I GIOVEDI’ DI TV CENTRO MARCHE
domani
ALCEO MORETTI DIRETTORE
ore 20.20: Gli Incontri di Alceo Moretti dal 3 novembre
Periodico di Cultura - Economia Informazione - Politica - Sport Anno XXVI - N. 9 - 3 NOVEMBRE 2011 Spedizione in A.P. 70% Filiale di Ancona Pubblicità non superiore al 50% Distribuzione gratuita E-mail: info@marchedomani.com
I GIOVEDI’ DI TV CENTRO MARCHE ore 21.00: Comizi d'Amore di Michele Santoro dal 3 novembre
Nostro speciale
Energia alla ribalta del futuro Ricerca, tecnologia e infrastrutture per guadagnare le nuove frontiere. La cultura energetica è una risorsa a costo zero, ma c’è bisogno di binari precisi lungo le linee direttrici del risparmio e dell’efficienza. Le rinnovabili il petrolio verde di domani: gli scenari possibili, la tabella di marcia da seguire al fine di schiudere promettenti prospettive Sono intervenuti: GIAN MARIO SPACCA, SANDRO DONATI, PAOLO ANDREANI, ENZO GIANCARLI, DINO LATINI, ROBERTO ZAFFINI, GIANCARLO PARASECOLI, GIAMPIERO SCHIAVONI, MICHELE AMBROSINI, DARIO PILLA, PATRIZIA CASAGRANDE, MATTEO RICCI, RENATO PICCIAIOLA, ROMANO CARANCINI, RENATO VALLESI, FIORELLO GRAMILLANO, DIEGO FRANZONI, FEDERICO VITALI
ENRICO CAPPANERA Appassimenti aperti Sesta edizione in programma il 13 e il 20 novembre a Serrapetrona
Sport Coni Marche - Celebrato il IV biennio dell’attività della Scuola regionale
MONS. EDOARDO MENICHELLI SensoriAbilis Proseguono le proposte dell’importante iniziativa: in risalto il forte valore sociale del progetto
Eusebi, porte aperte all’università Gli studenti di Economia nella sede anconetana del Gruppo
Cultura Muse pop: al Massimo dorico il nuovo cartellone di musica leggera d’autore
Tolstoj-Leopardi: tappa a Tula, in Russia, per la mostra già successo di pubblico a Recanati; l'interesse della comunità scientifica
“Salto quantico” da Roma a Parigi: a Monica Pennazzi il prestigioso invito
VITTORIANO SOLAZZI Macroregione, via libera L’approvazione a Bruxelles; conferenza internazionale nel capoluogo con il ministro Frattini
Parliamo di politica La parola a: Giacomo Bugaro, Patrizia Casagrande, Giuseppe Gambioli, Enzo Giancarli, Franca Romagnoli, Palmiro Ucchielli
PAGINA
2
MORETTI – Buonasera cari amici, la scorsa puntata ho avuto ospite il Governatore Spacca, che mi ha dato la possibilità di evidenziare il poderoso, intelligente ed appassionato lavoro che
MARCHEdomani di voti (nel 2005 Solazzi è risultato il più votato dei consiglieri regionali della Margherita con 7.425 preferenze). Scorrendo le varie notizie, ho notato che il tuo ruolo di presidente del Consiglio regionale moltiplica altri ruoli... (scherza); ti prendono a cottimo? SOLAZZI – Non è merito mio, nel senso che, ricoprendo un ruolo, poi ce n’è una serie che in qualche modo provengono da quel ruolo principale che rivesti: per cui è una conseguenza, come il fatto di far parte dell’Assemblea nazionale dei presidenti dei Consigli regionali, in cui mi hanno voluto affidare la responsabilità del-
guardare al futuro e deve prendere decisioni, fare delle scelte, indicare anche delle strade, delle traiettorie. In questo momento, al contrario, ho forti segnali di pessimismo, perché quella che stiamo vivendo è una crisi economico-finanziaria pesante, terribile, che non riguarda soltanto il nostro Paese ma tutto il mondo occidentale industrializzato: tutte le grandi democrazie industriali avanzate vivono questa profondissima crisi, una crisi – e questa è una sottolineatura che faccio da tempo, per la verità molto spesso inascoltato- che non è congiunturale e sbaglia chi pensa che lo sia. Le crisi economi-
con proposte, con provvedimenti che invece sono, come dire, parziali, non è in grado non dico di risolvere questa crisi, ma neanche di contrastarla in modo efficace. Questo è il tema centrale: non si possono prendere provvedimenti tampone rispetto ad una crisi che ha bisogno di risposte strutturali, forti, determinate, anche impopolari se necessario. Questo è l’elemento fondamentale, non ne faccio una questione di chi governa; sono critico anche nei confronti del mio stesso partito quando non riesce a dire che c’è bisogno di provvedimenti profondi, che vadano in profondità, che rivoltino
3 NOVEMBRE 2011 la propria responsabilità, è chiamato a tradurre le enunciazioni in fatti; così come a livello nazionale dico che serve una grande riforma … MORETTI – …per i miei telespettatori, parlami adesso dei provvedimenti che tu hai già preso e di quelli che hai in mente di assumere. SOLAZZI – Appena sono stato eletto presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, ho chiarito che nell’Assemblea volevo gente partecipe e che lavorasse: gente che partecipa alla discussione, che vota, che dibatte… MORETTI – (scherzando) …adesso fai firmare il
di sbandamento generale possono aiutare. Questo, dunque, è il primo provvedimento che ho assunto. E’ poi di questi giorni la presentazione di una proposta di legge profonda, di modifica dello status dei consiglieri regionali; naturalmente non compete a me approvarla, compete all’Assemblea legislativa: io credo che in tempi brevi sarà discussa in Commissione, poi portata in aula… MORETTI – …in che cosa consiste questa legge? SOLAZZI – Si tratta di una serie enorme di provvedimenti, parlo di quelli che sono magari i più importanti. Il consigliere regionale gode
VITTORIANO SOLAZZI
“Risposte strutturali ad una crisi profonda” lui sta facendo per la nostra regione. Con me, in questa trasmissione, è un altro personaggio più o meno dello stesso tipo: Vittoriano Solazzi, presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche. Sorrido sempre quando dico, nel tracciarne la biografia, che Solazzi ha cominciato a far politica fin da quando è nato: perché lui è nato a Mondolfo, ma sapendo della rivalità con Marotta è proprio lì, a Marotta, che abita, quindi ha messo d’accordo le due località. Vittoriano è un uomo che ha avuto sempre successo: prima della politica, era nel mondo bancario, dove è diventato un apprezzato dirigente; dopo, a proposito, mi dovrai dire, tu che sei competente in materia finanziaria, che cosa pensi di questo nostro Paese attualmente… SOLAZZI – (scherzando)…ah, pensavo volesse un consiglio per fare un investimento! MORETTI – Anche, anche (ridono) SOLAZZI – Va bene, molto volentieri. MORETTI – In questo momento è talmente tutto così confuso, le cose vanno così male, che se arrivasse un buon consiglio, illuminato, sarebbe molto gradito. Senti Vittoriano, io ho esaminato con piacere il tuo curriculum, dove tra l’altro ho visto che alle elezioni regionali, quando eri esponente della Margherita, hai ottenuto il maggior numero
le Politiche europee, o come il fatto di ricoprire il ruolo di presidente regionale dell’Aiccre; ma, ripeto, non è un merito, è tutto derivante dal ruolo principale che rivesto… MORETTI – …ti prego di lasciar da parte la tua ben nota modestia, perché altri che in altre Regioni hanno il tuo ruolo non hanno questi riconoscimenti. Passiamo oltre: tu sei stato un
che hanno connotato la storia dell’umanità: a fronte di periodi espansivi seguono periodi di restrizione, di arretramento; la verità è che adesso non ci troviamo di fronte alla solita crisi che vi può essere, alle crisi che ci sono sempre state nel corso della storia dell’umanità. Adesso sono in ballo elementi strutturali formidabili: il mondo è profondamente cambiato in uno spazio temporale davvero breve. Negli ultimi vent’anni sono stati registrati cambiamenti epocali che riguardano tutti gli aspetti della vita: sociali, economici, della tecnologia, dell’informatica, della
come un calzino questo Paese e da tutti i punti di vista, perché c’è bisogno di grandi riforme, di un progetto riformista pesante. MORETTI – (Rivolto al pubblico) A questo punto devo intervenire in maniera positiva per il mio amico Vittoriano, perché tutti chiedono questi provvedimenti, ma nessuno li applica, e invece lui ha cominciato con grande energia ad intraprendere questa strada; (all’ospite) tu hai preso provvedimenti abbastanza seri: hai accorciato i tempi di approvazione, hai tagliato i costi della politica, hai proposto di ridurre i vitalizi...
cartellino… SOLAZZI – …il primo provvedimento che ho preso appena eletto presidente è questo: chi non sta minimo per i 2/3 in aula quando c’è il Consiglio regionale o quando ci sono le Commissioni viene penalizzato con un addebito di 300 euro per l’Assemblea e 150 euro per le Commissioni… MORETTI – … è aumentata la presenza? SOLAZZI – Beh, in un anno e mezzo, da quando ho adottato questo provvedimento, non è mai mancato il numero legale; nella legislatura scorsa molto spesso non arrivavamo ad esaurire l’or-
SOLAZZI – …sicuramente, perché non si tratta di dare risposte così, tanto per darle, o di fare enunciazioni o slogan fini a se stessi o di fare demagogia; la realtà è che camminiamo su una china che è pericolosa, ed è pericolosa per tutti: certo, c’è poi chi paga i prezzi più alti e fra chi paga i prezzi più alti ci sono i giovani, i ragazzi che non hanno prospettive di lavoro o che quando lavorano sono comunque in situazioni di precarietà. Ripeto, si tratta di assumere provvedimenti concreti, perché ognuno, per
dine del giorno perché mancava il numero legale. MORETTI – Un provvedimento intelligente, intelligente anche riguardo a chi lo riceve e chi lo accoglie… questo dimostra che tutti hanno bisogno di una guida... SOLAZZI – …non voglio dire questo, e peraltro non mi voglio erigere a maestro, a bacchettone, però credo che le regole se sono stringenti aiutino tutti, regole che tengano fermi alcuni punti e che ci costringano quasi a percorrere una determinata strada: in momenti
Tra chi paga i prezzi più alti ci sono i giovani, i ragazzi che non hanno prospettive di occupazione o che quando lavorano sono in situazioni di precarietà esponente del mondo finanziario; che cosa pensi del momento che sta vivendo il nostro Paese? La Marcegaglia, ad esempio, ha detto che l’ultima manovra è solo una manovra tutta tasse; la Camusso, da parte sua, ha detto che si tratta di una manovra depressiva, altri ritengono che bisognerebbe cominciare da subito a studiarne un’altra. Che cosa ne pensi tu? SOLAZZI – Per una persona che fa politica e che riveste un ruolo istituzionale è quasi necessario e connaturale essere ottimisti, però confesso che in questo periodo non è facile nutrire l’ottimismo che dovrebbe appunto connotare chi, svolgendo un ruolo politico, deve
telematica, dei rapporti, dei commerci, dei luoghi del commercio, dello sviluppo. Insomma è cambiato tutto. E la domanda che ci dobbiamo porre è se rispetto a questi cambiamenti profondi i soggetti che avevano la responsabilità di governarli erano preparati. La risposta, purtroppo, è no: questi cambiamenti epocali hanno trovato ovunque una classe dirigente che si rendeva conto degli stessi ma che non si attrezzava a governarli. Dico questo perché? Perché sono convinto che chiunque, come si è fatto nel nostro Paese e come purtroppo nel nostro Paese si continua a fare, affronta una crisi che è strutturale –e dunque, ripeto, che non è congiunturale-
di un vitalizio: quando si smette di fare il consigliere regionale, al sessantesimo anno di età, si prende una sorta di pensione, appunto il vitalizio, che naturalmente è parametrato al numero di anni in cui si è svolta l’attività di consigliere, e però c’è una sproporzione fra quello che mensilmente si versa e il costo complessivo per l’istituzione. Dai sessant’anni in avanti la somma che si percepisce siccome il calcolo non è fatto su base contributiva, ma è in rapporto alla indennità che si percepiva come consigliere- è una sproporzione rispetto al costo, eccessivo. E poi, parliamoci chiaro, è ingiusto riguardo a persone che versano contributi per tutta una vita e prendono meno di un consigliere regionale che magari ha versato contributi per solo dieci anni. Quindi io ho proposto di abolire questa cosa; il versamento che si fa mensilmente, nel momento in cui si esce dall’incarico può essere poi ritornato, ma non certamente trasformato in pensione, perché si tratta di un costo che non ci possiamo permettere. Esiste un altro istituto, che è quello della reversibilità, quindi non soltanto il percepire il vitalizio, ma la possibilità di trasferirlo al coniuge superstite dopo, chiamiamola così, l’eventuale dipartita del consigliere. Beh, anche questa mi sembra una cosa eccessiva, quindi sono per abolirla. Come sono per abolire l’indennità di missione se ci rechiamo in Italia o all’estero: già vengono rimborsate le spese per il soggiorno, non vedo quali altre indennità dovremmo aggiungere… MORETTI – …perché, c’è un’indennità suppleti-
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011 va? SOLAZZI – Guardi, non è eccessiva, per carità, anzi tutto sommato è modesta, ma sono cose che non servono, ridondanti; non credo che in questo momento possiamo consentirci privilegio alcuno. Io non faccio demagogia: so che chi ha un ruolo importante ha delle prerogative, questo avviene nel pubblico e avviene nel privato. Le prerogative sono un fatto, e che le indennità siano importanti ci sta; non ci sta l’esagerazione, la sproporzione, il privilegio. Perchè la prerogativa è un con-
essendo una piccola regione, siamo in grado di affrontare qualsiasi sfida organizzativa … MORETTI – … una capacità organizzativa che viene dimostrata anche nella difesa economica: penso all’attività dei nostri imprenditori, alle forze di lavoro che riescono ancora a sostenere questa regione, nonostante la grave situazione economica che ci circonda. Questa è una cosa molto positiva. SOLAZZI – Assolutamente sì. Noi abbiamo avuto altre sfide che sono state affrontate
piovendo dappertutto, che il tempo brutto sia ovunque, poi magari dopo dieci chilometri scopri il sole. Dico questo perché il mondo occidentale, lo dicevamo prima, le grandi democrazie industriali avanzate vivono un periodo di profondissima crisi economica, finanziaria, produttiva e di crescita del Pil, di sviluppo, ma non è così per tutti. Certo, ci sono fatti che magari dieci anni fa non pensavamo che potessero accadere, non pensavamo che il centro del commercio mondiale si spostasse dal nord al sud del mondo, dall’ovest all’est del mondo: ci sono Pae-
Misure forti, determinate. “Anche impopolari, se necessario”. La disamina di Vittoriano Solazzi richiama a precise responsabilità chi è demandato a governare cambiamenti epocali. “Il mondo occidentale industrializzato ha conosciuto autentici rivolgimenti in uno spazio temporale breve. Sbaglia chi pensa che questa sia una crisi congiunturale: servono azioni di contrasto efficaci, grandi riforme, traducendo le enunciazioni in fatti concreti”. Provvedimenti all’insegna del rigore nella proposta di legge presentata dal presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche: un pacchetto di modifica dello status del consigliere regionale; “Abolire la sproporzione, il privilegio –inciso di Solazzi agli ‘Incontri’ di Alceo Moretti-. Non si tratta di fare demagogia: la realtà è che camminiamo su una china che è pericolosa, e lo è per tutti” to, il privilegio è un altro. Tra tutte i suggerimenti che contiene la proposta di legge ce n’è un altro che è altrettanto importante: lo so che per questo verrò molto criticato, anche dai colleghi, che mi espongo a critiche dure, a giorni non facili, però io voglio che il compenso per tutti i consiglieri regionali sia riparametrato sulle presenze ad Ancona, in Consiglio regionale... MORETTI – …mi sembra giusto... SOLAZZI – …non è ammissibile che si paghi una diaria importante indipendentemente dal numero delle volte che un consigliere è presente nei suoi uffici ad Ancona, quindi la proposta è di riparametrare l’indennità percepita dal consigliere in base alla presenza negli uffici della Regione. MORETTI – Vorrei adesso assumere una chiave ottimistica parlando della nostra regione: in questi giorni abbiamo ospitato il Congresso eucaristico nazionale, abbiamo avuto la visita del Papa; c’è stata una sensazione di positività che ci ha messo in luce, tra l’altro con ripercussioni internazionali: io ho dei parenti nel Massachusetts, sono emigrati da Barbara, quindi la provincia di Ancona conta per loro, e mi hanno contattato per dirmi che erano orgogliosi che il Papa fosse nella loro provincia. Parlo del Massachusetts, non di Bologna, quindi una manifestazione, quella del Congresso, che è andata stupendamente. Dal punto di vista organizzativo, credo che Oreficini e Spacca abbiano fatto un lavoro eccezionale… SOLAZZI – …l’intera Protezione civile, i volontari, le forze dell’ordine, tutti: abbiamo dimostrato che, pur
e vinte, dando la dimostrazione di essere una regione in grado e all’altezza di cimentarsi con grandi imprese: la visita del Papa nelle Marche, la capacità organizzativa con cui questo evento è stato gestito, sono l’autorevole riprova di quanto questa regione sia straordinaria. Siamo una regione caratterizzata da una diffusa imprenditorialità: piccoli, medi e anche grandi imprenditori, e comunque anche i grandi sono partiti da piccole dimensioni e hanno scalato le posizioni non lasciando nessun passaggio… MORETTI – …mio figlio Giorgio ieri ha visitato per rapporti di lavoro un’industria di Morro d’Alba: in una realtà di 1.200 abitanti la presenza di un’azienda che spedisce due autotreni al giorno di materiale alla Volkswagen… una cosa che ha del miracoloso, secondo me. SOLAZZI – Certo. MORETTI – Di questi esempi ce ne sono a centinaia nella nostra regione. SOLAZZI – Ce ne sono tanti; mi capita spessissimo di visitare delle aziende: apri quella porta e ti trovi in realtà che sono a contatto con il mondo, in commercio con il mondo, con i mercati tradizionali e con i nuovi mercati. E’ una sorpresa ogni volta, ma è questa la forza della nostra regione. Ed è anche l’antidoto contro la crisi… MORETTI – … una regione che ha aperto le porte ai Paesi che in questo momento ci aiutano nella parte finanziaria, tipo la Cina, il Brasile, l’India, eccetera; siamo di casa in questi Paesi, no? SOLAZZI – Certo; d’altra parte pensiamo a quello che può accadere quando siamo in auto, per esempio: se piove o grandina si ha la sensazione, in quel momento, che stia
si, lo diceva lei, come Cina, Brasile, India e Russia in cui il Pil corre, mentre noi siamo fermi. Allora è chiaro che chi si chiude non ha prospettive, mentre chi si apre, chi va a scoprire questi mercati che sono in crescita ha possibilità di sviluppo, di salvarsi, di produrre ricchezza e quindi lavoro. MORETTI – La cosa che mi ha colpito, leggendo le varie notizie, è che ieri il presidente del più importante fondo sovrano cinese era in Italia per sondare la possibilità di comprare o titoli italiani o partecipazioni in grandi industrie italiane. Allora mi sono ricordato di quando io ero ragazzo e vedevo passare il cinese in spiaggia con le cose che offriva e la gente lo snobbava. Oggi i cinesi invece comprano: hanno comprato una grande quantità del debito pubblico americano... SOLAZZI – …hanno comprato l’America, si può dire... MORETTI – …hanno già anche il 4 per cento del debito pubblico italiano e sono qui per comprarne altro; il Brasile lo stesso è in grande sviluppo.... SOLAZZI – …era pensabile 10-15 anni fa, che la Cina potesse, in quanto detentrice di buona parte del debito pubblico, tenere le redini dell’America? Lo dicevo prima che in 20 anni è cambiato il mondo, ma forse questa crisi è determinata dal fatto che non ci siamo resi conto di quanto il cambiamento fosse forte: questa ne è la riprova. MORETTI – Parliamo adesso dei giovani: com’è la situazione? Hanno possibilità di avere un futuro o è
PAGINA
molto faticoso pensarlo? SOLAZZI – Il primo pensiero, appena sono stato eletto presidente dell’Assemblea legislativa, ho voluto dedicarlo proprio ai ragazzi, ai giovani della nostra regione, e in questo anno ho messo in piedi anche un’iniziativa per portare, diciamo così, l’istituzione Regione nelle scuole medie e superiori. Il rischio che abbiamo davanti è che il prezzo più grande degli errori fatti da noi lo paghino e lo debbano scontare i giovani, gli adulti di domani, perché l’enorme debito pubblico che abbiamo accumulato in questo Paese, 1.900 miliardi di euro -vale a dire circa 30 mila euro a persona, un debito che solo in termini di costi annui significa 80 miliardi di euro di interessi- chi rischia di pagarlo se non le giovani generazioni? In più, questa crisi profonda che viviamo sta comportando il fatto che i ragazzi escono da scuola, terminano gli studi e poi non trovano un posto di lavoro o faticano a trovarlo, immettendosi nel mondo del lavoro troppo tardi. E questo
Faccio un esempio: il piano regolatore che fa un Comune naturalmente deve essere approvato da un organismo superiore, perché deve esservi un coordinamento fra i piani regolatori fatti in un’area. Ho parlato del piano regolatore, ma posso parlare del piano dei trasporti e di altre attività: dunque che ci sia un governo leggero di area vasta è necessario. Qual è il problema vero? Che non è tollerabile in questo Paese avere 120, non mi ricordo più nemmeno quante sono, Province: sono troppe, e ci sono anche Province di 49 mila abitanti, è una vergogna; la metà delle Province sarebbe sufficiente. Tuttavia, con riferimento al decreto che è stato fatto, alla legge che sta passando in Parlamento, il rischio è che, abolendo le Province ma creando delle unioni intermedie, si arrivi ad una proliferazione di realtà che supera l’attuale numero… insomma, bisogna essere seri: le Province ridotte della metà e, aggiungo, fare piazza pulita di tutta quella miriade di
è un lusso che non ci possiamo permettere, perché nella scuola investiamo. Ci sono poi i giovani che entrano nel mondo del lavoro ma in situazioni di precarietà, per cui la vita slitta troppo in avanti, perché non puoi certo farti una famiglia se hai un contratto a 3, a 6 mesi o anche ad un anno, non puoi prendere un mutuo per farti una casa. Questo quando va bene, quando trovi un posto, perché ci sono ragazzi che non lo trovano. Ripeto, questa è una crisi profonda e se non si va alle radici, se non si assumono provvedimenti strutturali di rilancio dell’economia non ne usciamo. E il prezzo più grosso rischiano di pagarlo, da una parte, i giovani e, dall’altra, quelle persone che sono troppo giovani per poter andare in pensione, ma troppo ‘grandi’, parliamo di persone di 50 anni, per trovare un altro posto di lavoro; è drammatico questo fatto. MORETTI – Senti, che cosa pensi del fatto che si voglia abolire le Province? SOLAZZI – Vorrei prima tornare alla mia proposta, perché ho dimenticato di ricordare che tra i punti salienti prevedo che chi fa il consigliere regionale e svolge un altro lavoro non può prendere l’indennità piena come avviene adesso, ma questa va dimezzata. Veniamo adesso alla domanda: a costo di essere impopolare, io dico che le Province una loro funzione ce l’hanno, e lo dico perché avendo io fatto anche il sindaco mi rendo conto che fra la Regione e magari un piccolo Comune la necessità di avere un ente intermedio ci può essere.
cose che ci siamo inventate negli anni: agenzie, ambiti, istituti, consigli di amministrazione, la marea dei consorzi… concentrare tutto nelle poche Province ed eliminare tutto il resto… MORETTI – …sorrido perché l’organismo che ha chiesto l’abolizione delle Province, che poi fa capo all’accordo Bossi – Berlusconi, si è subito premunito riguardo alla Padania… SOLAZZI – …non ho parole, non ho parole: dobbiamo cominciare ad essere seri e mirare ad ottenere grandi risparmi, perché non è più rinviabile questa cosa. MORETTI – Senti, tu sei un protagonista di facebook, no? SOLAZZI – Sì. MORETTI – Come dialoghi con il popolo di facebook? SOLAZZI – Io rispondo personalmente; nessuno risponde al posto mio... MORETTI – …e questo fa parte del tuo carattere, no? SOLAZZI – Sì; non rispondo magari quotidianamente, considerati i tanti impegni; passa qualche giorno però poi mi metto giù e rispondo… MORETTI – ...che cosa chiede questo popolo di facebook? SOLAZZI – E’ un popolo straordinario; molto spesso chiede pareri, che cosa io pensi riguardo ad una determinata questione, oppure chiede informazioni molto pratiche, quindi è anche un
3
piacere informare. Poi, ogni tanto, faccio anche una presenza on line in diretta, ed è un modo per stare a contatto con la gente… MORETTI – …lo utilizzi anche un po’ pubblicitariamente? SOLAZZI – No, sono stato eletto solo un anno fa, non è assolutamente questo il punto: lo faccio perché è fondamentale per chi fa politica stare in mezzo alla gente, rendersi conto di che cosa accade fuori, e questo con ogni metodo e strumento, compreso il web. MORETTI – Torniamo adesso alla manovra: ricordavamo all’inizio che la Marcegaglia l’ha definita una manovra tutta tasse, la Camusso una manovra depressiva. Tu che cosa dici? SOLAZZI – Dico che solo questo Governo poteva mettere d’accordo, come non è mai accaduto, la Cgil e Confindustria. E se la Marcegaglia e la Camusso dicono la stessa cosa, allora è vero che questo è il Governo dei miracoli, perché è riuscito in un miracolo perfetto… MORETTI - …purtroppo in negativo… SOLAZZI - …purtroppo in negativo; la posso dire l’ultima cosa? La gente si deve mettere in testa che le tasse vanno pagate. Ricordavo prima che paghiamo 80 miliardi di euro l’anno come interessi sul debito pubblico, un debito di 1.900 miliardi di euro. L’evasione stimata in Italia è dai 130 ai 150 miliardi di euro: dunque fare una politica seria di recupero, anche solo recuperando un terzo dell’evasione ed elusione fiscale, significherebbe rimettere in sesto il Paese. Perché l’esigenza è: non fare più deficit annuale, cominciare a ridurre il debito pubblico consolidato e trovare risorse per aiutare l’economia a ripartire. Cosa che peraltro la Regione guidata da Spacca sta facendo, nonostante le grandi difficoltà e nonostante i tagli ai trasferimenti; però sappiamo selezionare le risorse… MORETTI - … e questo significa che con onesta intelligenza ed intraprendenza si potrebbe risolvere qualcosa… SOLAZZI - …assolutamente sì, da questo punto di vista non sono pessimista: abbiamo tutti gli elementi per andare avanti, però dobbiamo fare alla svelta, in fretta, perché stiamo superando il limite massimo di pericolosità. MORETTI – A chiusura voglio dirti una cosa: uno dei miei giornalisti, prima della trasmissione, mi ha chiesto chi fosse l’ospite. Quando gli ho detto che eri tu, ha commentato: “Che bravo!”. Non dico altro. SOlAZZI – Allora bisogna che lo conosca… MORETTI – ...te lo presenterò. Grazie Vittoriano, grazie ai telespettatori e arrivederci alla prossima settimana.
Trasmissione del 15 settembre 2011 www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti
PAGINA
4
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011
“Italie: Marche, l’unione fa la forza”: il convegno sul modello economico della nostra regione svoltosi alla Loggia dei Mercanti, ad Ancona, e condotto da Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera
“Avere il coraggio d’investire” ROBERTO I. ROSSI
L
e qualità delle Marche un paradigma, un quadro di riferimento italiano da proteggere e da incoraggiare”. E’ il commento di Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera, a conclusione del convegno sul modello economico marchigiano, dal titolo “Italie: Marche, l’unione fa la forza”, svoltosi, di recente, alla Loggia dei Mercanti, ad Ancona. Un evento organizzato da Corriere della Sera, Rcs Quotidiani, Monte dei Paschi di Siena e Regione Marche. Nonostante le problematiche e le difficoltà derivanti e provocate dalla crisi economica sono state evidenziate le peculiarità e le eccellenze professionali prodotte nel tempo dai marchigiani. “Le crisi economiche -ha spiegato Francesco Merloni, presidente Fondazione Aristide Merloni, nell’avviare la serie di interventi- stanno scuotendo il mondo intero, e l’Italia, nello specifico, sta pagando una grande serie di errori commessi. Un altro aspetto: stiamo subendo la globalizzazione, essendo aumentata a dismisura. Dal 2000 il Pil del nostro Paese è aumentato solo del 2,5 per cento e con
tale risultato l’Italia si colloca tra gli ultimi Paesi al mondo, frutto di un progressivo degrado di valori etici che continua a farci perdere credibilità. Le Marche si stanno collocando in una posizione diversa, migliore, rispetto a quella tuttora detenuta dall’Italia. Come Marche dobbiamo trovare, al più presto, il modo di aggregarci per provare ad uscire dalla crisi”. Un’introduzione, quella di Francesco Merloni, che ha avviato una serie di excursus imprenditoriali e professionali dei personaggi presenti all’evento. Ad evidenziare le caratteristiche vincenti di una squadra l’amministratore delegato di Energy Resources, Enrico Cappanera: “La nostra storia è stata condizionata dalla passione. Siamo… folli ed affamati. Grazie a queste caratteristiche nell’arco di pochi anni, appena quattro, siamo riusciti a far crescere la nostra azienda con grandi numeri, uno dei quali da evidenziare è legato al numero dei dipendenti passando dai 4 iniziali agli attuali 160. Il nostro business si è già internazionalizzato. Stiamo puntando molto sulla ricerca, sull’innovazione e sullo sviluppo. Nel futuro a fare la differenza, in positivo, saranno i giovani”. La concretezza è un valore espresso da Iginio Straffi, presidente ed
amministratore delegato di Rainbow Spa: “Come imprenditori siamo lavoratori importanti e molto decisi, determinati ed efficaci. A dimostrare tali concetti un dato: ad oggi, come azienda, stiamo distribuendo i nostri prodotti in 130 Paesi nel mondo, compresi gli Stati Uniti d’America. I mercati nuovi permettono di costruire altre linee di business”. E per restare ai vertici dei mercati Emanuela Manghi, titolare della Manghi Shoes Srl, ha raccontato l’evoluzione della propria azienda: “Siamo nati nel 1983, e dopo una valida crescita nel 1997 abbiamo subito una pesante crisi. E per dare vita alla ripresa abbiamo puntato sulla produzione di scarpe in gomma che ci ha fatto risalire la china, tanto da cogliere clienti di elevato spessore a livello internazionale”. Nardo Filippetti, presidente Eden Viaggi, ha poi esposto un concetto particolare: “Il turismo è un settore che riesce ad offrire risultati di rilievo al nostro Paese. Fondamentale, per crescere di spessore, è puntare sulla cultura dei servizi. Per attirare più turisti e provare ad uscire dalla crisi è necessario migliorare, di molto, il senso di ospitalità”. Altri interventi da attivare sono stati poi espressi da Vittorio Renzi, direttore generale Scavolini Spa: “La
crisi economica sta aprendo nuovi spazi e per uscirne, dalla crisi, è fondamentale avere il coraggio di continuare ad investire”. Un aspetto importante e decisivo nell’ottica dell’avvio e del mantenimento in essere di attività imprenditoriali è quello legato al rapporto tra banche ed imprese. Antonio Vigni, direttore generale Banca Monte Paschi di Siena in merito ha evidenziato che
“tale rapporto è sempre stato un tema particolarmente conflittuale, soprattutto in periodi di crisi. Per quanto ci riguarda, abbiamo ristrutturato tante aziende in Italia, offrendo una grande mano per una eventuale ripresa. Il sistema bancario continua ad essere presente”. In chiusura di convegno il Governatore Gian Mario Spacca ha detto che: “Le Marche sono una
comunità che punta sulla responsabilità, sulla dinamicità e sulla coesione. Come Ente stiamo rispettando tale comunità ai massimi livelli per quanto è possibile rispetto ai tagli attivati dal Governo centrale. L’internazionalizzazione è un aspetto che ci consente di far crescere il nostro territorio e non caso l’unione fa la forza come è stato già detto e sottolineato”.
