Io Spio, 18/05/2012

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SETTIMANALE DI GOSSIP E SPETTACOLO Anno 3 - numero 19 - Venerdì 18 maggio 2012 - www.iospio.it

VALERIA MARINI

Jerry Calà

LAVORARE CON UMBERTO È UNA DOPPIA LIBIDINE

Rudy e Benedetta

BELLI E GIOVANI UNA COPPIA SOLO DA SET?

Umberto Smaila

CON QUESTO FILM RITORNO ALLA IL SEGRETO È REINVENTARSI ...MAGARI ANCHE A MIAMI



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Venerdì, 18 maggio 2012

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PELLEGRINI, MAGNINI E MARIN: IL TRIANGOLO È SERVITO di Geraldine di Poppa

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coppia la pace tra Federica Pellegrini e Luca Marin. I due, che si erano lasciati la scorsa estate in un mare di polemiche, ora si sono ritrovati l’uno di fronte all’altra alla mensa del circolo Aniene. Ma c’è di più. Sì perché durante il pranzo è addirittura andato in scena il triangolo. La nuotatrice, che qualche settimana fa aveva posato sotto le coperte con l’attuale fidanzato Filippo Magnini, è stata infatti pizzicata in com-

pagnia del suo ex fidanzato Luca Marin, in un pranzo tra atleti assolutamente innocuo, nel centro dove i protagonisti del triangolo amoroso sono soliti allenarsi. I due sono rimasti soli per pochi minuti conditi da tanto imbarazzo e perfino da qualche occhiata lanciata di nascosto. Una situazione imbarazzante che è diventata ancora più singolare con l’arrivo di Re Magno, che si è seduto accanto alla compagna Federica. A sorpresa, però, il meno imbarazzato è stato proprio Luca Marin, che solo

dieci mesi fa aveva dichiarato pubblicamente di essere stato tradito, ma che ora sembra lui quello che sembra aver superato meglio la l’accaduto, forse perché è ormai abituato alla sua vita da single, mentre Federica non ha manifestato la stessa fermezza con la quale l’estate scorsa, durante i mondiali di nuoto a Shanghai, aveva baciato Magnini di fronte al suo ex, mollandolo per il compagno di squadra. Fortunatamente in soccorso della bella campionessa è arrivato il fidanzato che, terminato l’allenamento, li ha rag-

giunti e, dopo l’insolito pranzo, ha portato via Federica tenendola per mano, lasciando di nuovo Luca… a bocca asciutta!

INCONTRO IMBARAZZANTE Alcuni momenti del pranzo fra nuotatori andato in scena al circolo Aniene a Roma.

MICHELLE E TOMASO: IL PRIMO BACIO NON SI SCORDA MAI L

a love story tra Michelle Hunziker e Tomaso, il giovane rampollo della famiglia Trussardi, prosegue a gonfie vele. Dopo sette mesi d’amore, la showgirl sarebbe già pronta per il grande passo, tanto che si vocifera che le nozze siano sempre più vicine. I due piccioncini sono volati ad Amburgo alla cerimonia per la consegna del premio “Champagne for vitality”, che si è tenuta all’Hotel Louis C. Jacob. E anche se l’appuntamento solitamente è un’occasione per promuovere il consumo del vino francese, questa volta l’attenzione era rivolta tutta a loro

due. Nella serata Michelle ha ricevuto un riconoscimento, il “Premio per la gioia di vivere” davanti ai circa ottanta invitati e ha voluto festeggiarlo con un bel bacio sulle labbra al suo fi-

Direttore responsabile Enrica Arcangeli e.arcangeli@iospio.it

di un mini-film d’autore diretto dal regista tedesco Wim Wenders Insomma, sembra proprio che sia arrivata l’ora delle nozze.

CIN CIN Michelle alza il calice insieme al suo compagno Tomaso Trussardi.

PEGNO D’AMORE Un’immagine dell’anello che la Hunziker ha sfoggiato ad Amburgo.

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settimanale di gossip e spettacolo distribuito gratuitamente da Effe Editore Srl Sede legale: via Crescenzio, 91 - 00193 - Roma Sede operativa: via Carlo Pesenti, 130 - 00156 Roma Tel. 06 412103200 - Fax 06 412103250 www.iospio.it Registrazione n. 388 del 7/10/2010 presso il Tribunale di Roma Sezione per la Stampa Editore: Effe Editore Srl Amministratore Unico: Antonio Lupetti

danzato, non curandosi dei tanti giornalisti presenti. La coppia, affiatatissima, si è coccolata per tutta la

Principali collaboratori: Roberta Beta, Belfagor, Joe Denti, Geraldine di Poppa, Giulio Fede, Andrea Romano, Mariano Sabatini, Luciano Verre, Federica Giuli. Pubblicità Visibilia Pubblicità Via Senato, 99 - 20121 Milano Tel: +39 02 36586750 mail: info@visibilia.eu Stampa Litosud srl Roma, Via Carlo Pesenti n. 130 Pessano con Bornago (MI), Via Aldo Moro n. 1

sera, mostrando un’intesa davvero unica. Lui le ha regalato uno splendido anello di brillanti ed è chiaro che quel gioiello ha un significato importante. Lei vuole diventare di nuovo mamma, non ha perso occasione per ribaridlo: “avrei voluto 11 figli: i bambini sono la cosa più bella che c’è” ha affermato la conduttrice di Striscia la No-

tizia, che prima di una gravidanza bis, però, vuole dire il fatidico sì. “Tomaso mi ha colpito per la sua maturità, non ha ancora 30 anni, ma è un uomo adulto, sembra un uomo molto forte – ha detto - con cui sono aperta a tutto è l’uomo giusto per fare un figlio”. L’attrice, che non si è mai sbilanciata così tanto con un uomo dalla fine del matrimonio con Eros Ramazzotti, durato dal 1998 al 2002, ha trascorso qualche giorno di vacanza con la figlia a Miami, ma senza la presenza del fidanzato, impegnato sul set del nuovo spot del marchio del Levriero che lo vede protagonista



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DUBBI ‘CHIRURGICI’ CIVETTA ADDIO, ASIA CAMBIA VITA BELEN PORTA STEFANO DAL SUO CHIRUGO LA TOMMASI: “È UN CHIRURGO IL FIDANZATO DI CORONA” Rifatti e contenti. Dopo l’incidente in moto di qualche settimana fa, ora Stefano De Martino avrebbe deciso di seguire il consiglio della sua fidanzata Belen. La soubrette, infatti, avrebbe convinto il ballerino di Amici a farsi sistemare la cicatrice che ha sul naso, eredità del tamponamento su due ruote andato in scena a Roma sulla via Tiburtina, dal suo chirurgo plastico di fiducia, lo stesso che qualche mese fa le aveva sistemato il suo bel nasino, ma del quale nessuno ha rivelato il nome. Niente di strano, insomma, se non fosse per un piccolo dettaglio. La settimana scorsa, infatti, proprio un chirurgo estetico aveva fatto molto discutere. Tutta colpa della solita Sara Tommasi, che (tanto per cambiare) si era fatta un po’ di pubblicità con una rivelazione davvero

scottante (ma altrettanto poco credibile) legata al nome di Giacomo Urtis. “È un chirurgo estetico che Fabrizio Corona ha conosciuto perché è stato quello che ha rifatto Nina Moric e Belen – ha detto la Tommasi a Di Tutto - poi a cominciato a frequentarlo e adesso avrebbe una relazione sentimentale con lui. Si mormora che siano fidanzati. Belen li avrebbe scoperti a letto insieme”. A dare la notizia a Sara sarebbe stato proprio Urtis, che sarebbe addirittura un suo “amico fraterno”. Sarà vero? E, soprattutto, sarà lo stesso chirurgo che ‘aggiusterà’ il naso di Stefano? Mah...

Adesso Asia ha deciso di darci un taglio. Dopo una lunghissima crisi, che era culminata un anno fa con il bacio pubblico in discoteca fra la Argento e il dj Marco G., la figlia del grande Dario ha detto addio al marito Michele Civetta. Anzi, secondo i beninformati, il regista avrebbe già lasciato la casa romana che condivideva insieme alla moglie per trovare riparo a casa di uno dei suoi migliori amici. Tutto in attesa che Asia cambi idea e lo riaccolga a braccia aperte. Purtroppo per Michele, tuttavia, sembra che le possibilità di una riappacificazione siano davvero poche. Ma d’altra parte non è un mistero che la bella Asia sia una donna molto indipendente. A ribadirlo era stata lei stessa qualche giorno fa, quando aveva affrontato il tema dell’autoerotismo. "Lo faccio – aveva rivelato - ma non tutti i giorni perché non ho tempo. È un argomento di cui si parla troppo poco. È ancora un tabù. Un po’ per maschilismo e un po’ per pudore. Ma non c'è niente di scandaloso".

SEPARATI? Asia si stringe al marito Michele Civetta. I tempi dell’idillio d’amore, però, sembrano ormai molto lontani.

QUESTIONE DI NASO Stefano De Martino abbraccia Belen dopo l’incidente in moto. L’argentina avrebbe convinto il fidanzato ad andare dal suo chirurgo estetico per elimiare la cicatrice che ha sul naso.

LA STELLA MADRINA DELLA MILLE MIGLIA SERGIO ASSISI PERDE LA TESTA PER MICHELA (MA SOLO CON IL FOGLIO ROSA) Finalmente Sergio Assisi è riuscito a voltare pagina. Sì perché dopo aver sofferto incredibilmente a causa della rottura con la collega Gabriella Pession, con la quale è stato fidanzato per ben 7 anni, per l’attore le questioni d’amore sembravano un argomento assolutamente chiuso. Almeno fino a quando non ha incontrato Michela Di Bella, impiegata di produzione Mediaset che lo avrebbe stregato durante una pausa sul set. I due sono stati intercettati dal settimanale Oggi, all’uscita di un cinema milanese ma sono subito riusciti ad allontanarsi dagli sguardi indiscreti rifugiandosi a casa. Per Sergio, questa, sarebbe la prima storia d’amore dopo l’addio alla sua Gabriella. E speriamo che dopo tanta sofferenza, Sergio abbia trovato finalmente la sua anima gemella.

LA STORIA PIÙ IMPORTANTE Sergio Assisi non ha mai nascosto la sua sofferenza per la rottura con Gabriella Pession.

