www.xinsidemagazine.com Numero 24
SMoN ITALY
MERZOUGA RALLY PIRATE EXTREME LISSONE
Sommario EN Special
Sommario SM 01 SMON ITALY Cremona 05 Campionato Svizzero
02 PIRATE EXTREME LISSONE 03 INTERVIEW Simone Zaffaroni
04 RALLY MERZOUGA 05 FREE STYLE X-Night in Kosice
08 GIRLS
Intro Eccoci siamo arrivati quasi a fine stagione, il cross lo abbiamo già mandato a riposo il motard è quasi giunto alla conclusione e siamo alle porte di un evento molto importante per il settore moto Eicma 2014 che compie 100 anni, sul prossimo numero vedrete tutte le novità. Abbiamo un bellissimo speciale sul Merzouga Rally e tanto altro..... Buona lettura!!!!
Davide Messora direttore responsabile
Davide Messora Direttore Responsabile Riccardo Tagliabue Foto Coordinator xinsidemagazine
www.xinsidemagazine.com dm@xinsidemagazine.com Numero Registro Stampa N° 563 Decreto Presidente Tribunale Novara del 27/05/2013
Domenico Mussillo Iniziative speciali Fabio Principe responsabile sito web Gianmarco Cicuzza responsabile attività social
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SUPERMOTO of NA CREMONA Testo e Foto Davide Messora
Il trofeo delle Nazioni puà essere paragonato alla coppa del Mondo di Calcio, i piloti lasciano il loro team per entrare sotto la tenda della propria nazionale. Il trofeo delle Nazioni Sm è la gara che conclude la stagione mondiale dove i riders mettono in campo le ultime energie. L’edizione 2014 si è svolta sulla pista di Cremona e per i piloti è un gradito ritorno dopo la tappa di mondiale. Dal 2006 il trofeo ha preso valenza mondiale e tranne in un’occasione la vittoria se la sono spartite Italia e Francia, la nostra nazionale arriva da due vittorie consecutive in Portogallo e in Bulgaria e alle dipendenze del nostro C.T. Attilio Pignotti sono scesi in campo per portarsi a casa il tris. Pochi giorni prima della
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ATIONS
gara una brutta tegola ha colpito l’Italia, Teo Monticelli durante una sessione di allenamento proprio sulla pista di Cremona è caduto procurandosi la rottura della clavicola, al suo posto è stato chiamato Edgardo Borella, per lui prima apparizione in una manifestazione così importante. L’edizione 2014 è stata una delle più belle degli ultimi anni, 22 Nazioni presenti di cui ben 7 hanno schierato la Nazionale Junior, non capitava dal 2007 di avere un trofeo intitolato a Zerbi così ricco di piloti. Come tutti gli anni la Francia partiva con il pronostico a favore, i fratelli Chareyre e Bidart forsquadra una mano imbattitile, sulla carta naturalmente. L’Italia con Lazzarini, Ravaglia e Borella non era da meno, ma con qualhe outsider di lusso, Mauno Hermunen su tutti che poteva essere l’ago della bilancia. Il sabato tutto secondo Francia programma, prima e Italia seconda, nella seconda manche abbiamo asistito ad uno spettacolo incredibile
messo in scena da Christian Ravaglia e Adrien Chareyre. Il fondo della pista era reso viscido da una piccola pioggia ed i piloti partiti con le slick gran una avevano paura di cadere. Ravaglia ha messo in scena nella parte in sterrato una manche eccezzionale riuscendo a tenere testa e a soprafrancese il vanzare anche se poi Adrien aveva la meglio sui lunghi rettilinei di Cremona, Christian ci ha provato fino alla fine dimostrando tutto il suo coraggio e la sua grinta. Domenica prima manche di fronte Lazzarini e Ravaglia contro il duo Chareyre, al primo giro subito emozioni, Adrien si tocca nello sterrato con un avversario, Vermeulen appena rientrato dopo un lungo infortunio, e la sua Aprilia si spegne ripartendo ultimo. Lazzarini si conferma secondo dietro un ottimo Thomas che sembra non aver problemi a tenere la testa della gara. Ravaglia da dietro rimonta e sotto la bandiera a scacchi è quarto un risultato incredibile.
