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Numero 16
SX 2014 Anaheim 3 - San Diego - Arligton
INTERNAZIONALI MX
Riola Sardo - Noto - Montevarchi Interview NANI ROMA
Special
Sommario MX 01 INT.MX RIOLA NOTO MONTEVARCHI 02 INTERVIEW Antonio Cairoli
Sommario SX 03 SX ANAHEIM 3 SAN DIEGO DALLAS
04 INTERVIEW Nani Roma 05 THE AMERICAN DREAM Andy Winkler 06 GIRLS
Intro Secondo numero di questo 2014, ed ancora una volta nel panoramo del Motocross Mondiale abbiamo avuto la conferma che il pilota più forte è sempre e solo Antonio Cairoli che ha dominato sulla sabbia sarda ma anche sul fondo duro di Noto. INCREDIBILE Nel SX americano stiamo assistendo ad uno cei camipionati più belli degli ultimi anni, e che dire di Adam Cianciarulo che ha vinto alla sua prima gara. Buona lettura a tutti!!!!
Davide Messora direttore responsabile
Davide Messora Direttore Responsabile Riccardo Tagliabue Foto Coordinator xinsidemagazine
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INTERNAZIONALI M RiolaSardo Foto Davide Messora
12.000 spettatori per l’emozionante esordio dei Campionati Internazionali d’Italia 2014. Sul bellissimo tracciato del crossdromo “Le Dune” hanno corso i big del motocross internazionale che hanno scelto, ancora una volta, questo campionato come super-test finale prima dell’inizio della stagione mondiale. Oggi gli occhi erano puntati non solo in pista ma anche nel paddock per vedere in anteprima le livree di moto e piloti in quella che sarà la stagione 2014. La scelta della pista di Riola si è dimostrata anche in questa seconda edizione vincente. Nonostante la pioggia, sia dei giorni precedenti che di oggi,
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la pista è rimasta perfetta permettendo il regolare svolgimento della manifestazione. Quindi una doppia scelta azzeccata: perfetto lo stato del terreno, ideale il fondo sabbioso per la preparazione atletica. Tony Cairoli (Red Bull KTM Factory Racing) ha danzato sulla sabbia vincendo sia la manche MX1 che la classe Elite, dove al cancello di partenza si schierano i 40 migliori riders tra MX1 e MX2. Grande partenza in entrambe le gare, vinte senza particolari problemi. Una lunga cavalcata solitaria che ha messo in ombra la lotta tra gli altri piloti e gli ha permesso si incassare i primi punti per la conquista del titolo Elite e
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tutti i motivi d’interesse legati all’esordio stagionale dei team destinati a sfidare la sua KTM nel mondiale. In MX1 sicuramente si è fatto notare Van Horebeek (Yamaha Factory Racing), neo pilota del team Rinaldi, che dopo un esordio interlocutorio nella prima manche, dove ha chiuso terzo, diventa protagonista di una gran rimonta nella prova della classe Elite, dove recupera dal 5° al 2° posto negli ultimi giri. Il Belga inaspettatamente impone un ritmo infernale che gli permette di infilare e distaccare i due piloti HRC Honda, Nagl e Bobryshev, e dimostra di avere già un gran feeling con la sua nuova moto. Terzo nell’Elite chiude il russo, dopo che nella
manche MX1 era stato il migliore tra gli inseguitori di Cairoli oltre essere stato autore del miglior giro nell’Elite. Nella MX2 è Arnaud Tonus (CLS Kawasaki Monster Energy MX2) a vincere, dopo una bella lotta con Christophe Charlier (Yamaha Factory Racing), il quale inciampa in una giornataccia che lo vede costretto a mollare la presa sino a rallentare per un lieve stiramento dei legamenti del ginocchio, durante la gara Elite. Completa il podio l’esordiente Paul Jonass (KTM Marchetti Racing) a sorpresa davanti ad uno sfortunato vice cam-
pione del mondo Jordi Tixier (Red Bull KTM Factory Racing), che cade in partenza per poi scatenarsi in una rimonta spettacolare dal 22째 al 4째 posto. Nella 125, vince Isdraele Romano (Team Solarys KTM): domina entrambe le manche per una meritata vittoria. Completano il podio Ivan Petrov (KTM Marchetti Racing) e Lorenzo Ravera (Megan Racing), autori di una bella rimonta in gara#2. Escluso dal podio Joakin Furbetta (Team Milani), comunque autore della pole in mattinata.
