C'è Cedas Magazine 1 Novembre 2011

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NOVEMBRE 2011

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Pubblicazione della Sezione Fotografia CEDAS Fiat

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LA VACANZA IN UNO SCATTO INTERVISTE

ROBERTO PIOLA

FOTOGRAFIA & INFORMATICA

I FORMATI DEI FILE

SECONDA PARTE

REPORTAGE BIRMANIA SHIN

PYU

CONCORSI & MOSTRE

« E’ meglio avere un buon obiettivo in testa che un ottimo obiettivo in camera » (Max Ferrero)


Fotografia di copertina: Cellerino Antonello • SPAGNA


La Sezione Fotografia del Cedas si propone di favorire lo sviluppo tecnico e creativo dei Soci fotoamatori, promuovendo iniziative idonee a raggiungere tali scopi. Impianti e attrezzature sono a disposizione dei soci. Aderisce alla F.I.A.F. Ritrovo: tutti i martedì sera dalle ore 20,30 alle ore 22,30 presso la Sala Polivalente Gianni Fornero C.so Siracusa, 213 Torino. Consultare il sito internet per verificare variazioni di orario e/o chiusure programmate. www.fiatcares.com/cedas Direttivo della Sezione Fotografia:

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EDITORIALE

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LE VOSTRE FOTO

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UNA FOTO, UN PENSIERO

di Alessandro Rossi Sebastiano

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INTERVISTE

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INIZIATIVE

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REPORTAGE

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FOTOGRAFIA & INFORMATICA

di Pierlorenzo Marletto

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NOTIZIE e APPUNTAMENTI

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MOSTRE ed EVENTI

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CONCORSI FOTOGRAFICI

Passion lives here

di Renata Busettini La vacanza in uno scatto

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NOVEMBRE 2011

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Pubblicazione della Sezione Fotografia CEDAS Fiat

Delegato: Piola Roberto Vice Delegato: Terrini Prino Luisella Consigliere: Olivo Vincenzo

In questo numero

LA VACANZA IN UNO SCATTO INTERVISTE

ROBERTO PIOLA

FOTOGRAFIA & INFORMATICA

I FORMATI DEI FILE

SECONDA PARTE

REPORTAGE BIRMANIA SHIN

PYU

CONCORSI & MOSTRE

« E’ meglio avere un buon obiettivo in testa che un ottimo obiettivo in camera » (Max Ferrero)

Pubblicazione non periodica della Sezione Fotografia del Cedas. Torino 2011. Pubblicazione condivisa in formto PDF (Portable Document Format) non stampata su carta. Ogni autore si assume qualsiasi responsabilità derivante dalle proprie immagini inviate a C’E’ Cedas Magazine per la pubblicazione manlevando la redazione da ogni responsabilità che dovesse derivare dall’utilizzo delle immagini stesse. Tutti i diritti relativi alle fotografie ed ai testi presenti in questa pubblicazione sono riservati ai rispettivi autori. Responsabile: Renata Busettini Redazione: Renata Busettini, Elisabetta Lucido, Aureliano Casale, Massimo Ferrero, Pierlorenzo Marletto. Contatti: cefotomagazine@gmail.com Impaginazione e grafica: Dante D’Elia - www.pixbitstudio.it

Omaggio a Calvino

Intervista al fotografo Roberto Piola

di Elisabetta Lucido Concorso fotografico Cedas Magazine

di Max Ferrero Shin Pyu

di Renata Busettini Raw, jpeg e l’allegra combriccola...



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EDITORIALE

Passion lives here di Renata Busettini

PASSION LIVES HERE, Riprendo questo motto che ci ha accompagnato durante un inverno di qualche anno fa e che si collega con quello molto più attuale di Steve Jobs. Entrambi parlano di passione. Mentre scrivo penso a quanto sia importante la passione per ognuno di noi. Io personalmente sono una persona che vive la passione in ogni cosa che fa, dal lavoro agli amici, dagli hobby alla famiglia. Ed è stato bello, entrando a far parte del gruppo fotografi Cedas, scoprire che è ancora più entusiasmante poter condividere la propria passione con altri.

Foto di Pierlorenzo Marletto

Oltre a trovare nuovi amici, insieme a loro ho avuto la possibilità di migliorarmi, di crescere fotograficamente, di sperimentare e di diventare parte di questo piccolo progetto editoriale (per noi grandissimo) che ha visto la luce lo scorso giugno con il numero 0. C’è Cedas Magazine è stata una sorpresa (spero piacevole) per tutti. La sorpresa più grande l’abbiamo avuta noi scoprendo che 578 persone avevano sfogliato il magazine accedendo direttamente al sito www.issuu. com. Dal mese di settembre, il magazine viene anche pubblicato sul sito http://www.fiatcares.com/Cedas all’interno della sezione Fotografia. Dopo questa lunga prefazione torno a quello che era il mio intento, presentarvi ed accompagnarvi nella lettura del numero 1. Continuerò dunque a parlare di passione, perché anche in questa copia continua il nostro omaggio ad uno dei fotografi più appassionati che io abbia conosciuto “Aldo Manias”. Questa volta una delle sue foto è stata commentata da una new entry Alessandro Rossi il fotografo più giovane del gruppo fotografi CEDAS. Anche Carlo Ferrari è al suo primo articolo su C’è Cedas Magazine e con il ricordo appassionato di un’estate che non scorderà, ci accompagna attraverso le immagini delle vostre vacanze. Elisabetta, la nostra intervistatrice, ha incontrato Roberto Piola, attuale delegato del Gruppo Fotografi Cedas, che ha scoperto la fotografia nel 1956 grazie alla sua passione per la montagna. E ancora tecnica con il Dr. Trigo e Max Ferrero e un breve racconto fotografico sulla Birmania rivolto a chi, come me, non riesce a scindere la vacanza dal viaggio. E con tanta fame per la fotografia (e non solo – i nostri martedì sera post-ritrovo ne sono una prova) ed un pizzico di follia (che non fa mai male) vi auguriamo una buona lettura. ✽ | 5


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LE VOSTRE FOTO

LA VACANZA IN UNO SCATTO testo di Carlo Ferrari

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entre la città, avvolta dalla magia della nebbia autunnale, ha ripreso da tempo la sua normale (quanto frenetica) vita, io mi ritrovo davanti a questo video…, immerso nei ricordi di una estate che è scivolata via come al solito troppo velocemente. Il ricordo… già…, il ricordo: quella possibilità che abbiamo di rivivere il passato, in modo personale, relativo, mai oggettivo. Il ricordo, quel cassetto mentale nel quale cerchiamo di “congelare” suoni, sapori, pensieri ed immagini. E così, essendo noi appassionati di fotografia, proprio

Silvia Aragno • Lago Inle - Birmania

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alle immagini vogliamo lasciare il compito di emozionarci, grazie al tema con il quale ci eravamo lasciati nello scorso numero del Magazine: “la vacanza in uno scatto”. Abbiamo ricevuto scatti provenienti da ogni parte del mondo e vogliamo dire grazie a tutti quanti ce li hanno inviati. Pubblichiamo queste immagini quasi come fossero finestre che si aprono sul mondo, su quel mondo che ognuno degli autori, a modo proprio, ha visto ed ha voluto regalarci con la propria fotografia. ✽

Vidiskribi • Val Chisone


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Kristina Giuliano • Varazze

Bruno Fontana • Nizza

Maurizio Biancotto • Torre Pellice

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Carlo Ferrari • Berlino

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Pierlorenzo Marletto • Corsica

Andrea Morello • Dobbiaco in Alta Pusteria


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Paolo Giraudo • Peschici

Stefania Del Prete • Zanzibar

Dante D’Elia • Appennino

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Giuliano Cigalese • Val d’Orcia

Carlo Miglio • Irlanda

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Giuseppe di Masi • Sydney

Alessandro Mancuso • Colle dell’Agnello


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Aureliano Casale • Capo Verde

Roberto Ostorero (CPAP)• In Toscana a fotografare le stelle

Elisabetta Lucido • Berlino

Bartolomeo Rapisarda • Valle Orco

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UNA FOTO, UN PENSIERO

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ontinua il nostro umile omaggio ad Aldo Manias, che grazie al suo entusiasmo,alla sua competenza e soprattutto alla sua grande umanità ha lasciato un ricordo indelebile ed un esempio da seguire per tutti noi. Manias, nato ad Aosta nel 1937, è scomparso a Torino il 24 luglio 2009. Delegato CEDAS per la sezione Fotografia dal 1999 al 2009, Delegato Regionale FIAF per il Piemonte dal 1992 al 2004, primo direttore della Galleria FIAF di Torino, membro del Centro Proposte FIAF, rimarrà fino all’ultimo un infaticabile organizzatore e promotore di eventi, mostre, rassegne e corsi di fotografia, contribuendo in maniera determinante all’ottenimento, da parte del CEDAS-FIAT, del titolo di Benemerito della Fotografia Italiana (BFI) nel 2001. Le sue immagini e le sue visioni spesso inquiete e sofferte, specchio di una lotta decennale contro la sua malattia, sono state apprezzate e premiate in numerosi concorso italiani ed internazionali, tanto da meritargli l’onorificenza di Artista della Federazione Internazionale (AFIAP).

