Made Life Professional - 17

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COME INSONORIZZARE UNA STANZA LE FACCIATE VENTILATE ADESIVI AD ALTE PRESTAZIONI LE GUAINE IMPERMEABILIZZANTI RAPIDE

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SOMMARIO

EDITORIALE 4 Costruzioni, un mercato

28 ATLAS CONCORDE

La Collezione Arkshade

da consolidare di Roberto Anghinoni

AREA TECNICA 6 Insonorizzare una stanza

30 AZZURRA

La show-room di Milano

in collaborazione con ristrutturaconmade.it

10 Le facciate ventilate

in collaborazione con ristrutturaconmade.it

14 LIGNOALP

La nuova lastra Gyproc Glasroc® X

Una casa sostenibile a Reggio Emilia

18 GRIGOLIN

Il restauro del castello di Bussi sul Tirino

Nuovi Prodotti

KEOPE Serie Beat, il legno ispira

34 BILDEX

Gasstop, il dispositivo performante

16 FAKRO

Il cielo sopra Berlino

UNIFIX La vite autoforante SAF

32 SAINT-GOBAIN GYPROC

DALLA PRODUZIONE Case History

PROGRESS PROFILES Prodeso Heat Grip System

FONTANOT Lafont e Glass, eleganza e design

36 FLORASTYLE

La Collezione Master

20 MAPEI

38 VELUX

Keraquick Maxi S1, l’adesivo rapido ad alte prestazioni

22 WEBER

Le guaine elasto- cementizie rapide

24 POLYGLASS

Polyvap Radonshield, uno scudo per la tua salute

TUSCANIA Limestone, la pietra sorprendente

FASSA I nuovi fuganti cementizi Fassafill Finestre per tetti piani

MAXIMA La nuova linea di platorelli

DULCIS IN FUNDO 42 La scienza esatta

di Roberto Anghinoni

26 OVER-ALL

OIKOS Il nuovo, decorativo cemento materico

COLOPHON

Leadax il nuovo piombo, migliore dell’originale

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“Made Life” è il Web Magazine di Gruppo Made. Grafica e impaginazione: Sillabario Srl – Milano Gruppo Made è un marchio di Made Italia Srl, con sede legale a Milano, Via della Moscova, 47/A - 20121 Milano (MI). Made Italia Srl – Sede di Bologna - Via Piero Gobetti, 52/3 - 40129 Bologna Tel: +39 051.760041 | Fax: +39 051.6056789. Made Italia Srl – Sede di Pero (Mi) - Via Amerigo Vespucci, 10 - 20016 Pero (MI) Tel: +39 02.93909301 | Fax: +39 02.93906184.


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EDITORIALE

COSTRUZIONI, di Roberto Anghinoni

UN MERCATO DA CONSOLIDARE ANCHE IL SETTORE DEL CEMENTO VIENE SEGNALATO IN TREND POSITIVO, MENTRE IL SETTORE DELLA RISTRUTTURAZIONE HA RAGGIUNTO IL 74% DEL VALORE DELLA PROSUZIONE

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ome sempre avviene a ogni fine anno, gli osservatori del settore delle costruzioni, siano essi enti indipendenti oppure case editrici specializzate, redigono i loro osservatori congiunturali, monitorando così questo mercato secondo vari indicatori, dai dati forniti dall’agenzia delle entrate, ai bilanci delle principali aziende (produttori, distributori, imprese edili), e così via. Per questo 2018 che va alla sua conclusione, il Cresme reputa che il valore della produzione dovrebbe assestarsi sui 171 miliardi, 4 in più rispetto al 2017. Il 74% di questo mercato è in mano alla ristrutturazione, e per quanto riguarda il nuovo, comunque in leggerissima crescita, si può dire che il mercato sia ancora in difficoltà. Basti un paragone: nel 2007 si erano completate 300mila nuove abitazioni; quest’anno si arriverà a fatica a 80mila. La buona salute del mercato della manutenzione premia anche i comparti dei serramenti (+12,8%), delle piastrelle (+2,9%), dei sanitari e della rubinetteria (+3,2%). Sul versante delle nuove costruzioni, i dati degli ultimi anni sono stati così deprimenti che la lieve ripresa non può davvero entusiasmare. L’incremento della richiesta di permessi di costruire (+11% rispetto allo scorso

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anno, e +8,5% nel primo semestre 2018) sono un buon segnale, ma qualcuno ricorderà che anche nei momenti più difficili questo dato era positivo, solo che poi i permessi non venivano ritirati e i cantieri non partivano. La buona notizia è che in Italia il patrimonio residenziale che necessita di manutenzione a vario livello è praticamente infinito. Il mercato in sostanza c’è e quindi ora tocca alla volontà politica. L’ennesima revisione del Codice degli appalti, che viene promesso sempre più semplificato e che si rivela sempre più incasinato, potrebbe rappresentare una svolta decisiva. La possibilità che la Pubblica amministrazione decida di pagare in tempi brevi i 9 miliardi di debiti ai professionisti e alle imprese che ha vergognosamente accumulato, mettendo in crisi centinaia se non migliaia di operatori, potrebbe rappresentare un’ulteriore svolta interessante. Un altro segnale positivo arriva dalla crescita del settore del cemento (+1,2%), mentre i laterizi sono ancora in sofferenza (-0,6%). Ma è una decrescita contenuta, nel momento in cui il mercato delle nuove costruzioni dovesse seriamente riprendersi anche questo comparto potrebbe finalmente rivedere il segno più.


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AREA TECNICA

INSONORIZZARE UNA STANZA QUESTO E TANTI ALTRI CONTENUTI SULL’ARTE DI RISTRUTTURARE LI TROVI SUL PORTALE RISTRUTTURACONMADE.IT

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ettiamo il caso che nell’appartamento a fianco al vostro ci sia un gruppo di universitari che ha voglia di far festa tutta la notte. O magari il figlio dei vostri dirimpettai ha scoperto un’irresistibile passione per le percussioni. Per mitigare queste situazioni e risolvere il problema dei rumori molesti potete procedere a insonorizzare una stanza, o magari tutti gli ambienti di casa vostra in modo da sentirvi finalmente in pace. Studiamo il fenomeno della diffusione del suono e come possiamo quindi difenderci da esso. Insonorizzare una stanza dai rumori esterni: fisica acustica in pratica Vediamo, in generale, come fare per ripararci dal rumore in casa nostra. Partiamo dai concetti fondamentali sulla trasmissione del suono che, di fatto, si propaga sotto forma di onda, e in quanto tale lo possiamo pensare capace di inserirsi e attraversare ogni pertugio possibile: la fessura che rimane sotto il portone di casa o il filo d’aria che rimane lungo la battuta di una finestra che chiude male a causa delle sue guarnizioni invecchiate. Inoltre, sapendo che il suono viaggia laddove non trova ostacoli, allora ricordiamo che tutto ciò che ci separa dall’esterno deve essere consistente. Viceversa, il suono passerà. Non finisce qui. Se è vero che la massa abbatte l’ingresso del rumore in casa nostra, allora abbiamo bisogno di muri spessi e finestre ben costruite. Ma c’è il risvolto della medaglia. Per avere una stanza insonorizzata dobbiamo assicurarci che questi elementi non vadano in vibrazione. Per esempio, se chi cammina

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al piano superiore al nostro inizia a saltare, saremo raggiunti dal rumore non tanto perché è passato il suono attraverso il solaio, ma piuttosto perché questo è stato messo in vibrazione dalle sollecitazioni soprastanti. Quindi, in sostanza, il miglior modo per insonorizzare un ambiente è quello sia di garantire una certa massa e densità all’involucro di casa nostra, sia predisporre elementi che facciano da smorzatore alle vibrazioni. L’insonorizzazione di una stanza, le soluzioni operative Le considerazioni sopra esposte sono molto importanti per insonorizzare una stanza. Infatti procedere alla diretta insonorizzazione di un ambiente senza le necessarie conoscenze di base può risultare inconcludente. Innanzitutto, quali sono i materiali per un buon isolamento acustico: Pannelli sintetici poliuretanici, Schiuma sintetica generalmente poliuretanica, Sughero, Lana di vetro, Lana di roccia,

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Pannelli in fibra di legno, Gomme ad alta densità. Tutti questi materiali si caratterizzano più o meno per le loro caratteristiche isolanti. Tuttavia, ce ne sono alcuni più performanti. Quali sono i migliori materiali per insonorizzare le stanze di casa? Per esempio, esistono dei pannelli di lana di roccia ad alta densità, del tipo 150, 175 kg per metro cubo o più. Questi materiali hanno ottime capacità isolanti sia contro il rumore, sia contro i picchi termici estivi e invernali. Altro ottimo materiale per l’insonorizzazione della stanza

