X Inside Magazine N° 32

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www.xinsidemagazine.com numero

MXGP 2015

MAGGIORA - Teutschenthal

S1GP 2015

GP OF POLaND

Interview - Giuseppe Luongo Al Motorsport


NUMERO 32


Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo, in ogni genere o linguaggio, per via qualsiasi tipo di sistema meccanico, elettronico o di memorizzazione delle informazioni, salvo previa autorizzazione da parte dell’ Editore, a eccezione di brevi passaggi e recensioni, purchè con obbligo di citazione della Testata. Il contenuto di quest’opera, anche se curato con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per involontari errori o inesattezze o per un uso improprio delle informazioni contenute. Gli Autori e l’Editore non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per incidenti di qualsiasi natura o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’uso improprio delle informazioni contenute.

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CONTRIBUTORS: Fabio Principe, Davide Messora, Filippo Camaschella, Domenico Mussillo Samantha Pacolini Giuseppe Merigo

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Siamo arrivati ad un punto cruciale della stagione e abbiamo un nuovo leader Romain Febvre, il francese ufficiale Yamaha è il rookie, vuoi anche per le disavventure altrui ma si è già vinto tre Gp, potrà essere costante e portarsi a casa il mondiale? Questo lo sapremo solo a Glen Helen.... Troppi infortuni stanno caratterizzando questo mondiale e la questione sta diventando preoccupante, Nagl ha perso la tabella rossa e la corsa al titolo non è ancora compromessa ma bisognerà capire quando rientrerà. Herlings clavicola rotta ma può amministrare 100 punti di vantaggio. Gli organi competenti dovranno interrogarsi sul perchè di tutti questi infortuni, moto, piste, troppo agonismo? Vedremo quali saranno le risposte che ci arriveranno. Nella redazione di X Inside entra un nuovo collaboratore con una rubrica molto particolare: Filippo Camaschella che ci parlerà di preparazione fisica, ben arrivato e buon lavoro! Buona lettura!!!!

Davide Messora

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CONTENUTI

MXGP 2015 S1GP Europe Interview Giuseppe Luongo AL MOTORSPORT Preparazione Fisica INTERNAZIONALI SM Raduno MX GIRLS SUZUKI RM-Z 250 2016 HONDA CRF 2016


Testo e Foto Davide Messora

MXGP MAGGIORA - TEUTSCHENTAL

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ROUND 9

GP of ITALY

Il Gp di Maggiora entrerà nella storia come la gara più spettacolare degli ultimi tempi. Stefano e Paolo le due menti di Maggiora park hanno fatto un’altro grande sforzo per rendere la pista ancora più bella e accogliente per adetti ai lavori e pubblico, peccato che il brutto tempo ha cercato di rovinare un grande evento ma grazie allo staff che ha lavorato senza sosta le gare sono state meravigliose. Questo nono appuntemtno mondiale ha consacrato il rookie Romanin Febvre che dopo la vittoria in Francia è salito sul gradino più alto del podio per la seconda volta consecutiva. Il giovane pilota francese ha compiuto qualcosa che solo i grandi di questo sport hanno fatto, dominato la prima manche e nella seconda ha concluso secondo dopo una caduta che poteva mettere fuori gioco diversi piloti e con il manubrio storto e senza la leva del freno anteriore. Chapeau!!!! Maggiora non è stato soltanto Febvre, Antonio Cairoli che non ha mai avuto un grandissimo feeling con la pista novarese nella manche di qualifica dopo una partenza incredibile è caduto sul salto in salita e si procurato una doppia frattura alla mano sinistra e un sub lussazione al gomito. Antonio però è una di quelle persone che non mollo e domenica, incerottato, si è


presentato dietro al cancello. Cairoli ha stretto i denti ed è riuscito a conquistare un 13° posto assoluto, se si pensa che Nagl ha commesso un errore nella prima manche è riuscito a perdere solo 11 punti. Maggiora è stata anche la gara di altri Italiani, David ha infiammato il pubblico riuscendo a tenere la testa di gara uno per diversi giri andando a tagliare il traguardo in seconda posizione, Philippaerts si meritava il podio e non ci è salito solo per la discriminante della seconda manche. Alessandro Lupino ha fatto vedere tutto il suo valore con una grndissima partenza in gara 1 chiusa al quinto posto, e se non avesse commesso qualche errore di troppo avrebbe fatto meglio della 14° assoluta. L’Italia porta bene a Tim Gajser dopo la vittoria ad Arco di Trento si porta a casa anche Maggiora, lo sloveno pilota ufficiale HRC in seno al Team Gariboldi è ormai pronto per il grande salto, Tim alle volte sbaglia ancora tanto ma quando è in giornata è un osso duro per tutti e Herlings lo sa molto bene, l’olandese ha un vantaggio sugli avversari imbarazzante e lo sa bene e quando non può vincere amministra, una dote che fino alla stagione scorsa non aveva. Gajser non ha dominato ha chiuso terzo e secondo e questo ci fa capire la sua maturità, nella prima manche su di una pista al limite dell’impraticabilità ha cercato di non fare errori, ha lasciato sfogare Tonkov, che si è portato a casa la vittoria, in gara due è caduto in un contatto con un avversario, e nella seconda invece ha provato ad andare a prendere Helrings ma poi ha alzato il ritmo sapendo di aver vinto il Gp.





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Maggiora non è un semplice gp come gli altri ma è la gara che regala qualcosa alla storia in ogni edizione. Maggiora 2015 sarà ricordata per il fango la sofferenza di Cairoli e per un francese che regala emozioni, Romain Febvre nato nella supermoto passato al cross per non smettere di fare il pilota, nella Mx2 era considerato un buon pilota un giocoliere con la moto ma nella MXGP la classe regina è scoppiato tutto il suo talento, esuberante e sempre con il sorriso sulle labbra. Sarà il pilota del futuro, a noi piace pensare che potrà essere un pretendente al titolo già in questa stagione!


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Ph. Samantha Pacolini 29


ROUND 10

GP of GERMANY

Il Gp della Germania possiamo dire che è stata la Caporetto del Motocross, ci sono stati tre infortuni seri durante il fine settimana. Il primo quello che ha lasciato tutti con il fiato sospeso è stata la rottura della caviglia di Max Nagl durante la manche di qualifica, il tedesco in una lunga cirva a sinistra a perso il controllo della sua moto e un avversario non ha potuto evitarlo, nell’impatto Max si è procurato la rottura, Philippaerts che arrivava da dietro non ha potuto evitare l’Husky, David fortunatamente ha riportato solo una grande botta alla spalla ed è riuscito a prendere il via alle gare. Nagl subito trasportato all’ospedale è stato operato per ridurre la fratture e già nella giornata di domenica trapelava la voce che vorrebbe correre in Svezia. Altre due importanti pedine si sono rotte, Jeffrey Herlings forse ha esagerato con uno scrubb cadendo si è procurato la rottura della clavicola, Tonkov in battaglia con Gajser è caduto andando a lussarsi la spalla.

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Gli infortuni si susseguono, ormai non c’è Gp senza un bottino di feriti, a che cosa sono dovuti tutti questi incidenti? I piloti hanno sicuramente alzato l’asticella verso l’alto le prestazioni soprattutto nella 450 sono diventate mostruose, forse anche le piste iniziamo ad essere vecchie per questi mezzi, oppure è solo il caso la sfortuna, certo in questo 2015 ne abbiamo già persi forse un pò troppi, Villopoto e Rattray, Nagl Cairoli non è al massimo della forma e corre con due fratture. Non è il nostro compito far sentenze o giudicare ma forse federazioni e case costruttrici dovrebbero riflettere su questa cosa. Ma lo spettacolo in cruccolandia non è mancato, Romain Febvre è la nuova tabella rossa della MXGP, si ha vinto ancora il francese sembra non volere fermarsi. Quando nella seconda manche dopo una partenza difficoltosa, Romain si trovava al secondo posto e ha provato ad andare a prendere Paulin in testa ma il suo box è riuscito a farlo ragionare tirando, si fa per dire i remi in barca. I due piloti Honda Paulin e Bobryshev sembrano usciti dal loro torpore, Gautier è salito sul secondo gradino del podio, unico risultato di nota negli ultimi Gp.

