NUMERO 84-2020
HONDA CRF 450R M.Y. 2021 MXGP Tripla Mantova
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LENDARIO 2020
EDITORIALE Siamo arrivati con un leggero ritardo ma questo ormai lo sapete, il 2020 è un anno un pò così strano...... State sfoglaindo il nuovo X Inside Magazine, ci siamo rinnovati con una veste grafica sperando possa essere di vostro gradimento un’altra novità è il lancio della nuova rivista E Inside sul mondo delle bici elettriche, potete vederla sul sito einsidemagazine.it. In copertina abbiamo deciso di mettere la regina del 2021 la nuovissima Honda CRF 450R abbiamo potuto averla tra le mani tra i primi in europa e grazie ad Angelo Pellegrini ci ha detto come va e le sue prime impressioni. Nella MXGP è successo di tutto, Herlings out prima per una brutta caduta a Faenza, e poi la sua decisione di operarsi il piede già infortunato lo scorso anno. Tabella rossa di leader che passa nelle mani prima di Cairoli e poi di Gajser con l’ufficiale HRC che prende un piccolo vantaggio. Nella MX2 il campionato via sull’alternanza tra Vialle e Gerts con il primo più concreto. Ora però fatevi un giro nella rivista. Gassssssss sempre a manetta!!!!!!!!!!!!
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In copertina Angelo Pellegrini CRF 450R Foto di Davide Messora
TESTI Davide Messora Riccardo Tagliabue
FOTO Davide Messora Fabio Principe Riccardo Tagliabue
HANNO COLLABORATO
Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo, in ogni genere o linguaggio, per via qualsiasi tipo di sistema meccanico, elettronico o di memorizzazione delle informazioni, salvo previa autorizzazione da parte dell’ Editore, a eccezione di brevi passaggi e recensioni, purchè con obbligo di citazione della Testata Il contenuto di quest’opera, anche se curato con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per involontari errori o inesattezze o per un uso improprio delle informazioni contenute. Gli Autori e l’Editore non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per incidenti di qualsiasi natura o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’uso improprio delle informazioni contenute
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Davide Messora Fabio Principe Riccardo Tagliabue
PROGETTO GRAFICO Cristina Balestrini CB-studio.eu
Numero Registro Stampa N° 563 Decreto Presidente Tribunale Novara del 27/05/2013
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Direttore Responsabile Davide Messora
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CALENDAR GIRL Redazione E-Inside
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MXGP MANTOVA Redazione E-Inside
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L’INTERVISTA Thomas Oldrati Redazione E-Inside
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L’INTERVISTA BABY REBY Redazione X Inside
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LA PROVA Hero - Militem Redazione E-Inside
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contenuti
HONDA CRF 450R Davide Messora
the lifestyle motorbike magazine
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NON PERDERE IL FINALE DI STAGIONE
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HONDA CRF 45 Tester Angelo Pellegrini Foto di Davide Messora
Eccola!!! Finalmente la possiamo vedere dal vivo e anche toccarla, no ragazzi non è una bella donna è la nuova HONDA CRF 450R modello 2021. Da gennaio la ammiriamo nelle mani di Tim Gjaser e il primo pensiero è stato:”La moto nuova sarà così?” le prime voci dicevano no quello è solo un prototipo e invece sono cominciate a circolare le prime foto spia e i primi disegni e poi a luglio la presentazione ufficiale. Ma prima di poterla vedere veramente dal vivo abbiamo dovuto aspettare i primi di agosto per vedere una prima moto dal distributore RedMoto Il 7 Ottobre sulla pista di Mantova è avvenuta la presentazione ufficiale, noi però abbiamo potuto fotografarla e chiedere un parere al nostro tester Angelo Pellegrini qualche settimana prima. La moto è veramente uno spettacolo il design è qualcosa di unico e se
