Xinside numero6

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www.xinsidemagazine.com

Numero 06

SM Gp Rep. CECA SM Gp ESTONIA

MXGP ITALIA MAGGIORA


Photo Shoot



Special 06 Massimo MANZO Sommario MX 07 ROOKIE DESIGN 01 MXGP ITALIA 02 Maggiora vista dal

Sommario SM 04 SUPERMOTO WORLD

pubblico

CHAMPIONSHINP GP REP. CECA

03 Maggiora by

05 UPERMOTO WORLD

Riccardo tagliabue

CHAMPIONSHINP GP ESTONIA

08 New YAMAHA 450YZF

10 GIRL


Intro Siamo reduci dal Gp d’Italia a Maggiora, possiamo dire noi c’eravamo alla riapertura di un tracciato mitico che ha fatto la storia del motocross! Sono stati 38.000 gli spettatori che hanno preso d’assalto la piccola cità Piemontese ma è stato uno spettacolo per gli occhi e per il cuore. Le gare sono state stupende e i nostri ragzzi ci hanno regalato emozioni, David Philippaerts, Alessandro Lupino e Antonio Cairoli non hanno vinto il Gp ma per tutti i lori tifosi hanno vinto il premio per non aver mollato mai!!!! Ci sono ancora tante gare fino alla fine dell’anno ma nessuno potrà deimenticarsi di questo fine settimana dove i piloti sono stati esaltati dal pubblico. Ragazzi quante emozioni provate in questa gara non riesco neanche a spiegare...... Per quanto riguarda la Supermoto a Sosnova ci sarà mil ritorno di VDB in sella alla Tm e potrete leggere le sue motivazioni. Buona lettura a tutti!!!!!!

Davide Messora direttore responsabile

Davide Messora Direttore Responsabile Riccardo Tagliabue Foto Coordinator xinsidemagazine

www.xinsidemagazine.com dm@xinsidemagazine.com Numero Registro Stampa N° 563 Decreto Presidente Tribunale Novara del 27/05/2013

Adriano Dondi Iniziative speciali Fabio Principe responsabile sito web Gianmarco Cicuzza responsabile attività social



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Maggiora è tornata!


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MXGPITALIA Testo e Foto DAVIDE MESSORA

E’ tornata! Maggiora riapre i battenti dopo 14 anni di inattività e ben 27 da quella fatidica gara del 1986! Tutto questo è stato possibile grazie a due ragazzi due matti scalmanati che hanno deciso di aprire una società la Shava per far rivivere il mitico Montaccio del Balmone. Paolo Schneidere e Stefano Avandero a queste due persone si deve il merito di questa impresa non dimenticandoci di chi gli ha dato fiducia, da una parte il sindaco di Maggiora e dall’altra Giuseppe Luongo che ha firmato un contratto duraturo con Shava che culminerà nel Nazioni del 2016 e noi tutti non vediamo l’ora che arrivi! Prima di palrarvi della gara e di come è andata voglio parlare della mia esperienza, io sono nato a Novara a pochi chilometri dalla pista e Maggiora è stato sempre qualcosa di mitico, sono riuscito anche a vedere un caro amico fare una gara e spesso negli anni mi è capitato di passare per la

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pista e rimarci male a vedere quella che era stata la pista più bella del mondo ricoperta di erba e sterpaglie. Quando mi arrivò all’orecchio la notizia che qualcuno aveva comprato il terreno e la voglia di riaprire la pista ho pensato che sarebbero finiti nel nulla come tante volte era successo. Ma poi ho potuto conoscere Paolo e Stefano e mi sono dovuto ricredere, la loro determinazione a portare avanti questo progetto è stata contagiosa per tanti e non solo per gli addetti ai lavori. Quando poi nell’inverno scorso siamo stati invitati alla presentazione ho capito che Maggiora era rinata dalle sue ceneri. Come ha urlato “Riccio” al microfono “Maggiora is back”!!!!!! Per il Gp di casa si arriva il venerdì presto la mattina per prendere la posizione tattica in sala stampa ma anche per capire di che “morte” dobbiamo morire. Si parcheggia a due passi



Guarda il video dalla sala stampa, e qui ringraziamo Off Road Pro Racing per il pass staff, e cominciamo a girare per il paddock a fare un pò di p.r. dopo il giro si va in pista. Beppe sta finendo di montare il cancello di partenza lo spettacolo della partenza e della pista ti lascia quasi senza fiato, soprattutto perchè ogni curva e ogni salto tornano alla mente le immagini di Maggiora ‘86 sperando che l’edizione 2013 possa soppiantare quella grandissima gara e diventare il punto di rifirimento per i prossimi anni. Le prevendite sembrano aver funzionato bene, la pianificazione pubblicitaria è stata fatta in maniera grandiosa in ogni angolo della provincia, unico incognita il tempo meteo, le previsioni danno dei piccoli temporali sia sabato che domenica ma tutti fanno finta che non sia così. Primi scatti del fine settimana sotto la tenda del Team Gariboldi dove è stata realizzata una