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Dobbiamo anche fare un elogio per Kevin Strijbos che tiene alto il nome della Suzuki ufficiale, Kevin dopo l’infortunio è tornato a Maggiora ed ha subito convinto grazie ai due terzi posti conquistati di fila. Tim Gajser ha approfittato alla grande dell’infortunio di Herlings, portandosi a casa la vittoria. Un primo e un secondo posto gli hanno fruttato il gradino più alto del podio e la seconda posizione in campionato, certo 100 punti sono tanti ma anche in questo caso bisognerà capire come e quando rientrerà Jeffrey. Con buone probablità lo si vedrà in pista in Svezia e siamo sicuri che non si tirerà indietro. Max Anstie che ha vinto gara 2, il pilota inglese del Team Dixon non ha avuto fin qui una stagione facile tra rotture meccanche ed errori non ha raccolto quello che avrebbe potuto. Valentin Guillod che sta correndo con 4 dita rotte del piede

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INTERVIEW


Foto Davide Messora Testo Davide Messora

GIUSEPPE LUONGO Come ogni anno abbiamo incontrato il grande capo di Youthstream Giuseppe Luongo, che ci ha raccontato come ha vissuto queste prime gare e cosa bolle in pentola per il futuro. Prime gare come sono andate e come le ha vissute?

-Molto bene, sportivamente fantastiche, diversi vincitori e questo fa prevedere un campionato combattuto che non si vedeva da parecchio tempo, ci sono almeno sei/sette piloti che possono vincere un Gp e puntare al titolo, questo è un campionato fantastico. Stiamo crescendo molto i risultati dei social siamo il primo motorsport dopo la formula 1 e 55


moto gp, una crescita spaventosa, le prevendite dei biglietti stanno andando alla grande e come numero di piloti siamo in crescita. L'arrivo di Villopoto come lo ha vissuto?

-Molto bene, è la ciliegia sulla torta, il suo arrivo non è un caso, ci abbiamo lavorato tanto, già tre anni fa in Belgio aveva ventilato la sua voglia di correre il Mondiale nel 2015/2016 e da quel momento abbiamo lavorato tutti insieme, con Monster e il suo manager, se il mondiale motocross era come 10 anni fa lui non sarebbe venuto e aziende come Monster e Kawasaki non avrebbero investito tanto, abbiamo fatto un grosso lavoro negli anni per arrivare dove siamo adesso, il successo di oggi non è solo grazie a Villopoto ma è il lavoro di anni e Rayn è la ciliegina sulla torta. Oggi ci sono molte persone che guardano il mondiale con occhi diversi anche se le critiche ce le fanno ancora e questo è umano. Con Villopoto nel mondiale questo potrebbe fare da traino per altri piloti Americani?

-Già vorrei dire che i piloti Europei che volevano andare in America erano quasi sempre Francesi, perchè la stampa ha sempre spinto il supercorss più del cross tradizionale e hanno messo in testa ai bambini appena si approcciavano al fuoristrada che per essere qualcuno bisognava andare negli USA, e invece nel resto d'Europa i minicrossisti sognavano di diventare campione del mondo, oggi invece abbiamo il numero 1 Americano che è venuto nel mondiale e non il contrario e questo vorrà dire qualcosa, il campione del Supercross è venuto da noi per vincere e non per cercare fortuna come hanno fatto tanti europei che hanno attraversato l'oceano. 56


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Villopoto ha aperto il cancello e diversi piloti sono interessati a venire al mondiale, in questo momento in americani si parla tantissimo del mondiale e mai era succeso come in questo momento, molti appassionati fan di Villopoto che si sono avvicinati a vedere il mondiale ora sono fan anche di Cairoli e Desalle perchè il livello è altissimo e le gare spettacolari. Il livello della MXGP è altissimo si aspettava questo innalzamento delle performance dei piloti?

-Io mi aspettavo questa cosa, il livello del mondiale non è dovuta all'arrivo di Villopoto ma soprattutto grazie all'innalzamento del livello dei campionati europei con un lavoro che è stato fatto in diversi anni, la decisione di far correre i giovani nelle stesse piste della MXGP ci ha portato addosso molte critiche ma siamo arrivati ad avere circa 200 piloti (nda dato riferito ad Arco di Trento) e il livello e la qualità si è alzato enormemente. Oggi ch arriva alla MXGP è un pilota fortissimo e chi dice che nelle piste del mondiale è difficile effettuare dei sorpassi non è vero. Abbiamo 18 piloti che hanno vinto almeno un Gp e il livello è mostruoso, se Cairoli e Villopoto e Desalle per arrivare 5° o 6° deve fare una gara incredibile, questo è grazie al livello che si è alzato e grazie al livello dei campionati europei che continua a crescere ci porterà altri campioni nella classe regina. Febvre è la dimostrazione del grande lavoro che si è fatto, e in poche gare è già a livello dei migliori in MXGP. Il Nazioni degli ultimi tre anni è la dimostrazione del livello europeo, su 9 manche disputate, 27 risultati disponibile gli americani ne hanno fatti solo 5, prima non era così, con tutto il rispetto per Rayn Dungey che è un grande campione ha trovato delle grosse difficoltà, non è un caso che il miglior pilota americano sta trovando delle difficoltà, io penso che il lavoro 59


fatto in europa, io ho combattuto per lasciare il limite di età nella MX2 per poter portare nuovi piloti nella classe regina, ed ora si vedono i risultati e ogni anno la MXGP sarà sempre più bella e combattuta. Secondo lei perchè gli americani hanno sempre snobbato il mondiale?

-Non è da imputare ne a piloti ne a fans, loro sono molto genuini, gente a cui gli piace lo sport, i piloti avevano lì il loro business e gli è sempre stato detto che i loro campionati sono sempre stati al top e hanno messo un muro tra noi e loro, chi gestiva i campionati hanno voluto creare questo muro per svalorizzarci non dicevano mondiale ma ci chiamavano “europei”, loro hanno fatto degli errori secondo me, noi abbiamo lavorato sulle piste per renderle più difficili e tecniche, lo abbiamo fatto per far crescere i piloti, loro hanno fatto il contrario disputando le gare su un giorno solo, piste piatte e semplici, ai loro piloti che sono bravissimi non hanno dato la possibilità di aumentare il loro talento e quando si trovano su piste difficili e con caratteristiche diverse, dalla sabbia al terreno durissimo, si trovano in difficoltà, il pilota deve essere completo ed essere in capace di vincere su ogni terreno. Aveva immaginato che Villopoto avrebbe vinto in Thailandia già la seconda gara?

-Il fatto che abbia vinto una gara, io non mi aspettavo che Villopoto vincesse facilmente, la pista era molto favorevole per lui e per il suo setting della moto e molto simile al sx e questo lo ha aiutato molto ma nello stesso tempo la seconda manche l'ha vinta Cairoli, la sua vittoria ha fatto bene per tutti la vittoria di Rayn ha dato nuova linfa per i suoi fan ma allo stesso tempo la vittoria di Antonio ha fatto capire che i piloti europei possono vincere ovunque. 60


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La decisone di correre a Glen Helen l'ultima gara del mondiale, perchè si pensa si arrivare ad una sfida Europa vs. America?

-Metterla alla fine ha diversi motivi, una perchè la stagione del National è finita e non andare in concorrenza con loro, se succedesse così sarebbe fantastico, il sogno sarebbe vedere la sfida finale. 2016 ci saranno delle nuove gare extra Oceano?

-Penso proprio di si, la mia intenzione di avere tre nuove gare, la Thailandia se non cambia la venue credo che potrebbe saltare, comunque penso che sia Iran, Malesia e ci stiamo rivolgendo alla Cina, in Giappone hanno tutto ma non hanno voglia di investire, ora ci vuole un promotore con l'appoggio del governo come avviene già in alcuni paesi. Stiamo trattando in Iran con il governo e la federazione loro si stanno aprendo molto e questo è un buon segnale è un paese con 70 milioni di abitanti e c'è un grande sviluppo del settore moto e il fuoristrada è in crescita ma anche in Malesia e Cina, li stiamo lavorando con aziende che organizzano grandi eventi nei due paesi e siamo sicuri di poter garantire il massimo. Ringraziamo il Signor Luongo per il tempo che ci ha dedicato.

