X INSIDE MAGAZINE Numero 91

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NUMERO 91-2023 INT. MX. 2023 Interview ALBERTO FORATO WMX LE PROTAGONISTE
Jeremy Seewer #91 Internazionali d’Italia Round 2 Arco di Trento
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EDITORIALE

ECCOCI, SIAMO TORNATI!

In effetti, il 2022 per X Inside Magazine è stato un anno molto strano e complicato. Eravamo partiti con grandi intenzioni e dei progetti ben chiari, ma poi ci siamo arenati e ci siamo chiesti addirittura se ne valesse la pena continuare. Il progetto nato nel lontano 2013, nel quale siamo stati i primi a uscire sul mercato con un prodotto online che parla di fuoristrada a tuttotondo, ci ha portato ad anni pieni di soddisfazioni e di numeri che solo i grandi media nazionali possono vantare. La redazione è sempre stata composta da grandi professionisti che ci hanno messo il cuore e la voglia per creare contenuti e servizi fotografici sempre nuovi e d’impatto.

Il 2022 è stato un anno difficile per la rivista ma devo ringraziare due giovani ragazzi che ho avuto modo di conoscere sui campi gara in situazioni diverse, Daniele e Davide che per ragioni diverse stanno cercando il loro posto nel mondo e vogliono far diventare la loro passione un mestiere: Daniele che da alcuni anni calca le piste Italiane e nel 2023 farà il grande salto, Davide che studia grafica e comunicazione.

Loro ci hanno dato nuovi stimoli e la voglia di ripartire, questo sarà il numero 91 e non a caso un numero ‘uno’ c’è.

X Inside Magazine riparte con una nuova voglia di creare qualcosa di interessante e nei prossimi mesi ci daremo forse anche una rispolverata per essere più attuali con i tempi.

Ragazzi come sempre GASSSSSSSSSSS a MANETTA!!!!!!!!

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In copertina

Alberto Forato

Ph.Davide Messora

Direttore Responsabile

Davide Messora

TESTI

Davide Messora

Riccardo Tagliabue

Fabio Principe

Daniele Barreca

Davide Elia Scaboro

FOTO

Davide Messora

Fabio Principe

Riccardo Tagliabue

Daniele Barreca

Davide Elia Scaboro

HANNO COLLABORATO

Davide Messora

Daniele Barreca

Davide Elia Scaboro

Fabio Principe

Riccardo Tagliabue

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Gli Autori e l’Editore non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per incidenti di qualsiasi natura o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’uso improprio delle informazioni contenute

Giuseppe Merigo

PROGETTO GRAFICO

Cristina Balestrini

CB-studio.eu

Numero Registro

Stampa N° 563

Decreto Presidente

Tribunale Novara del 27/05/2013

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x inside magazine n.91 . 2023 10 the lifestyle motorbike magazine contenuti 12 32 GALLERY WMX RAGAZZE PROTAGONISTE DaviDe Messora Daniele Barreca DaviDe elia scaBoro INTERVIEW MXGP ALBERTO FORATO INT. MX 2023 DaviDe Messora Daniele Barreca DaviDe elia scaBoro INTERVIEW LUCA FIORI Daniele Barreca 42 56 02

WMX Protagoniste

Testo Davide Elia Scaboro- Daniele Barreca Foto Studio Davide Messora Foto in ationc Daniele Barreca Davide Elia Scaboro

Il mondo al femminile del Motocross sta avendo un grosso sviluppo in queste ultime stagioni, sia nei campionati nazionali che nel mondiale i numeri sono in crescita e il livello si sta alzando notevolmente.

In Italia possiamo vantare Kiara Fontanesi, la più titolata nella storia del Mondiale femminile che ancora oggi sarà dietro il cancello per dare battaglia.

Dietro di lei stanno nascendo e arrivando alla ribalta nuovi volti. In questa rubrica daremo spazio alle nostre riders.

In questo numero Elisa Galvagno e Giorgia Giudici.

ELISA GALVAGNO

COME HAI INIZIATO E DA DOVE

E’ PARTITA LA PASSIONE PER IL MOTOCROSS?