è il sughero, il quale oltre che essere estremamente bio è anche praticamente eterno. Un tipico intervento di insonorizzazione di una stanza prevede l’apposizione di pannelli costituiti dai materiali sopra citati, applicati con collanti e ancoraggi meccanici plastici - che non trasmettono rigidamente le vibrazionisulle pareti interne o esterne dalle quali passa il rumore. Fatto questo, potete scegliere se realizzare una rasatura per portare a finito i pannelli oppure se formare una controparete di cartongesso adagiata contro i pannelli stessi. In questo modo, avrete sicuramente mitigato di molto problema se non addirittura eliminato. Ora analizziamo alcuni errori da evitare per ottenere una corretta insonorizzazione: se insonorizzate una parete esterna, fate attenzione alle finestre. È inutile che spendiate del denaro e del tempo se poi la finestra lascia passare ogni suono esterno. È necessario a quel punto intervenire anche sull’infisso. Quanto detto sopra vale anche per l’insonorizzazione delle porte. Ricordate quanto detto sopra sul rumore da vibrazione. Potete isolare le pareti ma certi rumori generati dagli urti non passeranno. A meno che non inseriate uno smorzatore al fine di domare le vibrazioni. Per esempio, sotto i vostri piedi potete inserire un materassino anche sottile e, successivamente, pavimentare in sovrapposizione. Facendo così avrete possibilità di smorzare i colpi tipici di quando camminate.


presenta il nuovo sistema fonoassorbente per l’edilizia

requisiti anti rumore

DPCM 5/12/1997 requisiti e classificazione al fuoco

UNI EN 13501

conformità dalla materia prima al prodotto finito

UNI EN 1329 302 HT n°170

302 HT Fonoassorbente


AREA TECNICA

LE FACCIATE VENTILATE QUESTO E TANTI ALTRI CONTENUTI SULL’ARTE DI RISTRUTTURARE LI TROVI SUL PORTALE RISTRUTTURACONMADE.IT

L’

isolamento termico degli edifici di ogni genere è senza dubbio un argomento al centro dell’attenzione per progettisti e ricercatori del settore edilizio.

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La questione energetica che colpisce edifici male isolati, sottoposti all’innalzamento di temperatura tipico dell’estate e al rigore dell’inverno, è un problema da non sottovalutare. A tale proposito sono state sviluppate numerose tecnologie, volte al comfort dell’edificio e al risparmio energetico. Alcune di esse poco efficaci, altre estremamente. Vediamo assieme il funzionamento della facciata ventilata, una delle soluzioni più felici. Come funziona la facciata ventilata Tecnologicamente, questa prevede il posizionamento in facciata di una sorta di rivestimento in lamelle o elementi bidimensionali di vario materiale, il quale però rimane staccato dal supporto



sottostante tramite il fissaggio in facciata di supporti metallici, sui quali a loro volta viene collocato il rivestimento in questione. Quindi, di fatto, rimane un’intercapedine fra il muro dell’edificio e il rivestimento. Tale intercapedine viene dotata di griglie di ventilazione nella parte bassa e nella parte alta. In questo modo, l’aria contenuta nell’intercapedine tende a scaldarsi per via dell’irraggiamento e sale verso l’alto grazie all’instaurarsi di moti convettivi per via della differenza di peso specifico che si verifica fra le masse di aria calda e le masse di aria fredda. Il moto, data la presenza delle prese di ventilazione citate, viene permesso in tutta libertà. Il processo appena descritto permette lo smaltimento del calore in eccesso specificatamente nel periodo estivo. In pratica, il sole anziché irradiare la facciata direttamente, irraggia il rivestimento e il calore, immagazzinato normalmente dalla facciata, viene invece acquisito dall’aria la quale peraltro viene

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espulsa verso l’alto. Questo sistema permette senza dubbio un forte abbattimento delle temperature interne agli edifici, specialmente nel caso di pareti investite direttamente dal sole. Perché realizzare una facciata ventilata Per i motivi sopra visti, la ventilazione della facciata riserva indubbi vantaggi dal punto di vista dell’isolamento termico e non solo. Vediamo quali altri aspetti positivi ci riserva: Tecnologici e manutentivi: il rivestimento esterno che può essere realizzato in lamelle di legno, ma anche in piastrelle, elementi in cotto e addirittura in pietra, permette di proteggere gli intonaci esterni e la

facciata tutta in genere. Pertanto, ci concentreremo sulla manutenzione del rivestimento mantenendo integra per molto più tempo la parete stessa dell’edificio. Architettonici ed estetici: siccome possiamo realizzare l’involucro in questione con più tipi di materiali e secondo il disegno che più ci appartiene, abbiamo una possibilità in più per esprimerci in termini progettuali. Facciata ventilata o cappotto: soluzioni alternative, ma non obbligatoriamente Concludiamo impostando un confronto tra facciata ventilata e cappotto termico. Talvolta si percepisce un po’ di confusione in merito, trattandosi in entrambi i casi di soluzioni volte al miglioramento del comfort energetico degli edifici. Il cappotto termico, che è costituito di uno strato di isolante incollato alla parete e poi portato a finitura, protegge sia dal caldo, sia dal freddo. Certo, fa senza dubbio la differenza il tipo di materiale isolante impiegato, poiché alcuni isolanti a bassa densità performano molto limitatamente in estate, ma altri ad alta densità viceversa sono ottimi in questo periodo. La facciata ventilata, invece, di per sé lavora bene in estate e probabilmente, limitatamente a essa, meglio del cappotto termico. Mentre in inverno, invece, non è in grado di fare la differenza. Tuttavia, c’è da specificare al riguardo che nei paesi nordici, in cui il problema principale è il freddo invernale, hanno messo a punto il sistema in modo da bloccare la ventilazione. In questo modo, l’intercapedine trattiene l’aria contenuta al suo interno, la quale si riscalda rilasciando calore all’interno. Non ultimo, è da dire che in alcune occasioni le due soluzioni vengono utilizzate congiuntamente per avere il massimo dei benefici da entrambe.



CASE HISTORY

LIGNOALP

UNA CASA SOSTENIBILE A REGGIO EMILIA

AD ALBINEA, IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA, LIGNOALP HA INGEGNERIZZATO, PREFABBRICATO E MONTATO ILPROGETTO ARCHITETTONICO DI UNA CASA MONOFAMILIARE CON ELEVATI CONCETTI DI SOSTENIBILITÀ, BASATI SULL’EFFICIENZA ENERGETICA, L’UTILIZZO DI MATERIALI AD ALTE PRESTAZIONI E RISPETTOSI DELLA NATURA, E LA RICERCA DEL BENESSERE

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rogettata dall’architetto Luigi Montanari (Studio Archetipo), la villa è una struttura moderna, che si inserisce in un contesto urbanistico e architettonico fatto di mattoni e tradizioni costruttive che reinterpreta e ripropone in una chiave più contemporanea, introducendo materiali come il legno e l’argilla, i tetti verdi, ma senza discostarsi dai caratteri peculiari del genius loci: distinguendosi senza voler apparire, integrandosi senza uniformarsi. LignoAlp ha realizzato l’edificio articolato su 5 livelli, di cui 2 interrati e 3 soprassuolo, soluzione che non lo rende appariscente. Il piano terra accoglie il soggiorno orientato a sud e dotato di veneziane in legno a protezione della privacy. Un po’ al di sopra si trova la zona notte. Poiché ai committenti stava particolarmente a cuore sia l’efficienza energetica e climatica che l’aspetto estetico, quest’intera area è stata rivestita con intonaco d’argilla che, com’è dimostrato, contribuisce al bilanciamento climatico e, al pari di molti altri elementi impiegati, è ecologico e sostenibile. Un tocco particolare è conferito dalla terrazza, anch’essa orien-

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tata a sud e completamente rivestita in larice. Questo legno è stato temprato a fuoco, una procedura adottata da LignoAlp per mantenere il materiale intatto, mutandone solo la su-

perficie, che ha assunto la tipica colorazione scura ed elegante. Dalla terrazza è possibile accedere direttamente al tetto inverdito: un’ulteriore caratteristica estetica di quest’immobile. Grande attenzione dunque è stata posta nella scelta dei materiali, di cui il legno è diventato elemento distintivo: se alla materia prima si associa poi un partner in grado di esprimere al meglio le potenzialità tecniche ed espressive del legno, come LignoAlp, affiancando i progettisti nelle scelte costruttive e nella gestione del cantiere, si possono avere delle vere e proprie opere realizzate a regola d’arte, espressioni uniche di stile e funzionalità. Capita spesso di vedere edifici e abitazioni in legno nelle zone alpine e prealpine: è la materia che caratterizza il paesaggio, una risorsa e un segno distintivo, un carattere tipologico. Meno frequente è vedere tali costruzioni in contesti urbani, come ad esempio nella pianura padana, anche se sempre più si sta diffondendo una cultura dell’abitare basata sul benessere e la sostenibilità, dove proprio il legno è un elemento cardine che LignoAlp interpreta al meglio.


