X INSIDE MAGAZINE NUMERO 82

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X Inside Magazine numero 82

KIARA FONTANESI Vent Baja 125RR




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FOTOGRAFIE: Davide Messora Fabio Principe Giuseppe Merigo In copertina KIARA FONTANESI Ph. Davide Messora Numero Registro Stampa N° 563 Decreto Presidente Tribunale Novara del 27/05/2013


Editoriale Quello che state sfogliando è un numero importante sulla nostra copertina la campionessa del Mondo di Motocross Kiara Fontanesi. Kiara ci ha dedicato una giornata e il servizio fotografico è stato molto divertente e speriamo che l’intervista sia di vostro gradimento. Ormai ci siamo tra poche settimane il Mondiale MX ricomincia, Lettonia tre gare in 10 giorni per tutti sarà un tour de force ma se si vuole portare a termine un campionato non ci sono alternative, sicuramente la situazione mondiale non è delle migliori ma speriamo che granzie anche allo sport la gente possa non pensare troppo ai problemi. Sul prossimo numero troverete un’inchiesta su cosa vuol dire tornare a correre dopo così tanto tempo. Alcuni campionati nazionali hanno ripreso ma non è come presentarsi dietro al cancello del mondiale è un’altra cosa. Ragazzi buona lettura e gassssssssssssssss a manetta!!!!!!!!



NUMERO 82


CONTENUTI

Interview KIARA FONTANESI TEST VENT BAJA 125 MAGLIE SIX2 E BIKE CROSS CARPI


I MIGLIORI PILOTI, LE MIGLIORI SFIDE, LE GARE PIÙ ECCITANTI IN DIRETTA

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Ciao Kiara, da quanti anni hai iniziato a praticare questo sport e perché? Ho iniziato ad andare in moto a due anni e mezzo perché mio fratello Luca, che ha 6 anni più di me, correva già. E da allora ho iniziato prima nel paddock per divertimento, poi ho provato le prime garette e altre manifestazioni sempre più importanti, fino ad arrivare al mondiale. Cosa è il motocross, cerca di spiegare questo meraviglioso sport a chi non lo conosce? Il Motocross per me non è neanche tanto una passione ma più che altro uno stile di vita. Ti permette di girare il mondo e vivere emozioni e ti da un’adrenalina incredibile. A mio parere fa crescere molto sia nel carattere che soprattutto a livello mentale.


interview

KIARA FONTANESI THE QUEEN of MOTOCROSS


Uno sport prettamente maschile, ma che anche al femminile è cresciuto tanto, perché una ragazza dovrebbe amarsi sporcare nel fango? E’ sicuramente uno sport prettamente maschile, ma il numero di ragazze che sta iniziando a praticarlo e anche a fare competizioni sta crescendo sempre più e credo che abbia fatto un grandissimo cambiamento in questi ultimi anni. Però non credo ci sia uno sport maschile o femminile, ma credo che chiunque possa fare tutto, non vedo una cosa per uomini e un’altra per donne. Von un buon allenamento si arriva ovunque. Sporcarsi nel fango dipende molto da come cresci; quando piove e c’è il fango o sabbia... insomma nelle situazioni difficili, mi diverto di più, divento un tutt’uno con la moto e non mi accorgo neanche della stanchezza. Forse perché sono abituata a viverle quelle situazioni. Quando hai vinto il tuo primo mondiale quale è stato il tuo primo pensiero? Ad oggi pensare quale è stato il primo pensiero alla vittoria del primo mondiale è difficile. Sicuramente ero molto, molto contenta ed era qualche cosa di incredibile, perché arrivare un girono a vincere un mondiale ed essere Campionessa del Mondo è un songo che non tutti realizzano e probabilmente nemmeno io avevo comunque la certezza di poter diventare un giorno campionessa. E’ qualche cosa di veramente enorme, indescrivibile a parole. Raccontaci una tua giornata tipo? Ad oggi è cambiata molto rispetto a quella di qualche tempo fa, prima di avere mia figlio Skyler, non tanto per la bimba ma perché vivo in modo diverso certe situazioni a partire dagli allenamenti. Non perché Skyler mi impedisce di farlo, ma per esigenze mie personali, perché ho cambiato il modo di ragionare e vedere le cose.