Alessandro Lupino sul podio del Gp di Maggiora ha infiammato il pubblico con il secondo posto di gara 2

grafica speciale per la moto di Philippaerts, bellissima la moto e il “guerriero” che abita poco distante la pista vorrà dimostrare quanto sia ancora forte. Altrettanto bella la repplica della Ktm di Guarneri, Davide ha aggiunto anche una bellissima maglia che ricorda le pettorine “Camel” di qualche anno fa. Sedondo shooting giornaliero per la Axo fotografando la collezione 2014, che presto potrete ammirare su queste pagine. Si chiude la prima giornata del Gp d’Italia mentre ce ne andiamo i ragazzi stanno bagnando la pista prima dell’ultima fresatura. Siamo ormai pronti l’adrenalina sale manca solo il rombo del motore: Maggiora è tornata. Sabato mattina si arriva presto in circuito per non incappare in code fuori dal circuito, la musica di nessun dorma è la sveglia classica per i gran premi in Italia, il paddock incomincia


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ad animarsi ed anche i primi super appsssionati prendono posto sulle tribune naturali del Montaccio del Balmone. Insieme alla Mx1 e Mx2 per questo fine settimana anche in gara anche il mondiale femminile e la Mx3, doveva esserci anche l’Europeo 150 ma la data è stata cancellata. Fittissimo il programma di gare in questi due giorni senza neanche un minuto di pausa per pubblico e adetti ai lavori. Ma è nel pomeriggio dove il programma prevede le due manche di qualifica e dal quel momento si fa sul serio. La Mx2 doveva essere un’altra cavalcata solitaria di Herlings che ci sta provando in tutti i modi a vincere tutte le gare, ma questa volta ha trovato in Alexander Tonkov e Josè Butron due ossi duri, Jeffrey non è riuscito ad avere un buon

spunto e ha dovuto accodarsi dietro i primi due, Tonkov e Butron hanno subito impresso un ritmo incredibile alla gara e per il forte pilota olandese ha dovuto sudare più del previsto per arrivare al primo posto. Herlings dopo aver passato il russo nel discesone ha esagerato e alla curva del ferro di cavallo è finito con le gambe all’aria buttando al vento la vittoria. Tonkov che aveva in mano la vittoria di manche ha deciso di cadere a pochi metri dal traguardo gettando al vento la prima vittoria di manche della sua carriera, la moto ha attraversato il finish line ma il regolamento dice che deve passare sia la moto che il pilota, e Alexander è stato retrocesso in 22° posizione. Vittoria per Josè Butron il pilota del team Silver Action ha dimostrato che può stare nei


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primi posti in ogni Gp. Herlings ha recuperato fino alla 4° piazza dopo la scivolta, ma non ci è sembrato incisivo come in altre gare, sicuramente il fondo duro di maggiora non ha aiutato il fuoriclasse della KTM. La Mx1 la classe regina dove tutti si aspettano i nostri tre moschiettieri a fare la voce grossa, Antonio Cairoli, David Philippaerts e Davide Guarneri sono prontissimi e determinati a infiammare il pubblico. Al via è Philippaerts a partire alla grande ma la fortuna per il “guerrieo” non è di casa e da dietro arriva Bobrishev che con una manovra al limite atterra sul forcellone della Honda del team Gariboldi creando confusione alla seconda curva. Nella confusione rimane incastrato anche Cairoli che la primo giro transita 19°. David anche se colpito duro riesce con un guizzo a rimanere in piedi e in seconda posizione alle spalle di Tommy Searle. Philippaerts si sente a


Antonio Cairoli ci ha provato fino all’ultimo giro a passare Paulin in gara 2


MXGP ITALIA suo agio sul difficile circuito di Maggiora e si butta a testa bassa all’inseguimento di Searle, forse vuole dimostrare di poter essere ancora in grado di vincere. In un salto in discesa cerca di allungare l’atterraggio finendo in una buca venendo scaraventato violentemente per terra, subito si teme il peggio ma le condizioni di Philippaerts sono buone anche se con un occhio nero e il naso rotto, verrà trasportato in ospedale solo per accertamenti. La manche vede la vittoria di Paulin e l’ottimo sesto posto del “Pota” Guarneri. Antonio che ha rimontato ha chiuso in settima posizione ma come tutti sanno i punti si danno la domenica e non nella manche di qualifica. Si chiude la prima giornata a Maggiora e tutto è filito via liscio come l’olio, organizzazione perfetta, la gente è arrivata e andata via senza problemi e ora manca solo la

giornata di gare. Arriviamo al circuito ancora prima di sabato per poter distribuire nei punti di ingresso del circuito il nostro X Inside magazine cartaceo che ha avuto un notevole successo. La gente è già davanti alle case ben prima delle 8 del mattino, fa già caldo e la giornata sicuramente ci regalerà una temperatura ben sopra i 40°gradi! La pista è stata rifresata tutta fondo perfetto tempo meteo stupendo ora i piloti devo regalarci una gara fantastica. Dopo il warm-up l’adrenalina sale tutti sono pronti per assitere alle manche. Appena prima del via della Mx2 va in scena il giro di pista di un mito per noi tifosi italiani: Alex Puzar ha solcato ancora una volta la pista di Maggiora ed ha avuto un bellissimo regalo dalla Tm per i successi del 97-98. Sale la tensione la musica prima dei 15 secondi è la



