GUSELLA ADV_ LABORATORIO DI IDEE_ APRILE2011
/// CREATIVA/MENTE COMUNICAZIONE INFORMALE
Ciao,
informale … informale come la comunicazione di cui parleremo in questo numero di CREATIVA/MENTE. A proposito, forse non lo sapete ma CREATIVA/MENTE è gia arrivata con questo numero alla sua terza uscita, oggi voglio essere
e sta diventando una bella abitudine per dialogare con voi. Il mondo cambia rapidamente, i cambiamenti sono la chiave dell’evoluzione, e le evoluzioni devono essere
condivise al fine di renderle appetibili per tutti.
I rapidi cambiamenti ci sono sempre stati, ad esempio, il grattacielo più alto di New York nel 1908 era il Singer Building, ma l'anno dopo già non lo era più; il suo posto era stato preso dal Metropolitan Life, che a sua volta quattro anni dopo avrebbe perso il primato. E così fino ai giorni nostri. E la comunicazione? La comunicazione cambia ancor più rapidamente. I media sono in continua evoluzione ed i metodi per far conoscere il proprio brand cambiano e si integrano in continuazione. Sette anni fa Facebook non esisteva, o meglio, era l'annuario degli studenti di una università statunitense. Oggi, questo incredibile
social media, generatore di digital PR, creato da Mark Elliott Zuckerberg mentre era studente dell’università di Harvard, è quello che sappiamo, ovvero quella incredibile rubrica planetaria su cui si trovano i nomi di tutti.
è probabilmente la più grande invenzione degli ultimi anni per mettersi in comunicazione con il mondo, ma non ci si può fermare a questo perché la sfida del
abbattere le convenzioni, rendendo le aziende trasparenti, eliminando i muri di coloro che hanno paura di aprire le proprie porte e che troppo spesso
mondo della pubblicità del futuro è quella di
si nascondono dietro siti web rigorosi o depliant patinati. Nella comunicazione di una azienda moderna e orientata al mercato bisognerà andare sempre di più oltre alla
Sarà necessario aprirsi e dimostrare i valori su cui si basa la propria azienda e su cui si basano la proprie passioni imprenditoriali. È per questa ragione che in questo numero presento Xtragroove, pura esposizione del prodotto o del servizio.
la web agency, specializzata in web marketing e social web marketing, che quest’anno è entrata a far parte della realtà Gusella adv e che dedica quotidianamente le sue risorse alla creazione di quella brand reputation online su cui si basa e si baserà sempre più il successo delle aziende del futuro. Vi auguro una vita comunicativa. Buona lettura.
creativa/mente non contiene inserzioni pubblicitarie a pagamento.
14 / TOCCARE CON MANO 15 / FOTOgRAFIA PuBBLICITARIA 16 / IL dIZIONARIO INCONTRA IL wEB 18 / PuBBLICITà COMPRESSA 19 / CTRL - ALT - CANC 21 / CLOSE uP - LuCA TONdIN 22 / SPORT NOBILE Ed ANTICO
1 CREATIVA/MENTE
2 / SOCIAL NETwORk PER IL BuSINESS 6 / IL TuTTO è PIù dELLA SOMMA dELLE SuE PARTI 7 / CLOSE uP - MAxIM MITkOV 8 / LO STILE dEL BRANd NEL TEMPO 11 / CMS PERCHè? 12 / IL wEB COME STRuMENTO PER IL SuCCESSO AZIENdALE 13 / COLORIAMO
/// TUTTI IN RETE SOCIAL NETWORK PER IL BUSINESS Facebook, Twitter, LinkedIn, My Space, Netlog e Hi5 sono solo
“speciali”. Non bisogna infatti dimenticare che, attraverso la rete,
alcuni tra i social network che da alcuni anni si sono ampiamente
gli utenti hanno il controllo totale su ogni argomento e accedono
diffusi in Italia. Ognuno di essi ha le proprie caratteristiche e le
con facilità alle informazioni di cui necessitano. Le cercano, le
proprie peculiarità: c’è quello colloquiale, quello formale, quello
diffondono, le contestano e ne discutono. Non sono più una
per i giovani, etc… Ma che cos’è di preciso un “Social Network”?
audience statica, assoggettata a ciò che altri impongono, ma una
wikipedia, l’enciclopedia libera, riporta questa definizione: Social
gigantesca community che parla e che, soprattutto, offre consigli
media è un termine generico che indica tecnologie e pratiche
in base alla propria esperienza.
online che le persone adottano per condividere contenuti testuali,
Il social network più diffuso in Italia è Facebook con quasi 20
immagini, video e audio.
milioni di utenti attivi, la cui età media è compresa tra i 35 ed i 40
un’indagine Nielsen, leader mondiale nelle ricerche e nelle analisi
anni. Le pagine Facebook hanno dunque acquisito, in termini di
di mercato, ha dimostrato che gli italiani
relazioni
sono il popolo che
potenziali clienti che con
trascorre più ore al
quelli già acquisiti, una
mondo
reti
crescente rilevanza nelle
sociali, in media 6 ore
logiche di comunicazione
e 27 minuti al mese,
aziendale
superando
rappresentare uno dei
sulle
con
sino
i
a
statunitensi di quasi
principali
punti
di
20 minuti.
contatto
diretto
tra
è ormai diventato un
cliente ed azienda. Ma
fenomeno
2 CREATIVA/MENTE
gli
sia
sociale
ogni social network ha le proprie peculiarità che le
globale, ed è impossibile ignorarlo, soprattutto per le aziende in
aziende possono sfruttare a proprio vantaggio. YouTube e
quanto chiunque è un consumatore di prodotti e servizi: è dunque
Facebook hanno una potenzialità paragonabile a quella televisiva,
fisiologico che all'interno di questi nuovi luoghi virtuali di scambio
con
di opinioni si parli anche di marchi e di aziende, con un
contemporaneamente a milioni di persone, a fronte di un
meccanismo di condivisione di informazioni.
investimento estremamente ridotto, Twitter è un ottimo strumento
Le aziende possono intraprendere diverse azioni sul web per
per monitorare le conversazioni e intervenire in tempo reale
“incontrare” i loro utenti e veicolare le loro percezioni. La cosa
quando vengono menzionati i propri prodotti e il proprio brand.
fondamentale è che non siano azioni sporadiche, ma che alla loro
Ma perché una persona dovrebbe seguire una pagina aziendale
base ci sia un buon Social Media Plan, ovvero una sintesi perfetta
su Facebook? Anzitutto bisogna considerare che il pubblico di
tra pubbliche relazioni, CRM (ovvero gestione delle relazioni con
Facebook è costituito da persone curiose che non vogliono
i clienti) e di pubblicità. Attraverso il SMP le aziende potranno
annoiarsi, e che quindi frequenteranno una pagina aziendale,
instaurare una relazione diretta con i propri clienti e farli sentire
generando un meccanismo virale di buzzing, fin tanto che
la
possibilità
di
mostrare
il
proprio
messaggio
> cHi Stefano Marchi nato a Padova il 25 settembre 1977
> dice di sè Email e smartphone addicted, vive con due donne meravigliose (31 e 2 anni) che danno senso alla sua vita.
> cosa web marketing specialist entusiasta della vita e del suo team, divide il suo tempo tra lavoro (tanto) e famiglia (sempre troppo poco).
> gli altri dicono Rilassato, riflessivo, ordinato, per nulla umorale (!)
> come Una laurea nel cassetto, dieci anni di passione per il vorticoso mondo di Internet.
troveranno interessante frequentare quello spazio virtuale. Inoltre,
inoltre pianificare campagne promozionali tese ad acquisire
creare una pagina pubblica, vuole dire per l’azienda entrare nel
nuovi utenti e a fidelizzare quelli già consolidati.
territorio dei consumatori ed esporsi alle loro valutazioni. un
La corretta pianificazione e
utente attivo su una pagina si aspetta di trarre dei benefici o
gestione di tutte queste
comunque di essere considerato “diverso” rispetto ad un normale
attività,
cliente, attribuendo così un maggior valore al rapporto con
personale qualificato e
l’azienda e innescando volontariamente un passaparola positivo
competente, contribuisce
per il brand.
in maniera decisiva al
Constatata l’importanza e le possibilità offerte da Facebook per
rafforzamento della brand reputation,
le aziende, è fondamentale pianificare diverse attività mirate ad
ottenendo una sempre maggiore sintonia con i clienti e
aumentare la visibilità della pagina e a tenere alto il livello di
generando nuove e concrete opportunità di business per
interesse per i suoi contenuti. Sul profilo si dovrà aggiornare
l’azienda.
opera
di
regolarmente il proprio status, rispondere ai quesiti dei likers e pubblicare contenuti originali, immagini e video; si potranno
S.M.
3 CREATIVA/MENTE
ad
http://www.gusella-adv.com/liberamente
+
LIBERA/MENTE
LIBERA/MENTE
29 OTTOBRE 2010
LIBERA/MENTE
/// LIBERA/MENTE UNA BELLA BACHECA
4 CREATIVA/MENTE
LIBERA/MENTE LIBERA/MENTE LIBERA/MENTE
Grafica ricercata e tecnica innovativa. Analizzare, progettare, studiare usabilitĂ e accessibilitĂ , realizzare prototipi, pubblicare e gestire applicazioni di valore.
il mondo del web sta cambiando
www.x t ragroo ve .com
/// PANE, AMORE E CREATIVITÀ IL TUTTO È PIÙ DELLA SOMMA DELLE SUE PARTI
> cHi Andrea Pasqui nato a padova il 16 giugno 1974 > cosa art director
CHANGE 4 = 2 + E 1 G N CHA CHANGE CHANGE E CHANG
> come Ha iniziato facendosi le ossa in un service come grafico. lavora nel settore pubblicitario dal 1999 in gusella adv.
