Xinside 19

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www.xinsidemagazine.com Numero 19

SM GP

Gp ROMANIA

MONDIALE MXGP

GP of Netherlands - Gp of Spain Campionato Italiano Supermoto




Sommario SM Special

Sommario MX 01 MONDIALE MXGP Spain

02 MONDIALE MXGP Netherlands

03MONDIALE Round 2 ROMANIA 05 ITALIANO Round 2 LISSONE

07 Interview DEDO RACING 08 GIRLS


Intro Questo mese sono successe più cose brutte che belle nel nostro adorato mondo delle due ruote. Da una parte la sponcarsa di Bendetto Cairoli papà di Antonio, dall’altra la scomparsa di un giovane crossista che a cuasa di un malore ha perso la vita durante una giornata di allenamento a Ottobiano e ricordiamo anche l’incidente di Cabbeto dove un altro ragazzo è in condizioni critiche. Purtoppo le moto sono pericole e in alcuni frangenti ce ne dimentichiamo ma dobbiamo sempre risocrdarci che l’imprevisto è dietro l’angolo Buona lettura! State connessi!!!!

Davide Messora direttore responsabile

Davide Messora Direttore Responsabile

xinsidemagazine

www.xinsidemagazine.com dm@xinsidemagazine.com Numero Registro Stampa N° 563 Decreto Presidente Tribunale Novara del 27/05/2013

Riccardo Tagliabue Foto Coordinator Alessandro Tiraboschi Adriano Dondi Francesco Pellegrini Iniziative speciali Fabio Principe responsabile sito web Gianmarco Cicuzza responsabile attività social






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MONDIALE MXGP GP of SPAIN

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Testo e Foto Davide Messora

Il gp di Spagna torna a Talvera de la Reina dopo molti anni d’assenza, il circuito è spettacolare uan serie di slai scendi naturali che non danno tregua ai piloti se si somma il grande caldo i riders sono stati messi a dura prova. Unica nota negativo lo si può imputare agli organizzatori locali, durante la giornata di sabato la pista non è stata bagnata ma allagata creando qualche problema ai piloti soprattutto quelli della Mx2. Il Gp spagnolo è stato amaro per il nostro Antonio Cairoli, il siciliano ha concluso la gara giù dal podio anche se la giornata di sabato si era chiusa alla grande per il pilota ufficiale Ktm. Antonio dopo aver fatto segnare il miglior tempo al cancello di partenza



ha deciso di provare una posizione stranissima, si è schierato al posto numero 24, tutti abbiamo pensato ad uan scelta azzardata. Cairoli al via è stato perfetto e alla prima curva transitava davanti a tutti, una prova di forza da grande campione che h lasciato tutti a bocca aperta, avrà voluto far capire ai suoi avversari che non ci sono possibilità di battarlo? Sembrava un Gp in discesa per Tony ma come spesso accade nel motocross ogni manche e ogni giorno sono una storia a sè. Antonio nella prima manche decide di prendere posizione al centro del gruppo e al via viene praticamente spinto fuori traiettoria dai suoi avversari, Antonio ha dovuto mollare il gas perdendo diverse posizioni, al primo giro passa in settima posizione. Davanti è Clement Desalle a prendere il comando delle operazioni con Van Horebeek e Frossard a giocarsi il secondo posto, il belga del team Suzuki si invola verso la vittoria senza che nessuno lo


possa contrastare. Cairoli cerca di recuperare posizioni ma su una pista poco selettiva, così ha dichiarato Tony in conferenza stampa, è difficile poter cercare un sorpasso. Cairoli mette in scena uma grandissima battaglia con Bobryshev e Strijbos e sembra riuscere ad avere la meglio ma un errore nell’ultimo giro gli fa perdere due posizioni, chiudendo in sesta posizione. Nella seconda heat Desalle riesce a portarsi subito in testa, Antonio non riesce ad partire bene e si trova invischiato a centro gruppo. Cairoli mette in scena un grande spettacolo nei primi giri ed al settimo passaggio è già in seconda posizione. Tony ci ha provato ad andare a prendere Desalle ma quando ha capito che c’era il rischio di compromettere il risultato complessivo ha deciso di non forzare l’attacco su Desalle. Il Gp va nelle mani di Desalle che precede Van Horebeek, ormai una costanza fissa sul podio degli




