MarcheDomanin5_2011

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ALCEO MORETTI DIRETTORE Periodico di Cultura - Economia Informazione - Politica - Sport Anno XXVI - N. 5 - 25 MAGGIO 2011 Spedizione in A.P. 70% Filiale di Ancona Pubblicità non superiore al 50% Distribuzione gratuita E-mail: info@marchedomani.com redazionemarchedomani@alceomoretti.191.it

Nostro speciale

Migranti Crisi immigrazione: gli sbarchi dal Mediterraneo chiamano le opinioni a confrontarsi con quello che gli esperti definiscono un nuovo flusso storico. “Problema” o “risorsa”; “casa nostra” o “casa loro”: anche le categorie con cui siamo abituati a ragionare sembrano destinate ad essere riviste quando storia e geografia bussano alla porta. La nostra testata ha pensato di chiamare a raccolta la società marchigiana per una riflessione, cercando al contempo di restituire una fisionomia degli stranieri nella nostra regione, terra tradizionalmente aperta all’accoglienza solidale

Sono intervenuti:

GIAN MARIO SPACCA; LUCA MARCONI; SHEIK AKTERUZZAMAN MOHAMMED; GABRIELE SOSPIRO; RENATO PICCIAIOLA; GIOVANNI ZINNI; DIEGO CARDINALI; GIUSEPPE BUONDONNO; MATTEO RICCI; CLAUDIO PAGLIANO; GIULIANO BRANDI; UGO BORGHI; RAFFAELE BUCCIARELLI; ITALO MAZZOLA; GIOVANNI FILENI

Focus

Welcome to Ancona Cultura Vittore Crivelli: dal 21 maggio la grande mostra di Sarnano Stabile delle Marche: presentato il cartellone 20112012 del capoluogo Zurab Tsereteli: lo sgargiante mondo dell’artista georgiano alla Mole

LUCIANO GOFFI

Parliamo di politica La parola a: Francesco Acquaroli, Franco Capponi, Giampiero Gallucci, Antonio Pettinari, Ester Maria Rutili

Sport Calcio - Ancona 1905: ripescaggio possibile in Lega professionisti •

Volley - Attesa al PalaRossini per Italia - Cuba •

Handball - Il team dorico Luciana Mosconi conquista l’Elite •


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MORETTI – Buonasera cari amici; io sto seguendo con molta attenzione l’attuale situazione economica, perché la crisi ha determinato molte situazioni delicate. Siccome a me piace sempre a fondo nelle cose, per questa trasmissione ho disturbato un amico che è uno degli uomini più eminenti nel campo dell’economia marchigiana: mio ospite è il

MARCHEdomani sogno, perché le banche italiane sono solide. GOFFI – Le banche italiane non hanno bisogno di questi supporti perché non sono implicate nella finanza che ha portato alla crisi finanziaria. Il nostro è un sistema bancario molto coinvolto nell’economia reale: soffre perché sta soffrendo l’economia reale, ma non ha i buchi della finanza. Tutte le banche d’Italia dovranno aumentare un po’ il patrimonio perché la regolamentazione di Basilea 3 lo prevede ai fini di una maggiore solidità, però siamo già in una posizione di forza. MORETTI – Ho letto che l’Ubi vuole lanciare un finanziamento di un miliardo di euro... GOFFI – …abbiamo annunciato questo aumento di capitale … MORETTI – …ma come

to l’economia nel nostro Paese sarà nei prossimi anni caratterizzata da consumi interni e da investimenti deboli. Se vogliamo far crescere il Pil, tornando ai livelli del passato, dobbiamo dunque guardare all’estero: la ripresa della domanda in certe parti del mondo è forte, pensiamo all’Asia, pensiamo al Sud America, mercati che peraltro gradiscono i nostri prodotti. Dobbiamo però essere capaci di portarceli i nostri prodotti sui quei mercati e dimostrarci competitivi. MORETTI – Le nostre aziende sono portate a questo? GOFFI – I nostri imprenditori sono degli esportatori, però sono esportatori abituati a un mercato prevalentemente europeo, e per la gran parte dell’est... MORETTI – …invece bisogna guardare a Cina, Bra-

noi italiani, per noi marchigiani in particolare, però sempre di più se ne parla e vedo tanti sforzi da parte dei nostri piccoli imprenditori, quantomeno per provarci. Debbo dire, e questo lo voglio sottolineare, che anche alcune associazioni di categoria stanno cercando di fare uno sforzo per dare servizi in questo senso ed anche alcuni professionisti che si stanno specializzando per aiutare gli imprenditori a mettersi insieme. Noi banche stiamo cercando a nostra volta di fare in modo che quando un’impresa si mette in rete con altre abbia, proprio in base a questo, una maggiore facilità di ottenere credito. Superando un po’ la logica del reting, i cui numeri magari possono anche essere deboli, il fatto che un’azienda sia alleata con un gruppo di aziende che hanno un bel

25 MAGGIO 2011 prevedono il recupero dell’occupazione, ed è l’occupazione il vero tema su cui dobbiamo lavorare, quella giovanile in particolare, ma in generale l’occupazione: è vero che le Marche hanno un tasso di disoccupazione tutto sommato ancora sostenibile… MORETTI – …inferiore a quello nazionale... GOFFI – …un po’ più

te percentuali: la Cina ha uno sviluppo del 9% quest’anno; come riusciranno in questo… GOFFI – …io dico perché hanno fame: hanno fame e sono in una condizione che favorisce il lavoro, perché non dobbiamo dimenticarci che l’Occidente da 10 anni ormai, forse di più, sta portando lavoro in Cina, cioè sta delocalizzando, gli ameri-

basso... MORETTI – …e inferiore a quello europeo.... GOFFI – …però va considerato che nella media nazionale ci sono regioni come la Calabria, come la Sicilia, dove la disoccupazione supera il 14-15%; i nostri dati sono un po’ meglio della media, tuttavia teniamo conto di quanta cassa integrazione stiamo utilizzando, anche nelle piccole imprese, con la la cassa integrazione in deroga che per fortuna la Regione è riuscita ad ottenere in questi due anni. Se mettiamo insieme cassa integrazione e disoccupazione vera, vediamo che il problema è forte, dunque c’è bisogno di aziende che recuperino la crescita per poter creare anche nuova occupazione. MORETTI – A riguardo, mi sembra di vedere dalle statistiche una certa ripresa rispetto all’anno scorso, per esempio. GOFFI – Ci sono aziende con oltre 50 dipendenti, quindi quelle un po’ più grandi, che hanno recuperato in termini di fatturato e di produzione, nel 2010; le aziende piccole, quelle sotto i 50 dipendenti, hanno ancora perso produzione e perso fatturato, questo a ribadire come ormai il discrimine sia tra la piccolissima dimensione ….. MORETTI – …e questo non spinge appunto i piccoli ad unirsi, ad allearsi? GOFFI – Deve spingerli, però, come dicevamo prima, è la nostra cultura che un po’ ci frena; tuttavia, ripeto, ci sono segnali che mi fanno essere ottimista sul fatto di che si possa riuscire, nei prossimi tempi… MORETTI – …una cosa che mi colpisce è vedere cer-

cani in primis… MORETTI – ...però una cosa mi fa pensare: un Paese che aveva fame, e adesso ha 400 milioni di milionari; altri Paesi, come il Brasile… GOFFI – …l’India… MORETTI – …Paesi che andavano male e adesso hanno il vento in poppa: perché? Forse anche per il fatto che hanno tecnologia, coraggio, intraprendenza… GOFFI – …sicuramente hanno dei bilanci statali forti, contrariamente ai Paesi occidentali dove invece abbiamo bilanci squilibrati. Hanno anche un grande patrimonio di lavoro, di giovani che tra l’altro hanno studiato o stanno studiando, quindi non parliamo di operai analfabeti ma di operai che stanno anche prendendo la laurea ed hanno una grande voglia di crescere. Dunque sono popoli di grande civiltà, che hanno le risorse per crescere. Per noi rappresentano una minaccia perché ci portano via un po’ di manifattura, però rappresentano anche dei mercati potenziali di dimensioni spaventose. Dicevo prima che l’export è per noi il cavallo di battaglia, ma delle nostre esportazioni poco meno dell’80% è ancora in Europa: solo l’1,3-1,4% va in Cina, e pensi lei quanto mercato c’è là, se le nostre imprese si mettono appunto in condizione di essere competitive per andare a vendere là. MORETTI – Stavo pensando con molta tristezza che, oltre alla crisi generale, anche la natura non ci sta aiutando: l’alluvione che ha colpito le Marche ha sconquassato l’economia della nostra regione…

LUCIANO GOFFI

“Imprenditori unitevi E date spazio ai giovani” dottor Luciano Goffi, direttore generale della Banca Popolare di Ancona, che con la sua esperienza, con la sua cognizione delle situazioni, saprà illuminarci. Intanto, per inquadrare bene il personaggio, vorrei dare qualche dato sull’istituto che Goffi dirige: quanti sportelli ha la Banca Popolare di Ancona? GOFFI – Innanzitutto buonasera ai telespettatori; noi abbiamo 250 sportelli, di cui 105 nelle Marche, 65 in Campania, e il resto in Romagna, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise. MORETTI – Continuate ad espandervi? GOFFI – No, direi che questo ormai è il nostro mercato. MORETTI – Quanti dipendenti avete? GOFFI – Millesettecentonovantacinque. MORETTI – Com’è andato il bilancio che avete approvato di recente? GOFFI – Direi un po’ meglio rispetto ai due anni precedenti: abbiamo chiuso con 18 milioni e mezzo circa di utile, contro i 12 dell’anno precedente, e questo non grazie all’andamento dei ricavi, che anzi sono scesi: quello attuale è un momento in cui i ricavi delle banche sono bassi e anche i tassi sono bassi, perché l’economia tira poco … MORETTI – …leggo, con riferimento a Paesi stranieri, delle situazioni veramente terribili riguardo alle banche; a un dato punto ho visto su qualche giornale che c’era chi proponeva la creazione di grandi fondi di resistenza per le banche italiane, ma Tremonti ha dichiarato che non ce n’è bi-

Ubi o anche come Popolare… GOFFI – …come Ubi perché ci muoviamo come gruppo, chiaramente; l’hanno fatto anche Banca Intesa, Monte dei Paschi… lo stiamo facendo tutti, appunto con riferimento a questa nuova regolamentazione che ci sta arrivando. MORETTI – Senta, venendo adesso a parlare di economia, come vede lei la situazione nelle Marche? Il suo è un punto di osservazione molto importante. GOFFI – Nel 2010 le nostre esportazioni sono cre-

sile, India… GOFFI – …adesso i mercati sono più lontani, e purtroppo la dimensione media delle nostre imprese, che, come sappiamo, è una dimensione abbastanza modesta, rappresenta un limite: se sei troppo piccolo fai fatica ad andare a vendere i prodotti in Cina o in Brasile o a fare delle partnership con imprenditori di quei posti. MORETTI – Questo è un punto che abbiamo affrontato anche un anno fa, nel corso della nostra precedente intervista: i marchigiani sono individualisti, fanno

sciute dell’11,5% circa; tenga conto che nei due anni precedenti erano scese del 40%, quindi stiamo progressivamente recuperando. Parlo dell’andamento dell’export perché sono convinto che è verso i mercati esteri che noi dobbiamo puntare, in quan-

fatica a mettersi insieme; c’è da questo punto di vista qualche passo avanti? GOFFI – Percepisco una sempre maggiore sensibilizzazione sotto questo profilo: mettersi insieme, creare delle reti, stringere delle alleanze è sempre molto difficile per

progetto da portare avanti aiuta ad ottenere il nostro supporto. MORETTI – Quindi valgono ancora i vecchi sistemi: l’unione fa la forza. GOFFI – L’unione fa la forza. Ed è questo un tema sui cui, secondo me, dobbiamo insistere. MORETTI – Le nostre aziende -a parte questo fatto della necessità assoluta di unirsi per andare alla conquista dei mercati esteri- resistono, in generale, a questa crisi? GOFFI – Abbiamo purtroppo avuto una moria importante: si è cominciato nella seconda metà del 2008, il 2009 è stato terribile… consideri che le sofferenze del sistema bancario in due anni si sono moltiplicate per tre, sono triplicate, e sono venute prevalentemente dal mondo delle imprese, non tanto dal mondo delle famiglie, dai privati, diciamo. MORETTI – Per dare un’idea, in che percentuale le nostre aziende sono in crisi? GOFFI – Direi che abbiamo perso il 20% della nostra imprenditoria in questi due anni… MORETTI – …addirittura perso? GOFFI – Prevalentemente si tratta di aziende piccole, pensiamo ai contoterzisti, pensiamo a tutto quello che è successo attorno alla Antonio Merloni: tante piccole aziende hanno perso il lavoro, ovviamente. MORETTI – A proposito della Antonio Merloni, lei pensa che andranno a segno queste offerte degli stranieri? GOFFI – Io me lo auguro, perché sono offerte che


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25 MAGGIO 2011 GOFFI – …un evento che tra l’altro si è ripetuto a breve distanza di anni rispetto all’ultima volta... MORETTI – ...(in tono ironico) però il Governo nazionale ci aiutato, no? Ecco, io queste cose non le capisco: l’alluvione che ha colpito le Marche e l’alluvione che ha colpito il Veneto hanno ambedue avuto conseguenze tragiche, solo che il Veneto ha immediatamente ottenuto 300 milioni di euro e subito dopo altri 60 milioni, invece a noi hanno detto di mettere una tassa, quella che adesso chiamano la “tassa sulla disgrazia”…

rallentare ulteriormente i segnali di ripresa che abbiamo, considerato che il costo del credito basso è ovviamente un fattore che favorisce un certo recupero. MORETTI – Senta, c’è questo grande problema in tutta Europa del lavoro per i giovani, anche da noi; ma la disoccupazione va diminuendo un po’, oppure… GOFFI – …nel 2010 la disoccupazione giovanile nelle Marche è scesa leggermente, comunque è superiore al 30%: quindi il 30% dei nostri giovani non ha lavoro in questo momento e credo che questo sia un problema

ed altri-, cercando di trovare le vie per dare una mano ai nostri imprenditori a sollevare la testa e tornare a guardare con fiducia il futuro. MORETTI – Avete creato iniziative particolari, speciali, per il post alluvione? GOFFI – Sì; noi siamo stati i primi, ma anche tutte le altre banche si sono attivate; abbiamo creato dei plafond di finanziamenti a tassi agevolati per consentire agli alluvionati di avere un minimo di supporto. MORETTI – Lei prima ha citato i Confidi: sono organismi che funzionano bene?

E’ l’esortazione di Luciano Goffi, direttore generale Ubi-Banca Popolare di Ancona, ospite degli “Incontri” di Alceo Moretti: “Recuperare la crescita per poter creare nuova occupazione. L’export è per noi un cavallo di battaglia: le aziende di piccole dimensioni devono allearsi per essere competitive ed andare alla conquista dei mercati esteri” GOFFI – …lei sa che un direttore di banca non può fare politica, non deve fare politica, però anche a me sembra strana questa cosa: guarda caso lì siamo al nord, qui siamo al centro. Noi, come banche, abbiamo cercato di fare il possibile per mettere a disposizione di queste nostre imprese, e anche di un certo numero di famiglie, dei finanziamenti agevolati per ripristinare certe situazioni: le fabbriche danneggiate… MORETTI – …ho letto che avete aderito ad una moratoria, no? GOFFI – Questo è un discorso che è partito fin da quando è iniziata la crisi: l’Abi, con le associazioni di categoria e con il Governo, ha fatto questo accordo che ha permesso a moltissime imprese e anche ad un po’ di famiglie di sospendere per un anno il pagamento delle rate. E’ ricorso a questa facilitazione soprattutto il mondo delle imprese; nel nostro caso, abbiamo concesso la moratoria a mutui per un ammontare di 350 milioni di euro per le imprese ed un ammontare di circa 10-15 milioni per i privati, il che significa che le famiglie tutto sommato sono riuscite fino ad ora a pagare i mutui, anche se con un po’ di difficoltà. I tassi sono stati bassi fino ad ora, mentre le imprese hanno avuto bisogno di allungare i debiti perché i fatturati nel frattempo stavano scendendo: avevano più difficoltà ad incassare, quindi avevano bisogno di… MORETTI – …a proposito di tassi, ho letto di un aumento… GOFFI – ...la Bce ha fatto un aumento di 25 centesimi la settimana scorsa, perché la Banca centrale teme il rischio di inflazione. Per la verità, l’inflazione è un po’ aumentata, ma per effetto soprattutto dell’aumento del prezzo del petrolio e delle materie prime. Non abbiamo ancora un’inflazione da surriscaldamento da consumi, quindi spero che questo aumento dei tassi -mi permetto di esprimere un auspicio personale- non sia troppo pesante nei prossimi mesi: non ce ne sarebbe, secondo me, neanche la giustificazione, perché un aumento troppo pesante dei tassi potrebbe

gravissimo. Forse adesso mi attiro un po’ di antipatia da parte degli imprenditori, ma io sono convinto che gli imprenditori, a cominciare dalle banche, dovrebbero fare in questo momento una scommessa e assumere tutti dei giovani, anche sapendo che per un po’ di tempo questo può rappresenta un costo piuttosto che un’opportunità. Io credo che noi dovremmo fare questo sforzo, anche perché dai giovani verrebbe una spinta al cambiamento, alla novità: sanno parlare le lingue, non hanno paura ad andare sui mercati esteri, insomma possono essere un motore di sviluppo. MORETTI – E invece ho letto una notizia che mi ha turbato abbastanza: le imprese guidate dai giovani sono in leggera diminuzione di numero, mentre aumentano le imprese guidate da imprenditori che hanno oltre 70 anni. GOFFI – Il ricambio generazionale è un passaggio difficile; certo i nostri imprenditori hanno avuto il merito di creare il modello economico della nostra regione -se ci pensiamo, in fondo 50-60 anni fa eravamo tutti agricoltori mentre oggi la nostra è una regione manifatturiera importante grazie ai nostri imprenditori-, però, ripeto, oggi c’è bisogno di lasciare spazio ai giovani. MORETTI – Come tutti sanno, io sono un ammiratore del nostro Governatore, Gian Mario Spacca, perché sta lavorando molto bene ed ha saputo reagire con coraggio alla crisi, assumendo molte iniziative, ed è sempre in giro per il mondo, in America, a Bruxelles, per trovare risorse, finanziamenti, soluzioni per la nostra regione. Voi come vedete questa azione del Governo regionale? Gli date una mano? GOFFI – L’abbiamo vista positivamente in tutta la durata della crisi, e come banche abbiamo cercato di dare una mano aderendo al Fondo di solidarietà, lavorando di più con i Confidi grazie anche alle risorse che la Regione ha messo, concedendo anticipazioni sulla cassa integrazione, e rimando in contatto continuo con il Governatore e con i suoi assessori -la Giannini, Marcolini

GOFFI – Sono organismi fondamentali. MORETTI – Come funzionano, per esempio? GOFFI – Si tratta di consorzi i cui soci sono sostanzialmente gli imprenditori, che hanno un fondo comune, in parte anche incrementato dai fondi pubblici e messo a garanzia del credito che i vari associati ottengono dalle banche. Questo chiaramente favorisce l’accesso al credito innanzitutto delle imprese un po’ più deboli, un po’ più piccole, che hanno appunto bisogno del supporto di una garanzia di questo tipo. Debbo dire che nelle Marche i Confidi stanno facendo un grandissimo lavoro. MORETTI – Torniamo ai giovani: secondo lei, hanno speranza di poter avere nel futuro qualche cosa di positivo o no? GOFFI – Io sono convinto di sì, perché le aziende non potranno fare a meno di loro nei prossimi mesi e nei prossimi anni. E’ chiaro che anche i giovani, da parte loro, ce la devono mettere tutta, pronti a sbattere il muso, come si usa dire, quando c’è da sbattere il muso, di rinunciare alla vita comoda perchè oggi c’è bisogno di andare nel mondo: le aziende hanno bisogno di andare nel mondo, quindi se un giovane non ha paura di andare in Cina o in Brasile, se sa parlare l’inglese, se non ha paura di mettersi in discussione, secondo me un futuro ce l’ha. MORETTI – Una coppia di giovani amici dei miei figli si vuole sposare e ha il problema della casa; ha speranza di avere qualche finanziamento o no? GOFFI – Noi vorremmo darne tanti di questi finanziamenti, si tratta di capire se poi si riesce a pagarli. Debbo dire che si sta sempre più parlando di “housing sociale”, una formula per realizzare delle abitazioni da vendere o da dare in affitto a prezzi più bassi di quelli normali, quindi imprenditori che riescono a fare case che costano meno… MORETTI – …e ci riescono? GOFFI – Possono riuscirci, devono riuscirci; ci sono alcune cooperative, alcuni imprenditori che stanno

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sperimentando queste formule e il nostro contributo come banche è quello di finanziare tali iniziative con mutui lunghi, perché più il mutuo è lungo, più la rata è sostenibile da parte della giovane coppia. Dunque anche in questo caso si può lavorare; certo, oggi come oggi il mercato immobiliare è abbastanza fermo. MORETTI – Abbiamo parlato molto di alleanze, arriviamo adesso ad un punto focale: voi banche pensate di allearvi tra di voi o siete in concorrenza (in tono scherzoso) e vi guardate in cagnesco l’un l’altro? GOFFI – Ormai il sistema bancario di alleanze ne ha fatte tante; per quanto ci riguarda, noi abbiamo pensa-

ti molto per promuovere la nostra regione: avrà visto l’iniziativa del presidente Spacca con Hoffman, la campagna che cerca di far conoscere al mondo questa nostra regione bellissima, piena di eccellenze, che merita dunque di essere visitata. Pensi che noi ancora intercettiamo solo l’1% dei turisti che arrivano in Italia, una briciola rispetto a regioni come il Veneto, come la Toscana. MORETTI – Senta, qual è, in genere, lo stato d’animo dei dipendenti della banca? Sono tranquilli perché appunto lavorano in banca oppure sono preoccupati perché la banca potrebbe avere dei problemi? GOFFI – Tranquilli in

to alle alleanze, anche attirandoci molte antipatie, in tempi non sospetti: era il 1995 quando Bacci pensò di stringere un’alleanza con la Popolare di Bergamo. Diverso il discorso che riguarda la collaborazione, ed è forse questo che lei intendeva: il fatto, cioè, di collaborare sul territorio per sostenere progetti di un certo tipo, e in merito debbo dire che non solo collaboriamo tra di noi, ma anche con le associazioni, le università, i Confidi. Stiamo cercando di avere come nostri alleati anche i professionisti, i commercialisti, perché l’impresa ha bisogno di avere dei supporti che le permettano di guardare avanti, di elaborare piani strategici innovativi. La Marcegaglia giusto l’altro giorno parlava della solitudine degli imprenditori: ecco, noi non dobbiamo farli sentire soli i nostri imprenditori, perché se si sentono soli non investono, rinunciano a rischiare e a correre per il mondo; devono dunque sentirsi accompagnati da banche, università, associazioni, Governo. MORETTI – Ma questi sono concetti che poi vengono tradotti in pratica? GOFFI – Con difficoltà, debbo dire, però sì. Con difficoltà perché non dimentichiamo che veniamo da un recente passato in cui ognuno aveva il suo orticello, però sempre più sentiremo dire del rettore che parla all’impresa, dell’imprenditore che parla di ricerca all’università, di banca che parla di alleanze appunto fra questi attori. MORETTI – Qual è il settore che va meglio nelle Marche? GOFFI – Il calzaturiero sta resistendo molto bene: parlo delle aziende più strutturate, non delle piccole realtà che soffrono un po’. C’è ripresa anche nel settore meccanico, quello che aveva preso la ‘batosta’ più grossa nel 2009. Il mobile è abbastanza stabile, soffre ancora molto il tessile e abbigliamento. MORETTI – E il turismo? GOFFI – Qualche incremento di stranieri che arrivano nelle Marche si registra e a questo proposito debbo dire che si sta lavorando tut-

questo momento non sarebbe neanche giusto che ci stessero perché dobbiamo soffrire come soffrono gli altri. Da due anni noi abbiamo rinunciato al premio di rendimento, perché il momento è quello che è, per cui dobbiamo tirare la cinghia come fanno gli altri. Però i nostri dipendenti sanno di lavorare in un’azienda solida, sana, pulita, seria, magari un po’ più burocratica di altre -perché far parte di un gruppo vuol dire anche rispettare regole che sono magari severe-, però dove si lavora, ripeto, con trasparenza, serietà, impegno. Di questo i nostri dipendenti sono consapevoli, quindi sanno anche rinunciare a delle cose. MORETTI – Lei dirige una banca che ha filiali in varie regioni: trova differenza tra la clientela delle Marche da quella delle altre realtà? GOFFI – Debbo dire che sono i romagnoli un po’ più vivaci in questo momento, quelli che stanno reagendo meglio alla crisi, poi vengono i marchigiani. Soffrono di più gli abruzzesi, soffrono di più i molisani; poi c’è la Campania, dove ci sono tantissime cose belle e tantissime cose brutte... MORETTI – …saranno

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forse un po’ meno sensibili rispetto alla precisione dei rimborsi alla banca…. GOFFI – …c’è anche questo, però c’è anche tanta parte sana in Campania: io amo profondamente questa regione e la parte sana è veramente bella, dal punto di vista anche territoriale. MORETTI – Torniamo sul provvedimento della Banca centrale europea, che ha aumentato i tassi; questo può portare un po’ di guai? GOFFI – Direi che finché l’aumento è intorno allo 0,250,50 non cambia niente, anche perché l’incidenza sulle rate dei mutui è modestissima; se nell’arco dei prossimi due o tre anni l’aumento fosse pesante, allora ci sarebbe da preoccuparsi. Se gli aumenti saranno forti, comunque vorrà dire che anche la ripresa sarà più forte: avremmo maggiori tassi ma avremmo anche un Pil in grande ripartenza. Fintanto che i rischi d’inflazione deriveranno soltanto dall’aumento del petrolio, i tassi, io credo, non saranno aumentati in maniera pesante. MORETTI – Lei ha elogiato le varie caratteristiche positive della sua banca, dei suoi collaboratori, eccetera, ma (scherzando) non può certamente vantare quella dei tassi attivi, perché date dei tassi che sono veramente ridicoli… GOFFI – …questo non me lo deve dire, perché … MORETTI – …glielo dico, glielo dico… può anche essere una saggia amministrazione… GOFFI – …i prezzi vanno fatti correttamente, però debbo dire che ci sappiamo difendere, la battaglia la combattiamo bene. MORETTI – A suo merito va detto che la banca chele dirige ha molta credibilità, dà il senso di sicurezza, e ai tempi di oggi questo è molto importante. Grazie dottor Goffi, grazie per il tempo che ci ha dedicato; grazie ai telespettatori per le forti audience, il che mi onora veramente, e arrivederci alla prossima settimana.

Trasmissione del 14 aprile 2011 www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti Marche domani - Anno XXVI Numero 5 - Maggio 2011 Direttore responsabile Alceo Moretti Gestione editoriale Gruppo Alceo Moretti Comunicazione S.r.l. C.so Mazzini, 64 - 60121 Ancona - Tel. 071/205115 - Fax 071/53082 E-mail: info@marchedomani.com Presidente: Alceo Moretti Vicepresidente: Giorgio Moretti Consiglio: Sergio Moretti Stampa Rotopress International srl - Via Brecce - 60025 Loreto (AN) Tel. 071-7500739 - Fax 071 - 7500570 - E-mail: info@rotoin.it Chiuso in tipografia il 10 maggio 2011 Prestampa Ediga s.a.s. - Via Abbruzzetti, 2A - Jesi (AN) Reg. tribunale di Ancona n. 5 del 14/02/87 Pubblicazione periodica Spedizione in Abbonamento Postale Pubblicità inferiore 50% Pubblicità GRUPPO ALCEO MORETTI COMUNICAZIONE Tel. 071/205115 (4 l. r.a.) E-mail redazionemarchedomani@alceomoretti.191.it


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25 MAGGIO 2011

Elezioni amministrative 15-16 maggio – Provincia di Macerata Franco Capponi, candidato centrodestra

Antonio Pettinari, candidato del centro

Francesco Acquaroli, candidato della sinistra

“Sostegno all’occupazione”

“Un assessorato per la famiglia”

“Sviluppo: un nuovo modello”

Qual è il cavallo di battaglia del suo programma elettorale? “Sono tanti i punti forti del nostro programma elettorale: creazione di imprese giovani e donne, sostegno all’occupazione e alle autonomie scolastiche nel difficile percorso per la costruzione di una scuola di qualità. Se dovessi scegliere un punto prioritario, però, voglio puntare ancora una volta sull’Accordo di programma che ci ha visto promotori nel 2010 tra le Università di Macerata e Camerino, la Provincia e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca: un’occasione concreta per l’attribuzione di maggiori risorse per i prossimi cinque anni. Poi i tre Istituti tecnici costituiti nel 2010 dalla Provincia, dalle Università e dalle categorie artigianali ed industriali che saranno la novità nel settore dell’istruzione specialistica per fornire subito giovani talenti alle imprese che innovano e internazionalizzano. La provincia di Macerata, infine, era l’ultima delle Marche in tema di infrastrutture, ma ora, grazie al sostegno che abbiamo dato allo sviluppo della Quadrilatero, garantendo i collegamenti tra la Superstrada Civitanova Marche-Foligno e la viabilità provinciale, siamo leader del progetto infrastrutturale più importante del centro Italia”. Nel caso fosse eletto, che cosa attiverebbe nei primi 100 giorni di governo? “La priorità della nuova amministrazione provinciale sarà l’adeguamento del ponte sul fiume Fiastra e il sostegno alle imprese colpite dall’alluvione. Successivamente, dovremmo rimettere in moto la macchina amministrativa della Provincia rimasta un stand-by per un anno. Riprenderemo l’azione di semplificazione amministrativa avviata nel 2009, razionalizzando l’impegno delle risorse finanziarie concentrandoci sulle competenze primarie ed evitando spese improprie, inutili per la collettività. Vogliamo anche rivedere i regolamenti degli appalti di fornitura dei servizi per favorire interventi di partenership pubblico-privati. Vogliamo difendere le imprese locali da sistemi di concorrenza sleale in tema di appalti pubblici, con l’introduzione dei principi dell’offerta più vantaggiosa, offrendo agli enti locali il servizio di una centrale appalti”. Quali sono i punti salienti del suo programma elettorale? “Il nuovo programma è ispirato al documento programmatico che ci ha condotto alla vittoria elettorale del 2009 e al Programma di mandato redatto da noi e approvato dal Consiglio provinciale, aggiornato con molti spunti e contributi forniti dalle tante persone, dai ministri del Governo, da sindaci e amministratori locali, dalle Associazioni

sindacali e di categoria che abbiamo incontrato negli 11 mesi di governo. Il nostro sguardo programmatico sposa integralmente gli obiettivi di ‘Europa 2020’ per una crescita sostenibile, intelligente e inclusiva del nostro territorio. La crescita intelligente può essere declinata sullo sviluppo di un’economia basata su conoscenza, ricerca e innovazione. Per questo declineremo il Fondo sociale europeo verso una più immediata inclusione nel sistema impresa, anche attraverso un rapporto più stretto tra Università, territorio e i tre Its (moda-calzatura, meccanica ed energie rinnovabili). La crescita sostenibile, invece, dovrà passare attraverso la rivisitazione del Piano territoriale di coordinamento (Ptc), orientato a una valorizzazione turisticoambientale, con interventi specifici sui centri storici e con uno stop deciso ai grandi centri commerciali, la rivalutazione delle attività connesse all’agricoltura di qualità e di nuovi mestieri dell’artigianato. Tra gli interventi strategici possiamo anche considerare il progetto di integrazione della viabilità provinciale alle opere della Quadrilatero e la partecipazione a progetti europei che possono consentire di realizzare interventi di riduzione d’impatto del trasporto pubblico locale. Il progetto di metropolitana di superficie può essere un orizzonte a cui guardare se riusciremo a qualificare la nostra provincia all’interno del programma Ue ‘Covenant of major’”. Franco Capponi, candidato del centrodestra: Popolo della libertà, Nuovo Polo per Capponi, La Destra, Fronte Verde, Io amo l’Italia, Lega Nord.

Qual è il cavallo di battaglia del suo programma elettorale? “In realtà non è un cavallo soltanto, ma un ‘tiro a sei’! Tante sono le emergenze ‘scalpitanti’ della Provincia di Macerata. In capo a tutte il lavoro. A seguire giovani, innovazione, infrastrutture, cultura&turismo, agricoltura&ambiente. Una buona battaglia su sei fronti per un grande ed unico obiettivo: il rilancio economico. Per una Provincia che ponga le proprie basi su un sistema avanzato di servizi sociali, solidarietà, sapere, conoscenza e turismo che valorizzi quest’ultimo, con le potenzialità di un volano economico, un territorio impareggiabile. Il mio pensiero in questi mesi drammatici di crisi, è infatti soprattutto rivolto a chi è in cerca del primo impiego, a chi ha perduto il lavoro ed è tra i 50 e i 60 anni d’età. Quasi sempre queste lavoratrici e lavoratori sono madri e padri ed allora il pensiero corre a nuove e più efficaci politiche di tutela dei nuclei familiari. La Provincia può fare molto: un primo segnale sarà l’istituzione di un assessorato alla Famiglia sul modello di quello regionale”. Nel caso fosse eletto, che cosa attiverebbe nei primi 100 giorni di governo? “Si farà tutto ciò che è necessario per far tornare a ‘correre’ la macchinaProvincia. Per dare un segnale di come intenda io il metodo di governo, insedierò immediatamente il Tavolo di concertazione. E si costituirà sin da subito un gruppo di lavoro,

insieme con i dirigenti, per la semplificazione burocratica. Basta peregrinazioni dei cittadini-utenti da un ufficio all’altro, da una sede all’altra della Provincia, con perdite di ore di lavoro! E, sul piano delle opere pubbliche, monitoraggio di tutti i lavori appaltati per far ripartire, a beneficio dell’occupazione generale, i cantieri. Un occhio particolarissimo all’edilizia scolastica: saremo a quel punto sul far dell’estate e il pensiero correrà –è naturale- al nuovo anno scolastico”. Quali sono i punti salienti del suo programma elettorale? “Ritorno sulla necessità del principio di innovazione, che significa incubatori d’impresa, creazione di network, distretti produttivi ed incentivi economici. I giovani hanno davvero bisogno dell’Istituzione pubblica: aiutare chi ha talento, accompagnandone la formazione in università (e specializzazioni) di eccellenza anche internazionale. Nessuno che vale dovrà andarsene da questa terra meravigliosa. Questa sarà la filosofia di un Progetto giovani che sarà varato al più presto. Non dimentico certamente, poi, i problemi di mobilità e visibilità. E riguardo ancora ad una moderna viabilità ritengo strategico lo sviluppo con l’investimento nelle infrastrutture. La presenza di vie di comunicazione efficienti è condizione necessaria per qualsiasi progetto futuro”. Antonio Pettinari, candidato del centro: Unione di centro, Partito democratico, Italia dei Valori, La nostra Provincia, ApiAlleanza per l’Italia.