MXGP ITALIA stessa di Maggiora 86. 5 secondi al via, si abbassa il cancello e comincia il divertimento. Herlings non ci sta a fare da comprimario e si getta all’inseguimento del duo Tonkov e Butron. Herlings si inventa un sorpasso da antologia su Tonkov prima e Butron dopo, ormai neanche il terreno duro può fermare Jeffrey che vince con distacco. Il nostro Lupino dopo un avvio in sordina recupera posizioni e finisce al sesto posto. Ma è nella seconda manche che il pubblico di Maggiora si esalta grazie ad Alessandro Lupino. il “Lupo” riesce a partire alla grande e fin dalle prime curve si insedia nella parte alta della sclassifica, al comando il solito Jeffrey herlings, Alessandro rimonta posizioni giro dopo giro fino a quando riesce con forza a portarsi in seconda posizione. Il boato del pubblico lo incita Lupino cerca di recuperare terreno sul leader della corsa ma ormai il pilota Ktm è troppo lontano. Alessandro Lupino taglia il traguardo in seconda posizione e grazie a questo risultato sale sul terzo gradino del podio. Potrà essere la gara della svolta per Alessandro? Sul gradino più alto ancora

una volta Herligs che sta cercando la perfect season, secondo Josè Butron ormai una presenza fissa. Ma passiamo alla Mx1 dove il popolo del Montaccio del Balmone aspetta Antonio Cairoli, la freccia del sud parte subito forte andando a prendersi la testa della corsa, Antonio sembra poter prendere il largo ma è vittima di una caduta all’apparenza innocua, si saprà a fine manche che il ginocchio si è girato, Cairoli perde alcune posizioni e al comando passa Desalle che andrà a vincere la manche, secondo De Dycker e Terzo Paulin. Antonio si accontenta del quarto posto dopo essere caduto un’altra volta. La seconda heatè stata uno incanto, Antonio parte con un ginocchio malconcio e nei primi giri non riesce a spingere come vorrebbe lasciando a Gautier Paulin la testa della gara. Antonio pian piano si scalda e comincia a martellare alla sua maniera e con un grande recupero arriva alle spalle del francese. Tony negli ultimi due giri ci ha provato regalandoci un sogno! Paulin vince il Gp, De Dycker secondo ma il vero eroe è lui il solo sei volte campione del mondo Antonio Cairoli.


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MXGPITALIA Visto dal pubblic Testo DAVIDE PIZZIGHELLO Foto DAVIDE MESSORA

Quando una persona pensa ai propri 14 anni, lampante è il collegamento al mondo dei motori, la prima scintilla che scoppia dentro al cilindrico, frutto del regalo per la promozione o il buon comportamento. 14 anni che ti fanno sentire un leone, il primo assaggio di libertà, le prime esperienze “puzzolenti” di miscela, un mondo fatto di marmitte e carburatori, tutto da scoprire. E quel mondo ritorna di colpo dopo 14 anni di attesa, un periodo interminabile per chi come me ha visto e solcato il circuito cross di Maggiora. Ecco appunto che i 14 anni arrivano ancora, tutti carichi per la nuova avventura che i giornali specialistici ed i social network hanno tanto sponsorizzato, si torna a sentire “puzza” di benzina bruciata al Mottaccio del Balmone. Gli ultimi a metterci le ruote dentro erano stati piloti del calibro di Chicco Chiodi, Alex Puzar, Andrea Bartolini, non gli ultimi della lista, i campioni del

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cross mondiale nel lontanissimo 1999. Poi qualche sfiammata col miraggio di riaprire il tempio storico del motocross italiano insieme al circuito Valmanera di Asti, che ancora giace sepolto sotto metri di erbacce. Ma si sa, la burocrazia a volte è più testarda della passione per uno sport purtroppo da molti dimenticato, uno sport di nicchia che ultimamente ha ripreso a respirare grazie ad un ragazzo di nome Tony Cairoli. E quindi anche a Maggiora la passione è tornata a pulsare nelle vene delle persone che han vissuto quest'ultimo anno esclusivamente per far tornare quel sogno, riaprire Maggiora! Vedere l'intero tracciato in perfetto abbandono e solo dopo 2 mesi tutto “in tiro” è davvero un sogno! Grazie di cuore a Paolo Schneider e Stefano Avandero. Si prospetta dunque un grande evento, gli appassionati hanno impresso dentro al cuore la data della rinascita, 15-16 giugno 2013.


