IL CORPO DELL’INVENTIO: VITRUVIO INTERPRETE DI ARCHIMEDE ANTONIO BECCHI
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1. Il piacere dell’Eureka! Architecti est scientia… oppure Architectura est scientia…? Sin dalle prime parole del De architectura la più antica tradizione testuale, manoscritta e a stampa, lascia ampio margine alla discussione. Il carattere divagante del testo vitruviano ha incrementato nel seguito le più fantasiose interpretazioni sul rapporto scienzaarchitettura e sulla definizione «architettura come scienza», spesso al centro di accese controversie. Le distinzioni accademiche affinatesi nel corso del XVIII secolo e ancora oggi imperanti non fanno altro che confermare le caratteristiche ambivalenti dell’ars aedificandi: l’architettura è «pluribus disciplinis et variis eruditionibus ornata»2 (De architectura, libro I) Max-Planck-Institut für Wissenschaftsgeschichte, Berlin. «Il sapere dell’architetto è ricco degli apporti di numerosi ambiti disciplinari e di conoscenze relative a vari campi». Qui e altrove le 1 2