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LAVORO E NATURA

MUSEO DEL TESSUTO (PH. FERNANDO GUERRA)

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IL CENTRO STORICO RIMANE LO SCRIGNO CON I TESORI PIÙ PREZIOSI

1. BASILICA DI SANTA MARIA DELLE CARCERI 2. CASA DATINI (PH. PASQUALE PARADISO) 3. I CAVALLI SELVAGGI DELLA CALVANA (PH. OTTAVIA POLI) 4. CHIESA DI SAN FRANCESCO 5. PALAZZO PRETORIO (PH. PASQUALE PARADISO)

La mia Prato è una città in continuo cambiamento, che ha il suo cuore nella bellezza del centro storico, con le piazze ed i monumenti, ed il resto del corpo che si allarga verso i quattro punti cardinali, ad est dove ho vissuto da bambino, a ovest e a sud verso le fabbriche dei macrolotti, a nord dove il crinale e della regione. È cambiata la Prato di quando ero bambino, il triangolo viale della Repubblica-Santa Gonda-via Fra Bartolomeo: c’era ancora una gora scoperta per qualche metro dove vedevamo quali colori si usavano nelle tintorie nelle varie stagioni, non c’era il Centro Pecci, che vale sicuramente una visita per la sua originalità e le varie esposizioni di arte contemporanea e nelle vie dove ci riunivamo per giocare non era insolito sentire il rumore dei telai nei piccoli stanzoni artigianali, magari solo tre o quattro ma capaci di regalare un suono inconfondibile. Ora la zona è uno snodo im soprattutto era ed è rimasta a due passi dall’Istituto Tullio Buzzi: ai tempi in cui l’ho frequentato da studente era una scelta quasi naturale per ogni pratese che avesse a che fare col tessile, aveva un forte imprinting sui ragazzi ed era una scuola di pensiero. Può essere il punto di partenza per raggiungere il centro storico percorrendo la ciclabile sul Bisenzio ed arrivare in una qualsiasi delle piazze cittadine. Da architetto ho una vera passione per la Basilica delle Carceri Castello dell’Imperatore in una piazza che per gran parte della mia vita ho visto percorsa da auto e motorini e che invece adesso, da spazio pedonale, consente di passeggiare e di incon-

trarsi fermandosi poi ad ammirare questi due monumenti. Da lì il passo successivo e naturale è verso San Francesco: i chiostri sono suggestivi, ordinati, simmetrici e racchiudono una delle perle meno conosciute della città, la Cappella Migliorati. È uno spazio raramente aperto alle visite, nelle giornate di sole è molto lumino primo all’ultimo, oltre alla potenza del blu del tomba di Francesco di Marco Datini, che ha il suo archivio invece ad un centinaio di metri di distanza, in via ser Lapo Mazzei: l’Archivio di Stato è un’altra delle grandi bellezze di Prato, sicuramente meno conosciuta di quanto meriti. Cento metri verso piazza del Comune ed ecco Palazzo Pretorio, punta di diamante di un sistema museale cittadino da valorizzare sempre più e penso al Museo Diocesano, alla Galleria degli Alberti o alla Biblioteca Roncioniana, tutANDREA CAVICCHI, IMPRENDITORE, te bellezze racchiuse nello spazio del quadrilatero del

EX PRESIDENTE passeggiata si è fatta sera proprio il centro storico può

DELL’UNIONE dare il meglio di sé: contrariamente agli anni della

INDUSTRIALE mia gioventù, dove dopo il tramonto era tutto chiuso,

E DEL MUSEO adesso c’è movimento e vita anche dopo cena per tutta

DEL TESSUTO la settimana, i locali hanno gastronomica, mentre per quella culturale ci sono il teatro Metastasio e il Politeama anche e soprattutto Rivista del Buzzi, della quale sono tornato a far parte nell’ultima edizione, dopo tanti anni. Discorso e percorso a parte merita il Museo del Tessuto, del quale sono stato presidente per nove anni e che ho visto insediarsi negli