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MXGPITALIA Visto dal pubblic Il sabato ha molteplici sfumature di colore, spicca l'orange, poi c'è il verde, il rosso, il blu, il bianco ed anche il nero, luccicano i motorhome, le tabelle e le cassette porta attrezzi. Si iniziano a formare i canali sulla terra rossa e dura di un territorio dedicato all'agricoltura e al vino, si sentono i rombi dei 4 tempi moderni che solo l'ideologia hanno a che spartire coi vecchi 2 tempi ma le norme anti inquinamento vogliono così e così sia. La domenica di Maggiora ha il sapore e le sensazioni del palio di Siena, tutti a vedere i loro fantini preferiti a cavallo di ferrosi animali. Colpisce l'occhio il colore fluo degli stivali di Cairoli, la moto di Philippaerts in perfetto stile Nazioni 1986 (corso a Maggiora, ndr.)il casco e la livrea di Davide Pota Guarneri che ricordano quegli anni, il 128 tricolore sulle spalle di Ivo Monticelli, il 300 black edition di Ale Lupino.

Un applauso grosso lo meritano le ragazze del WMX,non si risparmiano in nulla e spremono tutti i cavalli delle loro bestie. Una fantastica Kiara Fontanesi dichiara guerra al mondo intero e col coltello fra i denti domina l'intero GP. La MX2 vede una bella lotta fra il solito orange Jeffrey Herlings ed il duo Tonkov e Butron. Ha la meglio l'olandese che danza sui lunghi panettoni e pennella curve a gas spalancato. Senza storia anche gara 2. Sicuramente degna di nota la gara del nostro Alessandro Lupino, partito male in gara 1 per poi rimontare fino al 6° posto incitato dalle trombe e dalle bandiere tricolori. Nella 2^ manche parte bene nei primi 3, stringe i denti ed agguanta la seconda posizione mentre il Mottaccio del Balmone si trasforma per una ventina di giri nel famoso Maracanà brasiliano. Ad ogni passaggio delviterbese, risponde il pubblico con un vero boato da stadio. E' da


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MX pelle d'oca l'ultimo giro di Alex che porta il tricolore sul gradino più basso del podio davanti al suo pubblico. Penso che per un pilota sia la massima espressione di gratitudine; GRAZIE ALEX! Le cose in MX1 vanno diversamente bene, Tony Cairoli parte a razzo ed inizia ad imprimere il suo ritmo vertiginoso alla gara quando scivola in una curva lenta e riparte nelle retrovie, si riporta sotto ed ancora “assaggia” la terra rossa con la sua KTM 350. Nulla si può chiedere oltre il suo 4° posto. Desalle si ritrova primo e si riscopre pilota d'esperienza dominando l'intera manche senza problemi, alle sue spalle un imperioso Ken De Dycker e Gautier Paulin. Nella seconda manche tutto il pubblico aspetta la risposta del Tonino nazionale che però fa il suo ingresso nell'arena zoppicante per una distorsione al legamento del ginocchio procuratosi nella 1^ manche. Nonostante questo parte fortissimo e subito s' “ingarella” col francese della Kawasaki. Ancora una volta il “gigante buono” De Dycker osserva da vicino. Vince Paulin davanti ad un

osannato Cairoli ed il suo compagno di team De Dycker. Anche in questo caso il gradino più basso del podio è colorato dai colori nazionali. Una nota sul week end sfortunato di David Philippaerts, il “Guerriero di Borgosesia” che prende una brutta facciata sabato, viene portato in ospedale e si ripresenta al cancelletto domenica mattina. Roba da piloti veri. Peccato per l'ennesima caduta nella 1^ manche e quindi il ritiro forzato. Un po' meglio per Davide “pota” Guarneri che chiude nono nella 1^ manche e fatica un po' nella seconda portando comunque a casa l'ottava piazza e chiudendo ottavo in classifica generale di giornata. Solo, si fa per dire, 19° Stefano Dami, portacolori delle Fiamme Oro. Un plauso speciale ai 38.000 spettatori che hanno regalato a Maggiora una giornata da incorniciare nonostante il caldo asfissiante che toglieva il fiato. Ora, appuntamento fissato per il 2014 per un'altra giornata da ricordare, qui dove la storia è già stata scritta più volte. Aggiungeremo un nuovo capitolo.