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aggiungiamo anche il nuovo telaio di ottava generazione, con la sezioni dei travi molto più piccoli rispetto allo scorso anno, pensiamo che Honda abbia fatto un grande lavoro. La 450 nelle mani di Gajser sta dominando il mondiale e sicuramente avrà un successo anche in termini di vendita. Con Angelo abbiamo potuto saggiare la nuova moto sulla sua pista privata, dove il pilota bresciano conosce alla perfezione ogni buca e salto e curva. Ecco le sue impressioni di guida. “Come prima cosa che mi ha impressionato rispetto al modello 2019/2020 è la leggerezza del telaio soprattutto nella parte anteriore sento il davanti molto leggero, con questa configurazione la trovo migliorata in ingresso percorrenza e uscita di curva, in aria con la moto ho un super feeling sembra di averla sempre usata. Il motore è migliorata tanto, ai bassi
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regimi è più pronta e ha più spinta a metà senti meno la “botta” che ti dava il modello dello scorso anno, la moto spinge veramente tanto su tutto l’arco di potenza fino in alto. Le tre mappe, tre differenti modi di erogazioni (nda), senti una piccola differenza tra la mappa standard e quella hard, invece tra la soft e quella a piena potenza la differenza è netta, questo è un bene per il pilota amatore che può trovare il giusto compromesso a secondo della condizione di pista. Rispetto al modello 2020 la differenza è ben marcata, se poi uniamo anche il controllo di trazione che è su tre livelli si ha una enorme quantità di setting puoi trovare la giusta soluzione per qualsiasi terreno. Un grosso pregio del modello 2021 è la frizione idraulica che cambia parecchio rispetto a quella tradizionale, la leva è molto più morbida stanca meno nell’utilizzo e poi perché non va più registrata durante una manche, anche se la frizione si scalda lei continua a funzionare senza problemi. Ho lavorato sui click della forcella e del mono per adattarla alle mie esigenze e al tipo di pista in cui abbiamo fatto questa prima presa di contatto. Per me che uso la moto prettamente da Sx questo setting è un po’ morbido ma perché io le uso con una configurazione diversa, le
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â—† Molto belli i passaggi nei boschi, dove i concorrenti hanno dovuto saper interpretare bene le traiettorie e stare attenti alle radici e avere uno stile di guida fluido e scorrevole, in questo passaggio Maurizio Micheluz. Decisamente spettacolari le discese sulle pietraie (pag 12) dove i piĂš veloci hanno veramente dato prova di coraggio e
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forcelle Showa sono ottime e ogni pilota amatoriale o professionista deve trovare il suo giusto assetto per poter guidare al meglio. Le variazioni di click si sentono e questo è una cosa molto positiva. La moto è veramente bella come estetica ma è piacevolissima da guidare.” Angelo dopo questa prova ha potuto provare la 450 a Mantova durante la presentazione ufficiale e le impressioni di guida sono state le stesse, certo per Angelo la pista come era stata ridisegnata dopo il mondiale era abbastanza facile ma dopo averla provata sul duro ha potuto darci le stesse sensazioni anche sul fondo morbido e sabbioso di Mantova. Adesso aspettiamo di poterla avere a disposizione per un long test. Ragazzi questa Honda è veramente “figa”!!!!!
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Calendar GIRL Abbiamo passato una giornata in pista un po’ diversa dal solito con la bellissima modella Elena Berlato. Il binomio “donne e motori” ha sempre il suo fascino e non potevamo non fare il calendario 2021 per X-Inside. Metti alcune delle moto più belle sul mercato: Honda, Suzuki, KTM e Husqvanra; una modella affascinante che da anni è un “miraggio” per molti motociclisti: Elena Berlato; una bellissima pista da Motocross: Bellinzago, tirata a lucido da Alan Miglio; una serie di fotografi di alto livello tornati insieme per un giorno: Davide Messora, Riccardo Tagliabue e Fabio Principe... e il gioco è fatto. Partner importanti per la realizzazione degli scatti, Hurly, Honda Red-Moto, Circuit Equipment, Oakley by Motec Racing e MX News.NET, e tutto è pronto per gli scatti, basta portare le luci e le moto al loro posto e allestire bene il tutto. All’arrivo in circuito si controllano gli outfit, la modella si trucca e si prepara, si allestisce il set, si controllano le luci, tempi e diaframmi e si inizia a scattare. Il primo scatto è con tutte le moto in parata, si inizia a prender confidenza tra la modella e le persone presenti, si deve un po’ rompere il ghiaccio. La bellezza di una moto, la sensualità di una ragazza, l’odore della terra smossa poco prima dalla ruspa e il clic della macchina fotografica, sono massimo per ogni fotografo appassionato di moto e non solo. Scatto dopo scatto e moto dopo moto, il servizio prende forma e tutto fila liscio. La