Una stella per madrina. E questa volta nel senso più letterale del termine. La bellissima Martina Stella, infatti, è stata scelta come madrina dell’edizione 2012 della Mille Miglia, la storica corsa di auto d’epoca partita ieri da Brescia e che domani farà ritorno del capoluogo lombardo dopo aver fatto tappa nella Capitale. Ma nonostante Martina sia una delle attrici più amate del nostro cinema, la sua partecipazione all’evento è macchiata da un piccolo neo. La Stella, infatti, può guidare ma solo con il foglio rosa, visto che in questi giorni sta prendendo la patente. Questo, però, non basterà a farle perdere l’incontro con John Elkan, suo ex cognato e fratello del suo ex fidanzato Lapo, che insieme alla moglie Lavinia Borromeo prenderà parte allagare su una Fiat V8. INCANTEVOLE Martina Stella posa davanti a una delle macchine protagoniste della Mille Miglia.

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GOSSIP IN PILLOLE

di Luciano Verre

QUELLI DELLE FERRARI E QUELLI DELLE PORSCHE LA POPOLARITÀ DEI DIVI SI MISURA ANCHE SULLE QUATTRO RUOTE Una volta si diceva, per misurare la grandezza e il prestigio di un divo: ha girato 50 film, s’è fatto 20 sceneggiati in TV (fiction), è un re anche a Teatro. Oggi si dice: ha la Ferrari, oppure: ha la Porsche. I simboli del successo sono racchiusi in queste due auto, certamente di grande prestigio ma certamente anche carissime. Vediamo qualche esempio. Antonella Clerici, l’Antonellona nazionale, con il suo compagno Eddy Martens gira per Roma a bordo di una Porsche fiammante (prezzo a partire da 81 mila euro). Anche Michelle Hunziker si fa accompagnare dal suo Tomaso Trussardi con una Porsche grigia. Augusto Minzolini, giornalista, ex direttore del TG1, possiede una Porsche 911 Turbo Cabrio tipo 997, che allora costava 165 mila euro. Nei giorni scorsi, a Roma, Minzolini ha trovato sul parabrezza della sua auto un biglietto: “Ti amo” c’era scritto, ma lui, scherzando, ha commentato: “Sicuramente è riferito alla Porsche, non a me”. Anche Antonio Cassano, calciatore del Milan, guida una Porsche Panamera (98 mila euro) e pochi giorni fa, in via Ripamonti a Milano, con la moglie Carolina, ha “bruciato” un semaforo rosso e ha fatto inversione a “U” nonostante il divieto (in quel momento non passava nessuno, meno male, però è una “cassanata” da non imitare). Anche le Ferrari “bruciano” e “guizzano” i semafori in città. Ma sono così belle, le “signore”, nel senso di blasone, della strada. Da poco, per esempio, i milanesi hanno potuto ammirare la nuova Ferrari di Alexandre Pato, 22 anni, stella del Milan: una 458 Italia del valore di 198 mila euro e 642 centesimi (c’è scritto proprio così nel listino: pure i centesimi). Unico “neo”: è bianca con tettuccio nero (insomma bianconera come la Juventus, ahi ahi ahi). A Roma caput mundi invece guida una Ferrari blu diplomatico, modello California, prezzo 175 mia euro (qui niente centesimi) l’agente dei vip Lucio Presta e al suo fianco c’è sempre Paola Perego. A Milano si può ammirare (anche perché parcheggiata spesso in doppia fila o sulle rotaie del tram) la Ferrari 599 GTB Fiorano in livrea militare di Lapo Elkann, erede degli Agnelli, prezzo 222.451 euro (qui tornano i centesimi). Come direbbe il grande Totò: “E io pagooo!” (loro, non noi).

BELLA GIORNALISTA TV CON LA FARFALLA TATUATA

CHI SARÀ? Sarà vero, sarà falso, Sara Ferguson (per dirla con Ezio Greggio a “Striscia la notizia”)? Gira voce nel Centro di produzione Rai di Saxa Rubra, a Roma, che una giornalista del TG1 si sarebbe fatta tatuare una farfallina esattamente come quella di Belen Rodriguez (stessa location, stesse dimensioni, stessi colori) ammirata all’ultimo Festival di Sanremo. Un modo per farsi notare? Certamente, se la voce gira, è perché questo “qualcuno” ha già visto la farfallina o… ha ricevuto confidenze in merito. Ma insomma non ci sarebbe nulla di male, ognuno è padrone di tatuarsi farfalle e farfalline dove vuole, anche “lì”, certo. Noi, che un po’ sappiamo, ma muti siamo, possiamo soltanto aggiungere che “essa” (la giornalista) è molto carina, bionda, brava e… francamente neanche sfigurerebbe accanto a Belen Rodriguez. TATUAGGIO MOZZAFIATO Da quando Belen ha mostrato la sua “farfallina” al Festival di Sanremo, i tatuatori hanno avuto un boom di richieste da parte di donne che volevano sfoggiare lo stesso tattoo.

TELEGRAMMI ● Filippo Magnini, fiancé di Federica Pellegrini, a chi glielo chiede fa sapere qual è il suo rito serale quotidiano prima di andare a letto: “Infilo la maglietta della salute dentro le mutande e cozzo bene tutto perché non fuoriesca, odio quando si alza dietro la schiena e quando sbuca davanti”. ● Paolo Occhipinti, direttore editoriale di Rcs Periodici e storico direttore di “Oggi”, 73 anni, ha fatto il suo esordio come scrittore: un bel libro da leggere tutto d’un fiato, “D’Amore e di guerra” (Cairo Editore, 14 euro). Ma noi lo ricordiamo anche come cantante melodico nel 1964 con lo pseudonnimo di John Foster, quando, con la sua tenerissima “Amore scusami”, faceva innamorare migliaia di giovani. Compliment Direttur.

SI DICE IL PECCATO… ● Chi è la donna che, parlando del marito con i giornalisti e con gli amici sottolinea sempre: “Lui non si è mai candidato a niente, neanche al Rotary, non fa parte di nessun club, di nessun partito, quin di sono sicura che nel 2013 non si candiderà, è sempre stato geloso della sua indipendenza intellettuale”. Aiutino: lui se non va al mare va ai… ● Chi è il divo, molto giovane, molto ambito, che da ragazzino faceva il chierichetto, “mi piaceva pulire il campanello del sacerdote, quello usato durante la messa, me lo portavo a casa la sera e lo riportavo al mattino dopo averlo lucidato con le mie mani, anche mio padre era stato chierichetto, anche lui aveva pulito lo stesso campanello”? Aiutino: adesso adora… le palmas, ma in passato preferiva le Armani. ● Chi è la diva che sul braccio sinistro si è fatta tatuare la scritta “Mamma, I’ll Never be the Same Without You”, cioè “Ma mma, non sarò più la stessa senza di te”. Aiutino: la mamma si chiam ava Melina ed è scomparsa circa un anno fa dopo una lunga malattia, lei ha frequentato a lungo il mondo della Formula 1.

● Marco Carta , cantante, e Francesco Mariottini, ballerino, non si rivolgono più la parola, quando si incontrano dietro le quinte di “Amici” abbassano lo sguardo. Come mai? Dire che fino a poco tempo fa condividevano lo stesso… tetto. Ah, saperlo!

● Sergio Assisi, bravo attore napoletano, ha comunicato a Caterina Balivo, della quale detiene in affitto un suo appartamento a Roma, interamente arredato, che la lavatrice si è rotta e deve essere sostituita. Ma la Balivo fa orecchie da mercante e comunica: “Non la sa usare, è perfetta, ne ha lavati di panni sporchi!”. ● Rocco Papaleo, ammirato accanto a Gianni Morandi all’ultimo Festival di Sanremo, ha un serio problema alla vista, potrebbe diventare cieco. A “IoSpio” confida, preoccupato: “Nonostante gli occhiali, non riesco a mettere a fuoco distintamente gli oggetti lontani: mi mancano nove diottrie all’occhio destro e undici al sinistro, e per non farmi mancare niente sono anche presbite e un po’ astigmatico”.

ALLEN-PENSIERO trato in una donna è stato “L’ultima volta che sono en ”. della Libertà a New York quando ho visitato la Statua ore contemporaneo) (Woody Allen, regista e att

ROCCO PAPALEO

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SERGIO ASSISI

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TELERING – VOTI IN TV

AVVISATE MARCO TRAVAGLIO CHE È IN ARRIVO PER LUI UNA QUERELA DA UN CALCIOFILO

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ad “Amici” su Canale 5 per le tante emozioni che regala, dopo 11 anni il talent show di Maria De Filippi continua a stupire e ad affascinare giovani e meno giovani, stasera la finale dall’Arena di Verona farà sognare… anche senza Belen e Stefano.

4 alla “minestra riscaldata” (non se ne può più delle repliche televisive “cotte e stracotte”, infatti l’audiance non premia) “Caterina e le sue figlie 3” su Canale 5, la cosa brutta è che abbiamo ancora 5 puntate davanti e la domenica sera dovremo cambiare canale.

STEFANIA SANDRELLI

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a Stefania Sandrelli, magnifica matriarca (nonna Eleonora) della fiction di RaiUno “Una grande famiglia”, sei puntate ricche di fascino e di mistero che hanno saputo tenere incollati al televisore milioni di italiani tutti i lunedì, come ai tempi dei grandi sceneggiati-tv, con ottimi interpreti (8 a tutti). Le parole finali di Alessandro Gassman (“Eravamo in pericolo, forse lo siamo ancora”) stanno a significare che si sta già girando il seguito della storia.

GEPPI CUCCIARI

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a Geppi Cucciari e al suo “G’ Day” su La7: troppo spazio nuoce alla verve scoppiettante della cabarettista sarda, che ha bisogno (evidentemente) di spazi limitati per dare il meglio di sé (come nella serie tanto amata “Belli dentro” ambientata in un carcere e, perché no, a “Zelig”). Geppi torna in te, anzi torna dentro!

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a Giuliano Ferrara e al suo “Qui Radio Londra”, su Rai1, sermoni serali che piacciono all’ora di cena come quelli del priore (barbuto) durante la santa messa della domenica. Un consiglio: se l’audiance regredisce (per la gioia delle truppe cammellate di sinistra) provi Giuliano a “sermonare” con il suo cagnolino in braccio, lo fece una volta e il picco arrivò alle stelle (replay please).