6 CREATIVA/MENTE
> per cHi designer con l’hobby del copy è abituato ad interagire cper vocazione, è felice solo quando è nel mezzo di un animato briefing creativo.
1+2=CHANGE=4 +2 4 1 1+2=4
L’inusuale, tutto quello che ci spinge all’esterno della nostra area di
neve... Non vorrei passare per un ipocrita: il successo di una
confort, è un’opportunità di cambiamento. La routine è sempre
campagna pubblicitaria così come la realizzazione di un bel catalogo
dietro l’angolo, pronta ad annullare la nostra capacità di discernere
non sono mai frutto dell’improvvisazione o dell’euforia creativa del
tra il bello ed il brutto, tra ordinario e straordinario, tra giusto e
momento! Non è una passeggiata, piuttosto somiglia ad una corsa
sbagliato. Purtroppo ci si abitua anche al brutto, quando questo
ad ostacoli sui 100 metri. Comunicare è un processo strutturato che
viene presentato come la cosa più bella ed anche quando viene
prevede un numero di strumenti indispensabili alla nascita, allo
proposto ripetutamente, sempre uguale a se stesso. Cosa si chiede
sviluppo e alla realizzazione di un buon messaggio, ma rimane
ad un creativo se non di andare “oltre”? L’usuale è sotto agli occhi
sempre un processo che ha dei tempi e delle regole da rispettare.
di tutti e risulta banale se viene osservato con superficialità, invece
Si può abbattere anche qualche ostacolo, ma non tutti, altrimenti la
gli occhi del creativo sanno scavare in profondità e sanno
corsa risulta rallentata e la vittoria compromessa. un team creativo
riconoscere il diverso in tutti i suoi dettagli. Esaltare questi dettagli
affiatato che si avvale della forza delle idee di più persone sarà
e renderli un messaggio chiaro e interpretabile da tutti... bhe, questa
sempre propositivo ed avrà la capacità di non fermarsi all’ovvio,
è una professione. Quello che apprezzo di più di questa professione
perchè la vera innovazione sta nel sapersi mettere in gioco sempre
è l’opportunità di sperimentare nuove strade in accordo con una
e comunque. La comunicazione è al centro del sistema, l’advertising
linea strategica concordata con il cliente. I risultati più sorprendenti
è al centro della comunicazione, la creatività è al centro
si ottengono quando il cliente si affida e si lascia consigliare, cioè
dell’advertising. Ma il tutto è più della somma delle sue parti. Alcuni
quando le idee sono “libere” di evolversi e di esprimersi pienamente.
lo chiamano istinto, altri il sesto senso. Più semplicemente credo
Altrimenti sarebe come far correre usain Bolton con gli scarponi da
che cambiare significa crescere.
/// CLOSE UP MAXIM MITKOV
Cosa significa essere un imprendtore di successo in Bulgaria? A mio avviso essere un imprenditore riuscito in generale, in Bulgaria come in qualunque altro paese, significa fissarsi degli obiettivi e non rinunciarvi fino al loro raggiungimento. Riuscire non è un atto singolare, una persona deve compiere molti sforzi quotidiani per riuscire a raggiungere l'obiettivo prefissato. Bisogna assumersi molti rischi e, soprattutto, bisogna essere in grado di adattarsi alle circostanze, perché l’ambiente in cui lavoriamo e viviamo cambia velocemente ed è dunque necessario che le nostre azioni siano adeguate alle nuove esigenze. Comunque per riuscire ad affermarsi in un paese dell’Europa dell’Est come la Bulgaria, ove fino a una ventina di anni fa mancavano le condizioni reali per l’economia di mercato, un imprenditore deve essere doppiamente motivato ed avere molte ambizioni. Inoltre, per riuscire a concretizzare gli obiettivi che si è posto, deve essere dotato di grande perseveranza, volontà, ispirazione e sicurezza. Ogni volta che qualcuno mi dice ‘’Ma va a….. questo è impossibile!!’’, in realtà mi provoca a fare tutto il possible per dimostrargli il contrario. La volontà di riuscire, per me, è volontà di sviluppo. Quale impatto ha avuto la crisi economica mondiale sul tuo settore? Non posso fare una considerazione generale sull’intero settore delle biciclette perché la produzione di biciclette e di componenti si sviluppa in quasi tutto il mondo, ma penso che in generale la crisi abbia avuto un impatto sano sul business. Nel nostro caso specifico essa ha provocato diversi cambiamenti nel modo di lavorare. Abbiamo riflettuto molto sulla nostra competitività, e per poter ridurre gli effetti negativi della crisi, abbiamo dovuto fare analisi approfondite della nostra attività e dei mercati in cui vendiamo. In base a questo ho elaborato un piano di azione. E cosi, nel 2009 siamo riusciti ad avere i migliori risultati finanziari dal momento di creazione dell’impresa fino ad oggi. Cosa deve fare l’Europa per ravvivare l’economia nei prossimi anni? crisi, e la prova sta nei risultati positivi che una gran parte delle economie dell’unione Europea registrano. Comunque perché questo rilancio duri nel tempo. ritengo che si debba continuare a puntare su nuovi prodotti e sull’innovazione. La cosa più importante, a mio avviso, è offrire la possibilità ai produttori europei di salvaguardare la propria produzione, i posti di lavoro ed i piani finanaziari, ma soprattutto non dobbiamo esportare know-how nei paesi dell’Estremo Oriente. segue>>
7 CREATIVA/MENTE
Penso che l’Europa abbia adottato misure adeguate per superare la
perseverare ed ad essere sicuri nell’affrontare sfide sempre più
per un brand?
importanti. Onestamente mi sento sereno nell’affermare che non ho
Viviamo in un mondo in cui un buon piano marketing e le strategie di
alcun sogno nel cassetto. d’altronde sono una persona d’azione, e
comunicazione hanno un’importanza fondamentale per il successo e
quando mi fisso un obiettivo, cerco di trovare il modo per realizzarlo.
per l’affermazione di un marchio sul mercato. La competitività dei
Le difficoltà mi stimolano. Ritengo che la perseveranza e l’ambizione
prodotti, dei servizi e delle idee è sempre più intensa dal momento in
siano doti fondamentali per un imprenditore, che deve saper difendere
cui i clienti sono sempre più esigenti. Il mercato è cambiato: i prodotti
le proprie posizioni e non deve mai smettere di porsi obiettivi sempre
si assomigliano sempre di più, i marchi generano e sfruttano bisogni
più stimolanti. Per me questa è la formula del successo.
sempre nuovi, ed i clienti compiono scelte sempre più informate. Questa situazione richiede strategie di comunicazione sempre più
Cosa pensi delle nuove tecnologie?
efficaci per arrivare ai potenziali clienti. La concorrenza non è più basata
Il progresso è impossibile senza investimenti nelle nuove tecnologie.
sul rapporto «qualità/prezzo» del prodotto, ma sulla qualità e sulla
Ogni giorno siamo testimoni di nuove invenzioni, di prodotti innovativi
quantità delle comunicazioni. La gestione dell’informazione e degli
e di nuove performance tecnologiche. Cose che fino ad ieri ci
un’importanza
sembravano impossibili, oggi sono diventate realtà. Le nuove
fondamentale per un buon piano di marketing che, da parte sua,
tecnologie inoltre sono sempre più accessibili ed offrono nuove
strumenti
di
comunicazione
assume
dunque
assume dunque un ruolo importantissimo per l’affermazione del brand
possibilità. Molte imprese raggiungono un altimissimo livello nel
sul mercato.
business proprio grazie al fatto che sfruttano le possibilità offerte dalle nuove tecnologie. Io comunque penso che si debba investire sopratutto
In che maniera riesci ad esprimere la tua creatività nel lavoro e
in tecnologie utili per ridurre il consumo e l’utilizzo di energia e risorse,
nella tua vita privata?
nel rispetto dell’ambiente che ci circonda. Infatti il miglioramento del
Per me è molto difficile rispondere a questa domanda. Alcune persone
nostro tenore di vita non deve essere a scapito del benessere
sostengono che la creatività sia una dote innata, che uno possiede o
dell’ambiente. dobbiamo essere più responsabili davanti alle future
non possiede… ed onestamente io non so dire se ce l’ho! Altri ritengono
generazioni.
che la creatività sia formata dall’1% di ispirazione ed al 99% dal lavoro. Per me la creatività risiede nella voglia e nella volontà di creare cose nuove . Penso, a tal proposito, che uno dei miei progetti più creativi, e di cui vado maggiormente fiero, sia la nuova unità di produzione per le nostre biciclette, una delle più moderne in Europa e che ha vinto il premio dell’anno in Bulgaria per fabbricato di produzione. E proprio perchè la creatività non è convenzionale ed abituale, nella mia vita privata fuggo sempre le vie logiche e convenzionali, anzi cerco di trovarne e crearne di nuove per raggiungere gli obiettivi che mi sono fissato. Quanto tempo riesci a dedicare alle tue vere passioni e hobby? Le mie passioni ed i miei hobby devo ammettere che coincidono con il mio business. Sono sportivo di natura e mi piacciono gli sport estremi. guidare una bici per me non è solo una necessità professionale, ma anche una delle mie passioni. Non c’è nulla che mi ricarichi maggiormente, dopo una giornata stressante di lavoro, di una bella escursione in bicicletta. In fin dei conti, le passioni sono tali proprio perché ci rilassano e ci emozionano. Risulta dunque naturale che tendiamo a dedicarci molto tempo, ed è meraviglioso quando lavoro
8 CREATIVA/MENTE
ed hobby coincidono. Qual è il progetto che ti ha dato più soddisfazione? C’è un sogno che è ancora riposto nel cassetto? Come già affermato in precedenza, la mia più grande aspirazione era di realizzare una tra le fabbriche più moderne in Europa per la produzione di biciclette. Questa è stata una grande sfida sia per me che per la mia equipe. La realizzazione di questo sogno ci stimola a
“Altri ritengono che la creatività sia formata dall’1% di ispirazione ed al 99% dal lavoro. Per me la creatività risiede nella voglia e nella volontà di creare cose nuove.”
