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magazine competizioni e news
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TESTI redazione Sport Inside FOTOGRAFI Davide Messora Fabio Principe Studio Focus PROGETTO GRAFICO Cristina Balestrini
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L’INTERVISTA Veronika Widmann di Riccardo Tagliabue
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IL PERSONAGGIO Riccardo Tagliabue della Redazione
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LA PROVA Chevrolet Silverado della Redazione
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INDICE 01.2021
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LE COMPETIZIONI SESTOLA buona la prima della Redazione
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SESTOLA
buona
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a Coppa Italia di Downhill 2021 è iniziata il 15 e 16 maggio dalla località di Sestola, in provincia di Modena. Il tracciato curato dal Bike Park Cimone è
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stato in grado di assorbire l’urto dei quasi 400 partecipanti. Un successo incredibile che ha entusiasmato tutti a partire dagli orgnaizzatori, per arrivare alla Federciclismo, ma soprattutto il circus della DH. Non solo tanti i partecipanti, ma anche i numerosi riders del circuito internazionale hanno
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coppaitaliadh.com
la prima confermato il successo della prova d’apertura del circuito, quest’anno organizzato dalla Sport Inside. Il tracciato ha preso il via da Pian Del falco ed è sceso fino a Sestola con oltre 3.000 metri di tracciato che ha messo a dura prova tutti i partecipanti. Ben disegnato con tratti tecnici, dove i più epserti hanno dato prova di come guidare una bici da DH. Altri tratti veloci e scorrevoli, il tutto per decirede il vinciotore assoluto di questa gara. Un circuito quest’anno di 4 tappe, decise tutte in un momento importante che non dava nessuna garanzia. Ma gli organizzatori locali e quelli dell’interno challenge hanno creduto nella disciplina e alla fine sembra
Testo a cura della Redazione Foto di Davide Messora
che tutto gli abbia dato ragione. Dopo questa gara ne aspettiamo altre 3 tutte in location importanti per il mondo Downhill: la prossima il 26/27 giugno a Caldirola, una classica del mondo DH, poi il ritorno a Sestreire, dove in passato abbiamo vissuto bellissime gare, per chiudere con una grande festa a Doganaccia. Vi aspettiamo tutti, sia alla partenza come concorrenti, che a bordo pista per tifare, perché: partire è già un vittoria!
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ncredibile, non c’è altro da aggiungere alla prova del grande campione francese Loris Vergier, che con il tempo di 2’24.419 ha staccato tutti sul traguardo di Sestola. Giunto nella località modenese in vista dei prossimi appuntamenti internazionali, per allenarsi con la sua nuova Trek, ha dato una bella dimsotrazione di essere in splendida forma fisica e di aver già raggiunto un buon felleing con la sua bici. Già dalle prove del sabato si era visto che l’uomo da battere sarebbe stato lui e così è stato. Tutti con il fiato sospeso alla domenica nella piazza di Sestola, mentre Loris faceva la sua discesa e ci si aspettava il tempone e così è stato e ha battuto i suoi avversari capitanati da Davide Palazzari, con 2’27.084 e Remi Thirion con 2’29.917. Tempi incredibili che hanno dato delle buone indicaiozni a tutti coloro che da domani andranno a girare al park di Sestola. Ottima l’organizzaizione portata avanti con grande professionalità a partire dal responsabile proprio della struttura Matteo Tini, che ha fatto tutto perfettamente, in perfetta sintonia e collaborazione con la Sport inside e il comune locale. Il forte rider transalpino ha dichiarato di essere venuto soprattutto per prepararsi ai prossimi appuntamenti che lo vedranno impegnato sia a livello europeo che mondiale. Ha detto di essersi trovato molto bene e di aver apprezzato l’organizzazione e l’accoglienza che ha ricevuto dal pubblico presente, che nel pieno rispetto delle normative sanitarie, è andato lungo il tracciato a vedere i vari passaggi del francese. Incredibile soprattutto nel “triplo” dopo una pianta,
dove Loris sfruttando perfettamente un leggero avvallamento superava un tratto di radici e tronchi composto da tre salti per gli “umani”, ma che per lui invece erano un salto unico. Un punto tecnico che ha anche visto numerose cadute ma che ha saputo fare la differenza. A breve per tutti i piloti internaizonali inizieranno le varie gare e siamo certi che questo “allenamento” sarà stato fondamentale. Un inizio per tutti dopo un anno difficile che speriamo di esserci messi alle spalle. Noi tifiamo per tutt e speriamo di rivedere Loris ancora al via di alcune nostre gare e saremo di sicuro a vederlo sulle piste del Trentino per i Campionati del Mondo a fine agosto.