Qual è il cavallo di battaglia del suo programma elettorale? “Arrivare all’80% di raccolta differenziata nella provincia di Macerata ed accelerare la realizzazione della discarica di appoggio al Cosmari. Due anni di amministrazione di centrodestra non solo non hanno risolto il problema dei rifiuti nella nostra provincia, ma sono costati, finora, due milioni di euro in più ai contribuenti per lo smaltimento dei nostri rifiuti nella discarica di Fermo. Occorre, a tale riguardo, agire anche sulla riduzione dei rifiuti ingombranti (imballaggi) e accelerare la realizzazione della discarica di appoggio a Cingoli, così da poter affrontare globalmente il problema dello smaltimento dei rifiuti”. Nel caso fosse eletto, che cosa attiverebbe nei primi 100 giorni di governo? “Cinque impegni: una Giunta che rispetta il principio della parità di genere, tra donne e uomini; la creazione, d’intesa tra Comuni, Province e Regioni, di fondi di solidarietà per i lavoratori in cassa integrazione, finalizzati sia all’anticipazione delle spettanze sia a misure di solidarietà e di sostegno alle lotte; nessun aumento delle tariffe dei servizi (asili nido, refezione, eccetera) e previsione di una fascia di esenzione o del suo ampliamento per le famiglie monoreddito dei lavoratori con un reddito Isee (indicatore della situazione economica equivalente, ndr.) inferiore a 15 mila euro l’anno; la sospensione delle rate dei mutui per la prima casa, attraverso convenzioni con gli istituti di credito, per il periodo previsto di cassa integrazione dei lavoratori del territorio, e senza oneri per i beneficiari dell’allungamento della du-

rata del mutuo stesso; finanzierei immediatamente l’elettrificazione della linea ferroviaria Civitanova Marche– Albacina, realizzando 10 nuove fermate urbane: il primo passo per la realizzazione della metropolitana di superficie. Ciò consentirebbe di alleviare il traffico veicolare dei pendolari, con una riduzione dei costi per le famiglie e l’abbattimento dell’inquinamento da polveri sottili nei centri abitati attraversati dalla ferrovia”. Quali sono i punti salienti del suo programma elettorale? “Oltre ad affrontare l’emergenza rifiuti e quella rappresentata dalla crisi economica, occorre programmare una serie di interventi orientati alla riduzione della cementificazione e alla difesa del suolo, dei corsi d’acqua e della costa. Occorre pensare un nuovo modello di sviluppo e di benessere, che valorizzi i nostri ‘tesori’: le due Università, la piccola impresa artigiana, la gestione pubblica dei servizi sociali e sanitari, con una particolare attenzione per i problemi degli anziani non autosufficienti. Puntare alla costruzioni di ‘reti’ tra Comuni e Provincia, per far fronte ai continui tagli del Governo Berlusconi, che indeboliscono le amministrazioni locali a vantaggio degli interessi privati”. Francesco Acquaroli, candidato della sinistra: Federazione della sinistra, Sinistra ecologia e libertà, Democrazia e legalità. Anche gli altri due candidati alla presidenza della Provincia di Macerata, Luigi Gentilucci e Enzo Marangoni, sono stati chiamati a rispondere a queste stesse domande ma al momento in cui andiamo in stampa non abbiamo ricevuto le loro risposte.

Aeroporto delle Marche – Un robusto aumento rispetto al mese di aprile del 2010 Avviato il collegamento con la città di Siviglia con la compagnia low cost Ryanair

Passeggeri in crescita: + 51,4% La crescita del traffico passeggeri all’Aeroporto delle Marche continua anche nel mese di aprile e si attesta a +51,4%, rispetto allo stesso mese del 2010, per un totale di 50.074 passeggeri. I viaggiatori su voli di linea nazionale sono stati 14.527, pari a +59,5%, mentre quelli su voli internazionali 33.747, in incremento del 61,4%. Nella suddivisione per tipologia di vettore crescono i voli low cost: Bruxelles Charleroi (+65,8%), Londra Stansted (+51,3%) e Alghero (+30,4%); mentre risultano in leggera flessione le destinazioni charter penalizzate dal blocco dei voli per l’Egitto. Dati positivi che corrispondono anche ad un aumento del numero dei movimenti: 1.289 contro i 1.117 del 2010 (+15,4%). In crescita anche le merci trasportate per via aerea

che fanno registrare un incremento del 54,7% pari a 564 tonnellate. Complessivamente, nel primo quadrimestre 2011, i passeggeri in arrivo e partenza da e per lo scalo marchigiano sono stati 154.784, il 33,6% in più rispetto all’analogo periodo del 2010, quando il

totale registrava 115.883 passeggeri. “L’Aeroporto delle Marche –riporta una nota di Aerdorica- ritiene di poter guardare alla stagione estiva molto positivamente, in particolare grazie all’apertura di due nuove destinazioni, Siviglia e Parigi, alla ripresa dei voli

charter stagionali e al potenziamento di rotte già esistenti”. E proprio nei giorni scorsi la compagnia low cost Ryanair ha inaugurato, per la precisione mercoledì 4 maggio, il collegamento da Ancona per Siviglia (Spagna). Sull’avvio delle nuova rotta dallo scalo marchigiano per Siviglia, Melisa Corrigan, Sales and Marketing Manager di Ryanair per l’Italia, ha dichiarato: “Abbiamo festeggiato con gran piacere il primo volo da Ancona verso la splendida città andalusa. Le prenotazioni già registrate sono molto buone, e siamo sicuri che le loro performance continueranno a migliorare nel corso dei mesi estivi. Capoluogo dell’Andalusia, Siviglia è una città dal no-

tevole interesse turistico grazie ai numerosi monumenti, alle piazze, ai giardini e alla fervente vita notturna. Da visitare la splendida Cattedrale, la terza più grande al mondo dopo San Pietro a Roma e Saint Paul a Londra, i Reales Alcazares, ovvero le fortezze reali d’epoca moresca,la Plaza Espana, appena restaurata e la Plaza de la Virgen de los Reyes. Attorno allo splendido centro storico si trovano i quartieri di Santa Cruz e El Arenal che conservano tuttora l’aspetto dell’epoca moresca con vie strette e tortuose, piazzette irregolari e case basse con ampi ed eleganti patios. Colgo, infine, l’occasione per ricordare che da Ancona Ryanair vi porta anche a Trapani, Alghero, Madrid, Londra (Stansted), Bruxelles (Charleroi) e Dusseldorf (Weeze)”.


Elezioni Comune di Fermo

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Giampiero Gallucci, candidato coalizione Udc, Api e lista civica Nuovo polo Fermo capoluogo

Ester Maria Rutili, candidata del centrodestra

“Città da rilanciare”

“Fare chiarezza”

Da che cosa nasce questa volontà di candidarsi al ruolo di sindaco di Fermo? “Tutti questi anni di vita amministrativa, circa venti, accompagnata dalla partecipazione diretta nelle associazioni sportive e socio culturali hanno fatto crescere in me la conoscenza delle reali necessità della gente. Questa consapevolezza, insieme all’incoraggiamento di tanti amici, mi ha dato la forza per accettare la proposta di candidarmi fattami dai partiti e movimenti che mi sostengono”. Che tipo di coalizione sta attivando? “La coalizione che mi sostiene è composta da Udc, Alleanza per l’Italia e la lista civica Nuovo polo Fermo capoluogo, tre liste che fanno riferimento ai moderati di centro, equidistanti dalla sinistra oppositrice e dalla destra litigiosa; una nuova coalizione che vuole governare la città di Fermo sulla base di un preciso programma e nell’esclusivo interesse della gente”. Quali i punti fondanti del suo programma elettorale? “Socio–sanitario: riconoscimento giuridico delle 5 zone sanitarie, con l’avvio delle procedure per la realizzazione del nuovo ospedale; particolare attenzione alle famiglie migliorando i servizi sociali, le strutture scolastiche, attivazione della ‘family card’ che consenta alle famiglie a basso reddi-

to di avere delle agevolazioni presso le attività commerciali aderenti al progetto; istituzione di un tavolo intercomunale con le forze dell’ordine a maggiore garanzia della sicurezza del nostro territorio. Dare senso compiuto al bilancio comunale e ponderare bene le scelte, stabilendo un giusto rapporto tra costi e ricavi nei rapporti con enti pubblici e privati e spesa–benefici nella gestione delle risorse da assegnare ai progetti per la collettività, cultura, sport, eccetera. Costruire un rapporto di collaborazione con i Comuni della provincia, al fine di promuovere progetti condivisi, dove Fermo deve rappresentare il punto di riferimento. Rivedere in chiave economica la gestione delle aziende a partecipazione pubblica del Comune di Fermo: Solgas, Asite, eccetera, al fine di promuovere giusti

investimenti, ma soprattutto bisogna cercare di mantenere gli attuale servizi senza aumentare la pressione fiscale nei confronti del cittadino. L’istituzione di un organismo politico amministrativo interistituzionale, per lo sviluppo economico attraverso un ‘centro di ricerca’ che coinvolga tutti i settori produttivi, pronti ad aprire il mondo imprenditoriale a nuove prospettive. Infrastrutture: adesione al quadrilatero per avviare le procedure per la realizzazione di grandi infrastrutture quali Mare–Monti, circonvallazione di Fermo, variante della Valdete e molte altre; gestione dello sviluppo urbanistico del territorio sulla base di esigenze concrete, sia da un punto di vista produttivo-commerciale che abitativo. Incentivare il recupero del patrimonio edilizio esistente, sulla scia della legge regionale sul Piano casa. Favorire le collaborazioni pubblico–privato sulla base di studi concreti di fattibilità; noi consideriamo, ad esempio, la realizzazione del motodromo a San Marco alle Paludi, un intervento strategico non solo per il Comune di Fermo ma per l’intero territorio, perché, oltre a rappresentare un importante investimento, prevede anche occupazione e rilancio una prospettiva di lavoro sia all’interno della struttura per i nostri giovani”.

Da che cosa nasce questa volontà di candidarsi al ruolo di sindaco di Fermo? “La volontà di candidarmi nasce principalmente dall’amore che nutro per la mia città… e da una forte dose d’incoscienza! A parte gli scherzi, essere contattata dal sindaco Di Ruscio è stato un onore e mi ha fatto riflettere su come anche io possa portare il mio contributo per migliorare e far crescere ancora questa città. Forse nel mio caso non è stata una volontà, ma più che altro la sensazione bellissima di essere parte di una democrazia reale e compiuta in cui chiunque si può candidare per fare, per suggerire, per lasciare la propria impronta alla comunità a cui appartiene. Insomma, se ci riflettete bene, lo spirito della nostra demo-

crazia è proprio questo: dare a tutti l’opportunità di essere una voce, non solo di avere dei portavoci”. Considerate le ultime due legislature del Comune di Fermo guidate dal centrodestra, quante le possibilità di diventare sindaco? “Le opportunità di diventare sindaco sono le stesse degli altri. Anzi, for-

La città di Fermo

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se, proprio il buon operato dell’Amministrazione di centrodestra per me è un vantaggio. Se invece si riferisce agli scossoni che ci sono stati in maggioranza, credo che in ogni famiglia si litighi e non è cosa strana. Tuttavia, ora c’è Ester Maria Rutili e una nuova famiglia di persone che porteranno sicuramente il loro apporto costruttivo alla prossima Amministrazione comunale”. Quali i punti fondanti del suo programma elettorale? “Il primo punto sarà la chiarezza. Non ci saranno proposte che non sono certa di poter realizzare. Non prometterò lavoro, ma opportunità di crescita che potranno portare occupazione. Mi impegnerò per continuare nel processo di sviluppo della città di Fermo come capoluogo di Provincia. Sarò il sindaco del fare e dell’ascoltare, il sindaco di una città a misura d’uomo, senza per questo condannarla all’immobilismo del museo o della campana di vetro. Fermo sarà viva e vivace. E’ il momento di ricominciare davvero e questo può avvenire solo con una persona come me: una giovane, che solo con le sue forze ha raggiunto il proprio ruolo nella società”.


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Confindustria Marche e Gruppo Banca Marche, rapporto 2010 Produzione in progressivo miglioramento. Attività economica in risalita

Ubi-Banca Popolare di Ancona: nel nuovo Cda Gregorini e Luzi

Previsioni: 2011 in crescita

Corrado Mariotti ancora al timone

S

econdo il Rapporto 2010 sull’industria regionale, realizzato dal Centro Studi di Confindustria Marche in collaborazione con il Gruppo Banca Marche, presentato di recente nella sede del Centro direzionale Fontedamo di Banca Marche a Jesi, nel nostro territorio, dopo le flessioni registrate dall’attività produttiva regionale nel 2008 (-3%) e nel 2009 (-10,8%), il 2010 si è aperto all’insegna dell’inversione di tendenza, con la produzione che ha mostrato un andamento in progressivo miglioramento nel corso dei trimestri. Nella media dell’anno la produzione ha registrato un incremento del 3,6% rispetto al 2009, risultato che, seppur positivo, è apparso più contenuto rispetto a quanto osservato a livello nazionale (+5,7%). Tutti i principali settori manifatturieri hanno registrato miglioramenti dell’attività produttiva, fatta eccezione per il comparto dei minerali non metalliferi che ha risentito, probabilmente, delle difficoltà che ancora interessano l’edilizia. Variazioni positive superiori alla media sono state registrate dai comparti della meccanica, dal settore alimentare e da quello calzaturiero, mentre sostanzialmente invariati sono apparsi i livelli produttivi del settore legno e mobile. Più contenu-

ta la crescita registrata da energia (+2,6%) e beni di consumo (+1,8%). In recupero, nel 2010, anche l’attività commerciale dell’industria marchigiana (+ 3,6% in termini reali rispetto al 2009). Il miglioramento ha interessato, con intensità diverse,

merciale delle Marche che rilevano l’andamento delle vendite all’estero del sistema produttivo regionale nel suo complesso. Nel 2010, secondo l’Istat, l’export delle Marche è cresciuto dell’11,2% rispetto al 2009, risultato positivo ma inferiore sia alla media della

sia il mercato interno (+1,3%) che, soprattutto, il mercato estero (+5,9%). Tra i principali settori dell’industria regionale, particolarmente positive sono risultate le vendite di prodotti della meccanica, della gomma e plastica, dell’alimentare e delle calzature, sia sul mercato interno che sull’estero. Più consistente la crescita evidenziata dai dati Istat sull’interscambio com-

ripartizione dell’Italia centrale (+17,2%), sia alla media nazionale (+15,7%). L’incremento delle esportazioni ha riguardato soprattutto i mercati extra Ue27 (+14,5%) mentre i mercati dell’Unione europea hanno registrato un aumento del 9,3%. Le persone in cerca di lavoro nelle Marche sono diminuite di circa 6.500 unità (13,9%) tra il 2009 ed il 2010: ciò

Monitor distretti Servizio studi di Intesa Sanpaolo per BdA: i dati del IV trimestre 2010

Export: +15,9% I dati dei distretti industriali delle Marche relativi al quarto trimestre 2010, elaborati dal Servizio studi di Intesa Sanpaolo, confermano la ripresa delle esportazioni che aveva avuto inizio a metà anno. Il recupero è stato marcato per la regione (+15,9%) che si trova però a scontare ancora un rimbalzo fisiologico, dopo il pesante crollo del 2009. Il tessuto produttivo marchigiano ha puntato molto sull’innovazione, sulla qualità e sui servizi offerti alla propria base di clientela per facilitare il rilancio dei prodotti nella fase post-recessiva, soprattutto nella filiera del mobile e degli elettrodomestici dove è forte l’attenzione ai problemi di ecosostenibilità. I distretti della dorsale adriatica sono ancora nel pieno di un processo di lento recupero sui livelli di esportazione del 2007. I ritardi maggiori sembrano essere accusati dalla filiera del mobile. Nel dettaglio, quasi tutti i primari distretti delle Marche hanno contribuito positivamente a una crescita delle esportazioni nel quarto trimestre 2010, ad eccezione delle cappe aspiranti e degli elettrodomestici di Fabriano (-5,2%), che, nonostante il traino di alcuni mercati, sembrano non volersi lasciare completamente alle spalle le forti contrazioni del biennio 200809. Tra i distretti che hanno favorito il recupero sui livelli di export 2009 ritro-

viamo innanzitutto, in termini di importanza nel ranking regionale, il distretto delle calzature di Fermo (+30,1%) e quello della pelletteria di Tolentino (+26,7%), che sommati rappresentano il 51% circa dei flussi che fuoriescono dall’area distrettuale marchigiana. Spicca poi il forte balzo delle esportazioni del distretto delle macchine utensili e per il legno di Pesaro (+41,6%), che è però da interpretarsi alla luce della profonda contrazione accusata nel corso del 2009, quando le imprese dell’area hanno lasciato sul terreno il 55,3% dei flussi di export. Performance positive nei flussi di esportazione anche per le cucine di Pesaro (+15,6%) e per la jeans valley del Montefeltro (+16,7%), mentre gli strumenti musicali di Castelfidardo (dopo il buon +26,5% del precedente trimestre) accusano una frenata (-6%). Tra i mercati di sbocco dell’export marchigiano, in evidenza la crescita a due cifre del mercato russo, al primo posto (+28,4%) nel ranking relativo al complesso distrettuale marchigiano e nei poli delle calzature di Fermo e delle cucine di Pesaro. Tra i paesi Ue, solo i flussi diretti in Francia, primo mercato di sbocco dell’area, si sono dimostrati ancora in una fase di parziale stallo (+0,1%), mentre le esportazioni dirette in Germania

sono invece cresciute del 18,3% e si consolida, per il terzo trimestre consecutivo, anche la crescita dei flussi diretti negli Stati Uniti (+30,6%). Tra le mete emergenti, spiccano (in ordine di importanza delle quote 2010) Turchia, Arabia Saudita e Hong Kong. Qualche campanello di allarme si accende ancora in corrispondenza dei dati di Cassa integrazione guadagni (Cig), che potrebbero nascondere situazioni di criticità non facilmente superabili, nemmeno con una ripresa più rapida della congiuntura e tali da generare un meccanismo di selezione di alcuni degli operatori attualmente impegnati sul mercato.

ha comportato un abbassamento del tasso di disoccupazione dal 6,6% del 2009 al 5,7% del 2010. Tra le persone in cerca di occupazione nelle Marche, la componente femminile rappresenta circa il 51,5% ed il tasso di disoccupazione tra le donne raggiunge il 6,9% a fronte del 4,9% dei maschi. Rispetto alla media italiana, il tasso di disoccupazione complessivo nelle Marche risulta inferiore di circa 2,7 punti percentuali (5,7% rispetto all’8,4%). Le previsioni per il 2011 sono orientate verso un ulteriore miglioramento dell’attività di investimento, che potrà beneficiare del progressivo recupero dei consuntivi delle imprese osservato a partire dal secondo semestre 2010, e, in prospettiva, dell’attenuazione del clima di forte incertezza che caratterizza la domanda internazionale. Secondo le previsioni degli operatori, il livello dell’attività economica delle imprese delle Marche tenderà a risalire nel 2011, anche se su toni contenuti a causa del permanere di un elevato livello di incertezza del quadro economico internazionale. La crescita prevista dell’attività produttiva per il 2011, pari al 2,3% rispetto all’anno precedente, dovrebbe interessare tutti i principali settori dell’economia regionale, ad eccezione della gomma e plastica e delle manifatture diverse per i quali gli operatori stimano una sostanziale stabilità.

L’Assemblea ordinaria dei Soci della Ubi-Banca Popolare di Ancona ha nominato, con mandato triennale, il nuovo Consiglio di amministrazione, composto da quindici membri. All’interno del nuovo consiglio si segnalano gli ingressi di Otello Gregorini, segretario associazione provinciale Cna Ancona e Giannalberto Luzi, p r e s i d e n t e della Coldiretti Marche, in sostituzione rispettivamente di Renato Picciaiola e Pierangelo Gramignola. Il Cda, che resterà in carica fino all’approvazione del bilancio 2013, risulta composto da: Giampiero Auletta Armenise, Salvatore Fortuna, Rodolfo Giampieri, Otello Gregorini, Paolo Leonardi, Enrico Loccioni, Giannalberto Luzi, Silvio Mantovani, Corrado Mariotti, Antonio Martinez, Graziano Pambianchi, Piero Peppucci, Pietro Paolo Petrelli, Andrea Pisani Massamormile e Federico Venturi. Il Consiglio di amministrazione, riunitosi in data 13 aprile 2011, ha confermato Corrado Mariotti presidente del Consiglio di amministrazione, Antonio Martinez vicepresidente vicario e Pietro Paolo Petrelli vicepresidente del Consi-

glio di amministrazione. Confermati quali componenti del Comitato esecutivo: Corrado Mariotti (presidente), Antonio Martinez (vicepresidente vicario), Pietro Paolo Petrelli (vicepresidente), Giampiero Auletta Armenise e Silvio Mantovani quali membri dello stesso organo. L’Assemblea, nell’approvare, per i profili di sua competenza, le politiche di remunerazione ed incentivazione del Gruppo Ubi Banca, ha inoltre approvato il bilancio al 31 dicembre 2010, chiuso con un utile netto di 18.339.835,45 euro. Per ciascuna delle 24.468.716 azioni aventi diritto sarà assegnato un dividendo pari a 0,674 euro. Confermati nella carica di membri del Collegio sindacale: Roberto Barbieri, presidente, Massimo Albonetti e Maurizio Vicentini, sindaci effettivi, e Pecuvio Rondini, sindaco supplente. Nella carica di sindaco supplente, Guido Cesarini è stato nominato in sostituzione di Giuseppe Mastri. Infine, il Cda ha conferito l’incarico di revisione legale dei conti alla società Deloitte & Touche Spa, per la durata di nove esercizi, fino alla chiusura dell’esercizio al 31 dicembre 2019.

Banca dell’Adriatico: rilancio delle piccole aziende maceratesi La Piccola industria di Confindustria Macerata e Banca dell’Adriatico hanno sottoscritto un importante accordo che mette a disposizione finanziamenti per 50 milioni di euro per assistere al meglio le piccole e medie imprese industriali maceratesi nell’attuale fase congiunturale ancora difficile, ma certamente più orientata alla crescita e allo sviluppo. L’intesa è stata siglata nella sede di Confindustria da Sandro Bertini, presidente del Comitato Piccola industria di Confindustria Macerata, e da Dario Pilla, direttore generale di Banca dell’Adriatico. L’accordo conferma e prolunga gli strumenti attuati da quello nazionale e disegnati per fronteggiare le principali emergenze della crisi, come la linea di credito aggiunti-

Comunità Marchigiani di Bologna: festeggiamenti per il quarantesimo Per l’Anno degli anniversari, celebrato di recente nell’ambito del quarantesimo della Comunità Marchigiani di Bologna, numerosi i messaggi di augurio che autorità e rappresentanti delle istituzioni bolognesi e marchigiane hanno fatto pervenire all’Associazione e di cui il presidente, Silvio Ferri, ha dato riscontro al cospetto dei quasi 100 marchigiani accolti nel Salone dei Carracci Ascom Bologna, messo a disposizione dal direttivo dell’Ente. Dal tavolo della presidenza hanno preso la parola l’assessore provinciale Giuseppe De Biasi e i marchigiani Luigi E. Mattei, scultore e incisore di fama, il presidente della Lega Tumori Domenico Rivelli e la giornalista Renata Ortolani. Nel corso della celebrazione sono state segnalate al pubblico alcune personalità che si distinguono nelle rispettive posizioni. Alla riuscita della manifestazione il contributo organizzativo dei Bona Cavedani, responsabile regionale del Moica, Laura Camporesi dell’Mcl bolognese e Luciano Cellini, segretario della Comunità.

va per la gestione degli insoluti, i programmi di ricapitalizzazione per il rafforzamento patrimoniale, l’allungamento fino a 270 giorni delle scadenze a breve termine e il rinvio rate su mutui e leasing. Attraverso questi strumenti si è potuto dare, in 12 mesi, un riscontro positivo a oltre 1.300 richieste a livello locale. L’ac-

cordo permetterà, inoltre, di valorizzare nuovi strumenti diagnostici e di simulazione studiati per agevolare il dialogo tra clienti e banca e facilitare la bancabilità di aziende e progetti anche alla luce dei requisiti di Basilea, con la possibilità di migliorare il rating e quindi la capacità di credito delle imprese.

COMUNE DI ANCONA AVVISO DI AGGIUDICAZIONE APPALTO SEZIONE I: I.1) Comune di Ancona, Area Lavori Pubblici, Piazza XXIV Maggio 1, 60121 Ancona, Italia; a) Settore Edilizia scolastica e asili nido, Piazza XXIV Maggio1, 60121Ancona; fabio.monina@comune.ancona.it; TEL 071.222.22546/2530; FAX 071222.2577; b) U.O. Bandi e Gare, Piazza XXIV Maggio 1, 60121 Ancona; TEL 071.2222592; FAX 071.2222591; raffaelamaria.tonti@comune.ancona.it; http:// www.comune.ancona.it/ankonline/it/uffici/avvisiconcorsi/ index.html; I.2) autorità locale; NO; SEZIONE II: II.1.1) lavori di adeguamento sismico del complesso scolastico Domenico Savio di Via Torresi 1° stralcio funzionale; numero gara 586192; C.I.G. 053996378E; II.1.2) esecuzione; Ancona; codice NUTS ITE32; II.1.5) CPV: 45214200-2; II.1.6) AAP: NO; II.2.1) € 1.257.412,84 oltre I.V.A. di cui € 38.706,47 per oneri sicurezza; SEZIONE IV: IV.1.1) procedura aperta; IV.2) prezzo più basso; SEZIONE V: V1) 19/04/ 2011; V.2) 30; V.3) R.T.I. F.lli Caminonni Srl – C.da S. Maria, 434 – 63014 Montegranaro FM / Sardellini Costruzioni Srl – Via Po, 52 – 62100 Macerata MC; V.4) € 730.663,53 oltre I.V.A. di cui € 38.706,47 per oneri sicurezza; V.5) subappalto 30%; SEZIONE VI: VI.1) NO; VI.3.1) T.A.R. Marche, Via della Loggia 24 - 60121 Ancona, TEL: 071 206946/206956/206979/206978, FAX: 071 203853, posta elettronica (non abilitata alla ricezione di atti processuali) taran-segrprotocolloamm@ga-cert.it VI.3.2) termini di cui all’art.120 commi 1 e 5 D.Lgs. 02/07/2010 n.104.

Ancona, 28/04/2011

IL DIRIGENTE SETTORE EDILIZIA SCOLASTICA E ASILI NIDO (Arch. A. M. Bianchini)


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Ottima posizione per il presidente della Regione, al terzo posto nella classifica sull’operato dei Governatori italiani pubblicata dal Corriere della Sera. Dai marchigiani un premio all’impegno. Fatti non parole

Spacca sul podio nazionale ROBERTO I. ROSSI

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olontà di aiutare i marchigiani, di ogni ordine e grado, capacità politica di elevato livello, dinamicità operativa, estrema concretezza, impegno nell’abbreviare la distanza tra il dire e il fare. Sono gli aspetti che caratterizzano il ruolo e l’attività del Governatore delle Marche, Gian Mario Spacca. Una lunga serie di qualità, rese concrete dai risultati finora ottenuti, che, non a caso, hanno portato il presidente della Giunta regionale a conquistare una meritata medaglia di bronzo nella classifica nazionale dei Governatori, pubblicata di recente dal quotidiano Il Corriere della Sera, relativa al sondaggio Ispd –rilevazioni 12-15 aprile 2011- dell’Osservatorio di Renato Mannheimer sull’operato dei presidenti regionali italiani, con un giudizio espresso con un voto da 1 a 10, come a scuola. Salire sul podio nazionale, con una votazione di 6.8, rispetto alla medaglia d’oro ottenuta dal Governatore del Veneto, Luca Zala, con un rispettivo 7.2, è un risultato di

grande spessore. Una domanda è d’obbligo: come ha fatto Spacca a salire su un podio così importante? E’ semplice. E’ sufficiente seguire la sua attività da quando guida il governo della nostra regione. Citare tutte le sue iniziative significherebbe dover scrivere non un articolo, bensì un… libro. Tra le più importanti, da evidenziare l’aiuto offerto, in un delicato periodo di crisi economica, ai lavoratori, come, tra gli altri, i dipendenti dell’Antonio Merloni, riuscendo ad attivare la Cassa integrazione generale straordinaria-Cigs, ma non solo. Per mettere gli imprenditori -piccoli, medi e grandi- e gli artigiani nelle condizioni di tornare a recitare ruoli importanti sul mercato regionale, nazionale, europeo e soprattutto internazionale, Spacca ha anticipato i tempi del futuro economico lanciando una serie di azioni legate alla Cina, Paese dove, già da qualche anno, gli imprenditori marchigiani si sono recati avviando dei rapporti lavorativi che stanno producendo risultati positivi. Oltre al lavoro, un altro settore particolarmente seguito è stato quello della sanità, con il gigantesco debito creatosi negli anni

Giudizio sull’operato dei presidenti regionali: Luca Zaia (Veneto) Vasco Errani (Emilia Romagna) Gian Mario Spacca (Marche) Tra i Governatori più apprezzati in Italia

Voto medio attribuito tra tutti (voti medi esclusi i “non so”)

Gian Mario Spacca

Sondaggio ISPD per il Corriere della Sera Rilevazioni 12-15 aprile 2011 Osservatorio di Renato Mannheimer Dal Corriere della Sera del 9 maggio 2011

che è stato annullato. “Le nostre priorità -sostiene Spacca- sono legate alla protezione del lavoro, ad una forte strategia d’attacco alla crisi con un sostegno alle imprese, cercando anche un incremento delle possibilità occupazionali”. Dal momento del suo insediamento il Governatore Spacca è riuscito, inoltre, ad abbassare l’indebitamento grazie ad una politica di rigore. Un terzo posto, quello conquistato da Gian Mario Spacca, a livello nazionale, frutto anche delle intelligenti e fruttuose decisioni nel contrastare le problematiche nate dall’attivazione del federalismo fiscale ed anche dai mancanti finanziamenti del Governo centrale alla nostra regione a seguito delle alluvioni che hanno provocato ingenti danni in tutto il territorio. Nonostante le enormi difficoltà d’ordine economico, Spacca è riuscito, a fronte di tali mancati finanziamenti statali, a non incrementare i vari tipi di tasse. Insomma, una serie di azioni produttive che hanno portato il nostro Governatore a salire sul podio nazionale. Un bronzo che a breve può diventare un meritato oro. A favore di tutti i marchigiani, immigrati compresi.