OMAGGIO A CALVINO di Alessandro Rossi Sebastiano

“Ogni tanto scrivendo m’interrompo e vado alla finestra. Il cielo è vuoto, e a noi vecchi d’Ombrosa, abituati a vivere sotto quelle verdi cupole, fa male agli occhi guardarlo. Si direbbe che gli alberi non hanno retto, dopo che mio fratello se n’è andato, o che gli uomini sono stati presi dalla furia della scure.” Così Italo Calvino volge al termine il suo celebre romanzo che Aldo Manias ha voluto reinterpretare nel suo linguaggio: la fotografia. Aldo si è sostituito al Barone e, scappando dal regno della terra, è riuscito ad elevarsi e a guardare più avanti il dramma della sua desolazione riflessa nel paesaggio circostante. La fotografia, come le parole, non potrà essere abbattuta dalla scure e questo il fotografo lo sa; vivrà anche quando lui sarà costretto a desistere. Lo scatto gli permette di non abbassarsi ad essere parte di quello squallore ma di rimanere come quel ceppo: ad osservare. ✽

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Aldo Manias - OMAGGIO A CALVINO

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INTERVISTE

INTERVISTA AL FOTOGRAFO ROBERTO PIOLA di Elisabetta Lucido

osì come anticipato nel precedente numero, C prosegue il nostro ciclo di interviste rivolte alle persone che più hanno rappresentato e rappresentano la storia della Sezione fotografica del CEDAS.

MAURIZIO BIANCOTTO

Oggi abbiamo incontrato Roberto Piola, nato a Torino nel 1938 ed attuale Delegato del Gruppo Fotografia. Roberto ha ottenuto numerosi riconoscimenti in occasione delle sue partecipazioni a concorsi fotografici, ha contribuito ad arricchire le Rassegne fotografiche del Cedas, ed alcuni suoi scatti sono stati

utilizzati per la presentazione di “tre nuove opere d’arte” a Torino. Ciao Roberto, frequento il CEDAS ormai da un anno e pur conoscendoci non abbiamo mai avuto occasione di parlare della tua passione fotografica e pertanto, anche per te, la domanda d’obbligo: Da dove e quando nasce la tua passione fotografica? Nel 1956, ti chiederai come posso indicare esattamente una data, ma per me è facile. Devi sapere che fin da giovane ho sempre avuto una grande passione: la montagna. Il mio tempo libero lo dedicavo alle escursioni in montagna e durante le mie uscite scattavo delle foto per avere un ricordo dei luoghi in cui ero stato e delle emozioni provate. Quando nel 1956 ho iniziato a lavorare in FIAT mi sono iscritto subito al Gruppo Escursionisti del Cedas per condividere con altri la mia passione. In questo modo sono venuto a conoscenza dell’esistenza del Gruppo Fotografia ed ho iniziato a frequentarlo per migliorare la qualità delle mie foto, ma inizialmente come corollario alla mia passione principale appunto. Cosa ti ha attratto fino al punto di farti appassionare? Le Rassegne fotografiche. Spiegati meglio. Il CEDAS organizzava rassegne fotografiche a tema. Per partecipare ogni socio doveva presentare delle fotografie, insieme venivano discusse, commentate al fine di scegliere le migliori che avrebbero fatto parte delle mostre. All’inizio osservavo, mi appassionava sapere come erano state realizzate le immagini, sentire i pareri degli altri e soprattutto mi piacevano le foto che vedevo. Così all’inizio, un po’ per gioco, ho cominciato a partecipare portando i miei scatti e con mia sorpresa ho scoperto che venivano apprezzati. Ovviamente questo per me è stato un grande stimolo. Da qui è partita la mia avventura fotografica. C’è un genere di fotografia che senti più tuo? Ho sperimentato i diversi generi fotografici, non c’è un genere che prediligo, dipende dal momento, dalla situazione. Forse posso dire che il ritratto non è il genere di fotografia che sento più mio.

Roberto Piola 14 |

Qui tra questi scatti in effetti non vedo ritratti, mi colpiscono invece queste geometrie o anche questi


Roberto Piola

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fotomontaggi vicino a fotografie di paesaggio. Per te la fotografia deve raccontare la realtà o deve interpretarla? Sicuramente interpretarla ma senza stravolgerla. Nelle geometrie a cui ti riferisci, giravo intorno al soggetto per coglierne forme o prospettive non immediatamente visibili al primo sguardo. E nel caso dei fotomontaggi? qui la realtà è sicuramente interpretata… Questi scatti nascono un po’ come gioco, dettati dall’istinto. Mi capitava di vedere un oggetto, la foto di una rivista o qualunque altra cosa che facesse venire in mente un’immagine e allora provavo a realizzarla modificandola. Ho anche utilizzato spesso la tecnica del sandwich ( n.d.r. sovrapposizione di due diapositive sullo stesso telaino per creare una terza immagine) come nella fotografia della bicicletta, in questo modo ho esaltato il movimento.

c’è più stato nessuno in grado di ripararla e a quel punto sono passato alla Minolta. Quattro o cinque anni fa ho comprato una compatta digitale di qualità. Cosa pensi del Digitale? La digitale ti dà la possibilità di vedere subito il risultato, inoltre la capienza della memory cards ti (segue...)

C’è una foto a cui sei più affezionato di cui vuoi parlarci? È difficile indicarne una nello specifico, probabilmente quelle di montagna per la passione di cui ti ho parlato. Una volta ho scattato delle foto a dei camosci... forse le foto in se non sono eccezionali, ma se penso alla fatica che ho impiegato per riuscire a raggiungerli, per me diventano speciali. Qual è il tuo corredo fotografico attuale? Sicuramente la reflex con ottiche standard, anche se da giovane sognavo la Hasselblad ma non potevo permettermela. Così avevo ripiegato sulla Exacta che, in qualche modo, poteva avvicinarsi a quel modello ma decisamente più economica. Per dire la verità era una gran macchina con ottime prestazioni e che mi ha dato molte soddisfazioni. L’ho sostituita quando non

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permette di fare più scatti da poter selezionare in un secondo tempo e ad un costo minore: questi sono sicuramente dei vantaggi. Preferisco essere parsimonioso nello scatto, soffermarmi a pensare un po’ di più prima di scattare e se una foto non mi convince uso il cestino piuttosto che photoshop. Mi ritrovo nella frase di Bred Holland che diceva: “se un quadro va male disegnaci sopra un cane, se poi va ancora male, disegnagli una benda sopra una zampa” (sorride n.d.r.) sai, io oltre che a far foto mi diverto anche un po’ a dipingere quindi... Questa foto della sedia con questo taglio così grafico come è nata? Io fotografo solo quando sono ispirato d’altronde per me è un hobby, inoltre è più facile fotografare quando sei fuori perché ci sono più stimoli, più soggetti che possono colpirti. Ma d’inverno in casa se ti viene voglia di fotografare perché hai in mente un’idea, cosa fai? In questi casi, per la gioia di mia moglie che si ritrovava il salotto di casa sottosopra, allestivo un piccolo set su cui applicavo fondali diversi e iniziavo a fotografare. La foto della sedia è una delle foto “nate in casa” è stata scattata nel 1994, ispirandomi alla fotografia concettuale, minimal... Aldo Manias, Miglietti, Prieri e Badoglio per me sono stati dei grandi maestri.

vedere le solite cose con occhi diversi. Ad un giovane consiglierei comunque di frequentare un circolo fotografico, potersi confrontare con altri che hanno la tua stessa passione è molto importate. Cosa pensi delle comunità fotografiche su internet? Potranno sostituire i circoli? Sicuramente riescono ad attrarre di più i giovani e non solo, è una nuova forma di comunicazione, non si può fermare il futuro. Il confronto quando è costruttivo è sempre utile, qualunque sia il mezzo usato, anche se per me l’incontrarsi di persona è tutta un’altra cosa ma sai io sono di un’altra generazione… A proposito di Circoli fotografici com’è la tua esperienza da delegato del Cedas? Molto impegnativa, infatti da quando lo sono non sto più facendo foto (sorride n.d.r.), a parte gli scherzi sono molto contento, in questo periodo dove molti circoli lamentano la difficoltà di riuscire ad attirare gente (segue...)