ultime gare e un consistente Kevi Strijbos. Nella Mx2 abbiamo assistito all’ennesima vittoria di Jefrey Herlings che si è portato a casa una doppietta. La prima manche Herlings non ha avuto difficoltà a prendere la testa della gara, alle sue spalle la lotta per la seocnda posizione è stata tra i piloti del team CLS Kawasaki ferrandis e Tonus, giunti al traguardo nell’ordine. La seconda heat abbiamo assisitito alla grandissima prestazione di Tim Gajser, il pilota ufficiale Honda è partito subito fortissimo mettendosi alle spalle di Herlings. Il pilota sloveno per buona parte della manche è rimasto attacco alla ruota posteriore del Campione del Mondo. Tim non è riuscito ad attacare Herlings ma ha dimotrato di essere in grado di poter tenere il passo del pilota ufficiale Ktm. Sul podio di giornata oltre al dominatore Herlings, Ferrandis ha occupato la seconda piazza e terzo Tonus. Herlings grazie a questa vittoria allunga in classi-



fica. Purtroppo nella settimana segunete il Gp di Spagna si è appresa la scomparsa del papà di Antonio Cairoli. Benedetto Cairoli era una presenza fissa all’interno del paddock, un uomo sempre sorridente e pronto alla battuta, ci mancherà.. Tutta la redazione di X Inside Magazine vuole madare le condoglianze ad Antonio.
















MONDIA GP

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ALE MXGP P of NETHERLANDS

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Testo e Foto Alessandro Tiraboschi

Pioggia a tratti torrenziale e aria gelida del nord, le premesse del giovedÏ non sono certo delle migliori. Paddock letteralmente allagato in alcuni settori, poi la luce forte di un sole, ancora tiepido, riscalda gli animi e asciuga la sabbia sulla quale, per due giorni, i gladiatori del tassello non si risparmieranno colpi per dominare la gara. Questa è Valkenswaard, siamo in Olanda, qui si è corso il sesto Gran Premio del Campionato Mondiale Motocross 2014. La sabbia nera olandese ha visto ancora una volta il dominio e lo strapotere dei piloti KTM Antonio Cairoli e Jeffrey Herlings, i due campioni in carica hanno vinto rispettivamente il GP nella MXGP e nella MX2. La



sabbia è il loro terreno ideale, lo si capisce da come accarezzano i dossi, dal modo in cui spazzolano le sponde e affrontano i solchi più profondi. Due stili di guida diversi ma molto efficaci, su questo terreno che cambia giro dopo giro e spacca letteralmente le braccia con e sue asperità. Antonio Cairoli ha dimostrato di saper gestire con lucidità ogni situazione, anche nei momenti di difficoltà. Partito bene nella prima manche, dopo aver conquistato l’holeshot, dopo pochi giri, nell’atterraggio di un salto, ha rotto alcuni raggi della ruota anteriore, perdendo stabilità e la guidabilità del mezzo. Finche ha potuto ha gestito la posizione di testa ma, a tre giri dalla fine, ha dovuto lasciare la posizione a favore di Gautier Paulin (Kawasaki) e di uno strepitoso Jeremy Van Horebeek (Yamaha). Una terza posizione preziosa, ragionata e difesa stringendo i denti, come sa fare solo chi sa bene che la classifica si scala anche con i piazzamenti. Nella se-


conda manche la musica è cambiata, Cairoli ha dominato in scioltezza, aggiudicandosi prima l’holeshot e poi la gara due con undici secondi di vantaggio su un ritrovato Kevin Strijbos (Suzuki). Terza piazza per Jeremy Van Horebeek che ha corso combattendo con gli avversari, i dolori e i postumi di una caduta in allenamento; sofferenze alleviate da l’ennesimo podio stagionale che sta diventando una vera e propria abitudine per il belga. Male Gautier Paulin, ancora una volta deve condividere un GP con la sfortuna che, dopo la gara in Trentino, sembra non volerlo abbandonare nemmeno in Olanda. Il pilota francese è stato protagonista di una rovinosa caduta nella seconda manche, ed è stato travolto da Evgeny Bobryshev, che non ha potuto evitarlo. Paulin ha riportato la frattura della clavicola e del pollice della mano sinistra. Gli accertamenti e ricovero in ospedale chiariranno i tempi della ripresa che non sembrano rapidissimi.