INTERNAZIONALI M Noto Foto Davide Messora
Non avevamo dubbi sul risultato finale ma nessuno voleva rinunciare allo spettacolo. Vedere Antonio Cairoli (Red Bull KTM Factory Racing) emozionato in mezzo ai suoi “amici” di sempre, correre sotto il sole della “sua” Sicilia, whippare sui salti del tracciato siciliano, incorniciato dalla barocca Noto (SR) era, come preannunciato, un evento imperdibile per tutti gli appassionati delle ruote artigliate. Dopo la sabbia del primo Round, questo secondo appuntamento ha alzato il sipario su un terreno diverso, con fondo duro, notoriamente non prediletto dal Campione KTM. Nonostante questo, TC222 ha conquistato il gradino più alto del podio sia nella MX1 che nella
Elite. Holeshot in entrambe la manche e gas spalancato dalla prima all’ultima curva: Cairoli ha letteralmente azzerato le forze messe in pista dagli avversari, guadagnando ad ogni giro metri preziosi per portare in casa De Carli punti preziosi per la classifica finale.
Nella MX1 concludono dietro di lui Jeremy Van Horebeek (Yamaha Factory Racing) e Todd Waters (Red Bull IceOne Husqvarna Factory Racing) sorpassato dal belga negli ultimi giri. Davide Guarneri (TM Ricci Racing) rimane fuori dal podio nonostante la bella partenza. Nella ELITE stessi piazzamenti a podio, stessa rin-
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corsa forsennata dietro a Tony che agli avversari non concede nemmeno la speranza di raggiungerlo. Bella la battaglia tra Guarneri e Waters che alla fine ha la meglio sul pilota italiano. Peccato per David Philippaerts (DP19 Racing) che perde posizioni per la moto che si “intraversa” dopo la metà della gara. Nella MX2 il vice campione del mondo Jordi Tixier (Red Bull KTM Factory Racing) parte in testa e conduce le danze fino all’ultimo giro, tagliando il traguardo davanti a Christophe Charlier (Yamaha Factory Racing) che conquista la tabella di leader. Terza piazza per Alessandro Lupino (CLS Kawasaki Monster Energy) che risale dall’ottavo posto portando a casa una prova che testimonia l’ancora una volta il suo
talento. Peccato per Ivo Monticelli (Marchetti Racing Team KTM) che non riesce a concretizzare la bella partenza. A differenza delle gare dei “grandi” la MX125 regala due manche ricche di sorpassi e colpi di scena che vedono premiati, nella classifica di giornata, Joakin Furbetta (KTM Team Milani), Thomas Marini (KTM Silver Action) e Morgan Lesiardo (Team Motocross FMI – TM Ricci Racing). Insidiosi ma privi di concretezza ai fini del risultato finale (parlando di podio) i tentativi del bulgaro Michael Ivanov (KTM Silver Action). La tabella rossa della Under17 rimane nelle mani di Tommaso Isdraele Romano (KTM Solarys).
