www.xinsidemagazine.com numero 42
MXGP
Valkenswaard - Nequen - Leon Campionato Italiano MX Maggiora
S1GP
Jerez Campionato Italiano SM Viterbo
NUMERO
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REDAZIONE: Via della Taccona 27/A, - 20900 Monza (MB) Italia Tel: +39 039 325106 - Fax: +39 039 325107 info@studioocus.com DIRETTORE RESPONSABILE: Davide Messora Foto Coordinator: Riccardo Tagliabue DIREZIONE ARTISTICA: Cristina Balestrini
WEBMASTER: Fabio Principe Responsabile attività social: Gianmarco Cicuzza
CONTRIBUTORS: Fabio Principe, Davide Messora, Filippo Camaschella FOTOGRAFIE: Davide Messora Domenico Mussillo Fabio Principe Marcello Motisi Chiara Villa Altea Pizzocolo In copertina Jeremy McGrath Ph.Domenico Mussillo Numero Registro Stampa N° 563 Decreto Presidente Tribunale Novara del 27/05/2013
La copertina questo mese è dedicato ad un proprio e vero mito per tutti gli appassionati di Motocross. Sua maestà Jeremy McGrath, il pluricampione di Supercross ha attraversato l’oceano ed è approdato a Maggiora. Si sul mitico tracciato novarese dove a settembre ci sarà il trofeo delle Nazioni, 30 anni dopo la mitica gara del 1986. jeremy ha dato spettacolo con la sua Kawa, credo che nei tre giorni che è sceso in pista abbia fatto 200 “Nac Nac”. Ma la cosa più bella è stato vederlo firmare centinaia di autografi e fare migliaia di foto. Un mito di tutti i tempi. La copertina era dìobbligo per un personaggio del suo carisma. Il mondiale Mx va avanti e ormai la lotta è tra Febvre e Gajser i due potranno essere i pretendenti al titolo finale. Ad aprile è iniziato anche il mondiale Motard con grossi problemi, 9 piloti in griglia.......ne approfondiremo nei prossimi numeri. Buona lettura!
Davide Messora
CONTENUTI
MXGP S1GP Jerez Interview T. Chareyre Interview E. Borella Italiano SM Viterbo Supercross USA Training
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Mondial
Si ritorna in Europa, il carrozzone del Mondiale Motocross torna nel vecchio continente dopo le due faticose trasferte oltre oceano. Argentina e Messico dopo Valkensward segnano una prima parte di stagione eccezionale. Su tutti in questo momento troviamo due piloti sopra a tutti: Romain Febvre e Tim Gajser i due giovani piloti in questo momento sembrano avere un passo sopra a tutti. Le vittorie se le sono divise loro due, Gajser è a quota tre Gp vinti contro i due di Fabvre ma la tabella rossa è nelle mani del francese per solo tre punti, dobbiamo anche dire che Tim ha avuto qualche piccolo pro-
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Testo e Foto Davide Messora
blema che lo hanno condizionato, gara 1 in Olanda e sempre la prima manche in Messico. Romain Febvre è si ancora primo in classifica ha la tabella rossa sulla sua Yamaha ma sull'ultimo podio del Messico il suo volto era scuro, il francese sa di essere forte e determinato ma non si aspettava un Gajser così forte e determinato e la corsa per vincere il secondo mondiale non sarà facile. Gli altri per adesso sono lontani, Max Nagl ha faticato le prime gare perché non era a posto con la sua nuova Husqvarna, Antonio Cairoli ha ancora grossi problemi fisici ma a prima vista sempre che non riesca più a fare la differenza sui tracciati tecnici, il siciliano è si terzo in classifica ma i punti di distacco dopo il Messico sono 48, Van Horebeek è troppo altalenante, Guillod è irriconoscibile, i due piloti Suzuki sono da rivedere nelle prossime gare. Il livello della MXGP è molto alto ma chi avrebbe pensato che dopo 5 gare ci fosse già un dualismo così forte, bene per il motocross ma avremmo voluto vedere qualche pilota in più inserirsi tra questi due ragazzi terribili. 14
Naturalmente Gajser non ha per il momento grosse aspettative da parte della sua squadra ma in questa prima parte di stagione ha tenuto in piedi da solo il colosso Honda senza Tim in questo momento HRC avrebbe fatto una pessima figura, il predestinato Gautier Paulin dopo il brutto infortunio non si sanno ancora quali sono i tempi di recupero, dobbiamo dire che nelle prime due gare non ha brillato anzi, Evgeny Bobrishev è molto maturato rispetto allo scorso anno ma forse gli manca ancora qualcosa per poter combattere per la vittoria. Gariboldi si tiene stretto il suo pupillo, Tim ha trovato la sua dimensione nel team di Giacomo e con il lungo contratto firmato lo scorso anno è e sarà il futuro di Honda HRC. La Mx2 sta vivendo un momento strano, Herlings ormai non fa neanche più notizia 5 Gp vinti 10 manche punteggio pieno, Jeffrey è lanciato verso il suo terzo titolo, l'olandese negli ultimi due gran premi ha guidato con più calma. Nei primi giri non ha commesso errori e appena ha potuto è passato al comando ed ha salutato tutti, certo il mondiale sta diventando monotono per quello 16