Confindustria Ancona, Assemblea dei soci 2011, Aeroporto delle Marche - Le problematiche evidenziate dal presidente nazionale dell’associazione Emma Marcegaglia

“Tasse alte, avviare la riforma fiscale” L’Italia è un Paese che non accetta più che Confindustria possa dire qualche cosa di diverso rispetto alle scelte del Governo e questo va rivisto. Come non è giusto che il Governo non garantisca lo stesso aiuto alle Marche a seguito dei danni provocati dalla recente alluvione, come invece il Governo lo sta facendo con il Veneto”. E’ quanto ha dichiarato Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria nazionale a conclusione dell’Assemblea dei soci 2011 di Confindustria Ancona, svoltasi di recente all’interno dell’Aeroporto delle Marche a Falconara, denominata “Cantiere futuro”. “La ripresa dalla crisi economica? C’è, il pil mon-

Emma Marcegaglia, presidente Confindustria nazionale diale nel 2011 crescerà del 4,5%; ci sono comunque delle incertezze -ha proseguito la Marcegaglia-, come il costo delle materie prime; i problemi legati ai costi energetici; il ripensamento

al nucleare può avere un riscontro e un impatto molto forte, e il costo del denaro che in varie parti del mondo sta aumentando. Il nostro Paese necessita di diverse riforme, come quella fiscale: le tasse sono troppo alte, tra le tante, l’Irap va ridotta. Una serie di problematiche che devono essere risolte il prima possibile per tornare a competere a livello internazionale, uscendo così dalla crisi economica. L’Italia è un Paese che, considerate le proprie capacità ed eccellenze, può offrire un futuro migliore ai nostri figli”. Un appello: “Dobbiamo modificare la velocità di cambiamento di Confindustria, compiendo un salto di qualità in avanti riducendo le

spese e unendo i vari servizi presenti in tutte le nostre sedi”. “Al Governo –ha concluso la Marcegaglia- chie-

Casali: “Il cantiere futuro è la linea di demarcazione tra il passato e il domani. E’ giunto il momento di voltare pagina” diamo una rapida semplificazione burocratica per offrire nuove opportunità a chi

decida di entrare nel mondo imprenditoriale”. Cuore dell’Assemblea la relazione di Giuseppe Casali, presidente di Confindustria Ancona: “Ci troviamo in aeroporto perché simbolicamente da qui vogliamo spiccare il volo verso il futuro. E’ vietato mollare! Il 2011 si prospetta difficile a causa della schizofrenia dei prezzi delle materie prime che potrebbero annientare i pochi margini che i timidi segnali di ripresa lasciano intravvedere, ma anche per l’aumento prevedibile dei costi energetici a seguito della crisi del Nord Africa”. “Il cantiere futuro – ha precisato Casali- è la linea di demarcazione tra il passato e il domani. Abbandoniamo ritualità antiche e guar-

diamo in faccia la realtà. E’ giunto il momento –ha evidenziato Casali- di voltare pagina, nel segno della creazione del valore condiviso”. “in ambito provinciale –ha concluso Casali- proponiamo di aprire subito un fronte unico a sostegno delle pmi, superando sigle e steccati. Insieme alle altre associazioni locali, che più esprimono manifattura, si può subito lavorare per mettere in rete le aziende. Confindustria è pronta e disponibile ad esser socio fondatore di questo progetto; ci auguriamo lo condividano anche gli altri. Un progetto unitario, con l’obiettivo di creare valore condiviso, per essere protagonisti nel mondo nuovo”. Roberto I. Rossi


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E’ lo slogan vincente lanciato in gioventù dall’imprenditore jesino Gennaro Pieralisi; sotto i riflettori degli “Incontri” di Alceo Moretti, la variegata attività di un gruppo di successo

“Chi assaggia ritorna” “La Spagna è il paese dove abbiamo compiuto il nostro primo… miracolo” ROBERTO I. ROSSI

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icerca ed innovazione. Sono due aspetti operativi alla base dell’attività del Gruppo Pieralisi. Dall’avvio della propria funzione imprenditoriale l’ingegnere Gennaro Pieralisi – ospite della trasmissione televisiva “Incontri” condotta da Alceo Moretti-, tra i più prestigiosi personaggi della nostra regione, jesino, laureatosi a Pisa, ha improntato le continue novità tecnologiche nel settore dell’agricoltura. Le scelte giuste, particolari, caratteristiche e soprattutto uniche nel loro genere, nel tempo hanno lanciato le aziende create, avviate ed attivate da Gennaro Pieralisi. Tra i tanti progetti ideati e realizzati, l’ultimo che sta avendo il suo naturale successo è legato alla realizzazione di una macchina in grado di disidratare i fanghi dopo l’uscita da un decanter, portando il livello di fango secco al 45%. Ma il cuore aziendale del Gruppo Pieralisi -presente in 19 paesi con oltre 800 lavoratori diretti, giungendo ad una quota di 1.500 compreso l’indotto- è legato alla

produzione di olio d’oliva, con addirittura l’80% di macchine Pieralisi utilizzate nel mondo proprio per produrre Olio d’oliva. “L’elevata qualità –spiega Gennaro Pieralisi- fanno durare le nostre macchine per un’eternità, macchine che non si sfasciano mai passando a volte da un paese all’altro, e debbo dire che il nostro concorrente più grande sono le... nostre macchine usate. Tanto che da diversi anni si sta verificando un fatto molto curioso: quasi tutti gli agricoltori sono portati a lavorare con la macchina Pieralisi perché sa che rispetto ad altri strumenti

produce una quantità maggiore di olio con una qualità superiore. Ed è così che tutti cercano le nostre macchine, anche se sono vecchie ed usate”. “La centrifugazione –precisa Pieralisiè la base del nostro lavoro, considerato che abbiamo circa duecento applicazioni diverse attivate alla centrifugazione in vari campi, oltre a quello alimentare, tipo il latte scremato o i succhi di frutta, ma anche in quelli petroliferi, chimici, farmaceutici… Insomma, una serie di applicazioni pressoché infinite”. E la Spagna è stato il primo paese, circa quarantacinque anni fa, dove l’azienda Pieralisi ha compiuto un autentico… miracolo: “In effetti –racconta Pieralisicon i nostri mezzi abbiamo trasformato la produzione di olio in quella nazione, un olio che prima del nostro arrivo era... immangiabile”. Nel Gruppo

L’impianto fotovoltaico realizzato da Energy Resources per il Gruppo Tontarelli di Castelfidardo

Pieralisi è presente anche un’azienda, la Monteschiavo, che produce una serie di importanti vini, tra i quali l’Ade-

Cugino della famosa attrice Virna Lisi, è anche presidente di Tv Centro Marche. Ha realizzato l’Hotel Federico II e partecipato alla creazione della Quadrilatero odato, un vino rosso che ha conquistato tre bicchieri dal Gambero Rosso, considerata la sua elevata bontà e qualità, che prende il nome dal fondatore del Gruppo Pieralisi, il nonno di Gennaro, Adeodato appunto. Un’azienda, la Monteschiavo, che negli

anni passati ha sponsorizzato una squadra jesina di pallavolo femminile, che militava in serie A-1, non riuscendo però mai a vincere uno scudetto, disputando tre semifinali e conquistando la Coppa Cev, un trofeo europeo. “E vivendo in un periodo di crisi economica –sottolinea Pieralisi- recentemente abbiamo deciso di abbandonarla, dovendo stringere un po’ i freni all’interno dell’azienda, dovendo discutere con i dipendenti sugli straordinari, quindi non ci sembrava molto etico e moralmente corretto spendere molti soldi per una squadra di volley femminile. Comunque, continuiamo a seguire lo sport attraverso il nostro centro sportivo dedicato ai giovani. E già i risultati stanno arrivando, come i titoli regionali Under 14 e Under 16”. Da giovane, Gennaro Pieralisi ha lanciato uno slogan vincente: “Chi assaggia ritorna”: “Uno slogan – evidenzia Pieralisi- che vale per molti prodotti, per tutti quelli che si presentano sul mercato in maniera seria, e se i prodotti sono buoni i clienti tornano, anche se cambiano le generazioni”. E a proposito di generazioni e di parenti, Gennaro Pieralisi è il cugino

di Virna Lisi, “il cui cognome a livello professionale, essendo un’attrice –afferma Gennaro Pieralisi-, è stato tagliato all’inizio della sua carriera in quanto era troppo lungo per inserirlo sui manifesti dei film”. Tra i vari incarichi, l’imprenditore jesino è presidente di Tv Centro Marche “la più antica televisione libera d’Italia e stiamo lottando per passare al digitale, considerato che nella nostra regione abbiamo poche frequenze a disposizione, con la prima scelta fatta, come da legge, da tutti i circuiti nazionali, e noi nelle Marche avremo pochi canali perché gli altri saranno disturbati dalle frequenze utilizzate dalla Croazia”. Infine, da evidenziare l’impegno a livello infrastrutturale da parte dell’imprenditore Pieralisi, tra i protagonisti nel lancio della Quadrilatero, un’opera pubblica molto importante correlata da un libro scritto proprio da Gennaro Pieralisi, imprenditore che ha realizzato, tra le altre cose, anche l’Hotel Federico II a Jesi. Trasmissione del 21 aprile 2011 www.youtube.com/ GruppoAlceoMoretti

Fonti rinnovabili: il Gruppo Schiavoni ha avviato i lavori per ammodernare la rete distributiva Terna

Il più grande al mondo Una stazione… elettrica! È stato connesso alla rete elettrica il grande impianto fotovoltaico a tetto da 7100 kilowatt che Energy Resources ha realizzato per il Gruppo Tontarelli, azienda leader nello stampaggio degli articoli casalinghi in plastica (www.tontarelli.it) negli stabilimenti di Castelfidardo, in provincia di Ancona. Si tratta di una delle più grandi installazioni fotovoltaiche ad integrazione totale al mondo: una tipologia di impianto che si inserisce armoniosamente nell’architettura e nella funzionalità dell’edificio. La particolarità della realizzazione sta non solo nelle dimensioni, ma anche nell’aver utilizzato come superficie per i pannelli sia le coperture degli stabilimenti che le pensiline dell’area adiacente, creando un unico sistema integrato che rappresenta un’eccellenza nel panorama internazionale. “Un progetto estremamente complesso che ha messo alla prova le capacità organizzative, progettuali e di lavorazione di Energy Resources –commenta l’amministratore delegato, Enrico Cappanera– e lo abbiamo realizzato nei tempi prestabiliti. L’impianto è il frutto di una forte sinergia tra cliente e fornitore e rappresenta una magnifica sintesi di tecnologia e valore estetico, elementi alla base di ogni nostro progetto: è in grado di produrre ogni anno oltre 7 milioni di kilowatt/ora di energia elettrica pulita, pari al consumo medio di circa 2.400 famiglie, senza alcuna emissione inquinante e, grazie al-

l’integrazione totale, senza alcun impatto visivo, anzi, aggiungendo eleganza ad un sito industriale. E questo grazie alla sfida che molti imprenditori sanno cogliere”. Il progetto riflette infatti l’impegno del Gruppo Tontarelli per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile: l’impianto alimenterà il sito produttivo di Castelfidardo evitando ogni anno l’immissione in atmosfera di circa

9.700 tonnellate di Co2. Per i moduli fotovoltaici è stata impiegata tecnologia tedesca Q Cell, di cui Energy Resources è system integrator ufficiale in Italia. Una realizzazione all’avanguardia anche per l’impiego del brevetto Energy Resources “Barra a doppia T”, che trasforma la struttura di montaggio dei pannelli in sistema per la canalizzazione delle acque.

Il Gruppo Schiavoni, realtà consolidata nei settori dell’elettrotecnica industriale, energia, oil & gas e costruzioni, si è aggiudicata in Ati, con altre società italiane, uno dei tre lotti messi a gara da Terna per la realizzazione di 35 stazioni di distribuzione elettrica ad alta tensione su tutto il territorio nazionale. Lavori che permetteranno alla rete elettrica di ottimizzare la distribuzione di energia, ma soprattutto permetteranno di ricevere l’energia prodotta dai numerosissimi impianti di produzione da energie rinnovabili (in primis eolico e fotovoltaico) sorti negli ultimi tempi e oggi impossibilitati all’allaccio e all’immissione dell’energia in rete. Secondo l’appalto, Imesa Spa, società del Gruppo Schiavoni, gestirà con modalità “chiavi in mano” la commessa, compreso il co-

ordinamento delle altre aziende partner e delle pratiche autorizzative, oltre a fornire i quadri elettrici e i montaggi elettrici per l’alta tensione. “Un appalto molto importante –commenta Sergio Schiavoni, presidente del Gruppo Schiavoni– che ci proietta in due aree innovative per le nostre competenze tecniche e organizzative: le realizzazioni di montaggi inerenti l’alta ten-

La Rosa per l’Italia a sostegno di Pettinari In vista delle elezioni amministrative del 15 e del 16 maggio, il partito della Rosa per l’Italia ha deliberato di appoggiare e di sostenere il candidato dell’Unione di centro, Antonio Pettinari, alla presidenza della Provincia di Macerata. “Abbiamo deciso di appoggiare la lista dei consiglieri Udc –dichiara il segretario regionale del-

la Rosa per l’Italia e presidente dell’Unione di centro delle Marche, Aldo Tesei- a seguito della riunione regionale del nostro partito, la Rosa per l’Italia, svoltasi sabato 30 aprile a Civitanova Marche. Nel corso dell’incontro sono state valutate le situazioni politiche, le scelte dell’Udc secondo le linee che Casini sta portando avanti e le liste regionali; alla fine, si è

deciso di appoggiare tutti i candidati dell’Unione di centro”. “La nostra volontà –precisa Tesei- è di fornire il massimo impegno affinché l’affluenza alle urne possa essere massiccia. Soprattutto rivolgiamo un invito ai giovani che voteranno per la volta a seguirci, oltre alla componente femminile che riteniamo molto importante”. “Il candidato Antonio Petti-

nari -sottolinea Teseiesprime serietà e capacità politica per il territorio Maceratese. Tutte le persone che vedono nella politica un impegno sociale e di solidarietà nei confronti delle famiglie, dell’imprenditoria e della collettività, devono sentirsi coinvolte nel partecipare all’elezione di Pettinari nel ruolo di presidente della Provincia di Macerata”.

sione e la gestione delle commesse ‘chiavi in mano’. Lavoravamo già con Terna fornendo loro i quadri elettrici, ora diventiamo interlocutori a 360°, a partire dal terreno nudo per arrivare alla stazione completa e funzionante, compresi tutti i permessi e le autorizzazioni necessarie”. L’appalto ha una durata quinquennale e prevede incentivi premianti per le aziende partecipanti ai tre lotti in cui sono divise le 35 stazioni. In caso di performance ottimali dal punto di vista dei tempi di consegna e della qualità costruttiva, Terna provvederà, infatti, ad assegnare ulteriori realizzazioni alle aziende migliori. “Ad oggi ne stiamo approntando cinque per un importo riservato alla sola Imesa di circa 7,5 milioni di euro –conclude Schiavoni-, ma confidiamo di riuscire ad aggiudicarci altre stazioni nei prossimi anni insieme ai partner, aumentando quindi il valore dell’appalto”. I lavori della prima stazione sono già stati avviati e verranno completati entro l’estate.


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25 MAGGIO 2011

Crisi immigrazione: gli sbarchi dal Mediterraneo chiamano le opinioni a confrontarsi con quello che gli esperti definiscono un nuovo flusso storico. “Problema” o “risorsa”; “casa nostra” o “casa loro”: anche le categorie con cui siamo abituati a ragionare sembrano destinate ad essere riviste quando storia e geografia bussano alla porta. La nostra testata ha pensato di chiamare a raccolta la società marchigiana per una riflessione, cercando al contempo di restituire una fisionomia degli stranieri nella nostra regione, terra tradizionalmente aperta all’accoglienza solidale

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Stranieri residenti nelle Marche appartenenti alle prime 12 comunità più numerose in Italia: numero di cittadini e composizione percentuale rispetto alle altre Regioni (fonte Istat, dati aggiornati al 31 dicembre 2009).

Romania Albania Marocco Cina Ucraina Filippine

21.679 22.246 14.642 8.171 4.778 1.325

(2,4%) (4,8%) (3,4%) (4,3%) (2,7%) (1,1%)

Polonia Moldova Tunisia Macedonia India Perù

5.098 4.001 5.133 10.789 2.978 2.383

(4,8%) (3,8%) (5,0) (11,6) (3,2%) (2,7%)

Totale stranieri residenti nelle Marche 140.457 su 4.235.059 residenti in Italia (3,3% rispetto all’Italia)

Migranti Gian Mario Spacca, Governatore delle Marche

“Un’occasione di crescita per tutta la comunità” P

rofughi o clandestini, coloro che fuggono da Paesi in guerra o dalla povertà per noi sono persone: è un obbligo morale, etico e civile provvedere ad un’accoglienza che sia dignitosa ed umana. La Regione Marche è stata sempre chiara, dicendosi disponibile sin da subito ad accogliere le persone in fuga dai loro Paesi, purché ciò potesse avvenire in condizioni civili e dignitose. Tra Governo e Regioni è stato raggiunto un accordo, in linea con quanto le Marche avevano chiesto: maggiore coinvolgimento della Protezione civile, e non sol-

tanto delle forze dell’ordine, no a tendopoli ma accoglienza nelle strutture presenti su tutto il territorio regionale. Noi siamo impegnati ad onorare questo accordo, anche se finora sono poche decine i profughi che sono stati ospitati nella nostra regione e, per la quasi totalità di loro, si è trattato di una permanenza di appena una notte. Al di là dell’emergenza contingente, in linea generale il fenomeno immigrazione non deve travolgerci, ma rappresentare un elemento di crescita per tutta la comunità. E’ una grande occasione per guardare al nuovo e

mettere in discussione anche noi stessi, le nostre certezze di sempre. L’immigrazione diventa un problema solo quando si è impreparati. Essere preparati significa anche guardare al post-emergenza. Un esempio di come poter giocare un ruolo importante in questo senso è la guerra nei Balcani degli anni Novanta. Allora, concluso il conflitto, furono avviati attraverso l’Ue progetti di politiche attive di accompagnamento e cooperazione per lo sviluppo democratico, sociale ed economico dei Paesi al di là dell’Adriatico. Nel tempo, per quanto riguarda le Marche in

particolare, si sono consolidate le relazioni tra territori e si sono create reti partenariali, generando un numero elevato di iniziative. La più importante è l’istituzione del Segretariato permanente dell’Iniziativa Adriatico Ionica con sede ad Ancona, alla quale aderiscono Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia. Qui si confrontano periodicamente i rappresentanti dei Paesi dell’area, qui si mettono a punto le strategie ed i programmi di sviluppo economico, infrastrutturale e sociale. Adesso si lavora con fiducia alla creazione

di una Macroregione adriatico ionica che renda maggiormente protagonisti in Europa i Paesi del fianco sud-est. In questo scenario non possiamo che guardare con estrema attenzione a quanto sta accadendo nei Paesi del nord Africa e trovare una forma di accoglienza che ci consenta di gestire al meglio l’esodo verso le nostre coste e attivare in seguito nuove cooperazioni nel Mediterraneo. Quanto all’integrazione, nelle Marche non è mai avvenuta in maniera conflittuale: nonostante negli ultimi dieci anni la presenza degli immigrati si sia moltiplicata, questo è

avvenuto senza fratture grazie alla straordinaria capacità di accoglienza della comunità marchigiana, ad una legge ad hoc sull’immigrazione, all’esistenza di una rete sociale che ha sempre garantito i servizi primari: parità di diritti, piena accoglienza, accesso allo studio, proprietà della casa, sportelli informativi. Offrire l’opportunità di un protagonismo attivo nella vita di comunità è l’unica vera strada per l’integrazione e per una politica lungimirante nei confronti del nostro stesso territorio”.

Luca Marconi, assessore regionale all’Immigrazione

“Alla Conferenza di Pesaro per una cultura dell’integrazione” “L’immigrazione è un fenomeno enorme e complesso, capace di cambiare il volto di una società. Se in meglio o in peggio, sta a noi deciderlo. Il ‘fenomeno’ immigrazione, infatti, presenta notevoli implicazioni economiche, sociali, culturali e di ordine pubblico. Presenta sia problemi che benefici, che non sono un dato fisso e inevitabile, ma il risultato della nostra capacità di gestirlo. I dati demografici e quelli sulla presen-

za scolastica dei figli di immigrati tracciano un profilo chiaro sulle dinamiche del fenomeno migratorio che tende sempre più a diventare di tipo familiare e non può essere letto unicamente in termini economici e d’inserimento lavorativo di individui ma come fenomeno complesso che porta con sé una molteplicità di progetti e aspettative legati alla volontà di stabilizzazione e radicamento nel luogo in cui si vive. Se non si assicura alla famiglia immigrata una reale possibilità di inserimento e di partecipazione è dif-

ficile prevedere un suo sviluppo armonico. Integrazione, intercultura e scuola, corsi mirati alla conoscenza della lingua e cultura italiana e dell’educazione civica, interventi per le famiglie in situazioni di disagio socio-economico, sostegno all’attività dei Centri di servizi e degli sportelli informativi, ai centri di prima e seconda accoglienza e ai progetti delle associazioni di immigrati. Sono queste le principali misure contenute nel Programma annuale 2011 degli interventi per i cittadini immigrati finalizzato alla diffusione

della cultura dell’accoglienza e del reciproco rispetto utile alla conoscenza ed alla comprensione tra italiani e stranieri e al fine di garantire l’integrazione sociale e professionale degli immigrati nel territorio marchigiano. Nel mese di giugno a Pesaro si terrà la Conferenza regionale sull’immigrazione organizzata insieme alla consulta e a tutte le associazioni più rappresentative degli immigrati presenti nelle Marche. Sarà l’occasione per rilanciare la cultura dell’integrazione anche attraverso l’avvio del progetto

“Scuola di cittadinanza”, con cui ci si propone di promuovere la partecipazione degli stranieri alla vita pubblica, sviluppando una cultura fondata sulla Carta costituzionale che si coniughi con la condivisione attiva della vita civile per sentirsi parte della propria comunità. Quando si parla di cittadinanza è bene ricordare che non ci si riferisce semplicemente ai diritti relativi all’esercizio del potere politico ma anche a quelli legati alla libertà individuale e, non ultimi, ai diritti di accesso ai servizi unitamente ad una

chiara assunzione di responsabilità riguardo ai doveri personali, familiari e verso l’intera collettività degli stranieri nel nostro Paese. Questo perché ritengo che governare in maniera responsabile il fenomeno migratorio voglia dire principalmente sostenere l’integrazione sociale e culturale degli immigrati presenti regolarmente sul nostro territorio, costruire relazioni positive con gli altri cittadini italiani, rispettare le differenze, assicurare pari dignità di accesso ai servizi e prevenire situazioni di emarginazione”.


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Migranti

MARCHEdomani

25 MAGGIO 2011

Sheik Akteruzzaman Mohammed, consigliere comunale aggiunto rappresentante immigrati di Ancona: “Confronto tra le diversità”

Gabriele Sospiro, redattore Dossier Caritas Marche

“Politica di accoglienza”

“Ingressi per motivi familiari”

“Secondo me i migranti sono una risorsa, perché nella stragrande maggioranza sono tutte persone oneste venute in Italia per lavorare, guadagnarsi la vita in modo da poter mandare qualche risparmio alle famiglie lontane. Chi arriva in un ambiente nuovo, specie se povero e senza mezzi, non cerca di depredare l’ambiente intorno a sé ma tende a volerlo migliorare, in modo da avere di che vivere e contribuire al progresso sociale comune. Molto dipende anche da una questione di educazione e di cultura, a seconda anche dal quale Paese da cui si viene, e da quale famiglia, o da quale governo si è stati dominati per tanti e tanti anni; è difficile cambiare sistema di vita. Quando una persona lascia tutto quello che ha di sicuro per un destino incerto, non lo fa a cuore leggero ma lo fa dopo tanti anni di attente riflessioni e di infiniti confronti con i propri familiari ed amici, e la decisione di emigrare è sempre difficile e dolorosa, specie se nel lasciare la propria terra si lasciano genitori e figli piccoli. Questa situazione è stata vissuta dagli italiani oltre un secolo fa, ed oggi viene vissuta da altri popoli nel mondo, per questo si dovrebbe comprendere reciprocamente le difficoltà ed aiutarsi a superarle in amicizia e solidarietà. Tutte le persone han-

ha in sé la speranza di trovare opportunità migliori di quelle che il proprio Paese di origine gli ha offerto, e sarà sempre grato al Paese che lo accoglie quando gli dà la possibilità che gli è stata negata nella sua terra di origine. Io credo che una politica di ac-

un nemico, e l’ignoranza crea solo guerra tra poveri, cosa della quale non c’è davvero bisogno. I migranti che arrivano nelle Marche sono per la maggior parte persone oneste che hanno solo bisogno di un’occasione per essere in-

Un portavoce della comunità straniera no il diritto di avere una vita dignitosa, e quindi tutti hanno il dovere di migliorare le proprie condizioni di vita: se

“Rapporto di fiducia e scambio: solo conoscendosi reciprocamente si può contribuire alla crescita del benessere di tutti” il Paese nel quale si è nati e vissuti non lo permette, allora diventa una scelta obbligata andarsene a trovare un posto dove ricostruirsi una vita per avere opportunità migliori. Per questo ogni migrante

Quarantacinque anni, laureato in Scienze politiche, Sheik Akteruzzaman Mohammed, bengalese, vive ad Ancona da tredici anni con la famiglia. Già consigliere straniero nel periodo 2006-2009, è portavoce della comunità straniera nel Consiglio comunale di Ancona. Tra i suoi obiettivi, promuovere la proposta per il diritto di voto attivo e passivo degli immigrati per le elezioni amministrative; riprendere le attività e le iniziative culturali volte a chiarire alcuni equivoci legati alla figura dall’immigrato tramite incontri di quartiere tra i cittadini italiani e cittadini immigrati, favorendo così il processo di integrazione. coglienza migliore non possa che aumentare i buoni rapporti tra italiani e migranti; è importante che ci siano occasioni di incontro e confronto tra comunità provenienti da nazioni e continenti diversi tra loro, poiché dal confronto tra le diversità c’è solo da imparare e si migliora. Se invece ci si chiude dentro le proprie convinzioni, si finisce col credere che ogni diverso sia

serite nel mondo del lavoro; prima ancora ci si dovrebbe preoccupare di inserirle nel contesto culturale, insegnando loro la lingua, le leggi, i costumi e le tradizioni locali. Il tutto in un rapporto di reciproca fiducia e scambio, perché solo conoscendosi reciprocamente e conoscendo il posto nel quale si è scelto di vivere si può sperare di contribuire alla crescita del benessere di tutti”.

Renato Picciaiola, presidente Cna Marche

“Né pregiudizi né pietismi” “Sono molte le facce dell’immigrazione. Ci sono quelle disperate dei profughi libici, somali, eritrei e di tutti coloro che fuggono dai loro Paesi in guerra. Paesi dove molti hanno perso un figlio, un marito, un amico e dove tutti hanno perso la speranza di una vita normale. Poi ci sono quelle smarrite dei tunisini sbarcati a Lampedusa, che hanno trovato in Italia pri-

ma la vergogna dei campi sull’isola e poi la conquista del permesso di soggiorno temporaneo per provare a trovare un lavoro e rifarsi una vita in Europa. Infine, le facce preoccupate di chi un lavoro ce l’ha, anche nelle Marche, ma teme che la crisi possa portarglielo via. Sono quelli che fanno lavori che prima i giovani italiani rifiutavano ma che ora cominciano a

prendere in considerazione, spinti dalla crescente disoccupazioCOMUNE DI ANCONA ne e da una crisi che sembra non finire mai. Sono facce che ESTRATTO BANDO DI GARA parlano. Come parlano i numeri. Quelli dell’indagine Excelsior dell’Unioncamere, secondo cui il 32 per cento delle imprese E’ indetta procedura aperta per l’aggiudicamarchigiane segnala difficoltà nel zione del servizio centri estivi per gli anni trovare il personale e il 22,5 per cento pensa di ovviare assumen2011 e 2012 da esperirsi con il criterio deldo immigrati per complessivi l’offerta economicamente piu’ vantaggiosa 2.400 posti, di cui 1.400 nelCIG 1137320227 – numero gara 1189231. l’industria (di cui 500 in edilizia) e 1.000 nei servizi. Ormai Tipo di appalto: servizi in allegato II B D.Lgs. sono immigrati, secondo il Cen163/2006, categoria servizi 26, CPC 96 , sis, il 52,1 per cento degli adCPV (Vocabolario comune degli appalti) detti alle pulizie e dei facchini, il 30,5 per cento di muratori e 92000000-1. carpentieri, il 10 per cento di Importo complessivo presunto dell’appalto camionisti ed impiantisti, l’8 per per le due stagioni estive: Euro 309.840,00 cento di operai agricoli specializzati e di autoriparatori. Nella IVA inclusa; oneri sicurezza pari a zero . nostra regione i residenti straTermine di presentazione delle offerte: ore nieri sono, secondo il Rapporto 12.00 del 20/05/2011. immigrazione della Caritas, Documentazione disponibile in 140.457. Di questi, sono 85 mila Un negozio di kebab e pizza facente parte del 42alle perdipeni lavoratori stranieri www.comune.ancona.it (bando, disciplinacento delle imprese gestite da denze immigrati nelle marchigiane, Marche di aziende re, capitolato speciale di appalto e una percentuale pari al 17,3 per modulistica di gara). cento del totale complessivo degli occupati. Se fino a pochi Bando integrale di gara pubblicato su anni fa la presenza di manodoGUCE e Albo Pretorio. pera immigrata si concentrava soprattutto nelle aziende manifatturiere, oggi l’industria perde terreno a vantaggio soprattutto IL DIRETTORE AREA SERVIZI ALLA dei servizi e del commercio. InPERSONA E ALLA FAMIGLIA Ancona, 02/05/2011 somma, senza l’apporto degli (Dott.ssa Silvia Tortorelli) immigrati, sostiene il Rapporto

Caritas, ‘il sistema economico regionale avrebbe serie difficoltà di funzionamento’. Ed anche quello previdenziale, aggiungo io. Parallelamente al consolidarsi della presenza degli immigrati nelle Marche, aumenta anche il numero degli imprenditori stranieri: secondo l’Unioncamere, sono passati dai 1.129 del 2003 ai 4.440 attuali. Si tratta per il 40 per cento di imprese edili e per il 35 per cento di attività commerciali. E’ artigiano il 42 per cento delle imprese gestite da immigrati. Dai loro kebab e pizzerie, imprese edili, imprese di pulizia, arriva il 9,7 per cento del Pil. Lavorano e spesso fanno lavorare i marchigiani. Non sono soltanto colf o venditori ambulanti, ma anche titolari di aziende strutturate e con dipendenti italiani. Può non piacere a chi vede l’immigrazione sempre e solo come una minaccia alla nostra sicurezza, ma una parte del nostro benessere è strettamente legata agli immigrati e con questo fenomeno si dovranno fare i conti sempre più spesso in futuro. Senza pregiudizi né pietismi, ma con la consapevolezza che l’integrazione richiede uno sforzo di comprensione reciproca. Le Marche, per fortuna, si sono distinte fino ad oggi, come terra d’integrazione, dove prevalgono i valori della solidarietà e della coesione sociale. Per quanto ci riguarda, come Cna, cerchiamo di fare la nostra parte, assistendo gli imprenditori extracomunitari, soprattutto sul fronte dell’accesso al credito e della burocrazia, che sono i maggiori ostacoli per tutti coloro che vogliono avviare un’attività, ma che per gli immigrati sono moltiplicati per mille”.

“I recenti eventi politici accaduti nella sponda sud del Mediterraneo e che hanno coinvolto una larga parte dei Paesi nord africani ci costringono nuovamente a prendere atto quanto la questione migratoria declinata nelle sue varie articolazioni detti l’agenda politica a tutti i livelli. La nostra regione ha registrato la presenza di movimenti migratori, sia quelli tradizionali per motivi di lavoro e di ricongiungimento familiare, sia quelli dovuti agli stravolgimenti geopolitici avvenuti dall’altra parte del mare Adriatico durante

“E’ l’aspetto che caratterizza maggiormente questa regione; la comparazione con Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna permette di confermarlo” gli anni Novanta. Conoscere la dimensione e la portata del flusso migratorio nel contesto regionale costituisce pertanto un elemento strategico di programmazione e di implementazione delle politiche. Secondo l’ultimo Dossier Caritas del 2010, al 31 dicembre 2009 l’Istat aveva censito oltre 140 mila residenti di origine straniera presenti nella nostra regione. I dati sui residenti stranieri, forniti dall’Istat, danno tuttavia un quadro relativamente esaustivo sulla presenza complessiva degli stranieri poiché non tengono conto degli immigrati che: non hanno i requisiti per iscriversi come residenti alle anagrafi comunali (requisiti di reddito minimo e di alloggio fisso); hanno iniziato la pratica di iscrizione anagrafica ma essa è ancora in fase di lavorazione presso i Comuni per le lungaggini burocratiche e quindi alla data della rilevazione del dato (fine anno) questi comunque non risultavano ancora ufficialmente tra i residenti (sono le cosiddette ‘sofferenze anagrafiche’); non sono interessati a spostare la propria residenza anagrafica in Italia (pochi). È per questi motivi che il dato sui residenti stranieri non esaurisce anch’esso la totalità delle presenze straniere regolari. Ed è per questa ragione che il Dossier tenta di stimare il numero degli stranieri regolari presenti nella nostra regione. Stima che porta tale presenza a quota 155.230 a conclusione del 2009. Ma l’aspetto che caratterizza maggiormente la nostra regione è rappresentato dal fatto che il flusso migratorio che si insedia nel nostro territorio è prevalentemente a carattere familiare. La com-

parazione con Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna permette di confermare questo aspetto. Infatti, i nuovi ingressi per motivi familiari nella nostra regione incidono per il 19% e rispettivamente per il 15,2% per l’Emilia Romagna, per il 14,9% per la Toscana e per il 14,6% per la Lombardia. Se a questo elemento se ne aggiunge un altro strettamente collegato, ossia la quota riguardante i nuovi nati (11% del totale nelle Marche, 10% in Lombardia, 9,5% in Emilia Romagna e 9,2% in Toscana), non si può che sottolineare nuovamente la portata familiare della presenza degli stranieri nella regione. In relazione al mercato del lavoro, il sistema economico marchigiano avrebbe serie difficoltà di funzionamento in assenza dell’apporto dei lavoratori stranieri. Ciò che è interessante notare è, comunque, come il processo di maturazione della presenza straniera nel mercato del lavoro delle Marche stia procedendo molto velocemente. Se, infatti, fino a pochi anni fa la presenza di manodopera immigrata si concentrava soprattutto in alcuni dei principali nodi del modello marchigiano di sviluppo, ed in particolare nel settore della produzione industriale, gli ultimi anni mostrano come, in termini relativi, l’industria perda terreno a vantaggio dei servizi e dell’agricoltura. La presenza straniera sul

“Il nostro sistema economico avrebbe serie difficoltà di funzionamento senza l’apporto dei lavoratori stranieri” mercato del lavoro non è rappresentata solo dal lavoro dipendente ma anche da quello indipendente. L’Unioncamere offre a tal riguardo alcuni interessanti dati, concernenti le aziende costituite da imprenditori di cittadinanza straniera: dal 2003 al 2009 il numero delle imprese in questione è cresciuto del 293,3%, passando da 1.129 a 4.440. La maggior parte di queste aziende risulta concentrata nei distretti di Macerata e di Pesaro Urbino. Circa il 40% di tali aziende è concentrato nel settore delle costruzioni, seguito a poca distanza dal commercio (35%). All’interno di questo quadro, appare rilevante la quota d’imprese artigiane (pari al 42% circa)”.


