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Soluzioni per l’isolamento - Edilizia 2010
Cover MT Edilizia 23-03-2010 x stampa:Layout 1
Saint-Gobain Isover Italia S.p.A. Via Donizetti 32/34 24043 Vidalengo di Caravaggio (BG) ITALIA Tel. + 39 0363 318 400 Fax. + 39 0363 318 337 www.isover.it
Questo Manuale Tecnico ha lo scopo di fornire una guida rapida per aiutarvi a trovare informazioni utili sull’isolamento in edilizia. Le informazioni contenute in questo Manuale Tecnico si basano sullo stato attuale delle nostre conoscenze ed esperienza e sono state compilate con attenzione. Dovessero essere tuttavia presenti informazioni inesatte, è da escludersi negligenza grave da parte nostra. Tuttavia, non accettiamo alcuna responsabilità per attualità, correttezza e completezza di tali informazioni in quanto non sono da escludersi errori non intenzionali e non è possibile garantire un aggiornamento continuo. Saint-Gobain Isover Italia S.p.A. si riserva il diritto di apportare in ogni momento e senza preavviso modifiche di qualsivoglia natura a uno o più prodotti, nonché di cessarne la produzione. 03/2010
Soluzioni per l’isolamento Edilizia
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Creare soluzioni efficienti di isolamento termico e acustico per garantire un comfort sicuro e proteggere l’ambiente.
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Introduzione Edifici: affrontare le sfide del 21esimo secolo Il mondo sta cambiando a un ritmo sempre maggiore. I progressi compiuti dalla scienza e dalla tecnologia hanno migliorato la qualità della nostra vita, tuttavia hanno anche messo in evidenza il sottile equilibrio del nostro ambiente. Il riscaldamento globale non è più un concetto lontano, ma una vera minaccia per il futuro dell’umanità. Il settore dell’edilizia deve riconoscere di esercitare un impatto sul riscaldamento globale e cercare di conservare le risorse energetiche fondamentali ed esauribili. Per affrontare questi temi bisogna cambiare il modo di progettare gli edifici e di ristrutturare quelli già esistenti, in modo tale da ridurre il loro impatto negativo sull’ambiente. Grazie al proprio know-how, ISOVER Saint-Gobain accetta la sfida e offre il proprio supporto per un’ edilizia sostenibile. Il processo edile deve preservare gli ecosistemi, la biodiversità e i paesaggi locali unici nel loro genere, garantendo allo stesso tempo una qualità di vita migliore, così come la salute e la sicurezza di chi abita e utilizza tali edifici. L’edilizia sostenibile fornisce soluzioni in grado bilanciare questi temi e obiettivi a volte contraddittori. Collaborando con tutti i partner della catena edile, ISOVER Saint-Gobain ha intenzione di mettersi in prima fila in questa nuova e difficile avventura. Benoit Carpentier CEO Saint-Gobain Insulation
ISOVER
Saint-Gobain è leader mondiale per quanto concerne l’isolamento sostenibile. Questa posizione, che si basa sulla conoscenza dei diversi mercati e applicazioni, nonché sul forte interesse verso i bisogni e le aspettative dei clienti, è rafforzata dalla tecnologia della lana di vetro e dallo sviluppo selettivo di altri materiali isolanti (polistirene espanso, polistirene estruso, lana di roccia, lana di canapa). Al fine di soddisfare le richieste attuali e future, ISOVER Saint-Gobain da sempre si impegna a rendere possibile per tutti un isolamento efficace e di qualità, indipendentemente dal clima del proprio paese, dal tipo di progetto e dal budget a disposizione.
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Sommario ■ L’ AZIENDA ISOVER - Cenni storici - ISOVER nel Mondo - ISOVER parte del gruppo Saint-Gobain
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■ Lana di vetro - La produzione - I vantaggi - Un prodotto per l’ambiente - Caratteristiche sanitarie delle lane minerali - Il bilancio energetico della lana di vetro
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■ Lana di roccia - La produzione - Caratteristiche e vantaggi
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■ EPS e XPS - La produzione e vantaggi
P 32
■ INFORMAZIONI TECNICHE ■ L’ isolamento termico - Aspetti fisico-tecnici dell'isolamento termico - La normativa italiana - Certificazione energetica degli edifici - Climatizzazione invernale - Fabbisogno estivo - L’isolamento termico degli edifici di nuova costruzione
P 34 P 36
■ L’isolamento acustico - Aspetti fisico-tecnici sull'isolamento acustico - Pareti, pavimenti e la lana di vetro - La normativa italiana
P 52
■ La protezione dal fuoco - Aspetti fisico-tecnici sulla protezione dal fuoco - La normativa italiana
P 60
■ La tenuta all’aria - Aspetti fisico-tecnici sulla tenuta all’aria
P 64
■ La gestione della condensa - Protezione dalla condensa - Isover Vario KM Duplex UV
P 70
■ La marcatura CE - La normativa europea - Capire l’etichetta
P 76
■ La Casa Multi-Comfort Isover Saint-Gobain - Costruire in modo responsabile e confortevole - I vantaggi della Casa Multi-Comfort - Poca fatica e ottimi risultati - Il comfort acustico - L’ acustica in Europa... e secondo Isover Saint-Gobain
P 78
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indice ■ COPERTURE - Soluzioni Isover Saint-Gobain per le coperture e voci di capitolato - IBR K e IBR N - IBR CONTACT - E60 S - SUPERBAC Roofine® e SUPERBAC N Roofine® - BAC CF Roofine® e BAC CF N Roofine® - ROOFIX - BLOCK TR - VAPO LIGHT - SYNTO LIGHT - VARIO e Accessori
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82 84 96 98 100 102 104 106 108 110 112 114
■ PARETI - Soluzioni Isover Saint-Gobain per le pareti e voci di capitolato - EXTRAWALL e EXTRAWALL VV - XL K e XL - MUPAN e MUPAN K - MUPAN ALU - PB - OPTIMA - E100 S - E60 S - E40 - PAR - FILL XP - CALIBEL CBV e CALIBEL SBV - X60 VN - CAPP8 - ISOBOARD AE - ISOBOARD AF - ISOVER EPS - ROOFIX - ROOFIX PT - FLORAPAN PLUS - AKUSTRIP
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116 118 138 140 142 144 146 148 150 152 154 156 158 160 162 164 166 168 170 172 174 176 178
■ PAVIMENTI - Soluzioni Isover Saint-Gobain per le pareti e voci di capitolato - EKOSOL N - FILL XR - FONAS 31 - FONASOFT - FONAS 2.8 - FONAS PE - PERISOL
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180 182 190 192 194 196 198 200 202
■ ELENCO PRODOTTI - Guida alla messa in opera / Note / Glossario - Tavola riassuntiva: PRODOTTO / APPLICAZIONE
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Cenni storici
Fondata a Livorno nel 1850 con il nome di “A.S. Modigliani”, è fra le prime aziende in Italia attive nel settore del vetro a livello industriale occupandosi del commercio vetrario all’ingrosso e al dettaglio. Nel 1893 inizia la lavorazione delle bottiglie. A partire dalla metà degli anni venti, entra a far parte degli azionisti la Saint-Gobain, già da allora una delle massime aziende mondiali nel campo vetrario e chimico. Nel periodo che precede il secondo conflitto mondiale, la presenza dell’azienda francese all’interno della società italiana si consolida sempre più e nel 1945, in seguito a un aumento di capitale, la maggioranza delle azioni è detenuta dalla Saint-Gobain. L’apporto di esperienza tecnica e di collaborazione da parte della casa francese è estremamente positivo. Sempre nel 1945, la sede viene trasferita da Livorno a Milano e, in uno stabilimento di Besana in Brianza (MI) viene avviata la produzione di prodotti in lana di vetro sia per l’isolamento termoacustico che per usi tessili: i primi commercializzati con il marchio “Vetroflex” e i secondi con il marchio “Vetrotex”. Nel 1961 sorge a Vidalengo di Caravaggio (BG), su una superficie di oltre 300.000 m2, il nuovo stabilimento per la produzione di lana di vetro destinata all’isolamento. La fabbrica di Besana viene dedicata unicamente alla produzione di filato di vetro per usi tessili. Nel nuovo stabilimento feltri, pannelli e coppelle sono realizzati con il procedimento TEL, messo a punto e brevettato dalla casa madre francese Saint-Gobain. Nel 1972 viene definita l’acquisizione dello stabilimento di Chieti nel quale poi si darà l’avvio alla produzione di membrane bituminose per l’impermeabilizzazione.
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Il 24 Aprile 1975 il Consiglio di Amministrazione approva la proposta di modifica della Ragione Sociale che viene definita: “Balzaretti Modigliani S.p.A.”
Nel 1980 la divisione tessile Vetrotex viene scorporata dalla società divenendo un’azienda autonoma con il nome di “Vetrotex S.p.A.”. Nel 1982 il marchio dei prodotti in lana di vetro destinati all’isolamento termoacustico assume la nuova grafica internazionale ISOVER
e nasce anche il marchio Bituver per le membrane bituminose per l’impermeabilizzazione. Tra il 1996 e 1997, la Società vara una politica di qualità e ottiene la certificazione ISO 9002 e crea le basi per un intenso sviluppo delle proprie attività, concentrandosi sulla lana di vetro. Il 2000 è segnato dal cambio di ragione sociale: Saint-Gobain Isover Italia S.p.A.
Nasce anche il nuovo marchio ISOVER e si rinnova anche il marchio BITUVER.
Nel 2010 nasce il nuovo marchio ISOVER SaintGobain:
l’azienda
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Nel 2003, l’Azienda ottiene la Certificazione ISO 9001 e nel 2004 anche quella ISO 14001 relativa alla gestione degli aspetti ambientali dello stabilimento di Vidalengo.
Infine nel 2007 Isover ottiene l’attestato di convalida relativo al Protocollo di Kyoto per la mitigazione dei cambiamenti climatici.
Certified ISO 9001 by
Certified ISO 14001 by
Certified OHSAS 18001 by
Negli ultimi anni Isover Saint-Gobain ha continuato a investire in uomini, tecnologie e risorse per soddisfare le richieste del mercato creando
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l’azienda
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Isover nel mondo
Isover è il marchio di Saint-Gobain che identifica i prodotti isolanti in lana di vetro nel Mondo.
■ UNA CASA SU TRE, in Europa, è isolata con Isover Saint-Gobain ■ UNA CASA SU CINQUE, in USA, è isolata con Isover Saint-Gobain
I VALORI DI ISOVER SAINT-GOBAIN ■ Leadership Leader dell’isolamento per comfort, innovazione e sicurezza ■ Ambiente L’energia più pulita è quella risparmiata ■ Soluzioni Elevate prestazioni termiche ed acustiche con facilità d’impiego ■ Professionalità Persone competenti dedicate al vostro servizio ■ Dialogo La nostra risorsa è il dialogo con il mercato ■ Persone Un’azienda con cui crescere
ALCUNI NUMERI DI ISOVER SAINT-GOBAIN NEL MONDO ■ 2.700
milioni € di fatturato
■ 60
società
■ 12
licenze
■ 11.000 dipendenti Isover Saint-Gobain produce e commercializza prodotti isolanti per tetti, pareti, pavimenti, condotte e altre applicazioni industriali.
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l’azienda
LEGENDA
Stabilimento lana minerale
Licenziatario
Centro Ricerca e Sviluppo
Stabilimenti EPS
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Isover parte del Gruppo Saint-Gobain
SAINT-GOBAIN, leader mondiale dell’habitat, produce, trasforma e distribuisce materiali da costruzione con l’ambizione di inventare i materiali del futuro. Dedichiamo un impegno costante al miglioramento dei nostri prodotti e allo sviluppo di nuove soluzioni, che permettono di vivere meglio, in armonia con l’ambiente circostante, per creare habitat più confortevoli e sostenibili in ogni parte del mondo.
UN PO’ DI STORIA SAINT-GOBAIN ■ XVII secolo: nasce il Gruppo Saint-Gobain
■ XX secolo: il Gruppo si trasforma
Saint-Gobain nasce in Francia nel 1665 ad opera del ministro Jean-Baptiste Colbert. La società rompe sin dall’inizio con la tradizione artigianale della manifattura: è la prima azienda ad organizzare la produzione del vetro secondo una logica industriale. Grazie ad un’innovazione tecnologica decisiva, la colatura del vetro su tavola (1688), Saint-Gobain si impone sul mercato, soppiantando nel corso del XVIII secolo, la tradizione artigianale vetraria di Venezia.
Nella prima metà del XX° secolo, nascono prodotti nuovi che aprono mercati fino a quel momento inesplorati: processi innovativi di produzione del vetro (1929), l’industria automobilistica (negli anni ‘30) refrattari elettrofusi, lana e fibra di vetro. Nel 1970 Saint-Gobain e Pont-à-Mousson, società fondata in Lorena nel 1856 – produttore di condotte in ghisa per il trasporto dell’acqua e del gas - si fondono, muovendo i primi passi comuni verso il concetto di Habitat. Vetro, ghisa, il lavoro di cantiere e il packaging si aggiungono all’ampia varietà di prodotti rivolti a mercati specifici. Tuttavia, i piani d’attività comuni originari hanno incontrato vari ostacoli (la crisi petrolifera e le conseguenti crisi economiche), costringendo le due società a rivedere le loro previsioni e cercare di creare un portafoglio d’attività bilanciato, orientandosi verso settori il cui potenziale di crescita fosse stabile e a lungo termine. Un avvenimento esterno fa slittare quei piani, la coalizione di sinistra vince le elezioni presidenziali, prendendo il controllo statale del Gruppo dal 1982 al 1986. In quel periodo, SaintGobain si sposta verso il settore delle imprese, dei lavori pubblici e dei servizi di sostegno.
■ XIX secolo: inizia l’insediamento europeo Il nuovo contesto di libertà economica e di concorrenza internazionale spinge Saint-Gobain ad adattare la propria cultura e il modello di business. Si espande rapidamente oltre le frontiere francesi e organizza la produzione vetraria prima a livello europeo e poi su scala mondiale. Così, a partire dal 1853, si aprono favorevoli opportunità di sviluppo prima in Germania (Mannheim e Stolberg) e in Italia (Pisa 1889), poi in Belgio (1900) e in Spagna (1904).
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l’azienda
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"Obiettivo di Saint-Gobain: la leadership mondiale nei mercati della
Saint-Gobain oggi: un Gruppo Leader
La privatizzazione nel 1986 ha comportato cambiamenti attenti nelle attività del Gruppo, che si è avvicinato alla configurazione attuale. Questa trasformazione si è svolta in due fasi nei due decenni successivi. La prima decade è caratterizzata dal tentativo di ristabilire una crescita redditizia e durevole e di costruire una leadership mondiale nelle proprie attività. La nuova strategia si è poi orientata verso i materiali ad alte prestazioni. Nei dieci anni successivi si assiste all’accelerazione di questo cambiamento: l’acquisizione del Gruppo Poliet nel 1996 è il primo passo volto a far entrare Saint-Gobain nella Distribuzione Edilizia.
Saint-Gobain è organizzata in quattro Poli d’attività:
Alla fine di quella decade, era il 2005, il Gruppo acquisisce British Plaster Board (BPB), leader mondiale nei prodotti in gesso, che completa la gamma dei materiali da costruzioni proposti da Saint-Gobain, Poliet (malte e intonaci), Pont-àMousson (condotte).
■ Vetro Piano per l’edilizia, per l’industria automobilistica e dei mezzi di trasporto, per l’energia solare
costruzione, con soluzioni innovative per affrontare le sfide più importanti del pianeta: la crescita, l'energia e l'ambiente". Pierre-André de Chalendar
Saint-Gobain è uno dei primi 100 gruppi industriali al mondo e dal 2003 aderisce al Global Compact, impegnandosi ad integrare i 10 principi universali nei settori dei Diritti dell'Uomo, del lavoro, dell'ambiente e della lotta alla corruzione.
■ PRODOTTI PER LA COSTRUZIONE che raggruppa le seguenti attività: ■ Gesso ■ Isolamento ■ Prodotti per l’esterno ■ Malte e intonaci ■ Canalizzazioni ■ MATERIALI INNOVATIVI includono le attività:
■ Materiali ad Alte Prestazioni: Abrasivi, Cristalli, Ceramiche e Plastiche, Tessuti di vetro ■ DISTRIBUZIONE EDILIZIA: distribuzione professionale di materiali per l’edilizia ■ PACKAGING: contenitori in vetro per l’industria alimentare
Direttore Generale di Saint-Gobain
Inoltre il Gruppo è inserito nel Global 100, l'indice delle 100 Multinazionali più sostenibili al mondo, che sono valutate in base alla gestione degli aspetti ambientali e sociali.
SAINT-GOBAIN nel Mondo (dati 2008) ■ Leader europeo o mondiale in ciascuna delle sue attività ■ Presenza in 59 paesi ■ 209.000 dipendenti ■ Fatturato 43.8 Md€ ■ Budget attività R&D: 378 Ml€
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l’azienda
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Lana di vetro
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La produzione
La nostra lana di vetro nasce per più dell’80% da vetro riciclato. Isover Saint-Gobain produce lana di vetro utilizzando per più dell’80% vetro riciclato e per il restante 20% materie prime disponibili in natura in quantità praticamente infinite. Ad esempio, uno dei componenti più importanti è la silice, cioè la comunissima sabbia.
I materiali isolanti Isover Saint-Gobain in lana di vetro sono costituiti, in media, da:
La moderna tecnologia Isover Saint-Gobain utilizzata per la produzione di lana di vetro, consente di ottenere un prodotto ottimizzato sotto molteplici aspetti. La composizione chimica delle materie prime inserite nel forno è definita, selezionata e controllata durante la produzione, al fine di ottenere un “magma” di viscosità appropriata per un corretto fibraggio ed un prodotto finito chimicamente inerte, stabile nel tempo e totalmente privo di materiale non fibrato.
Il risultato di questo processo produttivo, è una serie di prodotti in lana di vetro sotto forma di pannelli o feltri (rotoli) accomunati tra loro da molte performace.
■ 95% di fibre vetrose; ■ 5% di resine termoindurenti, olio minerale e altri speciali additivi per prodotti non idrofili.
Processo di produzione della lana di vetro 1
I prodotti in lana di vetro ISOVER Saint-Gobain hanno ricevuto in Germania l’etichetta di ecocompatibilità BLAUE ENGEL.
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La sabbia è il prodotto finale della degradazione della roccia. Viene generata ogni anno molta più sabbia grezza di quella usata dall’uomo, e quindi la sabbia può essere considerata rapidamente rinnovabile.
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Sabbia e vetro riciclato
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Punto di fusione 1.450°C
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Formazione della fibra e aggiunta del legante
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Creazione
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Lana di vetro “bianca”
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Forno di solidificazione
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Legante diventa giallo
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Rifilatura dei bordi
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Taglio trasversale
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Riciclaggio scarti
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vetro riciclato
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Lana di vetro
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I vantaggi
■ ISOLAMENTO TERMICO La lana di vetro rappresenta la migliore soluzione per isolarsi sia dal caldo che dal freddo. Queste sue proprietà derivano dal fatto che si tratta di un materiale poroso: l’intreccio delle fibre di piccolo diametro costituisce una moltitudine di pori dove l’aria viene imprigionata. Per confrontare le prestazioni termiche di due o più prodotti isolanti è sufficiente paragonare la loro conduttività termica λ: più è bassa meglio è! Il coefficiente di conduttività termica λ dell’aria immobilizzata nei pori ad una temperatura di 10°C è di 0,025 W/m·K. La conduttività termica della lana di vetro può raggiungere il valore 0,032 W/m·K e si avvicina quindi a quella dell’aria. La conduttività termica delle lana di vetro dipende: ■ dalla natura della lana; ■ dalla massa volumica del prodotto (kg/m3); ■ dalla temperatura di utilizzo. I prodotti in lana di vetro non presentano tutte le medesime prestazioni termiche: il valore di conduttività termica può variare tra 0,045 W/m·K, per quelle meno performanti, a 0,031 W/m·K per le più performanti. La scelta è importante, indipendentemente dallo spessore: scegliere un isolante con il migliore λ può rappresentare il 20% di economia.
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■ ISOLAMENTO ACUSTICO L’intreccio delle fibre dei prodotti in lana di vetro conferisce oltre all’isolamento termico, anche un ottimo isolamento acustico. Performanti, certificati, integrati nei sistemi d’isolamento, i prodotti in lana di vetro Isover Saint-Gobain portano un grande comfort abitativo. La struttura porosa ed elastica permette di isolare dai rumori aerei, dai rumori da calpestio e di eseguire la correzione acustica all’interno dei locali.
■ LA MASSA DELL’ISOLANTE NON INFLUENZA LA PRESTAZIONE La massa volumica (Kg/m3) dei prodotti isolanti è chiamata “apparente”, poiché essa associa la massa della sola parte solida al volume complessivo occupato dal solo isolante. Quindi, rappresenta la quantità di materiale (Kg) per unità di volume (m3). In base a questa considerazione, è opportuno distinguere tra lana di vetro e lana di roccia. Infatti, la parte solida è rappresentata specificatamente: ■ per la lana di vetro: fibre + resine o leganti ■ per la lana di roccia: fibre + resine o leganti + materiali non fibrati (collegati al processo).
Quindi, la lana di vetro e di roccia, a parità di prestazioni isolanti hanno masse volumiche e peso differenti. Per quanto riguarda gli aspetti termici, il confronto tra due o più materiali isolanti deve essere fatto prendendo a riferimento il valore di conduttività termica λ. Invece, per confrontare due materiali isolanti dal punto di vista acustico è necessario considerare la “resistività al flusso”. Per ogni tipologia di applicazione esiste una resistività al flusso ottimale: valori superiori di questo non darebbero miglioramenti del risultato finale di abbattimento acustico.
E’ importante sottolineare che i materiali non fibrati partecipano al peso del prodotto finito, ma non alla prestazioni termiche e acustiche dello stesso.
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Lana di vetro
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Altri vantaggi
I prodotti in lana di vetro mantengono le proprie dimensioni nonostante le variazioni di temperatura e di umidità a cui possono essere sottoposti. Questa caratteristica è estremamente importante in alcune applicazioni come l’isolamento delle coperture piane e l’isolamento a cappotto. E’ in tali sistemi costruttivi, infatti, che l’isolante è esposto a notevoli sbalzi termici. La stabilità della lana di vetro garantisce l’integrità della finitura (guaina o intonaco di facciata) prevenendo la formazione di crepe.
■ REAZIONE AL FUOCO La lana di vetro Isover Saint-Gobain non alimenta il fuoco e non propaga le fiamme, essendo infatti a base minerale è incombustibile. I pannelli e i feltri nudi in lana di vetro Isover SaintGobain hanno le migliori prestazioni in termini di reazione al fuoco dei prodotti isolanti: questa caratteristica è fondamentale per rispettare le normative vigenti per la sicurezza degli edifici.
■ TENUTA AI GIUNTI In corrispondenza delle giunzioni, le fibre dei prodotti in lana di vetro Isover Saint-Gobain, se ben accostati, si compenetrano formando una superficie isolante continua.
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■ RESISTENZA MECCANICA Con la propria tecnologia Isover Saint-Gobain produce pannelli con elevate prestazioni meccaniche. Il processo produttivo di alcuni prodotti in lana di vetro conferisce loro elevate performance meccaniche. In particolare, l’orientamento delle fibre in senso verticale dei pannelli per l’isolamento di coperture e di pareti a cappotto garantisce ottimi valori di resistenza alla compressione e allo strappo.
■ COMPORTAMENTO ALLA CONDENSA I prodotti non idrofili in lana di vetro, nel caso si dovessero bagnare, riacquistano tutte le loro proprietà termo-acustiche dopo essersi asciugati. Questo avviene grazie a un particolare trattamento a cui sono sottoposti fin dalle prime fasi della produzione che interessa le fibre elementari. Inoltre, in alcuni casi, i prodotti Isover SaintGobain sono rivestiti da una barriera al vapore in modo da evitare i rischi di condensa all’interno delle pareti.
■ TAGLIO I prodotti in lana di vetro Isover Saint-Gobain si tagliano semplicemente con un coltello: si ottengono tagli netti e precisi che permettono il perfetto accostamento dei giunti in corrispondenza dei quali le fibre si compenetrano ricreando la continuità della superficie isolante. Inoltre, la facilità di taglio e la regolarità dei bordi permettono di utilizzare i ritagli con una quasi totale assenza di sfridi.
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Lana di vetro
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Altri vantaggi
■ ADATTABILITÀ ALLE SUPERFICI I prodotti in lana di vetro Isover Saint-Gobain hanno un’elevata capacità di adattarsi sia alla forma delle strutture da isolare, sia alle loro irregolarità. Inoltre, la lana di vetro permette di contornare le discontinuità presenti (tubazioni, spigoli, sporgenze, …) assicurando un’ottima tenuta dal punto di vista termico e acustico.
■ TENUTA IN CORRISPONDENZA DELLE SUPERFICI LATERALI L’inserimento in spazi ben delimitati (per esempio tra due listelli di legno aventi interasse irregolare) richiede il taglio dell’isolante a misura. I prodotti in lana di vetro Isover Saint-Gobain possono essere tagliati in misure leggermente più grandi forzando il prodotto nella posa in opera: in questo modo si ottiene una perfetta “tenuta” termica e acustica lungo i bordi di contatto.
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l’azienda ■ ELASTICITÀ, COMPRIMIBILITÀ E FACILITÀ DI TRASPORTO I prodotti in lana di vetro Isover Saint-Gobain sono caratterizzati da un’elevata elasticità che permette di comprimerli all’interno dell’imballo riducendo fino a un rapporto di 8:1 il volume di ingombro nelle fasi di trasporto, di immagazzinamento e movimentazione in cantiere. La ripresa dello spessore al valore nominale consente di raggiungere le prestazioni termiche e acustiche desiderate.
cm 8
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Questa caratteristica è un delle più importanti tra tutte quelle dei prodotti in lana di vetro. Per tale motivo gli investimenti di Isover Saint-Gobain nella ricerca e sviluppo di sistemi di arrotolamento dei feltri sempre più performanti sono elevati. Dal 1 Gennaio 2007 lo stabilimento di Vidalengo Isover Saint-Gobain si è dotato di un nuovo impianto all’avanguardia per l’imballaggio dei propri feltri.
Con quest’ultimo investimento, Isover Saint-Gobain è in grado di trasportare sempre più materiale isolante riducendo allo stesso tempo il numero di camion necessari: in questo modo la lana di vetro Isover Saint-Gobain rispetta l’ambiente ancora prima di essere utilizzata come isolante. Il 75% di risparmio nel trasporto significa la riduzione del 75% di consumo di carburante.
18,8 m3 IBR
18,8 m3 pannelli rigidi
-75%
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Lana di vetro
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Un prodotto per l’ambiente
La lana di vetro Isover Saint-Gobain si prende cura dell’ambiente, dall’inizio alla fine del suo ciclo di vita, e contribuisce in questo modo ad uno sviluppo sostenibile nel tempo.
“Uno sviluppo che si sforzi di rispondere ai bisogni del presente senza compromettere la capacità delle
1m3 di materia prima
150 m3 di lana di vetro Isover Saint-Gobain
generazioni future di soddisfare le loro”.
Questa definizione, tratta dal rapporto Brundtland, redatto per l’ONU nel 1987 da parte della Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo, riassume perfettamente il concetto di sviluppo sostenibile. Questo concetto tiene conto dell’ambiente, dell’economia e dell’equità sociale, e si applica al settore edile così come agli altri settori. Per gli edifici, lo sviluppo sostenibile integra gli effetti sull’ambiente dal momento della sua costruzione e durante tutta la sua vita operativa (impatto sul paesaggio, sugli ecosistemi naturali, sulle falde acquifere, sulla qualità di vita degli abitanti, …).
1 : 150 m3 1 tonnellate di lana di vetro Isover Saint-Gobain installata
8 tonnellate di CO2 risparmiate
Emissione CO2
Consumo
2 kg/m2a
15-10 litri
La qualità ambientale di una costruzione si iscrive in questo ambito. Si tratta di: ■ Proteggere l’ambiente nel sito di costruzione. ■ Limitare l’esaurimento delle risorse non rinnovabili.
-CO2
■ Considerare le condizioni economiche e sociali dei materiali di costruzione degli edifici. ■ Mettere tutto in opera per lasciare un pianeta abitabile alle generazioni future.
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60 kg/m2a
30-25 litri
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Lana di vetro
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Caratteristiche sanitarie delle lane minerali
A partire dal 1965 fino ad arrivare ai nostri giorni, più di mille studi sono stati realizzati da noti scienziati sia in Europa che negli Stati Uniti, per valutare gli impatti delle fibre minerali sulla salute. Gli studi epidemiologici non dimostrano alcun effetto negativo sulla salute.
Le lane minerali ISOVER Saint-Gobain: ■ Giustificano la loro esclusione dalla classificazione cancerogena in base ai criteri espressi dalla Direttiva europea 97/69/CE; ■ sono state inserite, da parte del Centro Internazionale di ricerca sul cancro (IARC), che dipende dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel gruppo 3, che recita: “Non può essere classificato con riferimento ad effetti cancerogeni per l’uomo”.
In questo stesso gruppo, insieme alla lana di vetro c’è anche il the. Al fine di garantire che i prodotti messi sul mercato siano costituiti da fibre esonerate da classificazione cancerogena, Isover Saint-Gobain s’impegna volontariamente sulla strada dell’ottenimento di una certificazione europea dei propri prodotti da parte dell’European certification board for mineral wool product (EUCEB – Ente europeo di certificazione del prodotto di lana minerale). Inoltre, Isover Saint-Gobain informa circa le precauzioni da rispettare al momento della messa in opera dei prodotti per mezzo di pittogrammi rappresentati sugli imballaggi.
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Lana di vetro
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Il bilancio energetico della lana di vetro Isover Saint-Gobain
1 La produzione Utilizzando prodotti riciclati come i rottami di vetro, scegliendo l’energia elettrica per la fusione del suo vetro, raccogliendo le polveri emesse, lavando i fumi di processo, riciclando parzialmente l’acqua di raffreddamento, lo stabilimento di produzione di Isover Saint-Gobain limita al massimo i rifiuti al momento della fabbricazione della lana di vetro. Inoltre, investimenti permanenti permettono di restituire all’ambiente naturale un’acqua depurata e rigorosamente controllata.
2 Il trasporto I movimenti tra i siti di produzione ed i luoghi di fornitura sono fortemente ridotti, grazie al trasporto della lana di vetro su pallet, e alla forte compressione a cui sono sottoposti i nostri prodotti grazie ad un sistema brevettato da Isover Saint-Gobain.
3 La mesa in opera Il sistema di compressione della lana di vetro permette di ridurre lo spazio nel luogo di stoccaggio e in cantiere a tutto vantaggio degli operatori. Perfettamente modulabile e utilizzata secondo lo stretto fabbisogno del cantiere, la lana di vetro Isover Saint-Gobain genera pochi scarti, in più è anche leggera e quindi, facile da applicare.
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5 La fine della vita operativa La lana di vetro Isover Saint-Gobain derivante dalla costruzione e/o demolizione edilizia e impiantistica può essere smaltita conferendola in impianti di discarica per rifiuti non pericolosi (Art. 3 comma 5 par. a del DM 13/03/2003 - C.E.R. 170604). I rifiuti di lana di vetro, solo se privi di leganti organici, possono essere conferiti in impianti di discarica per rifiuti inerti (Art. 2 comma 1 par. a del DM 13/03/2003 – C.E.R 101103)
én
e consommée ergi
10 ANS
20 ANS
30 ANS
40 ANS
S
50 AN
4 La vita operativa L’energia consumata al momento della produzione della lana di vetro è nettamente inferiore rispetto a quella richiesta nella produzione di altri materiali isolanti. In particolare, la quantità di energia utilizzata per produrre lana di vetro è compensata dopo un mese di riscaldamento: ma la lana di vetro dura quanto la casa! Per esempio su un periodo di 50 anni, l’energia economizzata rappresenta fino a 1.000 volte quella che è stata utilizzata per la sua produzione.
Inoltre, in questo stesso periodo, la produzione di CO2 da parte dell’edificio isolato è 100 volte inferiore rispetto a quella emessa al momento della produzione. Quelli appena citati sono solo alcuni degli aspetti ecologici della lana di vetro; in realtà il suo effetto più importante deriva dal fatto che questo isolante rappresenta la via maestra per ridurre l’inquinamento atmosferico, l’inquinamento acustico e per migliorare il comfort abitativo.
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Lana di roccia
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La produzione
Isover Saint-Gobain ha voluto incrementare la propria offerta di prodotti destinati al mercato dell’isolamento nell’edilizia con l’inserimento di alcuni specifici prodotti in lana di roccia. La lana di roccia Isover Saint-Gobain, materiale naturale con peculiarità termiche ed acustiche, incombustibile e biosolubile, è ottenuta dalla fusione – processo Sillan ( Isover G+H ) – dei componenti minerali, opportunamente selezionati e dosati. L’intero processo di fusione e fibraggio è controllato allo scopo di ottenere un prodotto finito omogeneo, chimicamente inerte, stabile nel tempo. La lana di roccia Isover Saint-Gobain è conforme alle vigenti direttive sanitarie Europee, priva di amianto e componenti pericolosi.
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Caratteristiche e vantaggi
Grazie alla qualità del processo produttivo ed alle selezionate materi prime utilizzate, la lana di roccia Isover Saint-Gobain si distingue per le seguenti caratteristiche. ■ ISOLAMENTO TERMICO Le proprietà termiche sono legate alla particolare porosità del materiale finito (peculiarità di tutte le lane minerali) che rappresenta un’efficace barriera al passaggio del caldo e del freddo. La conducibilità termica varia in funzione della: ■ natura del prodotto preso in esame; ■ massa areica del materiale (densità kg/m³); ■ temperatura di impiego. Il valore di conducibilità termica può generalmente variare fra 0,035 W/mK (migliore performance) e 0,040 W/mk, con temperatura di riferimento pari a 10°C. I prodotti Isover Saint-Gobain si collocano entro i limiti sopra esposti. ■ ISOLAMENTO ACUSTICO L’assorbimento acustico e l’attenuazione dei rumori sono sensibilmente favoriti dalla struttura a celle aperte che caratterizza i manufatti in lana di roccia Isover Saint-Gobain. La porosità del materiale consente infoatti di isolare dai rumori aerei, dai rumori da calpestio e di effettuare la correzione acustica all’interno dei locali. ■ REAZIONE AL FUOCO La lana di roccia è un prodotto a base inorganica, non combustibile, con temperatura di fusione > a 1.000 °C . Non contribuisce pertanto allo sviluppo degli incendi e non propaga le fiamme. La lana di roccia assicura un’efficace soluzione nelle parti degli edifici ove è prescritta una protezione passiva al fuoco. I pannelli non rivestiti in lana di roccia Isover Saint-Gobain sono classificati Euroclasse A1, in conformità alla normativa europea EN 13501-1.
■ STABILITÀ DIMENSIONALE La lana di roccia conserva le proprie caratteristiche nel tempo. Variazioni di temperatura, anche sensibili, non determinano variazioni dimensionali del prodotto. ■ ADATTABILITÀ E TAGLIO I pannelli in lana di roccia Isover Saint-Gobain si tagliano facilmente. Si ottengono tagli netti e precisi che consentono un perfetto accostamento dei giunti, ricreando la continuità delle superfici isolanti grazie alla compenetrazione delle fibre in corrispondenza dei tagli. I manufatti in lana di roccia hanno un’elevata capacità di adattarsi sia alla forma delle strutture da isolare sia alle loro eventuali irregolarità superficiali. Permettono altresì di contornare le discontinuità presenti (spigoli, sporgenze, parti curve, ecc.) assicurando una buona tenuta dal punto di vista termico ed acustico. ■ IL MARCHIO CE I prodotti in lana di roccia Isover Saint-Gobain destinati all’isolamento termico in edilizia sono provvisti della marcatura CE, in conformità alla Direttiva Europea 89/109/CE per i prodotti da costruzione. Per le lane minerali la norma di riferimento che definisce i parametri tecnici ed i requisiti dei materiali è la EN 13162. ■ ASPETTI SANITARI La lana di roccia Isover Saint-Gobain è conforme alle disposizioni della nota Q della Direttiva Europea 97/69/CE, rispettando i parametri di “biosolubilità“ stabiliti dalla normativa Europea. I prodotti in lana di roccia Isover Saint-Gobain sono quindi classificati come materiale non cancerogeno, non pericoloso per l’uomo. Al fine di garantire che i prodotti messi sul mercato siano costituiti da materiali esenti da classificazione cancerogena - nel rispetto dei parametri di biosolubilità - la produzione della lana di roccia Isover Saint-Gobain è sottoposta volontariamente al controllo da parte del preposto Istituto europeo EUCEB [European certification board for mineral wool product].
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Polistirene Espanso Sinterizzato (EPS)
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La produzione
Isover Saint-Gobain ha da poco ampliato la propria offerta di materiali isolanti inserendo una nuova gamma di prodotti in polistirene espanso sinterizzato (EPS). I pannelli di polistirene espanso sinterizzato (comunemente chiamato “polistirolo”) sono realizzati partendo dallo stirene, monomero ricavato dal petrolio. Attraverso la polimerizzazione dello stirene si ottiene il polistirene. Quest’ultimo, prima di essere espanso, si presenta sotto forma di piccole perle trasparenti. Mettendole a contatto con il pentano, un idrocarburo gassoso, e con vapore acqueo a 90°, il gas si espande facendo rigonfiare le perle fino a 20-50 volte il loro volume iniziale. Si forma così al loro interno una struttura a celle chiuse che trattiene l’aria e conferisce al polistirene le sue caratteristiche di isolante termico. La sinterizzazione è il processo di saldatura delle perle che, sottoposte nuovamente a vapore acqueo a 110-120°C, si uniscono fra loro fino a formare un blocco omogeneo di espanso. A questo punto, il blocco di polistirene espanso viene fatto maturare e poi è tagliato per ricavarne i pannelli finiti. Grazie alla propria struttura e alla tecnologia produttiva che conferiscono elevate prestazioni termiche e meccaniche, i pannelli Isover EPS sono particolarmente adatti all’isolamento termico dall’esterno con sistemi a cappotto. A garanzia della qualità del prodotto, i pannelli Isover EPS sono marcati CE in conformità alla direttiva 89/106/CE, recepita dal DPR 246 del 21/4/1993, in base alla norma EN 13163. Oltre alla marcatura CE, ogni pannello è contrassegnato dal marchio di conformità IIP – UNI che fornisce le principali informazioni e caratteristiche relative al materiale. Infine, i pannelli Isover EPS 035 e 036 (tipo EPS 100 ed EPS 120) sono certificati ETICS.
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I vantaggi
■ BUON ISOLAMENTO TERMICO Il valore di conducibilità termica del polistirene espanso Isover Saint-Gobain varia tra 0,035 e 0,038 W/mK in base alla densità di produzione. Tali valori garantiscono buone prestazioni di isolamento termico finalizzate a ridurre il consumo energetico per il riscaldamento e il raffrescamento. ■ OTTIMA RESISTENZA ALLA COMPRESSIONE Le prestazioni meccaniche sono tra le principali caratteristiche del polistirene espanso sinterizzato. In particolare la resistenza alla compressione dei pannelli Isover EPS è pari a 80, 100 e 120 kPa in base alle diverse densità di produzione. ■ NON CONTIENE CFC E HCFC L'EPS è un materiale atossico, inerte, non contiene clorofluorocarburi (CFC) né idroclorofluorocarburi (HCFC). Per sua stabilità chimica e biologica l'EPS non costituisce un pericolo per l'igiene ambientale. ■ LEGGERO E FACILE DA POSARE Il polistirene espanso sinterizzato combina le prestazioni termiche e meccaniche a un’eccezionale leggerezza che lo rende estremamente facile da tagliare e da posare in opera.
Polistirene Estruso (XPS)
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La produzione
Isover Saint-Gobain, con il marchio Roofix, propone una gamma di pannelli in polistirene estruso destinati all’isolamento termico di coperture, pareti e pavimenti. I pannelli Isover Roofix sono realizzati in polistirene estruso in monostrato e sono costituiti da celle perfettamente chiuse, uniformi ed omogenee riempite con gas a ridotto impatto ambientale secondo le più recenti normative internazionali. Grazie alla loro struttura e alla tecnologia produttiva, i pannelli Isover Roofix sono particolarmente adatti per tutte quelle applicazioni dove sono richieste, oltre a un ottimo potere termo-isolante, anche un’elevata resistenza all’acqua e alla compressione. Per queste sue caratteristiche, i pannelli Isover Roofix sono molto apprezzati per l’isolamento delle coperture con il sistema del “tetto rovescio”. Il polistirene estruso destinato all’isolamento termico in edilizia è sottoposto alla marcatura CE in conformità alla direttiva 89/106/CE, recepita dal DPR 246 del 21/4/1993, in base alle norme EN 13164 e EN 13172.
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I vantaggi
■ OTTIMO ISOLAMENTO TERMICO Il valore di conducibilità termica del polistirene estruso Isover Saint-Gobain varia tra 0,032 e 0,036 W/mK in base alla densità di produzione. Si tratta, quindi, di ottimi valori che garantiscono elevate prestazioni di isolamento termico finalizzate a ridurre il consumo energetico per il riscaldamento e per il raffrescamento. ■ OTTIMA RESISTENZA ALLA COMPRESSIONE Una delle caratteristiche principali del polistirene estruso è la resistenza alla compressione: grazie alle sue caratteristiche chimico-fisiche, i pannelli Isover Roofix hanno una resistenza alla compressione con deformazione del 10% compresa tra 300 e 200 kPa in base alla presenza o meno della pelle di estrusione. ■ RIDUZIONE DEI PONTI TERMICI Il polistirene estruso può essere sottoposto a lavorazioni di sagomatura dei bordi finalizzate a creare una battentatura o una sagomatura che consentono di accostare perfettamente i pannelli e di ridurre i ponti termici. ■ FACILE E VELOCE DA POSARE Grazie alla leggerezza, alla rigidità e alla tenuta meccanica, il polistirene estruso si taglia in modo semplice ed è veloce da posare in opera. ■ RESISTENZA ALL’ACQUA Le cellule che costituiscono i pannelli di polistirene estruso sono perfettamente chiuse e garantiscono l’elevata resistenza all’acqua tipica di questo materiale.
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Informazioni tecniche
ISOLAMENTO TERMICO
Isover Saint-Gobain mette le proprie conoscenze tecniche
ISOLAMENTO ACUSTICO
al servizio del mercato dell’isolamento.
REAZIONE AL FUOCO
TENUTA ALL’ARIA
GESTIONE DELLA CONDENSA
MARCATURA CE
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INFORMAZIONI TECNICHE
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L’isolamento termico
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Aspetti fisico tecnici dell’isolamento termico
Da sempre, l’uomo ha cercato di proteggersi dai rischi del clima, cercando di ridurre l'influenza del vento, di mettersi al riparo dalla pioggia e di conservare il calore. ■ DISPERSIONE TERMICA Le dispersioni termiche esprimono la facilità di un edificio di lasciare passare il calore attraverso le sue pareti dall’interno verso l’esterno (in inverno) o viceversa (in estate). Quanto più i materiali che costituiscono le pareti limitano il flusso di calore che attraversa la parete, tanto più esse sono considerate come isolanti. Secondo lo spessore e la differenza di temperatura tra l’ambiente interno e quello esterno, la perdita di calore è quantitativamente maggiore o minore. E’ dunque necessario isolare al fine di limitare le dispersioni. Il flusso di calore è caratterizzato da un’unità Watt/m2 di parete: W/m2.