manche: Seconda sbaglia non Adrien niente in questa frazione anche quando Hermunen, partito dietro rimonta fino alla seconda piazza, il finlandese ci ha provato più volte a portarsi in testa ma Adrien non mollo e vince la sua ultima manche in carriera. Bidart è quarto, mentre Ravaglia conclude quinto davanti a Borella. Appuntiamo l’ottimo terzo posto del tedesco Schmidt. Manca solo una manche e senza gli scarti siamo davanti ma la Francia deve scartare un 16° posto e questo non ci avvantaggia. Terza manche e capolavoro di Lazzarini che scatta subito davanti e per metà manche sembra poter aver la meglio e con Borella che stava risalendo ci poteva essere una piccola probabilità di vincere. Thomas però prende la testa della gara e la Francia vince tre manche su tre, Lazzarini secondo Borella out per una caduta, che ha pregiudicato il risultato della nostra nazionale. Al tragurado 8 piloti vengono
penalizzati di 1 minuti per aver saltato il panettone in regime di bandiere gialle, anche Chareyre e Lazzarini vengono penalizzati ma per la classifica non cambia niente. Sul podio la Francia festeggia la vittoria, Italia seconda e a sorpresa la Germania di Bernd Hiemer, ultima gara anche per lui, è terza. Si conclude uno dei più bei nazioni degli ultimi tempi con un numero di piloti che non si vedava da anni e anche un pò di pubblico si è visto sulle tribune di Cremona. Il motard non è morto e questo nazioni lo dimostra, aspettiamo fideuciosi il 2015 per essere sempre in prima linea per seguire questo fantastico sport!
PIRATE EXTREME LISSONE La Pirate Extreme è nata dall’idea di Riccardo Tagliabue ed Emanuel Angius, l’idea è stata quella di portare in Italia un format che in America piace e fa divertire piloti e pubblico, gara extreme di enduro ma con la possibilità di partecipare anche con moto da cross e trial in categorie separate. La prima edizione dell’extreme della brianza si è svolta a Lissone nella cava Cecchin che ha messo a disposizione lo spazio e i mezzi per costruire la pista. Salite, discese, tronchi e gomme e in più un guado, questi erano gli elementi per una grande giornata di sport e divertimento.
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Alla giornata potevano partcipare anche chi non aveva licenza e grazie alla supervisione di due tecnici federali “doc” Fabio Lenzi per il Trial e Massimo Beltrami per il cross/enduro hanno segutio il corso di guida e potuto cimentarsi sul difficili tracciato di Lissone. Sono stati ben 12 piloti a presentarsi alle operazioni preliminari senza licenza, un buon successo per essere la prima edizione. Nella categoria Trial sono stati tre piloti del moto club Monza, che ha dato una grossa mano nell’organizzazione dell’evento, grande spettacolo in pista da parte di Manuel Copetti, giovane trialista che prende parte al campionato europeo. Manule si è divertito molto a sfidare i suoi compagni ma soprattutto ha “bastonato” gli enduristi nella superfinale. Endusiti e crossisti ci hanno dato dentro senza risparmiarsi, qualche problema lo ha
creato il tratto dei tronchi forse un pò troppo difficile ma che nessuno dei piloti si è tirato indietro. Nella categoria enduro la vittoria è andata a Robert Malanchini, nella cross Federico Cambelli è stato il più veloce. Spettacolare e divertente la super finale dove si sono scontrati i primi tre di ogni categoria. Malanchini e Copetti hanno regalato tre giri incredibili con il giovane trialista che ha avuto la meglio sotto la bandiera a scacchi. La formula è piaciuta i piloti sono andati a casa con il sorriso sulle labbra e la convinzione degli organizzatori è di replicare prima di fine anno un’altra gara sempre a Lissone per poi pensare di istituire un campionato Italiano nel 2015.
