webmagazine
lfi e
EDILCOMES E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE GINI APRE IL LIVINGMADE POINT IL CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE UN SALTO DI QUALITÀ PER IL MONDO CHE CAMBIA
OMAGGIO ALL’ARCHITETTO ZAHA HADID
APRILE 2016
5
SOMMARIO
ZAHA HADID
Architetto e designer irachena, recentemente scomparsa, è stata uno dei massimi esponenti della corrente decostruttivista. Ha insegnato nelle più famose università e il suo studio di architettura lavorano 246 architetti dipendenti. I suoi progetti e le sue realizzazioni sono in tutto il mondo. In Italia ha progettato la Stazione Marittima di Salerno, che sarà a breve inaugurata.
EDITORIALE 3 Grazie Alessandro,
grazie Gianluca di Giuseppe Vantusso
MARKETING 4 Un’altra stagione
da protagonisti di Claudio Troni
DAL GRUPPO 6 EDILCOMES
Un’esperienza da raccontare
Migliorano le prestazioni antincendio
DALLA PRODUZIONE Case History
26 DAMIANI – HOLZ & KO
A Vicenza, efficienza energetica e sostenibilità
28 MAPEI
Per piastrelle di alta classe… Adesivi Ultralite S1 e Ultralite S2
Nuovi Prodotti
32 SAINT-GOBAIN GYPROC
Habito Silence Activ’Air®
VAGA TurboMASS
34 WEBER.FLOOR DESIGN
11 Operazione Sicurezza
OVER - ALL Over-foil BreatherQuilt 11
La svolta Livingmade
con il Centro Edile Antonini a cura del Marketing Gruppo Made
un vademecum per i casi più frequenti
INTERVENTI 18 WIENERBERGER
L’involucro efficiente che non tralascia l’eleganza
Colophon
webmagazine
Pavimentazioni decorative cementizie
DA RISTRUTTURACONMADE.IT 14 Consolidamento strutturale,
aprile 2016
24 CAMINI WIERER
lfi e
Finestre fra terra e cielo
8 GINI
2
22 FAKRO
36 GRIGOLIN
Muri e umidità: non è solo un problema estetico
SAINT-GOBAIN ISOVER Il Pannello PAR4+
DULCIS IN FUNDO 38 Più che la crisi
è il mondo che cambia di Roberto Anghinoni
“Made Life” è un house-organ web ideato dal Marketing di Gruppo Made. Grafica e impaginazione: Sillabario Srl – Milano Gruppo Made è un marchio di Made Italia Srl, con sede legale a Milano, Via della Moscova, 47/A - 20121 Milano (MI). Made Italia Srl – Sede di Bologna - Via Piero Gobetti, 52/3 - 40129 Bologna Tel: +39 051.760041 | Fax: +39 051.6056789. Made Italia Srl – Sede di Pero (Mi) - Via Amerigo Vespucci, 10 - 20016 Pero (MI) Tel: +39 02.93909301 | Fax: +39 02.93906184.
EDITORIALE
GRAZIE ALESSANDRO, GRAZIE GIANLUCA Tempo di cambiamenti anche nel management del nostro Gruppo: il direttore generale Pagliarani affronta nuovi percorsi professionali, Bellini raccoglie il suo testimone
C
ome molti di voi probabilmente già sapranno, il nostro direttore generale Alessandro Pagliarani lascia in questi giorni Gruppo Made per affrontare altre sfide professionali. Facendogli a nome di tutti i più calorosi auguri per il prosieguo della sua carriera, non possiamo certamente dimenticare quanto Pagliarani abbia fatto nei quattro anni della sua collaborazione con il nostro Gruppo. Sono stati anni difficili perché sono stati contrassegnati dal passaggio dal vecchio al nuovo, perché con la sua grande professionalità e correttezza Alessandro ha contribuito, anche con il giusto rigore, a creare nuovi equilibri e a riportare il nome di Gruppo Made al livello di stima e di rispetto che ogni socio e aderente si merita. È anche per questo motivo, per il rinnovato vigore imprenditoriale e professionale dei nostri collaboratori, che il Consiglio direttivo, con la ratifica dello scorso 11 aprile, ha trovato “in casa” la figura che si assumerà le competenze che sono state di Pagliarani. Mi riferisco a Gianluca Bellini che oggi ricopre il ruolo certamente impegnativo di direttore Acquisti e che con la sua esperienza e le sue indubbie capacità saprà certamente aiutare tutti noi nel percorso di crescita di questi ultimi anni. A Gianluca vanno i ringraziamenti di tutti noi soci e aderenti, ma anche il mio personale per l’appassionata disponibilità dimostrata. Il resto, cari amici e colleghi, spetta come sempre a noi. È infatti fuori di dubbio che i risultati di Gruppo Made degli ultimi anni siano stati positivi anche per la vostra partecipazioni alle iniziative promosse. Non sto parlando ovviamente dei risultati commerciali che in gran parte sono condizionati dall’andamento congiunturale, ma proprio ai risultati “di Gruppo”, ovvero tutte quelle azioni indispensabili per dar maggior forza al valore della nostra presenza sul mercato. Il riferimento è quindi all’area tecnica Made, all’evoluzione del progetto Livingmade, ai nostri siti Internet che oggi ci permettono di essere finalmente parte attiva nella relazione con i nostri nuovi clienti, ovvero i privati e i professionisti. Ciò che noi dobbiamo fare, assolutamente fare, è dare maggior forza e convinzione individuale al nostro Marchio, dandogli la massima visibilità all’interno delle nostre strutture di vendita e partecipando il più possibile ai percorsi di crescita comune. ■ aprile 2016
webmagazine
di giuseppe vantusso Presidente Gruppo Made
lfi e
3
MAEKETING Claudio Troni Direttore Marketing Gruppo Made
UN’ALTRA STAGIONE DA PROTAGONISTI Con la primavera torniamo a pigiare l’acceleratore sul rettilineo della comunicazione. Non che in inverno ci fossimo riposati dato che abbiamo riposizionato l’intera comunicazione on line del gruppo che, con la bella stagione, comincerà a dare fiori e frutti. Web, Social Network, Pubblicità, Direct Marketing, sono in prima fila per coniugare la domanda con l’offerta, diffusa, specializzata, competente della rete.