INTERNAZIONALI M Montevarchi Foto Davide Messora
Gli Internazionali d’Italia MX si concludo con una standing ovation per TC222. Oltre 8.000 spettatori sulle tribune del Miravalle. Tutta la corte del Motocross ha fatto l’inchino al suo Re e Re Cairoli ha risposto dato il “tutto per tutto” in questa giornata di gare, perché anche quando non “stravince” il nostro Tony è Campione. Oggi, dopo le prove della mattina che lo avevano dichiarato il più veloce sul rinnovato tracciato di Montevarchi, nella manche MX1 uno sfortunato contatto con un altro rider, probabilmente Steven Frossard (Kawasaki Racing Team), lo costringe a ritirarsi. Fiato sospeso fino a che non assistiamo allo schieramento della classe Elite: TC222 c’è e
apre a manetta il gas regalando a tutti una partenza che da sola vale il biglietto di ingresso. Parte così la danza finale di questa bellissima edizione 2014 degli Internazionali d’Italia. La giornata di oggi è stata il fiore all’occhiello di tre serratissimi appuntamenti che hanno dato al pubblico la possibilità di veder correre in Italia i Top riders del panorama mondiale presentando i Team con l’assetto da guerra che vedremo sabato 1 Marzo al GP del Qatar. MX1 – Dopo il colpo di scena che ha messo fuori dai giochi Cairoli (Red Bull KTM Factory Racing) i protagonisti assoluti della manche sono stati Gautier Paulin e lo stesso Frossard, compagni di
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squadra nel Kawasaki Racing Team, che concludono rispettivamente primo e terzo. Efficace e grintoso l’inserimento in secondo piazza di Van Horebeek (Yamaha Factory Racing) che guadagna il titolo di Campione MX1 2014. Dietro loro Max Nagl (Team HRC), Tommy Searle (CLS Kawasaki Monster Energy MXGP) che precedono le Husqvarna del Team full factory Red Bull IceOne di Tyla Rattray e Todd Water. Bella anche la prova di Samuele Bernardini (TM Ricci Racing) che con l’ottavo posto di oggi conquista la testa della classifica dedicata ai 300cc 2T. MX2 – Dominio francese nella corsa della 250cc. Brilla la concretezza di Arnaud Tonus (CLS Kawasaki Monster Energy) che già in Sardegna aveva primeggiato. Il team-mate Dylan Ferrandis rimonta
da una partenza in quarta posizione fino al secondo posto vedendosela, gomito a gomito, con Christophe Charlier (Yamaha Factory Racing) e l’aggressivo Tim Gajser (Honda Gariboldi) che però sembra perdere dopo la metà della gara lucidità e inciampa in errori fatali per la conquista di una piazza a podio. Targa Champion per Charlier che si dichiara fiero di regalare ancora una vittoria al suo Team made in Italy. MXElite – Tabella Champion 2014 a Tony Cairoli che “scarta” il risultato di oggi e intasca il titolo grazie ai 240 punti guadagnati nei due round precedenti. Sul podio di giornata Gautier Paulin, Steven Frossard e Jeremy Van Horebeek. Il Kawasaki Racing Team ha svelato le carte e porta a casa una bella “prova generale 2014” mettendo a punto “in
gara” ciò che ancora mancava alle sessioni di allenamento. MX125 Isdraele Romano (KTM Solarys) purtroppo a seguito di un infortunio perde la possibilità di vincere il titolo, conquistato da Ravera (Team Motocross FMI TM Ricci Racing). Bel rientro per Riccardo Righi che segna un terzo e secondo posto. Ecco i piazzamenti di Gara#1: Lorenzo Ravera (TM) – Pootjes Davy (KTM) – Riccardo Righi (Husqvarna). Gara#2: Pootjes Davy (KTM) – Riccardo Righi (Husqvarna) – Filippo Zonta (KTM)
INTERVIEW ANTONIO CAIROLI Antonio , sei sempre alla ricerca di migliorarti . Cosa avete cercato di migliorare in inverno, per fare ancora meglio nel 2013?
tunato e non ho potuto competere al titolo fino alla fine , ma è bello riaverlo perchè può portare altro interesse al nostro sport.
Penso che nel 2013 sono migliorato ancora in alcune cose , per esempio la mia velocità è migliorata. Il resto era già buono, sto cercando di migliorare ancora ed essere sempre più veloce.
Nel 2014 avrai un altri rivali con il rientro di Husqvarna ?