E’ cominciata da mio papà, io lo seguivo a tutte le gare. Correva a livello regionale, più che altro per divertimento, e io mi divertivo ad accompagnarlo e a guardarlo correre, e in breve tempo con le moto è stato amore a prima vista.

COME MAI LA SCELTA DEL MOTOCROSS COME SPORT AGONISTICO?

Come ho detto prima la cosa è nata da mio papà, che mi ha incitato e

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spronato a fare le prime gare. In più penso che una volta che uno ha una passione è difficile cambiare e non seguire i propri sogni, in più le moto e le gare sono state fondamentali e mi hanno accompagnato durante la mia crescita, per cui è impossibile privarsene.

IL MOTOCROSS E’ IL TUO MESTIERE O FAI ANCHE ALTRO NELLA VITA?

Attualmente il motocross è il mio mestiere.

COME E’ ORGANIZZATA LA SETTIMANA DI UNA CROSSISTA PROFESSIONISTA?

Dal lunedì al venerdì ci alleniamo con il team (Milionarie, ndr) alternando sessioni in pista e sessioni in palestra. Cerchiamo di tenere il weekend liberi per svariati motivi, tranne quando ci sono le gare ovviamente. A parte per avere un po’ di tempo libero (ride, ndr) anche perché condividere gli allenamenti e le sessioni in pista con persone che non lo fanno di mestiere e lo fanno per divertimento a volte rischia di diventare pericoloso, per cui preferiamo non allenarci nel weekend.

IMMAGINO GLI ALLENAMENTI NON SIANO SEMPLICI, E NON SIA TUTTO SEMPRE ROSE E FIORI. DOVE TROVI LA MOTIVAZIONE PER ALLENARTI CON COSTANZA?

No, non è assolutamente tutto rose e fiori. Alla mattina mi alzo e penso a tutti i sacrifici che sto facendo io e che sta facendo la mia famiglia per rendere tutto questo possibile, in più è proprio questo quello che mi piace fare, per cui voglio arrivare al top e ad essere un punto di riferimento per le altre.

SIAMO ALLE PORTE DELLA STAGIONE 2023: TI SEI DATA QUALCHE OBIETTIVO IN PARTICOLARE?

Sicuramente il primo obiettivo è divertirmi e fare bene a livello internazionale, non vorrei dire l’obiettivo reale perché finora farlo mi ha portato molta sfortuna.

TI HA PORTATO SFORTUNA O TI HA PORTATO DELLE PRESSIONI?

Non parlerei di pressione quanto più che altro di sfortuna, specialmente negli anni passati, motivo per il quale ora sono diventata un po’ scaramantica (ride, ndr).

PASSIAMO AL MOMENTO PREFERITO DI TUTTI, LE GARE: COSA TI PIACE DI PIU’ E COSA TI PIACE DI MENO NEL WEEKEND DI GARA?

Caspita, bella domanda! A dire la verità non c’è qualcosa che mi piace di più o qualcosa che mi piace di meno; sicuramente uno dei momenti preferiti è la partenza, perché spesso riesco a partire in testa! La cosa che sicuramente mi piace meno è finire una gara e sapere di non avere fatto un buon risultato, ma questo penso che non piaccia a nessuno.

QUAL’E’ STATO IL MOMENTO PIU’ BRUTTO, E QUALE IL PIU’ BELLO DELLA TUA CARRIERA?

Mi viene da pensare agli infortuni, il

più grave quello all’anca nel 2016 dove sono caduta quando avevo ancora l’85 e mi sono rotta l’anca. Mi ricordo che la presi così male che ho addirittura pensato di smettere..

…MA POI NON HAI SMESSO

Si, e ho fatto bene, perché sono arrivate anche le soddisfazioni. Tra i ricordi più belli ci sono le pole dell’anno scorso all’italiano perché venivo da diversi infortuni, e sicuramente giocarmi il titolo con Nancy Van De Ven che poi è diventata campionessa mondiale.

CHE CONSIGLIO DARESTI PER MIGLIORARE IL MOTOCROSS IN GENERALE E PIU’ NELLO SPECIFICO IL MOTOCROSS AL FEMMINILE?

