X Inside Magazine numero 78
INT MX ROUND 1
INTERVIEW Simone FURLOTTI
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FOTOGRAFIE: Davide Messora Fabio Principe Giuseppe Merigo In copertina HONDA CRF 450RW Ph. shotbyBawo Numero Registro Stampa N° 563 Decreto Presidente Tribunale Novara del 27/05/2013
Editoriale Finalmente l’abbiamo potuta vedere dal vivo!!! La Honda Factory 2020 esiste veramente, per un attimo abbiamo creduto che fosse tutto una mossa per confondere le idee e invece no. Bella molto bella sia a livello estetico che a livello ciclistico. Cosa potevano aspettarci di più da questo partenza di campionato. Honda come spesso è accaduto nella sua storia quando ci mette la voglia riesce sempre a stupire. Int.Mx niente è come esserci ed è una cosa vera, dopo un lungo inverno dove ci si allena e riposa è bello poter vedere a che punto sono i piloti. Qualcuno dimostra di essere già a buon punto altri meno, alcuni si nacondono..... Bè aspettiamo con impazienza il 1 Marzo e potremo già farci un’idea dei valori in campo. Abbiamo ancora però 2 gare Ottobiano e Mantova non mancate perchè ci divertiremo con Gajser & Co. Ragazzi gassssss sempre a manetta!!!!!!!!!!!!!!
NUMERO 75
CONTENUTI
INTERNAZIONALE D’ITALIA Interview Simone FURLOTTI Abbigliamento SHOT Race
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Testo Messora Foto Messora
INTERNAZIONALI D’ITALIA ROUND 1
Sardegna odore di mirto e di arbusti selvaggi che in un attimo si trasformano in odore di benzina. Gli Internazionali d’Italia da ormai diversi anno prendono il via da Riola Sardo, un pò perchè molti tema vengono sull’isola per la preparazione invernale e anche per il clima mite che si trova in questo periodo dell’anno. Tutti erano a Riola per vedere dal vivo i piloti ma la cosa che ha attirato gli sguardi di tutti è stato il prototipo della Honda CRF 450RW che prenderà parte al Mondiale 2020. La moto è completamente un prototipo e forse sarà la base del modello 2021 di serie. Una moto completamente diversa dalla precedente non solo come sovrastrutture ma anche come ciclistica. Il telaio si vede ad occhio nudo cheè diverso le travi in alluminio sembrano molto più snelle e anche il forcellone è più piccolo e più lungo, le parti del telaio sono ricavate dal pieno, sparisce il doppio scarico per fare posto al singolo. Chissà quali novità ci sono all’interno del motore che è ancora una volta Unicam, la batteria si trova a vista sul lato sx per far posto sicuramente alla cassa filtro. Da una prima impressione il filtro si cambia di lato in stile KTM. Diversi voci parlano di elettronica evoluta e del ride by wire ma questo non è stato confermato da nessuno e può essere solo una voce da “paddock”. Gli ingegneri Giapponesi hanno spinto sull’acceleratore con questo nuovo mezzo, era da anni che non si poteva ammirare un prototipo. La tenda HRC sembra un bunker nessuno può entrare sotto la tenda, tecnici e meccanici hanno la bocca cucita nessun particolare viene fatto trapelare. Speriamo che nelle prossime gare possano saltare furoi qualche particolare interessante. La moto è veramente bella e se Gajser riuscirà a trovare il feeling giusto potremo assistere ad un grande 2020.