L'ultimo pilota che ti ha battuto nel mondiale è Tyla Rattray . Cosa ne pensi del suo ritorno? Di sicuro è bello guidare di nuovo con Tyla . Lui è un bravo ragazzo e un buon pilota , e nel 2008 abbiamo fatto delle belle gare insieme, io in quell'anno mi sono infor-
E ' una grande notizia avere Husqvarna nella famiglia KTM e penso che sia una buona cosa che la famiglia si sia allargata , e sono entusiasta di correre contro di loro. Anche per avere più compagni di squadra , anche se in realtà non sono i miei compagni di squadra , ma il boss è lo stesso . E ' bello avere più colore in MXGP . La preparazione invernale si è accorciata e ci
sono solo tre gare prima del mondiale . E 'abbastanza per te? La stagione del Campionato del Mondo è lunga e non vogliamo fare troppo gare in più . Gli Internazionali d'Italia sono delle ottime gare ed è una buona preparazione per la stagione . L'anno scorso tutti aspettavano con ansia le prime due gare in Qatar e Thailandia . Sei impaziente di di correre e perché? Queste prime due gare sono state sono state molto belle e siamo riusciti a fare dei buoni risultati, mi piace andare a correre in queste due località perchè il tempo è perfetto e si scappa dal freddo che c'è in Europa, mi piace molto andare a correre in questi due paesi. Tu sei di gran lunga il pilota più consistente in campionato. Che cosa gli altri devono fare per essere competitivi contro di te?
Sono davvero consistente , ogni anno , l'anno scorso ho fatto alcuni errori e in poche occasioni non sono riuscito a salire sul podio, quest'anno il mio obiettivo è quello di salire sul podio ogni singola settimana . Tutti i piloti vogliono migliorare molto e spero per loro che possono migliorare su questo e possiamo essere un campionato veramente intenso. Sei orgoglioso di essere diventato lo sportivo dell'anno? Sono molto contento di aver avuto quel riconoscimento ma soprattutto battere calciatori e Valentino Rossi è stato un grande emozione. Mi rende molto felice . Jeffrey Herlings parla di voler vincere tutte le gare. Cosa ne pensi di questi obiettivi ? Jeffrey Herlings parla sempre di vincere tutte le gare della stagione . E ' un obiettivo difficile, sia
in MXGP che in MX2 . Non mi voglio mettere troppa pressione adosso , quindi il mio obiettivo è solo di essere sul podio ad ogni gara. Maggiora l'anno scorso è uno dei migliori GP della stagione . Quali sono state le tue emozioni a correrci? Di sicuro Maggiora è stata una delle migliori gare per me . Ho fatto una buona gara con Gautier e mi piace correre lui perché è un pilota pulito . E 'stato bello lottare con lui e di sicuro in una gara italiana con così tante persone a fare il tifo. Non vedo l'ora di tornare a correre a Maggiora, ma anche piste come Valkenswaard e Lierop non vedo l'ora di tornarci a correre. Quanto differente è la tua moto per il 2014 rispetto al 2013 ? La mia moto non è cambiato così tanto . In generale è la stessa moto nel 2013 .
SUPERCROSS 2014 Anaheim 3 Testo Francesco Pellegrini Foto Garth Milan RedBull Contentpool - Monster Media
Classe 250 con holeshot di Cole Seely sulla Honda Troy lee 21 seguito da Wilson, J. Canada e M. Stewart. Il leader di classifica Anderson rimane arretrato in 8° posizione ma in poche tornate si rifà sotto fino ad arrivare a M. Stewart. I due si prodigano in una sfida che termina con un contatto, i due piloti vengono passati e si ritrovano nelle retrovie. Nel frattempo Seely se ne và seguito sempre da Wilson. Anderson cerca la rimonta e si imbatte in tutto il team Troy Lee sulla sua strada Wilson si rifà sotto al leader e con una azione di pressing mette forse in soggezione Cole portandolo ad un banale errore.
