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il magazine gratuito interamente dedicato al tuo pet shop di fiducia
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n°
anno III - 2014 - mensile - Febbraio
L’American Staffordshire Terrier
un “muso da bullo” ma con un cuore d’oro!
Pet à Porter
Groom Room un pet ristorante
Animali nella letteratura Esopo e Fedro
Gatto:psicologia e comunicazione Il gatto dagli arbori ai giorni nostri...
Il Burmese
Redazionale
Caro lettore,
Miky Mouse Magazine si appresta a vivere in tua compagnia il terzo anno di attività. Ogni nuovo
numero è da parte nostra un’occasione entusiasmante per entrare in contatto con alcune sfaccettature del vastissimo mondo pet. I numerosi apprezzamenti da parte dei lettori e l’aspettativa che precede ogni uscita confermano l’utilità e il gradimento del pubblico del Magazine. Per il 2014 abbiamo pensato a dei nuovi percorsi da esplorare insieme, sperando possano essere di pubblico interesse. La rubrica delle razze del mese rimarrà inalterata, molte sono ancora infatti le tipologie di cani, gatti, roditori, pesci da approfondire. Varierà invece la rubrica che di anno in anno cerca di esplorare le molteplici arti legandole agli animali e così, dopo il percorso nella storia dell’arte e nel cinema esploreremo il mondo della letteratura nel quale cani e gatti si sono frequentemente ritrovati protagonisti di romanzi, novelle o poesie, dall’antichità ad oggi. La rubrica che lo scorso anno ha analizzato la psicologia e la comunicazione del cane quest’anno sposterà il focus sul gatto, animale dai mille volti che cercheremo, almeno in parte, di scoprire. Nuova sarà le sezione che nei vari numeri approfondirà le professioni legate al mondo degli animali, oltre a quelle più diffuse come il veterinario o l’educatore cinofilo troveranno spazio l’operatore di pet therapy, l’etologo, il toilettatore, il volontario in canile o in protezione civile e tante altre. Continuerà inoltre la rubrica sulla salute con temi legati alla cura e al benessere degli animali sempre nuovi, così come lo spazio dedicato ai voi lettori in “Storie straordinariamente ordinarie” ove avrete modo di continuare a raccontarci le vicende legate ai vostri amici a quattrozampe. Miky Mouse Magazine si propone di essere uno strumento di riferimento per il territorio e così continuerà a dar voce alle Associazioni legate agli animali che vi operano nonché segnalerà eventi legati al mondo pet. Grazie alla passione per la letteratura, oltre che per gli animali, di Patrizia, una nostra cara cliente, continueranno le simpatiche favole sugli animali che quest’anno avranno come filo conduttore le indagini dell’Ispettore Miky abile poliziotto alla Nero Wolf, che cercherà di risolvere tutti i casi sospetti del bosco. Assieme a lui il suo aiutante, l’agente Riky topolino giovane e scattante. Ringraziamo di cuore Patrizia per la sua brillante creatività apprezzata da grandi e piccini. Una nuova sezione verrà riservata a Pet à Porter by Miky Mouse, l’innovativa boutique aperta da dicembre scorso nel centro di Udine, nella quale troveranno ampio spazio le foto dei clienti quatttrozampe del punto vendita nonché notizie stravaganti dal mondo animale. Affinchè il Magazine possa rivelarsi uno strumento di sempre maggiore interattività invito tutti voi lettori a farci pervenire foto, annunci, storie, curiosità, domande relative ai vostri animali e quanto riteniate possa essere interessante pubblicare a marketing@mikymouse.it. Ogni secondo sabato del mese cercheremo di pubblicare tutto il materiale ricevuto. Ma le novità non finiscono qui, le potrete trovare mensilmente su Miky Mouse Magazine. Buona lettura a tutti! Barbara Pagnutti Resp. Marketing Miky Mouse
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MAR-SAB 9.00-12.30/15.30-19.30 INV: 9.00-12.30 e 15.00-19.00
Sommario
LA RAZZA DEL MESE
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Cane: L’American Staffordshire Terrier Gatto: Il Burmese
GATTO:PSICOLOGIA E COMUNICAZIONE
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Il gatto dagli arbori ai giorni nostri...
SALUTE: I CONSIGLI DELL’ESPERTO
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Il Coniglio
NEWS PRODOTTI
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News dal mondo Pet
L’ American Staffordshire Terrier Pag. 6
ANIMALI NELLA LETTERATURA
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Esopo e Fedro
ASSOCIAZIONI
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Come possiamo aiutare i rifugi per animali L’associazione “Gli amici di Poldo“
PILLOLE DI ACQUARIOLOGIA
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L’acquario e i suoi abitanti: Lo scalare
LE INDAGINI DELL’ISPETTORE MIKY
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Chi ha rubato la luce alla lucciola Lucina?
Il Burmese Pag. 8
ANIMALI FAMOSI
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Gli aristogatti
PET à PORTER
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Groom Room un pet ristorante Incontri d’autore Amici di Pet à Porter
MIKY E MOUSE ZONE
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Risate dal web - Adozione del cuore
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Amici di MikyMouse
ANNUNCI - EVENTI DEL MESE
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Cuccioli cerca casa Febbraio - Marzo
CLICK
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Le foto dei nostri amici
Miky Mouse Magazine - n° 28 Autorizzazione del Tribunale di Udine N° 2 del 10 Maggio 2013 Pubblicato a Udine, 8 Febbraio 2014 Editore HelloBrand Snc Direttore Responsabile: Maria Teresa Ruotolo Stampa: La Tipografica srl
MikyMouse.it
Redazione: HelloBrand snc Via Cincinnato, 1 33010 Tavagnacco - Udine Tel. 0432.1790255 info@hellobrand.it www.hellobrand.it Progetto grafico & art direction: Hello Brand! - www.hellobrand.it Pubblicità & Spazi: magazine.mikymouse@hellobrand.it
Magazine online
Hanno collaborato: Luca Blasoni Barbara Pagnutti Leggi il Magazine anche online: www.issuu.com/hellobrand I consigli e le indicazioni contenute nel Magazine, sono da considerarsi come spunti. Prima di iniziare qualsiasi terapia o dieta, rivolgersi sempre al proprio veterinario.