che è la posizione di vertice, unica cosa che potrebbe fare notizia da parte di Herlings di vincere tutte le manche questo si che sarebbe una notizia e con il suo passaggio in MXGP nel 2017 ci sarà da divertirsi. Dietro Jeffrey si apre un mondo di piloti che si “scannano” per il secondo posto, ma la notizia più interessante è quella di una azienda piccola italiana che lavora dietro le quinte senza troppi proclami ma che corre contro dei colossi giapponesi, il colore è blu l'azienda si trova a Pesaro la TM. Nel 2016 Gastone Serafini ha preso una decisione basta 450 tutti gli sforzi si sono rivolti alla piccola Mx2, nuovo motore derivato dal progetto Moto3 un pilota giovane ma ancora acerbo Samuele Bernardini, in molti a inizio campionato hanno storto il naso a questa scelta ma dopo le prime gare si sono dovuti ricredere. Samuele ha lavorato molto in inverno sia a livello fisico che atletico e i risultati si vedono. Negli Internazionali ha faticato ma dopo le prime gare di mondiale in molti si sono dovuti ricredere, Samuele parte forte anzi fortissimo, la Tm 250 è a livello delle Ktm uf18
ficiali, ha la sfrontatezza e l'intraprendenza di chi non ha paura di niente e di nessuno, chiedere a Jonas, il “Berna” commette ancora qualche errore ma ci dà il gas a due mani. In Argentina ha concluso quarto assoluto e forse con un minimo di fortuna in più avrebbe potuto fare un piccolo passo in avanti che gli avrebbe regalato un podio che manca da troppi anni alla Tm. Si torna in Europa sulle piste classiche, si parte da Kegums per passare in Germania e per arrivare ad Arco di Trento. Tre gare una dietro l'altra, si potrà capire che piega prenderà questo campionato, la MXGP avrà solo due pretendenti al titolo? Herlings avrà vinto tutte le manche?…..
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ITALIAN
Secondo appuntamento per quanto riguarda il Campionato Italiano Motocross. Pista mitica su cui affrontare una prova di Campionato: è Maggiora ad ospitare la seconda prova di questo che sembra essere un campionato più che combattuto, le forze sul campo c’è ne sono e come, giovani promettenti ma anche veterani di tutto rispetto: David Philippaerts che corre sulla pista di casa deve però accontentarsi (almeno per quanto riguarda la qualifica del sabato) della terza posizione dietro ad Alessandro Lupino e al giovane Nicola Recchia, gradito ospite di questo campionato lo spagnolo Jose Butron Oliva. La classe Mx2 è stata animata da tre esperti e parliamo in ordine: Michele Cervellin, Simone Zecchina e Samuele bernardini. Nella giornata della domenica il poliziotto delle fiamme oro (Cervellin) insieme al marchigiano della Tm (Bernardini) hanno dato vero e proprio
NO MX Testo e Foto Domenico Mussillo
spettacolo buttandosi in un estenuante testa a testa il quale però ha visto vincere il giovane poliziotto in qunato vincitore di gara due, mentre gara uno era stata vinta da Bernardini, terzo ed ottimo posto per il veloce Davide Bonini de tem Husqvuarna SDM Corse, quarto posto per il torinese Dario Marrazzo. Nella Mx1 è Jose Butron ad avere momentaneamente la meglio, riesce a vincere gara due ma purtroppo per lui c’è la sorpresa della fonometrica di fine gara non passata sia per quanto riguarda gara uno che gara due, per cui il piota e team manager del Dp19 Team si vede vincitore nella prova di casa, secondo ad “approfittare” della sfortuna dello spagnolo è Alessandro Lupino da applaudire per la fantastica rimonta dal 21esimo posto al quarto, che poi diventerà terzo per quanto detto su Butron quarto in classifica finale. Terza posizione e quindi anch’esso a podio Nicola Recchia su Kawasaki, ottima prova anche per il giapponese del team Honda Red Moto Assomotor Key Yamamoto. Campionato più che movimentato, e questa è solo la seconda prova, invitiamo a seguire questo campionato perchè sicuramente ne vedremo ancora delle belle visto che nessuno sembra voler mollare, e questo vuol dire divertimento assicurato.