segue>>
Cosa pensi della comunicazione e dell’importanza del marketing
Pianificare tutto per tempo. Stabilire a priori le operazioni che
che sembra insignificante, deve lavorare sinergicamente con
bisogna fare per riuscire ad ottenere la visibilità che si desidera.
quelle più onerose, perché bisogna arrivare a comprendere che
delle scadenze precise per riuscire ad ottenere i risultati
l’immagine che il pubblico attribuisce alla nostra azienda non
prestabiliti. Questi sono dei punti cardini per un buon piano di
dipende da un singolo evento, ma dall’unione di tutte le azioni
marketing per la promozione dell’immagine coordinata aziendale,
che vengono realizzate. Ed è per questo che è fondamentale
sia essa online oppure offline.
impegnarsi a fondo in ogni nostra azione.
L’immagine della propria azienda infatti non è semplicemente il
La pianificazione ci aiuta anche in questo. Non solamente dunque
proprio logo, ma è l’esternazione dell’identità dell’impresa; è
ci viene incontro sapendo già quello che dovremo fare, ma ci
quello che viene recepito dall’utente finale.
agevola nel trasmettere ai clienti un’immagine che per loro sia
è dunque fondamentale riuscire anzitutto a comprendere qual è
sempre coerente e distintiva della nostra azienda.
la propria identità e la propria immagine, e conseguentemente
Nel caso infatti in cui un’azienda trasmetta ai clienti un'immagine
programmare delle operazioni per divulgare tale identità.
in opposizione con quella che era precedentemente l'immagine
Tutte queste operazioni, non dimentichiamolo, devono sempre
nella testa dei consumatori, l'utente finale resterà stranito e si
seguire il principio della coerenza per permettere al pubblico la
sentirà tradito non dal prodotto in sè, ma dai valori che lui
riconoscibilità del brand stesso sul mercato.
attribuiva a quel determinato bene e servizio, e più in generale, a
è dunque importante pianificare qualunque operazione in cui il
quello specifico brand.
proprio brand si offre al grande pubblico. dalla singola pagina
Per cui, pianifichiamo, programmiamo, rinnoviamo la nostra
pubblicitaria al banner su un sito su internet, dalle fiere al profilo
comunicazione, ma ricordiamoci sempre bene chi siamo e qual
sui social network, dalla brochure al company profile, dallo spot
è la nostra identità! Solo così riusciremo a consolidare la nostra
televisivo al video su You Tube. Ogni minima cosa, anche quella
presenza nei cuori dei consumatori, ed ad acquisirne di nuovi!
PER CUI, PIANIFICHIAMO, PROGRAMMIAMO, RINNOVIAMO LA NOSTRA COMUNICAZIONE, MA RICORDIAMOCI SEMPRE BENE CHI SIAMO E QUAL È LA NOSTRA IDENTITÀ! > cHi Irene Benetazzo nata a chioggia il 5 ottobre 1982. > cosa marketing, eventi, ufficio stampa.
> come laureata in comunicazione d’impresa. > Quanto curiosa ed entusiasta. precisa e puntuale nel lavoro, ma disordinata nella vita. affronta le sfide con passione ed impegno, ma con troppo orgoglio e poca diplomazia.
9 CREATIVA/MENTE
/// MKTG EMOZIONALE LO STILE DEL BRAND NEL TEMPO
Stamyna è un prodotto ideato e sviluppato da Xtragroove
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il CMS* che vorresti sempre avere in tasca
/// LOG IN CMS PERCHÈ?
> cHi Enrico Frison nato a padova il 23 luglio 1977 > cosa web developer
tra loro, ad esempio, un titolo, una descrizione, un prezzo ed una disponibilità. L’amministratore, che può configurare le categorie, ha virtualmente la possibilità di presentare qualsiasi tipo di contenuto con una formattazione ed un ordine sintattico idoneo a qualsiasi tipo di esigenza. un concetto fondamentale per la facilità di amministrazione dei contenuti è quello che comunemente viene chiamato “item mobile”. Nella realtà è difficile da rappresentare questo concetto, in quanto non esiste un paragone non informatico, ma nella pratica web risulta piuttosto immediato da capire e molto utile per la reperibilità delle informazioni. Si immagini un catalogo online in cui esistano due categorie merceologiche: “Abbigliamento donna” e “Abbigliamento uomo”. Se si ha la necessità di inserire a catalogo un articolo unisex, senza la funzionalità di item mobile, si dovrebbe inserire l’articolo in ciascuna sezione, ripetendo l’operazione di inserimento tante volte quante sono le categorie coinvolte. Per l’utente finale l’esperienza rimane uguale, il problema sorge nel momento in cui l’amministratore deve apportare delle modifiche all’articolo, come ad esempio il prezzo. Ciascuna modifica deve essere ripetuta tante volte quante sono le categorie in cui è stato inserito. Con il concetto di item mobile tutto ciò viene semplificato, infatti l’articolo è inserito una sola volta e può essere associato ad una o più categorie, così che qualsiasi intervento sia necessario fare su un articolo sarà sufficiente eseguirlo un’unica volta e l’utente vedrà la modifica propagata su tutte le sezioni in cui l’articolo è presente. Con questo sistema è possibile anche “agganciare” o “sganciare” l’associazione di un articolo ad una categoria, di fatto risulta possibile spostare l’item all’interno dell’organigramma della struttura del sito. Per lo stesso concetto di mobilità è utile che l’amministratore possa riordinare gli item e le categorie con un semplice trascinamento degli oggetti. Questo vale per l’ordine in cui sono esposte le categorie, gli item ed addirittura le immagini od i file allegati all’interno del singolo articolo. Tutto questo viene chiamato generalmente CMS (Content Management System), noi lo chiamiamo Stamyna.
> percHè “non è previsto”, ma alla fine la parola impossibile non esiste sul suo vocabolario
11 CREATIVA/MENTE
I siti web, come d’altra parte la rete Internet più in generale, sono innanzitutto dei contenitori di informazioni. Ciò che differenzia ciascun sito sono i contenuti stessi e la loro organizzazione. La combinazione di questi due elementi è quello che determina la soddisfazione dell’utente che lo visita. Paragonandolo all’esperienza quotidiana, un insieme di libri, pure di grande valore ed interesse, accatastati disordinatamente in un container non permettono una facile consultazione a chi fosse interessato al loro contenuto. d’altra parte uno scaffale in una stanza ben ordinato che però presenta ripetute copie dello stesso volume risulta chiaramente consultabile, ma una volta trovata l’informazione l’utente non sarà più portato a tornare a visitare quella stanza. Ogni sito pertanto, ha bisogno di essere strutturato per essere gestito, dal punto di vista dei contenuti, nel modo più semplice, flessibile e veloce possibile. I contenuti devono essere sempre aggiornati nel “retrobottega” (ovvero nel back office), dove l’amministratore deve sapere come mostrare ai propri utenti le informazioni che ritiene più interessanti ed organizzarle con un ordine chiaro che rifletta le proprie intenzione comunicative. Chi gestisce i contenuti, deve avere un’interfaccia comoda, a cui lui, o i suoi collaboratori, abbiano accesso. É fondamentale poter gestire contemporaneamente tutti i tipi di contenuti: testi, immagini, video, suoni e file scaricabili. Tutto l’insieme delle informazioni è basato su due concetti fondamentali: la categoria e l’item. Per fare una similitudine con la vita reale, la categoria è come una scatola, mentre gli item sono gli oggetti che stanno dentro le scatole. L’amministratore deve poter definire sia la “scatola” che gli “oggetti” che essa conterrà, per cui, tornando al web, deve poter impostare la presentazione delle categorie ed i loro contenuti. In quanto informazioni disomogenee, le “scatole” saranno conformate secondo la tipologia di contenuti che dovranno contenere. Si immagini di avere una categoria che raccoglie tutte le notizie del sito, questa presenterà tutti articoli che hanno caratteristiche (o campi) comuni, come ad esempio un titolo, un sottotitolo, del testo ed una data. d’altra parte una sezione contenente i prodotti dell’azienda avrà tutti articoli con altre caratteristiche omogenee
+ /// NETWORK IL WEB COME STRUMENTO PER IL SUCCESSO AZIENDALE
12 CREATIVA/MENTE
http://www.simonatopartners.com
