Lookout Magazine marzo 2012

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04 EDITORIALE 12 LKT FASHION 15 LKT INTW 19 LKT MUSIC 29 FESTA DELLA DONNA 32 LKT TRAVEL MIAMI 39 LKT DESIGNER 42 LKT TRAVEL MARCHE 47 OROSCOPO

"Una donna deve avere soldi e una stanza tutta per sé per poter scrivere". Parole di Virginia Woolf, contenute nel saggio “Una stanza tutta per sé” del 1929, dove l’autrice fa un esplicito riferimento all'impossibilità delle donne di riuscire ad ottenere un posto nella società, perché troppo impegnate ad occuparsi di bambini e attività domestiche. Sono passati novantatrè anni, il ‘900 ha portato invenzioni epocali, molto è cambiato, ma questo saggio rimane di un’attualità sconfortante, specie se applicato alla situazione del Bel Paese. In vista dell’8 marzo imminente, quindi, vorrei riproporre la questione, lasciandovi con un consiglio: al posto delle mimose (da tempo mercificate e private del loro significato originario) o di una scatola di cioccolatini, regalate alle vostre donne, tempo per loro, per poter dedicarsi anche a fare nulla, ma che siano loro a decidere come sfruttarlo. Magari qualcuna la troveremo al bar, davanti ad un caffè, a leggere questo numero di Lookout magazine, ricco di novità: lo shooting by Francesco Coia e Paola Lesina, l’intw a Micia, una bionda da urlo che vive di poker, quella ad Andrea Bozzetto, raffinato pianista jazz, le nuove rubriche sull’high tech e sul fashion, le creazioni di un fashion designer (Alberto Annibali) di cui sentiremo molto parlare, lo speciale Festa della Donna, un mini viaggio nelle Marche, per finire con l’immancabile oroscopo di Miss Travetta. Buona lettura!

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P.S. Dimenticavo, da oggi siamo anche su twitter.

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the new face mensile di moda, arte, tendenze, musica, viaggi e nightlife Direttore Generale: Andrea Ferrero Direttore Responsabile: Erica Vagliengo Art Director: Daniela Brondino (daniela@lookout.it) Capo Redattrice: Erica Vagliengo (erica@lookout.it) Redazione: Francesca Masoero (francesca@lookout.it) Alessandra Lacroce Segretaria di redazione: Valentina Mosca Società editrice: Gruppo LOOKOUT comunicazione Strada Piemonte, 11 Bricherasio (To) tel. 0121.598706 fax 0121.349194 www.lookoutmagazine.it e-mail: redazione@lookout.it Stampa: Stamperia MARCOGRAF s.r.l. Responsabili vendite: Fabio Petani Silvia Saltalamacchia Waldemara Lentini Pubblicità: 0121/598706 tiratura 10.000 copie FREE PRESS VIENI A TROVARCI SU www.lookoutmagazine.it facebook LOOKOUT MAG Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Pinerolo, n.2 del 1.09.2009 LOOKOUT group editore In copertina: Carola Cudemo Styling Paola Lesina Fotografata da Francesco Coia Hair&make up Fabiola Scollo



Model: Carola Cudemo Styling: Paola Lesina ph Francesco Coia Make-up and Hair Style: Fabiola Scollo



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Una giovane donna contemporanea dalla femminilità ironica, consapevole della sua bellezza. Un fotografo e la stylist che si ispirano ad editoriali classici di moda, ma poi scelgono di farsi guidare dall’istinto del momento. E come co-protagonisti un divano second hand ed un muro di una vecchia abitazione del centro di Torino. Questi gli ingredienti basic ma esplosivi, dello shooting di marzo. Buona visione. txt & intw Erica Vagliengo

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Carola sul divano vintage di Paola: qual è il tuo rapporto con il divano, inteso come relax? Bella domanda, fa proprio al caso mio! Con il divano ho un bellissimo rapporto, infatti mi sono subito trovata a mio agio, durante gli scatti. Io amo guardare i film, potessi sul divano ci passerei gran parte delle mie giornate. E non nego che ogni tanto lo faccio.

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Come ti sei trovata di fronte all'obiettivo di Francesco? Mi sono trovata subito bene: lui e Paola formano una coppia vincente, in grado con la loro simpatia e spontaneità di farmi sentire subito in un ambiente familiare. Inoltre mi hanno fatto divertire un sacco, hanno voluto scattare foto diverse dal solito, spiritose, giocose.