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CASE HISTORY

FAKRO

IL CIELO SOPRA BERLINO

INSERIRE TECNOLOGIE CONTEMPORANEE IN EDIFICI STORICI: UNO SPLENDIDO PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DIMOSTRA TUTTE LE QUALITÀ ESTETICHE E TECNICHE DELLE FINESTRE DA TETTO FAKRO

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opo la riunificazione della Germania, Postdamer Platz ha rappresentato uno dei luoghi cardine della rinascita urbana ed economica di Berlino. Progettati dai più importanti architetti del mondo, i nuovi grattacieli hanno rivitalizzato l’intero quartiere Alter Westen. In equilibrio fra tradizione e modernità, Neue West è uno degli esempi più interessanti di questo profondo rinnovamento del tessuto costruito. Originariamente composto da quattro grigi edifici raccolti attorno a una corte, il complesso comprende ora spazi residenziali, commerciali e atelier artistici ristrutturati con gusto e sobrietà. Il nuovo disegno delle coperture è fra i tratti distintivi del progetto. Lo studio AHM Architekten ha inteso valorizzare gli ambienti dando risalto alla luce naturale, che penetra negli spazi rinnovati attraverso le generose dimensioni delle finestre e le ampie superfici trasparenti dei lucernari e delle gallerie vetrate poste sui tetti. L’attico dell’Atelierhaus è l’esempio più significativo della qualità architettonica che distingue Neue West.

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Le vecchie strutture in legno, mantenute come memoria scultorea delle preesistenze, spiccano dentro i luminosi ambienti dell’attico inondato dalla luce naturale delle finestre da tetto FAKRO

In luogo delle anguste e buie stanze preesistenti, il sottotetto è ora un unico spazio continuo, accogliente e suggestivo. La calda colorazione dei pavimenti in parquet di legno a doga larga sottolinea il candore delle pareti e dei soffitti, esaltando la qualità della luce proveniente dalle finestre a doppia inclinazione che scandiscono il fronte sud. Spazialità e luminosità rendono unico questo spazio di lavoro, grazie al determinante contributo delle finestre da tetto FAKRO al comfort e alla qualità dell’interior design. Per questa singolare applicazione, basata sulle snelle finestre FYU-V U3 (altezza 206 cm, fra le maggiori al mondo), i tecnici dell’azienda – ad oggi secondo player mondiale nel settore delle finestre da tetto – hanno messo a punto

una soluzione personalizzata. Si tratta infatti dell’abbinamento di due telai, con inclinazione di 10° (falda centrale) e di 69° (falda frontale), risultato dell’adattamento di prodotti concepiti rispettivamente per inclinazioni superiori a 15° e fino a 65°, che hanno reso necessario uno studio ad hoc da parte degli ingegneri FAKRO per modificare i profili e la ferramenta delle 12 finestre da tetto installate, tutte dotate di tende avvolgibili esterne che permettono la schermatura solare dei serramenti.

Il perfetto inserimento architettonico delle finestre da tetto FAKRO è stato ottenuto modificando profili e ferramenta del modello FYU-V U3, per permetterne la posa in opera su piani di copertura con inclinazione fuori standard

Perfettamente integrate nell’architettura, le 12 finestre da tetto FAKRO customizzate illuminano l’attico dell’Atelierhaus, permettendo di ammirare lo spettacolare panorama dei tetti della capitale tedesca CREDITI: Architekturbildbureau Robert Herrmann

La posizione dell’asse di rotazione dell’anta, posta sopra alla mezzeria delle finestre più inclinate, consente la massima fruizione dell’apertura da parte degli utenti, in tutta sicurezza. Oltre a rendere i serramenti da tetto inattaccabili all’umidità e a facilitarne la pulizia, il rivestimento interno laccato bianco a triplo strato amplifica la diffusione della luce naturale negli ambienti. Anche le più piccole finestre da tetto che illuminano con luce zenitale i locali di servizio, altrimenti ciechi, sono state modificate per consentirne la corretta posa in opera sulla falda meno inclinata. In entrambi i casi, l’esecuzione speciale ha contemplato l’integrazione tecnica ed estetica delle finestre da tetto FAKRO con il manto di rivestimento metallico della copertura, mediante una lucidatura ad hoc dei profili esterni a vista delle finestre da tetto. www.fakro.it



CASE HISTORY

GRIGOLIN

IL RESTAURO DEL CASTELLO DI BUSSI SUL TIRINO

I PRODOTTI PALLADIO DI FORNACI CALCE GRIGOLIN OFFRONO SOLUZIONI DEDICATE AL RESTAURO, AL CONSOLIDAMENTO E ALLA TUTELA DEL PATRIMONIO STORICO E ARCHITETTONICO DEGLI EDIFICI, ANCHE VINCOLATI

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l restauro del Castello di Bussi è un esempio vincente di perfetta sinergia tra le analisi e la progettazione preliminare, la scelta dei prodotti idonei per l’intervento e la corretta esecuzione dei lavori, realizzato dalla ditta General Costruzioni Srl, con analisi e coordinamento dell’Ing. Mario Cavagnuolo e del Prof. Marcello Vasta. La fondazione del Castello di Bussi a Bussi sul Tirino (PE) risale all’anno 1092. Probabilmente il palazzo-castello Castrum Buxius, la cui attuale configurazione denuncia numerosi rimaneggiamenti, si

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insediò sul sito di un castello precedente al XVI secolo. Il feudo è passato sotto diverse proprietà, tra le cui anche quella di Cosimo De’ Medici, granduca di Toscana. L’edificio ha subito vari danneggiamenti dovuti al sisma che ha colpito L’Aquila nel 2009, da cui dista circa 40 chilometri in linea d’aria. L’edificio è realizzato in conci di pietra locale e laterizi disposti disordinatamente a formare paramenti murari di spessori variabili con dimensioni che raggiungono anche i due metri. Le diverse fasi costruttive e interventi precedenti sono

identificabili anche grazie a pareti non ammorsate o all’utilizzo di materiali differenti come ad esempio in mattoni forati nella torre. Le volte presenti, a botte al piano terra e a specchio al piano primo, sono in conci sbozzati di pietra calcarea locale e concrezione di gesso e inerti lapidei. Dopo una attenta e scrupolosa

analisi delle volte e delle murature, svoltasi con saggi visivi, endoscopie e prove soniche, si è potuto procedere al consolidamento vero e proprio, realizzato con iniezioni di Palladio Iniezione nelle partizioni verticali in muratura di tutto l’edificio. Le volte originali in muratura sono state restaurate con un intervento di rinforzo strutturale con sistema FRCM composto da Palladio Steel 1350IN, tessuto unidirezionale in microtrefoli di acciaio, impregnato con Palladio Rinforza Nhl Fino, malta strutturale di calce. Le indagini diagnostiche svolte post intervento hanno evidenziato gli ottimi risultati ottenuti: omogeneizzazione delle rigidezze; migliore distribuzione delle azioni sismiche; importante miglioramento delle caratteristiche meccaniche; non significativo aumento delle masse. Le facciate esterne dell’edificio sono state restaurate con l’intonaco in calce Palladio Calcecolor colorato a campione, mentre le superfici interne sono state rifinite con un ciclo di prodotti a base calce: intonaco Palladio BI19 e finitura Palladio Pastellato colorato a campione.