Sicuramente negli ultimi anni è diventato fondamentale l’aspetto mediatico: mi viene da pensare alla MotoGP e alla Formula 1 dove sono venti passi avanti a noi con la comunicazione. Il motocross da questo punto di vista è rimasto indietro, per cui secondo me l’idea vincente potrebbe essere quella di trasmettere più gare in tv e sui social, come già alcuni stanno facendo, ma penso che dovrebbero spingere ancora di più.

PERSONALMENTE COSA PENSI DI POTER FARE PER AUMENTARE LA POPOLARITA’ DEL MOTOCROSS FEMMINILE?

Sicuramente portare a casa più risultati possibili, così che le persone si accorgano che si possa essere femminili pur guidando una moto in uno sport prettamente maschile, sarebbe importante. In più la cosa più bella sarebbe raggiungere la velocità che hanno gli uomini che sono punti di

riferimento per il nostro sport.

IL MOTOCROSS E’ UNO SPORT PRETTAMENTE MASCHILE, TI SEI MAI SENTITA DISCRIMINATA IN PISTA?

Onestamente no, anzi al contrario ho sempre ricevuta diversa ammirazione visto che da piccola ho spesso gareggiato con i maschi e tante volte gli stavo anche davanti, per cui no, personalmente non ho mai avuto questo problema.

GIORGIA GIUDICI

COME HAI INIZIATO E DA DOVE E’ PARTITA LA PASSIONE PER IL MOTOCROSS?

La passione è partita da mio papà, che mi ha regalato un malaguti 50 all’età di dieci anni, addirittura ho cominciato a girare in un parcheggio di un supermercato. Mi piaceva però andare sulle aiuole e sull’erba, e poi pian piano ho cominciato con i campi e la pista.

COME MAI LA SCELTA DEL MOTOCROSS COME SPORT AGONISTICO?

In realtà è stata una scelta influenzata molto da mio papà come dicevo prima, a me sono sempre piaciuti i motori ed anche i go kart, poi ci siamo approcciati alla pista e alle gare.

IL MOTOCROSS E’ IL TUO MESTIERE O FAI ANCHE ALTRO NELLA VITA?

Il motocross non è il mio mestiere, ho un’agenzia immobiliare a conduzione familiare in cui lavoro da sette anni e di cui probabilmente diventerò titolare nel giro di qualche anno.

COME E’ ORGANIZZATA LA SETTIMANA DI UNA CROSSISTA PROFESSIONISTA?

Alternarsi tra ufficio e piste non è facile, ma per semplicità ho programmato la giornata piena in agenzia lunedì e martedì in cui lavoro tutto il giorno fino alle 19, mentre al mercoledì, giovedì e venerdì lavoro solo nel mattino. Al mercoledì e al venerdì mi alleno in palestra, mentre in pista mi alleno al giovedì. Nel weekend passo una giornata di riposo e una solitamente la

faccio in pista.

IMMAGINO GLI ALLENAMENTI NON SIANO SEMPLICI, E NON SIA TUTTO SEMPRE ROSE E FIORI. DOVE TROVI LA MOTIVAZIONE PER ALLENARTI CON COSTANZA?

In generale nella vita mi sveglio ogni giorno cercando di essere una persona migliore del giorno prima, sia a livello personale che a livello sportivo. Questi infortuni mi hanno dato tanta voglia di riscatto e di fare risultati positivi, e finché correrò a livello agonistico mi sono imposta di non mollare mai.

SIAMO ALLE PORTE DELLA STAGIONE 2023: TI SEI DATA QUALCHE OBIETTIVO IN PARTICOLARE?

Mi sono personalmente posta l’obiettivo di entrare nella top 5 dell’italiano, e di fare bene ad entrambe le prove del mondiale a cui parteciperò, in Francia e in Svizzera, cercando di fare un buon risultato anche in campo internazionale. Poi ovviamente rimane un obiettivo confermarmi campionessa regionale lombarda come nella stagione appena passata.

PASSIAMO AL MOMENTO PREFERITO DI TUTTI, LE GARE: COSA TI PIACE DI PIU’ E COSA TI PIACE DI MENO NEL WEEKEND DI GARA?

La parte preferita è l’emozione e l’adrenalina del momento della gara anche se a volte può essere vissuta in maniera negativa.