MAURIZIO BIANCOTTO

Tu hai partecipato a molti concorsi, trovi che siano utili ad un giovane che inizia a fotografare? Sicuramente la competizione può costituire un ottimo stimolo per migliorare, anche se per partecipare ai concorsi devi avere molta forza di volontà perché spesso tu sei convinto di aver mandato foto bellissime e invece scopri che non sei neanche ammesso... Occorre non mollare! Andare a vedere mostre e crearsi una cultura fotografica studiando i grandi fotografi che ci hanno preceduto per | 17


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giovane, il CEDAS sta vivendo rispetto a qualche tempo fa, un momento positivo. Ci sono persone giovani con molte idee e voglia di fare, sono molto contento.

Roberto Piola

Roberto Piola

Roberto, la nostra intervista finisce qui, è stato un piacere per me conoscere meglio te e i tuoi scatti, ti ringrazio per la disponibilità… un’ultima domanda:

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avresti mai pensato di finire intervistato su una rivista digitale? Sicuramente no! Ma mi aspetto di vedere qualche lettore ai nostri incontri! (tutti i martedì dalle 21 alle 23, per informazioni sulla sede e programma delle serate www.fiatcares.com/Cedas/Gruppi/sezioni/foto/ Pages/home.aspx n.d.r.). ✽


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INIZIATIVE

CONCORSO FOTOGRAFICO CEDAS MAGAZINE di Max Ferrero

ono qui a sottolineare il fatto che anche il C’è CeSconcorso das Magazine ha il piacere d’annunciare il proprio fotografico. Qualcuno ribatterà: “anche qui

un altro concorso?”. In effetti, navigando in internet o frequentando un po’ i circoli fotografici, non si vede altro che concorsi fotografici ovunque. Le motivazioni sono varie: • I concorsi veicolano l’interesse del pubblico sempre voglioso di mettersi in mostra e provare agonismo. • Sono stimolanti, offrono premi per lo sforzo dell’atto creativo. • Se c’è una tassa d’iscrizione, sono un ottimo modo per fare cassa a tutto vantaggio degli organizzatori. • Per tanti siti presenti su internet, il concorso fotografico è in grado di creare un tam tam informatico capace di procurare molti passaggi e presenze giornaliere. Insomma, il concorso fotografico fa “girare l’economia” ma crea anche tanti problemi. Le giurie non sono sempre all’altezza, spesso si è assistito a premiazioni alquanto dubbie, a volte sono sempre le stesse foto a fare man bassa dei premi perché il giudizio è omologato e perché i partecipanti con la stessa immagine frequentano tutte le possibilità offerte dalla nostra penisola. Il nostro concorso VUOLE essere diverso, vuole essere solo uno stimolo diretto a Voi lettori per spedirci immagini da pubblicare sulla nostra rivista riempiendola di contenuti, visioni e bellezze. Non ci sono costi d’iscrizione, non abbiamo sponsor che ci spingano, non ci sono interessi nella giuria e c’è voglia di creare un evento che durerà un anno e ci fornirà continui stimoli per creare (voi) e per giudicare (noi). REGOLAMENTO 1. Ad ogni numero sarà annunciato il tema da presentare e pubblicare per il numero successivo, il concorso si aprirà con la prima pubblicazione del 2012 (approssimativamente fine gennaio primi di febbraio) per concludersi con l’ultimo numero (approssimativamente novembre 2012). L’annuncio dei primi tre classificati avverrà nel primo numero del 2013 2. Per i primi tre classificati è previsto un premio. Il migliore possibile per un giornale autoprodotto dagli stessi frequentatori del gruppo fotografico Cedas. Maggiori dettagli nel prossimo numero.

4. La giuria assegnerà 1 punto a tutti i partecipanti che invieranno delle foto. Per ogni nuovo tema è possibile acquisire 1 punto semplicemente partecipando e inviando una foto alla seguente mail: cefotomagazine@ gmail.com 5. La giuria assegnerà 2 punti aggiuntivi a tutte quelle foto che saranno selezionate per essere pubblicate sul nostro magazine 6. La giuria assegnerà 3 punti aggiuntivi all’autore della foto considerata migliore sul tema proposto, 2 punti al secondo classificato e 1 punto aggiuntivo al 3° classificato. 7. Quest’assegnazione di punti avverrà per tutti i temi che proporremo nei nostri numeri del 2012. Ipotizziamo e speriamo di presentare 5 nuovi numeri del nostro magazine. 8. Ogni partecipante dovrà spedire 1 sola foto per argomento, possibilmente in formato jpeg in un file che non superi i 2 mb. Potrà effettuare tutte le elaborazioni che riterrà opportune, la nostra giuria non ha pregiudizi con la creatività purché sia di gusto. 9. La foto può essere affiancata da una didascalia che aiuti la giuria a leggere e a giudicare l’intento del suo creatore. 10. La giuria è composta da tutti i partecipanti al gruppo fotografico Cedas. Gli stessi non potranno partecipare al concorso anche se le loro foto potranno essere pubblicate sul magazine con la dicitura “foto fuori concorso”. 1° Tema 2012: IL FREDDO Cercheremo sempre di dare temi che possano essere affrontati facilmente nel periodo in cui viene proposto. Ci stiamo avvicinando all’inverno e cosa ci può essere di maggiore attualità del freddo? Il consiglio che vi diamo è quello di farvi coinvolgere dal tema, affrontarlo con pensiero creativo e dedizione di tempo. Non fermatevi alla prima impressione o idea che vi viene in mente, probabilmente è la stessa che avrà qualche altro concorrente. Cercate di essere originali, creativi e innovativi. Prendete il titolo come spunto e, rimanendo ancorati al tema proposto, cercate nuove soluzioni e ricordatevi che una giuria è meglio predisposta verso una foto comprensibile. Buona creazione e stupiteci ✽

3. I vincitori non saranno gli utenti che presenteranno l’immagine migliore in assoluto ma chi avrà assiduità e costanza di qualità. | 19


REPORTAGE SHIN PYU

Testi e fotografie di Renata Busettini la campana, apro gli occhi, intorno è ancora Smouona buio. Non sono nella mia casa. Oggi è il mio prigiorno di “samanera” (noviziato). Mi trovo in uno

stanzone con altri 9 novizi, non siamo più considerati bambini perché il “shin pyu” segna il nostro passaggio all’età adulta. Mi chiamo Zarli , ho otto anni. Ci alziamo e indossiamo il nostro “shanga” , la tonaca arancione che mi è stata consegnata ieri e che mi accompagnerà per i prossimi mesi. Un “Hpongyi” mi fa segno di mettermi in fila dietro agli altri. Mi accodo e tutti con la nostra ciotola usciamo dal monastero con il sorgere del sole. Passiamo di casa in casa e troviamo donne e uomini che ci attendono con un mestolo di riso. Anziché essere noi a ringraziare loro per il dono, sono loro che abbassano la testa ed a mani giunte pregano e ci ringraziano. Il giro per il paese dura tanto tempo quanto il sole ci mette ad alzarsi. La mia ciotola è stata riempita da riso e da qualche piccolo pacchettino. Al rientro la fila si scioglie, le ciotole vengono consegnate e l’atmosfera diventa leggera come aria. E’ l’ora del bagno e con piacere scopro che il lavarsi, che ho sempre considerato un noioso dovere, diventa un momento di svago. L’acqua fredda che dalla testa scende fino ai piedi ci inebria, si ride e si scherza. Il riso raccolto durante l’elemosina mattutina diventa il nostro pasto, l’unico della giornata. I pacchettini contengono dei piccoli giochi e dei lecca lecca. Quelli rimangono a noi. Durante le ore calde c’è chi legge, chi studia, chi si riposa e chi prega. Quando il sole non è più così torrido, un altro novizio mi chiama ed insieme ad altri monaci più grandi cominciamo a giocare a pallone. Un hypongyi ci chiede se vogliamo scendere al villaggio. E’ festa oggi e ci sono le giostre. Io vivo in campagna e non le ho mai viste le giostre. Saliamo tutti sul furgoncino aperto. Pochi chilometri ed eccoci di fronte alle giostre. E’ uno spettacolo di colori, di allegria e spensieratezza. C’è la ruota che gira, la giostra con le macchinine e tanta gente che passeggia, mangia e fa acquisti. Anche noi tiriamo fuori i nostri lecca lecca e ci mescoliamo tra la folla. Non abbiamo molto tempo perché dobbiamo essere di ritorno per la preghiera della sera. Però è bello passeggiare liberamente. Tutti ci guardano con rispetto e noi ci sentiamo già grandi. Dopo un solo giro del villaggio è già ora di tornare. Risaliamo sul camioncino ancora pieni di risate. Rientrati al monastero però veniamo richiamati alla compostezza e sempre in fila entriamo nella Pagoda del monastero. Niente più sorrisi, solo devozione e preghiera. E’ ora di andare a letto. Mi sdraio sulla stuoia e ripenso alla giornata. Penso alla mia mamma che mi manca. Dopotutto è solo il mio primo giorno da grande. Il racconto è dei giorni nostri ma sarebbe stato lo stesso 10 o 100 anni fa. Birmania, Marzo 2011 ✽

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Dall’alto in basso e da sinistra a destra: Il bagno, un momento di svago • Una donna prega al passaggio dei monaci • L’elemosina mattutina • Momento del pranzo • Le dieci regole del codice di condotta • Gli ultimi giochi prima di rientrare al Monastero • Il mio nome è Zarli • Momenti di preghiera • Lavarsi diventa un divertimento • Relax pomeridiano al Monastero • Gioco del pallone pomeridiano • E’ l’ora della preghiera serale • Due novizi in attesa del pranzo • Riscoprirsi ancora bambini nel primo giorno da adulti.


