X Inside Magazine numero Speciale
SPECIALE MOTO GP Interview Luca Marini - Nicolo’ Bulega
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Editoriale Perchè Valentino Rossi in copertina? Perchè Rossi è la MotoGp, intendiamoci non volgiamo dire che gli altri non sono nessuno ma lui è ancora e lo sarà nell’immediato futuro il fulcro di questo sport. Qualsiasi cosa si vede in circuito è un richiamo a Rossi, decime se non miglaia di magliette con il 46, nel paddock davanti al box Yamaha c’è sempre qualcuno che aspetta, è incredibile quello che questo ragazzo ha fatto per lo sport se poi ci mettiamo 9 titoli mondiali non dobbiamo aggiungere altro. La motogp è un mondo a parte il top a livello di due ruote e questo si vede in ogni piccolo dettagliato tutto è curato al limite nessuna cosa è lasciata al caso. Ai piloti a tutti bisogna fare i complimenti sono dei fenomeni e grazie a loro lo spettacolo è di altissimo livello Ragazzi che gasssss e qui ne danno veramente tanto!!!!!
SPECIAL
CONTENUTI
MotoGP Red Bull Ring Nicolò Bulega Luca Marini
Race Testo e Foto Messora - Mancin
MOTOGP
La trasferta per la Moto Gp in Austria è nata un pò per caso e per la voglia di tornare a vivere un mondo che non vedevano da almeno 10 anni. Un giorno in redazione chiaccherando davanti ad un caffè è venuta fuori l’idea:”perchè non rifacciamo uno speciale sulla velocità?” Preso il calendario alla mano abbiamo visto che l’unico libero da impegni con il Mondiale Motocross e con mogli o fidanzate era il primo secondo fien settimana di Agosto e da li la macchina è partita a tutto gassss. Per prima cosa abbiamo chiesto aiuto a Andrej di Monster che ha interceduto per noi con Dorna per avere i pass stampa, un rigraziamento va anche a Friné Velilla
media manager di Dorna. La partenza per questo fine settimana lavorativo ma allo stesso tempo ludico, questa è anche la fortuna di lavorare in questo bellissimo mondo, ricordiamo che per un periodo la nostra redazione editava anche RR Inside che parlava solo delle ruote lisce. Venerdì all’alba io e Mauro uno dei nostri collaboratori e vero appassionato di MotoGp siamo partiti alla volta del Red Bull Ring, una volta si chiamava solo Zeltveg ma quando la ditta della nota bevanda energetica ha acquistato l’impianto ha cambiato nome. Il circuito Asutriaco è uno di quesi posti che hanno fatto la storia del motorsport e siamo certi che continuerà a farla per altri anni. Dopo 6 ore di viaggio raggiungiamo il circuito avvolto da quel verde che solo i paesi di montagna ti possono dare. All’arrivo sotto la tribuna principale dove al secondo piano vi è la sala stampa è qualcosa di incredibile pulito e maestoso. La sala stampa è enorme così a occhio abbiamo contanto circa 300 posti a sedere, tutto è perfettmanente
organizzato nulla è lasciato al caso, certo perchi ci vive tutto l’anno sembra una cosa normale, come per me trovare il fango in pista in una giornata di pioggia. La prima giornata scorre via veloce incontrando anche alcuni amici e farmandoci a bere qualcosa nell’ospitality del team di Romano Fenati, alle 18.30 avevamo appuntamento con Bulega e Marini del Sky Racing Team VR46 leggerete le due interviste nelle prossime pagine. Prima giornata andata, ci attendono ancora un pò di Km per trovare il nostro albergo ma la mente già corre al giorno dopo al sabato. Sveglia presto di buon ora per arrivare in pista senza trovare troppo casino, una veloce colazione in sala stampa e poi si comincia a far sul serio. Programma della giornata abbastanza fitto, mai quanto un Gp di Motocross ma anche qui c’è da correre, abbiamo anche capito perchè tutti usano il motorino. Ma a noi non ci fa paura niente e si comincia prima parte di circuito per cogliere le prime immagini e subito capiamo una cosa: “QUANTO VANNO FORTE!!!! Dalla