In più mi piace l’atmosfera in cui sono, a stretto contatto con mio papà

MIGLIORARE IL MOTOCROSS IN GENERALE E PIU’ NELLO SPECIFICO IL MOTOCROSS AL FEMMINILE?

Penso che quello che sta facendo Monica Goi sia davvero importante per il nostro sport e per il femminile in generale, sta organizzando diversi eventi per le ragazze. E’ bello vedere diverse ragazze insieme a questi eventi, accomunate da una passione comune, si crea un bel gruppo e possono nascere delle nuove amicizie.

IL MOTOCROSS E’ UNO SPORT PRETTAMENTE MASCHILE, TI SEI MAI SENTITA DISCRIMINATA IN PISTA?

Ho trovato più ammirazione che discriminazione, e non sono mai stata accolta in modo negativo. Fortunatamente in pista sono sempre stata rispettata da tu

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ALBERTO FORATO

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Abbiamo raggiunto telefonicamente Alberto Forato all’alba della partenza per la prima gara di mondiale in Argentina. Il ragazzo veneto oltre ad ispirare simpatia è uno dei miglior piloti italiani nella MXGP. Nel 2022 un infortunio non gli ha permesso di far vedere tutto il suo potenziale, motivo per cui per Alberto, il 2023, sarà una stagione importante e siamo sicuri che potrà fare bene. Oggi si presenta supportato ufficialmente da KTM con un mezzo meccanico ancora migliore dello scorso anno.

Ci racconti la tua ultima stagione, e cosa speri di trovare/fare in questa che sta per iniziare?

Sono abbastanza contento di come è andata l’ultima stagione, a parte per l’infortunio alla gamba a metà campionato in un momento dove ero molto in forma e sicuro di fare ottimi risultati: ad ogni modo è stato un anno di crescita per me. Ho imparato meglio a gestire il ritmo dentro e fuori dalla pista, soprattutto ora che il livello è altissimo in MXGP. Ho iniziato ad adattarmi, e a parte lo stop, sono più che contento, in più l’ho fatto su una moto ‘privata’.

Pensi ci sia qualcosa da migliorare dopo gli internazionali d’Italia? Hai mo-

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Testo Davide Elia Scaboro- Foto Davide Messora

strato tutto il tuo potenziale o hai ancora qualche asso nella manica?

Guarda, onestamente spero che vada ancora meglio! Comunque le gare sono andate come preventivato, la moto definitiva è arrivata il venerdì prima di Ponte Egola, quindi è stato tutto un test, ma in fondo queste gare servono a questo. Abbiamo capito dove dobbiamo lavorare e ora siamo pronti per la prima gara del mondiale.

Pensi che il livello tra MXGP ed MX2 si sia assottigliato in questi ultimi anni?

Sicuramente si fa fatica sempre. Adesso il livello in MXGP è altissimo, anche il livello MX2 quando son passato io era molto alto, però la MXGP è unaltra storia: si raddoppia tutto, anche l’intensità, i piloti sono atleti al top, si conoscono, sanno come affrontarsi e sanno come approcciarsi alla gara. E’ un bello ‘step’ da fare. .

Qual’è la percentuale tra moto e pilota? Chi e cosa conta di più?

Senza dubbio il pilota, che fa ancora l’80% del lavoro. E’ vero, in questi anni le moto sono migliorate molto e ti possono dare un aiuto, ma fortunatamente è ancora il pilota a fare la differenza nel motocross.

Dove trovi le motivazioni per andare sempre più forte?

Io vivo per le gare! E’ quello che preferisco in assoluto, me ne sono reso conto quando mi sono infortunato l’anno scorso ed ero fermo in casa, io vivo per le gare, e poi l’emozione che ti da la vittoria è unica, IO VOGLIO VINCERE!

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E’ la mia motivazione di ogni domenica. Senza l’adrenalina delle gare non so nemmeno se andrei in moto.

Perchè il numero 303? E’ legato al tuo inizio nel motocross?

Beh, è molto semplice! La mia data di nascita è il trenta marzo quindi il 30/3.

Hai riti pre gara?

No, ho semplicemente bisogno di essere concentrato .