Coordinamento nazionale della missione in Brasile nel 2012 “La Regione Marche ha rafforzato l’impegno per lo sviluppo internazionale del proprio sistema imprenditoriale. E lo ha fatto coniugando una produzione manifatturiera di lunga tradizione e competenza con l’esigenza di innovazione tecnologica. La diversa concezione di promozione integrata delle risorse produttive, del territorio, della nostra cultura e del turismo si è così tradotta in un’unica identità, un brand esportabile che offre un’immagine di solidità e prospettiva al Sistema Marche”. Con queste parole il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha sintetizzato la strategia marchigiana per l’internazionalizzazione, nel corso della V Conferen-
za Italia-America Latina e Caraibi svoltasi di recente al Ministero degli Affari esteri alla presenza del ministro degli Esteri Franco Frattini e del sottosegretario Vincenzo Scotti, e, tra gli altri, di Samuel Armando Reyes Rendon, vicepresidente della Repubblica di Honduras, Luis Alberto Moreno, presidente Banca interamericana di sviluppo (Bid), Hector Timerman, ministro degli Affari esteri dell’Argentina, Enrique V. Iglesias, segretario generale della Segreteria Iberoamericana (Segib). Le Marche sono state chiamate a portare la propria testimonianza sul tema delle buone pratiche per il sostegno alla cooperazione industriale e finanziaria e lo sviluppo delle piccole e me-
die imprese. Particolarmente significativa è stata infatti ritenuta l’esperienza delle Marche nell’ambito dei rapporti con l’America Latina, anche alla luce del fatto che sono state scelte quale regione di coordinamento nazionale della Missione di Sistema GovernoRegioni-Sistema camerale in Brasile nel marzo 2012, missione organizzata dal Ministero degli Affari esteri nell’ambito del Piano di attività Made in Italy, che prevede iniziative collegate sia all’Anno dell’Italia in Brasile tra il 2011 e il 2012, sia allo svolgimento in questo Paese del campionato mondiale di calcio nel 2014 e delle Olimpiadi nel 2016.
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011
Parliamo di politica
PAGINA
5
INTERVISTA CON PATRIZIA CASAGRANDE, PRESIDENTE PROVINCIA DI ANCONA Manovra: “In questo quadro non sarà facile continuare a garantire un alto livello della nostra attività” Futuro: “La ricostruzione della fiducia nei cittadini va di pari passo con una politica di rilancio”
“Tagli: servizi a rischio” ROBERTO I. ROSSI
a manovra finanziaria varata dal Governo Berlusconi taglierà ancora risorse alla Regione ed agli Enti locali per circa due milioni di euro. Questi tagli che cosa provocheranno e su quali servizi andranno a ricadere? “Negli ultimi mesi la drammatica crisi globale induce tutti noi a occuparci di alta finanza, a leggere e commentare altalenati andamenti di borsa e rating che quotidianamente riempiono le pagine dei media. Ciò produce un doppio effetto. La paura del futuro immediato (lo dimostrano i 70 mila italiani in fuga dal Paese, contro l’ingresso annuo di 20 mila immigrati) e un senso di responsabilit? diffuso che ci rende disponibili a fare dei sacrifici per la costruzione di una prospettiva di ripresa possibile. Oggi si continua a percorrere la strada dei tagli ai servizi al cittadino colpendo gli Enti locali, i quali, privi di risorse per investimenti,
L
diventano essi stessi fattori di crisi. In questo quadro, non sarà facile per le Province continuare a garantire
rischio di ulteriori sforbiciate alle risorse locali”. Che cosa propone il Pd per la riduzione dei costi
“L’aumento dell’Iva avrebbe dovuto essere un provvedimento utile a risanare il debito pubblico dello Stato. Ma non possiamo pensare che la salute della nostra nazione sia legata solo al pareggio di bilancio” l’alto livello dell’edilizia scolastica, delle strade o del demanio idrico, né il sostegno al lavoro e alle imprese. In tale situazione la nostra regione sta dando il meglio di sé, là dove gli Enti locali mettono in atto una corresponsabilit? di sistema che perlomeno permette alle Province e ai Comuni di centrare il famigerato patto di stabilità, evitando così il
della politica? “Cominciamo col dire che il settore pubblico non può essere considerato, tout court, una zavorra: la pubblica amministrazione al servizio dei cittadini è condizione di democrazia, elemento fondamentale della crescita civile ed economica di un Paese. Sono i privilegi concessi a taluni privati (specie se amici o cricche)
e la corruzione a gonfiare i costi del bilancio dello Stato. Lo dimostra il fatto che la spesa pubblica negli ultimi anni è aumentata, a dispetto del falso federalismo della Lega, ma i servizi offerti sono peggiorati. Tuttavia, una riduzione dei ministeri e dei parlamentari è necessaria, almeno quanto la completa trasparenza degli atti amministrativi, magari su internet come propongono i nuovi Pirates tedeschi. La ricostruzione della fiducia nei cittadini va di pari passo con una politica di rilancio”. Come valuta l’aumento dell’Iva, passata dal 20 al 21%? “In linea di principio, anche l’aumento dell’Iva avrebbe dovuto essere un provvedimento utile a risanare il debito pubblico dello Stato. Ma non possiamo pensare che la salute della nostra nazione sia legata solo al pareggio di bilancio, ormai, peraltro, norma costituzionale. Non possiamo continuare ad affrontare le misure anticicliche singolarmente, cambiandole se sgradite a qualcuno, solo per far quadrare sterili conti. Solo qualche giorno fa, il braccio
europeo del Fmi-Fondo monetario internazionale non escludeva una recessione globale per l’anno prossimo. Non resisteremo all’urto se non programmeremo la crescita”. E’ per la modifica dell’attuale legge elettorale? Se sì, in che modo? “Una riforma parlamentare della legge elettorale ? necessaria per garantire agli italiani la libertà di scegliere il candidato che voglio e che meglio li rappresenta. L’eclatante successo del referendum per l’abolizione del porcellum ne accelera i tempi”. Come valuta la volontà espressa dal Governo Berlusconi di tagliare le Province? “I dati forniti dal Ministero dicono che le Province incidevano per l’1.5% sull’intera spesa pubblica nel 2010. La manovra dello scorso giugno del Governo riduceva della metà consiglieri e assessori provinciali. La manovra di Ferragosto prevede la soppressione con disegno di legge. I passaggi diventano ancora più incoerenti se pensiamo ai lunghi anni di discussione intorno a una Carta delle Autono-
mie che avrebbe dovuto definire funzioni e ruoli degli Enti locali per evitare sovrapposizioni e giungere a una semplificazione comunque necessaria. Abolire le Province in una calda giornata d’agosto, senza valutarne le conseguenze né economiche né di rappresentanza democratica, è sterile demagogia, ricerca di facile consenso, approccio ipocrita al taglio della spesa pubblica”. Energia: che cosa propone per migliorare la sicurezza, la produttività e la necessità di risparmio? “Nonostante le buone intenzioni e le buone pratiche di un ente come la Provincia, la burocrazia e le normative vigenti ci limitano nelle scelte frustrando i nostri desideri. Faccio solo un esempio. La campagna Eternit Free che sarebbe dovuta partire in tutta la regione, dalla provincia di Ancona, si è arenata ancor prima dell’avvio sui tagli di un governo che non crede nelle rinnovabili né come economia verde né come inderogabile necessità dell’ambiente”. (Intervista del 6 ottobre 2011)
INTERVISTA CON FRANCA ROMAGNOLI, CONSIGLIERE REGIONALE FLI Manovra: “Pagheranno le fasce deboli che ricorrono, ad esempio, agli asili, alle mense, agli scuolabus” Energia: “Le rinnovabili forse non risolvono il problema, ma vanno incentivate e promosse”
“Ripartire dalla persona” a manovra finanziaria varata dal Governo Berlusconi taglierà ancora risorse alla Regione ed agli Enti locali per circa due milioni di euro. Questi tagli che cosa provocheranno e su quali servizi andranno a ricadere? “La manovra finanziaria, nelle due tranche di luglio e settembre, necessaria per i conti pubblici, è discutibile nel merito dei provvedimenti adottati perché depressivi dell’economia, economia che, invece, in questo momento, necessita di misure per lo sviluppo. I tagli lineari, su tutto, senza colpire ad hoc le sacche di spesa e di spreco, ricadono sugli Enti locali e quindi sui servizi che probabilmente diminuiranno come erogazione e aumenteranno nelle tariffe. Non si è voluto scientemente colpire i grandi patrimoni e le rendite finanziarie, insomma i ‘ricconi’, e pagheranno le fasce deboli che ricorrono ai servizi sociali, agli asili, alle mense, agli scuolabus”. Riduzione dei costi della politica: quali interventi vorrebbe che venissero attivati? ”Ho detto più volte che in attesa di riforme organiche, che sono in esame già della prima Commissione regionale e dell’Ufficio di presidenza, il singolo politico può fare molto scegliendo di vivere il proprio mandato elettorale all’insegna della
L
sobrietà e del risparmio, senza abusare di benefit e privilegi. Io, per mia scelta, non ho svolto viaggi e missioni, né mi sposto in auto blu e non mi sento certo menomata nella mia attività politica. Senza un’assunzione di responsabilità personale, una condotta onesta e morigerata, qualsiasi riforma sarebbe insufficiente. Sono d’accordo nella riduzione del numero dei consiglieri, come pure nella revisione del vitalizio, ma le cariche elettive vanno ben remunerate se si vuole che non siano solo i ricchi a far politica e che il mandato elettorale venga vissuto in maniera esclusiva senza svolgere in parallelo professioni o altre attività. Io, avvocato, con uno studio legale di famiglia, ho pressoché cessato l’attività per seguire la mia passione politica”. Come valuta l’aumento dell’Iva, passata dal 20 al 21%? “L’aumento dell’Iva è un
altro dei provvedimenti sbagliati, depressivi dei consumi, con effetti inflattivi sui prezzi, che ricadrá sull’utente finale, quindi sulla gente comune”. E’ per la modifica dell’attuale legge elettorale? Se sì, in che modo? “La legge elettorale attuale è la madre di tutti i mali, perché ha eretto a sistema quella che già era una tendenza della politica, cioè la ‘irresponsabilità’ degli eletti nei confronti del popolo e il ‘servilismo’ romano verso il capo-partito che ti mette o ti leva dalla lista bloccata. Un altro Parlamento, fatto di persone che dovessero rendere conto al territorio e che non abbiano paura della rielezione, non avrebbe mai tenuto in piedi la maggioranza BerlusconiBossi-Scilipoti, né votato che Ruby era la nipote di Mubarak! Chi come me ha dovuto cercarsi preferenza per andare in Regione, diversamente dalla Minetti, si sente molto offesa da tutto questo”. Come stanno reagendo le Marche alla perdurante crisi economica? “Le Marche hanno mille risorse, l’impresa è reattiva perché si è sempre fatta da sola e non ha avuto mai provvidenze dall’alt\o. Neanche infrastrutture... Per questo sono fiduciosa, ma l’impoverimento è palpabile, anche nelle zone come quella Fermana, definite ric-
che e calzaturiere, dove lavoravano tutti in famiglia, e ora, spesso, tra cassa integrazione e precarietà, si vive con la pensione dell’anziano. Niente sarà più come prima, nonostante la ripresa e bisogna puntare sulla qualità, sulla innovazione, ed anche diversificare: ad esempio il turismo potrà essere un volano”. Il ruolo delle donne nel mondo della politica: come andrebbe modificato per migliorarlo? “Per la donna è e sarà sempre più difficile dell’uomo fare politica, o lavorare a certi livelli, per il ruolo naturale e, io dico irrinunciabile, che ha nella famiglia e nella maternità. Per questo la carenza di servizi, o asili, o la crisi economica, grave per tutti, diventa drammatica per la donna che voglia realizzarsi in politica o nella professione. Tutto questo va rimosso e l’Italia è fanalino di coda nel rispetto degli obiettivi di Lisbona. C’è anche da dire che serietà e sacrificio devono valere anche per la donna, senza cercare scorciatoie, come troppo spesso avviene in questo periodo di carriere lampo, prive di gavetta, militanza e merito, carriere spesso incoraggiate da madri che hanno del tutto abdicato alla loro funzione educativa. Abbiamo, trasversalmente, presentato una pro-
posta di legge per introdurre seconda preferenza nella modalità di voto per il Consiglio regionale, riservata ad una donna. Non è la soluzione della scarsità di donne elette anche nelle Marche, ma aiuta”. Energia: che cosa propone per migliorare la sicurezza, la produttività e la necessità di risparmio? “Il fabbisogno energetico dell’economia marchigiana non è coperto dalla produzione attuale e dalle risorse a disposizione. Occorre intraprendere una seria politica energetica e rimettere mano al Piano Regionale. Le rinnovabili forse non risolvono il problema, ma vanno incentivate e promosse evitando i pannelli fotovoltaici sui campi imponendo di metterli su edifici pubblici, capannoni dismessi e su ogni azienda che inizi. Io ho votato contro il rigassificatore di Falconara an-
che per il modo in cui ci si è arrivati, con l’impresa che dettava condizioni a mo’ di ricatto, o così o l’Api chiude. Questo spesso avviene con gli sportelli unici di imprese in zone non industriali o artigianali, o con accordi di programma urbanistici in cui il privato progetta e la pubblica amministrazione insegue. Va fatto l’esatto contrario, perché deve essere la programmazione politica a dirigere, ad individuare il bene comune, a pianificare il territorio e la copertura energetica per poi aprire ai privati. Certo, per fare questo la politica, come dice Della Valle, deve essere efficiente, non fatta da incompetenti, né servitori sciocchi, e le leggi sveltire la burocrazia, non crearla”. Roberto I. Rossi (Intervista del 6 ottobre 2011)
Colonnella alla guida del Corecom Pietro Colonnella è stato eletto, di recente, presidente del Corecom-Comitato regionale per le comunicazioni delle Marche. Sarà, dunque, Pietro Colonnella, formatosi all’Olivetti e tra i responsabili dei sistemi informatici a rete, a guidare il nuovo Comitato regionale sulle comunicazioni delle Marche, Comitato che ha, tra l’altro, funzioni di governo, garanzia e controllo nel settore della comunicazione, nella delicata fase di passaggio dalle trasmissioni Tv analogiche a quelle digitali già programmata per la fine di novembre.
PAGINA
6
Parliamo di politica
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011
INTERVISTA CON PALMIRO UCCHIELLI, SEGRETARIO REGIONALE PD Nelle Marche: “Problemi per la nostra comunità: togliendo risorse si avranno forti ripercussioni” Una proposta: “Rilegittimare lo Stato democratico con una politica più sobria e responsabile”
“Manovra: effetti devastanti” ROBERTO I. ROSSI
a manovra finanziaria varata dal Governo Berlusconi taglierà ancora risorse alla Regione ed agli Enti locali per circa due milioni di euro. Questi tagli che cosa provocheranno e su quali servizi andranno a ricadere? “La manovra avrà effetti devastanti sulla comunità marchigiana, perché togliendo risorse alla Regione e agli Enti locali si avranno ripercussioni sulla sanità, sulla spesa di gestione di funzionamento delle strutture socio-sanitarie, sul sistema dei trasporti pubblici locali, sulle politiche scolastiche e socio-assistenziali. I più penalizzati saranno i meno abbienti. Se per garantire i servizi di welfare minimi occorre aumentare i biglietti degli autobus o le tasse scolastiche, l’effetto sul ceto più debole è evidente. Inoltre, sottraendo risorse alle istituzioni che gestiscono e governano i territori, si allontaneranno dai luoghi del vivere quotidiano le facoltà decisionali. E’ un modo per accentrare poteri e competenze, alla faccia del federa-
lismo!”. Di recente si è tenuto un vertice dei partiti di maggioranza regionale. Che cosa è
L
della Giunta o del Consiglio. Inoltre, in virtù della riduzione dei trasferimenti è necessario ridefinire compiti e obiettivi in
“Un buon sistema elettorale deve consentire al cittadino di scegliere il programma, la coalizione, il premier, i parlamentari” emerso da tale vertice? “E’ emersa la necessità di riorganizzare la macchina regionale riducendo la spesa di funzionamento degli organi istituzionali e della burocrazia generale. Una regione che conta circa duemila dipendenti pubblici per fare la programmazione e le leggi pensiamo che possa essere fortemente alleggerita, così come possa essere ridotto il numero dei dirigenti. Lo stipendio di questi ultimi non può superare quello spettante il presidente
capo a Regione, Provincie e Comuni, abolendo tutti gli Enti inutili e assegnandone le relative competenze al sistema degli Enti locali”. Una delle ultime iniziative avviate dal Pd marchigiano è legata al sostegno umanitario in Libia e Corno d’Africa. Che cosa prevede tale proposta? “Nel periodo in cui la rivolta del popolo libico per la conquista della libertà, della democrazia e della giustizia era avviata, sono state individua-
te forme di aiuto umanitario (invio medicinali nelle strutture ospedaliere) a cui la Regione avrebbe potuto provvedere attraverso gli stanziamenti previsti per la cooperazione allo sviluppo. Il precipitare degli eventi aveva suggerito la sospensione dell’iniziativa. Considerata, oggi, la nuova situazione creatasi in Libia con il Consiglio nazionale di transizione si è ritenuto opportuno riprendere il lavoro finora svolto in tal senso, assumendo iniziative analoghe a favore dei popoli del Corno d’Africa”. Che cosa propone il Pd per la riduzione dei costi della politica? “La crisi economica si sta trasformando in crisi democratica, per cui è quanto mai necessario rilegittimare lo Stato democratico con una politica più sobria, trasparente e responsabile. Riduzione delle spese per apparati pletorici che riguardano i ministeri, il numero dei parlamentari, il numero dei ministri, l’abolizione dei vice-ministri e dei sottosegretari, la riduzione del numero dei consiglieri regionali e degli assessori, la riduzione del numero delle Provincie e delle Regioni, aggregazione dei servizi da parte dei Comu-
ni. A livello regionale, stiamo elaborando una nostra proposta di legge che presenteremo a breve, sulla base dei principi sopra elencati”. Come valuta l’aumento dell’Iva, passata dal 20 al 21%? “Gli ultimi dati Istat sull’andamento delle vendite portano a considerare ancora più negativo e irresponsabile la scelta del Governo di puntare sull’aumento dell’Iva per recuperare 4 miliardi di euro a copertura della manovra di bilancio. Con questa situazione di forte contrazione delle vendite appare facilmente destinata a fallire la stessa previsione di gettito aggiuntivo stimata dal Governo con l’Iva al 21%. Sarebbe auspicabile che il Governo recuperasse denari contrastando l’enorme evasione fiscale che interessa il Paese, piuttosto che aumentare le tasse in maniera lineare. La stessa Costituzione ne prevede il pagamento in ragione della propria capacità contributiva. Basterebbe applicare l’articolo 53 e vigilare affinché il pagamento delle imposte non avvenga solo da coloro che per tipologia lavorativa (lavoratori dipendenti, pubblico impiego…) non possono sfuggire al controllo”. E’ per la modifica dell’at-
tuale legge elettorale? Se sì, in che modo? “Il Pd ha presentato una proposta di legge per l’elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Negli ultimi anni il Parlamento ha perso sia il potere di indirizzo politico e l’influenza sull’azione del Governo, sia la fiducia dei cittadini. Un buon sistema elettorale deve consentire al cittadino di scegliere il programma, la coalizione, il premier, i parlamentari”. Energia: che cosa propone per migliorare la sicurezza, la produttività e la necessità di risparmio? “L’aumento del prezzo di petrolio e gas, l’utilità di puntare su fonti nazionali per ridurre la dipendenza energetica dall’estero, ci ‘obbligano’ a valutare il carattere strategico dello sviluppo delle rinnovabili, scongiurando così il ricorso al nucleare. Il Pd ha invitato il Governo a definire, di concerto con le Regioni, le quote di sviluppo delle stesse per territorio e per fonte per scongiurare il fenomeno, in parte già verificatosi, di concentrazione in alcune aree o di squilibrio tra le varie fonti utilizzate: fotovoltaico, eolico e biomasse”. (Intervista del 10 ottobre 2011)
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011
Parliamo di politica
PAGINA
7
INTERVISTA CON ENZO GIANCARLI, CONSIGLIERE REGIONALE PD Manovra: “Tagli: la ricaduta sui servizi sarà generalizzata e costringerà gli Enti locali a ulteriori risparmi” Energia: “Realizzare un percorso partecipato per valutare i risultati raggiunti, i punti di forza e le criticità”
“Lotta all’evasione fiscale” ROBERTO I. ROSSI
a manovra finanziaria varata dal Governo Berlusconi taglierà ancora risorse alla Regione agli Enti locali per circa due milioni di euro. Questi tagli che cosa provocheranno e su quali servizi andranno a ricadere? “Purtroppo l’entità dei tagli è tale che la ricaduta sui servizi sarà generalizzata e costringerà gli Enti locali a ulteriori risparmi, nonostante che il sistema delle autonomie locali, come pure le Regioni, abbia già contribuito ampiamente al risanamento della finanza pubblica. A mio parere, al contrario, il sistema delle autonomie locali, dunque non solo le Regioni, andrebbe maggiormente sostenuto, perché una loro vitalità e ripresa renderebbe possibile un rapido rilancio economico, difenderebbe la competitività del sistema Italia e in questo caso del sistema Marche, garantirebbe prestazioni e servizi alle fami-
L
glie, alle comunità, ai territori, in una parola: saprebbe assicurare, come sempre ha contribuito a fare, la coesione sociale. Per questo motivo voglio essere solidale con le istituzioni che si battono contro l’incremento delle tasse locali che il Governo intende imporre. La crescita, il lavoro, l’ammodernamento del Paese, gli investimenti con tanti cantieri diffusi, così come il rilancio di un forte spirito civico, passano inevitabilmente attraverso l’autonomia e l’autogoverno, attraverso un’applicazione chiara e coerente del principio di sussidiarietà, e quindi un ruolo fondamentale degli Enti locali e Regioni che
sanno garantire la partecipazione delle comunità”. In qualità di presidente della IV Commissione consiliare permanete -imperniata sui lavori pubblici, sull’urbanistica, sulla viabilità, sui trasporti e sugli assetti territoriale ed ambientale- quali le proposte che sta avanzando? “In questi quindici mesi della nona legislatura regionale, la IV Commissione ha licenziato numerose proposte che l’Assemblea legislativa ha tradotto in legge. Voglio ricordare che siamo stati la prima regione in Italia a regolamentare gli impianti del fotovoltaico a terra per tutelare il paesaggio marchigiano; abbiamo poi approvato il Piano casa, quale strumento di recupero e riqualificazione urbana, ripresa della crescita e riduzione del consumo di suolo, nonché di miglioramento dell’efficienza energetica; c’è stata poi una legge sui lavori pubblici, che inserisce nei criteri di valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa la garanzia della sicurezza sui luoghi di lavoro. E’
stata licenziata dalla Commissione, e presto sarà in aula, anche la nuova legge sui rifiuti, che semplifica sul piano istituzionale, abolendo Consigli d’amministrazione e Consorzi e affidando la direzione alle istituzioni locali, e crea le condizioni per un’impiantistica moderna e ambientalmente sostenibile. Come pure sono state licenziate le proposte di legge sul digitale terrestre e sulla riqualificazione dei corsi d’acqua; in procinto d’essere licenziato è il piano delle infrastrutture e della logistica. La prossima settimana è prevista l’audizione sulla legge-stralcio per i piani operativi di riqualificazione urbana. Entro la fine dell’anno penso anche si possa licenziare la legge sull’acqua pubblica; e, per quanto riguarda il 2012, credo si possa caratterizzare l’attività della Commissione con la nuova legge organica sulla riforma urbanistica e gestione del territorio”. Lei è anche componente della II Commissione consiliare permanente -bilancio e finanze, schema e programma regionale di
sviluppo-, quali i punti salienti sui quali sta operando questa Commissione? “In questi giorni in Commissione stiamo valutando l’assestamento di bilancio 2011. In un quadro finanziario fortemente condizionato dai tagli drastici determinati dalle manovre finanziarie del Governo, abbiamo cercato di ottimizzare la distribuzione e la finalizzazione delle risorse, con una rigorosa programmazione finanziaria pluriennale e con un contenimento delle spese di funzionamento dell’Ente. Nello specifico, stiamo recuperando risorse per il trasporto pubblico locale, garantendo gli investimenti per alcune strutture sanitarie già previsti nell’accordo Stato-Regioni. Da segnalare, inoltre, il patto di stabilità verticale, con il quale la Regione rinuncia a una parte delle proprie capacità di spesa per sostenere Province e Comuni, e una convenzione tra Regione e Agenzia delle Entrate per la gestione delle imposte regionali e la lotta all’evasione fiscale”. Energia: che cosa propone per migliorare la sicurezza, la produttività e la ne-
cessità di risparmio? “Purtroppo, come regione produciamo meno energia di quella di cui avremmo bisogno; come dato positivo registriamo una leggera riduzione della dipendenza da fonti fossili e un incremento della produzione da rinnovabili. Il Piano energetico ambientale regionale è il principale strumento attraverso il quale la Regione Marche ha programmato e indirizzato gli interventi, anche strutturali, in campo energetico nel territorio marchigiano, e regola le funzioni delle istituzioni locali armonizzando le decisioni che vengono assunte a livello regionale e locale. Gli assi principali, com’è noto, sono costituiti dal risparmio energetico, dall’impiego delle energie rinnovabili, dall’ecoefficienza energetica, con particolare riferimento ai sistemi distrettuali delle imprese e a una forte e diffusa azione di innovazione tecnologica e gestionale. Ritengo che annualmente si debba realizzare un percorso partecipato per valutare i risultati raggiunti, i punti di forza e le criticità”. (Intervista del 6 ottobre 2011)
PAGINA
8
Parliamo di politica
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011
INTERVISTA CON GIUSEPPE GAMBIOLI, SEGRETARIO REGIONALE PRI L’attività del partito: “E’ rivolta ai cittadini ed agli imprenditori; nessun pregiudizio circa le alleanze” Energia: “Il risparmio è un’impostazione mentale e si può attivare in tanti settori; puntare sulla sicurezza”
“Programmi ed azioni” ROBERTO I. ROSSI
artiamo dalla recente notizia dell’espulsione dal suo partito di Giorgio La Malfa, presa dai provibiri del Partito repubblicano, una decisione frutto del voto contro Berlusconi. Come valuta tale iniziativa? “Quella dell’espulsione dell’onorevole Giorgio La Malfa è una pagina molto triste, che mi addolora. Rimane ferma la mia stima nei confronti dell’onorevole. Personalmente mi sono avvicinato al Partito repubblicano quando il grande Giovanni Spadolini era segretario, ed anche allora i problemi erano tanti. Oggi l’onorevole Francesco Nucara deve tenere la barra dritta come hanno fatto i loro predecessori (vedi la cacciata di Randolfo Pacciardi), e ha l’onere di far rispettare un’etica comportamentale che risale a 150 anni fa. Mi auguro che un giorno anche l’onorevole La Malfa ritrovi le condizioni per rientrare nel Pri, come fece poi il grande Pacciardi”. Una spiegazione d’obbligo per fare chiarezza: come mai il Pri che una volta era
P
un partito di centrosinistra, ora si è diviso, con la parte l’Mre-Movimento repubblicano europeo, schierato a cen-
etichette come quella di pensare che il Pri è di centrosinistra. Il Pri è un partito di sinistra, dal punto di vista etico e
L’espulsione di Giorgio La Malfa: “E’ una pagina molto triste, che mi addolora. Rimane ferma la mia stima nei confronti dell’onorevole, cui auguro di ritrovare un giorno le condizioni per rientrare nel Pri” trosinistra e il Pri che ora è collocato a centrodestra? “Per onor di cronaca, devo precisare che dopo 10 anni dalla diaspora, nata al Congresso di Bari, le diverse anime, l’Mre e i Repubblicani di Ossorio, hanno ritrovato un’unica strategia e si sono ricongiunti al Pri, annullando quella divisione. Per quanto riguarda le scelte di schieramento bisogna stare attenti a dare delle
non di schieramento, Ugo La Malfa amava definirsi un partito ‘avanti’, il ché è ben diverso dal collocarlo staticamente in uno schieramento. Nella prima Repubblica siamo stati alleati per 40 anni con la Democrazia cristiana, per contrastare soprattutto il comunismo e garantire una politica estera europea e atlantista, ma non abbiamo rinunciato alla nostra autonomia e ci siamo opposti
ogni qual volta non eravamo d’accordo con la Dc. Un esempio per tutti: votammo a favore dell’aborto e del divorzio e contro il referendum del nucleare, mentre il nostro alleato indicava l’esatto contrario”. Un giudizio sull’attività del Governo Berlusconi. “I provvedimenti economici, la lotta all’evasione fiscale, la lotta alla mafia e anche la riforma scolastica stanno fornendo i primi risultati positivi. Il Governo è, invece, insufficiente nelle liberalizzazioni, non ha saputo contrastare gli ultimi referendum che negano la liberalizzazione dei servizi e non ha fatto nulla per ridurre le spese dello Stato, come ad esempio, la chiusura delle Province, nostro cavallo di battaglia da quando sono nate le Regioni”. Un commento sull’ultima manovra finanziaria attivata dal Governo Berlusconi. “Il Governo ha il grande merito di aver tenuto i conti in regola, benché era difficile dato l’enorme debito pubblico e siamo tra i primi d’Europa nel contenimento del deficit. Primi della Francia e dell’Inghilterra. Ottimo anche l’obiettivo strutturale del pareggio di bilancio entro il 2013. Manca, ed è urgente attivarla imme-
diatamente, una politica per l’occupazione e la crescita del Pil”. Che tipo di problemi creerà tale manovra alle Marche? “I problemi vengono soprattutto per la crisi economica internazionale, ma le Marche sono una regione con imprenditori di grande pregio e grande creatività, ed anche in questa fase difficile riusciremo a dare il meglio di noi stessi. I problemi gravi e drammatici ci sono in quelle aree che già prima della crisi gli imprenditori avevano delocalizzato, come, ad esempio, nel Fabrianese. In questi casi si dovrà intervenire di concerto con la Regione e lo Stato. I tagli della manovra fiscale verranno assorbiti facilmente se l’economia girerà”. Come si sta muovendo il Pri nelle Marche? “La nostra azione è rivolta ai cittadini ed agli imprenditori; non abbiamo alcun pregiudizio con chi allearci. Quello che conta sono i programmi e le azioni”. E’ pro o contro il Governo Spacca? “Il nostro giudizio è negativo, per il semplice fatto che non affronta i problemi veri. Faccio sinteticamente alcuni
esempi. Sul turismo spende milioni di euro per Dustin Hoffmann e manda indietro 8 milioni di euro alla Comunità europea per non averli spesi. Il Piano energetico non funziona e nel frattempo paghiamo l’energia elettrica più cara. Il nuovo Piano sanitario ancora non è chiaro, neppure per gli operatori, e ha creato un grande allarme ingiustificato. Le città della costa sono inquinate, mentre l’entroterra è abbandonato. Non a caso sette Comuni del Montefeltro sono andati in Emilia Romagna ed altri hanno votato per seguirli”. Energia: che cosa propone per migliorare la sicurezza, la produttività e la necessità di risparmio? “La sicurezza è un fatto culturale e quindi bisognerebbe già nelle scuole provvedere alla formazione. Anche il risparmio è un’impostazione mentale; il cittadino, l’imprenditore e la pubblica amministrazione possono praticamente risparmiare in tanti settori. Certo, pensare che il 40 per cento dell’acqua potabile viene persa lungo le tubazioni fa un certo senso e questo incide anche sulla produttività”. (Intervista del 4 ottobre 2011)
INTERVISTA CON GIACOMO BUGARO, PDL, VICEPRESIDENTE ASSEMBLEA LEGISLATIVA Costi politica: “La riduzione dei consiglieri regionali e degli assessori è da attivare al più presto” Crisi: “I marchigiani stanno reagendo al meglio. I problemi reali s’incontrano sul versante del credito”
“L’Iva? No all’aumento”
a manovra finanziaria varata dal Governo Berlusconi taglierà ancora risorse alla Regione agli Enti locali per circa due milioni di euro. Questi tagli che cosa provocheranno e su quali servizi andranno a ricadere? “Ad ogni manovra del Governo assisto alle feroci critiche da parte degli Enti locali sui così detti tagli. Ricordo lo scorso anno le ire di Spacca che vaticinò la chiusura di servizi essenziali quali trasporto pubblico e servizi sociali. Al lato pratico nulla di tutto ciò è accaduto. Anche questa volta succederà la medesima cosa. La verità è che negli Enti locali esistevano e persistono ampie sacche di sprechi, penso, ad esempio, al comparto sanitario, dove con una seria politica di razionalizzazione si possono rinvenire somme attive che compensino ampiamente i minori trasferimenti”. Riduzione dei costi della politica: quali interventi vorrebbe che venissero attivati? “Le Marche, con il concorso di tutte le forze politiche ed interpretando il carattere proprio della nostra terra, sono con i costi più bassi. Ciò non toglie che si possa fare ancora uno sforzo, e a tal proposito la riduzione del consiglieri regionali e degli assessori, compresi quelli esterni, è da attivare al più presto. Noi, come Pdl, abbiamo già avanzato un preciso disegno di legge. Quanto alle furbesche sparate di qualcuno che vorrebbe dimezzare le indennità o cose del genere, rispondo che
L
la democrazia ha un suo costo e se vogliamo puntare alla qualità e alla indipendenza evitando pericolose patologie, i politici devono essere ben pagati e avere un adeguato status. Ricordo a tutti che ci sono dei
che può garantire un effettivo incasso in un quadro di stabilizzazione della finanza pubblica”. E’ per la modifica dell’attuale legge elettorale? Se sì, in che modo?