PRESI AL VOLO: GIANCARLO MAGALLI “DA ANNI DICONO CHE SAREI FIGLIO DI RENATO RASCEL: MO’ VI SPIEGO IO…” - Signor Magalli complimenti per la sua trasmissione “I fatti vostri”, la mattina su Raidue. Si dice che lei sarebbe figlio segreto di Renato Rascel, cantante e attore, scomparso il 2 gennaio 1991 a 79 anni a Roma. Ma perché gira questa maldicenza? È vero? Non è vero? “È vero e non è vero. Mo’ vi spiego io. Da bambino io somigliavo tantissimo a Renato Rascel e posso anche dire che ero ossessionato da questa somiglianza, mia mamma poi non era contenta affatto di questa voce, lei era sarda, all’antica, ci soffriva. Un giorno, avrò avuto sette-otto anni, mi portarono in un locale dove si esibiva il signor Rascel e io, svincolandomi dai miei, salii sul palco e gli chiesi “perché tutti dicono che ti somiglio?”. Lui rise a crepapelle. Da grande raccontai questa scenetta a un giornalista e lui ne trasse un articolo, e nacque la leggenda”. - Insomma non è vero, però è simpatica. E la mamma di dove era? “Calangianus, provincia di Olbia-Tempio, Sardegna”. - Allora ci dica qualche parola in sardo-gallurese. “OK. Avvidecci sani, che vuol dire arrivederci in buona salute”. - Grazie - “E di chè, ma le pare, quando vuole passi a trovarci”. CAUSTICO Oltre che un bravo conduttore, Giancarlo Magalli è anche un grande battutista.

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Sarà la centesima (o forse più) querela che il giornalista de “il Fatto Quotidiano” Marco Travaglio riceve per un articolo dedicato a un personaggio che si è sentito offeso. Questa volta a trascinare in tribunale il popolare cronista è stato Luciano Moggi, ex manager della Juventus, che Travaglio ha definito “ladro”. Ma se Travaglio non ha peli sulla penna, Moggi non ne ha sulla lingua: “Travaglio ha un problema”, spiega Moggi “dice di essere juventino ma non sa neppure cosa è la Juve, tifa solo per se stesso. È contro di me solo perché sono una persona conosciuta, per scrivere in prima pagina. Mi ha dato del ladro, cosa che non sono mai stato. Scrive solo quello che vuole, omettando altre cose. Per questo l’ho querelato”. Ma vista la crisi imperante in Italia (segnalata anche dal premier Mario Monti), perché aggravare il lavoro dei magistrati e… non risolvere la diatriba con un duello rusticano, magari all’alba, a Torino, tra le nebbie del Po, loro due, soli soletti, con pistola o sciabola, anche coltello, in quattro e quattro otto e non se ne parla più? TRASCINATO IN TRIBUNALE Marco Travaglio, giornalista de “il Fatto Quotidiano” è stato querelato da un “ex” juventino.

OGGI EVENTO A “UN POSTO AL SOLE” SI FESTEGGIA LA 3.500MA PUNTATA (MA CON TANTO BATTICUORE) Se amate “Un posto al sole”, la più longeva soap tutta italiana (ambientata a Napoli), non prendete impegni per stasera. Alle 20.35, su RaiTre, va in onda la puntata numero 3.500, un record, ci sarà anche un bel “colpo di scena”. La prima puntata fu trasmessa il 21 ottobre 1996 e raccontava, come adesso, le vicende degli abitanti di Palazzo Palladini, situato sulla collina di Posillipo, di fronte al mare e con lo sfondo del Vesuvio. Tra gli attori sconosciuti diventati celebri con “Un posto al sole”, ricordiamo Laura Chiatti, Maurizio Aiello, Giada Desideri, Marina Tagliaferri, Ilenia Lazzarin, Marina Giulia Cavalli, Serena Autieri e così via. Questa in corso è la sedicesima stagione e stasera accadrà che a causa di un corto circuito, la storica e pettegola governante di casa Ferri, Teresa (Carmen Scivittaro), appena licenziata, resterà bloccata all’interno dell’ascensore del palazzo con la giovanissima (e bella) sostituta, Serena (Miriam Candurro) e lì… accadrà un po’ di tutto, scintille e scintilloni. Auguri e tante primavere ancora a “Un posto al sole”.

MIRIAM CANDURRO

AUGURI A… Oggi, venerdì 18 maggio, San Giovanni, compiono gli anni l'attore Enrico Brignano, 46, l'attrice Laura Esquivel, 18, il giornalista TV Giampiero Galeazzi, 66. Domani, sabato, auguri alla conduttrice tv Michela Coppa, 29, all'attore e regista Michele Placido, 66, alla conduttrice tv Laura Freddi, 40. Fermi tutto domenica 20 maggio: se siete nei pressi di Cellino San Marco (Puglia) fate un salto alla "Fattoria Albano" perché il popolare cantante compie gli anni,70 tondi tondi e organizza una grande festa sul prato (come dice lui stesso nell'invito: se magna e se trinca tutto il giorno e tutto gratis). Stesso giorno compiono gli anni l'attore Diego Abatantuono, 57, e la cantante-attrice Cher, 66. Il dì di poi, lunedì 21 maggio, auguri alla conduttrice tv Paola Saluzzi per i suoi 48 anni. Martedì 22 maggio sarà la volta della modella Naomi Campbell, 42, dell'attrice Veronica Logan, 43. Brindisi al cielo mercoledì 23 maggio per l'attore Daniele Pecci, 42, e per l'attore di lungo corso e lunga simpatia Paolo Poli, 83. Infine, giovedì 24 maggio, brindisi con il musicista Marcello Cirillo per i suoi 54 anni, per l'attore Eric Close, 45, e per lo chef Simone Rugiati, 31. A tutti, indistintamente, i compliment di IO SPIO.

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MARIA MONSÈ METTE LA MODA AL SERVIZIO DEI BAMBINI MENO FORTUNATI

DIZALII GIIU VERS

UN

di Mariano Sabatini

LUISA NON C’ERA

di Geraldine di Poppa I giornalisti Giorgio Michieletto e Valentina Fumagalli mettono le mani negli affari sporchi della Lega in “The Family. Segreti e misteri di casa Bossi” (Cairo editore) e ritornano anche su quella che ha assunto le dimensioni di una leggenda metropolitana e che riguarda il giorno del malore del senatur, «in una località imprecisata nel triangolo fra Milano, Bergamo e Brescia. Con lui c’è l’attrice Luisa Corna. Sono in un hotel? Chissà. Soli? Forse. A un certo punto lei contatta un uomo della scorta: Bossi è svenuto, sta malissimo (…) La vita del capo ora è nelle mani dell’Aurelio: il suo storico autista che guida più veloce che può. Una corsa disperata in autostrada per fare arrivare il capo ancora cosciente dalla sua Manuela. Quei minuti persi – dice qualcuno – si riveleranno decisivi: se non si fosse aspettato così tanto prima di soccorrerlo, oggi le sue condizioni non sarebbero così gravi. La storia è suggestiva: passa di bocca in bocca e acquista anche particolari pruriginosi. Ma per ora rimane una leggenda. La stessa Luisa Corna ha smentito più volte…». Noi le crediamo. Va’ dove ti portano le Corna.

Un occhio alla moda, un altro i più bisognosi. È questo il cuore del party organizzato la scorsa settimana da Maria Monsé nel ristorante dello chef Antonello Colonna al Palazzo delle Esposizioni. Un evento che ha riunito semplici amici e pezzi da novanta del mondo dello spettacolo per dare il benvenuto a Perla, la nuova collezione di camicie e borse che l’ex conduttrice di GoCart ha voluto dedicare alla figlia e che ha realizzato grazie al fondamentale aiuto dello stilista Virgilio Finizio e al designer Carlo Cecchini, uno degli artigiani più importanti e apprezzati del made in Italy. Ma quello organizzato dalla Monsé, tuttavia, è stato so-

GENEROSA Sopra: la Monsé con Attilio Romita. A Sinistra: Maria insieme alla figlia Perla, a Roberta Beta con il figlio e allo stilista Virginio Finizio.

prattutto un evento a forte impatto sociale. Una fetta del ricavato, infatti, è stata devoluta in beneficenza alla Happy Family Onlus, una organizzazione senza fini di lucro che da 5 anni si occupa della ristrutturazione degli ospedali pediatrici, soprattutto per quanto riguarda alcuni reparti considerati “difficili” come oncologia, chirurgia e terapia intensiva. Fino a qualche anno fa, infatti, in molti di questi padiglioni non c’erano playstation, dvd, televisori e giocattoli che riuscissero a fornire ai piccoli pazienti una serie di distrazioni considerate fondamentali. Tra i presenti il critico d’arte Angelo Bucarelli, Rita Forte, Nadia Bengala, Denny Mendez, Stefano Masciarelli, il presidente della Lazio Claudio Lotito, Saverio Vallone, Amedeo Goria, Sara Iannone, la stilista Giada Curti, Silvana Augero, il re dei biscotti Paolo Gentilini, Francesco Mandara e Raffaello Balzo. IN POSA Sopra: Maria Monsé posa insieme alla bravissima Rita Forte. Qui a destra: Maria insieme al presidente della Lazio Claudio Lotito.

PER NON DIMENTICARE EMANUELA È stata aperta la tomba dell’ex componente della banda della Magliana, Renatino De Pedis, nella chiesa di Sant’Apollinare a Roma alla ricerca della verità sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. La svolta si deve all’affettuosa ostinazione del fratello Pietro, secondo cui c'e' un filo che lega l'attentato al Papa, la morte di Calvi e la scomparsa della ragazza, allora quindicenne, sparita il 22 giugno 1983 a Roma in circostanze misteriose. Pietro è stato ospite di Mara Venier a “La vita in diretta” e, in vista della marcia del 27 maggio, raccomanda su Facebook: «Prego tutte le persone che parteciperanno, spero siano tantissime, a dare conferma della loro presenza all'indirizzo marciaperemanuela@gmail.com in modo da poter comunicare alla questura il numero dei partecipanti. L'appuntamento sarà alle 9.30 al Campidoglio, di li procederemo verso piazza S.Pietro. Chiedo ad ognuno di voi di portare una foto di Emanuela. Ringrazio tutti voi per la sensibilità e la passione con la quale avete aderito a questa causa». Un fratello è per sempre.