Riola Sardo il primo vero banco di prova per piloti e team percapire quali sono i reali valori in campo anche se la prima del mondiale è ancora lontana e tutti stanno portando a termine la preparazione e nessun pilota andrà al 100% in queste prime uscite. Grande assente in Sardegna la KTM, Herlings e Vialle sono in Spagna ad allenarsi, Prado ancora fuori per l’infortunio e Cairoli che ama la pista che ha deciso di non prendere parte alla gara per continuare la preparazione, forse lo vedremo in pista a Mantova. Kawasaki si è presentata con i suoi due piloti titolari Febvre e Desalle che però non hanno messo in mostra una prestazione degna di nota oppure non si sono voluti esporre. Yamaha con le due squadre ufficiali MXGP, Seewer e Paulin e MX2 Gerts e Watson. Jeremy Seewer sempre stiloso in moto ci è apparso molto carico e determinato e ha messo in scena due ottime manche, Paulin non pervenuto, non ci siamo ancora una volta il francese è rimasto nell’ombra, ha faticato anche contro piloti molto più lenti sulla carta. Due le cose positive che abbiamo potuto vedere a Riola due pilota che per la prima volta hanno corso con la 450, Michele Cervellin e Alberto Forato, i due Italiani hanno impressionato con due ottime gara settimo Alberto e nono Michele, Monticelli invece ha dimostrato ancora una volta i suoi miglioramenti e per gran parte della gara è stato insieme ai leader poi il calo fisico lo ha relegato in settima piazza. Gajser una conferma guida in maniera impeccabile e tiene delle traiettorie che nessun altro pilota fa, due vittorie senza strafare solo un piccolo errore nella Supercampione fa riavvicinare Seewer. Evans che bella scoperta, secondo posto in Mx1 dopo una partenza non esaltante nella supercampione cappotone e ritiro, Mitch sembra trovarsi a suo agio sulla 450, a Red Bud aveva impressionato, nel 2019 tante cadute non gli hanno permesso di mettersi in mostra che sia il suo anno
per essere il rookie della stagione? In MX2 Gerts e Watson vanno in tandem, la partenza dei due piloti ufficiali Kemea è fulminea si portano subito davanti e sembrano poter prendere un buon vantaggio, solo Renaux tiene il passo ma a metà gara cade e deve impegnarsi per recuperare e finire terzo. Mattia Guadagnini parte con attenzione non esagera quarto assoluto, certo lo scorso anno con il 2T ci aveva impressionato ma il Campione del Mondo 125 sa che la stagione è lunga e l’Europeo 250 è il suo obbiettivo e non ha voluto strafare. In 125 bella conferma di Pietro Razzini che con un primo e un secondo vince la gara, a Riola debutto per la Fantic, telaio e motore Yamaha, Bonacorsi con la sua presenza fisica ha difficoltà in partenza ma il ritmo di gara è tosto e nell’Europeo sarà sicuramente un pretendente al titolo. Ancora due appuntamenti sulla sabbia Ottobiano e Mantova prima dell’apertura ufficiale il 1 marzo a Matterly Basin in Gran Bretagna.
INTERVIEW
Foto Messora - Testo Davide Messora
Simone Furlotti Back to ride
In una fredda mattina d’inverno sulla pista di Chieve abbiamo incontrato Simone Furlotti, il pilota s Salsomaggiore è tornato finalmente in moto dopo un 2019 da dimenticare. Simone la scorsa stagione è stato vittima di due infortuni che lo hanno tenuto fuori dalle gare per lungo tempo, purtroppo dopo un lungo periodo di inattività non è riuscito a trovare un accordo con un buon team allora ha deciso di organizzarsi con una sua struttura per il 2020, Furlotti scenderà in pista con la Suzuki 450. Ciao Simone come stai? -Bene siamo a gennaio e da un mese che sono tornato in
moto e comincio ad avere feeling, ma dall’essere in forma ci vuole ancora del tempo, però ci sto arrivando.
Il tuo 2019 è stato un anno da dimenticare, hai capito come mai?
-L’infortunio di Loket è stata una conseguenza, a inizio marzo ero indietro con i tempi di preparazione ed è arrivato il primo infortunio. A Loket ho dovuto anticipare i tempi del mio rientro, il team mi spingeva per tornare. Forse non era il caso di rientrare in una gara di mondiale. Ormai è andata così e dobbiamo guardare avanti. A fine anno sei arrivato senza team come è arrivata la decisione di farti una struttura tua?
