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ARTE NON-STOP
MOSTRE E NOVITÀ IN CITTÀ. ECCO DOVE E QUANDO
Centro Pecci
È stata prorogata fno al 10 maggio Hagoromo, la grande mostra monografca dedicata all’artista toscano di fama internazionale Massimo Bartolini, che prende il nome da una famosa pièce del teatro Noh giapponese. Protagonista - insieme ad alcuni lavori scelti per rappresentare più di trent’anni della sua produzione - una straordinaria installazione sonora site specifc: In là, una struttura in tubi trasformati in canne d’organo che suonano una partitura polifonica composta dal musicista inglese Gavin Bryars, uno degli esponenti più importanti della musica di ricerca emersa tra gli anni ’60 e ’70. Dal 6 maggio diventa invece permanente, con un allestimento pensato dal celebre duo di designer Formafantasma, Eccentrica, una collezione che raccoglie le opere più importanti del museo di artisti come Liliana Moro (cover di questo numero), Sylvie Fleury, Lucia Marcucci, Chiara Fumai, Lucio Fontana, Anish Kapoor, Jannis Kounellis, Julian Schnabel, Massimo Bartolini, Francesco Torrini e Superstudio. L’allestimento si ispira al tessuto, parte importante del Dna pratese, e si muove secondo criteri di sostenibilità e accessibilità.
A celebrare questo nuovo inizio, Volevo vedermi negli occhi, prima mostra personale in un’istituzione pubblica italiana della fotografa Lina Pallotta, che qui presenta una selezione delle sue fotografe scattate a Porpora Marcasciano, attivista trans, a partire dagli anni Novanta (fno al 1° ottobre).
MUSEO DEL TESSUTO
Prosegue fno al 19 novembre Due Secoli di Textile e Fashion Design: le trasformazioni del design tessile e della moda avvenute dalla fne del Settecento fno alla metà del Novecento. Oltre 100 oggetti tra abiti, tessuti ed accessori che documentano le trasformazioni del settore tessile in un arco temporale di grandi cam- biamenti, grazie soprattutto alla meccanizzazione dei processi produttivi.
PALAZZO PRETORIO
A duecento anni dalla nascita dell’illustre archivista, flologo, letterato e poeta pratese, la mostra Gli amici pittori di Cesare Guasti nelle collezioni comunali lo vuole ricordare attraverso i legami di amicizia che aveva stretto con alcuni artisti suoi contemporanei. Uno spaccato sull’arte dell’Ottocento a Prato, che narra l’afermarsi del pensiero purista e di un’estetica improntata ai valori morali, in cui la bellezza esteriore è rifesso del bene e della verità.
A Palazzo Pretorio fno al 25 aprile.