NUOVI PRODOTTI

MAPEI

KERAQUICK MAXI S1, L’ADESIVO RAPIDO AD ALTE PRESTAZIONI gewerkstoffe Klebstoffe und Bauprodukte e.V.). Gli impatti ambientali durante tutto il ciclo di vita del prodotto sono stati misurati attraverso la metodologia LCA (Life Cycle Assessment) e documentati nella EPD (Enviromental Product Declaration). Queste caratteristiche rendono Keraquick Maxi S1 idoneo a essere impiegato in ambito commerciale, industriale oltre che civile. Può infatti essere utilizzato in tutti quegli ambienti dove si devono realizzare lavori di riparazione di pavimentazioni sottoposte a traffico intenso e dove è richiesta la messa in esercizio in tempi brevi, come

Rapidità, esteso tempo di lavorabilità, tenuta di elevati spessori: sono queste le principali caratteristiche di Keraquick Maxi S1, il nuovo adesivo cementizio bianco e grigio classificato C2FT-S1 secondo la norma EN 12004, ad alte prestazioni, a presa e idratazione rapida, a scivolamento verticale nullo e deformabile. Adatto per la posa di piastrelle in ceramica e particolarmente indicato per la posa di materiale lapideo e ricomposti, anche per grandi formati e spessori elevati. Caratteristiche reologiche e applicative L’impasto ottenuto miscelando nei corretti rapporti Keraquick Maxi S1 con acqua rimane lavorabile nel secchio per circa 45 minuti, tale tempistica rende possibile la miscelazione del sacco intero del prodotto velocizzando così i tempi di posa.

La bassa viscosità dell’impasto permette un’applicazione facile e veloce. Si possono raggiungere spessori di adesivo fino a 15 millimetri senza avere alcun calo delle piastrelle di grandi dimensioni e pesanti, posate a pavimento su spessori di adesivo anche elevati, necessari per compensare i dislivelli del piano di posa. Può essere applicato in ver-

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ticale senza colare e senza lasciar scivolare piastrelle anche di grande peso e formato. Permette di ottenere una eccellente bagnatura del retro piastrella. Consente di realizzare pavimenti e rivestimenti usufruibili in tempi estremamente rapidi: i pavimenti risultano pedonabili dopo solo 3 ore e apribili al traffico dopo sole 24 ore. Infine, la versione

bianca presenta un elevato punto di bianco. Sostenibilità Contiene il 5% di materiale riciclato. Non rilascia sostanze nocive per l’uomo, come certificato dalla classificazione Emicode EC1 R Plus (prodotto a bassissima emissione di sostanze organiche volatili) rilasciata da GEV (Gemeinschaft Emissionskontrollierte Verle-

locali pubblici, ristoranti, passaggi pedonali, supermercati, sale d’esposizione, ma anche piscine, stabilimenti industriali e lavori di rifacimento rapido in bagni, docce, cucine, terrazze. È perfettamente idoneo per la posa in facciata dove è richiesto l’uso di un adesivo rapido di classe S1. Grazie alle sue caratteristiche e all’elevato punto di bianco, è ideale per la posa di materiali lapidei e agglomerati anche di colore chiaro.



NUOVI PRODOTTI

WEBER

LE GUAINE ELASTO- CEMENTIZIE RAPIDE La gamma degli impermeabilizzanti weberdry di Saint-Gobain Weber si arricchisce e si rinnova con l’introduzione delle nuove soluzioni rapide e top di gamma. La novità riguarda l’impermeabilizzazione con i prodotti elasto-cementizi, capaci di unire le caratteristiche elastiche dei polimeri con quelle di aderenza/ resistenza del cemento. I prodotti rapidi permettono di ottenere grande vantaggio in termini economici e organizzativi nei lavori dove è richiesta rapidità: condizioni climatiche avverse, basse temperature, tempi di applicazione limitati, budget ridotti. Ideali per l’impermeabilizzazione di balconi, terrazze, box doccia, vasche e piscine, prima della posa di rivestimenti ceramici, i prodotti sono stati testati oltre che nella maniera standard con la norma 14891, anche secondo la norma più severa per la protezione del calcestruzzo. Le guaine sono pertanto utilizzate anche come rivestimento flessibile di intonaci, massetti, superfici in calcestruzzo microfessurate e strutture prefabbricate. Tre sono le novità di gamma: weberdry elasto 1 rapido, la prima e unica guaina elasto- cementizia rapida monocomponente in commercio. I laboratori Weber hanno sintetizzato il primo prodotto di questo genere: una guaina versatile, che può essere applicata a rullo, spatola o pennello a seconda della diluizione desiderata; asciuga in sole 3 ore ed efficace già in una mano sola da 2millimetri. Ideale per interventi rapidi in giornata. weberdry elasto 2 rapido, la guaina elasto-cementizia rapida bicomponente, piastrellabile in poche ore. Una innovativa formula che permette, grazie al particolare rapporto di diluizione,

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un’elevata scorrevolezza tanto da essere applicata a spatola e rullo anche in verticale, senza colare. weberdry elasto 1 top, la guaina elasto- cementizia semi-rapida monocomponente: una soluzione versatile e flessibile, grazie all’elevato crack bridging (capacità di far da ponte a una fessura). È un prodotto duttile e dalle prestazioni superiori; asciuga in 24 ore e permette di terminare il lavoro di copertura il giorno dopo. Davvero unico se paragonato agli attuali impermeabilizzanti in commercio che richiedono tempi doppi di posa. Gli altri prodotti della gamma: Malte e guaine liquide impermeabilizzanti; Guaine bituminose impermeabilizzanti a rotoli. Guaine autoadesive o per applicazioni a fiamma. Pitture termoriflettenti ad alto indice di riflettanza, soluzione ardesiate con armatura in poliestere e velo vetro a diverse caratteristiche di flessibilità a freddo.



NUOVI PRODOTTI

POLYGLASS

POLYVAP RADONSHIELD UNO SCUDO PER LA TUA SALUTE Il radon è un gas radioattivo considerato cancerogeno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. In Italia è la seconda causa di tumore ai polmoni dopo il fumo da sigaretta con oltre tremila casi ogni anno. Si genera nelle rocce in seguito al decadimento dell’uranio. Si trova soprattutto nel suolo, mentre nell’aria e nell’acqua si disperde velocemente. È un gas impercettibile, incolore e inodore, ancora più temibile in quanto non se ne avverte la presenza. Penetra negli edifici dal basso attraverso le porosità del sottosuolo e le microfessurazioni presenti nelle fondazioni, e la sua concentrazione può raggiungere

livelli molto elevati minando la salute delle persone. La Direttiva UE 59/2013 ha chiesto agli Stati membri di intervenire per limitare la diffusione di questo gas negli ambienti chiusi nei luoghi di lavoro, negli edifici pubblici e nelle abitazioni private. In Italia, a oggi, esiste una normativa (D.Lgs 241/2000) riferita solo agli ambienti di lavoro.

Molte Regioni, specialmente quelle a maggior concentrazione di questo gas, si sono già adeguate alla normativa europea, con verifiche e norme che riguardano anche le abitazioni civili. Nella maggior parte dei casi la soluzione è estremamente semplice e prevede l’utilizzo di barriere in membrane bitume distillato polimero, che garantiscono una protezione continua con il supporto, e che hanno il vantaggio di poter essere saldate tra di loro e quindi garantiscono una perfetta tenuta al passaggio del gas rispetto a materiali discontinui o semplicemente accostati. Polyvap Radonshield è una

membrana elastoplastomerica impermeabile, prefabbricata, realizzata per essere utilizzata come barriera al vapore e al gas radon. Il compound è a base di bitume distillato modificato con polipropilene e l’armatura è costituita da una lamina di alluminio di spessore 6/100 accoppiata con un velo di vetro rinforzato. La sofisticata tecnologia di produzione garantisce la qualità superiore del prodotto. Principalmente, il suo impiego è indicato sotto gli strati di materiali coibenti al fine di preservare la loro durata nel tempo. Come barriera al gas radon, Polyvap Radonshield può essere applicata sulle fondazioni o sui muri contro terra.

TUSCANIA

LIMESTONE, LA PIETRA SORPRENDENTE Una serata d’inverno, il tuo salotto, la tua intimità, in casa tua. La hall di un albergo, l’attesa di un incontro che ti cambierà la vita. A bordo piscina, per il tuo meritato momento di relax. I pavimenti non sono solo luoghi su cui camminare: Limestone di Tuscania è la pietra su cui costruire le proprie certezze. Tatto materico con innumerevoli texture diverse fra loro rendono il prodotto mutevole alla vista e danno l’illusione di trovarsi di fronte a una vera pietra naturale. Moderna gamma cromatica dove il bianco ghiaccio si stempera nel beige, il grigio scuro dell’antracite sfuma nella tonalità cenere. Una tavolozza essenziale la cui funzione consiste nell’esaltare la peculiare veridicità di Limestone. L’ innovativa tecnologia produttiva con cui è realizzata dà vita a un florilegio di venature che innervano ogni singola piastrella, così da conferire allo spazio una versatile bellezza. I formati sono stati pensati per un alto livello di adattabilità. Dai più classici 60X60 e 30X60, che ben si adattano a qualunque tipo d’ambiente, anche di modeste dimensioni, ai più importanti 90X90 e 60X120: formati ampi, armoniosi, sempre all’altezza del contesto in cui vengono collocati, arricchiti da innumerevoli pezzi speciali tra i quali battiscopa, gradini e mosaici. Presente anche la finitura da esterno, la serie Limestone di Tuscania dispone di un antiscivolo ingelivo, presente nello spessore di 1 centimetro nei formati 30.4x61 e 61x61 e di 2 centimetri nei formati 61.0x61.0 e 90x90. LIMESTONE di Tuscania concorre a comporre spazi sempre diversi, belli e sorprendenti.