“Se davvero vogliamo il nostro territorio competitivo in un Paese competitivo, non si può prescindere dall’investire con rapidità in infrastrutture di ogni genere, strade, ferrovie veloci e così via” costi fisiologici per ottenere la rappresentanza democratica: le campagne elettorali. Di contro i cittadini devono pretendere serietà ed impegno agli eletti, ed hanno, in tal senso, un micidiale strumento qualora questi non si dimostrassero efficienti ed efficaci: mandarli a casa alle prime elezioni utili!”. Come valuta l’aumento dell’Iva, passata dal 20 al 21%? “E’ poca cosa in termini di rincari, io l’aumento non l’avrei attivato. Ipotizzo che il Governo abbia voluto introdurre una certezza nel gettito e l’Iva, incidendo nei prodotti di largo consumo, E’ forse l’unica voce
“Sì, se fosse per me modificherei la legge elettorale invertendo l’ordine dei fattori: da calati dall’alto a spinti dal basso. Al di la delle battute, l’attuale legge ha dei meriti che elenco: proporzionalità nella rappresentanza anche territoriale; premio di governabilità, che tanto bene ha prodotto nei Comuni, nelle Province e nelle Regioni in fatto di stabilità; indicazione della coalizione e del premier che introducono ulteriori elementi di chiarezza; legge che ha il grande difetto delle liste bloccate. Ebbene, qui si può e si deve correggere in due
modi: introducendo o le preferenze, magari in circoscrizioni ridotte, o mantenendo la lista bloccata in circoscrizioni provinciali, così come avviene in Spagna. Modifichiamo il porcellum sullo stile della legge delle regioni o della Spagna e avremo in larga parte risolto la giusta e feroce critica dei cittadini che non possono scegliersi i loro rappresentanti”. Come stanno reagendo le Marche alla perdurante crisi economica? “Le Marche reagiscono e la crisi è molto meno cruenta di quanto la stampa non faccia sembrare. Faccio degli esempi: il default della A. Merloni è indipendente dalla crisi nazionale e internazionale ed è dovuto a dinamiche interne gestionali le cui avvisaglie erano note sin dal 2005. In questo caso il Governo, tramite la legge Marzano, ha garantito la coesione sociale tramite la cassa integrazione in deroga, estesa anche ai fornitori in attesa che la stessa azienda venga ricollocata e rilanciata; altro caso è quello della Fincantieri, dove la crisi globale ha bloccato a livello mondiale il settore. Anche qui, però, la ripresa ha consentito di prendere nuove commesse e il cantiere ripartirà, e nonostante le comprensibili proteste, nessuno rimarrà a casa, ovvero, ed ho i dati, coloro i quali saranno temporaneamente collocati in cassa integrazione lo faranno con uno stipendio prossimo a
quello percepito nella normale attività. In generale, i marchigiani stanno reagendo al meglio nei confronti della crisi. I problemi reali oggi s’incontrano sul versante del credito, delle banche che tante responsabilità portano nella formazione di questa crisi e nella sua uscita”. Energia: che cosa propone per migliorare la sicurezza, la produttività e la necessità di risparmio? “Sull’energia ho una mia idea, ormai non più praticabile dopo il referendum. Ciò detto, mi confronto con quello che è possibile fare nel massimo rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini. Attiverei la termovalorizzazione, anche per
completare il circuito integrato dei rifiuti, e tutto quello che la tecnologia consente per ridurre il gap energetico. Il fotovoltaico sui tetti dei capannoni va bene, così come svilupperei anche in termini educativi tutte le forme di incentivazione al risparmio. Insomma, penso che se davvero vogliamo una regione competitiva in un Paese competitivo, non si può prescindere dall’investire con rapidità in infrastrutture di ogni genere, strade, ferrovie veloci e così via, e l’energia e le sue centrali di produzione sono imprescindibili per avere un futuro”. Roberto I. Rossi (Intervista dell’11 ottobre 2011)
Liste civiche: nata la federazione “Libertà e Autonomia-noi Centro” Il futuro delle Liste civiche sta prendendo forma attraverso una iniziativa a livello nazionale, Marche comprese, che unisce tutte le Liste civiche con l’obiettivo, al centro del programma di una nuova federazione politica, che “fa riferimento al Partito popolare europeo ed alla futura Camera delle Regione”. E’ quanto ha dichiarato Alfio Bassotti, il responsabile regionale del nuovo movimento politico federalista denominato “Libertà e Autonomia-noi Centro”, fondato di recente a Roma e che nelle Marche ha preso il via all’inizio di questo mese di ottobre. “Con questo nuovo progetto –ha precisato Bassotti- vogliamo dare voce ai cittadini, ai gruppi comunali, alle associazioni, alle liste civiche, potendo garantire loro che la base sarà protagonista di se stessa, senza, cioè, avere né tessere, né pletorici organismi dirigenziali di partito, ma semplicemente un gruppo di persone che vuole riappropriarsi della politica intesa come passione civile e come arte nobile del decidere”. R.I.R.
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011
PAGINA
9
Energia alla ribalta del futuro Ricerca, tecnologia e infrastrutture per guadagnare le nuove frontiere. La cultura energetica è una risorsa a costo zero, ma c’è bisogno di binari precisi lungo le linee direttrici del risparmio e dell’efficienza. Le rinnovabili il petrolio verde di domani: gli scenari possibili, la tabella di marcia da seguire al fine di schiudere promettenti prospettive. Sul tema abbiamo chiamato a rispondere gli addetti ai lavori, per fare un punto della situazione delle Marche
Il Governatore Gian Mario Spacca: “Già avviato un percorso virtuoso”
“Cambiare rotta: la sfida è alta” “Nella regione più manifatturiera d’Italia, quali le Marche sono, spingere sull’innovazione e sul miglioramento tecnologico, sull’efficienza energetica e sulle fonti rinnovabili è funzionale alla stessa tenuta del settore. La green economy, in quest’ottica, può tra l’altro rappresentare una grande opportunità per tutte quelle imprese che diversamente potrebbero faticare a ricollocarsi negli stessi settori in cui erano impegnate prima della crisi economica. Un recupero di lungo termine
dalla crisi può avere successo solo se avviene contemporaneamente a una sistematica riduzione della nostra dipendenza da risorse che sono limitate. Cambiare rotta è possibile e nelle Marche questo percorso virtuoso è stato già avviato. Questo anche grazie alle azioni messe in atto dalla Regione per incentivare le rinnovabili, l’innovazione tecnologica, l’efficienza ed il risparmio energetico. Il segno più tangibile di questa decisa azione è nei numeri e nel miglioramento della situazio-
energetico regionale emergono dati molto confortanti, grazie anche all’exploit del fotovoltaico che ha raggiunto i 700 Mw di potenza installati, 12 volte tanto l’obiettivo che ci era-
ne, in termini di produzione di energia, rispetto a qualche anno fa. Dalla più recente analisi del bilancio
Sandro Donati, assessore regionale Energia
“Rinnovabili: più forza agli obiettivi” “Il quadro di riferimento per le politiche energetiche future prospetta alle Marche un periodo di intensa verifica su quanto avviato ormai da anni. Promozione delle fonti di energia rinnovabili, bonifica dell’amianto, valorizzazione degli immobili e nuova economia verde: sono questi gli obiettivi che si pone la Regione Marche per il prossimo futuro. La riduzione delle emissioni climalteranti ha rappresentato uno degli obiettivi prioritari delle politiche energetico-ambientali delineando il percorso per ridurre il degrado ambientale, mantenendo crescita economica, affermando quindi anche attraverso la green economy un nuovo approccio allo sviluppo sostenibile. La politica ambientale ha come obiettivo prioritario l’integrazione delle politiche di settore, perché è necessario che il settore produttivo operi in modo più efficiente sotto il profilo ecologico e le scelte di sviluppo territoriale e urbanistico diventino più sensibili alle criticità ambientali. Nella consapevolezza che il cambiamento climatico in atto ha conseguenze significative sull’economia, sull’integrità dell’ambiente e sulla salute dell’uomo, gli obiettivi programmatici della Regione Marche individuano da anni gli obiettivi specifici, le azioni e i principali strumenti per garantire uno sviluppo equilibrato, quindi una migliore qualità di vita in termini di salute, benessere e sicurezza. Il ta-
volo Stato-Regioni, in atto con il Ministero dello Sviluppo economico per la definizione del Burden Sharing, cioè l’assegnazione delle quote di energia che ciascuna Regione dovrà raggiungere per gli obiettivi legati alle politiche europee al 2020, chiederà a ciascuna Regione l’attuazione di una percentuale di produzione da energia rinnovabile sul totale della quota relativa ai consumi. I risultati fino qui prodotti, in relazione agli obiettivi del Piano energetico regionale, chiedono quindi uno sforzo legato anche a fonti rinnovabili che nelle Marche ad oggi stentano a raggiungere produzioni significative. Infatti, a fronte di una produzione da fotovoltaico che sfiora ormai il 22 per cento (tra le migliori in Italia), la produzione da energia eolica, biomasse, cogenerazione deve ancora assumere il
ruolo delineato dal Piano energetico ambientale regionale. Nondimeno, si aggiunge la necessità di potenziare la rete di distribuzione: a questo dovrà rispondere la realizzazione dell’elettrodotto Fano-Teramo. Quando si solleva il problema di affrontare possibili sviluppi della rete di distribuzione energetica, come nel caso delle Smart-Grid, non è possibile non sottolineare che la nostra rete di distribuzione non sostiene più o sostiene con difficoltà, a seconda delle aree, ogni ipotesi di sviluppo di rinnovabili, come ci viene segnalato quotidianamente. Questo significa che l’elettrodotto è infrastruttura indispensabile a garantire lo sviluppo energetico delle rinnovabili su questa Regione. Il raggiungimento dell’obiettivo del Protocollo di Kyoto e delle successive integrazioni richiede una politica energetica forte, basata sul risparmio energetico, l’efficienza energetica, le fonti rinnovabili, andando ad incidere su tutte le politiche di settore: l’industria, l’agricoltura, l’edilizia, i trasporti, il turismo, per rendere più forti gli obiettivi perseguiti da anni dalla nostra Regione”.
Speciale a cura di: Silvana Coricelli e Roberto I. Rossi
vamo posti al 2015. La sfida è alta. Il 27 settembre 2011 è stato ribattezzato l’Earth Overshoot Day: il bilancio delle risorse naturali del pianeta Terra è entrato in rosso. Si sono
“La green economy come grande opportunità per le imprese che potrebbero faticare a ricollocarsi negli stessi settori in cui erano impegnate prima della crisi”
consumate tutte le risorse rinnovabili che la Terra ha a disposizione e da adesso in avanti saremo costretti ad ‘indebitarci’, a sfruttare cioè risorse che non appartengono a noi, ma alle future generazioni. Due fattori pesano in negativo (aumento della popolazione e aumento dei consumi pro capite) e uno soltanto gioca un ruolo positivo: il miglioramento della tecnologia che permette di fare di più con meno. Ad oggi questa voce non è stata in grado di bilanciare la pressione congiunta della crescita demografica e dei consumi. E’ qui l’essenza della green economy, nata con l’ambizione di dar vita ad una nuova ‘rivoluzione industriale’ capace di innovare le produzioni in chiave etica, sostenibile e rispettosa delle risorse naturali”.
PAGINA
10
SPECIALE ENERGIA
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011
LE GIORNATE DELL’ENERGIA– L’evento organizzato da Confindustria Ancona, svoltosi nella sede dell’associazione, ha raccolto circa 700 partecipanti, ospitando 20 relatori esperti nel corso di 4 incontri
“La scommessa: una terza rivoluzione” C
ogliere l’opportunità di una terza rivoluzione industriale fondata sull’energia è la sfida di oggi. Con questo messaggio si sono concluse le Giornate dell’energia, l’iniziativa di Confindustria Ancona che ha visto i principali esponenti del comparto energetico confrontarsi sui nodi economici del settore. Le Giornate dell’energia hanno ospitato un dibattito di alto profilo che ha visto per due giornate 20 relatori esperti e circa 700 partecipanti. La manifestazione si è svolta grazie al sostegno della Camera di commercio di Ancona, con il contributo di Carifac (main sponsor) e Aros, in collaborazione con realtà di rilievo tra cui Energy Resources, Eusebi Impianti, Tera Energy, General Membrane, Consenergy–Consorzio per l’energia, Cipa-Consorzio stabile costruttori impianti della provincia di Ancona e Rostef. Filippo Schittone, direttore di Confindustria Ancona, ha tratto le conclusioni mettendo in evidenza che è affidato all’energia il terzo passaggio culminante della storia, dopo la prima rivoluzione industriale fondata sul vapore e la seconda incentrata sull’informatica. “Questa due giorni ha confermato che il tema è assolutamente centrale –ha detto Schittone–; e lo è tanto più per le Marche, regione che presenta un deficit energetico al 50%, dove gli obiettivi del Pear come produzione da rinnovabili sono raggiunti solo al 46% e dove spicca la crescita nel fotovoltaico. Dunque è doveroso –ha concluso Schittone– che l’Associazione degli industriali diventi luogo di confronto e riflessione sul tema, con un’attenzione particolare all’efficienza energetica, su cui si concentrano le maggiori aspettative, sia sul fronte dei risparmi che delle opportunità di business”. Le energie rinnovabili sono state al centro del dibattito della seconda giornata dell’evento, condotta dal moderatore Antonio Cianciullo de La Repubblica. In particolare, si è parlato di due risorse meno discusse, le biomasse (scarti prodotti dalle attività agroforestali da cui si ottiene energia) e il geotermico, che sfrutta il calore della terra. L’energia da biomasse è oggi ancora poco sfruttata nelle Marche e in Italia (350 mw installati a livello nazionale); presenta invece grandi potenzialità soprattutto sul fronte occupazionale, con stime che parlano di un raddoppio della potenza installata in 10 anni; ci sono però notevoli difficoltà di natura economica, normativa, logistica (servirebbero piattaforme di raccolta per materiali di scarto) e di accettazione sociale. Sull’energia geotermica l’Italia vanta grande tradizione e un quinto posto nel mondo come energia prodotta, ma le prospettive di crescita sono affidate più che altro alla produzione localizzata a bassa entalpia. Inciso anche sul rigassificatore Api di Falconara, recentemente autorizzato, da parte di Giancarlo Cogliati, amministratore delegato di Api Nova Energia Spa, in
risposta al fuori programma che ha visto in apertura l’intervento dei Comitati “No rigassificatore”. Cogliati ha ribadito l’importanza strategica dei rigassificatori per l’approvvigionamento di gas a prezzi più competitivi (grazie all’indipendenza da infrastrutture fisse) e la sicurezza degli impianti. Sono, inoltre, intervenuti Agostino Albertazzi, direttore aggiunto del Polo energia di Cofely Italia Spa Gdf Suez; Guido Castelluccio, direttore generale Biomasse Italia Spa, e Giancarlo Passaleva dell’Unione Geotermica italiana. La seconda tavola rotonda è stata dedicata alle nuove tecnologie. Sono stati illustrati importanti esempi di innovazione, tra cui il progetto ‘Impetus’, che punta ad ottenere energia dalle onde del mare, e il progetto che prevede l’analisi di fattibilità di un Parco eolico in Adriatico. Hanno partecipato Gianluigi Angelantoni, presidente di Angelantoni Industrie Spa; Vincenzo Franzitta, responsabile progetto Impetus dell’Università di Palermo; Alberto Ribolla, presidente Energy Cluster; Renato Ricci, responsabile progetto Powered Eolico Offshore dell’Adriatico dell’Università Politecnica delle Marche, e Domenico Sartore, presidente Cpower Srl. Tra i presenti, i consiglieri regionali Francesco Massi e Dino Latini, e Giacomo Roscioni, presidente di Prometeo. Oltre 350 partecipanti tra imprese, operatori e amministratori pubblici hanno affollato la sede di Confindustria Ancona per la prima delle due Giornate dell’energia, l’evento che accende i riflettori sul capoluogo dorico delineando lo stato dell’arte del settore. In apertura il presidente di Confindustria Ancona, Giuseppe Casali, ha ribadito l’importanza di focalizzare il tema in uno scenario economico profondamente mutato, tenendo presente gli alti costi per le imprese, un contesto regionale molto vitale (Marche seconde in Italia per potenza di energia fotovoltaica installata in rapporto alla superficie) e un Piano energetico ambientale regionale ormai datato. Luciano Bandoni, presidente della Sezione Energia di Confindustria Ancona, ha messo l’accento sulla necessità di una maggiore sensibilizzazione sul risparmio energetico, mentre Marco Pacetti, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, ha sottolineato l’impegno dell’Ate-
neo nel diffondere una cultura scientifica. In evidenza anche la centralità di un quadro
dine degli Ingegneri della provincia di Ancona). Il dibattito, moderato da
difficoltà infrastrutturali, l’eccessiva burocrazia e l’insufficienza della ricerca. Molte le proposte per uno sviluppo più favorevole: in particolare la necessità di impiegare le rinnovabili per produrre anche energia termica e di puntare sull’efficienza tramite l’aumento della produzione interna (idrocarburi e rinnovabili), il miglioramento del mix energetico (meno petrolio e più gas, oltre che rinnovabili) e campagne di sensibilizzazione per il risparmio. Parte del dibattito è stato dedicato anche alle Marche, che presentano un deficit energetico del 50% e una carenza infrastrutturale: Stefano Conti, direttore Affari istituzionali di Terna Spa, ha messo in evidenza le difficoltà che il progetto del-
In alto, il presidente di Confindustria Ancona, Giuseppe Casali, nel corso dell’evento; sopra, una delle tavole rotonde con importanti protagonisti normativo più chiaro (Fabio Berini, responsabile Direzione Mercato di Carifac, main sponsor dell’evento) e l’eccessiva burocrazia (Raffaele Solustri, presidente dell’Or-
Maurizio Melis di Radio 24, ha affrontato in prima battuta gli scenari energetici, con al centro il grande problema della dipendenza energetica (che raggiunge in Italia l’81%), le
l’elettrodotto Fano-Teramo sta incontrando sul territorio. Hanno partecipato inoltre Edgardo Curcio, presidente dell’Associazione italiana economisti dell’energia; Co-
stantino Lato, direttore Studi Statistiche e Servizi Specialistici del Gse–Gestore servizi energetici; Roberto Olivieri, presidente di Tera Energy Srl, e Rosita Carnevalini, direttore Direzione Strategie, Studi e Documentazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas. Aspetto fondamentale emerso dalla seconda tavola rotonda, il grande potenziale occupazionale del settore efficienza energetica: le stime parlano di 800mila posti di lavoro in 10 anni. Sono intervenuti Massimo Beccarello, direttore Energia di Confindustria; Flavio Beretta, responsabile Efficienza energetica dell’azienda Abb; Cesare Boffa, presidente della Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia; Massimo Gallanti, direttore Dipartimento sviluppo del Sistema elettrico Rse, società di ricerca del Gse, e Rino Romani, responsabile Efficienza energetica dell’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Tra i presenti Diego Franzoni, assessore all’Energia del Comune di Ancona; Federico Vitali, ex presidente di Confindustria Marche; Marcello Mariani, assessore all’Ambiente della Provincia di Ancona, e il consigliere regionale Fabio Badiali. La sede di Confindustria ha anche ospitato un’esposizione di prodotti particolarmente innovativi. Is. T.
Paolo Andreani, presidente Confindustria Marche
“Un progetto dedicato alla ricerca” “La tematica energetica è strategica per la crescita e la competitività, non solo delle imprese, ma dell’intero Paese e della nostra regione. E’ necessario che questo tema venga affrontato con un approccio integrato e strutturale, sia a livello nazionale che regionale, tenendo conto della sicurezza, della economicità degli approvvigionamenti e della sostenibilità ambientale. Fondamento imprescindibile è una dotazione di infrastrutture di rete più capillare e moderna. E’ questo il modo più efficace per contenere i costi, aumentare la sicurezza del sistema e favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili. La Regione Marche dovrebbe accelerare l’approvazione dell’elettrodotto tra Fano e Teramo. Il progetto di Terna è da anni in fase di discussione con gli Enti locali. Tre sono i driver, strettamente correlati, per uno scenario energetico ottimale: innovazione, efficienza e rinnovabili, che vanno calati nella nostra realtà regionale e che devono fare i conti con il Piano energetico ambientale regionale-Pear, che è lo strumento di programmazione di cui la Regione Marche si è dotata nel 2005. Come Confindustria Marche, in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche e le Banche, abbia-
mo un progetto dedicato al tema dell’innovazione e della ricerca, ed abbiamo, proprio perché certi del suo rilievo, organizzato un incontro dedicato esclusivamente all’innovazione energetica, con l’obiettivo di creare opportunità di innovazione e trasferimento tecnologico, offrendo alle imprese associate un’opportunità di conoscenza delle frontiere di ricerca. Le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica rappresentano altri due strumenti principali, tra loro complementari, anche per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale al 2020. Va sottolineato che fra i cinque punti richiamati nelle proposte di Confindustria al Governo, condivisi anche con le altre organizzazioni di categoria, uno specifico è dedicato alle infrastrutture e all’energia con input precisi: una proroga dell’attuale livello di incen-
tivazione fiscale fino al 2020, una normativa che promuova investimenti tecnologici più efficienti in tutti i settori, nonché un’adeguata campagna informativa sul consumo energetico responsabile. Sicuramente le aziende devono implementare le misure possibili per aumentare l’efficienza energetica, ma, dall’altra parte è necessario premiare le imprese impegnate su tale fronte. La green economy, di cui le fonti rinnovabili sono parte fondamentale, può diventare una straordinaria possibilità di sviluppo, se correttamente gestita. Nella nostra regione
modo integrato, con attenzione a tutti i possibili scenari, a tutte le componenti ed agli strumenti necessari. Piano regionale, secondo noi, è stato troppo ottimista nel puntare tuttosu alcuni assi portanti, escludendo, aprioristicamente, ad esempio gli impianti di produzione tradizionale di media-grande taglia. Queste linee programmatiche non hanno prodotto i risultati sperati, anche perché non adeguatamente accompagnate da incentivi pubblici e iter procedurali compatibili con le esigenze delle imprese. La nostra regione è
“Il Pear è stato troppo ottimista nel puntare tutto su alcuni assi portanti, escludendo, aprioristicamente, ad esempio, gli impianti di produzione tradizionale di media-grande taglia” abbiamo avuto un exploit del fotovoltaico accanto ad altre fonti, invece, stabili (penso all’idroelettrico), alcune addirittura bloccate per vari motivi (penso all’eolico), ma altre non contemplate nel Pear stesso, ad esempio il geotermico. Come affermavo all’inizio, la questione deve essere affrontata in
ancora deficitaria per il 47%. Unica novità sul fronte energetico regionale è stata l’assenso della Regione Marche al progetto di un rigassificatore nella provincia di Ancona. Sono anni che Confindustria Marche chiede di avviare una verifica seria e rigorosa sul Piano ormai non più procastinabile”.
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011
Enzo Giancarli, presidente IV Commissione permanente Regione Marche
“Attivati finanziamenti per incrementare il risparmio” “Il Piano europeo per l’energia e il clima, impegna l’Italia al raggiungimento di obiettivi precisi che sono la riduzione delle emissioni di gas effetto serra del 13 per cento al 2020 rispetto ai livelli di emissioni del 2005; raggiungere la quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia del 17 per cento al 2020; raggiungere la quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale di energia nel settore trasporti del 10 per cento al 2020. Questi obiettivi verranno trasferiti alle Regioni, attraverso un meccanismo statistico (burden sharing). In particolare, le Regioni saranno impegnate a: adeguare la propria programmazione in materia di
fonti rinnovabili e di efficienza energetica rendendola coerente al perseguimento degli obiettivi assegnati; sviluppare modelli di intervento per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili su scala territoriale; promuovere, ai fini dell’accesso agli strumen-
“Le energie rinnovabili sono esplose in Italia nel giro di pochi anni, senza che inizialmente fossero accompagnate da una politica normativa adeguata in grado di regolarne la crescita nel panorama della tutela dell’ambiente. Un dato è certo, proprio perché sono rinnovabili le energie prodotte dal sole, dal vento e dalla trasformazione dei rifiuti sono meno impattanti da ogni punto di vista rispetto allo scavo del carbone fossile o della raffinazione del petrolio e così via. Eppure queste fonti alternative di energia (fra tutte il fotovoltaico) hanno incontrato e incontrano molti ostacoli derivanti dalla pubblica opinione per l’impiego di terreni o l’installazione di pale
nei rilievi o per le vasche e contenitori delle biomasse, ritenendoli del tutto negativi per quanto riguarda l’impatto visivo, non considerando però che l’inquinamento ambientale è pressoché nullo. Con il dopo referendum sul nucleare dobbiamo comunque appellarci, in Italia, sulla forza alle energie rinnovabili, che sicuramente necessitano di regolamentazioni normative a sostegno e volontà politica di crederci. Accanto alla proroga fino al 2012 dello sgravio del 55 per cento sui lavori di risparmio energetico per l’edilizia, occorre mettere mano alla semplificazione procedurale per lo sblocco degli investimenti nelle infrastrutture energetiche, ai decreti attuativi del decreto
ti di sostegno nazionale, misure ed interventi di riduzione del traffico urbano e dei consumi di energia elettrica nell’illuminazione pubblica e nel settore idrico; sostenere la realizzazione di reti di teleriscaldamento per la valorizzazione del calore e la riduzione delle sorgenti emissive. Il ruolo delle Regioni diviene pilastro fondamentale per conciliare le politiche di tutela dell’ambiente e del paesaggio con quelle di sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza e più in generale di sviluppo economico. Ed è in questo quadro che si individua la strategia di contrasto alla crisi economica. La crisi ci ha insegnato come l’ambiente possa beneficiare di un
cambiamento delle modalità di utilizzo del ‘nostro’ capitale naturale. Numerose imprese del territorio marchigiano hanno saputo cogliere le opportunità della crisi riorganizzandosi. Un’opportunità da cogliere è quella dell’eco-efficienza. Questo necessita di nuovi modelli di produzione e di consumo che continuino a creare valore utilizzando una quantità inferiore di risorse naturali. Nei prossimi anni è prevedibile un netto aumento sia dell’efficienza energetica che della produzione da fonti rinnovabili. Le imprese e gli enti pubblici hanno, infatti, fornito una grande risposta, in termini di investimenti attivabili, ai bandi regionali ‘energia e ambiente’. In par-
SPECIALE ENERGIA ticolare, in attuazione al Pear sono stati attivati diversi interventi di finanziamento alle imprese e agli enti pubblici finalizzati ad incrementare il risparmio energetico, favorire la diffusione delle fonti rinnovabili e migliorare l’efficienza energetica, sostenendo la diffusione della produzione di energia e di calore in cogenerazione e trigenerazione, la riqualificazione degli edifici pubblici e della pubblica illuminazione, l’installazione e l’utilizzo di impianti fotovoltaici, geotermici, eolici, idroelettrici, a biomassa e a biogas. A favore di tali interventi sono stati stanziati e concessi contributi per un ammontare complessivo di 54.060.692,42 euro a cui c o r r i s p o n d o n o 116.328.872,63 di euro d’investimenti attivati-attivabili (il 52 per cento da enti pubblici e il 48 per cento da imprese). I risultati raggiunti a quasi 6 anni dall’approvazione del Pear e i nuovi obiettivi in fase di formulazione ci richiedono di rafforzare la politica energetica su
PAGINA
11
alcuni punti chiave: ridurre i consumi (elettrici e di calore) incrementando l’efficienza energetica del settore residenziale, civile, terziario e industriale; aumentare l’utilizzo delle fonti rinnovabili per la produzione di elettricità e di calore, con particolare riferimento al fotovoltaico (integrato), all’eolico (on shore), alla geotermia e alle biomasse; valutare e supportare il potenziale di sviluppo dell’eolico off shore; potenziare ed efficientare la rete elettrica; individuare appositi strumenti normativi, fiscali e finanziari per spingere nella direzione dell’ecoefficienza. La validità di questi strumenti è ampiamente dimostrata sia a livello nazionale che regionale (ad esempio: Conto energia– Ecotassa sul conferimento in discarica, eccetera), ed è stata presa in seria considerazione anche a livello europeo. E’ recente la proposta della Commissione europea di introdurre una Carbon tax per la tassazione dei prodotti energetici”.
Dino Latini, coordinatore regionale Alleanza per l’Italia
“Rinnovabili: portare avanti un programma di sviluppo” legislativo 28/2011 (che bloccano 10 miliardi nell’eolico), alla sicurezza per gli incentivi nel solare fino al 2020 (che determinano lo 0,6 in più del Pil), senza la progressione riduttiva dei vari conti energia. Pensiamo che al 30 settembre 2011 il fotovoltaico ha superato gli 11 mila Mw, cogliendo con molto anticipo l’obiettivo iniziale degli 8 mila Mw previsti per il 2020. Ma l’impatto negativo che la Robin tax avrà
sulle società del settore energetico, così come l’incertezza dell’applicazione del 55 per cento plus, quale forma di incentivazione per accesso a crediti agevolati su risparmi energetici certificati, compromette quello che dovrebbe essere prima di tutto una filosofia e poi una prassi normativa. Tanto per fare esempio, lo sconto fiscale potrebbe essere abbinato ad un finanziamento a tasso zero per coprire parte della
spesa, ma certamente la sua defalcazione (o la sua riduzione al 41 per cento come proposto dal ministero dello Sviluppo) è un errore. Ritengo che l’Italia debba portare avanti il suo piano di sviluppo delle energie rinnovabili in un quadro normativo certo, stabile e tecnico, affinché possa veramente costituire un volàno economico ed occupazionale del Paese in un settore decisamente in espansione”.
perché i vantaggi che godono i certificati verdi (e in Italia hanno un valore doppio a quello medio europeo) sono pagati in parte da chi produce energia convenzionale e in parte da tutti gli utenti. La verità è che viene fatta speculazione sugli incentivi senza che queste energie risolvano veramente il problema dell’approvvigionamento; quando gli incentivi finiranno, troveremo le campagne invase di cimiteri industriali, con grandi costi di smaltimento e con un territorio sfigurato. Anche dal punto di vista della produzione in questo momento, sostenendo il solare, di fatto si sovvenzio-
nano la Cina, attualmente principale esportatore mondiale di pannelli solari, e l’India, primo esportatore degli eolici. Occorre, dunque, finanziare la ricerca per una produzione europea e italiana di pannelli solari e impianti eolici. Per concludere, è sicuramente da incentivare maggiormente l’adozione del solare a livello civile e domestico come avviene nei Paesi del nord Europa. Per quanto riguarda le biomasse, anche qui è auspicabile l’utilizzo solo di impianti di piccole dimensioni, distribuiti nel territorio affinché possano approvvigionarsi a breve raggio”.