Lo stile per te è... Lo stile è tutto ciò che ci rappresenta, ciò che per noi è gusto, eleganza. Non è ciò che indossiamo a caratterizzarci, ma come lo indossiamo, e il messaggio che riusciamo a trasmettere agli altri. Hai appena ventun anni, sai già cosa vuoi fare da grande? Ventuno ancora da compiere. Dire che so cosa vorrò fare da grande è troppo, diciamo che come tutte le ventenni, ho dei grandi sogni, sarebbe strano se non ne avessi. Al momento sto frequentando una scuola di doppiaggio, la O.D.S di Torino, e la mia speranza sarebbe quella, una volta terminati gli studi, di riuscire a lavorare come doppiatrice/attrice. Ma per ora mi sto godendo giorno per giorno tutte le

esperienze che la vita mi propone, e un domani si vedrà: Credo molto nel destino, e sto aspettando di capire cosa mi riserverà il mio. Essere giovani donne, oggi, in quest'Italia un po' stramba, non è facile. Cosa auguri alle italiane, l'8 marzo? Anche se oramai è diventata (purtroppo) una festa commerciale, in realtà è il simbolo delle discriminazioni subite dalle donne in passato, nonché delle lotte sociali che hanno dovuto combattere per sconfiggere tali discriminazioni. Per questo motivo mi sento fortunata e auguro a tutte le donne di riuscire a trovare la propria dimensione nel mondo, senza dover calpestare i propri diritti per riuscirci. Auguri Donne!


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Txt: Erica Vagliengo ph: courtesy Micia

“Perché non prendersi troppo sul serio è un ottimo modo di bluffare. Anche nella vita.” E se lo dice lei, giocatore di poker femmina, c’è da crederci. Lei è Michela Antolini, 28 anni, romana de Roma, ma a Milano da mò. Racconta le sue gesta, in modo ironico, divertente, glam e inconsueto su micia poker.com. Dopo dodici anni di teatro e una spruzzata di passerelle è arrivata al poker Texas Hold’em, riuscendo a vincere (nel luglio 2010), il titolo al Ladies Event organizzato da Pokerstars, il più importante competitor di poker al mondo. Oltre a dirle brava - anche se non capisco un’acca di questo gioco - ho diverse domande da porle, perché non capita tutti i giorni di avere a che fare con un personaggio così.


Allora, partiamo dall’inizio… alle elementari scrivevi poesie a sfondo sociale, per dodici anni ti sei dedicata al teatro, poi hai lavorato qualche tempo come hostess, modella e barlady, ed ora sei giocatrice professionista di poker. Un percorso sicuramente bizzarro. Cosa hanno pensato i tuoi? Erano già rassegnati al fatto che avrei molto probabilmente intrapreso una carriera “particolare”, diciamo che il teatro li aveva preparati. Ma, di certo, il poker ha superato ogni aspettativa di “figlia stramba” che potessero avere. Mia madre all’inizio era dispiaciuta per il fatto che io, vincendo dei soldi, li togliessi a qualcun altro. Ma il gioco prevede questo: tutti pagano un buy-in, il buy-in va a montepremi, vince solo qualcuno. Altrimenti staremmo a parlare di qualcos’altro. Mio padre invece mi disse di aver sbagliato tutto nella vita, allora! E vorrebbe imparare…eheh.

E’ uno skill game. Certo, la componente fortuna nel breve periodo conta, ma bisogna studiare per migliorare il proprio gioco. Perché Micia? Per assonanza col mio nome, Michela. Una parte della mia famiglia ha origini umbre, lì “gatto” si dice “micio”. Quindi, per abbreviare, usavano “micia” per chiamarmi. Da qui il soprannome che mi accompagna ancora adesso.

Il poker secondo Michela-Micia. Innanzitutto non è solo uno sport, un gioco di carte, un lavoro. E’ un mondo intero di possibilità, ma solo se, come dicevo prima, non ci si prende troppo sul serio. Offre il divertimento del gioco, l’adrenalina che dona a ogni cosa l’influsso della fortuna, mille modi di essere letto e quindi altrettanti di essere raccontato. E io vorrei arrivare a raccontarlo in tutti quelli possibili.

Perché hai imparato proprio il poker? Per non restare la sera a guardare il mio fidanzato giocare online! Mi spiego meglio: quando mi sono fidanzata con quello che poi sarebbe diventato mio marito lui giocava a poker. Mi ha fatto provare, insegnandomi qualche regola base (ero totalmente profana) e mi è piaciuto. Mi sono appassionata e ora eccomi qui.