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NUOVI PRODOTTI 26

OVER-ALL

LEADAX IL NUOVO PIOMBO, MIGLIORE DELL’ORIGINALE Over-all srl opera da anni in modo flessibile e all’avanguardia in settori altamente tecnologici dove la competenza, l’esperienza e le approfondite conoscenze tecniche ricoprono aspetti di fondamentale importanza. La continua ricerca di nuove e valide tecnologie ha portato Over-all a introdurre e promuovere sul mercato italiano Leadax, il primo prodotto brevettato al mondo alternativo al piombo ma con le stesse proprietà. Un materiale di nuova generazione, con le stesse caratteristiche uniche del piombo dal punto di vista della lavorabilità, ma più facile da utilizzare ed ecologico. Dalle pareti ai camini, Leadax viene utilizzato e lavorato esattamente allo stesso modo del piombo - senza compromessi! Test indipendenti hanno dimostrato che Leadax ha le stesse proprietà impermeabilizzanti del tradizionale piombo e può essere applicato a mano anche nelle condizioni atmosferiche più estreme. È disponibile in rotoli più lunghi e di varie larghezze, il che significa che è più veloce da installare. Leadax inoltre non lascia macchie sulle tegole ed è garantito per 20 anni. È composto da alluminio espanso ricoperto su entrambi i lati da uno strato di polivinilbutirrale modificato. Il materiale è provvisto di pellicola protettiva rimovibile su entrambi i lati. Diversamente dai tradizionali materiali impermeabilizzanti di questo genere, Leadax non contiene metalli pesanti e non è dannoso per la salute o l’ambiente. È composto principalmente da PVB. Il PVB è il foglio utilizzato nei vetri laminati (ad esempio i vetri delle auto o i vetri di sicurezza). Leadax è più leggero del piombo e quindi più facile da usare. È disponibile in strisce di lunghezza maggiore; in questo modo si possono sigillare aree più grandi con meno sovrapposizioni, risparmiando materiali e tempo. È disponibile nei colori grigio piombo, terracotta, nero, rame e altri colori su richiesta. I rotoli hanno altezze da 15 a 100 centimetri. Leadax può essere installato come impermeabilizzante nell’intercapedine delle pareti (anche ventilate); nell’intersezione tra il camino e il manto di copertura; Alla base del camino per fornire protezione contro le infiltrazioni d’acqua; Alla base di lucernari e abbaini come strato impermeabilizzante nella giunzione tra le pareti laterali dell’abbaino e il manto di copertura; come una connessione stagna tra una parete esterna e un’estensione del tetto. Leadax può essere utilizzato come grondaia, nei compluvi del tetto e come impermeabilizzante sotto colmo.

OIKOS

IL NUOVO, DECORATIVO CEMENTO MATERICO

Una pittura materica innovativa, completamente ecologica e priva di formaldeide, che permette di ricreare sulle superfici l’effetto del cemento, storicamente conosciuto in edilizia come prodotto in polvere ed impiegato nella sua funzione di legante. Grazie all’innovativa formulazione, ottenuta dalla miscelazione di calce e polveri di pietre provenienti dagli scarti di lavorazione delle cave naturali, Cemento Materico garantisce eccellente resistenza agli urti e all’abrasione. La sua versatilità permette al prodotto di adattarsi a tutte le superfici e tipologie di ambienti, sia di tipo residenziale che commerciale, come negozi, show-room e strutture del settore dell’ospitalità, particolarmente soggette a forte passaggio e usura. Qui il prodotto assicura una lunga resistenza e durata in parete, contenendo gli interventi di manutenzione. Il rispetto della tradizione decorativa e la ricerca di elementi di design innovativo trovano in questa finitura dal grande impatto estetico il perfetto connubio. Una texture caratterizzata da irregolarità, marezzature cromatiche e vibrazioni materiche, frutto delle lavorazioni artigianali e delle differenti tecniche di applicazione decorativa, che esaltano e valorizzano la parete, donandole una profondità quasi tattile e tridimensionale. Cemento Materico è studiato per ricreare l’aspetto raw concrete del cemento, in linea con le tendenze stilistiche sempre più attuali dell’industrial design. La sua caratteristica principale è la capacità di riprodurre sulla superficie sorprendenti effetti di rifrazione della luce che, in funzione dei diversi momenti della giornata, rendono protagonista la parete, mettendo in risalto di volta in volta la corposità, la rugosità, l’essenza porosa, il disegno movimentato o lineare delle spatolate di posa. Il risultato è una finitura ecologica, dall’innovativa gamma di effetti decorativi, che ridefiniscono e scolpiscono il design degli ambienti, creando atmosfere moderne dalla decisa connotazione urbana e garantendo il benessere e la salute negli ambienti.



NUOVI PRODOTTI

ATLAS CONCORDE

LA COLLEZIONE ARKSHADE La collezione di pavimenti in gres porcellanato e rivestimenti in pasta bianca Arkshade è puro fascino architettonico metropolitano, perfetta per ambienti di design e pensata per la progettazione di interni residenziali e commerciali. Grazie alla dicotomia tra campiture compatte e decori geometrici e chic, si presta a mille soluzioni di arredo originali, personalizzabili e di classe. Le tinte Arkshade sono solide, sfumate con morbidezza, sviluppate sia in colorazioni neutre che, per i rivestimenti in monoporosa, in varianti dal timbro intenso e deciso. L’aspetto minimale le rende perfettamente accostabili a mosaici, a grafiche e geometrie preziose: in questo modo, anche i progetti più audaci e all’avanguardia risultano coerenti, coordinati da un’eleganza inconfondibile.

FLOOR DESIGN ARKSHADE_Gres porcellanato colorato in massa. I prodotti Arkshade in gres porcellanato sono presentati in cinque diverse tonalità neutre e pulite e sono disponibili in due versioni: con finitura matt o con finitura lappata. La superficie matt, declinata in formati fino a 120x120 centimetri e 120x240 centimetri, presenta una microstruttura finissima, fatta per superfici estremamente invitanti, piacevoli alla vista e al tatto. La superficie lappata, invece, dona una finitura a specchio ed è disponibile in cinque formati, dal 30x60 fino al 75x150 centimetri. WALL DESIGN ARKSHADE_Rivestimenti in pasta bianca. Lo smalto matt dona carattere alle superfici

da rivestimento in monoporosa della collezione, pensate in dodici colorazioni. I rivestimenti Arkshade nascono per dialogare alla perfezione con gli articoli in gres porcellanato e con i decori tridimensionali, di grande valenza artistica. Le geometrie in rilievo, infatti, creano incantevoli giochi di luce e prospettiva, senza abbandonare rigore e accuratezza. La gamma è presentata in quattro gradazioni neutre e arricchita da accenti di colore nei toni del giallo e del rosso oltre alle sfumature di blu e di verde. ARKSHADE_Porcelain tiles Tecnologia: Gres porcellanato colorato in massa – Rettificato monocalibro. Formati (centimetri): 120x240 Matt; 120x120 Matt; 75x150

Matt, Lappato; 75x75 Matt, Lappato; 45x90 Matt, Lappato; 60x60 Matt, Lappato; 30x60 Matt, Lappato, Grip. Superficie: Matt (R10 A), Grip (R11 A+B), Lappato Colori: White, Grey, Clay, Lead, Dove. ARKSHADE_Wall tiles Tecnologia: Rivestimenti in pasta bianca – Rettificato monocalibro. Formati (centimetri): 40x80. Superficie: Matt. Colori: Solid White, Light Clay, Light Dove, Deep Grey, Cream, Taupe, Sage, Sky, Gemstone, Blue, Yellow, Red.