Il calore si trasmette per: CONDUZIONE
Isolare significa fermare di volta in volta la conduzione, la convezione e l’irraggiamento.
CONVEZIONE
IRRAGGIAMENTO
Per isolare, la soluzione più semplice consiste nel riempire la lama d’aria con un isolante.
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A titolo di esempio, forniamo i seguenti ordini di grandezza dei valori di conduttività: Rame:
380 W/(mK)
Acciaio:
50 W/(mK)
Calcestruzzo ad alta densità:
2,00 W/(mK)
Vetro:
1,00 W/(mK)
Pannello di gesso:
0,25 W/(mK)
Legno:
0,18 W/(mK)
Acqua:
■ PRESTAZIONE TERMICA DI UNA PARETE Il flusso di calore che attraversa la parete dipende dalla differenza di temperatura tra l’interno e l’esterno della parete medesima. La prestazione di una parete si calcola sommando le resistenze termiche dei materiali che la compongono e le resistenza superficiali dei rivestimenti interni ed esterni a contatto con l’aria. Alle resistenze dei materiali, si devono aggiungere le resistenze “superficiali”. Esse sono dovute agli scambi per convezione ed irraggiamento sulla superficie delle pareti in contatto con gli ambienti interni ed esterni. La prestazione termica della parete a isolamento concentrato è essenzialmente dovuta all’isolante. Il valore di trasmittanza di una parete, chiamata “U”, rappresenta il valore inverso della resistenza totale e viene espresso in W/(m2K). DIMENSIONI ISOLAMENTO TERMICO Parete Spess. R R U isolante isolante parete parete
12 + 8
40
1,25
2,124
0,471
12 + 8
50
1,55
2,424
0,413
12 + 8
60
1,85
2,724
0,367
12 + 8
80
2,50
3,374
0,296
0,60 W/(mK)
Lane minerali :
da 0,030 a 0,040 W/(mK)
Aria immobile :
0,025 W/(mK)
■ INFLUENZA DELLO SPESSORE In presenza di un valore λ uguale, più l’isolante è spesso, tanto maggiore è la sua capacità di opporsi al flusso di calore. Si tratta della caratteristica di resistenza termica chiamata “R”. E’ il rapporto tra lo spessore dell’isolante ed il suo lambda, espresso in m2K/W. Quanto più il valore R è elevato, tanto più il prodotto si oppone al passaggio del calore.
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INFORMAZIONI TECNICHE
■ SCEGLIERE UN BUON ISOLANTE La principale caratteristica intrinseca di un materiale isolante è la sua conduttività termica. La sua attitudine a lasciarsi attraversare, in misura minore o maggiore, dal flusso di calore è determinata dal coefficiente di conduttività termica, chiamato “lambda” (λ) ed espresso in W/(mK). Quanto più il lambda è piccolo, tanto più il materiale è isolante. Questa misura è normalizzata ed il lambda è convenzionalmente dichiarato per una temperatura media di 10 °C. Le famiglie di materiali o di prodotti considerati isolanti sono caratterizzati da una conduttività inferiore a 0,065 W/(mK). I gas sono gli elementi che hanno le conduttività termiche più deboli. Su questa base, i materiali fibrosi come la lana di vetro, imprigionando l’aria, riescono a raggiungere delle prestazioni di carattere termico che si avvicinano a quelle dell’aria immobile.
L’isolamento termico
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La normativa e la progettazione edile
Le normative in vigore in Italia in materia di risparmio energetico nella climatizzazione invernale ed estiva, di requisiti acustici passivi degli edifici e infine di tutela dell'ambiente, impongono scelte progettuali da affrontare in modo coordinato dato che questi requisiti sono tra loro strettamente connessi. Va inoltre ricordato che in passato, vale a dire sino a quando erano in vigore le precedenti normative sul risparmio energetico (legge 373/76 e legge 10/91), eventuali errori nel progetto edile, riguardanti ad esempio l’isolamento termico dell’involucro edilizio, potevano essere successivamente corretti dal progettista termotecnico. Oggi, con i nuovi decreti (Dlgs 192, 311 e relativi decreti attuativi) questo non è più possibile e ciò è tanto più vero quanto più contenuti sono i consumi energetici imposti. A titolo di esempio, per gli edifici realizzati in una data località della zona climatica E o F, rappresentati da un consumo per la climatizzazione invernale pari a 20 kWh/m2 anno, non si possono più prevedere balconi di tipo tradizionale a causa della elevata incidenza energetica di questo tipo di ponte termico. In termini più generali si può quindi dire che oggi il progettista edile deve conoscere bene l'influenza dei vari parametri sui consumi energetici e sul comfort abitativo (termico, acustico, di purezza dell’aria, ecc.)
Va poi ricordato che il progettista edile deve sempre più usare margini di sicurezza nell’isolamento dell’involucro edilizio poiché non può prevedere:
■ eventuali riduzioni del rendimento dell'impianto per cattiva manutenzione;
■ scelte dell'utenza che possono cambiare il comportamento dell'edificio soprattutto in regime dinamico (ad esempio rivestimenti delle superfici interne con moquette, parquet ecc);
■ riduzioni importanti degli apporti di calore gratuito (interni e solari) qualora cambino il numero degli occupanti o si perdano i benefici effetti della radiazione solare a causa di una nuova e più alta costruzione confinante;
■ eccessivi ricambi d’aria per apertura delle finestre o errato uso dell’edificio. Si aggiunga infine che per una corretta progettazione dell’involucro edilizio, una volta rispettati con ampio margine di sicurezza tutti i vincoli di legge per la parte opaca (vedere quadro legislativo più avanti riportato), il progettista edile deve tenere presente la grande influenza delle finestre sotto il profilo termico, acustico, di tenuta all’aria, di schermatura e di orientamento. Da quanto esposto si evince che i due irrinunciabili obiettivi del risparmio energetico e del comfort abitativo richiedono al progettista edile di migliorare notevolmente la qualità dell’isolamento termico ed acustico dell’involucro edilizio, attraverso opportune soluzioni costruttive e adeguato dimensionamento delle stratigrafie a partire fin dalle prime fasi del progetto, in quanto saranno difficilmente modificabili in un secondo tempo.
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INFORMAZIONI TECNICHE
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L’isolamento termico
■
La normativa italiana
■ DECRETO LEGISLATIVO 19 agosto 2005, n. 192 Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia ■ DECRETO LEGISLATIVO 29 dicembre 2006, n. 311 Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo n. 192 ■ DECRETI ATTUATIVI DPR 2 aprile 2009, n. 59 DM 26 giugno 2009, Linee Guida Nazionali per la certificazione energetica ll decreto legislativo n. 311, nell’ambito delle disposizioni sull’efficienza energetica del panorama edilizio italiano, ha apportato diverse modifiche al precedente decreto n. 192; in particolar modo nella direzione di misure ancora più restrittive nei confronti del consumo energetico da parte di questo settore che, indubbiamente, è quello che attualmente a livello europeo usa e consuma più energia: il 40% del totale viene utilizzato dagli edifici, più di quanto avvenga nel settore dei trasporti (32%) e in ambito industriale (28%). I costi crescenti dei combustibili fossili e l'incertezza delle forniture si legano ai problemi dell'inquinamento atmosferico. Ne deriva che le esigenze economiche e quelle di tutela dell'ambiente convergano fatalmente verso un unico ed irrinunciabile obiettivo: il risparmio energetico. Sotto questo aspetto uno dei settori in cui si consuma maggiormente è quello del riscaldamento invernale e del condizionamento estivo degli edifici (si valutano intorno al 70% gli sprechi in questo settore). È questo il motivo che ha spinto la UE a emettere la direttiva comunitaria 2002/91/CE che ha come obiettivo quello di migliorare il rendimento energetico del sistema edificio-impianto attraverso un'efficace lotta agli sprechi del settore edile.
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In Italia il D.Lgs 192 ha recepito tale direttiva vedendone emanazione il 19 agosto 2005 (pubblicazione su G.U. del 23/9/2005). Il decreto è in vigore dalla data 8 ottobre 2005. Successivamente, a seguito di una più corale presa di coscienza del problema da parte di tutti gli attori, il 29 dicembre 2006 è stato emanato il D.Lgs 311 (pubblicazione su G.U. dell’ 1/2/2007) per apportare un’ulteriore rivisitazione dei parametri a favore di un grado di isolamento più spinto e che ci avvicina definitivamente ai valori adottati negli altri paesi europei. Il decreto è in vigore dalla data 2 febbraio 2007. I due decreti citati vanno trattati e analizzati insieme, in quanto il più recente è conseguenza e aggiornamento del primo.
I decreti attuativi, per quanto oggi parzialmente disponibili, devono definire:
■ i D.Lgs n. 192 e n. 311 sostituiscono, integrano ed ampliano la vecchia Legge 10/91 per i calcoli termo-igrometrici degli edifici e per il rendimento degli impianti;
■ metodologie di calcolo e requisiti minimi degli impianti;
■ sono leggi “positive” in quanto si pongono l’obiettivo di migliorare le prestazioni energetiche degli edifici contribuendo ad effettuare un notevole passo avanti a favore dell’isolamento; ■ contribuiscono a migliorare il comfort abitativo riducendo sia l’inquinamento ambientale, sia il consumo e il costo energetico, permettendo così a tutti gli utenti di risparmiare; ■ sono coinvolti tutti gli edifici: quelli nuovi e quelli esistenti; ■ è previsto il rilascio di un “Attestato di Certificazione Energetica degli edifici”.
INFORMAZIONI TECNICHE
Considerando il percorso cronologico deI recente quadro normativo è fondamentale ricordare quali sono le novità che questi decreti hanno apportato nel panorama edilizio italiano:
■ criteri di prestazione energetica di tutti gli edifici (anche riguardo alle ristrutturazioni), le metodologie di calcolo e i requisiti minimi finalizzati al risparmio energetico. In questo caso, comunque, era già stato previsto un “regime transitorio” (Art. 11 del D.Lgs 192) valido fino all’entrata in vigore dell’attuale decreto attuativo (25/06/2009): in assenza di tale decreto era operativo e cogente quanto previsto da un allegato (Allegato I del D.Lgs 192); ■ i requisiti professionali e i criteri di accreditamento per assicurare la qualificazione e l’indipendenza degli esperti e/o organismi cui affidare la Certificazione Energetica degli edifici e l’ispezione degli impianti.
■ CASI DI APPLICAZIONE DEL D.LGS 192
Applicazione Integrale
Limitata
Ambito di intervento
Rilascio Attestato di Certificazione Energetica
■
Nuovi edifici (con domanda di concessione posteriore all’ 8/10/2005)
SI
■
Ristrutturazioni integrali degli elementi edilizi dell’involucro; demolizioni e ricostruzioni totali in manutenzione straordinaria (per edifici con sup. utile-calpestabile > 1000 mq)
SI
■
Ampliamenti degli edifici (per ampliamenti di volume >20% rispetto all’edificio)
SI
■
Piccolo edificio (< 1000 mq) da ristrutturare totalmente o sul cui involucro si intervenga in manutenzione straordinaria
NO
■
Edificio di qualsiasi superficie sul quale si opera in ristrutturazione parziale
NO
■
Porzione relativa al piccolo ampliamento
NO
■
Nuova installazione degli impianti termici, ristrutturazione degli stessi e sostituzione dei generatori di calore
NO
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L’isolamento termico
■ AMBITO DI INTERVENTO Il D.Lgs 192 si applica sempre, con modalità ed estensioni differenti, a tutti gli edifici (sia nuovi che esistenti). Ne sono esclusi solo: ■ gli edifici di interesse storico; ■ i fabbricati non residenziali riscaldati solo da processi produttivi al loro interno;
■ CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Il decreto prevede che vengano predisposte delle Linee Guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici. Durante la fase transitoria della legge l’Attestato di Certificazione Energetica è sostituito a tutti gli effetti dall’Attestato di Qualificazione Energetica, asseverato dal Direttore dei Lavori e redatto da qualsiasi tecnico competente (Ing., Arch., Geom., etc.) iscritto al proprio Albo professionale di competenza.
■ i fabbricati isolati con superficie utile < 50 m2. Quindi, se un edificio qualunque non rientra in queste tre esclusioni, automaticamente deve rispettare i dettami del decreto. Sono stabilite 2 forme di “applicazione”: integrale e limitata (vedi tab. pag.41). Nei casi di applicazione integrale è previsto che venga rilasciato un Attestato di Certificazione Energetica e, tra i Decreti Attuativi già citati, uno di questi riguarda l’individuazione dei requisiti professionali (e compiti) del “certificatore” che dovrà redigere tale documento.
■ ALLEGATI Complessivamente, gli allegati rivisti dal D.Lgs 311 sono 9. Quelli di effettivo interesse ai fini dell’isolamento sono due: ■ Allegato C Requisiti energetici degli edifici, in cui sono riportate le tabelle con i valori di riferimento necessari per effettuare i calcoli richiesti dall’allegato I. ■ Allegato I Regime transitorio per la prestazione energetica degli edifici, in cui sono contenute le prescrizioni per poter procedere alla verifica energetica in assenza dei decreti attuativi.
Suddivisione schematica del territorio italiano in base alle zone climatiche e ai gradi giorno (D.P.R. 26/08/1993, n. 412 e successive modificazioni e integrazioni) 42
INFORMAZIONI TECNICHE
■ INDICE DI PRESTAZIONE ENERGETICA (Ep) Il D.Lgs n. 311 introduce l’indice EP che esprime il consumo di energia primaria totale riferito all’unità di superficie o di volume lordo, espresso rispettivamente in kWh/m2 anno o kWh/m3 anno. Il decreto prevede in sede progettuale, per tutte le categorie di edifici di nuova costruzione e nei casi di grossa ristrutturazione di edifici esistenti (previsti dall’art. 3, comma 2, lettere a) e b) del D.Lgs 192), la determinazione dell’Indice di Prestazione Energetica per la climatizzazione Rapporto di forma dell’edificio S/V 0,2 2010 Rapporto di forma dell’edificio S/V 0,9 2010
A fino a 600 GG 8,5
ZONA CLIMATICA C
B a 601 GG 8,5
A fino a 600 GG 36
invernale (EPi) e la verifica che questo risulti inferiore ai valori limite riportati nelle tabelle sottostanti. Si deve inoltre: a) effettuare il calcolo del rendimento globale medio stagionale dell’impianto termico; b) verificare che la trasmittanza termica delle strutture edilizie verticali opache e delle chiusure trasparenti che delimitano l’edificio rispetti i valori tabellari indicati nell’allegato C e non sia superiore di oltre il 30% degli stessi.
a 900 GG 12,8
a 901 GG 12,8
a 1401 GG 21,3
ZONA CLIMATICA C
B a 601 GG 36
a 1400 GG 21,3
a 900 GG 48
a 901 GG 48
a 1400 GG 68
D
a 1401 GG 68
E a 2100 GG 34
a 2101 GG 34
D
F a 3000 GG 46,8
E a 2100 GG 88
a 2101 GG 88
oltre 3000 GG 46,8
F a 3000 GG 116
oltre 3000 GG 116
N.B.: Per valori S/V compresi nell’intervallo 0,2 - 0,9 e, analogamente, per gradi giorno (GG) intermedi ai limiti delle zone climatiche riportati in tabella, si procede mediante interpolazione lineare. S/V = rapporto di forma dell’edificio, dove: S = superficie (m2) che delimita verso l’esterno (ovvero verso ambienti non dotati di impianto di riscaldam.) il volume riscaldato V V = volume lordo (m3) delle parti di edificio riscaldate, definito dalle superfici che lo delimitano.
Le due tabelle sopra riportate si riferiscono a gruppi di edifici residenziali di classe E1 (esclusi collegi, conventi, case di pena e caserme) suddivisi secondo il rapporto di forma S/V e dove sono espressi i valori EPi limite in funzione della zona climatica e in base all’anno dal quale ne è richiesto il rispetto.
Tabella 2.1: Valori limite della trasmittanza termica U delle strutture opache verticali espressa in W/m2K Zona Climatica A B C D 2010 0,62 0,48 0,40 0,36
E 0,34
F 0,33
Tabella 3.1: Valori limite della trasmittanza termica U delle strutture opache orizzontali o inclinate di copertura espressa in W/m2K Zona Climatica A B C D E 2010 0,38 0,38 0,38 0,32 0,30
F 0,29
Tabella 3.2: Valori limite della trasmititt. termica U delle strutture opache orizzontali di pavimento verso locali non riscaldati o verso l’esterno espressa in W/m2K Zona Climatica A B C D E F 2010 0,65 0,49 0,42 0,36 0,32 0,31 Le tabelle soprastanti riportano invece i valori limite della trasmittanza termica U delle strutture opache verticali e di quelle orizzontali o inclinate. (Allegato C del D. Lgs 311)
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L’isolamento termico
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DPR 59/09
Il Decreto del Presidente della Repubblica del 2 Aprile 2009 n. 59 è il regolamento di attuazione del Dlgs 192/05 e precisamente dell’art. 4, comma 1, lettere a) e b). Tale decreto in realtà è il primo di altri tre strumenti di attuazione che già erano stati previsti quattro anni prima dallo stesso Dlgs 192. Il secondo decreto è quello che contiene le Linee Guida Nazionali (vedere pag. 48) mentre il terzo, quello che definirà la figura professionale del Certificatore energetico, al momento della presente stesura non è ancora stato emesso. Il DPR 59, pubblicato su GU n. 132 del 10 giugno 2009 ed entrato in vigore il 25 giugno 2009, definisce le metodologie di calcolo e i requisiti minimi per la prestazione energetica degli edifici e degli impianti termici, in riferimento alla climatizzazione invernale ed estiva, ed alla preparazione dell’acqua calda sanitaria. In pratica sostituisce le disposizioni transitorie dell’Allegato I del DLgs 192/05 e sue successive modifiche e integrazioni (311/06). Il decreto ha la finalità di promuovere un’applicazione “omogenea, coordinata e immediatamente operativa” delle norme per l’efficienza energetica sul territorio nazionale. Per le Regioni e le Province Autonome che, con riferimento al recepimento della direttiva europea 2002/91/CE, alla data di pubblicazione del DPR 59 non hanno provveduto ad adottare propri provvedimenti regionali, si applicano le disposizioni contenute in questo decreto. Se invece hanno già adottato propri regolamenti regionali, si deve provvedere ad adottare misure per favorire un graduale ravvicinamento al DPR 59 e per garantire coerenza nei contenuti.
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Per quanto riguarda le metodologie di calcolo, vengono adottate le norme tecniche nazionali ad oggi disponibili (art. 3, comma 1):
■ UNI/TS 11300 - 1 Prestazioni energetiche degli edifici Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica dell'edificio per la climatizzazione estiva ed invernale;
■ UNI/TS 11300 - 2 Prestazioni energetiche degli edifici Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria.
Il decreto definisce le metodologie, i criteri e i requisiti minimi di edifici e impianti relativamente alla: ■ climatizzazione invernale; ■ preparazione di acqua calda per usi sanitari; ■ climatizzazione estiva (la principale novità rispetto al DLgs 192/05); ■ illuminazione artificiale di edifici del terziario.
Per quanto riguarda la climatizzazione invernale, restano in vigore i limiti descritti dall’Allegato C dei D.Lgs 192/05 e 311/06 relativamente alle trasmittanze termiche U, all’indice di prestazione energetica EPi e al rendimento globale medio stagionale.
Campo di applicazione Tutte le categorie di edifici, nel caso di edifici di nuova costruzione e nei casi di ristrutturazione di edifici esistenti (ristrutturazioni integrali di edifici esistenti > 1000 m2 e per ampliamenti > 20% dell’intero edificio).
Invece vengono introdotti per la prima volta nuovi limiti di legge per quanto riguarda:
Verifiche da fare:
■ la prestazione energetica per il raffrescamento dell’edificio (Epe, invol);
■ Edifici residenziali (categoria E1) Epe, invol = fabbisogno annuo di energia termica per il raffrescamento dell’edificio / superficie utile (kWh/m2 anno)
■ la trasmittanza termica periodica (YIE) per il controllo dell’inerzia dell’involucro opaco. ■ PRESTAZIONE ENERGETICA ESTIVA DELL’INVOLUCRO (Epe, invol) Per gli edifici di nuova costruzione e nei casi di grosse ristrutturazioni, si deve procedere in sede progettuale alla determinazione dell’indice Epe, invol definito come la prestazione energetica dell’involucro edilizio per il raffrescamento estivo (energia “utile”).
Zona climatica
Epe, invol (kWh/m2 anno)
AeB
40
C, D, E, F
30
■ Edifici con altre destinazioni d’uso Epe, invol = fabbisogno annuo di energia termica per il raffrescamento dell’edificio / volume (kWh/m3 anno) Zona climatica
Epe, invol (kWh/m3 anno)
AeB
14
C, D, E, F
10
Le verifiche che gli edifici di nuova costruzione o gli interventi su edifici esistenti devono rispettare sono vincolate in base alla destinazione d’uso così come definita dal DPR 412/93: ■ E. 1 (1)
EDIFICI RESIDENZIALI con occupazione continuativa
■ E. 1 (2)
EDIFICI RESIDENZIALI con occupazione saltuaria
■ E. 1 (3)
EDIFICI ADIBITI ad ALBERGO, PENSIONE ed attività similari
■ E. 2
EDIFICI per UFFICI e assimilabili
■ E. 3
OSPEDALI, CASE di CURA, e CLINICHE
■ E. 4
EDIFICI adibiti ad attività RICREATIVE, associative o di culto e assimilabili
■ E. 5
EDIFICI adibiti ad attività COMMERCIALI
■ E. 6
EDIFICI adibiti ad attività SPORTIVE
■ E. 7
EDIFICI adibiti ad attività SCOLASTICHE
■ E. 8
EDIFICI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI riscaldati per il comfort degli occupanti
45
INFORMAZIONI TECNICHE
■ CLIMATIZZAZIONE INVERNALE
L’isolamento termico
Linee Guida Nazionali per la certificazione energetica (DM 26/06/09)
■
■ TRASMITTANZA TERMICA PERIODICA (YIE) E’ il parametro (espresso in W/m K) che valuta la capacità di una parete opaca di sfasare ed attenuare il flusso termico che la attraversa nell'arco delle 24 ore, definita e determinata secondo la norma UNI EN ISO 13786/2008 e successivi aggiornamenti. 2
Campo di applicazione: ■ tutte le categorie di edifici ad eccezione delle categorie E.5, E.6, E.7 e E.8; ■ edifici di NUOVA COSTRUZIONE e RISTRUTTURAZIONI TOTALI; ■ in tutte le zone climatiche ad esclusione della F; ■ in tutte le località ove il valore medio mensile dell’irradianza sul piano orizzontale, nel mese di massima insolazione estiva, è Im,s ≥ 290 W/m2; Verifiche da fare: ■ Per le PARETI VERTICALI OPACHE (eccetto quelle nel quadrante N-O / N / N-E): Ms > 230 kg/m2 (Massa superficiale) Oppure YIE < 0,12 W/m2K (Trasmittanza termica periodica) ■ Per le PARETI OPACHE ORIZZONTALI ED INCLINATE: YIE < 0,20 W/m2K (Trasmittanza termica periodica) Inoltre: ■ devono essere presenti efficaci elementi di schermatura delle superfici vetrate; ■ si devono sfruttare al meglio le condizioni ambientali esterne e le caratteristiche distributive dell’edificio per ottimizzare la ventilazione naturale; ■ devono essere adottati sistemi di ventilazione meccanica controllata nel caso non sia efficace lo sfruttamento di quella naturale.
46
Il Decreto Ministeriale del 26 giugno 2009 è il secondo strumento attuativo previsto dal D.Lgs 192/05 con il preciso obiettivo di definire la certificazione e la classificazione energetica degli edifici. E’ stato pubblicato in GU il 10 luglio 2009 ed è entrato in vigore il 25 luglio 2009. Il decreto contiene due allegati, di cui l’Allegato A costituisce la struttura delle Linee Guida Nazionali per la certificazione energetica e l’Allegato B riporta un elenco aggiornato delle norme tecniche di riferimento. Riportiamo di seguito in forma sintetica i principali punti che costituiscono il DM 26/06/2009. ■ Nasce il Tavolo di confronto e coordinamento per monitorare, migliorare, coordinare e integrare le attività nazionali sulla certificazione energetica degli edifici (Art. 5, comma 1). ■ Sono introdotte le metodologie di calcolo per la Certificazione Energetica (All. A, punto 4 e 5). ■ E’ specificato il fabbisogno energetico estivo dell’involucro (All. A, punto 6). ■ Sono riportati gli indicatori di Classe (fabbisogno energetico primario globale, per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria) (All. A, punto 7). ■ E’ introdotta la classificazione dei singoli appartamenti (All. A, punto 7, 5). ■ Viene indicata la possibilità di effettuare un’autodichiarazione – di Classe G – per edifici di superficie utile ridotta (< 1000 m2) ed ad alto consumo energetico (All. A, punto 9). ■ Viene precisato il metodo per la classificazione nazionale (legato all’EPi lim, ovvero alla località e al rapporto S/V) (All. 4). ■ Sono riportati i nuovi schemi per ACE e AQE (All. 5, 6, 7).
INFORMAZIONI TECNICHE
■ RAPPORTI CON LE LEGGI REGIONALI Per le regioni o province autonome che hanno legiferato, la certificazione energetica in vigore è quella locale. Le differenze rispetto alle LGN dovranno avvicinarsi gradualmente al DM 26 giugno 2009. Le regioni inoltre dovranno tener conto dei seguenti elementi essenziali: ■ I contenuti dell’ACE (valori della norma di legge di riferimento, le classi prestazionali e i suggerimenti migliorativi); ■ le norme tecniche vigenti; ■ la presentazione di metodologie di calcolo semplificato (al fine di ridurre i costi); ■ i requisiti professionali e i criteri qualificazione dei soggetti certificatori;
di
■ la validità temporale: 10 anni se si rispettano le prescrizioni normative, altrimenti aggiornamento obbligatorio dell’ ACE.
■ AMBITO DI INTERVENTO Il decreto è valido per tutte le categorie di edifici così come definiti dal DPR 412/93 (vedere pag. 45). Sono esclusi i box, le cantine, le autorimesse, le strutture stagionali sportive.
Capoluoghi di Provincia con Im,s ≥ 290 W/m2
INDICATORE DI PRESTAZIONE ENERGETICA EPgl = EPi + EPacs+ EPe + EPill EPgl = indice di prestazione energetica globale; EPi = indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale; EPacs = indice di prestazione energetica per la produzione dell’acqua calda sanitaria; Epe = indice di prestazione energetica per la climatizzazione estiva; EPill = indice di prestazione energetica per l’illuminazione artificiale.
Gli indicatori per gli edifici residenziali sono espressi in kWh/m2 anno, mentre per gli altri edifici in kWh/m3 anno.
47
L’isolamento termico
■ FABBISOGNO ESTIVO Come già indicato nel DPR 59/09 (vedere pag. 44), nella valutazione della prestazione energetica estiva non si può ancora valutare l’apporto degli impianti di climatizzazione, in quanto la norma tecnica di riferimento non è ancora stata completata. Quindi al momento viene considerata solo l’energia richiesta dall’involucro per mantenere le condizioni di comfort estivo (26 °C). I metodi indicati per valutare la qualità termica dell’edificio sono due. Il primo si basa sulla determinazione dell’ Epe, inv (secondo quanto riportato dalla norma UNI/TS 11300 – 1). In base alla valutazione di questa prestazione si definisce la classe energetica estiva dell’edificio: EPe, inv (kWh/m2 anno)
Prestazioni
Qualità prestazionale
EPe, inv < 10
Ottime
I
10 ≤ EPe, inv < 20
Buone
II
20 ≤ EPe, inv < 30
Medie
III
30 ≤ EPe, inv < 40
Sufficienti
IV
EPe, inv ≥ 40
Mediocri
V
Il secondo metodo invece è impostato su parametri qualitativi e cioè su sfasamento e attenuazione dell’onda termica dell’involucro edilizio. Si può utilizzare in alternativa al primo metodo nel caso di edifici esistenti con superficie utile < 1000 m2: Sfasamento
Attenuazione
Prestazioni
Qualità prestazionale
S > 12
fa < 0,15
Ottime
I
12 ≥ S > 10
0,15 ≤ fa < 0,30
Buone
II
10 ≥ S > 8
0,30 ≤ fa < 0,40
Medie
III
8≥S>6
0,40 ≤ fa < 0,60
Sufficienti
IV
6≥S
0,60 ≤ fa
Mediocri
V
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La classe energetica globale dell’edificio comprende le seguenti sottoclassi: ■ riscaldamento
Tabella 1: Classificazione EPi CLASSE Ai +
< 0,25 EPi (limite 2010)
0,25 EPi (limite 2010)
CLASSE Ai
< 0,50 EPi (limite 2010)
0,50 EPi (limite 2010)
■ acqua calda sanitaria
CLASSE Bi CLASSE Ci
< 0,75 EPi (limite 2010)
0,75 EPi (limite 2010) 1,00 EPi (limite 2010)
< 1,25 EPi (limite 2010)
■ illuminazione
CLASSE Di
1,25 EPi (limite 2010)
CLASSE Ei
< 1,75 EPi (limite 2010)
Per la classificazione relativa alla climatizzazione invernale è stato posto come requisito minimo il limite di separazione tra le classi C e D. Attualmente la certificazione energetica è limitata all’indice di prestazione di climatizzazione invernale e di produzione di acqua calda sanitaria:
1,75 EPi (limite 2010)
CLASSE Fi
< 2,50 EPi (limite 2010)
CLASSE Gi
< 2,50 EPi (limite 2010)
CLASSE AACS
< 9 kWh/m2 anno
9 kWh/m anno ≤
CLASSE BACS
< 12 kWh/m2 anno
12 kWh/m2 anno ≤
CLASSE CACS
< 18 kWh/m2 anno
18 kWh/m anno ≤
CLASSE DACS
< 21 kWh/m2 anno
21 kWh/m2 anno ≤
CLASSE EACS
< 24 kWh/m2 anno
24 kWh/m anno ≤
CLASSE FACS
< 30 kWh/m2 anno
CLASSE GACS
< 30 kWh/m2 anno
■ raffrescamento
EPgl = EPi + EPacs Il certificato energetico esprime il confronto della prestazione energetica globale EPgl previsto dalla normativa – in funzione dei Gradi Giorno e del rapporto di forma S/V dell’edificio – applicando delle percentuali correttive Kn all’indice EPi così come tabellato dal DLgs 192/05: EPgl (indicatore della Classe) = Kn EPi limite + EPacs Si riportano qui di lato le tabelle (All. 4 delle LGN) che indicano i valori limite per le classi energetiche EPi, EPacs e EPgl:
Tabella 2: Classificazione EPacs
2
2
2
Tabella 3: Classificazione EPgl CLASSE Agl + < 0,25 EPilim 2010+ 9 kWh/m2 anno
0,25 EPilim 2010+ 9 kWh/m
anno ≤
CLASSE Agl
< 0,50 EPilim 2010+ 9 kWh/m
0,50 EPilim 2010+ 9 kWh/m
anno ≤
CLASSE Bgl
< 0,75 EPilim 2010+ 12 kWh/m anno
0,75 EPilim 2010+ 12 kWh/m anno ≤
CLASSE Cgl
< 1,00 EPilim 2010+ 18 kWh/m anno
1,00 EPilim 2010+ 18 kWh/m anno ≤
CLASSE Dgl
< 1,25 EPilim 2010+ 21 kWh/m anno
1,25 EPilim 2010+ 21 kWh/m anno ≤
CLASSE Egl
< 1,75 EPilim 2010+ 24 kWh/m anno
1,75 EPilim 2010+ 24 kWh/m anno ≤
CLASSE Fgl
< 2,50 EPilim 2010+ 30 kWh/m anno
CLASSE Ggl
< 2,50 EPilim 2010+ 30 kWh/m anno
2
2
2
2
2
2
Per quanto riguarda l’indicatore grafico della prestazione energetica, segnaliamo che il legislatore italiano ha optato per un tipo di schema chiamato “a cruscotto” (suddiviso secondo le varie sottoclassi di prestazione), a differenza di altri modelli regionali o europei impostati sulla tradizionale immagine scalare.
< 1,00 EPi (limite 2010)
2
2
2
2
2
Attestato di Certific. Energetica (All. 6 delle LGN).
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anno
2
2
INFORMAZIONI TECNICHE
■ LA CLASSIFICAZIONE ENERGETICA
L’isolamento termico
■
L’isolamento termico degli edifici di nuova costruzione
Per questa categoria il D.Lgs 311 impone, come visto in precedenza, il rispetto dell’ EPi, cioè la quantità di energia primaria richiesta nel corso di un anno per mantenere negli ambienti riscaldati la temperatura di progetto dell’aria interna (convenzionalmente 20°C per gli edifici residenziali) in corrispondenza di quella di progetto dell’aria esterna. L’unità di misura dell’ EPi per gli edifici residenziali è il kWh/anno per ogni metro quadrato di superficie utile. Più l’ EPi è piccolo e più la casa è “risparmiosa”. Un EPi di 70 kWh/m2 anno corrisponde all’incirca al contenuto energetico di 7 litri/m2 anno di gasolio. L’ EPi dipende da molti parametri ma soprattutto in modo direttamente proporzionale dal grado di isolamento termico dell’involucro edilizio.
ESEMPIO L’esempio che segue illustra l’evoluzione nel tempo dell’isolamento in lana di vetro con l’obiettivo di individuare quali spessori permetteranno di rispettare indicativamente i valori di EPi richiesti dalla nuova normativa vigente. A tale scopo è stato considerato un determinato edificio, sito in una località del nord Italia, caratterizzato da una copertura che rappresenta una media della tipologia costruttiva dell’area geografica presa in esame (80% a falda + 20% piana). Nella tabella si passa dall’edificio non isolato a quello con l’isolamento in lana di vetro negli spessori medi del mercato italiano più recente ed infine a quello isolato in modo da soddisfare il D.Lgs 311 secondo i valori più restrittivi previsti dal 1° gennaio 2010. EDIFICIO MEDIO DA 4 PIANI SITO IN MILANO (ZONA CLIMATICA E) Descrizione: ■ Dimensioni: 20 x 10 m.; H = 12 m. f. t. ■ Volume lordo riscaldato = 2400 m3 ■ Fattore di forma (Superficie/Volume) S/V = 0,47 ■ Gradi Giorno = 2404 ■ EPi ≤60,6 kWh/m2 anno (limite fissato dalla normativa vigente rif. Tab. 1.3, Allegato C)
ESEMPIO COMPARATIVO SU MEDESIMO EDIFICIO (NORD ITALIA) SENZA ISOLAMENTO
ISOLAMENTO SECONDO IL ISOLAMENTO CHE SODDISFA MERCATO ATTUALE IL DLGS 311 (2010)
EDIFICIO SITO IN ZONA CLIMATICA “E”
STRUTTURE INVOLUCRO
PRODOTTI ISOVER
PARETE PERIMETRALE
EXTRAWALL
0
60
120
COPERTURA A FALDA (80%)
IBR K
0
60
200
COPERTURA PIANA (20%)
SUPERBAC ® Roofine
0
50
90
1° SOLAIO
SUPERBAC ®
0
40
80
Roofine
SPESSORE ISOLANTE (mm)
I valori indicati, arrotondati secondo gli spessori standard Isover Saint-Gobain, sono finalizzati ad evidenziare come cambierà il mercato in base alla legge e non hanno, quindi, valore di progetto.
50
INFORMAZIONI TECNICHE
51
L’isolamento acustico
■
Aspetti fisico tecnici dell’isolamento acustico
La protezione dai rumori è sempre più importante. Per eliminare o limitare la propagazione dei rumori, Isover Saint-Gobain propone sistemi termo-acustici per l’isolamento e la correzione acustica. ■ COS’È UN RUMORE?
■ L’ISOLAMENTO ACUSTICO
Da un po’ di anni a questa parte, il rumore è diventato una delle prime fonti di inquinamento: l’uomo, che non ha la capacità fisiologica di isolarsi dal rumore come si isola dalla luce chiudendo gli occhi, ha sentito il bisogno di proteggersi dai suoni. I primi mezzi che permettono di poter gestire meglio il rumore all’interno degli edifici sono legati alle seguenti regole:
L’isolamento acustico è l’insieme delle misure prese per ridurre la trasmissione di energia a partire dalle fonti che la producono fino ai luoghi che devono essere protetti.
■
realizzazione della costruzione,
■
caratteristiche acustiche della costruzione e dei materiali che lo compongono.
Un rumore rappresenta un insieme di vibrazioni sonore che corrispondono a delle variazioni della pressione dell’aria udibili da parte dell’uomo.
■ L’ ACUSTICA L’acustica è un settore della scienza che ha come scopo lo studio dei problemi fisici, fisiologici e psicologici connessi all’emissione, alla propagazione, e alla ricezione dei suoni e dei rumori.
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Per quanto riguarda le pareti e, quindi, i rumori aerei, le grandezze di riferimento sono: ■
Rw: potere fonoisolante di elementi di separazione tra ambienti;
■
D2m,nT,w: isolamento acustico standardizzato di facciata;
Per quanto riguarda i pavimenti e, quindi, i rumori da calpestio, la grandezze di riferimento è: ■
livello di calpestio (Lnw).
60dB
= 60dB
+ 63dB
■ I LIVELLI DI RUMORE Il livello sonoro, espresso in Decibel (dB), indica l’intensità di un rumore o di un suono in rapporto ad una scala di riferimento. Da 10 a 120 dB, la pressione acustica corrisponde a fonti di rumore di natura differente e genera percezioni che vanno dalla calma (10 dB) alla soglia del dolore (120 dB). Questa valutazione o misura del rumore permette, a partire da un suono identificato, di definire un obiettivo per un livello sonoro che si desidera ottenere. Per essere percepibile, ogni miglioramento acustico deve essere superiore a 1 dB minimo. Se vi sono rumori emessi simultaneamente della stessa intensità o di intensità sonore differenti, i livelli di rumore si sommano. In particolare, due rumori di eguale intensità produrranno un rumore superiore di 3 dB (esempio, 60 dB + 60 dB = 63 dB) e due rumori di intensità differente produrranno un rumore di valore uguale al valore più forte (60 dB + 80 dB = 80 dB).
60dB
= 80dB
80dB
■ ACUSTICA ARCHITETTONICA ■
Rumori aerei esterni (traffico stradale, ferroviario e aereo).
■
Rumori aerei interni (conversazione, canali hi-fi, televisori…).
■
Rumori d’urto sul pavimento (caduta di oggetti, calpestio, trascinamento di sedie, …).
■
Rumori di attrezzature (ascensore, rubinetteria, ventilazione meccanica, …).
■ LA CORREZIONE ACUSTICA La correzione acustica riguarda la propagazione del rumore all’interno dello stesso locale. Essa consiste nel ridurre i tempi di riverbero (l’eco) di un rumore nel luogo dove esso viene prodotto. L’espressione del valore unico dell’indice di assorbimento acustico è αw.
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INFORMAZIONI TECNICHE
+
L’isolamento acustico
■
I rumori aerei: LE PARETI
■ LA SCELTA DEI BUONI MATERIALI La lana di vetro è un materiale a struttura porosa il cui ruolo essenziale è quello di assorbire l’energia trasmessa dal rumore e rappresenta il miglior materiale per l’isolamento acustico e la correzione degli ambienti sonori posti all’interno dei locali. ■ LA SCELTA DEI BUONI SISTEMI L’isolamento acustico, in particolare con riferimento ai rumori aerei tra alloggi, locali divisi o sovrapposti, può essere realizzato secondo due tecniche differenti: ■ il sistema “massa” per cui l’isolamento acustico è essenzialmente funzione della massa superficiale della parete; ■ il sistema “massa-molla-massa” dove l’isolamento acustico dipende dai tre seguenti parametri: - massa superficiale e natura delle pareti, - spessore e natura della molla, - spessore e natura dell’ammortizzatore.
LEGGE DELLA MASSA Parete in calcestruzzo Massa di superficie 600 kg/m2 Spessore 260 mm Potere fonoisolante Rw = 65 dB SISTEMA «MASSA-MOLLA-MASSA» Doppia parete leggera Massa di superficie 60 kg/m2 Spessore 220 mm Potere fonoisolante Rw = 67 dB
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65 dB
67 dB
Il principio “MASSA-MOLLA-MASSA”
■ FONOISOLAMENTO PORTATO ALLA PERFEZIONE Il sistema massa-molla-massa garantisce ottime prestazioni di fonoisolamento tra ambienti adiacenti, combinando una protezione acustica perfetta a un'installazione rapida, semplice e a costi contenuti. In linea di massima, il principio massa-mollamassa riguarda due strati divisori costituiti per esempio da lastre in gesso rivestito con una intercapedine in mezzo. Questa intercapedine contiene dell’aria in funzione di molla. Un materiale particolarmente fonoisolante come la lana di vetro, inserito nell’intercapedine in funzione di ammortizzatore che integra la molla rappresentata dall’aria, aumenta in modo considerevole l’isolamento acustico. Un sistema massa-molla-massa è caratterizzato da una grande leggerezza, flessibilità e massima efficacia; inoltre grazie alle sue straordinarie proprietà, raggiunge anche valori di isolamento termico molto più elevati rispetto ai tradizionali metodi di edilizia massivi.
■ ALLA BASE DELLE SOLUZIONI: MENO PESO E MENO SPESSORE L’efficacia dell’isolamento acustico dei sistemi massa-molla-massa è superiore a quello delle strutture monolitiche pesanti. E’ risaputo che nella tradizionale costruzione massiva l’effetto acustico dipenda in primo luogo dalla massa superficiale. Quindi, un livello di isolamento acustico superiore avrà automaticamente come risultato una parete più spessa e più pesante. In pratica, un tale aumento di peso nella parete è inattuabile, poiché richiederebbe fondazioni sovradimensionate, maggiori spese logistiche, meno volume della stanza, nonché tempi di costruzione e di asciugatura più lunghi. Al contrario, quando si utilizzano sistemi massamolla-massa riempiti con lana di vetro Isover Saint-Gobain, ogni centimetro in più di spessore di isolamento migliora l’isolamento acustico di ca. 1 dB. Molteplici incrementi dell’isolamento acustico, ciascuno di circa 5 dB, non richiedono un ripetuto raddoppio dello spessore e del peso della parete, bensì necessitano ogni volta di 5 cm di lana di vetro in più. L’investimento necessario in termini di design, logistica, statica e costi resta più o meno lo stesso. Quando poi si montano lastre di gesso a doppia struttura portante, si guadagneranno altri 5 dB. Ciò rende i sistemi di isolamento acustico massa-molla-massa superiori in termini di prestazioni acustiche, uso pratico ed efficacia dei costi.