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Testo di Redazione X Inside Foto di Fabio Principe
modella è bravissima e non crea nessun problema, anzi mette tutti a suo agio e così il fotografo e i suoi assistenti lavorano senza tensione, senza nessun problema e tutto fila liscio. Tante le foto scattate una più bella dell’altra e si capisce già che sarà difficile scegliere la migliore. Per ultima si scatta una foto con le due Honda-Red Moto con la nuova CRF 450R ed escono fuori dei pantaloni per lo scatto che la modella dovrà indossare che a tutti gli appassionati di Supercross ricordano anni d’oro: sono i FOX 1-800 COLLECT del team ufficiale dove correvano Jeremy McGrath e Steve Lamson. Per un momento tutto si ferma in circuito e tutti rimangono semplicemente ad osservare, molti potrebbero non capire, alcuni criticare o chiedersi cosa ci sia di così interessante, anzi alcune male lingue potrebbero pensare anche male, ma invece non c’è nulla di strano, ma solo la passione di chi ama le moto e le belle donne e poterle ammirare su di un circuito a volte è come semplicemente contemplare un bel tramonto... qualche cosa che semplicemente si osserva, senza commenti, senza per forza esserci qualche cosa di strano: il piacere di vedere il bello. Adesso lettori vi lasciamo alla vista del lavoro svolto.
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La tripla di Mant Testo della redazione X INSIDE Foto di Davide Messora
La terza tripla della stagione, dopo la Lettonia e Faenza è il Circuito Tazio Nuvolari che fa da palcoscenico al Mondiale Motocross, dopo Faenza anche qui sono consentiti 1000 persone al giorno di pubblico e dobbiamo dire che c’è stato quasi il tutto “esaurito”. A Mantova ci arriviamo con Tim Gajser con la tabella rossa di leader, certo in Emilia Romagna ne sono successe di tutti i colori, Herlings che si è infortunato, Cairoli tabella rossa e poi Gajser che è tornato a comandare la classifica, ma per essere di nuovo sul gradino più alto del podio ha dovuto aspettare fino all’ultimo round mantovano. La prima domenica abbiamo sfiorato il dramma, il gigante Arminas Jasikonis è caduto una delle tante ma questa volta non si è rialzato hanno dovuto rianimarlo e poi trasportarlo in ospedale e messo in coma farmacologico, la fortuna ha voluto che neanche dopo qualche giorno è stato risvegliato e ha risposto agli stimoli. Sicuramente ci vorrà un pò di tempo ma lo vogliamno rivedere in pista, forza Arminas!!!! In MXGP oltre a Gajser e Cairoli stanno emergendo i giovani Jorge Prado e Jeremy Seewer, lo svizzero ha vinto la sua prima
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gara in MXGP anche se a tavolino, Prado vincitore è stato retrocesso per non aver rispettato le bandiere gialle. I due sono ancora lontani ma da qui alla fine della stagione ne vedremo delle belle. La MX2 vede i due protagonisti Vialle e Gerts sfidarsi a chi sbaglia di più soprattutto il pilota Yamaha che ha buttato veramente al vento un sacco di punti, Vialle che non può spingere porta a casa punti importanti per la classifica e questo ci ricorda molto Cairoli, il tiotlo sicuramente andrà al pilota ufficiale KTM. Nell’Europeo invece stiamo vedendo un super Guadagnini che si è vinto tre Gp consecutivi, due a Mantova e uno in Spagna, Mattia è veramente un fenomeno e se non avesse fatto qualche errore all’inizio del campionato e in Lettonia sarebbe sicuramente il leader della classifica. Non ce ne voglia il suo rivale e attuale tabella rossa Benistant ma comunque vada a finire il re di questo europeo sarà Mattia Guadagnini e chissà dove lo vedremo l’anno prossimo le voci lo danno in......... Queso non ve lo dico!!! Buon Lommel a tutti i piloti tre gare nell’inferno di sabbia ci vuole una benedizione più che gli auguri.