PROGRESS PROFILES

PRODESO HEAT GRIP SYSTEM Progress Profiles, leader nel settore dei profili tecnici e decorativi di finitura e nei sistemi di posa, ha presentato un rinnovato sistema di riscaldamento elettrico per pavimenti e rivestimenti Prodeso Heat Grip System, frutto della ricerca tecnologica e di continue sperimentazioni. Questo sistema brevettato coniuga flessibilità, innovazione ed efficienza energetica: dona calore in pochi minuti solo dove necessario e senza sprechi di energia, garantendo una notevole riduzione dei tempi e dei costi d’istallazione. Rinnovato nella membrana e nel cavo elettrico, il sistema è costituito da soli due elementi: Prodeso Heat Grip Membrane e Prodeso Heat Grip Cable. La membrana, desolidarizzante e impermeabilizzante, con uno spessore di soli 8.5 millimetri, è realizzata in polietilene ed è provvista di un tessuto non tessuto in polipropilene termosaldato nella parte inferiore. La nuova conformazione della membrana si adatta a qualsiasi tipologia di pavimento e rivestimento, assicura lo sfogo del vapore, ottimizza le performances e garantisce

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un miglior ancoraggio al collante con una resistenza allo strappo cinque volte superiore rispetto al modello precedente. Inoltre, è dotata di sedi di incastro che garantiscono facilmente l’aggancio del cavo elettrico scaldante solo nelle zone richieste. Prodeso Heat Grip Cable è stato perfezionato e migliorato: con un nuovo diametro di 6.5 millimetri, il cavo elettrico è provvisto di diverse resistenze in parallelo e, se danneggiato, non interrompe il funzionamento dell’intero sistema ma solo di un’area molto ridotta. Posato in un solo giorno, su un pavimento preesistente e solamente nelle zone necessarie della casa, Prodeso Heat Grip System garantisce un ambiente bagno sempre caldo e confortevole in poco tempo. Inoltre, è possibile monitorare il sistema anche da fuori casa grazie al Prodeso Heat Grip Thermostat, programmando e controllando il ciclo di riscaldamento direttamente dal telefono. Il termostato digitale consente di differenziare le aree dell’abitazione, ottimizzando il benessere abitativo e riducendo al minimo i costi operativi.



NUOVI PRODOTTI

AZZURRA

LA SHOWROOM DI MILANO Azzurra, azienda specializzata in produzione di lavabi e sanitari in ceramica, presenta Hera, la collezione disegnata dall’architetto Daniel Libeskind, Studio Libeskind. “Il design è ispirato alle sculture neoclassiche di marmo che riflettono una bellezza semplice e fluida. Le forme uniscono il senso di movimento, leggerezza e nel contempo forniscono soluzioni efficaci a oggetti di uso quotidiano” racconta il designer Daniel Libeskind. Aspetto fondamentale della poetica neoclassica è la ripresa, a seguito del periodo illuminista, dell’aspetto sentimentale dell’uomo, in cui la parte emotiva non è sottomessa alla ragione ma da essa guidata, in un perfetto equilibrio, che si manifesta nella sfera intima e nelle forme esteriori, nella dimensione pubblica e privata, alla ricerca di una bellezza armoniosa e proporzionata che

ambisce all’eternità. La perfezione estetica e il dinamismo della forma si rispecchia nella ceramica, bianca come una scultura antica, dalla marcata chiarezza espressiva. Il movimento di torsione esprime lo studio dell’architetto decostruttivista, in cui la geometria instabile di volumi deformati e asimmetrie accompagnano il moto ascensionale delle linee. La sequenza di angoli e linee crea un chiaroscuro che enfatizza la composizione. La collezione Hera è espressione della ricerca di armonia, in relazione con l’oggetto stesso, con lo spazio circostante della sala e con l’intera casa, negozio, ristorante in cui esso si trova. “Il design è molto importante nelle vite delle persone su scala globale. Si può trovare un buon design sia in oggetti economici che in quelli di lusso. Famosa è la citazione di Mies van der

Rohe “Dio è nei dettagli”, sono convinto che questo sia assolutamente vero” racconta Daniel Libeskind. “Quando disegno dei prodotti il mio obiettivo è creare qualcosa che sia unico e funzionale e mi ritengo fortunato per poter collaborare con i migliori produttori nel settore” aggiunge Libeskind. Il risultato finale è uno studio sulla bellezza ideale, non statica ma in un movimento

perfettamente bilanciato, un rimando alla vita di ciascuno e al desiderio di soddisfare il senso estetico, che può così essere esperito nel quotidiano. Come nelle architetture neoclassiche, l’oggetto-scultura vive della sua armonia intrinseca e della relazione con lo spazio circostante, nella nobile semplicità e quieta grandezza di un tutt’uno indissolubile.

UNIFIX

LA VITE AUTOFORANTE SAF Vite autoforante per giunzioni a scomparsa legno-alluminio/ acciaio. L’innovativa vite autoforante SAF per giunzioni a scomparsa legno-alluminio e legno-acciaio consente una precisione e una rapidità di posa unica nella sua categoria. Questo è possibile grazie alla speciale punta fresante che penetra nel legno e nel

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metallo con estrema facilità, polverizzando il truciolo. Essendo un corpo unico con il resto della vite è impossibile che la punta possa staccarsi o deformarsi durante l’avvitamento o svitamento. L’elemento caratterizzante della vite SAF è il filetto centrale semimetrico Rewindtm che offre la possibilità di realizzare un fissaggio strutturale con tenute e carichi superiori, con il grande vantaggio di permettere il posizionamento e la rimozione della vite SAF senza alcuno sforzo. I benefici di un filetto tipico delle viti per metallo sono infatti completati da una tripla spirale elicoidale che garantisce una facilità di avvitamento anche nel legno. La speciale punta e la lega di acciaio al carbonio brevettata permettono l’utilizzo anche con un normale trapano avvitatore a batteria (18V, min. 600 giri).



NUOVI PRODOTTI

SAINT-GOBAIN GYPROC

LA NUOVA LASTRA GYPROC GLASROC® X Una grande novità nel mondo S aint- G obain Gyproc: nasce oggi Gyproc Glasroc® X, la lastra in gesso fibrorinforzato di produzione italiana a elevate prestazioni per applicazioni sia in esterno, sia in interno, resistente all’umidità e alla formazione di muffe. Ideale da utilizzare come base per le applicazioni di tipo ETICS (External Thermal Insulation Composite System, meglio conosciuto come sistema “a cappotto”) o per finiture con rasante cementizio e rivestimento colorato a spessore (a base acrilica o silossanica), rappresenta la soluzione perfetta per i sistemi costruttivi a secco, le facciate ventilate e i controsoffitti, e tra le destinazioni d’uso più indicate ritroviamo anche balconi, cornicioni, parapetti e archi. Gyproc Glasroc® X rappresenta il cuore delle nuove soluzioni progettate e certificate per ambienti esterni, in grado di assicurare resistenza alle intemperie, al fuoco, all’effrazione e garantire un ottimo isolamento acustico. Tra i molteplici vantaggi, da sottolineare la resistenza ai raggi U.V. fino a 6 mesi, molto preziosa in quanto non rende necessaria la finitura in tempi strettissimi, garantendo un’alta produttività in cantiere. Mantiene allo stesso tempo le caratteristiche delle più recenti lastre performanti di Saint-Gobain Gyproc, tra cui: acustica, elevata portata ai carichi, resistenza agli urti, resistenza al fuoco, flessibilità, è facile da incidere, tagliare e maneggiare, ha stabilità dimensionale, è facile da avvitare, garantisce efficienza energetica e sostenibilità. Glasroc® X è disponibile nei formati da 1.200 millimetri di larghezza e 2.000, 2.400 o 3.000 millimetri di lunghezza, con bordi longitudinali assottigliati e i bordi trasversali dritti. Completano la gamma le viti per esterno appositamente progettate e l’adesivo rasante cementizio fine a basso assorbimento d’acqua Gyproc Glasroc® X Skim. La brochure dedicata contiene tutte le informazioni dettagliate sui prodotti e i sistemi “GX”, nonché la guida all’installazione e i dettagli costruttivi. Per maggiori informazioni: www.gyproc.it/GlasrocX.