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Jerez De La Frontera, 2 aprile 2016. Inizia il campionato del mondo di Supermoto, 26 i piloti tra S2 e S1GP che hanno partecipato a questo 1° round. Meteo splendido: sole e circa 20°, giornata perfetta per correre. Il circuito è stato creato appositamente per l’occasione nel parcheggio antistante il Circuito De Jerez, a differenza degli anni passati che veniva creato di fronte allo stadio cittadino, questo cambiamento è stato un punto a sfavore per la mancanza di pubblico, il sabato solamente 80 spettatori, negli Testo Altea Pizzocolo Foto Davide Messora e Altea Pizzocolo
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anni passati ne erano presenti all’incirca 2000; Il clima tra i team è teso, ma i piloti sembrano abbastanza rilassati. Per alcuni di loro non è la prima gara stagionale, infatti, piloti come Thomas Chareyre, hanno partecipato al primo round degli Internazionali d’Italia che si sono svolti a Viterbo il 27/28 marzo scorso. I primi a provare la pista sono i piloti della S2; già dai primi giri di libere il nostro giovane pilota italiano Diego Monticelli #68 da prova di essere in forma e competitivo con la sua TM. All’ultimo giro del primo turno di libere Giovanni Bussei #200 firma il miglior tempo della sessione: 01:15.333, scendono sotto il muro del 01:16.000 il pilota ceco Petr Vorlicek #202 con un tempo di 01:15.689 e Diego Monticelli 1:15.769. Nella prima sessione di prove libere della S1GP molti piloti fanno errori su un asfalto sporco che non perdona, oltre che sullo sterrato; il pilota che nei primi giri si trova più a suo agio è lo spagnolo David Gimenez in sella alla Suzuki #21, che però al termine del turno segna il 5° tempo. Il pilota più veloce è il campione Thomas Chareyre #4 che sembra trovarsi a suo agio in questo circuito cittadino, il suo giro migliore è stato di 1:13.364, l’altro pilota che scende sotto 1:14.000 è la new entry della S1GP: Marc Reiner Schmidt #41,
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che ha solo 00.466 di differenza dal tempo di Thomas Chareyre. Alle ore 11.30 sono rientrati i piloti della S2 per la seconda sessione di prove libere e i tempi di quasi tutti i piloti si sono abbassati. Il miglior tempo questa volta lo segna il ceco Milan Sitniansky #121 che ha girato con un ottimo 1:14.234, Diego Monticelli passa alla seconda posizione con un 1:14.493, lo segue Giovanni Bussei 1:14.565. Poco dopo l’uscita dalla pista dei piloti S2 entrano quelli della S1GP per le seconde prove libere; nei primi giri il più veloce è Marc Reiner Schmidt, che è anche stato protagonista di una violenta caduta contro i copertoni che delimitavano il percorso, ma fortunatamente senza conseguenze; Thomas Chareyre alza i ritmi e firma il miglior tempo delle libere al dodicesimo giro, secondo Marc Reiner Schmidt e terzo Lukas Hollbacher #72 che migliora di qualche decimo rispetto alle prime prove libere segnando un 1:13:954; a meno di un decimo da lui c’è il pilota ceco Pavel Kejmar #71 del KTM MTR team. Dopo 50 minuti di pausa i piloti si preparano per dare il massimo nei 30 minuti che hanno a disposizione per firmare il miglior tempo nelle qualifiche, che segnano la chiusura di questa prima giornata. Nella S2 il pilota più veloce, nonché l’unico a scendere sotto
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1:14.000 è Petr Vorlicek e si porta nella prima posizione della griglia di partenza con il suo 1:13.885. Nella seconda posizione troviamo Milan Sitniansky #121 a 00.136 da Petr Vorlicek, terzo Diego Monticelli. I giovani piloti italiani del team Gazza Racing, Lorenzo Promutico #256 e Luca Ciaglia #93, si confermano nei primi 10, più precisamente al 6° e 9° posto. I piloti della S1GP si dimostrano molto agguerriti ma limitano i giri di pista dato che i migliori 6 dovranno affrontare la Super Crono. Il tempo migliore lo segna Pavel Kejmar al quarto giro: 01:13.353, lo seguono il campione del mondo Thomas Chareyre con una differenza di 00.273 e Lukas Hollbacher. Nella Super Crono i piloti danno il massimo per riuscire ad accaparrarsi i migliori posti in griglia: i primi tre scendono sotto il 01:13.000; Thomas Chareyre al penultimo giro fa un tempo incredibile: 01:12.018, secondo Pavel Kejmar 01:12.555, terzo Marc Reiner Schmidt 01:12.754, quarto Lukas Hollbacher 01:13.146, quinto David Gimenez 01:13.897, sesto Asseri Kingelin #11 con un gap di 02.239 da Thomas Chareyre. Domenica 3 aprile, alle 7.40 il paddock è ancora silenzioso, i piloti ancora dormono. Le nuvole nere all’orizzonte non promettono bene, ma la prima manche sia S2 che S1GP viene