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FOTOGRAFIA & INFORMATICA

RAW, JPEG e l’allegra combriccola… SECONDA E ULTIMA PARTE

by Doctor Trigo Continua il nostro viaggio nel mondo dei formati dei file immagine. Nella prima parte abbiamo visto in dettaglio il RAW e adesso analizzeremo gli altri formati più comunemente usati. Il formato JPEG Il formato JPEG (acronimo di Joint Photographic Experts Group) è il formato standard più utilizzato per il salvataggio delle immagini. Rispetto al formato RAW per ottenere un file JPEG il processore interno della fotocamera effettua una elaborazione (compressione) dei dati ottenuti dalla conversione analogica/digitale dell’immagine. La profondità colore per il JPEG è sempre di 24 bit per pixel (cioè 8 bit per ciascun canale RGB per un totale di oltre 16 milioni di colori rappresentabili, il bit, come abbiamo visto nella prima parte, è l’atomo costituente tutto il mondo informatico è può valere 0 o 1). La compressione, cioè la riduzione della dimensione in Byte del file (1 Byte è costituito da una sequenza di 8 bit) viene effettuata con algoritmi (cioè programmi matematici) che sono quasi sempre di tipo distruttivo (lossy), cioè che fanno perdere qualità all’immagine, anche se per compressioni non troppo spinte e per normali ingrandimenti, la differenza è difficilmente percepibile ad occhio nudo. Un aspetto fondamentale del JPEG è che possiamo decidere il grado di compressione da utilizzare sia in fase di ripresa (quasi tutte le fotocamere permettono di selezionare almeno tre tipi di qualità di JPEG, da una qualità alta che significa bassa compressione del file con conseguente minor numero di foto salvabili sulla stessa scheda di memoria, ad una qualità bassa con maggior compressione, quindi con file di dimensioni minori e un numero maggiore di foto salvabili), sia in fase di successivi salvataggi su PC tramite opportuni programmi (ogni programma può avere una modalità diversa per il settaggio della qualità, ad esempio una percentuale, un cursore oppure un numero incrementale, solo per citare il più conosciuto, in Photoshop abbiamo fino a 13 livelli di qualità JPEG, dal livello 0 che corrisponde alla massima compressione e alla minima qualità, fino al livello 12 che corrisponde alla minima compressione e alla massima qualità). Facciamo un po’ di pratica: vediamo come usando un paio di programmi diversi fra i tanti disponibili (il primo è Photoshop, il secondo è un programmino free22 |

ware per il ridimensionamento dei file JPEG scovato in rete) è semplice modificare la compressione (e quindi la qualità) di un file immagine JPEG. Vediamo cosa succede utilizzando Photoshop. Se salviamo per la prima volta un file in formato JPEG con il comando “Salva con nome…” dal menù “File” ad un certo punto si aprirà la seguente finestra “Opzioni JPEG” dove potremo settare alcuni parametri della nostra immagine come la qualità e la modalità di visualizzazione nelle pagine web.

Finestra “Opzioni JPEG” di PS Il significato delle varie selezioni è: • Alone è possibile selezionare vari colori per simulare l’aspetto della trasparenza di sfondo nelle immagini che contengono una trasparenza (JPEG non supporta il canale trasparente). • Opzioni immagine per selezionare la qualità dell’immagine trascinando il relativo cursore a comparsa o immettendo un valore da 0 a 12 nella casella Qualità. • Opzioni formato si può scegliere tra: Linea di base (Standard) che usa un formato riconosciuto dalla maggior parte del browser Web; Linea di base ottimizzata che crea un file con colori ottimizzati e di dimensioni leggermente inferiori; Progressione ottimizzata visualizza una serie di versioni sempre più dettagliate dell’immagine (specificandone il numero) ad esempio


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durante il caricamento di un’immagine su una pagina web, però non tutti i browser Web supportano le immagini JPEG in progressione. Invece usando il programma freeware JPEG Resizer della Virtualzone, che vedremo meglio quando parleremo di ridimensionamento delle immagini (scaricabile, ve lo consiglio, dal sito www.virtualzone.de) avremo la seguente finestra, dove possiamo decidere la qualità della foto con una percentuale che varia dal 0% (bassa qualità e alta compressione) al 100% (alta qualità e bassa compressione). Inoltre potremo decidere anche il tipo di algoritmo utilizzato per la compressione (in questo caso il Lanczos3). Evito di scendere in dettagli su quest’ultimo argomento di carattere strettamente matematico.

Finestra “3.Output” di JPEG Resizer

Vantaggi:

• Essendo un formato standard, l’immagine è immediatamente visualizzabile, appena scaricata dalla propria fotocamera, sia direttamente dal sistema operativo del PC sia da qualunque programma di gestione/ elaborazione delle immagini. Quindi può essere immediatamente stampata, oppure inserita in una pagina web internet (anche se per pubblicarla su internet molto spesso viene richiesto un ridimensionamento della foto, argomento che tratteremo nei prossimi appuntamenti) • Il file essendo compresso occupa una dimensione di memoria inferiore, sulla stessa scheda o hard disk possiamo immagazzinare un numero maggiore d’immagini rispetto al formato RAW • Formato presente su tutti i modelli di fotocamera, da quelle ultraeconomiche (in queste è l’unico disponibile) a quelle professionali (associabile al RAW oppure come sua alternativa su scelta dell’utente) • Per le sue caratteristiche (buona compressione mantenendo una qualità accettabile) è il formato “principe” delle immagini in Internet, anzi, molto spesso la pubblicazione di immagini di bassa qualità tutela i diritti dell’autore ed è quindi una caratteristica ricercata.

Svantaggi:

• La compressione utilizzata negli algoritmi JPEG è

in generale di tipo lossy, cioè con perdita di informazioni. Questo significa che la qualità dell’immagine viene peggiorata ad ogni salvataggio successivo (più si comprime e più si deteriora). Partendo da una immagine normale e volendo fare delle elaborazioni, se queste elaborazioni vengono fatte in più fasi, salvando ogni volta il file originale, è possibile che dopo pochi passaggi il risultato sia una foto con qualità molto bassa e quindi non più utilizzabile. Il consiglio è quindi quello di mantenere inalterata la foto originale e “lavorare” sempre su una copia. • Non si riescono ad ottenere gli stessi risultati nelle regolazioni base (esposizione, bilanciamento del bianco, ecc.) come quando si lavora con il file RAW. Queste regolazioni in genere comportano un aumento del disturbo (rumore) facilmente visibile. • Non è adatto alla rappresentazione di disegni geometrici, di testo e di icone, non supporta trasparenze. A questo scopo vengono più comunemente usati i formati PNG e GIF. • Per migliorare la qualità della compressione è in fase di studio un nuovo standard JPEG2000 che probabilmente andrà a sostituire nel tempo il JPEG, con la conseguente necessità di sostituzione o aggiornamento della propria attrezzatura fotografica e programmi software. Possiamo dire che i formati RAW e JPEG fin qui analizzati coprono nella maggior parte dei casi quasi il 90% del normale utilizzo da un punto di vista puramente fotografico. Adesso analizzeremo alcuni degli altri formati usati leggermente meno in ambito fotografico e sicuramente in modo più consistente in altri ambiti come ad esempio la computer graphics, l’editoria, l’animazione computerizzata ed il web design. I formati successivamente trattati, non sono generalmente presenti come opzione di salvataggio sulle fotocamere digitali, ma volendo possiamo ricavarli dalle nostre immagini RAW o JPEG tramite specifici programmi di conversione o tramite i programmi di fotoelaborazione, cosa utile ad esempio quando vogliamo integrare un’immagine fotografica con un’immagine grafica o creare con le nostre immagini un’animazione.