Chi è il tuo idolo? E le emozioni della prima volta che lo hai incontrato?

Beh, uno che ho sempre ammirato è James Bubba Stewart, poi ovviamente alle gare del mondiale mi piaceva Tony Cairoli, però Stewart ha fatto veramente emozionare, ma dal punto di vista dello ‘spettatore’ non sono mai stato un grande fan. Purtroppo non ho mai incontrato Stewart, anche se un giorno mi hanno mandato un video in cui parla di me (ride, ndr).

Parlaci della tua nuova moto: come ti sei trovato nel passaggio da Gas Gas a KTM?

Mi sono trovato abbastanza bene, in realtà il telaio è diverso, però mi sto adattando abbastanza in fretta, ed in più mi diverto molto con questa KTM, il che rende tutto più facile.

In quale altro sport motoristico ti piacerebbe correre se non facessi motocross?

Beh.. intanto il mio obiettivo non l’ho ancora raggiunto, quindi ho ancora

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tanto da lavorare qui!

E se non fossi crossista, mah... sarei un lavavetri! (Ride, ndr)

L’altro giorno tornando da un allenamento ci siamo fermati e devo dire che a pulire i vetri della macchina sono infermabile, tra l’altro con le mie braccia lunghe non ho fatto neanche fatica, e poi l’attrezzatura costa poco, potrebbe essere una buona opzione.

Tornando seri, non è una cosa a cui ho ancora pensato: sono qui per correre.

Mi hai detto che non hai ancora raggiunto il tuo obiettivo, ci vuoi dire qual’è?

Vincere il campionato del mondo.

Sappiamo che la tua fidanzata, Federica Sezzi, lavora in un team ufficiale come meccanico: è difficile per te?

Trovate il tempo di vedervi anche fuori dalla pista e dalle gare?

E’ difficilissimo, sono proprio due cose che non si ‘prendono’ per niente. Alle gare ‘vicine’ non ci sono problemi, specialmente a quelle del campionato italiano, perché vado in camper e dormiamo insieme. Alle gare del mondiale invece abbiamo diversi hotel, e lei la domenica deve essere in pista alle 7, mentre io a mezzogiorno, quindi ci vediamo solo alla sera lì in pista. Poi il sabato e la domenica lei lavora tutto il giorno, io sono in pista o a riposarmi, quindi non ci vediamo, e quando io finisco lei continua a lavorare sulla moto. Quando siamo fermi dal campionato è un pò più facile, anche se abbiamo sempre i nostri impegni. Comunque non è facile no, ma facciamo il possibile.

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RACE

Internazionali 2023 con alcune grosse novità. In primis non si parte dalla Sardegna, ma si comincia dalla Toscana, a Ponte a Egola dove non si correvano gli Internazionali da diversi anni. Inoltre, è stata tolta la manche ‘Supercampione’ in modo da far disputare due manche per ogni categoria. In questi internazionali non ci sono stati grossi verdetti, tutti i piloti chi più o chi meno sono rimasti ‘nascosti’ e non hanno spinto al massimo delle loro possibilità. L’elemento più destabilizzante di tutti rimane sicuramente l’infortunio di Tim Gajser in seguito a una caduta spaventosa ed inaspettata, che gli ha procurato la rottura

del femore, tanto che ad oggi non si sa ancora quando lo rivedremo in pista anche se lo sloveno ha dichiarato che alla quarta gara del Mondiale vorrebbe essere presente.

Ponte a Egola

E’ il Primo round della stagione 2023, siamo agli Internazionali d’Italia nella pista di Ponte Egola, campionato organizzato da Offroadproracing per EICMA Series. La scelta dell’organizzatore di non cominciare in terra sarda si dimostra vincente per il numero di iscritti, con addirittura due categorie nella 125, e sopratutto una grande

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Testo Davide Elia Scaboro e Foto Davide Messora -Daniele Barreca Davide Elia Scaboro
MXINT2023
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affluenza di pubblico, che ha trasmesso grande energia all’intero evento.