Roberto Zaffini, presidente gruppo Lega Nord Regione Marche
“Necessarie politiche di pianificazione e di controllo” ficare i parametri di insediamento per impianti a terra, e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Le nostre dolci colline sono deturpate da almeno 20 anni da questi specchi inquietanti, collocati in ogni dove, anche in prossimità di coltivazioni di pregio e tipiche, a ridosso di borghi e agriturismi che con sacrificio, anche economico, pubblico e privato, sono stati ristrutturati per valorizzare il
“Siamo ovviamente favorevoli ad uno sviluppo delle energie rinnovabili, ma sfruttando i tetti delle case, dei capannoni, dei parcheggi e i terreni improduttivi solo in zone che non hanno valenza paesaggistica e solo come integrazione del reddito dell’agricoltura. Sono, quindi, necessarie politiche di pianificazione e di controllo. Purtroppo, la nostra Regione ha tardato a modi-
nostro sempre più apprezzato territorio. Si sono svolti una infinità di convegni e seminari sul tema teorico delle rinnovabili, ma forse più concretamente bisognava capire cosa c’è dietro a questo sviluppo incontrollato. L’energia verde è diventato un vero e proprio business, dannoso tanto per l’ambiente, quanto per i cittadini, costretti a pagare un conto più salato in bolletta,
Giancarlo Parasecoli, assessore Energia Comune di Pesaro “Il 26 gennaio 2009 è stato un giorno chiave per le politiche energetiche del Comune di Pesaro: il Consiglio comunale ha, infatti, approvato il Piano energetico ambientale comunalePeac, elaborato dall’Ufficio Energia. Il Peac si pone l’obiettivo, in sei anni, di una riduzione di consumi pari a 23.350 tonnellate equivalenti di petrolio all’anno e una riduzione di Co2 di 70 mila tonnellate annue. Questo strumento rappresenta la nostra ‘linea guida’ per delineare le strategie d’intervento per l’abbattimento dei consumi energetici e la produzione di energia da fonti rinnovabili; strategie che non sono rimaste sulla carta ma si sono concretizzate in risultati tangibili. L’assessorato all’Energia ha elaborato un originale percorso ammini-
strativo per rendere più efficiente il proprio patrimonio attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici, a ‘costi zero’ per il Comune: da una parte gli investitori concessionari fruiscono del Conto Energia e della vendita dell’energia degli impianti installati, dall’altra il Comune ottiene il pagamento attraverso un contributo economico per 25 anni, per l’uso della proprietà comunale; vantaggi in termini di risparmio energetico con la garanzia della manutenzione degli impianti installati a carico della ditta stessa. Sono passati due anni e mezzo dall’entrata in vigore del Peac, e, a dimostrazione che non si tratta di un piano ‘sulla carta’, nel dicembre 2010 a Pesaro è stato inaugurato un fotovoltaico circostante l’Adriatic Arena, con ben 25 mila metri qua-
“Delineare strategie per l’abbattimento dei consumi” drati di pensiline fotovoltaiche, per una stima di produzione annua di 2.600.000 kWh/h, pari al consumo energetico di circa 800 famiglie. Attualmente il Comune di Pesaro è a capo del progetto europeo Sear-R (Sustainable energy in the adriatic regions: knowledge to invest) vede il coinvolgimento di 6 partner, alcuni dei quali stranieri in Albania, Slovenia, Croazia, Bosnia-Herzegovina, e ha come obiettivo lo sviluppo delle energie rinnovabili, non solo in termini di diffusione con la creazione e l’implementazione degli info point
(Sportelli Energia), ma con l’adozione di applicazioni concrete. In particolare il progetto Sear-R per il Comune di Pesaro rappresenta
l’opportunità di finanziare un’indagine a tutto campo sulle performance energetiche degli edifici comunali: un’analisi conoscitiva e prestazionale dei consumi degli edifici che non è fine a se stessa, ma rappresenta il punto di partenza per dare inizio a veri e propri interventi di rivisitazione energetica, finalizzati al risparmio e alla creazione di energie rinnovabili con l’installazione dei pannelli fotovoltaici. In particolare il progetto finanzia un intervento pilota su edifici comunali. Per non vivere la nostra esperienza solo a livello locale,
ma per stare al passo con gli obiettivi di una Europa di cui facciamo parte integrante, partecipiamo anche al progetto City-Sec, che ha come obiettivo l’adesione al Patto dei sindaci. Patto al quale siamo onorati di aderire, ma che porta con sé anche l’onere di contribuire al raggiungimento degli obiettivi che l’Unione europea si è posta al 2020 (conseguentemente al Protocollo di Kyoto), in termini di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, di maggiore efficienza energetica e di maggiore utilizzo di fonti energetiche rinnovabili”.
PAGINA
12
MORETTI – Buonasera cari amici; il momento che viviamo è segnato dalla crisi: un momento pieno di difficoltà, di timori per il futuro; tutti sono preoccupati per qualche cosa, molti per qualche cosa di cui ancora non sanno, ma che temono arrivi. Ecco, in un momento come questo ho pensato di invitare un amico che mi aiuti a raccontare la favola di un gruppo di quattro ragazzi –(rivolto all’ospite, in tono scherzoso) scusi per i ‘ragazzi’- che quattro anni fa hanno pensato bene di mettersi insieme e di sviluppare un’idea. Un’idea
SPECIALE ENERGIA lo di Kyoto, a cui noi avevamo aderito forse neanche capendo bene cosa significasse dal punto di vista degli investimenti per il nostro Paese. Io devo ringraziare, come spesso faccio, Emanuele Mainardi, che ha acceso la miccia a questa idea –paradossalmente è il più giovane di noi- e quindi a lui va il merito di averci aperto gli occhi. MORETTI – Qual è stata la prima operazione che avete fatto? CAPPANERA – Il primo lavoro è stato a casa mia: un piccolissimo impianto di 2,1 kilowatt che abbiamo montato noi quattro soci personalmente, in calzoncini, usando la scala, sopra il tetto. Già si trattava di un impianto integrato, e questa cosa la dice lunga, perché a quel tempo non si conosceva la differenza tra integrazione architettonica e impianti a terra. Noi abbiamo sempre seguito la strada dell’integrazione architettonica e questa continua a pagare, considerato anche che i nuovi decreti hanno varato …
MARCHEdomani risolutiva per loro e in quella fase a costo zero. Le domande che abbiamo presentato con il primo Conto ener-
quindi comincia ad essere ormai quasi la storia. MORETTI – Chi è che principalmente ha lavora-
3 NOVEMBRE 2011 Ricerca e sviluppo in cui sono impegnati molti giovani, che i brevetti implementano e fanno crescere.
ziario. MORETTI – Però so che gruppi finanziari economici italiani e stranieri pa-
ENRICO CAPPANERA
Economia a zero emissioni talmente bella, creativa, esplosiva e persuasiva che il mio ospite di oggi può raccontarci la favola di un’azienda che registra 150 milioni di euro di fatturato, che ha 300 collaboratori tra interni ed esterni e che è corteggiata da prestigiosi organismi europei, che vorrebbero entrare nell’azienda. A parlarci di tutto questo sarà, in questa trasmissione, Enrico Cappanera, amministratore delegato e co-fondatore di Energy Resources. (Rivolto all’ospite) Quando aveste quella prima riunione che lei chiama dei ‘quattro amici al bar’, poteva pensare che quella chiacchierata tra di voi potesse poi concretizzarsi in una realtà capace di suscitare interesse in tutta Europa? CAP-
PANERA – Certamente no, perché la proposta su cui ci confrontavamo a quel tempo era molto lontana dal mondo che viviamo adesso. Le energie rinnovabili erano a quel tempo davvero una chimera, quasi un’imposizione della Comunità europea con il Protocol-
MORETTI – …ha parlato di 2 kwh? CAPPANERA – Duemila watt, una specie di fon. MORETTI – L’impianto per il Gruppo Tontarelli copre, se non sbaglio, una superficie complessiva che equivale a 12 campi da calcio… CAPPANERA – …parliamo di 7 megawatt. MORETTI – I primi passi della vostra azienda come sono stati? La gente accoglieva le vostre proposte?, dovevate faticare a spiegarle? CAPPANERA – Non essendo facile farci capire immediatamente, so-
prattutto riguardo alla nuova normativa che era uscita, chiedemmo alle persone che conoscevamo, e rispetto alle quali c’era già fiducia, nello studio tecnico di progettazione che avevamo, di darci un mandato gratuito di sviluppo di una proposta che doveva essere
gia, che era addirittura a sportello, le portammo a Roma la notte prima del giorno della presentazione: Mainardi andò a vedere nel sito dove si dovevano consegnare fisicamente le domande, per capire bene quale fosse il portone e nulla lasciare al caso per arrivare nei tempi giusti. Il giorno dopo, alle 6 di mattina, si presentò con le domande e già c’era una bella fila: quindi l’intuito di Mainardi di essere lì al momento giusto ha fatto sì che le domande passassero. Questi sono i primi impianti che abbiamo fatto, autorizzandoli; ricordo ancora che un cliente, dopo qualche anno che avevamo realizzato l’impianto, ci riconobbe di avergli
dato una sorta di pensione integrativa per quanto era remunerativo a quel tempo l’incentivo rispetto al costo. Parlo dei signori della Ca’ Virginia, in un paese vicino a Tavullia: hanno una country house, un albergo ristorante e un centro benessere, tutto a zero emissioni; si tratta di un impianto realizzato nel 2007,
to per arrivare ai 24 brevetti che avete depositato? In che campo sono? CAPPANERA – Diciamo che i brevetti nascono dal bisogno: quando si analizza un bisogno, si scopre anche la risposta. MORETTI – (Rivolto ai telespettatori) Com’è tutto facile secondo Cappanera, eh! CAPPANERA – Il mio mito è Steve Jobs: ad un certo punto si chiese perché il telefonino dovesse avere tutti quei pulsanti, e pensò ad un telefonino senza pulsanti. Facile, in realtà; ma saperlo realizzare e vendere in tutto il mondo è cosa di pochi. I nostri brevetti forse non avranno la stessa fortuna, però hanno lo scopo di semplificare la vita, abbassare i consumi, migliorare il comfort: sono
Si chiama “Giotto”, ha linee eleganti e fascino rétro, ma è decisamente innovativa: una bicicletta elettrica a pedalata assistita tutti brevetti nel settore dell’energia, quindi del risparmio energetico, dell’integrazione architettonica e dell’azzeramento delle emissioni. Principalmente li seguiamo io e Mainardi, poi c’è tutta una nostra branca di lavoro, che è il settore di
MORETTI – Ieri mio figlio Giorgio è andato alla stazione a prendere un giornalista del Corriere della Sera e ve l’ha portato in sede: che cosa ha trovato questo giornalista, un esperto che conosce tutti i settori, per stare da voi 7 ore? CAPPANERA – Gli è piaciuta la nostra storia, il fatto che la nostra sia un’azienda che nasce dal nulla e che sia un’azienda che non guarda al business direttamente, ma vi guarda indirettamente. Io lo dico sempre, ma forse non sono in tanti a crederci: ad oggi dividendi non ne abbiamo fatti, quindi reinvestiamo tutto. E, soprattutto in un momento così, l’Italia ha bisogno di gente che creda nelle proprie aziende e nel proprio futuro. MORETTI – Quanto avete fatturato l’anno scorso? CAPPANERA – Centocinquantatrè milioni di produzione a ricavo. MORETTI – E in quest’anno di crisi come ve la state cavando? CAPPANERA – Siamo molto vicini a ripetere lo stesso fatturato. MORETTI – Un risultato incredibile… CAPPANERA – …soprattutto considerate le difficoltà che quest’anno abbiamo incontrato nel nostro settore: il cambio del decreto lo scorso mese di marzo, il decreto “Salva Alcoa”, che ha spostato i pagamenti di 6 mesi di tutti i clienti dell’anno scorso, e adesso le difficoltà di accesso al credito e le incertezze del sistema Italia che si stanno portando nel sistema finan-
gherebbero oro per entrare da voi. E’ vero questo, no? CAPPANERA – Sì; paradossalmente, in questo momento ci siamo scoperti l’unica azienda a livello nazionale che gestisce tutto il mondo delle rinnovabili ed opera anche nella mobilità sostenibile, nell’ambito dell’edilizia sostenibile e del risparmio energetico. MORETTI – Questo non basta per attirare i capitali che vorrebbero entrare... CAPPANERA – …all’inizio è la ‘vision’ che interessa gli investitori, poi, addentrandosi nella nostra realtà, constatano che c’è un profilo etico, che non c’è un interesse al business di pochi, ma a far crescere il gruppo, e quindi che si tratta di un’azienda intenzionata a durare nel tempo, non di un boom … MORETTI – …porterete l’azienda in Borsa? CAPPANERA – Se entra un investitore è questa una delle logiche di uscita; tra le cosiddette ‘way out’, quella più interessante è la quotazione: adesso non è il momento, per i flussi storici inerenti alle crescite e alle decrescite nella finanza italiana e mondiale. E’ probabile che siamo nel picco più basso, e che quindi potrebbe essere prossimo il momento di investire, per ritrovarsi tra 2 o 3 anni in un momento buono anche in Borsa. Adesso, tranne Bulgari, non ho visto grandi situazioni in Borsa… MORETTI – …a parte la Borsa, mi risulta che gruppi finanziari italiani e stranieri, orientali, eccetera, facciano manovre per entrare...
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011
SPECIALE ENERGIA
L’impianto per il Gruppo Tontarelli a Castelfidardo CAPPANERA – …abbiamo ricevuto molte proposte, che vanno in parte anche contro la nostra volontà, perché addirittura qualcuno ci ha chiesto la maggioranza, che noi invece non intendiamo mettere in discussione. Ma anche sulle proposte di minoranza abbiamo investitori privati, istituti di credito italiani ed esteri, e anche fondi di investimento internazionali di settore e non. MORETTI – Che cosa prova quel ragazzo dei ‘quattro amici al bar’ nel far parte di una realtà che desta tanto interesse nella finanza internazionale? CAPPANERA – Da una parte fierezza delle nostre idee e del nostro lavoro, quindi contentezza per aver raggiunto degli obiettivi che rappresentano una tappa verso qualcosa di più grande; dall’altra, c’è un po’ di amarezza, perché se solo noi italiani sapessimo guardare più in là del breve periodo e fare strategia a medio-lungo termine avremmo da offrire al mondo molto di più di quello che stiamo offrendo e non ci sentiremmo una delle Cenerentole d’Europa e del mondo: quella ‘i’ in più nei Piigs è veramente … MORETTI – …non si metta, però, sulle spalle tutti i problemi del Paese: in 4 anni e poco più avete fatto cose favolose, ve lo dovete riconoscere... CAPPANERA – …lo riconosciamo, però da italiano preferirei che il Paese fosse diverso: a noi piace la Silicon Valley, perchè è tutto un gruppo che è trascinato dai singoli in America. Anche l’Italia potrebbe perché le capacità, le conoscenze sono veramente ampie: basterebbe guardare un po’ più lontano e non agli interessi di pochi... MORETTI – …adesso io invece la obbligo a guardare vicino: voi avete fatto lavori importanti -lasci andare la sua ben nota modestia-, lavori per grandi industrie come Scavolini, Frau, Guzzini, Terna a Palermo e a Siracusa, Baraclit, e, ancora, realizzazioni per l’Autorità portuale di Ancona, l’Autodromo del Mugello, ed anche operazioni in Inghilterra. Fino ad arrivare a questo favoloso lavoro che avete fatto per la nuova sede Rainbow e che l’altro giorno, all’inaugurazione, ha lasciato tutti sbalorditi.
Perché siete riusciti a fare tutte queste cose e perché così tante prestigiose realtà si sono affidate a voi? Il campo è vasto, c’é concorrenza: anche altri fanno lo stesso vostro lavoro… CAPPANERA – …in-
zione di giornali così importanti? CAPPANERA – Prima di tutto bisogna dare i meriti a chi ce l’ha, in questo caso ai nostri soci della mobilità, gli ingegneri Morandi e Giuricin, che hanno iniziato il
struire fuori il costo non potrebbe essere quello. MORETTI – Parliamo adesso dei vostri collaboratori; sono soprattutto giovani? CAPPANERA – Sì; l’età media è sotto i 30 anni.
Integrazione tra le diverse tecnologie green per un approccio sistemico. Con l’obiettivo di fornire un servizio globale. L’ultimo esempio viene dal progetto realizzato per la nuova sede Rainbow. Cresce intanto la “città fotovoltaica” per il Gruppo Tontarelli: si tratta di una eccellenza a livello internazionale, anche per dimensioni, con una superficie complessiva pari a 12 campi da calcio. Ospite degli “Incontri” di Alceo Moretti è Enrico Cappanera, amministratore delegato e co-fondatore di Energy Resources, realtà leader nelle Marche e di spicco in tutta Italia, con progetti anche all’estero. Risultati sorprendenti raggiunti in poco tempo: l’antidoto alla crisi in una storia imprenditoriale di successo nanzitutto è per l’approccio integrato -in inglese lo chiamano il ‘cross selling’-, quindi per la possibilità di offrire un pacchetto ampio, andando dal fotovoltaico alla geotermia, dalla geotermia all’edificio sostenibile, dall’edificio sostenibile alla mobilità. Anche alla Rainbow possiamo dire di aver dato l’idea e l’engineering ad una struttura a zero emissioni che è anche dotata di mobilità sostenibile. Pure l’abitazione personale di Iginio Straffi è stata fatta a zero emissioni, quindi io dico che Straffi è forse il primo uomo ad impatto zero, perché avendo l’azienda a zero emissioni, la casa a zero emissioni e con la mobilità elettrica… anche il giorno dell’inaugurazione avevamo impatto zero. Noi offriamo un pacchetto che oggi non offre nessuno; certo, abbiamo necessità di molto personale per essere così integrati, e questo è un peso a livello di costi… MORETTI – …voi ad un dato punto avete pensato di fare l’automobile elettrica, lo scooter elettrico, la bicicletta elettrica. E della vostra bicicletta, che si chiama “Giotto”, hanno parlato molte importanti testate italiane come il Corriere della Sera, Io Donna, Repubblica, Anna, eccetera: che cosa ha “Giotto” di particolare da aver attratto l’atten-
percorso con noi e che sono poi diventati appunto soci nella mobilità sostenibile. “Giotto” è una loro intuizione: io, personalmente, devo ammettere che non ne ero così convinto, perché pensavo che sulle biciclette non ci fosse grande interesse, grande mercato, e invece le nostre “Giotto” sono già state vendute all’estero. La particolarità di questa bicicletta è che ha uno stile classico -con uso di pelle e con dettagli di rifinitura di un certo pregio- però è elettrica; altra caratteristica, il fatto che abbia la pedalata assistita con il motore anteriore; posteriormente c’è la catena con i pedali e anteriormente c’è invece questo motore elettrico. Quindi è una novità, ma dall’aspetto piacevole, rétro… MORETTI – …quanto costa? CAPPANERA –Intorno ai 1.750 -1.800 euro. MORETTI – E’ cominciata la vendita anche in Italia? CAPPANERA – Sì; all’estero e in Italia ne stiamo vendendo parecchie; poi le costruiamo proprio noi… MORETTI – …costruite anche… CAPPANERA – …sì, compriamo i pezzi e le facciamo: non è semplice arrivare a questo punto, però penso sia l’unico modo, perché se le si danno da co-
MORETTI – Come li scegliete? CAPPANERA – Citando Steve Jobs, devono essere folli e devono essere affamati –“stay foolish, stay hungry”-: queste sono le cose caratteristiche che ci piacciono, e forse non ci basta mai perché li vorremmo ancora più folli… MORETTI – …imparano, soprattutto, o apportano anche qualche idea? CAPPANERAi– Diciamo che apportano le esperienze ingegneristiche, ma noi cerchiamo di stimolarli anche a portare le idee. Effettivamente, però, tendono più ad apprendere questo sistema che abbiamo cercato di instaurare con riferimento ad una mentalità capace di guardare al nuovo, al futuro: sempre un passo avanti agli altri, insomma. MORETTI – Ha ricordato anche prima che per lei e per i suoi soci è fondamentale la sfera etica… CAPPANERA – …innanzitutto li voglio ricordare, i miei soci, perché senza di loro non saremmo qui: l’ingegnere Mainardi, che fa ricerca e sviluppo e anche impianti di proprietà -quelli che noi chiamiamo ‘invest’-, l’ingegnere Lucchetti, che è il direttore tecnico, e il dottore commercialista Giovanni Emidi, che segue tutta la parte finanziaria.
MORETTI – Una bella squadra… CAPPANERA – …aggiungiamo, anche se non è socio, Andrea Cardinaletti, che è il presidente della nostra holding, e che quindi sovrintende tutto il gruppo, aiutandoci anche a scegliere. Cito anche il nostro coach, Stefano Lombardi, una persona che ci aiutato a fare sintesi delle nostre idee, perché quattro soci paritari non sono facili da gestire. MORETTI – Da lei imparo sempre delle cose; lei mi ha parlato una volta di ‘grid parity’: che cos’è? CAPPANERA – E’ un’espressione che si sentirà spesso, perché le reti di trasmissione dell’Italia sono vecchie e obsolete e sono nate per andare in un solo verso, ovvero ricevere energia. Ora che le rinnovabili stanno dando un bel contributo, parliamo del 2,5% nel 2010 e più del 5% l’anno prossimo -in prospettiva di arrivare al 2020 con il 20% di produzione da fonte rinnovabile-, bisogna avere una rete intelligente. Enel ha già cambiato tutti i contatori, che sono predisposti per questa possibilità, però la rete fa fatica a stargli dietro. Ci sono grossi investimenti da parte del gestore della rete per renderla, appunto, intelligente: “Smart Grid”, rete intelligente, poter dare e ricevere energia. MORETTI – So che Banca Marche vi ha commissionato un impianto addirittura per 400 posti auto…. CAPPANERA – … per la copertura dei parcheggi, i 400 posti auto di Fontedamo, la sede principale. Abbiamo anche fornito una nostra 500 elettrica cabrio, con la colonnina di ricarica per gestirla; in prospettiva Banca Marche è quindi pronta per fornire i propri dipendenti di auto elettriche, così da poter viaggiare a zero emissioni: una banca attenta al territorio e alle novità che arrivano. MORETTI – Il Comune di Ancona, che di solito non è di manica larga, ha dato la disponibilità di 1.000 euro di contributi per comprare una macchina elettrica; (scherzando) li avete pressati voi? CAPPANERA – No, ma-
PAGINA
13
gari avessimo questo potere. Noi sicuramente abbiamo dato l’esempio: abbiamo fornito una macchina in prova al Comune per qualche settimana, di conseguenza c’è stato un interessamento per questo settore. Poi vedremo, è sempre il bisogno che crea l’opportunità: considerato il traffico che c’è ad Ancona, la Co2, l’auto elettrica diventa un obbligo sociale, perché è una soluzione eccezionale ai problemi della mobilità urbana. MORETTI – Chiudiamo ricordando che questa settimana Casali, il presidente di Confindustria Ancona, vara le “Giornate dell’energia”: è un’iniziativa importante, che registra già alcune centinaia di adesioni; questa è una buona spinta? CAPPANERA – Noi siamo sponsor dell’evento, insieme a tanti altri: credo che sia molto importante parlare di energia in questo Paese, perché è una delle priorità per il futuro, dovendo fare i conti con il costo dell’energia e, soprattutto, con l’energia prodotta inquinando. Questo è un problema che sta sotto gli occhi di tutti; abbiamo visto com’è andato il referendum sul nucleare: l’Italia ha scelto le energie rinnovabili, quindi adesso bisogna fare un piano energetico nazionale che possa guardare al lungo periodo, oltre i governi, oltre la politica, e dare al Paese una capacità di produzione di energia nuova a basso costo perché possa crescere velocemente con l’industria. MORETTI – Avete molte aziende che vi seguono, che sono in concorrenza con voi in questo campo delle energie rinnovabili? CAPPANERA – Nelle Marche siamo leader, nel centro Italia altrettanto; a livello nazionale di aziende ce ne sono, ma con questo nuovo decreto purtroppo molte non riescono a sopravvivere, perché viene fermato un settore per 3-4 mesi, e quindi non tutti riescono a ripartire. E’ un peccato perché fanno del bene all’ambiente, quindi non sono concorrenti, sono amici. MORETTI – Come mai siete riusciti a fare dei lavori in Inghilterra? CAPPANERA – Penso che l’Italia possa portate una cultura del bello, dell’estetica, e anche in parte dell’innovazione. L’Inghilterra è partita dopo con il Conto energia, quindi, come dalla Germania sono venuti in Italia a fare gli impianti da noi che eravamo nuovi di questo settore, così noi possiamo andare negli altri Paesi che ancora non hanno…. MORETTI – …e ci andate… CAPPANERA – …sì, assolutamente. MORETTI – Grazie, e complimenti per questa favola meravigliosa che mi ha aiutato a ricordare. Grazie ai telespettatori e arrivederci alla prossima settimana.
Trasmissione del 29 settembre 2011 www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti
PAGINA
14
SPECIALE ENERGIA
MARCHEdomani
Energy Resources: progetto integrato per la nuova sede Rainbow
Le fatine Winx di Iginio Straffi ad impatto zero Fotovoltaico, geotermico, soft cooling, domotica, mobilità sostenibile. Energy Resources Spa, realtà di spicco nel settore delle rinnovabili e dello sviluppo sostenibile, ha progettato e realizzato a Loreto per la nuova sede Rainbow, l’azienda creatrice delle fatine Winx, un sapiente mix di tecnologie verdi e sistemi innovativi, raggiungendo i più alti standard in termini di confort e rispetto dell’ambiente. “La realizzazione Rainbow è la punta di diamante del nostro progetto Green Building –commenta Enrico Cappanera, amministratore delegato di Energy Resources Spa–, dedicato a creare edifici energeticamente autonomi e a zero emissioni, grazie all’integrazione delle diverse tecnologie. Una filosofia, quella dell’inte-
La nuova sede della Rainbow a Loreto con un sistema integrato per rendere l’edificio a zero emissioni grazione, che anima ogni attività del Gruppo Energy Resources: attraverso le nostre società specializzate in impianti da fonte rinnovabile, edilizia sostenibile, efficienza energetica
Rainbow, che alla creatività abbina una sensibilità spiccata per l’ambiente, è motivo per noi di grande soddisfazione”. Il sistema fotovoltaico della nuova sede Rainbow
e veicoli elettrici con infrastrutture di ricarica, abbiamo l’ambizione di costruire un futuro sostenibile a 360 gradi. La partnership con una realtà internazionale come
3 NOVEMBRE 2011 ha una potenza di 360 kWp di picco, è composto da 1.598 pannelli ad alta efficienza Sunpower e fornisce energia elettrica all’intero edificio, con una produzione annua stimata di 450 mila kW/h. L’impianto è posto su 1.985 metri quadrati, tra copertura dell’edificio e pensilina dell’area parcheggio e segue i criteri dell’integrazione architettonica con risultati di alto profilo estetico, oltre ad impiegare sistemi brevettati per l’impermeabilizzazione e il montaggio delle strutture. L’impianto geotermico, tecnologia da fonte rinnovabile che sfrutta la temperatura del terreno per climatizzare gli ambienti, garantisce il raffrescamento e riscaldamento degli interni con una potenza installata di 600 kWt. Il sistema è composto da 296 sonde geotermiche poste nel terreno (dunque, senza alcun impatto visivo), che scambiano calore con il sottosuolo e forniscono aria calda e fredda attraverso il funzionamento di pompe geotermiche. Le sonde sono frutto di una speciale innovazione di Energy Resources e sono
coperte da brevetto internazionale: si tratta di speciali sonde a spirale, che a differenza di quelle tradizionali ad ‘U’ richiedono perforazioni di gran lunga inferiori abbattendo i costi di installazione, fattore quest’ultimo che fino ad oggi ha ostacolato la diffusione della geotermia. Il sistema di climatizzazione si avvale, inoltre, delle ultime tecnologie per offrire il massimo confort: viene infatti impiegato il ‘soft cooling”, speciale sistema integrato di riscaldamentoraffrescamento a pavimento abbinato a travi fredde che assicura negli ambienti silenziosità, ricambio d’aria, deumidificazione, temperatura omogenea senza sbalzi o fastidiosi getti d’aria. L’intero sistema ha un’anima intelligente grazie a sistemi di domotica che garantiscono la supervisione degli impianti dell’edificio, ottimizzando i consumi energetici e garantendo un clima ottimale. Nella “casa delle Winx” sarà inoltre possibile ricaricare i veicoli elettrici, grazie all’innovativa colonnina di ricarica predisposta da Energy Resources.
Giampiero Schiavoni, presidente Imesa, Gruppo Schiavoni destinato alla costruzione di infrastrutture e condotte di grandi dimensioni nel settore dell’Oil & Gas. Una commessa da 2,2 milioni di euro che Imesa ha acquisito grazie alla vasta esperienza nel settore e alla consolidata collaborazione con Saipem. “Un progetto estremamente complesso viste dimensioni del La società ha completato lecantiere –comla fornitura delle 26 menta Giampiero presistazioni che garantiranno Schiavoni, dente di Imesa– energia elettrica al sito che si estende per 920 mila metri in costruzione nell’isola ben quadrati. Per garantire energia eletdi Karimun trica a tutta l’area abbiamo fornito 20
Imesa, società del Gruppo Schiavoni attiva nel campo delle costruzioni elettromeccaniche, ha completato a Karimun, isola dell’arcipelago indonesiano, la fornitura delle 26 sottostazioni che garantiranno energia elettrica al nuovo cantiere Saipem,
“Soddisfatti di aver acceso il cantiere Saipem in Indonesia” stazioni fisse e 6 cabine mobili che consentiranno la dislocazione dell’energia nelle diverse zone del cantiere, a seconda delle necessità. Curare la fornitura di energia elettrica per uno dei più importanti siti produttivi al mondo nella costruzione di attrezzature e piattaforme off shore per l’estrazione di oil & gas è motivo per noi di grande soddisfazione”. Le cabine mobili in particolare costituiscono un’eccellenza di Imesa: si tratta di contai-
ner facilmente trasportabili che contengono i quadri Imesa e tutti gli apparati tecnici necessari per fornire energia elettrica in ogni condizione e rispondendo a specifiche caratteristiche anche ambientali. Le cabine elettriche containerizzate Imesa sono state impiegate con successo in numerosi progetti, tra cui la realizzazione di gallerie per la rete stradale in Venezuela (Impregilo), la distribuzione per l’energia primaria in Italia e Romania (Enel) e la
trivellazione dei pozzi petroliferi in Kazakistan (Saipem). Nel cantiere Karimun, Imesa è ora impegnata nella fase di installazione e connessione delle stazioni elettriche, che si concluderà entro l’anno; l’azienda fornirà anche assistenza tecnica durante l’avviamento del cantiere che terminerà entro il 2012. Inizialmente è prevista una potenza di 10 Megawatt, mentre a regime si raggiungerà una potenza di 20 Megawatt.
regolare automaticamente l’illuminazione, a seconda dell’intensità della luce naturale che entra dalle finestre. Nell’ingresso e nella zona bar della sede di Jesi sono stati, inoltre, installati due Leaf Meter, cioè due misuratori di sostenibilità ambientale, che monitorano in tempo re-
ale le prestazioni degli impianti realizzati in termini di produzione di energia termica ed elettrica e di Co2 non emessa in ambiente. L’investimento economico che Banca Marche ha effettuato per la realizzazione di tutti i nuovi impianti è stato pari a circa tre milioni di euro”.