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La Razza del mese: CANE
L’American Staffordshire Terrier un “muso da bullo” ma con un cuore d’oro! Noto anche con il nome di Amstaff, è un cane dalla fortissima tempra, agile e potente. I luoghi comuni, i suoi lontani trascorsi e il suo aspetto, secondo alcuni mordace, lo hanno penalizzato mettendo in luce caratteristiche caratteriali che non gli appartengono. Storia: L’origine dell’American Staffordshire Terrier è più recente rispetto ad altri tipi di molossoidi. Le prime testimonianze di questa razza risalgono all’’800 quando i combattimenti tra cani e altri animali erano considerati uno tra gli svaghi più divertenti e spettacolari dei tempi. Oltre a scontrarsi con loro simili, affrontavano anche orsi, tori, leoni e persino elefanti. Il più comune tra questi duelli all’ultimo sangue vedeva protagonisti perlopiù dei cani contro un toro. Il genere di cane utilizzato in queste competizioni prese il nome di bull dog (cane toro). La forza di questo animale e la sua sopportazione al dolore erano enormi, ma non risultava ancora sufficientemente aggressivo; oltretutto peccava nell’agilità. La necessità di queste caratteristiche
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portò l’uomo a selezionare un nuovo soggetto. In Inghilterra l’esempio di agilità e aggressività aveva già un nome: terrier. L’incrocio del molosso con il terrier diede i risultati sperati : il Bull’n terrier. L’attuale Amstaff però iniziò a essere selezionato solo verso la fine del 1800 in alcune colonie inglesi degli Stati Uniti e del Canada. Il risultato finale si ottenne accoppiando il Bull Terrier con il Blue Paul Terrier (una razza scozzese con il manto tipicamente blu). Nel 1936 l’American Kennel Club riconosce ufficialmente lo standard dell’American Staffordshire Terrier.
Carattere Un compagno fedele e devoto al proprio padro-
La Razza del mese: CANE
ne, l’Amstaff è un cane dal carattere bonario e giocoso. Lo scopo della sua vita è quello di compiacere l’amico uomo. La corporatura potente della quale è dotato, va stimolata con frequenti sgroppate e passeggiate. Deve essere allevato con cura nella socializzazione, così facendo può diventare un ottimo cane adatto alle famiglie e affidabile anche con i bambini. Se ben selezionato, non sarà mai pericoloso. L’indole di questa razza è ben altro e l’eventuale causa di atteggiamenti aggressivi va attribuita esclusivamente all’addestramento impartitogli dall’uomo.
Com’è fatto L’American Staffordshire Terrier di taglia media appartiene al gruppo 3, quello dei Terrier di tipo bull. È muscoloso, ben costruito, ma al tempo stesso agile e aggraziato; deve dare un’impressione di forza rapportata e proporzionata alla taglia. Luca Blasoni
Testa e muso
Il muso è di moderata lunghezza arrotondato nella parte superiore, il cranio è largo e i muscoli masticatori sono ben pronunciati. Lo stop è ben marcato e il naso è di color nero
Orecchie
Possono essere sia tagliate che integre
Collo
Pesante, leggermente arcuato. Si restringe dalle spalle al dietro del cranio. Di media lunghezza
Occhi
Scuri, rotondi, situati bassi e molto ben distanziati
Arti e piedi Coda
Sia i posteriori che gli anteriori devono essere in appiombo. Piedi di media dimensione, inarcati e compatti Corta, se paragonata alla taglia del cane, con l’ attaccatura bassa
Mantello
Pelo corto compatto e rigido della stessa lunghezza su tutto il corpo
Colore
Sono ammessi tutti i colori
Taglia e peso
La femmina può misurare dai 43 ai 46 cm e il maschio dai 46 ai 48; il peso deve essere proporzionale all’ altezza
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La Razza del mese: GATTO
Il Burmese un longevo gatto dal soffice mantello Appartenente a una tra le razze feline più longeve in assoluto, vive in media dai quindici ai diciotto anni ed è noto per il suo morbidissimo mantello tant’è che viene soprannominato il “gatto visone”. Esistono due tipologie di Burmese: il cosiddetto americano e l’ europeo. Il primo ha un aspetto più massiccio con la testa tondeggiante, mentre il secondo ha una forma più allungata e aggraziata.
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La Razza del mese: GATTO
Testa e muso
Orecchie
Occhi
Naso
Presenta un netto stop
Zampe e piedi
Coda
Mantello
Colori
Storia Il suo passato non è certo, alcune documentazioni scritte risalenti al’700 parlano di un gatto dal mantello morbido e marrone di nome Sulapak che, presumibilmente, potrebbe essere il suo primo antenato. Con sicurezza invece si può affermare che nel 1930 un americano importò da Yangon una femmina con un lucente manto marrone. Wong Mau, questo era il nome della micia, partecipò a numerose esposizioni feline suscitando grande interesse da parte degli estimatori. Il fatto eccezionale era appunto il suo color marrone e la notevole somiglianza con il Siamese. Il raggiungimento dello standard di razza ven-
Il sopratesta è largo e leggermente arrotondato, gli zigomi sono pronunciati e il mento è forte Larghe alla base e ben distanziate, arrotondate in punta Grandi e ben distanziati, con la linea superiore dritta e obliqua e quella sotto tondeggiante. Il colore varia dal giallo all’oro
Di media lunghezza, snelle e muscolose. I piedi sono piccoli e ovali Affusolata, di media lunghezza e con la punta arrotondata Dall’aspetto lucente, corto, fine, folto, aderente al corpo e quasi privo di sottopelo Di diversi colori: marrone (generalmente per lo standard americano) , blu, cioccolato, lilla, rosso, crema, cannella e tortie
ne ottenuto a metà degli anni ’30, in seguito ad alcuni incroci con gatti Siamesi. Il Burmese fu riconosciuto prima in Inghilterra (nel 1936) e soltanto nel 1960 negli Stati Uniti. Gli standard di razza dei due paesi differiscono sensibilmente sopratutto per la conformazione fisica dei due gatti.
Convive pacificamente anche con altri animali e risulta essere un ottimo compagno dei bambini.
Carattere
Com’è fatto
Intelligente, giocoso e molto affettuoso, il Burmese venera il padrone. L’adorazione che prova nei suoi confronti è paragonabile a quella che generalmente è propria del cane. Segue l’umano in ogni suo spostamento e non sopporta la solitudine. Vivace e intraprendente fin da cucciolo, mantiene queste qualità anche in età adulta.
È un gatto dalle forme morbide e proporzionate, con un corpo forte e muscoloso. Il manto ha un pelo folto dal colore solido che gli conferisce un aspetto leggero nonostante il maschio possa raggiungere un peso addirittura superiore ai 6 kg
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Luca Blasoni
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Gatto: psicologia e comunicazione
Il gatto dagli albori ai giorni nostri, la coabitazione e la prima domesticazione Per comprendere meglio il rapporto tra questo affascinate animale e l’uomo sarà necessario analizzare l’etogramma (descrizione dell’insieme dei comportanti osservabili nel gatto) e confrontarlo con il momento storico e sociale dell’essere umano. Il primo antenato del gatto è comparso sulla terra 70 milioni di anni fa. Fino al 7.000 A.C. tra le due specie regnava l’indifferenza, anzi, spesso si verificavano situazione nelle quali il gatto selvatico e l’uomo preistorico entravano in conflitto per aggiudicarsi piccole prede. Verso il 4.000 A.C. il gatto diviene semi-selvatico e si avvicina agli accampamenti per nutrirsi di insetti parassiti e piccoli roditori. Dal 2.000 al 1.000 A.C. nell’antico Egitto inizia la sua domesticazione, anche se parziale, e si trova a sconfinare, per motivi religiosi, all’interno dei templi. Soltanto a partire dal 1.000 A.C. in poi avviene la laicizzazione dell’animale e la conseguente completa divulgazione. Il rapporto di relazione affettiva, che si protrae fino a oggi, tra gatto e uomo ha luogo nel XIX secolo.
