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RE-START Gerardo Ruberto

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Gerardo Ruberto

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RE-START

La pandemia e il futuro di palestre, piscine e attività motorie in generale

“Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla.” (Martin Luther King)

Iniziando a scrivere questo articolo ho voluto fare un giro del web cercando notizie riferite al futuro post Covid-19. La cosa che mi ha stupito è che nessun sito, articolo accenna a come sarà il futuro di un comparto come quello che vede impegnato un milione di persone in Italia; questo mi lascia riflettere molto… se vado alla ricerca: “futuro delle banche”, così come per altre attività economiche post Covid-19 si trovano tantissime notizie, dibattiti, suggerimenti utili, così come per altre attività di servizi. Perché per il nostro settore non si argomenta abbastanza, se non su come dare sicurezza ai propri iscritti e sanificare gli ambienti?

NESSUNA VOCE SU COME SI INNOVERA’ IL SETTORE DELLO SPORT!

Interrogatevi: Cosa e come affrontare il futuro delle palestre e delle piscine? Ma ancor prima di questa domanda in prospettiva, cosa è meglio per le nostre imprese? La pandemia ci ha posto nelle condizioni di vivere il “dolore” e ci ha fatto comprendere tutte le fragilità umane come imprenditori e professionisti; questa prova immensa ci ha portato ad avere più timore di perdere ciò che si ha rispetto a ciò che si potrebbe

Dall'attività outdoor si tornerà in palestra, in sicurezza e con nuove regole, per promuovere la salute e non il prezzo - ph Andrea Piacquadio by Pexels

IL COVID-19 AVREBBE DOVUTO STIMOLARE TUTTI A PROGETTARE IL RINNOVAMENTO AZIENDALE E A REINVENTARE LA WELLNESS EXPERIENCE ALL’INTERNO DEI CLUB DOPO OLTRE 12 MESI DI CHIUSURA

La gente è pronta a tornare ad allenarsi, ma dipende anche dalla nostra capacità di rinnovarci - ph Solent University UK

IL SETTORE DOVRÀ FARE I CONTI CON LO STATO FINANZIARIO E LE NUOVE ESIGENZE DEI CONSUMATORI, LA MOTIVAZIONE DEI COLLABORATORI, LE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA

avere. Ma se riuscissimo a pensare, a riflettere, a porci domande potenzianti del tipo “come posso ottenere il meglio per un futuro positivo?”, rileveremmo che la pandemia è stata una grande difficoltà a cui purtroppo e per molti versi non è stato possibile fare nulla. Tuttavia penso che il Covid-19 avrebbe dovuto stimolare tutti – durante il periodo di chiusura - a progettare il rinnovamento aziendale e a reinventare la wellness experience all’interno dei club, dopo oltre 12 mesi di chiusura. So che farò arrabbiare qualcuno (se serve lo farò volentieri) ma credo si sia perso tempo a rincorrere le aperture, invece che studiare nuove modalità ed opportunità di erogare servizi adatti alle nuove esigenze dei clienti. Comunque sia, dopo che vi siete arrabbiati, pensate… il settore è fermo da circa 12 mesi: chi l’avrebbe detto!

“Aspettare è doloroso. Dimenticare è doloroso. Ma non sapere quale decisione prendere è la peggiore delle sofferenze” ( Paulo Choelo) Come possono le imprese del settore affrontare questa difficile situazione che si sta prolungando da oltre un anno, soprattutto come comportarsi nella fase di riapertura? Il grande desiderio di voler ricominciare e ricostruire è comprensibile, ma a mercato pronto sarà la domanda talmente elevata da stimolare il business? Il settore dovrà fare i conti con alcuni aspetti che compongono l’intero puzzle del nostro lavoro: lo stato finanziario e le nuove esigenze dei consumatori, la motivazione dei collaboratori, le disposizioni in materia di salute e sicurezza. Dopo una pandemia sono più che certo che sarà necessario ricreare fiducia nei clienti, proprio per questo motivo metto al primo posto la sicurezza. Palestre e piscine dovranno adottare un approccio olistico: diverse azioni e per alcuni aspetti scontate, tuttavia se applicate faranno la differenza. Il Covid ha innalzato i livelli di attenzione dei nostri consumatori, com’è giusto che sia, e bisognerà farsi trovare pronti, avere cura di spiegare e illustrare ai clienti tutti i processi messi in campo per migliorare e garantire la loro sicurez-

za all’interno dei nostri impianti, lasciando assaporare nuovamente il gusto di ritornare a fruire dell’unico farmaco naturale che è l’attività fisico-motoria, con tutta naturalezza. Ovviamente, un’esperienza di questo tipo non può essere inventata al momento, dev’essere progettata. Tra le azioni principali ricordiamo:

DOVREMO AVERE CURA DI SPIEGARE E ILLUSTRARE AI CLIENTI TUTTI I PROCESSI MESSI IN CAMPO PER MIGLIORARE E GARANTIRE LA LORO SICUREZZA ALL’INTERNO DEI NOSTRI IMPIANTI

IDENTIFICARE MODALITÀ DI “VENDITA” TENENDO IN CONSIDERAZIONE LE CAPACITÀ DI SPESA DEI CLIENTI POST PANDEMIA

• Controllo della temperatura • Gel igienizzante • Pagamenti con carte di credito • Comunicazione in modo proattivo delle misure applicate

Molta attenzione deve essere rivolta al nostro personale: non dimenticate che anche loro sono persone prima che collaboratori. I collaboratori sono impazienti nel voler tornare a fare il loro lavoro, ma certamente anche loro desiderano farlo in sicurezza; con molta probabilità si porranno e presenteranno domande su quali cambiamenti dovranno essere adottati per rispondere alla “nuova normalità”, quali atteggiamenti e abitudini adottati durante la pandemia dovranno far parte del quotidiano post pandemia. In questo caso suggerisco di condividere scopi e strategie che si intendono adottare.

RIPENSIAMO A COME STIMOLARE LA DOMANDA, ATTRAVERSO UNA SERIE DI AZIONI SPECIFICHE COME:

1) Soppesare le azioni di marketing evitando di innescare una guerra di prezzi: è importante identificare modalità di “vendita” tenendo in considerazione le capacità di spesa dei clienti post pandemia; è opportuno stabilire condizioni che consentano di effettuare l’acquisto di abbonamenti o lezioni in condizioni favorevoli senza un’eccessiva pressione sul bilancio dell’economia familiare. Le palestre e le piscine dovranno misurare questi elementi, bilanciando con precisione le strategie promozionali e

Nel club conteranno una strategia di marketing e una strategia che consideri la propensione alla spesa del cliente - ph Abhinav Bindra Foundation_Tecnobody

di scontistica. Stabiliti i prezzi adeguati alle esigenze aziendali e alle aspettative dei clienti bisogna essere coscienti che gli standard di servizio devono essere elevati, i clienti monitoreranno quanto promesso in fase di vendita.

2) Aiutare le persone a pagare con formule “evita pressione”

3) Il marketing deve tenere conto dell’uso dei canali digitali per accompagnare il percorso che le persone hanno deciso di intraprendere in palestre e piscine, attraverso informazioni aggiornate e articoli legati alla salute, domande e risposte rapide e tempestive.

4) La riorganizzazione delle imprese – l’ho lasciata per ultima: dopo la pandemia deve tener conto della velocità con cui alcune attività devono essere svolte e portate a termine. Risolvere i problemi stabilizzando nuove azioni e procedure necessita, almeno in parte, di mantenere quanto predisposto durante le pochissime giornate di apertura concesse al settore: vedi protezione, sicurezza, gestione dello stress finanziario, senza tralasciare nulla di ciò che riguardi i servizi, i clienti, l’economia aziendale. Per dirla in breve:

la pianificazione dovrà essere il timone delle imprese.

Credo che la crisi sia stata un catalizzatore del cambiamento e che se mai dovessimo vedere del buono, io colgo l’opportunità di creare valore; credo allo stesso tempo che gli imprenditori e non solo dovrebbero utilizzare la crisi come occasione per riflettere su cosa ci ha insegnato, facendone tesoro e riflettendo su tutto quanto è possibile fare per prosperare ed espanderci in un mondo in rapida evoluzione. 

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