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AL moto

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Bagnolo Mella è la capitale del Supercross nostrano, Angelo e Luca Pellegrini hanno deciso di aprire il loro team con Francesco Muratori con la 250. Angelo e Francesco correranno con le Suzuki Valenti e Luca sarà il team manager vediamo cosa hanno da raccontarci. Quale è stata l’idea che ha portato alla formazione del team?

-L’idea è venuta principalmente da Angelo, la scelta e la volontà di creare il team è stata quella di avere una cosa nostra e poter decidere in autonomia sulle scelte, come prima cosa abbiamo deciso di iniziare io e Angelo e in seconda battuta abbiamo preso Francesco Muratori per far correre anche la 250 e così si è creata la squadra completa con due piloti meccanici e tecnici. Quale è stata la difficoltà maggiore a far concretizzare dall’idea ad arrivare con la moto pronta in pista?

-Le difficoltà sono tante ma tutte si possono superare con il lavoro e la voglia di fare, la prima cosa è stata trovare la moto e gli sponsor per creare questo movimento ma le abbiamo superate e abbiamo sponsor che ci supportano, Valenti ha fatto con noi un grande lavoro. Quali sono le gare dove sarete impegnati nel 2015 e quali i vostri obbiettivi?

-Parteciperemo all’ SX Tours in Francia che è il campionato di riferimento in Europa, gli Internazionali d’Italia, la nostra Supercross Cup e alcune gare internazionali in giro per l’Europa. I nostri obbiettivi sono cercare di stare davanti in più gare possibili.


Dove può arrivare il vostro team?

-Siamo appena partiti ed ora pensiamo al presente, la cosa che stiamo cercando di fare è costruire un team dove si possa lavorare con serenità e puntare di arrivare ai massimi livelli in europa di SX. Qui interviene Angelo:-Noi vogliamo mettere insieme il team con i training che facciamo, la nostra struttura lavora si può fronti: il team, la gara a Bagnolo Mella e i training camp, i piloti possono venire da noi dove hanno la pista a disposizione alloggio per dormire e noi li alleniamo sotto diversi punti di vista, sia fuori che dentro la pista tutto incentrato sul Supercross. In realtà ci sono ragazzi che lasciano da noi la moto e vengono con i mezzi per potersi allenare. Questi camp sono finalizzati per cercare nuovi talenti si SX?

-In questo momento in italia è l’unica struttura dove si può far davvero supercross, io sono un buon riferimento per la scena nazionale, io non faccio scuola ai piloti ma li alleno sono di esempio per i giovani che vogliono fare sx, io cerco di fargli fare il mo stesso programma di allenamento, qui non si viene a girare e basta, il camp serve per allenarsi con la finalità del supercross. Perché in Europa ci sono campionato che funzionano con tanto pubblico e in Italia non riesce a decollare?

-Ci sono diversi motivi, non è facile fare sempre migliaia di spettatori ogni gara, forse un motivo solo non c’è ma ce ne sono tanti, il problema piste è molto rilevante in Italia non ce ne sono, e se non ci sono le condizioni è difficili creare nuovi piloti. Se ci fosse un campionato serio in Italia da seguire i piloti ci potrebbero anche essere, perché è difficile pre68

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angelo PELLEGRINI

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pare molto e allenamenti in vista di tre gare. La vostra gara funziona con tanto pubblico perché?

-Noi abbiamo creato un evento, non è solo la gara fine a sé stessa, ma abbiamo il dj che suona c’è la ristorazione esposizioni delle ditte, e alle 11 quando la gara è finita l’ingresso è gratuito e si va avanti fino alle due di mattina a fare festa, in questa stagione avremo i paracadutisti per la cerimonia di apertura e il freestyle con uno show e nel futuro vorremmo avere anche un concerto e cerchiamo di far diventare importanti i piloti che corrono. Una domanda ad Angelo Pellegrini, spesso corri con moto non tue quali sono le difficoltà maggiori?

-Abbastanza difficile, qualche anno fa che non ero a questo livello non sentivo tanto la differenza ma ora che riesco a concludere sempre nelle prime posizioni mi è capito di non riuscire ad adattarmi e finire anche molto indietro, normalmente i team ti danno moto standard e se non hanno sponsor particolari riesco a portare il mio materiale, sospensione centralina e marmitta, ma capita che alcuni team hanno dei vincoli e mi devo adattare al loro materiale. Le difficoltà sono anche altre, in Inghilterra quest’anno il team non lo conoscevo quindi ci ho messo un pò di più ad adattarmi in poco tempo Come ti trovi con la nuova moto la Suzuki 450?

-La moto è diversa come ciclistica un pò più rigida ma ha un motore che va veramente forte, quest’anno decido tutto io e con del buon materiale insieme al mio tecnico Christian Colombo abbiamo trovato un ottimo compromesso.

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I tuoi obbiettivi?

-Gli obbiettivi sono di arrivare a puntare di vincere gli Internazionali d’Italia e nei primi tre dell’Sx Tours in Francia e far crescere il nostro team e allenare bene Muratori e cercare di vincere entrambi. Ti piacerebbe tornare in America?

-Ci stiamo lavorando per tornare, parlando con Bud Racing che è mio partner e con loro sto cercando un accordo per andare settembre ed ottobre per poter correre le prime 6 gare di SX, mi piacerebbe moltissimo tornare per togliermi qualche sassolino dagli stivali. Ringraziamo Angelo e Luca Pellegrini amici di X Inside fino dalla sua nascita. Come sempre auguriamo al team AL Motorsport grandi successi in questo 2015. Ricordiamo a tutti che dovete essere presenti alla Supercross Cup a fine agosto mi raccomando!!!

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francesco MURATORI


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TRAINING


Da questo numero di X Inside Magazine collaborerà Filippo Camaschella, preparatore atletico e massoterapista. Segue la preparazione di atleti praticanti sport motoristici e endurance, sport di cui è molto appassionato e pratica tutt’ora. Da questo mese sarò con noi e parlerà attreverso le nostre pagine consigli e curiosità su una corretta preparazione atletica e… molto altro! Il RISCALDAMENTO NEL GIORNO DI GARA. Perché e quando farlo? Spesso sottovalutato, ma di estrema importanza, ecco perché occorre fare un corretto riscaldamento al fine di migliorare la prestazione finale! Per definizione, il riscaldamento è da intendersi come tutte quelle misure che prima di un carico di lavoro sportivo (sia esso di allenamento oppure di gara) servono a creare uno stato ottimale di preparazione psicofisica, 83


cinestetico-coordinativa e alla prevenzione degli infortuni. Attraverso un riscaldamento specifico in base allo sport praticato, bisogna creare una migliore condizione iniziale per le capacità di prestazione neuromuscolari, organiche e mentali oltre ad una condizione ottimale per la prevenzione degli infortuni. RISCALDAMENTO ATTIVO GENERALE E RISCALDAMENTO ATTIVO SPECIALE Nel riscaldamento generale, lo scopo è di portare ad un livello elevato l’insieme delle possibilità funzionali dell’organismo. Questo si compie attraverso esercizi che servono al riscaldamento dei grandi gruppi muscolari. Il riscaldamento speciale, invece, viene fatto in modo specifico in base allo sport praticato, scaldando quei muscoli che sono in rapporto diretto con esso. Riscaldamento attivo generale Il riscaldamento generale precede sempre quello speciale. Come obiettivo fondamentale nel riscaldamento generale abbiamo sempre l’aumento della temperatura interna del corpo e della muscolatura e la preparazione alla prestazione del sistema cardiopolmonare. Prendendo come esempio la corsa di riscaldamento, utilizzata da gran parte dei piloti, oltre alla bicicletta su rullo, grazie all’attivazione e al lavoro dei grandi gruppi muscolari, si va a creare un notevole aumento della produzione di calore, aumentando di conseguenza la temperatura interna del corpo. Interessante è sapere che al termine del riscaldamento, la temperatura inizia fin da subito a diminuire, e in media diminuisce di circa 0,16 gradi ogni 10 minuti di pausa. “Se si raggiunge una temperatura ottimale, tutte le 84


