Assaporando n.16 - A tutto zucca!

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Assaporando t r i m e s t r a l e l i b e ro d e l c i b o e d e l b e n e s s e r e

anno 4 n.16 copia gratuita

Inverno 2011-12


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Sommario

Primavera Ethos news 2011

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L’agenda dei bambini BRUNCH BIOLOGICO

Ethos News .................................................... Pag. 3 Sapore del sapere .......................................... Pag. 6 Responsabilità Sociale d’Impresa ............ Pag. 7 Prodotto di copertina .................................. Pag. 8 In cucina ........................................................ Pag. 12 In cantina ...................................................... Pag. 11 Birra Demetra .............................................. Pag. 13 Carne ............................................................... Pag. 14 Benessere . ....................................................... Pag. 16 Parole in cucina ........................................... Pag. 18 Viaggiare con gusto . ................................... Pag. 19 Cucine nel mondo .......................................... Pag. 20 Cultura ............................................................ Pag. 22 Associazione .................................................. Pag. 26

NON SOLO ROBA DA GRANDI

Ogni domenica Brunch Biologico e Family Friendly dalle ore 11.30 alle 15.00 un ricchissimo buffet sano e genuino, interamente realizzato con prodotti biologici e di prima qualità. Mamme e papà potranno rilassarsi godendosi il brunch, mentre una squadra di tate intratterranno i bambini con attività ludiche coinvolgenti e formative. Brunch adulti E 25 – bambini fino a 12 anni E 10 – bambini fino a 2 anni gratis. Prenotazione consigliata. Nei ristoranti Sanmauro (Casatenovo), Risoamaro (Mariano Comense), Grani&Braci (Milano) Info: www.gruppoethos.it LABORATORI scientifici e creativi a Grani&Braci

Parlami di tè

Il Genmaicha Matcha è un tè per palati curiosi. Non servono molte parole per descriverlo, l’infuso è l’unione di due fra i più conosciuti tè giapponesi: il genmaicha, antica miscela popolare di sencha (o bancha) e riso (o mais) soffiato e il nobile matcha. Gusto sapido, ideale per accompagnare stuzzicanti finger food salati, è un tè che il palato occidentale dovrebbe dimenticare di considerare come tale per apprezzarlo appieno. Il gusto di “popcorn” tipico del genmaicha è in questo caso sublimato dall’aggiunta della preziosa polvere verde del matcha, che rende vellutata l’essenza ironica di questo tè. Un tocco di originale eleganza per accompagnare la vostra verrina al caprino o alle verdure. Liquore da bere assolutamente puro, dopo un’infusione in acqua a basso residuo fisso a 70° - 75° per 30 secondi. L’infusione brevissima ne facilita la preparazione “al momento” in occasione di party e cocktail. T.S. ASSAPORANDO copia omaggio N°16, 25/10/2011 anno 4 Reg. Tribunale di Lecco No14/07 del 21-11-2007 Direzione e Redazione: Gruppo Ethos Via Cattaneo, 29 – 20871 Vimercate (MB) Tel. 039 9711064 - Fax 039 9630625 info@gruppoethos.it Direttore Responsabile: Marco Ferri - marco.ferri@gruppoethos.it Progetto grafico: Carlo Mascheroni Hanno collaborato: Elisa Racchetti, Manuela Viel, Teresa Scarale Fotografie: Archivio Gruppo Ethos, web e Omar Sartor Proprietario: OMEGA SERVICE S.r.l. Via de Gasperi, 82 - Casatenovo (LC) Editore: Giuseppe Scotti Stampa: Società Baio S.r.l. Via degli Artigiani, 17 - 23880 Casatenovo (LC)

6 novembre, 12.30 – 14.30

domenica ore

Lo zoo dei robot. Laboratorio di robotica.

Grazie alla lunga esperienza didattica dello staff di Scuola di Robotica è possibile conoscere il mondo degli animali attraverso l’uso di particolari robot didattici che ne riproducono alcuni comportamenti. (Fascia di età: 6 – 18 anni) domenica 27 novembre, ore 12.30 – 14.30 Futurismo + cuina x arte. Arte futurista: ricette e costumi - Laboratorio artistico.

Partendo dalla lettura di alcune ricette ideate dal gruppo di Marinetti, i bambini saranno invitati alla creazione di un personale piatto artistico ispirato alle ceramiche futuriste di Tullio Mazzotti con la tecnica del collage: a disposizione di ogni partecipante, un piatto e un bicchiere di carta da trasformare con cartoncini colorati e da decorare. Partendo dall’osservazione di bozzetti e modelli di vestiti futuristi verrà poi proposta la creazione della divisa da cuoco. Utilizzando grandi fogli di carta bianca i bambini potranno creare il grembiule e il cappello futurista. (Fascia di età: 6 – 11 anni) Brunch e laboratori, adulti E 25 – bambini fino a 12 anni E 10 – bambini fino a 2 anni gratis. Prenotazione obbligatoria. A Grani&Braci - Ristorante • Pizzeria • Steak House Milano, via Farini, ang Ferrari - Tel. 02 36637422 www.graniebraci.it


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LO CHEF PROMOTORE DI SALUTE E BENESSERE: Cene conferenze con intervento di medici specialisti.

Giovedì 27 ottobre, ore 20.30 a Grani&Braci (Milano)

Le intolleranze alimentari emergenti. Guarire mangiando.

Con Attilio Speciani, Medico Specialista in Allergologia e Immunologia clinica. Menù della serata Cruditè di verdure – Cozze alla marinara con pomodori aglio e prezzemolo con crostoni di pane integrale – Calamari ripieni alle verdurine su crema di pomodoro e basilico. Giovedì 10 novembre, ore 20.30 a Sanmauro (Casatenovo) Oltre: l’alimentazione dello sportivo.

Con Luca Speciani, Medico e consulente della nazionale di ultramaratona. Menù della serata Insalata mista – Involtini di verza ripieni di carne con salsa ai funghi misti “sottobosco” – Polenta rustica di farina di mais “otto file di Antignano” – Torta rustica di farina integrale miele alle mele con salsa all’arancia.

Giovedì 17 novembre, ore 20.30 a Sanmauro (Casatenovo)

Alimentazione sana del bambino: educare alla libertà.

Con Sergio Maria Francardo, Medico Antroposofo esperto di alimentazione biologica. Menù della serata Cruditè verdure – Tagliatelle di patate alle cipolle e olive – Sformato di miglio e lenticchie rosse su letto di seitan e zucchine.

Giovedì 24 novembre, ore 20.30 a Sanmauro (Casatenovo)

DietaGIFT: dimagrire in salute senza rinunciare al gusto.

Con Luca Speciani, Medico Specialista in nutrizione e coautore della DietaGift. Menù della serata Insalata mista – Lasagne di farro con spinaci, zucca e mozzarella – Tagliata di manzo alla rucola con caponata di verdure. Cena completa con vino, acqua e caffè E 25. Prenotazione consigliata.