Parlando della domenica di gara, nella classe regina il miglior tempo lo fa registrare lo spagnolo Ruben Fernandez, mentre per la classe MX2 stacca il miglior ‘crono’ il francese Thibault Benistant. Per la classe 125 invece ottiene la pole position il neo acquisto della Fantic, Elias Escandel. Gara uno della MX1 parte con la conquista dell’ hole-shot da parte di Maxime Renaux che decide di non abbandonare la propria comfort-zone, la prima posizione, fino alla bandiera a scacchi. Dietro di lui Jeremy Seewer e Tim Gajser, che sono rimasti incollati al pilota transalpino aspettando un suo errore per tutta la gara, ma senza mai attaccare, concludendo rispettivamente in seconda e in terza posizione. Ottima prova dei nostri due italiani Mattia Guadagnini e Alberto Forato, che concludono rispettivamente quarto e quinto, ma ben lontani dai primi tre. Subito dietro troviamo Ruben Fernandez che in seguito a una brutta partenza deve rimontare fino alla sesta piazza. Grandioso, invece, lo

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spettacolo di gara due, che ha regalato anche un po’ di ‘batticuore’ a noi italiani, infatti alla prima tornata davanti a tutti c’è la Gas Gas targata 101, subito dopo troviamo Seewer, Gajser, Forato in quarta posizione Renaux.

Al secondo giro Gajser rompe gli indugi e passa il pilota ufficiale Yamaha dopo il rettilineo di partenza mettendosi subito a caccia della prima piazza, ma dando di fatto il via a una battaglia per la seconda posizione che favorisce l’allungo di Guadagnini. Allungo che svanisce col passare dei giri, alla sesta tornata infatti il pilota italiano viene sorpassato dal cinque volte campione del mondo, e subito dopo anche dal pilota svizzero Jeremy Seewer, Oltre alla lotta del podio troviamo un’ altra bella battaglia, tra Alberto Forato e Maxime Renaux che vede vincitore il pilota francese, che arrivato a ridosso di Guadagnini riesce addirittura a superarlo.

La battaglia per la testa della corsa è eletrizzante, ma a vincerla è lo svizzero Jeremy Seewer che così facendo si aggiudica il primo posto di giornata davanti a Renaux e Gajser.

Per la MX2 in gara uno troviamo un fenomenale

Cornelius Tondel davanti a tutti al primo giro, ma che sul lungo termine viene superato da Lagenfelder. Il norvegese poi riesce a resistere agli attacchi del francese Thibault Benistant; Il podio è quindi formato da Lagenfelder, Tondel, e Benistant, subito dopo il nuovo ufficiale KTM, Everts, in quarta posizione e quinto Elzinga per chiudere la top five.

Troviamo poi Valerio Lata in sesta posizione, settimo un incredibile Ferruccio Zanchi al debutto nella MX2, e solamente in nona posizione Andrea Adamo.

Proprio Adamo centra l’holeshot in gara due, pronto a riscattarsi dopo la prima manche. L’unico a tenere il passo dell’italiano è Beninstant, che tallona Adamo per tutta la durata della gara finendo in seconda posizione.

Nella classe 125 in entrambe le gare danno battaglia Alfio Pulvirenti ed Elias Escandel, con il siciliano trionfatore di giornata al termine di due gare mozzafiatanti.

Dietro di loro, con distacco, troviamo Alessandro Gaspari.

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Arco di Trento

Il secondo round degli internazionali d’italia 2023 ha luogo nella storica pista di Arco di Trento, che baciata da una bella giornata di sole ha dato la possibilita a 210 piloti di disputare al meglio l’ultima gara del pre-campionato.

Le qualifiche del mattino restituiscono i tre poleman: Reisulis Janis per la 125, Kay De Wolf per la MX2 e Ruben Fernandez per la MX1.

Gara uno della classe regina comincia con la tabella rossa Jeremy Seewer davanti a Tim Gajser, che lo inseguirà per tutta la gara ma senza mai riuscire a chiudere il sorpasso per aggiudicarsi la testa della corsa.

Situazione identica per la lotta del terzo e quarto posto, dove Maxime Renaux fa di tutto per conquistare il gradino del podio ai danni di Ruben Fernandez, ma senza successo.

Per i nostri due portacolori, ovvero Alberto Forato e Mattia Guadagnini un nono ed un diciottesimo posto, causati da una caduta in partenza che li costringe ad una gara in rimonta.

