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RINALDO INVERNIZZI
ART EXHIBITION
THE COLOURS OF THE LAGOON
text Virginia Mammoli
Muranese out of love, artist Rinaldo Invernizzi returns with a new series in the classic rooms of Palazzo Martinengo.
Tell us about your show Smeraldo. Antracite. Cobalto and why it can be
I’m part of that great tradition which sees landscape as a path to tran ice there’s only one real landscape, the lagoon. As for the colour, while I’ve shades in the sea, and riv Rhine are predominantly scape is green every day and other colours, until I found the right one: emerald green. Meanwhile in these pieces, which Andrea Del Guercio (cu with Henry-Claude Cousseau, ed.) calls anthracite, is an ode to the perpetual, shimmering and - I hope - eternal decadence of the lagoon city.
How does this new series of paintings relate to your previous work?
years on the four physical ter and earth. My previous cycle of paintings, which, like these, are mono not emerald yet - and explored the earth element. But this series focuses on the aesthetic dimension of water and air, through the clouds I’m so fasci
Since 2017 you’ve been president and co-director of a classic Murano business, Barovier&Toso. Is this where your love of design began?
High-quality design stems from creative action and is very close to art, sometimes even in the same territory. It’s no accident that our company name still includes the early tistic glassware’.
You’re also a writer. Which books can help us discover the true soul of
Venice with Turner Warrell and Venezia. Il Canal Grande
If you were to write a would the title be?
Laguna. But Milanese di nascita, muranese nel cuore, l’artista Rinaldo Invernizzi è tornato in mostra con un nuovo ciclo pittorico che parla della sua amata Laguna, le storiche sale di Palazzo Martinengo.
Ci racconti della sua mostra Smeraldo. Antracite. Cobalto e del perché la si nezia.
Mi inserisco in quella grande tradizione che vede nel paesaggio una via che porta alla trascendenza. un solo vero paesaggio: la la re: se nei mari ho sempre delle sue gamme, mentre il Reno prevale il marrone, soltanto uno specchio d’acqua è verde ogni giorno dell’anno: la laguna di vato quello giusto: il verde smeraldo. Mentre il nero che prevale in questi lavori, che Andrea Del Guercio (curatore della mostra insieme a Henry-Claude Cousseau, ndr antracite, è invece inno alla perpetua, cangiante e, mi auguro, eterna, decadenza
Come si relaziona questo suo nuovo ciclo pittorico rispetto alle sue opere precedenti?
Da due anni lavoro sui quattro elementi del mondo suggeriti dai presocratici: fuoco, aria, acqua e terra. Il mio precedente ciclo di lavori che, come questi, sono monocromi o verde, non smeraldo tuttavia, e indagava la terra. Il presente ciclo invece si concentra sulla dimensione estetica delle acque e dell’aria presente attraverso le nuvole che tanto mi affascinano.
Dal 2017 è presidente e co-direttore di un’azienda storica di Murano, Barovier&Toso. È da qui che è nato il suo amore per il design?
con un atto creativo ed è prossimo all’arte, talvolta anche sul suo territorio. Non a caso sulla ragione sociale della nostra azienda è rimasta la dicitura di inizio Novecento ‘vetrerie artistiche’.
Lei è anche scrittore. I libri da leggere per scoprire
A Venezia con Turner di Ian Warrell e Venezia. Il Canal Grande di Alvise Zorzi.
nezia, come s’intitolerebbe?
Ovviamente: Laguna. Ma dare a cercare!