-Non avendo avuto dei risultati era difficile trovare un buon team, grazie alla mia famiglia abbiamo deciso di intraprendere questa nuova avventura. Mio papà è tutta la vita che lavora in questo ambiente quindi sappiamo molto bene quali sono le cose che servono per far funzionare un team. Non è stato difficile allora mettere in piedi il tuo team?
-Non è stato difficile ma ovviamente i costi sono tanti infatti i nostri obbiettivi sono diversi rispetto al passato, faremo il campionato Italiano e partecipiamo alle tre prove di Mondiale in Italia, poi si vedrà. Riesci ancora a pensare solo come un pilota oppure hai anche altri problemi da gestire, il tuo focus è sempre e solo quello del pilota? -Io quando mi sveglio so che devo allenarmi, certo che
quando ho finito quella parte della mia giornata so che devo andare in officina e aiutare mio papà a preparare la moto, anche perché mio fratello non riesce a fare tutto ma bisogna tutti aiutarsi. Riesco ancora a tenere distaccate le due cose è dura ma bisogna fare così. Ci racconti la tua giornata di allenamento in questo periodo? -Questo periodo è il più importante dal punto di vista dell’al-
lenamento, la mia giornata tipo è sveglia presto e vado in palestra per un paio d’ore e poi a seconda della giornata
alterno le uscite in moto con sessioni di bicicletta oppure corsa a piedi. Le mie giornate di allenamento sono abbastanza simili. Quanti giorni fai in moto alla settimana?
-4 giorni alla settimana in questo periodo. In palestra che tipo di allenamento? -Per me dopo l’infortunio che ho avuto utilizzo la palestra
per rafforzare i muscoli della spalla, ho iniziato a novembre dopo la fisioterapia ho cominciato con la palestra e fino a fine mese terrò questo tipo di tabella per poi cambiare il tipo di allenamento cercando di sviluppare l’agilità. Negli ultimi tempi molti piloti usano la bicicletta per allenarsi anche per te è una parte fondamentale? -Molto importante, serve per fare un lavoro aerobico, met-
tendo insieme il lavoro in palestra con quello in bici si riesce a fare un lavoro completo. Il tuo allenamento cambia durante la stagione?
-Durante l’anno e soprattutto quando ci sono le gare i giorni in moto diminuiscono. Nel 2020 il tuo focus è il campionato Italiano quali sono i tuoi obbiettivi?
-Si certo, il mio obbiettivo per prima cosa è non farsi male e completare una stagione, voglio stare nella top 5 del campionato e se riuscissi a entrare nei primi tre per me e la mia famiglia sarebbe una grande vittoria! Grazie mille Simone
TEST
Foto Messora - Testo Alberto Moseriti
SHOT RACE GEAR
Abbiamo provato in esclusiva la nuova linea di abbigliamento si SHOT RACE GEAR. La prova è stata svolta sulla pista di Chieve in condizione di freddo e umido. Abbiamo avuto a disposizione due completi: Contact Trust Dark in versione bianco e nero e Aerolite Alpha in versione blu e giallo fluo Il nostro tester ha eseguito diverse entrate in pista e testando a fondo i due abbigliamento anche con un paio di scivolate che non hanno compromesso l’integrità del completo. Ecco le sue impressioni:
“Partendo dai pantaloni si può notare subito che siano ben fatti comodi che vestono bene e non intralciano nei movimenti. Con rifiniture buone con spazio per le ginocchiere e una buona pelle in interno ginocchio .. in vita sono ben regolabili e rimangono ben saldi ai fianchi. La maglia ha una buona tenuta e traspirazione con le giuste parti attillate negli avambracci ma senza stringere... come ultima cosa il design e colori di questi completi è bello e accattivante con il giusto mix di forme e tonalità”