televisione si capisce la velocità ma non quarto vederli a pochi metri dal vivo, il rumore non è eccessivo e mi ricordavo più fastidioso. Le prime prove passano in un attimo e non me ne accorgo già di aver fatto un numero spropositato di foto. Il sabato lo passiamo quasi tutto il tempo in pista, ma abbiamo avuto il piacere di poter entrare nel box Aprilia per scattare qualche foto ai meccanici al lavoro. Marc Marquez è un fenomeno con la sua Honda riesce a fare delle cose incredibili ma anche il Dovi e Vale non sono da me, ma datemi retta anche l’ultimo in griglia è un fenomeno, ci vuole del coraggio vero a sfrecciare ad oltre 300 Km/h con una moto. Per dovere di cronaca Marquez è il migliore ma Dovizioso sembra poter tenere tseta allo spagnolo sul ritmo gara, in Austria Marc non ha mai vinto e nelle tre edizioni precedenti ha semopre vinto una Ducati e questo fa ben sperare in una grande domenica. Domenica mattina il warm-up sotto la pioggia non ha dato indicazioni di sorta anche perchè le previsioni davano un pomeriggio soleggiato e caldo e così è
stato. Noi ci appostiamo alla prima curva sicuri di poter portare a casa gli scatti decisivi per il nostro articolo e così è stato. Al via della gara Marquez prende il comando e un super Qaurtararo è alle sue spalle a spingerlo, Dovi cerca di non allontanarsi. Il forlivese non molla e da metà gara in poi metti in scena una battaglia epica con Marc, i due si sono superati diverse volte ma all’ultimo giro all’ultima curva Dovizioso ha dato la zampata vincente e si è portato a casa la vittoria. Che gusto sentire l’inno Nazionale che risuona nell’aria, unica cosa che non ci è piaciuta alcuni fischi a Marquez quando è salito sul podio e questo non è bello
per il nostro mondo ma si sa gli imbecilli ci sono dappertutto. Finito la gara scarichiamo le foto postiamo su Instagram i vincitori e ci rimettiamo in viaggio per il lunedÏ ci aspetta a ritornare nel nostro mondo fatto di terra e fango ma lasciamo il Red Bull Ring con la convinzione di tornarci ancora a respirare questo clima e l’odore delle gomme bruciate sull’asfalto
INTERVIEW
Testo Messora Foto Messora - Sky Racing Team VR46
Nicolò BULEGA
La nostra prima intervista all’interno della hospitality del Sky Racing Team VR46 è stata con Nicolò Bulega, 19 anni, viso che sembra imbronciato ma dopo le prime parole si capisce che non è affatto così. Ciao Nicolò per rompere il ghiaccio come è andata la tua giornata, ci riferiamo al venerdì del Gp in Austria?
-Oggi male, non mi sono trovato benissimo, a Brno invece è stato un ottimo fine settimana, qui in Austria abbiamo capito dove è il problema e dobbiamo risolverlo per domani (per le qualifiche). Come è il tuo fine settimana di gara, come si svolge la tua vita all’interno del paddock?
-Solitamente arriviamo il mercoledì verso ora di cena, magari la sera facciamo una partita di calcetto e poi si va a dormire, giovedì mattina mi sveglio con molta calma verso le 11 perché ho la fortuna di dormire in pista. La giornata solitamente è dedicata alle interviste e a sistemare tuta e casco, si va a letto presto perché poi da venerdì si inizia a far sul serio. Quale è la parte più importante della gara per te?
-Secondo me se il venerdì par-
ti bene te lo porti dietro tutto il fine settimana, se invece non è così si può migliorare, se si lavora bene si è più rilassati, sai che la moto è a posto riesci a trovare la giusta concentrazione. E’ importante partire bene e seguire il planning che hai concordato con il tuo capo tecnico senza fare sbavature. Il pre gara come trovi la concentrazione, hai dei riti particolari?
-Ho tanti cose scaramantiche e cerco di avere i miei tempi, di stare più tranquillo possibile non mi piace parlare con nessuno neanche con mio padre o la mia fidanzata, voglio stare da solo cercare la massima concentrazione. Quando il semaforo è rosso prima che si spenga hai qualche pensiero particolare nella testa?
-Sinceramente niente, l’unico pensiero è partite il più veloce possibile quando scatta il verde. E’ importante per te usare la moto da flat track come allenamento?
-E’ importante sia fisicamente ma anche perché riesci a sviluppare il controllo della moto in sbandata, che secondo me è molto importante.
Quante volte ti alleni con il flat?
-Una volta alla settimana. Che emozioni ti da questo tipo di moto?
-Divertente, comunque è molto difficile perché devi controllare una moto che è sempre in sbandata non sei mai dritto, è faticoso perché sei sempre teso e devi stare concentrato. Questo tipo di allenamento serve poi quando sei in moto in circuito?
-Sul bagnato serve molto, dove hai poco grip e chi usa la moto da flat è avvantaggiato. Con il cross?