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Seely scivola e Wilson passa, nel frattempo Anderson attacca Stewart Wilson vince dopo lo sfortunato episodio della settimanan precedente, segue Seely, Webb, Hill e Anderson. . Stewart prende l’holeshot ma è subito davanti Ryan Villopoto, i due sono seguiti da Roczen, Reed, Alessi, Stewart, Brayton e Dungey! Chad Reed sempre più in forma si porta al comando passando la Kawasaki numero 1 e anche Roczen si mette dietro JS7. Reed sembra allungare di poco e nel frattempo Roczen attacca Villopoto convinto di non mollare la lotta per il ti-
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tolo, Il tedesco si mette a caccia anche della Kawa 22 dell’australiano. Nel frattempo Stewart si perde nelle retrovie attaccato e passato anche dalla KTM di Dungey e dalla Honda di Barcia, quest’ultimo non era partito benissimo. Villopoto “senza infamia e senza lode” se ne sta li al terzo aspettando di vedere che succede. Stewart conferma che la serata non è quella giusta, si sdraia per ritrovarsi in nona posizione .
Anche Dungey conferma una serata sotto tono con un errore che apre la strada a Bam Bam . Reed dopo qualche giro in cui sembrava quasi alle strette degli inseguitori cambia passo e si prende un secondino di aria. Ultimo giro Roczen prova l’attacco finale, con la complicità dei doppiaggi e delle bandiere, ma alla fine l’australiano va a mettere il secondo alloro in carniere. Reed vince seguito da Roczen, Villopoto a quasi 10 secondi di distacco, Barcia chiude il quartetto!
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UPERCROSS 2014 SAN DIEGO
Testo Francesco Pellegrini Foto Garth Milan RedBull Contentpool - Monster Media
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Lites 250, Wilson fa holeshot seguito da M. Stewart, Hill, Nelson, Anderson e Seely. Al secondo giro Wilson sbaglia e finisce contro le balle di paglia , apparentemente in maniera innocua, ma la sua moto non risponde più ai comandi più come prima. La testa viene rilevata dalla Pro Circuit del compagno Justin Hill. Wilson torna ai box, apparentemente per un problema al freno anteriore, dopo un pò di lavoro del team riesce a tornare in pista attardato di 3 giri. J. Hill allunga ma alle sue spalle Anderson at-
tacca e passa Stewart, Non succede più nulla, Justin comanda con tranquillità, osseravato dai box dal suo fratellone maggiore Josh, incredulo, che pochi minuti dopo si dovrà schierare al cancelletto della 450. Justin Hill vince per la prima volta e dando oltre 5 secondi di distacco ad Anderson seguito da M.Stewart e Seely. Giornata celebrativa delle forze armate negli Usa, grafiche e abbigliamenti dedicati, dal camo sul completo di Reed alle bandiere “star n stripes” sui caschi Troy Lee, che sembrano
quelle che mettevano nelle coppe gelato al mare quando ero bambino. In 450 la Kawa di Poto holshotta, ma Stewart è subito alla attacco e passa sulle sue tanto amate whoops. Seguono Short (KTM BTO), Dungey, Roczen, Reed, Barcia ed il Tomac. Al secondo giro Stewart guadagna 1 secondo, Reed si aggancia in terza posizione. Al quinto giro Villopoto attacca ma una serie di piccoli errori danno respiro al “moro” All’8° giro Villopoto si rifà sotto a Stewart che comanda, Roczen attacca e passa Reed, La Suzuki e la Kawasaki continuano una sfida che manda in visibilio il pubblico che era anni che aspettava di vedere di nuovo i due a stretto contatto. I doppiati iniziano a creare confusione, quest’anno si parla di piste facili ma il divario tra i
primi e le retrovie alle volte è alquanto imbarazzante. Reed subisce Dungey per la 4° posizione, mentre al comando c’è bagarre, Roczen controlla il 3°posto. A due giri dalla fine, Villopoto sembra averla data su accontentandosi. Reed è ancora sotto l’asseddio del poco incisivo Dungey ma i due si rifanno sotto al tedesco n°94. Reed prova l’attacco su k-roc all’ ultimo giro, compostissimo fino a questo momento sulle woops, commente un imperdonabile sbavatura, picchia a terra e sembra anche forte. Ultimo giro e Stewart taglia il traguardo primo, segue Villopoto, Roczen, Dungey, Peik, Barcia, Tomac, Reed chiude in 12° posizione. Update per Reed, qualche incrinatura a scapola e clavicola ma ciò non dovrebbe compromettere la presenza a Dallas.