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â—† Ultimum bonorum, quod nunc a me defenceitur; Sed fortuna fortis; Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Hoc loco tenere se Triarius non potuit. Sit hoc ultimum bonorum, quod nunc a me defenceitur; Quae cum magnifice primo dici viderentur, considerata minus probabantur.
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Thomas OLDRATI Intervista di E-Inside Magazine - Foto di Davide Messora e Fabio Principe
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a anni uno dei protagonisti del mondiale, pilota ufficiale Honda RedMoto World Enduro Team e membro delle Fiamme Oro, ha deciso di prendere parte alle prime prove dei campionati E-Bike sia motocross che enduro e così abbiamo deciso di intervistarlo per avere una sua opinione sulla disciplina.
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Ciao Thomas e grazie per il tuo tempo. In questi mesi ti abbiamo visto molto impegnato anche nella E-bike e quindi abbiamo deciso di capire un po’ con te alcune situazioni dell’ambiente. Questa disciplina sta crescendo moltissimo e diversi motociclisti come te li abbiamo visti gareggiare sia nell’E-bike enduro sia motocross, iniziamo da qui, quali sono le differenze tra le due discipline?
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La differenza notevole tra il cross e l’enduro è dato dal circuito, dal tracciato... quindi prove libere, crono e manche come nel cross, mentre l’enduro è come una gara d’enduro vera e propria con speciali e tempo sul giro, con diverse prove differenti. Io preferisco molto di più la gara di enduro perché secondo me con una bici elettrica
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ti diverti di più soprattutto nelle discese, a mio parere in una pista da cross o nel fettucciato fai uno sforzo tremendo per andare sempre più veloce, e le curve sul piano non sono un gran divertimento.
E O
La E-bike secondo te è utile come allenamento e se si, tu la utilizzi da quanto tempo?
E’ più di un anno che uso le E-bike e serve molto, a me piace tanto anche andare con la bici da corsa e quando esco nei boschi uso quasi sempre la bici E-bike e ho abbandonato quasi totalmente la mountainbike. Puoi fare bellissimi giri e un bell’allenamento e fare molte più cose e diversificare l’allenamento: se vuoi far fatica la fai e comunque ti alleni anche tanto in posti tecnici, anche in salite molto impegnative.
E
Sappiamo che ti sei divertito molto nelle gare a cui hai preso parte, le percepisci come un’ulteriore allenamento per l’agonismo motociclistico o per te sono vere e proprie gare e l’impegno è lo stesso che ci metti di quando sei in moto?
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â—† Thomas Oldrati con la sua CRF250R Honda RedMoto e la Fulgur motorizzata Polini.
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Qualsiasi gara io faccia mi impegno al 100%, ma la mia priorità è la moto. Per esempio ho avuto la bici il giorno prima della gara l’ho sistemata, sono andato a fare un bel giro perché a me piace essere sempre a posto per poi dare il massimo, sempre! Motori elettrici o motori a scoppio quali preferisci?
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Ovviamente io preferisco il motore a scoppio, perché mi ha sempre dato un’altra emozione anche il rumore. Sulla bici il motore elettrico è la cosa più bella che si potesse inventare, è una figata. Ha riportato in bici tantissime persone che non sarebbero mai più risalite o non sarebbero proprio andate per lo sforzo. Con queste bici uno si può regolare mettendo il “suo aiuto” e si diverte. Ma per me la moto è al primo posto, anche se il futuro sarà elettrico perché con i motori abbiamo sempre più problemi.
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In molti stanno scommettendo che la E-bike crescerà tantissimo nei prossimi anni, quale è il tuo pensiero?
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Chi scommette oggi sulle E-bike fa la cosa giusta. In giro ce ne sono tantissime. Quest’anno ero via con i ragazzi a Livigno ed era pieno, secondo me tanti che corrono in bici soprattutto mountainbike passeranno alle E-bike. Tanti hanno ancora vergogna a dire che vanno con le E-bike, ma questo cambierà. La bici è molto più “muscolare”, ma secondo me il divertimento è più con le E-bike. Come si guida una E-bike, rispetto ad una bici normale?
