Tesi Luca Nardone

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Corso di Laurea in Scienze Motorie, Sport e Salute Classe L-22

HANDBALL: UNO SPORT MODERNO CON 100 ANNI DI STORIA

Relatore: Prof. Davide Malfa

Anno accademico 2016/2017 1

Tesi di Laurea triennale Luca Nardone Matricola: 860845


a Mouna...

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INDICE Introduzione

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1. Storia della Pallamano pag. 5 1.1 Le Origini pag. 5 1.2 Pallamano moderna pag. 6 1.3 IHF International Handball Federation pag. 7 1.4 Passaggio da 11 a 7 giocatori pag. 8 1.5 Primi eventi internazionali pag. 9 2. Storia Olimpica: i momenti chiave 2.1 La pallamano conquista le Olimpiadi

pag.11 pag. 13

3. Ritorno alle origini: la pallamano riconquista gli stadi di calcio 4. Lo sviluppo in Europa pag. 15 4.1 Ascesa in Francia pag. 16 4.2 Il mercato in Germania pag. 18 4.3 Caso Islanda: SPLISS MODEL pag. 20 5. Le origini in Italia

pag. 21

6. Lo sviluppo in Italia

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7. Conclusioni

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Bibliografia

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Sitografia

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INTRODUZIONE Il 29 ottobre 2017 ricorre il centenario della fondazione della Pallamano. Ho deciso di produrre un elaborato allo scopo di celebrare tale ricorrenza, tuttavia le ragioni di fondo che mi hanno spinto in questo lavoro sono anche altre. Nel terzo anno di corso ho scelto di praticare l'insegnamento della Pallamano con il prof. Davide Malfa, con la voglia di conoscere e approfondire uno sport a me praticamente sconosciuto. Con il passare delle lezioni è venuta a crescere la passione e la voglia di entrare sempre di più in contatto con questo mondo così affascinante. Allo stesso tempo mi chiedevo sempre: "come mai è considerato uno sport minore?" , "come mai in Italia non ci sono strutture adeguate?", "in che modo può essere rilanciato?". Io ho giocato a calcio dall'età di 7 anni e adesso mi sono dedicato all'attività di allenatore, è il mio sport preferito e mi piacerebbe avere un lavoro in questo settore, però è vero anche che sono un amante di tutti gli sport e mi sento in dovere di dare il mio piccolissimo contributo per aiutare la Pallamano ad avere maggiore riconoscimento e importanza. In un paese "calcio dipendente" come il nostro è assai complicato emergere e conquistarsi una fetta di mercato che al momento è assai ridotta. Questa tesi vuole essere una disamina della situazione attuale della Pallamano in Italia nei confronti di altri paesi come Francia e Germania, i quali hanno saputo sfruttarne le potenzialità. Attraverso la storia di questo sport, a partire dall'antichità, passando per la pallamano moderna e le olimpiadi fino ai giorni recenti, ho voluto mostrare tutti gli aspetti positivi sportivi ed economici per i quali vale la pena investire in questa disciplina. Sarebbe davvero semplice cominciare includendo la Pallamano come sport da praticare nelle scuole e aumentando i centri sportivi.

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1. STORIA DELLA PALLAMANO 1.1 LE ORIGINI

Harpastum: la figura di donna romana che gioca a pallamano (Mosaico esistente nella Villa Romana del Casale)

Harpastum, noto anche come harpustum (italianizzato in Arpasto) era un tipo di gioco atletico sferistico praticato dagli antichi romani. Essi vi si riferivano anche con la locuzione "gioco della palletta", in quanto la palla impiegata era di piccole dimensioni, non grande quanto un follis, una paganica o un moderno pallone da calcio, ma probabilmente più simile a quella utilizzata nella pallamano. La parola harpastum è la latinizzazione del termine greco ἁρπαστόν (harpastón), neutro di ἁρπαστός (harpastós) «strappato, portato via»,dal verbo ἁρπάζω (harpázō) «strappare, acchiappare, portar via con la forza». I romani conobbero questo gioco, chiamato harpastòn, nell'antica Grecia durante le campagne di conquista del II secolo a.C. e lo modificarono lievemente diffondendolo poi nel vasto territorio dell'impero romano. Esso era parte integrante dell'allenamento dei gladiatori ed era giocato soprattutto dalle legioni a presidio dei confini. Harpastum era anche il nome del tipo di palla sferica, piccola, dura e ripiena di lana o stoppa con la quale si praticava l'omonimo gioco che sembra fosse alquanto violento e del quale non è disponibile documentazione attendibile delle precise regole di gioco in quanto non esistevano regole comuni. Il campo di gioco era costituito da spiazzi e piazzali con sabbia sul suolo; il numero dei giocatori era variabile: si poteva giocare in 9 atleti contro 9 o 30 contro 30 e questo dipendeva dall'ampiezza del campo; l'importante è che le due squadre fossero di ugual numero. Per segnare bisognava oltrepassare una linea con la palla. 5