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reazioni fisiologiche che sono decisive per la capacità di prestazione si svolgono al livello d’azione più favorevole”. (cfr. Israel 1977, 387). Questo perché grazie al riscaldamento generale attivo e di conseguenza all’aumento della temperatura, c’è un aumento della velocità dei processi metabolici, un aumento dell’irrorazione sanguinea dei tessuti (che provvede ad un miglior rifornimento di ossigeno) e un aumento dell’attività degli enzimi aerobici e anaerobici. Inoltre, aumentando la temperatura dei tessuti del corpo, incrementa anche la sensibilità dei recettori sensoriali, estremamente importanti nel nostro sport per la capacità di prestazione coordinativa poiché la precisione dei movimenti sportivi dipende in misura notevole dalle informazioni che i recettori inviano al sistema nervoso centrale. Il riscaldamento generale migliora anche la capacità di carico delle articolazioni, aumentando la produzione di liquido sinoviale, e per questo le nostre articolazioni saranno in grado di ammortizzare meglio carichi massimi. Da un punto di vista psichico, il riscaldamento generale attiva le strutture nervose centrali e ne consegue un più elevato livello di vigilanza, una migliore reazione agli stimoli esterni e una migliore percezione ottica. Riscaldamento attivo speciale Questo riscaldamento viene effettuato in relazione allo sport praticato. Vengono prese in considerazione le particolarità dei movimenti da eseguire in gara e anche quelle climatiche. Durante il riscaldamento attivo speciale si deve fare in modo che gli esercizi di riscaldamento siano simili o corrispondano alla struttura dinamica e cinematica dell’esercizio di gara. Prevede un programma speciale di ginnastica, con esercizi attivi di allungamento e di scioltezza, che servono a prevenire infortuni tipici dello sport praticato, oltre che a 86


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pre-allungare in modo ottimale la muscolatura pronta al lavoro. In questa fase, importante è la ridistribuzione del sangue precedentemente mobilitato: la muscolatura che ora lavora è maggiormente irrorata e rifornita di ossigeno e di sostanze energetiche e portata ad una temperatura ottimale. Tutto questo è importante in quanto un aumento della temperatura del corpo non necessariamente significa ad un aumento della temperatura muscolare. Temperatura interna e muscolare a riposo sono molto differenti tra loro. Solo il riscaldamento speciale può realizzare l’irrorazione sanguinea ottimale, necessaria in quei processi di controllo che sono diretti alla precisione, come nella fase di partenza al cancelletto una temperatura ottimale di braccia, mani e dita svolge un ruolo decisivo per la capacità di prestazione sensoriale e coordinativa. Riscaldamento infra-gara Il riscaldamento attivo provoca una serie di processi che rimangono costanti lungo tutta la gara. Nella pausa tra la prima e la seconda manche la temperatura dell’atleta diminuisce, avvicinandosi ai valori iniziali. Per migliorare il rendimento in gara 2, occorre effettuare un riscaldamento moderato, in modo tale che la temperatura del corpo aumenti di nuovo migliorando di conseguenza la prestazione e riducendo gli effetti negativi dovuti al raffreddamento. Quando riscaldarsi? Il tempo che deve passare dalla conclusione del riscaldamento alla partenza di una gara deve essere di circa 5-10 minuti, in quanto, in questo lasso di tempo la temperatura muscolare non diminuisce e quindi l’effetto della prestazione si conserva completamente. Conclusioni 88



E’ ormai assodato che il riscaldamento è di estrema importanza, qualsiasi sia lo sport praticato. Nello specifico delle discipline motoristiche, non è sufficiente fare solo alcuni giri di pista “piano” per portare il proprio corpo nella condizione ottimale per l’allenamento o la gara stessa. Infatti, così agendo si riscontrano spesso problemi muscolo-articolari (un esempio ricorrente è il dolore/irrigidimento agli avambracci), che spesso derivano da un non adeguato riscaldamento. Il mio consiglio è fare sempre un riscaldamento prima di salire in moto. Bastano pochi minuti per portare il nostro organismo ad una condizione ottimale, riducendo il rischio di infortuni, girando più sciolti ma soprattutto DIVERTENDOSI di più! PRATICA: UN RISCALDAMENTO SEMPLICE ED EFFICACE! Ecco a voi un esempio semplice ma efficace di riscaldamento, da utilizzare nel giorno di gara! 1- BIKE tot. 20minuti su rullo. Mio consiglio è di utilizzare i rulli liberi (dopo un pò di pratica durante allenamenti di preparazione settimanali) - da fare con un abbigliamento tecnico idoneo e non già con completo da motocross. Inserire 3/4 progressioni da 6/8 secondi. Pausa 120secondi tra una progressione e l’altra. 2- Jumping Jacks (ad occhi aperti e ad occhi chiusi) (vedi foto) 3- Circonduzioni alla massima mobilità articolare delle spalle(senso orario, antiorario, alternate) 4- Passaggi con palla medica leggera. Simulare movimenti interessando muscolatura specifica. (vedi foto) 5- Stretching dinamico attivo. (vedi esempi in foto)

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Testo e Foto Davide Messora

S1GP POLONIA

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Poznan in Polonia aspita per la prima volta il Mondiale Supermoto. La pista è stata allestita all’interno di una circuito permamenente, il tratto sterrato ben eseguito ma troppo polveroso, problema risolto nella giornata di domenica a causa delle piogge torrenziali che hanno costretto glio organizzatori a chiudere il tratto off-road. Sotto l’acqua che in certi momenti è parsa un nubifragio i piloti che hanno osato di più sono riusciti a a portarsi a casa un grande risultato. Nella giornata di venerdì ci sono stati attimi di tensione tra alcuni team e l’organizzazione sulla questione trasferta in Colombia, tre importanti squadre Tm Factroy, L30 Racing, X Max, hanno deciso di non andare per diversi motivi, budget e sicurezza, a fine articolo una breve intervista a Ivan Lazzarini. Durante le prime prove del Campionato Europeo Yuri Guardalà è caduto nella parte finale dello sterrato riportando la rottura della clavicola, un vero peccato visto gli ultimi ottimi risultati. Il mondiale 2015 sembra ormai una sfida a due: Thomas Chareyre e Mauno Hermunen. Nella Supercrono Mauno Hermunen piazza ancora una volta il “tempone” Thomas prende quasi 4 decimi, il team Tm sembra aver problemi di assetto forse a causa dell’utilizzo delle Kayaba al posto di Marzocchi.Terzo Ivan Lazzarini che non molla mai e ottimi 5° posto per

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Teo Monticelli che sta trovando la forma migliore. Domenica però il meteo mischia le carte in tavola, niente sterrato perchè allagato. Nella prima manche Thomas parte subito all’attacco, il francese sa di non poter lasciar scappare il suo avversario diretto, ma nel corso del secondo giro commette un errore e scivola buttando alle ortiche la manche, concluderà sesto. Hermunen da solo in testa non ha problemi a gestire la gara, alle sue spalle che duello tra Lazzarini e Vermeulen, i due si scambiano la posizione diverse volte fino a quando Devon non decide di sdraiarsi, lasciando la seconda posizione a Ivan. Gara 2: alcuni piloti decidono per l’azzardo della gomma posteriore slick, ma già dopo il primo giro di ricognizione devono rientrare in pit lane per un cambio gomme con il risultato di partire in fondo allo schieramento. Chareyre è in difficoltà evidente e non riesce a trovare il passo giusto. Vermeulen parte come una scheggia e prende subito un vantaggio incredibile, Hermunen è sornione aspetta che le sue rain comincino a funzionare, Maurizio Vitali capo tecnico di Mauno ci ha confidato che le 97


Metzeller da bagnato funzionano dopo diversi giri. Al settimo passaggio Mauno si rimbocca le maniche della tuta e a suon di giri veloci, tempo piĂš veloce di un paio di secondi al giro rispetto a Vermeulen, rosicchia tutto il vantaggio all’Olandese e sul rettilineo di partenza al penultimo giro si porta in testa e vince. Muano Hermunen si porta a casa una grande doppietta e grazie al pessimo risultato di Chareyre ora comanda la classifica con 24 punti di vantaggio. Grande risultato per il team Motoracing di Franco Mollo che piazza sul podio Devon Vermeulen, il giovane pilota ha dimostrato di essere un cavallo di razza sul bagnato. Secondo Ivan Lazzarini costante in ogni gara. Nel campionato Europeo doppia vittoria di Marc Schmidt, il tedesco è da tenere d’occhio potrebbe diventare una pedina importante del mercato per il 2016

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Abbiamo chiesto a Ivan Lazzarini team manager del suo team di darci una spiegazione sulla questioneColombia Che cosa è successo il venerdì in Polonia?