Podio finale con Cairoli sul gradino più alto seguito da Jeremy Van Horebeek e da Kevin Strijbos. A completare la giornata positiva, per il Team Red Bull KTM Racing, ci ha pensato Jeffrey Herlings, mettendo a segno una doppietta che gli è valsa la vittoria del Gran Premio e la riconquista della tabella rossa. Herlings ha surclassato gli avversari con un ritmo allucinante, lasciando al secondo distacchi abissali. Arnaud Tonus (Kawasaki), detentore del primo posto nella classifica Mondiale provvisoria, ha tentato in tutti i modi di arginare l’impeto di Herlings, ma non è riuscito ad andare oltre un quinto posto finale. Sfortunata la gara uno che lo ha visto protagonista di un paio di cadute si è rifatto nella seconda manche con un secondo posto di tutto rispetto. Ottima la prestazione del francese Romain Febvre (Husqvarna), che in entrambe le gare ha dato vita a duelli rusticani con Tonus e Tixier. Il francese



ha ottenuto il secondo posto finale con due terzi posti di manche. Jordi Tixier (KTM) ha dimostrato di essere in buona forma correndo una prima manche ad alto livello ottenendo un secondo posto. Meno fortunato e lucido nella gara due quando, messo sotto pressione da Febvre, è scivolato perdendo il ritmo e chiudendo in quinta posizione. Menzione d’onore per lo svizzero Valentin Guillod (KTM) con un quarto e un settimo posto ha combattuto come un leone non risparmiando nessuno e impressionando il pubblico presente dimostrando di avere la capacità di saper guidare in modo spettacolare. Infine, sempre per la cronaca c’è da registrare la conferma di Tim Gajser (Honda), che si è portato a casa il decimo posto finale. Il giovane pilota ha dato gas come un dannato già dal sabato, durante le prove. Incollatosi al parafango posteriore di Jeffrey Herlings, il pilota sloveno, ha cercato di capire ogni segreto di guida dell’olandese. Bravo così si fa. Anche


Ivo Monticelli (KTM) non ha sfigurato piazzandosi al dodicesimo posto finale. Un mondiale che sembra già segnato e tinto di arancione, per l’ennesima volta. Ora, senza pause settimanali, ci si sposta a Talavera de la Reina in Spagna per una gara dall’esito incerto, sia per la novità del circuito che per le incognite di un terreno duro e compatto poco gradito al capo classifica Tony Cairoli.















S1GP WORLD CHA Gp ROMANIA Testo e Foto Davide Messora

Il mondiale Motard torna in Romania dopo ben 10 anni di assenza, è la città di Arad ad ospitare il secondo round stagionale. Un pista piccola come sviluppo totale ma grazie alle sapienti mani e ruspa del “biondo” Maury Del Barba è riuscito a mettere insieme uno sterrato degno del mondiale e qui bisogna anche ringraziare Bprom che ha lavorato molto bene per rendere questa pista all’altezza dei suoi protagonisti. Arriviamo a questa gara con Thomas Chareyre in palla, il francese dopo aver vinto in Francia ha dato spettacolo anche nel suo campionato nazionale a Villars Sous Ecote dove ha piazzato una grandissima doppietta. Ma come spesso accade mai dare per dinito