-Ho provato tre o quattro volte nella mia vita e mi sono sempre fatto male, con la moto da cross devi iniziare da piccolo così impari tutta la tecnica esatto oppure è meglio lasciare stare, cioè non è che io vado piano con il cross ma non ho l’allenamento giusto, dò il gas e basta. Che tipo di allenamento fai tra una gara e l’altra?
-Palestra, adesso sto uscendo spesso in bicicletta una cosa che prima non facevo, ogni
tanto faccio un pò di muai Thai e nuoto. Che pista è il Red Bull Ring?
-La pista non stanca, è un tracciato che a me non piace per niente, lunghi rettilinei e grandi staccate, qui non conta tanto il pilota, non c’è grande differenza tra i piloti, in altre piste tipo Brno e Mugello il pilota fa la differenza, qui l’unica cosa che si fa è accelerare e frenare. Il setting della moto è più semplice su questa pista rispetto ad altre?
-No quello è lo stesso su ogni pista, magari in alcune è più difficile. Il setup della moto parti già da impressioni passate oppure no?
-Solitamente si parte con il set della gara prima adattato con le specifiche della pista e poi cerchi di migliorare, la mia moto andava molto bene a Brno e qui in Austria non andava con quel setting.
INTERVIEW Testo Messora Foto Messora - Sky Racing Team VR46
LUCA MARINI
Ciao Luca come è andata oggi (sempre riferito al venerdì del Gp d’Austria)?
-Bene, abbastanza bene, sono soddisfatto perché partire bene è importante con delle buone sensazioni fin dal venerdì, mi posso concentrare sulla mia guida, abbiamo ancora qualcosa da provare domani mattina ma importante stare dentro la Q2, sono soddisfatto di questa giornata. Partire davanti in Moto2 è importante?
-Allora, dipende dalle piste e dalle condizioni, ma partire davanti la gara è sempre diversa. Su questa pista, Red Bull Ring, è importante partire davanti?
-L’anno scorso sono partito 10° e sono finito a podio, ma sicuramente partire davanti è meglio. Ti piace questa pista?
-E’ particolare ma ha qualcosa di interessante ma è molto strano, ci sono poche curve di cui tre non sono delle proprie e vere curve, gros-
se frenate. C’è un punto dove si può fare la differenza? -Le staccate, bisogna frenare più forte possibile impostare bene la curva e cercare di uscire forte perché dopo hai un altro lungo rettilineo. Quale è la parte migliore e peggiore per un pilota durante un fine settimana di gare?
-La cosa più bella è girare in moto, io girerei ancora di più, quest’anno hanno diminuito il tempo in pista e secondo me non c’era bisogno, nel 2018 si girava 40 minuti in più. Questo limita un po’ le prestazioni?
-Diciamo che bisogna partire subito forte fin dal venerdì, perché si ha meno tempo per mettere a posto la moto, in Moto2 non si fa l’FP4 come in MotoGp dove è importante questo turno e bisogna cercare di essere perfetti il venerdì se no tocca rincorrere il sabato e la gara diventa difficile. Quando sei sulla griglia il semaforo è rosso cosa ti passa
per la testa?
-Dipende dalla gara di come è la prima curva dalla posizione che parto non è sempre uguale. Penso alla prima staccata alle varie opzioni e alle cose che possono succedere e cerco di fare una buona partenza. Come vivi i momenti prima della gara, ti isoli oppure no?
-Mi piace isolarmi ma comunque scherzo e rido con i meccanici per cercare di stemperare la tensione ma vivo il pre gara molto serenamente. Tu fai motocross?
-Si ma non spesso, da piccolo ho fatto motocross, ma non abbastanza, conosco le basi vado bene ma rimane uno sport molto pericoloso succede spesso che ti fai male, chi pratica questo sport un infortunio prima o poi te lo procuri, si fanno male i campioni del mondo, noi che lo pratichiamo ogni tanto non possiamo pensare di andare come chi lo fa come sport. Il motocross mi piace molto comunque. Il flat track è piÚ sicuro e alcune cose sono simili con la
moto della velocità, il cross ti impegna fisicamente ma non ha punti in comune con la velocità, è molto più faticoso rispetto ad andare sull’asfalto e questo fa bene come allenamento. Il flat track è più corretto come allenamento?
-Il flat track è abbastanza faticoso, nella pista di Vale il tracciato è molto lungo ci sono tante curve è dura fare tanti giri di fila, è importante perché aumenti la sensibilità sulla moto. Riesci a capire come si comporta la moto e cosa devi fare tu e si trovano delle affinità con la velocità!
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