La nostra società vive un momento di profonde contraddizioni ed incertezze. Viviamo in costante altalena tra frenesia del lavoro e slow movement, tra tecnologia spinta e ritorno al vintage, tra crescita esponenziale di alcuni Paesi e stagnazioni di altri, tra i quali l’Italia. Tra le poche certezze vi è la crescita del digitale e, con esso, dei nuovi sistemi di acquisto. Oggi tutto deve essere brand per essere comprato. Ma brand non è inteso col significato della old economy. Brand è essere riconosciuti nella propria comunità, anche presso poche decine di clienti, purchè in quella nicchia si sia nella testa del cliente, e non così facilmente sostituibili. Aumenta con internet il tempo dedicato alla discussione sul brand. Si fa un gran parlare di tutto e di tutti, volano le opinioni, i consigli, le critiche, determinando in questo modo un nuovo modello di acquisto. Più tempo quindi per le discussioni e decisioni sempre più rapide. E’ questo il vero cambiamento di cui tener conto: la discussione è in grado di condizionare i futuri acquisti. Quando scatta la voglia di comprare, il brand deve già essere nella testa del consumatore. Le imprese come possono conquistare clienti in una situazione così complessa? La soluzione è combinare tecnologia con senso pratico. I 5 passi per fare business in internet sono: 1.Fa parlare di sè. Oltre alle tradizionali forme di pubblicità sono da incentivare le opinioni di altri che devono parlare di noi. Se ne parlano gli altri allora vuol dire che è vero, questo è il concetto, poiché si ritiene che chi non ha interessi economici diretti sia più credibile. Non interessarsi di quanto si sia conosciuti in rete equivale ad essere fuori dal mercato in tempi molto brevi. Gli spazi vengono infatti occupati da chi crea relazioni mentre gli altri rimangono al margine. Far parlare di sé costringe le aziende a chiedersi: cosa propongo di interessante al mio cliente, perché mi distinguo, qual è la mia nicchia? Non occorre essere grandi multinazionali, anzi, c’è posto per molti piccoli produttori e distributori che abbiano qualcosa di diverso, di particolare, per cui valga la pena di entusiasmarsi. Si parla quindi di qualcosa che tocchi i nostri sensi. La banalità non fa notizia e non fa discutere. 2.Essere presenti con un proprio blog e nei social network. Il mezzo per innescare la relazione è il blog, ossia il diario dove si scrive, ma si ricevono anche consigli, suggerimenti, critiche. Potrà sembrare difficile tenere un blog, ma in realtà non si deve far altro che rendere pubbliche le cose che già si fanno. Con l’abitudine al blog diventa poi facile dire la propria sui blog degli altri, innescando quella “link mania” che crea le relazioni e forma i giudizi. Lo stesso dicasi
per Facebook, Linkedin, Twitter, occorre alimentare la propria catena di relazioni 3 . R e n d e re l ’ a z i e n d a t r a s p a re n t e , a b o l e n d o i m u r i convenzionali ed impenetrabili dell’azienda classica. Il consumatore vuole vedere cosa c’è dietro il “depliant patinato”. Qual è la storia di questa azienda? Come è organizzata? E’ verde? Non inquina? Usa il lavoro minorile o meno? Il consumatore è alla ricerca di emozioni, che solo la trasparenza gli può dare. Azienda trasparente in definitiva, di cristallo o di plexiglass, ma trasparente. Il consiglio è di costruire il proprio brand sulla trasparenza, fin da subito, perché il futuro sarà fatto solo da aziende così. 4.La strategia deve essere chiara e coerente. Tutta l’azienda deve essere impostata come tale. Un esempio per tutti è Apple, che continua a sfornare prodotti che emozionano, tecnologicamente avanti ma di grande impatto sensoriale. Non vanno quindi proposti prodotti solo per ampliare la gamma, nella speranza che la quantità consenta di colpire qualche bersaglio in più. Così facendo si ingrossano solo i magazzini e si è costretti ad abbassare i prezzi. Apple non ha una offerta vastissima, ma quella che propone è mirata al suo consumatore. Non è solo offerta di tecnologia, ma anche di contenuti, cosa che grandi big della telefonia non hanno ancora capito. Il consumatore Apple è integrato in una specie di comunità che lo rende molto più di un cliente. E’ un cliente fan. 5.Conoscere e far partecipare il cliente finale. La conoscenza del cliente utilizzatore costituisce la base di idee per generare nuovi prodotti, consente miglioramenti a quelli esistenti, favorisce i confronti con i concorrenti. La conoscenza del cliente finale oggi è sempre più facile grazie alle tecnologie, disponibili anche a basso prezzo. Pensare con la testa dell’utilizzatore finale va oltre il semplice fatturato, e chi lo fa è sulla strada del successo in un mondo così turbolento ma pieno di occasioni da cogliere. Il prodotto è sempre stato sviluppato dai progettisti nelle automobili o dagli uomini prodotto nelle aziende della moda. Oggi il consumatore è co-creatore di ciò che compera. Come farlo partecipare? Facendogli fare qualche cosa, nelle materie nelle quali è esperto oppure per le quali prova passioni. E’ il fare insieme che crea la relazione, facendo diventare il cliente protagonista del successo del prodotto. E parlando di questa esperienza con altri, genera un circolo virtuoso che crea visibilità e reputazione, che fanno vendere! Gianni Simonato
stanchi alla sera, il nostro sguardo è colpito da una moltitudine di colori che ci circondano e ci accompagnano in ogni momento della
/// DESIGNERS COLORIAMO
da quando apriamo gli occhi la mattina a quando li chiudiamo
AMO
COLORI
> cHi Daniele Bonin nato a cittadella il 29 maggio 1983
> come maestro d’arte. > passioni due cavalli ed una moglie che condivide la stessa passione
> cosa graphic designer
giornata.
dello spettro solare. ma questa spiegazione così tecnica e scientifica
Il rosso è il primo colore dell’arcobaleno, ed è il primo colore a cui tutti i popoli hanno dato un nome. Incarna movimento ed attività, ed è il simbolo del dinamismo e della vitalità, della passione e della sensualità, dell’autorità e della fierezza.
sul colore però non è completa.
il giallo invece è considerato il colore dell’illuminazione, dell’amore
i colori, a livello tecnico, si identificano attraverso la tonalità, che
intellettuale
consiste nel colore puro senza l’aggiunta di bianco o nero, attraverso
d'espansione e spingendo al movimento, il giallo corrisponde ad una
la luminosità, che specifica la quantità di bianco o di nero presente
condizione di libertà e sviluppo.
nel colore, ed infine bisogna tener conto della saturazione, che
mentre il blu, il colore del cielo, è indice di responsabilità, affidabilità,
consiste nell’intensità di un colore.
fiducia, e motiva le persone aumentandone l’energia.
nel nostro lavoro è fondamentale comprendere che sentimenti e stati
dai colori primari poi derivano tutti gli altri colori con il loro significato:
d’animo può suscitare l’impiego di un colore piuttosto che di un altro,
il creativo arancione, la freschezza del verde, il sofisticato viola, e
ed è per questo che è fondamentale per noi la simbologia di ogni
tanti altri… una considerazione a parte va fatta per il bianco ed il
tonalità, e gli accostamenti cromatici, per riuscire a veicolare la
nero, i così detti “non colori”, che nella comunicazione giocano un
da questo mondo meraviglioso attorno a noi, ed ha tentato di riprodurlo nella maniera più fedele possibile, con ogni sua sfumatura. nel 1672 il fisico inglese isaac newton dimostrò, attraverso il celebre esperimento con il prisma (ripreso anche dai pink Floyd nella copertina dell’album the dark side of the moon), che la luce che noi percepiamo bianca in realtà è composta dalla somma dei 7 colori
e
dell’idealismo.
suscitando
una
sensazione
ricezione del pubblico verso il messaggio che si vuole trasmettere.
ruolo fondamentale, in quanto il nero suscita sentimenti di solidarietà,
andiamo a vedere assieme il significato dei tre colori primari, rosso,
di forza e di formalità, mentre il bianco dà idea di luce, di purezza,
giallo e blu, che sono i colori maggiormente usati nella
onestà ed affidabilità.
comunicazione.
tutti questi significati sono alla base del mio lavoro di grafico, perché non bisogna solamente controllare che i colori scelti stiano bene assieme, quello che normalmente si esprime con un (“questi colori mi piacciono, stanno bene assieme”), ma è fondamentale che siano in linea con il brand per il quale si sta effettuando quel lavoro, affinché
PANTONE
RED 032 C
la ricezione del consumatore sia coerente con la percezione
PAN TON E
RED
032
C
dell’identità di marca.
13 CREATIVA/MENTE
dai geroglifici alla tecnologia 3d, l’uomo è sempre stato affascinato
Non bisogna però commettere l’errore di pensare che i media tradizionali siano stati sostituiti dai new media, con i quali anzi si sono invece fortemente integrati, in una forma estesa di complementarietà. Infatti i diversi canali di comunicazione non possono prescindere dalla stampa, uno dei mezzi di comunicazione più antichi e radicati nella nostra esperienza e nella nostra memoria. L’uomo è infatti sempre stato abituato a toccare con mano ciò che desidera. C'è la necessità quindi di trasmettere i messaggi anche attraverso un supporto cartaceo, che trasmetta emozioni profonde stimolando i sensi attraverso uno spessore particolare, un dettaglio in rilievo o il semplice profumo della carta impiegata. Sfogliare un depliant o un catalogo, o semplicemente toccare un volantino pubblicitario come del resto una fotografia, permettono di catturare l'attenzione del lettore in maniera più ancestrale ed incisiva, e di emozionarlo. Soprattutto, la modalità di fruizione di ciascun media è diversa. In genere le persone sviluppano veri e propri rituali di lettura. É qualcosa di, passatemi il termine, “intimo”, in cui si torna più volte su una determinata immagine, si accarezzano le pagine, e si ricerca una particolare informazione contenuta qualche pagina prima per riuscire comprendere tutte le nozioni… ma soprattutto, chi non si è mai addormentato nel proprio letto con il volto dentro un libro!