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Sono tre le principali tipologie di gatto: Felis catus il gatto domestico, Felis sylvestris il gatto selvatico europeo e Felis libyca il gatto selvatico africano. Il Felis sylvestris è il gatto delle foreste ed è il più feroce e aggressivo di tutti. La sua indole predatoria e il suo carattere schivo gli impediscono di avvicinarsi all’uomo quindi la sua domesticazione risulta pressoché impossibile. Il Felis libyca e il Felis catus hanno un approccio con l’uomo molto più socievole e possono essere addomesticati molto più facilmente. Quando gli esseri umani passano da una vita itinerante a una stanziale ha inizio il momento della coabitazione e la successiva domesticazione di questo animale. Gatto e uomo condividono gli stessi spazi da più di mille anni e il loro graduale avvicinamento è frutto di un reciproco scambio di servizi piuttosto che di un desiderio di intraprendere un legame affettivo. Con l’espansione dei romani in EuropA.C.ntinentale, soprattutto durante il Medio Evo, iniziarono a comparire i primi rat-
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ti. Questi insaziabili roditori, oltre a razziare cereali e altri alimenti, erano vettori di gravi malattie tra le quali la famigerata peste conosciuta ai tempi come la “morte nera”. Il gatto, abile cacciatore di topi, faceva in modo che le scorte di cibo dell’uomo non fossero depredate dai roditori e in cambio aveva il pasto assicurato! Così la condizione di gatto selvatico cambia e inizia a coabitare con l’uomo. Non vivono da subito sotto lo stesso tetto ma iniziano a condividere la proprietà, l’uomo ha la sua abitazione mentre il gatto ha il suo “regno” : il granaio. La vera e propria domesticazione, dal latino domus cioè casa, avverrà dagli inizi del XIX secolo, quando tra i due si instaurerà la stessa relazione affettiva che ancor oggi li unisce. Luca Blasoni
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Salute: il consiglio dell’esperto
Il coniglio Buongiorno a tutti, questo mese vi parlerò di un animaletto che sta sempre più entrando nelle nostre case: il CONIGLIO Miky Mouse Magazine vuole dar la possibilità al lettore di ricevere risposte, suggerimenti o chiarimenti in merito alle frequenti problematiche che la gestione di un piccolo animale domestico comporta. Ogni lettore è caldamente invitato a dar voce alla propria voce inviando una mail a magazine@mikymouse.it. Di mese in mese, in base allo spazio a disposizione, verranno scelti i quesiti più significativi ai quali verrà data risposta sul successivo numero di Miky Mouse Magazine.
La dott.sa Laura Diracca, Medico Veterinario, laureata presso la facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Bologna, nel 2004. Operante presso lo studio Veterinario Associato Bellocchio-Diracca a Cividale, si occupa prevalentemente di medicina interna e chirurgia. Nonostante la sua giovane età presenta un curriculum ricco di esperienze, corsi e seminari atti ad approfondire le sue competenze nell’ambito ecografico e in quello cardiologico.
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Partiamo sfatando un mito: il coniglio non è fatto per stare in gabbia. Il coniglio è un animale sociale ed il gruppo familiare del coniglio, con cui ha bisogno di passare molto tempo, è il nucleo familiare in cui entra ad abitare. Inoltre, il coniglio, è un animale crepuscolare: è sveglio la mattina presto fino alle 9-10 al massimo, poi dorme tutto il giorno e si sveglia di nuovo la sera verso le 5-6 per rimanere sveglio fino a notte fonda. Tenerlo in gabbia la notte vuol dire renderlo inattivo proprio nelle ore di maggiore attività. Quindi sarebbe l’ideale prendere un coniglio solo se si ha la volontà di tenerlo libero in casa almeno tutte le sere. Ovviamente per fare questo la casa deve essere “a prova di coniglio”: senza cavi elettrici in vista e con oggetti rosicchiabili davanti ai mobili che vogliamo preservare. Inoltre è bene arricchire l’ambiente con luoghi in cui lui/lei possa nascondersi (scatole o tubi abbastanza larghi) perché ai conigli piace molto stare nascosti. Gli piace anche correre ma deve farlo su tappeti o tappetini di gomma per non scivolare. I conigli imparano a essere abbastanza puliti, quindi con il tempo e un po’ di pazienza, gli si può insegnare a fare le urine e le feci nella lettiera che sarà posta nella gabbia, lasciando abbastanza pulito il pavimento (qualche pallina di feci può sempre scappare!) La gabbia deve essere abbastanza grande da permettere l’allestimento di una piccola tana, una ciotola per il cibo, il beverino a goccia (da preferirsi alle ciotole), la mangiatoia per il fieno e la cassetta igienica. Le dimensioni minime per un coniglio di media taglia (circa 1,8 kg) sono 100
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× 60 × 60 cm. Il coniglio comunque dovrebbe essere in grado di sollevarsi sugli arti posteriori e poter compiere almeno tre balzi all’interno della gabbia. Ma, ovviamente, più ore il coniglio ci deve passare, più deve essere grande. Quindi le misure minime sono adatte per un coniglio che passa fuori dalla gabbia almeno 4-5 ore al giorno. Il substrato ideale per il fondo della gabbia è costituito da trucioli di legno ricoperti da uno strato di fieno o il pellet di carta riciclata. Il coniglio è una specie strettamente erbivora e la sua anatomia è costruita su questa base. Il fieno deve essere fornito ad libitum, mentre i mangimi pellettati vanno razionati in quanto non consentono un regolare consumo dei denti. I vegetali a foglia possono essere somministrati a volontà, ma occorre abituare il coniglio ad assumerli in maniera graduale. Alcuni vegetali vanno offerti solo saltuariamente (brassicaceae e spinaci) e vanno evitati i cereali e i fioccati, che squilibrano la composizione della flora batterica intestinale, e predispongono all’obesità. Grande attenzione va posta alle piante ornamentali che possono essere tossiche per il coniglio. Il coniglio è un animale sempre all’erta, che ha bisogno di conoscere bene l’ambiente e le persone con cui vive per potersi fidare, ma resterà sempre un animale molto accorto e che si spaventa facilmente. Il coniglio vive molto male i cambiamenti, di qualunque natura essi siano: di alimentazione, di ambiente, di compagni o di persone. La convivenza con altri animali può essere problematica, visto che il coniglio è una specie fortemente territoriale, e bisognerà valutare i pro e i contro di un’eventuale convivenza, a maggior ragione se a convivere con lui devono essere animali di specie diversa. Ai conigli non piace essere presi in braccio in quanto temono molto l’altezza. E’ bene, quindi, non sollevarli ma sedersi per terra e chiamarli a sé magari con qualcosa di buono da mangiare in mano. Il tono di voce con cui gli si parla deve essere pacato e basso. Se ci sono bambini in casa bisognerà insegnare loro il modi migliori per interagire con il coniglio. Se il coniglio batte con violenza contemporaneamente gli arti posteriori, provocando un tonfo sordo vuol dire che è arrabbiato o infastidito da qualcosa: sarà il caso, allora, di non disturbarlo! Dal punto di vista sanitario il coniglio deve essere annualmente vaccinato contro la mixomatosi e la malattia emorragica virale. Le femmine, se non si fanno accoppiare, andrebbero sterilizzate per prevenire sia patologie a carico dell’utero (infezioni e tumori) sia le false gravidanze che causano nella coniglia forte stress. Anche i conigli maschi andrebbero fatti accoppiare o sterilizzati per ridurre loro lo stress e ridurre le marcature urinarie e fecali in giro per casa. Una volta attrezzata la casa e imparato a gestirlo, il coniglio è un animale molto docile e socievole che riempirà sicuramente le nostre serate!