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GRANI&BRACI: ora anche colazioni e cene fino a tarda notte Voglia di cenare dopo uno spettacolo serale al teatro o al cinema? Risolto! Da settembre il Ristorante, Pizzeria e Steak House Grani&Braci e la sua cucina con forno a legna resteranno aperti fino alle 2 di notte, tutti i giorni, dal lunedì alla domenica. Un’ idea per rispondere alle esigenze di chi preferisce cenare anche tardi, all´uscita dal lavoro, dal cinema, dal teatro, dopo lo sport... e non vuole ritrovarsi a sbocconcellare stuzzichini. Grani&Braci Breakfast Una dolce parentesi mattutina che propone, a partire dalle ore 7.00, un servizio di caffetteria e pasticceria di produzione propria con croissant, pizze, torte, biscotti, tramezzini, frutta e spremute. A chi considera il momento della colazione un break da gustare con calma e tranquillità, Grani&Braci offre invece una colazione completa grazie ad un buffet 100% biologico con caffè, latte, latte di soia, miele, tisane, marmellate, macedonia, yogurt, cereali, pane di pasta madre, muffin, torte fatte in casa, uova, verdure fresche e centrifugate. Grani&Braci Lounge Bar Per tutti gli amanti dell’ora dell’aperitivo è nato Grani&Braci Sunset, il nuovo lounge bar che dalle ore 18.00, propone una vasta carta di cocktail accompagnati da finger food e specialità degli chef del Gruppo Ethos servite direttamente al tavolo. Quiche, verdure, pinzimonio, sfoglie, frutta fresca e degustazioni per una light dinner di qualità o come preludio ad una buona cena preparata dalla brigata di cucina del ristorante. Dove: Ristorante Grani&Braci Via Farini ang. via G. Ferrari – Milano Quando: tutti i giorni, dal lunedì alla domenica L’INVASIONE DEGLI CHEF Sei chef invadono uffici e strade, fermano giovani ragazzi, signori e signore offrendo loro caffè e brioche artigianali e biologiche nelle ore del mattino, analcolici e pizzette integrali nelle prime ore della sera; alcuni passanti curiosi, divertiti e sbalorditi fotografano e riprendono con fotocamere e telefonini. Lo scopo? Una simpatica e originale azione di marketing per promuovere le novità di Grani&Braci: Breakfast e Aperitivi-Lounge Bar! Info: www.graniebraci.it


Sapore del sapere

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“Impara a volerti bene, investendo su salute, alimentazione naturale e cultura: noi ti diciamo come”

Una serie di convegni gratuiti con i più autorevoli specialisti, torna l’appuntamento con Sapere. Il Sapore del Sapere, il progetto ideato da Erredieffe. CALENDARIO CONVEGNI ottobre-DICEMBRE 2011

EVENTO SPECIALE - 29 ottobre 2011 Autunno, liberi dall’influenza con un sistema immunitario rinforzato

Con la partecipazione straordinaria del Premio Nobel per la medicina 2008, prof. Luc Montagnier Relatori: dott. Sergio Maria Francardo - prof. Francesco Marotta - prof. Enzo Soresi - prof. Piergiorgio Spaggiari 11 novembre 2011 Energia vitale e unità corpo mente: dalla PNEI alla Medicina Quantistica Relatori: dott. Lorenzo Paride Capello - prof. Piergiorgio Spaggiari - dott. Attilio Speciani – prof. Carlo Ventura Focus: “E luce fu” - dott.ssa Lucilla Giagnoni

25 novembre 2011 Odontoiatria, rigenerazione ossea e intossicazione da metalli pesanti: il futuro abita già qui Relatori: prof. Carlo Mangano – prof. Gianpaolo Papaccio prof. Paolo Morselli - prof. Carlo Ventura Focus: “Ricette vegetariane per tutti i giorni” prof.ssa Silvia Strozzi

3 dicembre 2011 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 Dalla parte di Adamo. L’infertilità maschile tra opportunità di cura e vissuto individuale

Ideato da Rossella de Focatiis e realizzato da Erredieffe in collaborazione con Named s.r.l. Relatori: dott. Giovanni Colpi – dott. Cristina D’Orsi dott.ssa Stefania Piloni I convegni si svolgeranno dalle ore 14.30 alle ore 18.30 presso Sala Conferenze Centro Servizi Banca Popolare di Milano via Massaua, 6 - Milano Ingresso libero, prenotazione obbligatoria. Info e prenotazioni: www.saporedelsapere.it Tel. 02.66114397 – 02.66115408

Responsabilità Sociale d’Impresa

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Lean Thinking? Prima pensare poi risparmiare

Lean Thinking: torniamo sull’argomento perché Grup-

po Ethos ha avuto l’occasione di raccontare la propria esperienza “Lean” al workshop inaugurale del ciclo di incontri promosso dalla società Lenovys (www.lenovys. it), la cui prima tappa ha toccato il capoluogo Lombardo lo scorso 30 settembre. Luciano Attolico, Presidente & Master Trainer Lenovys , il relatore d’eccezione che ha illustrato i focus del LEAN INNOVATION SYSTEM, l’approccio Lean ideato da Lenovys che si propone di raggiungere l’eccellenza dei processi produttivi.“Aggiungere valore al prodotto finale” è la missione del percorso che anche Gruppo Ethos ha intrapreso. Il caso di un gruppo di ristoranti – il nostro – è stato messo a confronto con la società produttrice di taglia erba Husqvarna. Che ci azzeccano? Entrambi hanno iniziato un percorso di snellimento dei processi con l’obiettivo di eliminare gli sprechi e il risvolto di abbassare i costi. “L’azienda deve diventare una piramide rovesciata e autoalimentarsi dalla base - ha raccontato il caso del Gruppo Ethos il presidente Beppe Scotti – è un processo invasivo che ha cambiato il nostro approccio ai problemi”. Per Gruppo Ethos l’antipasto è stata una mappatura di tutti i processi, subito seguita da uno scioccante muda safari… non in Africa - s’intende - ma in uno dei nostri ristoranti. Muda è un termine giapponese - il Lean thinking nasce proprio lì - che significa spreco. In incognito si presenta il nostro consulente Lenovys per una cena. Risultato del “safari”? Di sprechi ce ne sono più di quanti ne immaginavamo: in termini di tempo, energie, scorte. Ogni svista diventa per noi un team: ovvero una squadra di persone (composte dal nostro staff) che analizza l’errore e si interroga su come limitarlo al massimo. Scopriamo che il rimprovero non è lo strumento più efficace, scopriamo che coinvolgere lo staff nella ricerca di soluzioni per l’azienda fa cambiare l’approccio dei propri collaboratori, e fa crescere l’azienda. Per chi volesse saperne di più www.lenovys.it. e www.gruppoethos.it

Date dei prossimi workshop Lenovys (ore 14.30-18.30) • Vicenza - 28 Ottobre 2011 • Napoli - 4 Novembre 2011 • Pisa - 10 Novembre 2011 • Avellino - 24 Novembre 2011 • Bari - 25 Novembre 2011 • Treviso - 2 Dicembre 2011


Prodotto di copertina

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Quante zucche!