Migranti

25 MAGGIO 2011

MARCHEdomani

Giovanni Zinni, consigliere regionale Pdl

“C’è sempre disagio sociale quando i flussi sono notevoli” “Definire l’immigrazione una risorsa è uno specchio per le allodole: quando i flussi sono notevoli in entrata vi è sempre un disagio sociale. Innanzitutto l’utilizzo di immigrati in molti settori è il sintomo di un costo del lavoro alto ma anche di un’agiatezza diffusa fra le giovani generazioni che non vogliono fare i lavapiatti, i braccianti, eccetera. Si intervenga come Marchionne in molti contratti collettivi nazionali: le imprese italiane non devono spaventarsi nell’assumere connazionali nelle loro aziende ma la politica deve fare uno sforzo combattendo le disparità contrattuali e dando un senso alla ‘flessibilità del

mercato del lavoro’, anche con politiche di detassazione e di riduzione del costo del lavoro. Altrimenti nessuna azienda assumerà più

a tempo indeterminato. Occorre avere il coraggio di far comprendere alle giovani generazioni che non tutti possono laurearsi sperando di avere poi un lavoro nobile e ben retribuito, così come occorre inserire di più il concetto di

meritocrazia nei meccanismi di assunzione pubblico-privati. Per quello che riguarda l’integrazione sociale, è indubbio che au-

mentando la popolazione diminuiscono i servizi sociali pro-capite. Vedasi le graduatorie delle case popolari o degli asili nido nei Comuni, dove alla fine sono sempre i disperati a entrare (e spesso gli extracomunitari, avendo molti più figli a carico degli italiani, ottengono punteggi migliori). Il nostro welfare va rivisto con un quoziente familiare nell’erogazione dei servizi sociali comunali senza l’assistenzialismo buonista che spesso riempie le nostre istituzioni. Non si può essere razzisti con gli immigrati ma ancora di meno con gli italiani! Con più sussidiarietà la politica dovrebbe cercare di offrire maggiori servizi sociali ad ogni nucleo familiare: più offerta, coinvolgendo anche i privati, più domande evase. Per quello che riguarda

“Insegnare agli immigrati le nostre regole, i nostri costumi, i nostri valori, che devono essere rispettati”

Giuseppe Buondonno, assessore all’Immigrazione della Provincia di Fermo

“Guidare e favorire i processi integrativi” “I fenomeni migratori sono una costante della storia umana ed è veramente inconcepibile che ci si rapporti ad essi come se fossero una continua emergenza. E’ indubbio che situazioni contingenti possono verificarsi, ma le grandi democrazie si misurano sulla loro capacità di essere per definizione multietniche. Per questa ragione oggi, a mio parere, assistiamo ad un atteggiamento privo di senso, proprio nell’epoca degli Stati transnazionali e della globalizzazione. Che i fenomeni migratori possano determinare problemi è una cosa evidente; che siano una risorsa è una certezza storica: senza i fenomeni migratori, infatti, le varie trasformazioni, i cambiamenti e le evoluzioni non si sarebbero verificati. E questo vale soprattutto nel momento in cui una popolazione come quella europea sta tendenzialmente invecchiando e dove persino la garanzia di alcuni diritti di carattere sociale (pensiamo all’apertura dei plessi scolastici nei piccoli centri o al mantenimento delle pensioni) è affidata ad una popolazione giovane, costituita prevalentemente da immigrati. Di fronte a tutto questo, una democrazia deve essere capace di guidare e favorire processi integrativi e di multiculturalità, evitando qualunque tipo di fanatismo. Ritengo, inoltre, che in un Paese in cui alcune regioni subiscono il condizionamento ma-

fioso, associare il tema della sicurezza a quello dell’immigrazione sia un atto criminale. Della recente questione profughi, stupisce come la politica italiana e quella europea siano state colte completamente impreparate dalla grande rivoluzione democratica scoppiata alle porte di casa. Questo indica come persista un certo provincialismo nella nostra politica ed in quella comunitaria, un calo verticale della capacità di guardare al mondo. Il fenomeno migratorio, ovviamente, riguarda anche un territorio come quello marchigiano, che, nonostante la crisi, resta ricco e capace di assorbire manodopera. La situazione, anche per la Provincia di Fermo, che vede una presenza pari circa al 10% della popolazione, resta tranquilla, pur in presenza di alcune criticità, ma con un livello di impegno complessivo degli Enti locali che ha consentito, anche nella vicenda degli ultimi flussi, di evitare orrori come la paventata tendopoli

a Campiglione e di governare il fenomeno con il forte e costante sostegno delle associazioni di volontariato, la vera anima della sussidiarietà. In questa Provincia, pur con scarse risorse disponibili, abbiamo lavorato ad un progetto molto importante che abbiamo presentato per il Fei (Fondo europeo per l’integrazione) e siamo in attesa di sapere se verrà finanziato: si tratta di un progetto che ha nella multiculturalità il suo elemento centrale, accanto ad aspetti di tipo informativo e di accoglienza, come la costruzione di una ‘Casa delle culture’. Inoltre, stiamo sostenendo la mediazione culturale attraverso un corso per mediatori e il finanziamento della loro attività nelle scuole. Di grande importanza anche il fatto che la Regione Marche e Italia Lavoro abbiano scelto proprio la Provincia di Fermo per un progetto sperimentale del Pon (Programma operativo nazionale) 2007-2013 su inserimento e reinserimento degli immigrati nel mercato del lavoro. Ci sono poi altre attività a sostegno dell’intercultura in quelle scuole che, insieme agli Enti locali, debbono poter gestire in modo democratico e proficuo i processi di integrazione e multiculturalità. Un obiettivo raggiungibile soltanto se tutte le istituzioni verranno finanziariamente messe nelle condizioni idonee per poter operare”.

l’integrazione culturale, il problema è complesso e articolato: il principio cardine da mettere in campo è la reciprocità. Apertura nei confronti di chi apre a casa propria, nessuna tolleranza verso i fondamentalismi pericolosi. Si può aprire una moschea? Sì, ma a patto di aprire chiese e campanili in quei Paesi esteri dai quali provengono gli extracomunitari. E a livello interno, occorre insegnare agli immigrati le nostre regole, i nostri costumi, i nostri valori, che devono essere rispettati. Sulla questione sicurezza, molti extracomunitari delinquono e vanno puniti fermamente. Il reato di immigrazione clandestina è necessario: non è pensabile tollerare chi fa il furbo, chi non è trasparente. Infine, per quanto riguarda l’immigrazione in rapporto allo scenario internazionale infuocato dalle guerre nordafricane, occorre essere anche realisti e dare un occhio ai numeri, che spesso sono più spietati di qualunque idea. Non possiamo accogliere tutti, non abbiamo lavoro per tutti quelli che vengono in Italia, non siamo in grado di integrare tutti questi flussi. Le nostre frontiere vanno protette altrimenti il sistema implode”.

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Diego Cardinali, volontario Opera Padre Guido

“L’identikit dei più bisognosi” “La Mensa del povero dell’Opera Padre Guido di Ancona, attiva da 72 anni, è gestita dalle suore missionarie francescane della Carità, con il contributo di una trentina di volontari. Qui ogni giorno passano almeno 70 persone bisognose, alle quali forniamo servizi di mensa (in tutto 64 posti a sedere), panini e pacchi viveri da portar via. In un anno registriamo all’incirca 1.200 diversi utenti che usufruiscono della nostra mensa. L’Opera Padre Guido offre anche servizio di ascolto e segretariato sociale e in alcuni casi, in accordo con le istituzioni, ospita donne e bambini per brevi periodi di tempo. A frequentarla sono soprattutto stranieri, la maggior parte dei quali è di provenienza extracomunitaria. Non manca una fetta di italiani, di età mediamente superiore agli stranieri. La maggior parte dei nostri ospiti viene dall’Est Europa (soprattutto Romania) e dal Nord Africa (Marocco, Tunisia, Algeria); meno rappresentata è l’Africa centrale (Etiopia, Eritrea, Somalia), più rari gli asiatici ed i medioorientali. Prevalgono nettamente gli uomini, di età compresa principalmente tra i 30 e i 49 anni, mentre le famiglie capitano solo

di passaggio. Nutrita la presenza di giovanissimi e di persone sopra i 50 anni. Molti degli stranieri che ospitiamo dicono di aver recentemente perso il lavoro a causa della crisi o di essere arrivati da poco in Italia. La maggior parte di loro sarebbe immediatamente impiegabile dal punto di vista lavorativo; fortunatamente sono in minoranza casi difficili di alcolizzati e violenti. L’Opera cerca di aiutarli anche ad entrare in contatto con associazioni che potrebbero favorire il loro inserimento in società e collabora con le unità di strada per interventi immediati. Quando possibile, inoltre, impieghiamo gli ospiti che conosciamo da più tempo in piccoli lavori di manutenzione presso la nostra struttura”.


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Migranti

MARCHEdomani

Matteo Ricci, presidente Provincia Pesaro Urbino

“La sfida è tenere insieme diritti e doveri, favorendo il dialogo” “La provincia di Pesaro e Urbino si è sempre caratterizzata per una buona integrazione degli immigrati nel tessuto locale, avvenuta innanzitutto attraverso il lavoro, importante sia per assicurare stabilità economica che per creare rapporti sociali. In un territorio dove fino a pochi anni fa la disoccupazione non esisteva (solo un fisiologico 3%), non è stato difficile per gli immigrati trovare occupazione, anche grazie all’attività dei Centri per l’impiego facenti capo alla Provincia, che hanno favorito l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, informando su corsi ri-

volti agli stranieri (anche per l’apprendimento della lingua) e su altre opportunità. Oggi, con la crisi economica che fa sentire i suoi effetti, la perdita di posti di lavoro e la presenza di molte famiglie in difficoltà, c’è il rischio che

più spesso un pezzo di storia della nostra provincia, quella degli anni ’50, quando molti andarono a lavorare all’estero per mantenere le famiglie. Costruire una reale integrazione, coinvolgendo le comunità locali e favorendo il dialogo, è un importante obiettivo per l’Amministrazione provinciale, attenta al benessere di tutti i suoi cittadini e dunque anche di quelli provenienti da altri Paesi. Insieme alle Comusi crei una ‘guerra tra poveri’, da scongiurare assolutamente. Spesso, quando si parla di immigrati, i nostri cittadini impo-

stano i loro ragionamenti sui doveri, mentre a loro volta gli immigrati puntano l’attenzione sui diritti. La sfida è tenere insieme diritti e doveri, perché solo così è possibile creare relazioni e crescere reciprocamente. Bisognerebbe ricordare

“Solo così è possibile creare relazioni e crescere reciprocamente; da scongiurare una guerra tra poveri” nità montane, abbiamo creato due ‘Sportelli immigrati’ ad Urbania e ad Osteria Nuova di Montelabbate per assistenza e consulenza anche nel disbrigo delle pratiche (permessi di soggiorno, ricongiungimenti familiari, lavoro, ecc). Con i Comuni di Urbino, Petriano, Erap provinciale e Cooperativa ‘Villaggio dell’Amicizia’ abbiamo invece firmato un protocollo d’intesa per la riqualificazione urbanistica del quartiere ‘Urbi-

Giuliano Brandi, presidente Federazione della Repubblica Argentina Associazione civile-FedeMarche

“Storie di migranti” “Con molto piacere accetto l’invito a partecipare alla vostra iniziativa dedicata al tema della migrazione. Essendo parte attiva della comunità migratoria italiana in generale e marchigiana in particolare stabilitasi in Argentina, vorrei iniziare proprio dalla storia dei miei congiunti, una storia simile a quella di molti altri migranti. Mia suocera, di Cogoleto (Genova), emigrò in Argentina nel 1925, all’età di 15 anni, costretta a lasciare la madre e quattro fratelli, perché non avevano di che sfamarsi. Il papà, marinaio imbarcato, al rientro a casa da ogni viaggio era atteso da funzionari del partito di governo che lo picchiavano perché rifiutava di iscriversi al fascio e venne anche minacciato di morte. Si rifugiò in Argentina, la mamma insegnante che per questo motivo perse il lavoro, non avendo di che sfamarsi. Dopo due anni di tribulazioni a causa di malattia si spense improvvisamente. I quattro figli emigrarono in Argentina. Il padre rimase profugo sino alla fine del fascismo. I miei genitori provenivano da famiglie numerose, abitavano nella campagna di Tolentino. Lavoravono la terra a mezzadria in luoghi scomodi e poco produttivi, il raccolto non bastava nemmeno per sfamarsi; il padrone amministrava la produzione e loro non conoscevano il denaro. Negli anni Venti, a causa di questa situazione, emigrò il fratello piú grande

di mia madre e la stessa sorte toccò a uno di mio padre. Nel ‘46 lo seguì un altro fratello di mia madre e in tutti e tre i casi la famiglia si fece prestare il denaro per poter sostenere le spese di viaggio, soldi che dopo alcuni anni gli spatriati restituivano con le loro rimesse. I primi anni di emigrazione furono duri in tutti i sensi. Si lavorava la terra giorno e notte a seconda delle stagioni seminative: si abitava in cappannoni costruiti di terra fangosa e paglia. I primi risparmi venivano usati per comprare mattoni e la domenica i miei parenti costruivano la loro modesta casa. Avevano difficoltà con la lingua, erano esclusi dalla vita sociale del nuovo Paese. Si riunivano tra di loro, con il passare degli anni crearano le società assistenziali e di ricreazione. L’integrazione con la società era molto difficile, non avevano l’accesso all’impiego pubblico di nessun tipo. Con il tempo, potevano ottenere la cittadinanza argentina se rinunciavano a

quella italiana (per naturalizzazione). Non potevano assumere incarichi negli organismi della giustizia, nelle forze armate e neanche cariche politiche. Sebbene le autorità locali commisero molti errori in questa materia, un aspetto molto significativo e importante fu quello di promuovere l’accesso alle scuole pubbliche di tutti i residenti nel territorio nazionale, senza distinzione di classe sociale, argentini o stranieri. Oggi, dopo due generazioni dalla grande ondata migratoria degli anni Cinquanta, la società è completamente integrata in tutti i livelli, sociali, politici, economici, culturali e intellettuali. del Paese. Da questa brevissima sintesi si desume che nessuno emigra per piacere, ma per necessità, poiché aspira a un futuro migliore che non trova nel suo Paese. Con la globalizzazione e le tecnologie della comunicazione, risultando in tutta la sua evidenza il contrasto tra la concentrazione in poche mani della ricchezza economica del pianeta con la povertà sempre più grande, risulta impossibile sbarrare il passo al fenomeno migratorio. Sulla base della mia esperienza, alla domanda ‘Problema o risorsa’, rispondo: risorsa. ‘Casa nostra o casa loro’? Io dico: casa comune. Resta il fatto che bisogna essere inflessibili nel far rispettare le regole di casa nostra e che bisogna promuovere fortemente l’istruzione”.

no 2’ (che presenta un assetto demografico multiculturale) prevedendo, oltre ad edilizia residenziale pubblica e popolare, il miglioramento del paesaggio urbano, attività commerciali e culturali, ampliamento di servizi, attrezzature sportive per favorire l’integrazione. Un importante coinvolgimento delle comunità immigrate presenti nel territorio provinciale è avvenuto con il progetto ‘Immigrati cittadini’, di cui siamo capofila, che si propone di aiutare i nuovi cittadini a sviluppare un senso di appartenenza alla nostra realtà, attraverso la conoscenza di diritti e doveri e del funzionamento delle istituzioni. E visto che l’integrazione passa anche attraverso la scuola, dove è forte la presenza di alunni stranieri, abbiamo svolto iniziative negli istituti nell’ambito del progetto ‘Lontani da dove?’, con ricerche, gemellaggi e percorsi tra culture diverse. Infine, con il progetto ‘Minerve: la nuova Europa in rete con la vecchia Europa’, finanziato dalla Commissione europea, stiamo facendo conoscere ai giovani le vicende dei minatori della provincia emigrati in Belgio, Lussemburgo, Francia nel secondo dopoguerra: un progetto importante anche per impostare il tema dell’integrazione e dell’accoglienza di persone come noi che vengono qui da altre parti del mondo”.

25 MAGGIO 2011

Claudio Pagliano, presidente Confindustria PU

“Una risorsa importante” “Non c’è dubbio che la situazione di crisi che sta coinvolgendo l’intero bacino del Mediterraneo ha innescato un cortocircuito dove le pressioni migratorie vanno ad impattare su un’Italia (e le Marche non stanno certamente meglio), che non è ancora uscita dalla crisi. Personalmente non ho dubbi: dobbiamo confermarci un Paese solidale, dove chi sta un po’ meglio può aiutare chi ha più bisogno; ma abbiamo anche l’assoluta necessità che tensioni e flussi diventino al più presto temi dell’agenda della Comunità europea e non una questione esclusivamente italiana. Confido, dunque, che la nostra diplomazia possa riportare la vicenda dei flussi migratori lontano dall’isolamento che oggi ci riguarda direttamente. Accanto a questo tema delicato, però, vorrei aggiungere dei temi che ci riguardano direttamente come imprenditori. Uno è davanti agli occhi di tutti: nella nostra provincia, ad esempio, la maggior parte degli immigrati si è perfettamente integrata all’interno del tessuto sociale ed economico locale. Da anni, hanno trovato occupazione in tantissime nostre aziende e sono a tutti gli effetti una risorsa importante per qualità ed attaccamento al lavoro. Certo, i flussi vanno concordati: è impensabile non mettere limiti

a questa ondata di ingressi, soprattutto in direzione della legalità, di una sempre migliore integrazione, di una effettiva richiesta del mercato del lavoro. Non va dimenticato, infatti, che il nostro Paese cresce al massimo intorno all’1% e che questo risultato è assolutamente insufficiente a dare una chance alle imprese e un futuro ai nostri giovani. L’idea è di un grande progetto industriale che veda le nostre aziende protagoniste, ad esempio, in Tunisia, in Egitto, in Libia (quando tornerà ad essere un luogo sicuro). E se qualcuno teme un altro (e differente) cortocircuito, che porti le imprese a trasferirsi altrove, è destinato a sbagliarsi: la forza del made in Italy sta nel nostro know-how ed è un patrimonio di uomini e tecnologie che non possono essere in un posto diverso dall’Italia”.

Ugo Borghi, presidente Assoimprese Marche

“Soluzioni all’altezza della nostra civiltà “L’immigrazione rappresenta il problema più grave per l’intera Europa. Naturalmente l’Italia è il Paese più esposto agli sbarchi nel Mediterraneo. E’ evidente che la situazione venutasi a creare nel Nord Africa ha colto impreparati i Governi europei. Non servono ora le polemiche tra gli Stati, tanto meno tra le forze politiche all’interno del nostro Paese. C’è un problema grave che è destinato ad aggravarsi. Gli italiani tutti hanno nel loro Dna la cultura dell’accoglienza, e i marchigiani non si discostano da tale caratteristica. Però dobbiamo constatare che è già difficile l’integrazione dei quasi 4 milioni di extra comunitari oltre ad una notevole presenza di comunitari. Molti lavorano, producono ricchezza, fanno lavori che gli italiani non vogliono più fare. Negli ultimi anni i flussi di immigrazione sono stati programmati e in qualche modo contenuti anche con accordi diplomatici tra Stati. Ora la situazione sta precipitando. Di conseguenza tutte le forze politiche e sociali debbono all’unisono affrontare la questione. Non ci possiamo più dividere tra favorevoli all’accoglienza tout court e sostenitori dei respingimenti. Analizziamo la situazione ante emergenza, guardiamo cioè ai milioni già presenti nel nostro Paese. Nella realtà

in Italia, nel passato anche recente, sono entrati milioni di comunitari. Non tutti hanno lavoro. La crisi del 2008 non ha certamente favorito l’integrazione nei processi produttivi. Anzi, si sono verificati casi di sfruttamento e condizioni di vita miserabili. Tutto ciò perché ai comunitari si sono aggiunti negli anni milioni di extra comunitari provenienti dai Paesi dell’Africa e del medio e dell’estremo Oriente. Giornalmente si verificano fatti delittuosi, traffici illeciti, prostituzione, nonostante l’impegno e il controllo delle forze dell’ordine. Interi quartieri delle nostre città sono stati invasi da stranieri che non sempre rispettano le nostre leggi, i nostri ordinamenti, la nostra cultura, soprattutto quella religiosa. Quest’ultimo aspetto è il più preoccupante, in quanto costituisce una minaccia per le nostre tradizioni e la nostra Costituzione: casi di intolleranza si verificano

tutti i giorni sul piano della convivenza, dell’educazione dei figli, del rispetto della donna, delle famiglia che è il fulcro della nostra società. In ordine alla libertà religiosa sancita dalla nostra Carta, noi italiani siamo rispettosi nella nostra concezione aperta all’accoglienza solidale, non altrettanto si registra tolleranza per le nostre tradizioni religiose. Gli avvenimenti di questi giorni impongono un’attenta riflessione: gli sbarchi a Lampedusa saranno destinati ad aumentare. L’intera Europa ha sottovalutato il problema nel momento in cui, nel passato, non ha esportato nei Paesi del terzo mondo la cultura d’impresa, della formazione professionale ed una politica di investimenti. Tutto ciò al fine di poter produrre ricchezza in quei Paesi, consentendo condizioni di vita decorose. Purtroppo governi dittatoriali hanno impedito una crescita armonica ed è conseguenza naturale che tutti ora fuggano dalle guerre civili e dalla miseria. Noi europei non possiamo permetterci però di mettere a repentaglio le nostre già fragili economie e la nostra convivenza civile già gravata da tanti problemi. Per questo serve una forte presa di coscienza ed all’unisono: Governi, forze sociali, forze politiche ricerchino soluzioni degne della nostra civiltà. Non solo rivedendo il trattato di Schengen”.


MARCHEdomani

25 MAGGIO 2011

Raffaele Bucciarelli, cons. reg. Federazione della Sinistra

“Legittima aspirazione ad una vita degna” “L’immigrazione è un fenomeno che riguarda tutto il mondo, non solo noi. Si tratta di un vero e proprio esodo biblico, in cui milioni di cittadini abbandonano la propria terra in cerca di quello che credono un Eldorado. E’ un fenomeno che va affrontato, e lo si può fare riprendendo la bussola della politica, un giusto orientamento nei confronti del nostro rapporto con la vita. L’immigrazione non si può arrestare né con le armi né con i blocchi, ma va risolta prendendo coscienza che siamo tutti cittadini del mondo ed abbiamo tutti diritto ad una vita degna. Responsabili di questo fenomeno sono le ingiustizie che abbiamo creato, l’avidità e l’egoismo. Pensiamo, inoltre, che la nostra è una società che invecchia terribilmente e non vede ricambi generazionali in nessun settore. Nel futuro vedo un travaso necessario, utile e spero indolore, tra la parte arricchita del globo e quella impoverita. Trovo vergognoso che sei mesi fa Gheddafi si permetteva di piantare le tende a Roma ed ora viene considerato il nemico da abbattere. Penso si debba agire su due fronti: da un lato garantire condizioni di vita come le nostre a coloro che possiamo ospitare,

dall’altro modificare il rapporto con i governi dei Paesi impoveriti ed aiutarli ad ottenere uno sviluppo integrale e sostenibile nella terra d’origine. Credo che chiunque vada a vivere in un paese straniero debba rispettare le regole e le norme di chi lo ospita, e subito dopo reclamare tutti i diritti di cui deve godere. Ma per rispettare le regole bisogna conoscerle. Ed è andata proprio in questa direzione l’iniziativa, che presi nel periodo della mia presidenza dell’Assemblea legislativa delle Marche, di far tradurre in nove lingue la Costituzione italiana, vera pietra miliare della nostra vita. Ne abbiamo stampate circa 20 mila copie, distribuite ai Comuni che avevano maggiori rapporti con gli immigrati. E’ un’iniziativa che andrebbe ripresa, perché lo merita. Per quan-

“Il multiculturalismo implica il riconoscimento delle diversità culturali come arricchimento della società; resta l’accettazione unanime del sistema democratico e della legge del Paese ospitante. In linea di principio, tre sono i punti cardine: tutti hanno uguali diritti indipendentemente dalla razza e dalla religione che professano, senza discriminazione alcuna; ognuno assume la responsabilità di accettare le diversità culturali e religiose; implicito è il riconoscimento dei benefici che la società ne riceve. Fin qui la teoria, da cui purtroppo la pratica diverge spesso. Il multiculturalismo, in Australia, ha avuto

bisogno di un paio di generazioni prima di ottenere un consenso almeno in superficie, anche se tutt’ora, di quando in quando, emergono perplessità sui centri di smistamento (detention centre), rigurgiti di nazionalismo e pregiudizi vari. L’attuale consenso è stato facilitato dal fatto che il grosso dell’emigrazione è venuto dall’Europa, quindi: razza bianca, accettazione dei principi democratici e religione cristiana. Qui l’emigrazione mussulmana è un fenomeno recente e di proporzione non significativa. L’impulso decisivo al multiculturalismo, peraltro, è dovuto alla seconda generazione, che, padrona della lingua

to riguarda le norme, ritengo non ci sia bisogno di fare leggi particolari per gli immigrati, in quanto quando si legifera per noi italiani, lo si fa anche per gli immigrati. Comunque è una questione che sarà valutata anche quando discuteremo del piano sociosanitario. Sicuramente, però, c’è un problema di integrazione, che va affrontato in primo luogo nelle scuole. Ai nostri insegnanti va il plauso per aver fatto un ottimo lavoro in tal senso. Le Marche sono una regione attenta alla questione immigrazione, mentre il governo nazionale risponde solo con i tagli. Certo, non c’è dubbio che anche da noi la sensibilità verso gli immigrati è cambiata. Stiamo vivendo un momento di decadenza culturale, economica e sociale: violenza verbale, attacco alle istituzioni democratiche, affermarsi della politica dell’apparire, promiscuità tra vita privata e pubblica, xenofobia e razzismo hanno colpito anche la nostra regione. I messaggi che arrivano attraverso i media e dal governo incutono paure e dipingono l’immigrato come un avversario che mina il nostro benessere e la nostra serenità, come se questi fossero reali”.

Migranti

“Identità e incontro” “Musica, sport e immagini: linguaggi universali, diretti, che parlano al cuore senza alcun bisogno di mediazione”. E’ il messaggio lanciato da Stefania Congia, dirigente della direzione generale dell’immigrazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nel corso dell’incontro organizzato, di recente, dal Coni Ancona, in collaborazione con il Comune della Dorica, dal titolo “Identità e Incontro”. A decretare il successo dell’evento le prestazioni dell’Orchestra di Piazza Vittorio, la band multietnica più famosa d’Europa, e la disputa di una serie di gare e competizioni sportive all’insegna delle discipline che più si avvicinano alla cultura degli immigrati: badminton, minivolley, baseball, cricket, calcio, ciclismo, ping-pong e giochi tradizionali di strada. Parallelamente, è stata aperta, nella sala mostre di piazza Roma, la mostra fotografica “Fornelli d’Italia”, dedicata a rinomati chef stranieri che dopo una dura gavetta si sono affermati in grandi ristoranti italiani. Una kermesse di eventi presentata nella prestigiosa Sala del Rettorato, promossa su scala nazionale dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che ha scelto dieci città italiane per veicolare -tramite iniziative concrete- un mes-

Un momento della conferenza stampa al Rettorato saggio di integrazione sociale. Ancona è stata inserita in questa elite. “Ancona –ha precisato la Congia- è una città che abbiamo individuato non a caso: le Marche sono la quinta regione italiana a livello di popolazione straniera (150.000 pari al 9% a fronte di 5 milioni di extracomunitari che risiedono in Italia) ma sono ai vertici negli indici di attrattività e qualità della vita. Ancona è dunque un luogo ideale di sintesi per una proposta di confronto e aggregazione che diffonda un messaggio positivo e si cali nella quotidianità. Ciascuno di noi ha bisogno di una rete di sostegno: il lavoro di squadra e la sinergia con il mondo del volontariato sono elementi fondamentali per tutelare la pari dignità di tutti i cittadini impegnati in un regolare percorso

di integrazione”. L’aspetto culturale, il dialogo, il confronto costruttivo per addivenire ad una reale e proficua convivenza delle diversità hanno pienamente convinto anche la Provincia di Ancona, il Comune dorico, rappresentato dall’assessore Michele Brisighelli, il Coni Ancona, diretto da Fabio Luna, e le Federazioni ed enti di promozione sportiva che hanno promosso i vari eventi sportivi. “Quello svoltosi ad Ancona –ha sottolineato l’assessore allo Sport della Provincia di Ancona, Eliana Maiolini- è stato un grande evento, tale non solo nei numeri ma nei valori che ha trasmesso. E’ stato particolarmente interessante veder utilizzati codici nuovi e giovanili per raggiungere obiettivi così nobili”. Rob. I. Ros.

Italo Mazzola, presidente Federazione delle Associazioni dei Marchigiani del New South Walles Fam Nsw Australia

“Impulso al multiculturalismo” inglese e in possesso di un’istruzione superiore alla media, ha reso possibile e relativamente facile l’inserimento delle giovani leve nella società. Si può affermare che in particolare la comunità italiana sta diventando quasi ‘di moda’. L’Italia e il resto dell’Europa si trovano ora ad affrontare una grave crisi immigrazione: i massicci arrivi a Lampedusa, che potrebbero inten-

sificarsi oltre misura nel futuro prossimo, inducono a una seria riflessione sulla capacità di assorbimento nel lavoro e d’integrazione nella società. È probabile che il multiculturalismo in Italia abbia vita difficile per diverse generazioni. Sarà necessario fare i conti con la religione islamica, virtualmente teocratica. In sostanza, ritengo che i mussulmani siano convinti che l’Islam è la sola

“La nostra squadra composta da quaranta etnie diverse”

ni Fileni–, ma siamo riusciti a mettere in campo iniziative mirate e un sistema di garanzie che nel lungo periodo ci ha permesso di integrare i nostri lavoratori

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Successo dell’evento organizzato dal Coni Ancona, in collaborazione con il Comune della Dorica

Giovanni Fileni, fondatore e presidente azienda Fileni

L’integrazione sociale degli immigrati passa attraverso le condizioni di lavoro. L’esperienza di Fileni è particolarmente significativa. Circa il 50% dei 1.585 dipendenti, infatti, proviene da Paesi stranieri. Rappresentanti di 40 etnie diverse che collaborano attraverso un forte spirito di squadra, tanto che Giovanni Fileni, fondatore dell’azienda, è stato invitato di recente a testimoniare la propria esperienza sul tema dell’integrazione in un convegno del Centro Studi Marche al Campidoglio, alla presenza del famoso immunologo Ferdinando Aiuti e dei rappresentanti dell’amministrazione capitolina. “All’inizio le difficoltà ci sono state -afferma Giovan-

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sia nella sfera aziendale sia nel territorio. Ricordo che le difficoltà maggiori, nei primi anni ’80, erano legate alla diffidenza dei proprietari di case ai quali i lavoratori immigrati chiedevano un alloggio in affitto. Dove è stato possibile, abbiamo svolto un ruolo di mediazione. Se i nostri lavoratori si comportavano in maniera ineccepibile sul lavoro, lo stesso molto probabilmente accadeva nel privato. Il fatto di lavorare seriamente in un’azienda importante per molti era già garanzia di serietà della persona stessa. I lavoratori stranieri hanno così superato le diffidenze iniziali, trovando appartamenti in affitto a prezzi di mercato, ai quali in alcuni casi avrebbero

difficilmente avuto accesso”. “Fondamentale, poi, è il rispetto delle condizioni di lavoro, la sicurezza e la parità di trattamento –continua Giovanni Fileni–; l’azienda forma tutto il personale affinché conosca la lingua italiana, le normative sanitarie, i comportamenti da tenere. Abbiamo adottato strumenti che si sono rivelati utilissimi per superare le barriere linguistiche. Uno di questi è la ‘Guida alla sicurezza sul lavoro’, tradotta in 12 lingue per favorire la comprensione delle regole di convivenza e sicurezza”. Da Fileni, inoltre, non esistono limiti alla progressione della carriera lavorativa, tanto che oggi il 15% dei ruoli di responsa-

bilità è ricoperto da lavoratori di origine straniera che possono contare anche su strumenti di flessibilità come la ‘banca delle ore’, un sistema di accumulo delle ferie ideato per prolungare i periodi di vacanza nei Paesi di origine, che spesso richiedono viaggi estenuanti. Il momento più significativo per toccare con mano il livello di integrazione tra i lavoratori Fileni è il consueto pranzo di Natale con tutti i lavoratori del gruppo. “La cosa più bella è vedere che non si creano gruppi fondati sull’origine etnica, anzi –racconta Fileni– , un’unica grande mescolanza di esperienze diverse. E per questo dobbiamo dire grazie ai cittadini marchigiani, che hanno sempre dimostrato di saper convivere al meglio con chi viene da lontano. Non avevamo dubbi e ciò ci fa sentire ancora più orgogliosi di lavorare in questa terra ospitale e infaticabile”.

vera religione che prevarrà su tutte le altre; nella loro cultura sembra si sia affermato il principio che chi lascia l’Islam può essere condannato a morte, impensabile il sistema democratico là dove non è prevista la libertà di pensiero o di espressione. Si può affermare che la cultura islamica sia antitetica a quella europea; le donne saranno per lungo tempo territorio di frontiera, poiché i loro uomini intervengono spesso a gamba tesa ed entra nell’equazione anche la poligamia. Beninteso, i matrimoni combinati esistono in altre culture asiatiche ed esistevano in Europa un centinaio d’anni or sono. Attualmente, però, sono in disuso e non sarà facile conciliare questa disuguaglianza di costumi. Il velo non dovrebbe costituire un grosso problema, ma il burka, sia che le donne lo indossino volontariamente o meno, verrà visto sempre con diffidenza anche perché potrebbe essere un facile escamotage per il terrorismo. Alla luce di tante difficoltà si possono capire le frustrazione di chi spera in un’integrazione facile e veloce. Peraltro, un sano ottimismo induce a pensare che le future generazioni siano in grado di dare decisivo impulso a una certa uniformità d’intenti e che, in tempo non lontano, sia possibile realizzare una forma di integrazione o almeno di accettazione reciproca. Saranno però necessari nervi saldi e molta pazienza, poiché le differenze sono notevoli e di non facile soluzione”.