-Premetto che è stata fatta una regola da parte del promotore BProm dove i campioni nazionali non avrebbero pagato l’iscrizione di 4000 Euro, quando è venuto fuori la problematica della gara della Colombia dove alcuni team non erano d’accordo sul partecipare a questa gara tra i quali il mio team, la Tm e i Monticelli, mi è arrivata una mail da parte dell’organizzatore dove mi dicevano che non essendo più un pilota che partecipava a tutto il campionato non potevo beneficiare della gratuità ed ho dovuto pagare l’iscrizione per poter scendere in pista. Quali sono le motivazioni che hanno portato il tuo Team a non andare in Colombia?

-Io sono stato da subito contrario alla gara della Colombia, che comunque è un paese pericoloso, per me in questo momento la supermoto non è pronta per una gara del genere, non si riesce ad avere uno straccio di calendario stabile in Europa, il cambiamento della gara in Spagna è stato diffuso una settimana fa, il calendario cambia continuamente io mi concentrerei a far funzionare bene le cose in Europa piuttosto che fare una gara oltre oceano, una gara l’organizzatore la può fare se trova tutte le risorse per mandare tutti i team gratis oppure avere una minima spesa, fare una gara oltre oceano vuol dire meccanico più due piloti, due moto per pilota, non posso permettermi di andare in Colombia rompere la moto e stare a guardare gli altri, gomme e tutto quello che serve vuol dire avere un costo totale di 11.000/12.000 Euro, come rimborso l’organizzatore ci dà 6.000 Euro. 104


105


Quindi far una gara di mondiale dove il costo è così alto è assurdo oggi per la Supermoto, la gara si farà, io ho detto che se fossero andati tutti io mi avrei partecipato anche perché ho degli impegni da rispettare con gli sponsor, ma i miei competitor hanno deciso di saltare la trasferta anche noi abbiamo preso questa decisione. Se non ci sono novità dell’ultimo minuto noi non andremo in Colombia. Come lo vedi il futuro della disciplina?

-A livello mondiale è un grosso problema, il nazionale bene o male nella sua dimensione vive di una sua entità, nel mondiale il grosso problema è avere un calendario stabile e una certa continuità, corriamo in 11/12 piloti con qualche eccezione quando ci sono dei locali, il mondiale oggi non ha senso se non ci fosse l’Europeo credo che non si farebbe il campionato con 11 piloti in pista, io non ho la soluzione magari tornare alla campionato europeo come era una volta, l’ultima volta che siamo andati oltre oceano era il 2002 in Australia ma le condizioni erano molto diverse, oggi non ci sono le condizioni.

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107


108


109


ITALIAN VITERBO

Circuito Internazionale di Viterbo. Clima torrido. Visi tirati per la temperatura folle. Vociare indistinto. Chiacchiere allegre il sabato, che si trasformano in poche parole tese prima della gara. Nel pre parco qualcuno cerca di allentare l’ansia e la temperatura bagnandosi il viso con dell’acqua. Ombrelli poggiati alle moto. Meccanici alle prese con l’ultima messa a punto. Piloti che cercano protezione dal sole sotto la tenda del pre parco, indossano già le tute, percorrono mentalmente ogni curva del tracciato, ogni salto. Un suono, un attimo. Rapidi salgono sulle moto, ultimi controlli, ultimi consigli. Caschi indossati. Si entra in pista e si va diretti verso la griglia di partenza. Inizia la gara. Una giornata ben organizzata, forse con qualche tensione di troppo dentro e fuori dalla pista,


NO



dove sono ben novantaquattro i piloti che si sono schierati per ripetere questo rito. Una giornata svoltasi regolare, ben organizzata, con qualche tensione dentro e fuori la pista. Dove sono ben novantaquattro i piloti che domenica hanno ripetuto questo rito. Un numero considerevole, pensando alla scelta di riportare la penultima tappa verso il centro Italia, prima di tornare a Ottobiano, per chiudere in bellezza questo interessante campionato, e che lascia ottime previsioni sia per la prossima ed ultima gara, che generalmente su questa disciplina sportiva. Una domenica che ha visto al centro dell’attenzione il giovanissimo Marc Schimidt con la sua guida incantevole, che con grande soddisfazione va ad aggiudicarsi la vittoria nella S1. Il tedesco si è mosso davvero bene nel circuito, lo abbiamo visto pulito nello sterrato, veloce e determinato sull’asfalto. Sarebbe riduttivo, però, pensare che basti questo per dominare un campionato, e a ricordarlo è proprio la guida precisa ed efficace di Ivan Lazzarini, leader in carica del campionato Italiano. Il pilota pesarese ha regalato al coraggioso pubblico presente, un bellissimo spettacolo: primo posto indiscusso nella prima gara, e una rimonta da manuale in seconda gara. Un Lazzarini


elegante nello sguardo e nella guida, che non intende minimamente lasciare il suo posto in classifica, nonostante tutto. Vediamo anche tornare protagonista il giovane Teo Monticelli, che si aggiudica senza riserve il terzo posto sul podio. Una pessima domenica per Christian Raviglia che si ritrova a perde il suo vantaggio per un guasto tecnico durante la prima gara e Andrea Occhini, il quale pur dimostrandosi velocissimo, comprometterà la sua giornata per un errore. Guardando le classifiche i giochi sembrano già decisi, ma sarà davvero cosi? Ed ora parliamo di S2. Cos’è successo a Gente? Questa volta Edoardo lascia il primo posto a Lorenzo Lapini, che è stato più veloce e competitivo e, qui a Viterbo, ha guadagnato punti preziosi con due belle vittorie di manche. Edoardo Gente usa la testa e si accontenta del secondo posto pur giocando in casa, ma che mantiene indiscussa la propria posizione al primo posto nella classifica generale. Al terzo posto di giornata sale Francesco Brizzolari. Rimane escluso per un soffio il giovane Giulio Lorenzini. Nella Onroad, forse a causa del caldo e la tensione di fine campionato, i risultati hanno riservato delle sorprese, con alcuni piloti favoriti fuori dalle prime posizioni. Kevin Caloroso, conquista la vittoria di giornata, guadagnando punti che gli fanno intravvedere, a una gara dal termine, il podio più importante. Al secondo posto troviamo un ottimo Paolo Gaspardone, seguito da



ITALIAN


NO

Carmine Matarazzo. Entrambi hanno fatto una bella corsa, meritando le posizioni ottenute. Giornata amara invece per il campione in carica Luca Brambilla, che, pur tenendosi stretta la tabella rossa e dimostrandosi dominatore della prima gara, paga una caduta in gara due che lo tiene lontano dalla vetta della classifica. Paolo Salmaso, grazie ai punti della seconda manche conferma la sua posizione in classifica generale.

Nella Under 24, nella cilindrata 250, troviamo al primo posto Alessandro Labbate, che si lascia alle spalle Jacopo Traversi e lady Nausica Casinelli. Mentre nella 450cc Emiliano Cavagnini, si dimostra più veloce di Simone Franciosi e mantiene podio di giornata e di campionato. Alle loro spalle Mattia Berniga, che per colpa di una squalifica perde posizioni nella classifica generale. Nella MxSerie, un determinato Giacomo Caruzzi continua a collezionare vittorie, arrivando primo anche questa domenica, seguito da Marco Troyl e Marco Aliberti. Per finire, nella Open, è nuovamente Alessandro Tognaccini a trionfare sui numerosi piloti presenti. Alessandro, primo nella classifica generale, domenica si è lasciato alle spalle Christian Romano, che ci ha però regalato grandi emozioni in gara uno. Al terzo posto troviamo il bravo Riccardo Lodignani. Marzio Ravaglioli e Vladimiro Leone, continuano la loro sfida mozzafiato per il divertimento del pubblico che li segue con il cuore a mille. Si chiude così il torrido weekend viterbese. Abbiamo visto gare equilibrate che non hanno però mancato di riservare piacevoli sorprese. Ora non resta che aspettare Ottobiano (PV) il 27 settembre dopo questa breve pausa estiva , con i rider sicuramente più carichi nell’ultima prova finale, la decisiva.