1.2 PALLAMANO MODERNA (100 anni di storia) La Pallamano moderna si è tuttavia sviluppata nell'ultimo decennio dell'800 su canali paralleli. In Cecoslovacchia, dove gli insegnati di educazione fisica Josef Klenker e Václav Karas regolamentarono l'hazena, un gioco sette-contro-sette su campo coperto. In Danimarca, il medico di una scuola consigliò al preside di vietare il gioco del calcio a causa delle numerose lesioni che causava, perciò gli studenti furono costretti a modificare il loro gioco utilizzando le mani al posto dei piedi; un insegnante della scuola chiamato Holger Nielsen, vincitore di medaglie olimpiche nel 1896 in scherma ed atletica, ebbe l'idea di perfezionare il gioco in uno nuovo; fu così che nacque l'Haandbold. In Germania, Il giorno di nascita della Pallamano moderna è considerato il 29 Ottobre 1917, quando il berlinese Max Heiser (1879–1921) ha posto le basi specifiche del gioco, già dal 1915 aveva creato un gioco destinato alle Donne chiamato "Torball" che segnava la futura evoluzione dell‘„Handball“ e poneva le prime regole fisse. In principio si voleva creare uno sport che permettesse alle donne di sfogarsi in alternativa ai ragazzi che già si formavano e sagomavano il corpo con il gioco del calcio. In conseguenza di ciò qualsiasi lotta è stata proibita e si giocava senza contatto fisico. Due anni dopo l‘insegnante Berlinese di Educazione Fisica Carl Schelenz (1890– 1956) ha cominciato a considerare il gioco attrattivo anche per i giovani e gli adulti, inserendo e consentendo dei duelli ridotti e ciò contribuì a lanciare alla ribalta il gioco. Egli ha introdotto anche il palleggio. Il resto delle regole di base come i passi, il numero dei giocatori e l‘arbitro Schelenz li ha copiati comodamente dal calcio. Successivamente la pallamano è diventata più popolare con la formazione di sempre più squadre. Nell‘anno 1921 infine si è svolto il primo campionato tedesco vinto dalla squadra del TSV 1860 Spandau.

Max Heiser (1879-1921), inventore della pallamano

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La prima partita di Pallamano internazionale si è giocata il 13 settembre 1925 nella Halle an der Saale tra Germania e Austria. Gli austriaci hanno battuto la Germania con il punteggio di 6:3. Nel 1928 durante i Giochi Olimpici ad Amsterdam fu fondata la prima federazione internazionale di pallamano IAHF con la partecipazione di USA, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Grecia, Irlanda, Austria, Svezia, Cecoslovacchia e Germania. Durante questo tempo l‘insieme delle regole è stato ufficialmente definito e unificato. Tra il 1922 ed il 1923 i campionati di pallamano tedeschi si sono svolti in parallelo organizzati da due associazioni diverse (Autorità per lo sport tedesco - Deutsche Sportbehörde e ginnasti tedeschi - Deutsche Turnerschaft), in tal modo vi furono due campioni di Germania per ogni anno. Dal 1 Settembre 1923 i ginnasti tedeschi furono tagliati e si formò una sola federazione specifica per la pallamano.

1.3 THE INTERNATIONAL HANDBALL FEDERATION Nel 1928 venne istituita la "Federazione Internazionale Pallamano Amatori" (IAHF) la quale cambiò il suo nome finita la seconda guerra mondiale nel 1946 a Copenaghen, in Danimarca, come "Federazione Internazionale di Pallamano" (IHF). Il primo presidente IHF è stato Avery Brundage che qualche anno più tardi divenne anche presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO). I membri fondatori comprendevano la Francia, i Paesi Bassi, la Svizzera, la Polonia, la Norvegia, la Danimarca e la Svezia. Con la creazione del IHF e l'approvazione di alcune modifiche nelle regole del gioco, lo sport è stato rivitalizzato e progressivamente evoluto attraverso i congressi che sono stati periodicamente tenuti. L'IHF oggi conta quasi 170 membri e governa circa 795.000 squadre in tutto il mondo.

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1.4 PASSAGGIO DA 11 A 7 GIOCATORI La storia della pallamano mostra che lo sport si è sviluppato da alcune importanti modifiche apportate in quei primi anni. Tra il 1938 e il 1966, entrambe le forme di pallamano sono state svolte ai Campionati del Mondo: un gioco all'aperto con 11 giocatori su un campo di calcio e una nuova versione interna a 7 versioni preferita dagli scandinavi. Il cambiamento più importante di questo sport è stato proprio il passaggio da 11 giocatori a 7 giocatori. Inizialmente usavano il campo da calcio, ma a causa del clima freddo e invernale in Scandinavia dove lo sport era molto popolare, negli anni '40 è stato ridotto ad un gioco al coperto con squadre di 7 giocatori; quest'ultima versione si rivela la più avvincente grazie alle misure del campo ridotte, leggermente più grande di un campo da basket, le quali permettono il susseguirsi di azioni attacco con il risultato di un maggiore spettacolo. Questa versione indoor di pallamano è diventata popolare ed è questo sport che si svolge oggi alle Olimpiadi. Di recente è emersa una nuova versione di pallamano che si svolge all'aperto sulle spiagge sabbiose e viene quindi chiamata beach handball. L'IHF ha riconosciuto questa versione dello sport e ha le proprie regole formali.