KEOPE

SERIE BEAT, IL LEGNO ISPIRA Grande personalità per ambienti interior sia residenziali, sia commerciali, Beat reinterpreta in chiave moderna la straordinaria ricchezza estetica del materiale ligneo a cui si ispira e crea accoglienti spazi industrial e multistile dall’impronta contemporanea. Cifra stilistica di questa inedita proposta è l’impareggiabile e inattesa variazione cromatica all’interno del singolo pezzo. Armoniose venature, naturali imperfezioni tipiche del legno e sfumature cromatiche vivaci ed equilibrate, contribuiscono a donare un fascino unico a questa collezione, perfetta per realizzare ambienti vintage all’insegna del calore e della morbidezza. La serie Beat è disponibile nei formati(in centimetri) 30x240 nei colori Grey e Walnut, 30x120 e 20x120, 6x120, 3x120, 7,5x60, in tutti i colori e nel formato K2 20 millimetri 40x120 centimetri nei colori Grey e Walnut, ideale per l’outdoor. La libertà compositiva prende slancio grazie al decoro Cell 70x80 centimetri, esclusivo e inedito. Beat è proposta in cinque nuances: Ivory, Beige, Taupe, Brown e Walnut. La leggera struttura superficiale e la palette cromatica che spazia da tonalità chiare e delicate a cromie più intense e decise,

esaltano le caratteristiche grafiche e materiche di questa collezione. Con Beat, non solo privati ma anche progettisti e architetti potranno arricchire gli spazi con sapienti giochi di sfumature, magistralmente riprodotte grazie al know-how di Ceramiche Keope, e realizzare raffinati pavimenti e rivestimenti in grado di combinare l’intramontabile eleganza delle più sofisticate e pregiate essenze del legno alle qualità tecniche e funzionali del grès porcellanato. Simbolo d’eccellenza del Made in Italy e perfetta testimonianza del costante impegno di Ceramiche Keope nel R&D, Beat dà vita a un progett versatile, capace di soddisfare ogni esigenza estetica e progettuale, dalle più classiche alle più moderne, ricreando atmosfere ispirate alla natura con una sensibilità contemporanea.

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La lastra in gesso per esterni

HAI MAI IMMAGINATO UNA LASTRA IN GESSO PER APPLICAZIONI IN AMBIENTE ESTERNO?

NON SOGNARLA. ORA PUOI AVERLA. www.gyproc.it


NUOVI PRODOTTI

BILDEX

GASSTOP, IL DISPOSITIVO PERFORMANTE Gasstop è un prodotto tramite il quale proteggere le abitazioni, impedendo l’intrusione di cattivi odori e insetti infestanti provenienti dalla rete fognaria, in modo economico e veloce, permanentemente. Il dispositivo Gasstop, va inserito all’interno della rete fognaria privata ed è in grado d’adattarsi ai diversi modelli di pozzetti d’ispezione a T e anche all’interno di alcuni pozzetti sifonati, dando luogo a un sistema in grado di fermare la risalita delle indesiderate componenti gassose e di qualsivoglia specie d’insetto, lavorando a secco. Riduce inoltre la differenza di pressione, che si crea in fase di scarico, all’interno della condotta stessa e che porta allo svuotamento dei

sifoni interni ai sanitari, aprendo la strada ai cattivi odori. La caratteristica peculiare di lavorare a secco, garantisce

all’acquirente la stabilità della funzionalità del prodotto nel tempo, a differenza delle soluzioni a sifone che per

propria natura prima o poi asciugano, perdendo ogni utilità (si pensi ad esempio alle case vacanze o a tutte quelle strutture, come gli alberghi, in cui alcuni bagni non vengono utilizzati anche per settimane). Per le caratteristiche di forma e del materiale di cui è formato, Gasstop, una volta innestato a un pozzetto a T, è meno soggetto delle soluzioni a sifone al rischio d’intasarsi, inoltre la soluzione proposta non risente di eventuali aumenti nel tempo, causati dall’assestamento del terreno, della pendenza prevista in origine per la condotta, problema che può rendere inefficaci le soluzioni a sifone. La tecnologia ideata si concretizza in un prodotto innovativo, semplice e intuitivo.

FONTANOT

LAFONT E GLASS, ELEGANZA E DESIGN Less is more è un concetto trasversale che trova sempre più applicazione in diversi ambiti e ancor più nel design. Come ha ben interpretato Fontanot con la realizzazione del modello di scala LaFont Essential e della ringhiera Glass perfettamente abbinabile. Un binomio che punta sull’essenzialità e diventa immediatamente sinonimo di eleganza e design. La collezione LaFont nasce da un lavoro di squadra: dal disegno all’installazione, la scala viene modellata interpretando i bisogni e trasformando le idee dell’acquirente garantendo la qualità, il design e la tecnologia del prodotto. Si parte quindi da un progetto tailor-made basato su una richiesta specifica e, attraverso molteplici fasi di affinamento, viene studiato ogni dettaglio in termini di

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design, di materiali, di trattamenti delle superfici, di conformità alle normative vigenti, per arrivare alla realizzazione di un prodotto “industriale” completo nella qualità dei materiali, nell’accuratezza della fabbricazione e nei servizi pre e post vendita al cliente. A enfatizzare maggiormente l’essenzialità del suo disegno, Railing Glass è il corrimano in vetro disponibile in due versioni: Glass In, cioè installabile a incasso a pavimento; oppure Glass On, con binario a vista in alluminio anodizzato. La particolare trasparenza e la sottigliezza del vetro danno la sensazione di spazio circostante infinito, con un gradevole continuum tra i diversi ambienti. Lo stile, l’eleganza e la finezza non sono però le uniche doti di Railing Glass, che risulta anche molto funzionale, oltre che strut-

turalmente solida: al bordo superiore del vetro, stratificato e trattato termicamente per aumentarne la resistenza e la sicurezza, può essere applicato un profilo di alluminio anodizzato che la protegge da eventuali urti e la rende più resistente agli agenti esterni. L’alluminio, inoltre, maschera eventuali imperfezioni del PVB o dell’accoppiamento dei vetri stratificati (per i vetri LaFont Essential). Railing glass è disponibile in due versioni: il modello Top in colore extra chiaro e il Base in colore chiaro. Inoltre, è possibile scegliere finitura LaFont Essential con bordo a filo lucido piatto o finitura LaFont con bordo rilavorato, composto da due pannelli stratificati che vengono spianati insieme al plastico dopo l’accoppiamento, risultando così perfettamente allineati.


DAMPROLL

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NUOVI PRODOTTI

FLORASTYLE

LA COLLEZIONE MASTER La collezione Master è caratterizzata dall’utilizzo di Ecomalte monocomponenti all’acqua per il rivestimento di tutte le superfici continue. Un prodotto innovativo, con alte caratteristiche tecniche ed ecosostenibile poiché non contiene cemento, resine epossidiche e altre sostanze tossiche per l’uomo e l’ambiente. La produzione è di

tipo sartoriale di pezzi unici che coniugano arte e artigianalità, funzione ed emozione. Florastyle ha creato una gamma di prodotti top con vasca integrata e piatti doccia disponibili in cinque diverse colorazioni. La finitura texturizzata rende il prodotto piacevole al tatto e nel caso del piatto doccia, risulta un antiscivolo naturale.

Le sue forme essenziali e il materiale innovativo di alta gamma Ecomalta rendono il box della serie Master un prodotto pratico e resistente. Nella foto il Master Box 70 con vasca decentrata e finitura OL41

FASSA

I NUOVI FUGANTI CEMENTIZI FASSAFILL Sono nati da due anni di Ricerca & Sviluppo i nuovi fuganti cementizi Fassafill. Una gamma di prodotti completamente nuova studiata da Fassa Bortolo che, pensando anche alle esigenze degli addetti ai lavori, propone una soluzione tarata sulle nuove tendenze del mondo dell’architettura e del design. Il mercato infatti si sta sempre più orientando sulla posa di materiali innovativi e rivestimenti di grande formato, in cui le fughe sono spesso parte di giochi cromatici con i pavimenti stessi. Per questo devono essere eseguite sempre a regola d’arte. La linea Fassafill comprende tre prodotti distinti in funzione della dimensione delle fughe da riempire: Small per fughe (in millimetri) da 0 a 5, Medium da 2 a 12 e Large da 5 a 20. A questi si aggiungerà Fassafill Rapid, specifico per tutti quei lavori di dimensioni tra i 2 e i 20 milimetri che richiedono però estrema rapidità di asciugatura. Trasversale ai formati c’è poi la scelta tra 25 colori diversi: si va da tutte le sfumature più classiche (sui toni del grigio, beige e marrone), a soluzioni tra il verde e il blu, particolarmente di tendenza in queste ultime stagioni.

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I ricercatori del Fassa I-Lab hanno studiato in modo particolare le proprietà reologiche dei nuovi fuganti, creando un prodotto di alta lavorabilità, che consente un’agevole distribuzione negli spazi tra le piastrelle, riempiendo le fughe in modo facile e omogeneo, anche su superfici verticali. Al tempo stesso il prodotto è semplice da pulire, anche nel caso di superfici ruvide, riducendo il rischio di sbiancamento e disomogeneità del colore, che risulta particolarmente stabile anche a variazione del dosaggio d’acqua dell’impasto. È stato inoltre minimizzato il rischio della comparsa di efflorescenze anche in ambienti particolarmente sfavorevoli. Idrofugati, dalle elevate resistenze meccaniche e all’abrasione, i prodotti della linea Fassafill, come tutti i prodotti Fassa, sono sviluppati con una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e al benessere abitativo: formulati per essere protetti dallo sviluppo di un ampio spettro di muffe e alghe, assicurano inoltre bassissime emissioni di composti organici volatili nell’aria (VOC), come certificato dall’ottenimento del marchio GEV EMICODE EC 1Plus.



