XINSIDEMAGAZINE.COM Numero 50
HONDA CRF 450 R SUPERPRESTIGIO Dirt Track
NUMERO
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Via della Taccona 27/A, - 20900 Monza (MB) Italia Tel: +39 039 325106 - Fax: +39 039 325107 info@studioocus.com DIRETTORE RESPONSABILE: Davide Messora Foto Coordinator: Riccardo Tagliabue DIREZIONE ARTISTICA: Cristina Balestrini Post Produzione: Fabio Principe WEBMASTER: Fabio Principe Responsabile attività social: Gianmarco Cicuzza CONTRIBUTORS: Fabio Principe, Davide Messora, Stefano Padovani FOTOGRAFIE: Davide Messora Stefano Padovani Domenico Mussillo Fabio Principe Marcello Motisi Chiara Villa Serena Farruggio In copertina Elia Sammartin Honda CRF 450 R Ph.Davide Messora Numero Registro Stampa N° 563 Decreto Presidente Tribunale Novara del 27/05/2013
EDITORIALE
Siamo arrivati al fatidico numero 50!!! Era marzo 2013 quando è uscito il numero 1 ed era tutto partito come una a scommessa ed è diventata una grande avventura, ci sono stati momenti difficili da superare ma i lettori hanno sempre seguito con entusiasmo e noi andiamo avanti!!! Questo giornale è una creatura che ho creato con tanta passione e forza di volontà, devo ringraziare anche chi mi ha dato una mano. I miei fidi collaboratori: Fabio, Domenico, Chiara, Marcello, Serena, Cristina, Gianmarco e il maestro Riccardo Tagliabue. L’avventura di X Inside Magazine non si ferma di certo al numero 50 ma vogliamo arrivare come minimo a 100!!!! Il numero che state leggendo arriva proprio prima di Natale e tutta la redazione vi vuole augurare di passare delle splendide feste!
NUMERO
50
CONTENUTI HONDA CRF 450 R Superprestigio dirt track Helmet 2017 Transborgaro Monza Rally Show
HONDA CRF 450 R
Eccola finalmete la nuovissima CRF 450 R, la moto la Honda quest’anno ce l’ha fatta sognare per un pò. La nuova regina di casa Honda è stata sviluppata dai piloti del Team HRC e Gajser con questa moto si è già messo in luce nelle ultime gare della stagione. La CRF è un progetto nuovissimo che non ha niente in comune con la vecchia 2016, a prima vista non può far a meno di ammirare le sue linee, ancora una volta gli Ingegneri Nipponici hanno alzato l’asticella per quanto rigurda bellezza e stile, ma la nuova moto non è solo bella ma è completamente nuova sia come telaio che di motore. E’ il motore a dare le più grandi soddisfazioni, si è sempre detto che la Honda peccava di motore ed ora invece la potenza c’è, non per niente Gajser risuciva a partire in testa. Altra grossa novità il ritorno delle forcelle a molla, non che le vecchie ad aria non fun-
GRAZIE A
zionassero ma per un pubblico amatoriale bisognava lavorarci troppo. Per questo nostro test abbiamo radunato i nostri tester ufficiale non che grandi amici di X Inside. Andrea Occhini, Edgarco Borella e Elia Sammartin, i nostri piloti sono anche i primi tre del campionato Italiano Supermoto e come si sà il loro allenamento è sulla moto da cross. Per il test abbiamo optato per il Caresana Park di Ottobiano che vogliamo ringraziare per l’ospitalità. Di seguito le opinioni di guida dei nostri tre moschettieri.
ELIA SAMMARTIN
Bellissima moto, quando sali sopra alla Honda tutto è al posto giusto, i comandi sono nelle posizione che ti aspetti e ci si può girare comodamente senza toccare niente. Rispetto alla moto vecchia, il motore è migliorato moltissimo, sul fondo sabbioso del Caresana Park la moto spinge molto forte non cala mai, si riesce a guidare con la terza marcia inserita quasi su tutta la pista. Veramente un grande salto in vanti per il motore di questo nuovo modello. Il confort di guida è ottimo anche se ho avuto qualche problemino ad usare la leva del freno posteriore, problema che si risolve con un settaggio fatto ad hoc. Lo stacco della frizione da fermo non è risultato dei migliori ma può essere anche che il minimo basso portava la moto a spegnersi. L’assetto standard risultava un po’ morbido, bisogna lavorarci per trovare il giusto compromesso soprattutto su di una pista sabbiosa dove verso la fine del test cominciava a bucarsi.