SIAM TRE PICCOLI CAMPIONCIN Fanno tutto in tre, il campione Aldo Montano, il commissario tecnico della Nazionale di sciabola Giovanni Sirovich e Giorgio Nardone, "psicologo e stratega". A sei mani hanno scritto “Risorgere e Vincere. Una storia di talento, tecnica e strategie mentali” (Ponte alle Grazie), in cui l’olimpionico Montano rievoca, tra l’altro: «Quel giorno non solo viene sancita la nostra bella relazione a tre, ma anche il coinvolgimento personale di Giorgio quando ci dichiara di essere intenzionato a seguirci fino in fondo, fino alla vittoria finale, anziché limitarsi al numero di incontri stabiliti in occasione del primo colloquio. Ormai l’atmosfera è diventata davvero intima. Per la prima volta pranziamo insieme, e Giorgio ci cucina una sua ricetta (scopriamo così che si diletta anche ai fornelli). Penso, poi lo confido anche a Giovanni: “Mica avrà qualche strana tendenza?”. Ma appena conosciamo la sua fidanzata, ogni dubbio viene subito fugato». Tendenza? Strana? L’ex ‘sciabolatore’ di Manuela Arcuri ha un’idea davvero poco originale dell’omosessualità e di chi si adopera ai fornelli per scodellargli «un salmoncino in crosta di papavero cotto sulla griglia, innaffiato da un ottimo vino rosso servito freddo». L’omofobo no, non l’avevamo considerato.



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TORNATO SUL GRANDE SCHERMO CON “OPERAZIONE VACANZE” JERRY CALÀ TRACCIA IL BILANCIO SIA DELLA SUA VITA PRIVATA CHE DI QUELLA PROFESSIONALE E DICE: “DEI CRITICI NON MI IMPORTA PER ME CONTA SOLO IL PUBBLICO”

SOLO SILVIO HA CUCCATO PIÙ DI ME di Andrea Romano

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er quasi quindici anni mezza Italia ha parlato con i suoi tormentoni. Era il periodo d’oro della sitcom “Villaggio Vacanze” e delle espressioni tutte da ridere come: “Capitooo”, “doppia libidine coi fiocchi” e “non sono bello, piaccio”. Ora, a 25 anni esatti dalla serie cult del 1987, Jerry Calà ha deciso di riprovarci con “Operazione Vacanze”, l’action comedy firmata da Claudio Fragasso che lo vede indossare i panni che conosce meglio: quelli del cantante di pianobar e del capo animatore del villaggio vacanze. E il risultato è di quelli da non farsi scappare. Cos’è per lei Operazione Vacanze? È un omaggio a un genere, una commedia liberamente ispirata a “Villaggio Vacanze”, la mia serie televisiva che ha avuto un grande successo nel 1987. Ho visto che

su Facebook e sui social network ci sono ancora un sacco di fan che sanno tutte le battute a memoria. Da qui l’idea di farne un film? Sì, sono convinto che ai ragazzi piacerà molto. Sono andato da questo produttore, Andrea Iervolino, che oltre a essere un mio grande fan è anche il produttore più giovane d’Italia con i suoi 24 anni. L’idea gli è piaciuta subito e ha deciso di affidare il progetto a questo bravissimo regista. Claudio Fragasso, un quasi esordiente per la commedia… Lui viene dal cinema importante, ha fatto Palermo – Milano Solo Andata. Ora si è cimentato in questo genere e si è divertito tantissimo. È stato molto bravo, ha dato un tocco di action comedy al film e, soprattutto, ha voluto tirare fuori quelli che sono i miei grandi tormentoni.

Interpreta sia il cantante di piano bar sia il capo animatore di un villaggio vacanze. Doppia libide… Devo ammettere che mi sono divertito molto, e mi sono anche un po’ emozionato. Quando ho fatto quella serie avevo delle guest star mica da ridere, c’era tutto il cinema italiano che contava che veniva da me. Sono importante che attori molto importanti come Enzo Salvi, Francesco Pannofino, Massimo Ceccherini, Maurizio Mattioli e gli altri abbiano deciso di aderire a Operazione Vacanze. E poi c’è anche il mio amico Umberto Smaila. Anche qui canterà Maracaibo? No, ho compo-

sto una canzone, “Operazione Vacanze”, che fra un po’ passerà per radio. Spero che possa diventare la nuova Maracaibo. Non ha paura del giudi-

LA STRANA COPPIA Enzo Salvi si “inginocchia” davanti a Jerry Calà.


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zio dei critici? Ma no, se dovessi ascoltare i pareri degli sbobboni dovrei starmene a casa e basta. La verità è che il cinema non è fatto solo per quelli che si scambiano il David di Donatello l’uno con gli altri. Ho visto gli incassi dell’ultimo film che l’ha vinto e sono pessimi. Quindi? Quindi lasciali perdere, noi lavoriamo per il pubblico. Gli americani, in questo, insegnano. Lì De Niro passa da un genere all’altro e prima fa un ruolo drammatico, poi si mette a fare le scorregge. Lì gli attori affrontano un genere e subito dopo possono fare qualcosa di più leggero, qui invece siamo provinciali, uno che fa una cosa non può cambiare più. E poi i critici si guardano i film da soli, in dvd. Loro invece dovrebbero andarli a vedere nelle sale insieme alla gente. Vediamo poi se scrivono che non ride nessuno. Guai al comico che decide di non far più ridere… Sì, in Italia il pubblico si affeziona ai ruoli, ma non è detto che non si possa passare da un ruolo a un altro. La gente si innamora dei personaggi: se vanno al cinema e c’è un comico che non fa ridere sono delusi. In questo film supera anche un suo tabù: vestirsi da donna… Ho sofferto come un pazzo e devo dire che si divertivano a farmi soffrire. Se fosse per me neanche mi truccherei. Ecco, la mia prossima sfida sarà fare un film “nature”. Lei, Ceccherini e Salvi vi esibite in abiti da burlesque, chi era più a suo agio? Guarda, sicuramente Enzo Salvi. Ora non vorrei far nascere qualche dubbio, ma era meraviglioso... Non si trattava di una “gara” di burlesque, vero? No, non era una gara, ma vedi, anche stavolta abbiamo anticipato i tempi. Siamo avanti noi. Come quando ho fatto Vita Smeralda e poco dopo è scoppiato tutto quel casino. Ma ho fatto anche film coraggiosi e sperimentali. Chicken Park, nel 1994, era forse un tipo di comicità molto americana… Sì, è vero. Ma io ho fatto anche “I Ragazzi della notte”, sono stato premiato a Berlino. Ma che c***o vogliono da me? Lei che lo conosce ce lo può dire, ha cuccato più Jerry Calà o Berlusconi? Bhè io ho cuccato tanto, ma Silvio… lui è inarrivabile, non

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ESILARANTE Alcune scene di “Operazione Vacanze” che vedono protagonista assoluto Jerry Calà. ha rivali al mondo. Come mai per quasi 20 anni ha “preferito” il lavoro di regista a quello di attore? Non è successo niente. Solo che avevo fatto solo l’attore comico e volevo fare anche il regista. Il regista si sacrifica molto per gli altri e poi è anche una bella sensazione poter comandare un set e dire agli altri quello che devono fare. Insomma, una bella libidine. E la storia del litigio con De Laurentiis? Aspetta, questa è una storia che ha tirato fuori qualche giornalista che ha voluto fare il furbetto. Lì c’è stata una scelta: ho deciso di andare da Cecchi Gori perché mi erano state fatte delle promesse. C’erano dei contratti. Forse sono stato un po’ “inganna-

to”, non in senso cattivo, da queste promesse così dopo un po’ ho provato a tornare da De Laurentiis. Ma lui non è uno che torna indietro. Tutto qui. Non abbiamo litigato né ci sono state discussioni. Cosa sono stati per lei gli anni Ottanta? Sono stati gli anni per i quali ancora adesso lavoro. Sono stati importantissimi. Credo che pochi attori in quegli anni recitavano in tanti film come il sottoscritto, io facevo tre film all’anno. Nel 1983/1984, a febbraio, avevo due pellicole in sala e tutte e due erano prime in classifica. Cosa c’era allora che oggi non c’è? Per prima cosa c’erano tanti soldi per fare il cinema. È stato un momento fondamentale perché la televisione commerciale, che era nata da poco, aveva immesso tanto capitale nel cinema. Avevano bisogno di parecchi film da trasmettere una volta usciti dalle sale.

E poi? C’era un diverso modo di divertirsi. Quando faccio gli spettacoli alla Capannina a Forte dei Marmi ci sono tantissimi ragazzi che hanno fra i 17 e i 24 anni, ma che sanno a memoria le mie battute. Non hanno vissuto quegli anni dove ci si divertita a stare insieme e puntare le ragazze, ma sono affascinati da quel mondo. Ora i ragazzi si rincretiniscono di alcool come se non sapessero fare la corte a una ragazza. Questo è un po’ un amalgamarsi alla cultura americana a quella dell’Europa del Nord. Ogni tanto vedo questi ragazzini che si sparano queste magnum di vodka che sono alte come un bambino e devono essere portati via. Le piace la comicità che vede adesso? Io di comicità nuova non ne vedo. È vero che il far ridere non è qualcosa né di vecchio né di nuovo, ma non mi piacciono molto le cose che vedo. Noi con i Gatti di Vicolo Miracoli abbiamo introdotto delle grandi novità sui tempi comici. Altri grandi innovatori sono stati Pozzetto e Villaggio, ma ora non vedo nessuno in grado di fare queste cose. Forse l’unico talento un po’ più coraggioso è Checco Zalone. Un altro film importante per la sua carriera è stato “Al Bar dello Sport”. E pensa che quel film non volevo neanche farlo. Mi dicevo: ‘Tutta l’Italia parla come me e io vado a fare il muto”. Ho avuto anche tante recensioni positive per il personaggio di Parola. Ho studiato molto per prepararmi, soprattutto con dei ragazzi sordomuti che mi hanno aiutato a immedesimarmi nella parte. Una volta sono venuti a casa mia per una lezione, hanno citofonato e ha risposto Mara Venier. Siccome non sentiva rispondere nessuno ha detto:

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“Ecco, sarà una delle tue donne che sente la mia voce e non risponde”. Io le ho detto: “Ma Mara, sono i sordomuti!”. Lei si è affacciata alla finestra e si è messa a ridere. Mara Venier, appunto. Insieme a Bettina la donna più importante della sua vita. In quel film non avevamo tante scene insieme. Ci siano divertiti molto quando lei faceva la guest star in Professione Vacanze. Lei mi diceva sempre: ‘Quando lavori sei davvero uno str***’. Io non guardavo in faccia a nessuno, anche se lei era mia moglie, sul set la trattavo come una estranea. Una cosa di Mara che porterà sempre nel cuore? Una sola è impossibile, sono talmente tanti. Io porto nel cuore lei. Ora continuiamo ad essere grandi amici, anche di famiglia, va matta per mio figlio e per mia moglie. Siamo persone speciali l’una per l’altro. Diventare padre a 50 anni è una gioia o una responsabilità? Ma guarda ho pensato che potesse pesarmi di più, dicevo di essere in età troppo avanzata per avere un figlio. Ma poi devo ammettere che lui mi fa restare giovane dentro. È colpito dall’affetto che la gente ancora le dimostra? Sono cose che non si spiegano, diciamo che sono una persona, un attore, in cui la gente si riconosce. Mi sentono vicino. Mi faccio un complimento da solo, posso? Ci mancherebbe… La prerogativa dei comici di razza è quella di essere fuori dal tempo e penso di esserci riuscito. Vedo che mio figlio, quando vede i miei film con i suoi amici, si ammazzano dalle risate. USCITI DA UN FUMETTO Rocco Ciarmoli duetta con Jerry Calà


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di Roberta Beta

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in forma smagliante Valeria Marini, grazie alla partecipazione all’ultima edizione dell’Isola dei Famosi: della serie se non mangi dimagrisci. Quindi, messaggio per tutte le donne in attesa della prova costume: è inutile mentire a se stesse, se non si supererà l’esame sarà solo colpa delle allegre mangiate in compagnia. Chissà come sarà, per la ex- Valeriona, rivedersi in carne, come un tempo, perché la nostra diva stellare è in uscita al cinema nelle vesti di protagonista di “Operazione Vacanze”, una sorta di cinecocomero che preannuncia l’agognato riposo estivo. Per Valeria si tratta di un ritorno sul set comico dopo “In questo mondo di ladri” ma la bella sarda non è solo avvezza a commedie all’italiana e molti la ricorderanno diretta dal regista spagnolo Bigas Luna nella storia drammatica dal titolo “Bambola”, la cui immagine iconica era appunto quella di Valeria a cavallo di una mortadella gigante. Da quando è tornata dall’Honduras, parlare con la Marini è diventato un’impresa titanica. Un po’ a causa dell’idiosincrasia per i telefoni cellulari dopo tanti giorni passati allo stato brado e un po’ perché Valeria è super impegnata nelle sue innumerevoli attività. Valeria è attrice, showgirl, stilista e attiva nelle operazioni caritatevoli a favore dei bambini malati. Farci una chiacchierata con lei è stato arduo ma ce l’abbiamo fatta! Valeria, sei di ritorno al cinema con Operazione vacanze? Si, ho voglia di dedicarmi un po’ al set perché mi diverto molto nel ruolo di attrice. In Operazione Vacanze ho lavorato con

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VALERIA MARINI VERA E PROPRIA STAR LA VALERIONA NAZIONALE SI METTE A NUDO CON “IOSPIO” E RACCONTA LA SUA VITA FRA SET, REALITY, LIBRI E AMORE

PER UN PAIO MANDIAMO IN un cast molto unito e tutti insieme, soprattutto grazie al regista Claudio Fragasso, abbiamo creato una bella energia. Che ruolo hai nel film? Ho un ruolo ambiguo ma non nel senso più truce del termine. È vero, apparentemente rivesto i panni dell’adescatrice che cerca di sedurre Maurizio Mattioli ma il mio scopo è segreto, così segreto che non ti dico di più altrimenti non avrebbe senso BELLEZZA BURROSA Grazie alla partecipazione all’Isola dei Famosi, Valeria è dimagrita a vista d’occhio. I suoi fan, però, possono stare tranquilli: in “Operazione Vacanze” la Marini mostra tutte le sue curve.

andare al cinema. La storia è molto divertente e si svolge in un villaggio vacanze nel Sud dell’Italia. Si raccontano le storie di clienti di varia estrazione sociale le cui strade si incrociano dando origine a gag esilaranti. Un motivo valido per andare a vedere Operazione Vacanze? In un momento cupo come quello stiamo passando nel nostro Paese, e non solo, credo che un film come Operazione Vacanze rappresenti la chiave per ritrovare un po’ di buonumore anche se non è facile ridere sopra le tragedie di molti di noi. Con una spesa contenuta come quella di uno spettacolo cinematografico si possono mettere da parte i pensieri negativi almeno per un po’ e ridere sulle disavventure dei protagonisti.

SENSUALE Nel film Valeria Marini interpreta il ruolo, molto divertente, della finta “escort” che deve sedurre Maurizio Mattioli.


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Venerdì, 18 maggio 2012 che io riesco a svolgere in vacanza è la lettura: ho reso l’idea? Valeria in giro non si sente parlare che delle tue nozze imminenti. Io sono come San Tommaso e finché non me lo dici tu io non ci credo. Ti sposi o no con Giovanni? Se son rose fioriranno! Quindi non smentisci le dicerie. Ti confermo che sono nata in maggio che è il mese delle rose.

D’ORE N FERIE LA CRISI Nel film recita una piccola parte anche Guendalina Tavassi con la quale hai condiviso l’ultima edizione dell’Isola dei Famosi. Vi eravate già conosciute sul set? In verità no perché abbiamo girato scene diverse in mo-

menti diversi. Ho saputo della sua partecipazione perché me lo ha detto lei. Concedimi un breve salto nel recente passato, l’Isola che hai fatto è stata come te l’ aspettavi? Per me è stata un’esperienza bellissima soprattutto all’inizio e grazie ai concorrenti con cui ho cominciato l’avventura, da un certo momento in poi alcune cose sono cambiate e la situazione mi è piaciuta di meno: di sicuro non è un’esperienza facile perché cio vuole una grande tempra per sopravvivere a determinate condizioni. Mio figlio vorrebbe sapere se ti stava simpatico Cecchi Paone. Alessandro è simpaticissimo nella vita quotidiana, sull’isola, devo dire, lo è stato meno.

Parlando di vacanze: tu sei sempre fotografata anche d’estate nei luoghi mondani ma le vacanze vere tu le fai? Io amo il mio lavoro e conciliarlo con i periodi di vacanza mi piace ancora di più. Non ti preoccupare, però, che in vacanza ci vado eccome. Purtroppo per stare un po’ tranquilla ogni tanto devo andare all’estero dove sono meno conosciuta e riesco a rilassarmi come tutti i comuni mortali. Non fraintendermi: io amo il mio pubblico e pure i bagni di folla ma non sono la donna bionica e anche io ho bisogno di ricaricare le batterie nella mia intimità, magari su una spiaggia meravigliosa e deserta. E in vacanza che fai? Io non so stare ferma perciò mi trovo sempre qualcosa da fare. L’attività più tranquilla

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Sibillina come risposta ma la percepisco di più tendente al sì! Ciao Robi ora ti devo lasciare! Va bene, allora: buon compleanno! Valeriona è nata proprio oggi: il 18 maggio!

CIAK SI GIRA Valeria posa in lingerie prima di un ciak. Proprio lei è anche un’apprezzatissima designer di intimo.

LE NOZZE DI VALERIA CON COTTONE “GIALLO” O... ABILE DEPISTAGGIO? Valeria Marini si sposa, anzi no. Quello che fino a qualche giorno fa sembrava una certezza, infatti, adesso sembra essersi tinta di giallo. Sì perché nelle scorse settimane la Valeriona nazionale aveva approfittato di una ospitata a “La vita in diretta” per annunciare urbi et orbi le sue imminenti nozze insieme a Giovanni Cottone, l’imprenditore a cui è legata da 4 anni. Ma dopo aver lanciato la notizia (a dire il vero sempre restando tra il serio e il faceto), la Marini si era trincerata dietro a un silenzio granitico. Unico indizio pareva essere quello della data: fissata fra fine agosto e inizio settembre. E qui la faccenda comincia a tingersi di giallo. Dopo qualche tempo, infatti, Valeria ha rivelato al settimanale Grand Hotel che le nozze sono un “work in progress” e che “ci stiamo lavorando”. Parole, queste, che lasciano trasparire una certa incertezza. Ma visto che il suo futuro sposo, l’imprenditore Giovanni Cottone, è molto geloso della sua privacy, e che la

Marini non è da meno (anzi, crediamo sia tra le pochissime che non hanno mai dato sfoggio della sua vita privata), siamo certi che più che di ‘giallo’ si debba parlare di furbizia e grande abilità nel difendere dai riflettori quello che deve rimanere un “affare privato”. I due piccioncini infatti sembra che stiano soltanto cercando di tenere lontano gli impiccioni! A.R. VERSO L’ALTARE Valeria Marini e Giovanni Cottone sono fidanzati da circa quattro anni.


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UMBERTO SMAILA SVELA A “IOSPIO” IL SEGRETO DEL SUO GRANDE SUCCESSO

LA VERA SFIDA? RINNOVARSI OGNI GIORNO di Roberta Beta

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anno cominciato insieme e non si sono mai separati veramente: sono quattro amici veronesi che rispondevano al nome di Gatti di Vicolo Miracoli. I quattro sembra che si siano spartiti le doti artistiche: Franco Oppini e Nini Salerno hanno scelto di recitare e calcano periodicamente i maggiori teatri italiani, me li ricordo soprattut-

to nella versione italiana della commedia inglese: I 39 Scalini, una pièce in scena a Londra da anni al Criterion di Piccadilly Circus, che i due gatti hanno interpretato magistralmente. Gli altri due gatti, invece, che rispondono al nome di Jerry Calà e Umberto Smaila, nonostante qualche apparizione televisiva (in realtà Smaila sbancò negli Anni 90 con il primo strip quiz dal titolo: Colpo Grosso, e

diversi film di cassetta) si sono specializzati nell’intrattenimento canoro. Ancora mi ricordo lo Smaila’s di Poltu Quatu in Sardegna, un’altra idea geniale che raggruppava una moltitudine di vacanzieri di tutte le classi sociali, coinvolgendoli in cantate memorabili. Ritroviamo Jerry e Umberto insieme in Operazione Vacanze, un classico del cinema “spaghetti e vongole”, come lo ha definito proprio Umberto nell’intervista che ha rilasciato per i lettori di IoINNOVATORI Il quartetto dei Gatti di Vicolo Miracoli (Jerry Calà, Nini Salerno, Franco Oppini e Umberto Smaila) è riuscito a cambiare profondamente il modo di fare comicità in Italia.