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SUPERMOTO



Supermoto World Cham GP Rep. CECA

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mpionship Dopo alcuni anni si ritorna a Sosnovà in Repubblica Ceva, nel 2005 ultimo anno che è stata disputata la gara è stato un Italiano a portarsi a casa la vittoria, Massimo Beltrami, speriamo che anche a distanza di anni la storia si ripeta. Ottimo circuito e organizazione perfetta da parte dello staf locale. Thomas Chareyre si presenta a questo appuntamento conscio di non poter sbagliare, il suo rivale Hermunen ha dominato le prime due prove ed è a punteggio pieno. Novità in casa Tm con il ritorno di Thierry Van Den Bosch, per lui è la prima gara dopo una lunga pausa, Nelle qualifiche Thomas non sbaglia e si aggiudica la pole position, il primo passo è fatto ma sa benissimo che non può stare tranquillo contro un Hermunen in forma incredibile come non lo è mai stato. Ottimo terzo posto per Ivan Lazzarini ed a chiudere la


Supermoto World Championship GP Rep. CECA

prima fila Adrien Chareyre che sta cominciando a capire le nuove gomme Michelin. Mauno Hermunen in questa stagione sembra determinato a non sbagliare, al via compie una partenza perfetta lasciandosi alle spalle tutti solo Thomas Chareyre cerca di infastidirlo e al secondo giro riesce a passare in testa, ma il finlandese in fondo al rettilineo di partenza tira una staccata da paura e torna in testa e la gara finisce di fatto al terzo giro. Dietro di loro Adrien Chareyre e Ivan Lazzarini che riescono a tenere un buon ritmo e il distacco dai primi due è risicato. Nella seocnda heat Muano ripete la bella partenza ma questa volta non si lascia passare, Thomas ci ha provato a tenere il passo fino a quando una sassata lo ha colpito alla mano destra ed a causa del forte dolore ha dovuto alzare il ritmo e accontentarsi della seconda


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Supermoto World Championship GP Rep. CECA

posizione, per Chareyre si scoprirà che ha riportato la rottura del metacarpo. Per il terzo gradino del podio la spunta Ivan Lazzarini che ha la meglio su Adrien Chareyre che è anche incappato in una scivolata, il francese arriverà al traguardo con una profonda ferita sul labbro a cuasa di una pietra. Nel campionato europeo vittoria per Mitchel-Thomas Malachi. La gara di Sosnovà è stata molto bella e combattuta e il pubblico ha risposto presente andando ad occupare le tribune dell’impianto segno che in questi paesi la supermoto funziona e può funzionare. La caraovano della Supermoto ora si sposta ancora più a nord in Estonia per il quarto round del Mondiale.

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Supermoto World Cham GP ESTONIA

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mpionship Un lungo viaggio ha portato la Supermoto dalla Repubblica ceca fino in Estonia anora più a nord. La gara si è disputata a Kuressarre all’interno dell’aeroporto locale infatti la pista è stata allestita il giovedì e i ragazzi di Yothstream Events e l’organizzatori locali hanno fatto un grande lavoro, anche se con tutto lo spazio a disposizione si poteva fare di più. I piloti hanno contestato una chicane che non hanno gradito ma soprattutto due piloti si sono fatti male in questo punto, Vorliceck ci ha lascaito la clavicola e Guerin si è lussato la spalla se aggiungiamo la scapola rotta di Massimo Beltrami che è caduto rovinosamente nel tratto sterrato la pista ha mietuto troppe vittime. Per Mauno Hermunen la gara estone è di casa infatti dalla vicina finlandia sono arrivati molti sostenitori del pilota del Team Shr. Thomas Chareyre si presenta a questa gara con la mano fasciata, purtroppo per lui si potrebbe prospettare l’operazione, il francese andrebbe sotto i ferri dopo la gara di Latina. Le qualifiche con Thomas non al cento per cento hanno in Mauno Hermunen il dominatore anche se ha dovuto faticare più del previsto anche perchè


Supermoto World Cham GP ESTONIA

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mpionship Adrien Chareyre sta trovando il giusto setting per la sua Aprilia gommata Michelin, terzo posto per Thierry Van Den Bosch il vecchio leone pian piano sta entrando in forma e prima della fine del mondiale potrebbe anche togliersi delle soddisfazioni. Thomas è quarto ma in evidente difficoltà a causa della mano dolorante. i nostri italiani in ombra con Lazzarini sesto e Ravaglia settimo. La prima manche offre subito un colpo di scena, la Tm di Thierry si ammutolisce sulla griglia dopo il giro di ricognizione, VDB è socstretto a partire in ultima posizione. Hermunen al via prende la testa e per tutta la gara sembra giocare con la moto senza prendere rischi e ogni volta che Adrien Chareyre si avvicinava il finnico ricominciava a tirare. Thomas Chareyre si è accontentato della terza poszione. Thierry Van Den Bosch con una super rimonta ha chiuso al sesto posto. Buona manche per Lazzarini quarto e Ravaglia 7°, buona prestazione anche per Andrea Occhini che ha concluso 8° La seconda heat non ha regalato troppe emozioni al numeroso pubblico che ha invaso in circuito, ben 7000 presenze nei due giorni di gara.


