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L’UOMO OLTRE IL CALCIATORE

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CENA STELLATA

CENA STELLATA

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RIPRESE, FILMATI PRIVATI E INTERVISTE A CHI HA CONDIVISO MOMENTI IMPORTANTI CON IL NOSTRO CAMPIONE

1. LEONARDO TURCO E GIANMARCO PICCIONE, NEL FILM PAOLO E ROSSANO ROSSI 2. WALTER VELTRONI ALLA REGIA 3. ROSSANO ROSSI 4. ANTONIO CABRINI E MARCO TARDELLI

PAOLO ROSSI CON DON AIMO DELLA CATTOLICA VIRTUS, DOVE GIOCÒ NELLE GIOVANILI

Fu una di quelle notti che si ricordano per sempre. Ogni pratese sa dov’era la sera dell’11 luglio 1982, quando gli azzurri di Bearzot battendo in posero come campioni del mondo per la terza volta. Un’ondata di energia travolse l’intera città, ma soprattutto Santa Lucia, il quartiere dove Paolo Rossi è vissuto e dove da bambino ha iniziato a giocare a calcio con il fratello Rossano. Tanti aspettaro casa, incollati allo schermo o alla radio, qualcuno, elettrizzato e sereno dei tre gol già segnati contro per andare a festeggiare sotto la sua casa. Dopo alcune partite dove non era riuscito a brillare, con 3 gol al Brasile (il famoso 3 a 2 del 5 luglio, una partita passata alla storia), 2 alla Polonia e uno durante la il capocannoniere e calciatore simbolo di quei riscatto, contando che molti criticarono la scelta del ct Bearzot di convocarlo nonostante venisse da due anni di sospensione, preferendolo a giocatori come Roberto Pruzzo, centravanti della Roma e capocannoniere di quell’anno. Che però quel ragazzo è un dato di fatto. Insieme

UNA STORIA INTENSA, FATTA a Baggio e Vieri, Paolo Rossi - scomparso nel dicembre 2020 a soli 64 anni a DI GIOIA, DOLORE, causa di un tumore - detiene ancora oggi il record az-

SACRIFICIO è stato il primo giocatore,

E TRIONFO poi eguagliato da Ronaldo, a vincere nello stesso anno pocannoniere e il Pallone d’oro. Con la Juventus ha vinto due scudetti, una Coppa delle coppe, una Supercoppa Uefa e una Coppa dei Campioni. Una vita, la sua, che ha visto però anche grandi calcioscommesse, da cui venne assolto, ma che lo costrinse a quei due anni di fermo.

PAOLO ROSSI TRA BELLUGI E BETTEGA AI MONDIALI DI ARGENTINA ‘78

PAOLO ROSSI ALLE GIOVANILI. PRIMA LE ESPERIENZE A PRATO E FIRENZE, POI QUELLE A TORINO, ALLA JUVENTUS

Proprio quando ricorrono i 40 anni da quel mitico 1982 è uscito È stato tutto bello. Storia di Paolino e Pablito, scritto e diretto da Walter Veltroni. La storia di due persone in una, Paolino e Pablito, unite da due caratteristiche: la capacità di reazione alle avversità e il sorriso. Il sorriso e si chiude. La storia di un italiano, non solo di un calciatore. si vedono i suoi luoghi dell’infanzia, con i piccoli marco Piccione nei panni suoi e di Rossano, ma an è bello risentire la voce, rivedere i suoi occhi brillanti, e le interviste a chi lo ha conosciuto in maniera intima, il fratello Rossano - che racconta di quando erano bambini e si stringevano nel letto per fronteggiare il freddo o di quando scartavano gli ulivi per giocare al calcio - la moglie Federica Cappelletti con cui si ripercorrono i suoi ultimi anni, e tre ex calciatori, Antonio Cabrini, Marco Tardelli e Giuseppe Bergomi, che con Pablito hanno condiviso quella leggendaria vittoria. rere sullo schermo. Quando da bambino gracile all’apparenza e di famiglia proletaria, gioca a calcio tutti i giorni nei campetti dell’oratorio della sua città, Prato. Quando appena quattordicenne

QUELLA DELL’11 viene chiamato a giocare nella giovanile della gran-

LUGLIO 1982 FU UNA NOTTE de Juventus, costringendolo a trasferirsi da solo a Torino. Quando si rompe il MEMORABILE PER menisco per tre volte all’inizio di una carriera che

TUTTA ITALIA, rischia di non cominciare mai. Poi l’inizio dei suc-

MA ANCORA cessi: capocannoniere prima in serie B, poi in serie DI PIÙ PER PRATO del 78, durante i quali entra nel cuore di tutti con il soprannome di Pablito. E dopo, di nuovo una battuta d’arresto, questa volta per le accuse di calcioscommesse, e la rivalsa in Spagna, in quel fatidico 1982. cio e trionfo.

ALCUNE IMMAGINI DEI MONDIALE DELL’1982, DI CUI PAOLO ROSSI FU CAPOCANNONIERE, CON LA LEGGENDARIA TRIPLETTA CONTRO IL BRASILE, I DUE GOL ALLA POLONIA E QUELLO CONTRO LA GERMANIA IN FINALE

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