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opo i primi tre riders, al quarto posto ha tagliato il traguardo Davide Cappello seguito da Fabien Barel. Sia l’italiano che il francese hanno dato vita ad una bellissima gara e per poco non sono saliti sul podio. Una gara che ha messo tutti a dura prova e piccoli errori sono costati caro e ha tolto dalla medaglia molti top riders che sicuramente speravano un risultato migliore. I primi dieci puntavano alla parte alta della classifica, ma la sfida era di livello mondiale e solo chi ha saputo interpretare al meglio le linee e forse rischiare qualche cosa di più senza commettere errori ha saputo portare a casa il risutlato. Siamo
certi che alcuni non hanno voluto prendere grossi rischi in previsione dei prossimi appuntamenti, e sono venuti a Sestola per provare in gare i nuovi mezzi e alcuni anche nuovi team. Vedere comunque tutti questi fantastici atleti darsi battaglia e poi sotto il podio festeggiarsi a vicenda vi assicuriamo che è il vero spettacolo. Avversari in pista, ma amici quando l’adrenalina della manche si abbassa. Italiani, francesi, portoghesi, tedeschi, inglesi, svizzeri, finlandesi, tutti sullo stesso piano a darsi battaglia e ha vinto il miglkiore, ma siamo certi che nelle prossime gare non staranno certo a guardare e noi siamo pronti a tifarli tutti.
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ra le ragazze presenti a Sestola, nelle Agoniste la migliore di tutte è stata Valentina Holl, che con il tempo di 2’45.700 ha preceduto Veronika Widmann e Alia Marcellini. Una discesa perfetta quella dell’austriaca in sella alla Trek, che ha dichiarato di essersi trovata molto bene su questo tracciato e ha approfittato della prima prova della Coppa Italia per un confronto con le sue avversarie e per prendere confidenza con la bici e le gare. Per tutti è stato un piacere vederla scendere, e capire un po’ di più di lei: come si concentra e come vive la gara, con grande professionalità e competenza. Anche le altre ragazze al via sono state fortissime e tutte quelle che sono salite sul podio non erano così distanti dalla prima: la Widmann seconda con 2’52.186 e la Marcellini terza con 2’53.326. Siamo certi che quest’anno a livello internazionale sarà una bella battaglia e nulla è scontato. Sotto i 3 minuti anche la quarta classificata Gloria Scarsi, con 2’54.749, a dimostrazione che tutte potevano aspirare al podio e che la differenza l’hanno fatta la capacità di lasciar scorrere in alcui tratti molto tecnici la propria bici. COPPAITALIADH magazine 1. 2021
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egli eosrdineti hanno vinto tra le ragazze Sandy Quinci e tra i ragazzi Lorenzo Mascherini, seguito da Diego Segattini e Gregorio Arnoul, dimostrando che i giovani ci sono e che hanno voglia di mergere.
ra le Master Donne è riusita a salite sul podio Martina Fumgalli (N° 508), seguita da Lelia Tasso e Giuliana Gollini. Tra gli Uomini Master, una delle categorie più numerose con quasi 150 partenti, vittoria per Marco Bevilacqua (N° 304), seguito da Roberto Oliviero e Federico Robello. Adesso l’appuntamento per tutti è a Caldirola a fine giugno e vederemo se i top riders riusciranno a replicarsi o chi potrà aspirare ai gradini più alti del podio.