RACE
La moto curva da “paura” e anche sul veloce è stata migliorata moltissimo, sempre stabile anche dandoci a fondo con il gas, il modello 2016 era un po’ ballerina sul veloce. La nuova forcella che è tornata con le molle mi è parsa molto ben settata, quella dello scorso anno bisognava lavorarci sopra molto per trovare un buon compromesso, con questa invece è molto meglio soprattutto per un pubblico amatoriale. Si sente un pelo di peso in più all’anteriore ma non da fastidio. Nel complesso il reparto sospensioni in assetto standard per una pista come quella di Ottobiano sono risultate un po’ morbide, dura nella prima parte ma poi sfondavano troppo, ma con un assetto dedicato si può risolvere il problema. Ottima la frenata anche dopo un lungo utilizzo. Molto buono il feeling che si ha tra le gambe, la moto è stretta e facilita tutti i movimenti, per il mio gusto personale il manubrio troppo stretto La moto è pronto gara basta tirarla fuori dalla cassa e ci si può schierare dietro il cancello di partenza. La cosa che mi ha colpito di più è la potenza erogata dal nuovo motore. Peccato non aver provato il motorino di avviamento!
ANDREA OCCHINI
La cosa che mi ha colpito di più è stata trovare sempre l’ottimo feeling in sella con però un sacco di cavalleria in più del nuovo motore, sia ai bassi che agli alti regimi il motore è incredibile, si riesce ad uscire dalle curve lente con marcia alta senza grossi probelmi. La moto si sente che è completamente nuova e funziona alla “grande” e va veramente forte. Il reparto sospensioni è risultato un po’ troppo morbido anche per il tipo di fondo, ma sicuramente se ci si lavorava sul setting avremmo trovato la soluzione. I freni della Honda sono sempre al top! Mi ha sorpreso molto la trazione nell’uscita di curva, nella fase di volo è leggera e si può fargli fare tutto e risponde sempre in modo preciso.
RACE
EDGARDO BORELLA
Rispetto al vecchio modello è migliorata moltissimo di motore soprattuto ai bassi regimi, da metà in poi c’è stato anche lì un miglioramento. Mi ha sorpreso moltissimo la stabilità che sono riusciti a dare al modello 2017, moto super maneggevolezza, si riesce a fare qualsiasi cosa vuole il pilota, nei vecchi modelli la moto aveva un’ottima ciclistica ma con le sospensioni ad aria si faceva fatica a trovare un buon feeling. Oggi con la forcella tornata tradizionale è tutta un’altra storia sono riusciti ad aumentare le doti fantastiche del telaio, la moto è già pronta gara senza andare a lavorarci troppo. La moto oggi è performante in tutto, dal motore alla ciclistica. Oggi la nuova CRF è la moto perfetta per l’amatore, facile da guidare divertente e con un motore che ti aiuta in ogni situzione.
RACE
HONDA CRF 450 R Special
2012
su per presti gio SUPERPRESTIGIO barcellona DIRT track
Quarta edizione per la gara simbolo che chiude la stagione, uno spettacolo all’interno del Palau Saint Jordi il Superprestigio. Gara di dirt track dove lo spettacolo è garantito ma il vero spettacolo è poter osservare da vicino il 5 volte campione del mondo Marc Marquez. Marquez è l’idolo di casa, pilota che non si è tirato indietro, la sua velocità è indiscutibile ma come ha dimostrato non si è tirato indietro mai, anche quando in finale al primo via è rimasto coinvolto in una caduta non si è minimamente scomposto è tornato dietro al cancello ed ha vinto conducendo in testa tutti e 16 giri finali. Ottima la prova di Toni Elias che ha provato a tenere testa al suo connazionale ma contro un Marquez così in forma è impossibile. Ottima la prova di Thomas Chareyre il pluricampione del mondo della Supermoto ci ha provato ma a pochi giri dalla fine si è sdraiato buttando all’aria un probabile podio. Lo specilista americano Brad Baker ha vinto la catergoria Open con una rimonta pazzesca, ma nella super finale non è riuscito ad avere la meglio dei due velocisti. L’edizioni 2016 si chiude con la terza vittoria su quattro edizione da parte di Marquez, aspettiamo con ansia la prossima edizione!