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corsa all'asciutto. Alle 9.30 inizia ufficialmente la giornata di gare, entrano in pista i piloti della S2 per il Warm Up e alle 10:00 i piloti della S1GP. Alle 11:00, dopo aver allineato i piloti S2 in griglia e aver eseguito i due giri di warm up pre-gara, si accende il semaforo; allo spegnimento della seconda luce scattano in massa i 17 piloti, velocissimo Petr Vorlicek seguito da Milan Sitniansky. I due italiani Diego Monticelli e Giovanni Bussei partono all’unisono e rischiano il contatto ma fortunatamente non accade. Il pilota TM Joan Llanos purtroppo, durante il primo giro, cade e spegne la moto che non sembra voler ripartire, difatti il suo giro dura più di 11 minuti a causa di questo inconveniente, però riparte e cerca di recuperare il tempo perso. Petr Vorlicek rimane primo durante tutta la manche inseguito a pochissima distanza da Milan Sitniansky che taglia il traguardo dopo 00.165 rispetto a Vorlicek. Luca Ciaglia, nei primi 5 giri è in quarta posizione, che però gli vien tolta da Giovanni Bussei e finisce la gara in settima posizione. Diego Monticelli per tutta la gara rimane in terza posizione, facendo una gara pulita mantenendo un ritmo regolare, ma rimane abbastanza distaccato dai primi due. Il miglior tempo in gara lo firma Giovanni Bussei al 16° giro: 01:13.481. 67
Alle 11.50 i piloti della S1GP vengono schierati in griglia prima dei 2 giri di warm up. Dopo 10 minuti parte la gara, scatta benissimo Pavel Kejmar che però tiene una traiettoria troppo stretta e quindi è costretto a far passare Thomas Chareyre e Lukas Hollbacher, che tocca il posteriore di Chareyre incappando in una scivolata che gli fa perdere tempo e posizioni. Thomas fa la sua gara senza sbavature, tenendo un gran ritmo, firmando anche il miglior tempo assoluto su questo circuito: 01:11.859. Dopo la caduta di Hollbacher la seconda posizione è andata nelle mani di Pavel Kejmar ma Marc Reiner Schmidt inizia ad alzare il suo ritmo di gara e ben presto i due si trovano a battagliare, battaglia che verrà vinta da Marc Reiner Schmidt. Poco prima della seconda manche della S2 iniziano a cadere delle gocce di pioggia, che però inizialmente non ostacolano più di tanto i piloti, facendoli partire con le slick. Come nella prima manche partono velocissimi Petr Vorlicek e Milan Sitniansky, seguiti da Diego Monticelli e Giovanni Bussei. Giovanni Bussei fa una gara in rimonta facendo emozionare il pubblico; dopo quattro giri passa Diego Monticelli che aveva iniziato a limitare il gas a causa della pioggia che iniziava a scendere man mano 69
sempre più copiosa, e dopo 3 giri in terza posizione va a conquistare anche la seconda, iniziando a stare alle costole di Petr Vorlicek che a pochi giri dalla fine deve accontentarsi della seconda posizione. Ma Giovanni Bussei ad una curva perde aderenza e scivola, per sua fortuna la moto rimane accesa e nonostante venga raggiunto nuovamente da Vorlicek riesce a vincere questa manche, diventando un po’ “l’eroe del giorno”. Il giovane Monticelli dopo essere finito in sesta posizione ha battagliato un po’ con Romain Kaivers che ha cercato di passarlo alla prima staccata, ma senza risultati. All’ultimo giro però Diego Monticelli viene passato da John Stambeck che negli ultimi due giri si era avvicinato pericolosamente. A pochi minuti dalla fine della gara si sono svolte le premiazioni per la S2, premiazioni che si sono svolte sotto un acquazzone molto intenso. Sul gradino più alto del podio è salito Petr Vorlicek, secondo Giovanni Bussei e terzo Milan Sitniansky. Dobbiamo dire che i piloti sono rimasti un po’ sorpresi dalla coppa: un piccolo trofeo a forma di calice, sicuramente si aspettavano qualcosa di meglio! A causa del violento acquazzone i meccanici dei piloti della S1GP si sono ritrovati a dover