14 CREATIVA/MENTE
/// PROFESSIONE TIPOGRAFO TOCCARE CON MANO
Una buona campagna pubblicitaria, efficace e d’impatto, deve integrare i mezzi di comunicazione tradizionale, i cosiddetti old media, ad i new media digitali. Stampa, televisione e web sono eterogenei e complementari, ed è fondamentale per un brand riuscire a sfruttare le diverse caratteristiche che questi differenti canali comunicativi offrono per assicurarsi una grande visibilità e quindi una buona redditività. La stampa rientra nei media tradizionali in quanto è caratterizzata da una sostanziale asimmetria direzionale del messaggio. Il flusso comunicativo, infatti, è del tipo “one to many”, ovvero proviene da un'unica fonte di emissione ed è rivolta ad un vasto pubblico. Le nuove forme di comunicazione mediate dal computer (Computer Mediated Communication), invece, sono generalmente immediate ed interattive, e si avvicinano maggiormente alla comunicazione "faccia a faccia" quindi ad una comunicazione “one to one”, sino ad arrivare ad una di tipo many to many nel caso di newsgroup o forum di discussione. Si genera dunque una comunicazione bidirezionale, partecipativa ed interattiva.
Daniele Gusella
/// FOTOGRAFIA PUBBLICITARIA ROBERTO BIANCHI a cura di lorenzo scaldaferro
Com’è iniziata la tua carriera fotografica? Ho sempre avuto un interesse molto forte per quest’arte. la luce è qualcosa di impalpabile ed è stimolante riuscire a governarla. Ho cominciato durante il servizio di leva: in caserma serviva un fotografo per immortalare le varie situazioni, dalle esercitazioni alle manifestazioni questo mi ha permesso di trascorrere la “naja” divertendomi e mi ha aperto gli occhi su quella che poteva essere una concreta carriera professionale.
ente decisam uto che o, simbolo ’a n u re incrocia dontico mezz 00 giallo, otreste Brenta p el 1973, masto te in questo 75 l e d ra Rivie attes IV d ed ln Mark ersare la ui vʼimb zzature di attrav ata, una Linco . Nel caso in c a it p a mo attre erni dorsi c A ia S g rv U e g s e Se vi s in m o d e i pri mad a mo ssa in co in cu iere, ci llegate non pa abile dello stile erto Bianchi. fotografi gli anni ʼ70 co re due chiacch -up e c b o io o d R iv u tu q to s e a e fa k o v d in r a e o are il su ibito. Pe , grafiche a sala m vreste tr allora a i fa prima visit macchine foto ti col frutto pro sala posa dall a di particolare c , s la Roberto di ogni genere mputer marchia no che divide de in sè qualco rcheggiata una o ri iu pa eg accesso immancabili c oio di disimp io racch letteralmente id è sto spaz ed digitali odare in un corr e... anche que ngo la parete n lu fa accom o post-produzio : pensate che t” rt e a e p tr re s “ o dal lt o m etto . dall’asp rizzata Harley oto Buell m
Com’è cambiata la fotografia rispetto a quando hai iniziato? come tutte le cose anche la fotografia si è adattata ai tempi. sicuramente la principale rivoluzione in questo settore è stato il passaggio dalla pellicola al digitale; numerosi colleghi del tempo, anche molto bravi, ne sono stati totalmente spiazzati ed in un certo senso la loro capacità artigianale ha perso valore, perchè non sono riusciti ad adattarsi alle nuove tecniche, come la post produzione, e questo purtroppo li ha tagliati fuori. personalmente l’ho vissuto come un cambiamento positivo, sono sempre stato un appassionato di tecnologia ed il digitale ha risolto parecchie problematiche.
Con questo cambiamento si sono ridotti i costi della fotografia? sicuramente non ci sono più le spese vive di un tempo, come pellicole, sviluppi, ecc… ma sono aumentati gli investimenti. per lavorare bene e soddisfare al meglio i clienti bisogna restare al passo coi tempi e questo significa investire decine di migliaia di euro in attrezzature. Qual è per te il cliente ideale? lavoro quasi esclusivamente per agenzie pubblicitarie e studi grafici. personalmente il cliente migliore è quello che sa organizzare bene il lavoro, e questo è sicuramente positivo sia per lui che per me. se il cliente mi dà delle date precise e le rispetta, se ha le idee chiare su cosa vuole e mi dà dei layout corretti, agevola sicuramente il mio lavoro e mi dà la possibilità di operare al meglio creando così soddisfazione da entrambe le parti per il risultato ottenuto.
http://www.robertobianchi-fotografia.it
+
Abbiamo parlato di tecnologia, hai qualche novità che puoi offrire ai clienti grazie ad essa? recentemente ho sviluppato alcune tecniche interessanti da proporre. la prima è la fotografia a 360°, una tipologia particolarmente appetibile soprattutto nel web; invece di fare un singolo scatto all’oggetto ne vengono fatti una serie, facendolo ruotare sempre di una stessa quantità di gradi; di conseguenza il prodotto viene ripreso in tutta la sua completezza. i vari scatti vengono poi uniti via software e, se ad esempio vengono pubblicati nel web, è possibile ammirare l’oggetto comandandone col mouse la rotazione. addirittura è possibile interagire con la foto usando le dita, nei nuovi supporti touch come iphone ed ipad. altro servizio che assieme ai miei collaboratori stiamo mettendo a punto è la ripresa video per mezzo di macchine fotografiche digitali (vslr). ora è possibile unire la qualità offerta dalla fotografia al movimento video. sicuramente i movie eseguiti con questi mezzi uniti all’esperienza di illuminazione propria del fotografo, hanno un rapporto qualità/prezzo senza pari. basti pensare che con queste attrezzature sono state girate puntate di note serie televisive.
15 CREATIVA/MENTE
In che settori della fotografia operi? sono un fotografo pubblicitario, le mie foto vengono usate esclusivamente per scopi commerciali: cataloghi, pubblicità su riviste, affissioni ed ora anche sul web. prevalentemente lavoro in questo studio che, date le sue dimensioni, mi permette di fotografare dai piccoli oggetti fino a prodotti decisamente ingombranti; una volta vi abbiamo portato dentro un escavatore di una nota ditta veneta, alto 4 metri e lungo 6, e siamo riusciti a posizionarlo ed illuminarlo senza particolari problemi. gli spazi e l’impianto luci mi permettono di fare non solo foto di still life (letteralmente natura morta, n.d.r.), ma anche servizi con modelli abbastanza articolati che prevedono la costruzione di veri e propri set ed ultimamente sono stati realizzati anche parecchi video, sempre per scopi commerciali.
16 CREATIVA/MENTE
Becappare: creare una copia di riserva di uno o più file. Debaggare: correggere, mettere a punto; con riferimento a procedure e programmi. Skillato: dotato delle capacità e delle conoscenze necessarie per un determinato lavoro o impegno. Esperto. Performante: offrire una buona prestazione Flaggare: contrassegnare Lol: divertente (lot of laught) Linkare: creare un collegamento ipertestuale telematico. Taggare: indicare Crash: disco rigido in blocco che smette di funzionare. In senso traslato, andare in tilt. Blogger: autore di blog. Ovviamente ce ne sarebbero molti altri da aggiungere… ma credo che siano sufficienti per dare un’idea di come, grazie alla tecnologia ed all’informatica, il linguaggio stia subendo dei mutamenti, e si stiano creando numerevoli neologismi, che entreranno a breve a far parte della nostra vita quotidiana.
/// UTILITY IL DIZIONARIO INCONTRA IL WEB
L’informatica ha influenzato quasi ogni aspetto della nostra vita. Possiamo vedere i nostri nipoti a 500 km di distanza che compiono i loro primi passi in diretta attraverso You Tube, ed ordinare una pizza per asporto direttamente dal sito internet della pizzeria sottocasa. Ma tutta questa tecnologia come ha modificato la nostra vita? Beh, sicuramente ha influenzato la nostra amata lingua italiana! Abbiamo assistito in questi anni alla contaminazione con termini spesso ispirati all’inglese, legati all’informatica. Alcuni termini sono ormai entrati nel nostro vocabolario, come “cliccare”, “chattare”, “downloadare”e “scannerizzare”; ma ce ne sono molti altri che ancora ci suonano strani all’orecchio. Attraverso la tecnologia infatti ogni giorno i vocabolari, soprattutto delle nuove generazioni, si ampliano ed, almeno per quanto mi riguarda, stento a capire cosa dicono! “Abbiamo briffato e dobbiamo becappare tutto prima che crushi rischiando di perdere tutte le nostre flaggature, lol.” Sembra un’altra lingua no? Eppure i giovani d’oggi si capiscono! Sono tutte storpiature di termini inglesi legati al mondo del pc. Allego alcuni termini di questo nuovo dizionario:
> cHi Riccardo Caldiron > cosa graphic & web designer > come la curiosità lo spinge verso nuove sfide.