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AMPIONSHIP

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il detentore del titolo 2013. Mauno Hermunen ha tirato fuori dal cilindro una grande prestazione in prova, nella Super Crono, a noi ci piaceva di pĂš la super pole con giro secco, ha conquistato la pole precedendo i due fratelli Chareyre, quarto e quinto i due alfieri Italiani Ivan Lazzarini e Christian Ravaglia. In difficoltĂ il terzo pilota tricolore del gruppo Andrea Occhini, velocissimo e consistente nel campionato nazionale ma in difficoltĂ nel mondiale, Andrea ha ottenuto solo la settimana posizione, una nota positiva il distacco da Hermunen, Occhini e il suo team con il tecnico Pippo Ragno sta cercando di risolvere le loro lacune. Gara 1 Mauno Hermunen al via riesce a tenersi stretta la prima posizione ma nel corso del secondo giro deve capitolare sotto la pressione di Thomas Chareyre che con astuzia e maestria compie il sorpasso nella terra. Mauno nel cercare di




non perdere troppo terreno nel jump di ingresso cade lasciando la porta aperta ad Adrien Chareyre e Ivan Lazzarini. Il pesarese ci ha provato a infastidire lo Chareyre piĂš anziano ma non è riuscito ad affondare il colpo. Hermuen con una buona rimonta ha chiuso al quarto posto. Thomas ha tagliato il traguardo con buon margine sui suoi avversari. La seconda manche ha regalato emozioni dal primo all’ultimo giro. Hermunen riesce a prendere la testa della gara e sembra non volerla lasciarla a nessuno, secondo giro Thomas Chareyre tocca con il manubrio la balla di paglia in ingresso dello sterrato e scivola rovinosamente, Adrien Chareyre cade nello sterrato ripartendo in ultima posizione. Ivan Lazzarini secondo se la deve vedere con uno scatenato Christian Ravaglia che cerca in tutti i modi di passarlo ma commette un errore e cade nello sterro, Hermunen senza nessuno che lo infastidisce si invola



verso la vittoria. Ma Thomas Chareyre non si arrende e a suon di sorpassi si porta alle spalle di Lazzarini, per un paio di giri Ivan riesce a chiudere la porta ma Chareyre si inventa un sorpasso d’antologia in fondo al rettilineo di partenza all’esterno. Si saprà dopo la gara che Lazzarini per un problema alla sua moto non ha potuto respingere all’attacco del francese. Thomas Cahreyre si aggiudica questa seconda gara e anche se non ha dominato è risucito a guadagnari altri punti preziosi per il campionato. Nel campionato europeo abbiamo assistito ad un’altra doppietta del pilota ufficiale Tm Devon Vermeulen, il giovane olandese nella seconda manche si è dovuto guardare le spalle da Juri Guardalà che ha guidato alla grande, terzo sul podio Tony Klem, peccato per bartolini che è caduto quando aveva la terza posizione a portata di mano.














Supermoto Italiano Round 3 OTTOBIANO Siamo giunti al giro di boa del Campionato Italiano Sm. Ottobiano con il tratto in fuoristrada completamente rivisto è il palcoscenico ideale per questo appuntamento. Si rivede anche il pilota ufficiale Tm Thomas Cahreyre che aveva disertato la gara di Lissone. Le qualifiche della S1 hanno avuto un solo protagonista Thomas Chareyre che si è subito trovato a proprio agio sulla nuova conformazione della pista, il francese è in sinbisosi perfetta con la sua Tm 450. Il solo pilota a riuscire a contenere il distacco è il campione Italiano in carica Ivan Lazzarini, lo abbiamo già detto Ivan in qualifica è un vero numero uno.

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Ottima prestazione di Elia Sammartin, il vicentino dopo due gare opache si è riscattato con un ottimo terzo tempo, gli avrà fatto bene l’allenamento sulla pista di Lommel insieme a Kiara Fontanesi, A chiudere la prima fila il pilota del team Brt Andrea Occhini ottimo quarto tempo dopo la brutta prestazione in Romania sembra essere tornato competitivo. Allo spegnersi del semaforo rosso Thomas è il più veloce a predere il comando, Sammartin riesce ad avere la meglio su Lazzarini, Occhini che non è riuscito ad aggianciare il launch controll e transita nelle ultime posizioni alla prima curva. Thomas Cahreyre non ha avuto difficoltà a prendere il comando senza che nessuno lo possa inpensierire. Lazzarini riesce ad avere la meglio si Sammartin portandosi agevolmente in seconda posizione, per il terzo posto è una bellissima lotta tra