cambiare all’ultimo minuto le gomme, montando le rain, poiché lo sterrato era diventato molto scivoloso e l’asfalto bagnato. Tutti i piloti sono partiti con le rain, tranne Pavel Kejmar che, per decisioni tecniche del team, è partito con la slick al posteriore. Inizialmente Thomas Chareyre non forza troppo il passo, soprattutto per non rischiare inutilmente, molto vicini ci sono Marc Reiner Schmidt e Lukas Hollbacher che non vogliono mollare la presa sul campione del mondo. Schmidt al sesto giro riesce a passare alla prima posizione, posizione che però non viene mantenuta a lungo, difatti Chareyre dimostrando nuovamente il perché è campione, lo passa all’ultima curva prima del rettilineo di partenza e inizia a fare i suoi ultimi giri in solitaria. Poco dopo essere tornato in seconda posizione Marc Reiner Schmidt viene passato da Lukas Hollbacher terminando così la gara in terza posizione. Durante le premiazioni della S1GP ricompare il sole, che illumina il podio: sul gradino più alto troviamo Thomas Chareyre, secondo Marc Reiner Schmidt e terzo Lukas Hollbacher. Oltre alla coppa e alla tabella rossa. La prossima tappa del mondiale si svolgerà a Valencia il 1° Maggio.
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Alla prima del mondiale a Jerez abbiamo potuto scambiare due parole con il quattro volte campione del mondo Thomas Chareyre. Come sempre il pilota francese è stato molto simpatico. Come ti sei preparato per la stagione 2016? Come sempre! a manetta! hahahaha. Quest'anno è stato difficile perchè ho voluto fare il mio team e mi prende molto tempo! però sono arrivato a fare più o meno come sempre e quindi sono in forma! Ho avuto anche l'opportunità di andare fare un pò di dirt track, a misano, barcelona e al ranch e mi ha fatto molto bene! Come mai hai deciso di aprire un tuo team? Ho voluto fare come il mio idolo Ivan Lazzarini!!! L’anno scorso a fine stagione abbiamo parlato per preparare al meglio possibile la stagione 2016 e abbiamo deciso di fare un campionato completo in più del mondiale... (prima di sapere che il mondiale fosse monogomma) e come lo sai ho voluto fare il francese, quindi la TM mi ha dato "l'OK" per andare in Francia ma siccome le gare sono un lontane per loro, mi hanno detto di trovare un team come aveva fatto mio fratello nel 2014... ma non mi piaceva l’idea quindi ho deciso di fare il mio team per andare fare le gare e fare come volevo io!
Alla prima gara di mondiale cosa hai
provato a vedere 9 piloti in griglia? Già l'anno scorso c'erano pochi piloti, poi il promotore ha voluto fare monogomma michelin! E’ stato l’errore grossa che poteva fare e lo ha fatto! No comment!
Cosa ne pensi delle polemiche che ci sono state tra Hermunen e l'organizzazione? Queste polemiche piacciono alla gente però è meglio non esserci dentro. Che cosa ne pensi del futuro del mondiale Supermoto? Se il promotore non cambia qualcosa o non se ne va via, tra poco non ci sarà più niente!
Come vedi il tuo futuro? Non lo so, in questo periodo è difficile saperlo, 10 anni fa nel motard era più semplice pensare al futuro. C’era un bel campionato, soldi, team, pubblico... oggi devi vivere come si dice da noi in Francia "au jour le jour"!!!!!
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Hai cambiato team per la nuova stagione come ti trovi e come va la moto?
L'ambiente rispetto allo scorso anno è un po' diverso, dove comunque ho più appoggio dal punto di vista tecnico e sono più seguito, la moto è molto diversa sia come ciclistica che come motore, ad oggi mi trovo molto bene e sono contento di questo inizio di stagione molto positivo, ci sono molti piloti forti e la tensione è aumentata rispetto allo scorso anno per cercare di fare sempre i miglior risultato possibile. Dopo la prima gara di Viterbo sei in testa al campionato Italiano, come è andata la gara?