In gara due è ancora il pilota

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svizzero a firmare l’holeshot, davanti ad un inaspettato

Ben Watson sulla sua nuova Beta del team italiano MRT, poi Fernandez ed al quarto e quinto posto i nostri due italiani, ovvero Guadagnini e Forato seguiti da Renaux e Gajser partito in settima piazza. La gara purtroppo viene interrotta dopo cinque giri a causa dell’infortunio del cinque volte iridato.

Il podio di giornata vedrà in prima posizione Jeremy Seewer davanti a Fernandez ed al compagno di squadra Maxime Renaux, tutti e tre sul podio ma senza festeggiamenti particolari data la preoccupazione che aleggiava nel paddock e fra i piloti dopo la caduta del pilota sloveno.

La classifica del campionato incorona lo svizzero Jeremy Seewer, davanti a Renaux e Fernandez.

Per la classe MX2 in gara uno troviamo un agguerrito Thibault

Benistant

a condurre i giochi davanti ai fratelli Coenen, Lucas e Sacha rispettivamente in seconda ed in terza posizione. Benistant centra l’holeshot e finisce primo in solitaria davanti

ai Coenen che nel corso della gara non si scambiano le posizioni.

Il miglior italiano è Ferruccio Zanchi che conclude in nona posizione mentre in undicesima e dodicesima posizione troviamo rispettivamente Andrea Bonacorsi e Andrea Adamo.

In gara due Sacha Coenen parte davanti a tutti, seguito dal fratello Lucas mentre

Andrea Adamo è il migliore degli italiani alla fine del primo giro.

Durante il corso della gara il siciliano ufficiale KTM forza il ritmo fino ad ottenere secondo posto finale dietro a Lucas Coenen, subito dopo troviamo Rick Elzinga, Benistant (partito nono) e Sacha Coenen a chiudere la top five.

Il podio di giornata vede sul gradino più alto Lucas Coenen davanti a Benistant ed a Sacha Coenen.

Nella ottavo di litro in gara uno troviamo allo start davanti a

tutti Mano Faure, che dopo solo pochi giri cede le redini della gara a Julius Mikula che vincerà davanti a Ernecker e a Reisulis.

In gara due holeshot di Nicola Salvini che impone il suo ritmo,

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e conduce tutta la gara egregiamente: nemmeno

Escandel, secondo, riesce a superarlo. Terzo Gyan Doensen.

Podio di giornata con Ernecker che precede Mikula ed Escandel.

Vince il campionato il giovane pilota ufficiale Fantic Elias

Escandel davanti a Alfio Pulvirenti ed Alessandro Gaspari.

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Luca FIORI

Siamo andati a trovare ed intervistare il marchigiano Luca Fiori, da oltre trent’anni preparatore atletico e da qualche anno preparatore di diversi piloti professionisti nel panorama mondiale ed italiano del motocross.

Come hai iniziato e da dove e’ partita la passione per il motocross?

Sono praticamente cresciuto nelle piste di motocross: mio padre ha fondato la pista di Grottazolina a Ponzano di Fermo, qui nelle Marche, è una passione che ho nel sangue fin da quando sono nato.

Qual’e stato il momento in cui hai capito che volevi diventare un preparatore atletico nel motocross?

Sono preparatore atletico da 34 anni, finita la mia carriera nelle moto sono un po’ uscito dal giro pur continuando a seguirlo in tv. Ho capito che potevo portare qualcosa di nuovo in questo sport quando ho cominciato a lavorare con Ivo Monticelli nel 2018.

Come vi siete conosciuti?

In realtà io Ivo lo conoscevo già, dopo un ottimo piazzamento al mondiale motocross nel 2018 gli ho fatto i complimenti e lui

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Testo e Foto Daniele Barreca
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è venuto a trovarmi in negozio, per acquistare degli integratori. A seguito di alcune domande e una bella chiacchierata mi sono accorto che a mio modo di vedere c’era qualcosa che non andava nel suo modo di allenarsi, di integrarsi e di mangiare. Ho cominciato con qualche consiglio fino a seguirlo poi all’ultima gara del mondiale nel 2018 a Sevlievo, e da lì è nata la nostra collaborazione. E’ stato uno dei primi a credere in me nel motocross.