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INFORMAZIONI TECNICHE
■
L’isolamento acustico
■ LO SMORZATORE ACUSTICO I sistemi massa-molla-massa, che vengono riempiti completamente con lana di vetro Isover Saint-Gobain, garantiscono un isolamento acustico eccellente tra ambienti adiacenti. E’ quindi possibile ottenere prestazioni superiori grazie alle particolari proprietà offerte dai prodotti in lana di vetro Isover Saint-Gobain. Non appena le onde sonore passano attraverso il materiale fibroso, si crea attrito tra le onde sonore e la superficie delle singole fibre.
Tale attrito consente di trasformare in calore parte dell'energia sonora. Il risultato: si trasmette meno energia sonora attraverso la parete. Ad ogni modo, la lana di vetro Isover Saint-Gobain non solo smorza le onde sonore che si propagano attraverso la parete tramite l’intercapedine, bensì riduce le onde sonore stazionarie all'interno della cavità. Un processo fisico complesso dotato di un effetto semplice ma ben udibile: il silenzio.
■ I PARAMETRI SU CUI AGIRE PER MIGLIORARE IL POTERE FONOISOLANTE DELLE PARETI IN DOPPIA MURATURA: ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■
■
aumentare lo spessore dell’intercapedine e riempirla completamente di lana di vetro (minimo 6 cm); utilizzare 3 intonaci; sigillare accuratamente i giunti orizzontali e verticali tra i mattoni, e il perimetro della parete; non usare mattoni rotti, nè mattoni di spessore inferiore a 8 cm; utilizzare mattoni di grande formato (es. 25 x 25 cm); utilizzare paramenti di diverso peso (kg/m2); inserire nella parte inferiore al tavolato un materiale resiliente; non realizzare tracce di impianti sulla parete e/o prese elettriche comunicanti tra i due paramenti.
I rumori d’urto: I PAVIMENTI
I rumori d’urto sui pavimenti possono essere causati da: ■ percussione (caduta di oggetti, calpestio, …), ■ vibrazioni (macchinari), ■ attrito (trascinamento di mobili). A causa della continuità rigida delle strutture, la trasmissione dei rumori d’urto raggiunge, al contrario dei rumori aerei, parti dell’edificio molto lontane dalla sorgente del rumore stesso. Per isolarsi acusticamente dai rumori d’urto, la soluzione più efficace in termini di risultati ed efficiente in termini economici consiste nell’utilizzo del cosiddetto “pavimento galleggiante”, il cui scopo è quello di ottenere una pavimentazione priva di collegamenti rigidi con le altre strutture.
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Questa totale desolidarizzazione è ottenuta interponendo un idoneo materiale elastico tra la pavimentazione, i muri laterali e il solaio portante. Di grande importanza risulta la qualità di realizzazione del pavimento galleggiante poiché anche piccoli collegamenti rigidi riducono sensibilmente le prestazioni di isolamento acustico del sistema.
INFORMAZIONI TECNICHE
■
Il ruolo della lana di vetro
La lana di vetro svolge quattro funzioni acustiche che dipendono dalla destinazione dell’opera. Contrariamente a quanto si possa pensare, non sono le lane minerali più dense quelle che offrono le prestazioni migliori (vedi pag. 19).
■ FUNZIONE DI AMMORTIZZATORE La lana di vetro gioca questa funzione quando, per la sua presenza all’interno dei sistemi massamolla-massa, essa diminuisce l’ampiezza di un movimento ondulatorio e riduce l’intensità della trasmissione sonora. Il guadagno nell’isolamento è indipendente dalla massa volumica della lana minerale. ■ FUNZIONE DI MOLLA La lana di vetro svolge questa funzione quando riduce l’energia sonora grazie alle proprie proprietà di elasticità. Il guadagno nell’isolamento è, quindi, funzione dell’elasticità della molla. ■ FUNZIONE DI ATTENUATORE La lana di vetro svolge questa funzione quando essa riduce la trasmissione sonora, utilizzando le sue proprietà intrinseche d’indebolimento acustico. In presenza di un certo spessore e a parità di isolamento acustico, la lana di roccia deve avere una densità tre volte superiore a quella della lana di vetro. ■ RUOLO DI DISSIPATORE La lana di vetro gioca questa funzione quando, riducendo i tempi di riverbero, grazie alle proprie qualità di assorbimento, essa diminuisce il livello sonoro. In presenza di un certo spessore e di prestazioni uguali, la lana di roccia deve avere una densità tre volte superiore a quella della lana di vetro.
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L’isolamento acustico
■
La normativa italiana
■ LEGGE QUADRO 447/95 In data 30 Ottobre 1995, sul supplemento ordinario della Gazzetta ufficiale n° 254, è stata pubblicata la “Legge quadro sull’inquinamento acustico” – Legge 26 Ottobre 1995 n° 447 – che stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dal rumore prodotto dall’ambiente esterno e dall’ambiente abitativo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 117 della Costituzione. L’articolo 3 della suddetta legge fissa le competenze dello Stato e in particolare, al comma 1 lettera e), al fine di ridurre l’esposizione umana al rumore, affida al Ministero dell’Ambiente, insieme al Ministero della Sanità e a quelli dei Lavori Pubblici e dell’Industria, l’incarico di stabilire, tramite decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, i requisiti acustici delle sorgenti sonore interne agli edifici e i requisiti acustici passivi degli edifici stessi e dei loro componenti in opera. In ottemperanza a quanto disposto, il giorno 22 Dicembre 1997 sulla Gazzetta Ufficiale n° 297 è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 Dicembre 1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”.
■ SINTESI DPCM 5/12/97 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici” Art. 1 – Campo di applicazione In attuazione dell’art. 3 comma 1) lettera e) della Legge 447/95, il decreto determina i requisiti acustici delle sorgenti sonore interne agli edifici e i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti in opera, con lo scopo di ridurre l’esposizione umana al rumore. I requisiti acustici di sorgenti sonore diverse da quelle sopra indicate sono invece determinati da altri provvedimenti attuativi della legge 447/95. Art. 2 – Definizioni Ai fini applicativi del decreto, gli ambienti sono distinti nelle categorie indicate nella tabella A. Al comma 2) di questo articolo sono definiti “componenti” degli edifici sia le partizioni orizzontali che quelle verticali. Il comma 3) definisce servizi a funzionamento discontinuo gli ascensori, gli scarichi idraulici, i bagni, i servizi igienici e la rubinetteria. Il comma 4) definisce servizi a funzionamento continuo gli impianti di riscaldamento, areazione e condizionamento. Il comma 5) rimanda all’allegato A del decreto la definizione delle grandezze acustiche a cui fare riferimento. Art. 3 - Valori limite Al fine di ridurre l’esposizione umana al rumore sono indicati nella Tabella B i valori limite delle grandezze che determinano i requisiti acustici passivi dei componenti degli edifici e delle sorgenti sonore interne, definiti nell’Allegato A del DPCM. Le grandezze di riferimento riportate nella Tabella B, che caratterizzano i requisiti acustici degli edifici, da determinare con misure in opera, sono:
■ Il tempo di riverberazione (T)
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■ L’isolamento acustico standardizzato di facciata (D2m,n,T,w) definito da: D2m,n,T = D2m + 10 log T/T0 dove: ■ D2m = L1,2m - L2 è la differenza di livello sonoro (dB). L1,2m è il livello di pressione sonora esterno a 2m dalla facciata, prodotto dal rumore da traffico, se prevalente, o da altoparlante con incidenza del suono di 45° sulla facciata (dB). L2 è il livello di pressione sonora medio nell’ambiente ricevente (dB). ■ T è il tempo di riverberazione dell’ambiente ricevente in s. ■ T0 è il tempo di riverberazione di riferimento pari a 0,5 s. Nota: per quanto riguarda l’edilizia scolastica i limiti per il tempo di riverberazione sono quelli riportati nella normativa precedentemente emanata “Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici n. 3150 del 22 maggio 1967” e successivo Decreto Ministeriale 18 dicembre 1975, per altro non citato nel DPCM in esame. Dai valori D2m,n,T espressi in funzione della frequenza, si passa all’indice di valutazione dell’isolamento acustico standardizzato di facciata (D2m, n, T, w) facendo ricorso ad un’apposita procedura normalizzata.
INFORMAZIONI TECNICHE
■ Il potere fonoisolante apparente di elementi di separazione tra ambienti (R’) Tale grandezza rappresenta il potere fonoisolante degli elementi di separazione tra alloggi e tiene conto anche delle trasmissioni laterali (dB). Dai valori R’, espressi in funzione della frequenza (terzi di ottava), si passa all’indice di valutazione R’w del potere fonoisolante apparente delle partizioni fra ambienti facendo ricorso ad un’apposita procedura normalizzata. L’indice di valutazione permette quindi di caratterizzare con un solo numero le proprietà fonoisolanti della partizione.
frequenza (terzi di ottava), si passa all’indice L’nw del livello di calpestio di solaio normalizzato facendo ricorso ad un’apposita procedura normalizzata. L’indice di valutazione permette quindi di caratterizzare con un solo numero le proprietà di isolamento del solaio dai rumori di impatto. ■ LAS max è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata A, con costante di tempo slow, prodotta dai servizi a funzionamento discontinuo. ■ LA eq è il livello massimo di pressione sonora ponderata A, prodotta dai servizi a funzionamento continuo. Tabella A Classificazione degli ambienti abitativi (art. 2) Categ. A B C D E F G
Tipo di edificio Edifici adibiti a residenza o assimilabili Edifici adibiti a uffici e assimilabili Edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili Edifici adibiti ad ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili Edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabili Edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabili
Tabella B Requisiti acustici passivi degli edifici, dei loro componenti e degli impianti tecnologici (art. 3) - valori limite Categ. di cui alla Tab. A
1. D 2. A, C 3. E 4. B, F, G
R’w (*) 55 50 50 50
D2m,nT,w 45 40 48 42
L’n,w 58 63 58 55
LASmax 35 35 35 35
Più grande è Più grande è Più grande è R’w: D2m,nT,w: DLn,w e più migliore è la migliore è la ridotto è L’n,w: prestazione prestazione migliore è la prestazione (*) Valori di R’w riferiti a elementi di separazione tra due distinte unità immobiliari.
L’indice di valutazione permette quindi di caratterizzare con un solo numero le proprietà fonoisolanti della facciata. ■ Il livello di calpestio normalizzato (L’nw) Dai valori L’nw, espressi in funzione della
Art. 4 - Entrata in vigore Poiché il DPCM è entrato in vigore sessanta giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 297 del 22 dicembre 1997, lo stesso è divenuto operante dal 20 febbraio 1998. 59
LAeq 25 35 25 35
La protezione al fuoco
■
Aspetti fisico tecnici sulla protezione dal fuoco
La lana di vetro nuda è incombustibile e non contribuisce né alla propagazione né allo sviluppo di un incendio.
■ CONOSCERE E DOMINARE IL FUOCO Per dominare il fuoco, è necessario comprendere che cosa lo fa nascere, crescere e morire. Tre componenti sono necessari per lo sviluppo di un incendio:
■ il combustibile (legno, cartone, plastica, materiale di sintesi, …)
■ l’energia (fiammifero, sigaretta, corto-circuito, …)
■ il comburente (aria, ossigeno)
PCS
Lana di vetro Lana di roccia Carta Legno di abete PUR EPS Benzina/gasolio
in MJ/kg
1,25 1,25 16,7 16,7 25 41 41
Il combustibile, secondo il proprio potenziale calorifico, fornisce un contributo essenziale allo sviluppo o meno dell’incendio. E’ quindi necessario, nella costruzione di un edificio, utilizzare materiali di debole potere calorifero superiore (PCS). Esiste un valore che identifica la quantità massima di calore sviluppata da un materiale al momento della sua combustione completa. I prodotti o materiali di costruzione a debole potere calorifero superiore permettono di limitare l’infiammabilitá e la propagazione di un fuoco nascente.
Equivalenza in kg legno di abete 0,07 0,07 1 1 1,6 2,7 2,7
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INFORMAZIONI TECNICHE
■
Requisiti di reazione al fuoco
Con il decreto 15 marzo 2005 e la relativa circolare n.9 del 19 aprile 2005, vengono introdotte le classi europee e si definiscono i requisiti di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni di prevenzione incendi, in base al sistema di classificazione europeo.
Vengono distinti isolanti o non isolanti, installati lungo le vie di esodo o in altri ambienti, nonchè gli isolanti per istallazioni a prevalente sviluppo lineare.
PAVIMENTO E PARETE
SOFFITTO
A2-s1,d0 A2-s2,d0 A2-s3,d0 B-s1,d0 B-s2,d0 B-s3,d0 C-s1,d0 C-s2,d0 C-s3,d0 D-s1,d0 D-s2,d0 D-s3,d0 E F
A2-s1,d1 A2-s2,d1 A2-s3,d1 B-s1,d1 B-s2,d1 B-s3,d1 C-s1,d1 C-s2,d1 C-s3,d1 D-s1,d1 D-s2,d1 D-s3,d1
A2-s1,d2 A2-s2,d2 A2-s3,d2 B-s1,d2 B-s2,d2 B-s3,d2 C-s1,d2 C-s2,d2 C-s3,d2 D-s1,d2 D-s2,d2 D-s3,d2
A2-s1,d0 A2-s2,d0 A2-s3,d0 B-s1,d0 B-s2,d0 B-s3,d0 C-s1,d0 C-s2,d0 C-s3,d0 D-s1,d0 D-s2,d0 D-s3,d0 E F
PAVIMENTO E PARETE A2-s1,d0 A2-s2,d0 A2-s3,d0 B-s1,d0 B-s2,d0 B-s3,d0 C-s1,d0 C-s2,d0 C-s3,d0 D-s1,d0 D-s2,d0 D-s3,d0 E F
A2-s1,d1 A2-s2,d1 A2-s3,d1 B-s1,d1 B-s2,d1 B-s3,d1 C-s1,d1 C-s2,d1 C-s3,d1 D-s1,d1 D-s2,d1 D-s3,d1
A2-s1,d1 A2-s2,d1 A2-s3,d1 B-s1,d1 B-s2,d1 B-s3,d1 C-s1,d1 C-s2,d1 C-s3,d1 D-s1,d1 D-s2,d1 D-s3,d1
A2-s1,d2 A2-s2,d2 A2-s3,d2 B-s1,d2 B-s2,d2 B-s3,d2 C-s1,d2 C-s2,d2 C-s3,d2 D-s1,d2 D-s2,d2 D-s3,d2
SOFFITTO A2-s1,d2 A2-s2,d2 A2-s3,d2 B-s1,d2 B-s2,d2 B-s3,d2 C-s1,d2 C-s2,d2 C-s3,d2 D-s1,d2 D-s2,d2 D-s3,d2
A2-s1,d0 A2-s2,d0 A2-s3,d0 B-s1,d0 B-s2,d0 B-s3,d0 C-s1,d0 C-s2,d0 C-s3,d0 D-s1,d0 D-s2,d0 D-s3,d0 E F
A2-s1,d1 A2-s2,d1 A2-s3,d1 B-s1,d1 B-s2,d1 B-s3,d1 C-s1,d1 C-s2,d1 C-s3,d1 D-s1,d1 D-s2,d1 D-s3,d1
A2-s1,d2 A2-s2,d2 A2-s3,d2 B-s1,d2 B-s2,d2 B-s3,d2 C-s1,d2 C-s2,d2 C-s3,d2 D-s1,d2 D-s2,d2 D-s3,d2
Euroclassi ammesse in luogo delle classi italiane per prodotti isolanti installati nelle vie d’esodo.
Classi ammesse con protezione EI30 Classi ammesse in luogo della classe 1
Euroclassi ammesse in luogo delle classi italiane per prodotti isolanti installati negli altri ambienti.
Classi ammesse in luogo della classe 1 Classi ammesse in luogo della classe 2 Classi ammesse con protezione almeno A2-s3,d0 Classi ammesse con protezione A1 escluso materiali metallici Classi ammesse con protezione EI30
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La protezione al fuoco
Ogni attività soggetta alle pratiche di prevenzione incendi definisce, in base alla compartizione o alla tipologia di locale, le caratteristiche minime di REI che devono avere le strutture. L’inserimento di un materiale isolante in lana di vetro minerale all’interno di un elemento costruttivo, garantisce il raggiungimento di ottime prestazioni, non solo per le sue caratteristiche specifiche di isolamento termoacustico, ma anche per ragioni legate alla resistenza al fuoco della struttura. Tipo di attività
NORMA PRESCRITTIVA
Di seguito si riporta una tabella di riferimento con le caratteristiche richieste per i materiali, per alcune attività soggette al controllo dei vigili del fuoco e alla pratica di prevenzione incendi. La classificazione di reazione al fuoco indicata è ancora quella italiana in quanto i decreti di riferimento sono antecedenti all’entrata in vigore delle Euroclassi. Tabella: Norme verticali- prescrizioni specifiche valide per singole attività soggette a prevenzione incendi.
REAZIONE AL FUOCO Elemento
REAZIONE AL FUOCO Le nuove euroclassi di
ABITAZIONI CIVILI
DM 16/05/1987 Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione.
SCUOLE
DM 26/08/1992 Norme di prevenzione incendi nell’edilizia scolastica.
reazione al fuoco per prodotti soggetti a Marcatura CE accertate nella attività soggette sono riportate nel DM 15/03/2007 (articoli 2
ALBERGHI
e 4).
RESISTENZA AL FUOCO
IMPIANTI SPORTIVI
Laddove le prestazioni di resistenza al fuoco non sono
LOCALI PUBBLICI DI SPETTACOLO
espressamente stabilite da specifiche regole tecniche, esse vanno determinate secondo i criteri stabiliti dal
STRUTTURE SANITARIE
DM 09/03/2007 (articolo 1). UFFICI
RESISTENZA AL FUOCO Classe
Passaggi comuni
0
Strutture
Rivestimenti di passaggi comuni
0
Compartimentazioni
REI 60/90/120
Strutture
R/REI 60/90
Compartimentazioni
REI 60
Strutture
R/REI 30/45/60/90/120
Compartimentazioni
REI 30/45/60/90/120
Strutture
R/REI secondo circolare n.91
Compartimentazioni
REI 60/90
Strutture
R/REI 60/90/120 REI 60/90
Compartimentazioni
REI 30/60/90
Strutture
R/REI 30/60/90/120
Compartimentazioni
REI 30/60/90/120
Strutture
R/REI 30/60/90/120
Compartimentazioni
REI 30/60/90/120
1 (max 50%) 0 (il resto)
Rivestimenti
1
DD.MM. 09/04/1994 e 06/10/2003 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la costruzione e l’esercizio delle attività ricettive turistico alberghiere.
Atrii, corridoi, vie di fuga
0/1
Rivestimenti controsoffitti
1
Condotte
0
DM 18/03/1996 e 60/06/2005 Norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio di impianti sportivi.
Atrii, corridoi, vie di fuga
1 (max 50%) 0 (il resto)
Rivestimenti controsoffitti
1
DM 19/08/1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo.
Atrii, corridoi, vie di fuga
1 (max 50%) 0 (il resto)
Rivestimenti controsoffitti
1
Condotte
0
DM 18/09/2002 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private.
Atrii, corridoi, vie di fuga
1 (max 50%) 0 (il resto)
Rivestimenti controsoffitti
1
Condotte
0
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Classe R/REI secondo circolare n.91
Atrii,corridoi, vie di fuga
DM 22/02/2006 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio di edifici e/o locali destinati ad uffici.
Elemento
Atrii, corridoi, 1 (max 50%) disimpegni, scale, 0 (il resto) rampe
Altri ambienti
1
La Normativa Italiana
■ CLASSIFICAZIONE DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE Per confrontare i prodotti tra di loro, la reazione al fuoco è la caratteristica d’infiammabilità propria del materiale o del prodotto. La Commissione Europea ha stabilito un sistema unico di classificazione dei prodotti, chiamato “Euroclassi”, che si basa su norme europee delle prove. Tale sistema si divide in sette classi (A1, A2, B, C, D, E, F) alle quali, oltre alla reazione al fuoco, sono associati criteri supplementari connessi alla produzione di fumo (s) e di gocce infiammabili (d): tale metodo è valido per tutti gli isolanti. Questo sistema europeo di classificazione è stato applicato in tutti gli Stati membri e, in Italia, è stato l’oggetto dei DM del 10 e 15 Marzo 2005 che hanno recepito la direttiva europea e stabilito la corrispondenza tra le vecchie classi italiane e le nuove Euroclassi. In conformità alla direttiva dei prodotti da costruzione, tutti i prodotti con marchio CE devono riportare sulla propria etichetta CE la classificazione secondo le Euroclassi.
LE EUROCLASSI A1: prodotto non combustibile A2: prodotto che non contribuisce significativamente alla crescita dell’incendio B : prodotto debolmente combustibile C : prodotto combustibile D : prodotto molto combustibile E:
prodotto molto infiammabile e propagatore di fiamma
F:
prodotto non classificato o non testato
CLASSIFICAZIONI AGGIUNTIVE: FUMI E GOCCE Classe di opacità dei fumi s1 s2 s3
Quantità e velocità di sprigionamento deboli Quantità e velocità di sprigionamento medi Quantità e velocità di sprigionamento elevati
Classi di gocce infiammabili d0 Nessuna goccia o resti infiammati d1 Nessuna goccia o resti la cui combustione dura più di 10 secondi d2 No d0, no d1 ESEMPI DI CLASSIFICAZIONE dei prodotti Isover Saint-Gobain secondo le Euroclassi A1: feltro o pannello in lana di vetro nudo A2-s1, d0: feltro o pannello in lana di vetro rivestito con veli di vetro F:
feltro o pannello in lana di vetro rivestito con carta kraft
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INFORMAZIONI TECNICHE
■
Tenuta all’aria
Oggigiorno la qualità dell’aria all’interno di un edificio è un indicatore importante del comfort dei suoi occupanti. L’ottenimento di un’eccellente qualità dell’aria richiede un sistema di ventilazione controllato per l’aria interna, il più delle volte unito al recupero del calore dall’aria espulsa. La tipica ventilazione breve e irregolare fornita dall’apertura di porte e finestre è spesso inadeguata.
E’ possibile ottenere una ventilazione dell’aria interna controllata ed efficiente solo se l’edificio è ermetico. In un edificio senza tale requisito, l’aria penetra attraverso le fessure e i giunti aperti, ma in modo non controllato e vincolato principalmente alla direzione del vento e alle condizioni climatiche prevalenti. Pertanto è fondamentale quando si rinnova un edificio esistente oppure quando se ne costruisce uno nuovo, che l’involucro dell’edificio sia ermetico all’aria.
Un breve sguardo ai termini più importanti Una costruzione a tenuta d’aria evita la fuoriuscita di aria dall’edificio e migliora l’integrità dell’involucro dell’edificio. Una membrana ermetica deve essere installata sul lato riscaldato della costruzione, in modo da funzionare anche come freno al vapore. Una costruzione ermetica al vento evita che l’aria esterna penetri all’interno dell’edificio. La membrana antivento viene installata sul lato esterno dell’edificio e lo protegge dal freddo e dall’umidità.
■ Confronto di fabbisogni termici di diversi tipi di abitazione Vecchia casa ristrutturata circa 300 kWh/m²a Casa tipica (post-1980)
Perché la tenuta all’aria è importante?
E’ possibile trattenere l’aria calda all’interno dell’edificio e l’aria fredda all’esterno dello stesso solo quando la costruzione è ermetica. Prevenire correnti d’aria fastidiose significa un comfort abitativo più elevato e una migliore efficienza energetica, il che si traduce in minori costi di riscaldamento. L’ermeticità protegge anche la struttura dell’edificio contro gli ammaloramenti, aiutando a mantenere il suo aspetto originale e prolungandone la vita.
Molti fattori influenzano la nostra percezione di comfort abitativo, tra cui i più importanti sono: • La temperatura dell’aria e l’umidità relativa all’interno dell’ambiente • La temperatura superficiale dei vari componenti esterni dell’edificio che lo circondano (pavimenti, pareti, soffitto) • Il movimento e la velocità dell’aria all’interno della stanza • La differenza tra la temperatura interna e quella esterna
circa 100 kWh/m²a Casa a basso consumo energetico circa 50 kWh/m²a Casa Multi-Comfort Isover Saint-Gobain < 15 kWh/m²a Casa passiva perdite non controllate < 20 kWh/m²a
Ventilazione controllata tramite porte e finestre in un edificio ermetico.
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Scambio dell’aria non controllato tramite fessure e interstizi in un involucro dell’edificio non ermetico.
INFORMAZIONI TECNICHE
nonché di carenze e insicurezza per quanto riguarda la sua fornitura. Pertanto, una maggiore qualità termica ed ermeticità degli edifici avrà un ruolo sempre più importante in futuro. Il flusso d’aria indesiderato e non controllato può avere un impatto drastico sui fabbisogni relativi al riscaldamento, con aumenti fino a 20 kWh/m2 anno. Per contro, una Casa Multi-Comfort Isover Saint-Gobain (standard di casa passiva) richiede un massimo di 15 kWh/m² anno di calore (fabbisogno energetico) immesso. 30
Temperatura superficiale delle strutture circostanti tu (°C)
■ EFFICIENZA ENERGETICA La tendenza verso una maggiore efficienza energetica ha portato alla costruzione di unità abitative ottimizzate dal punto di vista termico ed economico, che nel breve saranno sempre più simili alle costruzioni definite nello standard di casa passiva. L’integrità termica di un edificio è in grado di ridurre le perdite di calore per trasmissione (ad esempio il calore che fuoriesce dall’involucro dell’edificio) di un decimo di quella di una casa tradizionale. Un passo cruciale verso una maggiore efficienza energetica consiste nell’ottimizzazione dell’immissione di aria fresca all’interno dell’edificio tramite un sistema di ventilazione controllata di aria interna, normalmente unita al recupero di calore dall’aria evacuata. Ciò necessita di un involucro dell’edificio assolutamente ermetico, senza alcun scambio dell’aria non controllato o indesiderato attraverso eventuali fessure o giunture. Il costo dell’energia è quasi raddoppiato tra il 1998 e il 2002, e nonostante eventuali fluttuazioni a breve termine, la previsione a lungo termine parla di ulteriori incrementi nei prezzi dell’energia,
Insopportabilmente caldo
28 26
Ancora confortevole
24 22
confortevole
20 18 16 14 12
Comfort termico associato alla temperatura ambiente e alla temperatura superficiale dei componenti dell’edificio circostanti (pavimenti, pareti, finestre, soffitti).
insopportabilmente freddo
0 12
14
16
18
20
22
24
26
28
Temperatura dell’aria all’interno dell’ambiente tL (°C) 28
Comfort abitativo associato alla velocità del flusso dell’aria e alla temperatura dell’aria.
Troppo caldo
■ COMFORT TERMICO Poiché passiamo sempre più tempo all’interno degli edifici, un clima interno confortevole è diventato sempre più importante. Non è più sufficiente proteggersi semplicemente dal freddo o dal caldo; oggigiorno le famiglie richiedono un ambiente abitativo confortevole, anche per la qualità dell’aria, tutto l’anno. Ciò a sua volta pone richieste severe sulla qualità della progettazione di un edificio. Oltre ad avere un isolamento termico adeguato, l’involucro dell’edificio dovrà essere ermetico in modo da evitare il flusso d’aria non controllato dall’interno all’esterno dell’edificio e viceversa. Le fessure e i giunti causano inevitabilmente delle correnti d’aria fastidiose. Anche una differenza di temperatura tra l’aria all’interno di un locale e il pavimento, la parete e il soffitto circostante e la superficie delle finestre possono generare correnti d’aria e flussi d’aria indesiderati – minore sarà tale differenza di temperatura e maggiore sarà la percezione di comfort e benessere all’interno della stanza.
Temperatura dell’aria °C
26 24
ole tev for con
22 20 18
Troppo freddo
16 14 0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
Velocità del flusso d’aria in m/s
La temperatura corporea di una persona sana in buone condizioni di salute è circa 37°C. La percezione individuale di comfort di una persona dipende dalla temperatura ambiente, l’attività svolta e l’abbigliamento. Una temperatura dell’aria di circa 22°C viene generalmente percepita come “confortevole” in zone abitative sedentarie, mentre durante lo svolgimento di attività fisica può essere ugualmente percepita come “confortevole”, una temperatura dell’aria compresa tra 16 e 19°C .
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Tenuta all’aria
Ventilare adeguatamente gli ambienti La soluzione migliore è la ventilazione controllata degli ambienti. Nel caso questa non fosse disponibile, gli ambienti dovranno essere ventilati aprendo finestre e porte. Il modo migliore per ottenere ciò è l’utilizzo della tecnica di “ventilazione completa”, secondo la quale le finestre e le porte vengono aperte completamente per alcuni minuti ad intervalli durante il giorno. Ciò assicura il ricambio di aria interna intrisa di umidità con aria ricca di ossigeno proveniente dall’esterno.
■ PROTEZIONE DELLA STRUTTURA DELL’EDIFICIO Le perdite d’aria sono una potenziale causa di danni agli edifici. Quando l’aria umida e calda si sposta dall’interno di una stanza attraverso fessure e interstizi verso le zone più fredde dell’edificio, il vapore acqueo contenuto nella stessa aria può condensarsi e diventare acqua. Questa condensa fornisce un habitat ideale per vari tipi di muffe. In funzione della posizione e dimensione delle perdite, il materiale interessato può di conseguenza subire dei danni. Inoltre, quando l’umidità penetra all’interno del materiale isolante, le sue prestazioni possono ridursi fino ad un sesto rispetto al materiale asciutto. Una tale riduzione delle prestazioni termiche causa l’accumulo di altra umidità nella costruzione, innescando così una reazione a catena che inevitabilmente porta a danni di entità significativa. Un involucro dell’edificio ermetico, senza alcuna perdita, evita tale processo e aiuta a garantire una lunga vita alla struttura dell’edificio.
■ UN MITO DA SFATARE: “L’EDIFICIO CHE RESPIRA“ Purtroppo, il mito dell’”Edificio che respira” è ancora diffuso tra coloro che non hanno familiarità con l’ingegneria edile. La fisica tecnica e l’esperienza pratica hanno da tempo dimostrato le gravi conseguenze di tale falsa credenza. Il normale scambio d’aria normale tra l’interno e l’esterno attraverso gli elementi opachi (non trasparenti) dell’edificio – pareti, pavimenti e soffitti – non è in grado di fornire una quantità adeguata di aria fresca, di conseguenza è necessaria una corretta ventilazione degli ambienti. L’equilibrio dell’umidità avviene generalmente entro i primi 8-13 mm del rivestimento interno dell’edificio. Questo processo è particolarmente visibile nel caso di intonaci, lastre in gesso rivestito, rivestimenti in legno, il che spiega il motivo per cui questi materiali sono da tempo i preferiti per un impiego all’interno delle abitazioni.
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Travi del tetto infestate dalla muffa.
■ LA QUALITÀ DELL’ESECUZIONE È ANCORA PIÙ IMPORTANTE DI UN’ATTENTA PROGETTAZIONE La massima efficienza energetica e la ventilazione controllata degli ambienti non richiedono solo un’attenta progettazione, ma anche un’esecuzione esperta e un severo controllo di qualità. È molto importante pianificare le varie attività in modo che lo strato ermetico attentamente installato non venga poi danneggiato dai lavori successivi.
Il risultato è “aria cattiva, viziata” e concentrazioni elevate di sostanze dannose. Per garantire una qualità dell’aria eccellente all’interno degli edifici, si richiede una combinazione di livelli elevati di ermeticità dell’edificio e una ventilazione controllata, in modo da fornire un flusso costante di aria fresca e ricca di ossigeno. L’aria deve poi passare attraverso un filtro in modo da eliminare polveri, pollini e altre sostanze dannose, migliorando considerevolmente la qualità della vita per coloro che soffrono di allergie.
Non limitiamo il nostro respiro Non bisogna sottovalutare il nostro fabbisogno di aria fresca. L’ossigeno rappresenta il nostro nutriente più importante, senza il quale possiamo resistere solo per un periodo di tempo molto breve. Gli esperti di medicina e salute consigliano di avere un flusso di aria fresca di 30 m3 all’ora per persona. Questi valori si basano su una concentrazione massima di CO2 di 0.15% o 1500 ppm. (parti per milione). Il mantenimento di tale clima all’interno dell’ambiente richiede una percentuale elevata di scambio proattivo di aria fresca e pulita.
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INFORMAZIONI TECNICHE
■ LA NOSTRA RISORSA PIÙ PREZIOSA: LA NOSTRA SALUTE Quando l’aria esterna penetra all’interno di un edificio può trasportare sostanze potenzialmente dannose per la salute, quali pollini, muffe e spore di funghi. Anche i materiali utilizzati nell’edificio stesso, come i protettivi del legno, possono rappresentare un pericolo. Queste sostanze e materiali possono provocare allergie e rappresentano un pericolo potenziale o reale per la salute degli occupanti dell’edificio. Le attività umane svolte in spazi chiusi portano ad un incremento nella concentrazione di anidride carbonica e umidità oltre a una riduzione della concentrazione di ossigeno. La ventilazione controllata di un edificio è fondamentale allo scopo di fornire un flusso adeguato di aria fresca ricca di ossigeno. Numerosi studi hanno dimostrato che non è possibile ottenere questo semplicemente con una ventilazione sporadica o centellinata, in particolare durante i mesi più freddi quando le temperature esterne sono basse e le finestre vengono tenute chiuse.
Tenuta all’aria
■
Misura dell’ermeticità
Molti punti deboli presenti nella struttura dell’edificio, quali fessure, fori o interstizi, sono facili da individuare. Anche le correnti d’aria evidenti sono facili da localizzare persino dai meno esperti, utilizzando un dito bagnato oppure tramite il posizionamento strategico di candele. Tuttavia, identificare e localizzare tutte le aree problematiche richiede un approccio più sofisticato, quale l’utilizzo del cosiddetto Blower Door Test.
L’utilizzo di candele rende il flusso d’aria visibile.
■ IL BLOWER DOOR TEST Oggigiorno il metodo Blower Door Test per standard della certificazione di casa passiva. misurare l’ermeticità è incluso come standard nel Inoltre, in alcuni stati europei le amministrazioni controllo di qualità di abitazioni a basso consumo preposte all’edilizia e alla pianificazione hanno energetico. Nel caso di nuovi edifici costruiti con reso il certificato di ermeticità un requisito sistemi a secco o progetti di ristrutturazione, fondamentale all’interno degli strumenti questo test viene effettuato prima di fissare il finalizzati a migliorare la qualità e l’esecuzione rivestimento, in modo da permettere la correzione degli edifici. di eventuali punti deboli. Con metodi di costruzione massiva, quali mattoni, calcestruzzo e pietra, tuttavia, il test viene effettuato dopo il calcestruzzo rinzaffo. Allo scopo di garantire una precisione membrana adeguata e simulare autenticamente le intonaco condizioni reali, le misure vengono effettuate finestre, porte ad un intervallo di pressioni diverse. sottotetto/solaio Negli ultimi anni, il Blower Door (non riscaldato) Test è diventato un requisito
piano superiore (riscaldato) Gli elementi e i componenti di un edificio che contribuiscono all’ermeticità: membrane, intonaci, calcestruzzo, finestre e porte.
piano terra (riscaldato) cantina (riscaldata)
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garage (non riscaldato) cantina (non riscaldata)
fessure presenti nella struttura. Il volume d’aria corrispondente indica l’entità delle perdite. Tuttavia, in casi complessi, in particolare quando si controllano edifici prima di effettuare ristrutturazioni di vaste proporzioni, a volte risulta utile associare il Blower Door Test alla termografia, in quanto quest’ultima evidenzia direttamente eventuali perdite.
Requisiti di ermeticità
Il valore n50 esprime l’ermeticità in valori numerici e indica la frequenza in cui il volume d’aria dell’edificio in questione viene scambiato all’ora ad una differenza di pressione di 50 Pa. Per gli edifici senza sistema di ventilazione, il valore n50 deve essere inferiore a 3,0; per gli edifici dotati di sistema di ventilazione, tale valore deve essere inferiore a 1,0, mentre per le case Multi-comfort Isover Saint-Gobain inferiore a 0,6. Un valore di 0,6, ad esempio, significa che un massimo del 60% del valore totale di aria dell’edificio può fuoriuscire ogni ora – con alcuni accorgimenti, tuttavia, tale valore può essere ulteriormente ridotto a 0,3.
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INFORMAZIONI TECNICHE
■ PROCEDURA DEL BLOWER DOOR TEST Dopo avere chiuso porte e finestre, viene attivata una ventola che crea una differenza di pressione pari a 50 Pascal (Pa) tra l’interno e l’esterno dell’edificio – determinando così la portata di flusso necessaria per mantenere tale differenza di pressione. Il test rileva le perdite poiché il volume di aria necessario per mantenere la differenza di pressione è uguale al volume d’aria che fuoriesce dall’edificio in pressione attraverso i giunti e le
Gestione della condensa
■
Protezione dalla condensa: indispensabile per ogni edificio
Uno dei motivi principali per realizzare costruzioni ermetiche è di proteggerle dall’umidità e dalla condensa. All’interno degli edifici le persone, gli animali e le piante rilasciano continuamente umidità. Durante i mesi più freddi dell’anno, quando la temperatura all’interno dell’edificio è maggiore rispetto alla temperatura esterna, questa umidità viene trasportata verso l’esterno insieme all’aria calda attraverso giunti e fessure, e si condensa all’interno della struttura dell’edificio. Questa penetrazione non controllata dell’umidità risulta dannosa per le costruzioni massive e per quelle con strutture leggere, e si può evitare solo rendendo l’involucro dell’edificio ermetico. Nelle costruzioni con pareti massive dotate di isolamento termico all’esterno, l’intonaco interno, le porte e le finestre formano lo strato ermetico. In caso di ristrutturazione e di applicazione di isolamento dall’interno, lo strato ermetico deve trovarsi sul lato interno riscaldato della struttura, altrimenti l’isolante rischia di bagnarsi a causa della condensa interstiziale, causando così possibili danni. I prodotti del sistema VARIO di Isover Saint-Gobain soddisfano tutti i requisiti essenziali per la protezione dalla condensa e pertanto aiutano ad assicurare lunga vita agli edifici. Nelle strutture leggere e in quelle in legno, è importante che la superficie esterna dell’edificio sia impermeabile al vento e che la superficie interna sia ermetica. Per ovviare a queste esigenze si consiglia l’uso di VARIO KM Duplex UV, fissato con prodotti sigillanti ed adesivi appositamente abbinati.
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Quanto è umida l’aria?
La quantità di vapore acqueo presente nell’aria dipende dalla temperatura. Più calda è l’aria, maggiore sarà il suo contenuto di vapore acqueo. Ad una temperatura di 30°C, ad esempio, il contenuto di vapore acqueo è pari a circa 30 g/m3, mentre a 0°C è solo di 5 g/m3, e a -10° C non più di 2 g/m3. In una stanza di 10 m² con temperatura di 30°C e soffitto alto 2,7 m, il vapore acqueo presente nell’aria sarà circa 750 g.
I requisiti dei materiali necessari per la tenuta all’aria
Di solito, i materiali quali fogli di alluminio, cartone, pannelli e lastre di gesso rivestito, utilizzati nella realizzazione di superfici piatte, sono ermetici. Tutti i materiali devono essere compatibili e selezionati in modo da lavorare insieme, un aspetto particolarmente importante nel caso di membrane e adesivi utilizzati per i soffitti. I raggi UV e la resistenza all’umidità sono importanti, come pure la resistenza allo strappo e, poiché nelle aree geografiche con climi freddi lo strato ermetico viene applicato sul lato riscaldato (lato interno) degli edifici, è necessario che i materiali siano anche un freno al passaggio del vapore acqueo.
VARIO KM Duplex UV
Le membrane climatiche multiuso VARIO KM Duplex UV sono uniche nel fornire ottimi livelli di ermeticità uniti ad una protezione impareggiabile dall’umidità. VARIO è un prodotto “intelligente” di qualità elevata in grado di adattarsi automaticamente ai cambiamenti nelle diverse condizioni climatiche. Non solo VARIO migliora il comfort abitativo degli occupanti, ma la sua particolare membrana climatica protegge anche i tetti a falda e le pareti dai danni causati dall’umidità. Inoltre, VARIO KM Duplex UV è estremamente resistente agli strappi ed è dotato di pratiche linee di riferimento che facilitano l’installazione.
Flusso d’aria attraverso i giunti nell’edificio 360 g/giorno/m²
Quasi 15 anni di utilizzo pratico hanno dimostrato il valore dei prodotti VARIO, i quali sono ora utilizzati in tutto il mondo per proteggere gli edifici contro l’umidità. Applicati con nastri e sigillanti appositamente abbinati, forniscono una protezione garantita per il futuro a lungo termine.
Piccola causa – serie ripercussioni Nei mesi invernali, le fessure di solo 1 mm possono veicolare all’interno dell’edificio anche fino a 360 g/m2 of di aria. Una corretta e attenta installazione dei vari componenti abbinati del sistema Vario evita tale potenziale fonte di danni.
La diffusione di vapore attraverso il componente dell’edificio 1 g/giorno/m²
13.0 cm
2.5 cm
1 mm
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INFORMAZIONI TECNICHE
■
Gestione della condensa
■
Il freno al vapore “intelligente” che si adatta ad ogni stagione
Che faccia caldo o freddo, pioggia o sereno, l’innovativo sistema VARIO si adatta in modo intelligente alle diverse condizioni climatiche. Perfetto per tutti i tipi di strutture, sia massive sia in legno, il sistema VARIO blocca la diffusione dell’umidità che dall’interno dell’edificio tende a penetrare nelle strutture dell’involucro durante i freddi mesi invernali, mentre durante l’estate la membrana VARIO KM Duplex UV consente all’umidità eventualmente intrappolata di essere evacuata.
esterno
esterno
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Ciò consente agli elementi umidi della costruzione di asciugarsi durante i mesi estivi e rimanere asciutti, evitando così la formazione di muffe e i conseguenti danni causati dall’umidità alle strutture dell’edificio. Tutto dipende, naturalmente, da un’unione attenta ed efficace delle giunture sovrapposte della membrana e dalla corretta sigillatura dei raccordi attorno a tutti i vari punti di passaggio delle canalizzazioni, quali camini, tubazioni e impianti, con idonei prodotti del sistema VARIO.
interno
■ ESTATE A causa di umidità e temperatura elevata durante i mesi estivi, la struttura molecolare cambia in modo da ridurre la resistenza alla diffusione del vapore di VARIO KM Duplex fino ad ottenere un valore di strato d’aria equivalente di soli 0,3 m (VARIO KM Duplex UV). L’eventuale umidità penetrata all’interno della struttura ora può fuoriuscire, evitando così danni all’edificio.
interno
■ INVERNO Ai livelli di umidità relativamente bassi che si verificano durante i mesi più freddi dell’anno, la struttura molecolare della membrana cambia in modo da aumentare la resistenza alla diffusione del vapore della membrana VARIO KM Duplex UV ad un valore di strato d’aria equivalente di 5 m. Ciò evita che l’umidità presente nella stanza possa penetrare all’interno della struttura.
Le membrane VARIO KM Duplex UV si adattano alla temperatura e all’umidità dell’ambiente. A temperature e livelli di umidità bassi, che normalmente si verificano in inverno, le molecole nella membrana si chiudono e bloccano la diffusione del vapore, agendo di conseguenza come un efficace freno al vapore. In presenza di temperature e livelli di umidità più elevati, le molecole invece si allontanano l’una dall’altra, aprendo la membrana climatica VARIO e consentendo all’umidità intrappolata all’interno delle strutture di fuoriuscire e quindi di asciugare.