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A bordo della Costa Victoria apertura delle celebrazioni per i 200 anni della Camera di commercio di Ancona Rodolfo Giampieri: “Le realtà più significative della provincia coinvolte”. Giornata clou il 27 giugno

Varato il bicentenario SILVANA CORICELLI

st’anno, i passeggeri in transito nello scalo dorico, approdo riconfermato per il 2012, annuncia Marco Pa-

C

amera di commercio dorica col vento in poppa. I festeggiamenti per il bicentenario cominciano sul crinale del mare, a bordo della Costa Victoria lungo la rotta Venezia-Ancona: una mini crociera che apre ufficialmente l’anno delle celebrazioni. Programma fitto di appuntamenti, giornata clou il 27 giugno, quella del compleanno: nella stessa data del 1811 la costituzione dell’ente con decreto napoleonico, vedendo la Dorica inserita in una rosa di città ritenute rilevanti –come Milano, Bologna, Venezia, Verona, Vicenza, Bolzano, Bergamo, Como- per dinamica presenza del ceto mercantile. Gli stessi valori, sottolinea il presidente della Cciaa di Ancona Rodolfo Giamperi, con cui “continuare a tessere l’economia del nostro territorio. E il turismo, oggi, rappresenta un volano per lo sviluppo”. Dal mare sempre nuove occasioni di crescita: opportunità da incentivare, come quelle legate alle crociere. Significativo che per questa settima edizione del progetto “Welcome to Ancona” l’avvio dei viaggi in nave di Costa -70 mila, que-

olucci, area manager Emilia Romagna-Marche Costavenga festeggiato con quello delle celebrazioni per i 200 anni dell’ente camerale. ‘Varo’, dunque, per le iniziative dell’anniversario: l’affaccio su Venezia dal canale della Giudecca offre prospettive mozzafiato, poi il brindisi, e il talk show condotto a bordo dalla redazione di E’tv cui partecipano rappresentanti delle istituzioni e dell’economia locali. Tra gli altri Corrado Mariotti, presidente UbiBanca Popolare di Ancona –sponsor del bicentenario insieme con Banca Marche, il sindaco di Ancona Fiorello Gramillano e la presidente della Provincia Patri-

anche tutti ad una presa di responsabilità”. Prossimo appuntamento (dopo la Giornata dell’Economia che ha avuto luogo alla Loggia dei Mercanti) il 27 giugno alla Mole Vanvitelliana con un evento speciale ideato e realizzato dal giornalista Luca Pagliari insieme con lo staff camerale: “200”, viaggio tra passato, presente e futuro, un talk show in cui si darà voce ai protagonisti del territorio, che dialogheranno su temi legati al tessuto socio economico provinciale. “Stati generali” del turismo sostenibile, il 23 settembre, in un Talk show a bordo della Costa Victoria, dove si è aperto ufficialmente luogo simbolo l’anno delle celebrazioni per il bicentenario della Camera di del turismo commercio di Ancona; sopra il presidente dell’ente, Rodolfo Giampieri come la Rotonstrate, una realtà, la Camera la Camera di commercio. Di da di Senigallia: prima tapdi commercio di Ancona, un compleanno importante pa in provincia delle iniziache indica nello spirito di dice il segretario generale tive in calendario, l’evento squadra uno dei punti quaMichele De Vita, tanto più è in collaborazione con lificanti per governare il collocandosi nell’anno delMassimo Cirri, conduttore cambiamento; “Il calendario la ricorrenza dei 150 anni della trasmissione radiofonidelle iniziative per il bicendell’Unità d’Italia. Una deca di Radio2 “Caterpillar”. tenario –spiega il presidendica ad Augusto Elia, presiConnubio cultura ed econote- toccherà le città più sidente dell’ente dal 1877 al mia il 21 ottobre al Teatro gnificative della provincia 1892: fu a Calatafimi tra i Pergolesi di Jesi: tre comper condividere un momenMille e il 15 maggio del pleanni in uno –il 150° delto importante che chiama 1860 salvò la vita a Garil’Unità d’Italia, il 200° delzia Casagrande, l’assessore dorico al Turismo Andrea Nobili, il direttore di Confcommercio Massimiliano Polacco e il presidente di Confartigianato Vladimiro Belvederesi, il preside della Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” Gian Luca Gregori, oltre ai vertici del-

baldi. Un richiamo alla storia e ai valori “della tenacia e dell’impegno per imprimere più forza alle scelte odierne”. In una fase complessa, sottolinea da parte sua Giampieri, la necessità di “fare sintesi, determinati nel porci al servizio del territorio”. Oltre 47 mila imprese regi-

la Cciaa di Ancona e il 100° dalla nascita del compositore Nino Rota- saranno celebrati insieme alla Fondazione Pergolesi Spontini con un concerto: eseguite dall’Orchestra Sipario, verranno proposte musiche da film tratte da celebri colonne sonore firmate da Rota, oltre che da Ennio Morricone e da Nicola Piovani. Evento doppio al Teatro Gentile di Fabriano l’11 novembre: da un lato l’approfondimento socio-economico delle opportunità di sviluppo del fabrianese, cooordinato da Andrea Carloni, dall’altro l’emozione dell’allestimento scenico “Persone che crescono”, produzione per il bicentenario della Camera di commercio, a cura di Luca Violini, Giuliano De Minicis, Paolo Manocchi e Luca Celidoni. Premio fedeltà al lavoro e progresso economico 2011 il 3 dicembre alla Loggia dei Mercanti – riconoscimento a personaggi illustri della provincia di Ancona scelti da un comitato scientifico-, l’evento di chiusura al Teatro delle Muse il 4 febbraio 2012: istituita il 27 giugno, l’atto di nascita vero e proprio dell’ente camerale dorico reca la data del 4 febbraio 1812, quando la Camera di commercio arti e manifatture fu ufficialmente costituita a Palazzo Mancinforte.


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*RODOLFO GIAMPIERI

Riteniamo che questa settima edizione di Welcome to Ancona, nella sua complessa articolazione, possa costituire

le economie, il comparto turistico mostra tutto sommato capacità di reazione e tenuta. La forza di attrazione del nostro turismo può consentire all’economia italiana di vincere la sfida che va affrontata a livello mondiale: è essenziale intercettare nuovi mercati, nuovi clienti

mondo intero. Come ben sintetizzato da Remo Lucchi di Eurisko qualche tempo fa, se il progetto turistico Italia fosse ben strutturato e ben comunicato, tutto il mondo potrebbe “diventarne azionista”. Lo stesso vale per i territori che compongono questo incredibile

certo, ma anche con una proposizione di offerta coordinata, efficiente, chiara, tempestiva. Operazione possibile solo con un lavoro condotto a livello di sistema, dove l’interazione tra pubblico e privato è quanto mai necessaria: il successo dell’esperienza di Wel-

ne e ottimizzazione di sforzi e risorse, è da anni il nostro obbiettivo e punto di forza, un metodo che, applicato dal nostro Ente in diversi contesti, ha sempre portato ai risultati più soddisfacenti. Puntare sul turismo vuol dire pensare all’accoglienza in

Welcome to Ancona, il benvenuto a chi viene dal mare davvero un’importante operazione di marketing territoriale attraverso un significativo investimento finanziario e di professionalità, mediante il quale sarà possibile non solo approntare un adeguato piano di accoglienza dei croceristi e in generale dei turisti in arrivo nella stagione 2011 nel porto dorico, ma anche offrire ai cittadini l’opportunità di riscoprire il capoluogo e i suoi Comuni come realtà vive, da guardare con uno sguardo nuovo; e, infine, crediamo che con questo progetto si possa rispondere all’urgente necessità di avviare una riflessione condivisa, relativa ad una promozione mirata ed efficace della città e del suo territorio. In questi anni di crisi e di progressiva terziarizzazione del-

e nuovi viaggiatori. L’Italia baricentro mondiale della bellezza in tutte le sue manifestazioni- è di fatto un bene del

Paese. Per questo, parallelamente, è necessario intercettare e riconquistare la clientela “tradizionale” con la qualità,

come to Ancona ne è un esempio importante. Il sistema di lavoro a rete, il lavoro di squadra in un’ottica di integrazio-

Crociere: anche dalle Hawaii in visita alla città Ha debuttato con ottimi esiti la settima edizione di Welcome to Ancona: quasi 5.000 (4967 per l’esattezza) i passeggeri in transito nello scalo dorico nelle prime due settimane di approdi. Il dato si riferisce a due approdi di Msc (ad Ancona sabato 23 aprile e sabato 30 aprile) e uno, il primo, di Costa (domenica 1° maggio). E per un gruppo che sbarca, molti i passeggeri che salgono in nave da Ancona (1.009 in due settimane di approdi). I turisti che scelgono il capoluogo dorico come porto di partenza delle proprie vacanze provengono principalmente dalle regioni del centro Italia, ma è buona anche la presenza di regioni del sud ben collegate al porto dorico quali Puglia, Molise e Basilicata. La prevalenza dei croceristi è di nazionalità estera (57%), mentre quelli di nazionalità italiana sono il 43%. Nel dettaglio, rilevante risulta la presenza di francesi (16%) e tedeschi (10%), seguiti dagli austriaci (3%) e dagli spagnoli (2%); riguardo al mercato extra-Ue, buono il risultato della Svizzera e degli Stati Uniti che si attestano rispettivamente ad una percentuale dell’ 8% e del 2%. Dagli States anche passeggeri provenienti dalle Hawaii, tra i 340 turisti (solo tra sabato 30 aprile e domenica 1° maggio) che hanno visitato la Loggia dei Mercanti ad Ancona, rimanendone entusiasti. Da segnalare anche la presenza di passeggeri di nazionalità olandese (4%), inglese (3%) e giapponese (1%). Circa l’8% dei passeggeri (rispetto a quelli in transito) ha scelto di fare un’escursione organizzata da Costa Crociere e Msc; le mete proposte sono Urbino (scelta dal 24% degli escursionisti), Grotte di Frasassi (35%), Riviera del Conero (31%) e Walking Tour della città di Ancona (9%).

senso lato, significa rinforzare e valorizzare la ristorazione di qualità, organizzare manifestazioni dedicate alla specialità di stagione, dai prodotti enogastronomici degli agriturismi a tutto ciò che offre il prezioso comparto della pesca; in particolare per il capoluogo dorico, già la sola cosiddetta blue economy offre molteplici possibilità per sostenere l’economia, e l’immagine, di Ancona e territorio a partire dalla risorsa mare. E dal mare, con le crociere, sette stagioni fa, è arrivata anche l’opportunità del progetto Welcome, che ci ripromettiamo di proseguire e migliorare sempre di più nel tempo. *Presidente Camera di commercio di Ancona

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MARCHEdomani ANTONIO LUCCARINI

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oltanto a chi arriva –o la lascia- dal mare Ancona può rivelarsi pienamente in tutta la sua bellezza di città-penisola che si alza, eccentricamente, rispetto alle l u n g h e spiagge sabbiose che la precedono o la seguono nel profilo costiero, con dolci colline verdi e con le bianche falesie, a strapiombo, sull’azzurro dell’Adriatico. E provenendo dal mare si può intuire che la genesi dell’affascinante luce diffusa che la definisce in percorsi dominati dalla solarità o dall’ombra, senza illuminazioni intermedie, sta proprio in quel suo essere abbracciata, quasi per intero, dall’acqua. E diventa subito difficile assegnare un primato storico o culturale ai suoi tratti, perchè, ovunque, si può leggere, tra i palazzi, le piazze, i monumenti, le chiese, il segno dell’eterogeneità degli apporti culturali, della diversità dei linguaggi e degli stili. L’identità di Ancona risiede proprio in quella pluralità etnica e culturale che ha profondamente segnato, nel corso dei secoli, la sua storia. E allora per aprire lo scrigno dei suoi gioielli occorre rispettare il senso della varietà di voci e di tratti, seguendo percorsi diversi, perché Ancona, cit-

tà discreta, dalle meraviglie nascoste, possa darci l’incanto di scorci di paesaggio, con visioni mozzafiato, l’inaspettato dono di affascinanti evocazioni storiche e l’inaspettato dono di capolavori

parco urbano del Cardeto, sulla bianca falesia a strapiombo sul mare; il Rinascimento trionfa con la spazialità sontuosa ed insolita di una delle piazze più belle del territorio, la piazza che gli anconetani chiamano, per la

Dorica delle meraviglie unici. IL PERCORSO DELLA STORIA Il primo itinerario che si propone è proprio quello che segue il percorso della storia attraverso i segni che ha lasciato negli spazi urbani: il mondo classico -uno straordinario museo archeologico, a Palazzo Ferretti, conserva i reperti più significativi– si impone con l’Arco di Traiano, realizzato da Apollodoro di Damasco nel 115 d.C., nell’area portuale, e con le vestigia dell’anfiteatro romano in età augustea, nella sella tra il colle Guasco e quello dei Capuccini; l’età medievale si manifesta con le forme elegantissime del Duomo dedicato a San Ciriaco che sintetizza, in perfetta armonia, forme romaniche, bizantine e gotiche, e con quelle del Palazzo del Senato, del Palazzo degli Anziani e della splendida Santa Maria della Piazza, ma soprattutto con la suggestione unica del cimitero ebraico affacciato, all’interno del

statua di Clemente XII, Piazza del Papa, con la Loggia dei Mercanti, con le facciate delle chiese di Sant’Agostino e di San Francesco alle Scale e con l’imponente cittadella sul colle di Capodimonte; il Settecento si manifesta attraverso il genio architettonico del Vanvitelli con l’isola del Lazzaretto e la dinamica facciata della chiesa del Gesù, ma altrettanto rappresentative del periodo sono le chiese di San Domenico e del S.S. Sacramento; l’Ottocento fa bella mostra di sé con la neoclassica facciata del Teatro delle Muse, con il faro antico sul panoramico colle dei Capuccini, con l’ariosa Piazza Cavour; il Novecento, infine, ha dato alla città il suggestivo viale della Vittoria che conduce alla panoramica zona del Passetto dove si innalza il Monumento ai Caduti, candido tempietto, al culmine di una spettacolare scalinata che conduce al mare. VIAGGIO FRA I CAPOLAVORI DELL’ARTE Dopo il percorso storico è

25 MAGGIO 2011 d’obbligo il viaggio fra le meraviglie dell’arte. Seguendo le tracce di Tiziano si potrà avere la testimonianza dei due periodi più significativi del genio del Vecellio, quello degli inizi, con la stupenda Pala Gozzi, la prima opera firmata dall’autore, a Palazzo Bosdari, sede della Pinacoteca Civica, insieme a quello della fase finale dove tutto di dissolve nel trionfo del colore-luce, con la drammatica Crocifissione. Sulle tracce del Lotto non si dovrà perdere la visione della Sacra Conversazione, in Pinacoteca, e dell’Assunta in San Francesco alle Scale. Il Guercino da ammirare è quello dell’Annunciazione, in San Domenico, e quello di Santa Palazia, in Pinacoteca. Ma imperdibile perchè capolavoro insuperabile la Madonna col Bambino di Carlo Crivelli in Pinacoteca, che tra l’altro offre pregevoli opere del Lilli, Sebastiano del Piombo, Gentileschi, Maratti e Podesti. AD ANCONA COME SUL SET E infine, per gli amanti del cinema, perchè non ritrovare i set di film straordinari come “Ossessione” di Luchino Visconti -il Duomo, il porto, la ripida salita di Via Cialdini, con i suoi pittoreschi vicoli- o “La stanza del figlio” di Nanni Moretti -il porto, il Passetto, Piazza Roma, il viale, il Lazzaretto– , ritrovando spazi che hanno fatto da sfondo ad intense emozioni?


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* ANDREA NOBILI

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elcome to Ancona è una strategia di sviluppo del turismo che può valorizzare le potenzialità della nostra città. In poche parole, si tratta di una grande iniziativa di accoglienza ai crocieristi a cura di Comune di Ancona, Camera di commercio, Provincia di Ancona e Regione, in collaborazione con il Sistema turistico della Marca anconetana e l’Autorità portuale. Destinatari principali di questa iniziativa di marketing territoriale sono i turisti in crociera che transiteranno nel nostro porto: 130-135 mila passeggeri, utenti della Msc o della Costa crociere (sono 10-15 mila in più rispetto al 2010), con una media di 4 mila visitatori ogni weekend. Il movimento crocieristico è infatti uno dei settori in continua crescita. Tutti i turisti che sostano nel porto dorico beneficiano quindi di un sistema di benvenuto e orientamento basato su vari nodi, a partire dalla Tensostruttura-terminal della banchina 12 dove viene distribuito materiale promozionale del nostro territorio, una nuova “City map”, un depliant con la mappa del centro storico dove sono segnalati anche bar, ristoranti e pizzerie aperti la domenica lungo il tragitto porto-centro città, e un sondaggio per la customer satisfaction con critiche e suggerimenti di cui fare tesoro.

Questo materiale è disponibile anche negli altri due Centri informativi, il Servizio di informazione e accoglienza turistica del Comune di via Gramsci 2A, e quello della Provincia che si trova in via della Loggia. A

numenti significativi, dalla Mole al Duomo, da Santa Maria della Piazza al Passetto, fino alle vie dello shopping. Abbiamo inoltre potenziato le aperture straordinarie di tutte le istituzioni culturali, comunali e

possono ammirare le mostre Idealità e potere. Protagonisti ed eventi intorno all’Unità d’Italia e Zurab Tsereteli. Incanto delle origini. Radici del mondo. I musei comunali possono essere visitati dai crocie-

“Apriamo la nostra città” disposizione vi è poi un servizio di “City bus navetta”, in collaborazione con Conerobus, che accompagnerà i crocieristi la domenica mattina in un percorso turistico–culturale per un costo di due euro. Partendo dal terminal crociere i turisti possono ammirare tutti i mo-

non: Pinacoteca, Museo archeologico, Museo Omero, Museo della Città, Museo diocesano, Loggia dei Mercanti. Di nuovo visitabile è anche il Deposito del tempo, nel nostro meraviglioso Parco del Cardeto intitolato a Franco Scataglini. Alla Mole inoltre i turisti

risti gratuitamente o a prezzo ridotto. Dopo il successo dello scorso anno, infine, proponiamo nuovamente l’iniziativa della Camera di commercio “Dormi il sabato ad Ancona”, grazie alla quale si mettono a disposizione quindici pernottamenti gratuiti per chi deve imbarcarsi

Loreto, dal pellegrinaggio al turismo religioso In vista del Congresso eucaristico nazionale che farà arrivare nella provincia di Ancona un importante flusso di fedeli, il professor Marco Moroni, docente di Storia economica all’Università Politecnica delle Marche, ha tenuto ad Osimo un’interessante conferenza dal titolo “Dal pellegrinaggio al turismo religioso, Loreto tra Medio Evo e 900”, nell’ambito della stagione d’incontri organizzata della Fondazione Don Carlo. Oggi Loreto rappresenta uno dei più importanti centri

devozionali d’Italia, con un continuo movimento peregrinatorio che fonda le sue origini nel Medio Evo, appunto, e si afferma pienamente nell’età moderna. Il culto lauretano si diffonde alla fine del Trecento, dopo la pandemia di peste che uccise un terzo della popolazione europea, e la chiesa di Santa Maria de Laureto si impone come un santuario contra pestem, divenendo meta di un crescente numero di pellegrini, confraternite mariane e intere comunità che chiedono alla Vergine lauretana di esse-

re risparmiate dalla peste. La devozione cresce nel Quattrocento con la caduta di Costantinopoli nelle mani degli “infedeli”, periodo in cui avviene un trasferimento della sacralità dall’Oriente verso l’Occidente. In questo clima il legame con la Terrasanta diviene più forte e il piccolo sacello comincia ad essere identificato con la casa di Nazareth, miracolosamente trasportata dalla Terrasanta a Loreto nel 1294. Il pellegrinaggio esplode nel 1500, quando si comincerà a parlare di una chiesa miracolosa e Papa Leo-

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il giorno successivo, in modo da agevolare l’arrivo dei crocieristi e la permanenza in città. Tutte le domeniche le navi di Costa crociere approderanno ad Ancona, compresa domenica 11 settembre, quando ad Ancona Papa Benedetto XVI celebrerà nell’area Fincantieri la messa conclusiva del Congresso eucaristico nazionale. In definitiva, attraverso una sorta di partenariato pubblico-privato vogliamo valorizzare il territorio favorendo l’accoglienza, perché Ancona deve essere il più possibile città aperta e animata e per far sì che i tanti turisti in transito tornino nel nostro territorio magari per un soggiorno più lungo. *Assessore al Turismo Comune di Ancona ne X equipara la peregrinazione lauretana a quella per i luoghi più venerati della cristianità tardomedievale: la Terrasanta, Roma e Santiago di Compostela. E’ il Concilio di Trento a fare di Loreto il più grande santuario mariano d’Europa e il numero dei pellegrini aumenta allora a dismisura. Nel 1600 si contano circa 200 mila pellegrini a Loreto; gli amministratori del santuario accrescono l’offerta di servizi, vengono costruiti edifici, alloggi, ospedali, acquedotti e prodotti numerosi tipi di manufatti per i voti e per i ricordini sacri dei fedeli. Con Napoleone prima e l’Illuminismo poi, il pellegrinaggio

alla Santa Casa sembra destinato a un rapido declino; invece, tra fine Ottocento e prima metà del Novecento si pongono le basi per il suo rilancio. Durante il fascismo il pellegrinaggio a Loreto viene molto promosso, e nello stesso tempo vietato a Lourdes e negli altri santuari stranieri. Il rilancio del santuario mariano si realizza pienamente nel secondo dopoguerra, grazie soprattutto all’impulso venuto dalla rivoluzione dei trasporti e in seguito al pontificato di Giovanni Paolo II e al Giubileo del 2000. Oggi Loreto è meta annuale di circa 2 milioni di pellegrini l’anno.

La Camera di Commercio di Ancona è certificata ISO 14001: 2004 e Registrata Emas

Crociere: stagione all'insegna dei grandi numeri Con l’arrivo del caldo e la stagione estiva alle porte è tornato, puntuale, Welcome to Ancona, il progetto di

promozione del territorio e di accoglienza turistica nato nel 2005 in occasione dell’approdo ad Ancona delle navi Costa cui si sarebbero aggiunte, nel 2007, quelle di Msc crociere. Promosso dalla Camera di commercio, dalla Provincia e dal Comune di Ancona in collaborazione con Regione Marche e Autorità portuale, oltre che asso-

ciazioni di categoria, il progetto, ha sottolineato durante la presentazione della settima edizione il vicepresidente dell’ente camerale dorico Giuseppe Fiorini, “ha sempre registrato ottimi risultati, ponendosi l’obiettivo di far percepire Ancona come una città aperta, animata ed accogliente, invogliando così i croceristi in transito a tornare”. L’edizione 2011 si preannuncia molto importante: saranno 135 mila i passeggeri in arrivo ad Ancona su navi da crociera Costa (70 mila) e Msc (65 mila), con circa 4 mila potenziali visitatori a week-end. Complessivamente 29, fino al 13 novembre, gli approdi della Costa Victoria (nave della compagnia Costa, 252 metri di lunghezza, 75.200 tonnellate di stazza, capienza di 2.394 ospiti), che propone un viaggio alla scoperta della civiltà greca fino a Santorini, con scalo ad Ancona ogni domenica. “Chi si imbarcherà ad Ancona con Costa Crociere -

ha ricordato Marco Paolucci, area manager Emilia Romagna e Marche di Costa Spa- potrà dormire gratis in alberghi di 3 o 4 stelle con sistemazione bed and breakfast la notte tra sabato e domenica. Un servizio in più, che vogliamo offrire a tutti i nostri ospiti in partenza dal capoluogo marchigiano”. Boom di scali, quest’anno, per Msc Crociere che con Armonia (2.200 passeggeri, 780 cabine e 700 membri di equipaggio), in crociera nel mediterraneo orientale tra Mykonos, Atene, Corfù, Dubrovnik e Venezia, attraccherà ogni sabato al porto dorico fino al 22 ottobre. “Da Ancona, complessivamente, 27 crociere settimanali alla scoperta dell’antica civiltà greca, fino alla più caratteristica delle isole Cicladi -ha detto Luigi Cerracchio, area manager di Msc Crociere. Grazie agli ottimi risultati raggiunti nel 2010, quest’anno abbiamo programmato nella città dorica il 27 per cento di

scali in più”. Dunque una stagione all’insegna dei grandi numeri e dell’ospitalità: “Per accogliere i croceristi -ha sottolineato l’assessore al Turismo e alla Cultura del Comune di Ancona, Andrea Nobili-, intendiamo coinvolgere maggiormente la città, valorizzando e promuovendo il territorio”. Da un numero maggiore di esercizi commerciali aperti la domenica ad un servizio navetta domenicale per un giro turistico della città, tra il porto e il duomo di San Ciriaco, passando per l’anfiteatro romano. Aperte, inoltre, la domenica le più importanti realtà museali della Dorica, offrendo ingresso a prezzi ridotti ai croceristi. L’inciso della presidente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande, sulla necessità che le istituzioni prestino la massima attenzione agli operatori impegnati per la ripresa.

Per maggiori informazioni contattare: Camera di Commercio di Ancona - Tel. 071 5898364 - 332


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25 MAGGIO 2011 che evidenzia un incremento notevole di presenze nell’area Parco di amanti della natura e dei servizi ad essa collegati. Si cerca l’escursionismo, la tipicità, l’enogastronomia. Certo è che tutto questo mondo va pubbliciz-

*LANFRANCOGIACCHETTI

È

una sicura opportunità di sviluppo turistico per la città di Ancona e non solo il progetto di accoglienza Welcome to Ancona, un’iniziativa complessa nella sua articolazione ma che costituisce un’importante operazione di marketing

notizie affinché il sito possa apportare un’importante valore aggiunto alla promozione dell’area protetta del Conero e della regione Marche. Dico questo perché a livello locale, ad oggi, si è constatato che il comparto turistico, uno dei pochi settori in grado di abbattere la crisi a livello nazionale, non è stato considerato e sviluppato come merita. Ancona è una città di mare meravigliosa che risulta spesso

Conero, realtà di rara bellezza territoriale realizzata, con successo, dalla Camera di commercio. L’accoglienza dei croceristi di Costa e Msc ed in generale dei turisti in arrivo nel porto dorico, fondamentale ai fini di dare corrette ed utili informazioni per visitare la città, viene effettuata presso l’Infopoint allestito all’interno del Terminal Crociere e auspichiamo che nell’insieme di input per godere del nostro meraviglioso ter-

ritorio si dia il giusto peso informativo a quello che è il fiore all’occhiello delle Marche, cioè il Parco del Conero. Perché non dimentichiamoci che i Parchi rappresentano il 10% del territorio marchigiano, realtà verdi che attirano sempre più il turista alla ricerca di non solo mare. Questo fenomeno è stato ampiamente dimostrato da varie statistiche, compresa quella recente della Forestalp

A Portonovo il weekend consigliato da Bell'Italia A maggio il weekend del mensile Mondadori Bell’Italia fa tappa al Conero. La rivista, nei prossimi giorni in edicola, presenta infatti un grande servizio di nove pagine su Portonovo e dintorni intitolato, appunto, il weekend e contenente tante informazioni per chi vuole passare un piacevole fine settimana ad Ancona e al Conero. Bell’Italia vanta una tiratura di circa 80 mila copie compresi migliaia di abbonati qualificati.

zato da più parti e con una giusta sinergia tra enti, comprese le iniziative del tipo Welcome to Ancona. E l’Ente Parco, pur non avendone un beneficio diretto, crede molto nella concertazione di forze per far crescere nel gradimento del turista Ancona e le Marche tutte. Da pochi mesi infatti, tra le altre cose, abbiamo presentato il nuovo sito www.parcodelconero.com, che più che un sito tradizionale è un contenitore di informazioni di taglio documentaristico che si apre da un lato sulle varie attività istituzionali dell’Ente e dall’altro su di un ampio racconto per immagini e filmati delle peculiarità del Parco del Conero. Professionisti del settore, utilizzando modernissimi macchinari, hanno fatto sì che chi lo andrà a visitare possa con facilità attingere alle varie

scollegata dalla Riviera del Conero, pur facendo parte, con una bella fetta del suo territorio, del Parco, dove, ricordo, il Monte è l’unico promontorio da Trieste al Gargano, con ai suoi piedi spiagge di rara bellezza e baie della qualità di Portonovo. Ritengo, quindi che, anche se il turista che fa tappa arrivando in nave non beneficia di moltissimo tempo per fermarsi, potrebbe comunque utilizzare le informazioni ottenute all’arrivo all’Infopoint anche per altre occasioni e a sua volta ‘passare parola’ rispetto alle unicità marchigiane. Concludo con una riflessione: perché non istituire un pullman turistico che faccia tappa nei punti strategici del Parco del Conero?. *Presidente Ente regionale Parco del Conero


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Guido Guidi, presidente Ggf Group e fondatore di Maraviglia, ospite degli “Incontri” di Alceo Moretti SILVANA CORICELLI

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cchi nuovi, alla scoperta del meraviglioso. “Dopo essere stato tanto tempo negli Stati

la profonda armonia, mettendone in rete le eccellenze, così da renderlo più attraente nel mondo. Pluriennale, nel settore turistico, l’esperienza di Call World, una delle realtà in cui trova articolazione il Ggf Group. Creato con l’inten-

ming di riferimento nelle Marche. “La nostra è stata una regione per lungo tempo nascosta: vogliamo adesso contribuire a promuoverla in Italia e soprattutto all’estero, mettendone in luce le tante suggestioni con modi nuovi”.

mo. Così come una delle nostre ultime proposte: il tour delle Marche in vespa, con passaggi nelle nostre splendide colline”. Ma ce n’è davvero per tutti i gusti: gettonatissimi i weekend di relax e benessere, con tanto di bagno di

Le Marche che volano alto Uniti, ho cominciato ad assumere nei confronti di questa regione uno sguardo diverso”. Marche luogo di fascinazioni. A parafrasarne la straordinaria bellezza e la meraviglia di chi si avventura in un viaggio attraverso i suoi angoli più reconditi, il nome stesso del tour operator nato per sprigionare le potenzialità di una terra capace di sorprendere. Perchè queste sono le Marche: un sogno ad occhi aperti. E dal sogno del suo fondatore ha origine Maraviglia Traveller’s Company: “Abbiamo voluto mettere a frutto le competenze maturate come gruppo, spinti –sottolinea Guido Guidi- da un grande amore verso il nostro territorio”. Di cui comunicare

to, spiega il presidente Guidi ospite degli “Incontri” di Alceo Moretti, di fornire all’imprenditoria una gamma completa di servizi integrati di marketing strategico ed operativo: “In moltissime occasioni la divisione Ggf studia progetti di marketing che vengono resi operativi dall’area call center; in questa complementarietà una delle caratteristiche della nostra struttura”. Call World, variegata l’attività, sviluppando competenze specialistiche nell’ambito del direct marketing e dei servizi in outsourcing per il turismo. Al punto da decidere di operare in proprio nel settore viaggi, lanciando il marchio Maraviglia con l’intento di diventare il tour operator inco-

Emozionare il viaggiatore “prendendolo per mano”, dice Guidi. Attraendo il turista di fascia alta con pacchetti pensati per valorizzare in maniera inedita le Marche. Il più scenografico quello che offre insoliti angoli di visuale dall’alto di una mongolfiera. Ma sono tante le proposte che intercettano i variegati profili delle Marche: ambientale, storico-artistico, enogastronomico, culturale. Puntando alla crescita del turismo di qualità, venticinque i percorsi tematici, ricercati e originali; “Molto apprezzata è la battuta di caccia con i cani alla ricerca dei tartufi e dei nobili sapori del Montefeltro. Anche la Gradara ‘romantica’, studiata a misura di coppia, piace moltissi-

champagne se si festeggia l’anniversario di coppia; “Nelle Marche –annuncia Guidi- sta nascendo un nuovo cinque stelle: un Relais & Châteaux che, a Torre di Palme, riportando in auge una meravigliosa villa del Quattrocento, sarà il tempio dell’amore”.


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Il cantiere dorico sta costruendo ventidue yacht in contemporanea Lamberto Tacoli: “Ripartenza grazie ad una forte ristrutturazione”

Presentato l’innovativo “Home Lab” a Fabriano

Crn, avanti tutta

Domotica: un consorzio di ricerca

costruendo quello che è stato definito un giga yacth: con i suoi ottanta metri di lunghezza sarà la nave più grande costruita da Crn e verrà ultimata nel 2012. Lo yacht ha un costo di circa 80-90 milioni di euro e vanta ben sei ponti, di cui uno di duecento metri quadrati a disposizione del solo armatore, di

ROSEMARY MARTARELLI

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entidue navi in costruzione in contemporanea, contratti e lettere di intenti per circa duecento milioni di euro, ordinativi garantiti fino al 2014: si presenta così il Crn, brand anconetano del Gruppo Ferretti, specializzato nella costruzione di mega-yacht, completamente custom. Solo nel marzo scorso il cantiere ha varato due navi, rispettivamente di 43 e 60 metri. Un quadro molto positivo che allontana sempre di più lo spettro della crisi, che al Crn si è fatta sentire solo parzialmente, con pochi mesi di cassa integrazione per una cinquantina di lavoratori lo scorso anno. E’ prudente Lamberto Tacoli, presidente Crn, che ha così commentato: “Dire che va tutto bene è prematuro. Sicuramente siamo ripartiti grazie ad una forte ristrutturazione, le cose vanno molto meglio e il cantiere è attualmente in grande forza lavoro. Il turn over è garantito, ma è ancora presto per parlare di nuove assunzioni. L’importante è crescere con calma, mantenendo i piedi per terra”. Certo è che il cantiere è in grande fermento: a fine giugno verrà consegnato lo yacht da

Lamberto Tacoli, presidente Crn sessanta metri, recentemente varato, al suo armatore nord europeo. La nave è la sesta di una Il cantiere Crn di Ancona serie che ha riscosso molto successo, è stata inteorigini medio-orientali, con ramente personalizzata all’incinema, spazio per il parructerno con uno stile moderchiere e terrazza esterna. Lo no, e presenta il fiore all’ocyacht potrà ospitare un equichiello che contraddistingue paggio di ventiquattro peril brand: il beach club, ovvesone e dodici ospiti in perro l’allestimento di una spiagmanenza a bordo. Un’opera getta sul portellone di popdi eccezionale maestosità, per pa apribile fino a rasentare il cui arredo sono stati inl’acqua. Ma Crn custodisce gaggiati aziende di spicco ed anche un altro gioiello, che artigiani locali. “Puntiamo entrerà tra le prime settanta molto al coinvolgimento del navi al mondo per dimensiocliente –ha precisato Luca ne. In cantiere, infatti, si sta Boldrini, brand manager di

Nel 1622 il fabrianese Scacchi anticipò Dom Pérignon

Bollicine… made in Marche Presentato ai buyers di fascia elevata nelle principali capitali mitteleuropee dalla promoter-opinionista Eva Kottrova –sommelier Ais Associazione italiana Sommeliers– il progetto pilota per la promozione e il posizionamento delle bollicine marchigiane nelle strutture di eccellenza di Budapest, Praga, Bratislava, Varsavia, Vienna, Mosca e San Pietroburgo. Il format, illustrato alla stampa internazionale e ai principali network di informazione, prevede la presentazione -con degustazione- dei migliori spumanti marchigiani ai compratori di alta gamma in location prestigiose e nei foyer dei fastosi teatri dell’opera nella Mitteleuropa. L’esportazione di spumante italiano, conquistando significative quote di mercato oltreoceano e in alcuni paesi delle economie emergenti, è cresciuta rispetto al precedente anno mediamente oltre il 21% e in alcuni paesi come la Russia addirittura del 200%. Le bollicine marchigiane d’eccellenza hanno la possibilità, per la prima volta, di raggiungere la domanda più qualificata e di posizionarsi all’apice di un mercato in crescita esponenziale in quei paesi dove il sano made in Italy del comparto alimentare costituisce un nuovo status symbol per i nuovi stili di vita emergenti. Le location più fastose e i teatri dell’opera più prestigiosi nella Mitteleuropa, con gli auspici del più celebre tra i brindisi del melodramma, rappresenteranno un magnifico proscenio per le bollicine marchigiane omaggiando degnamente il personaggio considerato padre della tradizione spumantistica italiana: il fabrianese Francesco Scacchi che

nel 1622 per primo dissertò di vini picanti o mordaci in un capitolo del suo trattato “De Salubri Potu Dissertatio“, alcune decine di anni prima del monaco benedettino Dom Pierre Pérignon a cui si attribuisce l’invenzione dello champagne, screditando la primogenitura francese delle bollicine. L’iniziativa della sommelier Eva Kottrova, avendo suscitato grande interesse degli addetti di settore e di potenziali compratori, sarà ampiamente supportata dai principali network di informazione e dai mezzi stampa nei paesi interessati dall’evento; reale trampolino di lancio per le bollicine d’eccellenza “made in Marche” e faro di riferimento per la promozione dello spumante marchigiano ai più qualificati responsabili acquisti del beverage internazionale.