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1.5 PRIMI EVENTI INTERNAZIONALI

In campo Olimpico la pallamano a 11 è stata per la prima e unica volta ai Giochi Olimpici Estivi del 1936 a Berlino, su iniziativa di Adolf Hitler, perché in quel momento la Germania chiaramente dominava in quello sport. La squadra tedesca ha poi vinto contro l‘Austria in finale davanti a 100.000 spettatori, che è ancora oggi il record di spettatori che hanno assistito ad una partita di pallamano (tra campo aperto e palestra) . La Pallamano nella versione su prato, con 11 giocatori, fa il suo debutto a cinque cerchi agli XI Giochi Olimpici di Berlino del 1936. Dopo quell'edizione, la Pallamano su prato non è più presente ai Giochi, ad eccezione di una dimostrazione alle Olimpiadi di Helsinki nel 1952. Tra il 1938 e il 1966, sono state giocate in campionati mondiali separati entrambe le forme di pallamano: una versione outdoor giocata su campi da calcio con 11 giocatori e una nuova versione indoor con 7 giocatori sviluppata in Danimarca negli anni '40. Nel 1938, in occasione del decimo anniversario della fondazione della IAHF, venne organizzato il primo Campionato del Mondo di Pallamano tenutosi in Germania. Furono 10 i paesi partecipanti: Germania, Svizzera, Svezia, Ungheria, Romania, Cecoslovacchia, Polonia, Danimarca, Olanda e Lussemburgo. Anche questa volta il trionfo è stato dei tedeschi i quali batterono in finale la Svizzera. La Germania è diventata la prima nazione a conquistare i titoli dei Giochi Olimpici e del Campionato del Mondo. successivamente per dieci anni non si svolsero manifestazioni internazionali a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale.

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Un anno dopo la fondazione del IHF, nel 1947, si è svolto il primo corso di arbitrato internazionale. Durante il Campionato Mondiale della Francia del 1948 è stato realizzato un congresso con 18 delegati, rappresentanti di 6 federazioni e nove nuovi membri sono stati ammessi. Dodici squadre hanno partecipato al campionato. La Francia, come paese ospitante, il Belgio, la Finlandia, l'Austria e il Portogallo si sono uniti ai paesi che presero parte al primo campionato mondiale del '38. Questa volta però gli esiti furono diversi poiché la Svezia si classificò prima seguita da Danimarca e Francia. Un anno dopo ebbe luogo anche il primo Campionato mondiale femminile il quale si è tenuto in Ungheria e vi parteciparono 4 squadre. Il trionfo è andato all'Ungheria seguito da Austria e Cecoslovacchia. Nel 1955 venne disputato l'ultimo Campionato Mondiale di Pallamano a 11 giocatori che venne vinto dalla Germania dell'ovest. Successivamente alla conclusione del campionato, la IHF chiese nuovamente al CIO di introdurre questo sport nei giochi olimpici ma nella nuova modalità di 7 giocatori.

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2. STORIA OLIMPICA Ăˆ con la versione indoor a 7 giocatori che la pallamano torna ai Giochi Olimpici nella XX edizione di Monaco di Baviera del 1972. Il Torneo vede la partecipazione di 16 squadre maschili e la Jugoslavia come prima Nazionale vincitrice di una medaglia d'oro Olimpica in questo sport. La Pallamano femminile fa invece il suo debutto ai Giochi nel 1976 a Montreal. L'Unione Sovietica vince questa prima competizione Olimpica femminile, portando a casa anche la medaglia d'oro del torneo maschile. Nella pallamano in palestra si svolgono regolarmente campionati Mondiali ed Europei; gli ultimi Campionati Europei Maschili nel mese di febbraio 2016 in Polonia, sono stati vinti dalla Germania in finale contro la Spagna. Le squadre di pallamano di maggior successo in Europa sono quelle maschili del FC Barcelona con 12 Titoli in competizioni europee ed il VfL Gummersbach con 9 Titoli. Durante le Olimpiadi di RIO 2016 Il torneo femminile è stato vinto dalla squadra della Russia in finale sulla Francia. Quello maschile dalla squadra della Danimarca in finale sempre contro la Francia.