A presto D.ssa Laura Diracca
News prodotto
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Animali nella letteratura
Spinta dalla fame, una volpe tenta di raggiungere un grappolo d’uva, ma ogni sforzo è vano. Constatando di non poterla raggiungere, esclama: “tanto è ancora acerba!”. La morale è: È facile disprezzare quello che non si può ottenere.
Esopo, dipinto di Diego Velázquez, 1639-1640, conservato nel Museo del Prado di Madrid.
Esopo e Fedro Dopo aver affrontato, nei numeri precedenti, il vasto argomento che vede il cane protagonista nella storia dell’arte, cercheremo di analizzare un tema ancor più ampio e complesso: gli animali nella letteratura. I testi che trattano di animali sono innumerevoli e vanno inizialmente divisi in due principali categorie: quelli che riguardano gli animali e il loro mondo relazionale e quelli che trattano i rapporti tra gli animali e l’uomo. Un’ altra distinzione che è opportuno fare è quella di differenziare la tipologia del testo in: libri scientifici (saggi di etologia, zooantropologia e veterinaria) e la letteratura d’evasione o approfondimento, nella quale gli animali sono protagonisti o comunque figure allegoriche che compaiono nella narrazione. Ultima, ma non meno importante, è la suddivisione in generi letterari: prosa (favole, romanzi,
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racconti, novelle...) e poesia ( epica, lirica, drammatica...). Fatte queste doverose premesse, inizieremo il nostro iter a ritroso nel tempo dai precursori della favola : Esopo e Fedro. Il tema dell’animale come protagonista della letteratura è presente fin dall’antichità. Esopo, favolista greco del VII o VI secolo a.C., è considerato il padre della favola classica. Nelle sue brevi ma brillanti storie, delle quali erano interpreti cani, leoni, rane, serpi, asini, corvi ecc... , metteva in luce i pregi e i difetti del genere umano con uno scopo educativo e bonariamente satirico. La più celebre tra le sue 400 favole è divenuta un proverbio di uso comune: “fare come la volpe e l’uva”. Una volpe affamata tenta di raggiungere un grappolo d’uva attaccato a un alto ramo.
Animali nella letteratura
Nella foresta un cervo si abbevera alla fontana e prima di andarsene rimane a guardare il suo muso riflesso nell’acqua. Subito l’animale rimane impressionato dalla bellezza e dalla robustezza delle sue corna intricate, mentre resta disgustato dalla sottigliezza e dalla debolezza del suo corpo snello. Mentre è ancora intento a guardare le sue corna, il cervo sente gli abbai di cani e gli schiamazzi di un gruppo di cacciatori nelle vicinanze e scappa. Ma durante la corsa le sue corna rimangono impigliate tra i rami spogli di un albero. Presto viene raggiunto dai cani che lo sbranano ferocemente. Un attimo prima di morire, il cervo piangente grida queste parole: “O me sventurato! Solo ora che sto per morire capisco come mi siano state utili le gambe che disprezzavo, mentre mi hanno recato danno le corna che lodavo!” Morale della favola: a volte le cose che odiamo ci possono tornare più utili di quelle che amiamo.
Gaio Giulio Fedro
Contro i potenti nessuno è protetto a sufficienza; se poi si aggiunge un consigliere malefico, va in rovina tutto ciò che forza e perversità attaccano. L’aquila portò in alto una tartaruga. Ma questa aveva nascosto il corpo nella sua casa di corno e così rintanata non poteva essere lesa in alcun modo. Giunge, fendendo l’aria, la cornacchia, e volandole accanto, dice: “È certo una preda bella grassa quella che hai arraffato con gli artigli; ma se non ti mostrerò che cosa devi fare, ti stancherà inutilmente con il suo notevole peso”. Avuta la promessa di una parte, consiglia di rompere su una roccia la dura corazza, lasciandola cadere dall’alto del cielo; dopo averla così fracassata, avrebbe potuto cibarsi facilmente. Persuasa da queste parole, l’aquila seguì i consigli e divise generosamente il pasto con la sua maestra. Così quella che era stata protetta dal dono di natura, soccombette alla forza unita alla furbizia.
i padri della fabulistica animale Non riuscendo nell’intento e comprendendo che non sarebbe stata in grado di prenderla, disprezzò il gustoso boccone dicendo: “Tanto è ancora acerba!”. La volpe, come anche alcuni uomini, non potendo raggiungere i propri scopi per inettitudine, accusa le circostanze. Il valore didattico delle favole è dato dalla morale che esprimeva il pensiero dell’autore riguardo l’essere umano. La figura allegorica dell’animale narrava la quotidianità, i difetti, i pregi e spesso esprimeva sottili critiche nei confronti del mondo politico. Anche se non si conosce molto sulla vita del favolista greco, sembra che sia stato condannato a morte proprio a causa di un suo scritto nel quale, tra le righe, criticava l’ottusità degli abitanti di Delfi.