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mpionship Mauno ha dominato con A.Chareyre che ci ha provato fino alla fine a dar fastidio al leader ma senza riuscirci, Thomas ancora terzo con alle spalle Thierry che lo seguiva da vicino. Brutta caduta al via dove a farne le spese, senza conseguenze, sono stati Andrea Occhini, Giovanni Bussei e Sylvain Bidart che sono stati tesi da Thomas Travnicek che ha provato una manovra assassina alla prima curva. I team sono pronti a tornare a casa e prepararsi per la prossima gara che si terrà a Latina ma con la grossa sorpresa che verrà corsa in notturna con un turno di prove libere il venerdì e tutto il programma nella giornata di domenica con le manche in serata. Il risultato di queste due gare è molto soddisfacente, in pista come sempre si è visto uno spettaccolo di alto livello e il pubblico ha rispostoi presente e questo per la disciplina fa davvero bene, sarà che nei paesi dell’est dove la disciplina è meno conosciuta c’è interesse e se poi pensiamo che in Estonia la gara di contorno era dei sidecar Supermoto!!! Poca pausa per tutti e poi ancora in pista!!!!

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Max MANZO Una vita su due ruote Testo Davide Messora

Alla Vibram storico marchio di suole per qualsiasi tipo di calzature nel reparto moto ci lavoro un personaggio che di moto se ne intende un bel po': Massimo Manzo Max è un fiume in piena quando parti a fargli una domanda sembra non finire mai di parlare, ha corso con grandissimi successi nel cross arrivando alla Supermoto e diventando uno dei migliori interpreti della disciplina passando per la velocità, gli abbiamo chiesto qualcosa della sua lunga carriera. Ci racconti come è iniziato tutto?

Avevo un papà appassionato di moto, anche perchè sei non hai un genitore che ha passione è difficile iniziare, mi ha comprato una motoretta allora si iniziava a girare nei campi, le gare minicross erano dei fettucciati con qualche salto e così ho co-



Max MANZO Una vita su due ruote minciato a fare motocross, c'erano una gara ogni domenica e io le vincevo cosÏ a 14 anni mi sono ritrovato ufficiale Cagiva grazie a Roberto Azzalin, che mi hanno dato una mano, e da quel momento ho cominciato a fare le gare vere, gli Internazionali d'Italia ho vinto gli junior Nazionali e vinto il campionato Italiano 500 e anche nella 125 andavo molto bene e avrei vinto se non avessi bucato nell'ultima gara. Poi sono passato in Tm e ho vinto come wild card a San Marino nel mondiale ed ho regalato la prima vittoria in assoluto alla Tm, la mia carriera nel motocross è durata 20 anni. Il livello del motocross è cresciuto tantissimo in questi anni e guardando le gare mi sono reso conto di non poter piÚ farlo a livelli accettabili. E' cambiato tanto il motocross da quando correvi tu?

Molto, le moto hanno avuto una grande evoluzione, le piste sono cambiate tantissimo ma soprattutto chi fa motocross oggi deve essere super allenato deve essere un vero professionisti, ai miei tempi mi allenavo nella pausa pranzo del lavoro,




Max MANZO Una vita su due ruote dalle 12.30 alle 15, lavoravo in un negozio di ricambi, ma il mio allenamento non era neanche paragonabile a quello di oggi. Dopo aver chiuso con il motocross cosa hai fatto?

Avevo ottenuto dei risultati facile da incosciente quando ero un ragazzino, poi è diventato un lavoro devi rendere al 110% hai delle responsabilità con il team e quando mi sono reso conto che gli altri hanno alzato il livello e poi il motocross era cambiato profondamente, non facevo fatica a vincere ed andare forte e sono arrivato a un punto che non riuscivo più a reagire, dopo 20 anni ero stufo di questa vita ho fatto tanti sacrifici senza godermi la gioventù e per 5 anni ho lasciato tutto e ho fatto il camionista, e sono stati 5 anni dove ho pensato a cosa fare della mia vita, quando sei sul bilico tutto il giorno ne hai di tempo per pensare, così mi è rivenuta voglia di moto e sono andato a Monza a vedere il trofeo Cagiva Mito e così Azzalin mi hanno di nuovo una mano a ricominciare, quasi vinco il campionato italiano ho vinto delle

gare nell'Europeo Gp. Si era aperta una porta per andare a correre in Aprilia ufficiale, a quei tempi c'era Bulega, Guareschi, Bussei e Valentino Rossi, io ero un po' più vecchio e ho deciso di fermarmi un'altra volta. Come hai iniziato con la Supermoto?

E' stata una scommessa di un mio amico che aveva un concessionario, Mototecnica, mi ha cercato di convincermi a provare a fare motard ma io non ne avevo voglia, così è subentrato Tamburelli che era un manager Kramit e mi ha fatto fare l'ultima prova di Italiano a Brescia e alla prima gara ho fatto 4° dietro ai francesi e da lì è riscattata la molla di correre in moto, l'anno seguente abbiamo vinto l'italiano però avevo preso la paga dai francesi e il mio obbiettivo era quello di battere Van Den Bosch quella è stato il mio obbiettivo ed ho sempre fatto così, all'inizio Thierry si faceva vedere poco nelle gare italiane ma c'erano comunque altri francesi fortissimi Chambion, Rubio, Guillod, dopo aver battuto loro ho


lanciato la sfida a VDB e sono riuscito a batterlo a casa sua in Francia all'Alpe D'Huez. Hai iniziato subito con l'Italiano Motard e anche l'Europeo?