Crn-, creando una relazione personale con l’armatore, che ci viene frequentemente a visitare, a differenza di come fanno i cantieri nord europei, che processano i clienti. Ciò ci permette di diffondere il nostro brand attraverso il passaparola ed è un ottimo indotto per l’intera città”. Un quadro molto positivo, dunque, che contrasta con la generale situazione cantieristica nazionale, e soprattutto con quella della dorica Fincantieri, a proposito della quale Tacoli ha detto: “Fincantieri è un marchio simbolo per Ancona, sono fiducioso che uscirà da questo brutto periodo. Anche se entrerà nel segmento delle navi sopra i cento metri, non li vedremo come dei concorrenti”. E poi una stoccata alla politica: “Si è molto discusso di distretto del mare e uscita ad ovest, ma i tempi sono biblici. Dobbiamo puntare sul waterfront, come hanno fatto altri porti, ad esempio Genova, e ci vuole il raddoppio del porto turistico”.

Si chiama “Home Lab” il nuovo consorzio italiano di ricerca sulla domotica. Capofila Indesit Company, otto complessivamente i soci fondatori, tutte realtà di spicco e sono Ariston Thermo Group, Elica, Loccioni, Mr&D Institute, Spes, Teuco-Guzzini e Università Politecnica delle Marche, riunite offrendo esempio di ‘sistema’ in un settore suscettibile di sviluppi come quello della casa intelligente. Presentato di recente a Fabriano, il consorzio si propone di definire standard di comunicazione e interoperatività tra prodotti e servizi all’interno della casa per migliorare l’efficienza energetica e di implementare sensori e tecnologie per incrementare qualità e funzionalità di ambienti domestici. Il consorzio si prefigge inoltre di funzionare come “abilitatore tecnologico” nei confronti delle imprese che operano con prodotti e servizi all’interno dell’abitazione, mettendo loro a disposizione un network di primissimo livello costituito da Università, centri di ricerca e fonti tecnologiche internazionali. Interfaccia scientifico per le imprese, interlocutore privilegiato per istituzioni pubbliche e di ricerca “Home Lab”, la cui nascita, ha commentato il Governatore Gian Mario Spacca, dimostra la “vivacità di un territorio che ha imprese sane, capaci di in-

Turismo: intervento di Giuliano Bianchi, presidente Camera commercio di Macerata e responsabile del settore di Unioncamere

“Cabina di regia per l’efficienza” “Il turismo nel nostro territorio marchigiano può divenire volano di sviluppo economico solo se tutti coloro che vi operano, dal pubblico al privato, lavorano in sinergia e con una politica turistica condivisa. I punti di forza più evidenti sono l’ambiente, la cultura, l’arte, l’accoglienza, l’enogastronomia e gli eventi culturali e sportivi. Come punti di debolezza possiamo dire che le infrastrutture per raggiungere le Marche sono ancora carenti: seppure alcuni progetti come l’aeroporto, il porto e i collegamenti ferroviari siano in fase avanzata di realizzazione, non saranno sufficienti. Sarebbero da migliorare le strutture ricettive esistenti, anche se molto è stato fatto negli ultimi dieci anni, ed altre nuove da costruire; bisognerebbe inol-

Giuliano Bianchi tre potenziare la promozione del territorio, più mirata al mercato interno (considerando che esso rappresenta l’85 per cento degli arrivi e delle presenze) ed al mercato straniero, verso paesi come Germania, Francia, Regno Unito e Paesi Bassi, mercati in cui operano tour operator che vendono le Marche. Molto pro-

babilmente a breve verrà sottoscritta una convenzione tra la Regione Marche ed il sistema delle Camere di commercio su due iniziative molto importanti: l’Osservatorio regionale sul turismo, strumento fondamentale che permette di individuare ciò che il turista chiede e nello stesso tempo indirizzare la promozione turistica nel verso giusto, ed il marchio di qualità ‘Q’ ospitalità italiana, che spinge gli operatori di tutta la filiera turistica al miglioramento continuo delle strutture e delle attività. Il marchio di qualità è già stato attivato da tempo dalle Camere di commercio con la collaborazione di Isnart -Istituto nazionale di ricerca turistica. La convenzione unifica l’attività che le due istituzioni realizzano per alberghi, ristoranti, country hou-

Congresso nazionale della Commanderie de Cordons Bleus de France a Portonovo Il nome è sinonimo di cucina eccellente sin dalla fine del XVI secolo. Con richiamo, nel tempo, a quell’insieme di abilità e preparazione che descrive la fisionomia del raffinato gourmet e che trova esempi di tutto rilievo nel nostro territorio. Di spicco gli chef protagonisti del Congresso nazionale della Commanderie de Cordons Bleus de France che si è tenuto a Portonovo, il primo meeting organizzato dalla Commanderie nella sua giovanissima espressione marchigiana: il 3 dicembre

Andrea Merloni novare”. Forte sostenitrice della ricerca nel campo della domotica la Regione Marche, ha ricordato Spacca, in particolare la ricerca dell’abitare rivolta agli anziani, per la quale sono stati stanziati 16 milioni di euro fino al 2015. Di un mercato dalle enormi potenzialità ha detto Andrea Merloni, presidente di Indesit Company; riguardo agli investimenti, il neo presidente del consorzio ha parlato di “qualche decina di milioni nei prossimi 3-4 anni”. Già partiti tre progetti: il primo riguarda l’utilizzo della micro generazione; il secondo la centralizzazione del riscaldamento di casa nella caldaia, permettendo a tutti gli elettrodomestici di servirsi dell’acqua dalla caldaia; il terzo il livellamento energetico all’interno della casa.

scorso la nascita dell’associazione, commandeur Carla Latini che ha fatto gli onori di casa durante la due giorni: novanta ospiti, nella suggestiva cornice del Conero l’articolarsi di un programma cui hanno partecipato associati di ogni parte d’Italia. Compito di un commandeur, ha spiegato il presidente nazionale Toni Sarcina, “diffondere la civiltà della tavola, valorizzando i prodotti di qualità di ogni singola area”. Cultura della gastronomia, con i riferimenti storici relativi ed i legami con le

arti e l’ambiente che costituiscono patrimonio e cifra di attrattività turistica di un territorio. “L’avvio di un’attività che riguarda le Marche –ha sottolineato Carla Latinicome contributo a promuovere questa terra”. Molti i complimenti alla nuova delegata, coadiuvata nel suo ruolo di commandeur da Kruger Agostinelli e Mario Mariani: significativi la visita a Loreto e il concerto del Nino Rota Ensemble nella chiesetta romanica di Portonovo inclusi nel programma del convegno.

Emblematico il titolo, “Gli esami non finiscono mai”: a portare la propria esperienza gli chef Mario Uliassi, Paolo Antinori e Marcello Nicolini, il primo firma della cena di gala che si è tenuta all’Hotel La Fonte, il secondo interprete del vincistocco e del brodetto all’anconetana proposti durante la riunione conviviale che ha avuto luogo al Fortino Napoleonico; presente il patron Amleto Roscioni, ad illustrare in menu Terenzio Montesi. Silvana Coricelli

se, agriturismi, stabilimenti balneari ed in futuro anche per le agenzie di viaggio sotto un unico marchio, riconosciuto a livello internazionale, come attestazione certificata riferita alla struttura ed al servizio reso e che utilizza i nuovi strumenti di comunicazione indirizzati verso un pubblico giovane. Altro aspetto importante è la formazione degli operatori della ricettività e di quelli dell’intermediazione, per la creazione di pacchetti turistici che siano in grado di attrarre segmenti di mercato particolari e che possano ampliare le stagioni turistiche. Molti sono i soggetti pubblici interessati al settore: Regione, Province, Comuni, Sistemi turistici, Camere di commercio, Università, associazioni di categorie di tutti i comparti economici e, per quanto riguarda il privato, tutti gli operatori del settore e le imprese in generale che sul territorio svolgono le loro attività, oltre alle associazioni di volontariato che contribuiscono alla valorizzazione della regione Marche. Le cose da fare sono molte e tanti sono i soggetti coinvolti nello sviluppo del settore, per cui occorrerà destinare più risorse al comparto, da impegnare secondo una logica di priorità che solo una cabina di regia ben individuata può attuare. E solo la Regione Marche dovrà fissare le regole destinate a sviluppare l’efficienza del settore e di tutto ciò che ruota attorno al turismo. Altra cosa importante è creare la cultura dell’accoglienza turistica, che non è solo quella a cui rispondono gli operatori, ma quella che proviene da tutti i cittadini e le istituzioni della regione”.


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Sergio Schiavoni, presidente del Gruppo Schiavoni, all’inaugurazione ad Ancona del nuovo impianto fotovoltaico a copertura dell’edificio A del Center Gross, zona Baraccola, progettato e realizzato da Imesa Spa

”Sperimentato un sistema speciale” È

stato inaugurato, di recente, ad Ancona il nuovo impianto fotovoltaico del Gruppo Schiavoni. L’impianto, installato a copertura dell’edificio A del Center Gross, zona Baraccola, è stato progettato e realizzato da Imesa Spa, società del Gruppo marchigiano. A tenere a battesimo la realizzazione il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, la presidente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande, oltre al presidente del Gruppo, Sergio Schiavoni. “Un impianto esemplare – ha detto il presidente Spacca– da portare all’attenzione del comparto produttivo regionale. Interpreta perfettamente la filosofia che vorremmo fosse seguita sia dalle imprese che dalle famiglie: impianti installati su tetto e in aree già industrializzate o urbanizzate, senza alcun impatto sul paesaggio. È questa la strada da percorrere”. “Un intervento – ha aggiunto Spacca – in linea con la programmazione regionale in materia di fotovoltaico: favorire le istallazioni in aree urbanizzate, sui tetti degli edifici industriali e civili, per evitare consumo di suolo e insediamenti che possano compromettere il paesaggio e il turismo. La strada è segnata e i risultati non si fanno attendere: la potenza degli impianti fotovoltaici già operativi nelle Marche è di poco meno

campo delle rinnovabili: “Il 30% dell’energia fotovoltaica delle Marche è prodotta nella provincia di Ancona. Dunque accogliamo con favore questa nuova realizzazione, in un settore come questo della green economy che fa nascere nuove imprese e crea occupazione”. L’impianto spicca per le caratteristiche di ‘leggerezza’ e ‘reversibilità’: “Abbiamo iniziato ad occuparci di rin-

coletta Schiavoni e dal nipote Francesco Bugaro del settore commerciale–; con questa nuova realizzazione abbiamo sperimentato un sistema per evitare una struttura fissa: i pannelli sono semplicemente appoggiati alla superficie della copertura e si possono eventualmente spostare o smantellare con facilità”. L’impianto ha una potenza di 231,84 kW, produrrà ogni anno 300mila kWh, pareggian-

convogliata agli inverter Ansaldo Sistemi Industriali Answer Drives Mod. PV7M. All’inaugurazione erano presenti, inoltre, tra gli altri, Giuseppe Guerrera, caposegreteria particolare del ministro Paolo Romani, Giuseppe Casali e Filippo Schittone, rispettivamente presidente e direttore di Confindustria Ancona, Giacomo Bugaro, vicepresidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, l’as-

novabili nel 2000 in collaborazione con Eni, realizzando impianti in Cina e Mongolia -ha evidenziato Sergio Schiavoni, affiancato dai figli Giampiero e Claudio, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Imesa, dalla figlia Ni-

do di fatto il consumo energetico di Imesa, è costituito da 1.008 pannelli in silicio policristallino Sun Earth Solar Power Co forniti da Photon Energy (altra azienda del Gruppo marchigiano); l’energia elettrica prodotta dai pannelli viene

sessore Michele Brisighelli in rappresentanza del Comune di Ancona, Valeriano Balloni, vicepresidente Istao, l’imprenditore Massimo Virgili, il calciatore Emanuele Pesaresi, capitano dell’Ancona 1905.

Un momento dell’inaugurazione dell’impianto fotovoltaico; da sinistra, Sergio Schiavoni (anche nella foto a lato), il Governatore Gian Mario Spacca e la presidente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande di 300 megawatt che sommati ai 150 in attesa di autorizzazione possono salire a 450 entro il 2012. E’ con impianti come quello inaugurato oggi che possiamo guardare concretamente al futuro della nostra economia e delle nostre

imprese, rispondendo contemporaneamente alla forte attenzione alle tematiche ambientali che esiste nella nostra regione”. La presidente Casagrande ha sottolineato il primato della Provincia di Ancona nel


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Venticinque anni di attività, lo Iom al cospetto di un compleanno importante. Parla la neo-presidente Angela Borrelli

Portonovo eventi - Due giorni per il Salesi VI edizione

Medicina umanizzata

In memoria di Fabrizzi

ROSEMARY MARTARELLI

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enticinque anni di attività che non ha mai conosciuto arresti. Un compleanno importante quello che si appresta a festeggiare quest’anno lo Iom - Istituto oncologico marchigiano. Nato nel 1986 per volontà dell’oncologo Maurizio Bonsignori, l’istituto ha attualmente sei sedi -Jesi, Falconara Marittima, Fermo, Ascoli Piceno e due ad Ancona- e presto ne saranno operative altre. Lo Iom, come spiega la sua neo-presidente Angela Borrelli, opera nell’assistenza a domicilio delle persone malate di tumore, offrendo al contempo sostegno anche alle loro famiglie, per aiutarle ad affrontare il delicato periodo di vicinanza al loro caro. L’assistenza offerta è completamente gratuita e garantita da un’équipe multi professionale composta da medici, infermieri, operatori socio-sanitari e psicologi, che assicurano un rapporto non solo medico con il paziente, ma anche e soprattutto umano. All’Istituto, infatti, si parla di “medicina umanizzata”, per sottolineare l’importanza di una risposta personalizzata ai singoli bisogni del malato. Lo Iom si propone di garantire la migliore

da potergli garantire immediatamente al suo arrivo a casa un’adeguata e mirata assistenza. “Questa è quella che abbiamo chiamato ‘la continuità terapeutica’ –spiega la Borrelli-, ed è uno dei tanti progetti che abbiamo attivato”. “Io ho Angela Borrelli, presidente Iom da poco asqualità di vita ai malati di sunto la presidenza dello tumore, offrendo supporto Iom, succedendo a Giorgio psicologico, assistenza inferGrati, che ha segnato l’Istimieristica e per la terapia del tuto con il suo ottimo lavodolore, cura dell’igiene e, nei ro”, prosegue la neo-presidente, augurandosi di concasi di particolare bisogno, tinuare su questa impronta. compagnia ed aiuto nel disbrigo di piccoli servizi. La Lo Iom vanta numerose inisua attività affianca ed inteziative, come i diversi progra quella delle istituzioni getti di formazione volti ad pubbliche sanitarie e sociaapprofondire le tematiche li, tanto è vero che l’Istituto psico-sociali e della mediciinizia ad operare quando il na estetica, i corsi per i vopaziente si trova ancora rilontari che assistono le facoverato in ospedale. Ciò miglie dei malati, ed i semipermette ai volontari delnari aperti a tutti per diffonl’Istituto, una trentina circa dere l’informazione relativa in totale, di avvicinare il alla patologia oncologica. malato e di conoscerne le Non mancano, inoltre, la riproblematiche prima ancora cerca e l’aggiornamento della sua dimissione dalla scientifico, garantiti da un struttura ospedaliera, così comitato scientifico. Un’or-

Provincia di Ancona - Bilancio 2010, l’assessore Maiolini

“Superata la prova di crisi” Il Consiglio provinciale di Ancona ha approvato il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2010. Nonostante il morso della crisi e i tagli del Governo centrale, il bilancio della Provincia di Ancona conferma le buone performance già registrate in passato, con il mantenimento degli standard qualitativi e quantitativi di servizi fondamentali in settori chiave come scuola, infrastrutture e demanio idrico. Centrati anche gli obiettivi del patto di stabilità Eliana Maiolini interno e del controllo del livello di indebitamento, fermo all’81% contro il 114% della media nazionale. Un risultato ottenuto grazie all’ottimizzazione della spesa che ha ridotto la spesa per il personale e per la struttura dell’ente. Il dato più importante arriva dall’espansione degli investimenti previsti dal Piano delle opere pubbliche che raggiungono la cifra di 18 milioni di euro, di cui 8 per la viabilità, 4 per l’edilizia scolastica, 1,5 per la manutenzione dei fiumi e

2 per la bonifica della sede di corso Stamira ad Ancona. Una cifra di tutto rispetto che porta a 100 milioni di euro la cifra degli investimenti dall’inizio del mandato. “Siamo riusciti a gestire un anno particolarmente duro –afferma l’assessore al Bilancio, Eliana Maiolini- in cui la finanza provinciale ha risentito fortemente degli effetti della congiuntura economica negativa che hanno prodotto un calo delle entrate correnti da un lato e l’emergere di maggiori esigenze per il territorio dall’altro. Importante è stato anche saper superare le insidie dei vincoli del patto di stabilità non compromettendo i pagamenti in conto capitale e, quindi, concretizzando la realizzazione delle opere pubbliche con un’attenta programmazione della spesa. Un risultato reso possibile da un alto senso di gestione della cosa pubblica con cui sono stati affrontati i nodi posti da una situazione difficile e in costante evoluzione”.

ganizzazione accurata che permette all’Istituto di assistere circa trecento malati all’anno, con cifre impressionanti: circa 9.000 visite infermieristiche annuali, 1.000 consulenze medico-specialistiche, 500 colloqui con gli psicologi e 1.000 accessi degli operatori Oss o Ota. Inoltre, tre volontari garantiscono la loro presenza tutti i giorni, tranne la domenica, al dipartimento di Oncologia dell’Ospedale di Torrette di Ancona. L’Istituto è convenzionato con l’Asur e l’assistenza domiciliare è attivata su valutazione del medico di base: una volta stabilita la necessità, lo Iom inizia la sua attività nel giro di un giorno. La convenzione con l’Asur, però, non è sufficiente per sostenere le spese dell’Istituto, che si regge grazie alle molte offerte dei privati ed alle raccolte fondi organizzate mediante manifestazioni. “La sezione dello Iom giovani si occupa dell’organizzazione di diversi eventi, soprattutto concerti –spiega la Borrelli-; lo scorso anno grande successo hanno riscosso la notte argentina alla Mole di Ancona e il concerto dedicato a Michael Jackson”. Ogni anno, poi, l’Istituto organizza un trofeo podistico ed uno di golf, oltre al concerto di Natale, uno spettacolo teatrale e cene di commemorazione.

Giochi in riva al mare, sorrisi e colori per la sesta edizione di “Portonovo eventi-Due giorni per il Salesi”, la kermesse di solidarietà organizzata dall’associazione Patronesse, che ha preso il via lo scorso 30 aprile per proseguire domenica 8 maggio. Centrato anche per l’edizione 2011 l’obiettivo ambizioso che ha portato all’acquisto di un’attrezzatura elettro medicale ed informatica per l’ampliamento dell’assistenza del Centro di Nefrologia pediatrica, che si occupa di bambini affetti da malattie renali in diversi stadi, compreso il trattamento dialitico ed il trapianto. L’edizione 2011 è stata dedicata alla memoria del dottor Giancarlo Fabrizzi, primario di Radiologia scomparso lo scorso mese di febbraio. L’associazione Patronesse ha voluto così ricordare con affetto il medico che ha lasciato un grande vuoto nell’ospedale pediatrico dove svolgeva quotidianamente con grande abnegazione il suo lavoro al fianco dei piccoli degenti. L’evento, patrocinato da Regione (assessorato Pari opportunità), Comune (assessorato Politiche giovanili) e Provincia (assessorato Politiche sociali), sotto la direzione artistica e logistica di Anna Vitale e Rober-

to Franco Caraceni, si è aperto il 30 con una cena all’’Hotel Excelsior La Fonte animata dalla musica live dei “Cocktail” e presentata dal giornalista Andrea Carloni. Con l’occasione è stata organizzata un’originalissima asta di cappelli, che ha permesso all’associazione di ricavare oltre 1.200 euro. Emozionata la nuova presidente Milena Fiore, che ha ringraziato per la collaborazione gli Istituti alberghieri “Nebbia” di Loreto e “Panzini” di Senigallia e il titolare dell’hotel Aldo Amleto Roscioni. Presente anche l’artistastilista Rita Albertini, conosciuta da tutti al Salesi come “dott.ssa Ripippi” e amatissima dai bambini per la sua preziosa attività di clownterapia. Domenica 8 maggio nella spiaggia di Portonovo la kermesse si è conclusa con un pomeriggio dedicato ai bambini e ricco di eventi e musica: apprezzato lo spettacolo degli artisti di strada della compagnia “GiocaSorriso”; spazio alla musica per ballare insieme agli amici de “La luna dance center” e l’associazione Jacksology, guidata dal travolgende ballerino “Stritti”: sul palco anche momenti di solidarietà attraverso l’iniziativa “Help the childrens”.

Una pluralità di siti in grado di accogliere le diverse proposte, esigenze ed opportunità che il territorio è in grado di esprimere

E’ nata la Fiera delle Marche E’ nata ufficialmente nei giorni scorsi la Fiera delle Marche Spa, che non vuole essere un unico sito espositivo, ma una pluralità di siti in grado di abbracciare ed accogliere le diverse proposte, esigenze ed opportunità che il territorio regionale è in grado di suscitare ed esprimere, con un occhio attento anche ai territori limitrofi. Per il presidente di Fiera delle Marche, Mario Formica, quella della

Politiche abitative: firmato il protocollo Un deciso passo avanti nell’ambito del sostegno a chi ha difficoltà a pagare gli affitti e una rinnovata particolare attenzione anche alle coppie di giovani è stato fatto con la firma del protocollo d’intesa fra organizzazioni sindacali e assessorato alla Casa della Regione Marche. “Aumenta l’impegno della Giunta regionale nei confronti delle politiche abitative –ha detto l’assessore Antonio Canzian–; la firma di oggi è importante non solo per i fondi a sostegno di chi non può pagare l’affitto o far fronte agli aumenti, ma anche perché oltre che tamponare l’attuale crisi getta le basi per la futura proficua collaborazione con i sindacati in vista delle prossime decisioni da prendere insieme a cominciare dal Piano Casa regionale”.

nascita di questa realtà una data “storica”. “Sono di origine marchigiana -ha sottolineato Formica- e sono felice di creare un’opportunità vera di sviluppo nella mia regione. Si tratta di un’idea intelligente, innovativa. Alcune iniziative verranno preservate nelle terre di origine e saranno valorizzati i distretti industriali che ci sono alle spalle. Allo stato attuale abbiamo già messo in campo progetti per il 2012 e il

2013, visto che per organizzare una fiera ci vogliono dagli 8 ai 12 mesi. Crediamo anche che altre Camere di commercio possano intervenire a supportare l’attività. Un progetto di grande respiro che avrà bisogno di tempo. Ho trovato un territorio effervescente, interessante e stimolante per chi fa impresa”. “Ringrazio i promotori di questa iniziativa –ha affermato il presidente della Regione Marche, Gian Mario

Spacca- che si ispira ad una filosofia che condividiamo: una filosofia di fiera diffusa che valorizza i territori legandoli ai prodotti per posizionarli sui mercati internazionali. L’auspicio è che si lavori a favore dell’incoming, favorendo l’arrivo di acquirenti e distributori dei nostri prodotti. L’obiettivo è raddoppiare il numero delle imprese marchigiane che si posizionano sui mercati internazionali”.

Inaugurato l’istituto “Podesti-Calzecchi Onesti”; 3 anni di lavori, oltre 9 milioni di investimenti

Un polo professionale Tre anni di lavori e oltre 9 milioni di euro di investimenti: il polo professionale raccolto intorno all’Iis “Podesti-Calzecchi Onesti” di Ancona è una realtà pronta ad accogliere più di 600 ragazzi. Fortemente voluto dalla Provincia, il nuovo complesso di Passo Varano è stato inaugurato con l’ingresso delle classi ubicate in precedenza nelle sedi di via della Montagnola (ex Ipc) e di via Curtatone (ex Ipsia). Qui troverà posto anche il nuovo edificio del centro per l’impiego del capoluogo, in modo da riunire in un’unica soluzione il percorso scuola-orientamento-lavoro. I nuovi edifici, per una superficie complessiva di circa 10 mila metri quadrati, sono dotati di 26 aule didat-

Il nuovo polo professionale “Podesti-Calzecchi Onesti” tiche, 2 aule speciali, 18 laboratori, 14 uffici. Sono inoltre presenti una biblioteca, un auditorium, una sala multimediale per le conferenze e una palestra. Particolare attenzione è stata dedicata anche alla qualità costruttiva per garantire al massimo il risparmio energetico grazie

a soluzioni che prevedono un impianto solare termico che produrrà il 60% del fabbisogno di acqua calda sanitaria, l’installazione di caldaie a condensazione, pannelli radianti nella palestra e un sistema di recupero delle acque piovane per evitare sprechi di acqua potabile.


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Sviluppo sostenibile a 360°: nasce Energy Resources Holding; il presidente Andrea Cardinaletti: “Ingresso della green economy in una nuova fase; un approccio che punta a migliorare il benessere dell’individuo”

N

Vita a zero emissioni

asce Energy Resources Holding, la prima realtà italiana in grado di realizzare l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile a 360°. Attraverso le sue società specializzate, il Gruppo è in grado di fornire un servizio globale basato sull’integrazione tra i diversi aspetti che compongono una “vita a zero emissioni”: la realizzazione di impianti ad energia rinnovabile (fotovoltaico, geotermico, mini e micro eolico e impianti a biomasse), l’applicazione di criteri di efficienza per abbassare i consumi energetici, l’edilizia sostenibile, la diffusione di mezzi elettrici alimentati dal sole. Energy Resources Holding nasce dall’esperienza di Energy Resources Spa, realtà di spicco nel settore delle rinnovabili, che a cinque anni dalla sua costituzione, forte dei grandi risultati ottenuti, ha deciso di compiere un importante salto di qualità. “La nascita di Energy Resources Holding –afferma il neopresidente Andrea Cardinaletti– segna l’ingresso della green economy in una nuova fase: al centro non c’è più il singolo prodotto, ma un approccio generale che punta a migliorare la qualità della vita e il benessere dell’individuo, visti come nuovo equilibrio

Il Gruppo è stato creato grazie all’esperienza di Energy Resources Spa, realtà di spicco nel settore delle rinnovabili che, a cinque anni dalla sua costituzione, forte dei grandi risultati ottenuti, ha deciso di compiere un importante salto di qualità; l’amministratore delegato: Enrico Cappanera: “C’era la necessità di un’unica cabina di regia per la gestione della finanza e dei diversi servizi e per il mantenimento di una Da sinistra: Luigi Lucchetti, Enrico Cappanera, rispettivamente vicepresidente ed amministratore delegato strategia globale” Energy Resources Spa; Andrea Cardinaletti, presidente Energy Resources Holding; Giovanni Emidi ed Emanuele Mainardi, presidente e vicepresidente Energy Resources Spa

tra uomo e ambiente. È questa l’intuizione alla base di Energy Resources Holding”. “L’integrazione tra le diverse tecnologie green è sempre stata nel dna di Energy Resources spa – spiega l’amministratore delegato, Enrico Cappanera– ; arrivati a questo grado di sviluppo, c’era la necessità di un’unica cabina di regia per la gestione della finan-

za e dei diversi servizi, e per il mantenimento di una strategia globale. Entriamo in una fase nuova, forti degli obiettivi raggiunti”. Ad oggi Energy Resources Spa ha realizzato 420 impianti ad energia rinnovabile per 83 megawatt di energia pulita installati, conta 150 addetti e ha raggiunto per il 2010 i 152,5 milioni di euro come valore della produzione. Vanta im-

portanti innovazioni -come la sonda a spirale che ha reso più accessibile il geotermico- e grandi realizzazioni che spiccano per efficienza energetica, redditività dell’impianto e profilo estetico: ne sono esempi eccellenti gli impianti realizzati per Poltrona Frau (Tolentino), Baraclit (BibbienaArezzo) e Rainbow (Loreto). Energy Resources Holding è formata dalle seguen-

ti aziende: Energy Resources Spa (impianti ad energia rinnovabile di media e grande dimensione), ER financial (servizi finanziari), ER Geocomfort (sistemi geotermici e impianti termici), ER Residential (impianti per utenze residenziali e commerciali di piccola taglia), ER Green Mobility (commercializzazione di veicoli elettrici e infrastrutture di ricarica), ER Casa Solare (edili-

zia sostenibile), White to green (elettrodomestici a basso consumo) ed Elettra (produzione di veicoli elettrici). Energy Resources Holding è distribuita su tutto il territorio nazionale, attraverso la sede legale di Milano, la sede operativa di Jesi, la sede logistica di Ancona, una filiale in Campania (ER Technology) ed una in Puglia (ER Salento).

La festa del patrono di Ancona – Assegnazioni alla memoria di Otello Giuliodori, Giorgio Grati e Massimo Galeazzi

Fano Yacht Festival dal 12 al 15 maggio, il sindaco Aguzzi

Ciriachini, 3 medaglie d’oro

“Rilancio del settore nautico”

Dopo l’offerta di un mazzo di fiori sulla tomba del santo patrono, San Ciriaco, il sindaco di Ancona, Fiorello Gramillano, ha dato avvio, lo scorso 4 maggio, alla cerimonia di consegna delle civiche benemerenze, al Ridotto delle delle Muse. Tre le medaglie d’oro, assegnate tutte “alla memoria”: ad Otello Giuliodori, a Giorgio Grati e a Massimo Galeazzi. Otello Giuliodori, scomparso

ultracentenario, ha contribuito alla rinascita culturale della città di Ancona del secondo dopoguerra, promuovendo e collaborando a numerose iniziative illustri che hanno richiamato nella Dorica personalità di spicco, come il concorso la “Ginestra d’oro”, condotto insieme all’artista Farroni e all’albergatore Fiorini, il “Premio Marche” con il professor Trifogli e molte altre, oltre che essere stato

componente di associazioni prestigiose, quali l’Accademia marchigiana di Scienze, lettere ed arti e di istituzioni culturali quali la Galleria Puccini. Giorgio Grati, scomparso di recente, è ricordato per aver portato il nome di Ancona nel firmamento dell’alta moda, creatore di stile e di una raffinata immagine femminile ma anche imprenditore lungimirante e innovatore. “L’Amministra-

La novità: anche le grandi aziende alla tradizionale fiera Alla fiera di San Ciriaco per ribadire la propria vicinanza al territorio. E’ stata la novità di questa edizione della festa del patrono di Ancona. Prometeo, Energy Resources, Ikea: realtà aziendali di rilievo nelle pieghe del tessuto cittadino per condividerne un momento significativo. Presente con stand informativi la prima, con la sua gamma di auto e moto elettriche la seconda, mentre Ikea ha messo a disposizione della Croce Gialla uno spazio in cui è stato peraltro possibile acquistare i biglietti della tradizionale lotteria di San Ciriaco. “La nostra azienda –dice la responsabile marketing Tiziana Babuin- ha voluto aggiungere tre premi a quelli messi a disposizione di chi ha partecipato all’estrazione. La fiera di San Ciriaco coinvolge non solo la città ma tutta la provincia ed è appuntamento seguitissimo dalle famiglie, il

nostro pubblico di riferimento: la partecipazione di Ikea alla festa come segnale forte della nostra volontà di stare tra le persone, con le persone”. Vicini al cittadino, laddove si vivono momenti di aggregazione: i vertici di Prometeo nell’apposito stand allestito e ad accogliere gli ospiti, nella giornata inaugurale della manifestazione, è stato lo stesso presidente: “La fiera di Ancona -sottolinea Giacomo Roscioni- come espressione forte del territorio, dunque non potevamo che esserci: per noi un’importante occasione di incontro e di scambio diretto di idee con i cittadini, cogliendone le esigenze e i consigli, com’è nella nostra filosofia aziendale”. Hanno creato colore e allegria lungo la principale arteria della fiera le ‘animate’ colonnine di ricarica e spine elettriche targate Energy Resources: impegnato con i visitatori in un dialogo sulla

mobilità sostenibile l’amministratore delegato Enrico Cappanera; “Abbiamo partecipato alla fiera di San Ciriaco perché avevamo piacere di supportare il Comune in questo evento che ogni anno fa rivivere di nuova vita il centro di Ancona. Visto l’interesse e l’impegno che la pubblica amministrazione locale ha dimostrato nei confronti delle rinnovabili e della mobilità sostenibile, abbiamo deciso di portare in piazza Roma alcuni dei mezzi elettrici che abbiamo in gamma per sensibilizzare i cittadini su questa nuova frontiera e soprattutto rispondere alle tante domande che ruotano attorno a questo mercato. Naturalmente speriamo di continuare a sostenere il Comune di Ancona nei suoi progetti di sensibilizzazione e informazione sulle energie rinnovabili in generale”. Silvana Coricelli

zione –riporta una nota del Comune- lo ricorda con gratitudine, non solo come industriale di successo ma anche come figlio generoso della sua città, cui ha dedicato energie e passione. Tifoso appassionato, ha voluto sostenere la sua squadra mettendosi al timone dalla Società, mantenendo in tutte queste attività un garbo, un’eleganza e un grande attaccamento alla sua terra”. Quanto a Massimo Galeazzi, il Comune gli ha dedicato una medaglia d’oro per l’instancabile e appassionata attività di operatore nel settore dell’handicap e di volontario nel mondo dei giovani, verso i quali ha svolto un servizio prezioso di prevenzione delle devianze sociali. Animatore ed educatore al Centro Papa Giovanni XXIII e nella parrocchia Cristo Divino Lavoratore, prematuramente scomparso a 38 anni, era una personalità generosa e poliedrica, innamorato della sua città e dei suoi rioni, cui ha dedicato, pubblicandoli, tre volumi. Le medaglie d’argento sono state consegnate a Don Gelsomino Battaglini, conosciuto come Don Celso (già direttore di “Presenza” e sostegno spirituale dei detenuti di Montacuto), ad Orlando Ridolfi, detto Biribina (volontariato), a Gallo Santomartino (pittore), all’Azienda Dp Logistica Srl (crescita economica), a Nono Lucarelli (volontariato) e alla memoria di Rinaldo Mancinelli (Società mutuo soccorso Varano).