NUOVI PRODOTTI

VELUX

FINESTRE PER TETTI PIANI

Le finestre per tetti piani sono la soluzione ideale per portare più luce in casa. Mentre i tradizionali serramenti verticali illuminano solo il perimetro degli ambienti, le finestre per tetti piani, grazie alla loro posizione privilegiata sul tetto, illuminano le stanze in profondità. In questo modo, la luce è sempre ben distribuita e omogenea durante tutto l’arco della giornata, e anche il ricambio d’aria è più rapido ed efficace.

Una finestra posizionata su un tetto piano può integrare l’apporto di luce naturale e migliorare la ventilazione degli ambienti, ridurre il ricorso alla luce artificiale e risparmiare energia, portare la luce dove non è possibile installare una finestra verticale (per esempio nei corridoi), abbassare l’umidità nell’aria e assicurare un ricambio d’aria ottimale, rimuovere gli allergeni e garantire un buon clima interno. La finestra Velux per l’illuminazione naturale e la ventilazione di tetti piani può avere vetro curvo, piano o cupola, anche antieffrazione, ed è disponibile nella versione fissa o apribile elettricamente. Il modello con vetro di finitura curvo con tecnologia CurveTech, presenta un design moderno e minimale, assicura un’integrazione ottimale nel tetto, facendo di questo prodotto una soluzione perfetta in contesti architettonici contemporanei. Grazie al vetro curvo, la pioggia scivola via agevolmente, portando con sé lo sporco. Le linee pulite della finestra assicurano un risultato estetico moderno e minimale. Il vetro temprato resiste alle intemperie e alla grandine, per una maggior durata della finestra nel tempo. Il basamento isolato in PVC e la vetrata bassoemissiva fanno sì che non ci siano dispersioni termiche e che sia sempre garantito un buon comfort interno. La tenda parasole esterna riduce l’ingresso di calore fino al 76%, così le temperature in casa rimangono sempre piacevoli, anche nei mesi più caldi. Grazie alla finitura con vetro curvo, la finestra può essere installata anche su tetti completamente piani e con una pendenza da 0° a 15°.

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MAXIMA

LA NUOVA LINEA DI PLATORELLI Resin Cup è stato ideato con inserti in policristallino per rimuovere varie tipologie di materiali che normalmente causano aderenza su utensili tradizionali come ad esempio colle, colori, resine, guaine, ecc. Diversamente dagli altri utensili per levigatura, Resin Cup asporta a “strappo” e non per abrasione. Oro Cup assicura prestazioni realmente “turbo”: il design e l’altezza della corona diamantata ne fanno uno dei migliori fra i platorelli diamantati. È sviluppato per il montaggio su macchine smerigliatrici e per utilizzi universali in ambito edile oppure specifici (marmo, granito) in ambito lapideo. Argento Cup è un platorello adatto sia per smerigliatrici che levigatrici. La speciale forma e la posizione dei fori fra i segmenti permette una migliore estrazione delle polveri prendendole proprio nel punto di maggior produzione e concentrazione. È montato di serie sulla Levimax 125. La forma a “Z” del segmento ne aumenta notevolmente anche velocità e scorrevolezza. Per utilizzi universali in ambito edile oppure specifici (marmo, granito) in ambito lapideo. Grazie alla sezione ampia dei suoi fori, alla zigrinatura sui segmenti e alla loro conformazione, Arancio Cup si distingue per velocità e aggressività anche nei materiali più duri, come pietre naturali, porfidi, graniti e cemento. Più leggero e maneggevole dei suoi concorrenti, si caratterizza anche grazie alla sua ottima bilanciatura.

Amaranto Cup è un platorello adatto sia per smerigliatrici che levigatrici. Il corpo forellato permette l’estrazione delle polveri quando l’utensile è utilizzato sulle macchine levigatrici dotate di aspirazione. Per utilizzi universali in ambito edile oppure specifici (marmo, granito) in ambito lapideo. Grazie alla sezione ampia dei suoi fori posizionati vicino ai segmenti alla saldatura laser degli stessi segmenti e alla loro forma a boomerang, Rosso Cup riesce a essere preciso, scorrevole e aggressivo allo stesso modo. Più leggero e maneggevole dei suoi concorrenti, si caratterizza anche grazie alla sua ottima bilanciatura. Verde Cup è il più graffiante e asportante della gamma. Combina ben due tecnologie: sinterizzazione e sottovuoto, ottenendo la medaglia come prodotto preferito da chi cerca velocità, forte asportazione e scorrevolezza. Buono anche su alcuni tipi di resine e colle. Nonostante il suo aspetto più artigianale, Verde Cup si distingue per la sua duttilità e potenza. Segmenti trapezoidali e zigrinati sul senso di rotazione e fori in prossimità dei segmenti, rendono Bianco Cup un platorello fluido, agile mantenendo una buona qualità di abrasione. Unisce forza e raffinatezza inserendosi in una fascia intermedia molto apprezzata da chi leviga frequentemente. Giallo Cup nasce dall’esigenza di fornire un prodotto qualitativamente identico al Platorello Rosso Cup, ma meno prestante, rendendolo così ideale per chi non ne fa un uso quotidiano. Il corpo forellato permette l’estrazione delle polveri quando l’utensile è utilizzato sulle macchine levigatrici dotate di aspirazione. Per utilizzi universali in ambito edile oppure specifici (marmo, granito) in ambito lapideo. Azzurro Cup con design a “freccia” è stato studiato per offrire una veloce e semplice levigatura di diversi tipi di superfici a un ottimo prezzo pur mantenendo standard qualitativi in linea coi prodotti del catalogo Maxima! Un utensile con pochi fronzoli e tanta generosità.



DULCIS IN FUNDO di Roberto Anghinoni

LA SCIENZA ESATTA

DISTRIBUZIONE IN CRESCITA, MA NON PER TUTTI. BENE MEDI E GRANDI, PICCOLI IN SOFFERENZA. LA TRASFORMAZIONE CONTINUA

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econdo i dati forniti dai principali osservatori del settore delle costruzioni, la distribuzione edile sta vivendo un buon momento. Non tutti però possono festeggiare, perché la crescita (o la fine della decrescita) riguarda solo una (buona) parte dei distributori edili nazionali. Il nostro mercato, lo sappiamo ormai da tempo, non riesce ad avere un andamento costante a livello nazionale, nel bene e nel male: troppe le differenze fra le varie aree geografiche, spesso anche fra un comune e l’altro, sempre più marcate le dissomiglianze fra le varie strutture distributive chiamate a individuare soluzioni spesso ad hoc per accontentare i nuovi clienti. La peculiarità, avversaria della genericità distributiva, inizia a lasciare il segno. La personalizzazione dell’offerta richiede investimenti in conoscenza, elasticità operativa e adattabilità, tutti requisiti da costruire con paziente tenacia. Però, che alla fine ci sia un generale segnale positivo è indicazione che lascia ben sperare. Alcuni dati soprattutto: migliora la redditività (che dovrebbe portare a investimenti), c’è una

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maggiore attenzione alla gestione finanziaria d’impresa (un’altra bella notizia in prospettiva), migliora anche il numero delle rivendite che finalmente chiuderanno l’anno con segno più, non in tutti i casi però con margini soddisfacenti. Una notizia un po’ meno positiva riguarda le piccole rivendite, che vengono segnalate un po’ in difficoltà (con una perdita media di circa il 3,5%), mentre le medie e le grandi strutture viaggiano con crescite fra il 3,5 e il 4,7%. C’è ovviamente una logica in tutto questo, e questa logica fonda le sue radici nella capacità di utilizzare le nuove tecnologie (ci riesce meglio una rivendita organizzata, ovviamente), nell’abilità di individuare nuove nicchie di mercato, di investire in nuovi settori, nella convinzione di fare scelte precise. Insomma, anche per quest’anno niente di nuovo, i principi sono sempre quelli, i risultati una conseguenza. Comincio a credere che il mercato della distribuzione edile sia una scienza esatta, ma una scienza che, come tutte le scienze, potrà in futuro anche sorprendere.



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