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X S E L A I C SPE
Ryan Villopoto
Speciale Las Vegas SX After “Showtime” McGrath
SPECIALE RYAN VILLOPOTO Il campione di questi anni pensa al ritiro quando è nel pieno della forma Anche nella finale domina, ma senza divertirsi. La crisi di uno sportivo!
Intro
Ecco il primo speciale di questa stagione 2014 e che speciale. Siamo stati in America per l’ultima gara sragionale del mitico Supercross a Las Vegas! Insieme a Riccardo abbiamo vissuto due giorni incredibili. Cercare di spiegare le emozioni che ho provato è difficile, spero che attraverso le immagini tutti voi possiate provare quello ho provato io. Vedere piloti del calibro di Villopoto Stewart e Dungey è stata una vera libidine!!!! Gustatevi questo speciale!!!!
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Il grande campione di questi anni è entrato in crisi. Dopo aver vinto, anzi d o m i nato, le ultime gare di Supercross, il rider ufficiale sta Kawasaki della m e d i tando seriamente di abbandonare le piste di Supercross del massimo campionato statunitense. conferenza la Durante stampa di Las Vegas ha l a sciato intendere a tutti i presenti che sta valutando di non presentarsi al via della prossima stagione. Nonostante i contratti firmati con diversi sponsor e con la stessa Kawa, non sembra deciso a scendere in pista. Troppa pressione,
forse i troppi impegni e il ritmo serrato del campionato non lo fanno più stare sereno e per questo sta decidendo cosa fare. Una valutazione che s i c u r a mente rimetterà in gioco l’interno campionato e in grande fermento tutto il circus USA, perché chi potrà prendere il suo posto, non solo in seno al team, ma in generale nell’SX? Se fosse così, per James S t e wart non ci sembra ci siano rivali in attività. Villopoto ha detto che non si diverte più e lo ha dimostrato anche in gara, dove ha vinto facilmente ma senza dare spettacolo, senza concedere niente al suo publico... Vincere e basta, questo è quello che ha fatto, ma tutti vogliono lo spettacolo anche semplicemente con un saluto in volo e Ryan non sembra più volerlo fare.
Las Vegas è da tantissimi anni la finalissima del Supercross USA. Il circus americano del massimo campionato è arrivato in grande stile a questo ultimo appuntamento dando il meglio di se: sia nel paddock che nella presentaione della gara. In pista i piloti si sono sfidati sulle difficilissime asperità artificiali costruite appositamente. Impressinante il tratto veloce che entrava nello stadio, con una salto a metà rettilineo che portava i piloti alla staccata, dove tutti arrivavano ad altissima velocità. I tratti tecnici erano incredibili con pochissimo margine di errore e poi c’era un tratto solo per spezzare il ritmo con un salto che tutti facevano in modi differenti, ma dove si sono anche viste numerose cadute. Il Supercross USA ha messo in luce il suo grande spettacolo che quest’anno ha portato oltre 900.000 persone a gremire gli stadi. Dirette TV che dimostrano che il grande spettacolo è questo!
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Ryan Dungey, in sella alla KTM ufficiale, ha raggiunto un buon risultato arrivando alle spalle del vincitore Villopoto, sia nella gara finale di Las Vegas, come nella classifica assoluta 2014. Per lui una sola vitoria quest’anno a Indianapolis, dove si mise alle spalle Tomac e Seely. Una stagione tra alti e bassi, con la gara più deludente ad Anaheim 3, dove ha conquistato un solo punto. I quasi 60 punti di distacco dal leader comunque indicano quanto ancora manchi agli avversari di Villopoto per raggiungere la vetta, ma dall’anno prossimo tutto potrebbe rimettersi in gioco, visto che l’asso della Kawasaki potrebbe non essere più dietro al cancelletto di partenza, ritirandosi nel pieno della sua carriera. Per Dungey potrebbe essere l’occasione da non lasciarsi scappare, ma dovrà vedersela con tanti altri agguerriti avversari, pronti a prendere quella targa N°1.