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L’INTERVISTA
Veronika Widmann
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a questo primo numero del magazine
Lo sport che pratichi è in crescita da diversi anni
cercheremo di conoscere meglio
e ha un grande appeal nel mondo giovanile, come
alcuni protagonisti di questa disciplina
hai iniziato e perché?
molto spettacolare, che sta crescendo
sia in termini di numeri di partecipanti che nella
VW Ho sempre praticato sport diversi sin da
qualità di chi la pratica.
piccola. La vera passione l’ho trovata nella
Si scende su rocce, tra piante e radici, facendo
bicicletta. Ho iniziato a correre in un club di
salti ed evoluzioni incredibili e questo sport è
Mountainbike vicino casa mia perché anche i
anche molto conosciuto tra le ragazze e per
miei cugini più grandi sono andati in bici e ho
questo abiamo deciso di partire da qui, da una
pensato questo voglio provareci anche io.
delle migliori italiane che lo praticano: Veronika Widmann.
Cosa porta una ragazza a “buttarsi dalle
Ci ha spiegato qualche “segreto” di questa
montagne” con una bicicletta?
discplina e aiutato a capire meglio come ci si allena e cosa comporta lottare ad armi pari
VW Il nostro sport è un sport come ogni altro.
contro gli avversari maschi, stesse bici, stesse
È un stereotipo che le ragazze devono fare
piste, stesso cronometro, solo le classifiche sono
sport classici ideale per femmine. Io sono della
diverse, ma i tracciati sono identici.
opinione che ogni ragazza può essere in grado di fare qualsiasi sport che vuole uguale ai maschi. Poi non direi che nel nostro sport ci si butta giù da una montagna. É tanta fatica tanto allenamento sicuramente tanta passione ma tutto é anche molto più calcolato di ciò che si pensa.
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Ci vuole coraggio per affrontare alcune discese, non ti sei mai spaventata? VW Si certo che mi sono anche spaventata. Forse meglio descriverlo più come rispetto invece che paura. Nelle nostre gare tutto é studiato. Conosciamo ogni sasso, ogni radice. In gara dovremmo essere preparati e avere fatto bene il lavoro prima, quindi non c’è niente di cui essere spaventati. Ti reputi un po’ pazza, o secondo te è tutto regolare? VW Mi descriverei come una ragazza che ha una grande passione per questo sport e una voglia incredibile di migliorarsi e raggiungere gli obbiettivi. Secondo te e pazzia? Come ti alleni? Studi e hai tempo per questo? VW Ho finito i miei studi e per ora mi dedico all’allenamento e a fare le gare e ai miei progetti. Tra palestra, preparazione tecnica, allenamenti in bici da corsa, e allenamenti sulla bici da downhill la giornata é abbastanza piena. 40
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Il tuo tempo libero come lo passi? VW Vado a caminare con il mio cane, pratico Yoga, o in estate ama andare ai laghi vicino casa mia. Ami la musica e se si quale tipo? Hai un/una cantante preferito/a? VW Certo, la musica è parte del mio allenamento ma anche della mia vita. Quando faccio gli intervalli sulla bici bisogna avere il giusto ritmo per motivarsi. Però devo dire che non ho una canzone o cantante preferito/a, ascolto quello che mi piace in questo momento e che Spotify mi consiglia. Finalmente riusciremo a tornare ad andare al cinema, che genere di film ti piacciono? VW Mi piacciono i film basati su una storia vera, i gialli o anche le commedie. Siamo in un periodo molto particolare a livello mondiale, questo ha influito sul tuo stato d’animo e sulla tua attività come sportiva? VW Si certo, é un periodo molto particolare per tutti noi. Non é sempre facile restare positive, specialmente se vedi che ci sono persone che soffrono, che non possono lavorare o hanno perso una persona cara. Devo dire che mi sento fortunata che posso continuare con il mio lavoro, ad allenarmi a stare occupata. Spero che potremo fare le gare quest’anno e spero anche che arrivino giorni più lucidi e che possiamo tornare alla nostra vita normale.
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“Your potential is endless!” COPPAITALIADH magazine 1. 2021
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Alle soglie del 2021 quali sono i tuoi obiettivi?
Che rapporto hai con gli altri riders?
