di difficoltà per le famiglie, questa iniziativa testimonia la sensibilità che, nei secoli, si è creata a Loreto –ha sottolineato il sindaco Paolo Niccoletti- riguar-

do alle problematiche di ordine sociale e verso il riconoscimento del valore della scuola”. Le borse di studio, 40 per gli studenti iscritti alle scuole superiori e 15 per gli iscritti all’università, verranno assegnate sulla base del merito scolastico conseguito e della situazione reddituale del nucleo familiare. Il bando, contenente tutte le informazioni e le indicazioni utili, è reperibile sul sito istituzionale del Comune di Loreto www.comune. loreto.an.it e le domande dovranno pervenire entro le ore 14 del 19 marzo 2012.


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CALCIO A lato, il medico sportivo dell’Ancona 1905, Stefano Stronati, e lo stadio Del Conero; sotto, Stronati con il portiere della Juventus, Gigi Buffon

Intervista con Stefano Stronati, medico sportivo dell’Ancona 1905. Un punto su come evitare gli infortuni La Juventus: “Conte è un allenatore vincente, ma aspettiamo prima di parlare di scudetto”

“La Seconda divisione? Un sogno” “Al momento è il Teramo ad avere le maggiori opportunità di salire di categoria” ROBERTO I. ROSSI

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alcio, basket maschile e femminile: sono i settori che Stefano Stronati da tanti anni ha seguito nel ruolo di medico sportivo, un personaggio conosciuto e stimato in tutto il mondo dello sport marchigiano. Iniziamo a parlare della sua squadra del cuore, l’Ancona 1905. Riuscirà quest’anno a vincere il campionato di serie D? “Al momento è la squadra del Teramo ad avere le maggiori possibilità di salire in Seconda divisione della Lega Pro –ex serie C2-; per quanto ci riguarda, ci stiamo impegnando al massimo per cercare di recuperare i punti che ci separano dal team abruzzese, ma il percorso non è

semplice, e la promozione, al momento, è un sogno, che speriamo si tramuti in realtà”. Come è cambiato il calcio negli ultimi decenni? “Si è molto più professionalizzato. Con il trascorrere degli anni il calcio si è modificato, a seguito, ap-

punto, della professionalità che è andata in crescendo a livello tecnico, tra allenatori e giocatori”. Qual è lo sport più pericoloso dal punto di vista degli infortuni? “Lo sci è quello che crea il maggior numero di rischi, nello specifico lo

Al via la mostra canina di Ancona Con una tradizione spettacolo. Tra le ormai consolida- esposizioni più imta, il quartiere e- portanti in Italia, ristico di Ancona, la Mostra Internaospiterà il 25 e il zionale canina di 26 febbraio 2012, Ancona è un evenuna doppia espo- to da non perdere sizione canina: la per gli appassionati 42 esima edizione cino li. Grandi le dell’EsposiGrande attesa per zione Internazionale l'evento del e la Prima 25 e 26 febbraio Nazionale Fabriano, manifestazioni de- novità anche per dicate agli amici quest’anno: razze a quattro zampe. mai presentate nelSplendidi esempla- le precedenti ediri e nuove razze si zioni si esibiranno esibiranno in prove per la gioia di bimdi agilità e jumping bi e adulti. Grande cercando di con- attesa per il Best in quistare i fantastici Show che si svolpremi in palio ga- gerà domenica in rantendo pertan- concomitanza con to a tutti i parte- il Carnevalò. “Nocipanti un grande nostante le grandi

dif coltà che abbiamo dovuto affrontare quest’anno -spiega da parte sua Fabrizio SichiPresidente Gruppo Cino lo Anconetano- siamo riusciti a garantire alla città questa edizione, assicurando l’accoglienza di circa duemila espositori. Un ringraziamento al sindaco della Dorica Fiorello Gramillano e all’assessore Adriana Celestini per l’impegno e la determinazione nel loro operato al ne di garantire, ancora una volta, uno spettacolo di grande qualità”.