Questa capacità di permettere la fuoriuscita dell’umidità è la caratteristica che distingue le membrane climatiche VARIO. Durante i mesi più caldi dell’anno la membrana VARIO consente di evacuare dalle strutture di un edificio una quantità di condensa fino a 25 volte superiore, rispetto ai mesi invernali. VARIO – ecologico e impermeabile ai gas La membrana VARIO KM Duplex UV è prodotta con una poliammide speciale ad uso alimentare. E’ ecologica, riciclabile e impermeabile a gas ed odori. Essendo antiodore, la membrana evita che le esalazioni generate da vecchi conservanti protettivi del legno si diffondano nell’ambiente abitativo – proteggendo dall’esposizione a sostanze quali Lindane e PCB che oggi sono ormai proibite ma che in passato venivano usate per conservare il legno.
Inverno sd = 5 m
6
Valori sd (m)
5 4 Estate sd = 0,2 m
3 2 1 0 0
20
40
60
80
100
Umidità relativa in (%)
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INFORMAZIONI TECNICHE
■ UNICO SISTEMA VARIABILE PER LA RESISTENZA ALLA DIFFUSIONE Le tradizionali membrane freno al vapore, in funzione delle loro specifiche tecniche, presentano una resistenza alla diffusione del vapore che rimane statica, indipendentemente dalle condizioni climatiche. Infatti, al contrario delle membrane climatiche VARIO che si adattano all’umidità e alla temperatura ambiente, le tradizionali membrane funzionano solo come barriere al vapore. L’umidità che è rimasta intrappolata o che è penetrata all’interno della struttura dell’edificio non è in grado di fuoriuscire. Ciò impedisce che la struttura si asciughi, causando nel tempo danni alla stessa.
Gestione della condensa
■
VARIO previene danni costosi all’edificio
L’umidità può causare danni seri in tutti i tipi di costruzioni. E succede molto più frequentemente di quanto pensiamo. Il legno umido, ad esempio, viene impiegato nella costruzione dei tetti. Se il tetto ha un freno al vapore sulla superficie esterna, e se un freno al vapore viene installato anche sulla superficie interna, l’umidità eventualmente intrappolata nella costruzione non potrà fuoriuscire. Questo a sua volta può causare seri danni alla costruzione, fino ad arrivare al degrado per immarcimento del legno utilizzato nel tetto e una grave infestazione di muffa. Il motivo: l’umidità non può andare da nessuna parte – non può fuoriuscire né all’interno dell’edificio né all’esterno. Grazie alla caratteristica capacità di asciugatura sul lato inverso delle membrane climatiche VARIO KM Duplex UV e degli accessori del sistema, è possibile evitare tale problema. Tuttavia, il lavoro dovrà essere progettato nei minimi dettagli preventivamente, ed eseguito con grande cura ed elevati standard di esecuzione.
■ I DANNI ALL’EDIFICIO SONO COSTOSI! La rimozione e la sostituzione di 150 m² di tetto danneggiato dall’umidità può arrivare a costare anche fino a 20.000 Euro. L’investimento nel pacchetto di garanzia VARIO invece costa qualche centinaia di euro in più rispetto un sistema di tenuta all’aria tradizionale. Il vantaggio si vede da sé: basti considerare le conseguenze e subito risulta ovvio che il sistema VARIO è sicuramente quello vincente.
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Danni causati dall’impiego di legno umido abbinato ad un freno al vapore tradizionale.
INFORMAZIONI TECNICHE
■ ADATTO ANCHE PER LA RISTRUTTURAZIONE DI TETTI DALL’ESTERNO VARIO offre numerosi vantaggi anche quando una mansarda è già abitata e la ristrutturazione deve essere fatta dall’esterno. E’ possibile posare la membrana VARIO KM Duplex UV da un capo all’altro delle falde seguendo il profilo dei travetti. Questo accorgimento nella ristrutturazione di una copertura consente all’umidità eventualmente presente nel tetto di asciugarsi. Un rapido sguardo ai vantaggi del sistema VARIO Per la ristrutturazione ■ L’umidità viene evacuata grazie alla membrana traspirante ■ Protezione contro l’esposizione a conservanti protettivi del legno (quali Lindane e PCB) ■ Possibile applicazione sopra i listelli di legno Per i nuovi edifici ■ I materiali da costruzione umidi possono asciugarsi in maniera rapida e affidabile grazie all’effetto VARIO ■ ll legno gode di una protezione duratura contro il degrado causato dall’umidità ■ Nessuna necessità di conservanti chimici ■ Nessun danno da condensa durante il periodo estivo ■ Asciugatura rapida, anche nel caso in cui la pioggia penetri all’interno del tetto
DEFINIZIONI IMPORTANTI Spessore di aria equivalente: sd Indica la resistenza di un materiale da costruzione al passaggio di umidità paragonato ad un equivalente spessore dell’aria. Il valore viene calcolato moltiplicando il fattore di resistenza al passaggio del vapore acqueo di un certo materiale per lo spessore del materiale stesso. Spessore di aria equivalente sd (m) = fattore di resistenza al vapore acqueo µ x spessore del materiale d (m) Generalmente viene considerata una resistenza costante alla diffusione del vapore per i materiali da costruzione, ad eccezione della membrana VARIO KM Duplex UV. Tale membrana presenta valori sd variabili, in funzione dell’umidità e della temperatura ambiente presente su entrambi i lati di una struttura. Ciò garantisce un’elevata protezione contro l’umidità e contro i conseguenti danni strutturali all’edificio.
Fattore di resistenza alla diffusione del vapore acqueo: µ Indica quante volte un materiale è più resistente al passaggio del vapore acqueo rispetto ad uno strato d’aria dello stesso spessore. L’aria ha un fattore di resistenza alla diffusione del vapore acqueo di µ = 1.
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La marcatura CE
■
La Normativa Europea
Tutti i prodotti in lane minerali Isover SaintGobain per l’edilizia beneficiano della marcatura e sono certificati da un laboratorio esterno.
■ IL SIGNIFICATO DEL MARCHIO Per favorire la circolazione dei prodotti nella zona di libero scambio, la Commissione europea ha votato e pubblicato nel 1989 la direttiva 89/106/CE relativa ai prodotti per il settore edile. Il logo apposto sulle etichette dei prodotti attesta la conformità degli stessi alla direttiva, e autorizza la loro immissione sul mercato nello spazio comunitario europeo. Le principali famiglie di isolanti prodotti per gli edifici possiedono norme europee armonizzate e sono dunque sottoposte alla marcatura : lane minerali, polistireni estrusi ed espansi, poliuretano, vetro cellulare, schiume fenoliche, lane e fibre di legno, perlite e sughero espanso. L’etichetta deve riportare le seguenti informazioni:
Citazioni obbligatorie: ■ resistenza termica R e lambda «λ» dichiarati ■ dimensioni ■ classe di reazione al fuoco “Euroclasse”
Citazioni complementari secondo le applicazioni: ■ stabilità dimensionale ■ compressione ■ resistenza alla trazione ■ resistenza al passaggio dell’aria ■ assorbimento d’acqua
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■ LE RISPOSTE ISOVER SAINT-GOBAIN ALLE RICHESTE DELLA MARCATURA Posta sotto la responsabilità del produttore, la marcatura di un prodotto non è una certificazione. Per questo motivo, al di là di questa marcatura regolamentare, Isover Saint-Gobain ha scelto di seguire la strada della certificazione volontaria dei propri prodotti da parte di un laboratorio esterno. Questa certificazione copre l’insieme delle caratteristiche connesse con la marcatura . Dal 1° gennaio 2003, tutti i prodotti Isover SaintGobain in lana minerale che si riferiscono alla norma 13162 sono marcati . A tal proposito è importante sottolineare che la lana di vetro sfusa e i prodotti destinati all’isolamento di attrezzature industriali e di condotti di climatizzazione non sono ancora sottoposte all’obbligo di marcatura . Dal momento in cui queste norme europee saranno applicabili in Italia, tali prodotti saranno contrassegnati dal marchio e rispetteranno le procedure descritte in queste norme.
■ CERTIFICAZIONE
Al di là della resistenza e della conduttività termica, della reazione al fuoco Euroclasse e dello per i prodotti in lana spessore, la marcatura minerale è accompagnata dalle seguenti informazioni:
La presenza sull’etichetta del codice del laboratorio certificatore e del numero di certificazione del prodotto, indica che tutte le caratteristiche dichiarate sull’etichetta sono convalidate e controllate dal laboratorio stesso.
■ il nome o il marchio distintivo e l’indirizzo depositato del produttore;
■ CODICE DI DESIGNAZIONE
■ il numero della norma cui si riferisce il prodotto: EN 13162; ■ l’identità del prodotto (cioè il codice prodotto); ■ il codice dell’organismo certificatore ed il numero del certificato di conformità per i prodotti la cui Euroclasse è A1 o A2 o B o C; la dichiarazione dell’Euroclasse è, quindi, fondata su un livello di attestazione che include le prove, una visita di auditing di produzione e dei controlli effettuati da un organismo terzo.
■ MW 13162: prodotto in lana minerale che rispetta la norma UNI EN 13162. ■ Tx: indica la tolleranza di spessore (secondo EN 823). ■ CS(10)x: resistenza alla compressione con deformazione del 10% espressa in kPa (secondo EN 826). ■ TRx: resistenza alla trazione parallela alle facce espressa in kPa (secondo EN 1607). ■ WS: assorbimento all’acqua a breve periodo (secondo EN 1609). ■ MU: fattore di resistenza alla diffusione del vapore acqueo.
■ RESISTENZA E CONDUTTIVITA’ TERMICHE La resistenza termica dichiarata R e la conduttività termica dichiarata λ sono forniti quali valori limiti rappresentanti almeno il 90% della produzione, con un livello di affidabilità del 90%; si parla di “λ frattile 90/90”. ■ Il valore della conduttività termica λ è arrotondato a 0,001 W/(mK) per eccesso e dichiarato per passo di 0,001 W/(mK). ■ Il valore della resistenza termica calcolata è arrotondata a 0,05 m2K/W per difetto. Essa è dichiarata per passo di 0,05 m2K/W.
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INFORMAZIONI TECNICHE
■ IDENTIFICAZIONE
La Casa Multi-Comfort Isover Saint-Gobain
■
Costruire in modo responsabile e vivere in modo confortevole
A giudicare dall’esterno, la Casa MultiComfort Isover Saint-Gobain non offre molti spunti per far capire di cosa si tratta veramente. Le vere differenze rispetto a una casa tradizionale sono le sue caratteristiche interne.
La Casa Multi-Comfort Isover Saint-Gobain, infatti, non richiede alcuna fonte di calore attiva. Le principali fonti di calore della casa sono il sole, i suoi abitanti, gli elettrodomestici e il calore recuperato dall’aria di scarico. Come è possibile questo? Grazie, innanzitutto, ai componenti passivi, come ad esempio, un isolamento efficiente,
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l’isolamento termico delle finestre e i sistemi di scambio di calore. Già oggi una casa passiva standard soddisfa i requisiti di risparmio energetico di domani.
INFORMAZIONI TECNICHE
■
I vantaggi della Casa Multi-Comfort
La Multi-Comfort House di Isover SaintGobain è un miglioramento del concetto di casa passiva. Grazie alle eccellenti prestazioni termiche dell’involucro dell’edificio (pareti, finestre e porte), all'utilizzo delle fonti di calore interne al posto dei soliti sistemi di riscaldamento domestici e alla
minimizzazione delle perdite per ventilazione usando un sistema di ventilazione controllata, la casa passiva non ha bisogno dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento tradizionali. Con meno di 15 kWh/m2 a di consumo energetico, la richiesta di riscaldamento è inferiore al 90% rispetto a quella di una casa normale. Valore U per l’involucro opaco - Paesi a clima temperato: 0.1 - 0.15 - Paesi caldi: 0.15 - 0.45 - Paesi freddi: 0.04 - 0.07
CO2:
30 kg/m2a
CO2:
2 kg/m2a
Fabbisogno energetico:
150 kWh/m2a
Valore U per finestre e porte - Paesi a clima temperato: 0.8 - Paesi caldi: 1.1 - Paesi freddi: 0.6
Prezzo indicativo per il riscaldamento:
Prezzo indicativo per il riscaldamento:
100 €
10 €
Casa Standard
Multi-Comfort House
Fabbisogno energetico:
15 kWh/m2a
La Multi-Comfort House offre una molteplicità di vantaggi, tra cui:
La Multi-Comfort House di Isover
■ Ottimo comfort termico: tutte le superfici
■ Ottimo comfort acustico (utilizzando le
interne delle stanze vengono mantenute a uguale temperatura e non c’è convezione d’aria.
classi di comfort acustico di Isover SaintGobain), comfort visivo, protezione e sicurezza al fuoco.
essere costruita in
■ Risparmio energetico: la richiesta di energia
■ Ottima qualità dell’aria negli spazi interni:
climatica ed è già
termica viene ridotta di un fattore pari a 10 (la media delle case europee ha una richiesta di energia pari a circa 150kWh/m2a mentre la Multi-Comfort House di Isover SaintGobain utilizza solo 15 kWh/m2a).
grazie a un sistema di ventilazione controllato con recupero di calore che fornisce aria pulita in continuazione.
stata adattata a
■ Flessibilità del progetto edile, sia all’esterno
sia all’interno.
■ Conseguente diminuzione di CO2: ridotta
Saint-Gobain può
qualsiasi zona
climi temperati, molto caldi e freddi. Sono stati eseguiti diversi progetti
anch’essa di un fattore pari a 10.
pilota in vari paesi.
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La Casa Multi-Comfort Isover Saint-Gobain
■
I vantaggi
Poca fatica e ottimi risultati: il cuore della Multi-Comfort è l’isolamento termico. ■ ISOLAMENTO TERMICO Il pioniere dell’isolamento è probabilmente noto a tutti: il “termos”. All’interno del contenitore il liquido bollente si mantiene piacevolmente caldo a lungo. I tecnici definiscono questa una soluzione “passiva”. Lo scopo è raggiunto senza dispendio di energia supplementare, cioè in modo passivo. Il concetto di casa passiva è alla base di una Casa Multi-Comfort Isover Saint-Gobain ad efficienza energetica. Un isolamento termico ottimale consente grandi risparmi energetici. Ma deve soddisfare anche esigenze di adattabilità agli spazi, praticità di posa, qualità e soprattutto di rispetto per l’ambiente.
Isover Saint-Gobain, impegnata a soddisfare tutti questi criteri, ha sviluppato prodotti adeguati. La lana di vetro, ad esempio, è prodotta da vetro riciclato e sabbia (che in natura è presente in quantità praticamente illimitata). Grazie agli innovativi materiali isolanti Isover Saint-Gobain è possibile ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare il comfort abitativo. Il consumo energetico si riduce e aumentano contemporaneamente benessere e comfort.
Copertura U=0,1 W/m2K
VMC (ventilazione meccanica controllata)
Tenuta d’aria
Parete perimetrale U=0,1 W/m2K
Consumo energetico < 15 kWh/m2a
Finestre U=0,7 W/m2K
Muri controterra U=0,12 W/m2K
No ponti termici
Tabella: Confronto auto/casa Auto Lt/100km
Casa kWh/m2a
Casa (barile) Lt/m2a
20 8-10 3-5
200 80-100 30-50
20 8-10 3-5
1,5
15
1,5
80
“Vecchio” edificio (alto consumo) Edificio minimamente isolato Casa a basso consumo di energia Casa Multi-Comfort Isover Saint-Gobain
Fonte: Rasmussen, 2004 casa multipiano
50
45
45
40
40
Costruire con Isover Saint-Gobain. Un modo di essere responsabili verso l’ambiente e verso se stessi!
■
fillandia
austria
50
svizzera
55
belgio
55
francia
60
danimarca
Può esserci un argomento più convincente?
villette a schiera
60
italia
Solo un materiale come la lana di vetro ha le capacità di fornire al tempo stesso sia l’isolamento termico che quello acustico con prodotti molto leggeri. E così come per l’isolamento termico anche per quello acustico, ai fini di un elevato valore di comfort, gioca un ruolo fondamentale lo spessore della lana di vetro con cui si dimensionano tutte le strutture della casa.
Al fine di garantire un determinato livello di isolamento acustico all’interno delle abitazioni, ogni paese europeo ha stabilito dei vincoli normativi. A titolo di esempio, riportiamo i valori di potere fonoisolante tra unità immobiliari differenti richiesti dalle normative vigenti in alcuni paesi europei.
germania
L’importanza dell’isolamento acustico è ormai noto a tutti: se si vuole raggiungere un elevato livello di comfort ambientale all’interno della propria abitazione è assolutamente necessario prevedere un ottimo grado di protezione acustica. A maggior ragione questo comfort deve essere garantito in una Casa Multi-Comfort, dove il benessere e la tranquillità sono affrontati a 360°.
L’acustica secondo l’Europa
spagna
■ ISOLAMENTO ACUSTICO
INFORMAZIONI TECNICHE
■
L’acustica secondo Isover Saint-Gobain
Nonostante i limiti di legge sopra indicati, abbiamo evidenziato nella tabella sottostante i livelli di isolamento acustico che Isover SaintGobain propone, sulla base della letteratura tecnica, al fine di garantire livelli di comfort ancora più elevati. musica
COMFORT
plus
standard
(C50-3150)
Parete tra due Appartamenti
DnT,w+C(dB)≥68
≥63
≥58
≥53
≥53
Parete tra stanze (senza porte)anche per casa monofamiliare
DnT,w+C(dB)≥48
≥45
≥40
≥35
≥35
L’nT,w+C1,50-2500(dB)
≤40
≤40
≤45
≤50
“
≤45
≤50
≤55
≤60
Pavimento tra due Appartamenti Pavimento tra stanze anche per casa monofamiliare
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Applicazioni e Capitolati COPERTURE
Soluzioni per:
Grazie alle proprie conoscenze tecnologiche e
COPERTURE A FALDA Isolate all’intradosso
all’esperienza a livello nazionale e internazionale, Isover Saint-Gobain progetta,
COPERTURE A FALDA Sottotetto non abitabile
produce e commercializza soluzioni e prodotti efficaci ed efficienti per l’isolamento termico e acustico delle coperture civili ed industriali.
COPERTURE A FALDA Isolate all’estradosso
COPERTURE PIANE
82
COPERTURE
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Coperture a falda ventilate Struttura in legno o latero-cemento
E60 S
Isolante consigliato
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
110 110 110 140 150 160 0,38 0,38 0,38 0,32 0,30 0,29
Isolamento termico Yie
W/(m2K)
(DPR 59) spessore minimo consigliato minimo richiesto per Legge Yie≤0,2
130 mm (Yie=0,194 W/m2k) Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 120mm
Rw = 42 dB* Valori calcolati per strutture in legno.
*valore teorico
La soluzione a doppio strato isolante con doppio ordine di travetti incrociati permette di ridurre notevolmente i ponti termici, limitando le superfici dispersive alle sole intersezioni tra i travetti. ■ Realizzare la struttura portante della copertura con un assito di legno. ■ Posare successivamente la membrana Isover VARIO KM Duplex avente funzione di barriera al vapore in inverno e di telo traspirante d’estate. ■ Procedere con la sigillatura ermetica delle sovrapposizioni dei teli con il nastro Isover VARIO KB 1 e simultaneamente fissare i teli all’assito mediante graffatura. Trattare le giunzioni perimetrali dei teli con il sigillante in cartuccia Isover VARIO DS. ■ Fissare meccanicamente all’assito, parallelamente alla linea di gronda, il primo ordine di travetti in legno di spessore pari a quello del primo strato d'isolante, separati tra loro per una distanza identica alla larghezza del pannello isolante. ■ Posare il primo strato di isolante termoacustico realizzato mediante pannelli in lana di vetro Isover E60 S, marcati CE secondo la norma EN 13162 e aventi le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 dimensioni 0,60 x 1,20 m; 3 spessore posato in opera di 40/50/60/80/100/120/140/160 mm; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,032 W/(m·K); 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C di 1,25/1,55/1,85/2,50/3,10/3,75/4,35/5,00 m2K/W; 3 costante di attenuazione acustica (indice di valutazione a 500 Hz) non inferiore a 120 dB/m; 3 resistività al flusso dell’aria non inferiore a 22 kPa.s/m2; 3 reazione al fuoco secondo norma EN 13501-1: Euroclasse A1; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2). ■ Fissare meccanicamente al primo ordine di travetti, parallelamente alla pendenza della falda, il secondo ordine di travetti in legno di spessore pari a quello del secondo strato isolante, separati tra loro per una distanza identica alla larghezza del pannello isolante. ■ Posare il secondo strato di isolante termoacustico realizzato mediante pannelli in lana di vetro Isover E60 S aventi le caratteristiche riportate in precedenza. ■ Applicare lo strato permeabile al vapore e impermeabile all'acqua Isover SINTO LIGHT . Posare tali teli a secco, parallelamente alla linea di gronda, sovrapponendoli per 10 cm e inchiodandoli al secondo ordine di travetti. ■ Fissare meccanicamente e sovrapporre all'orditura sottostante, parallelamente alla pendenza della falda, dei listelli in legno di sezione pari alla ventilazione che si vuole realizzare. ■ Fissare meccanicamente su tali listelli un secondo assito (o composto multistrato) con funzione di piano di posa degli strati successivi della copertura. ■ Posare sull’assito il telo sottotegola Isover VAPO LIGHT parallelamente alla linea di gronda, procedendo da questa verso il colmo, sovrapponendo i teli per 10 cm e fissandoli meccanicamente mediante l’uso di chiodi a testa larga. ■ Posare sui teli sopracitati le tegole di copertura.
84
Coperture a falda ventilate Struttura in legno o latero-cemento Isolante consigliato
SUPERBAC N Roofine®
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
90 90 90 110 120 120 0,38 0,38 0,38 0,32 0,30 0,29
Isolamento termico Yie
W/(m2K)
(DPR 59) spessore minimo consigliato minimo richiesto per Legge Yie≤0,2
Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 100mm
Rw = 43 dB* Valori calcolati per strutture in legno.
*valore teorico
Realizzare un piano di posa continuo, quindi stendere a spruzzo o a pennello una mano di primer bituminoso Bituver ECOPRIVER in quantità non inferiore a 300 g/m2. ■ Posare successivamente la membrana Isover VARIO KM Duplex avente funzione di barriera al vapore in inverno e di telo traspirante d’estate. ■ Procedere con la sigillatura ermetica delle sovrapposizioni dei teli con il nastro Isover VARIO KB 1 e simultaneamente fissare i teli all’assito mediante graffatura. Trattare le giunzioni perimetrali dei teli con il sigillante in cartuccia Isover VARIO DS. ■ Posare lo strato di isolamento termoacustico realizzato mediante pannelli in lana di vetro Isover SUPERBAC N Roofine®, marcati CE secondo la norma EN 13162, realizzati con fibre Roofine crêpeé e aventi le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 dimensioni 1,20 x 0,60 m; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,037 W/(m·K); 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C dei pannelli non inferiore a 1,35/1,60/2,15/2,70/3,20/3,75 m2K/W per uno spessore posato in opera di 50/60/80/100/120/140 mm; 3 resistenza a compressione per deformazione del 10% non inferiore a 50 kPa; 3 costante di attenuazione acustica (indice di valutazione a 500 Hz) non inferiore a 115 dB/m; 3 reazione al fuoco secondo norma EN 13501-1: Euroclasse A2,s1-d0; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2). ■ Incollare i pannelli con bitume ossidato a caldo Bituver BITUMOX (in quantità non inferiore a 1,2 kg/m2) oppure con un mastice bituminoso Bituver BITUMASTIC (in quantità non inferiore a 1,5 kg/m2) accostandoli a giunti sfalsati. ■ Parallelamente al senso di pendenza della falda fissare meccanicamente, al di sopra dello strato isolante, dei travetti di legno a distanza ... cm. ■ Per strutture in c.a. o latero-cemento utilizzare appositi sistemi di fissaggio composti da viti e/o tasselli ad espansione. ■ Applicare un telo traspirante al vapore e impermeabile all'acqua Bituver SYNTO LIGHT. ■ Posare i teli a secco, parallelamente alla linea di gronda, sovrapponendoli per 10 cm e inchiodandoli ai listelli. ■ Applicare una serie di listelli in legno con sezione …x… mm, inchiodandoli sui listelli precedentemente posati, come sostegno per le tegole.
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COPERTURE
140 mm (Yie=0,191 W/m2k)
Coperture a falda non ventilate Struttura in latero-cemento (18+4 cm)
SUPERBAC Roofine®
Isolante consigliato
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
90 90 90 110 120 120 0,38 0,38 0,38 0,32 0,30 0,29
Isolamento termico Yie
W/(m2K)
(DPR 59) spessore minimo consigliato minimo richiesto per Legge Yie≤0,2
100 mm (Yie=0,066 W/m2k) Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 100mm
Rw = 54 dB* *valore teorico
■ Stendere a spruzzo o a pennello una mano di primer bituminoso Bituver ECOPRIVER, in quantità non inferiore a 300 g/m2. ■ Applicare una barriera al vapore, costituita da una membrana di bitume polimero Bituver ALUVAPOR TENDER del peso totale di 2 kg/m2 armata con velo di vetro e lamina di alluminio goffrata. ■ Posare lo strato di isolamento termoacustico realizzato mediante pannelli in lana di vetro Isover SUPERBAC Roofine®, marcati CE secondo la norma EN 13162, realizzati con fibre Roofine® crêpeé e aventi le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 dimensioni 1,20 x 1,00 m, rivestito su una faccia con uno strato bituminoso di ca 1,3 kg/m2 monoarmato con velo di vetro e con un film di polipropilene a finire; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,037 W/(m·K); 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C dei pannelli non inferiore a 1,25/1,55/2,10/2,60/3,15 m2 K/W per uno spessore posato in opera di 50/60/80/100/120 mm; 3 resistenza a compressione per deformazione del 10% non inferiore a 50 kPa; 3 costante di attenuazione acustica (indice di valutazione a 500 Hz) non inferiore a 115 dB/m; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2). ■ Incollare i pannelli con bitume ossidato a caldo Bituver BITUMOX (in quantità non inferiore a 1,2 kg/m2) oppure con un mastice bituminoso Bituver BITUMASTIC (in quantità non inferiore a 1,5 kg/m2). ■ Per falde con lunghezza superiore a 3 ÷ 4 m e ogni 2-3 file di pannelli, onde evitare fenomeni di scorrimento, posizionare parallelamente alla linea di gronda dei listelli di legno di altezza inferiore di 1 cm allo spessore dell’isolante e fissati alla struttura portante mediante chiodatura. ■ In zone particolarmente ventose fissare meccanicamente i pannelli mediante tasselli (ad es. quelli in nylon da cappotto) o viti autofilettanti con rondelle del diametro di ca 70 mm. ■ Applicare l’impermeabilizzazione, costituita da una membrana bituminosa elastoplastomerica armata con poliestere del peso di 4,5 kg/m2, rivestita con ardesia Bituver POLIMAT MINERAL 4,5 KG P, incollata a fiamma in aderenza totale sui pannelli isolanti. ■ Fissare le tegole direttamente sulla membrana ardesiata mediante l’interposizione di cordoli di malta cementizia ogni 2-3 file di tegole.
86
Coperture a falda Sottotetto non abitabile Isolante consigliato
IBR K
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
100 100 100 110 120 140 0,38 0,38 0,38 0,32 0,30 0,29
Isolamento termico Yie
W/(m2K)
(DPR 59) spessore minimo consigliato minimo richiesto per Legge Yie≤0,2
Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 100mm
Rw = 52 dB* *valore teorico
■ Sulla struttura portante posare lo strato di isolamento termico ed acustico costituito da feltri in lana di vetro Isover IBR K, marcati CE secondo la norma EN 13162, rivestiti su una faccia con carta kraft bitumata e aventi le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 larghezza 1,00/1,20 m; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,040 W/(m·K); 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C dei pannelli non inferiore a 1,25/1,50/2,00/2,50/3,00 3,50 m2 K/W per uno spessore posato in opera di 50/60/80/100/120/140 mm; 3 resistività al flusso r dell’aria non inferiore a 7 kPa·s/m2; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K. ■ Lo strato isolante deve essere posato con la superficie rivestita con carta kraft bitumata rivolta verso l’ambiente riscaldato e cioè verso il basso. In caso di pedonabilità del solaio e/o stoccaggio di materiali, predisporre una travettatura costituita da assi di legno di spessore 4 cm e altezza 2 ÷ 3 cm superiore allo spessore del feltro isolante, disposte a 58 ÷ 59 cm l’una dall’altra e collegate da traverse d’irrigidimento. ■ Al di sopra dell’isolante posare la pavimentazione in legno fissandola meccanicamente con chiodi ai travetti citati in precedenza.
87
COPERTURE
100 mm (Yie=0,076 W/m2k)
Coperture a falda Isolate all’intradosso
IBR K
Isolante consigliato
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
120 120 120 150 160 180 0,38 0,38 0,38 0,32 0,30 0,29
Isolamento termico Yie
W/(m2K)
(DPR 59) spessore minimo consigliato minimo richiesto per Legge Yie≤0,2
160 mm (Yie=0,185 W/m2k) Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 140mm
Rw = 47 dB* Valori calcolati per strutture in legno.
*valore teorico
■ Realizzare l’isolamento termoacustico del sottotetto mediante l’impiego di feltri in lana di vetro Isover IBR K, marcati CE secondo la norma EN 13162, rivestiti su una faccia con carta kraft incollata con bitume e aventi le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 larghezza 1,00/1,20 m; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,040 W/(m·K); 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C dei pannelli non inferiore a 1,25/1,50/2,00/2,50/3,00 3,50/4,00/4,50 m2 K/W per uno spessore posato in opera di 50/60/80/100/120/140/160/180 mm; 3 resistività al flusso r dell’aria non inferiore a 7 kPa·s/m2; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K. ■ Tagliare i feltri nella larghezza pari alla distanza fra i travetti più 1 cm, sagomando eventuali angoli o diagonali con l’aiuto dei riferimenti stampati sulla carta di rivestimento. ■ Incastrarli tra i travetti, con la superficie rivestita rivolta verso il basso. ■ Lasciare tra l’isolante e l’assito in legno di copertura un’intercapedine di almeno 3 cm. ■ Realizzare la finitura seguendo una delle seguenti modalità: a) sottotetti non abitabili o occasionalmente praticabili: come sostegno per i feltri, far passare del filo di ferro a zig zag tra dei chiodi preventivamente infissi nei travetti della copertura a 30 ÷ 50 cm l’uno dall’altro, poi ribattere i chiodi; b) sottotetti abitabili: realizzare uno strato di finitura costituito da una perlinatura in legno o da lastre di gesso rivestito, direttamente inchiodate sui travetti della copertura o su profili in acciaio zincato preventivamente fissati ai travetti.
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Coperture piane occasionalmente praticabili Struttura in latero-cemento (18+4 cm) Isolante consigliato
SUPERBAC Roofine®
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
80 80 80 90 100 110 0,38 0,38 0,38 0,32 0,30 0,29
Isolamento termico Yie
W/(m2K)
(DPR 59) spessore minimo consigliato minimo richiesto per Legge Yie≤0,2
Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 100mm
Rw = 56 dB* *valore teorico
■ Formare sulla soletta portante un massetto in malta cementizia, con pendenza del 2 ÷ 4%, in modo da garantire un efficace smaltimento delle acque. ■ Stendere a spruzzo o a pennello, ad esclusione delle zone dove saranno posati in modo geometricamente corretto gli aeratori, una mano di primer bituminoso Bituver ECOPRIVER in quantità non inferiore a 300 g/m2. ■ Posare a secco uno strato di diffusione del vapore costituito da un velo di vetro bitumato forato Bituver BITUMAT V12 forato con le giunzioni longitudinali e trasversali perfettamente accostate. Predisporre degli aeratori, nella misura compresa tra uno ogni 15-40 m2 in funzione delle condizioni termoigrometriche dell’ambiente sottostante la copertura, posandoli al di sopra dello strato di diffusione. ■ Applicare una barriera al vapore costituita da una membrana bituminosa armata con velo di vetro e lamina di alluminio Bituver ALUVAPOR TENDER, saldandola a fiamma sullo strato funzionale della copertura avendo cura di ancorare la membrana in aderenza totale in prossimità dei fori dello strato di diffusione. ■ Posare lo strato di isolamento termoacustico, costituito da pannelli rigidi in lana di vetro Isover SUPERBAC Roofine®, marcati CE secondo la norma EN 13162, realizzati con fibre Roofine crêpeé e aventi le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 pannello di dimensioni 1,20 x 1,00 m, rivestito su una faccia con uno strato bituminoso di ca 1,3 kg/m2 monoarmato con velo di vetro e con un film di polipropilene a finire; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,037 W/(m·K); 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C dei pannelli non inferiore a 1,25/1,55/2,10/2,60/3,15 m2K/W per uno spessore posato in opera di 50/60/80/100/120 mm; 3 resistenza a compressione per deformazione del 10% non inferiore a 50 kPa; 3 costante di attenuazione acustica (indice di valutazione a 500 Hz) non inferiore a 115 dB/m; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2). ■ Incollare i pannelli con bitume ossidato a caldo Bituver BITUMOX (in quantità non inferiore a 1,2 kg/m2) oppure con un mastice bituminoso Bituver BITUMASTIC (in quantità non inferiore a 1,5 kg/m2). ■ Applicare il primo strato dell’impermeabilizzazione, costituito da una membrana bituminosa prefabbricata elastoplastomerica armata con poliestere dello spessore di 4 mm Bituver POLIMAT 4 MM P, incollata a fiamma in aderenza totale sui pannelli isolanti. Risvoltare i teli sui rilievi verticali almeno 20 cm oltre il massimo livello previsto per le precipitazioni atmosferiche. ■ Applicare il secondo strato dell’impermeabilizzazione, costituito da una membrana bituminosa prefabbricata elastoplastomerica armata con poliestere del peso di 4,5 kg/m2, rivestita con ardesia Bituver POLIMAT MINERAL 4,5 KG P. ■ Incollare i teli a fiamma in aderenza totale, risvoltandoli sui verticali almeno 20 cm oltre il massimo livello previsto per le precipitazioni atmosferiche.
89
COPERTURE
80 mm (Yie=0,041 W/m2k)
Coperture piane occasionalmente praticabili Struttura in lamiera grecata e impermeabilizzazione bituminosa
SUPERBAC Roofine®
Isolante consigliato
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
100 100 100 120 140 140 0,38 0,38 0,38 0,32 0,30 0,29
Isolamento termico Yie
W/(m2K)
(DPR 59) spessore minimo consigliato minimo richiesto per Legge Yie≤0,2
160 mm (Yie=0,194 W/m2k) Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 110mm
Rw = 44 dB* *valore teorico
■ In condizioni termo-igrometriche dell’ambiente estreme, si consiglia di sigillare perfettamente i sormonti e le asole delle lamiere costituenti lo strato funzionale di supporto oppure applicare idonea barriera al vapore. ■ Se la posa del pannello isolante termoacustico sarà realizzata direttamente sulla lamiera di copertura, prevedere idonea applicazione di primer al fine di migliorare l’adesivizzazione del pannello isolante che dovrà essere incollato mediante bitume ossidato a caldo nella misura di 1,5 Kg/m2 o collante sostituivo del medesimo ■ Posare lo strato di isolamento termoacustico costituito da pannelli rigidi in lana di vetro Isover SUPERBAC Roofine®marcati CE secondo la norma EN 13162, realizzati con fibre Roofine crêpeé e aventi le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 pannello di dimensioni 1,20 x 1,00 m, rivestito su una faccia con uno strato bituminoso di ca 1,3 kg/m2 monoarmato con velo di vetro e con un film di polipropilene a finire; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,037 W/(m·K); 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C dei pannelli non inferiore a 1,25/1,55/2,10/2,60/3,15 3,70/4,25 m2K/W per uno spessore posato in opera di 50/60/80/100/120/140/160 mm; 3 resistenza a compressione per deformazione del 10% non inferiore a 50 kPa; 3 costante di attenuazione acustica (indice di valutazione a 500 Hz) non inferiore a 115 dB/m; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2). ■ Qualora le esigenze climatiche lo richiedano (zone ventose, zone perimetrali della copertura), fissare meccanicamente i pannelli mediante idonei sistemi. ■ Applicare il primo strato dell’impermeabilizzazione, costituito da una membrana bituminosa prefabbricata elastoplastomerica armata con poliestere dello spessore di 4 mm Bituver POLIMAT 4 MM P, incollata a fiamma in aderenza totale sui pannelli isolanti. Risvoltare i teli sui rilievi verticali almeno 20 cm oltre il massimo livello previsto per le precipitazioni atmosferiche. ■ Applicare il secondo strato dell’impermeabilizzazione, costituito da una membrana bituminosa prefabbricata elastoplastomerica armata con poliestere del peso di 4,5 kg/m2, rivestita con ardesia Bituver POLIMAT MINERAL 4,5 KG P. ■ Incollare i teli a fiamma in aderenza totale, risvoltandoli sui verticali almeno 20 cm oltre il massimo livello previsto per le precipitazioni atmosferiche.
90
Coperture piane occasionalmente praticabili Struttura in lamiera grecata e impermeabilizzazione sintetica Isolante consigliato
SUPERBAC N Roofine®
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
110 110 110 140 140 160 0,38 0,38 0,38 0,32 0,30 0,29
Isolamento termico Yie
W/(m2K)
(DPR 59) spessore minimo consigliato minimo richiesto per Legge Yie≤0,2
Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 110mm
Rw = 41 dB* *valore teorico
■ In condizioni termo-igrometriche dell’ambiente estreme, si consiglia di sigillare perfettamente i sormonti e le asole delle lamiere costituenti lo strato funzionale di supporto oppure applicare idonea barriera al vapore. ■ Se la posa del pannello isolante termoacustico sarà realizzata direttamente sulla lamiera di copertura, prevedere idonea applicazione di primer al fine di migliorare l’adesivizzazione del pannello isolante che dovrà essere incollato mediante bitume ossidato a caldo nella misura di 1,5 Kg/m2 o collante sostituivo del medesimo ■ Posare lo strato di isolamento termoacustico costituito da pannelli rigidi in lana di vetro Isover SUPERBAC N Roofine® marcati CE secondo la norma EN 13162, realizzati con fibre Roofine crêpeé e aventi le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 pannello di dimensioni 1,20 x 1,00 m, rivestito su una faccia con uno strato bituminoso di ca 1,3 kg/m2 monoarmato con velo di vetro e con un film di polipropilene a finire; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,037 W/(m·K); 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C dei pannelli non inferiore a 1,35/1,60/2,15/2,70/3,20 3,75/4,30 m2K/W per uno spessore posato in opera di 50/60/80/100/120/140/160 mm; 3 resistenza a compressione per deformazione del 10% non inferiore a 50 kPa; 3 costante di attenuazione acustica (indice di valutazione a 500 Hz) non inferiore a 115 dB/m; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2); 3 reazione al fuoco secondo norma EN 13501-1: Euroclasse A2,S1-d0. ■ Qualora le esigenze climatiche lo richiedano (zone ventose, zone perimetrali della copertura), fissare meccanicamente i pannelli mediante idonei sistemi. ■ Applicare la membrana sintetica fissandola meccanicamente alla lamiera di copertura. La densità ed il numero di fissaggi necessari sono stabiliti progettualmente per ogni singolo caso in funzione delle caratteristiche fisiche della lamiera, della forma della copertura, dell’altezza dell’edificio e della ventosità della zona. ■ Sovrapporre i teli seguendo le indicazioni fornite dal produttore degli stessi. ■ Dopo aver pulito le linee di sovrapposizione, procedere con la saldatura delle giunzioni utilizzando erogatori manuali d’aria calda o, in alternativa, saldatrici automatiche. ■ Al fine di limitare l’invecchiamento delle membrane, è consigliata la protezione mediante strato di ghiaino tondo lavato applicato con un sottostante elemento filtrante-drente (TNT-geotessile).
91
COPERTURE
160 mm (Yie=0,194 W/m2k)
Coperture piane pedonabili Struttura in legno o latero-cemento (18+4 cm)
SUPERBAC Roofine®
Isolante consigliato
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
80 80 80 90 100 110 0,38 0,38 0,38 0,32 0,30 0,29
Isolamento termico Yie
W/(m2K)
(DPR 59) spessore minimo consigliato minimo richiesto per Legge Yie≤0,2
80 mm (Yie=0,036 W/m2k) Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 110mm
Rw = 65 dB* *valore teorico
■ Formare sulla soletta portante un massetto in malta cementizia, con pendenza del 2 ÷ 4%, in modo da garantire un efficace smaltimento delle acque. ■ Stendere a spruzzo o a pennello, una mano di primer bituminoso Bituver ECOPRIVER in quantità non inferiore a 300 g/m2. ■ Posare a secco uno strato di diffusione del vapore costituito da un velo di vetro bitumato forato Bituver BITUMAT V12 con le giunzioni longitudinali e trasversali perfettamente accostate. ■ Applicare una barriera al vapore costituita da una membrana bituminosa armata con velo di vetro e lamina di alluminio Bituver ALUVAPOR TENDER, saldandola a fiamma sullo strato funzionale della copertura avendo cura di ancorare la membrana in aderenza totale in prossimità dei fori dello strato di diffusione. ■ Posare lo strato di isolamento termoacustico costituito da pannelli rigidi in lana di vetro Isover SUPERBAC Roofine®,marcati CE secondo la norma EN 13162, realizzati con fibre Roofine crêpeé e aventi le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 pannello di dimensioni 1,20 x 1,00 m, rivestito su una faccia con uno strato bituminoso di ca 1,3 kg/m2 monoarmato con velo di vetro e con un film di polipropilene a finire; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,037 W/(m·K); 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C dei pannelli non inferiore a 1,25/1,55/2,10/2,60/3,15 m2K/W per uno spessore posato in opera di 50/60/80/100/120 mm; 3 resistenza a compressione per deformazione del 10% non inferiore a 50 kPa; 3 costante di attenuazione acustica (indice di valutazione a 500 Hz) non inferiore a 115 dB/m. 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2). ■ Incollare i pannelli con bitume ossidato a caldo Bituver BITUMOX (in quantità non inferiore a 1,2 kg/m2) oppure con un mastice bituminoso Bituver BITUMASTIC (in quantità non inferiore a 1,5 kg/m2). ■ Applicare l’impermeabilizzazione, costituita da un doppio strato di membrana bituminosa prefabbricata elastomerica armata con poliestere dello spessore di 4 mm Bituver ELASTOMAT 4 MM P, incollate a fiamma in aderenza totale sui pannelli isolanti. Risvoltare i teli sui rilievi verticali almeno 20 cm oltre il massimo livello previsto per le precipitazioni atmosferiche. ■ Posare a secco uno strato di separazione costituito da un tessuto non tessuto di poliestere di grammatura non inferiore a 300g/m2. ■ Gettare il massetto ripartitore dei carichi, prevedendo quale armatura una rete elettrosaldata (Ø… mm, maglia … x …). ■ Lo spessore, la composizione e l'armatura del massetto dovranno essere stabilite in funzione dei carichi specifici previsti. ■ Al di sopra del massetto ripartitore posare uno strato di malta di allettamento, per la successiva posa della pavimentazione. ■ Posare la pavimentazione costituita da piastrelle da esterno, quadrotti in malta cementizia, ecc.