Che player type sei e qual è la tua specialty. Sono una giocatrice piuttosto solida, che sta imparando le gioie dell’aggressività. Non essere passivi, nel poker, è fondamentale. La mia specialità è il No Limit Hold’em.

Hai studiato per diventare professionista? Ho studiato, sì. Il Poker Texas Hold’em non è considerato un gioco d’azzardo, ma di abilità.

Siamo nel 2012. D’accordo che viviamo in un paese non propriamente a favore delle donne, ma c’è ancora gente che crede all’equazione:

Quali sono le 3 doti principali per giocare a poker. Autocontrollo, pazienza e coraggio.

bionda = completamente imbecille? Eheh, diciamo che, come hai appena giustamente specificato tu, non viviamo in un paese facile per le donne. Però mi piace esagerare e prendermi in giro, come ti raccontavo prima. Quindi portare all’estremo i luoghi comuni e renderli più ridicoli di quanto già non siano, sfruttarli per riderci su. Chi è Morgana? La mia meravigliosa gatta! Assieme ad Artù (il cucciolo di gatto di sette mesi che è arrivato da poco) formano una coppia incredibile. Sono i gioielli di casa, pur essendo dei normalissimi gatti europei. Vado pazza per i felini e sono folle per loro due. E per ultimo, la domandona finale: ma si vive di solo poker? Si vive molto di poker. E’ un mondo che assorbe davvero tante energie e che difficilmente ti permette di staccare completamente da esso. Avere una famiglia e degli amici che ti appoggiano è fondamentale, perché le conseguenze di fare una carriera del genere possono essere abbastanza difficili da accettare per chi ti sta accanto, soprattutto ai livelli alti. Se partecipi a tutti i tornei live che vengono proposti, ad esempio, praticamente non sei mai a casa. Comunque, oltre che di poker, a Milano ho imparato che si può vivere anche di aperitivi con gli amici.

www.miciapoker.com


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A n d r e a B o z z e t t o : raffinato pianista jazz Txt: Erica Vagliengo Ph: Gavin Spencer Ciao Andrea e ben ritrovato sulla pagine di Lookout magazine! Partiamo da molto tempo fa: se non erro da piccolo, suonavi la batteria, vero? Mi ricordo che da piccolo percuotevo qualunque oggetto trovassi in casa e che i miei genitori, abitando in un condominio, verso sera mi facevano mettere degli asciugamani sulle pentole che usavo come “batteria” per non disturbare i vicini. Qualche tempo dopo, i miei comprarono da un amico una vecchia batteria sulla quale ho passato giorni interi!

Le tue influenze musicali A casa si ascoltava di tutto, in special modo jazz e musica classica. Con chi, tra i nomi noti del jazz, hai avuto il piacere di suonare? Ha avuto modo di suonare e/o collaborare con Furio Di Castri, Miroslav Vitous, Roberto

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Quanto ti ha influenzato la passione per la musica di tuo padre? La sua passione mi ha contagiato ed è diventata la mia! Lui suonava l’organo e io lo ascoltavo in piedi, su uno sgabello per riuscire a vedergli le dita. Anche mio nonno, che oggi ha 98 anni, suonava il flauto traverso e il sassofono. Poco tempo fa ci siamo ritrovati a suonare tutti e tre insieme, ed è stato veramente emozionante.

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Cecchetto, Antonio Jasevoli, Ares Tavolazzi, Antonio Marangolo, Gabriele Mirabassi, Francesco Cafiso, Famoudou Don Moye, Dan Kinzelman, Francesco Bearzatti, Bebo Ferra, Marcello Allulli, Park Styckney, William Parker e con molti altri ancora. Peccato non avere lo spazio per citarli tutti!

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Il sistema editoria, in Italia, è in forte crisi, ma anche quello musicale non se la passa bene. Cosa è cambiato negli ultimi anni? In questi ultimi anni ho sentito qualcuno dire che “la cultura è inutile, non dà da mangiare”. Avere la pancia piena è importante, ma credo sia altrettanto importante non avere la testa vuota. Apprezzare e trarre giovamento dalle cose costa impegno e anche un po’ di fatica.