Spio non appena è rientrato da Miami dove era andato a riposare e non solo, come leggerete più avanti. Umberto, di nuovo con Jerry sul set, come mai? In verità io sono l’autore della colonna sonora del film, in più in questa pellicola ha lavorato anche mio figlio Rudy, che devo dire se la cava benino in un ruolo di primo piano, quindi capitavo spesso sul set, al punto tale che il regista mi ha chiesto se volevo partecipare anche in veste di attore. In realtà faccio più o meno una comparsata ma ho accettato per divertirmi. Che parte fai? Interpreto il proprietario del villaggio turistico dove si svolge la storia ma dopo un po’ scappo ai Caraibi e mollo tutti. Non ti dico di più altrimenti ti rovino la sorpresa: il film è molto divertente. Tu però ti sei dedicato ormai definitivamente alla musica, visto che anche il

TALE PADRE Rudy Smaila, è una delle sorprese di“Operazione Vacanze”.


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SEMPRE INSIEME Umberto Smaila in un cameo con l’amico di una vita, Jerry Calà... doppia libidine! tema musicale di Operazione Vacanze l’hai scritto tu. Ad essere onesti le parole del brano, che si intitola come il film, Operazione Vacanze, le ha scritte Jerry il quale mi ha chiesto di curargli gli arrangiamenti. In sostanza: Jerry mi ha dato la pepita e io l’ho trasformata in un lingotto. Il concetto è chiarissimo! Praticamente il film lo so a memoria, l’avrò visto almeno cento volte, dovendone curare la parte musicale: prima di me ci sono solo il regista e il montatore. Il film parla di vacanze ed è leggero ma ti ricordo che il cast è potente. Innanzitutto c’è Francesco Pannofino che ora va per la maggiore, poi oltre a Jerry ci sono Massimo Ceccherini, Maurizio Mattioli e poi c’è Rudy, cuore di papà. A proposito di Rudy, si vocifera che sul set sia nato qualcosa tra lui e Benedetta Valanzano e tu sia stato chiamato “ il nonnino”. Le storie di mio figlio riguar-

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dano solo lui, è maggiorenne e vaccinato e non sta a me parlare dei fatti suoi personali. Sul nonnino stendiamo un velo e ti ricordo che da Fanny, la mia seconda moglie, ho avuto due figli di dieci e tredici anni quindi, almeno per il momento, mi considero ancora solo papà a tutti gli effetti. A differenza degli altri gattini, ossia i vostri figli, che non si occupano di spettacolo, Francesco Oppini vende auto e il figlio di Jerry, Johnny, è giovanissimo, Rudy sta seguendo anche le tue orme musicali. Diciamo che si sta facendo le ossa in diversi campi. La stagione passata ha anche condotto un programma in televisione con Justine Mattera. E’ vero che suona ogni tanto in uno dei locali che portano il nostro nome ma prevalentemente lui ha una sua linea che si chiama Bobino. Da parte mia l’unico vero consiglio che gli ho dato è che per fare il nostro mestiere bisogna reinventarsi continuamente. Quello dell’intrattenitore è un lavoro davvero duro e per riuscire nell’impresa devi sfornare nuove proposte continuamente.

Non hai paura che prenda il tuo posto quindi? Ti dico sinceramente che finché avrò la capacità di rinnovarmi io non mi fermerò. Non concepisco artisti come, per esempio, Ivano Fossati, che io peraltro apprezzo moltissimo, che decidono a tavolino di ritirarsi dalle scene. Secondo me l’artista appartiene al pubblico e non a se stesso. Guarda mostri sacri come B.B. King, Ella Fitzgerald, non hanno mai smesso di cantare in pubblico; per non parlare di Tony Bennet che a 85 anni ha duettato con Lady Gaga che di anni ne ha 24. E’ un esempio per le nuove leve e poi lavorare mantiene giovani. Tu di cose da fare ne hai tante con tutti gli Smaila’s che hai aperto dai tempi di Poltu Quatu. Altrochè! Ci sono i locali di Courmayeur, di Verona, di Villasimius, di Sharm El Sheik e quest’estate partiremo con Taormina dove lo Smaila’s siciliano sarà nell’ambito di un meraviglioso complesso che si chiama Caparena. Vi aspetto se pensate di fare un giro da quelle parti! Scusami tanto ma tu come fai a lanciare tutti questi monomarca: riesci a suonare in GALEOTTO FU IL CIAK? In molti hanno vociferato di una liaison fra Rudy e Benedetta Valanzano.

tutti locali contemporaneamente? Non dirmi che hai il dono dell’ubiquità! In effetti tu non stai parlando con Umberto Smaila bensì con il suo clone, Umberto è a Miami. Caspita avevo capito che fossi tornato da lì, a proposito, che ci facevi a in America? Ero a Miami a valutare la possibilità di sbarcare oltreoceano con il mio locale. I mie due figli più piccoli frequentano da sempre la scuola americana e se trovo la situazione ottimale non escludo di trasferire tutta la famiglia in Florida per avviare il mio nuovo progetto. Umberto che padre è? Mi definisco un padre fratello. Cerco di essere molto vicino ai miei figli, nonostan-

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te gli impegni ma anche loro sono presi dalle loro attività. A parte Rudy, il mio figlio di tredici anni è appassionato di tennis: in Florida avrà la possibilità di allenarsi presso la scuola di Nick Bolletieri e vedremo se riusciremo a tirarne fuori un campione italiano. La piccola di casa invece è decisamente un’artista: suona il pianoforte ma è molto appassionata di pittura. Caro Umberto, se tanto mi da tanto ne vedremo delle belle, in fondo, si sa: buon ELEGANZA Una parola che per Umberto è diventata una filosofia: quella che contraddistingue tutti gli Smaila’s Club.

sangue non mente!



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di Andrea Romano

I

l suo curriculum è uno di quelli che più fitti non si può. Sì perché se tante pellicole sono diventate dei veri e propri classici tanto in Italia quanto in America, il merito è tutto suo. Rossella Drudi, infatti, è una delle sceneggiatrici (ma lei è anche scrittrice e fumettista) più apprezzate a livello internazionale. A dirlo sono i tanti film che ha trasformato in successi: da Palermo – Milano solo Andata a Concorso di colpa, passando per Undici giorni e Undici Notti e Teste Rasate. Così, dopo una lunga carriera fra horror, polizieschi e fantasy, ora Rossella ha deciso di cimentarsi nella commedia. E per farlo ha scelto Operazione Vacanze, la pellicola tutta da ridere nella quale si è divertita ad aggiungere anche un pizzico di “giallo”. Rossella, ci racconti Operazione Vacanze? Ecco, vorrei prima di tutto fare chiarezza perché c’è stata un po’ di confusione. Prego… Il film nasce da un’idea diversa, che era stata buttata giù senza di me e senza il regista. Doveva essere la trasposizione della serie di Jerry, Professione Vacanze. Quando mi è stata proposta la cosa, ho letto il vecchio copione ed ero un po’ perplessa. Addirittura? Sì, non si capiva perché il personaggio di Jerry doveva andare in quel villaggio vacanze, così mi sono inventata il ruolo del boss cattivo di Francesco Pannofino. Ho visto tutto come un fumetto fatto con attori in carne ed ossa, perché non mi piaceva are il verso a cose vecchie. E nei fumetti, si sa, tutto è concesso… Appunto. Così ho pensato a una storia tutta nuova. La figlia del Boss, Monica (Benedetta Valanzano), accusa Bebo Conforti (Jerry Calà) di averla messa incinta per coprire il suo fidanzato Mimmo (Rudy Smaila). Così il padre, il malavitoso Fefè Lucanica (Francesco Pannofino) gli metterà alle costole i suoi sgherri, che sono degli incapaci. E anche loro, naturalmente, sembrano usciti da un cartoon... Sì, a molti ricordano le faine di Roger Rabbit. Ma mentre quelle sono intelligenti, questi sono stupidi e brutti. Mi piace questo progetto perché Jerry ha la possibilità di fare qualcosa di diverso da quello che ha sempre fatto. È obbligato a trasformarsi, a mascherarsi. Il

LA SCENEGGIATRICE ROSSELLA DRUDI CI RACCONTA L’ISPIRAZIONE PER QUESTO FILM E SVELA: “RUDY E BENEDETTA SI SONO PIACIUTI ANCHE OLTRE IL SET”