N
ell’ambito web abbiamo operato una segmentazione della comunicazione in modo da dirigerla con una modalità più chiara e quindi più efficace ai nostri diversi target. In altre parole, da oggi ci comprenderà più chiaramente la rivendita che vuole entrare in Made, più facilmente si orienterà il fornitore che vuol vedere come ci muoviamo, più velocemente ci troverà il vostro cliente che vuol sapere dove trovare il punto vendita Made a lui più comodo. La nostra offerta che si affaccia al web è infatti da oggi segmentata per target ovvero:
4
webmagazine
1. gruppomade.com è il sito che parla ai soggetti professionisti della filiera dell’edilizia, fra cui voi che trovate nel sito la vostra area riservata. Ma anche la rivendita non ancora Made che trova più facilmente i contenuti che lo possono spingere a entrare nel Gruppo. 2. ristrutturaconmade.it è il portale che parla alla vostra clientela che interagendo si
lfi e
aprile 2016
metterà in contatto, direttamente o indirettamente, con il network di siti dei punti vendita che hanno aderito (tra quelli on line e quelli in lavorazione il network conta già 50 punti vendita) 3. livingmade.it è la vetrina del network Livingmade ovvero delle showroom Made coerenti con il posizionamento Living. Il sito l’abbiamo lasciato on line anche se i lavori di re-allineamento sono in corso. Sia ben chiaro che nulla è inciso nel marmo, che tutto è in evoluzione e migliorabile, modificabile e “allargabile”, ovvero che si possono accogliere altri punti vendita che ancora non si sono fatti avanti - mi riferisco essenzialmente ai punti 2 e 3 - se in sintonia con la vision che il Gruppo ha presentato. Parallela all’attività web, c’è l’attività dei social - facebook e twitter - che diffonde, su altri mezzi, la brand Made e la sua rete distributiva. Dal mese di marzo abbiamo anche iniziato a pubblicizzare ristrutturaconmade.it sia su google che sui social, per
scalare l’obbiettivo di visitatori e followers che ci permetterà di girare entro un anno un pacchetto contatti significativo. Parallela all’attività del web, corre l’attività del direct marketing: è uscito il web magazine - o almeno spero altrimenti non mi state leggendo - la cui versione Professional, lo ricordo, potrete inviarla alla vostra clientela o richiedere che lo faccia gratuitamente Made per voi. Parallela al direct marketing parte la campagna pubblicitaria per il consolidamento della brand Made e della sua rete di punti vendita. Ripartiamo con Casa Facile di Aprile subito con una doppia pagina di Livingmade per sfruttare la grande diffusione della rivista anche nell’ambito del Salone Del Mobile di Milano. Secondo Euclide, le parallele s’incontrano all’infinito; noi speriamo s’incontrino prima: quando un nuovo cliente entrerà nel vostro punto vendita. ■
DAL GRUPPO
UN’ESPERIENZA DA RACCONTARE Edilcomes partecipa a un Corso di formazione professionale curato da Assoposa e organizzato dalla Scuola Edile di Pisa
I
6
webmagazine
laura e roberto dolcetti
lfi e
aprile 2016
l mercato che c’è è quello della capacità di lavorare bene, una qualità operativa che è espressamente richiesta in caso di aggiudicazione degli appalti pubblici, ma che la presenza decisionale del cliente privato spinge anche nei cantieri della ristrutturazione. Roberto Dolcetti di Edilcomes di Pisa ha partecipato recentemente, con un suo cliente posatore, a un corso organizzato dalla Scuola Edile di Pisa e condotto dai tecnici di Assoposa, l’Associazione dei posatori professionali di cui anche Gruppo Made è socia. Obiettivo, per Roberto, frequentare il Corso per rivenditori e tecnici(della durata di tre giorni), per Michele Giusti della società A.C.M.E. di Giusti e Angelotti il conseguimento della qualifica di Maestro Piastrellista (della durata di 5 giorni). “È stato un Corso veramente interessante e un’esperienza positiva – ha affermato Roberto Dolcetti – ho ottenuto molte informazioni anche a livello normativo
che certamente mi aiuteranno a consigliare bene i nostri clienti posatori, ma anche per vendere con maggiore cognizione. È stato anche interessante perché ho potuto confrontarmi con tecnici che venivano da altre parti d’Italia”. Anche Michele Giusti ha avuto parole positive: “secondo me – ci ha confidato – si tratta di un corso fatto molto bene. Abbiamo imparato cose interessanti e devo dire che l’esame è stato molto scrupoloso. Ho apprezzato le tecniche innovative, ho approfondito l’uso di apparecchiature specifiche e dei sistemi più professionali. È un Corso che sicuramente consiglierei e da tempo aspettavo di poterlo frequentare, perché la qualificazione professionale è un aspetto fondamentale della nostra attività”. Ma la professionalità, come tutti sanno, anche se pretesa non sempre viene riconosciuta. Ancora Michele Giusti: “La qualità è un valore, ma non c’è alcuna legge che la tuteli. Bisogna fare di più per far percepire al mercato il valore della professionalità”. I candidati sono stati esaminati da Paolo Colombo, presidente di Assoposa, mentre Tomas Belloni, docente e collaboratore di Assoposa, ha coordinato i lavori con i per rivenditori e i progettisti. Ancora Roberto Dolcetti:” quando sono tornato in sede, ho voluto raccontare questa mia esperienza ai colleghi, per sensibilizzarli sulle normative, ma anche sull’importanza di trasmettere questa conoscenza ai clienti, per consigliarli al meglio. E penso che questo Corso sia ideale anche per i progettisti, visto il carattere teorico ma anche pratico degli argomenti”. ■
DAL GRUPPO
LA SVOLTA LIVINGMADE Una scelta tanto importante quanto fortemente desiderata, un nuovo punto di riferimento sul territorio che consolida e rinnova la presenza ultra centenaria della rivendita Gini. Ne parliamo con Franca Longhi, Emanuela Farina e Paolo Ragni
Emanuela Farina
Franca Longhi
8
webmagazine
Paolo Ragni
lfi e
aprile 2016
D
ecidere per una show-room oggi non è più un modo come un altro per utilizzare dello spazio residuo, per aggiungere un po’ di colore in ambiente, come è quello della rivendita tradizionale, orientato al grigio, oppure per regalare qualche angolo alla polvere, perché vi si possa posare indisturbata. Decidere per una show-room, oggi, significa concretizzare un ragionamento preciso, dar forma a un pensiero compiuto e, come ci ha raccontato Emanuela Farina del punto vendita Gini – Gruppo Made di Milano, “portare a termine un lavoro lungo e meditato, soprattutto desiderato”.
Abbiamo incontrato Eleonora Farina e sua mamma Franca Longhi, insieme a Paolo Ragni, in occasione dell’apertura dello Spazio Livingmade e cerchiamo qui di ripercorrere un po’ le tappe, soprattutto emozionali, che hanno condotto l’azienda a esporre l’insegna Livingmade. “La realizzazione della nostra nuova show-room si è compiuta in un arco di tempo medio-lungo – esordisce Franca Longhi – soprattutto in un momento di forte cambiamento organizzativo, quando abbiamo dovuto rivedere l’assetto. Questa show-room è un po’ il segno di questo rinnovamento, l’obiettivo è quello
di integrarlo alla realtà delle imprese, puntando logicamente ai nuovi clienti privati”.
Tutti devono sentirsi e essere coinvolti in questo progetto, ci vuole un po’ di orgoglio condiviso”.
Con le imprese un po’ in difficoltà, il privato sta diventando una risorsa interessante… “Sì, e devo dire che anche quando stavamo ancora allestendo gli spazi la gente entrava, si interessava, chiedeva informazioni. Qualcuno è venuto anche più volte, anche se non avevamo ancora fatto l’inaugurazione. Forse è anche perché siamo attivi come rivendita ormai da 108 anni, facciamo parte di una storia, siamo parte integrante del territorio. Le persone tornano quando trovano un buon servizio, e ormai ci conosciamo da generazioni”.
Come siete organizzati con i prodotti che si vendono “posati”, come porte e finestre? “Per prima cosa – ci dice Paolo Ragni, che si occupa espressamente del settore serramenti - facciamo un sopraluogo per avere un contatto diretto con l’ambiente e verificare gli interventi che si devono programmare. Procediamo alle misurazioni del caso, e poi ci si affida a squadre di posa specializzate, generalmente affiliate ai nostri fornitori. Abbiamo un agente che rappresenta varie case produttrici e quindi siamo in grado di fornire tutti i materiali: pvc, legno, alluminio, alluminio legno, e così via. La manodopera specializzata esterna è indispensabile per realizzare un lavoro a regola d’arte, anche perché gli interlocutori del cliente finale siamo sempre noi. E questo discorso, oltre che per le finestre, vale anche per le porte, vogliamo essere certi che tutto proceda per il meglio. Tra l’altro, anche il cliente ci chiede questo tipo di tranquillità, e questo servizio su misura ci permette di fare la differenza. Cerchiamo di essere vicini al
Domandiamo a Eleonora Farina come è stato il loro primo impatto con il cliente privato. “Un po’ di timore all’inizio c’è stato. Ci siamo sentiti fare le richieste più varie e abbiamo capito che ci dovevamo prepare con attenzione, a 360°. Prima regola, mai dire no. Abbiamo studiato, fatto formazione interna con i rappresentanti e i tecnici dei nostri fornitori. Dovevamo conoscere bene i prodotti, le loro caratteristiche, ma soprattutto questa formazione doveva essere estesa a più di un collaboratore. Abbiamo un’addetta specializzata, ma abbiamo voluto coinvolgere tutti, anche i collaboratori del magazzino perché non volevamo che qualcuno vivesse la show-room in modo ostile. Gini è magazzino edile e show-room, facciamo le cose insieme.