La prima gara è andata molto bene, nella settimana che precedeva la prima prova non ero al meglio fisicamente a causa dell'influenza ed ero preoccupato sono come poteva andare. Devo dire che con un po' di fortuna è andato tutto bene, sono sceso in pista con l'obbiettivo di portare a casa punti importanti, non volevo commettere errori, in gara 1 ho finito quarto ma potevo fare meglio se non fossi stato ostacolato da un altro pilota, nella seconda manche non avevo ancora il passo per tenere il passo dei primi e grazie ad un po' di fortuna ho chiuso secondo e con il primo posto in campionato. Quali sono i tuoi obbiettivi per il 2016?
Gli obbiettivi sono di fare il meglio, non voglio dire l'obbiettivo per scaramanzia comunque non devo commettere errori come negli scorsi anni, ho un ottimo appoggio da parte del team, sono 88
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ben allenato e voglio fare una buona stagione per ripagare chi ha creduto in me in questo 2016.
Dopo tanti anni di mondiale in questa stagione non sarai al via, ti dispiace?
Si mi dispiace, abbiamo parlato molto con gli organizzatori del mondiale per trovare un accordo ma questa soluzione non è andata a buon fine e con il team abbiamo deciso di non prendere parte, comunque si disputeranno altre gare in ambito internazionale e magari ma non è ancora sicuro potremmo correre una gara di mondiale in Italia.
Cosa ne pensi del mondiale oggi?
Purtroppo l'organizzazione del mondiale è stata egoista ha voluto pensare solo ai propri interessi, hanno scelto un fornitore unico di pneumatici tagliando fuori alcune squadre che usano altre marche di gomme e questo ha penalizzato la disciplina, la Supermoto è un bellissimo sport ma 91
dopo aver visto la prima gara di Jerez è sembrato molto squallido, speriamo che possa cambiare qualcosa nei prossimi anni, la disciplina è attiva e speriamo di tornare al livello di qualche anno fa. Pensi di poter essere convocato per il Nazioni?
Spero proprio di si! E' sempre un'emozione poter indossare la maglia della Nazionale nello sport in cui ami e cui ha sempre ambito, per ora non ci penso siamo agli inizi della stagione e mi sembra affrettato pensarci, io cerco di fare dei buoni risultati per cercare di meritarmi la convocazione. Come vedi il futuro della disciplina?
La disciplina la vedo in crescita, amanti di questo sport ci sono e ne arriveranno altri, il problema 92
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di questo sport sono i costi abbastanza alti per chi non ha aiuti per poter fare le gare, spero in risalita ancora di più, in questo 2016 nel Campionato Italiano ci sono segnali molto positivi di un aumento dei partecipanti e speriamo nei prossimi anni ci siano più aziende che possano investire nel nostro sport. Ultima domanda cosa vuoi fare da grande?
Un sogno nel cassetto c'è ma me lo tengo per me, spero di realizzarlo nei prossimi due anni, se non riuscirò a realizzare questo mio sogno non so ancora cosa farò da grande.
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Foto Fabio Principe Testo Off Road Pro Racing
I NUMERI SONO TORNATI, IL PUBBLICO SI STA RIAVVICINANDO nell’Italiano 118 piloti verificati e oltre 1.600 paganti, anche i Regionali tornano a crescere
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LA SPECIALITA’ PUO’ RIPARTIRE MA OCCORRE CREDERCI, TUTTI. Fare un giro in pista con una Supermoto e divertirsi è “subito facile” e alla portata di tutti. Cioè tanti! Solo per questo le proiezioni di sviluppo sarebbero da considerare eccezionali. Praticare il Supermoto è certamente meno traumatico e meno faticosa rispetto al Motocross o all’Enduro e, soprattutto, è facile provare la sensazione di andar forte e quindi divertirsi, condizione molto più difficile da raggiungere ai molti che praticano fuoristrada anche non agonistico. In buona sostanza dovrebbe risultare quasi uno slogan per la specialità: Supermoto? Facile divertirsi! Nonostante queste potenzialità, dopo un ottimo quanto bruciante avvio del recente passato, per una serie di concause la Supermoto subisce in maniera altrettanto brusca una contrazione importante. Nel giro di pochi anni Piloti, Team e Pubblico diminuiscono considerevolmente, con l’interesse delle case che arriva a sfiorare lo zero! Questo lo dicono i fatti e lo certificano i numeri. Oggi però, dopo solo alcuni anni di analisi e cambiamenti, a livello Nazionale e Territoriale si torna a crescere. Un segno tangibile dell’impegno profuso dalla F.M.I., che ha continuato a credere nel potenziale della specialità, lavorando “sempli-
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cemente” per riportarla più vicina agli appassionati.  Ecco allora che il Round di apertura degli Internazionali d’Italia Supermoto 2016, tenutosi come da “tradizione” a Viterbo il 28 marzo, ci consente di documentare lo stato di salute attuale della disciplina, all’alba del terzo anno di questa nuova gestione, che aspira a ritrovare, almeno in parte, lo spirito tecnico e sportivo del SUPERMOTARD degli albori, con la consapevolezza che questa filosofia applicata in maniera attuale sia imprescindibile per andare avanti!  Nel 215 al primo appuntamento si presentarono in 98 alle O.P., numero già in crescita del 50%!!! rispetto al trend degli ultimi Campionati. Quest’anno in 118, che in percentuale significa un ulteriore + 20%!  Nella categoria Supermoto si è dovuti ricorrere per la prima volta dopo tanti anni al gruppo B e nella Open si è arrivati ad un soffio dal fare altrettanto. Numeri in crescita anche nella Under 24 e nella On Road dove, in quest’ultima classe, troviamo al via nomi conosciutissimi, in grado con la loro presenza di “sdoganare” l’attuale Supermoto e farla conoscere ad un pubblico più ampio, contribuendone alla crescita.