snowboard. In generale, il tema degli infortuni è legato a come si pratica lo sport. Per evitare gli infortuni è indispensabile svolgere e sostenere costantemente gli allenamenti, in modo che il fisico si abitui a determinati sforzi”. Che consigli si sente di divulgare agli sportivi per ridurre i problemi legati agli infortuni? “Il primo e più importante: svolgere una preparazione adeguata attraverso gli allenamenti, attivando una specifica dieta alimentare; gestire al meglio un’attività fisica permette di ridurre il più possibile la percentuale di rischi d’infortuni”. Qual è stato il momento sportivo che ricorda in modo particolare? “E’ il periodo di quando seguii la Sidis Ancona Basket, in una stagione che ha visto tale squadra sfiorare la conquista dello scudetto

di basket femminile. Nello specifico, la giocatrice americana Tanya Pollard, con il suo grande talento, ci ha fatto vivere dei momenti entusiasmanti ed indimenticabili. Una squadra, la Sidis Ancona Basket, che con il percorso incredibile effettuato, ovviamente in positivo, ha fatto avvicinare una marea di persone ad uno sport che all’epoca non era molto seguito”. Quali sono gli infortuni più frequenti nello sport? “Ogni disciplina sportiva ha le sue particolarità a proposito. Nel calcio e nel basket sono quelli d’ordine articolare e muscolare; i traumatici sono a livello di caviglie e ginocchi, i muscolari sono sugli adduttori, sui flessori, sui gemelli del polpaccio, ma anche la pubalgia è un aspetto che si verifica, soprattutto collegata ai terreni dove si gioca, ai carichi di lavoro e

a volte anche alla tipologia di scarpe non adatte al terreno in cui ci si allena e si gioca”. Come giudica il cambio degli allenatori nel corso di un campionato? “Qualche volta serve per offrire una scossa ad una situazione non ideale”. Lei è anche tifoso della Juventus. Riuscirà la squadra di Antonio Conte a vincere lo scudetto? “Un termine che non si deve pronunciare… (per scaramanzia…, ndr.), comunque l’arrivo di Conte alla Juve ha determinato un’attesa ripresa, riaccendendo l’interesse dei tifosi. Conte è un allenatore vincente, non a caso, negli anni appena trascorsi ha ottenuto due promozioni consecutive con il Bari e con il Siena dalla serie B alla serie A”. (Intervista del 14 febbraio 2012)


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A lato e sotto, l'Adriatic Arena di Pesaro

L’evento cestistico si svolgerà all’Adriatic Arena, nella giornata di sabato 11 marzo, e vedrà scendere in campo la Nazionale italiana e la selezione dei migliori stranieri della Serie A

A Pesaro l’All Star Game 2012 Del Moro: “Siamo molto orgogliosi e felici di ospitare questo… spettacolo sportivo”

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’edizione 2012 del l’All Star Game, organizzato da Lega Basket e Rcs Sport, si svolgerà all’Adriatic Arena di Pesaro sabato 11 marzo, portando nuovamente in campo, grazie alla collaborazione della Fip-Federazione italiana pallacanestro, la Nazionale italiana che sfiderà la selezione dei migliori stranieri del nostro campionato. Il grande basket torna così in una delle capitali storiche della pallacanestro italiana, che nel corso degli anni ha regalato a questo sport campioni del calibro di Riminucci, Bertini, Magnifico e tanti altri ancora. Il presidente di Lega Basket, Valentino Renzi, commenta così la scelta di Pesaro: “Il ritorno dell’All Star Game a Pesaro, da cui manca dal 1997, è un importante riconoscimento ad

una città che è da sempre una delle piazze storiche del nostro basket. Sono sicuro che Pesaro saprà apprezzare il grande spettacolo che intendiamo offrirgli con la sfida tra le migliori stelle straniere della Serie A e la Nazionale italiana, riversando all’Adriatic Arena, nel giorno di questo evento, tutta la passione che già regala alla Scavolini Siviglia durante il campionato. Lorenzo De Salvo, responsabile business development Rcs Sport dichiara: “Siamo pronti per iniziare questa nuova sfida. Sarà una grande giornata di sport e spettacolo per il pubblico di Pesaro”. “Siamo estremamente orgogliosi e felici di ospitare l’edizione 2012 dell’All Star Game, un autentico spettacolo sportivo, nella nostra città, e sono sicuro che il nostro pubblico, da sempre

CICLISMO

innamorato di basket, insieme a tutti gli appassionati che giungeranno a Pesaro, farà da degna cornice allo spettacolare evento”, ha commentato Franco Del Moro, presidente della Scavolini Siviglia Pesaro, la società che negli anni ha fatto grande il basket pesarese. Pesaro vedrà, dunque, rinnovarsi la sfida tra la selezione dei migliori stranieri del campionato e la Nazionale di Simone Pianigiani, Nazionale che, dopo il successo ottenuto nella passata edizione, cercherà di ripetere il grande exploit anche nell’edizione 2012, sulla strada della crescita e del rinnovamento del Team Italia; inoltre, tutti gli appassionati della palla a spicchi potranno divertirsi con la spettacolare gara delle schiacciate e l’emozionantissima sfida del tiro da tre punti.