SI PUÒ FA-RE! La rivendita Gini sta ben dentro Milano e dunque ha a disposizione spazi limitati in un contesto tipicamente urbano. Eppure, nonostante ciò siamo riusciti a ritagliare un centinaio di mq. per aprire una porta d’ingresso a un nuovo mercato. Che contributo questa esperienza può portare alla comunità dei rivenditori? A mio avviso una in particolare: usufruendo dei servizi LIVINGMADE si riescono a creare nuove unità di business anche in spazi ridotti. Il format Made per un punto vendita moderno prevede uno spazio finiture ma, per contro, le aree che i rivenditori possono mettere a disposizione sono spesso minime. Il format Livingmade messo a punto con l’Arch. Cristiano Bonesso riesce a ricavare opportunità anche in piccoli spazi, incentrando l’attività sul servizio al cliente nel suo complesso più che alla vendita del materiale in sé e per sé. Certo, come sempre la ricetta del successo poi passa attraverso anche al valore umano e alle leve di marketing, ma non è impossibile soddisfare il cliente nell’ambito finiture anche con piccoli spazi. Insomma: si- può-fa-re!
aprile 2016
webmagazine
La vostra show-room è frequentata solo dalle imprese o anche dai professionisti? “Per ora solo imprese, ma crediamo che questa novità ci aprirà al mondo degli architetti, anche perché qualitativamente abbiamo fatto un grande passo avanti. Comunque, anche le imprese hanno buon occhio per la qualità, hanno clienti che chiedono questi articoli, questa soluzioni. Ci siamo aperti a nuove prospettive”.
lfi e
9
cliente, soprattutto quando ci sono dei lavori importanti. Il cliente vuole che tu gli sia vicino. Classi energetiche, risparmio energetico, ambiente… i clienti privati si interessano di queste cose? Chi entra per parlare di infissi in linea di massima vuole sapere tutto sugli incentivi fiscali, per recuperare parte di ciò che spende. Pochi sono informati sul tema del rendimento energetico, e noi allora entriamo in gioco per spiegare di che cosa hanno bisogno per essere a norma. Di efficienza energetica sicuramente hanno sentito parlare e quando si inizia a discorrere di vetri selettivi, della possibilità di schermare gli infrarossi, e così via, quando si parla di risparmi sui consumi capiscono che stanno per acquistare valore. Quanto è importante il prezzo? Noi non anticipiamo nulla, prima sopraluogo e preventivo. Però il privato ci tiene a fare le cose per bene, e sa che i diversi tipi di materiali comportano prezzi altrettanto diversi.
10
webmagazine
Oggi ci si informa su Internet, è un bene o un male? Dipende. A volte abbiamo incontrato clientela che ne sapeva anche più di noi, ma è importante saper bene di che cosa stiamo parlando. Questo settore è una grande opportunità ed è vietato improvvisare.
lfi e
aprile 2016
Torniamo a Emanuela e Franca: un rapido elenco delle categorie merceologiche La nostra show-room offre serramenti, porte, finestre, rivestimenti, arredo bagno, rubinetterie e sanitari. Inoltre, abbiamo manche il centro colore, con il tintometro per realizzare qualsiasi colore il cliente desideri, anche su campione. Quanto vi ha aiutati Gruppo Made nella realizzazione della vostra show-room? Noi avevamo l’esigenza di fare questo passo e ne abbiamo parlato con il Gruppo. Ci hanno sostenuto offrendoci tutto ciò che riguardava la progettazione dell’ambiente, spunti e prospettive di sostegno all’iniziativa. La cosa è stata assolutamente positiva, perché ci siamo sempre interfacciati anche con l’architetto Bonesso, che ci ha fatto il progetto della showroom, un progetto che è cambiato in divenire, e Bonesso è stato capace di relazionarsi bene con noi, di ottimizzare le nostre esigenze le sue proposte. Questo discorso ha riguardato anche i marchi che distribuite? Sì, la scelta è stata fatta con i produttori convenzionati con Gruppo Made. Quindi ci siamo sempre sentiti seguiti e incoraggiati. E dobbiamo dire che il Gruppo è stato utile anche per accelerare i nostri tempi, dandoci sempre la misura di ciò che stavamo facendo. Questo per dire che il Gruppo ci ha aperto una finestra su un mondo nuovo, abbiamo allargato le nostre vedute anche in ambito di competenza e professionalità per questi settori nuovi, così come abbiamo sempre cercato di fare anche per i materiali tradizionali. Siete soddisfatti? Assolutamente sì. e siamo anche gratificati dai visitatori che ci fanno i complimenti, adesso sanno che anche nella loro zona c’è un nuovo punto di riferimento per la loro casa. Pensate di fare un po’ di promozione? Sì, abbiamo acquistato spazi pubblicitari in un giornale di zona, una azione diretta ■ al cliente privato.
DAL GRUPPO Simone Brambilla
OPERAZIONE SICUREZZA CON CENTRO EDILE ANTONINI C
entro Edile Antonini, associato Gruppo Made di Milano, in partnership con ANFOS - Associazione Nazionale Formatori per la Sicurezza da oggi può offrirvi assistenza e soluzioni per tutto ciò che concerne il tema della sicurezza. In qualità di Centro di Formazione per la Sicurezza autorizzato, il nostro collega Simone Brambilla rappresenta un sicuro punto di riferimento per coloro che desiderano approfondire queste tematiche, che hanno precisi riferimenti normativi e che, come tali, vanno rispettati, pena pesanti sanzioni. Il programma che Gruppo Made ha condiviso con Simone Brambilla per promuovere la conoscenza e la valutazione dei rischi che l’imprenditore può correre, come del resto i suoi clienti imprese, qualora non fossero in regola con le norme vigenti è il seguente: 1. Servizio Check Up Sicurezza. Centro Edile Antonini mette a disposizione un servizio di valutazione della correttezza documentazione presente in azienda per gli aspetti legati alla sicurezza sul posto di lavoro. Attraverso questo servizio si potrà valutare con un sopralluogo in rivendita l’adeguatezza della documentazione predisposta, eventuali integrazioni per una maggiore tutela dell’Imprenditore e definire le tempistica d’intervento per eventuali aggiornamenti formativi del personale.
2. Corsi sicurezza programmati a. SPECIALE RIVENDITE |Addetti alla conduzione di carrelli elevatori industriali. - 2 giornate 21 e 28 aprile ore 11 \18. Presso la Sede Edil Logistica Made - il costo corso è di 1.050 euro a forfait che sarà diviso tra le rivendite partecipanti. Minimo indispensabile 5 partecipanti (se i partecipanti fossero 10 il costo sarebbe di 105 euro). La rivendita può inviare anche più di una persona. (Il valore di mercato per ogni partecipante è di 350 euro) b. SPECIALE IMPRESE | Addetti all’uso di piattaforma di carrelli elevabili giornate. Potrete offrire o vendere alla vostra clientela professionale l’indispensabile corso di aggiornamento secondo la seguente formula: - 2 giornate 22 e 29 aprile ore 14\19. Presso la Sede Edil Logistica Made di Pero. - il costo corso è di 1060 euro. Il format prevede che 5 partecipanti. Così facendo, le rivendite, potranno invitare il proprio cliente o far pagare una quota di partecipazione. Il servizio Sicurezza del Centro Edile Antonini ha copertura nazionale. Per approfondimenti relativi al servizio fornito dal Centro Edile Antonini basta contattare Simone Brambilla al numero 345.620.1717. è inoltre possibile prenotare il Check Up Sicurezza direttamente scrivendo a: marketing@gruppomade.com ■
CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE un vademecum per i casi più frequenti TRATTO DA ristruttura con made.it
14
webmagazine
Ristrutturaconmade.it è il nuovo portale tecnico del nostro Gruppo, pensato e realizzato per favorire la comunicazione fra le rivendite Made e il cliente privato. Un sito Internet che non si limita a fornire le principali informazioni tecniche per i vari aspetti della ristrutturazione, ma che segnala al cliente il punto vendita Made più vicino a lui. Ristrutturaconmade.it, oltre a essere uno veicolo di informazione tecnica, è quindi anche uno strumento di marketing e di vendita per comunicare a due precisi target di riferimento: il cliente privato e il professionista. In questa rubrica “Area Tecnica” di “Made Life” pubblicheremo di volta in volta alcune tematiche tecniche relative alla ristrutturazione, ma non solo. Per ogni approfondimento e per saperne di più l’appuntamento è su www.ristrutturaconmade.it
lfi e
aprile 2016
N
el restauro dei fabbricati la voce più importante, a livello di sicurezza e di spesa, è senz’altro il consolidamento strutturale. Lesioni, disassamenti, cedimenti del terreno sono fenomeni più frequenti di quanto si pensi e per ognuno di loro c’è una specifica soluzione. Ristrutturazioni edilizie e consolidamento strutturale, i casi più comuni Quando si mette mano alle ristrutturazioni edilizie uno degli aspetti che più preoccupano gli operatori,siano essi professionisti o amatoriali, è il consolidamento strutturale. Per consolidamento strutturale, però, non si intende solo quello riferito a elementi portanti dell’edificio, ma anche a porzioni semplicemente soggette a lesioni. Tra i casi di consolidamento strutturale più frequenti troviamo, infatti, lesioni alle partizioni interne, spesso riconducibili a problemi di risalita di umidità con conseguente distacco dell’ intonaco che, però, non intacca la resistenza statica delle muratura poiché non interessa elementi portanti. Altro caso frequente è la lesione strutturale dovuta al cedimento delle fondazioni, qui la lesione viene riparata mediante un intervento di consolidamento delle fondazioni e un contestuale recupero della muratura sul piano estetico e funzionale.
travatura portante, mostrano una scarsa capacità della finitura di assorbire gli urti e i naturali micro-assestamenti della struttura, in questo caso si può ricorrere a una stuccatura con legate elastico che consenta una minore rigidezza e aumenti la capacità elastica del giunto di finitura.