92
Coperture piane pedonabili a tetto rovescio Struttura in latero-cemento (18+4 cm) Isolante consigliato
ROOFIX BT
COPERTURE
■ Posare a secco uno strato di diffusione del vapore costituito da un velo di vetro bitumato forato Bituver BITUMAT V 12 forato con le giunzioni longitudinali e trasversali perfettamente accostate. ■ Applicare il primo strato dell’impermeabilizzazione, costituito da una membrana bituminosa elastoplastomerica armata con poliestere dello spessore di 4 mm Bituver POLIMAT MS 4 MM P posata a secco e con le sovrapposizioni tra i teli saldate a fiamma. ■ Risvoltare la membrana sui rilievi verticali almeno 30 cm, previa stesura di una mano di primer bituminoso, Bituver ECOPRIVER in quantità non inferiore a 300 g/m2. ■ Applicare il secondo strato dell’impermeabilizzazione, costituito da una membrana bituminosa elastoplastomerica armata con poliestere dello spessore di 4 mm Bituver MONOFLEX 4 MM P incollata a fiamma in aderenza totale sullo strato sottostante. ■ Risvoltare la membrana sui rilievi verticali. ■ Posare a secco lo strato di isolamento termico, realizzato mediante pannelli in polistirene estruso con profilo battentato Isover ROOFIX BT, marcati CE secondo la norma EN 13164 e aventi le caratteristiche seguenti: 3 dimensioni 0,6 x 1,2 m; 3 spessore posato in opera di 30/40/50/60/80/100/120 mm; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,032 W/(m·K) per lo spessore 30mm, 0,033 W/(m·K) per gli spessori 40/50/60 mm e 0,036 W/(m·K)per gli spessori ≥ 80mm; 3 resistenza termica R dei pannelli dichiarata alla temperatura media di 10°C non inferiore a 0,85/1,15/1,45/1,70/2,30 2,90/3,50 m2K/W; 3 assorbimento d’acqua dopo 28 gg non superiore a 0,2%; 3 resistenza a compressione per deformazione del 10% non inferiore a 300 kPa. ■ Posare a secco uno strato di separazione costituito da un tessuto non tessuto di poliestere di grammatura non inferiore a 300 g/m2 per evitare punzonamenti dello strato isolante. ■ Posare la pavimentazione, quale elemento di zavorra, costituita da quadrotti di cls e appoggiati sugli appositi piedini in plastica la cui superficie d’appoggio sarà la maggiore possibile allo scopo di ripartire i carichi.
93
Coperture piane giardino a tetto rovescio Struttura in latero-cemento (18+4 cm)
ROOFIX BT
Isolante consigliato
■ Posare a secco uno strato di diffusione del vapore costituito da un velo di vetro bitumato forato Bituver BITUMAT V 12 forato con le giunzioni longitudinali e trasversali perfettamente accostate. ■ Applicare il primo strato dell’impermeabilizzazione, costituito da una membrana bituminosa elastoplastomerica armata con poliestere dello spessore di 4 mm Bituver POLIMAT 4 MM P posata a secco e con le sovrapposizioni tra i teli saldate a fiamma. ■ Applicare uno strato antiradice, costituito da una membrana bitume-polimero additivata con estere poliglicolico di acido grasso fenossilato dello spessore di 4 mm Bituver POLIMAT ANTIRADICE 4 MM P incollata a fiamma in aderenza totale sullo strato sottostante. ■ I due strati dell'impermeabilizzazione verranno risvoltati ed incollati per sfiammatura sui rilievi verticali, almeno 30 cm oltre il livello della terra di coltura, previa stesura di una mano di primer bituminoso Bituver ECOPRIVER, in quantità non inferiore a 300 g/m2. ■ Posare a secco lo strato di isolamento termico, realizzato mediante pannelli in polistirene estruso con profilo battentato Isover ROOFIX BT, marcati CE secondo la norma EN 13164 e aventi le caratteristiche seguenti: 3 dimensioni 0,6 x 1,2 m; 3 spessore posato in opera di 30/40/50/60/80/100/120 mm; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,032 W/(mK) per lo spessore 30 mm, 0,033 W/(mK) per gli spessori 40/50/60 mm e 0,036 W/(mK) per gli spessori maggiori o uguali a 80 mm; 3 resistenza termica R dei pannelli dichiarata alla temperatura media di 10°C non inferiore a 0,90/1,20/1,50/1,80/2,20 2,75/3,30 m2K/W; 3 assorbimento d’acqua dopo 28 gg non superiore a 0,2%; 3 resistenza a compressione per deformazione del 10% non inferiore a 300 kPa. ■ Posare a secco uno strato di separazione costituito da un tessuto non tessuto di poliestere di grammatura non inferiore a 300 g/m2 per evitare punzonamenti dello strato isolante. ■ Predisporre un elemento drenante costituito da uno strato di ghiaia tondeggiante di spessore pari a 7-8 cm. ■ Posare a secco uno strato di separazione costituito da un tessuto non tessuto di poliestere di grammatura non inferiore a 300 g/m2. ■ Stendere uno strato di terra di coltura, miscelandola secondo il tipo di piante prescelto.
94
Coperture industriali Con travi ad Y ed elementi di controsoffitto Isolante consigliato
IBR K
COPERTURE
Nelle coperture industriali è molto diffusa la tipologia costituita da travi a Y in calcestruzzo precompresso, lastre in fibrocemento (o in alternativa lamiere grecate metalliche) interposte tra le travi ed elementi di controsoffitto posizionati in corrispondenza del filo inferiore delle stesse. Tale tipologia costruttiva di copertura ha le seguenti caratteristiche: ■ elevata velocità di montaggio; ■ economicità; ■ le travi a Y rappresentano ponti termici molto disperdenti che penalizzano pesantemente la trasmittanza termica globale di tutta la copertura. Sono disponibili molteplici varianti costruttive che si differenziano tra loro per la geometria e passo delle travi a Y, per lo spessore degli elementi di controsoffitto e la relativa modalità di fissaggio alle travi a Y. Il Servizio Tecnico ISOVER è disponibile per la determinazione delle prestazioni termiche della copertura in funzione di tali variabili geometriche e funzionali. Nell’impossibilità quindi di coprire tutti i casi, lo schema di base è il seguente. ■ Attendere l’ultimazione dell’assemblaggio delle travi a Y e degli elementi di controsoffitto. ■ Posare all’estradosso degli elementi di controsoffitto il pannello arrotolato in lana di vetro Isover IBR K, marcato CE secondo la norma EN 13162 e avente le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 larghezza 1,00/1,20 m; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,040 W/(m·K); 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C dei pannelli non inferiore a 1,25/1,50/2,00/2,50/3,00 3,50/4,00/4,50/5,00 m2K/W per uno spessore posato in opera di 50/60/80/100/120/140/160/180/200 mm; 3 resistività al flusso dell’aria non inferiore a 7 kPa.s/m2; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K. ■ Nel corso della posa del pannello prevedere che le due estremità dello stesso siano risvoltate sull’anima della trave a Y e che ricoprano la maggiore altezza possibile d’anima. ■ Fissare le estremità del pannello all’anima delle travi a Y secondo una delle due seguenti tecniche: 3 zanche/viti annegate nell’anima della trave in fase di getto alle quali vengono ancorati i pannelli durante la posa; 3 incollaggio del pannello sull’anima attraverso collante cementizio o mastice bituminoso.
95
Prodotti per applicazioni in copertura ■
IBR K ■
■
IBR N
il prodotto
Feltri in lana di vetro trattati con resine termoindurenti. ■ L' IBR K è rivestito su una faccia con carta kraft bitumata con funzione di freno al vapore. ■ L' IBR N è nudo.
Impieghi prevalenti Isolamento termico e acustico delle coperture civili: sottotetti non abitabili e mansarde.
Vantaggi 33 Buon isolamento termico e acustico 33 Facilità di trasporto 33 Velocità di posa 3 Occupa poco spazio 3 Si srotola istantaneamente all'apertura dell'imballo Traspirante
IBR N
Dimensioni e tolleranze
Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13162 e EN 13172 .
Larghezza IBR K Larghezza IBR N Spessore mm Lunghezza m
■ IBR K 1,00 / 1,20 m 1,20 m
50 60 80 100 120 140 160 180 200 13 12
Lunghezza Larghezza Spessore Stabilità dimensionale
9
8
7
± 2% ± 1,5% T1(- 5mm+) < 1%
96
6
5,5
5
4,5
(EN 822) (EN 822) (EN 823) (EN 1604)
■
IBR N
coperture ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance IBR N
Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
0,040
0,040
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 50 60 80 100 120 140 160 180 200
1,25 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00 4,50 5,00
1,25 1,50 2,00 2,50
F
A1
3.000
1
0,06433
-
Termica
★★
COPERTURE
IBR K
Reazione al fuoco Euroclasse
Vapore acqueo Fattore di resistenza μ Permeabiltà δ (10-12kg/msPa)
Imballo Rotoli e pallet avvolti in politene termoretratto.
Altre caratteristiche Schema applicativo
Assorbimento all’acqua a breve periodo WS (kg/m2)
<1
<1
Stoccaggio Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati. Maneggiare con cura onde evitare il distacco dell’eventuale supporto.
97
Prodotti per applicazioni in copertura ■
IBR Contact ■
il prodotto
Feltro in lana di vetro trattato con resine termoindurenti rivestito su una faccia con carta kraft bitumata, sull'altra e sui bordi con un velo tecnico in polipropilene gradevole al tatto.
Impieghi prevalenti Isolamento termico ed acustico delle coperture civili: sottotetti non abitabili e mansarde.
Vantaggi 33 Buon isolamento termico e acustico 33 Gradevole al tatto 33 Velocità di posa 3 Facilità di trasporto 3 Occupa poco spazio Si srotola istantaneamente all'apertura dell'imballo
Dimensioni e tolleranze
Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13162 e EN 13172 .
Larghezza IBR N Spessore mm Lunghezza m Lunghezza Larghezza Spessore Stabilità dimensionale
100 8 ± 2% ± 1,5% T1(- 5mm+) < 1%
98
■ IBR CONTACT 1,20 m 200 4,5 (EN 822) (EN 822) (EN 823) (EN 1604)
coperture ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance IBR contact
Termica
0,040
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 100 200
2,50 5,00
COPERTURE
Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
★★
Reazione al fuoco Euroclasse
F
Vapore acqueo Fattore di resistenza μ
3.000
Permeabiltà δ (10-12 kg/msPa)
0,06433
Altre caratteristiche Assorbimento all’acqua a breve periodo WS (kg/m2)
<1
Imballo Rotoli e pallet avvolti in politene termoretratto.
Stoccaggio
Schema applicativo
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati. Maneggiare con cura onde evitare il distacco dell’eventuale supporto.
99
Prodotti per applicazioni in copertura ■
E60 S ■
il prodotto
Pannello autoportante in lana di vetro non idrofilo trattato con speciale legante a base di resine termoindurenti, nudo.
Impieghi prevalenti Isolamento termico ed acustico di coperture in legno e di pareti in intercapedine.
Vantaggi 33 Ottimo isolamento termico e acustico 33 Ottima reazione al fuoco 3 Traspirante 3 Velocità di posa Rigidità e tenuta meccanica
Dimensioni e tolleranze Dimensioni Spessore Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13162 e EN 13172 .
Lunghezza Larghezza Spessore Squadratura Planarità Stabilità dimensionale
■ E60 S 0,60 x 1,20 m 40, 50, 60 mm
± 2% (EN 822) ± 1,5% (EN 822) T2(- 5+15 mm) (EN 823) < 5 mm/m (EN 824) < 6 mm (EN 825) < 1% (EN 1604)
100
coperture ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance E60 S
Termica
0,032
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 40 50 60
1,25 1,55 1,85
★★★★
Acustica Costante di attenuazione acustica (dB/m)
120
Assorbimento acustico αw spessore mm 50 spessore mm 60
0,8 1,0
★★★★
Reazione al fuoco Euroclasse
A1
Vapore acqueo
Schema applicativo
Fattore di resistenza μ
1
Imballo
Permeabiltà δ (10-12 kg/msPa)
-
Pannelli in pacchi su pallet avvolti in politene termoretratto.
Altre caratteristiche Assorbimento all’acqua a breve periodo WS (kg/m2)
101
Stoccaggio <1
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati. Maneggiare con cura onde evitare il distacco dell’eventuale supporto.
COPERTURE
Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
★★★★
Prodotti per applicazioni in copertura ■
SUPERBAC Roofine® ■
■
SUPERBAC N Roofine®
il prodotto
Pannelli in lana di vetro ad altissima densità, non idrofili, trattati con speciali leganti a base di resine termoindurenti. Le nuove fibre Roofine® e il loro orientamento conferiscono un’elevata resistenza meccanica. ■ Il SUPERBAC Roofine® è rivestito con uno strato di bitume a elevata grammatura armato con un velo di vetro e con un film di polipropilene. ■ Il SUPERBAC N Roofine® è nudo.
Impieghi prevalenti Isolamento termico e acustico di coperture piane e a falda.
Vantaggi 33 Ottima resistenza meccanica alla compressione 33 Stabilità dimensionale al variare della temperatura
3 Buon isolamento termico e acustico 3 Velocità di posa SUPERBAC N Roofine® 3 Traspirante 3 Lo strato di bitume favorisce la posa della membrana impermeabilizzante
Dimensioni e tolleranze Dimensioni Spessore Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13162 e EN 13172 .
Lunghezza Larghezza Spessore Squadratura Planarità Stabilità dimensionale
1,00 x 1,20 m 50, 60, 80, 100, 120 mm ± 2% (EN 822) ± 1,5% (EN 822) T2(- 5+15 mm) (EN 823) < 5 mm/m (EN 824) < 6 mm (EN 825) < 1% (EN 1604)
102
■ SUPERBAC ROOFINE®
■ SUPERBAC N ROOFINE®
coperture ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance SUPERBAC N Roofine®
Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
0,037
0,037
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 50 60 80 100 120
1,25 1,55 2,10 2,60 3,15
1,35 1,60 2,15 2,70 3,20
Termica
★★★
COPERTURE
SUPERBAC Roofine®
★★★★
Meccanica Resistenza alla compressione con deformazione del 10% (kPa)
50
50
★★★
Acustica Costante di attenuazione acustica (dB/m)
115
115
F
A2-s1,d0
Reazione al fuoco Euroclasse
Imballo
Vapore acqueo Fattore di resistenza μ
20.000
1
Permeabiltà δ (10-12kg/msPa)
0,00965
-
Stoccaggio
Schema applicativo Altre caratteristiche Assorbimento all’acqua a breve periodo WS (kg/m2)
103
Pannelli in pacchi su pallet avvolti in politene termoretratto
<1
<1
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati. Maneggiare con cura onde evitare il distacco dell’eventuale supporto.
Prodotti per applicazioni in copertura ■
BAC CF Roofine® ■
■
BAC CF N Roofine®
il prodotto
Pannelli in lana di vetro ad alta densità, non idrofili, trattati con speciali leganti a base di resine termoindurenti. Le nuove fibre Roofine® e il loro orientamento conferiscono una buona resistenza meccanica. ■ Il BAC CF Roofine® è rivestito con uno strato di bitume a elevata grammatura armato con un velo di vetro e con un film di polipropilene. ■ Il BAC CF N Roofine® è nudo.
Impieghi prevalenti Isolamento termico e acustico di coperture a falda in legno o latero-cemento.
Vantaggi 33 Buona resistenza meccanica alla compressione 33 Stabilità dimensionale al variare della temperatura
3 Buon isolamento termico e acustico 3 Velocità di posa BAC CF N Roofine® 3 Traspirante 3 Lo strato di bitume favorisce la posa della membrana impermeabilizzante
BAC CF Roofine®
Dimensioni e tolleranze
Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13162 e EN 13172 .
Dimensioni BAC CF Roofine® 1,00 x 1,20 m Dimensioni BAC CF N Roofine® 0,60 X 1,20 m Spessore 30, 40, 50, 60, 80, 100, 120, 140 mm Lunghezza ± 2% (EN 822) Larghezza ± 1,5% (EN 822) Spessore T2(- 5+15 mm) (EN 823) Squadratura < 5 mm/m (EN 824) Planarità < 6 mm (EN 825) Stabilità dimensionale < 1% (EN 1604)
104
■ BAC CF Roofine®
■ BAC CF N Roofine®
coperture ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance BAC CF N Roofine®
Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
0,037
0,037
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 30 40 50 60 80 100 120 140
0,75 1,00 1,25 1,55 2,10 2,60 3,15 -
1,05 1,35 1,60 2,15 2,70 3,20 3,75
Termica
★★★
Acustica Rigidità dinamica s’ (MN/m3) spessore mm 40
9
9
★★★
Meccanica Resistenza alla compressione con deformazione del 10% (kPa) spessore mm 30 40 ÷ 140
30 40
30 40
Imballo
Reazione al fuoco Euroclasse
Schema applicativo
★★★
COPERTURE
BAC CF Roofine®
F
A2-s1,d0
Vapore acqueo
Stoccaggio
Fattore di resistenza μ
20.000
1
Permeabiltà δ (10-12kg/msPa)
0,00965
-
<1
<1
Altre caratteristiche Assorbimento all’acqua a breve periodo WS (kg/m2)
105
Pannelli in pacchi su pallet avvolti in politene termoretratto.
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati. Maneggiare con cura onde evitare il distacco dell’eventuale supporto.
Prodotti per applicazioni in copertura ■
Roofix ■
il prodotto
Pannelli in polistirene estruso in monostrato costituito da celle perfettamente chiuse uniformi e omogenee. E’ disponibile nelle seguenti versioni: ■ Roofix N: pann. pellicolato con bordi ortogonali ■ Roofix BT: pann. pellicolato con bordi battentati ■ Roofix MF: pann. pellicolato con bordi a incastro ■ Roofix INT: pann. non pellicolato con bordi ortogonali.
Impieghi prevalenti Isolamento termico di pareti e coperture.
Vantaggi 33 Ottimo isolamento termico 33 Ottima resistenza alla compressione 3 Rigidità e tenuta meccanica 3 Riduzione dei ponti termici
ROOFIX BT E MF
Velocità di posa
Dimensioni e tolleranze Dimensioni Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alla norma EN 13164.
Spessore Lunghezza Larghezza Spessore Squadratura Planarità
■ ROOFIX
0,60 x 1,25 m Roofix BT, INT, N 0,60 x 2,80 m Roofix MF 20, 30, 40, 50, 60, 80, 100, 120 mm ± 10 mm ± 8 mm T1(N, BT, MF) 5 mm/m ≤ 28 mm
106
Roofix N Roofix BT Roofix MF
T2(IN) Roofix I NT
coperture ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance Termica
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 20* 30 40 50 60 80 100 120 *: disponibile solo per Roofix INT.
ROOFIX MF, INT
0,032 0,033 0,036
0,032 0,033 0,036
0,90 1,20 1,50 1,80 2,20 2,75 3,30
0,60 0,90 1,20 1,50 1,80 2,20 2,75 3,30
★★★
COPERTURE
Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K) spessore mm 20-30 40-60 80-120
ROOFIX N, BT
★★★★
Meccanica Resistenza alla compressione con deformazione del 10% (kPa)
300
300 MF 200 INT
E
E
Reazione al fuoco Euroclasse
Pannelli in pacchi su pallet avvolti in politene termoretratto.
Vapore acqueo Fattore di resistenza μ
100
Schema applicativo
100 MF 80 INT
Altre caratteristiche Assorbimento all’acqua a breve periodo WS (kg/m2)
107
Imballo
<1
<1
Stoccaggio Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati.
Prodotti per applicazioni in copertura ■
Block TR ■
il prodotto
Pannello isolante rigido in polistirene estruso (XPS) a celle chiuse, rivestito sulla faccia superiore da uno strato di calcestruzzo di spessore 35 mm con finitura rugosa.
Impieghi prevalenti Isolamento termico di coperture piane a tetto rovescio.
Vantaggi 33 Buon isolamento termico 33 Prodotto con finitura a vista 33 Superficie resistente e calpestabile 3 Crea nuovi spazi praticabili 3 Facilità e velocità di posa 3 Drenaggio attraverso il calcestruzzo e il perimetro
Dimensioni e tolleranze Dimensioni Spessori XPS Calcestruzzo Peso
0,60 x 0,60 m 40, 50, 60, 80 mm 35 mm 75 kg/m2
108
■ BLOCK TR
coperture ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance BLOCK TR
Termica
0,035
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 40 + 35 50 + 35 60 + 35 80 + 35
1,10 1,40 1,70 2,25
COPERTURE
Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K) XPS
Meccanica Resistenza alla compressione con deformazione del 10% (kPa)
250
Reazione al fuoco Euroclasse
E
Vapore acqueo Fattore di resistenza μ XPS
100
Imballo Pannelli su pallet avvolti in politene.
Stoccaggio
Schema applicativo
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto, in ambienti ben ventilati e lontano da fonti di calore dirette.
109
Prodotti per applicazioni in copertura ■
Vapo Light ■
il prodotto
Telo sottotegola bituminoso consistente in un poliestere non tessuto impregnato con un compound elastomerico e rivestito su entrambe le facce con uno speciale tessuto polipropilenico.
Impieghi prevalenti Freno vapore/strato protettivo sottotegola per coperture a falda ventilate e non.
Vantaggi 33 Ottimo freno vapore 3 Gradevole al tatto Velocità di posa
Dimensioni e tolleranze
Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13859-1 e EN 13170 .
Lunghezza Larghezza Peso Lunghezza Larghezza Peso
■ VAPO LIGHT 30,00 m -1% 1,0 m -1% 550 g/m2
toll ≥ toll ≥ ± 10%
110
(EN 1848-1) (EN 1848-1) (EN 1849-1)
coperture â&#x2013;
le prestazioni
Posa in opera VAPO LIGHT
Vapore acqueo Fattore di resistenza Îź
60.000
Armatura
PPE + tessuto + PPE
Resistenza a trazione a rottura (N/5 cm) Longitudinale Trasversale
450 350
Allungamento a rottura Longitudinale Trasversale
40% 40%
Resistenza alla lacerazione metodo B (N) Longitudinale Trasversale
100 100
Imballo Rotoli imballati in carta e posti verticalmente su pallet.
Schema applicativo
Stoccaggio Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e al riparo dai raggi solari.
111
COPERTURE
Altre caratteristiche
Prodotti per applicazioni in copertura ■
Synto Light ■
il prodotto
Telo tri-strato composto da una lamina traspirante rivestita su entrambe le facce con un tessuto polipropilenico.
Impieghi prevalenti Strato protettivo sottotegola per coperture a falda ventilate e non.
Vantaggi 33 Traspirabilità al vapore acqueo 33 Impermeabilità all’acqua 3 Facilità di movimentazione Buona resistenza alla lacerazione Gradevole al tatto
Dimensioni e tolleranze
Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13859-1.
Lunghezza Larghezza Peso Lunghezza Larghezza Peso
■ SYNTO LIGHT 50,00 m -1% 1,5 m -1% 150 g/m2
toll ≥ toll ≥ ± 10%
112
(EN 1848-1) (EN 1848-1) (EN 1849-1)
coperture ■
le prestazioni
Posa in opera SYNTO LIGHT
Vapore acqueo Fattore di resistenza μ
36
Permeabilità al vapore (g/m2x24h) WDD 23°C 93/50% UR WDD 38°C 93/50% UR
COPERTURE
850 ±15% 2080 ±15%
Altre caratteristiche Composizione
PP + lamina + PP
Resistenza a trazione a rottura (N/5 cm) Longitudinale Trasversale
250 195
Allungamento a rottura Longitudinale Trasversale
70% 70%
Resistenza alla lacerazione metodo B (N) Longitudinale Trasversale
150 160
Impermeabilità all’acqua (mH2O)
≥3
Imballo Rotoli nastrati con tre fascette adesive ed imballati singolarmente in sacco di plastica posti orizzontalmente su pallet.
Schema applicativo
Stoccaggio Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e al riparo dai raggi solari.
113
Prodotti per applicazioni in copertura ■
Vario ■
il prodotto
VARIO è un sistema moderno e “intelligente” che, adattandosi alle diverse condizioni di umidità, evita la formazione di condensa all’interno delle strutture in legno che potrebbe poi generare delle muffe all’interno dell’appartamento. Inoltre, Isover VARIO ottimizza l’isolamento termico grazie alla sua funzione di tenuta all’aria.
■ VARIO KM Duplex UV: membrana rinforzata con funzione di freno al vapore e tenuta all’aria. La sua caratteristica principale è il fattore di resistenza al passaggio del vapore acqueo (μ) variabile compreso tra 1.500 e 25.000.
Impieghi prevalenti Freno al vapore e tenuta all’aria per strutture in legno (coperture e pareti) e all’interno del sistema Isover OPTIMA. ■ VARIO KB1: nastro adesivo per giunzioni tra i teli VARIO KM Duplex UV.
Vantaggi 33 Membrana al vapore “intelligente”: freno al vapore in inverno e traspirante in estate
33 Tenuta all’aria 3 Sistema completo Adatto a tutte le strutture in legno Evita la formazione di condensa e muffe
■ VARIO DS: sigillante in cartuccia per le giunzioni tra VARIO KM Duplex UV e gli elementi strutturali.
Componenti del sistema VARIO è costituto da prodotti complementari che garantiscono giunzioni perfette sia tra le sezioni della membrana, sia in corrispondenza dei collegamenti con gli elementi strutturali.
Dimensioni e tolleranze
Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13984.
VARIO KM Duplex UV VARIO KB1 VARIO DS
1,50 x 40 m 60 mm x 40 m 310 ml
114
coperture ■
le prestazioni
Posa in opera Vapore acqueo Fattore di resistenza μ δ (10-12 kg/msPa)
VARIO KM DUPLEX UV
1500 ÷ 25.000 0,1287 ÷ 0,007720
COPERTURE
Altre caratteristiche Peso (g)
80
Resistenza alla lacerazione (N)
≥ 90
Resistenza alla trazione (N/mm2)
≥ 110
Temperatura di utilizzo (°C)
Schema applicativo
-40 ÷ 80
Stoccaggio I prodotti devono essere immagazzinati al coperto, in ambienti ben ventilati e lontano da fonti di calore dirette.
115
Applicazioni e Capitolati PARETI
Soluzioni per:
Grazie alle proprie conoscenze tecnologiche e
PARETI PERIMETRALI Isolate con sistemi a cappotto
allâ&#x20AC;&#x2122;esperienza a livello nazionale e internazionale, Isover Saint-Gobain progetta, produce e commercializza soluzioni e prodotti
PARETI PERIMETRALI Isolate in intercapedine e contropareti
efficaci ed efficienti per lâ&#x20AC;&#x2122;isolamento termico e acustico delle pareti tradizionali in laterizi e di quelle leggere in gesso rivestito.
PARETI DI SEPARAZIONE
116
Pareti perimetrali Struttura in laterizi tradizionali (12+8cm) Isolante consigliato
EXTRAWALL
PARETI
117
Pareti perimetrali - Isolamento in intercapedine Struttura in laterizi alleggeriti (25 cm) e tradizionali (8 cm)
EXTRAWALL
Isolante consigliato
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
40 40 50 60 80 80 0,62 0,48 0,40 0,36 0,34 0,33
Isolamento termico Yie
W/(m2K)
(DPR 59) spessore minimo consigliato minimo richiesto per Legge Yie≤0,12
40 mm (Yie=0,058 W/m2k) Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 80mm
Rw = 58 dB* *valore teorico
■ Realizzare su un supporto elastico sottile (feltro Isover AKUSTRIP 33 spessore 2,8 mm) il primo paramento in laterizi alleggeriti avendo cura di sigillare accuratamente le fughe orizzontali e verticali. ■ Applicare sul lato esterno del paramento un intonaco. ■ Applicare sul lato interno del paramento un “rinzaffo”. ■ Pulire la zona del solaio adiacente alla parete esterna. ■ Montare i pannelli isolanti in lana di vetro Isover EXTRAWALL marcati CE secondo la norma EN 13162 con le caratteristiche seguenti e con la superficie rivestita rivolta verso l’ambiente riscaldato (verso l’interno): 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 dimensioni 1,20 x 2,90 m; 3 spessore posato in opera 40/50/60/80 mm; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,032 W/(m·K); 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 1,25/1,55/1,85/2,50 m2K/W; 3 fattore di resistenza alla diffusione del vapore della barriera al vapore µ= 9.000; 3 costante di attenuazione acustica (indice di valutazione a 500 Hz) non inferiore a 155 dB/m; 3 resistività al flusso r dell’aria non inferiore a 33 kPa·s/m2; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2); con blocchetti di malta o adesivo (cementizio o bituminoso), stesi sulla superficie senza rivestimento. ■ Realizzare la continuità della barriera al vapore, costituita dalla carta kraft alluminio retinata, sigillando accuratamente i giunti orizzontali e verticali dei pannelli isolanti con nastro autoadesivo plastificato. ■ Realizzare, su di un supporto elastico sottile (feltro Isover AKUSTRIP 20 spessore 2,8 mm), il paramento interno in mattoni forati avendo cura di sigillare le fughe orizzontali e verticali tra mattone e mattone. ■ Applicare l’intonaco interno.
118
Pareti perimetrali - Isolam. in intercapedine Struttura in laterizi tradizionali (12+8 cm) Isolante consigliato
MUPAN K
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
40 60 80 90 100 100 0,62 0,48 0,40 0,36 0,34 0,33
Isolamento termico Yie
W/(m2K)
(DPR 59) spessore minimo consigliato minimo richiesto per Legge Yie≤0,12
100 mm (Yie=0,119 W/m2k) Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 60mm
Rw = 57 dB* *valore teorico
PARETI
■ Realizzare su un supporto elastico sottile (feltro Isover AKUSTRIP 20 spessore 2,8 mm) il primo paramento in mattoni forati avendo cura di sigillare accuratamente le fughe orizzontali e verticali. ■ Applicare sul lato esterno del paramento un intonaco. ■ Applicare sul lato interno del paramento un “rinzaffo”. ■ Pulire la zona del solaio adiacente alla parete esterna. ■ Montare i pannelli isolanti in lana di vetro Isover MUPAN K marcati CE secondo la norma EN 13162 con le caratteristiche seguenti e con la superficie rivestita rivolta verso l’ambiente riscaldato (verso l’interno): 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 dimensioni 0,6 x 1,40 m; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,035 W/(m·K); 3 spessore posato in opera 40/50/60/80/100 mm, con resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 1,10/1,40/1,70/2,25/2,85 m2K/W; 3 fattore di resistenza alla diffusione del vapore del freno al vapore µ= 3.000; 3 costante di attenuazione acustica (indice di valutazione a 500 Hz) non inferiore a 85 dB/m; 3 resistività al flusso r dell’aria non inferiore a 13 kPa·s/m2; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2); con blocchetti di malta o adesivo (cementizio o bituminoso), stesi sulla superficie senza rivestimento. ■ Realizzare la continuità del freno al vapore, costituito dalla carta kraft bitumata, sigillando accuratamente i giunti orizzontali e verticali dei pannelli isolanti con nastro autoadesivo plastificato. ■ Realizzare, su di un supporto elastico sottile (feltro Isover AKUSTRIP 20 spessore 2,8 mm) il paramento interno in mattoni forati avendo cura di sigillare le fughe orizzontali e verticali tra mattone e mattone. ■ Applicare l’intonaco interno.
119
Pareti perimetrali - Isolamento a cappotto Struttura in laterizi alleggeriti (25 cm)
CAPP8
Isolante consigliato
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
40 40 60 80 80 80 0,62 0,48 0,40 0,36 0,34 0,33
Isolamento termico Yie
W/(m2K)
(DPR 59) spessore minimo consigliato minimo richiesto per Legge Yie≤0,12
40 mm (Yie=0,078 W/m2k) Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 80mm
Rw = 56 dB* *Rapporto di prova Univ. di Padova
Allo scopo di evitare riduzioni della resistenza termica e la formazione di condense e muffe, i materiali costituenti il “sistema cappotto” dovranno favorire la traspirabilità al vapore acqueo. ■ Realizzare su un supporto elastico sottile (feltro Isover AKUSTRIP 33 spessore 2,8 mm) il paramento in laterizi alleggeriti avendo cura di sigillare accuratamente le fughe orizzontali e verticali. ■ Applicare un intonaco sul lato interno del paramento e un “rinzaffo” sul lato esterno dove verrà posato il “sistema cappotto”. ■ Accertare che le superfici del “rinzaffo” da coibentare siano completamente prive di tracce di umidità, polvere o grassi di qualunque natura. Tali superfici dovranno essere protette dalla pioggia battente e dalla radiazione solare diretta. ■ Posare, perimetralmente al piano terra dell’edificio e alle pareti prospettanti balconi, logge e terrazzi, il profilo di base in alluminio, fissato per mezzo di tasselli ad espansione con funzione di allineamento e contenimento del sistema isolante. ■ Posare, in corrispondenza dei davanzali delle finestre, un profilato pressopiegato fissato con tasselli ad espansione. ■ Realizzare l’isolamento termico mediante impiego di pannelli isolanti in lana di vetro Isover CAPP8, marcati CE secondo la norma EN 13162 e aventi le caratteristiche seguenti: 3 elevato livello di idrorepellenza; 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 dimensioni 0,60 x 1,20 m; 3 spessore posato in opera 40/50/60/80/100/120 mm; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,037 W/(m·K); 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 1,05/1,35/1,60/2,15/2,70/3,20 m2K/W; 3 fattore di resistenza alla diffusione del vapore μ= 1; 3 resistenza a compressione per deformazione del 10% non inferiore a 25 kPa; 3 resistenza alla trazione perpendicolare al pannello non inferiore a 10 kPa; 3 rigidità dinamica s’ non superiore a 8,80/7,00/5,80/4,40/3,50/2,90 MN/m3 per lo spess. 40/50/60/80/100/120 mm; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2); 3 reazione al fuoco secondo norma EN 13501-1: Euroclasse A2-s1,d0. ■ Ancorare i pannelli alle pareti con un idoneo adesivo cementizio (o similare), steso per cordoli lungo il perimetro e per punti al centro, avendo cura di non sporcare i fianchi dei pannelli con adesivo in eccesso. ■ In aggiunta all’incollaggio, fissare meccanicamente i pannelli con tasselli ad espansione per cappotto (numero minimo consigliato 4 a pannello: 6 in corrispondenza delle intersezioni a tre dei pannelli e due al centro). ■ Ad adesivo asciutto, rivestire in due mani i pannelli con un idoneo rasante cementizio (o similare) in cui viene annegata e ricoperta totalmente una rete in fibra di vetro, con sovrapposizione di almeno 10 cm nelle zone correnti e di 15 cm negli spigoli precedentemente protetti con paraspigoli in alluminio. ■ A rasante asciutto, applicare a pennello una mano di primer (ponte di aderenza tra rasante e il rivestimento). ■ Dopo l’asciugatura del primer, stendere a spatola il rivestimento in pasta e finire a frattazzo. Prevedere solamente l'utilizzo di rivestimenti traspiranti e idrorepellenti, tipo silossanici. 120
Pareti perimetrali - Isolamento a cappotto Struttura in laterizi tradizionali (12+8 cm) Isolante consigliato
CAPP8
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
40 50 60 80 80 80 0,62 0,48 0,40 0,36 0,34 0,33
Isolamento termico Yie
W/(m2K)
(DPR 59) spessore minimo consigliato minimo richiesto per Legge Yie≤0,12
40 mm (Yie=0,117 W/m2k) Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 80mm
Rw = 52 dB* *Rapporto di prova Istituto Giordano
121
PARETI
Allo scopo di evitare riduzioni della resistenza termica e la formazione di condense e muffe, i materiali costituenti il “sistema cappotto“ dovranno favorire la traspirabilità al vapore acqueo. ■ Nel caso di ristrutturazione, verificare lo stato di ammaloramento dell’intonaco esistente al fine di valutare l’opportunità di abbatterlo completamente o in parte. ■ Accertare che le superfici dell’intonaco da coibentare siano completamente prive di tracce di umidità, polvere o grassi. Tali superfici dovranno essere protette dalla pioggia battente e dalla radiazione solare diretta. ■ Posare, perimetralmente al piano terra dell’edificio e alle pareti prospettanti balconi, logge e terrazzi, il profilo di base in alluminio, fissato per mezzo di tasselli ad espansione con funzione di allineamento e contenimento del sistema isolante. ■ Posare, in corrispondenza dei davanzali delle finestre, un profilato pressopiegato fissato con tasselli ad espansione. ■ Realizzare l’isolamento termico mediante impiego di pannelli isolanti in lana di vetro Isover CAPP8, marcati CE secondo la norma EN 13162 e aventi le caratteristiche seguenti: 3 elevato livello di idrorepellenza; 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 dimensioni 0,60 x 1,20 m; 3 spessore posato in opera 40/50/60/80/100/120 mm; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,037 W/(m·K); 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 1,05/1,35/1,60/2,15/2,70/3,20 m2K/W; 3 fattore di resistenza alla diffusione del vapore μ= 1; 3 resistenza a compressione per deformazione del 10% non inferiore a 25 kPa; 3 resistenza alla trazione perpendicolare al pannello non inferiore a 10 kPa; 3 rigidità dinamica s’ non superiore a 8,80/7,00/5,80/4,40/3,50/2,90 MN/m3 per lo spessore 40/50/60/80/100/120 mm; 3 reazione al fuoco secondo norma EN 13501-1: Euroclasse A2-s1,d0; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K: 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2). ■ Ancorare i pannelli alle pareti con un idoneo adesivo cementizio (o similare), steso per cordoli lungo il perimetro e per punti al centro, avendo cura di non sporcare i fianchi dei pannelli con adesivo in eccesso. ■ In aggiunta all’incollaggio, fissare meccanicamente i pannelli con tasselli ad espansione per cappotto (numero minimo consigliato 4 a pannello: 6 in corrispondenza delle intersezioni a tre dei pannelli e due al centro). ■ Ad adesivo asciutto, rivestire in due mani i pannelli con un idoneo rasante cementizio (o similare) in cui viene annegata e ricoperta totalmente una rete in fibra di vetro, con sovrapposizione di almeno 10 cm nelle zone correnti e di 15 cm negli spigoli precedentemente protetti con paraspigoli in alluminio. ■ A rasante asciutto, applicare a pennello una mano di primer (ponte di aderenza tra rasante e il rivestimento). ■ Dopo l’asciugatura del primer, stendere a spatola il rivestimento in pasta e finire a frattazzo. Prevedere solamente l'utilizzo di rivestimenti traspiranti e idrorepellenti, tipo silossanici.
Pareti perimetrali - Isolamento a cappotto Struttura in blocchi di calcestruzzo aerato autoclavato (24 cm)
CAPP8
Isolante consigliato
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
40 40 40 40 50 50 0,62 0,48 0,40 0,36 0,34 0,33
Isolamento termico Yie
W/(m2K)
(DPR 59) spessore minimo consigliato minimo richiesto Yie≤0,12
40 mm (Yie=0,106 W/m2k) Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 80mm
Rw = 51 dB* *Rapporto di prova Istituto Giordano
Allo scopo di evitare riduzioni della resistenza termica e la formazione di condense e muffe, i materiali costituenti il “sistema cappotto“ dovranno favorire la traspirabilità al vapore acqueo. ■ Realizzare su un supporto elastico sottile (feltro Isover AKUSTRIP 33 spessore 2,8 mm) il paramento in blocchi di calcestruzzo aerato autoclavato densità 350 kg/m3 legati con un apposito collante in corrispondenza delle fughe orizzontali e verticali. ■ Applicare l’apposito intonaco premiscelato sul lato interno del paramento. ■ Accertare che le superfici esterne dei blocchi dove verrà posato il “sistema cappotto” siano completamente prive di tracce di umidità, polvere o grassi di qualunque natura. Tali superfici dovranno essere protette dalla pioggia battente e dalla radiazione solare diretta. ■ Posare, perimetralmente al piano terra dell’edificio e alle pareti prospettanti balconi, logge e terrazzi, il profilo di base in alluminio, fissato per mezzo di tasselli ad espansione con funzione di allineamento e contenimento del sistema isolante. ■ Posare, in corrispondenza dei davanzali delle finestre, un profilato pressopiegato fissato con tasselli ad espansione. ■ Realizzare l’isolamento termico mediante impiego di pannelli isolanti in lana di vetro Isover CAPP8, marcati CE secondo la norma EN 13162 e aventi le caratteristiche seguenti: 3 elevato livello di idrorepellenza; 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 dimensioni 0,60 x 1,20 m; 3 spessore posato in opera 40/50/60/80/100/120 mm; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,037 W/(m·K); 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 1,05/1,35/1,60/2,15/2,70/3,20 m2K/W; 3 fattore di resistenza alla diffusione del vapore μ= 1; 3 resistenza a compressione per deformazione del 10% non inferiore a 25 kPa; 3 resistenza alla trazione perpendicolare al pannello non inferiore a 10 kPa; 3 rigidità dinamica s’ non superiore a 8,80/7,00/5,80/4,40/3,50/2,90 MN/m3 per lo spessore 40/50/60/80/100/120 mm; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 reazione al fuoco secondo norma EN 13501-1: Euroclasse A2-s1,d0; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2). ■ Ancorare i pannelli alle pareti con un idoneo adesivo cementizio (o similare), steso per cordoli lungo il perimetro e per punti al centro, avendo cura di non sporcare i fianchi dei pannelli con adesivo in eccesso. ■ In aggiunta all’incollaggio, fissare meccanicamente i pannelli con tasselli ad espansione per cappotto specifici per calcestruzzo aerato autoclavato (numero minimo consigliato 4 a pannello: 6 in corrispondenza delle intersezioni a tre dei pannelli e due al centro). ■ Ad adesivo asciutto, rivestire in due mani i pannelli con un idoneo rasante cementizio (o similare) in cui viene annegata e ricoperta totalmente una rete in fibra di vetro, con sovrapposizione di almeno 10 cm nelle zone correnti e di 15 cm negli spigoli precedentemente protetti con paraspigoli in alluminio. ■ A rasante asciutto, applicare a pennello una mano di primer (ponte di aderenza tra rasante e il rivestimento). ■ Dopo l’asciugatura del primer, stendere a spatola il rivestimento in pasta e finire a frattazzo. Prevedere solamente l'utilizzo di rivestimenti traspiranti e idrorepellenti, tipo silossanici. 122
Pareti perimetrali - Isolamento dall’interno Struttura in laterizi tradizionali (12+8 cm) Sistema consigliato
OPTIMA
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
50 50 60 80 80 80 0,62 0,48 0,40 0,36 0,34 0,33
Isolamento termico Yie
W/(m2K)
(DPR 59) spessore minimo consigliato minimo richiesto per Legge Yie≤0,12
60 mm (Yie=0,108 W/m2k) Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 60mm
Rw = 65 dB* *Rapporto di prova Istituto Giordano
123
PARETI
Si prevede di realizzare l’intervento su di una doppia parete perimetrale esistente in mattoni forati o blocchi di calcestruzzo aerato autoclavato. ■ Verificare lo stato della superficie esistente. Dovrà risultare sana, asciutta, priva di asperità o non a piombo per più di 30 mm. E’ possibile compensare fuori piombo maggiori utilizzando simultaneamente distanziatori Isover OPTIMA2 di lunghezze diverse (ad esempio, 75 e 100 mm). ■ Posizionare le guide metalliche Isover OPTIMA 235 a pavimento e a soffitto, ad una distanza dalla parete che sarà funzione dello spessore del pannello isolante e assicurando che il lato corto e piegato della guida sia rivolto verso la parete. Le guide saranno fissate tramite tasselli ad espansione previa la predisposizione di un nastro in polietilene tra la guida e la superficie del pavimento/soffitto. ■ Posizionare la guida metallica a parete Isover OPTIMA 240 fissandola con tasselli ad espansione e assicurando che la distanza massima tra l’una e l’altra sia non superiore a 1,35 m. ■ Inserire nella guida citata al punto precedente i distanziatori Isover OPTIMA2 posizionandoli ad un passo pari a 600 mm o pari al passo tra i montanti verticali. Il bloccaggio dei distanziatori alla guida avviene a scatto. ■ Allo scopo di assicurare la continuità dell’isolante, tagliare i pannelli in modo tale che la lunghezza totale risulti circa 1 cm di più rispetto all’altezza della parete. ■ Realizzare l’isolamento termo-acustico mediante impiego di pannelli isolanti in lana di vetro Isover OPTIMA V35 K, marcati CE secondo la norma EN 13162 e aventi le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 dimensioni 0,60 x 1,40 m; 3 spessore posato in opera 50/60/80 mm; 3 resistività al flusso dell’aria non inferiore a 13 kPa.s/m2; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,035 W/m2K; 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 1,40/1,70/2,25 m2K/W; 3 fattore di resistenza alla diffusione del vapore μ = 3.000; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2); 3 costante di attenuazione acustica (indice di valutazione a 500 Hz) non inferiore a 85 dB/m. ■ I pannelli isolanti dovranno essere posizionati verticalmente con la superficie rivestita verso l’ambiente riscaldato (verso l’interno) in maniera tale che i distanziatori li forino completamente ed evitando che risultino delle fughe tra un pannello e l’altro. ■ Nelle zone climatiche più fredde, realizzare la continuità del freno al vapore (costituito da carta kraft bitumata) sigillando accuratamente i giunti orizzontali e verticali tra pannelli con nastro autoadesivo plastificato. ■ Posizionare la chiave sull’estremità dei distanziatori Isover OPTIMA2. ■ Inserire i montanti metallici Isover OPTIMA 240 all’interno delle guide Isover OPTIMA 235 a pavimento. In base all’altezza della parete, prevedere la prolunga Isover OPTIMA 50 all’interno del montante prima di inserirlo nella guida a soffitto. ■ Previa verifica della planarità con una staggia o con una livella, bloccare i montanti verticalmente nella posizione desiderata chiudendo le chiavi attraverso una rotazione di 90° circa. ■ Tagliare le lastre in gesso rivestito a una lunghezza della parete meno 1 cm. ■ Posizionare e fissare le lastre in gesso rivestito e successivamente sigillare i giunti tra queste seguendo le istruzioni del produttore delle lastre in gesso rivestito.