E O
Non cambia molto da una bici normale, in salita ci sono dei pezzi dove c’è viscido e l’elettrico ha una buona coppia sotto e bisogna dosare la potenza, perché la ruota pattina o la bici si impenna... tenendo una potenza inferiore riesci a salire più con la forza della gamba e quindi è meglio. Sulla mia Fulgon con il motore Polini, il motore va molto bene con 5 livelli di intensità ed è un gran bel tiro costante. In discesa la bici pesa qualche chilo in più
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“Chi scommette oggi sulle E-bike fa la cosa giusta. In giro ce ne sono tantissime.�
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◆ Thomas sul podio della prima prova di Ponte dell’Olio.
e in qualche passaggio è un vantaggio perché è più stabile Gli ammortizzatori hanno prestazioni al top, con come downhill, ma se hai il pelo vai fortissimo.
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Veniamo alle gare a cui hai preso parte, come sono andate? Quale è il livello dei tuoi avversari? Tante categorie e forse un po’ di cose da sistemare, hai dei suggerimenti come pilota?
O
Avversari alle gare... nel campionato FMI non ci sono degli specialisti / professionisti della disciplina ma
spero che il challenge prenda sempre più piede e mi auguro che arrivino più concorrenti, più bici, più squadre. Anche se adesso c’è un po’ di cose da sistemare tra FMI (Federazione Motociclistica Italiana) e UCI (Unione Ciclistica Internazionale). Bisogna spiegare bene che le gare FMI, anche nei trasferimenti, sono su percorsi chiusi al traffico, perché le bici non possono circolare su strade aperte e questo ci tengo a dirlo, perché le bici sono sbloccate e vanno oltre i 25Kmh. Mi piacerebbe prendere parte a tutto il campionato enduro nel 2021 e credo che l’enduro sia quello che potrà avere un buon
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“Sono un gran lavoratore, quindi mi sveglio presto alla mattina e poi dipende un po’ dal programma della giornata...�
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futuro.
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Parliamo un po’ di te, come è una tua giornata tipo?
Sono un gran lavoratore, quindi mi sveglio presto alla mattina e poi dipende un po’ dal programma della giornata, si va a girare in moto allenamento in bici o mi fermo in palestra a secondo del programma che faccio con Andrea Balboni (il mio preparatore). Il programma lo facciamo mese per mese a secondo delle gare. Non sono uno che passa le giornate a casa a tirar sera, mi piace allenarmi e fare il mio lavoro.
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Come vedi il tuo futuro a due ruote?
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Lo vedo bene! Da quando sono passato ad Honda mi trovo benissimo e nelle gare anche l’anno scorso è andata tutto alla perfezione, ho battagliato fino alla fine del campionato. E quest’anno con questo casino, mi sono tenuto pronto con la testa sugli obiettivi e negli Assoluti d’Italia mi trovo al comando e credo di essere partito bene e speriamo che inizi così anche il mondiale, saranno solo 4 gare invece delle 8, però sono sempre 8 giornate in cui mi farò trovare pronto. Ci saranno 2/3 mesi belli intensi.
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Chiaramente una domanda su questa pandemia che ha bloccato anche voi, come vedi la stagione 2020?
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Io sono bergamasco e qui l’abbiamo vissuta nel modo peggiore. È stata tosta, mi allenavo tutti i giorni in garage, ma devo dire la verità che mi sono allenato di più ma era un modo per passare la giornata e staccare la testa dal rumore delle ambulanze... passavano
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BABY REBY Per caso durante un servizio fotografico sulla pista di Cadrezzate mi hanno fatto ascoltare una canzone che parlava di Motocross e la cantante è Beby Reby allora in redazione ci siamo detti ma perchè non approfondiamo la conoscenza di questa nuova artista. Abbiamo potuto conoscere Rebecca un pomeriggio nel nostro studio e ne è venuto fuori una bella intervista e un servizio fotografico molto divertente. Ciao Baby Reby ci puoi dire quale è il tuo nome all’anagrafe?
REBECCA POLITA Ci spieghi come ha scelto il tuo nome d’arte?
La scelta del mio nome d’arte è stata un può complessa, nello studio dove registravo la MAISON STUDIO ero la più piccola e tutti mi chiamavano Baby e da questo sopranome ho creato il nome di Baby Reby. Come ti sei avvicinata alla musica?