MERZOUGA RALLY Testo Maria Guidotti Foto Paolo Rugiero e Sabatier-Rophé
Merzouga Rally 2014 L’asticella del Merzouga Rally si alza ogni anno di più. Con oltre 130 piloti al via tra moto, quad e ssv e 25 nazioni rappresentate, viene naturale scorrere l’ordine dei partenti. Tra i nomi noti di quest’anno, diverse le soprese: Laia Sanz, Johnny Aubert, Pal Ullevalseter, Deny Philippaerts, Francisco Arredondo.... il mondo del rally e quello dell’enduro si sono incrociati e sfidati sulle grandi dune del Erg Chebbi, nel sud del Marocco, porta del deserto sahariano. La pluricampionessa mondiale trial e enduro, quest’anno in
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forza al team ufficiale HRC per la Dakar 2015, ha tenuto alto i colori della Honda in sella ad una Honda CRF450. Per Laia si trattava di un ultimo test in vista della maratona sudamericana, un allenamento mirato per quanto riguarda la navigazione, fiore all’occhiello del Merzouga Rally, ma presto ci ha preso gusto. Nel prologo, 1340 metri di adrenalina pura, su un fettucciato veloce nelle dune dietro il campo base ad Erfoud, la spagnola ha lasciato a bocca aperta tutti i maschietti, battendoli nella manche di super pole che ha visto sfidarsi i primi 10 piloti di ogni categoria. Sempre tra i primi, Laia ha aperto molte volte la pista, aggiudicandosi anche la terza tappa. “Il Prologo è stato divertente e che sorpresa essere davanti. Ma abbiamo fatto
bene anche gli altri giorni. Normalmente seguo le tracce, qui invece ho aperto molte volte la pista e questo mi è servito moltissimo. Il Merzouga è un rally esigente. La navigazione è molto tecnica e si passano dalle 5 alle 6 ore in moto ogni tappa, per una media di circa 200 km al giorno”, ha commentato la Sanz. La vittoria della seconda speciale, una tappa Marathon di 304 km, è andata invece al due volte campione del mondo enduro Johnny Aubert in sella alla Beta Atacama del Team Boano Racing. Johnny mancava dai rally dalla Dakar 2012 ed ha affrontato il Merzouga con l’entusiasmo di chi sogna di continuare la sua onorata carriera proprio in questa disciplina. Non sarebbe un caso infatti rivederlo alla Dakar proprio con la Beta Atacama, moto
che il francese ha testato con successo in questa gara insieme a Deny, fratello del piÚ famoso David Philippaerts. Al debutto nei rally, giorno dopo giorno Deny ha preso confidenza con la navigazione con roadbook e GPS e la guida sulla sabbia, per niente scontata anche per un esperto endurista. La battaglia è stata serrata con Pal Ullevalseter, che vanta un secondo posto alla Dakar (2010) e ben sette piazzamenti nella top ten. Dopo aver vinto la prima e la terza speciale, il norvegese ha tagliato il traguardo per primo anche del quinto e ultimo giorno dei gara, il gran Premio delle dune: 55 km di puro divertimento con una spettacolare partenza in linea stile Le Mans. Pal Ullevalseter ha preceduto in classifica Johnny Aubert e Deny Philippaerts. Quinta as-
soluta e prima donna a vincere una tappa di un Rally internazionale, Laia Sanz ha fatto una prova superba e senza la penalità di un’ora sarebbe salita sul podio. Novità di questa edizione, la divisione dei piloti in due categorie Pro e Expert: 5 giorni di gara e un totale di 1200 km per i Pro, stesso percorso ma meno estremo per gli Expert, ma con speciali ridotte del 30% sul chilometraggio totale. Al Merzouga come coach dei giovani Luca Tavernari e Andrea Gaggiani del progetto federale FMI per fuoristrada, Oscar Polli è salito sul gradino più alto del podio della categoria Expert, davanti a Stefano Dalla Valle e Andrew Newland. «Sono venuto al Merzouga con l’intento di proseguire il progetto giovani motorally e credo che l’espe-