Il formato BMP E’ il formato nativo dei sistemi operativi Microsoft Windows e OS/2, anche detto Windows Bitmap, creato per velocizzare i tempi di lettura/scrittura dei file su disco, ciò vero soprattutto sulle macchine più datate. E’ un formato che veniva utilizzato largamente in passato e nella grafica piuttosto che in fotografia. Attualmente è stato soppiantato da altri formati, viene ancora utilizzato, principalmente, come formato interno per i programmi di Windows. Come dice il nome, questo formato è un formato bitmap/raster (a tal proposito si veda il box a fondo articolo) in genere non compresso (la compressione, usata raramente, non è comunque efficiente rispetto a quella (segue...)

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usata in altri formati). Questo comporta file di dimensioni maggiori rispetto ai corrispondenti in altri formati. La profondità colore può essere di 1, 4, 8, 16, 24 o 32 bit per pixel. Le bitmap con 1, 4 e 8 bit contengono una tavolozza per la conversione dei possibili indici numerici nei rispettivi colori (rispettivamente 2, 16 e 256). Nelle bitmap con profondità più elevata il colore non è indicizzato bensì codificato direttamente nelle sue componenti cromatiche RGB. La versione più datata, la 3, comunque quella ancor oggi più diffusa, ha gli svantaggi di non poter gestire un livello di trasparenza, di non gestire spazi colori personalizzati né i metadati. Le versioni successive, la 4 e la 5, hanno in parte risolto questi problemi, però non essendo molto diffuse trovano impiego quasi esclusivamente all’interno dei programmi Windows.

Il formato GIF Il GIF (Graphics Interchange Format) è una evoluzione del formato BMP (anch’esso quindi è un formato grafico bitmat o raster) con l’introduzione di una compressione senza perdita di informazioni (lossless) e quindi senza deterioramento dell’immagine. Viene usato molto nel web per le animazioni, ma anche per le immagini soprattutto di grafica in quanto ha una tavolozza di colori associabili al singolo pixel abbastanza limitata (una singola immagine può contenere solamente da 2 a 256 colori - quindi da 1 a 8 bit per pixel – scelti fra 16.8 milioni di colori, quelli per intenderci associabili ai file JPEG, di conseguenza le immagini ottenute in questo formato hanno solitamente una dimensione ridotta) anche se esistono tecniche per simulare un numero maggiore di colori, anche se queste tecniche tendono a “sgranare” l’immagine. Il singolo pixel può essere definito anche come trasparente, sostituendo quindi ad esso il colore di sfondo o l’immagine sottostante. Non è possibile però definire le semitrasparenze.

Il formato PNG Il formato PNG (Portable Network Graphics) venne creato da un gruppo di autori indipendenti nel 1995, in seguito all’introduzione di royalty dell’allora popolarissimo formato GIF (royalty che sono tra l’altro decadute negli anni 2004 e 2005). Anche il PNG (formato grafico bitmat o raster) utilizza una compressione senza deterioramento (lossless) e, a vantaggio sul GIF, oltre a una serie abbastanza rilevante di caratteristiche (migliore compressione; fino a 256 livelli di trasparenza contro l’unico del GIF; correzione gamma; correzione degli errori), riesce a memorizzare immagini in bianco e nero (fino a 16 bit per pixel) e a colori reali (fino a 48 bit per pixel) invece dei 256 del GIF. Questo sta comportando che, in pratica, il formato 24 |

PNG sia sempre più utilizzato al posto del GIF, anche se attualmente non è un formato supportato da tutti i tipi di browser Internet.

Il formato TIFF Il formato TIFF (Tagged Image File Format) è un formato proprietario (Aldus-Adobe) anche se viene interpretato e visualizzato sia dai sistemi operativi che da quasi tutti i programmi grafici. Il TIFF viene usato largamente per lo scambio di immagini fra PC, stampanti e scanner perché permette di specificare numerose indicazioni aggiuntive come ad esempio la calibratura del colore. Permette di salvare immagini bitmap (raster) anche di notevoli dimensioni (più di 4GB compresse), senza perdere qualità e indipendentemente dalle piattaforme e periferiche usate (Device-Indipendent Bitmap, sigla DIB) e permette l’utilizzo di più spazi colore (RGB, CMYK, ecc.). Le immagini possono essere memorizzate, oltre che come linee di scansione (come nel caso JPEG), anche in riquadri, questo permette di avere un rapido accesso a immagini di grosse dimensioni. Un file TIFF può contenere immagini divise su più pagine (videate), ad esempio, si possono inserire in un unico file tutte le pagine che compongono un fax. Per questo motivo è usato dalla Apple come formato per le immagini che compongono le sue icone (icns). A differenza del JPEG (che si ferma a 24 bit per pixel) permette il salvataggio di immagini True color con una codifica fino a 48 bit per pixel, ed inoltre ogni salvataggio successivo non fa decadere la qualità dell’immagine (casa che invece avviene con il JPEG). Questo lo rende un’alternativa molto alettante all’uso del JPEG nel flusso di lavoro fotografico di alta qualità. Infatti possiamo passare da un file RAW a un file TIFF spesso mantenendo lo stesso numero di bit per pixel (e quindi la stessa ampiezza di informazioni utili) e utilizzare il file TIFF per l’elaborazione tramite i programmi di fotoritocco (come ad esempio Photoshop), cosa che non si può fare direttamente con il file RAW. Il principale difetto del formato TIFF è che la dimensione del file è spesso maggiore rispetto a quella del file RAW originale, la qual cosa impedisce di utilizzare questo formato ad esempio per le pubblicazioni via web (dove in genere la qualità richiesta è molto inferiore), ma relega questa procedura alla realizzazione di elaborati di qualità (stampe, pubblicazioni su riviste cartacee, ecc.)

Il formato PSD Un discorso a parte, non essendo un formato immagine vero e proprio, merita il formato PSD utilizzato esclusivamente dal programma di elaborazione immagini Adobe Photoshop. Naturalmente non è un formato


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standard ma è proprietario di Adobe, ma data la larga diffusione di questo programma nel mondo fotografico sia professionale che amatoriale, merita una breve descrizione. Tramite questo formato è possibile salvare l’immagine elaborata completa di tutti i livelli che la compongono (Photoshop come molti altri programmi di fotoelaborazione può lavorare su più livelli sovrapposti, dove è possibile inserire immagini, selezioni, regolazioni, ecc.), in modo da poter continuare l’elaborazione in fasi successive. Gli svantaggi principali sono, come tutti i formati non standard, l’impossibilità di visualizzare il file direttamente dal sistema operativo o da quasi tutti i programmi non Adobe, e le dimensioni a volte gigantesche che questi file assumono (per esempio, partendo da un file RAW di 10MB è possibile arrivare velocemente a file PSD anche di centinaia di MB).

Il formato DNG Anche il formato DNG (Digital NeGative) è un formato proprietario Adobe introdotto nel 2004 con l’idea di standardizzare e unificare la moltitudine di formati RAW in un unico formato e rispondere al timore di molti fotografi di non riuscire ad accedere in futuro al proprio lavoro (non è detto ad esempio che aggiornamenti futuri dei programmi di elaborazione continuino a supportare i vecchi formati RAW). Normalmente i file DNG, grazie ad una compressione lossless, sono di dimensioni minori all’equivalente RAW proprietario (a meno che non si decida di incor-

porare all’interno del DNG anche il file RAW originale o addirittura un JPEG per le anteprime). Un’altra differenza rispetto al RAW è che il formato DNG contiene al suo interno tutti i dati (metadati) relativi alle varie correzioni effettuate con programmi tipo Lightroom o Camera Raw, quindi con i DNG non troveremo associati i file XMP come avviene con i normali RAW. Già attualmente molte aziende sia di software che di macchine fotografiche supportano direttamente il formato DNG (ma i due maggiori produttori, Canon e Nikon, non hanno ancora aderito al progetto).

Dopo tutta questa teoria rilassiamoci con un po’ di pratica: analizzeremo il caso di un’immagine RAW salvata in formato JPEG con qualità diverse e in formato TIFF (senza compressione e con compressione). Vediamo innanzitutto le dimensioni in Byte dei vari file creati a partire dalla stessa immagine, naturalmente ciò vale per questa specifica immagine, con altri tipi di immagine, ad esempio con larghe parti con colori omogenei e uniformi, l’algoritmo di compressione JPEG funzionerà in modo più efficiente, portando a compressioni maggiori a pari qualità: Per questa immagine il file RAW originale (estensione .RW2) ha una dimensione di più di 11 Mega Byte (1 MB corrisponde a 1024 Kilo Byte <KB> e cioè a 1 milione di Byte). Si nota come il file JPEG di qualità più alta (la 12 su PS) è leggermente più piccolo, per avere delle dimensioni più contenute si deve scendere a qua(segue...)