La KTM è cresciuta tantissimo anche nell’SX e quest’anno lo ha dimostrato piazzando ben due piloti sul podio della classifica assoluta. Al terzo posto si è classificato il tedesco Ken Roczen che ha iniziato la stagione nel migliore dei modi vincendo la prima prova ad Anaheim e mettendosi alle spalle il suo compagno di squadra Dungey e Villopoto. Un avvio incredibile che ha fatto ben sperare tutti, ma già dalla gara successiva a Phoenix Villopoto è ritornato a vincere. Ma ad Anaheim 2 Roczen è tronato competitivo, finendo alle spalle del vincitore Chad Reed e di James Stewart. Nella terza di Anaheim ha fatto anche meglio arrivando secondo, sempre alle spalle di Reed. Poi per Reed la stagione è finita per un infortunio che lo ha tenuto lontano dalle gare. Il tedesco ha vinto ancora ad Atlanta, ma alla fine non è riuscito a superare il suo compagno di marca. Anche per lui la sfida è rimandata al 2015!
Jeremy Martin in sella alla Yamaha è stato il vincitore dell’ultima gara a Las Vegas della 250SX East, con una partenza velocissima il pilota di Millville è ruscito a prendere il comando della gara ed è andato a tagliare il traguardo indisturbato. Alle sue spalle ha chiuso il Campione del 2014 Justin Bogle, pilota della Honda che ha portato a termine un’otima stagione con una serie di risultati positivi che alla fine gli hanno valso circa 40 punti di vantaggio sul diretto inseguitore, Martin Davalos. Alla prima gara ad Arlington ha vinto Adam Cianciarulo, che ha messo a segno una serie incredibili di risultati fino alla prova di Toronto, dove ha conquistato un solo punto e poi ha dovuto ‘abbandonare’ ogni possibilità di lottare per il titolo per infortunio, nonostate tre vittorie e 2 secondi posti in 5 gare. Per il forte pilota della Florida la sfida è rimandata alla prossima stagione. Bogle ha dimostrato di essere un pilota estroso e di grande talento e la vittoria non gli ha ‘montato la testa’ ed è rimasto un ragazzo con tanta voglia di divertirsi, aperto e disponibile verso il pubblico, anche nelle evoluzioni.
Una stagione combattuta fino alla fine tra Jason Anderson e Cole Seely nella 250SX West; solo all’ultima prova di Las Vegas il titolo è stato assegnato al pilota della KTM. Anderson ha fatto valere le sue 4 vittorie contro le 2 di Seely. Nella finale della stagione ha vinto Dean Wilson che ha così chiuso sull’ultimo gradino del podio l’assoluta, scavalcando alla fine Justin Hill, visto che i due contendenti per il terzo posto sono arrivati in Nevada distaccati di un solo punto. Nella prova di Las Vegas si è disputata anhe la ‘sfida’ tra i migliori della 250 dove ha vinto Justin Hill, davanti a Dean Wilson, Jason Anderson e Cooper Webb (tutti piloti della costa Ovest), mentre il primo della est è stato Jeremy Martin che ha chiuso al quinto posto. Il neo Campione Justin Bogle è invce incappato in un errore che lo ha estromesso dalla corsa.
Il Supercross USA ha fatto un salto di qualità da quando Jeremy McGrath ha iniziato a solcare le piste. Il californiano ha da subito dato un impulso particolare a tutto il circus dell’SX. Nel 1993 il debuto nella 250 e da subito è stato il grande campione da battere. Dopo due titoli nella 125 è passato alla quarto di litro e ha battutto il suo compagno di marca Jeff Stanton in seno alla Honda ufficiale. Da li le vittorie sono state tante che lo hanno portato a ben 7 titoli nella massima categoria SX. E’ il pilota che ha vinto di più negli USA e che detiene ancora il record di vitorie in una singola stagione: ben 14 su 15 gare nel 1996. Jeremy “Showtime” McGrath, nick name dovuto alla sua grande spettacolarità di guida e ai suoi salti che hanno esaltato i fans di tutto il mondo. Sicuramente l’americano è anche uno dei piloti più famosi anche in Europa, avendo partecipato a tantissime manifestaizoni indoor del vecchio continente: da Bercy a Genova, da Ginevra al Fast Cross di Arsago. Il suo nome è leggenda nel fuoristrada e forse deve ancora nascere il pilota in grado di battere i suoi record.