Ho sempre amato la musica e tutte le sue sfumature. Avevo questo sogno nel cassetto. Sotto casa mia dei ragazzi hanno aperto la MAISON STUDIO e io sono andata un
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pomeriggio a citofonare e da lì è nato tutto. Stavo vivendo un periodo di salute difficile; niente di grave; ansia, insonnia e ancora grande ansia. Niente di grave ma stavo continuamente male; dopo aver fatto tutti gli accertamenti clinici è emerso che era un malessere che dovevo superare da sola. Tutto era dovuto ad una situazione famigliare particolare che penso ne parlerò in uno dei miei prossimi brani. Ho capito che la musica mi poteva aiutare. In effetti la musica mi ha aiutato a superare questo difficilissimo momento e quindi ho deciso fare della musica . I testi delle tue canzoni sono scritti da te o c’è chi ti aiuta?
Essendo che sono alle prime arme io scrivo molto, però ho degli autori da cui mi sto facendo insegnare la scrittura musicale per perfezionare la mesa in metrica dei miei testi. Quanto è difficile tradurre in testo e in musica un’idea di canzone?
Abbastanza; ci devi mettere anima , corpo e tanto impegno , tanta passione e cercare di fare una musica che piaccia a te ma soprattutto che piaccia ai chi la ascolta. Ci puoi spiegare come si fa a fare una canzone dalla prima stesura all’incisione
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del pezzo? La prima fase è l’idea madre della canzone, quindi in contesto. Successivamente bisogna sviluppare un beat musicale su cui lavorare. Poi bisogna ovviamente scrivere il testo e registrare più volte finché non è cantata il meglio possibile. Infine bisogna mixare al meglio le voci e chiudere il master della canzone. Così finisce il progetto ed inizia la pianificazione della data di uscita dove si cerca di farla arrivare a più orecchie possibile Come ti è venuta l’idea di fare una canzone sul Motocross?
Sfogo , svago , libertà e liberare la testa dai tanti pensieri …….. quando corri e fai un salto ti sembra di volare , anzi voli ed è tutto così magico ho visto tutto questo dai miei amici che fanno motocross (tanti dei quali hanno partecipato al video). Quando e dove l’hai scritta?
Questa canzone l’ho scritta in aereo mentre stavo andando in Brasile pensando ai miei amici motocrossisti e mi è venuta l’inspirazione. Che cosa ti piace del motocross?
E’ uno sport che mi da un senso di libertà assoluta; è uno sport che ti fa scegliere come lo vuoi praticare, Quando lo pratichi in circostanze estreme quali fango, vento e pioggia ti aumenta l’adrenalina e ti fa sentire invincibile. Segui le gare se si quale è il tuo pilota preferito?
Certo, seguo la MXGP e come piloti Tony Cairoli e Ricky Carmichael e un giorno mi farebbe tanto piacere di coscerli. Quando ti vedremo in sella ad una moto da cross?
Prestissimo; non vedo l’ora di saltare in sella. Progetti per il futuro?
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Vorrei continuare nel percorso che ho intrapreso; vorrei però anche continuare gli studi e laurearmi. Credo che potrò sicuramente farcela a realizzare entrambi i miei progetti dentro ad un percorso. Le tappe non si possono bruciare, bisogna crescere piano piano Dove ti vedi tra 10 anni?
Spero di aver realizzato i miei sogni, di avere avuto successo e di essermi affermata anche nel lavoro. Mi piacerebbe tanto poter aiutare anche con la musica le persone meno fortunate di me. Sui tuoi social ha un buon seguito ma anche persone che ti criticano anche in modo esagerato cosa ne pensi di queste persone e come ti comporti?
La libertà di espressione e di opinione fa sì che ognuno possa dire la sua. Leggo i vari commenti e li valuto per quello che sono. Sicuramente alcuni mi aiuteranno a migliorare altri invece li leggi e capisci che non hanno senso. Questi ultimi li tralascio, non mi offendono certamente. Evito di rispondere a questi ultimi, invece ringrazio quei commenti che mi possono aiutare a migliorare in tutti i sensi.
Hai dei ringraziamenti da fare?