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S N O I T A L U T A R G ON
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ION P M A R H E C JS TIM GA MXGP WORLD 2016 FIM
2016 FIM
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HELMET
Questo è il nostro secondo servizio di comparativa di prodotti, non è stato facile reperire le migliori aziende del settori dei caschi con i loro miglior prodotti. Come per la precedente prova non c’è una classifica ma un voto da 1 a 5 per ogni categoria. 5 le prove che abbiamo fatto, la prima quella sul design, grafica e forma del casco, visibilità, calzabilità, confort in pista e accoppiamento con la maschera. Per questo test abbiamo usato i nostri due tester Elia Sammartin che ha utilizzato i nuovissimi occhiali Progrip e il nostro pilota amateur Christian Mercanti che ha indossato i suoi Fox. La prova è stata effettuata sul Caresana Park di Ottobiano, fondo sabbioso che non è il massimo per tutte le protezioni da cross. Tutte e 10 i caschi hanno superato il test senza nessun problema Tutte le impressioni di calzata e confort sono molto personali sulla forma della testa dei nostri tester, Elia ha trovato un pochino stretto lo Shoei e molto grande il Fox, come Christian ha trovato molto stretto l’Axo. Di seguito le nostre impressioni e il peso dei caschi.
Design VisibilitĂ CalzabilitĂ Confort in Pista Accoppiamento con maschera Peso 1.142 gr.
Design VisibilitĂ CalzabilitĂ Confort in Pista Accoppiamento con maschera Peso 1.142 gr.
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Design VisibilitĂ CalzabilitĂ Confort in Pista Accoppiamento con maschera Peso 1.142 gr.
Design VisibilitĂ CalzabilitĂ Confort in Pista Accoppiamento con maschera Peso 988 gr.
Design VisibilitĂ CalzabilitĂ Confort in Pista Accoppiamento con maschera Pesoi 1.469 gr.
Design VisibilitĂ CalzabilitĂ Confort in Pista Accoppiamento con maschera Peso 1.142 gr.
Design VisibilitĂ CalzabilitĂ Confort in Pista Accoppiamento con maschera Peso 1.349 gr
Design VisibilitĂ CalzabilitĂ Confort in Pista Accoppiamento con maschera Peso 1.142 gr.
Design VisibilitĂ CalzabilitĂ Confort in Pista Accoppiamento con maschera Peso
Design VisibilitĂ CalzabilitĂ Confort in Pista Accoppiamento con maschera Peso 1.142 gr.
Design VisibilitĂ CalzabilitĂ Confort in Pista Accoppiamento con maschera Peso 1.041 gr.
Design VisibilitĂ CalzabilitĂ Confort in Pista Accoppiamento con maschera Peso 1.142 gr.
Design VisibilitĂ CalzabilitĂ Confort in Pista Accoppiamento con maschera Peso 1.110 gr.
Design VisibilitĂ CalzabilitĂ Confort in Pista Accoppiamento con maschera Peso 1.142 gr.
Design VisibilitĂ CalzabilitĂ Confort in Pista Accoppiamento con maschera Peso 1.195 gr
Design VisibilitĂ CalzabilitĂ Confort in Pista Accoppiamento con maschera Peso 1.142 gr.
Design VisibilitĂ CalzabilitĂ Confort in Pista Accoppiamento con maschera Peso 1.277 gr.
Design VisibilitĂ CalzabilitĂ Confort in Pista Accoppiamento con maschera Peso 1.241 gr.