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In comunicazione le azioni intraprese in queste ultime stagioni sono state importanti (con promozione su vari quotidiani nazionali, web e dirette TV) e anche per la prima gara di quest’anno è stata fatta una buona campagna di promozione(web/quotidiani), mirata ad un bacino perimetrale circoscritto, con epicentro Roma. Per quanto concerne la carta stampata sono state programmate sei uscite sulla Gazzetta dello Sport, di cui tre pagine intere, tre ‘piè di pagina’ affiancati sempre da tre manchette in prima pagina; poi tre ‘piè di pagina’ sul Corriere dello Sport. Inoltre una importante comunicazione è stata intrapresa sul web: risultato oltre 1.600 gli spettatori paganti, nonostante una possibile limitazione determinata da previsioni e condizioni meteo decisamente scoraggianti nel lunedì di Pasquetta. Un risultato indiscutibilmente felice ma inconsueto, oggi, per la Supermoto.  Per quanto concerne il post gara, a parte gli sporadici resoconto dei giornali locali, grazie alla presenza di Max Biaggi abbiamo avuto l’interessamento della Gazzetta dello Sport con un redazionale pari e a fianco di quello del GP MX in Olanda, e un servizio di 120” secondi andato in onda su Italia1, Italia2 e Premium Sport. Per alcune delle
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prossime gare, possibilmente a partire dalla gara di Pomposa (FE) il prossimo 1 maggio (Round #2), abbiamo fatto richiesta a RAI di inserire un format da 30’ in programmazione su RAI Sport1. Siamo in attesa di risposta. A questo punto è doveroso prendere coscienza del potenziale della disciplina, che rientrata in parametri appropriati può tornare a rappresentare una considerevole opportunità in termini Sportivi. Per concludere, di fatto esiste un “nuovo” e rilevante serbatoio di utenti da intercettare, fidelizzare e, soprattutto, ancora incrementabile. Ma è essenziale sostenere questo sviluppo al fine di evitare un altra interruzione, che equivarrebbe probabilmente a relegare la Specialità alla stregua dei numeri dello Speedway, con conseguente perdita di una importante opportunità Sportiva. Buona derapata a tutti, ma solo in pista. E che vinca il migliore. Sempre!