L’autunno porta con sé le prime frescure e la nostal-

gia di un’estate appena trascorsa, ma dona anche calore grazie ai toni caldi che la natura offre. Le foglie delle piante cominciano a tingersi di rosso e di arancione, concedendo meravigliose nuance di colori; così come il cielo, che spesso la sera al tramonto pare una tavolozza d’artista dove tonalità dal rosso, al giallo, all’arancio, si mescolano tra di loro dando vita ad uno scenario di indescrivibile bellezza. Anche frutta e ortaggi contribuiscono a scaldare i nostri pasti con i loro colori, dai più luminosi ai più tenui: arance, pesche, cachi, cedri, melagrane, barbabietole, pomodori, peperoni. Ma l’ortaggio autunnale per eccellenza è senza dubbio la zucca, ortaggio sottovalutato eppure dai notevoli aspetti nutrizionali. Insomma, se esiste una terapia dei colori, in questa malinconica stagione sembra funzionare per davvero. Varietà La famiglia delle zucche (Cucurbitacee) comprende numerose specie diverse fra loro: alcune con frutti relativamente piccoli, altre con frutti molto più grandi. Originaria dell’America del Sud, oggi è coltivata ormai in quasi tutto il mondo, sia nelle varietà alimentari che ornamentali. Le più conosciute, ovvero quelle usate più comunemente in cucina, appartengono alla specie Cucurbita maxima, di grandi dimensioni con scorza bitorzoluta e polpa color giallo vivo e alla Cucurbita Moschata, di aspetto vario, di colore verde o arancione, di dimensioni più ridotte e con polpa gialla di diversa tonalità. Gli chef sembrano preferire la “Marina di Chioggia”, tonda e schiacciata ai poli, dalla scorza rugosa di colore che varia dal grigio al verde. La polpa è particolarmente dolce, molto saporita e compatta. È la zucca ideale per i ripieni di pasta, per le creme o per gli gnocchi. Le zucche lunghe, ad esempio la “Lunga di Napoli”, sono adatte ad essere cucinate insieme ad altre verdure nei minestroni. Sono poco indicate per tortelli e puree poiché meno saporite delle precedenti ma soprattutto perché povere di amido. Come sceglierla e conservarla Prima di tutto occorre fare attenzione al grado di maturità della zucca: deve essere ben matura affinché la sua polpa risulti compatta, farinosa e zuccherina al punto giusto. La zucca intera, intatta e non tagliata, può essere con-

Curiosità… servata per 5-6 mesi in L’etimologia della parola un luogo secco e ben “zucca” è incerta. Seconventilato, non in frigodo il dizionario il termine rifero. L’ideale sarebbe “zucca” potrebbe derivaacquistarle d’estate, apre dal latino cocutia (col profittando dei prezzi significato di “testa”), poi trasformato in “cocuzza” e più bassi, per poi gustar“cozuccae” e, infine, zucca. le nei mesi freddi. Aspetti nutrizionali Nonostante sia composta prevalentemente di acqua (circa il 95%), la zucca riveste molta importanza per i suoi valori nutrizionali. Come tutti gli ortaggi di colore giallo-arancione, infatti, la zucca contiene notevoli dosi di vitamina A, fibre e sali minerali quali potassio, fosforo, calcio, sodio e ferro. Contiene inoltre una buona fonte di carboidrati, proteine, tanta vitamina C e betacarotene. Tradizione da gustare In cucina la zucca si presta a diverse cotture: al forno, al vapore, fritta in pastella, passata per farne una crema o un purè. Nei secoli scorsi rappresentava un alimento molto diffuso nella cucina contadina: per questo sono molte le preparazioni gastronomiche della tradizione che persistono ancora oggi: zuppe e minestre, ravioli e tortelli, dolci come crostate e frittelle. Ma il prodotto più noto, ormai presente in quasi tutti i menù dei ristoranti italiani di tutto il mondo, è il tortello di zucca. Piatto tipico dell’antica e popolare tradizione culinaria di paste ripiene dell’Italia settentrionale, la variante più famosa è quella mantovana (i tortei ad suca). Piatto unico per il particolare, quanto riuscito, accostamento di sapori: il gusto dolce della zucca, con il salato del formaggio grana, con il dolce quasi amarognolo degli amaretti ed il piccante della mostarda.

Manuela Viel

a ...la zucca di Cenerentol ione. Penso osiz disp a po «“Non abbiamo molto tem bisogno di una zucca.” che per prima cosa tu abbia tivo, ma obbedì e raccolse Cenerentola non capì il mo ò la sua bacchetta magica una grossa zucca. La fata agit a, mencica bula, bibbididul verso di essa, e… “Salaga alzò lentamente sul fusto, bobbidi-bu....” la zucca si si trasformarono in ruote: mentre i viticci arrotolandosi una splendida carrozza.» in un attimo la zucca diventò tola

Tratto da Ceneren


In cucina

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Tortelli di zucca: fantasia vs tradizione

In queste pagine vi proponiamo una ricetta tradizio-

nale rivisitata dal nostro chef Alessandro Rosini RAVIOLI AL CIOCCOLATO RIPIENI DI ZUCCA E GORGONZOLA (aromatizzati al burro vanigliato e salvia) Ingredienti per 3-4 persone

Per la pasta: 80 g farina, 20 g semola, 10 g cioccolato fondente fuso, 1 uovo, 1 pizzico di sale, 1 cucchiaio di olio extra vergine d’oliva Per il ripieno: 50 g zola, 50 g di zucca (peso al netto degli scarti) Per il condimento: Salvia, 1 bacca vaniglia, 70 g burro, Parmigiano q.b. Preparazione. Preparare il ripieno con zucca pulita e lessata in acqua bollente poi raffreddata e amalgamata con lo zola in purezza. Questo impasto una volta freddo servirà da ripieno dei ravioli. Disporre farina e semola a fontana, aggiungere al centro il cioccolato fuso, l’uovo, l’olio e il sale. Lavorare l’impasto dapprima con una forchetta, sbattendo l’uovo in modo che albume e tuorlo si amalgamino bene. Iniziare ad impastare prendendo a poco a poco la farina dai lati in modo da farla assorbire gradatamente tutta. Lavorare a mano per 15 minuti fino ad ottenere un impasto omogeneo. Formare una palla e lasciare riposare 1 ora a temperatura ambiente, coperta con pellicola trasparente. Stendere la pasta in una sfoglia di 2 mm e con un taglia pasta di 6-8 cm di diametro ritagliare tanti cerchi (o quadrati) in modo da avere la base ed il coperchio. Adagiare un ciuffo di ripieno (della grandezza di una noce) al centro di ciascuna base, lasciando libero tutto intorno un bordo di pasta di circa 1,5 cm. Coprire con un altro cerchio di pasta e sigillare bene i ravioli*. Preparare il condimento. Aprire la bacca di vaniglia ed estrarre i semi. In una padella far sciogliere il burro e rosolarvi la bacca intera di vaniglia e la salvia. Lessare i ravioli in acqua salata per 3-4 minuti, scolarli delicatamente e versarli nella padella del condimento. Padellarli per qualche istante nel burro alla vaniglia e servire con Parmigiano grattugiato. Consigli. *Per aprire la bacca di vaniglia appoggiare il baccello su un tagliere, fare un’incisione nel senso della lunghezza con un coltello bene affilato ed estrarre i semi con la punta del coltello stesso. * Per sigillare bene i ravioli un consiglio utile è premere