“La settima edizione del Fano Yacht Festival segna il rilancio del settore nautico, non ci dovranno più essere dubbi in futuro, questo è il vero e proprio momento di ripartenza”, è quanto ha dichiarato il sindaco del Comune di Fano, Stefano Aguzzi, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento che si svolgerà dal 12 al 15 maggio. “La decisione e l’impegno profuso per portare avanti la manifestazione –ha aggiunto Aguzzi- vanno a sostegno del settore e di un intero territorio che è stato e vuole rimanere punto di riferimento per la nautica”. A sottolineare positivamente la capacità degli enti organizzatori di scommettere ancora su questo mercato è stato anche l’assessore al Turismo del Comune di Fano, Alberto Santorelli: “Il salone nautico costituirà una preziosa vetrina turistica e commerciale per tutta la città, un ruolo di promozione favorito quest’anno anche dalla scelta dell’ingresso libero alla manifestazione”. Un salto positivo è stato evidenziato dall’assessore della Provincia di Pesaro Urbino, Massimo Seri: “Dopo un tragico 2009, il settore nautico sta rinascendo: fondamentale in questo processo coltivare le professionalità che abbiamo nel nostro territorio”. A ribadire l’importanza della manifestazione è stato il presidente della Camera di

commercio di Pesaro Urbino, Alberto Drudi: “In un momento che risente ancora di difficoltà economiche ma che sta lentamente cambiando in positivo non potevamo non confermare il nostro appoggio ad un salone nautico che valorizza l’intera costa adriatica”. “E’ stata un’operazione difficile, ma siamo orgogliosi di potere affermare che la settima edizione del Fano Yacht Festival sarà incentrata sulla qualità”, ha precisato il direttore commerciale del Fano Yacht Festival, Giuliano Antinori, il quale ha annunciato l’importante presenza al Salone nautico di un’anteprima assoluta: il 640 Maine navetta dislocante dei Cantieri Estensi. Un’anteprima di lustro che si affiancherà agli 80 espositori che hanno confermato la loro partecipazione -nel 13% dei casi si tratta di imbarcazioni sopra i 20 metri-; di prestigio i marchi presenti come Azimut, Atlantis, Benetti, Blu Martin, Benetau, Carnevali, Catalina Yachts, Cranchi, Enterprise Marine, Galeon, Intermare, Innovazioni e Progetti, Island Packet Yachts, Larson, Mochi Craft, Paper8, Pershing, Ranieri, Sessa, Sun Odyssey e tanti altri. All’interno dell’area espositiva del Fano Yacht Festival saranno, inoltre, allestite delle vetrine con le migliori proposte per il vestiario tecnico, gli accessori e gli ultimi ritrovati del settore per la vacanza in barca o per la regata sportiva.


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cultura

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Arte astratta, capolavori collezione Fiocchi esposti fino al 30 maggio Prorogata fino al 30 maggio, al Forte Malatesta di Ascoli Piceno, la mostra “Aspetti di arte astratta nella raccolta Fiocchi” curata da Armando Ginesi e presentata da Stefano Papetti, direttore dei Musei Civici di Ascoli. L’esposizione riunisce un nucleo di opere molto consistente da

un punto di vista numerico ma soprattutto un corpus formidabile per la conoscenza delle dinamiche dell’arte contemporanea in Italia. Trattasi di 230 opere delle circa 500 sull’astrattismo raccolte in oltre 50 anni da Serafino Fiocchi, collezionista ascolano. L’esposizione si apre idealmente con una

Un altro Premio Abbiati per il Rof Nuovo riconoscimento per il Sigismondo, opera che ha debuttato con successo in prima assoluta nella scorsa edizione del Rossini Opera Festival. Lo scenografo Paolo Fantin e la costumista Carla Teti hanno vinto il premio della critica musicale Franco Abbiati, giunto alla sua 30a edizione e assegnato dall’Associazione nazionale critici musicali, per le migliori scene e costumi. La cerimonia di consegna dei riconoscimenti si terrà a Milano il 25 maggio alle 18 nella Villa Reale.

“Videodromo”, dove corrono le immagini Le immagini corrono senza sosta all’Atelier dell’Arco Amoroso, in Piazza del Plebiscito, spazio no profit gestito dalla Provincia di Ancona: “Videodromo” il progetto promosso dall’assessorato alla Cultura e curato dal critico Gabriele Tinti con l’organizzazione di Mac Manifestazioni artistiche contemporanee e la consulenza artistica e scenografica di Allegra Corbo, progetto che vedrà sbarcare nella città di Ancona nell’arco di un anno, fino ad aprile del 2012, alcuni fra i maggiori artisti video di fama internazionale. Perchè la video arte? “Perché il video è divenuto lo spazio privilegiato di gran parte della sperimentazione artistica, il luogo dove il nesso tra arte e tecnologie di comunicazione di massa più si è avverato e consolidato, dove quel passaggio dell’arte da evento sacro e rituale ad uno politico e comunicazionale profetizzato da Benjamin più si è venuto determinando”, spiega Tinti. Speciale lo spazio prescelto ad ospitare “Videodromo”: l’Atelier dell’Arco Amoroso è un luogo nel quale forme artistiche contemporanee sono chiamate a dialogare con un’architettura dal grande valore storico. Inaugurato con la performance di Cristian Chironi, il programma di “Videodromo” prosegue durante l’anno con le esibizioni di Judith Siegmund (Germania), Matteo Giacchella e Gastone Clementi (Italia), Simon Senn (Svizzera), Careof Docva (Italia), Emilio Leofreddi (Italia), Cristiano Berti (Italia), Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti (Italia), Calin Dan (Olanda), Andrew Schoultz (Usa) e molti altri. Uno spazio di dialogo tra varie realtà artistiche e culturali, “Videodromo”, aperto a workshop, happening, presentazioni di libri e riviste, incontri e confronti, alla cui ideazione e realizzazione collaborano numerose realtà: Mediateca delle Marche, Liceo artistico E. Mannucci, Acusmatiq, Arci, Argo, Careof, La Cupa, Librare, Nerto.it, Niewiem, Notte Nera, Pop Up!. “Videodromo” è infine un laboratorio dove gli studenti del Mannucci di Ancona, con la supervisione di Allegra Corbo e Donatella Discepoli, intervengono nell’allestimento dello spazio espositivo e nella realizzazione delle mostre, per concludere il loro stage con una propria collettiva. L’Atelier dell’Arco Amoroso rimane aperto a tutti gli utenti interessati ad esporre e, oltre alla programmazione ufficiale, rimane a disposizione dei giovani artisti che possono inoltrare domanda di partecipazione attraverso un apposito bando consultabile nel sito www.provincia.ancona.it

Simone Borghi: “Acoustic Night in Firenze” il nuovo dvd e cd Si intitola “Acoustic Night in Firenze” il nuovo dvd e cd del musicista marchigiano Simone Borghi. Questo

film-concerto è stato girato presso il teatro Opera Et Gusto che si trova nel centro storico di Firenze, città dove Borghi ha prodotto una parte del suo ultimo disco “Online” al quale hanno partecipato musicisti di fama mondiale come Steve Lukather e Simon Phillips dei Toto, il bassista Tony Levin e il batterista Vinnie Colaiuta. Prodotto dalla Thelenis Multimedia e diretto dal regista fiorentino Costantino Maiani, il film, oltre allo show dal vivo, ripercorre le fasi della preparazione nelle colline toscane del Chianti dove Borghi ha trascorso alcuni giorni per lavorare agli arrangiamenti in chiave acustica del repertorio tratto dal suo ultimo album. Il nuovo dvd e cd “Acoustic Night in Firenze” di Simone Borghi, già disponibile nei maggiori negozi di internet tra i quali iTunes e Amazon, contiene inoltre una versione dal vivo del singolo “Every Night Together”, che vede la straordinaria partecipazione della cantante Linda Valori.

cartolina postale disegnata da Giacomo Balla recante un testo augurale indirizzato a Fortunato Depero in occasione di una mostra a New York: la grafica dell’immagine interpreta infatti in chiave aniconica i suggerimenti dinamici e luministici tipici del Futurismo, anticipando certi aspetti dell’Astrattismo.

Si prosegue poi con un interessante confronto fra una Amalassunta di Osvaldo Licini e un disegno visionario di Mirò (dell’autore, nella foto a lato, “Femme”, 1978), ambedue proiettati in una dimensione onirica e fantastica. Notevole è anche la rappresentanza dell’astrattismo italiano degli anni Cinquanta

25 MAGGIO 2011 con opere di Fontana, Burri, Veronesi, Crippa, Capogrossi, Scanavino che ne declinano la componente informale, mentre quella gestuale-segnica è ben esemplificata attraverso i dipinti di Vedova, Accardi, Perilli e Parmeggiani, ma non mancano in mostra anche interessanti esempi legati al contesto internazionale con opere di Masson, Beuys e Sol Lewitt.

Fino al 29 maggio alla Mole la mostra di Tsereteli. Spacca: “Evento prestigioso”. L’artista ha donato alla Regione una sua opera

“Un amico delle Marche” SILVANA CORICELLI

re, narratore, architetto e scultore il più famoso di tutta la Federazione russa. Suoi il memoriale

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ella grande lezione rappresentata dall’Espressionismo ha fatto il suo punto di riferimento stilistico. “L’arte come la si percepisce attraverso i sentimenti”, echeggiando le parole di Armando Ginesi. Una materia poeticamente trasfigurata dove “le linee si deformano, i volumi si rattrappiscono o si dilatano”, dove i colori diventano “elementi sinfonici dell’anima stessa”. Zurab Tsereteli, “Mulja”, olio su tela, Ed ebbri di 2009 colore ci si per ricordare le vittime sente al cospetto dello del terrorismo all’indomasgargiante teatro pittorico ni dell’11 settembre 2001 di Zurab Tsereteli: rossi (New Jersey, Stati Uniti) rutilanti, gialli vividi, e l’opera collocata azzurri elettrizzanti, un davanti alla sede delmondo debordante anche l’Onu a New York, “Il per qualità materica, Bene vince sul Male”, il densa di stratificazioni, e cui modello l’artista ha per gli amplificati tratti donato alla Regione di fisionomie che si Marche con annuncio nel stagliano con trionfante corso dell’inaugurazione nettezza, rimbalzando dai della sua mostra alla quadri di grandi dimenMole Vanvitelliana di sioni. La monumentalità Ancona (vedendo la la cifra che ha reso statua esposta nella corte celebre Tsereteli, georgiadella Mole), terza cittàno di Tbilisi dove è nato tappa di un itinerario nel 1934, pittore, inciso-

italiano che ha già toccato Roma e Palermo. Circa 120, tra dipinti, bassorilievi e grafiche, le opere proposte, a colpire le restituzioni di una generosa tavolozza venata di tutti i colori della vita quotidiana, della tradizione popolare, dei personaggi illustri, del paesaggio, della storia russi. Un’arte satura di civiltà antica e che ha respirato le avanguardie. “Zurab Tsereteli. Incanto delle Origini. Radici del mondo”, titola l’esposizione ideata dall’Accademia russa di Belle arti e realizzata dalla Regione Marche e dall’agenzia di sviluppo regionale Svim, in collaborazione con i Ministeri degli Affari esteri e della Cultura della Federazione russa e il Comune di Ancona, con il patrocinio del Consolato onorario della Federazione russa di Ancona, il Ministero italiano per i Beni e le Attività culturali e la Provincia di Ancona. Nell’anno dedicato allo scambio culturale tra Italia e Russia, le Marche ospitano quello che Gian Mario Spacca ha definito un evento prestigioso, ulteriore e prezioso tassello nella storia dei rapporti tra questa regione e la Russia. Rapporti straordinari, che “al dialogo culturale affidano anche la possibilità di sviluppare rapporti commerciali”, ha detto il Governatore inaugurando la mostra alla presenza dell’artista, Tsereteli

“grande amico delle Marche”, lui che ha dato accoglienza nella sua galleria di Mosca, ha ricordato Spacca, “ad una delegazione di nostri imprenditori che hanno incontrato i colleghi russi”. Al Governatore Tsereteli ha consegnato l’Ordine per i meriti per la Cultura, la più alta onorificenza dell’Accademia russa di Belle arti, di cui l’artista georgiano è presidente. All’inaugurazione della mostra gli interventi del curatore Armando Ginesi, console onorario della Federazione russa in Italia; Michail Rossijskij dell’Ambasciata della Federazione russa in Italia; Patrizia Casagrande, presidente della Provincia di Ancona, e Andrea Nobili, assessore dorico alla Cultura. Presenti anche Lubov Evdokimova, direttrice per le attività espositive dell’Accademia russa di Belle arti, ed Elena Tsereteli, figlia dell’artista, curatrice insieme con la Evdokimova della mostra dedicata, sempre alla Mole, alla prestigiosa Accademia. La collezione proviene dall’Academie des Beaux Arts di Parigi e racconta attraverso una ricca documentazione di fotografie e disegni tre secoli di relazioni strette tra la Russia e l’Italia. La doppia esposizione, con ingresso gratuito, è visitabile fino al 29 maggio; orario: dal martedì al venerdì ore 16.30-19.30; sabato e domenica ore 1013/ 16.30-19.30; lunedì chiuso.

Da Istanbul a Shanghai con Basilico La mostra è dedicata al confronto tra due metropoli sospese tra Oriente e Occidente: Istanbul e Shanghai, entrambe interpretate dallo sguardo dell’artista nel momento del loro passaggio tra tradizione e contemporaneità. Si intitola Da Istanbul a Shanghai e sarà inaugurata il 14 maggio, alle ore 18.30, al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, la personale di Gabriele Basilico. Un itinerario tra Turchia e Cina che si sviluppa negli spazi del museo: nel luminoso loggiato 19 immagini di Istanbul, nella suggestiva ex chiesa del Suffragio 8 foto inedite di Shanghai, presentate per la prima volta al pubblico. Nella sala proiezioni. verrà proposto il film documentario Gabriele Basili-

co di Giampiero D’Angeli (prodotto da Visioni d’arte in collaborazione con Contrasto) in cui

bisogna sovrapporre le due immagini, quella dell’ordinario onnipresente e globale sempre più diluito nel paesaggio generico e quella sempre diversa e ricostituente della città bella, che raccoglie la sua forma dalla storia e la proietta Shanghai 2010, Pure pigmented print, cm. nel 110x140 futuro. l’artista racconta se Nel punto di incontro tra stesso e il proprio le due, chiave di lettura lavoro. e unico momento di “Per comprendere lo sintesi, troviamo l’obietspazio contemporaneo, tivo del fotografo, che sembra dirci Basilico, sovrappone le due mappe

e le trasforma in pura espressione”, scrive Pippo Ciorra nel saggio in catalogo (Silvana Editoriale). La mostra, curata da Ludovico Pratesi e promossa dal Dipartimento Design curato da Mariadele Conti, resterà allestita fino al 3 luglio con il seguente orario: 10/1217.30/19.30, lunedì chiuso. (Info: 0721387651/ www.centroartivisivepescheria.it). Si ricorda che in occasione dell’inaugurazione della mostra è previsto un incontro con l’artista, alle ore 11.30 del 14 maggio, nella Sala del Novecento dei Musei Civici di Pesaro; oltre a Gabriele Basilico, interverranno Ciorra, Pratesi e Roberto Koch, presidente di Fondazione Forma per la fotografia e direttore di Contrasto.


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Le Marche al Salone del libro di Torino: presentazione del progetto Leopardi-Tolstoj. Hoffman e Lotto testimonial d’eccezione La Regione Marche sarà presente con uno stand d’eccezione di 150 metri al Salone del libro di Torino che avrà luogo dal 12 al 16 maggio. Sull’importanza della partecipazione, il presidente dell’Assemblea legislativa Vittoriano Solazzi, con un inciso sulla ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia, e

l’assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini: “Un’occasione unica -ha sottolineato quest’ultimo- per presentare i nostri progetti di punta del 2011 legati alla letteratura e all’editoria: il progetto Leopardi-Tolstoj con la grande mostra a Recanati e a Jasnaja Poljana; il volume e la mostra dedicata a Lorenzo Lotto; la

mostra dedicata a Giorgio Morandi e Osvaldo Licini”. Lo stand della Regione Marche alla kermesse torinese, dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia e alla Russia quale ospite straniero, sarà incentrato su due filoni tematici: l’anniversario dell’Unità d’Italia, con riferimenti a documenti storici, e appunto il progetto

Leopardi-Tolstoj affiancato dall’immagine di Dustin Hoffman che legge l’Infinito. Oltre alla Giunta e all’Assemblea legislativa regionale, lo stand ospiterà le Università, le Province, i Comuni, gli editori marchigiani e la Mediateca delle Marche. L’attore Neri Marcorè (foto a lato) sarà il conduttore del talk show

dal titolo “Leopardi oltre le Marche”, nel corso del quale l’assessore Marcolini e i massimi esperti del poeta di Recanati presenteranno la mostra “Leopardi-Tolstoj. Il respiro dell’anima”, il bicentenario dell’apertura della Biblioteca di Monaldo Leopardi al pubblico

(giugno 2012), la nuova edizione del Catalogo della Biblioteca Leopardi in Recanati e il XIII Convegno internazionale su “Leopardi e la traduzione” (settembre 2012).

Il cartellone di prosa 2011-2012 nel capoluogo: contemporanea nella tradizione, una programmazione che coinvolge grandi maestri della scena e compagnie eccellenti; 11 appuntamenti tra Muse e Sperimentale

Stabile, la Stagione bella SILVANA CORICELLI

U

ndici appuntamenti, uno in più in abbonamento rispetto alle passate Stagioni, per un’incursione nel contemporaneo che non dimentica i classici. Presentato dallo Stabile delle Marche, in collaborazione con la Fondazione Muse e il Comune di Ancona, il nuovo cartellone teatrale del capoluogo. Un programma che da ottobre 2011 ad aprile 2012 vedrà arrivare sui palcoscenici di Muse e Sperimentale più di 80 attori diretti dai migliori registi del panorama nazionale, in un coraggioso e quanto mai apprezzabile mix di generi tra autori contemporanei e testi della tradizione. Yasmina Reza ed Edoardo Erba con Luigi Pirandello ed Eduardo De Filippo; i grandi maestri della scena coinvolti e compagnie eccellenti con proposte di spicco come quelle del Teatro della Tosse e del Teatro dell’Elfo e due novità quali il Cyrano che vedrà protagonista Alessandro Preziosi e il Servo di scena di Franco Branciaroli. Previsto debutto nella Dorica per Il Vizietto – La cage aux folles di Jean Poiret, adattamento e regia di Massimo Romeo Piparo, titolo fuori abbonamento che lo Stabile ospiterà per tre repliche alle Muse, il 20, 21 e 22 dicembre. Fuori abbonamento anche lo spettacolo per la regia di Carlo Cecchi, “Product”, che

debutterà il prossimo mese di luglio al Festival dei Due Mondi di Spoleto: Cecchi anche interprete della pièce del drammaturgo inglese Mark Ravenhill. Sempre il primo ad essere lanciato nelle Marche –uno dei primissimi a livello

nazionale-, il cartellone teatrale di Ancona, con il suo numero record di abbonati (circa 2.000) nella regione e anche nel Paese, si staglia per “qualità e quantità” proposta nella nuova Stagione, ha detto il sindaco del capoluogo Fiorello Gramillano, tanto più in un momento difficile per il teatro italiano. I complimenti alla struttura diretta da Cecchi, coadiuvato da Marta Morico; “In tempi non agevoli si reagisce attaccando”, ha sottolineato l’assessore alla Cultura della Provincia di Ancona Carlo Pesaresi. E di Stagione teatrale “d’attacco” ha parlato l’assessore dorico alla Cultura Andrea Nobili: contemporanea nella tradizione, come indica

giocato sul doppio piano della commedia e del dramma psicologico, un lavoro pulsante di energia e comicità. Dal 18 al 22 gennaio al Teatro Sperimentale arriva con la regia e in scena Tato Russo con Il fu Matia Pascal di Luigi Pirandello; le musiche sono del maestro Alessio Vlad. Sempre allo Sperimentale, dall’1 al 5 febbraio, 456, scritto e diretto da Mattia Torre: surreale e divertente, uno spettacolo rivelazione dell’autore di “Boris”, che ha registrato il tutto esaurito e un clamoroso successo al Teatro Eliseo di Roma. Dal 15 al 19 febbraio, allo Sperimentale, la Compagnia del Teatro della Tosse porta in scena, tratto da 1984 di George Orwell, lo spettacolo dal titolo 2984, “The History Boys”; a lato, Luca De Filippo e Carolina Rosi in “Le adattamento di bugie con le gambe lunghe” Enrico Remmert e Luca Ragagnin con la regia Napoli dove Libero Incoronagrazie ad una migliore di Emanuele Conte. to, uomo modesto e dignitoso, gestione la possibilità di Dal 15 al 18 marzo alle si ritrova coinvolto dagli offrire uno spettacolo in più, Muse Franco Branciaroli intrighi di alcune coppie di con aumento dell’abbonamento porta in scena Servo di scena di appena 10 euro, ha vicini. Un personaggio e una di Ronald Harwood, traduziocommedia che anticipano commentato la Morico, ne di Masolino D’Amico, modalità drammaturgiche illustrando una stagione regia dello stesso Branciaroli; “mossa e coinvolgente, attenta molto moderne di Eduardo. la pièce affronta con tono Dal 24 al 27 novembre al gusto del pubblico”. ironico le rocambolesche alle Muse lo strepitoso duo Il cartellone si apre dal vicende di una precaria Maria Amelia Monti e 20 al 23 ottobre alle Muse compagnia di provincia: Gianfelice Imparato impegnati con Art: diretti da Giampiero omaggio all’Inghilterra e a nel testo di Edoardo Erba Solari, tre mattatori della Shakespeare, Servo di scena è Tante belle cose per la regia scena come Alessandro un inno al teatro, alla sua di Alessandro D’Alatri; Haber, Alessio Boni e Gigio il titolo, “una proposta innovativa ed interessante, così come il percorso di sinergia tra gli enti del territorio”. Alla presentazione anche Velia Papa, direttore delle Muse: l’accento sull’importanza di “accogliere al meglio il pubblico, con servizi sempre più efficienti”, per questo cercando forme di collaborazione stretta tra le professionalità che fanno capo alle due Fondazioni. Anche

Alberti a confronto con il testo della francese Yasmina Reza, dando vita ad una commedia tagliente e divertente sull’amicizia maschile. Si prosegue, sempre alle Muse, dal 27 al 30 ottobre, con Luca De Filippo che porta in scena Le bugie con le gambe lunghe di Eduardo De Filippo, nel testo il tema della verità e della menzogna ambientato in un condominio di un quartiere popolare di

Amara Zee, quando il teatro è a bordo La Tall Ship Caravan Stage Theatre, Amara Zee, di origine canadese, è un maestoso veliero di 27 metri arrivato in Italia dopo un emozionante tour in Europa occidentale e dell’est. Per ben quattro anni ha cercato un luogo dove poter effettuare lavorazioni di manutenzione, tra il Mar Nero e la Grecia, ma solo a Fano ha trovato una struttura che per grandezza e disponibilità è riuscita a venire incontro alle sue necessità: Marelift. Giovanna Rivetti ha accolto con entusiasmo la compagnia e

soprattutto ha abbracciato la filosofia del progetto: una società no-profit, legata al mare, che è in grado di autosostenersi e fare beneficienza, facendo della creatività e dell’ingegno non un punto di arrivo ma di partenza. Da oltre 27 anni la compagnia, capitanata dalla

coppia Paul Kirby e Adriana Kelder, naviga nei porti di tutto il mondo per proporre le sue performance. Dopo il varo del veliero, la compagnia si sta concentrando sulla produzione del prossimo spettacolo teatrale che si svolgerà a Marina dei Cesari il 10 e l’11 giugno 2011. Per

le stagioni 2010 e 2011 lo spettacolo messo in scena si chiama “Command Performance”, un musical circense. Dopo quella fanese, il veliero partirà per le altre tappe della sua 41a tournée, previste lungo la costa adriatica, la riviera ionica e parte della costa siciliana.

Biennale dell’umorismo; stelle emergenti a Tolentino Dopo la nomina di Andrea Gualandri a direttore artistico e dopo l’ufficializzazione del tema della 26° edizione, “L’arte del Novecento”, la Biennale internazionale dell’umorismo nell’arte di Tolentino, che si terrà dal 21 luglio al 2 ottobre prossimi e che in questo 2011 festeggia 50 anni di grandi mostre, eventi e rassegne, si rivolge a tutti i giovani talenti marchigiani, nella fascia di

età compresa tra i 18/30 anni, nell’ambito del programma regionale “Apq – Giovani Ri-cercatori di Senso - anno 2011”, del quale il Comune di Tolentino è stato ammesso a far parte, con il proprio specifico programma “Stelle emergenti”. I giovani artisti delle Marche sono chiamati a partecipare al Premio speciale “Stelle emergenti” dedicato all’umorismo sotto

ogni forma di arte visiva. Il vincitore riceverà un premio di 1.000 euro e sarà ospite della Biennale internazionale dell’umorismo nell’arte con una propria mostra personale nella prossima edizione del 2013. Si ricorda che la scadenza per la presentazione delle opere è fissata per il prossimo 31 maggio 2011 (il regolamento sul sito www.biennaleumorismo.org)

capacità di resistere in tempi difficili, alla sua insostituibilità. Dal 29 marzo al 1 aprile al Teatro delle Muse saranno Giorgio Albertazzi e La Martha Graham Dance Company in Cercando Picasso, con le coreografiche storiche di Martha Graham, originali di Janet Eilber per la regia di Antonio Calenda, Dal 12 al 15 aprile alle Muse Alessandro Preziosi porta in scena Cyrano De Bergerac di Edmond Rostand, opera per antonomasia del teatro di parola. Dal 25 al 29 aprile allo Sperimentale Elio De Capitani con la Compagnia del Teatro dell’Elfo proporrà The History Boys, di Alan Bennet, regia di Ferdinando Bruni e Elio Capitani: ambientata in una scuola inglese, la storia racconta di un gruppo di adolescenti alle prese con gli esami di ammissione agli esclusivi college di Oxford e di Cambridge. Campagna abbonamenti: il rinnovo abbonamenti prosegue fino al 15 maggio; il ritiro degli abbonamenti confermati sarà dal 16 maggio al 3 giugno; a seguire la fase di cambi di posto o turno, dal 13 al 17 giugno; nuovi abbonamenti dal 23 giugno all’8 luglio. Informazioni sulla Stagione (che vede quest’anno partner sostenitori Banca dell’Adriatico spa, Prometeo, AnconAmbiente): Stabile delle Marche 071/ 5021611 info@stabilemarche.it; biglietteria Muse 071 52525 biglietteria@teatrodellemuse.org.

Concerti aperitivo: omaggio a Nino Rota Domenica 29 maggio, alle ore 18.30, al Conero Golf Club di Sirolo, interessante appuntamento nel calendario dei Concerti aperitivo del Carlino: il Nino Rota Ensemble presenterà “Omaggio a Nino Rota nei 100 anni dalla nascita” con Giannina Guazzarono al violino, Federica Torbidoni al flauto, Diletta Dell’Amore oboe e corno inglese, Cecilia Amadori al violoncello e Deborah Vico al pianoforte; soprano Tiziana Santarelli. Il Nino Rota Ensemble nasce nel 1995 in occasione delle celebrazioni dei 100 anni del cinema ed è composto da musiciste unite dalla stessa passione per la musica e per il cinema, appunto. Dall’anno della fondazione, il gruppo ha svolto una intensa attività concertistica affermandosi per le capacità e l’originalità in Europa e in alcuni Paesi extraeuropei, con esibizioni nei più prestigiosi teatri di Svezia, Portogallo, Egitto, Germania, Francia, Croazia, Grecia, Turchia, Azerbaijan, Taiwan, Brasile, Tunisia, Marocco, Cipro, Libano, Libia e Siria, Lussemburgo, Lettonia, Indonesia, Nigeria. Fra le numerose esibizioni tenute dall’Ensemble in varie parti del mondo, di particolare rilievo alcuni concerti in occasione dell’inaugurazione di festival cinematografici internazionali, fra i quali quelli di Salonicco, Annecy, Villerupt, Stoccolma, Lussemburgo. Recentemente il gruppo ha suonato nell’ambito di eventi legati al cinema, in presenza di famosi registi e compositori quali Stelvio Cipriani, Ennio Morricone, Ettore Scola, Francesco Rosi e Marco Bellocchio.


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cultura

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L’alfa e l’omega di Tiziano, aperta la mostra. Intitolata a Zampetti una sala della Pinacoteca civica di Ancona Due capolavori a confronto, una mostra particolarissima, l’intitolazione di una sala a uno studioso e storico dell’arte che Ancona non vuole dimenticare. Una preziosa occasione di scambio e di cultura, alla Pinacoteca civica di Ancona, quella offerta dall’inaugurazione di “Tiziano. L’alfa e l’omega”, vedendo

accostati la Pala Gozzi (La Madonna con Bambino e i santi Francesco e Biagio), opera giovanile del Vecellio, con un’opera della maturità, “San Francesco riceve le stigmate” giunta in prestito dalla Pinacoteca civica di Ascoli Piceno attualmente chiusa per lavori. In occasione dell’inaugurazione della mostra, è stata intitolata a

Benji: un successo la pièce diretta da Valentina Rosati “Una volta mio padre si arrabbiò così tanto che mi legò stretta ad una sedia, ma era strano perché io

Silvia D’Amico in “Benji”, per la regia di Valentina Rosati avevo ancora la sensazione di muovermi”. E’ l’incipit della storia, le corde che stringono un’esile figura di spalle, occhi di folgore quando si volta, e le movenze disarmoniche che continuano a disegnare i teoremi della pazzia nell’aria. Storia di una psicotica. I germi in quella bambina che si sente sola, emarginata dalla perfezione della sua algida famiglia: “Casa pulita, casa ordinata, niente fuori posto. Tranne me”. Ed è con gli occhi di una bambina che si srotola il racconto: l’infanzia già evocata dal luna park sghembo che campeggia disegnato sullo sfondo, scarno e festoso l’allestimento con continui richiami al gioco. Tutta la freschezza dell’infanzia ed immaginazione fervida: al punto che la personalità si sdoppia. E la bambina assediata dalle nevrosi dà vita all’altro da sé: Benji, ingombrante e terribile. Il testo è di Claire Dowie, autrice britannica dai toni irriverenti ed inquieti, sul filo rosso dell’ironia. Filo

che Valentina Rosati riannoda con una direzione tagliente ma capace di scaldare: dopo la felice prova di Amleto dello scorso anno, una conferma del valore della giovane regista di Ancona, la cui cifra il pubblico della sua città d’origine ha imparato a conoscere come assistente alla regia di Carlo Cecchi per il Sogno di una notte d’estate. Vincitore, nel giugno scorso, del premio “Sandro D’Amico per la messinscena” al Festival dei due Mondi di Spoleto, debutto con successo al Duse di Roma con Belteatro -la compagnia fondata dalla Rosati e formata da attori compagni di corso dell’Accademia d’arte drammatica della capitale-, Benji è stato proposto, con il sostegno dello Stabile delle Marche, al Teatro alla Mole del capoluogo marchigiano, a chiusura della rassegna “Off/ side”, e di seguito al Cortesi di Sirolo come evento benefico, con il concorso dei Giovani Imprenditori di Confindustria Ancona. Applauditissimo lo spettacolo: la bravura di Valentina nella forza impressa al teatro di parola, fin dallo studio della struttura scenica esaltata dalle brillanti soluzioni di Marianna Peruzzo, anche firma dei costumi, a dalle luci di Camilla Piccioni. Bella la prova d’attrice di Silvia D’Amico, impegnata nella battaglia ingaggiata con il suo alter ego, l’amico immaginario che le suggerisce giochi crudeli: Benji, interpretato con guizzante abilità da Gabriele Portoghese. La personalità sdoppiata di un’adolescente spietata con se stessa ma teneramente fragile, malata d’amore imperfetto ma ancora capace di essere allegra. L’ironia, sembra dirci Valentina, è forse l’unica possibilità che abbiamo per restare ancorati a terra. Silvana Coricelli

allo storico dell’arte Pietro Zampetti, scomparso di recente, la sala del Cinquecento Veneziano della Pinacoteca Podesti. “Ci è sembrato naturale dedicare quella sala a uno studioso come Zampetti che ha speso gran parte della sua vita professionale a studiare in particolare Lotto, Tiziano e la pittura veneta oltre che marchi-

giana –affermano l’assessore dorico alla Cultura Andrea Nobili e il direttore dei Musei cittadini Costanza Costanzi– e di farlo in un’occasione particolare come quella dell’esposizione delle due opere di Tiziano. Due gioielli che esprimono differenti sensibilità in diverse età del pittore”. La Pala Gozzi, prima opera

datata che si conosca dell’artista, ospitata stabilmente in Pinacoteca, e il San Francesco stigmatizzato, opera della maturità di Tiziano che non è mai stata esposta nel capoluogo, offriranno un’interessante occasione di confronto sulla storia delle committenze e sull’evoluzione delle fasi della pittura dell’artista. Ad illustrare

l’alfa e l’omega di Tiziano, all’inaugurazione della mostra, la direttrice Costanzi e il direttore della Pinacoteca di Ascoli Piceno Stefano Papetti. Le due grandi pale resteranno esposte fino a dicembre da martedì a sabato dalle 9 alle 19, domenica e i festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Info: 071/2225041.