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lità inferiori (circa il 20% della dimensione iniziale con qualità 8, fino ad arrivare a circa il 3% con qualità 0). Invece i TIFF sono notevolmente più grandi rispetto al file originale, quasi 28 MB per il TIFF non compresso e più di 20 MB per quello compresso, entrambi con

profondità colore di 8 bit per pixel per singolo canale, mentre con profondità 16 bit per pixel arriviamo quasi a 56 MB. Vediamo invece come varia la qualità oggettiva dell’immagine al variare della compressione:

Particolare ingrandito (formato RAW)

Immagine campione in RAW

Particolari delle immagini salvate in altri formati e con differenti livelli di qualità:

JPEG qualità 12

JPEG qualità 8

JPEG qualità 4

JPEG qualità 0

TIFF 8bpp compresso

TIFF 16bpp non compresso

Possiamo vedere che, come detto precedentemente, la qualità delle immagini JPEG varia notevolmente in base al fattore di compressione. Se con una qualità 12 non si notano differenze dal RAW e con qualità 8 la cosa è ancora accettabile, con qualità 4 o ancor peggio con qualità 0 il deterioramento dell’immagine è senz’altro evidente (naturalmente stiamo analizzando un ingran26 |

dimento dell’immagine originale, se volessimo pubblicare su web un’immagine larga come un francobollo anche la qualità 0 potrebbe essere sufficiente). Un suggerimento generico che mi permetto di dare è usare qualità 10 per ottenere una compressione accettabile ed alta qualità dell’immagine e usare qualità 7 per ottenere una buona compressione e una qualità media da


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utilizzare ad esempio in Internet. Invece con il formato TIFF (sia quello a 16 bpp non compresso, sia quello a 8 bpp compresso) visivamente non si riscontrano delle differenze rispetto al RAW, e si può affermare che anche la versione compressa a 8bpp è migliore rispetto alla versione JPEG di qualità massima.

Naturalmente il discorso sui formati dei file (di cui abbiamo visto solo alcuni, trascurandone altri come il TGA, il PICT, il DjVu, il PCX, ecc.) potrebbe scendere in dettagli molto più approfonditi e tecnici. In questo articolo si sono solo sfiorati argomenti come ad esempio la profondità colore e la sintesi additiva RGB. Altri argomenti come il Color Filter Arrey, l’interpolazione (demosaicizzazione), il canale alfa e molti altri non sono stati neppure accennati. Alcuni di questi saranno

certamente soggetti di future disquisizioni. Comunque chi fosse stuzzicato dalla cosa, oltre a poter reperire numerosissime informazioni in internet e in pubblicazioni di settore, può inviare domande al seguente indirizzo e-mail: cefotomagazine@gmail.com. Nei prossimi appuntamenti vedremo alcuni argomenti strettamente collegati a quanto finora detto. Parleremo di dimensionamento (in pixel) delle foto e di come da queste dimensioni possiamo ricavare la dimensione massima della stampa (in cm) per avere risultati soddisfacenti. Vedremo anche con esempi pratici come si può modificare questa dimensione, sia rimpicciolendola che ingrandendola. Quindi, alla prossima e nel frattempo fotografate, scaricate, elaborate e soprattutto divertitevi… ;D ✽

La battaglia fra Mr. Bitmap e il Sig. Vettore La digitalizzazione di un’immagine può produrre generalmente come risultato: un file bitmap (detto anche raster), costituito da un insieme di punti (pixel) contenuti in una tabella, ciascuno di questi punti è associato a valori (espressi in bit) che ne descrive la posizione e il colore. Ad esempio i formati JPEG, TIFF, BMP, GIF e PNG sono formati bitmap; un file vettoriale (detto anche cliparts): le immagini vettoriali sono delle rappresentazioni di entità geometriche (ad esempio un cerchio, un rettangolo, un segmento, ecc.). Questi sono definiti da formule matematiche (ad esempio un cerchio è definito da un centro e un raggio). Formati vettoriali sono ad esempio SVG, AI e PS. Dato che un’immagine vettoriale è costituita unicamente da entità matematiche, è possibile applicarle facilmente delle trasformazioni geometriche (zoom, linearizzazione, ecc), mentre un immagine bitmat, fatta di pixel, non potrà subire tali trasformazioni se non perdendo delle informazioni, dette distorsioni. Si chiama quindi pixelizzazione (in inglese aliasing) la comparsa di pixel in un’immagine in seguito ad una trasformazione geometrica (soprattutto l’ingrandimento). Inoltre, le immagini vettoriali permettono di definire un’immagine con poche informazioni, il che rende i file decisamente poco voluminosi. D’altra parte, un’immagine vettoriale permette solamente la rappresentazione di forme semplici. Se è vero che una sovrapposizioni di diversi elementi semplici può dare dei risultati interessanti, non tutte le immagini (soprattutto quelle fotografiche) possono essere rese correttamente in modo vettoriale.

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ZIE APPUNTAMENTI NOTIZIE APPUNTA

I

n primis facciamo i nostri complimenti ai soci del gruppo che si sono distinti avendo ricevuto prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale. In particolare un grande applauso va a Renata Busettini vincitrice del primo premio della categoria paesaggio della quarta edizione del Premio Ischia di Fotografia 2011 con l’opera “il ponte di U-Bein”

Foto di Renata Busettini

Foto di Mauro Dragoni “Via Verdi a Torino – la Rai”

Mauro Dragoni che ha ricevuto il riconoscimento della pubblicazione di un paio delle proprie opere sul catalogo del progetto “Passione Italia” – 16 e 17 marzo 2011 – una giornata Italiana – progetto fotografico collettivo, promosso nella data dell’anniversario della proclamazione dei 150 anni dell’unità d’Italia dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (FIAF) e da SEAT PG ed organizzato dal “Centro Italiano della Fotografia d’Autore” di Bibbiena (AR), patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministro della Gioventù, Ministro del Turismo e Unione Provincie d’Italia. A questa iniziativa hanno partecipato circa 2’400 fotoamatori partecipanti singoli e 147 circoli o gruppi fotografici e sono stati selezionati per la pubblicazione 635 autori.

Vincenzo Olivo vincitore del primo premio del tema obbligato a colori “Cherasco: un museo diffuso” del 27° Concorso Nazionale di Fotografia “Città di Cherasco” 2011

Foto di Vincenzo Olivo

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(Le fotografie presenti in questa pagina, nel rispetto del diritto d’autore, vengono riprodotte ai sensi degli artt. 65 comma 2, 70 comma 1 bis, 101 comma 1 legge 633/1941)


AMENTI NOTIZIE APPUNTAMENTI NOTI Dopo la pausa estiva sono ripresi i nostri consueti incontri del martedì sera a partire dalle 9.00, presso la nuova sede (provvisoria) della Sala Polivalente Gianni Fornero in corso Siracusa 213 (vicino a corso Tazzoli). Come sempre si parla di fotografia e periodicamente si può assistere a piccoli workshop su come ideare ed elaborare in modo creativo i nostri scatti.

do obbiettivi a focale corta ed inquadrando determinati punti del cielo e del paesaggio. Per ultimo si illustra la ripresa di costellazioni o parti di esse con il metodo della composizione digitale di molte immagini.

In particolare è in programma una serata in collaborazione con il Circolo Pinerolese Astrofili Polaris (www.cpap.altervista.org) dove verrà trattato in modo semplice ma con grande competenza un aspetto molto particolare della nostra passione, e cioè la fotografia astronomica. Verranno descritti alcuni metodi per la ripresa di fotografie astronomiche con macchina fotografica su cavalletto. La serata si svolgerà illustrando tre metodi di ripresa diversi, sia come soggetti che come tecniche. Nel primo verranno illustrate tecniche per la ripresa di Luna e pianeti a grande campo e con teleobbiettivi. Il secondo metodo illustra la ripresa di strisciate stellari usan-

Un’altra serata da non perdere sarà quella organizzata insieme all’Accademia Torinese di Fotografia www.accademiatf.eu e dedicata a Richard Avedon (New York 15.05.23-Sant’Antonio 01.10.2004) tra i più famosi fotografi ritrattisti di tutti i tempi. Sandro Crisà ci racconterà la sua vita attraverso le sue fotografie più celebri. Se quindi volete veder (ma soprattutto fotografar) le stelle e scoprire la vita di un grande fotografo, vi invitiamo a mantenervi aggiornati tramite il sito: http://www.fiatcares.com/Cedas/Gruppi/sezioni/foto/ Pages/home.aspx per conoscere le date precise di questi interessantissimi eventi. Oppure inviate una mail all’indirizzo:cefotomagazine@gmail.com indicando sull’oggetto: “appuntamenti” e sarete informati direttamente dalla redazione sui programmi del gruppo.