Sammartin, Occhini, Ravaglia e Beltrami. Occhini ha avuto la meglio precedendo Ravaglia e sammartin. La S1 Ama ha ancora una volta incoronato Luca D’Addato che con questa vittoria è l’assoluto protagonista di questa categoria. Nella Super Rider la vittoria va a Daniele Di Cicco che ha avuto la meglio su Edoardo Gente che è stato in testa fino all’ultimo giro e a causa della rottura del mozzo ha dovuto alzare il ritmo e farsi superare. La Sm Light è andata a Omar Pelliccioni. Purtroppo la giornata è stata funestata da un gravissimo incidente occorso nella pista di motocross adiacente all’impianto della Supermoto, la federazione e il promotore hanno deciso di non effettuare le seconde manche di giornata. La redazione si stringe alla famiglia porgendo le condoglianze.













Edoardo Franc DEDO RACIN G


chini

Ciao Edoardo prima di tutto vorremmo sapere da quale idea è nata la Dedo Racing? La DedoRacing è nata quando ancora studiavo all’università ed all’epoca possedevo un Husqvarna sm510r che volevo personalizzare. Ovviamente le mie finanze da studente scarseggiavano e mi sono dovuto ingegnare: l’idea era quella di far produrre dei componenti in ergal, venderli online e potermi così permettere quello che più desideravo. Chiesi allora in prestito a mio padre 1000 Euro, cercai dei fornitori adatti alle mie esigenze e feci produrre svariati componenti in ergal…ma erano comunque grezzi e poco attraenti per essere venduti. Fu cosi che scoprii il fantastico mondo dell’anodizzazione ed intravidi la possibilità di offrire una tipologia di servizio individuale completamente nuova, utilizzando principalmente


PRIMA


la piattaforma internet ed i socials. Quale è stato il tuo percorso di formazione che ti ha portato a lavorare nel mondo dei motori? E’ nato tutto dalla mia forte passione per tutto quello che riguarda i motori. Tutto questo unito alla mia grande curiosità mi ha permesso di acquisire molto velocemente l’esperienza necessaria per operare in questo mondo. Fondamentali sono stati anche, e lo sono tutt’ora, i rapporti con i piloti ed i team, dai quali acquisisco sempre nuove informazioni e nozioni utilissime. Quali sono le aree dove la Dedo Racing lavora, solo il settore moto o spazia anche in altri settori?

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Opera in due settori principali: Il settore del motorsport, rappresentato per lo più dalle moto sm/cross/enduro, ed il settore del ciclo


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rappresentato dalle MTB e bici da corsa di ogni genere. La DedoRacing serve tuttavia anche una piccola nicchia che io definisco “special” come ad esempio quella del mondo del kart. Da quanti anni è attiva la dedo racing? E’ in attività dal 2007. (sono già passati sette anni???) Ti ricordi quale è stata la tua prima commessa? Assolutamente, la prima commessa non si scarda mai! Marco Troyli della Effetti Racing mi ha cercato per anodizzare diversi particolari della sua moto e da allora il nostro rapporto non si è mai interrotto. Con fierezza infatti posso dire che anche quest’anno la DedoRacing è partner ufficiale dell’Effetti Racing Team.