/// THINK DIFFERENT iPAD 2 un attimo, e tutto, semplicemente, funziona meglio. Sul nuovo iPad la grafica è fino a nove volte più veloce, così i giochi sono più fluidi e ancora più realistici. Ma è un vantaggio anche per le altre app, specialmente se usano contenuti video. Anche se è più sottile e leggero, iPad ti offre sempre ben 10 ore di autonomia. Sul nuovo iPad ci sono due videocamere: una davanti e una sul retro. Sono piccoline, ma fanno grandi cose. Si può usare la videocamera anteriore per chiacchierare faccia a faccia. durante la videochiamata, si passa alla videocamera posteriore per mostrare agli altri dove sei, con chi sei e cosa succede intorno a te. Se non stai usando FaceTime, la videocamera posteriore è sempre
pronta a girare in qualità Hd. iPad 2 e la Smart Cover sono fatti l’uno per l’altra. grazie a una tecnologia intelligente, fra loro si crea un’attrazione magnetica: la Smart Cover si posiziona perfettamente e non si sposta, così protegge lo schermo senza appesantire il profilo dell’iPad. Ed ecco un’altra mossa geniale: se si piega la cover si ha un supporto perfetto per guardare film, giocare o navigare. iPad è un unico grande schermo da 9,7 pollici: alta definizione per foto, film, pagine web, libri e molto di più. è retroilluminato LEd, quindi ogni dettaglio è nitido, chiaro e brillante anche negli ambienti poco luminosi, per esempio in aereo.
17 CREATIVA/MENTE
Ancora più intelligente. E più concentrato. due videocamere per FaceTime e i video Hd. Chip dual-core A5 Apple. La stessa autonomia di 10 ore. Il tutto in un design più sottile e leggero. Il nuovo iPad è ancora più straordinario. E sempre più inimitabile. del resto, è per questo che è stato ridisegnato: ora è il 33% più sottile e fino al 15% più leggero, e ancora più comodo da tenere in mano. Navigare il web, controllare la posta, guardare film, leggere libri: tutto diventa assolutamente naturale. Il chip A5 ha due core, perciò il nuovo iPad può fare il doppio del lavoro. Soi nota la differenza quando si naviga, si guarda un film, giochi, videochiamiate con FaceTime o si passa da un’app all’altra. Il multitasking è più fluido, le app si caricano in
/// SPAZIO WEB PUBBLICITÀ COMPRESSA
Cos’è un banner web???!!! Molti solitamente rispondono con questa frase: ”Io credo che un banner sia uno striscione da appendere al muro…” diciamo che la risposta non è del tutto sbagliata in quanto il termine banner è una parola inglese che significa striscione, vessillo o bandiera, ma questa parola seguita dal temine web colloca l’elemento in tutt’altro contesto: quindi per semplificare un banner web è un piccolo striscione pubblicitario inserito all’interno di una pagina internet. Questo tipo di propaganda, viene creata per far conoscere maggiormente un prodotto o un servizio, perciò viene collocata in siti, portali, social network, community, che fanno parte di un
predomina la semplicità e l’innovazione… certo per
circuito che abbia un contenuto di interesse per il navigatore che
essere visti e cliccati bisogna stupire ed incuriosire. Questa è la
lo sta consultando. Il banner è molto diffuso nella rete e si
miscela giusta per acquistare popolarità.
individua molto facilmente; oramai la loro posizione è ben definita
Quindi, non dev’essere una cozzaglia di figure e parole messe
all’interno di una pagina web (testata, fasce laterali oppure a piè
alla rinfusa, ma ponderate e collocate per creare un ritmo
di pagina), infatti i portali più conosciuti espongono questi tipi di
dell’insieme. Bisogna considerare poi che tutti i banner al loro
annunci pubblicitari sfruttando il più possibile ogni riquadro
interno contengono un link che punta alla home page del sito
18 CREATIVA/MENTE
passando
numerose
promozioni
promosse
da
diversi
istituzionale oppure ad una pagina dedicata alla promozione in
committenti, in modo da accontentare le pressanti richieste.
atto, il tutto per approfondire l’interesse dell’utente.
Per affermare che questa forma di pubblicità è così integrata nel
Vi chiederete infine con che tecnologia venga presentato questo
web, basti pensare che quasi tutti i formati dei banner non
prodotto... La maggior parte dei banner on line è di tipo statico,
vengono identificati attraverso le loro misure ma oramai molti di
ovvero sono semplici immagini (gif, jpg o png) che racchiudono
loro sono standardizzati attraverso un nome proprio come
la pubblicità pensata; il passo successivo sono le gif animate,
Leaderboard (728x90px), Skyscraper (120 x 600px), Half banner
sempre immagini susseguite da piccoli movimenti che rendono il
(234x60), etcc. Logicamente un'azienda che investe in questo
messaggio più evoluto e complesso; ma il top di questo settore
tipo di attività è conscia dei vantaggi che ne può trarre. Se le
sono i banner di tipo dinamico.Quest'ultimi sono molto più
campagne sono ben strutturate e pianificate, l’investimento viene
invitanti rispetto alla prima soluzione perché ci sono molte più
canalizzato nel giusto target e quindi apre sicuramente nuovi
possibilità di elaborazione trasformandosi in alcuni casi anche in
rapporti commerciali con gli utenti interessati.
un oggetto interattivo. diciamo che questa soluzione ti permette
Ma come viene creato, il cosiddetto “banner”?!? Quando ci viene
di spaziare oltre che nella creatività grafica anche nella fluidità
commissionato ci informiamo su quale sia il dominio in cui verrà
del messaggio creando un effetto molto più impattante in quanto
esposto e ne analizziamo il contesto grafico, da qui viene poi
prodotto con tecnologia flash o jquiry.
elaborata una composizione adatta, che racchiuda con le minime parole e gli essenziali elementi, il servizio o il prodotto che il cliente vuol far conoscere. Solitamente vengono inseriti il logo aziendale e delle immagini del prodotto, uniti ad una grafica accattivante con delle frasi che rispettano lo stile e la comunicazione del brand. Ma quali sono le caratteristiche che identificano uno striscione web dalla struttura vincente? diciamo che come al solito
> cHi Barbara Tamiazzo nata a conselve il 19 luglio 1977
> come diplomata al liceo artistico modigliani
> cosa web designer
> per cHi “vivi e lascia vivere” è la sua frase preferita
Ho iniziato quando internet era un modem a 33,6 che occupava la linea e, o si telefonava o si navigava… quando WWW era acronimo di World Wide Waiting, e navigare richiedeva decisamente grande pazienza… quando la connettività si comprava in scatola, da Media World, solo ed esclusivamente da Telecom, e in più pagavi pure le telefonate… Quando il tuo amico, nonchè poi socio fedele, ti passava una password rubata spiando un negoziante che vendeva computer con 32 mega di ram e dischi da 500 mega (ed eri un gran figo se ne possedevi uno), raccomandandoti però di non connetterti in contemporanea perché si rischia di bloccare l’account… Quando il bip bip del modem ti indicava con precisione che cercava la linea e sapevi benissimo che riuscire a connetterti all’ora di punta era una conquista… Quando poi ISDN era navigare da re… quando Tiscali ti regalava la connettività (ma la bolletta andava comunque pagata) e connettersi da Padova o da Maserà era diverso, perché all’interno dello 049 c’erano comunque i distretti e la tariffa era diversa… Quando Wind aveva deciso di vendere una tariffa flat, ma solo analogica... quindi l’escamotage era avere la ISDN con una linea analogica e via, una telefonata che durava tutta la giornata! Quando la macchina andava riavviata almeno 4 volte al giorno, altrimenti il blocco era fisiologico… Quando la chat era roba da geek, ed ICQ la faceva da padrone, ma era meglio C6, almeno parlava italiano… Quando acquistare un dominio era una cosa da fighi, ma Word On Line te ne regalava uno se ti connettevi con loro! Quando i TLD .it andavano scelti con cura, perché ne potevi acquistare solo uno, e poi basta! ed allora ciceroneonline.it ci sembrava un progetto vincente! Quando la rete della mia facoltà collegava 12 macchine ad internet con un modem a 56K e utilizzare un monitor da 17 pollici era roba di cui bullarsi… Quando 800x600 era la risoluzione delle macchine vere, e navigare a milioni di colori faceva la differenza… Quando si era Pentium, ma se eri AMD K6 eri un avanguardista, anche se la macchina scaldava come un forno! Quando la musica era wav e se la volevi come sottofondo del tuo sito era ovviamente midi! Quando nacque MP3 e fu la rivoluzione…
Quando Napster permetteva di scaricare tutto, ma proprio tutto… Quando il masterizzatore costava come il pc, ed un supporto vergine costava una follia… Quando le agenzie usavano gli Iomega Zip, e per passarti il materiale lo spedivano col corriere, ma poi lo voleva indietro! Quando una scansione assorbiva tutte le risorse della macchina: ma tu eri figo perchè avevi lo scanner SCASI… Quando l’editor era FrontPage Express… ed Internet Explorer era il migliore perché ti permetteva codice brutale che comunque andava bene… quando Netscape Navigator era la spina nel fianco dei web designer perché la compatibilità era pressoché nulla, ma chissenefrega, non lo usa nessuno! Quando CSS non esisteva e gli stili erano dichiarati in linea… e se il tuo cliente cambiava idea dovevi modificarlo in 50 pagine, ed era perso il pomeriggio… Quando i layout erano tutte tabelle, e più ne annidavi una nell’altra, e più avevi la possibilità che funzionasse… quando volevi il layout centrato, ma vai a sapere perché Netscape allineava a sinistra! Quando Adobe ha rilasciato Image Ready, e tu ti sei commosso, perché tagliare un layout e produrne il codice era diventato banale! Quando il testo era immagine, javascript si utilizzava per far comparire nella barra di stato il titolo della pagina successiva, ed eri cool se la tua pagina si intitolava ::: C H I S I A M O ::: che quei “:” facevano molto hi tech… Quando 2Advanced era l’obiettivo, quando Flash cominciava a fare capolino, ma le applet Java rubate qua e la erano ancora un must… Quando, se il sito era in cromeless avevi creato l’interfaccia del secolo… quando le ricerche le facevi su Altavista… ma poi anche su Virgilio, perché il database era stato selezionato a mano, e quindi il risultato era più pulito! Quando le pagine in demo le caricavi su GeoCities, ma dovevi farlo una per volta, da interfaccia web. Quando è arrivata BBB di Telecom Italia, e l’adsl a 256k veniva consegnata dal fattorino corredata di maglietta nera e scritte rosse e tazza da tè! Però il modem usb, bellissimo da vedere a forma di manta, non funzionava mai, e poi te ne mandava un altro, e poi un altro e poi si arrendevano e finalmente ti mandavano un modem ethernet che potevi tranquillamente trasformare in router e tenerlo quindi sempre connesso! Quando è arrivato Dreamweaver, e finalmente i tuoi lavori si potevano vedere anche su