ATLETICA

Tirreno-Adriatico 2012 – Michele Scarponi alla presentazione a San Vincenzo (Livorno)

Il Banca Marche Palas del capoluogo regionale fulcro dell’attività nazionale al coperto

“Il mio obiettivo è vincere il Trofeo”

Ad Ancona una rassegna tricolore

“Quando vinsi nel 2009 non c’era ancora il tridente -il trofeo del vincitore-. Ora, il mio obiettivo di conquistare questo prezioso Trofeo! La Tirreno-Adriatico è una gara importantissima, quest’anno è forse ancora più dura che in passato e, quindi, a me piace ancora di più. Sarà il primo grande appuntamento della stagione per me e per la mia squadra, con Contador ed Evans al via, non sarà facile vincere, ma sicuramente ci sarà da divertirsi”. E’ quanto ha affermato Michele Scarponi, il campione

marchigiano di ciclismo, nel corso della presentazione della Tirreno-Adriatico, edizione 2012, svoltasi, di recente, al Cinema Teatro Verdi a San Vincenzo, in provincia di Livorno, organizzata dalla Rcs Sport per conto de La Gazzetta dello Sport, che si svolgerà dal 7 al 13 marzo 2012. Come lo scorso anno, la “maglia azzurra” di leader della classifica generale, sarà intitolata al compianto Ct della Nazionale, Franco Ballerini. La 47ma edizione della Corsa dei Due mari, alla quale parteciperanno

22 formazioni, prevede un totale di 1.063,2 chilometri suddivisi in 7 tappe: tappa n. 1 – San VincenzoDonoratico (cronometro a squadre) 16.9 km; tappa n. 2 – San Vincenzo–Indicatore (Arezzo) 230 km; tappa n. 3 – Indicatore (Arezzo)–Terni 178 km; tappa n. 4 – Amelia– Chieti 252 km; tappa n. 5 – Martinsicuro–Prati di Tivo 196 km; tappa n. 6 – Offida–Offida 181 km; tappa n. 7 –San Benedetto del Tronto (cronometro individuale) 9.3 km. R.I.R.

NUOVI ORARI per i giovedi di TVCM: Incontri di Alceo Moretti - ore 20.15 Servizio Pubblico di Michele Santoro - ore 21.00 su

34° anno

CANALE 10

Per il terzo anno consecutivo il Banca Marche Palas diventa il fulcro dell’attività nazionale al coperto. Nell’impianto di Ancona si svolgeranno infatti tutte le rassegne tricolori in sala del 2012, come già accaduto nelle due passate stagioni. L’evento principale andrà in scena il 25 e il 26 febbraio con i Campionati italiani Assoluti: il week-end più atteso del periodo invernale, fondamentale per definire la squadra azzurra che prenderà parte ai Mondiali

indoor di Istanbul (Turchia, 9-11 marzo). Inoltre gli Assoluti stavolta metteranno in palio anche i titoli della categoria promesse, vale a dire quella riservata agli under 23. Il Palas di via della Montagnola sarà inoltre il teatro dei Campionati italiani Master (9-11 marzo), che come di consueto prevedono il pieno di presenze con oltre 1.300 atleti “over 35” al via. In totale saranno assegnate circa 350 maglie tricolori. Il Banca Marche Palas, oltre ad essere l’u-

nica sede dei Campionati Italiani Indoor, per tutto l’inverno ospiterà, ogni sabato e domenica, meeting di carattere nazionale e manifestazioni promozionali. Un ruolo di grande importanza riveste anche la collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico, che ha organizzato qui tutte le edizioni dei propri Campionati Italiani indoor di atletica degli ultimi 7 anni e si appresta a farlo anche per il 2012. L’appuntamento è fissato per il 17 e 18 marzo.

TUTTE LE SETTIMANE su E'TV Marche (canale 12) e su TV Centro Marche (canale 10) Il nuovo approfondimento economico del territorio

PAOLO PETRINI Assessore regionale Agricoltura Giovedi 23 febbraio ore 20.15 Domenica 26 febbraio ore 14.00

SEGNA IN AGENDA venerdi: ore 23.00 (E'TV Marche) / ore 23.40 (TV Centro Marche) sabato:ore 14.00 (TV Centro Marche) / ore 19.00 ((E'TV Marche) domenica: ore 14.00 (E'TV Marche)


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