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I MOMENTI CHIAVE ALL'OLIMPIADE • 1927 alla 26^ Sessione del CIO tenutasi a Monaco nel mese di aprile, John Joseph Keane, membro irlandese del CIO, propone, senza successo, che la pallamano sia inclusa nella Programma dei Giochi Olimpici nel 1932. • 1930 al Congresso Olimpico di Berlino, si decide di aggiungere la pallamano al novero di "giochi atletici" (insieme a calcio, polo e hockey su prato), tra i quali il Comitato Organizzatore Giochi avrebbe potuto attingere. • 1949 alla 44^ sessione del CIO tenutasi a Roma nel mese di aprile, viene rigettata la proposta di includere la pallamano nell'elenco degli sport obbligatori ai Giochi. • 1965 Alla 64^ sessione del CIO tenutasi a Madrid nel mese di ottobre, si decide di aumentare a 21 il numero di sport nel programma dei Giochi della XX Olimpiadi a Monaco di Baviera nel 1972. La Pallamano viene inclusa in questa nuova lista. • 1972 Alla 73^ sessione del CIO tenutasi a Monaco di Baviera in agosto e settembre, viene deciso di introdurre un torneo femminile ai Giochi della XXI Olimpiadi di Montreal nel 1976. • 1976 Ai Giochi della XXI Olimpiade di Montreal viene disputato per la prima volta un torneo femminile (vinto dall’Unione Sovietica), da allora sempre presente accanto a quello maschile. Evoluzione del numero di squadre • 1936: 6 squadre (uomini) • 1972: 16 squadre (uomini) • 1976: 17 squadre (11 uomini e 6 donne) • 1980-1984: 18 squadre (12 uomini e 6 donne) • 1988-1996: 20 squadre (12 uomini e 8 donne) • 2000-2004: 22 squadre (12 uomini e 10 donne) • 2008-2016: 24 squadre (12 uomini e 12 donne)

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2.1 LA PALLAMANO CONQUISTA LE OLIMPIADI: È LO SPORT INDOOR PIÙ SEGUITO La Pallamano conquista le Olimpiadi: è lo Sport indoor più seguito Pubblicato il: 1 settembre 2016. Enorme successo per la pallamano alle Olimpiadi di Rio 2016, dove, come riportato dal quotidiano brasiliano O Globo, è stato lo sport indoor a far registrare la maggiore affluenza in termini di spettatori, oltre che di biglietti venduti. Nella classifica generale degli sport olimpici, sempre per gradimento da parte dei fans, il piazzamento è subito dietro al calcio e davanti a beach volley e basket. Grande soddisfazione, dunque, per il riconoscimento che il pubblico ha tributato alla pallamano in occasione della manifestazione sportiva per eccellenza, i Giochi Olimpici, e che si affianca al seguito sempre crescente in tutta Europa, in occasione di manifestazioni di prim'ordine - la Final4 di Champions League chiude annualmente con 20mila spettatori sugli spalti -, ma anche in gare internazionali nelle fasi di qualificazione ad Europei e Mondiali.

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3. RITORNO ALLE ORIGINI: LA PALLAMANO CONQUISTA GLI STADI DI CALCIO Il 6 Settembre 2014 si è giocata nella CommerzbankArena, durante una manifestazione chiamata: Tag des Handballs (giornata della pallamano), una partita del campionato tedesco (Bundesliga) tra le squadre del RheinNeckar Löwen e dell‘ HSV Hamburg che ha registrato un nuovo record mondiale di spettatori per una partita di pallamano: ben 44.189 persone.

Il 21 gennaio 2017 si è disputato l'ottavo di finale del mondiale 2017 tra Francia e Islanda che ha registrato una partecipazione record per una partita di pallamano in Francia con 28mila spettatori riuniti nello stadio Pierre-Mauroy di Lille Métropole.

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4. LO SVILUPPO IN EUROPA A livello continentale la pallamano riscuote un notevole successo. Alla Lanxess Arena di Colonia 19.750 spettatori hanno assistito al trionfo dei macedoni dell’HC Vardar nella Velux EHF Final4 del 2017 e nei primi 3 gg del 2017 sono stati già venduti il 70% dei biglietti della finale 2018. L’evento finale della Champions League, ospitato dal 3 al 4 giugno nell’impianto tedesco, fino al 2020 si terrà in Germania. In Europa 850mila spettatori hanno seguito dal vivo le gare della rassegna continentale per club nella scorsa edizione, mentre 383 milioni di persone hanno guardato le partite in tv. Le semifinali e finali della Final4 sono state trasmesse a livello globale da 40 network in 80 nazioni; in Italia la piattaforma Sportube.tv ha assicurato la diretta. Nella scorsa stagione le partite della Women’s EHF Champions League sono state viste in tv da 184 milioni di persone e dal vivo da 250 mila spettatori. La Final4 che ha decretato il trionfo delle ragazze ungheresi del Györi Audi ETO KC, si è disputata alla “Papp László Sportaréna” di Budapest dal 6 al 7 maggio, davanti a una media giornaliera di 12 mila tifosi. Nel 2013 MP & Silva ha siglato un accordo di sette anni con la EHF Marketing GmbH (controllata dall’EHF), per la gestione dei diritti tv delle principali manifestazioni europee per club. Infront Sports and Media, invece, fino al 2020 amministrerà i diritti media e commerciali dei Campionati Europei. Il 31 gennaio 2016 la nazionale maschile tedesca si è laureata campione d’Europa, battendo in finale la Spagna davanti ai 15 mila spettatori della Tauron Arena di Cracovia. L’audience cumulata registrata in occasione delle partite di Euro 2016 è stato di 1,65 miliardi di telespettatori.