intorno al ripieno con i polpastrelli per togliere l’aria all’interno della pasta e inumidire i bordi con un velo d’acqua. LE PAROLE DELLO CHEF Mi piace utilizzare ingredienti insoliti per la preparazione di piatti salati che nello standard come la vaniglia vengono utilizzi per dessert. Amo i contrasti come dolce e salato, morbido e croccante, caldo e freddo. Quando ne ho la possibilità, con combinazioni di ingredienti caratteristici o insoliti, mi piace osare. Alessandro Rosini, Chef di Grani&Braci

Ricetta tradizionale TORTELLI DI ZUCCA DI MANTOVA Ingredienti per 3-4 persone

Per la pasta all’uovo: 400 g di farina bianca, 4 uova, 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva, sale Per il ripieno e il condimento: 600 g di zucca (peso al netto degli scarti), 200 g di parmigiano grattugiato, 150 g di burro, 20 g di pangrattato, 8 amaretti, 1 uovo, una noce di burro, un cucchiaio di mostarda, cannella in polvere, sale Preparazione. Cuocere la zucca nel forno per circa un’ora a 180 °C. Schiacciarla con una forchetta. E Infornarla nuovamente per farla asciugare bene. Mettere la zucca in una terrina e mescolarla con 100 g di parmigiano grattugiato, il pangrattato, la mostarda, gli amaretti tritati, la cannella e un pizzico di sale. Amalgamare bene. Tirare la sfoglia all’uovo in strisce (per la preparazione della sfoglia si veda la ricetta precedente). Disporre lungo il senso orizzontale dei ciuffi di ripieno della grandezza di una noce, distanziati di 5 cm l’uno dall’altro. Ripiegare la pasta su se stessa e con i polpastrelli schiacciare intorno al ripieno per fare fuoriuscire l’aria. Con la rotellina dentata rifilare il bordo a quadrato. Lessare i tortelli in acqua bollente salata, scolarli per bene e delicatamente con un mestolo forato, disporli nei piatti dei commensali e condirli con il burro fuso e il parmigiano grattugiato rimasto.


In cantina

Birra Demetra

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DEMETRA Birra Bionda Artigianale - Pilsener wine

Valtellina Riserva La Scala D.O.C.G.

Le uve utilizzate per questo vino maturano sui famosis-

È una birra biologica artigianale di colore molto chiaro

simi terrazzamenti in pietra dei classici vigneti di Sondrio. Conservato sei-otto mesi in barrique, il vino viene poi fatto invecchiare un paio d’anni in botti di rovere. Si trasforma così, grazie ad una continua ricerca della qualità, in un rosso raffinato e corposo, un’annata di qualità contraddistinta da un fine sentore vaniglia e dalla complessa eleganza dell’uva Nebbiolo. Zona di coltivazione: Valtellina Vitigno: Nebbiolo Gradazione alcolica: 12.5 % vol.

Servire alla temperatura:

ottenuta dall’uso di malti selezionati e di tostatura lieve. I luppoli nobili utilizzati ben si adattano al bouquet ottenuto dall’aggiunta di coriandolo in bollitura. I sentori speziati di questa birra sono facilmente veicolati, grazie ad un’importante carbonatazione, alle papille gustative ed olfattive contribuendo alla soddisfazione del palato. A dispetto di una gradazione di 8% alc. vol, risulta una birra di facile beva. Si consiglia in abbinamento a carni bianche, formaggi di media stagionatura, pesce grigliato o fritto. Sa rendersi molto sfiziosa in abbinamento a dolci a base di frutta.

18° C

BIRRA LIBERA

Capacità di conservazione:

10 anni

Prodotta con metodo artigianale e ingredienti biologici, Birra Libera è dedicata agli amanti della birra vera e sensibili all’utilizzo di materie prime genuine e di qualità. Con Libera si viaggia alla riscoperta del sapore quale sigillo di freschezza e originalità. In vendita nei ristoranti del Gruppo Ethos. Ingredienti: acqua, malto d’orzo*, zucchero*, luppolo Perle* e Mittelfrucht*, coriandolo*, lievito (*da agricoltura biologica) Alc. 8% vol. Bottiglia da cl 75

PlozzaVini Vini di Valtellina CH–7743 Brusio Tel. +41 (0)816505050 Fax +41 (0)816505059 www.plozza.ch info@plozza.ch

Per info:

Foto © Omar Sartor

www.birralibera.it


Carne

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Carne: quando l’età fa la differenza

Quanti tra coloro che apprezzano la carne la cono-

scono veramente? Con la collaborazione degli chef del Gruppo Ethos inauguriamo un percorso di approfondimento sul tema carne che toccherà argomenti quali la terminologia specifica, i tagli, le razze e le cotture della carne. In questo primo articolo introduttivo ci avviciniamo alla carne conoscendo i bovini, argomento piuttosto facile, ma proprio per questo spesso dato per scontato. Come, cioè, a seconda dell’età dell’animale viene denominata la carcassa e di conseguenza come l’età influisce sulle caratteristiche qualitative della carne. VITELLO Sono i bovini giovani, con un peso tra i 130 ai 180 kg ed età inferiore a 8 mesi. Sono alimentati a latte, hanno una carne molto chiara, con grana finissima, poco grasso ed un elevato contenuto d’acqua. La carne è ben digeribile e molto tenera. Le parti più nobili della parte posteriore vengono usati per ricavarne deliziose cotolette o il famoso vitello tonnato. La parte anteriore per stracotti o arrosti. VITELLONE è la carne proveniente da un bovino maschio il cui peso varia dai 400 ai 600 kg, di età compresa tra i 12 e i 24 mesi. La carne è di un rosso-rosa brillante, ha fibra sottile, poco grasso e elevato contenuto di proteine ancor di più nel manzo. Rispetto al vitello è meglio digeribile e il contenuto di acqua è inferiore. È tra le carni più pregiate: la carne di vitellone è molto saporita e apprezzata per l’elevata resa di tagli magri e morbidi. Gli usi in cucina sono assimilabili a quelli del vitello. Come per il manzo invece il quarto posteriore è ideale per cottura alla griglia. MANZO Il manzo è molto simile al vitellone, ma ha età superiore ai due anni e può arrivare sino a quattro: è un bovino adulto che è stato castrato per consentire l’ingrasso precoce e una conseguente miglior qualità della carne. La carne è compatta, con elevata quantità di grasso bianco e sodo che dona a questa carne sapore e elevati contenuti nutritivi. Ha un