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I lettori di X Inside Magazione vorrebbero sa-



pere quale è il processo di anodizzazione di un pezzo? Innanzi tutto dobbiamo spiegare cos’è e a cosa serve: l’anodizzazione è un processo di ossidazione mediante bagno elettrolitico, utile ad aumentarne la durezza e la resistenza alla corrosione dell’alluminio. Come avviene il processo? Tutti i componenti vengono prima decapati all’interno di apposite vasche per poterli sgrassare ed eliminare l’eventuale ossidazione precedente. Vengono poi inseriti nella vasca di brillantatura che conferisce loro lucentezza e, una volta risciacquati, passano al processo di ossidazione che serve a formare lo spessore di ossido sulla superficie dell´alluminio mediante immersione in vasche contenenti una soluzione di Acido Solforico. I componenti, collegati al polo positivo (anodo) di generatori di corrente continua, si colorano



grazie al principio della precipitazione di composti metallici (quali Permanganato di Potassio e Acetato di Cobalto) disciolti nelle vasche all´interno dei pori dell´ossido di alluminio. Nella fase finale i componenti passano al fissaggio a caldo utile a “fissare” lo strato di ossido anodico; il trattamento consiste nell´immersione del materiale in vasche di acqua demineralizzata alla temperatura di circa 100°C con prodotti antipolverino e, durante tale trattamento, i pori dell´ossido anodico vengono chiusi rendendo l’anodizzazione permanente. Ultimo processo è il risciacquo dei componenti in vasche contenenti acqua demineralizzata. Quali sono i vantaggi di avere un parte della propria moto anodizzata? Prima di tutto quello tecnico; l’anodizzazione protegge infatti il



materiale dalla corrosione dovuta ad agenti esterni. Inoltre, differentemente dalla verniciatura, non appesantisce il componente. In secondo luogo vi è il vantaggio estetico, grazie al quale si possono avere colori sgargianti senza alterare o coprire la texture del materiale. Quale è la parte speciale piÚ difficile lavorare? Sicuramente i foderi della forcella anteriore. Sono componenti molto delicati dei quali non vanno assolutamente alterate le tolleranze e, per tale motivo, abbiamo studiato uno speciale processo di lavorazione che ci permette di anodizzarne solamente la parte esterna mantenendone cosÏ inalterate le tolleranze interne. La Dedo racing produce anche pezzi speciali?



No, anodizziamo solamente i componenti che i nostri clienti (aziende e privati) ci mandano. Ci puoi raccontare qualche stranezza da parte di un cliente che ti è capitata in questi anni? Speravo mi facessi questa domanda! A dir la verità, settimanalmente riceviamo emails contenenti richieste strane ma, una su tutte, la mia preferita, è questa: nel 2013 i ragazzi della Skyward Experimental Rocketry, associazione studentesca attiva al Politecnico di Milano per progettare e realizzare razzi-sonda sperimentali di piccola e media taglia, mi hanno contattato e commissionato l’anodizzazione completa di un loro razzo. E’ stato un lavoro molto interessante ed i ragazzi della Skyward sono davvero in gamba! Abbiamo lavorato molto bene insieme, tanto che



abbiamo scelto di rinnovare la partnership anche per tutto il 2014. Quali sono i progetti futuri della Dedo racing? Ovviamente continuare a crescere e migliorare, offrendo servizi sempre migliori ed estenderli anche a clienti esteri in tutta Europa. Vogliamo incrementare tutto quello che riguarda l’online, sulla quale puntiamo molto, come si può notare dal nostro nuovissimo sito e dalla nostra pagina Facebook. Inoltre lavoriamo assiduamente per stringere nuove partnership con nuovi team, piloti ed aziende del settore che hanno voglia di crescere insieme a noi. Ci sono comunque diversi progetti in studio ma purtroppo non posso svelare nulla… stay tuned ! Quale è stato il pilota con cui hai collaborato che ti ha dato più soddisfazioni?



Direi una bugia se ne indicassi uno su tutti perché non è così. Ognuno di loro ha lasciato il segno, o meglio, il SUO segno. Davide Gozzini, Vanni Oddera, Alvaro Dal Farra, Marco Troyli, Martina Beltrandi e molti altri…ognuno con il proprio carattere, il proprio stile e le proprie manie. Ma una cosa accumuna tutti loro con me: l’immensa passione per le moto e le corse. Domanda classica dove ti vedi tra 10 anni? Domanda classica ma mai banale. Mi vedo nel mio ufficio con tanti sogni realizzati, altrettanti da realizzare e la stessa passione di sempre. Grazie mille a Edoardo! Sempre gass a manetta








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