della sua opera era quello di fare riflettere sui costumi e sui comportamenti umani. Giunto da schiavo a Roma in giovane età, divenne insegnante al palazzo reale. Per i suoi meriti venne liberato dalla schiavitù e visse da liberto alle dipendenze di Tiberio, Caligola e Claudio. La morale delle sue favole, spesso amara, tocca sia tematiche della vita privata che di quella politica. Per esempio dietro la storia del cervo alla fonte, Fedro si riferisce al fatto che non sempre bellezza e bontà coincidono; la morale dell’aquila e della cornacchia invece, ha una valenza pubblica e sta a indicare che non è possibile sfuggire dalla stretta dei potenti. Luca Blasoni
Fedro, autore latino nato intorno al 20/15 a.C., prese ispirazione dal genere di Esopo e il fine
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Associazioni
Come possiamo aiutare i rifugi per animali? Gli amanti degli animali sanno quanto importante sia accogliere un quattro zampe in famiglia, quanto fondamentale risulti l’adozione di un cane e di un gatto vissuto nella sofferenza. Ma non tutti hanno la possibilità di adottarne uno, ma questo non significa che non si possa comunque fare del bene alle code in difficoltà, sono molte le attività che il privato può intraprendere per agevolare i lavori dei canili e rifugi, ecco, quindi, una lista di possibilità per chi desiderasse intraprendere il percorso della donazione o del volontariato, con una dovuta premessa: il primo step è sempre quello dell’informazione, ovvero, contattare che si è deciso di aiutare per comprendere le effettive necessità, un aiuto alla cieca, infatti, non giova a nessuno, tantomeno agli animali. Fatto questo, genericamente i ricoveri per cani e gatti hanno bisogno di: detersivi, panni, spugne, guanti, pompe di gomma lunghe e resistenti, coperte, drappi caldi per rendere i giacigli dei quattro zampe più confortevoli. Le dispense alimentari sono sempre gradite; prodotti di cancelleria: penne, fogli, cartucce per stampanti, raccoglitori, qualsiasi prodotto per amministrare la parte burocratica dei canili e rifugi è sicuramente utile.
Denaro:quest’offerta può sembrare fredda e materiale ma, una donazione in denaro è uno dei migliori modi per aiutare i quattro zampe ospitati in questi ricoveri, in quanto, verrà amministrata al meglio secondo le effettive necessità e dirottata sugli interventi più urgenti, non sempre conosciuti al pubblico. Battesimi, Comunioni, Cresime, lista nozze, lauree: un modo molto diverso per provvedere alla sopravvivenza di tanti Fido e Micio è inserire la possibilità di una donazione nelle liste dei regali di compleanno, Pasqua, Natale e qualsiasi altra occasione, anzichè farsi regalare l’ennesimo set di pentole, si può dirottare gli invitati ad un evento verso la sensibilizzazione animale. Una piccola riffa di parenti sarà in grado di raccogliere un bel gruzzoletto per i tanti animali bisognosi delle nostre città. Tempo. per i più coraggiosi non c’è niente di meglio che donare il proprio tempo offrendosi come volontari, con una consapevolezza di dover seguire, prima, un legittimo iter per vagliare le effettive capacità, la motivazione e apprendere le tecniche di cura e tutela dei quattro zampe. Laura Montoneri E.n.p.a. Udine
L’associazione “gli amici di Poldo” L’Associazione di Promozione sociale “Gli Amici di Poldo”, avente sede in San Vito al Torre (UD), Via Roma 194, nasce nel 2012 da un gruppo di volontari che da anni si adopera per la tutela e la cura degli animali da compagnia, in particolare di cani e di gatti. Svolge la propria attivita’ in regione, soprattutto nella bassa friulana, e si occupa: L’Associazione favorisce inoltre le adozioni responsabili, soprattutto dai canili e dai gattili del nostro territorio, impegnandosi nella lotta al randagismo e alla proliferazione delle colonie feline. Vigila inoltre sul rispetto della carta dei diritti degli animali e si impegna a far approvare i regolamenti comunali per la loro tutela. L’associazione si fa inoltre promotrice nella regione Friuli-Venezia Giulia di una particolare iniziativa per contribuire economicamente alla sterilizzazione di quegli animali i cui proprietari non abbiano i mezzi per sostenere interamente le spese. L’Associazione infine si mantiene grazie al contributo dei soci e alle donazioni dei privati, con cui mantiene i felini e i cani in stallo presso la sede e porta avanti progetti quali la realizzazione di grandi gabbie da esterno
dove collocare i gatti in attesa di adozione, la realizzazione di un’oasi felina e la costruzione di box per cani, anch’essi in attesa di un’adozione. Modalita’ operative dell’associazione Tutti i gatti affidati all’associazione vengono sottoposti da subito a controlli veterinari volti a stabilire lo stato di salute dell’animale e a verificare l’eventuale presenza di malattie infettive quali la Fiv (aids felino) e la Felv (leucemia felina), non trasmissibili all’uomo ma contagiose per i felini. In caso di esito negativo, i gatti vengono tenuti e mantenuti all’interno di ampie strutture esterne dotate di cucce e punti di approvvigionamento idrico e alimentare. Il cibo e l’acqua vengono somministrati due volte al giorno dai volontari che si occupano anche di pulire le lettiere e cambiare gli stracci e le coperte che fungono da giaciglio, soprattutto nel periodo autunnale e invernale. I gatti che risultano invece affetti da qualche patologia, vengono prima curati – nel caso di semplici raffreddori o di qualche altro disturbo “passeggero” – e poi liberati nelle suddette strutture esterne. I felini affetti invece da malattie non curabili
vengono tenuti all’interno della sede durante il periodo invernale e in gabbioni esterni a loro dedicati durante il periodo estivo, in modo che possano trarre i benefici derivanti dall’essere all’aria aperta e a contatto con l’erba. Tutti i gatti infine vengono sterilizzati presso strutture veterinarie convenzionate e, se possibile, dati successivamente in affido a famiglie attentamente selezionate. Come immaginabile, i costi sostenuti quotidianamente dall’associazione e dai suoi volontari sono a dir poco ingenti e pertanto vengono promosse diverse iniziative volte alla raccolta di fondi da utilizzare sia nella gestione e nel mantenimento dei felini sia nella realizzazione di piccoli progetti quali l’acquisto dei gabbioni/gazebi esterni, l’acquisto di una casetta da esterno per ospitare le cucciolate o l’installazione di vasconi per la pulizia del materiale ingombrante(coperte, trasportini, vasche ecc.). L’associazione si avvale unicamente dell’aiuto prezioso di volontari che dedicano alcune ore del loro tempo alla cura dei felini e di quella decina di cani in stallo presso la sede dell’associazione. Attualmente l’associazione conta 25 soci e una quindicina di volontari.