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SUPERCROSS 2014 ARLIGTON Testo Francesco Pellegrini Foto Garth Milan RedBull Contentpool - Monster Media
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Prima gara per la east coast 250. Al debutto indoor l’attesisssimo Adam Cianciarlo, pupillo Pro Circuit fin dai tempi del minicross a ruote basse. Dopo aver vinto la Heat di qualifica si mette davanti a tutti prendendo l’holeshot in finale, seguito da Davalos e Bagget, trittico di Kawasaki al comando Ma Davalos in poco supera sulle whoops AC 46, nuovo numero dopo anni da amateur con il 92 alternato al 292. Dura poco Martin Davalos, al terzo giro sbaglia e scivola, passa di nuovo al comando il fenomeno scoperto da Mitch Payton. Honda messa male con il ritorno in rosso di Wharton e la rimonta di Boogle.
Quest’ultimo impressiona nella seconda parte di gara, dal 15° posto arriva in pochi giri al 9° posto, mentre Wharton naviga fuori dai primi 10. Cianciarulo si stacca e se ne và. Vince il suo primo sx con 5 secondi di vantaggio su Bagget, segue Davalos. Dietro, fuori da podio, Frise. Boogle e Wharton concludono fino al 5° e 7° la loro clamorosa rimonta. Fantastico Ac, dopo le delusioni indoor della scorsa estate il compagno di allenamenti di Villopoto e Roczen mette a frutto la folle tabella di allenamento del temutissimo trainer Aldon Baker. . In 450 Reed tenta una folle partecipazione
dopo l’infortunio di una sola settimana fà. Dopo un paio di turni liberi desiste, oltre alle 4 fratture in settimana ha scoperto una slogatura che probabilmente mette fine alla stagione indoor. Proprio in questo anno in cui sembrava di nuovo al top. In finale Ryan Dungey prende la prima curva, seguito da Stewart, Barcia, Brayton, Roczen e Villopoto. Stewart non lascia scappare Ryan D. e dopo un paio di tornate prende il comando. Barcia sbaglia e viene passato da Brayton. Roczen e Villopoto sembrano controllarsi. In qualche giro si rifà sotto e dopo aver recuperato sul campione in carica svernicia la Kappa 94 picchiandogli in faccia uno scrub da antologia. Barcia prende finalmente il 3° posto su una pista a detta di tutti facile e mono traiettoria che favorisce gli outsider come Brayton. Stewart comanda indisturbato seguito da
Dungey. Villopoto riesce a passare Roczen che aveva subito il tappo di Justin B. Dopo il sorpasso di Poto anche il tedesco riesce a liberarsi della Yamaha 10. K-roc sembra sgonfiarsi ed al penultimo giro e si fa ripassare dalla Yamaha JGR. James Stewart prende la seconda vittoria consecutiva, segue Dungey, Barcia finalmente a podio nel 2014, Villopoto, Brayton e Roczen
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OMA Abbiamo raggiunto Nani Roma vincitore insieme alla sua Mini la Dakar 2014 ne è venuta fuori una simpatica intervista!!! Quali emozioni hai provato a vincere la Dakar? È stata davvero una grandissima emozione… In particolare questa volta con un’auto dopo la mia prima vittoria in moto dieci anni fa! Quali sono state le difficoltà di questa edizione? Ci sono due aspetti da evidenziare di questa edizione: il difficile Rally che gli organizzatori hanno progettato quest’anno, con le tappe più lunghe mai corse in Sud America e le durissime condizioni meteo che ci hanno fatto penare in Argentina. Le temperature erano davvero molto alte e le condizioni all’interno dell’auto non erano delle migliori per correre al massimo delle nostre possibilità per diverse ore al giorno. Anche la navigazione era più complicata del solito. Per tutte queste ra-