rienza per i miei ragazzi sia stata davvero positiva oltre che costruttiva”, ha commentato Oscar Polli. Sempre attento alle esigenze dei concorrenti, la categoria Expert è stata introdotta quest’anno da Edo Mossi, l’appena 34enne Promotore del Rally, per avvicinare ai rally anche quei piloti che desiderano sfidare il deserto e cimentarsi nella navigazione con roadbook e GPS ma con percorsi meno estremi. “Per il prossimo anno, l’idea è di differenziare maggiormente le due categorie Pro e Expert per avere un rally esigente e estremo per i professionisti, ed un rally competitivo ma accessibile per tutti gli altri”. Il podio della categoria Quad Pro è stato terreno di conquista degli spagnoli con vittoria di Diego Ortega Gil su Alejandro Feliu e
Eduardo Marco Echaniz. Stefano Dalla Valle ha tenuto alta la bandiera italiana nella categoria Quad Expert, davanti al francese François Sebastien. Nella Categoria SSV vinta dall’equipaggio francese Henrichy – Bersey, bella prova del dakariano Roberto “Checco” Tonetti per la prima volta nelle competizioni alla guida di un Polaris SSV. LE CLASSIFICHE Pro Category overall 1 18 ULLEVAALSETER Pal Anders 2 16 AUBERT Johnny 3 4 PHILIPPAERTS Deny Expert Category overall 1 96 POLLI Oscar 2 102 DALLA VALLE Stefano 3 112 NEWLAND ANDREW Quad Pro overall 1 69 ORTEGA GIL DIEGO 2 48 FELIU SOLA 3 32 MARCOS ECHANIZ EDUARDO
Quad Expert Overall 1 102 DALLA VALLE Stefano 2 92 FRANCOIS Sébastien SSV Overall 1 202 HENRICY F - BERSEY 2 201 ABEL ERIC MONTAGNE 3 219 DUCLOS NICOLAS LICHTLEUCTHER Merzouga Rally day by day Prologo 19 ottobre 1.340 mt di puro divertimento in una zona adiacente all’hotel per permettere al pubblico di assistere alla prova. Scattati al via in un fettucciato su terreno sabbiato, i primi 10 di ogni categoria si sono sfidati in una manche di super pole, decisiva per la scelta della posizione di partenza della prima tappa. A sorpresa di tutti è stata la spagnola Laia Sanz la più veloce, davanti a Arnold Brucy, figlio del dakariano Jean Brucy,
Johnny Aubert, Pal Ullevalseter e Deny Philippaerts. Stage 1 20 ottobre “Castrolâ€? 229 km SS: 170 km Una speciale di 170 km caratterizzata da una prima parte molto fisica nella parte montagnosa a sud di Erfoud, prima di riportarsi a riportarsi a nord su un terreno prevalentemente sabbioso. É il norvegese Pal Anders Ullevalseter ad aggiudicarsi la prima giornata del Merzouga Rally davanti al giovane pilota ceco Klimciw, che ha dimostrato di essere un pilota molto veloce e tecnicamente molto preparato. Terzo Brucy, a seguire Johnny Aubert, Francesco Tarricone e Laia Sanz.
La tappa: Dopo un trasferimento di circa 35 km, i concorrenti hanno attraversato la zona dei
“pozzi tradizionali” per la partenza della speciale. Pronti, via, un primo “loop” si è esteso est-ovest per poi ritransitare dalla partenza e portare il cap verso sud-est alla volta delle dune di Merzouga. Per i Pro ancora un tuffo nelle grandi dune dell’Erg Chebbi, mentre gli Expert si sono diretti al bivacco per la tappa Marathon, dove non è p e r m e s s a assistenza.Tra le più lunghe del rally - 304 km, di cui 268 di speciale - la seconda tappa è stata tecnica e varia (dune dunette, tanti chilometri di fuoripista e attraversamenti di fiume). Stage 3 22 ottobre « MARATHON» total 274,62 km SS3: 249,11 Dopo il Prologo la campionessa spagnola ha dominato anche la terza speciale in una prova di navigazione e velocità