Netscape perchè il codice era più pulito… quando tutto poi si apriva in pop-up, e più piccolo era il pixel font che avevi scelto, più bella la pagina! Quando un monitor non bastava più ed allora non bastava lo sviluppo di un sito nuovo per la Matrox Dual Head ed un altro 17 pollici! Quando le cose cominciavano a farsi serie, ed era il caso di comprare la Creative Suite, ma già che c’eri anche un bel 19 Lacie! Quando html non bastava più e bisognava programmare la pagina, ma il concetto di database non ti era ancora chiaro anche se colui che sarebbe diventato il tuo socio pazientemente si sforzava per spiegartelo. Quando CSS ti ha cambiato la vita da un lato, ma te l’ha complicata dall’altro perché web design implicava la conoscenza del codice. Quando ho capito che da solo non potevo più farcela ed Enrico si è fatto avanti. Quando ci siamo trasferiti ed avere un pentium4 che faceva da server e 3 macchine collegate tra loro faceva web agency… Quando i rilasci dei nostri lavori si facevano critici ed allora notte persa, che il Tennis Manager alle 4 del mattino lanciava la procedura! Quando da soli non ce la si faceva davvero più, ma tutti quelli che rispondevano ai colloqui non ci andavano bene, fino a che arrivò Barbara, che a differenza di tutti i bulli passati si presentò esattamente per quello che era… quando anche Lino, alla decima sigaretta consecutiva fumata insieme decise di far parte della squadra… Quando Maserà non andava più bene, e con i ragazzi di Capsule si poteva crescere insieme… Quando ci siamo trasferiti a Noventa e Susanna è entrata in squadra… Quando il tuo uomo migliore sceglie nuove strade e le difficoltà ti sembrano insormontabili e ti fai affascinare da proposte davvero allettanti che solo uno sprovveduto od un idealista potrebbero rifiutare… Quando la tua famiglia, qualunque sia la decisione, è comunque dalla tua parte. Quando però si fa avanti Marco, che con entusiasmo da vendere ti convince che bisogna guardare oltre. Quando si decide per un nuovo trasloco, una nuova società, nuovi soci e nuovi collaboratori, ed allora l'avventura è davvero un gran bel film! Quando mi accorgo che quando parlo di XtraGroove mi riempio d’orgoglio e quasi quasi mi commuovo… Stefano
19 CREATIVA/MENTE
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qualcosa di nuovo comunicare emozioni attraverso nuove idee creative. noi crediamo nella condivisione dei nostri e vostri valori per realizzare una comunicazione esclusiva ed efficace.
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/// CLOSE UP LUCA TONDIN http://www.tondin.it
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e con amore ad uno scopo comune condiviso, nell’ambito di un mercato senza limiti. Se dovessi dipingere il futuro, userei il colore azzurro, l’azzurro del cielo. Poi ci disegnerei al centro un grande sole sorridente di colore giallo, giallo perché è il colore preferito di mia moglie Valentina, con cui ho deciso di condividere tutti i miei progetti.
Da dove parte la passione per un progetto e qual’è il progetto che ti ha dato più soddisfazione? Tanto più riesci a costruire nella tua mente un’immagine chiara del tuo sogno, tanta più passione ti farà muovere in direzione del tuo obiettivo. La passione nasce dal sogno: senza il sogno non può esistere la realtà. da quando ho capito questo, ho tralasciato un po’ di razionalità per far spazio ad un pizzico di creatività, di immaginazione e, a volte, di irrazionalità! Il progetto che mi ha dato più soddisfazione: assumermi l’onere della direzione commerciale dell’azienda. Partire da una esperienza di puro tecnico per arrivare ad una mansione commerciale è stata una conquista. Il segreto? La semplicità! La natura è in equilibrio grazie a regole semplici… e funziona perfettamente. Basta osservarla per imparare. Dove trovi l’ispirazione nella quotidianità? L’ispirazione arriva da dentro me stesso. una volta mi preoccupavo di cercare le risposte ovunque, ma con scarsi risultati. Ora lascio il giusto spazio a me stesso: mi ascolto con pazienza e le risposte arrivano come per magia. dentro di noi c’è tutto ciò di cui abbiamo bisogno! Progetti per il futuro e di quale colore immagini che sia il futuro? di progetti per il futuro ne ho molti. Il principale è quello di consolidare l’azienda dopo i numerosi cambiamenti degli ultimi anni. Il mio grande sogno è quello di dar vita a delle aziende a misura d’uomo, dove le persone siano veramente fiere di lavorare, dedicandosi con entusiasmo
Quali preferisci tra gli interior designers di oggi e quali tra quelli del passato? Non ho particolari preferenze per qualche specifico interior design. Apprezzo di volta in volta ciò che mi trasmette sensazioni piacevoli. Cito solo Frank Lloyd wrigth, in quanto disegnatore che mi appassionò fin dai primi studi della storia dell’architettura moderna. Qual’è lo spazio che un giovane imprenditore dedica al tempo libero? E cosa preferisci fare? All’inizio della mia carriera lavoravo mediamente 13 ore al giorno, sabati compresi, e non avanzavo tempo se non per qualche serata con gli amici. Ora lavoro di meno sviluppando progetti molto più ambiziosi. Riesco dedicare regolarmente del tempo allo sport e alla famiglia, mi concedo spazio per qualche viaggio in periodi dell’anno di normale lavoro, riesco a ritagliarmi anche qualche momento per sviluppare progetti esterni alla mia attività imprenditoriale e vivo con grande serenità. una mia grande passione, nata negli ultimi anni, è la corsa. Iniziai per tenermi un po’ in movimento, in alternativa al solito nuoto e ciclismo. Poi, curioso e stimolato da alcuni amici imprenditori, decisi di percorrere la mia prima maratona. Ora corro per pura passione e per abituarmi a raggiungere regolarmente gli obiettivi. Per me la corsa è diventata una metafora di vita. Mi alzo la mattina presto per allenarmi anche in pieno inverno ed ambisco pure ad ottimi risultati nelle prossime maratone. Il 17 Aprile avrò la soddisfazione di correre “in casa” partecipando alla famosa maratona di S.Antonio in Padova. Cosa pensi della formazione e del ciclo di incontri Libera/mente? La formazione è diventata una parte importante della mia vita. Ho avuto la fortuna di frequentare il mio primo corso di formazione personale a 19 anni, quando ancora non avevo idea di cosa si trattasse. da allora la mia vita ha avuto una variazione di rotta evidente. dopo alcuni anni, nel 2008, conobbi Robert Johnson e da lui ricevetti l’ispirazione che mi ha guidato verso le grandi scelte degli ultimi anni della mia vita. Oggi partecipo spesso a eventi formativi e la maggior parte dei libri che leggo trattano di argomenti inerenti a storie e strategie dei grandi leader e formatori. La gusella AdV è una delle poche aziende di mia conoscenza che, in questi tempi, sta avendo il coraggio e la lungimiranza di comunicare in modo diverso. In un mondo di grandi cambiamenti il ciclo di eventi “Libera/mente” si presenta come un innovativo sistema di coinvolgere gli imprenditori in un’esperienza “straordinaria”. uscire dalla propria “area di comfort” penso sia indispensabile per cogliere l’essenza di nuove opportunità.
21 CREATIVA/MENTE
Se dovessi descrivere la tua esperienza di imprenditore nel tuo “progetto porte”, cosa diresti? Tutto parte dalla grande passione trasmessa da mio padre. da lui ho appreso la determinazione, la precisione, la correttezza e l’umiltà. Mi ha insegnato a mettermi in gioco e non è mai stato geloso del suo lavoro. Mi appassionai fin da subito alla lavorazione del legno e così decisi di impegnarmi a tempo pieno in un ambizioso progetto. All’inizio non avevo le idee chiare su come sarebbe stato il mio futuro professionale, ma ero sicuro che l’impegno che avevo deciso di dedicare all’attività di famiglia un giorno avrebbe dato i sui frutti. Fu solo qualche anno dopo che, in seguito ad una serie di esperienze, iniziai a definire chiaramente i progetti per il mio futuro. decisi allora di portare alla specializzazione l’azienda che fino a quel momento aveva sempre mantenuto un carattere puramente artigiano. di cose negli ultimi anni ne sono successe parecchie, ma le più significative sono senza dubbio il passaggio da un mercato puramente locale ad uno nazionale, fino ai primi contatti internazionali. Il brand “Tondin Porte”, nato dalle radici della storica “Falegnameria Tondin” e comunicato fin dagli inizi tramite il supporto della “gusella AdV”, ora gode di una ottima notorietà ed è riconosciuto come marchio di qualità presso tutti gli operatori nazionali del settore del serramento.