Michele Ambrosini, presidente Banca Marche
“Con la green economy svolgiamo più lavoro” “Il compito di una banca, di solito, è di raccogliere depositi e trasferire il denaro nel circuito economico attraverso gli impieghi, i mutui, i prestiti o i finanziamenti che siano. Con la green economy, però, Banca Marche fa molto di più. Per prima cosa offre ai propri clienti un pacchetto di prodotti di finanziamento per la realizzazione di impianti fotovoltaici, eolici, geotermici, termici, idroelettrici o alimentati da biomasse di origine agricola, forestale o industriale. Ma non è tutto. Perché l’attenzione di Banca Marche verso l’ambiente si è concretizzata la scorsa primavera nella realizzazione nelle sedi di Jesi, Fontedamo, e di Macerata, piazzale Mercurio, di due nuovi impianti fotovoltaici, composti da 4.744 pannelli. Questi impianti producono oltre 600 mila kWh all’anno, equivalente a circa il 16 per cento del fabbisogno, permettendo un risparmio di Co2 pari a 319 tonnellate. Nella sede di Jesi, Banca Marche ha anche realizzato un impianto di cogenerazione-trigenera-
plafoniere e la posa di centraline e sensori in grado di spegnere automaticamente le luci nel caso
in cui non siano presenti persone nelle varie stanze. Le nuove centraline sono in grado anche di
Dario Pilla, direttore generale Banca dell’Adriatico
“Una serie di proposte per famiglie ed aziende” zione che utilizza il gas metano sia per generare energia termica sia per produrre energia elettrica. Questo impianto, che garantisce una produzione di oltre 1.420.000 kWh all’anno, con un risparmio di C02 pari a 304 tonnellate, copre il 58 per cento del fabbisogno energetico per il rinfrescamento e il riscaldamento, con un risparmio di energia del 13 per cento rispetto ad un impianto tradizionale. Sempre nel palazzo che ospita la direzione generale di Jesi è stato effettuato, per il momento solo su un piano, un intervento di dimmerizzazione, cioè di risparmio energetico, che ha comportato la sostituzione di tutte le
“Il Gruppo Intesa Sanpaolo è stata una delle prime banche a sostenere le opere e i progetti riguardanti la produzione di energia pulita. Grazie a un team altamente specializzato ha messo a disposizione di famiglie ed imprese una serie di proposte e di finanziamenti appositamente studiati per questo genere di interventi. L’offerta spazia su tutti i tipi di produzione energetica, dal fotovoltaico all’eolico agli impianti a biomassa, ed è in grado di affiancare il cantiere di realizzazione sia del piccolo impianto da installare sull’abitazione privata, sia i grandi parchi fotovoltaici ed eolici. Sul territorio marchigiano Banca dell’Adriatico si è resa partner di
numerose iniziative in tema energetico, permettendo grazie al proprio sostegno il perfezionamento di numerose operazioni, in alcuni casi anche con l’intervento di Leasint, società di leasing del Gruppo. Senza soffermarmi sull’ampia gamma di possibilità che
mettiamo a disposizione nel campo dell’energia pulita, consultabili fra l’altro anche attraverso il nostro sito internet, credo sia particolarmente interessante evidenziare il valore aggiunto che siamo stati in grado di dare a famiglie e imprese su ogni singola iniziativa, in particolare nel perfezionamento delle operazioni più importanti. E’ utile sottolineare la complessità degli elementi che concorrono al perfezionamento di una operazione, ad esempio di un parco fotovoltaico a terra. Dal punto di vista legislativo si configura come ‘bene immobiliare’, l’area va pertanto accatastata, vanno costituite le servitù di passaggio, vanno verificate tutte le fasi di messa in tensione del-
l’impianto e vanno accuratamente predisposte polizze assicurative in grado di coprire i rischi connessi al mancato funzionamento dell’impianto derivanti da fattori esterni eccezionali. Per orchestrare il complesso di azioni servono ‘specialisti dedicati’ in grado di supportare gli imprenditori durante tutte le varie fasi. Questo è il prezioso valore aggiunto che la nostra banca dà al territorio. Nel 2011 Banca dell’Adriatico è stata partner finanziatrice di molti parchi fotovoltaici realizzati da imprenditori locali che hanno acquistato da aziende marchigiane i pannelli e la componentistica. Un insieme armonico a chilometro zero per lo sviluppo sostenibile del territorio”.
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011
Patrizia Casagrande, presidente Provincia di Ancona
“Superare i vincoli normativi per il salto auspicato dall’Ue” europea in materia di risparmio energetico e sostenibilità ambientale. Un campo ricco di possibilità grazie alla sua connaturata trasversalità ai diversi ambiti del vivere civile: formazione, ricerca scientifica, impresa, nuove tecnologie, occupazione, urbanistica, agricoltura, tutela dell’ambiente. Proprio con l’obiettivo di favorire l’innovazione dei contesti aziendali e creare nuova occupazione attraverso lo svi-
“La necessità di individuare una exit strategy dall’era dei combustibili fossili è oggi un’occasione di sviluppo e progresso che dobbiamo cogliere. Una rivoluzione culturale già in atto, da alimentare con scelte lungimiranti di politica industriale, unite alla volontà di superare i penalizzanti vincoli normativi e burocratici che troppo spesso ci impediscono di realizzare il salto auspicato dall’Unione
luppo di progetti relativi al risparmio energetico e alle biotecnologie, la Provincia di Ancona ha appena avviato 78 borse di studio per la realizzazione di progetti di ricerca. Un investimento di 800 mila euro rivolto a laureati disoccupati indirizzati alle piccole e medie imprese del territorio e agli spin-off universitari. Una nuova tappa della sinergia fra mondo della ricerca e mondo dell’impresa, un piccolo argi-
SPECIALE ENERGIA ne ai 70 mila giovani che ogni anno lasciano l’Italia in cerca di terreni fertili oltre confine. Saremmo pronti a fare molto di più. Ma, nonostante le buone pratiche di un ente come la Provincia, improvvidi provvedimenti ci limitano nel percorso frustrando i nostri desideri. L’esempio della campagna Eternit free è emblematico, in questo senso. Nei primi mesi di quest’anno il progetto di sostituzione dell’amianto dei tetti con il fotovoltaico, promosso in regione dal nostro Ente, si è arenato ancor prima dell’avvio sui tagli di un governo che non crede nelle potenzialità dell’economia verde. Ciò non significa che il Piano attuativo provinciale del Pear, approvato qualche mese fa,
PAGINA
15
non punti all’incentivazione dei miglioramenti energetici di edifici e impianti o alla generazione distribuita sul territorio e dimensionata sui fabbisogni locali, attraverso un mix (fotovoltaico, biomasse, eolico, geotermico, solare termico) che non comporti sottrazione di suolo all’agricoltura di qualità e all’ambiente. La perdurante congiuntura negativa e i danni prodotti dalle emissioni di Co2 non ci permettono di trascurare il rapporto elaborato da Bloomberg New Energy Finance che individua nell’energia pulita la più grande opportunità economica dei prossimi anni e l’Italia (‘il più importante Paese per l’energia solare’) come il mercato più interessante per il solare fotovoltaico”.
Matteo Ricci, presidente della Provincia di Pesaro e Urbino “Siamo stati tra i primi, allora, a riunire centinaia di operatori della green economy del territorio per spiegare gli effetti del decreto Romani sul taglio degli incentivi, fortemente penalizzante per lo sviluppo di un settore che garantisce posti di lavoro e investimenti. Negli ultimi anni, abbiamo visto nelle rinnovabili un pezzo di economia nuova, ma c’è una forte preoccupazione tra chi, come noi appunto, ritiene la green economy un’azione anticrisi, visto che i continui cambiamenti registrati anche a livello normativo creano incertezze e causano non poche difficoltà. Sull’economia verde bisogna insistere. E’ già una realtà lavorativa ed economica per aziende che si
sono riconvertite o sono nate su questo comparto. E ciò vale per il fotovoltaico, per il solare termico e, a mio parere, dovrebbe valere anche per il resto delle energie. Nel dettaglio: sul fotovoltaico il problema generale che riguarda tutto il Paese è quello di pianificare meglio. Pur non escludendo i terreni agricoli è evidente che dobbiamo concentrarci, come amministrazioni, sulle aree urbanisticamente compromesse, zone in cui nei piani regolatori è previsto l’ampliamento di un’area industriale o artigianale e gli imprenditori chiedono di riconvertirla. Un esempio positivo è l’impianto a Pole di Acqualagna, in un terreno che il Piano regolatore prevedeva come zona artigianale
“L’economia verde una realtà occupazionale importante” ma per cui è stata chiesta la riconversione in investimento solare. Per il fotovoltaico sui tetti, il Piano proposto dalla Provincia di Pesaro e Urbino per scuole, piscine, palestre, parcheggi, che scatterà dal Campus scolastico di Pesaro, oltre ad essere importante per l’ambiente e per gli studenti e i docenti, potrà consentire di trovare risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici. Riguardo
all’energia eolica, riteniamo che per una provincia come la nostra la dimensione ottimale sia il mini-eolico, che può essere realizzato in maniera più diffusa, anche con un consenso maggiore dei territori. E siamo favorevoli a piccoli impianti anche per quanto riguarda le biomasse. Non va dimenticato, infine, il settore della geotermia, che nel nostro territorio è ancora poco conosciuta. Ma la green economy non significa
solo energie rinnovabili. E’ anche un nuovo modo di concepire la produzione. E a ciò si collegano i temi -contenuti anche nel nostro Piano strategico ‘Provincia 2020: progetti per una comunità più felice’della nuova edilizia, costruita con criteri di efficienza energetica. E le nuove sfide, anche culturali, delle nostre imprese che possono aprire, come è già successo, nuovi mercati e nuovi consumatori”.
rerebbe oltre che la personalizzazione delle applicazioni (mirate ai singoli casi e quindi più efficaci nel garantire il raggiungimento degli obiettivi) anche e soprattutto una diffusa e maggiore consapevolezza sull’utilizzo delle fonti stesse e sull’opportunità di evitare sprechi, perdite, inefficienze. Vi sono, però, alcune condizioni perché tali processi si mettano in moto e arrivino a configurarsi come veri e propri circoli virtuosi: in primo luogo la presa d’atto che le conoscenze scientifiche e le applicazioni tecnologiche relative alla sostenibilità devono pervadere i processi formativi e scolastici a tutti i livelli, e, non da ultimo, informare il dibattito e i media. Un altro vincolo è legato al fatto
che il business della sostenibilità (delle energie rinnovabili, ma non solo) è già ampiamente nel mirino delle multinazionali e delle grandi imprese di pubblica utilità che erogano servizi fondamentali ai cittadini, che da pari loro hanno già stanziato enormi risorse per guidarne gli sviluppi e i ritmi. Questo significa che le nostre piccole imprese corrono il rischio di trovarsi di fronte a standard e protocolli di intervento e implementazione delle tecnologie già predisposti da altri e certo non finalizzati ad un rapporto tra piccoli utenti e piccole imprese. Occorrono, allora, decisi interventi per consentire anche alle piccole imprese di accedere a questo mercato”.
Renato Picciaiola, presidente Cna Marche
“Più solido tessuto d’imprese nel campo delle rinnovabili” verso un rilancio dell’attività dell’artigianato e delle piccole imprese sarà possibile sviluppare alcuni processi che possono essere ritenuti fondanti del fenomeno del paradigma dello sviluppo sostenibile. Il consolidamento di un tessuto di imprese che opera nel campo delle tecnologie dell’energia rinnovabile risulterebbe efficace nella formazione di nuove competenze lavorative e imprenditoriali, anche perché sa-
“Le imprese artigiane delle Marche hanno molte potenzialità per entrare nel business dell’energia rinnovabile: sono infatti presenti in tutte le attività manifatturiere e di servizio che hanno stretta relazione con le attività dell’economia sostenibile. Sono presenti, in particolare, nelle attività di manutenzione e riparazione, restauro e ristrutturazione. La loro esperienza in questi campi, consente di affermare che solo attra-
Romano Carancini, sindaco di Macerata
“Sostenere le nostre municipalità” “La tecnologia offre infinite possibilità di agire sull’efficienza energetica e sull’utilizzo delle rinnovabili; il repentino surriscaldamento globale dovuto alle emissioni di Co2 rischia di sconvolgere gli equilibri ambientali; sullo sfondo dell’attuale crisi mon-
“Le azioni concrete non possono che essere intraprese a livello territoriale” diale c’è anche un sempre più rilevante problema di approvvigionamento energetico da combustibile fossile; proprio la green economy può essere uno degli elementi trainanti di un nuovo modello di sviluppo; i bilanci degli Enti locali sono allo stremo e l’effi-
cienza energetica può contribuire a ridurre le spese correnti. Se si considera tutto questo, viene da chiedersi: se non ora, quando? Per quanto il problema sia ‘globale’, le azioni concrete non possono che essere intraprese a livello territoriale. al coordinamento della Svim, i 13 maggiori Comuni delle Marche hanno dato vita ad una City-Sec-Comunità per l’energia sostenibile della Regione Marche, con l’intento di perseguire una strate-
gia di lungo termine volta a garantire al territorio sostenibilità e indipendenza energetica. Tra le altre cose, questi Comuni hanno aderito al ‘Patto dei sindaci’ (Covenant of mayors), impegnandosi a superare gli obiettivi della politica energetica comunitaria in termini di riduzione delle emissioni di Co2. Si tratta di obiettivi concreti, tanto che sono già in campo molte iniziative orientate a migliorare l’efficienza energetica del patrimonio pubblico o a indirizzare l’azione dei privati, ad esempio, attraverso l’adozione di appositi regolamenti edilizi. Il fatto che i maggiori Comuni (purtroppo, non tutti attivi e partecipi allo stesso modo) stiano coordinando le proprie politiche energetiche è una grande opportunità che la Regione Marche dovrebbe cogliere e valorizzare in modo adeguato, agevolando e sostenendo concretamente l’azione di queste municipalità”.
rebbe da stimolo all’evoluzione e all’innovazione delle stesse tecnologie. Le tecnologie dell’energia rinnovabile riceveranno ben presto una molteplicità di impulsi evolutivi che potrebbero portare anche a processi di mutamento importanti. D’altra parte, la diffusione tra gli utenti di fonti di energia o di applicazioni energetiche sostenibili, grazie a piccole imprese con cui gli utenti stessi interagirebbero direttamente, assicu-
Renato Vallesi, assessore Provincia di Fermo
“Partecipiamo al progetto Interpares” “Nella Provincia di Fermo si segnalano al 30 settembre 2011 (da fonte GseGestore dei servizi energetici) un totale di 1.042 impianti fotovoltaici in esercizio, per una potenza complessiva installata sul territorio di 75,086 MWatt, di
“Da noi si produrranno con il solo fotovoltaico, all’anno, 90 mila MWh di energia elettrica” questi gli impianti di potenza fino a 20 kW sono 859 per una potenza installata di 5,285 MWatt (impianti do-
mestici), mentre gli impianti di potenza superiore a 50 kW sono 129, per una potenza installata pari a 65,715 MWatt (impianti a terra o serre fotovoltaiche). Pertanto, in condizioni di normale esercizio la provincia di Fermo produrrà all’anno con il solo fotovoltaico 90 mila MWh di energia elettrica, stimabile in circa il 10 per cento dell’energia elettrica consumata dalla provincia stessa. Per quanto
riguarda il fronte normativo, il proliferare di impianti fotovoltaici a terra ha portato alla decisione politica di regolamentare in modo più restrittivo l’installazione di impianti tecnologici in zone agricole, rispetto alle ‘Linee guida regionali’, D.c.r. delle Marche n. 13/2010 ‘Individuazione aree non idonee in zone agricole’, con l’approvazione della variante al PtcPiano territoriale di coordinamento, D.c.p. di Fermo n.94/2010. Infine, la Provincia di Fermo partecipa attivamente, insieme ad altre 13 Province italiane, l’Upi e l’Associazione Tecla, al progetto Interpares, finanziato dal programma europeo Iee, che riguarda ‘attività di sperimentazione e applicazione di soluzioni di semplificazione amministrativa per il rilascio di autorizzazioni a costruire impianti alimentati da fonti rinnovabili’”.
PAGINA
16
SPECIALE ENERGIA
MARCHEdomani
Fiorello Gramillano, sindaco del Comune di Ancona
“Diffondere la cultura del risparmio energetico” “Risparmio ed efficienza sotto il profilo energetico, la necessità del ricorso alle energie rinnovabili: l’Amministrazione comunale di Ancona sostiene che è questa la via da seguire per garantire uno sviluppo sostenibile. Su questa strada il Comune di Ancona si è incamminato avviando tutta una serie di azioni con il duplice obiettivo di contribuire da subito al miglioramento dell’ambiente e dall’altro di favorire la crescita di una nuova consapevolezza tra i cittadini. Così, ad esempio, sono stati già installati in oltre una
decina di scuole impianti fotovoltaici e dotate le scuole di strutture per il risparmio energetico. Già da tempo il
”Lo sportello energia voluto da me, dal sindaco e dai presidenti di Circoscrizione ha l’obiettivo di informare sulle tematiche energetiche e della sostenibilità, è un servizio fondamentale e innovativo per i cittadini e per le imprese ed è operativo dal 12 ottobre. Questo sistema informativo, nato dalla collaborazione tra noi e Legambiente Marche, si formalizzerà attraverso una serie di altre iniziative tra le quali la presenza di esperti di Legambiente presso l’Urp-Ufficio relazioni con il pubblico nel palazzo comunale, che accoglieranno i cittadini. Lo sportello sarà aperto all’Urp il mercoledì, dalle ore 10 alle ore 12, per i prossimi 4 mesi e
assisterà i cittadini e le imprese che vorranno avere maggiori informazioni sulla realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili, su come risparmiare energia e rendere i propri edifici energeticamente efficienti oltre che avere maggiori informazioni sulla mobilità sostenibile. Sarà possibile, conoscere in dettaglio gli incentivi e le detrazioni fiscali disponibili per interventi di efficienza energetica e mobilità sostenibile. Inoltre, saranno attivi il numero verde 800.653.413, la mail del Comune dedicata sportelloenergia@comune.ancona.it, e si terranno una serie di assemblee pubbliche nelle tre Circoscrizioni e nelle sedi del-
Comune è capofila per il progetto europeo ‘Easy’ che ha visto la realizzazione del progetto ‘Portonovo in led’, relativo alla messa a norma e al rifacimento di tutto l’impianto di illuminazione della Baia di Portonovo. Il progetto ‘Portonovo in led’ rientra nel processo in atto di sviluppo di modelli energetici sostenibili, funzionali alle reali esigenze dei territori ed in grado di trovare nei territori stessi le risorse disponibili (sole, vento, biomasse, etc.) per far fronte ai fabbisogni energetici delle Comunità locali. Questo pro-
getto è stato messo in atto dall’Amministrazione comunale di Ancona all’interno di un percorso di pianificazione energetica ambientale ben preciso, che risponde in prima istanza alla stringente necessità di essere riqualificati e migliorati in un’ottica di sviluppo sostenibile. Per favorire la riduzione dell’inquinamento dovuto alla circolazione stradale, l’Amministrazione ha stanziato anche incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici, con l’erogazione di contributi per l’acquisto di auto elettriche, scooter elettrici e biciclette a
3 NOVEMBRE 2011 pedalata assistita elettricamente. Non solo. Potranno accedere agli incentivi anche i titolari di imprese che utilizzino mezzi elettrici per la loro attività. Questo con l’obiettivo di favorire una sempre maggiore presenza in centro di veicoli elettrici nien-
“Duplice obiettivo: contribuire al miglioramento dell’ambiente e favorire la crescita di una nuova consapevolezza tra le persone”
te affatto impattanti. Ma siamo anche ben consapevoli che occorre diffondere la cultura del risparmio energetico anche tra i cittadini che spesso necessitano di informazioni più dettagliate. A questo proposito è operativo dal 12 ottobre lo Sportello Energia per la città di Ancona. Il punto informativo, nato dalla collaborazione tra il Comune dorico, Legambiente Marche e il circolo Legambiente il Pungitopo di Ancona, accoglierà i cittadini che vorranno avere maggiori informazioni sulla realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili, su come risparmiare energia e rendere i propri spazi domestici energeticamente efficienti oltre che avere maggiori informazioni sulla mobilità sostenibile. Sarà possibile, inoltre, avere informazioni sugli incentivi e le detrazioni fiscali”.
Diego Franzoni, assessore all’Ambiente Comune di Ancona
“Informare: un servizio innovativo per i cittadini” le associazioni che saranno interessate a collaborare. Le abitudini di ognuno di noi influiscono molto sui consumi energetici, tanti sono gli accorgimenti che ci permetterebbero di risparmiare energia, soldi, e di diminuire le emissioni di Co2. Su questa strada noi amministratori del Comune di Ancona ci siamo incamminati avviando tutta una serie di azioni così, ad esempio, sono stati già installati in alcu-
Federico Vitali, presidente Consiglio Marche UniCredit
“Privilegiare le aree urbanizzate” “E’ chiaro che, anche secondo UniCredit, il futuro dell’energia è legato all’abbattimento degli sprechi a alle rinnovabili: sia dal lato del loro crescente utilizzo, che da quello della ricerca. Alcuni dati ci aiutano a far comprendere lo scenario: il 45% dello spreco di energia proviene dal settore residenziale. A seguire, c’è l’ambito relativo ai trasporti con il 18%. Sul gradino più basso del podio, distaccato di un solo punto percentuale (17%), è la volta dell’industria. E’ risaputo che nel nostro Paese esiste un grande potenziale di sviluppo per l’energia proveniente da risorse rinnovabili e dall’efficienza energetica: attraverso adeguate iniziative sarebbe possibile risparmiare oltre 207,6 milioni di tonnellate di Co2. Come? Innanzitutto attraverso una corretta politica di incentivazione all’efficienza, poi, con una corretta localizzazione degli impianti che devono privilegiare le aree urbanizzate e, per il fotovoltaico, gli edifici già esistenti. UniCredit ha innanzitutto compiuto un’operazione chiara: si è guardata in casa, abbattendo di parecchio le emissioni di Co2. Lo ha fatto attraverso un accordo preso con il Wwf, in essere da più di due anni. Nell’arco di questo periodo, per esempio, è stato completato il primo inventario di emissioni di gas serra del gruppo, allo scopo di ridurre le emissioni del 15% al 2012 e al 30% nel 2020. Parlando di cifre, il totale delle emis-
sioni, calcolato al 2008, con una percentuale che è intorno al 70% del gruppo, è pari a 511 mila tonnellate di anidride carbonica. Gli obiettivi da raggiungere sono 435 tonnellate entro il 2012 e 358 tonnellate per il finire del 2030. Il lavoro fatto da Uni-
“Come banca abbiamo compiuto una chiara operazione: ci siamo guardati in casa abbattendo le emissioni di Co2” Credit non si è fermato qui, ma si è esteso anche alla quotidianità dei dipendenti. Lo si è fatto favorendo il lavoro in team, facilitando la comunicazione e riducendo lo spazio individuale a favore dell’utilizzo di open space
per le postazioni di lavoro. Ciò ha permesso di contenere al massimo i consumi e i costi energetici: ad esempio, le emissioni registrate nel 2009 sono diminuite del 4,5% rispetto al 2008. UniCredit, come è ovvio, è attiva anche sul fronte dei finanziamenti per le rinnovabili. Soprattutto con lo strumento del leasing. E il mezzo più adatto perché garantisce velocità dell’esame nei progetti, completezza del servizio e sicurezza nel risultato. La bontà del lavoro fatto sin qui è tutta nei numeri. La banca aveva un portafoglio di finanziamenti corporate alle energie rinnovabili pari a circa 4,4 miliardi di euro a fine 2010, in costante crescita rispetto agli anni precedenti: era, infatti, pari a 3,7 miliardi nel 2008, salendo a 4 miliardi a fine 2009. Nel Project Finance 2010, inoltre, UniCredit è risultata prima nella graduatoria di Infrastructure Journal fra i cosiddetti Mla-Mandate lead arranger, con un ammontare di 1,8 miliardi e 42 operazioni. Il dato per noi rilevante è che tra queste 24 sono destinate a impianti fotovoltaici e 18 al settore eolico. Infine, l’inserimento di un partner tecnologico tedesco come Solon all’interno della joint venture UnicreditWwf ha dato vita a ‘Officinae Verdi’, iniziativa che è operativa da settembre 2011 e offre soluzioni integrate di efficienza energetica-rinnovabili a due segmenti: famiglie-pmi e grandi aziende-enti”.
ne scuole impianti fotovoltaici e abbiamo realizzato ‘Portonovo in led’, cioè il rifacimento di tutto l’impianto di illuminazione della Baia di Portonovo, grazie al progetto europeo Easy e al cofinanziamento della Regione Marche. favorire la riduzione dell’inquinamento dovuto alla circolazione stradale eroghiamo contributi a fondo perduto per l’acquisto di veicoli elettrici a due e quattro ruote; inoltre, abbiamo deliberato la
gratuità dei parcheggi nelle zone blu per i mezzi a quattro ruote elettrici. Potranno accedere agli incentivi anche i titolari di imprese che utilizzano mezzi elettrici per la loro attività. Ci impegneremo anche per informare sulla possibilità per cittadini e imprese di bonificare tetti in amianto, sfruttando i notevoli incentivi del conto energia dato per l’installazione di impianti fotovoltaici su quei tetti”.
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011
L’approvazione a Bruxelles; il Governatore Gian Mario Spacca relatore del parere al Comitato delle Regioni
Via libera alla Macroregione I l Comitato delle Regioni europee riunito in seduta plenaria a Bruxelles ha, di recente, approvato in via definitiva il parere “Cooperazione nel bacino del Mediterraneo attraverso la Macroregione Adriatico–Ionica”. Relatore il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, che da anni sta lavorando alla riuscita del progetto, ossia il riconoscimento istituzionale della Macroregione Adriatico-Ionica da parte dell’Unione europea entro il 2014. Dopo il pronunciamento del Consiglio europeo nel giugno scorso, quello di ottobre è stato un passo decisivo. “L’Unione europea –ha detto in plenaria il presidente Spacca- potrà essere davvero protagonista nello scenario mondiale, se anche enti locali e regionali sapranno agire ed interagire dentro una governance in grado di rispondere alle esigenze della globalizzazione e all’avanzare dell’integrazione europea che elimina frontiere, unisce mercati, avvicina i cittadini nel rispetto delle sovranità nazionali. La governance multilivello rafforza la dimensione
democratica della Ue ed accresce l’efficacia dei processi per raggiungere obiettivi essenziali come l’Europa dei cittadini, la crescita economica e sociale e lo sviluppo sostenibile. La strategia europea delle Macroregioni nasce per raggiungere questi obiettivi. Le due macrostrategie già avviate per Baltico e Danubio, quella adriaticoionica, e le altre già annunciate (Mare del Nord, Manica, Arco Alpino, Arco Atlantico, Mar Nero e Mediterraneo), potranno tutte favorire interconnessioni infrastrutturali e sinergie”. “Questa Macroregione –ha sottolineato Spacca- è particolarmente importante perché riconcilia i territori intorno all’Adriatico e allo Ionio, riscoprendo valori che da secoli univano le due sponde e interrotti soltanto dal lungo periodo di ‘guerra fredda’. L’approvazione da parte dell’Ue della strategia macroregionale rappresenta dunque uno strumento forte ed utile per rafforzare la coesione europea e costituisce un passo importante verso una strategia ancora più vasta che riguarda la Macrore-
Ricezione delle candidature entro il 31 ottobre
Premio “Valore Lavoro” alle buone pratiche E’ partita in questi giorni la 5ª edizione del Premio “Valore Lavoro”, la manifestazione regionale riservata alla buona imprenditoria marchigiana. Una tradizione ormai consolidata, la cui finalità è condividere, tra aziendeistituzioni-cittadini, le buone pratiche realizzate a favore delle risorse umane all’interno delle realtà imprenditoriali marchigiane e consentire una maggiore conoscenza del Fondo sociale europeo e delle sue opportunità. In linea con l’obiettivo generale del Programma operativo regionale delle Marche-Fondo sociale europeo (Fse) per gli anni 2007-2013 “incrementare la qualità del lavoro”, il Premio vuole offrire un pubblico riconoscimento a quelle realtà produttive, che anche in un periodo di crisi economica come quello attuale, dimostrano che è possibile fare qualità e impegnarsi per la tutela e la crescita delle proprie risorse umane. “Essere giunti alla 5ª edizione per noi è motivo di grande orgoglio –ha commentato l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Marco Luchetti-: significa aver creduto in un progetto particolarmente innovativo per una Pubblica amministrazione e avere lavorato, anno dopo anno, per renderlo patrimonio condiviso. Il Premio è una modalità, un linguaggio, che abbiamo scelto per dare alla buona imprenditoria marchigiana un giusto riconoscimento e mettere in comune le buone pratiche attuate. Spesso guardiamo
lontano per cercare buoni esempi e, invece, sono qui, nel nostro territorio. E’ importante che le aziende, talvolta medio piccole e quindi poco avvezze alla comunicazione e agli onori della cronaca, possano trovare l’occasione giusta per presentare quanto da loro realizzato per le proprie risorse umane: noi gliene forniamo l’occasione”. L’assessore ha poi rivolto l’invito affinché le candidature arrivino numerose: “Iscriversi è facile e veloce, ed è importante che questa manifestazione si costruisca ‘dal basso’, tutti insieme, come è insieme che si fa fronte alla crisi”. Partecipare al Premio è un’opportunità in generale, per tutte le imprese candidate, per far conoscere le proprie buone pratiche, i propri progetti e il proprio impegno. In particolare, le imprese premiate avranno la possibilità di ricevere un riconoscimento istituzionale, di potersi fregiare di un logo attestante di rientrare in una delle 10 buone pratiche 2011 e di essere protagoniste di uno “speciale” giornalistico sulla testata media partner e di una trasmissione televisiva nella quale potranno presentare le proprie aziende e le buone pratiche attivate. Il termine ultimo per la ricezione delle candidature è il prossimo 31 ottobre: regolamento, invito a presentare le candidature e scheda di iscrizione sono scaricabili dal sito: www. istruzioneformazionelavoro. marche.it, alla sezione “lavoro”, Premio “Valore Lavoro”.
gione mediterranea. La Macroregione Adriatico-Ionica, oltre ad integrare questi territori, promuoverà un’accelerazione nei processi dei Paesi che sono in fase di preadesione”. Tecnicamente molte e importanti sono le innovazioni legate alla Macroregione che interessano l’utilizzo dei fondi comunitari nel prossimo periodo di programmazione: l’urgenza e il valore aggiunto di una strategia macroregionale risiede nei benefici di una forte integrazione tra le programmazioni tematiche e quelle realizzate su scala nazionale, regionale e locale, nonché degli investimenti sostenuti dalla BeiBanca europea per gli investimenti, dal sistema creditizio locale e dagli attori privati. “Dobbiamo agire da subito –ha concluso Spacca– ancor prima del 2014, in un’ottica macroregionale. Nel frattempo, quindi, non si rimane fermi, ma si avvia la fase operativa, costituita dall’elaborazione del ‘Piano di azione’, che dovrà essere avviata dalle istituzioni regionali e locali, in stretto partenariato con i livel-
li nazionali. Tra le aree su cui interverrà il “Piano di azione” sono le infrastrutture, l’ambiente, la politica marittima integrata, la sicurezza e i trasporti. La prima ricaduta concreta sul territorio è l’emendamento all’indirizzo della Commissione in materia di infrastrutture inserito nello stesso parere e che prevede il prolungamento a sud del Corridoio baltico-adriatico HelsinkiRavenna, con l’inserimento delle Marche e di Ancona nel tracciato. Per il prossimo mese di novembre ad Ancona è in programma la Conferenza inter-
Il Governatore Gian Mario Spacca nel corso della seduta plenaria del Comitato delle Regioni europee svoltasi a Bruxelles nazionale “La Macroregione Adriatico–Ionica per lo sviluppo dell’Europa”. I partecipanti al convegno saranno tutti i potenziali interessati al proget-
to. Sarà presente il ministro degli Esteri Franco Frattini, a testimonianza della grande rilevanza internazionale dell’iniziativa.