Seconda giornata della tappa marathon. La partenza della tappa è avvenuta ai piedi della grande duna di Merzouga alle ore 08,00. Schierati su linee di venti, i piloti hanno preso il via tipo “Le Mans” con un lasso di tempo tra uno start e l’altro di cinque minuti. Partenza spettacolare per tutti, ma in particolare per la prima linea dove Laia Sanz prendeva subito il com a n d o , mantenendolo poi per tutta la durata della gara, dietro a lei Ullevalseter, Aubert e Brucy. I concorrenti hanno attraversato tutto l’Erg di Ouzina prima di risalire verso nord in un inedito canyon sassoso e partic o l a r m e n t e impegnativo sotto il profilo tecnico anche per i piloti più esperti. Molto navigata anche questa tappa e molta sabbia sul percorso e specialmente nelle
ore più calde della gara, dove le dune hanno messo a dura prova tutti i concorrenti. Merzouga Rally Stage 4 “100% Merzouga” 230,63Km SS: 180 km La Kasbah Said ha fatto ancora da sfondo alla partenza di una delle tappe più impegnative di questo Merzouga Rally, sia per navigazione che per il terreno. I primi 50 km della speciale erano caratterizzati da un plateau molto veloce e con molti sassi, subito dopo i piloti hanno affrontato la sabbia dell’Erg Chebbi. Dopo aver lasciato le dune, i concorrenti hanno attraversato uno spettacolare canyon che li ha condotti nell’Erg Snaguy e al giro di boa della tappa. Il secondo tratto prevedeva il riattraversamento dei
due Erg dopo un percorso su un terreno duro e veloce. Laia Sanz ha aperto la pista insieme a Pal Ullevaalseter fino al km 85 quando, a causa di un problema di way point, ha perso tempo. Sopraggiunti 4/5 rider, il duo di testa si è trasformato in un gruppo composto da Knuiman, Aubert, Philippaerts, Arana, oltre a Ullevaalseter e Sanz. La classifica di giornata vede primo ullevalseter, secondo Aubert, terzo Sanz, quarto lo spagnolo Arana, quinto Deny Philippaerts, in constante crescita. Stage 5 24 Ottobre “Extreme GP” km 141.79 SS 44,03 Lago Jasmina e le dune dell’Erg Chebbi sono state il palcoscenico di un vero e proprio Gran Premio su un circuito di 28 km che ha visto i piloti scalare le dune più grandi dell’Erg. La categoria Moto Expert ha per-
corso un solo giro del tracciato, mentre per la categoria Moto Pro il divertimento è stato doppio. Gli SSV hanno percorso anch’essi il doppio giro. Dopo la bandiera a scacchi i concorrenti si sono lasciati andare a momenti di festa. Ullevaalseter ha tagliato il traguardo per primo e dietro di lui lo spagnolo Arana e la spettacolare Laia Sanz. La tappa è stata vinta da Ullevalseter seguito dalla Sanz e da Arana. Negli Expert Bella prova degli italiani Stefano Dalla Valle, seondo e Luca Tavernari, terzo, dietro al Francese Monin che si è aggiudicato la speciale. Per quanto riguarda la classifica generale finale la vittoria è andata al norvegese Ullevalsetter KTM seguito dai due alfieri Beta, Aubert e Philip-
paerts. I PROTAGONISTI Pal Anders Ullevalseter: «Ho disputato diversi Rally, ma mai così complicati per la navigazione. Il tracciato era eccellente e mi è piaciuta molto la partenza in linea dell’ultima tappa, tipo le Mans, che è una cosa inusuale nei rally, così come il confronti tipo motocross tra le dune. Bellissima esperienza e credo che tornerò al Merzouga. Appuntamento al 2015, dunque”. Johnny Aubert: “Quando sono arrivato ero un poco arrugginito per quanto riguarda la navigazione e quindi ho iniziato con calma e pian piano ho ripreso una buon ritmo. L’esperienza con il Team Boano è stata davvero ottima e la Beta Atacama ha risposto molto bene alle esigenze senza dare problemi. Il mio sogno
è quello di ricominciare a gareggiare nei rally e con Beta credo che potremo costruire ambiziosi progetti”.