Infine ricordiamo l’appuntamento con l’edizione annuale della rassegna fotografica Fiat. La rassegna fotografica è aperta a tutti ed è a tema libero. I lavori devono essere presentati entro il 22 Novembre in biglietteria Cedas o alla Sezione Fotografia (il martedì tra le 21 e le 23) presso la Sala Fornero in C.so Siracusa 213 - Torino. Sono ammesse fino a otto stampe, in formato minimo 18x24 e massimo 30x40, applicate su passe-partout in cartoncino bianco, grigio o nero senza bordature, salvo un profilo sottile. Indicare sul retro delle fotografie nome, cognome, indirizzo, ente Fiat di appartenenza o nome del familiare, aggregato o anziano; titolo e codice riportato sul modulo di partecipazione che si scarica dal sito Cedas. I lavori più belli saranno esposti in una prestigiosa sede torinese. Data e luogo saranno comunicati a fine ottobre. La partecipazione alla rassegna è gratuita.

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Carnevale di Rio Brasile 1977 - Mario De Biasi

PARATISSIMA 2011 ( www.paratissima.it ) Il Gruppo Fotografi Cedas in mostra a Paratissima e Mondovì L’ALTRA MONDOVI’ la città vista dagli occhi di alcuni fotografi del Gruppo Cedas. La PICCOLA GALLERIA MATERICA ha ideato questo progetto per scoprire come Mondovì sarebbe stata vista ed interpretata da chi di Mondovì non è, da chi Mondovì non la vive e non la conosce. I fotografi Cedas l’hanno colorata, stilizzata e raccontata a modo loro. • dal 2 al 6 novembre 2011 – Quartiere San Salvario (To) presso Avatar viaggi Via Sant’Anselmo 20C • dal 12 novembre 2011 al 14 gennaio 2012 - Piccola Galleria Materica - Borgheletto, Via Beccaria 35F – Mondovì

Carlo Ferrari

MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOST

I Baci di De Biasi Dal 24/09/2011 al 12/11/2011 presso Shots Gallery - Piazzetta del Santuario 2 d (Borgo Santa Caterina), Bergamo www.shotsgallery.it mail:info@shotsgallery.it

La scelta della felicità, fotografie di Jacques Henri Lartigue - Polaroids di Julian Schnabel Dal 23/09/2011 al 20/11/2011 presso Fondazione Forma per la Fotografia – piazza Tito Lucrezio Caro, 1 – Milano www.formafoto.it Doppio appuntamento allo Spazio Forma di Milano:

Julian Schnabel, Untitled, Olmo 2008

La mostra di De Biasi, con il titolo ispirato a Catullo, percorre il tema del bacio: un tema classico ma sempre attuale, che rappresenta passione e affetto, due componenti indispensabili della vita. Le foto sono state realizzate in varie parti del mondo: a Budapest, a New York, a Rio, a Milano e a Firenze, in Finlandia.

Uno è dedicato a Julian Schnabel, artista e regista americano che ha raccontato il proprio mondo con una Polaroid nel formato panoramico 20x24 pollici (50x60 cm) “grande come un frigorifero”. Nei suoi scatti, amici, familiari, le opere dipinte. Tra gli amici celebri, Lou Reed, Placido Domingo, Mickey Rourke. Alcune delle foto sono ritoccate dall’autore dopo la stampa con campiture di colore. segue alla pagina seguente; vedi Lartigue

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La scelta della felicità è invece il titolo della mostra dedicata a Jacques Henri Lartigue, fotografo francese della prima metà del Novecento che ha iniziato a fotografare a soli sei anni, ma è diventato famoso solo alla soglia dei settanta, quando le sue foto sono state esposte al Moma di New York. Lartigue non si è mai dovuto preoccupare troppo di come guadagnarsi da vivere,e così ha potuto scattare immagini con libertà e spontaneità. La fotografia per Lartigue diventa espressione della sua ricerca della felicità, la registrazione non solo di ciò che vive ma di ciò che vorrebbe vivere: salti e giochi d’acqua, amici felici, donne belle e sorridenti, corse di automobili, gite al mare. Dal 5 ottobre accanto alle foto ci saranno alcune pagine del suo diario.

Jacques Lartigue, Renée, strada Parigi, Aix Les Bains, Luglio 1931

segue dalla pagina precedente; vedi Schnabel

TRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EV

Todo o Nada di Mario Testino Dal 8/7/2011 al 23/11/2011 presso Fondazione Memmo, Palazzo Ruspoli, Via del Corso, 418 Roma www.ticket.it/testino La mostra propone 54 scatti (di celebrità quali ad esempio Madonna, Kate Moss, Lady Diana e Angelina Jolie) tra cui alcuni inediti, di donne vestite e nude (a questo si riferisce il titolo): nudo e moda sono due temi ricorrenti del fotografo, per cui “l’essenza della mostra sta nei processi e nelle implicazioni insite nell’atto di togliersi i vestiti e svelare la nudità. Le foto delle modelle vestite propongono abiti stravaganti e ambientazioni volutamente “teatrali”. Testino è uno dei più importanti fotografi di moda di oggi: ha lavorato per Vogue e vanity Fair, GQ, e per i grandi stilisti, tra cui D&G, Versace, Gucci.

Edward Steichen Dal 20/11/2011 al 12/2/2012 presso la Galleria Carla Sozzani – corso Como 10 – Milano http://www.galleriacarlasozzani.org/#/gallery/ Negli anni venti e trenta, Steichen creò un nuovo stile della fotografia di moda, che fino ad allora era stata un’incoerente e pittorica espressione, non al passo con la filosofia modernista sostenuta dagli stessi stilisti attratti dalle avanguardie del tempo.

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Leonard Freed, Roma 1958 © Leonard Freed – Magnum (Brigitte Freed)

RE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EV Leonard Freed – Io amo l’Italia Dal 20/10/2011 al 08/01/2012 presso Fondazione Stelline, Corso Magenta 61, Milano www.stelline.it L’esposizione dal titolo “Io amo l’Italia” presenta cento opere fotografiche, tra modern e vintage print, di Leonard Freed (New York, 1929 – 2006) – associato alla celebre agenzia fotografica Magnum dagli anni ‘50 e dal 1972 socio a pieno titolo - dedicate all’Italia e agli italiani e scattate dalla metà del Novecento agli inizi del nuovo secolo.

Ansel Adams,Tree, Stump and Mist, Northern Cascades,Washington, 1958 (printed 1976 ca.), silver gelatin print, © 2011 The Ansel Adams Publishing Rights Trust courtesy of the Andrew Smith Gallery, Santa Fe, NM

La Natura secondo Ansel Adams Dal 16/09/2011 al 29/01/2011 presso Ex Ospedale Sant’Agostino – Largo Porta Sant’Agostino, 228 – Modena Promosso da Fondazione Fotografia, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena 70 stampe vintage originali che raccontano il rapporto di Ansel Adams con la natura: questo è la mostra “La natura è il mio regno”. Si tratta della prima grande mostra dedicata solo ad Adams in Italia: l’America incontaminata e ancora da esplorare, che fa rivivere il mito della frontiera che infiammò tanti autori della letteratura nord-americana di fine Ottocento.

2° Festival Fotografico Italiano - Archivio Fotografico Italiano Dal 12/11/2011 al 4/12/2011 a Busto Arsizio (VA) www.festivalfotograficoitaliano.it Più di trenta le mostre previste dalla rassegna, in grado di offrire al pubblico un percorso visivo che si dirama dalla fotografia storica alle sperimentazioni contemporanee, dalla documentazione d’archivio alle ricerche più creative. Un Festival da vedere, ma soprattutto da vivere in prima persona, attraverso i numerosi appuntamenti che animeranno le tre settimane fotografiche: seminari, workshop, proiezioni, letture dei portfolio, presentazione di libri, intrattenimenti musicali, premi di fotografia e un’asta di beneficenza di fotografie d’autore.

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VENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI Bassano Fotografia 11 Dal 17/9/2011 al 6/1/2012 a Bassano del Grappa manfrottoschoolofxcellence.com/bassano-fotografia-2011/ Bassano Fotografia è un percorso attraverso l’immaginazione che sfrutta la genialità, l’introspezione e la creatività di fotografi importanti come Douglas Kirkland, Harry De Zitter, Marc De Tollenaere, Enzo Dalla Pellegrina, Sofie Knijff, Massimo Siragusa, Bassiano Zonta, e la passione di altre realtà più piccole dedite alla fotografia. L’intenzione di questo evento è quella di unire lo spirito di creatività di artisti del mondo della fotografia con l’immaginazione e la voglia di trasmettere emozioni attraverso un mondo di immagini e colori che richiamino la propria personale interpretazione.

LPF - Lucca Photo Fest Dal 19/10/2011 al 11/12/2011 a Lucca www.lupf.it/index.php?option=com_content&view=category&id= 13&Itemid=36&lang=it La settima edizione del LUCCA PHOTO FEST, festival internazionale dedicato alla fotografia e alla video arte, (uno degli eventi più importanti in Europa) focalizza la sua attenzione su un tema allo stesso tempo affascinante e complesso: l’Oriente. LUCCA PHOTO FEST, prevede oltre 20 mostre, alcune in anteprima assoluta, e più di 70 eventi collaterali tra workshop, conferenze, proiezioni esclusive, presentazione di libri, incontri al Photocafè e lettura dei portfolio, tutti ambientati nel centro storico di Lucca.