16
webmagazine
Il recupero delle murature In molti casi di ristrutturazioni edilizie, per risanare la muratura è sufficiente sostituire l’intonaco vecchio con uno nuovo a prova di umidità e che lasci traspirare la parete, senza passare al consolidamento delle fondazioni. Queste lesioni delle murature, infatti, riguardano solamente la superficie della partizione e non intaccano la struttura muraria, non necessitando, quindi, di interventi più complessi. Ciò è facilmente verificabile, basta scrostare l’intonaco nei pressi della lesione per constatare la condizione della muratura sottostante. Lesioni di questo tipo si presentano come crepe verticali, rigonfiamenti e distacchi di intonaco. Crepe orizzontali, magari a ridosso dell’attacco tra parete divisoria e
lfi e
aprile 2016
Il consolidamento delle fondazioni Se le lesioni alla muratura sono invece di natura strutturale e attraversano più profondamente il tessuto murario, allora è il caso di verificare la solidità delle fondazioni. Molto spesso, infatti, lesioni alla muratura sono sintomo del cedimento di qualche porzione di fondazione. In questo caso l’intervento è più consistente e necessita l’impianto di un cantiere di dimensioni più sostenute e, per sicurezza, la supervisione di un tecnico che saprà individuare la causa del problema e studiare la soluzione più adatta. I casi più frequenti prevedono il consolidamento delle fondazioni in seguito a un cedimento del terreno. Causa di questi cedimenti possono essere abbassamenti del terreno dovuti all’impianto di un cantiere nelle vicinanze, la rilevazione di una falda acquifera, lo scavo di pozzi e quant’altro possa contribuire a una variazione di quota del terreno di fondazione. La soluzione che meglio si presta di solito al consolidamento delle fondazioni in presenza di ribassamento del terreno è l’intervento con micropali che, costipando il terreno e consolidandolo con materiale apposito, ristabiliscono la quota originaria riassestando il danno. In alcuni casi, ad esempio in edifici scarsamente fondati come i casolari di campagna del secolo scorso, si procede a un consolidamento detto cuci-scuci, cioè la creazione di fondazioni in cemento armato che creano una cordolatura che rende la struttura staticamente isoreagente, cosicché possa assorbire urti di natura sismica o lievi dissesti senza ■ intaccare la validità strutturale.
INTERVENTI
L’INVOLUCRO EFFICIENTE CHE NON TRALASCIA L’ELEGANZA La Casa sul Rio dei Molini con involucro in muratura da tamponamento di Wienerberger: quando la raffinatezza estetica sposa l’efficienza energetica e l’elevata qualità dell’abitare
L
18
webmagazine
a Casa sul Rio dei Molini è un edificio monofamiliare che sorge sulla riva del Rio Selva dei Molini, nel comune di Campo Tures (BZ) in Val di Tures, a nord di Brunico. L’opera, progettata dallo Studio Pedevilla Architects, è caratterizzata da un’architettura rigorosa, monolitica e compatta, in cui predomina l’essenzialità di forme geometriche pure e del colore bianco dei rivestimenti. L’edificio, strutturato in tre piani fuori terra e un seminterrato, si connota per una peculiare pianta pentagonale che movimenta gli spazi interni, mentre la copertura a due falde asimmetriche intacca con un aggetto
lfi e
aprile 2016
minimo l’estrema linearità delle superfici delle facciate. Il carattere monolitico dell’involucro trova un’estrema coerenza cromatica fra la finitura esterna composta da sabbie locali, calce e cemento, in cui la tonalità chiara è resa dinamica da un effetto spugnato che cattura le sfumature della luce, e il rivestimento della copertura realizzata in lose di pietra colorate di bianco. L’involucro, relativamente piccolo nel volume ma dominante nell’aspetto, trae la sua imponenza dalla muratura da tamponamento realizzata con il sistema Porotherm PLAN 50 T di Wienerberger. Le facciate, contraddistinte da piani inclinati e profonde aperture disposte in maniera irregolare, si offrono alla vista in modo essenziale, prive di qualunque decorazione o aggetto significativo, lasciando che l’uniformità e la linearità delle superfici trasmettano il senso di profonda appartenenza e armonia con il paesaggio montano e la natura incontaminata che circonda il costruito. L’estremo rigore dell’esterno e la fedeltà alla naturalità dei materiali impiegati guida anche le scelte compiute per la modellazione degli spazi interni, dove domina l’utilizzo di materie prime locali come il legno di quercia, il bronzo e le lastre di Gneiss della Passiria, lavorati artigianalmente da maestranze locali per
manufatti realizzati su misura come gli arredi, gli infissi, le porte, i punti luce e i pavimenti. I quattro livelli, articolati con dei sapienti mezzi piani, distribuiscono in maniera funzionale gli spazi abitativi della famiglia: nel piano interrato si trovano i locali di servizio e il garage, al piano terra è ubicata la zona giorno, al primo piano le camere e infine l’attico è dedicato a un soggiorno che offre una vista panoramica sulle montagne. La scelta della soluzione in muratura da tamponamento realizzata con Porotherm PLAN 50 T – 0,09 di Wienerberger, blocco rettificato di 50 cm di spessore, è stata adottata per la garanzia di elevate prestazioni in termini di efficienza energetica con un l=0,09 W/mK, proprietà che hanno permesso di raggiungere come da progetto, la certificazione energetica CasaClima B, ovvero un consumo energetico inferiore a 50 kWh/m²a (la cosiddetta Casa da 5 Litri). ■
Elevate prestazioni e semplicità di posa: la soluzione Porotherm PLAN di Wienerberger Porotherm PLAN 50 T è la soluzione in laterizio rettificato studiato per la realizzazione di involucri in muratura da tamponamento caratterizzati da un’elevata resistenza meccanica, resistenza al fuoco, con un ottimo potere di isolamento termico ed acustico ed una elevata traspirabilità, qualità che contribuiscono in maniera fondamentale a creare un elevato comfort abitativo costante nel tempo. Il successo di questo sistema in laterizio è decretato dalla combinazione della tecnologia della rettifica a quella dei setti sottili, oggetto di un approfondito lavoro di ricerca e sviluppo da parte di Wienerberger. Da un lato la rettifica, ovvero l’ottima planarità delle facce, superiori ed inferiori dei blocchi, permettendo di realizzare giunti di malta di appena 1 mm elimina completamente il ponte termico della malta a vantaggio delle performance energetiche, migliorate ulteriormente dalla presenza di setti sottili che incrementano le file dei fori e la percentuale di foratura, migliorando quindi le prestazioni di isolamento rispetto ad un normale laterizio. Inoltre il perfetto incastro dei blocchi e l’impiego della malta speciale Porotherm BIO PLAN che è facilmente mescolabile con acqua all’interno di un normale secchio, permettono di ridurre i tempi di posa fino al 50%, generando
aprile 2016
webmagazine
notevoli economie.
lfi e
19
INTERVENTI
FINESTRE FRA TERRA E CIELO
Nel nuovo Tunnel del Benessere e in alcuni suggestivi spazi realizzati alle Terme di Monticelli, la luce zenitale aggiunge un’ulteriore qualità agli spazi utilizzati dagli utenti, grazie all’impiego delle finestre da tetto Fakro
F
22
webmagazine
ondate nel 1927, le Terme Borrini hanno radicalmente trasformato Monticelli – una delle cinque frazioni che compongono il Comune di Montechiarugolo – trasformando questo piccolo centro della pianura parmense in una delle mete turistiche più rinomate della zona. La stazione termale sorge infatti su un giacimento di acque salsobromoiodiche, la cui elevata concentrazione salina risale alla loro antichissima origine. Si tratta infatti di acque marine rimaste intrappolate all’interno di bacini sotterranei in ere geologiche remote, ricche di cloruro di sodio, ioduri, bromuri e altri composti minerali particolarmente efficaci per la loro azione antiinfiammatoria e stimolante del sistema immunitario.