Testo e Foto Stefano Padovani
Tra ns borg aro
TRANSBORGARO 2016
Anche quest’anno siamo giunti alla fine della stagione agonistica 2016 e dopo le classiche come il MXON, che ha riportato in Italia lo splendore e l’entusiasmo vissuto nel 1986 a Maggiora, I “ragazzacci” Pino Mangano e Bruno Morselli coadiuvati da tanta passione e da uno staff eccezionale, hanno ripresentato la Transborago edizione 2016. Orami giunta alla 37° edizione, la gara con un sapore un po’ “vintage” ma rivisitato in chiave moderna, quest’anno ha cambiato sede. Unico vera modifica sostanziale, il tracciato sempre in stile fettucciato si è spostato dal lato opposto della strada provinciale 501 sede storica delle edizioni precedenti. Ma il contenuto non è certamente cambiato. Gli “Americani” sempre presenti guidati dal mitico Brad Lackey che rappresenta la squadra da vero capitano con al suo cospetto soldati del calibro di Broc Glover e Jeff Stanton, ormai ospiti immancabili accompagnati da nomi storici del motocross Internazionale come Pekka Vehkonen, Jorgen Nilsson, Pierre Kasmakers, Chick Sun, Marc Velkeneers, Dan Fitch, campioni dell’enduro come il Finlandese Samuli Aro ovviamente tutti osservati speciali della nostra pattuglia tricolore che quest’anno più che mai era al quanto agguerrita con un Alessandro Puzar determinato a non lasciarsi scappare la vittoria ben spalleggiato da altri grandi nomi del panorama old school italiano come Massimo Contini, Beppe Gaspardone, Paolo Caramellino, Michele Magarotto e molti altri. Infatti proprio Puzar che da notizie giunte nel “retro paddock” sembra si sia preparato per questa giornata di gare allenandosi nelle settimane precedenti alla manifestazione e il risultato si è visto in pista. Oltre ad aver preso parte alla gara riservate alle famiglie, la coppa famiglia appunto, forse solo per scaldarsi e per prendere confidenza col tracciata al quanto insidioso in questa edizione, Alex ha dato parecchio filo da torcere al grande campione Americano Jeff Stanton. I
due si sono spartiti il bottino più grande con un primo ed un secondo posto a testa che per somma ti manche ha decretato Puzar come vincitore della Transborgaro 2016 nella classe riservata agli anni 90. Sul podio anche un bravissimo Paolo Schenider. Jeff Stanton che però non si è certamente risparmiato avendo corso ben quattro manche in due classi differenti la 90 e la classe 80 dove in quest’ultima ha trovato Paolo Caramellino come degno e valoroso rivale il quale si è aggiudicato il secondo posto proprio alle spalle dell’Americano. A chiudere il podio della classe 80 un altro Italiano D.O.C. ovvero Alberto Dotti, sempre molto costante e redditizio nelle due manche. Nella classe riservata ai piloti storici che hanno corse negli anni 70, Broc Glover si è confermato assoluto protagonista. Dopo una prima manche in cui è caduto alla prima curva, Broc ha dato una dimostrazione incredibile di supremazia sia come passo che come stile andando a rimontare praticamente dall’ultima posizione fino ad andare a vincere a mani basse davanti a Beppe Gaspardone che ha brillato per passo costanza e velocità ma che nulla ha potuto contro la rimonta di Glover. A sigillare il podio l’altro Americano, Chuck Sun. Nella “Coppa Famiglia” i Puzar hanno dominato seguiti dai Chiabotto e dai Peila. In una cornice’ di pubblico da grandi occasioni si è consumata anche questa ennesima edizione della Transborgaro, un pubblico di appassionati che nonostante il clima rigido non ha fatto mancare il suo supporto all’organizzazione e ai tanti piloti che come ogni anno si ritrovano in questo piccolo paese per divertirsi spensieratamente se pur dobbiamo constatare che in questa edizione lo spirito era piuttosto competitivo. Restiamo in attesa del 2017 per vedere cosa ci regaleranno lo staff Piemontese ed il loro illustri e blasonati ospiti.