VW Quest’ anno noi abbiamo i mondiali in casa
VW
in Val di Sole. Una medaglia sarebbe un sogno.
amichevole. Sopratutto con Eleonora, una delle
Generalmente
un
rapporto
molto
altre italiane che corre in Coppa del Mondo. Un ricordo bello e un ricordo brutto delle tue
Ele ed io abbiamo iniziato a correre in Coppa
gare?
del Mondo nello stesso periodo e entrambe abbiamo raggiunto un percorso pieno di
VW I ricordi belli sono sempre quando va tutto
successi ma anche affrontato situazioni difficili
liscio e alla fine del weekend torni con un bell
e quello ci ha unito tanto. É bello stare in un
risultato. Come nel 2019 quando ho fatto 3° in
ambiente dove tutti sono sono più amici che
Coppa del Mondo in West Virginia. Il mio primo
avversari.
piazzamento top tre in coppa. Momenti brutti sono gli errori che comunque possono sempre succedere. Una caduta in gara che ti porta via il risultato a cui puntavi.
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Se dovessi ringraziare qualcuno, chi è il primo
Da qualche anno sei al vertice della DH, cosa
nome che ti viene in mente?
miglioreresti di questo sport e cosa terresti?
VW Il mio ragazzo Harry e la mia famiglia.
VW Mi piacerebbe che a questo sport venisse data più visibilità e che venisse anche
Come vedi la DH in questo momento e nel futuro?
riconosciuto e considerato di più nei media. Io terrei assolutamente l’ambiente familiare, il
VW Non solo il DH ma il movimento bici in
rispetto per ognuno e il divertimento.
generale sta crescendo un sacco. E bellissimo vedere cosi tanti ragazzi giovani, ma anche
Ogni tanto grazie a questo sport si incotnrano
persone con una certa età avvicinarsi a questo
persone speciali come Sofia Goggia e perché
mondo. La downhill penso rimanga una delle
no, si condivide la passione per lo sport e la
specialità di alto livello visto come la formula
bici.
uno del gravity.
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Team Challenge All’interno della Coppa Italia DH 2021 c’è anche un chellenge riservato ai team e dalla prova di Sestola al comando abbiamo il BMT Valsassina, seguito dal Trentino DH Racing e dal team Scout Bike. Vedremo dopo Caldirola come sarà la classifica provvisoria.
È ora di TORNARE IN SELLA
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Riccardo Tagliabue Testo della Redazione Foto Archivio Tagliabue
U
na vita nello sport RICCARDO TAGLIABUE, responsabile della Sport Inside, associazione che organizza la Coppa Italia DH, da sempre lavora in ambito sportivo: la sua carriera è iniziata a 18 anni per la grande passione che lo legava alle moto per poi proseguire in altre discipline.
Come è iniziata la tua carriera nel mondo dello sport? Da sempre sono stato appassionati di tutti gli sport, ho personalmente praticato veramente tante discipline sportive da giovane, ma in particolare il motociclismo mi ha sempre affascinato, soprattutto
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il motocross. Ho iniziato a correre troppo tardi per pensare di poter raggiungere dei buoni risultati agonistici, ma già da quando avevo 16 anni seguivo eventi sportivi con la macchina fotografica, poi a 18 anni ho iniziato a collaborare con la rivista Motocross, quando ancora non avevo finito gli studi. In pochi anni sono diventato inviato per gare di mondiale e Supercross USA e da li la passione si è trasformata anche in lavoro. A 24 anni ho fatto il mio primo libro di fotografia e poi ne sono seguiti circa 14 nel motocross e 4 nella velocità. Sono diventato Ufficio stampa del Team ufficiale Honda-HRC e poi anche del Team Yamaha-Chesterfiel e tanto altro. Per quasi 15 anni ho girato il mondo e ogni weekend ero in un posto diverso, vivendo circa un mese e mezzo tutti gli anni in California.