Mi alzo la mattina e faccio colazione con mia figlia e se vado in moto a volte la lascio a mia mamma o a Devin, ma spesso stiamo insieme. Andiamo ad allenarci in pista il più vicino possibile, per non perdere tempo in giro. Facciamo quello che c’è da fare, non di corsa, ma senza tempi morti. Rientro a casa per pranzo... e mangiamo al KF8 academy o a casa. Ci si riposa e al pomeriggio allenamento in palestra, perché Davin al KF8 allena sia me che Giorgia che sarà parte del team MX. Anche Francesco Giordano si allena con noi... ci segue tutti e stiamo spesso insieme. Finito l’allenamento si fanno alcune cose del quotidiano come la spesa e tenendo presente Skyler ha le sue esigenze. Poi... si va sempre a letto molto presto. Sei diventata mamma e non hai smesso di correre, anzi; come si può essere mamma e campionessa allo stesso tempo? Si può essere pilota e mamma e nello stesso tempo cercare di vincere. Skyler è stata la motivazione che stava iniziando a mancarmi e mi ha dato una spinta enorme. Oggi il più grande stimolo è lei, sia nel fare tutte le cose quotidiane per allenarmi che per vincere. Prima di avere lei non stavo neanche bene fisicamente e pare che con la gravidanza si sia sistemato il problema che avevo in corso. Per me la gravidanza è stata solo ed esclusivamente un pro. Sono felice di ogni giorno da quando sono rimasta incinta. Quando Kiara non è impegnata ad allenarsi cosa fa nel tempo libero? Oggi cerco di passare il più tempo possibile con Skyler: a casa abbia-



mo un grande giardino e andiamo a dare da mangiare agli animali, raccogliamo le fragole o i lamponi, facciamo i bagni in piscina, passeggiate... andiamo in montagna. Cerchiamo di apprezzare tutte quelle cose che durante le giornate super piene non abbiamo il tempo di fare. Ami essere alla moda, vestirti bene o resti sempre un “maschiaccio”? No. Non mi reputo un maschiaccio! Forse lo ero di più in passato, adesso ci tengo di più anche al mio aspetto femminile, ma non sono troppo attenta alla moda com’è intesa per le ragazze della mia età in generale. Ci tengo ad essere in ordine anche se non mi trucco particolarmente. Essere vestita con un certo stile e non a caso, unghie a posto ... insomma ci tengo. Femminilità e motocross come vanno d’accordo? Vanno d’accordo, dipende come uno vede la femminilità. Io non mi trucco per andare in moto. Credo che ognuno possa essere femminile a modo suo e non centra l’essere vestiti da cross e non vuol dire non essere femminili, anzi. Io non reputo la femminilità data dal trucco e i tacchi. Ognuno può essere femminile a modo suo. I tuoi obiettivi futuri nel motocross e dopo, quando smetterai? Al momento sono quelli di portare a casa un campionato del mondo da mamma. Fino a poco fa era quello di salire su un podio con Skyler e quello lo abbiamo già raggiunto alla prima gara di quest’anno. Adesso puntiamo al campionato del mondo! Quando smetterò mi piacerebbe sicuramente portare avanti il discorso del Team e Academy KF8 che è nata da poco e abbiamo tanti anni davanti. Mi piacerebbe un giorno seguire Skyler al 100% e tutte le sue esigenze.