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4.1 ASCESA FRANCESE La pallamano sta conoscendo un successo senza precedenti, come dimostrano i numeri del Mondiale che si è disputando in Francia, vinto dagli stessi francesi che hanno sconfitto in finale i rivali della Norvegia nella finalissima di Parigi. Ma non avrebbe potuto essere diversamente: dopo anni di dominio dei paesi nordici e della Germania, che hanno preso il posto delle nazioni dell'ex blocco sovietico (dove vincere era una quasi un obbligo essendo sport olimpico), la potenza emergente dell'handball è proprio la Francia. Inanellando una serie di vittorie senza precedenti sia nel maschile (2 ori e 1 argento nelle ultime tre olimpiadi e 6 mondiali vinti dal '95), sia in campo femminile (argento a Rio, 1 mondiale e 3 secondi posti dal '99), le nazionali transalpine hanno conquistato migliaia di tifosi alla causa della pallamano. Tanto è vero che le ultime statistiche lo hanno identificato come il terzo sport più seguito in Francia, dopo il rugby e il calcio, ma davanti al basket. Per spiegare il fenomeno in Francia basterebbero le polemiche nate negli ultimi anni per la mancanza di palazzetti con capienza "superiore" ai 10mila posti, che non consentirebbero al movimento di fare il salto definitivo. I transalpini hanno sofferto solo un tempo per avere la meglio sulla sorprendente Norvegia, ma alla fine la Francia vincendo 33-26 sugli scandinavi ammessi al Mondiale con una wild card, ha fatto valere la legge dei numeri uno, conquistando davanti ai 15.609 spettatori della AccorHotels Arena di Parigi Bercy e al presidente della repubblica Francois Hollande il sesto Mondiale (staccate nell’albo d’oro Svezia e Romania a 4), secondo di fila dopo il trionfo del 2015 nel Qatar, quarto negli ultimi 5 anni con l’oro olimpico a Londra 2012 e l’oro europeo in Danimarca 2014.

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Per la Francia, che ha concluso il torneo imbattuta (9 vittorie su 9) l’oro è il sigillo ad un torneo vinto anche dal punto di vista organizzativo: i 539mila 943 biglietti venduti in 84 partite ed i 30milioni di euro ricavati da sponsor e diritti televisivi sono i numeri di questa edizione da record.

Anche gli ascolti televisivi hanno fatto registrare numeri da record: la finale del campionato del mondo ha avuto una media di 9,6 milioni di spettatori con un picco di 12,3 milioni grazie alle reti televisive Bein Sports e TF1. Anche la semifinale tra Francia e Slovenia ha raggiunto gli 8 milioni di spettatori. Il campionato Mondiale 2017 è stato trasmesso in 183 paesi da 30 differenti emittenti. Nel successo dei "cugini", c'è anche un piccolo pezzo di Italia: la Panini (la stessa dello storico album dei calciatori) ha deciso di pubblicare un albo speciale per i mondiali 2017, 32 pagine con tutte le foto dei giocatori della nazionale del "blues" maschile, ma anche femminile.

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Francia e Germania sono le punte del movimento in Europa, che poi coincide con l'elite mondiale della disciplina, visto che il titolo mondiale (sia maschile che femminile) non è mai uscito dal Vecchio Continente. Un successo che sta cominciando a diventare importante anche dal punto di vista economico. Lo dimostrano i numeri del mondiale 2017: dieci anni fa, i contratti di sponsorizzazione in Europa non superavano i 3 milioni di euro, l'anno scorso sono arrivati a 9 milioni. Il colosso tedesco della grande distribuzione Lidl ha appena firmato un contratto per dare il suo nome al campionato di serie A francese per i prossimi quattro anni. La stessa Lidl è capofila degli sponsor per il mondiale francese, assieme a Caisse d'Epargne, Eden Park e Renault. Complessivamente, sono entrati nelle casse degli organizzatori 30 milioni, quando erano soltanto 9 due edizioni fa del mondiale. E' vero che il 67% delle entrare è ancora coperto dai biglietti, ma anche sotto questo punti di vista si tratta di un successo di pubblico già confermato dalla prevendita dei prossimi mondiali che si terranno in Germania, che hanno già toccato quota 450mila. 4.2 IL MERCATO IN GERMANIA In Germania il fatturato medio di una squadra di DKB (Bundesliga Handball) è superiore a 5 milioni di euro. In generale l'intero campionato 2015/2016 ha generato un giro di affari pari a 96.1 milioni di euro provenienti da diverse voci: 65.9 milioni da sponsorizzazioni, 26.4 milioni dalla vendita dei biglietti, 2.7 milioni dai media ed 1.1 milioni da altre parti. La stagione 2013/2014 aveva prodotto ricavi per 88.9 milioni di euro. L'obiettivo principale della federazione è garantire l'esistenza di un'organizzazione sostenibile a lungo termine ottenendo un vantaggio competitivo, in particolar modo attraverso la capacità organizzativa. Classifica finale Handball Bundesliga 2014/2015 Club