I miei ringraziamenti vanno a tante persone. La MAISON STUDIO mi ha dato l’opportunità di iniziare questo percorso. I miei manager e producer che mi stanno aiutando. Il motocross di Cadrezzate che mi ha dato la pista per girare il video, e tutti i ragazzi che hanno partecipato al video. Mia mamma che è sempre con me e mi sostiene e sopporta. Un ringraziamento a tutti i miei fans che continuino a seguirmi e amarmi, ci tengo tanto, per me sono una famiglia. E un ringraziamento speciale a Voi che mi avete dato l’opportunità di fare questa intervista.
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er questo numero di E-Inside abbiamo provato la Militem – Hero, una macchina molto versatile e soprattutto ricca di accessori e particolari che la rendono unica. Abbiamo percorso diversi chilometri che ci hanno portato in una località turistica molto conosciuta: Bormio. Qui abbiamo messo alla prova la Hero come se fossimo una famiglia in vacanza che vuole raggiungere agevolmente i rifugi anche più distanti e così siamo saliti un po’ ovunque, anche dove gli altri non riescono ad arrivare e dobbiamo dire che ci ha stupiti piacevolmente la facilità con cui questa piccola ed elegante Militem ci ha portati ovunque sulle strade bianche che si possono percorrere per raggiungere tante mete belle e panorami mozzafiato. Un’auto che sicuramente non passa inosservata per i suoi accessori esterni, che la rendono unica nel suo genere anche per l’accurata ricerca anche negli interni, dove emerge la capacità della ricerca del “bello” tutta made in Italy.
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La Militem è un marchio che ha unito la tecnica americana allo stile italiano: un brand automobilistico italiano luxury premium, che oggi sviluppa il proprio design su prodotti dei marchi americani Jeep e RAM, compiendo anche interventi di ingegnerizzazione delle parti meccaniche atte a esaltare le performance e la massima sicurezza nella guida. Una gamma completa con diversi allestimenti e molteplici possibilità di colori e finiture, utilizzando materiali pregiati, con il gusto e l’artigianalità tipici della manifattura d’eccellenza italiana. I celebri Carrozzieri italiani che a partire dagli anni ’50 sono stati “i maestri dello stile”, hanno saputo imporsi con la loro creatività, l’attenzione verso il nuovo con scelte all’avanguardia e tanta maestria nel tradurre con rapidità nel metallo le loro idee, inventando le tecnologie più appropriate e scegliendo materiali innovativi. Questa azienda vuole essere un doveroso tributo a 360°, al coraggio imprenditoriale, alla fantasia del nostro design e all’abilità di ogni artigiano “delle carrozzerie e delle tappezzerie”: uomini che hanno saputo esprimere i valori umani, estetici e tecnologici, capaci di far capire la cultura, la genialità e la laboriosità italiana nel mondo.
Il nuovo MILITEM HERO si presenta esternamente nelle vesti di “muscle car”, più alto da terra e con importanti interventi estetici che riguardano tutto il frontale e i passaruota, per dare la sensazione di un’auto più grande, più grintosa e di forte impatto visivo. In quest’ottica, sotto “il vestito” sono state necessarie importanti modifiche alle sospensioni. Una volta aperte le portiere, ecco apparire interni estremamente raffinati e confortevoli, degni di una supercar. L’altra faccia di HERO: possente ma superbamente elegante… Le misure in città contano. Tra i vantaggi di MILITEM HERO vi sono le dimensioni. Rispetto agli altri modelli della gamma, è il MILITEM con le dimensioni più contenute, 4,23 metri, quindi il più pratico e maneggevole nel traffico per chi vuole comunque una vettura più glamour ed esclusiva. Con pneumatici più larghi, che permettono una migliore trazione, una maggior stabilità e una