Come hai impostato la preparazione invernale dividendoti tra atleta e mamma? Ho impostato la preparazione invernale dividendomi tra atleta e mamma mentre allattavo e quindi mi sono divisa tra: maternità, moto e preparazione. Gli allenamenti erano quasi dettati dal mangiare di Skyler, anche se lei è sempre stata bravissima e mi ha lasciato fare sempre tutto. Nelle gare anche del mondiale (Inghilterra ed Olanda) di quest’anno allattavo tra una manche e l’altra prima di salire in moto e il time table si incastrava perfettamente con gli orari di Skyler e così siamo riusciti a mantenere tutto il programma. Mi sono allenata in modo diverso gestendo il mio fisico, riprendendo esercizi che non facevo da tempo. Ho dovuto riprendere la forma di alcuni muscoli e parti del corpo che avevano subito un grossissimo cambiamento. Ho dovuto lavorare su tanti piccoli esercizi, per non arrivare a farmi male in quei determinati punti. Con il mondiale anticipato di un mese rispetto al calendario provvisorio, mi ha cambiato la preparazione che avrei dovuto affrontare. Ho fatto soprattutto moto con allenamenti fisici specifici, per le varie parti del corpo che dovevano essere controllate e dovevano lavorare in modo specifico. Andavo in moto con allenamenti brevi ma intensi per migliorare alcune situazioni, in modo da non arrivare a cuocermi, ma per trovare il feeling il prima possibile. Le prime due gare sei riuscita a ottenere due ottimi risultati, quanto è stato difficile tornare dietro al cancelletto? Pensavo che tornare dietro al cancelletto dopo un anno di stop, cosa mai fatta prima d’ora e con una gravidanza alle spalle, sarebbe stato più difficile. In realtà sono stata veramente molto contenta di quanto fatto, perché siamo arrivati meglio di come ci aspettassimo. Credevamo di essere più indietro e mi



sono resa conto che se prima potevo lottare per stare nelle prime posizioni, dopo la prima manche in Inghilterra ho capito che il passo e il ritmo ci sono. La tenuta fisica in quelle condizioni è stata perfetta, non ho accusato difficoltà particolari, nonostante le difficoltà della pista per le condizioni atmosferiche del giorno prima; ho capito che potevamo puntare molto più in alto. Al momento non sappiamo cosa sarà del resto del campionato per quello che è successo ma se dovesse finire qua saremmo comunque molto contenti di quanto fatto, perché tornare dietro al cancelletto a distanza di 2/3 mesi dal parto è stato come vincere un altro mondiale. E comunque portare Skyler sul podio alla prima gara non lo so, è qualcosa di ancora più inspiegabile rispetto al primo mondiale vinto. Siamo quindi molto soddisfatti e siamo felici di come sono tornata. Come ti sei allenata durante il lock down? Mi sono allenata tanto durante il lockdown anche se non siamo andati in moto, ho fatto moltissimo lavoro a livello fisico, più volte al giorno e con buoni ritmi e così ho recuperato quella parte atletica che non avevo prima che partisse il campionato. Quando pensi si possa ripartire con le gare del Mondiale? Penso che si possa ripartire prima con l’italiano piuttosto che con il mondiale. Se il calendario sarà così ad agosto ci sarà la prima dell’Italiano. Il mondiale sarà un grosso punto di domanda, la nostra prima gara a settembre dovrebbe essere in Turchia, ma ho molti dubbi sulla possibilità di andare in la a settembre.





TEST

testo Francesco Nadile e foto Davide Messora - tester FN


VENT BAJA 125



L’abbiamo provata in un caldo pomeriggio e la VENT BAJA 125 RR su strada ha rivelato una grande comodità in marcia, gli ingombri del telaio sono di quelli che ti fanno sentire subito a casa, sella confortevole ed un giusto compromesso, né troppo sostenuta, nemmeno troppo soffice. Il 6 marce di casa VENT è ben rapportato e nell’utilizzo fuoristrada ci si dimentica la prima e si utilizza subito la seconda, la nostra prova è stata effettuata su un percorso fettucciato semplice con fondo duro e secco. Il cambio non è velocissimo negli innesti, ma giocando con la frizione si minimizzano i tempi di cambiata. Sospensioni da 41 mm. abbastanza morbide, ma regolabili con qualche click agen-


do sulle apposite ghiere, la posizione del manubrio da 28 mm. è neutrale e veramente ben proporzionata si adatta quindi a piloti di media statura. Il motore, essendo un 4 tempi di piccola cubatura spinge meno ai bassi regimi, ma sale relativamente in fretta al punto di coppia dove si può godere appieno della sua elasticità, è necessario cambiare senza forzare troppo sul fuori giri sfruttando al massimo l’estensione del piccolo motore VENT. Da segnalare un periodo di adattamento agli ingombri del carter motore lato destro che con lo stivale da fuoristrada impedisce di avere un buon grip sul freno posteriore, se si vuole fare fuoristrada con abbigliamento tecnico può essere necessario trovare una leva del freno più esposta all’esterno o una aftermarket. Lo scarico è stata una sorpresa, suono accattivante, non rumoroso, ma libero. La moto quindi non risulta troppo soffocata.