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Carriera che mi ha portato nel 1997 a vincere l’Euro Press Photo Awards e a rappresentare l’Italia nel mondo della fotografia ad Istanbul. Poi oltre alle moto è arrivato molto altro. Non solo moto quindi nel tuo lavoro? Principalmente le due ruote, non solo come photoreporter e addetto stampa, ma poi anche come organizzatore. Ho creato un’associazione sportiva che si è occupata di organizzare e gestire gare nel motociclismo, nello skateboard, nelle BMX, nel Bike Trial e molto altro. Sono stato Coordinatore Nazionale della Supermoto per la Federazione Motociclistica Italiana e ho collaborato alla gestione di eventi internazionali di Supercross e Motocross in Italia e anche all’estero. Ho sempre amato gli sport estremi e legati al mondo dei giovani e la Downhill
l’ho sempre seguita come appassionato e tra i miei riders preferiti c’era proprio Fabien Barel, che ho potuto conoscere di persona alla prima prova di quest’anno a Sestola, per me un vero piacere. A volte ci si sente come degli scolaretti, tra i miei amici ci sono grandi campioni del mondo di motocross e del motociclismo e di tanti altri sport, ma quando ti affacci per le prime volte a nuove discipline e incontri quelli che vedevi solo sul web è come se tornassi bambino. Quindi questa avventura nella DH ti ha fatto tornare giovane? Direi proprio di si, mi sembra di essere ripartito da 0. Voglio proprio ringraziare la Federazione Ciclistica che ci ha dato questa opportunità che noi della Sport Inside abbiamo colto al volo.
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Organizzare la Coppa Italia di Downhill per me e la mia associazione è stato un vero onore e siamo grati per questo. Partire con il grande successo di Sestola poi è stato incredibile, non solo per i numeri dei riders presenti, quasi 400, ma anche per i nomi che si sono presentati al via e che sono poi saliti sul podio, sia della femminile che della maschile. Poi l’incontro con Barel per me è stato il massimo, non me ne vogliano gli altri, ma a volte queste cose ti fanno apprezzare ancora di più una situazione. Anche incontrare di persona Veronika Widmann per me è stato un piacere, ci eravamo sentiti mesi fa per un’intervista su un magazine di sport al femminile e trovarla alla prima gara è stata un’altra bella sorpresa.
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Cosa ci aspetta per il futuro? Non lo sappiamo con certezza, ma noi ci impegneremo per portare la Downhill dove merita, è uno sport fantastico, con tantissimi giovani e con grandi atleti che meritano spazio sui media nazionali. Cercheremo di far crescere la visibilità di questo sport, nel quali ci sono team che investono e che credono in questo ambiente. Il ciclismo sta vivendo un momento magico e certe discipline più di altre e credo che la DH sia tra queste e non possiamo perdere questo treno. Noi non siamo solo per lo sport, ma anche per la promozione e per questo vogliamo fare degli stage per far avvicinare i giovani ed organizzare dei veri e propri camp e dalle parole passiamo subito ai fatti e già quest’anno a Sestriere, prima della Coppa Italia, terremo una settimana di camp e stiamo
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collaborando con atleti e persone della Federazione per l’organizzazione di questo evento, che speriamo sia solo l’inizio. Per i prossimi anni vogliamo crescere, vogliamo aumentare i numeri delle gare della Coppa Italia e allargarci sul territorio nazionale. Fare anche degli eventi, degli show veri e propri per la promozione dello sport. Quest’anno siamo partiti con 4 prove: la prima a Sestola, poi Caldirola, Sestriere e concluderemo a Doganaccia. Per il 2021 va bene così, ma dall’anno prossimo ci saranno altre novità sulle quali stiamo già lavorando e speriamo che la bella collaborazione con la Federciclismo, alcuni team e riders ci porti altri successi. Ci vediamo sui tracciati e come diciamo sempre noi: partire è già una vittoria!
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Prima gara COPPA ITALIA DOWNHILL 26|27 Giugno CALDIROLA (AL)
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l mitico pick-up americano Chevrolet Silverado sbarca in Italia portando il fascino made
in USA sulle strade del Bel Paese. Lo abbiamo guidato per voi su strade urbane ed extraurbane, ci
ha
qualche
accompagnato giorno
per
diventando
il nostro mezzo di trasporto durante le giornate lavorative, nel corso delle quali ci ha permesso
di
apprezzare
a
pieno le sue caratteristiche di versatilità e doti di trasporto, grazie ad un grandissimo vano di carico posteriore e un abitacolo degno di una berlina di lusso.