Alex Puzar - Samuli Aro - Jeff Stanton
Broc Glover
Jeff Stanton - Alessandro Puzar
Jorge Nilsson
Paolo Caramellino
foto davide messora daniele brambilla stefano sisti
monza rally show 2016
Tifo alle stelle da parte di un pubblico foltissimo e caloroso per Valentino Rossi oggi al “Monster Energy Monza Rally Show “ che con le ultime tre prove speciali della terza tappa, si è concluso con un più che positivo, ma non inaspettato bilancio. Vincendo la 37^ edizione di questa ormai tradizionale, ma sempre sorprendente gara-happening , il campionissimo della MotoGP ha centrato per la quinta volta il successo assoluto raggiungendo Dindo Capello in vetta all’Albo d’oro della competizione. E non si può dire che il centauro di Tavullia, con l’inseparabile Ford Fiesta e il fido navigatore Carlo Cassina, non se la siano sudata e meritata questa vittoria. Con una condotta di gara sempre attenta e continua e una guida senza cali di tensione “the Doctor” ha mantenuto la testa della classifica dalla prima tappa fino alla fine pur vincendo “solo” 2 prove speciali su 10, ma giungendo 7 volte secondo e una volta terzo, sempre a ridosso dei suoi due diretti e unici competitori , ovvero lo spagnolo Dani Sordo navigato da Marc Marti sulla Hyundai i20, che ha terminato al secondo posto (6 vittorie parziali) e un sorprendente Marco Bonanomi, terzo sulla Citroen DS3 in coppia con Luigi Pirollo (2 PS vinte). I tre hanno fatto il vuoto nei confronti del resto della compagnia. Eloquenti infatti i distacchi: 18.9 secondi tra Rossi e Bonanomi; 1’.14”.5 tra Rossi e i comunque validi quarti classificati, Alessandro Bosca-Roberto Aresca (Ford Fiesta) tutti iscritti nella classe “regina” Wrc 1.6. Tra i Vip hanno gareggiato anche il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala, in coppia con Beniamino Lo Presti (Porsche 911 SC), ed il commentatore televisivo della Moto GP Guido Meda in coppia con il fratello Pietro, consigliere dell’AC Milano, con una Mitsubishi Evo IX della classe R4. La fortuna ha dato un piccolissimo bacio a Valentino e un calcetto a Sordo quando, nella seconda speciale del primo giorno, lo spagnolo dopo aver vinto la prova, veniva penalizzato di mezzo secondo per aver toccato e abbattuto una barriera. Ma a carico del pilota Hyundai resta il fatto di non essere stato ugualmente continuo nel proseguo della gara. E neppure il suo ritorno di fiamma nell’ultima tappa è stato sufficiente per colmare il gap precedentemente accumulato. Ma chi questa volta è mancato veramente all’appuntamento, dopo la brillante prestazione dello scorso anno, anche a causa di noie tecniche, è stato il crossista mondiale Tony Cairoli che con la sua DS3 ha faticato molto a tenere il passo dei primi, conquistando comunque un non disprezzabile 16°posto assoluto fi-
ANtonio cairoli
nale grazie all’exploit delle ultime tre speciali in cui è giunto secondo, quarto e terzo. Davanti a lui sono finiti, tra gli altri, i fratelli Roberto e Davide Brivio, Piero Longhi, Alessandro Perico, Alessio Salucci, Paolo Andreucci, Corrado Fontana, Luca Rossetti. Nove i ritirati sui 98 partiti. Tra essi, vittime illustri come Uzzeni- Bondesan (Subaru Impreza S 14) e ReBariani (Ford Focus). Per quanto riguarda la gara delle vetture storiche, vittoria sicura e mai in discussione della coppia Bianchini-Darderi (Lancia Rally 037), davanti a Da Zanche-Vezzoli (Porsche 911RSR) e a Nori-Biasion (Porsche 3000). Onorevole il risultato dell’equipaggio “di casa” formato da Pier Lorenzo Zanchi e Marco Coldani, rispettivamente presidente e procuratore di SIAS-Autodromo Nazionale Monza, che dopo la vittoria nel “Monza Rally Circuit by Vedovati “ di poche settimane fa, hanno chiuso al 9°posto della generale con la loro Lancia Delta 16V. Al loro attivo un terzo, un sesto e un ottavo posto parziali. Chiuse le ostilità sulle tre piste, l’attenzione si è quindi concentrata sul rettilineo del traguardo dove, davanti a una tribuna centrale in overbooking, è andato in scena l’attesissimo e spettacolare Masters’ Show . I primi classificati delle varie categorie si sono sfidati, uno contro uno, su un tracciato a inseguimento con passaggio di turno per i migliori tempi. Dopo varie fasi eliminatorie, per la classe Wrc 1.6 si sono trovati di fronte in semifinale Sordo contro Bonanomi e Rossi contro Cairoli. Sordo e Rossi passano in finale: è la sfida più attesa, lo show down tra le due star.
dani sordo
valentino Rossi