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ORSI FOTOGRAFICI CONCORSI FOTOGRAF Le date indicate sono quelle dell’ultimo giorno per la consegna delle opere. 10/11/2011 - SAN VINCENZO (LI) 11° Città di San Vincenzo - Patr. FIAF 2011M9 Tema Libero - Tema Obbligato “Un racconto x immagini”: www.fotoamatorisanvincenzo.it - concorso@fotoamatorisanvincenzo.it 13/11/2011 - VIGEVANO Vigevano è... l´anima dei luoghi “Vigevano è... l´anima dei luoghi”, questo il titolo del concorso, chiede ai fotografi non professionisti di raccontare Vigevano e la Lomellina. www.iatvigevano. com/eventi/vigevano-e/concorso-fotografico - iat@comune.vigevano.pv.it 14/11/2011 - SILEA (TV) 4° “Volti” - Patr. FIAF 2011F3 Tema Libero e Tema Obbligato : Sport www.venetofotografia.it - Info@venetofotografia.it 14/11/2011 - PALERMO Concorso fotografico AMNESTY INTERNATIONAL (SICILIA) Amnesty International (Sicilia) organizza un Concorso Fotografico dal tema “La Maternità”. www.amnestysicilia.it/fotografico/fotografico.html fotografia@amnestysicilia.it 15/11/2011 – L’AQUILA Concorso e mostra di Fotografia “CONTRASTI” www.cleves.it. 15/11/2011 – SESTRI PONENTE Concorso fotografico “FOTONARRANDO SESTRI” http://municipiovi.prossimafermatagenova.it/notizia/ fotonarrando-sestri 15/11/2011 – CARPANETO PIACENTINO (PC) 2° Concorso fotografico nazionale - LA COPPA Il concorso si svolge su due temi: tema libero e tema “Paesaggi Metropolitani” (città paesi e momenti di vita). www.immaginezero.it 16/11/2011 - OSIMO (AN) 34° “Senza testa” - Patr. FIAF 2011L1 Tema Libero e Tema Obbligato “Lo sport unisce www.comune.osimo.an.it 17/11/2011 - VERONA Premio Verona 2012 - Patr. FIAF 2012F1 Tema Libero - Tema Obbligato “Sport e tempo libero” www.comune.verona.it/scaviscaligeri

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18/11/2011 - SAN BENEDETTO DEL TRONTO 16° Concorso Fotografico Tema Libero Immagini Tradizionali e Immagini Elaborate - www.fotodigitale.altervista.org 20/11/2011 - PESCARA La solidarietà non ha confini CONCORSO FOTOGRAFICO NOVISSI www.novissi.org - info@novissi.org

ONLUS

20/11/2011 Concorso fotografico “Philip Watch” Philip Watch ti invita a partecipare al suo concorso fotografico che unisce i suoi 153 anni di storia ai 150 anni dell’Unità d’Italia. http://www.philipwatch.tgcom.mediaset.it/partecipa. aspx 20/11/2011 – MISTERBIANCO 3° Concorso fotografico FIDAPA “ATTIMI” www.fidapasicilia.it sezione Misterbianco 25/11/2011 Concorso fotografico - Il tram nel 150° anniversario dell’unità d’Italia www.atts.to.it/public_concorso_foto.php 25/11/2011 - PINZOLO Concorso fotografico “CLIKKIAMO UN´EMOZIONE” ll concorso è rivolto ai ragazzi dai 14 ai 29 anni e si propone di realizzare una mostra espositiva e, con i migliori 12 scatti, un calendario per l’anno 2012. www.rendenagiovani.it/eventi/dettaglio/clikkiamo_ unemozione,404.html 25/11/2011 – PARMA Concorso di fotografia Tapirulan Il concorso è diviso in due sezioni, fotografia verticale in bianco e nero e fotografia orizzontale in bianco e nero. www.tapirulan.it/concorso-fotografia fotografia@tapirulan.it 25/11/2011 – BENEVENTO Concorso fotografico “Territorio sannita: tra natura e storia” La domanda di partecipazione e il regolamento del bando possono essere scaricati su: http://www.issuu. com/arteteco/docs/domanda_di_partecipazione_band o?mode=window&backgroundColor=%23222222 26/11/2011 – VILLAR PEROSA (TO) Concorso Fotografico “Oasi Naturalistica Torrente Chisone” (TO) Temi: Verde, bianco e rosso - Luoghi e soggetti testimoni di 150 anni di storia, valori e unità nazionale. www.oasichisone.it - info@oasichisone.it


FICI CONCORSI FOTOGRAFICI CONCORSI 26/11/2011 – SOLZA (BG) Una cartolina per Solza http://www.comune.solza.bg.it/ 26/11/2011 – PESSANO 10° concorso fotografico “Paolo Tremolada” dal titolo”Una canzone, un titolo, una foto” http://dati. pessanoconbornago.gov.it/altro/81%5C2011_ConcorsoFotografia.pdf 26/11/2011 – PICERNO Concorso fotografico “Un click per Picerno” Sito internet: http://associazionelatorre.jimdo.com 27/11/2011 – PADOVA Concorso fotografico “Il Salone del gusto e della tradizione” www.idvisual.it/idvisual/news/concorso-fotografico-ilsalone 30/11/2011 Premio Internazionale di Fotografia Naturalistica Oasis Photocontest 2011 Dieci le sezioni in gara: “Paesaggio”, “Mammiferi”, “Uccelli”, “Altri animali”, “Portfolio”, “Fotografia subacquea”, “Gente e popoli”, “Mondo vegetale”, “Amici di casa” e “Tecniche di ripresa”. www.oasisphotocontest.com 30/11/2011 - PIOVE DI SACCO (PD) 3° “Luciano Schiavon” fotoclub.chiaroscuro@libero.it

30/11/2011 7° Edizione del Concorso internazionale “Fotografare il Parco” www.fotografareilparco.it 4/12/2011 Concorso fotografico “Di che pausa sei?” www.lavazzalive.com.

13/12/2011 – CAVALLINO-TREPORTI (VE) 1° Concorso Fotografico Cavallino-Treporti 2011 www.aclaguna.it info@aclaguna.it 18/12/2011 – TIRIOLO (CZ) XIV Concorso Fotografico Nazionale città di Tiriolo H2o - l´acqua in tutte le sue espressioni www.asobiettivo.it - info@asobiettivo.it 30/12/2011 – LONDRA (UK) Concorso fotografico “Migrazione, Storia di Viaggi” Accademia Apulia UK pubblica il bando “Migrazione, Storia di Viaggi” Photography Award 2011 www.accademiapulia.org 31/12/2011 Time Now Il tema del concorso è il tempo, il vostro tempo, quello della vostra individualità, o della collettività, quello soggettivo o quello oggettivo, o tutte e due insieme se preferite. www.accademiafotografica.com 31/12/2011 100% VEri CAMpeggiatori Cinque categorie di appartenenza: Emozioni (la foto che più saprà suscitare emozioni), Storia (la foto più eloquente, che racconterà una storia), Creatività (la foto che dimostrerà una buona anima creativa), Pixel e Parole (il miglior abbinamento tra la foto e la frase “Un vero campeggiatore…”), Fermo Immagine (la migliore istantanea che fotograferà un momento particolare) www.vericampeggiatori.it 31/12/2011 Concorso Fotografico Nazionale “In Viaggio” www.riscrivimi.it/fotografia.htm 31/12/2011 2° Concorso fotografico UAAR “Liberi di non credere”

5/12/2011 – PARMA Concorso fotografico - Cogli un attimo di sport Immortalare il gesto tecnico, il colpo vincente, il sudore o la fatica. Racconta il tuo evento! Per partecipare basta scattare una foto degli eventi di Parma Città Europea dello Sport 2011 www.parmacityofsport2011.it 6/12/2011 Macroconcorso www.macroconcorso.it 8/12/2011 OBIETTIVO SULLA MUSICA www.bandacastellamonte.it

Secondo Concorso Fotografico on-line UAAR sul tema: “Superstizioni, Credenze e Illusioni” www.uaar.it/ uaar/concorsofoto 31/12/2011 Concorso Fotografico - CACCIA ALLA MINACCIA Il tema del Concorso Fotografico “CACCIA ALLA MINACCIA” è la individuazione e la rappresentazione, tramite fotografie, delle principali minacce ambientali che mettono a rischio la sopravvivenza del patrimonio naturale del nostro paese. cacciaallaminaccia.blogspot.com/

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Sezione Fotografia CEDAS Fiat


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