Silverado 1500 è importato in Italia dal Gruppo Cavauto in tre motorizzazioni differenti: due a benzina da 5.3 e 6.2 lt entrambe EcoTec3 V8 ad iniezione diretta (capaci rispettivamente di 355 e 420 CV), ed un turbodiesel 3.0 lt Duramax da
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“made
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in
Italy”,
progettato
dal
centro
Esteticamente il Silverado si presenta con
ingegneristico General Motors Global Propulsion
un look inconfondibile: un frontale imponete
System di Torino con l’obiettivo di realizzare il
che trasmette forza e potenza, dove spicca
propulsore più ecologico e pulito sul mercato.
un’ampia calandra che integra i gruppi ottici,
In esclusiva per il mercato italiano le due
ed un retrotreno caratterizzato dal pianale di
motorizzazioni benzina sono disponibili anche in
carico squadrato che riprende nel portellone
versione bifuel (benzina/GPL). Grazie all’impianto
posteriore le linee dei truck Chevy anni ’50-60.
GPL Prins di ultima generazione a iniezione diretta
Difficile passare inosservati alla guida di questo
si possono percorrere quasi 600km con meno di
4x4 Americano, che può essere personalizzato
60€. Questa particolarità rende Silverado l’unico
scegliendo tra differenti allestimenti che ne
pick-up in grado di offrire una scelta fra tre
esaltano le caratteristiche offroad o le finiture di
differenti tipi di alimentazione.
pregio dentro e fuori dall’abitacolo.
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Alla guida si apprezza subito la notevole coppia
sportive e mountain bike, oltre alle attrezzature
disponibile a bassi regimi che abbinata ad un
fotografiche. Particolarmente apprezzata, sia per
cambio automatico a 10 rapporti rende la guida
ragioni di sicurezza che come protezione in caso di
sicura e molto divertente. Tecnologia infotainment
maltempo, la copertura del vano di carico: robusta
(Apple Car Play, Android Auto, Head-Up Display),
e modulabile è l’ideale per praticità e versatilità.
la nuova configurazione dei sedili in pelle e i
Inoltre l’apertura elettrificata del portellone
grandi spazi interni esaltano le doti di comfort e
posteriore rende più agevoli le operazioni di
lusso, rendendo l’esperienza di viaggio a bordo di
carico e scarico.
Silverado unica per un veicolo che normalmente
Le dimensioni importanti del mezzo non ci hanno
viene identificato come un mezzo da lavoro.
messo in difficoltà, seppur abituati a guidare
Nel corso della nostra prova abbiamo utilizzato
veicoli molto più contenuti, ci siamo trovati subito
il piano di carico per trasportare attrezzature
a nostro agio al volante. La posizione di guida
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elevata, i comandi a portata di mano e l’ausilio dei
di aggancio. Ma anche un fuoristrada, icona di
sensori di parcheggio abbinato alle telecamere
uno stile di vita che affascina da decenni, e fa
posteriori agevolano la guida in spazi stretti,
sognare gli amanti dell’American Style che ora
trasmettendo fiducia e sicurezza nelle manovre.
possono smettere di sognare e mettersi al volante
I consumi, in relazione alle dimensioni e alla
del proprio mito anche sulle strade di casa nostra.
cubatura del propulsore, sono nella norma. Chevrolet Silverado 1500 si rivela essere un ottimo
Silverado è disponibile in Italia presso la rete di
partner nel lavoro grazie alle grandi doti di carico,
concessionari del Gruppo Cavauto AMERICAN
la possibilità di trasportare fino a 6 passeggeri
DIVISION, con prezzi a partire da 58.950.000€
nella configurazione Autocarro N1 (non è soggetto
iva esclusa con una garanzia di 3 anni o 100.000
a superbollo e permette il recupero dell’IVA) e alla
Km.
dotazione specifica per il traino di rimorchi, come la telecamera posteriore dedicata alle operazioni
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