ANDREA CAVICCHI (PH. DARIO GAROFALO)

attuali spazi della ex Campolmi dopo la sua nascita proprio al Buzzi e un primo trasferimento in piazza del Comune. Il binomio culturale con la biblioteca Lazzerini è sicuramente uno dei tesori di Prato. dal centro storico, su un percorso “imprenditoriale” che nasce in via Valentini, dove si trova il Palazzo dell’Industria: questa via non ha la bellezza di altre strade pratesi ma negli anni è diventata una delle porte di accesso al cuore della città e da lì ho guidato l’Unione in anni importanti per il distretto. Per trovare l’altra anima industriale bisogna andare nel Macrolotto, soprattutto a ovest verso quella Montemurlo diventata un centro sempre più grande di produzione tessile: nonostante tanti anni di lavoro in quella scacchiera di capannoni ci sono ancora delle aziende o dei laboratori che riservano sorprese per il tipo di lavoro che contrasto, al di là di un vialone a quattro corsie, si staglia il verde del Parco delle Cascine

di Tavola, un’oasi, e neppure piccola, per chi ama la natura. Dalla parte completamente opposta c’è però la Prato che forse mi rappresenta di più, o almeno quella in cui mi ritrovo più intensamente: la Calvana. Aspra nell’aspetto ma al tempo stesso dolce nelle forme collinari, brulla ma in alcune stagioni assai rigogliosa. Ci ho passato e ci passo tanto tempo, in bicicletta e soprattutto a piedi; non è ANCHE IL MACROLOTTO montagna, non ne ha le altezze, ma ne ha il vento e il terreno ispido ed è quanto di più particolare ci sia per

RIESCE Prato. Un ipotetico percorso perfetto su due ruote A RISERVARE o con scarpe da trekking termina alla Cementizia

SORPRESE Marchino che dir si voglia. È a metà strada tra Le Macine e La Querce ed è nella zona in cui ha vissuto mio babbo: adesso, stretta nelle impalcature per i lavori mai terminati, perde un po’ del suo fascino ma è un luogo singolare. Le piazze, i monumenti, le statue e le chiese le trovi ovun come la Cementizia invece è unico, se la vedi sai che sei a Prato, che sei a casa.

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1. CASTELLO DELL’IMPERATORE (PH. PASQUALE PARADISO) 2. L’EX CEMENTIZIA ALLE PENDICI DELLA CALVANA 3. L’ISTITUTO BUZZI 4. IL TEATRO POLITEAMA 5. LA FABBRICA DELL’EX CAMPOLMI 6. CASCINE DI TAVOLA (PH. MARTINA GIACHI )

LA FONTANA DEL BACCHINO IN PIAZZA DEL COMUNE

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CASA GORI

Piazza Sant’Agostino è stata piacevole. Da ragazzi non ci facevamo mai mancare un panino al Maddalena, adesso invece questo ristorante è uno di quelli che contribuiscono alla crescita gastronomica di tutta la città.

I POSTI DOVE STO BENE

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MUSEO DEL TESSUTO

L’esperienza che ho fatto all’interno del Museo mi ha permesso di approfondire la conoscenza con questa realtà e ci sono sempre rimasto legato, avendolo visto realizzare orima ancora che concludessero i lavori alla biblioteca.

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LE PAVONIERE

Il Golf Club è solo la splendida punta dell’iceberg di questa zona periferica ma in realtà a due passi dal centro. Non è facile trovare un parco di quelle dimensioni così vicino alla parte più popolosa di una città grande come Prato.

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LA MOVIDA

bar Miraglia, la Castellina e La Pietà ma anche bar dell’Imperatore, molto diverso da quello attuale. Adesso mi piace fermarmi per una colazione o un drink al

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TENNIS CLUB PRATO

È un altro dei luoghi dove Prato è al top in Italia. Lo chiamiamo anche “Sporting”, è un impianto e un posto nel quale ho sempre trovato motivi di divertimento e una grande passione sportiva.

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LO SHOPPING

Un negozio che ha sempre rappresentato un unicum, anche quando ero giovane è Marty, sia quando era in centro sia adesso che è un po’ al di fuori. Con Babylon Bus e Sauro Mazzoni è il negozio in cui ho comprato più abiti.

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