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Perché hai scelto proprio il jazz contemporaneo e la musica improvvisata? Mi sono appassionato a questa musica fin da piccolo. Mio padre mi faceva sentire musica classica ma anche Miles Davis, Duke Ellington, Louis Armstrong, Bud Powell, Monk e tanti altri cercando di spiegarmi, durante l’ascolto, che cosa stava succedendo. Ricordo che a sei anni, con i soldi della paghetta, mi facevo accompagnare a Pinerolo a comprare un disco. Presto mi sono ritrovato ad imitare quello che sentivo nei dischi e a cercare di esprimermi prima sulla batteria, poi sul pianoforte, in modo istintivo, successivamente studiando musica classica e jazz; percorso

che sto tuttora continuando e che ritengo senza fine. Parlaci delle tue collaborazioni recenti: quella con il famoso sassofonista, Andrea Ayassot e di “Remixin’ Standars” in uscita a maggio 2012 per la Universal Music con il Gianni Denitto Quintet. Conosco Ayassot da qualche anno e l’interesse comune per la musica improvvisata, l’utilizzo delle aree intervallari e l’impiego di poliritmie inconsuete ci ha portati a far musica insieme. Dal 2011 faccio parte dell’ ensemble Quilibrì da lui diretto, con il

quale ho inciso il disco “Il Drago E’ Astratto” uscito per El Gallo Rojo Records. “Remixin’ Standars“ è l’album d’esordio del Gianni Denitto Quintet che ho inciso con Gianni Denitto al sassofono, Luca Aquino alla tromba, Mattia Barbieri alla batteria e Furio Di Castri al contrabbasso. In questo disco, Rock ed Elettronica attraversano le personali rivisitazioni di alcuni “Standards Jazz” tanto quanto il Jazz. Altri progetti per il 2012? Ho appena registrato un disco con la Dark Magus Orchestra al

quale hanno partecipato Ivan Bert, Paolo Porta, Gianni Denitto, Alfredo Ponissi, Max Carletti, Mauro Battisti, Gaetano Fasano, Gilson Silveira e Kamod Raj che propone un’originale re-interpretazione del sound dei dischi di Miles Davis a cavallo tra gli anni ‘60 e ’70. Continuerò a collaborare con il Lupalliboz Quartet con Andrea Allione, Davide Liberti e Eduardo Luparello. A fine marzo sarò in tour con gli Antihero, un quartetto formato da Paolo Porta al sassofono, Andrea Lombardini al basso e dal batterista portoghese Marcos Cavaleiro, formazione con la quale è prevista la registrazione di un disco, mentre a maggio sarò impegnato in alcuni in concerti in Francia in duo con Solo Razafindrakoto, compositore e chitarrista malgascio che ha suonato per 14 anni con Miriam Makeba. Secondo te, la musica si (e ci salverà)? Credo che la musica sarà salva fino a quando ci saranno persone che si appassionano ad essa. Non so se ci salverà, a me è stata di grande aiuto per superare momenti difficili e sicuramente, come qualunque forma d’arte, può aiutarci a vivere meglio.

Contatti: email: bozzettoandrea@gmail.com Facebook: www.facebook.com/andreabozzetto2 Myspace www.myspace.com/bozzettoandrea




















Txt: Alessandra Lacroce

Alberto Annibali è un giovane talento del fashion system italiano. Stilista intraprendente con solida esperienza e spiccata personalità, inizia la sua formazione studiando arte con indirizzo architettonico per passare poi all’Accademia di Alta Moda Koefia di Roma e diplomarsi, successivamente, in fashion styling presso il Central St.Martin’s College di Londra. Vanta collaborazioni importanti: da Gianni Versace, a Gianfranco Ferrè, passando per Valentino.

I capi di Annibali si contraddistinguono per le linee essenziali, ricercate, ma mai concettuali. Realizzati in materiali accuratamente scelti, con quell’ottica tipica di chi ha lavorato nella moda uomo, sono pratici, e indirizzati ad una donna contemporanea che ama sentirsi a proprio agio ovunque.

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A Roma presenta nel 2007, la sua prima collezione donna, ed avendo avuto una formazione stilistica fortemente radicata nel guardaroba maschile, le sue collezioni donna sono piene di riferimenti all’universo opposto.