Pareti perimetrali - Isolamento dall’interno Struttura in laterizi tradizionali (12+8 cm) e gesso rivestito Isolante consigliato
EKOSOL N + MUPAN K
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
40 60 15+50 20+50 20+60 20+60 0,62 0,48 0,40 0,36 0,34 0,33
Isolamento termico Yie
W/(m2K)
(DPR 59) spessore minimo consigliato minimo richiesto per Legge Yie≤0,12
15+40 mm (Yie=0,105 W/m2k) Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 20+60mm
Rw = 59 dB* *valore teorico
Si prevede di realizzare l’intervento su di una doppia parete esistente in mattoni forati o blocchi di cemento cellulare intonacati. ■ Raschiare la superficie esistente al fine di assicurare ai pannelli isolanti un buon ancoraggio. (Stato della superficie: sano, asciutto, privo di asperità o non a piombo per più di 20 mm). ■ Allo scopo di evitare una concentrazione delle dispersioni termiche in corrispondenza dei profili metallici, incollare alla parete il pannello in lana di vetro Isover EKOSOL N marcato CE secondo la norma EN 13162 e avente le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 dimensioni 1,20 x 1,00 m; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,031 W/(m·K); 3 resistenza termica R alla temperatura media di 10°C dei pannelli non inferiore a 0,45/0,60 m2K/W per uno spessore posato in opera di 15/20 mm; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2); mediante blocchetti di malta di gesso ritardata disposti in ragione di 8/9 per m2. ■ Realizzare il rivestimento isolante su di una faccia con gesso rivestito montato su di un’orditura costituita da profili metallici ad “U” fissati a pavimento e soffitto tramite idonei punti di ancoraggio e preventivo posizionamento di guarnizione acustica biadesiva. ■ Riempire l‘intercapedine con il pannello in lana di vetro Isover MUPAN K, marcato CE secondo la norma EN 13162, con le caratteristiche seguenti e con la superficie rivestita rivolta verso l’ambiente riscaldato (verso l’interno): 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 dimensioni 0,6 x 1,40 m; 3 spessore posato in opera 40/50/60/80 mm; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,035 W/(m·K); 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 1,10/1,40/1,70/2,25 m2K/W; 3 fattore di resistenza alla diffusione del vapore del freno al vapore µ= 3.000; 3 costante di attenuazione acustica (indice di valutazione a 500 Hz) non inferiore a 85 dB/m; 3 resistività al flusso r dell’aria non inferiore a 13 kPa·s/m2; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2); inserendolo tra i montanti verticali. ■ Sigillare i giunti tra i pannelli e tra questi e il plafone e le pareti seguendo le istruzione dei produttori di gesso rivestito. N.B. Rendere a tenuta d‘aria i punti singolari ed in particolare le prese di corrente che devono essere montate sfalsate. 124
Pareti perimetrali - Isolamento dall’interno Struttura in laterizi tradizionali (12+8 cm) e gesso rivestito Isolante consigliato
CALIBEL CBV
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
30+13 40+13 60+13 70+13 80+13 80+13 0,62 0,48 0,40 0,36 0,34 0,33
Isolamento termico Yie
W/(m2K)
(DPR 59) spessore minimo consigliato minimo richiesto per Legge Yie≤0,12
50+13 mm (Yie=0,104 W/m2k) Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 40+13mm
Rw = 60 dB* *valore teorico
■ Raschiare la superficie esistente al fine di assicurare ai pannelli isolanti un buon ancoraggio. (Stato della superficie: sano, asciutto, privo di asperità o non a piombo per più di 20 mm). ■ Tagliare la controparete Isover CALIBEL CBV marcato CE secondo la norma EN 13950 e con le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 dimensioni 1,20 x 3,0 m; 3 spessore lana di vetro posato in opera 20/30/40/50/60/80 mm; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C della lana di vetro pari a 0,031 W/(m·K) per gli spessori 20/30/40/50 mm e 0,034 W/(m·K) per gli spessori 60/80 mm; 3 spessore gesso rivestito 12,5 mm; 3 resistenza termica R (lana di vetro + gesso rivestito) dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,65/1,00/1,30 1,65/1,80/2,35 m2K/W; 3 fattore di resistenza alla diffusione del vapore del foglio di alluminio µ= 2.000.000; 3 rigidità dinamica s’ non superiore a 6/4/3/2/2/2 MN/m3 per lo spessore 20/30/40/50/60/80 mm; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 reazione al fuoco secondo norma EN13501-1: Euroclasse A2-s1,d0; ad una lunghezza pari all’altezza interpiano meno 15 mm. ■ Disporre ai piedi del muro delle zeppe di circa 10 mm per sostenere il pannello durante la presa della colla. ■ Previa applicazione su tutta la superficie di una malta base gesso a consistenza fluida, incollare alla parete il pannello isolante mediante blocchetti di malta di gesso ritardata disposti in ragione di 8/9 per m2. ■ Far aderire il pannello al supporto esercitando una forte pressione. ■ Regolare l’appiombo dei pannelli modificando lo spessore delle zeppe e battendo regolarmente la superficie a vista per mezzo di una staggia di legno. ■ Sigillare i giunti tra i pannelli e tra questi e il plafone e le pareti seguendo le istruzione dei produttori di gesso rivestito. ■ Togliere le zeppe prima della posa dello zoccolino di finitura. N.B. Rendere a tenuta d’aria i punti singolari ed in particolare le prese di corrente che devono essere montate sfalsate.
125
PARETI
Si prevede di realizzare l’intervento su di una doppia parete esistente in mattoni forati o blocchi di cemento cellulare intonacati.
Pareti perimetrali - Facciata ventilata Parete base in laterizi tradizionali (12+8 cm)
XL e X60 VN
Isolante consigliato
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
40 40 50 60 80 80 0,62 0,48 0,40 0,36 0,34 0,33
Isolamento termico Yie
W/(m2K)
(DPR 59) spessore minimo consigliato minimo richiesto per Legge Yie≤0,12
40 mm (Yie=0,108 W/m2k) Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 60mm
Rw = 52 dB* *valore teorico
La facciata ventilata è un sistema costituito da più componenti che svolgono differenti compiti e cioè: ■ Una struttura muraria portante ■ Un’orditura di sostegno del rivestimento protettivo esterno ■ Un materiale isolante nel quale è concentrata la percentuale più elevata della resistenza termica totale ■ Una camera d’aria ventilata avente la funzione di evitare le condense interstiziali in inverno e smaltire in estate gli effetti di surriscaldamento dovuti all’irraggiamento solare sulla superficie esterna ■ Un rivestimento esterno al quale viene affidata la duplice funzione estetica e di protezione dagli agenti atmosferici. Esistono in commercio molteplici sistemi di facciata ventilata che si differenziano sia per l’orditura di sostegno (metallo, legno, ecc.) sia per il rivestimento estetico protettivo (alluminio, ceramica, pietra, fibrocemento, ecc.). Nell’impossibilità quindi di descrivere nel dettaglio i vari sistemi di facciata ventilata, lo schema di base è il seguente: ■ Predisporre e fissare meccanicamente l’orditura di sostegno; ■ Fissare i pannelli isolanti in lana di vetro Isover XL / Isover X60 VN marcati CE secondo la norma EN 13162 con le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 dimensioni 0,6 x 1,40 m per il pannello Isover XL e 0,6 x 1,20m per il pannello Isover X60 VN; 3 spessore posato in opera 40/50/60/80 mm; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,032 W/(m·K); 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 1,25/1,55/1,85/2,50 m2K/W; 3 fattore di resistenza alla diffusione del vapore µ= 1; 3 costante di attenuazione acustica (indice di valutazione a 500 Hz) non inferiore a 120 dB/m; 3 resistività al flusso r dell’aria non inferiore a 22 kPa·s/m2; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2); 3 reazione al fuoco secondo norma EN13501-1: XL Euroclasse A2-s1,d0 - X60 VN Euroclasse A1; tramite tasselli posizionati nelle zone centrali e di connessione (numero minimo consigliato: 2 tasselli a pannello). ■ Fissare il rivestimento estetico protettivo all’orditura di sostegno. NB: Di grande importanza risulta il dimensionamento della camera d’aria e la realizzazione delle aperture di ingresso e di uscita dell’aria di ventilazione, posizionate secondo le indicazioni del produttore del sistema.
126
PARETI
127
Pareti di separazione - Unità immobiliari differenti Struttura in laterizi tradizionali (8+8 cm)
EXTRAWALL VV
Isolante consigliato
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
60 60 60 60 60 60 0,80 0,80 0,80 0,80 0,80 0,80
Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 60mm
Rw = 58 dB* *valore teorico
■ Realizzare su un supporto elastico sottile (feltro Isover AKUSTRIP 20 spessore 2,8 mm) il primo paramento in mattoni forati avendo cura di sigillare accuratamente le fughe orizzontali e verticali. ■ Applicare sul lato esterno del primo paramento un intonaco. ■ Applicare sul lato interno del paramento un “rinzaffo”. ■ Pulire la zona del solaio adiacente al primo paramento. ■ Montare i pannelli isolanti in lana di vetro Isover EXTRAWALL VV marcati CE secondo la norma EN 13162 con le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 dimensioni 1,20 x 2,90 m; 3 spessore posato in opera 40/50/60/80 mm; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,032 W/(m·K); 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 1,25/1,55/1,85/2,50 m2K/W; 3 costante di attenuazione acustica (indice di valutazione a 500 Hz) non inferiore a 155 dB/m; 3 reazione al fuoco secondo norma EN 13501-1: Euroclasse A1; 3 resistività al flusso r dell’aria non inferiore a 33 kPa·s/m2; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2); con blocchetti di malta o adesivo (cementizio o bituminoso), stesi su una delle due superfici senza rivestimento. ■ Realizzare su di un supporto elastico sottile (feltro Isover AKUSTRIP 20 spessore 2,8 mm) il secondo paramento in mattoni forati, avendo cura di sigillare accuratamente le fughe orizzontali e verticali tra mattone e mattone. ■ Applicare l’intonaco sul lato esterno del secondo paramento.
128
Pareti di separazione - Unità imm. differenti Struttura in blocchi di calcestruzzo aerato autoclavato (8+8 cm) Isolante consigliato
MUPAN ALU
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
50 50 50 50 50 50 0,80 0,80 0,80 0,80 0,80 0,80
Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 80mm
Rw = 55 dB* *rapporto di prova Modulo Uno
129
PARETI
■ Realizzare su un supporto elastico sottile (feltro Isover AKUSTRIP 20 spessore 2,8 mm) il primo paramento in blocchi di calcestruzzo aerato autoclavato densità 500 kg/m3 legati con un apposito collante in corrispondenza delle fughe orizzontali e verticali. ■ Applicare sul lato interno del primo paramento una rasatura con l’apposito collante e sul lato esterno l’apposito intonaco premiscelato. ■ Pulire la zona del solaio adiacente al primo paramento. ■ Montare i pannelli isolanti in lana di vetro Isover MUPAN ALU marcati CE secondo la norma EN 13162 e aventi le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 1,20 x 2,90 m; 3 spessore posato in opera 50/60/80/100/120 mm; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,034 W/(m·K); 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 1,45/1,75/2,35/2,90/3,50 m2K/W; 3 fattore di resistenza alla diffusione del vapore della barriera al vapore μ= 9.000; 3 costante di attenuazione acustica (indice di valutazione a 500 Hz) non inferiore a 101 dB/m; 3 resistività al flusso r dell’aria non inferiore a 18 kPa·s/m2; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2); con blocchetti di malta o adesivo (cementizio o bituminoso), stesi sulla superficie senza rivestimento. ■ Realizzare su di un supporto elastico sottile (feltro Isover AKUSTRIP 20 spessore 2,8 mm) il secondo paramento in blocchi di calcestruzzo aerato autoclavato densità 500 kg/m3 legati con un apposito collante in corrispondenza delle fughe orizzontali e verticali. ■ Applicare sul lato esterno del secondo paramento l’apposito intonaco premiscelato.
Pareti di separazione - Unità immobiliari differenti Doppia struttura metallica con 5 lastre di gesso rivestito
MUPAN
Isolante consigliato
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
80+80 80+80 80+80 80+80 80+80 80+80 0,80 0,80 0,80 0,80 0,80 0,80
Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 80+80mm
Rw = 62 dB* *Rapporto di prova Istituto Giordano
■ Parete divisoria interna costituita dall’assemblaggio di lastre di gesso rivestito su montanti e guide in lamiera zincata, preventivamente ancorati alle strutture portanti. ■ Le lastre di gesso rivestito, del peso di 9 kg/m2 circa e dello spessore di 12,5 mm circa cadauna, dovranno essere fissate con viti fosfate ai montanti metallici con le modalità indicate nella norma UNI 9154. ■ L’orditura metallica, in lamiera zincata, sarà costituita da: 3 guide a “U” fissate a pavimento e soffitto tramite idonei punti di fissaggio e guarnizione acustica biadesiva; 3 montanti a “C” verticali posti ad interasse massimo di 60 cm. ■ I giunti tra le lastre, e tra queste ed il plafone e le pareti, saranno sigillati seguendo le istruzioni dei produttori di gesso rivestito. ■ Inserire nello spazio tra i montanti il pannello in lana di vetro Isover MUPAN marcato CE secondo la norma EN 13162 con le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 dimensioni 0,6 x 1,40 m; 3 spessore posato in opera 40/50/60/80 mm; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,035 W/(m·K); 3 resistenza termica dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 1,10/1,40/1,70/2,25 m2K/W; 3 costante di attenuazione acustica (indice di valutazione a 500Hz) non inferiore a 85 dB/m; 3 resistività al flusso r dell’aria non inferiore a 13 kPa·s/m2; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2); 3 reazione al fuoco secondo norma EN 13501-1: Euroclasse A2-s1,d0. ■ Il tutto in opera a perfetta regola d’arte previa esecuzione di ogni ulteriore intervento per il passaggio di cavi elettrici, canali e tubazioni nonché di rinforzi per carichi pesanti, supporti sanitari, telai, porte, ecc.
130
Pareti di separazione - Unità imm. differenti Struttura in laterizi tradizionali (8 cm) e lastre di gesso rivestito Isolante consigliato
PAR
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
70 70 70 70 70 70 0,80 0,80 0,80 0,80 0,80 0,80
Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 70mm
Rw = 57 dB* *Rapporto di prova Istituto Giordano
■ Realizzare il rivestimento isolante su di una faccia con gesso rivestito montato su di un’orditura costituita da profili metallici ad “U” fissati a pavimento e soffitto tramite idonei punti di ancoraggio e preventivo posizionamento di guarnizione acustica biadesiva. ■ Riempire l‘intercapedine con pannello arrotolato in lana di vetro Isover PAR marcato CE secondo la norma EN 13162 con le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 larghezza 0,6 mm; 3 spessore posato in opera 45/70 mm; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,038/0,040 W/(m·K) per lo spessore 45/70 mm; 3 resistenza termica dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 1,15/1,75; 3 resistività al flusso r dell’aria non inferiore a 7/6 kPa·s/m2 per lo spessore 45/70 mm; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2); 3 reazione al fuoco secondo norma EN 13501-1: Euroclasse A1; inserendolo tra i montanti verticali. ■ Sigillare i giunti tra i pannelli e tra questi e il plafone e le pareti seguendo le istruzione dei produttori di gesso rivestito. N.B. Rendere a tenuta d‘aria i punti singolari ed in particolare le prese di corrente che devono essere montate sfalsate.
131
PARETI
Si prevede di realizzare l’intervento su di una parete esistente in mattoni forati o blocchi di cemento cellulare intonacati.
Pareti di separazione - Unità immobiliari differenti Struttura in laterizi tradizionali (8+8 cm) e lastre di gesso rivestito
CALIBEL SBV
Isolante consigliato
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
40+13 40+13 40+13 40+13 40+13 40+13 0,80 0,80 0,80 0,80 0,80 0,80
Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 40+13mm
Rw = 58 dB* *valore teorico
Si prevede di realizzare l’intervento su di una parete esistente in mattoni forati o blocchi di cemento cellulare intonacati. ■ Raschiare la superficie esistente al fine di assicurare ai pannelli isolanti un buon ancoraggio. (Stato della superficie: sano, asciutto, privo di asperità o non a piombo per più di 20 mm). ■ Tagliare la controparete Isover CALIBEL SBV marcato CE secondo la norma EN 13950 e con le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 dimensioni 1,20 x 3,0 m; 3 spessore lana di vetro posato in opera 20/30/40 mm; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C della lana di vetro pari a 0,031 W/(m·K); 3 spessore gesso rivestito 12,5 mm; 3 resistenza termica R (lana di vetro + gesso rivestito) dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,65/1,00/1,30 m2K/W; 3 rigidità dinamica s’ non superiore a 6/4/3/2/2/2 MN/m3 per lo spessore 20/30/40/50/60/80 mm ad una lunghezza pari all’altezza interpiano meno 15 mm. ■ Disporre ai piedi del muro delle zeppe di circa 10 mm per sostenere il pannello durante la presa della colla. ■ Previa applicazione su tutta la superficie di una malta base gesso a consistenza fluida, incollare alla parete il pannello isolante mediante blocchetti di malta di gesso ritardata disposti in ragione di 8/9 per m2. ■ Far aderire il pannello al supporto esercitando una forte pressione. ■ Regolare l’appiombo dei pannelli modificando lo spessore delle zeppe e battendo regolarmente la superficie a vista per mezzo di una staggia di legno. ■ Sigillare i giunti tra i pannelli e tra questi e il plafone e le pareti seguendo le istruzione dei produttori di gesso rivestito. ■ Togliere le zeppe prima della posa dello zoccolino di finitura. N.B. Rendere a tenuta d’aria i punti singolari ed in particolare le prese di corrente che devono essere montate sfalsate.
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Pareti di separazione - Unità imm. differenti Struttura in laterizi tradizionali (8+8 cm oppure 8 cm) Sistema consigliato
OPTIMA
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
B
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
C
D
E
F
50 50 50 50 50 50 0,80 0,80 0,80 0,80 0,80 0,80
Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 60mm
Rw=65 dB (8+8cm)* Rw=58 dB (8cm)* *Rapporto di prova Istituto Giordano
133
PARETI
Si prevede di realizzare l’intervento su di una doppia parete di separazione / parete di separazione esistente in mattoni forati o blocchi di calcestruzzo areato autoclavato. ■ Verificare lo stato della superficie esistente. Dovrà risultare sana, asciutta, priva di asperità o non a piombo per più di 30 mm. E’ possibile compensare fuori piombo maggiori utilizzando simultaneamente distanziatori Isover OPTIMA2 di lunghezze diverse (ad esempio, 75 e 100 mm). ■ Posizionare le guide metalliche Isover OPTIMA 235 a pavimento e a soffitto, ad una distanza dalla parete che sarà funzione dello spessore del pannello isolante e assicurando che il lato corto e piegato della guida sia rivolto verso la parete. Le guide saranno fissate tramite tasselli ad espansione previa la predisposizione di un nastro in polietilene tra la guida e la superficie del pavimento/soffitto. ■ Posizionare la guida metallica a parete Isover OPTIMA 240 fissandola con tasselli ad espansione e assicurando che la distanza massima tra l’una e l’altra sia non superiore a 1,35 m. ■ Inserire nella guida citata al punto precedente i distanziatori Isover OPTIMA2 posizionandoli ad un passo pari a 600 mm o pari al passo tra i montanti verticali. Il bloccaggio dei distanziatori alla guida avviene a scatto. ■ Allo scopo di assicurare la continuità dell’isolante, tagliare i pannelli in modo tale che la lunghezza totale risulti circa 1 cm di più rispetto all’altezza della parete. ■ Realizzare l’isolamento termo-acustico mediante impiego di pannelli isolanti in lana di vetro Isover OPTIMA V35, marcati CE secondo la norma EN 13162 e aventi le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 dimensioni 0,60 x 1,40 m; 3 spessore posato in opera 50/60/80 mm; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,035 W/m2K; 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 1,40/1,70/2,25 m2K/W; 3 costante di attenuazione acustica (indice di valutazione a 500 Hz) non inferiore a 85 dB/m; 3 resistività al flusso dell’aria non inferiore a 13 kPa.s/m2; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2); 3 costante di attenuazione acustica (indice di valutazione a 500Hz) non inferiore a 85 dB/m; 3 reazione al fuoco secondo norma EN 13501-1: Euroclasse A2-s1,d0. ■ I pannelli isolanti dovranno essere posizionati verticalmente in maniera tale che i distanziatori li forino completamente ed evitando che risultino delle fughe tra un pannello e l’altro. ■ Posizionare la chiave sull’estremità dei distanziatori Isover OPTIMA2. ■ Inserire i montanti metallici Isover OPTIMA 240 all’interno delle guide Isover OPTIMA 235 a pavimento. In base all’altezza della parete, prevedere la prolunga Isover OPTIMA 50 all’interno del montante prima di inserirlo nella guida a soffitto. ■ Previa verifica della planarità con una staggia o con una livella, bloccare i montanti verticalmente nella posizione desiderata chiudendo le chiavi attraverso una rotazione di 900 circa. ■ Tagliare le lastre in gesso rivestito a una lunghezza della parete meno 1 cm. ■ Posizionare e fissare le lastre in gesso rivestito e successivamente sigillare i giunti tra queste seguendo le istruzioni del produttore delle lastre in gesso rivestito.
Correzione di ponti termici Pilastri di profondità minore della parete perimetrale Isolante consigliato
ROOFIX PT - EXTRAWALL
Il DLGS 311 del 29/12/06 fornisce la definizione di “ponte termico corretto”: …quando la trasmittanza termica della parete fittizia (il tratto di parete esterna in corrispondenza del ponte termico) non supera per più del 15% la trasmittanza termica della parete corrente. Alla luce di quanto richiamato, il ponte termico deve essere rivestito - per intero - con uno specifico manufatto isolante.
■ Sulla faccia esterna del pilastro la correzione sarà realizzata con l’impiego del pannello in polistirene estruso Isover ROOFIX PT marcato CE secondo la norma EN 13164 e avente le caratteristiche seguenti: 3 dimensione 0,6 m x 3,0 m; 3 spessore 25/30 mm; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,032 W/(m·K); 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,75/0,90 m2K/W; 3 resistenza a compressione per deformazione del 10% non inferiore a 200 kPa; 3 fattore di resistenza alla diffusione del vapore µ= 80. I pannelli dovranno essere fresati su ambo i lati per facilitare l’adattabilità alle superfici ed avere un facile aggrappaggio della colla o dell’intonaco. Sulle facce interna/laterali del pilastro, la correzione sarà realizzata con l’impiego del pannello in lana di vetro Isover EXTRAWALL marcato CE secondo la norma EN 13162, con le caratteristiche seguenti e con la superficie rivestita rivolta verso l’ambiente riscaldato (verso l’interno): 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 dimensioni 1,20 x 2,90 m; 3 spessore posato in opera 40/50/60/80 mm; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,032 W/(m·K); 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 1,25/1,55/1,85/2,50 m2K/W; 3 fattore di resistenza alla diffusione del vapore della barriera al vapore µ= 9.000; 3 costante di attenuazione acustica (indice di valutazione a 500 Hz) dovrà essere non inferiore a 155 dB/m; 3 resistività al flusso r dell’aria non inferiore a 33 kPa·s/m2; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2). ■ Tagliare i pannelli a delle larghezze tali da renderli compatibili con le dimensioni del pilastro. ■ Prima di realizzare il paramento interno della parete, incollare i pannelli sulle facce interna/laterali del pilastro mediante malta o collante, raccordandoli con i pannelli isolanti in intercapedine. ■ Incollare i pannelli anche sulla faccia esterna del pilastro, mediante malta o collante, in quantità tale da renderli idonei alle successive operazioni di finitura (intonaco o altro). ■ Far aderire i pannelli a tutte le facce del pilastro esercitando una forte pressione.
134
Correzione di ponti termici Pilastri di profondità maggiore della parete perimetrale Isolante consigliato
ROOFIX PT
I pannelli dovranno essere fresati su ambo i lati per facilitare l’adattabilità alle superfici ed avere un facile aggrappaggio della colla o dell’intonaco. ■ Tagliare i pannelli a delle larghezze tali da renderli compatibili con le dimensioni del pilastro. ■ Prima di realizzare il paramento interno della parete, incollare i pannelli sulle facce interna/laterali del pilastro mediante malta o collante, raccordandoli con i pannelli isolanti in intercapedine. ■ Incollare i pannelli anche sulla faccia esterna del pilastro, mediante malta o collante, in quantità tale da renderli idonei alle successive operazioni di finitura (intonaco o altro). ■ Far aderire i pannelli a tutte le facce del pilastro esercitando una forte pressione.
135
PARETI
■ La correzione sarà realizzata con l’impiego del pannello in polistirene estruso Isover ROOFIX PT marcato CE secondo la norma EN 13164 e avente le caratteristiche seguenti: 3 dimensione 0,6 m x 3,0 m; 3 spessore 25/30 mm; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,032 W/(m·K); 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,75/0,90 m2K/W; 3 resistenza a compressione per deformazione del 10% non inferiore a 200 kPa; 3 fattore di resistenza alla diffusione del vapore µ= 80.
Correzione di ponti termici Travi perimetrali
ROOFIX PT
Isolante consigliato
■ La correzione sarà realizzata con l’impiego del pannello in polistirene estruso Isover ROOFIX PT marcato CE secondo la norma EN 13164 e avente le caratteristiche seguenti: 3 dimensione 0,6 m x 3,0 m; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,032 W/(m·K); 3 spessore 25/30 mm; 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,75/0,90 m2K/W; 3 resistenza a compressione per deformazione del 10% non inferiore a 200 kPa; 3 fattore di resistenza alla diffusione del vapore µ= 80. I pannelli dovranno essere fresati su ambo i lati per facilitare l’adattabilità alle superfici ed avere un facile aggrappaggio della colla o dell’intonaco. ■ Tagliare i pannelli a delle larghezze tali da renderli compatibili con le dimensioni della trave. ■ Prima di realizzare il paramento esterno, incollare i pannelli sul lati esterno ed inferiore della trave mediante malta o collante. ■ Il rivestimento isolante posizionato sul lato inferiore della trave sarà raccordato con i pannelli isolanti in intercapedine. ■ Fare aderire i pannelli alle superficie della trave esercitando una forte pressione.
136
PARETI
137
Prodotti per applicazioni a parete ■
Extrawall ■
■
Extrawall VV
il prodotto
Pannelli autoportanti tutt’altezza in lana di vetro non idrofili trattati con speciali leganti a base di resine termoindurenti. ■ L’Extrawall è rivestito su una faccia con carta kraft alluminio retinata con funzione di barriera al vapore, e sull’altra con un velo di vetro. Inoltre, il pannello è pretagliato dalla parte della lana di vetro nel senso longitudinale a 60 cm.
■ L’Extrawall VV é rivestito su entrambe le facce con un velo di vetro.
Impieghi prevalenti 2,90 m
Isolamento termico e acustico di pareti in intercapedine.
Vantaggi 33 Ottimo isolamento termico e acustico 33 Pannello tutt’altezza 33 Pieghevole grazie al pretaglio 3 Rigidità e tenuta meccanica 3 Velocità di posa 3 Ottima barriera al vapore 3 Traspirante
EXTRAWALL
EXTRAWALL EXTRAWALL VV
Riduzione dei ponti termici e acustici Riduzione degli scarti in cantiere
Dimensioni e tolleranze Dimensioni Spessore Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13162 e EN 13172 .
Lunghezza Larghezza Spessore Squadratura Planarità Stabilità dimensionale
1,20 x 2,90 m 40, 50, 60, 80, 100, 120 mm ± 2% (EN 822) ± 1,5% (EN 822) T2(- 5+15 mm) (EN 823) < 5 mm/m (EN 824) < 6 mm (EN 825) < 1% (EN 1604)
138
■ EXTRAWALL
■ EXTRAWALL VV
pareti ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance EXTRAWALL
EXTRAWALL VV
Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
0,032
0,032
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 40 50 60 80 100 120
1,25 1,55 1,85 2,50 3,10 3,75
1,25 1,55 1,85 2,50 3,10 -
Termica
Potere fonoisolante RW (dB) parete in mattoni forati 8+8 spessore mm 50 *: rapporto di prova effettuato presso l’Istituto Giordano.
58*
57*
Costante di attenuazione acustica (dB/m)
155
155
Assorbimento acustico αw spessore mm 50
0,8
0,8
Resistività al flusso r (kPas/m2)
33
33
Imballo
Reazione al fuoco Euroclasse
F
A1
Vapore acqueo Fattore di resistenza μ Permeabiltà δ (10-12 kg/msPa)
Stoccaggio 9.000
1
0,02144
-
<1
<1
Altre caratteristiche Assorbimento all’acqua a breve periodo WS (kg/m2)
139
Pannelli avvolti in politene su pallet.
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati. Maneggiare con cura onde evitare il distacco dell’eventuale supporto.
PARETI
★★★★
Acustica
Schema applicativo
★★★★
Prodotti per applicazioni a parete ■
XL K ■
XL
■
il prodotto
Pannelli autoportanti in lana di vetro non idrofili trattati con speciali leganti a base di resine termoindurenti. ■ L’XL K è rivestito su una faccia con carta kraft bitumata con funzione di freno al vapore, e sull’altra con un velo di vetro.
■ L’XL é rivestito su entrambe le facce con un velo di vetro.
Impieghi prevalenti Isolamento termico e acustico di pareti in intercapedine e facciate ventilate.
Vantaggi 33 Ottimo isolamento termico e acustico 33 Rigidità e tenuta meccanica 3 Velocità di posa 3 Buona barriera al vapore 3 Traspirante
XL K XL
Dimensioni e tolleranze Dimensioni Spessore Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13162 e EN 13172 .
0,60 x 1,45 m 40, 50, 60, 80, 100, 120 mm
Lunghezza Larghezza Spessore Squadratura Planarità Stabilità dimensionale
± 2% (EN 822) ± 1,5% (EN 822) T2(- 5+15 mm) (EN 823) < 5 mm/m (EN 824) < 6 mm (EN 825) < 1% (EN 1604)
140
■ XL K
■ XL
pareti ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance XL K
XL
Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
0,032
0,032
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 40 50 60 80 100 120
1,25 1,55 1,85 2,50 3,10 3,75
1,25 1,55 1,85 2,50 3,10 -
Termica
★★★★
Potere fonoisolante RW (dB) parete in mattoni forati 8+8 spessore mm 60 80
57 59
57* 59*
parete in mattoni forati 12+8 spessore mm 60 *: rapporto di prova effettuato presso l’Istituto Giordano. Costante di attenuazione acustica (dB/m)
57
57*
136
136
Assorbimento acustico αw spessore mm 50
0,8
0,8
Resistività al flusso r (kPas/m2)
27
27
Imballo Reazione al fuoco Euroclasse
Schema applicativo
F
A1
Stoccaggio
Vapore acqueo Fattore di resistenza μ Permeabiltà δ (10-12 kg/msPa)
3.000
1
0,06433
-
<1
<1
Altre caratteristiche Assorbimento all’acqua a breve periodo WS (kg/m2)
141
Pannelli in pacchi su pallet avvolti in politene termoretratto.
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati. Maneggiare con cura onde evitare il distacco dell’eventuale supporto.
PARETI
★★★
Acustica
Prodotti per applicazioni a parete ■
Mupan K ■
■
Mupan
il prodotto
Pannelli autoportanti in lana di vetro non idrofili trattati con speciali leganti a base di resine termoindurenti. ■ Il Mupan K è rivestito su una faccia con carta kraft bitumata con funzione di freno al vapore, e sull’altra con un velo di vetro.
■ Il Mupan é rivestito su entrambe le facce con un velo di vetro.
Impieghi prevalenti Isolamento termico e acustico di pareti in intercapedine.
Vantaggi 33 Buon isolamento termico e acustico 33 Facile da movimentare 3 Velocità di posa 3 Buona barriera al vapore 3 Traspirante
MUPAN K MUPAN
Rigidità e tenuta meccanica
Dimensioni e tolleranze Dimensioni Spessore Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13162 e EN 13172 .
0,60 x 1,45 m 40, 50, 60, 80, 100, 120 mm
Lunghezza Larghezza Spessore Squadratura Planarità Stabilità dimensionale
± 2% (EN 822) ± 1,5% (EN 822) T2(- 5+15 mm) (EN 823) < 5 mm/m (EN 824) < 6 mm (EN 825) < 1% (EN 1604)
142
■ MUPAN K
■ MUPAN
pareti ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance MUPAN K
MUPAN
Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
0,035
0,035
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 40 50 60 80 100 120
1,10 1,40 1,70 2,25 2,85 3,40
1,10 1,40 1,70 2,25 2,85 -
Termica
★★★
Potere fonoisolante RW (dB) parete in mattoni forati 8+8 spessore mm 60 *: rapporto di prova effettuato presso l’Istituto Giordano.
57
57*
Costante di attenuazione acustica (dB/m)
85
85
Assorbimento acustico αw spessore mm 50
0,75
0,75
13
13
Resistività al flusso r (kPas/m2)
Imballo
Reazione al fuoco Euroclasse
Schema applicativo
F
A1
Vapore acqueo Fattore di resistenza μ Permeabiltà δ (10-12 kg/msPa)
Stoccaggio 3.000
1
0,06433
-
<1
<1
Altre caratteristiche Assorbimento all’acqua a breve periodo WS (kg/m2)
143
Pannelli in pacchi su pallet avvolti in politene termoretratto.
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati. Maneggiare con cura onde evitare il distacco dell’eventuale supporto.
PARETI
Acustica
★★★
Prodotti per applicazioni a parete ■
Mupan ALU ■
il prodotto
Pannello autoportante tutt’altezza in lana di vetro non idrofilo trattato con speciale legante a base di resine termoindurenti, rivestito su una faccia con carta kraft alluminio con funzione di freno al vapore, e sull’altra con un velo di vetro. Il pannello è pretagliato dalla parte della lana di vetro nel senso longitudinale a 60 cm.
Impieghi prevalenti 2,90 m
Isolamento termico e acustico di pareti in intercapedine.
Vantaggi 33 Buon isolamento termico e acustico 33 Pannello tutt’altezza 3 Pieghevole grazie al pretaglio 3 Facile da movimentare 3 Velocità di posa 3 Ottima barriera al vapore Riduzione dei ponti termici e acustici Riduzione degli scarti in cantiere
Dimensioni e tolleranze Dimensioni Spessore Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13162 e EN 13172 .
Lunghezza Larghezza Spessore Squadratura Planarità Stabilità dimensionale
1,20 x 2,90 m 50, 60, 80, 100, 120 mm ± 2% (EN 822) ± 1,5% (EN 822) T2(- 5+15 mm) (EN 823) ≤ 5 mm/m (EN 824) ≤ 6 mm (EN 825) ≤ 1% (EN 1604)
144
■ MUPAN ALU
pareti ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance MUPAN ALU
Termica Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
0,034
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 50 60 80 100 120
1,45 1,75 2,35 2,90 3,50
★★★
★★★
Acustica
PARETI
Potere fonoisolante RW (dB) parete in mattoni forati 8+8 spessore mm 60 parete in blocchi di cls cellulare 8+8 spessore mm 80 parete in blocchi di cls cellulare 8+12 spessore mm 50 *: rapporto di prova effettuato presso Modulo Uno
57 55* 54*
.
Costante di attenuazione acustica (dB/m)
101
Assorbimento acustico αw spessore mm 50
0,75
Resistività al flusso r (kPas/m2)
18
Pannelli su pallet avvolti in politene.
Reazione al fuoco Euroclasse
Imballo
F
Stoccaggio
Schema applicativo Vapore acqueo Fattore di resistenza μ
9.000
Permeabiltà δ (10-12 kg/msPa)
0,02144
Altre caratteristiche Assorbimento all’acqua a breve periodo WS (kg/m2)
145
<1
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati. Maneggiare con cura onde evitare il distacco dell’eventuale supporto.
Prodotti per applicazioni a parete ■
PB ■
il prodotto
Pannello in lana di vetro non idrofilo trattato con speciale legante a base di resine termoindurenti, rivestito su una faccia con carta kraft bitumata.
Impieghi prevalenti Isolamento termico e acustico di pareti in intercapedine.
Vantaggi 3 Isolamento termico e acustico 3 Facile da movimentare Velocità di posa Freno al vapore
Dimensioni e tolleranze Dimensioni Spessore Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13162 e EN 13172 .
Lunghezza Larghezza Spessore Squadratura Planarità Stabilità dimensionale
■ PB 0,60 x 1,45 m 40, 50, 60 mm
± 2% (EN 822) ± 1,5% (EN 822) T2(- 5+15 mm) (EN 823) < 5 mm/m (EN 824) < 6 mm (EN 825) < 1% (EN 1604)
146
pareti ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance PB
Termica Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
0,038
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 40 50 60
1,05 1,30 1,55
Acustica
★★
★★ 72
Assorbimento acustico αw spessore mm 50
0,75
Resistività al flusso r (kPas/m2) spessore mm 40 50,60
PARETI
Costante di attenuazione acustica (dB/m)
9 8
Reazione al fuoco Euroclasse
F
Imballo
Altre caratteristiche Assorbimento all’acqua a breve periodo WS (kg/m2)
<1
Pannelli in pacchi su pallet avvolti in politene termoretratto.
Stoccaggio
Schema applicativo
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati. Maneggiare con cura onde evitare il distacco dell’eventuale supporto.
147
Prodotti per applicazioni a parete ■
Optima ■
il sistema
OPTIMA è un sistema moderno, facile e veloce per la ristrutturazione e l’isolamento termico e acustico delle pareti dall’interno. È una soluzione rapida e a secco, che non richiede colle e tempi d’asciugatura, adattabile ad ogni parete di base, sistema di cablaggio e di passaggio degli impianti.
Impieghi prevalenti Realizzazione di contropareti in edifici nuovi ed esistenti.
Vantaggi 33 Ottime prestazioni termiche e acustiche 33 Riduzione dei ponti termici e acustici 3 Adatto ad ogni tipo di parete di base 3 Possibilità di inserire cavi e impianti 3 Sistema completo, a secco e pulito 3 Installazione semplice e veloce: fino a 5 volte più rapida rispetto alle soluzioni standard OPTIMA V35
OPTIMA2
OPTIMA Connettore
OPTIMA 235
OPTIMA 240
OPTIMA 50
VARIO KM Duplex
VARIO DS
VARIO KB1
148
pareti ■
le prestazioni
Parete base in mattoni forati 8+8 cm
Parete base in mattoni forati 12+8 cm
Termica
Termica
Termica
Trasmittanza termica U (W/m2·K) parete base
Trasmittanza termica U (W/m2·K) 2,48
parete base
spessore mm 50
0,54
60
0,47
80
0,37
Trasmittanza termica U (W/m2·K) 1,32
parete base
1,15
spessore mm 50
0,45
spessore mm 50
0,43
60
0,40
60
0,38
80
0,33
80
0,32
Acustica
Acustica
Acustica
Potere fonoisolante RW (dB)
Potere fonoisolante RW (dB)
Potere fonoisolante RW (dB)
parete base
41*
parete base + OPTIMA spessore mm 60
parete base
45*
parete base + OPTIMA 58**
PARETI
Parete base in mattoni forati 8 cm
spessore mm 60
parete base
46*
parete base + OPTIMA 65**
valori di resistenza termica dei mattoni forati tratti dalla norma UNI 10355 *: valore calcolato secondo UNI/TR 11175 **: rapporto di prova effettuato presso l’Istituto Giordano
149
spessore mm 60
65**
Prodotti per applicazioni a parete ■
E100 S ■
il prodotto
Pannello autoportante in lana di vetro non idrofilo trattato con speciale legante a base di resine termoindurenti, nudo.
Impieghi prevalenti Isolamento termico e acustico di pareti in intercapedine.
Vantaggi 33 Ottimo isolamento termico e acustico 33 Ottima reazione al fuoco 3 Traspirante 3 Velocità di posa 3 Rigidità e tenuta meccanica Facile da movimentare
Dimensioni e tolleranze Dimensioni Spessore Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13162 e EN 13172 .