colore rosso che perde di intensità in modo proporzionale all’età dell’animale. è la carne con il più elevato valore alimentare ed è quella dal cui quarto posteriore vengono ricavate costate, fiorentine e filetti ottimi alla griglia. BUE Ormai scomparso dal mercato, il bue è un bovino castrato che ha superato i 4 anni e mezzo di età. Veniva utilizzato per il lavoro nei campi; non essendo più utile a questa funzione, viene macellato prima di arrivare a questa età. BOVINA/VACCA La femmina destinata alla riproduzione, fornisce anche carne di ottima qualità se macellata in giovane età. In questo caso prende il nome di SCOTTONA, che è quindi una femmina giovane che non è mai stata ingravidata. L’animale tende a ingrassare (come per i bovini castrati) e grazie al grasso di infiltrazione della muscolatura (grasso di marezzatura) la carne è QUANDO LE DISTINZIONI LESSICALI DIVENTANO tenera e dolce. La ScottoTASSONOMICHE: na – come il manzo – è IL CASO DEL BUFALO. apprezzata per il carrè da A guardarlo sembra un cugicui si ricavano succulente no con le corna della mucca, fiorentine e costate. e in effetti nel resto d’Europa questo “legame di sangue” Le vacche più anziane, viene considerato del tutto utilizzate fino ai 6/7 anni legittimo. Non in Italia, dove per finalità riproduttive o una distinzione lessicale ha per la produzione di latte, generato una notevole condanno carni poco adatte al fusione nella tassonomia di questo animale, tanto da consumo in quanto scure e indurre La FNOVI (Federafibrose. Di solito i prodotzione Nazionale Ordini Veti della macellazione delle terinari Italiani) a chiedere bovine anziane vengono chiarimenti alla Direzione destinati all’esportazione Generale della Sanità Animale, in merito alla sommio alla produzione di hamnistrazione di medicinali veburger. TORO è il maschio adibito alla riproduzione. La carne ha colore intenso, grana grossolana e aspetto compatto. È dura e poco succosa, si presta infatti alla lunga cottura come brasati e stufati. Elisa Racchetti

terinari ai bufali. “La specie bufalina è da considerarsi inclusa in quella bovina negli allegati di cui al Regolamento CEE 2377/90” ha sancito il Ministero. Il bufalo, insieme alla vacca, allo yak e alle antilopi, fanno parte della stessa sotto famiglia, i BOVINI (BOVINAE), a loro volta inclusi nella famiglia BOVIDAE. E. R.


Benessere

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Prevenzione invernale in modo naturale? Ecco come proteggersi dal freddo

A seguire un piccolo vademecum con una serie di in-

dicazioni da seguire fino all’arrivo della primavera. Antiossidanti e Minerali Per adulti e bambini, ogni giorno, 2,5 ml di Oximix 1+ (miscela di oxiprolinati adatti alla protezione invernale) diluiti in mezzo bicchiere d’acqua o di spremuta durante il pasto (perfetta la prima colazione). Questa miscela di minerali stimola efficacemente la capacità difensiva del sistema immunitario. In periodi di particolare freddo e umidità, la dose può essere raddoppiata. Vitamina C Presenza necessaria, ne suggeriamo una dose compresa tra 500 e 1000 mg al giorno, preferendo un preparato a lento rilascio per una sola assunzione quotidiana, ad esempio Ester C Plus 500. Alternativa: 4 spruzzi sublinguali di Cellfood Vitamina C spray, o 1 dose al giorno di Selenio Vitamina C Driatec. Oppure 2-3 bustine di CK Promin (di quest’ultimo, ai bambini, 180 mg al giorno). Medicinali omeopatici Fino alla fine dell’inverno, una dose di Oscillococcinum 200K ogni settimana è benvenuta. Un altro consiglio riguarda un prodotto preparato a partire dai ceppi influenzali precedenti (INF 200 CH), di cui prendere 1 Tubo Dose ogni 4 settimane per 3 volte. Per l’inverno, prendendo la domenica come riferimento (ma va bene ogni altro giorno), il calendario diventa: 6 novembre; 4 dicembre; 1 gennaio; 29 gennaio; 26 febbraio; 26 marzo. Per i soggetti più deboli o facilmente “ammalabili” l’assunzione è consigliata anche per tutto l’inverno assumendolo tre volte. Per gli altri, e nelle restanti domeniche, c’è una dose di Oscillococcinum 200K, al mattino. In pratica 3 dosi di Oscillococcinum 200K seguite da una di INF 200 CH e così via, con una assunzione ogni 7 giorni. Tè verde Esercita una spiccata azione antivirale, in particolare verso tutti i virus H1N1 (che anche quest’anno domineranno nella diffusione mondiale dei virus). è quindi una potente arma di prevenzione dell’influenza A (1 tavoletta al giorno di Fito Tè Verde per tutto il periodo invernale) e di difesa specifica (2-4 tavolette al giorno) quando si è assediati dal freddo. Oltre la prevenzione

Olio essenziale di melaleuca (tea tree oil): rimedio con potenti proprietà antimicotiche e antivirali, si può assumere per via orale (in assenza di reattività specifiche). In media

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3 gocce al giorno su una punta di zucchero o direttamente sul cucchiaino, da deglutire rapidamente con l’aiuto di un bicchiere d’acqua, a stomaco pieno. Dai 6-7 anni di età, i bimbi sanno deglutire al volo: se ne tollerano il sapore, anche per loro massimo 3 gocce. In alternativa, propoli decerata (ogni giorno 1 bustina o 1 tavoletta da succhiare). Echinacea: potente antivirale fitoterapico. Come tintura madre (TM), 30 gocce 2 volte al giorno; come estratto secco, per gli adulti 4-6 compresse di Echinaforce o 2 compresse di Echinacea Aboca, da distribuire nel corso della giornata. Metà dose per i bambini. Se il disturbo non passa