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by Filippo Camaschella
TRAINING
IMPEGNARSI per
MIGLIORARE Parlare non costa molto. Avere sogni e fissare grandi obiettivi prima di una gara è facile, ma il vero obiettivo non è “parlare” ma “fare”! L’impegno non può cosi iniziare dalla gara stessa ma deve essere strutturato, messo in pratica e ben “immagazzinato” nei mesi prima della prima competizione e tutt’ora per arrivare cosi al conseguimento dei propri traguardi, diventando così più forti, più veloci e resistenti. Tutto questo è possibile solo con un impegno costante 365 giorni all’anno, 24 ore su 24. Ovviamente tutto è più facile per atleti professionisti i quali possono dedicare
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tutto il loro tempo della giornata per un unico fine ma, con 24 ore su 24, non prendo in considerazione il solo allenamento fisico ma tutto ciò che concorre alla realizzazione dei nostri obiettivi quindi vivere, respirare, mangiare, dormire e allenarsi ogni giorno. E’ fondamentale alimentarsi con nutrienti necessari all’organismo a ripristinare velocemente le scorte energetiche ed il rinnovo cellulare per ottimizzare gli effetti dell’allenamento. Questo non è però possibile mangiando patatine fritte, torte dolci, pop-corn, ecc. ma sicuramente mediante frutta, verdura, carne magra e molti altri alimenti che vedremo approfonditamente più avanti. Tanti piccoli cambiamenti sono essenziali per raggiungere grandi risultati. Resta da individuare quali siano i cambiamenti più importanti per raggiungere il successo e rendere un campione, un vero “Campione”. Gli atleti più forti sono quelli che mettono più degli altri l’attività sportiva e tutto ciò al centro della loro vita e costruiscono ogni giorno in funzione dell’allenamento. Raramente si diventa campioni improvvisando l’allenamento! Considerando a parte le ovvie abilità individuali necessarie per eccellere in ogni sport, sono sette gli attributi comuni a tutti gli sport quali: abilità, motivazione, opportunità, vocazione sportiva, sistemi di supporto, criterio di lavoro e forza mentale. Andiamo ora a vederli brevemente insieme uno alla volta. Abilità: non si può negare che la genetica ha un ruolo fondamentale nel raggiungimento del suc125
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cesso nello sport. Sono molti gli esempi: giocatori di basket alti, lottatori di sumo enormi, fantini piccoli. Altri sono però i tratti fisici che non sono immediatamente evidenti come la capacità polmonare dell’atleta, particolari proporzioni fisiche e potenza muscolare. Anche le diverse soglie e l’economia nei consumi energetici sono importanti nella performance. Motivazione: atleti fortemente motivati hanno in genere una grande passione per questo sport e ciò evince dal tempo dedicato a girare in moto, alla cura della moto stessa, alla lettura di articoli motoristici e alla visione che hanno dello sport in genere. Opportunità: i casi del destino sono infiniti e tra questi ci può essere il caso del miglior atleta del momdo. La mancanza di opportunità non è comunque il suo fattore che può bloccare la crescita di un pilota. Se non vengono meno le seguenti condizioni, anche le possibilità di raggiungere il pieno potenziale potrebbero essere compromesse: Si potrebbero aggiungere molti altri elementi utili al raggiungimento del pieno potenziale in moto. Quanto più cresce il desiderio di eccellere tanto più sarà necessario cambiare il proprio stile di vita e strategie per raggiungere gli obiettivi di volta in volta prefissati. Vocazione sportiva: la motivazione per raggiungere il successo dei grandi campioni, alcuni dei quali citati all’inizio, era eccezionale ed erano di127
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sposti a fare sacrifici, impostare qualsiasi tipo di allenamento necessario per raggiungere l’obiettivo. La vocazione sportiva deve essere intesa come un potente mix tra motivazione e dedizione, sia elemento di primaria importanza per realizzare i sogni di successo. Se un atleta ha il sogno di vincere un Campionato di Mondo di Motocross la vocazione sportiva deve essere ancora più grande del proprio sogno. Ma ogni atleta che desidera migliorare deve mettere un certo livello di dedizione nel proprio lavoro. Solo l’atleta che si impegna di più può riuscire a raggiungere le proprie mete. Sistemi di supporto: nemmeno il più grande pilota con forti motivazioni diventerà mai un campione senza un sistema di supporto. Una struttura “umana” attorno al pilota è indispensabile per raggiungere i suoi obiettivi. Indirizzo di lavoro: i campioni non si allenano senza scopo e neanche devono seguire ciecamente il piano di un altro pilota. La differenza tra vincere e perdere spesso è sottile e che quindi l’allenamento non può essere casuale. Avere un piano dettagliato fornirà le opportune sicurezze: senza un piano di allenamento, salire sul podio è difficile anche per i campioni. Forza mentale: il successo nel motociclismo, come in qualsiasi altro sport, richiede una mole notevole di duro lavoro fisico, ma la chiave per mantenere certi livelli molto stressanti e per molti anni, sta nella saldezza psicologica dell’atleta. Sono quattro le qualità sempre presenti negli atleti che vogliono raggiungere alti livelli di pre129
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stazione: • desiderio di raggiungere il successo • autodisciplina • attitudine a credere in se stessi • pazienza o perseveranza In assenza di una delle sopra citate forze mentali, l’atleta non raggiungerà i suoi obiettivi e solo in pochi presentano alti livelli in tutte queste qualità. La psicologia dello sport è un campo in rapido sviluppo e sta diventando elemento sempre più importante per gli atleti più competitivi. Per concludere, non sempre seguire questi programmi potrà garantire il successo, ma nel caso in cui l’atleta abbia già qualche abilità, obiettivi chiari e supporti necessari potrebbe essere la giusta chiave o l’elemento finale e decisivo! Al prossimo numero, vi aspetto! Buon allenamento! Filippo.
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