gioni sono davvero orgoglioso di aver vinto questa edizione! Come si prepara una Dakar? Questa è la mia diciannovesima Dakar. Ho dedicato gran parte della mia vita a preparare questa competizione. Innanzitutto, la componente fisica è davvero importante. Lavoro al CAR Sant Cugat con i migliori professionisti e specialisti sportivi insieme a atleti olimpionici. È anche molto importante la preparazione mentale che effettuo con il mio psicologo. Dal punto di vista delle corse, mantengo la velocità durante la stagione partecipando ai rally WRC locali e mi concentro a preparare le gare internazionali Rally Raid per migliorare le mie capacità. È anche importante il continuo lavoro di test durante la stagione per migliorare l’auto insieme allo staff X-raid e la coordinazione con il mio copilota, che è uno dei principali responsabili della vittoria finale. Hai combattuto con Peterhansel fino alla fine. Cosa rappresenta per te aver battuto una leggenda come lui? Stephane è un top rider e un grande amico. Ho imparato
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moltissimo da lui ed è un piacere avere la possibilità di combattere in gara con una leggenda come lui! Quale è stata la prima cosa che hai pensato quando hai tagliato il traguardo dell'ultima tappa? Il mio ricordo è volato subito a Henry Magne. Ho dedicato la mia vittoria a lui. Cosa ti ha spinto a passare dalle moto alle auto? Da quando ero adolescente, ho sempre amato le quattro ruote. Tuttavia ho iniziato a correre in moto perché era più semplice e non potevo permettermi di comprare un’auto da corsa a quei tempi. Amo le moto, ma ho sempre sognato di correre i rally in auto. Quali sono le differenze tra vincere con le moto e con le auto? Fondamentalmente, correre in moto è un’attività individuale. Lavori e affronti da solo tutte le difficoltà che puoi incontrare ogni giorno. L’auto è più comoda ed è fantastico avere un copilota in ogni momento, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto della navigazione. Da sicurezza e esonera dal compito
di dover preparare anche la navigazione, dando la possibilità di concentrarsi al 100% solo sulla guida. Entrambe le esperienze sono stupende e difficili da intraprendere con successo. Ammetto però che mi piace il senso di libertà che si prova correndo in moto… Quali sono le differenze tra la gara in Africa e quella in Sud America? Innanzitutto si corre in un continente diverso e ciò implica già un grande cambiamento sotto numerosi e diversi punti di vista. Ci siamo sorpresi per ciò che abbiamo scoperto in Sud America, già dai Rally in Patagonia-Atacama. Ora i rally in Sud America sono più veloci e con tappe più corte rispetto che in Africa. Comunque quest’anno è stata una vera e propria Dakar, come nel passato. Ho dei bellissimi ricordi dell’Africa, ma l’attuale edizione è davvero una grande avventura. Programmi per il 2014? Lavorare a full gas per la Dakar 2015!
THE AMER IC AN DREA Testo Andy Winkleri Foto Carlos Aguirre
Per via dell infortunio peggiorato ad anaheim 2 non ho potuto fare la gara a Oakland. La settimana dopo l ho usata come recupero e mi sono riposato un po! Sono andato ad allenarmi una volta per provare se il ginocchio reggeva e quindi ho deciso di correre ad anaheim 3. Sapevo di non essere molto allenato e di fare molta fatica ma sono andato lo stesso! Anche a questa gara mi sono qualificato per il night show ma è stata veramente dura. Non essendo andato molto in moto ero abbastanza
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rigido e non mi sentivo di aver fatto un giro molto bene! Poi la pista era abbastanza selettiva, hanno fatto un rettilineo di whoops veramente impegnativo, la mattina nelle qualifiche sono caduti veramente in tanti! Di solito prima delle heat rifanno la pista e le whoops le facilitano un po ma in questa gara le hanno lasciate com erano e hanno messo in difficoltĂ molti piloti! Prima del night show ero motivato e volevo fare bene! Nella heat sono caduto nel mucchio della partenza e ho perso troppo tempo
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per recuperare quindi sono andato alla lcq. Nell altra mance ho avuto una bruttissima partenza e ho recuperato un po, a metà però ho avuto dei problemi e non sono riuscito a fare come volevo, alla fine ho fatto 16. La gara e stata bellissima e come sempre mi sono divertito! Spero di fare meglio a San Diego c'è la metterò tutta!
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