HO DETTO BASTA ALLE STORIE DI CORNA risultato è straordinario. Credo che questo gli possa dare una mano a uscire dai personaggi degli anni Ottanta di cui è un po’ ostaggio. Fargli dire oggi le stesse battute di 25 anni fa sarebbe anacronistico visto che non c’è più l’uomo che caccia e fanno tutto le donne. Tu sei specializzata in horror, polizieschi e fantasy. Come ti sei trovata nella commedia? Benissimo, non vedevo l’ora di provare questa esperienza e vorrei continuare nella commedia. Chi ha visto i miei film sa che amo il cinema forte, di denuncia. Eppure cerco sempre di inserire nella storia una mini clip che abbia a che fare con la commedia. Prendi Ricky Memphis e Valerio Mastandrea in Palermo – Milano solo andata. Lì avevano delle battute che servivano a sdrammatizzare alcune situazioni. Questa della commedia per me è stata una liberazione perché qua in Italia ti attaccano delle etichette che non riesci più a staccarti. È più difficile far ridere oppure far spaventare il pubblico? Far ridere, senza dubbio è molto complicato. Spesso la commedia viene presa in modo sbagliato, viene considerata come una fesseria, ma non è così dato che è difficile scrivere una trama e fare intrecci credibili. È molto più faci-

le scrivere una storia complicatissima dove per spaventare o commuovere il pubblico ci sono delle alchimie. Il film si ricollega al fortunato filone di quasi trent’anni fa, come si riesce a collegarsi a quel filone senza essere banali? Non considerandolo. Il tema della vacanza c’è, ma ho voluto trovare una motivazione affinché tutti i potessero trovarsi lì. Ho cercato di dar vita a un personaggio attuale come quello di Enzo Salvi che interpreta un uomo che non ha il coraggio di dire alla moglie che ha perso il lavoro e, pur di portare comunque la famiglia in vacanza, si lancia in mille peripezie. Enzo ha tirato fuori un lato del suo essere attore che non era mai uscito prima. Basta con queste storie di corna. Così come ho deciso di dire basta alle battute vecchie che gli attori ripetevano tempo fa. Quindi non vedremo mai Jerry Calà dire “Libidine”? No, lo dice, solo che cambia il contesto. Qui lo vedi vestito tutto da brasiliano, in un contesto molto diverso. Jerry Calà dice che in questo momento ci sono più cose da raccontare del Paese, soprattutto in chiave tragicomica. Sei d’accordo? D’accordissimo, negli anni Ottanta c’era una speranza nel futuro che oggi i giovani

non hanno. Eppure la voglia di fare c’è. Ultimamente sono usciti dei film buoni, ma tutti senza leggerezza, un elemento che, in questo momento, è assolutamente necessario. Immagino quanti siparietti dietro le quinte… Uno su tutti faceva troppo ridere. Francesco Pannofino veniva sempre scambiato per Smaila. Lui non era proprio contentissimo, visto che è qualche anno più giovane, ma alla fine si era rassegnato. Più diceva che non era Smaila, meno la gente ci credeva. Così alla fine diceva di essere Umberto tanto nessuno se ne accorgeva. Poi una sera, quando Smaila è venuto a trovar-

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ci, abbiamo fatto in modo che si sedessero a cena vicini. La gente era spiazzata, si avvicinavano per chiedergli se erano fratelli. Nel tuo diario di bordo parli di amori e simpatie nate sul set. Ci sveli qualcosa di più? Posso dire che c’è stata una liaison fra Benedetta Valanzano e Rudy Smaila… Così quando vedevamo Umberto, che ha creato una splendida colonna sonora per il film, gli dicevamo che stava per diventare nonno. E lui? Lui rimaneva fermo, alzava un sopracciglio e, muovendo solo le labbra, ci diceva di smetterla. Lasciamelo dire, Umberto è una persona unica, di grande cultura e, soprattutto, simpaticissima. Ma poi anche nella troupe c’è stato chi si è fidanzato, chi si è mollato e così via. Com’è lavorare gomito a gomito con tuo marito? È come lavorare con un altro. Siamo malati di cinema e per noi sul set esiste solo la professionalità. Se c’è qualcosa che a lui non piace mi cazzia in modo terrificante. Questo, però, lo faccio anche io con lui, sia chiaro. Siamo delle macine. Per noi è come interpretare un ruolo, finite le riprese torniamo nelle nostre personalità. Ti posso garantire che, se non lo diciamo noi, nessuno capisce che siamo marito e moglie nella vita. DUE CUORI E UN SET Il regista Claudio Fragasso insieme alla moglie, la sceneggiatrice Rossella Drudi.



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A T S I V R L’ INTE IN ATTESA DEL LANCIO DEL SUO PROGRAMMA ESTIVO LICIA COLÒ CI PARLA DEI SUOI DUE GRANDI AMORI: I VIAGGI E LA FIGLIA LIALA

MI SENTO COME UN UCCELLO MIGRATORE di Roberta Beta

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o ammetto, anche io sono una sua fan! La trasmissione di viaggi “Alle Falde del Kilimangiaro” assorbe la maggior parte delle mie domeniche invernali. Quando fuori fa freddo io, seduta sul divano con la coperta sulle ginocchia, parto insieme ai suoi ospiti per un giro intorno al mondo. Sto parlando di Licia Colò, chi altri potrebbe essere? Ricordo ancora un suo servizio di qualche tempo fa per le strade di Las Vegas, da allora, nella mia mente, sto organizzando questo viaggio immaginario che spero si traduca in realtà quanto prima. Questa bionda fatina che svolazza in televisione da molti anni, non diciamo quanti ma sono parecchi, è la regina in-

discussa del tempo libero. Agli esordi intratteneva i bambini nel programma Bim Bum Bam in coppia con Paolo Bonolis poi ha pensato bene di fare della sua passione il suo lavoro. La natura e gli animali sono stati tradotti in mille servizi e documentari fino a fondersi con il territorio nel programma L’Arca di Noè. Molte sono state comunque le trasmissioni firmate da Licia. Sei anni fa però è arrivata Liala, un angelo biondo avuta con il marito, il bel pittore napoletano Alessandro Antonino, e i viaggi sono un po’ diminuiti ma i contenuti della domenica sono sempre ricchi di informazioni utili e di immagini meravigliose per tutti coloro che amano fuggire stando comodamente adagiati sul proprio sofà.

Licia ma tu da che parte stai veramente: dalla parte degli animali o dalla parte dei viaggi? Guarda gli uni sono figli degli altri. Io ho sempre avuto un grande interesse per il rapporto uomo-animale. Per fare delle ricerche e per scrivere i testi della mia trasmissione l’Arca di Noè ho cominciato a viaggiare per il mondo e ho scoperto che la terra non è solo natura ma anche folklore, abitudini diverse, altre civiltà. È così che il viaggio è diventato un momento imprescindibile della mia vita privata e lavorativa. Viaggi molto, non ti stanchi mai? Quando viaggio lo faccio innanzitutto con immenso piacere, per questo anche dopo la nascita di Liala, pur se in forma ridotta, non ho smes-

so di viaggiare. Faccio almeno due viaggi importanti all’anno: uno esclusivamente per lavoro e l’altro in compagnia della mia famiglia. Quando è nata tua figlia non ti sei sentita frustrata per non poter più viaggiare come prima? Se devo essere sincera ti rispondo di no! Nonostante io sia una donna ipercinetica e molto insof-

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COPPIA SOLIDA Licia Colò isieme al marito, il pittore napoletano Alessandro Antonino.


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Venerdì, 18 maggio 2012

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segue da pag. 19 ferente, ho accettato con gioia la maternità e tutto ciò che essa comporta nella vita di una persona, specie quando si tratta della mamma. Spesso trascorro le vacanze con la famiglia nei villaggi e in posti come quelli, in verità, mi annoio un po’ ma la soddisfazione di avere una creatura da crescere supera ogni frustrazione. Liala ha sei anni, avete fatto qualche viaggio insieme, al difuori dei villaggi turistici? Certo che si! Insieme a lei sono stata nei paesi del Nord Europa. Abbiamo visitato città come Stoccolma e abbiamo fatto una crociera nei fiordi norvegesi. Il posto più lontano dove siamo state insieme sono stati il

AMATISSIMA In alto: Licia Colò in una foto con tutti i conduttori più importanti di Mediaset degli anni Ottanta. Sopra: Licia riceve un premio per la sua carriera.

Messico e le Maldive. Vorrei tanto portarla in Africa ma mio marito non mi ha dato il permesso di andare oltre l’Egitto. Lui ha molta paura della malaria e io, per evitare discussioni, lo assecondo ma non rinuncio al mio progetto. L’Africa non rappresenta solo il viaggio ma anche una realtà diversa dalla nostra e credo che sia giusto per una ragazzina essere consapevole delle situazioni alternative alla sua, spesso meno belle. Hai girato in lungo in largo, c’è un luogo che ti è rimasto nel cuore più degli altri? Direi di no. Io mi sento come un uccello migratore. Viaggio lontano ma poi ho la necessità di tornare all’origine, a casa. La casa è dove ci sono le emozioni e i sentimenti. Mi spiego meglio. Parigi è una città bellissima senza dubbio ma poiché io sono costretta ad associarla ad esperienze negative della mia vita, ecco che non la amo e non mi piace tornarci. L’isola di Vulcano, al contrario, mi ricorda il profumo delle ginestre e l’emozione di vivere la pa-

ce fuori stagione. Però un viaggio da consigliare ce lo avrai visto che fra poco si parte per le vacanze estive. Non mi permetterei mai di consigliare un viaggio a nessuno, sarebbe come consigliare un fidanzato piuttosto che un altro: non è possibile. Hai iniziato la tua carriera televisiva in coppia con Paolo Bonolis. Siete rimasti in contatto? Che ne pensi della sua carriera? Io e Paolo abbiamo due caratteri molto diversi. Lui è un grande professionista ed è pure molto capace nel

suo lavoro anche se io non mi ispirerei a lui per svolgere il mio. Una cosa ci accomuna però, si tratta della gavetta. Anche se dai tempi di Bim Bum Bam non abbiamo più lavorato insieme, ognuno, a modo suo non ha mai smesso di fare televisione e siamo entrambi ancora in video. È vero, e allora ci puoi svelare il tuo segreto per resistere così a lungo sotto i riflettori? I tempi sono cambiati. Quando ho iniziato a parlare di natura e viaggi ero l’unica a trattare questi argomenti. C’era Piero Angela ma lui più che altro è un divulgatore scientifico e già allora stava in studio mentre io realizzavo i reportage sul campo; in più non avevo competitor. Se avessi vent’anni, oggi, forse non riuscirei ad ottenere gli stessi risultati: la torta è una e i commensali sono moltissimi, ma soprattutto io non sono wonder woman e non ho mai puntato tutto sulla bellezza, che prima o poi sfiorisce pure. Qualche anno fa, in un’intervista, hai detto di essere stata in punto di morte. Sei passata dall’altra parte anche per un instante oppure sei sempre stata cosciente di essere viva? Ho effettivamente rischiato di morire a causa di una grande emorragia interna e ho pensato di non farcela perché mi stavo addormentando e non riuscivo più a controllarmi. Non ero spaventata perché ero troppo debole. Per fortuna con tante trasfusioni mi sono ripresa. Se mi capitasse oggi penso che prima di addormentarmi mi lascerei prendere dal panico. Da quando è nata Liala, non è che sia diventata una fifona all’improvviso, però sono più consapevole e mi sento responsabile per lei. Fino al giorno della sua nascita, anche a causa della vita frenetica che facevo, vivevo in preda all’ansia . Sapessi quanti aerei ho perso per esser-

mi mossa all’ultimo minuto. Oggi sono molto più cheta, mi muovo per tempo e ho cambiato la lista delle mie priorità: le ho perfino ridotte nel senso che credo che bisogna mettere a fuoco i pregi della propria esistenza piuttosto che i difetti e concentrarsi solo su di essi. Purtroppo viviamo in una società che agisce nel modo opposto. Come va la tua vita di coppia? Vi ho visti bene tu e Alessandro all’inaugurazione di Magicland. Devo dire che mio marito è un padre molto presente. Del resto con il lavoro che fa può permettersi di stare a casa dove ha stabilito il suo studio di pittura. Prima parlavamo di focalizzarsi sui pregi: ecco il mio Alessandro ha il pregio di aver desiderato una figlia e di volercisi dedicare. Non è cosa da poco, tra l’altro tuo marito è un gran bel ragazzo! Infatti non sembra quello che in realtà è: un pantofolaio. E io che credevo di aver trovato un bell’avventuriero! Dai! Nessuno è perfetto! In effetti non mi posso lamentare: è un uomo felice di essere padre e poi non si agita mai a differenza di me che sono un ciclone! E il ciclone dove sta per colpire? Abbiamo finito la programmazione invernale della domenica pomeriggio e stiamo preparando il programma estivo che andrà in onda la domenica in prima serata per tutto il mese di luglio e di agosto. A differenza della trasmissione diurna incentrata sui reportage di viaggio, d’estate ci saranno più ospiti. Infatti la trasmissione si chiama:” Incontri ravvicinati di Licia”. Buon lavoro o buone vacanze? Mettiamola così: Io lavoro in vacanza e vado in vacanza per lavoro.