n° Goals punti 1 THW Kiel 65 1095 2 Rhein-Neckar Löwen 63 1093 3 SG Flensburg-Handewitt 54 1025 4 SC Magdeburg 48 1074 5 FA Göppingen 42 976 6 MT Melsungen 40 1060 7 Füchse Berlin 40 997 8 HSG Wetzlar 34 958 9 HSV Handball 34 992 10 VfL Gummersbach 34 979 11 HBW Balingen-Weilstetten 31 900 12 TuS N-Lübbecke 29 996 13 TSV Hannover-Burgdorf 29 981 14 Bergischer HC 28 982 15 TBV Lemgo 27 1042

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Budget club stagione 2014/2015 in milioni di euro Club Budget 1) THW Kiel 9.5 9.5 6.0 2) SG Flensburg-Handewitt 6.0 6.0 2) HSV Handball 6.0 5.7 4) Rhein-Neckar Löwen 5.7 4.9 5) SC Magdeburg 4.9 4.8 6) Füchse Berlin 4.8 4.7 7) FA Göppingen 4.7 4.6 8) VfL Gummersbach 4.6 4.2 9) MT Melsungen 4.2 3.2 10) TuS N-Lübbecke 3.2 3.2 10) TBV Lemgo 3.2 3.2 10) TSV Hannover-Burgdorf 3.2 3.0 13) HSG Wetzlar 3.0 2.4 14) HBW Balingen-Weilstetten 2.4 2.35 15) Bergischer HC 2.35 Classifica in base ai soldi spesi 2014/2015 ed i punti conquistati Club 01 HBW Balingen-Weilstetten 02 Bergischer HC 02 HSG Wetzlar 04 Rhein-Neckar Löwen 05 SC Magdeburg 06 MT Melsungen 07 TSV Hannover-Burgdorf 07 TuS N-Lübbecke 09 SG Flensburg-Handewitt 10 FA Göppingen 10 TBV Lemgo 10 Füchse Berlin 13 VfL Gummersbach 14 THW Kiel 15 HSV Handball

Budget(m €) 2.4 2.35 3.0 5.7 4.9 4.2 3.2 3.2 6.0 4.7 3.2 4.8 4.6 9.5 6.0

Costo per punto(T€) 77.4 83.9 88.2 90.5 102.1 105.0 110.3 110.3 111.1 111.9 118.5 120.0 135.3 146.2 176.5

In queste classifiche sono riportati diversi fattori, si evince che il campionato è stato vinto da THW KIEL, ovvero la squadra che ha investito maggiori risorse per allestire una rosa competitiva. Guardando meglio i dati però e prendendo in considerazioni i punti fatti in correlazione ai soldi spesi, la classifica subisce un netto cambiamento. La squadra che ottenuto il miglior rapporto spesa-punti conquistati è la HBW Balingen-Weilstetten mentre la vincitrice del campionato finisce penultima. Tuttavia è possibile affermare che le squadre che hanno deciso di spendere di più sono quelle che hanno raggiunto i risultati migliori nella classifica del campionato. Al fine di ottimizzare spese e profitti occorre una maggiore razionalità nelle scelte di gestione attraverso il supporto di sistemi di misurazione prestazionali. La combinazione di dati delle prestazioni dentro e fuori dal campo forniscono una visione a 360 gradi tra le due aree. 19


4.3 CASO ISLANDA Come mai un paese di 330mila abitanti ha una delle nazionali di handball più di successo in Europa? Quali sono gli ingredienti fondamentali per il successo in una disciplina sportiva? Lo SPLISS MODEL (Sports Policy factors Leading to International Sporting Success) è un modello composto da 9 fattori senza i quali il movimento sportivo non starebbe in piedi e che in Islanda è stato applicato.

La prima cosa fondamentale per il progredire di uno sport sono i finanziamenti, che possono essere statali oppure sotto forma di sponsorizzazioni private, successivamente la struttura organizzativa deve essere efficiente per garantire le corrette politiche sportive. Fra le altre cose essenziali è importantissima la presenza di competizioni internazionali, corsi di aggiornamento per allenatori, ricerca di nuovi talenti e la presenza di strutture sportive adeguate.