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Da questa stagione, grazie alla collaborazione con l’artista Ceca, Svetlana Kuliskova, che ha sviluppato una sua personale tecnica di lavorazione del tessuto, ARAKNE NON WOVEN®, la collezione di ANNIBALI si arricchisce di un nuovo materiale, nato accoppiando il crèpe de chine e lo chiffon. Questo tessuto, essendo lavorato a mano, vanta la bellezza di essere sempre diverso in ogni suo centimetro, creando effetti unici su ogni capo con una mano corposa, ma leggera allo stesso tempo e, grazie alla speciale agugliatura eseguita con fili di nylon, ha una particolare lucentezza e texture, grande novità nel loro genere. La donna di Annibali viaggia, lavora, e non vuole rinunciare a glamour e femminilità, così ALBERTO ANNIBALI ha voluto realizzare una no season collection, con abiti che per eleganza e materiali (utilizzo di sola seta) possono essere indossati in qualsiasi momento dell’anno e a qualsiasi fuso orario. Le gonne al ginocchio, ad esempio, lasciano immaginare una donna che non perde tempo a prepararsi, ma che rapidamente si

veste e corre via ad un appuntamento, entrando in un taxi o uscendo da un locale alla moda. I colori utilizzati sono tonalità decise: il ruggine, il mattone, il caramello, il viola, il turchese, il giallo, che porteranno una ventata di creatività nel guardaroba delle globetrotter contemporanee. www.albertoannibali.com P.S. La collezione sarà disponibile presso: Spring UP S.r.l.Showroom: Via Tortona 37, Milan, Italy www.spring-up.com


QUALITY FOOD DRINKING AND DRIVING. DON’T MIX.



Txt: Francesca Masoero


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ARIETE (22 marzo-20 aprile) Il periodo non è forse dei più brillanti, ma le occasioni per distinguervi di certo non mancheranno. Abbiate cura di voi stessi e sappiate attendere il momento giusto. Tutto chiaro, no? TORO (21 aprile-20 maggio) Questo marzo sarà per voi un mese di relax, in cui vivere e trarre profitto da tutto quello che avete seminato nei mesi passati. Evitate di dare troppa confidenza a chi conoscete da poco. GEMELLI ( 21 maggio-20 giugno) Non esitate a mettere in discussione posizioni che tenete ferme da lungo tempo: cercate di essere più elastici. Un corso di Pilates potrebbe tornarvi utile. CANCRO (21 giugno-22 luglio) Il periodo è di quelli che vi vedranno assolutamente al centro dell’attenzione. Cercate di non attirare su di voi l’invidia del prossimo, facendo troppo i pavoni. LEONE (23 luglio- 23 agosto) Il mese è di quelli giusti per fare progetti per il lungo periodo. La vostra lucidità e fermezza sapranno per cambiare in meglio molte circostanze. Quali? Non lo so, mica sono n’indovina io… VERGINE (24 agosto-23 settembre) Un mese di transizione che vedrà consolidare tante delle abitudini a cui ormai date meno peso. Sappiate non dare tutto per scontato e abbiate cura della vostra immagine in pubblico. BILANCIA (24 settembre-23 ottobre) Marzo sarà il mese giusto per riflettere sul da farsi. Tante le incertezze che andrebbero chiarite con razionalità e non affidandosi alla sorte o agli oroscopi. Ocio, quindi! SCORPIONE (24 ottobre-22 novembre) Prestate attenzione alle situazioni in cui verrete coinvolti, e cercate di dare il giusto peso a chi vi sta a fianco. Evitate compagnie e consigli di chi potrebbe distogliervi dai vostri solidi obiettivi. SAGITTARIO (23 novembre-22 dicembre) Il periodo sembra non coinvolgervi per nulla. Sembra che bastiate a voi stessi, ma vi sbagliate. Cercate la vita sociale quanto è necessario ed evitate la clausura. Vabbèh che c’è crisi, ma non esagerate. CAPRICORNO (23 dicembre-20 gennaio) L’entusiasmo che vi anima in questo periodo è davvero sorprendente e vi accompagna in ogni occasione. Questo rappresenterà un’ indubbio vantaggio rispetto ai vostri concorrenti. ACQUARIO (21 gennaio-19 febbraio) Marzo, mese di pausa. Non affrettatevi, cercate soddisfazione anche dalle piccole cose e non sentiate la necessità di dover fare per forza qualcosa per divertirvi e sentirvi in forma. PESCI (20 febbraio-20 marzo) Dopo la sbornia dell’ultimo periodo, ora occorre curare la forma fisica e quella psichica, trascurando per un po’ i vostri passatempi preferiti. Non trascurate i vostri amici e la vostra famiglia. Siate garbati e rispettosi come non mai. Avete tanto da farvi perdonare…



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