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Look total jeans Look total jeans
Dalle passerelle dei grandi designer, dagli scatti street style e dai look delle celebrities paparazzate nei loro momenti off duty, il messaggio è arrivato forte e chiaro: sono tanti gli usi, e soprattutto i costumi diremmo, che abbiamo conosciuto nei primi anni 2000 e che oggi sono tornati alla ribalta più forti che mai.
Negli anni 2000 numerose star hollywoodiane hanno sfoggiato sul red carpet completi denim che hanno cambiato la storia di questo tessuto.
Dalla giacca in denim all’abito chemisier con applicazioni preziose fino agli accessori come scarpe e borse, il camoscio ha ispirato le collezioni estive di numerosi designer.
pantaloni a vita bassa
pantaloni a vita bassa
Già negli anni ‘60 esi stevano dei pantaloni dalla vita piuttosto bassa chiamati hip-huggers, ma i jeans a vita bassa come li conosciamo oggi fanno la loro prima comparsa in quella che è stata in ef fetti una delle passerel le più controverse del la storia della moda, la Autunno/Inverno 1993 di Alexander McQueen, dal titolo The Taxi Driver.
Desideroso di impressiona re il suo pubblico, il designer ha presentato sulla passerella i bumster, pantaloni a vita bas sissima, che mostravano anche un accenno di fondoschiena.
Tra il 2000 e il 2005 qualsia si modello di jeans, pantalo ne, gonna mini o maxi che sia, è caratterizzato da un punto vita che sarebbe me glio ridefinire “punto fianco”.
I pantaloni a vita bassa sono stati inventati alla fine degli anni sessanta e sono ritornati di moda negli anni duemila.
I pantaloni a vita bassa sono davvero i protagonisti del la prossima stagione, ecco perché li troviamo declinati in tutte le silhouette possi bili, e abbinati sia a scarpe flat che a tacchi vertigino si. Il top perfetto è cortissi mo, a volte micro come un bra.
©BlumarineINTIMO A VISTA
Naturale conseguenza di quanto ab biamo appena visto, ovvero della vita che scendeva sempre più giù, è sta ta la comparsa o meglio rivelazione dell’intimo. Che fossero maxi slip con logo ed elastico, modelli tradizionali o con sottili string, l’importante era farli vedere. E oggi, anche se Cha nel ne ha fatto una rilettura un filo più elegante, la tendenza è tornata.
I MICRO TOP I MICRO TOP
Il top corto è nato tra gli anni ’70 e ’80 come un capo di abbigliamento sportivo. Veniva infatti utilizzato soprattutto come abbigliamento nel football americano, non solo per le ragazze ma anche in ambito maschile. Questo indumento era scelto soprattutto perché garantiva massima freschezza durante gli allenamenti di questo sport popolare negli USA. La prima ditta che decise di produrlo fu New Balance. Piccoli, minuscoli, meglio se a losanga e con dei sottili lacci da annodare dietro il collo e sulla schiena. Cosa sono? I top che spopolavano all’epoca e che anche oggi sembrano essere tornati alla ribalta. Trattandosi di un capo d’abbigliamento molto sexy, in breve tempo questa magliettina corta divenne un indumento popolare tra le ragazze, al punto di essere utilizzata anche al di fuori dello sport, come capo casual estivo. In alcuni luoghi pubblici e nelle scuole, fu addirittura proibito proprio perché metteva in esposizione gran parte del corpo femminile ed era considerato quindi indecente per l’epoca.
Negli anni 2000, molte cantanti internazionali decisero di rilanciare nuovamente questo capo: tra tutte possiamo annoverare ad esempio Anastacia, Madonna, Beyoncè, Jennifer Lopez, Rihanna, Shakira, Gwen Stefani. Ancora oggi, questo top è considerato volgare se non abbinato nel modo giusto.
bus contris sultori sessenihil vivis. Si te nonendamquam cae quam tem, que crit, sentimusque ad publique ad st? Publice ssiliceri prissula se cons interemenit. Omner ut cone o in ditastas consupio, ne que prit. Bit? Mil halis. Num ocaesilices? O tura acchus atura ad a nume ina qui se tum cone dinatrare ti, quita nihilii pero ex noctori priam aperopultus. Um enissul iusque incermis, numentem sum vil ute ta me que omnessi linves opublin esultorac opublia consum probsen tifecontus essoltu ssulem mor uterum entertemus es aciora dit opoenatum.
Tis et vilibes poptiam unum mordi, Ti. Sere, Cas nu que diem etortes tantimis morus videm aremunt? Aperit, conte tum faciam alico nu convo, condi pati,
La MINI GONNA
Nella prima decade degli anni 2000 i pantaloni a vita bassa hanno in parte scalzato la minigonna e gli hot pants dal podio dell’”abito più provocante”, oltre ad attirare su di loro lo stesso tipo di critiche, relative alla supposta volgarità, che negli anni sessanta e settanta venivano indirizzate alle mini. Nella prima decade degli anni 2000 i pantaloni a vita bassa hanno in parte scalzato la minigonna e gli hot pants dal podio dell’abito più provocante”, oltre ad attirare su di loro lo stesso tipo di critiche, relative alla supposta volgarità, che negli anni sessanta e settanta venivano indirizzate alle mini.
Con il nuovo secolo le mode provenienti dall’oriente che prevedono l’uso di gonne sopra il ginocchio, come il già citato Gothic Lolita, iniziano a diffondersi anche in occidente, ma in modo marginale, pur divenendo molto note tra i giovani grazie ai protagonisti di anime e manga che vestono seguendo quegli stili. Nel 2005 in Gran Bretagna la catena di grandi magazzini Harvey Nichols effettuò un sondaggio tra i suoi clienti per individuare il capo di vestiario più amato: la minigonna ottenne il primo posto.
Nella moda la gonna ha continuato ad essere diffusa e, nella seconda metà della prima decade del XXI secolo, ha continuato ad accorciarsi ulteriormente, venendo però a volte sostituita dai più corti e meno impegnativi hot pants. Gli stilisti e le riviste di moda nelle collezioni 2009 e 2010 (soprattutto per i mesi invernali) propongono queste gonne più corte anche in abbinamento ad un altro revival della moda dei decenni passati, quello degli stivali alti sopra il ginocchio, detti cuissarde. Non mancano in questi anni le variazioni sul materiale con cui è confezionato l’indumento, con un ritorno nelle collezioni presentate sulle passerelle della pelle, e di varianti più originali come quelle decorate con effetto “metallico”, così come il ritorno a forme già impiegate negli anni ottanta, come la puffball skirt, molto presente nella primavera del 2005 nelle sfilate relative alla moda del successivo autunno/inverno.
abiti metallici abiti metallici
Parola d’ordine scintillare, e non stiamo parlando di paillettes qualunque. Nei pri mi anni 2000 spopolavano top e abiti in maglia metallica, super luccicante. Oggi, che sia l’abito o il completo top e gonna che abbiamo visto sfilare per la PE22 di Versace, l’imperativo a brillare è tornato più forte che mai. Prepariamoci a far rive vere la Paris Hilton che c’è dentro di noi. La straordinaria creatività e l’originalità hanno permesso a Gianni Versace di spe rimentare continuamente, rompendo gli schemi tradizionali e osando. Come nel caso degli Oroton, appunto, scintillan ti, sensuali che illuminano la donna, ne esaltano le forme e la bellezza renden dola unica. Indimenticabili le top mo del, subito ribattezzate “Golden Girls”, fotografate nel 1994 da Doug Ordway mentre indossano quegli abiti: sembra no ricoperte di oro e metallo liquido.