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5. LE ORIGINI IN ITALIA Gli inizi della pallamano in Italia sono legati al pionierismo di Aurelio Chiappero che, a Pavia, promosse l'attività agonistica del Gruppo italiano pallamano in due riprese, prima nel 1940 e poi subito dopo il 1945. Fu Chiappero, prima che la carenza di fondi portasse alla paralisi del gruppo nel 1947, a rappresentare la Federazione Pallamano "non ancora affiliata al CONI" che prese parte, solo con voto consultivo, al primo Congresso elettivo del CONI del 27 luglio 1946. La ripresa avvenne nella metà degli anni Sessanta quando lo sport cominciò a essere introdotto nelle scuole, e quando, spinto dall’ammissione della disciplina nel novero degli sport olimpici, il CONI istituì un comitato promotore che ebbe come presidente Eugenio Enrile, ispettore al ministero della Pubblica Istruzione, e come segretario Chiappero. Il 20 dicembre 1969 Mario Costantini firmò l'atto costitutivo della FIGH (Federazione Italiana Giuoco Handball) e il 6 febbraio 1971 nell'Assemblea elettiva di Roma ne diventò il primo presidente. Avuta la qualifica di "sport riconosciuto" il 22 dicembre 1971, la FIGH entrò a far parte del CONI con la qualifica di "aderente" il 19 dicembre 1974, diventando "effettiva" nel corso del 57° C.N. del 22 febbraio 1979. Dal 2012 al 2016 le gare ufficiali delle Nazionali maschile e femminile hanno fatto registrare una media di 1.400 spettatori per partita casalinga (la media del precedente quadriennio era di 900), raggiungendo i suoi picchi al maschile con le gare Italia Romania a Conversano nel giugno 2015 e Italia - Austria a Trieste nel gennaio 2016, con 2.800 e 3.300 spettatori; al femminile coi match Italia - Fyr Macedonia e Italia - Islanda, entrambi nel 2015, con 2mila spettatori sui campi di Follonica e Chieti.

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In questi ultimi anni la pallamano ha compiuto anche nel nostro paese passi da gigante, la FIGH è entrata a far parte attivamente nei programmi del CONI, inoltre è stato ottenuto dal Ministero della P.I. l'inserimento della pallamano nei programmi scolastici, come terzo gioco ufficiale con pallavolo e pallacanestro e nelle specialità previste dai giochi della gioventù. Il segreto del successo, via via crescente della pallamano è presto detto: è il più veloce fra tutti i giochi con la palla, inoltre costituisce una perfetta sintesi delle discipline atletiche di base, la corsa, il salto e i lanci. Proprio per queste sue caratteristiche peculiari è praticato anche come attività complementare e di allenamento per chi pratica altri sport che richiedono rapidità, destrezza, agilità e resistenza. Attualmente, sono affiliate alla federazione Internazionale di Handball (IHF) oltre cento Federazioni Nazionali, a cui fanno capo più di tre milioni di atleti che praticano questo sport.

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6. LO SVILUPPO IN ITALIA E l'Italia? Dalla sua, la federazione può giustificarsi con il fatto di essere nata da poco (ha appena celebrato i 45 anni di attività) e di scontare una carenza di palazzetti: a causa delle dimensioni del campo di gioco (20 per 40 metri), la maggioranza dei palazzetti dove si gioca a basket o a pallavolo non sono in grado di ospitare partite ufficiali. Manca di tradizione e di successi sportivi: l'unica partecipazione degli uomini a un mondiale è stata nel '97 e dal 2005 non riesce a superare la prima fase di una qualificazione. Inoltre, il fatto che il movimento sia rimasto a livello dilettantistico non spinge di certo i giovani, una volta usciti dal periodo scolastico a dedicarsi a questo sport. Ma qualcosa sta cambiando. I tesserati, anno dopo anno, sono in costante aumento. Secondo i dati forniti dalla Figh (Federazione Italiana Giuoco Handball), i principali eventi riservati ai club italiani (Play-Off Scudetto e Final Eight di Coppa Italia) fanno registrare una media di circa 2.000 spettatori a partita. Per quanto concerne le gare delle nazionali, la media è di 2.500 persone a incontro, con picchi di oltre 3 mila presenze. L’European Handball Federation (EHF) permette solo a impianti dotati di doppia tribuna, con una capienza di almeno duemila posti e pavimentazione con sole linee per la pallamano, di ospitare gare ufficiali di livello internazionale. Nel novembre del 2015, nell’ambito del programma di investimenti nel settore degli impianti sportivi, la Federazione ha siglato un accordo con l’Istituto per il Credito Sportivo, con il quale è stato messo a disposizione di società e associazioni sportive (ma anche enti pubblici), un plafond di risorse agevolate da tre milioni. Il 12 marzo 2017 Pasquale Loria è stato eletto nuovo Presidente FIGH, succedendo a Francesco Purromuto (che ha guidato la Federazione dal 1997). In occasione del match a tinte rosa tra Italia e Serbia del 10 luglio, prima gara organizzata dalla nuova gestione federale, alla Kioene Arena di Padova si sono riversate 3.200 persone. L’incontro valido per i play-off di qualificazione ai Mondiali 2017 femminili è stato visto in tv da una media di 82 mila telespettatori (con punte di 115 mila). La gara è stata trasmessa da Sportitalia, che ad aprile si è assicurata anche i diritti per la trasmissione delle finali di Coppa Italia. La piattaforma digitale PallamanoTV, creata e gestita dalla FIGH da ottobre 2015, copre i principali eventi della handball italiana. La pallamano italiana, che conta circa 34 mila atleti tesserati, per il 2017 si è vista assegnare contributi Coni per 2,57 milioni. La FIGH ha chiuso il bilancio 2016 con un utile di 38mila euro e un fatturato pari a 4,58 milioni.