jeremy showtime m c grath
Nato a San Francisco il 19 novembre 1971 McGrath ha fin da subito messo in luce grandi doti di guida e la sua ‘elasticità’ era incredibile. Riusciva a dare gas prima degli alri e in posti dove nessuno pensava fossse possibile farlo: all’interno di curve prima dei salti, uno stile di guida che in tanti hanno cercato di imitare. La sua spettacolarità è diventata poi il suo ‘marchio di fabbrica’: da li è nato il soprannome SHOWTIME. Jeremy non vinceva solamente, ma dava spettacolo. Venire ad assistere alle gare dove correva il californiano era un vero e proprio spetta-
colo. L’attesa degli ultimi giri per il pubblico era qualche cosa di incredibile... Perché il freestyle forse lo ha proprio inventato lui. Salti mozzafiato su ‘normalissimi’ tripli o finish jump. Il suo salto più famoso è di sicuro il ‘Nac Nac’, che ha sempre eseguito in modo fantastico. In tanti poi hanno cercato di imitarlo, ma lui è sempre stato il migliore. Poi è venuto anche il ‘Superman’, ma per questo suo ultimo salto si dice che sopratutto la madre abbia insistito perché lo smettesse... perché pericoloso e ha portato qualche colpo di troppo alle parti intime in atterraggio.
Showtime ha vinto all’inizio della sua carriera con la Honda, poi ha provato a passare alla Suzuki, ma non si è trovato a suo agio e quel l’anno (1997) è arrivato secondo lasciando la vittoria all’unico in grado di ‘fermare’ la sua serie di record: Jeff Emig. L’anno successivo è passato alla Ymaha in seno al Team Chaparral e ha ritrovato la sua forma migliore ritornando alla vittoria. nel 2001 Ricky Carmichael ha messo in ‘crisi’ McGrath e in quella stagione qualche errore di tropo e alcune cadute hanno messo in crisi il campionissimo. Showtime alla fine della
stagione ha valutato l’idea di ritirarsi, ma un’offerta della KTM lo ha fatto ricredere e il funanbolico pilota ha deciso di mettere in piedi un team con la casa austriaca, ma dopo alcuni test ha preferito non schierarsi ufficialemente al via del massimo campionato USA. Il segno che ha lasciato è indelebile, perché oltre alle vittorie nell’SX Jeremy ha vinto al Motocross delle Nazioni per due volte e ha anche vinto nel National USA: in molti dicevano che lui era bravo a vincere solo sulle piste artificiali, ma ha voluto dimostare a tutti che lui sapeva andare forte o v u n que e che il pilota da battere era lui!
Jeff “FRO” Emig è stato s i c u ramente uno dei rider più forti ed estroversi del circus USA. Pilota molto dotato tecnicamente ha avuto tanti alti e bassi. Nella sua carriera ha vinto sia nel Supercross che nel National, oltre ad aver vinto al Motocross delle Nazioni. E’ stato pilota ufficiale di diverse case motociclistiche e ha sempre dato il massimo, ma alcuni errori di troppo lo hanno sicuramente scluso da tanti risultati. ancora lavora Oggi a l l ’ i n terno del Supercross come commentatore TV.
A mettere definitivamente in crisi Jeremy arrivato è McGrath Ricky Carmichael. Già vincitore nella 125 in sella alle Kawasaki Pro Circuit, quando è passato in 250 sembrava in difficoltà. Forse per la sua statura un po’ bassa, forse perc h é ha commesso tanti errori cadendo spesso, in molti all’inizio hanno messo in dubbio le doti del campione che stava nascendo. Ma Carmichael ci ha messo poco ad adatt a r e i l suo stile di guida alle potenti 250 e lo ha d i m o strato vincendo.
I francesi hanno sempre avuto il mito di vincere in America. Jean Michel Bayle ha creato questa ‘moda’ nel 1991, vincendo nel Supercross USA (dopo aver dominato nel mondiale); in seguito in molti hanno tentato la fortuna negli States. Pichon ci è riuscito nella 125 per due volte con le Kawasaki di Pro Circuit e poi anche Tortelli e Vuillemin hanno tentato a cercare fortuna negli USA, ma con poche soddisfazioni.
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