Si facevo l'italiano e Europeo e facevo delle gare ad invito per Zupin in Germania, il livello non era ancora così esasperato, all'inizio era veramente bello, 10 anni sereni e bellissimi, purtroppo oggi non è più come prima e la crisi ha giocato un ruolo importante. Tu hai attraversato tutta l'epoca del Motard, quale è stata la causa del declino di questa disciplina?

Nel globale il Motard è nato come una disciplina di far divertire, una volta c'erano dei nomi importanti, Parker, Bolley e tanti altri ma con il passare degli anni le moto hanno avuto un'evoluzione incredibile e i vecchi che arrivavano dal cross hanno smesso perchè la disciplina è diventata troppo specialistica e non più una gara per far divertire, sicuramente manca anche la base di questo sport i regionali e le gare minori, nel motocross una volta al mondiale si arrivava per merito ora invece

non è più così, e quando è stato istituito prima l'europeo e poi il mondiale tutti si potevano iscrivere e si trovavano piloti semiprofessionisti come me e tanti altri e poi c'erano i tanti privati ma con l'evoluzione tecnica sono spariti, e manca una buona base di partenza per far crescere i giovani. Oggi si è tornato indietro le gare quando piove non usano la terra, per allenarsi i circuiti non fanno usare il tratto in fuoristrada perchè gli rovina la pista, poi il monogomma le case si sono ritirate e non c'è più un ritorno economico per i piloti. Nel 2006 hai corso con Giorgio Foi, perchè non è riuscito a raccogliere quello che ha seminato?

Giorgio era concessionario Yamaha e in quel periodo non era un una moto competitiva, non esistevano parti after market se non ricordo male STM fece per noi una frizione antisaltellamento, avevamo obbligo si usare le Ohlins pressurizzate di cui non avevamo nessun riferimento e in più il motore non era velocissimo rispetto agli altri 450, Giorgio ha fatto di tutto e forse di più e Yamaha non ha dato il supporto giusto, si era partiti per




fare certi risultati, avevamo le michelin che erano buone al posteritore ma con problemi sul davanti e i risultati non sono arrivati così Giorgio dopo alcuni anni ha deciso di fare altro. Dopo Yamaha sei tornato in Husqvarna prima come pilota nel 2007 e poi come Team Manager che esperienza è stata?

Sono tornato in Husqvarna solo grazie a Fabrizio e nel 2007 c'era la possibilità di vincere il mondiale, ma prima gara Franciacorta mi sono rotto un polso e in Bulgaria tibia e perone e così la mia carriera è finita e insieme a Fabrizio mi ha detto stop e mi hanno dato la possibilità di gestire la squadra ma anche continuare a sviluppare le moto, abbiamo vinto due titoli mondiale e vincere insieme a Fabrizio è stato bello come vincere contro VDB, oggi Fabrizio mi dice che se dovesse ripartire con il motard la prima persona che assumerebbe sarei io. L'opportunità che mi ha dato Fabrizio è stata unica, anche perchè quando una smette di correre è difficile trovare un lavoro e per me stato molto importante continuare in questo mondo poi Bmw ha deciso di fermare la Supermoto e sono passato alla Vibram per sviluppare il reparto moto.

La tua più bella gara?

La più bella gara ma che non ho grandissimi ricordi è stata la vittoria a San Marino al mondiale, anche perchè sapevo come andavo su quella pista e in più feci 15 giorni di allenamento li con Gulmanelli della federazione e il maresciallo Mattioli, e mi ricordo che tornando a casa in camper per radio ho sentito che parlavano di me della mia vittoria, e anche l'Alpe d'Huez la vittoria contro Van Den Bosch, l'anno primo avevo preso una paga incredibile e nel giro di una anno ho vinto contro Thierry, è stata una grandissima festa con Fabrizio Azzalin che si era buttato giù dalla maontagna, una vittoria al Mugello con la Rumi 125 Gp nell'Europeo davo 7 secondi al giro sotto l'acqua. Le gare ad Arsago Seprio al Fast Cross per tutta la gente che c'era uno spettacolo. Un brutto ricordo della carriere?

Quando qualcuno si fa male o che viene a mancare ma non ho un brutto ricordo legato al mondo delle corse. Grazie Max la prossima volta però ci devi raccontare anche come si fanno le suole degli stivali!!!!!


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ROOKIE DESIGN Ivan Boscolo Ivan Boscolo è un ex crossista di un certo livello che dopo aver appeso il casco al chiodo ha deciso di darci il colore!!! Ivan ha il suo studio all’interno di Union Bike di Milano dove crea caschi e non solo....

mondiale Stock con Iannuzzo e dai lì è comincato ed è nato il marchio Rookie design.”