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frenata fulminea, per dare più sicurezza a guidatore e passeggeri. Immediatamente alla prima rapida occhiata, si vede subito che HERO è un MILITEM e la calandra anteriore riprende il family feeling di tutta la gamma. Inoltre l’attenzione ricade subito sulle gomme da 20”, che contraddistinguono tutti i MILITEM, abbinati ai parafanghi allargati. Dal punto di vista estetico, la maggiore altezza da terra contribuisce a dare all’HERO un aspetto più dominante, mentre le feritoie presenti sul cofano anteriore danno maggiore sportività. Come accennato, una delle prime cose che attirano l’attenzione, sono i cerchi dal design a stella che contraddistingue ogni auto MILITEM. Si sposano alla perfezione con pneumatici tassellati ribassati, adatti ad ogni evenienza anche se l’uso è prettamente cittadino, e i parafanghi maggiorati, che possono essere in tinta carrozzeria o in carbonio. Proprio i parafanghi conferiscono un aspetto inconfondibile di riconoscimento alla vista laterale. Con le ruote, i trattamenti di verniciatura speciali e i loghi che impreziosiscono la carrozzeria, contribuiscono a dare forma a un SUV dal look distintivo. In sintesi, robustezza e raffinatezza stilistica insieme. E una grande capacità di attirare gli sguardi…. La parte posteriore della vettura, denota ugualmente carattere, con il paraurti più alto e il diffusore subito in primo piano. I cerchi in lega da 20” “Black Edition“ MILITEM a cinque raggi a stella, richiamano il logo MILITEM. Il design è allo stesso tempo aggressivo ed elegante, e la borchia coprimozzo centrale è decorata anch’essa con la stella a cinque punte. L’assetto è stato completamente rivisto, incrementandolo di 1,5”. Infatti MILITEM HERO è dotato di una innovativa sospensione Lift kit 1,5” Extreme Performance Shocks che varia l’assetto per migliorare le prestazioni e soprattutto la sicurezza nella di guida di tutti i giorni. All’interno troviamo sedili in pelle ergonomici, progettati per vestire gli occupanti come un abito su misura. Al volante, scoprirete come la plancia sia ben organizzata, accessibile e pratica. Comandi semplici da azionare, incluso di serie il sistema di “infotainment Uconnect” di quarta generazione, con display touch a colori da 8,4” ad alta definizione. Con un semplice tocco o un comando vocale, è possibile connettersi rimanendo concentrati alla guida. La connessione allo smartphone consente anche l’integrazione con i sistemi Apple Car Play e Android Auto. Di alta qualità le finiture black piano
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di alcuni particolari della consolle. La sicurezza è fondamentale e anche la migliore compagna di viaggio. Sono disponibili otre sessanta sistemi tecnologici per monitorare il veicolo, che forniscono segnali visivi e acustici facilmente interpretabili, tra i quali il Lane Departure Warning Plus, l’Intelligent Speed Assist e il Traffic Sign Recognition di serie su tutti gli allestimenti. Quest’ultimo sistema avvisa sempre quando ci sono divieti di sorpasso, limiti di velocità, o altra tipologia di restrizione direttamente sul desplay. Con l’integrazione del sistema Inteligent Speed Assist è possibile regolare la velocità, tramite i comandi al volante. MILITEM HERO è disponibile con motori a benzina 1.3 Turbo da 180/200 CV e 2.0 Turbodiesel Multijet da 170/190 CV, quest’ultimo il mezzo che abbiamo provato per voi che è in vendita al prezzo di 52,880,00. Entrambi hanno l’omologazione Euro 6D. Il cambio è automatico a 9 marce. Il sistema 4x4 di HERO riprende le specifiche del prodotto base Jeep Renegade Limited e Trailhawk, con le varianti dei poderosi pneumatici da 20” e l’assetto rialzato. E’ possibile scegliere fino a 5 impostazioni di guida in funzione delle diverse condizioni del fondo stradale: Auto, Snow, Sand, Mud, Rock, quest’ultima solo per chi sceglie la versione Trailhawk. Per chi ama le bici di certo è un mezzo adatto e ha diversi accessori che permettono di trasportare i propri veicoli a due ruote sui vari circuiti o di recarsi senza problemi in luoghi di montagna per poi liberamente trascorrere giornate all’insegna della natura e della pedalata, anche se assistita. La Hero è stata con noi alla seconda prova di Campionato Enduro E-Bike a Chieve e ha attirato l’attenzione di diversi bikers. ◆
â—† Gli interni della HERO sono impreziositi da rivestimenti in pelle e ricami in stile Militem.
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◆ Vista di Bormio dagli oltre 2.000 metri sulle belle strade bianche che portano ai numerosi rifugi dove si può degustare piatti tipici della tradizione valtellinese.
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