117


Un gruppo di amiche con la stessa strana passione, un gruppo di amiche che diventa una redazione, un gruppo che da piccolo e � in continua espansione, un gruppo accomunato da una sola grande passione... il motocross! ! Ecco le basi che hanno reso possibile il raduno di motocross femminile marchiato MX GIRLS il 31 maggio 2015 presso il crossodromo X PARK di Savignano sul Panaro (MO).! Il sole scaldava gia � alle prime luci dell’alba, lo scricchiolio dei camper e dei furgoni che entravano lentamente nel paddock faceva da cornice a una pista immersa nella natura, la redazione di Mx Girls era 118

R


RADUNO 119


120


gia � nelle postazioni designate per accogliere le ragazze, i partner dell’evento Ethen e Key Power montavano gazebo ed espositori, gli istruttori preparavano i vari punti del tracciato che avrebbero utilizzato da � li a poco per i corsi.! Le premesse per una gran giornata c’erano tutte e sono state rispettate alla grande.! Esplicate presso il bar, le operazioni di registrazione al raduno, al quale era possibile partecipare versando la modica cifra di 20 euro, (pranzo compreso), le 32 ragazze partecipanti al raduno, suddivise in base alle loro capacita � in 3 gruppi: principianti, intermedie ed esperte, prendevano d’assalto la pista riservata per loro fino alle 12. ! Paolo Baravelli del Mad Bat racing team si occupava del corso per le principianti per le quali, tra le altre cose, i proprietari della pista mettevano a

disposizione

una

moto

e

la

redazione

l’abbigliamento adatto per 5 ragazze, tra cui anche Tullia Zanne delle redazione di DonneinSella.! Gianni Borgiotti istruttore della Off Limits Riding School

con

la

sua

instancabile

fidanzata

preparavano tutto per il corso Intermedio. Aiutati da Alice Magnoli, una delle Top Rider Italiane d’ eccellenza, la quale ha detto di essersi divertita tantissimo e di avere trascorso una buona giornata in compagnia delle ragazze che facevano scuola.! Il gruppo delle piu � esperte, invece, aveva l’immenso

onore

di

essere

seguito

dalla

pluricampionessa del Mondo Stefy Bau supportata dal Campione Italiano Cristian Beggi, proprio niente male!!! ! Anche Cristian si e � divertito tantissimo a stare in mezzo a tutte queste Girls.! Tutte le ragazze venivano seguite e corrette una ad una, gli esercizi si susseguivano uno dopo l’altro, la voglia di imparare e di sfruttare al meglio questa giornata 121


122


facevano si che il caldo e la stanchezza fossero messi da parte per poter apprendere al meglio gli insegnamenti di questi grandi istruttori.! Arrivate le ore 12 le ragazze si radunavano per il pranzo offerto dal motoclub; dopo aver fatto quattro chiacchiere tutti insieme scambiandosi impressioni sulla giornata, si tornava in pista, questa volta aperta sia alle MX GILRS che agli accompagnatori cercando di mettere in pratica quanto appreso in mattinata sotto l’occhio vigile degli istruttori, rimasti comunque a disposizione per ulteriori consigli di guida.! Unica nota stonata della giornata, un fortissimo temporale pomeridiano che rendeva impossibile disputare un divertentissimo gioco in pista previsto per le ore 16.! Le MX GIRLS senza perdersi d’animo pero � si sono ritrovate nella zona pranzo dove si dato il via alle premiazioni, grazie ai magnifici premi messi a disposizione da B100, Hurly ed Evo+. ! La B100 ha fornito delle bellissime tabella fuxia fluo su sfondo nero consegnate a tutti gli istruttori e a delle MX GIRLS, tra cui la piu � piccola (Priscilla 8 anni) e quella che arrivava da piu � lontano (Adele Innocenzi della redazione con piu � di 380 km percorsi).! La Hurly, oltre alle griglie di protezione radiatori per le ragazze dello staff della redazione metteva a disposizione un tappetino vinto per estrazione da Andrea Giorgia Grazia .! A Martina Beltrandi, Ylenia Giansanti, Carlotta Fabbri, Flavia Formigli, andavano, invece, le maglie tecniche EVO+ vinte sempre ad estrazione.! Al

resto

delle

consegnate

dei

ragazze

venivano

gadget,

quali

comunque magliette

e

cappellini, adesivi messi a disposizione sempre da B100.! 123


124


Era anche possibile acquistare e prenotare le magliette MX GIRLS prodotte da mistermaglietta.it ! Conclusasi la premiazione le ragazze si sono soffermate per fare delle domande al loro idolo Stefy Bau che, raccontando le sue incredibili esperienze di vita, incoraggiava tutte a non mollare mai, a non perdersi d’animo, a rialzarsi dopo ogni caduta e a far tesoro degli errori, dimostrando che il motocross e � una palestra di vita, che forma il carattere e da degli insegnamenti indispensabili per affrontare al meglio le difficolta � di tutti i giorni.! Insomma, nonostante l’inconveniente meteo, il raduno

riscuoteva

grande

successo

tra

le

partecipanti. ! Per noi ragazze dello Staff Mary Girotti, Monica Naldi (responsabili Mx Girls dell’ Emilia Romagna), Martina Beltrandi (responsabile del nord-ovest), Monica Fantin ( responsabile del nord-est), Adele Innocenzi e Ylenia Giansanti (responsabili del centro – sud e isole d’italia ) la soddisfazione piu � grande e � stata quella di aver visto i volti e i sorrisi di tutte le ragazze, contentissime di aver partecipato a questo raduno e di aver potuto far tesoro degli insegnamenti di guida e di vita.! Essere riuscite a creare un evento cosi bello ci ripaga di tutti gli sforzi e del duro lavoro di mesi e mesi, un lavoro svolto in stretta collaborazione e sinergia tra di noi e ci sprona ad organizzarne altri per cercare di coinvolgere sempre piu � ragazze in questo

fantastico

mondo...

il

motocross

al

femminile!! Sperando che sia l'inizio di una grande avventura, dove si possa portare il motocross a livelli sempre piu � alti e riconosciuti ringraziamo tutte le persone che hanno partecipato a questa giornata! ! Grazie di cuore!! 125


126


127


NOVITA SUZUKI RM-Z 250 Suzuki Motor Corporation ha presentato i nuovi modelli 2016 Cross. Importanti modifiche apportate alla nuova RM-Z250 2016 che oltre ad adottare l’Holeshot Assist Control ha cambiato sospensioni per il 2016. Arriva infatti la forcella Kayaba ad aria PSF2 che offre migliori prestazioni, associata al mono sempre KYB e geometrie del telaio riviste proprio in funzione delle nuove sospensioni. Sostanziali rivisitazioni anche al motore con nuovo pistone, spinotto e fascia elastica, albero motore con minore inerzia, alberi a camme e valvole di aspirazione ridisegnate, sistema di decompressione e ingranaggio kick starter ridisegnati, nuovi tendicatena e carter motore e coperchio frizione. La RM-Z450 rimane sostanzialmente invariata, salvo la nuova veste grafica e il miglioramento dell’Holeshot Assist Control (S-HAC) che permette al pilota di scegliere una delle tre modalità per aiutare la partenza dal cancelletto. 128


’ 2016

0

129



Forcella

Showa

caratterizzata

SFF-AIR,

da

uno

stelo

pneumatico ( a tre camere separate ) e da un ammortizzatore idraulico nell’altro. Non necessita, inoltre, di ulteriori regolazioni da effettuarsi sulla base del peso dei piloti o del livello di abilità. La sospensione anteriore pesa 1.100 g in meno. Il risparmio di peso ha anche permesso a Showa di aumentare il diametro (ora 49 millimetri da 48mm 2014), di aumentare il pistone (39 millimetri da 38 mm) e le dimensioni asta (14mm anziché 12,5 mm ) per maggiori prestazioni. La messa a punto è ora da effettuarsi

attraverso

tre

valvole

separate: una di pressione d'aria all’interno, una all’esterno sulla parte superiore della forcella e una valvola di pressione posizionata sulla forcella inferiore. L' RM 85 rivisitato nelle livree, sella e parafango posteriore. RM-Z 250 2016 Suzuki Motor Corporation, annuncia l’arrivo della nuova RM-Z250, un modello

rinnovato

radicalmente. La versione 2016 deriva direttamente dai modelli attualmente utilizzati nelle competizioni Motocross dai piloti Ufficiali del Campionato Giapponese. Le

innovazioni

assolutamente

all’avanguardia introdotte su questa versione

sono

Rockstar Energy.