lfi e
aprile 2016
Circondate da hotel e ristoranti prestigiosi, oggi le Terme di Monticelli – questo il nome attuale dello stabilimento – offrono non solo trattamenti terapeutico- riabilitativi, dietologici ed estetici (molti dei quali basati sulle qualità uniche dell’acqua e dei fanghi) ma costituiscono uno dei centri per il wellness più attrezzati dell’intera Emilia Romagna. All’interno di un parco secolare ampio circa 25 ettari, sono infatti presenti tutte le principali attrezzature di uno stabilimento termale di alto livello: piscine termali, idromassaggi, docce emozionali, sauna, tepidarium, giardino estivo e giardino d’inverno con idromassaggio riscaldato, grotta di sale con acqua termale, bagno turco con cromoterapia, e così via. Recentemente, il complesso è stato ampliato con la realizzazione di nuove
Sicurezza, prestazioni, estetica I 16 serramenti da copertura installati nel Tunnel del Benessere presso le Terme di Monticelli sono modelli tra loro differenti, tutti prodotti da FAKRO e scelti per soddisfare necessità di diversa natura. I modelli DXC-CP2 (non apribile, con 2 guarnizioni di tenuta), DMC-CP2 e DEC-CP2 (rispettivamente ad apertura manuale ed elettrica, con 3 guarnizioni di tenuta) sono finestre per tetti piatti (pendenza massima 15°) con telai multicamera in pvc, dotate di serie di un doppio vetrocamera (4H - 14 con gas argon - 33.2T) con vetro esterno temperato e interno laminato (per la sicurezza), in classe anti-effrazione P2A. Le dimensioni variano da 60 x 60 cm fino a 120 x 220 cm. La cupola soprastante è realizzata in policarbonato, materiale resistente ad urti e agli agenti atmosferici (pioggia, grandine), ed è rivestita con speciali pellicole esterne e interne per la protezione dalle radiazioni UV. La trasmittanza termica complessiva del serramento (Uw) è pari a 1,2 W/m2K (secondo norma EN 12567-2) ed è disponibile anche la versione per case passive con triplo vetrocamera. Il modello DXF-DU6 (non apribile, con 2 guarnizioni di tenuta) è un’innovativa evoluzione del prodotto tradizionale con cupola: presenta caratteristiche simili a quelle degli altri modelli descritti ma è dotato di un doppio vetrocamera ad alta efficienza energetica, con Uw=0,88 W/m2K (secondo norma EN 12567-2) realizzata mediante una moderna tecnologia di incollaggio dei vetri che garantisce al contempo un’estetica esclusiva. Una volta realizzate le aperture e l’impermeabilizzazione sulla copertura del tunnel, abbiamo proseguito con la posa in opera delle finestre che si sono rivelate all’altezza delle aspettative. Siamo pienamente soddisfatti della scelta compiuta – conclude l’ing. Borrini; se ne avremo la necessità ci rivolgeremo ancora a FAKRO.” ■ aprile 2016
webmagazine
attrezzature, collegate fra loro dal cosiddetto Tunnel del Benessere, un percorso coperto ingentilito da mosaici ispirati alle opere del grande pittore impressionista francese Henry Matisse. “Ci occupiamo della manutenzione dello stabilimento termale ormai da un decennio – spiega Vittorio Pezzani, titolare dell’impresa edile Edil System che ha realizzato i lavori di ampliamento – e nel 2015 abbiamo completato la costruzione del nuovo Tunnel del Benessere. Si tratta di un corridoio ipogeo lungo circa 70 metri che collega fra loro le piscine termali e numerose altre attività. Il tunnel prende origine in corrispondenza del nuovo elevatore che collega i quattro livelli soprastanti fino al solarium, permettendo l’accesso alla nuova piscina termale, al centro benessere e alla zona relax, una stanza circolare dotata di ampie vetrate rivolte verso il parco secolare che circonda lo stabilimento. Il tunnel svolge anche due ulteriori funzioni. Sotto il percorso pedonale si sviluppano le nuove reti impiantistiche al servizio dell’intero stabilimento, mentre la presenza di ampie finestre in copertura permette l’ingresso della luce naturale, creando un effetto estremamente suggestivo”. In pratica, il tunnel collega terra e cielo attraverso ambienti nei quali l’acqua è protagonista. “L’effetto – conferma Pezzani - è decisamente suggestivo in quanto il tunnel è solo parzialmente interrato, perciò spostandosi al suo interno, gli ambienti e le visuali verso l’esterno si alternano, creando una sensazione di percorrenza dinamica molto piacevole. La scelta dei serramenti da tetto è stata effettuata direttamente dai progettisti. Per quanto riguarda la fase dell’installazione che ci ha visti protagonisti direttamente, posso affermare che abbiamo svolto il lavoro con estrema semplicità in quanto si tratta di prodotti molto agevoli da posare.” Secondo l’Ing. Italo Borrini, responsabile del progetto, “Le motivazioni alla base della scelta delle finestre FAKRO sono presto dette: abbiamo confrontato diversi prodotti presenti sul mercato, dal punto di vista tecnico ed estetico, e considerando anche gli aspetti legati alla manutenzione, decidendo infine di utilizzare le finestre FAKRO.
lfi e
23
INTERVENTI
GAMMA IN REFRATTARIO CAMINI WIERER
MIGLIORANO LE PRESTAZIONI ANTINCENDIO
D
24
webmagazine
a oggi i condotti in refrattario CW Eco di Camini Wierer diventano, a tutti gli effetti, dei sistemi camino per l’evacuazione dei fumi ai massimi livelli di sicurezza e prestazioni. Grazie al perfezionamento del loro processo produttivo hanno raggiunto un maggior grado di impermeabilità risultando idonei, così, sia al funzionamento a secco in depressione e in presenza di fuliggine, sia al funzionamento a umido in pressione senza fuoco da fuliggine. Un’evoluzione importante che fa dei camini in refrattario una soluzione ancora più innova-
lfi e
aprile 2016
tiva, altamente prestazionale, adatta allo scarico dei fumi di qualsiasi generatore di calore, dalla caldaia a condensazione al caminetto a legna fino ai grandi impianti civili e industriali. Il refrattario rappresenta la tradizione negli impianti fumari e Camini Wierer, ai suoi esordi, scelse proprio questo materiale, sinonimo di elevata affidabilità, per lanciare sul mercato i suoi primi prodotti. Di tempo ne è passato ma le performance della gamma in refrattario non hanno mai deluso le aspettative. Nell’ottica di un continuo miglioramento, che sappia far fronte
alle richieste di una clientela sempre più attenta alla qualità e alla sicurezza, l’azienda
ha deciso di investire proprio nel rinnovamento tecnologico di un prodotto storico che ha sempre avuto ottimi riscontri. I sistemi camino in refrattario, tipologia CW Eco, sono condotti all’avanguardia composti da un condotto interno in materiale refrattario associato a una contro canna costituita da una camicia in calcestruzzo con strato coibente interposto. Marcati CE sulla base delle norme europee UniEN 1 3063-1 e UniEN 1 3063-2, sono indicati per qualsiasi tipo di combustibile liquido, solido o gassoso, per temperature dei fumi fino a 400°C in condizioni di esercizio, per funzionamento a secco, a umido, oltre che in depressione, e assicurano un’ottima resistenza all’incendio della fuliggine. La particolare attenzione alla sicurezza all’incendio, che è stata posta in fase di progettazione e realizzazione, ha consentito di ottenere sistemi in grado di far fronte, senza danneggiarsi, anche alle situazioni più gravose, nel rispetto delle distanze minime dai materiali combustibili. I sistemi in refrattario Camini Wierer, tutti inattaccabili dalle condense, possono essere impiegati anche con combustibili particolarmente aggressivi quali pellet e biomasse in genere. Sono garantiti 30 anni contro la corrosione.