Antimonium tartaricum 30 CH: 3 granuli 2 volte al giorno (per adulti e bambini). Indicato per chi ha difficoltà a espellere le mucosità dai bronchi. Histaminum 9 CH (OTI): stesso dosaggio, ha un’importante azione antinfiammatoria e stimola il sistema immunitario. Dulcamara 7 o 9 CH: 3 granuli 2-3 volte al giorno, quando il raffreddamento nasce da umidità. R1 (Reckeweg), preparato omeopatico misto: 5-6 gocce per 7-8 volte nell’arco della giornata (gli adulti), 3-4 gocce per 5-6 volte al giorno (i bambini). Ovviamente se il disturbo ha durata anomala e modalità aggressive, contattare il proprio medico diventa obbligatorio. Ricordiamo inoltre che prevenzione e guarigione hanno nella dieta un alleato. Quindi, bere molti liquidi e mangiare pochi latticini (che in genere favoriscono la produzione catarrale). E soprattutto, gustando qualcosa di “crudo,vivo e colorato” (un pezzo di verdura o della frutta) prima di qualunque altro cibo, una pratica che determina significativi e documentati risultati nella prevenzione delle malattie invernali. Dott. Attilio Speciani

medico chirurgo, specialista allergologo e immunologo Per approfondimenti

www.eurosalus.com


Parole in cucina

Viaggiare con gusto

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Le Langhe, profumo di autunno e di buon vino

La zucca La storia, le tradizioni, le ricette. Pao-

La dolcezza delle Langhe è più

lo Morganti – Chiara Nardo. Morganti Food, 141 pp., E 13. Ovvero, l’apologia della zucca. Ma si fa presto a dire zucca. Quanti tipi ne esistono? E perché di zucca parlano già i Romani (Plinio e Marziale in primis) se essa arrivò sulle nostre tavole con la scoperta delle Americhe? Ve lo dirà questo libro: un volumetto per veri appassionati: niente è trascurato. Si parte dalle origini storiche e geografiche della zucca, ortaggio antichissimo la cui comparsa pare si collochi nel 7000 A.C. al di là dell’Atlantico e si continua il proprio viaggio “zucchesco” attraverso pagine che non sono uno sciorinamento noioso di nozioni. Si ha l’impressione di srotolare una pergamena di segreti tanta è la passione che gli autori mettono nel raccontare la zucca. Così si passa dalla botanica della nostra cucurbitacea alle modalità di coltivazione imparando a distinguere le zucche commestibili da quelle soltanto decorative, anche grazie alle foto che intermezzano i capitoletti del libro. Ne vengono poi illustrate le alterne fortune e l’evoluzione culturale Dizionario e culinaria attraverso i Zuccata. La zuccata o “cucuzsecoli, dedicando varie zata” è un ingrediente tipico della pasticceria siciliana: non tutti sanno pagine anche alle molte che ad esempio è lei la protagonileggende e usanze posta dell’opulenta decorazione della polari fiorite attorno a cassata tradizionale. Ma di cosa si tratta? La zuccata altro non è che questi frutti, usati anche zucca candita. In origine veniva come strumenti musicaottenuta esclusivamente dalla “virli (si pensi alle maracas miciddara”, tipo di zucca a forma di tromba, ed era famosa quella peruviane). Si approda preparata dalle suore della Badia infine alla sezione delle del Cancelliere di Palermo, seguendo un laborioso procedimento che ricette, ben distribuite fra durava anche una settimana. Ogpietanze dolci e salate, a gigiorno si prepara con la comune base di carne e anche di zucca gialla (o addirittura con la buccia dell’anguria), ma la sua napesce. Una bella gamma tura pittoresca è rimasta immutata. di esempi di come la zucTeresa Scarale ca sia uno degli alimenti più versatili in assoluto.

Foto © Archivio Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero

Tutto sulla zucca

preziosa in autunno, quando i colori delle foglie fanno risplendere questa terra di una luce morbida e rarefatta. Langa vuol dire “collina” in quel dialetto, e sono proprio le trascoloranti rotondità collinari ad accogliere il visitatore che d’autunno si lasci andare a qualche giorno di delizie. A cavallo fra l’Astigiano e il Cuneese, le Langhe fanno del Piemonte la regione più tradizionalmente gourmet del Belpaese, non solo per le produzioni vinicola (Barolo, Nebbiolo, Dolcetto, Barbera,Verduno...) e casearia d’eccellenza e per la preziosa presenza del Tartufo bianco d’Alba, ma soprattutto per la capacità antica di valorizzare i prodotti del territorio in preparazioni eleganti, elaborate, eppure piene di autentica tradizione contadina. è questa la terra della brasatura, delle carni che profumano di Barolo e si sciolgono in bocca dopo lente e sapienti cotture; delle nocciole italiane fra le più saporite e croccanti, del tartufo più raro, il profumo delle cui scaglie fresche basta a rendere speciale la cremosità del tuorlo di un semplice occhio di bue (magari di quaglia), della pungente bagna cauda che con la sua personalità decisa esalta i dip delle verdure più fresche e dolci. Il percorso che attraversa castelli e borghi (Monforte d’Alba, Roddino, Sinio, Montelupo Albese, Rodello, solo per citarne alcuni) ogni anno in autunno vede celebrare il tartufo. In particolare ad Alba, capoluogo langarolo, nei mesi che vanno dalla seconda metà di settembre a fine novembre si tiene una fiera enogastronomica ricca di eventi satellite, la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba: le strade del borgo si popolano ogni sabato mattina e nelle domeniche d’ottobre di ambulanti locali che ammaliano il viaggiatore oltre che con i tartufi e le relative specialità, con squisitezze come la nocciola Tonda Gentile delle Langhe I.G.P. pura e tutti i suoi derivati più golosi: cioccolato, torrone, creme spalmabili, conserve sotto miele; la Toma in tutte le sue varie stagionature e miscele di latte; i tajarin all’uovo da gustare con i funghi, i marroni dolcissimi, le patate dell’Alta Langa. Da non perdere le mele renette appena raccolte: durano tantissimo e una volta provate nella vostra torta di mele o nel vostro strudel non potrete più farne a meno. Teresa Scarale


Cucine nel mondo

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Brasile un festival di sapori