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Pillole di Acquariologia
L’acquario e i suoi abitanti:
Questo mese parliamo degli “abitanti” dell’acquario. Lo scalare Lo scalare - Pterophyllum scalare La sua scoperta risale al 1823,la sua descrizione realizzata dal tedesco Lichtestein,ma solo nel1840 prenderà il nome odierno di “Pterophyllum scalare”. Lo scalare è un pesce dalle caratteristiche territoriali, è propio per questo motivo che può diventare pesce di comunità solo in acquari di minimo 120-150 lt. Avendo sufficiente litraggio la sua aggressività sarà calmierata e potrà convivere bene con neon, cardinale ed altri. Ideale è l’abbinamento con microgeophagus ramirezi e trichogaster sp. Nell’abbinare questo splendido pesce ad altri,non dobbiamo dimenticare che è un po’ lento nel nutrirsi,non va quindi abbinato a pesci troppo veloci e voraci. Pterophyllum scalare pur essendo un ciclide è adatto a vasche con piante perché non solleva il ghiaietto di fondo e non rovina le piante che tra l’altro possono servire per la sua deposizione. Si tratta di un pesce oviparo che depone le sue uova su superfici verticali ampie, spesso utilizza foglie di echinodorus o filtri interni,ma esistono in commercio coni di ceramica, realizzati per la loro deposizione . La schiusa delle uova avviene in 36-48 ore ad una temperatura di 28°,nelle quali sia il maschio che la femmina da bravi ciclidi le proteggono dai predatori. I due riproduttori le devono ventilare con il moto delle pinne e pulire perché si formano spesso ammuffimenti , in questo caso le uova non si schiudono. Per evitare la formazione di muffe sarebbe importante posizionare la pianta su cui hanno deposto,in prossimità della pompa sotto acqua corrente.
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Lo scalare
Attenzione di notte: E’ proprio a luci spente che qualche compagno di vasca potrebbe predarle, in particolar modo i loricaridi come (ancistrus – gliptoperictis – plecostomus ecc.). Si può evitare questo rischio con l’ausilio di una luce led notturna . Non innervosirli con la nostra presenza è altrettanto importante perché non sopprimano loro stessi le uova. Come si sceglie una coppia: Non è semplice perché non avendo dimorfismo sessuale, per selezionare dei riproduttori dovremo acquistare almeno 4 esemplari ed attendere che si formi naturalmente una coppia. Elena Di Giusto
Lo Scalare Famiglia: ciclide americano Provenienza: sud america “rio delle amazzoni - rio negro” Taglia da adulto: 15 cm Dimorfismo: assente Ph: 6,5 Kh: 2 – 3 Gh: 5 – 10
Le varietà
Piante ideali con lo scalare
Scalare Scalare Scalare Scalare Scalare Scalare
Anubias sp. Echinodorus sp. Vallisneria gigantea Egeria densa Ceratophyllum demersum
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koi diamant zebra nero leopard half striped
Nel negozio MikyMouse di Gemona, puoi trovare un ampio reparto dedicato all’acquariologia
Le indagini dell’ispettore Miky
Chi ha rubato la luce alla lucciola Lucina? E’ un piovoso lunedì di maggio il primo giorno di lavoro nel nuovo ufficio della stazione di polizia del bosco e l’ispettore Miky guarda fuori dalla finestra pensieroso…..”nuovo lavoro, nuovo aiutante, l’agente Ricky….mah, speriamo vada tutto bene” L’ispettore Miky era assorto nei suoi pensieri quando sentì squillare il telefono: uno squillo, due, tre….”Ricky!!!” gridò . L’agente Ricky era un topino giovane e scattante, era alto,magro con delle grandi orecchie ma un tantino svanito. Sentito l’urlo dell’ispettore, si precipitò all’apparecchio che continuava a squillare :” Pronto qui l’agente Ricky della polizia del Bosco” dall’altra parte del filo una voce stridula ed agitata “Pronto pronto ! qui la lucciola Lucina! aiuto, aiuto!” “Cosa posso fare per lei, signorina Lucina?” Chiese rispettoso Ricky “Aiutatemi, qualcuno ha rubato la mia luce, la sera non posso luccicare, sono spenta! aiuto!” “Non si preoccupi” rispose l’agente “L’ispettore Miky ed io stiamo arrivando!” “Cosa succede, mio prode compagno? “ domandò curioso l’ispettore Miky “ La lucciola Lucina è spenta capo! qualcuno le ha rubato la luce.” spiego’ Ricky. “Caspiterina! che problema! andiamo subito a vedere!” esclamò Miky. Dopo poco, erano già ai limiti del bosco, vicino allo stagno, dove abita la povera Lucina che li attendeva disperata. “Meno male che siete arrivati, spero proprio che possiate aiutarmi “ piagnucolava la poverina. “ Su, signorina Lucina, si calmi e mi racconti com’è andata” disse l’ispettore Miky accomodandosi in giardino. “ Dunque “ cominciò la lucciola, “come ogni notte, quando rientro a casa dal mio giro e non prima di aver luccicato in lungo ed in largo
per la gioia di tutti, mi stacco la luce dal groppone e la ripongo al suo posto, qui, vicino al letto. Stamattina, come tutte le mattine, dopo essermi lavata, volevo pulire per bene anche la mia luce, ma non era più li, l’ho cercata e ricercata e poi, alla fine, vi ho telefonato…. come farò adesso, senza la mia luce? come potrò luccicare?” Mentre l’agente Ricky cercava di consolare la povera Lucina, l’ispettore Miky pensava e si guardava in giro. Notò per terra delle strane impronte…..come se qualcuno avesse trascinato qualcosa di pesante. “Ha notato qualcosa di strano stanotte, signorina?” chiese sospettoso Miky, mentre ripensava a quelle strane impronte. “No, non mi pare. Comunque quando io dormo, dormo come un sasso, signor ispettore!” rispose Lucina. “E delle sue amiche, che mi dice?” “ Tutte brave ragazze.” Garantì Lucina. “Mmmmmhhhh……..e i vicini di casa? nessuno di nuovo che si è trasferito ultimamente?” “Si, c’è una famiglia nuova, una famiglia di zanzare, vengono da fuori, non li conosco bene, solo la figlia conosco un po’ di più, si chiama Zarina” Con un sussulto l’ispettore Miky si alzò intimando al suo aiutante: “Andiamo a conoscere la zanzara Zarina. Gambe in spalla Ricky!” In men che non si dica, stavano bussando alla porta della famiglia Zuzù e aprì proprio Zarina che, appena li vide, impallidì. “Buongiorno, mia cara signorina” “Bu-bu-buongiorno” sussurrò Zarina. “Stiamo indagando su uno strano caso di furto avvenuto in zona la scorsa notte. Lei dov’era tra mezzanotte e le cinque del mattino? “ Zarina non rispondeva e pian piano cominciò a singhiozzare: “Mi perdoni ispetto-
re….la luce di Lucina è così bella! tutti sono felici di vederla assieme alle sue amiche volteggiare in cielo…mentre io….le zanzare danno solo fastidio e per una volta volevo essere guardata ed ammirata anche io! Così, la scorsa notte, mentre Lucina dormiva, le ho preso la sua luce. Ma era solo per una notte, lo giuro, poi l’avrei riportata…..mi dispiace tanto!” “ Mai soluzione fu più facile” pensò Miky. Nel frattempo li aveva raggiunti Lucina che era felicissima di aver ritrovato la sua luce. “Che facciamo con Zarina?” Chiese preoccupato l’agente Ricky. “Dovremmo portarla in centrale , a seguito dell’eventuale denuncia di Lucina e poi finirà in prigione. Così dice la legge….. ma….se per caso Lucina non volesse sporgere denuncia….si risolverebbe tutto con una sonora tirata di orecchie.” Lucina, che è davvero una lucciola per bene e compassionevole, diede un’altra possibilità a Zarina e non sporse denuncia. Zarina, dal canto suo, capì molto bene il suo errore ed evitò di ripeterlo. Col tempo, le due divennero ottime amiche e non è raro vedere Zarina che si fa un giro sul lago con la luce di Lucina sul groppone! La giornata, la prima giornata di lavoro al bosco si concluse molto bene per l’ispettore Miky e l’agente Ricky. Alla prossima avventura!!