Lunghezza Larghezza Spessore Squadratura Planarità Stabilità dimensionale
0,60 X 1,20 m 30, 40, 50, 60 mm ± 2% (EN 822) ± 1,5% (EN 822) T2(- 5+15 mm) (EN 823) < 5 mm/m (EN 824) < 6 mm (EN 825) < 1% (EN 1604)
150
■ E100 S
pareti ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance E 100 S
Termica Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
0,031
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 30 40 50 60
0,95 1,25 1,60 1,90
Acustica
★★★★ 200
Assorbimento acustico αw spessore mm 50
0,85 44
Reazione al fuoco Euroclasse
PARETI
Costante di attenuazione acustica (dB/m)
Resistività al flusso r (kPas/m2)
★★★★ A1
Vapore acqueo
Schema applicativo
★★★★
Imballo
Fattore di resistenza μ
1
Permeabiltà δ (10-12kg/msPa)
-
Stoccaggio
Altre caratteristiche Assorbimento all’acqua a breve periodo WS (kg/m2)
151
Pannelli in pacchi su pallet avvolti in politene termoretratto.
<1
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati.
Prodotti per applicazioni a parete ■
E60 S ■
il prodotto
Pannello autoportante in lana di vetro non idrofilo trattato con speciale legante a base di resine termoindurenti, nudo.
Impieghi prevalenti Isolamento termico e acustico di pareti in intercapedine.
Vantaggi 33 Ottimo isolamento termico e acustico 33 Ottima reazione al fuoco 3 Traspirante 3 Velocità di posa 3 Rigidità e tenuta meccanica Facile da movimentare
Dimensioni e tolleranze Dimensioni Spessore Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13162 e EN 13172 .
Lunghezza Larghezza Spessore Squadratura Planarità Stabilità dimensionale
■ E60 S 0,60 x 1,20 m 40, 50, 60 mm
± 2% (EN 822) ± 1,5% (EN 822) T2(- 5+15 mm) (EN 823) < 5 mm/m (EN 824) < 6 mm (EN 825) < 1% (EN 1604)
152
pareti ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance E60 S
Termica Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
0,032
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 40 50 60
1,25 1,55 1,85
★★★★
★★★
Acustica
120
Assorbimento acustico αw spessore mm 50 60
0,8 1,0
Resistività al flusso r (kPas/m2)
22
★★★★
Reazione al fuoco Euroclasse
PARETI
Costante di attenuazione acustica (dB/m)
A1
Vapore acqueo
Imballo
Fattore di resistenza μ
1
Permeabiltà δ (10-12 kg/msPa)
-
Pannelli in pacchi su pallet avvolti in politene termoretratto.
Stoccaggio
Schema applicativo Altre caratteristiche Assorbimento all’acqua a breve periodo WS (kg/m2)
153
<1
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati.
Prodotti per applicazioni a parete ■
E40 ■
il prodotto
Pannello autoportante in lana di vetro non idrofilo trattato con speciale legante a base di resine termoindurenti, nudo.
Impieghi prevalenti Isolamento termico e acustico di pareti in intercapedine.
Vantaggi 33 Ottimo isolamento termico e acustico 33 Ottima reazione al fuoco 3 Traspirante 3 Velocità di posa 3 Rigidità e tenuta meccanica Facile da movimentare
Dimensioni e tolleranze Dimensioni Spessore Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13162 e EN 13172 .
Lunghezza Larghezza Spessore Squadratura Planarità Stabilità dimensionale
■ E40 0,60 x 1,20 m 40, 50, 60 mm
± 2% (EN 822) ± 1,5% (EN 822) T2(- 5+15 mm) (EN 823) < 5 mm/m (EN 824) < 6 mm (EN 825) < 1% (EN 1604)
154
pareti ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance E40
Termica Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
0,035
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 40 50 60
1,10 1,40 1,70
★★★
★★★
Acustica 91
Assorbimento acustico αw spessore mm 50
0,75
Resistività al flusso r (kPas/m2)
15
★★★★
Reazione al fuoco Euroclasse
PARETI
Costante di attenuazione acustica (dB/m)
A1
Vapore acqueo Fattore di resistenza μ
1
Imballo
Permeabiltà δ (10-12 kg/msPa)
-
Pannelli in pacchi su pallet avvolti in politene termoretratto.
Schema applicativo Altre caratteristiche Assorbimento all’acqua a breve periodo WS (kg/m2)
155
Stoccaggio <1
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati.
Prodotti per applicazioni a parete ■
Par ■
il prodotto
Pannello arrotolato in lana di vetro non idrofilo trattato con speciale legante a base di resine termoindurenti, rivestito su una faccia con un velo di vetro.
Impieghi prevalenti Isolamento termico e acustico di pareti in gesso rivestito e di contropareti di pareti in laterizio.
Vantaggi 33 Ottimo isolamento acustico 3 Isolamento termico 3 Velocità di posa 3 Facile da movimentare 3 Occupa poco spazio 3 Riduzione degli scarti in cantiere Ottima reazione al fuoco Traspirante
Dimensioni e tolleranze
Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13162 e EN 13172 .
Larghezza Spessore mm Lunghezza m Lunghezza Larghezza Spessore Stabilità dimensionale
45 15 ± 2% ± 1,5% T1(- 5mm+) < 1%
156
■ PAR 0,60 m 70 10 (EN 822) (EN 822) (EN 823) (EN 1604)
pareti ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance PAR 45
PAR 70
Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
0,038
0,040
Resistenza termica R (m2K/W)
1,15
1,75
Termica
★★
★★★★
Acustica Potere fonoisolante RW (dB) parete in gesso rivestito 12,5x2 +12,5x2 52* *: rrapporto di prova effettuato presso l’Istituto Nazionale Galileo Ferraris.
Resistività al flusso r (kPas/m2)
0,70
1,00
7
6
★★★★
Reazione al fuoco Euroclasse
PARETI
Assorbimento acustico αw
54*
A1
A1
Fattore di resistenza μ
1
1
Permeabiltà δ (10-12 kg/msPa)
-
-
Vapore acqueo
Rotoli e pallet avvolti in politene termoretratto.
Altre caratteristiche Schema applicativo
Assorbimento all’acqua a breve periodo WS (kg/m2)
Imballo
Stoccaggio <1 Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati. Maneggiare con cura onde evitare il distacco dell’eventuale supporto.
157
Prodotti per applicazioni a parete ■
Fill XP ■
il prodotto
Pannello autoportante in lana di vetro non idrofilo trattato con speciale legante a base di resine termoindurenti, imbustato con polietilene nero termosaldato sui quattro lati.
Impieghi prevalenti Isolamento e correzione acustica di pareti in intercapedine.
Vantaggi 33 Buona correzione acustica 3 Finitura nera per pareti acustiche Buon isolamento termico Facilità e velocità di posa
Dimensioni e tolleranze Dimensioni Spessore
■ FILL XP 0,60 x 1,40 m 40, 50, 60 mm
158
pareti ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance FILL XP
Termica Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
0,035
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 40 50 60
1,10 1,40 1,70
★★★
★★★
Acustica 85
Assorbimento acustico αw spessore mm 50
0,75
Resistività al flusso r (kPas/m2)
PARETI
Costante di attenuazione acustica (dB/m)
13
Reazione al fuoco Euroclasse
F
Su richiesta, è possibile imbustare il prodotto con un polietilene nero autoestinguente in Classe 1.
Imballo Pannelli in pacchi in politene.
Stoccaggio
Schema applicativo
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati.
159
Prodotti per applicazioni a parete ■
Calibel CBV ■
■
Calibel SBV
il prodotto
Contropareti costituite da un pannello in lana di vetro incollato a una lastra di gesso rivestito. ■ Il Calibel CBV ha interposto un foglio di alluminio con funzione di freno al vapore. ■ Il Calibel SBV è senza freno al vapore.
Impieghi prevalenti Isolamento termico dall'interno.
e
acustico
di
3,00 m
pareti
Vantaggi 33 Ottimo isolamento termico e acustico 33 Pannello tutt’altezza 33 Riduzione dei ponti termici e acustici 3 Rigidità e tenuta meccanica 3 Velocità di posa 3 Ottima barriera al vapore Traspirante
CALIBEL CBV CALIBEL SBV
Dimensioni e tolleranze Dimensioni Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13162 e EN 13172 .
■ CALIBEL CBV 1,20 x 3,00 m
Spessore Lana di vetro 20, 30, 40, 50, 60, 80 mm Spessore Lastre di gesso rivestito 12,5 mm
160
■ CALIBEL SBV
pareti ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance CALIBEL SBV
Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K) (lana di vetro) Spessore 20,30,40,50 Spessore 60,80
0,031 0,034
0,031 0,034
W/(m·K) (lastra di gesso)
0,250
0,250
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 20 + 12,5 30 + 12,5 40 + 12,5 50 + 12,5 60 + 12,5 80 + 12,5
0,65 1,00 1,30 1,65 1,80 2,35
0,65 1,00 1,30 1,65 1,80 2,35
Termica
Acustica
★★★★
PARETI
CALIBEL CBV
★★★★
Potere fonoisolante RW (dB) parete base in mattoni forati 8 spessore mm 12,5+40
53*
53
parete base in mattoni pieni 23 spessore mm 12,5+40 61* 61 *: rapporto di prova effettuato presso l’Istituto Elettrotecnico Nazionale G. Ferraris.
Reazione al fuoco Euroclasse sp.20,30,40,50 mm sp. 60,80 mm
Schema applicativo
Imballo A2-s1,d0 A2-s1,d0 F F
Stoccaggio
Vapore acqueo Fattore di resistenza μ
2.000.000
1,1
Permeabiltà δ (10-12 kg/msPa)
0,0000965
-
161
Pannelli avvolti in politene su pallet.
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati.
Prodotti per applicazioni a parete ■
X60 VN ■
il prodotto
Pannello autoportante in lana di vetro non idrofilo trattato con speciali leganti a base di resine termoindurenti. E’ rivestito su una faccia con un velo di vetro nero.
Impieghi prevalenti Isolamento termico e acustico di facciate ventilate.
Vantaggi 33 Ottimo isolamento termico e acustico 33 Traspirante 3 Velocità di posa 3 Rigidità e tenuta meccanica Facile da movimentare
Dimensioni e tolleranze Dimensioni Spessore Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13162 e EN 13172 .
Lunghezza Larghezza Spessore Squadratura Planarità Stabilità dimensionale
0,60 x 1,40 m 40, 50, 60, 80, 100 mm ± 2% (EN 822) ± 1,5% (EN 822) T2(- 5+15 mm) (EN 823) < 5 mm/m (EN 824) < 6 mm (EN 825) < 1% (EN 1604)
162
■ X60 VN
pareti ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance X60 VN
Termica Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
0,032
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 40 50 60 80 100
1,25 1,55 1,85 2,50 3,10
Acustica
★★★★
★★★ 120
Assorbimento acustico αw spessore mm 50 60
0,8 1,0
Resistività al flusso r (kPas/m2)
22
★★★★
Reazione al fuoco Euroclasse
PARETI
Costante di attenuazione acustica (dB/m)
A1
Imballo
Vapore acqueo Fattore di resistenza μ
1
Permeabiltà δ (10-12 kg/msPa)
-
Stoccaggio
Schema applicativo Altre caratteristiche Assorbimento all’acqua a breve periodo WS (kg/m2)
163
Pannelli in pacchi su pallet avvolti in politene termoretratto.
<1
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati. Maneggiare con cura onde evitare il distacco dell’eventuale supporto.
Prodotti per applicazioni a parete ■
Capp8 ■
il prodotto
Pannello in lana di vetro ad alta densità, trattato con speciali leganti a base di resine termoindurenti e con altri componenti che conferiscono un elevato livello di idrorepellenza. Il pannello è senza rivestimenti.
Impieghi prevalenti Isolamento termico e acustico dall’esterno di pareti e solai: isolamento a cappotto.
Vantaggi 33 Elevata durabilità del sistema 33 Ottima resistenza agli urti 33 Stabilità dimensionale al variare della temperatura e dell’umidità
3 Buon isolamento termico e acustico 3 Ottima reazione al fuoco 3 Traspirante Facilità di taglio
Dimensioni e tolleranze Dimensioni 0,60 x 1,20 m Spessore 40, 50, 60, 80, 100, 120, 140, 160 mm Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13162 e EN 13172 .
Lunghezza Larghezza Spessore Squadratura Planarità Stabilità dimensionale
± 2% (EN 822) ± 1,5% (EN 822) T2(- 5+15 mm) (EN 823) < 5 mm/m (EN 824) < 6 mm (EN 825) < 1% (EN 1604)
164
■ CAPP8
pareti ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance CAPP8
Termica Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
0,037
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 40 50 60 80 100 120 140 160
1,05 1,35 1,60 2,15 2,70 3,20 3,75 4,30
★★★
★★★
Acustica
PARETI
Potere fonoisolante RW (dB) parete in mattoni forati 12 + 8 cm spessore mm 80 52* spessore mm 120 54* spessore mm 50 52** spessore mm 80 56** parete base in blocchi di cls cellulare 240 mm spessore mm 80 51* parete base in blocchi di cls cellulare 300 mm spessore mm 80 55* *: rapporto di prova effettuato presso l’Istituto Giordano. **: rapporto di prova effettuato presso Università di Padova. Rigidità dinamica s’ (MN/m3) spessore mm 40
9
★★★
Reazione al fuoco Euroclasse
A2-s1,d0
Meccanica Schema applicativo
Resistenza alla compressione con deformazione del 10% (kPa)
25
Vapore acqueo Fattore di resistenza μ
1
Permeabilità δ (10-12 kg/msPa)
-
Altre caratteristiche Assorbimento all’acqua a breve periodo WS (kg/m2)
165
<1
Imballo Pannelli in pacchi su pallet avvolti in politene termoretratto.
Stoccaggio Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati.
Prodotti per applicazioni a parete ■
Isoboard A-E ■
il prodotto
Pannello semirigido in lana di roccia, non idrofilo, trattata con speciali leganti a base di resine termoindurenti, senza rivestimento.
Impieghi prevalenti Isolamento termico e acustico di pareti mobili e di pareti in gesso rivestito.
Vantaggi 33 Isolamento termico e acustico 33 Ottima reazione al fuoco 3 Facile da movimentare Traspirante
Dimensioni e tolleranze Dimensioni Spessore Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13162 e EN 13172 .
Lunghezza Larghezza Spessore
■ ISOBOARD A-E
0,60 x 1,20 m 40, 50, 60, 80, 100 mm ± 2% ± 1,5% T4
166
(EN 822) (EN 822)
pareti ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance ISOBOARD A-E
Termica Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
0,038
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 40 50 60 80 100
1,05 1,30 1,55 2,10 2,60
★★★★
Reazione al fuoco
PARETI
Euroclasse
★★
A1
Vapore acqueo Fattore di resistenza μ
1
Altre caratteristiche Assorbimento all’acqua a breve periodo WS (kg/m2)
<1
Imballo Pacchi in politene termosaldato, posti su pallet ed avvolti in politene.
Schema applicativo
Stoccaggio Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati.
167
Prodotti per applicazioni a parete ■
Isoboard A-F ■
il prodotto
Pannello in lana di roccia, non idrofilo, trattata con speciali leganti a base di resine termoindurenti, senza rivestimento.
Impieghi prevalenti Isolamento termico e acustico di pareti divisorie, pareti mobili prefabbricate e pareti in gesso rivestito.
Vantaggi 33 Buon isolamento termico e acustico 33 Facile da movimentare 3 Traspirante Ottima reazione al fuoco
Dimensioni e tolleranze Dimensioni Spessore Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13162 e EN 13172 .
Lunghezza Larghezza Spessore
■ ISOBOARD A-F
0,60 x 1,20 m 40, 50, 60, 80, 100 mm ± 2% ± 1,5% T4
168
(EN 822) (EN 822)
pareti ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance ISOBOARD A-F
Termica Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
0,036
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 40 50 60 80 100
1,10 1,35 1,65 2,20 2,75
★★★★
Reazione al fuoco
PARETI
Euroclasse
★★★
A1
Vapore acqueo Fattore di resistenza μ
1
Altre caratteristiche Assorbimento all’acqua a breve periodo WS (kg/m2)
<1
Imballo Pacchi in politene termosaldato, posti su pallet ed avvolti in politene.
Schema applicativo
Stoccaggio Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati.
169
Prodotti per applicazioni a parete ■
Roofix ■
il prodotto
Pannelli in polistirene estruso in monostrato costituito da celle perfettamente chiuse uniformi e omogenee. E’ disponibile nelle seguenti versioni: ■ Roofix N: pann. pellicolato con bordi ortogonali ■ Roofix BT: pann. pellicolato con bordi battentati ■ Roofix MF: pann. pellicolato con bordi a incastro ■ Roofix INT: pann. non pellicolato con bordi ortogonali.
Impieghi prevalenti Isolamento termico di pareti e coperture.
Vantaggi 33 Ottimo isolamento termico 33 Ottima resistenza alla compressione 3 Rigidità e tenuta meccanica 3 Riduzione dei ponti termici
Roofix BT e MF
Velocità di posa
Dimensioni e tolleranze Dimensioni Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alla norma EN 13164.
Spessore Lunghezza Larghezza Spessore Squadratura Planarità
■ ROOFIX
0,60 x 1,25 m Roofix BT, INT, N 0,60 x 2,80 m Roofix MF 20, 30, 40, 50, 60, 80, 100, 120 mm ± 10 mm ± 8 mm T1(N, BT, MF) 5 mm/m ≤ 28 mm
170
Roofix N Roofix BT Roofix MF
T2(INT) Roofix I NT
pareti ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance Termica Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K) spessore mm 20-30 40-60 80-120
ROOFIX MF, INT
0,032 0,033 0,036
0,032 0,033 0,036
0,90 1,20 1,50 1,80 2,20 2,75 3,30
0,60 0,90 1,20 1,50 1,80 2,20 2,75 3,30
★★★
PARETI
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 20* 30 40 50 60 80 100 120 *: disponibile solo per Roofix INT.
ROOFIX N, BT
★★★★
Meccanica Resistenza alla compressione con deformazione del 10% (kPa)
300
300 MF 200 INT
E
E
Reazione al fuoco Euroclasse
Pannelli in pacchi su pallet avvolti in politene termoretratto.
Vapore acqueo Fattore di resistenza μ
100
Schema applicativo
100 MF 80 INT
171
Stoccaggio Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati.
Altre caratteristiche Assorbimento all’acqua a breve periodo WS (kg/m2)
Imballo
<1
<1
Prodotti per applicazioni a parete ■
Roofix PT ■
il prodotto
Pannello in polistirene estruso senza pelle di estrusione con bordi ortogonali e frasature su entrambe le facce.
Impieghi prevalenti Correzione di ponti termici.
Vantaggi 33 Ottimo isolamento termico 33 Ottima adattabilità alle superfici 33 Facilità di aggrappaggio della colla o dell’intonaco
3 Facilità di taglio grazie alle scanalature 3 Ottima resistenza alla compressione Rigidità e tenuta meccanica Velocità di posa
Dimensioni e tolleranze Dimensioni Spessore
■ ROOFIX PT 0,60 x 3,00 m 25, 30 mm
Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alla norma EN 13164.
172
pareti ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance ROOFIX PT
Termica Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
0,034
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 25 30
0,75 0,90
Meccanica
★★★
★★★★
Resistenza alla compressione con deformazione del 10% (kPa)
200
PARETI
Reazione al fuoco Euroclasse
E
Vapore acqueo Fattore di resistenza μ
80
Imballo Pannelli in pacchi su pallet avvolti in politene termoretratto.
Stoccaggio
Schema applicativo
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati.
173
Prodotti per applicazioni a parete ■
Isover EPS ■
il prodotto
Pannelli in polistirene espanso sinterizzato con bordi diritti per l’isolamento a cappotto. La gamma Isover EPS comprende 3 tipologie di prodotti in polistirene espanso sinterizzato con differenti prestazioni meccaniche e termiche: ■ Isover EPS 038 tipo EPS 80 ■ Isover EPS 036 tipo EPS 100 ■ Isover EPS 035 tipo EPS 120
Impieghi prevalenti Isolamento a cappotto.
Vantaggi 33 Isolamento termico 33 Leggero Non contiene CFC Facile da posare
Dimensioni e tolleranze
■ ISOVER EPS
Dimensioni 0,50 x 1,00 m Spessore 40, 50, 60, 80, 100, 120, 140, 160 mm Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alla norma EN 13163.
Lunghezza Larghezza Spessore Squadratura Planarità
L2 W2 T2 S2 P3
174
(EN 822) (EN 822) (EN 823) (EN 824) (EN 825)
pareti ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance ISOVER EPS 036
ISOVER EPS 035
Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K) 0,038
0,036
0,035
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 40 1,05 50 1,30 60 1,55 80 2,10 100 2,60 120 3,15 140 3,65 160 4,20
1,10 1,35 1,65 2,20 2,75 3,30 3,85 4,40
1,10 1,40 1,70 2,25 2,85 3,40 4,00 4,55
Termica
ISOVER EPS 038
★★★★
Resistenza alla compressione con deformazione del 10% (kPa) 80
100
120
Resistenza a flessione (kPa)
170
200
200
Resistenza a trazione (kPa)
-
≥ 100
≥ 120
Stabilità dimensionale
Imballo
DS(N) 2:± 0,2%
Pannelli in pacchi avvolti in politene su pallet, di EPS.
Reazione al fuoco Euroclasse
E
E
E
Stoccaggio
Schema applicativo Vapore acqueo Fattore di resistenza μ 20-40
175
30-50
30-50
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati, lontano da fonti di calore e accensione.
PARETI
Meccanica
★★★
Prodotti per applicazioni a parete ■
Florapan Plus ■
il prodotto Pannello semi-rigido nudo in lana di canapa.
Impieghi prevalenti Isolamento termico ed acustico di pareti in intercapedine.
Vantaggi 33 Prodotto realizzato con fibre naturali, vegetali e rinnovabili
3 Rigidità e coesione del pannello Velocità di posa in opera Traspirante Isolamento termico e acustico
Dimensioni e tolleranze Dimensioni Spessore
0,60 x 1,20 m 40, 60, 80, 100 mm
176
■ FLORAPAN PLUS
pareti ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance FLORAPAN PLUS
Termica Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
0,041
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 40 60 80 100
0,95 1,45 1,95 2,40
★★
Reazione al fuoco Euroclasse
PARETI
F
Imballo Pannelli in pacchi su pallet avvolti in politene termoretratto.
Stoccaggio
Schema applicativo
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati. Maneggiare con cura onde evitare il distacco dell’eventuale supporto.
177
Prodotti per applicazioni a parete ■
Akustrip ■
il prodotto
Strisce di feltro ad alta grammatura con una faccia impregnata a saturazione parziale da una speciale miscela bituminosa rifinita con un tnt polipropilenico.
Impieghi prevalenti Isolamento acustico complementare di pareti e di pavimenti.
Vantaggi 33 Buon isolamento acustico dai rumori da calpestio
33 Veloce da posare 3 Sottile
Dimensioni e tolleranze Lunghezza Larghezza Peso
20 m -1% 12, 20, 33 cm -1% 2,8 mm
Lunghezza Larghezza Peso
toll ≥ (EN 1848-1) toll ≥ (EN 1848-1) ± 10% (EN 1849-1)
178
■ AKUSTRIP
coperture ■
le prestazioni
Posa in opera AKUSTRIP
Acustica Livello di rumore di calpestio ΔLw (dB)
24
Rigidità dinamica apparente s’t (MN/m3) senza precarico
12
Rigidità dinamica apparente s’t (MN/m3) con precarico
14
Rigidità dinamica effettiva s’t (MN/m3) con precarico
50
★★★
PARETI
Imballo Bobine avvolte in carta kraft su pallet con politene termosaldato.
Schema applicativo
Stoccaggio Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati.
179
Applicazioni e Capitolati PAVIMENTI
Soluzioni per:
Grazie alle proprie conoscenze tecnologiche e
SOLAI SU LOCALI NON RISCALDATI
all’esperienza a livello nazionale e internazionale, Isover Saint-Gobain progetta, produce e commercializza soluzioni e prodotti
SOLAI INTERPIANO
efficaci ed efficienti per l’isolamento termico e acustico dei pavimenti.
CONTROSOFFITTI
180
Solaio interpiano Struttura in latero cemento (18+4cm) Isolante consigliato
EKOSOL N
PAVIMENTI
181
Solai interpiano - Pavimenti galleggianti Struttura in latero cemento (18+4 cm)
EKOSOL N
Isolante consigliato
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
B
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
C
D
E
F
15 15 15 15 15 15 0,80 0,80 0,80 0,80 0,80 0,80
Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 15mm
Lnw = 50 dB* Rw = 60 dB* *valore teorico
■ Pulire accuratamente la superficie del solaio e liberarla da qualsiasi asperità o residuo di lavorazione. ■ Raccordare al solaio con malta cementizia eventuali tubazioni. ■ Realizzare un piano di posa dell'isolante che copra interamente le tubazioni, mediante uno strato livellato di sabbia resa stabile con cemento. ■ Posizionare la banda di sormonto Isover AKUSTRIP 33 al di sotto dei pannelli isolanti, disponendola con la faccia nera impregnata di bitume verso l'alto in modo da ottenere un'altezza in verticale sulla parete di poco superiore alla pavimentazione finita. ■ Posare i pannelli isolanti di lana di vetro Isover EKOSOL N marcati CE secondo la norma EN 13162 e aventi le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 dimensioni 1,20 x 1,00 m; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,031 W/(m·K); 3 resistenza termica R alla temperatura media di 10°C dei pannelli non inferiore a 0,45/0,60 m2 K/W per uno spessore posato in opera di 15/20 mm; 3 miglioramento dell’isolamento acustico al rumore di calpestio non inferiore a ΔLw= 31 dB; 3 rigidità dinamica s’ non superiore a 10,7/8 MN/m3 per lo spessore 15/20 mm; 3 resistenza a compressione per deformazione del 10% non nferiore a 5 KPa; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2); 3 reazione al fuoco secondo norma EN 13501-1: Euroclasse A2fl-s1; ben accostati tra loro, evitando la formazione di vuoti dietro l'isolante e la banda di sormonto. ■ Procedere alla copertura dei pannelli isolanti, per evitare la penetrazione della malta cementizia in fase liquida, con uno strato di cartonfeltro bitumato Bituver BITULAN C3 da 300 gr/m2 risbordato lungo il perimetro. La sovrapposizione dei giunti, che saranno opportunamente sigillati, deve essere 8-10 cm circa. ■ Realizzare un massetto di ripartizione di spessore e orditura adeguati ai carichi previsti. ■ Realizzare la prevista pavimentazione. ■ Rifilare l'eccesso della banda di sormonto e del cartonfeltro al di sopra del pavimento finito. ■ Applicare il battiscopa, possibilmente evitando il contatto con gli elementi del pavimento.
182
Solai interpiano Struttura in latero cemento (18+4 cm) Isolante consigliato
FONAS 31
Isolamento termico U
W/(m2K)
(valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
B
C
D
E
F
8 8 8 8 8 8 0,80 0,80 0,80 0,80 0,80 0,80
Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 8mm
Lnw = 50 dB* Rw = 58 dB* *valore teorico
183
PAVIMENTI
■ Pulire la superficie del solaio e liberarla da qualsiasi residuo. ■ Raccordare al solaio con malta cementizia eventuali tubazioni. ■ Realizzare un piano di posa del feltro che copra interamente le tubazioni, mediante uno strato livellato di sabbia resa stabile con cemento. Qualora si abbia la necessità di incrementare il livello di coibentazione delsolaio, sostituire la sabbia stabilizzata con un premiscelato termoisolante a base di perlite e cemento PERLISOL di PLACO-RIGIPS-VIC. ■ Le operazioni descritte possono essere evitate se la superficie del solaio si presenta senza tubazioni e inoltre ben livellata e priva di grumi o di asperità. ■ Al fine di evitare collegamenti rigidi tra la pavimentazione e le altre strutture dell’edificio, posizionare le strisce di desolidarizzazione in polietilene espanso a celle chiuse Isover PERISOL L con le facce ortogonali autoadesive incollate rispettivamente al piano del solaio e alle superfici di pareti e pilastri. Assicurare che l’altezza dei lembi verticali delle strisce di desolidarizzazione superi di poco quella della pavimentazione finita. ■ Svolgere e tagliare a misura i feltri ad alta grammatura Isover FONAS 31 aventi le caratteristiche seguenti: 3 larghezza 1,00 m; 3 spessore 8 mm; 3 miglioramento dell’isolamento acustico al rumore di calpestio non inferiore a ΔLw= 31 dB; 3 rigidità dinamica s’ non superiore a 32 MN/m3; ricoprendo totalmente il solaio. La faccia rivestita con bitume deve essere posata verso l’alto ed i bordi devono essere perfettamenti accostati e sigillati mediante l’apposita striscia adesiva e la relativa banda di sormonto in modo da realizzare una buona continuità dello strato insonorizzante. ■ Realizzare un massetto di ripartizione di spessore e orditura adeguati ai carichi previsti. ■ Realizzare la prevista pavimentazione. ■ Rifilare l’eccesso del feltro al di sopra del pavimento finito. ■ Applicare il battiscopa, possibilmente evitando il contatto con gli elementi del pavimento.
Solai interpiano - Pavimenti galleggianti Struttura in latero cemento (18+4 cm)
FONASOFT
Isolante consigliato
Isolamento termico U
W/(m2K)
(valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
B
C
D
E
F
6 6 6 6 6 6 0,80 0,80 0,80 0,80 0,80 0,80
Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 6mm
Lnw = 50 dB* Rw = 58 dB* *valore teorico
■ Pulire la superficie del solaio e liberarla da qualsiasi residuo. ■ Raccordare al solaio con malta cementizia le eventuali tubazioni. ■ Realizzare un piano di posa del feltro che copra interamente le tubazioni, mediante uno strato livellato di sabbia resa stabile con cemento. Qualora si abbia la necessità di incrementare il livello di coibentazione del solaio, sostituire la sabbia stabilizzata con un premiscelato termoisolante a base di perlite e cemento PERLISOL di PLACO-RIGIPS-VIC. ■ Le operazioni descritte possono essere evitate se la superficie del solaio si presenta senza tubazioni e inoltre ben livellata e priva di grumi o di asperità. ■ Svolgere e tagliare a misura i feltri ad alta grammatura Isover FONASOFT aventi le caratteristiche seguenti: 3 larghezza 1,00 m; 3 spessore 6 mm; 3 miglioramento dell’isolamento acustico al rumore di calpestio non inferiore a ΔLw= 26 dB; 3 rigidità dinamica s’ non superiore a 34 MN/m3; ricoprendo totalmente il solaio. La faccia rivestita con bitume deve essere posata verso l’alto ed i bordi devono essere perfettamente accostati e sigillati mediante l’apposita striscia adesiva e la relativa banda di sormonto in modo da realizzare una buona continuità dello strato insonorizzante. ■ Risvoltare inoltre i feltri lungo pareti e pilastri al fine di evitare collegamenti rigidi tra la pavimentazione e le altre strutture dell’edificio. L’altezza dei risvolti deve superare di poco quella della pavimentazione finita. Il feltro deve essere piegato ad angolo retto tra piano orizzontale e verticale per evitare la formazione di vuoti tra feltro e soletta. ■ Realizzare un massetto di ripartizione di spessore e orditura adeguati ai carichi previsti. ■ Realizzare la prevista pavimentazione. ■ Rifilare l’eccesso del feltro al di sopra del pavimento finito. ■ Applicare il battiscopa, possibilmente evitando il contatto con gli elementi del pavimento.
184
Solai interpiano - Pavimenti galleggianti Struttura in latero cemento (18+4 cm) Isolante consigliato
FONAS 2.8
Isolamento termico U
W/(m2K)
(valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
B
C
D
E
F
2,8 2,8 2,8 2,8 2,8 2,8 0,80 0,80 0,80 0,80 0,80 0,80
Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 2,8mm
Lnw = 53 dB* Rw = 58 dB* *valore teorico
185
PAVIMENTI
■ Pulire la superficie del solaio e liberarla da qualsiasi residuo. ■ Raccordare al solaio con malta cementizia le eventuali tubazioni. ■ Realizzare un piano di posa del feltro che copra interamente le tubazioni, mediante uno strato livellato di sabbia resa stabile con cemento. Qualora si abbia la necessità di incrementare il livello di coibentazione del solaio, sostituire la sabbia stabilizzata con un premiscelato termoisolante a base di perlite e cemento PERLISOL di PLACO-RIGIPS-VIC. ■ Le operazioni descritte possono essere evitate se la superficie del solaio si presenta senza tubazioni e inoltre ben livellata e priva di grumi o di asperità. ■ Svolgere e tagliare a misura i feltri ad alta grammatura Isover FONAS 2.8 aventi le caratteristiche seguenti: 3 larghezza 1,00 m; 3 spessore 2,8 mm; 3 miglioramento dell’isolamento acustico al rumore di calpestio non inferiore a ΔLw= 24 dB; 3 rigidità dinamica s’ non superiore a 50 MN/m3; ricoprendo totalmente il solaio. ■ La faccia rivestita con bitume deve essere posata verso l’alto ed i bordi devono essere perfettamenti accostati e sigillati mediante l’apposita striscia adesiva e la relativa banda di sormonto in modo da realizzare una buona continuità dello strato insonorizzante. ■ Risvoltare inoltre i feltri lungo pareti e pilastri al fine di evitare collegamenti rigidi tra la pavimentazione e le altre strutture dell’edificio. L’ altezza dei risvolti deve superare di poco quella della pavimentazione finita. Il feltro deve essere piegato ad angolo retto tra piano orizzontale e verticale per evitare la formazione di vuoti tra feltro e soletta. ■ Realizzare un massetto di ripartizione di spessore adeguato ai carichi previsti. ■ Realizzare la prevista pavimentazione. ■ Rifilare l’eccesso del feltro al di sopra del pavimento finito. ■ Applicare il battiscopa, possibilmente evitando il contatto con gli elementi del pavimento.
Solai su locali non riscaldati Struttura in latero cemento (18+4 cm)
SUPERBAC Roofine®
Isolante consigliato
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
40 60 80 90 100 100 0,65 0,49 0,42 0,36 0,33 0,32
Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 80mm
Rw = 57 dB* *valore teorico
■ Pulire la superficie del solaio e liberarla da qualsiasi residuo. ■ Raccordare al solaio con malta cementizia eventuali tubazioni. ■ Realizzare un piano di posa dell’isolante che copra interamente le tubazioni, mediante uno strato livellato di sabbia resa stabile con cemento. ■ Le operazioni descritte possono essere evitate se la superficie del solaio si presenta senza tubazioni e inoltre ben livellata e priva di grumi o di asperità. ■ Posare lo strato di isolamento termoacustico, costituito da pannelli rigidi in lana di vetro Isover SUPERBAC Roofine® realizzati con fibre Roofine crêpeé e aventi le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 dimensioni 1,20 x 1,00 m, rivestito su una faccia con uno strato bituminoso di ca 1,3 kg/m2monoarmato con velo di vetro e con un film di polipropilene a finire; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,037 W/(m·K) 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C dei pannelli non inferiore a 1,25/1,55/2,10/2,60 m2K/W per uno spessore posato in opera di 50/60/80/100 mm; 3 resistenza a compressione per deformazione del 10% non inferiore a 50 kPa; 3 costante di attenuazione acustica (indice di valutazione a 500 Hz) non inferiore a 115 dB/m; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2); ben accostati lungo il perimetro e tra loro e con la superficie bitumata rivolta verso l’alto. ■ Sigillare i giunti dei pannelli per evitare la penetrazione tra gli stessi del cls costituente il massetto di ripartizione di cui al punto seguente. ■ Realizzare un massetto ripartitore dei carichi di spessore e orditura adeguati ai carichi previsti e tenendo in debito conto della riduzione sotto carico dello spessore del sottostante isolante. ■ Realizzare la prevista pavimentazione e applicare il relativo battiscopa.
186
Solaio su locali non riscaldati Struttura in latero cemento (18+4 cm) Isolante consigliato
CAPP8
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
40 60 80 90 100 100 0,65 0,49 0,42 0,36 0,33 0,32
Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 80mm
Rw = 54 dB* *valore teorico
187
PAVIMENTI
■ Verificare la compatibilità del collante per il fissaggio del pannello isolante (vedi sotto) con l’intonaco del solaio e lo stato di ammaloramento di quest’ultimo al fine di valutare l’opportunità di abbattere in tutto o in parte l’intonaco stesso e suoi eventuali interventi di consolidamento. ■ Realizzare lo strato di isolamento termoacustico, costituito da pannelli rigidi in lana di vetro Isover CAPP8, realizzati con fibre Roofine crêpeé e aventi le caratteristiche seguenti: 3 dimensioni 0,60 x 1,20 m; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,037 W/(m·K); 3 resistenza termica R dichiarata alla temperatura media di 10°C dei pannelli non inferiore a 1,05/1,35/1,60/2,15/2,70 m2K/W per uno spessore posato in opera di 40/50/60/80/100 mm; 3 resistenza a compressione per deformazione del 10% non inferiore a 25 kPa; 3 resistenza alla trazione perpendicolare al pannello non inferiore a 10 kPa; 3 reazione al fuoco secondo norma EN 13501-1: Euroclasse A2-s1,d0; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2). ■ Ancorare i pannelli al solaio mediante l’utilizzo di un idoneo adesivo cementizio (o similare) steso con spatola dentata su tutta la superficie e mediante un ulteriore fissaggio meccanico con tasselli per cappotto in PVC. Il numero di tasselli dovrà essere dimensionato in funzione del peso del pannello e del rivestimento, tenendo in debito conto della resistenza allo strappo dei tasselli dalla struttura del solaio (numero minimo indicativo 4 a pannello: 6 in corrispondenza delle intersezioni a tre dei pannelli e 2 in mezzeria). ■ Ad adesivo asciutto rivestire i pannelli con un idoneo rasante cementizio (o similare) in cui viene annegata una rete di filato di vetro, con sovrapposizione di almeno 10 cm e un risvolto di 15 cm in prossimità degli spigoli, precedentemente protetti con paraspigoli in alluminio. ■ Applicare un ultimo strato di rasante dato “a taloscia” con una finitura atta a ricevere il rivestimento finale a spessore. ■ Stendere sulla malta perfettamente asciutta, mediante “taloscia”, uno strato di rivestimento in spessore silossanico e finire a “frattazzo”.
Controsoffitti Non ispezionabili, continui, con lastre in gesso rivestito
PAR
Isolante consigliato
Le caratteristiche principali di questa soluzione sono: ■ la possibilità di realizzare controsoffitti continui (senza giunti a vista) con caratteristiche estetiche particolarmente indicate per i locali di grandi dimensioni; ■ la versatilità d’uso, con la possibilità di formare anche superfici curve; ■ le elevate prestazioni di assorbimento acustico. Sono disponibili molteplici tipologie di lastre forate in gesso rivestito per controsoffitti che si differenziano tra di loro per lo spessore, la geometria dei bordi, la dimensione e geometria dei fori e la percentuale di superficie forata. Nell’impossibilità quindi di coprire tutti i casi, lo schema di base è stato sviluppato prevedendo una tipologia specifica di lastra. ■ Fissare alla soletta, mediante appositi tasselli, le sospensioni regolabili costituite da ganci o pendini. ■ Stabilire il livello di ribassamento del controsoffitto. ■ Fissare alle pareti perimetrali le cornici perimetrali metalliche d’appoggio. ■ Agganciare alle sospensioni i profili metallici portanti e secondari in modo tale da costituire un reticolo modulare. ■ Fissare le lastre forate in gesso rivestito tipo GYPTONE di PLACO-RIGIPS-VIC (dimensione 1200 x 2400 mm, spessore 12,5, provviste di tessuto fonoassorbente sulla faccia non a vista) ortogonalmente ai profili secondari mediante apposite viti. ■ Posare nell’intercapedine il pannello arrotolato in lana di vetro Isover PAR marcato CE secondo la norma EN 13162 e avente le caratteristiche seguenti: 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,038/0,040 W/(m·K) per lo spessore 45/70 mm; 3 larghezza 0,60 m; 3 spessore posato in opera 45/70 mm; 3 coefficiente di assorbimento acustico pesato del pannello spessore 45 mm: αw= 0,70; 3 reazione al fuoco secondo norma EN 13501-1: Euroclasse A1; 3 calore specifico: 1030 J/kg.K; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2). ■ Effettuare le operazioni di stuccatura e carteggiatura dei giunti delle lastre seguendo le istruzioni del produttore. ■ Dopo l’asciugatura dello stucco, applicare a rullo la pittura sulle lastre avendo cura di non coprirne i fori allo scopo di evitare riduzioni del potere fonoassorbente.
188
Solai interpiano Ristrutturazione di solai su tavolato in legno con soletta sottile in c.a. collaborante Isolante consigliato
EKOSOL N
Isolamento termico U (valori 2010) zona spessore trasmitt.
A
W/(m2K)
spessore minimo consigliato
B
C
D
E
F
20 20 20 20 20 20 0,80 0,80 0,80 0,80 0,80 0,80
Isolamento acustico Rw (DPCM 05/12/97)
dB
per spessore 20mm
Rw = 50 dB* *valore teorico
Nel caso di vecchi solai in legno aventi resistenze non compatibili con i nuovi carichi previsti, si dovrà procedere con opportuno intervento di rinforzo e irrigidimento strutturale. Anche se la legislazione vigente riguardante i requisiti termo-acustici non è applicabile ai solai d’interpiano esistenti, è buona norma costruttiva pianificare l’intervento di ristrutturazione in ottemperanza alle prescrizioni del DGLS 192 e 311 e DPCM 05/12/97.
189
PAVIMENTI
■ Pulire accuratamente la superficie del tavolato ligneo esistente, assicurandosi che non ci siano fenomeni di degrado. ■ Stendere sull’assito uno strato impermeabile (ad esempio polietilene), con teli sovrapposti di almeno 10 cm. ■ Fissare all’assito, in corrispondenza delle travi portanti, i connettori in acciaio atti al collegamento rigido della soletta collaborante alla struttura lignea. Tali connettori andranno calcolati in dimensione e numero in base ai carichi previsti e alla luce del solaio. ■ Realizzare una soletta sottile collaborante in calcestruzzo armato di spessore e orditura adeguati ai carichi previsti. ■ Pulire la superficie della soletta sottile e liberarla da qualsiasi residuo. ■ Realizzare un piano di posa dell’isolante che copra interamente le tubazioni, mediante uno strato livellato di sabbia resa stabile con cemento. Qualora si abbia la necessità di incrementare il livello di coibentazione del solaio, sostituire la sabbia stabilizzata con un premiscelato termoisolante a base di perlite e cemento tipo PERLISOL di PLACO-RIGIPS-VIC. ■ Posizionare la striscia di desolidarizzazione in polietilene espanso a celle chiuse Isover PERISOL L ai bordi delle pareti perimetrali, con le facce ortogonali autoadesive incollate rispettivamente al piano di posa e alla parete verticale. ■ Posare i pannelli isolanti di lana di vetro Isover EKOSOL N marcati CE secondo la norma EN 13162 e aventi le caratteristiche seguenti: 3 conduttività termica λD dichiarata alla temperatura media di 10°C pari a 0,031 W/(m·K); 3 totale assenza di materiale non fibrato; 3 dimensioni 1,20 x 1,00 m; 3 resistenza termica R alla temperatura media di 10°C dei pannelli non inferiore a 0,45/0,60 m2 K/W per uno spessore posato in opera di 15/20 mm; 3 miglioramento dell’isolamento acustico al rumore di calpestio non inferiore a ΔLw= 31 dB; 3 rigidità dinamica s’ non superiore a 10,70/8,00 MN/m3; 3 assorbimento all’acqua a breve periodo: WS (< 1 kg/m2); 3 reazione al fuoco secondo norma EN 13501-1: Euroclasse A2fl-s1; ben accostati tra loro, evitando la formazione di vuoti dietro l'isolante e la striscia di desolidarizzazione; ■ Procedere alla copertura dei pannelli isolanti, per evitare la penetrazione della malta cementizia in fase liquida, con uno strato di cartonfeltro bitumato Bituver BITULAN C3 da 300 gr/m2 risbordato lungo il perimetro. La sovrapposizione dei giunti, che saranno opportunamente sigillati, deve essere 8-10 cm circa. ■ Realizzare un massetto di ripartizione armato di spessore e orditura adeguati ai carichi previsti. ■ Realizzare la prevista pavimentazione, rifilare l’eccesso della striscia di desolidarizzazione al di sopra del pavimento finito e applicare il battiscopa, possibilmente evitando il contatto con gli elementi del pavimento.