Come è nata l’idea di questo lavoro?

“Il mondo della velocità è molto strana è difficile che un pilota venga da te per farsi fare il casco e pagare il lavoro, avendo lavorato con Vemar ho avuto i primi caschi per i piloti e visto che il risultato era ottimo sono riuscito a fare anche poi le grafiche per il prodotto commerciale, e quindi sono riuscito ad inserirmi in quel mondo.”

“Io ho corso tanti anni in moto fino all’europeo e quando ho smesso con la moto da cross mi sono dedicato al discorso dell’arte applicata ai caschi, i miei caschi li facevo da me, era il 2000. Quando ha capito che poteva essere il tuo lavoro questa passione?

“Quando dopo alcuni lavori il risultato era molto valido e cominciavo a ricevere delle rischieste per fare i caschi poi ho avuto i primi lavori importanti nel mondo della velocità, nel

I piloti importanti sono arrivati per amicizia oppure perchè conoscevano il tuo lavoro?

Fare il casco al pilota professionista è una forma di pubblicità per te?

"Qualche anno fa era così, le aziende vedevano i tuoi lavori sui piloti ed allora ti chiamavano per farsi fare il progetto del


ROOKIE DESIGN Ivan Boscolo casco di serie, il discorso di fare un casco di un pilota è che se lui fa dei buoni risultati l’azienda del casco potrebbe fare una replica e io guadagnerei da questa operazione, sai entrare a lavorare per un’azienda soprattutto giapponese è difficile hanno un mercato talmente vasto che non è detto che quello che progetto io possa andare bene in tutto il mondo, con Nolan ho fatto dei bellissimi lavori ma sempre in Europa.” Quali sono le difficoltà nel fare una grafica per un cliente?

“Generalmente devo riuscire a mettere insieme quello che ha in testa un cliente, io sviluppo l’idea in modo da renderla bella, ma questo viene fatto per tutti azienda opilota professionista che un privato.” E’ più diifficile lavorare con il pilota di velocità o

quello del fuoristrada?

“Il pilota da fuoristrada è meno sofisticato e poi usa meno materiale, numero di caschi, rispetto a quello della velocità, nel fuoristrada si usano 4 caschi invece nella velocità arriviamo fino a 10, dal punto di vista del lavoro è meglio il cross o supermoto ma sono sport che si vedono poco in televisione, percui sarebbe meglio investire nella velocità.” Quale è il pilota più strano con cui hai lavorato?

“Giovanni Bussei è da tanti anni che lavoriamo insieme e siamo anche amici, lui è il più conservativo in assoluto, mi chiama 50 volte per sapere se è tutto a posto.” Quello che ti ha dato più soddisfazioni?

“Davide Gozzini mi ha regalato tante emozioni e




soddisfazioni anche perchè è sempre stato in lotta per vincere il mondiale e questo è bello vedere il tuo lavoro davanti agli altri.” Quante ore di lavoro ci sono dietro ogni casco?

“Il progetto grafico ti inpegna alcune ore, poi però c’è tutto il lavoro di preparazione del casco, i vari fondi le vernici, io per ogni casco ci lavoro dalle 35 alle 40 ore.” Quanto costa un casco aeregrofato?

“Da noi il prezzo è veramente basso siamo intorno ai 500 euro, ma in altri paesi soprattutto Australia e Stati Uniti siamo all’incirca sui 1000 dollari, perchè da noi la costomizzazione non è ancora capita a fondo e il pubblico non capisce quanto lavoro c’è dietro. Il mondo della moto è in crisi tu l’hai sentita?

“Noi abbiamo tanti servizi per il cliente non solo ca-

schi, la Rookie Design fa prodotti personalizzabili 360°, comunque chi si faceva il casco lo fa ancora Cosa c’è da inventare per il futuro?

“Non lo so, non fermarsi mai investire e farlo in un certo modo! Dopo l’intervista Ivan ci ha fatto dono dei nostri adesivi e di tre magliette che sfoggeremo in pista. Per la cronaca il logo è stato fatto da lui! Grazie Ivan


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Come nasce un casco aerografato

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In queste foto la sequenza ridotta di come viene eseguita la lavorazione 01 Progettazione grafica 02 Smontagio calotta, accessori e incartatura 03 Mascheratura delle zone da verniciare 04 Fondo 05 Verniciatura e mascheratura delle diverse parti 06 Stesura del fondo


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IL CASCO COMPLETATO


IL CASCO di Giovanni BUSSEI



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New YZF 450 M.Y. 2014




New YZF 450 M.Y. 2014



New YZF 450 M.Y. 2014



New YZF 450 M.Y. 2014



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Video Pikes Peak Marco Belli e ZAETA






GIRL 11




Max Nagl pilota ufficiale Honda World Motocross




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