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Animali famosi
Gli Aristogatti
un intramontabile film d’animazione accompagnato da una travolgente colonna sonora Gli Aristogatti è il ventesimo classico animato marchiato Disney e il primo prodotto dopo la scomparsa del “padre di Topolino” Walt. Diretto dal regista Wolfgang Reitherman, segue la tradizionale linea cinematografica disneyana anni ‘70 fatta di sfondi e personaggi abbozzati esclusivamente a mano. I disegni , in bianco e nero, venivano montati uno a uno su dei rulli. Fatte le prove del filmato, i fotogrammi erano copiati su tavole, colorati e fotografati. L’ intero procedimento era assai laborioso basti pensare che a ogni secondo di film animato venivano dedicati ben 24 scatti! E’ ambientato nei primi del ‘900 a Parigi, una tra le capitali che meglio rappresenta il periodo della Belle Epoque. Quì la ricca Madame Adelaide vive con i suoi adorati mici : Duches-
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sa (la mamma gatta) e i suoi tre micetti Bizet, Minou e Matisse. L’ anziana signora decide di fare testamento ed essendo sola al mondo, lascia tutti suoi averi agli animali. L’ avido domestico di casa, Edgar, sapendo che alla dipartita di Adelaide si sarebbe dovuto occupare ancora a lungo dei gatti, prima di poter ottenere la sua parte, decide di sbarazzarsi degli eredi a quattro zampe. Un notte li rapisce con l’ intento di eliminarli. Lo sventurato incontro di Edgar con due famelici cani randagi permette però agli Aristogatti di darsela a gambe. I quattro fuggitivi spaesati si aggirano nella notte per le vie di una città a loro sconosciuta e piena d’insidie finché non incontrano Romeo, un gatto di strada dai modi un po’ rozzi ma dal cuore d’oro. Il gattone, di chia-
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re origini romane, si offre di riaccompagnarli dalla loro padrona. Sulla via di casa incontreranno alcuni amici di Romeo, il gruppo musicale degli Scat Cat, che con il loro contagioso ritmo jazz trascineranno in pista tutti quanti! L’ immancabile lieto fine di questa pellicola, dedicata sopratutto alla sterminata platea degli amanti dei gatti, è da considerarsi un viaggio d’iniziazione con esito rovesciato: il vagabondo Romeo insegna agli Aristogatti a vivere intrepidamente in un mondo dove l’astuzia e il coraggio ti permettono di sopravvivere, ma sarà lui stesso, a cedere per amore adattandosi a una comoda e aristocratica vita in villa. Luca Blasoni
Benessere ed energia per il tuo animale!
Artosalus
aiuta a difendere le sue articolazioni e il suo benessere.
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Il sano movimento mantiene giovani. Artosalus è l’alimento complementare che, grazie ai suoi ingredienti naturali, contribuisce all’efficienza delle articolazioni del tuo cane senza alcuna controindicazione. La sinergia degli estratti di Artiglio del Diavolo, Boswellia, Ribes Nero e Spirea Ulmaria ha un effetto lenitivo per le articolazioni. Usalo quotidianamente: lo aiuterà a mantenerlo attivo e a vivere meglio. Scegli tra compresse e pasta la soluzione ideale per lui.
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Pet à Porter
Groom Room, un pet ristorante Primo ristorante per cani e gatti a Mosca: si chiama Groom Room e ha aperto i battenti nell’elegante boulevard Petrovski. Gli animali potranno gustare su piatti di porcellana, imboccati dai loro padroni, prelibatezze come il carpaccio di vitello o tonno e la tartare di filetto di manzo su un cuscino di legumi o verdure. Piatti da innaffiare con ”vino” o ”birra” analcolici (in realtà si tratta di brodi di carne). I prezzi variano da 750 a 1.000 rubli (da 16 a 25 euro). Prima o dopo il pranzo c’e’ anche la possibilità di fare la toelettatura. Insomma, servizio completo.
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Plain Lead Red GRVO404-100-H1: Guinzaglio in ecovernice rossa con dettagli oro.
SABATO 15 FEBBRAIO ore 17.00 presso Pet à Porter Via Cavour 7 – Udine In occasione de la Festa nazionale del Gatto: Incontro con l’autrice e presentazione del libro “La Gatta che vedeva le streghe” Di Stefania Conte Il romanzo ‘La gatta che vedeva le streghe’ è il titoMorganti Editori lo capofila della collana ‘Gatti che…’, ideata con il proposito di portare in libreria romanzi in cui gatti speciali, ed esseri umani che sanno stupirsi, raccontano ai lettori delle storie in cui la realtà è modellata con le forme dei miti e dal folklore. Questo primo romanzo, come quelli successivi, è ambientato in Friuli Venezia Giulia. L’autrice ha sviluppato la storia a Varmo, muovendo in un palcoscenico narrativo assai verosimile una gatta rossa di nome Zoe, delle donne speciali, delle streghe incartapecorite dedite agli incantesimi e un golosissimo corredo di dolci, torte e biscotti. Ne è uscito un libro adatto a tutti i lettori, in cui traspare la passione dell’autrice per le forme del folklore di questa terra che la ospita, e la sua indole visionaria, che la porta a credere alle fate, alle streghe e ai folletti. La sua competenza in psicologia
Incontro d’autore
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clinica, l’amore per i gatti e l’attenzione all’anima degli uomini la porta a raccontare storie divertenti, ironiche e commoventi. Stefania Conte, nata a Venezia, ora vive in Friuli. Refrattaria a raccontare di sé, preferisce attirare l’attenzione scrivendo di gatti magici, di donne e uomini buoni e straordinari, di luoghi ameni, di terre sconosciute dove tutto è possibile, di streghe e di buonissimi dolci, che non cucinerà mai. La gatta che vedeva le streghe (2013) è il suo primo romanzo, dedicato agli adulti che sanno ancora stupirsi e farsi commuovere, e ai bambini, che hanno adottato una famiglia di folletti dispettosi. Tra aprile e maggio del 2014 uscirà il suo secondo romanzo, intitolato La gatta che giocava con le farfalle. Vive a Santa Marizza di Varmo, con il marito editorescrittore, 14 gatti e un cane.
ict ià Porter Am di Pe
Pet à Porter
Gli scatti fashion di chi passa a trovarci!