Fondazione Merloni: 25a edizione della Classifica delle imprese marchigiane Nelle ore in cui andiamo in stampa viene presentata al pubblico la 25a edizione della Classifica annuale delle imprese marchigiane stilata dalla Fondazione Aristide Merloni. Sulla base dei dati raccolti, il punto sulla situazione dell’economia produttiva delle
Marche e sulle prospettive future, anche alla luce delle attuali situazioni di crisi. All’incontro, introdotto da Francesco Merloni, presidente della Fondazione Merloni, gli interventi di Donato Iacobucci della Politecnica delle Marche e di Valeriano Balloni, vicepresidente
Istao, con la testimonianza di Federico Vitali, presidente della Faam. Nell’occasione, la presentazione del nuovo sistema di elaborazione elettronica dei dati della Classifica, che sarà reso accessibile a tutti gli interessati. Ampio servizio nel prossimo numero.
PAGINA
18
MORETTI – Buonasera cari amici; ho di nuovo ospite, a distanza di poco tempo, l’Arcivescovo di Ancona-Osimo, Monsignor Edoardo Menichelli, perché nella mia trasmissione non voglio lasciar passare inosservato questo grande avvenimento -grande avvenimento, lo ripeto due volte-, che ha avuto Ancona, e molto è merito di Monsignor Menichelli: parlo del Congresso eucaristico nazionale e del-
MARCHEdomani MORETTI – E questo, aggiungo, ha naturalmente riverberato in maniera positiva la nostra regione, anche nel panorama internazionale. Posso dare a riguardo una testimonianza diretta: io ho dei parenti che sono emigrati in America, nel Massachusetts, parenti originari di Barbara, e dal Massachusetts mi hanno scritto una mail dicendosi orgogliosi del fatto, di cui avevano avuto notizia dai mezzi di comunicazione giornali, televisione, eccetera- che il Santo Padre era stato ad Ancona, nella nostra terra. MENICHELLI – Indubbiamente i media hanno dato risalto a questo avvenimento, anzi approfitto dell’occasione per dire grazie a tutti, perché c’è stata una risonanza ampia sia sui media locali che su quelli nazionali. E riguardo alla televisione, posso anche dirle che lo spettacolo
abbiamo fatto un conto -e sempre un po’ per difetto, perché non ci piace ‘sparare’ le cifre- che nell’intera Metropolia -che comprende le Diocesi di Senigallia, Jesi, Fabriano, Loreto, eccetera-, nei luoghi dove è stato ospitato un evento o è stata celebrata una giornata particolare –anche ad Osimo, a Falconara- sono stati circa 380 mila i partecipanti nei sette giorni del Congresso… MORETTI – …cito alcuni dati che quel magnifico organizzatore che è Oreficini, il capo del Dipartimento della Protezione civile delle Marche, un grande protagonista… MENICHELLI – …certo, un grande collaboratore... MORETTI – …esatto, mi ha mandato: 375 mila i partecipanti, come diceva lei, durante la settimana del Congresso, 100 mila il giorno in cui ha avuto luogo la messa del Papa -cui hanno
3 NOVEMBRE 2011
adesso alle persone che hanno contribuito alla riuscita dello stesso, e a tal proposito il mio grazie è ampio: vorrei dire grazie ad ognuna di queste persone, perché in avvenimenti di questo tipo molto importante è l’approccio che i volontari hanno nei confronti di quanti sono presenti. L’altra mia sottolineatura riguarda la mostra che lei ha citato, e che è già stata visitata da più di 10 mila persone, il che è un avvenimento per la città di Ancona abbastanza significativo... MORETTI – …indubbiamente... MENICHELLI – …inoltre, sono molte le scuole che si stanno prenotando per una visita. Perché è importante che dica questo? Perché nel pensare il Congresso eucaristico e nell’organizzarlo, come ho avuto occasione di ricordare anche in questa trasmissione, il tutto era appoggiato su tre “C”: le Celebra-
MONSIGNOR EDOARDO MENICHELLI
“Con il Congresso, nel tempo eucaristico” la presenza del Pontefice. Come ha fatto a convincere il Papa a venire ad Ancona? Non sia modesto… MENICHELLI – …non si tratta di aver convinto o meno il Santo Padre; naturalmente, quando nel 2008 ebbi avuto la certezza che il Congresso eucaristico nazionale si sarebbe svolto ad Ancona, attraverso le vie consuete, scrissi una lettera e la portai alla Segreteria di Stato, con la richiesta della presenza del Santo Padre in quella circostanza. Posso anche raccontare un piccolo aneddoto… MORETTI – …racconti, racconti che è interessante... MENICHELLI – …quando il Papa celebrò, nel 2007, l’Agorà dei Giovani a Loreto, fui invitato anch’io a pranzo nel Palazzo apostolico di Loreto e alla fine, nel salutare il Santo Padre e ringraziarlo della presenza della quale avevamo goduto, gli dissi: “Carissimo Padre, l’aspettiamo anche per il Congresso eucaristico”. E lui: “Quand’è?”. “Nel 2011”, risposi io. Allora si mise le mani sulla testa e disse: “Non mi ci far pensare…”. Secondo piccolo aneddoto: passato un anno, un anno e mezzo, ebbi occasione di incontrare il Papa di nuovo e gli ricordai questo appuntamento del Congresso; “Ma vi state preparando?”, mi chiese. Debbo dire che l’invito venne accolto molto sollecitamente e ritengo sia stato un grande dono, non solo per il Congresso, ma per la città, per la Diocesi, perché, al di là della dimensione strettamente religiosa o dell’appartenenza ecclesiale, credo che la presenza del Santo Padre sia comunque una presenza, come dire, significativa e grande.
di sabato 10 settembre -spettacolo che ha avuto luogo di pomeriggio e che era una specie di festa della famiglia, con contenuti molto semplici ma in cui noi crediamo profondamente- ha avuto il 12,5 per cento di share, il che, così mi hanno spiegato, non è un risultato di poco conto, soprattutto considerato che, detto tra virgolette, non abbiamo offerto cose che stuzzichino certi appetiti. MORETTI – Le posso confermare che è uno share notevole. Senta, bisogna che
partecipato 600 sacerdoti, 135 vescovi, 6 cardinali-, 2.140 volontari sanitari e 2.350 volontari della Protezione Civile, 300 artisti che hanno dato la loro opera gratuitamente più bande, figuranti, eccetera. E poi, così come ha messo in evidenza Marcello Bedeschi, segretario generale del Congresso, questa fantastica mostra, rarissima, che vede esposti alla Mole di Ancona capolavori da Raffaello a Tiepolo… MENICHELLI – …sì; re-
zioni, la Carità e la Cultura. A proposito di quest’ultima, io ho parlato di portale laico: nessuno può certo pensare che un avvenimento come questo del Congresso coinvolga i non credenti, però anche i non credenti –coloro che comunemente oggi vengono chiamati laici con un’espressione che secondo me non è felicehanno occhi per vedere, per ammirare. Ecco dunque la “C” della Cultura: grazie alle opere che abbiamo messo in esposizione alla Mole, peraltro con un allestimento mol-
tura al di là di quello che gli occhi vedono. Perché una domanda uno se la deve porre: come mai questo grande artista ha voluto fare questo quadro?, che so, magari gli autori dell’Ultima Cena realizzata con statue lignee, un gruppo scultoreo peraltro per la prima volta esposto. Perché tutto questo ha interessato il cuore di un artista? Io credo che le persone, anche quelle che non hanno il dono della fede, possano, vedendo certe opere, godere di una bellezza interiore -perché un
L’infiorata in corso Garibaldi, ad Ancona, nei giorni del Congresso eucaristico nazionale; in alto, il Papa durante la celebrazione della Santa Messa nella giornata conclusiva del Congresso. Nella pagina a lato, il Papa insieme con il Governatore Spacca e l’Arcivescovo Menichelli (foto Rillo) io adesso citi alcuni numeri, perché la partecipazione al XXV Congresso eucaristico è stata imponente... MENICHELLI – …noi
lativamente a queste cifre che lei ricorda, vorrei sottolineare due cose. La prima è come l’avvenimento abbia coinvolto le persone, e mi riferisco
to elegante, raffinato, gli occhi sicuramente godono della bellezza artistica, ma credo che anche il cuore venga stuzzicato ad aprirsi, per una let-
quadro bello è quadro bello- e ciò che vedono al mistero. MORETTI
sempre un oltrepassare per arrivare – Io sono
convinto, al di là della mostra, che tutto l’insieme delle celebrazioni, delle iniziative, ha colpito anche i laici, non solo i cattolici, i credenti. MENICHELLI –In proposito sottolineo due aspetti. Domenica 4 settembre è stata la giornata dei ragazzi: finalmente la nostra città era piena di giovani –e lo dico senza dare una valutazione di giudizio, solo ragionando con gli occhi, perché Ancona non è che sia abituata a vedere una molteplicità di ragazzi gioiosi-; piazza Cavour era piena di questi adolescenti, gaudiosi, felici, che hanno sfidato un caldo terribile. Era lì il Legato Pontificio, il Cardinale Re; abbiamo salutato questi ragazzi e poi ci siamo incamminati insieme verso il porto perché c’era la Festa del mare: bene, vedere questa massa di ragazzi uniti alle autorità, uniti ai genitori, è stato un momento molto bello. MORETTI – Secondo lei perché questo avviene?, perché non si tratta di feste da ballo, di attrazioni di altro genere. MENICHELLI – Adesso io non voglio fare né il sapiente, né il saggio apostolo, ma piuttosto faccio un ragionamento logico: perché la società di oggi è troppo sola. Noi patiamo una terribile solitudine che spesso pensiamo di riempire con le cose, e uso anche un’altra espressione un po’ cattiva in questi giorni, ma me la lasci passare: con il denaro. Tutto questo non soddisfa, non riempie, non colma la solitudine. Ecco allora che quando le persone ritrovano i propri simili si aprono: i simili non tanto perché ragionano similmente, perché credono similmente; i simili
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011 perché occupano la terra, vivono qua, respirano la stessa aria, stanno sotto lo stesso cielo, e si accorgono che c’è una cordialità. Altra sottolineatura: vedere, all’infiorata di corso Garibaldi, gente che dalle tre del mattino preparava i quadri… io che portavo il Santissimo Sacramento e lì dovevo passare, ho avuto quasi ritegno nel farlo… per esempio, c’era la rappresentazione del Cristo del Mantegna, che è favoloso. Ecco, perché la gente fa queste cose? E’ tutta vanità? Non credo proprio; c’è sotto un mistero profondo di comunicazione, di impegno, di fraternità, che noi non dobbiamo far cadere. MORETTI – Peraltro, questo è un momento in cui si registra una carenza di vocazioni, eccetera; queste invece sono tutte reazioni naturali? MENICHELLI – Certo. MORETTI – I giovani, per esempio, non credo che abbiano un grande rapporto, in generale, con la Chiesa… MENICHELLI – …però ce l’hanno più di quanto si possa pensare. Se mettiamo in parallelo la Giornata mondiale della gioventù di Madrid -alla quale io ho partecipato e ho fatto anche la Catechesi- con Ancona, certo i numeri sono assolutamente diversi. Ma, come anche il Santo Padre con me evidenziava il suo incontro con i giovani in piazza del Plebiscito era affollatissimo: giovani fidanzati, in particolare, qualcuno anche fidanzato ‘attempato’, perché, come lei sa, oggi i matrimoni sono anche un po’ spinti in avanti come data. Questa partecipazione significa non tanto che la Chiesa goda fiducia -perché anche noi siamo fragili, siamo peccatori, anche noi si sbaglia, anche noi abbiamo bisogno di redenzione-, ma che c’è attenzione al messaggio che passa attraverso di noi. Questo, mi creda, lo dico come vanto di essere parte viva della Chiesa: io, cioè, non ho interessi da difendere; un interesse che custodisco è semmai che la gente possa percepire un messaggio, ascoltare un messaggio ed elaborare una scelta. Prima dicevamo che il nostro tempo è caratterizzato dalla solitudine, ma il nostro tempo è caratterizzato anche da un’altra cosa: che si cerca solo il pane per lo stomaco. Ora, indubbiamente il pane per lo stomaco è indispensabile, è necessario… MORETTI – …tutti si accorgono che i valori morali sono purtroppo scarsi; prima di tutti se n’è accorto il Pontefice, e secondo me spinge per una nuova evangelizzazione… MENICHELLI – …noi vorremmo far capire all’uomo contemporaneo che Dio non è una sfida nei suoi confronti: Dio è il suo compagno di viaggio, quindi mi lasci esprimere un pensiero proprio sul mistero dell’Eucarestia. Che cos’è l’Eucarestia? In quel pezzo di pane, la presenza viva di Cristo. Che cosa vuol dire? Perché lui ha fatto e detto questo? Non si rivolgeva ai cattolici quando l’ha detto, perché non c’erano; non si rivolgeva nemmeno ai cristiani, perché non c’erano. Si rivolgeva a quell’umanità che aveva sfamato con la moltiplicazione dei pani e dei pesci, e il messaggio era: “Io voglio stare con voi, perché dentro la storia che vivete dovete impegnarvi non solo per le cose dello stomaco, ma anche a cercare le cose che servono per la vostra persona tutta intera”. Oggi c’è molta attenzione alle cose, diciamo,
del corpo: lodevoli, necessarie, utili, diciamo pure indispensabili. Ma se battiamo solo su questo punto si corre il rischio, lo dico con molta semplicità, di avere mezzi uomini e mezze donne, ma non perché visivamente siano dei portatori di handicap, certo che no, ma perché le cose del mondo non portano la felicità. Se creassero felicità, allora chi ha le cose del mondo dovrebbe essere felice. E’ così? Anche i ricchi piangono. Anche i ricchi si suicidano. Anche i ricchi vanno alla ricerca di amori futili. Anche i ricchi hanno bisogno di evasione. Ma se tu sei felice, dove hai bisogno di andare? Il problema è che queste cose del mondo, utili, necessarie, indispensabili, anche sacre, non sono sufficienti: bisogna che l’uomo coltivi totalmente la sua identità personale e noi questo abbiamo voluto far capire. MORETTI – La ascolto e dico che lei ha una visione della società perfettamente realistica; perché tanto impegno, tanta insistenza, di-
MORETTI – E adesso verso dove si va? MENICHELLI – Io spero due cose. Innanzitutto, e lo spero da me stesso e dalla Chiesa che il buon Dio mi ha affidato, non far cadere tutto questo, tenerlo vivo e trovare le modalità perché ciò possa essere fatto. Certo, noi abbiamo un impegno domenicale, l’Eucarestia domenicale che, per chi la vive, dovrebbe, mi faccia dire con espressione giornalistica, essere lo ‘sballo’ di vita, nel senso che dovrebbe uscire gaudioso dalla chiesa e portare questo sentimento nell’ambito della vita sociale. Ma, d’altra parte, mi piacerebbe che la città tutta intera, in tutte le sue componenti, si amasse: che la città amasse se stessa e trovasse dentro questo amore quelle strade -possibili, ragionate, utili, disinvolte, serene- in cui tutti possano incamminarsi per godere di una bellezza che è ricchezza dello spirito. MORETTI – Lei è l’uomo delle grandi fatiche e dei forti successi: penso
che sono parole indispensabili per la compagnia umana: sobrietà, convivenza sociale, solidarietà educativa... MORETTI – …comprensione… MENICHELLI – …perché se non facciamo così questo momento non passa; sostanzio quanto dico -in un’intervista che racconta ma anche che propone- con l’immagine eucaristica. Il Vangelo dice che Gesù prese il pane, rese grazie, lo spezzò, lo diede, e mangiarono tutti. Allora, prese il pane; noi ce l’abbiamo il pane. Rese grazie; vogliamo allora cominciare a dire grazie perché abbiamo questo pezzo di pane? Chi dice grazie oggi? Poi questo pane che ho, di cui io godo e del quale rendo benedizione, lo spezzo, lo distribuisco, tutti ne mangiano e la gente è felice. Bisogna entrare in questa prospettiva: noi, ripeto, abbiamo una certa età, e di manovre ne abbiamo viste diverse, mi pare; non possiamo mica fare, come una volta si è
Un avvenimento, quello che il capoluogo e l’intera Metropolia hanno vissuto, carico di significati. E che la presenza del Santo Padre ha reso ancor più emblematico e grande. Così da ricominciare “a mettere in fila alcune parole che sono indispensabili per la compagnia umana: sobrietà, convivenza civile, solidarietà”. È la sottolineatura dell’Arcivescovo di Ancona-Osimo, Monsignor Edoardo Menichelli, agli “Incontri” di Alceo Moretti, nel corso di un’intervista “che racconta e che propone”: “Nel pane spezzato la presenza viva di Cristo: l’impegno di ciascuno a coltivare totalmente la propria identità personale, perché le cose del mondo non sono sufficienti” mostrando peraltro grande capacità di coesione, per questa battaglia che ha portato ai risultati concreti che abbiamo visto? Dove ha trovato lei questo, vogliamo chiamarlo entusiasmo?, vogliamo chiamarlo coraggio?, vogliamo chiamarla testardaggine? MENICHELLI – E’ tutto questo e niente di tutto questo. La Chiesa è dentro la storia: non possiamo far finta che non ci sia la Chiesa, intesa come comunità cristiana. E come viene vissuta la comunità cristiana all’interno di questa società, qual è il suo ruolo? Le cose sono due: o è d’intoppo, d’inciampo, o è fattore positivo. Allora noi con questo avvenimento del Congresso abbiamo detto: “Noi ci siamo, abbiamo da offrirvi questo, vi proponiamo tutto ciò, non pretendiamo chissà che cosa. Abbiate il gusto, la curiosità di vedere”. Tutti i miei collaboratori hanno lavorato su questo punto e sono stati premiati; di questo debbo ringraziare tutti, le istituzioni, nazionali per un verso, regionali, provinciali, comunali… MORETTI – …a proposito di questo che lei dice, un piccolo inciso: ho visto come ha lavorato Spacca nel suo ambiente, con tutti i suoi, per il successo del Congresso... MENICHELLI – …certo, e non solo il presidente, che era il commissario delegato per il Cen, ma un po’ tutti; a me pare, se posso dire così, che si sia oltrepassata la diffidenza.
però che questa sarà una delle fatiche più grandi, il fatto di vedere… MENICHELLI – …questa seconda cosa? Certo, però io sono ottimista, sono positivo: lo spero veramente, perché si tratta di fare il ‘ricomincio’, di uscire. Visto che la mia intervista è di racconto e anche di proposta, mi piacerebbe… MORETTI – …e questa è una proposta importante che lei fa… MENICHELLI – …mi piacerebbe pensare che dopo il Congresso siamo andati in quello che io chiamo il ‘tempo eucaristico’. Nel senso che siamo posti davanti ad una realtà. Faccio solo una sottolineatura: noi abbiamo vissuto -noi che abbiamo una certa età, come si dice-, il tempo della magrezza e poi il tempo dello sviluppo e del benessere. Da molti anni a questa parte siamo cresciuti dentro il tempo del benessere, e il benessere ci ha quasi creato l’assicurazione che tutto sarebbe stato sempre così… MORETTI – …eh no! MENICHELLI – Adesso il tempo della crisi che cosa ha smascherato? Che quelle sicurezze non reggono più. Come oltrepasseremo questo? Io sono convinto di una cosa, e la dico proprio perché sono un cittadino e faccio un’osservazione libera e personale: sono convinto che le manovre non bastano. E ‘tempo eucaristico’ significa ricominciare a mettere in fila alcune parole
detto, scaletta più su, scaletta più su… perchè alla fine finiamo per fare tutti scaletta più giù. Insomma, bisogna che noi recuperiamo questa dimensione. MORETTI – Io sto leggendo su “Marche domani” che ha dedicato molto spazio al Congresso… MENICHELLI – …e vi ringrazio molto… MORETTI – …è doveroso; sto leggendo una dichiarazione del Papa: “La vostra terra”, riferendosi alla nostra regione, “è illuminata da Maria: a Lei affido le Marche e l’Italia”. Io spero molto che questo affidamento porti risultati... MENICHELLI – …faccio un passo indietro: alcuni anni fa, se non vado errato nel 1994, si fece una preghiera per l’Italia e qualche effetto ci fu; io sono convinto che avverrà anche oggi. MORETTI – Prima di chiudere, un particolare: mi hanno chiesto di domandarle perché il Santo Padre ha detto la messa metà in latino… MENICHELLI – …la parte centrale, che comunemente si chiama il Canone, e sarebbe quella preghiera
PAGINA fissa, il Santo Padre e naturalmente l’Ufficio delle cerimonie pontificie da un po’ di tempo preferisce proclamarla in latino; come lei sa, forse un certo sbracamento liturgico è avvenuto, abbiamo preso forse un po’ troppa consuetudine… MORETTI – …questa è una domanda che mi è stata fatta da Bologna, da ambiente religioso... MENICHELLI – …anche a me è stata fatta; non c’è una ragione, come dire, particolare. Personalmente ci vedo questo: l’invito a capire che in quel momento della celebrazione si entra dentro un mistero, e il mistero non si capisce, si adora. Se si ricorda, una volta si suonava anche un campanello… MORETTI – …è un po’ presuntuosa, però, questa immagine … MENICHELLI – …perché? MORETTI – Beh, si pretende… MENICHELLI – …no, no: il mistero non si capisce, il mistero lo si accoglie. Questa nostra testa non ce la fa a capire il mistero. Se quel pezzo di pane è la presenza viva di Cristo, la mia ragione mi chiede: com’è che non lo vedo? Ma di fronte a questo bisogna che uno si fermi.
Faccio un esempio più semplice: io la sto guardando, ma lei sa che cosa io penso di lei adesso? Non lo saprà mai… MORETTI – …certamente… MENICHELLI – …per-
19
ché lei non entra nella mia testa, né io entro nella sua; allora il mistero ci appartiene e di fronte al mistero misteri piccoli, misteri grandi, misteri di Dio-, credo che l’uomo debba assumere l’atteggiamento dell’adorazione. MORETTI – Ma è giusto affidarsi al mistero e all’adorazione? MENICHELLI – Il problema non è se sia giusto affidarsi al mistero o meno: il mistero c’è, non lo puoi eliminare… MORETTI – …volete che si accolga? MENICHELLI – Sì. Nel Vangelo Gesù Cristo non ha mai detto: “Io ho il potere e mi faccio capire da voi”; si è messo su una croce. Il mistero è diventato addirittura, come posso dire, sconfitta piena; l’onnipotenza si è fatta sconfitta. E’ questa la strada, secondo me: la vera strada dell’umanità. MORETTI – Senza mistero, la senatrice Magistrelli ha proposto per lei la cittadinanza onoraria di Ancona… MENICHELLI – …io sono già cittadino di Ancona; sono contento di questa cosa che ha fatto, sono molto contento, però vorrei che la mia Chiesa avesse cittadinanza sempre piena. MORETTI – E com’è adesso la sua Chiesa? MENICHELLI – Custodisce un grande passato che tribola in questo presente, come tribolano tante altre realtà religiose ed educative. Vorrei che fosse una Chiesa, come ho già detto sette anni fa, quando sono venuto qui, ‘lieta e coraggiosa’. MORETTI – Questa settimana del Congresso però l’ha aiutata… MENICHELLI – …molto, molto, e questo quindi è possibile. MORETTI – Io intanto la ringrazio, molto perché anche questa volta ha voluto dedicarci la sua passione e il suo tempo. MENICHELLI – Grazie a lei, quando vuole mi chiami. MORETTI – Grazie; grazie ai telespettatori e arriverderci.
Trasmissione del 22 settembre 2011 www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti Marche domani - Anno XXVI Numero 9 - Novembre 2011 Direttore responsabile Alceo Moretti Gestione editoriale Gruppo Alceo Moretti Comunicazione S.r.l. C.so Mazzini, 64 - 60121 Ancona - Tel. 071/205115 - Fax 071/53082 E-mail: info@marchedomani.com Presidente: Alceo Moretti Vicepresidente: Giorgio Moretti Consiglio: Sergio Moretti Stampa Rotopress International srl - Via Brecce - 60025 Loreto (AN) Tel. 071-7500739 - Fax 071 - 7500570 - E-mail: info@rotoin.it Chiuso in tipografia il 18 ottobre 2011 Prestampa Ediga s.a.s. - Via Abbruzzetti, 2A - Jesi (AN) Reg. tribunale di Ancona n. 5 del 14/02/87 Pubblicazione periodica Spedizione in Abbonamento Postale Pubblicità inferiore 50% Pubblicità GRUPPO ALCEO MORETTI COMUNICAZIONE Tel. 071/205115 (4 l. r.a.) E-mail info@alceomoretti.it www.alceomoretti.it
PAGINA
20
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011
Proseguono, nel capoluogo e a Loreto, le proposte di SensoriAbilis, iniziativa di Confindustria Ancona Sport, riconoscimenti, convegni ed incontri con la scuola per sostenere un turismo accessibile a 360 gradi
Insieme senza barriere rolimpico Marche; Fabio Sturani, presidente regionale Coni; Serenella Moroder, assessore regionale al Turismo, ed Eliana Maiolini, assessore allo Sport Provincia di Ancona. Nella stessa sede verranno consegnati i premi SensoriAbilis alle eccellenze
ROSEMARY MARTARELLI
D
ici SensoriAbilis e dici opportunità al quadrato. Da un lato, quella che balza subito all’occhio, racchiusa nel sottotitolo “Mondi accessibili a tutti”: l’iniziativa di Confindustria Ancona–Turismo è infatti stata ideata, fin dalla sua prima
Dibattiti su edilizia e domotica Uno dei momenti sportivi della passata edizione; presenti, tra gli altri, al centro della foto, Ludovico Scortichini ed Evaristo Beccalossi
Sempre più nel vivo il progetto dal forte valore sociale. Il 21 ottobre le emozioni correranno sul filo della sfida con le Olimpiadi tra disabili e normodotati; presenti numerosi campioni tra cui Giovanna Trillini. Poi, ancora, premi alle eccellenze dell’accoglienza e presentazione dell’Osservatorio dell’accessibilità edizione cinque anni fa, con lo scopo di sostenere e rafforzare l’accoglienza ed il turismo accessibile, per garantire a tutti coloro che soffrono delle diverse forme di disabilità cronica o permanente una migliore fruizione di strutture e servizi. Ma SensoriAbilis significa anche opportunità per i tanti operatori marchigiani del settore culturale e turistico di distinguersi dagli altri con
un’offerta più ampia e più attenta al cliente. E i numerosi eventi compresi nel programma dell’iniziativa lo dimostrano. Archiviati con successo i primi due appuntamenti, SensoriAbilis si appresta ad affrontare gli ultimi due week end, che promettono momenti di grande coinvolgimento ed emozione. Imperdibili gli eventi che costelleranno l’intera giornata di venerdì 21 ottobre, a
partire dalle Olimpiadi di SensoriAbilis, che avranno inizio alle ore 10 al Palaindoor di Ancona. Disabili e normodotati si affronteranno in diverse discipline all’insegna di un messaggio forte: lo sport, forse più di ogni altra attività, può costituire un eccellente strumento di crescita e di integrazione per tutti. Condotto dal giornalista Andrea Carloni, presidente Unione
Appassimenti aperti – La VI edizione in programma il 13 e il 20 novembre a Serrapetrona
Appuntamento… storico Nelle domeniche del 13 e del 20 novembre torna per la VI edizione Appassimenti aperti, la manifestazione dedicata alla valorizzazione della Vernaccia di Serrapetrona docg e del Serrapetrona doc. Un evento nato per raccontare la storia affascinante di uno dei vini simbolo delle Marche e del suo profondo legame con il territorio. L’iniziativa è organizzata dall’Istituto marchigiano di Tutela vini e dai Comitati di tutela delle due denominazioni. Nella piazza della deliziosa cittadina nel cuore del Maceratese sarà possibile degustare negli stand dei produttori le eccellenti qualità ottenute dal vitigno autoctono Vernaccia Nera. Come ogni anno sarà possi-
sui temi dell’accoglienza, dell’ascolto e del rispetto, e con la premiazione dello studente SensoriAbilis. A seguire, un dibattito sui sistemi turistici intelligenti coordinato dalla giornalista Rai Silvia Vaccarezza e con la presenza di numerosi operatori del setto-
produrre, coltivato in zone impervie di montagna e attraverso complesse tecniche di lavorazione: basti pensare che la Vernaccia di Serrapetrona docg è l’unico spumante rosso che subisce tre fermentazioni, conquistando una complessità senza uguali e una sorprendente aromaticità; mentre si impiega molto tempo per portare a maturazione le uve e successivamente in affinamento il Serrapetrona doc, vino dai particolari sentori speziati e Una panoramica di Serrapetrona dalla spiccata mineralità. Appassimenti aperti bile, grazie ad un servizio rappresenta un’occasione uninavetta gratuito, raggiungere ca per ammirare le bellissime le cantine e gli ‘appassimen‘pareti di grappoli’ appesi ad ti’, dove le uve vengono laappassire, ed ascoltare dai prosciate per mesi ad appassire. duttori stessi una storia antiUn viaggio tra i segreti di ca: apparteneva, infatti, alla uno dei vini più difficili da
civiltà contadina l’usanza di mettere ad appassire l’uva per assicurarsi buon vino, superando le difficoltà che la natura opponeva; oggi quella necessità è diventata un’eccellenza, simbolo di un territorio che basa su enogastronomia, cultura e tradizioni il suo sviluppo. Appassimenti aperti promuove la conoscenza di vini inconfondibili ottenuti da vitigno autoctono, dunque inestricabilmente legati alla loro terra e non riproducibili altrove. Appassimenti aperti è ormai diventato uno degli appuntamenti di spicco del settore enologico per il centro Italia. Un evento imperdibile per appassionati, turisti e semplici curiosi, e per tutti quelli che vivono il mondo del vino come cultura del territorio. Il tutto inserito nella cornice particolarmente affascinante di Serrapetrona, paese-presepio incastonato tra i Monti Azzurri, in uno scenario di incomparabile bellezza.
stampa sportiva italiana Marche, l’evento vedrà la presenza di numerosi campioni sportivi, tra cui Giovanna Trillini ed Elisa Di Francisca per la scherma, gli atleti della Fabi Shoes Sutor Montegranaro per il basket, e Francesca Porcellato, plurimedagliata alle Paralimpiadi e ai mondiali di atletica. La giornata proseguirà a Loreto dove, a partire dalle 17,30, nella sala Paolo VI in Piazza della Madonna, si terrà l’incontro dal titolo “150 anni di sport e turismo per tutti”, coordinato da Ludovico Scortichini, ideatore del progetto SensoriAbilis. Interverranno, tra gli altri, Tarcisio Pacetti, presidente Panathlon Club Ancona; Luca Savoiardi, presidente Comitato italiano pa-
E’ partito con successo il progetto SensoriAbilis, con due week all’insegna di importanti temi etici: il 1° ottobre ci si è confrontati ad Ancona sui sistemi socio sanitari intelligenti, ovvero sull’offerta di servizi accessibili ad anziani e disabili, sulla prevenzione e sulla domiciliarietà. Al centro dei convegni del 14 ottobre a Loreto, invece, il dibattito sull’edilizia e la domotica, su progettazione multisensoriale, interattività, infrastrutture dell’accoglienza e reinserimento lavorativo degli infortunadell’accessibilità nel settore turistico-culturale e, a seguire, ci sarà una cena di gala. Il week end si completerà sabato 22 ottobre con un incontro a Loreto con gli istituti di secondo grado della provincia di Ancona, per confrontarsi
ti disabili. A portare la loro testimonianza nomi di spicco dei rispettivi settori ed esponenti di strutture d’eccellenza nell’accessibilità. Alla realizzazione di SensoriAbilis, che gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e del patrocinio del Ministero del Turismo, hanno collaborato Regione Marche, Provincia di Ancona, Upi Marche, Camera di commercio di Ancona, Comuni di Ancona e Loreto, Delegazione Pontificia per il Santuario della Santa Casa di Loreto. re. La quinta edizione della manifestazione si concluderà venerdì 28 ottobre nella sede di Confindustria Ancona, dove alle ore 11 verrà presentato, nel corso di una conferenza stampa, l’Osservatorio dell’accessibilità.