Quando si effettuano percorsi fuoristrada e si sollecita il 4 valvole entra in azione prontamente la ventola elettronica per tenere le temperature a livello ottimale. I freni da 250 mm. all’anteriore e 220 mm. al posteriore sono potenti e correttamente dimensionati per le specifiche della moto, trasmettono una grande sicurezza. Molto accattivanti il gruppo ottico anteriore, i paramani Acerbis e le frecce a led. Ultima nota anche sulle gomme, dove le Michelin danno grande feeling sia su asfalto (dove risultano poco rumorose) e trasmettono una grande fiducia anche in fuoristrada e strade bianche.




RACE

testo Alberto Moseriti e foto Davide Messora - tester AB


E - BIKE CROSS CARPI



Eravamo appena uscita dal lungo lock down e avevamo voglia di tornare ad assaggiare la terra le piste il caldo e insieme al nostro tester Alberto Moseriti ci è venuta una di quelle idee strane che sembrano follie.... La telefonata che è intercorsa tra ma e Alberto è stata più o meno così:”Mose sabato 5 luglio hai da fare ti schiero come pilota ufficiale alla prima gara di E Bike Cross a Carpi, la sua risposta Dave sono pronto e carico organizziamo e andiamo.” Ecco come al solito in un battito di ciglia eravamo incasinati, primo problema la EBike e grazie ad Off Road Pro Racing abbiamo trovato una mezzo, che pur-



troppo non ha rispettato le nostre attese. Il paddock è gremito con alcune aziende che producono abbigliamento per moto off road con i propri articoli per la E-bike. Il crossodromo di Carpi è preparato perfettamente e il circuito viene accorciato e rallentato per essere piÚ avvincente per una gara di E-bike con un buon numero di piloti e non solo ciclisti ma riders che come me usano la bici per allenarsi e mantenere una buona forma fisica. Purtroppo la nostra bici ha avuto alcuni problemi, siamo stati inseriti nela categoria Open, e abbiamo preso parte alle prove e a gara 1 ma il confronto era impari in quanto il nostro mezzo si bloccava a 25 Km/h quando gli altri passavano di gran lunga i 45. Un buon primo approccio e per il futuro abbiamo in serbo delle grosse sorprese.



TEST

testo e foto Davide Messora - tester RT

Maglia SIX2


CARBON UNDERWEAR by SIX2 I prodotti della linea Underwear SIXS sono adatti a tutti gli sport, per 12 mesi all’anno. Perfetti in ogni circostanza in cui si fa attività fisica, tutti i capi di questa gamma devono essere indossati direttamente a contatto con la pelle, sotto il normale abbigliamento sportivo. Grazie alle incredibili caratteristiche di termoregolazione e traspirazione, i capi SIXS permettono di mantenere l’epidermide sempre asciutta, eliminando l’umidità e la conseguente sensazione di bagnato. Per questa ragione l’intimo non è più considerato un optional durante l’attività sportiva: evitando bruschi raffreddamenti (dovuti a sudore o tessuto bagnato a contatto con la pelle) il comfort sarà sempre al top, riducendo sensibilmente anche gli infortuni muscolari. Ecco l’impressione delnostro tester;”La maglia è attilata e veste molto bene, la prima volta che viene indossata sembra stringere ma poi quando inizia l’attività fisica non ti da alcun fastidio. Abbiamo testato sia la manica lunga che quella corta, nelle giornata molto calde come è successo a me ho preferito quella senza manica perchè hai più ricircolo d’aria. La maglia si asciugga molto in fretta quando non sei in moto e la traspirabilità è ottima e non ti lascia quel senso di “baganato” sulla pella. Sono molto curioso di provarla nella stagione fredda che in abbinamento ai sotto pantaloni sicuramente sarà ottima per non patire il freddo invernale. Un ottimo prodotto che vale la pena averlo dentro la borsa insieme al completo da cross!





MXGP 2016 Gp of SPAIN TIM GAJSER


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