Ricky Tea
Brenda Perlina
Lia Bruno
Thelma
Chloè
Zoe
Rocky
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Miky e Mouse zone
Risate dal web
Adozione del Cuore
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La storia di Zelig
In attesa di adozione gatta nera di circa un anno, sana, sterilizzata e con microchip. Molto timorosa, adatta ad una famiglia tranquilla e responsabile, adatta a vivere in appartamento. E’ ospite del Rifugio del Cane della sezione di Udine E.N.P.A., aperto il lunedì, giovedì e sabato dalle 15.00 alle 18.00.
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Zelig, dolcissimo cucciolo indifeso la tua vita è stata un’odissea, una tragedia che purtroppo non è toccata solo a te ma anche a tanti altri cuccioli Bosniaci in balia di un territorio dove gli animali vengono uccisi nei modi peggiori. Zelig è stato trovato a Tuzla la città più crudele della Bosnia con gli animali. Zelig aveva una mamma e cinque fratellini, la sua mamma li aveva partoriti solo da una settimana quando la furia umana si è abbattuta su di loro. Zelig è stato trovato mente piangeva disperato e giaceva nel sangue della sua mamma e dei suoi fratellini fatti a pezzi a colpi di machete dall’uomo. Zelig era troppo piccolo per sopravvivere ma l’amore delle nostre volontarie ha fatto il miracolo. Zelig è stato allattato per settimane dalla volontaria che lo ha salvato, ha avuto la bronchite, ha avuto momenti in cui si è lasciato andare alla solitudine e alla disperazione ma
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grazie all’amore e alla dedizione infinite di Suzana la volontaria, il piccolo Zelig ha passato quel momento critico e ora è un meraviglioso cucciolotto di tre mesi e mezzo sanissimo, infinitamente dolce e coccolone, molto educato e ubbidiente. La storia di Zelig merita un lieto fine perche la sua famiglia non sia stata sterminata invano. Zelig sta cercando la sua mamma per sempre... SEI FORSE TU? Zelig è un maschietto di tre mesi e mezzo, futura taglia media contenuta sui 15/16 kg e si affida vaccinato con eptavalente e richiamo, antirabbica chip e passaporto internazionale dopo colloquio preaffido. Nelle foto Zelig quando è stato trovato a TUZLA il 10 ottobre e oggi pronto per la sua famiglia. ZELIG SI TROVA A MILANO Per info e adozione clara.bonetti@gmail.com 349 3959781
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e sto cercando temporaneamente una persona che sia affidabile e affettuosa perché al momento il mio padrone è impossibilitato a prendersi cura di me. Vi ringrazio dell’attenzione e spero che qualcuno si faccia avanti. Per maggiori info contattate il seguente indirizzo e-mail : giuseppinakonte@libero.it o tramite Messaggio Privato il seguente contatto Facebook: Giuseppina Conte. (ho una foto con un cagnolino nero in braccio) PS: NO PERDI TEMPO Grazie
e sarà adottabile dal 19/02 in poi. Futura taglia piccola. Verrà affidato con microchip - di cui si chiede il rimborso - ad amanti animali. No box, no catena, no solo giardino. Controllo pre e post affido. Se interessati chiamate il 338.2491975.
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Eventi del mese in negozio Giornate Promozionali Febbraio • • •
Venerdì 14 - Udine: Almo Nature Day Sabato 15 - Udine: Royal Canin Day - Buttrio: Prolife Day - Codroipo: Stuzzy & Schesir Day - Gemona: Trainer Day Sabato 22 - Udine: Trainer Day - Buttrio: Hill’s Day - Codroipo: Prolife Day - Gemona: Stuzzy & Schesir Day
Giornate Promozionali Marzo •
Sabato 1 - Udine: Hill’s Day - Buttrio: Trainer Day - Codroipo: Royal Canin Day - Gemona: Prolife Day
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Sabato 8 - Udine: Almo Nature Day - Gemona: Hill’s Day
SABATO 15 FEBBRAIO ore 17.00 presso Pet à Porter Via Cavour 7 – Udine In occasione de la Festa nazionale del Gatto: Incontro con l’autrice e presentazione del libro “La Gatta che vedeva le streghe” Di Stefania Conte Morganti Editori
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NUMERI UTILI
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Anagrafe canina e ufficio tutela animali domestici comune di Udine 0432/271931 Ordine dei medici veterinari provincia di Udine 0432/501466 Enpa Rifugio del cane via Gonars 42 mail: udine@enpa.org - tel: 0432/522263 Fauna selvatica: provincia di Udine Servizio risorse naturalistiche 0432/279822
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Fauna selvatica in difficoltà: servizio vigilanza faunistica della provincia di Udine 800.961969 ALTRI CANILI FVG Canile comprensoriale Comunità collinare 0432-801288 Rive d’Arcano 0432-955160 Il Girasole Protetto 0431-60375 (canile convenzionato con il comune di Udine)
La bella FLO
Canile comprensoriale della Carnia Tolmezzo 0433-44253 Rifugio di Villotta di Chions 0434-630420 ALTRE ASSOCIAZIONI Dingo 339-4231606 Amici della Terra 0432-479481 Amico Gatto 0432-510258 Animali di città 0432-486004 Cagnetta amica 0432-478974 LAC - Lega abolizione caccia 338-1980127 LAV - Lega Anti Vivisezione 0434-41368 340-8322628 Wwf Sezione regionale Friuli Venezia Giulia 040-360551 0432-502275
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ASS6 Servizio veterinario 0434-369830 0434-369834 / 0434-369833 / 0434-369832 Sterilizzazioni a basso costo 0434-630420 / 335-7054488 INFORMAZIONI Per denunce, maltrattamenti e abbandoni Polizia municipale del proprio comune Carabinieri Per recupero animali vaganti o feriti Polizia municipale del proprio comune Settore veterinario Ass competente per territorio 118 Per segnalazione e censimento colonie feline Polizia municipale del proprio comune settore veterinario Ass competente per territorio Per reperibilità veterinari Ass 118
Un affettuoso saluto dal tenero Paco e dalla sua amica Francesca !
La Bacheca Click del MikyMouse Magazine, vi aspetta con immagini divertenti o semplicemente uniche, così come sono i vostri fidati amici. ps: cari amichetti pelosi e non, dite ai vostri padroncini di farvi tante foto, in modo da farvi ammirare dagli altri amici che leggono il MikyMouse Magazine. Invia le foto con una piccola descrizione o saluto a: magazine@mikymouse.it
Febbraio 2014
Miky Mouse Magazine
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