Sarnano: dal 21 maggio, a Palazzo del Popolo, la prima esposizione dedicata a Vittore Crivelli; i capolavori del maestro ma non solo

Il Rinascimento dell’Appennino A

ncora prima di aprire i battenti si è guadagnata la speciale medaglia celebrativa conferita dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e fatta coniare ad hoc, riconoscimento a Sarnano per un suo contributo ad arricchire il patrimonio culturale del nostro Paese. Parliamo della mostra “Vittore Crivelli da Venezia alle Marche Maestri del Rinascimento nell’Appennino”, che sarà inaugurata il 21 maggio al Palazzo del Popolo di Sarnano, curata da Francesca Coltrinari dell’Università di Macerata e da Alessandro Delpriori dell’Università di Firenze. Nel comitato scientifico, tra gli altri, Vittoria Garibaldi, soprintendente per i Beni storici e artistici delle Marche. E’ la prima esposizione mai dedicata a Vittore Crivelli (14301502), protagonista insieme al fratello Carlo della pittura delle Marche centrali negli ultimi vent’anni del Quattrocento. Più di 40 le opere proposte, comprese quelle di altri artisti attivi nei centri più interni delle Marche nella seconda metà XV secolo. Si tratta di circa 20 fra pittori e scultori (tra cui Carlo Crivelli, Francesco di Gentile da Fabriano, Niccolò Liberatore detto l’Alunno, Pietro Alemanno) presenti con opere spesso studiate per la prima volta o poco conosciute perché conservate all’estero in musei e collezioni private e giunte in questo caso a Sarnano grazie a prestiti eccezionali come quello del sant’Antonio di Vittore Crivelli, di collezione privata tedesca, o della preziosa scultura della Madonna adorante il

Bambino del Museo del Bargello di Firenze. Come gli stessi curatori sottolineano, “la mostra

invece assai indipendente e originale nella scelta di iconografie nuove come il tema della Madonna

Vittore Crivelli, Trittico con la Madonna, il Bambino e i Santi Marco e Lorenzo; Ripatransone, Pinacoteca Civica adorante rappresentato in indaga a fondo uno spaccamostra dallo stupendo to del Rinascimento esemplare della Pinacoteca dell’Appennino, una cultura Civica di Sarnano e da altre locale fortemente caratterizversioni. Non solo, è anche zata, propria della fascia un artista dalla eccezionale montana tra Fabriano ed qualità tecnica che gli Ascoli”. Vittore Crivelli, permette di realizzare opere più del fratello Carlo, splendide di ori, rilievi ed incarna appieno questo ornamenti. Vittore Crivelli, Rinascimento dell’Appenniinfatti, come anche suo no. E’ una vera e propria fratello Carlo, contribuì a rivelazione quella che la mantenere vivo nelle mostra fornisce di lui, Marche il gusto per l’ornatroppo spesso finora schiacciato dalla personalità mento, la lavorazione del fratello. Si scopre pittorica delle stoffe,

l’eleganza formale, influenzando schiere di artisti, aspetti di cui in mostra si ritrovano molti esempi. Mostra “diffusa” quella che si inaugura a Sarnano, includendo anche sedi cosiddette naturali dove le opere sono state lasciate nella loro originale collocazione: si tratta della Pinacoteca Civica, di Santa Maria della Piazza, con all’interno una straordinaria cappella affrescata da Lorenzo d’Alessandro, e, a qualche chilometro, della chiesa di San Martino con quattro polittici integri di Girolamo di Giovanni da Camerino, due di Vittore Crivelli, e uno di Carlo e Vittore Crivelli, unico esempio noto di opera a quattro mani. La mostra, che resterà allestita fino al 6 novembre, è promossa dal Comune di Sarnano in collaborazione con la Soprintendenza per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico delle Marche e il patrocinio della Regione Marche, della Provincia di Macerata, della Provincia di Fermo, della Comunità Montana dei Monti Azzurri, dell’Università di Macerata - Facoltà di Beni Culturali e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata e Fondazione Carifermo. Info: 800255525.

Cordoglio per la scomparsa di Loreno Sguanci Sentito cordoglio della comunità della cultura per la scomparsa del maestro Loreno Sguanci. Artista di indiscusso profilo, Sguanci l’ideatore e il fondatore del Centro Arti Visive Pescheria. “Il suo intento di promuovere l’arte contemporanea e stimolare il dibattito culturale e artistico a Pesaro –si legge in una nota del Centro- è stato da subito

progetto coraggioso. Ha apportato un vera e propria metamorfosi culturale alla città, a partire dalla scelta di trasformare Pescheria, il vecchio mercato del pesce, in spazio espositivo per le espressioni artistiche d’avanguardia. Con la scomparsa di Loreno Sguanci Pesaro perde un uomo, un artista che le ha dato grande prestigio. I suoi

lavori si stagliano imponenti nei luoghi simbolo della città (“Porta a mare”) e ci parlano linguaggi antichi che dialogano mirabilmente con la contemporaneità. Questo era lo Sguanci artista: un connubio straordinario della sapienza respirata nella sua nativa Firenze e della sua visione rivolta al futuro, alla modernità”.

Fano, primavera di musica al Teatro della Fortuna Primavera di musica al Teatro della Fortuna di Fano: fino a maggio, ancora molti gli appuntamenti per due distinte rassegne. La novità è la “Stagione di concerti. Appuntamenti di primavera”, importanti eventi musicali che il direttore artistico Saul Salucci ha costruito unendo grande musica a grandi interpreti attraverso il leitmotiv della “gioia”. Tornano i “Concerti di mezzogiorno”, organizzati in collaborazione con l’associazione Amici del Teatro della Fortuna. La direzione artistica di questa seconda edizione è affidata a Noris Borgogelli che ha ideato una piccola e

preziosa stagione cameristica dal programma articolato fra generi, epoche e formazioni diverse, e con la presenza di solisti e ensemble di alto livello professionale, molti dei quali provenienti dal nostro territorio. Nella Stagione di concerti, prossimo appuntamento sabato 28 maggio con il recital del grande soprano greco Dimitra Theodossiou che, accompagnata dal pianista Simone Savina, eseguirà le arie con le quali ha calcato i palcoscenici più importanti del mondo. Grande concerto finale sabato 18 giugno: l’Orchestra Sinfonica G.

Rossini, il Coro Teatro della Fortuna M. Agostini e i vincitori delle audizioni del Teatro

Dimitra Theodossiou

della Fortuna, diretti dall’eccellente Daniele Agiman, interpreteranno la “Nona” sinfonia di Beethoven, nella quale si trova parte dell’ode An die Freude (Inno alla gioia) di Schiller, ideale di fratellanza universale che dal 1972 è inno europeo. I concerti saranno preceduti da una Guida all’ascolto a cura di Maria Chiara Mazzi. Venendo ai Concerti di mezzogiorno (inizio ore 12; ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti di sola platea), il 15 maggio sarà la volta di Angioletta Jannucci, giovane violinista pesarese, che, affiancata da Franca Moschini, si

esibirà in un programma brillante e virtuosistico con brani di Mozart, Bach, Paganini e SaintSaëns. Il 22 maggio protagonista il Trio Ayesha Marco Messa al clarinetto, Michele Vagnini alla viola e Ramzi Hakim al pianoforteche proporrà un viaggio nella musica di Schumann, Khacaturjan, Garayev, Amirov e Valentini, fra brani originali e piacevoli trascrizioni, con incursioni nella seducente produzione folk del Caucaso e dell’Asia Minore. Il 5 giugno il Duo Älgar - Ulf Carlson al violino e Noris Borgo-

gelli alla viola e all’arpa– interpreterà musiche di Mozart per violino e viola e alcune trascrizioni per violino ed arpa da celeberrime pagine del repertorio lirico italiano e francese dell’Ottocento. Ultimo appuntamento domenicale il 12 giugno con il Duo L’Angelo e la Penna - Angelo Bonazzoli sopranista e Andrea Zepponi al clavicembalo: proposta una vera chicca fra virtuosismi di sopranisti, contraltisti e castrati del XVII-XVIII secolo e la coeva e fiorente letteratura per clavicembalo ad opera di Scarlatti, Haydn, Hasse, Pergolesi e Gluck.


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CONI MARCHE La Rotonda di Senigallia, sede dell'evento organizzato dal Coni Marche in collaborazione con la Scuola dello sport e l'Istituto di credito sportivo, la Regione, la Provincia di Ancona, il Comune di Senigallia e la Camera di commercio di Ancona

È la proposta lanciata dal Coni Marche nel corso del convegno organizzato a Senigallia per programmare eventi e calendario. Idee ed opportunità per la promozione del territorio

Creare una cabina di regia Sturani: “Strutture adatte ad ospitare qualsiasi tipo di disciplina”

U

n appuntamento d’alto profilo, nobilitato da autorità, docenti, esperti del settore e un buon pubblico. Una sfida centrata su un tema d’attualità, ricca nei contenuti e collocata in una location che ben ne ha interpretato il messaggio: la convention organizzata alla Rotonda a mare dalla Scuola Regionale dello sport del Coni Marche in sinergia con Regione Marche, Comune di Senigallia, Provincia di Ancona e Istituto di Credito sportivo, ha esaltato il binomio “Sport e Turismo”. “E’ un abbinamento che aggiunge valore dal punto di vista sociale ed economico, migliora la qualità della vita nel pieno rispetto dell’ambiente”, ha detto l’assessore regionale allo Sport Serenella Moroder, riconfermando il pieno sostegno al turismo di qualità offerto dalle Marche. “Dal mare alla montagna, attraverso colline e borghi storici, il turista ha l’opportunità di vivere pienamente la vacanza gustando il territorio –ha aggiunto-; oltre ad essere terra di grandi atleti, le Marche danno la possibilità di praticare ogni tipo di attività e dal turismo sportivo giungono segnali incoraggianti: un terzo delle strutture ricettive delle Marche dichiara di avere clienti attratti dalla possibilità di praticare sport. Lo sport, inoltre, favorisce la destagionalizzazione del turismo, centri sportivi e attrezzature tutto l’anno che stimolano le presenze, dando vitalità e slancio all’intero territorio”. Dal sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, il saluto di un Comune che dal turismo trae linfa vitale, dall’assessore provinciale allo Sport, Eliana Maiolini, un’adesione convinta all’idea di istituire un tavolo di lavoro congiunto. Vero è, come ha sottolineato il vicepresidente nazionale del Coni, nonché presidente del Comitato paralimpico Luca Pancalli, che “nella popolazione italiana resiste ancora un 38% di sedentari, una percentuale ancora alta ma in diminuzione rispetto alla precedente (41%)”, ma i numeri su cui ragionare sono davvero incoraggianti. Dallo studio Coni-Istat dell’aprile scorso, risulta che le Marche vantino il rapporto più alto fra tesserati e popolazione (uno su otto) dietro Valle d’Aosta e Trentino, le cui peculiarità sono inimitabili. “Altro dato significativo –ha sintetizzato Fabio Sturani, presidente del

Coni Marche– riferisce che nel 30% dei casi le scelte dei vacanzieri vengono compiute in relazione all’offerta sportiva. E’ clamoroso, un fattore complementare ma determinante da mettere in campo legandolo ad attività promozionali, ambientali e culturali. Abbiamo la fortuna di partire da una dotazione di prim’ordine; ci sono strutture adatte ad ospitare qualsiasi tipo di disciplina, dagli eventi internazionali alle realtà di nicchia,

un censimento sugli impianti sportivi che sarà presto completo e disponibile su un apposito portale, ma c’è anche la responsabilità di provvedere alla riqualificazione degli impianti stessi e a congiungere le forze per addivenire ad un piano turistico regionale”. La proposta è cioè quella di istituire una cabina di regia centralizzata in grado di programmare e

RUGBY Vinto il “Torneo Kibubu”

Falconara trionfa a Bruxelles

Il Rugby Falconara trionfa nella sua prima partecipazione al torneo internazionale “Kibubu” disputatosi di recente a Bruxelles, in Belgio. Al torneo hanno partecipato quattro formazioni, oltre a quella falconarese due looali di Bruxelles della stessa società ed una francese, l’Alsazia. Le partite disputate nel girone di qualificazione sono state tre. La prima partita è stata giocata con la squadra di casa organizzatrice del torneo e dopo una dura lotta è stata vinta dal Falconara per 13-7. La seconda gara è stata vinta dal Rugby Falconara per 17-0 contro l’Alsazia. Mentre nella terza partita disputata contro la seconda squadra della società belga di Bruxelles il Rugby Falconara è stata sconfitta per 35-7. Una battuta d’arresto che ha decretato il secondo posto nella prima fase del torneo, alle spalle della seconda squadra di Bruxelles. Poi, il team falconarese ha vinto l’attesa finale, battendo la compagine belga per 2512. “Questo quinto anno per la nostra squadra –ha dichiarato il presidente del Rugby Falconara, Massimo Giacometti- è stato molto importante per il raggiungimento del secondo posto nel campionato di serie C regionale

e per questa prestigiosa vittoria nel torneo europeo”. Questa la formazione del Rugby Falconara che ha disputato la finale per il primo posto: Brunelli, Rosi, Ricci, Giacona, Gambelli, Iacob, Fagioli, Loccioni, Regini, Fuligni, Astolfi, Iannolo, Melonari, Pesaresi, Marzioli. A disposizione: Burattini, Fiordelmondo, Petrella, Pietrella, Latini, Del Latte, Refi, Mangialardo, Brutti, Moscoloni, Lombardi. Allenatore: Fagioli.

di stilare un calendario, perché nessun Ente locale può camminare da solo e parallelamente vanno incentivati servizi ed ospitalità, coinvolgendo in prima persona operatori commerciali, attività economiche e il variegato panorama sportivo. La convention ha mosso un primo passo in questo senso, riunendo in maniera proficua tutti i soggetti interessati. Ciascuno, nelle due sessioni di lavoro, ha portato

idee ed esperienze utili per affrontare la “sfida”. Prendendo spunto dall’assessore Grandi eventi del Comune di Pesaro Luca Pieri che ha sottolineato come “la Coppa del Mondo di ginnastica abbia giovato all’immagine mediatica della città”, e dagli esempi pratici del ricercatore Valerio Temperini (tre manifestazioni di danza sportiva a Fabriano hanno fatto registrare 23 mila presenze negli hotel), si è preso l’impe-

ATLETICA La mezzofondista pesarese Under 16 ha stabilito due nuovi primati nelle gare di 500 e 1.000 metri

Una Vandi da record Eleonora Vandi fa il bis. La quindicenne pesarese realizza il suo secondo primato nell’arco di appena dieci giorni, stavolta sulla distanza dei 500 metri. Nel meeting del 1° maggio a Terni, il suo tempo finale è di 1’14”72, quasi tre secondi in meno rispetto alla precedente miglior prestazione italiana Under 16, risalente addirittura a più di quarant’anni fa: era il 3 ottobre 1970, quando la toscana Eleonora De Francisci corse in 1’17”6 a Roma. La Vandi, che difende i colori dell’Atletica Avis Fano-Pesaro, nell’ottobre 2010 aveva già ottenuto 1’15”35 sulla pista umbra, sempre nei 500, mentre lo scorso 20 aprile

a Misano Adriatico (Rimini) con 2’49”4 si è impadronita del limite nazionale della categoria cadette anche sui 1000 metri, gara in cui è campionessa tricolore cadette in carica. A Terni la figlia d’arte (allenata dal

PESCA SUB Corso in apnea Ha già preso il via, lo scorso 9 maggio, il corso di pesca subacquea in apnea organizzato dalla società sportiva Komaros di Ancona. Il corso prevede altre date per incontri e lezioni di vario tipo programmate per il 16, il 23 e il 30 maggio, ogni seduta dalle ore 19.30 alle ore 21 nella sede dorica del team Komaros. Il corso pre-

gno a condurre una valutazione concreta sul peso specifico degli eventi sportivi. Come ha detto Giovanni Palazzi, presidente della StageUp Bologna, la tendenza è in miglioramento, ma la strategia va migliorata perché se si investe bene su un evento sportivo, al sistema nel suo complesso ritorna sette volte tanto: troppo per non provarci.

vede una preparazione psico-fisica, allenamenti in apnea, lezioni teoriche e nei week end uscite in mare per prove pratiche. Nella parte teorica previste lezioni imperniate sulle regole tecniche per l’immersione e legali per la pesca del pesce, ed anche i consigli sul tipo di attrezzatura da utilizzare e le tecniche di salvamento e di riani-

mazione. Infine, è prevista anche una lezione basata sulla biologia marina. Un’ampia gamma di materie tutte collegate alla pesca subacquea.

padre Luca, ex azzurro del mezzofondo) ha chiuso la giornata aggiudicandosi pure i 300 metri con 40”94, in una riunione che ha poi messo in evidenza l’altro pesarese Lorenzo Angelini (Atl. Avis Macerata), velocista juniores, primo negli 80 (8”97) e sui 150 metri (16”15). 1000 METRI DA RECORD PER LA CADETTA VANDI Un limite che resisteva da quasi 18 anni. Tanto si è dovuto attendere per vedere riscritta la migliore prestazione italiana Under 16 dei 1000 metri. A riuscire nell’impresa è stata la marchigiana Eleonora Vandi, che di recente ha corso in 2’49”4 sulla pista di Misano Adriatico: cade quindi il precedente primato di 2’49”73 della siciliana Annamaria Certo (ottenuto il 22 settembre 1993 a Mogliano Veneto). Con una gara di testa fin dall’inizio, sempre al comando in una lotta contro il cronometro, la giovanissima portacolori dell’Atletica Avis Fano-Pesaro si è così impadronita del record per la categoria cadette, sulla distanza in cui è campionessa italiana in carica. Infatti nella passata stagione ha conquistato la medaglia d’oro alla rassegna tricolore di Cles, oltre a quella nella finale nazionale dei Giochi sportivi studenteschi.


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BASKET

Il derby delle Marche al PalaRossini di Ancona

A seguito del record di pubblico, 7.418 spettatori, registrato nel derby delle Marche al PalaRossini, la Società Fermana sta valutando il trasferimento nella Dorica per il prossimo campionato di Serie A

La Fabi Shoes Montegranaro in viaggio verso Ancona... ROBERTO I. ROSSI

A

ncona ama il basket. I 7.418 spettatori che hanno seguito il primo Derby delle Marche di basket di serie A -Fabi Shoes Montegranaro-Scavolini Siviglia Pesaro, 33-34-, disputato sabato 16 aprile al PalaRossini di Ancona, hanno stabilito un doppio record: entrambi assoluti, come affluenza e partecipazione, per l’impianto del capoluogo regionale, che da quando esiste non ha mai ricevuto una presenza così corposa di persone a seguire un evento sportivo, e per la Società Fermana, il cui record precedente è datato 18 maggio 2008 con 4.488 spettatori che hanno seguito gara5 dei playoff Premiata Sutor Montegranaro-Armani Jeans Milano. Un derby delle Marche che è stato vinto dal pubblico. Sì, perché la presenza di 7.418 amanti del basket nella struttura dorica e il loro approccio al particolare match ha fatto registrare un riscontro superiore a quanto si è visto sul parquet. Una gara non entusiasmante dal punto di vista spettacolare, con una Scavolini Siviglia che per vincere ha dovuto solo forzare un po’ la mano in difesa, mettendo in grande difficoltà il team di coach Pillastrini. Non è certo della Fabi Shoes segnare appena 43 punti a 7 minuti dal termine del match, con percentuali di realizzazione, sia da 2 che da 3 punti, talmente basse da far sorgere dei sospetti sulla potenzialità del team Fermano nel poter inseguire una vittoria preziosa e determinante nel cammino verso la salvezza, obiettivo, questo, fondamentale per la Fabi Shoes Montegranaro. E l’approccio della Società cestistica Fermana con il PalaRossini è stato talmente positivo -tranne il risultato del derby… ma questo esula dal progetto in cantiere- tanto da convincere lo staff dirigenziale della Fabi Shoes a scegliere Ancona quale sede per il pros-

rigenti della Sutor, dopo aver maturato e concluso l’esperienza al PalaSavelli di Porto San Giorgio, hanno individuato il Pala Rossini quale possibile struttura dove disputare il prossimo campionato, considerato che tale struttura risponde in toto alle esigenze della Fabi Shoes, oltre alla particolare collocazione geografica di Ancona, in

grado di ospitare e di raccogliere tifosi, sostenitori della Sutor ed appassionati di basket d’eccellenza, come dimostrato con il recente Derby delle Marche, ed i buoni rapporti già avviati con il territorio anconetano, a livello di enti istituzionali come il Comune, il Comitato regionale della Fip e il Consorzio che gestisce il Pala Rossini. Considerato il risultato ottenuto con il derby, a livello di spettatori, le aspettative legate al trasferimento della Società cestistica Fermana ad Ancona sono sempre più elevate. Ed Ancona sportiva sarebbe ben lieta di ospitare una squadra come Montegranaro, per poter seguire nell’impianto di casa un basket d’elite.

lano; 1992, Genova; 1994, Milano; 1995, Rio de Janeiro-Brasile; 1997, MoscaRussia; 1999, Mar del Plata-Argentina; 2000, Rotterdam-Olanda Paesi Bassi); 3 medaglie d’argento (1996, Rotterdam-Olanda Paesi Bassi; 2001, Katowice-Polonia; 2004, Roma) e 2 medaglie di bronzo (1993, San Paolo-Brasile; 2003, Madrid-Spagna). Lo scorso anno, 2010, l’Italia dopo aver vinto il Girone B (seconda la Serbia, terza la Francia e quarta la Cina), nel Girone F disputato a Còrdoba, in Argentina, ha perso i due confronti rispettivamente contro Russia (3-2) e Cuba (3-0), giungendo terza nella classifica finale del Girone E non riuscendo, così, a partecipare alle semifinali. I convocati dell’Italia. Alzatori: Baranowicz (Asseco Resovia Rzeszow), Boninfante (Sisley Trevi-

so), Falaschi (Bcc-Nep Castellana Grotte), Travica (Acqua Paradiso Monza Brianza). Opposti: Lasko (Marmi Lanza Verona), Sabbi (Geotec Isernia), Vettori (Club Italia Aeronautica Militare). Centrali: Barone (Tonno Callipo Vibo Valentia), Birarelli (Itas Diatec Trentino), Buti (Acqua Paradiso Monza Brianza), Cester (Rpa-LuigiBacchi.it San Giustino), De Togni (Sisley Treviso), Mazzone (Club Italia Aeronautica Militare), Patriarca (Bcc-Nep Castellana Grotte). Schiacciatori: Della Lunga (Itas Diatec Trentino), Dolfo (Energy Resources Carilo Loreto), Kovar (Sisley Treviso), Maruotti (Sisley Treviso), Parodi (Bre Banca Lannutti Cuneo), Rosso (Phyto Performance Padova), Savani (Lube Banca Marche Macerata), Zaytsev (M.Roma Volley). Liberi: Bari (Itas Diatec Trentino), Colaci (Itas Diatec Trentino), De Pandis (Yoga Forlì). Roberto I. Rossi

simo campionato, confidando che sia ancora la Serie A. Certo, i tifosi montegranaresi dovranno acquisire, mentalmente, una disponibilità nel seguire, eventualmente, la propria squadra ad Ancona dovendo percorrere oltre 50 chilometri, rispetto ai quasi 30 per giungere al PalaSavelli di Porto San Giorgio. Ed è naturale chiedersi perché nel corso degli ultimi anni chi di dovere non si è attivato per costruire un impianto adeguato proprio nella città di Montegranaro. Le risposte sono legate, per quanto hanno dichiarato i responsabili in questo periodo, ovviamente al particolare investimento che richiederebbe la realizzazione di tale progetto. E quindi, i di-

VOLLEY

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XXII edizione della World League – Giovedì 2 giugno al PalaRossini, alle 18.30, la sfida con la nazionale cubana

L’Italia punta al ritorno sul podio Giovedì 2 giugno il PalaRossini di Ancona, ospiterà, alle 18.30, l’ennesimo evento sportivo: la gara Italia-Cuba valevole per il Gruppo D della XXII edizione della World League di pallavolo maschile, organizzata dalla Fivb-Fedération internazionale de volleyball. L’Italia, purtroppo, è dall’edizione del 2004 che non sale più sul podio. Nel 2004 giunse seconda, dietro al Brasile e davanti alla Serbia-Montenegro, nella fase finale disputata a Roma. La nazionale campione in carica della World League è il Brasile (seconda Russia, terza Serbia, a Còrdoba in Argentina). Quest’anno la fase finale della World League si disputerà a Danzica, in Polonia, dal 27 maggio al 20 luglio 2011, alla quale parteciperanno le prime squadre classificate dei quattro gironi di quali-

ficazione, la migliore seconda e la Polonia, paese ospitante. L’Italia, oltre a Cuba, affronterà, nel Gruppo D la Francia e la Corea del Sud. Una particolarità: gli azzurri, che saranno guidati dall’head coach Mauro Berruto, giocheranno le trasferte previste a l’Avana in Italia a seguito della ristrutturazione dell’impianto cubano. Questo il calendario della fase preliminare ufficializzato dalla Federazione internazionale di volley: venerdì 27 maggio, ore 20.30, a Lione: Francia– Italia; domenica 29 maggio, ore 17.30; a Chambery: Francia–Italia; giovedì 2 giugno, ore 18.30, ad Ancona: Italia–Cuba; domenica 5 giugno, ore 20, a Barletta: Italia–Cuba; sabato 11 giugno, ore 6, a Incheon: Corea del SudItalia; domenica 12 giugno, ore 6, a Incheon: Corea del Sud–Italia; venerdì 17 giu-

gno, ore 20, a Messina: Italia–Francia; domenica 19 giugno, ore 18, a Catania: Italia–Francia; venerdì 24 giugno, ore 20, a Trieste: Italia-Corea del Sud; domenica 26 giugno, ore 20.30 a Padova: ItaliaCorea del Sud; giovedì 29 giugno, ore 20.30, a Parma: Italia–Cuba; venerdì 30 giugno, ore 20.30, a Modena: Italia-Cuba. Questa la composizione degli altri gironi della World League 2011. Gruppo A: Brasile, Polonia, Stati Uniti, Porto Rico. Gruppo B: Russia, Bulgaria, Germania, Giappone (che partecipa in seguito alla rinuncia dei Paesi Bassi. Gruppo C: Serbia, Argentina, Finlandia, Portogallo. Nelle ventuno edizioni della World League l’Italia è salita per ben 13 volte sul podio, conquistando 8 medaglie d’oro (1990, Osaka-Giappone; 1991, Mi-


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CALCIO

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Sotto, un’immagine della gara Fermana-Ancona, disputata allo stadio “Recchioni”, conclusasi sul 2-2, risultato che ha confermato l’Ancona 1905 al primo posto nel campionato di Eccellenza Marche

Il sogno del ritorno nel mondo dei professionisti si sta concretizzando, considerato anche il numero di squadre di Lega Pro alle prese con seri problemi finanziari

Ancona: ripescaggio possibile L’eventuale ingresso in Seconda divisione costerebbe circa 500 mila euro PAOLO PAPILI

L

’Ancona può sperare nel ripescaggio. Non sarà facile, ma il sogno di poter tornare sperare nei professionisti ad appena un anno di distanza dalla ripartenza dall’Eccellenza è concreto. Non ci sono certezze al momento e molto probabilmente non ci saranno fino a luglio. Un’estate che come al solito si preannuncia calda. Sarebbe l’ennesima, viste le squadre alle prese con

A Fermo, un derby colorato da una serie di risse E il triplete è servito. A Fermo l’Ancona ha conquistato anche il campionato. E’ finita 22 ma non è stato un bello spettacolo, diciamolo chiaramente. Oddio, il pubblico non ha tradito le attese ed ha colorato il “Recchioni” come non mai, ma quando poi i giocatori in campo perdono il lume della ragione tutto va a farsi friggere. Il sogno dei “canarini” di conquistare la promozione in serie D è sfumato al 95’, grazie al pareggio dell’Ancona siglato, pensate un po’, da un ragazzo fermano che si chiama Gianluca Adami. Scherzi del calcio. E’ stata una partita vera, maschia, ma dopo il fischio finale si è proprio esagerato. Sarà dura davvero cancellare le scene da vergogna di un autentico pomeriggio da guerriglia. I biancorossi, come logico, dopo il fischio finale sono andati a festeggiare sotto la curva e questo ai giocatori canarini non è piaciuto affatto. Allora via con i pugni, con i colpi proibiti tra lo sbigottimento generale del pubblico presente. Un postfinale di gara da dimenticare. Pao.Pap.

problemi finanziari. Il discorso riguarda soprattutto le compagini di Lega Pro, con tante società che, purtroppo, sono sul punto di chiudere i battenti, considerate anche le penalizzazioni continue che durante questo campionato hanno modificato le varie classifiche. Nei giorni scorsi durante il Consiglio Federale si è discusso anche di questo, confermando anche le voci che erano circolate: quelle di una Lega Pro che potrebbe vedere ai nastri di partenza 76 squadre anziché e attuali 85, con 2 gironi da 18 squadre in Pri-

ma divisione e un girone da 20 in Seconda. Inoltre, la fidejussione a garanzia dell’iscrizione al prossimo campionato di Seconda divisione è salita a 300 mila euro (lo scorso anno era di 200 mila). Se l’Ancona vorrà essere ripescata dovrà versare, oltre la fidejussione, anche un assegno circolare a fondo perduto che l’anno scorso era pari a 200 mila euro. Di sicuro Andrea Marinelli dovrà fare un grande sforzo economico, visto che poi bisognerà costruire anche la squadra. Il presidente della Lega Pro Mario

Macalli in via teorica prosegue l’obiettivo di una riforma che porti gradualmente l’organico a 60 squadre con tre gironi di terza serie (così come accadeva fino alla fine degli anni ’70). Ma su questo punto è nato lo scontro con il sindacato dei calciatori, che ha invece evidenziato come risulti più opportuno dare luogo a due gironi di Prima divisione e due di Seconda, con un numero di squadre non inferiore a 76, ma si cerca un punto di incontro: i criteri per i ripescaggi verranno stabi-

liti nelle prossime settimane, visto che attualmente non si può avere un quadro ben preciso di quante società non potranno iscriversi ai campionati della prossima stagione. Comunque, il Consiglio Federale ha già convenuto che, in caso di non completamento degli organici, la titolarità spetterebbe alla vincitrice dei play off della serie D a partecipare al campionato di Seconda divisione. Si procederà ai ripescaggi soltanto qualora le squadre ammesse ai tornei di Prima e Seconda risultassero numericamente

inferiori a 76. Dunque, molte squadre in meno rispetto alle 85 attuali, ma è anche vero che le previsioni parlano di almeno 20 club a rischio iscrizione e quindi spazio per i ripescaggi ci sarà. Macalli vuole ripescare le retrocesse, ma comunque non basterà per completare gli organici se, come pare, ci sarà un altro terremoto che colpirà i campionati. In tal senso la nuova Us Ancona 1905 viene tenuta in grande considerazione per bacino di utenza e per il suo passato nel calcio professionistico.

CALCIO A 5 Torneo delle Regioni – Un’ottima figura per le rappresentative marchigiane maschili e femminili Bene anche il team Giovanissimi di Calcio a 11

Sfiorata una storica impresa Impresa solo sfiorata. Le Marche del Calcio a 5 tornano a casa dal Torneo delle Regioni, tenutosi a Fiuggi, con la soddisfazione di aver fatto un’ottima figura, ma con la contemporanea amarezza per non aver passato il turno quando sembrava possibile. Discorso simile sia per la squadra maschile che per quella femminile: entrambe hanno sognato l’accesso alle semifinali, salvo vederlo sfumare nella quinta e decisiva gara. Ovvero l’ultima della fase a gironi, da 5 squadre, per entrambe al cospetto dell’Umbria. Sia ai ragazzi allenati da Mirco Angeletti che alle “colleghe” guidate da Francesco Battistini, serviva una vittoria per entrare nel tabellone delle magnifiche quattro. Invece, contro la rappresentativa confinante, sono arrivate amarezze. Sconfitta per i ragazzi, andati al tappeto per 4-1 (gol della bandiera di Breccia). Sotto 3-0 nel primo tempo, le Marche non sono riuscite a ribaltare il punteggio nella ripresa nonostante una spinta costante. Così, dopo l’en plein nelle prime due gare e dopo l’inatteso kappao con la Basilicata nel terzo turno, è maturato un altro stop –contro un quintetto praticamente già fuori

guadagnare il primo posto del raggruppamento: si è chiuso a 10 punti, al pari proprio dell’Umbria, che però si è fatta forte di una migliore differenza reti. “Ci è mancato poco: davvero due centimetri –ha detto a fine gara l’allenatore Battistini-. A tanto dal palo è passato il tiro della Gabrielli a pochi secondi dalla fine. Resta l’amaro in bocca per non aver compiuto l’ultima impresa, dopo 3 vittorie su 3, ma resta soprattutto la soddisfazione per aver disputato il torneo da protagoniste. Voglio perciò complimentarmi con tutte le calciatrici. Hanno dalla manifestazione- che ha rispedito a casa capitan Palmieri e compagni. “Peccato perché abbiamo visto svanire la conquista delle semifinali dopo averci fatto la bocca –racconta mister Angeletti-. Dopo due successi su due, avevamo a disposizione un bis di match point. La stanchezza e la tensione però ci hanno giocato brutti scherzi. Così, prima con la selezione della Basilicata poi con quella umbra abbiamo fallito le nostre chance. Dispiace – prosegue– perché avevamo le carte in regola per far parte del poker delle migliori.

Facciamo esperienza di quanto accaduto, prendiamo di positivo ciò che abbiamo visto per metà torneo e lavoriamo per migliorare ciò che non è andato”. La squadra maschile esce comunque a testa alta, così come quella femminile. Anzi: il futsal in rosa è andato a soli due centimetri dal battere le campionesse in carica dell’Umbria e al contempo, ovviamente, conquistare l’agognato pass per le semifinali. L’1-1 (rete di Scagnetti per la nostra rappresentativa), di per sé un gran risultato, non è bastato infatti per

giocato sempre molto bene e ci hanno fatto sognare un traguardo eccezionale. Tutti elementi che ci rendono orgogliosi”. In semifinale, invece, ci è arrivata la Rappresentativa Marche dei Giovanissimi di Calcio a 11: i ragazzi allenati dall’ex professionista Massimo Palanca (protagonista in particolare col grande Catanzaro degli anni ’80) si sono fermati a un passo dalla finalissima al cospetto della Lombardia, sconfitti 4-3 dopo un match spettacolare. Applausi anche a loro. Matteo Magnarelli

HANDBALL Luciana Mosconi promossa in Elite Quella ottenuta ad Alcamo per la Luciana Mosconi Ancona è stata una vittoria determinante per la conquista della promozione nel campionato Elite con un turno di anticipo. Il risultato finale registrato sul campo siciliano, 15-29, ha permesso al

team dorico di centrare l’obiettivo tanto atteso nel corso di questa stagione. Un successo che ha permesso alla Luciana Mosconi di chiudere il campionato di serie A1 al primo posto con 48 punti, in compagnia dell’Ambra Poggio a Caiano.


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