Riunione tecnico scientifica del NITp; Testasecca
“Donazioni: noi tra le regioni più attive” Nei giorni del 10 ed 11 ottobre si è svolta nella nuova sede dell’Auditorium della Mole Vanvitelliana, ad Ancona, la 34a Riunione tecnico scientifica del NITp (Nord Italia Transplant) a cui appartiene la Regione Marche. In materia di trapianti il NITp rappresenta la principale organizzazione italiana perfettamente integrata nella Rete nazionale, coordina tutte le fasi del processo ed assegna gli organi ai pazienti in lista di attesa. Com’è noto, quello della donazione-trapianto risulta essere in sanità un processo complesso ma di eccellenza, poiché è trasparente, rintracciabile e multidisciplinare, basato su una organizzazione precisa che coinvolge molte strutture ospedaliere, dalle Rianimazioni, che segnalano al Centro regionale trapianti ed al NITp i potenziali donatori, ai centri chirurgici di trapianto. Trattasi di un sistema a rete fra tutti gli operatori del settore, dai centri di prelievo al Cnt, le cui attività si avvalgono di protocolli e procedure ben definiti a livello nazionale e regionale. Durante il convegno, cui si sono dati appuntamento oltre 300 operatori, sono state discusse diverse tematiche importanti quali: il trapianto renale nei pazienti iperimmuni, il trapianto nel soggetto Hiv positivo, le cellule staminali nella Medicina rigenerativa, le nuove frontiere nel reperimento di organi e tessuti, le nuove prospettive nel processo donazione e trapianto di polmone, l’informatizzazione della Rete nazionale trapianti, il follow up a lungo termine, l’ottimizzazio-
Duilio Testasecca (foto Rillo) ne del match donatore-ricevente nel caso di organi non standard. “Per quanto riguarda la donazione –ha spiegato Duilio
della sicurezza; molto valida l’attività trapiantologica (448 trapianti) di fegato, di rene, di pancreas e soprattutto la qualità dei risultati dei trapianti effettuati. E’ doveroso ringraziare tutti i protagonisti del processo donazione–trapianto della nostra regione, le associazioni di volontariato come Aido, Aned e Ato, le istituzioni, le famiglie dei donatori, dei trapiantati e dei pazienti in attesa di trapianto. Ed è altrettanto necessario confermare alla popolazione marchigiana che su questo fondamentale aspetto della sanità c’è l’impegno sicuro di tutta la comunità dei trapianti”. Di un “senso di territorialità profonda” ha
Il congresso di trapiantologia ha avuto luogo alla Mole Vanvitelliana di Ancona Testasecca, coordinatore del Centro regionale trapianti- allo status quo la regione Marche con il 30 p.m.p. risulta essere fra le regioni italiane più attive: risultato ottenuto grazie all’impegno sul versante dell’organizzazione, della formazione del personale e della ricerca
parlato il direttore generale del Centro nazionale trapianti, Alessandro Nanni Costa; a ribadire l’importanza del lavoro di rete, Carmine Ruta, dirigente del Dipartimento per la salute e per i servizi sociali della Regione Marche.
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011
PAGINA
21
Giunta regionale: approvato l’assestamento del bilancio 2011 Stanziamenti finali: 3.656 mln di euro. Il commento di Pietro Marcolini
La proposta dell’assessore Sara Giannini
“L’effetto dei tagli”
Alluvione: prorogati i termini
L
a Giunta regionale ha approvato, nei giorni scorsi, l’assestamento del bilancio 2011. “In un quadro finanziario fortemente condizionato dai tagli drastici determinati a partire dall’anno 2011 dal decreto legge 78/2010 e dai ferrei limiti di spesa imposti dal Patto di Stabilità interno –spiega l’assessore regionale al Bilancio, Pietro Marcolini– abbiamo cercato di ottimizzare, in un quadro di riferimento pluriennale, la distribuzione e la finalizzazione delle risorse. Venendo, infatti, a mancare totalmente i precedenti trasferimenti statali in tutti i principali campi di intervento della Regione, si rende necessaria una quanto mai rigorosa programmazione finanziaria pluriennale”. Anche quest’anno l’approvazione del provvedimento è stata volutamente fatta slittare al periodo post-feriale, allo scopo di poter valutare in tutte le loro implicazioni i contenuti delle manovre governative e in considerazione del fatto che le stesse riduzioni di spesa previste per i prossimi anni vanno programmate da subito, pena l’impossibilità del loro effettivo conseguimento. Rimandando l’approvazione dell’assestamento, si è cercato di definire gli stanziamenti finali del bilancio 2011, avendo riguardo anche delle
Pietro Marcolini prospettive finanziarie del prossimo anno, quando l’effetto dei tagli ai trasferimenti statali sarà ancora maggiore. Gli stanziamenti finali di entrata e di spesa ammontano, per la sola competenza ed escludendo quindi le reiscrizioni di somme non utilizzate l’anno precedente, a 3.656 milioni di cui 2.688 come Fondo sanitario. Nell’ambito di scelte volte a massimizzare e porre in sinergia tra loro le risorse da destinare al perseguimento delle politiche istituzionali dell’Ente e a contenere le spese di funzionamento, l’assestamento integra gli stanziamenti del bilancio iniziale per far fronte ad una serie di esigenze tecniche, che, nel frattempo, si sono rese indispensabili. “Le risorse utilizzate per la copertura delle spese aggiuntive –aggiunge
Marcolini- provengono dalla riformulazione tecnica delle entrate e delle spese seguente al rendiconto della gestione 2010, dal maggior gettito derivante dalla lotta all’evasione fiscale e dalla capacità della Regione di utilizzare fonti non ordinarie”. In particolare: 9 milioni di euro coprono rate di mutui a carico dello Stato, ma non più onorate dal Governo, per investimenti nel Trasporto pubblico locale; 9 milioni di euro cofinanziano il bando di affidamento della costruzione del nuovo ospedale di rete di Aspio Ancona Sud; 1 milione di euro per la gestione liquidatoria dell’Ente fieristico regionale; 550 mila euro per i maggiori oneri relativi alla Tarsu e all’Ici, a seguito delle manovre governative. Tra le autorizzazioni, l’assestamento del bilancio prevede,
inoltre, la sottoscrizione della convenzione tra la Regione e l’Agenzia delle Entrate per la gestione dell’Irap e dell’addizionale regionale all’Irpef, in attuazione al decreto legislativo 68 del 2011 sul federalismo regionale. In particolare, uno dei principali obiettivi è la lotta all’evasione fiscale, che dovrà avvenire attraverso il rafforzamento dell’azione di contrasto in collaborazione con gli altri attori del sistema della fiscalità. Occorre, infine, ricordare che il bilancio iniziale aveva confermato per il 2011 lo stesso ammontare di risorse di provenienza regionale già finalizzate negli anni precedenti alle linee di intervento giudicate come prioritarie: la difesa del lavoro e il sostegno allo sviluppo, le politiche sociali, la valorizzazione dei beni culturali e del territorio, la green economy e la mobilità.
Su proposta dell’assessore regionale alle Attività produttive, Sara Giannini, la Giunta regionale ha prorogato i termini per la richiesta degli interventi di credito agevolato per le piccole e medie imprese, predisposti a fronte dell’alluvione del marzo scorso. “Abbiamo fissato il nuovo termine al 31 dicembre, come richiestoci dalle categorie economiche commenta la Giannini- per dare massima possibilità di attuazione agli interventi che abbiamo approvato per far fronte ai danni causati alle imprese dall’alluvione dello scorso marzo. Un evento a cui il Governo nazionale non ha ancora dato risposta. Le Marche non hanno, infatti, avuto la stessa considerazione data alla Basilicata, nonostante il decreto del 10 marzo 2011 del presidente del Consiglio dei ministri avesse dichiarato il medesimo stato di emer-
I marchi e le attività a Fiera delle Marche Con la cessione dei marchi e delle manifestazioni fieristiche del soppresso Erf a Fiere delle Marche Spa, si conclude il processo di autonomizzazione del soggetto giuridico a cui faranno riferimento le attività fieristiche marchigiane. La decisione del trasferimento dell’utilizzo dei marchi e
delle manifestazioni è contenuta in un provvedimento a iniziativa dell’assessore regionale al Commercio e Manifestazioni fieristiche, Antonio Canzian, approvato dalla Giunta regionale, e sancisce, quindi, il definitivo passaggio di consegne al nuovo soggetto. “Il provvedimento adottato -spiega Canzian- preve-
de anche che la società instauri rapporti di collaborazione con gli Enti locali e le altre istituzioni interessate all’attività a cui il marchio si riferisce. Alla luce dei drastici tagli nazionali ai trasferimenti questo atto diventa significativo per il conseguimento di tali obiettivi”.
Sara Giannini genza per entrambe le Regioni”. A seguito degli eventi atmosferici dello scorso marzo la Giunta regionale aveva subito attivato un fondo di garanzia di cinque milioni di euro, gestito dai confidi regionali, che consente alle imprese danneggiate di ottenere finanziamenti agevolati per far fronte alle necessità della ricostruzione. Provvedimento reso necessario dal fatto che alla dichiarazione di emergenza del Consiglio dei ministri ancora oggi non è seguito nulla. L’atto della Giunta regionale è intervenuto sull’urgenza relativa alle piccole e medie imprese, che hanno avuto complessivamente danni per 60 milioni di euro. Il fondo di garanzia consente di sviluppare una provvista finanziaria a favore delle imprese che oscilla tra i 40 a i 50 milioni di euro.
PAGINA
22
ROSEMARY MARTARELLI
MARCHEdomani Nell’immagine, da sinistra Patrizio Ciotti, amministratore delegato Prometeo; Giacomo Roscioni, presidente Prometeo; Tiziano Basso, presidente Fabi Shoes Sutor Montegranaro; Sandro Crovetti, responsabile politiche societarie Fabi Shoes Sutor Montegranaro; Francesco Pieia, responsabile commerciale Prometeo
U
niti nello sport, uniti nel sociale. E’ un sodalizio a doppio filo quello che lega Prometeo, primario operatore nel settore energetico regionale, e la Fabi Shoes Sutor Motegranaro, eccellenza del basket marchigiano maschile di serie A, che ha avuto il merito di portare questo sport d’alto livello ad Ancona. Un’unione sancita da un accordo che vede Prometeo come co-sponsor della squadra per i prossimi tre anni. Un’iniziativa quasi inevitabile se si considera lo spirito e i valori che guidano le scelte dell’azienda di energia. “Siamo un’impresa di proprietà del territorio –ha esordito Giacomo Roscioni, presidente di Prometeo, alla conferenza stampa in cui, nei giorni scorsi, è stata presentata la partnership-, e lo dimostra il fatto che la maggior parte delle nostre quote appartiene a Comuni e municipalizzate, e che i nostri proventi rimangono nell’area regionale. Come tale, Prometeo non può che sostenere le eccellenze della nostra terra e che portano alto il nome delle Marche, e senza dubbio la Fabi Shoes Sutor Montegranaro è una di queste”. Soddisfatto anche il presidente della squadra, Tiziano Basso, che ha ricordato la pronta disponibilità dimostrata da Prometeo all’approdo del suo team in terra dorica. La sponsorizzazione, come ha precisato Patrizio Ciotti,
3 NOVEMBRE 2011
Soddisfatti i rispettivi presidenti, in sintonia anche nella diffusione, attraverso lo sport, di un messaggio di sostegno concreto alle tante famiglie in difficoltà
L’azienda di energia partner per tre anni della Fabi Shoes Sutor Montegranaro. Un sodalizio forte anche nell’aiuto ai più disagiati
Prometeo, sponsor all’insegna del sociale amministratore delegato di Prometeo, è stata resa possibile grazie al risparmio realizzato con una riorganizzazione aziendale, quindi senza pesare in alcun modo sulle bollette dei clienti. Ma le due realtà hanno subito fatto fronte comune anche sotto un altro aspetto: unanime, infatti, il loro sostegno alle attività volte al sociale già promosse da Prometeo. E proprio dal-
l’azienda marchigiana viene un altro appello forte, che guarda ai problemi ed hai bisogni delle sempre più numerose famiglie della nostra regione che, a seguito della crisi, sono state gettate nella povertà e nel disagio. “Riceviamo sempre più richieste di aiuto –ha commentato Roscioni-, e da tempo registriamo un aumento di famiglie che non riescono più a pagare le
bollette. Di fronte a questi appelli non possiamo rimanere indifferenti, anzi, dobbiamo agire in modo concreto per trovare delle soluzioni concertate. Perché in un mondo dove il denaro domina su tutto, la povertà non è né una colpa né un motivo di vergogna, ma un disagio in cui tutti potrebbero incappare”. Parole forti che hanno accompagnato la richiesta, da parte del
presidente Prometeo, azienda da sempre attiva nel tessuto sociale marchigiano, di una maggiore sensibilità che operatori del settore, enti pubblici ed istituzioni dovrebbero dimostrare nei confronti di queste problematiche. Rammaricandosi di non aver potuto trasmettere questo messaggio, a causa di spazi già tutti occupati, in occasione delle giornate dell’energia che si sono te-
nute nei giorni scorsi in Confindustria ad Ancona, Roscioni ha colto l’occasione della conferenza –presenti anche Sandro Crovetti, responsabile politiche societarie Fabi Shoes Sutor Montegranaro, e Francesco Pieia, responsabile commerciale Prometeo- per chiedere agli organi preposti una regolamentazione che dia sistematicità alle azioni di intervento a favore del sociale, perché, nelle sue parole, “non ci si può affidare solo al buon cuore delle imprese”. Parole accolte e condivise da Basso, che ha garantito l’appoggio e l’aiuto della sua squadra per la diffusione di questo messaggio. “Lo sport è un grande veicolo per la trasmissione di idee e valori –ha sottolineato il presidente della Fabi Shoes Sutor Montegranaroe noi faremo con piacere da cassa di risonanza a questa importante iniziativa promossa da Prometeo”. Tanto per dimostrare che queste non sono solo parole, il messaggio sarà riproposto ad ogni partita e rilanciato attraverso i media, sfruttando il grande numero di spettatori ed appassionati che lo sport riesce a riunire. E intanto la Fabi Shoes Sutor Montegranaro ha già ottenuto la sua consacrazione in terra anconetana, vincendo la prima partita di campionato contro la Sidigas Avellino. In quell’occasione ha preso il via anche un’altra iniziativa voluta da Prometeo: il premio “Best player”, ovvero un riconoscimento al miglior giocatore che verrà riproposto in occasione di ogni partita nella Dorica.
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011
PAGINA
23
Successo per il seminario nella sede anconetana del Gruppo. Gli studenti di Economia a confronto con le dinamiche di sviluppo di una società che ha ramificazioni nel mondo. Una collaborazione che continuerà nei prossimi mesi
Eusebi, porte aperte all’università ROSEMARY MARTARELLI
U
niversità e impresa: l’unione fa la forza. Due mondi che si completano e che si arricchiscono a vicenda. A dimostrarlo il seminario che ha avuto luogo nella sede anconetana di Eusebi Impianti, che per l’occasione ha spalancato le sue porte agli studenti della Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” dell’Università Politecnica delle Marche. “Il Gruppo Eusebi da Ancona, nel mondo”: questo il titolo del seminario, parte integrante del corso di “Economia dei Gruppi” tenuto dal professor Sergio Branciari. Un’iniziativa che ha portato gli studenti direttamente nelle sedi operative dell’azienda, per fondere e mettere a confronto teoria e pratica. “Credo molto nello scambio reciproco tra mondo del lavoro e università –ha commentato Armanda Brandoni, presidente e amministratore delegato del Gruppo Eusebi-, per-
tano se ci sono volontà, studio e ricerca”. E la storia del Gruppo Eusebi lo dimostra: attivo da trent’anni nel settore dell’antincendio, ha saputo espandersi in tutto il mondo, dove attualmente conta 1 2 aziende Da sinistra: Emanuele Eusebi, Armanda Brandoni, Andrea Gioia e Sergio ed oltre 420 diBranciari; a lato, gli studenti che hanno partecipato al seminario pendenti. Proprio il percorso di Armanda Brandoni: “Con la nostra crescita e sviluppo della società e la esperienza siamo la dimostrazione sua capacità di agire su un mercache si può partire dal to globale sono niente ed arrivare lontano” stati i temi principali trattati nel corso del seminario, che ha lasciato anche ampio spazio alle ché dal colloquio possono naponente principale del gruppo, domande degli studenti sull’amscere nuove idee e si trasmettoe con la nostra esperienza siaministrazione, la gestione del no conoscenze. Noi puntiamo mo la dimostrazione che si può Gruppo e gli aspetti di goversui giovani, che sono la compartire dal niente ed arrivare lon-
Disoccupazione, il tasso scende – Spacca: ”Strategie per tutelare i lavoratori” Nel II trimestre 2011 il tasso di disoccupazione Marche scende al 5,8% rispetto al 6,6% del I trimestre dell’anno in corso. Gli occupati, sempre rispetto al I trimestre 2011, nelle Marche salgono di 8 mila unità, tornando a quota 657 mila, ovvero al livello pre-crisi del II trimestre 2008. Il tasso disoccupazione Marche è inferiore del 2% rispetto al dato nazionale (5,8% contro il 7,8% dell’Italia). Anche sul piano della disoccupazione giovanile (15-34 anni) le Marche presentano dati migliori di quelli nazionali: 9,3% contro il 14,6% dell’Italia. E’ quanto emerge dal rapporto Istat, diffuso di recente, su occupati e disoccupati, dati relativi al II trimestre 2011. “La nostra base occupazionale –commenta il Governatore Gian Mario Spacca-rimane costante rispetto al dato pre-crisi, ritornando ai 657 mila lavoratori occupati. Comunque, non sopravvalutiamo questi dati. Per questo il Governo regionale proseguirà con ancora maggiore determinazione nella strategia di tutela dei lavoratori e delle loro famiglie, insieme alla difesa attiva del sistema di piccole imprese marchigiane, pur nella ristrettezza delle risorse disponibili in conseguenza dei tagli drammatici del Governo nazionale”.
COMUNE DI ANCONA AVVISO ESITO PUBBLICO INCANTO
Amministrazione aggiudicatrice: Comune di Ancona, Servizi Scolastici ed Educativi P.zza XXIV Maggio, n° 1 . Oggetto appalto: Affidamento gestione Centri Estivi biennio 2011-2012. Criterio di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa in termini di qualità/prezzo. Importo a base d’asta annuo: € 154.920,00 (IVA inclusa) Data di aggiudicazione: 13 luglio 2011. Offerte ricevute: Onlus Ludocoop Soc. Coop. Sociale, Dati aggiudicatario: Onlus Ludocoop Soc. Coop. Sociale via Puglie, 8 - Falconara Marittima (An) Valore dell’offerta cui è stato aggiudicato l’appalto: importo annuo € 154.920,00 Data pubblicazione del presente avviso all’Ufficio Pubblicazioni Ufficiali della CEE: 11/08/2011 IL DIRIGENTE SERVIZIO PUBBLICA ISTRUZIONE (Dott.ssa Silvia Tortorelli)
nance. Di particolare interesse la visita alle strutture ed agli impianti, con la guida del vicepresidente del Gruppo Emanuele Eusebi: un’occasione preziosa per gli studenti, che hanno così potuto mettere a confronto teoria e pratica. “Questo seminario
rientra nelle iniziative cui il nostro Ateneo dà vita frequentemente –ha detto il professor Sergio Branciari-. I viaggi di istruzione sono particolarmente
utili, perché permettono di conoscersi reciprocamente e sono un’opportunità per i nostri studenti, che spesso hanno avuto modo di fare esperienze lavorative all’interno delle strutture aziendali con cui siamo in contatto”. Per i partecipanti a questa giornata, l’esperienza non è terminata qui: nei prossimi mesi, infatti, dovranno sviluppare una simulazione di bilancio consolidato a livello mondiale del Gruppo Eusebi; un esercizio che li porterà ancora a confrontarsi con la società che li ha ospitati e che darà loro l’opportunità di mettere in mostra le proprie capacità. All’incontro ha partecipato anche il dottore commercialista Andrea Gioia.
PAGINA
24
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011
Arte e cultura si fondono nella capitale del Montefeltro. Dal tour operator Maraviglia Travellers’ Company una proposta ad hoc
Fiera di Acqualagna dal 30 ottobre
Il luminoso autunno di Urbino
I giorni di re tartufo
ROSEMARY MARTARELLI
A
utunno d’arte e di cultura, ma anche di sagre, sapori e divertimento. La stagione ideale, complici le giornate ancora miti, per andare alla scoperta delle tante città e dei borghi marchigiani dalla bellezza spettacolare e dalle mura che raccontano secoli di storia. Impossibile non farsi ammaliare dal Rinascimento perpetuato che emana l’architettura–gioiello di Urbino, vera perla della nostra regione. Incoronata città ideale e meta sempre da riscoprire per moltissimi turisti anche stranieri, la capitale del Montefeltro è particolarmente accogliente in questa stagione, avvolta da un manto di colori autunnali che sfumano lungo le sue colline. Uno sfarzo discreto e raffinato, che sa sapientemente affiancare momenti ludici ad eventi culturali. Per orientarsi tra le numerose offerte di questa città e non perdersi
quelle di volta in volta più particolari ed accattivanti, il prestigioso tour operator marchigiano Maraviglia Travellers’ Company ha ideato un pacchetto di tre giorni ad hoc, fruibile durante tutto l’anno. La proposta coniuga relax ed arte, per un binomio
rigenerante che farà rivivere uno scorcio di salutare vacanza. I visitatori saranno infatti ospiti di un accogliente resort a quattro stelle situato tra boschi di querce secolari e provvisto di un incantevole centro benessere di cui è possibile usufruire per rilassarsi prima di immergersi per un’intera giornata tra le meraviglia rinascimentali. In programma, infatti, c’è la visita guidata
vanni, in cui è possibile ammirare il pregiato ciclo di affreschi dei fratelli Salimbeni. D’obbligo un giro tra i vicoli della città, fino alla Fortezza di Albornoz, che restituisce sublimi scorci del paesaggio circostante. Il pacchetto offerto dal tour operator marchigiano prevede anche la visita della vicina Una panoramica Urbania, in cui di Urbino si tornerà indietro nel tempo per un tuffo tra le tante botteghe dove gli artigiani tramandano sin dal Rinascimento l’antica arte della maiolica. La proposta turistica dà anche l’opportunità di inserire nell’itinerario altre piacevoli attività ed escursioni nei numerosi paesini limitrofi. In particolare, del duca Federico da Montein questo periodo non si può feltro, raffinato umanista, e cunon far tappa ad Acqualagna, stodisce numerosi capolavori che nei mesi di ottobre e nopittorici. Al suo interno si sarà vembre diventa capitale inaccompagnati da una guida ternazionale del tartufo bianprivata alla scoperta della co, con la 46a edizione della Galleria Nazionale delle MarFiera dedicata al prezioso che, che conserva opere di tubero. Meritano una visita maestri come Raffaello, Tiziaanche i bei borghi di San Leo no, Piero della Francesca, Bae Gradara, ricchi di storia e di rocci, Crivelli e Signorelli. Si splendidi scorci sulle colline avrà poi l’occasione di fare del Montefeltro. tappa all’Oratorio di San Gioalla scoperta di Urbino e delle sue eccellenze, tra cui spicca senza dubbio il Palazzo Ducale, simbolo, anche nel respiro architettonico firmato da Luciano Laurana, della circolazione di uomini ed idee. Il palazzo fu costruito nel corso del XV secolo per volontà
Massimo Bottura e Mauro Uliassi saranno gli ospiti della 46a edizione della Fiera nazionale del tartufo bianco, in programma ad Acqualagna (PU) i prossimi 30, 31 ottobre, 1, 5, 6, 12, 13 novembre. Re Tartufo riceverà a corte i due principi della cucina italiana, che domenica 6 novembre daranno al pubblico l’opportunità di partecipare a dei workshop all’interno del Salotto da gustare, uno dei tanti appuntamenti in programma per questa edizione della storica fiera che, anno dopo anno, ha eletto Acqualagna la capitale del tartufo sia a livello nazionale sia internazionale. I visitatori potranno passeggiare tra gli stand dei commercianti di tartufo fresco e visitare il Palatartufo. Anna Moroni, cuoca e spalla televisiva di Antonella Clerici nel programma tv “La prova del cuoco”, aprirà una serie di appuntamenti che combineranno buon cibo, cultura e intrattenimento. Le sue ricette saranno spiegate e fatte assaggiare al pubblico del Salotto domenica 30 ottobre a partire dalle ore 15. Il 31 sarà invece presentato “È pronto in tavola. Le mie ricette e quelle di famiglia” (Pendragon 2011), l’ultimo lavoro dell’attore bolognese Vito: un vero e proprio spettacolo che intratterrà il pubblico. Spazio poi a momenti in cui la cucina tradizionale farà da protagonista: proprio al Salotto si svolgerà infatti la finale della “Disfida della tagliatella”, una gara che coinvolgerà alcune tra le migliori massaie marchigiane (iscrizioni aperte fino al 29 ottobre, info: Marcheholiday 0721/1836666 info@marcheholiday.it.). Spazio alla cultura con l’assegnazione del Premio Aldo Gamba, un importante conferimento biennale che si inserisce nel percorso della Pietra D’Autore ed Ecodesign di Acqualagna. Novità di quest’anno, la presenza di Decanter che, il 30 ottobre dalle ore 13 alle 14, il 31 ottobre e il 1° novembre dalle ore 20 alle 21, trasmetterà in diretta da Piazza Mattei. Fede e Tinto, i conduttori della seguitissima trasmissione di Radio 2, diffonderanno nell’etere sapori e aromi della Fiera, i cui appuntamenti proseguiranno anche in serata: i divertentissimi Cialtrontrio il 31 ottobre divertiranno il pubblico in piazza Mattei a partire dalle ore 18,30, mentre all’interno del teatro “Serenate per fiati” avrà luogo il concerto dell’Orchestra Sinfonica Rossini di Pesaro (ore 21.15). Info: www.acqualagna.com
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011
PAGINA
25
Nell’azienda di Giampaolo Giampaoli i G. I. di Confindustria Ancona; un incontro voluto dalla presidente del Gruppo Beatrice Garofoli
Presentazione alla Camera di commercio dorica
“Giovani, innovate”
“100 Finestre” sulla moda
L
a qualità faro guida di una vita. In poche parole, la sintesi dell’incontro di Giampaolo Giampaoli con i Giovani imprenditori di Confindustria Ancona, voluto dalla presidente del Gruppo Beatrice Garofoli, imprenditrice del vino. Due aziende tra le più storiche del territorio, la più antica casa vinicola delle Marche da una parte e l’azienda dolciaria fondata nel lontano 1900 dall’altra. Un ideale excursus storico iniziato da Giampaoli, che fu a suo tempo uno dei primi presidenti dei Giovani imprenditori di Confindustria, fino ai giorni nostri con l’attuale presidenza Garofoli. Una storia di decenni, caratterizzata però da alcuni tratti comuni. “La voglia di fare impresa, di offrire opportunità e posti di lavoro, di far crescere il nostro territorio valorizzando le eccellenze del made in Marche -ha spiegato Giampaoli- è sempre stata una spinta fortissima a guardare avanti e non fermarsi mai. Pensando a come la Giampaoli è cambiata nel corso degli anni in termini di prodotti, di settori merceologici, di clienti serviti, ci si rende conto del fatto che bisogna sapersi trasformare e
Un momento dell’incontro di Giampaolo Giampaoli con i Giovani imprenditori di Confindustria Ancona, voluto dalla presidente del Gruppo Beatrice Garofoli cambiare pelle, adattarsi al mercato e al consumatore che cambia. Saper innovare, essere sempre curiosi e imparare dagli altri, saper accogliere e stimolare la creatività dei collaboratori sono fattori di successo nel lungo periodo. Sempre avendo come riferimento ultimo la qualità assoluta dei prodotti e il massimo rispetto per le persone. Il consumatore che ti sceglie – inciso di Giampaoli- ti dà la sua fiducia e insieme una enorme responsabilità: non puoi tradirlo con un prodotto scadente. Il
rapporto umano è fondamentale e va coltivato sempre, sia con le persone che lavorano insieme a te, sia con i clienti e i consumatori. La sfida per il futuro delle nostre aziende marchigiane secondo me sta proprio nella capacità di riuscire a coniugare nuove tecnologie e mercati globali con il rapporto umano, tenendo al centro la persona”. “Una giornata molto interessante -il commento della presidente dei Giovani imprenditori Beatrice Garofoli-: Giampaoli ha dimostrato una sensibilità e
un’attenzione per i giovani fuori dal comune. Ci ha mostrato personalmente tutte le fasi di lavorazione dei diversi prodotti (panettoni, torroni e biscotti), con un trasporto e un entusiasmo fuori dal comune. Poi, durante il pranzo, abbiamo potuto scambiare pareri, impressioni ed esperienze a ruota libera, con immediatezza e massima apertura. Un imprenditore di altri tempi in quanto a stile e rapporti umani, ma sempre proiettato al futuro e desideroso di innovare e mettersi in discussione”.
Presentato alla Camera di commercio di Ancona, alla presenza del presidente Rodolfo Giampieri e del presidente dell’Azienda speciale Marchet, Giorgio Cataldi, “100 Finestre”, il progetto ideato per sostenere le imprese di un settore tipico del made in Italy come quello della moda; il format prevede un incoming di operatori stranieri e la partecipazione ad un’esposizione creata ad hoc per imprese partecipanti del settore moda e calzature. Il target dell’incoming è costituito, nello specifico, da operatori cinesi, interessati a lavorare con aziende italiane nei termini del private label e del licensing, beneficiando dell’apporto di un ‘terzista’ altamente qualificato come quello che l’imprenditore-artigiano italiano può garantire. La sostanza del progetto è assicurare alle piccole e medie imprese nuovi committenti su nuovi mercati capaci di sviluppare prodotti con il design e il buongusto italiano. Secondo le previsioni per lo sviluppo del settore, in futuro i committenti cinesi svolgeranno il ruolo ricoperto dalle case di moda europee italiane e non, che tradizionalmente hanno ricorso alla realtà imprenditoriale dei terzisti di qualità. La selezione degli operatori cinesi è stata co-
ordinata dal desk Marchet in Cina e affidata a tre agenzie di trading, con le quali sono stati firmati accordi istituzionali, che operano attivamente sul territorio cinese; le agenzie, terminato l’evento di Ancona, avranno anche il compito di assistere le imprese italiane nella fase di follow up durante la quale si lavorerà per concretizzare i contatti commerciali avviati durante l’incoming. L’edizione 2011 di “100 Finestre” (che, coordinata da Marchet, è sostenuta da: Regione Marche, Unioncamere nazionale, Confartigiananto Imprese Ancona, Comune di Ancona, Provincia di Ancona, Aziende speciali delle Marche, Camere di commercio di Reggio Emilia, Novara, Forlì e Cesena, Centro estero dell’Umbria, Promex di Padova, Asfin Azienda speciale di Vercelli e Vicenza Qualità). prenderà il via il 25 ottobre nei padiglioni della Fiera di Ancona e vedrà la partecipazione di circa 90 buyer cinesi che incontreranno 74 imprese italiane della moda e delle calzature provenienti da tutta Italia. Alla presentazione il coordinatore dell’evento, Paolo Paoletti, e Paolo Picchio, responsabile provinciale categoria Moda di Confartigianato Imprese Ancona.