Prodotti per applicazioni a pavimento ■
Ekosol N ■
il prodotto
Pannello in lana di vetro trattato con speciale legante a base di resine termoindurenti, nudo.
Impieghi prevalenti Isolamento termico e acustico di pavimenti da rumori di calpestio.
Vantaggi 33 Ottimo isolamento acustico dai rumori da calpestio
33 Facile da tagliare 3 Veloce da posare Traspirante
Dimensioni e tolleranze Dimensioni Spessore Prodotto conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dal DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13162 e EN 13172 .
Lunghezza Larghezza Spessore
■ EKOSOL N 1,00 x 1,20 m 15, 20 mm
± 10 mm (UNI 6267-68) ± 5 mm (UNI 6267-68) ± 3 mm (UNI 6267-68)
190
pavimenti ■
le prestazioni
Posa in opera
Performance EKOSOL N
Termica Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
0,031
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 15 20
0,45 0,60
★★★★
★★★★
Acustica Livello di rumore di calpestio ΔLw (dB) spessore mm 15 *: rapporto di prova effettuato presso Istituto Elettronico Galileo Ferraris.
11 8
PAVIMENTI
Rigidità dinamica effettiva s’ (MN/m3) spessore mm 15 20
31*
Meccanica Resistenza alla compressione con deformazione del 10% (kPa)
5
★★★★
Reazione al fuoco Euroclasse
Schema applicativo
A2FL-s1
Imballo
Vapore acqueo Fattore di resistenza μ
1
Stoccaggio
Altre caratteristiche Assorbimento all’acqua a breve periodo WS (kg/m2)
191
Pacchi e pallet avvolti in politene termoretratto.
<1
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati.
Prodotti per applicazioni a pavimento ■
Fill XR ■
il prodotto
Feltro in lana di vetro trattato con speciali resine termoindurenti, imbustato con polietilene nero termosaldato sui quattro lati.
Impieghi prevalenti Isolamento e correzione acustica di controsoffitti.
Vantaggi 33 Buona correzione acustica 33 Finitura nera per controsoffitti acustici 3 Buon isolamento termico Facilità di trasporto Facilità e velocità di posa
Dimensioni e tolleranze Larghezza Spessore mm Lunghezza m
■ FILL XR 1,20 m
50 60 80 100 120 140 200 5 5 4,5 3,5 3,5 3 4,5
192
pavimenti ■
le prestazioni Performance FILL XR
Termica Conduttività termica a 10°C λ W/(m·K)
0,040
Resistenza termica R (m2K/W) spessore mm 50 60 80 100 120 140 200
1,25 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50 5,00
★★
Reazione al fuoco Euroclasse
F
Su richiesta, è possibile imbustare il prodotto
PAVIMENTI
con un polietilene nero autoestinguente in Classe 1.
Imballo Rotoli chiusi con fascette.
Stoccaggio
Schema applicativo
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati.
193
Prodotti per applicazioni a pavimento ■
Fonas 31 ■
il prodotto
Feltro costituito da un tessuto non tessuto in fibra di poliestere ad elevata grammatura accoppiato ad una membrana bituminosa. Il prodotto è rivestito in superficie con un film polietilenico ed è dotato di una cimosa su un bordo e di una banda autoadesiva sull'altro per la sigillatura delle giunzioni.
Impieghi prevalenti Isolamento acustico di pavimenti dai rumori di calpestio.
Vantaggi 33 Ottimo isolamento acustico dai rumori da calpestio
33 Sottile 33 Veloce da posare 3 Rivestito con un film plastico 3 Dotato di una banda adesiva per la sigillatura delle giunzioni
Dimensioni e tolleranze Lunghezza Larghezza Spessore Peso Lunghezza Larghezza Spessore Peso
■ FONAS 31 8 m -1% 1 m -1% 8 mm 4,20 Kg/m2
toll ≥ toll ≥ ± 10% ± 15%
194
(EN 1848-1) (EN 1848-1) (EN 1848-1) (EN 1848-1)
coperture ■
le prestazioni
Posa in opera FONAS 31
Acustica Livello di rumore di calpestio ΔLw (dB) *: rapporto di prova effettuato presso CSI.
31*
Rigidità dinamica apparente s’t (MN/m3) senza precarico
15**
Rigidità dinamica apparente s’t (MN/m3) con precarico
16**
Rigidità dinamica effettiva s’t (MN/m3) con precarico *: rapporto di prova effettuato presso Istituto Giordano.
★★★★
32**
PAVIMENTI
Imballo Rotoli chiusi con fascette su pallet con politene termoretratto.
Schema applicativo
Stoccaggio Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e al riparo dai raggi solari.
195
Prodotti per applicazioni a pavimento ■
FonaSoft ■
il prodotto
Feltro in fibra di poliestere accoppiato ad una membrana bituminosa munita di cimosa con banda autoadesiva.
Impieghi prevalenti Isolamento acustico di pavimenti dai rumori di calpestio.
Vantaggi 33 Ottimo isolamento acustico dai rumori di calpestio
33 Sottile 33 Adattabilità alle superfici, flessibilità 33 Resistente agli urti grazie alla guaina bituminosa
33 Veloce da posare 3 Rivestito con un film plastico 3 Banda adesiva per la sigillatura delle giunzioni Costanza delle prestazioni nel tempo
Dimensioni e tolleranze Lunghezza Larghezza: - membrana - fibra di poliestere - cimosa Spessore Peso
■ FONASOFT 10 m 1,05 m 1,00 m 0,05 m 6 mm 2,2 Kg/m2
196
coperture ■
le prestazioni
Posa in opera FONASOFT
Acustica Livello di rumore di calpestio ΔLw (dB) *: Stima effettuata secondo la norma UNI TR 11175
26*
Rigidità dinamica apparente s’t (MN/m3) senza precarico
15*
Rigidità dinamica apparente s’t (MN/m3) con precarico
16*
Rigidità dinamica effettiva s’t (MN/m3) con precarico *: rapporto di prova effettuato presso Istituto Giordano.
★★★
34*
PAVIMENTI
Imballo Rotoli chiusi con fascette su pallet con politene termoretratto.
Schema applicativo
Stoccaggio Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e al riparo dai raggi solari.
197
Prodotti per applicazioni a pavimento ■
Fonas 2.8 ■
il prodotto
Feltro ad alta grammatura con una faccia impregnata a saturazione parziale da una speciale miscela bituminosa. E’ rivestito con un film plastico munito di linguetta dotato di una banda adesiva sul bordo opposto per la sigillatura delle giunzioni.
Impieghi prevalenti Isolamento acustico di pavimenti dai rumori di calpestio.
Vantaggi 33 Buon isolamento acustico dai rumori da calpestio
33 Sottile 33 Pratico: non è necessario armare il massetto 3 Veloce da posare 3 Rivestito con un film plastico Dotato di una banda adesiva per la sigillatura delle giunzioni
Dimensioni e tolleranze Lunghezza Larghezza Spessore Peso Lunghezza Larghezza Spessore Peso
■ FONAS 2.8 20 m -1% 1 m -1% 2,8 mm 0,950 Kg/m2
toll ≥ toll ≥ ± 10% ± 15%
198
(EN 1848-1) (EN 1848-1) (EN 1848-1) (EN 1848-1)
coperture ■
le prestazioni
Posa in opera FONAS 2.8
Acustica Livello di rumore di calpestio ΔLw (dB)
24*
Rigidità dinamica apparente s’t (MN/m3) senza precarico
12*
Rigidità dinamica apparente s’t (MN/m3) con precarico
13*
Rigidità dinamica effettiva s’t (MN/m3) con precarico *: rapporto di prova effettuato presso Istituto Giordano.
★★★
50*
PAVIMENTI
Imballo Rotoli avvolti in carta kraft su pallet con politene termoretratto.
Schema applicativo
Stoccaggio Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e al riparo dai raggi solari.
199
Prodotti per applicazioni a pavimento â&#x2013;
Fonas PE â&#x2013;
il prodotto
Feltro in polietilene espanso reticolato a celle chiuse.
Impieghi prevalenti Isolamento acustico di pavimenti da rumori di calpestio.
Vantaggi 33 Isolamento acustico 3 Veloce da posare 3 Facile da movimentare Flessibile Resistente agli urti
Dimensioni e tolleranze
â&#x2013; FONAS PE
Larghezza Spessore mm Lunghezza m
1,50 m 3 160
200
5 100
10 50
coperture ■
le prestazioni
Posa in opera FONAS PE
Acustica Livello di rumore di calpestio ΔLw (dB) spessore mm 5 *:stima effettuata secondo la norma UNI TR 11175 Rigidità dinamica apparente s’t (MN/m3) spessore mm 5
★★★
20*
89
Altre caratteristiche Densità (kg/m2)
30
Temperatura di utilizzo (°C)
< 100
PAVIMENTI
Imballo Rotoli sfusi
Stoccaggio
Schema applicativo
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto, in ambienti ben ventilati e lontano da fonti di calore.
201
Prodotti per applicazioni a pavimento ■
Perisol ■
il prodotto
Accessori autoadesivi di desolidarizzazione in polietilene espanso a celle chiuse. ■ PERISOL: strisce in rotoli con nastro autoadesivo. ■ PERISOL L: fasce ortogonali autoadesive. ■ PERISOL AE: accessori per angoli esterni. ■ PERISOL AI: accessori per angoli interni. ■ PERISOL MP: accessori per montanti porte.
Impieghi prevalenti Isolamento pavimenti.
acustico
complementare
di
Vantaggi 33 Facilità di posa 3 Evita la formazione di ponti acustici 3 Ottima resistenza alle deformazioni Perfetta aderenza angolare tra solaio e parete Ottima permeabilità al vapore
Dimensioni e tolleranze
■ PERISOL
PERISOL
PERISOL L
PERISOL AE, AI, MP
Lunghezza (m)
25
2
-
Altezza (mm)
120
100 160
100
202
■ PERISOL L
coperture ■
le prestazioni
Posa in opera PERISOL
Meccanica Resistenza alla compressione con deformazione del 10% (kPa)
10,1
Altre caratteristiche Temperature limite d’impiego (°C) Peso specifico (Kg/m3)
-10/+80 22/25
Indice di tossicità convenzionale
10
Indice di fumo
7
Classe di fumo
F1
PAVIMENTI
Imballo Accessori in scatole di cartone.
Stoccaggio
Schema applicativo
Il prodotto deve essere immagazzinato al coperto e in ambienti ben ventilati.
203
ELENCO PRODOTTI
Soluzioni per:
Grazie alle proprie conoscenze tecnologiche e
COPERTURE
all’esperienza a livello nazionale e internazionale, Isover Saint-Gobain progetta, produce e commercializza
PARETI
soluzioni e prodotti efficaci ed efficienti per l’isolamento termico e acustico nei mercati dell’edilizia e dell’industria. PAVIMENTI
204
Solaio interpiano Struttura in latero cemento (18+4cm) Isolante consigliato
EKOSOL N
ELENCO PRODOTTI
205
ELENCO PRODOTTI
■ IBR K ■ IBR N
pag. 96
Feltri in lana di vetro trattati con resine termoindurenti. L' IBR K è rivestito su una faccia con carta kraft bitumata con funzione di freno al vapore. L' IBR N è nudo.
■ le applicazioni Termica
IBR K
Conduttività termica a 10°C 0,040 W/(m·K)
IBR N
0,040
Reazione al fuoco Euroclasse
F
A1
3.000
1
Vapore acqueo Fattore di resistenza μ
■ IBR Contact
pag. 98
Feltro in lana di vetro trattato con resine termoindurenti rivestito su una faccia con carta kraft bitumata, sull'altra e sui bordi con un velo tecnico in polipropilene gradevole al tatto.
■ le applicazioni Termica Conduttività termica a 10°C W/(m·K)
0,040
Reazione al fuoco Euroclasse
F
Vapore acqueo Fattore di resistenza μ
■ E60 S
pag. 100
Pannello autoportante in lana di vetro non idrofilo trattato con speciale legante a base di resine termoindurenti, nudo.
3.000
■ le applicazioni Termica Conduttività termica a 10°C W/(m·K)
0,032
Acustica Costante di attenuazione acustica (dB/m)
120
Reazione al fuoco Euroclasse
206
A1
■ Superbac Roofine® ■ Superbac N Roofine® pag. 102 ■ le applicazioni Pannelli in lana di vetro ad altissima densità, non idrofili, trattati con speciali leganti a base di resine termoindurenti. Le nuove fibre Roofine® e il loro orientamento conferiscono un’elevata resistenza meccanica. Il SUPERBAC Roofine® è rivestito con uno strato di bitume a elevata grammatura armato con un velo di vetro e con un film di polipropilene.
Termica
SUPERBACRoofine® SUPERBACNRoofine®
Conduttività termica a 10°C W/(m·K) 0,037
0,037
Meccanica Resistenza alla compressione con deformazione del 10% (kPa) 50
50
Reazione al fuoco
Il SUPERBAC N Roofine® è nudo. Euroclasse
■ Bac CF Roofine® ■ Bac CF N Roofine®
pag. 104
Pannelli in lana di vetro ad alta densità, non idrofili, trattati con speciali leganti a base di resine termoindurenti. Le nuove fibre Roofine® e il loro orientamento conferiscono una buona resistenza meccanica. Il BAC CF Roofine® è rivestito con uno strato di bitume a elevata grammatura armato con un velo di vetro e con un film di polipropilene. Il BAC CF N Roofine® è nudo.
■ Roofix
F
■ le applicazioni Termica
BAC CF Roofine® BAC CF N Roofine®
Conduttività termica a 10°C W/(m·K) 0,037
Resistenza alla compressione con deformazione del 10% (kPa) 40
Roofix N: pann. pellicolato con bordi ortogonali Roofix BT: pann. pellicolato con bordi battentati
Reazione al fuoco F
A2-s1,d0
■ le applicazioni Termica
ROOFIX N, BT ROOFIX MF, INT
Conduttività termica a 10°C W/(m·K) spess. mm 80 0,036
0,036
Meccanica Resistenza alla compressione con deformazione del 10% (kPa) 300
Roofix MF: pann. pellicolato con bordi a incastro Roofix INT: pann. non pellicolato con bordi ortogonali.
40
300 MF 200 INT
Reazione al fuoco Euroclasse
E
207
E
ELENCO PRODOTTI
Pannelli in polistirene estruso in monostrato costituito da celle perfettamente chiuse uniformi e omogenee. E’ disponibile nelle seguenti versioni:
0,037
Meccanica
Euroclasse
pag. 106
A2-s1,d0
ELENCO PRODOTTI
■ Block TR
pag. 108
Pannello isolante rigido in polistirene estruso (XPS) a celle chiuse, rivestito sulla faccia superiore da uno strato di calcestruzzo di spessore 35 mm con finitura rugosa.
■ le applicazioni Termica Conduttività termica a 10°C W/(m·K)
0,035
Meccanica Resistenza alla compressione con deformazione del 10% (kPa)
250
Reazione al fuoco Euroclasse
■ Vapo Light
pag. 110
■ le applicazioni Vapore acqueo
Telo sottotegola bituminoso consistente in un poliestere non tessuto impregnato con un compound elastomerico e rivestito su entrambe le facce con uno speciale tessuto polipropilenico.
Fattore di resistenza μ
■ Vapo Light
■ le applicazioni
pag. 112
Telo tri-strato composto da una lamina traspirante rivestita su entrambe le facce con un tessuto polipropilenico.
208
E
60000
Vapore acqueo Fattore di resistenza μ
36
■ Vario
pag. 114
VARIO è un sistema moderno e “intelligente” che, adattandosi alle diverse condizioni di umidità, evita la formazione di condensa all’interno delle strutture in legno che potrebbe poi generare delle muffe all’interno dell’appartamento. Inoltre, Isover VARIO ottimizza l’isolamento termico grazie alla sua funzione di tenuta all’aria.
■ Extrawall ■ Extrawall VV
pag. 138
Pannelli autoportanti tutt’altezza in lana di vetro non idrofili trattati con speciali leganti a base di resine termoindurenti. L’Extrawall è rivestito su una faccia con carta kraft alluminio retinata, e sull’altra con un velo di vetro. Inoltre, il pannello è pretagliato dalla parte della lana di vetro a 60 cm. L’Extrawall VV é rivestito su entrambe le facce con un velo di vetro.
■ le applicazioni Vapore acqueo Fattore di resistenza μ δ (10-12 kg/msPa)
0,1287 ÷ 0,007720
■ le applicazioni Termica
EXTRAWALL
Conduttività termica a 10°C W/(m·K) 0,032 Acustica Potere fonoisolante RW (dB) parete in mattoni forati 8+8 spessore mm 50 58* *: rapporto di prova effettuato presso l’Istituto Giordano.
■ XL
pag. 140
L’XL K è rivestito su una faccia con carta kraft bitumata con funzione di freno al vapore, e sull’altra con un velo di vetro. L’XL é rivestito su entrambe le facce con un velo di vetro.
0,032
57*
F
A1
XL K
XL
■ le applicazioni Termica
Conduttività termica a 10°C W/(m·K) 0,032 Acustica Potere fonoisolante RW (dB) parete in mattoni forati 8+8 spessore mm 60 57 *: rapporto di prova effettuato presso l’Istituto Giordano.
0,032
57*
Reazione al fuoco Euroclasse
F
209
A1
ELENCO PRODOTTI
Pannelli autoportanti in lana di vetro non idrofili trattati con speciali leganti a base di resine termoindurenti.
EXTRAWALL VV
Reazione al fuoco Euroclasse
■ XL K
1500 ÷ 25.000
ELENCO PRODOTTI
■ Mupan K
■ Mupan
pag. 142
Pannelli autoportanti in lana di vetro non idrofili trattati con speciali leganti a base di resine termoindurenti. Il Mupan K è rivestito su una faccia con carta kraft bitumata con funzione di freno al vapore, e sull’altra con un velo di vetro. Il Mupan é rivestito su entrambe le facce con un velo di vetro.
■ le applicazioni Termica
MUPAN K
MUPAN
Conduttività termica a 10°C 0,035 W/(m·K)
0,035
Acustica Potere fonoisolante RW (dB) parete in mattoni forati 8+8 spessore mm 60 57 *: rapporto di prova effettuato presso l’Istituto Giordano.
57*
Reazione al fuoco Euroclasse
■ Mupan ALU
pag. 144
Pannello autoportante tutt’altezza in lana di vetro non idrofilo trattato con speciale legante a base di resine termoindurenti, rivestito su una faccia con carta kraft alluminio con funzione di freno al vapore, e sull’altra con un velo di vetro. Il pannello è pretagliato dalla parte della lana di vetro nel senso longitudinale a 60 cm.
F
A1
■ le applicazioni Termica Conduttività termica a 10°C W/(m·K)
0,034
Acustica Potere fonoisolante RW (dB) parete in mattoni forati 8+8 spessore mm 60
57
Reazione al fuoco Euroclasse
■ PB
pag. 146
Pannello in lana di vetro non idrofilo trattato con speciale legante a base di resine termoindurenti, rivestito su una faccia con carta kraft bitumata.
F
■ le applicazioni Termica Conduttività termica a 10°C W/(m·K)
0,038
Acustica Costante di attenuazione acustica (dB/m)
72
Reazione al fuoco Euroclasse
210
F
■ Optima
pag. 148
OPTIMA è un sistema moderno, facile e veloce per la ristrutturazione e l’isolamento termico e acustico delle pareti dall’interno. È una soluzione rapida e a secco, che non richiede colle e tempi d’asciugatura, adattabile ad ogni parete di base, sistema di cablaggio e di passaggio degli impianti.
■ E100 S
pag. 150
Pannello autoportante in lana di vetro non idrofilo trattato con speciale legante a base di resine termoindurenti, nudo.
■ le applicazioni Termica Conduttività termica a 10°C W/(m·K)
0,031
Acustica Costante di attenuazione acustica (dB/m)
200
Reazione al fuoco Euroclasse
■ E40
pag. 154
■ le applicazioni Termica Conduttività termica a 10°C W/(m·K)
0,035
Acustica Costante di attenuazione acustica (dB/m)
91
Reazione al fuoco Euroclasse
A1
211
ELENCO PRODOTTI
Pannello autoportante in lana di vetro non idrofilo trattato con speciale legante a base di resine termoindurenti, nudo.
A1
ELENCO PRODOTTI
■ Par
pag. 156
Pannello arrotolato in lana di vetro non idrofilo trattato con speciale legante a base di resine termoindurenti, rivestito su una faccia con un velo di vetro.
■ le applicazioni Termica
PAR 45
PAR 70
Conduttività termica a 10°C 0,038 W/(m·K)
0,040
Acustica Potere fonoisolante RW (dB) parete in gesso rivestito 12,5x3 + 12,5x2 52* *: rrapporto di prova effettuato presso l’Istituto Nazionale Galileo Ferraris.
54*
Reazione al fuoco Euroclasse
■ Fill XP
pag. 158
Pannello autoportante in lana di vetro non idrofilo trattato con speciale legante a base di resine termoindurenti, imbustato con polietilene nero termosaldato sui quattro lati.
A1
A1
■ le applicazioni Termica Conduttività termica a 10°C W/(m·K)
0,035
Acustica Costante di attenuazione acustica (dB/m)
85
Reazione al fuoco Euroclasse
F
Su richiesta, è possibile imbustare il prodotto con un polietilene nero autoestinguente in Classe 1.
■ Calibel CBV ■ Calibel SBV
pag. 160
Contropareti costituite da un pannello in lana di vetro incollato a una lastra di gesso rivestito. Il Calibel CBV ha interposto un foglio di alluminio con funzione di freno al vapore. Il Calibel SBV è senza freno al vapore.
■ le applicazioni Termica
CALIBEL CBV
Conduttività termica a 10°C W/(m·K) spess. mm 80 0,034
CALIBEL SBV
0,034
Acustica Potere fonoisolante RW (dB) parete in mattoni forati 8 spessore mm 12,5+40 53* 53 *: rapporto di prova effettuato presso l’Istituto Elettrotecnico Nazionale G. Ferraris. Reazione al fuoco Euroclasse spess. mm 20-50 A2-s1,d0 A2-s1,d0 spess. mm 80 F F
212
■ X60 VN
pag. 162
Pannello autoportante in lana di vetro non idrofilo trattato con speciali leganti a base di resine termoindurenti. E’ rivestito su una faccia con un velo di vetro nero.
■ le applicazioni Termica Conduttività termica a 10°C W/(m·K)
0,032
Acustica Costante di attenuazione acustica (dB/m)
120
Reazione al fuoco Euroclasse
■ Capp8
pag. 164
Pannello in lana di vetro ad alta densità, trattato con speciali leganti a base di resine termoindurenti e con altri componenti che conferiscono un elevato livello di idrorepellenza. Il pannello è senza rivestimenti.
A1
■ le applicazioni Termica Conduttività termica a 10°C W/(m·K) Acustica Potere fonoisolante RW (dB) parete in mattoni forati 12+8 spessore mm 80 *: rapporto di prova effettuato presso l’Istituto Giordano.
0,037
52*
Reazione al fuoco Euroclasse
■ Isoboard A-E
pag. 166
■ le applicazioni Termica Conduttività termica a 10°C W/(m·K)
0,038
Reazione al fuoco Euroclasse
A1
213
ELENCO PRODOTTI
Pannello semirigido in lana di roccia, non idrofilo, trattata con speciali leganti a base di resine termoindurenti, senza rivestimento.
A2-s1,d0
ELENCO PRODOTTI
■ Isoboard A-F
pag. 168
Pannello semirigido in lana di roccia, non idrofilo, trattata con speciali leganti a base di resine termoindurenti, senza rivestimento.
■ le applicazioni Termica Conduttività termica a 10°C W/(m·K)
0,036
Reazione al fuoco Euroclasse
■ Roofix PT
pag. 172
Pannello in polistirene estruso senza pelle di estrusione con bordi ortogonali e frasature su entrambe le facce.
A1
■ le applicazioni Termica Conduttività termica a 10°C W/(m·K)
0,034
Meccanica Resistenza alla compressione con deformazione del 10% (kPa)
200
Reazione al fuoco Euroclasse
■ Isover EPS
pag. 174
Pannelli in polistirene espanso sinterizzato con bordi diritti per l’isolamento a cappotto. La gamma Isover EPS comprende 3 tipologie di prodotti in polistirene espanso sinterizzato con differenti prestazioni meccaniche e termiche: Isover EPS 038
tipo EPS 80
Isover EPS 036
tipo EPS 100
Isover EPS 035
tipo EPS 120
■ le applicazioni Termica
EPS 038
EPS 036
EPS 035
Conduttività termica a 10°C W/(m·K) 0,038 0,036 0,035 Meccanica Resistenza alla compressione con deformazione del 10% (kPa) 80 100
120
Reazione al fuoco Euroclasse
214
E
E
E
E
■ Florapan Plus
pag. 176
Pannello semi-rigido nudo in lana di canapa.
■ le applicazioni Termica Conduttività termica a 10°C W/(m·K)
0,041
Reazione al fuoco Euroclasse
■ Akustrip
pag. 178
Strisce di feltro ad alta grammatura con una faccia impregnata a saturazione parziale da una speciale miscela bituminosa rifinita con un tnt polipropilenico.
■ Ekosol N
pag. 190
■ le applicazioni Acustica Livello di rumore di calpestio ΔLw (dB)
24
■ le applicazioni Termica Conduttività termica a 10°C W/(m·K)
0,031
Acustica Livello di rumore di calpestio ΔLw (dB) spessore mm 15 31* *: rapporto di prova effettuato presso Istituto Elettronico Galileo Ferraris. Reazione al fuoco Euroclasse
A2-s1,d0
215
ELENCO PRODOTTI
Pannello in lana di vetro trattato con speciale legante a base di resine termoindurenti, nudo.
F
ELENCO PRODOTTI
■ Fill XR
pag. 192
Feltro in lana di vetro trattato con speciali resine termoindurenti, imbustato con polietilene nero termosaldato sui quattro lati.
■ le applicazioni Termica Conduttività termica a 10°C W/(m·K)
0,040
Reazione al fuoco Euroclasse
F
Su richiesta, è possibile imbustare il prodotto con un polietilene nero autoestinguente in Classe 1.
■ Fonas 31
pag. 194
Feltro costituito da un tessuto non tessuto in fibra di poliestere ad elevata grammatura accoppiato ad una membrana bituminosa. Il prodotto è rivestito in superficie con un film polietilenico ed è dotato di una cimosa su un bordo e di una banda autoadesiva sull'altro per la sigillatura delle giunzioni.
■ FonaSoft
pag. 196
Feltro in fibra di poliestere accoppiato ad una membrana bituminosa munita di cimosa con banda autoadesiva.
■ le applicazioni Acustica Livello di rumore di calpestio ΔLw (dB) *: rapporto di prova effettuato presso CSI. Rigidità dinamica effettiva s’t (MN/m3) con precarico
32
■ le applicazioni Acustica Livello di rumore di calpestio ΔLw (dB) *: Stima effettuata secondo la norma UNI TR 11175 Rigidità dinamica effettiva s’t (MN/m3) con precarico
216
31*
26*
34
■ Fonas 2.8
pag. 198
Feltro ad alta grammatura con una faccia impregnata a saturazione parziale da una speciale miscela bituminosa. E’ rivestito con un film plastico munito di linguetta dotato di una banda adesiva sul bordo opposto per la sigillatura delle giunzioni.
■ Fonas PE
pag. 200
Feltro in polietilene espanso reticolato a celle chiuse.
■ le applicazioni Acustica Livello di rumore di calpestio ΔLw (dB) *: rapporto di prova effettuato presso Istituto Giordano. Rigidità dinamica effettiva s’t (MN/m3) con precarico
pag. 202
Acustica Livello di rumore di calpestio ΔLw (dB) spessore mm 5 *:stima effettuata secondo la norma UNI TR 11175
PERISOL: strisce in rotoli con nastro autoadesivo.
20*
89
■ le applicazioni Meccanica Resistenza alla compressione con deformazione del 10% (kPa)
PERISOL L: fasce ortogonali autoadesive. PERISOL AE: accessori per angoli esterni. PERISOL AI: accessori per angoli interni. PERISOL MP: accessori per montanti porte.
217
10,1
ELENCO PRODOTTI
Accessori autoadesivi di desolidarizzazione in polietilene espanso a celle chiuse.
50
■ le applicazioni
Rigidità dinamica apparente s’t (MN/m3) spessore mm 5
■ Perisol
24*
Note
218
Solaio interpiano Struttura in latero cemento (18+4cm) Isolante consigliato
EKOSOL N
219
Guida
■
Guida alla messa in opera e istruzioni d’uso
PER L’ISOLAMENTO TERMICO
PER L’ISOLAMENTO ACUSTICO
■ Assicurare un perfetto accostamento dei pannelli/feltri in lana di vetro per garantire la continuità dell’isolante.
■ Assicurare la continuità dell’isolamento.
■ Verificare la buona tenuta all’aria delle strutture e in particolare nel caso di sottotetti.
■ Contro i rumori da calpestio: - desolidarizzare il massetto con solaio portante e dalle pareti con dei nastri resilienti. - evitare ogni collegamento rigido sotto i massetti per evirate la creazione di ponti acustici.
■ Evitare di comprimere gli isolanti. ■ Nel caso di più strati di isolante, si consiglia di posare i prodotti con giunti sfalsati per ridurre i ponti termici. Inoltre, dall’interno verso l’esterno, il primo isolante deve avere un freno al vapore posto verso l’ambiente caldo, mentre il secondo strato deve essere traspirante. ■ In corrispondenza dei giunti tra pannelli, utilizzare un nastro adesivo per garantire la continuità del freno al vapore. ■ La funzione del freno al vapore è quella di evitare ogni rischio di condensa all’interno del materiale isolante. Per questo motivo deve essere posato verso il lato riscaldato dell’abitazione, ovvero verso l’interno dei locali. ■ Nel caso di prodotti rivestiti con carta kraft alluminio retinata, si consiglia di lasciare un’intercapedine d’aria di circa 1,5 cm tra il rivestimento e il tamponamento interno in laterizio.
220
■ Contro i rumori aerei: vedi note a pag. 54
■
Istruzioni d’uso LEGGERE LE ISTRUZIONI Scegliere i prodotti idonei per l’applicazione di isolamento da realizzare, consultando gli appositi cataloghi. AREARE L’AMBIENTE DI LAVORO Effettuare, possibilmente, le operazioni di taglio in luoghi aperti, altrimenti, areare i locali. IL TAGLIO DELL’ISOLANTE Per il taglio in larghezza è preferibile tagliare il rotolo ancora imballato con un adeguato utensile: così facendo, una volta aperto, il prodotto si srotola istantaneamente e riacquista il suo spessore nominale. Nel caso in cui il prodotto isolante debba essere posato tra due travetti o tra pilastri, si consiglia di tagliare l’isolante 1 cm più largo dello spazio disponibile per garantire l’assenza di ponti termici e acustici. La lana d vetro si taglia semplicemente con un coltello con lama a denti fini. TENERE PULITI GLI AMBIENTI DI LAVORO Raccogliere gli eventuali sfridi di lavorazione in sacchi di polietilene. I rifiuti sono considerati rifiuti “non pericolosi", D.I. 22/97 del 5/2/1997 (Rifiuti da costruzione o demolizione vetro – codice CER 170202; rifiuti solidi urbani o assimilabili da commercio, industrie ed istituzioni inclusa la raccolta differenziata -vetro codice CER 200102- alleg. I paragrafo 2,4 D.M. del 5 Febbraio ‘98). PRECAUZIONI DI IMPIEGO "Lo sfregamento meccanico di fibre sulla pelle può' causare una sensazione momentanea di prurito." La manipolazione delle lane minerali può causare un’irritazione superficiale e passeggera della pelle che scompare dopo un semplice lavaggio con acqua. Si tratta di una irritazione meccanica e non chimica, dovuta all’aspetto abrasivo insito nelle fibre. Si consiglia di utilizzare guanti idonei a ridurre il contatto prolungato con la lana di vetro. Al termine del lavoro, lavarsi con acqua corrente.
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Note informative
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Note
È fondamentale premettere che il calcolo dell'indice EPi quale elemento necessario per la certificazione energetica degli edifici, dipende da molti fattori; non può quindi essere determinato se non in presenza di tutti questi elementi. Isover Saint-Gobain, con questo documento, vuole dare una prima sintetica risposta alle problematiche che gli operatori del settore dovranno affrontare e risolvere. Le soluzioni Isover Saint-Gobain illustrate in questo documento consentono, con le precisazioni più avanti riportate, il rispetto dei nuovi valori di trasmittanza U previsti dalla legge. Devono essere considerate, in questa fase, solo come un valido riferimento ed aiuto. Quindi, per quanto attiene ai quadri riepilogativi, facciamo presente che gli spessori degli isolanti derivano da diverse considerazioni ed in particolare: ■ dai valori della conduttività termica dichiarata λD e garantita da Isover Saint-Gobain in ottemperanza ai disposti della marcatura CE; ■ dall'ipotesi che le varie strutture esaminate siano tutte “a ponte termico corretto” così come definito dal DECRETO LEGISLATIVO n. 311; ■ da calcoli semplificati che non prendono in considerazione ad esempio il controllo dell’inerzia termica. Infatti le norme sul raffrescamento estivo (EPe) non sono ancora state emesse ed è facilmente prevedibile quindi che nel breve gli spessori di isolante nelle zone più calde (A, B e C) debbano essere rivisti in aumento; ■ da considerazioni di adeguato comfort ambientale; ■ da ragioni economiche legate al rapporto costo / benefici.
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In relazione a quanto sopra precisato gli spessori citati devono intendersi come valori di primo approccio modificabili tenendo conto della conduttività termica “utile” degli isolanti in opera, cioè nelle reali condizioni di esercizio, in base al sistema applicativo scelto, al contenuto di umidità, alla qualità della posa in opera, ecc. (secondo Norma UNI 10351).
N.B.: Il compito di definire gli spessori esatti dell'isolamento compete ai sensi di legge a chi ne ha la oggettiva responsabilità. Le garanzie prestate da Isover Saint-Gobain si riferiscono unicamente alle caratteristiche riportate sulle schede tecniche dei propri prodotti e non si estendono alle applicazioni qui suggerite, come pure a quanto attiene in generale alle prescrizioni previste nei DECRETI LEGISLATIVI n. 192 e 311. I valori delle prestazioni acustiche riportati nel presente documento derivano da certificati di laboratorio (quando disponibili) o da calcoli teorici. Essendo i requisiti acustici suddetti relativi solo a condizioni di prova di laboratorio, sarà compito di chi ne ha la responsabilità ai sensi di legge, determinare i valori delle soluzioni nelle reali condizioni d’esercizio in base a tutti gli elementi in suo possesso. Per tutti questi motivi, gli spessori citati devono intendersi come orientativi, non vincolanti e quindi non utilizzabili come documentazione di progetto o di verifica.
Glossario
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Terminologia utilizzata
■ BARRIERA AL VAPORE Ha la funzione di impedire al vapore acqueo di diffondersi in modo incontrollato all’interno della struttura e giungere a contatto di superfici fredde che ne causino la condensazione. Generalmente è realizzata mediante lamine metalliche associate a materiali bituminosi nel caso di coperture, e con carta kraft alluminio retinata nel caso di pareti. ■ COPERTURA OCCASIONALMENTE PRATICABILE (calpestabile) Copertura accessibile solo per le operazioni di manutenzione del manto impermeabilizzante o di macchinari ed altri elementi (antenne TV, torrette evaporative, aeratori, ecc.). ■ COPERTURA PEDONABILE Copertura soggetta al transito di pedoni. In fase di progetto, si tiene quindi conto dei carichi di sovraffollamento. ■ FINIRE A FRATTAZZO Si realizza utilizzando un frattazzo con lama plastica con il quale, attraverso un movimento circolare sulla superficie, si asporta la parte di finitura eccedente lo spessore dell'inerte e si conferisce alla superficie un effetto "graffiato". ■ FRENO AL VAPORE Ha la funzione di ridurre il passaggio del vapore acqueo, controllando il fenomeno della condensa all’interno degli elementi costituenti la struttura. Viene realizzato con rotoli a base bituminosa nel caso di coperture, e con carta kraft bitumata nel caso di pareti. ■ MASSETTO DI RIPARTIZIONE DEI CARICHI La sua funzione è quella di ripartire su una superficie più ampia i carichi puntiformi e di formare un sottofondo rigido per le pavimentazioni che lo richiedano. Di regola si realizza armando con una rete metallica elettrosaldata un massetto di calcestruzzo, avente uno spessore non inferiore a 5 cm. ■ MATERIALE NON FIBRATO Parte di densità contenuta in un pannello in lana minerale sotto forma di microsfere (granuli) non adese al pannello stesso le quali non apportano nessun beneficio di carattere termico o acustico e che di fatto costituiscono una sostanziale perdita di peso e massa. ■ RINZAFFO Intonacatura leggera (di norma spessore 1 cm) applicata su tutta la superficie di una parete di laterizi allo scopo di compensare l’eventuale mancata sigillatura delle fughe verticali tra questi e di correggere gli eventuali difetti di planarità della parete.
■ STRATO ANTIRADICE Protegge gli strati sottostanti dagli attacchi delle radici delle piante, nelle terrazze giardino. Si realizza con membrane bituminose trattate con speciali sostanze chimiche antiradice, oppure armate con lamine metalliche. ■ STRATO DI DIFFUSIONE DEL VAPORE Impedisce la formazione di pressioni anomale all’interno degli elementi costituenti la copertura, conseguenti ad evaporazione di acqua occlusa. Messo in comunicazione con l’esterno tramite opportuni aeratori (caminetti di ventilazione), consente l’estrazione del vapore dalla copertura. È normalmente realizzato mediante rotoli a base bituminosa forati. ■ STRATO DI IMPRIMITURA (Primer) Strato avente la funzione di modificarele caratteristiche superficialidello strato sottostante, al fine di favorire il consolidamento superficialedel piano di posa e l’aggrappaggio degli elementi o strati sovrastanti. Si realizza stendendo del primer bituminoso, a spruzzo o a pennello. ■ STRATO DI PENDENZA Ha lo scopo di portare la pendenza della copertura al valore richiesto (ad es. per permettere un rapido deflusso dell’acqua, qualora l’elemento portante non sia dotato della pendenza necessaria). Solitamente è realizzato con un massetto di malta cementizia. ■ STRATO DI VENTILAZIONE Strato avente la funzione di contribuire alla regolazione delle caratteristiche igrometriche della copertura attraverso ricambi d’aria naturali o forzati. ■ STRATO FILTRANTE Trattiene il materiale polverulento, pur lasciando libero il passaggio delle acque meteoriche. Viene realizzato solitamente con fogli di poliestere non tessuto di adeguata grammatura. ■ STRATO DRENANTE Favorisce lo smaltimento rapido, per gravità, dell’acqua raccoltasi all’interno della copertura. Solitamente viene impiegato in abbinamento ad uno strato filtrante, specie nelle terrazze giardino, dove è previsto il contatto con il terreno da coltura. Si realizza con uno strato di ghiaia di opportuna granulometria. ■ TETTO CALDO Copertura piana isolata all’estradosso della soletta nella quale l’elemento di tenuta (impermeabilizzazione) è posto sopra l’elemento isolante. ■ TETTO ROVESCIO Copertura piana isolata all’estradosso della soletta nella quale l’elemento di tenuta (impermeabilizzazione) è posto sotto l’elemento isolante.
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Note
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Solaio interpiano Struttura in latero cemento (18+4cm) Isolante consigliato
EKOSOL N
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ELENCO PRODOTTI
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Prodotti e loro applicazioni
- AKUSTRIP - BAC CF Roofine® - BAC CF N Roofine® - BLOCK TR - CALIBEL CBV - CALIBEL SBV - CAPP8 - E40 - E60 S - E60 S - E100 S - EKOSOL N - EXTRAWALL - EXTRAWALL VV - FILL XP - FILL XR - FLORAPAN PLUS - FONAS 2.8 - FONAS 31 - FONASOFT - FONAS PE - IBR CONTACT - IBR K - IBR N - ISOBOARD AE - ISOBOARD AF - ISOVER EPS - MUPAN - MUPAN ALU - MUPAN K - OPTIMA - PAR - PB - PERISOL - ROOFIX - ROOFIX - ROOFIX PT - SUPERBAC Roofine® - SUPERBAC N Roofine® - SYNTO LIGHT - VAPO LIGHT - VARIO - X60 VN - XL - XL K
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176 102 102 106 158 158 162 152 98 150 148 188 136 136 156 200 174 194 190 192 196 96 94 94 164 166 172 140 142 140 146 154 144 198 104 168 170 100 100 110 108 112 160 138 138
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Creare soluzioni efficienti di isolamento termico e acustico per garantire un comfort sicuro e proteggere lâ&#x20AC;&#x2122;ambiente.
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Soluzioni per l’isolamento - Edilizia 2010
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Saint-Gobain Isover Italia S.p.A. Via Donizetti 32/34 24043 Vidalengo di Caravaggio (BG) ITALIA Tel. + 39 0363 318 400 Fax. + 39 0363 318 337 www.isover.it
Questo Manuale Tecnico ha lo scopo di fornire una guida rapida per aiutarvi a trovare informazioni utili sull’isolamento in edilizia. Le informazioni contenute in questo Manuale Tecnico si basano sullo stato attuale delle nostre conoscenze ed esperienza e sono state compilate con attenzione. Dovessero essere tuttavia presenti informazioni inesatte, è da escludersi negligenza grave da parte nostra. Tuttavia, non accettiamo alcuna responsabilità per attualità, correttezza e completezza di tali informazioni in quanto non sono da escludersi errori non intenzionali e non è possibile garantire un aggiornamento continuo. Saint-Gobain Isover Italia S.p.A. si riserva il diritto di apportare in ogni momento e senza preavviso modifiche di qualsivoglia natura a uno o più prodotti, nonché di cessarne la produzione. 03/2010
Soluzioni per l’isolamento Edilizia