Deny Philippaerts: «È il mio debutto nei Rally e anche su questo genere di terreni. Mi ero allenato un poco prima della corsa, ma un test non riflette le condizioni di navigazione della corsa né le dune e la sabbia che abbiamo incontrato. Penso che sia stata una bella esperienza, e che sia soltanto l’inizio». Laia Sanz: «Peccato che mi abbiano inflitto una penalità di un’ora che mi ha tolto dalla lotta per il podio finale. Sono in ogni caso contenta perché è un rally molto duro per la navigazione. In diverse occasioni ho aperto la pista e ho imparato molto. Le tappe erano difficili e lunghe, circa 5, 6 ore
di guida ogni giorno. Mi è piaciuto in particolare il Gran Premio finale tra le dune». Oscar Polli: «Sono venuto al Merzouga con l’intento di proseguire il progetto giovani motorally e credo che l’esperienza per i miei ragazzi sia stata davvero positiva oltre che costruttiva. Mi dispiace per Luca Tavernari che non ha concluso nel migliore dei modi il rally a causa di un problema di salute anche se comunque ha ben figurato. Io e Dalla Valle abbiamo conquistato il primo e secondo posto della classifica Expert e perciò una bella soddisfazione anche per noi “vecchietti” c’è stata». Il Merzouga Rally in pillole: Merzouga Rally – 5° edizione Nel 2010 quaranta concorrenti partecipavano alla prima
edizione del Merzouga Rally. Oggi, a cinque anni di distanza, oltre 130 veicoli si sfideranno nel deserto di Merzouga a conferma del successo della formula ideata da Edo Mossi. Il Merzouga Rally si conferma uno dei rally più interessanti nel panorama internazionale con 25 nazioni al via: dal Canada al Giappone, dal Kenya alla Norvegia. Le tre nazioni più rappresentate sono Italia-Francia e Spagna, l’Inghilterra è al quarto posto La gara Formula rinnovata con 5 giorni di gara oltre al prologo e tappa marathon subito alla seconda tappa. Tra le novità di questa edizione: due speciali con partenza in linea stile “Le Mans”, Extreme GP e la suddivisione dei concorrenti in Pro e Expert. A livello generale, Merzouga
Rally manterrà le caratteristiche che lo contraddistinguono: speciali tecniche e navigate, studiate appositamente per moto, quad e ssv.
Logistica semplificata Tappe a margherita, un hotel 4 stelle come quartier generale, parco d’assistenza e box fissi, trasporto moto dall’Europa, spazi attrezzati per la manutenzione dei veicoli. Sicurezza Un grande passo avanti per la sicurezza è rappresentato dal fatto che oltre l’80% dei concorrenti gareggeranno seguiti dall’Iritrack (Itrack solo per categoria Expert), l’unico sistema di tracking studiato per i rally africani A livello di navigazione, tutti i concorrenti utilizzeranno il GPS Unik 2, localizzazione GPS satellitare, come alla Dakar. 1 elicottero medicaliz-
zato, 3 4x4ambulanza, 15 membri dello staff medico, 3 medici in moto lungo il percorso. Navigazione Grande attenzione è data alla navigazione, utilizzata anche come metodo per diminuire la velocità e prevenire gli incidenti. Formula raid Ideale per chi si avvicina alla disciplina rally per la prima volta o per tutti gli appassionati che desiderano godersi il deserto da soli o in compagnia senza la pressione del cronometro. Una guida esperta ogni 8 piloti accompagnerà i raider sullo stesso percorso del rally e tutti i mezzi saranno dotati di world track, il sistema satellitare che permette di seguire i veicoli in pista in tempo reale. Con 27 ssv al via il Merozuga è stato il rally internazionale con
maggior numero di veicoli in questa categoria, triplicati rispetto alla scorsa edizione. “Abbiamo sempre creduto molto in questa categoria” commenta il promoter Edo Mossi “ed è con soddisfazione che quest’anno abbiamo triplicato il numero d’iscritti. La competizione negli ssv è altissima e questi mezzi si prestano bene ai terreni africani, in particolare sono estremamente performanti sulle dune. L’obiettivo il prossimo anno è arrivare a 50 mezzi al via”. Gli esperti equipaggi di AT4R e Los Amigos hanno sfidato gli spagnoli del Delfi Sport e Enjoy Quads, così come i francesi del team XtremePlus. Il dakariano Roberto Checco Tonetti ha tenuto alta la bandiera italiana. La vittoria finale è an-
data a Henricy/Bersey che ha preceduto Abel/Montagne e Duclos/Lichtleucther Henricy/Bersey: “Questa è la nostra quinta edizione del Merzouga e ogni anno il rally è cresciuto, sia come qualità che come numero di partecipanti. Anche la nostra esperienza personale è pian piano aumentata e questa vittoria ne è una prova. Questa quinta edizione è stata molto combattuta anche perché gli equipaggi iscritti erano ben 27 e vincere davanti a Abel/Montagne, i vincitori della passata edizione, è stato davvero emozionante”.
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