CASE HISTORY
DAMIANI-HOLZ&KO
A VICENZA, EFFICIENZA ENERGETICA E SOSTENIBILITÀ
CasaClima Award 2015: Un cubo d’oro per una casa LignoAlp certificata CasaClima Gold Nature
N
ell’ambito dei CasaClima Award 2015 è stato assegnato un “cubo d’oro” alla famiglia Ravazzolo che ha voluto perseguire un percorso di sostenibilità e vivere in una casa ecologica utilizzando materiali naturali provenienti dallo stesso scavo delle fondazioni. L’involucro efficiente, unito a una calibrata progettazione impiantistica, ha consentito a casa Ravaz-
26
webmagazine
zolo, realizzata da LignoAlp, di ottenere la certificazione CasaClima Gold Nature. Casa Ravazzolo si trova a Vicenza; nasce dalla volontà del proprietario di costruire un edificio in legno a bassissimo consumo energetico, che rispecchiasse però anche i criteri di bioedilizia e sostenibilità. L’ edificio è composto da un volume compatto e allo stesso tempo dotato di movimento
lfi e
aprile 2016
della facciata mediante la curvatura a spirale impressa alla parete ovest dell’edificio, con una bussola di ingresso che si avvolge attorno allo stesso lato. Sono presenti due piani fuori terra, in cui al piano terra è presente un ampio spazio a doppio volume destinato alla zona giorno: questo spazio è stato fortemente voluto come il cuore dell’abitazione, vissuto con un continuo scambio con l’ esterno, quasi senza limite, con cui comunica attraverso le ampie e numerose vetrate e aperture presenti che si sviluppano sul lato sud e ovest. Sempre a piano terra trovano spazio lo studio, bagno, deposito e il parcheggio coperto. Al piano superiore sono previste due camere da letto, una ca-
mera da letto matrimoniale, bagno, terrazza e balcone. La struttura portante dell’edificio è costruita con pannelli multistrato Xlam, realizzati con tavole di legno d’abete rosso a 5 strati, sistema idoneo per ottenere un’ottima tenuta all’aria dell’involucro, con una controparete con argilla ricavata dallo scavo sul posto. I mattoni in argilla sono stati completamente autoprodot-
ti dal proprietario, il quale ne ha seguito anche tutte le fasi della lavorazione. Gli intonaci interni sono stati realizzati in parte in argilla e in parte con polvere di caolino finito a sapone di Marsiglia e cera d’api. I pavimenti sono in legno di rovere con posa flottante su pannelli di gessofibra e strato separatore in canapa. Un attento controllo degli aspetti della sostenibilità, attraverso una valutazione degli impatti ambientali dei materiali e dei sistemi impiegati nella costruzione, ha consentito la certificazione CasaClima Nature. Considerato l’alto livello di efficienza energetica dell’involucro, il sistema impiantistico è estremamente ridotto e nei giorni più freddi la ventilazione meccanica con recuperatore di calore coadiuva i ventilconvettori. In estate, la VMC è provvista di bay-pass notturno e sfrutta la massa di argilla presente in casa per mantenere la temperatura e l’umidità a livelli accettabili. Nell’edificio sono installati un impianto solare termico e un impianto fotovoltaico che vengono gestiti attraverso un sistema domotico per limitare i prelievi dalla rete.
INTERVENTI
Per piastrelle di alta Classe…
Adesivi Ultralite S1 e Ultralite S2 La famiglia di adesivi alleggeriti Ultralite Mapei è una famiglia di prodotti innovativi, unici e altamente prestazionali. La loro unicità? La particolare formulazione studiata nei laboratori di Ricerca&Sviluppo Mapei
G
28
webmagazine
li adesivi alleggeriti Ultralite contengono inerti naturali alleggeriti o microsfere di vetro che facilitano l’attività di stesura
lfi e
aprile 2016
del prodotto e di movimentazione dell’imballo (solo 15 kg!). L’innovativa formulazione permette agli adesivi Ultralite di avere una resa fino all’80% maggiore rispetto ad adesivi di pari classificazione. Appartengono a questa famiglia gli adesivi deformabili di Classe S1 e S2, Ultralite S1 e Ultralite S2 certificati in base alla norma EN 12004. Le sigle S1 e S2 indicano rispettivamente una buona e un’ottima deformabilità. Ultralite S1 è l’adesivo cementizio monocomponente alleggerito ad alte prestazioni, con tempo aperto allungato, con tecnologia Low Dust, che limita la formazione di polvere in fase di miscelazione, e a bassissima emissione di sostanze organiche volatili (VOC). Ultralite S1 grazie alla sua
deformabili di Classe S2: non richiedono l’aggiunta di lattice, si miscelano solo con acqua. Ultralite S2 è indicato per la posa di piastrelle ceramiche di ogni tipo e formato, mosaici e gres porcellanato sottile in interni e esterni e per la posa di materiali lapidei purché stabili all’umidità. L’elevata capacità bagnante dell’adesivo lo rende idoneo per la posa di gres porcellanato sottile anche su sistemi di isolamento a cappotto rivestito con piastrelle. La variante rapida, con tecnologia Fast Track Ready, è indicata per interventi che necessitino di una veloce messa in esercizio o per applicazioni in stagioni fredde. Gli adesivi di Classe S1 e S2 Ultralite di Mapei rispondono ai requisiti della norma UNI 11493, recentemente introdotta in Italia, che indicano l’utilizzo di adesivi di Classe S1 e S2 negli interventi di posa di piastrelle ceramiche nei casi in cui almeno uno dei lati supera i 90 centimetri. Le certificazioni di Classe S1 e S2 non si limitano solo agli adesivi alleggeriti Ultralite. Mapei dispone di una vasta gamma di adesivi certificati di Classe S1 e S2 per ogni esigenza di progetto. Mapei suggerisce Keraflex Maxi S1 Ultra Bianco, Keraflex Maxi S1 Zero, Ultralite S1, Ultralite S2. Inoltre: Ultralite S1 Quick, Ultralite S2 Quick, Keraquick S1, Granirapid ed Elastorapid. Non rischiate, scegliete l’adesivo più adatto a piastrelle ■ di alta Classe.
Alcuni esempi di utilizzo dei prodotti Ultralite S1 e Ultralite S2
aprile 2016
webmagazine
deformabilità di Classe S1 ha una buona capacità di neutralizzare i movimenti del sottofondo o le variazioni dimensionali delle piastrelle impedendone quindi il distacco. Inoltre, l’adesivo Ultralite S1, grazie alle sue proprietà tissotropiche, è indicato per la posa di piastrelle anche a parete. Ultralite S1 è indicato per la posa di piastrelle ceramiche di ogni tipo e formato, mosaici e gres porcellanato sottile in interni e esterni e per la posa di materiali lapidei purché stabili all’umidità. La versione rapida, Ultralite S1 Quick, è da preferire in caso di posa di pietra naturale mediamente instabile e sensibile alle macchiature. Ultralite S1 Quick, con tecnologia Fast Track Ready, si caratterizza per un tempo di lavorabilità maggiore rispetto agli adesivi cementizi rapidi. Ultralite S2 è l’adesivo cementizio monocomponente alleggerito ad alte prestazioni, altamente deformabile, con tempo aperto allungato, a bassissima emissione di sostanze organiche volatili (VOC), con una resa fino all’80% maggiore degli adesivi bicomponenti di pari classificazione. Ultralite S2, con deformazione trasversale superiore ai 5 mm, ha un’ottima capacità di compensare eventuali movimenti del sottofondo, dilatazioni termiche o variazioni dimensionali delle piastrelle senza causare il distacco delle stesse. Ultralite S2 e la versione rapida Ultralite S2 Quick sono gli unici monocomponenti altamente
lfi e
29
NUOVI PRODOTTI
SAINT-GOBAIN GYPROC
Habito Silence Activ’Air® Soluzione composta da una lastra in cartongesso accoppiata con una speciale membrana in gomma EPDM. È indicata per pareti divisorie,
contropareti e controsoffitti al fine di incrementare le prestazioni di isolamento acustico, per tutti gli ambienti interni (compresi ambienti umidi come bagni e cucine). Le lastre accoppiate Habito Activ’Air® si installano come una normale lastra in gesso rivestito a una struttura metallica di sostegno, mediante opportune viti in acciaio fosfatate punta chiodo. È consentita l’applicazione a controparete in aderenza alla parete mediante vincolo meccanico con tassello in nylon. Lo spessore complessivo della lastra è di soli 15 mm. Inoltre, la tecnologia Activ’Air®, brevetto internazionale di Saint-Gobain, è in
grado di neutralizzare sino al 70% della formaldeide (uno dei principali composti organici volatili) presente negli ambienti chiusi. L’insieme delle prestazioni di Activ’Air® è stato convalidato da test effettuati dal CSTB e da Eurofins, laboratori indipendenti
nel settore delle bioanalisi ambientali, agroalimentari e farmaceutiche. Le simulazioni svolte dal reparto di ricerca e sviluppo di Saint-Gobain, in collaborazione con i laboratori sopra citati, dimostrano che Activ’Air® rimane efficace per almeno 50 anni.