state

testate

da



INNOVAZIONI TECNICHE Tra le novità più attese introdotte sulla versione 2016 della RM-Z250 sono: il rivoluzionario sistema “Suzuki Holeshot Assist Control” (S-HAC), e la nuova forcella Kayaba ad aria PSF2; oltre a un gran numero di ulteriori migliorie tecniche che ne hanno, fra l'altro, ridotto il peso di oltre 1 kg. Suzuki Holeshot Assist Control Il

sistema

“Suzuki

Holeshot

Assist

Control” aiuta il pilota a essere maggiormente veloce alla partenza e dispone di due diverse modalità di utilizzo. Sulle superfici dure o in condizioni scivolose al cancelletto di partenza, si utilizzerà la modalità “AMode”:

in

questa

impostazione,

l’S-HAC altera i tempi di accensione per ridurre lo slittamento delle ruote e per fornire accelerazione regolare; in seguito, dopo approssimativamente 6 secondi (o quando si mette la quarta marcia), il sistema ritorna alla normale fasatura di accensione. Quando le condizioni del terreno forniscono una migliore trazione ed è necessaria una partenza più aggressiva, si sceglie la modalità “B-Mode”: Holeshot Assist, in questo caso, anticipa i tempi di accensione

per

consentire

una

maggiore risposta dell'acceleratore; l'accensione

tornerà

al

normale

funzionamento dopo 6 secondi dal via, quando si passerà alla quarta marcia o quando si chiuderà il gas, a



seconda di quale delle due condizioni si verificherà per prima. È possibile non attivare l’Holeshot Assist Sistem: la partenza dipenderà solamente dal braccio destro del pilota. Motore Rivisitato Per

aumentare

la

coppia

e

la

potenza, gli Ingegneri Suzuki hanno sostituito oltre 80 particolari al motore. Le modifiche più importanti sono: nuovo pistone nuovi alberi a camme nuove valvole nuovo albero motore nuovo magnete nuovo corpo farfallato nuovi carter motore centrali nuovo carter frizione nuovo collettore scarico Nuovo Pistone e Albero Motore Il diametro del nuovo albero motore è stato ridotto di 0,5 mm per diminuire l'attrito oleodinamico. In funzione a ciò anche il peso è inferiore. La testa del pistone presenta una diversa lavorazione che fornisce una finitura

più

liscia

(incrementa

l'efficienza della combustione ). Lo spinotto

del

pistone

ha

ora

un

trattamento DLC per una maggiore durata e scorrevolezza. I segmenti del pistone hanno ora una forma a L. Tutto ciò si trasforma in ridotto attrito e maggior durata. Nuovo Magnete Inerzia incrementata del 9% . Il magnete è stato appesantito per



bilanciare

la

riduzione

di

peso

dell'albero motore: BILANCIAMENTO PERFETTO! Nuovi Alberi a Camme Gli alberi a camme hanno un nuovo profilo per una resa superiore. L'albero a camme di scarico dispone di un nuovo sistema decompressore più preciso ed efficiente per un miglior avviamento del motore. Distribuzione Il

pattino

tendicatena

è

stato

ridisegnato con nuovo materiale in teflon. Anche il tenditore è stato migliorato per garantire una maggiore durata. Nuove valvole di aspirazione ( titanio ) a

cielo

piatto,

compressione

e

aumentano

la

la

di

velocità

aspirazione. Corpo Farfallato Nuovo corpo farfallato ridisegnato che incrementa l'apertura da 0.6 a 1.1 così da ridurre il freno motore in chiusura. Scarico Il collettore di scarico è stato allungato di 40 mm per una migliore prestazione del motore. Telaio e telaietto posteriore ridisegnati Sul telaio dell' RMZ 250 2016 sono stati ridisegnati il canotto di sterzo (simile

al

modello

RM-Z

450

),

ridisegnate e alleggerite le "culle" laterali del telaio e lo sdoppiamento della "culla" anteriore. Il tutto ha ottimizzato il bilanciamento



e la rigidità del telaio, diminuendo il peso del 2,5%. Forcella Kayaba PSF2 Un’altra novità per il 2016 è la forcella Kayaba

PSF2

ad

aria,

un

miglioramento tecnico rispetto alla versione utilizzata lo scorso anno ( mono molla ), caratterizzata da una camera ad aria ( una per stelo ) per una

regolazione

ottimale.

La

sospensione anteriore pesa 1.000 g in meno. La

forcella

è

regolabile

idraulicamente sia in compressione sia in estensione. Mono ammortizzatore Kayaba Nuovo mono ammortizzatore Kayaba completamente regolabile: molla, compressione alta e bassa velocità, estensione alta e bassa velocità. Pinza Anteriore Nuova pinza anteriore alleggerita.


NOVITA HONDA CRF 250/ Non c'è competizione più serrata di quella a cui si assiste nella classe MX2, sia a livello amatoriale che professionale. E la CRF250R di Honda è da sempre una delle migliori armi da utilizzare in questa battaglia, grazie alla potenza erogata in modo fluido e al perfetto telaio che bilancia l'agilità e la leggerezza con una stabilità da riferimento. Questo modello condivide lo stesso telaio a semi-doppio trave in alluminio e la filosofia di progettazione con centralizzazione delle masse della CRF450R che agevola la percorrenza in curva e la stabilità durante i salti. La CRF250R 2016 è equipaggiata con la forcella Showa ad aria da 49 mm con separazione delle funzioni e unità a tripla camera (SFF-TAC-Air), per sfruttare completamente le doti dell’eccezionale telaio. È equipaggiata inoltre con lo stesso pulsante per la selezione della modalità del motore (EMSB) della sorella maggiore, che consente di scegliere tra 3 diverse modalità di guida (standard, fluida o 140


A’ 2016

/450

141


142


aggressiva) selezionabili dal pilota tramite il tasto sul lato destro del manubrio. Ma non c’è da rilassarsi quando si tratta di sviluppare una MX2 nella quale anche i miglioramenti più piccoli possono fare grandi differenze se combinati. Per il 2016 Honda ha previsto una serie di aggiornamenti al motore

e

alle

sospensioni

della

CRF250R, ispirate a quanto il Team HRC

ha

potuto

apprendere,

lavorando duramente, ad ogni gara della MXGP. 2. Panoramica del modello Le modifiche principali della CRF250R 2016 ruotano intorno alla testata, al pistone e alla biella completamente rivisitati. Il risultato è la potenza elevata – particolarmente agli alti regimi, senza perdita di prestazioni nella risposta ai bassi regimi - nella sensibilità all’acceleratore e nell'erogazione. Anche la coppia risulta migliorata, sia agli alti che ai bassi regimi. Il collettore di scarico è ora caratterizzato da una camera di risonanza e da due terminali

di

scarico

ridisegnati

internamente. Anche l'airbox è stato ridisegnato per migliorare il flusso dell'aria. La forcella SFF-TAC-Air Showa ha subito numerose modifiche interne che si aggiungono a 5 mm di lunghezza aggiuntiva dei foderi per migliorare

precisione,

reattività, 143


144


sensibilità di guida e a un’ulteriore possibilità

di

regolazione.

L'ammortizzatore posteriore è stato ricalibrato per adattarlo alle novità introdotte

sull’avantreno.

