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/f-anhattan E un frastornante scenario di cemento. . ro,,,,
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bientale? nTutt'altro. Siamo nel distretro pir\ green dAmerica. Una vera oasi ecologicar. L'ipotesi coraggiosa, ma
parentemente. Pensiamo, per esempio, all'uso smodato
di David Owen, esperto di global war-
delle automobili dai piccoli centri verso le cittir. Basta
ming, giornalista del New Yorlter e autore di Green Metro-
questo per rendere le micro comunitir, cosi bucoliche
polis, un saggio che sta facendo discutere gli Usa.
sulla carta, completamente dipendenti dalle automobi-
ben argomentata,
E
Cosa rende quello c/te
i cosiderato dai piil
li, straordinariamente inefficenti e dannose all'ambien-
come un mostro
il
urbanistico, un campione della politica ambientale?
te. A Manhattan
77 per cento delle famiglie non pos-
"Il fattore chiave E la densitb di popolaziorre. Ijalta con-
siede una macchina, mentre nel resto degli Stati Uniti
centrazione di persone in spazi circoscritti, dove struttu-
possesso di un veicolo raggiunge quasi
il
il
100 per cento
re e servizi sono a portata di mano,
degli abitanti. La ragione non
permette una razionali zzazione d,elle
che i newyorkesi siano particolar-
risorse e ottimi risultati per l'ambien-
ftr
te. Siamo abituati a considerare la po-
ll
polositi di Manhattan come una
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cata-
strofe, mentre in realt) E l'opposto.
I
mente illuminati, ma semplicemente che la guida nel traffico caotico
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newyorkesi, per esempio, hanno il pir\ basso consumo energetico pro capite
della nazione. Usano meno petrolio,
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elettriciti, meno benzina e producono meno rifiuti. consumano meno
II
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6
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re le persone a usare i mezzi pub-
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blici o andare a piedi. Sotto que-
lll tr) ir
sto punto di vista gli ingorghi del
viltir: awicinano la popolazione metodi
Il
spazi rawicinati. La condivisione del-
delle risorse, minimizzando gli sprechi.
i
un po'come per un appaftamen-
to ben coibentato: l'assenza di spiffe-
ri farb consumare meno energia per il
un atto cosi irrazionale da indur-
raffico sono un induttore di ci-
Conseguenze virtuose del vivere in
le infrastrutture ottimizza la gestione
b
LE VERE OASI
pil moderni
a
di mobilitl".
caos come deterrente
i I'unica
so-
luzione?
AMBIENTALI NON SONO .Anche l'incentivo economico GLI SPERDUTI PAESINI f,rrriona. pochi sanno che a parDl CAMPAGNA',%., tire dal2007, prima della crisi, c'6 LE MEGALOPOLI: PIU stato un fenomeno che neanche
soNo cAoICHE r'piu SONO
riscaldamento".
gli ambientalisti avevano previsto:
GREEN
un declino mondiale delle emis-
sioni carboniche, una riduzione significativa" e ideale,
Eppure guello clte saha all'occltio lter le grandi cind i proprio l'inguinamento. Non i coi?
dei gas serra e un consumo ridotto di carburante fos-
nDipende dai sistemi di misurazione. Certo, se si calco-
sile. La ragione?
lano gli inquinanti come il biossido di carbonio per me-
Una banale questione di risparmio ci ha di fatto reso
tro quadrato la metropoli appare come un'enorme fonte
pii
di smog, ma
tale si risolva solo guardando verso gli spazi verdi e in-
se la misurazione awiene per cittadino, o
per nucleo familiare, abbiamo dati incoraggianti.
Il
fat-
Il
prezzo del petrolio a livelli record.
efficienti. Ijidea romatica che il problema ambien-
contaminati 6 irrazionale. Non funziona, se non per una
tore significativo b infatti l'impatto individuale. Disper-
vacatza. La grande sfida, allora, b rende-
dere le persone nelle villette dei sobborghi con giardi-
re ancora migliori le
no e pannelli solari pu6 sembrare pir\ green, ma solo ap-
to, la loro vivibilitb senza perd distrug-
cittl:
aumentare, cer-
gere la loro straordinaria efficienza". Interoista raccolta da Giulia Tosolini
Crattacieli e trffico, i nuoai must dell'ecolo*o FLAIR 12.2009 o 59