VAGA
TurboMASS
32
webmagazine
TurboMASS è un massetto preconfezionato a rapido asciugamento che va ad ampliare la linea “Massetti Per Edilizia” di Vaga, affiancandosi all’ormai noto “SabbiaCEMENTO VAGA”. Il massetto realizzato con TurboMASS risulta pedonabile dopo appena 3-4 ore! Dopo 12 ore il supporto è idoneo per la posa di ceramica, mentre dopo soli 4 giorni sarà possibile posare parquet e pavimenti resilienti. TurboMASS è facilmente applicabile sia a macchina che a mano ed è inoltre consigliato per la formazione di massetti incorporanti le serpentine di riscaldamento senza che sia necessaria l’aggiunta di fluidificanti.TurboMASS è ideale per la formazione di massetti galleggianti (spessore variabile da 35 a 60 mm) o aderenti (spessore variabile da 10 a 35 mm), sia su nuove che vecchie solette, all’interno o all’esterno, per la posa in tempi brevissimi di legno e moquette; la realizzazione, i rappezzi e i rifacimenti di massetto dove è richiesto un ripristino molto veloce.
lfi e
aprile 2016
I massetti confezionati con TurboMASS, in accordo alle indicazioni riportate nella scheda tecnica, sono di classe CT (a base di leganti cementizi), C25 (posseggono resistenza a compressione a 28 giorni ≥ a 25 N/mm2 ), F5 (resistenza a flessione a 28 giorni ≥ a 5 N/mm2). I prodotti a base cementizia delle linee edilizie di Vaga Srl sono tutti preconfezionati in bisacco, pertanto garantiscono continuità prestazionale e il cantiere si mantiene più ordinato e pulito. TurboMASS è fornito in confezioni da 25 kg con una resa di 20 kg x m2 x cm in funzione del grado di costipamento. TurboMASS nasce dall’impegno dei laboratori di Ricerca & Sviluppo Mapei, leader da oltre 75 anni nei prodotti chimici per l’edilizia, capace di portare ai massimi livelli tecnologici un prodotto che appartiene alla tradizione dell’attività edile. Tutta la documentazione e le informazioni relative al prodotto sono disponibili sul sito www.vagaedilizia.it. È inoltre possibile iscriversi al servizio di newsletter per non perdere le ultime novità e le offerte promozionali che l’azienda riserva alla sua clientela.
NUOVI PRODOTTI
WEBER.FLOOR DESIGN
Pavimentazioni decorative cementizie La scelta di un pavimento decorativo cementizio è il frutto di una serie di valutazioni, di tipo progettuale e realizzativo, ma soprattutto di carattere prestazionale ed estetico. La soluzione finale è unica e irripetibile, risponde perfettamente alle esigenze di personalizzazione del cliente, grazie alla varietà dei colori che nonostante siano monocromatici, forniscono un risultato sempre differente. Un pavimento decorativo rappresenta la superficie ideale da essere vissuta: assenza di fughe, facilità di pulizia e manutenzione, flessibilità, stabilità e resistenza. Dalla riconversione delle vecchie fabbriche in residenze di lusso trae ispirazione weber.floor design; la volontà del progettista di mantenere un legame tra la vecchia destinazione d’uso dell’edificio e la nuova, porta a conservare alcuni elementi
architettonici tipici della fabbrica. Si conservano pilastri o travi, elementi in acciaio o pareti in calcestruzzo oppure i pavimenti in cemento. Il pavimento industriale diventa allora un elemento
di design del nuovo edificio: offre la possibilità di avere una creazione unica, plasmata dalle mani dell’artigiano che realizza il pavimento, evidenzia il carattere materico tipico del cemento con il suo particolare effetto nuvolato, dona all’ambiente una continuità che solo questi materiali possono offrire. Al tempo stesso, si realizzano pavimentazioni dalla elevata resistenza all’usura e di facile manutenzione nel tempo. weber.floor design concepisce l’ambiente come un insieme armonico senza vincoli, in cui le atmosfere del design architettonico si associano alla decorazione d’interni per costruire nuovi tipi di relazione. Le tendenze più moderne di design vengono cosi interpretate con un materiale antico e moderno al tempo stesso e trovano così la loro finalità in ogni spazio, sia residenziale sia commerciale (hotel, ristoranti, negozi).
OVER - ALL
Over-foil BreatherQuilt 11
34
webmagazine
Over-foil BreatherQuilt 11 è un innovativo isolante termoriflettente in rotoli che racchiude 3 funzioni in un unico prodotto. È infatti un materiale isolante, una membrana traspirante e uno strato impermebabile allo stesso tempo. È composto da 11 strati tra cui un layer esterno di alluminio puro protetto microforato e accoppiato a una rete di rinforzo, 4 film alluminizzati intermedi microforati, 5 strati di ovatta e un layer esterno in membrana impermeabile traspirante. Il materiale e dotato di un sistema brevettato di tenuta degli strati che ne impediscono l’apertura durante il taglio. Over-foil BreatherQuilt 11, grazie alle sue proprietà termoriflettenti e alla sua particolare composizione, è il prodotto ideale per realizzare, con uno spessore contenuto, un efficace isolamento sia estivo che invernale delle coperture a falda, delle facciate ventilate e dei cappotti esterni con finitura a secco. Caratteristiche tecniche e vantaggi: Ottimo isolamento con basso spessore. Resistenza termica in intercapedine di 1,83 m²K/W – equivalente a oltre 7 cm di isolante tradizionale (λ0.040); Efficace barriera contro il surriscaldamento, ideale per coperture e cappotti termici; Materiale impermeabile, protegge dall’acqua le strutture e gli altri eventuali strati di
lfi e
aprile 2016
isolamento; Totalmente traforato quindi traspirante: grazie al suo ottimo coefficiente di diffusione del vapore µ permette una elevata traspirazione e nasce per essere installato nella parte fredda (quindi quella più esterna) delle coperture o delle pareti; Leggero, flessibile e sottile: si installa e lavora con elevata facilità e richiede minimi volumi di movimentazione e stoccaggio; Certificato secondo normativa vigente UNI EN 16012. Materiale testato secondo la normativa Europea di riferimento per gli isolanti termo riflettenti.
NUOVI PRODOTTI
GRIGOLIN
Muri e umidità: non è solo un problema estetico
Macchie di umidità e muffe troppo spesso fanno capolino sia sui muri di case da poco edificate che su strutture antiche. Bisogna precisare che gli antiestetici aloni non sono dovuti solo a materiali scadenti o non correttamente utilizzati per la costruzione dell’immobile: tanti sono i modi in cui l’acqua può infiltrarsi danneggiando le strutture. Per evitare importanti patologie strutturali, ancora più severe in presenza di sali, è importante intervenire con soluzioni specifiche che contrastino in maniera efficace le concentrazioni saline all’interno dei muri. Fornaci Calce Grigolin, azienda presente sul mercato da oltre 50 anni, è in continuo sviluppo grazie alla ricerca e all’innovazione costante. L’azienda vanta un’offerta di prodotti tra le più complete e vaste che ci siano sul mercato dell’edilizia anche nel settore del risanamento delle murature umide, in particolare propone le linee Grigonova e
Palladio: due differenti sistemi per contrastare ed eliminare il problema dell’umidità. La Linea Grigonova è costituita da vari prodotti studiati per intervenire con cicli specifici su costruzioni contemporanee e garantisce una durata all’umidità di risalita dieci volte superiore a un normale intonaco. Ad esempio Unisan, intonaco monostrato deumidificante a base di leganti idraulici, utile per risanamento di murature interessate dall’attacco di sali o in presenza di umidità affiorante. I prodotti della Linea Palladio, essendo a base di calce idraulica naturale NHL 3,5 certificata, sono particolarmente indicati per il restauro e il rifacimento degli intonaci di edifici di interesse storico e per gli interventi in bio-edilizia, come Calcesan, indicato dove viene richiesto l’utilizzo di sistemi privi di cemento ed è frequente la presenza di sali di natura solfatica aggressivi. La caratteristica principale di Calcesan è che si può utilizzare in tutte le 3 fasi necessarie per intervenire sulle murature, quindi come rinzaffo, intonaco di fondo e intonaco di finitura. Fornaci Calce Grigolin non si limita a fornire due differenti soluzioni di intervento, ma consiglia, a seconda delle ‘esigenze’ e delle condizioni riscontrabili volta per volta, cicli applicativi ad hoc, per ottenere un risultato ottimale ancora più sorprendente.