SEMPRE IN MOVIMENTO Sopra: Licia Colò e Giorgia Giacobetti A sinistra: la Colò durante una puntata della sua storica trasmissione “Alle Falde del Kilimangiaro”.




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Venerdì, 18 maggio 2012

L’OROSCOPO da venerdì 18 maggio a giovedì 24 maggio Ariete: Ogni giorno della settimana sarà sempre più interessante, il vostro cuore inizierà a palpitare e il finale sarà travolgente e accompagnato dall'allegria. Consiglio: Lasciatevi trasportare dalla primavera! BROOKLYN DECKER

(KETTERING, 12 APRILE 1987)

Toro: Tenete duro perchè sono in arrivo piccoli problemi. Mettete il lavoro in cima alle vostre priorità, un traguardo che credavate lontano è alla porte. Consiglio: Concretezza e perseveranza! GIANNI BONCOMPAGNI

(AREZZO, 13 MAGGIO 1932)

Gemelli: Dubbi e incertezze lascieranno presto il posto a una spensierata leggerezza. Possibili viaggi che potrebbero modificare positivamente la vostra vita. Consiglio: Iniziate a preparare i bagagli! MOLLY SIMS

(MURRAY, 25 MAGGIO 1973)

Cancro: Potrebbe crearsi un magico feeling tra voi e il vostro partner. Un incontro improvviso o un'amicizia che si accende di nuovi colori. Aspettatevi di tutto. Consiglio: Lasciate aperte le porte del cuore! SCOTT PORTER

(OMAHA, 14 LUGLIO 1979)

Leone: In questa settimana la vostra energia salirà alle stelle. Generalmente è un bene, ma nel vostro caso, che avete già energia da vendere, potrebbe essere un rischio. Consiglio: Attenti a come vi muovete! KIMBERLY STEWART

(HOLMBY HILLS, 21 AGOSTO 1979)

Vergine: Le vostre idee potrebbero appannarsi. Non create un caso dal nulla e affrontate con calma qualsiasi problema, soprattutto, non illudetevi di poter risolvere tutto. Consiglio: Siate scrupolosi nelle scelte! JADA PINKETT SMITH

(BALTIMORA, 18 SETTEMBRE 1971)

Bilancia: Passerete da una posizione a voi sfavorevole ad una migliore. Questo servirà a ridarvi speranze e fiducia e contemporaneamente ritroverete la vostra acutezza mentale. Consiglio: Non sprecate le occasioni che si presenteranno! JON HUERTAS

(NEW YORK, 23 OTTOBRE 1969)

Scorpione: Piccole crepe di insicurezza potrebbero bloccare la felice spontaneità d'espressione che avevate raggiunto negli ultimi mesi. Cercate di non cadere nella trappola. Consiglio: Continuate con spirito allegro e vivace! ALEX DEL PIERO

(CONEGLIANO, 9 NOVEMBRE 1974)

Sagittario: La settimana vi restituirà vitalità ed energia. Nel lavoro riscuoterete una buona dose di approvazione e accumulerete svariate soddisfazioni. Consiglio: Cercate di conquistare una posizione dominante! KRISTEN BAUER

(RACINE, 26 NOVEMBRE 1976)

Capricorno: Nelle ultime settimane l’ambiente intorno a voi è stato un po’ ostile, ma desso siete più sicuri di voi stessi e state assaporando la giusta ricompensa. Buttatevi! Consiglio: Non tutto il male viene per nuocere! SIENNA MILLER

(NEW YORK, 28 DICEMBRE 1981)

Acquario: Se siete una coppia, preparatevi a dure battaglie con il vostro partner. Se siete un single, potreste scoprire da una recente conquista, che non potete dare quello che chiede. Consiglio: Cercate di tenere presenti i vostri limiti! ELIZABETH BANKS

(PITTSFIELD, 10 FEBBRAIO 1974)

Pesci: Non lasciatevi abbattere dalla noia. Ripetete a voi stessi, che siete forti e che potete farcela. Problemi in famiglia e in amore, ma non saranno insuperabili. Consiglio: Pazientate e vincerete! BELLA HEATHCOTE

(MELBOURNE, 3 MARZO 1988)

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CHARLES BRONSON “ARMONICA” di Joe Denti “Credo di assomigliare ad una cava di roccia che qualcuno ha fatto saltare con della dinamite”. (Charles Bronson)

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ndicesimo di quindici figli, metà dei quali morti in tenera età, Charles Dennis Buchinsky nacque il 3 novembre 1921 a Ehrenfeld, Pennsylvania. La sua era una famiglia poverissima, di origini Lituane, che il padre cercava di far sopravvivere degnamente con il duro lavoro del minatore. Proprio questo lavoro, però, causò la sua morte, quando Charles aveva solamente 10 anni, costringendo anche lui a lavorare in una miniera di carbone. Guadagnando pochissimo, un dollaro per ogni tonnellata di carbone, si offriva volontario per lavori più pericolosi. Per andare a scuola, il giovane Charles doveva indossare necessariamente gli abiti della sorella non avendo altri indumenti decorosi. Ciò nonostante fu il primo della sua famiglia a terminare la scuola media. Dopo essersi diplomato al liceo con enormi sacrifici, mantenendosi con svariati lavori come lo spazzino, il manovale e il cameriere, si arruolò in aviazione come mitragliere di coda a bordo di un bombardiere B-29, partecipando a 25 missioni durante la seconda guerra mondiale. Terminato il conflitto, decise di intraprendere gli studi di Arte Drammatica entrando a far parte di una compagnia teatrale. Uno dei suoi insegnanti, colpito dal suo fisico scultoreo e da quel viso con occhi azzurri e miti in netto contrasto con l’atteggiamento freddo e duro, lo raccomandò a Henry Hathaway, in quel periodo alla ricerca del cast ideale per un film di genere bellico. Charles Buchinsky debuttò sul grande schermo nel 1951, nei panni di un marinaio po-

lacco in “Il comandante Johnny”, film che segnò anche l’esordio di Lee Marvin. Iniziò, così una carriera che lo vide collezionare ruoli da “cattivo”, partecipando a numerose pellicole di genere Western e Gangster. Nel 1953 fu al fianco di un’icona dell’horror, Vincent Price, in “La maschera di cera”. Su suggerimento del suo agente, cambiò il suo poco memorizzabile cognome in Bronson, ispirandosi al Bronson Gate dei Paramount Studios. “Ha

CAPOLAVORO Bronson con Claudia Cardinale in una scena di “C’era una volta il West”, diretto da Sergio Leone. una faccia che assomiglia ad un paesaggio irregolare”. È questa la definizione che diede di lui John Sturges, che lo diresse in “Sacro e Profano”. Sturges lo promosse sul campo e lo fece partecipe di un gruppo di attori che entrarono nella leggenda in “I Magnifici sette”, 1960. Successivamente, ancora Sturges, sfruttò a pieno l’esperienza di Bronson come minatore e gli affidò il ruolo del tenente Danny Velinsky, soprannominato dai compagni di prigionia “Il Re del Tunnel”, nello spettacolare “La Grande Fuga “. “Io non faccio film per critici, dal momento che non pagano per vederli”. Anche se giudicato inespressivo dalla

FACCIA SPIGOLOSA Un primo piano del volto di Charles Bronson, uno dei “duri” più famosi della storia del cinema. critica, Bronson piaceva così tanto al pubblico da diventare uno degli attori più richiesti del cinema d’azione. Nel 1967 un altro clamoroso successo lo vide protagonista in un cult di genere bellico per eccellenza, “Quella sporca dozzina“, di Robert Aldrich. Sergio Leone, che gli aveva già proposto ruoli nella celebre “Trilogia del dollaro”, ruoli che l’attore aveva sempre rifiutato, giudicando i copioni poco interessanti, lo diresse nel capolavoro epico “C’era una volta il West” dove Bronson, nel memorabile ruolo del solitario pistolero chiamato “Armonica”, diventa popolare in tutto il mondo. Nessuno, fino ad allora aveva dedicato al suo viso di pietra un’inquadratura della durata di 28 secondi. Nel 1974, all’apice del successo, Bronson fu il perfetto protagonista di un film che affronta il tema della giustizia privata, scatenando pesanti polemiche per essere la celebrazione della violenza, “Il Giustiziere della Notte”, primo capitolo di cinque sequel. Nel privato, Bronson, dopo il divorzio con Harriet Tendler, si sposò con l’attrice Jill Ireland, dando vita a una delle coppie più affiatate di Hollywood. Charles le fu vicino nella lunga malattia che durò 6 anni e terminò con la morte di Jill, nel 1990. Non potendo stare solo si unì con Kim Weeks, di quarant’anni più giovane. Minato dall’Alzheimer, una polmonite contagiò il suo fisico roccioso e spense per sempre uno degli attori più amati dal pubblico. Era il 30 agosto 2003.



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