Infiniti paesaggi, foreste, città, spiagge meravigliose. Il

Brasile è una di quelle terre dove tutto è possibile: incontrare animali esotici e fare notte fonda a ballare scatenati in compagnia di un caldo e accogliente popolo latino, vedere meravigliose città multietniche dove culture diverse si sono sovrapposte e hanno dato vita a mix e tradizioni unici ma anche praticare sport di terra e di mare come fare trekking nell’Amazzonia o girare baie deserte in barca a vela. Il Brasile offre tutto questo e molto altro. E proprio il mix culturale e l’offerta di materie prime ha dato vita ad un offerta culinaria eccezionale. La cucina degli Indios originari si è mescolata infatti alle tradizioni dei conquistatori portoghesi e degli schivi africani. Proprio a quest’ultimi si deve il più famoso piatto brasiliano: la feijoada, un piatto complesso e molto sostanzioso che si prepara in diverse varianti in tutto il Brasile dal nord al sud. Il suo nome deriva dal termine portoghese feijão (fagiolo), infatti la base di questa portata è composta da fagioli neri a cui viengono agginti acqua, carne secca, salsiccia affumicata, lingua, orecchio e coda di maiale, aglio, pepe, peperoncino, alloro e olio. Dopo una lunga cottura la feijoada viene servita con riso bianco, insalate o farofa, farina di Manioca con burro e spezie. Una delle regioni brasiliane caratterizzate da una ricca varietà di piatti è lo stato di Bahia dove sulle tavole ritroviamo piatti di carne ma sopratutto i tipici sapori del mare come il moquecas, uno stufato di frutti di mare, cipolle, aglio, pomodori e coriandolo cotto lentamente e senza aggiunta di acqua.Tra le altre portate di Bahia troviamo anche il vatapà, piatto dalla consistenza cremosa a base di pesce o car-

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Trip! Come detto il Brasile è culturalmente molto legato all’Africa come testimonia un proverbio molto diffuso nei risotranti brasiliani: “Più la cuoca ha la pelle nera e più il mangiare sarà eccellente!”. Questo perchè molte delle tradizioni cuilinarie sono nate dall cultura africana dei deportati che hanno continuato tramandarsi metedi e ricette adattandoli al territorio e ai prodotti locali facendo nascere nuovi piatti e eccezionali sapori che ancora oggi sono un a vera leggenda in tutte le città brasiliane.

ne cotto con farina di miglio, latte di cocco, anacardi, peperoncino, cipolla, pomodoro e zenzero; il caruru, piatto a base di quiabo o gobo, vegetale africano diffuso in Brasile; e infine il sarapatel a base di carne e frattaglie di maiale, agnello o manzo. Spostandosi a sud si incontra la tradizione della carne, uno su tutto il tradizionale churHelga Tripi rasco che è più che altro una tecnica di cottura: consiste nella cottura alla brace su grandi spiedoni. La carne prima di essere cotta viene ricoperta di sale grosso e lasciata riposare in modo tale da formare una crosta che impedisce alla carne di non bruciare.Vengono utilizzati diversi tipi di tagli e tipi di carne come il pollo, il manzo, il maiale e la pecora. La carne viene cotta ad una distanza tale (circa 50 cm) da affumicarsi prendendo così il sapore tipico del churrasco. In molti casi la carne viene servita direttamente con lo spiedo dal quale viene tagliata la carne con il coltello. Per accompagnare questi saporiti piatti il Brasile offre diversi tipi di vino e birra prodotti all’interno del territorio nazionale, ma la tipica bevanda è la cachaça un distillato ottenuto dal succo dalla canna da zucchero che può essere bevuto puro oppure per preparare la diffusissima caipirinha, un drink preparato con ghiaccio, lime, zucchero bianco e cachaça. E come si dice da quelle parti: “A todos bom apetite!”.


Cultura

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Teatro Sala Fontana: uno spazio per l’innovazione

Il Teatro Sala Fontana ha sede

nella splendida cornice dei chiostri bramanteschi di Santa Maria alla Fontana, nel quartiere Isola di Milano. E dal 2000 è sede di Elsinor Teatro Stabile d’Innovazione, diretto da Stefano Braschi, che ha avviato un processo di rinnovamento e qualificazione artistica, incrementando in qualità e quantità la progettualità e creatività, offrendo alla città nuove ed interessanti occasioni di spettacolo e dando spazio ai talenti emergenti nel panorama teatrale italiano. La qualità delle ospitalità e degli spettacoli proposti caratterizza la programmazione dei matinées per le scuole, così come le rassegne pomeridiane del sabato e domenica destinate ad un pubblico di famiglie, ed il cartellone di prosa serale attento ai linguaggi della drammaturgia contemporanea, al confronto con la tradizione e alle nuove prospettive di lettura dei testi classici. Determinante è stata la presenza di nuove generazioni d’artisti (giovani attori, scenografi, registi): i risultati sorprendenti degli spettacoli shakespeariani diretti da Antonio Latella e presentati nel nostro teatro dal 1999 (Romeo e Giulietta, Amleto, La tragedia di Riccardo III) sono valsi due importanti riconoscimenti della critica, quali il Premio Ubu 2001 per la ricerca registica su Shakespeare ed una nomination al prestigioso premio Gli Olimpici del teatro per lo spettacolo Amleto.

dal 10 al 27 gennaio 2012 elsinor

MACBETH - LADY BLOOD

da Macbeth di William Shakespeare Con: Raffaella Boscolo e Stefano Braschi e con Arianna Aragno, Federica Longhi e Odìssea Regia di Raffaella Boscolo dal 7 all’ 11 marzo 2012 e dal 14 al 18 marzo 2011 elsinor

VOLARE omaggio a Domenico Modugno Con Gennaro Cannavacciuolo Regia di Marco Mete

dal 23 al 30 marzo 2012 ORGIA

di Pier Paolo Pasolini Con: Cinzia Spanò (donna) Silvia Pernarella (ragazza) Fabio Sonzogni (uomo) scena Giovanni Bianchini Regia di Fabio Sonzogni dal 12 al 29 aprile 2012 elsinor

IL CORSARO NERO

di Emilio Salgari Con: Raffaella Boscolo, Stefano Braschi, Giuditta Mingucci, Andrea Soffiantini Regia di Stefano Braschi dal 4 al 16 giugno 2012 elsinor

LA CASA DI BERNARDA ALBA

di Federico Garcìa Lorca Con: Raffaella Boscolo, Monica Faggiani, Giuditta Mingucci, Chiara Anicito, Silvia Soncini, Arianna Aragno, Paola Giacometti Regia di Raffaella Boscolo

Teatro prosa – Stagione 11/12

dal 22 novembre al 2 dicembre 2011 elsinor

Rosencrantz e guildenstern sono morti

di Tom Stoppard Con: Stefano Braschi, Franco Palmieri, Carlo Ottolini Regia Letizia Quintavalla e Bruno Stori

Info e prenotazioni: Tel. 02.69015733

da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 16 www.teatrosalafontana.it


Cultura

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“WOW” che museo!