Altre

modifiche includono una riduzione del diametro dei rullini della catena della trasmissione finale e una migliore capacità, del nuovo supporto, di non ammassare il fango sulle pedane. 3. Caratteristiche principali 3.1 Motore Il motore con testata Unicam a 4 valvole da 249 cc della CRF250R mantiene alesaggio e corsa di 76,8 x 53,8 mm. La potenza massima è ora 29,4 kW (40 CV) a 11.500 giri/min (28 kW a 11.000 giri/min sul modello precedente)

con

una

coppia

massima di 27,1 Nm a 9.000 giri/min (26,5 Nm a 8.500 giri/min sul modello precedente). Il nuovo motore è più dolce e corposo ai regimi bassi, mantiene la sua grinta ai regimi medi e, man mano che sale di giri non solo eroga maggiore potenza e coppia ma riesce a mantenersi a regimi elevati

per

caratteristica

molto

più

tempo,

quest’ultima

particolarmente utile per sezioni o curve impegnative dove il pilota vuole insistere sulla stessa marcia. L'aumento della potenza e della coppia massima – senza sacrificare minimamente

l’efficacia 145


146


dell’erogazione sull’intero range – è stato ottenuto grazie allo sviluppo intensivo della testata da parte di HRC. Il punto di partenza è stato un nuovo pistone più leggero, con un rapporto di compressione di 13,8 : 1 (13,5 : 1 sul modello precedente). Il pistone è abbinato a una biella più leggera, con un profilo rivisitato, che contribuisce

all’incremento

di

potenza. Sul

lato

aspirazione

caratterizzato

da

un

l'airbox

è

condotto

aggiunto, oltre ad una lunghezza modificata del condotto interno e da un isolatore. I condotti di aspirazione e scarico sono stati riprogettati in base alle specifiche HRC e le valvole di scarico, con diametro di 25mm, sono ora in titanio (invece che in acciaio) per

conformarsi

alle

valvole

di

aspirazione da 30,5mm. Un albero a camme con un nuovo profilo aziona alza valvole ridisegnati ed hanno ricevuto interventi di ottimizzazione anche le alzate delle valvole di aspirazione e scarico. Il materiale della molla delle valvole di aspirazione è nuovo. Il sistema di iniezione a doppio stadio

PGM-FI

con

un

corpo

farfallato da 46 mm – presenta nuove configurazioni per adattarsi alla nuova testata free-flowing del motore. Lo scarico utilizza un risonatore posto tra il collettore e il motore che migliora l’erogazione e di conseguenza la guidabilità. Entrambi i terminali di 147


148 148


scarico utilizzano un nuovo collettore e nuovi tubi interni forati più larghi in uscita. Il radiatore lato sinistro è più grande per una migliore gestione del calore

generato

potenza

e

il

alla

massima

cambio

è

ora

equipaggiato con un fermo del tamburo con cuscinetto per garantire una maggiore sensibilità sulla leva. Il diametro dei rullini della catena di trasmissione è stato ridotto da 38 a 34 mm. Il

pulsante

di

selezione

delle

mappature (EMSB) Honda, rende il motore ancora più personalizzabile. Si tratta di uno strumento perfetto soprattutto per gli amatori che, invece di regolare la moto durante la settimana sperando che le condizioni non cambino nel corso del weekend, ora potranno semplicemente fermarsi con il motore al minimo e selezionare la mappa successiva nella sequenza tenendo premuto il pulsante per meno di un secondo. Un LED ad alta visibilità integrato e una serie

di

lampeggi

consecutivi

segnalano la mappa in uso con una rapida pressione del pulsante. Se viene selezionata un'altra mappa, la nuova scelta è sempre confermata al pilota attraverso i lampeggi. La modalità 1 utilizza la combinazione standard delle mappe di accensione e iniezione di carburante per offrire 149


150


un'erogazione bilanciata di potenza e coppia.

La

modalità

2

è

stata

progettata per fondi sdrucciolevoli e fangosi e offre un controllo assoluto dell'accelerazione in modo da gestire agevolmente anche l'ultimo impulso di trazione. La modalità 3 offre una erogazione della potenza massima, aggressiva, decisa e reattiva ai regimi alti, per percorrere tratti di sabbia soffice. Le modalità 2 e 3 possono essere ulteriormente personalizzate con l'hardware e il software di mappatura

“HRC

setting

tool”

esistenti. 3.2 Telaio La forcella SFF-TAC-Air con steli da 49 mm è stata sviluppata da Showa specificatamente

per

sfruttare

le

eccezionali prestazioni del telaio e ridurre il peso di oltre 1 kg rispetto al peso delle forcelle convenzionali. Il gambale della forcella destra è completamente compressione

regolabile

che

in

sia

in

estensione,

mentre in quello della forcella sinistra la compressione dell'aria avviene senza struttura ammortizzante. Questa distribuzione consente di ottenere un bilanciamento

controllato

destra/sinistra, migliorando la stabilità sui cambi di direzione e quando si agisce con forza sul freno anteriore. Le tre camere sono utilizzate dal gambale della forcella sinistra per 151


152 152


gestire la reattività delle sospensioni (o effettivo coefficiente della molla). La camera di bilanciamento viene utilizzata nella posizione statica e alle basse velocità; quella interna per la corsa intermedia e quella esterna quando la forcella è vicina al finecorsa. Entrambi i gambali della forcella hanno la stessa corsa e hanno le stesse dimensioni interne, come nei precedenti modelli, ma sono stati sviluppati ulteriormente, con due obiettivi principali: ridurre l'attrito quando la corsa è breve, migliorando la velocità di risposta, e incrementare la forza di reazione nella corsa intermedia, aumentando il controllo prima del salto e in fase di atterraggio. Entrambe le caratteristiche di smorzamento in estensione e in compressione sono state migliorate per adattarsi al nuovo assetto. I foderi della forcella sono ora più lunghi di 5mm al di sopra della piastra superiore e per ridurre l'attrito di scorrimento (del 25% circa) la costruzione, il profilo e il numero dei paraoli interni sono stati scelti con la massima accuratezza. È stata aggiunta pressione pneumatica per 80 kPa alla camera esterna, che prima non prevedeva alcuna pressione (0 Kpa). È stata introdotta inoltre una valvola dedicata per questa regolazione. Sia la camera interna che quella di bilanciamento utilizzano ora 1.075 kPa

(1.200 kPa/1.125kPa sulla versione precedente). La registrazione dello

smorzamento in compressione è stata aumentata da 4 clic a 8 clic. Il compatto ammortizzatore Showa è montato in basso all'interno delle travi del telaio. Per bilanciare le modifiche apportate sull’anteriore – e ottenere le massime prestazioni di trazione sulla ruota posteriore – l'ammortizzatore utilizza una molla più dura nella fase iniziale della corsa. Lo smorzamento dell'estensione rimane immutato ma lo smorzamento in compressione aumenta (rispetto al modello precedente) da metà corsa in avanti, man mano che la velocità del pistone aumenta. L'ammortizzatore posteriore è completamente regolabile, con 17 posizioni di regolazione dell’estensione; la regolazione della compressione è separata in: basse velocità (23 posizioni) e alte velocità (3,5 giri). Il leveraggio Pro-Link Honda della sospensione posteriore è caratterizzato da una progressività specifica per la CRF250R e consente un’escursione della ruota di 317mm. Il forcellone in alluminio presenta una sezione più alta nella parte anteriore e centrale, per una maggiore precisione nelle traiettorie e una migliore trazione in uscita dalle curve. 153


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Il telaio della CRF250R con doppio-trave in alluminio – alla sesta generazione – è stato concepito sin dall'inizio per l'uso della forcella ad aria e con particolare attenzione sulla centralizzazione delle masse. Rimane invariato per il 2016. L'inclinazione del cannotto di sterzo è pari a 27,23° con un'avancorsa di 117 mm e un interasse di 1.489 mm. Il peso in ordine di marcia è 105,6 kg. Il motore è alloggiato in una culla posizionata in basso, un'esclusiva della CRF250R. Le sovrastrutture della CRF250R 2016 sono rimaste immutate e mantengono la coerenza tipica della filosofia di Honda – prima l’uomo, poi la macchina – ed è stata modellata sull’esigenza del pilota di muoversi liberamente, in qunato l’ergonomia di guida ottimale è il cuore della progettazione della CRF250R. I convogliatori del radiatore, i fianchetti, la sella leggera e il serbatoio carburante hanno forme snelle e affusolate che offrono al pilota grande libertà e flessibilità nei movimenti. Miglioramenti ai dettagli dei supporti rendono ora più difficile che il fango blocchi le pedane in posizione sollevata. Il disco del freno anteriore da 260 mm con profilo a margherita migliora la dissipazione del calore e offre una maggiore potenza frenante oltre ad una reattività eccellente, grazie anche alla pinza a doppio pistoncino che agisce su di esso; sul posteriore è montato un disco a margherita da 240 mm con pinza a singolo pistoncino. I leggeri cerchi in alluminio montano pneumatici Dunlop MX52F/MX52 nelle misure 80/100-21 all’anteriore e 100/90-19 al posteriore. Per la CRF250R 16YM è disponibile un'ampia gamma di kit manutenzione.

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