Quali sono i valori fondamentali che trasmetti a un pilota?

A me piace molto stabilire un rapporto umano col pilota, e quando non riesco a farlo purtroppo il mio lavoro ne risente. Cerco di trasmettere al pilota la disciplina e il duro lavoro, oltre che cercare di curare a 360° ogni aspetto fisico: dieta, allenamento e integrazione, inoltre collaboro con tre medici specialistici per qualsiasi evenienza. E’ l’insieme di tanti fattori che porta ad avere un pilota completo e performante al 100%.

Cosa ti piace di piu’ e cosa di meno nel tuo lavoro?

In realtà mi piace ogni aspetto del mio lavoro, sicuramente è super soddisfacente ricevere feedback positivi dopo la gara, e sentire che il pilota è in forma.

La parte che mi piace di meno è quando, forse a volte anche per limiti miei, non riesco a fare breccia e a creare un buon rapporto con il pilota, cosa che non mi permette di poterli aiutare a pieno a migliorare la loro condizione.

Quanto e’ importante l’alimentazione corretta nel motocross?

Onestamente una delle cose che non mi spiego è come, anche se è una delle discipline più dure, ci sia troppa approssimazione in come ci si alimenta. Purtroppo alcuni piloti non capiscono che è come sbagliare benzina da mettere nella moto, e se non si ingeriscono i giusti nutrienti il corpo non lavora al meglio.

Quanto e’ importante il rapporto umano con i tuoi piloti?

Il rapporto umano è fondamentale, è anche una delle mie caratteristiche

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cercare di entrare in empatia col pilota per poterlo aiutare al meglio, anche perché si ha a che fare sempre con ragazzi molto giovani. E’ fondamentale capire se il pilota va motivato un po’ di più oppure ci sono problemi di altro tipo.

Chi e’ il tuo pilota preferito e perche’?

Non posso non dire che sia Ivo, Monticelli (ride, ndr). In realtà è davvero così, in primis perché dal punto di vista umano è stato il primo a credere fortemente in me, mi ha dato fiducia praticamente fin da subito, in più riconosco che Ivo per me è stato un forte trampolino di lancio. Inoltre è l’incarnazione dell’atleta: non l’ho mai sentito dire una volta che era stanco o che ha voglia di mollare, nemmeno nei giorni in cui ci sono stati infortuni ricorrenti.

C’e’ una figura a cui ti ispiri nel tuo lavoro?

In realtà non mi ispiro a nessuno in particolare, cerco di apprendere e di migliorare ogni giorno di più quello che è il mio lavoro e i miei metodi. Sicuramente è stupendo quello che fa Aldon Baker negli Stati Uniti con la Baker Factory, dove

allena i piloti migliori al mondo nel supercross, cosa che purtroppo in Italia difficilmente è realizzabile.

Domanda-provocazione: ho mille euro da spendere, compro uno scarico nuovo o mi faccio seguire da un preparatore atletico?

Io penso che le moto di oggi siano già ad ottimi livelli, a meno che non si sia a livelli veramente alti. Penso che l’investimento più grande il pilota lo debba fare su sé stesso, io potrei anche comprare la moto di Tomac, ma se ci salgo sopra io la moto non va.

E magari se c’e un po’ di budget in piu’…

Ci si affida anche al fotografo giusto (ride, ndr)

Senza svelarci troppi segreti, come prepari un’ atleta?

Sicuramente non esiste la preparazione “standard” per un pilota, dipende molto da chi si ha davanti. Se un pilota ha un’ altezza importante necessita di più dinamismo, e di allenamenti mirati per la dinamicità, piuttosto che focalizzarsi sulla forza o forza

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esplosiva. Lo stesso vale per la composizione corporea, un pilota che ha qualche kg in sovrappeso deve lavorare diversamente e cercare di eliminare ciò che è in eccesso, perché in questo modo consuma meno calorie e si stanca di meno, io cerco di lavorare a 360° col pilota per cercare di capire di cosa ha bisogno e come è meglio impostare il lavoro.

Un consiglio che daresti a tutti i piloti?

Investite tanto su voi stessi!

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