Nel design credi sia meglio perseverare nell’italian style oppure pensi che una contaminazione di stili sia più contemporanea? Io credo che il design debba essere una espressione della propria essenza. Più che in uno stile particolare, io credo molto nella semplicità, nell’equilibrio, nella pulizia e nella funzionalità. Sono convinto che noi italiani abbiamo un grandissimo patrimonio artistico da valorizzare che da sempre è apprezzato in tutto il mondo.
/// STORIA DEL POLO SPORT NOBILE ED ANTICO
Il polo è uno degli sport più antichi che
tra l’atleta ed il suo cavallo. Il cavallo infatti
conosciamo. Le sue origini sembrano
deve assecondare il suo cavaliere in ogni
risalire a prima della nascita di Cristo. La
istante
prima partita di cui si hanno testimonianze
attivamente e divertendosi.
del
gioco
partecipandovi
risale al 600 a.C. in Persia, tra turchi e persiani. Fu il Re persiano dario a portare,
Lo sapete che…
nel 522 a.C. il Polo in India.
- La palla usata nel Polo è di diametro 7,6 a
Il polo ebbe grande successo anche in
8,9 cm, con un peso che può oscillare fra i
Cina, dove si racconta che saperlo giocare
120 e 135 grammi, il materiale di cui è
con
composta può essere di legno (salice) o di
abilità
era
un
presupposto
indispensabile per poter accedere ad
plastica.
importanti cariche politiche, ma soprattutto
- La palla usata sui terreni innevati ha
in India, dove veniva giocato dai marajà, da
dimensioni maggiori del normale e misura
cui lo appresero a metà del xIx secolo i
circa 18 cm. di diametro, è di plastica
militari britannici presenti nel Paese, colonia
gonfiata ed è il colore è rosso-arancione
della gran Bretagna dal 1757 al 1947.
- La stecca utilizzata per colpire la palla è
I militari inglesi portarono questo sport in
di bambù e deve essere rigorosamente
patria, e da li poi si diffuse in tutto il mondo.
tenuta con la mano destra.
22 CREATIVA/MENTE
Il polo è uno sport di squadra in cui i quattro giocatori a cavallo devono colpire
La partita
una palla di legno con un’apposita mazza
una partita standard è calcolata in 6 tempi
per fare goal buttandola nella porta della
di gioco ma può variare da quattro ad otto
squadra avversaria.
tempi. Ogni tempo è chiamato "chukker" e
Ogni giocatore ricopre un ruolo ben preciso
dura sette minuti effettivi.
indicato dal numero riportato sulla maglia.
In tutte le partite a metà gara è previsto un
Il numero 1 gioca in attacco, il numero 2 è
intervallo di 5 minuti; invece tutti gli altri
il giocatore di intersezione nonché secondo
intervalli fra i chukker sono di 3 minuti. Il
attaccante, il numero 3 è il regista della
cambio di campo è previsto ad ogni punto
squadra nonché il secondo difensore,
segnato. L’inizio e la conclusione di ogni
mentre il numero 4 è il primo difensore.
chukker viene scandito dal suono di una
una
campana.
partita
di
polo
è
accattivante,
emozionante e coinvolgente.
All’inizio della partita le due squadre si
Ogni colpo è assestato con precisione ed
allineano al centro del terreno di gioco,
attenzione, calibrando con precisione
ciascuna squadra nella propria metà
l’intensità della forza da imprimere alla
campo. L’arbitro lancia la palla con forza,
pallina. un lavoro di squadra preciso per
“Throw-in”, fra le due squadre schierate, da
realizzare la strategia migliore per la propria
una distanza di non meno di 5 metri (la
squadra per andare verso la vittoria, nel
regola impone che i giocatori fino a quel
rispetto degli avversari.
momento rimangono allineati).
uno sport nobile ed antico, praticato anche
Partono poi i giocatori per il possesso di
da Alessandro Magno e gengis khan, nel
palla, obiettivo fare più goal e aggiudicarsi
quale ci deve essere una perfetta sintonia
la vittoria!
23 CREATIVA/MENTE
/// WWW I NUMERI DI INTERNET
24 CREATIVA/MENTE
Ma internet è veramente così diffuso?!? Quante persone lo utilizzano?!? E Facebook?!? Quante aziende investono in pubblicità sul web?!? Quanto tempo trascorre l’utente medio su Facebook ogni giorno?!? E vogliamo parlare di YouTube?!? E Twitter?!? 30 milioni italiani che utilizzano internet 64,6% popolazione italiana con accesso a internet 2 m i l i a r d i v i s i t e q u o t i d i a n e a Yo u Tu b e 600 milioni iscritti a Facebook nel mondo 8 8 % a z i e n d e U SA c h e p u b b l i c i z z a n o o n l i n e 70 % Pe rson e c h e affe rmano d i consultare rec ension i d i u n prod otto p ri ma d el l'ac q uisto 58% su totale download dell'applicazione Facebook per iPhone 1 4 c e nte s i m i s p e s a m e d i a p e r c l i c p e r l e c a m p a g n e i t a l i a n e Pa y Pe r C l i c 1 9 % b u d g e t c o m p l e s s i vo p e r p u b b l i c i t à o n l i n e d e l l e a z i e n d e f ra n c e s i 2 3 % b u d g e t c o m p l e s s i vo p e r p u b b l i c i t à o n l i n e d e l l e a z i e n d e i n g l e s i 1 0 % b u d g e t c o m p l e s s i vo p e r p u b b l i c i t à o n l i n e d e l l e a z i e n d e i t a l i a n e 2 2 , 9 % a u m e nto b u d g e t p u b b l i c i t a r i o SE O e Pa y Pe r C l i c n e l 2 0 1 0 24,2% aumento budget pubblicitario sulla telefonia mobile nel 2010 3 7 , 9 % a u m e n t o b u d g e t p u b b l i c i t a r i o s u l We b n e l 2 0 1 0 41,9% aumento budget pubblicitario sui Social Network nel 2010 5 0 0 % R i to r n o s u l l ' i n ve st i m e nto d e l 2 2 % d e l l e c a m p a g n e Pa y Pe r C l i c 5 0 0 % R i to r n o s u l l ' i n ve st i m e nto d e l 4 0 % d e l l e c a m p a g n e SE O 4 2 % u te nt i c h e c l i c c a n o s u i p r i m i 4 r i s u l t at i d i G o o g l e 2 3 % p e r c e nt u a l e d e i c l i c s u g l i a n n u n c i Pa y Pe r C l i c 6 2 % u te nt i c h e c l i c c a n o s u i r i s u l t at i i n p r i m a p a g i n a d i G o o g l e 2 3 % u te nt i c h e c l i c c a n o o l t r e l a p r i m a p a g i n a d e i r i s u l t at i d i G o o g l e 1 5 % u t e n t i c h e p r ov a n o p i ù r i c e r c h e o m o t o r i d i r i c e r c a 10% percentuale del tempo internet trascorso sui Social Network 100 milioni utenti Facebook da dispositivi mobile 6° posto l'Italia è al sesto posto come numero di iscritti a Facebook 4 n . d i p a g i n e d i c u i d i ve nt a fa n l ' u te nte m e d i o o g n i m e s e 8 r i c h i e ste d i a m i c i z i a i n v i ate o g n i m e s e d a l l ' u te nte m e d i o 2 5 c o m m e nt i l a s c i at i i n m e d i a o g n i m e s e d a c i a s c u n u te nte Fa c e b o o k 13 numero di gruppi a cui è iscritto un utente medio di Facebook 5 5 m i n u t i te m p o p a s s ato d a l l ' u te nte m e d i o o g n i g i o r n o s u Fa c e b o o k 5 m i l i a r d i c o nte n u t i p u b b l i c at i o g n i s e t t i m a n a s u Fa c e b o o k 3 m i l i a r d i foto p o st ate o g n i m e s e s u Fa c e b o o k 2 4 o r e t e m p o v i d e o c a r i c a t o o g n i s i n g o l o m i n u t o s u Yo u Tu b e 1 5 m i n u t i a l g i o r n o t e m p o c h e p a s s a o g n i u t e n t e s u Yo u Tu b e 26% italiani iscritti a Facebook al 30 aprile 2010 16.030.860 gli italiani iscritti a Facebook al 30 aprile 2010 3 0 0 . 0 0 0 a l g i o r n o l a c r e s c i t a d e g l i u t e n t i Tw i t t e r 1 1 0 m i l i o n i g l i a c c o u n t a t t i v i s u Tw i t t e r 2 8 m i l i o n i l e p a g i n e Tw i t t e r v i s i t a t e d a g l i i t a l i a n i a l u g l i o 2 0 0 9 1 m i l i o n e g l i i t a l i a n i c h e u s a n o Tw i t t e r 8 m i l i a r d i e 7 0 0 m i l i o n i p a g i n e Fa c e b o o k v i s i t ate d a g l i i t a l i a n i a l u g l i o 2 0 0 9 20 milioni gli italiani che utilizzano Facebook 21 milioni italiani che utilizzano Google ogni mese 97% utilizzo di Google per le ricerche 15 milioni italiani che visitano siti di E-Commerce 9 3 , 2 % i l a u r e at i c h e u t i l i z z a n o i nte r n e t 58,4% utilizzo di internet nel Sud Italia 68,2% utilizzo di internet nel Nord e Centro Italia 9 1 % i m p i e g at i e i n s e g n a nt i c h e u t i l i z z a n o i nte r n e t 93,7% imprenditori e liberi professionisti che utilizzano internet 92,1% dirigenti/ quadri/ docenti che utilizzano internet 9 8 , 5 % st u d e nt i u n i ve r s i t a r i c h e u t i l i z z a n o i nte r n e t
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