31° anno su
Giovedi 20 ottobre - ore 23,20 Domenica 23 ottobre - ore 13,15
Giacomo Roscioni Presidente Prometeo Energia
TG economia
TUTTE LE SETTIMANE su E'TV Marche e su TV Centro Marche SEGNA IN AGENDA venerdi: ore 23.00 (E'TV Marche) ore 23.40 (TV Centro Marche) sabato: ore 14.00 (TV Centro Marche) ore 19.00 ((E'TV Marche) domenica: ore 14.00 (E'TV Marche)
In onda la nuova rubrica televisiva settimanale prodotta dal Gruppo Alceo Moretti Comunicazione in collaborazione con Confindustria Ancona e la Facoltà di Economia dell'Università Politecnica delle Marche. Ben 5 repliche ogni settimana per garantire la massima visibilità e diffusione ai casi di successo, alle iniziative e alle esigenze del tessuto imprenditoriale ed economico del nostro territorio
PAGINA
26
cultura
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011
Un successo la mostra nella capitale di Monica Pennazzi; prestigiosa la proposta di portare la personale all’ombra della Tour Eiffel
Salto quantico da Roma a Parigi SILVANA CORICELLI
L
a presenza di nomi autorevoli della critica e di personalità di spicco del mondo dell’arte nelle sue diverse declinazioni il segno tangibile di un’attenzione che promette di travalicare i confini nazionali. Da Roma a Parigi, ancora una prestigiosa ribalta per Monica Pennazzi, che, dopo aver conquistato la capitale, proporrà gli esiti ultimi della sua ricerca all’ombra della Tour Eiffel. La chiamata, all’artista di Ancona, è arrivata nei giorni della sua personale alla Galleria Massenzio: portare la mostra negli spazi della Tallulah Concept, in Saint-Germain-des-Prés, agli inizi dell’anno prossimo. E’ dunque il momento, citando il direttore artistico di Massenzio, Alessandro D’Ercole, di “segnalare
una nuova corrente”, “una ricerca che sintetizza e qualifica gli interventi che dalla transavanguardia ad oggi hanno ricercato una nuova via estetica all’immaginario”. Coraggiosa sintesi di arte, filosofia e scienza il sostrato della
cifra che dà connotazione alle opere esposte da Monica Pennazzi alla sua recente personale romana – prorogata, peraltro, di una settimana, per l’apprezzamento mostrato dal pubblico-, cui hanno fatto visita i critici Maurizio Vitiello e
La mostra personale di Monica Pennazzi allestita alla Galleria Massenzio di Roma: in questa foto l’artista è con il critico Maurizio Vitiello; a lato il direttore artistico di Massenzio, Alessandro D’Ercole (a sinistra) con il critico Massimo Locci; in alto Monica Pennazzi nella serata del vernissage
Massimo Locci, oltre allo scultore Carlo Lorenzetti e allo scenografo Elio Luciano. In mostra quattro sculture sospese, realizzate con filo di nylon trasparente e plexiglass: opere che si staccano dalla parete e che indicano, nella forza del loro potere evocativo, un nuovo approdo nel percorso artistico della Pennazzi. La corrente degli Informali e Burri il punto di riferimento di un’indagine
che ha intercettato lo spazialismo di Fontana e che ha adesso trovato sponda all’interno di una cultura “tendente a rendere platonicamente reale –citando D’Ercole- l’unità derivante dalla fantasia sull’evoluzione della forma”. “Salto quantico” il titolo dell’esposizione, che, dopo Roma, troverà ospitalità nella ville lumière, la Parigi faro europeo della cultura dei lumi, destinata a
divenire la città dell’arte tra atelier ed esposizioni internazionali, ancora oggi fucina di nuove tendenze. “Se l’allestimento di una personale a Roma è stata per me la realizzazione di un sogno, la prospettiva di una vetrina a Parigi è un sogno neanche mai sfiorato”; contagiosa la soddisfazione di Monica: un salto che segna un cambiamento di rotta, spiccato dando forma ad un progetto suscettibile di sviluppi, coinvolgendo le varie discipline artistiche. Con la tecnica dei fili, e con laborioso lavoro di cesello, approfondimento dell’indagine rispetto ad una struttura che parla di una fase importante nell’evoluzione creativa dell’artista di Ancona. E che, con figura umana, vedremo presto approdare anche a teatro.
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011
Al Massimo dorico la nuova proposta di musica leggera d’autore: tra gli altri, Capossela, Fossati, Subsonica, Elio e le Storie tese
Muse in versione pop ROSEMARY MARTARELLI
un concerto interamente acustico. E poi Elio e le Storie tese il 24 marzo 2012 e altri grandi previsti per il prossi-
gato nel presentarlo l’assessore comunale alla Cultura Andrea Nobili e la direttrice della Fondazione Teatro delle
Vinicio Capossela mo anno e per cui si è ancora in trattativa (Fiorella Mannoia, Paolo Conte e Sergio Cammariere). Un cartellone veramente di qualità, reso possibile, come hanno spie-
Elio Muse Velia Papa, grazie ad una nuova modalità di organizzazione e di relazione con i promoter privati, con i quali sono stati fatti accordi di riduzione del canone di affitto del
I
l Teatro delle Muse si prepara ad una nuova stagione e parte con una novità: PopMusicMuse, ovvero una proposta di musica leggera d’autore, con una programmazione specifica ed organica che andrà da novembre 2011 ad aprile 2012. Nomi di spicco nel cartellone, con chicche veramente imperdibili, come la tappa dell’ultimo tour di uno dei più grandi cantautori italiani, Ivano Fossati, ad Ancona l’8 dicembre, o l’esibizione di star internazionali come Vinicio Capossela (2 novembre) e James Taylor (22 marzo 2012). Ma anche voci molto apprezzate della musica italiana, a partire da una delle band del momento, i Subsonica, che il 6 dicembre terranno
Ancona: lirica con un’opera; torna la grande danza Durante il Consiglio d’amministrazione della Fondazione Teatro delle Muse il direttore artistico della stagione lirica, Alessio Vlad, ha annunciato i titoli in programma da gennaio 2012. Il cartellone prevede: la nuova produzione de Le nozze di Figaro di Mozart, direttore d’orchestra Guillaume Tournaire, regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi il 27 e 29 gennaio; il Premio Corelli il 18 febbraio; il 23 marzo, in collaborazione con la Form, la Nona Sinfonia di Beethoven con la Filarmonica Marchigiana e il Coro Bellini diretti da Hubert Soudant; il 21 e 22 aprile Il lago dei cigni con il Balletto di San Pietroburgo e la Filarmonica Marchigiana che suonerà dal vivo.
teatro in virtù dell’elevata valenza artistica degli eventi proposti. “Abbiamo cercato di fissare condizioni più elastiche per l’utilizzo del teatro –hanno spiegato Nobili e Papa-, per avere una vera programmazione di musica leggera e non più concerti una tantum. Attraverso questa nuova relazione con i privati le Muse potranno avere un cartellone innovativo, che porterà anche ulteriore pubblico e contribuirà ad allargare il mercato”. Con questa novità il teatro dorico sarà in grado di garantire un’offerta continuativa, che coprirà anche il periodo autunnale ed invernale, andando ad accostarsi in modo armonico alle stagioni lirica e teatrale. Particolarmente soddisfatto Nobili, che sta pensando anche ad una convenzione con gli albergatori che dia la possibilità di usufruire di sconti a chi pernotterà in città in occasione dei concerti.
cultura
artistici, una sicura garanzi. Al direttore Paolo Scarpellini rivolgo il ringraziamento per il lavoro svolto”. Con queste parole il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha commentato la notizia della nomina di Lorenza Mochi Onori a direttore generale delle Marche per il ministero dei Beni culturali. Nome di punta tra gli
27
“Art”, regia di Solari, apre la stagione nel capoluogo
Stabile, si va ad incominciare Dal 20 ottobre, giorno di apertura della stagione, ad aprile 2012, sui palcoscenici di Muse e Sperimentale arriveranno più di 80 attori di diverse generazioni diretti dai migliori
pongono il cartellone teatrale di Ancona, proposto dallo Stabile delle Marche in collaborazione con la Fondazione Muse e il Comune dorico. Un cartellone che mescola i generi, pri-
Da sinistra: Boni, Haber e Alberti, protagonisti di “Art” registi del panorama nazionale per gli 11 appuntamenti, uno in più in abbonamento rispetto alle passate stagioni, che com-
Lorenza Mochi Onori nuovo dg Marche Beni culturali “Desidero rivolgere a Lorenza Mochi Onori il più affettuoso augurio di buon lavoro per questo suo nuovo incarico. La profonda sensibilità, l’elevato valore professionale, la grande cultura e un’immensa passione animano il suo profilo e rappresentano per le Marche, regione definita da una straordinaria dotazione di beni
PAGINA
studiosi della storia dell’arte, Mochi Onori è stata soprintendente per il Patrimonio storico e artistico delle Marche (nominata nel 2003), dopo aver diretto per un ventennio la galleria di Palazzo Barberini a Roma. Nell’assumere il nuovo incarico, lascia il Polo museale speciale di Napoli, che guidava dal 2009.
vilegia il contemporaneo, strizza l’occhio ai classici, coinvolge grandi maestri della scena ed eccellenti compagnie. Tra i protagonisti vedremo: Giorgio Albertazzi, Luca De Filippo, Alessandro Preziosi,Tato Russo, Franco Branciaroli, Elio De Capitani, i danzatori della Martha Grahm Dance Company. Il cartellone si apre dal 20 al 23 ottobre al Teatro delle Muse con tre mattatori della scena: Alessandro Haber, Alessio Boni e Gigio Alberti impegnati, per la regia di Giampiero Solari, sul testo di Yasmina Reza, “Art”, scene Gianni Carluccio, luci Marcello Iazzetti, produzione Nuovo Teatro e Gli ipocriti.
PAGINA
28
cultura
MARCHEdomani
“Invito a Palazzo”: ammirata la collezione di Banca dell’Adriatico Anche quest’anno Banca dell’Adriatico ha aderito a “Invito a Palazzo”, la manifestazione promossa dall’Abi sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e giunta alla 10a edizione. Nella giornata del 1° ottobre il pubblico ha potuto visitare la pinacoteca della Banca, costituita da
oltre 130 opere che vanno dal ’500 al ’900, oltre a diversi autori contemporanei. Gli oltre 1.000 visitatori intervenuti hanno avuto la possibilità di accedere alla sala del Consiglio ed ammirare i dipinti di Simone Cantarini detto “il Pesarese”, uno splendido dipinto dalla luce e “vibrazioni” caravaggesche del
L’addio a Farroni Ci ha lasciati Roberto Farroni, un protagonista della cultura nella città di Ancona e nelle Marche, stimato presidente e direttore del Museo Tattile Statale Omero. Giornalista pubblicista, è stato promotore e animatore di iniziative di pregio, con particolare riferimento all’arte. Ha ideato e realizzato, insieme con Aldo Grassini e Daniela Bottegoni, il primo Museo al mondo destinato alla fruizione tattile delle opere d’arte e finalizzato all’accessibilità totale dei beni culturali. Un percorso impervio e difficile nei primissimi anni, durante i quali sono state raggiunte tappe assai significative che hanno fatto di questa struttura museale un punto di riferimento scientifico ed artistico a livello mondiale. Con grande forza e caparbietà quotidiane ha condotto il Museo per più di dieci anni, trasformandolo in una realtà efficiente e funzionale che accoglie annualmente
Guerrieri di Fossombrone “Giuditta e Oloferne”, i dipinti su tavola di Pagani e il San Donino di Giovanni Antonio Bellinzoni da Pesaro. E’ stato possibile visitare l’intero piano nobile dell’istituto nel quale sono allocate in pianta stabile le opere d’arte. Molto ammirati i quadri di Alessio De Marchis, del quale la
Banca dell’Adriatico possiede uno dei più importanti corpus di opere. Ospite speciale di questa edizione di “Invito a Palazzo”, dedicata al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, è stato il “Garibaldino” dipinto da Luigi Varoli nel 1925. Per celebrare questa ricorrenza Banca dell’Adriatico ha organizzato il recital
3 NOVEMBRE 2011 “La civiltà del Cuore”: dopo il saluto di Dario Pilla, direttore generale della Banca, Ivana Baldassarri ha tracciato il profilo di Edmondo De Amicis: la lettura scenica è stata preceduta da un assolo di violino eseguito dal tredicenne Edoardo Brandi, poi Lucia Ferrati e Cristian Della Chiara hanno letto pagine del libro Cuore. “La nostra adesione a ‘Invito a
Palazzo’ –ha detto Pillaconferma l’attenzione e la vicinanza che Banca dell’Adriatico riserva al territorio nel quale opera e la funzione sociale che ha svolto nell’acquisire, restaurare e conservare il patrimonio artistico in massima parte costituito da artisti locali o che hanno operato nel nostro territorio”.
Tolstoj-Leopardi: tappa a Tula, in Russia, per la mostra già successo di pubblico a Recanati; l’interesse della comunità scientifica
Binomio di giganti D
Roberto Farroni migliaia di visitatori. A lui si deve in massima parte anche tutto l’iter scientifico e di ricerca che porta oggi il Museo Omero alla Mole Vanvitelliana, con un progetto scientifico che si basa sulle più recenti conoscenze e competenze del settore. Oltre alla sua tenacia e alle sue altissime qualità professionali, vanno ricordate la sua grande generosità e bontà che ne hanno fatto una personalità stimata ed amata da tutti, oltre il suo ruolo pubblico e la sua notorietà. Sempre al suo fianco la moglie Barbara Toppi, inseparabile compagna e collaboratrice.
ue giganti a confronto. Due grandi classici che in maniera sorprendente si sfiorano, con posizione speculare, su temi particolari. Nell’Anno della Cultura e Lingua italiana in Russia e della Cultura e Lingua russa in Italia, un progetto culturale che sta suscitando grande interesse presso la comunità scientifica grazie al binomio proposto: Leopardi-Tolstoj. A confronto sulle tematiche della natura (centrale in entrambi) e della storia, della solidarietà e dell’amicizia, della figura femminile, della lettura del Vangelo e della figura di Cristo. Dopo Recanati, allestita presso Casa Leopardi dove ha ottenuto un grande successo di pubblico (circa 8 mila visitatori in meno di due mesi), tappa a Tula, dove resterà allestita fino al 27 novembre presso Casa Volkonsky, la Tenuta-Museo di Lev Nikolaeviè Tolstoj di
Fano, Teatro della Fortuna: Cecchi, Albanese, Santamaria, Preziosi e Bergonzoni tra i protagonisti
Scelte di qualità Un calendario ricco per il numero di spettacoli proposti e la qualità delle scelte. Proseguono gli appuntamenti di FanoTeatro’11’12, stagione di prosa della Fondazione Teatro della Fortuna in collaborazione con Amat: il 12 e 13 novembre di scena Carlo Cecchi con il suo Sogno di una notte d’estate di Shakespeare, prodotto dallo Stabile delle Marche. Il 17 e 18 dicembre Antonio Albanese presenterà Antonio Albanese Personaggi, spettacolo scritto con Michele Serra che riunisce in una dove regna crudeltà, galleria i più famosi aggressività e disperazioantieroi creati da Albanese. Il 10 e 11 gennaio 19 attoriballerini diretti da Giancarlo Sepe racconteranno Napoletango, la storia di una famiglia napoletana che, da generazioni, vive di tango, tramandando un talento naturale e contagioso. Il 27 e 28 gennaio Claudio SantaSulle scene di “Sogno di una notte d’estate” maria, Filippo da Carlo Cecchi Nigro, Nicole Murgia e Massimo De ne. Il 28 e 29 febbraio Santis saranno i protagoniCyyrano de Bergerac di sti di Occidente solitario, Edmond Rostand: Alescommedia nera che narra sandro Preziosi sceglie di con ironico cinismo il indossare i panni del più dramma di una famiglia famoso poeta spadaccino
per il suo debutto nella regia teatrale. Il 10 e 11 marzo Piero Maccarinelli metterà in scena Colazione da Tiffany dal famoso libro, e poi sceneggiatura cinematografica, di Truman Capote, interpretata in questa versione teatrale dalla coppia Francesca Inaudi e Lorenzo Lavia. La stagione proseguirà con 3 fuori abbonamento. Il 30, 31 marzo e 1° aprile, Salomè di Oscar Wilde, un progetto di produzione del TdF e dell’assessorato alla Cultura firmato da Fabrizio Bartolucci e Sandro Fabiani con la partecipazione straordinaria di Anita Bartolucci. Il 13 aprile, Urge, il nuovo spettacolo di Alessandro Bergonzoni. Il 24 marzo si chiude con uno spettacolo di danza: la Spellbound Dance Company presenterà Le quattro stagioni, diretto una coreografia sulla celebre composizione di Vivaldi creata da Mauro Astolfi. Inizio spettacoli: giorni feriali ore 21 domenica ore 17.
Jasnaja Poljana, per la mostra “Tolstoj-Leopardi. Il respiro dell’anima” (il cui titolo viene tradotto “Tolstoj-
da parte italiana, insieme a Galina Alexeeva della mostra, che ha il patrocinio del Ministero per i Beni e le
Da sinistra: Lev Tolstoj e Giacomo Leopardi Attività culturali e del MiniLeopardi. Il respiro dell’eternistero della Cultura della tà”), arricchita nella sua Federazione russa, in collaboversione russa di molto razione con Svim, Istituto materiale documentale, storico federale della Cultura, Tenutaed artistico, riferito alla figura Museo di N.L Tolstoj, Istituto e alle opere di Leopardi. italiano di Cultura, Centro Fabiana Cacciapuoti curatrice,
nazionale di Studi leopardiani a Recanati, Centro mondiale della Poesia e della cultura Giacomo Leopardi. Si ricorda che il 30 settembre, a Mosca, il Centro lirico Galina Vizhnevskaya ha ospitato l’evento culturale realizzato dalla Regione Marche, in collaborazione con l’Istituto italiano di Cultura a Mosca e l’Amat, dal titolo “Giacomo Leopardi/Mario Martone, un dialogo al presente”. Condotto dal direttore dell’Amat Gilberto Santini, un appuntamento teatrale (letteralmente preso d’assalto dai moscoviti) come opportunità per incontrare -o rincontrare- Giacomo Leopardi, attraverso lo sguardo di Mario Martone, uno degli artisti più sensibili del teatro e cinema italiano contemporanei, verificando ancora una volta vitalità e attualità della visione leopardiana del mondo e dell’esistenza.
Macerata, la stagione si apre il 10 novembre
Maestri della scena al Lauro Rossi L’inaugurazione, il 10 e 11 novembre, sarà con Sogno di una notte d’estate -una delle commedie più popolari ed amate di Shakespeare- prodotto dallo Stabile delle Marche e che vede protagonisti 18 giovanissimi attori guidati da Carlo Cecchi, in veste di regista ed attore. Nove spettacoli fino ad aprile compongono il cartellone 2011 - 2012 del Teatro Lauro Rossi di Macerata, promosso dal Comune di Macerata e dall’Amat e realizzato con il contributo di Regione Marche e Ministero per i Beni e le Attività culturali. Grandi interpreti, maestri della scena, testi classici ed autori contemporanei disegnano un affascinante precorso nello spettacolo dal vivo che tocca anche la danza. Il 2 dicembre la stagione prosegue con Li Romani in Russia, un mongolo -presentato fuori abbonamento– di Simone Cristicchi tratto dall’omonimo poema in versi di Elia Marcelli e diretto da Alessandro Benvenuti. Cristicchi interpreta una nutrita galleria di grotteschi personaggi raccontando l’orrore della guerra attraverso la voce di chi l’ha vissuta in prima persona. La compagnia Vocitinte –uno dei gruppi della piattaforma della nuova scena marchigiana “Matilde” promossa da Regione Marche e Amat– il 6 e 7 dicembre presenterà L’uomo, la bestia e la
virtù di Luigi Pirandello, spettacolo diretto dal giovane regista Antonio Mingarelli ed interpretato, tra gli altri, da Lino Musella e Paolo Mazzarelli. Il 21 e 22 dicembre protagonista sarà Paolo Rossi con il suo Mistero Buffo, testo che Dario Fo presentò per la prima volta nel 1969 e per il quale ricevette il Nobel per la letteratura. Un omaggio al maestro che si avvale della regia di Carolina De La Calle Casanova; musiche composte ed eseguite dal vivo da Emanuele Dell’Aquila. Il 14 e 15 gennaio sarà la volta de Il catalogo di Jean Claude Carriere; protagonisti Isabella Ferrari e Ennio Fantastichini, regia di Valerio Binasco. Saverio Marconi torna in scena come attore e sceglie Schmitt e le sue Variazioni enigmatiche, a Macerata il 9 e 10 febbraio al termine di una residenza di riallestimento; la piéce è stato un grande successo di pubblico e di critica in
Europa. Colazione da Tiffany è il film di Blake Edwards –tratto dal romanzo di Truman Capote- con l’indimenticabile Audrey Hepburn e George Peppard. Il fascino di quelle atmosfere rivivranno a teatro il 6 e 7 marzo nello spettacolo interpretato da due giovani attori di talento come Francesca Inaudi e Lorenzo Lavia diretti da Piero Maccarinelli su testo adattato da Samuel Adamson. Il 30 e 31 marzo sarà la volta di Servo di scena, uno dei più celebri testi teatrali di Ronald Harwood, interpretato e diretto da Franco Branciaroli. La chiusura della stagione il 18 e 19 aprile sarà affidata alla danza di FlamenQueVive, formazione italo – spagnola diretta da Gianna Raccagni e che si compone di eccellenti musicisti e danzatori; al pubblico del Lauro Rossi presenterà Don Juan, affascinante spettacolo di flamenco su musiche di Alberto Rodriguez e Marco Perona.
La voce e la chitarra di Annini dopo L’Avana a Rio de Janeiro Nei locali più caratteristici di L’Avana Vecchia, in luoghi cult come La bodeguita del medio, La Mina, El Patio, l’anconetano Fabrizio Annini si è esibito nell’estate appena trascorsa con la sua voce e la sua chitarra. Grande apprezzamento da parte del pubblico per la canzone “Que viva Cuba”. E da parte degli aficionados cubani il più grande complimento per Annini è stato: “Fabricio, lascia a Cuba la tua chitarra. Così sarai costretto a tornare”. Per intanto Fabrizio ha in calendario un viaggio a Rio de Janeiro: dove suonerà, alla spiaggia di Ipanema, la sera del 31 dicembre prossimo.
3 NOVEMBRE 2011
MARCHEdomani
cultura
PAGINA
29
A Recanati, tra le colline marchigiane, la Bottega-scrigno di Màlleus. Nuovi corsi per affacciarsi ad un’antica tradizione. Sul crinale della tecnologia, allacciando il futuro al passato
Professione: amanuense MARTINA ALLINEY
L
asciare che un pennino tracci un segno indelebile su un foglio, dando un tocco solenne ad un messaggio, ad una parola, ad una lettera. Ed affidarsi così al piacere di un modo di comunicare antico, complesso, ma di grande fascino. L’arte amanuense è un percorso che esige metodo, pazienza, precisione e creatività. A Recanati, tra le colline marchigiane, nella suggestiva cornice del Castello Màlleus, sede della prestigiosa Antica Bottega Amanuense, il più grande Scriptorium europeo, avranno inizio entro la fine dell’anno dei corsi per aspiranti amanuensi tenuti da autorevoli maestri, oltre che da docenti interni alla Bottega: un percorso didattico per tornare all’uso del pennino, all’inchiostro e all’approfondimento della pratica del vergare a mano. Ci parla del nuovo progetto Enrico Ragni, Màlleus in arte, personaggio eclettico e sensibile nonché imprendi-
zionali. Lavoriamo per so sofisticate tecniche il scrigno di Recanati? “Qui tore di successo, fondatore prestigiose associazioni fascino dei cartigli. Dodici vige la regola della scelta della preziosa realtà di italiane e straniere, per abili amanuensi, quasi tutte valutando certo la naturale Recanati, punto di riferipersone blasonate e persodonne, minuziosamente inclinazione, infatti tutte le mento della tradizione naggi famosi di tutto il scandiscono sulla carta i domande di assunzione amanuense in Italia e in mondo. Anche il Papa e propri tempi con sapiente vengono scritte a mano, ma Europa. “Con questi nuovi l’imperatore Hirohito sono dosaggio di inchiostri, anche diversi aspetti del corsi –spiega Màlleusstati nostri ammiratori”. scelta oculata delle pergacarattere: chi lavora da noi vogliamo far avvicinare le Amanuense con retaggi di mene e prove per giungere deve essere una persona di persone ad un’arte davvero chimico, molto musicista e interessante. pilota di Certo, aerei: diventare un conoscere buon amaMàlleus è nuense non è trovarsi al un percorso cospetto semplice: si delle richiedono sorprendenmolte ore di ti sfaccettastudio per ture di cui acquisire le è capace conoscenze una necessarie, personalità oltre ad una artistica. Il personalità Castello di incline a Recanati questo tipo ne è di lavoro. originale Bisogna espressioessere precisi, ne: un’arscrupolosi e Màlleus e sullo sfondo il Castello sede della prestigiosa Antica Bottega Amanuense; sopra, uno chitettura molto spaccato dello Scriptorium, il più grande in Europa di 1.500 pazienti: le metri quadrati, con torre a risultati insuperabili. grande affidabilità e serietà, donne, a mio parere, hanno medievale costruita ex “Produciamo di tutto -dice oltre che possedere spirito una manualità più spiccata, novo incastonata tra due Màlleus-, dalle partecipaziodi squadra”. Ed è un e dunque sono le più adatte ali di cristallo. Preciso il ni di nozze fino alle lauree, gruppo fidato e compatto ad intraprendere tale rimando a quel trait redatte per i più importanti quello che, nel cuore delle mestiere”. Le persone che d’union tra passato e atenei nazionali ed internaMarche, ripropone attravergià lavorano alla Bottega-
futuro che è sostanza della stessa arte cui sono dediti coloro che la struttura abitano. “La nostra sede prima era Villa Colloredo, splendida dimora antica di proprietà del Comune di Recanati, tuttavia lo spazio era ristretto e poco luminoso, dunque cercavo un’alternativa”. L’alternativa verrà dal mondo onirico: “Durante un viaggio a Torino feci un sogno, quasi un’esperienza mistica”. Il Castello nel sogno: la costruzione che Màlleus avrebbe ideato, progettato e realizzato nelle campagne marchigiane, con oneroso impegno sia sotto il profilo creativo che finanziario. L’inaugurazione pochi mesi fa: all’ingresso armature, pergamene, attestati, diplomi, pennini e ceralacche; il battito di un mondo antico, ma il cuore pulsante è lo Scriptorium, una vera e propria impresa di successo tutta orientata al XXI secolo. La posizione è stata scelta in modo che la luce risultasse sempre soffusa: non deve disturbare chi è chino sulla tradizione. E intanto rivolto alle più futuristiche delle tecnologie.
PAGINA
30
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011
PAGINA
31
BASKET Serie A - Emanuele Fabi, sponsor della Sutor Montegranaro, è in trattativa con il campione Nba per un eventuale suo ingaggio
Coni Marche - Celebrato alle Muse il IV biennio di attività
”Bargnani? E’ un sogno”
Lo sport a teatro con la Scuola
ROBERTO I. ROSSI
L
a trattativa per l’ingaggio di Andrea Bargnani va avanti”. Lo ha detto Emanuele Fabi, titolare dell’omonima azienda sponsor della Fabi Shoes Montegranaro, a margine della prima partita di campionato di serie A della squadra di basket, che al PalaRossini ha battuto la Sidigas Avellino per 85-76. “Sull’eventuale ingaggio di Bargnani ci stiamo lavorando –ha spiegato Fabi-, anche se il problema sono le assicurazioni che il giocatore ha nel suo contratto”. L’eventuale arrivo di Andrea Bargnani, a seguito del blocco dell’Nba-National basketball association, modificherà il percorso e gli obiettivi della stagione appena iniziata alla Fabi Shoes Sutor Montegranaro, allenata da Sharon Drucker. Il campione tricolore, da tempo nell’Nba –selezionato per la prima volta nel 2006 dal draft
Sharon Drucker, coach della Fabi Shoes Nba-, nelle file dei Toronto Raptors, è un sogno che oltre alla Fabi Shoes lo sta perseguendo anche la Montepaschi Siena. A promuovere l’eventuale contratto per la maglia marchigiana gialloblù è stato, di recente, il main sponsor della società Fermana, Emanuele Fabi. Andrea Bargnani, nato a Roma il 26 ottobre 1985, 26 anni, alto 213 centimetri per 113 chilogrammi di peso, gioca come ala grande e centro, ma è in grado di ricoprire anche il ruolo
di ala piccola. Denominato “il Mago”, soprannome assegnatogli da Riccardo Pittis per la sonorità del cognome assimilabile a quella di un prestigiatore. Un cestista, cresciuto di gran spessore negli ultimi anni, diventato punto fondamentale della compagine canadese partecipante al campionato Nba. Un campionato, l’Nba, che sta rischiando il lockout, ovvero la serrata, la chiusura, legato alla crisi c’è già c’è stata e che continua ad essere, purtroppo, attiva. Una crisi che è tornata a farsi sentire per i costi sempre più elevati di tutto il campionato statunitense; e per evitare guai grossi i costi vanno tagliati. E’ sempre la stessa musica, anche per la più spettacolare Lega di basket del globo. Tagli che andranno ad incidere soprattutto sui guadagni dei giocatori. C’è un contratto collettivo da rinnovare, e non sarà una passeggiata. Ciò accadde già una dozzina d’anni fa, con l’Nba che si fermò per diversi mesi. Da quel blocco furono introdotte, tra le altre, misure
come la luxury tax (tassa sul lusso). Lo scopo apparente di questa “tassa” è di prevenire i team nei principali mercati con alti redditi dei giocatori più talentuosi. Chissà cosa salterà fuori questa volta. Secondo David Stern, commissioner dell’Nba, i margini per giungere ad un accordo senza conseguenze ci sono, ma di sicuro non sarà facile. E a fronte di quel blocco diversi cestisti stanno valutando l’ipotesi di proseguire a giocare ma in campionati di altri Stati, come, nello specifico, quello italiano. Diverse le squadre che stanno cercando di accaparrarsi qualche stella-Nba. Sull’eventuale ingaggio di Andrea Bargnani, Emanuele Fabi sostiene che “il mio è un progetto che oltre a voler portare un grande giocatore italiano della Nba in maglia gialloblu prevede un suo utilizzo come testimonial del nostro gruppo. E’ un sogno che vorrei diventasse realtà, anche perché l’Arena di Ancona, con 7 mila posti, ci permette di pensare in grande”.
Da sempre sport e musica fanno parte della cultura, della storia come della vita quotidiana e hanno la capacità di creare momenti di condivisione in cui tutti si riconoscono. E’ l’atmosfera respirata di recente al Teatro le Muse-Corelli ad Ancona, dove la Scuola regionale dello sport ha celebrato il quarto biennio di attività valorizzando una ricchezza comune: l’arte della Banda dell’Arma dei Carabinieri le cui sinfonie hanno sollecitato l’orgoglio patriottico nel 150° anniversario dell’Unità, il patrimonio di campioni e di qualità di cui le Marche possono essere fiere. “E’ un onore condividere questo prestigioso palco con un’orchestra che ci ricorda come il tricolore faccia parte di ogni evento sportivo –ha detto il presidente del Coni Marche Fabio Sturani in apertura di serata condotta dal presidente Ussi-Unione stampa sportiva italiana, Andrea Carloni –ed è significativo lanciare un mes-
saggio in questi giorni non facili (il provvedimento del Coni nazionale che taglia le strutture territoriali, ndr.) perché è nelle difficoltà che dobbiamo continuare a crescere per promuovere i valori dello sport e sostenere la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020, dove in ogni caso non vogliamo andare da spettatori ma da protagonisti”. In questo senso Sturani ha ricordato l’importanza del lavoro svolto dalla Scuola, diretta da Maria Teresa D’Angelo, che nel biennio ha organizzato 65 corsi di formazione gratuiti che hanno registrato 7 mila presenze e offerto seminari, aggiornamenti e strumenti utili grazie ai coordinatori d’area Piero Benelli, Nicola Silvaggi, Carlo Castagna, Barbara Agostinis, Roberto Mancini. Un progetto sostenuto concretamente da partner ed Enti cui si è voluto tributare un doveroso omaggio rovesciando i ruoli.
PAGINA
32
MARCHEdomani
3 NOVEMBRE 2011