Saint-Gobain ISOVER
il Pannello PAR4+
36
webmagazine
Il Gruppo Saint-Gobain, con la sua esperienza nel campo dei materiali da costruzione, si è sempre distinto per la capacità di innovazione che gli ha permesso di adattarsi alle richieste del mercato per più di 350 anni. Saint-Gobain ISOVER è un ottimo esempio di questa capacità per tanti dei suoi prodotti, e
lfi e
aprile 2016
uno di questi è ISOVER PAR 4+, specificamente concepito per l’isolamento dei sistemi a secco. PAR sta per Pannello Arrotolato: pratico, compatto, leggero e facile da posare. Morbido al tatto, è facilmente manipolabile per poterlo adattare agli spazi di applicazione. Non si spacca né si sbriciola, e il passaggio delle canaline per gli impianti è ancora
più facile e veloce rispetto ai pannelli tradizionali. 4+ è la lana di vetro ideata e prodotta da ISOVER che grazie allo speciale legante brevettato a base di materie prime organiche e rinnovabili, fornisce più benessere, più attenzione all’ambiente, più protezione degli spazi a livello termico ed acustico, e infine più comfort. La lana di vetro 4+ è prodotta in Italia, nello stabilimento SaintGobain ISOVER di Vidalengo di Caravaggio (BG), utilizzando un’elevata percentuale di materie prime naturali (sabbia), riciclate(vetro riciclato) e rinnovabili. Oltre al grande contributo che questo materiale fornisce alla qualità dell’aria interna, che la rende perfetta per le applicazioni nell’ambito
residenziale, le performance di ISOVER PAR4+ a livello di isolamento acustico e di resistenza al fuoco ne fanno un prodotto spesso impiegato per la realizzazione di pareti a secco nel settore terziario. La versione PAR GOLD, invece, è destinata alle contropareti perimetrali, in quanto assomma alle capacità di isolamento acustico anche performance termiche, sempre garantendo la resistenza al fuoco. Info: www.isover.it
Dulcis In Fundo
PIÙ CHE LA CRISI, È IL MONDO CHE CAMBIA di Roberto Anghinoni
L’evoluzione del settore dell’edilizia e delle costruzioni pone gli attori della filiera davanti alla necessità di fare un sostanzioso salto di qualità che porti a un nuovo posizionamento. In attesa che la distribuzione edile, da problema, diventi soluzione
L
38
webmagazine
Roberto Anghinoni
lfi e
aprile 2016
a notizia che in Emilia- Romagna le cooperative di costruttori abbiamo creato un consorzio per salvare se stesse da una crisi che per qualcuno è ancora una pericolosa realtà deve far riflettere un po’ tutti. Si fatica davvero a ripartire, la caccia alle economie di scala si fa serrata, i nemici di un tempo diventano solidali. Non è la crisi, è il mondo che cambia. E non cambia solo per le imprese (ex) di costruzione che hanno sempre avuto in mano il territorio; non cambia solo per i magazzini edili che si erano riusciti a ritagliare zone di competenza che, in passato, nessuno si sarebbe messo in mente di disturbare; non cambia nemmeno solo per i produttori che sono tirati di qua e di là in trattative economiche che non portano da nessuna parte, e che oggi si stanno chiedendo, molto seriamente, se la distribuzione edile debba continuare a essere il loro mercato di riferimento. L’unica cosa di cui sono certo è che tutti gli attori della filiera delle costruzioni devono mantenere calma e lucidità, ma mi rendo anche conto che non è facile.
rischio, più che concreto, è che indirizzino i loro investimenti, per esempio, verso i professionisti. Il motivo principale è che – in linea generale, s’intende – esiste un sintomo di frustrazione diffusa che deriva dal marcato disinteresse da parte del rivenditore verso qualsivoglia forma di innovazione tecnica. La produzione (e se voi foste produttori forse ragionereste allo stesso modo) si sta rendendo conto che se non può contare sulla rivendita edile per la promozione dei suoi prodotti, dovrà rivolgersi a qualcun altro, pur mantenendo la presenza sul territorio, continuando a distribuire tramite i magazzini. Qualcuno dirà che funziona già così, che il produttore, se vuole che io venda i suoi prodotti, mi deve portare lavoro. Non si capisce (il produttore non capisce) perché si debba fare, poniamo, lo sconto 30% a un individuo al quale bisogna anche portare il cliente, o trovare il cantiere dove piazzare i prodotti stessi. Voglio dire: risparmiare lo sconto 30, a quel punto, è un attimo, no? Il discorso è vetusto, ma lo è anche la realtà dei fatti.
La distribuzione è un problema Partiamo dalla fine: per la produzione, la rivendita edile è diventata un problema. Il
Cercasi adrenalina Quel che mi disturba è che finiremo per essere considerati e di conseguenza
trattati come degli imprenditori mancati, perché l’adrenalina del bravo imprenditore è il rischio d’impresa, la molla che mette in movimento la voglia di emergere, la ricerca di un mercato da conquistare, il piacere e l’ambizione di essere considerati per le nostre qualità professionali. Ci sarebbero anche tutte le condizioni “esterne” per fare un salto di qualità, l’occasione del nuovo mercato è assai ghiotta, ma cambiare è faticoso e quindi si prende tempo, un tempo che non ci si può più permettere di perdere. Che le grandi cooperative facciano gruppo, che poi è un supergruppo, è nella logica dell’evoluzione del nostro mercato. Il nuovo Codice degli Appalti, che entrerà in vigore il prossimo 18 aprile, è un’altra delle grandi occasioni che il settore delle costruzioni ha per semplificare le sue procedure e cercare anche di renderle trasparenti. Si introducono anche concetti come “il rispetto della concorrenza”, si da forza anche al valore della qualità delle opere, alle offerte “economicamente più vantaggiose” si parla della selezione degli operatori che un minimo di garanzie da oggi le devono dare.
40
webmagazine
La selezione del mercato È evidente che in questo clima di grandi cambiamenti, il rischio per la distribuzione edile di essere tagliati fuori è possibile, ma lo è anche per le imprese e per certa produzione. Già per
lfi e
aprile 2016
alcune tipologie di prodotti esistono mercati paralleli, sono i prodotti molto tecnici che il professionista acquista direttamente dal produttore perché, oltre al prodotto, ha bisogno anche di un adeguato supporto tecnico. In questo caso, il prezzo non è determinante, mentre invece lo è la garanzia della soluzione del problema. Ma questo tipo di mercato, un tempo relegato a una elite di professionisti, oggi si sta allargando, perché la qualità delle opere, siano essere di nuova costruzione o di ristrutturazione, è espressamente richiesta e deve essere rispettata. È chiaro che questi discorsi porteranno a una naturale selezione all’interno dell’intera filiera, è solo una questione di tempo. Quale posizionamento Dulcis in fundo, il monitoraggio dei canali di vendita paralleli, o alternativi a quello della rivendita tradizionale – vendita diretta, grande distribuzione, web, eccetera – confermano il trend degli ultimi anni. Per i produttori, il commercio elettronico è un discorso per il momento ancora lontano e, con ogni probabilità, in considerazione del grado di tecnicità delle soluzioni costruttive, che è in aumento, lontanissimo. La GDO dovrà prima o poi iniziare a marginare in altro modo. L’impatto aggressivo dei primi tempi si andrà affievolendo, per forza di cose. Il commercio elettronico diventerà il suo principale concorrente, mentre il magazzino edile evoluto si occuperà di un altro mercato. Il vero problema, allora, è il posizionamento dei vari attori. Ognuno sarà chiamato a fare un salto di qualità. Non tutti saranno in grado di farlo. Il nuovo Codice degli Appalti uno scossone lo darà, le economia di scala fra imprese di costruzione creeranno un nuovo livello di competitività. L’offerta economicamente più vantaggiosa creerà problemi a chi non si è mai occupato di qualità, di normative, di evoluzioni dei prodotti e dei sistemi costruttivi. Il mondo cambia e qualcuno, ancora una volta, andrà in crisi. ■
webmagazine
I Partner Commerciali di
lfi e