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7. CONCLUSIONI La pallamano italiana al momento è molto distante non solo dai paesi di cui ho parlato i quali rappresentano l'èlite di questo sport, ma anche dal solo partecipare a manifestazioni importanti quali mondiali, olimpiadi, europei. Basti pensare che l'intero fatturato della FIGH è pari al fatturato medio di una qualsiasi squadra tedesca della Bundesliga (il massimo campionato tedesco). Per rilanciare questo sport c'è bisogno di parecchio tempo e soprattutto di investimenti concreti, a partire dalle strutture sportive le quali sono assai carenti nel nostro paese. I campi di pallamano spesso non esistono e bisogna adattare quelli di pallavolo e basket. Le scuole devono e possono essere il mezzo con il quale veicolare la passione verso la pallamano. Lo sviluppo del movimento passa attraverso una visione manageriale del prodotto pallamano. In questo caso è importante intervenire su ogni fronte e promuovere lo sviluppo della disciplina. Una visione “utopistica” della pallamano italiana potrebbe in futuro (come già succede in qualche caso evidenziato nella mia ricerca) portare ad un ritorno alle origini, ovvero la pallamano dentro gli stadi di calcio ed eventi con numeri di spettatori ed introiti economici paragonabili a quelli di altri sport tra cui il calcio stesso. Dal punto di vista sia tecnico che organizzativo nello sport l’Italia non ha nulla da invidiare agli altri paesi, potenzialmente potremmo ben figurare nel panorama internazionale, si tratta di focalizzare interventi ed obiettivi a medio e lungo termine e investire in maniera adeguata sul “prodotto” pallamano

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Ringraziamenti Giunto al termine del percorso universitario desidero spendere qualche parola per le persone che mi sono state vicine in questi anni e con le quali ho condiviso parecchie esperienze o che semplicemente sono state di aiuto. Ringrazio il prof. Davide Malfa per avermi aiutato nella stesura della tesi attraverso chiamate, whatsapp e mail sempre con simpatia ed amicizia, inviandomi materiale addirittura alle 2 di notte. Aggiungo inoltre che grazie a lui ho scoperto uno sport davvero affascinante e spettacolare che non avrei mai avuto modo di conoscere. Gli auguro una carriera professionale brillante e piena di successi come si merita. Ringrazio la mia famiglia: mio padre, mia madre e mio fratello i quali non mi hanno mai fatto mancare l'affetto e che mi hanno consigliato e sostenuto nelle scelte Ringrazio gli amici che mi permettono di vivere sempre col sorriso, fiero di avere attorno persone speciali e consapevole che ognuno di loro mi sostiene. Perchè ogni giorno che passo con loro, è un giorno felice. Ringrazio inaspettatamente la prof. di Educazione Fisica delle superiori Clara Mochi: con la sua passione mi ha trasmesso l'amore per lo sport e di conseguenza la scelta di intraprendere questo percorso di studi. Ringrazio i miei compagni di corso della sezione B con i quali ho condiviso tre anni di lezioni ed esami e che in un modo o nell'altro avevamo sempre il modo di divertirci. Alcune lezioni al Saini le ricorderò per sempre. Ringrazio infine la mia ragazza Mouna, alla quale dedico la tesi. Abbiamo affrontato insieme questo cammino, passo dopo passo, giorno dopo giorno, superando tutte le difficoltà, festeggiando insieme ogni vittoria e rialzandoci più forti di prima dopo ogni sconfitta. In questi anni ci siamo sempre sostenuti l’un l’altro, ci siamo incoraggiati, ci siamo confrontati e abbiamo fatto tanti sacrifici. Grazie per essere stata sempre al mio fianco in ogni momento e anche oggi, in questo giorno importante, sei qui con me a festeggiare insieme questo mio traguardo, questa mia vittoria.. che non è solo la mia, ma la nostra vittoria!

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