Il luogo designato è la vecchia fabbrica della Motta

di viale Campagna, diventato poi deposito ATM, e oggi riconvertito nuovamente in un “goloso” spazio per bambini ma anche per gli adulti, instancabili Peter Pan. L’edificio è stato totalmente restrutturato per permettere l’accoglienza del museo ed è poi stato affidato alla gestione delle Fondazione Franco Fossati, realtà culturale da anni impegnata nell’organizzazione di eventi, mostre e convegni dedicati alla cultura e alla storia del Fumetto e del Cinema d’Animazione. “La realizzazione di una struttura permanente per la conservazione, lo studio e la valorizzazione del Fumetto è il principale obiettivo della Fondazione Franco Fossati - spiegano gli operatori della Fondazione -. Ogni attività del Museo è quindi finalizzata all’illustrazione, all’animazione, all’umorismo, alla letteratura popolare, in una moderna concezione di contaminazione culturale”. Il museo è dedicato a tutti, ma in particolare si tratta di un progetto complesso rivolto ai giovani, agli appassionati, ma anche a chiunque abbia la curiosità di scoprire l’arte del fumetto. Entrando, al piano terra, si accede direttamente alla biblioteca, alla sala lettura e alla collezione permanente che vantano nella complessità, grazie alla collezione Franco Fossati, circa 500.000 pezzi. Un intero mondo dove il visitatore si può perdere tra i portfoli d’autore, enciclopedie del fumetto, collezioni di complete collane, disegni originali e altri pezzi, alcuni unici. Il piano superiore è invece dedicato alle mostre temporanee. Vale la pena fare una visita per scoprire una grande miniera di fumetti, ma anche altro tipo di materiale riguardante l’affascinante mondo della “nona arte”, sicuramente un modo divertente per trascorrere in modo giocoso una piovosa domenica d’inverno insieme ai più piccoli, ma anche l’occasione per fare un salto indietro nelle nostre adolescenze, quando perdersi nelle strisce di Dylan Dog e Lupo Alberto ci facevano compagnia!

LE PROSSIME MOSTRE

Dylan Dog - 25 anni nell’incubo 7 ottobre - 11 dicembre Grande mostra per festeggiare i 25 anni dell’indagatore dell’incubo, con originali, gadget e molte altre sorprese DiabolikPopIkon di Cristina Stifanic 8 ottobre - 13 novembre Personale della pittrice Cristina Stifanic dedicata alle sue opere ispirate a Diabolik Mozart a strisce dal 2 all’11 dicembre Omaggio al grande compositore in occasione della prima del Don Giovanni alla Scala. WOW Spazio Fumetto Museo del fumetto, dell’illustrazione e dell’immagine animata

Viale Campania, 12 - 20133 - Milano Tel: 0249524744 Orari: da Martedì a Venerdì: 15.00 - 19.00 Sabato e Domenica: 15.00 - 20.00 Info: info@museowow.it www.museowow.it


Associazione

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Relax ed energia positiva per ritrovarsi consapevolmente

C

onsapevolmente: suona come un monito o forse un invito ad Esserci nella corrente della quotidianità che ci trasporta troppo in fretta nel tempo. La realtà di questa associazione, Consapevolmente, nasce nel 2010: Licia, Francesca e Isabella hanno percorsi di vita diversi ma tutte la stessa lucida intuizione: c’è qualcosa di trascurato nelle nostre esistenze? “Volevamo per noi stesse una migliore qualità della vita – ci ha raccontato Francesca – e abbiamo deciso che oltre ad affrontare percorsi personali, ci saremmo proposte come punto di riferimento per tutte le persone con la nostra stessa necessità. Perché è facile, in una grande città come Milano, vivere in un perenne stato d’ansia e nervosismo”. Consapevolmente è stato, infatti, il punto di arrivo per queste tre donne, che oltre alla vita tradizionale hanno deciso di approfondire la conoscenza di sé attraverso la pratica del Reiki, del Rebirther e la formazione di Counseling Integrato. Se – come chi scrive – non avete idea di cosa siano queste discipline, lo potreste intuire dalla voce di Francesca: allegra, serena, conciliante. Il Reiki è una disciplina energetica di guarigione e autoguarigione. Si pratica da soli, in coppia e anche in gruppo: attraverso la posizione delle mani l’energia “universale” passa attraverso il corpo e genera rilassamento, sciogliendo la tensione e riportando le frequenze energetiche del nostro corpo in equilibrio. Siete scettici? Provate a pensare semplicemente a quanto un gatto sulle vostre ginocchia

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trasmetta un’energia tale da rendervi tranquilli. “Il Rebirthing invece è una crescita personale attraverso il respiro – spiega Francesca – una seduta dura 45 minuti, durante il quale si abbandona totalmente il controllo della testa. Il pensiero razionale cede e si ha beneficio in termini di rilassamento – prosegue – Si fa esperienza del proprio corpo e di tutto ciò che si muove all’interno in termini di emozioni, ricordi”. Sembra incredibile, eppure chi lo sperimenta prova emozioni molto forti e fuori dall’ordinario. Oltre alla discipline più note quali il Tai Chi, o lo Yoga, Consapevolmente propone anche attività di Counceling, una relazione che si instaura tra il Counselor e chi ne chiede aiuto: sono colloqui che analizzano uno ad uno i grandi e piccoli problemi che affliggono la quotidianità di chi si sottopone alla seduta.” Le Counselors, grazie a una formazione apposita presso la scuola ASPIC di Milano – oltre che a una indispensabile predisposizione – non offrono soluzione ai problemi, piuttosto “agevolano le persone a trovare le risposte dentro di sé”. L’associazione – che ha sede e svolge le proprie attività in via Mauro Macchi a Milano – è anche un centro dove trovano spazio molte iniziative legate alla cultura, come le serate di musica aperte a tutti. Se qualche socio ha una passione o una competenza viene invitato a esprimerla e a coinvolgere non solo i membri dell’associazione, ma anche tutte le persone esterne interessate. Non ultime le attività proposte sul fronte didattico: grazie all’esperienza di Isabella e Licia – entrambe insegnanti – Consapevolmente collabora con le scuole attraverso la mediazione di laboratori artistici. Conoscere, contattare e dare un nome alle emozioni è il traguardo delle attività creative affrontate con entusiasmo dai giovani studenti. www.consapevolmente.it


23880 Casatenovo (LC) Via de Gasperi 82 - Tel. 039 9202601 www.sanmauroweb.it

20864 Agrate Brianza (MB) Via dell’Ar tigianato, 4 - Tel. 039 6893022 www.acquaefarina.net

22066 Mariano C.se (CO) Via Milano (Via p. Masciadri 2) - Tel. 031 750997 www.risoamaro.it

20100 Milano Via Farini, angolo Via G. Ferrari (parcheggio del Monumentale a 1 minuto a piedi) Tel. 02 36637422 www.graniebraci.it Colazioni: dalle 7.00 - Aperitivi dalle 18.00 - Cucina fino alle 2 di notte

Sempre aperti Orari cucina e forno a legna 12 - 14.30 e 19 - 24 MenĂš bambini - Ristoranti family friendly - MenĂš Gluten free Ingresso animali consentito

Tutti i ristoranti del gruppo Ethos utilizzano energia ad impatto Zero LifeGate.

Tutti i ristoranti del gruppo Ethos aderiscono al progetto strutture eco-sostenibili di Legambiente Turismo


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